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08/12 ore 21:00 aggiornamento

VOLČANSK – KUPJANSK

I RUSSI AVANZANO SIA A VIL’ČA CHE A LIMAN (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3391

A cosa potrebbe preludere questo movimento verso sud, lo scopriremo penso tra non molto.

KUPJANSK – KRASNYJ LIMAN

I RUSSI LIBERANO UNA DELLE ULTIME AREE DI LNR ANCORA IN MANO AI NATOFASCISTI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3384
riducendo ulteriormente l’area a est del fiume OSKOL ancora occupata.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI LIBERANO LA STAZIONE E LA SCUOLA NUMERO 1 (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3384
scacciando progressivamente i natofascisti sulla riva ovest del fiume BACHMUTKA. Fiume, lo ricordiamo, attraversato già dai russi poco più a sud e un po’ più a nord. In nessun modo, quindi, in grado di poter stabilizzare la linea di fronte. IN SERATA GIUNGEVA NOTIZIA CHE LE COSE STAREBBERO PROPRIO PRENDENDO QUESTA PIEGA, ovvero i natofascisti starebbero tutti cercando di passare all’altra riva del fiume:
https://t.me/beard_tim/29170

VERSO SLAVJANSK E KRAMATORSK

La liberazione di Seversk si avvicina ogni giorno di più, e costituirebbe un movimento a dir poco di svolta nell’intera liberazione della DNR, considerando che SLAVJANSK e KRAMATORSK sotto attacco renderebbero la tenuta di KONSTANTINOVKA, che sta cercando di arginare l’avanzata russa da sud-est con tutto quel che resta a disposizione nell’arsenale natofascista, del tutto INUTILE. Lo stesso, peraltro, potrebbe accadere non molto dopo alle stesse SLAVJANSK e KRAMATORSK: già, perché anche la battaglia di KRASNOARMEJSK sta giungendo alle battute conclusive. E molto dipenderà, alla sua conclusione, da quale sarà la traiettoria decisa dal comando militare russo. Paradossalmente, se solo vediamo com’era un anno fa la cartina, entrambe sarebbero attaccate da OVEST e da EST e chiuse progressivamente da NORD e da SUD. Utopia? 66 km in linea d’aria, appena misurati, di utopia. E una sacca che a confronto quella di DIMITROV sarà niente.

Oppure, come starebbe accadendo, per l’appunto, a SEVERSK, tam tam radio fra i camerati e “ritirate strategiche” non appena si capisce che il rischio è, girate le spalle per tornare indietro, trovarsi ancora davanti… altri russi, come quelli che si sono lasciati poc’anzi. Esattamente in quel “Nowhere to run” che una certa filmografia hollywoodiana dedicava, quasi mezzo secolo fa, a suoi baldi giovini che giocavano a fare i “guerrieri”, anch’essi in fuga verso Coney Island. Meglio vederle nei film, certe scene, piuttosto che esserci, come a Dimitrov: ecco allora che SLAVJANSK e KRAMATORSK potrebbero, a questo punto, rovinare esattamente come sta rovinando SEVERSK. O ancora prima, appena capita la malparata. Staremo a vedere.

Intanto, i russi cominciano ad avvicinarsi da sud-est avanzando a ORECHOVO – VASILEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3392

Area densamente fortificata, come è possibile vedere,
https://t.me/divgen/76373?single
ma che in questo contesto generale decisamente sfavorevole alle forze natofasciste potrebbe risultare meno coriacea, come amava dire il buon Pizzul, di quanto lo sia stata sinora… anche qui, staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Anche questa battaglia sta giungendo alle sue note conclusive. I RUSSI ARRIVANO IN CENTRO A DIMITROV DA SUD (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3388
E PROSEGUONO AD AVANZARE DA NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3390
RIDUCENDO DI OLTRE UN QUARTO LA SACCA così come era soltanto ieri.

Inoltre, LIBERANO NUOVAMENTE SUCHECKOE poco più a nord e chiudono poco più in su un’altra sacca (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3389

Questo, mentre giungono foto dei mezzi dei “contrattaccanti”, bloccati ancor prima del contrattacco: quindici mezzi distrutti a poca distanza l’uno dall’altro, nel tentativo di sfondare contando, probabilmente, sulla momentanea mancanza di cartucce dall’altra parte
https://t.me/frontbird/28778
li avevo visti soltanto a Rabotino 2023. Errore gravissimo allora, errore ancor più grave oggi. Ma bilancio di International Motors (Maxxpro), GM (HMMWV) e soci che vola sempre più in alto… e premi di produzione per tutti… anzi, scriviamoci pure, in sovrimpressione a questa immagine “MAGA”. Per renderli “ancora grandi” la strada è solo quella, se non lo abbiamo ancora capito: una strada lastricata di carcasse. Le nostre, “impotent Europeans”:
https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/115685670623938058
cornuti, mazziati e coglionati dagli stessi a cui i nostri governanti leccano i piedi da tre quarti di secolo. Cosa saran mai, a confronto, Rabotino 2023 e Krasnoarmejsk 2025… se non atti di “impavido eroismo”.

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK

NELLA BATTAGLIA DI GULJAJPOLE, I RUSSI PROSEGUONO AD AVANZARE DA EST, SMANTELLANDO METODICAMENTE LE AREE FORTIFICATE NATOFASCISTE (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/76349?single
APPRONTATE A DIFESA DI UNA CITTÀ CHE MAI E POI MAI SI SAREBBE VISTA ATTACCATA DA NORD, COME INVECE ACCADUTO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3386

PIÙ A OVEST, A ORECHOV, I RUSSI AVANZANO DA SUD LIBERANDO LA PARTE MERIDIONALE DI NOVODANILOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3387

A giudicare dalle fortificazioni,
https://t.me/divgen/76354?single
il peggio deve ancora venire. Tuttavia, una sacca a est si sta chiudendo, una linea difronte si sta appianando e una quantità ingente di forze si sta liberando. A quel punto, la superiorità di artiglieria pesante, aviazione con i loro FAB di diverso calibro e droni, si farà sentire. Prima ancora che partano con le operazioni di terra. Con la liberazione di ORECHOV, lo ricordiamo, la situazione per i natofascisti nell’oblast’ di Zaporož’e sarà definitivamente compromessa.

Aggiornamenti a seguire domani.

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07/12 ore 19:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


QUI I RUSSI AVANZANO RIDUCENDO notevolmente LA SACCA A EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3373

e creando i presupposti per liquidare la stessa tramite progressive chiusure e bonifiche, a partire da quella più piccola formatasi a est e già sotto attacco (in bianco nella cartina). Sacca accentuatasi oggi con l’avanzamento russo da sud verso nord-ovest, verso PETROPAVLOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3377

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI LIBERANO META’ DELL’AREA ANCORA OCCUPATA DAI NATOFASCISTI SULLA RIVA OVEST DEL SEVERSKIJ DONEC, LO PASSANO, CALANO SU SEVERSK DA OVEST E ATTACCANO ZAKOTNOE, il paesino subito a ovest rispetto al loro affondo di oggi (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3376
Altra sacca in formazione, quella di SEVERSK, se i natofascisti continuano ad attendere l’ordine di ritirata, come i loro camerati a DIMITROV.

I RUSSI AVANZANO ANCHE DA SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3381
liberando ulteriormente verso nord SVJATO-POKROVSKOE e tutta l’area limitrofa a est, chiudendo una piccola sacca e arrivando a tre chilometri all’ingresso sud della città già sulla riva ovest del fiume BACHMUTKA. A quel punto, tenere qualsiasi cosa, non solo a est del fiume, ma in generale in quell’area, sarà pura follia. Peggio di quella che lo è già.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI PROSEGUONO AD AVANZARE DA SUD-EST, APPROFONDENDO SEMPRE PIÙ LA FALLA APERTASI NELLA DIFESA NEMICA. LIBERATI OGGI DEPOSITO TRAM E DEPOSITO FERROVIARIO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3382
più qualche isolato a nord-est. Nel complesso situazione sempre più problematica per una linea di difesa che si sta sfaldando.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Divgen aggiorna la sua cartina con cose già annunciate (questa è di ieri, ovvero la chiusura COMPLETA della sacca a sud di DIMITROV, cartina qui)
https://divgen.ru/event/3372

e cose nuove. Per esempio, ora la sacca di DIMITROV, sempre in ulteriore restringimento, peraltro, dopo la liberazione di ROVNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3379
anche nel lato più debole dell’accerchiamento può contare su oltre due chilometri e mezzo di barriera (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3383

E se i contrattacchi natofascisti a nulla sono serviti prima, quando a chiudere fisicamente l’accerchiamento era sostanzialmente una strada, ora serviranno men che meno. Ma morire se daranno ai propri soldati l’ordine di consegna: piuttosto la morte. La loro, ovviamente.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO A GULJAJPOLE DA EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3380
confermando quanto già ci dicevamo, ovvero che il fiume GAJČUR, con le sue anse, è oggi linea di fronte fra i russi a est e i natofascisti a ovest. Ancora per poco.

Aggiornamenti a seguire domani.

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05/12 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Prosegue l’accerchiamento di GULJAJPOLE da nord (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3370

Guardando la cartina delle fortificazioni, notiamo come l’intera linea a nord sia stata spazzata via da questa azione:
https://t.me/divgen/76238?single

Anacronistiche, ormai, risultano le linee difensive a sud. A più scaglioni, imponenti nella loro concezione e distribuzione spaziale. Eppure, coi russi che attaccano da nord, del tutto inutili.

Poco più a nord, i russi LIBERANO ZAREČNOE
https://t.me/Tatarinov_Rus/62929
uscendo dall’oblast’ di DNEPROPETROVSK per entrare in quella di ZAPOROŽ’E e farvi ritorno puntando verso nord:
Posizione di ZAREČNOE qui
https://divgen.ru/47.85182/36.18373/14
e qui:
47.85182/36.18373
Una volta liberata, i russi proseguendo verso nord sono rientrati nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, dall’altra parte del fiume GAJČUR, assolutamente non più un ostacolo alla loro avanzata verso ovest.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI GUADAGNANO POSIZIONI A NORD DELLA STESSA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3371

L’area ancora non libera risulta attraversata da una linea fortificata longitudinale:
https://t.me/divgen/76241?single
area bersagliata da nord e da sud a distanza ravvicinata. Area ormai in corso di smantellamento, così come è in smantellamento la sacca di DIMITROV. Perdite a decine per volta ogni qual volta i russi colpiscono, una a una, le postazioni occupate da ciascuna formazione natofascista intrappolata nella sacca. Questo anche perché la stanchezza, la disperazione, l’assedio che conduce alla follia, portano intere formazioni a uscire allo scoperto e tentare azioni punite all’istante dai russi appostati nei paraggi di quegli isolati:
https://t.me/beard_tim/29085

Più a nord, i russi liberano SOFIEVKA, sopra ŠACHOVO:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62911

BATTAGLIA DI SEVERSK

L’80% dell’area urbana è ormai terreno di scontri. Dopo aver bloccato gli approvvigionamenti e stretto i natofascisti nella morsa di un ennesimo accerchiamento operativo, i russi spingono da est e raggiungono la ULICA ŠEVČENKO (striscia rossa in cartina)
https://t.me/beard_tim/29083
attaccando ora la zona della stazione ferroviaria. I natofascisti continuano a cedere posizioni e ad arretrare.

CON QUALE FACCIA (NON C’È PIÙ LA SVIZZERA DI UNA VOLTA)

Con quale faccia il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in quel di Helvetia, al secolo Ignazio Cassis, ha INVOCATO L’INTERVENTO DELL’OSCE PER MONITORARE L’EVENTUALE CESSATE IL FUOCO TRA RUSSIA E UCRAINA:
https://www.tio.ch/svizzera/attualita/1888385/osce-fuoco-cessate-cassis-federale

Ricordiamo che l’OSCE in otto anni, dal 2014 al 2022,
- ha puntualmente insabbiato le violazioni del cessate il fuoco da parte natofascista
- ha fornito, altrettanto puntualmente, le coordinate di obbiettivi strategici della LNR e DNR che doveva “monitorare” al comando militare ucraino. Così da lanciare qualche proiettile da 155 mm o missile Grad a colpo sicuro
- ha fatto, sempre puntualmente, da tramite al passaggio di armi NATO alle prime linee natofasciste.

Tutto questo più volte denunciato dalle autorità della DNR e LNR e rinvenuto, a liberazione avvenuta, nella sede dell’OSCE di MARIUPOL’. Ma poi arriva lui, bello bello… e lo erge nuovamente a garante di un nuovo cessate il fuoco. Imparziale. Come la Svizzera. Non c’è più la Svizzera di una volta.

Aggiornamenti a seguire domani.

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05/12 ore 13:30 aggiornamento

VOLCHANSK – KUPJANSK


I RUSSI AVANZANO DA VOLCHANSK, meglio, da Liman già libera, VERSO SUD e OVEST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3368
In particolare, la progressione verso ovest consente ai russi di ricongiungersi ai propri compagni che attualmente tengono le posizioni a est di STARICA. Che si trova già a ovest del SEVERSKIJ DONEC. E da qui si aprono possibilità decisamente preoccupanti per i natofascisti che non san più dove puntellare, se a ovest, se a est, se a sud…

VERSO IL FIUME OSKOL

I RUSSI ENTRANO A BOGUSLAVKA:
https://t.me/condottieros/14602
(posizione qui
https://divgen.ru/49.47251/37.68298/13
e qui)
49.47251/37.68298

Avanzamenti segnalati anche in direzione di NOVOPLATONOVKA, posta più a sud (ibidem):
posizione qui
https://divgen.ru/49.42703/37.6436/13
e qui
49.42703/37.6436

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI AVANZANO DA EST, SBARAGLIANO UN’INTERA LINEA FORTIFICATA A PIU’ SCAGLIONI (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/76231?single
ENTRANO A SEVERSK, LIBERANO E SI CONSOLIDANO NEI PRIMI ISOLATI E DANNO BATTAGLIA ANCHE DA QUESTA DIRETTRICE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3369
Settecento metri, sei isolati, per ricongiungersi ai propri compagni a sud.

Aggiornamenti a seguire.

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05/12 ore 08:30 aggiornamento

ATTENTI A QUEI DUE


India Today esce con questo breve cartone animato
https://t.me/ZeRada1/28123
che dice più di tante parole. I due capi di Stato raffigurati come amiconi che se la spassano in moto fra pozzi di petrolio e campi e colline, con beffa finale al benzinaio a stelle e strisce: “non abbiam bisogno di te, sta pur lì a bullizzare i pesci piccoli che riesci ancora a tenere nel tuo acquario”.

A queste latitudini la visita di Stato di Putin in India è stata evidenziata nei suoi aspetti folcloristici, ivi compreso un bombolone atomico sottomarino in affitto per due miliardi di dollari:
https://www.bloomberg.com/news/articles/2025-12-04/india-clinches-2-billion-russia-submarine-deal-as-putin-visits
tutto fa folclore, anche se i russi han già negato proprio questo contratto di noleggio a lungo termine...
https://rossaprimavera.ru/news/288e3a6f
chissenefrega. Barbari con barbari, hic sunt leones e qualche immagine a conferma del “giardino europa” da difendere anche da sottomarini russi mascherati da indiani, se sarà il caso.

Non una parola, invece, sul fatto che uno dei punti di questa visita sarà la commessa di S-400 per l’antiaerea indiana. A cui si potrebbe aggiungere la concessione in licenza della produzione, in loco, di Su-57E:
https://www.mk.ru/politics/2025/12/04/istoricheskiy-megakontrakt-putin-i-modi-mogut-dogovoritsya-ob-oruzhii-kotoroe-obessmertit-indiyu.html

Parliamo di 5 miliardi e mezzo di dollari solo per la fornitura di S-400, il cui contratto è stato siglato nel lontano 2018. Lontano perché, come scrive l’articolista, LA NATO NON AVEVA ANCORA LANCIATO MISSILI ATACMS CONTRO I RUSSI. E I RUSSI NON LI AVEVANO ANCORA ABBATTUTI CON GLI S-400. Così come non avevano abbattuto F-16 e Mirage-2000: e, probabilmente, non solo questi mezzi d’epoca.

Capiamo bene che oggi questo discorso assume un significato ancora diverso. Modi compra gli S-400, Modi ha ben chiaro chi siano gli amici e chi i nemici. LO STESSO NON ERA CHIARO SOLO UNA DECINA DI ANNI FA, QUANDO I RUSSI, STORICAMENTE AMICI DELL’INDIA SIN DAI TEMPI IN CUI ERANO SOVIETICI, DA NEHRU IN AVANTI, UN PO’ PER INEFFICIENZA LORO, UN PO’ PER FURBIZIA ALTRUI, SI VEDEVAN PROGRESSIVAMENTE SCALZATI DA AMERICANI E FRANCESI PER LE FORNITURE MILITARI. ORA E’ DECISAMENTE PIU’ CHIARO.

PASSIAMO ORA ALLA SECONDA FORNITURA, QUELLA DI SU-57E, aggiungiamo pure uno zero come ordine di grandezza e un orizzonte temporale di dieci anni come minimo.

Ora, se mi è concesso un ricordo personale, arriviamo quasi a vent’anni fa, ormai. Quando Cina e Russia erano quasi-partner. E gli stessi che oggi giurano alta fedeltà atlantica con alzabandiera della rosa dei venti e mano sul “quore” incorporati… ci flirtavano, coi quasi partner. Io lo sapevo per vie traversissime. Non traverse. Insegnavo a uno dei loro ingegneri mandarino alle ex-150 ore che avevano “ampliato la loro offerta formativa” con corsi serali per lavoratori. Lavoratori come questo ingegnere che era stato due anni in Russia e ne avrebbe dovuti fare altri due in Cina. Vantaggi di una Gallarate che era ancor più piccola del mondo che, piccolo, lo è già di suo...

Ovviamente, piatto ricco mi ci ficco, la prima domanda che feci all’ingegnere fu: “ma come… siete fornitori NATO e trasferite linee di produzione prima in Russia… e poi in Cina? Son quegli elicotteri che hanno lo stesso nome del peggior nemico del cobra?” (allora dissi nome completo, ma così almeno diamo un po’ da lavorare agli algoritmi)

E lui: “no… sono nostri modelli obsoleti, tecnologia obsoleta e pure per usi civili”. Per inciso, sempre le vicissitudini della vita mi han portato, non più di due anni fa, a fare la stessa domanda ad altri capi officina, così, per unire i puntini: chiuso tutto da oltre dieci anni a questa parte, carteggi, mail tutto scomparso, tagliuzzato, incenerito. Puff. Sull’altare dell’atlantismo duro e puro: senza se, senza ma, e senza flirtare, all’italiana, col dichiarato, potenziale, futuro nemico. Questa, per la cronaca, fu la nostra funanbolica “cooperazione”, in equilibrio su un filo talmente fragile da rompersi nel giro di un avviamento di stabilimento o poco più.

Qui i russi si muovono sulla stessa falsariga, MA SUL SERIO. Il SU-57E non è un giocattolo, né un fondo di magazzino (scheda qui):
https://roe.ru/production/multipurpose-fighters-and-fighter-bombers/su-57e/

DOPO L’ACQUISTO DEI PRIMI MODELLI, SE GLI INDIANI FOSSERO SODDISFATTI, MOSCA POTREBBE FORNIRE A NUOVA DELHI UN PACCHETTO COMPLETO: STABILIMENTO, COMPONENTISTICA INIZIALE, DISEGNI, SCHEMI, FORMAZIONE DEL PERSONALE IN RUSSIA E IN LOCO, ASSISTENZA POST VENDITA, TUTTO.
Già ora NEGLI STABILIMENTI DELLA HAL (Hindustan Aeronautics Limited)
https://hal-india.co.in/
si producono i Su-30MKI (scheda qui),
https://www.airwar.ru/enc/fighter/su30mki.html
sempre su licenza russa. CAPACITA’ ANTIAEREA (S-400) da una parte, e rinnovata CAPACITA’ AEREA (SU-57E) dall’altra.

- Нам это выгодно? Si chiede l’editorialista. CI CONVIENE? Si, entrano soldi, e non pochi, si risponde. RISORSE CON CUI ROSOBORONEKSPORT FINANZIERA’ ULTERIORE RICERCA E SVILUPPO per la Difesa, senza incidere sul bilancio dello Stato.

Indubbiamente. A questo però aggiungerei un altro aspetto, non meno importante a mio avviso: QUESTA VISITA E’ STORICA PERCHE’, OLTRE A QUANTO SOPRA DESCRITTO, SI STA FORMANDO UN ASSE NORD-SUD, ATTENZIONE “COMPLEMENTARE”, NON “ALTERNATIVO”, AL GIA’ RODATO ASSE EST-OVEST (OBOR di terra, di mare, di cielo). Con la differenza NOTEVOLE che i due estremi, UE e CN, passano in secondo piano.

MOVIMENTO ESTREMAMENTE COMPLESSO CHE INCLUDE ANCHE L’IRAN E, VISTI I CHIARI DI LUNA ATTUALI SULLA SPONDA OVEST DEL CASPIO, KAZACHSTAN.

L’asse NORD-SUD, la MARSHRUT SEVER-JUG (cartina qui)
https://img.inform.kz/kazinform-photobank/media/2023-09-14/fd084e98-13bd-4cb3-be1a-9f91dd52ba4b.webp
PARTE DA LENINGRADO E ARRIVA A MUMBAI: INFRASTRUTTURE IMPONENTI FINANZIATE DALLA BANCA EURASIATICA PER UN MONTE MERCI TRASPORTATE CHE AMMONTAVA, NEL 2022, A TRENTA MILIONI DI TONNELLATE ANNUE.
https://www.inform.kz/ru/po-sushe-i-po-moryu-uchastie-kazahstana-povyshaet-privlekatel-nost-transportnogo-koridora-sever-yug_a4009784

E si badi, non, come nella variante cinese, coi Paesi di mezzo semplici “transiti” in vista della tanto agognata Małaszewicze (Polonia), dove cambiare ralle dallo scartaggio russo delle rotaie a quello europeo, e da lì arrivare in Germania, ma come movimento vero e proprio di scambi commerciali non solo fra punto A e punto B, ma fra TUTTI I PUNTI interessati dal transito.

Oggi i punti A e B si incontrano. Ma il significato di quei due punti, ritratti in motoretta mentre sgasano in faccia a Trump, va ben oltre la loro reciprocità di scambi: implica ormai una SECONDA GAMBA di questo nuovo mondo multipolare che va ad aggiungersi alla prima e che, in prospettiva, da BANDAR ABBAS si proietta anche sul continente africano, di cui il SUD AFRICA, oltre a essere all’estremo sud, è anche membro del BRICS. Attenti a quei due… e al mondo che cambia. A quell'ottantacinque per cento di globo su cui ironizziamo, che continuiamo a guardare dall'alto al basso, di cui meno parliamo, meglio è. Vanno avanti per la loro strada.

Aggiornamenti a seguire.

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04/12 ore 23:00 aggiornamento

VERSO KRAMATORSK


I RUSSI LIBERANO MAJSKOE E SI PORTANO A MENO DI QUINDICI CHILOMETRI SIA DA KRAMATORSK, CHE DA DRUŽKOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3367

Ci eravamo lasciati qualche tempo fa con la domanda: cosa intendono fare i russi con questi avanzamenti? Solo un fuoco di paglia? O stanno aprendo un nuovo fronte?

Sicuramente, ormai, non la prima. Molto probabile la seconda, specialmente guardando la carta delle fortificazioni
https://t.me/divgen/76210?single
dove è possibile notare come, con l’azione segnalata oggi, abbiano spazzato via una linea difensiva e stiano ora colpendo laddove esse sono più vulnerabili: non più a nord e nemmeno più a sud. Seguiremo gli sviluppi.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO DI QUASI TRE CHILOMETRI VERSO OVEST, in direzione di GULJAJPOLE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3366

Anche qui, guardando la cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/76206?single
notiamo come siano ormai prossimi all’ultima linea fortificata prima di entrare in città.

CHERSON?

I RUSSI STANNO COMPLETANDO LA BONIFICA DELL’ISOLA KARANTINNYJ (cartina qui, segnalata in rosso)
https://t.me/beard_tim/29067
e da lì compiono costanti INCURSIONI nel quartiere KORABEL’NYJ (subito a nord) di CHERSON. A cosa possa realmente preludere tale azione, non ci è dato sapere. Tuttavia, non è neppure così campata per aria l’ipotesi ormai di un attacco di terra a CHERSON. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire domani.

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04/12 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Dal 2 dicembre è stata dichiarata l’evacuazione obbligatoria di MEZHEVAJA e tutti i territori limitrofi:
https://t.me/The_Wrong_Side/27041
posizione qui
https://divgen.ru/48.2525/36.74427/12
e qui
48.2525/36.74427

Segnale che le fragili difese approntate a sud e a est stanno per cedere. Lo stesso, peraltro, denuncia un canale ucraino, sarebbe anche da farsi altrove: per esempio, fra ORECHOV e GULJAJPOLE.
https://t.me/MediaKiller2021/20539
Qui però entrano in gioco altre logiche: essendo l’area sotto i riflettori dei media, dichiarare l’evacuazione equivarrebbe ad ammettere il cedimento della linea di fronte, e allora… mai sia. Il canale ucraino conclude invitando la cittadinanza locale a ragionare con la propria testa e non attendere annunci ufficiali che potrebbero arrivare, ammesso che arrivino, troppo tardi.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I tentativi di contrattacco si infrangono uno dietro l’altro, alcuni ancor prima di raggiungere la linea di fronte impantanati nel fango e colpiti dai droni (video qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/62878
In tutto questo, i russi riprendono anche ad avanzare:
https://t.me/motopatriot78/45647

ATTACCO AI TE-TSE-KA

Stanotte ci è scappato il morto. Te-Tse-ka. Una coltellata alla gamba mentre controllava documenti, ferita che ha raggiunto l’arteria e nulla da fare. Fermato l’omicida:
https://t.me/MediaKiller2021/20537

Commenta Zerada:
1. è accaduto a Leopoli, nell’Ovest, dove l’interventismo a braccio teso la fa da padrone.
2. la notizia è stata salutata, con commenti sprezzanti peggiori della notizia stessa, anch’essi collettori di consensi.
https://t.me/ZeRada1/28113

Di fronte a questo malcontento crescente, OVUNQUE, quanto riportato stamane da quel comandante che invocava settantamila reclutati al mese per raddrizzare la situazione, appare ancor più irreale, fuori luogo e distopico.

Aggiornamenti a seguire.

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04/12 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN


I RUSSI ATTACCANO ANCHE OZERNOE, OLTRE CHE DIBROVA:
https://t.me/RVvoenkor/105023
posizione qui
https://divgen.ru/48.90053/37.90475/13
e qui
48.90053/37.90475

Un’altra fetta di riva sinistra del SEVERSKIJ DONECK in corso di liberazione, coi russi che si avvicinerebbero al ponte che lo attraversa collegando Krasnyj Liman a SLAVJANSK. Il che renderebbe qualsiasi tenuta di Krasnyj Liman inutile, considerando quanto sotto, ovvero l’estrema facilità, in questa fase, di ottenere accerchiamenti operativi da parte russa.

ASPETTANDO IL GENERALE INVERNO

Aspettando il generale inverno o, quantomeno, quel tempo in cui “cavo al piè sonante sembra il terreno” (in tempo di riscaldamento globale occorrerebbe rivedere il titolo di questi versi...), la situazione ancora su molti segmenti di linea di fronte è ben riassunta da questo video:
https://t.me/divgen/76198

Qualche spruzzata di neve, qua e là, ma ancora sporadica. Mai come adesso, quindi, è importante il controllo di strade e stradelle. E su queste ultime c’è molto da ridire, visto che sono concepite perché circolino biciclette, birocci, api cross, tutt’al più un trattore o una mietitrebbia, ma non colonne di eccezionali, bisarche, rimorchi e semirimorchi. Oltre che cingolati già “maciulla asfalto” di loro. Non sono strade studiate per questo. Morale: aspettando il generale inverno, quando i camion viaggiano anche sul Lago Ladoga ghiacciato di notte e a fari spenti per non farsi intercettare dall’aviazione nazista, per mandare in ACCERCHIAMENTO OPERATIVO un bastione, una “fortecja”, o un centro abitato criminalmente eletto tale, basta veramente poco.

“Nel campo mezzo grigio e mezzo nero”, bloccate due o tre strade principali, le stradelle non funzionano, il fuoripista men che meno. Peraltro, una volta arrivato il generale inverno, i russi metteranno in campo anche quest’anno gli “Arkticheskie volki”, i “lupi artici” della 80° brigata motorizzata, già attivi in condizioni invernali sin dal 2022:
https://www.5-tv.ru/news/414578/arkticeskie-volki-80a-motostrelkovaa-brigada-nastraze-hersonskogo-napravlenia/
E non solo loro. Ma questa sarà un’altra storia...

TUTTI CONTRO TUTTI (VOLANO STRACCI)

La deputata Bezuglaja interviene in aula e dice: “Krasnoarmejsk l’abbiam persa, Dimitrov è accerchiata, Syrskij se ne deve andare!”
https://t.me/RVvoenkor/105036

Contemporaneamente, il comandante delle forze d’assalto MAN’KO scopre l’acqua calda, lamentandosi che il problema attuale è dato dai reclutamenti: “la gente l’abbiamo, ma quel che manca... è l’informazione (У нас хватает людей, но не хватает информационной политики). Si… la differenza fra me e Pantani era nell’allenamento, non fa una piega… e rincara la dose: “Se ne reclutassimo non trentamila (bontà loro…) ma settantamila al mese, il problema sarebbe risolto”.
https://t.me/rezident_ua/28299
Dichiarazioni che si commenterebbero da sole, ma che ben descrivono il clima da tutti contro tutti che, di solito, prelude a qualcosa di ancora peggiore.

Come, per esempio, quanto accaduto ieri in quel di Kiev: BATTAGLIA FRA SERVIZI SEGRETI DEL GUR E SOLDATI DELL’UNITA’ “A4005” … nella Casa di cura “ZHOVTEN’”!
https://t.me/MediaKiller2021/20531

I primi han fatto irruzione ieri sera nel territorio controllato dai secondi, facendo dieci prigionieri, quindi barricandosi dentro. Situazione completamente scappata di mano fra vecchi e nuovi predoni, che controllano questo territorio edificabile e del tutto appetibile, visti i costi degli immobili nella capitale. Legitimnyj commenta:
1. confermate le nostre denunce, di come obbiettivi civili siano stati occupati da formazioni militari
2. quando si concluderà il conflitto con la Russia, si scanneranno ancora di più per la spartizione di quanto indebitamente occupato, assegnato, attribuito a questa o quella formazione militare:
https://t.me/legitimniy/21427

Ancor di più rispetto a quanto, a conflitto ancora in corso, sia pur in clima da “ultima campanella”, anche se a Bruxelles fanno ancora finta di niente, stan già facendo.

Aggiornamenti a seguire.

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03/12 ore 23:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI AVANZANO A GRIŠINO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3364

raggiungendo il centro e l’imbocco della strada che esce a est e su cui, da est, stanno avanzando i russi. Un’ennesima sacca si sta chiudendo, smantellando nel mezzo una linea fortificata importante (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/76171?single

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI AVANZANO A OVEST E A EST DEL LAGO DI KLEBAN-BYK VERSO NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3365

Guardando la cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/76186?single
questi avanzamenti sono estremamente importanti. Ciascuno degli scaglioni abbattuti, demoliti nel tempo, è un preciso ostacolo a un movimento ritenuto, per questo, sino a poco fa impossibile. L’avanzamento da est, e relativo attacco da tale direzione, sta compromettendo la tenuta di un lato di quest’ultima area fortificata rimasta. Favorendo anche i movimenti da sud. In particolare, quello da ovest dopo l’ultimo bastione demolito oggi, è visto dai natofascisti asserragliati in quel fazzoletto di terra sotto Konstantinovka, ultimo baluardo prima dello sfondamento russo, con estrema preoccupazione. Il motivo è presto detto: Qualora dovessero raggiungere BERESTOK, il paese soprastante sulla strada che porta a Konstantinovka da sud-ovest, essi si troverebbero chiusi in una sacca da cui potrebbero uscire soltanto forzando quei due chilometri e mezzo che separerebbero i cordoni occidentale e orientale della stessa. Sarebbe un massacro. Non il primo, visto quanto sta accadendo a DIMITROV e, probabilmente, neppure l’ultimo.

Aggiornamenti a seguire domani.

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03/12 ore 13:30 aggiornamento

VOLCHANSK – KUPJANSK

I RUSSI RAGGIUNGONO IL CENTRO DI VIL’CHA:
https://divgen.ru/event/3362
A giudicare dalla foto satellitare, sono già a metà dell’opera:
https://t.me/divgen/76166?single
l’area più a est, infatti, si compone di strade ma fra appezzamenti, senza mura in cemento armato a fare da difesa a più scaglioni. E quando posizioni improvvisate in campo aperto sono prese di mira come in questo filmato, riguardante proprio quell’area
https://t.me/boris_rozhin/189279
la tenuta è praticamente nulla.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Questa cartina di RYBAR, uno fra i canali più “prudenti” nel segmento russo della rete,
https://rybar.ru/piwigo/upload/2025/12/03/20251203114829-bf2179f4.jpg
mostra una progressione ancora maggiore verso GULJAJPOLE e le aree limitrofe. Notevole la progressione da ovest coi russi che sono ormai arrivati al confine est e il raggiungimento, pressoché ovunque, della strada che da Guljajpole porta a nord. Soprattutto, segnalato l’attacco a ZELEZHNODOROZHNOE a ovest di GULJAJPOLE, da cui parte l’ultima strada “pulita” verso la città, ormai in accerchiamento operativo.

RADI CHEGO?

Po-russkij... "Per cosa?" Perché, mentre anche il Bild ammette che KRASNOARMEJSK è persa e a DIMITROV migliaia di soldati sono rimasti intrappolati,
https://t.me/legitimniy/21425
Zelenskij che avrebbe avuto MOLTE VOLTE (MNOGO RAZ) la possibilità di dare l’ordine di ritirata strategica da quella trappola mortale… non lo ha fatto?

Per prendere tempo mentre, per esempio, fortificava, puntellava, scavava trincee e camminamenti lungo il fronte sud? Claro que no… anzi, oggi molti temono che la caduta di GULJAJPOLE e il crollo della linea difensiva a ZAPOROZH’E, possano aprire la strada ai russi A CHERSON, NIKOLAEV e ODESSA, dove in oltre tre anni di conflitto i natofascisti non hanno costruito un bel niente:
https://t.me/rezident_ua/28293

Per pura propaganda? Forse, anzi, quasi sicuramente. Come ad Artemovsk, “fortecja Bakhmut”… e altre “fortezze” che si sono susseguite nei mesi. Con la differenza, stavolta, che a pagare questi errori non saranno solo decine di migliaia di soldati mandati al macello, ma anche la tenuta di una linea di fronte sempre più sfilacciata.

Aggiornamenti a seguire.

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03/12 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO ANCHE CHERVONOE, a est di GULJAJPOLE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3361
battaglia, nonostante le dimensioni del paesino, in cui i natofascisti han perso uomini “per oltre una compagnia” (ovvero intorno a 250 uomini, essendo usato come ordine di grandezza e non come indicatore della grandezza attuale delle compagnie, ridotte da diserzioni e perdite a uno zero in meno) e una decina di mezzi in tutto:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62848
Guardando la carta delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/76160?single
notiamo come ora al limitare est della città vi sia una linea fortificata, attualmente sotto smantellamento con FAB che piovono ormai da giorni:
https://t.me/divgen/76143

Questo mentre a nord si combatte a VARVAROVKA, ultimo paese prima di Guljajpole da nord:
https://t.me/motopatriot78/45542

Nel complesso, il cerchio si sta chiudendo, per esser stata eletta Guljajpole a ennesima “fortecja” da tenere fino all’ultimo ucraino, decisamente in tempi rapidi.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Lo stesso possiamo dire anche di GRISHINO, a nord-ovest di Krasnoarmejsk, subito all’imbocco della sacca. I russi avanzano da sud-est (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/29028
guadagnando terreno su entrambe le sponde del fiume che la attraversa.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI LIBERANO META’ DI KIROVO, confermato il blocco di Seversk da sud:
https://t.me/motopatriot78/45547
Ora solo vie in mezzo ai campi la collegano a est, il che significa logistica estremamente rallentata, se non quasi del tutto bloccata, e conseguente accerchiamento operativo.

Aggiornamenti a seguire.

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02/12 ore 23:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi avanzano a est di STEPNOGORSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3360

La cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/76135?single
ci mostra, letteralmente, il senso di questa azione, tesa a smantellare un’imponente linea difensiva dal lato più debole della stessa. Distruggendo la linea fortificata e le casematte retrostanti, prepara il terreno a chi poi giungerà da sud a chiudere. Un nuovo fronte, non più sporadico, si è aperto.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

A INTEGRAZIONE DI QUANTO GIÀ RIPORTATO, DUE CARTE DAL CANALE Z_ARCHIV:
- lato sud, che mostra un avanzamento in città MOLTO PIÙ COSPICUO:
https://t.me/z_arhiv/32906
- lato nord, che mostra avanzamenti verso ovest partendo da ČASOV JAR:
https://t.me/z_arhiv/32909

La situazione sarebbe ben peggiore di come la dipinge divgen. Tenuta decisamente più a rischio.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI ENTRANO A KIROVO (rinominato dopo il golpe Svjato-Pokrovskoe), confermato anche da divgen oggi (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3359
e non solo:
https://t.me/beard_tim/29009

Allargando la cartina notiamo come ora anche l’ultima strada degna di questo nome che collegava SEVERSK all’esterno sia stata tagliata. In città, i russi LIBERANO UN CENTINAIO DI STABILI AL GIORNO:
https://t.me/voenkorKotenok/69183
proseguono i combattimenti in centro città.

DRAMTEATR

No, non quello che inscenano ogni giorno i nostri beneamati cinegiornali luce. Parliamo del Teatro di MARJUPOL’, completamente rimesso a nuovo dopo i violenti scontri del 2022. Queste le prime foto:
https://t.me/novosti_mariupol1/47029
et
https://t.me/boris_rozhin/189221
qui un filmato degli ultimi ritocchi agli interni, più qualche anteprima di quinte, palcoscenico, platea, foyer:
https://t.me/novosti_mariupol1/46940
qui un filmato che mostra il mega albero di natale che stanno approntando di fronte:
https://t.me/novosti_mariupol1/46960
e questo un filmato amatoriale girato dalla macchina:
https://t.me/novosti_mariupol1/47089

Qualcuno li faccia avere anche ai nostri cinegiornali, che sicuramente apprezzeranno e non mancheranno di mandarle in onda (Mariu… Mariu che?), vista la solerzia con cui nel 2022 rappresentavano le orde russe azzannarne e sbranarne le macerie. All’epoca avevamo anche denunciato cosa ne avevan fatto, di quel teatro, i nazisti di AZOV. Ma i cinegiornali erano troppo intenti a celebrare la morte della cultura a opera dei barbari. Diamo anche un’altra notizia, a questi signori: non solo l’hanno ricostruito, ma… udite udite… ci fanno anche spettacoli e rappresentazioni! Incredibile… questa l’ultima di ieri:
https://t.me/teatr_mariupol/2352
E il KOLLEKTIV del teatro (belle questa parole abbinate…) ha talmente voglia di condividere ciò che fa con i cittadini di Mariupol’ da invitarli alle loro prove:
https://t.me/teatr_mariupol/2322

E ma è tutta propaganda… operazione di facciata, mentre in giro ci sono ancora le macerie… sempre meno, cari cinegiornali, sempre meno:
Questo un filmato di sette minuti di un mese fa:
https://yandex.ru/video/preview/2737680483953068283
Via Kronštadt: quartieri popolari ricostruiti e giardinetto per i bambini
https://t.me/novosti_mariupol1/47082
Lavori in corso su altre costruzioni a cura delle brigate provenienti dall’oblast’ Leningradskaja:
https://t.me/novosti_mariupol1/47048
Altri palazzi in costruzione:
https://t.me/novosti_mariupol1/47060
et
https://t.me/novosti_mariupol1/46942
acquedotti e rete riscaldamento in continuo ripristino, questo a opera dei compagni di Tula:
https://t.me/novosti_mariupol1/46967
Completato il Palazzo della Cultura:
https://t.me/novosti_mariupol1/46929
Technikum, politecnico pronto al 55%
https://t.me/novosti_mariupol1/46908
MENTRE L’UNIVERSITÀ STATALE È GIÀ OPERATIVA (questo l’esterno):
https://t.me/novosti_mariupol1/34106
questo il sito ufficiale:
https://mgumariupol.ru/
e questo il canale telegram:
https://t.me/s/marmgu
Quattro facoltà (economia aziendale, gestionale e legge, filologia e comunicazioni di massa, scienze umane e sociali, pedagogia)
Nel Prospekt Stroitelej si cura anche il verde condominiale
https://t.me/novosti_mariupol1/46835
Luminarie per il nuovo anno:
https://t.me/novosti_mariupol1/47043

Una città viva e che vuole vivere. "Strano" che i cinegiornali non ne parlino più ora che ce la sta facendo...

Aggiornamenti a seguire domani.

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02/12 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Dopo la liberazione di DOBROBOL’E già segnalata stamane (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3355

l’azione è proseguita verso sud, con VARVAROVKA ormai raggiunta, aggirata e superata (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3356

A est di GULJAJPOLE, liberata ZELENYJ GAJ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3357
e da lì verso ovest l’intera linea difensiva è sotto attacco (cartina fortificazioni )
https://t.me/divgen/76117?single

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

SOLDATI NATOFASCISTI SI CONSEGNANO, MANI DIETRO LA TESTA, A DIMITROV (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/62782
Dimitrov, dove altre fonti confermano che il cerchio a sud si sia chiuso, con la formazione dell’ennesima sacca (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/45463

Intanto, a Krasnoarmejsk libera, si fa la conta dei danni e si nota come, in una città di oltre SESSANTAMILA ABITANTI (61.000 nel 2021), non quindi piccola di dimensioni, i russi siano riusciti a evitare quella guerra urbana prolongata che era invece occorsa ad ARTEMOVSK e a DZERZHINSK, con effetti di devastazione totale per il patrimonio immobiliare (При этом, за счёт грамотного отрезания снабжения частей украинских боевиков в городе, Красноармейск освобождён без продолжительных городских боёв).
https://t.me/divgen/76088

Anche questo è un segnale. Per tenere una città, ancorché di medie dimensioni, occorrono decine di migliaia di uomini. Una metropoli richiede centinaia di migliaia di uomini. Berlino un milione, e non bastarono (2 milioni di soldati dell’Armata Rossa contro 1 milione di nazisti):
https://www.osnmedia.ru/1000/berlinskaya-nastupatelnaya-operacziya/

A questo punto, tenere una città di sessantamila abitanti quartiere per quartiere, isolato per isolato, al punto da far durare la battaglia mesi, anni, non lasciando in piedi pietra su pietra, non è qualcosa che si possa fare con quattrocentocinquantamila uomini che hanno ufficialmente disertato da inizio SVO a oggi:
https://t.me/beard_tim/29004
E che continuano, SEMPRE DI PIU’, a DISERTARE e SABOTARE (anche solo rifiutandosi di eseguire gli ordini, senza enfasi o polemica… tipo “sciopero bianco” non dichiarato), ora che sembra finisca tutto e nessuno, NESSUNO, vuole essere l’ultimo dei disgraziati a morire l’ultimo giorno di guerra, ma neanche il penultimo o il terzultimo:
https://t.me/legitimniy/21419

Se si innestano queste logiche, e non sembra manchi molto perché ciò accada, gli eventi potrebbero prendere pieghe sempre più inaspettate, tali da rendere il termine “posizione negoziale”, riferito al regime di Kiev e ai suoi padroni che ancora oggi pensano di poter dettare condizioni, un eufemismo. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI AVANZANO NEI QUARTIERI A EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3358
ricevendo manforte man mano che e siamo già in città.

Aggiornamenti a seguire.

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 02/12 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO DOBROPOL’E E PUNTANO VERSO SUD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3355
meno di nove chilometri a entrare a GULJAJPOLE da nord. Come però mostra la cartina, la situazione di sfacelo della linea difensiva natofascista è tanta e tale da compromettere già da nord le due vie di ingresso, ovvero la 1 MAJA e la DACHNAJA, rispettivamente aldilà e aldiqua del fiume GAJCHUR. Tradotto, i loro compagni poco più a sud si stanno portando già avanti col lavoro senza aspettare che i primi liberino anche VARVAROVKA e facciano quindi gli ultimi cinque chilometri per poi ricongiungersi a loro.

SEGNALI

Non segni e neppure segni dei tempi, ma semplici elementi di un sistema complesso in trasformazione da noi osservato da anni e che ora andiamo a collocare, giacché quanto ipotizzato, sulla base dei dati di allora, si sta ora verificando sotto i nostri occhi.

Uno di questi è il numero di chilometri liberati al mese. Non ce n’è mai importato più di tanto, perché ci siam sempre detti che la priorità fosse – ED ERA! – annientare l’esercito nemico.

Dopo una prima fase di “guerra di manovra” (Манёвренная война, manevrennaja vojna), quella che seminò il panico fra le fila del regime di Kiev con centocinquantamila uomini mandati all’assalto praticamente ovunque su mille chilometri di sbarre alzate, ovvero del tutto impreparati a gestire quanto poi accaduto perché i russi non avrebbero mai osato farlo e avrebbero assistito impotenti alla soluzione azera della quistione Donbass, STABILIZZATA LA SITUAZIONE l’azione russa passò gradualmente a una fase decisamente più “statica”. Ancor prima dell’ingresso NATO a piè pari del conflitto, si parlava già di “schiacciasassi russo”.

Война на истощение, vojna na istoschenie: “una delle tante tattiche belliche, che consiste nell’indebolire il nemico attaccandolo e minacciandolo costantemente, tanto da infliggergli perdite umane e materiali costanti e, in ultima analisi, portarlo al limite del COLLASSO (на грани коллапса). La guerra di annientamento solitamente la vince chi ha più riserve e risorse” (одна из многих военных тактик, состоящая в ослаблении противника путём постоянной атаки или угрозы, так что противник несет постоянные человеческие и материальные потери и в конце концов оказывается на грани коллапса. Войну на истощение обычно выигрывает сторона, обладающая бо́льшими резервами или ресурсами).
https://kartaslov.ru/%D0%BA%D0%B0%D1%80%D1%82%D0%B0-%D0%B7%D0%BD%D0%B0%D0%BD%D0%B8%D0%B9/%D0%92%D0%BE%D0%B9%D0%BD%D0%B0+%D0%BD%D0%B0+%D0%B8%D1%81%D1%82%D0%BE%D1%89%D0%B5%D0%BD%D0%B8%D0%B5

Rispetto quanto accaduto, ci ritroviamo in QUASI tutto quanto descritto nella descrizione da manuale. Quel QUASI, infatti, è dovuto all’accento sin da subito posto dai russi: nel binomio, comunque inscindibile, “perdite umane e materiali” (человеческие и материальные потери), concentrarsi sin da subito sulle PERDITE UMANE, sulla DIMINUZIONE PROGRESSIVA, al ritmo di 1500 unità al mese come ordine di grandezza, a discapito di tutto il resto.
Le armi, sin da quando capirono l’antifona, ovvero che più ne distruggevano, più alimentavano le voglie con le doglie del complesso militare industriale capitalistico, promotore sin dal fallimento indotto di Istanbul 2022 di questa che può essere considerata, a pieno diritto, la più ampia operazione commerciale mascherata da guerra della storia dell’umanità – fra le altre, per esempio, le crociate – divennero una variabile dipendente del processo di smantellamento.

A inizio conflitto, facevamo sempre il conto, considerandolo un elemento significativo del discorso. Poi ci siamo accorti che interessava relativamente. A ieri, per esempio, eravamo a:
▫️ 668 aerei,
▫️ 283 elicotteri,
▫️ 99 787 droni,
▫️ 638 sistemi lanciamissili,
▫️ 26 329 carri armati e altri blindati,
▫️ 1 622 lanciarazzi multipli,
▫️ 31 662 obici e mortai,
▫️ 48 081 veicoli militari.
https://t.me/mod_russia/59034

Con questi numeri, in condizioni normali, anche di “aiuti” esterni, la guerra sarebbe già arrivata a questo punto da tempo. QUESTE PERO’ NON SONO STATE CONDIZIONI NORMALI. LO ABBIAMO DENUNCIATO SIN DA RABOTINO 2023. DA QUANDO I CONTI HANNO INIZIATO A NON TORNARE PIU’, FRA LA LOGICA DI SMERCIARE E PORTARE A FINE NOLO ARMAMENTI E LA LOGICA DEL SEMPLICE BUONSENSO CHE AVREBBE SUGGERITO, SUL CAMPO, BEN ALTRI TIPI DI TATTICHE.

TATTICHE MAI PRESE IN CONSIDERAZIONE, NONOSTANTE I RISULTATI CATASTROFICI SUL CAMPO, CON PERDITE IMPORTANTI DI UOMINI E DI MEZZI. IN UN AMBITO DOVE, LO ABBIAM SCRITTO MILLE VOLTE, CHI SBAGLIA PAGA. Letteralmente, con le mostrine strappate sul campo.

Invece qui no. Anche dopo mesi di attacchi respinti, i sopravvissuti eran decorati, promossi e le ondate proseguivano, sempre nella stessa modalità: ATAKA ZOMBI, li chiamavano i russi. E non c’è bisogno di tradurre: mezzi d’assalto che portavano le unità migliori avanti di chilometri, la maggior parte centrata ancora in fase di arrivo al “punto di lancio” (di fatto le forze speciali interessate altro non sono che parà, desanty, senza paracadute), i restanti fatti fuori mentre cercavano di prendere posizione. E lasciati lì sul campo, una volta colpiti, a morire, mentre i sopravvissuti cercavano di riparare di corsa a fino al punto di raccolta sotto i fischi dei proiettili russi. Mesi così e carcasse fumanti accatastate. Ma non era un problema, anzi, tutto “procedeva come da piano”.

Esaurite le riserve interne, esauriti i mezzi ex-Varsavia, esaurito l’usato sicuro (certo) dei fondi europei e statunitensi, avanti col nuovo! Quello a cui assistiamo ogni giorno è il Bengodi di chi, a fine anno, da tre anni, arriva al panettone con utili a due cifre, inimmaginabili prima del 2022. E non solo non ha alcuna intenzione di smettere, ma SI E’ ASSICURATO COMMESSE PER CENTINAIA DI MILIARDI NEI PROSSIMI ANNI A VENIRE.

E’ naturale che, in queste condizioni, con l’Ucraina ridotta a DISCARICA di mezzi TANTO PIU’ “a perdere” da un lato, QUANTO PIU’ “a guadagnare” dall’altro, il conteggio delle perdite materiali inflitte contasse fino a un certo punto.

La guerra di annientamento non poteva quindi che riguardare il FATTORE UMANO. Quello che nessuno è in grado di SOSTITUIRE, AUMENTARE, RIMPIAZZARE come se fossero viti e bulloni. La guerra “FINO ALL’ULTIMO UCRAINO”, dopo tre anni, è SOLO RETORICA. I Te-Tse-Ka sbattono al fronte, i gruppi neonazi dell’ovest fanno le loro parate a braccio teso, ma NESSUNO DI LORO va a crepare. E tra disertori e renitenti, il numero ogni giorno è assolutamente comparabile a quello delle perdite inflitte dai russi.

Ecco allora che i “chilometri liberati mensilmente” divengono un indicatore utile NON TANTO DI PER SE’, ma IN QUANTO COLLOCATO IN QUESTO CONTESTO DI POSSIBILE FINE DELLA FASE DI “GUERRA DI ANNIENTAMENTO” E PROGRESSIVO RITORNO ALLA “GUERRA DI MANOVRA”.

Commenta, infatti, Legitimnyj, parlando dei 550 km dichiarati da Deep State e dopo averli praticamente equiparati ai numeri dei manifestanti nostrani quando a darli è la questura:
“I russi parlano di 750 km.
Россияне заявляют о 750 км.
Questo significa che, a inizio 2026, la Russia potrebbe aumentare la cifra a 1000 kmq di territorio conquistato al mese.
Это означает, что уже в начале 2026 года Россия возможно преодолеет цифру в 1000 квадратных километров занятых территорий в месяц.
QUESTO SARA’ IL PRIMO SEGNALE CHE, A QUESTI RITMI, L’INTERA DIFESA DELLE FF.AA.UU. POTREBBE COLLASSARE DEL TUTTO.
Это будет первый сигнал, что при таком темпе, вот-вот вся оборона ВСУ может рухнуть.”


E a quel punto il RITORNO a una “guerra di manovra”, fatta stavolta non con 150.000 uomini, ma con quattro volte tanto almeno, e con un ORGANICO a opporsi dall’altra parte ridotto ai minimi termini, il tutto in un contesto dove la popolazione locale ha sempre più voglia di chiuderla, potrebbe portare a esiti decisamente imprevedibili.

Son solo segnali, per il momento, come dice anche il buon Legitimnyj. Presto, gennaio è il mese prossimo, potrebbero non esser solo quello.

Aggiornamenti a seguire.

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01/11 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI CIRCONDANO L’ULTIMO NUGOLO NATOFASCISTA ASSERRAGLIATOSI NEL CENTRO DI STEPNOGORSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3349

C’è poco da aggiungere in riferimento a chi è rimasto intrappolato (cartina satellitare qui)
https://t.me/divgen/76068?single
E all’area che ora si apre ai russi, praticamente sprovvista di fortificazioni significative (cartina fortificazioni, identica alla prima, qui):
https://t.me/divgen/76067?single

A questo punto tagliare la strada che conduce a ORECHOV da nord-ovest potrebbe essere il prossimo obbiettivo. Terremo monitorata la situazione.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI LIBERANO ŠACHOVO E SUVOROVO, PUNTANDO A SOFIEVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3350

Naturalmente il successo più importante è la liberazione di ŠACHOVO, e il motivo è tutto qui:
https://divgen.ru/48.46069/37.35858/14
et
divgen.ru/48.46069/37.35858

uno snodo che conduce da sud a ovest, a nord-ovest, a nord-est. Se guardiamo la carta delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/76081?single
il tutto in uno spazio di manovra che offre ai russi ampi margini verso le direttrici summenzionate prima di incontrare nuovamente fortificazioni a più scaglioni e di una certa consistenza. Fortificazioni impegnative, peraltro, non solo per i russi, ma anche per chi dovrebbe tenerle, presidiarle, coprirle con la propria presenza: in un contesto dove lo spopolamento delle forze armate ucraine rende tutto quanto predisposto a suo tempo sempre meno efficace, sempre più inutile.

Più a sud, intanto, con la bonifica del quartiere Družba (cartina qui
https://divgen.ru/event/3352
e satellitare qui)
https://t.me/divgen/76087?single
si completa ufficialmente la liberazione di Krasnoarmejsk. Subito a nord un appezzamento. E poi ancora Russia. Probabilmente, a impedire oggi che tutto questo spazio sia rosso, son solo le mine. Presto, più neanche quelle.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

Il cerchio si stringe a sud-est coi russi che guadagnano terreno all’ingresso in città (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3354

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Divgen rivede la propria cartina a est di KUPJANSK (qui)
https://divgen.ru/event/3351
mostrando un progressivo restringimento dell’area controllata dai natofascisti a fronte di un arretramento russo da KURILOVKA, dove un fuoco nemico ancora intenso ha impedito di consolidare le posizioni raggiunte. Poco male, come mostra la cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/76077?single
l’azione prosegue, metodicamente, smantellando posizioni e restringendo sempre più il cerchio intorno a linee fortificate al momento appena intaccate. Al momento.

VOLČANSK – KUPJANSK

Con quest’ultimo reticolo di case in mezzo ai campi (cartina satellitare qui
https://t.me/divgen/76090?single
e cartina qui
https://divgen.ru/event/3353
i russi raggiungono il confine amministrativo di VOLČANSK, preparando il terreno per un’ulteriore avanzata verso est, lungo la strada.

Settanta chilometri quadrati, dove i natofascisti hanno avvicendato per la sua difesa oltre venti brigate e reggimenti, per un totale di oltre cinquantamila uomini in forza a 33 battaglioni, rafforzati da oltre 90 carri armati, 320 blindati, 37 lanciarazzi multipli e 220 obici e mortai. Ventitremila uomini le perdite inflitte, non meno di ottomila i morti.
https://t.me/Tatarinov_Rus/62770

L’accanimento con cui è stata tenuta, in oltre due anni, dai natofascisti, sarà probabilmente quanto accadrà nel prossimo futuro a spiegarlo.

Aggiornamenti a seguire domani.

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01/12 ore 13:30 aggiornamento

VOLCHANSK – KUPJANSK


Quest’ultimo dispaccio di stamane
https://t.me/condottieros/14524
ci conferma un DOPPIO MOVIMENTO,
1. da VOLCHANSK verso sud-est ed est,
2. da zona MELOVOE, posizione qui
https://divgen.ru/50.14052/37.53361/11
e qui
50.14052/37.53361
verso ovest e nord-ovest. Quarantun chilometri li separano. Per il momento.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI LIBERANO KLINOVOE (cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/104846
e passano da nord proseguendo verso ovest per tagliare Konstantinovka dalla via principale, visibile chiaramente in cartina.

CAMBIANO I NUMERI, MA NON LA TENDENZA

Divgen (RU) ne conta 750
https://t.me/divgen/76049
Lostarmour (RU) 700
https://t.me/lost_armour/7284
Deepstate (UA) 505
https://t.me/RVvoenkor/104854
ma tutti concordano che i CHILOMETRI QUADRATI liberati (o occupati, a seconda dei punti di vista…) dai russi a novembre sono stati da record.

Il che conferma, peraltro, quanto analizzavamo ieri notte. Proprio la fonte ucraina sottolinea che il 40% dei guadagni territoriali russi sia avvenuto nell’oblast’ di ZAPOROZH’E, a fronte di appena un 16% di ATTACCHI CONDOTTI (Больше всего территорий занято российскими войсками вокруг Гуляйполя Запорожской области — около 40% от всей площади продвижения. Аналитики подчеркивают, что на этот участок фронта пришлось всего 16% штурмовых действий..): della serie, poca spesa, tanta resa.

Questo dato lo accostano a quanto accaduto a KRASNOARMEJSK-DIMITROV, dove sono avvenuti il 32,5% degli attacchi che hanno fruttato 56,5 kmq di avanzamento. Dato, quest’ultimo, decisamente tirato per i capelli (per i fortunati possessori degli stessi…) perché non risponde per niente a questa cartina:
https://t.me/divgen/76059?single
a cui andrebbero sommati anche questi:
https://t.me/divgen/76058?single
e insieme non sono 56,5 kmq… e si spiegano anche 200 kmq di differenza, in buona parte, da dove saltan fuori… MA AL NETTO DI TUTTO QUESTO
1. PERFINO DEEPSTATE AMMETTE CHE IL LORO CONTRATTACCO NELL’AREA SIA FALLITO E ANZI I RUSSI ABBIANO RIPRESO A GUADAGNARE TERRENO
2. LA DISPARITA’ FRA L’EFFICACIA DELL’AZIONE RUSSA SU QUESTI DUE FRONTI E’ DEL TUTTO EVIDENTE e dovrebbe, come per il punto 1, sollevare interrogativi enormi sul COME SIA STATO POSSIBILE col 16% delle azioni offensive portarsi a casa un territorio così ampio
3. LA TENDENZA E’ AL PEGGIORAMENTO (vista con occhio natofascista)

Rincara la dose LOSTARMOUR. SOLO NELL’OTTOBRE 2024 si era vista un’azione così efficace, ma allora (+818 KMQ) 163 kmq erano stati liberati a KURSK, non zona SVO. Per vedere un risultato del genere, bisogna risalire a giugno 2022. E a giugno 2022 i natofascisti non eran messi come ora: stavano anzi accumulando energie per esplodere due mesi dopo con l’ingresso della NATO a piè pari nel conflitto: migliaia di armi e decine di migliaia di “mercenari” e “consiglieri”. Una forza d’urto che colse di sorpresa tutti, per primi i russi. MALI ESTREMI che costrinsero a ESTREMI RIMEDI. Oggi però la situazione è l’esatto opposto. Ancora una volta, non è il numero singolo a fare la differenza, ma la tendenza in corso che neppure quel numero è in grado di leggere. E che, rispetto a quanto quel numero esprime, è ben peggiore.

Aggiornamenti a seguire.

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01/12 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Le truppe natofasciste abbandonano DOBROPOL’E:
https://t.me/beard_tim/28978
Prossima fermata: VARVAROVKA che sarà attaccata sia da nord, ovvero dai russi provenienti da DOBROPOL’E, sia da EST (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/45304
Destinazione finale: GULJAJPOLE che sarà così attaccata anche da nord.

CATASTROFE UMANITARIA “INFORMALE”, GUERRE “INFORMALI”... E “INFORMALE” STRAFOTTENZA FINALE: 24 ORE DI “INFORMALE” FOLLIA NATOSIONISTA A GAZA E DINTORNI IN UN CONTESTO, “INFORMALE”, DI IMPERIALISMO GLOBALE

Mentre continua a non esserci pace,
- sia per i palestinesi di Gaza, con macchine dell’esercito israeliano che sparano all’impazzata a Khan Yunis
https://t.me/gazaalannetz/17499
- che per quelli che abbiano osato, nei millenni, insediarsi in un territorio che qualcuno osa ancora chiamare Palestina (arcaismi che presto scompariranno...), con raid notturni a Nablus,
https://t.me/gazaalannetz/17486
bulldozer in azione in pieno giorno a Tubas,
https://t.me/gazaalannetz/17501
perquisizioni, sempre di notte, ad Aqraba sotto Nablus,
https://t.me/gazaalannetz/17498
- l’UNRWA continua, inascoltato, a rilanciare appelli perché gli aiuti continuino ad arrivare a Gaza e non siano costantemente bloccati.
https://t.me/gazaalannetz/17494
Ventiquattrore di ordinaria, “informale”, infernale follia a Gaza e dintorni, senza che nessuno muova un dito.

In tutto questo, uno dei 7 An-124 “Ruslan” ancora in dotazione a Kiev, ovvero una di quelle navi con le ali di produzione sovietica ma “stranamente” non schifate dai natofascisti arriva, in modo del tutto “informale”, domenica al BEN GURION… e comincia a caricare.
https://t.me/frontbird/28457
Cosa carica di brutto? Non solo il mezzo di contraerea mobile immortalato dai fotogrammi, ma si sospetta anche AMPI STOCK DI ARMI RECUPERATE DAI DEPOSITI DI HEZBOLLAH E HAMAS. Non sono abbastanza “kosher” per gli standard NATO, ma per ammazzare un russo van benissimo...

Da dove nasce questo “sospetto”? Da questa soffiata, di fonte anglofona, datata solo qualche giorno prima:
https://militarywatchmagazine.com/article/israel-western-pressure-captured-hezbollah-arms-ukraine
E poi arriva l’Antonov a Tel Aviv…

Giusto a ulteriore conferma di come TUTTO SI INTRECCI ALL’INTERNO DI UNA STRATEGIA COMPLESSIVA, TANTO GLOBALIZZATA QUANTO “INFORMALE”, DI GUERRE COMBATTUTE, IN CONTEMPORANEA E A TUTTO CAMPO, da un imperialismo NATO decisamente più attivo della gestione precedente, che si distingue per
- AVERE ULTERIORMENTE GLOBALIZZATO LA FILIERA DELL’APPROVVIGIONAMENTO MILITARE, APRENDO SEMPRE PIU’ LINEE “INFORMALI” DELLO STESSO. Che per quanto “informali”, per quanto poco “kosher” possano essere, quando trapassano il giubbotto antiproiettile di un soldato nemico van bene comunque;
- AVER ULTERIORMENTE GLOBALIZZATO LA GUERRA ALLA RUSSIA, ANCHE QUI CON
1. ATTACCHI “INFORMALI”, NON DICHIARATI, a gasdotti, oleodotti, navi mercantili sparse per il mondo, non solo per il Mar Nero
https://t.me/voenkorKotenok/69109
con l’ultimo attacco al largo della costa del SENEGAL (nave MERSIN, dopo KAIROS e VIRAT nel Mar Nero):
https://neftegaz.ru/news/incidental/908043-intsident-proizoshel-s-eshche-odnim-tankerom-svyazannym-s-rossiey-i-turtsiey/
2. ESTENSIONI “INFORMALI” DELLA NATO, PER ESEMPIO LASCIANDO CARTA BIANCA AL BLOCCO TURCO-AZERO (dopo la recente dichiarazione da parte dell’Azerbaigian di passare agli standard NATO)
https://t.me/rbc_news/135147
DI COSTITUIRE UNA SUCCURSALE “TURCA” DEL PATTO ATLANTICO, ESTESO COSI’ IN MANIERA NON DICHIARATA AL CAUCASO E ALL’ASIA CENTRALE TURCOFONI ED EX-SOVIETICI:
https://lenta.ru/articles/2025/11/28/az-tur-nato/
Quello che viene definito “Analog NATO” (аналог НАТО) e che ha il vantaggio di non essere ESPLICITAMENTE NATO ma, di fatto, armato NATO e contro Russia, Iran, Cina, e India se non fanno i bravi…

IL TUTTO, CONDITO CON UNA STRAFOTTENZA FINALE che costituisce, a mio avviso, la CILIEGINA SULLA TORTA, SEMPRE “INFORMALE”, PER L’AMOR DEL CIELO, DI QUESTA CONCEZIONE DEL CONFLITTO DEL TUTTO INEDITA nella storia di questo disgraziato essere umano:
“US asks Lebanon to return undetonated GBU-39 bomb, fearing it could reach Russia, China - report”
Fonte: JERUSALEM POST https://www.jpost.com/middle-east/article-876530

E io, sinceramente, non ho mai letto di un OFFENSORE che chiede indietro all’OFFESO le armi scagliategli contro non utilizzate, non esplose o “ancora in buono stato”!!!

“The United States has asked Lebanon to return a GBU-39 small-diameter bomb launched by the Israel Air Force toward Beirut during the operation that killed Hezbollah military commander Ali Tabatabai earlier this week, after it failed to detonate, according to Lebanese media.”

Mica che arrivi in Russia o in Cina… Doppia ipocrisia, peraltro. Israele bombarda il Libano con armi fornite dalla padronanza USA e che poi gli USA, non Israele che pubblica la notizia, nascondendosi sotto l’ascella protettiva del padrone, chiedono indietro…

Vista la “normalità” di questi tempi “informali” in cui viviamo, anche questa richiesta “informale”, chiesta così, INNOCENTEMENTE, - che suona tanto di presa per i fondelli ma PAZZO CHI LO PENSA, anzi, perfido malfidente! AGLI OCCHI DEI PROPONENTI E’ PIU’ CHE LEGITTIMA! - tra un po’ sarà la norma, in questo 15% di mondo che pensa ancora di essere padrone del restante 85%, dove la nostalgia canaglia di MIRE EGEMONICHE ORMAI ANACRONISTICHE, di imperi “dove non tramonta mai il sole”, contribuisce a SMANTELLARE, giorno dopo giorno, qualsiasi convenzione, qualsiasi parvenza di diritto internazionale o umanitario, di “linea rossa”, di “mai più”, in una parola di CIVILTA’. La stessa che pretendiamo di “esportare” ed ergere a paradigma. La stessa che portiamo a “garanzia perenne e incrollabile” di chi dovesse concludere con noi “accordi” di qualsiasi genere: di cessate il fuoco, di pace, commerciali, politici. Ne avremo per anni, sperando non per decenni: a ogni modo, ce ne faremo una ragione.

Aggiornamenti a seguire.

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30/11 ore 23:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Confermato l’ingresso dei russi a GULJAJPOLE
https://divgen.ru/event/3344

Ma non solo: confermato lo SMANTELLAMENTO PROGRESSIVO DELLA LINEA DIFENSIVA A PIÙ SCAGLIONI POSTA A SUD-EST (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/76017?single

Smantellata da nord, ovvero dal suo punto più debole. Peraltro, una volta liberata Guljajpole lo stesso accadrà alla difesa a più scaglioni posta a sud e sud-ovest, che saranno semplicemente scardinate, sempre che chi attualmente le tiene non abbia prima deciso autonomamente di ritirarsi verso lidi più sicuri… senza attendere, come a Krasnoarmejsk, un ordine che non arriverà mai.

A OVEST DI QUESTA LINEA, LA BATTAGLIA DI STEPNOGORSK STA ANCH’ESSA GIUNGENDO A CONCLUSIONE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3347
accerchiata, senza più alcuna possibilità di tenuta, cederà presto il passo ai russi che, presumibilmente, punteranno verso nord-est cercando di tagliare la via che collega ZAPOROŽ’E a ORECHOV.

VNIMÀNIE, come diceva la buona “gavarìt Mascvà” dell’annuncio radio, ATTENZIONE: così, a spanne, ho provato a vedere quanto manca di oblast’ di Zaporož’e da liberare. A spanne, ma a spanne, solo come ordine di grandezza, sono 5.500 kmq. Di DNR sono ancora da liberare 5.200 kmq. Attenzione che coi tempi di progressione attuale a fine anno l’area di oblast’ di ZAPOROŽ’E da liberare potrebbe essere anche minore di quella di DNR rimasta.

Ciò detto, molti nodi restano da sciogliere, e non dipendono in alcun modo da fattori territoriali, bensì da altri fattori. Uno fra tutti, ZAPOROŽ’E stessa. Tuttavia, un conto è sedersi al tavolo delle trattative con oltre 6.700 kmq da liberare (24/11/2024),
https://ruxpert.ru/%D0%A4%D0%B0%D0%B9%D0%BB:%D0%97%D0%B0%D0%BF%D0%BE%D1%80%D0%BE%D0%B6%D1%81%D0%BA%D0%B0%D1%8F_%D0%BE%D0%B1%D0%BB%D0%B0%D1%81%D1%82%D1%8C_(%D0%BA%D0%BE%D0%BD%D1%82%D1%80%D0%BE%D0%BB%D1%8C_%D0%BD%D0%B0%D0%B4_%D1%82%D0%B5%D1%80%D1%80%D0%B8%D1%82%D0%BE%D1%80%D0%B8%D1%8F%D0%BC%D0%B8).png
un conto è arrivarci un anno dopo con 5.500 kmq, e un altro sarà arrivarci con qualche migliaio di kmq in meno ancora. Giusto a titolo informativo,

- nel 2024 i russi liberavano 4.500 kmq in tutto.
- il 25/09/2025 il Ministero della difesa russo quantificava in 4.714 i chilometri quadrati liberati da inizio anno:
https://life.ru/p/1792781
Di cui, 261 nell’oblast’ di Zaporož’e. Ora, per quanto i conti sian stati fatti a spanne, in due mesi solo in quest’area sono stati liberati circa 900 kmq. Si chiama tracollo, rispetto alle tempistiche riferite a questa oblast’ negli ultimi tre anni. Se poi oltre ai numeri diamo un’occhiata alla carta delle fortificazioni che ancora cercano di arginare l’avanzata russa, notiamo come questi ultimi stiano scardinando le ultime postazioni prima del nulla. Liberate GULJAJPOLE e ORECHOV, fino a ZAPOROŽ’E ci sarà poco o niente.

Quel che conta in tutto questo, tuttavia, non dimentichiamolo mai, è il FATTORE UMANO. L’attuale stato di demoralizzazione delle truppe natofasciste è ben peggiore della loro sempre più fragile consistenza numerica.

A questo punto dilagare a ZAPOROŽ’E, o a DNEPROPETROVSK, potrebbe avere effetti devastanti anche su altre parti della linea di fronte. E non solo della linea di fronte.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Mentre la sacca di DIMITROV è sotto continuo attacco da ogni direzione, i russi AVANZANO A GRIŠINO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3345
Le prime vie a sud sono liberate, un terzo di paese è già teatro di combattimenti. Una delle aree più fortificate da anni di opere da parte natofascista (cartina qui e si vede subito la differenza con l’area oggetto di analisi nel paragrafo precedente!)
https://t.me/divgen/76021?single
si sta, molto più lentamente ma progressivamente, disintegrando. Con l’aggravante che qui si stanno giocando le non molte cartucce di una certa consistenza rimaste, con corpi d’élite mandati all’assalto e, giorno dopo giorno, decimati.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

I RUSSI ENTRANO A DIBROVA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3348

e si portano a 14 chilometri e mezzo da SLAVJANSK proveniendo da NORD-EST. Ci sono stati anche MOLTO più vicini, se è per questo, quando l’intero tratto di riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC era sotto il loro controllo. Ma ai natofascisti, per come son conciati adesso, fan molta più paura i russi, oggi, a quattordici chilometri e mezzo in arrivo, piuttosto che oltre tre anni fa. Specialmente se SEVERSK dovesse crollare. “Quando”, più che “se”.

VOLČANSK – KUPJANSK

Avanzamenti importanti, quelli di oggi a VOLČANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3346
A raggiera, a “fiore”, come dicono i russi. Soprattutto, verso nord-est lungo la strada che costeggia il fiume VOL’ČJA. Davvero se qui i russi dovessero sfondare, sbaragliare le linee di difesa nemiche e, ricongiuntisi coi compagni a KUPJANSK, calare verso sud, la prospettiva di una nuova linea di fronte non più sul fiume OSKOL, bensì sull’intero tratto di SEVERSKIJ DONEC che, ricordiamo, passa a meno di trenta chilometri a est di CHARKOV, toccando ČUGUEV, ZMIEV, DONEC, BALAKLEJA, IZJUM E ARRIVANDO INFINE A SVJATOGORSK, dove i russi son già praticamente alle porte da est, non sarebbe più così tanto peregrina.

Tutto questo, naturalmente, se proseguirà la lotta intestina fra fazioni emerse dalla disintegrazione del blocco attualmente traballante, ma ancora formalmente al potere a Kiev, ciascuna col proprio referente oltremanica, oltreoceano o, più semplicemente, a ovest della Vistola. Più andranno avanti a demolirsi a vicenda, più i russi avanzeranno e con sempre maggiore efficacia. Rendendo, di fatto, sempre più anacronistici i motivi, oggi, del contendere fra le diverse fazioni. Col rischio sempre più concreto di rendere, infine, anacronistiche le stesse fazioni.

Aggiornamenti a seguire domani.

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29/11 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI ENTRANO A GULJAJPOLE ANCHE DA NORD, con un avanzamento notevole (oltre ventisette chilometri quadrati, cartina qui)
https://divgen.ru/event/3343
sia verso sud, che verso ovest: avanzamento che ha creato le basi per raggiungere, nel prossimo assalto, ogni singolo metro della strada che da GULJAJPOLE porta a nord. Siamo a ottanta chilometri da UGLEDAR a ovest e a settantacinque dal capoluogo, ZAPOROŽ’E, in una provincia di cui da liberare, ogni giorno, c’è sempre meno. E dopo che Guljajpole e Orechov saran saltate, veramente poco. Resterebbe CHERSON, con l’area oltre il DNEPR e anche qui il capoluogo, temporaneamente lasciati a fine 2022. A differenza del 2022, quanto fatto nei tre anni successivi ha però reso anche qui il problema decisamente meno insolubile di allora. Specialmente se, in un’Ucraina logorata da lotte interne per il potere compiute ormai senza esclusione di colpi, la carovana russa prosegue ogni giorno la sua strada.

Tornando a GULJAJPOLE, la previsione è di raggiungere il centro città nel giro di non molto:
https://t.me/condottieros/14484
Staremo a vedere.

Più a nord, DOBROPOL’E è libera quantomeno per un terzo:
https://t.me/motopatriot78/45248

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avanzano DA SUD verso l’ultima parte della sacca di DIMITROV, quella del lato nord della cittadina (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/45250

Avanzano anche a nord di KOTLINO aggirando, di fatto, GRIŠINO (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/45251

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI AVANZANO ANCHE A NORD DEL LAGO ARTIFICIALE DI KLEBAN-BYK (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/45235
ripulendo costa e area adiacente e costringendo i natofascisti a ripiegare verso la città, attaccata peraltro già da est.

TAGLIO DEL BOSCO… ALTRUI


Camionate di legna, la stessa che qui è considerata retaggio del passato, la stessa che in alcune regioni sotto i trecento metri non si può neanche più mettere nel camino, e che va bene invece segare via a tonnellate per poi svenderla, peraltro, dall’Ucraina alla civile Europa:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62636

Qui ancora accatastata, pronta per il prossimo carico:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62659

Svenduta a un piffero e a un paffero, senza alcun criterio fino a disboscamento ultimato. Economia di rapina per sostenere la “grinecònomi” del Giardino del mondo, la sua agenda da ZTL del mondo che recupera altrove quel che qui non si sogna più di fare, in barba a CBAM, conteggi di CO2, tassazioni degli stessi, eccetera eccetera.

Questo, al netto del fatto che sempre più voci si alzano, in segno di protesta, per denunciare come la guerra in Ucraina sia divenuta per diverse cancellerie europee un esercizio utile alla sopravvivenza interna dei propri governi: ovvero, finché c’è guerra, c’è maggioranza:
https://t.me/rezident_ua/28251

Oltre al fatto che, SENZA MEZZI TERMINI, i servizi segreti esteri russi accusano Londra di lucrare sulla guerra in Ucraina:
http://svr.gov.ru/smi/2025/11/kak-london-zarabatyvaet-na-voyne-na-ukraine.htm
Letteralmente, “i proventi della guerra di fatto salvano l’economia britannica dalla bancarotta” (Доходы от войны фактически спасают от банкротства британскую экономику). BAE SYSTEMS e THALES fanno miliardi, trasformandosi nella LOCOMOTIVA dell’economia nazionale: solo per i droni parliamo di sei miliardi di dollari.

Se non ci fosse il regime del patàca e soci e, soprattutto, la sua guerra totale ai russi… bisognerebbe inventarli.

Aggiornamenti a seguire domani.

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28/11 ore 23:50 aggiornamento

DA KUPJANSK A KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST E LIBERANO PROGRESSIVAMENTE L’AREA A EST DEL FIUME OSKOL (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3340

Parliamo di una progressione a ritmi da 2022 con un esercito, di fronte, completamente disorientato, indebolito, demoralizzato rispetto al 2022.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I russi consolidano le proprie posizioni nei primi quartieri della città e si portano, coi combattimenti, fino alla stazione ferroviaria (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3341

COME FINISCONO LE RETI ANTIDRONI…

Le abbiam già viste divelte, accartocciate su loro stesse, penzolare al vento. Qui invece le vediamo riempirsi di tanti simpatici buchi, generati da proiettili incendiari scaricati al passaggio da droni:
https://t.me/opor_2014/20519
Al contatto con la rete di plastica la fiamma la scioglie generando un buco da cui i droni russi possono entrare e iniziare la caccia grossa contro i mezzi natofascisti. Giorni di lavoro e soldi buttati via.

E DOPO ERMAK… AVANTI IL PROSSIMO!

Ermak è stato costretto a dimettersi.
https://t.me/legitimniy/21397
Potrebbe restare come “eminenza grigia” dietro le quinte, o andarsene via del tutto. Tirandosi dietro qualcuno. Staremo a vedere, chi sarà mai, quel “qualcuno”.

Aggiornamenti a seguire domani.

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28/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Anche fonti ucraine confermano l’ingresso dei russi a GULJAJPOLE:
https://t.me/legitimniy/21396
persino la deputata della Rada Bezuglaja:
https://t.me/boris_rozhin/188677
Confermato l’attacco DA TRE DIREZIONI, come mostrato in cartina, e il fatto che i russi siano riusciti a consolidarsi in città, muovendo i soldati natofascisti a ritirarsi, finché sono ancora in tempo, verso ovest. Anche questo continuo rimpallarsi responsabilità circa il crollo della linea difensiva intorno alla città
https://t.me/rezident_ua/28232
è estremamente indicativo dello stato, a dir poco caotico, in cui versa la linea di difesa natofascista.

L’ORGANO ANTICORRUZIONE C’E’

Due portavoce della Commissione Europea si sono appena espressi in riferimento alle perquisizioni del NABU: les instances anticorruption « font leur travail », le inchieste anticorruzione “fanno il loro lavoro”.
et
« Cela montre précisément que l’organisme anticorruption est effectivement en place et qu’il est autorisé à fonctionner »
“Questa è l’esatta dimostrazione che l’organo anticorruzione c’è ed è autorizzato a operare”.
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/11/28/en-direct-guerre-en-ukraine-viktor-orban-a-rencontre-vladimir-poutine-en-russie_6654504_3210.html?#id-2697671

Tutto bene… anzi, tutto funziona, secondo Bruxelles. Какие же лицемеры! “Razza di ipocriti”, commenta Zerada.
https://t.me/ZeRada1/28014

Un po’ come la propaganda di Kiev che, tornando a GULJAJPOLE, per dimostrare che i natofascisti tengono e anzi, “hanno stabilizzato la situazione”, hanno impiegato come prova foto della loro “avjantura” a Kursk:
https://t.me/RVvoenkor/104701

Aggiornamenti a seguire.

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28/11 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi prima di attaccare operano “di grosso” (FAB)
https://t.me/voin_dv/17849
e poi “di fino” (droni)
https://t.me/epoddubny/25664
Quindi assaltano. A GULJAJPOLE i natofascisti perdono posizioni, incolpandosi a vicenda del non esser riusciti a tenerle, mettendo in difficoltà gli altri (ibidem). Quando si comincia a fare scaricabarile mentre il nemico avanza è già di per sé un brutto segnale, in generale, per il prosieguo. Staremo a vedere.

MORTI PER UN “LÀIK”

A KRASNOARMEJSK si stanno consumando, una dopo l’altra, le riserve migliori ancora in mano all’esercito natofascista. SETTANTAQUATTRO contrattacchi in tutto, ondata su ondata, culminati nell’annichilimento di tali forze senza alcun risultato operativo:
https://t.me/rezident_ua/28227

Risultati operativi no, filmati da esibire a uso e consumo dei media locali si. Rozhin ragiona su questo mandare forze d’élite all’assalto, come carne da cannone appena rastrellata, così come sul loro impiego in filmati a scopo propagandistico. In quello da lui considerato gli è andata bene, son riusciti ad arrivare alle prime case di KRASNOARMEJSK, uccidere tre soldati russi e scappare subito indietro. A che pro, si chiede...
https://t.me/boris_rozhin/188638
… quando persino Petrenko ormai è costretto a rivedere le proprie cartine per aggiornarle a realia vecchi di giorni?
https://t.me/petrenko_iHS/10638
“Perché un gruppo di soldati d’élite è entrata in una città già persa? Per ammazzarne tre e scappar via? I rischi non sono in alcun modo giustificabili dal risultato atteso” (Зачем группа "элитных" бойцов зашла уже в утерянный город? Только ради того, чтобы убить троих и уйти. Риски никак не оправданы с ожидаемым результатом). Che ti devo dire, caro Rozhin… tre soldati russi morti per un làik, e gli è andata bene. Gli fosse andata male, sarebbero stati tre soldati ucraini morti per un làik. La “res militaris”, ormai, non c’entra nulla. Da Kiev a Ginevra, passando per le cancellerie u-ccidentali, a comandare queste azioni è qualcosa da dare in pasto ai riflettori.

COLPI DI SOLE… O DI RIFLETTORE

A proposito di star troppo sotto i riflettori, il rischio di insolazione è forte. Pare sia quanto accaduto a Kaya Kallas, ieri autrice della seguente perla: “negli ultimi cento anni i russi hanno attaccato diciannove Paesi, alcuni dei quali tre o quattro volte, senza che nessuno di questi abbia mai attaccato la Russia”.
https://t.me/ZeRada1/28006
Zerada chiude con la mano sulla faccia: 🤦‍♂️
Drugoeeto rincara, “Si è dimenticata di aggiungere: ‘E han anche condotto, cinicamente, al suicidio un noto pittore austriaco, che voleva unire l’Europa intera, ma ha concluso il proprio percorso artistico nel suo laboratorio di Wilhelmstraße 77’” (Забыла добавить: Цинично был доведен до самоубийства видный австрийский художник, который хотел объединить всю Европу, но закончил свой путь в своей творческой лаборатории на Вильгельмштрассе 77).
https://t.me/drugoeeto/30870

E’ questa la diplomazia europea? Soprattutto, i russi, ma anche i cinesi, ma anche gli indiani, ma anche chiunque fuori dai nostri sacri confini… come dovrebbero rapportarsi con questi signori? Come han fatto sinora, ovvero, ignorandoli.

COINCIDENZE

Ieri sera ERMAK ha fatto sapere a stretto giro di posta al padrone che purtroppo ci sono “valori non negoziabili” a fare da ostacolo al suo “piano di pace”:
https://t.me/rezident_ua/28228
https://t.me/RVvoenkor/104688
https://t.me/epoddubny/25665

Stamattina i NABU sono entrati in casa a ERMAK e hanno iniziato a perquisire gli uffici:
https://t.me/sashakots/57997

Il buon Sasha scrive: “Gli USA rispondono a Ermak” (США нанесли Ермаку «ответку»). Malizioso… come tanti altri, di entrambi gli schieramenti (qualche esempio):
https://t.me/absatzmedia/149072
https://t.me/ZeRada1/28011
https://t.me/RVvoenkor/104685
https://t.me/drugoeeto/30872

Malizioso anche lo stesso Ermak...
https://t.me/RVvoenkor/104690
maliziosi tutti. E il NABU non è eterodiretto.

Aggiornamenti a seguire.

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27/11 ore 23:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN


I RUSSI PASSANO DA SUD-EST VERSO OVEST ED ENTRANO A DIBROVA
https://t.me/beard_tim/28892
(cartina qui):
https://divgen.ru/event/3339

Avanzamenti analoghi segnalati anche qui:
https://t.me/z_arhiv/32860

Ora, a parte il fatto che a SLAVJANSK mancano sedici chilometri,
https://t.me/voenkorKotenok/69078

anche solo proseguire lungo la riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC ha i suoi vantaggi: oltre a mettere in sicurezza l’intera area limitrofa e offrire una sponda sicura all’avanzata dei loro compagni una volta liberata SEVERSK, il fiume andando controcorrente vira a un certo punto bruscamente verso nord. A quel punto, non solo l’accerchiamento di KRASNYJ LIMAN, qualora non fosse stata ancora liberata, sarebbe completo, ma i russi si avvicinerebbero a SVJATOGORSK, seguendo peraltro la stessa tattica del 2022. Da lì in avanti… proseguendo controcorrente, la strada è lunga. Tuttavia, non infinita. Anzi, in fondo c’è chi sta procedendo in senso inverso. Sono i loro compagni del gruppo SEVER che stanno calando da VOLČANSK sempre lungo il SEVERSKIJ DONEC. Vedremo come andrà a finire.

BATTAGLIA DI SEVERSK

POCO PIÙ A SUD, a SEVERSK, i russi AVANZANO VERSO OVEST ED ENTRANO A SVJATO-POKROVSKOE, SNODO FONDAMENTALE PER L’APPROVVIGIONAMENTO DI SEVERSK:
https://t.me/motopatriot78/45182
posizione qui
https://divgen.ru/48.83433/38.05741/14
e qui
48.83433/38.05741

La strada è tagliata e ora a Seversk non restano che stradelle in mezzo ai campi, poco praticabili in questo periodo di piogge.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

NEL FRATTEMPO, I RUSSI LIBERANO ANCHE ŠACHOVO E TIRAN DRITTI VERSO SOFIEVKA (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32847

mentre, dentro DIMITROV, prosegue lo smantellamento delle ultime difese natofasciste come da schema:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62566

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK

I RUSSI SONO ENTRATI A GULJAJPOLE, combattimenti in corso lungo l’intera area a est del fiume GAJČUR:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62610
posizione qui
https://divgen.ru/47.66857/36.26643/15
e qui
47.66857/36.26643

INOLTRE, I RUSSI ENTRANO A NOVODANILOVKA e consolidano le posizioni raggiunte (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/45179

e posizione qui
https://divgen.ru/47.52392/35.82333/13
e qui
47.52392/35.82333

Siamo appena sotto ORECHOV, che sta anch’essa, progressivamente, cedendo.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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27/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Confermato l’ingresso dei russi a GRISHINO e l’inizio dei combattimenti (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3336
A est, ennesima sacca formatasi.

VERSO KRAMATORSK-SLAVJANSK

I RUSSI LIBERANO VASJUKOVKA A OVEST DI SACCO E VANZETTI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3337

Passano giorni, da un avanzamento all’altro… ma avanzano. E la distanza fra le due città-fortezza rimaste nella DNR (insieme a Konstantinovka) e la linea di fronte, progressivamente, si riduce. In attesa che si sblocchi la situazione a SEVERSK e a KRASNYJ LIMAN.

VOLCHANSK – KUPJANSK

I RUSSI AVANZANO A VIL’CHA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3338
sbloccata la direttrice verso sud-est, a giudicare dagli avanzamenti recenti. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire.

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27/11 ore 08:30 aggiornamento

VOLCHANSK – KUPJANSK


I russi sono già arrivati al centro di LIMAN, sotto Volchansk (vedi ultimo aggiornamento di ieri notte): combattimenti in corso:
https://t.me/beard_tim/28863

Come mostra questa cartina,
https://t.me/voenkorKotenok/69058
l’azione si sta sviluppando lungo tutte le direttrici possibili, a “cvetok” dicono i russi, “a fiore”. Già solo il fatto che questo sia possibile, come vedremo fra poco, a parità di soldati del contingente Sever coinvolti, è indice del progressivo scardinamento delle difese natofasciste nell’area.

Cedimento, peraltro, confermato indirettamente dalla rimozione dall’incarico del comandante natofascista responsabile di quella zona, il colonnello EVGENIJ SOLODAEV della 57° brigata meccanizzata:
https://t.me/warriorofnorth/13633

Ciò nonostante, sempre lo stesso bollettino del gruppo Sever ci mostra come, anche a livello di perdite inflitte nella giornata di ieri, oltre 170 in tutto, IL GROSSO DEGLI SCONTRI AVVENGA ANCORA... A SUMY (oltre 100 perdite inflitte): paradossale, perché in questo caso i russi si limitano a ostacolare l’azione natofascista di contrattacco che, da mesi, mentre tutto il resto della LORO linea di fronte crolla, continua incessantemente e più volte al giorno a svolgersi. Contrattacchi “telefonati”, come quelli di un pugile alla decima ripresa o di uno alle prime armi che per tirare un destro “prende la rincorsa” come se stesse tirando un pugno al luna park, e bloccati sul nascere, già in fase di raggruppamento, dall’aviazione russa.

Il contingente Sever è da mesi che vede ripartite, staticamente, le proprie risorse sulle linee di fronte di competenza. Anche perché, come abbiam visto, in questi mesi nulla – paradossalmente! – è cambiato nella tattica offensiva natofascista, che continua a pompare uomini e risorse su una linea ormai sterile e senza alcuna prospettiva. Pertanto, quanto sta accadendo ora a VOLCHANSK è estremamente significativo: una linea rimasta ferma per mesi, se non per anni, teatro di furiosi scontri ma sempre con forze limitate da entrambe le parti, oggi vede una delle due soccombere, gradualmente ma inesorabilmente. Salvo iniezioni di forze a supporto, ovviamente: operazione che, tuttavia, OGGI PIU’ CHE MAI, HA UN COSTO.

L’analisi sopra esposta, infatti, vale per altre linee di fronte. I soldati russi a contratto sono sempre quelli. Sono gli altri che diminuiscono drammaticamente: quantitativamente, per perdite subite, per diserzioni, per mancati arruolamenti; qualitativamente, perché sempre più demotivati.

NUMERI ASTRATTI E PERSONE IN CARNE E OSSA

Di fatto, sono questi soldati veri, quelli sopra citati, non semplici numeri, ma uomini al fronte, fisicamente e psicologicamente provati, come le nostre centomila gavette di ghiaccio a rappresentare, coi loro corpi, con le loro persone, la MAGGIORE OBIEZIONE al DELIRANTE CONCERTO, INFARCITO DI NOTE FALSE COPERTE DA BATTERIE INTERE DI GRANCASSE CHE PICCHIANO A TUTTO VOLUME, delle cancellerie u-ccidentali, diffuso a reti unificate, proprio ieri focalizzato su “quanti soldati” per l’Ucraina del futuro: da seicento a ottocentomila, altrimenti non se ne fa nulla, condizioni non trattabili, astenersi perditempo…

Ieri i canali ucraini non lesinavano le loro perplessità, di fronte a questi “paletti”, a questi “conti senza l’oste”:
- Chi dovrà pagare gli stipendi a questi ottocentomila uomini (Кто будет оплачивать их содержание?)
https://t.me/legitimniy/21387
… immagino sempre gli stessi che oggi “aiutano” e che continueranno a SOBBARCARSI la differenza fra i DUECENTOTTANTAMILA EFFETTIVI PRIMA DEL CONFLITTO (ibidem) e quelli che intendono fissare come “limite indiscutibile”, ancora ieri. Ma soprattutto...

- visti
1. il problema demografico
2. intere leve ridotte ormai all’osso, decimate dalle perdite al fronte e dalla fuga all’estero,
3. la “scarsa attrattiva”, per usare un eufemismo, della prospettiva di un arruolamento che equivale a morte certa e che in tre anni ha praticamente azzerato la quota di volontari, anche in cambio di forniture annuali di hamburger e donne come se piovessero (propaganda in entrambi i casi delle forze armate ucraine di inizio anno)
chi dovrebbe colmare il gap tra gli attuali quattrocentocinquantamila uomini stimati effettivi e quelli sognati da Bruxelles?
Forse gli altri quattrocentomila, i Te-Tse-Ka, impegnati nella nobile missione di rastrellare civili e sbatterne al fronte venti, ventinciquemila ogni mese, ma INTOCCABILI quando si tratta di verificare la possibilità di raggiungere al fronte quelli da loro stessi “mobilitati”?
La fascia dei 18-22 anni, come ormai premono da più parti?
https://t.me/rezident_ua/28218
Così siamo sicuri che il genocidio del popolo ucraino sarà completato in tempi ancora più brevi? Un popolo che solo trenta anni fa contava oltre cinquanta milioni di persone?

Zerada concorda e stima che, in teorica assenza totale di perdite, i Te-Tse-Ka dovrebbero rastrellarne 25.000 al mese per sei mesi (“ля этого полицаи должны бусифицировать по 25тыс в месяц примерно полгода”) per arrivare SOLTANTO a seicentomila effettivi dichiarati “pochi” da Bruxelles:
https://t.me/ZeRada1/27993
Ovvero, 450.000 + 150.000, e siam sempre qui.

- questi però sono NUMERI ASTRATTI. Continuano a essere NUMERI ASTRATTI, anche in IPOTESI PER ASSURDO come quella di Zerada, non tenute nel minimo conto da chi sostiene a spada tratta quelle che, di fatto, sono sempre più smascherate per quello che sono, ovvero TESI PALESEMENTE ASSURDE, note false. A questi NUMERI ASTRATTI, ora, giorno dopo giorno, sono sempre più PERSONE IN CARNE E OSSA a OPPORSI.

Persone in carne e ossa di cui non importa nulla a nessuno, né a Kiev, né a Bruxelles. Men che meno a Londra o a Washington. Persone in carne e ossa però, senza le quali, l’infernale giocattolo messo in piedi tre anni fa per continuare, a oltranza, “fino all’ultimo ucraino”, smette di funzionare. Persone in carne e ossa che, sempre di più, decidono ogni giorno di non far parte più del giocattolo infernale. Si chiamano fuori, in questa fase. E già solo chiamandosi fuori lo mettono in crisi. Kiev e Bruxelles, Londra e Washington hanno sempre pronto il piano “B”: Mascellone Zaluzhnyj pronto a Londra, o il Pugile di famiglia Klichko a Kiev, o altri figuranti da mettere al posto degli attuali per cambiare, gattopardescamente, tutto e nulla al contempo. Senza rendersi conto che, più tirano la corda, più la stessa rischia di spezzarsi. Irrimediabilmente, anche per i loro piani “B”.

Al momento attuale siamo alla fase: “Attenzione, quei NUMERI ASTRATTI siamo NOI IN CARNE E OSSA”. Persone in carne e ossa che cominciano a prendere coscienza di quello che sono, anzi tutto, e di quello che in questa fase possono e non possono fare semplicemente alzando le braccia. Che nella res militaris è l’equivalente dell’incrociare le braccia nella res civilis. Non dell’astensionismo, di cui non frega nulla a nessuno perché anzi, così la macchina della “democrazia” funziona meglio: tranne che nei referendum… dove invece l’astensionismo conta per affossare qualsiasi iniziativa scomoda ai macchinisti che si alternano al comando della locomotiva. A parte questa “lodevole” eccezione, dell’astensionismo non frega nulla a nessuno. Frega invece se le navi non partono, se gli aerei non vengono scaricati all’atterraggio, se le fabbriche si fermano, se nessuno sale sulla mietitrebbia, o attacca le mungitrici alle mammelle delle vacche. E lo stesso in guerra. Frega se nessuno imbraccia il fucile, o lo imbraccia ma “con poca convinzione”, aprendo varchi al passaggio del nemico.

Eccoci allora, forse, di fronte al vero punto di svolta di questo conflitto. E a fare la differenza saranno quelli che, ancora adesso, nelle cancellerie u-ccidentali sono solo numeri.

Aggiornamenti a seguire.

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26/11 ore 22:00 aggiornamento

Quella che si sta concludendo oggi è stata una giornata a dir poco catastrofica per il regime di Kiev. Ma entriamo subito nel dettaglio:

VOLČANSK – KUPJANSK


La battaglia di Volčansk si è conclusa ufficialmente oggi. I russi hanno liberato gli ultimi isolati a est e hanno cominciato, nuovamente, ad avanzare (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3328

entrano a VIL’ČA e puntano a sud-est, incontrando sempre meno opposizione. Dall’altro lato, sopra KUPJANSK i russi chiudono una sacca importante, ripianano la linea di fronte e pongono i presupposti per proseguire verso sud-ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3330

Sempre da VOLČANSK, i russi avanzano verso sud a LIMAN (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3335

La faccenda, con una VOLČANSK che fa da propulsore dell’azione russa su tutte le direzioni e avanzamenti analoghi anche a est sopra KUPJANSK, comincia a farsi molto interessante.

KUPJANSK – KRASNYJ LIMAN

Questo tratto, contrassegnato dall’avanzamento VERSO OVEST, ovvero VERSO IL FIUME OSKOL dei russi, vede oggi un importante avanzamento verso KOROVIJ JAR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3331

La liberazione della parte più settentrionale di DNR è sempre più vicina.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

Qui i russi AVANZANO DA EST LIBERANDO UNA FETTA CONSISTENTE DI TERRITORIO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3334
e attaccando la stessa KRASNYJ LIMAN da est lungo una linea di oltre quattro chilometri in linea d’aria tra estremo nord ed estremo sud dell’attuale area d’attacco. Naturalmente, un conto è attaccare un rettangolo dal lato lungo, e progredire in poche mosse trapassando il lato corto da parte a parte, un altro è farlo invece partendo dal lato corto, e progredire pezzetto dopo pezzetto attraversando tutto il lato lungo. Successo anche questo, in questi tre anni, successo anche questo: PESKI-PERVOMAJSKOE-NETAJLOVO, per esempio, dicono ancora qualcosa a qualcuno? E ogni metro guadagnato era un metro in più che separava i cannoni natofascisti dalla martoriata DONECK. Sembrano passati secoli.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI SBARAGLIANO UNA LINEA DI DIFESA, QUELLA SOPRA KOTLINO, CHE AVEVA TENUTO PER MESI. Con un avanzamento in due tempi. Prima sopra Kotlino (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3329
poi avanzando verso nord-ovest, portandosi anche qui verso la linea di confine di oblast’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3333

Confermati, infine, gli avanzamenti russi nella battaglia di GRIŠINO attualmente in corso, culminati oggi nella liberazione dell’area a sud-est:
https://t.me/beard_tim/28850

La sacca di DIMITROV, man mano che decresce, LIBERA UNA QUANTITÀ SEMPRE MAGGIORE DI FORZE CHE AVANZANO ORMAI OLTRE quella sacca. E il risultato è riscontrabile negli avanzamenti di oggi.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

IN SERATA ALTRO AVANZAMENTO RUSSO, CON BUONA PARTE DELLA SACCA A EST DI DOBROPOL’E RIPIANATA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3332

e terreno pronto per proseguire verso sud, sud-ovest e ovest contemporaneamente, laddove Guljajpole dista, da nord, in alcuni punti sei chilometri e in altri dieci.

Questo, mentre il canale ucraini Legitimnyj nota come i russi abbiano SCAVALCATO L’ULTIMA LINEA DI DIFESA SERIA APPRONTATA DAI NATOFASCISTI (in rosso in questa cartina)
https://t.me/legitimniy/21391
e possano quindi tramite la breccia creatasi attaccare tale linea dal punto più vulnerabile.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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26/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

CONFERMATO l’inizio della BATTAGLIA DI DOBROPOL’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3327
Dalla cartina vediamo anche che la stessa è già superata da est verso sud. Schiacciando il doppio quadrato in basso a sinistra, si ha accesso a tutte le possibili varianti di carta. Le ultime due sono satellitari e mostrano, oltre ai confini dei poderi che delimitano anche l’attuale linea di fronte, lo scarsissimo grado di urbanizzazione del villaggio. Che significa, in un conflitto dove ogni mattone è stato usato dai natofascisti come fortificazione a perdere, poca difesa. Questo, a meno di dieci chilometri da GULJAJPOLE da nord.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Non si sa, esattamente, quanti soldati siano intrappolati. Non qualche centinaio, sicuramente, perché altrimenti la faccenda sarebbe stata liquidata da settimane. Aggiungiamo uno zero, come ordine di grandezza, e arriviamo a una cifra già più credibile, che qualcuno stima fino a cinquemila unità:
https://t.me/condottieros/14434
Chi di loro riesce, si consegna, anche in blocco. Gli altri irriducibili soccombono, spesso in blocco, imprigionati fra le macerie delle stesse case popolari in cui si sono asserragliati e dove una bomba teleguidata o un missile li sorprende.

Appare sempre più evidente l’assurdità della piega presa ormai da questa battaglia, dove lo stato maggiore ucraino dovrebbe soltanto dare l’ordine di resa e trattarla con le autorità russe, rendendo peraltro conto ai famigliari di questi soldati e delle altre decine di migliaia di loro, che ormai non sono più, del motivo per cui l’ordine di ritirata non è ancora stato dato, quando ancora si sapeva benissimo che la situazione era compromessa e si sarebbe arrivati, più prima che poi, a questo punto. Appare, altresì, ancor più evidente che né a Kiev, né a Bruxelles di questi morti importi qualcosa: continuare, da anni, a far miliardi di euro di fatturato, di mazzette, di giri di fatturazione coi morti degli altri, senza cargo che atterrano coi sacchi neri, senza mura imbrattate e piazze incazzate, senza scioperi e blocchi stradali, senza dover riesumare salme di soldati sovietici per far posto a tremila tombe fresche come al Campo di Marte di Leopoli, con l’unico problema di non scavare troppo a ridosso delle case (filmato qui),
https://t.me/Tatarinov_Rus/62540
non è una formula che capiti tutti i giorni.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I combattimenti si sono spostati IN PIENO CENTRO, ALLA STAZIONE FERROVIARIA,
https://t.me/condottieros/14435
posizione qui
https://divgen.ru/48.86978/38.09296/15
e qui:
48.86978/38.09296
Anche qui le cose si stan mettendo male per i soldati natofascisti: chi molla le posizioni, cerca di ripiegare su REZNIKOVKA utilizzando la strada che esce dalla città verso sudovest, finché ancora può.

Aggiornamenti a seguire.

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26/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Tre aggiornamenti di primo mattino:

1. ROVNOE libera “fino all’ultima casa a catasto” (до последнего географического дома)
https://t.me/Tatarinov_Rus/62531
il che significa che I RUSSI SONO ARRIVATI QUANTOMENO QUI:
https://divgen.ru/48.30123/37.22447/16
et
48.30123/37.22447

Questo, naturalmente, influirà sul successivo attacco a SVETLOE, che è già DIMITROV nord, urbanisticamente parlando e, in prospettiva, sulla formazione e la chiusura di una piccola sacca a sud che consentirà di liberare una porzione consistente di CENTRAL’NAJA ULICA, spostamento più avanti dell’area di scontri e contestuale chiusura dell’intera area settentrionale nell’ennesima sacca. Contribuendo ulteriormente a vanificare qualsiasi tentativo di contrattacco e alla realizzazione della disfatta natofascista nell’area.

2. A proposito di contrattacchi vanificati, SUVOROVO torna russa:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62530
(posizione qui
https://divgen.ru/48.38861/37.25341/12
e qui)
48.38861/37.25341
Guardando la cartina, ci rendiamo conto del significato di questa notizia: il fallimento totale dei contrattacchi natofascisti, inizialmente tesi a raggiungere SHACHOVO assediata e, insieme ai camerati ivi dislocati, procedere in massa verso sud per sbloccare l’assedio di DIMITROV. Non solo questo, che era l’obbiettivo principale dell’azione, non è stato raggiunto, ma ora i russi riprendono ad avanzare anche nei luoghi della loro controffensiva.

3. Situazione compromessa nell’area SUD di DIMITROV: i russi avanzano a nord-est di NOVOPAVLOVKA (posizione qui
https://divgen.ru/48.25079/37.22636/13
e qui)
48.25079/37.22636
e procedono alla liquidazione di un’ennesima sacca che, di fatto, va a coincidere con la metà meridionale di DIMITROV.
https://t.me/beard_tim/28833

IL DITO, LA LUNA E… "SEMBRA TALCO (MA NON E’)"

Mentre l’ex analista della CIA, al secolo Larry Johnson, ancora giorni fa richiamava tutti all’ordine dicendo che solo lo stolto guarda il dito (100 milioni di ruberie, sia pur con cessi d’oro annessi…) mentre il saggio indica la luna (48 MILIARDI di ruberie finiti sul conto di Zelenskij, definito senza mezzi termini “the walking dead”)
https://eadaily.com/en/news/2025/11/22/the-walking-dead-zelensky-and-callas-are-suspected-of-fraud-for-48-billion-johnson
mettendo di mezzo anche la Kallas (con la Kappa porca miseria, non con la C… chi muore giace e lasciatela giacere in pace… poverina), il patàca ci continuava a deliziare coi suoi videomessaggi serali, ormai pronunciati in una mise en place che ricorda sempre più quella con cui, mezzo secolo fa, per strada mi fermavano per chiedermi se avevo un limone. E io, peraltro, provinciale peggio del ragazzo di campagna di Pozzetto, non capivo perché nelle metropoli bisognasse andare in giro con un limone in tasca…

Ieri gli è pure partito qualcosa di bianco dal naso… immortalato impietosamente dalla camera fissa e rimbalzato poi sul segmento cirillico della rete...
https://t.me/beard_tim/28829
ma non alle nostre latitudini, dove il soggetto in questione si erge eroicamente a baluardo di impenintenti droni russi, minacciosamente appollaiati su lamiere arrugginite di casolari rumeni (foto iconica qui):
https://t.me/legitimniy/21385

“Sembra talco, ma non è”… cantilenava maliziosamente l’intermezzo di un cartone demenziale risalente allo stesso periodo dei limoni e così improbabilmente tradotto, “sui generis”, dal giapponese, dall’entourage di Sua Emittenza. E non sono nemmeno capperi. È, metaforicamente, dove finiscono i quarantotto miliardi di cui sopra: non sul dito, non sulla luna.

Aggiornamenti a seguire.

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25/11 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO A OVEST DI ZATIŠ’E E PORTANO LA NUOVA LINEA DI FRONTE A UN CHILOMETRO A EST DA GULJAJPOLE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3322

In realtà, combattimenti sono in corso già nelle prime strade a est e a sud-est, mentre a sud è in liquidazione l’ennesima sacca. Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75851?single
notiamo come i russi abbiano accuratamente evitato l’area fortificata a sud eretta perché mai e poi mai gli attacchi russi sarebbero dovuti provenire da altre parti… per attaccare invece dove le fortificazioni natofasciste erano deboli, se non del tutto assenti.

A NORD PROSEGUONO NEL RIPULIRE L’AREA DI CONFINE FRA DNEPROPETROVSK E DNR CON L’OBBIETTIVO, TUTT’ALTRO CHE UTOPICO, DI RAGGIUNGERE MEŽEVAJA
posizione qui
https://divgen.ru/48.25257/36.7448/12
e qui
48.25257/36.7448
E RIPIANARE così LA LINEA DI FRONTE all’altezza della strada che da Krasnoarmejsk porta a ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3323

Anche il contestuale avanzamento da NOVOPAVLOVKA a ovest e nord-ovest, può esser letto in questo senso. Ricongiungersi coi propri compagni a IVANOVKA e quindi proseguire verso ovest e nord-ovest consentirebbe i russi di accerchiare POKROVSKOE da nord. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

A NORD-EST I RUSSI LIQUIDANO UN’INTERA SACCA SOTTO ŠACHOVO (cartina qui).
https://divgen.ru/event/3324
Preludio a ripartire verso nord? Molto probabile

Intanto, nella sacca di DIMITROV i russi liberano isolati su isolati a est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3325
e tendono, con questa azione, a raggiungere i loro compagni a ovest lungo la CENTRAL’NAJA ulica, dividendo DIMITROV OCCUPATA in due parti: una piccola a nord, oggetto di bonifica subito dopo la divisione, e la restante parte a sud. Con la liberazione di KRASNOARMEJSK i russi proseguiranno a nord passando a ovest il blocco di Kramatorsk e Slavijansk. Di fatto, accerchiandolo.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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25/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I TENTATIVI DI ROMPERE L’ASSEDIO DA PARTE NATOFASCISTA SONO STATI TRENTAQUATTRO IN UNA SETTIMANA, TUTTI RESPINTI E ALLA PRIMA LINEA DI DIFESA RUSSA, TUTTI CON GRAVI PERDITE CHE ORMAI SUPERANO QUELLE DI ARTEMOVSK (settantamila uomini):
https://t.me/rezident_ua/28205

Solo nelle ultime 24 ore, 235 dei 445 soldati morti o feriti nell’area dove opera il contingente CENTR, oltre la metà, sono riconducibili a questa battaglia, che sta ormai volgendo alle battute finali:
https://t.me/mod_russia/58825

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

CON LA CONFERMA DELLA LIBERAZIONE DI IVANOPOL’E, I RUSSI PROSEGUONO VERSO NORD-OVEST ED ENTRANO IN CITTA’ (cartine varie qui):
https://t.me/motopatriot78/45026
https://t.me/voenkorKotenok/69025

La domanda che gli analisti si pongono ora è: avranno i natofascisti abbastanza forze per tenere una città che è più grande anche di Krasnoarmejsk? O la sommatoria di quelli già in città, più quelli che si sono ritirati dalle posizioni a sud, già decimati dagli attacchi russi, per giunta in assenza di cambi e rotazioni regolari, non sarà sufficiente?
https://t.me/divgen/75847

PERDITE RECORD: DI UOMINI, DI MEZZI, DI TERRITORIO

Non solo in termini di uomini, ma anche di mezzi. In questo mese le perdite sono state catastrofiche: c’è stato un giorno in cui le ff.aa.uu. han perso 10 carri armati, 30 blindati e oltre un centinaio di mezzi. Nel mirino anche, soprattutto, LE UNITA’ DI DRONI. Per cui i russi non lesinano neppure missili Iskander. I PRIMI VENTI CHILOMETRI DALLA LINEA DI FRONTE SONO PERIODICAMENTE SPAZZATI VIA dall’artiglieria russa. Nel mirino, anche i convogli ferroviari che trasportano i mezzi pesanti dall’ovest.
https://t.me/legitimniy/21378

IL REGIME DI KIEV, PARTENDO DA UNA NETTA SUPERIORITA’ NELLA GUERRA AEREA DEI DRONI, E’ RIMASTO FINO A POCO FA QUANTOMENO IN PARITA’ O COMUNQUE DI GIOCARSELA. Ora soffre, e parecchio, in condizioni di netta inferiorità.
https://t.me/legitimniy/21384

La situazione, tuttavia, fino a poco fa, consentiva loro il lusso di non dover proteggere con reti, lastre e lamiere supplementari, a mo’ di pangolino, i propri cingolati e blindati. Semplicemente non serviva.

Ora, però i russi sfruttando la superiorità aerea avanzano, LE LINEE DI DIFESA poste più a ovest SON CON SEMPRE MENO CEMENTO ARMATO e si sgretolano ai primi attacchi, I NATOFASCISTI SONO COSTRETTI ALLA “OBORONNOE NASTUPLENIE” («оборонное наступление»), OVVERO AD ATTACCHI A PURO SCOPO DIFENSIVO: in altre parole, per rallentare i tempi di avanzata ai russi, per rompere loro schemi, ritmi, per costringerli a fermarsi, per non dar loro modo di consolidare le posizioni raggiunte, gli scagliano contro uomini e mezzi.

Uomini e mezzi però, di fatto, VULNERABILI: nessuno ha preparato i mezzi blindandoli contro gli attacchi di droni a mo’ di pangolino (mangala). Inoltre, i rinforzi ora arrivano da retrovie a ovest e, oltre a rischiare di esser colpiti a metà strada ancora sulle ralle dei convogli ferroviari, ci mettono del tempo. In un momento in cui IL TEMPO FA LA DIFFERENZA FRA LA VITA E LA MORTE DI INTERE UNITA’ IN SOFFERENZA IN PRIMA LINEA.

Результат - мгновенная потеря. RISULTATO: PERDITA IMMEDIATA, all’istante. Di uomini, di mezzi e, non da ultimo, di territorio: “perciò non meravigliatevi se le FF.AA.UU. ora perdono così velocemente posizioni e si ritirano” (Поэтому не удивляйтесь почему ВСУ сейчас быстро теряют позиции и отступают), conclude Legitimnyj.

Aggiungiamo anche, a supporto di questa analisi ineccepibile, il fatto che un colpo inferto sommato a un altro colpo inferto, in questi casi di ESTREMA CRISI, non fanno due colpi inferti. Non è una semplice addizione ma, al contrario, tali colpi in combinazione possono amplificare il proprio effetto come se fossero raddoppiati e non solo, aprendo nuove brecce e moltiplicando ulteriormente la vulnerabilità nemica: fino al punto di rottura. Mutatis mutandis, anche il colpo del KO non è un colpo tanto diverso da quelli tirati dallo stesso pugile prima che all’avversario “gli si spengano le lampadine”. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire.

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25/11 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Mentre gli assaltatori russi proseguono a guadagnare isolati verso PRIMORSKOE, lungo la sponda est del DNEPR verso ZAPOROZH’E, (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3321

loro compagni, poco più a est, ENTRANO A DOBROPOL’E DA NORD TRASCINANDO VERSO SUD L’INTERA LINEA DI FRONTE:
https://t.me/motopatriot78/45017
posizione qui
https://divgen.ru/47.78756/36.19174/12
e qui
47.78756/36.19174

Seguono la strada verso sud e, tra una decina di chilometri abbondante, arriveranno alle porte settentrionali della città. Sempre che i loro compagni che attaccano da SUD-EST (appena entrati in città), cartina qui
https://t.me/beard_tim/28817
non facciano prima.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Mentre soldati russi girano nel centro di Krasnoarmejsk
https://t.me/Tatarinov_Rus/62473
che la propaganda di Kiev dà per riconquistata, si conferma che la tattica da loro scelta a DIMITROV è quella delle “piccole sacche”: “al momento, di fatto, avviene la guarnigione di stanza a Dimitrov è divisa in parti” (В настоящие момент фактически идёт разделение гарнизона в Мирнограде (Димитрове) на части), commenta il buon Kotenok,
https://t.me/voenkorKotenok/69019
ciascuna delle quali è prima isolata dalle altre e poi liquidata. Già il poter fare così, il poter operare in questo modo, la dice lunga sul grado di indebolimento delle truppe natofasciste assediate.

BASTA PARLARE DI PACE! “SCONCENTRA” I SOLDATI DAL LORO DOVERE…

Отставить разговоры о мире! A lamentarsi un comandante natofascista con tanto di croce celtica di sottofondo:
https://t.me/ZeRada1/27957
qui si vede anche per i non abbonati...
https://t.me/rezident_ua/28197

Se si parla di pace, il soldato semplice Mykola dice… ma scusa, devo essere io il più disgraziato a crepare l’ultimo giorno di guerra? E alza le braccia. E incrocia le braccia. O comunque non imbraccia il fucile. E i russi se ne approfittano e cucù, te li trovi dove meno te lo aspetti. Televisione nazionale, maratone televisive seguite da sempre meno persone, per fortuna, ma siamo a questi livelli.

SENDING, SELLING... LAPSUS, LAPIDI


Il buon Petrenko, a corto di succulenti notizie con cui provare a compensare la debàcle attuale, ci offre questa, assolutamente involontaria, perla:
https://t.me/petrenko_iHS/10619

L’attuale capo dell’ufficio stampa presidenziale a stelle e strisce, al secolo Karoline Leavitt, che vorrebbe intrattenerci con un: “basta… non possiamo continuare a far soldi vendendo armi alla NATO”.

A tutto c’è un limite… certo. “Umanitario”, ci mancherebbe. La vera perla, tuttavia, è nel testo stesso del proclama. All’araldo, infatti, scappa un lapsus freudiano dove prima dice SENDING (mandare) e poi SELLING (vendere) riferito alle armi vendute alla NATO: termine, quest’ultimo, con cui sulla lavagna del menu della trattoria “Da Bianca”, l’attuale gestore indica ormai un oggetto ESTERNO agli USA, ovvero gli spontanei e volontari, pardon, “volenterosi”, compratori del Vecchio Continente. “Noi” e la “NATO”… contenti loro.

Anche per questo è stanca, Caroline, È stanca, ma non “di fare la guerra”, come invece Sally nella canzone della Mannoia, o di Vasco, o di entrambi. Lei, la guerra di cui parla, non sa neanche cosa sia. Non è piena di cicatrici e di ferite ancora aperte. Al massimo, non ce la fa più a recitare il copione. Non riesce e le scappa quel “lapis” (come capita ogni tanto di sentire questa parola straniera…), rottosi come quello di UMEROV a GINEVRA due giorni fa (qui la simbolica foto che immortala l’INFAUSTUM OMEN, con tanto di bandiera a stelle e strisce sullo sfondo):
https://t.me/legitimniy/21374

Un lapsus, o lapis, o lapide, come le decine di migliaia contornate da bandierina (1 ettaro e mezzo appena concesso alla municipalità di Leopoli dal Ministero della difesa ucraino)
https://t.me/ZeRada1/27958
e che, a loro volta, contornano i DUE MOMENTI della lineare e, al contempo schizofrenica, economia politica dei Signori della guerra a stelle e strisce. Questa, a mio modesto parere, l’involontaria perla di questa dichiarazione:

1) 2022 – 2024: la buona Sally, non ancora ufficio stampa del presidente, diceva “SENDING”. Che poi, come Biden in un raro momento di lucidità dimostrava al Congresso, era un “invio” di fondi di magazzino, mentre quei soldi uscivano dalle tasche del Tesoro e PATRIOTTICAMENTE “restavano negli USA”, “generando posti di lavoro”, reddito, eccetera. “Keynesismo militare”, come se la prima parola ammantasse la seconda di quel tono radical chic con cui arrivare al secondo giro di prosecco dicendo “qualcosa di sinistra”. Non diceva che entravano nelle tasche del complesso militare industriale e al popolo – come sempre – le briciole, ma ragazzi… non la si può mica dir tutta tutta. Guarda i posti di lavoro, mangia e taci.

2) 2024 - : dopo aver svuotato tutti i fondi di magazzino, raschiato ben bene il fondo del barile con rifiuti tossici ambulanti da smaltire nella discarica ucraina, la nuova gestione della trattoria “Da Bianca” cambia paradigma. Le armi si “vendono” (“SELLING”). Basta “giri tortuosi”, basta “keynesismo militare”, la nuova parola d’ordine è SFRONDARE, SEMPLIFICARE: “NOI” VENDIAMO, “LORO” COMPRANO. Loro… chi? L’Ucraina che per il 60% del bilancio statale è sempre “aiuti”, stavolta prevalentemente europei? Ma stiamo scherzando? Son passati due anni e a ogni scadenza respingono la riba, dobbiam mandare il sollecito, metter di mezzo gli avvocati… tutto questo cinema per pagare coi soldi dei contribuenti europei… SEM-PLI-FI-CA-RE! Eccheccavolo. Noi vendiamo, loro, la NATO, comprano. C’est plus facile! Come nella pubblicità degli aperitivi della Milano da bere. Ma metterlo nella capoccia di una che per due anni ha ripetuto “selling” non è semplice. E il lapsus, lapis rotto fra le lapidi di carne da cannone mandata al massacro, è dietro l’angolo.

Aggiornamenti a seguire.

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24/11 ore 23:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN


I RUSSI AVANZANO DA EST E RAGGIUNGONO IL CENTRO CITTADINO (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28811


BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI COMPIONO UN AVANZAMENTO NOTEVOLE ED ENTRANO DA NORD-EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3319

Come nota il buon Ermakov, si tratta della TERZA BRECCIA APERTA DAI RUSSI entrati in città:
https://t.me/beard_tim/28808

Non solo, a sud si è formata l’ennesima sacca. Il cerchio si stringe intorno a quel che resta dell’ultima linea di difesa natofascista prima che i russi irrompano a ovest e si dirigano verso SLAVJANSK e KRAMATORSK.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Tatarinov ieri ci aveva visto giusto e, in effetti, oggi anche divgen conferma che il cerchio intorno a DIMITROV si sia chiuso, coi russi che si incontrano provenendo da nord e da sud lungo la strada sopra ROVNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3320

Non solo, ma avanzano verso est arrivando alle porte di una DIMITROV già attaccata da tutte le altre direzioni. Russi che avanzano ovunque: come quelli provenienti da nord-est, che ora liberano anche il quartiere immediatamente a sud (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/45011

A nord-est, entrano a SOFIEVKA che rimane sopra SHACHOVO (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/45009
in altre parole, l’intera linea che cerca di opporsi alla loro avanzata verso nord è in corso di smantellamento. Pezzo su pezzo, pressoché in contemporanea.

Aggiornamenti a seguire domani.

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24/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN


I russi tiran dritto verso sud-ovest, dopo aver liberato JAMPOL’ (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3318

Ora puntano a OZERNOE, ridente paesino di due strade lungo il laghetto sottostante e, soprattutto, a liberare quanta più riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC possibile fino a bloccare, da sud-ovest, la strada che da SLAVJANSK porta a KRASNYJ LIMAN. Seguiremo gli sviluppi.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Duemila sarebbero i soldati intrappolati a DIMITROV, sette i tentativi di contrattacco solo oggi per cercare di sbloccare la situazione,
https://t.me/rezident_ua/28187
al ritmo di 400-500 perdite al giorno alla fine di tutto questo ne moriranno decine di volte di più, rispetto a quelli che hanno ricevuto l’ordine tassativo di non muoversi da Dimitrov. Ennesima assurdità di un’operazione che ha decimato le unità migliori rimaste a disposizione del regime di Kiev.

IL TRIANGOLO CINA-CECHIA-UCRAINA NO… NON L’AVEVO CONSIDERATO (FINCHE’ C’E’ GUERRA, C’E’ SPERANZA)

Se ne parla oggi in Cechia…
https://www.irozhlas.cz/zpravy-domov/firma-prodala-drony-na-ukrajinu-s-marzi-95-procent-penize-sly-do-ciny_2511241000_sto
e solo lì, mica che l’eco di questa polemica giunga fino a Ginevra. Protagonista, la ditta “Reactive Drone” fondata a giugno 2022 e che, non è uno scherzo, ha una sede amministrativa di tutto rispetto… roba che quando arrivano i clienti in visita restano tutti impressionati (foto qui):
https://www.irozhlas.cz/fotogalerie/9577710?fid=11984080
(Virtuální sídlo firmy Reactive Drone na pražském Černém mostě | Foto: Vít Kubant | Zdroj: Český rozhlas, iROZHLAS.cz)

Ebbene, questa ditta da quando è in piedi
- ha importato droni DALLA CINA per 36 milioni di corone (pari a euri 1.488.942,00)
- e li ha rivenduti IN UCRAINA per 692 milioni di corone (pari a euri 28.620.774,00)

Giusto quel “cicinìn” di margine. Scritta così, tuttavia, l’unico reato di cui questa società che teneva tutti i droni nella cassetta della posta, in assenza di magazzino, sarebbe stato quello di circonvenzione di incapace. E invece no, a parte rivendere a VENTI VOLTE il prezzo di acquisto, la cosa che è apparsa (DOPO TRE ANNI!) “strana” agli inquirenti, è che di quei 692 milioni di dindi, formalmente ucraini, sostanzialmente nostri e dei nostri “aiuti”, 638 milioni (pari a 26.387.361,00 di euri) non andavano su conti della Repubblica Ceca, ma “sotto il sole, sotto il sole” di Pechino.

Quindi, ufficialmente, la “Reactive Drone” comprava a 36 milioni e rivendeva a… momento momento, 692-638 = 54 milioni di corone ceche (pari a euri 2.233.926,00)! Nulla da dire, tutto a posto… non c’è sottofatturazione in export… c’è “soltanto” tutto il resto!

Evasione di iva, di dazio, di tasse sul reddito, di tutto! E oltre ventisei milioni di euro nelle tasche del fornitore d’oltremuraglia. Già, perché più che “circonvenzione di incapace”, il prezzo congruo magari saran pure stati quei 28 milioni e rotti di euro, che tornavano al fornitore cinese con un giro di stronzi, scusate il lapsus freudiano, intendevo di storni, per cui Kiev ha pagato in tre anni un prezzo di entrata nello spazio comunitario alleggerito di un’esenzione “particolare” per 26.387.361,00 di euri,
- di dazio (7,5% sulla base imponibile del valore merce al valico comunitario, per la voce doganale 8802.1100.90 “altri elicotteri (sic!) per un peso a vuoto inferiore o uguale a kg. 2000”)
- di iva (in Cechia, 21% sulla base imponibile di cui sopra più il dazio del sette e mezzo percento)
A completare il tutto, ça va sans dire, un giro di fatture false per merce mai ricevuta.

Tutto sommato, visti gli oltre trecento miliardi di euro “aiuti” destinati all’Ucraina da febbraio 2022, di cui metà finiscono in tasca al complesso militare industriale d’oltreoceano, d’oltremanica e comunitario, meno di trenta milioni di euro sono briciole. E’ diecimila volte meno… quella bacheca con cassetta della posta sottostante come sede amministrativa potrebbe far quasi tenerezza. Come la cassetta delle lettere di Babbo Natale…

Sulla pelle di quei duemila soldati intrappolati a Dimitrov, sulla pelle di quei ventottomila “dispersi” di cui un terzo con tanto di salma restituita, sulla pelle di oltre un milione di soldati morti dimezzati nelle statistiche non ufficiali e ridotti di un quarto in quelle ufficiali, ci stanno mangiando tutti: pesci grossi, medi, piccoli. Ognuno col suo traffico, ognuno diverso… ognuno col suo schema corruttivo, ognuno con i suoi parassiti, pardon, referenti locali da ingrassare. Mindich è la punta dell’iceberg. La base è qui.

E se Parigi val bene una messa, un altro milione di morti lo si può raccattare in qualche modo (portando così il totale ufficiale dall'inizio del conflitto a cinquecentomila...) e varrà bene un altro 2026 da favola. Per ladri di polli grandi, medi, piccoli.

Aggiornamenti a seguire.

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24/11 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO ZATYSHE, ultimo villaggio prima di GULJAJPOLE a est (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3316
e avanzano subito dopo liberando la zona industriale a ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3317

L’incrocio con l’ingresso orientale di Guljajpole si trova a DUE CHILOMETRI E MEZZO dall’attuale linea di fronte. E queste sono le truppe di stanza a GULJAJPOLE che girano a manetta per una città fantasma
https://t.me/beard_tim/28790
in attesa di chi, a quanto pare molto presto, entrerà in città e li obbligherà a sloggiare verso ovest, verosimilmente seguendo questa traiettoria (frecce blu sulla cartina):
https://t.me/motopatriot78/44972

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Per una battaglia che comincia, un’altra giunge a compimento. Persino le carte più prudenti come quella di Radov
https://t.me/motopatriot78/44975
mostrano
- la chiusura della sacca in città
- l’espansione a ovest, proprio da dove son partiti sinora i contrattacchi natofascisti
- lo sconfinamento a sud anche lungo la riva orientale, direzione Kupjansk-Uzlovoj.
In altre parole, la strategia di contenimento dell’azione russa basata su ripetuti contrattacchi non solo non ha scardinato le linee difensive russe ormai in città, non solo si è rivelata fallimentare, ma ha causato ulteriori perdite fra le proprie linee e, in ultima analisi, un deficit che i russi stanno sfruttando riprendo ad avanzare.

“A PAGARE E MORIRE C’E’ SEMPRE TEMPO”: C'E' CHI HA IL PELO SULLO STOMACO PER RIPETERLO 28.881 VOLTE

28.881 sono i dispersi secondo le statistiche ufficiali. Ieri manifestazione dei famigliari per avere notizie, alcuni dopo anni. Dispersi che per il regime sono tali e DEVONO restare tali così da non pagare sussidi, tenere basse le statistiche, continuare nei loro intrallazzi come se così potessero andare avanti ancora anni, come del resto sancito dai loro padroni anche ieri. “Show must go on” e, se nelle pieghe delle statistiche si gonfiano dispersi non fra le steppe ghiacciate di una campagna di Russia dove si parte in centomila e si arriva fuori dalla sacca di Nikolaevka facendo la conta di chi arriva come arriva, ma lungo un fronte che ha avuto, da sempre, avanzamenti di pochi chilometri al giorno. E alla sera appello e contrappello alla base eran sempre possibili, capendo anche chi come e quando era stato lasciato sul campo. 28.881 dispersi. Di un terzo dei quali i russi avrebbero anche restituito la salma:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62440
Ma per pagare sussidi c’è sempre tempo. Non si dice, del resto, “a pagare e morire c’è sempre tempo”?
- Ma io son morto!
- No, sei “disperso”, a pagare e morire c’è sempre tempo...

Intanto a morire, come han ribadito i padroni e i loro fattori locali ieri a Ginevra, avanti tutta: fino all’ultimo ucraino. Perché se per alcuni a pagare e morire c’è sempre tempo, per altri invece non si muore mai abbastanza, per altri ancora c’è sempre tempo per vendere e incassare.


Aggiornamenti a seguire.

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23/11 ore 22:00 aggiornamento

VERSO SLAVJANSK E KRAMATORSK

Confermata anche da divgen la liberazione di PETROVSKOE.
https://divgen.ru/event/3313
La sua cartina, allargabile, ha il pregio di mostrarci come siamo ormai quasi all’altezza di JAMPOL’ a nord di un ferro di cavallo che, una volta liberata SEVERSK, tenderà verosimilmente a chiudersi e “ripianarsi”. In un’area, come mostra anche la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75780?single
decisamente povera di difese.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

Qui i russi LIBERANO UN’INTERA AREA BOSCHIVA A SUD DI JAMPOL’ E SUPERANO LA STRADA CHE COLLEGA SEVERSK A KRASNYJ LIMAN (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3314

A ben vedere la liberazione di SEVERSK comporterà anche, quasi automaticamente, lo sblocco di questa strada e la bonifica dell’intera area a est della stessa. Pena il restare chiusi nell’ennesima sacca in formazione.

Nella stessa ottica, la liberazione di KRASNYJ LIMAN e la chiusura dell’ennesima sacca a nord consentiranno ai russi di migliorare sensibilmente gli approvvigionamenti ai loro compagni che, in questo momento, sono impegnati a liberare l’area a est del fiume OSKOL.

In questo senso, i russi stanno ripristinando il controllo sull’intera area persa nella controffensiva natofascista di settembre-ottobre 2022, col vantaggio che ora, a sud di quest’area, la linea SEVERSK-SOLEDAR-ARTEMOVSK è collassata e i russi spingono verso ovest anche da qui.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

CONFERMATA LA CHIUSURA DI GRAN PARTE DELLA SACCA A SUD DI DIMITROV annunciata nell’aggiornamento precedente (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3315

Confermata, pertanto, la riduzione consistente di linea di fronte cui accennavamo sempre nel precedente aggiornamento, riduzione che prelude a un suo ulteriore, decisamente probabile, avanzamento all’altezza della ferrovia che taglia in diagonale l’attuale area a sud non ancora colorata di rosso, da cui altra riduzione sostanziale di linea di fronte, ulteriore liberazione di uomini e mezzi e assalto finale a quel che resta di DIMITROV occupata dai natofascisti.

Questo sempre se, naturalmente, i soldati intrappolati non decideranno di consegnarsi prigionieri e chiudere vivi la vicenda. Terremo monitorata la situazione.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ROMPONO GLI INDUGI ANCHE A ORECHOV, NON ATTENDONO LA LIBERAZIONE DI GULJAJPOLE E ATTACCANO DA SUD NOVODANILOVKA:
https://t.me/beard_tim/28777
posizione qui
https://divgen.ru/47.52549/35.82281/14
e qui
47.52549/35.82281

La liberazione di NOVODANILOVKA, oltre a chiudere l’ennesima sacca a est, consentirebbe ai russi di giungere a ORECHOV da sud e da est, oltre che cominciare l’accerchiamento da sud verso ovest. I casi sono due: o la difesa natofascista si sta talmente sfaldando che una mossa del genere diventa a questo punto possibile oppure, molto più semplicemente, si tratta di una progressione tattica per cominciare a smantellare l’intera linea difensiva approntata a sud di ORECHOV. Anche qui staremo a vedere.

DISERZIONI QUADRUPLICATE DI ANNO IN ANNO

3.700 nel 2022
12.600 nel 2023
42.000 nel 2024
161.500 nel 2025 (che non è ancora finito)
https://t.me/legitimniy/21373

E sono numeri ufficiali attendibili come quelli dei manifestanti dati dalla questura. Non sappiamo se anche qui van moltiplicati per due, secondo Legitimnyj si o quasi: il numero reale di diserzioni è 250-300.000, attualmente. Proiezione UFFICIALE per il 2026, 500.000 diserzioni, non ufficiale pure maggiore. Dato che, unito alle oltre quarantamila perdite inflitte mensilmente sul campo (anche oggi 1320 quelle segnalate dal Ministero della Difesa russo)
https://t.me/mod_russia/58759
https://t.me/mod_russia/58758
farebbe riflettere chiunque su cosa comporterebbe prolungare ulteriormente questo conflitto. Chiunque… o quasi.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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23/11 ore 15:00 aggiornamento

VERSO SLAVJANSK E KRAMATORSK


I RUSSI LIBERANO PETROVSKOE (rinominato temporaneamente durante il decennio dell’occupazione natofascista PAZENO)
https://t.me/motopatriot78/44958
posizione qui
https://divgen.ru/48.76818/37.97356/13
e qui
48.76818/37.97356

ed entrano a VASJUKOVKA, posizione qui
48.7413/37.98991
e qui
48.7413/37.98991

Paesino, il primo, che si trova su un cocuzzolo utile sia per coprire le spalle all’avanzata dei propri compagni attualmente impegnati a SEVERSK da sud, sia per proseguire, in prospettiva, verso SLAVJANSK e KRAMATORSK:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62417

Lo vedremo ben presto. Intanto, cosa fatta, capo ha.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI HANNO ORMAI QUASI CHIUSO, ANCHE FISICAMENTE, LA PARTE SUD DI DIMITROV NELL’ENNESIMA SACCA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3310

Lo hanno fatto bonificando oltre cinquanta isolati, ovvero l’intera area urbana a sud, un terzo dell’intera città, raggiungendo la ferrovia e portandosi a poco più di due chilometri dai loro compagni a ovest. In aperta steppa (cartina satellitare qui)
https://t.me/divgen/75771?single
e, come mostra la carta delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75770?single
senza alcuna linea di difesa.

Avanzamento reso possibile dalla resa incondizionata di formazioni natofasciste, per la precisione della TRENTOTTESIMA e CENTOCINQUANTUNESIMA brigata delle FF.AA.UU. Hanno chiesto un corridoio e i russi, disarmati e con le braccia bene alzate, glielo hanno concesso più che volentieri:
https://t.me/condottieros/14348
Non sono i primi e non saranno gli ultimi: forse a GINEVRA qualcuno dovrebbe sentire anche la loro, di voce, invece di continuare sempre col solito “Armiamoci e partite”.

Liquidata la sacca, cosa che secondo alcuni canali sarebbe già per metà avvenuta (cartina di Tatarinov qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/62420
l’azione si concentrerà con forze moltiplicate dalla riduzione esponenziale della linea di fronte (2,7 km vs 17 km attuali) verso nord.

A nord-est, i russi liberano OKTJABR’SKOE subito a est di ŠACHOVO (notizia e cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44961
Altra sacca in liquidazione, fronte che si ricompatta a nord e, una volta risolto il nodo di DIMITROV, tutti pronti a proseguire verso nord. Verso KRAMATORSK.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO NELL’ORDINE TICHOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3311

e OTRADNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3312
accerchiando POKROVSKOE da est e da sud. E, progressivamente, restringendo il cerchio.

DOVE IL CERCHIO PARE SI SIA GIÀ RISTRETTO ABBASTANZA, È A GULJAJPOLE, DOVE PARE SIA INIZIATA LA BATTAGLIA PER LA SUA LIBERAZIONE:
https://t.me/beard_tim/28770
Notizia di mezzogiorno ora italiana, terremo monitorata la situazione.

Aggiornamenti a seguire.

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22/11 ore 23:30 aggiornamento

KUPJANSK – KRASNYJ LIMAN (A EST DEL FIUME OSKOL’)


Questo tratto del fronte EST riguarda, essenzialmente, l’area a oriente del fiume OSKOL’. Qui i russi chiudono la giornata arrivando a sud di BOGUSLAVKA, cittadina a ridosso del fiume ora attaccata sia da nord che da sud (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3309

Come mostra la cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/75758?single
notiamo non solo che un’intera area a est di Boguslavka, fortificazioni incluse, è ora accerchiata, ma anche che i russi hanno iniziato a smantellare la prima fortificazione a sud. L’intento è allineare, progressivamente, l’intera linea di fronte alla riva orientale del fiume Oskol. Preparando, così, il terreno per l’avanzata verso sud dei loro compagni attualmente impegnati sotto KUPJANSK, ma già sulla riva ovest. Seguiremo l’evolversi della situazione.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I russi avanzano anche DA SUD-OVEST (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44927
lungo la strada che porta proprio a Konstantinovka. Riuscissero anche qui ad arrivare alle porte della città, la stessa sarebbe attaccata da tre direzioni (qui si vedono meglio le altre due):
https://t.me/motopatriot78/44925

Inoltre, sarebbe liquidata la sacca che si andrebbe a formare nel triangolo fra Konstantinovka e il lago sottostante.

DAL 10 OTTOBRE AL 22 NOVEMBRE, A GAZA SI CONTINUA A MORIRE: 500 VIOLAZIONI DEL CESSATE IL FUOCO A GAZA, MORTI E FERITI. CIÒ NONOSTANTE...

497 VIOLAZIONI, per la precisione. Di cui, solo oggi, VENTISETTE. Bilancio: 342 morti e 875 feriti di cui, solo oggi, rispettivamente 24 e 87:
https://t.me/gazaalannetz/17257

Questi sono i CESSATE IL FUOCO che piacciono all’U-ccidente. Le piazze si calmano e restano solo innocui gazebi, nessuno parla più di sanzioni, i porti tornano a lavorare mentre le capitanerie chiudono entrambi gli occhi di fronte a carichi a dir poco equivoci, mentre i telegiornali compiono il loro servile dovere mostrando immagini rassicuranti di ruspe al lavoro fra le macerie. Tutto questo, mentre i macellai israeliani mietono, SOLO OGGI, OLTRE CENTO tra morti e feriti, fra le macerie di una città interamente, scientemente, deliberatamente bombardata e rasa al suolo (ennesimo filmato qui):
https://t.me/gazaalannetz/17233


Il tutto, unicamente per fare terra bruciata intorno a chi si ostinava, e si ostina, a viverci:
https://t.me/gazaalannetz/17237

Nel guardare quelle tende improvvisate ai bordi di una strada sterrata, ultimo baluardo di vita umana in mezzo a un mare di macerie, quegli uomini che sopravvivono, caparbiamente, nonostante tutti li abbiano abbandonati a chi li sta sterminando, mi sono venute in mente le parole che Verga rivolge a una signorina borghese in capricciosa, occasionale, superficiale trasferta ad Aci Trezza:

“Vi siete mai trovata, dopo una pioggia di autunno, a sbaragliare un esercito di formiche, tracciando sbadatamente il nome del vostro ultimo ballerino sulla sabbia del viale? Qualcuna di quelle povere bestioline sarà rimasta attaccata alla ghiera del vostro ombrellino, torcendosi di spasimo; ma tutte le altre, dopo cinque minuti di pànico e di viavai, saranno tornate ad aggrapparsi disperatamente al loro monticello bruno. - Voi non ci tornereste davvero, e nemmen io (*); - ma per poter comprendere siffatta caparbietà, che è per certi aspetti eroica, bisogna farci piccini anche noi, chiudere tutto l'orizzonte fra due zolle, e guardare col microscopio le piccole cause che fanno battere i piccoli cuori. Volete metterci un occhio anche voi, a cotesta lente? Voi che guardate la vita dall'altro lato del cannocchiale?”

(*) L’Autore intende “tornare ad Aci Trezza”. Poco prima ricorda come, alla signorina in questione, fosse scappato un: “Non capisco come si possa vivere qui tutta la vita”.

Giovanni Verga, “Fantasticheria”, da Vita dei campi, 1880
https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/v/verga/tutte_le_novelle/html/fantasti.htm

L’ideale dell’ostrica lo abbiamo studiato tutti, noi di una certa età. Qualcuno già alle elementari, insieme all’immancabile Rosso Malpelo, sicuramente alle medie, alle superiori per chi le ha fatte. L’avevo anche rimosso. Fino a oggi, quando l’ho visto per davvero, “facendomi piccino anch’io”, “chiudendo tutto l’orizzonte fra due zolle”, mentre su quel fango “dopo una pioggia d’autunno”, una capricciosa “ghiera di ombrellino” miete cento vittime civili al giorno, senza che nessuno dica nulla. Del resto è per le ostriche che “l’argomento più interessante deve esser quello che
tratta delle insidie del gambero, o del coltello del palombaro che le stacca dallo scoglio”. Non per chi “guarda la vita dall’altro lato del cannocchiale”.

Aggiornamenti a seguire domani.

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22/11 ore 15:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI, PARTENDO ANCORA DALL’OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK, STANNO RETTIFICANDO L’INTERA LINEA DI FRONTE CHE PORTA A GULJAJPOLE ALL’ALTEZZA DEL FIUME GAIČUR.

Traslano una linea di fronte verso ovest di oltre cinque chilometri a “tocchi” di un chilometro e mezzo, due chilometri di linea al giorno. Questo l’avanzamento di ieri, con la liberazione di RADOSTNOE (ancora oblast’ di Dnepropetrovsk)
https://divgen.ru/event/3297
e questo l’avanzamento di oggi, con la liberazione di NOVOE ZAPOROŽ’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3304
e creazione di un’ansa subito a sud da cui i natofascisti è meglio che sloggino. Ancora 14 chilometri così, giocando di sponda fra la riva del fiume e la strada che porta verso sud da un lato e l’avanzata dei loro compagni a chiudere e ripianare a est, ripulendo tutto quanto nel mezzo, e saranno alle prime case nella zona nord di GULJAJPOLE.

Nel frattempo, si portano anche avanti e non disdegnano di smantellare la triplice linea di difesa subito aldilà del fiume, ormai sotto attacco per tutti i sei chilometri di avanzamento verso sud effettuati (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/75733?single

Anche qui, aggirando le fortificazioni erette per difendere GULJAJPOLE da sud-ovest, da sud, da sud-est, da est, persino da nord-est… (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75740?single
ma non, per ovvi motivi, dal cordone ombelicale che ha tenuto sinora in vita la città. Cordone tramite cui stanno ora scendendo i russi.

La cartina fortificazioni appena citata, peraltro, mostra un avanzamento russo da est. Ed è il seguente (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3306
i russi si portano a ridosso di ZELENYJ GAJ anche da sud e ora ai natofascisti è rimasta solo la via di fuga verso ovest. Stessa sorte toccherà ben presto alle guarnigioni di stanza a ČERVONOE, paesino subito a sud del primo. Anche qui, i russi ripianeranno la linea di fronte completando l’arco da sud a nord-est… e vedranno come si metteranno le cose: se attendere i loro compagni che, pezzo dopo pezzo, arrivano da nord in quei quattordici chilometri che li separano, o provare a sondare già il terreno, per cominciare a mettere sotto pressione chi, come, dove tiene ancora quella cinta fortificata alle porte della città e, all’uopo, andare anche oltre il semplice sondaggio. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI ENTRANO A DIMITROV DA OVEST, ROMPENDO LE DIFESE NEMICHE A ROVNOE (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44922

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI COMPLETANO LA LIBERAZIONE DI ZVANOVKA, CHIUDONO LA SACCA A EST, AVANZANO VERSO NORD E SI PORTANO A MENO DI UN CHILOMETRO DAI LORO COMPAGNI CHE STANNO ATTACCANDO SEVERSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3305

Prioritaria, a questo punto, diventa nell’analisi di ERMAKOV la liberazione di SVJATO-POKROVSKOE (sottolineato in rosso qui):
https://t.me/beard_tim/28753
dal momento che la strada grigia che di lì parte verso ovest è ormai l’unica fonte di approvvigionamento rimasta a chi tiene ora SEVERSK (posizione qui
https://divgen.ru/48.82811/38.04085/12
e qui
48.82811/38.04085

La tenuta di Seversk è compromessa e i russi continuano a mantenere alto il ritmo ATTACCANDO ANCHE DA NORD. Se ieri completavano la liberazione di JAMPOL’ (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3299
oggi arrivano alle sponde del fiume SEVERSKIJ DONEC:
https://divgen.ru/event/3307
l’area che divgen contrassegna come “rossa” dista dalla sponda del fiume trecento metri. Infatti, tutta l’area a est è ormai colorata di bianco, perché ormai l’unico modo che avranno i natofascisti al suo interno per evacuare sarà attraversando il fiume.

Aldilà del quale, potranno dare manforte a chi attualmente sta liberando SEVERSK, oppure ricongiungersi ai loro compagni provenienti da una Seversk già liberata. Il che vorrebbe dire ripianare ulteriormente la linea di fronte e traslare anch’essa, integralmente, verso ovest in direzione di SLAVJANSK e KRAMATORSK.

Nel complesso, un’intera area a est sta cedendo, giorno dopo giorno. Ai russi il compito di interpretare questi cedimenti per ridisegnare la loro strategia offensiva colpendo, in parole povere, dove fa più male, e traendone ulteriore vantaggio, in quello che i canali ucraini paventano da mesi e che, tecnicamente, va sotto il nome di “effetto domino”. Terremo monitorata la situazione.

Aggiornamenti a seguire.

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21/11 ore 22:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


I RUSSI LIBERANO L’AREA URBANA DI KUPJANSK e divgen aggiorna la sua cartina
https://divgen.ru/event/3300

correggendo l’area di SADOVOE dove i russi devono ancora avanzare:
https://divgen.ru/event/3302

Nel complesso, aver consolidato una linea d’attacco di oltre due chilometri protetta a est dal fiume OSKOL costituisce un’ottima base per coprire gli ultimi dodici chilometri che li separano dai loro compagni a sud e, di fatto, chiudere la sacca.

Sacca in cui, forse, già da oggi potrebbe non trovarsi più PETROPAVLOVKA, che voci davano per liberata nel pomeriggio (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/62290
e posizione qui:
https://divgen.ru/49.72448/37.70576/11
e qui
49.72448/37.70576

Una fetta enorme di quella sacca potrebbe esser stata riassorbita dai russi: teniamo monitorata la situazione.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI AVANZANO SOPRA ZVANOVKA
https://t.me/beard_tim/28743
posizione qui
https://divgen.ru/48.82461/38.08411/14
et
48.82461/38.08411

e pongono i presupposti per ripianare la linea di fronte anche qui e chiudere la sacca a est.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I russi smantellano una doppia linea fortificata al confine della città (cartina qui
https://divgen.ru/event/3301
e linea fortificata evidenziata qui:
https://t.me/divgen/75685?single

La parte finale ora si trova sotto attacco dalla posizione più svantaggiosa, ovvero dalle retrovie. Una volta smantellata del tutto i russi potranno arrivare a Konstantinovka anche da nord-est. E proseguire, al contempo, nell’accerchiamento.


BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI ORMAI GUARDANO OLTRE. AVANZANO SOPRA UDAČNOE E LIBERANO UN’INTERA AREA INDUSTRIALE SOTTO LA MINIERA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3303

avanzamento importante, perché i russi smantellano un’area che era stata adibita dai natofascisti a centro di pilotaggio droni. Grazie, infatti, agli anfratti disponibili in gran quantità in quell’area industriale, essi erano riusciti a piazzare trasmettitori e ripetitori. Infine, le catacombe di epoca sovietica li avevano sinora riparati dagli attacchi russi:
https://t.me/divgen/75692

La perdita, pertanto, di questa base costituisce un grave smacco per l’intera operatività aerea natofascista nell’area. Oltre ad aprire la strada ai russi verso nord. Nel frattempo, è stata completata la bonifica di KRASNOARMEJSK, completamente libera
https://t.me/condottieros/14325
in ogni punto interno ai propri confini amministrativi (qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/62310

Aggiornamenti a seguire domani.

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21/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO RADOSTNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3297

e raggiungono anche qui il valico per rientrare in ZAPOROZH’E dall’oblast’ di DNEPROPETROVSK… puntando dritti verso GULJAJPOLE e, naturalmente, verso ovest, dove possono attraversare il fiume GAJCHUR e attaccare l’ultima fortificazione seria (cartina qui)
https://t.me/divgen/75655?single
prima di TERNOVATOE.

Più a sud, subito sotto la strada che esce a est da GULJAJPOLE, liberano ZELENYJ GAJ (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/187800
e posizione qui
47.6779/36.39337
e qui
https://divgen.ru/47.6779/36.39337/13
Prossima fermata VYSOKOE a sud, già accerchiato da tre direzioni, e a quel punto GULJAJPOLE sarà accerchiata da tre direzioni. La linea di fronte muta velocemente, giorno dopo giorno.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Questa scena vale più di mille parole: sedici prigionieri ucraini in marcia verso le retrovie, scortati da due soldati russi seduti spaparanzati sul retro di un fuoristrada in testa al corteo. La guerra è finita, per loro. E non solo per loro, anche se qualcuno in UE, e di converso a Kiev, ancora non lo capisce. Lo capiranno, entrambi.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Anche i cinegiornali luce mostrano cartine allarmate di come i russi stiano attaccando la città da più direzioni, accerchiando truppe nemiche e puntando verso il centro:
https://t.me/condottieros/14313
Conseguenza della liberazione di Ivanopol’e di oggi, che aiuterà ulteriormente i russi nella loro avanzata.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

I RUSSI LIBERANO COMPLETAMENTE JAMPOL’ (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3299
e si portano a meno di un chilometro dal SEVERSKIJ DONEC. Sacca a destra in formazione.

A nord di Krasnyj Liman, i russi LIBERANO STAVKI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3298
E SI PORTANO A QUATTRO CHILOMETRI A NORD-EST DALLA CITTA’, dove infuriano già i combattimenti a sud-est. Krasnyj Liman che è a 14 chilometri da SLAVJANSK, prima che qualcuno tra qualche giorno cominci ad affermare che, tutto sommato, è una città priva di valore strategico. Caduta questa, caduta SEVERSK, i russi caleranno verso ovest con una forza decisamente maggiore.

Aggiornamenti a seguire.

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21/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

KUPJANSK LIBERA,
https://t.me/RVvoenkor/104206
infografika qui con anche i movimenti potenzialmente possibili dati dalla sua liberazione
https://t.me/Tatarinov_Rus/62243
Bonifica in corso, con ultime sacche di resistenza in liquidazione e, soprattutto, contrattacchi respinti uno dietro l’altro:
https://t.me/operationall_space/7836
Contrattacchi tesi, ormai, a creare le condizioni per liberare i 15 battaglioni intrappolati a est:
https://t.me/RVvoenkor/104207
e che se si consegnassero in massa provocherebbero l’ennesimo terremoto in via Bankovaja.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

I RUSSI LIBERANO NOVOSELOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3296
ripianando una linea di fronte che ora è di oltre cinque chilometri, tutti a ridosso del SEVERSKIJ DONEC (poco più di due chilometri) e, soprattutto, molto vicina a SVJATOGORSK. Un’intera area, dopo che i russi hanno completato l’aggiramento delle linee di difesa principali ucraine (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75652?single
rischia di saltare.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI LIBERANO IVANOPOL’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3295
Anche qui vale la pena dare un’occhiata alla cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/75648?single
Di fatto, avendo liberato completamente la strada principale che porta a Konstantinovka da sud-est, tutto l’imponente schieramento (e imponente forse è dir poco), eretto fra il lago e Konstantinovka, è ormai inattuale. I russi approvvigioneranno i loro in città anche dalla strada appena liberata, oltre che da est, e martelleranno quelle posizioni fino a renderle inoffensive per la loro azione in città e, in ultima istanza, sgomberarle, attaccando anche da sud. Sempre che nel frattempo la situazione non sia precipitata poco più a nord.

Aggiornamenti a seguire.

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20/11 ore 23:50 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


I RUSSI LIBERANO QUASI DEL TUTTO ZVANOVKA e chiudono poco meno della metà della sacca rimasta a est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3294
Secondo Radov, la sacca è invece ormai chiusa (sua cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44896

Fra la linea attualmente in corso di sgretolamento e la linea SLAVJANSK-KRAMATORSK-DRUŽKOVKA non c’è molto. E quanto sta accadendo a KRASNOARMEJSK non lascia presagire nulla di nuovo, circa la possibilità che i russi piovano, ancora una volta, anche alle loro spalle.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avanzano verso est passando sotto ROVNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3293

che ora peraltro è sotto attacco sia da ovest che da sud:
https://t.me/beard_tim/28725

Il cerchio intorno a DIMITROV si stringe sempre di più, anche nella parte settentrionale.

FRONTE SUD – KRASNOARMEJSK

PROSEGUE LA GALOPPATA RUSSA VERSO OVEST, CON LA LIBERAZIONE OGGI DI NEČAEVKA E DELL’INTERO TERRITORIO LIMITROFO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3292


Aggiornamenti a seguire domattina.

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20/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN


I RUSSI LIBERANO JAMPOL’ (notizia e cartina qui
https://t.me/beard_tim/28723
e altra cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/62230

Difficile esagerare sul significato di questa operazione andata a buon fine. Guardiamo la cartina
https://divgen.ru/48.92013/37.93268/14
ed espandiamola. Avanzando di dall’ultima via (900 metri) si arriva al SEVERSKIJ DONEC. E si forma così, naturalmente, una notevole sacca a est che, una volta liquidata, porterà la linea di fronte direttamente sul fiume. Questo, unito a un’azione dall’altra riva del fiume verso ovest, consentirebbe di tenere a tiro e quindi liberare ZAKOTNOE.

SEVERSK non avrebbe più alcun motivo di tenere, ma a rischio accerchiamento ora vi sarebbe un’area ben più grande a est. Questa cartina è abbastanza esplicita nel merito:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62228
Stesso discorso, a sud-ovest di KRASNYJ LIMAN. JAMPOL’ era un collo di bottiglia lungo varie direttrici. Vedremo quindi che piega andrà ad assumere ora il corso delle operazioni.

30 VS 1000: ENNESIMO SCAMBIO DI SALME

Immagini qui, delle trenta salme russe scambiate con mille ucraine:
https://t.me/rezident_ua/28132
https://t.me/legitimniy/21343
E commenti all’unisono dei canali ucraini. Ed eravamo noi, secondo i rapporti ufficiali, in questi contrattacchi a infliggere perdite…

“COMING SOON” (IN ATTESA DEL SEGNALE...)

Il cliché è classico, le modalità di attuazione anche:
https://t.me/legitimniy/21344
https://t.me/rezident_ua/28134
esposizione dello scatto regolata sulla luce proveniente dalla finestra, pellicola bianco nero ISO 400, 1/30 sec. f/4… a memoria ormai senza neppure bisogno dell’esposimetro… Il resto poi si faceva in fase di stampa. Sacrificato il primo provino, si coprivano con la mano (o con la mascherina) viso e collo mentre si esponeva sotto l’ingranditore, lasciando che il resto della stanza si abbronzasse un po’ di più… neanche più di tanto, una bella, prolungata pucciata nell’idrochinone in soluzione… uscivano ritratti in bianco e nero spettacolari. Specialmente se in fase di ritratto i vetri sovietici incaricati di leggere la luce in entrata erano disposti secondo il secolare, pluricollaudato
http://www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Zeiss_Planar_50mm_story/00_pag.htm
schema ottico Planar, passato al Paese dei Soviet in riparazione ai danni di guerra, e messo allora a disposizione del popolo e, oggi, anche di quelli senza soldi a queste latitudini come me.

Qui il nostro eroe è ritratto di spalle: io personalmente non ho mai ritratto nessuno così, forse perché di donne, amici, parenti e conoscenti mi è sempre piaciuto ritrarre il viso, o forse perché non ho mai ritratto scene di adorazione, quasi presepiale, come questa, se si eccettua uno studio sull’illuminazione e sui tempi lunghi di esposizione che feci illo tempore, proprio lavorando su un presepe con treppiede, autoscatto e posa B.

Mascellone è appena riconoscibile: se non fosse lui stesso ad autocelebrarsi sulla sua pagina potrebbe essere chiunque, poi una volta associato il personaggio ritratto alla identità supposta, il suo profilo giunge, inevitabilmente, a conferma.

Passaggio voluto. I grandi uomini, o i supposti tali, si devono riconoscere dal profilo, specialmente a quelle latitudini dove, nonostante l’anticomunismo becero, a livello iconico anche questi fasci hanno l’imprinting come l’ochetta Martina della serie di Marx che guarda l’orizzonte, Engels che guarda l’orizzonte, Lenin che guarda l’orizzonte (e poi da lì ognuno di solito aggiungeva o toglieva figure a sua discrezione).

Posa monumentale, quindi. Ma a differenza del monumento di Lenin in mezzo alla piazza, davanti al Dom Sovetov, o del San Carlone di Arona, qui Mascellone si sa bene cosa fissa. Con le mani giunte, quasi in adorazione: è la torre, anzi La Torre. Quella che ti fa riconoscere Londra d’emblée. I padroni.

Attende il segnale dalla Torre con l’occhio di Sauron, pardon, dell’orologio. Per tornare. Tutti in Ucraina l’han commentata così. Ormai è questione di poco, si scaldano i motori, cambiare gattopardescamente tutto per non cambiare nulla, con l’uomo giusto, quello che pure aveva combattuto - strenuamente - l’orco russo, al momento giusto.

Vantaggio, evidente, dell’operazione: le colpe dei padri non ricadranno sui figli, non avrà alcuna responsabilità sui disastri della passata gestione. E il nuovo inquilino potrà tranquillamente, come gli esponenti della passata gestione, fregarsene altamente delle bollette alle stelle, degli ospedali che non funzionano, delle scuole che chiudono, delle strade che si allagano alla prima pioggia, delle case popolari che cadono a pezzi da sole: “è colpa del governo precedente”… come sempre, come ovunque.

La foto iconica è senza parole. La finestra, da cui si intravede l’oggetto di contemplazione estatica di Mascellone da Città Nuova, pardon Novgorod-Volynskij, è chiusa. Il silenzio domina la scena e amplifica l’attesa: “Coming soon”…

Aggiornamenti a seguire.

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20/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO DA SUD-EST A KRASNYJ LIMAN, DENTRO KRASNYJ LIMAN (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3291
Liberati i primi isolati, avanzano verso nord-ovest. Seguiremo gli sviluppi.

“PIANI DI PACE” COPIATI (FUORI TEMPO MASSIMO) DAL COMPAGNO DI BANCO.

Gli USA
- copiano il cessate il fuoco di Istanbul 2022, buttato nel cesso da Johnson e sodali qualche ora dopo la firma e il rientro a Kiev, tempo giusto di scendere dall’aereo…
- lo fanno diventare un piano di pace “in 28 punti” (non uno di più, non uno di meno) e
- lo sbandierano, immancabilmente, come ennesimo successo presidenziale… (paginone di NBC news qui)
https://t.me/rezident_ua/28125

Le reazioni, nelle poche ore che intercorrono dallo “scup” a ora sono pressoché unanimi:
1. “Ma dai! Davvero?”, si chiede ironicamente Zerada, sottolineando il copiaincolla e l’ennesima giravolta schizofrenica, al termine di ciascuna delle quali la variante è sempre peggio delle precedenti...
https://t.me/ZeRada1/27870

2 e… come in un diabolico gioco dell’oca, si arriva alla casella “riparti dal via”. Tatarinov chiede: “Perché avete combattuto quattro anni contro i russi?” “E’ tutto quello che la Russia chiedeva dal 2022”
https://t.me/Tatarinov_Rus/62212

3. Rezident rincara la dose, sottolineando che “Zelenskij (non i suoi padroni, Zelenskij…) non era soddisfatto di Minsk, quindi di Istanbul 1, quindi di Istanbul 2, ora invece…” queste condizioni van benissimo.
https://t.me/rezident_ua/28125

4. Che poi altro non sono che “merely the Kremlin’s maximalist demands”, riprende la stampa u-ccidentale.
https://t.me/beard_tim/28716

No… non solo quelle. Ma siccome questa da tre anni ci è stata venduta come “guerra di territorio”, è giusto che tengan su la maschera ancora. Sperando che il combinato disposto "copiaincolla Istanbul 2022" più "via giudiziaria al cessate il fuoco, o alla defenestrazione di Zelenskij, o a entrambi" basti ai russi. Insieme agli altri 24 punti non trapelati. Staremo a vedere...

Aggiornamenti a seguire.

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19/11 ore 21:30 aggiornamento

FRA KUPJANSK E SVJATOGORSK

Molto più a nord, i russi si avvicinano al fiume OSKOL da est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3290

L’oblast’ di CHARKOV, in questo momento, interessa relativamente ai russi. C’è il prikaz, l’ordine di creare la zona di controllo, vero. Ma nulla più, DIRETTAMENTE. INDIRETTAMENTE, invece, qualsiasi cosa in grado di seminare scompiglio nell’alto comando natofascista è la benvenuta. Per esempio, avanzamenti improvvisi da contrastare gettando nella mischia gli ultimi reparti validi rimasti. Anche per questo si avanza e si puntella, si avanza e si puntella. Così da trovarsi in posizioni di vantaggio di fronte a contrattacchi nemici e così proseguire, anche avanzando, in quella demilitarizacija che, non solo è un obbiettivo sin da Istanbul 2022, ma è anche il cardine su cui i russi hanno imperniato la loro strategia di vittoria nel lungo periodo.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

I RUSSI CONSOLIDANO ULTERIORMENTE L’AREA A SUD-EST LIBERANDO UN’INTERA AREA FINO A RAGGIUNGERE E LIBERARE L’INTERO QUARTIERE OVEST DI JAMPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3287

L’intera architettura difensiva approntata sulla riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC si sta sgretolando, colpo dopo colpo. E con effetti sempre più dirompenti, in termini di arretramento a cui le truppe natofasciste sono costrette.

BATTAGLIA DI SEVERSK

CONFERMATO L’ARRIVO DEGLI ASSALTATORI RUSSI FINO AL CENTRO CITTÀ (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28711
e il controllo dell’area sinora attraversata da est. La tenuta dell’area è, di fatto, compromessa quasi del tutto:
https://t.me/legitimniy/21340

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Qui i russi non solo raggiungono le porte di GRIŠINO da sud-ovest (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3290
ma avanzano ulteriormente verso nord dando una stretta alla bocca della sacca creatasi a DIMITROV:
https://divgen.ru/event/3289

DIMITROV dove giungono voci che i russi stiano ormai completando la bonifica del quartiere ZAPADNYJ (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28713
terminata la quale, l’intera area a sud sarebbe praticamente liberata.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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19/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO NOVOPAVLOVKA, ovvero gli ultimi isolati rimasti (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3285
Quattro chilometri alla chiusura della sacca e guadagnata l’altra via, quella che dalla cittadina porta a nord-est, direzione Novonikolaevka.

Inoltre, LIBERANO VESELOE, RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE CHIUDENDO UNA SACCA E ARRIVANO A ZATYSHE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3286
Quattro chilometri alla Doneckaja Ulica, la prima via a est di GULJAJPOLE.

E VA BENE COSI’… SENZA RANCORE

Ieri i natofascisti – e mai tale combinazione di termini fu più azzeccata - han tentato il colpo gobbo. Quelle che seguono sono le foto dei rottami
https://t.me/infomil_live/24286
dei missili ATACMS abbattuti dai russi. Il primo è un MGM-140E Block 1A Unitary (QRU). Un missile “unitario”, che combina carica incendiaria e a grappolo, con testata WDU-18/B mutuata dall’AGM-84 «Harpoon contenente 97,5 kg di esplosivo DESTEX (scheda tecnica di tale esplosivo qui...)
https://mil-spec.tpub.com/MIL-E/MIL-E-82732/

Serie numerata, prosegue l’articolo… solo 176 unità in tutto, prodotte dal 2001 al 2003. Usati con successo nell’operazione denominata “Iraqi freedom”, fecero saltare tutti i centri di comando delle forze armate irachene. Lanciati ieri notte, volevano sortire un effetto simile, lanciati verso Voronezh:
https://t.me/mod_russia/58624
https://t.me/mod_russia/58625

Diciamo che quel “volevano” al passato si riferisce a un passato ormai compiuto anche per DUE POSTAZIONI DI LANCIO mobili da cui sono partiti, individuate e fatte fuori subito dopo da Iskander (filmato qui):
https://t.me/boris_rozhin/187514

Per inciso, si ringrazia la NATO per aver fatto progredire ENORMEMENTE, in questi tre anni, i russi nei processi decisionali e, in particolare, nei tempi di reazione e nel coordinamento e nella velocità di risposta. Oltre che nell’efficacia della contraerea di S-400 e Pancir in funzione realmente, non in esercitazioni o simulazioni, contro missili NATO.

Terminati i “ringraziamenti”, Rozhin riflette, ancora una volta, sul fatto che NULLA di quanto accaduto sarebbe stato possibile senza la PARTECIPAZIONE DIRETTA E LA DIREZIONE DEL COMANDO MILITARE USA.
https://t.me/boris_rozhin/187547

Da un lato tante parole, ci chiamiamo fuori, noi vendiamo loro comprano, dall’altra… qualcosa di più. Di MOLTO di più. “Senza rancore”, per l’amor del cielo… Rozhin elenca nel suo pezzo link dove è anni che tale atteggiamento è denunciato, dati alla mano. Anche i russi prendono atto, se fossimo stati in un western, della “lingua biforcuta dei visi pallidi”… così, come si usa oggi, senza rancore. E tirano dritto.

Aggiornamenti a seguire.

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19/11 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO A NOVOPAVLOVKA (cartina qui) e
https://divgen.ru/event/3283

1. portano quasi a compimento l’operazione (sei isolati in tutto)
2. creano una sacca a est che è ormai divenuta tutta terreno di scontro
3. avanzano sulla strada che porta a MEZHEVAJA, ultima posizione russa fissata sulla ULICA MOLODEZHNAJA (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28701?single
da cui distano nove chilometri.

Diamo un’occhiata alla cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/75576?single
La sacca divenuta terreno di scontro era decisamente ricca, di fortificazioni. Tutte posizionate nella direzione attesa di attacco russo, ovvero da est, e quindi ora in estrema difficoltà a gestire attacchi da sud, da ovest, da nord.

Dovessero chiuderla e portare la linea di fronte lungo il fiume SOLENAJA (posizione qui
https://divgen.ru/48.15681/36.82361/14
e qui
48.15681/36.82361
MEZHEVAJA sarebbe attaccata in breve da tutto il quadrante sud-est. E qualora dovesse saltare, a DNEPROPETROVSK la situazione, per i natofascisti, si aggraverebbe ulteriormente. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire.

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18/11 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


Qui i russi stanno, letteralmente, bruciando le tappe. Prima avanzano da sud fino alla ULICA GOGOLJA (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3280

e poi GUADAGNANO ALTRETTANTI ISOLATI ARRIVANDO FINO IN CENTRO CITTÀ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3282

Ma non solo: si tirano dietro anche l’intera area a est, avanzando e ripianando via via la linea di fronte.

Sotto il controllo natofascista resta un’area, oggi, di meno di due chilometri e mezzo da nord a sud. Sempre da nord a sud, l’area appena liberata dai russi a sud dista da quella dei loro compagni a nord tre chilometri e mezzo. Una progressione fino a poco tempo fa totalmente impensabile.

Se guardiamo la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75558?single
anche qui i russi gabbano una linea fortificata a tre scaglioni e rinforzata nelle retrovie (in questo ingrandimento si vede ancora meglio)
https://t.me/divgen/75559?single
che fino a oggi aveva contenuto gli attacchi da est, per tre anni, sbaragliandola da sud: man mano che salgono verso nord, la smantellano.

ED È NOTIZIA DI ADESSO L’INGRESSO A SEVERSK ANCHE DA EST, PROPRIO ALL’ALTEZZA DI QUELLE TRE LINEE CHE SAREBBERO STATE SBARAGLIATE (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44873
Prendiamo la notizia con le pinze, anzi, con le tenaglie da altoforno e le muffole! Perché se fosse confermata, ridurrebbe ancor più i tempi della battaglia di Seversk, e non solo di quella. A ogni modo... Молодцы! Просто молодцы!

Notiamo anche che a ovest di SEVERSK le fortificazioni scarseggiano. Si diradano. Per ampi tratti, spariscono. Tratti oltre i quali ci sono SLAVJANSK e KRAMATORSK.


BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Oggi i russi avanzano verso nord, restringendo ulteriormente quel corridoio impossibile da cui, da giorni, non entra e non esce più nessuno (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3281

Una volta contenuti e respinti i contrattacchi natofascisti, coi russi che GUADAGNANO NUOVAMENTE TERRENO A RODINSKOE E ŠACHOVO (cartina qui),
https://t.me/z_arhiv/32806
mentre i soldati intrappolati a DIMITROV

- PERDONO TERRENO ANCORA OGGI (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/44844
oltre che questa del canale “Z archiv”, che disegna una cartina ben peggiore di quella di divgen -
https://t.me/z_arhiv/32803

- DIMINUISCONO LORO STESSI, sia in termini numerici, che in quelli di potenziale bellico che sono in grado di esprimere, fino alla capitolazione totale, sempre più osservatori si chiedono quale possa essere l’effetto della prossima mossa dei russi. Quanto possa essere dirompente in termini di forza d’urto incontrando meno fortificazioni e meno truppe, oltre che meno qualificate di quelle scagliategli contro in questi ultimi mesi. Ho idea che lo scopriremo presto.

IL TITANIC AFFONDA

Sempre di più chiedono la testa di ERMAK per chiudere con una punizione esemplare lo scandalo MINDIČ
https://t.me/rezident_ua/28103
Scaricato anche da Witkoff che ha cancellato l’appuntamento di domani con lui:
https://t.me/ZeRada1/27852
TERRA BRUCIATA tutt’intorno. E pressioni su Zelenskij, che PROBABILMENTE SI ILLUDE CON QUESTA MOSSA DI FARLA FRANCA:
https://t.me/ASupersharij/48182

Peccato che il tandem al governo del regime di Kiev non si possa sciogliere così, sui due piedi. Anzi… Zerada ipotizza che se salta lui, salta anche il suo amichetto, con questo fotomontaggio satirico:
https://t.me/ZeRada1/27848
E non è solo lui a vedere sempre più “incerta” la testa sul collo del patàca:
https://t.me/ASupersharij/48181

IL TITANIC AFFONDA, i topi son riusciti a scappare, qualcuno pare abbia anche chiesto asilo ai padroni: il latitante Umerov, qui un documento che circola da qualche ora...
https://t.me/condottieros/14276
ma magari è un falso, ma magari alla fine torna e chiarisce tutto… ma magari chi se ne importa! Il Titanic affonda, mentre l’orchestra continua a suonare...

Aggiornamenti a seguire domattina.

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18/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Quattro aggiornamenti nel giro di mezza giornata:
1. I russi avanzano verso la strada che porta da POKROVSKOE a EST e arrivano alle porte di TICHOE e KOLOMIJCY (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3276

Guardando la carta delle fortificazioni
https://t.me/divgen/75518?single
notiamo come la steppa, purtroppo per i natofascisti, non perdoni. C’è una linea spezzata verticale a est, costruita anche “a modino”, come si dice dalle mie parti, subito a ridosso del fiume Kamenka per amplificare le difficoltà di passaggio dei russi… ma se i russi passano come ora a ovest della stessa, è del tutto inutile.

2. A nord-est di GULJAJPOLE, ennesima sacca ripianata all’altezza di DOBROPOL’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3278

3. e lo stesso subito a sud, sopra VESELOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3279
In altre parole, ben presto si formerà intorno a GULJAJPOLE una cintura da EST a NORD-OVEST che, complice anche la PENDENZA, lascerà ben poco margine di manovra a chi resterà in città. Soprattutto, una volta liberata, renderà del tutto inutile ogni fortificazione eretta a sud- e sud-est.

4. Infine, i russi liberano NECHAEVKA (cartina qui
https://t.me/voenkorKotenok/68883
e qui)
https://t.me/RVvoenkor/104049
e posizione qui
https://divgen.ru/47.85656/36.20438/13
e qui
47.85656/36.20438
Come si vede bene nella cartina, un passo a ovest e si ritorna a ZAPOROZH’E. Soprattutto, attraversata la strada, i russi arrivano al fiume GAJCHUR che la fiancheggia da ovest. Altra linea di difesa, stavolta naturale, che rischia di saltare. Anche perché a tenerla, ansa dopo ansa, son rimasti in pochi.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Altri tentativi, sempre più disperati, di fare una breccia all’altezza di Rodinskoe ed entrare da nord a Dimitrov, respinti con gravi perdite. In due giorni di contrattacchi, perso solo in quel paesino l’equivalente di un battaglione intero sia a livello di uomini che di equipaggiamento.

Questo, mentre all’interno di DIMITROV aumentano le perdite fra i soldati natofascisti, e non solo per gli attacchi russi, ma anche per le ferite riportate e non curate, oltre che per una sempre e maggiore debolezza data da cibo sempre più razionato.
https://t.me/condottieros/14254

Il bollettino di oggi del Ministero della difesa russo parla di 275 soldati nella sola DIMITROV, su un totale di 455 perdite inflitte nell’intera area di pertinenza del contingente CENTR:
https://t.me/mod_russia/58600
Sei soldati morti o feriti su dieci si trovano lì. E, nella stessa società ucraina, oltre che nelle forze armate, stavolta aumentano le richieste di chiarimenti: chi non ha dato per tempo l’ordine di ripiegare, chi ha abbandonato quei soldati al proprio destino, chi ora sta tentando inutili contrattacchi invece di negoziare la consegna in prigionia di chi ora è, attualmente, intrappolato:
https://t.me/rezident_ua/28095

Aggiornamenti a seguire.

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18/11 ore 08:30 aggiornamento

DA VOLCHANSK A KUPJANSK

La battaglia di Volchansk volge al termine: resta un’area a est che i russi stanno lasciando “cuocere nel suo brodo”, dopo averne tagliato la via di approvvigionamento principale.

Nel frattempo, l’azione si sta sviluppando verso sud-ovest. IL GRUPPO SEVER LIBERA CEGEL’NOE,
https://t.me/warriorofnorth/13431
paesino subito dopo la strada che porta a Charkov. E giunge alle porte di VIL’CHA, il paese subito dopo. Una volta liberato, si libererebbe anche la strada, attualmente fortificata proprio a quell’altezza (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75515?single
che porta, dopo un’ottantina di chilometri, a KUPJANSK. E che potrebbe costituire, verosimilmente, l’obbiettivo di minima posto al gruppo SEVER, operante qui e a SUMY, da realizzare senza fretta, concentrandosi in questo momento su altro, ovvero sul TENERE A BADA I TENTATIVI DI CONTRATTACCO E SCONFINAMENTO NATOFASCISTI CHE, NONOSTANTE TUTTO INTORNO STIA ANDANDO A ROTOLI, CONTINUANO IMPERTERRITI A METTERE IN OPERA VERSO LA LINEA DI CONFINE CON L’OBLAST’ DI KURSK:
https://t.me/warriorofnorth/13424
Sembra, è, il trionfo dell’anacronia, ma su quella linea di fronte continuano, periodicamente, metodicamente, a raggrupparsi e a tentare attacchi verso nord. Ormai li individuano già nella prima fase, di raggruppamento, e li colpiscono. Quindi si riparte con un nuovo tentativo, giorno dopo giorno. Questo anche il motivo per cui, a SUMY, si limitino a controllare la situazione, quantomeno, finché c’è chi, dall’altra parte, pensa di essere ancora nel 2024.

SEVERSK – KRASNYJ LIMAN

In nottata, giungeva conferma del TAGLIO DELL’ARTERIA PRINCIPALE CHE LA RIFORNISCE DA OVEST (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44816
Non è ancora accerchiamento operativo, ma le comunicazioni non sono più regolari, per niente. Specialmente con le condizioni meteo attuali che hanno reso viottoli e stradine pura poltiglia. Questa non è una foto per palati fini, ma giusto per rendere l’idea:
https://t.me/condottieros/14246
E non è neppure un problema di parafanghi, ma proprio di movimento. I mezzi affondano, nella poltiglia. Sin dalla epoca Qin 秦, oltre duemila e duecento anni fa, quando il primo imperatore come prima riforma per unificare la Cina di allora fece proprio STANDARDIZZARE la lunghezza degli assi dei carri. Per “fare il binario” e consentire a tutti i birocci e biroccini di camminare anche nella cattiva stagione. Qui parliamo di tonnellate… e il semplice binario non funziona più. Oltre ad avere droni che ronzano per aria, assenti in epoca Qin.

ACCERCHIAMENTO DI SEVERSK A PARTE, i russi si stanno attivando anche poco più a nord in direzione di
- DIBROVA, posizione qui
https://divgen.ru/48.91971/37.85632/13
e qui
48.91971/37.85632
- e STARYJ KARAVAN, posizione qui
https://divgen.ru/48.92197/37.78215/13
e qui
48.92197/37.78215
fonte (армия России начала менять свой вектор внимания на юг между Лиманом и Ямполем в направлении Диброво и Старого Каравана):
https://t.me/rezident_ua/28093

Se riuscissero a liberare quell’area a nord dell SEVERSKIJ DONEC, oltre ad avvicinarsi notevolmente a SLAVJANSK, indebolirebbero sia la linea di difesa che attualmente tiene a KRASNYJ LIMAN, che quella ancora operativa a JAMPOL’. Oltre a tagliare in due l’area ancora occupata aldilà del fiume. Vedremo se l’azione avrà un seguito.

CI AVEVO QUASI PRESO

Oltre cento chili, diciotto carati, dieci milioni di euro. Rispetto a quanto stimato “a un tant al toc” ad Alfred stamane, ho sbagliato di uno:
https://t.me/ZeRada1/27837
Non è neppure un fejk… (asta in scadenza qui)
https://www.sothebys.com/en/buy/auction/2025/the-contemporary-evening-auction/america
Peraltro, anche il nome di questo italico cesso, “America”, ha il suo perché...
Zerada segnala un potenziale acquirente, attualmente domiciliato in Israele: per il montaggio in loco, invece, c’è già la fila di idraulici, sedicenti tali e aspiranti tali. E non importa neanche il dove.

Aggiornamenti a seguire.

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17/11 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


Qui i russi oggi sono avanzati particolarmente. Siam partiti da quanto segnalato in pausa pranzo,
https://divgen.ru/event/3273
con la liberazione di PLATONOVKA e il taglio della principale via d’approvvigionamento alla città,
https://t.me/beard_tim/28678
taglio divenuto in serata FISICO, coi russi che ATTRAVERSANO LA STRADA E PASSANO OLTRE (cartina qui),
https://t.me/Tatarinov_Rus/62087
che già sembrava un ottimo risultato... ma quanto è seguito lo batte sicuramente. Infatti, nella seconda metà del giorno RAGGIUNGEVANO FINALMENTE SEVERSK DA SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3273
e in serata liberavano INTERI ISOLATI A SUD (cartina qui
https://divgen.ru/event/3273
e cartina satellitare qui):
https://t.me/divgen/75487?single

La tenaglia che si sta stringendo da nord a sud è di CINQUE CHILOMETRI, con tendenza al restringimento. Del resto, anche la cartina di RYBAR di fine giornata lasciava poco spazio a equivoci:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2025/11/17/20251117172720-471d65ec.jpg

Nel commentarla, Legitimnyj parla ormai di accerchiamento operativo imminente. Solo una strada è rimasta pulita, e ancora per poco, visto che i droni russi possono già operare lungo la stessa.
https://t.me/legitimniy/21321

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO DI TRE CHILOMETRI A OVEST AVVICINANDOSI A VARVAROVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3273

E si avvicinano a GULJAJPOLE, da cui distano ormai quattro chilometri e mezzo. Allargo la cartina a dismisura, così da comprendere anche la porzione di DNR ancora in mano ai natofascisti, e vedo che non solo le due aree, quella di Zaporož’e e quella di DNR ancora occupate sono comparabili, ma che la prima ormai, a furia di ridursi, approfittando dell’attuale incapacità natofascista di stabilizzare la situazione
https://t.me/condottieros/14249
potrebbe anche esser minore della seconda. Son lì, comunque. Tra un mese, vedremo.


Aggiornamenti a seguire domattina.

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17/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO GAJ e si portano a meno di sei chilometri a sud-est di POKROVSKOE:
https://divgen.ru/event/3270

Inoltre, proseguendo verso ovest, stanno raggiungendo anche qui la fine del tratto di OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK che farà loro poi rientrare, nuov amente, nell’oblast di ZAPOROZH’E. Sottoponendo, peraltro, un’area sempre maggiore a sud a rischio chiusura.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI ATTACCANO GRISHINO DA SUD-EST. SONO GIA’ ALLE SUE PORTE:
https://t.me/beard_tim/28671
La motivazione di tale scelta è data dalla necessità di IMPEDIRE AI NATOFASCISTI DI ROMPERE L’ASSEDIO A DIMITROV. Da nord, ovvero da SHACHOVO, non c’è storia. Lo aveva ammesso il già citato colonnello delle ff.aa.uu., da noi tradotto una settimana fa. Ecco allora i natofascisti ammassare uomini e mezzi a GRISHINO per tentare da lì la missione impossibile. Da cui, la decisione dei russi di puntare su GRISHINO. Allontanare le formazioni natofasciste dalla sacca, infine, isolerà ulteriormente le già isolate truppe intrappolate a DIMITROV. Per cui non vi sarà, definitivamente, più alcuna speranza di sbloccare la situazione.

Confermato, infine il TAGLIO DI DIMITROV IN DUE, area NORD e area SUD:
https://t.me/legitimniy/21317
Quest’ultima, con bonifica in corso.

BATTAGLIA DI SEVERSK

QUI I RUSSI SCACCIANO I NATOFASCISTI DA PLATONOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3271
e raggiungono, di fatto, la strada già tagliata a nord che congiunge(va) KRASNYJ LIMAN a SEVERSK. Quest’ultima, sempre più a rischio accerchiamento, a questo punto.

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

Confermata la liberazione di DVURECHANSKOE anche su cartina di divgen
https://divgen.ru/event/3269
che sostanzialmente ci mostra una sacca a est e due chilometri alla chiusura della stessa. Un avanzamento che, anche in questo caso, va ben oltre la liberazione della città stessa, perché a sacca chiusa ripiana la linea di fronte, consentendo di liberare ulteriori energie verso sud, in assenza di linee difensive consistenti (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/75456?single

TORNA A CASA, RUSTEM!

Rustem UMEROV, ex Ministro della difesa e attuale capo del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza, all’estero dallo scoppio del caso MINDICH, ufficialmente in missione, anzi, per più missioni consecutive, INSPIEGABILMENTE non ha alcuna intenzione di rientrare in Ucraina:
https://t.me/RVvoenkor/103987
“Has refused to return”. Girerà, con spirito d’abnegazione e dedizione alla causa, per tutto il mondo. E un mondo non basterà.

PS. Dategli almeno il tempo di smontare la sua “golden toilet”,
https://t.me/RVvoenkor/103980
i lavandini e i cessi d’oro che qualcuno gli avrà montato, sicuramente, a sua insaputa… o far sparire quei blocchi di carta verde tutti con la stessa faccia da un lato e lo stesso disegno dall’altro che qualche altro buontempone gli avrà nascosto nell’intercapedine del muro… o i dobloni ficcati da qualche maligno invidioso nel controsoffitto. Poi tornerà, abbiamo fede.

PPS Ultimamente idraulici, elettricisti, falegnami, piastrellisti, muratori, impiantisti stanno facendo a cazzotti per andare a fare lavori in casa sua...

Aggiornamenti a seguire.

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17/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA


Ulteriore sviluppo rispetto quanto riportato ieri notte: I RUSSI GUADAGNANO POSIZIONI anche a ovest della riva del lago di Kleban-Byk, sotto Konstantinovka (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/44754

Cedere solo a est è un conto, e allunga i tempi di progressione dei russi verso la città da sud. Ma cedere da est e da ovest è un lusso che i natofascisti non si possono permettere. Terremo monitorata la situazione.

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO DVURECHANSKOE
https://t.me/RVvoenkor/103964
(posizione qui
https://divgen.ru/50.03023/37.75892/11
e qui):
50.03023/37.75892

Prosegue l’avanzata delle truppe russe nell’area a nord-est di CHARKOV. E una volta consolidato, come sta peraltro accadendo, il blocco a nord-ovest di KUPJANSK, il ricongiungimento con le truppe di VOLCHANSK non sarebbe più soltanto un’ipotesi.

25% (KRACH ARMII)

E’ ORMAI “LA PERCENTUALE DI REALIZZAZIONE” DEI TE-TSE-KA rispetto agli obbiettivi di MOBILIZACIJA posti dai loro capi. Di quelli che dovrebbero sbattere al fronte ogni mese, ne rastrellano a malapena 23.000 (non più trentamila, come ormai dichiara solo la propaganda di regime)
https://t.me/ZE_kartel/11265

L’articolo poi prosegue nella disamina del fenomeno, osservando che la tendenza è a 15.000 unità. I disertori sono, ogni mese, 12-15.000, più ogni tanto gli impertinenti russi qualche perdita si permettono di infliggerla… 6-8.000 morti al mese e 25-30.000 feriti (ibidem).

E sono numeri già per difetto, rispetto a quanto dichiarato dal Ministero della difesa russo e con numeri superiori di almeno diecimila unità (fra morti e feriti). Già così, comunque, l’articolo parla chiaramente di KRACH ARMII (крах армии), di crac dell’esercito.

E a fare crac non è solo l’esercito, ma anche l’AGRICOLTURA:
https://t.me/RVvoenkor/103944
Regime di Kiev che si stracciava le vesti per non poter esportare il proprio grano a causa dei russi cattivi, UE che si stracciava le vesti chiamando in causa crisi umanitarie che, a ben vedere, i porti bloccati avrebbero risolto lasciando il grano agli ucraini, ma tant’era… l’obbiettivo era appropriarsi del grano, non la dieta alimentare del popolo ucraino… bene, cancelliamo tutto. Hanno scherzato. Ora i contadini li hanno sbattuti tutti al fronte, non è rimasto nessuno a raccogliere il grano, che marcisce nei campi… e nessuno dice nulla. SITUACIJA KATASTROFICHESKAJA, ma l’UE, la NATO e KIEV vogliono ridurre ulteriormente l’età di coscrizione… chissenefrega se il grano ucraino resta a marcire. Il vero “grano” è quello che fa il regime di Kiev con le mazzette che gli passa il complesso militare industriale per continuare a mandare al massacro il suo popolo.

Che è poi il motivo per cui gli USA, rispetto al Caso MINDICH, sono rimasti in silenzio…
https://t.me/ZeRada1/27814
… tacciono, per altre cose parlano, meglio, blaterano, cinguettano, sparano palle incatenate. Qui, tacciono. L’UE, invece, chiede chiarimenti… “si costerna, s'indigna, s'impegna poi getta la spugna con gran dignità”, come cantava il buon Faber. Più che gettare la spugna, stan capendo entrambi, IN QUESTA FASE, quanto un dittatore con indici di popolarità al 7%
https://t.me/rezident_ua/28089
et
https://t.me/legitimniy/21311
possa essere ancora utile o debba essere, gattopardescamente, sostituito con qualche seconda fila, qualche “homo novus”, qualche “usato sicuro (e garantito)”. Costi-benefici, spesa-impresa… siam sempre lì. E fino ad allora, per inciso, un deficit che a ottobre ha superato i 240 miliardi di grivne, e spese a bilancio statale ormai finanziate, per il 60%, da prestiti e garanzie padronali, con un debito estero ormai superiore ai 137 miliardi di dollari,
https://t.me/rezident_ua/28090
è messo pienamente in conto, dai padroni. Anche perché non sono soldi loro, del complesso militare industriale a stelle e strisce, o vetero-continentale… ma nostri.

Ma torniamo ai TE-TSE-KA. Questa notizia, e non solo questa, ha dato il la a una serie di considerazioni che ieri hanno animato alcuni canali ucraini, e che vale la pena di riprendere.

Per esempio, Legitimnyj sottolinea il fatto che i Te-Tse-Ka sono centinaia di migliaia e pesano non poco sul bilancio statale, ma più aumentano, più aumenta SOLO la corruzione, le mazzette che intascano, non i “risultati”. Infatti,

1. non esiste un vero e proprio PIANO DI MOBILITAZIONE a livello statale. Si va “a sentimento”. Nell’ovest ci sono meno Te-Tse-Ka, “DUE O TRE VOLTE MENO RASTRELLAMENTI” (на западной Украине отлавливают в 2-3 раза меньше) che nell’est. A crepare devono essere mandati i russi, contro i russi. “Since 2023”, direbbero nella lingua dei padroni.

2. Chi può, scappa da questa follia omicida. Sempre che non trovi Trump sulla sua strada a rispedirlo indietro.

3. Chi può, e non sono pochi, ottiene da quei trecentomila Te-Tse-Ka congedi con cui si illude di poter girare a piede libero senza pericolo. Abbiam visto, peraltro, che in alcuni casi – filmati – non è bastato. Non erano gli stessi Te-Tse-Ka, evidentemente… o era giunto il momento di chiedere un supplemento.

4. Chi può, e anche qui non son pochi, non esce di casa. Da anni.

5. AUMENTA LA RESISTENZA, ANCHE ARMATA, contro i Te-Tse-ka.
https://t.me/legitimniy/21310

Ieri un disertore trentasettenne intercettato dai Te-Tse-Ka a LEOPOLI, gli ha lanciato contro una bomba a mano:
https://t.me/XU_kraine/86290

E qui apriamo un’altra pagina, di cui a Strasburgo, a Bruxelles, a Londra e a Washington, interessa come il due di picche quando briscola è bastoni: L’UCRAINA SI STA RIEMPENDO NON SOLO DI DISERTORI, MA ANCHE DI REDUCI CON STRESS POST-TRAUMATICO DA GUERRA, IN POSSESSO DI ARMI DA FUOCO E ASSOLUTAMENTE IN GRADO DI USARLE. EFFICACEMENTE.
https://t.me/legitimniy/21312

Nessuno investe su di loro. Nessuno li assiste nel decorso di una malattia universalmente riconosciuta e peraltro causata da chi ora li ha abbandonati, nel caso dei reduci congedati. I disertori fuggiti dalla linea di fronte, infine, sanno sparare e sanno di essere braccati. Non vi può essere, probabilmente, combinazione peggiore. Ma per la Kallas “aiutare l’Ucraina è un buon affare rispetto a quanto ci costerebbe la vittoria della Russia” (Supporting Ukraine is a bargain compared to the cost of Russia's victory):
https://www.eeas.europa.eu/eeas/european-group-five-e5-press-remarks-high-representative-kaja-kallas-following-meeting_en
Aiutarla, aiutarla a suicidarsi, suicidarla… alla fine quel che conta è il “bargain”. PERALTRO NON COMPROVATO, SE NON DA UN ATTO DI FEDE. Credere che la "vittoria della Russia" possa rappresentare per noi un costo, mentre gli unici che pagano, sinora, sono i civili ucraini. Che però in questo caso, stranamente, non rientrano nel conto.

Aggiornamenti a seguire.

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16/11 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

La giornata si chiude coi russi che avanzano sopra VESELOE e si portano a due chilometri dai loro compagni a nord, ovvero dal chiudere l’ennesima sacca (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3266

Intanto, un canale telegram che stavo consultando ultimamente faceva sommessamente notare che GULJAJPOLE è “in discesa”. Mi è venuto in mente ora di verificare con questo avanzamento l’altimetria:
https://t.me/divgen/75429?single
E quel canale aveva perfettamente ragione. Guljajpole è lungo quella valle, ovvero quella striscia verde in basso a sinistra. I russi una volta che si avvicineranno piazzeranno i pezzi sulle alture e il resto è facilmente intuibile.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

ARRIVATI A FINE CITTÀ, I RUSSI GUARDANO A OVEST. A GRIŠINO. E cominciano a muoversi aldilà del fiume GRIŠINKA, attraversandolo e puntando verso nord, dove ci sono gli ultimi isolati dell’ultimo quartiere residenziale (cartina qui):
https://t.me/divgen/75430?single

A DIMITROV, i soldati natofascisti starebbero evacuando l’area sud prima che sia troppo tardi e restino intrappolati, concentrandosi tutti in quella a nord.
https://t.me/RVvoenkor/103929
https://t.me/Tatarinov_Rus/62039

Se così fosse, l’intera area sud di DIMITROV sarebbe presto libera. Vedremo.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI ENTRANO NEL CENTRO DI IVANOPOL’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3267

Anche qui, la tendenza è a smantellare l’intera linea che ancora, a sud, difende KONSTANTINOVKA (ancora estremamente fitta, come è possibile notare dalla cartina delle fortificazioni)
https://t.me/divgen/75430?single
per consentire all’intero gruppo che avanza da sud di arrivare anch’esso a KONSTANTINOVKA e attaccare la città da più punti. Questo tipo di azione, ovviamente, salvo cedimenti improvvisi, richiederà del tempo.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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16/11 ore 16:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


La giornata si apre con la LIBERAZIONE UFFICIALE DI ROVNOPOL’E, ridente paesino sopra JABLOKOVO che alcuni canali già davano per liberato qualche giorno fa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3261
Mossa che consente ai russi di attaccare ZATYŠE da nord con spalle maggiormente coperte, ma anche di puntare direttamente a est per poi, una volta raggiunta la strada già tagliata che collega(va) a nord GULJAJPOLE a POKROVSKOE, virare a sud o attraversarla e completare l’accerchiamento della prima. ANZI, IN MATTINATA GIUNGEVA NOTIZIA CHE I RUSSI FOSSERO ARRIVATI A VARVAROVKA, paese che si estende proprio lungo questa strada:
https://t.me/beard_tim/28659

Oltre, naturalmente, ad approfondire due sacche in formazione, una a nord e una a sud:

- SACCA A SUD CHE È DOPPIA, con in mezzo la strada che porta a ZATYŠE e quindi a GULJAJPOLE da est. Strada tenuta a sud da ZELENYJ GAJ, ormai del tutto accerchiata
https://t.me/Tatarinov_Rus/61991
(cartina qui
https://t.me/Tatarinov_Rus/61994
e posizione qui
https://divgen.ru/47.67718/36.39616/13
e qui
47.67718/36.39616

- SACCA A NORD CHE IN GIORNATA SI RIDUCE ULTERIORMENTE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3264
coi russi che calano verso sud dal tratto già liberato della Guljajpole-Pokrovskoe e si portano alle porte di NEČAEVKA. Liberata la quale i russi rientreranno nuovamente nell’oblast di ZAPOROŽ’E e, proseguendo verso sud-ovest, giungeranno alle spalle di ORECHOV.

ORECHOV CHE ORMAI È QUASI RAGGIUNTA DA SUD-EST. I RUSSI, INFATTI, LIBERANO MALAJA TOKMAČKA:
https://t.me/mod_russia/58540
cartina qui
https://divgen.ru/event/3265
prossima fermata, ORECHOV subito a ovest. Dando una scorsa alle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75402?single
notiamo come i natofascisti mai e poi mai avrebbero pensato che da lì potesse venire l’attacco, confidando nella difesa a più scaglioni e a perdere data dalla collocazione longitudinale stessa di MALAJA TOKMAČKA. E invece… ormai di tempo per chiudere la difesa anche a ovest non ce n’è. Possono confidare ancora, naturalmente, sulla fortificazione a nord e le casematte retrostanti. Il problema, tuttavia, è ormai di altro genere: l’esercito, inteso come uomini chiamati a far la guerra, è stremato, altamente deficitario e sempre più ridotto ai minimi termini.

Incapace, soprattutto, di rintuzzare attacchi che provengono da più direzioni contemporaneamente. Per esempio, sempre nella stessa area a rischio è anche VELIKOMICHAJLOVKA, ORA RAGGIUNTA ANCHE DA SUD-EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3265
coi russi che ripuliscono l’intera area a sud del fiume VOL’ČA. E creano i presupposti per l’ennesima sacca, stavolta a est lungo l’intera ansa del fiume stesso.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Come prevedibile e previsto, la mossa successiva dei russi non è stata chiudere definitivamente la sacca, ma
- stringerla ulteriormente, avanzando a ROVNOE e RIDUCENDO A UN CHILOMETRO la distanza dal cordone nord a quello sud della sacca,
- approfondirla, avanzando di TRE CHILOMETRI E MEZZO VERSO OVEST direzione GRIŠINO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3263

Chiunque ora tenti di uscire, di evadere, sa che troverà lungo quel corridoio da un chilometro o poco più russi a destra e a sinistra PER CINQUE CHILOMETRI. A piedi è un’ora e mezza, ragionevolmente. In campo aperto e sotto il tiro di droni, visori notturni, cecchini appostati.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI RESPINGONO CON SUCCESSO I TENTATIVI DI CONTRATTACCO NATOFASCISTI PROVENIENTI DA FUORI(cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28658
e proseguono metodicamente a
- smantellare le formazioni nemiche accerchiate in città
INFLIGGENDO PERDITE A ENTRAMBI I GRUPPI ARMATI: cinquanta uomini, due mortai, cinque vetture e una stazione radio.
https://t.me/mod_russia/58539
Dai numeri vediamo chiaramente come siano inferiori a quelli di Krasnoarmejsk, dove i tentativi di contrattacco son stati sei, più uno proveniente dall’area assediata, e nel complesso le perdite ammontano a: 280 soldati, due vetture blindate e un mortaio. Perdite eccellenti, peraltro, come Sergej Matvievskij, CAPITANO DELLE FORZE SPECIALI OMEGA DEL GUR, coinvolto negli sbarchi “epici” falliti miseramente e il cui cadavere son riusciti alfine a evacuare il 10 novembre.
https://t.me/Tatarinov_Rus/61986

Tuttavia a Kupjansk, i contrattacchi sono in aumento, da stamane quattro: tutti respinti e con perdite inflitte:
https://t.me/condottieros/14223
Proprio per questo, sono giunti in giornata rinforzi, al fine di mantenere la superiorità numerica necessaria e non concedere nulla ai contrattaccanti:
https://t.me/condottieros/14224
La posta in gioco, infatti, è un’intera area a est che, se bloccata, provocherebbe un danno enorme, in quanto libererebbe di colpo decine di migliaia di uomini e di mezzi: liberati quei duecentoquaranta chilometri quadrati a est del fiume OSKOL, si formerebbe infatti una nuova linea di fronte di dieci chilometri e duecento metri, la distanza fra i due cordoni della sacca lungo il fiume OSKOL, contro l’attuale linea di fronte, che copre un perimetro di oltre settantacinque chilometri.

Area di 240 km, peraltro, ormai tagliata da quel fiume che impedisce comunicazioni agevoli, lungo quei 10 km, se si eccettuano passaggi, guadi improvvisati che i russi, che detengono il controllo dello spazio aereo, tengono costantemente monitorati. Abbattendo chiunque provi a passare (filmato qui):
https://t.me/divgen/75399

"LLUEVE (Y LLUEVE...)"

“Llueve, detrás de los cristales, llueve y llueve”, cantava il buon Serrat in una “Balada de otoño” resa celebre in Italia dalla grande, immensa, Mina Mazzini. Tanta “saudade”, in quella canzone. Ci sta, è la stagione. A qualsiasi latitudine di questa sfera chiamata Mondo che preveda l’esistenza di quattro stagioni, l’essere chiamato uomo che la abita, fino a meno di un secolo fa si era saggiamente adattato, aveva rimodellato, da millenni, il proprio ciclo vitale su altri cicli, indipendenti e superiori alla propria volontà di potenza. Si era rassegnato, storicamente e socialmente, in questo periodo, a guardare fuori dalla finestra la pioggia incessante e a tener impegnato il tempo, nell’unico locale riscaldato, fra un’uscita obbligata, in genere alla stalla, e l’altra. Sempre che l’unico locale costantemente riscaldato non fosse la stalla stessa. Sempre che la pioggia non lo cogliesse proprio mentre, in questo periodo “faceva san martino”, che dalle nostre parti non significa, come mille chilometri a sud del nostro Belpaese, riempirsi le budella di “sautizza e mieru” (salsiccia e vino), ma essere sfrattato dal vecchio padrone, a conclusione del periodo di bracciantato, prendere le proprie quattro masserizie e, con la famiglia, traslocare dal nuovo padrone. Sempre se si fosse riusciti, nel frattempo, a concludere un altro contratto. Altrimenti, temporaneamente, da parenti, in attesa di tempi migliori.

Oggi non ci pensiamo nemmeno. Vediamo il tutto, forse, noi che certe cose, neanche tutte, ce le ricordiamo ancora, in un vecchio film di Olmi. Oppure anche noi pensiamo ad altro. A cose ben più nobili. Ai mercatini di natale.

Chissà cosa avrebbero pensato i nostri vecchi, con la quinta elementare e le mani callose già a undici anni, nel vedere scene come quelle di Gaza: loro consimili, uomini, donne, bambini, anziani, affondare nel fango, nel freddo, nella fame. Scene come questa,
https://t.me/gazaalannetz/16922
o questa,
https://t.me/gazaalannetz/16925
o questa:
https://t.me/gazaalannetz/16911
Passate anche da noi, certo, intervallate tra un servizio di cronaca nera e un altro dedicato all’immortale abbinata zampone e lenticchie.

Chissà se alla saudade ai nostri vecchi non si sarebbe sostituita, ancora una volta, la rabbia atavica che fa intendere e unisce all’istante, oppressi di ogni dove e di ogni quando. Specialmente sapendo che, in queste condizioni, gli oppressori bombardano ancora ieri a nord-est del valico di Rafah,
https://t.me/gazaalannetz/16909
condannando centinaia di migliaia di civili, intrappolati in tende inzuppate d’acqua, privati dai loro bombardamenti di qualsiasi rifugio, a una morte lenta. O veloce, a seconda di quanto non saran curati non i loro reumatismi, non la loro artrite, non la loro otite, ma la loro febbre a quaranta, o la loro bronchite, o la loro polmonite, derivate dal vivere, meglio, cercare tenacemente di sopravvivere, in tali condizioni.

Chissà se i nostri vecchi non avrebbero trovato, in quel poco che avevano, qualcosa da metter da parte e portare là, con quel cuore enorme che hanno i poveri nei confronti di altri come loro, sfondando qualsiasi blocco, frontiera, muro che avrebbe osato frapporsi tra loro e… loro: non più “altri”, ma loro.

“Piove, là dietro la finestra, piove, piove”… per alcuni la saudade, per molti la rabbia di vedersi, per quanto gli rimane da vivere, per dove gli rimane da vivere, per come gli rimane da vivere, già morti. E non poter fare nulla per impedirlo.

Aggiornamenti a seguire.

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15/11 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


A fine giornata giungeva notizia della liberazione pressoché totale di NOVOPAVLOVKA (cartina aggiornata qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/61944

Verso GULJAJPOLE, come sempre molto utile il lavoro del canale “Opere ingegneristiche delle ff.aa.uu” (Инженерные сооружение на территории Украины, построенные военными ВСУ с 2014 года по настоящее время) che oggi ci mostra le fortificazioni erette a est di GULJAJPOLE:
https://t.me/opor_2014/20235

Ebbene, Rožin nel commentarle ci conferma che i russi quella doppia linea fortificata l’hanno già bella che passata. E ora verso GULJAJPOLE non c’è più nulla.
https://t.me/boris_rozhin/187121

Città da cui pare che lo stesso Macellaio Syrskij abbia ordinato di evacuare armamenti e ripiegare su ORECHOV:
https://t.me/rezident_ua/28080

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avanzano a ROVNOE (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61940
raggiungendo la fine del paese e, di fatto, preparando l’assalto all’area settentrionale di DIMITROV da ovest.

Da nord e da est, lo stesso (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44545
notiamo anche un’area a est che tra non molto sarà chiusa nell’ennesima sacca. Con qualcuno dentro.

A proposito di sacca, per tagliare in due DIMITROV e isolare la parte a sud ai russi mancano ancora cinquecento metri e quindici edifici:
https://t.me/voenkorKotenok/68836

La bonifica procede, giorno dopo giorno.

PIÙ DISERTORI CHE SOLDATI AL FRONTE?

I DISERTORI AUMENTANO E TRA UN PO’, A QUESTO RITMO, SUPERERANNO I SOLDATI AL FRONTE:
https://t.me/legitimniy/21303

Oltre a QUATTRO RECLUTE SU CINQUE che riescono a EVADERE DAI CAR,
https://t.me/ZeRada1/27795
abbiamo ormai anche tanta gente addestrata all’uso di armi da fuoco che potrebbe esercitare quanto appreso non più contro i russi, ma in altro modo.

Legitimnyj fissa alcuni punti su cosa potrebbe comportare tutto questo:
- aumento della criminalità
- minaccia di rivolte armate nel Paese
- indebolimento delle forze armate e crollo della linea di difesa attuale
- aumento delle spese per catturarli
- disintegrazione dell’Ucraina dall’interno.
https://t.me/legitimniy/21303

Aggiornamenti a seguire domani.

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15/11 ore 17:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


La giornata di oggi si apre con la conferma della liberazione di JABLOKOGO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3254
e le punte più avanzate dell’armata russa a cinque chilometri a nord-est di GULJAJPOLE. Peraltro, come mostra questa cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75352?single
lungo la strada che approvvigiona linee di difesa fortificate a est… completamente INUTILI, perché scavalcate e attaccate alle spalle. QUESTO è il nocciolo della catastrofe militare in corso, come vedremo nel corso di questo paragrafo. Ai natofascisti è rimasto poco, e quel poco che c’è non basta ed è dislocato pure male, rispetto alla configurazione attuale della linea di fronte ottenuta dai russi.

A EST DI GULJAJPOLE I RUSSI AVANZANO E ARRIVANO ALLE PORTE DI ZATYŠE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3259

Se vediamo la cartina delle fortificazioni...
https://t.me/divgen/75374?single
è identica alla prima! Non è rimasto più nulla a difendere GULJAJPOLE da est, se non case a perdere in questo villaggio, e neppure molte. Cinque chilometri dalle prime case a est alle punte più avanzate degli assaltatori russi.

Più a nord, i russi CHIUDONO L’ENNESIMA SACCA, stavolta a est di ORESTOPOL’ e
- ripianano la linea di fronte,
- guadagnano chilometri preziosi di strada ricongiungendo le punte più avanzate alle retrovie nel modo più breve,
- si portano in condizione di attaccare VELIKOMICHAJLOVKA subito a nord da più punti e, conseguentemente, raggiungere la via principale attraverso cui calare su POKROVSKOE e, di fatto, proseguire nel suo accerchiamento.

Ancora più a nord, confermato l’ingresso dei russi a NOVOPAVLOVKA da sud-est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3256
e la liberazione di oltre la metà del paese. Come mostra questa cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/75361?single
ANCHE IN QUESTO CASO I RUSSI HANNO LETTERALMENTE GABBATO LA LINEA FORTIFICATA DI DIFESA NATOFASCISTA AGGIRANDOLA E COLPENDOLA ALLE SPALLE. A rischio di saltare, e rischio forse è un eufemismo, ora è un’intera area, dopo la quale a ovest e a nord ci saranno ancora meno fortificazioni di quelle approntate in fretta e furia sulla linea di confine di oblast’ fra DNR e DNEPROPETROVSK.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Mentre i media natofascisti diffondono filmati di soldati ucraini in centro a Kupjansk
https://t.me/petrenko_iHS/10476
sbugiardati poco dopo dai canali russi che recuperano la fonte
https://t.me/motopatriot78/44544
VECCHIA DI DICIASSETTE GIORNI (era ancora ottobre), i russi PROSEGUONO VERSO SUD E AVANZANO A SADOVOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3258

Se allarghiamo la cartina, vediamo già una prima sacca a est del fiume OSKOL prendere sempre più forma. A cui, ai media natofascisti, non resterà che opporre filmati di ottobre.

Aggiornamenti a seguire domani.

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14/11 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi avanzano a est di GULJAJPOLE in direzione della stessa di quasi due chilometri lungo una linea di fronte di quattro chilometri (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3253

Ora sono a circa dieci chilometri da GULJAJPOLE proveniendo da est. E i due paesi a cui si sono avvicinati, sopra e sotto la strada, ovvero ZELENYJ GAJ e VESELOE, son già sotto attacco:
https://t.me/beard_tim/28637
00
Più a nord, i russi con un balzo entrano a NOVOPAVLOVKA e ne liberano oltre la metà:
https://t.me/motopatriot78/44523
posizione qui
https://divgen.ru/48.13642/36.79476/13
e qui
48.13642/36.79476

Infine, all’estremo ovest, i russi CIRCONDANO AI LATI STEPNOGORSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3252
e il rischio che sia chiusa in una sacca è ora estremamente concreto.

Aggiornamenti a seguire domani.

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14/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermato non solo l’arrivo, ma anche l’attraversamento della strada principale che taglia da nord a sud DIMITROV (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3251
Quarantanove stabili liberati in un giorno:
https://t.me/RVvoenkor/103805

I combattimenti ora si spostano nel quartiere ZAPADNYJ (ovvero, ovest). Cinque isolati ancora da attraversare in tutto e poi la città finisce. Guardiamo ora la cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/75315?single

Attualmente due chilometri e settecento metri separano i russi del fronte ovest da questi. Una volta arrivati all’ultimo casolare, i russi dovranno affrontare due linee fortificate. Che però attaccate da entrambe le direzioni salteranno, presumibilmente, non molto dopo. E allora sarà chiusa anche fisicamente l’ennesima sacca. Terremo monitorata la situazione.

Nel frattempo salta fuor, lupo dal bosco, un parà sopravvissuto per miracolo allo sbarco delle forze speciali di una settimana fa dove subito, d'emblée, ne furono fatti fuori undici. E dice peste e corna di quello “sbarco” e dei suoi superiori, ammonendo, a beneficio dei propri connazionali che non l’avessero ancora capito, che la propaganda è una cosa e la guerra un’altra:
https://t.me/RVvoenkor/103795

“DOV’E’ FINITO IL BUON SAMARITANO…”

Si chiedeva il buon Daolio mezzo secolo fa. Eccolo qui, anzi, eccoli qui:

1. arrestate cinque guardie di frontiera perché, alla modica cifra di 10.000 talleri d’oltreoceano cadauno, hanno aiutato 120 disertori a passare la frontiera. Centoventi per diecimila diviso cinque… i passator cortesi!
https://t.me/RVvoenkor/103800

2. qui invece il problema ma nel senso opposto: “Trump officials preparing to deport some Ukrainians despite conscription fears”
https://www.washingtonpost.com/immigration/2025/11/14/ukraine-deportations-trump-zelensky/

… macché paura di arruolamento. Scrive subito dopo, il Uòscinton: “An adviser to President Volodymyr Zelensky said, “We’ll find good use for them.””… SAPREMO FARNE BUON USO…

Di quale “paura” stiamo parlando? Di un U-ccidente che ormai, senza più alcun pudore, neppure lessicale, riporta “sapremo farne buon uso” riferito a esseri umani ridotti a carne da cannone? Mentre altri, della stessa nazionalità, ingrassano come porci? E altri ancora sono colpiti da “scandali infelici” con le mazzette ancora cellofanate, i cessi d'oro e tutto il corredo (invero abbastanza scontato) di "ritrovamenti" telecomandati? No… non è neanche qui, ormai, purtroppo, una “paura”: è una certezza.

Ecco dove son finiti i "buoni samaritani": tutti qui, laddove il primo posto in classifca se lo giocano, sul filo di lana e su versanti apparentemente opposti, da un lato un governo che sbatte ottanta profughi che dovrebbero quantomeno essere soggetti a protezione internazionale secondo una Convenzione ridotta a carta straccia, in un aereo e, a spese proprie, restituendoli al loro carnefice che li aspetta a braccia aperte e, dall'altro, chi “offre” a disperati senza più nulla da perdere, per una cifra equivalente, a parità di potere d’acquisto, a non meno di trentamila euro delle nostre, il miglio verde al contrario, da morte certa alla salvezza.

Aggiornamenti a seguire.

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14/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN


Confermato l’attacco da sud e da est a Krasnyj Liman (cartina qui):
https://t.me/condottieros/14194

A nord i russi liberano JAROVAJA
https://t.me/motopatriot78/44494
posizione qui
https://divgen.ru/49.05365/37.65285/12
e qui:
49.05365/37.65285
Tagliano la strada a nord e si avvicinano a SVJATOGORSK. E non solo: anche al SEVERSKIJ DONEC. Un’intera area, aldilà del fiume, sarebbe direttamente tagliata.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO A DIMITROV DA EST E ARRIVANO ALLA CENTRALE SOBORNAJA ULICA (cartina e informazione qui)
https://t.me/motopatriot78/44486
posizione esatta
https://divgen.ru/48.27695/37.27045/16
48.27695/37.27045
TAGLIANDOLA. Ennesima sacca in formazione nell’intera area a sud.

Stessa sorte per chi si trova in questo momento a SUD di SHACHOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3250
ormai quasi completamente liberata… con l’ennesima sacca a sud in chiusura.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO ORESTOPOL’ E L’INTERA AREA A SUD DEL FIUME VORONAJA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3249

Pokrovksoe, a ovest, può attendere. Al momento, ai russi preme sbaragliare la linea di difesa che si oppone all’avanzata da est da parte russa. E lo fanno colpendola da dove è più fragile, in questo caso, da sud e da ovest. Come a Guljajpole.

“PREMIOSÀCCAROV”...

Ieri avrei voluto anche riportare circa il penoso caso dell’intervista di Lavrov concessa al Potere della Sera, peraltro sotto richiesta di quest’ultimo e quindi censurata. Immediata la nota di protesta del Ministero degli Affari Esteri russo (qui un po’ di materiale che avevo raccolto, in ordine sparso...)
https://telegra.ph/Otvety-Ministra-inostrannyh-del-Rossii-SVLavrova-na-voprosy-italyanskoj-gazety-Korrere-della-Sera-kotorye-izdanie-otkazalos-publ-11-12
https://www.kommersant.ru/doc/8195698
https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/2058998/
https://www.rbc.ru/rbcfreenews/691511869a794754bb537b8e
https://tass.ru/politika/25610267
https://vz.ru/news/2025/11/13/1373438.html

A stretto giro seguiva la difesa d’ufficio della redazione, con uno scarno comunicato che partiva con l’assolo iniziale di Elio in “Cara ti amo” (Risvolti psicologici nei rapporti fra giovani uomini e giovani donne) quando entra in scena “Lei”, ovvero “noooooooooooo (dieci secondi o forse più tenuti magistralmente…) non è vero!”
E a me, ormai di default, viene in mente sempre il premio cosiddetto Sacharov ritratto nel pannello in quel di Strasburgo… ma meglio tornare a Elio, che è venerdì.

Ringrazio, vivamente, l’Ambasciata russa di Roma per essersi accollata la traduzione integrale in italiano. Mi ha risparmiato ieri di chiedere in ditta una mezza giornata di ferie per tradurla e pubblicarla. E’ tutto qui:

https://roma.mid.ru/it/press-centre/le_risposte_di_sergey_lavrov_ministro_degli_affari_esteri_della_federazione_russa_alle_domande_del_c/

Unica notazione, laddove scrive “da diversi anni non autorizzano lo svolgimento del “Dialogo di Verona” ” si riferisce al FORUM EURASIATICO DI VERONA, dal 2022 costretto a spostarsi all’estero e svoltosi quest’anno a Istanbul:
https://forumverona.com/forum/
Cliccando sul link “trasmissione” ci sono anche i filmati.
Ho dato una scorsa veloce sia all’originale russo (nei materiali sparsi) che alla traduzione integrale… i contenuti sono quelli che il povero Lavrov ripete da anni, con l’aggiunta di qualche dietro le quinte esquimese… e interessante, quantomeno per noi italiani, l’ennesima sintesi su cosa significhi la SVO per i russi.

E veniamo al punto: ai russi non è concesso il diritto di parola a queste latitudini; lo stesso, che dal “fèjk” di Voltaire “non-sono-d’accordo-ma-mi-amputo-il-dito-mignolo-pur-di-lasciartelo-esprimere” al “premiosàccarov”, è osannato in tutte le ALTRE sedi.

Stesso discorso per gli ancor più penosi “piani di pace” che si sono susseguiti in questi anni un po’ ovunque dopo Istanbul... SENZA I RUSSI. Mediatori fra parti escludendo nel processo di mediazione una delle due… quasi più geniale di otto anni di Minsk-2 a riarmare l’altra parte e a far chiudere entrambi gli occhi a chi doveva vigilare che ciò non avvenisse.

A questo punto, COERENTEMENTE, bene fanno i russi a non riconoscere nei nostri attuali governi, e istituzioni sovranazionali che ci governano, interlocutori affidabili per l’unica cosa che a loro interessa: chiuderla per non doverla riaprire né tra cinque anni, né tra dieci, né oltre. Ci siamo già passati. Sarà nuova guerra fredda e non “amicizia lunga” con UE e i governi “atlantici” in generale? Loro ne prendono atto: in entrambi i casi, “patti chiari”. E poi fate quanti premisàccarov volete, cantatevela e suonatevela. Da soli.

PS. Comunicazione di servizio agli addetti all’imprimatur: non siamo più ai tempi di Peter Arnett. viviamo in un’epoca dove qualsiasi velina, a meno di oscurare ANCHE il sito dell’ambasciata russa (con tutti gli annessi e connessi del caso), è del tutto inutile. Qualcuno li avvisi, prima di rimediare altre figuracce internazionali come questa.

Aggiornamenti a seguire.

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13/11 ore 22:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Battaglia che, giorno dopo giorno, volge all’epilogo. I russi conquistano l’intera area a ovest di SUCHOJ JAR dopo aver liberato ieri quella a est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3248

L’area controllata dai natofascisti a DIMITROV attualmente è, nel punto più lungo, sette chilometri e, nel punto più largo, cinque chilometri. Venticinque chilometri quadrati in tutto.

Ancor meno dopo che, a est, i russi hanno issato la loro bandiera sulla miniera “5/6” nella parte est della città (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44481
e video celebrativo qui:
https://t.me/voenkorKotenok/68802

Le cose si mettono male anche a nord-est di quest’area, dove i russi hanno liberato la maggior parte di ŠACHOVO costringendo i natofascisti alla fuga verso nord (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28618

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Dopo aver liberato DANILOVKA e tagliato la principale via d’approvvigionamento a GULJAJPOLE, i russi puntano ai due paesi a sud lungo la strada, NEČAEVKA e RADOSTNOE (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/44479
consolidando così il risultato e preparando il terreno all’attacco a GULJAJPOLE da nord.

Ma non solo: da est, i russi si preparano all’attacco conquistando un’altura di 158 metri poco prima di VESELOE:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61902
posizione qui
https://divgen.ru/47.69347/36.39582/13
e qui
47.69347/36.39582

Le ultime fortificazioni sbaragliate dai russi in questa operazione altro non sono che fossati e doppi fili spinati come in questi fotogrammi tratti dal video di un drone ricognitore:
https://t.me/opor_2014/20193
Finite quelle, fino a PAVLOGRAD c’è veramente molto poco.

LA PANACEA DI TUTTI I MALI È LA DISTANZA...

L’ex ministro della difesa e attuale capo del consiglio di sicurezza UMEROV, dopo la missione a Istanbul per parlare coi russi di scambi di prigionieri, laddove per russi si intende turisti in coda per entrare a Santa Sofia, visto che altri non ne ha visti, è subito volato in QATAR… a parlare dei “bambini deportati in Russia”.
https://t.me/ZeRada1/27774
Con un mandato di cattura che potrebbe piovergli addosso da un giorno all’altro, lui vorrebbe ritornare in patria al più presto, per chiarire la propria limpida, cristallina, posizione… ma il dovere lo chiama. Ieri Istanbul, oggi Qatar, domani… Antartide, per salvare le foche dai perfidi cacciatori russi. Del resto “la panacea di tutti i mali è la distanza”, cantava il buon Silvestri... “e poi ci si consola con la paranza”.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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13/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO DANILOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3245
et
https://t.me/beard_tim/28613
e TAGLIANO LA STRADA CHE DA POKROVSKOE PORTA A GULJAJPOLE. Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75253?single
i russi stanno smantellando pezzo dopo pezzo la linea di difesa principale, attaccandola dal punto dove è più vulnerabile.

BATTAGLIA DI VOLCHANSK

Confermata la liberazione di SINEL’NIKOVO anche da divgen
https://divgen.ru/event/3246
e, oltre alla notizia del giorno, quanto risulta collegato alla stessa e di cui già riferito stamane.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AUMENTANO LA PRESSIONE DA EST GUADAGNANDO NUOVE POSIZIONI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3247
In questo modo sarebbe possibile un attacco quantomeno anche da sud-est e sud. L’obbiettivo immediato, comunque, in questa fase, potrebbe essere anche “solo” tagliare le comunicazioni da Krasnyj Liman a Seversk. Seicento metri al raggiungimento fisico di tale obbiettivo.

SCANDALI “ESTREMAMENTE INFELICI”...

E mentre
- L’ufficio di presidenza ucraino PRENDE LE DISTANZE DA MINDICH e lo sanziona
https://t.me/rezident_ua/28061
- si parla sempre più di REGISTRAZIONI di conversazioni fra MINDICH e ZELENSKIJ
https://t.me/rezident_ua/28059
- UMEROV è sempre in Turchia… a parlare con sé stesso, visto che i russi hanno confermato che al momento ogni dialogo è stato interrotto, ma potrebbe essere ben presto UFFICIALMENTE INCRIMINATO e pertanto ERMAK starebbe considerando di trombarlo prima che qualcuno faccia ufficialmente il suo nome
https://t.me/rezident_ua/28058
- qualcuno comincia a sussurrare quanto denunciamo da ANNI, ovvero che i prezzi degli “aiuti” militari sono stati GONFIATI DI CINQUE VOLTE e il Ministero della difesa a firmare, e l’Ufficio di presidenza a firmare… e tutti a firmare, da una parte e dall’altra...
https://t.me/rezident_ua/28060
- la SBU ha istituito una sua divisione speciale per passare al setaccio e dossierare i membri del NABU, secondo la migliore tradizione della guerra intestina fra corpi di polizia, servizi segreti, eccetera… laddove non si può dire neppure “deviati” perché occorrerebbe prima definire deviati “da cosa”…
https://t.me/rezident_ua/28062
- la KALLAS non trova di meglio che definire “EXTREMELY UNFORTUNATE”, estremamente infelice (nel senso di battuta infelice, sparata nel posto sbagliato nel momento sbagliato) LO SCANDALO ESPLOSO:
https://www.reuters.com/world/americas/ukraine-corruption-scandal-extremely-unfortunate-eus-kallas-says-2025-11-12/

Da cui impariamo che esistono scandali felici e scandali infelici, scandali “fortunate” e scandali “unfortunate”. Probabilmente da come a Bruxelles ci si sveglia al mattino… mica che qualcuno, sentendosi minacciato, decida di FARNE ANCHE ALTRI, DI NOMI. Magari di persone dello stesso tipo di quelle che confermano contratti miliardari con un messaggio su una chat. Proprio quando si sta cercando di CONVINCERE QUALCHE CENTINAIO DI MILIONI DI CONCITTADINI A CACCIARE IL GRANO, CENTINAIA DI MILIARDI DI EURO, PER LA NOBILE CAUSA DELLE TASCHE DEI GUERRAFONDAI CONTINENTALI E OLTREOCEANO. Quanta “infelicità” ci sarebbe, allora, nel Vecchio continente… è “importante allora che Kiev pigli la questione sul serio”... “important that Kyiv takes it seriously”. Far cadere qualche testa, meglio se di qualche “delfino”, previa ovviamente una cospicua buonuscita, e chiuderla lì. E sul cielo di Kiev, e di Bruxelles, tornerebbe ancora il sereno...

Aggiornamenti a seguire.

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13/11 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


BATTAGLIA IN CORSO A DANILOVKA
https://t.me/beard_tim/28601
L’informazione, che contiene anche la cartina, ci mostra la posizione del paesino esattamente sulla strada che taglia da nord a sud, DA POKROVSKOE A GULJAJPOLE. Posizione qui
https://divgen.ru/47.87755/36.23051/13
e qui:
47.87755/36.23051

Ed è anche la mossa più logica, dal momento che rappresenta il punto più vicino alla linea di fronte di questa arteria. Dovesse andare a buon fine l’operazione, ci troveremmo nella classica forchetta dove i russi potrebbero, data la vicinanza, proseguire verso nord (POKROVSKOE), ma anche non accontentarsi di aver tagliato l’arteria principale di comunicazione e calare verso sud (GULJAJPOLE) attaccando anche da nord. Terremo monitorata la situazione.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermato INGRESSO A DIMITROV ANCHE DA NORD (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/44452
Combattimenti in corso.

BATTAGLIA DI VOLCHANSK

Qui i russi liberano il paese subito a ovest di VOLCHANSK di nome SINEL’NIKOVO (Синельниково)
https://t.me/RVvoenkor/103701
https://t.me/warriorofnorth/13299

Dopo una violenta battaglia, aggiunge l’ultimo contatto che è strettamente legato al gruppo SEVER responsabile di questo settore. Ettecredo, mi verrebbe da dire. Liberare Sinel’nikovo, di per sé, non è importante. Lo è se si pensa che anche Sinel’nikovo è sulla strada appena tagliata dai russi che rappresenta l’arteria principale per approvvigionare le truppe impegnate fra VOLCHANSK e KUPJANSK. Il giro si allungherà in molti casi, diverrà più discontinuo, pochi cambi, vie di fuga chiuse, con questa strada tagliata. E ORA LO E’ PER QUATTRO CHILOMETRI.

Aggiornamenti a seguire.

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12/11 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

CONFERMATO AVANZAMENTO RUSSO A ORESTOPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3242

In questa fase VELIKOMICHAJLOVKA subito dopo e NOVOPAVLOVKA pochi chilometri a nord-est rappresentano due scogli che, una volta superati, consentiranno ai russi di riunire diverse parti di fronte e avanzare con maggior decisione a ovest e a nord nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK.

E non è neppure qui che l’azione si fa preoccupante per i natofascisti, bensì più a sud dove i russi si avvicinano a GULJAJPOLE da nord-est con una ulteriore, imponente, avanzata anche oggi (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3244
Divgen non segnala ancora libere ROVNOPOL’E e JABLOKOVO, come invece alcuni già hanno comunicato stamane e persino il buon Petrenko un’oretta e mezza fa,
https://t.me/petrenko_iHS/10449
ma si ferma molto vicino al loro confine ovest nel mostrare l’avanzamento russo. E a meno di sei chilometri, ormai, da GULJAJPOLE. Questo, senza considerare la sacca che si sta formando a est.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

TRUPPE RUSSE SPINGONO DA EST ED ENTRANO A DIMITROV, COMBATTIMENTI IN CENTRO CITTÀ (cartina qui):
https://t.me/RVvoenkor/103679
Cinque chilometri quadrati circa guadagnati in un giorno in uno dei settori più difficili. E cruciali.

VERSO KRAMATORSK

Divgen segnala un avanzamento russo in un territorio rimasto silente per anni, ovvero quello a ovest del canale SEVERSKIJ DONEC sopra ČASOV JAR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3243

Parlare di nuovo fronte verso Kramatorsk pare, in questo momento, prematuro. Tuttavia, se i russi dovessero sfruttare un’eventuale debacle, un eventuale sbandamento della linea di difesa natofascista per avvicinarsi anche da lì, questo sarebbe un buon primo passo. Staremo a vedere.

Intanto, giusto per non far capire che si tratta di un fuoco di paglia, giungono altre informazioni di un paesino poco sopra questa segnalazione, ovvero NOVOMARKOVO (posizione qui
https://divgen.ru/48.67283/37.82756/14
e qui)
48.67283/37.82756
GIÀ SEMIACCERCHIATO DAI RUSSI.
https://t.me/beard_tim/28588
Che evidentemente stanno attaccando anche lì. La faccenda comincia, quindi, a farsi interessante.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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12/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI ENTRANO A NOVOPAVLOVKA DA SUD-OVEST, seguendo il fiume VOL’CHA:
https://t.me/beard_tim/28585
L’intera parte a meridione della cittadina è sotto il loro controllo (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28585?single
posizione qui
https://divgen.ru/48.13336/36.78045/12
e qui
48.13336/36.78045

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Il cerchio si restringe ulteriormente a DIMITROV, coi russi che sbaragliano l’ennesima linea difensiva (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75209?single
bonificano l’area meridionale di SUCHOJ JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3240
puntando dritti verso nord. Dove i soldati della TRENTOTTESIMA, come abbiam visto, si arrendono ai russi (filmato arrivato):
https://t.me/rezident_ua/28046
prima che una FAB gli cada in testa.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Anche qui i russi avanzano e LIBERANO L’INTERA AREA NORD DI IVANOPOL’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3241
sbaragliando anche qui una serie di linee fortificate su cui operavano da tempo (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75216?single
e portandosi anche qui a ridosso delle prime case di KONSTANTINOVKA. Combattimenti in corso per tutta l’area fino alla stazione ferroviaria.

GAP

Inteso non come Gruppi d’Azione Partigiana, ma come DIVARIO da colmare

Ieri, 11/11/25 i russi hanno presentato il loro primo drone bipede
https://t.me/cn_laowai/12574
Barcollando barcollando, crollava dopo qualche passo. 77% di componentistica nazionale, 23% di componentistica cinese.

Droni bipedi cinesi che ieri, 11/11/25, erano in grado di fare questo:
https://t.me/daokedao/41552
Soprattutto, se cadono, e malamente, spinti, presi a pedate
https://t.me/daokedao/41533
sono in grado di alzarsi da soli.

Era una dimostrazione e io, che di dimostrazioni ne feci a suo tempo per anni, con bastoni, coltelli e quant’altro, so distinguere tra un colpo telefonato, provato e riprovato a scopo dimostrativo e un altro fatto per davvero. Ciò nonostante, quanto visto è impressionante.

Noi non ho idea di dove ci possiamo collocare, fra i due estremi. Il GAP è serio, per tutti. E sarà molto difficile da colmare. Non impossibile, perché nulla lo è, parlando di esseri umani. E neppure è interessante riprodurre una specie di replicante ultracostoso e ultrafragile in grado di fare esattamente “come noi”. Se non, forse, per mandarlo a pulire cisterne piene di gas asfissianti dove noi continuiamo allegramente a crepare ogni anno. Anche se dubito che non saranno mai usati per questo. È, tuttavia, interessante tutta quella tecnologia. Che potrebbe fare, e farà, la differenza in molti impieghi. Civili e non solo.

Aggiornamenti a seguire.

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12/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


La cartina aggiornata ieri notte da divgen dopo essersi confrontato anche coi riscontri dei colleghi di Lostarmour (https://t.me/lost_armour)
https://divgen.ru/event/3239
lascia ben poco margine di interpretazione: i russi attaccano e avanzano dappertutto. E da una parte all’altra dalla sacca distano 950 metri. Praticamente si vedono. E vedono entrambi chi passa in quel doppio giro di pista. Già così l’accerchiamento non è più solo operativo.

Inoltre, calando da nord distruggono l’ultima linea fortificata (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75186?single
e possono procedere verso sud.

Infine, notiamo anche un movimento verso OVEST che corre lungo la ferrovia e la M-30 passando SOTTO GRISHINO. Che sicuramente verrà aggirato per esser attaccato anche da sud, ma potrebbe essere aggirato anche, più semplicemente, per andare avanti e tirar dritto, sparigliando ulteriormente le carte a fortificazioni e casematte sopra KOTLINO.

A questo potrebbe ricondursi anche la penetrazione subito dopo la linea di confine con l’oblast’ di DNEPROPETROVSK data dall’attacco in corso a NOVOPODGORNOE (Новоподгородное),
https://t.me/motopatriot78/44428
ridente paesino al valico:
posizione qui
https://divgen.ru/48.24398/36.8995/14
e qui
48.24398/36.8995

A questo punto, il passo successivo potrebbe essere APPROFONDIRE LA SPACCATURA A OVEST E A NORD-OVEST. A ogni modo, i russi stanno già pensando al “passo successivo”.

In tutto questo, a nord i tentativi di sbloccare la situazione e aprire un varco per far evacuare i camerati intrappolati a Dimitrov, da parte delle forze migliori di cui i natofascisti ancora dispongono, stanno naufragando uno dietro l’altro. Questa la cartina di Radov:
https://t.me/motopatriot78/44431?single
dove vediamo che son sempre lì. Ad andare metodicamente all’attacco e a farsi massacrare, altrettanto metodicamente, dalle FAB russe per l’opera di grosso, quindi dai droni per quella di fino. Un’azione del genere avrebbe richiesto un minimo di copertura aerea che neanche i droni, a quanto pare, riescono più a fornire loro in misura sufficiente. Al netto di tutto, quindi, resta solo l’andare a farsi ammazzare.

Poco più a est, ma veramente molto poco più a est, i russi entrano a SHACHOVO e tagliano, con questa azione, la strada ai natofascisti, bloccati attualmente a VLADIMIROVKA subito a sud (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44432?single

Aggiornamenti a seguire.

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11/11 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI SI AVVICINANO A NOVOPAVLOVKA ANCHE DA SUD-EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3238

Più a sud, i russi avrebbero liberato anche ROVNOPOL’E (Ровнополье) e JABLOKOVO (Яблоково)
https://t.me/beard_tim/28577

ovvero qui
https://divgen.ru/47.74458/36.31488/14
et
47.74458/36.31488

e qui
https://divgen.ru/47.72772/36.32569/14
et
47.72772/36.32569

La via verso GULJAJPOLE da nord-est, a questo punto, sarebbe aperta.

Il flipper di una difesa, quella natofascista, incapace totalmente in questa fase di “stabilizzare” attacchi russi a tutto campo è messo in ulteriore crisi dall’apertura di nuovi fronti. E si avvia verso il “tilt”.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Compare un video, non si sa di quale data, di natofascisti che riescono a piedi a uscire ancora dalla sacca, che sembra FARE DA CONTRALTARE A QUELLO DI STAMANE (“mammalirussi”):
https://t.me/condottieros/14165

Barelle portate a mano per chilometri, soldati su sedie a rotelle e stampelle. I sopravvissuti, quelli ancora in grado di poter raccontare a qualcuno come si sono salvati, a differenza di quelli raccolti nei sacchi neri e che andranno a ingrossare le fila degli scambi di trenta contro mille salme. Oppure, a differenza di quelli che han provato ultimamente a evadere dalla sacca… e son morti tutti:
https://t.me/legitimniy/21275

UN MIG-31 E UN KINDZHAL

In azione, giusto per una rappresentazione plastica di ciò a cui puntavano i servizi segreti oltremanica insieme alla loro controllata in terra di Kiev:
https://t.me/condottieros/14152
Fa specie vedere, nella realtà, i “buoni” commettere le stesse, medesime porcate che nei romanzi di Fleming e relative riduzioni cinematografiche sono attribuite ai cattivoni di turno.

I NABU COLPISCONO IL CERCHIO MAGICO INTORNO ALLA MARIONETTA DI KIEV

Ieri i NABU, quella specie di corpo di polizia anticorruzione che Zelenskij aveva cercato di chiudere ad agosto, col risultato di far incazzare per la prima volta in tre anni e mezzo centinaia di migliaia di giovani, sono passati all’azione.


E hanno emesso un mandato di cattura per l’ex-ministro dell’energia GALUŠENKO:
https://t.me/MediaKiller2021/20184

E hanno fatto irruzione nella casa di TIMUR MINDIČ, elemento del cerchio magico di Zelenskij preposto al settore energetico. Casualmente il Mindič non era a casa, anzi, casualmente era espatriato poco prima che loro sfondassero la porta di casa sua. Avvisato già TRE GIORNI PRIMA DEL BLITZ di fare le valigie e andarsene:
https://t.me/rezident_ua/28024

Quindici mesi di indagini, 1.000 ore di intercettazioni che hanno portato alla individuazione di una “organizzazione criminale di alto livello” che “influiva sull’andamento delle aziende statali strategiche”. Intercettazioni in cui comparirebbe anche Zelenskij e che riguarderebbero LA DISTRIBUZIONE ENERGETICA, LE NOMINE AI VERTICI DELLE AZIENDE STATALI E SCHEMI DI APPROPRIAZIONE DEGLI “AIUTI OCCIDENTALI”.

A PARTIRE DA MAZZETTE DEL 10-15% SUL TOTALE DELLE COMMESSE CHE I FORNITORI DI “ENERGOATOM” ERANO COSTRETTI A VERSARE AI FUNZIONARI DI TALE ENTE, PENA IL BLOCCO DEI PAGAMENTI, PER ESEMPIO.
https://t.me/rezident_ua/28018

FINO AD ARRIVARE ALL’ACQUISTO DI VECCHI REATTORI BULGARI, laddove invece il buon senso avrebbe suggerito di DIVERSIFICARE l’approvvigionamento energetico:
https://t.me/MediaKiller2021/20184

OPPURE, FINO AD ARRIVARE A LAVORI DI FORTIFICAZIONE DI CENTRALI E TRASFORMATORI MAI ESEGUITI, MA CON INCASSI AVVENUTI: e oggi, oltre gli incassi, avvengono anche gli incontri ravvicinati coi droni russi che, con estrema facilità, mettono fuori uso luoghi strategici LASCIATI DEL TUTTO SGUARNITI:
https://t.me/MediaKiller2021/20184

Il tutto, mentre un imbecille continua a dare ordini di attaccare cisterne e depositi di idrocarburi russi, sapendo che il giorno dopo altre sue regioni resteranno senza luce, acqua (autoclave) e riscaldamento:
https://t.me/legitimniy/21265

Schemi corruttivi la cui individuazione proverrebbe proprio da una gola profonda interna al “cerchio magico”, ovvero a uno dei più stretti collaboratori di ERMAK:
https://t.me/rezident_ua/28019

Tale Rostislav Šurma. A quanto pare ci dovrebbe esser del vero, visto che oggi “ignoti” hanno distrutto i vetri della sua casa in Germania gettandovi dentro topi morti:
https://t.me/rezident_ua/28021
Poveri topi…

E QUESTO È NULLA. QUESTO “ATOM-GATE” È NULLA RISPETTO ALLE TESTE CHE POTREBBERO SALTARE SE CHI COMANDA I NABU DESSE ORDINE DI FICCARE IL NASO NEGLI “AIUTI MILITARI”…
https://t.me/rezident_ua/28016

In un Paese dove per decenni tutti sapevano e tutti tacquero, finché fece loro comodo, queste “scoperte dell’acqua calda” provocano domande del tipo: perché proprio adesso? E qualcuno comincia a sospettare che lo scranno più alto sia ora, per esempio oltreoceano, di farlo occupare a tipi più presentabili,
https://t.me/rezident_ua/28011
così da cambiare tutto per non cambiare nulla, ancora una volta.

Forse si, forse no… nel frattempo il segretario del Consiglio di Sicurezza UMEROV, altro uomo chiave del cerchio magico, per non saper né leggere, né scrivere ha preferito MIGRARE VERSO ISTANBUL, UFFICIALMENTE PER “PARLARE COI RUSSI DI SCAMBI DI PRIGIONIERI”…
https://t.me/rezident_ua/28039
… PECCATO CHE I RUSSI NON SAPESSERO NULLA DI QUESTO INCONTRO!

Intanto, SALTA LA PRIMA TESTA ANCHE A ENERGOATOM, CON TIMOFEJ MILOVANOV, ex ministro dell’economia,
https://t.me/ZeRada1/27748
CHE DÀ LE DIMISSIONI DAL CONSIGLIO DEI REVISORI DI TALE ORGANIZZAZIONE:
https://t.me/legitimniy/21267

E nel mirino, man mano che l’inchiesta prosegue, finiranno TUTTE LE PERSONE RITRATTE IN QUESTA FOTOGALEREJA:
https://t.me/ZeRada1/27752
il cerchio magico della marionetta di Kiev.

Infine, una “NUANCE”, come amano dire russi e ucraini, segnalata su questo canale:
https://t.me/condottieros/14146

Guardiamo la foto. Sono i CONTANTI RINVENUTI NEL CORSO DELLE PERQUISIZIONI (qui il set completo fornito dal NABU stesso):
https://t.me/ZeRada1/27720

La foto ripresa dai russi ci parla di “MATTONI” DI CONTANTI CHIUSI IN PELLICOLA TRASPARENTE E CON ANCORA L’ETICHETTA ORIGINALE DELLA BANCA DI EMISSIONE, “ATLANTA”, “MINNEAPOLIS”, “KANSAS CITY”, E LE INIZIALI DI SERIE CHE CI PARLANO DELL’ANNO DI EMISSIONE, PER ESEMPIO “M” = 2013, “P” = 2017, “H” = 20006. Qui tutta la legenda:
https://www.uscurrency.gov/denominations/bank-note-identifiers

Anche prima di MAIDAN, USAID, per fare un nome a caso, avrebbe passato CONTANTI a questi personaggi: ma sicuramente son solo malignerie… chi non si scorda per anni un mattone incellofanato di contanti NUOVI DI ZECCA e mai entrati in circolazione, salvo poi tirarlo fuori per andare a fare la spesa quando ha finito i buoni pasto… In tal caso, comunque si tratta per tutti quei blocchi di soldi nuovi di pacca e mai finiti in mano alcuna di date di emissione antecedenti alla SVO… anche questa, una maligneria… chi non si scorda per anni, a volte decenni, pile intere di blocchi di fantastiliardi nuovi di zecca…

Aggiornamenti a seguire domattina.

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11/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Dopo aver liberato NOVOUSPENOVKE
https://divgen.ru/event/3236
i russi puntano dritti verso l’ultimo paese a ovest lungo la strada prima di GULJAJPOLE, ovvero JABLOKOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3237

Guardando la cartina delle fortificazioni (doppia in questo caso),
https://t.me/divgen/75163?single
et
https://t.me/divgen/75167?single
notiamo come i russi abbiano AGGIRATO (e stiano martellando) la doppia linea difensiva subito a sud, andando di fatto a colpirla nel punto più debole. Da dove mai e poi mai si sarebbero aspettati un attacco russo.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

CONFERMATO L’INIZIO DELLA BATTAGLIA A DIMITROV CITTA’:
https://t.me/rezident_ua/28035

25 MARO’ DELLA TRENTOTTESIMA BRIGATA, scettici su quanto il loro capo sostiene ogni giorno, ovvero che la situazione si è “stabilizzata” ed è “sotto controllo”, SI SONO APPENA CONSEGNATI AI RUSSI
https://t.me/divgen/75174
dopo aver ricevuto, lanciate dai droni, le istruzioni per l’uso. Uomini di poca fede… in buona compagnia di altri loro camerati che si sono già consegnati prigionieri:
https://t.me/RVvoenkor/103562

Poca fede o han visto la morte in faccia una volta e han deciso di non tentare ulteriormente la sorte. LE SQUADRE DI SPOGLIO RUSSE, INCARICATE DI RACCOGLIERE E IDENTIFICARE LE SALME DI PARTE AVVERSA, FANNO CINQUE KAMAZ AL GIORNO di dvuchsotnych, ovvero 200-x, termine tecnico per indicare i morti in battaglia (filmato qui):
https://t.me/imperialherald/21706

Inoltre, negli ultimi due mesi anche la mortalità fra i feriti delle forze armate ucraine è aumentata del 200%:
- niente evacuazioni,
- e anche se per miracolo l’evacuazione riesce, i primi ospedali disponibili sono a centinaia di chilometri,
- e molti di quelli sono già sovraffollati,
- e versano in condizioni pietose,
- pochi medici da campo,
- pochi farmaci sulla linea di fronte,
- 90% dei soldati che non conoscono le tecniche fondamentali di primo soccorso
https://t.me/legitimniy/21263


I duri e puri, invece, ci salutano a RODINSKOE. Ecco alcuni necrologi. Forze speciali OMEGA
https://t.me/Tatarinov_Rus/61844
Data decesso risalente al loro “contrattacco” (05-06/11).

CI PROVANO SEMPRE!!! MA SEMPRE!!!

MI-6 e sua controllata ucraina hanno provato a contattare un pilota russo per fare caccia-a-ottobre-rosso col suo MiG-31 e i missili ipersonici Kindzhal. Erano disposti a dargli 3 milioni di dollari, cambio documenti d’identità, nuova-casa-nuova-vita… doveva portare il mezzo alla base NATO di Costanza (Romania). Dove lo avrebbero abbattuto SIMULANDO UNA VIOLAZIONE DELLO SPAZIO AEREO E PURE CON MISSILI IPERSONICI.
https://t.me/divgen/75159
https://t.me/RVvoenkor/103558

Tentativo iniziato dalla fine dello scorso anno con il coinvolgimento anche dell’agenzia BELLINGCAT (https://www.bellingcat.com/)
https://t.me/ZeRada1/27743
qui anche la registrazione di una conversazione, con un certo “SERGEY LUGOVSKIY”
https://t.me/RVvoenkor/103560
Ormai si son ridotti a questo. Tentativo di PROVOKACIJA miseramente fallito, sventato dall’FSB russo. Attendo, fiducioso, un commento sui cinegiornali serali a proposito delle SCIMMIE CON BOMBA A MANO, pardon, degli irresponsabili che ci governano portandoci verso la terza guerra mondiale.

Aggiornamenti a seguire.

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11/11 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

CON LA LIBERAZIONE DI NOVOUSPENSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3236
prosegue la marcia di avvicinamento a GULJAJPOLE da nord-est. E siamo solo al mattino.

KRASNOARMEJSK

I RUSSI ENTRANO IN MASSA A KRASNOARMEJSK (filmato qui, ma ci ritorneremo...)
https://t.me/condottieros/14145
e si spingono a est, liberando la STAZIONE “KM 394” (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3235
Prende sempre più forma quanto temuto, ancor più che ipotizzato, ieri, ovvero UNA SACCA NELLA SACCA, data dalla parte sud di DIMITROV completamente tagliata dalla parte nord. A conferma di questo, la notizia, pervenuta di primo mattino, dell’ingresso dei russi nel quartiere ZAPADNYJ (ovest) di DIMITROV:
https://t.me/voenkorKotenok/68751

MAMMALIRUSSI!

Non c’è canale ucraino che non pubblichi questo filmato (qui i miei soliti, ma penso davvero che ormai abbia più messe in onda di Sapore di mare e Sapore di mare 2 contate insieme):
https://t.me/legitimniy/21258
https://t.me/rezident_ua/28025
https://t.me/ZeRada1/27738
https://t.me/petrenko_iHS/10430

Anzi, penso che se invece di esserci andato sabato pomeriggio, in gita di istruzione al Parlamento Europeo, ci fossi andato questo, di sabato, li avrei visti anche su un nuovo pannello gigante preceduti da una breve introduzione di Madama VDL che, guardando fissa la telecamera e annuendo in modalità “vispa teresa” dal leggio, avrebbe introdotto: “Noi (pausa) vi difendiamo (pausa) da LORO (con l’accento sul “loro”)”.

Orde di mammalirussi… che oggi entrano in massa a KRASNOARMEJSK, domani… chissà! Tutti quei cicli, motocicli, “buchanka” (detto anche pulmino di Masha e Orso), giardinette, bianchine scoperchiate come scatole di tonno e stipate di soldati, garelli, leprotti, monopattini a spinta, orchi a piedi, troll, uruk-hai… un domani potrebbero bussare anche a casa tua! Ma per fortuna c’è la UE… e cacciate ’sti ottocento miliardi di euro… ingrati che non siete altro!

Suggerisco loro anche quest’altro pannello, dal titolo “PIOVONO TONNI”:
https://t.me/beard_tim/28572
dove un drone natofascista è abbattuto… da una scatola di tonno lanciata da un drone russo proprio sulla sua elica. Con sotto in sovrimpressione: oggi un drone… domani, la tua testa… e neanche “in olio d’oliva”! Pioverebbero, oltre ai tonni, anche le donazioni spontanee… mammalirussi!

Aggiornamenti a seguire.

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10/11 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

ANCHE LA NEBBIA AIUTA I RUSSI, CHE AVANZANO IN SUPERIORITÀ NUMERICA SENZA CHE I DRONI NEMICI POSSANO INDIVIDUARLI E COLPIRLI:
https://t.me/legitimniy/21256

O forse la nebbia c’entra, ma fino a un certo punto. Qualcuno ritiene che entro fine mese i russi possano entrare e, addirittura, liberare Guljajpole.
https://t.me/rezident_ua/28022
Tutti concentrati su Krasnoarmejsk e Kupjansk, stanno perdendo, definitivamente, la possibilità stessa di negoziare qualcosa di diverso dalla propria resa.

Queste le due direttrici (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61801
che i russi potrebbero seguire nella loro avanzata verso ovest, confermando quanto già da noi ipotizzato qualche ora fa. Verso ovest quella più a nord, verso sud l’altra.

Staremo a vedere, intanto anche divgen aggiorna la propria cartina con l’avanzamento dei russi verso ORESTOPOL’:
https://t.me/divgen/75141

Aggiornamenti a seguire domattina.

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10/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO VERSO GULJAJPOLE e liberano contemporaneamente NOVOE e SLADKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3230
Non solo si stanno avvicinando a Guljajpole da nord-est, ma cercano di raggiungere la strada che la collega a Pokrovskoe per attaccarla anche da nord. O aggirarla ulteriormente. Come mostra la carta delle fortificazioni nell’area,
https://t.me/divgen/75109?single
esse non erano state concepite per gli attacchi da ovest. E si vede.

Più a nord, I RUSSI LIBERANO ORESTOPOL’ (Орестополь) E ATTACCANO VELIKOMICHAJLOVKA (Великомихайловка),
https://t.me/beard_tim/28564
posizione qui
https://divgen.ru/47.95609/36.45201/12
e qui
47.95609/36.45201
ancora indicata in azzurro da divgen, ma non è l’unica cosa da correggere sulla loro cartina. La liberazione di questo blocco comporterebbe il ricongiungimento con l’ala a est dello schieramento russo e la prosecuzione a questo punto verso nord a tagliare la strada che da est conduce a POKROVSKOE.

Terremo monitorata la situazione, ma possiamo nel frattempo constatare che si sta mantenendo la TENDENZA GIA’ MANIFESTA A OTTOBRE, ovvero che QUESTO E’ IL SETTORE DOVE I RUSSI AVANZANO MAGGIORMENTE (239,07 kmq soltanto verso Guljajpole, 295,04 totali (ultima fila) contro i 118,42 a Krasnoarmejsk)
https://t.me/boris_rozhin/186390
Quasi la metà dei 607,75 kmq liberati a ottobre.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Persino le fonti di matrice ucraina
https://t.me/petrenko_iHS/10425
https://t.me/the_military_analytics/25486
confermano la LIBERAZIONE DI GNATOVKA DA PARTE RUSSA. Annuncio ufficiale dato anche dal Ministero della difesa russo,
https://t.me/mod_russia/58349
che riporta oltre DUECENTO SOLDATI UCCISI a Krasnoarmejsk in un giorno, 244 edifici liberati nell’area industriale a ovest, e SETTE tentativi di contrattacco respinti, così come DUE tentativi delle forze speciali intrappolate di forzare il blocco e uscire:
https://t.me/mod_russia/58346
CINQUECENTODIECI, invece, le perdite inflitte nell’intera area, ivi compresi i tentativi di contrattacco natofascisti a nord, che divgen segna in azzurro
https://divgen.ru/event/3232
ma che non compaiono da nessun’altra parte, neppure nei canali natofascisti come i già citati Petrenko e Military Analytics. Forse perché a furia di perdere centinaia di uomini ogni giorno difficilmente tali tentativi potranno
a. consolidarsi, cosa che aveva già notato il colonnello Mašovec nella sua analisi
b. avere una qualche prospettiva andando a farsi annientare contro forze preponderanti.

Il ritmo è - unicamente come ordine di grandezza - una brigata, al completo, liquidata ogni quattro giorni.

Anche per questo Rezident stima una settimana di tempo per provare a ribaltare la situazione, poi il tracollo ci sarà anche a DIMITROV:
https://t.me/rezident_ua/28017

E un altro canale ucraino, Legitimnyj, conferma che i russi hanno TAGLIATO IN DUE, PER IL MOMENTO SOLO OPERATIVAMENTE, LA SACCA DI DIMITROV (schema qui):
https://t.me/legitimniy/21249
In altre parole, chi è intrappolato nella parte in basso non può più passare nella parte in alto.

Non da ultimo, anche i prigionieri aumentano, mentre i russi proseguono nella bonifica dell’intera area di KRASNOARMEJSK.
https://t.me/epoddubny/25467

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI HANNO ACCERCHIATO SEVERSK DA TRE DIREZIONI:
https://t.me/the_military_analytics/25472
Come analizza questa fonte, di matrice ucraina, tutto dipende ora dalla tenuta dell’area a sud, dove i russi però stanno avanzando. Persa quella, anche l’avanzata verso est sarà facilitata e la tenuta sarà, praticamente, compromessa.

VERSO IL FIUME OSKOL

Siamo all’altezza di KRASNYJ LIMAN e, anche qui, i russi pare non abbiano fretta di attaccarla, allargando lo spettro della loro azione verso EST, ovvero il fiume OSKOL (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3233
Anche qui si stanno creando i presupposti per chiudere anche a sud l’area a est del fiume OSKOL e formare, qui come a Kupjansk, l’ennesima sacca.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

L’avanzamento di stamane VERSO SUD a ovest del fiume OSKOL
https://divgen.ru/event/3228
si accompagna a un analogo avanzamento, sempre VERSO SUD, ma a EST del fiume OSKOL.
https://divgen.ru/event/3231
Un’intera area industriale è stata liberata e ora di fatto i russi, come mostra questa immagine satellitare
https://t.me/divgen/75114?single
hanno chiuso un’intera area fra il fiume e queste nuove posizioni. Sono quindi nella condizione ottimale per procedere anche qui verso sud. E chiudere la sacca che si sta formando a est.

Aggiornamenti a seguire.

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10/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI VOLCHANSK


Subito dopo l’avanzamento segnalato ieri notte (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3226
stamane un altro avanzamento importante, subito più a sud, che mette in sicurezza il crocevia che taglia l’intera area a est dello stesso da qualsiasi approvvigionamento in linea diretta (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3227
Ancora qualche isolato e la battaglia di Volchansk potrà dirsi conclusa. Coi russi che, comprensibilmente, guardano ai loro compagni a quaranta chilometri a sud-est.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Quelli che operano a KUPJANSK e dintorni, per la precisione. I quali ora puntano decisamente verso SUD, guadagnando ulteriori isolati lungo la SEN’KOVSKAJA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3228
Meno di un chilometro al bivio che porta, girando a sinistra, a passare il fiume OSKOL verso KUPJANSK-UZLOVOJ. Che è a fianco di KURILOVKA dove i russi sono già entrati. Un’immensa sacca a nord e a est delle due falangi russe in avvicinamento fra loro è in formazione. Mentre le cineprese son tutte puntate su Krasnoarmejsk e dintorni.

FIDES

Intesa come “Quando brillava il vespero vermiglio,” eccetera eccetera. Sembra fatta apposta per un dodicenne di quartiere, quale ero io quarant’anni fa, con decisamente poca voglia di studiare: niente “Ei fu siccome immobile” di pagine e pagine da imparare a memoria, solo qualche riga, parafrasi pressoché nulla, cantilena immediata, concetto facile, intuitivo, con la mamma che dice al “piccoletto figlio” la solita “balla da grandi” (a dodici anni si è già nell’età in cui si pensa già di saper tutto...), il figlioletto ci crede e va a nanna sognando “alberi d’oro”, mentre la realtà è un cipresso devastato: realtà parallele, come già a dodici anni un ragazzo che viveva in un quartiere di tremila persone stipate in palazzi e palazzoni in periferia a quattro fermate di bus da un centro città popolato da sciuri coi vestiti firmati, cominciava a intuire. Pochissima spesa, tantissima resa all’interrogazione.

Come devastavamo noi la letteratura italiana, non lo faceva nessuno. Oggi, peraltro, il problema non si pone più perché non si imparano più le poesie, ma brani tratti da opere letterarie come la biografia di Agassi, o altra letteratura anglofona tradotta: questo è quanto leggo nei “nuovi” manuali costati un quarto stipendio qualche mese fa.

Essendo costretti a imparare a memoria, qualcosa ci restava, fra le pagine chiare e le pagine scure, anche dopo l’interrogazione. Prova ne è che il Poeta mi è venuto in mente, a quarant’anni di distanza, due giorni fa.

Non avremo “lu sule, lu mare, lu ientu”, efficace formula pubblicitaria che riduce a marketing per polentoni da spennare una terra di oltre duemila anni di storia, ma a quattro ore di macchina abbiamo Strasburgo, e non il cartello “Puglia” con una barra sopra e sotto invece “Molise” senza barra. La frase “Mè, sciamu a Strasburgu”, se uno ha voglia di sfacchinare per otto ore andata e ritorno, per esempio, per un regalo di compleanno, da noi non è campata per aria. “E sciamune”, allora, “a Strasburgu”.

Traforata, letteralmente, la Svizzera, si è subito in terra di Francia. La vista della città è impagabile, la Cathedral è sempre lì, l’orologio astronomico crucco spacca il secondo. Sull’onda dell’entusiasmo, guadagniamo Place de l'Homme-de-Fer per il tram che ci permette di accedere, in pochi minuti, alla culla dell’Europa Unita.

Arrivati al colosso circolare di vetro e acciaio, ancorché disabitato il sabato pomeriggio, non si può non provare una certa emozione. Guardo mia figlia, che ha la stessa età mia di quando studiai quella poesia a memoria, e non sa neanche chi sia il Pascoli, e mi sento, esattamente come quella madre. Esattamente lo stesso corto circuito. Ora che le racconto? “Così fatto è lassù, tutto un giardino”?

Preferisco lasciare da parte ogni vis polemica così come, d’altro canto, turiboli d’incenso fumante altrettanto fuori luogo, e partire almeno dalla teoria, sperando che quando la farà a scuola qualcosa le resti: qualcosa che, nell’immediato, le spieghi come mai il telefonino dei suoi funziona senza costi aggiuntivi, come mai ha potuto comprare una calamita ricordo nella stessa moneta che usa a casa sua, come mai, entrati nel Parlamento come visitatori, uno scanner elettronico in francese le ha stampato all’istante il badge col suo nome riconoscendo il suo documento d’identità italiano, eccetera…

La visita procede con pannelli in cartonato e quadri elettronici giganti, molti dei quali “interattivi”, ovvero che rispondono alle sollecitazioni delle falangi dei visitatori con filmati, informazioni, eccetera. Dalla CECA e Schumann 1950 (Ventotene qui non è ancora arrivato… forse perché noi restiamo, pur sempre, PIGS) al Premio Sacharov. E qui mi fermo. Si incanta il motore, peggio, si ingrippa, come tutto il discorso motivazionale a mia figlia della serie “siete voi il futuro, dovete esser migliori di noi, eccetera” va a farsi benedire. Preferisco farla giocare con un pannello luminoso a scelta e chiudere la visita per riprendere il tram verso la città, il parcheggio e sedici chilometri di San Gottardo a ottanta all’ora fissi.
Questa la pagina ufficiale:
https://www.europarl.europa.eu/sakharovprize/it/home

Di fatto, ULTIMAMENTE è stato assegnato, casualmente, a “dissidenti” russi, bielorussi, venezuelani, cinesi. Guarda caso. “Così fatto è lassù, tutto un giardino”: si, perché il giardino è qui, parola di OLAF SCHOLTZ. Di là, invece, c’è il babau. L’uomo nero. Il lupo cattivo. E noi aiutiamo “la libertà di pensiero”, che qui è indiscussa, a fiorire dove invece il babau, l’uomo nero e il lupo cattivo la calpestano, ci fanno la pipì sopra per segnare il territorio, la contaminano coi gas serra, la ranzano via con la loro falce dalla lama arrugginita al sapor di tetano.

Questa una breve nota biografica del Prof. Angelo d’Orsi:
https://dait.interno.gov.it/documenti/trasparenza/POLITICHE_20220925/CAMERA_ITALIA_20220925/candidati/CI01/CP011/415595/1347178/6858_415595_1347178_angelo_d_orsi_25092022_cv.pdf
Insieme alle 53 monografie pubblicate al 2021. Siamo nel 2025 e chiedo scusa al professore per quelle non menzionate, insieme al centinaio di saggi e al migliaio di articoli. Qualche giorno fa, la “sua” Torino non gli ha permesso di prendere la parola sul Donbass e sul conflitto in Ucraina:
https://www.lacittafutura.it/interni/la-censura-russofobica-colpisce-ancora-annullata-conferenza-al-prof-angelo-d-orsi

Il compagno Jure, che ringrazio per avermi segnalato l’episodio, mi ha girato una Nota, datata otto novembre, del direttivo del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia, che a un certo punto recita:
“Non è il primo caso di violazione del diritto costituzionale alla libertà di opinione e di espressione a Torino - per tacere dell'Italia, paese che è in fondo alla classifica internazionale della libertà di stampa - né il primo riguardante il prof. Angelo d'Orsi, membro tra l'altro anche del Comitato Scientifico Artistico di Jugocoord.
Ricordiamo il diniego della sala del Museo delle ex Carceri "Le Nuove" per la nostra conferenza del 10 febbraio 2018 su "Giorno del Ricordo, un bilancio", conseguenza delle intimidazioni di Maurizio Gasparri e della campagna lanciata sulle pagine di Avvenire dalla esponente della lobby istrodalmata Lucia Bellaspiga, che rivendicò di avere operato per impedire la conferenza.
Il convegno si tenne comunque in una sala reperita all'ultimo minuto ma senza alcun giornalista e con la cittadinanza convinta dai media che fosse stato annullato. La denuncia penale da noi presentata contro Bellaspiga per diffamazione è stata insabbiata dalla magistratura tramite l'avocazione da parte della Procura di Roma, che l'ha tenuta nel cassetto ai fini del raggiungimento dei termini della prescrizione.”

Nota dell’otto novembre, praticamente mentre ero a far vedere a mia figlia la culla della “la libertà di pensiero”. Che dà i premi agli altri, mentre se politici e pure di parte avversa (sic!) si comportano ALLA STESSA MANIERA impedendo conferenze dove, fino a prova contraria, non è violata alcuna legge o norma costituzionale, nulla ha da dire. Anzi, plaude.

Del resto, neppure Voltaire ha mai detto, o scritto: «Je ne suis pas d’accord avec ce que vous dites, mais je me battrai jusqu’à la mort pour que vous ayez le droit de le dire», nemmeno nell’originale apocrifo: «Monsieur l’abbé, je déteste ce que vous écrivez, mais je donnerai ma vie pour que vous puissiez continuer à écrire.»
https://www.projet-voltaire.fr/ressources/voltaire-citation-apocryphe-je-ne-suis-pas-d-accord-avec-vous/

Tutto torna, mentre “brillava il vespero vermiglio, e il cielo pareva oro, oro fino”… quasi meglio di una tarte flambée all'alsaziana.

Aggiornamenti a seguire.

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09/11 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI VOLČANSK


Aver tagliato le comunicazioni con gli ultimi reparti natofascisti rimasti a tenere si è rivelata una scelta vincente. Non riuscendo più a ricevere né cambi, né approvvigionamenti regolari, si stanno progressivamente indebolendo, nonché cedendo terreno ai russi, che GUADAGNANO ALTRI SETTORI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3226
Altri, fra gli ultimi prima della liberazione completa.

FRA VOLČANSK E KUPJANSK

I RUSSI RICONGIUNGONO DUE FRONTI SINORA SEPARATI, OVVERO QUELLO DI KUPJANSK CON QUELLO POSTO A METÀ FRA KUPJANSK E VOLČANSK: ora sono un’unica linea di fronte (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3225

Prossima fermata: DVUREČANSKOE, poi con la sua liberazione la linea di fronte sarà ripianata. I presupposti per procedere verso CHARKOV da est ci sono tutti, specialmente dopo la liberazione di VOLČANSK e la probabile liquidazione di un enorme sacca che si verrà a formare, progressivamene, a nord-est.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Qui i russi LIBERANO UN QUARTIERE SUD DELLA CITTÀ (Jubilejnyj) e PUNTANO VERSO SUD, MA ANCHE SUD-OVEST. E in questa fase, dove la linea di fronte è tutt’altro che stabilizzata, il rischio, sinora infinitesimale, che i russi possano sfondare e raggiungere IZJUM e BALAKLEJA da nord è, lo è sempre meno.

A est del fiume OSKOL, intanto, i russi sarebbero entrati a KURILOVKA
https://t.me/Tatarinov_Rus/61719
tagliando ulteriormente in due l’area a est. OLTRE CHE COMPROMETTENDO IRRIMEDIABILMENTE L’AREA CREATASI A NORD, che lo stesso canale ucraini Legitimnyj ormai contrassegna con una X:
https://t.me/legitimniy/21229

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI LE SI AVVICINANO ANCHE DA SUD-EST ED ENTRANO NELLE PRIME VIE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3218
Con un accerchiamento come quello che i russi son riusciti, progressivamente, a realizzare, la situazione è decisamente compromessa. A quanto pare, tuttavia, l’ordine di ritirata sarà dato dallo Stato Maggiore delle VSU come da loro migliore tradizione: quando saran morti tutti i loro soldati.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Questa cartina di oggi pomeriggio
https://t.me/z_arhiv/32746
ci mostra gli avanzamenti a DIMITROV, coi russi che guadagnano nuove posizioni in città. Ma non solo, conferma anche che a KRASNOARMEJSK la bonifica in corso sta giungendo al termine.

Dimitrov dove sempre più voci parlano di meno di mille soldati natofascisti rimasti intrappolati: dai trecento a i settecento, secondo Ermakov:
https://t.me/beard_tim/28555

Forze speciali e, in particolare, piloti di droni, le prede più ghiotte per i russi, che gli stanno scagliando addosso di tutto e di più:
https://t.me/legitimniy/21243
Mai così tante perdite, specialmente per i piloti di droni, dall’inizio del conflitto (ibidem).

I RUSSI HANNO COSÌ TESO UNA TRAPPOLA A KRASNOARMEJSK, ATTIRATO NELLA STESSA I MIGLIORI FRA I SOLDATI UCRAINI, E LI STANNO FACENDO FUORI. A UN RITMO CINQUANTA VOLTE MAGGIORE CHE SE GLI STESSI FOSSERO IN DIFESA, ANZICHÉ IN QUESTI CONTRATTACCHI SUICIDI (запас прочности ВСУ стачивается в таких контратаках в 50 раз быстрее, чем в обороне)!
https://t.me/legitimniy/21242

Nel frattempo, i russi sarebbero avanzati di un chilometro lungo la strada che conduce a GRIŠINO da EST:
https://t.me/voenkorKotenok/68726

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

SU QUESTO FRONTE, INDUBBIAMENTE, SI SONO REGISTRATI GLI AVANZAMENTI MAGGIORI.

La giornata si apriva con L’AVANZAMENTO RUSSO ANCHE NELL’ULTIMO SETTORE ALDILÀ DEL FIUME JANČUR E LA CONTESTUALE LIBERAZIONE DI RYBNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3219

SUCCESSIVAMENTE, GUADAGNAVANO TERRENO A SLADKOE E ALL’INTERA AREA A SUD, SUD-EST DELLO STESSO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3221
Sono ormai giunti alle porte di ROVNOPOL’E, ultimo paesino a nord-est di GULJAJPOLE. Secondo alcune fonti sarebbero già entrati in paese:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61735
Rovnopol’e che, dopo esser tagliata fisicamente dalla strada a nord, si troverà in semiaccerchiamento, all’interno di un cerchio che tenderà sempre più a chiudersi.

Un processo che sarà aiutato, sicuramente, dall’avanzamento russo di oggi poco più a sud, verso NOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3223

STESSA SORTE, PRESTO, TOCCHERÀ A ORESTOPOL’, COI RUSSI CHE DOPO ESSER GIUNTI ALLE SUE PORTE DA EST, STAN FACENDO LO STESSO DA OVEST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3222

Nel mirino di questa mossa, in prospettiva, anche POKROVSKOE anche a nord-est. E non è una Prospettiva Nevskij. Meno di sette chilometri a tagliare l’arteria principale a nord-est.

SPOSTANDOCI SUL VERSANTE OPPOSTO, ALL’ESTREMO OVEST DI QUESTA LINEA DI FRONTE, VEDIAMO I RUSSI GUADAGNARE POSIZIONI A STEPNOGORSK E AVANZARE VERSO NORD DA SUD-EST.
https://divgen.ru/event/3223

Non male per un giorno solo sulla stessa linea di fronte.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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09/11 ore 17:00 aggiornamento

PERCHÉ IL “PIANO” DI SYRSKIJ NON PUÒ FUNZIONARE: PARLA UN COLONNELLO UCRAINO


A parlare è, stavolta, un colonnello ucraino, KONSTANTIN MAŠOVEC, con un curriculum per cui si può permettere il lusso di prendere la parola e dire ciò che pensa: “Osservatore militare, coordinatore del gruppo “Resistenza nell’informazione”, colonnello delle VSU, esperto di pianificazione della difesa, impiego dei soldati e sviluppo delle VSU, nonché partecipante alla ATO nel Donbass in data 2014 (Военный обозреватель, координатор группы "Информационное сопротивление", полковник Вооруженных сил Украины, эксперт по оборонному планированию, применению войск и развитию ВСУ. Участвовал в АТО на Донбассе).
https://24tv.ua/ru/konstantin-mashovec_tag8885/

Quanto basta perché nessuno possa dare, al colonnello Mašovec, l’appellativo di “golos Putina” senza esser sfidato a duello dal suddetto. In questo suo editoriale di ieri, scritto in russo senza che nessuno osi dirgli nulla, analizza il piano del suo comandante per sbloccare DIMITROV
https://24tv.ua/ru/plan-syrskogo-po-pokrovsku-srabotaet-li-on-kakie-est-njuansy_n2948940

Non osa contraddirlo apertamente. Non osa neppure mettere in discussione le decine di migliaia di perdite. Ovvero, il prima. Entra in medias res nell’argomento e scrive pure che potrebbe, ipoteticamente, anche funzionare. TUTTAVIA, e questa frase l’ho letta migliaia di volte essendo tipica della forma retorica russa equivalente al nostro “c’è un però”, scrive subito dopo: “ma, come sempre, ci sono delle nuance” (Nо, как всегда, есть нюансы)... delle sfumature. E vediamole, queste sfumature, o questi “però”.

PRIMO “però”: i russi HANNO COSTRUITO E STANNO CONTINUANDO A COSTRUIRE UN IMPONENTE AREA DIFENSIVA A RAZINO:
posizione qui
https://divgen.ru/48.36629/37.3118/13
e qui
48.36629/37.3118

Guardiamo la sua posizione. Si trova a nord-est di DIMITROV ed è in grado di “distribuire palloni” sia a sud-ovest (ovvero agli attaccanti di Dimitrov) sia a ovest e a nord-ovest. A questo si ricollega il secondo “però” dell’esperto di parte avversa.

SECONDO “però”: i russi a KRASNYJ LIMAN E SUVOROVO (Уют nel testo originale) continuano a mandare rinforzi e a fortificare. Guardiamo entrambi.
KRASNYJ LIMAN è qui:
https://divgen.ru/48.34222/37.23181/13
et
48.34222/37.23181

mentre SUVOROVO è qui:
https://divgen.ru/48.38749/37.25464/13
et
48.38749/37.25464
colpevolmente lasciato in azzurro da divgen ma, a detta stessa degli esperti militari di Kiev, le cose non stanno più così.

Rinforzare, puntellare, costruire fortificazioni, bunker, depositi protetti lì e lì serve, secondo il Mashovec, a CREARE LE BASI PER SPINGERE ULTERIORMENTE VERSO OVEST (GRIŠINO)
posizione qui
https://divgen.ru/48.32864/37.07851/12
e qui
48.32864/37.07851

e verso la parte NORD di DIMITROV. Ed era proprio di stamane la notizia che i russi avrebbero liberato la STAZIONE CENTRALE DI DIMITROV E I QUARTIERI POPOLARI SULLE STRADE MUHAMADEEV E L’VOVSKIJ (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28534
e posizione qui sia della stazione
https://divgen.ru/48.3273/37.25704/15
et
48.3273/37.25704

che delle strade summenzionate
https://divgen.ru/48.32284/37.25747/15
et
48.32284/37.25747

C’è coerenza, in tutto questo, e non penso che MASHOVEC ed ERMAKOV si siano scritti ieri per concordare quanto avrebbero, a distanza di poche ore, riportato.

TERZO “però”: IL FATTO CHE I PARÀ DEL CINQUANTUNESIMO SIANO RIUSCITI, a prezzo anche qui di enormi perdite, a respingere i russi dalla parte sud di RODINSKOE (senza peraltro esserci entrati loro, visto che droni da ambo i lati impediscono qualsiasi tentativo di consolidamento delle posizioni in loco), NON HA BLOCCATO I RUSSI NELLA LORO AVANZATA VERSO GRIŠINO (come già visto nel secondo “però”).

ANZI, I RUSSI HANNO CONSOLIDATO UN QUADRILATERO CHE VEDE AI VERTICI QUESTI PAESI: KRASNYJ LIMAN, RAZINO, FEDOROVKA
posizione qui
https://divgen.ru/48.38225/37.28897/12
e qui
48.38225/37.28897
E SUVOROVO DI 7,1 X 4,7 KM CON NON MENO DI QUATTRO LORO BRIGATE AL COMPLETO. A queste, si oppongono DUE BRIGATE DELLE VSU. E neanche tanto bene in arnese.

QUARTO “però”: MAŠOVEC sostiene che KRASNOARMEJSK NON SIA ANCORA PERSA, ma i russi hanno ormai conquistato posizioni chiave per cui NON POSSONO E NON POTRANNO ESSERE ESSERE LE FORZE SPECIALI DISPIEGATE A CAMBIARE LA SITUAZIONE. Anzi, mi permetto di aggiungere io, saranno annientate senza apportare alcun cambiamento alla stessa, nella condizione più svantaggiosa possibile.

QUINTO “però”: GLI ATTACCHI RUSSI NON ACCENNANO A DIMINUIRE NEL CUNEO FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA OVVERO FRA
- RUSIN JAR
posizione qui
https://divgen.ru/48.45266/37.50166/13
e qui
48.45266/37.50166
- E NOVOPAVLOVKA
posizione qui
https://divgen.ru/48.52013/37.41583/13
e qui
48.52013/37.41583

QUESTO RENDE OGNI TENTATIVO DI RIPRISTINO DELLA SITUAZIONE AL PUNTO DI PARTENZA DEL TUTTO IMPROBABILE. Bisognava pensarci prima, mi permetto di aggiungere, invece di sacrificare settantamila uomini in quel di Kursk. Ora, con due brigate o anche quattro fare tutto è decisamente improbabile.

Il colonnello chiude l’articolo recitando il credo e sottolineando che si tratta esclusivamente e soltanto della sua personale, soggettiva, opinione da dilettante (это исключительно мое личное, крайне дилетантское и субъективное мнение). Sarà, ma in poche righe ha smontato mesi di propaganda.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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08/11 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Oltre ad avanzare, dopo la LIBERAZIONE IERI DI USPENOVKA, lungo le linee qui tratteggiate
https://t.me/rezident_ua/27985
che non prevedono solo la liberazione di GULJAJPOLE, ma lo sfondamento in un’area vulnerabile da nord- e da est, essendosi come già notato fortificata per tenere gli attacchi da sud,

poco più a nord I RUSSI LIBERANO VOL’CHE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3217
a sud-est di POKROVSKOE, e attaccano ORESTOPOL’ subito a est (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28519

Il tentativo è quello di chiudere in una sacca l’area a est fra loro e i loro compagni a nord-est già in terra di Dnepropetrovsk. Chiusa la quale, si sarebbe costruito un fronte molto ampio in grado sia di accerchiare Pokrovskoe da est, sia di proseguire verso nord-ovest approfondendo la loro penetrazione nell’oblast’ di Dnepropetrovsk. Aumentando le varianti a loro disposizione e i problemi di un esercito, quello nemico, già al collasso.

Stessa sorte, peraltro, sta accadendo a NOVOPAVLOVKA, poco più a nord
https://t.me/legitimniy/21231
posizione qui
https://divgen.ru/48.13952/36.79253/11
e qui
48.13952, 36.79253

A questo punto, a collassare potrebbe essere una linea di fronte ben maggiore. Con conseguenze ancor più devastanti. Staremo a vedere. Che l’abbiano cercata o se la siano trovata servita su un piatto d’argento, sta il fatto che ora i russi possano davvero ribaltare la situazione su questa linea di fronte. Approfittando del fatto che i natofascisti stiano consumandosi, progressivamente, nella sacca di KRASNOARMEJSK. Pardon, di DIMITROV, dove ormai pare siano rimasti anche a corto di munizioni:
https://t.me/rezident_ua/27984

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Mentre i canali del regime “non vedono” la sacca (qui la versione di Deepstate)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61682

Tatarinov si chiede ironicamente come abbiano potuto 314 soldati russi soltanto, ovvero quelli ammessi da Zelenskij in persona essere in corso di liquidazione, uno a uno, per le strade di Krasnoarmejsk, sbaragliare migliaia di soldati ucraini e rinchiuderne buona parte, 2000 secondo voci sempre maggiori,
https://t.me/condottieros/14114
in una sacca:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61687

314 che chiudono in una sacca 2000 soldati: forse il pesce davvero puzza dalla testa, ovvero da mesi di menzogne circa quanto stava e sta tutt’ora accadendo su questo fronte.

Aggiornamenti a seguire domani.

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07/11 ore 23:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Ultimo aggiornamento della giornata (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3216
vede i russi affondare il colpo sul fianco est di DIMITROV e avvicinarsi a un’arteria, la SOBORNAJA ULICA, che è la via principale per approvvigionare l’area a sud. Secondo Ermakov ci sarebbero già arrivati (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28511
In ogni caso, creando ulteriori problemi a un’area che ormai cade a pezzi.

A nord, dal quartiere DINAS entrano a ROVNOE a est e lo attaccano (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44376

Ancora più a nord, secondo questa cartina,
https://t.me/z_arhiv/32734?single
alla chiusura della sacca mancherebbe ormai veramente poco. Nel frattempo, ai soldati intrappolati nella stessa mancano cibo, acqua, medicine, oltre che ovviamente munizioni:
https://t.me/condottieros/14083

Ora, pare che qualcuno abbia riferito a sua maestà il patàca che “Pokrovsk” ormai si chiama nuovamente Krasnoarmejsk e che “Mirnograd”, in attesa di tornare a chiamarsi Dimitrov, è completamente accerchiata. Insieme all’insuccesso degli ultimi quattro tentativi di contrattacco:
https://t.me/rezident_ua/27982

Il suo delirio quotidiano,
https://t.me/ZeRada1/27687
riflette nella sostanza il fatto che ormai sia rimasto ben poco da fare su quel fronte. E non solo su quello.

Aggiornamenti a seguire domani.

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07/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Divgen conferma liberazione USPENOVKA (carta aggiornata qui)
https://divgen.ru/event/3213
e avanzamento russo verso ROVNOPOL’E e JABLOKOVO, ultimi paesini prima di GULJAJPOLE.

I RUSSI AVANZANO ANCHE VERSO POKROVSKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3214
che, probabilmente visti i singoli movimenti a nord e a ovest, puntano ad attaccare da due punti.

Se allarghiamo la cartina vediamo come sia GULJAJPOLE che POKROVSKOE non solo si trovano alla stessa altezza, ma rappresentano due capisaldi dell’attuale linea difensiva natofascista nell’area, collegati da una strada che i russi punteranno a tagliare entro breve. Liberare entrambe consentirebbe ai russi un’ulteriore avanzata verso ovest, ovvero NIKOLAEVKA a nord e ORECHOV a sud.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI ATTACCANO DIMITROV ANCHE DA NORD E COMINCIANO A MUOVERSI VERSO OVEST IN DIREZIONE DI GRISHINO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3215
più che la striscia rossa, quel che conta, in questo caso, è l’area bianca in cui si sono spostati i combattimenti. In tali condizioni qualsiasi obbiettivo nemico che si trovi in quell’area è estremamente difficile che possa passarla indenne e entrare (o uscire) a DIMITROV. Anche perché fermandoci alle aree consolidate dai russi, la distanza fra i due cordoni della sacca è ora di 1800 metri. In pratica devon stare attenti a non spararsi addosso. E per oltre un chilometro è così, senza alcuna tregua per chi dovesse passare fra tali forche caudine.

Aggiornamenti a seguire fra stanotte e domattina.

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07/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Mentre l’ultras teutonico Ropke è, come ormai suo costume, oggetto dello sfottò mattutino russo per il suo post angosciato sulla mancanza di “tracce della controffensiva ucraina”,
https://t.me/RVvoenkor/103325
anche le cartine più prudenti cominciano a riempire ovunque a Krasnoarmejsk gli spazi vuoti di rosso:
https://t.me/RVvoenkor/103315
e i prigionieri ucraini cominciano a parlare, anche a beneficio di Ropke, dell’ennesima vergogna natofascista (e vergogna non per la sconfitta in sé, ma per gli ordini criminali dello Stato Maggiore che hanno portato a questa ennesima disfatta)
https://t.me/RVvoenkor/103321
circolano voci di corridoio, sempre “po operativnym dannym” (da dati sul campo)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61619
che i natofascisti intrappolati a DIMITROV siano meno di 1500 (700-1300) e stiano iniziando a consegnarsi. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Confermato quanto riportato ieri notte, più il fatto che a KUPJANSK e, soprattutto, l’importante area a EST del fiume OSKOL, non entri, né esca più nessuno, se non a rischio della propria stessa vita. Rischio che è quasi una certezza. Come mostra questo mezzo natofascista distrutto dai russi
https://t.me/boris_rozhin/186031
secondo la solita modalità “drone kamikaze contro mezzo in corsa e suoi passeggeri” (un esempio qui):
https://t.me/boris_rozhin/186039
L’APPROVVIGIONAMENTO, IN QUESTO CASO, mostran le foto che riguarda PROIETTILI DA MORTAIO: peraltro, sarebbe interessante capire se ancora calibro sovietico 152 o NATO 155 per capire se / cosa gli è rimasto ancora del vecchio arsenale, immenso, ivi compresi gli svuotamenti e le dismissioni di tutti i Paesi Ex-Varsavia che, mandando le loro giacenze a smaltire in un Paese ridotto a discarica a cielo aperto, han colto l’occasione per passare così, in tre anni, agli “STANDARD NATO”.

PROIETTILI DA MORTAIO TRASFERITI SU MEZZI LEGGERI, AGILI, VELOCI, perché unico modo per cercare di entrare o uscire, a tavoletta, da KUPJANSK. In quello, e in molti altri casi, la tavoletta non è bastata. Questa enorme difficoltà di approvvigionamento non potrà che influire sulle sorti di questa linea di fronte.

ZIMNIJ VZJAT!

Preso il Palazzo d’Inverno (Зимний взят)! Mitico quadro del 1954 di Vladimir Serov:
https://lewhobotov.livejournal.com/126644.html
Auguri a tutti i compagni! 108 anni... e non sentirli!

Aggiornamenti a seguire.

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06/11 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Confermata l’avanzata verso SLADKOE, secondo questo canale già libera (sua cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/103296
e di tutta una linea di fronte oltre il fiume JANČUR verso Guljajpole (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3209
al punto che a essere libera è anche USPENOVKA.

C’è anche chi, addetto ai lavori per parte ucraina e ascoltato da Legitimnyj, ipotizza una LIBERAZIONE DI ZAPOROZH’E più veloce di quella della restante parte di DNR:
https://t.me/legitimniy/21222
Meno fortificazioni, soldati dirottati in buona parte su Kupjansk e Krasnoarmejsk, ai natofascisti non resta che confidare nelle piogge e nel rallentamento dell’avanzata russa da esse derivate: così conclude.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO NEL QUARTIERE DINAS (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3210
e restringono ulteriormente l’imbocco della sacca. Sulla cartina di divgen due sono i chilometri che separano il cordone nord da quello sud, e dalla chiusura non più solo operativa, ma fisica, della sacca. Accerchiamento ormai operativo da giorni, con i soldati che se provano a raggiungere la via tagliata da nord e da sud dai russi (qui visibile chiaramente, è la linea verticale)
https://t.me/motopatriot78/44321
per attraversarla devono procedere a piedi, sono subito avvistati e al momento opportuno ricevono questo trattamento
https://t.me/Tatarinov_Rus/61608
non uscendone vivi.

A EST DI KRASNOARMEJSK I RUSSI LIBERANO UN’INTERA AREA INDUSTRIALE (DUE STABILIMENTI)
https://t.me/divgen/74959
PROSEGUONO L’AVANZATA VERSO DIMITROV (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3212
e si portano a un chilometro e mezzo dalle sue prime case a ovest.

Inoltre, attaccano ROVNOE a nord e SUCHOJ JAR a sud della sacca:
https://t.me/condottieros/14066

Tutto questo, mentre a ogni giorno che passa aumentano i prigionieri (ulteriore filmato qui):
https://t.me/ZeRada1/27679

LIBERAZIONE ACCELERATA DAL FATTO ANCHE CHE, COL CATTIVO TEMPO, I DRONI NON SI ALZANO IN VOLO E PER LE STRADE DI KRASNOARMEJSK CIRCOLANO ORMAI LIBERAMENTE VEICOLI MILITARI CHE TRASFERISCONO PIÙ VELOCEMENTE SOLDATI E ARMAMENTI VERSO EST:
https://t.me/RVvoenkor/103299

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI PROSEGUONO A RIPULIRE L’AREA EST DELLA CITTA’ E AD AVVICINARSI A ZAOSKOL’E. Questa la sola sequenza di oggi, con un primo avanzamento
https://divgen.ru/event/3208
e quest’ultimo a fine giornata, con un intero stabilimento ripulito:
https://divgen.ru/event/3211

Alla liberazione della parte est della città mancano solo cinquanta stabili:
https://t.me/RVvoenkor/103291

BATTAGLIA DI VOLČANSK

BATTAGLIA CHE VOLGE AL TERMINE CON GLI ULTIMI NATOFASCISTI IN CITTÀ CHIUSI NELL’ENNESIMA SACCA (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28493
Ormai, non c’è linea di fronte dove i natofascisti non siano in sofferenza.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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06/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I contrattacchi natofascisti si fan sempre più deboli e i russi riprendono ad avanzare, AVVICINANDOSI A ZAOSKOL’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3208
di fronte al quale non vi sono fortificazioni (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74943?single
e che una volta liberato consentirà ai russi di
- bloccare ulteriormente gli approvvigionamenti alle truppe di stanza a est del fiume OSKOL, asserragliate tra l’altro nelle fortificazioni che si vedono chiaramente nella cartina appena menzionata.
- avanzare ulteriormente verso sud e chiudere l’ennesima sacca. Staremo a vedrere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

La situazione è presto detta:
- bonifica delle poche aree ancora non sicure in corso a KRASNOARMEJSK
https://t.me/motopatriot78/44271
- ORMAI DATA PER PERSA ANCHE DAGLI STESSI UFFICIALI MILITARI UCRAINI (come Mikola Mel’nik) che aggiunge anche che combattere in condizioni di semiaccerchiamento è pura follia:
https://t.me/ZeRada1/27669
- DIMITROV completamente bloccata (schema qui):
https://t.me/condottieros/14054
e man mano liberata, con azioni di terra casa per casa di piccoli gruppi coordinate da droni e relativo fuoco di copertura:
https://t.me/RVvoenkor/103274
il che consente la massima efficacia e precisione con il minimo rischio di perdite;
- chi può, di nascosto dai suoi, cerca di consegnarsi prigioniero, ogni giorno. Stamane è stato il turno di questi due soldati, stremati e in età avanzata (giusto per capire chi han mandato a morire):
https://t.me/RVvoenkor/103257
- l’unico fazzoletto di terra, in campo aperto, che collega il dentro e il fuori, è costantemente tenuto sotto tiro dai droni russi (è quanto si vede in questo filmato):
https://t.me/condottieros/14062
i soldati assediati provano a scappare di notte, alcuni riescono, molti son costretti a fare marcia indietro, altri ci restano. Non è un terreno che consente sorprese.
- due i tentativi di entrare a Krasnoarmejsk da parte dei corpi speciali del regime di Kiev per fare qualche foto e scappare subito indietro. Il primo gruppo non è riuscito neppure ad accedere, il secondo uno scatto anche l’ha fatto, ma non è tornato indietro per raccontarlo. Dieci morti in tutto:
https://t.me/namarshe/13341
- questo, mentre il regime di Kiev cerca in tutti i modi di sbloccare la situazione almeno a DIMITROV dirottando su di essa tutte le riserve a disposizione:
https://t.me/rezident_ua/27965
i vagoni ferroviari con le truppe in arrivo sono oggetto di continui attacchi russi, sicché molti di loro muoiono senza aver neppure raggiunto la linea di fronte:
https://t.me/legitimniy/21208
- Aumentando così le perdite. Fra i migliori. Oltre che sul campo, o in arrivo ancora nelle retrovie, anche PER FUTILI MOTIVI. Come quelli colpiti da un ISKANDER russo… se ne è accorto anche il TELEGRAPH:
https://t.me/condottieros/14055
“Investigation launched into possible neglect”… lancia, lancia.
- in questo, i cinegiornali luce cercano un modo per recuperare un minimo di contatto con la realtà e ammettono, ORA, che “L’Ucraina a Krasnoarmejsk deve scegliere fra il conservare i propri uomini o conservare il proprio territorio” (WP)
https://t.me/RVvoenkor/103265
Ora. Che a Krasnoarmejsk c’è qualche decina di uomini nascosti negli scantinati perché bloccata mentre cercava di riparare a Dimitrov. “Bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà”… parole sagge. Soprattutto, non bisogna mentire al proprio popolo. Nemmeno, anzi, a maggior ragione, quando si tratta di altri popoli che, a malapena, il tuo popolo saprebbe collocare su una cartina geografica. Ma qui è chiedere troppo…

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

SLADKOE, posizione qui
https://divgen.ru/47.78686/36.32783/12
e qui
47.78686/36.32783
ridente paesino a nord-est di GULJAJPOLE, sarebbe stato liberato e i natofascisti di stanza in loco si sarebbero ritirati a ROVNOPOL’E (posizione qui
https://divgen.ru/47.74653/36.31705/12
e qui
47.74653/36.31705
Guardando la cartina a corredo della notizia,
https://t.me/beard_tim/28488
notiamo come siamo già ampiamente a ovest del fiume JANCHUR e come tale azione consenta di aprire sia a ovest che a sud-ovest, attaccando proprio Rovnopol’e da nord-est.

ANGELINA, VIENI ANCHE QUI A PAGARE

Due filmati di rastrellamenti qui:
https://t.me/legitimniy/21215
Altri quattro qui:
https://t.me/legitimniy/21215
A questo non gli han neanche controllato i documenti, mentre era lì in bici che frugava nel marsupio, fruc, si affiancava la camionetta e via, sbattuto dentro, con la bici ancora là:
https://t.me/RVvoenkor/103272
Tra quel momento e il trovarsi in prima linea con un fucile in mano passano 28-30 giorni. Si è toccato il minimo storico
https://t.me/legitimniy/21217
Fortunatamente, si sta toccando anche il massimo storico di diserzioni: il 35% dei rastrellati fugge. Già, perché se aspettano Angelina con la valigetta dei soldi, si fa in tempo a morire. Oggi erano in molti a notarlo, sui social ucraini. Non è passata inosservata.

Aggiornamenti a seguire.

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06/11 ore 08:30 aggiornamento

SE QUESTO E’ UN UOMO

«Bisogna sapere che gli spagnoli, il giorno del loro arrivo, si fermarono al mattino – per far colazione – nel letto prosciugato di un torrente, disseminato ancora, qua e là, da alcune piccole pozze d’acqua e pieno di pietre da molare: ciò suggerì loro l’idea di affilare le spade. […] All’improvviso uno spagnolo (nel quale si può pensare fosse entrato il demonio) trae la spada dal fodero, e subito gli altri cento fanno altrettanto; e cominciano a sventrare, a trafiggere e a massacrare pecore e agnelli, uomini e donne, vecchi e bambini che se ne stavano seduti tranquillamente li vicino, guardando pieni di mera viglia i cavalli e gli spagnoli. In pochi istanti, non rimase vivo nessuno.»
(Bartolomeo de Las Casas, “Historia de las Indias”, in Todorov, cit. pp. 205)

Il massacro di Caonao a Cuba non si ferma qui, prosegue anche in una grande casa vicina. Todorov nota, con sconcerto, che “Las Casas non trova altra spiegazione per questo fatto, se non il desiderio degli spagnoli di verificare se le spade fossero bene affilate” (ibidem, p. 206).

Todorov prova allora lui a chiedersi le cause di tutto questo. Vale la pena riprendere la sua analisi, il motivo lo scopriremo, purtroppo, presto.

“Quali sono le motivazioni immediate di questo comportamento degli spagnoli? Una è incontestabilmente il desiderio di arricchirsi presto e molto, senza curarsi del benessere e della stessa vita altrui. Si torturano gli indiani per strappar loro il segreto sui nascondigli dei tesori; si sfruttano gli indigeni per ricavarne dei profitti. Gli autori dell’epoca già trovavano in questo movente la principale spiegazione di quanto era avvenuto. Motolinia scrive ad esempio: «Se qualcuno volesse chiedersi qual è stata la causa di tanti mali, risponderei: la cupidigia, il desiderio di mettere in cassa qualche lingotto d’oro, per il bene di non so chi» (I, 3). E Las Casas : «Non dico che [gli spagnoli] uccidano gli indiani unicamente per odio. Li uccidono perché vogliono arricchirsi e avere molto oro (che è il loro unico scopo), grazie alla fatica e al sudore dei tormentati e degli infelici» (Entre los remedios, 7)”. (ibidem, pp. 208-9)

Per inciso, abbiamo notato questo movente nel saccheggio di un supermercato e abitazioni limitrofe a SUDZHA: dove i russi, un anno dopo, han trovato i corpi di gente massacrata nel difendere i suoi quattro averi e lasciata lì, a decomporsi. A giudicare dai filmati, dai pacchi ricevuti dai famigliari dei soldati natofascisti ed esibiti sui social, non erano lingotti d’oro, non era l’Eldorado, ma detto da noi, dove in Abissinia eravamo pieno “Lumpen-Imperialismus”, o “imperialismo straccione”, tale obiezione non assume alcun valore. E, di fatto, obiezione non è. Semplice costatazione di una miseria umana antica come l’invenzione dell’equivalente universale? SI, CERTAMENTE, MA IN PARTE ANCHE NO. Prosegue infatti, Todorov, nella sua analisi (evidenziati in maiuscolo miei):

“Perché questa brama di arricchirsi? Perché, come è noto, il denaro può tutto: «Col denaro gli uomini acquistano tutte le cose temporali di cui hanno bisogno e desiderio, come l’onore, la nobiltà, la ricchezza, la famiglia, il lusso, i bei vestiti, i cibi delicati, il piacere dei vizi, la vendetta sui nemici, la grande stima per la propria persona» (ibid.).
IL DESIDERIO DI ARRICCHIRSI NON E’ CERTO UNA NOVITA’; la passione per l’oro non ha nulla di specificamente moderno. Lo è invece, ALMENO IN PARTE, questa SUBORDINAZIONE AD ESSA DI OGNI ALTRO VALORE. Il conquistador non ha cessato di aspirare ai valori aristocratici, ai titoli nobiliari, agli onori e alla stima; ma ha capito perfettamente che tutto può essere ottenuto col denaro, che questo non è soltanto l’equivalente universale di tutti i valori materiali, ma rende possibile anche l’acquisto di tutti i valori spirituali. È certo vantaggioso, nel Messico di Moctezuma come in Spagna prima della conquista, essere ricchi; ma non si può comprare uno statuto, per lo meno non direttamente.
Questa omogeneizzazione dei valori per mezzo del denaro è un FATTO NUOVO, che preannuncia la mentalità moderna, egualitaria e attenta all’economia.”
(pp. 208-9)

Una mente analitica profonda, attenta come quella di Todorov, coglie differenze, socialmente e storicamente determinate, anche nella cupidigia tipica della natura umana. E ci è molto di aiuto, questo APPROCCIO, a capire anche l’oggi. Tuttavia, è ovvio che non si possa spiegare la voglia di provare il filo delle spade su innocenti con la cupidigia (per inciso, lo stesso facevano i “nobili” samurai giapponesi quando incontravano contadini; motivo per cui essi impararono a difendersi dalle loro katana, con falci e catene (kusari-gama), bastoni (bo) e bastoni spezzati da catene usati per la trebbiatura (nunchaku)). Prosegue, infatti:

“COMUNQUE, IL DESIDERIO DI ARRICCHIRSI NON SPIEGA TUTTO. Se esso è eterno, le forme assunte dalla distruzione degli Indiani e le sue proporzioni sono inedite, e talvolta eccezionali; la spiegazione economica mostra chiaramente i suoi limiti. Non si possono spiegare con la cupidigia il massacro di Caonao, l’impiccagione delle donne agli alberi e quella dei bambini alle caviglie delle madri, o le torture con cui si strappa a brano a brano la carne delle vittime per mezzo delle tenaglie; né gli schiavi lavorano meglio se il padrone va a letto con le loro mogli sopra la loro testa.
Tutto avviene come se gli spagnoli PROVASSERO UN PIACERE PARTICOLARE NELLA POVERTA’, nell’ESERCIZIO DEL POTERE SUGLI ALTRI, nella DIMOSTRAZIONE DI POTER DARE LA MORTE.
Si potrebbero, anche qui, richiamare alcune caratteristiche immutabili della «natura umana» che la PSICANALISI definisce con i termini di «aggressività», «pulsione di morte», «istinto di padronanza» (Bemächtigungstrieb, instinct of mastery). Per quanto riguarda la crudeltà, si potrebbero ricordare alcune caratteristiche proprie di altre culture, in particolare di quella AZTECA, che ha fama di essere «crudele» e di non fare gran caso del numero delle vittime (o meglio di farlo, ma per gloriarsene!): secondo Durán, 80400 vittime furono sacrificate a Città del Messico dal re Ahuitzotl per la sola inaugurazione del nuovo tempio. Si potrebbe anche sostenere che ogni popolo, dalle origini fino ai giorni nostri, possiede le sue vittime e conosce la follia omicida; e ci si potrebbe domandare se non sia questa una caratteristica delle società a dominanza maschile (poiché sono le sole ad essere conosciute).”
(ibidem, p. 210)

Noto, per inciso, che l’Esercito di terracotta, con le sue decine di migliaia di statue, diverse una dall’altra, è il primo caso nella storia della Cina di SOSTITUZIONE di uomini e cavalli veri, sepolti insieme all’imperatore, con loro simulacri d’argilla. Aggiungo, sempre per inciso, l’ESPERIMENTO CARCERARIO DI STANFORD (the Stanford prison experiment), una sperimentazione condotta nel 1971 dal professor Philip Zimbardo e dai suoi collaboratori sui cui, “sorprendenti”, risultati (come diventano “bravi ragazzi” una volta assegnato loro il ruolo di carceriere) esiste ormai una vastissima letteratura in rete. Anche in italiano. Anche qui, si possono facilmente trovare riscontri in quanto registrato in questi tre anni e mezzo di conflitto.

Prosegue, tuttavia, Todorov, e il suo sforzo di non fare di tutte le erbe un fascio è encomiabile:

“Ma SAREBBE ERRATO CANCELLARE, in tal modo, TUTTE LE DIFFERENZE tutte le differenze e restar fermi a termini di carattere affettivo più che descrittivo, come «crudeltà». PER I DELITTI VALE UN PO’ QUEL CHE SI DICE A PROPOSITO DELLE ASCENSIONI SUI VULCANI: ogni volta si sale in cima e si ritorna indietro, ma non si riportano mai le stesse impressioni. Come abbiamo contrapposto le società che valorizzano il rituale a quelle che favoriscono l’improvvisazione, o che privilegiano il codice rispetto al contesto, così sarebbe opportuno parlare di SOCIETA’ DEL SACRIFICIO e di SOCIETA’ DEL MASSACRO, di cui gli aztechi e gli spagnoli del XVI secolo furono rispettivamente i rappresentanti.”
(ibidem, pp. 210-11)

Quello che segue non c’entra nulla con l’Ucraina, e nemmeno coi massacri degli spagnoli. È un paragrafetto dove si accenna alle “società del sacrificio”. Lo cito solo perché utile a capire le differenze con la SOCIETA’ DEL MASSACRO:

“Il sacrificio è, in quest’ottica, un delitto religioso: lo si compie in nome dell’ideologia ufficiale, sulla pubblica piazza, dinanzi agli occhi di tutti. L’identità del sacrificato è fissata da regole rigorosissime. Non dev’essere troppo estraneo alla comunità, non deve vivere troppo lontano da essa (come abbiamo visto, gli aztechi ritenevano che le carni degli appartenenti a tribù lontane non fossero commestibili per gli dèi), ma non deve neppure appartenere alla comunità medesima: non si sacrificano i propri concittadini.
I sacrificati provengono da paesi limitrofi, che parlano la stessa lingua ma hanno un governo autonomo; una volta catturati, vengono tenuti per qualche tempo in prigione allo scopo di essere parzialmente assimilati (ma mai completamente).
Né simile, né totalmente differente, il sacrificato conta anche per le sue qualità personali: il sacrificio di valorosi guerrieri è più apprezzato di quello di persone qualsiasi; quanto agli invalidi di ogni genere, essi sono considerati come assolutamente inadatti al sacrificio.
Questo è compiuto sul posto e testimonia della forza del tessuto sociale, della sua prevalenza sull’individuo.”
(ibidem)

Veniamo ora alla descrizione di Todorov della SOCIETA’ DEL MASSACRO, MOLTO AFFINE, INVECE, A QUANTO SEGUIRA’ A FINE ANALISI, e per cui prego di avere ancora un po’ di pazienza. Qui cambio non solo formato carattere, ma anche l’impaginazione, mettendo in fila i concetti chiave:

"Il MASSACRO, invece,
1. rivela la DEBOLEZZA DEL TESSUTO SOCIALE, il venir meno dei principi morali che garantivano la coesione del gruppo.
2. È compiuto di preferenza in LUOGHI LONTANI, dove LA LEGGE STENTA a farsi rispettare: per gli spagnoli, in America o anche in Italia.
3. Il massacro è dunque intimamente LEGATO ALLE GUERRE COLONIALI, condotte lontano dalle metropoli.
4. PIU’ I MASSACRATI SONO LONTANI E STRANIERI, MEGLIO E’: vengono sterminati SENZA RIMORSI, perché identificati più o meno con le BESTIE.
5. L’IDENTITA’ INDIVIDUALE del massacrato è, per definizione, NON PERTINENTE (se no, si tratterebbe di un delitto): non si ha né il tempo né la curiosità di sapere chi si sta uccidendo in un determinato momento.
6. Al contrario dei sacrifici, i I MASSACRI NON SONO MAI RIVENDICATI: la loro esistenza, di solito, è tenuta SEGRETA e viene NEGATA.
7. Il fatto è che LA LORO FUNZIONE SOCIALE NON E’ RICONOSCIUTA, e
8. si ha l’impressione che l’atto trovi LA SUA GIUSTIFICAZIONE IN SE’ STESSO: si maneggia la sciabola per il piacere di maneggiarla, si mozzano il naso, la lingua ed il sesso degli indiani senza che nulla, assolutamente nulla di rituale sia presente allo spirito di chi compie tali atti.
9. “Se il sacrificio è un delitto religioso, il massacro è un delitto ateo; e gli spagnoli sembrano aver inventato (o ritrovato, ma non nel loro più vicino passato, perché i roghi dell’Inquisizione sono apparentati piuttosto col sacrificio) proprio QUEL TIPO DI VIOLENZA CHE INVECE SI RITROVA ABBONDANTEMENTE NEL NOSTRO PIU’ RECENTE PASSATO, SIA PER QUANTO RIGUARDA LA VIOLENZA INDIVIDUALE, SIA PER QUANTO RIGUARDA LA VIOLENZA STATALE.
10. È come se i conquistadores obbedissero alla regola (se così si può chiamarla) di Ivan Karamazov: «TUTTO E’ PERMESSO». Lontani dal potere centrale, lontani dalla legislazione regia, tutti i divieti cadono; il legame sociale, già indebolito, si sfalda e
11. RIVELA NON UNA NATURA PRIMITIVA (la belva assopita in ciascuno di noi), ma UN ESSERE MODERNO, A CUI APPARTIENE L’AVVENIRE, CHE NON HA ALCUNA MORALE E CHE UCCIDE PERCHE’ E QUANDO GLI PIACE. La «barbarie» degli spagnoli non ha niente di atavico o d’animale; è interamente umana e preannuncia l’avvento dei tempi moderni.”
(ibidem, pp. 211-2)

Questo pezzo è un atto di denuncia. Ma non di denuncia perché LA BARBARIE NATOFASCISTA POSSA ESSERE ISCRITTA LUNGO LO STESSO SOLCO INAUGURATO DAI “CONQUISTADORES” SPAGNOLI, PROSEGUITO POI NEI SECOLI FINO AD ARRIVARE AI NAZIFASCISTI NEI LORO CAMPI DI STERMINIO, PIUTTOSTO CHE AI NOSTRI, EROICI, ITALICI PARA’ CHE NEGLI ANNI NOVANTA APPLICAVANO ELETTRODI AI TESTICOLI DI LORO PRIGIONIERI E SI FILMAVANO COMPIACIUTI, anch’essi “lontani dal potere centrale, lontani dalla legislazione regia”, dove “tutti i divieti cadono”, PIUTTOSTO CHE AI CARNEFICI CHE IN TRE ANNI HANNO DISTRUTTO GAZA E LE VITE DEI SUOI ABITANTI, PIUTTOSTO CHE AGLI ATTUALI EPIGONI, NELLA REGIONE DI CHARKOV, A CUI SI RIFERISCONO -INFINE - QUESTI DUE FILMATI:
https://t.me/rusvesnasu/31977
https://t.me/btr80/32752

Entrambi ritraggono civili anziani che cercano di scappare, a piedi, in campo aperto, dalla parte dei russi. In entrambi i casi un drone natofascista li intercetta. È questione di secondi.
Nel primo caso una vecchietta si getta in ginocchio e, genuflessa, comincia a segnarsi. Il pilota del drone si ferma per un attimo, forse per godersi la scena, e glielo scaglia contro facendola esplodere.

Nel secondo caso abbiamo un anziano con un fagotto sulle spalle e l’altra mano che sventola, disperatamente, una bandiera bianca. Anche qui stessa sorte. Dietro di lui un altro vecchietto che si ferma davanti al cadavere del suo compagno, più avanti di lui non verso la salvezza ma verso la morte, e recita una preghiera. Il filmato si conclude con un altro omicidio.

Delitti impuniti, piccoli massacri quotidiani che si susseguono, giorno dopo giorno, mentre l’U-ccidente è intento a trovare il miglior modo per suicidarsi: economicamente, socialmente, eticamente.

Per concludere un altro parallelo con la Storia di allora, in chiusura:

1494 Trattato di Torsedillas: il sommo pontefice di allora non poteva sopportare l’idea che due regni cristiani, Spagna e Portogallo, si azzuffassero tra l’oro per il controllo dell’India (Vespucci arriverà qualche anno più tardi). Così, cristianamente tirarono una riga su una cartina. L’India a ovest alla Spagna, l’India a est al Portogallo.

2025 Dichiarazione congiunta fra Von der Leyen e Trump sui dazi. Non possiamo sopportare “fra Paesi civili” l’idea di dazi al cento percento, quindi civilmente tiriamo una riga tra noi che strappiamo condizioni vantaggiose (“solo” dazi al quindici, col cinquanta del dumping sull’acciaio che riguarda centinaia di voci doganali) col bullo di quartiere d’oltreoceano e “gli altri”, che non siamo noi, i “barbari” che è giusto che siano sanzionati, caricati di dazi, esclusi da ogni “civil consesso” e, così, civilmente la chiudiamo. Fra “persone civili”.

Quel che accade a una donna indio massacrata dai cani, o a un vecchio fatto deliberatamente esplodere, non è un nostro problema. Anche se lo finanziamo. A distanza di cinquecento anni, non è cambiato nulla.

Aggiornamenti a seguire.

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05/11 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI ARRIVANO ALLE PORTE DI NOVOPAVLOVKA DA SUD (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32724
rompendo la linea di difesa che la proteggeva a cerchio e aprendo un varco che sarà sicuramente approfondito nei giorni a venire. La liberazione di Novopavlovka (posizione qui
https://divgen.ru/48.13906/36.78841/11
e qui
48.13906/36.78841
pone i presupposti per proseguire verso nord (MEŽEVAJA) e da qui ci sarà solo l’imbarazzo della scelta, su quale direzione intraprendere.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

I RUSSI SI ESPANDONO ANCHE A NORD-OVEST DELLA STESSA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3207
e si portano a MENO DI TRE CHILOMETRI DA SVJATOGORSK e a UN CHILOMETRO E MEZZO DAL SEVERSKIJ DONEC. Nel caso in cui fosse raggiunto, l’intera area a est posta sulla riva sinistra del fiume sarebbe a rischio taglio.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I NATOFASCISTI È DA GIORNI CHE STANNO CONSUMANDOSI IN CONTRATTACCHI, AL MOMENTO SENZA ALCUN RISULTATO:
https://t.me/RVvoenkor/103236
E man mano che il tempo passa e le energie diminuiscono, il rischio che i russi ripartano come prima, più di prima è sempre più concreto.

ANGELINA, ANGELINA…

“Please bring down your concertina”, cantava il grande Harry Belafonte, mentre chiedeva alla sua bella di suonargli qualcosa in segno di benvenuto dopo “lunghi giorni in mezzo al mare”: e qui, il grande Bertoli, avrebbe avuto qualcosa da ridire sul “benvenuto” della bella Angelina…

Entrambi però mai avrebbero pensato a quanto accaduto oggi a un’altra Angelina: questa
https://t.me/condottieros/14049

La signora Jolie, in “trasferta umanitaria” nel capoluogo CHERSON occupato dai natofascisti,
https://t.me/frontbird/27639
è stata testimone di quanto denunciamo da anni: una delle sue guarde del corpo, in sua temporanea assenza,
https://t.me/rezident_ua/27957
è stata infatti fermata a un posto di blocco, dove non hanno creduto al fatto che stesse scortando una “persona importante”, arrestata e portata in caserma… dai Te-Tse-Ka dell’oblast’ di NIKOLAEV.
https://t.me/legitimniy/21202
È dovuta intervenire, andare al comando di NIKOLAEV e chiederne la scarcerazione (qui il filmato ripreso dalle telecamere di sorveglianza in cui lo porta fuori):
https://t.me/voenkorKotenok/68642

Laddove “chiederne la scarcerazione” è un eufemismo per indicare contanti che passano dalle sue, di mani, a quelle di quei criminali. L’unico dubbio è sul quanto, questo non è il film di Pozzetto muratore e dall’altra parte non c’è la Ralli mollata dal suo “giuggiolo” e in crisi d’astinenza da sigarette. È il solito racket in corso da anni, con una vittima eccellente.

La cosa più ignobile, forse, è la spiegazione che han dato i media natofascisti: la Jolie aveva bisogno di andare in bagno. Si, e ha allungato apposta per arrivare nei rinomati cessi della caserma dei Te-Tse-Ka di Nikolaev…
https://t.me/boris_rozhin/185908
Del resto, cessi come i Te-Tse-Ka di Nikolaev, non ve n’è da nessuna parte. A parte qualche redazione di giornale. Angelina, Angelina… pensa a quelli che rastrellano ogni giorno, e che non sono così fortunati da avere a fianco la star con la valigetta coi soldi, dice Legitimnyj:
https://t.me/legitimniy/21202

Aggiornamenti a seguire domattina.

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05/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI VOLCHANSK


Battaglia che sta giungendo a conclusione, coi russi che avanzano lungo la PROLETARSKAJA ULICA (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28459
e posizione qui
https://divgen.ru/50.27765/36.94903/14
e qui
50.27765/36.94903

Dovessero riuscire nel loro intento – andando a recuperare la carta di divgen si vedrebbe ancor più chiaramente, i restanti soldati natofascisti a VOLCHANSK sarebbero chiusi in una sacca. Cosa che ultimamente ai russi riesce particolarmente bene.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

A NORD, I RUSSI AVANZANO VERSO STAVKI GUADAGNANDO L’INCROCIO SOPRASTANTE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3206
Importante dal punto di vista logistico, specialmente ora che i campi sono inzuppati dell’acqua delle prime piogge e una striscia d’asfalto aiuta, e non poco, ora gli attaccanti a nord sono direttamente collegati con KREMENNAJA. Ma non solo: guardando infatti la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/74916?single
notiamo come i russi abbiano smantellato un chilometro di linea fortificata e ne stiano attaccando altri cinque e mezzo. Cinque e mezzo ne mancano anche verso Krasnyj Liman a sud. Una volta liberata Stavki anche uno di meno. E una volta che si restringerà il cerchio intorno ad essa, anche la prima linea di difesa e le fortificazioni retrostanti non potranno molto.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

QUI I NATOFASCISTI PERDONO, MEDIAMENTE, UN TERZO DEI LORO UOMINI MORTI O FERITI TOTALI (questi gli ultimi sette rilevamenti, a puro titolo informativo):
04/11 400/1300, https://t.me/divgen/74908
03/11 490/1485 https://t.me/divgen/74864
02/11 520/1355 https://t.me/divgen/74819
31/10 570/1440 https://t.me/divgen/74767
30/10 510/1485 https://t.me/divgen/74718
29/10 480/1490 https://t.me/divgen/74668
28/10 480/1420 https://t.me/divgen/74619

Niente, comunque a fronte di quello che rischiano le migliaia di soldati intrappolate a DIMITROV, come ormai ammettono anche i canali ucraini più inclini a ripetere le bufale di regime. Tra cui, quella che la situazione a KRASNOARMEJSK, neanche a DIMITROV, sarebbe in corso di STABILIZACIJA E, PEGGIO ANCORA, ZACHISTKA, BONIFICA DEI POCHI RUSSI DISPERSI FRA LE VIE DEL BORGO. Abbiamo anche il filmato, dove l’attuale presidente, in pieno Metodo Stanislavskij, dà sfoggio della sua capacità di “personificazione” (Олицетворение) della maschera del capo rassicurante, riportando, per l’appunto, quanto sopra:
https://t.me/legitimniy/21186

ALTRE SEI UNITA’ DI FORZE SPECIALI GETTATE NELLA MISCHIA, nel frattempo, con l’unico scopo di filmare video che diano l’impressione di una qualsiasi vittoria, foss’anche uno stabile diroccato su cui far finta di fare irruzione e piantare una bandiera (цель спецоперации создание видео контента перемог, а не создание к примеру коридора для выхода заблокированных солдат и вывоза раненных и тд. Нет четкой задачи, все общие и размытые. Идите в квадрат такой-то и зачистите его - вот такие установки выдает штабное командование):
https://t.me/legitimniy/21197

In tutto questo, persino il teutonico Bild riconosce un 80% di Krasnoarmejsk in mano russa
https://t.me/frontbird/27636
mentre l’altrettanto teutonico Ropcke aumenta la percentuale a 85%
https://t.me/frontbird/27611
Pian pianino ci arrivano anche loro al “Krasnoarmejsk prakticheski vse” (Красноармейск практически всё, “ormai è tutto”...),
https://t.me/condottieros/14045
ma l’importante è che ora neppure gli ultras u-ccidentali credono più ai rapporti ufficiali. Forse, dovrebbero credere ai messaggi dei soldati intrappolati, raccolti da Zerada, che paragonano la situazione attuale a quella di una nuova SUDZHA: bloccati e sotto massiccio attacco.
https://t.me/ZeRada1/27656

REVERSIBILITA’ AI FAMILIARI DEI CADUTI: OLTRE SEI MILIARDI DI EURO IN PIU’ NEL BILANCIO STATALE DEL REGIME DI KIEV

Questo emerge in questa analisi
https://t.me/MoninDaniil/2324
delle spese militari ucraine, che aumentano di TRECENTO MILIARDI DI GRIVNE per pagare le pensioni di reversibilità ai familiari dei caduti (Похоже это +300 млрд гривен выплат по смертям военных которые наша власть пытается скрыть и прописывает в расходы на безопасность без расшифровки... ). Al cambio attuale sono € 6.206.229.000,00. E questa voce di bilancio è destinata ad aumentare ulteriormente.

...E MENTRE IMPROVVIDI FILMATI GIRANO PER I CINEGIORNALI LUCE, I SOLDATI PROTAGONISTI DI TALI FILMATI MUOIONO

Stavolta sta montando uno SCANDALO FRA LE FORZE ARMATE, decisamente INCAZZATE per quanto sta accadendo. La trama è semplice
- ieri Zelenskij è andato in tournée a Gvardejskoe, rajon Novomoskovskoe, oblast’ Dnepropetrovsk, per premiare forze speciali a uso e consumo di giornali britannici e non;
- I filmati che già giravano (tutto in tempo reale… scherziamo?) sono stati notati.
- Mentre Zelenskij era già a Pavlograd sulla strada di ritorno, è partito un ISKANDER RUSSO
- E mentre quegli uomini morivano, lui rilasciava interviste alla stampa u-ccidentale:
https://t.me/condottieros/14027

Stavolta, sarebbero in corso proteste violente delle forze armate ucraine impegnate al fronte:
https://t.me/condottieros/14046
Già così è una missione suicida, se poi ci si mette anche la marionetta di Kiev a compromettere le loro vite per due scatti in più… ogni limite ha una pazienza, diceva Totò. Lo stanno capendo sempre di più anche a quelle latitudini.

Aggiornamenti a seguire.

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05/11 ore 08:30 aggiornamento

DER KOMMISSAR


C’è un nuovo sceriffo in città. Al posto della stella ha due SS (ha fatto scalpore, durante l’ultima premiazione al valore, lo stemma della guardia nazionale ucraina)
https://t.me/ZeRada1/27651
o $$ visto l’andazzo, anche se di ukronazismo o korrupcija in U-ccidente non si parla, casualmente, da tre anni e mezzo a questa parte.

Nuovo sceriffo e TOLLERANZA ZERO, in una città russa, i cui cittadini parlano russo non appena possono, tra l’altro insultano i Te-Tse-Ka in russo, per qualsiasi suono, qualsiasi morfema che, pur partendo uguale per tutte e due le lingue… alla fine si concluda con una desinenza russa.

Men che meno la musica, russa. Quella proprio non si può sentire. Come il jazz ai tempi del fascismo. E così il DUE NOVEMBRE, non appena nei social sono apparsi filmati di una discoteca di Odessa, il PALLADIUM, dove giovani del luogo si divertivano da matti ascoltando e ballando la loro, di musica, ovvero musica russa (filmato a sx),
https://t.me/bloknot_odessa/17469
DER KOMMISSAR è passato all’azione, facendo sgomberare seduta stante il locale (foto a dx): “Nessuna musica russa, né nei club, né in altri locali pubblici. Gli organizzatori DEVONO CHIARIRE come ciò sia stato possibile” (ibidem).

Ieri DER KOMMISSAR ha disposto la chiusura del locale:
https://t.me/bloknot_odessa/17559
“Одеса - українське місто. І тут має звучати Україна.” “Odessa è una città ucraina e l’unica parola che si deve sentire è Ucraina”, ha dichiarato DER KOMMISSAR sul suo sito ufficiale:
https://t.me/odeskaODA/12145

Sempre ieri, la DIGOS del regime di Kiev (SBU) ha fermato – sempre in un locale di Odessa – ragazzi che stavano facendo il karaoke di una canzone russa:
https://t.me/bloknot_odessa/17577
“изжить в Одессе русский язык - это равносильно запрету дышать, он часть нашей культуры”. Sradicare a Odessa la lingua russa è come vietare a un odessita di respirare, è parte della nostra cultura.

Il 15 OTTOBRE - breve riassunto delle puntate precedenti - il regime di Kiev COMMISSARIAVA LA CITTA’ MANDANDO A CASA LO STORICO SINDACO TRUCHANOV, privandolo della cittadinanza ucraina, condannandolo ai domiciliari con braccialetto elettronico,
https://t.me/bloknot_odessa/17434
CON L’ACCUSA DI AVERE UN PASPORT RUSSO, anzi, mandando a casa l’intera giunta e tutto il municipio, CONFERENDO PIENI POTERI ALLA ODES’KA ODA, ovvero la Amministrazione statale della regione di Odessa
https://oda.od.gov.ua/ua
con a capo, per l’appunto, DER KOMMISSAR, AL SECOLO OLEG KIPER.

Qualcuno, inoltre, MALIGNA ANCHE CHE TRUCHANOV SIA STATO RIMOSSO PER FAVORIRE I TRAFFICI DEI SUOI PADRONI, TRA CUI UN CERTO TRUMP E I SUOI RESORT, DI CUI IL REFERENTE E’ ZELENSKIJ:
https://t.me/bloknot_odessa/17555

A ogni modo, la musica è cambiata. Se prima TRUCHANOV, odessita doc, cercava di mediare tra natofascisti e locali lasciando a questi ultimi una valvola di sfogo, ora KIPER, NATO A TYMKOVO, PAESINO AL VALICO CON LA MOLDAVIA, NON HA PIU’ ALCUNA ESITAZIONE NEL “FAR APPLICARE LA LEGGE”. O nell’esser lui la legge. L’uomo giusto al momento giusto nel posto giusto, per un regime di Kiev in vena di PURGHE A OGNI LIVELLO NELLA MUNICIPALITA’ DI ODESSA, denuncia il canale ucraino Legitimnyj:
https://t.me/legitimniy/21195

Purghe a cui seguiranno altre purghe, per esempio FRA LA MAGISTRATURA: DOVE HA FATTO SCALPORE UNA RECENTE SENTENZA DEL TRIBUNALE DI ODESSA CHE HA CONDANNATO “SOLO” A CINQUE ANNI COMMUTATI A TRE DI LIBERTA’ VIGILATA UN CIVILE COLPEVOLE DI AVER PUGNALATO, NON A MORTE, UN TE-TSE-KA:
https://t.me/Office_troll/5027
Troppo poco. Dovevano dargli l’ergastolo. Occorrerà fare un po’ di pulizia anche lì.

Il problema, per loro, è che DER KOMMISSAR, E I NATOFASCISTI CHE LO HAN MESSO LI’, hancontro hanno un popolo, non semplici funzionari da purgare.

Purgare un intero popolo fino ad azzerarlo lo si può fare, per l’amor del cielo: si chiama GENOCIDIO e l’U-ccidente è maestro in questo, sin dai tempi di Cristoforo Colombo. Basta cambiargli nome e chiamarlo “unità del popolo ucraino”
https://t.me/ZeRada1/27648
così commenta laconicamente il canale ucraino Zerada. Gli Odessiti, a ogni modo, non mollano. Sono abituati a dover fronteggiare l’oppressione antisemita, da secoli. E sfoderando un senso dello humour tipico della cultura est-europea di matrice ebraica, anch’essa “parte della loro cultura” sin dalla fondazione della città (cfr. per esempio, Andrea Corsale, “Odessa. Un’identità mutevole e plurale”, RiMe 10/II n.s. (June 2022), pp. 131-150)
https://rime.cnr.it/index.php/rime/article/download/585/950
producono questo video dove, in risposta all’iconico busto di PUSHKIN portato via in elicottero… arriva un muletto che piazza al suo posto il busto… dell’EX-SINDACO TRUCHANOV!
https://t.me/bloknot_odessa/17456

Una risata vi seppellirà, si diceva un tempo. Forse non basterà. Ma già quella fa tanto. Specialmente con i "der Kommissar" di turno. Quelli che in un celeberrimo film di Totò, avevano e hanno "carta bianca"....

Aggiornamenti a seguire.

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04/11 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Ultima cartina, prudente, di divgen, mostra avanzamenti nel quartiere DINAS. Contese ancora le ultime file di case a nord (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3202

Meno di tre chilometri alla chiusura della sacca e trecento metri all’accesso alla ULICA VERBICKOGO, ovvero a due chilometri e mezzo di strada che li separano dai compagni più in su sulla stessa.

Secondo Tatarinov, quei due chilometri e mezzo son già stati quasi del tutto colmati. Ovvero la sacca è quasi chiusa (sua cartina delle dieci di sera qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/61510


A destra, una sacca, quella di DIMITROV, di 45 chilometri di circonferenza e 60 chilometri quadrati di estensione. Con dentro, si stima, circa diecimila soldati. PERDITE ENORMI, STIMATE DUE, TRE VOLTE QUELLE DI ARTEMOVSK, riporta il canale ucraino Legitimnyj:
https://t.me/legitimniy/21193
Infatti, l’accerchiamento da un lato e la perdita di posizioni chiave dall’altra, hanno messo i russi in condizione di poter colpire ovunque in quell’area i soldati nemici. Soprattutto quelli che cercano di uscire allo scoperto. Soprattutto, quelli che cercano di uscire da quella sacca e basta.

FRA VOLČANSK E KUPJANSK

Come prevedibile, dopo aver tagliato la strada che approvvigionava le guarnigioni natofasciste di stanza a nord-est e a est di VOLČANSK, i russi si espandono verso est incontrando minore resistenza mentre proseguono metodicamente a ripulire l’area di VOLČANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3203

Poco più a est, avanza verso sud per tutto un tratto di sette chilometri, arrivando alle porte di DVUREČANSKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3204
la cui liberazione creerà i presupposti per chiudere un’ennesima sacca a est e far avanzare la linea di fronte su quel tratto di almeno nove chilometri.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO A PRIMORSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3205

e si portano a 17 km dall’ingresso sud di ZAPOROŽ’E.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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04/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


ENNESIMO TENTATIVO DI CONTRATTACCO DA PARTE DI PARA’ DEL REGIME DI KIEV NEUTRALIZZATO (neutralizzati anche i parà) A NORD-OVEST DI KRASNOARMEJSK. Ma non solo, rintuzza oggi rintuzza domani, i russi seguendo la Magistral 30 sono arrivati alle porte di Grishino (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28435

HA INIZIATO A PIOVERE e, in un territorio senza strade, ma solo campi, qualsiasi viottolo o traversata in campo aperto fa questa fine (filmati vari montati qui):
https://t.me/condottieros/14024

A EST DI KRASNOARMEJSK, SONO INIZIATI I COMBATTIMENTI NELLA PARTE SETTENTRIONALE DEL VILLAGGIO DI ROVNOE, fra Krasnoarmejsk e Dimitrov (posizione qui
https://divgen.ru/48.30117/37.21968/15
e qui)
48.30117/37.21968

A RODINSKOE, LE FORZE SPECIALI ANCORA SOPRAVVISSUTE DOPO L’ACCOGLIENZA CALOROSA DEL CONTRATTACCO DI IERI, ASSERRAGLIATE IN QUALCHE STABILE NON ANCORA COLPITO DALLE FAB RUSSE, STAN CERCANDO IL MODO DI TORNARE A OVEST SENZA RESTARCI:
https://t.me/beard_tim/28436

Tornare indietro, ma non a Dobropol’e, dove già sono in azione i FAB russi sulle fortificazioni, sui depositi e sulle caserme nemiche:
https://t.me/condottieros/14020

In tutto questo, alcuni stimano che dentro la sacca di DIMITROV siano asserragliati DIECIMILA SOLDATI: 10 brigate assortite (esercito, difesa territoriale, forze speciali), più mercenari, volontari e giornalisti
https://t.me/condottieros/14023

Aggiornamenti a seguire.

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04/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI
- SI AVVICINANO SEMPRE PIU’ A DIMITROV DA OVEST, OVVERO DA KRASNOARMEJSK, GUADAGNANDO ULTERIORE TERRENO E RESTRINGENDO LA SACCA
- OLTRE CHE AD AVVICINARSI SEMPRE PIU’ A GRISHINO DA SUD, LIBERANDO COMPLETAMENTE L’AREA DI KRASNOARMEJSK A SUD DEL FIUME GRISHINKA E INIZIANDO A OPERARE SU QUELLA A NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3201

Vanificando, ULTERIORMENTE, il tentativo delle forze speciali ucraine di
- scardinare la sacca formatasi da nord (cartina qui, stavolta le frecce rosse indicano la loro azione):
https://t.me/ZeRada1/27630
- creare un corridoio e tirar fuori i soldati intrappolati a DIMITROV.
Vanificandolo, perché
1. la sacca si “sgonfia”, restringendo il proprio perimetro
2. i russi continuano ad AVANZARE DA SUD-OVEST per far sì che, anche in caso di EVENTUALE ARRETRAMENTO A NORD-EST DELLA ATTUALE LINEA DI FUOCO, SI POSSA SEMPRE TENERE A TIRO IL “CORRIDOIO” che qualcuno vanta per i media esteri essersi formato. Mentre in realtà, al momento, da giorni e, date le attuali premesse, fino a conclusione dell’operazione, non si tratta altro che di un tratto di DUE CHILOMETRI di ampiezza spazzato da nord e da sud a ogni tentativo di passaggio. Una squadra di parà aviotrasportata A OLTRE SEI CHILOMETRI A OVEST, DI QUESTO TRATTO, nemmeno lì, ne sa qualcosa. Anzi, non sa più nulla.

AI CONFINI DELLA REALTA’

“Der Bürgerkrieg in Syrien ist beendet. Es gibt jetzt keinerlei Gründe mehr für Asyl in Deutschland und deswegen können wir auch mit Rückführungen beginnen”
“La guerra civile in Siria è finita. Non c’è più alcun fondamento per l’asilo politico in Germania e per questo possiamo iniziare coi rimpatri”

https://www.tagesschau.de/inland/abschiebungen-syrien-merz-100.html

Così, il Bundeskanzler Friedrich Merz (CDU) ieri. Facciamo un passo indietro. Non di tanto, otto anni fa. 10 maggio 2017, per la precisione. L’agenzia statunitense deputata, in pieno stile western, a piazzare taglie sulla testa di qualcuno, “Rewards for Justice”,
https://rewardsforjustice.net/

aveva appena messo una taglia da dieci milioni di dollari sulla testa di Muhammad Al-Jawlani, “capo di Al Qaeda in Siria”. Qui il manifesto affisso in tutti gli uffici dello sceriffo della contea:
https://www.longwarjournal.org/archives/2017/05/state-offers-10-million-for-leader-of-the-syria-branch-of-al-qaeda.php

E qui la dichiarazione ufficiale di Washington, datata sempre 10 maggio 2017:
https://2017-2021.state.gov/rewards-for-justice-reward-offer-for-information-on-al-nusrah-front-leader-muhammad-al-jawlani/

Il RESPONSABILE DI ECCIDI contro i curdi, contro gli stessi siriani, contro donne,vecchi e bambini, da fermare “dead or alive”, SETTE ANNI DOPO, per la precisione il 20 dicembre 2024, A MISSIONE COMPIUTA, STRINGEVA LA MANO ALLA DELEGATA DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI A STELLE E STRISCE PER IL MEDIO ORIENTE BARBARA LEAF. A DAMASCO “LIBERA” DA ASSAD.

IL 22 DICEMBRE WASHINGTON RIMUOVEVA LA TAGLIA DA DIECI MILIONI DI DOLLARI:
https://www.longwarjournal.org/archives/2024/12/us-removes-10-million-reward-for-hayat-tahrir-al-sham-leader.php

Ieri, la dichiarazione di MERZ. Probabilmente, era al mare mentre quest’estate i suoi uomini continuavano a massacrare Alawiti e i Drusi. “Continuavano”, perché già a febbraio di quest’anno la DW, non i superstiti della SANA (l’agenzia di stampa siriana) in esilio da Mosca, riportava 1.700 Alawiti e 100 drusi massacrati dal “neo-moderato” Al Jawlani.
https://www.dw.com/en/syrian-groups-again-threatened-by-sectarian-violence/a-72414618
Ma Merz, probabilmente, in quel momento era più concentrato su Sanremo.

Questo provocava un’INTERROGAZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO in data 12/03/2025:
https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-10-2025-001081_EN.html
dall’emblematico titolo “Religious persecution and sectarian violence in Syria”. Ma Merz, probabilmente, era già impegnato per celebrare degnamente la Giornata mondiale del passero (20 marzo).

A luglio, sempre non i superstiti della SANA in esilio da Mosca, ma l’USCIRF (U.S. Commission for International Religious Freedom) usciva con questa nota: “USCIRF Condemns Violence against Syria’s Druze Community”
https://www.nytimes.com/2025/10/22/world/middleeast/syria-massacre-druse.html
Ma Merz, probabilmente, era già al mare.

Il 22 ottobre, dieci giorni prima della dichiarazione di Merz, il NYT, sempre non i superstiti della SANA in esilio da Mosca, usciva con un lungo reportage sul massacro dei Drusi:
https://www.nytimes.com/2025/10/22/world/middleeast/syria-massacre-druse.html
Ma Merz, probabilmente, stava ancora smaltendo i postumi dell’Oktoberfest.

E’ sfortunato, il povero Merz. Arriva sempre in ritardo a tutti gli appuntamenti o quando accadono è, inevitabilmente, altrove.

Il 12 marzo, nella sua interrogazione, il deputato del PPE Tomáš Zdechovský chiedeva quali fossero i passi che la Commissione intraprenderà per prevenire il sostegno e la legittimazione dell’UE a un governo responsabile delle atrocità in corso (“What steps is the Commission taking to prevent EU support from legitimising a government responsible for ongoing atrocities?”)
Rimpatriare i profughi, ecco la risposta. Ai confini della realtà. Meglio, in una realtà parallela, fallace, mutevole, FUNZIONALE AGLI SCHEMI DI DOMINIO E DI POTERE DI CHI LA CREA, LA DISTRUGGE E LA RIFORMA, INCESSANTEMENTE, DA OLTRE VENT’ANNI:

“Noi siamo un impero e quando agiamo creiamo la nostra realtà; così, mentre voi studiate quella realtà - con tutto l’equilibrio di cui siete capaci - noi agiamo di nuovo, creando altre nuove realtà che voi potete anche studiare, ed è così che le cose si gestiscono: noi siamo i protagonisti della storia... e a voi, a tutti voi, sarà solamente consentito di studiare ciò che noi facciamo”.
“We're an empire now, and when we act, we create our own reality. And while you're studying that reality -- judiciously, as you will -- we'll act again, creating other new realities, which you can study too, and that's how things will sort out. We're history's actors . . . and you, all of you, will be left to just study what we do."

Ron SUSKIND, “Faith, Certainty and the Presidency of George W. Bush”, NYT Magazine, 17/10/2004:
https://www.nytimes.com/2004/10/17/magazine/faith-certainty-and-the-presidency-of-
george-w-bush.html

Aggiornamenti a seguire.

03/11 ore 23:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI SFONDANO A NELLA PARTE SUD DI DIMITROV (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3199
e si portano a quattro chilometri e mezzo dal ricongiungersi coi loro compagni ormai fuori da KRASNOARMEJSK.

Compagni che proseguono ad avanzare verso est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3200
portandosi a due chilometri dall’ingresso OVEST della parte più consistente di Dimitrov.

Ma non solo, c’è chi afferma che l’intero quartiere DINAS sia stato liberato:
https://t.me/beard_tim/28429
et
https://t.me/Tatarinov_Rus/61463
et
https://t.me/Tatarinov_Rus/61462
In tal caso, di KRASNOARMEJSK rimasta in mano ai natofascisti non vi sarebbe più nulla, se non sparuti gruppi di poche unità asserragliati in qualche scantinato e per cui la bonifica non tarderà ad arrivare. E i russi da lì punteranno verso ROVNOE, il villaggio a fianco.

Per quanto riguarda, invece, la sciagurata offensiva su RODINSKOE, questa cartina
https://t.me/motopatriot78/43997
mostra chiaramente come le forze speciali del regime di Kiev siano state attirate in una trappola, consistente nel lasciarli avanzare fino in centro città e poi, una volta entrati in profondità, chiuder loro la via d’uscita a ovest e far scatenare su di loro l’inferno da ogni dove.

Ogni trappola che si chiude oggi, è un tratto di linea di fronte scoperto domani.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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03/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I soldati del regime di Kiev continuano a essere espulsi dall’ultimo quartiere in loro mano, DINAS, dove sono asserragliati:
https://t.me/motopatriot78/43982
Il canale ucraino Rezident aggiunge: i 2.700 soldati che difendevano Krasnoarmejsk sono quasi tutti riusciti a ritirarsi a DIMITROV. In città restano gruppuscoli isolati che non son riusciti a evacuare.
https://t.me/rezident_ua/27928

Dieci attacchi dei soldati intrappolati a nord e a nord-ovest, tutti respinti.
Quattro tentativi di rompere l’accerchiamento da fuori, anche a opera di mercenari stranieri (fra cui, come d’uopo, soldati NATO), tutti respinti e solo nel corso di queste azioni cinquanta le perdite riportate.
Prosegue l’azione anche a DIMITROV, con 24 stabili liberati dal limite nord a quello sud-est:
https://t.me/divgen/74844

Divgen riporta un tentativo di sfondamento a RODINSKOE, fuori dalla sacca, a nord-est:
https://divgen.ru/event/3198
Ma proprio a RODINSKOE, dove l’attacco kamikaze dei corpi speciali del regime di Kiev è stato chiamato a una missione impossibile (il peduncolo più a est nella cartina), i russi già stamane avevan teso loro l’ennesimo agguato (filmato del Ministero della difesa russo, in azione FAB-500):
https://t.me/voenkorKotenok/68600

Anche per i soldati NATO polacchi, pardon, per i mercenari polacchi, è “koniec”, fine:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61446

Mentre questo è il quadro complessivo delle azioni in corso (frecce rosse e frecce azzurre):
https://t.me/Tatarinov_Rus/61438
che parla abbastanza da solo.

CHI HA ANCHE INIZIATO A PARLARE, MEGLIO, A SMARCARSI DALLA DISFATTA (o a scappare con la prima scialuppa dalla nave che affonda), E’ LA SFERA MASSMEDIATICA UFFICIALE UCRAINA. SITUAZIONE INEDITA IN TRE ANNI E MEZZO. Il canale TSN (TCH in cirillico), per esempio, CRITICA la direzione militare per la sciagurata scelta di non aver evacuato Krasnoarmejsk e Dimitrov quanto ancora si poteva, senza alcun riguardo per le vite dei soldati che stanno morendo:
https://t.me/legitimniy/21179
Pura fantascienza, ancora qualche settimana fa. O quando ad AVDEEVKA, per esempio, lo Stato Maggiore impedì ai soldati di ritirarsi: risultato, solo allora tremila morti:
https://t.me/rezident_ua/27922
Non meravigliamoci poi, conclude tristemente Rezident (ibidem), se i russi ci consegnano salme a mille alla volta e noi a trenta. Questa, la considerazione che abbiamo dei nostri uomini. Fra gli ultimi rimasti e nella totale incapacità di tenere, ormai, una linea di fronte così ampia.

INDIETRO TUTTA

Rezident invoca infine una chiamata di Zelenskij a Putin per sedersi intorno a un tavolo e negoziare la pace peggiore, prima che avvenga l’irreparabile. Staremo a vedere, ma ho i miei più seri dubbi che i suoi padroni, gli stessi che a marzo 2022 gli stracciarono in faccia Istanbul, ora glielo lascino fare. O non gli facciano perdere altre due o tre oblast’, oltre alle quattro già perse, in cambio di una aumentata isteria collettiva fra i popoli d’Europa e nessuno di loro che protesterà per gli ospedali smantellati, le pensioni da fame, le bollette alle stelle, le ditte che chiudono… e qualche altro centinaio di miliardi di euro destinato al “riarmo”. Una pace, non un cessate il fuoco, una pace, negoziata oggi, e il bluff cade. Ripartono le forniture di gas e di petrolio russo, e a cadere non è solo il bluff ma anche qualche loro testa.

Da chi si dovrebbero “difendere”, del resto, in tali condizioni i popoli d’U-ccidente? Dagli stessi che NEL DUEMILAQUATTRO ERANO COSI’ DEFINITI, in una “semplice costatazione”, NELLA “COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO” DAL TITOLO “Il dialogo sull’energia tra l’Unione europea e la Federazione russa tra il 2000 e il 2004”:
“poiché il continente europeo costituisce, sul piano geopolitico, una vasta regione unita da legami culturali, storici ed economici, è opportuno valorizzare in via permanente la complementarietà energetica tra l’est e l’ovest del continente.”
https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2004:0777:FIN:IT:PDF

- al punto di creare, nel 2002, “il Centro comune UE-Russia per le tecnologie energetiche”, che “ha alla sua testa due co-direttori, uno russo, l’altro europeo. È una piattaforma per promuovere le tecnologie energetiche avanzate (nel settore del petrolio, del gas, del carbone, dell’elettricità, delle energie nuove e rinnovabili e del risparmio energetico) attraverso partnership tra imprese industriali ed agevolare il finanziamento degli investimenti in progetti prioritari.”
- laddove l’UE, che ancora non si era sparata nelle gambe, riteneva fondamentale un “dialogo sull’energia al servizio di un approvvigionamento stabile e prevedibile”. Al fine, “IN VIA PRIORITARIA” DI:
- “ridurre i rischi dell’approvvigionamento”
- “massimizzare l’autonomia o a minimizzare la dipendenza energetica dell’Unione”.
E SU QUEST’ULTIMO PUNTO: “nelle nostre relazioni con la Federazione russa – nei confronti della quale la dipendenza energetica è destinata ineluttabilmente ad aumentare – la cooperazione deve puntare soprattutto a stabilire RAPPORTI COSTRUTTIVI DI INTERDIPENDENZA:
- istituzione di regole commerciali prevedibili,
- intensificazione delle reti di trasporto e
- promozione degli investimenti attraverso un quadro legislativo più stabile e trasparente
- incoraggiamento delle riforme di struttura nel settore dell’energia in Russia”.

Fantascienza? No, 2004. Ancora troppo vicina, come data, perché ottocento miliardi di euro in armamenti siano da considerarsi AL SICURO. Del resto, per il complesso militare industriale, sin dai tempi del film omonimo, e ancora prima, “finché c’è guerra, c’è speranza”. Indietro così, quindi. Indietro tutta. Fino alle centomila gavette di ghiaccio, se necessario.

Aggiornamenti a seguire.

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03/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Dopo il tracollo di ieri, A KRASNOARMEJSK il regime di Kiev tiene 3 chilometri quadrati di edifici posti a nord-est ovvero, a puro titolo esemplificativo, un quadrato di 55 metri di lato.
Due tentativi di sbloccare la sacca in favore dei soldati intrappolati a DIMITROV sono stati, come prevedibile del resto, bloccati. I russi non hanno fretta, a questo punto, di restringere la sacca, anche se violenti combattimenti sono in corso agli estremi est e ovest della stessa: li hanno in pugno (tutte le informazioni qui sopra riprese dal bollettino mattutino del voenkor Kotenok).
https://t.me/voenkorKotenok/68597

Anche fonti di matrice ucraina, come Legitimnyj, o Rezident, confermano
- che almeno il 90% di Krasnoarmejsk è perso
https://t.me/rezident_ua/27921
- che tutti i tentativi di rompere l’assedio sono miseramente falliti. E LANCIA IL SUO GRIDO D’ACCUSA: KRASNOARMEJSK E DIMITROV ANDAVANO LASCIATE ANCORA IL 20 OTTOBRE (loro link diligentemente apposto a riprova di quanto dichiarato https://t.me/legitimniy/21145) MA GIA’ ALLORA LA CONSEGNA ERA “TENERE ALLA MORTE”:
https://t.me/legitimniy/21178
Cosa che, neanche due settimane dopo, sta puntualmente accadendo, insieme a decine di migliaia di morti inutili. Più soldati intrappolati stimati FINO A NOVEMILA UNITA’ (teoriche, poi magari qualcuno, senza troppo clamore, ha già levato le tende)
https://t.me/rezident_ua/27914

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Anche qui il regime di Kiev ha provato a contrattaccare,
https://t.me/rezident_ua/27916
con gli stessi, identici, risultati di Krasnoarmejsk. Perdere entrambe, a pochissima distanza di tempo l’una dall’altra, potrebbe produrre effetti a catena imprevedibili.

TUTTO QUESTO, MENTRE…

- ZALUZHNYJ fumo-di-londra ha già iniziato la campagna presidenziale, cominciando a ritagliarsi il proprio spazio di visibilità mediatica:
https://t.me/rezident_ua/27912

- BUTUSOV prende le distanze dal clamoroso fallimento dell’operazione mediatica “sbarco parà a Krasnoarmejsk” definendola una “decisione tattica da analfabeti” (bezgramotne taktichne rishenija):
https://t.me/rezident_ua/27913

- Altre figure ufficiali cominciano a smarcarsi richiedendo il ritiro delle truppe speciali rimaste da queste missioni suicide (il già citato ex-ministro della difesa):
https://t.me/ZeRada1/27615

- LE DISERZIONI UFFICIALMENTE RICONOSCIUTE TALI, CHE HANNO GIA’ SUPERATO LE TRECENTOMILA UNITA’, POTREBBERO A FINE ANNO ARRIVARE A CINQUECENTOMILA:
https://t.me/rezident_ua/27919

Aggiornamenti a seguire.

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02/11 ore 21:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO DA EST VERSO GULJAJPOLE, LASCIANDOSI ALLE SPALLE POLTAVKA E IL FIUME JANČUR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3193

Un breve sguardo alla cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/74811?single
ci mostra come ormai la linea fortificata che separa i russi da GULJAJPOLE sia decisamente intaccata, vulnerabile, già violata.

Così come intaccata, vulnerabile e violata si sta dimostrando la difesa di ALEKSANDROVKA a sud-est di POKROVSKOE (notizia e cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28411
dove i primi assaltatori russi sarebbero già entrati. Altra cartina qui:
https://t.me/condottieros/13998?single
Nello stesso pezzo,
https://t.me/condottieros/13998
si dà notizia che incursori russi sarebbero già arrivati sia alla via che collega GULJAJPOLE da nord (prima cartina), che a quella che la collega da ovest all’altezza di Guljaipolskoe (cartina qui):
https://t.me/condottieros/13999?single

Non saranno ancora del tutto tagliate, ma poco ci manca. Questa cartina mostra chiaramente che non sono solo loro a puntare a questa strada, ma un intero segmento di linea di fronte:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61404

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Dopo l’exploit di ieri (cartina qui giusto per avere il senso della progressione fra ieri e oggi)
https://divgen.ru/event/3192
i russi
- liberano sia ROG che GNATOVKA a est di KRASNOARMEJSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3194
smantellando le linee difensive (cartina qui area in bianco)
https://t.me/divgen/74814?single
che li separano dall’ingresso a DIMITROV da sud-ovest MA, SOPRATTUTTO, SBLOCCANDO LA STRADA E-50 VERSO SUD DA SELIDOVO, CHE ORA È GIÀ RUSSA A NORD-OVEST DI KRASNOARMEJSK. LA E-50 PORTA DRITTI DRITTI A OVEST… A PAVLOGRAD, QUINDI GIRA INTORNO A DNEPROPETROVSK PASSANDO DA OVEST e da lì… sempre dritto, verso ovest, praticamente a Leopoli. E le fortificazioni erette nella DNR occupata non le troviamo altrove. Per niente.
Ai russi, tuttavia la E-50 serve ora per collegare velocemente retrovie a prime linee, usando strade asfaltate e in grado di reggere carichi pesanti, in un momento in cui tale azione consente a nuove forze di aggiungersi alle esistenti e sbarazzarsi delle linee di difesa nemiche con maggiore efficacia, incisività, velocità. Provocando ulteriori effetti a catena.

- oltre a questo, liberano i quartieri a NORD-EST della città e avanzano lungo la strada verso DIMITROV (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3195
- e, infine L’INTERA AREA URBANA NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3197

Krasnoarmejsk è ormai persa, e tenere Dimitrov da sola non ha alcun senso, scrive oggi l’ex-viceministro della difesa del regime di Kiev:
https://t.me/RVvoenkor/103063
Anche perché non si riuscirebbe a farlo neanche volendo… tra l’altro. Ma per il cinegiornale luce di oggi a pranzo i russi erano “a sud di Pokrovsk” mentre “infuriava la battaglia”… sicuramente, anche l’ex-viceministro della Difesa mente.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI AVANZANO A IVANOPOL’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3196
sbarazzandosi di ben due linee fortificate in un botto solo (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74822?single
incuneandosi in un punto, come si vede bene nella cartina, dove le linee difensive sono staccate fra loro. Certo, lì ci sono le case popolari a fare da scudo a perdere… ma dal ritmo con cui i russi incalzano ora i natofascisti, di tenute a oltranza se ne vedono sempre meno. E forse anche buona parte del patrimonio abitativo si riuscirà a conservare.

SCANDALO FORTIFICAZIONI, CINQUE MILIARDI DI GRIVNE SPARITI

Da febbraio a ottobre di quest’anno… puff, nel nulla:
https://t.me/opor_2014/20001
Al cambio di oggi, sono 103 milioni, 204 mila e 400 euri. Spariti gonfiando i preventivi, emettendo fatture fittizie, giocando sul cambio delle valute, oppure semplicemente incassando e non facendo nulla. Questo però al TG non lo dicono, anche se nel bilancio statale completamente drogato dagli “aiuti” esterni, quei soldi inizialmente erano dollari, sterline e, soprattutto, euro.

Non soprende, comunque, vedendo foto come queste,
https://t.me/opor_2014/19947
o come queste,
https://t.me/opor_2014/19940
o come queste, coi civili impiegati nella posa di legna e fili spinati
https://t.me/opor_2014/19860 et
https://t.me/opor_2014/19870
o come queste, dove intelligentemente a protezione di un trasformatore elettrico han posto sei file di mattoni… perché, certo, i russi li prendono a cornate, i trasformatori...
https://t.me/opor_2014/19848
o come queste dove un deposito mezzi è stato “creato” riadattando l’area sotterranea di un acquedotto
https://t.me/opor_2014/19934 et
https://t.me/opor_2014/19898
o come queste, ottobre 2025, dove a curare la logistica militare sono gli uffici postali civili
https://t.me/opor_2014/19879
non a caso oggetto di attacchi russi, non sorprende, dicevo, venire a sapere che i soldi, ahimè, evaporano prima che si concretizzino nelle opere a cui erano destinati. Perché buttar via tondini in acciaio, calcestruzzo, casseforme, quando c’è il legno così bello, così a buon mercato disboscando un po’ e, soprattutto, così green, ecosostenibile, ecocompatibile…

NON È COLPA NOSTRA SE, MOSSI DAI PIÙ NOBILI IDEALI... CI IMBATTIAMO SEMPRE NEL PETROLIO! …O IN QUALCHE LINGOTTO D’ORO.

L’ultimo accenno nel titolo riprende il saccheggio delle riserve auree irachene celebrato in queste foto
https://t.me/parstodayrussian/190668
durante l’occupazione NATO di Baghdad.

Ma non sempre, mossi dai più nobili ideali, si inciampa in un lingotto d’oro. Il più delle volte sempre gli stessi nobili ideali, vero motore della politica USA, si scontrano con quelle schifose pozzanghere piene di un liquido puzzolente, oleoso, e difficile da rimuovere dalle uniformi, a differenza del sangue di milioni di innocenti. Trump punta ora alla Nigeria:
https://t.me/divgen/74773
dopo aver scoperto che “Boko Haram” uccide cristiani nel nord della Nigeria. Dal 2002, ma non andiamo troppo per il sottile. Oggi il capo del Pentagono Pete Hesgeth ha confermato che “IL MINISTERO DELLA GUERRA SI STA PREPARANDO PER L’AZIONE”
https://t.me/voenkorKotenok/68587

Anche qui, attenzione, perché purtroppo agli statunitensi va SEMPRE, ma SEMPRE male! Un concerto di sfighe:

In Iraq gli yankee cercavano le armi di distruzione di massa. E hanno trovato il petrolio.
В Ираке американцы искали оружие массового поражения. Нашли нефть.

In Siria gli yankee cercavano le armi chimiche. E hanno trovato il petrolio.
В Сирии американцы искали химическое оружие. Нашли нефть.

In Venezuela gli yankee cercano la droga...
В Венесуэле американцы ищут наркотики…

In Nigeria gli yankee hanno dichiarato guerra ai terroristi...
В Нигерии американцы собираются бороться с боевиками…
https://t.me/divgen/74773

Trentasette miliardi di barili di petrolio, più tutta quella puzza di gas (6.000 miliardi di mc), più metalli rari, ma sicuramente si imbatteranno anche in quelli… e, infine, oro!
https://t.me/voenkorKotenok/68587

Come in Iraq, che sfiga! Che concatenazione di sfighe! Che concerto di sfighe! Anche Cortès e Pizarro, secoli addietro, conobbero la stessa sfiga. Meglio stare a casa, in questi casi, mi verrebbe da dire a tutti loro... ma niente, è più forte di loro...

Aggiornamenti a seguire domattina.

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02/11 ore 14:30 aggiornamento

SE LA FORMA PRENDE IL SOPRAVVENTO SULLA SOSTANZA: L’EPISODIO DEI PARÀ UCRAINI COLPITI A KRASNOARMEJSK COME CARTINA AL TORNASOLE DELLA DEGENERAZIONE IN CORSO, DA ANNI, PRESSO LE FORZE ARMATE UCRAINE


Ringrazio il compagno Hocpoc per la domanda la cui risposta, man mano che la componevo, assumeva vita propria sino a costituire un qualcosa che poteva essere d’aiuto a tutti i compagni perché, a un certo grado di lettura, va ben oltre il semplice accadimento in sé.

Episodio, in sé, molto semplice:
- due elicotteri NATO del tipo UH-60A Black Hawk volano rasoterra per chilometri lungo la steppa,
https://t.me/RVvoenkor/102930
uno dei due riesce ad atterrare a un chilometro e mezzo circa dal confine nord-ovest di Krasnoarmejsk, lasciando undici soldati delle forze speciali.
https://t.me/mod_russia/58063

Questo, il filmato dell’atterraggio dell’elicottero, ripreso da un drone, e della ripartenza, già sotto gli attacchi dell’artiglieria russa:
https://t.me/beard_tim/28356

Как в кино не будет. “Non sarà come al cinema”, commenta laconicamente Ermakov. Non ne sarebbe restato in piedi nessuno, come ammettevano già ieri di prima mattina i canali ucraini che ne avrebbero dovuto celebrare le gesta (in questa mappa i luoghi dello svolgimento dell’azione, ivi compresi i tristi epiloghi di ciascuno dei gruppuscoli sparsi per la steppa annientati uno a uno):
https://t.me/RVvoenkor/102937

e come avrebbe, infine, confermato ieri pomeriggio il Ministero della difesa russo:
https://t.me/mod_russia/58063

La domanda di Hocpoc, che riguardava la questione SE “elitrasportare truppe scelte all'interno di un accerchiamento operativo” FOSSE o meno “un livello di masochismo militare raggiunto in pochi casi nella storia dell'uomo”, mi ha fatto venire in mente il titolo di un libro culto della generazione appena prima della mia: "Avere o essere" di Fromm.

La guerra HA una componente di propaganda. Non c'è bisogno di cercare nell'oggi, nello ieri, nel sempre qualche esempio di questo, ovunque si giri. C'è chi la fa meglio, c'è chi la fa peggio, c'è chi ripete tre volte lo scatto che deve immortalare la bandiera a stelle e strisce issata sul cocuzzolo dell’Isola dello Zolfo, o Iōjima 硫黄島, c'è chi invece aspetta il giorno dopo per tirar giù la bandiera rossa provvisoria (con le scritte del reggimento) sul Reichstag e immortalare ex novo l'evento con la bandiera sovietica ufficiale, una macchina di grande formato e uno studio maggiore di prospettiva, composizione, eccetera.

Notiamo subito una cosa: in entrambi i casi NESSUNA DI QUESTE DUE ATTIVITÀ INTERFERISCE MINIMAMENTE con gli eventi, già accaduti peraltro. È notizia di oggi, i soldati a stelle e strisce, per non correre rischi e vedersi qualcuno dei loro tornare dentro un sacco nero, la loro propaganda, del tutto analoga a quella sopra esposta, l’han fatta nella loro colonia di PORTORICO. Un bello sbarco nel nulla, colpi sparati nel vuoto, esibizioni di muscoli maschi senza rischi, o whisky maschio senza rischio, o fischio maschio senza raschio (un grosso ciao al Maestro...).

Il problema, quantomeno per chi è mandato a crepare al fronte per uno spot, ben peggiore di quello del whisky, si pone quando, dove, la guerra È propaganda.

Ovvero diviene, progressivamente, in quanto segmento delimitato storicamente, spazialmente dato fra due punti, propaganda. A QUESTO SI ARRIVA, meglio, il potere costituito arriva, per NECESSITÀ. Deve “produrre risultati”, da esibire ai suoi azionisti di maggioranza, o padroni. Non può più accontentarsi di filmati o fotogrammi di bandiere esibite mesi prima in luoghi chiave ancora detenuti e tenute al fresco in attesa di gettarle in pasto ai media padronali per “dimostrare” che quanto asserito dai russi non sia affatto vero, ovvero che i luoghi da loro dichiarati sotto il loro controllo non lo siano.

Già questa continua esibizione di immagini, a questo punto non importa se datate o no, ovvero fasulle o veritiere in riferimento all’enunciato diffuso attraverso i megafoni della propaganda, purché pubblicate in tempo reale, ci porta a constatare la più eclatante delle differenze fra Iōjima 硫黄島, o Reichstag e oggi:

LA CONTEMPORANEITA' della produzione e pubblicazione delle fonti, l'accelerazione tumultuosa della diffusione delle stesse, nonché la loro moltiplicazione in migliaia di rivoli la cui sommatoria non può, a quel punto, essere ZERO, ma seguire al contrario una TRAIETTORIA BEN DEFINITA: quella definita dal potere che intende continuare a mantenere il controllo della propaganda stessa.

Il primo effetto di questo SECONDO processo è che, in questo caso, E A DIFFERENZA DEL PRIMO, le leggi a cui l'operazione militare stessa risponde divengono PARADOSSALMENTE ALTRE rispetto a quelle militari!

È IL CONTENITORE CHE PRENDE IL SOPRAVVENTO SUL CONTENUTO, LA FORMA SULLA SOSTANZA, LA RENDITA PARASSITARIA SUL VALORE D'USO.

Torniamo all'operazione in sé. Le truppe aviotrasportate sono, ça va sans dire, truppe speciali. Addestrate lungamente, duramente, per agire in condizioni speciali, ovvero estreme. Membri scelti dopo un’accurata selezione fra i migliori delle loro unità di addestramento, che agiscono automaticamente, meccanicamente, in condizioni di stress estremo, ivi incluse eventuali ferite riportate, col massimo di efficacia in qualsiasi condizione: combattimento a distanza, corpo a corpo, con armi da fuoco, armi bianche, in condizioni di parità, superiorità e inferiorità numerica, su qualsiasi tipo di terreno, condizione atmosferica e a qualsiasi ora del giorno e della notte. Sanno benissimo che da tali missioni potranno anche non più tornare e sono psicologicamente pronti anche a questo.

Il loro impiego è quindi limitato a usi ben specifici, ovvero in casi estremi e molto limitati nel tempo e nello spazio. Dovendo infatti valutare, esprimere un giudizio di valore, per la precisione di valore d’uso, in guerra uno non vale uno: un ufficiale non vale quanto un soldato semplice, un membro delle forze speciali non vale quanto un civile sbattuto al fronte con un’arma semiautomatica vecchia di decenni e due settimane di CAR.

Esempi di tali impieghi possono essere missioni di recupero o di salvataggio dietro o fra le fila nemiche; oppure, impieghi potenzialmente suicidi come quelli che videro coinvolti i parà russi nel cercare di tenere il più a lungo possibile l’offensiva NATO del 2022, quando i russi furono colti di sorpresa dal suo ingresso a piè pari nel conflitto e furono costretti a sacrificare alfieri, torri e quant’altro per dare tempo ai propri compagni di approntare, molto più a est, una prima linea di difesa: la SVATOVO – KREMENNAJA, che resistette per mesi e da cui i russi ripartirono successivamente per arrivare dove sono arrivati oggi, e non solo. Allora, la riorganizzazione su tale linea fu possibile grazie al sacrificio di unità scelte aviotrasportate che vennero a dare manforte alle truppe asserragliate a BALAKLEJA, a IZJUM, a KRASNYJ LIMAN, a JAMPOL’, mentre il nemico dilagava. Molti di loro, grazie anche al sacrificio estremo di questi corpi speciali, riuscirono infine a ritagliarsi un corridoio e a ricongiungersi alle retrovie di un tempo, divenute nel frattempo prima linea.

Qui la situazione è totalmente diversa. Non saranno undici soldati, ma neanche ventidue, appartenenti alle forze speciali, quelli in grado di sbloccare la sacca formatasi a KRASNOARMEJSK (dove oggi, il cinegiornale luce sul maggior canale di ascolto nostrano, colloca i russi nella “parte sud” della città, quando invece sappiamo essere arrivati anche al limite nord… se non altro perché altrimenti nessuno avrebbe potuto nuocere a quegli undici parà).

Non sono riusciti neppure a entrare, a Krasnoarmejsk, liquidati a nord-ovest della stessa. A cosa è servita, allora questa azione? Esattamente a quel che servirono i motoscafi lanciati a tutta verso l’ISOLA DEI SERPENTI davanti a Odessa e AFFONDATI, i cui marò morirono per piantarvi una bandiera da dare in pasto a un cinegiornale luce di un Paese UE a caso nel corso dell’edizione delle venti.

OGGI KIEV LAMENTA UNA CARENZA ESTREMA DI PERSONALE QUALIFICATO all’interno delle proprie forze armate, oltre che di soldati semplici. Come già denunciato, la seconda carenza ha determinato in buona parte la prima: personale qualificato, riparatori, tecnici, forze speciali, sbattuti in trincea e sotterrati da una FAB-3000 insieme a civili freschi di CAR, in quei tre, quattro giorni di vita media in prima linea riconosciuti anche degli stessi media u-ccidentali.

È stato, altresì, denunciato, come siano state campagne militari totalmente improvvide, quanto criminali, funzionali unicamente al CONSUMO A CICLO CONTINUO DI MILIARDI DI DOLLARI DI ARMAMENTI DA PORTARE A FINE NOLEGGIO (e relativo saldo), oltre che alimentare ulteriori, future, urgenti (ovvero “costi quel che costi”, condicio sine qua non di qualsiasi rendita parassitaria al di fuori di qualsiasi controllo da parte di un organismo esterno) forniture degli stessi, a far fuori, a decine di migliaia, sempre tale personale qualificato.

In tutto questo, qualche decina di parà, o marò, sacrificati per un “selfie” in qualche luogo proibito, inaccessibile, irto di pericoli, valgon bene una messa. Sono una goccia nel mare delle decisioni criminali intraprese dal regime di Kiev. Eppure, sono una goccia pregna di significato. Rappresentano, di fatto, la cartina al tornasole di tre anni e mezzo di decisioni sciagurate, intraprese da un regime fantoccio a uso e consumo dei suoi padroni, dei suoi cinegiornali luce, delle sue commesse, dei suoi regolamenti di conti all’interno della struttura vassallare che vede al vertice della piramide gli USA e, scendendo lungo la piramide, i vari Paesi NATO, visti nell’attuale configurazione piramidale della presidenza statunitense come un’entità a sé, destinata all’acquisto delle armi prodotte dai primi.

Fossero riusciti a riprendersi mentre piantavano qualche bandierina su qualche maceria e a schiacciare “invia”, per dare in pasto il filmato al TG delle venti, e poi delle tredici e trenta, più rulli ogni mezz’ora sui canali “all news”, insieme agli immancabili talk-show e tavole rotonde schiena-dritta, oggi li avremmo già visti . Invece, nulla di tutto questo. La loro tragedia è la tragedia di qualsiasi forma passata come sostanza, di qualsiasi contenitore passato come contenuto, di qualsiasi rendita parassitaria passata come valore d’uso.

Per concludere, anche nel caso in cui i parà, o i marò la cui vita è barattata per uno spot, facciano in tempo a issare la bandierina in tempo per schiacciare “invia” prima di essere seppelliti dal fuoco di fila di droni e artiglieria pesante russa, la loro “vittoria” mediatica è, a dir poco, effimera: ci pensa, infatti, il tempo a rimettere le cose al loro posto.

Nel frattempo, tuttavia, un altro assegno è stato staccato, un altra linea di credito è stata aperta, le tasche dei padroni si sono riempite con altri soldi. Il loro, di obbiettivo, è stato pienamente raggiunto.

Aggiornamenti a seguire.

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01/11 ore 22:30 aggiornamento

FRA VOLČANSK E KUPJANSK

I russi chiudono una sacca e ripianano la linea di fronte fra OTRADNOE e BOLOGOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3190

Ora sono a pochissimo da DVUREČNOE a sud, raggiunta la quale un’altra sacca, a est, potrà essere chiusa.

AVANZANO ANCHE A VOLČANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3191
come è possibile vedere, la via più breve a CHARKOV per l’intero settore a nord e a est è non solo tagliata, ma superata. Giro più lungo, per una logistica già in crisi operativa prima di questo ulteriore intoppo. E i propri compagni operativi nell’area a est sopra segnalata a cinquanta chilometri di strada. Strada che ormai di fortificato ha ben poco (cartina primo tratto qui):
https://t.me/divgen/74776?single

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI AVANZANO ANCHE A EST DEL FIUME OSKOL (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43918
calando ora verso sud anche da questa linea.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO IN TUTTE LE DIREZIONI A KRASNOARMEJSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3192
e pongono le condizioni per attaccare DIMITROV da ovest lungo una linea di fronte molto ampia.

ALLE 14:50 ORA ITALIANA IL MINISTERO DELLA DIFESA RUSSA UFFICIALIZZAVA: “I soldati ucraini circondati a Krasnoarmejsk hanno iniziato a consegnarsi prigionieri” (“Украинские военные, окружённые в Красноармейске, начали сдаваться в плен”)
https://t.me/divgen/74782

Speriamo che continuino su questa strada:
https://t.me/rezident_ua/27909

Decisamente, MOLTO, più intelligenti dei loro comandanti: degli 11 uomini aviotrasportati di questo filmato
https://t.me/beard_tim/28361
non ne è rimasto integro neanche uno.

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31/10 ore 22:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


I RUSSI LIBERANO IL QUARTIERE SUD ED È CONFERMATO L’ARRIVO DEI PRIMI GRUPPI ALLE PORTE DI OSINOVO (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28342

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Divgen recupera di primo mattino l’aggiornamento di ieri sera, ovvero l’arrivo dei russi al capolinea nord della città (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3187
et
https://t.me/creamy_caprice/10404

Siamo a due chilometri e mezzo dal chiudere la sacca ricongiungendo questo cuneo con quello a nord-est. Già così, comunque, entrare o uscire comporta perdite enormi. Chi fugge, è sotto tiro per tutta la durata del viaggio verso GRISHINO: la maggior parte non vi arriva
https://t.me/motopatriot78/43895
In entrata, altre perdite che stanno DEMOLENDO L’ESERCITO UCRAINO, togliendo di mezzo le unità migliori, mandate al massacro. Anche aviotrasportate... sotto gli occhi vigili di un drone russo:
https://t.me/RVvoenkor/102919
Alla fine di tutto questo, al regime di Kiev resteranno prevalentemente civili sbattuti al fronte con qualche settimana di CAR e con il chiodo fisso di disertare non appena si presenterà l’occasione:
https://t.me/legitimniy/21155

A est i russi liberano del tutto ROG, il paesino fra Krasnoarmejsk e Dimitrov:
https://t.me/beard_tim/28334

A nord-est, fuori dalla sacca, i russi si avvicinano a SOVIEVKA, che si trova sopra SHACHOVO, da est (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43880
Così facendo, creano i presupposti per creare l’ennesima sacca.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO NOVOALEKSANDROVKA, sopra Vishnevoe (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3188
Otto chilometri e mezzo a POKROVSKOE. Attorno a cui hanno già tagliato tutti i ponti:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61321

Peraltro, guardando la carta delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/74736?single
rimasta ormai senza alcuna fortificazione seria a frapporsi. Se si eccettua Aleksandrovka, un villaggio di sei strade in fila posto fra i russi e l’ingresso a sud-est di Pokrovskoe, su cui i natofascisti proveranno molto probabilmente ad approntare una linea difensiva, impiegando gli edifici come fortificazioni a perdere.

Questo è quanto gli resta, obbiettivamente. Guardiamo questa cartina:
https://t.me/beard_tim/28337
Tutte quelle linee spezzate colorate sono le fortificazioni di vario tipo: vecchie, nuove, denti di drago, eccetera. A nord-est siamo tra Krasnoarmejsk e Seversk, girando intorno al blocco Slavjansk-Kramatorsk. A sud-ovest siamo a Orechov, Guljajpole, Pokrovskoe. Fa impressione vedere la quantità di fortificazioni a nord-est e la quasi assenza a sud-ovest. La linea azzurra, peraltro, sono denti di drago, panettoni aguzzi facilmente rimovibili con qualsiasi pala meccanica esattamente come sono stati posati in fretta e furia qualche tempo fa. Capiamo quindi come i russi, in questo momento, possano in maniera decisamente agevole muoversi nella seconda area, che corrisponde al segmento da noi chiamato “Fronte sud – Dnepropetrovsk”. E, volendo, raggiungere DNEPROPETROVSK
https://divgen.ru/48.45107/35.05737/8
et
48.45107, 35.05737
che corrisponde all’area cerchiata, “protetta” da una linea chiusa di denti di drago. Libertà di manovra ammessa anche da Legitimnyj (sua cartina qui):
https://t.me/legitimniy/21153

Ormai, su questo fronte, i russi hanno diverse opzioni sul banco. Tutte peggiorative per Kiev: nel senso che, quando si sederanno di nuovo al tavolo delle trattative, a DNR, LNR, Zaporozh’e e Cherson (fino ai confini di oblast’), demilitarizacija e denazifikacija, il regime di Kiev dall’altra parte avrà ben poco da mettere sull’altro piatto della bilancia.

Aggiornamenti a seguire domani notte.

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30/10 ore 23.50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI CHIUDONO LA SACCA A EST DEL FIUME JANCHUR, LIBERANDO KRASNOGORSKOE (cartina qui):

https://divgen.ru/event/3181



Ne parlavamo già i giorni scorsi, una volta bloccati da sud e da nord, per i natofascisti intrappolati a est del fiume non restava che farsela a nuoto, per ricongiungersi ai propri camerati a ovest dello stesso.



Più a nord, i russi raggiungono NOVOPAVLOVKA (posizione qui):

https://divgen.ru/48.13654/36.79768/12

e qui

48.13654/36.79768



e vi entrano da sud, procedendo da FILIJA (CARTINA QUI):

https://t.me/motopatriot78/43859



Dovessero liberarla in tempi brevi, si produrrebbe un’ennesima sacca a sud, la cui liquidazione porterebbe i russi a entrare a DNEPROPETROVSK anche da qui e a procedere ulteriormente verso ovest e nord anche da qui.



BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK



La giornata di ieri si concludeva con ulteriori, importanti, avanzamenti russi, che raggiungevano la SHOSSEJNAJA ULICA anche dalla ferrovia. COSÌ, SONO ALMENO TRE LE AREE CHE, TROVANDOSI A OVEST DELLA STESSA, RISULTANO COMPLETAMENTE BLOCCATE. PIÙ UNA QUARTA A SUD DELLA ULICA SHMIDTA. Attraversare la strada in quei casi, infatti, non è più sicuro.



A nord, i russi raggiungono e superano il limite urbano: notizia confermata anche dal canale di Radov (cartina sua qui):

https://t.me/motopatriot78/43855



A EST I RUSSI ENTRANO A DIMITROV ANCHE DA NORD-EST (cartina qui)

https://divgen.ru/event/3181

ricongiungendosi e approfondendo il primo cuneo d’attacco che era già entrato poco più a sud. Dimitrov SOTTO IMMINENTE ATTACCO DI TERRA ANCHE DA SUD E SUD-OVEST (cartina movimento russo qui):

https://t.me/beard_tim/28318



Dal momento che è lì, infatti, che i russi che hanno raggiunto e superato la SHOSSEJNAJA stanno puntando. E pare anche, secondo alcune fonti (Radov, sua questa cartina),

https://t.me/motopatriot78/43849

che a ovest della Shossejnaja non vi sia più nulla di natofascista.



In questo contesto, mentre tutto a sud si sgretola, il continuo contrattaccare natofascista a nord di RODINSKOE, che porta le loro truppe speciali ad avanzare (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3183

e poi a subire il fuoco russo, non cambia una virgola di quanto sta accadendo sotto. La prospettiva di continuare a sfondare e avanzare con la stessa forza iniziale, in questo momento, è nulla:

https://t.me/condottieros/13964



e, come nota Legitimnyj, le imboscate e le perdite in questi contrattacchi ormai sono notevoli,

https://t.me/legitimniy/21148

indebolendo ulteriormente un esercito ormai in evidente crisi operativa. In agonia (в агонии), nota letteralmente. Anche perché nell’operazione di Kursk, cosiddetta tale, già i migliori se ne sono andati, nota Rezident:

https://t.me/rezident_ua/27896

Se non i migliori, sicuramente fra i migliori. E adesso buona parte dei restanti.



BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA



I RUSSI AGGIRANO IVANOPOL’E PROSEGUENDO LUNGO LA FERROVIA E portando a ovest la linea di fronte:

https://divgen.ru/event/3185

Smantellate una DOPPIA LINEA di postazioni difensive (visibile qui),

https://t.me/divgen/74697?single

si passa alle prossime. E Konstantinovka è sempre più vicina anche da sud-est.



Poco più a nord, invece, i russi che a Konstantinovka sono già entrati consolidano le proprie posizioni avanzando di trecento metri nell’agglomerato urbano verso nord:

https://t.me/creamy_caprice/10399



BATTAGLIA DI SEVERSK




A SUD IL FRONTE SI AVVICINA SEMPRE PIÙ: a partire dai russi che si avvicinano a ZVANOVKA ANCHE DA EST (cartina qui):

https://divgen.ru/event/3181



NEL CORSO DELLA GIORNATA I RUSSI, SEGUENDO LA FERROVIA A EST, ARRIVANO ALLE PORTE DI SEVERSK DA SUD (cartina qui):

https://divgen.ru/event/3186



Due chilometri di avanzamento:

https://t.me/creamy_caprice/10401



Così facendo, non solo attaccano da più lati una città a questo punto sempre più a rischio di saltare, ma si portano a SEI CHILOMETRI DI DISTANZA DAI PROPRI COMPAGNI A NORD. Tiro incrociato. In particolare, di FAB che stanno smantellando una dopo l’altra le posizioni fortificate natofasciste:

https://t.me/voenkorKotenok/68538



In tutto questo, corre voce che i soldati natofascisti ivi dislocati abbiano già chiesto di poter ripiegare, ma che la consegna è stata di tenere la posizione NASMERT’ (alla morte):

https://t.me/rezident_ua/27894

Nulla di nuovo. “Fino all’ultimo ucraino”.



Inoltre, così facendo i russi chiudono il rubinetto a sud, con la stessa ZVANOVKA ormai impossibilitata a ricevere rinforzi da SEVERSK (cartina strada tagliata qui)

https://t.me/Tatarinov_Rus/61266

ammesso che di rinforzi ce ne siano ancora.



BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN



Qui anche divgen finalmente aggiorna la sua cartina coi russi che già da giorni erano entrati a KRASNYJ LIMAN da est, quartiere MASLJAKOVKA.

https://divgen.ru/event/3180



Inoltre, i russi stanno progressivamente smantellando la linea difensiva costruita a JAMPOL’:

https://t.me/Tatarinov_Rus/61240

La maggior parte della città è stata liberata, nessuno si aspettava che una città sulla cui superficie, relativamente piccola, erano state fatte opere di consolidamento e rinforzo per trenta milioni di dollari, facendo arrivare blocchi prefabbricati di cemento armato dalla Svizzera, cadesse così in fretta.



BATTAGLIA DI KUPJANSK



I RUSSI ARRIVANO FIN POCO SOPRA OSINOVO (cartina aggiornata qui):

https://t.me/motopatriot78/43853



Ma ormai quel che conta è che i natofascisti a est del fiume OSKOL siano bloccati. Questo filmato mostra come un tentativo di attraversare con barche sia stato intercettato dai russi e delle barche, ora, non vi sia più rimasto molto:

https://t.me/ukrainian_guide/11566



Senza cambi, senza approvvigionamenti, l’intera compagine intrappolata a EST ha anche qui solo due varianti: arrendersi o soccombere. La terza, guadare a nuoto, fortemente sconsigliata.



ATTACCO AI TE-TSE-KA



Oggi due fatti importanti:

1. A Odessa cittadini ormai esasperati hanno ribaltato un bus della “polizei” (sic. Policai, così ormai la chiamano)



https://t.me/rezident_ua/27888

2. A Kremenchuk, invece, la lotta contro i Te-Tse-Ka si è trasformata in un conflitto armato vero e proprio. Con feriti, per il momento.

https://t.me/legitimniy/21149



E più andrà avanti il tempo, peggio sarà. Ormai, per i cittadini ucraini i Te-Tse-Ka si stanno trasformando nei veri e propri nemici da combattere:

https://t.me/rezident_ua/27892



MA DAI... GLI AMERIKANI FANNO SOLDI VENDENDO ARMI!




Trascrizione chiacchierata odierna di Mastro ciliegia coi giornalisti:



Donald Trump 00:08:41-00:09:02 (21 sec)

It doesn't affect us. And, uh, I'd like to see it done on the basis I, I don't like to see 6,000, 7,000, 8,000 young people, mostly young people, for the most part soldiers, be killed. It's not costing us anything. In fact, we make money and I don't even want to talk about making money. I don't care about making money in that case.

Donald Trump 00:09:02-00:09:22 (20 sec)

But, you know, we send weapons to, uh, NATO. They buy full price. They buy the weapons. They give up to whoever. But I think they give them probably to Ukraine for the most part. Uh, now, we did, we discussed the whole thing. We're gonna work together to try and get the war with Russia and Ukraine solved.

(trascrizione completa qui:)

https://rollcall.com/factbase/trump/transcript/donald-trump-press-gaggle-air-force-one-october-30-2025/



I passi salienti di questo lucido delirio:

“In fact, we make money”... “you know, we send weapons to, uh, NATO. They buy full price. They buy the weapons. They give up to whoever. But I think they give them probably to Ukraine for the most part”.



Fanno soldi... (ma dai!) Vendono armi... alla NATO (loro invece sono la sanvincenzo, con tutto rispetto per la sanvincenzo). Loro le comprano a prezzo pieno. Le armi (specifica...). Poi le danno a chi cavolo vogliono loro... ma la stragrande maggioranza, probabilmente, io penso, all’Ucraina.



In questo lucido delirio a base di periodi semplici ripetuti, con qualche variazione, come se un contenuto povero acquistasse così una minima consistenza, e intervallati da versi vari, la cosa che emerge è la CANDIDA AMMISSIONE CHE QUESTA GUERRA VA AVANTI SOLTANTO PER FAR FARE SOLDI ALLE LOBBY CHE STANNO DIETRO QUESTO SIGNORE, che si esprime a mono e bisillabi, ma che ha in mano il tasto che fa fare bum al mondo. E che sempre in un suo messaggio a base di periodi di due, tre parole (ma sono così analfabeti gli statunitensi... o è lui di suo?) ha detto che la ripresa dei test atomici è stata... una scelta obbligata: “Because of the tremendous destructive power, I HATED to do it, but had no choice! ”

https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/posts/115460423936412555



I HATED... odia anche “vendere le armi”... fa soldi ma “odia farlo”... odia mettere sanzioni, odia impiccare l’Europa, odia bullizzare gli altri Stati... ormai ammette pubblicamente tutto. Ma non gli piace, e allora va bene così...



Aggiornamenti a seguire domani notte.

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30/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

 

I RUSSI CHIUDONO LA SACCA A EST DEL FIUME JANCHUR, LIBERANDO KRASNOGORSKOE (cartina qui):

https://divgen.ru/event/3181

 

Ne parlavamo già i giorni scorsi, una volta bloccati da sud e da nord, per i natofascisti intrappolati a est del fiume non restava che farsela a nuoto, per ricongiungersi ai propri camerati a ovest dello stesso.

 

Più a nord, i russi raggiungono NOVOPAVLOVKA (posizione qui):

https://divgen.ru/48.13654/36.79768/12

e qui

48.13654/36.79768

 

e vi entrano da sud, procedendo da FILIJA (CARTINA QUI):

https://t.me/motopatriot78/43859

 

Dovessero liberarla in tempi brevi, si produrrebbe un’ennesima sacca a sud, la cui liquidazione porterebbe i russi a entrare a DNEPROPETROVSK anche da qui e a procedere ulteriormente verso ovest e nord anche da qui.

 

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

 

La giornata di ieri si concludeva con ulteriori, importanti, avanzamenti russi, che raggiungevano la SHOSSEJNAJA ULICA anche dalla ferrovia. COSÌ, SONO ALMENO TRE LE AREE CHE, TROVANDOSI A OVEST DELLA STESSA, RISULTANO COMPLETAMENTE BLOCCATE. PIÙ UNA QUARTA A SUD DELLA ULICA SHMIDTA. Attraversare la strada in quei casi, infatti, non è più sicuro.

 

A nord, i russi raggiungono e superano il limite urbano: notizia confermata anche dal canale di Radov (cartina sua qui):

https://t.me/motopatriot78/43855

 

A EST I RUSSI ENTRANO A DIMITROV ANCHE DA NORD-EST (cartina qui)

https://divgen.ru/event/3181

ricongiungendosi e approfondendo il primo cuneo d’attacco che era già entrato poco più a sud. Dimitrov SOTTO IMMINENTE ATTACCO DI TERRA ANCHE DA SUD E SUD-OVEST (cartina movimento russo qui):

https://t.me/beard_tim/28318

 

Dal momento che è lì, infatti, che i russi che hanno raggiunto e superato la SHOSSEJNAJA stanno puntando. E pare anche, secondo alcune fonti (Radov, sua questa cartina),

https://t.me/motopatriot78/43849

che a ovest della Shossejnaja non vi sia più nulla di natofascista.

 

In questo contesto, mentre tutto a sud si sgretola, il continuo contrattaccare natofascista a nord di RODINSKOE, che porta le loro truppe speciali ad avanzare (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3183

e poi a subire il fuoco russo, non cambia una virgola di quanto sta accadendo sotto. La prospettiva di continuare a sfondare e avanzare con la stessa forza iniziale, in questo momento, è nulla:

https://t.me/condottieros/13964

 

e, come nota Legitimnyj, le imboscate e le perdite in questi contrattacchi ormai sono notevoli,

https://t.me/legitimniy/21148

indebolendo ulteriormente un esercito ormai in evidente crisi operativa. In agonia (в агонии), nota letteralmente. Anche perché nell’operazione di Kursk, cosiddetta tale, già i migliori se ne sono andati, nota Rezident:

https://t.me/rezident_ua/27896

Se non i migliori, sicuramente fra i migliori. E adesso buona parte dei restanti.

 

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

 

I RUSSI AGGIRANO IVANOPOL’E PROSEGUENDO LUNGO LA FERROVIA E portando a ovest la linea di fronte:

https://divgen.ru/event/3185

Smantellate una DOPPIA LINEA di postazioni difensive (visibile qui),

https://t.me/divgen/74697?single

si passa alle prossime. E Konstantinovka è sempre più vicina anche da sud-est.

 

Poco più a nord, invece, i russi che a Konstantinovka sono già entrati consolidano le proprie posizioni avanzando di trecento metri nell’agglomerato urbano verso nord:

https://t.me/creamy_caprice/10399

 

BATTAGLIA DI SEVERSK

 

A SUD IL FRONTE SI AVVICINA SEMPRE PIÙ: a partire dai russi che si avvicinano a ZVANOVKA ANCHE DA EST (cartina qui):

https://divgen.ru/event/3181

 

NEL CORSO DELLA GIORNATA I RUSSI, SEGUENDO LA FERROVIA A EST, ARRIVANO ALLE PORTE DI SEVERSK DA SUD (cartina qui):

https://divgen.ru/event/3186

 

Due chilometri di avanzamento:

https://t.me/creamy_caprice/10401

 

Così facendo, non solo attaccano da più lati una città a questo punto sempre più a rischio di saltare, ma si portano a SEI CHILOMETRI DI DISTANZA DAI PROPRI COMPAGNI A NORD. Tiro incrociato. In particolare, di FAB che stanno smantellando una dopo l’altra le posizioni fortificate natofasciste:

https://t.me/voenkorKotenok/68538

 

In tutto questo, corre voce che i soldati natofascisti ivi dislocati abbiano già chiesto di poter ripiegare, ma che la consegna è stata di tenere la posizione NASMERT’ (alla morte):

https://t.me/rezident_ua/27894

Nulla di nuovo. “Fino all’ultimo ucraino”.

 

Inoltre, così facendo i russi chiudono il rubinetto a sud, con la stessa ZVANOVKA ormai impossibilitata a ricevere rinforzi da SEVERSK (cartina strada tagliata qui)

https://t.me/Tatarinov_Rus/61266

ammesso che di rinforzi ce ne siano ancora.

 

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

 

Qui anche divgen finalmente aggiorna la sua cartina coi russi che già da giorni erano entrati a KRASNYJ LIMAN da est, quartiere MASLJAKOVKA.

https://divgen.ru/event/3180

 

Inoltre, i russi stanno progressivamente smantellando la linea difensiva costruita a JAMPOL’:

https://t.me/Tatarinov_Rus/61240

La maggior parte della città è stata liberata, nessuno si aspettava che una città sulla cui superficie, relativamente piccola, erano state fatte opere di consolidamento e rinforzo per trenta milioni di dollari, facendo arrivare blocchi prefabbricati di cemento armato dalla Svizzera, cadesse così in fretta.

 

BATTAGLIA DI KUPJANSK

 

I RUSSI ARRIVANO FIN POCO SOPRA OSINOVO (cartina aggiornata qui):

https://t.me/motopatriot78/43853

 

Ma ormai quel che conta è che i natofascisti a est del fiume OSKOL siano bloccati. Questo filmato mostra come un tentativo di attraversare con barche sia stato intercettato dai russi e delle barche, ora, non vi sia più rimasto molto:

https://t.me/ukrainian_guide/11566

 

Senza cambi, senza approvvigionamenti, l’intera compagine intrappolata a EST ha anche qui solo due varianti: arrendersi o soccombere. La terza, guadare a nuoto, fortemente sconsigliata.

 

ATTACCO AI TE-TSE-KA

 

Oggi due fatti importanti:

1. A Odessa cittadini ormai esasperati hanno ribaltato un bus della “polizei” (sic. Policai, così ormai la chiamano)

 

https://t.me/rezident_ua/27888

2. A Kremenchuk, invece, la lotta contro i Te-Tse-Ka si è trasformata in un conflitto armato vero e proprio. Con feriti, per il momento.

https://t.me/legitimniy/21149

 

E più andrà avanti il tempo, peggio sarà. Ormai, per i cittadini ucraini i Te-Tse-Ka si stanno trasformando nei veri e propri nemici da combattere:

https://t.me/rezident_ua/27892

 

MA DAI... GLI AMERIKANI FANNO SOLDI VENDENDO ARMI!

 

Trascrizione chiacchierata odierna di Mastro ciliegia coi giornalisti:

 

Donald Trump 00:08:41-00:09:02 (21 sec)

It doesn't affect us. And, uh, I'd like to see it done on the basis I, I don't like to see 6,000, 7,000, 8,000 young people, mostly young people, for the most part soldiers, be killed. It's not costing us anything. In fact, we make money and I don't even want to talk about making money. I don't care about making money in that case.

Donald Trump 00:09:02-00:09:22 (20 sec)

But, you know, we send weapons to, uh, NATO. They buy full price. They buy the weapons. They give up to whoever. But I think they give them probably to Ukraine for the most part. Uh, now, we did, we discussed the whole thing. We're gonna work together to try and get the war with Russia and Ukraine solved.

(trascrizione completa qui:)

https://rollcall.com/factbase/trump/transcript/donald-trump-press-gaggle-air-force-one-october-30-2025/

 

I passi salienti di questo lucido delirio:

“In fact, we make money”... “you know, we send weapons to, uh, NATO. They buy full price. They buy the weapons. They give up to whoever. But I think they give them probably to Ukraine for the most part”.

 

Fanno soldi... (ma dai!) Vendono armi... alla NATO (loro invece sono la sanvincenzo, con tutto rispetto per la sanvincenzo). Loro le comprano a prezzo pieno. Le armi (specifica...). Poi le danno a chi cavolo vogliono loro... ma la stragrande maggioranza, probabilmente, io penso, all’Ucraina.

 

In questo lucido delirio a base di periodi semplici ripetuti, con qualche variazione, come se un contenuto povero acquistasse così una minima consistenza, e intervallati da versi vari, la cosa che emerge è la CANDIDA AMMISSIONE CHE QUESTA GUERRA VA AVANTI SOLTANTO PER FAR FARE SOLDI ALLE LOBBY CHE STANNO DIETRO QUESTO SIGNORE, che si esprime a mono e bisillabi, ma che ha in mano il tasto che fa fare bum al mondo. E che sempre in un suo messaggio a base di periodi di due, tre parole (ma sono così analfabeti gli statunitensi... o è lui di suo?) ha detto che la ripresa dei test atomici è stata... una scelta obbligata: “Because of the tremendous destructive power, I HATED to do it, but had no choice! ”

https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/posts/115460423936412555

 

I HATED... odia anche “vendere le armi”... fa soldi ma “odia farlo”... odia mettere sanzioni, odia impiccare l’Europa, odia bullizzare gli altri Stati... ormai ammette pubblicamente tutto. Ma non gli piace, e allora va bene così...

 

Aggiornamenti a seguire domani notte.

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29/10 ore 20:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI sbaragliano un’intera linea difensiva ormai divenuta insostenibile perché accerchiata (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74630?single
e LIBERANO VISHNEVNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3174
insieme a questa mossa
- avanzano su un’ampia linea di fronte e si avvicinano a POKROVSKOE
- connettono EGOROVKA già liberata tramite la strada principale, che ora può rifornire le prime linee verso ovest e verso nord grazie al doppio accesso garantito dallo snodo, per l’appunto, di VISHNEVNOE.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

SI SGRETOLA SEMPRE PIÙ LA DIFESA APPRONTATA IN CITTÀ DAI NATOFASCISTI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3175
avanzamenti un po’ in tutta la città, a ovest, a sud,a sud-est. Inoltre, attraversano tutta la via GALICKIJ nel quartiere DINAS, oltre la ferrovia (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28291
e raggiungono il limite NORD della città.

I RUSSI AVANZANO ANCHE DA NORD-EST ED ENTRANO A DIMITROV ANCHE DA LÌ:
https://divgen.ru/event/3177
Un chilometro e mezzo di avanzamento e nuove posizioni guadagnate:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61204

Altra linea di fronte in crisi destinata ad aggravarsi sempre più, NONOSTANTE la chiamata di forze speciali in aiuto. Troppo tardi. E allora, anziché pensare a come tirar fuori dalla sacca migliaia di uomini, meglio consolarsi abbattendo una bandiera russa con un drone (video qui):
https://t.me/ZeRada1/27547
e celebrando mediaticamente l’evento come una vittoria. D’altronde, nel momento in cui a rivendere all’esercito quei droni è la ditta dell’attuale presidente-fantoccio, si tratta certamente di una vittoria. Per lui.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I russi arrivano anche da sud, ENTRANDO A ZVANOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3176
Liberata la quale, pochi chilometri e sarà subito quartieri sud di SEVERSK.

Ma non solo: avanzando contemporaneamente anche da sud-est LUNGO LA FERROVIA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3178
i due contingenti puntano a riunirsi proprio sopra ZVANOVKA, liberando un’area notevole, ricompattando la linea di fronte e portandosi col doppio delle energie in una battaglia, a questo punto, destinata a durare sempre meno.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI COMPLETANO LA BONIFICA DELLA SACCA CREATA IN CITTÀ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3173

e avanzano verso sud, dove RESPINGONO UN CONTRATTACCO E PROCEDONO VERSO IL CONFINE SUD DELLA CITTÀ:
https://t.me/beard_tim/28299


Aggiornamenti a seguire domani notte.

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28/10 ore 21:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I natofascisti continuano a cedere terreno, martellati continuamente nella sacca da ogni direzione. I russi avanzano a EST, entrando a MIRNOGRAD in un altro punto (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3171

Avanzano anche a ovest dove, procedendo verso est, escono dal territorio di KRASNOARMEJSK, attraversano nuovamente la SHOSSEJNAJA ULICA ed entrano nel paese di ROG (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3172

La mossa è tesa a cercare nuovi accerchiamenti a sud-ovest, liberando al contempo GNATOVKA che è il paesino subito a sud e smantellare, attaccandole da più punti, le fortificazioni approntate fra KRASNOARMEJSK e DIMITROV:
https://t.me/divgen/74616?single

Lo Stato Maggiore natofascista sta accumulando a GRIŠINO, appena fuori dalla sacca, una quantità imponente di uomini delle forze speciali e delle brigate d’assalto (cartina qui):
https://t.me/divgen/74618
Han già cercato più volte di fare irruzione nella sacca ma han solo riportato perdite. Nel complesso, l’impressione è che stiano cercando di fortificare il più possibile a GRIŠINO per approntare, a questa altezza, la prossima linea difensiva in grado di fermare i russi. Siamo qui, per la cronaca:
https://divgen.ru/48.32727/37.07508/12
et
48.32727, 37.07508

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

Oggi inizia anche questa battaglia. Partendo dall’area liberata ieri (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/185018
truppe russe attaccano da SUD e da SUD-EST (cerchiate in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28288
consolidando le posizioni conquistate e attraverso cui sono riusciti a rompere la difesa nemica.

Più a ovest, i russi assumono il controllo aereo della strada che da IZJUM porta a SLAVJANSK, (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28285
colpendo coi droni qualsiasi mezzo militare faccia la spola fra le due città. Nel complesso, l’intero contingente natofascista attualmente dispiegato nel Donbass è in piena, catastrofica, sofferenza.

Aggiornamenti a seguire domani notte.

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: DA DOMANI FINO A SABATO SEGUIRÀ UN AGGIORNAMENTO AL GIORNO, IN GENERE NOTTURNO. GRAZIE

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28/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI AVANZANO NELLA ZONA INDUSTRIALE A NORD DELLA FERROVIA (contrassegnata col quadratino rosso in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28267
Manovra di aggiramento nella parte ovest, della città, tesa a superare quest’ultimo ostacolo e ad accedere ai campi da cui tenere anche fisicamente, e non solo tramite droni, sotto tiro chi entra e chi esce. Cosa che peraltro già riesce ATTUALMENTE: confermato, ancora una volta, lo stato di ACCERCHIAMENTO OPERATIVO delle truppe intrappolate fra Krasnoarmejsk e Dimitrov.
https://t.me/beard_tim/28274

VERSO KRASNYJ LIMAN

Confermato il TAGLIO DELLA STRADA DA KRASNYJ LIMAN A SEVERSK ancora NEL TRATTO FRA LA PRIMA E JAMPOL’ (cartina qui):
https://t.me/KrasnolimanskyFront/18722
I punti indicati in cartina sono questo 1.
https://divgen.ru/48.94391/37.85639/13
48.94391/37.85639
e questo 2.
https://divgen.ru/48.92981/37.883/13
48.92981/37.883
accerchiando così quegli specchi d’acqua che rimangono nel mezzo, insieme alle truppe ivi asserragliate.

Confermato anche l’attacco verso KRASNYJ LIMAN (nel rettangolo in questa cartina)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61150
da TRE DIREZIONI (le tre frecce della cartina).

Aggiornamenti a seguire.

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28/10 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO DI TRE CHILOMETRI LUNGO LA RIVA DEL DNEPR, all’estremo ovest dell’attuale linea di combattimento sotto ZAPOROZH’E (cartina qui):
https://t.me/creamy_caprice/10367
Così facendo, oltre a ricordare ai natofascisti che sono a meno di venti chilometri a sud dal capoluogo di oblast’, rompono il ritmo a chi sta cercando di tamponare l’azione di ricongiungimento da est e nord-est verso di loro. Azione che si trascinerà dietro GULJAJPOLE e ORECHOV, liberando così la maggior parte dell’oblast’.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Droni russi a caccia, soprattutto, di postazioni nemiche di lancio droni a DIMITROV:
https://t.me/RVvoenkor/102678
Ripulite le quali, l’azione di terra sarà ancora più efficace. A ovest della sacca, Krasnoarmejsk è sempre più compromessa, come ammesso nelle lamentazioni quotidiane sui media natofascisti:
https://t.me/RVvoenkor/102680
dove anche il continuare a colorare di bianco trasparente terre date per “contese”, come fa il buon Petrenko (ultima sua cartina qui),
https://t.me/petrenko_iHS/10224
serve solo a far perder loro di credibilità di fronte ai propri connazionali.

13 COMANDANTI PER 1 SOLDATO SEMPLICE

Sembra di essere in qualche posto di lavoro: tutti generali, e uno solo che fa andare le mani… Questa la drammatica situazione, emersa a causa delle perdite subite e denunciata invece, per davvero, dal deputato del partito al potere GORBENKO (filmato qui):
https://t.me/RVvoenkor/102657
“Su 120 soldati, solo 7 sono fanteria, i restanti o graduati o trasmettitori (связисты) e simili”, per cui solo 1 militare su 13 è un soldato semplice.
https://t.me/legitimniy/21116
Proposta: degradare un po’ di graduati e mettergli un fucile in mano. Il problema è che questa operazione PREMIERA’, COME SEMPRE FATTO SINORA, RUFFIANI, COLLUSI, CORROTTI, PASSACARTE (come, in altro campo, la direttrice dell’Istituto di Demografia dell’Accademia delle Scienze d’Ucraina ELLA LIBANOVA, fermamente convinta che Kiev riconquisterà prima la Crimea e da lì il Donbass… e questa è la demografa… colei che dovrebbe urlare più a gran voce “fermatevi!”)
https://t.me/ZeRada1/27527
E DEGRADERA’ I RESTANTI, ovvero chi ALZA LA VOCE perché ancora si illude, nelle forze armate ucraine, che la prima cosa che conti sul campo sia quanto imparato in Accademia militare: ovvero, l’esatto opposto di quanto fatto fino ad adesso. UN ESERCITO IN DECOMPOSIZIONE. E bene fa, per inciso, chi diserta, si imbosca, scappa da questa gabbia di matti, lucidamente mossa da un’unica molla: il profitto a tutti i costi, anche a prezzo della vita del proprio popolo.

ANCORA SUL CASO “FIRE POINT”

Caso, nota Legitimnyj, che sta facendo scalpore anche nei media occidentali.
https://t.me/legitimniy/21117
Troppo buono… il NYT è uscito con lo “scoop” 3 giorni fa
https://www.nytimes.com/2025/10/26/world/europe/ukraine-fire-point-drones-flamingo.html
in cui ricostruiva come un’agenzia di CASTING (televisivi, cinematografici) facente riferimento all’attore vincitore delle elezioni del 2019 e da allora, ormai illegittimamente, al potere, si fosse “casualmente” riciclata azienda fornitrice di DRONI PER LE FORZE ARMATE UCRAINE, infilandosi dentro anche al “bisinisse” dei missili FLAMINGO, tarocco copiaincolla dell’originale inglese.

E da allora non sento grida indignate di politici nostrani alzarsi, amplificate dai cinegiornali luce in una collettiva levata di scudi, contro questo ignobile lucrare sulla guerra operato, in assoluto conflitto di interessi, dal regime stesso che riciclava persone già abituate a operare secondo schemi corruttivi rodati collocando le stesse organizzazioni a delinquere in ambiti inediti, dove continuare a riprodurre tali schemi corruttivi adattandoli ai nuovi realia.

Per questo ritengo Legitimnyj troppo ottimista. Dove invece scrivo e sottoscrivo, è sul finale: “Все хотят «заработать/украсть» на войне.” In guerra tutti vogliono “guadagnare/rubare”. E chi se ne importa se gli altri, quelli che si dice di “difendere” (il proprio popolo), o di “tenere nella massima considerazione” (i propri soldati), crepano uno dietro l’altro.

Aggiornamenti a seguire.

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27/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI ATTACCANO VIŠNEVOE E NOVOALEKSANDROVKA (cartina e notizia qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/61129

Rispetto a quanto comunicato in giornata,
https://divgen.ru/event/3170
si tratta di una prosecuzione verso nord
https://divgen.ru/47.87767/36.32149/12
47.87767/36.32149

e ancora più a nord
https://divgen.ru/47.91588/36.29539/12
47.91588/36.29539

Azione che se dovesse avere successo porterebbe una linea di otto chilometri e mezzo a ridosso della strada da tagliare e a due passi da POKROVSKOE:
https://divgen.ru/47.98625/36.22536/11
47.98625/36.22536

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Questa la situazione a metà giornata:
https://t.me/anna_news/85950
a fine giornata i russi avanzavano verso nord (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/184910?single
e entravano a DIMITROV anche da nord-est (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/184912?single

Ancora all’interno, intrappolati dai duemilacinquecento uomini. Forse anche mille, duemila in più. Molti di loro sono scappati, quindi è difficile fare stime. È decisamente più semplice contare le carcasse che ogni giorno si ammassano nel tentativo di fuggire:
https://t.me/rezident_ua/27865

I nazisti di Azov si sono rifiutati di intervenire: le missioni suicide le si lascia volentieri agli altri, mentre loro van bene come truppe barriera a sparare a chi indietreggia. Per cercare di riaprire il corridoio, ecco allora accorrere a Krasnoarmejsk le forze speciali del GUR, ovvero di uno dei due servizi segreti:
https://t.me/rezident_ua/27867

Quello che potrebbe costituire un potenziale concorrente, o antagonista, in futuro, facente capo all’ormai scomodo BUDANOV: ecco allora chi mormora che tale ordine non sia stato dato a caso,
https://t.me/legitimniy/21112
ma che dietro allo stesso vi sarebbe una lotta intestina e senza esclusione di colpi, uno dei quali consisterebbe proprio nel mandare sotto lo schiacciasassi russo potenziali pericoli per la cricca Ze-Ermak, indebolendoli e rendendoli ampiamente inoffensivi. Questo lo saprebbe anche Budanov, che avrebbe eseguito l’ordine mandando però solo una minima quantità di uomini. I russi approfittano di questo caos totale, colpendo con droni e FAB, in una situazione loro congeniale, nemici fra i più temibili,
https://t.me/legitimniy/21111
mentre il regime di Kiev affonda.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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27/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Tre villaggi liberati contemporaneamente, tutti sullo stesso fronte (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3170
ovvero EGOROVKA (dettaglio qui):
https://t.me/divgen/74553?single
PRIVOL’NOE (dett. qui):
https://t.me/divgen/74552?single
e NOVONIKOLAEVKA (dett. qui):
https://t.me/divgen/74551?single

L’area a EST del fiume JACHUR è ormai quasi del tutto liberata, ma non solo: i russi ormai operano A OVEST DEL FIUME JANCHUR. Liberando EGOROVKA, i russi si portano a MENO DI TRE CHILOMETRI DAL TAGLIARE LA STRADA CHE APPROVVIGIONA GULJAJPOLE. E una notevole area limitrofa.

Non solo, passando sopra e sotto la linea fortificata natofascista visibile in questa cartina (quella a nord attraversata con la liberazione di EGOROVKA),
https://t.me/divgen/74550?single
la stanno letteralmente smantellando. Salvo interventi in extremis, salvataggi sulla linea di porta, tentativi di legare sperando nel salvataggio del gong, la faccenda da critica potrebbe divenire catastrofica.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO VERSO DIBROVA E TAGLIANO LA STRADA CHE DA KRASNYJ LIMAN PORTA A SEVERSK (notizia e cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28256

Siamo a questo punto:
https://divgen.ru/48.9231/37.89312/12
48.9231/37.89312
Non solo KRASNYJ LIMAN è ora oggetto di un aggiramento da sud-est, ma anche la stessa SEVERSK vede TAGLIATA LA STRADA PRINCIPALE DA SLAVJANSK. Ce ne son sempre altre, ma il giro diventa decisamente più lungo.

Nel frattempo, sempre più incursori, a piccoli gruppi, ENTRANO A KRASNYJ LIMAN E PRENDONO POSIZIONE, O SONDANO SOLO IL TERRENO E FANNO RITORNO ALLA BASE:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61107

Si potrebbe anche modificare il titolo del paragrafo in BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN. Probabilmente lo faremo dal prossimo aggiornamento.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I russi ROMPONO LA DIFESA NATOFASCISTA A EST DEL FIUME OSKOL ED ENTRANO A KUPJANSK-UZLOVOJ:
https://t.me/beard_tim/28253
Vuol dire che sono arrivati qui:
https://divgen.ru/49.66103/37.6599/13
49.66103/37.6599

Cartina qui:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61102

Se così fosse, davvero ora questa immensa area a est sarebbe divisa in due, una a nord e una a sud di questo cuneo. Entrambe le parti sarebbero bloccate verso ovest dal fiume OSKOL. Oltre che, nel caso della sacca a nord, anche dai russi che da KUPJANSK calano verso sud. Situazione, a dir poco, drammatica.

Aggiornamenti a seguire.

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27/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA


Come era lecito aspettarsi, i russi AVANZANO ANCHE A OVEST DI KONSTANTINOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3169

Così facendo pongono i presupposti per liberare quella linea spezzata gialla che porta dritti a SOFIEVKA, il paese sopra SHACHOVO. Il che significa possibilità di muovere pezzi pesanti lungo una strada, anzi tutto, e portarsi a ridosso di un’area destinata, a quel punto, a divenire sacca.

Diamo, inoltre, un’occhiata alla cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/74546?single
mentre a sud e a est di KONSTANTINOVKA le fortificazioni son tutte lì, ancora da demolire e passare una a una, a ovest il grosso è già stato fatto. Quel che resta è tutto colorato d’arancione. Resta qualcosa a nord-est ma i russi, quando vi arriveranno, sarà da sud-ovest, ovvero li scavalcheranno e colpiranno dalla parte dove son più vulnerabili. Di fatto, questa mossa assume connotati tattico-strategici importanti, favorendo sia i compagni impegnati a ovest, che quelli impegnati a est.

BATTAGLIA DI VOLCHANSK

Con l’ennesima bandiera issata, stavolta a VOLCHANSK,
https://t.me/beard_tim/28242
per la precisione qui
https://divgen.ru/50.27309/36.92571/14
50.27309/36.92571
i russi si sono portati sulla RUBEZHANSKOE SHOSSE, la principale via di comunicazione che porta a CHARKOV.

I natofascisti ieri notte han tentato il colpo gobbo, ovvero hanno attaccato con missili HIMARS (che ricordiamo possono essere operati solo su autorizzazione coordinate NATO, ovvero padronali zone cavoletti, oltremanica e oltreoceano) LA DIGA SUL SEVERSKIJ DONEC
https://t.me/petrenko_iHS/10208
SOTTO BELGOROD (coordinate qui e qui):
https://divgen.ru/50.41433/36.75731/14
50.41433/36.75731

Se andiamo giù giù scorrendo la mappa capiamo il perché. In caso di aumento volume d’acqua sul SEVERSKIJ DONECK russi operanti a VOLCHANSK sarebbero TEMPORANEAMENTE tagliati fuori, la logistica sarebbe rotta con le retrovie operanti a BELGOROD e un eventuale contrattacco natofascista sarebbe molto più incisivo.

Peccato che:
1. l’attacco non è andato a buon fine, ci sono danni ma la diga ancora tiene per la maggior parte, nessuna inondazione e ponti saltati;
2. a questo punto l’effetto sorpresa è saltato e chi doveva fare tre viaggi in più fare provviste per rifornire l’area a est del fiume con tutto il necessario per tenere, per l’appunto, il necessario a sopportare un’eventuale innalzamento e abbassamento acque, li sta facendo.
3. i russi si stanno portando avanti e, senza aspettare il secondo lancio di HIMARS NATO, hanno appena LIBERATO SINEL’NIKOVO, il villaggio subito a sud di VOLCHANSK:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61096
posizione qui:
https://divgen.ru/50.25871/36.89751/14
e qui
50.25871/36.89751
4. Si potrebbe anche notare così, en passant, che attaccando una diga a BELGOROD i natofascisti hanno messo i russi nella condizione di poter fare lo stesso (теперь стоит ожидать удары по нашим дамбам, что отключит в Украине полностью ГЭС на Днепре, а потом и остальные, nota laconicamente Legitimnyj).
https://t.me/legitimniy/21106
E far saltare una diga non è come far saltare un ponte. A questo punto tutto nelle mani dei russi. Se lo facessero, non sarebbe che una risposta simmetrica a quanto subito. Se non lo facessero, dimostrare che lo si sarebbe potuto fare, ma ci si è limitati, per esempio, a continuare a far saltare le centrali idroelettriche a valle della diga senza toccare la diga stessa, farebbe ulteriormente salire le loro quotazioni all’interno del popolo ucraino, che non potrebbe che constatare che mentre i “difensori” non esitano ad alzare l’asticella, senza alcun riguardo per la loro casa prima rimasta senza luce e poi allagata, i russi non fanno lo stesso. Molti già lo hanno già notato, sempre di più lo stanno notando. Staremo a vedere. In entrambi i casi brutta mossa, questa natofascista. Destinata ad aggravare ulteriormente la loro situazione.

Aggiornamenti a seguire.

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26/10 ore 16:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Finalmente segnalato anche da divgen l’avanzamento russo DENTRO ŠACHOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3165
con MENO DI UN CHILOMETRO E MEZZO ALLA CHIUSURA DELLA SACCA SOTTOSTANTE. Infatti, da stamane diverse formazioni natofasciste hanno ripiegato verso nord:
https://t.me/beard_tim/28232

Ma son ben altre le sacche a preoccupare i natofascisti ora. I RUSSI, INFATTI, LIBERANO RODINSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3167
e filmato qui:
https://t.me/beard_tim/28237
e si spingono a sud chiudendo TUTTE le strade possibili per uscire dal calderone Krasnoarmejsk-Dimitrov, diventato da oggi più propriamente, ufficialmente, SACCA. Tre chilometri e mezzo alla chiusura fisica ma ormai non si entra e non si esce.

Per questo i natofascisti stanno tentando in extremis un contrattacco a nord-est, cercando di colpire dove i russi in questo momento stanno avanzando in campo aperto, ovvero tentando una specie di “colpo d’incontro”, sinora con scarso successo:
https://t.me/divgen/74521
Vedremo in futuro che piega prenderanno gli eventi anche qui.

Nel frattempo, i natofascisti arretrano di 600 metri a est della sacca, a DIMITROV:
https://t.me/condottieros/13888

QUANTITÀ, QUALITÀ E UNA COPERTA SEMPRE PIÙ CORTA

Quantità e qualità spesso sono in opposizione: in genere, quando si devono operare delle scelte in condizioni di “scarsità”, insegnano gli economisti nelle accademie, a cui rubo il termine, e per cui ci può bastare quanto recuperato in rete sull’immancabile Dizionario di economia e finanza: “Condizione di una risorsa presente in quantità insufficiente RISPETTO AGLI IMPIEGHI per cui è richiesta”. E ancora: “Non vi è scelta effettiva se tra due alternative, A e B, un individuo può ottenere sia A sia B.” E infine: “La scarsità è dunque un requisito essenziale perché sussista un problema di SCELTA.”
https://www.treccani.it/enciclopedia/scarsita_(Dizionario-di-Economia-e-Finanza)/

Coperta corta, senza scomodare le accademie, è la vita di tutti noi, ogni giorno: arrivare semplicemente a fine mese, per una fetta sempre maggiore di popolazione: 5,6 milioni di persone che vivono in povertà assoluta, più un terzo di lavoratori sotto i dodicimila euro annui:
https://www.osservatoriodiritti.it/2024/02/15/lavoro-povero-in-italia-colpisce-almeno-12-lavoratori-su-100/

Per i restanti due terzi, nel consumismo, la scarsità così intesa è la condicio sine qua non perché essi trasferiscano volontariamente una fetta consistente, sempre maggiore, del reddito che percepiscono nuovamente nelle tasche dei padroni. Questo, naturalmente, laddove non intervengano altri tipi di SCELTE, dettati indirettamente dal bisogno altrui, in genere figli, nipoti o altri parenti stretti, a cui trasferire il proprio reddito per far fronte al loro mantenimento. Al padrone, tuttavia, poco interessa sapere se è stata la sua, incessante, martellante, convincente, propaganda o il bisogno soddisfatto al nipote la leva che ha fatto trasferire denaro dalle tasche di lavoratori dei due terzi o pensionati del vecchio ordinamento alle sue. È la somma che fa il totale, diceva il buon Totò.

La SVO è una guerra, a tutti gli effetti, combattuta tra due eserciti anch’essi in condizioni di scarsità. Scarsità di mezzi, scarsità di uomini da ambo le parti. Come quasi sempre accaduto nella storia dei conflitti che hanno insanguinato questo pianeta. Tattica e strategia nascono, essenzialmente, da questo. Parafrasando l’accademico, “non vi è tattica e, soprattutto, strategia effettiva se tra due alternative, A e B, un esercito può ottenere sia A sia B.” La coperta è corta, per entrambi, in qualsiasi conflitto, sia questo fra due pugili o fra due armate.

La scarsità impone una quantificazione: quanti uomini, quanti mezzi. Tuttavia, IN UN CONFLITTO NON SONO SOLO LE CATEGORIE DELLA SCARSITÀ BELLICA A ESSERE OGGETTO DI QUANTIFICAZIONE. Si può misurare il territorio perso o conquistato, si possono misurare le salme scambiate, si possono misurare i danni alle infrastrutture, si può misurare il consenso di una popolazione, si possono misurare cose di cui ormai non frega niente più a nessuno: indici delle nascite, di mortalità fra i civili, di scolarizzazione, di posti letto per abitante, di emigrazione. Si può misurare l’impatto di sanzioni, fondi esteri congelati, sabotaggi e ostracismo economico di una parte del globo, con cui si è in conflitto, sull’andamento economico complessivo del proprio Paese.

Si possono fare tante cose, quindi: possibilmente, ordinate e CO-ordinate in una STRATEGIA, vincente o perdente lo giudicherà il raggiungimento o meno degli obbiettivi (strategici) da essa posti, entro cui saranno collocate le DECISIONI intraprese in ciascun settore, frutto a loro volta di SCELTE, queste ultime dettate, come si è già detto, dalla SCARSITÀ.

Solo con un’impostazione di questo tipo è comprensibile ciò che alcuni definiscono la “logica” di una certa azione, piuttosto che di un’altra: “logica” che si può accettare, si può rifiutare, ma non si può nascondere o, peggio ancora, mistificare. Pena, la mancata comprensione prima di singole componenti il divenire storico e, a lungo andare, del tutto.

Un ulteriore elemento spesso trascurato è che DATI QUANTITATIVI DI DIVERSA NATURA, OVVERO DI DIVERSA QUALITÀ, QUALI QUELLI SOPRA CITATI, SONO INTERCONNESSI TRA LORO NON SEMPRE IN MANIERA LINEARE, ANZI, TALE TIPO DI RAPPORTO RAPPRESENTA L’ECCEZIONE, PIÙ CHE LA REGOLA.

Altrimenti vincere una guerra sarebbe un fatto puramente matematico, uno studio di funzioni, un esercizio meccanico di previsione deterministica di eventi.

La guerra infatti è, sostanzialmente, a livello base, la ripetizione meccanica di dinamiche operative sempre identiche… e sempre diverse. A parità di armamenti forniti e di forze in campo, e qui stiamo parlando di DUE ESERCITI DEL TUTTO SIMILI FRA LORO, UNA VOLTA CHE I RUSSI HAN RECUPERATO IL GAP INIZIALE SUI DRONI, vince chi le attua anzitutto al punto giusto e nel momento giusto, con la migliore velocità, il miglior coordinamento fra funzioni e parti coinvolte, e la migliore tecnica di esecuzione. Vince limitando le proprie perdite e massimizzando quelle inflitte al nemico.

Da un’analisi dei dati quantitativi, ci si sarebbe dovuti aspettare una situazione di EQUILIBRIO. O lieve, lievissimo, PIANO INCLINATO, ma con così tanto attrito da non portare la situazione complessiva ad alcuna accelerazione.

Così non è, tuttavia. Come mai? OLTRE LA QUANTITÀ, ALLORA, E BEN PIÙ IMPORTANTE, OCCORRE CONSIDERARE LA QUALITÀ DEI DATI NUMERICI FORNITI E LA RELAZIONE CHE INTERCORRE FRA LORO, OLTRE CHE FRA LORO E IL TUTTO.

Inseriamo tutte le componenti, pertanto, nei due CONTESTI STRATEGICI DEL TUTTO DIVERSI, quello russo e quello natofascista. Le scelte operate dai due stati maggiori sono COERENTI A TALI IMPOSTAZIONI E SI SONO RIPERCOSSE SUI DATI SUL CAMPO.

Qui, infatti, due scuole di pensiero si sono affrontate fra loro: a tre anni e mezzo di distanza, una sta vincendo e l’altra sta, clamorosamente, perdendo. La scuola russa, ex-sovietica, nonostante il mito dei soldati all’assalto con le pale in mano, ha valorizzato prima di tutto il FATTORE UMANO. Le perdite in vite umane ci sono state, ci sono, e ci saranno sempre in un conflitto: ma vanno limitate. La vita dei propri uomini prima di tutto. Lo si vede anche nei commenti di chi a tale scuola si è formato allorquando, per esempio, un caccia russo è abbattuto: il pilota si è salvato e sta bene. Samoe glavnoe. La cosa più importante. I caccia, e stiamo parlando di giocattoli che costano, quindi l’esempio calza, si rifanno.

Al contrario, la scuola NATO si è dimostrata, nella variante locale NATOFASCISTA, DEL TUTTO INCURANTE DI TALE FATTORE! Non solo a livello di mobilitazione coatta, ovvero di motivazione iniziale – NULLA, ma anche di IMPIEGO DI TALE RISORSA SUL CAMPO: TOTALMENTE A PERDERE. Un razzismo, e schiavismo, d’altri tempi, perché DELIBERATAMENTE, ARBITRARIAMENTE, VIOLENTEMENTE applicato a un esercito, a un territorio, a un popolo, a un ecosistema, TOTALMENTE A PERDERE. Questo perché, ed è quanto denunciamo ormai a ogni piè sospinto, QUALITATIVAMENTE LA SCELTA È STATA QUELLA DI PRIVILEGIARE IL CONSUMO DI ARMI PORTATE A FINE NOLEGGIO, IN QUELLA CHE È STATA LA PIÙ GRANDE OPERAZIONE DI SMALTIMENTO E DISTRUZIONE DI ARMAMENTI EX-VARSAVIA PRIMA, E SEMPRE PIÙ NATO POI, DAL SECONDO DOPOGUERRA A OGGI. In termini di “fine noleggio” (lend-lease) questo grafico è illuminante:
https://lostarmour.info/stats/ukr-soviet-vs-nato-armour-design-losses
SECONDO DIAGRAMMA dall’alto, quello A LINEE. I MOMENTI DI MASSIMO IMPIEGO (E PERDITA!) DI CINGOLATI U-CCIDENTALI COINCIDE CON LE DUE OFFENSIVE NATOFASCISTE: RABOTINO E CAMPAGNA-DI-RUSSIA-2.0. Nel primo caso poco sotto il 50%, nel secondo caso di poco sopra il 50%. Persino l’ingresso a piè pari nel conflitto da parte della NATO ha visto un +12% in un botto solo. Tutto lì, dove i russi sono stati colti di sorpresa e costretti a rivedere tutti i loro piani. Se in tal caso, tuttavia, tale INNESTO fece la differenza, IL +30% DELL’INIZIO DELLA CAMPAGNA ESTIVA 2023 (RABOTINO) E IL +21% DELLA CAMPAGNA-DI-RUSSIA-2.0 NON HANNO SORTITO ALCUN EFFETTO, CHE NON FOSSE INGROSSARE LE TASCHE DI CHI HA PRESENTATO POI IL CONTO.

Guardiamo ora il QUARTO DIAGRAMMA DALL’ALTO, QUELLO DELL’IMPIEGO DI MACCHINE BLINDATE. +50% con l’ingresso a piè pari della NATO NEL CONFLITTO (7-10/22)! tutto lì dove sfondarono. +30% nella campagna estiva 2023, DOVE RAGGIUNSERO IL 100% DEI MEZZI IMPIEGATI! +22% poco prima della campagna-di-russia-2.0, FINO A OGGI DOVE COSTITUISCONO IL 75-80% DEI MEZZI ATTUALMENTE IMPIEGATI! OLTRE TRE QUARTI SONO NATO! E tutti a perdere.

Consideriamo ora i dati delle perdite. AUMENTATE ENORMEMENTE NEL CORSO DELLE DUE CONTROFFENSIVE, COSÌ COME NELLE SACCHE E NEI CALDERONI IN CUI I NATOFASCISTI SI SONO, PROGRESSIVAMENTE, COSTANTEMENTE, FICCATI, ufficialmente nel tentativo di bloccare i russi, di ricacciarli indietro. A OGNI COSTO! E infatti i russi hanno presentato il conto, approfittando di questa contraddizione. Ce ne siamo accorti, in maniera clamorosa, nel considerare i dati degli scambi di salme e l’impennata di quelle natofasciste finite in mano russa, nel constatare ogni giorno in 1.500 le perdite inflitte ai natofascisti e in oltre dieci volte meno quelle russe. Dato anche questo riscontrabile dal fatto che ai russi quattrocentomila arruolamenti volontari all’anno hanno RAFFORZATO le loro forze armate, non riempito le voragini createsi dalle perdite.

ECCO QUINDI COME UNA STRATEGIA FUNZIONALE A LOGICHE ALTRE QUELLE EFFICACI ALLA PERFEZIONE! - DA QUELLA MILITARE, ABBIA INFLUITO QUALITATIVAMENTE IN MANIERA PESANTE SU ALTRI DATI QUANTITATIVI, OVVERO QUELLI DELLE PERDITE SUL CAMPO.

A QUESTO PUNTO, A PARITÀ DI ARMAMENTI FORNITI, E CON L’APERTURA DI UNA LINEA DI CREDITO ILLIMITATA COL “RISCHIO AZIENDALE” TRASFERITO INTERAMENTE SUI GOVERNI DEL VECCHIO CONTINENTE, NOTIAMO COME IL FATTORE UMANO, E SOLO QUESTO, SIA REALMENTE IN GRADO DI FARE QUALITATIVAMENTE LA DIFFERENZA E INFLUIRE, INCIDERE, DETERMINARE QUANTITATIVAMENTE ANCHE ALTRI TIPI DI VARIABILI.

Per esempio, le diserzioni, che l’anno prossimo raggiungeranno le 500.000 unità:
https://t.me/legitimniy/21092

Fattore umano: da una parte tenuto nella massima considerazione, dall’altro considerato fattore a perdere. Da una parte causa dell’attuale SUPERIORITA’ NUMERICA RUSSA, dall’altro fattore dell’attuale CARENZA DI UOMINI SULLA LINEA DI FRONTE. Parliamo di “4-7 soldati per chilometro di linea di fronte” (4-7 человек на километр линии):
https://ura.news/news/1053024950

A QUESTO, AGGIUNGIAMO IL FATTO CHE UNA PERSONA CON DUE SETTIMANE DI CAR ALLE SPALLE HA UNA SPERANZA DI VITA MEDIA DI QUALCHE GIORNO, DI FRONTE A SOLDATI ESPERTI E CHE ESEGUONO VELOCEMENTE, EFFICACEMENTE, E IN MANIERA SEMPRE PIÙ COORDINATA I COMPITI ASSEGNATI.

Legitimnyj ieri nomina le OTTO CITTA’ CHIAVE A RISCHIO CADUTA CORRENTE E NELL’IMMEDIATO FUTURO:
1. Krasnoarmejsk e Dimitrov (ormai perse, con in più una sacca di 1500-20000 soldati bloccati)
https://t.me/legitimniy/21104
2. Kupjansk (ormai persa anch’essa, con una sacca ormai ristretta a 100 soldati, ibidem)
3. Krasnyj Liman (combattimenti iniziati)
4. Seversk (combattimenti imminenti)
5. Volčansk (ormai compromessa)
6. Guljajpole (anche qui tra non molto si inizierà a combattere)
7. Novopavlovka (prima grossa città nell’oblast di DNEPROPETROVSK su cui i natofascisti hanno imperniato la loro prima linea difensiva, posizione qui
https://divgen.ru/48.13814/36.79527/12
e qui
48.13814/36.79527
attualmente aggirata e accerchiata dai russi)
https://t.me/legitimniy/21099

Mancano all’elenco KONSTANTINOVKA, DOBROPOL’E, ORECHOV, STEPNOGORSK. Tutte suscettibili di cadere ancor prima o contestualmente a queste. I NATOFASCISTI SONO POSTI, PER LA PRIMA VOLTA, DI FRONTE ALLA PROSPETTIVA CONCRETA DI UN RITORNO ALLA GUERRA DI MANOVRA DI FEBBRAIO 2022. In una condizione, tuttavia, diametralmente opposta. E dagli esiti imprevedibili. Perché a esser sempre più corta, anzi, a sfaldarsi, attualmente è la coperta che rappresenta la risorsa più importante di un esercito, quella dissipata in tre anni di ordini criminali, cinicamente orientati ad altro: gli uomini che lo compongono.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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25/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi spostano a ovest la linea di fronte di qualche centinaio di metri fra VERBOVOE E ALEKSEEVKA.
https://divgen.ru/event/3163

Soprattutto, come si vede chiaramente dalla cartina delle fortificazioni (qui)
https://t.me/divgen/74490?single
SMANTELLANO OLTRE DUE CHILOMETRI DI LINEA FORTIFICATA E NE ATTACCANO ALTRI QUATTRO, spingendosi fin sopra la strada che porta a VIŠNEVOE, ormai sotto attacco. La stessa strada parte da POKROVSKOE, a nord-ovest, ora a dieci chilometri e mezzo.

A sud, ENTRANO A EGOROVKA da sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3160
e martellano un’intera doppia linea di difesa (visibile qui):
https://t.me/divgen/74478?single
Oltre la quale c’è VIŠNEVOE, tra un po’ attaccata anche da sud-ovest, ovvero accerchiata qualora la doppia linea di difesa e le casematte retrostanti dovessero saltare. Quattro chilometri e mezzo a raggiungere e tagliare la strada che porta a GULJAJPOLE.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI SFONDANO DA EST E LIBERANO LA MINIERA DIMITROV NELLA CITTÀ OMONIMA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3158

Tre chilometri fra loro e i loro compagni a ovest: a sud, una sacca notevole che rischia di essere chiusa prima, e ripulita poi, mentre ormai il leitmotiv di sempre più natofascisti è uno e uno solo: fuggire finché si può.
https://t.me/beard_tim/28224

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI ENTRANO DECISI DA EST, liberando una decina di isolati e portando i combattimenti fino a tagliare l’arteria che porta a IVANOPOL’E a sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3161
Dove i natofascisti che si oppongono, strenuamente, alla avanzata russa, tra un po’ saranno sotto accerchiamento. Cinque linee di difesa tra un po’ saranno attaccate alle spalle (cartina qui):
https://t.me/divgen/74481?single
Tutto si sta invertendo, la linea di difesa natofascista è completamente disorientata.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI TAGLIANO L’INTERA AREA A EST DEL FIUME OSKOL IN DUE, PENETRANDO DA PESČANOE, SBARAGLIANDO UN’INTERA LINEA DIFENSIVA (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74487?single
E RAGGIUNGENDO KURILOVKA, di cui hanno già liberato l’area a nord-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3162

Ora distano poco più di sei chilometri dai loro compagni impegnati a KUPJANSK. Ovvero, stanno formando l’ennesima, ENORME, sacca. Senza grosse città a cui aggrapparsi, senza boschi in cui nascondersi. E chi ha orecchie per intendere, smonti la tenda, senza aspettare un rompete le righe che non verrà mai, e scappi. O si consegni prigioniero.

VOLČANSK – KUPJANSK

Qui i russi RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE A EST E A DI KAMENKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3164

Con questo movimento, i russi avanzano anche verso KOLODEZNOE (posizione qui
https://divgen.ru/50.00686/37.68482/12
e qui):
50.00686/37.68482

espugnata la quale si creeranno i presupposti per la chiusura di tutta una serie di sacche limitrofe, al momento solo accennate, e uno spostamento di un intero tratto di linea di fronte verso ovest fino portare la stessa alla stessa latitudine di Kupjansk. Uniamo tutto questo al fatto che anche VOLČANSK mostra segni di cedimento, che siamo già a OVEST del fiume OSKOL, in tutto questo, e davvero parlare di guerra di manovra anche nell’oblast’ di Charkov, uno dei fronti più blindati fino a qualche mese fa, non sarebbe più così utopico. Anzi.

QUANDO A SACCHEGGIARE SONO I “DIFENSORI”…

Siamo a DOBROPOL’E. Posizione qui
https://divgen.ru/48.46905/37.08263/13
e qui
48.46905/37.08263

I russi non sono ancora arrivati. Si stanno avvicinando, ma solo ora. I civili sono stati sgomberati e in città sono rimasti solo militari che sanno benissimo cosa li attende.

Cosa di meglio, allora, del prendere case popolari disabitate e darle in pasto a soldati frustrati, demotivati e senza un soldo? Dire loro: “libera uscita, andate e fate”? Questa una casa popolare dopo il passaggio delle cavallette in grigioverde:
https://t.me/boris_rozhin/184672

In questo conflitto abbiamo visto di tutto. Abbiam visto soldati natofascisti accalcarsi al primo supermercato oltreconfine, a SUDŽA, e ridurlo all’osso: non svuotarlo, ma demolirlo, filmando compiaciuti il loro saccheggio. Lo stesso fare nelle case dei civili: e chi ha opposto resistenza è stato ritrovato qualche mese fa dai russi nella stessa posizione in cui quegli assassini lo avevan lasciato, da mesi. Ora li vediamo ripetere lo stesso, a qualche centinaio di chilometri di distanza, entrando in case popolari sempre di poveri cristi, che un’assurda spartizione territoriale ha deciso essere di un’altra nazionalità rispetto ai poveri cristi di prima. Saccheggiati, sventrati, dagli stessi di prima. Qui nessuno ha filmato, perché tecnicamente i criminali di prima, mentre allora erano “valorosi soldati” col loro, “legittimo”, “bottino di guerra” identificato in un supermercato, ora sono “difensori”. “Difensori” di quelle popolazioni che hanno saccheggiato.

I soldati natofascisti vivono il loro inferno, progressivamente identificandosi con esso, ovvero disumanizzandosi, di girone in girone. La guerra, prima o poi, finirà. Ma non per molti di loro, che resteranno vittime dei loro demoni per anni, per decenni, forse fino alla fine dei loro giorni.

L’U-ccidente permette e finanzia tutto questo: non sono, i suoi, questi giovani, questa generazione mandata al macello. Suoi, invece, i proventi di tutto ciò.

CHI DI "SCONGELAMENTO" FERISCE...

Un po’ la stessa logica che blocca, ora, gli “aiuti” a una Kiev in bancarotta che non potrà più restituirli: si, ma coi soldi “congelati” dei russi:
https://t.me/rezident_ua/27853

224,5 miliardi di dollari “congelati” nel fondo EUROCLEAR. Se l’UE osa toccarli, da oggi sa che i russi faranno lo stesso coi suoi, attualmente “congelati” in terra di Russia: 238 miliardi di dollari
https://ria.ru/20251025/es-2050528167.html

Oltre, ovviamente, a provocare un FUGGI FUGGI generale di altri fondi esteri dalle loro casse: con questi chiari di luna… meglio non rischiare.

Aggiornamenti a seguire domani.

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24/10 ore 22:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I natofascisti nel corso del giorno si sono ritirati dalle ultime strade che controllavano di RODINSKOE (queste)
https://t.me/beard_tim/28211
e in serata giungeva voce che fosse stata del tutto liberata!
https://t.me/beard_tim/28220

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi anche nella seconda parte della giornata conquistano posizioni e si avvicinano a KRASNYJ LIMAN. Avanzano a nord-est di STAVKI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3153

Come si vede da questa cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/74416?single
proseguono nello smantellamento della prima linea di difesa.

Poco più a sud, ovvero all’altezza di LIMAN, i russi ormai sono arrivati alle sue porte CON UN AVANZAMENTO NOTEVOLISSIMO NEL POMERIGGIO.

Li avevamo lasciati stamane che avevano liberato ZARECHNOE, che da oggi torna a chiamarsi KIROVSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3143
… e questo è invece l’avanzamento del pomeriggio (seconda cartina qui)!
https://divgen.ru/event/3155
Se con le posizioni consolidate sono arrivati a un chilometro e mezzo dalla prima strada di Krasnyj Liman, con i primi incursori la hanno già raggiunta. Un cuneo sopra JAMPOL’ è a meno di un chilometro e mezzo dalla strada che porta a SEVERSK. A rischio “taglio comunicazioni” un’area ormai sempre più compromessa.

BATTAGLIA DI VOLČANSK

Qui i russi ormai si stanno espandendo nell’area ovest (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3154
di fatto, anche qui eludendo la guardia natofascista posta più a est e anzi, creando i presupposti per accerchiarla.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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24/10 ore 13:30 aggiornamento

VERSO SUMY


Giusto per rendere la vita ancora più difficile ai natofascisti, i russi han deciso di riattivare anche questo fronte, dove sinora si eran limitati a contenere i tentativi di contrattaco nemici. Ora riprendono ad avanzare fra KONDRATOVKA e ALEKSEEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3149
E sotto, c’è sempre SUMY… quindi necessità di rinforzare la linea di difesa, distrazione di truppe da altri fronti oggi DECISAMENTE in sofferenza, altre complicazioni in vista per il comando natofascista.

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO BOLOGOVKA SUBITO DOPO IL CONFINE, SOPRA KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3147
Si creano i presupposti per la creazione di due sacche, una a est e una ovest. Cruciale per la chiusura di entrambe potrebbe essere CONVERGERE da lì, da sud e da ovest su DVURECHANSKOE (posizione qui
https://divgen.ru/50.02708/37.76041/13
e qui
50.02708/37.76041

Anche qui, man mano che i russi avanzano da più punti, i natofascisti appaiono incapaci di gestire una linea di difesa così ampia e arretrano, cedendo posizioni.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI LIBERANO DEL TUTTO ZARECHNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3143
Prendono possesso dell’incrocio a sud e, di fatto, si preparano a ripulire meno di un chilometro e mezzo di strada davanti a loro, per ricongiungersi coi loro compagni più a sud. Guardando la cartina delle fortificazioni (qui)
https://t.me/divgen/74382?single
questo comporterà lo smantellamento di un importante avamposto, la cui caduta porterà, oltre che a ripulire la sacca formatasi a est, a proiettarsi con le spalle coperte verso ovest, dove ci sono due linee fortificate: una immediata, come si vede già sotto martellamento, e una seconda più a ovest a cui si avvicineranno quanto basta per piazzare lanciarazzi multipli e sganciare FAB quanto basta per smantellare la stessa e le casematte retrostanti (anch’esse visibili nella cartina). Krasnyj Liman sempre più vicina.

VERSO SEVERSK

I RUSSI LIBERANO DRONOVKA SUBITO A NORD DI SEVERSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3148
E insieme a Dronovka, una buona fetta di riva destra del SEVERSKIJ DONEC. Martellate le postazioni difensive verso sud (cartina qui)
https://t.me/divgen/74398?single
la cui caduta consentirebbe ai russi di aprire una breccia sulla attuale linea difensiva natofascista e accerchiare SEVERSK da nord-ovest e ovest. Seguiremo l’evolversi della situazione.

Intanto, giusto per tenerli in tensione un po’ ovunque, i russi martellano anche da sud, AVANZANO A OVEST DI VYEMKA E RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3150

Nel mirino, ora ZVANOVKA che sta sotto SEVERSK lungo la strada e che loro, tra qualche chilometro, attaccheranno da ovest, oltre che da sud dove sono già appostati.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI SUPERANO KRASNOARMEJSK DA OVEST, PROSEGUONO VERSO NORD-OVEST lungo la strada E ARRIVANO A UN CHILOMETRO DA GRISHINO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3151
Ma non è tutto. L’intera cartina mostra PERDITE PESANTI DI TERRITORIO sia in città, che nell’area a sud:
https://t.me/divgen/74408?single
Una sacca che si sta inevitabilmente restringendo, prima di essere liquidata del tutto. Come nel caso di Artemovsk, un episodio di questo conflitto come tanti altri, trasformato dal regime in battaglia campale, trasformato dai russi in momento per annientare in pieno vantaggio, ovvero in ambiente favorevole e controllato il maggior numero possibile di uomini e mezzi, fra i migliori, mandatigli contro e che si sta concludendo, per il regime, nell’ennesima pesante disfatta. Con la differenza che tra Artemovsk e qui un intero esercito è stato logorato al punto che ormai, qualsiasi riduzione ulteriore di organico, potrebbe rivelarsi fatale.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI SCONFINANO NUOVAMENTE, STAVOLTA DALL’OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK A QUELLA DI ZAPOROZH’E (cartina qui)!
https://divgen.ru/event/3144

Una mossa, quella segnalata in cartina, che spazza via la debole linea fortificata sul confine di oblast’ (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74386?single
e comincia a liquidare anche da nord L’ENORME AREA A EST DEL FIUME JANCHUR, chiusa ormai da ogni direzione. Spostare la linea di fronte cinque chilometri più a ovest, posizionandola lungo il corso di un fiume, lo JANCHUR, che i russi ancora oggi passano a NORD, costruendo e irrobustendo un avamposto da cui poi partire per sfondare la doppia linea fortificata che si vede a ovest nella seconda cartina. Da tale avamposto, a questo punto, sarà ancora più semplice calare verso sud essendo già posizionati sull’altra riva del fiume.

Aggiornamenti a seguire.

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24/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


BATTUTE FINALI, I RUSSI HAN SOTTO CONTROLLO ANCHE L’AREA SUD (cartina qui):
https://t.me/condottieros/13845
mentre l’area contornata di blu, dove sono ancora rintanate diverse unità natofasciste, si restringe sempre di più man mano che la bonifica, senza fretta, procede.
Confermato anche qui
https://t.me/Tatarinov_Rus/60935
dove scrivono: “riusciti nel fare una Mariupol’-2” (Мариуполь-2 таки удался).

Poco più a sud, ancora ieri i russi facevano saltare un ponte sul fiume OSKOL (posizione su cartina e filmato qui):
https://t.me/lost_armour/6855
L’intera area a est del fiume è sempre più tagliata. Chi vuole passare a ovest, lo potrà fare con imbarcazioni di fortuna o peggio ancora. I mezzi restano a est, come le munizioni e tutti gli armamenti pesanti. Un’enorme sacca è in formazione.

Lo stesso, più a sud, sta accadendo nell’area di KRASNYJ LIMAN, dove i russi han fatto saltare la maggior via di comunicazione tra una sponda e l’altra del SEVERSKIJ DONEC, quella che parte da SLAVJANSK e arriva, per l’appunto a Liman la Rossa (posizione su cartina e filmato qui):
https://t.me/lost_armour/6853

Le sacche a questo servono. Lo si sa, a momenti sin dalla notte dei tempi: ma ordini dall’alto, di cui l’unico dubbio che sorge è se siano più idioti o criminali, di “tenuta fino all’ultimo ucraino”, fan sì che ne parliamo ancora. Come la cosiddetta mossa del barbiere a scacchi: finché dall’altra parte ci saranno in quel caso giocatori alle prime armi, in questo semplici, cinici, comandanti di vite (a perdere) altrui, non tramonterà mai.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Così come non tramonterà a Krasnoarmejsk. Pare sia stata fatta l’ultima chiamata per le truppe natofasciste ancora asserragliate in città: tempo di andarsene, scappando dall’unico corridoio in mezzo ai campi rimasto di tre chilometri e poco più sotto Rodinskoe, fino al 27 ottobre. Poi, i russi faran quel che devono fare.
https://t.me/condottieros/13844

Questo, alla luce del fatto che i soldati natofascisti, ancora in attesa di ordini dentro la sacca, stiano CHIEDENDO A GRAN VOCE L’ORDINE DI RITIRATA:
https://t.me/legitimniy/21096
et
https://t.me/rezident_ua/27840
E come spesso accaduto in questi frangenti, molti di loro lo han già fatto, lo stan facendo e lo continueranno a fare, senza attendere ordini che non verranno mai. O verranno, a giochi già fatti, per salvarsi la faccia con gli sprovveduti. Meglio la galera che la morte certa.

Ormai, infatti, è tutto pronto per far fare a DIMITROV la stessa fine di KRASNOARMEJSK: i russi si sono appostati alle sue porte su tre lati, aspettando solo l’ordine di attacco per partire.
https://t.me/condottieros/13846
Quando partiranno, presumibilmente chiuderanno anche il corridoio a nord. E faranno il bis.

22:1 - NUMERI DI UN “ESERCITO A PERDERE”

Questo grafico
https://t.me/lost_armour/6848
in un contesto normale di forze armate, ovvero laddove prevalesse una logica puramente militare nei processi decisionali e nelle conseguenti operazioni sul campo, varrebbe la radiazione dell’intero Stato maggiore.

Da giugno 2022 a oggi i numeri delle salme scambiate fra russi e ucraini. Arancione le salme russe, azzurro le salme ucraine.

Lasciamo stare la lente di ingrandimento e recuperiamo un aggiornamento di questi grafici di cinque mesi fa (fonte, sempre lostarmour.info sui dati ufficiali degli scambi):
https://www.rsdn.org/forum/flame.politics.unfiltered/8934853.1
qui i numeri si leggono bene. Vediamo anche che, parliamo sempre di salme scambiate, per quello che questo indicatore possa valere, per tutto il 2023 e fino a maggio 2024, le salme scambiate russe IN TOTALE (cumulativo) erano anche più di quelle ucraine. Se andiamo a vedere nel dettaglio, si è trattato di un piccolo divario, di piccoli numeri (160 soldati a scambio contro 40-60, per tre mesi): salme raccolte dai natofascisti, in tre mesi di kontr-nastup del 2023. Quel poco che sono avanzati, han fatto in tempo a raccogliere qualcosa. Mentre i propri lasciati sul campo se li sono raccolti da soli, visto che avanzavano. Situazione analoga la notiamo nel 2022 con l’ingresso a piè pari nel conflitto della NATO e prima controffensiva, anche qui per sei scambi di salme in tre mesi, ma con numeri MOLTO, ma molto più ridotti: al punto che avevano grosso modo pareggiato gli scambi di salme precedenti, favorevoli, sempre di poco, ai russi.

POI, DAL 15 MARZO 2024, GLI SCAMBI PRIGIONIERI PRENDONO DECISAMENTE UN’ALTRA PIEGA. 100 ucraini contro 69 russi, quello. A seguire, 121 contro 29 (29/03/24). e di lì in avanti potete vedere anche voi. Corpi abbandonati dai natofascisti in ritirata da AVDEEVKA e poi a seguire da mezzo Donbass occupato, recuperati dai russi nella loro avanzata. E la tendenza si invertiva. Al punto che il 31/05/24 il CUMULATIVO del grafico sotto mostra chiaramente il macabro SORPASSO delle salme scambiate ucraine su quelle russe.

Da allora, la linea delle salme scambiate ucraine letteralmente si impenna. Mai accaduto prima. Sono passate da 2.500 al 31/05/2024 a 19.362 (+16.862) a ieri (23/10/25); dall’altra parte, quelle restituite ai russi, da 2.500 che erano anch’esse al 31/05/2024, alle 3.239 (+739) a ieri.

In termini assoluti, parliamo di 16.123 salme di differenza. In termini di proporzione, parliamo di una salma russa ogni 22-23 (22,82) ucraine. Che ci dice molto di più del bilancio TOTALE, cumulativo, di salme scambiate dal 2022 a oggi, ovvero 1:5,98.

Avanzando, anche i russi perdono uomini. Ma qui consideriamo altri numeri, ovvero quelli degli arruolamenti volontari annuali, nella misura di quattrocentomila all’anno, senza alcuna coscrizione obbligatoria. Numeri che vanno anche a ripianare chi non rinnova, quindi non cumulativi. E notiamo come, solo con questi numeri, i russi non solo PROSEGUANO come prima, più di prima nel DONBASS, ma aprano FRONTI SEMPRE NUOVI, mandando in crisi chi, invece perde uomini e mezzi, e sempre di più.

Tornando al grafico, questi numeri ci parlano solo di salme scambiate, di corpi ricomposti, possibilmente identificati con la placchetta, avvolti in un sacco nero e restituiti ai cari per la sepoltura. Nulla più, nulla meno. Ma mentre per due anni l’andamento è stato grosso modo comparabile, ora siamo fuori da ogni logica. Pardon, omettevo di aggiungere “militare”. Quando le salme vengono scambiate a 22 contro 1, e tutto “va bene”, è evidente che a prevalere siano altri tipi di logiche. Dove non solo un “esercito a perdere” ben si concilia, ma è anzi il PREREQUISITO, fondamentale, perché la ruota del profitto di un intero blocco imperialistico continui a girare. O vogliamo togliere il premio di produzione annuale ai dipendenti delle fabbriche del complesso militare-industriale? E i maxi-dividendi dei loro azionisti? Che cos’è tutto questo “clima d’odio” alimentato nei confronti di “gente onesta”, “perbene”, “pilastri del mondo libero”? Per giunta, in un periodo “così di crisi”?

Per l’amor del cielo… lungi da me “remare contro” le magnifiche sorti e progressive tracciate dai nostri governanti per il giardino chiamato U-ccidente. Solo una domanda. Perché la frase su cui mi hanno fracassato i coglioni da giovane, “All animals are equal, but some are more equal than others” ogni volta che parlavo di comunismo, di socialismo, per dirmi dove si andava a parare, con la stessa sicumera con cui, sempre secondo loro, l’acqua bolliva a cento gradi, oggi NESSUNO di questi signori, gli stessi peraltro, la applica a QUESTA situazione? Dove ci sono uomini COME noi condannati a fare da schiavi PER noi? Noi che siamo, evidentemente, “più uguali” di loro?

Aggiornamenti a seguire.

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23/10 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO IL CENTRO DI MALAJA TOKMAČKA E CHIUDONO LA SACCA A SUD (cartina qui):
https://t.me/boris_rozhin/184384
Risultato importantissimo, perché ORECHOV ormai è lì. E le carte sono sparigliate, e non poco. Tuttavia, la parte difficile – se andranno avanti con l’azione – deve ancora cominciare.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Anche divgen aggiorna la sua cartina:
https://divgen.ru/event/3142
Avanzamenti di quattrocento metri in centro e di un chilometro e mezzo da sud:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60926
Uno spazio, quello interno alla sacca, che si assottiglia sempre più, mentre i russi avanzano verso nord e nord-ovest portando la distanza fra le punte più avanzate del primo cordone e quelle del secondo a poco più di tre chilometri.

Anche a RODINSKOE sembra si sia arrivati alle battute finali:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60917
Attendiamo tuttavia conferme ufficiali.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Qui i russi chiudono progressivamente la sacca sotto PLEŠČEEVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3140
e si apprestano a smantellare anche da sud la fittissima rete di fortificazioni che li attende (un assaggio qui):
https://t.me/divgen/74348?single
Ma di tempo ce n’è… e loro non hanno fretta, su questa direttrice, per i motivi che ci siam detti.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi avanzano verso Krasnyj Liman anche da est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3141
La distanza fra le punte più avanzate e Partizanskaja Ulica, prima via a est, è ormai di tre chilometri e mezzo.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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23/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO A RODINSKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3139
chiusa anche qui da tre direzioni, liberata per metà
https://t.me/beard_tim/28192
anche se occorre sempre considerare che un conto è avanzare, un altro bonificare territori che, tra scantinati e nascondigli più o meno improvvisati, possono contenere insidie in grado di produrre effetti devastanti in caso di contrattacco natofascista e, a quel punto, tiro incrociato fra chi sai di dover fronteggiare e chi, invece, ti colpisce all’improvviso alle spalle.
La sua liberazione porterà ad affrontare due linee difensive trasversali a ovest da dove sono più vulnerabili, ovvero di lato (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74342?single
E poi il cerchio sarà chiuso, e non solo operativamente. Prima che ciò accada, c’è ancora uno stretto corridoio, come già notavamo stamane (cartina qui, freccia azzurra la rotta di fuga)
https://t.me/Tatarinov_Rus/60898
lungo il quale di notte i natofascisti levano progressivamente le tende, chi può di corsa su fuoristrada, nel tentativo di schivare droni che altrimenti, a piedi, avrebbero gioco facile nell’intercettarli e colpirli. E comunque vada il giorno dopo i russi, incontrando meno opposizione del giorno prima, proseguiranno in maniera ancora più efficace.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

La sacca interna alla città ormai è chiusa in sempre più cartine:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60896
et
https://t.me/motopatriot78/43576
I natofascisti ancora dentro “sidjat v domax”, si sono asserragliati nei palazzi, in attesa o di consegnarsi prigionieri o di soccombere.

A proposito, oggi ennesimo scambio di salme, 1.000 ucraine contro 31 russe; ma guai a chi solleva il problema,
https://t.me/legitimniy/21090
che dovrebbe essere assai più preoccupante di una città persa, perché una volta che si resta senza uomini si possono aver scavato le trincee migliori, quindi le si possono fortificare con i migliori blocchi di cemento armato, a più e più scaglioni, eccetera… ma non serve a nulla.

Tornando a Kupjansk, i combattimenti ormai si son spostati nella parte sud della città. Dove ci sono meno palazzi da contrapporre come fortificazioni a perdere, e più sparsi, e più bassi. Con effetti a questo punto del tutto prevedibili, anche contro nuovi e nuovi rinforzi che, tardivamente, stanno continuando a venir dirottati su quel che resta in mano loro.

Aggiornamenti a seguire.

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23/10 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI SI AVVICINANO A ORECHOV DA SUD-EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3137
continuando a ripianare la “L” creatasi tra MALAJA TOKMACHKA e NOVODANILOVKA. Nel frattempo, come abbiam visto ieri, continuano ad attaccare GULJAJPOLE. Pare quindi che i russi abbiano deciso di attaccare CONTEMPORANEAMENTE le due roccaforti su cui i natofascisti hanno imperniato la propria linea di difesa sud dell’oblast’ di Zaporozh’e.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI CONVERGONO VERSO L’ULTIMA AREA OCCUPATA IN CITTA’ DAI NATOFASCISTI ACCERCHIANDOLA DA NORD, DA OVEST E DA SUD (cartina qui)
https://t.me/frontbird/27162
Dall’altra parte, a est, c’è DIMITROV che è però anch’essa sotto massiccio attacco di artiglieria pesante (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60894
Situazione decisamente compromessa e, non è affatto un caso, che giungano sempre più voci sul ritiro progressivo NOTTURNO delle truppe natofasciste da entrambe le “fortezze”, o “fortecja” come i loro capi chiamano le città elette a fortificazioni a perdere:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60892
In sostanza, da un po’ di giorni a questa parte ogni notte cercano di andarsene. E ogni giorno i russi avanzano sempre più agevolmente.

Aggiornamenti a seguire.

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22/10 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Confermata anche da divgen la liberazione di IVANOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3135

Poco più a ovest, la strada che conduce a GULJAJPOLE da nord è stata tagliata all’altezza del fiume JANČUR, facendo saltare il ponte che lo attraversa:
https://t.me/divgen/74296
Un’intera area ora, per approvvigionarsi, deve compiere un giro molto più lungo.

All’estremo ovest di questa linea di fronte, ovvero a ridosso del DNEPR sotto Zaporož’e, i russi AVANZANO A STEPNOGORSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3136

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermate, anche nella giornata di oggi, le tendenze in atto:
https://t.me/voenkorKotenok/68336
A Krasnoarmejsk i soldati russi completano la bonifica delle aree passate sotto il loro controllo e avanzano in quelle non ancora liberate. Lo stesso sta iniziando a verificarsi a DIMITROV più a est. Entrambe le aree sono isolate nei collegamenti, non comunicano più fra loro da giorni.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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22/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI CONTINUANO A SPARIGLIARE LE CARTE NELL’AREA:

- AVANZANO SOPRA RABOTINO (notizie fresche del quale non si ricevevano da DUE anni! Cartina qui):
https://divgen.ru/event/3133
a questo punto DIRIGENDOSI ANCH’ESSI VERSO ORECHOV DA SUD, ARRIVANDO ALLE PORTE DI NOVODANILOVKA, ultimo paese prima del limite urbano meridionale di questo importantissimo snodo.

A giudicare dalle fortificazioni approntate dai natofascisti (cartina qui)
https://t.me/divgen/74266?single
faranno più che altro azione di supporto. Perché è da est che potrebbe venire una seria minaccia, visto che a sud ORECHOV è protetto da linee difensive a più scaglioni. Certo però che se, una volta penetrati da est, i russi dovessero spazzare via le linee di difesa da dove sono più vulnerabili, a quel punto oltre che fare da supporto interverrebbero anche loro. Raddoppiando la pressione e, ancora una volta, facendo la differenza. Forse forse ORECHOV è l’ennesimo coniglio dal cilindro che i natofascisti non si aspettavano e di cui potevano benissimo fare a meno. Ma non è il solo avanzamento russo di questa prima parte della giornata.

- AVANZANO ANCHE SOPRA GULJAJPOLE, LIBERANDO PAVLOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3134
Sono fette notevoli di territorio, lungo quella sacca formatasi naturalmente dopo che i russi han raggiunto anche a nord il fiume JANCHUR. Ora chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori, o se la fa a nuoto per arrivare a ovest. E comunque disarmato e senza mezzi, che restan tutti a est.

Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/74273?single
ripulire la sacca e portarsi tutti lungo il fiume JANCHUR sarà probabilmente la prossima azione russa, che consentirebbe a questo punto di affacciarsi sulla strada che collega GULJAJPOLE da nord lungo una linea molto ampia. Rendendo quindi possibile il guado del fiume anche in altri punti, magari contigui a quello a nord dove hanno già attraversato, e facendo venire ulteriori sorci verdi a una difesa natofascista sempre più in evidente affanno.

C’è anche chi afferma che quest’area sia già stata COMPLETAMENTE RIPULITA:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60868
120 chilometri quadrati in un botto solo. Ma le notizie non sono ancora finite.

- LIBERATA ANCHE IVANOVKA, riferisce il Ministero della difesa russo (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43523
e posizione qui
https://divgen.ru/48.10416/36.63912/14
e qui
48.10416/36.63912
Boccino, anche qui, in mano russa. Possono decidere di andare verso nord-nordovest, e chiudere nell’ennesima sacca NOVOPAVLOVKA, posizione qui
https://divgen.ru/48.1369/36.79798/11
e qui
48.1369/36.79798

Così come possono decidere di calare verso sud-sudovest fino a ricongiungersi coi loro compagni e puntare verso POKROVSKOE (posizione qui
https://divgen.ru/47.99283/36.2308/10
e qui
47.99283/36.2308

Aggiornamenti a seguire.

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22/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


Ultima cartina aggiornata (qui)
https://t.me/RVvoenkor/102268
che mostra gli avanzamenti in città. Anche se non dovessero essere zone completamente bonificate, la tendenza è abbastanza netta. Soprattutto, notiamo ancora una volta la direttrice russa, che per gli ovvi motivi di cui parliamo ormai da settimane è SUD, sud e ancora più sud! Seguire il fiume OSKOL e ricongiungersi coi propri compagni. A quel punto ai natofascisti intrappolati a est, in quello che ancora è un notevole territorio, nonostante gli arretramenti degli ultimi giorni, non resterebbe che la resa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Anche il buon Radov aggiorna la sua cartina con gli avanzamenti segnalati da divgen:
https://t.me/motopatriot78/43509
il che, accompagnato dalle ammissioni ormai degli stessi canali natofascisti, restituisce riscontri ormai sempre più omogenei sullo stato delle cose: compromesso, per i natofascisti, e ogni giorno peggiore del precedente. Per esempio, pare che GNATOVKA, uno dei pochi paeselli rimasti nel fondo della sacca di Krasnoarmejsk ancora in mano natofascista, non lo sia più:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60843
Attendiamo conferme, ma anche qui in discussione non è più SE, ma QUANDO.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Anche le fonti natofasciste (la cartina è loro) ammettono che MALAJA TOKMACHKA, posizione qui
https://divgen.ru/47.54099/35.87551/13
e qui
47.54099/35.87551
sia divenuta totalmente terreno di scontro:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60844
Tradotto, sia in corso di liberazione. Una volta avvenuta, allargando la cartina vediamo come dopo esser passati sotto un laghetto sia subito ORECHOV. Più un paesello sotto, NOVODANILOVKA, in accerchiamento operativo, da cui ulteriore spazio per ulteriori accerchiamenti. Rispetto a quanto considerato ieri, questo potrebbe rappresentare quindi un ulteriore spariglio di carte coi russi che han sinora manovrato per accerchiare GULJAJPOLE a est e poi, di sorpresa, compiono questo affondo andando, di fatto, a compromettere la difesa del paese dopo. Invertendo l’ordine dei fattori. Il prodotto, a differenza della matematica, cambia. Eccome se cambia. Dovessero stare così le cose e, soprattutto, dovesse andar bene l’operazione di ORECHOV, a esser sparigliata sarebbe un’intera linea di fronte, dove davvero i natofascisti comincerebbero a non capire più niente. Ovvero cosa è prima e cosa è dopo. Con conseguenze facilmente immaginabili. Per questo terranno coi denti le posizioni. Facendo, tuttavia, al contempo, sempre il gioco dei russi. Perché distraendo con nuove operazioni l’afflusso di risorse in scarsità ormai notevole dai luoghi a cui erano originariamente destinate, continuano sugli stessi a mantenere la superiorità relativa creatasi e, pertanto, a proseguire con successo nel compimento dei loro piani. Piani che a questo punto potrebbero essere rivisti, paradossalmente, da VARIANTI MIGLIORATIVE, ovvero da tracolli improvvisi, inattesi e in buona parte imprevedibili. Come… perché no, a Orechov. Terremo monitorata la situazione.

Aggiornamenti a seguire.

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21/10 ore 22:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Confermata la liberazione di PROMIN’ e l’ingresso dei russi a DIMITROV da est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3131

Guardando ancora questa cartina notiamo come, giorno dopo giorno, la sacca si assottigli sempre di più. Di venti chilometri quadrati è l’area non urbana ancora sotto il controllo natofascista. Poi è tutto Krasnoarmejsk o Dimitrov. Una sacca ormai sempre più coincidente con uno spazio urbano che, una volta accerchiato, smette anche di divenire luogo difensivo, persino nella dimensione a perdere a cui lo hanno confinato i natofascisti, semplicemente per il fatto che un palazzo può sì essere luogo privilegiato dove martellare dall’alto chi procede da sotto, soletta del pavimento permettendo; tuttavia, al contempo, se attaccato da più direzioni, diviene semplicemente un bersaglio. Esposto al fuoco nemico insieme a chi lo ha occupato, che lì trova la propria fine. Anche questo disincentiva i natofascisti a tenerle a oltranza, posizioni che man mano che i russi si avvicinano divengono la loro tomba. Staremo a vedere.

Fuori dalla sacca, a ŠACHOVO dove i russi sono entrati ieri da ovest, ora giungono anche da sud e sud-est (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43481
La liberazione di ŠACHOVO, lo ricordiamo, è osteggiata in tutte le maniere dai natofascisti perché comporterebbe per i russi un vantaggio logistico molto importante, essendo crocevia, snodo di più strade e per più direzioni: tutte coincidenti con l’attuale movimento offensivo russo.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI ENTRANO A STAVKI
https://t.me/KrasnolimanskyFront/18649
(cartina qui),
https://t.me/beard_tim/28145
posizione qui
https://divgen.ru/49.04777/37.83073/13
e qui
49.04777/37.83073

I russi possono procedere ora verso ovest, puntando verso DOBRYŠEVO a questo punto ben presto sotto attacco da due direzioni. Infine, una volta liberata STAVKI, si sarà a tre chilometri e mezzo da Krasnyj Liman.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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21/10 ore 13:30 aggiornamento

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK


I russi entrano a SINEL’NIKOVO, sotto VOLCHANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3130
Degno di nota in questa cartina lo spazio bianco, ovvero la terra di nessuno, che arriva a tagliare la strada più corta da e per CHARKOV. Un’intera fetta di territorio fra VOLCHANSK e KUPJANSK ora, per essere rifornita, deve allungare il giro. E se i natofascisti mollano il colpo, ai russi basterebbe allungare per una ventina di chilometri fino a raggiungere il ponte sul SEVERSKIJ DONEC. E qui il taglio sarebbe ben maggiore. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avrebbero liberato (attendiamo conferme) PROMIN’:
https://t.me/motopatriot78/43474
Che nella cartina di divgen è ancora terra di nessuno qui:
https://divgen.ru/48.26854/37.31736/14
e qui
48.26854/37.31736
Una sacca nella sacca, i cui cordoni distano quattro chilometri fra loro, con dentro l’intera parte sud di DIMITROV, si starebbe così, progressivamente, restringendo. Questo, mentre il quadro complessivo peggiora di giorno in giorno e anche i capi ultras dei canali u-ccidentali, come l’immancabile Roepke, continuano a lanciare allarmi.
https://t.me/legitimniy/21073
Allarmi sempre più lasciati cadere, come ogni speranza di tenere ARTEMOVSK, pardon, AVDEEVKA, pardon, KRASNOARMEJSK e DIMITROV. Nessuna ironia, in tutto questo: è quanto sarebbe accaduto nel corso di una nervosa riunione dello Stato maggiore ucraino, dove sarebbe stato intimato di mollare quest’area, dove è stata bruciata una quantità enorme di uomini e mezzi, peraltro fra i migliori, come ad ARTEMOVSK, e concentrarsi sul non perdere ANCHE Kupjansk, Krasnyj Liman, Seversk e Guljajpole (Купянск/Лиман/Северск/Константиновку и Гуляйполе).
https://t.me/rezident_ua/27818

Kupjansk è già più di là che di qua, e ogni tentativo di contrattacco è rintuzzato e fonte di ulteriori perdite. Sulle altre tre qualcosa possono fare ancora. Ma, specialmente nelle prime due città, il rischio di finire in ulteriori “calderoni”, come li chiamano in gergo, cucinati a dovere dai russi è concreto. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire.

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21/10 ore 08:30 aggiornamento

OdG


Lungo una linea di fronte di oltre mille chilometri, possiamo procedere a seguire l’andamento delle operazioni in maniera lineare, da nord a sud o viceversa come facciamo di solito, o in ORDINE di IMPORTANZA o, meglio ancora, di COMPLETAMENTO delle operazioni stesse. Una specie di OdG dove, prima dell’immancabile “varie ed eventuali”, abbiamo una lista tanto lunga quanto complessa.

1. BATTAGLIE IN CORSO

Qui, KUPJANSK e KRASNOARMEJSK-DIMITROV sono chiaramente al punto uno. In entrambi i casi siamo alle fasi conclusive. I natofascisti devono solo capire se arretrare o restarE, con l’unica prospettiva di restarCI.
Sempre che abbiano ancora la possibilità di arretrare. Relativamente più semplice a KUPJANSK, ormai quasi impossibile KRASNOARMEJSK-DIMITROV, se non con improbabili fughe notturne a piedi lungo un corridoio di qualche chilometro tra i due cordoni della sacca, cordoni in corso peraltro di restringimento.

Prospettive:
- KUPJANSK: una volta liberata,
a. si porranno le condizioni per la chiusura di una sacca enorme a est del fiume OSKOL.
b. Non solo: i russi, ricongiungendosi coi loro compagni a sud, e chiudendo una sacca enorme, libereranno una quantità enorme di risorse da impiegare per espandersi lungo l’oblast’ di CHARKOV verso IZJUM e BALAKLEJA. Ovvero, riportarsi anche lì ai confini del 2022
c. Non solo: potrebbero anche accelerare un processo GIA’ in corso, peraltro, ovvero RICONGIUNGERSI SIA coi loro compagni che, a VOLCHANSK, stanno avanzando isolato dopo isolato, CHE con quelli A META’ STRADA che gli stanno già facilitando il compito. E saremmo già sopra CHARKOV, ovvero anche qui si tornerebbe ai confini del 2022.

- KRASNOARMEJSK-DIMITROV: una volta liberate,
a. siamo in una situazione di pura FANTASCIENZA rispetto al 2022. La liberazione di AVDEEVKA e gli spazi di manovra offerti dalla DISTRAZIONE delle truppe migliori verso KURSK, ha consentito ai russi di LIBERARE CHASOV JAR, DZERZHINSKIJ, APRIRE UN VARCO ENORME FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA E COLMARLO (SACCA DI KLEBAN-BYK) AVANZARE FINO A KRASNOARMEJSK, RAGGIUNGERE E SUPERARE IL CONFINE DI OBLAST’ CON DNEPROPETROVSK, RICOLLEGANDO L’AZIONE DEL GRUPPO OPERANTE NELLA DNR A QUELLO PIU’ A OVEST DI ZAPOROZH’E, ORMAI PARTE DI UN’UNICA AZIONE IN SVOLGIMENTO. Fantascienza pura, considerando rapporti di forza completamente diversi rispetto al 2022 (allora ottocentomila VSU contro la metà, e mi fermo al dato puramente numerico senza nemmeno considerare dotazione, logistica, stato di logoramento, ivi incluso il morale delle truppe, eccetera).
b. Esistono, ovviamente, SCENARI possibili da questa situazione fantascientifica allora e frutto concreto oggi di precise decisioni tattico-strategiche, rivelatesi in tre anni di conflitto vincenti da un lato e disastrose dall’altro (disastrose… ma non per tutti! anche qui, c’è chi ha vinto e ha dato anche il premio produzione ai propri dipendenti a fine anno! Questi ultimi orgogliosi di lavorare in fabbriche che producono morte e devastazione per millecinquecento euro in più a fine anno, pardon, per difendere i “pilastri del mondo libero”… e incazzati, anzi, se si manifesta e picchetta davanti ai cancelli, se gli si bloccano le navi ai porti, eccetera… “solidarietà di classe” in salsa leonardesca, e non solo… )
c. SCENARI che riguardano, senza andare tanto lontano, L’AVVICINAMENTO E L’ACCERCHIAMENTO PROGRESSIVI DA OVEST DEL BLOCCO SLAVJANSK-KRAMATORSK, l’ultimo ostacolo concreto rimasto alla liberazione della DNR. C’è poi la POSSIBILITA’ di AVANZARE ULTERIORMENTE VERSO OVEST, ovvero nell’oblast di DNEPROPETROVSK. Ma come già notato ieri, i russi non hanno tutta questa smania, e sconfinano nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, peraltro spaziando nella steppa ed evitando agglomerati urbani medio-grandi, come si dice nelle ricette QB, quanto basta per favorire la liberazione dell’oblast’ di ZAPOROZH’E.

2. BATTAGLIE IMMINENTI

Qui ascriviamo KONSTANTINOVKA, KRASNYJ LIMAN, SEVERSK, GULJAJPOLE e ORECHOV. Partiamo dalla prima.

- KONSTANTINTOVA: apparentemente fuori luogo declassata qui, al secondo punto delle “battaglie imminenti”, visto che la battaglia è già iniziata nelle aree periferiche a est. Ma sono, per il momento, azioni senza alcuna pretesa di affondo. Sarà una battaglia difficile, ed è per questo che i russi ci stanno arrivando, come del resto appena fatto a KRASNOARMEJSK-DIMITROV, per gradi. Quando saranno in grado di attaccare contemporaneamente e da più direzioni, attaccheranno. Ora, come ci dicevamo, si limitano a consolidare le posizioni periferiche raggiunte, nelle prime strade a est. Ma non è ANCORA una battaglia per la città. Il motivo è presto detto, e passiamo alle PROSPETTIVE.

PROSPETTIVE MOSTO SEMPLICI: una volta liberata… cambierà ben poco! Arrivare da lì a KRAMATORSK è come voler arrivare a Milano procedendo da Somma Lombardo lungo la SS33 del Sempione. Fai Somma, poi Casorate, poi Gallarate, poi Busto, poi Castellanza… e poi ti fermi e dici: “riprovo stanotte alle due quando la coda si è smaltita e i semafori lampeggiano”. Non c’è un metro quadro di verde (eufemismo, forse uno o due di verde ci sono… ma per far fare pipì ai cani). Lo stesso lì. Sono zone “dense”, ovvero ricchissime di fortificazioni a perdere, visto che i natofascisti occupanti ai moskaly “ingrati e traditori” e che “aspettano i russi” lasceranno solo macerie e aree contaminate. Ivi comprese quelle di casa loro.

D’altro canto, cosa fatta, capo ha, si dice dalle nostre parti. E non solo dalle nostre. I russi libereranno Konstantinovka. Ma lo faranno A TEMPO DEBITO, quando, per esempio, si sarà sbloccata la situazione a ovest e l’intero blocco della “SS33 del Sempione” sarà attaccabile non percorrendo la strada, ma prendendone d’assalto pezzi interi di quattro, cinque chilometri, ATTACCANDOLI DA OVEST. Non tanto da EST perché lì ci sono fortificazioni su fortificazioni che portano al blocco KRAMATORSK-SLAVJANSK. Anni di fortificazioni. Lustri, ormai, di fortificazioni. Ma da ovest non è così. E attaccare ed entrare a Gallarate contemporaneamente da Casorate Sempione, Besnate, Cassano Magnago, Fagnano Olona (e qui tagliarla da Busto negli ultimi 2 metri quadri di verde che li separano, ancora per poco, visto che il cemento è all’opera…) è già diverso che pretendere di attaccare ed entrare seguendo il Sempione e pensando di prenderla tutta casa per casa. Sessantamila abitanti. Chiedo scusa per chi non è familiare di questi posti, ma google maps aiuta. E il paragone calza. I russi libereranno Konstantinova e faranno saltare il banco da ovest, dopo aver sbloccato la situazione a KRASNOARMEJSK-DIMITROV e, soprattutto, nel VARCO APERTOSI A NORD-EST degli stessi, con quella SHACHOVO che i natofascisti stanno tenendo coi denti, perché sanno benissimo cosa li attende quando sarà liberata.

Passiamo alla seconda battaglia imminente, che possiamo anche associare alla terza. KRASNYJ LIMAN e SEVERSK. Anche qui i russi ACCERCHIANO, STRINGONO IL CERCHIO, ATTACCANO. Modello AVDEEVKA, o KUPJANSK. Maggiore efficacia, minor dispendio di energie, speranza di mantenere buona parte del patrimonio immobiliare ancora recuperabile. Su quest’ultimo punto, vige una specie di PROPORZIONALITA’ INVERSA fra TEMPI DI LIBERAZIONE e il GRADO DI DISTRUZIONE degli immobili: più veloce sarà l’azione, meno resteranno asserragliati, i natofascisti, meno saranno oggetto di distruzione le case popolari da loro elette a fortifikacija a perdere.

ATTACCARE DA PIU’ PUNTI, ACCERCHIANDO LE CITTA’, CONSENTE INOLTRE DI AGIRE CON PIU’ UNITA’ MOBILI D’ASSALTO CONTEMPORANEAMENTE, LE QUALI CON LE LORO VICENDE ALTERNE POSSONO EFFICACEMENTE INDIVIDUARE I PUNTI DEBOLI, SFONDARE IN QUEI PUNTI E SBUCARE DI SORPRESA NELLE RETROVIE DEI NATOFASCISTI, CON EFFETTI DEVASTANTI. Fiaccate le prime linee difensive, costrette alla fuga, il resto lo fanno i droni: come accade a Krasnoarmejsk, appena sbucano per arretrare, li individuano e li colpiscono. Diverso, anche qui, sarebbe lo scenario DOPPIAMENTE LOGORANTE, e per tutte le parti in conflitto, di una guerra d’attrito con un attacco da un punto soltanto. Quella dell’accerchiamento e attacco contemporaneo si sta quindi rivelando una tattica vincente ed estremamente efficace.

PROSPETTIVE: presto detto. Liberazione di KRASNYJ LIMAN significa, nell’immediato, liberazione dell’intera area sulla riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC a partire quantomeno da SVJATOGORSK. E liberare una quantità enorme di risorse.
La liberazione di SEVERSK COMPLETA QUESTA OPERA IN SVOLGIMENTO A NORD, facendo lo stesso sulla riva destra. E apre la via “diretta” a SLAVJANSK. DIRETTA… MA LA PARETE NORD DELL’EIGER HA MENO INSIDIE! Quindi i russi si muoveranno verso ovest, verso lo scoglio CRUCIALE, FONDAMENTALE della liberazione della DNR, con MOLTA CAUTELA.

MANTENENDO UN PARALLELO ALPINISTICO, IL BLOCCO SLAVJANSK-KRAMATORSK SARA’ ATTACCATO DA OVEST IN “STILE ALPINO” E DA SUD ED EST IN “STILE HIMALAYANO” (Walter perdono ovunque tu sia…): da ovest una guerra di manovra agile, e da est campi base a ogni linea fortificata che salta. Prima di attaccare quella dopo a poche centinaia di metri di distanza. A rendere necessario questo doppio approccio, una diversa “conformazione della roccia”, ovvero fuor di metafora una diversa disposizione delle linee fortificate, la maggior parte delle quali disposte a est dove avverrà, giocoforza, un attacco rigorosamente lento, metodico, e in molte più fasi che a ovest.

Passiamo ora a GULJAJPOLE e ORECHOV. I russi non solo si stanno avvicinando a est alla prima, ma cominciano a insidiare anche la seconda. È di ieri notte questo avvicinamento da est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3129
Se tanto mi dà tanto, e a meno di CLAMOROSI CEDIMENTI, la sequenza più logica è comunque GULJAJPOLE prima e ORECHOV poi. Per liberare la prima, occorre bloccare la strada a nord e mancano meno di sette chilometri al raggiungimento di questo obbiettivo. Proseguendo “a raggera” in senso orario, USPENOVKA una volta liberata aprirà un’altra strada, quella che arriva a GULJAJPOLE da nord-est, e lo stesso avverrà contestualmente da quella che porta alla stessa da EST. I russi si son già avvicinati, e di molto, seguendo quella che porta lì da SUD-EST e da SUD. Non appena si creeranno le condizioni, avverrà l’attacco da più punti e GULJAJPOLE salterà. A quel punto sarà la volta di ORECHOV. Ma a quel punto, probabilmente i russi saranno rientrati nell’oblast’ di ZAPOROZH’E dopo esser passati per quel lembo di DNEPROPETROVSK che stanno attualmente attraversando, essendo arrivati ora grosso modo a metà strada.
Inoltre, un’altra variabile da considerare saranno le manovre russe A OVEST di tutto questo. Coi natofascisti che stan tenendo coi denti STEPNOGORSK perché se si apre il varco lì le cose potrebbero CAMBIARE ULTERIORMENTE. Così come potrebbero cambiare i punti all’OdG.

3. BATTAGLIE “NON COSI’ IMMINENTI”…

Cosa resta? SUMY, anzitutto, e CHERSON.

Nella prima la consegna ufficiale, come da ordini superiori, è creare una zona cuscinetto in mezzo ai boschi e alle steppe. Per evitare che a qualche genio della lampada venga in mente una campagna-di-russia-4.0. Ma non ci sono particolari aspettative. Prospettive, nemmeno. Chilometri quadrati di territorio in prospettiva di un mercato delle vacche dove io mi ritiro da qui se tu ti ritiri da lì? Troppo tardi. I russi la DNR la libereranno.

Diverso sarebbe il discorso di CHERSON e ZAPOROZH’E. Oblast’ che potrebbero essere liberate senza sparare un colpo nel momento in cui i natofascisti accettassero di andarsene in cambio del ritiro russo di truppe da CHARKOV, SUMY e DNEPROPETROVSK. Il che richiederebbe ancora un BEL po’ di chilometri quadrati da liberare perché sia un cambio “alla pari”. Ma questa è ancora più fantascienza di “attacchiamo KRAMATORSK da ovest” pronunciato a ottobre 2022: allo stato attuale per Kiev negoziare questo equivarrebbe a una kapitulacija. E ai russi il “cessate il fuoco” per vedersi i natofascisti, una volta tirato il fiato, ripartire come prima, più di prima, POTENDOLO EVITARE non interessa. E loro, in questa fase, POSSONO EVITARLO. Da qui la fretta, “trumpiana”, di “chiudere” con un accordo MENO PEGGIORATIVO di quello che potrebbe essere solo tra sei mesi.

CHERSON è un altro discorso ancora. Storicamente l’Armata Rossa liberò prima ZAPOROZH’E, poi CHERSON. Nel 2022 una condizione irripetibile, non di guerra di manovra, ma di avanzata per decine di chilometri al giorno senza resistenza alcuna, ha consentito il movimento nel senso opposto. Ora siamo coi russi da una parte del DNEPR, e i natofascisti dall’altra. E i ponti saltati. Verosimilmente, lo schema potrebbe essere quello di ottant’anni fa. Meno costoso di un avventuroso, avventuristico, alla disperata, sbarco come quello che portò i natofascisti qualche anno fa a prendere KRYNKI sulla riva sinistra e… lì a restarci, bombardati a migliaia dai russi. Fino a tornare indietro.

Questi ultimi due punti sono più “VARIE ED EVENTUALI” che “meno imminenti”. Questa, attualmente, la situazione sul campo.

Aggiornamenti a seguire.

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20/10 ore 21:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO A OVEST DI POLTAVKA (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/183977?single
e posizione qui
https://divgen.ru/47.70433/36.47598/13
e qui
47.70433/36.47598
Si ripiana la linea di fronte e si avanza verso GULJAJPOLE da est.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO PROSEGUENDO DALLA STAZIONE, APPENA LIBERATA, VERSO EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3128

ed espellendo i natofascisti da tutti i quartieri sottostanti (cerchiati in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28125

qui c’è poco da aggiungere, se non il fatto che a sud della ferrovia ormai la città, laddove non è stata ancora liberata, è divenuta terreno di scontro. A nord-est, confermato l’ingresso dei russi a ŠACHOVO (cartina qui):
https://t.me/boris_rozhin/183978?single

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO A DOBRYŠEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3127

e, come è possibile vedere da questa cartina,
https://t.me/divgen/74201?single
aggirano le linee di difesa architettate dai natofascisti per contenere da nord, nord-est e est i russi. Russi che a questo punto potrebbero piombargli addosso da ovest. Oppure scegliere di allungare ulteriormente verso sud-ovest. Ormai in quest’area sono arrivati alla linea di confine del 2022, mancano veramente pochi chilometri. In un contesto radicalmente diverso.

ANCORA DIECIMILA SOTTO LE MACERIE

È la stima diramata oggi dalla protezione civile di Gaza:
https://t.me/gazaalannetz/15942

sotto le macerie sono rimaste circa diecimila persone. Man mano che si rimuovono, spesso solo a mano, travi, calcinacci, blocchi di cemento e di mattoni, si scoprono nuovi cadaveri che si cerca di associare ai nomi dei dispersi di quel luogo, dando notizia alle famiglie dei ritrovamenti.

Vedremo quale sarà la conta alla fine. Se e quando ci sarà, una fine.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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20/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI PASSANO IL FIUME JANCHUR A NORD (oblast’ di Dnepropetrovsk, cartina qui):
https://divgen.ru/event/3124
L’intera linea fortificata che avrebbe dovuto proteggere l’oblast’ di Dnepropetrovsk dai russi provenienti da sud (cartina qui),
https://t.me/divgen/74167?single
ora che è attaccata da nord è in smantellamento totale. I russi potrebbero calare da nord e chiudere nell’ennesima sacca i malcapitati natofascisti che ancora provano ad arginare l’avanzata russa da est verso ovest o da sud verso nord, considerando che parliamo di un territorio con pochissime linee difensive e centri abitati da ergere a fortificazioni a perdere. Siamo nel territorio di una piena guerra di manovra, su questo versante. E il boccino in mano ce l’hanno i russi.

A nord Molodeckoe è tornato a chiamarsi LENINO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3126
La liberazione di questo centro abitato (cartina con linee fortificate qui)
https://t.me/divgen/74176?single
consente di smantellare da ovest la linea difensiva a est e consentire ai russi di proseguire verso nord. Mi sbaglierò sicuramente, ma ai russi in questo momento pare interessi maggiormente SCARDINARE la linea di difesa a sud-ovest di SLAVJANSK e KRAMATORSK, ovvero accerchiarle da ovest liberando al contempo un’area importante di DNR. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Tagliata anche l’ultima via di accesso rimasta,
https://t.me/beard_tim/28111
i russi la attraversano e si avvicinano ai loro compagni a nord-est. Col restringersi dei cordoni Krasnoarmejsk da trappola è sempre più sacca. Iniziata infine la battaglia di SHACHOVO, coi russi che entrano da ovest (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43440

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO E RAGGIUNGONO JAROVAJA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3125
NOVOSELOVKA è praticamente accerchiata. Liberata Jarovaja, inoltre, i russi saranno a quattro chilometri da SVJATOGORSK. E a DUE CHILOMETRI dal SEVERSKIJ DONEC. Chiudendo l’area natofascista interamente a nord dello stesso, tra cui KRASNYJ LIMAN, da cui ora i russi distano 3,5 chilometri:
https://t.me/motopatriot78/43432

Aggiornamenti a seguire.

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20/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


A RODINSKOE, grazie alla logistica che negli ultimi giorni è decisamente migliorata e, soprattutto, a un controllo nuovamente assicurato dello spazio aereo, i russi han piazzato SEI NUOVE BATTERIE DI ARTIGLIERIA PESANTE, la situazione in cartina è compromessa:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60737
In queste condizioni non avrebbe alcun senso tenere posizioni che saranno a questo punto distrutte, ma non mi meraviglierebbe prendere atto dell’ennesimo ordine di tenuta a oltranza. Fino all’ultimo ucraino.

CHI SI RIVEDE... IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE!

Ve lo ricordate il Fondo Monetario? Fino al 2001 ne parlavamo un giorno si e l’altro pure. Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, spirale del debito, PVS nella morsa, basta col neoliberismo (così lo chiamavamo, all’epoca).

Poi arrivarono i black-block, le torri gemelle e venticinque anni di guerre. E il problema… rimase, solo che non ne parlò più nessuno. Ieri il canale ucraino Zerada ci informava che il problema era talmente rimasto che sarebbe stato proprio il FMI a RICHIEDERE LA SVALUTAZIONE DELLA GRIVNA DI UN ALTRO 10%, oltre che le solite “riforme strutturali”:
https://t.me/ZeRada1/27399
in cambio naturalmente di liquidità. Sempre Zerada ci informa che il “malvagio” JANUKOVICH, prima che lo intervenissero i “pilastri del pensiero libero” con un colpo di Stato, si era già mosso per INTERROMPERE LA “COOPERAZIONE” COL F.M.I.

Dettagli… e oggi, con una guerra civile durata undici anni e un Paese da allora in mano a un regime tanto criminale quanto irresponsabile nei suoi confronti – irresponsabile in quel senso, mentre in quello opposto, ovvero quello degli interessi padronali stranieri, è più che responsabile – ci mancava all’appello il FMI redivivo, con le sue condizioni. Le sue SOLITE condizioni. È arrivato anche lui, ultimo fra gli avvoltoi che aleggiano sopra il cadavere moribondo di quella che, alla fine dell’URSS, era la seconda repubblica per potenza economica.

AMORE FRATERNO

In Polonia, il nuovo “popolo fratello” di quello ucraino, ovvero quello riconosciuto ufficialmente in quanto tale dai “pilastri del mondo libero”, dopo tre anni di “fratellanza” brucia fraternamente le auto con targa sorella (filmato qui):
https://t.me/drugoeeto/30057

In Ucraina, il nuovo “popolo fratello” di quello polacco riceve fraternamente in dono le camionette con cui i Te-Tse-Ka sbattono al fronte i propri connazionali, per immolarli “fino all’ultimo ucraino” (ennesimo filmato di intruppamento, al secondo 00:38 si vede chiaramente la targa polacca 0P0 12066):
https://t.me/legitimniy/21064

Militari che viaggiano in borghese su mezzi di terza mano con targa polacca. Da una parte bruciano le macchine, dall’altra le donano. O le vendono a lotti. O le noleggiano. La logica? Vi paghiamo sì, o popolo fratello, ma per stare lì. A crepare.

Per la cronaca, i Te-Tse-Ka su minivan tedesco con targa polacca anche qui se la sono data a gambe: e per la proprietà transitiva, oggetto dei fraterni insulti dei civili non sono finiti solo i traditori connazionali, ma ormai anche chi li mantiene. Popolo “fratello”, quello polacco, ma sempre più soltanto di quella parte di parassiti sempre più in odio al proprio, di popolo: un popolo intero sempre più esasperato.

Aggiornamenti a seguire.

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19/10 ore 21:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

IL CERCHIO COMINCIA A STRINGERSI INTORNO A GULJAJPOLE. I natofascisti mai, e poi mai, si sarebbero aspettati un epilogo di questo tipo: accerchiati da sud, est e nord. Come si è arrivati a questo? Il riassunto delle puntate precedenti lo facciamo ogni giorno, scelte tattico-strategiche che hanno privilegiato i portafogli delle lobby delle armi, persino a scapito di quello che le armi dovrebbero fare in un conflitto armato: portare chi le adopra ad avere la meglio sul nemico.

Oggi, una linea di difesa attrezzata per contenere i russi da sud, se li vede piombare a centottanta gradi. Un cerchio che comincia a stringersi dalla prima notizia della giornata: I RUSSI LIBERANO POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3118

Superano il fiume JANČUR, assumono il controllo della strada che conduce a USPENOVKA per OLTRE SEI CHILOMETRI, ricongiungendosi coi compagni a sud. Questo significa garantire alle truppe più avanzate RIFORNIMENTI E RINFORZI COSTANTI.

Significa anche accostarsi alla doppia linea di difesa natofascista DAL LATO DOVE È PIÙ VULNERABILE (cartina qui)
https://t.me/divgen/74114?single
e cominciare, metodicamente, a smantellarla da est. I russi approfittano di questo momento di ulteriore difficoltà e LIBERANO SUBITO DOPO OCHOTNIČ’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3119
ovvero l’ultimo tratto a est del fiume Jančur sotto USPENOVKA ancora sotto il controllo natofascista.

In serata, giungeva comunicazione della liberazione anche di NOVONIKOLAEVKA (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60711
I russi hanno raggiunto Uspenovka anche da sud.

Prossimo passo: ingresso a USPENOVKA anche da sud, questa che salta e russi a questo punto che possono attaccare la doppia linea di difesa summenzionata anche da nord, oltre che fare piazza pulita di tutto quanto di natofascista si trova ancora a est del fiume Jančur. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI GUARDANO GIÀ OLTRE LE SORTI DI UNA BATTAGLIA GIÀ SEGNATA E PUNTANO, METODICAMENTE, A DOBROPOL’E ENTRANDO A NOVYJ DONBASS (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3120
E PORTANDOSI A QUATTRO CHILOMETRI E MEZZO DALLE SUE PRIME CASE A EST.

Dobropol’e, posizione qui
https://divgen.ru/48.46928/37.0768/11
e qui,
48.46928/37.0768
è uno snodo estremamente importante. Da qui parte la via diretta verso KRAMATORSK a NORD-EST. I russi potrebbero inoltre procedere VERSO NORD, parallelamente da qui e da ZOLOTOJ KOLODEZ’, poco più a nord-est e da cui passa un’altra via verso nord. Spingendo da entrambe raggiungerebbero un’altra via che la approvvigiona, tagliandola. Resterebbero poi due vie soltanto, la M-03 e un’altra subito a sud, e IL BLOCCO KRAMATORSK-SLAVJANSK SAREBBE IN PIENO ACCERCHIAMENTO. Parliamo di poco più di sessanta chilometri in linea d’aria che, per tre anni buoni, quando la guerra era di annientamento e basta, sono stati numeri colmabili in anni. Ora che alle millecinquecento perdite inflitte ogni giorno si aggiungono anche avanzamenti, diventa materia di mesi. Staremo a vedere.

Poco più a sud, i russi avanzano e guadagnano posizioni all’interno di RODINSKOE (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/43406
confermato anche da quest’altra mappa:
https://t.me/boris_rozhin/183898?single

Anche nella stessa KRASNOARMEJSK, oggi, ci sono stati sviluppi, e clamorosi. I russi hanno LIBERATO LA STAZIONE FERROVIARIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3121
e creato i presupposti per un’ennesima sacca nel centro cittadino. Sacca assolutamente non vuota e che, nel momento in cui sarà liquidata, avrà conseguenze pesantissime sia in termini di perdite inflitte, che di soldati prigionieri, che di rapporti di forza fra natofascisti superstiti e russi attaccanti.

Un’area, quella fra KRASNOARMEJSK e DIMITROV ancora in mano ai natofascisti, che si sta assottigliando sempre più. I RUSSI OGGI ENTRANO A DIMITROV (parte sud, cartina qui):
https://divgen.ru/event/3123
e creano i presupposti per avanzare anche a sud, ripianando un’intera area e liberando risorse che andranno a incrementare ulteriormente la loro forza d’urto. L’impressione è che stia saltando un po’ tutto, i natofascisti stiano mollando le posizioni più avanzate, arretrando e, al contempo, cercando di uscire dalla trappola in cui i loro comandanti li hanno infilati, mentre i russi li incalzano da più direzioni e accelerando la loro fine.

I PILASTRI DEL MONDO LIBERO

Così si definiscono i nostri governanti, in particolare quella attualmente a guida dello stivale in riferimento al bullo di quartiere d’oltreoceano. Quello che di fronte a piazze gremite contro di lui (un immagine qui)
https://t.me/parstodayrussian/190289
e filmati città per città montati qui:
https://t.me/parstodayrussian/190300

reagisce, per ora solo virtualmente, pubblicando un filmato dove a bordo di un bombardiere sgancia merda sui manifestanti:
https://t.me/parstodayrussian/190301

Gli stessi suoi bombardieri, con una stella di Davide verniciata sopra che, invece di sganciare merda, sganciano ancora oggi BOMBE sul cielo di GAZA:
https://t.me/boris_rozhin/183893
perché questi filmati non sono virtuali:
https://t.me/gazaalannetz/15919
https://t.me/gazaalannetz/15916
e non era nemmeno virtuale la scuola che hanno bombardato, coi bambini dentro:
https://t.me/gazaalannetz/15911

Ennesima strage vera. Da parte dei pilastri del mondo libero, che probabilmente rimpiangono i tempi di quando, un po’ più in là, potevan tranquillamente “cavalcare nel tempio e nel portico di Salomone affondando nel sangue fino alle ginocchia, e fino alle briglie dei cavalli” (“in templo et in porticu Salomonis, equitabatur in sanguine usque ad genua, et usque ad frenos equorum”, Raimundus De Agiles, «Historia Francorum Qui Ceperunt Jerusalem»). E anzi, era la “giusta e sorprendente punizione divina” (“justo miroque Dei judicio”, ibidem).

Del resto, che si bombardi liquame finto o bombe vere, siamo noi che non capiamo: “ci sono forze che cercano di dividerci, di ridefinire la nostra storia e di distruggere le nostre tradizioni condivise . La chiamano cultura 'woke'”, ci spiega sempre l’altro pilastro del mondo libero.

Scriveva sei anni dopo quel 12 ottobre 1492 l’Autore di queste “tradizioni condivise”: “Di qui sarebbe possibile inviare, nel nome della Santissima Trinità, un buon numero di schiavi da mettere in vendita, insieme a un carico di brasile [una qualità di legno]. Se le informazioni di cui dispongo sono buone, mi risulta che sarebbe possibile vendere quattromila schiavi, per un valore di venti milioni e più” (Cristoforo Colombo, “Lettera ai sovrani”, settembre 1498) e aggiungeva subito dopo, riferendosi all’alta mortalità durante questi viaggi in nave stivati in condizioni disumane: “È vero che attualmente ne muoiono molti, ma non sarà sempre così. I negri e gli abitanti delle Canarie avevano cominciato anche loro nello stesso modo” (ibidem).

E questo era Colombo, nemmeno Cortes o Pizarro: tratto da un libro di Todorov di quasi mezzo secolo fa. Quando definire questo schifo la “nostra storia” e le “nostre tradizioni condivise” avrebbe comportato una pressoché unanime levata di scudi, tesa a evidenziare come tutte le parti coinvolte fossero nel frattempo “cresciute”, progredite nei secoli, avessero imparato dagli orrori dell’ultimo conflitto mondiale, e la parola d’ordine fosse “mai più”. Si sbagliavano. Ci sbagliavamo.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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18/10 ore 19:00 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


A NORD DI KRASNYJ LIMAN, I RUSSI PROCEDONO
- SIA VERSO OVEST, AVVICINANDOSI SEMPRE PIÙ AL FIUME OSKOL (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3113
- SIA VERSO SUD, ARRIVANDO A DOBRYŠEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3115

Un uno-due, in questo ennesimo “cvetok”, fiore che sboccia ampliandosi in più direzioni, che mette in crisi una difesa, quella natofascista, sempre più incapace di fronteggiare gli attacchi molteplici e ripetuti da parte russa.

Nel primo caso, poi, i russi stanno aggirando postazioni difensive (cartina qui)
https://t.me/divgen/74083?single
concepite per contenere attacchi da sud, non da est, dove oltre un anno di progressivi, continui cedimenti, frutto anzitutto del trasferimento di forze ingenti nella fallita campagna-di-russia-2.0, ha condotto i russi dove non sarebbero mai dovuti essere, ovvero, alle loro spalle.

Questo non può non ripercuotersi anche nel secondo, di caso, dove invece le linee difensive ci sono, e più di una (cartina qui),
https://t.me/divgen/74090?single
ma mancano gli uomini e i mezzi per tenerle efficacemente.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Lo stesso accade poco più a sud, dove i russi ormai si sono avvicinati a KONSTANTINOVKA anche da una direzione “tabù” come quella a sud-est (cartina qui, PLEŠČEEVKA LIBERA),
https://divgen.ru/event/3114
irta di difficoltà da superare date da una fitta rete difensiva come solo nel DONBASS i natofascisti son riusciti a fare (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74086?single

In particolare, notiamo proprio da questa cartina come dopo aver ripulito l’area a sud dell lago di KLEBAN-BYK e la stessa città a est che gli dà il nome, i russi cerchino di incunearsi nei punti più deboli, nelle falle presenti fra queste linee spezzate, e incunearsi nelle stesse, passando infine alla loro demolizione prima di avanzare ulteriormente. In genere, le strade e le ferrovie servono proprio a questo. Dove c’è una strada, una ferrovia che attraversa una linea difensiva, proprio lì è il punto più vulnerabile della stessa, proprio lì i russi insistono, sfondano, demoliscono ai lati, approfondendo ulteriormente la falla creatasi e liquidano l’intera linea difensiva.

TUTTO QUESTO, MENTRE GIÀ NELLA STESSA KONSTANTINOVKA SI COMBATTE. IN PARTICOLARE, NELLE PRIME FILE DI ISOLATI A EST (cartina qui, linee rosse che delimitano l’attuale linea di fronte):
https://t.me/beard_tim/28074

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI LIBERANO PRIMA GRAN PARTE DEL QUARTIERE SUD (Juzhnyj, cartina qui)
https://divgen.ru/event/3116
POI NE COMPLETANO LA LIBERAZIONE E AVANZANO A NORD FINO ALLA STAZIONE FERROVIARIA (seconda cartina qui):
https://divgen.ru/event/3117
In quella che è una delle maggiori progressioni in un giorno solo dall’inizio della battaglia. Sacca a ovest, area a est interamente tagliata, la situazione per i natofascisti, lo ricordiamo, in un frangente in cui i soldati semplici hanno lasciato il campo alle forze speciali, i migliori ancora in mano al regime di Kiev, si fa sempre più tragica.

A questo, aggiungiamo il fatto che KRASNOARMEJSK si trova SOTTO COMPLETO ACCERCHIAMENTO OPERATIVO. Lo riconoscono i canali ucraini stessi, commentando le immagini dei loro soldati mentre sventolano, al ritmo di 10-15 al giorno, la bandiera bianca ai droni russi che li puntano:
https://t.me/legitimniy/21058
“Obmennyj fond”, “fondo di scambio”, commentano laconicamente, per il prossimo scambio prigionieri. Dove Kiev dovrà, a questo punto, rilasciare altri prigionieri politici per pareggiare il numero di quelli da scambiare coi russi.

Nel frattempo, son sempre di più a paventare anche l’accerchiamento fisico, ovvero la sacca:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60647
E qualcuno si chiede se Avdeevka non abbia insegnato qualcosa, in questo senso. Retoricamente, visto che la risposta è no.

“CUIUS REGIO, EIUS RELIGIO”, “MORITURI TE SALUTANT”... O FORSE NO: IL REGIME FA SEMPRE MENO PAURA


Un anno fa i natofascisti entravano nella più grande cattedrale d’Ucraina, quarta al mondo per grandezza, e scacciavano i preti ortodossi per metterci i loro. Oggi quella chiesa è così:
https://t.me/ZeRada1/27387
Vuota, con una bandiera a fianco dell’altare e un tridente davanti. Ma per Vaticano (colpevolmente!), UE e tutto l’U-ccidente gli usurpatori, alla cui fede farlocca non aderisce praticamente nessuno, son divenuti e restano gli interlocutori ufficiali. Siamo tornati al “cuius regio, eius religio”. Con l’aggravante che ormai, del fatto che se per protesta nessuno va più in chiesa, non importa più niente a nessuno: anzi, ancora meno voci fuori dal coro.

È lo stesso principio della MACHADO, nota sempre Zerada, mentre commenta l’intervista del “premio nobel per la pace” datata febbraio 2025, rilasciata al figlio di Trump
https://geopoliticaleconomy.com/2025/10/16/venezuela-maria-corina-machado-privatize-oil-us-corporations/
che ha fatto il giro del mondo:
https://t.me/ZeRada1/27382

Dimenticatevi dell’Arabia Saudita, dimenticatevi dei sauditi. Noi abbiamo più petrolio, ovvero un potenziale infinito.
Forget about Saudi Arabia; forget about the Saudis. I mean, we have more oil, I mean, infinite potential.

E apriremo i mercati. Via il governo dal settore petrolifero. Privatizzeremo TUTTA la nostra industria.”
And we’re going to open markets. We’re going to kick [out] the government from the oil sector. We’re going to privatize all our industry.

Il Venezuela ha risorse importanti: petrolio, gas, minerali, terra, tecnologia. E come hai detto prima, siamo in una posizione strategica, a qualche ora d’aereo dagli Stati Uniti.
Venezuela has huge resources: oil, gas, minerals, land, technology. And, as you said before, we have a strategic location, you know, hours from the United States.

E faremo esattamente così, sappiamo che dobbiamo farlo.
So we’re going to do this right. We know what we have to do.


E capisci, le ditte statunitensi sono in una posizione super strategica per investire.
And American companies are in, you know, a super strategic position to invest.


Questo Paese, il Venezuela, diverrà la più brillante opportunità di investimento per le ditte statunitensi, brave persone che faranno un sacco di soldi.
This country, Venezuela, is going to be the brightest opportunity for investment of American companies, of good people that are going to make a lot of money”.


Premio nobel per la pace… la maggiore risorsa di un Paese che finisce nelle mani delle multinazionali a stelle e strisce. Come in Ucraina, rincara la dose Zerada.

“Ecco perché gli ucraini han già dato a Trump le proprie materie prime e la terra, ai britannici i porti, eccetera. Ma Turčinov, Porošenko e Zelenskij presidenti ladri al posto di Janukovič non era ancora abbastanza. Per accedere al “premium account” (sic!) dell’Occidente era necessario combattere ininterrottamente con gente che apparteneva per l’ottanta percento allo stesso loro popolo: i russi.”
Потому что украинцы уже отдали Трампу свои недра и землю, британцам порты и т.д., но не только ради того, чтобы Турчинов, Порошенко и Зеленский были президентами и грабили их вместо Януковича. Важным фактором продолжения этого «премиум аккаунта» Запада для Украины является необходимость непрерывно воевать с самым братским для 80% украинцев народом – русскими.

https://t.me/ZeRada1/27382

E VISTO CHE MANTENERE A SUON DI SUSSIDI, STIPENDI E PENSIONI MILIONI DI PERSONE COSTA, COSA HANNO PENSATO BENE I “VOLENTEROSI” AIUTANTI D’UCCIDENTE? FANTASIA FANTASIA PORTAMI VIA… ESIGERE DAL GOVERNO FANTOCCIO DI KIEV, MEGLIO, DALLA SUA BANCA CENTRALE, DI SVALUTARE LA MONETA NAZIONALE, ALTRIMENTI DETTA GRIVNA, ALMENO DI UN BUON ALTRO 10-15%!!!
https://t.me/legitimniy/21057

Risultato: per iniettare nel bilancio del Paese in bancarotta (fraudolenta!) le risorse necessarie a erogare una pensione MEDIA, pari a 6.436,8 grivne,
https://24tv.ua/economy/ru/pensii-ukrane-skolko-poluchajut-pozhilye-ljudi-oktjabre-2025_n2933880
oggi servono 136,95 dollari. Domani ne serviranno 119,2. Dolce l’uva, nevvero? E ma aumenterà l’inflazione, crollerà ulteriormente il potere d’acquisto, UN TERZO DEI PENSIONATI OGGI NON ARRIVA NEMMENO A 4.000 GRIVNE (85,10 dollari oggi, 74,07 dollari domani)! Esticazzi non lo mettiamo? Del resto, i pensionati di qualcosa devon pur morire… o crediamo alla storiella che a qualcuno importa ancora qualcosa di loro? E non solo in QUEL regime, ma in altri ben più vicini, anzi sopra le nostre, di teste?

E a questo punto, sinceramente che un popolo condannato dai padroni a immolarsi “fino all’ultimo ucraino” vada in chiesa, quella creata a tavolino dai padroni, o non ci vada, ai padroni stessi non importa un fico secco. Anzi, più che “cuius regio, eius religio”, “Morituri te salutant”.

O FORSE NO. Non solo i commenti alla notizia dell’autista che aveva tirato sotto due Te-Tse-Ka a un posto di blocco sono piovuti contro i Te-Tse-Ka a migliaia, e come sottolineava un avvocato forense qualche giorno fa SIAMO TUTTI TRACCIABILI, anche con vpn, account anonimi, eccetera, in particolare in regimi come quello di Kiev.
https://t.me/legitimniy/21055
Ma anche assistiamo quotidianamente a scene di attacchi come i Te-Tse-Ka come quello riportato da Legitimnyj nel link appena citato. Quartiere popolare di DNEPROPETROVSK, parcheggio davanti ai palazzoni, ennesima retata, con due macchine. La prima scappa di fronte all’accorrere di gente a difesa del malcapitato, lasciando - per paura di prendere non solo vetri spaccati e colpi sulla carrozzeria anche botte vere – il “collega” col malcapitato in balia dei condomini. I quali cominciano a prenderlo a botte finché non molla la presa e se ne va via, coperto di insulti e scappando con un altro degno compare sulla seconda macchina. Anch’essa salutata in uscita con “calorose pacche di incoraggiamento” sui vetri e sulla carrozzeria.

Sempre più civili capiscono che, a questo punto, è tutto nelle loro mani. Che il conto alla rovescia per la loro autodistruzione si può e si deve fermare. Fermando questi criminali. Ne vedremo ancora e di più. Ma non chiamiamola, nei nostri cinegiornali luce, “resistenza”, per l’amor del cielo… tutt’al più, come nel 2014, anche questi scesi dai palazzoni sono “terroristi filorussi”. Anzi, non parliamone affatto. Del resto, per i nostri cinegiornali sono già dati per morti. Immolati. Fino all’ultimo ucraino. Forse no.

Aggiornamenti a seguire domani.

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17/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI AVANZANO NOTEVOLMENTE IN CITTÀ. Cartina aggiornata in due tempi:
https://divgen.ru/event/3111
et
https://divgen.ru/event/3112

Soprattutto, TAGLIANO FISICAMENTE TUTTE LE VIE DI COMUNICAZIONE CHE CONDUCONO ALLA CITTÀ. Ai natofascisti resta un corridoio di tre chilometri e mezzo dove i russi ancora non ci sono, ma anche dove le strade sono più che altro viottoli.

Le perdite inflitte sono enormi, ormai qualsiasi cambio, trasferimento feriti, arrivo di ulteriori rinforzi, è praticamente impossibile. L’ordine, tuttavia, è stato quello di tenere fino all’ultimo ucraino, e così i comandanti hanno disposto. Risultato: i loro reparti sono decimati, i loro mezzi abbattuti uno a uno dai droni russi:
https://t.me/voenkorKotenok/68220

I soldati stessi, lamenta il natofascista Roepke mostrando il fotogramma di uno di loro mentre mostra al drone russo la bandiera bianca della resa, si arrendono mentre i russi sono ormai in pieno centro:
https://t.me/divgen/74059

Aggiornamenti a seguire domani.

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17/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO NOTEVOLMENTE VERSO OVEST, RAGGIUNGENDO LE SPONDE DEL FIUME JANCHUR ANCHE SU QUESTO PUNTO A NORD E LIBERANDO IL PAESINO DI TRIVOL’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3107

I russi ora sono a MENO DI SEI CHILOMETRI E MEZZO dalla strada che da POKROVSKOE a nord porta a GULJAJPOLE a sud. Tagliata quella, tagliata un’intera logistica. Inoltre sono a MENO DI DIECI CHILOMETRI dall’andare nuovamente a sbattere contro il confine di oblast’ ed entrare nuovamente a ZAPOROZH’E.

La loro è stata una mossa astuta perché si sono riusciti a infilare nella linea di difesa nemica colpendola trasversalmente, progressivamente spazzandola via dal suo punto più debole, quello laterale a est (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74038?single

Non solo. A questo punto avendo chiuso completamente A NORD e a SUD l’area a est del FIUME JANCHUR, la stessa ora si trova tagliata, essenzialmente, nelle comunicazioni e nella logistica. Accelerando così la sua fine.

VERSO SEVERSK

I RUSSI RIPULISCONO UN’INTERA SACCA A SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3108
e portano la linea di fronte a ridosso di ZVANOVKA e, in prospettiva, di SEVERSK, chiusi ormai nella stessa trappola. Non molte fortificazioni a difesa incontreranno nel loro cammino verso nord (cartina qui)
https://t.me/divgen/74041?single
e TRE CHILOMETRI E MEZZO SEPARANO LE DUE PUNTE che andranno a ripianare l’ennesima U che li attende da sud. Nel frattempo, ZVANOVKA potrebbe essere ulteriormente avvicinata da sud, così da mantenere una certa continuità di azione e accorciare le distanze fra i due cordoni dell’ennesima sacca.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI SFONDANO DA EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3110
LIBERANO PESCHANOE E CREANO UN SETTO CHE TAGLIA IN DUE L’IMMENSA SACCA A EST DEL FIUME OSKOL. Incuneandosi fra due linee fortificate (cartina qui):
https://t.me/divgen/74047?single
sono riusciti a mettere in crisi entrambe! Ora attaccate anch’esse dove sono più fragili e, metodicamente, smantellate pezzo per pezzo, posizione per posizione.

Oltre a tutto questo, a sud si vede già l’ennesima sacca, con le posizioni più avanzate natofasciste attualmente sotto attacco e non in grado, con ogni evidenza, di tenere a lungo. Oltre a questo, aver liberato CINQUE CHILOMETRI di N-26, la statale in giallo nella cartina, oltre a migliorare la logistica consente un avanzamento notevole di pezzi pesanti per un ulteriore martellamento di posizioni un tempo arretrate, ora in prima linea. Liberare l’area a est del fiume OSKOL, e proseguire in condizioni di ritirata da parte dei natofascisti, consentirebbe ai russi di tornare ai confini di agosto 2022. E superarli. IL FIUME A QUESTO PUNTO A CUI POTREBBERO PUNTARE NON SAREBBE PIU’ L’OSKOL, MA IL SEVERSKIJ DONEC. Staremo a vedere.

DA VOLCHANSK A KUPJANSK

I RUSSI GUADAGNANO TERRENO A EST DI VOLCHANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3109
A rischio di essere tagliata, un’intera strada che, subito a ridosso della nuova linea di fronte, porta a est lungo tutta una serie di paesini che dopo trentacinque chilometri circa arriva al confine. Con tutte le conseguenze del caso.

Aggiornamenti a seguire.

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17/10 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK


I RUSSI CHIUDONO LA SACCA A EST DI FILIJA (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60551
Posizione qui
https://divgen.ru/48.07763/36.82837/11
e qui:
48.07763/36.82837
Non sono tanto quei diciotto chilometri quadrati recuperati in un botto a contare, quanto il fatto che la linea di fronte si è enormemente ristretta e ora i russi convergono da sud verso NOVOPAVLOVKA a nord. Si aprisse – E APPROFONDISSE – qui una falla, avremmo un tracollo di tutta l’area che ora cerca di contenere i russi da est all’altezza di UDACHNOE, poco più a nord e a ovest di KRASNOARMEJRSK. E il passaggio su questo fronte a una guerra di manovra. Entrambe le cose preoccupanti per il regime di Kiev.

A preoccupare dovrebbe essere anche il fatto che, in una CHERSON rimasta dormiente per anni, dopo mesi di tentativi natofascisti (riusciti) di suicidio assistito (dai russi) a KRYNKI, ALESHKI e sulla riva sinistra del DNEPR, ora i russi si sono attivati:
- prima riprendendosi tutti gli isolotti e isoloni sul fiume,
- poi spazzando via le fortificazioni erette dai natofascisti e rompendo la loro logistica facendo lo stesso coi depositi e le caserme nelle retrovie:
https://t.me/voenkorKotenok/68221
In genere, preludio a qualcosa. O simulazione di un preludio a qualcosa. In entrambi i casi, per i natofascisti urge correre ai ripari. E distrarre altre energie.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

CHE ALL’AZIONE DI IERI AVREBBE DOVUTO SEGUIRE UN’ALTRA, BEN PIU’ PROFONDA, ERA PREVEDIBILE. MA NON NEL GIRO DI POCHE ORE. I russi stamane sono giunti non con incursori o guastatori, ma con il grosso delle truppe, alle porte di Konstantinovka (cartina aggiornata qui):
https://divgen.ru/event/3106
In altre parole (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74034?single
hanno sbaragliato l’ultima linea difensiva a est approntata dai natofascisti. Altro pezzo che cede, altri problemi operativi enormi con risorse sempre più limitate a disposizione.

ATTACCO AI TE-TSE-KA

Ieri un camion “non ha visto” (autista sobrio) un posto di blocco e ne ha tirati sotto due. A ODESSA:
https://t.me/RVvoenkor/101941

Anche nell’ovest, non siamo agli investimenti, ma ormai si assiste quotidianamente a scene come questa:
https://t.me/ZeRada1/27359
per inciso, non solo non li han fatti nemmeno scendere dalla macchina e gli han messo le mani addosso ancora sul sedile, ma li hanno costretti dopo alla fuga, riporta la cronaca di Zerada.

LE PRIME VITTIME DEL FASCISMO: I BAMBINI


I Te-Tse-Ka non solo come cancro da estirpare, ma come simbolo di un fascismo che miete le sue prime vittime proprio fra i bambini. Il riferimento è a questo filmato:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60554

Abbiamo giocato tutti, o quasi, da bambini “alla guerra”. Agli indiani e cowboy, “fra la via Emilia e il west”. Nel "Marco Polo" di Montaldo c'è una scena (prima puntata) dove i bambini veneziani si prendono a legnate su barchette in laguna a veneziani contro genovesi.

Ma questa variante locale di guardie e ladri, o acchiapparella, con riprodotti su scala mignon lo sbirro, lo squadrista, o il soldato (in mimetica, passamontagna e giubbotto antiproiettile) i quali al posto di blocco fermano "come i grandi" un bambino in maglietta arancione, il "civile", il quale si divincola e scappa, mi era ancora nuova.

Due considerazioni al volo, e senza entrare neppure nel tema del “bullismo” perché, come diceva una psicologa a un incontro qualche sera fa, ne aveva anche lei le tasche piene di questa parola ormai abusata. I “bulli” ci sono sempre stati. Specialmente nel mio quartiere, fatto di supercondomini e condomini da migliaia di famiglie, intruppate tutte nel giro di pochi mesi, in forme ben peggiori di quelle attuali.

Oggi son cambiati i mezzi, quello si, e in peggio. Questo è il problema, rispetto al prendersi a botte di allora: ci sono i telefonini, ogni immagine che parte comporta una perdita di controllo sulla stessa; c’è il revenge-porn, a me ha fatto impressione sapere che con l’IA si riesce a fare foto pornografiche (che poi dicevano in quell’incontro sono PEDO-pornografiche, visto che riguardano minori) associando volti a corpi nudi tratti da foto; c’è se vogliamo molto, ma MOLTO di peggio della menarola o della rissa, al punto che durante quell'incontro, fatto per bumer come me incapaci di stare al passo coi tempi, mi chiedevo se non vi fosse da rimpiangere la stessa. Oggi, la seconda causa di morte tra i NOSTRI ragazzi, dopo gli incidenti stradali, è il suicidio. MORTI, ma nessuno dice OMG, ne parla il regionale in un trafiletto, e poi si passa allo sport. Son cambiate tante, tantissime cose, da quando ci si trovava in cortile e si regolavano conti piccoli, medi, grandi direttamente e poi si proseguiva come prima, più di prima a tirar sera tra una pallonata e un’altra.

Premesso questo, torniamo al filmato: siamo a forme elementari di violenza, sono bambini e non ragazzi. Qui abbiamo, RIPRODOTTA SU PICCOLA SCALA, LA STESSA VIOLENZA DI STATO CHE GRANDI ESERCITANO SU ALTRI GRANDI. Violenza di Stato che se vogliamo c'è sempre stata, negli esempi citati, e che personalmente mi piacerebbe non fosse più un riferimento per bambini e ragazzi, veicolando la loro naturale e sacrosanta aggressività in maniera diversa. Violenza di stato che però qui è PRESENTATA e RIPRODOTTA in maniera sostanzialmente diversa:

VIOLENZA DI STATO CHE NON E' NOI CONTRO LORO (VENEZIANI CONTRO GENOVESI)

VIOLENZA DI STATO CHE NON E' BUONI CONTRO CATTIVI (GUARDIE E LADRI)

VIOLENZA DI STATO CHE E’ SOLO PREPOTENZA, E’ SOPRUSO, E’ SOPRAFFAZIONE RAPPRESENTATA COME MODELLO POSITIVO, IN CUI I BAMBINI DILIGENTEMENTE, RIPRODUCENDO UNIFORMI, ARMAMENTI, PERSINO POSE E ATTEGGIAMENTI, SI IDENTIFICANO. Qui abbiamo la riproduzione di schemi chiaramente mutuati dai “grandi” ed eretti a MITO, EROI DA IMITARE, in una società fittizia dove il disertore, l’obbiettore, il debole è un “untermensch”. In una società FASCISTA.

Un filmato come questo parla di più di mille saggi sull’argomento.

Aggiornamenti a seguire.

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16/10 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I russi avanzano lungo la M-18 che porta dritti a Zaporož’e (cartina qui), in linea d’aria a meno di diciotto chilometri a nord.
https://divgen.ru/event/3103

Non fanno scalpore, come avanzamenti, ma vista la distanza ridotta e l’assenza di fortificazioni approntate degne di questo nome (cartina qui),
https://t.me/divgen/74017?single
preoccupano, e non poco, un comando sempre più a corto di rinforzi da inviare per stabilizzare situazioni sempre più fuori controllo.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Si riprende ad avanzare anche qui, stavolta da est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3104
Pare comunque che i russi stiano attendendo buone notizie a ovest. Dovessero davvero liberare Šachovo, per esempio, e proseguire verso nord. Questa intera area resterebbe tagliata fuori e chiusa nell’ennesima sacca, a questo punto provocando un fuggi fuggi per evitare l’accerchiamento che condurrebbe allo stesso risultato di una liberazione casa per casa, ma con tempi e perdite decisamente inferiori. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI OGGI RIDUCONO DI OLTRE LA METÀ LA SACCA IN PIENO CENTRO CITTADINO E, DI FATTO, PONGONO UNA SERIA IPOTECA SUL SUCCESSO DI QUESTA BATTAGLIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3105

Come è possibile notare da questa mappa satellitare,
https://t.me/divgen/74026?single
le aree urbane dove ancora i natofascisti si annidano sono ormai poche. Troppo poche.

I natofascisti oppongono una resistenza accanita ma, specialmente dopo oggi, dovrebbero solo pensare a ritirarsi minimizzando le perdite, anziché immolarsi in ottemperanza alle disposizioni di criminali che a crepare mandano gli altri e i loro figli, non loro e i loro. Attenzione che l’intera area a est del fiume OSKOL ancora in mano alle forze del regime è sempre più tagliata.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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16/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK

I russi si avvicinano a NOVOPAVLOVKA nell’oblast’ di Dnepropetrovsk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3102
creati i presupposti per l’ennesima sacca a est, complice il fatto che nell’area, di fortificazioni, non se ne vedono proprio (cartina qui):
https://t.me/divgen/74011?single
e la stessa NOVOPAVLOVKA, letteralmente chiusa da due parentesi “(” “)” che ne costituiscono l’unica linea di difesa, una volta attaccata da più punti non terrà molto a lungo.

VICTORY FUND FOR UKRAINE: FONDO DELLA VITTORIA O LA VITTORIA CHE HA TOCCATO IL FONDO?

La Polonia ha risposto picche: non caccerà un soldo per comprare le armi a stelle e strisce da destinare poi in Ucraina.
https://t.me/RVvoenkor/101884
Aiuterà “in altro modo”. Ecco allora il multiforme ingegno a stelle e strisce elaborare un nuovo piano: i dazi anticinesi in importazione genereranno introiti che finiranno nel “Fondo della Vittoria”. Dazi del 500% finché i cinesi compreranno petrolio russo:
https://t.me/ZeRada1/27345
Lo stesso dovrebbe fare l’UE: dazi del 500% ai cinesi finché compreranno petrolio russo
https://t.me/RVvoenkor/101895
Racket, per inciso, esteso anche ai giapponesi:
https://pluralia.com/news/usa-al-giappone-dovete-interrompere-le-importazioni-energetiche-dalla-russia/

I cinesi hanno già risposto picche
https://t.me/parstodayrussian/190238
minacciando risposte speculari:
https://t.me/RVvoenkor/101897
I giapponesi, come al solito, tergiversano.

Bastano tuttavia le risposte simmetriche cinesi a mettere in ginocchio sia USA che Europa. Europa non ne parliamo, USA, basti pensare al rifiuto, paventato dai cinesi, di IMPORTARE SOIA dagli Stati Uniti e il terremoto che ha suscitato:
https://www.rbc.ru/politics/15/10/2025/68eeb7549a794749fedff8e0
118,84 milioni di tonnellate di soia prodotte lo scorso anno:
https://www.fas.usda.gov/data/production/commodity/2222000
Metà della merce esportata andata (e va) in Cina:
https://farmdocdaily.illinois.edu/2025/09/us-soybean-harvest-starts-with-no-sign-of-chinese-buying-as-brazil-sets-export-record.html
Direi che senza toccare terre rare o altre cose particolari, basterà solo chiudere il rubinetto della Soia e gli elettori di Trump gli marceranno coi trattori DENTRO il Campidoglio. Staremo a vedere.

QUATTROCENTOMILA UCRAINI, SOTTO IL REGIME DI KIEV, CON DOPPIA CITTADINANZA… E LA SECONDA E’ RUSSA: SI SCOPRONO GLI ALTARINI

Oggi è la giornata degli altarini che si scoprono, dopo il can can mediatico di ieri per il sindaco (ex?) di Odessa Gennadij TRUCHANOV e il suo (falso?) passaporto russo. Già, perché ad avere passaporto (e cittadinanza) russi sono, dichiaratamente:
- il presidente dei Servizi di Sicurezza d’Ucraina (SBU) Vanja BAKANOV
https://t.me/Tatarinov_Rus/60532
- il ministro della difesa Rustem UMEROV
https://t.me/Tatarinov_Rus/60536
- il viceministro degli interni Aleksandr GOGILASHVILI
https://t.me/Tatarinov_Rus/60536
Insieme a loro, si stima, ALTRI QUATTROCENTOMILA UCRAINI,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60531
che vivono sotto il regime di Kiev. Mentre quelli dati ai nuovi cittadini di DNR, LNR, Zaporozh’e e Cherson dal 2022 a oggi sono quasi CINQUE MILIONI (ibidem).

Si scopre anche che il signor TRUCHANOV, in realtà, sarebbe stato contattato da ZALUZHNYJ tramite il Mi-6 per una possibile COALIZIONE ANTI-ZELENSKIJ. E che, scoperto, avrebbe fatto rompere ogni indugio al tandem Ze-Ermak che ha utilizzato la sua presunta doppia cittadinanza per epurarlo seduta stante:
https://t.me/rezident_ua/27779

Guerra per il potere che si intreccia e diviene un altro capitolo di questa guerra civile, in corso da oltre dieci anni.

Aggiornamenti a seguire.

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16/10 ore 08:30 aggiornamento

TOMAHAWK APRIPISTA PER I TAURUS, AVANTI TUTTA!

“Tattica, strategia, abnegazione, forza”… e tutto in funzione del portafoglio dei padroni! (poveri CCCP… mal-trattati così di prima mattina).

Una volta appurato che a pagare non è Kiev ma siamo noi, UE (pardon, ora ci chiamiamo “NATO” e loro invece sono cosa… non si sa), pronta la fornitura di Tomahawk. E a seguire, perché no? Pure una fornitura di Taurus, che i padroni delle ferriere teutonico-vichinghi metteranno anch’essi sul conto del pubblico contribuente comunitario.
https://t.me/legitimniy/21037
Quante belle cose si possono fare con ottocento miliardi di euro… seicento oltreoceano duecento qui; nel frattempo, un parente che ha appena avuto un ictus ha girato QUATTRO ospedali, nella prospera Emilia, prima di trovare un posto letto. A Pavullo (per i non emiliani, vedasi sulla cartina l’unico posto letto disponibile dove si trovava). Ma va bene così.

A tale scopo, si è attivato anche il referente politico dei padroni del complesso militare-industriale, che nella culla della democrazia non si sporcano le mani direttamente con leggi, lacci e lacciuoli ma, come dicono loro, si fermano all’atrio degli alberghi (o “lobby”) dove i loro referenti alloggiano.

Referente politico… uomo immagine, uomo sandwich dell’apparato, il reale referente politico, asceso con lui al potere nel corso dell’ultima campagna elettorale e che dei suddetti padroni cura direttamente gli interessi, facendo da trait d’union fra gli spettacoli dell’uomo immagine e loro.

Uomo immagine che non conta più neppure cosa blateri, se conclude la guerra fra “Albania” e Azerbaigian,
https://www.youtube.com/watch?v=0wdzdqi2Rvw
o fra “Iran” e Pakistan,
https://t.me/parstodayrussian/190237
o fra Marte e Gallipoli, sulle note di “aria caddhipulina canta canta...”

Uomo immagine che può tranquillamente affermare che il Capo di Stato del Paese più grande del mondo, in termini di popolazione, gli ha PERSONALMENTE garantito che “non succederà più” (certo, e con Claudia Mori di sottofondo...) che comprerà petrolio o gas russo.
https://t.me/ZeRada1/27342
Con immediata SMENTITA del portavoce del Ministro degli Esteri indiano Randhir Jaiswal
https://t.me/ZeRada1/27344
il quale, pensando di rivolgersi a persone dotate di raziocinio, ha sottolineato che un conto è DIVERSIFICARE il portafoglio fornitori, TRA CUI anche gli USA, e un altro è tagliare i ponti. Ma l’uomo immagine è già avanti, la diplomazia a colpi di bulldozer, gli stessi che tiran giù le case dei palestinesi nei territori occupati, non ammette tregua.

Nuove imprese lo chiamano. Per esempio, il premio nobel per la pace che, dopo avergli dedicato il premio, che se avesse potuto si sarebbe disarcivescoviscontantinopolizzata seduta stante e lo avrebbe arcivescoviscostantinopolizzato lei stessa con le sue manine, lo invoca a far la guerra al suo Paese per “portare la pace”:
https://edition.cnn.com/2025/10/15/americas/venezuela-machado-trump-maduro-latam-intl
E lui non perde tempo, si tira su la patta, petto-in-fuori-pancia-in-dentro-mascella-in-alto e via, più veloci della luce ad “autorizzare operazioni sotto copertura in Venezuela”
https://t.me/parstodayrussian/190236
In attesa di una nuova Operación Gedeón, che speriamo vada a finire come la prima.

Soprattutto, però, occorre “portare la pace” in Ucraina. E siccome i Tomauòc e i Torelli non bastano, pronta UNA NUOVA OFFENSIVA!
https://t.me/ZeRada1/27342
“Это просто феноменально. Наступление! Мало нам одного "контрнаступа"!” Ovvero: “è semplicemente fenomenale. Offensiva! Non ci bastava la ‘controffensiva’”, commenta laconicamente il canale ucraino Zerada.

Quindi una nuova OFFENSIVA, funzionale
- lo ripetiamo alla nausea, al portafoglio padronale per questo nuovo giro di commesse pronte a entrargli nel bilancio, magari ancora già di quest’anno,
- AL MANTENIMENTO DEL REGIME ATTUALE AL POTERE, IVI COMPRESA LA REPRESSIONE IN ATTO:

1. GIRO DI VITE INTERNO ALLE STESSE FORZE ARMATE, EPURATE A OGNI LIVELLO NON IN BASE AI RISULTATI SUL CAMPO, MA ALLA FEDELTA’ A SYRSKIJ, OVVERO ZE-ERMAK. UNA NUOVA VERTICALE DI COMANDO (Сырский выстраивает внутри ВСУ жесткую вертикаль подчинения, так как ситуация на фронте нестабильна, а полевые командиры отказываются от мясных штурмов Главкома):
https://t.me/rezident_ua/27775
Anzi, sinceramente dei risultati sul campo non interessa nulla a nessuno. I comandanti che SI RIFIUTANO di entrare nel tritacarne di KRASNOARMEJSK, che ormai è frammentato a sua volta in sacche sempre più piccole dove i soldati vengono metodicamente annientati,
https://t.me/legitimniy/21036
rispondono a una logica elementare di sopravvivenza, loro e dei loro uomini. Il problema è che Syrskij risponde a ben altre logiche e ha bisogno di carnefici ai livelli di comando che facciano ESATTAMENTE ciò che ordina loro. Da cui le epurazioni e rimozioni in corso.

2. GIRO DI VITE INTERNO ALLA STESSA POPOLAZIONE, CON COSCRIZIONE OBBLIGATORIA DA ABBASSARE GRADUALMENTE, PER IL MOMENTO A 22 ANNI
https://t.me/rezident_ua/27776
FINO A SCENDERE ULTERIORMENTE.

3. E fa niente che nel Paese ormai regni il caos, con i militari che non solo fanno il bello e il cattivo tempo nell’esercizio delle loro funzioni, ma anche fuori servizio. Aumentate le estorsioni e gli omicidi a opera di militari ai danni dei civili che dicono di proteggere.
+50% degli omicidi denunciati in TRE mesi ai danni di civili a opera di militari (da 232 a 314), e
+200% per quanto riguarda le estorsioni denunciate. Non da ultimo, sequestri con riscatto (50.000 grivne nell’ultimo caso riportato, ai danni di un povero cristo, è l’equivalente di mille euro.. siamo ai lumpen-sequestri, ai sequestri straccioni)
https://t.me/rezident_ua/27774
Anzi, questo terrore è funzionale al giro di vite di cui al punto due.

Avanti così, avanti tutta: fino alla prossima commessa, pardon, fino alla prossima “offensiva” vittoriosa, ovvero fino a esaurimento scorte. Umane.

Aggiornamenti a seguire.

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15/10 ore 23:50 aggiornamento

VERSO CHERSON


Inauguriamo questa rubrica, segnalando che un altro isolotto sul DNEPR è tornato russo.
https://t.me/russkiypatriot0/24649

Come sottolinea Rozhin,
https://t.me/boris_rozhin/183386
niente di che. Nessuna liberazione di Cherson in vista, tuttavia assistiamo a una metodica espulsione dei natofascisti da tutti gli isolotti sul Dnepr, il che avviene contestualmente a un costante martellamento della riva destra e a incursioni di guastatori che sondano il terreno. Se è vero che ancora nulla bolle in pentola, è vero anche che l’acqua a scaldare è stata messa. E il fuoco acceso. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Oggi canali ucraini confermavano gli ultimi avanzamenti russi,
https://t.me/the_military_analytics/25102
ma non solo, anche l’annientamento di una colonna di mezzi loro diretti a ŠACHOVO, segno che ormai quell’area si è trasformata in una trappola mortale dove neppure si riesce a entrare.

VERSO KRAMATORSK

Anche qui dopo anni di silenzio il fronte pare si stia riattivando. Non solo le avanzate a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi, ma anche un intenso fuoco di artiglieria sulle posizioni natofasciste (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/183420
sta preparando un’azione offensiva che pare, a questo punto, non molto lontana.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Qui i russi avanzano verso sud, scavalcando gli ultimi avamposti tenuti dal nemico in città e puntando verso SADOVOE
https://t.me/Tatarinov_Rus/60524

posizione qui
https://divgen.ru/49.66702/37.59264/14
e qui
49.66702/37.59264

L’intento appare ormai chiaro esser quello di intrappolare l’intera area a est in una sacca. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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15/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Come accennavamo stamane, si sta aprendo la possibilità di una sacca nella sacca a sud-est di KRASNOARMEJSK… I RUSSI LIBERANO NOVOPAVLOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3101
e SI DIRIGONO VERSO L’AREA SU CUI, A TRE CHILOMETRI E MEZZO DI DISTANZA, GLI STANNO VENENDO INCONTRO I LORO COMPAGNI. Se la cosa andrà a buon fine, e dalla cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/73963?single
vediamo che è pure il punto più sguarnito da questo punto di vista, l’accerchiamento non sarà solo operativo come ora, dove a un chilometro e mezzo, due di distanza, da qualsiasi parte ci si giri si vedono russi sulla strada che dalla parte nord di DIMITROV porta ai quartieri a sud, ma concreto.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I russi liberano ANDREEVKA, sotto attacco da ieri (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3100

E con un ennesimo cambio di programma mettono in crisi i natofascisti che li aspettavano a sud, mentre ora si è aperto un varco a nord a tagliare la strada che da POKROVSKOE va a ISKRA a est. Varco senza fortificazioni (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73960?single

AHI SERVA ODESSA, DI DOLORE OSTELLO...

Nuova puntata nella telenovela Regime contro Truchanov. Quest’ultimo ha detto che non se ne va, che non ha passaporto russo, e… SI APPELLA AGLI STATI UNITI (SIC!) PERCHE’ SENTANO I RUSSI PERCHE’ VERIFICHINO ALLA LORO ANAGRAFE E CONFERMINO LORO CHE NON E’ PRESENTE NESSUN GENNADIJ TRUCHANOV…
https://t.me/RVvoenkor/101821
Tale “passaggio intermedio” si sarebbe reso necessario perché, dal momento che l’Ucraina non ha rapporti diplomatici con la Russia, serve un Paese – avvocati a stelle e strisce – che abbia rapporti diplomatici con la Russia e che possa fare richiesta…
Nel frattempo, il regime non ha perso tempo e ha trasferito tutti i poteri al capo della milizia locale, tale Sergej-Lysak-generale-di-brigata-tuttattaccato, banderista di provata fede sin dalla ATO del 2014 (foto qui):
https://24tv.ua/ru/kto-takoj-sergej-lysak-biografija-obrazovanie-sluzhba-v-sbu-chto-izvestno_n2933822

In tutto questo, la stampa che fa riferimento all’ex(?) sindaco di Odessa, ha dichiarato FALSO il documento relativo al presunto passaporto di Trichanov, ovvero un bel fotosciòp:
https://t.me/ZeRada1/27334
e qualcuno di loro è arrivato a incolpare di questo falso… udite udite… i russi (является результатом активных действий России против действующего мэра)

A proposito di russi: chiamati in causa per verificare se il Trichanov risulti iscritto alla loro anagrafe oppure no, si sentono ora come in quei concorsi televisivi fra ristoranti dove, dopo essersi scannati per bene, è il presentatore-giudice ad avere l’ultima parola, se “confermare o ribaltare il risultato”… e, per il momento, restano sul divano a godersi lo spettacolo d’arte varia messo in piedi, gratuitamente e senza pubblicità, da questi cialtroni. A proposito, chiedo scusa al poeta ovunque egli sia... se mi è uscita questa vergognosa sinapsi, ma sulla seconda e sulla terza strofa ci siamo proprio:

Ahi serva Odessa, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!

Aggiornamenti a seguire.

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15/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


CONFERMATO L’INGRESSO A DIMITROV DA EST DEI RUSSI, DA DUE PUNTI COME INDICATO IN CARTINA:
https://t.me/frontbird/26912
Quello più a sud, tra l’altro conduce all’ennesima via di comunicazione che, se tagliata,
posizione qui
https://divgen.ru/48.28162/37.26918/13
e qui
48.28162/37.26918
porterebbe a isolare completamente la parte sud della città, dove i natofascisti hanno approntato una linea di difesa per i russi provenienti da sud e sud-est… ma non da nord. Inoltre, tagliata la strada, i russi potrebbero anche proseguire verso sud-ovest, ricongiungersi coi loro compagni e creare l’ennesima sacca. E non di piccole dimensioni. Staremo a vedere.

POTERE ASSOLUTO: MEGLIO, L’ILLUSIONE DELLO STESSO

Il tandem Ze-Ermak ha trombato ieri il sindaco di Odessa. Lo ha fatto nel modo peggiore, PRIVANDOLO DELLA CITTADINANZA UCRAINA. Motivo: Gennadij Leonidovich TRUCHANOV, classe 1965, nato e cresciuto a Odessa... è in possesso di un passaporto russo! DA SEMPRE (qui la documentazione dell’ultimo rinnovo, datato 2011, da cui si vedono rinnovi che consentono di risalire al 1997, il primo “russo” in continuazione a quello sovietico scaduto)
https://t.me/informpolitika/10070

Truchanov nega di essere in possesso di passaporto russo, ovvero essere cittadino russo: tutto falso, tutta una montatura. Truchanov che NON E’ uno stinco di santo. Truchanov uomo del regime dal 2014 sindaco. Truchanov che ha schivato, nel 2014, la Strage alla Camera del Lavoro, essendo eletto poco dopo, ma che fu coinvolto appieno in un altro incendio, nel 2017, che interessò un campo estivo con dentro 150 bambini: tre dei quali morirono.
https://www.mk.ru/politics/2025/10/14/zelenskiy-prikazhet-vyvezti-trukhanova-v-rossiyu-pochemu-odessity-ne-lyubyat-svoego-gradonachalnika.html
Truchanov intorno a cui aleggia la stessa parola che aleggia intorno a KLICHKO (sindaco di Kiev), KIM (Sindaco di Nikolaev), FILATOV (Dnepropetrovsk) e altri: KORRUPCJA.

Truchanov che, tuttavia, come Klichko e Filatov non è uomo di Ze-Ermak. E che il tandem cerca da anni di trombare, fino a oggi, PER RIPRISTINARE UNA VERTICALE DI POTERE CHE METTA AL SICURO EVENTUALI “BATTITORI LIBERI” DA COLPI DI TESTA LORO E DEI FEUDI DA LORO CONTROLLATI.

Una epurazione che viene da lontano, come da questa breve cronostoria:

07/12/2022: il regime di Kiev cominciava a far piazza pulita dei “sindaci”, partendo da ARTOSHENKO a Chernigov. Sindaco eletto con l’85% dei voti. Troppo pericoloso. In tale occasione si cominciano a fare i nomi delle prossime teste da tagliare, tra cui Truchanov.
https://t.me/ZeRada1/11321

05/01/2023: parte la polemica per la rimozione dei monumenti intitolati a “russi” a Odessa. Il regime dà la lista a Truchanov, Filatov, e tutti gli altri sindaci. Rimozione come atto di fedeltà al regime.
https://t.me/legitimniy/14485

09/05/2023: Truchanov torna nel mirino del “cerchio magico”, che cerca un pretesto per farlo fuori.
https://t.me/rezident_ua/17678

31/07/2024: Truchanov dice NO a ulteriori rimozioni di monumenti, perché gli stessi avrebbero “fatto di Odessa un brand mondiale” (делало Одессу мировым брендом... sic!)
https://t.me/ZeRada1/20779
Questo, commenta Zerada, in un momento dove i Te-Tse-Ka di Odessa sbattono al fronte cittadini odessiti, suona di macabra presa in giro. Stiamo parlando di natofascisti, non a caso. Che si scannano tra di loro usando i monumenti come pretesto.
20/09/2024 Il regime di Kiev riafferma la propria autorità sul sindaco “dissidente” e dice che van tirati giù...
https://t.me/legitimniy/18735
04/12/2024 … finché anche il consiglio comunale vota la rimozione di monumenti, alcuni dei quali patrimonio UNESCO.
https://t.me/legitimniy/19135

09/12/2024 Truchanov chiede PUBBLICAMENTE fondi al governo centrale lavandosi le mani in caso di mancato arrivo per lo stato di degrado degli IMMOBILI PUBBLICI:
https://t.me/legitimniy/19158
Neanche un anno dopo, una violenta alluvione avrebbe provocato una catastrofe con tubature saltate, immobili allagati, e purtroppo dei morti. La cui prima colpevole, denunciavano gli odessiti stessi, era sempre quella: INCURIA e ABBANDONO. Soldi chiesti, soldi arrivati, lavori zero, o di facciata. Come da migliore tradizione.

11/04/2025 Disegno di legge del regime che PROIBISCE AI SINDACI DI ANDARE OLTRE IL DOPPIO MANDATO vita natural durante, non più di due e basta, a prescindere da pause, intermezzi per rompere la continuità:
https://t.me/rezident_ua/25935
https://t.me/rezident_ua/25995
Fuori tutti in un colpo solo, e senza pretesti. Anche perché KLICHKO è intoccabile in quanto finito sotto l’ascella protettiva dei tedeschi.
https://t.me/legitimniy/21027
E in quanto uomo di Berlino, Kiev non può fargli nulla. Ma anche FILATOV e TRUCHANOV si atteggiano sempre più a “signori della guerra” locali.

13/10/2025 Kiev dà l’ultimatum a TRUCHANOV: abbiamo qui il passaporto russo che ti priva della cittadinanza ucraina. Via la cittadinanza, via non solo la tua carriera politica, ma via i tuoi conti in banca, via tutto. Sei finito. A meno che… non diventi nostro uomo e fai tutto quello che diciamo noi:
https://t.me/legitimniy/21021

14/10/2025 Kiev decide che è meglio non rischiare
https://t.me/legitimniy/21027
e pertanto colpisce il primo per educare gli altri. Prossimi Filatov e Klichko?
https://t.me/rezident_ua/27768

Infine, tutto questo “attivismo” nel purgare i potenziali concorrenti è anche leggibile in chiave PRE-ELETTORALE. Da cui è possibile capire anche come mai Mascellone Zaluzhnyj sia da anni sotto l’ascella protettiva di Londra e al sicuro a Londra. Mascellone che oggi è veramente intoccabile.

Il regime di Kiev cerca di
- rafforzare la verticale del potere (assoluto)
- fare terra bruciata di ciò che non può sottomettere perché non possa guastare il “regolare svolgimento democratico” di elezioni chiamate a gran voce dagli stessi padroni e viste come sempre più imminenti.
Ma il potere gli sguscia sempre più dalle mani. Nonostante reprimano, epurino, cerchino di ingabbiarlo e assicurarlo al proprio controllo, la loro nave sta affondando. E tutti stanno cercando di smarcarsi e individuare nuovi carri su cui salire. La purga di ieri non è una dimostrazione di potere assoluto, ma dell’illusione del regime di detenerlo. Oltre che della sua sempre maggiore fragilità.

Aggiornamenti a seguire.

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14/10 ore 22:00 aggiornamento

FRA VOLČANSK E KUPJANSK


I RUSSI AVANZANO A VOLČANSK E DINTORNI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3099

L’idea strategica di fondo è quella di raggiungere la strada poco più a sud-est, tagliarla e, possibilmente, avanzare ulteriormente per raggiungere e tagliare anche l’altra strada che, in questa specie di “λ”, costituisce l’altra gamba e l’unica fonte di approvvigionamento rimasta per un’intera area a nord. A quel punto, sempre più difficile da tenere.

Sempre in quest’area, molto più a sud, i russi avanzano cercando di chiudere un’ennesima sacca e ricollegarsi a KUPJANSK da nord (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3098

Nel frattempo, ordinata l’evacuazione di quaranta centri abitati limitrofi a KUPJANSK:
https://t.me/RVvoenkor/101779
La paura che possa cadere da un momento all’altro, ai natofascisti, fa novanta.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

ORA NON SOLO A KRASNOARMEJSK, MA ANCHE A DIMITROV! I russi hanno raggiunto le prime case proseguendo lungo la strada da BALAGAN liberata (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28007
combattimenti in corso.


Aggiornamenti a seguire domattina.

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14/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI LIBERANO BALAGAN (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3096
e si portano anche qui alle porte di DIMITROV. L’attacco avverrà, molto probabilmente, anche da qui, una volta superata l’ultima linea difensiva (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73930?single
a ridosso della quale si sono portati coi combattimenti. Dimitrov sarà attaccata da più direzioni, come mostra questa cartina:
https://t.me/RVvoenkor/101748

Combattimenti che invece SONO INIZIATI A SHACHOVO
https://t.me/beard_tim/27999
a nord-est di Krasnoarmejsk in quella che, di fatto, è divenuta l’ennesima trappola mortale per i natofascisti in arrivo, puntualmente raggiunti da FAB e artiglieria pesante. Come sottolinea il canale ucraino Rezident: “Gli esperti notano come le forze russe su questa parte di fronte non tentino di formare “sacche”, ma PRENDANO METODICAMENTE POSIZIONE PER FORMARE ZONE DI CONTROLLO DI FUOCO”
Эксперты также отмечают, что российские силы на данном участке фронта не играют в «котлы», а методично захватывают пространство и формируют зону огневого контроля.
https://t.me/rezident_ua/27764
Da cui annientare i “rinforzi”, come è accaduto sinora. Fino a esaurimento. Allora, Shachovo probabilmente tornerà a chiamarsi Oktjabrskoe.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I soldati natofascisti mollano ALEKSEEVKA, sopra VERBOVOE
posizione qui
https://divgen.ru/47.91975/36.39216/14
e qui
47.91975/36.39216
e riparano a VOL’CHE, dove cercheranno di bloccare i russi nella loro avanzata verso nord a tagliare la strada fra POKROVSKOE e GAVRILOVKA.

Aggiornamenti a seguire.

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14/10 ore 08:30 aggiornamento

SE LA CATASTROFE DEMOGRAFICA SMETTE DI ESSERE UN PROBLEMA


Parliamoci chiaro. Per il Capitale, che non è la spectre ma una semplice sommatoria di vettori padronali che remano tutti nella stessa direzione, ovvero quella contraria alla nostra, la questione demografica non è mai stata un problema “di per sé”. Anche quando non era ancora stata inventata la spoletta a vapore, a nessuno dei “conquistadores” è mai fregato un accidente del fatto che, stipando navi su navi come carri bestiame (e un tempo sui libri di storia mostravano anche gli “schemi di carico” per ottimizzare anche gli spazi più stretti), si sarebbe spopolata l’Africa. Idem con patate a quelli delle piantagioni di cotone un po’ più in su e qualche secolo dopo. Lo stesso, si potrebbe dire per il nostro meridione dal 1861 e per un secolo abbondante. La manodopera serve “dove serve”, cosa accade dove la si recupera per collocarla “dove serve” non è un problema del padrone.

Questo excursus sui prodotti storicamente migliori del “giardino” da difendere dalla “barbarie” del resto del mondo, ci permette di individuare, mutatis mutandis e con anche due bei guanti in lattice da corso HACCP superato con successo per maneggiarla, non la mutanda latina bensì un’analogia fra quanto accaduto nel continente americano secoli addietro e cosa sta accadendo nella martoriata terra d’Ucraina, candidata a “entrare nella UE” a questo punto vedremo come.

Nel primo caso, la storia è nota. Todorov ci ha scritto un saggio a dir poco illuminante: “La Conquista Dell' America. Il problema dell’altro”, dedicato “alla memoria di una donna maya divorata dai cani” e ancora disponibile in un archivio pubblico per pubblica consultazione:
https://archive.org/details/todorov-tzvetan.-la-conquista-dell-america-1992-2019_202408

In un’epoca, Yourcenar insegna, dove ancora si finiva sul rogo per eresia, a fare da filtro ideologico per giustificare il genocidio dei popoli atzeco, incas, maya vi fu anche la disputa teologica sulla dotazione o meno di “anima” da parte degli indios: parliamone... e mentre si discute, nel dubbio, sterminiamoli tutti.

Sterminarli tutti, o come fecero un po’ più in su (e fanno i sionisti oggi), anche solo buona parte e chiudendo la restante nella riserva. Ottenuta la “pace” (e non dubito che anche a Cortès eressero a suo tempo monumenti, il Nobel non c’era ancora...), resta il problema che il “conquistador” ha bisogno di colmare il vuoto da lui stesso creato ovvero, di manodopera da sfruttare. Ovvero, di schiavi. E li ottiene spopolando a sua volta l’Africa.

Tutto questo, notiamo, con l’opposizione debole, insufficiente, tardiva, inevitabilmente soffocata delle popolazioni vittime di tale sterminio. Todorov dedica molto spazio alla trattazione, allo studio di questo argomento. Argomento estremamente complesso, che coinvolge un’enormità di sfaccettature e debolezze su ogni piano, materiale e ideologico, da cui una parte trasse vantaggio e su cui spinse fino al compimento della propria strategia di distruzione: dedicato a chi non ha ancora ben compreso che non sempre “chi tace, acconsente”; specialmente, oggi; guarda caso, spostandoci in Ucraina.

Ucraina il cui problema demografico non nasce nel 2022. E nemmeno nel 2014. Dall’inizio del secolo, infatti, assistiamo a un fenomeno migratorio costante, essenzialmente femminile, di migranti collocate come badanti e donne di casa. È da decenni che l’Ucraina campa, in buona parte, sulle loro rimesse. Ed è stato grazie a loro se, dall’inizio della SVO a oggi, mariti, padri, cognati, cugini e via discorrendo per tutti i gradi di parentela, in fuga dalla coscrizione obbligatoria, han potuto trovare qui un alloggio e, possibilmente, una nuova collocazione in grado di superare lo scoglio, sempre più imminente, della scadenza del permesso di soggiorno per “protezione internazionale”.

Già allora, quindi, non si era di fronte a una catastrofe demografica come quella attuale, ma a un ENORME problema demografico. Quello sì. Qualche dato, semplicissimo, sulla popolazione:
USSR – 1979: 49,755 milioni
USSR – 1989: 51,707 milioni
Ucraina – 1998: 49,973 milioni
Ucraina – 2001: 48 milioni
Ucraina – 2003: 47 milioni
Ucraina – 2014: 45,245 milioni
Ucraina – 2014 (senza la Crimea): 42,759 milioni.
https://dzen.ru/a/ZVS-0X0SMmktRLOL
Ucraina – 2019 (censimento elettronico senza quindi la partecipazione di DNR et LNR): 37,3 milioni
https://ria.ru/20250919/naselenie-2043040686.html

Gli oltre sei milioni di ucraini, e non perché migranti, ma PERSI, dal 1989 a inizio 2014 (Crimea inclusa), AVREBBERO DOVUTO RAPPRESENTARE UN PROBLEMA DEMOGRAFICO ENORME. Se in altri contesti SEI MILIONI è un numero che si evoca a ottant’anni di distanza, qui non importa a nessuno.

Non era un problema, infatti, nel CAPITALISMO DI RAPINA POST-SOVIETICO che, se in Russia aveva trovato in El’cyn il suo picco massimo e nei decenni successivi una forte opposizione, in Ucraina era proseguito indisturbato anche nei decenni successivi. E per capitalismo da rapina intendiamo, nel ruolo di saccheggiatori, non solo gli oligarchi locali, ma anche quelli d’importazione. Così come nel ruolo di saccheggiati, un popolo derubato delle proprie risorse, l’ultima delle quali è stata sé stesso.

La donna di famiglia badante all’estero pensava a lavorare e a mandare i soldi, non certo a fare un secondo, o anche un primo figlio. Magari oltre che lavorare pensava anche a rifarsi una vita. In altre parole questi numeri ERANO SOLO LA PUNTA, VISIBILE, DI UN ICEBERG BEN PIU’ PROFONDO. I CUI STRASCICHI SI SAREBBERO, GIA’ COSI’ E VOLENDO RISOLVERE REALMENTE IL PROBLEMA, FATTI SENTIRE PER MOLTI ANNI A VENIRE. Un esempio: se ne stanno accorgendo i cinesi con la loro politica del figlio unico. Ora che i soldi li danno non più per NON fare figli, ma per farli, come mi confessava in uno sfogo un signore un po’ di tempo fa, tutti hanno altro di meglio a cui pensare… i problemi demografici non sono del tipo “acceso / spento”, comportano dinamiche che si trascinano per generazioni, ad andar bene.

Ma stiamo parlando del nulla. Perché ai padroni europei le badanti ucraine facevano comodo. E se si rompono famiglie, tenute insieme solo dalle loro rimesse, o divorziano proprio, non era un loro problema. Mors tua, vita mea. Men che meno lo è ora, un problema.

A oggi (SETTEMBRE 2025), la popolazione ucraina residente in Ucraina è scesa DRAMMATICAMENTE a 28,7 milioni di persone:
https://ria.ru/20250919/naselenie-2043040686.html

Gli altri, tolto un milione di soldati finiti nel tritacarne, e stando larghi altrettanti di tendenza già in corso nascite meno decessi naturali, son scappati in questi anni tutti all’estero, sia famiglie intere in tronco, sia ricongiungimenti familiari a chi era già residente all’estero. Gli ultimi, in ordine di tempo, i ragazzi dai 22 ai 25 anni a cui Zelenskij ha aperto le gabbie dopo le mini-maidan di agosto. NON E’ DETTO CHE CHI ORA E’ ALL’ESTERO, A CONFLITTO TERMINATO, RITORNI. ANZI: chi si è rifatto una vita, chi ha trovato un lavoro, chi farebbe anche la fame pur di non tornare. TUTTI, sottolineo, tutti, i canali ucraini critici del regime oggi temono, che chi si è sistemato è più facile che non torni più.

A MAGGIOR RAGIONE SE CONSIDERIAMO
- NON UNA PACE CULMINANTE CON LA KAPITULACIJA DEL REGIME DI KIEV E DI UN NUOVO GOVERNO CHE RINUNCIA ALLA NATO, A RIARMARSI, A FAR LA GUERRA – IBRIDA/SIMMETRICA/ASIMMETRICA/LISCIA/GASSATA – ALLA RUSSIA, E MAGARI TORNA A COOPERARE ECONOMICAMENTE,
- MA UNA “PACE” PIU’ SIMILE A UN “MINSK-3” DOVE SOTTOBANCO CI SI RIARMA E SI RIPARTE. In questo caso, la MOBILIZACIJA non si fermerebbe. Anzi, si preparerebbe nuova carne da cannone. Comprensibilmente, eventuali ritorni rimarrebbero ancor più ipotetici.

Consideriamo quindi chi c’è ATTUALMENTE e non chi ci potrebbe essere: 28,7 milioni di persone dai 51,7 del 1989. VENTITRÉ MILIONI DI ABITANTI IN MENO. Neanche sei, ventitré.

Una catastrofe demografica senza precedenti. L’Ucraina in 36 anni ha perso da sola tanti abitanti quanti ne ha persi l’URSS nell’intero secondo conflitto mondiale. Ma questo, evidentemente, non è un problema.

I Te-Tse-Ka ora non si limitano più a rastrellare nelle strade ma passano casa per casa (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60452
E non serve mandato, non serve nulla. Fanno irruzione, trascinano per terra il malcapitato fino al furgone e partono. Il poliziotto che li accompagna piglia, sale in macchina, si lascia anche firmare la targa, e se ne va. Nessuno li citerà in giudizio, LA LORO AZIONE ORMAI E’ AL DI SOPRA DELLA LEGGE, di qualsiasi legge che non sia la loro:
https://t.me/legitimniy/21022

Al punto che LA RISPOSTA SIMMETRICA ELABORATA DAL POPOLO UCRAINO CONTRO IL REGIME non ha mancato di farsi sentire. Quelli che seguono sono dati ufficiali (OVVERO DOVE E’ STATA FATTA DENUNCIA), che come quelli della questura nelle manifestazioni vanno moltiplicati. Ma già così FANNO RIFLETTERE:
febbraio 2022 – settembre 2024
mancato rientro in caserma: 59.606
disertori: 29.521

febbraio 2022 – settembre 2025
mancato rientro in caserma: 235.646
disertori: 53.954
https://t.me/ZeRada1/27323

Ma va tutto bene, Zelenskij anzi parla con orgoglio del figlio che va sempre in giro in uniforme e non vede l’ora di aver l’età giusta per ammazzare russi:
https://t.me/ZeRada1/27310

Anzi… va tutto benissimo. IL PRESIDENTE DELLA SCUOLA DI ECONOMIA DI KIEV TIMOFEJ MILOVANOV ha dichiarato IERI: “PREPARATEVI ALLA NUOVA UCRAINA. 10 MILIONI DI MIGRANTI” (Миллионов 10 [трудовых мигрантов]. Готовьтесь к новой Украине. Если мы сами не научимся быть умнее, будем импортировать не десятками тысяч, а миллионами. В основном на рабочие профессии. Посмотрите, сколько у нас пенсионеров, посчитайте соотношение между теми, кто работает, и теми, кто вышел на пенсию. Это критично)
https://tass.ru/ekonomika/25333605

Quando il problema demografico non è più un problema… e la manopera in eccesso la fornisce direttamente l’UE. Magari dai suoi centri di permanenza temporanea. C'è sempre un serbatoio di lavoratori/servi/schiavi a cui attingere.

Ogni giorno, a Leopoli, alle nove in punto la città si ferma per un minuto di silenzio (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60441
Andrebbe cambiato l’oggetto di quel minuto di silenzio.

Aggiornamenti a seguire.

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13/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI RIPIANANO COMPLETAMENTE LA SACCA DOVE I NATOFASCISTI, CONTRATTACCANDO, ERANO RIUSCITI A PENETRARE con lo scopo di tagliare in due il cuneo d’attacco russo. Col risultato che, invece di accerchiare e creare una sacca, alla fine gli accerchiati erano loro (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3091

L’area riconquistata comprende una strada molto importante per collegare nord e sud di questo cuneo d’attacco. Di conseguenza, anche l’azione offensiva ne trarrà ben presto benefici consistenti.

Un altro punto che, saltando, agevolerà notevolmente la logistica delle forze armate russe, è ŠACHOVO, proprio per questo tenuto coi denti dai natofascisti. Oggi i russi si sono notevolmente avvicinati allo stesso da EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3093
sfondando l’ultima linea di difesa approntata dai natofascisti (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73902?single
Ci sono serie possibilità che ŠACHOVO presto torni a chiamarsi OKTJABRSKOE.

Guardando a nord-est, vediamo KRAMATORSK. Oggi anche proveniendo da sud-est della stessa i russi si sono avvicinati (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3090

KRASNOARMEJSK È COMPLETAMENTE SCAVALCATA E I RUSSI STANNO TORNANDO AD AVANZARE VERSO L’ULTIMO BALUARDO DI DNR ANCORA OCCUPATA DAI NATOFASCISTI.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI ENTRANO A DRONOVKA, a nord di SEVERSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3092

Attacco da due direzioni e combattimenti già nel centro cittadino:
https://t.me/beard_tim/27992

Avanzano su entrambe le sponde del SEVERSKIJ DONEC. Una volta liberata DRONOVKA, i russi potranno tagliare l’accesso a SEVERSK da ovest. E attaccarla da una direzione dove difendersi sarà estremamente difficile. Ancor più di adesso.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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13/10 ore 13:30 aggiornamento

FRA KUPJANSK E KRASNYJ LIMAN

Mentre la deputata della Rada Bezuglaja ormai dà KUPJANSK per persa,
https://t.me/RVvoenkor/101687
e più a sud i droni attaccano già mezzi natofascisti a OSINOVO
https://t.me/beard_tim/27986
ancora più a sud i russi avanzano verso il fiume OSKOL, liberando BOROVSKAJA ANDREEVKA, paesino a sette chilometri dalla riva destra del fiume.
https://divgen.ru/event/3089
e cercano, in questo modo, di affiancare la liberazione di KRASNYJ LIMAN, che si trova più a sud ancora, all’intera riva destra del fiume posta a nord della stessa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO VERSO GRISHINO
https://t.me/operator_ak12/12374
(posizione qui
https://divgen.ru/48.32569/37.0789/13
e qui)
48.32569/37.0789
Ovvero, si muovono per tagliare l’unica strada non ancora fisicamente tagliata rimasta. Strada già tenuta sotto controllo così come sono sotto controllo tutte le strade che da KRASNOARMEJSK portano a DIMITROV (https://t.me/operator_ak12/12374), isolate quindi entrambe l’una dall’altra.
DIMITROV DOVE OGGI I RUSSI SONO RIUSCITI A ENTRARE: combattimenti in corso nelle prime strade a est.
https://t.me/voenkorKotenok/68124

“THE £1M MAN” (“DONA, DONA... DUE PENNY ANCHE TU”)

Così il GUARDIAN chiama BORIS JOHNSON: “l’uomo da un milione di sterline”
https://www.theguardian.com/politics/2025/oct/10/the-1m-man-why-did-boris-johnson-take-his-donor-to-ukraine

E la notizia è da giorni che circola sia sui canali russi che su quelli ucraini, che ovviamente su quelli britannici:
https://t.me/beard_tim/27977
https://t.me/ZeRada1/27304
https://sonar21.com/did-boris-johnson-take-a-bribe-to-keep-the-war-going-in-ukraine/

Qui… non è degna di nota, ovviamente:
- Un primo ministro di un Paese straniero che straccia in faccia al presidente fantoccio locale accordi di cessate il fuoco appena firmati, e molto più stabili di quelli salutati oggi,
- sempre lo stesso primo ministro che riceve da una figura quantomeno “controversa” come Christopher Harborne
(“MAGGIORE AZIONISTA DELLA QINETIQ, AZIENDA PARTE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE BRITANNICO CHE FORNISCE DRONI E ROBOTICA ALL’UCRAINA”, oltre che smanacciare in criptovalute: “He is the largest single shareholder in QinetiQ, a UK defense firm supplying drones and robotics to Ukraine, and holds stakes in cryptocurrency ventures like Digifinex (parent of Bitfinex and Tether)”)
- registrato agli eventi a cui è chiamato come CONSIGLIERE, UFFICIO DI BORIS JOHNSON (“adviser, Office of Boris Johnson”)
- una “donazione” da un milione di sterline (perché? Perché te lo meriti! Non è un appartamento vista Colosseo a tua insaputa… ma è il pensiero che conta!) datata NOVEMBRE 2022,
- sempre lo stesso primo ministro che se lo porta in viaggio premio a Kiev a settembre 2023,
(“In September 2023, Harborne accompanied Johnson on a two-day trip to Ukraine, including meetings with President Volodymyr Zelenskyy at the Yalta European Strategy forum in Kyiv and Lviv Mayor Andriy Sadovyy in Lviv. ”)
ovvero nel Paese di quello a cui ha stracciato gli accordi di pace, dicendogli: “si va avanti”
- sempre lo stesso primo ministro che, nel corso del viaggio premio, partecipa insieme allo Harborne E SOLO CON LUI (“Boris and Chris only”) a riunioni ai massimi livelli (“closed meeting at a military-tech R&D center”)
- con la sua ditta QINETIQ che a gennaio dello stesso anno aveva staccato una COMMESSA DA OTTANTA MILIONI DI STERLINE (QinetiQ secured an £80 million UK MoD contract in January 2023 for Ukraine-related tech)
- il tutto, reso pubblico nei cosiddetti “Boris files”, hackerati e raccolti qui:
https://ddosecrets.com/article/boris-files
dove, rovistando tra i 1800 documenti, si trova riferimento, oltre che a due cene a Singapore, a una riunione di trenta minuti sull’Ucraina a Gennaio 2023 e a momenti regolari di discussione sull’Ucraina: (Leaked files reveal two dinners in Singapore, a 30-minute “Ukraine briefing” meeting in January 2023, and regular “Ukraine readouts.”)

… TUTTO QUESTO NON E’ QUALCOSA CHE POSSA FAR NOTIZIA! CERTO CHE NO! Specialmente se l’amichetto dichiara di aver donato un milione di sterline “SENZA ASPETTATIVE DI RITORNO PERSONALE” (Harborne’s representative stated he had “no expectation of personal gain”).

E questa, compagni, è una lezione per tutti noi. Non è stata prolungata una guerra dove accordi di cessate il fuoco erano già stati firmati a Istanbul fra le parti PER FINI ESTRANEI AL CESSATE IL FUOCO IN SE’! No… E il complesso militare industriale si è ritrovato COSTRETTO a vendere armi, proprio quando stava riconvertendo tutta la sua industria in aratri e trattori! E capi di Stato e padroni si sono trovati con le mani legate”! E un dono in amicizia è stato male interpretato dalle solite malelingue che fanno il gioco del nemico! Anzi, al soldo del perfido nemico!

E ora per penitenza, miscredenti e malpensanti (che non sono i lavoratori di Malpensa), tutti insieme, per almeno dieci volte di seguito… “La vecchietta è sempre laggiù / Dona, dona, due penny anche tu / Va' da lei con tanto amor / Dona, dona... dona di cuor”.

E vediamo se Mary Poppins fa il miracolo...

Aggiornamenti a seguire.

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13/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

CONFERMATO QUANTO IPOTIZZAVAMO QUALCHE GIORNO FA. Come ci mostra questa cartina,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60361
i russi hanno passato il fiume OSKOL a sud di Kupjansk puntando verso SENKOVO e verso nord. Lo scopo, evidente, e lo sarà ancor più liberata KUPJANSK a nord, è ricongiungersi a metà strada e formare una sacca. A questo punto enorme, e che vanificherebbe di colpo un’intera serie di linee difensive approntate sulla riva sinistra del fiume OSKOL lungo parecchi chilometri. Oltre che imprigionare, a questo punto, migliaia di soldati natofascisti senza alcun’altra prospettiva che non sia la resa incondizionata, o la morte. Lo spettro di una nuova DEBAL’CEVO (2015) aleggia su questa linea di fronte. Staremo a vedere.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi entrano a NOVOSELOVKA, sulla riva destra del fiume NETRIUS:
https://t.me/beard_tim/27980
Combattimenti in corso.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I NATOFASCISTI PERDONO TERRENO A RODINSKOE, sotto attacco da ieri:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60362
La loro incapacità di tenere non è un bel segnale. “Сподівайся на краще, але готуйся до гіршого”, così conclude un soldato ucraino la sua disamina della situazione sul campo:
https://t.me/RVvoenkor/101675
Ovvero, “speriamo in meglio, ma prepariamoci al peggio”. Legitimnyj commenta questo scritto
https://t.me/legitimniy/21019
rincarando la dose, ovvero aggiungendo che questo calderone dove i natofascisti son stati cucinati a fuoco lento ha prodotto, in due mesi, migliaia di morti e di mezzi distrutti, ricordando il tempo medio di sopravvivenza di un soldato appena arrivato che è di tre-quattro giorni, e sottolineando il fatto che manca poco alla formazione di una sacca enorme, che significherebbe una disfatta ben maggiore di quella di cui parlavamo poc’anzi nelle brulle terre a est del fiume Oskol. La formazione di una sacca comporterebbe tempi di ritirata ancora maggiori, il cosiddetto EFFETTO DOMINO che, specialmente in questo frangente, pare sempre meno utopico, sempre meno confinato agli incubi del comando natofascista; al contrario, prende sempre più forma nella piega che stanno assumendo le azioni sul campo.

PARLI COME BADI! ANCORA UNA VOLTA, E STAVOLTA PER DAVVERO, SEMPRE IN UN VAGONE LETTO...

C’è che gli ucraini nati parlando russo, cresciuti parlando russo, e che in treno si sentono apostrofare perché si stanno guardando un film nelle cuffie… ma in russo, ORMAI ALZANO LA TESTA! La scena è stata filmata,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60357

addirittura montata e quindi pubblicata dalla ucraina di lingua russa smanettona vittima dell’ennesima aggressione verbale perché “scoperta” dalla passeggera dirimpettaia a far quello che ha sempre fatto per una vita.

A me ha fatto venire in mente un’altra scena… quella che nel film, improvvisata da due geni della commedia dell’epoca, andava avanti per dieci minuti seguendo il testo qui sotto come canovaccio e andando poi a sentimento:
https://tototruffa2002.it/galleria-multimediale/gli-sketch-di-toto/il-vagone-letto.html

Tragedia e commedia: la linea di confine è sottile. Il regime di Kiev ha generato mostri. Mostri che nascono coi piedi d’argilla e che saranno spazzati via insieme al regime che li ha generati, come certe idiozie nostrane di fine secolo dove personaggi, gli stessi che oggi manipolano rosari nelle piazze, all’epoca provavano a manipolare i fondamenti di un dialetto che a malapena conoscevano. In entrambi i casi, il grottesco fa da contorno a questi nuovi mostri, sia pure a diverse latitudini, è molto simile. Provoca una risata che non è bella, liberatoria, come quella del vagone letto di Totò: è una risata che vira sull’ironico, mescolandovi però, al contempo, elementi rabbiosi, di delusione e persino compassionevoli, per i mentecatti che fanno crociate sulla lingua in un Paese nato plurilinguistico o per gente che fatica a ricordarsi il padrenostro ma in pubblico, se potesse, tornerebbe alla messa in latino.

Morale… in un vagone letto, farsi i fatti propri. E sarà più facili riconciliarsi coi propri simili, in attesa che i mostri dai piedi d’argilla crollino, insieme a chi li ha generati.

Aggiornamenti a seguire.

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12/10 ore 22:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


I RUSSI CALANO DA NORD AGGIRANDO DOBRYŠEVO E SI ESPANDONO CONTEMPORANEAMENTE VERSO OVEST E VERSO SUD-OVEST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3088

A difesa di Krasnyj Liman, da nord, ancora due linee fortificate (cartina qui)
https://t.me/divgen/73872?single
poggiate però sul nulla. Nessun centro abitato da sfruttare come bastione a perdere, come cemento armato già pronto dietro cui nascondersi. Peraltro, da dove sono arrivati ora alle prime case a nord, ci sono quattro chilometri. Solo quattro chilometri.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI CIRCONDANO RODINSKOE DA SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3087
ed entrano da EST, prendendo il controllo della Ulica PUŠKINA (ingrandimento qui che conferma quanto già riportato e amplia l’area di controllo per tutta la via, quindi anche nell’area sud nella prima cartina ancora in bianco)
https://t.me/beard_tim/27969

Procedono quindi da EST e da SUD strada dopo strada:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60319

La liberazione di RODINSKOE porterebbe i russi a chiudere fisicamente la sacca. Sacca che, vista la malparata, comincia a RESTRINGERSI, con un altro pezzo di difesa caduto a sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3086

Tuttavia, se la sacca fosse chiusa, si formerebbe un’area con migliaia di soldati bloccati dentro, futuri prigionieri di guerra come neanche ad AZOVSTAL’ tre anni fa. Ed effetti potenzialmente devastanti sull’andamento delle operazioni sul campo.

E MENO MALE CHE VANNO ALL’ASSALTO CON PALE E PICCONI!

Tutto nasce da questo gustoso rapporto del Ministero della Difesa d’oltremanica, datato 5 marzo 2023:
https://x.com/DefenceHQ/status/1632270968868466689

Nel quale “i riservisti russi” denunciano come gli sia intimato di andare all’assalto delle postazioni ucraine usando, come corpo contundente, o contro un dente, “armi da fuoco e pale” (firearms and showels, virgolettato anche nell’originale). “Notizia” che aveva fatto ringalluzzire i nostri media, qui una rassegna stampa delle perle dell’epoca:
https://www.lindipendente.online/2023/03/09/i-russi-che-combattono-con-le-pale-e-le-altre-bufale-del-mainstream-sulla-guerra/

e che merita di essere ancora oggi riportata a galla, ogni volta che sentiamo gli stessi signori, che nel frattempo si sono guardati bene dal fare autocritica, con la stessa faccia seria e autorevole di allora. “Notizia” infine che mesi dopo, ancora a settembre, qualcuno peraltro riesumava:
https://www.businessinsider.com/russia-soldiers-fighting-with-only-shovels-near-bakhmut-report-2023-9

Come certi film “riempitivi di palinsesto” quando salta per qualche motivo la diretta programmata. O quando si è a corto di notizie vere, in grado di rialzare il morale della truppa dei “volenterosi”.

Qualche giorno fa il FT era costretto ad ammettere che i missili russi aggirano tranquillamente i Patriot a stelle e strisce:
https://www.ft.com/content/078b8e70-a58c-47cc-b573-598850dd5685
Se prima un Patriot aveva il 37% di percentuale di abbattimento di un Iskander, ora tale dato è sceso al 6%.

Tale risultato, possibile grazie a un processo di modernizzazione dell’apparato missilistico russo,
https://rtvi.com/news/prakticheski-neuyazvima-kak-rossijskie-rakety-nauchilis-obhodit-patriot/
è facilmente constatabile ogni mattina leggendo dei risultati degli attacchi della notte precedente.

Un apparato ibrido, composto di sia di missili che di droni lanciati in volo e delle relative combinazioni di utilizzo degli stessi. Un apparato ibrido dove la parola TECHNÈ τέχνη torna a ricoprire un ambito sempre più esteso, composto di settori altri da quello puramente scientifico-tecnologico e parimenti importanti, sempre meno intercambiabili con lo stesso ALMENO IN QUESTA FASE che potremmo definire PIONIERISTICA di questo nuovo settore. Un apparato ibrido la cui importanza sul campo è PARI a quella delle truppe di terra le cui cronache riportiamo ogni giorno.

Lascio ora la parola a Rezident che su questo ha pubblicato un editoriale molto interessante, e che descrive nel dettaglio la filosofia alla base dell’azione russa:

“Il discorso non verte su armi miracolose, ma sul lavoro che sistematicamente operano sui dati raccolti: telemetria, analisi delle traiettorie, correzioni programmate delle stesse. Un ciclo, questo appena descritto, che trasforma il campo di battaglia in un laboratorio dove VINCE CHI IMPARA PIÙ IN FRETTA.
Речь идёт не о чудо-оружии, а о системной работе с данными перехвата: телеметрия, анализ траекторий, программная коррекция — цикл, который превращает поле боя в лабораторию, где выигрывает тот, кто быстрее учится.

CIÒ CHE CONTA IN TUTTO QUESTO NON È L’EFFETTO PROVOCATO DIRETTAMENTE DA UN’INNOVAZIONE, MA L’AUMENTO DI ESPOSIZIONE ECONOMICA CHE INDIRETTAMENTE GENERA. Una salva di missili adattativi, tale da costringere le costose batterie di Patriot a entrare in azione, è già da sola in grado di AUMENTARE DI MOLTE VOLTE LE SPESE PER LA DIFESA.
Главное в этой истории не эффект новизны, а экономический дисбаланс. Один адаптивный ракетный залп, заставляющий Patriot расходовать дорогостоящие перехватчики, способен многократно увеличить стоимость обороны.

Per l’Ucraina e per i suoi alleati difendere un luogo o un oggetto diviene a questo punto una questione di bilancio e non solo di sicurezza, UN’ARITMETICA COSTI-BENEFICI. IN QUESTO È LA SOSTANZA DELLA GUERRA CONTEMPORANEA: IL VANTAGGIO NON È DEL PIÙ FORTE, MA DI CHI RENDE IL NEMICO INEFFICACE.
Для Украины и её союзников это превращается в арифметику, где каждый перехват становится вопросом бюджета, а не только безопасности. В этом и заключается суть современной войны, преимущество не у того, кто сильнее, а у того, кто делает противника неэффективным.

Fonti ucraine chiamano questo nuovo approccio “CAMBIAMENTO DELLE REGOLE DEL GIOCO” e, all’atto pratico, riconoscono che LA RUSSIA ABBIA TRASFERITO LA LOTTA DAL PIANO FISICO A QUELLO DIGITALE E LA SUA CONTRAEREA ORA FUNZIONI IN REGIME “DEVOPS”(*): RACCOLTA DATI, SIMULAZIONI, AGGIORNAMENTI, NUOVI FILTRI.
Украинские источники называют этот подход «изменением правил игры», и, по сути, признают, что Россия перенесла борьбу из физического пространства в цифровое. ПВО теперь живёт в режиме «девопс»: данные, симуляции, обновления, новые фильтры.

(*) Una spiegazione per questo approccio che riunisce le due parole anglofone DEVelopment (sviluppo – e ricerca) e IT OPerationS (operazioni IT, “servizi e soluzioni IT (Information Technology) e persone ed entità coinvolte nella loro gestione”), qui:
https://www.ibm.com/it-it/think/topics/devops

Il principio non è molto dissimile dal kaizen (改善) nipponico che cercano di inserire di riffa o di raffa nel nostro sistema di gestione della qualità produttiva, e che in questa versione tecnologica trova nuovi alleati in potenti elementi di automazione a ogni livello. Questo articolo
https://uncookednews.com/what-tools-does-every-devops-need-to-know/
ci mostra
- sia lo schema con le varie fasi proposte ciclicamente, non a caso, lungo un tracciato che ricalca il simbolo matematico di INFINITO (∞)
- che lo stesso schema con le APPLICAZIONI INFORMATICHE che, di ogni fase, attualmente costituiscono supporto. Torniamo alla traduzione.

Il problema è che in Occidente QUESTO CICLO È MOLTO PIÙ LUNGO. I SUOI SISTEMI SONO STATI PROGETTATI PER MINACCE STANDARDIZZATE, NON PER UN NEMICO CHE METODICAMENTE RIVEDE OGNI VOLTA LA LOGICA STESSA DELLE PROPRIE TRAIETTORIE.
Проблема в том, что у Запада этот цикл длиннее. Его системы проектировались для стабильных угроз, а не для врага, который програмно перестраивает саму логику полёта.

QUANDO LO SCHEMA SMETTE DI ESSERE PREVEDIBILE, QUALSIASI DIFESA CADE OSTAGGIO DELLA PROPRIA INERZIA.
Когда паттерн перестаёт быть предсказуемым, любая оборона оказывается заложником собственной инерции.

All’atto pratico, ciò richiede da Ucraina e soci NON SOLO NUOVE FORNITURE, MA ANCHE UNA NUOVA FILOSOFIA DI DIFESA ANTIAEREA.
С практической стороны, это требует от Украины и партнёров не столько новых поставок, сколько новой философии защиты.


Anziché tentare di chiudere l’intero spazio aereo, optare per una STRUTTURA RAZIONALE E A SCAGLIONI: mezzi più economici a corto raggio, sensori diffusi, software in grado di aggiornarsi rapidamente, priorità assegnata alle infrastrutture critiche.
Вместо попыток закрыть небо целиком — разумная эшелонированная структура: дешёвые средства ближнего радиуса, распределённые сенсоры, быстрое обновление софта, приоритетная защита критической инфраструктуры.

Ormai nella GUERRA DEGLI ALGORITMI non conta più la QUANTITÀ DI FERRO impiegata, MA LA VELOCITÀ DI REAZIONE E LA CAPACITÀ DI INDIVIDUARE SENSO DAL CAOS APPARENTE.
Потому что война алгоритмов не про количество железа, а про скорость реакции и способность извлекать смысл из хаоса.

La Russia ha dimostrato di essere in grado di PENSARE IN MODO ITERATIVO (**) e questo è un SEGNALE D’ALLARME PER QUEI SISTEMI sclerotizzati su determinati standard: ciò significa che l’Ucraina, se vorrà sopravvivere, dovrà cercare nuove modalità per il funzionamento della contraerea.”
Россия показывает, что умеет мыслить итерационно и это тревожный сигнал для систем, привыкших жить по стандартам стабильности, а значит Украине прийдется искать форматы для работы ПВО, чтобы выжить.

https://t.me/rezident_ua/27750

(**) Sostanzialmente, RIPETENDO, iterando, processi di progettazione, realizzazione, controllo, analisi dei risultati, individuazione di migliorie al progetto iniziale, riprogettazione, eccetera.
https://asana.com/it/resources/iterative-process

A mio avviso, ormai, i buoi sono scappati perché si possa chiudere il recinto e “cercare nuove modalità per il funzionamento della contraerea”. Tuttavia, questo articolo è stato molto utile… “DevOps”, “processi iterativi”… E MENO MALE CHE VANNO ALL’ASSALTO CON PALE E PICCONI!

NON È VERO CHE IL REGIME DI KIEV NON RAGIONI IN MODO ITERATIVO!

Per chiudere, qualche dato che dovrebbe far riflettere ANCHE SU ALTRE DINAMICHE sui cui nessuno, da queste parti, non si spreca neppure in mezzo “oh my god”, laddove invece si invocano revisori di conti ovunque (tranne che sul prezzo al metro quadro del Meazza… ma questa è un’altra storia ancora… quasi ucraina):

- LA CENTRALE TERMOELETTRICA DI TRIPOLE (KIEV) ERA DIFESA DA UNA STRUTTURA ANTIDRONE E ANTIMISSILE COSTATA MILIARDI DI GRIVNE. Messa fuori uso, al cento per cento, da due missili:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60073

- Ma a mettere fuori uso le centrali termoelettriche non son stati solo razzi, ma anche – persino! - dei droni. Cento miliardi di grivne buttati al vento.
https://t.me/rezident_ua/27743

O FORSE NON PROPRIO BUTTATI AL VENTO… MA MAI ARRIVATI! È APPENA STATO APERTO, PROPRIO DA QUELLA “NABU” CONTRO CUI AD AGOSTO SI È SCAGLIATO IL MAGLIO DI UN DECRETO PRESIDENZIALE CHE NE DECRETAVA LO SCIOGLIMENTO… RITIRATO A FUROR DI PIAZZA, UN CASO CONTRO LA DITTA “FIRE POINT”:
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/25323919

La quale, per farla breve, avrebbe dirottato i soldi destinati alla contraerea per la progettazione dei missili a lunga gittata FLAMINGO… i quali però altro non sono che un tarocco dei razzi britannici FP-5. Qui gli originali
https://bmpd.livejournal.com/4899540.html
e qui gli originali e il tarocco
https://www.yaplakal.com/forum3/topic2974550.html
Si domanda… dove son finiti i soldi per la progettazione se la “progettazione” era già stata fatta? Ha a che fare questo col fatto che la ditta FIRE POINT afferisca al comitato d’affari Ze-Ermak attualmente al potere? Ha a che fare col fatto che IL TESTIMONE CHIAVE SENTITO DAL NABU PROPRIO SU QUESTO CASO… SIA ATTUALMENTE IN STATO DI FERMO IN UNA CASERMA IN ATTESA DI ESSERE DESTINATO AL FRONTE (promoveatur ut amoveatur ut… moriatur)?
https://t.me/RVvoenkor/101607

A proposito di Ze…
- Zelenskij ora, per la difesa antiaerea, chiede un miliardo di euro:
https://t.me/legitimniy/21004

E a questo punto possiamo proclamare con forza: NON È VERO CHE IL REGIME DI KIEV NON RAGIONI IN MODO ITERATIVO! Itera… eccome se itera. Itera e reitera! E rimuove anche tutti gli ostacoli possibili, tutti i granelli di sabbia negli ingranaggi di tali meccanismi di iterazione! Una macchina perfetta… non come i russi che escono ancora dalle trincee all’assalto con pale, picconi... e anche forconi.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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11/10 ore 18:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

In piena oblast’ di DNEPROPETROVSK i russi guadagnano terreno verso nord, raggiungono ALEKSEEVKA (cartina qui
https://divgen.ru/event/3083

e conferma anche da quest’altra fonte (seconda cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32613

e a inizio giornata ne avevano già liberata oltre la metà:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60274

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST DALLA LINEA DI FRONTE POSTA A EST DI DIMITROV, GUADAGNANDO CIRCA UN CHILOMETRO (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32616
ed entrano a BALAGAN (in grigio nella cartina appena citata)
https://t.me/creamy_caprice/10229

dato appena confermato da divgen (sua cartina qui):
https://divgen.ru/event/3084

Il dato rilevante è quello che si ottiene dall’esame della cartina con le fortificazioni (qui):
https://t.me/divgen/73834?single
I russi ormai combattono contro l’ultima linea fortificata prima di entrare a DIMITROV da sud-est.

Confermati anche gli avanzamenti nella stessa area urbana di KRASNOARMEJSK (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32619
dove i russi avanzano letteralmente combattendo casa per casa, strada per strada.

Kotenok nota che, con l’inizio delle piogge, l’intera area dove sono ancora asserragliati i natofascisti si trova in ACCERCHIAMENTO OPERATIVO:
https://t.me/voenkorKotenok/68094
tutte le strade percorribili sono sotto tiro, mentre il resto è diventato poltiglia impraticabile dove i cingolati affondano e anche i fuoristrada si impantanano senza poter più uscire. La situazione peggiora di giorno in giorno.

QUALCUNO CHIEDE LA TREGUA OLIMPICA… GENIALE!

Le olimpiadi sono alle porte e qualche buontempone, dalle parti di Kiev, invoca la “tregua olimpica”…
https://t.me/voenkorKotenok/68088
Ora, a parte il solito discorso: ci riarmiamo, ci rimpinziamo di munizioni e colombiani per ripartire come prima, più di prima, fino all’ultimo ucraino… e va bene, lo sappiamo… ma proprio la scusa della tregua olimpica dovevate tirare fuori, dopo che da tre anni avete escluso i russi da qualsiasi competizione, anche dal Cantagiro e dai Mondiali di briscola chiamata? Geniale…

Aggiornamenti a seguire domani.

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10/10 ore 19:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST MARTELLANDO ESATTAMENTE DOVE GIÀ STAMANE ERANO AVANZATI, OVVERO A POLTAVKA (prima cartina qui
https://divgen.ru/event/3080

e seconda qui):
https://divgen.ru/event/3081

avanzano ulteriormente a Poltavka e si espandono a sud, dove ormai la sacca è delimitata e presto sarà liquidata, e a nord, dove raggiungono e superano OCHOTNIČ’E, chiudendo una sacca a est e, di fatto, semiaccerchiandolo. Un’intera guarnigione natofascista ora si trova nel tragico dilemma se arretrare, o soccombere:
https://t.me/beard_tim/27924

La strada verso USPENOVKA è completamente tagliata, tutta l’area sottostante, Poltavka compresa, è compromessa.

Troviamo anche qui un’ulteriore conferma del modus operandi russo: non hanno alcun interesse a “fare i fenomeni”. Non affondano il colpo per creare poi una mega-sacca
1. di difficile gestione
2. di maggior impegno di uomini e mezzi
3. di maggiori perdite sul campo.
Cosa abbiamo visto qui: la linea di fronte arrivare a nord a VERBOVOE, quindi pian piano l’intera area a sud uniformarsi a questo avanzamento, ripianarlo, fino a quest’ultimo passaggio a sud. Non mi meraviglierebbe scoprire, in un futuro neanche troppo remoto, quando questi diverranno racconti e quando queste operazioni diverranno oggetto di studio dei manuali di tattica militare, che stesse unità agissero ALTERNATIVAMENTE, ma PARALLELAMENTE, su più settori per guidare gli assalti che, infatti, non avvengono sincronicamente ma sequenzialmente, uno dopo l’altro, fino a completare il ripianamento della linea e ripartire di nuovo. Non mi meraviglierebbe.

Tale azione avrebbe inoltre una sua logica nello stringere d’assedio, di questo passo fra non molto, GULJAJPOLE chiudendola a nord non a oltre venti chilometri di distanza, ma molto più a ridosso, per massimizzare l’effetto di accerchiamento, ivi compreso l’attacco a quel punto contemporaneo da più direzioni, e ridurre i tempi della sua liberazione.

BATTAGLIA DI VOLČANSK

I RUSSI GUADAGNANO ULTERIORE TERRENO (cartina aggiornata qui):
https://t.me/z_arhiv/32604
di fronte a un nemico incapace ormai di stabilizzare la linea di fronte e, in quest’area, contrattaccare.


Aggiornamenti a seguire domani.

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10/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


I RUSSI AVANZANO NELL’AREA BOSCHIVA DI MALYE ROVNY:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60234
che si trova subito a sud-ovest di Kupjansk (posizione qui
https://divgen.ru/49.69691/37.57189/14
e qui)
49.69691/37.57189

Mossa che consente di avanzare lungo la N-26, aggirare le ultime case a sud (e relative fortificazioni) e, in prospettiva, puntare dritto verso OSINOVO: caduta la quale, le prospettive di chiusura dell’intera area a est ancora in mano ai natofascisti diverrà decisamente più concreta.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO A JAMPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3079
E la conformazione del paese è tale per cui è vero che si estende lungo una via che i russi stan percorrendo tutta da nord-est a sud-ovest, ma è altrettanto vero che man mano che i russi avanzano, la superficie abitata si restringe, rendendo anche la stessa difesa casa per casa sempre più difficoltosa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Video come ne abbiamo visti tanti, da ARTEMOVSK e RABOTINO nel 2023 in avanti. Stavolta alle porte di DIMITROV, a est di KRASNOARMEJSK:
https://t.me/epoddubny/25085
Nel giro di poche centinaia di metri, 25 mezzi bruciati o ancora in fiamme. Questo l’effetto del “contrattacco”.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3080
raggiungono anche qui la riva del fiume JANCHUR e formano a sud l’ennesima sacca da chiudere.

Poco più a nord, i russi avanzano ad ALEKSEEVKA e ne liberano quasi la metà:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60250
posizione qui
https://divgen.ru/47.91623/36.39764/13
e qui:
47.91623/36.39764
Liberata la quale, passeranno dietro a un’intera linea di sbarramento a est chiudendola nell’ennesima sacca.

Aggiornamenti a seguire.

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10/10 ore 08:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Anche il voenkor Kotenok in una sua attenta disamina sullo stato delle cose a nord-est di Krasnoarmejsk,
https://t.me/voenkorKotenok/68051
concorda col fatto che non solo tutti i tentativi di accerchiare e tagliare le vie di comunicazione ai russi sono falliti, ma che gli stessi ormai hanno ribaltato gli equilibri sul campo e ora gli accerchiati sono i “contrattaccanti”. Di fatto, assorbita l’onda d’urto, che ha prodotto una frammentazione della linea di fronte come quella proposta in questa cartina in rosso scuro,
https://t.me/z_arhiv/32601
i russi stanno pian piano ripianando e guadagnando le posizioni temporaneamente cedute (rosso chiaro nella cartina). Onde per cui la situazione nella stessa Krasnoarmejsk ne risente, gli approvvigionamenti tornano a essere tagliati, e a parità di perdite inflitte (meglio, un leggero aumento, 520 ieri)
https://t.me/divgen/73772
il contingente CENTR operativo su Krasnoarmejsk e dintorni ha capovolto la situazione, è tornato in superiorità e ad avanzare.

...BASTA(VA) NON PAGARE!

Compagni, non avevamo capito niente! Guardiamo gli spagnoli, sono indietro coi pagamenti al padrone e il padrone ha detto ieri che sono “fuori dal ciogno”, ovvero li ha buttati fuori dalla NATO!
https://t.me/divgen/73780
Notizia che ha fatto il giro del mondo…
“They have no excuse not to do this, but that’s all right. Maybe you should throw them out of NATO, frankly.”
https://www.aljazeera.com/news/2025/10/9/should-throw-them-out-of-nato-trump-blasts-spain-over-defence-spending

Quindi… ricapitolando, non paghiamo più e ci liberiamo in un colpo solo di 120 basi NATO! Via tutti, via Aviano, via Sigonella, via Camp Darby… ma anche via Cameri e via Solbiate Olona??? Liberi tutti???
Avevamo la soluzione sotto mano e non la vedevamo… abbiam preso freddo in decenni di manifestazioni davanti alle basi, ci siam fatti mettere bombe sui treni, bombe alle stazioni, bombe nelle piazze; ci siam fatti abbattere aerei civili, ci siam persino fatti saltare sotto gli occhi “compromessi storici”; non da ultimo… ci siam beccati quindici anni buoni di musica andina!!! (“che noia mortale / Son più di tre anni che si ripete sempre uguale” (L. Dalla, Il cucciolo Alfredo)… scherzo, anzi, “El pueblo unido” è e resta sempre “el pueblo unido”!)

E invece bastava non pagare, cazzo! Diritto di rescissione… ovunque! Anche nel Cile di Allende! Anche in Salvador! Anche in Nicaragua! Potevano, tutti potevamo smettere di pagare… e basta, amici come prima.

Ipocriti, oltre che criminali. In una parola, bastardi.

Aggiornamenti a seguire.

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09/10 ore 23:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI PROSEGUONO A RIPULIRE LA SACCA NEL CENTRO CITTADINO E A ESPANDERSI ANCHE AL SUO ESTERNO (cartina aggiornata qui):
https://divgen.ru/event/3077

In tale contesto, anche la rettifica di divgen che corregge la cartina a sud-est di questa immensa sacca in formazione, sulla base del fatto che un tratto di campagna era in realtà sotto il controllo natofascista da quest’estate (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3077
non incide per niente sul corso delle operazioni. Anzi, quel che conta sono i quattordici chilometri e mezzo che separano i due lembi, le due falangi di questa enorme sacca in formazione. E che con la liberazione di KUPJANSK potrebbe a quel punto sbloccarsi definitivamente.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Concentriamoci sul tratto che era stato maggiormente oggetto del contrattacco natofascista, ovvero il cuneo d’attacco che si era elevato a nord per oltre venti chilometri e che, nel corso del contrattacco, era stato ridimensionato. Ebbene, i russi ripuliscono una sacca formatasi solo ieri all’estremo nord di questo cuneo (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3075

e, soprattutto, liberano VLADIMIROVKA portandosi immediatamente sotto ŠACHOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3078
ŠACHOVO a questo punto attaccata direttamente da tre punti.

A ovest di questo cuneo i russi si avvicinano a DOBROPOL’E raggiungendo NOVYJ DONBASS all’altezza della ferrovia
https://t.me/Tatarinov_Rus/60196
posizione qui
https://divgen.ru/48.44378/37.16949/13
e qui
48.44378/37.16949

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

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09/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


L’intera area rinchiusa nella sacca, e corrispondente ai palazzi più alti, perde ormai pezzi su pezzi. E persa quella la città è persa:
https://t.me/condottieros/13563
I russi non perdono tempo e cominciano già a colpire le aree limitrofe (qui siamo in piena periferia a est del fiume OSKOL):
https://t.me/motopatriot78/43107
A giudicare da quanto sta accadendo, la perdita di KUPJANSK davvero potrebbe portare alla perdita, e in tempi rapidi, dell’intera area a est del fiume OSKOL, divenuta a quel punto indifendibile.

MERCURIO RETROGRADO

Mentre danesi vedono in aria più droni che ufo (ultima cartina avvistamenti qui):
https://t.me/voenkorKotenok/68040
droni russi, ovviamente, che urlano dai megafoni “iotispiezzioindue” mentre coi raggi laser colpiscono casette di marzapane danesi come nei cartoni animati dei robot di mezzo secolo fa, mentre Merz urla a gran voce “europei, i russi ci entreranno in casa, armiamoci e partite”...
https://t.me/ZeRada1/27259

… il pompiere Vladimir Vladimirovich portava a casa oggi un risultato storico.
https://t.me/ZeRada1/27262
In trasferta a Dushanbe non solo suggellava col presidente tagico nuovi accordi, ma riusciva a ritessere nuovamente i rapporti con un Azerbaigian che, per tutto l’anno, ha cercato l’escalation, lo scontro diplomatico, passando a colpi di piccone su decenni di sforzi diplomatici nel senso opposto.

Oggi prendeva da parte il buon Aliev, come si dice dalle parti di mia moglie, “se lo sedeva”… e partiva proprio affrontando l’argomento spinoso della catastrofe aerea che coinvolse il volo AZAL J2-8243 nel corso di un attacco aereo con droni ucraini diretti contro l’aeroporto di Groznyj (opps… ma QUEI droni REALI, gli stessi che qualche mese dopo sarebbero stati lanciati dai tetti di camion stelonati contro centrali, per la NATO, per l’UE, per l’U-ccidente andavano bene… nessuna isteria, anche perché erano loro stessi che finanziavano e supervisionavano l'operazione...).

Entrambi hanno quindi accertato e CONCORDATO, vis a vis, a quattrocchi, che la responsabilità dei danni che causarono l’atterraggio di emergenza al volo e conseguente perdita di vite umane, non tutte fortunatamente, è non attribuibile ai missili russi.

Missili, aggiungo, che tra l’altro se l’avessero colpito lo avrebbero fatto esplodere in volo, mentre per la prima volta entrambe le parti concordano che questi droni, lanciati per dimostrare al mondo DI ESSERE IN GRADO DI COLPIRE LA RUSSIA OVUNQUE, forse NON ERA IL CASO CHE TENTASSERO DI COLPIRE L’AEROPORTO CIVILE DI GROZNYJ.

Al che ALIEV ringraziava Putin per aver seguito PERSONALMENTE (под личным контролем) l’indagine e AUGURAVA OGNI BENE ALLO STESSO PUTIN E ALL’AMICO POPOLO RUSSO (пожелал всего самого доброго Путину и "дружественному народу России").

Ora, il canale Zerada è un pozzo di scienza per gli ignoranti come me, e intitolava questo pezzo RETROGRADNYJ MERKURIJ (Ретроградный Меркурий), OVVERO MERCURIO RETROGRADO.

Nell’epoca in cui si guardavan più le stelle che i telefonini, capitava di veder Mercurio muoversi all’indietro rispetto alla sua orbita: un’illusione ottica. Ebbene, il buon Zerada dedica questo pezzo a chi pensava che l’AZERBAIGIAN si sarebbe SUICIDATO, per ordine del Mi6 o della CIA, contro la RUSSIA dopo l’escalation di quest’estate. Così non è stato. Bravi i russi a non aver ceduto alle provocazioni mesi fa e ad aver recuperato la situazione. A far capire che gli inglesi e gli americani intendono la guerra per procura in modo "molto" particolare, che culmina con la spremitura totale del Paese prescelto. E oggi ne raccolgono i frutti.

Primo tra i quali, quello descritto qui:
https://t.me/parstodayrussian/190001
Che bandiere vediamo? RUSSIA, AZERBAIGIAN, KAZAKISTAN, IRAN. Sotto chi ci sono? I comandanti delle rispettive marine militari. E il pezzo di carta che stanno firmando tutti e quattro? Un trattato di COOPERAZIONE STRATEGICA MULTILATERALE.

Che significa che, finché al governo ci saranno parti che non si faranno influenzare da “spifferi esterni”, nel CASPIO non ci saranno battaglie navali. E neppure “giochetti” come quello subito negato dagli azeri, ovvero aerei israeliani che per colpire l’Iran passano da Baku. Mai più. Mai… per un po’ di annetti, almeno, speriamo… fino al prossimo Mercurio retrogrado.

Aggiornamenti a seguire.

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09/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


LIBERATO DAI RUSSI IL TERRITORIO DELL’AUTOSALONE (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3074
che si trova già DENTRO la sacca. In liquidazione, a questo punto.

DA “UNA O DUE” A “CINQUE O SEI”... TARDIVA ARITMETICA NATOFASCISTA


Fra gli spifferi di corridoio che ogni tanto escono dalle chiuse e stantie stanze di Bankovaja e raggiungono gli odierni megafoni mediatici, vi sarebbe anche quello di una lamentazione di Syrskij circa il fatto che, se prima i punti dove premevano i russi erano un anno fa “uno o due”, ora sarebbero “cinque o sei”, su centinaia di chilometri quadrati prima non interessati dal conflitto… e il flipper starebbe andando di spron battuto verso il tilt (Если год назад приходилось реагировать на 1-2 участка, то сейчас это 5-6 постоянно активных участков в десятки/сотни квадратных километров и как только туда перебрасываются резервы и стабилизируется ситуация, так прорыв идёт на других 5-6 участках. )
https://t.me/legitimniy/20992

Ora, noi più che riportare quanto di pubblico vi possa essere non facciamo. Non abbiamo pulci, talpe, informatori, quinte colonne. Ma questo lo diciamo da oltre un anno. Già, perché i russi non si sono svegliati ora ad aprire “cinque o sei” fronti: peraltro, “O cinque O sei”, avrebbe esclamato in coro il mitico Trio Reno negli anni Ottanta del secolo scorso… rapporti di un glavkom al prezident meno seri di spettacoli di cabaret. I russi è dall’estate scorsa, da quando QUALCUNO DECISE DI INTRAPRENDERE LA “CAMPAGNA-DI-RUSSIA-3.0”, che sono PARTITI DI SPRON BATTUTO SU ALTRI FRONTI LASCIATI SGUARNITI. E NON UNO O DUE!
L’avvicinamento a Kupjansk, oppure quello a Krasnyj Liman, oppure la battaglia di Dzerzhinsk, oppure l’avvicinamento ai confini con l’oblast’ di Dnepropetrovsk e la liberazione del sud-est della DNR, ivi incluso l’avvicinamento a Krasonarmejsk e, non da ultimo, la formazione di un cuneo d’attacco fra KRASNOARMEJSK e KONSTANTINOVKA, che ha portato poi alla chiusura ieri della sacca di KLEBAN-BYK… tutto questo Santo Cielo era “UNO O DUE” fronti aperti?

I russi, militarmente, hanno avuto un grande merito dopo settembre 2022:
- si sono riorganizzati e adattati a trasformare la SVO contro il regime di KIEV e relativi “aiutini” dei mesi passati in una guerra contro la NATO,
- hanno sfruttato tutte le contraddizioni interne alla coalizione, IN PRIMIS QUELLA FRA RES OECONOMICA E RES MILITARIS che abbiamo denunciato e stiamo denunciando da anni, ovvero fra profitto capitalistico dei detentori della prima e valore d’uso tanto dichiaratamente destinato alla seconda quanto fattualmente, puntualmente, disatteso
- hanno lasciato la prima mossa ai natofascisti ragionando come giocatori di scacchi, ovvero già ragionando sul possibile ventaglio di contromosse PRIMA che essi intraprendessero qualsiasi decisione.
- Errori ce ne sono stati, dal 2022, e non pochi, ma non nella identificazione del rischio e relativa soluzione operativa, bensì nella possibilità che ciò accadesse. Errori che riguardavano, essenzialmente, LA POSSIBILITA’ che una determinata ipotesi fosse più o meno remota, o realizzata su scala più o meno grande. Di conseguenza, errori per certi versi inevitabili e che riguardavano le risorse destinate alla sua soluzione.
- Vedasi KURSK l’anno scorso. Colse di sorpresa tutti, una opzione così idiota. Ma non impreparati.
- Di sorpresa nelle proporzioni. Settantamila fra morti e feriti come perdite significa centinaia di migliaia di uomini e decine di migliaia di mezzi coinvolti. Per mesi, ne mancavano pochi che si arrivasse all’anno. Proporzioni enormi. Idiote da qualsiasi punto di vista le si girasse.
- Ma non di sorpresa per il fatto in sé. I russi erano preparati e hanno respinto i primi assalti, dando tempo ai rinforzi di arrivare. A differenza – MACROSCOPICA – di settembre 2022, i russi in questo caso si sono adattati. Prima tamponando, poi gestendo, infine traendone vantaggio.
- sono così stati in grado di RIPRENDERE IL BOCCINO. E tornare a dirigere loro le danze. Su “cinque o sei” fronti. Già da allora. E martellando su tutti mentre le forze migliori in mano ai natofascisti si consumavano nel tritacarne di Kursk.

Lo denunciano tutti, canali ucraini compresi, e da mesi. Lo “scopre” il glavkom oggi… ora che i buoi sono scappati. Vogliamo parlare di un’altra manovra suicida? Funzionale unicamente a mantenere in funzione la spirale di morte che permette ai padroni d’U-ccidente di continuare a marginare utili per miliardi di dollari? La INFRASTRUKTURNAJA VOJNA. Suicida esattamente come la CAMPAGNA-DI-RUSSIA-3.0.

Sempre il canale ucraino Legitimnyj oggi parla di “ACCORDI NON SCRITTI” raggiunti fra Russia e Ucraina per cui, in via informale, “io non attacco te e tu non attacchi me” e passiamo l’inverno (кулуарные договоренности через посредников, о неком энергетическом/топливно-газовом перемирии между Россией и Украиной. Украина не бьет по русским объектам, а взамен РФ не отключает нас от «рубильника». )
https://t.me/legitimniy/20993
Poi qualcuno ha fatto notare al tandem Ze-Ermak che così non andava bene. Volete altre wunderwaffe? Ve le dovete “meritare”… ne abbiam già parlato ieri su come si è ragionato a Varsavia 2025, ma il ragionamento viene da lontano.
E di colpo han dichiarato anche qui guerra alle infrastrutture russe. NELLE PROPORZIONI esistenti fra i due Paesi che non sono neppure loro segrete… inaccessibili… o il pugno di un bambino e una pacca sulla spalla del povero Carlo Pedersoli li mettiamo sullo stesso piano? Ma loro han dichiarato guerra. E il buon Petrenko ogni mattina gongolava per una cisterna russa andata a fuoco. Mentre i russi dall’altra parte facevano saltare un gasdotto. Risultato: gli attacchi ucraini hanno raggiunto il 5% degli obbiettivi prefissati (ibidem), i russi hanno messo in crisi canali attraverso cui passa il 60% delle forniture di gas all’Ucraina:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60155
Ai natofascisti la scelta se andare avanti o no. Ovvero, su quale velocità modulare e rimodulare il ritmo del popolo che stanno suicidando. E senza virgolette, stavolta. In nome di un’estrazione di profitto puramente criminale, neanche solo parassitaria. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire.

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08/10 ore 23:00 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi avanzano a JAMPOL’ (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27882
e si avviano verso il centro cittadino, dopo aver consolidato la parte a nord-est.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Liquidata la sacca di KLEBAN BYK, ormai è ufficiale (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3070
Questo libera ancora più uomini verso KONSTANTINOVKA da sud. Ce ne sarà bisogno, vista la fitta rete di fortificazioni che li attende (altra cartina qui):
https://t.me/divgen/73705?single

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi TORNANO A ZOLOTOJ KOLODEZ’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3068
vanificando anche qui il contrattacco natofascista. Ora, sono a quattro chilometri dalla strada che da DOBROPOL’E porta a KRAMATORSK.

Nei sessantatré chilometri che separano questa falange e quella a nord-est che punta ad accerchiare Krasnyj Liman, ci sono Konstantinovka, Družkovka, Kramatorsk, Slavjansk. Krasnyj Liman. In questi sessantatré chilometri, l’ultimo grande ostacolo alla liberazione della DNR. Staremo a vedere.

Intanto a sud di ŠACHOVO I RUSSI AVANZANO, guadagnando posizioni preziose (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43104

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI SBARAGLIANO L’ULTIMA LINEA DIFENSIVA A OVEST (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73694?single
e RAGGIUNGONO L’ULTIMO PAESE DELLA DNR, MOLODECKOE, prima di entrare nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3069
allargandola, vediamo come ormai sia solo un problema di priorità individuare, da parte russa, su quale punto cardinale concentrare la propria azione: se verso nord, completando la liberazione della DNR, o verso est, mettendo ulteriormente in difficoltà una difesa natofascista assolutamente incapace di stabilizzare la linea di fronte e in continuo, crescente, deficit di uomini.

Peraltro, a questo proposito, i russi riprendono il controllo dell’area intorno al ponte ANTONOV sotto CHERSON (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3071
Altra mossa che non farà venir sonni tranquilli al comando natofascista.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

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08/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


A nord-est della sacca in formazione di Krasnoarmejsk, i russi LIBERANO IVANOVKA E COMINCIANO A RIPULIRE UNA PICCOLA SACCA FORMATASI POCO PIU’ A SUD, IN OCCASIONE DEL CONTRATTACCO NATOFASCISTA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3065
A questo punto i russi potrebbero tornare a puntare verso DOBROPOL’E (posizione qui
https://divgen.ru/48.4521/37.10684/13
e qui)
48.4521/37.10684
da cui distano meno di otto chilometri. Staremo a vedere.

Intanto, più a ovest i russi avanzano SOPRA UDACHNOE e raggiungono il territorio della miniera ZAPADNAJA-1 (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3067
Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/73680?single
parrebbe quasi che ai russi interessi più procedere verso nord che verso est, dove due linee fortificate passano parallelamente sui due lati del confine di oblast’. Al momento totalmente ignorate.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO NOVOGRIGOROVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3066
che si trova fra VERBOVOE a nord e USPENOVKA a sud, ripianando così la linea di fronte fra le due e portando una linea di fronte di oltre dodici chilometri a progredire tutta verso ovest. L’affondo nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, considerando il punto più a est, è già di oltre quindici chilometri. Ben più di quelli che mancano per tagliare la strada che porta da nord a GULJAJPOLE.

Aggiornamenti a seguire.

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08/10 ore 08:30 aggiornamento

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ECONOMIA NATOFASCISTA

Anagraficamente appartengo a una generazione che, quando ha iniziato a parlare di economia, ovvero – allora – a ripetere le parole d’ordine del partito a cui faceva riferimento, nel mio caso si sentiva dire: “Ma taci! Che se era per voi saremmo tutti qui a fare le code per il pane!” Il tutto immancabilmente condito da Stalin, con o senza milioni di morti, con o senza gulag, con o senza arcipelago…

Fa niente, per esempio, che meno di quindici anni prima, ovvero il 7 ottobre 1977, fosse entrata in vigore una Costituzione dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche che aveva richiesto un anno intero di lavoro, con la partecipazione di 140 milioni di cittadini sovietici, fra organizzazioni di partito, del sindacato, di fabbrica (inclusi quindi anche i non iscritti) e del komsomol, che produssero 400.000 distinte proposte di articolo e paragrafo, raccolti infine in 150 emendamenti alla bozza, più 12 aggiunti all’ultimo, che produssero cambiamenti sostanziali a 118 articoli su un totale di 173, più un articolo aggiunto in seguito alla bozza di testo finale, sempre su proposta popolare, per un totale di 174 articoli, raccolti in 21 capitoli, facenti capo a 9 sezioni e un preambolo iniziale:
https://t.me/kom_mir/11604

Questo, mentre da noi non girava ancora il disco “mataci-codepane-stalin-morti-gulag-arcipelago”… ma ne girava un altro ben peggiore, che chiameremo per semplicità “riflusso-brigaterosse-marciaquarantamila-afghanistan-nonècambiatoniente-iotispiezzioindue”. Poi ci pensarono i dirigenti di allora, chiamando “ristrutturazione” (perestroika) lo smantellamento di settant’anni di Rivoluzione, e nel giro di cinque anni potemmo addirittura permetterci il lusso di cambiare disco. Il primo citato, per l’appunto.

Purtroppo, e questa fu una nostra, di mancanza, non riuscimmo a contrapporre nulla su quel piano. Io non potevo, lo ammetto, anagraficamente più che intuire che ci doveva essere un modo per abbinare quanto sostenuto dal barbone di Treviri ed evitare il taglio delle spese per la sanità, per la scuola e per l’assistenza sociale, piuttosto che ripianare i conti dell’INPS, ci doveva essere, ci DOVEVA essere, non potevo fare. E lo gridavo a gran voce. Con la risposta di cui sopra.

Per la cronaca, passata la nostra, di generazione, ai padroni non servì più neppure tirar fuori il disco “mataci-codepane-stalin-morti-gulag-arcipelago”… ora su quel pezzo di plastica luminoso su cui passiamo la maggior parte del tempo si veicolano ben altri di messaggi, mentre la televisione continua a fare buona guardia a reti unificate. Qualche cortocircuito, ogni tanto, o valvola di sfogo da aprire e chiudere, ma la formula nel complesso e purtroppo per noi funziona.

Tutto questo perché, ogni volta che leggo notizie come quelle che vengo ora a riportare, a me tornano indietro decenni di bocconi amari, di rospi da ingoiare, di mani che entravano nel portafoglio di noi lavoratori e prelevavano, prelevavano… per entrare in Europa, perché altrimenti salta tutto, perché così non si può più andare avanti, perché il sistema è “insostenibile”.

Quante volte ho sentito, abbiamo sentito, questa parola… “insostenibile”. E senza scomodare Kundera. Tuttavia, come già si ragionava ieri, il natofascismo sta cambiando tutto. Non solo nella martoriata terra d’Ucraina, ma anche qui. Ieri parlavamo del “mondo parallelo”, così lo chiamavamo, dove non esistono Euro 7 eccetera eccetera.

A ben vedere, questo mondo parallelo, assolutamente non ideale, ma concreto, semplicemente posto a fianco, e in posizione assolutamente dialogica, interconnessa, col “nostro”, di mondo, al punto che ormai forma un ibrido sempre più mostruoso e indissolubile, un mostro a più teste che rappresenta l’attuale modo di produzione, è dotato di un’economia politica e, più terra terra, di un’economia e basta, ovvero di norme che regolano meccanicamente il modo di produzione che lo sorregge, APPARENTEMENTE avulsa da qualsiasi regola divenuta DOGMA nel nostro, di mondo, di moto-modo di produzione.

Esaminiamone qualcuna. IL DEBITO PUBBLICO… NON E’ PIU’ UN PROBLEMA. Noi apparteniamo a un ente, entrati peraltro senza nessun referendum o consultazione popolare (e senza nessuno che ci metteva sul giradischi bavabeccaris-mussolini-hitler-franco-generali-gollismo-gladio-stragismo), che tra le altre cose ci ha imposto di mettere il VINCOLO DI BILANCIO in Costituzione (e non mi ripeto ma sarebbe da ripetere l’inciso di cui sopra).

Qui, in un Paese da anni DEL TUTTO DIPENDENTE DAL FINANZIAMENTO PADRONALE, e che tuttavia le massime cariche della stessa organizzazione di cui facciamo parte noi vogliono far entrare, così com’è, IL DEBITO PUBBLICO CONTINUA AD AUMENTARE, CARICANDOSI DI UNA FETTA SEMPRE MAGGIORE DI SPESA PER LE MATERIE PRIME. Spesa ormai che devono TOTALMENTE FINANZIARE GLI STESSI PADRONI, aldilà dei:
- 300 milioni di dollari della Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo;
- 500 milioni di dollari della Banca Europea per gli Investimenti;
- 6 miliardi euro di “aiuti” promessi ma non ancora arrivati dalla UE per le paghe dei soldati, le spese di mantenimento della scalcagnata macchina pubblica e l’acquisto di droni:
https://t.me/legitimniy/20985

SOLDI IN PIU’ PER “FAR FRONTE ALL’INVERNO”. Peccato che, nel frattempo, IL REGIME DI KIEV STA OPERANDO UN’ENORME RISTRUTTURAZIONE INTERNA, IN VISTA DI SEMPRE PIU’ IMMINENTI E IRREVOCABILI ELEZIONI (FARSA), da tenersi probabilmente nella primavera del 2027 per mettere tutti a tacere:
https://t.me/legitimniy/20984
A tale scopo,
- OLTRE A EPURARE SINDACI E PRESIDENTI DI PROVINCIA E DI REGIONE SCOMODI (non dei loro)
- OLTRE A EPURARE (nonostante le manifestazioni agostane… basta fare le cose in silenzio, senza metter di mezzo la Rada o esibire davanti a tutti i panni sporchi da lavare) LE STRUTTURE DI VIOLENZA DI STATO E CONTROLLO SOCIALE “AUTONOME” DALL’ATTUALE TANDEM AL GOVERNO (ZELENSKIJ-ERMAK), OVVERO NABU, SAP (che fanno riferimento alla magistratura) e GUR (i servizi segreti che fanno riferimento ufficialmente al Ministero della Difesa e in sostanza al Mi6, ovvero agli omologhi del padronato straniero oltremanica НАБУ/САП/ГУР)
- STANNO RAFFORZANDO GLI ORGANISMI DI VIOLENZA DI STATO E CONTROLLO SOCIALE FEDELI AL SUDDETTO TANDEM. Parliamo di:
+ 1,3 miliardi di grivne (27 milioni di euro) all’SBU, i “loro” SERVIZI SEGRETI
+ 8,1 miliardi di grivne (168 milioni di euro) alla GUARDIA NAZIONALE, il “loro” ESERCITO (это личные гвардии ЗеЕрмака)
a fronte di 28,8 milioni di grivne (600.000 euro) stanziati per il GUR e 8 milioni di grivne (45 mila euro) per l’SVR (i servizi segreti esteri).
(ibidem)

Queste SPROPORZIONI ci restituiscono, immediatamente, NON SOLO le dimensioni e il senso di questa RISTRUTTURAZIONE, in senso ancora più AUTORITARIO e FASCISTICO, dell’attuale militarizzazione, ma ci confermano un’ulteriore dato, assolutamente non scontato: SIA IL GUR (CONTROLLO SOCIALE INTERNO PARALLELO), SIA LE “OPERAZIONI ALL’ESTERO” (vedansi singoli attentati, attacchi con droni decollati da camion provenienti dall’Asia centrale) SONO TOTALMENTE FINANZIATE DAI SERVIZI SEGRETI PADRONALI OLTREMANICA. QUELLI OLTREOCEANO (CIA) INVECE AGISCONO ORMAI DIRETTAMENTE SUL LORO PRESTANOME IN TERRA D’UCRAINA E LA STRUTTURA A LUI “FEDELE”, OVVERO L’SBU.

In tutto questo, nessuna preoccupazione su una SITUAZIONE DEMOGRAFICA CATASTROFICA. Tornando all’esordio di questo pezzo, al “vincolo di bilancio” in Costuzione, eccetera… tutto questo SEMPLICEMENTE NON HA SENSO SE LA POPOLAZIONE SCOMPARE. E IN UCRAINA LA POPOLAZIONE SI E’ DIMEZZATA, SCAPPATA VIA TUTTA.

IN TALE CONTESTO, LO RIPETIAMO, TRA IL RIPETERSI DI SCENE DI PIAZZA COME LE MINI-MAIDAN DI AGOSTO E RESTARE SENZA GIOVANI, IL REGIME DI KIEV HA SCELTO LA SECONDA! DANDO LA POSSIBILITA’ AI GIOVANI DAI 18 AI 22 ANNI DI ANDARSENE,
1. QUESTI SE NE STANNO ANDANDO! E DI CORSA, PRIMA CHE SI RICHIUDANO LE PORTE O ABBASSINO L’ETA’ DI COSCRIZIONE OBBLIGATORIA ALLA LORO!
2. NON FARANNO RITORNO,
3. AUMENTERA’ ULTERIORMENTE LA SPROPORZIONE FRA MASCHI E FEMMINE SUL TERRITORIO! (già segnalata per via dei caduti in guerra, un milione abbondante in meno in tre anni, ma qui l’ordine di grandezza è uno zero in più a quella cifra!)
https://t.me/legitimniy/20983

Sottolineano infatti i demografi, sempre citati da Legitimnyj, che non c’è solo un problema di natalità, mortalità, ma anche di sproporzione fra i sessi: “Se i maschi scappano in massa, questa generazione letteralmente viene spremuta. Parte di loro non ritorna, e tra vent’anni vedremo un’ulteriore tracollo demografico: meno matrimoni, meno figli” («Если мужчины этого возраста массово уедут, это поколение буквально „сожмётся“. Часть из них не вернётся, и через двадцать лет мы увидим демографический разрыв: мало молодых людей, мало браков, мало детей», ibidem).

Qui siamo già oltre il “vincolo di bilancio”, qui siamo al SUICIDIO ASSISTITO. MA NEL MONDO PARALLELO VA TUTTO BENE. ANZI, L’EUROPA E I SUOI ISTITUTI CONTINUANO A “FINANZIARE”, OVVERO A GENERARE DEBITO E DIPENDENZA SULLA LORO COLONIA... BEN SAPENDO CHE SI TRATTA DI UN’OPERAZIONE A PERDERE, DEL TUTTO INSOSTENIBILE, CHE CULMINERA’ CON LO SPOPOLAMENTO, LA RIDUZIONE DRAMMATICA, DI UN INTERO POPOLO, QUELLO CHE DICONO DI “AIUTARE”! E CHE USANO COME BIOMASSA A PERDERE!

A questo proposito abbiamo un recente, ulteriore riscontro, proveniente dal “Warsaw Security Forum 2025”, PROMOSSO LO RICORDIAMO DAL civile, civilissimo, CONSIGLIO D’EUROPA:
https://www.coe.int/it/web/portal/-/warsaw-security-forum-2025-1

Il quale avrebbe dovuto salutare l’ingresso di giovani ucraini in fuga verso il territorio comunitario, quantomeno dal punto di vista UMANITARIO, ovvero di quei ragazzi che si salvano da morte certa, E A KRASNOARMEJSK PARLIAMO DI UNA VITA MEDIA DI 3, 4 GIORNI DALLA PRESA DI SERVIZIO AL DECESSO! UN NUOVO RECORD LADDOVE, INVECE, AD ARTEMOVSK, LA PERMANENZA MEDIA IN VITA DI UN SOLDATO GETTATO NEL TRITACARNE RAGGIUNGEVA LE DUE SETTIMANE (средняя продолжительность жизни украинского солдата в Покровской воронке 3-4 дня. (Это рекорд, так как в бахмутовской мясорубке средняя продолжительность жизни солдата была около 14 дней))!
https://t.me/legitimniy/20986

Non chiedo nemmeno di far loro la festa come si faceva COI DISSIDENTI, COI RICHIEDENTI ASILO in epoca sovietica, celebrati col tappeto rosso. Ma di riconoscere che si stanno salvando da morte certa e salutare questo dal punto di vista del DIRITTO UMANITARIO! Oltre che dal fatto di dare un futuro a un PAESE che si dice di volere SALVARE.

Invece NIENTE. DAL FORUM DI VARSAVIA E’ EMERSO CHE I SOLDI ARRIVERANNO SE CI SARA’ CARNE DA CANNONE SUFFICIENTE A OPERARE LE ARMI DA PORTARE A FINE NOLEGGIO! E A INGRASSARE LE TASCHE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE PADRONALE! QUESTO E’ L’UNICO SENSO DI QUESTA OPERAZIONE!

Confermando infatti un’indiscrezione di qualche giorno fa,
https://t.me/rezident_ua/27683
che vedeva il FINANZIAMENTO VINCOLATO A
- abbassamento età coscrizione obbligatoria (attualmente dai 25 anni ai 60)
- chiusura immediata frontiere!
“le singole capitali europee sono pronte a fornire alle FF.AA.UU. armamenti, munizioni e logistica A PATTO CHE il governo ucraino “dia loro il massimo riscontro all’interno del Paese”, ovvero COSCRIZIONE OBBLIGATORIA DI TUTTE LE RISORSE DISPONIBILI, INCLUSE QUELLE ATTUALMENTE GIACENTI ALL’ESTERO” (отдельные европейские столицы готовы обеспечить ВСУ техникой, боеприпасами и логистикой, однако требуют от украинского руководства «максимальной отдачи внутри страны» — а именно мобилизации всех доступных ресурсов, включая возвращение мужчин призывного возраста, находящихся за границей).
https://t.me/rezident_ua/27716

I padroni che in tutto questo NON HANNO MAI FATTO ALCUNA VALUTAZIONE, ALCUN CALCOLO COSTI/BENEFICI relativi all’intera OPERAZIONE, come si usa nel nostro, di mondo, come si usa nel nostro, di moto-modo capitalistico di produzione, NON INTERESSA CHE KIEV VINCA. PERCHE’ KIEV VINCE, PUNTO. Raggiunge i confini del 1991, arriva a Mosca, arriva anche a Pechino se necessario. Questa menzogna, suggellata “con burla del pontefice in gotico latino”, rende SUPERFLUA qualsiasi valutazione.

E se mentre “si vince” un popolo intero è portato a CONSUNZIONE… e pazienza, “è per il loro bene”. MEGLIO, PER LE TASCHE DI PORTAFOGLI CHE INGRASSANO SEMPRE DI PIU’, SENZA ALCUN CONTROLLO. E’ IL PRIMO CASO, NELLA STORIA DEL GENERE UMANO, CHE IL COMPLESSO MILITARE-INDUSTRIALE DI UN BLOCCO IMPERIALISTICO, IL NOSTRO, HA A DISPOSIZIONE UN INTERO POPOLO A PERDERE (e lo tiene ben chiuso nel recinto!) PER CONTINUARE A FARE UTILI DA FAVOLA A PREZZI GONFIATI (E ASSOLUTAMENTE NON CONTROLLATI! NON SOGGETTI AL CONTROLLO DI ALCUNA AUTORITA’ ANTITRUST O SIMILI!) CON COMMESSE DA CENTINAIA DI MILIARDI DI DOLLARI.

PER QUESTO, L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ECONOMIA NATOFASCISTA E’ NECESSARIA AL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DELLA MACCHINA, DI QUESTA ARCHITETTURA MOSTRUOSA, DISUMANA, CHE VEDE UN TRASFERIMENTO DI RICCHEZZA NEL “NOSTRO”, DI MONDO, TOTALMENTE A SPESE DI UN PAESE INTERO INGHIOTTITO DA LOGICHE DA “MONDO PARALLELO” CHE LO PORTERANNO A CONSUNZIONE.

PER QUESTO, LA DISTOPIA APPARENTE FRA IL NOSTRO, DI MONDO, E QUELLO “PARALLELO”, E LE RELATIVE REGOLE, E’ PER L’APPUNTO SOLO APPARENTE! IN REALTA’, I DUE MONDI SONO STRETTAMENTE CONNESSI E FUNZIONANO SECONDO LE STESSE REGOLE, ANZI, SECONDO L’UNICA LEGGE, QUELLA DEL PROFITTO CAPITALISTICO.

LA RIDUZIONE DEL POPOLO UCRAINO A COLONIA, DATO IL CONTESTO BELLICO IN CUI TALE FENOMENO SI SVOLGE, E’ IL PRIMO CASO NELLA STORIA DI SFRUTTAMENTO DI ESSERI UMANI TOTALMENTE A PERDERE. Lo schiavo, il servo della gleba, il suddito dei territori d’oltremare, devono “CRESCERE E MOLTIPLICARSI”, quanto basta per tirare la carretta di chi li domina, ovvero di CONSENTIRE IL CICLO PRODUZIONE E RIPRODUZIONE MERCE E RELATIVA APPROPRIAZIONE DI PROFITTO DA PARTE DELLO SCHIAVISTA, DEL FEUDATARIO, DEL CAPITALISTA, DELL’IMPERIALISTA.

La dipendenza da monocoltura, un popolo intero che nasce, cresce, sopravvive, crepa estraendo caffè dal proprio territorio, PREVEDE che tale popolo possa, DEBBA, compiere quel ciclo vitale senza dover essere costretti a IMPORTARE SCHIAVI, un esempio a caso, dall’Africa, o dalla Cina (i “coolies”).

Qui la colonia non serve a PRODURRE MERCE. IL PROFITTO IL CAPITALISTA LO OTTIENE QUANDO LA MERCE E’ DISTRUTTA! Un territorio ridotto a poligono di tiro, prima, e a discarica, poi. UN POPOLO FUNZIONALE UNICAMENTE A TALE PROCESSO DI DISTRUZIONE, OVVERO CONSUZIONE, OVVERO REALIZZAZIONE DI TALE FORMA MERCE. Con anche passaggi intermedi di trasferimento di capitale, dove il produttore SI ASSICURA IL PROFITTO lasciando ai propri vassalli, valvassori e valvassini l’onere del RECUPERO CREDITI, oltre che l’assicurare al padrone-signore IL FUNZIONAMENTO DEL MECCANISMO.

In effetti, l’unico parallelo che potrebbe, in qualche modo, reggere, è proprio dell’Africa ridotta in schiavitù, con la tratta degli schiavi, ovvero il relativo spopolamento, il genocidio di popoli interi. O in epoca più recente e tirandola per i capelli (nel primo le catene e i marchi a pelle si vedevano, in quello che segue si sentivano e basta, essendo tutti in teoria “liberi”), lo spopolamento di interi territori a sud per far girare le fabbriche del nord.

Tutti movimenti dove la riduzione in schiavitù o la proletarizzazione, ovvero la costrizione in catene di classi intere ridotte a “offrire” null’altro che loro stessi, si accompagnano a CATASTROFI DEMOGRAFICHE e a GENOCIDI. Qui assistiamo a un salto di qualità: L’ORDINE PADRONALE A UN POPOLO INTERO DI CONSUMARSI INSIEME ALLA MERCE DA CONSUMARE, MORIRE ACCOMPAGNANDO - FINO ALLA FINE - LA MERCE DI MORTE ASSEGNATAGLI. Meglio, fino a quando tale operazione garantirà al padrone gli attuali margini di profitto. Poi… non sarà più un problema di nessuno. “Ci abbiamo provato”. “Cose che capitano”. Anzi, “l’insostenibile leggerezza dell’economia natofascista” darà vita all’ennesima, penosa, sequela di scaricabarile, che cadranno a cascata, meglio, a valanga, AUMENTANDO PROGRESSIVAMENTE LE “COLPE” ACCUMULATE finché raggiungeranno chi non sarà più in grado di scaricarle su nessuno. E le pagherà tutte.

Aggiornamenti a seguire.

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07/10 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI CONTINUANO AD AVANZARE A IVANOVKA, oblast’ di Dnepropetrovsk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3061

Soprattutto, poco più a sud, procedono verso nord da VERBOVOE e raggiungono ALEKSEEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3063
La quale, dovesse cadere, vedrebbe profilarsi a est l’ennesima sacca! E un immediato avanzamento della linea di fronte, a sacca chiusa, di sette chilometri.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

QUI OGGI SI SONO AVUTI AVANZAMENTI A DIR POCO SBALORDITIVI, SEGNO DI UN FORTE CEDIMENTO DA PARTE NATOFASCISTA.

NEL POMERIGGIO, I RUSSI AVANZAVANO A NORD-EST DI KRASNOARMEJSK in direzione sud-ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3055

ora, PIENAMENTE sotto controllo natofascista, c’è un collo di bottiglia azzurro di meno di quattro chilometri di spessore. Niente. Dall’altro lato, fra la postazione più avanzata russa a nord-est e quella a sud-ovest ci sono meno di sette chilometri di distanza. Anche qui pochissimo. A sud-est di questo collo di bottiglia, si apre una sacca a dir poco enorme.

Sacca che già oggi ha iniziato a ridursi, con
- un ULTERIORE ARRETRAMENTO natofascista a nord-est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3058
- LA CHIUSURA DI UNA NOTEVOLE AREA A EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3059

In tutto questo, i russi continuano a espandersi nell’area a nord-est verso tutte le direzioni: OVEST, NORD ed EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3062
Mentre si vedono già a est i contorni di una nuova sacca.

Nel complesso, l'impressione è quella di esser giunti a un punto di non ritorno. Per i natofascisti.

BATTAGLIA DI SEVERSK


I russi si avvicinano anche da sud-est, espugnando oggi una postazione nemica (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3056

VERSO KRASNYJ LIMAN

Anche qui i russi chiudono una sacca e ripianano la linea di fronte a nord-est di Krasnyj Liman (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3064
L’intero tratto sopra Krasnyj Liman sta cedendo, giorno dopo giorno.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

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07/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI PRIMA AVANZANO A OVEST VERSO NOVOVASILEVSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3052
POI LA LIBERANO E RAGGIUNGONO LA RIVA DEL FIUME JANCHUR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3053
entrando e dando inizio alla BATTAGLIA DI USPENOVKA, ultimo paese di una certa consistenza (due incroci e quattro strade almeno) lungo la strada, altrimenti libera da ostacoli (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73596?single
verso GULJAJPOLE. Oltre a questo, si approfondisce la sacca subito a sud mentre è tagliata completamente la strada che attualmente approvvigiona POLTAVKA a sud. Poltavka da cui i natofascisti farebbero bene a ritirarsi, e alla svelta, prima di soccombere.

Infine, muovendosi ora verso nord-ovest seguendo il lento, sinuoso, fluire del fiume JANCHUR, i russi possono potenzialmente creare e chiudere un’ulteriore sacca, stavolta a nord, e ricongiungersi e dare manforte ai loro compagni attualmente impegnati a VISHNEVOE.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi guadagnano nuove posizioni
- sia in città,
https://t.me/condottieros/13523
via dopo via, con l’importante defezione dei nazisti di AZOV i quali son stati, come loro costume da quando son stati annientati a Mariupol’ e quindi riformati, i primi a defilarsi.
- sia a nord-est, liberando VLADIMIROVKA (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/43004
che si trova esattamente sotto SHACHOVO. Che attaccato da un’ulteriore direzione è ancora più sotto pressione. Seguiremo l’evolversi della situazione.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

QUI I RUSSI AVANZANO DA SUD EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3054
giungendo alle porte di IVANOPOL’E che è l’ultimo paese a sud-est prima di raggiungere Konstantinovka anche da qui.

Avanzano anche da KLEBAN-BYK appena liberata verso nord (qui la cartina di questo doppio movimento):
https://t.me/motopatriot78/43010

Giusto per capire cosa vuol dire fortificare a più scaglioni un’area, questa è la cartina di quello che attende ancora i russi su questa direttrice:
https://t.me/divgen/73601?single
Non sarà facile, per niente. E per fortuna che gli ufficiali su altre direttrici, pur avendo tempo, soldi e risorse a bizzeffe per trasformare decine e decine di chilometri di aree limitrofe alla allora linea di fronte, han deciso patriotticamente di intascarseli senza fare nulla. Ora soldati intruppati a forza vanno a crepare dentro trincee scoperte, travolti dai cavalli di troia e i fili spinati che, posti in fretta e furia poco più in là, gli rovinano sopra. Del resto, anche questi sono crimini, e contro il proprio stesso popolo ma, come va di modo dire ora, “fino a un certo punto”.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

PARE, pare, che la sacca nel centro cittadino sia stata CHIUSA dai russi (cartina e notizia qui):
https://t.me/condottieros/13526
e che i natofascisti ormai non siano più in grado di opporre resistenza. Fosse confermata questa notizia, la battaglia di Kupjansk si avvierebbe verso la conclusione.

"SCIMMIE CON LA BOMBA A MANO"

Abbiamo già accennato agli attacchi terroristici alla centrale atomica di Zaporozh’e. DAL 23 SETTEMBRE (comunicato del canale telegram ufficiale della Centrale)
https://t.me/znppofficial/1585
la Centrale, dopo aver centrato e distrutto la centrale elettrica a fianco, INDISPENSABILE per la messa in funzione di impianti di raffreddamento che, qualora non potessero funzionare, provocherebbero una catastrofe atomica, FUNZIONA GRAZIE AI GRUPPI DI CONTINUITA’ DIESEL. Scorte ce ne sono quante se ne vogliono (На площадке станции имеются достаточные запасы дизельного топлива для длительной работы генераторов в автономном режиме)
https://t.me/znppofficial/1586
e i generatori sono in posti inaccessibili ai droni e ai razzi operati dai terroristi natofascisti. Ciò nonostante questo giocare col fuoco è inaccettabile, denunciano ancora oggi gli scienziati e i lavoratori della Centrale:
https://t.me/znppofficial/1593

Oggi, un altro drone è andato a schiantarsi contro un reattore di un’altra centrale, quella di VORONEZH (foto qui):
https://t.me/divgen/73604
Gli ha fatto un baffo, perché il cemento armato di questi reattori è sovietico, e ci vuole ben altro per scalfirlo. Ma il gesto resta. Scimmie con la bomba a mano, lett. “obes’jana s granatoj” (обезьяна с гранатой) è il modo con cui definiamo da anni questi pazzi furiosi. E il riferimento non va solo a Kiev, ma anche a Washington e Londra, quelli che “non sanno dove vanno” gli aiuti. Anzi tutto. A seguire, tutta la crème de la crème della nostra classe politica, che nelle settimane scorse ha montato un caso di “droni russi” finiti, ne peggiore dei casi, appoggiati su un pollaio. E non dicono NULLA su quanto sta accadendo. Forse perché, come nel caso dei rastrellamenti dei Te-Tse-Ka, chi tace, acconsente. Forse perché, tutto sommato, anche questi sono crimini “fino a un certo punto”.

Aggiornamenti a seguire.

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07/10 ore 08:30 aggiornamento

MISSILI COME BISTECCHE


Sarà che sono provinciale, sarà che noi proletari più che costine e salamelle non grigliamo, meglio, identifichiamo nello “sciallo” il pianeta esotico delle bombette, dei rosticini e delle coscette di pollo premarinate, spingendoci a svuotare il portafoglio osando capocolli panati che fan tanto felici i palati, tanto quanto infelici le casse a fine giornata. E infatti il tutto si riduce a un unico evento estivo, al massimo bissato e non più di un’altra volta, ancora possibile nei nostri cortili dove a turno uno griglia sul balcone e gli altri si sentono l’odore in casa senza chiamare i carabinieri, basato su una sapiente calibrazione del paniere di merci che finiranno sulla graticola, secondo l’evangelico principio: “prima la roba buona, poi man mano che li ammazzi aggiungi quelle belle costine che grondano grasso da tutti i pori e che daranno loro il colpo di grazia, invocando a gran voce un grappino (o una vodka liscia) per sgrassare” (tattica iniziale, prima del miracolo dell’acqua in vino, delle Nozze di Cana...).

Sarà tutto questo… ma ammetto di aver “scoperto”, a cinquant’anni e rotti e per puro caso, che TOMAHAWK era anche una bistecca. E quando ne ho vista una, di persona, sul piatto di altri, ho detto… e chi se la mangia tutta quella roba? Fatta tutta in quella maniera e basta? E quando ho scoperto quanto costava al chilo, ho ricevuto ulteriore conferma che la tattica iniziale delle Nozze di Cana è la migliore in assoluto. Ma quel pezzo informe, di carne bovina mi è rimasto impresso sino a oggi.

Quando l’ho associato all’ennesima esternazione di Mastro Ciliegia:
https://t.me/parstodayrussian/189935
“Kiev avrà i suoi Tomahawk, anche se devo capir bene per cosa li utilizzerà”. Non so… probabilmente li metterà prima in forno a cottura lenta a 55°C per sei-otto ore e poi darà loro la scottata finale sulla griglia!

La notizia di questa ENNESIMA V2, di questa ennesima wunderwaffe in mano al regime di Kiev, ha fatto il giro di tutti i canali telegram ucraini, tra cui i miei soliti:
https://t.me/rezident_ua/27704
https://t.me/ZeRada1/27224
Il primo riduce a zero il valore d’uso militare di tale fornitura, evidenziandone il valore SIMBOLICO (“Для Банковой это символизм”) e, tutt’al più, la ricerca di nuove provocazioni per aumentare la tensione. Il secondo cita il deputato ucraino Kamenchuk, il quale afferma chiaramente che l’Ucraina non ha bisogno di tali wunderwaffe, che saranno usate come gli HIMARS oggi: in centri abitati contro civili. Filosofia Trump: minacciare di venderli, quindi venderli, scaricando la responsabilità dell’impiego sulla manovalanza locale, responsabile anche di far saltare eventuali colloqui di pace, impraticabili dopo una strage (“он правильно понял, как использует Томагавки Трамп - как угрозу”).

Tomahawk, ma anche Barracuda, entrambi ben noti alla contraerea russa da decenni:
https://nsn.fm/policy/vopros-tselei-risknet-li-kiev-vospolzovatsya-raketami-tomahawk-ot-ssha
L’importante è vendere.

Missili venduti come bistecche. Non a trenta euro al chilo, ma a 1,3 milioni di dollari al pezzo:
https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/us-tomahawk-missile-shipments-ukraine-unlikely-sources-say-2025-10-02/
Missili come bistecche che, anche se escono bruciate perché messe subito sulla griglia, oppure mangiate crude dentro, oppure mangiate a metà perché son talmente tante che le pance non sono calibrate per finirle, e mezze van buttate… al macellaio non interessa. Al macellaio Trump, e a quello che c’era prima, le vite umane altrui interessano come i moscerini sul parabrezza.

Aggiungo, a tutto questo, una notazione. IL MACELLAIO è IPOCRITA. Non solo perché sa benissimo COSA SE NE FARANNO, ma perché li sta vendendo – sostanzialmente – a incapaci che non possiedono neppure la griglia e la carbonella. COME NEL CASO DEGLI HIMARS O DEI PATRIOT, FARA’ TUTTO LUI, VENDITA E “CATERING”. Trattasi di missili che non basta puntare come sul navigatore e schiacciare un tasto. Necessitano di PERSONALE QUALIFICATO IN GRADO E STRUMENTAZIONE, A TERRA E SATELLITARE PER FARLI FUNZIONARE: pianificare la traiettoria, preparare missile e postazione di lancio, eseguire tutte le manovre e operazioni relative al lancio stesso, seguirlo nel corso della traiettoria.

Questo è un SISTEMA HIMARS, per esempio, che ci ha appena salutato:
https://t.me/mod_russia/57274
La penuria di mezzi e la crisi energetica han costretto i natofascisti a tirar fuori i gioielli di famiglia, le wunderwaffe degli anni passati, e a portarli a ridosso della prima linea, commenta il buon Ermakov:
https://t.me/beard_tim/27837
Come nel caso di questo sistema HIMARS colpito da missili ISKANDER a SREDNIJ BURLUK (Средний Бурлук), ridente paesino 45 km a est di CHUGUEV (posizione qui
https://divgen.ru/49.89397/37.30382/14
e qui):
49.89397/37.30382

Nel corso dell’operazione, sottolinea il Ministero della difesa russo, ci han salutato:
✅ una postazione di lancio «Himars»,
✅ un camion con gru,
✅ due mezzi fuori strada,
✅ non meno di 15 soldati.

E anche se la manovalanza locale dopo anni ha imparato a usare l’intero sistema HIMARS c’è sempre, lo ricordiamo, un sistema di approvazione lancio e controllo coordinate che DEVE, necessariamente, passare per WASHINGTON con la crociera integrata al suo apparato satellitare. Questi sono missili a gittata ancora maggiore.

Il Macellaio fa anche consegna a domicilio e catering. Sa benissimo “per cosa” saranno usati. Come sono stati usati finora gli Himars e gli Storm Shadow. Così come sa benissimo che il valore d’uso militare, ovvero la sua capacità di incidere sul corso delle operazioni sul campo, sarà identica a quegli Himars e Storm Shadow. Ma al Macellaio interessa solo vendere.

FORTI COI DEBOLI, DEBOLI COI FORTI: IL TE-TSE-KA E LA TESLA

Questo filmato, ripreso da una telecamera di controllo su un’autovettura comune,
https://t.me/HersonVestnik/43659?single
ci mostra un tratto di strada a Kiev, col conducente diligentemente dietro a una Tesla per chilometri. Entrano in città, posto di blocco, la Tesla neanche guardata e lui dietro palettato. E si incazza. “Perché la Tesla non l’avete fermata?”

Per lo stesso motivo per cui a una fermata di autobus han rastrellato tutti i conducenti
https://t.me/legitimniy/20968
e aumentano gli importi richiesti per il “rilascio”. O il costo dell’“abbonamento mensile” per non essere nemmeno fermati. Ma anche questo, al Macellaio, non interessa. Biomassa trattata al pari di quel pezzo di carne informe, o di quel pezzo di ferraglia che portano lo stesso nome.

Aggiornamenti a seguire.

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06/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI RAGGIUNGONO LA FERROVIA CHE DIVENTA LA NUOVA LINEA DI FRONTE, LA SUPERANO E PASSANO NUOVAMENTE LA M-30, OLTRE A CONSOLIDARE E CONQUISTARE NUOVE POSIZIONI NELLA CITTÀ STESSA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3051

Nuovamente, nonostante i rinforzi e centomila uomini in tutto abbiano provato, in questi mesi, a opporsi a questo movimento, fra le punte più avanzate delle due falangi di attacco, questa e quella a nord-est, vi sono ormai otto chilometri. Senza nemmeno troppe fortificazioni, guardando la cartina,
https://t.me/divgen/73570?single
e più campagna che città. Poi, a sacca chiusa, sarà probabilmente scritto l’ennesimo capitolo delle assurdità di questo conflitto: tenere una posizione come questa già in gran parte accerchiata senza alcuna possibilità di rompere l’accerchiamento, ma solo prolungandone l’agonia e aumentando le perdite.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Anche divgen si allinea alle carte che girano ormai da molti giorni:
https://divgen.ru/event/3050
e mostra sia gli avanzamenti russi, che la sacca che si è formata in centro città. Per qualcuno l’affondo russo sarebbe ancora maggiore (cartina che mostra i russi un po’ più a sud qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59996

Kupjansk è compromessa e, insieme a essa, l’intera area a est del fiume OSKOL. Anche qui, se non se ne andranno alla svelta verso lidi più sicuri, i natofascisti attualmente dislocati sulla riva sinistra rischiano accerchiamento e annientamento, o weijiao 围剿, come avrebbe detto il Guomindang. Cinque ne fece, di queste campagne, contro i comunisti cinesi. Alla quinta l’Armata rossa guidata da Mao sfuggì solo compiendo l’eroica Lunga Marcia (changzheng 长征). Qui non c’è Mao… al suo posto, comandanti che obbediscono a un generale idiota, che esegue pedissequamente gli ordini di un ducetto marionetta, il quale a sua volta sta dove sta perché fa quel che gli dice un padrone, ovvero tenere a oltranza, altrimenti niente soldi. Un esercito che arretra non è mai una buona pubblicità per le armi che lo sponsorizzano.

ACCADE A KRAMATORSK

Accade che un drone russo può fare indisturbato ventitré chilometri, entrare a Kramatorsk dalla via principale, passare tranquillamente sopra un prospekt, una prospettiva come quella Nevskij a Leningrado, lasciar correre sotto di sé auto civili, auto civili, auto civili… fino a imbattersi in un furgone militare… e centrarlo in pieno:
https://t.me/petrenko_iHS/9865

Kramatorsk era stata eroicamente tenuta, col sangue e coi denti, undici anni fa, da civili trasformatisi in miliziani, tanto motivati a difendere la loro giovane Repubblica, quanto male armati, ridotti a ri-militarizzare obici e persino un T-34 dai musei e dai monumenti pubblici ai caduti per andare oltre i fucili mitragliatori. La avevano dovuta lasciare dopo che i fascisti li avevano attaccati in forze e stretto un’intera popolazione d’assedio. Si erano ritirati a Doneck, decisi a difenderla fino all’ultimo. Slavjansk e Kramatorsk furono oggetto di rappresaglie e repressioni feroci. Civili imprigionati, altri uccisi perché “kolaboranty”. Oggi i natofascisti cominciano a sentire il fiato russo sul collo. Stanno arrivando. Slavjansk e Kramatorsk torneranno a essere DNR. E non per Quaranta giorni di libertà: stavolta, per sempre.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

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06/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Dall’estremo orientale di questa linea di fronte, i russi avanzano VERSO OVEST di un chilometro,
https://t.me/creamy_caprice/10167
scavalcando una intera linea fortificata (cartina qui)
https://t.me/divgen/73546?single
e creando i presupposti per un’ulteriore sacca a nord e portandosi a meno di dieci chilometri da KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3048

KUPJANSK dove aumentano sempre più i riscontri, anche da parte natofascista, della sacca creatasi in centro città (mappa loro qui:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59932
che collima con quest’altra mappa russa qui):
https://t.me/motopatriot78/42971
“Lascia sempre al nemico una via di fuga” (圍師必闕), diceva il maestro Sun. E mentre cerca di svignarsela lungo quello strettissimo corridoio, accompagnalo all’uscita.

Più a nord, i russi liberano OTRADNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3049
e filmato qui:
https://t.me/warriorofnorth/12359
Meno di cinque chilometri al blocco della strada a sud, sud-ovest.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avanzano nella città e scacciano i natofascisti dal quartiere SHACHTERSKIJ, adiacente all’appena liberato quartiere LAZURNYJ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42972
Creando, anche qui, i presupposti per l’ennesima sacca fra le due falangi che si stan creando.

A nord-est, i russi continuano a guadagnare terreno, prendendo di mira soprattutto SHACHOVO che tornano a minacciare anche da ovest (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42977

CONGEDO PROVVISORIO AL GATTO

I Te-Tse-Ka, dopo la figura barbina rimediata ieri, e grazie solo a una telecamera di controllo che li ha impietosamente ritratti mentre “arruolavano”, pardon, arraffavano un gatto siamese, mostrando per l’ennesima volta al mondo quel che sono, son stati costretti dalle proteste sulla rete a fare marcia indietro. Il gatto è stato restituito alla nonnina, che ringrazia tutti per il sostegno (foto qui):
https://t.me/ZeRada1/27208
Anche se maligni mormorano che si tratti di un congedo provvisorio…

Aggiornamenti a seguire.

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06/10 ore 08:30 aggiornamento

GUERRA ENERGETICA ED ENERGIA PER LA GUERRA


Un M1 Abrams, venduto come wunderwaffe dimostratosi sul campo più fuffa che waffe, coi suoi 1500 cavalli beve dai 400 agli 800 litri di carburante ogni 100 chilometri.
Durante la Guerra fredda il 5% del consumo energetico di USA e URSS andava soltanto per la manutenzione e sviluppo del “deterrente atomico”.
Così come, negli anni Novanta, l’unica superpotenza rimasta per far girare la ruota del suo criceto militare mondiale consumava l’equivalente del fabbisogno annuo di un Paese come la Svizzera e l’Austria.
https://topwar.ru/181641-vojny-bez-jenergii-ne-budet-kakuju-rol-igrajut-jenergeticheskie-resursy-v-sovremennyh-konfliktah.html

Benvenuti nel mondo parallelo dove non esistono gli Euro 7, dove il riscaldamento climatico non è più un problema, dove carburanti messi ovunque all’indice curiosamente divengono “puliti”, dove i trasporti pericolosi avvengono accostando esplosivi a infiammabili con la stessa naturalezza con cui si carica il portabagagli prima di partire per un lungo viaggio. Niente pannelli solari, niente pale eoliche, ma generatori diesel puzzolenti che ronzano dalla mattina alla sera. Alla guerra serve energia, tanta, sporca e subito. Senza energia, oggi, nella guerra di oggi, non c’è guerra.

Sochar Kazi, professore associato alla cattedra di Econometria dell’Università federale degli Urali, scrive che I SOLI MEZZI DI TRASPORTO DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE (VIA TERRA, VIA MARE, VIA AEREA) CONSUMANO UNA QUANTITA’ ENORME DI CARBURANTE (военно-промышленный комплекс (наземные транспортные средства, самолеты и морские суда) потребляет колоссальное количество ископаемого топлива).
https://www.ng.ru/ng_energiya/2024-02-12/14_8946_realities.html

E aggiunge: CIRCA IL 75% DEL CONSUMO MONDIALE DI RISORSE NON RINNOVABILI (CARBONE, GAS, PETROLIO) VA AL SETTORE MILITARE (Около 75% мирового потребления невозобновляемых источников энергии (уголь, газ, нефть) приходится на военные действия, ibidem).

Passiamo ora all’energia elettrica. Nel 1940 l’URSS, allora terza potenza energetica al mondo, produceva 48,3 miliardi di kW/h.
https://peretok.ru/articles/strategy/5240/
Nel 2022, con 14 repubbliche in meno, la sola Federazione Russa produceva 1.121,6 miliardi di Kw/h.
https://conomy.ru/analysis/articles/1020
di cui:
66,05% - da centrali termoelettriche
20,24% - da centrali idroelettriche
11,93% - da centrali atomiche
1,78% - da centrali eoliche
e consumava, nello stesso anno, 1.106,3 miliardi di kW/h (ibidem), con un aumento del 1,45% rispetto al 2021 (1.090,44 miliardi) e del 4,8%, rispetto a cinque anni prima (1.055,6 miliardi).

Nel 2024, il consumo raggiungeva i 1.174 miliardi di kW/h.
https://www.so-ups.ru/news/press-release/press-release-view/news/26552/
L’aumento, come è facile notare, è stato del tutto lineare, non ha subito impennate improvvise.

Anche volendo immaginare che tutto questo aumento sia andato “dlja fronta”, per il fronte, in termini di aumento della produzione industriale, non sono numeri tali da descrivere un impegno INsostenibile da parte russa. Anzi, confermano ancora una volta l’estrema prudenza, da parte loro, nel non RI-fare la fine dell’URSS trascinata e arrivata esausta dopo la cosiddetta “corsa agli armamenti”. In altre parole, la SVO si conferma essere, sostanzialmente e ancora una volta, una “guerra al risparmio”, da parte russa. DOVE LE TRASFORMAZIONI DEVONO ESSERE, ANZITUTTO, QUALITATIVE, COME MOSTRANO LE VARIAZIONI PERCENTUALI (RISPETTO AL 2023) DEL PANIERE ENERGETICO RUSSO E DELLA SUA COMPOSIZIONE ORGANICA:
• da centrali termoelettriche +3,6 % (57,3 %); 
• da centrali idroelettriche +4,9 % (17,3 %); 
• da centrali atomiche -0,9 % (18,2 %); 
• da centrali integrate nei complessi industriali +0,5 % (6,1 %); 
• da centrali solari +9,6 % (0,3 %); 
• da centrali eoliche +27,3 % (0,7 %).
https://www.finam.ru/publications/item/potreblenie-elektroenergii-v-2024-godu-v-rossii-vyroslo-na-31-20250114-1648/
Che poi si faccia in fretta, quando i numeri son piccoli, a fare percentuali a due cifre, siam tutti d’accordo. Infatti, questo dato qualitativo va assolutamente abbinato a quest’altro. In un territorio enorme come quello russo, GLI AUMENTI DI PRODUZIONE ENERGETICA RIGUARDANO LE COSIDDETTE ZONE DISAGIATE, OVVERO ESTREMO ORIENTE (+5%), SIBERIA (+4,9%) E SUD (+4,9%) (Основные точки роста – Юг, Сибирь и Дальний Восток, где мы наблюдаем рост выше среднего по стране: на Юге +4,9%, в Сибири +4,9% и на Востоке +5%, ibidem).

“Zone disagiate” e, aggiungiamo, LONTANE DAL FRONTE (e dai droni). Non una ripetizione dello schema sovietico, dove tutto era traslocato a est, ma anche qui non è da sottovalutare l’impatto della SVO sullo sviluppo economico delle zone cosidette “disagiate”: alla luce, soprattutto, della SVOLTA A EST dello stesso mercato russo a fronte della chiusura europea e della sua decisione di suicidarsi economicamente.

Parliamo ora di Ucraina. Giusto per avere un ordine di grandezza, a fine 2021 il regime di Kiev prevedeva di INCREMENTARE LA PRODUZIONE DEL 2,5% per un totale di 161 miliardi di kW/h.
https://eenergy.media/news/21147
Sempre per un’idea di chi produceva cosa, nel 2020 la produzione era stata di:
- 76 miliardi di kW/h da centrali atomiche;
- 51 miliardi di kW/h da centrali termoelettriche;
- 9 miliardi di kW/h da fonti rinnovabili.
https://www.tadviser.ru/index.php/Статья:Энергетика_Украины

Parliamo, come ordine di grandezza, di uno zero in meno. Di mille miliardi in meno di kW/h. Che nel corso del 2022 si eran già ridotti di un terzo, stando al FT:
https://www.kommersant.ru/doc/6746678
e quasi tutto ormai a carico di centrali atomiche e idroelettriche, non toccate dai russi a differenza di quelle termoelettriche:
https://fakty.com.ua/ru/ukraine/20240703-vyrobnycztvo-elektroenergiyi-v-ukrayini-2024-de-ta-yak-vidbuvayetsya/
La mazzata peggiore è stato il passaggio della Centrale atomica di Zaporozh’e ai russi. Era quella che produceva maggior energia elettrica. Ed è questo il motivo per cui “i russi si sparano da soli” ancora nel 2025, ovvero continuano a piovervi proiettili e droni, nel tentativo di provocare una reazione tale da indurre la cosiddetta “comunità internazionale” a prendere (ulteriori?) provvedimenti tali da allontanare i russi dalla centrale atomica e rientrarne in possesso. Nel frattempo, se esplode… fa niente. Cose che capitano.

Nel frattempo, IMPORTA ENERGIA ELETTRICA DALL’EUROPA e, nonostante questo, a gennaio 2025 era SOTTO DEL 4% anche considerando quello che era costretta a importare:
https://neftegaz.ru/news/transport-and-storage/877932-ukraina-ne-smozhet-kompensirovat-defitsit-elektroenergii-dazhe-importom-a-gaza-v-pkhg-na-donyshke/

Tendenza, ovviamente, in aumento: gli 1,15 miliardi di kW/h importati nel periodo gennaio-maggio dello scorso anno quest’anno sono saliti, per lo stesso periodo, a 1,65 miliardi di kW/h.
https://newskiev.ru/society/2025/08/29/870805.html
Aggiungiamo a questo il consumo di idrocarburi, per esempio di gas, che nel 2022 ammontava a circa 30 miliardi di metri cubi, di cui 10 importati:
https://vz.ru/economy/2025/8/14/1352462.html

Anche per questo, i tanto osannati milione e rotti di droni “prodotti” dal regime di Kiev nel 2024, ammesso e non concesso che sia un dato attendibile, in realtà poi VANNO PORTATI AL FRONTE E MESSI IN CONDIZIONE DI VOLARE!
https://regnum.ru/news/3878324
Per quanto strano possa sembrare, un conto è produrli e un conto usarli al fronte. Questo saggio, purtroppo in russo, ma con un’ampissima bibliografia e tutta in anglofono,
https://we.hse.ru/data/2023/09/13/2057512606/Энергетика беспилотных авиационных систем.pdf
ci parla di metodi di propulsione essenzialmente elettrici, per tratte di poche decine di chilometri. Sistemi di pilotaggio che fanno la differenza al fronte, specialmente se non ci sono a opporsi ai russi che avanzano, considerando che l’energia elettrica al fronte arriva e non arriva, al punto che non è più un assurdo che conti di più tranciare un cavo elettrico che far saltare un ponte.

In questo contesto, si collocano i reciproci scambi di cortesie fra Kiev e Mosca che gli analisti chiamano INFRASTRUKTURNAJA VOJNA, “guerra delle infrastrutture”. A questo punto, capiamo che una centrale termoelettrica che salta nell’ovest dell’Ucraina non ha lo stesso impatto, sia sul conflitto che sulle infrastrutture che lo reggono, di una cisterna di petrolio che salta a Feodosia. Così come capiamo che PROVOCARE UNA NUOVA ESCALATION, quando per ogni drone natofascista che colpisce un obbiettivo russo ne partono cinquanta russi su obbiettivi ucraini, mandando ormai in pappa la contraerea e DIMINUENDO ULTERIORMENTE LA CAPACITA’ GIA’ RIDOTTA DI PRODUZIONE E TRASPORTO ENERGETICI DEL REGIME, ben al di sotto di quella che definiremmo “soglia critica”,
https://t.me/legitimniy/20966
è una mossa puramente suicida.

Capiamo che porsi obbiettivi di “guerra totale” (total’naja vojna) come fa ancora Kiev, sognando di lasciare Mosca senza corrente elettrica o senza carburante,
https://t.me/rezident_ua/27698
è un’idiozia totale. Da qualsiasi punto la si guardi. Punto di vista, ovviamente, che non sia quello di soffiare sul fuoco per tenere alta la domanda di un mercato, quello del complesso militare industriale u-ccidentale, in piena espansione. U-ccidentale in ogni senso: per prosperare, occorre che un popolo intero si immoli, “fino all’ultimo ucraino”.

Aggiornamenti a seguire.

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05/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI VOLČANSK


I russi guadagnano ulteriori posizioni (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32565
Tra il primo e il cinque ottobre, i russi son riusciti ad attraversare tre fiumi nell’area e a consolidare le proprie posizioni sull’altra riva.
https://t.me/condottieros/13485
L’impressione è, anche qui, di essere a una svolta, rispetto ai mesi passati.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Oggi un ponte importantissimo per l’approvvigionamento dell’intera riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC ancora in mano ai natofascisti è stato messo definitivamente fuori uso dai russi (filmato qui):
https://t.me/motopatriot78/42957
A ovest, i russi sono già a buon punto per raggiungere la riva sinistra del fiume, all’altezza di SVJATOGORSK. E lì saranno ulteriori problemi.

VERSO SEVERSK

I RUSSI LIBERANO KUZ’MINOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3044
attraversano in forze il fiume BACHMUTKA e puntano verso nord: prossima fermata SVJATO-POKROVSKOE, ultima cittadina eretta a roccaforte dalla difesa natofascista prima che i russi penetrino verso SEVERSK da sud-ovest, ovvero da quel rilievo naturale posto a ovest da cui hanno storicamente spazzato via ogni tentativo russo di liberarla. Situazione radicalmente cambiata, da allora.

FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

I russi si avvicinano a ŠACHOVO da sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3046
irrobustendo peraltro la linea di approvvigionamento ai loro compagni impegnati a nord-ovest, dove oggi è stato confermato che sono ritornati a VOLNOE avanzando di due chilometri e mezzo (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59891

ODESSA EROICA

Odessa eroica. Gorod geroj, sempre. Ieri, di fronte all’ennesima violenza contro un civile e la donna che cercava di impedirne il rastrellamento, infilandosi essa stessa nella camionetta e impedendo col piede che si chiudesse lo sportello, un autista e un volontario dell’ambulanza che, fino ad allora, si era limitato a filmare la scena, non hanno retto e ha deciso di porre fine a questa ennesima ingiustizia. Bloccata la camionetta con l’ambulanza, sono scesi e hanno cominciato ad aiutare la donna. Nel frattempo, donne e anziani si sono radunati tutt’intorno e sono intervenuti anche loro. Al che la donna ha cominciato a tirar fuori il marito, mentre il personale medico e i civili tenevano fermi i Te-Tse-Ka. Un ultimo strappo e la donna rovina a terra col marito, sano e salvo. I natofascisti chiudono rabbiosamente il portellone e se la danno a gambe, coperti di insulti. Questo filmato,
https://vk.com/video-50332460_456429078
per chi non avesse telegram, mentre l’originale è qui:
https://t.me/xydessa/57687

Ora il personale medico rischia la galera:
https://t.me/xydessa/57705
Lo sapevano benissimo, quando sono intervenuti. Ma hanno detto basta lo stesso. Hanno smesso di filmare e basta. È la prima volta che mi capita di vedere una scena di questo tipo: ovvero, che chi riprende non si limita a urlargli dietro qualcosa, ma non ce la fa più e passa all’azione. E blocca questi criminali. Attenzione, a questi segnali. Odessa città eroica, sempre. Mentre a certa gente non rimane che ridursi a quanto segue. E ancora per poco.

MESCHINI

Ora vogliono sbattere al fronte anche loro?
https://t.me/ZeRada1/27199
Filmato a dir poco imbarazzante: macchina Te-Tse-Ka avvista un gatto siamese, o per sé o per venderlo blocca la macchina, se lo infila sotto braccio e torna di corsa, come un ladro di polli, all’auto dove il suo socio parte a tutta.

Oltre a prendervela coi più deboli, riproducete anche su piccola scala quello che fanno i vostri padroni: arraffare e rubare. Ancora per poco.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

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04/10 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE EST

I russi entrano a BOROVSKAJA ANDREEVKA (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27808
posizione qui
https://divgen.ru/49.41198/37.72774/13
et
49.41198/37.72774
Aspri combattimenti in corso, con il fiume OSKOL ormai sempre più a un tiro di schioppo.

Anche più a sud, avanzamenti verso il fiume OSKOL (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32558


VERSO KRASNYJ LIMAN

i russi avanzano verso Krasnyj Liman DA NORD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3040

spostando la linea di fronte alla prima linea fortificata a difesa (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73484?single

Prima linea già superata a est dai loro compagni sempre nella giornata di oggi con avanzamenti importanti da nord-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3041

La cartina delle fortificazioni ora mostra questa prima linea attraversata e superata:
https://t.me/divgen/73495?single
il che significa che anche chi ora tiene a ovest la stessa linea o arretra, o sarà accerchiato. Anche qui, quindi, siamo agli sgoccioli. A seguire, poco più a sud, un’altra linea fortificata, e poi è Krasnyj Liman.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avanzano sia a nord-est, dove ormai hanno stretto d’assedio RODINSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3042

che nella stessa KRASNOARMEJSK, dove continuano a guadagnare posizioni (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3043
e dove i natofascisti abbandonano del tutto il quartiere LAZURNYJ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42940
che già avevano iniziato a cedere ieri (prima cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42915

Aggiornamenti a seguire domani.

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03/10 ore 08:30 aggiornamento

“C’E’ UNA SENTENZA DELL’ONU DEL 2010”…


Il diritto internazionale è carta straccia, buona al massimo per arrotolarci le uova, o per altri usi ancor meno nobili. Fa sempre specie, tuttavia, quando qualcuno lo evoca nell’etere a supporto dell’azione di pirateria in corso ad opera di militari israeliani in acque internazionali.

E’, precisamente, quanto accaduto qualche sera fa. A opera dell’opinionista di turno in collegamento da casa sua. Nel periodo peggiore per chi fa controinformazione, ovvero la sera ore pasti, quando la guardia è abbassata, quando il telecomando passa di mano in mano (o manina) non appena chi temporaneamente lo detiene gira il capo, quando i conflitti diffusi nell’etere dal tele-visore sono clamorosamente sopraffatti da altri conflitti, di pari e maggiore intensità, che avvengono quotidianamente fra le mura domestiche e proprio allora trovano la combinazione ideale per esprimersi al meglio.

E’ in tali condizioni che il “bla-bla” di contorno alle immagini sfocate delle telecamere di controllo dalle imbarcazioni veniva interrotto da un collegamento “autorevole”, ovvero di un “giornalista” che spazia a suo agio lungo le telefrequenze tra il frivolo e il serio e che il canale notizie accaventiquattro interpellava sulla vicenda “Flotilla Samud”. Il discorso non vale neppure la pena di riportarlo, eccetto quel tarlo da lui evocato a inizio “intervento”. Cito a memoria: “Esiste una sentenza ONU del 2010 che dà ragione a Israele”… detto seriamente, come se stesse recitando il credo.

Puzzava strano già l’accostamento “sentenza” e “ONU”. Le sentenze le emettono i tribunali. Il “dà ragione” poi faceva completamente saltare il banco della mia pazienza serale. Il tarlo ormai aveva fatto breccia su quel muro di spirito di autoconservazione che suggerisce, se non altro solo per questo, di mandare a culo ogni tanto quel che si dice in televisione. E il giorno dopo rodeva ancora. Onde per cui, una volta calati ancora una volta i fragori dell’etere e i clamori domestici, ovvero messi a nanna tutti e spento l’ordigno, mi sono messo a ricercare.

Fortunatamente, non mi ci è voluto molto per trovare questo articolo sul manifesto di ieri:
https://ilmanifesto.it/le-violazioni-di-israele-coperte-dagli-stati
Ieri si leggeva, oggi no se non hai l’abbonamento, ma si trova anche altrove, per fortuna:
https://www.officinadeisaperi.it/eventi/non-si-puo-fermare-il-vento-da-il-manifesto/
Il lavoro della compagna Micaela Frulli, dal titolo “Le violazioni di Israele coperte dagli Stati”, è uno scritto prezioso e rispondeva esattamente a quanto cercavo.

Dopo aver rimandato a tutti gli articoli della Convenzione ONU sul Diritto del Mare, oltre che del Manuale di San Remo sul diritto applicabile ai conflitti armati in mare, che dimostrano dove sta la legalità e l’illegalità in questa operazione, conclude:

“È chiaro dunque che in base al diritto internazionale le imbarcazioni della Gsf non stanno violando alcuna regola di diritto internazionale, ma agiscono nel pieno rispetto del diritto del mare e del diritto internazionale umanitario, facendosi carico dell’attuazione di obblighi che gli Stati, Israele in primo luogo e gli altri a seguire, non stanno rispettando.
C’è da chiedersi perché gli Stati e le organizzazioni internazionali, quasi all’unanimità, facciano appello al rispetto da parte della Gsf di un blocco navale che ha superato qualsiasi confine di legalità. C’è da chiedersi perché non si fa invece pressione su Israele per porre fine al blocco illegale e per garantire l’arrivo degli aiuti umanitari alla popolazione civile, come prevede il diritto. Gli Stati, soprattutto quelli di cui le navi della Gsf battono bandiera, hanno l’obbligo di fare tutto quanto è possibile per proteggere una missione umanitaria che agisce nel pieno rispetto delle regole per raggiungere obiettivi tutelati dal diritto internazionale.
Stupisce ancor più questo atteggiamento se si considera che Israele sta agendo anche in violazione delle ordinanze cautelari emesse dalla Cig nel 2024 nell’ambito del procedimento intentato dal Sudafrica contro Israele per violazione della Convenzione Onu per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio. Tali ordinanze impongono a Israele di adottare misure immediate ed effettive per garantire l’assistenza umanitaria a Gaza e impedire che la Gsf giunga a destinazione viola anche questi obblighi.”

Il mistero, a questo punto, si infittiva sempre di più… e questa fantomatica “sentenza ONU del 2010”? Frutto di un grappino di troppo da parte del “giornalista”? Fortunatamente, ci pensava la compagna Micaela a rimandare il tarlo in letargo. Scrive subito dopo:

“Qualcuno evoca la presunta legalità del blocco navale in base al rapporto della Commissione d’inchiesta nominata nel 2010 dal segretario generale Onu sul raid israeliano a danno della nave Mavi Marmara (Rapporto Palmer). Quel rapporto, in condizioni assai diverse da quelle odierne, stabilì che il blocco navale israeliano era lecito, pur condannando l’uso sproporzionato della forza da parte delle forze israeliane nell’abbordaggio della nave, che provocò dieci morti e molti feriti fra gli attivisti a bordo. Il Rapporto Palmer, però, già allora fu criticato da più parti e contraddetto dal Rapporto della Commissione d’inchiesta del Consiglio diritti umani dell’Onu (2010), che si espresse nel senso di una totale illiceità del blocco navale, qualificandolo come una forma di punizione collettiva in violazione dell’art. 33 della IV Convezione di Ginevra. ”

Mi ricordo perfettamente quel periodo. Un anno dopo, sarebbe morto il povero Arrigoni. Tra l’altro di queste parti, quindi sua mamma fece poi molte riunioni, anche nel mio paese, per presentare l’opera di suo figlio e denunciare quanto accaduto. Il che con la memoria mi fece tornare anche a quei morti di un anno prima. Quindici anni di impunità nel commettere sempre, metodicamente, le stesse porcherie, gli stessi atti di pirateria, gli stessi crimini. E la colpa, anche allora per qualcuno, per i soliti noti, era stata del compagno Arrigoni che “se l’era cercata”. Ma non mi ricordavo più del Rapporto Palmer. Lo avevo rimosso.

Ho provato sul sito dell’ONU e son finito su una pagina 404 che non prometteva nulla di nuovo. Fortunatamente, esistono altri siti dove è conservato, tra cui quello del NYT. Eccolo:
https://graphics8.nytimes.com/packages/pdf/world/Palmer-Committee-Final-report.pdf

Un rapporto sicuramente non tacciabile di parzialità se non verso Israele, a cui indora la pillola. Un rapporto che, essendo datato anni prima, non tiene conto della sovranità palestinese sulle acque territoriali antistanti Gaza (2015, cfr. Frulli cit.). Un rapporto che, nonostante tutto questo, afferma comunque cose un po’ diverse dalla “sentenza che dà ragione”:
1. “There is nothing in international customary law, or in the United Nations Convention on the Law of the Sea (UNCLOS), that would generally prohibit the use of force on the high seas, as long as force is only used in self-defence, in line with Articles 2(4) and 51 of the U.N. Charter and Articles 88 and 301 UNCLOS (ius ad bellum).”
Nessuna proibizione se la forza è USATA UNICAMENTE PER AUTODIFESA. È questo il caso?

2. “The blockade is illegal if imposed with the sole aim to starve a civilian population or if its effects on the civilian population are in excess of the achieved military advantage.”
“Se ha il solo scopo di far crepare di fame i civili o – peggio ancora – se gli effetti sui civili superano quelli del vantaggio MILITARE conseguito da tale azione”, è ILLEGALE. Ancora una volta… è questo il caso?

3. QUESTI, E NON ALTRI, SONO I CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA LEGITTIMITA’ DI UN BLOCCO NAVALE! Pertanto, quando nelle “raccomandazioni” il “panel” scriveva che, per evitare che ciò si ripetesse in futuro, ISRAELE DOVEVA VERIFICARE PUNTUALMENTE LA NECESSITA’ DI TALE BLOCCO, INTESO COME MISURA TEMPORANEA DA RIMUOVERE NON APPENA POSSIBILE (cit.
“Bearing in mind its consequences and the fundamental importance of the freedom of navigation on the high seas, Israel should keep the naval blockade under regular review, in order to assess whether it continues to be necessary”
et
“Israel should continue with its efforts to ease its restrictions on movement of goods and persons to and from Gaza with a view to lifting its closure and to alleviate the unsustainable humanitarian and economic situation of the civilian population. ”

4. punto, quest’ultimo, ripreso anche alla fine di tutta la disamina:
“Israel should continue with its efforts to ease its restrictions on movement of goods and persons to and from Gaza with a view to lifting its closure and to alleviate the unsustainable humanitarian and economic situation of the civilian population. These steps should be taken in accordance with Security Council resolution 1860, all aspects of which should be implemented.”

La Risoluzione 1860 (2009) del Consiglio di Sicurezza dell’ONU (qui)
https://www.un.org/unispal/wp-content/uploads/2016/06/SRES1860.pdf
nel “condannare ogni atto di violenza e ostilità contro i civili e tutti gli atti di terrorismo” (Condemns all violence and hostilities directed against civilians and all acts of terrorism),
ESIGEVA LA SOMMINISTRAZIONE E DISTRIBUZIONE A GAZA, E SENZA ALCUN IMPEDIMENTO (unimpeded) DI AIUTI UMANITARI, INCLUSO CIBO, CARBURANTE E MEDICINE (Calls for the unimpeded provision and distribution throughout Gaza of humanitarian assistance, including of food, fuel and medical treatment) et
SALUTAVA LE INIZIATIVE TESE A CREARE E APRIRE CORRIDOI UMANITARI E ALTRI MECCANISMI PER LA CONSEGNA DI AIUTI UMANITARI!
(Welcomes the initiatives aimed at creating and opening humanitarian corridors and other mechanisms for the sustained delivery of humanitarian aid)

Questa la risoluzione ripresa dal rapporto, e pure esso stesso oggetto in seguito di critiche, precisazioni e puntualizzazioni, divenuto agli occhi di qualcuno “sentenza”, che “dava ragione a Israele”... a cui qualcuno si è attaccato oggi, come scialuppa di salvataggio per questo schifo. Buffoni.

Aggiornamenti a seguire.

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01/10 ore 23:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Nel pomeriggio, come già annunciato i russi arrivavano alle porte di VIŠNEVOE,
https://divgen.ru/event/3031
di fatto attraversando la doppia linea fortificata indicata in cartina (qui):
https://t.me/divgen/73408?single
Questo la dice lunga su quanti eran rimasti a tenerla, quella doppia linea.

Poco più a sud i russi avanzavano verso ovest ed entravano a NOVOGRIGOROVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3033
A fine giornata, giungevano voci che già l’80% fosse stato liberato:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59774

Avanzamenti notevoli anche subito più a sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3034
con l’ennesima sacca in chiusura. Nel complesso, prosegue l’avanzata verso ovest verso POKROVSKOE a nord (ad Aleksandrovka, il paesino subito a ridosso, i russi distano meno di tredici chilometri ormai)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59776
e GULJAJPOLE a sud.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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02/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi avanzano verso ovest stavolta muovendosi a sud, in piena oblast’ di Zaporozh’e, arrivando alle porte di USPENOVKA. La quale, riprendendo la cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/73393?single
ma soprattutto quanto ci siam detti stamane, era attrezzata per un attacco da sud (e si vede chiaramente…), ma non da est!

Ai russi per giungere alle rive del fiume Janchur manca poco più di un chilometro (1800 m seguendo la curva della strada, cartina qui):
https://t.me/prolivstalina/19181
Prevedibile, a questo punto, anche un attacco a NOVOGRIGOROVKA (area più a nord della sua cartina), a questo punto sempre più “insaccata” dalle due ali di questa ennesima falange russa. Sbloccata la situazione in questi due paesi eretti a ultima estrema, fortificazione, i russi poi potrebbero proseguire verso ovest di pari passo ai loro compagni a nord e, di fatto, accerchiare GULJAJPOLE. Staremo a vedere.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST RIPIANANDO L’AREA FRA ZARECHNOE E JAMPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3030
Appena ripulita l’area a est, l’ultima area a est, del fiume ZHEREBEC, che tanto ha in questi anni significato come primo traguardo per i russi in vista del fiume OSKOL. I russi guardano a ovest. E a ovest raggiungeranno la ULICA KLEVERNAJA che, guardando l’altimetria, si trova lungo l’estremo occidentale di un’area in leggera discesa, quindi pianeggiante per i russi, senza alcun ostacolo (cartina fortificazioni (assenti) qui):
https://t.me/divgen/73396?single
Quindi KRASNYJ LIMAN, che raggiungeranno da est lungo la strada ferrata posta a sud e lungo la BULVARNAJA ULICA posta a nord. Questo, al netto di quanto accadrà contemporaneamente a a sudest (JAMPOL’), a nord-nordest (STAVKI e dintorni) e a nordovest (DOBRYSHEVO).

Aggiornamenti a seguire.

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02/10 ore 08:30 aggiornamento

QUESTIONE DI TEMPI

Più va avanti il tempo, in questa SVO, più mi rendo conto che i tempi giochino sempre di più un ruolo fondamentale. Come in tutte le relazioni, come in tutti i rapporti umani, del resto. Fa specie accostare la produzione di violenza, distruzione e morte a quella di sorriso, amore e vita. Ma è così. La stessa battuta pronunciata in un tempo sbagliato può produrre persino fastidio. Allo stesso modo, mai fare proposte ardite quando lei ha il “mal di testa”. Allo stesso modo, a parità di valore un pugile che sbaglia tutti i tempi si candida a un KO certo, il proprio mentre il suo avversario, che non sbaglia un colpo d’incontro e una combinazione, quando intuisce che al primo “si è spenta già la luce”… si vede subito che lo ha intuito perché i suoi colpi si triplicano e, smantellate le ultime difese, lo manda al tappeto. Lo stesso in questo conflitto.

I russi adesso, e non prima, cercano il colpo del KO. Adesso perché sentono, dalle intercettazioni radio, che davanti a loro ci sono brigate e battaglioni che sarebbero dovuti stare da un’altra parte. Adesso perché constatano che, dall’altra parte, sempre più “si spengono le luci”. Adesso perché, a differenza dei natofascisti, si sentono al massimo della condizione, della preparazione, di quell’insieme di sensazioni e sentimenti, intesi come sentire, individuale e collettivo, comunemente definito come “morale” (s.m.).

Ecco quindi i buriati del gruppo VOSTOK, operativo nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, incalzare natofascisti scacciandoli sempre più verso ovest. Stamane son già giunti alle porte di VISHNEVOE (cartina qui):
https://t.me/frontbird/26486
Significa che stanno smantellando, o hanno già smantellato, la doppia linea fortificata posta a sua difesa. Quella ancora in azzurro qui:
https://t.me/divgen/73381?single
Sempre a proposito di questione di tempi, notiamo da quest’ultima cartina come l’azione russa abbia, di fatto, ROTTO i tempi a ogni piano difensivo ucraino. Le fortificazioni sono la rappresentazione plastica di un pensiero. Di una concezione, anzi tutto, che ci parla del livello tecnologico raggiunto dai due schieramenti in conflitto (pensiamo alla polvere da sparo e alla sua influenza sulla concezione di mura difensive e bastioni), ma anche di un pensiero organizzativo, ovvero architetturale circa la composizione organica di tutti questi elementi e la loro distribuzione sul territorio nella maniera che si vorrebbe LA PIU’ EFFICACE nell’affrontare un attacco nemico.

E cosa accadde illo tempore? Che il comando natofascista mai e poi mai si sarebbe aspettato un attacco da est. Dove c’era AVDEEVKA a fare buona guardia. E tutta una linea difensiva che, chilometro dopo chilometro, ovvero scaglione dopo scaglione, attendeva i russi fino al confine di oblast’.

Quindi aveva disposto una quadrupla linea fortificata, data da prima su confine di oblast’ e doppia linea su una posizione più arretrata sfruttando anche le difese offerte da mamma natura, ovvero corsi d’acqua e laghetti, più postazioni diffuse e sparse su una quarta linea più arretrata (i cerchietti che si vedono più in alto formano un’altra linea, che definiremo la quarta).

Non male, se consideriamo che, per esempio, su tutt’altro fronte, ovvero verso KRASNYJ LIMAN, la liberazione di JAMPOL’ è ostacolata da nugoli di droni che impediscono, al momento, ai russi, di consolidare le posizioni liberate a nord. È tutto “spiegato”, legenda permettendo, in questa cartina:
https://t.me/beard_tim/27753
Superando il caos iniziale di questa mescolanza apparentemente informe di frecce, figure geometriche e colori, notiamo:
- Che i russi sono entrati a JAMPOL’ da nord (area rossa che contorna un settore urbano ben definito)
- l’area di intervento dei droni natofascisti (ellisse orizzontale gialla)
- l’area fin dove si son spinti i soldati i russi (ellisse verticale rossa)
- l’area dove son stati ricacciati indietro i natofascisti (ellisse verticale azzurra).
Problema consolidamento e ulteriore avanzamento: droni e artiglieria pesante.
Soluzione: “I nostri piloti vanno a cercare il nemico a Zakotnoe, Ozernoe, Kalenka, Raj-Aleksandrovka, Dronovka stanando uno a uno tutti i centri di fuoco con l’obbiettivo di azzerare il fuoco di sbarramento” (Наши пилоты вычисляют противника в Закотном, Озерном, Каленики, Рай-Алесандровка, Дроновка подавляя огневые точки с целью не допущения обстрела).

Ed è normale, tutto questo: si curano i droni dove rientrano, si individuano dalle traiettorie le postazioni di lancio, e si fa partire il fuoco di controbatteria. Fino ad allora, avanzare è inutile. Questioni di tempi anche qui. Certo, solo che un conto è sganciare un ordigno di qualche chilo di esplosivo da un drone sopra il tetto di un capanno improvvisato punto di lancio droni, e relativo sfracello ben visibile una volta alzatisi i fumi dell’esplosione, e un conto è fare lo stesso contro un bunker fortificato, come quelli dietro la doppia linea fortificata di cui parlavamo prima, e constatare che lo stesso una volta alzatisi i fumi è stato appena scheggiato. Ecco perché JAMPOL’, per cui non han fatto in tempo ad approntare questi bunker, è in una posizione decisamente peggiore di quella esaminata nell’OBLAST’ di DNEPROPETROVSK.

Questo, tutto predisposto se l’attacco parte da SUD. Perché l’attacco non poteva, LOGICAMENTE, che partire da sud. I russi che partono da sotto GULJAJPOLE e ORECHOV e espugnano prima quelle, a prezzo di ingenti risorse; poi, sempre a prezzo di ingenti risorse impiegate, raggiungono il confine. Quindi, a prezzo di ulteriori ingenti risorse, la doppia linea fortificata e il fuoco di sbarramento della stessa e dei punti fortificati alle spalle. Un piano perfetto.

Certo che però se ti inventi, nel frattempo, una campagna-di-russia-2.0 e dirotti centinaia di migliaia di uomini, di cui settantamila persi, e uno zero in meno di mezzi, non lì, ma in quel di KURSK, i russi il “chilometro dopo chilometro”, lo “scaglione dopo scaglione” DA AVDEEVKA, PERVOMAJSKOE, KARLOVKA, SELIDOVO, KURACHOVO, UGLEDAR, VELIKAJA NOVOSELKA e menzionando solo le tappe salienti di questa “lunga marcia”... lo fanno. Metodicamente, coi loro tempi, minimizzando le perdite. E finalmente fanno capolino a est. E anche qui. O quelle torrette sparse fra i campi le girano o trapano un buco a est, oppure la feritoia ce l’hanno a sud. Le linee fortificate davanti ce le hanno a sud. Un esercito fiaccato e logorato dall’aver attraversato consecutivamente linee difensive che gli si oppongono e gli impediscono di consolidare i punti raggiunti lo hanno verso sud. NON VERSO EST.

Questione di tempi… i tempi per rinforzare a est SERIAMENTE, ovvero senza posare nei campi file di denti di drago e spirali alte due metri di filo spinato, scavare un fossato poco più in là, e chiuderla lì, li avevano. LA LUNGA MARCIA DEI RUSSI VERSO OVEST è durata OLTRE UN ANNO E MEZZO. Ma Kursk era più importante.

Ora i russi stanno passando tutte queste posizioni letteralmente con la pala dello scavatore, sradicandole una dietro l’altra senza dar modo ai natofascisti di opporsi efficacemente a un movimento proveniente da est. Non è un caso che questa sia l’area dove hanno guadagnato più territorio nel mese scorso.

Allo stesso tempo, non è un caso che CONTINUINO a guadagnare terreno
- a KUPJANSK, dove ormai sono arrivati alla RIVA DEL FIUME OSKOL e, ORA (questione di tempi…) dalla parte giusta posta più in alto, ne controllano ENTRAMBE LE RIVE.
https://t.me/Tatarinov_Rus/59756
- a JAMPOL’, già citata, dove finito il repulisti delle retrovie proseguiranno ad avanzare
- a KONSTANTINOVKA, dove i russi hanno liberato COMPLETAMENTE KLEBAN-BYK (cartina qui)
https://t.me/zovpobedy/16070
tappando di fatto anche quell’esiguo corridoio attraverso cui le centinaia di natofascisti ancora nella sacca a ovest sarebbero potuti, TEORICAMENTE, ancora passare
- a KRASNOARMEJSK dove abbiam visto, ancora ieri notte, che i russi stan tornando sulle posizioni temporaneamente cedute in occasione dei “contrattacchi” natofascisti: come nota Legitimnyj,
a. oltre centomila uomini, fra cui i migliori attualmente a disposizione dei natofascisti
b. in un mese e mezzo di contrattacchi
c. non solo non sono riusciti a ribaltare la situazione
d. ma si stanno, letteralmente, esaurendo.
https://t.me/legitimniy/20942

E non saranno poveri cristi come questo civile anziano (pensionato, riporta l’articolo di Rezident) rastrellato per strada e sbattuto nella camionetta (una fase qui):
https://t.me/rezident_ua/27658
a ribaltare la situazione sul campo. In altre parole, ormai per i natofascisti non è più SOLO questione di tempi. Il problema si sta facendo sempre più strutturale. Una a una, si stan spegnendo tutte le luci. E gli sviluppi si faranno sempre più imprevedibili.

Aggiornamenti a seguire.

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01/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Questa cartina
https://t.me/Tatarinov_Rus/59739
mostra bene il doppio movimento dei russi dopo aver liberato VERBOVOE: verso ovest e verso sud. Nel complesso, a rischio di saltare, buona parte della linea difensiva orchestrata dai natofascisti nella parte est dell’oblast’ di Zaporož’e ancora occupata.

FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

I russi si avvicinano ulteriormente a ŠACHOVO liberando PANKOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3028
e creando i presupposti per liberare VLADIMIROVKA, subito a est e ormai tra i due fuochi. Anche qui, dove la battaglia è stata ed è più aspra, ora sono i russi a contrattaccare. Nota infatti Rožin
https://t.me/boris_rozhin/181619
come non solo l’azione natofascista nell’area si sia spenta, ma il comando ucraino stia continuando a mandare uomini al macello per cercare di tamponare la situazione, distraendoli da altre aree dove i russi, approfittando di una rinnovata superiorità numerica, continuano ad avanzare. Di un danno, ne stanno facendo due, e anche di più.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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01/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO VERBOVOE E L’INTERA AREA SOTTOSTANTE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3027
In sostanza, man mano che avanzano verso ovest ripuliscono l’intera area fino alla linea fortificata corrispondente al confine di oblast’. Che però ora andrebbero ad attaccare (e probabilmente attaccheranno) da nord, ovvero dal punto dove in teoria arrivano i rinforzi, non il nemico. Con la fessura nella torretta di cemento armato infossata che guarda a sud, non a nord… diciamo che i natofascisti, tra le altre cose che non si aspettavano e a cui devon far fronte, hanno ancora un po’ di tempo per trapanare anche la parete che guarda a nord. Per quello che potrà servire.

A sud, appena passato il confine, subito NOVOGRIGOROVKA e, soprattutto, USPENOVKA. Attaccate anch’esse da dove non era, sino a poco fa, neppure concepibile un attacco. Nel frattempo, i russi proseguono verso ovest lungo la strada che porta al prossimo paesello: VISHNEVOE. Anche qui, prevedibilmente, stesso schema.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Confermata la liberazione, da parte dei russi, di buona parte di VIA STUDENCHESKAJA
https://t.me/Tatarinov_Rus/59731
ovvero la strada che da sud porta a Kupjansk, l’ultima rimasta libera. L’accerchiamento è completo, la fuga possibile solo lungo il percorso cui accennavamo ieri: attraversare l’OSKOL per andare in bocca ai russi, virare a sud prima di finirgli in bocca, scendere a tutta passando i russi e andando più a sud della loro posizione più avanzata, cercare un attraversamento nuovamente verso ovest… e attraversare! Altrimenti, mani in alto. Altrimenti, non ne usciranno.

Ennesima débâcle delle forze armate ucraine. Il cui responsabile diretto, quello coi gradi di generale, è un passacarte del comandante in capo, un tizio che da anni va ai pranzi di gala in maglietta grigioverde ma che, a sua volta, è un passacarte del padrone delle ferriere che, “dopo attento esame dei dati sul campo”, si è convinto che l’Ucraina “is in a position to fight and WIN all of Ukraine back in its original form”, è nella posizione di combattere e VINCERE (maiuscolo originale) rientrando in possesso di tutti i territori fino alla “forma originale”. Ho troppo rispetto per il Kāma Sūtra (कामसूत्र) e, soprattutto, per vite umane mandate inutilmente al massacro, per fare battute sulla “position” in cui è attualmente l’esercito ucraino.

“IN THE LAND OF THE FREE”… SI RITORNA AL MACCARTISMO?

Appena vista questa prima pagina del WSJ
https://t.me/parstodayrussian/189731
Ho pensato subito a un fotomontaggio iraniano. Non può essere… “President Tells Military Brass (tutto mauscolo…) To Fight ‘Enemy Within’ U.S.”! COMBATTERE IL NEMICO INTERNO.
Tutto vero:
https://www.wsj.com/politics/national-security/pete-hegseth-trump-quantico-military-speech-80ffabe5
Oggi il “nemico interno” sono “some U.S. cities he considers dangerous”, “certe città statunitensi che egli considera pericolose”. Detroit come Baghdad o Kabul occupate? Si parte con la “sicurezza interna” e si finisce con la caccia alle streghe? Neo-maccartismo strisciante? E strisciante neanche troppo?

Aggiornamenti a seguire.

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01/10 ore 08:30 aggiornamento

FRA GATTOPARDI E GIAGUARI, COLONIALMENTE VOSTRA, UCRAINA


Siamo, molto probabilmente, alla chiave di volta di questo conflitto. I russi hanno liberato ANCORA, questo mese, altri seicento chilometri quadrati.
https://t.me/lost_armour/6601
Nonostante contrattacchi, riserve gettate nel tritacarne, biomassa a perdere scagliatagli contro senza alcun criterio che non fosse “prendere tempo”.
Ancora, perché il dato quantitativo conta fino a un certo punto. Quello che conta è cosa accadrà quando a esser liberate saranno, nell’ordine, KUPJANSK, JAMPOL’ e KRASNYJ LIMAN, piuttosto che, da tutt’altra parte, GULJAJPOLE. Quello che conta è l’effekt domino (эффект домино uguale in russo) che potrebbe venirsi a formare anche a partire da uno solo di questi punti. Effetto in grado di moltiplicare anche per dieci, di aggiungere uno zero al dato sopra descritto. “La questione – commenta il canale ucraino Legitimnyj – è solo di capire QUANDO accadrà e SU CHE SCALA sarà” (Вопрос стоит только в том, когда именно он произойдет и насколько масштабным будет).
https://t.me/legitimniy/20934

Soluzioni: siamo “in democrazia”? Certo che siamo “in democrazia”… ne abbiamo appena avuto riprova poco più in là questa domenica.

E “in democrazia” ci sono sempre due parti che si confrontano. Anche in Ucraina? Claro que si, hombre! Ed ecco a voi… l’Opposizione!

Si sta configurando infatti, senza manifesti, senza proclami, senza uso dei social, senza disturbare la pubblica opinione, che in tutto questo non c’entra – del resto, la demokracija 2.0 è “pret-a-porter”, pronta per essere cliccata – UN NUOVO ASSE… nuovo… diciamo che è uscito allo scoperto ma i cui nomi sono noti e non da oggi: Mascellone ZALUZHNYJ e il capo dei servizi segreti GUR BUDANOV.
https://t.me/rezident_ua/27642
Uscito allo scoperto, riprendendo antiche usanze, con una serie di “articoli” e “interventi”, dove sostanzialmente dicono entrambi le stesse cose, ovvero “ancora guerra e sarà catastrofe” (дальнейшее затягивание войны приведёт страну к катастрофе). Un “NUOVO” PRODOTTO politico
1. al sicuro (Zaluzhnyj è intoccabile sotto l’ascella protettiva britannica, Budanov è il capo dei servizi segreti, meglio, di quei servizi segreti facenti capo ai padroni britannici, tutto torna)
2. rappresentato da gente rodata da anni di cieca fedeltà nell’eseguire anche gli ordini più insensati e lavoro sottotraccia contro gli interessi del loro stesso popolo
3. del tutto organico all’attuale configurazione militare-politica di cui essi stessi sono, di fatto, emanazione
4. in grado di PORTARE – GATTOPARDESCAMENTE – IL “CAMBIAMENTO”, la “DISCONTINUITA’” che il popolo ucraino chiede sempre più a gran voce.
Volete il cambiamento? La discontinuità? Eccola. Cambiare tutto per non cambiare niente.

Se da una parte fanno capolino i gattopardi, dall’altra i giaguari non mollano. Il blocco ZELENSKIJ-ERMAK, infatti, alza la posta in gioco:

1. cerca l’escalation militare, con esiti alterni in verità perché più che tanto latrare non ha provocato. A partire dai droni, di cui ci siamo occupati, ai caccia russi che sconfinano-anche-se-non-sconfinano-ma-son-sempre-caccia-russi-mammalirussi, di cui si sono occupati altri compagni (per esempio)
https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/31355-redazione-la-non-notizia-degli-aerei-russi-intercettati-vicino-la-lettonia-fabbricata-dai-guerrafondai.html
ai “droni misteriosi” ma in realtà anche qui mammalirussi, è tutto un pullulare di golosastri russi che rubano le girelle ai bambini. Ma al momento la situazione in Ucraina non cambia di una virgola. Così come non si schioda di un millimetro la nuova posizione padronale, riassumibile nella formula “voi siete la NATO, noi gli Stati Uniti”.
https://sinistrainrete.info/geopolitica/31350-gianandrea-gaiani-le-contraddizioni-di-trump-azzoppano-la-nato-per-annichilire-l-europa.html
Su cui mi sento di dissentire solo sul verbo impiegato: più che “siete”, “fate”, in questo gioco delle parti dove tutti si divertono a interpretare SERVILMENTE I RUOLI FITTIZI ASSEGNATI dal padrone per cui, se il padrone dice “noi vendiamo alla NATO”, nessuno si deve permettere di alzare la manina e dire “Scusi dottore… (un “dottore” non si nega a nessuno) ma voi chi cazzo siete?” Oppure: “vi compreremo seicento miliardi di armamenti quando voi ci toglierete i dazi e comprerete altrettanti miliardi in Leopard, Mangusta, e via discorrendo… o la smetterete di farci saltare gasdotti e ci lascerete comprare il gas da chi vogliamo noi, tra cui una Francia ACQUIRENTE DIRETTA SECONDA SOLO ALL’UNGHERIA
https://t.me/condottieros/13367
oppure, peggio ancora, senza dover far finta di comprarlo dai famosi giacimenti turchi o indiani”. No, non funziona così… avanti quindi col gioco di ruolo imposto dall’alto. Zitti, e mosca (“m” minuscola).

In tutto questo tuttavia i giaguari Zelenskij-Ermak, non appena si abbassa il fumo, trovano la stessa situazione di prima. Ecco allora RIPROVARCI COL SECONDO FRONTE. Georgia picche, Azerbaigian e Armenia non se ne parla… non resta che la MOLDAVIA. Sotto pressione da loro e dalla UE per divenire la PROSSIMA VITTIMA SACRIFICALE DOPO QUELLA UCRAINA. Qui qualche possibilità di successo, in questo nichilismo kamikaze elevato a politica nazionale da governanti che rispondono ormai soltanto, pavlovianamente, a stimoli esterni, invero ci potrebbe essere. A differenza però del REGIME DI KIEV, rodato da ormai OLTRE DIECI ANNI di dittatura e giri di vite che hanno fatto prima trovare dall’altra parte della barricata, poi scappare via anche dalla propria, oltre metà della popolazione, assoggettati i restanti, presi a casa o per strada esattamente come mio nonno prendeva i conigli per fargli la festa, il regime moldavo è ANCORA AGLI ALBORI. Ci sono poi spine esterne e interne, come la Transnistria e la Gagauzia. In altre parole, il regime moldavo non è nelle condizioni di poter reprimere, soffocare, e mandare al massacro il proprio popolo come quello di Kiev. Esita. Tituba. E non va bene.

2. Se l’escalation militare qui va a rotoli, proviamo dall’altra parte, si dicono i giaguari. Ecco gli attacchi alle stazioni di benzina, ai depositi, a tutto ciò che puzzi di petrolio e di gas. Perché? Per intimorirli? Per metterli in difficoltà? No, più semplicemente, PER FARLI INCAZZARE. Tradotto, per PROVOCARE UNA RISPOSTA SIMMETRICA. Con la differenza che QUI NON RIPARA NIENTE NESSUNO E SI APPROSSIMA L’INVERNO, OVVERO LA “CHERNAJA ZIMA”. E di chi sarà la colpa dell’inverno nero? A chi dovranno dire grazie i civili ucraini che ora danno le coordinate delle caserme dei Te-Tse-Ka ai russi tramite le chat bot e domani invece saranno al freddo e al gelo? ESCALATION NELLA SOCIETA’ CIVILE, INASPRIMENTO DEL CONFLITTO CON CHI OGGI DICE “DOBRYJ DEN’” anziché DOBRIDEN’ o cerca una chiesa ancora aperta per pregare, e così via.

Risultato atteso: SCARICANDO L’INTERO BARILE SUI RUSSI (un po’ come i loro padroni oggi sulla loro “opposizione” per il “democrat shutdown”)
https://t.me/ZeRada1/27144
provocare un’escalation anche qui PRIMA DEL COLLASSO SUL CAMPO. Provocare un’ondata di sdegno globale, coi russi cattivi che mettono al freddo e al gelo un popolo intero, RIAPRIRE LE LINEE DI CREDITO DIRETTO, meglio ancora se “AIUTI” e BLOCCARE LE AZIONI MILITARI RUSSE SUL CAMPO con un nuovo giro di colloqui, mosse, ammuine varie con cui passare l’inverno. Riarmarsi e ripartire come prima, più di prima.

Reazione russa: gli attacchi si stanno concentrando su obbiettivi militari, come il centro di ricerca e sviluppo droni “RC DIRECTION” di Dnepropetrovsk colpito ieri:
https://t.me/boris_rozhin/181495
notizia confermata oggi:
https://t.me/RVvoenkor/100803
o questo deposito militare a Charkov:
https://t.me/russkiypatriot0/24350
o la procura militare, sempre a Dnepropetrovsk. quella che sbatte in galera i renitenti e i disertori. Da oggi, a Dnepropetrovsk, li andrà a sbattere in galera altrove:
https://t.me/condottieros/13370
o ferrovie, per ammissione del buon Petrenko
https://t.me/petrenko_iHS/9789

Non pare, pertanto, che la strategia del giaguaro stia sortendo l’effetto desiderato. Finché, pertanto, oltre due terzi di popolo ucraino rimasto continueranno ad affermare nei sondaggi: “chiudiamola qui”, il MALCONTENTO CRESCENTE continuerà a trovare nel regime la sua destinazione principale, più che nei russi.

In tal caso i giaguari lasceranno il posto, CON LE BUONE O CON LE CATTIVE, “one way or another”, come cantavano i Blondie, ai gattopardi. Gattopardi che PRIMA porranno i giaguari esattamente nella stessa posizione ora di Hamas, ovvero:
- scegliere tra il “Trump Gaza Hotel” nel protettorato britannico di imminente costituzione (filmato illuminante)
https://t.me/parstodayrussian/189717
- oppure soccombere e basta, assumendosi la responsabilità, di fronte alla controparte padronale, di milioni di morti;
poi, semplicemente, li detronizzeranno e prenderanno il controllo di quel che i padroni affideranno loro. Possibilmente l’area centro-occidentale, lasciando le macerie dell’Est ai russi. E ripartire, magari come protettorato polacco (prestanome a sua volta dei padroni attuali) ad armarsi sottobanco, come prima, più di prima. Non ci facciamo, infatti, illusioni. Quando l’ex-ministro della difesa britannico sostiene: “dobbiamo aiutare l’Ucraina… rendendo impraticabile (unviable) la Crimea”… “to hit Putin’s ego”, per colpire l’ego di Putin (sic!)
https://t.me/RVvoenkor/100779
la guerra continuerà. Anche dopo. Finché ci sarà uno Stato a perdere, o una sua parte, ancora attivabile per destabilizzare la Russia, andranno avanti. MA CON LA CARNE DA CANNONE E IL TERRITORIO A PERDERE DI KIEV E DINTORNI.

I padroni hanno altro da fare. Hanno fatto chiedere scusa davanti al padrone al loro discolo in Medioriente all’emiro del Qatar (qui foto commemorativa
https://t.me/boris_rozhin/181540
della serie: “chiedi scusa…” “no” “ho detto chiedi scusa!” “va bene...”)
quindi hanno iniziato il trasferimento dalla Gran Bretagna di una quantità enorme di armamenti nelle loro basi in Medioriente (tracciato radar che ha fatto il giro dei canali russi
https://t.me/boris_rozhin/181514
bielorussi
https://t.me/drugoeeto/29687
e ucraini
https://t.me/ZeRada1/27139
nonché iraniani (qui con foto di stormo in volo)
https://t.me/parstodayrussian/189710
C’è tutta una serie di conti da regolare. Di bombe da sganciare. Di missili da lanciare. Di persona. Per l’Ucraina… per il momento ci pensi la NATO. E relativi giaguari, o gattopardi all’occorrenza, locali.

Aggiornamenti a seguire.

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30/09 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3025

La cui liberazione aprirebbe a Uspenovka da sud e contribuirebbe a rinforzare i movimento verso Guljajpole da est, aggirando una linea fortificata (cartina qui)
https://t.me/divgen/73323?single
sostanzialmente inadeguata a tenere proprio dove i russi stanno attaccando. Oltre che accerchiata, in caso di loro successo.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

AI RUSSI MANCANO 0,46 KM (cartina qui)
https://t.me/voenkorKotenok/67836
per ricongiungere le due flange principali su cui si è sviluppato l’attacco alla città. Dovessero colmare quelle poche centinaia di metri, si formerebbe una sacca notevole e sarebbe la fine per i natofascisti rimasti dentro.

ERA ORA

Reti antidroni sulle centrali e i depositi petroliferi russi (esempio qui):
https://t.me/beard_tim/27728

Ora per arrivare a Samara, servono missili a lunga gittata. Ora, il giochetto dei droni che si alzano in volo dal camion stelonato, risulta molto, ma molto meno praticabile.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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30/09 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO A VERBOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3022
ormai quasi liberato del tutto. Subito dopo Verbovoe e l’ultimo laghetto abbiamo di nuovo il doppio sbarramento della linea di difesa fortificata natofascista (cartina qui)
https://t.me/divgen/73304?single
che si interseca con la strada. Superata la quale, come si vede chiaramente dalla cartina, l’intera area fortificata a nord dei laghetti sarà da abbandonare perché tagliata (con conseguente liberazione anche dell’area soprastante). A quel punto i russi, che ora si trovano a dieci chilometri dal tagliare la strada che conduce a GULJAJPOLE, raggiungeranno VISHNEVOE e si troveranno a sei chilometri e mezzo dalla stessa. E a sette chilometri dal rientrare nuovamente nell’oblast’ di ZAPOROZH’E avanzando verso ovest. Situazione sempre più interessante.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST E RAGGIUNGONO LE PORTE DI DRONOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3024
Destino di SEVERSK, sempre più accerchiata, sempre più incerto. O certo, ma al negativo. Specialmente quando i russi raggiungeranno la via che collega SEVERSK a KRASNYJ LIMAN. Lo ripetiamo: qui non stiamo assistendo a un semplice “riprendersi le posizioni perse nel 2022”, come sta accadendo a nord del SEVERSKIJ DONEC. Qui la situazione è del tutto inedita. I russi sono riusciti ad avanzare dove mai erano sinora arrivati e stanno completando una manovra di accerchiamento che non solo comprometterà l’area di Seversk e dintorni, ma fornirà un ottimo punto di appoggio per proseguire verso ovest su SLAVJANSK e KRAMATORSK.

FRA KUPJANSK E KRASNYJ LIMAN

Qui i russi, invece, giorno dopo giorno, stanno sgretolando quanto ottenuto dai natofascisti e dal loro contrattacco tre anni fa. Altre posizioni guadagnate, anche oggi, verso il fiume OSKOL (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3023

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO LA STAZIONE DI ESTAKADNYJ (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/27725
e bloccano la via di comunicazione a sud dopo aver ulteriormente accerchiato i natofascisti ancora operativi nella città. Situazione sempre più compromessa.

TE-TSE-KA: LE SQUADRACCE ORA SONO IN BORGHESE

Uomini vestiti normalmente che “collaborano” a sbattere civili in camionetta, sfruttando l’effetto sorpreso. Filmato sconvolgente qui:
https://t.me/legitimniy/20932
Ormai siamo in pieno conflitto fra POCHI, salvati o che aspirano a esser tali mandando a morire i propri concittadini, e MOLTI sommersi, divenuti preda di caccia per i primi. E la cui caccia garantisce ai primi l’incolumità: incolumità come premio per la loro “produttività”. Queste sono ferite profonde, che andranno ben oltre questo conflitto.

Aggiornamenti a seguire.

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30/09 ore 08:30 aggiornamento

TRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

Ultimi sviluppi dal bollettino di ieri notte. I russi son riusciti a tagliare la strada che da SOFIEVKA porta verso est a KONSTANTINOVKA,
https://t.me/beard_tim/27718
appena lambita nell’ultimo aggiornamento di ieri (riportato per comodità qui):
https://divgen.ru/event/3021
Ora le possibilità che taglino anche l’altra strada, quella poco più a ovest, l’ultima rimasta a rifornire Sofievka e Shachovo, aumentano esponenzialmente. Così come quelle che l’intera area sottostante divenga l’ennesima sacca.

СОБАКА ЛАЕТ, КАРАВАН ИДЕТ (LA RISPOSTA RUSSA E' ARRIVATA)

“E mentre il cane continua a latrare, la carovana va avanti”. Oggi è festa in Russia: si festeggia il referendum con cui, tre anni fa, DNR, LNR, Cherson e Zaporozh’e entrarono nella Federazione. Traduco il discorso ufficiale di Putin perché, aldilà delle frasi di circostanza, questo discorso rappresenta la migliore risposta a cinguettii padronali e presidenziali, dichiarazioni ufficiali e neurodeliri informali, “piani di pace” redatti pensando di essere ancora quelli che dettano le condizioni, schizofrenicamente alternati a vittimismi e frustrazioni buone per tutte le stagioni, ottusità analitica, impotenze eurocentriche senili, ansie da prestazione e relativa isteria collettiva, “tigri di carta” e caccia in volo a caccia di piccioni, oppure pregiudizi vecchi come il cucco riesumati da vecchi cassetti pieni di naftalina o, peggio ancora, polveroni sollevati a copertura ipocrita di soprusi e pestaggi nei confronti di civili ucraini
https://t.me/rezident_ua/27633
o di massacri in corso altrove a opera dei propri alleati.

Mentre il cane, anzi, i cani, continuano coi loro latrati, la carovana va avanti. Prosegue il proprio cammino. Aldilà di qualsiasi retorica, questa risposta rispedisce al mittente due settimane buone di latrati. Ignorando totalmente NATO e UE, si concentra risolutamente nella costruzione di un futuro in cui le nuove regioni siano parte integrante, senza distinzioni, senza cittadini di serie A e di serie B. Un futuro che viene da scelte intraprese tre anni fa, scelte che per DNR e LNR hanno comportato anni e anni di sacrifici, scelte che hanno segnato un nuovo passo, sul cui solco oggi si muovono insieme tutte le regioni di Russia. Coerentemente, metodicamente, appassionatamente: aldilà di latrati vicini e lontani. Un discorso dove non una volta è pronunciata la parola “vrag”, nemico. Dove compaiono al suo posto le parole “case”, “scuole”, “ospedali”, “centri sportivi”, “strade”. Dove ci si impegna a ogni livello, sia di singole regioni che di governo centrale, non solo a “ricostruire”, ma a fare anche meglio di prima, intervenendo in aree rese disagiate, anzitutto, da decenni di incuria e saccheggio oligarchico. Ci si chiedeva cosa avrebbero risposto i russi, la risposta è arrivata. La registriamo, mettiamo agli atti, e andiamo avanti anche noi.

Cari amici! Spettabili cittadini di Russia!
Дорогие друзья! Уважаемые граждане России!

Vi porto di tutto cuore i migliori auguri per la Festa dell’Unione di DNR, LNR, Zaporozh’e e Cherson al nostro Paese, grande e coeso.
Сердечно поздравляю вас с праздником – с Днём воссоединения Донецкой и Луганской народных республик, Запорожской и Херсонской областей с нашей большой, сплочённой страной.

Tre anni fa, ai referendum nel Donbass e nei territori storici della Novorossija, milioni di nostri connazionali autonomamente e liberamente hanno determinato il proprio futuro, hanno trasformato in realtà un sogno che per molti di loro era durato anni, hanno così intrapreso la decisione più importante e fatidica: stare con la propria patria, con la Russia, tornare nella loro terra natale, nella terra di cui erano sempre stati parte. Insieme, abbiamo fatto quel che andava fatto, e ne andiamo orgogliosi: abbiamo sostenuto i nostri fratelli e sorelle e la loro scelta, determinata e responsabile.
Три года назад на референдумах в Донбассе и Новороссии миллионы наших соотечественников самостоятельно и свободно определили своё будущее, сделали реальностью мечту, с которой жили долгие годы, приняли важнейшее, судьбоносное решение – быть со своим Отечеством, с Россией, вернуться в родную семью, частью которой они являлись всегда. Мы с вами сделали то, что должны были сделать, и гордимся этим, – поддержали своих братьев и сестёр в их твёрдом, ответственном выборе.

Oggi, a difesa di questa scelta, vanno all’attacco i nostri soldati e comandanti, si adopera e lotta, di una lotta giusta, l’intero Paese, l’intera Russia. Insieme, noi difendiamo l’amore per il nostro Paese e il nostro comune destino storico, lottiamo e vinciamo, propugniamo i nostri comuni interessi, la nostra comune memoria, i nostri comuni valori, la nostra lingua comune, le nostre comuni tradizioni, cultura, religione, il nostro sacrosanto diritto di onorare le gesta dei nostri antenati, generazioni intere di patrioti, soldati, lavoratori. E sempre insieme, spalla a spalla, continueremo a costruire la nostra casa comune, un Paese grande e indipendente, uno Stato sovrano, supereremo qualsiasi difficoltà e potremo diventare solo più forti.
Сегодня, защищая этот выбор, поднимаются в атаку наши бойцы и командиры, ведёт праведную битву и трудится вся страна, вся Россия. Вместе мы защищаем нашу любовь к Родине и единство исторической судьбы, сражаемся и побеждаем, отстаиваем коренные национальные интересы, общую память и ценности, русский язык, традиции, культуру и веру, наше священное право чтить подвиги своих предков, многих поколений истинных патриотов России, воинов и тружеников. И также вместе, плечом к плечу продолжим обустраивать наш общий дом – великую и независимую страну, суверенное государство, преодолеем любые испытания и станем только сильнее.

So bene quali difficoltà affrontino ora gli abitanti delle città e dei villaggi liberati. Molti problemi enormi, oltre che impellenti. Fra cui questioni primarie per la vita di ciascuno, come l’acqua corrente, piuttosto che l’accesso ai farmaci. Inoltre, non basta ripristinare ciò che è stato distrutto nel corso del conflitto, ma anche riprendere e sviluppare infrastrutture di cui, per decenni, nessuno si è preso cura.
Знаю, как трудно сейчас жителям освобождённых городов и посёлков. Много действительно острых, насущных проблем. В их числе первостепенные, жизненно важные для каждого человека вопросы надёжного водоснабжения, доступности качественной медицины и так далее. При этом нужно не только восстанавливать разрушенное в ходе боевых действий, но и приводить в порядок инфраструктуру, которой десятилетиями никто толком не занимался.

E’ per questo che stiamo già mettendo in pratica un grande programma di sviluppo socio-economico, che permetta a queste terre storicamente russe di rinascere. E in questa rinascita è impegnata tutta la Russia, tutte le regioni di Russia. Grazie alla partecipazione diretta, dal basso, di tutti, oltre che del sostegno del governo centrale, dal 2022 a oggi sono già state compiute oltre 23.500 opere di ricostruzione nei nuovi territori: abitazioni, scuole, ospedali, centri sportivi e giovanili, oltre alla rete energetica, quella delle comunicazioni, delle municipalizzate dei servizi, dei trasporti. Abbiamo già prolungato e modernizzato la rete energetica e telefonica di 460 chilometri, oltre a 6.350 chilometri di rete stradale ripristinata o creata ex-novo.
Поэтому развёрнута масштабная программа социально-экономического развития, а по сути – возрождения наших исконных, исторических русских земель. В неё включилась вся страна, все регионы России. Благодаря их непосредственному участию, а также весомой федеральной поддержке с 2022 года уже построено и отремонтировано свыше 23,5 тысячи различных объектов на Донбассе и в Новороссии. Это жилые дома и школы, современные медицинские учреждения, спортивные комплексы и передовые молодёжные центры. Обновляются энергетика, связь, ЖКХ, транспортная система. Уже проложено и модернизировано 460 километров инженерных сетей, 6350 километров автодорог.

Certo, ci attende un lavoro enorme. Ma tutti gli obbiettivi che ci siamo posti li completeremo, senza scuse. Provvederemo i nuovi territori di tutto quanto necessario per sviluppare il loro, colossale, potenziale: un potenziale industriale, agricolo, scientifico, culturale, affinché qui nascano nuove famiglie, affinché la gente possa crescere e far crescere i propri figli e nipoti, affiché sorgano sempre più possibilità di formazione ed educazione, creatività, realizzazione di sé, crescita professionale.
Да, ещё предстоит большая работа. Но все поставленные задачи мы, безусловно, решим. Обеспечим необходимые условия, чтобы раскрыть колоссальный потенциал Донбасса и Новороссии: промышленный, аграрный, научный, культурный, – чтобы здесь создавались новые семьи, люди растили и воспитывали своих детей и внуков, чтобы возникало больше возможностей для образования, творчества, самореализации, профессионального роста.

In questo giorno di festa, in questo che è l’anno intitolato a chi ci difende, il mio pensiero va in particolare ai soldati e agli ufficiali, veri eroi del nostro tempo. Vi ringrazio per la vostra dedizione, per il vostro valore e coraggio, per ogni giorno della vostra opera sul campo. Sono certo che, grazie a voi, sia garantita la sicurezza della Russia e sulla terra eroica delle nuove regioni tornerà ancora la tanto agognata, e duratura, pace.
В этот праздничный день, в Год защитника Отечества с особым чувством обращаюсь к солдатам и офицерам, настоящим героям нашего времени: благодарю вас за верность Родине, за ратную доблесть и отвагу, за каждый день вашей трудной боевой работы. Уверен, что благодаря вам безопасность России будет надёжно обеспечена, а на героическую землю Донбасса и Новороссии вновь вернётся долгожданный и прочный мир.

Noi siamo insieme. Ciò significa che tutti i nostri piani prenderanno vita.
Мы вместе. И значит, все наши планы будут воплощены в жизнь.

Auguri, e buona Festa della Riunificazione!
С праздником, с Днём воссоединения!

http://kremlin.ru/events/president/news/78112

Aggiornamenti a seguire.

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29/09 ore 21:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


Prima cartina a mostrare gli attuali avanzamenti russi:
https://t.me/z_arhiv/32534

La situazione è decisamente compromessa, con un’area, quella dove i natofascisti sono intrappolati fra i due fuochi, che si espande sempre di più nel momento in cui i russi aggirano il nemico e ne bloccano, di fatto, le vie di comunicazione. Sono praticamente arrivati al fiume OSKOL da sud, a cui mancano meno di cinquecento metri. Ai natofascisti ancora in centro città resta, in buona sostanza… la fuga a est. Dove però non ci sono i loro, ma altri russi. Onde per cui, scappando da est, dovrebbero virare sul fiume OSKOL e percorrerlo dalla riva sinistra, e a spron battuto verso sud, attraversandolo nel primo punto disponibile per poi riportarsi sulla riva destra e, quindi, a ovest dai loro. Percorso sempre più improbabile.

VERSO KRASNYJ LIMAN

DOPO AVERLA LIBERATA,
https://t.me/voenkorKotenok/67803
E NONOSTANTE I TENTATIVI DI CONTRATTACCO NATOFASCISTI PER TORNARE A QUELLE CASE, I RUSSI AVANZANO GIÀ SOTTO ZAREČNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3020
ponendo i presupposti per la liquidazione dell’ennesima sacca e approdare a Krasnyj Liman anche da EST, non solo da NORD. Raddoppiando i problemi per un nemico sempre più in affanno.

FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

I russi tornano ad avanzare anche dove il contrattacco natofascista si era fatto sentire maggiormente: guadagnano posizioni verso nord a est di ŠACHOVO,
https://divgen.ru/event/3021
a un chilometro dalla strada che, se tagliata, chiuderebbe automaticamente le truppe sottostanti (Šachovo e dintorni) nell’ennesima sacca. Come mostra anche la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/73276?single
i russi taglierebbero a ovest in un punto molto vulnerabile. Staremo a vedere. Intanto, pare che la situazione a KRASNOARMEJSK, lungi dall’essere stabilizzata, stia precipitando e il comando natofascista abbia richiesto l’afflusso di ULTERIORI UOMINI E MEZZI DA ALTRE LINEE DI FRONTE:
https://t.me/legitimniy/20930
Che è proprio quello che vogliono i russi.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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29/09 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


I russi colmano l’ennesima sacca in formazione, creatasi già da questo movimento di una ventina di giorni fa,
https://t.me/divgen/72578
e ora colmata
https://divgen.ru/event/3019
coi russi che sono ormai quasi giunti alle porte di SEVERSK da sud con due chilometri e mezzo di avanzamento:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59686

Contestualmente, si è creata un’altra sacca potenziale a sud-sudovest del tutto priva di fortificazioni (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73257?single

Ripulire e ripianare quell’area consentirebbe di ridurre la linea di fronte portando i diciannove chilometri attuali a tre che corrispondono alla distanza in linea d’aria degli attuali “cordoni” della sacca. Il che significa meno uomini e meno mezzi necessari, oppure, maggiore concentrazione di uomini su quella direttrice che, da sud, è munita di linee fortificate notevoli, ma che potrebbero rivelarsi insufficienti, ineguate, a reggere tale onda d’urto... o entrambe le cose: il rapporto uomini e mezzi / linea di fronte aumenta di quasi sei volte.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Liberata completamente SHANDRIGOLOVO, ufficiale:
https://t.me/russkiypatriot0/24332
Prossima fermata: Dobryshevo
https://t.me/boris_rozhin/181372

Poco più a sud, i russi ampliano l’area intorno a JAMPOL’ avanzando di un chilometro e mezzo:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59685

Aggiornamenti a seguire.

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29/09 ore 08:30 aggiornamento

DEMOCRATICAMENTE VOSTRA, MOLDAVIA

La mattinata di ieri si è aperta con la lamentazione, da parte di moldavi residenti all’estero, di messaggi spam sempre più insistenti da parte del partito della Sandu di andare al voto (e votare loro):
https://t.me/Beltsy24/16621
Metodi rivelatisi controproducenti, nella maggior parte dei casi, per stessa ammissione degli estensori (ibidem). Ma questo era solo l’inizio…

Liceo Mihai Eminescu: i genitori sono tenuti a mandare le foto di quel che han votato sul gruppo dei professori.
https://t.me/kishinev24/17175
Nessuna pressione...

Chisinau: apertura dei seggi, i primi elettori entrano… e trovano le urne già semipiene… (filmato qui)
https://t.me/chsreal/16967
Talmente era l’entusiasmo di andare a votare… che c’era chi nella notte aveva già dato il proprio voto. Stessa situazione denunciata in GERMANIA, FRANCIA, ROMANIA:
https://t.me/insider_md/3914

Parliamo quindi di Europa, nella fattispecie, Italia. Dopo aver “esportato” la democrazia per decenni, ora la “importiamo”:

- Italia, 75 seggi, posto chiave per la vittoria del partito al potere.
27/09 Denuncia che al seggio 136 (Milano) è stata fissata la consegna di
- affluenza non meno del 79%
- Voti per il partito al potere non meno del 87%
https://t.me/chsreal/16963
Caduta nel vuoto, ovviamente…

Verona: denunciati casi di moldavi che votavano due volte (stesso gruppo di elettori che comparivano, votavano, uscivano… e ore dopo ricomparivano)
https://t.me/insider_md/3920
Quando si dice l’entusiasmo per la democrazia…

Irlanda, in un seggio: aventi diritto 138 elettori, votanti… 300.
Italia, altro seggio: aventi diritto 328 elettori, votanti… 721.
Gran Bretagna, altro seggio ancora: presidente di seggio si rifiuta di comunicare il numero degli aventi diritto.
https://t.me/s/insider_md/3923

A due ore dall’apertura dei seggi, altre violazioni segnalate in Europa: oltre al già detto, ingressi ai seggi vietati a rappresentanti di lista e osservatori scomodi:
https://t.me/moldova_acum/14874
Il voto è “cosa nostra”.

Nel frattempo, dalla Transnistria la polizia di frontiera moldava impedisce a elettori con la scheda in mano di passare il confine e recarsi al seggio per il voto:
https://t.me/insider_md/3925

Questo, mentre giungono comunicazioni, telefonate anonime, eccetera di bombe di seggi a rischio per il potere attuale:
https://t.me/insider_md/3931

Alle 17:40, l’Unione forense di Moldavia, con 998 osservatori ai seggi europei, registrava 143.449 votanti. Alle 17:00 il comitato elettorale moldavo annunciava che l’affluenza alle urne europee era stata di 193.000 elettori.
https://t.me/insider_md/3938
Si, e quei cinquantamila in più sono andati a votare mentre gli osservatori erano a fare pipì… e che pipì.

Alle sei di sera il signor Durov, ovvero il signor Telegram, denuncia che i servizi segreti francesi gli avevano “proposto”, in cambio di un bel repulisti sui capi di accusa nei suoi confronti, di oscurare i canali telegram dell’opposizione. Rifiuto categorico di Durov e del suo staff.
https://t.me/insider_md/3934

In serata, giungeva notizia di una PULIZIA GENERALE di tutti gli archivi di polizia dalle denunce di violenze e soprusi, false accuse e relativa incandidabilità delle persone colpite, eccetera, rivolte ai partiti di opposizione:
https://t.me/Beltsy24/16699
Un bel ctrl+alt+canc e si resetta tutto, successo niente…

Questo, mentre la Sandu canta vittoria e cominciano le purghe per le opposizioni, preludio a futuri arresti:
https://t.me/insider_md/3939

Determinante quindi, anche stavolta il “voto” all’estero, peraltro un ESTERO ben preciso. Non Russia, per esempio, dove abitano centinaia di migliaia di moldavi, a fronte di due seggi e qualche migliaio di schede:
https://t.me/yuzhny_front_ZOV/18492
Nessuna sorpresa. Copioni ben noti e già denunciati.

Per i cinegiornali luce, tutto regolare. La democrazia ha trionfato ancora una volta. Contro le minacce russe. Amen.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I natofascisti cedono terreno a JAMPOL’. Questa scena, di loro fonte
https://t.me/Tatarinov_Rus/59675
rende bene l’idea del loro abbandono precipitoso di posizioni per arretrare verso sud.

Aggiornamenti a seguire.

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28/09 ore 21:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


SITUAZIONE IN COSTANTE PEGGIORAMENTO. Per i natofascisti. Tutte le vie bloccate, in entrata e in uscita:
https://t.me/condottieros/13332
Inoltre, i russi avanzano. E avanzeranno sempre più man mano che le riserve dei soldati ancora attivi nell’area andranno a esaurirsi. “Andargli contro con le pale” è un’infelice espressione di Kuleba, il quale per paura di fare una brutta fine attualmente è “impegnato in un giro di conferenze all’estero”. C’è comunque del vero nella sua esortazione à la “armiamoci e partite”: di questo passo, andranno contro contro con le pale a qualcuno. E non saranno i russi. E non saranno solo pale e forconi.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE SOPRA JAMPOL’ LIBERANDONE LA PARTE NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3018

Pieno controllo di quest’area nord significa convergere verso il centro con un numero di forze, ora, notevolmente superiori rispetto solo a ieri. E la conformazione stessa di JAMPOL’, oltre al fatto (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73244?single
di una COLPEVOLE CARENZA di fortificazioni a protezione sia dell’area a sud, che della stessa KRASNYJ LIMAN, rendono la situazione ancor più tragica. Per i natofascisti.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI CONTINUANO A GUADAGNARE POSIZIONI, in una progressione che rende bene l’idea su cosa abbia sortito il contrattacco natofascista di quest’ultimo mese: poco o, tra non molto, quando sarà richiusa l’ultima sacca, niente.

A proposito proprio dell’ultima sacca, quella a sud, i russi liberano nuovamente NIKANOROVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3016
E poi, a parte la conformazione del terreno (cartina con altimetrie qui)
https://t.me/divgen/73235?single
di fortificazioni attive e sotto il controllo natofascista nella sacca stessa non ce ne sono:
https://t.me/divgen/73233?single

A nord, i russi LIBERANO COMPLETAMENTE NOVOŠACHOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3014
ripianando un altro tratto importante di linea di fronte e vanificando, anche qui, buona parte del contrattacco natofascista, incapace non solo di ricacciarli indietro, ma anche di stabilizzare la linea di fronte. Che infatti riprende a muoversi, e assolutamente non in loro favore.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A VERBOVOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3017

Movimento importantissimo. Guardiamo la cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/73241?single
i russi proseguono letteralmente a SMANTELLARE la doppia linea fortificata e avanzano verso ovest. Al momento MANCANO UNDICI CHILOMETRI A RAGGIUNGERE E TAGLIARE LA STRADA CHE DA POKROVSKOE ARRIVA A GULJAJPOLE. Provocando enormi problemi di approvvigionamento a tutta un’area a est che, allora, non potrà che collassare. Tirandosi dietro GULJAJPOLE stessa. Poi verrà il turno di ORECHOV.

Aggiornamenti a seguire domani sera.

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27/09 ore 23:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO STEPOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3009

e chiudono parzialmente la sacca formatasi fra la stessa e KALINOVSKOE a sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3010

Come mostra questa cartina,
https://t.me/s/divgen
procede metodicamente lo smantellamento della linea difensiva più importante orchestrata dai natofascisti per arginare i russi provenienti da sud. Da sud, ma non da est. Prossima fermata: VERBOVOE, più a ovest lungo la doppia linea di difesa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi riguadagnano posizioni a nord-ovest di KRASNOARMEJSK,
https://divgen.ru/event/3011
ponendo così i “contrattaccanti” natofascisti nel dilemma di ritirarsi loro con le buone, dalla sacca sottostante, o essere inevitabilmente chiusi e annientati. Situazione riconosciuta anche da loro stessi nelle loro cartine:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59625

Così come sono gli stessi natofascisti a lamentarsi che tutte le vie per Krasnoarmejsk sono tagliate:
https://t.me/russkiypatriot0/24296

A ovest, guadagnano posizioni subito dopo KOTLINO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3013

Fortificazioni a ovest, verso DNEPROPETROVSK, ma non a nord (cartina qui):
https://t.me/divgen/73208?single

E gatte da pelare, e non poco, per natofascisti a corto di uomini.

Aggiornamenti a seguire domani sera.

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27/09 ore 11:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


I RUSSI NON SONO MAI ARRIVATI A QUESTO PUNTO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3007
neppure nel 2022. A nord del Severskij Donec (riva sx), è vero, la situazione è ancora lungi dall’esser pari all’agosto 2022. Lungi, ma non più fra le nuvole, ormai… A sud del Severskij Donec (riva dx), invece, i russi dopo aver liberato SEREBRJANKA hanno già raggiunto DRONOVKA.

Con la liberazione di DRONOVKA, e contestuale avanzamento su entrambe le rive del fiume, i russi raggiungono una posizione tattica INIMMAGINABILE nel 2022. Sebbene infatti l’intera riva sinistra fosse tornata russa, i russi sulla riva destra erano bloccati molto, ma molto, più a est. E la linea SEVERSK-SOLEDAR-ARTEMOVSK li teneva bloccati lì. Ci son voluti tre anni per scardinarla. Oggi i russi raccolgono i frutti della loro opera. Liberando DRONOVKA i russi accerchieranno SEVERSK, la bloccheranno, la renderanno indifendibile. Seversk, in quanto parte della summenzionata linea difensiva, e stando su un rilievo che guarda a est, difende naturalmente chi proviene da EST, non da chi la attacca alle sue spalle. Lì, anzi, rischia di trovarsi sotto.

Inoltre, data la conformazione del terreno SEVERSK, e l’intera zona limitrofa, rischiano di trovarsi accerchiate e tagliate da tutto soltanto perché i russi seguiranno, da entrambe le rive sostenendosi così a vicenda, il corso del fiume. Stesso discorso, a questo punto, a JAMPOL’ a nord del fiume. JAMPOL’ CHE, PER LA CRONACA, STANNO INIZIANDO A LIBERARE DA NORD (incrocio principale con la ferrovia appena finito in mano russa):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59606

Guardando le fortificazioni che li attendono (cartina qui)
https://t.me/divgen/73189?single
ci accorgiamo che sono talmente deboli e aggirabili da ogni direzione da non costituire ostacolo serio nel rapporto di forze attuale fra le parti. Guardando infine le altimetrie,
https://t.me/divgen/73191?single
notiamo come il grosso del “rosso” sia ormai passato e resti solo “verde” (lungo le valli e il corso del fiume), tanto “giallo”, residui portati dal movimento del fiume e di una sua lentissima, quanto antichissima attività erosiva, e pochissimo “rosso”. Il che gioca a ULTERIORE sfavore dei natofascisti.

In altre parole, l’area è compromessa già da ora. Ma i natofascisti andranno avanti a tenere le posizioni “fino all’ultimo ucraino”, raddoppiando le perdite e accelerando così la loro condanna finale.

BATTAGLIA DI SEVERSK GIÀ INIZIATA, PER AMMISSIONE DEL BUON PETRENKO. I russi infatti starebbero assaltando RUDNIK, che è già frazione di SEVERSK:
https://t.me/petrenko_iHS/9725
Ufficialmente, la battaglia di SEVERSK è già iniziata.

VERSO KRAMATORSK

POCO PIÙ A SUD, ulteriori pessime notizie per i natofascisti. I RUSSI LIBERANO MAJSKOE, A NORD-OVEST DI ČASOV JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3008

Esiste un collegamento fra l’azione sopra descritta e questa? Si, basta allargare la cartina per accorgersene. ČASOV JAR si trova tra KONSTANTINOVKA e KRAMATORSK, a metà altezza. Sinora i russi han puntato a consolidarne le posizioni guardando a sud-ovest (KONSTANTINOVKA). Ora, pur non smettendo di premere lungo quella direttrice e smantellando, pazientemente, metodicamente come ci hanno abituato da tre anni a questa parte, fortificazioni costruite in un decennio (un filmato qui),
https://t.me/beard_tim/27668
guardano a nord-ovest (KRAMATORSK).

Casualmente, MENTRE I RUSSI AGGIRANO SEVERSK! E decidono di RISALIRE DA ENTRAMBE LE SPONDE IL CORSO DEL SEVERSKIJ-DONEC. Interessante.

Liberando MAJSKOE (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73192?single
i russi aprono la loro azione verso un’area che, di fatto, aggira tutta una serie di fortificazioni poste a questo punto a est. E che sarebbe attaccata nel punto più debole, ovvero alle spalle. Ce ne accorgiamo anche dalla altimetria:
https://t.me/divgen/73194?single
i russi ora sono nel punto più alto e a nord dei panettoni segnati in rosso (centro esatto della cartina = Majskoe): da lì, l’artiglieria pesante comincia decisamente a dire la sua, lungo tutta la discesa a nord e le alture limitrofe, poste comunque più in basso. Oltre all’azione russa proveniente da est, ovvero dal canale SEVERSKIJ-DONEC-DONBASS che stanno contestualmente seguendo. Ennesima sacca che si profila, più una libertà di manovra, nel complesso, del tutto inedita su uno dei fronti più difficili da undici anni a questa parte.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I rinforzi mandati in fretta e furia dai natofascisti a tamponare la situazione non sono serviti a granché, aumentando solo le perdite fra le loro fila, e ora i russi riprendono ad avanzare. Questi gli avanzamenti lungo le direttrici d’attacco principali:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59604
SIAMO GIA’ OLTRE IL CENTRO E SOTTO ATTACCO VEDIAMO, DA OVEST, I PRIMI QUARTIERI MERIDIONALI DELLA CITTA’.

Aggiornamenti a seguire.

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26/09 ore 22:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


I russi completano la liberazione di ŠANDRIGOLOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3005

Se guardiamo cosa rappresenta questo snodo allargando la cartina, notiamo come ora diventi decisamente più agevole proseguire verso nord-ovest, raggiungendo la riva sinistra del fiume OSKOL (e il confine amministrativo della DNR). A sud-ovest, questa liberazione sblocca una strada a cui possono affluire risorse maggiori rispetto alle attuali per liberare NOVOSELOVKA, dove peraltro i russi sono già entrati. Liberata la quale, meno di quattro chilometri in linea d’aria li separeranno dal SEVERSKIJ DONEC. Un’intera porzione di territorio a est, a questo punto, sulla riva sinistra del Severskij Donec, sarebbe pesantemente penalizzato. Non ancora bloccato a sud dal fiume e tutt’intorno dai russi, perché ponti se ne posson sempre fare. Ma parliamo di migliaia di uomini e mezzi intrappolati, estremamente ostacolati nei movimenti e negli approvvigionamenti: questo possiamo dirlo e con assoluta sicurezza, così come possiamo affermare che questo indebolimento accelererà ulteriormente la liberazione di questo territorio da parte russa, con possibili e alquanto probabili effetti a cascata anche sulla riva destra del fiume.

VERSO KRAMATORSK

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST PASSANDO A NORD DI ČASOV JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3006
e raggiungono l’argine del canale Severskij-Donec-Donbass, opera titanica che parte dal SEVERSKIJ DONEC e per decine di chilometri, zigzagando qua e là, serve appezzamenti e paesi col suo prezioso contenuto.

Raggiungendo l’argine del canale i russi si portano a quattordici chilometri da KRAMATORSK. Strada tutt’altro che agevole, viste anche le prime fortificazioni a ovest del canale che attendono i russi (cartina qui):
https://t.me/divgen/73168?single
Siamo nell’area storica della guerra civile ucraina. Qui i terroristi della ATO, in particolare i nazisti dei corpi speciali armati di tutto punto contro le milizie del Donbass armate solo di dotazioni leggere, nell’esaltazione che accompagnava la loro avanzata trionfale fino a Doneck, non esitarono a terrorizzare e massacrare civili colpevoli, a loro dire, di essere “moskaly”, untermenschen, oltre che traditori. Sempre qui, tuttavia, un anno dopo i miliziani del Donbass rischiavano di tornare, dopo aver chiuso migliaia di banderisti partiti per completare l’opera e finiti invece in un’enorme sacca il cui nome, DEBAL’CEVO, popola ancora oggi gli incubi peggiori della croce uncinata in salsa ucraina. Firmata in fretta e furia MINSK-2, durata sette anni, tempo di riprendersi e ripartire, come prima e più di prima, la prima cosa che i banderisti fecero fu FORTIFICARE L’INTERA AREA. Quella che pian piano i russi stanno smantellando, metodicamente, giorno dopo giorno.

A meno, pertanto, di posizioni abbandonate in fretta e furia, non sarà una passeggiata. Ma lo sarà ancor meno per chi oggi, non essendo più nelle stesse condizioni di tre anni fa, si troverà ad affrontare un esercito che, al contrario, nel frattempo è cresciuto.

Aggiornamenti a seguire domani sera.

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26/09 ore 13:30 aggiornamento

VERSO SUMY


I russi liberano JUNAKOVKA, da dove per la cronaca partì l’invasione di Kursk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3004
Pur essendo la loro attività sempre più ridotta, non mancano di mettere i punti sulle “i”. E far sentire la loro presenza a venti chilometri a nord. PERALTRO, LUNGO UN’AREA CHE ORA SI APRE, AMPIA 13 KM E LUNGA 10 (cartina con frecce qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59573
completamente spoglia. Anche di fortificazioni. Il che costringe i natofascisti a mantenere forze ingenti nell’area, anziché altrove, dove oggi servirebbero come il pane.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Per esempio, sopra Krasnyj Liman, dove i russi liberano DERILOVO e sono già arrivati alle porte di DROBYSHEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3003
posta a meno di 4 km da Krasnyj Liman. Un’area con almeno due linee fortificate a difesa, come mostra questa cartina:
https://t.me/divgen/73157?single
Peccato che ormai stia saltando tutto.
https://t.me/legitimniy/20913
E i 360 kmq vantati da Zelenskij come frutto dei recenti contrattacchi, come i numeri sciorinati quotidianamente dal suo padrone, suonano sempre più come lettera morta.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Anche qui i russi oggi guadagnano terreno, avvicinandosi da est verso DIMITROV (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3002
Espugnata l’ultima linea fortificata (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73155?single
prima dell’ingresso in città. Poi, anche qui, sarà guerra urbana.

Aggiornamenti a seguire.

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26/09 ore 08:30 aggiornamento

E ANCHE IL “BATTITORE LIBERO”... LO HAN MESSO IN RIGA!


Tutto ebbe inizio da questo trafiletto,
https://t.me/divgen/73133
introdotto dalla classica, odiosa ormai nel suo genere, foto iconica con due capi di Stato seduti ai lati e relativa gestualità degli stessi fra cui, immancabile, almeno una seduta e postura degli arti anteriori in pieno “stile cesso”. Quella del padrone, solitamente. Della serie, allora quando uno grida, sconsolato perché, parafrasando il poeta, “nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento”... “un attimo, sono sul trono”... c’è sempre un fondo di verità!

Ridendo per non piangere, mi accosto al trafiletto sottostante per leggere: “Trump nell’incontro con Erdogan ha detto che vorrebbe che egli smettesse di comprare petrolio dai russi”.
(Трамп на встрече с Эрдоганом заявил, что хотел бы, чтобы он перестал покупать российскую нефть).

Erano le sette di sera ora italiana, avevo ancora mezzo quintale di legna da sistemare al riparo prima che tornasse nuovamente a piovere e decisi che la causa della legna asciutta era decisamente più importante di quella, tutta da approfondire, dei morbosi desideri del padrone geloso nei confronti del suo primo sottoposto in Medio Oriente (secondo esercito NATO al mondo, ricordiamolo).

Quello che da anni si fregia del titolo, autoconferitosi, di “battitore libero” pur essendo coinvolto appieno in tutte le crisi scoppiate in quel martoriato territorio da quindici anni a questa parte. Ai russi fa comodo, visto che dal punto di vista ECONOMICO tale sua volontà di potenza ha consentito loro SINORA di ripristinare INDIRETTAMENTE i canali di approvvigionamento con l’EUROPA tramite gasdotto e non solo, oltre che sviluppare progetti congiunti come una centrale atomica e portare i più facoltosi al mare in villaggi turistici ad hoc. Tra cui, il top di gamma, è indubbiamente il KREMLIN OTEL ad ANTALYA:
https://kremlinpalace.com.tr/en
Con mini Cremlino annesso vista piscina. Frequentatissimo anche da ucraini facoltosi, peraltro, che passano con patriottica nonchalance dalla condivisione di grigliate miste e sbronze annesse in festini fra “vicini di villa” a Cipro e in isolotti sparsi dell’Egeo, a quella dei gazebo esclusivi in quest’altra “zona franca” per ricchi.

Anche agli israeliani fa comodo, l’autoproclamatosi battitore libero: come Penelope, in questi anni di giorno ha tuonato contro Israele, mentre di notte ha fatto partire navi che triangolavano in Grecia, Italia, Alessandria per poi finire come per magia, con un cambio documenti e senza neppure trasbordare da un container all’altro, ad Ashdod e Haifa. Quando poi i sionisti hanno attaccato l’Iran, non solo è stato zitto (ed è stato un silenzio che hanno notato tutti…) ma ha lasciato che i caccia israeliani passassero sopra Baku per colpire dal Caspio. Infine, il fantoccio che l’altro giorno ha stretto la mano a Zelenskij all’ONU e sulla cui testa pendeva fino a poco fa una taglia da dieci milioni di dollari, fa comodo a tutti: ai turchi che lo controllano, agli israeliani che si sono appropriati di un’altra fetta di Siria.

Battitore libero, secondo esercito NATO al mondo ma “a casa sua” novello Huckleberry Finn: libero, per l’appunto, di muoversi – più che nel Mississipi – nel “suo” stagno, saltando di sasso in sasso, tuffandosi a caccia di pesciolini senza chiedere permesso a nessuno, coalizzandosi e baruffando a suo piacimento.

Fino a ieri, fino a quella postilla delle sette di sera, uscita mentre a queste latitudini si rannuvolava nuovamente un cielo che Dio solo sa quando finirà di scaricare disastri. Bissata stamattina da un lungo bollettino del buon Petrenko che, viste le mazzate sul campo, si sta dando sempre di più alla geopolitica:
https://t.me/petrenko_iHS/9713

Gongola, il buon Petrenko. Perché anche il battitore libero è stato rimesso in riga. CON CONTENTINO, RICAVANDONE UN TORNACONTO SALVAFACCIA (ai nazionalisti turchi il vedere quella mezzaluna turca sulla cartina appesa dietro la scrivania dello studio presidenziale, che parte da Istanbul e arriva sino in Cina, pucciata dentro il caffelatte di Washington e mangiata come un croissant dal padrone delle ferriere, non fa certo piacere...), MA COMUNQUE RIMESSO IN RIGA DAL PADRONE. Vale la pena tradurlo integralmente, fonti incluse:

“La Turchia ha firmato un ACCORDO VENTENNALE con gli Stati Uniti per l’ACQUISTO DI 43 MILIARDI DI DOLLARI DI GAS LIQUIDO (GPL), che prevede l’IMPORT DI 4 MILIARDI DI METRI CUBI ALL’ANNO DAL 2026.
Турция подписала 20-летнее соглашение с США на поставку СПГ на сумму $43 млрд, предусматривающее импорт 4 млрд кубометров ежегодно с 2026 года, — Bloomberg.

https://www.bloomberg.com/news/articles/2025-09-24/turkey-boosts-lng-trade-ambitions-with-20-year-mercuria-deal

Inoltre, la TURCHIA ha firmato un contratto con gli Stati Uniti per l’ACQUISTO DI OLTRE 200 BOEING (aerei passeggeri). (*)
Также Турция и США заключили многомиллиардное соглашение на поставку более 200 пассажирских самолётов Boeing («Боинг»), — Report.

https://report.az/ru/amp/v-regione/posol-ssha-barrak-tramp-i-erdogan-zaklyuchili-sdelku-o-postavkah-samoletov-boeing

===
(*) NdT: la fonte citata è parca di dettagli, che comunque si trovano sulla REUTERS
https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/turkish-airlines-agrees-225-boeing-aircraft-orders-subject-engine-talks-2025-09-26/
225 BOEING. Un’altra cinquantina di miliardi di dollari CASH che entra “spontaneamente” nelle tasche del padrone
Infine, a gongolare deve essere anche il militare, non solo il civile. E la LOCKHEED gongola perché, se il “battitore libero” farà il bravo, ATTENZIONE – DISCORSO NON PIU’ CENTRATO SULL’ACQUISTO DEI SISTEMI MISSILISTICI RUSSI S-400 (frittata già fatta), MA SMETTERE DI COMPRARE IDROCARBURI RUSSI (ancora Reuters: “Turkey will agree to his request to stop buying Russian”)… gli toglieranno le sanzioni e potranno finalmente comprare GLI F-35 A STELLE E STRISCE! (“ he may lift U.S. sanctions on Ankara so it can buy American F-35 jets”). In effetti, il piazzista aveva al petto “casualmente”, e come da consueta pacchianeria, una spilletta con ritratto proprio un F-35, fan notare gli iraniani:
https://t.me/parstodayrussian/189599
F-35, ma anche F-16…
https://report.az/ru/drugie-strany/v-belom-dome-sostoitsya-vstrecha-prezidentov-ssha-i-turcii
si riparte, come prima, più di prima… à la recherche du temps perdu!
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Inoltre, la Turchia ha firmato con gli Stati Uniti un memorandum di COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NELLA SFERA DELL’ENERGIA NUCLEARE, informa TURKIYE TODAY. Stati Uniti e Turchia conducono COLLOQUI PER COSTRUIRE CENTRALI ATOMICHE E SINGOLI REATTORI (**)
Кроме того, Турция подписала с США меморандум о сотрудничестве между странами в области ядерной энергетики. Turkiye today сообщает, что США и Турция ведут переговоры о строительстве крупных атомных электростанций и малых модульных реакторов.

===
(**) NdT: SI VOLTA PAGINA ANCHE QUI? NELLA TURCHIA SANZIONATA DALLA GESTIONE PRECEDENTE, I RUSSI AVEVANO SUBITO COLTO LA PALLA AL BALZO E COSTRUITO INSIEME AI TURCHI LA CENTRALE ATOMICA DI AKKUYU (sito qui):
https://akkuyu.com/en
Una centrale atomica avanzata. “Quattro reattori con una potenza complessiva di 4.800 MW, pari al 10% dell’intero fabbisogno turco”, esordisce orgoglioso il sito ufficiale della centrale. Ebbene… https://www.turkiyetoday.com/business/turkiye-signs-nuclear-deal-with-us-during-trump-erdogan-meeting-3207552
Recuperando i dati dal sito turco citato dal buon Petrenko,
https://www.turkiyetoday.com/business/turkiye-signs-nuclear-deal-with-us-during-trump-erdogan-meeting-3207552
non solo abbiamo la conferma di quanto egli riporta: “both countries were holding talks on the construction of large-scale nuclear power plants and small modular reactors ”
MA ANCHE LA NOTIZIA CHE PER LE CENTRALI E PER I MODULI AMERICANI (GENERAL ELECTRIC, TANTO PER CAMBIARE… ALTRO SPONSOR) SI POTREBBERO USARE SIA NUOVI SITI, CHE CENTRALI GIA’ ESISTENTI: “We can consider the areas of existing power plants or new power plants.”
La facciamo la domandina all’AI di Gùgol? La facciamo che la facciamo? E si che la facciamo! “Turkey has no nuclear power plants currently in operation, but is constructing its first at Akkuyu, with plans for two more nuclear sites in Sinop and Igneada.”
Quindi… da oggi sulla centrale di Akkuyu e sugli altri due cantieri un bel cartello con “NUOVA GESTIONE” e relativi ampio parcheggio e pizza anche a mezzogiorno? “Finisce qua…a-a-a (Chi se ne va che male fa)”, come cantava la buona Caterina?
Staremo a vedere, ma il segnale è stato dato forte e chiaro, e dall’altra parte il “battitore libero” non ha potuto che rispondere “Roger” (o signorsissignore battendo i tacchi, fate voi).
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Turchia e Iraq hanno concluso un contratto per l’ACQUISTO DI PETROLIO DAL KURDISTAN IRACHENO IN TURCHIA ATTRAVERSO IL GASDOTTO IRAQ TURCHIA. Il primo ministro iracheno ha dichiarato: “Abbiamo raggiunto un accordo storico, attraverso cui il Ministero del petrolio iracheno convoglierà il PETROLIO ESTRATTO NEL KURDISTAN IRACHENO e lo ESPORTERA’ ATTRAVERSO IL GASDOTTO IRAQ – TURCHIA”. (***)
Турция и Ирак заключили соглашение на поставку нефти из Иракского Курдистана в Турцию по трубопроводу Ирак-Турция. Премьер-министр Ирака заявил: «Мы достигли исторического соглашения, согласно которому Министерство нефти Ирака будет принимать сырую нефть, добываемую на месторождениях в Иракском Курдистане, и экспортировать ее по трубопроводу Ирак-Турция». Также премьер-министр Ирака подтвердил соглашение с Курдским регионом о возобновлении экспорта нефти, — Reuters.
https://www.reuters.com/business/energy/iraqi-pm-confirms-agreement-with-kurdish-region-resume-oil-exports-2025-09-25/

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(***) NdT Qui il buon Petrenko CERCA DI INDORARE LA PILLOLA. La Turchia comprerà petrolio a un piffero e un paffero, a prezzi bassissimi, e ricaverà enorme profitto dalla rivendita agli EUROPEI. Ci guadagna quindi?

Lo stesso Petrenko è costretto a capriole nel paragrafo successivo quando accenna alla QUESTIONE CURDA. CURDA IRACHENA, CURDA SIRIANA, CURDA TURCA…
LE ULTIME DUE PER I TURCHI SONO FUMO NEGLI OCCHI. Ma la prima no, anzi. L’OLEODOTTO KIRKUK-CEYHAN E’ STATO CHIUSO PER DUE ANNI IN RISPOSTA A UN MANCATO PAGAMENTO DA PARTE TURCA ALL’IRAQ DI UNA MULTA MILIONARIA PER, ESSENZIALMENTE, CONTRABBANDO DI GREGGIO CURDO: (breve riassunto delle puntate precedenti in questo articolo datato 2023 circa l’oleodotto Kirkuk-Ceyhan)
https://rienergia.staffettaonline.com/articolo/35333/Turchia,+Iraq+e+l%E2%80%99oleodotto+della+discordia/Martini

Ecco che allora gli statunitensi SPINGONO IL GOVERNO IRACHENO per riaprirlo. E riapre. NOTIZIA DI IERI:
https://www.reuters.com/business/energy/iraqi-pm-confirms-agreement-with-kurdish-region-resume-oil-exports-2025-09-25/
“Eight oil companies operating in Iraqi Kurdistan, representing over 90% of production, reached agreements in principle on Wednesday with Iraq’s federal and regional governments to resume exports.”
Domanda domandina… chi sono LE OTTO COMPAGNIE PETROLIFERE OPERANTI NEL KURDISTAN IRACHENO? Ecco la risposta, il “consorzio” delle otto sorelle si chiama APIKUR:
https://www.apikur.uk/members/
Tra cui spiccano:
- la britannica Genel Energy
- la statunitense (TX) Hunt
- la canadese ShaMaran Petroleum Corp.
- la caymanese WesternZagros (coccococcodrillo...)
- la norvegese DNO
e oligarchi e potentati locali. Quando si dice “esportare la democrazia”…
ANCHE QUI, QUINDI, I TURCHI COMPRERANNO DAI SOLITI NOTI. CASH. IN TALLERI DELL’IMPERO. SOLITI NOTI CHE CONTROLLANO I POZZI PETROLIFERI SIRIANI LUNGO L’EUFRATE: KURDISTAN SIRIANO. PROSSIMO A-AM PAPPABUONA PER IL “LIBERO BATTITORE”?
===

Di fronte a tutto questo, AVESSE FATTO LA RUSSIA… CHESSO’, COL TURKMENISTAN (giusto per restare in assonanza toponomastica...), UNA COSA DEL GENERE… COSA AVREBBERO TUONATO I CINEGIORNALI LUCE NOSTRANI??? TUTTE QUESTE OFFERTE A CUI NON SI PUO’ DIRE DI NO… E A CUI NEPPURE IL “BATTITORE LIBERO” PUO’ DIRE DI NO… LE AVESSE FATTE NON AL CAPONE (bellissimo l’ultimo “If Afghanistan doesn’t give Bagram Airbase back to those that built it, the United States of America, BAD THINGS ARE GOING TO HAPPEN!!!”),
MA ALTRI… COSA AVREBBERO TUONATO I MEDIA LOCALI?

Aggiornamenti a seguire.

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25/09 ore 22:00 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


I RUSSI SCAVALCANO LA STAZIONE DI JAMPOL’ A OVEST E RAGGIUNGONO QUELLA DI MEDOVYJ SULLA STESSA FERROVIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3001

Bella mossa:
- Jampol’ città ora è attaccata da due direzioni
- che diventeranno di più nel momento in cui la sacca nel mezzo sarà chiusa
- La strada a nord che porta a KIROVSK è ormai sotto il loro controllo.
- Una volta liberata, ovvero rimosse le due sacche attuali, i russi potranno procedere verso LIMAN da un’area ancor meno fortificata di quella poco più a nord (cartina con le fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73134?single

Situazione che peggiora, per i natofascisti, di giorno in giorno.

VERSO SEVERSK

Per comodità separiamo oggi queste due linee di fronte, quella appena esaminata e questa, perché anche se strettamente connesse e coordinate, l’avanzamento di prima ha a che fare con KRASNYJ LIMAN e quello attuale con SEVERSK e dintorni (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3000

Con questo avanzamento i russi
- ripuliscono un altro lembo di riva destra del SEVERSKIJ DONECK,
- affondando il colpo fino alle porte di DRONOVKA
- che si trova già a ovest (N-O) di SEVERSK
- la quale, dovesse cedere (e di fortificazioni, come si vede qui, non ce ne sono molte)
https://t.me/divgen/73124?single
- aprirebbe UNA STRADA MAI RAGGIUNTA DAI RUSSI NEMMENO AD AGOSTO 2022! La strada che da KRASNYJ LIMAN porta a SEVERSK;
- il che comporterebbe il TAGLIO delle comunicazioni con tutta l’area a est rimasta in mano ai natofascisti.

A questo punto OGNI CEDIMENTO all’interno di quest’area potrebbe portare, a cascata, a conseguenze difficilmente immaginabili e – proprio per questo – sempre meno gestibili. Anche perché, come abbiam visto, non solo la coperta è sempre più corta, ma soprattutto è sempre più sfilacciata. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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25/09 ore 13:30 aggiornamento

VOLČANSK – KUPJANSK


I RUSSI ENTRANO A OTRADNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2999
sempre a metà strada fra i due estremi che delimitano questa parte di linea di fronte. Allargando la cartina, è abbastanza evidente notare come ai russi importi, e parecchio, formare e liquidare quella sacca a sud che oggi è ancora appena abbozzata. Ricollegandosi direttamente a KUPJANSK e costruendo un fronte unico d’attacco verso sud.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Su questo fronte i russi oggi guadagnano posizioni a JAMPOL’ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42697

VERSO SEVERSK

Movimenti da sud, dove i russi si sono attivati per raggiungerla e attaccarla anche da questa direzione (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42706

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Prosegue la liquidazione della sacca di KLEBAN BYK. Quando gli spazi sono quelli di cui parlavamo ieri, e sono chiusi, ben delimitati, altrimenti detti sacche, liquidare la sacca diventa un compito essenzialmente affidato ai droni (filmato qui)
https://t.me/RVvoenkor/100450
minimizzando così le perdite e smantellando progressivamente nascondigli, bunker, trincee, eccetera. Oltre che aumentando le perdite fra i sopravvissuti.

“SONO PRONTO AD ANDARMENE...”

Zelenskij: “Sono pronto ad andarmene… A GUERRA FINITA”
https://t.me/RVvoenkor/100449

Non avevamo alcun dubbio in proposito. Resta da capire se, quando, qualcuno deciderà di anticipare la sua uscita. Non necessariamente l’odiato nemico, anzi. E più il cerchio di chi lo accompagnerà all’uscita si stringerà intorno al dittatore, più le possibilità che lo faccia con le proprie gambe crolleranno drasticamente.

Aggiornamenti a seguire.

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25/09 ore 08:30 aggiornamento

WEEKEND CON IL MORTO (“DAI CHE SI VINCE!”)


Here we go again
The phone will ring again,
I'll be her fool again,
One more time
(Ray Charles)

L’Ucraina è in coma economico (Страна в экономической коме), scrive a un certo punto Legitimnyj in questo editoriale:
https://t.me/legitimniy/20905

Il bilancio 2026 dipende interamente dai crediti concessi. Gli USA, dopo il cinguettio presidenziale di due giorni fa, hanno detto chiaramente ai sudditi europei due cose:
1. “Noi facciamo quelli che vendono e guadagnano, voi quelli che comprate e pagate”.
2. “Se militarmente, strategicamente, l’Ucraina è affare congiunto, come rapportarsi ECONOMICAMENTE, come regolare i conti con la stessa, il ‘rischio d’impresa’, è totalmente a carico vostro”.

Lo abbiamo già affrontato ieri, come argomento. Oggi abbiamo ulteriori elementi a sostegno di questa tesi: APERTURA DI UNA LINEA DI CREDITO, CON SCADENZA FINE 2026, VARIABILE DAGLI 80 AI 130 MILIARDI DI EURO.

Legitimnyj ha definito la cosa come “prestare soldi a un ludopatico per una futura vittoria (risultato peraltro identico)” (Это как дать «лудоману» денег в долг под будущий выигрыш (результат одинаковый)).

Della serie, a noi vincoli di bilancio, rapporto debito / pil, troika, spread, rating, cazzimazzi, di tutto di più. Al ludopatico, apertura di credito, non illimitato. Tutto l’anno prossimo e per la quantità necessaria a “finanziare la difesa” (финансировать оборону). Saldo prestito: DA EFFETTUARSI QUANDO LA RUSSIA PAGHERA’ LE RIPARAZIONI DAI DANNI DI GUERRA! (должен быть возвращен Украиной только тогда, когда Россия выплатит репарации по мирному соглашению).

Legitimnyj la definisce, senza mezzi termini, LA TRUFFA DEL SECOLO (афера века) e individua l’unica cosa positiva nel fatto che, stanti così le cose, nel 2027 sarà finito tutto (максимум война продлится до 2027 года). Come finirà, lasciamo perdere… se ora l’Ucraina è in coma, tra un anno di questo passo sarà un morto che cammina.

MA NON E’ QUESTO IL DATO IMPORTANTE. EVIDENTEMENTE. Prestare 130 miliardi a un ludopatico che ti canta “all’alba vincerò” perché “questa è la volta buona”, e contando nella restituzione di danni di guerra che danno – a questo punto – pagati per sicuro dai russi sconfitti, da parte di un’istituzione che ha fatto inserire il VINCOLO DI BILANCIO nelle Costituizioni degli Stati membri, non è la truffa del secolo, ma un disegno lucidamente determinato e premeditato, i cui tratti COERENTEMENTE emergono man mano che la sua attuazione prende forma. Un disegno guidato da un’unica logica: quella dell’estrazione massima di profitto dalla produzione, realizzazione e circolazione di armamenti. Nuovi, usati, dismessi, a noleggio, in conto vendita, in tre anni e mezzo è valso tutto, secondo un’unica logica: POCA SPESA, TANTA RESA.

Non è la truffa del secolo, è ESTORSIONE AI DANNI DI UN POPOLO INTERO, compiuta quotidianamente sotto gli occhi di tutti.

E quotidianamente escono dati su sole come questa: a inizio conflitto, lo avevamo ampiamente registrato nelle cronache di allora, LA WUNDERWAFFE dovevano essere i lanciamissili spalleggiabili anticarro FGM-148 Javelin. Oggi a tre anni di distanza abbiamo un chiaro bilancio dell’operazione:
https://t.me/boris_rozhin/180873
- ogni singolo lancio contro un carro armato russo costa dai 165.000 ai 240.000 dollari
- tali missili non hanno sortito alcun effetto contro i sistemi di “DIFESA DINAMICA” dei carri russi, ovvero quelle placche disposte SOPRA la corazza il cui movimento (“dinamicheskaja”) trasferisce perpendicolarmente, lateralmente, l’energia cinetica il cui vettore sarebbe, altrimenti, diretto contro la corazza stessa. In questo consiste tale difesa (“zaschita”) supplementare. Neppure i T-72B3M, ovvero modelli modernizzati di vecchi carri, è riuscito a fermare (Ракета регулярно не берет даже борта модернизированных Т-72Б3М).
Valore d’uso nullo, profitto massimo, visto che si sono svuotati ARSENALI PIENI DI GIACENZE E FONDI per far posto a NUOVE COMMESSE da finanziare con le PLUSVALENZE ottenute dalle prime cessioni (США передали Украине тысячи этих комплексов не для победы, а с одной целью — выгодно распродать устаревшие запасы перед поступлением на вооружение новых моделей и получить сверхприбыли для своего ВПК). PLUSPROFITTO (сверхприбыли), scrive Rozhin: qualcuno in Russia si ricorda ancora del buon Carletto.

Lo stesso si potrebbe dire dei droni di concezione e produzione natofascista. WUNDERWAFFE non lo sono più: nemmeno quelli marittimi, che son pure più lenti di quelli aerei (qui uno centrato da un lancet ieri)
https://t.me/condottieros/13274
e comunque soggetti alle stesse magagne di radiocomando che li fanno impazzire quando dispositivi come questo (specificatamente progettato per i droni marittimi)
https://t.me/boris_rozhin/180876
sono accesi. Fanno male, dieci colpiti, due arrivano, ma non sono più bombardamenti a tappeto, e da tempo. Lo stesso si potrebbe dire anche di quelli russi, che fanno sfracelli con droni da poche decine di migliaia di dollari l’uno nelle versioni più evolute: non è così solo perché in tre anni e mezzo hanno smantellato buona parte della contraerea. O portata a esaurimento scorte.

Ma ai padroni questo non interessa. Non interessa – e sanno benissimo – che per ogni cisterna di petrolio che brucia in territorio russo, la sera stessa a bruciare saranno depositi interi in territorio ucraino, in una proporzione che non è nemmeno paragonabile. A loro interessa VENDERE e PORTARE A CASA. E si porta a casa quando il prodotto, dato in lend-lease, è portato a consunzione.

“Dai che si vince”, allora! Ancora un anno! “One more time” (povero Ray, scusami da dove sei… )
Intanto, il Paese è in piena CATASTROFE DEMOGRAFICA e non per le vittime dei russi, ma per la gente che scappa da questo regime criminale che li vorrebbe immolare “fino all’ultimo ucraino”
https://t.me/legitimniy/20907

Rastrellandoli a qualsiasi ora del giorno e della notte, piombando all’improvviso senza lasciarti neppure il tempo di alzarti e scappare in casa (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59555
ANCHE CHI E’ UNICO SOSTEGNO DI PADRE INVALIDO, come DENUNCIA ZERADA:
https://t.me/ZeRada1/27063
Il signore ha come unico sostegno il figlio, che dall’inizio della mobilizzazione OGNI TRE MESI si è presentato diligentemente al comando per
- segnalare il problema
- chiedere il rinvio
Ogni tre mesi da anni. Il padre infermo colpevole di essere vivo, lui colpevole di essergli di sostegno. Il padre infermo è ancora vivo, lui è ancora unico sostegno, peccato che il distretto militare è rimasto chiuso per LAVORI DI RIFACIMENTO proprio nel periodo del rinnovo. E lui ha presentato la domanda quando ha riaperto, il giorno dopo. Lo sono venuti a prendere a casa e ora è già al CAR.

Questa donna, invece
https://t.me/legitimniy/20906
non sa più dov’è finito suo marito e dorme davanti al distretto in attesa che qualcuno le dia una risposta.

Ma va tutto bene. La vittoria è questione di tempo, ormai. Anche se ormai tutti dicono che LA STRADA SENZA USCITA IMBOCCATA A KUPJANSK E’ DOVUTA UNICAMENTE AL TRASFERIMENTO DI UNITA’ PREZIOSE DA LI’ A KRASNOARMEJSK!
https://t.me/rezident_ua/27570
Fino ad allora i russi non erano riusciti ad avanzare, tubo o non tubo. Oggi, non solo KUPJANSK, non solo KRASNOARMEJSK, ma anche la strada che da KRASNYJ LIMAN porta a SEVERSK è ormai completamente sotto tiro russo:
https://t.me/frontbird/26255
Stesso discorso per KONSTANTINOVKA. Questo filmato, tra l’altro,
https://t.me/boris_rozhin/180877
è utile per capire quanto possano reggere le cosiddette “reti antidrone”, essenzialmente reti da pesca tirate sopra e ai lati delle strade: i russi aspettano i mezzi all’imbocco delle stesse e li fanno saltare poco più in là. Questo, al netto del fatto che a trenta chilometri di distanza un qualsiasi proiettile da mortaio può aprire un varco OVUNQUE in quel sistema difensivo, oltre che i droni stessi che si infilano in questi budelli una volta che esplodono.

Ma arriveremo ai confini del 1991, nessun dubbio in proposito. Fino ad allora, UN PRESIDENTE ILLEGITTIMAMENTE AL POTERE potrà andare all’ONU a stringere la mano a un altro presidente illegittimamente al potere. Accaduto ieri, stretta di mano fra ZELENSKIJ e MOHAMAD AL-JAWLANI
https://t.me/parstodayrussian/189572
terrorista sulla cui testa pendeva una taglia di 10 milioni di dollari (qui prima e dopo)
https://t.me/parstodayrussian/189559
da un anno presidente “legittimo” della nuova Siria, così come l’altro è “legittimamente” al potere anche se il suo mandato è scaduto. Anche se tutto ormai è scaduto, in quel Paese, a livello di poteri legislativo ed esecutivo. Perché cosa è legittimo e illegittimo è sempre il padrone delle ferriere a deciderlo.

Ecco allora che la retorica del “dai che si vince”, unita a quella del “terrore russo” (Aida, Rino Gaetano), ha creato le basi per questo remake, dopo trent’anni, del film “WEEKEND CON IL MORTO”, dove i protagonisti si portano in giro un cadavere con tanto di occhiali da sole facendogli fare ciao con la manina perché a loro serviva che gli altri lo credessero VIVO ANCHE SE NON LO ERA. Commedia surreale, grottesca, riportata oggi REALMENTE, e su scala di un popolo intero ostaggio di questi criminali, in tragedia.

Aggiornamenti a seguire.

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24/09 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A STEPNOGORSK DA PIÙ PUNTI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2996

Guardando la cartina con le fortificazioni,
https://t.me/divgen/73093?single
notiamo come questa mossa, di fatto, aggiri le uniche fortificazioni esistenti. Di fatto, una volta liberata Stepnogorsk, depotenziandole del tutto. Situazione sempre più critica, a venti chilometri da ZAPOROŽ’E.

BATTAGLIA DI KONSTATINOVKA

Della serie, se non la capiscon con le buone… iniziata l’operazione per liquidare la sacca di KLEBAN BYK, e già mezza sacca è stata liquidata (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2993

Come si vede dalla carta con le fortificazioni,
https://t.me/divgen/73083?single
si son fermati subito sotto l’ultima linea di difesa, peraltro già ampiamente superata sia a ovest che a est.

Non aveva alcun senso tenere posizioni ormai scollegate completamente, isolate dal resto delle truppe operanti a Konstantinovka. Era, ed è, assurdo. Ma c’è voluta un’operazione militare, tutt’ora in corso, e dopo settimane che la sacca era praticamente chiusa, restando uno strettissimo corridoio di settecento metri a est, per liquidare ciò che ormai non aveva alcun motivo di essere.

Il 22 agosto, quando la sacca si è formata, al suo interno c’erano 800 uomini. Ora ce ne sono 80, riporta il Ministero della difesa russo:
https://t.me/mod_russia/56932

Ora, dall’area controllata dai russi al lembo di terra più a nord da questa parte del lago artificiale ci sono tre chilometri esatti. Da zero metri, quelli che lambiscono il lago a ovest, fino a un massimo di tre chilometri, per chiudere a est col corridoio di 700 metri, lungo un’area lunga al massimo, anche prendendo le misure in diagonale, meno di sei chilometri e mezzo. Ottanta uomini a tenere questa ultima linea, nessun ordine di consegna delle armi: ennesimo crimine di un regime che, in tutti questi tre anni, non ha MAI tenuto in alcun conto la vita dei suoi uomini. Uomini che ormai lo capiscono sempre più.

Liquidata la sacca, l’ingente quantitativo di forze liberate andrà a dare manforte ai compagni che oggi AVANZANO A EST, guadagnando posizioni fra le dacie adiacenti al centro urbano e ripianando la linea di fronte immediatamente alle loro spalle (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2995

Come è possibile notare dalla cartina delle fortificazioni, i russi sbaragliano un’intera linea a est, la scavalcano di almeno un chilometro e si apprestano coi loro compagni ad affrontare l’ultima linea di difesa posta prima dell’agglomerato urbano. Che non è il confine amministrativo del comune, già ampiamente superato, ma proprio l’agglomerato urbano al suo interno.

VERSO KRASNYJ LIMAN

ZAREČNOE È TORNATA A ESSERE KIROVSK
https://t.me/voenkorKotenok/67678
(cartina qui)
https://divgen.ru/event/2997
e un minuto di silenzio per il compagno Kirov…). Si combatte sotto Partizanskaja Ulica. Peraltro, la sacca formatasi è tutta “bianca”, ovvero terra di combattimenti. Ambiente poco salubre per forze natofasciste sempre più in affanno. Stesso discorso per la sacca in formazione a nord, ben più ampia e alla cui chiusura (semplicemente seguendo la strada verso nord-ovest, ora che i russi sono entrati che era Zarečnoe e usciti che è Kirovsk) una quantità ingente di uomini e mezzi ora impegnati tutt’intorno alla stessa, sarebbe libera di spingere su una linea lunga TRE CHILOMETRI al posto dei VENTI ATTUALI. La superiorità relativa aumenterebbe esponenzialmente. Per inciso, KIROVSK era l’ultimo paese prima di KRASNYJ LIMAN lungo la direttrice est-nordest.

Tutti ora, come mostra quest’altra cartina, puntano su KRASNYJ LIMAN (loro cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59551

FRA VOLČANSK E KUPJANSK

I RUSSI AVANZANO LUNGO IL VARCO APERTO A METÀ STRADA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2994
LUNGO UNA LINEA DI NOVE CHILOMETRI E LIBERANDO NEL COMPLESSO UNDICI CHILOMETRI QUADRATI, solo con questa azione. Azione che crea i presupposti per due sacche, una piccola a ovest e una a est ben più importante. Se i russi colmassero i sei chilometri e mezzo che separano le loro punte più avanzate a nord-est da quelle dei loro compagni operanti a KUPJANSK, la sacca che si andrebbe a chiudere sarebbe di oltre sessanta chilometri quadrati. Il che è niente, di fronte al fatto che a quel punto i russi punterebbero ad traslare questa linea sulla strada che si vede a sud-ovest e che ora peraltro è già da loro tagliata. Da qui a tornare ai confini di agosto 2022 non sarebbe più affatto utopia. Anzi. Staremo a vedere.

A KUPJANSK CONFERMATI DAGLI STESSI SOLDATI SUL CAMPO, INTERPELLATI DA QUESTO CANALE
https://t.me/condottieros/13273
GLI AVANZAMENTI DI OGGI. Piovono proiettili e droni come se non ci fosse un domani, ma non riescono a fermare l’azione russa.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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24/09 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I natofascisti contrattaccano affondando il colpo a nord-est di Krasnoarmejsk (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42662
ma i russi avanzano a NOVOE SHACHOVO e DOROZHNOE (altra cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/42670
posizione di quest’ultimo qui
https://divgen.ru/48.42407/37.22023/15
e qui
48.42407/37.22023
Alla chiusura della sacca a sud in cui i cinesi stessi si sono infilati, meno di tre chilometri.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Il gruppo Zapad avanza in città e si porta a casa altri cento stabili in un giorno,
https://t.me/epoddubny/24892
115 per l’esattezza:
https://t.me/mod_russia/56921
Prosegue l’azione nell’area semiaccerchiata creata dai russi. Con tutti i signori nominati ieri (Freikorps, “volontari” russi e SBU), c’è anche chi riesce a eludere la loro guardia e a consegnarsi prigioniero ai russi:
https://t.me/boris_rozhin/180767
Insieme ad armamenti NATO. A oggi, è l’unico modo per restare vivi in quell’area.

"FREMDER"… "FASS"! ANCHE IL MIGLIOR AMICO DELL’UOMO… CONTRO I TE-TSE-KA!

Il verbale di polizia riporta che in realtà è andata coi comandi in russo… questa la sequenza originale:
CHUZHOJ чужой – Fremder – Estraneo!
E
VZJAT’ взять – Fass – Attacca!
https://t.me/legitimniy/20901

Il primo ordine avvisa il cane di una situazione di allerta, in presenza di "estranei". Il secondo lo libera contro chi è qualificato come "estraneo".

Oblast’ di ODESSA dove, meraviglia delle meraviglie per i nostri politici, anche i cani parlano russo... oltre che detestare i natofascisti: inizio anno.

Il padrone di un cane addestrato, minacciato nel corso dell'ennesima retata, non esitava a lanciarlo contro i Te-Tse-Ka che lo volevano ingabbiare…

… oggi la condanna: un anno di reclusione (l’immagine è il verbale del caso giudiziario). “Meglio un anno di galera che crepare al fronte”: opinione ormai condivisa (такое мнение уже бытует почти у каждого украинца).

Quando si dice il miglior amico dell’uomo... morale: se girate per Odessa e vi viene incontro un cane, salutatelo con "Privet"!

Aggiornamenti a seguire.

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24/09 ore 08:30 aggiornamento

“WE WILL CONTINUE TO SUPPLY WEAPONS TO NATO (e poi ne faccian quel che vogliono...)”: OBBIETTIVO RAGGIUNTO


Non entro nemmeno nel merito dei tre quarti di supercazzola che compongono questo ennesimo annuncio presidenziale:
https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/posts/115255130298104593
pubblicato dopo un incontro di sette minuti (SIC! nota dal canale ucraino Legitimnyj)
https://t.me/legitimniy/20898
con Zelenskij, dove più che dirsi ciao e qualche altra frase di rito non han fatto, e per la cui stesura sicuramente ha richiesto più tempo dell’incontro suddetto.

Non entro neppure nel merito di chi cerca di prendere gli argomenti addotti sul serio, chiedendosi per esempio cosa è cambiato da un mese a questa parte. O dal cazziatone padronale di qualche mese fa a questa parte: anche se qui la risposta è semplice… giacca sopra la maglietta del sottoposto.

Mi concentro sull’ultima parte di intervento, dove sostanzialmente dice:
- noi continueremo a fornire armi alla NATO e la NATO ci faccia quel che vuole.
- nulla di personale, buona fortuna ai contendenti, senza rancore.

Qui è, a mio modesto parere, corroborato da tre anni e rotti di osservazione sul campo, la chiave di tutto. In questi tre anni abbiamo assistito, lo abbiamo ricordato fino a ieri, quindi in tempi non sospetti, a operazioni “a perdere” il cui unico senso, decaduto quello del “valore d’uso militare” dichiarato, era ricavato dall’unico risultato ottenuto:
- una quantità enorme di armamenti mandata – deliberatamente – in distruzione. A oggi, giusto per dare un totale parziale,
▫️ 667 aerei,
▫️ 283 elicotteri,
▫️ 86.260 droni,
▫️ 630 sistemi lanciamissili,
▫️ 25.220 carri armati e altri cingolati,
▫️ 1.592 lanciarazzi multipli montati su autoveicoli,
▫️ 29.851 obici e mortai,
▫️ 42.454 autoveicoli militari.
- oltre ovviamente a decine di migliaia di perdite PER OGNI OPERAZIONE (carne da cannone a perdere, per l’appunto, effetto collaterale indispensabile per l’ottenimento del primo e unico risultato tangibile).

La riduzione all’Ucraina a
- colonia, indebitata fino al collo,
- Stato kamikaze primo fornitore di manodopera e territorio a perdere per un sempre più fluido circolo merce-denaro-merce al complesso militare industriale padronale,
rischiava di interrompersi di fronte all’esaurirsi dell’armamentario Ex-Varsavia, ovvero venduto al massimo di profitto e a costo zero (RENDITA PARASSITARIA), e al dover proseguire unicamente con armi che – invece – di costi di produzione ne hanno. Non solo munizioni, droni, e supposte (in ogni senso) V2 come Abrams. Leopard, Gepard, Himars e Patriot. Ma ormai TUTTO.

Nell’impossibilità di appropriarsi di terre rare sempre più “rare”, nel senso di “rarefatte”, a disposizione di un regime ormai sempre più a parole, nell’impossibilità di accedere ad altre contropartite in natura – d’altronde, non si può aver la botte piena e la moglie ubriaca, uno Stato kamikaze a perdere dove collocare il proprio ciclo di realizzazione della merce-armamenti, ma anche dove sfruttare risorse ed estrarre profitto a costo zero, con infrastrutture miracolosamente salvate, continuità energetica, eccetera… -

… il padrone ha
- prima minacciato di andarsene, alzando così la contropartita
- poi imposto dazi come se non ci fosse un domani al vassallo europeo
- poi costretto lo stesso a ringraziarlo (!) per dazi variabili tra il 15% (flat) e il 50% (acciaio e prodotti finiti legati allo stesso, oltre 400 nuove voci doganali inserite nella lista soggetta a tale dazio)
- oltre che obbligarlo a spendere 600 MILIARDI, degli 800 previsti per il riarmo, IN ESCLUSIVA PRESSO IL SUO COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE.
- Kiev a questo punto, da Paese condannato alla sconfitta “in due settimane”, TORNA A ESSERE LA RUOTA PRINCIPALE DEL CICLO PRODUZIONE-RIPRODUZIONE MERCE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE PADRONALE, ED ENTRO CUI FAR GIRARE IL CRICETO UMANO – E A PERDERE – LOCALE.
- Kiev può vincere, Kiev può tornare ai confini del 1991, i russi sono in enormi difficoltà, l’economia va a rotoli, eccetera… tutto il resto è repertorio trito e ritrito, raccolto in un’unica supercazzola prematurata: prematurata in tre anni e mezzo di propaganda, sempre la stessa.

Ricapitolando: IL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE VENDE ALLA “NATO”, OVVERO ALL’UE, CHE POI CEDE (in conto vendita, in prestito, in dono, come caspita vuole, son problemi loro…) A KIEV… CHE OVVIAMENTE VINCE E RIPORTA I CONFINI A QUELLI DEL NOVANTUNO!
Se ne è accorto, sin da subito, l’editorialista del canale ucraino Rezident, passando anch’egli subito i tre quarti di supercazzola e andando dritto al finale: “США четко преследует свои цели, выходит из конфликта в Украине и перекладывает все затраты на ЕС, чтобы вызвать там социальный взрыв!”
https://t.me/rezident_ua/27560

La “RICETTA” della gestione Biden, LEND-LEASE DIRETTO, CHE AVEVA FRUTTATO LE PRIME CENTINAIA DI MILIARDI AL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE, era arrivata alla frutta. ERA DIVENUTA INSOSTENIBILE. OCCORREVA UNA NUOVA FORMULA. OGGI IL PROCESSO E’ STATO PORTATO A COMPIMENTO. OBBIETTIVO RAGGIUNTO.
A questo, del resto, serve l’alternanza nel bipartitismo a stelle e strisce: a dare CONTINUITA’ E IL MASSIMO DI QUANTITA’ POSSIBILE all’estrazione di profitto da parte dei soggetti che finanziano entrambi gli schieramenti. Ovvero le lobby delle armi.

Soluzione che fa contente anche le lobby nostrane, perché la stessa formula (Kiev vince, “aiutiamola”) sarà applicata per i duecento miliardi di euro di loro pertinenza. Che son soldi, in un momento in cui “NON SI BADA A SPESE” di fronte ai droni russi, ai jet russi, al nemico alle porte.

E quel “Good luck to all?” Non vorrà mica continuare a fare affari coi russi? MA CERTO! E NESSUNA NUOVA SANZIONE FINCHE’ GLI EUROPEI CONTINUERANNO A COMPRARE IDROCARBURI DAI RUSSI! PUNTO, SET, PARTITA, nota il canale ucraino Zerada in un commento a proposito (Красиво разбивает нарратив глобалистов, чтобы не вводить против РФ санкции).
https://t.me/ZeRada1/27054

COLLATERAL DAMAGES, “danni collaterali” di questa politica di distruzione?

- un Paese sempre più distrutto, indebitato, ridotto al grado di dipendenza coloniale in tutto e per tutto, ma è “per il suo bene” (Misery, non deve morire)

- un popolo dimezzato, e non dalle perdite nell’Est, ma dalla fuga, demoralizzato, abbattuto, schiavizzato (sempre “per il suo bene”)…

- i cartelli della droga latinoamericani che divengono veri e propri eserciti addestrati e forniti degli ultimi ritrovati (droni e tecniche di loro impiego sempre più complesso, ovvero combinato e coordinato ad altri movimenti sul terreno di blindati e artiglieria pesante)

- PROLIFERAZIONE DI TALI ARMAMENTI ANCHE FRA LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA EUROPEA: ARTICOLO DI META’ AGOSTO COMPLETAMENTE IGNORATO DAI MEDIA NOSTRANI, “Armas enviadas por la OTAN a Ucrania acaban en manos de los narcos de Almería”:
https://www.diariodealmeria.es/almeria/armas-enviadas-otan-ucrania-acaban_0_2004562213.html
“subfusiles Skorpion VZ-61 que pueden disparar 850 balas por minuto […], escopetas semiautomáticas, rifles Smith & Wesson, subfusiles checos CSA, pistolas Blow y Glock de calibre 9 y 45 milímetros, localizadores GPS, inhibidores de frecuencia y detectores de micro/balizas”.
NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE CAPITA, MA A MERAVIGLIARE STAVOLTA E’ STATA LA QUANTITA’ DI ARMAMENTI RITROVATI: No sería la primera vez que la Policía y Guardia Civil hacen frente a redes delictivas con las armas automáticas y fusiles de asalto enviados por la OTAN al frente ucraniano en nuestro país, si bien en esta ocasión ha sorprendido que, a través del mercado ilícito, haya llegado un volumen tan amplio y peligroso.
Lo denunciavamo poco fa, parlando dei narcos colombiani: ci arriveremo anche noi. Sbagliavamo. CI SIAMO GIA’ ARRIVATI. E la INTERPOL lo denunciava dal 2022. Ma anche qui, “è per il nostro bene”.

- e mentre le armi europee inviate in Ucraina ritornano in Europa in mano alla criminalità organizzata e i russi, laconicamente, commentano: “L’Europa continua a spararsi sui piedi” (Европа снова «стреляет себе в ногу»),
https://t.me/kastorka92/33740
il regime di Kiev non perde tempo e, dopo aver tirato il fiato per essere stato ancora salvato dal licenziamento padronale, DEPOSITA L’ENNESIMO DISEGNO DI LEGGE RESTRITTIVO DELLE LIBERTA’ INDIVIDUALI,
https://t.me/ZeRada1/27056
STAVOLTA CONTRO QUELLA DI STAMPA CHE NON POTRA’ PIU’ PARLARE DI SCHEMI CORRUTTIVI O COMUNQUE CRIMINOSI RIFERITI AL POTERE POLITICO. Le UNICHE notizie che potrà fornire saranno quelle FORNITE IN GIUDIZIO da un TRIBUNALE tramite apposita SENTENZA. Ovvero il copiaincolla della sentenza stessa, che avverrà magari dopo anni (предлагается автоматически признавать информацию недостоверной, если она не подтверждена обвинительным приговором суда). Ciao.

Ai russi, commenta laconicamente Rozhin, non cambia nulla. Stavolta, a differenza di MINSK, i russi sono andati avanti e le giravolte, gli inviti esquimesi, i teatrini inscenati quest’estate, “non hanno influito minimamente sui tempi di sviluppo delle operazioni in corso”, senza alcuna sospensione (Большая польза от текущего переговорного процесса, что в отличие от Минских соглашений он не влияет на темпы развития операций.)
https://t.me/boris_rozhin/180724
E tra un mese i natofascisti si troveranno con ancora meno territorio (Через месяц Украина потеряет еще часть своей территории) ma, soprattutto, con ancora meno soldati.

Non solo le perdite sul campo che sono in pieno aumento (1630 solo ieri, di cui 580 nella sola KRASNOARMEJSK)
https://t.me/divgen/73051
ma anche, come ricordavamo solo ieri, diserzioni, fuga all’estero, azioni armate per liberare gli ostaggi dei Te-Tse-Ka, attentati, malcontento crescente. Siamo solo a settembre, e dopo tre anni la lascia il tempo che trova anche la “lisciata” di Trump. Anche perché a una fetta ormai maggioritaria di popolo ucraino, e sempre maggiore, sperava fino a quest’estate di chiuderla qui, oggi in agenda c’è quello che per loro rappresenta un PROBLEMA PRIORITARIO: passare l’inverno. E la lisciata padronale assomiglia sempre più all’antico adagio: “La vostra soddisfazione è il nostro miglior premio”. Anche il titolo del film da cui tale adagio fu a suo tempo tratto, e sull’imitazione della cui scena (soprattutto dei tic...) si sono cimentate intere generazioni di italiani, purtroppo, ben si attaglia alla situazione attuale.

Aggiornamenti a seguire.

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23/09 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI PENETRANO NELLA LINEA DI DIFESA NATOFASCISTA, LA OLTREPASSANO, PASSANO IL FIUME VOL’ČA (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73038?single
ED ENTRANO A IVANOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2990

A questo punto, con l’inizio della battaglia di Ivanovka, non tantissime strade come vediamo in realtà, i russi possono puntare a nord-est verso NOVOPAVLOVKA, ricongiungendosi ai loro compagni che hanno già sconfinato a est, o virare verso ovest, dando manforte ai compagni già impegnati in questa azione verso occidente, o aprire un’altra breccia puntando verso nord e allargando progressivamente la linea di fronte. Quest’ultima azione avrebbe un senso creando una sacca a est e tagliando gli approvvigionamenti all’attuale linea di difesa che cerca di arginare il movimento verso ovest dei russi su questo versante. Staremo a vedere.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI ENTRANO A NOVOSELOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2991
Prosegue l’aggiramento di KRASNYJ LIMAN da nord. Ma è la priorità, a questo punto, Krasnyj Liman? Guardiamo questa cartina con le fortificazioni:
https://t.me/divgen/73044?single
Muovendosi verso sud-ovest i russi raggiungerebbero SVJATOGORSK, taglierebbero la restante riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC ancora in mano ai natofascisti, tra cui anche KRASNYJ LIMAN, potendo infine procedere verso la stessa da un’ulteriore direzione aggirando peraltro le fortificazioni che invece ricoprono fittamente la via diretta verso sud-est.

Altra gatta da pelare per i natofascisti, che per contrastare questa azione dovranno dispiegare ulteriori forze, eccetera eccetera.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Il Ministero della difesa russo è uscito oggi con un rapporto dettagliato sull’andamento della battaglia:
https://t.me/mod_russia/56902

- 5667 edifici liberati su 8667 di una città trasformata in fortezza (крепость) con la consueta tattica di impiegare gli edifici come fortificazioni a perdere rinforzate da costruzioni in cemento armato e protette da campi minati (Практически каждое здание представляло из себя хорошо оборудованную в инженерном отношении и защищенную долговременную огневую точку. Фактически город был превращен в «крепость» с использованием железобетонных сооружений и минных полей);
- 700 soldati, tra cui nazisti del reparto Freikorps, terroristi del cosiddetto “corpo volontari russi” e forze speciali del GUR, sono stati intrappolati in una sacca a nord (quella per intenderci rimasta fra le due ali d’attacco russe, NdT)
- di questi, 250 sono già stati liquidati
- dall’inizio di questa battaglia il nemico ha già perso 1.800 uomini, 36 carri armati e altri blindati, 2 lanciarazzi multipli e 137 fra mortai e cannoni.

I natofascisti cercano affannosamente di chiudere il recinto quando ormai i buoi sono scappati. Di fatto, l’azione in corso non solo ha compromesso la tenuta di Kupjansk, ha provocato ricadute estremamente positive anche a est di Kupjansk, dove i russi avanzano e riducono l’area attualmente controllata dai natofascisti, avvicinandosi a Kupjansk stessa. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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23/09 ore 13:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi avanzano sia a JAMPOL’ (cartina ultimi avanzamenti qui):
https://t.me/z_arhiv/32480?single
che da nord (cartina aggiornata qui):
https://t.me/z_arhiv/32483

Situazione vista con ESTREMA PREOCCUPAZIONE dai canali di parte avversa (loro cartina qui):
https://t.me/the_military_analytics/24853
dove si vedono chiaramente, grazie alle frecce, le direttrici d’attacco russe. Al contempo, constatando l’attuale impossibilità di fermarle.

VERSO SEVERSK

DOPPIO MOVIMENTO SEGNALATO,

- prima da NORD, NORD-OVEST scendendo da SEREBRJANKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2988
e – cartina fortificazioni alla mano – travolgendo una linea di difesa e scavalcandola
https://t.me/divgen/73025?single
A questo punto, la tenuta della linea fortificata nord-sud che sinora ha difeso i natofascisti di stanza a SEVERSK da est, è quantomeno compromessa;

- poi da SUD, culminato con la LIBERAZIONE DI PEREEZDNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2989
Con quest’ultimo avanzamento i russi creano i presupposti, a est per l’ennesima SACCA. La cui entità potrebbe aumentare qualora i russi proseguissero dritti verso nord liberando ZVANOVKA, un paesino a poco più di due chilometri dalla stessa SEVERSK proveniendo da sud.
Dovessero, i russi provenienti dalle due punte meridionali e coincidenti con strade e strade ferrate, CONVERGERE verso ZVANOVKA, la sacca sarebbe già chiusa e liquidata. Cartina fortificazioni a supporto:
https://t.me/divgen/73033?single
Lungo la “V” rovesciata che manca a chiudere la sacca, proprio niente. Ma anche la linea fortificata che attende i russi subito a nord è ormai messa in pericolo dall’attacco contemporaneo dei russi provenienti da nord: movimento sintetizzato in questa cartina.
https://t.me/Tatarinov_Rus/59491

In altre parole, l’inizio della battaglia di SEVERSK è sempre più imminente.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO VERSO USPENOVKA E POLTAVKA (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32489
liberate le quali si porterebbero a 15 km da GULJAJPOLE da nord-est.


Aggiornamenti a seguire.

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23/09 ore 08:30 aggiornamento

RESE DEI CONTI IN CORSO

Rese dei conti al plurale. Lotte intestine, guerra civile in corso che aumenta di intensità, coinvolgendo anche fette di società sinora rimaste sotto il controllo ferreo del blocco natofascista.
Il comando militare dell’oblast’ di IVANO-FRANKOVSK’ ha diramato un dispaccio dove denuncia l’assalto alla caserma dei TE-TSE-KA da parte di un commando di “sconosciuti” che ha liberato tre detenuti:
https://t.me/ZeRada1/27036
https://t.me/legitimniy/20893

I Te-Tse-Ka non accennano ad allentare la presa sulla società civile, non limitandosi ai posti di blocco di giorno, e relativi pestaggi ai civili alla luce del sole, ma orchestrando anche raid notturni:
https://t.me/legitimniy/20892

I servizi segreti (SBU e GUR), a loro volta dipendenti da diversi servizi stranieri (CIA e Mi6) sono anch’essi ai ferri corti:
https://t.me/skosoi/7876

Questo, mentre Zelenskij sente il fiato sul collo dei mister e Zaluzhnyj a bordo campo si è già tolto la tuta e sta facendo riscaldamento:
https://t.me/rezident_ua/27550

Al che decide mosse come questa, DISEGNO DI LEGGE 14059 DEL 22/09/25 presentato alla Rada
https://t.me/ZeRada1/27030
… che consente l’invio delle truppe all’estero! MA COME… NE STATE SBATTENDO AL FRONTE A FROTTE, SENZA PREPARAZIONE, SENZA ADDESTRAMENTO, SOLO PER OPPORRE CARNE DA CANNONE ALL’AVANZATA RUSSA (come a Kupjansk
https://t.me/motopatriot78/42627
e a Krasnoarmejsk)
https://t.me/motopatriot78/42622

… AL PUNTO CHE PIGLIATE I SOLDATI DI STANZA ALLE OFFICINE MILITARI DI RIPARAZIONE (CHE PERALTRO MINACCIANO LA DISERZIONE IMMEDIATA), I PILOTI DI DRONI,
https://t.me/MediaKiller2021/19468
E ALTRO PERSONALE INDISPENSABILE PER PROSEGUIRE NEL CONFLITTO...

… E FATE UN DISEGNO DI LEGGE PER AUTORIZZARE L’INVIO DI TRUPPE ALL’ESTERO?

Il canale ucraino Zerada commenta: MOLDAVIA… a una settimana dalla guerra, pardon, dalle elezioni.
https://t.me/ZeRada1/27037
ELEZIONI PRESIDENZIALI DOMENICA. La Sandu dichiara che se vince l’opposizione, porterà la Moldavia in guerra. L’opposizione dichiara che se vince la Sandu, porterà la Moldavia in guerra.

Zerada commenta:
In questa situazione i poveri moldavi sono in un vicolo cieco: perde la Sandu, guerra sarà; vince la Sandu, guerra sarà. 🤷‍♂️
В такой ситуации бедные молдаване, по идее, должны чувствовать какую-то безысходность: проиграет Санду - будет война, победит Санду - будет война🤷‍♂️


In realtà, è la Sandu che è corteggiata da anni per entrare nel conflitto con la Transnistria prima e la Russia poi. ZELENSKIJ HA APPENA PARLATO CON LA SANDU. Del tempo, naturalmente, e del riscaldamento climatico... e oggi, A UNA SETTIMANA DA QUESTE ELEZIONI, Kiev autorizza i suoi soldati a trasferirsi all’estero… coincidenze.

La situazione, rispetto alle mini-maidan ormonali d’agosto, è DECISAMENTE PEGGIORATA. È passato solo un mese, sembra ieri… è ieri… ma la situazione sta degenerando. Questo, al netto della fallita diversione dei "droni russi", ormai morta e sepolta. Ma ne avremo probabilmente una alla settimana, in questa fase. Prima che la situazione sul campo collassi, prima che il malcontento popolare viri decisamente sul conflitto armato, si giocheranno il tutto per tutto su altri fronti. Cercando di aprirli, cercando di coinvolgere altre parti nel conflitto, cercando di di sparigliare le carte.

Aggiornamenti a seguire.

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22/09 ore 20:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA


I RUSSI ENTRANO A PLEŠČEEVKA, a sud-est di Konstantinovka (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2987

Come si può notare dalla cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/72998?single
il senso della progressione non potrà semplicemente essere da sud-est a nord-ovest, perché è proprio lungo questa direttrice che i russi troveranno di traverso una notevole mole di fortificazioni a difesa della cittadella. Ecco quindi l’importanza di distruggerle attraverso un intenso lavorio ai fianchi, a opera dei loro compagni provenienti da nord. Staremo comunque a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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22/09 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


I RUSSI CONTINUANO AD AVANZARE DA EST, PASSANDO STEPOVAJA NOVOSELOVKA
https://t.me/motopatriot78/42590
Undici chilometri dalle punte più avanzate di questo movimento e il confine est di KUPJANSK.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI BONIFICANO QUASI DEL TUTTO SHANDRIGOLOVO E PROSEGUONO VERSO SUD, DIREZIONE DOBRYSHEVO
https://divgen.ru/event/2985
Liberata la quale, mancheranno quattro chilometri a KRASNYJ LIMAN.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

LIBERATA KALINOVSKOE (cartina qui
https://divgen.ru/event/2986
e ammissione del buon Petrenko con foto a conferma qui)
https://t.me/petrenko_iHS/9654
I russi proseguono verso ovest. Siamo poco sotto ORESTOPOL’ dove abbiam visto i russi essere arrivati stamane:
(cartina qui
https://divgen.ru/47.95542/36.45112/12
e qui)
47.95542, 36.45112
E anche qui si apre una via a ovest che dopo 15 km e quattro paesini porta alla strada che da nord arriva a GULJAJPOLE, di cui parlavamo stamane. Sostanzialmente, come mostra questa cartina,
https://t.me/divgen/72982?single
la via coincide con le fortificazioni esistenti. Fortificazioni smantellate lateralmente, dal loro punto più debole, una dietro l’altra. Volendo, infine, seguendo la direttrice indicata in questa cartina,
https://t.me/Tatarinov_Rus/59466
sia apre un’altra strada per arrivare a POKROVSKOE. Da sud-est, in questo caso.

Contestualmente, i russi avanzano anche da poco più a sud verso ovest e giungono a NOVOGRIGOROVKA,
https://t.me/beard_tim/27561
dove ora infuria la battaglia. Nel complesso stabilizzare quest’area appare oggi altamente improbabile.


Aggiornamenti a seguire.

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22/09 ore 08:30 aggiornamento

VOLCHANSK - KUPJANSK

Una linea di fronte che si fa sempre più interessante. Mentre i natofascisti celebrano le loro “vittorie” a SUMY
https://divgen.ru/event/2981
dove, sostanzialmente, il gruppo SEVER dopo aver rimesso in sicurezza i confini di KURSK e BELGOROD, ora gioca all’elastico nella fascia di sicurezza che si è creato in terra di SUMY (“aktivnost’ snizilas’” l’attività si è ridotta)
https://t.me/motopatriot78/42576
sempre lo stesso gruppo SEVER è impegnato a est in un compito ben più ambizioso. Ma andiamo con ordine.

SUMY era completamente staccata dall’area di azione attuale, troppo a ovest, con troppi chilometri per poter pensare minimamente di “dialogare” con altre aree di conflitto sulla linea di confine: un po’ come prendere di petto ora CHERSON. I russi fecero questo partendo da Sebastopoli per arrivare a Mariupol’, sì, ma eravamo nel 2022, le difese erano sguarnite, si muovevano lungo superstrade e autostrade macinando decine di chilometri al giorno, ma
1. erano altri tempi, ora due trincee e qualcuno di piantone lo han messo anche alla frontiera con la Romania (i raccomandati...); un avanzamento così tranquillo per centinaia di chilometri complessivamente sarebbe impossibile.
2. il gioco valeva la candela, poiché oltre a essere un rischio calcolato occorreva in quel momento unire due fronti, di fatto, facendo tornare russo per intero il Mare d’Azov. Era un obbiettivo prioritario per mettere in sicurezza gli approvvigionamenti e le comunicazioni nel caso i natofascisti fossero riusciti a far saltare del tutto il Ponte della Crimea. Obbiettivo tentato – lo ricordiamo, facendo saltare per aria un autista ignaro di tutto alle tre di notte mentre transitava – e sostanzialmente fallito, anche se si coprirono di ridicolo con emissioni filateliche speciali delle Poste Ucraine riprodotte a manifesto in istallazioni all’aperto e sul cui sfondo gli ultras potevano ritrarsi… foto che fecero il giro della rete e che furono modificate nei tre anni successivi cambiando sfondo e mettendo al posto del ponte in fiamme l’ennesimo obbiettivo natofascista perso, e definitivamente. Già allora, comunque, mentre quell’autista insieme a una famiglia che lo stava superando in macchina saltavano per aria, il Ponte di Crimea aveva perso qualsiasi centralità militare, avvenendo ormai l’approvvigionamento delle oblast’ di ZAPOROZH’E-CHERSON per la via più breve da Mosca, ovvero via ROSTOV-DNR… grazie, per l’appunto, a questa operazione iniziale partita a OLTRE 250 KM DI DISTANZA DALL’INCONTRO SULL’ELBA CON LE TRUPPE PROVENIENTI DALLA DNR, OVVERO SOPRA MARIUPOL’.

Oggi tutto questo è fantascienza. Per il momento. Dovesse riverificarsi, assisteremmo a un vero e proprio TRACOLLO. Da una parte o dall’altra, con truppe che spingono i naftoni al massimo di giri concepibili per quei motori lungo strade sguarnite e nel giro di pochi giorni arrivano alle rispettive capitali (remember Wagner…). Guerra di manovra… per quello che le condizioni sul campo la potevano render possibile.

SUMY non aveva prospettive. Anche Putin, sin da subito dopo aver ringraziato il capo di stato maggiore a nome di tutte le forze armate per la liberazione di KURSK e BELGOROD, ha indicato come UNICO obbiettivo strategico nell’area la creazione di una “zona kontrolja”, un’area cuscinetto per impedire incursioni natofasciste in terra di Kursk. Ma da lì si vedeva già allora e si vede chiaramente anche adesso allargando la cartina che DA SUMY NON SI VA DA NESSUNA PARTE. In un contesto, come questo, non di “guerra di manovra” come fu possibile nel febbraio 2022.

Per mesi, comunque, ha consentito ai russi di alleggerire il loro compito nella DNR. Ovvero, di continuare a perseguire obbiettivi realmente strategici mentre settantamila uomini e settemila mezzi erano annientati nella campagna-di-russia-2.0 e nei mesi successivi. Ivi inclusi i “contrattacchi” attuali.

Dove sempre il gruppo SEVER, nel silenzio generale, senza proclama alcuno, si è attivato, e da un mesetto abbondante se non di più, è DA VOLCHANSK A KUPJANSK.

Se ne è accorto anche l’UFFICIALE DELLE FF.AA.UU. dal nome di battaglia ALEKS che fa un po’ il battitore libero sui canali telegram, giusto per dire “anche noi siam liberi di parlare”. E cosa dice il buon Aleks? Ci propone questa cartina:
https://t.me/officer_33/6213
DOVE RIESCE A ISCRIVERE NEL QUADRATO CHE HA ALL’ESTREMO N-O VOLCHANSK E A QUELLO S-E KUPJANSK, UN CERCHIO DI 45 KM DI DIAMETRO, DOVE I DRONI RUSSI, A SUO DIRE, GIA’ LA FANNO DA PADRONE.

E I RUSSI, IL GRUPPO SEVER NELLA FATTISPECIE, E’ PROPRIO SULLA QUADRATURA DI QUESTO CERCHIO CHE SI STANNO CONCENTRANDO!

Non è un caso che gli ultimi tre aggiornamenti di divgen riguardino proprio questa linea di fronte:
1. ESPANDENDO L’AREA DI CONTROLLO A META’ STRADA FRA VOLCHANSK E KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2982
2 e 3: mostrando IMPORTANTI AVANZAMENTI (in un’area rimasta bloccata da oltre un anno!) A OVEST DI VOLCHANSK (cartine qui
https://divgen.ru/event/2983
e qui)
https://divgen.ru/event/2984

Ecco allora che il significato complessivo di quest’azione prende sempre più piede. Anche perché, nel frattempo, i russi spingono nella stessa KUPJANSK, erodono già le difese a est della stessa e più a sud, contestualmente all’avanzamento verso KRASNYJ LIMAN, spingono verso ovest per raggiungere ovunque il fiume OSKOL. Fiume però già superato a nord, per ora sopra Kupjansk, poi…

… POI LA DEPUTATA DI SLUGA NARODA MAR’JANA BEZUGLA TRA UN SELFIE E L’ALTRO CI RENDE PARTECIPI DI UN SUO INCUBO RICORRENTE… QUELLO DOVE I RUSSI VANIFICANO I RISULTATI DELLA CONTROFFENSIVA NATO DI SETTEMBRE-OTTOBRE 2022!
https://t.me/marybezuhla/4870

Con la differenza, ricordiamo, che qualora i russi riuscissero a raggiungere IZJUM, BALAKLEJA, eccetera, LA SITUAZIONE SAREBBE DIAMETRALMENTE OPPOSTA A QUELLA DI SETTEMBRE 2022! Coi russi che proseguirebbero, PER ESEMPIO, E SENZA IMPELAGARSI A OVEST SU CHARKOV, ANCHE SOLO VERSO SUD
- mandando in tilt la restante oblast’ di CHARKOV e
- quella immediatamente sottostante di DNEPROPETROVSK
- TORNANDO, IN ULTIMA ANALISI, A UNA GUERRA DI MANOVRA CHE, IN QUESTA FASE, SAREBBE DEVASTANTE.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I russi raggiungono ORESTOPOL’ (Орестополь)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59457
posizione qui
https://divgen.ru/47.95574/36.45566/12
e qui
47.95574/36.45566

il che porterebbe i russi a meno di 15 chilometri dalla strada che approvvigiona GULJAJPOLE da nord. Non l’unica, certamente, ma la principale. Aprendo peraltro a ovest per il rientro nell’oblast’ di ZAPOROZH’E. Un rientro che sarebbe devastante per le truppe natofasciste poste più a sud in quella che andrebbe a configurarsi come un’enorme sacca.

Anche qui, qualora l’attuale attività russa, già DECISAMENTE “SPIGLIATA” per i loro parametri usuali, dovesse DIVENIRE “GUERRA DI MANOVRA”, ovvero dall’altra parte la linea di difesa collassasse, i risultati sarebbero paragonabili a quelli di febbraio 2022. Con effetti, stavolta, ben più incisivi di quelli fissati a marzo 2022 e con cui i russi volevano chiudere la faccenda.

Terremo anche qui monitorata la situazione.

Aggiornamenti a seguire.

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21/09 ore 20:00 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN - SEVERSK

I RUSSI AVANZANO A OVEST DI SEREBRJANKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2980

ripuliscono entrambe le rive del SEVERSKIJ DONECK per qualche chilometro buono e raggiungono la strada che piomba da nord su SEVERSK. Tutto questo, mentre l’area dei combattimenti arriva a DRONOVKA ormai da nord e da est.

I canali natofascisti disegnano questa cartina, per certi versi peggiore:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59418
E’ innegabile, comunque la si giri, che la situazione è tutt’altro che stabilizzata e sempre più rapidamente tendente al peggioramento.

A JAMPOL’ i russi TAGLIANO DA NORD aggirandola e bloccando una delle principali vie di approvvigionamento alla stessa:
https://t.me/beard_tim/27547
Questo mette in difficoltà non solo la rete di comunicazioni, con conseguente indebolimento, ma si ripercuote a catena sull’intera area che da JAMPOL’ è servita come via di comunicazione principale.

Sopra KRASNYJ LIMAN, i russi avanzano di due chilometri e proseguono nella bonifica dell’area di ŠANDRIGOLOVO dove i natofascisti mantengono ancora la loro presenza (cartina qui):
https://t.me/RVvoenkor/100168

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermato l’avanzamento da sud riportato ieri. Anche se NOVOPAVLOVKA non è ancora stata liberata del tutto (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59450
al confine sud di KRASNOARMEJSK mancano ormai solo 800 metri.


Aggiornamenti a seguire domattina.

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20/09 ore 23:50 aggiornamento

VOLČANSK – KUPJANSK


Come prevedibile (e previsto da noi già ai primi avanzamenti) i russi hanno sfondato fra Volčansk e Kupjansk per tagliare l’area dell’oblast’ di CHARKOV in due e poi riunirsi a uno dei due estremi, avendo anche pronosticato che quello più facile da raggiungere era quello sud. E così sta accadendo (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2977

Questa avanzata russa chiude in una morsa KOLODEZNOE e quasi unisce questo fronte appena aperto a quello più consolidato di KUPJANSK. Per togliere quel “quasi,” meno di tre chilometri.

Aggiornamenti a seguire da domani notte.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI HANNO QUASI LIBERATO ŠANDRIGOLOVO
https://divgen.ru/event/2978
Mossa che consentirà, una volta completata e senza ulteriori intoppi,di proseguire e a velocità maggiore verso Krasnyj Liman. In serata giungevano voci del ritiro dei natofascisti dalle ultime postazioni occupate:
https://t.me/beard_tim/27534

Nel frattempo, l’intera foresta sopra SEREBRJANKA è stata liberata, anche negli ultimi punti:
https://t.me/divgen/72935

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI CONQUISTANO POSIZIONI IMPORTANTI A SUD E RAGGIUNGONO ANCHE DA QUESTA DIREZIONE LE PORTE DELLA CITTÀ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2979

Mossa anche questa molto importante perché, coi russi a NOVOPAVLOVKA, si creano i presupposti per l’ennesima sacca a sud. SCAVALCANDO, come mostra la cartina con le fortificazioni
https://t.me/divgen/72931
un’intero aggregato di linee di difesa, chiuse anch’esse nella sacca.

Aggiornamenti a seguire da domani sera.

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20/09 ore 12:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi liberano BEREZOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2976

Osservando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/72920?single
è possibile notare come stiano proseguendo nello smantellamento delle stesse da est, che ci siam già detti essere il lato più vulnerabile delle stesse. Inoltre, seguendo le fortificazioni via via in smantellamento, troviamo la strada che incrocia un’altra via di comunicazione, ben più importante: quella che collega verticalmente GULJAJPOLE a POKROVSKOE
https://t.me/beard_tim/27520
Quando i russi la raggiungeranno, e mancano 14 chilometri perché ciò accada, GULJAJPOLE sarà tagliata da nord ovvero della via di comunicazione principale per il suo approvvigionamento. A quel punto l’operazione di liberazione della stessa potrà prendere forma.

Anche perché, parallelamente a quanto avviene a questa altezza, anche subito più a sud i russi spingono verso ovest,
https://t.me/frontbird/26092
accorciando le distanze con quello che sarà il luogo della prossima, importante, battaglia.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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19/09 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


La cartina di fine giornata di divgen riprende quanto da noi riportato in pausa pranzo e lo arricchisce di nuovi avanzamenti da parte russa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2975

In sostanza, un quinto di quella porzione di oblast’ di Dnepropetrovsk che inizia a est con la DNR e finisce a ovest con l’oblast’ di Zaporozh’e, è diventata russa per circa un quinto.

Aggiornamenti a seguire domani.

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19/09 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO MURAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2973
ultimo paesino della DNR prima del valico di oblast’. Prossima fermata, a questo punto anche direttamente dalla strada da EST: NOVOPAVLOVKA. Questa la cartina delle fortificazioni che attendono i russi:
https://t.me/divgen/72893?single
Si, un piccolo cerchio intorno l’han fatto. E già con non poche “falle”, a esser generosi. Ma sicuramente non è questa cosa qui (cartina delle fortificazioni intorno a KRAMATORSK):
https://t.me/opor_2014/19090?single
In altre parole, Novopavlovka rischia di esser la prossima. Lungo tutto un arco da est a sud-ovest.

Più a sud, i russi liberano NOVOIVANOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2972
prossima fermata USPENOVKA. Senza nessuna fortificazione lungo il tragitto (cartina militare qui):
https://t.me/divgen/72888?single
Dovessero liberarla, anche qui le conseguenze sarebbero tremende per la linea di fronte sottostante. POLTAVKA sarebbe chiusa a quel punto in una sacca, con tutte le vie di comunicazione bloccate e, di libero, solo i viottoli a ovest da cui darsela a gambe. A piedi, per sette chilometri, mentre i droni russi ronzano sulle teste. E non solo i droni.

Intanto, liberata tutta un’intera area a nord A CAVALLO FRA LE 2 OBLAST’, secondo un altro canale, proprio da NOVOIVANOVKA (ZAPOROZH’E) verso NOVONIKOLAEVKA (DNEPROPETROVSK, cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32453?single
e posizione qui
https://divgen.ru/47.82571/36.48521/12
e qui
47.82571/36.48521

Prosegue, quindi, lo spostamento dell’intera linea di ovest verso ovest e lo smantellamento delle fortificazioni lungo il confine di oblast, liberando stradelle che potrebbero rivelarsi molto utili nei collegamenti immediati fra le diverse linee di fronte.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI AVANZANO DA SUD-EST IN DIREZIONE DELLA STESSA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2971
Qui, come invece è possibile vedere dalla cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/72884?single
la direttrice sud-est / nord-ovest è una corsa a ostacoli con una difesa a scaglioni dietro l’altra. Naturale che i russi cerchino, come stanno facendo, di aggirarle lungo la strada ferrata (linea tratteggiata in cartina). E scatenare poi, trasversalmente, tutta la potenza di fuoco a disposizione per smantellarle nel lato in cui sono più vulnerabili. Staremo a vedere.

KRASNYJ LIMAN – SEVERSK

Qui i russi guadagnano nuove posizioni lungo la riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2974
Di fatto, avvicinandosi a DRONOVKA
https://t.me/motopatriot78/42514
che si trova giusto sull’altra riva del fiume un po’ più a ovest. Dronovka da cui passa la ferrovia che porta a SEVERSK. Da nord-ovest. Ovvero, Dronovka che, una volta liberata, porterebbe i russi ad accerchiare l’avamposto natofascista, già attaccato da est e da nord, di fatto, accerchiandolo. Specialmente se, nel frattempo, i russi si saranno avvicinati anche da sud-est e da sud.

Nel frattempo, ENTRANO A JAMPOL’, dove i combattimenti si sarebbero spostati all’altezza della scuola del paese:
https://t.me/condottieros/13226
che per la cronaca si trova qui
https://divgen.ru/48.94107/37.96373/16
et
48.94107/37.96373
Siamo già a oltre un chilometro dalla postazione più avanzata attualmente segnalata da DIVGEN. Fossero anche solo incursori, significherebbe comunque che la libertà di movimento, di scorrazzare e seminare il panico fra le fila nemiche, è NOTEVOLMENTE AUMENTATA rispetto soltanto a qualche mese fa.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI RIESCONO AD AFFONDARE IL COLPO PASSANDO DA OVEST E RIUSCENDO A TAGLIARE ANCHE LE STRADE A SUD-OVEST (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32444
Qui si vede ancora meglio:
https://t.me/z_arhiv/32446?single

Tagliando la CHARKOVSKAJA ULICA (sottolineata sulla cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27501

NON SOLO A KUPJANSK, MA A TUTTA L’AREA A EST DEL FIUME OSKOL ALLA SUA ALTEZZA, RESTA UNA SOLA VIA D’ACCESSO, LA ULICA STUDENCHESKAJA che giunge a Kupjansk dritta da sud. I natofascisti peraltro per arrivare da lì devono allungare la strada di venti chilometri, tutti scoperti. Per questo si oppongono strenuamente all’avanzata russa:
https://t.me/motopatriot78/42522
Finora rallentandola, ma non fermandola.

Le cose non stanno meglio neppure a nord-ovest di KUPJANSK, dove i russi continuano, metodicamente, ad approfondire la falla da loro creata (primo movimento qui):
https://t.me/z_arhiv/32441
sconfinando a metà strada fra Kupjansk e Volchansk (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32460?single

Aggiornamenti a seguire.

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19/09 ore 08:30 aggiornamento

“GIANFRANCO MATTEI, LA TUA CATTEDRA È RIMASTA LÀ”...

Ma proprio là là… se nel frattempo qualcuno non abbia chiesto sottovoce “è di qualcuno?” e, non ricevendo – inaspettatamente – risposta alcuna, non abbia quindi pensato bene di venderla a un robivecchi.

Questa lettera, inviata ieri al canale ucraino ZeRada, mostra tutte le contraddizioni insite in un mondo accademico prono a qualsiasi potere, economico, politico, e assolutamente non confinate all’ambito ucraino. Anzi. Due scatti di orgoglio: nella forma, l’Autore – 100% ucraino – scrive in russo (… sia pur in forma anonima!), laddove tale lingua è proibita persino dopo il suono della campanella fra due maestre che si incontrano in corridoio, e nel contenuto, laddove l’Autore – a distanza di oltre undici anni dal colpo di Stato di Maidan – denuncia il suo progressivo asservimento al potere (… sia pur negli ultimi cinque anni!).

Non mi meraviglia. I nostri occhi “accademici” sono pieni non di pagliuzze, ma di travi, e ben peggiori e da decenni, con tendenza al peggioramento. Di Gianfranco Mattei, infine, ne nascono pochissimi: il sistema è da tempo che seleziona la propria classe dirigente, ivi inclusi i formatori e i tecnici ai massimi livelli, secondo provati e consolidati parametri di fedeltà e cursus honorum che durano decenni, sin da quando i futuri selezionati occupano ancora i banchi davanti alla cattedra. Onde per cui, per far nascere un Gianfranco Mattei occorrerebbe o una caduta da cavallo, non necessariamente sulla strada di Damasco, o una cellula dormiente in grado di fare il doppiogioco per almeno vent’anni. E l’onestà intellettuale? Azzardo… il coraggio della coerenza? Peggio… la passione civile? Peggio ancora… la passione militante? Si fermano alla discussione della Tesi (alla peggio, nel caso di clamorosi errori di valutazione o cortocircuiti, di Dottorato): perché “siamo in un Paese libero”.

Poi finisce lì. E mentre cerchi un lavoro qualsiasi pur di non finire a ingrassare una multinazionale, magari mascherando i tuoi titoli di studio e millantando sporadiche esperienze lavorative “nella logistica” (come portalettere o portapacchi), ti prendi pure del coglione per aver iniziato a versare contribuiti a ventisei anni appena compiuti, mentre chi a quindici anni già ramazzava col camice i trucioli vomitati fuori da una fresa a controllo numerico ora guarda già con fiducia ai dieci anni che mancano alla sua pensione… ovviamente da fame.

Per cui non è il biasimo – almeno da parte mia – lo scopo di questa traduzione. Primo, occorrerebbe trovarsi, dentro alle situazioni. Secondo, guardiamoci noi. O guardiamo a Gianfranco Mattei… e buttiamo l’occhio sulla cattedra, per vedere se davvero è rimasta là, oppure dai tempi della canzone degli Stormy Six è già sparita.

📩 Spettabile ZeRada, buona sera! (*)
📩 Уважаемая ЗеРада, добрый вечер!

Le scrivo in qualità di collaboratore dell’Università Statale di Giurisprudenza “Jaroslav il Saggio” (**).
Пишу Вам, как сотрудник Национального Юридического Университета имени Ярослава Мудрого.

Oggi il nostro collega Jurij Barabaš è diventato giudice dell’ex-Corte costituzionale d’Ucraina. Un evento rilevante per il nostro Ateneo, meglio, una vergogna per il nostro Ateneo.
Сегодня наш коллега Юрий Барабаш стал судьей бывшего Конституционного Суда Украины. Это знаковое событие для нашего Университета, это позор нашего университета.

La nostra Università è considerata a ragione sede della più importante Facoltà di Legge d’Ucraina, con oltre un secolo di storia, in cui i nostri studenti hanno occupato le massime cariche dello Stato.
Наш ВУЗ по праву считается основным юридическим ВУЗом Украины, за более чем 100 летнюю историю наши студенты занимали самые высокие посты в Украине.

Nel 2019 il docente del nostro Ateneo Fedor Venislavskij è stato nominato rappresentante del Presidente alla Corte Costituzionale d’Ucraina. Ciò era del tutto legittimo e non costituiva alcun problema.
В 2019 году преподаватель нашего университета Федор Вениславский занял пост представителя президента в КСУ. Это было вполне закономерно и не предвещало беды.

Tuttavia, ben presto, lo stesso uomo che insegnava Diritto costituzionale, di fatto ha sputato sulla Costituzione ed è divenuto complice del suo stravolgimento. Conclusosi, con la cacciata dell’allora Presidente della Corte Costituzionale, Aleksander Tupickij (anch’egli del nostro Ateneo), e con l’annichilimento della Corte Costituzionale stessa.
Но в скором времени, человек который преподавал конституционное право, фактически наплевал на конституцию и стал одним из соучастников конституционного переворота. Который закончился изгнанием действующего Главы Конституционного Суд Александра Тупицкого (тоже нашего выпускника) и уничтожением Конституционного суда.

Abbiamo assistito con sgomento all’accaduto: il docente di ieri, accademico di Diritto costituzionale, complice del dittatore (***).
Мы с ужасом наблюдали за происходящим, вчерашний преподаватель, который позиционировал себя как ученый, стал пособником диктатора.

In seguito, fu il suo collega Vitja Kučun a diventare giudice di una Corte Costituzionale completamente priva di poteri. E oggi, pur essendo questa completa illegalità e questo disprezzo per qualsiasi norma costituzionale sotto gli occhi di tutti, Jura Barabaš è divenuto anch’egli giudice di questa Corte fantoccio.
Потом его коллега Витя Кичун занял пост судьи уже не работающего КСУ. А сегодня, видя полное беззаконие и пренебрежение нормами Конституции- Юра Барабаш тоже занял пост судьи.

Penso di esprimere l’opinione generale dei collaboratori del nostro Ateneo, dichiarando che ci dissociamo da questi pseudo-accademici che infangano la nostra Università.
Я думаю, что выражу общее мнение сотрудников нашего университета - мы хотим дистанцироваться от этих псевдо ученых, которые позорят наш университет.
E che di fatto, per il proprio tornaconto, hanno tradito il motto del nostro Ateneo: “Vivat Lex!”
Фактически, ради личной выгоды, они предали девиз нашего университета «Vivat Lex!” ( Да здравствует закон).

NdT:
(*) I russi nelle loro abbondano nella loro corrispondenza epistolare di punti esclamativi… le prime volte restavo un po’ sconcertato, poi ci ho preso gusto anch’io… restituisce un po’ quel clima egualitaristico, “po-tovariščeski” che doveva esserci ancora mezzo secolo fa un po’ a tutti i livelli… quindi, piatto ricco, mi ci ficco… e via di punti esclamativi, compagni!
(**) Principe della Rus’ di Kiev (978-1054)… ovviamente, non è sempre stato questo il nome dell’Istituto, così rinominato dal 1995.
(***) Zelenskij.

In conclusione, un accademico ha denunciato – e in forma anonima, per tema di ritorsioni – quanto oggi, a Bruxelles, ma anche a Roma, a Parigi, a Berlino, è negato a qualsiasi livello. Forse proprio perché ovunque questo schifo è negato a qualsiasi livello. A tale proposito ricordo, e lo abbiamo denunciato su queste pagine, che anche gli SCIENZIATI DELLA CENTRALE ATOMICA DI ZAPOROŽ’E (ZAES) hanno denunciato per anni – mail allegate! – all’AIEA le pratiche corruttive dei loro superiori, collusi col potere politico, colluso a sua volta con GENERAL ELECTRIC e il loro combustibile del tutto INIDONEO a girare su centrali ex-sovietiche. Valutazioni rischi, impatto, eccetera, oltre che nomi e cognomi, tutto in inglese denunciato all’AIEA. Nessuna risposta. Evidentemente, era troppo intenta a guardare a Teheran e dintorni…

Anche per questo, pur non mancando di criticare certe prese di posizione anonime, tardive, incomplete, VALE ASSOLUTAMENTE LA PENA COGLIERE LA DENUNCIA IN ESSE CONTENUTE, IL SEGNALE D’ALLARME CHE ESSE LANCIANO E, NON DA ULTIMO, IL FATTO CHE QUALCUNO STIA FINALMENTE PRENDENDO POSIZIONE. NON ANCORA USCENDO ALLO SCOPERTO, MA A QUESTO PUNTO – AL MOMENTO GIUSTO, VISTO CHE DI DITTATURA STIAMO PARLANDO – NON È DETTO CHE POSSA ACCADERE QUALCOSA CHE, PER LE CANCELLERIE U-CCIDENTALI, ALLORA GIUNGERÀ DEL TUTTO INASPETTATO. Non per noi.

Aggiornamenti a seguire.

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18/09 ore 22:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI COMPLETANO LA LIBERAZIONE DI TORSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2969
Come è possibile notare dalla cartina delle fortificazioni approntate dai natofascisti
https://t.me/divgen/72852?single
due sono le linee di difesa concentriche da superare ancora per raggiungere Krasnyj Liman, ma se i russi liquideranno la sacca a nord-ovest dell’area appena liberata, si riverseranno in massa e passeranno oltre entrambe.

Più a ovest i russi avanzano anche a ŠANDRIGOLOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2970
e chiudono anche qui, di fatto, la parte non ancora liberata nell’ennesima sacca.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO E ARRIVANO ALLA STAZIONE (cartina qui)
https://t.me/condottieros/13224
DOVE SONO IN CORSO ASPRI COMBATTIMENTI. Di fatto, i russi hanno raggiunto e tagliato la ferrovia.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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18/09 ore 13:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


Aggiornamenti anche su questo fronte, dove i russi liberano, all’altezza di JAMPOL’, tutta un’area OLTRE LA LINEA FERROVIARIA che collega Krasnyj Liman a Seversk e procedono nel frattempo alla liberazione della stessa Jampol’, divenuta terreno di scontro per tutta la sua metà orientale (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2968

La perdita di Jampol’, per i natofascisti, comporterà inevitabilmente l’accesso al CROCEVIA fra la STRADA che collega Krasnyj Liman a Seversk e la STRADA che da Jampol’ passa sotto Kramatorsk e Slavjansk… praticamente tagliando e prendendo alle spalle l’attuale linea difensiva su cui gli stessi si sono appostati per fermare i russi da est e sud-est. Non mettiamo il carro davanti ai buoi, ma cominciamo a vedere che, nella DNR ancora occupata dai natofascisti, questi ultimi “ci stanno sempre più stretti”. Seguiremo l’evolversi della situazione.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermato l’avanzamento russo riportato stamane
https://t.me/beard_tim/27485
e confermato anche che, il prossimo passo che a questo punto i russi intraprenderanno, sarà bloccare la M-30, la “Magistral 30”, da cui attualmente provano a passare gli approvvigionamenti e i rinforzi verso Krasnoarmejsk. Poi c’è chi passa lo sbarramento dei droni e chi invece si ferma prima. Una volta tagliata la strada, sarà concretamente accerchiamento operativo, e non solo quando si alzano in volo i droni russi.

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO OTRADNOE,
https://t.me/z_arhiv/32441
posizione qui
https://divgen.ru/50.06331/37.72268/12
e qui
50.06331/37.72268
Mossa che accentua la sacca in formazione a est e preoccupa, naturalmente, i natofascisti perché la sua chiusura sposterebbe la linea di fronte già oltre i dieci chilometri oltre la linea di confine di Stato, unificherebbe più linee di fronte ottimizzandone sia la progressione che la logistica delle retrovie. Situazione che andrebbe ad aggravarsi ulteriormente con la liberazione di KUPJANSK.

Aggiornamenti a seguire.

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18/09 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD E DNEPROPETROVSK


I RUSSI ROMPONO NUOVAMENTE IL CORDONE DIFENSIVO APPRONTATO DAI NATOFASCISTI SULLA RIVA SINISTRA DEL DNEPR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2966
e proseguono verso PRIMORSKOE. Meno di venti chilometri ai quartieri sud di ZAPOROZH’E. E questo, unito a tutti gli altri problemi operativi di quest’area, accelera e moltiplica le dinamiche distruttive di una linea difensiva lunga decine di chilometri tutt’ora in corso, al punto che “i russi con tale facilità occupano aree fortificate costruite in anni e costate centinaia di milioni” (так как россияне с легкостью захватывают укрепрайоны, которые строились годами и за сотни миллионов), commenta stamane Legitimnyj.
https://t.me/legitimniy/20861

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Parte ovest della città sempre più russa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2967
Soprattutto, con questo avanzamento – un chilometro e mezzo! Altra conferma operativa qui –
https://t.me/Tatarinov_Rus/59344
i russi danno un’ulteriore stretta ai cordoni della sacca che hanno approntato. E non è l’unico punto di non ritorno per i natofascisti in questa fase.

IL PADRONE DELLA VIGNA OCCIDENTALE

Il padrone della vigna… immagine biblica che incarna l’Essere Onnipotente: pianta la vigna, la cava se non dà frutto, assume, retribuisce, licenzia, fa, disfa, salva, danna... il vero padrone, signore in tutto, di tutto e su tutto. Per onestà intellettuale va detto che il paragone con quanto segue regge fino a un certo punto, perché il padrone vetero e neotestamentario della vigna incarna anche l’opposto, come si soleva dire, “patiens et multae miserationis, ac verax”: paziente con gli operai recalcitranti, al punto da mandare emissari, parenti e figlio prediletto… questo, non per stimolare in qualcuno il desiderio di psicanalizzare Dio (auguri…), ma per tornare all’immagine del padrone.

Padrone come poteva esserlo allora. Padre padrone egemone, in quella che Marx chiamava l’epoca del modo schiavistico di produzione. Per fortuna che oggi non è così… che abbiam fatto passi da gigante, che ci siamo evoluti…

Ieri il padrone della vigna occidentale ha deciso di passarla in rassegna. Qui lo vediamo mentre, accolto con tutte le cerimonie dal fattore, che lo segue rispettosamente a debita distanza, parla col capo dei guardiani, discutendo anche animatamente – non dubitiamo – di questioni sicuramente importanti di cui lo stesso fattore non era al corrente:
https://t.me/legitimniy/20860

Qualcuno nota che sette anni fa per la mamma del fattore (nella vigna occidentale è una carica che si trasmette per via ereditaria…) aveva avuto più riguardo…
https://t.me/ZeRada1/26967
… d’altronde, il padrone della vigna occidentale è un signore… in tutti i sensi. Alla fine dispensa pacche sulle spalle all’anziano fattore:
https://t.me/ZeRada1/26965
Segno che gli vuol bene… d’altronde, è sul suo clan che grava l’onere di far rispettare gli editti del padrone a tutti gli altri vignaiuoli, più o meno fedeli, più o meno furbetti, su tutte le terre rimaste sotto il suo controllo. Quando il padrone non c’è, è lui la voce del padrone. Lui… il suo clan, meglio.

Il padrone della vigna occidentale un tempo era padrone anche di altre vigne, di quasi tutte le terre emerse. Oggi ha perso molto, praticamente gli è rimasta solo quella occidentale, più le rilevanti pertinenze, o colonie, in altre terre. Tutto il resto è tornato ai vignaiuoli locali o, nella maggior parte dei casi, ha solo cambiato padrone.

Ogni tanto si atteggia alle terre perse come se fosse lui, ancora, il padrone della vigna. Gli rispondono per le rime, mugugna qualcosa e ritorna nel suo guscio, più incazzato di prima, per la gioia dei suoi, terrorizzati, immediati sottoposti: i quali, ormai, ci han fatto il callo e leggono ogni mattina la faccia del padrone come fossero fondi del caffè e riescono a indovinare - e con estrema, satellitare, precisione - come è andata la sera prima e come andrà la giornata corrente.

Ieri, per esempio, doveva essersi alzato col piede sbagliato quando,
- ha tolto l’ultimo freno ai suoi cani da guardia nel Mediterraneo orientale, dando ordine di liberare spazio per la buca 18 del suo futuro campo da golf, dove inopportunamente stazionava una Moschea del XIII secolo (qui il video della demolizione)
https://t.me/parstodayrussian/189267
insieme a case, uomini, donne, bambini:
https://www.aljazeera.com/news/2025/9/16/thousands-of-palestinians-flee-as-israeli-bombs-rain-down-on-gaza-city
Ma non è genocidio… sono vignaiuoli infedeli.
- riprendendo un editto del 2020 (d’altronde l’antico adagio che quando si invecchia si rincoglionisce vale per tutti, anche per i padroni delle vigne),
https://www.counterextremism.com/content/far-left-extremist-groups-united-states
ha definito gli “antifa” terroristi:
https://t.me/parstodayrussian/189271
Mentre qualche, avveduto, cortigiano, ricollegava tale cortocircuito alla recente riemersione di antichi incidenti occorsi in occasione di inopportuni, scandalosi, festini...

Più il padrone della vigna occidentale perde terreno fuori dal suo dominio, più si incattivisce e torchia i suoi sottoposti. Mentre cerca di trovare una soluzione per ribaltare la situazione dove ora sta perdendo e tornare a come era prima… o quasi, almeno. Soluzione che non c’è e altro giro di torchio.

A questo punto, mi verrebbe da concludere che da psicanalizzare non è né il padrone della vigna teologico, né il criminale summenzionato che pensa di ricoprirne le funzioni in terra. Da psicanalizzare siamo noi che permettiamo tutto questo. Che compromettiamo l’avvenire nostro e dei nostri figli per gli interessi di padroni produttori e mercanti di morte che, a ogni commessa miliardaria che entra nei loro portafogli, stappano bottiglie ed elargiscono premi produzione ai propri dipendenti. Che, riattizzando conflitti dove a fatica si cerca di spegnerli, costruendo un futuro di guerra, infilandoci nella guerra come già fatto due volte in un solo secolo e su scala mondiale, ci condanniamo, li condanniamo a proseguire sulla stessa falsariga, a continuare quanto da noi, criminalmente, iniziato. E “portarlo a compimento” pur sapendo tutti perfettamente che non esiste un “compimento” per tutto questo. A meno di chiamare con questo nome lo sterminio, l’annientamento. Sapendo, altrettanto perfettamente, che stanti i rapporti di forza attuali tutto questo sarà reciproco. Autolesionismo, masochismo, tafazzismo? Ai posteri – e solo per consentire ipocritamente, comme d’habitude, ricambio generazionale e relativa amnistia - l’ardua, scontata, sentenza.

Aggiornamenti a seguire.

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Comments

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Paolo Selmi
Tuesday, 09 December 2025 10:42
Compagni,
aperta una nuova pagina:
https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/31845provvisorio23.html

aggiornamento di stamane già caricato lì. Altro tornante, altro strappo in salita... speriamo uno degli ultimi.
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 08 December 2025 21:53
08/12 ore 21:00 aggiornamento

VOLČANSK – KUPJANSK

I RUSSI AVANZANO SIA A VIL’ČA CHE A LIMAN (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3391

A cosa potrebbe preludere questo movimento verso sud, lo scopriremo penso tra non molto.

KUPJANSK – KRASNYJ LIMAN

I RUSSI LIBERANO UNA DELLE ULTIME AREE DI LNR ANCORA IN MANO AI NATOFASCISTI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3384
riducendo ulteriormente l’area a est del fiume OSKOL ancora occupata.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI LIBERANO LA STAZIONE E LA SCUOLA NUMERO 1 (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3384
scacciando progressivamente i natofascisti sulla riva ovest del fiume BACHMUTKA. Fiume, lo ricordiamo, attraversato già dai russi poco più a sud e un po’ più a nord. In nessun modo, quindi, in grado di poter stabilizzare la linea di fronte. IN SERATA GIUNGEVA NOTIZIA CHE LE COSE STAREBBERO PROPRIO PRENDENDO QUESTA PIEGA, ovvero i natofascisti starebbero tutti cercando di passare all’altra riva del fiume:
https://t.me/beard_tim/29170

VERSO SLAVJANSK E KRAMATORSK

La liberazione di Seversk si avvicina ogni giorno di più, e costituirebbe un movimento a dir poco di svolta nell’intera liberazione della DNR, considerando che SLAVJANSK e KRAMATORSK sotto attacco renderebbero la tenuta di KONSTANTINOVKA, che sta cercando di arginare l’avanzata russa da sud-est con tutto quel che resta a disposizione nell’arsenale natofascista, del tutto INUTILE. Lo stesso, peraltro, potrebbe accadere non molto dopo alle stesse SLAVJANSK e KRAMATORSK: già, perché anche la battaglia di KRASNOARMEJSK sta giungendo alle battute conclusive. E molto dipenderà, alla sua conclusione, da quale sarà la traiettoria decisa dal comando militare russo. Paradossalmente, se solo vediamo com’era un anno fa la cartina, entrambe sarebbero attaccate da OVEST e da EST e chiuse progressivamente da NORD e da SUD. Utopia? 66 km in linea d’aria, appena misurati, di utopia. E una sacca che a confronto quella di DIMITROV sarà niente.

Oppure, come starebbe accadendo, per l’appunto, a SEVERSK, tam tam radio fra i camerati e “ritirate strategiche” non appena si capisce che il rischio è, girate le spalle per tornare indietro, trovarsi ancora davanti… altri russi, come quelli che si sono lasciati poc’anzi. Esattamente in quel “Nowhere to run” che una certa filmografia hollywoodiana dedicava, quasi mezzo secolo fa, a suoi baldi giovini che giocavano a fare i “guerrieri”, anch’essi in fuga verso Coney Island. Meglio vederle nei film, certe scene, piuttosto che esserci, come a Dimitrov: ecco allora che SLAVJANSK e KRAMATORSK potrebbero, a questo punto, rovinare esattamente come sta rovinando SEVERSK. O ancora prima, appena capita la malparata. Staremo a vedere.

Intanto, i russi cominciano ad avvicinarsi da sud-est avanzando a ORECHOVO – VASILEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3392

Area densamente fortificata, come è possibile vedere,
https://t.me/divgen/76373?single
ma che in questo contesto generale decisamente sfavorevole alle forze natofasciste potrebbe risultare meno coriacea, come amava dire il buon Pizzul, di quanto lo sia stata sinora… anche qui, staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Anche questa battaglia sta giungendo alle sue note conclusive. I RUSSI ARRIVANO IN CENTRO A DIMITROV DA SUD (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3388
E PROSEGUONO AD AVANZARE DA NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3390
RIDUCENDO DI OLTRE UN QUARTO LA SACCA così come era soltanto ieri.

Inoltre, LIBERANO NUOVAMENTE SUCHECKOE poco più a nord e chiudono poco più in su un’altra sacca (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3389

Questo, mentre giungono foto dei mezzi dei “contrattaccanti”, bloccati ancor prima del contrattacco: quindici mezzi distrutti a poca distanza l’uno dall’altro, nel tentativo di sfondare contando, probabilmente, sulla momentanea mancanza di cartucce dall’altra parte
https://t.me/frontbird/28778
li avevo visti soltanto a Rabotino 2023. Errore gravissimo allora, errore ancor più grave oggi. Ma bilancio di International Motors (Maxxpro), GM (HMMWV) e soci che vola sempre più in alto… e premi di produzione per tutti… anzi, scriviamoci pure, in sovrimpressione a questa immagine “MAGA”. Per renderli “ancora grandi” la strada è solo quella, se non lo abbiamo ancora capito: una strada lastricata di carcasse. Le nostre, “impotent Europeans”:
https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/115685670623938058
cornuti, mazziati e coglionati dagli stessi a cui i nostri governanti leccano i piedi da tre quarti di secolo. Cosa saran mai, a confronto, Rabotino 2023 e Krasnoarmejsk 2025… se non atti di “impavido eroismo”.

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK

NELLA BATTAGLIA DI GULJAJPOLE, I RUSSI PROSEGUONO AD AVANZARE DA EST, SMANTELLANDO METODICAMENTE LE AREE FORTIFICATE NATOFASCISTE (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/76349?single
APPRONTATE A DIFESA DI UNA CITTÀ CHE MAI E POI MAI SI SAREBBE VISTA ATTACCATA DA NORD, COME INVECE ACCADUTO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3386

PIÙ A OVEST, A ORECHOV, I RUSSI AVANZANO DA SUD LIBERANDO LA PARTE MERIDIONALE DI NOVODANILOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3387

A giudicare dalle fortificazioni,
https://t.me/divgen/76354?single
il peggio deve ancora venire. Tuttavia, una sacca a est si sta chiudendo, una linea difronte si sta appianando e una quantità ingente di forze si sta liberando. A quel punto, la superiorità di artiglieria pesante, aviazione con i loro FAB di diverso calibro e droni, si farà sentire. Prima ancora che partano con le operazioni di terra. Con la liberazione di ORECHOV, lo ricordiamo, la situazione per i natofascisti nell’oblast’ di Zaporož’e sarà definitivamente compromessa.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Sunday, 07 December 2025 19:52
07/12 ore 19:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


QUI I RUSSI AVANZANO RIDUCENDO notevolmente LA SACCA A EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3373

e creando i presupposti per liquidare la stessa tramite progressive chiusure e bonifiche, a partire da quella più piccola formatasi a est e già sotto attacco (in bianco nella cartina). Sacca accentuatasi oggi con l’avanzamento russo da sud verso nord-ovest, verso PETROPAVLOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3377

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI LIBERANO META’ DELL’AREA ANCORA OCCUPATA DAI NATOFASCISTI SULLA RIVA OVEST DEL SEVERSKIJ DONEC, LO PASSANO, CALANO SU SEVERSK DA OVEST E ATTACCANO ZAKOTNOE, il paesino subito a ovest rispetto al loro affondo di oggi (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3376
Altra sacca in formazione, quella di SEVERSK, se i natofascisti continuano ad attendere l’ordine di ritirata, come i loro camerati a DIMITROV.

I RUSSI AVANZANO ANCHE DA SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3381
liberando ulteriormente verso nord SVJATO-POKROVSKOE e tutta l’area limitrofa a est, chiudendo una piccola sacca e arrivando a tre chilometri all’ingresso sud della città già sulla riva ovest del fiume BACHMUTKA. A quel punto, tenere qualsiasi cosa, non solo a est del fiume, ma in generale in quell’area, sarà pura follia. Peggio di quella che lo è già.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI PROSEGUONO AD AVANZARE DA SUD-EST, APPROFONDENDO SEMPRE PIÙ LA FALLA APERTASI NELLA DIFESA NEMICA. LIBERATI OGGI DEPOSITO TRAM E DEPOSITO FERROVIARIO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3382
più qualche isolato a nord-est. Nel complesso situazione sempre più problematica per una linea di difesa che si sta sfaldando.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Divgen aggiorna la sua cartina con cose già annunciate (questa è di ieri, ovvero la chiusura COMPLETA della sacca a sud di DIMITROV, cartina qui)
https://divgen.ru/event/3372

e cose nuove. Per esempio, ora la sacca di DIMITROV, sempre in ulteriore restringimento, peraltro, dopo la liberazione di ROVNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3379
anche nel lato più debole dell’accerchiamento può contare su oltre due chilometri e mezzo di barriera (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3383

E se i contrattacchi natofascisti a nulla sono serviti prima, quando a chiudere fisicamente l’accerchiamento era sostanzialmente una strada, ora serviranno men che meno. Ma morire se daranno ai propri soldati l’ordine di consegna: piuttosto la morte. La loro, ovviamente.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO A GULJAJPOLE DA EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3380
confermando quanto già ci dicevamo, ovvero che il fiume GAJČUR, con le sue anse, è oggi linea di fronte fra i russi a est e i natofascisti a ovest. Ancora per poco.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Saturday, 06 December 2025 23:12
06/12 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


I RUSSI AVANZANO DA SUD E DA EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3374

La parte orientale di questa cittadina, tagliata in due dalla ferrovia, è per oltre la metà libera.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI HANNO ASSUNTO IL CONTROLLO DELLA STRADA CHE APPROVVIGIONA GRIŠINO DA NORD (cartina e filmato qui):
https://t.me/beard_tim/29117
carcasse di mezzi si susseguono lungo una strada sterrata ridotta a fango e poltiglia: mezzi che nulla hanno potuto contro i droni che li hanno inseguiti e fatti fuori. Di fatto, anche Grišino è in accerchiamento operativo.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I NATOFASCISTI CONTRATTACCANO A TICHOE, respingendo i russi dal paese (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3375

Il tentativo è quello di respingere l’attacco più importante, quello a POKROVSKOE (posizione qui
https://divgen.ru/47.98222/36.23446/13
e qui):
47.98222/36.23446

Il problema è, guardando la carta delle fortificazioni…
https://t.me/divgen/76283?single
… che non ci sono fortificazioni. Non c’è una linea difensiva. Tali tentativi continueranno ad avere successo nella misura in cui ci saranno truppe da mandare a contrattaccare, ovvero a immolarsi in contrattacchi che costeranno loro molto caro. Poi, una volta ridotti gli organici nemici all’osso, i russi riprenderanno ad avanzare.

Cosa che fanno già a GULJAJPOLE, dove raggiungono la strada che costeggia il fiume GAJČUR, ATTUALMENTE LINEA DI DEMARCAZIONE FRA METÀ RUSSA E METÀ NATOFASCISTA.
https://t.me/beard_tim/29097
Ancora per poco, a giudicare dai passi intrapresi dai russi per forzare lo sbarramento e attraversare il fiume.

ATTACCO AI TE-TSE-KA

ACCADUTO A ODESSA. Come mostra chiaramente il filmato,
https://t.me/rezident_ua/28321
cittadini di Odessa hanno circondato la macchina dei Te-tse-ka, impossibilitata a muoversi per un mezzo davanti che la bloccava. Hanno quindi distrutto i finestrini del mezzo dove i natofascisti si erano barricati e hanno liberato i civili che avevano catturato, facendoli passare dal finestrino. E qualcuno vorrebbe reclutarne, così, settantamila al mese… considerando che questi cittadini, in quel momento, han fatto scuola ad altri, anche se dovessero abbassare l’età di leva obbligatoria, chiamare al fronte donne, medici, categorie protette, la risposta sarebbe ancora più violenta.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Saturday, 06 December 2025 00:58
05/12 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Prosegue l’accerchiamento di GULJAJPOLE da nord (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3370

Guardando la cartina delle fortificazioni, notiamo come l’intera linea a nord sia stata spazzata via da questa azione:
https://t.me/divgen/76238?single

Anacronistiche, ormai, risultano le linee difensive a sud. A più scaglioni, imponenti nella loro concezione e distribuzione spaziale. Eppure, coi russi che attaccano da nord, del tutto inutili.

Poco più a nord, i russi LIBERANO ZAREČNOE
https://t.me/Tatarinov_Rus/62929
uscendo dall’oblast’ di DNEPROPETROVSK per entrare in quella di ZAPOROŽ’E e farvi ritorno puntando verso nord:
Posizione di ZAREČNOE qui
https://divgen.ru/47.85182/36.18373/14
e qui:
47.85182/36.18373
Una volta liberata, i russi proseguendo verso nord sono rientrati nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, dall’altra parte del fiume GAJČUR, assolutamente non più un ostacolo alla loro avanzata verso ovest.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI GUADAGNANO POSIZIONI A NORD DELLA STESSA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3371

L’area ancora non libera risulta attraversata da una linea fortificata longitudinale:
https://t.me/divgen/76241?single
area bersagliata da nord e da sud a distanza ravvicinata. Area ormai in corso di smantellamento, così come è in smantellamento la sacca di DIMITROV. Perdite a decine per volta ogni qual volta i russi colpiscono, una a una, le postazioni occupate da ciascuna formazione natofascista intrappolata nella sacca. Questo anche perché la stanchezza, la disperazione, l’assedio che conduce alla follia, portano intere formazioni a uscire allo scoperto e tentare azioni punite all’istante dai russi appostati nei paraggi di quegli isolati:
https://t.me/beard_tim/29085

Più a nord, i russi liberano SOFIEVKA, sopra ŠACHOVO:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62911

BATTAGLIA DI SEVERSK

L’80% dell’area urbana è ormai terreno di scontri. Dopo aver bloccato gli approvvigionamenti e stretto i natofascisti nella morsa di un ennesimo accerchiamento operativo, i russi spingono da est e raggiungono la ULICA ŠEVČENKO (striscia rossa in cartina)
https://t.me/beard_tim/29083
attaccando ora la zona della stazione ferroviaria. I natofascisti continuano a cedere posizioni e ad arretrare.

CON QUALE FACCIA (NON C’È PIÙ LA SVIZZERA DI UNA VOLTA)

Con quale faccia il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in quel di Helvetia, al secolo Ignazio Cassis, ha INVOCATO L’INTERVENTO DELL’OSCE PER MONITORARE L’EVENTUALE CESSATE IL FUOCO TRA RUSSIA E UCRAINA:
https://www.tio.ch/svizzera/attualita/1888385/osce-fuoco-cessate-cassis-federale

Ricordiamo che l’OSCE in otto anni, dal 2014 al 2022,
- ha puntualmente insabbiato le violazioni del cessate il fuoco da parte natofascista
- ha fornito, altrettanto puntualmente, le coordinate di obbiettivi strategici della LNR e DNR che doveva “monitorare” al comando militare ucraino. Così da lanciare qualche proiettile da 155 mm o missile Grad a colpo sicuro
- ha fatto, sempre puntualmente, da tramite al passaggio di armi NATO alle prime linee natofasciste.

Tutto questo più volte denunciato dalle autorità della DNR e LNR e rinvenuto, a liberazione avvenuta, nella sede dell’OSCE di MARIUPOL’. Ma poi arriva lui, bello bello… e lo erge nuovamente a garante di un nuovo cessate il fuoco. Imparziale. Come la Svizzera. Non c’è più la Svizzera di una volta.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Lorenzo
Friday, 05 December 2025 16:24
E' stato pubblicato il documento sulla US National Security Strategy, che delinea le priorità del governo Trump in politica estera:

https://www.whitehouse.gov/wp-content/uploads/2025/12/2025-National-Security-Strategy.pdf

Per quanto riguarda l'Europa: pace in Ucraina a qualsiasi costo, reintegrazione della Russia nel circuito di credito occidentale, indebolimento dell'eurodittatura e collaborazione con tutti i governi e le forze sovraniste nell'ottica di smantellare globalismo, wokismo e immigrazionismo, reindustrializzare l'impero e rafforzare le classi medie.

C'è poi un'interessante intervista al premier belga de Wever sul suo adamantino rifiuto di rubare i fondi sovrani russi: "Moscou nous a fait savoir qu'en cas de saisie, la Belgique et moi, personnellement, allions le sentir passer "pour l'éternité"..."

(https://archive.ph/jnSQC#selection-2275.14-2275.140)
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csf0137
Saturday, 06 December 2025 09:33
> il documento sulla US National Security Strategy

sicuramente pregno di grandi verità dove tra l'altro, in poche righe, si spiegano e si preannunciano svariate cose:
"Predisposition to Non-Interventionism – In the Declaration of Independence, America’s founders laid down a clear preference for non-interventionism in the affairs of other nations... ("My Country Tis of Thee" in sottofondo)
bla bla bla... BUT
...for a country whose interests are as numerous and diverse as ours, rigid adherence to non-interventionism is not possible! (in sottofondo "When Johnny Comes Marching Home" col maggiore Kong che cavalca la bomba)."
:
ah beh, allora siamo a posto.

Per inciso avevo pubblicato una lista di 109 interventi militari degli US negli ultimi 100 anni (che gà mi sembravan tanti) e sono stato brutalmente criticato per averne dimenticati altri 400 più o meno. [ “A Century of U.S. Military Interventions (1890-1999)” -> Military Intervention Project (MIP), Congressional Research Service (CRS)* ]

e quindi dai, viva il non intervenstismo USA col quale stiamo freschi in inverno e caldi d'estate.
(non so bene cosa significhi ma lo diceva mio nonno e mi sembrava appropriato anche se mio nonno buonanima faceva colazione con la grappa di prima mattina quindi quello che diceva va preso con le molle)
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Paolo Selmi
Saturday, 06 December 2025 18:32
In grappa veritas! :-)
anche nell'amaretto mescolato allo zabaglione che in Emilia andava per la maggiore la mattina prima di andare in campagna. E dopo averlo provato, capisci perché senza, lo zabaglione, "perde"...

Aggiungo, senza aver bevuto in servizio, due altri dati alla discussione che è sorta. Anche fra RUSSIA e IRAN gli scambi avvengono, per l'ottanta percento, in valute nazionali:
https://www.alta.ru/external_news/114214/
scambi per un ammontare di oltre quattro miliardi di dollari, giusto per citare equivalenti universali con cui siamo tutti abbastanza familiari, che stanno crescendo e che si prevede in due anni arrivino a dieci miliardi:
https://www.vedomosti.ru/economics/news/2025/05/26/1112879-torgovii-oborot-rossii
e che attualmente hanno un potenziale di almeno il doppio ancora.
Aggiungo anche un elemento. Se i soggetti economici attori dello scambio sono corporazioni statali, lo scambio può avvenire tranquillamente "in natura". Ovvero, anche se vengono scambiati beni diversi, si procede per compensazione e giri contabili interni di fatturazione. Così, di fatto, avviene nello scambio di materie prime e negli investimenti in infrastrutture e opere pubbliche. A questo punto, il denaro torna a essere equivalente universale, misura del valore di cui il prezzo è espressione più o meno fedele, a questo livello abbastanza fedele, visto che parliamo di cooperazione economica e anche il saggio di profitto si muove all'interno di parametri medi di redditività, a volte anch'essi esplicitati e comunque assolutamente non speculativi.

A stanotte con l'aggiornamento e
hasta siempre

Paolo Selmi
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Paolo Selmi
Friday, 05 December 2025 17:15
Il problema, per l'attuale direzione USA, è la CINA. Pensano che
- chiudendo TEMPORANEAMENTE con la Russia, gradualmente appagata nei nuovi confini nazionali e altrettanto gradualmente sollevata dalle sanzioni (perché pensano di essere ancora loro a dettare condizioni) e
- continuando CIVILMENTE a far soldi
a. riarmando i Paesi vassalli contro di essa (e indebitandoli fino al midollo... ma nulla di personale in entrambi i casi),
b. bullizzando gli stessi e i Paesi limitrofi sulle fonti di approvvigionamento, ovvero "dissuadendoli" da comprare russo e "incoraggiandoli" a comprare a stelle e strisce,
possano
- OTTENERE DALLA RUSSIA STESSA una sorta di beneplacito a concentrarsi su Cina, Taiwan, e altri ammenicoli egemonici vari.
- tentando di rompere, di fatto, l'unità di intenti attualmente in costruzione col BRICS.

Il giorno prima che Putin viaggiasse in India, Lavrov si è incontrato con Wang Yi
https://www.fmprc.gov.cn/eng/wjbzhd/202512/t20251203_11765644.html

La Federazione Russa, oggi, ha assunto un ruolo centrale quantomeno nella diplomazia economica in corso fra Cina e India. Quantomeno, perché la dinamica è del tutto centripeta e ha incluso, lo ricordavamo stamane, la Repubblica Islamica dell'Iran. Lo stesso sta accadendo per le repubbliche centroasiatiche.

Questa è l'ASIA. La stessa di fronte a cui persino la Turchia, secondo esercito NATO al mondo, non resta insensibile. Specialmente se riesce a tenere un piede in due scarpe, uno in Europa e uno in Asia, facendo affari in entrambi i continenti. Per farlo, in QUESTA SEDE, in QUESTO ECOSISTEMA, dovrà a questo punto RINUNCIARE AI PROGETTI DI "GRANDE TURCHIA" e accontentarsi dell'AZERBAIGIAN. Dal Caspio in avanti... chi vivrà, vedrà. Ma adesso nix nisba.

Trump ha commesso errori gravissimi sia con Modi che con Xi, utilizzando la stessa accetta diplomatica che ha utilizzato con la Von Der Leyen, col Canada e con la Confederazione Elvetica. I russi ne hanno approfittato lavorando, con successo, a rinsaldare entrambe le alleanze.

Alleanze che, in questa fase, si stanno ulteriormente rinsaldando. Una dottrina, quella USA, che non tiene conto dello spostamento del baricentro del capitalismo globalizzato in Estremo Oriente e che per questo si illude di risolvere il problema manu militari. Quindi, buona solo per bullizzare noi europei. E per quello, sinceramente, con centoventi basi NATO solo nel nostro belpaese, di teoria o pseudo-tale ne serve veramente poca.
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Emanuele
Saturday, 06 December 2025 02:41
C'è da dire però che fino a quando il sistema del dollaro sarà alla base del commercio mondiale,e tutto il capitalismo asiatico continuerà di conseguenza a foraggiare Wall Street, e quindi il loro imperialismo, senza una vera alternativa. Dopotutto è su di questa grande aspirapolvere globale che si fonda la loro possibilità di "rifinanziare" il debito mostruoso in lievitazione perenne di cui necessitano per tenere a galla la baracca. E questo malgrado tutto, continua a dare loro grandi leve sia con asiatici appunto, che con gli europei, che sono quelli che più di tutti renderizzano grandi capitali negli USA.
Non ho più letto molto sui tentativi dei BRICS di staccarsi da questo racket (si può dire che è un racket?), c'è da sperare che insistano in questo senso.
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Pierluigi
Saturday, 06 December 2025 08:53
È vero il dollaro è ancora la moneta con cui vengono quotate tutte le materie prime, ma molti contratti sono in valuta locale. Cina e Russia per oltre l'80% fanno affari in rublo yuan senza passare per i dollari. La fretta di chiudere la guerra da parte di trump sta proprio nell'enorme debito americano cresciuto di 1400 miliardi da luglio. Se la guerra non finisce non possono creare un'emergenza per poter stampare qualche migliaio di miliardi
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Paolo Selmi
Friday, 05 December 2025 15:13
05/12 ore 13:30 aggiornamento

VOLCHANSK – KUPJANSK


I RUSSI AVANZANO DA VOLCHANSK, meglio, da Liman già libera, VERSO SUD e OVEST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3368
In particolare, la progressione verso ovest consente ai russi di ricongiungersi ai propri compagni che attualmente tengono le posizioni a est di STARICA. Che si trova già a ovest del SEVERSKIJ DONEC. E da qui si aprono possibilità decisamente preoccupanti per i natofascisti che non san più dove puntellare, se a ovest, se a est, se a sud…

VERSO IL FIUME OSKOL

I RUSSI ENTRANO A BOGUSLAVKA:
https://t.me/condottieros/14602
(posizione qui
https://divgen.ru/49.47251/37.68298/13
e qui)
49.47251/37.68298

Avanzamenti segnalati anche in direzione di NOVOPLATONOVKA, posta più a sud (ibidem):
posizione qui
https://divgen.ru/49.42703/37.6436/13
e qui
49.42703/37.6436

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI AVANZANO DA EST, SBARAGLIANO UN’INTERA LINEA FORTIFICATA A PIU’ SCAGLIONI (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/76231?single
ENTRANO A SEVERSK, LIBERANO E SI CONSOLIDANO NEI PRIMI ISOLATI E DANNO BATTAGLIA ANCHE DA QUESTA DIRETTRICE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3369
Settecento metri, sei isolati, per ricongiungersi ai propri compagni a sud.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 05 December 2025 11:16
05/12 ore 08:30 aggiornamento

ATTENTI A QUEI DUE


India Today esce con questo breve cartone animato
https://t.me/ZeRada1/28123
che dice più di tante parole. I due capi di Stato raffigurati come amiconi che se la spassano in moto fra pozzi di petrolio e campi e colline, con beffa finale al benzinaio a stelle e strisce: “non abbiam bisogno di te, sta pur lì a bullizzare i pesci piccoli che riesci ancora a tenere nel tuo acquario”.

A queste latitudini la visita di Stato di Putin in India è stata evidenziata nei suoi aspetti folcloristici, ivi compreso un bombolone atomico sottomarino in affitto per due miliardi di dollari:
https://www.bloomberg.com/news/articles/2025-12-04/india-clinches-2-billion-russia-submarine-deal-as-putin-visits
tutto fa folclore, anche se i russi han già negato proprio questo contratto di noleggio a lungo termine...
https://rossaprimavera.ru/news/288e3a6f
chissenefrega. Barbari con barbari, hic sunt leones e qualche immagine a conferma del “giardino europa” da difendere anche da sottomarini russi mascherati da indiani, se sarà il caso.

Non una parola, invece, sul fatto che uno dei punti di questa visita sarà la commessa di S-400 per l’antiaerea indiana. A cui si potrebbe aggiungere la concessione in licenza della produzione, in loco, di Su-57E:
https://www.mk.ru/politics/2025/12/04/istoricheskiy-megakontrakt-putin-i-modi-mogut-dogovoritsya-ob-oruzhii-kotoroe-obessmertit-indiyu.html

Parliamo di 5 miliardi e mezzo di dollari solo per la fornitura di S-400, il cui contratto è stato siglato nel lontano 2018. Lontano perché, come scrive l’articolista, LA NATO NON AVEVA ANCORA LANCIATO MISSILI ATACMS CONTRO I RUSSI. E I RUSSI NON LI AVEVANO ANCORA ABBATTUTI CON GLI S-400. Così come non avevano abbattuto F-16 e Mirage-2000: e, probabilmente, non solo questi mezzi d’epoca.

Capiamo bene che oggi questo discorso assume un significato ancora diverso. Modi compra gli S-400, Modi ha ben chiaro chi siano gli amici e chi i nemici. LO STESSO NON ERA CHIARO SOLO UNA DECINA DI ANNI FA, QUANDO I RUSSI, STORICAMENTE AMICI DELL’INDIA SIN DAI TEMPI IN CUI ERANO SOVIETICI, DA NEHRU IN AVANTI, UN PO’ PER INEFFICIENZA LORO, UN PO’ PER FURBIZIA ALTRUI, SI VEDEVAN PROGRESSIVAMENTE SCALZATI DA AMERICANI E FRANCESI PER LE FORNITURE MILITARI. ORA E’ DECISAMENTE PIU’ CHIARO.

PASSIAMO ORA ALLA SECONDA FORNITURA, QUELLA DI SU-57E, aggiungiamo pure uno zero come ordine di grandezza e un orizzonte temporale di dieci anni come minimo.

Ora, se mi è concesso un ricordo personale, arriviamo quasi a vent’anni fa, ormai. Quando Cina e Russia erano quasi-partner. E gli stessi che oggi giurano alta fedeltà atlantica con alzabandiera della rosa dei venti e mano sul “quore” incorporati… ci flirtavano, coi quasi partner. Io lo sapevo per vie traversissime. Non traverse. Insegnavo a uno dei loro ingegneri mandarino alle ex-150 ore che avevano “ampliato la loro offerta formativa” con corsi serali per lavoratori. Lavoratori come questo ingegnere che era stato due anni in Russia e ne avrebbe dovuti fare altri due in Cina. Vantaggi di una Gallarate che era ancor più piccola del mondo che, piccolo, lo è già di suo...

Ovviamente, piatto ricco mi ci ficco, la prima domanda che feci all’ingegnere fu: “ma come… siete fornitori NATO e trasferite linee di produzione prima in Russia… e poi in Cina? Son quegli elicotteri che hanno lo stesso nome del peggior nemico del cobra?” (allora dissi nome completo, ma così almeno diamo un po’ da lavorare agli algoritmi)

E lui: “no… sono nostri modelli obsoleti, tecnologia obsoleta e pure per usi civili”. Per inciso, sempre le vicissitudini della vita mi han portato, non più di due anni fa, a fare la stessa domanda ad altri capi officina, così, per unire i puntini: chiuso tutto da oltre dieci anni a questa parte, carteggi, mail tutto scomparso, tagliuzzato, incenerito. Puff. Sull’altare dell’atlantismo duro e puro: senza se, senza ma, e senza flirtare, all’italiana, col dichiarato, potenziale, futuro nemico. Questa, per la cronaca, fu la nostra funanbolica “cooperazione”, in equilibrio su un filo talmente fragile da rompersi nel giro di un avviamento di stabilimento o poco più.

Qui i russi si muovono sulla stessa falsariga, MA SUL SERIO. Il SU-57E non è un giocattolo, né un fondo di magazzino (scheda qui):
https://roe.ru/production/multipurpose-fighters-and-fighter-bombers/su-57e/

DOPO L’ACQUISTO DEI PRIMI MODELLI, SE GLI INDIANI FOSSERO SODDISFATTI, MOSCA POTREBBE FORNIRE A NUOVA DELHI UN PACCHETTO COMPLETO: STABILIMENTO, COMPONENTISTICA INIZIALE, DISEGNI, SCHEMI, FORMAZIONE DEL PERSONALE IN RUSSIA E IN LOCO, ASSISTENZA POST VENDITA, TUTTO.
Già ora NEGLI STABILIMENTI DELLA HAL (Hindustan Aeronautics Limited)
https://hal-india.co.in/
si producono i Su-30MKI (scheda qui),
https://www.airwar.ru/enc/fighter/su30mki.html
sempre su licenza russa. CAPACITA’ ANTIAEREA (S-400) da una parte, e rinnovata CAPACITA’ AEREA (SU-57E) dall’altra.

- Нам это выгодно? Si chiede l’editorialista. CI CONVIENE? Si, entrano soldi, e non pochi, si risponde. RISORSE CON CUI ROSOBORONEKSPORT FINANZIERA’ ULTERIORE RICERCA E SVILUPPO per la Difesa, senza incidere sul bilancio dello Stato.

Indubbiamente. A questo però aggiungerei un altro aspetto, non meno importante a mio avviso: QUESTA VISITA E’ STORICA PERCHE’, OLTRE A QUANTO SOPRA DESCRITTO, SI STA FORMANDO UN ASSE NORD-SUD, ATTENZIONE “COMPLEMENTARE”, NON “ALTERNATIVO”, AL GIA’ RODATO ASSE EST-OVEST (OBOR di terra, di mare, di cielo). Con la differenza NOTEVOLE che i due estremi, UE e CN, passano in secondo piano.

MOVIMENTO ESTREMAMENTE COMPLESSO CHE INCLUDE ANCHE L’IRAN E, VISTI I CHIARI DI LUNA ATTUALI SULLA SPONDA OVEST DEL CASPIO, KAZACHSTAN.

L’asse NORD-SUD, la MARSHRUT SEVER-JUG (cartina qui)
https://img.inform.kz/kazinform-photobank/media/2023-09-14/fd084e98-13bd-4cb3-be1a-9f91dd52ba4b.webp
PARTE DA LENINGRADO E ARRIVA A MUMBAI: INFRASTRUTTURE IMPONENTI FINANZIATE DALLA BANCA EURASIATICA PER UN MONTE MERCI TRASPORTATE CHE AMMONTAVA, NEL 2022, A TRENTA MILIONI DI TONNELLATE ANNUE.
https://www.inform.kz/ru/po-sushe-i-po-moryu-uchastie-kazahstana-povyshaet-privlekatel-nost-transportnogo-koridora-sever-yug_a4009784

E si badi, non, come nella variante cinese, coi Paesi di mezzo semplici “transiti” in vista della tanto agognata Małaszewicze (Polonia), dove cambiare ralle dallo scartaggio russo delle rotaie a quello europeo, e da lì arrivare in Germania, ma come movimento vero e proprio di scambi commerciali non solo fra punto A e punto B, ma fra TUTTI I PUNTI interessati dal transito.

Oggi i punti A e B si incontrano. Ma il significato di quei due punti, ritratti in motoretta mentre sgasano in faccia a Trump, va ben oltre la loro reciprocità di scambi: implica ormai una SECONDA GAMBA di questo nuovo mondo multipolare che va ad aggiungersi alla prima e che, in prospettiva, da BANDAR ABBAS si proietta anche sul continente africano, di cui il SUD AFRICA, oltre a essere all’estremo sud, è anche membro del BRICS. Attenti a quei due… e al mondo che cambia. A quell'ottantacinque per cento di globo su cui ironizziamo, che continuiamo a guardare dall'alto al basso, di cui meno parliamo, meglio è. Vanno avanti per la loro strada.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 04 December 2025 23:36
04/12 ore 23:00 aggiornamento

VERSO KRAMATORSK


I RUSSI LIBERANO MAJSKOE E SI PORTANO A MENO DI QUINDICI CHILOMETRI SIA DA KRAMATORSK, CHE DA DRUŽKOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3367

Ci eravamo lasciati qualche tempo fa con la domanda: cosa intendono fare i russi con questi avanzamenti? Solo un fuoco di paglia? O stanno aprendo un nuovo fronte?

Sicuramente, ormai, non la prima. Molto probabile la seconda, specialmente guardando la carta delle fortificazioni
https://t.me/divgen/76210?single
dove è possibile notare come, con l’azione segnalata oggi, abbiano spazzato via una linea difensiva e stiano ora colpendo laddove esse sono più vulnerabili: non più a nord e nemmeno più a sud. Seguiremo gli sviluppi.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO DI QUASI TRE CHILOMETRI VERSO OVEST, in direzione di GULJAJPOLE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3366

Anche qui, guardando la cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/76206?single
notiamo come siano ormai prossimi all’ultima linea fortificata prima di entrare in città.

CHERSON?

I RUSSI STANNO COMPLETANDO LA BONIFICA DELL’ISOLA KARANTINNYJ (cartina qui, segnalata in rosso)
https://t.me/beard_tim/29067
e da lì compiono costanti INCURSIONI nel quartiere KORABEL’NYJ (subito a nord) di CHERSON. A cosa possa realmente preludere tale azione, non ci è dato sapere. Tuttavia, non è neppure così campata per aria l’ipotesi ormai di un attacco di terra a CHERSON. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Thursday, 04 December 2025 15:09
04/12 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Dal 2 dicembre è stata dichiarata l’evacuazione obbligatoria di MEZHEVAJA e tutti i territori limitrofi:
https://t.me/The_Wrong_Side/27041
posizione qui
https://divgen.ru/48.2525/36.74427/12
e qui
48.2525/36.74427

Segnale che le fragili difese approntate a sud e a est stanno per cedere. Lo stesso, peraltro, denuncia un canale ucraino, sarebbe anche da farsi altrove: per esempio, fra ORECHOV e GULJAJPOLE.
https://t.me/MediaKiller2021/20539
Qui però entrano in gioco altre logiche: essendo l’area sotto i riflettori dei media, dichiarare l’evacuazione equivarrebbe ad ammettere il cedimento della linea di fronte, e allora… mai sia. Il canale ucraino conclude invitando la cittadinanza locale a ragionare con la propria testa e non attendere annunci ufficiali che potrebbero arrivare, ammesso che arrivino, troppo tardi.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I tentativi di contrattacco si infrangono uno dietro l’altro, alcuni ancor prima di raggiungere la linea di fronte impantanati nel fango e colpiti dai droni (video qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/62878
In tutto questo, i russi riprendono anche ad avanzare:
https://t.me/motopatriot78/45647

ATTACCO AI TE-TSE-KA

Stanotte ci è scappato il morto. Te-Tse-ka. Una coltellata alla gamba mentre controllava documenti, ferita che ha raggiunto l’arteria e nulla da fare. Fermato l’omicida:
https://t.me/MediaKiller2021/20537

Commenta Zerada:
1. è accaduto a Leopoli, nell’Ovest, dove l’interventismo a braccio teso la fa da padrone.
2. la notizia è stata salutata, con commenti sprezzanti peggiori della notizia stessa, anch’essi collettori di consensi.
https://t.me/ZeRada1/28113

Di fronte a questo malcontento crescente, OVUNQUE, quanto riportato stamane da quel comandante che invocava settantamila reclutati al mese per raddrizzare la situazione, appare ancor più irreale, fuori luogo e distopico.

Aggiornamenti a seguire.
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Lorenzo
Thursday, 04 December 2025 12:22
Stamattina ho letto il seguente articolo sul Corsera:

https://www.corriere.it/opinioni/25_dicembre_03/in-ucraina-come-nel-gioco-dell-oca-653e5c8f-dcef-4019-aa83-b5834caa1xlk.shtml

Colpito, ho inviato due righe all'autore:

Caro sig............,

ho letto il suo articolo sul Corriere di oggi e sono rimasto sconcertato nel veder apparire sul foglio di regime un pezzo non completamente allineato alla dozzinale propaganda global-atlantista sponsorizzata dai poteri forti. Non pensavo fosse possibile. Debbo farle le mie congratulazioni!

Qualche sconcerto l'ho avuto constatando l'insistenza con cui lei parla di rispetto del diritto internazionale. Dopo le invasioni di Serbia, Cosovo, Afganistan, Iraq, Libia, Siria, le due rivoluzioni colorate in Ucraina, tutti i tentativi di sovversione in Georgia e in Bielorussia cui
presto si aggiungerà l'attacco al Venezuela, dopo aver asfaltato il ruolo delle Nazioni Unite ed essere passati dal diritto internazionale all'ordine basato sulle regole, come fanno l'impero americano e i suoi satelliti a lamentarsi delle violazioni del diritto? Suvvia!

Ma forse lei se ne rende conto meglio di me e ha scritto nell'articolo il massimo che poteva essere realisticamente pubblicato. Nei regimi bisogna saper dire e non dire.


L'autore mi ha prontamente risposto complimentandosi a sua volta e invitandomi a diffondere le mie osservazioni. Come ho notato in tante occasioni, chi è appena su nella piramide socioprofessionale del sistema è perfettamente conscio dell'orgia di affabulazioni su cui si regge la comunità delle scimmie glabre.

L'ultima dimostrazione l'avevo avuta qualche settimana fa quando, a cena con un senatore piddino, l'ho sentito cazzeggiare sulle bestialità della mitologia sterminazionista. Quando, cazzeggiando a mia volta, gli ho fatto notare l'incongruenza, mi ha risposto che la sua ditta non ha ancora lanciato la verità sul mercato.

Aveva ragione Galeazzo Ciano: le verità degli aggregati umani sono sogni leggeri.
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Paolo Selmi
Thursday, 04 December 2025 11:01
04/12 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN


I RUSSI ATTACCANO ANCHE OZERNOE, OLTRE CHE DIBROVA:
https://t.me/RVvoenkor/105023
posizione qui
https://divgen.ru/48.90053/37.90475/13
e qui
48.90053/37.90475

Un’altra fetta di riva sinistra del SEVERSKIJ DONECK in corso di liberazione, coi russi che si avvicinerebbero al ponte che lo attraversa collegando Krasnyj Liman a SLAVJANSK. Il che renderebbe qualsiasi tenuta di Krasnyj Liman inutile, considerando quanto sotto, ovvero l’estrema facilità, in questa fase, di ottenere accerchiamenti operativi da parte russa.

ASPETTANDO IL GENERALE INVERNO

Aspettando il generale inverno o, quantomeno, quel tempo in cui “cavo al piè sonante sembra il terreno” (in tempo di riscaldamento globale occorrerebbe rivedere il titolo di questi versi...), la situazione ancora su molti segmenti di linea di fronte è ben riassunta da questo video:
https://t.me/divgen/76198

Qualche spruzzata di neve, qua e là, ma ancora sporadica. Mai come adesso, quindi, è importante il controllo di strade e stradelle. E su queste ultime c’è molto da ridire, visto che sono concepite perché circolino biciclette, birocci, api cross, tutt’al più un trattore o una mietitrebbia, ma non colonne di eccezionali, bisarche, rimorchi e semirimorchi. Oltre che cingolati già “maciulla asfalto” di loro. Non sono strade studiate per questo. Morale: aspettando il generale inverno, quando i camion viaggiano anche sul Lago Ladoga ghiacciato di notte e a fari spenti per non farsi intercettare dall’aviazione nazista, per mandare in ACCERCHIAMENTO OPERATIVO un bastione, una “fortecja”, o un centro abitato criminalmente eletto tale, basta veramente poco.

“Nel campo mezzo grigio e mezzo nero”, bloccate due o tre strade principali, le stradelle non funzionano, il fuoripista men che meno. Peraltro, una volta arrivato il generale inverno, i russi metteranno in campo anche quest’anno gli “Arkticheskie volki”, i “lupi artici” della 80° brigata motorizzata, già attivi in condizioni invernali sin dal 2022:
https://www.5-tv.ru/news/414578/arkticeskie-volki-80a-motostrelkovaa-brigada-nastraze-hersonskogo-napravlenia/
E non solo loro. Ma questa sarà un’altra storia...

TUTTI CONTRO TUTTI (VOLANO STRACCI)

La deputata Bezuglaja interviene in aula e dice: “Krasnoarmejsk l’abbiam persa, Dimitrov è accerchiata, Syrskij se ne deve andare!”
https://t.me/RVvoenkor/105036

Contemporaneamente, il comandante delle forze d’assalto MAN’KO scopre l’acqua calda, lamentandosi che il problema attuale è dato dai reclutamenti: “la gente l’abbiamo, ma quel che manca... è l’informazione (У нас хватает людей, но не хватает информационной политики). Si… la differenza fra me e Pantani era nell’allenamento, non fa una piega… e rincara la dose: “Se ne reclutassimo non trentamila (bontà loro…) ma settantamila al mese, il problema sarebbe risolto”.
https://t.me/rezident_ua/28299
Dichiarazioni che si commenterebbero da sole, ma che ben descrivono il clima da tutti contro tutti che, di solito, prelude a qualcosa di ancora peggiore.

Come, per esempio, quanto accaduto ieri in quel di Kiev: BATTAGLIA FRA SERVIZI SEGRETI DEL GUR E SOLDATI DELL’UNITA’ “A4005” … nella Casa di cura “ZHOVTEN’”!
https://t.me/MediaKiller2021/20531

I primi han fatto irruzione ieri sera nel territorio controllato dai secondi, facendo dieci prigionieri, quindi barricandosi dentro. Situazione completamente scappata di mano fra vecchi e nuovi predoni, che controllano questo territorio edificabile e del tutto appetibile, visti i costi degli immobili nella capitale. Legitimnyj commenta:
1. confermate le nostre denunce, di come obbiettivi civili siano stati occupati da formazioni militari
2. quando si concluderà il conflitto con la Russia, si scanneranno ancora di più per la spartizione di quanto indebitamente occupato, assegnato, attribuito a questa o quella formazione militare:
https://t.me/legitimniy/21427

Ancor di più rispetto a quanto, a conflitto ancora in corso, sia pur in clima da “ultima campanella”, anche se a Bruxelles fanno ancora finta di niente, stan già facendo.

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Paolo Selmi
Wednesday, 03 December 2025 23:07
03/12 ore 23:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI AVANZANO A GRIŠINO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3364

raggiungendo il centro e l’imbocco della strada che esce a est e su cui, da est, stanno avanzando i russi. Un’ennesima sacca si sta chiudendo, smantellando nel mezzo una linea fortificata importante (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/76171?single

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI AVANZANO A OVEST E A EST DEL LAGO DI KLEBAN-BYK VERSO NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3365

Guardando la cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/76186?single
questi avanzamenti sono estremamente importanti. Ciascuno degli scaglioni abbattuti, demoliti nel tempo, è un preciso ostacolo a un movimento ritenuto, per questo, sino a poco fa impossibile. L’avanzamento da est, e relativo attacco da tale direzione, sta compromettendo la tenuta di un lato di quest’ultima area fortificata rimasta. Favorendo anche i movimenti da sud. In particolare, quello da ovest dopo l’ultimo bastione demolito oggi, è visto dai natofascisti asserragliati in quel fazzoletto di terra sotto Konstantinovka, ultimo baluardo prima dello sfondamento russo, con estrema preoccupazione. Il motivo è presto detto: Qualora dovessero raggiungere BERESTOK, il paese soprastante sulla strada che porta a Konstantinovka da sud-ovest, essi si troverebbero chiusi in una sacca da cui potrebbero uscire soltanto forzando quei due chilometri e mezzo che separerebbero i cordoni occidentale e orientale della stessa. Sarebbe un massacro. Non il primo, visto quanto sta accadendo a DIMITROV e, probabilmente, neppure l’ultimo.

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Paolo Selmi
Wednesday, 03 December 2025 15:28
03/12 ore 13:30 aggiornamento

VOLCHANSK – KUPJANSK

I RUSSI RAGGIUNGONO IL CENTRO DI VIL’CHA:
https://divgen.ru/event/3362
A giudicare dalla foto satellitare, sono già a metà dell’opera:
https://t.me/divgen/76166?single
l’area più a est, infatti, si compone di strade ma fra appezzamenti, senza mura in cemento armato a fare da difesa a più scaglioni. E quando posizioni improvvisate in campo aperto sono prese di mira come in questo filmato, riguardante proprio quell’area
https://t.me/boris_rozhin/189279
la tenuta è praticamente nulla.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Questa cartina di RYBAR, uno fra i canali più “prudenti” nel segmento russo della rete,
https://rybar.ru/piwigo/upload/2025/12/03/20251203114829-bf2179f4.jpg
mostra una progressione ancora maggiore verso GULJAJPOLE e le aree limitrofe. Notevole la progressione da ovest coi russi che sono ormai arrivati al confine est e il raggiungimento, pressoché ovunque, della strada che da Guljajpole porta a nord. Soprattutto, segnalato l’attacco a ZELEZHNODOROZHNOE a ovest di GULJAJPOLE, da cui parte l’ultima strada “pulita” verso la città, ormai in accerchiamento operativo.

RADI CHEGO?

Po-russkij... "Per cosa?" Perché, mentre anche il Bild ammette che KRASNOARMEJSK è persa e a DIMITROV migliaia di soldati sono rimasti intrappolati,
https://t.me/legitimniy/21425
Zelenskij che avrebbe avuto MOLTE VOLTE (MNOGO RAZ) la possibilità di dare l’ordine di ritirata strategica da quella trappola mortale… non lo ha fatto?

Per prendere tempo mentre, per esempio, fortificava, puntellava, scavava trincee e camminamenti lungo il fronte sud? Claro que no… anzi, oggi molti temono che la caduta di GULJAJPOLE e il crollo della linea difensiva a ZAPOROZH’E, possano aprire la strada ai russi A CHERSON, NIKOLAEV e ODESSA, dove in oltre tre anni di conflitto i natofascisti non hanno costruito un bel niente:
https://t.me/rezident_ua/28293

Per pura propaganda? Forse, anzi, quasi sicuramente. Come ad Artemovsk, “fortecja Bakhmut”… e altre “fortezze” che si sono susseguite nei mesi. Con la differenza, stavolta, che a pagare questi errori non saranno solo decine di migliaia di soldati mandati al macello, ma anche la tenuta di una linea di fronte sempre più sfilacciata.

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Lorenzo
Wednesday, 03 December 2025 14:58
Il mondo non finisce mai di sorprendere.

Un certo caporal maggiore disertore dell'esercito ucraino sembra essere riuscito ad espatriare e a ricongiungersi coll'amato bene. Senonché, dopo un primo incontro che non esiterei a definire fortemente turbolento ed antiemancipativo, pare essersi ritrovato nella nuova situazione e ha deciso di avviare una florida impresa familiare in solido (ehm) colla sua metà.

All is well that ends well: lui ha salvato la pelle ed è contento come un pascià, io sono contento e i russi hanno un nemico di meno da combattere.

E per rendere contenti anche voi, compreso il nostro leader maximo, ecco un promettente articolo di Reuters che conferma le prognosi di Selmi:

https://www.reuters.com/investigations/band-brothers-how-war-crushed-cohort-young-ukrainians-2025-12-01/
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Paolo Selmi
Wednesday, 03 December 2025 11:14
03/12 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO ANCHE CHERVONOE, a est di GULJAJPOLE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3361
battaglia, nonostante le dimensioni del paesino, in cui i natofascisti han perso uomini “per oltre una compagnia” (ovvero intorno a 250 uomini, essendo usato come ordine di grandezza e non come indicatore della grandezza attuale delle compagnie, ridotte da diserzioni e perdite a uno zero in meno) e una decina di mezzi in tutto:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62848
Guardando la carta delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/76160?single
notiamo come ora al limitare est della città vi sia una linea fortificata, attualmente sotto smantellamento con FAB che piovono ormai da giorni:
https://t.me/divgen/76143

Questo mentre a nord si combatte a VARVAROVKA, ultimo paese prima di Guljajpole da nord:
https://t.me/motopatriot78/45542

Nel complesso, il cerchio si sta chiudendo, per esser stata eletta Guljajpole a ennesima “fortecja” da tenere fino all’ultimo ucraino, decisamente in tempi rapidi.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Lo stesso possiamo dire anche di GRISHINO, a nord-ovest di Krasnoarmejsk, subito all’imbocco della sacca. I russi avanzano da sud-est (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/29028
guadagnando terreno su entrambe le sponde del fiume che la attraversa.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI LIBERANO META’ DI KIROVO, confermato il blocco di Seversk da sud:
https://t.me/motopatriot78/45547
Ora solo vie in mezzo ai campi la collegano a est, il che significa logistica estremamente rallentata, se non quasi del tutto bloccata, e conseguente accerchiamento operativo.

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Paolo Selmi
Tuesday, 02 December 2025 23:41
02/12 ore 23:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi avanzano a est di STEPNOGORSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3360

La cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/76135?single
ci mostra, letteralmente, il senso di questa azione, tesa a smantellare un’imponente linea difensiva dal lato più debole della stessa. Distruggendo la linea fortificata e le casematte retrostanti, prepara il terreno a chi poi giungerà da sud a chiudere. Un nuovo fronte, non più sporadico, si è aperto.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

A INTEGRAZIONE DI QUANTO GIÀ RIPORTATO, DUE CARTE DAL CANALE Z_ARCHIV:
- lato sud, che mostra un avanzamento in città MOLTO PIÙ COSPICUO:
https://t.me/z_arhiv/32906
- lato nord, che mostra avanzamenti verso ovest partendo da ČASOV JAR:
https://t.me/z_arhiv/32909

La situazione sarebbe ben peggiore di come la dipinge divgen. Tenuta decisamente più a rischio.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI ENTRANO A KIROVO (rinominato dopo il golpe Svjato-Pokrovskoe), confermato anche da divgen oggi (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3359
e non solo:
https://t.me/beard_tim/29009

Allargando la cartina notiamo come ora anche l’ultima strada degna di questo nome che collegava SEVERSK all’esterno sia stata tagliata. In città, i russi LIBERANO UN CENTINAIO DI STABILI AL GIORNO:
https://t.me/voenkorKotenok/69183
proseguono i combattimenti in centro città.

DRAMTEATR

No, non quello che inscenano ogni giorno i nostri beneamati cinegiornali luce. Parliamo del Teatro di MARJUPOL’, completamente rimesso a nuovo dopo i violenti scontri del 2022. Queste le prime foto:
https://t.me/novosti_mariupol1/47029
et
https://t.me/boris_rozhin/189221
qui un filmato degli ultimi ritocchi agli interni, più qualche anteprima di quinte, palcoscenico, platea, foyer:
https://t.me/novosti_mariupol1/46940
qui un filmato che mostra il mega albero di natale che stanno approntando di fronte:
https://t.me/novosti_mariupol1/46960
e questo un filmato amatoriale girato dalla macchina:
https://t.me/novosti_mariupol1/47089

Qualcuno li faccia avere anche ai nostri cinegiornali, che sicuramente apprezzeranno e non mancheranno di mandarle in onda (Mariu… Mariu che?), vista la solerzia con cui nel 2022 rappresentavano le orde russe azzannarne e sbranarne le macerie. All’epoca avevamo anche denunciato cosa ne avevan fatto, di quel teatro, i nazisti di AZOV. Ma i cinegiornali erano troppo intenti a celebrare la morte della cultura a opera dei barbari. Diamo anche un’altra notizia, a questi signori: non solo l’hanno ricostruito, ma… udite udite… ci fanno anche spettacoli e rappresentazioni! Incredibile… questa l’ultima di ieri:
https://t.me/teatr_mariupol/2352
E il KOLLEKTIV del teatro (belle questa parole abbinate…) ha talmente voglia di condividere ciò che fa con i cittadini di Mariupol’ da invitarli alle loro prove:
https://t.me/teatr_mariupol/2322

E ma è tutta propaganda… operazione di facciata, mentre in giro ci sono ancora le macerie… sempre meno, cari cinegiornali, sempre meno:
Questo un filmato di sette minuti di un mese fa:
https://yandex.ru/video/preview/2737680483953068283
Via Kronštadt: quartieri popolari ricostruiti e giardinetto per i bambini
https://t.me/novosti_mariupol1/47082
Lavori in corso su altre costruzioni a cura delle brigate provenienti dall’oblast’ Leningradskaja:
https://t.me/novosti_mariupol1/47048
Altri palazzi in costruzione:
https://t.me/novosti_mariupol1/47060
et
https://t.me/novosti_mariupol1/46942
acquedotti e rete riscaldamento in continuo ripristino, questo a opera dei compagni di Tula:
https://t.me/novosti_mariupol1/46967
Completato il Palazzo della Cultura:
https://t.me/novosti_mariupol1/46929
Technikum, politecnico pronto al 55%
https://t.me/novosti_mariupol1/46908
MENTRE L’UNIVERSITÀ STATALE È GIÀ OPERATIVA (questo l’esterno):
https://t.me/novosti_mariupol1/34106
questo il sito ufficiale:
https://mgumariupol.ru/
e questo il canale telegram:
https://t.me/s/marmgu
Quattro facoltà (economia aziendale, gestionale e legge, filologia e comunicazioni di massa, scienze umane e sociali, pedagogia)
Nel Prospekt Stroitelej si cura anche il verde condominiale
https://t.me/novosti_mariupol1/46835
Luminarie per il nuovo anno:
https://t.me/novosti_mariupol1/47043

Una città viva e che vuole vivere. "Strano" che i cinegiornali non ne parlino più ora che ce la sta facendo...

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Paolo Selmi
Tuesday, 02 December 2025 15:55
02/12 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Dopo la liberazione di DOBROBOL’E già segnalata stamane (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3355

l’azione è proseguita verso sud, con VARVAROVKA ormai raggiunta, aggirata e superata (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3356

A est di GULJAJPOLE, liberata ZELENYJ GAJ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3357
e da lì verso ovest l’intera linea difensiva è sotto attacco (cartina fortificazioni )
https://t.me/divgen/76117?single

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

SOLDATI NATOFASCISTI SI CONSEGNANO, MANI DIETRO LA TESTA, A DIMITROV (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/62782
Dimitrov, dove altre fonti confermano che il cerchio a sud si sia chiuso, con la formazione dell’ennesima sacca (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/45463

Intanto, a Krasnoarmejsk libera, si fa la conta dei danni e si nota come, in una città di oltre SESSANTAMILA ABITANTI (61.000 nel 2021), non quindi piccola di dimensioni, i russi siano riusciti a evitare quella guerra urbana prolongata che era invece occorsa ad ARTEMOVSK e a DZERZHINSK, con effetti di devastazione totale per il patrimonio immobiliare (При этом, за счёт грамотного отрезания снабжения частей украинских боевиков в городе, Красноармейск освобождён без продолжительных городских боёв).
https://t.me/divgen/76088

Anche questo è un segnale. Per tenere una città, ancorché di medie dimensioni, occorrono decine di migliaia di uomini. Una metropoli richiede centinaia di migliaia di uomini. Berlino un milione, e non bastarono (2 milioni di soldati dell’Armata Rossa contro 1 milione di nazisti):
https://www.osnmedia.ru/1000/berlinskaya-nastupatelnaya-operacziya/

A questo punto, tenere una città di sessantamila abitanti quartiere per quartiere, isolato per isolato, al punto da far durare la battaglia mesi, anni, non lasciando in piedi pietra su pietra, non è qualcosa che si possa fare con quattrocentocinquantamila uomini che hanno ufficialmente disertato da inizio SVO a oggi:
https://t.me/beard_tim/29004
E che continuano, SEMPRE DI PIU’, a DISERTARE e SABOTARE (anche solo rifiutandosi di eseguire gli ordini, senza enfasi o polemica… tipo “sciopero bianco” non dichiarato), ora che sembra finisca tutto e nessuno, NESSUNO, vuole essere l’ultimo dei disgraziati a morire l’ultimo giorno di guerra, ma neanche il penultimo o il terzultimo:
https://t.me/legitimniy/21419

Se si innestano queste logiche, e non sembra manchi molto perché ciò accada, gli eventi potrebbero prendere pieghe sempre più inaspettate, tali da rendere il termine “posizione negoziale”, riferito al regime di Kiev e ai suoi padroni che ancora oggi pensano di poter dettare condizioni, un eufemismo. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI AVANZANO NEI QUARTIERI A EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3358
ricevendo manforte man mano che e siamo già in città.

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Paolo Selmi
Tuesday, 02 December 2025 11:40
02/12 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO DOBROPOL’E E PUNTANO VERSO SUD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3355
meno di nove chilometri a entrare a GULJAJPOLE da nord. Come però mostra la cartina, la situazione di sfacelo della linea difensiva natofascista è tanta e tale da compromettere già da nord le due vie di ingresso, ovvero la 1 MAJA e la DACHNAJA, rispettivamente aldilà e aldiqua del fiume GAJCHUR. Tradotto, i loro compagni poco più a sud si stanno portando già avanti col lavoro senza aspettare che i primi liberino anche VARVAROVKA e facciano quindi gli ultimi cinque chilometri per poi ricongiungersi a loro.

SEGNALI

Non segni e neppure segni dei tempi, ma semplici elementi di un sistema complesso in trasformazione da noi osservato da anni e che ora andiamo a collocare, giacché quanto ipotizzato, sulla base dei dati di allora, si sta ora verificando sotto i nostri occhi.

Uno di questi è il numero di chilometri liberati al mese. Non ce n’è mai importato più di tanto, perché ci siam sempre detti che la priorità fosse – ED ERA! – annientare l’esercito nemico.

Dopo una prima fase di “guerra di manovra” (Манёвренная война, manevrennaja vojna), quella che seminò il panico fra le fila del regime di Kiev con centocinquantamila uomini mandati all’assalto praticamente ovunque su mille chilometri di sbarre alzate, ovvero del tutto impreparati a gestire quanto poi accaduto perché i russi non avrebbero mai osato farlo e avrebbero assistito impotenti alla soluzione azera della quistione Donbass, STABILIZZATA LA SITUAZIONE l’azione russa passò gradualmente a una fase decisamente più “statica”. Ancor prima dell’ingresso NATO a piè pari del conflitto, si parlava già di “schiacciasassi russo”.

Война на истощение, vojna na istoschenie: “una delle tante tattiche belliche, che consiste nell’indebolire il nemico attaccandolo e minacciandolo costantemente, tanto da infliggergli perdite umane e materiali costanti e, in ultima analisi, portarlo al limite del COLLASSO (на грани коллапса). La guerra di annientamento solitamente la vince chi ha più riserve e risorse” (одна из многих военных тактик, состоящая в ослаблении противника путём постоянной атаки или угрозы, так что противник несет постоянные человеческие и материальные потери и в конце концов оказывается на грани коллапса. Войну на истощение обычно выигрывает сторона, обладающая бо́льшими резервами или ресурсами).
https://kartaslov.ru/%D0%BA%D0%B0%D1%80%D1%82%D0%B0-%D0%B7%D0%BD%D0%B0%D0%BD%D0%B8%D0%B9/%D0%92%D0%BE%D0%B9%D0%BD%D0%B0+%D0%BD%D0%B0+%D0%B8%D1%81%D1%82%D0%BE%D1%89%D0%B5%D0%BD%D0%B8%D0%B5

Rispetto quanto accaduto, ci ritroviamo in QUASI tutto quanto descritto nella descrizione da manuale. Quel QUASI, infatti, è dovuto all’accento sin da subito posto dai russi: nel binomio, comunque inscindibile, “perdite umane e materiali” (человеческие и материальные потери), concentrarsi sin da subito sulle PERDITE UMANE, sulla DIMINUZIONE PROGRESSIVA, al ritmo di 1500 unità al mese come ordine di grandezza, a discapito di tutto il resto.
Le armi, sin da quando capirono l’antifona, ovvero che più ne distruggevano, più alimentavano le voglie con le doglie del complesso militare industriale capitalistico, promotore sin dal fallimento indotto di Istanbul 2022 di questa che può essere considerata, a pieno diritto, la più ampia operazione commerciale mascherata da guerra della storia dell’umanità – fra le altre, per esempio, le crociate – divennero una variabile dipendente del processo di smantellamento.

A inizio conflitto, facevamo sempre il conto, considerandolo un elemento significativo del discorso. Poi ci siamo accorti che interessava relativamente. A ieri, per esempio, eravamo a:
▫️ 668 aerei,
▫️ 283 elicotteri,
▫️ 99 787 droni,
▫️ 638 sistemi lanciamissili,
▫️ 26 329 carri armati e altri blindati,
▫️ 1 622 lanciarazzi multipli,
▫️ 31 662 obici e mortai,
▫️ 48 081 veicoli militari.
https://t.me/mod_russia/59034

Con questi numeri, in condizioni normali, anche di “aiuti” esterni, la guerra sarebbe già arrivata a questo punto da tempo. QUESTE PERO’ NON SONO STATE CONDIZIONI NORMALI. LO ABBIAMO DENUNCIATO SIN DA RABOTINO 2023. DA QUANDO I CONTI HANNO INIZIATO A NON TORNARE PIU’, FRA LA LOGICA DI SMERCIARE E PORTARE A FINE NOLO ARMAMENTI E LA LOGICA DEL SEMPLICE BUONSENSO CHE AVREBBE SUGGERITO, SUL CAMPO, BEN ALTRI TIPI DI TATTICHE.

TATTICHE MAI PRESE IN CONSIDERAZIONE, NONOSTANTE I RISULTATI CATASTROFICI SUL CAMPO, CON PERDITE IMPORTANTI DI UOMINI E DI MEZZI. IN UN AMBITO DOVE, LO ABBIAM SCRITTO MILLE VOLTE, CHI SBAGLIA PAGA. Letteralmente, con le mostrine strappate sul campo.

Invece qui no. Anche dopo mesi di attacchi respinti, i sopravvissuti eran decorati, promossi e le ondate proseguivano, sempre nella stessa modalità: ATAKA ZOMBI, li chiamavano i russi. E non c’è bisogno di tradurre: mezzi d’assalto che portavano le unità migliori avanti di chilometri, la maggior parte centrata ancora in fase di arrivo al “punto di lancio” (di fatto le forze speciali interessate altro non sono che parà, desanty, senza paracadute), i restanti fatti fuori mentre cercavano di prendere posizione. E lasciati lì sul campo, una volta colpiti, a morire, mentre i sopravvissuti cercavano di riparare di corsa a fino al punto di raccolta sotto i fischi dei proiettili russi. Mesi così e carcasse fumanti accatastate. Ma non era un problema, anzi, tutto “procedeva come da piano”.

Esaurite le riserve interne, esauriti i mezzi ex-Varsavia, esaurito l’usato sicuro (certo) dei fondi europei e statunitensi, avanti col nuovo! Quello a cui assistiamo ogni giorno è il Bengodi di chi, a fine anno, da tre anni, arriva al panettone con utili a due cifre, inimmaginabili prima del 2022. E non solo non ha alcuna intenzione di smettere, ma SI E’ ASSICURATO COMMESSE PER CENTINAIA DI MILIARDI NEI PROSSIMI ANNI A VENIRE.

E’ naturale che, in queste condizioni, con l’Ucraina ridotta a DISCARICA di mezzi TANTO PIU’ “a perdere” da un lato, QUANTO PIU’ “a guadagnare” dall’altro, il conteggio delle perdite materiali inflitte contasse fino a un certo punto.

La guerra di annientamento non poteva quindi che riguardare il FATTORE UMANO. Quello che nessuno è in grado di SOSTITUIRE, AUMENTARE, RIMPIAZZARE come se fossero viti e bulloni. La guerra “FINO ALL’ULTIMO UCRAINO”, dopo tre anni, è SOLO RETORICA. I Te-Tse-Ka sbattono al fronte, i gruppi neonazi dell’ovest fanno le loro parate a braccio teso, ma NESSUNO DI LORO va a crepare. E tra disertori e renitenti, il numero ogni giorno è assolutamente comparabile a quello delle perdite inflitte dai russi.

Ecco allora che i “chilometri liberati mensilmente” divengono un indicatore utile NON TANTO DI PER SE’, ma IN QUANTO COLLOCATO IN QUESTO CONTESTO DI POSSIBILE FINE DELLA FASE DI “GUERRA DI ANNIENTAMENTO” E PROGRESSIVO RITORNO ALLA “GUERRA DI MANOVRA”.

Commenta, infatti, Legitimnyj, parlando dei 550 km dichiarati da Deep State e dopo averli praticamente equiparati ai numeri dei manifestanti nostrani quando a darli è la questura:
“I russi parlano di 750 km.
Россияне заявляют о 750 км.
Questo significa che, a inizio 2026, la Russia potrebbe aumentare la cifra a 1000 kmq di territorio conquistato al mese.
Это означает, что уже в начале 2026 года Россия возможно преодолеет цифру в 1000 квадратных километров занятых территорий в месяц.
QUESTO SARA’ IL PRIMO SEGNALE CHE, A QUESTI RITMI, L’INTERA DIFESA DELLE FF.AA.UU. POTREBBE COLLASSARE DEL TUTTO.
Это будет первый сигнал, что при таком темпе, вот-вот вся оборона ВСУ может рухнуть.”


E a quel punto il RITORNO a una “guerra di manovra”, fatta stavolta non con 150.000 uomini, ma con quattro volte tanto almeno, e con un ORGANICO a opporsi dall’altra parte ridotto ai minimi termini, il tutto in un contesto dove la popolazione locale ha sempre più voglia di chiuderla, potrebbe portare a esiti decisamente imprevedibili.

Son solo segnali, per il momento, come dice anche il buon Legitimnyj. Presto, gennaio è il mese prossimo, potrebbero non esser solo quello.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 01 December 2025 22:51
01/11 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI CIRCONDANO L’ULTIMO NUGOLO NATOFASCISTA ASSERRAGLIATOSI NEL CENTRO DI STEPNOGORSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3349

C’è poco da aggiungere in riferimento a chi è rimasto intrappolato (cartina satellitare qui)
https://t.me/divgen/76068?single
E all’area che ora si apre ai russi, praticamente sprovvista di fortificazioni significative (cartina fortificazioni, identica alla prima, qui):
https://t.me/divgen/76067?single

A questo punto tagliare la strada che conduce a ORECHOV da nord-ovest potrebbe essere il prossimo obbiettivo. Terremo monitorata la situazione.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI LIBERANO ŠACHOVO E SUVOROVO, PUNTANDO A SOFIEVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3350

Naturalmente il successo più importante è la liberazione di ŠACHOVO, e il motivo è tutto qui:
https://divgen.ru/48.46069/37.35858/14
et
divgen.ru/48.46069/37.35858

uno snodo che conduce da sud a ovest, a nord-ovest, a nord-est. Se guardiamo la carta delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/76081?single
il tutto in uno spazio di manovra che offre ai russi ampi margini verso le direttrici summenzionate prima di incontrare nuovamente fortificazioni a più scaglioni e di una certa consistenza. Fortificazioni impegnative, peraltro, non solo per i russi, ma anche per chi dovrebbe tenerle, presidiarle, coprirle con la propria presenza: in un contesto dove lo spopolamento delle forze armate ucraine rende tutto quanto predisposto a suo tempo sempre meno efficace, sempre più inutile.

Più a sud, intanto, con la bonifica del quartiere Družba (cartina qui
https://divgen.ru/event/3352
e satellitare qui)
https://t.me/divgen/76087?single
si completa ufficialmente la liberazione di Krasnoarmejsk. Subito a nord un appezzamento. E poi ancora Russia. Probabilmente, a impedire oggi che tutto questo spazio sia rosso, son solo le mine. Presto, più neanche quelle.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

Il cerchio si stringe a sud-est coi russi che guadagnano terreno all’ingresso in città (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3354

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Divgen rivede la propria cartina a est di KUPJANSK (qui)
https://divgen.ru/event/3351
mostrando un progressivo restringimento dell’area controllata dai natofascisti a fronte di un arretramento russo da KURILOVKA, dove un fuoco nemico ancora intenso ha impedito di consolidare le posizioni raggiunte. Poco male, come mostra la cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/76077?single
l’azione prosegue, metodicamente, smantellando posizioni e restringendo sempre più il cerchio intorno a linee fortificate al momento appena intaccate. Al momento.

VOLČANSK – KUPJANSK

Con quest’ultimo reticolo di case in mezzo ai campi (cartina satellitare qui
https://t.me/divgen/76090?single
e cartina qui
https://divgen.ru/event/3353
i russi raggiungono il confine amministrativo di VOLČANSK, preparando il terreno per un’ulteriore avanzata verso est, lungo la strada.

Settanta chilometri quadrati, dove i natofascisti hanno avvicendato per la sua difesa oltre venti brigate e reggimenti, per un totale di oltre cinquantamila uomini in forza a 33 battaglioni, rafforzati da oltre 90 carri armati, 320 blindati, 37 lanciarazzi multipli e 220 obici e mortai. Ventitremila uomini le perdite inflitte, non meno di ottomila i morti.
https://t.me/Tatarinov_Rus/62770

L’accanimento con cui è stata tenuta, in oltre due anni, dai natofascisti, sarà probabilmente quanto accadrà nel prossimo futuro a spiegarlo.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Monday, 01 December 2025 15:18
01/12 ore 13:30 aggiornamento

VOLCHANSK – KUPJANSK


Quest’ultimo dispaccio di stamane
https://t.me/condottieros/14524
ci conferma un DOPPIO MOVIMENTO,
1. da VOLCHANSK verso sud-est ed est,
2. da zona MELOVOE, posizione qui
https://divgen.ru/50.14052/37.53361/11
e qui
50.14052/37.53361
verso ovest e nord-ovest. Quarantun chilometri li separano. Per il momento.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI LIBERANO KLINOVOE (cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/104846
e passano da nord proseguendo verso ovest per tagliare Konstantinovka dalla via principale, visibile chiaramente in cartina.

CAMBIANO I NUMERI, MA NON LA TENDENZA

Divgen (RU) ne conta 750
https://t.me/divgen/76049
Lostarmour (RU) 700
https://t.me/lost_armour/7284
Deepstate (UA) 505
https://t.me/RVvoenkor/104854
ma tutti concordano che i CHILOMETRI QUADRATI liberati (o occupati, a seconda dei punti di vista…) dai russi a novembre sono stati da record.

Il che conferma, peraltro, quanto analizzavamo ieri notte. Proprio la fonte ucraina sottolinea che il 40% dei guadagni territoriali russi sia avvenuto nell’oblast’ di ZAPOROZH’E, a fronte di appena un 16% di ATTACCHI CONDOTTI (Больше всего территорий занято российскими войсками вокруг Гуляйполя Запорожской области — около 40% от всей площади продвижения. Аналитики подчеркивают, что на этот участок фронта пришлось всего 16% штурмовых действий..): della serie, poca spesa, tanta resa.

Questo dato lo accostano a quanto accaduto a KRASNOARMEJSK-DIMITROV, dove sono avvenuti il 32,5% degli attacchi che hanno fruttato 56,5 kmq di avanzamento. Dato, quest’ultimo, decisamente tirato per i capelli (per i fortunati possessori degli stessi…) perché non risponde per niente a questa cartina:
https://t.me/divgen/76059?single
a cui andrebbero sommati anche questi:
https://t.me/divgen/76058?single
e insieme non sono 56,5 kmq… e si spiegano anche 200 kmq di differenza, in buona parte, da dove saltan fuori… MA AL NETTO DI TUTTO QUESTO
1. PERFINO DEEPSTATE AMMETTE CHE IL LORO CONTRATTACCO NELL’AREA SIA FALLITO E ANZI I RUSSI ABBIANO RIPRESO A GUADAGNARE TERRENO
2. LA DISPARITA’ FRA L’EFFICACIA DELL’AZIONE RUSSA SU QUESTI DUE FRONTI E’ DEL TUTTO EVIDENTE e dovrebbe, come per il punto 1, sollevare interrogativi enormi sul COME SIA STATO POSSIBILE col 16% delle azioni offensive portarsi a casa un territorio così ampio
3. LA TENDENZA E’ AL PEGGIORAMENTO (vista con occhio natofascista)

Rincara la dose LOSTARMOUR. SOLO NELL’OTTOBRE 2024 si era vista un’azione così efficace, ma allora (+818 KMQ) 163 kmq erano stati liberati a KURSK, non zona SVO. Per vedere un risultato del genere, bisogna risalire a giugno 2022. E a giugno 2022 i natofascisti non eran messi come ora: stavano anzi accumulando energie per esplodere due mesi dopo con l’ingresso della NATO a piè pari nel conflitto: migliaia di armi e decine di migliaia di “mercenari” e “consiglieri”. Una forza d’urto che colse di sorpresa tutti, per primi i russi. MALI ESTREMI che costrinsero a ESTREMI RIMEDI. Oggi però la situazione è l’esatto opposto. Ancora una volta, non è il numero singolo a fare la differenza, ma la tendenza in corso che neppure quel numero è in grado di leggere. E che, rispetto a quanto quel numero esprime, è ben peggiore.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 01 December 2025 11:00
01/12 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Le truppe natofasciste abbandonano DOBROPOL’E:
https://t.me/beard_tim/28978
Prossima fermata: VARVAROVKA che sarà attaccata sia da nord, ovvero dai russi provenienti da DOBROPOL’E, sia da EST (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/45304
Destinazione finale: GULJAJPOLE che sarà così attaccata anche da nord.

CATASTROFE UMANITARIA “INFORMALE”, GUERRE “INFORMALI”... E “INFORMALE” STRAFOTTENZA FINALE: 24 ORE DI “INFORMALE” FOLLIA NATOSIONISTA A GAZA E DINTORNI IN UN CONTESTO, “INFORMALE”, DI IMPERIALISMO GLOBALE

Mentre continua a non esserci pace,
- sia per i palestinesi di Gaza, con macchine dell’esercito israeliano che sparano all’impazzata a Khan Yunis
https://t.me/gazaalannetz/17499
- che per quelli che abbiano osato, nei millenni, insediarsi in un territorio che qualcuno osa ancora chiamare Palestina (arcaismi che presto scompariranno...), con raid notturni a Nablus,
https://t.me/gazaalannetz/17486
bulldozer in azione in pieno giorno a Tubas,
https://t.me/gazaalannetz/17501
perquisizioni, sempre di notte, ad Aqraba sotto Nablus,
https://t.me/gazaalannetz/17498
- l’UNRWA continua, inascoltato, a rilanciare appelli perché gli aiuti continuino ad arrivare a Gaza e non siano costantemente bloccati.
https://t.me/gazaalannetz/17494
Ventiquattrore di ordinaria, “informale”, infernale follia a Gaza e dintorni, senza che nessuno muova un dito.

In tutto questo, uno dei 7 An-124 “Ruslan” ancora in dotazione a Kiev, ovvero una di quelle navi con le ali di produzione sovietica ma “stranamente” non schifate dai natofascisti arriva, in modo del tutto “informale”, domenica al BEN GURION… e comincia a caricare.
https://t.me/frontbird/28457
Cosa carica di brutto? Non solo il mezzo di contraerea mobile immortalato dai fotogrammi, ma si sospetta anche AMPI STOCK DI ARMI RECUPERATE DAI DEPOSITI DI HEZBOLLAH E HAMAS. Non sono abbastanza “kosher” per gli standard NATO, ma per ammazzare un russo van benissimo...

Da dove nasce questo “sospetto”? Da questa soffiata, di fonte anglofona, datata solo qualche giorno prima:
https://militarywatchmagazine.com/article/israel-western-pressure-captured-hezbollah-arms-ukraine
E poi arriva l’Antonov a Tel Aviv…

Giusto a ulteriore conferma di come TUTTO SI INTRECCI ALL’INTERNO DI UNA STRATEGIA COMPLESSIVA, TANTO GLOBALIZZATA QUANTO “INFORMALE”, DI GUERRE COMBATTUTE, IN CONTEMPORANEA E A TUTTO CAMPO, da un imperialismo NATO decisamente più attivo della gestione precedente, che si distingue per
- AVERE ULTERIORMENTE GLOBALIZZATO LA FILIERA DELL’APPROVVIGIONAMENTO MILITARE, APRENDO SEMPRE PIU’ LINEE “INFORMALI” DELLO STESSO. Che per quanto “informali”, per quanto poco “kosher” possano essere, quando trapassano il giubbotto antiproiettile di un soldato nemico van bene comunque;
- AVER ULTERIORMENTE GLOBALIZZATO LA GUERRA ALLA RUSSIA, ANCHE QUI CON
1. ATTACCHI “INFORMALI”, NON DICHIARATI, a gasdotti, oleodotti, navi mercantili sparse per il mondo, non solo per il Mar Nero
https://t.me/voenkorKotenok/69109
con l’ultimo attacco al largo della costa del SENEGAL (nave MERSIN, dopo KAIROS e VIRAT nel Mar Nero):
https://neftegaz.ru/news/incidental/908043-intsident-proizoshel-s-eshche-odnim-tankerom-svyazannym-s-rossiey-i-turtsiey/
2. ESTENSIONI “INFORMALI” DELLA NATO, PER ESEMPIO LASCIANDO CARTA BIANCA AL BLOCCO TURCO-AZERO (dopo la recente dichiarazione da parte dell’Azerbaigian di passare agli standard NATO)
https://t.me/rbc_news/135147
DI COSTITUIRE UNA SUCCURSALE “TURCA” DEL PATTO ATLANTICO, ESTESO COSI’ IN MANIERA NON DICHIARATA AL CAUCASO E ALL’ASIA CENTRALE TURCOFONI ED EX-SOVIETICI:
https://lenta.ru/articles/2025/11/28/az-tur-nato/
Quello che viene definito “Analog NATO” (аналог НАТО) e che ha il vantaggio di non essere ESPLICITAMENTE NATO ma, di fatto, armato NATO e contro Russia, Iran, Cina, e India se non fanno i bravi…

IL TUTTO, CONDITO CON UNA STRAFOTTENZA FINALE che costituisce, a mio avviso, la CILIEGINA SULLA TORTA, SEMPRE “INFORMALE”, PER L’AMOR DEL CIELO, DI QUESTA CONCEZIONE DEL CONFLITTO DEL TUTTO INEDITA nella storia di questo disgraziato essere umano:
“US asks Lebanon to return undetonated GBU-39 bomb, fearing it could reach Russia, China - report”
Fonte: JERUSALEM POST https://www.jpost.com/middle-east/article-876530

E io, sinceramente, non ho mai letto di un OFFENSORE che chiede indietro all’OFFESO le armi scagliategli contro non utilizzate, non esplose o “ancora in buono stato”!!!

“The United States has asked Lebanon to return a GBU-39 small-diameter bomb launched by the Israel Air Force toward Beirut during the operation that killed Hezbollah military commander Ali Tabatabai earlier this week, after it failed to detonate, according to Lebanese media.”

Mica che arrivi in Russia o in Cina… Doppia ipocrisia, peraltro. Israele bombarda il Libano con armi fornite dalla padronanza USA e che poi gli USA, non Israele che pubblica la notizia, nascondendosi sotto l’ascella protettiva del padrone, chiedono indietro…

Vista la “normalità” di questi tempi “informali” in cui viviamo, anche questa richiesta “informale”, chiesta così, INNOCENTEMENTE, - che suona tanto di presa per i fondelli ma PAZZO CHI LO PENSA, anzi, perfido malfidente! AGLI OCCHI DEI PROPONENTI E’ PIU’ CHE LEGITTIMA! - tra un po’ sarà la norma, in questo 15% di mondo che pensa ancora di essere padrone del restante 85%, dove la nostalgia canaglia di MIRE EGEMONICHE ORMAI ANACRONISTICHE, di imperi “dove non tramonta mai il sole”, contribuisce a SMANTELLARE, giorno dopo giorno, qualsiasi convenzione, qualsiasi parvenza di diritto internazionale o umanitario, di “linea rossa”, di “mai più”, in una parola di CIVILTA’. La stessa che pretendiamo di “esportare” ed ergere a paradigma. La stessa che portiamo a “garanzia perenne e incrollabile” di chi dovesse concludere con noi “accordi” di qualsiasi genere: di cessate il fuoco, di pace, commerciali, politici. Ne avremo per anni, sperando non per decenni: a ogni modo, ce ne faremo una ragione.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 30 November 2025 23:40
30/11 ore 23:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Confermato l’ingresso dei russi a GULJAJPOLE
https://divgen.ru/event/3344

Ma non solo: confermato lo SMANTELLAMENTO PROGRESSIVO DELLA LINEA DIFENSIVA A PIÙ SCAGLIONI POSTA A SUD-EST (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/76017?single

Smantellata da nord, ovvero dal suo punto più debole. Peraltro, una volta liberata Guljajpole lo stesso accadrà alla difesa a più scaglioni posta a sud e sud-ovest, che saranno semplicemente scardinate, sempre che chi attualmente le tiene non abbia prima deciso autonomamente di ritirarsi verso lidi più sicuri… senza attendere, come a Krasnoarmejsk, un ordine che non arriverà mai.

A OVEST DI QUESTA LINEA, LA BATTAGLIA DI STEPNOGORSK STA ANCH’ESSA GIUNGENDO A CONCLUSIONE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3347
accerchiata, senza più alcuna possibilità di tenuta, cederà presto il passo ai russi che, presumibilmente, punteranno verso nord-est cercando di tagliare la via che collega ZAPOROŽ’E a ORECHOV.

VNIMÀNIE, come diceva la buona “gavarìt Mascvà” dell’annuncio radio, ATTENZIONE: così, a spanne, ho provato a vedere quanto manca di oblast’ di Zaporož’e da liberare. A spanne, ma a spanne, solo come ordine di grandezza, sono 5.500 kmq. Di DNR sono ancora da liberare 5.200 kmq. Attenzione che coi tempi di progressione attuale a fine anno l’area di oblast’ di ZAPOROŽ’E da liberare potrebbe essere anche minore di quella di DNR rimasta.

Ciò detto, molti nodi restano da sciogliere, e non dipendono in alcun modo da fattori territoriali, bensì da altri fattori. Uno fra tutti, ZAPOROŽ’E stessa. Tuttavia, un conto è sedersi al tavolo delle trattative con oltre 6.700 kmq da liberare (24/11/2024),
https://ruxpert.ru/%D0%A4%D0%B0%D0%B9%D0%BB:%D0%97%D0%B0%D0%BF%D0%BE%D1%80%D0%BE%D0%B6%D1%81%D0%BA%D0%B0%D1%8F_%D0%BE%D0%B1%D0%BB%D0%B0%D1%81%D1%82%D1%8C_(%D0%BA%D0%BE%D0%BD%D1%82%D1%80%D0%BE%D0%BB%D1%8C_%D0%BD%D0%B0%D0%B4_%D1%82%D0%B5%D1%80%D1%80%D0%B8%D1%82%D0%BE%D1%80%D0%B8%D1%8F%D0%BC%D0%B8).png
un conto è arrivarci un anno dopo con 5.500 kmq, e un altro sarà arrivarci con qualche migliaio di kmq in meno ancora. Giusto a titolo informativo,

- nel 2024 i russi liberavano 4.500 kmq in tutto.
- il 25/09/2025 il Ministero della difesa russo quantificava in 4.714 i chilometri quadrati liberati da inizio anno:
https://life.ru/p/1792781
Di cui, 261 nell’oblast’ di Zaporož’e. Ora, per quanto i conti sian stati fatti a spanne, in due mesi solo in quest’area sono stati liberati circa 900 kmq. Si chiama tracollo, rispetto alle tempistiche riferite a questa oblast’ negli ultimi tre anni. Se poi oltre ai numeri diamo un’occhiata alla carta delle fortificazioni che ancora cercano di arginare l’avanzata russa, notiamo come questi ultimi stiano scardinando le ultime postazioni prima del nulla. Liberate GULJAJPOLE e ORECHOV, fino a ZAPOROŽ’E ci sarà poco o niente.

Quel che conta in tutto questo, tuttavia, non dimentichiamolo mai, è il FATTORE UMANO. L’attuale stato di demoralizzazione delle truppe natofasciste è ben peggiore della loro sempre più fragile consistenza numerica.

A questo punto dilagare a ZAPOROŽ’E, o a DNEPROPETROVSK, potrebbe avere effetti devastanti anche su altre parti della linea di fronte. E non solo della linea di fronte.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Mentre la sacca di DIMITROV è sotto continuo attacco da ogni direzione, i russi AVANZANO A GRIŠINO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3345
Le prime vie a sud sono liberate, un terzo di paese è già teatro di combattimenti. Una delle aree più fortificate da anni di opere da parte natofascista (cartina qui e si vede subito la differenza con l’area oggetto di analisi nel paragrafo precedente!)
https://t.me/divgen/76021?single
si sta, molto più lentamente ma progressivamente, disintegrando. Con l’aggravante che qui si stanno giocando le non molte cartucce di una certa consistenza rimaste, con corpi d’élite mandati all’assalto e, giorno dopo giorno, decimati.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

I RUSSI ENTRANO A DIBROVA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3348

e si portano a 14 chilometri e mezzo da SLAVJANSK proveniendo da NORD-EST. Ci sono stati anche MOLTO più vicini, se è per questo, quando l’intero tratto di riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC era sotto il loro controllo. Ma ai natofascisti, per come son conciati adesso, fan molta più paura i russi, oggi, a quattordici chilometri e mezzo in arrivo, piuttosto che oltre tre anni fa. Specialmente se SEVERSK dovesse crollare. “Quando”, più che “se”.

VOLČANSK – KUPJANSK

Avanzamenti importanti, quelli di oggi a VOLČANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3346
A raggiera, a “fiore”, come dicono i russi. Soprattutto, verso nord-est lungo la strada che costeggia il fiume VOL’ČJA. Davvero se qui i russi dovessero sfondare, sbaragliare le linee di difesa nemiche e, ricongiuntisi coi compagni a KUPJANSK, calare verso sud, la prospettiva di una nuova linea di fronte non più sul fiume OSKOL, bensì sull’intero tratto di SEVERSKIJ DONEC che, ricordiamo, passa a meno di trenta chilometri a est di CHARKOV, toccando ČUGUEV, ZMIEV, DONEC, BALAKLEJA, IZJUM E ARRIVANDO INFINE A SVJATOGORSK, dove i russi son già praticamente alle porte da est, non sarebbe più così tanto peregrina.

Tutto questo, naturalmente, se proseguirà la lotta intestina fra fazioni emerse dalla disintegrazione del blocco attualmente traballante, ma ancora formalmente al potere a Kiev, ciascuna col proprio referente oltremanica, oltreoceano o, più semplicemente, a ovest della Vistola. Più andranno avanti a demolirsi a vicenda, più i russi avanzeranno e con sempre maggiore efficacia. Rendendo, di fatto, sempre più anacronistici i motivi, oggi, del contendere fra le diverse fazioni. Col rischio sempre più concreto di rendere, infine, anacronistiche le stesse fazioni.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Sunday, 30 November 2025 00:10
29/11 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI ENTRANO A GULJAJPOLE ANCHE DA NORD, con un avanzamento notevole (oltre ventisette chilometri quadrati, cartina qui)
https://divgen.ru/event/3343
sia verso sud, che verso ovest: avanzamento che ha creato le basi per raggiungere, nel prossimo assalto, ogni singolo metro della strada che da GULJAJPOLE porta a nord. Siamo a ottanta chilometri da UGLEDAR a ovest e a settantacinque dal capoluogo, ZAPOROŽ’E, in una provincia di cui da liberare, ogni giorno, c’è sempre meno. E dopo che Guljajpole e Orechov saran saltate, veramente poco. Resterebbe CHERSON, con l’area oltre il DNEPR e anche qui il capoluogo, temporaneamente lasciati a fine 2022. A differenza del 2022, quanto fatto nei tre anni successivi ha però reso anche qui il problema decisamente meno insolubile di allora. Specialmente se, in un’Ucraina logorata da lotte interne per il potere compiute ormai senza esclusione di colpi, la carovana russa prosegue ogni giorno la sua strada.

Tornando a GULJAJPOLE, la previsione è di raggiungere il centro città nel giro di non molto:
https://t.me/condottieros/14484
Staremo a vedere.

Più a nord, DOBROPOL’E è libera quantomeno per un terzo:
https://t.me/motopatriot78/45248

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avanzano DA SUD verso l’ultima parte della sacca di DIMITROV, quella del lato nord della cittadina (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/45250

Avanzano anche a nord di KOTLINO aggirando, di fatto, GRIŠINO (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/45251

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI AVANZANO ANCHE A NORD DEL LAGO ARTIFICIALE DI KLEBAN-BYK (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/45235
ripulendo costa e area adiacente e costringendo i natofascisti a ripiegare verso la città, attaccata peraltro già da est.

TAGLIO DEL BOSCO… ALTRUI


Camionate di legna, la stessa che qui è considerata retaggio del passato, la stessa che in alcune regioni sotto i trecento metri non si può neanche più mettere nel camino, e che va bene invece segare via a tonnellate per poi svenderla, peraltro, dall’Ucraina alla civile Europa:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62636

Qui ancora accatastata, pronta per il prossimo carico:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62659

Svenduta a un piffero e a un paffero, senza alcun criterio fino a disboscamento ultimato. Economia di rapina per sostenere la “grinecònomi” del Giardino del mondo, la sua agenda da ZTL del mondo che recupera altrove quel che qui non si sogna più di fare, in barba a CBAM, conteggi di CO2, tassazioni degli stessi, eccetera eccetera.

Questo, al netto del fatto che sempre più voci si alzano, in segno di protesta, per denunciare come la guerra in Ucraina sia divenuta per diverse cancellerie europee un esercizio utile alla sopravvivenza interna dei propri governi: ovvero, finché c’è guerra, c’è maggioranza:
https://t.me/rezident_ua/28251

Oltre al fatto che, SENZA MEZZI TERMINI, i servizi segreti esteri russi accusano Londra di lucrare sulla guerra in Ucraina:
http://svr.gov.ru/smi/2025/11/kak-london-zarabatyvaet-na-voyne-na-ukraine.htm
Letteralmente, “i proventi della guerra di fatto salvano l’economia britannica dalla bancarotta” (Доходы от войны фактически спасают от банкротства британскую экономику). BAE SYSTEMS e THALES fanno miliardi, trasformandosi nella LOCOMOTIVA dell’economia nazionale: solo per i droni parliamo di sei miliardi di dollari.

Se non ci fosse il regime del patàca e soci e, soprattutto, la sua guerra totale ai russi… bisognerebbe inventarli.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Saturday, 29 November 2025 00:37
28/11 ore 23:50 aggiornamento

DA KUPJANSK A KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST E LIBERANO PROGRESSIVAMENTE L’AREA A EST DEL FIUME OSKOL (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3340

Parliamo di una progressione a ritmi da 2022 con un esercito, di fronte, completamente disorientato, indebolito, demoralizzato rispetto al 2022.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I russi consolidano le proprie posizioni nei primi quartieri della città e si portano, coi combattimenti, fino alla stazione ferroviaria (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3341

COME FINISCONO LE RETI ANTIDRONI…

Le abbiam già viste divelte, accartocciate su loro stesse, penzolare al vento. Qui invece le vediamo riempirsi di tanti simpatici buchi, generati da proiettili incendiari scaricati al passaggio da droni:
https://t.me/opor_2014/20519
Al contatto con la rete di plastica la fiamma la scioglie generando un buco da cui i droni russi possono entrare e iniziare la caccia grossa contro i mezzi natofascisti. Giorni di lavoro e soldi buttati via.

E DOPO ERMAK… AVANTI IL PROSSIMO!

Ermak è stato costretto a dimettersi.
https://t.me/legitimniy/21397
Potrebbe restare come “eminenza grigia” dietro le quinte, o andarsene via del tutto. Tirandosi dietro qualcuno. Staremo a vedere, chi sarà mai, quel “qualcuno”.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 28 November 2025 15:33
28/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Anche fonti ucraine confermano l’ingresso dei russi a GULJAJPOLE:
https://t.me/legitimniy/21396
persino la deputata della Rada Bezuglaja:
https://t.me/boris_rozhin/188677
Confermato l’attacco DA TRE DIREZIONI, come mostrato in cartina, e il fatto che i russi siano riusciti a consolidarsi in città, muovendo i soldati natofascisti a ritirarsi, finché sono ancora in tempo, verso ovest. Anche questo continuo rimpallarsi responsabilità circa il crollo della linea difensiva intorno alla città
https://t.me/rezident_ua/28232
è estremamente indicativo dello stato, a dir poco caotico, in cui versa la linea di difesa natofascista.

L’ORGANO ANTICORRUZIONE C’E’

Due portavoce della Commissione Europea si sono appena espressi in riferimento alle perquisizioni del NABU: les instances anticorruption « font leur travail », le inchieste anticorruzione “fanno il loro lavoro”.
et
« Cela montre précisément que l’organisme anticorruption est effectivement en place et qu’il est autorisé à fonctionner »
“Questa è l’esatta dimostrazione che l’organo anticorruzione c’è ed è autorizzato a operare”.
https://www.lemonde.fr/international/live/2025/11/28/en-direct-guerre-en-ukraine-viktor-orban-a-rencontre-vladimir-poutine-en-russie_6654504_3210.html?#id-2697671

Tutto bene… anzi, tutto funziona, secondo Bruxelles. Какие же лицемеры! “Razza di ipocriti”, commenta Zerada.
https://t.me/ZeRada1/28014

Un po’ come la propaganda di Kiev che, tornando a GULJAJPOLE, per dimostrare che i natofascisti tengono e anzi, “hanno stabilizzato la situazione”, hanno impiegato come prova foto della loro “avjantura” a Kursk:
https://t.me/RVvoenkor/104701

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 28 November 2025 11:24
28/11 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi prima di attaccare operano “di grosso” (FAB)
https://t.me/voin_dv/17849
e poi “di fino” (droni)
https://t.me/epoddubny/25664
Quindi assaltano. A GULJAJPOLE i natofascisti perdono posizioni, incolpandosi a vicenda del non esser riusciti a tenerle, mettendo in difficoltà gli altri (ibidem). Quando si comincia a fare scaricabarile mentre il nemico avanza è già di per sé un brutto segnale, in generale, per il prosieguo. Staremo a vedere.

MORTI PER UN “LÀIK”

A KRASNOARMEJSK si stanno consumando, una dopo l’altra, le riserve migliori ancora in mano all’esercito natofascista. SETTANTAQUATTRO contrattacchi in tutto, ondata su ondata, culminati nell’annichilimento di tali forze senza alcun risultato operativo:
https://t.me/rezident_ua/28227

Risultati operativi no, filmati da esibire a uso e consumo dei media locali si. Rozhin ragiona su questo mandare forze d’élite all’assalto, come carne da cannone appena rastrellata, così come sul loro impiego in filmati a scopo propagandistico. In quello da lui considerato gli è andata bene, son riusciti ad arrivare alle prime case di KRASNOARMEJSK, uccidere tre soldati russi e scappare subito indietro. A che pro, si chiede...
https://t.me/boris_rozhin/188638
… quando persino Petrenko ormai è costretto a rivedere le proprie cartine per aggiornarle a realia vecchi di giorni?
https://t.me/petrenko_iHS/10638
“Perché un gruppo di soldati d’élite è entrata in una città già persa? Per ammazzarne tre e scappar via? I rischi non sono in alcun modo giustificabili dal risultato atteso” (Зачем группа "элитных" бойцов зашла уже в утерянный город? Только ради того, чтобы убить троих и уйти. Риски никак не оправданы с ожидаемым результатом). Che ti devo dire, caro Rozhin… tre soldati russi morti per un làik, e gli è andata bene. Gli fosse andata male, sarebbero stati tre soldati ucraini morti per un làik. La “res militaris”, ormai, non c’entra nulla. Da Kiev a Ginevra, passando per le cancellerie u-ccidentali, a comandare queste azioni è qualcosa da dare in pasto ai riflettori.

COLPI DI SOLE… O DI RIFLETTORE

A proposito di star troppo sotto i riflettori, il rischio di insolazione è forte. Pare sia quanto accaduto a Kaya Kallas, ieri autrice della seguente perla: “negli ultimi cento anni i russi hanno attaccato diciannove Paesi, alcuni dei quali tre o quattro volte, senza che nessuno di questi abbia mai attaccato la Russia”.
https://t.me/ZeRada1/28006
Zerada chiude con la mano sulla faccia: 🤦‍♂️
Drugoeeto rincara, “Si è dimenticata di aggiungere: ‘E han anche condotto, cinicamente, al suicidio un noto pittore austriaco, che voleva unire l’Europa intera, ma ha concluso il proprio percorso artistico nel suo laboratorio di Wilhelmstraße 77’” (Забыла добавить: Цинично был доведен до самоубийства видный австрийский художник, который хотел объединить всю Европу, но закончил свой путь в своей творческой лаборатории на Вильгельмштрассе 77).
https://t.me/drugoeeto/30870

E’ questa la diplomazia europea? Soprattutto, i russi, ma anche i cinesi, ma anche gli indiani, ma anche chiunque fuori dai nostri sacri confini… come dovrebbero rapportarsi con questi signori? Come han fatto sinora, ovvero, ignorandoli.

COINCIDENZE

Ieri sera ERMAK ha fatto sapere a stretto giro di posta al padrone che purtroppo ci sono “valori non negoziabili” a fare da ostacolo al suo “piano di pace”:
https://t.me/rezident_ua/28228
https://t.me/RVvoenkor/104688
https://t.me/epoddubny/25665

Stamattina i NABU sono entrati in casa a ERMAK e hanno iniziato a perquisire gli uffici:
https://t.me/sashakots/57997

Il buon Sasha scrive: “Gli USA rispondono a Ermak” (США нанесли Ермаку «ответку»). Malizioso… come tanti altri, di entrambi gli schieramenti (qualche esempio):
https://t.me/absatzmedia/149072
https://t.me/ZeRada1/28011
https://t.me/RVvoenkor/104685
https://t.me/drugoeeto/30872

Malizioso anche lo stesso Ermak...
https://t.me/RVvoenkor/104690
maliziosi tutti. E il NABU non è eterodiretto.

Aggiornamenti a seguire.
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Fabrizio
Friday, 28 November 2025 11:07
Quoting csf0137:
Presto altre novità come il rispolvero delle manovre di aggiramento napoleoniche o l'avanzamento a falce della cavalleria e l'eventuale spargimento di sale sulle terre conquistate come ben spiegato dal generalissimo Scipione l'Emiliano ?

Lo spargimento di sale su dove sorgeva Cartagine è un falso storico: https://www.youtube.com/watch?v=rPnow2QN_80
E comunque l'assalto alla baionetta lo fanno gli ucraini, non certo i russi. Se andasse davvero come la raccontano a Kiev non sarebbe Zelensky ad implorare un cessate il fuoco, non le sembra?
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csf0137
Friday, 28 November 2025 17:25
devo proprio essermi spiegato male se hai capito l'esatto opposto di quello che intendevo.
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Paolo Selmi
Thursday, 27 November 2025 23:15
27/11 ore 23:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN


I RUSSI PASSANO DA SUD-EST VERSO OVEST ED ENTRANO A DIBROVA
https://t.me/beard_tim/28892
(cartina qui):
https://divgen.ru/event/3339

Avanzamenti analoghi segnalati anche qui:
https://t.me/z_arhiv/32860

Ora, a parte il fatto che a SLAVJANSK mancano sedici chilometri,
https://t.me/voenkorKotenok/69078

anche solo proseguire lungo la riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC ha i suoi vantaggi: oltre a mettere in sicurezza l’intera area limitrofa e offrire una sponda sicura all’avanzata dei loro compagni una volta liberata SEVERSK, il fiume andando controcorrente vira a un certo punto bruscamente verso nord. A quel punto, non solo l’accerchiamento di KRASNYJ LIMAN, qualora non fosse stata ancora liberata, sarebbe completo, ma i russi si avvicinerebbero a SVJATOGORSK, seguendo peraltro la stessa tattica del 2022. Da lì in avanti… proseguendo controcorrente, la strada è lunga. Tuttavia, non infinita. Anzi, in fondo c’è chi sta procedendo in senso inverso. Sono i loro compagni del gruppo SEVER che stanno calando da VOLČANSK sempre lungo il SEVERSKIJ DONEC. Vedremo come andrà a finire.

BATTAGLIA DI SEVERSK

POCO PIÙ A SUD, a SEVERSK, i russi AVANZANO VERSO OVEST ED ENTRANO A SVJATO-POKROVSKOE, SNODO FONDAMENTALE PER L’APPROVVIGIONAMENTO DI SEVERSK:
https://t.me/motopatriot78/45182
posizione qui
https://divgen.ru/48.83433/38.05741/14
e qui
48.83433/38.05741

La strada è tagliata e ora a Seversk non restano che stradelle in mezzo ai campi, poco praticabili in questo periodo di piogge.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

NEL FRATTEMPO, I RUSSI LIBERANO ANCHE ŠACHOVO E TIRAN DRITTI VERSO SOFIEVKA (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32847

mentre, dentro DIMITROV, prosegue lo smantellamento delle ultime difese natofasciste come da schema:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62566

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK

I RUSSI SONO ENTRATI A GULJAJPOLE, combattimenti in corso lungo l’intera area a est del fiume GAJČUR:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62610
posizione qui
https://divgen.ru/47.66857/36.26643/15
e qui
47.66857/36.26643

INOLTRE, I RUSSI ENTRANO A NOVODANILOVKA e consolidano le posizioni raggiunte (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/45179

e posizione qui
https://divgen.ru/47.52392/35.82333/13
e qui
47.52392/35.82333

Siamo appena sotto ORECHOV, che sta anch’essa, progressivamente, cedendo.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Fabrizio
Friday, 28 November 2025 11:03
Ciao Paolo. Scusa se vado fuori tema, ma ricordi la vicenda di Kiki Camarena?
Ho finalmente visto "The Last Narc", un documentario su Amazon Prime con interviste a Hector Berellez (l'agente della DEA che aveva indagato sulla morte di Kiki) che ricostruisce cosa aveva scoperto di quella faccenda. Ed è molto peggio di quello che avevo letto finora!
Hector ha rivelato che uno dei torturatori del collega Kiki era un agente della CIA che aveva contatti con i cartelli, e che lo ha interrogato a lungo per fargli dire cosa sapeva dei legami tra la CIA e il cartello. La CIA aveva iniziato ad usare i proventi della droga in concerto con i narcotrafficanti per finanziare il progetto Iran-Contras perchè il Congresso ad un certo punto aveva tagliato i fondi all'operazione. Secondo Hector inoltre gli stessi colleghi di KIki dell'ufficio della DEA a Guadalajara e il suo stesso supervisore lo avrebbero tradito e venduto al cartello, perchè prendevano mazzette dalla CIA e dai narcotrafficanti e Kiki era l'unico che non accettava i soldi e temevano che li denunciasse.
Hector ha raccontato che quando gli affidarono l'Operazione Leyenda gli diedero il via libera per rapire il medico che aveva iniettato stimolanti per far riprendere Kiki che sveniva continuamente dal dolore. Lui riuscì a farlo rapire e portare negli USA ma quando ha iniziato a scoprire e denunciare che la CIA era coinvolta ha subito ogni genere di pressioni perchè tacesse. Hanno persino manomesso i suoi rapporti per cancellare qualunque prova che riconducesse alla CIA. Alla fine hanno usato il rapimento del medico per infamarlo e per togliergli le indagini e lo hanno sbattuto in un ufficio a Washington a scaldare la sedia, finchè non si è stufato e ha accettato il pensionamento anticipato. Cigliegina sulla torta, quando è partito per la sua nuova destinazione è stato avvicinato da un agente della CIA che lo ha minacciato di non riprendere le indagini se voleva vivere ancora a lungo. E lo ha lasciato dicendo una cosa del tipo "Noi ce ne sbattiamo della Costituzione Americana perchè difendiamo il paese e siamo al di sopra della legge".
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Paolo Selmi
Friday, 28 November 2025 11:40
Che rabbia Fabrizio. L'avevo completamente rimosso ma man mano che ti leggevo ho fatto mente locale su tutto quanto mi hai scritto. Poi ho cominciato ad associarlo a quanto accaduto nel nostro belpaese dal dopoguerra a oggi... e sono entrato in un tunnel con la Kallas ieri e qualche rimasuglio di telegiornali qua e là che riaffioravano, così, a mo' di blob, da cui mi ha salvato solo la fine della sigaretta, e relativa pausa.
Tgnim bota
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 27 November 2025 14:20
27/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Confermato l’ingresso dei russi a GRISHINO e l’inizio dei combattimenti (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3336
A est, ennesima sacca formatasi.

VERSO KRAMATORSK-SLAVJANSK

I RUSSI LIBERANO VASJUKOVKA A OVEST DI SACCO E VANZETTI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3337

Passano giorni, da un avanzamento all’altro… ma avanzano. E la distanza fra le due città-fortezza rimaste nella DNR (insieme a Konstantinovka) e la linea di fronte, progressivamente, si riduce. In attesa che si sblocchi la situazione a SEVERSK e a KRASNYJ LIMAN.

VOLCHANSK – KUPJANSK

I RUSSI AVANZANO A VIL’CHA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3338
sbloccata la direttrice verso sud-est, a giudicare dagli avanzamenti recenti. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire.
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Lorenzo
Thursday, 27 November 2025 12:16
Avvincente video sulle tecniche di assalto alle trincee a livello di squadra e di singolo uomo. In questo caso gli attaccanti sono ucraini, ma i russi utilizzano un impianto tattico quasi identico:

https://www.youtube.com/watch?v=4YAJlFiJD0A
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csf0137
Thursday, 27 November 2025 14:44
cioè la tattica ultramoderna di assalto alla trincea sarebbe quella di lanciarsi frontalmente con la baionetta in bocca urlando (Levandosi un attimo la baionetta di bocca s'intende) "andiam, andiam, della morte ce ne freghiam" come nelle grandi battaglie dell'Isonzo nella guerra del Carso ?
Ok.
Presto altre novità come il rispolvero delle manovre di aggiramento napoleoniche o l'avanzamento a falce della cavalleria e l'eventuale spargimento di sale sulle terre conquistate come ben spiegato dal generalissimo Scipione l'Emiliano ?
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Lorenzo
Thursday, 27 November 2025 23:18
Ma ha quantomeno dato un'occhiata superficiale al video?

Dove ha visto le baionette, le lunghe preparazioni d'artiglieria e le masse di fanteria organizzata in compagnie - centinaia e migliaia di uomini che si lanciavano all'assalto contemporaneamente percorrendo a piedi il tragitto dalla propria trincea a quella avversaria - che caratterizzavano gli assalti della I guerra mondiale?!?

I classici sull'argomento sono W. Balck, Entwicklung der Taktik im Weltkriege, Berlin 1920; F. Seeßelberg, Der Stellungskrieg 1914-1918, Berlin 1926; B. Gundmundsson, Stormtroop Tactics. Innovation in the German Army, 1914-1918, Praegher 1989;  Samuels M., Doctrine and Dogma. German and British Infantry Tactics in the First World War, Greenwood 199; e naturalmente le Vorschriften für den Stellungskrieg für alle Waffen 1-27 (Chef des Generalstabes des Feldheeres) con particolare riferimento ai Voll. 16, 17 e 25.

Ora, io non sono uno specialista della guerra contemporanea e men che meno degli sviluppi tattici emersi negli ultimi anni, ma il video che ho indicato corrisponde alle informazioni in mio possesso: movimento di avvicinamento rapido tramite veicoli leggeri (nessuno si arrischia più a mettere in gioco mezzi pesanti) che depositano gruppi d'assalto di tre-quattro uomini a una sessantina di metri dal bersaglio e ripartono immediatamente. Gli elementi discutibili mi appaiono semmai l'assenza di nebbiogeni e l'eccessiva consistenza numerica dei difensori.

Comunque, se oltre a lanciare provocazioni infantili ha qualche nozione concreta sulle procedure tattiche adottate dagli eserciti russo e ucraino, le condivida su queste pagine (documentandone le fonti) e sarò ben lieto di leggerla ed imparare qualcosa.
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Paolo Selmi
Thursday, 27 November 2025 10:20
27/11 ore 08:30 aggiornamento

VOLCHANSK – KUPJANSK


I russi sono già arrivati al centro di LIMAN, sotto Volchansk (vedi ultimo aggiornamento di ieri notte): combattimenti in corso:
https://t.me/beard_tim/28863

Come mostra questa cartina,
https://t.me/voenkorKotenok/69058
l’azione si sta sviluppando lungo tutte le direttrici possibili, a “cvetok” dicono i russi, “a fiore”. Già solo il fatto che questo sia possibile, come vedremo fra poco, a parità di soldati del contingente Sever coinvolti, è indice del progressivo scardinamento delle difese natofasciste nell’area.

Cedimento, peraltro, confermato indirettamente dalla rimozione dall’incarico del comandante natofascista responsabile di quella zona, il colonnello EVGENIJ SOLODAEV della 57° brigata meccanizzata:
https://t.me/warriorofnorth/13633

Ciò nonostante, sempre lo stesso bollettino del gruppo Sever ci mostra come, anche a livello di perdite inflitte nella giornata di ieri, oltre 170 in tutto, IL GROSSO DEGLI SCONTRI AVVENGA ANCORA... A SUMY (oltre 100 perdite inflitte): paradossale, perché in questo caso i russi si limitano a ostacolare l’azione natofascista di contrattacco che, da mesi, mentre tutto il resto della LORO linea di fronte crolla, continua incessantemente e più volte al giorno a svolgersi. Contrattacchi “telefonati”, come quelli di un pugile alla decima ripresa o di uno alle prime armi che per tirare un destro “prende la rincorsa” come se stesse tirando un pugno al luna park, e bloccati sul nascere, già in fase di raggruppamento, dall’aviazione russa.

Il contingente Sever è da mesi che vede ripartite, staticamente, le proprie risorse sulle linee di fronte di competenza. Anche perché, come abbiam visto, in questi mesi nulla – paradossalmente! – è cambiato nella tattica offensiva natofascista, che continua a pompare uomini e risorse su una linea ormai sterile e senza alcuna prospettiva. Pertanto, quanto sta accadendo ora a VOLCHANSK è estremamente significativo: una linea rimasta ferma per mesi, se non per anni, teatro di furiosi scontri ma sempre con forze limitate da entrambe le parti, oggi vede una delle due soccombere, gradualmente ma inesorabilmente. Salvo iniezioni di forze a supporto, ovviamente: operazione che, tuttavia, OGGI PIU’ CHE MAI, HA UN COSTO.

L’analisi sopra esposta, infatti, vale per altre linee di fronte. I soldati russi a contratto sono sempre quelli. Sono gli altri che diminuiscono drammaticamente: quantitativamente, per perdite subite, per diserzioni, per mancati arruolamenti; qualitativamente, perché sempre più demotivati.

NUMERI ASTRATTI E PERSONE IN CARNE E OSSA

Di fatto, sono questi soldati veri, quelli sopra citati, non semplici numeri, ma uomini al fronte, fisicamente e psicologicamente provati, come le nostre centomila gavette di ghiaccio a rappresentare, coi loro corpi, con le loro persone, la MAGGIORE OBIEZIONE al DELIRANTE CONCERTO, INFARCITO DI NOTE FALSE COPERTE DA BATTERIE INTERE DI GRANCASSE CHE PICCHIANO A TUTTO VOLUME, delle cancellerie u-ccidentali, diffuso a reti unificate, proprio ieri focalizzato su “quanti soldati” per l’Ucraina del futuro: da seicento a ottocentomila, altrimenti non se ne fa nulla, condizioni non trattabili, astenersi perditempo…

Ieri i canali ucraini non lesinavano le loro perplessità, di fronte a questi “paletti”, a questi “conti senza l’oste”:
- Chi dovrà pagare gli stipendi a questi ottocentomila uomini (Кто будет оплачивать их содержание?)
https://t.me/legitimniy/21387
… immagino sempre gli stessi che oggi “aiutano” e che continueranno a SOBBARCARSI la differenza fra i DUECENTOTTANTAMILA EFFETTIVI PRIMA DEL CONFLITTO (ibidem) e quelli che intendono fissare come “limite indiscutibile”, ancora ieri. Ma soprattutto...

- visti
1. il problema demografico
2. intere leve ridotte ormai all’osso, decimate dalle perdite al fronte e dalla fuga all’estero,
3. la “scarsa attrattiva”, per usare un eufemismo, della prospettiva di un arruolamento che equivale a morte certa e che in tre anni ha praticamente azzerato la quota di volontari, anche in cambio di forniture annuali di hamburger e donne come se piovessero (propaganda in entrambi i casi delle forze armate ucraine di inizio anno)
chi dovrebbe colmare il gap tra gli attuali quattrocentocinquantamila uomini stimati effettivi e quelli sognati da Bruxelles?
Forse gli altri quattrocentomila, i Te-Tse-Ka, impegnati nella nobile missione di rastrellare civili e sbatterne al fronte venti, ventinciquemila ogni mese, ma INTOCCABILI quando si tratta di verificare la possibilità di raggiungere al fronte quelli da loro stessi “mobilitati”?
La fascia dei 18-22 anni, come ormai premono da più parti?
https://t.me/rezident_ua/28218
Così siamo sicuri che il genocidio del popolo ucraino sarà completato in tempi ancora più brevi? Un popolo che solo trenta anni fa contava oltre cinquanta milioni di persone?

Zerada concorda e stima che, in teorica assenza totale di perdite, i Te-Tse-Ka dovrebbero rastrellarne 25.000 al mese per sei mesi (“ля этого полицаи должны бусифицировать по 25тыс в месяц примерно полгода”) per arrivare SOLTANTO a seicentomila effettivi dichiarati “pochi” da Bruxelles:
https://t.me/ZeRada1/27993
Ovvero, 450.000 + 150.000, e siam sempre qui.

- questi però sono NUMERI ASTRATTI. Continuano a essere NUMERI ASTRATTI, anche in IPOTESI PER ASSURDO come quella di Zerada, non tenute nel minimo conto da chi sostiene a spada tratta quelle che, di fatto, sono sempre più smascherate per quello che sono, ovvero TESI PALESEMENTE ASSURDE, note false. A questi NUMERI ASTRATTI, ora, giorno dopo giorno, sono sempre più PERSONE IN CARNE E OSSA a OPPORSI.

Persone in carne e ossa di cui non importa nulla a nessuno, né a Kiev, né a Bruxelles. Men che meno a Londra o a Washington. Persone in carne e ossa però, senza le quali, l’infernale giocattolo messo in piedi tre anni fa per continuare, a oltranza, “fino all’ultimo ucraino”, smette di funzionare. Persone in carne e ossa che, sempre di più, decidono ogni giorno di non far parte più del giocattolo infernale. Si chiamano fuori, in questa fase. E già solo chiamandosi fuori lo mettono in crisi. Kiev e Bruxelles, Londra e Washington hanno sempre pronto il piano “B”: Mascellone Zaluzhnyj pronto a Londra, o il Pugile di famiglia Klichko a Kiev, o altri figuranti da mettere al posto degli attuali per cambiare, gattopardescamente, tutto e nulla al contempo. Senza rendersi conto che, più tirano la corda, più la stessa rischia di spezzarsi. Irrimediabilmente, anche per i loro piani “B”.

Al momento attuale siamo alla fase: “Attenzione, quei NUMERI ASTRATTI siamo NOI IN CARNE E OSSA”. Persone in carne e ossa che cominciano a prendere coscienza di quello che sono, anzi tutto, e di quello che in questa fase possono e non possono fare semplicemente alzando le braccia. Che nella res militaris è l’equivalente dell’incrociare le braccia nella res civilis. Non dell’astensionismo, di cui non frega nulla a nessuno perché anzi, così la macchina della “democrazia” funziona meglio: tranne che nei referendum… dove invece l’astensionismo conta per affossare qualsiasi iniziativa scomoda ai macchinisti che si alternano al comando della locomotiva. A parte questa “lodevole” eccezione, dell’astensionismo non frega nulla a nessuno. Frega invece se le navi non partono, se gli aerei non vengono scaricati all’atterraggio, se le fabbriche si fermano, se nessuno sale sulla mietitrebbia, o attacca le mungitrici alle mammelle delle vacche. E lo stesso in guerra. Frega se nessuno imbraccia il fucile, o lo imbraccia ma “con poca convinzione”, aprendo varchi al passaggio del nemico.

Eccoci allora, forse, di fronte al vero punto di svolta di questo conflitto. E a fare la differenza saranno quelli che, ancora adesso, nelle cancellerie u-ccidentali sono solo numeri.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 26 November 2025 23:11
26/11 ore 22:00 aggiornamento

Quella che si sta concludendo oggi è stata una giornata a dir poco catastrofica per il regime di Kiev. Ma entriamo subito nel dettaglio:

VOLČANSK – KUPJANSK


La battaglia di Volčansk si è conclusa ufficialmente oggi. I russi hanno liberato gli ultimi isolati a est e hanno cominciato, nuovamente, ad avanzare (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3328

entrano a VIL’ČA e puntano a sud-est, incontrando sempre meno opposizione. Dall’altro lato, sopra KUPJANSK i russi chiudono una sacca importante, ripianano la linea di fronte e pongono i presupposti per proseguire verso sud-ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3330

Sempre da VOLČANSK, i russi avanzano verso sud a LIMAN (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3335

La faccenda, con una VOLČANSK che fa da propulsore dell’azione russa su tutte le direzioni e avanzamenti analoghi anche a est sopra KUPJANSK, comincia a farsi molto interessante.

KUPJANSK – KRASNYJ LIMAN

Questo tratto, contrassegnato dall’avanzamento VERSO OVEST, ovvero VERSO IL FIUME OSKOL dei russi, vede oggi un importante avanzamento verso KOROVIJ JAR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3331

La liberazione della parte più settentrionale di DNR è sempre più vicina.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

Qui i russi AVANZANO DA EST LIBERANDO UNA FETTA CONSISTENTE DI TERRITORIO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3334
e attaccando la stessa KRASNYJ LIMAN da est lungo una linea di oltre quattro chilometri in linea d’aria tra estremo nord ed estremo sud dell’attuale area d’attacco. Naturalmente, un conto è attaccare un rettangolo dal lato lungo, e progredire in poche mosse trapassando il lato corto da parte a parte, un altro è farlo invece partendo dal lato corto, e progredire pezzetto dopo pezzetto attraversando tutto il lato lungo. Successo anche questo, in questi tre anni, successo anche questo: PESKI-PERVOMAJSKOE-NETAJLOVO, per esempio, dicono ancora qualcosa a qualcuno? E ogni metro guadagnato era un metro in più che separava i cannoni natofascisti dalla martoriata DONECK. Sembrano passati secoli.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI SBARAGLIANO UNA LINEA DI DIFESA, QUELLA SOPRA KOTLINO, CHE AVEVA TENUTO PER MESI. Con un avanzamento in due tempi. Prima sopra Kotlino (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3329
poi avanzando verso nord-ovest, portandosi anche qui verso la linea di confine di oblast’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3333

Confermati, infine, gli avanzamenti russi nella battaglia di GRIŠINO attualmente in corso, culminati oggi nella liberazione dell’area a sud-est:
https://t.me/beard_tim/28850

La sacca di DIMITROV, man mano che decresce, LIBERA UNA QUANTITÀ SEMPRE MAGGIORE DI FORZE CHE AVANZANO ORMAI OLTRE quella sacca. E il risultato è riscontrabile negli avanzamenti di oggi.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

IN SERATA ALTRO AVANZAMENTO RUSSO, CON BUONA PARTE DELLA SACCA A EST DI DOBROPOL’E RIPIANATA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3332

e terreno pronto per proseguire verso sud, sud-ovest e ovest contemporaneamente, laddove Guljajpole dista, da nord, in alcuni punti sei chilometri e in altri dieci.

Questo, mentre il canale ucraini Legitimnyj nota come i russi abbiano SCAVALCATO L’ULTIMA LINEA DI DIFESA SERIA APPRONTATA DAI NATOFASCISTI (in rosso in questa cartina)
https://t.me/legitimniy/21391
e possano quindi tramite la breccia creatasi attaccare tale linea dal punto più vulnerabile.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 26 November 2025 15:33
26/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

CONFERMATO l’inizio della BATTAGLIA DI DOBROPOL’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3327
Dalla cartina vediamo anche che la stessa è già superata da est verso sud. Schiacciando il doppio quadrato in basso a sinistra, si ha accesso a tutte le possibili varianti di carta. Le ultime due sono satellitari e mostrano, oltre ai confini dei poderi che delimitano anche l’attuale linea di fronte, lo scarsissimo grado di urbanizzazione del villaggio. Che significa, in un conflitto dove ogni mattone è stato usato dai natofascisti come fortificazione a perdere, poca difesa. Questo, a meno di dieci chilometri da GULJAJPOLE da nord.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Non si sa, esattamente, quanti soldati siano intrappolati. Non qualche centinaio, sicuramente, perché altrimenti la faccenda sarebbe stata liquidata da settimane. Aggiungiamo uno zero, come ordine di grandezza, e arriviamo a una cifra già più credibile, che qualcuno stima fino a cinquemila unità:
https://t.me/condottieros/14434
Chi di loro riesce, si consegna, anche in blocco. Gli altri irriducibili soccombono, spesso in blocco, imprigionati fra le macerie delle stesse case popolari in cui si sono asserragliati e dove una bomba teleguidata o un missile li sorprende.

Appare sempre più evidente l’assurdità della piega presa ormai da questa battaglia, dove lo stato maggiore ucraino dovrebbe soltanto dare l’ordine di resa e trattarla con le autorità russe, rendendo peraltro conto ai famigliari di questi soldati e delle altre decine di migliaia di loro, che ormai non sono più, del motivo per cui l’ordine di ritirata non è ancora stato dato, quando ancora si sapeva benissimo che la situazione era compromessa e si sarebbe arrivati, più prima che poi, a questo punto. Appare, altresì, ancor più evidente che né a Kiev, né a Bruxelles di questi morti importi qualcosa: continuare, da anni, a far miliardi di euro di fatturato, di mazzette, di giri di fatturazione coi morti degli altri, senza cargo che atterrano coi sacchi neri, senza mura imbrattate e piazze incazzate, senza scioperi e blocchi stradali, senza dover riesumare salme di soldati sovietici per far posto a tremila tombe fresche come al Campo di Marte di Leopoli, con l’unico problema di non scavare troppo a ridosso delle case (filmato qui),
https://t.me/Tatarinov_Rus/62540
non è una formula che capiti tutti i giorni.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I combattimenti si sono spostati IN PIENO CENTRO, ALLA STAZIONE FERROVIARIA,
https://t.me/condottieros/14435
posizione qui
https://divgen.ru/48.86978/38.09296/15
e qui:
48.86978/38.09296
Anche qui le cose si stan mettendo male per i soldati natofascisti: chi molla le posizioni, cerca di ripiegare su REZNIKOVKA utilizzando la strada che esce dalla città verso sudovest, finché ancora può.

Aggiornamenti a seguire.
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Nico
Wednesday, 26 November 2025 20:10
Compagno!
Trovi conferme del ritrovamento da parte dei russi di depositi di armi chimiche a prokrovsk, sistemi di dispersione con cloropicrina (vietata) ecc ecc?
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Paolo Selmi
Wednesday, 26 November 2025 23:28
Confermo compagno Nico!
notizia colpevolmente bucata dal sottoscritto, datata 22 novembre, qui il filmato con il bunker-laboratorio dove è stato effettuato il ritrovamento:
https://t.me/SolovievLive/345756

Tra l'altro oltre alla cloropicrina han trovato esplosivo al plastico e benzina nello stesso materiale che, all'esplosione generava fosgene, altro gas tossico noto sin dalla prima guerra mondiale.

Le indagini dell'FSB hanno condotto all'incriminazione del capitano delle ff.aa.uu. Sergej Filimonov per aver dato l'ordine di preparare e impiegare quelle armi.
https://life.ru/p/1812635

Grazie mille per la segnalazione compagno Nico
un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 26 November 2025 10:45
26/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Tre aggiornamenti di primo mattino:

1. ROVNOE libera “fino all’ultima casa a catasto” (до последнего географического дома)
https://t.me/Tatarinov_Rus/62531
il che significa che I RUSSI SONO ARRIVATI QUANTOMENO QUI:
https://divgen.ru/48.30123/37.22447/16
et
48.30123/37.22447

Questo, naturalmente, influirà sul successivo attacco a SVETLOE, che è già DIMITROV nord, urbanisticamente parlando e, in prospettiva, sulla formazione e la chiusura di una piccola sacca a sud che consentirà di liberare una porzione consistente di CENTRAL’NAJA ULICA, spostamento più avanti dell’area di scontri e contestuale chiusura dell’intera area settentrionale nell’ennesima sacca. Contribuendo ulteriormente a vanificare qualsiasi tentativo di contrattacco e alla realizzazione della disfatta natofascista nell’area.

2. A proposito di contrattacchi vanificati, SUVOROVO torna russa:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62530
(posizione qui
https://divgen.ru/48.38861/37.25341/12
e qui)
48.38861/37.25341
Guardando la cartina, ci rendiamo conto del significato di questa notizia: il fallimento totale dei contrattacchi natofascisti, inizialmente tesi a raggiungere SHACHOVO assediata e, insieme ai camerati ivi dislocati, procedere in massa verso sud per sbloccare l’assedio di DIMITROV. Non solo questo, che era l’obbiettivo principale dell’azione, non è stato raggiunto, ma ora i russi riprendono ad avanzare anche nei luoghi della loro controffensiva.

3. Situazione compromessa nell’area SUD di DIMITROV: i russi avanzano a nord-est di NOVOPAVLOVKA (posizione qui
https://divgen.ru/48.25079/37.22636/13
e qui)
48.25079/37.22636
e procedono alla liquidazione di un’ennesima sacca che, di fatto, va a coincidere con la metà meridionale di DIMITROV.
https://t.me/beard_tim/28833

IL DITO, LA LUNA E… "SEMBRA TALCO (MA NON E’)"

Mentre l’ex analista della CIA, al secolo Larry Johnson, ancora giorni fa richiamava tutti all’ordine dicendo che solo lo stolto guarda il dito (100 milioni di ruberie, sia pur con cessi d’oro annessi…) mentre il saggio indica la luna (48 MILIARDI di ruberie finiti sul conto di Zelenskij, definito senza mezzi termini “the walking dead”)
https://eadaily.com/en/news/2025/11/22/the-walking-dead-zelensky-and-callas-are-suspected-of-fraud-for-48-billion-johnson
mettendo di mezzo anche la Kallas (con la Kappa porca miseria, non con la C… chi muore giace e lasciatela giacere in pace… poverina), il patàca ci continuava a deliziare coi suoi videomessaggi serali, ormai pronunciati in una mise en place che ricorda sempre più quella con cui, mezzo secolo fa, per strada mi fermavano per chiedermi se avevo un limone. E io, peraltro, provinciale peggio del ragazzo di campagna di Pozzetto, non capivo perché nelle metropoli bisognasse andare in giro con un limone in tasca…

Ieri gli è pure partito qualcosa di bianco dal naso… immortalato impietosamente dalla camera fissa e rimbalzato poi sul segmento cirillico della rete...
https://t.me/beard_tim/28829
ma non alle nostre latitudini, dove il soggetto in questione si erge eroicamente a baluardo di impenintenti droni russi, minacciosamente appollaiati su lamiere arrugginite di casolari rumeni (foto iconica qui):
https://t.me/legitimniy/21385

“Sembra talco, ma non è”… cantilenava maliziosamente l’intermezzo di un cartone demenziale risalente allo stesso periodo dei limoni e così improbabilmente tradotto, “sui generis”, dal giapponese, dall’entourage di Sua Emittenza. E non sono nemmeno capperi. È, metaforicamente, dove finiscono i quarantotto miliardi di cui sopra: non sul dito, non sulla luna.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 25 November 2025 23:27
25/11 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO A OVEST DI ZATIŠ’E E PORTANO LA NUOVA LINEA DI FRONTE A UN CHILOMETRO A EST DA GULJAJPOLE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3322

In realtà, combattimenti sono in corso già nelle prime strade a est e a sud-est, mentre a sud è in liquidazione l’ennesima sacca. Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75851?single
notiamo come i russi abbiano accuratamente evitato l’area fortificata a sud eretta perché mai e poi mai gli attacchi russi sarebbero dovuti provenire da altre parti… per attaccare invece dove le fortificazioni natofasciste erano deboli, se non del tutto assenti.

A NORD PROSEGUONO NEL RIPULIRE L’AREA DI CONFINE FRA DNEPROPETROVSK E DNR CON L’OBBIETTIVO, TUTT’ALTRO CHE UTOPICO, DI RAGGIUNGERE MEŽEVAJA
posizione qui
https://divgen.ru/48.25257/36.7448/12
e qui
48.25257/36.7448
E RIPIANARE così LA LINEA DI FRONTE all’altezza della strada che da Krasnoarmejsk porta a ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3323

Anche il contestuale avanzamento da NOVOPAVLOVKA a ovest e nord-ovest, può esser letto in questo senso. Ricongiungersi coi propri compagni a IVANOVKA e quindi proseguire verso ovest e nord-ovest consentirebbe i russi di accerchiare POKROVSKOE da nord. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

A NORD-EST I RUSSI LIQUIDANO UN’INTERA SACCA SOTTO ŠACHOVO (cartina qui).
https://divgen.ru/event/3324
Preludio a ripartire verso nord? Molto probabile

Intanto, nella sacca di DIMITROV i russi liberano isolati su isolati a est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3325
e tendono, con questa azione, a raggiungere i loro compagni a ovest lungo la CENTRAL’NAJA ulica, dividendo DIMITROV OCCUPATA in due parti: una piccola a nord, oggetto di bonifica subito dopo la divisione, e la restante parte a sud. Con la liberazione di KRASNOARMEJSK i russi proseguiranno a nord passando a ovest il blocco di Kramatorsk e Slavijansk. Di fatto, accerchiandolo.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 25 November 2025 15:49
25/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I TENTATIVI DI ROMPERE L’ASSEDIO DA PARTE NATOFASCISTA SONO STATI TRENTAQUATTRO IN UNA SETTIMANA, TUTTI RESPINTI E ALLA PRIMA LINEA DI DIFESA RUSSA, TUTTI CON GRAVI PERDITE CHE ORMAI SUPERANO QUELLE DI ARTEMOVSK (settantamila uomini):
https://t.me/rezident_ua/28205

Solo nelle ultime 24 ore, 235 dei 445 soldati morti o feriti nell’area dove opera il contingente CENTR, oltre la metà, sono riconducibili a questa battaglia, che sta ormai volgendo alle battute finali:
https://t.me/mod_russia/58825

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

CON LA CONFERMA DELLA LIBERAZIONE DI IVANOPOL’E, I RUSSI PROSEGUONO VERSO NORD-OVEST ED ENTRANO IN CITTA’ (cartine varie qui):
https://t.me/motopatriot78/45026
https://t.me/voenkorKotenok/69025

La domanda che gli analisti si pongono ora è: avranno i natofascisti abbastanza forze per tenere una città che è più grande anche di Krasnoarmejsk? O la sommatoria di quelli già in città, più quelli che si sono ritirati dalle posizioni a sud, già decimati dagli attacchi russi, per giunta in assenza di cambi e rotazioni regolari, non sarà sufficiente?
https://t.me/divgen/75847

PERDITE RECORD: DI UOMINI, DI MEZZI, DI TERRITORIO

Non solo in termini di uomini, ma anche di mezzi. In questo mese le perdite sono state catastrofiche: c’è stato un giorno in cui le ff.aa.uu. han perso 10 carri armati, 30 blindati e oltre un centinaio di mezzi. Nel mirino anche, soprattutto, LE UNITA’ DI DRONI. Per cui i russi non lesinano neppure missili Iskander. I PRIMI VENTI CHILOMETRI DALLA LINEA DI FRONTE SONO PERIODICAMENTE SPAZZATI VIA dall’artiglieria russa. Nel mirino, anche i convogli ferroviari che trasportano i mezzi pesanti dall’ovest.
https://t.me/legitimniy/21378

IL REGIME DI KIEV, PARTENDO DA UNA NETTA SUPERIORITA’ NELLA GUERRA AEREA DEI DRONI, E’ RIMASTO FINO A POCO FA QUANTOMENO IN PARITA’ O COMUNQUE DI GIOCARSELA. Ora soffre, e parecchio, in condizioni di netta inferiorità.
https://t.me/legitimniy/21384

La situazione, tuttavia, fino a poco fa, consentiva loro il lusso di non dover proteggere con reti, lastre e lamiere supplementari, a mo’ di pangolino, i propri cingolati e blindati. Semplicemente non serviva.

Ora, però i russi sfruttando la superiorità aerea avanzano, LE LINEE DI DIFESA poste più a ovest SON CON SEMPRE MENO CEMENTO ARMATO e si sgretolano ai primi attacchi, I NATOFASCISTI SONO COSTRETTI ALLA “OBORONNOE NASTUPLENIE” («оборонное наступление»), OVVERO AD ATTACCHI A PURO SCOPO DIFENSIVO: in altre parole, per rallentare i tempi di avanzata ai russi, per rompere loro schemi, ritmi, per costringerli a fermarsi, per non dar loro modo di consolidare le posizioni raggiunte, gli scagliano contro uomini e mezzi.

Uomini e mezzi però, di fatto, VULNERABILI: nessuno ha preparato i mezzi blindandoli contro gli attacchi di droni a mo’ di pangolino (mangala). Inoltre, i rinforzi ora arrivano da retrovie a ovest e, oltre a rischiare di esser colpiti a metà strada ancora sulle ralle dei convogli ferroviari, ci mettono del tempo. In un momento in cui IL TEMPO FA LA DIFFERENZA FRA LA VITA E LA MORTE DI INTERE UNITA’ IN SOFFERENZA IN PRIMA LINEA.

Результат - мгновенная потеря. RISULTATO: PERDITA IMMEDIATA, all’istante. Di uomini, di mezzi e, non da ultimo, di territorio: “perciò non meravigliatevi se le FF.AA.UU. ora perdono così velocemente posizioni e si ritirano” (Поэтому не удивляйтесь почему ВСУ сейчас быстро теряют позиции и отступают), conclude Legitimnyj.

Aggiungiamo anche, a supporto di questa analisi ineccepibile, il fatto che un colpo inferto sommato a un altro colpo inferto, in questi casi di ESTREMA CRISI, non fanno due colpi inferti. Non è una semplice addizione ma, al contrario, tali colpi in combinazione possono amplificare il proprio effetto come se fossero raddoppiati e non solo, aprendo nuove brecce e moltiplicando ulteriormente la vulnerabilità nemica: fino al punto di rottura. Mutatis mutandis, anche il colpo del KO non è un colpo tanto diverso da quelli tirati dallo stesso pugile prima che all’avversario “gli si spengano le lampadine”. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 25 November 2025 11:12
25/11 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Mentre gli assaltatori russi proseguono a guadagnare isolati verso PRIMORSKOE, lungo la sponda est del DNEPR verso ZAPOROZH’E, (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3321

loro compagni, poco più a est, ENTRANO A DOBROPOL’E DA NORD TRASCINANDO VERSO SUD L’INTERA LINEA DI FRONTE:
https://t.me/motopatriot78/45017
posizione qui
https://divgen.ru/47.78756/36.19174/12
e qui
47.78756/36.19174

Seguono la strada verso sud e, tra una decina di chilometri abbondante, arriveranno alle porte settentrionali della città. Sempre che i loro compagni che attaccano da SUD-EST (appena entrati in città), cartina qui
https://t.me/beard_tim/28817
non facciano prima.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Mentre soldati russi girano nel centro di Krasnoarmejsk
https://t.me/Tatarinov_Rus/62473
che la propaganda di Kiev dà per riconquistata, si conferma che la tattica da loro scelta a DIMITROV è quella delle “piccole sacche”: “al momento, di fatto, avviene la guarnigione di stanza a Dimitrov è divisa in parti” (В настоящие момент фактически идёт разделение гарнизона в Мирнограде (Димитрове) на части), commenta il buon Kotenok,
https://t.me/voenkorKotenok/69019
ciascuna delle quali è prima isolata dalle altre e poi liquidata. Già il poter fare così, il poter operare in questo modo, la dice lunga sul grado di indebolimento delle truppe natofasciste assediate.

BASTA PARLARE DI PACE! “SCONCENTRA” I SOLDATI DAL LORO DOVERE…

Отставить разговоры о мире! A lamentarsi un comandante natofascista con tanto di croce celtica di sottofondo:
https://t.me/ZeRada1/27957
qui si vede anche per i non abbonati...
https://t.me/rezident_ua/28197

Se si parla di pace, il soldato semplice Mykola dice… ma scusa, devo essere io il più disgraziato a crepare l’ultimo giorno di guerra? E alza le braccia. E incrocia le braccia. O comunque non imbraccia il fucile. E i russi se ne approfittano e cucù, te li trovi dove meno te lo aspetti. Televisione nazionale, maratone televisive seguite da sempre meno persone, per fortuna, ma siamo a questi livelli.

SENDING, SELLING... LAPSUS, LAPIDI


Il buon Petrenko, a corto di succulenti notizie con cui provare a compensare la debàcle attuale, ci offre questa, assolutamente involontaria, perla:
https://t.me/petrenko_iHS/10619

L’attuale capo dell’ufficio stampa presidenziale a stelle e strisce, al secolo Karoline Leavitt, che vorrebbe intrattenerci con un: “basta… non possiamo continuare a far soldi vendendo armi alla NATO”.

A tutto c’è un limite… certo. “Umanitario”, ci mancherebbe. La vera perla, tuttavia, è nel testo stesso del proclama. All’araldo, infatti, scappa un lapsus freudiano dove prima dice SENDING (mandare) e poi SELLING (vendere) riferito alle armi vendute alla NATO: termine, quest’ultimo, con cui sulla lavagna del menu della trattoria “Da Bianca”, l’attuale gestore indica ormai un oggetto ESTERNO agli USA, ovvero gli spontanei e volontari, pardon, “volenterosi”, compratori del Vecchio Continente. “Noi” e la “NATO”… contenti loro.

Anche per questo è stanca, Caroline, È stanca, ma non “di fare la guerra”, come invece Sally nella canzone della Mannoia, o di Vasco, o di entrambi. Lei, la guerra di cui parla, non sa neanche cosa sia. Non è piena di cicatrici e di ferite ancora aperte. Al massimo, non ce la fa più a recitare il copione. Non riesce e le scappa quel “lapis” (come capita ogni tanto di sentire questa parola straniera…), rottosi come quello di UMEROV a GINEVRA due giorni fa (qui la simbolica foto che immortala l’INFAUSTUM OMEN, con tanto di bandiera a stelle e strisce sullo sfondo):
https://t.me/legitimniy/21374

Un lapsus, o lapis, o lapide, come le decine di migliaia contornate da bandierina (1 ettaro e mezzo appena concesso alla municipalità di Leopoli dal Ministero della difesa ucraino)
https://t.me/ZeRada1/27958
e che, a loro volta, contornano i DUE MOMENTI della lineare e, al contempo schizofrenica, economia politica dei Signori della guerra a stelle e strisce. Questa, a mio modesto parere, l’involontaria perla di questa dichiarazione:

1) 2022 – 2024: la buona Sally, non ancora ufficio stampa del presidente, diceva “SENDING”. Che poi, come Biden in un raro momento di lucidità dimostrava al Congresso, era un “invio” di fondi di magazzino, mentre quei soldi uscivano dalle tasche del Tesoro e PATRIOTTICAMENTE “restavano negli USA”, “generando posti di lavoro”, reddito, eccetera. “Keynesismo militare”, come se la prima parola ammantasse la seconda di quel tono radical chic con cui arrivare al secondo giro di prosecco dicendo “qualcosa di sinistra”. Non diceva che entravano nelle tasche del complesso militare industriale e al popolo – come sempre – le briciole, ma ragazzi… non la si può mica dir tutta tutta. Guarda i posti di lavoro, mangia e taci.

2) 2024 - : dopo aver svuotato tutti i fondi di magazzino, raschiato ben bene il fondo del barile con rifiuti tossici ambulanti da smaltire nella discarica ucraina, la nuova gestione della trattoria “Da Bianca” cambia paradigma. Le armi si “vendono” (“SELLING”). Basta “giri tortuosi”, basta “keynesismo militare”, la nuova parola d’ordine è SFRONDARE, SEMPLIFICARE: “NOI” VENDIAMO, “LORO” COMPRANO. Loro… chi? L’Ucraina che per il 60% del bilancio statale è sempre “aiuti”, stavolta prevalentemente europei? Ma stiamo scherzando? Son passati due anni e a ogni scadenza respingono la riba, dobbiam mandare il sollecito, metter di mezzo gli avvocati… tutto questo cinema per pagare coi soldi dei contribuenti europei… SEM-PLI-FI-CA-RE! Eccheccavolo. Noi vendiamo, loro, la NATO, comprano. C’est plus facile! Come nella pubblicità degli aperitivi della Milano da bere. Ma metterlo nella capoccia di una che per due anni ha ripetuto “selling” non è semplice. E il lapsus, lapis rotto fra le lapidi di carne da cannone mandata al massacro, è dietro l’angolo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 25 November 2025 00:01
24/11 ore 23:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN


I RUSSI AVANZANO DA EST E RAGGIUNGONO IL CENTRO CITTADINO (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28811


BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI COMPIONO UN AVANZAMENTO NOTEVOLE ED ENTRANO DA NORD-EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3319

Come nota il buon Ermakov, si tratta della TERZA BRECCIA APERTA DAI RUSSI entrati in città:
https://t.me/beard_tim/28808

Non solo, a sud si è formata l’ennesima sacca. Il cerchio si stringe intorno a quel che resta dell’ultima linea di difesa natofascista prima che i russi irrompano a ovest e si dirigano verso SLAVJANSK e KRAMATORSK.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Tatarinov ieri ci aveva visto giusto e, in effetti, oggi anche divgen conferma che il cerchio intorno a DIMITROV si sia chiuso, coi russi che si incontrano provenendo da nord e da sud lungo la strada sopra ROVNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3320

Non solo, ma avanzano verso est arrivando alle porte di una DIMITROV già attaccata da tutte le altre direzioni. Russi che avanzano ovunque: come quelli provenienti da nord-est, che ora liberano anche il quartiere immediatamente a sud (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/45011

A nord-est, entrano a SOFIEVKA che rimane sopra SHACHOVO (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/45009
in altre parole, l’intera linea che cerca di opporsi alla loro avanzata verso nord è in corso di smantellamento. Pezzo su pezzo, pressoché in contemporanea.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Monday, 24 November 2025 15:18
24/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN


I russi tiran dritto verso sud-ovest, dopo aver liberato JAMPOL’ (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3318

Ora puntano a OZERNOE, ridente paesino di due strade lungo il laghetto sottostante e, soprattutto, a liberare quanta più riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC possibile fino a bloccare, da sud-ovest, la strada che da SLAVJANSK porta a KRASNYJ LIMAN. Seguiremo gli sviluppi.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Duemila sarebbero i soldati intrappolati a DIMITROV, sette i tentativi di contrattacco solo oggi per cercare di sbloccare la situazione,
https://t.me/rezident_ua/28187
al ritmo di 400-500 perdite al giorno alla fine di tutto questo ne moriranno decine di volte di più, rispetto a quelli che hanno ricevuto l’ordine tassativo di non muoversi da Dimitrov. Ennesima assurdità di un’operazione che ha decimato le unità migliori rimaste a disposizione del regime di Kiev.

IL TRIANGOLO CINA-CECHIA-UCRAINA NO… NON L’AVEVO CONSIDERATO (FINCHE’ C’E’ GUERRA, C’E’ SPERANZA)

Se ne parla oggi in Cechia…
https://www.irozhlas.cz/zpravy-domov/firma-prodala-drony-na-ukrajinu-s-marzi-95-procent-penize-sly-do-ciny_2511241000_sto
e solo lì, mica che l’eco di questa polemica giunga fino a Ginevra. Protagonista, la ditta “Reactive Drone” fondata a giugno 2022 e che, non è uno scherzo, ha una sede amministrativa di tutto rispetto… roba che quando arrivano i clienti in visita restano tutti impressionati (foto qui):
https://www.irozhlas.cz/fotogalerie/9577710?fid=11984080
(Virtuální sídlo firmy Reactive Drone na pražském Černém mostě | Foto: Vít Kubant | Zdroj: Český rozhlas, iROZHLAS.cz)

Ebbene, questa ditta da quando è in piedi
- ha importato droni DALLA CINA per 36 milioni di corone (pari a euri 1.488.942,00)
- e li ha rivenduti IN UCRAINA per 692 milioni di corone (pari a euri 28.620.774,00)

Giusto quel “cicinìn” di margine. Scritta così, tuttavia, l’unico reato di cui questa società che teneva tutti i droni nella cassetta della posta, in assenza di magazzino, sarebbe stato quello di circonvenzione di incapace. E invece no, a parte rivendere a VENTI VOLTE il prezzo di acquisto, la cosa che è apparsa (DOPO TRE ANNI!) “strana” agli inquirenti, è che di quei 692 milioni di dindi, formalmente ucraini, sostanzialmente nostri e dei nostri “aiuti”, 638 milioni (pari a 26.387.361,00 di euri) non andavano su conti della Repubblica Ceca, ma “sotto il sole, sotto il sole” di Pechino.

Quindi, ufficialmente, la “Reactive Drone” comprava a 36 milioni e rivendeva a… momento momento, 692-638 = 54 milioni di corone ceche (pari a euri 2.233.926,00)! Nulla da dire, tutto a posto… non c’è sottofatturazione in export… c’è “soltanto” tutto il resto!

Evasione di iva, di dazio, di tasse sul reddito, di tutto! E oltre ventisei milioni di euro nelle tasche del fornitore d’oltremuraglia. Già, perché più che “circonvenzione di incapace”, il prezzo congruo magari saran pure stati quei 28 milioni e rotti di euro, che tornavano al fornitore cinese con un giro di stronzi, scusate il lapsus freudiano, intendevo di storni, per cui Kiev ha pagato in tre anni un prezzo di entrata nello spazio comunitario alleggerito di un’esenzione “particolare” per 26.387.361,00 di euri,
- di dazio (7,5% sulla base imponibile del valore merce al valico comunitario, per la voce doganale 8802.1100.90 “altri elicotteri (sic!) per un peso a vuoto inferiore o uguale a kg. 2000”)
- di iva (in Cechia, 21% sulla base imponibile di cui sopra più il dazio del sette e mezzo percento)
A completare il tutto, ça va sans dire, un giro di fatture false per merce mai ricevuta.

Tutto sommato, visti gli oltre trecento miliardi di euro “aiuti” destinati all’Ucraina da febbraio 2022, di cui metà finiscono in tasca al complesso militare industriale d’oltreoceano, d’oltremanica e comunitario, meno di trenta milioni di euro sono briciole. E’ diecimila volte meno… quella bacheca con cassetta della posta sottostante come sede amministrativa potrebbe far quasi tenerezza. Come la cassetta delle lettere di Babbo Natale…

Sulla pelle di quei duemila soldati intrappolati a Dimitrov, sulla pelle di quei ventottomila “dispersi” di cui un terzo con tanto di salma restituita, sulla pelle di oltre un milione di soldati morti dimezzati nelle statistiche non ufficiali e ridotti di un quarto in quelle ufficiali, ci stanno mangiando tutti: pesci grossi, medi, piccoli. Ognuno col suo traffico, ognuno diverso… ognuno col suo schema corruttivo, ognuno con i suoi parassiti, pardon, referenti locali da ingrassare. Mindich è la punta dell’iceberg. La base è qui.

E se Parigi val bene una messa, un altro milione di morti lo si può raccattare in qualche modo (portando così il totale ufficiale dall'inizio del conflitto a cinquecentomila...) e varrà bene un altro 2026 da favola. Per ladri di polli grandi, medi, piccoli.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 24 November 2025 11:22
24/11 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO ZATYSHE, ultimo villaggio prima di GULJAJPOLE a est (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3316
e avanzano subito dopo liberando la zona industriale a ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3317

L’incrocio con l’ingresso orientale di Guljajpole si trova a DUE CHILOMETRI E MEZZO dall’attuale linea di fronte. E queste sono le truppe di stanza a GULJAJPOLE che girano a manetta per una città fantasma
https://t.me/beard_tim/28790
in attesa di chi, a quanto pare molto presto, entrerà in città e li obbligherà a sloggiare verso ovest, verosimilmente seguendo questa traiettoria (frecce blu sulla cartina):
https://t.me/motopatriot78/44972

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Per una battaglia che comincia, un’altra giunge a compimento. Persino le carte più prudenti come quella di Radov
https://t.me/motopatriot78/44975
mostrano
- la chiusura della sacca in città
- l’espansione a ovest, proprio da dove son partiti sinora i contrattacchi natofascisti
- lo sconfinamento a sud anche lungo la riva orientale, direzione Kupjansk-Uzlovoj.
In altre parole, la strategia di contenimento dell’azione russa basata su ripetuti contrattacchi non solo non ha scardinato le linee difensive russe ormai in città, non solo si è rivelata fallimentare, ma ha causato ulteriori perdite fra le proprie linee e, in ultima analisi, un deficit che i russi stanno sfruttando riprendo ad avanzare.

“A PAGARE E MORIRE C’E’ SEMPRE TEMPO”: C'E' CHI HA IL PELO SULLO STOMACO PER RIPETERLO 28.881 VOLTE

28.881 sono i dispersi secondo le statistiche ufficiali. Ieri manifestazione dei famigliari per avere notizie, alcuni dopo anni. Dispersi che per il regime sono tali e DEVONO restare tali così da non pagare sussidi, tenere basse le statistiche, continuare nei loro intrallazzi come se così potessero andare avanti ancora anni, come del resto sancito dai loro padroni anche ieri. “Show must go on” e, se nelle pieghe delle statistiche si gonfiano dispersi non fra le steppe ghiacciate di una campagna di Russia dove si parte in centomila e si arriva fuori dalla sacca di Nikolaevka facendo la conta di chi arriva come arriva, ma lungo un fronte che ha avuto, da sempre, avanzamenti di pochi chilometri al giorno. E alla sera appello e contrappello alla base eran sempre possibili, capendo anche chi come e quando era stato lasciato sul campo. 28.881 dispersi. Di un terzo dei quali i russi avrebbero anche restituito la salma:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62440
Ma per pagare sussidi c’è sempre tempo. Non si dice, del resto, “a pagare e morire c’è sempre tempo”?
- Ma io son morto!
- No, sei “disperso”, a pagare e morire c’è sempre tempo...

Intanto a morire, come han ribadito i padroni e i loro fattori locali ieri a Ginevra, avanti tutta: fino all’ultimo ucraino. Perché se per alcuni a pagare e morire c’è sempre tempo, per altri invece non si muore mai abbastanza, per altri ancora c’è sempre tempo per vendere e incassare.


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Paolo Selmi
Sunday, 23 November 2025 22:48
23/11 ore 22:00 aggiornamento

VERSO SLAVJANSK E KRAMATORSK

Confermata anche da divgen la liberazione di PETROVSKOE.
https://divgen.ru/event/3313
La sua cartina, allargabile, ha il pregio di mostrarci come siamo ormai quasi all’altezza di JAMPOL’ a nord di un ferro di cavallo che, una volta liberata SEVERSK, tenderà verosimilmente a chiudersi e “ripianarsi”. In un’area, come mostra anche la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75780?single
decisamente povera di difese.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

Qui i russi LIBERANO UN’INTERA AREA BOSCHIVA A SUD DI JAMPOL’ E SUPERANO LA STRADA CHE COLLEGA SEVERSK A KRASNYJ LIMAN (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3314

A ben vedere la liberazione di SEVERSK comporterà anche, quasi automaticamente, lo sblocco di questa strada e la bonifica dell’intera area a est della stessa. Pena il restare chiusi nell’ennesima sacca in formazione.

Nella stessa ottica, la liberazione di KRASNYJ LIMAN e la chiusura dell’ennesima sacca a nord consentiranno ai russi di migliorare sensibilmente gli approvvigionamenti ai loro compagni che, in questo momento, sono impegnati a liberare l’area a est del fiume OSKOL.

In questo senso, i russi stanno ripristinando il controllo sull’intera area persa nella controffensiva natofascista di settembre-ottobre 2022, col vantaggio che ora, a sud di quest’area, la linea SEVERSK-SOLEDAR-ARTEMOVSK è collassata e i russi spingono verso ovest anche da qui.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

CONFERMATA LA CHIUSURA DI GRAN PARTE DELLA SACCA A SUD DI DIMITROV annunciata nell’aggiornamento precedente (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3315

Confermata, pertanto, la riduzione consistente di linea di fronte cui accennavamo sempre nel precedente aggiornamento, riduzione che prelude a un suo ulteriore, decisamente probabile, avanzamento all’altezza della ferrovia che taglia in diagonale l’attuale area a sud non ancora colorata di rosso, da cui altra riduzione sostanziale di linea di fronte, ulteriore liberazione di uomini e mezzi e assalto finale a quel che resta di DIMITROV occupata dai natofascisti.

Questo sempre se, naturalmente, i soldati intrappolati non decideranno di consegnarsi prigionieri e chiudere vivi la vicenda. Terremo monitorata la situazione.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ROMPONO GLI INDUGI ANCHE A ORECHOV, NON ATTENDONO LA LIBERAZIONE DI GULJAJPOLE E ATTACCANO DA SUD NOVODANILOVKA:
https://t.me/beard_tim/28777
posizione qui
https://divgen.ru/47.52549/35.82281/14
e qui
47.52549/35.82281

La liberazione di NOVODANILOVKA, oltre a chiudere l’ennesima sacca a est, consentirebbe ai russi di giungere a ORECHOV da sud e da est, oltre che cominciare l’accerchiamento da sud verso ovest. I casi sono due: o la difesa natofascista si sta talmente sfaldando che una mossa del genere diventa a questo punto possibile oppure, molto più semplicemente, si tratta di una progressione tattica per cominciare a smantellare l’intera linea difensiva approntata a sud di ORECHOV. Anche qui staremo a vedere.

DISERZIONI QUADRUPLICATE DI ANNO IN ANNO

3.700 nel 2022
12.600 nel 2023
42.000 nel 2024
161.500 nel 2025 (che non è ancora finito)
https://t.me/legitimniy/21373

E sono numeri ufficiali attendibili come quelli dei manifestanti dati dalla questura. Non sappiamo se anche qui van moltiplicati per due, secondo Legitimnyj si o quasi: il numero reale di diserzioni è 250-300.000, attualmente. Proiezione UFFICIALE per il 2026, 500.000 diserzioni, non ufficiale pure maggiore. Dato che, unito alle oltre quarantamila perdite inflitte mensilmente sul campo (anche oggi 1320 quelle segnalate dal Ministero della Difesa russo)
https://t.me/mod_russia/58759
https://t.me/mod_russia/58758
farebbe riflettere chiunque su cosa comporterebbe prolungare ulteriormente questo conflitto. Chiunque… o quasi.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Sunday, 23 November 2025 15:21
23/11 ore 15:00 aggiornamento

VERSO SLAVJANSK E KRAMATORSK


I RUSSI LIBERANO PETROVSKOE (rinominato temporaneamente durante il decennio dell’occupazione natofascista PAZENO)
https://t.me/motopatriot78/44958
posizione qui
https://divgen.ru/48.76818/37.97356/13
e qui
48.76818/37.97356

ed entrano a VASJUKOVKA, posizione qui
48.7413/37.98991
e qui
48.7413/37.98991

Paesino, il primo, che si trova su un cocuzzolo utile sia per coprire le spalle all’avanzata dei propri compagni attualmente impegnati a SEVERSK da sud, sia per proseguire, in prospettiva, verso SLAVJANSK e KRAMATORSK:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62417

Lo vedremo ben presto. Intanto, cosa fatta, capo ha.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI HANNO ORMAI QUASI CHIUSO, ANCHE FISICAMENTE, LA PARTE SUD DI DIMITROV NELL’ENNESIMA SACCA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3310

Lo hanno fatto bonificando oltre cinquanta isolati, ovvero l’intera area urbana a sud, un terzo dell’intera città, raggiungendo la ferrovia e portandosi a poco più di due chilometri dai loro compagni a ovest. In aperta steppa (cartina satellitare qui)
https://t.me/divgen/75771?single
e, come mostra la carta delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75770?single
senza alcuna linea di difesa.

Avanzamento reso possibile dalla resa incondizionata di formazioni natofasciste, per la precisione della TRENTOTTESIMA e CENTOCINQUANTUNESIMA brigata delle FF.AA.UU. Hanno chiesto un corridoio e i russi, disarmati e con le braccia bene alzate, glielo hanno concesso più che volentieri:
https://t.me/condottieros/14348
Non sono i primi e non saranno gli ultimi: forse a GINEVRA qualcuno dovrebbe sentire anche la loro, di voce, invece di continuare sempre col solito “Armiamoci e partite”.

Liquidata la sacca, cosa che secondo alcuni canali sarebbe già per metà avvenuta (cartina di Tatarinov qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/62420
l’azione si concentrerà con forze moltiplicate dalla riduzione esponenziale della linea di fronte (2,7 km vs 17 km attuali) verso nord.

A nord-est, i russi liberano OKTJABR’SKOE subito a est di ŠACHOVO (notizia e cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44961
Altra sacca in liquidazione, fronte che si ricompatta a nord e, una volta risolto il nodo di DIMITROV, tutti pronti a proseguire verso nord. Verso KRAMATORSK.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO NELL’ORDINE TICHOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3311

e OTRADNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3312
accerchiando POKROVSKOE da est e da sud. E, progressivamente, restringendo il cerchio.

DOVE IL CERCHIO PARE SI SIA GIÀ RISTRETTO ABBASTANZA, È A GULJAJPOLE, DOVE PARE SIA INIZIATA LA BATTAGLIA PER LA SUA LIBERAZIONE:
https://t.me/beard_tim/28770
Notizia di mezzogiorno ora italiana, terremo monitorata la situazione.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Saturday, 22 November 2025 23:40
22/11 ore 23:30 aggiornamento

KUPJANSK – KRASNYJ LIMAN (A EST DEL FIUME OSKOL’)


Questo tratto del fronte EST riguarda, essenzialmente, l’area a oriente del fiume OSKOL’. Qui i russi chiudono la giornata arrivando a sud di BOGUSLAVKA, cittadina a ridosso del fiume ora attaccata sia da nord che da sud (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3309

Come mostra la cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/75758?single
notiamo non solo che un’intera area a est di Boguslavka, fortificazioni incluse, è ora accerchiata, ma anche che i russi hanno iniziato a smantellare la prima fortificazione a sud. L’intento è allineare, progressivamente, l’intera linea di fronte alla riva orientale del fiume Oskol. Preparando, così, il terreno per l’avanzata verso sud dei loro compagni attualmente impegnati sotto KUPJANSK, ma già sulla riva ovest. Seguiremo l’evolversi della situazione.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I russi avanzano anche DA SUD-OVEST (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44927
lungo la strada che porta proprio a Konstantinovka. Riuscissero anche qui ad arrivare alle porte della città, la stessa sarebbe attaccata da tre direzioni (qui si vedono meglio le altre due):
https://t.me/motopatriot78/44925

Inoltre, sarebbe liquidata la sacca che si andrebbe a formare nel triangolo fra Konstantinovka e il lago sottostante.

DAL 10 OTTOBRE AL 22 NOVEMBRE, A GAZA SI CONTINUA A MORIRE: 500 VIOLAZIONI DEL CESSATE IL FUOCO A GAZA, MORTI E FERITI. CIÒ NONOSTANTE...

497 VIOLAZIONI, per la precisione. Di cui, solo oggi, VENTISETTE. Bilancio: 342 morti e 875 feriti di cui, solo oggi, rispettivamente 24 e 87:
https://t.me/gazaalannetz/17257

Questi sono i CESSATE IL FUOCO che piacciono all’U-ccidente. Le piazze si calmano e restano solo innocui gazebi, nessuno parla più di sanzioni, i porti tornano a lavorare mentre le capitanerie chiudono entrambi gli occhi di fronte a carichi a dir poco equivoci, mentre i telegiornali compiono il loro servile dovere mostrando immagini rassicuranti di ruspe al lavoro fra le macerie. Tutto questo, mentre i macellai israeliani mietono, SOLO OGGI, OLTRE CENTO tra morti e feriti, fra le macerie di una città interamente, scientemente, deliberatamente bombardata e rasa al suolo (ennesimo filmato qui):
https://t.me/gazaalannetz/17233


Il tutto, unicamente per fare terra bruciata intorno a chi si ostinava, e si ostina, a viverci:
https://t.me/gazaalannetz/17237

Nel guardare quelle tende improvvisate ai bordi di una strada sterrata, ultimo baluardo di vita umana in mezzo a un mare di macerie, quegli uomini che sopravvivono, caparbiamente, nonostante tutti li abbiano abbandonati a chi li sta sterminando, mi sono venute in mente le parole che Verga rivolge a una signorina borghese in capricciosa, occasionale, superficiale trasferta ad Aci Trezza:

“Vi siete mai trovata, dopo una pioggia di autunno, a sbaragliare un esercito di formiche, tracciando sbadatamente il nome del vostro ultimo ballerino sulla sabbia del viale? Qualcuna di quelle povere bestioline sarà rimasta attaccata alla ghiera del vostro ombrellino, torcendosi di spasimo; ma tutte le altre, dopo cinque minuti di pànico e di viavai, saranno tornate ad aggrapparsi disperatamente al loro monticello bruno. - Voi non ci tornereste davvero, e nemmen io (*); - ma per poter comprendere siffatta caparbietà, che è per certi aspetti eroica, bisogna farci piccini anche noi, chiudere tutto l'orizzonte fra due zolle, e guardare col microscopio le piccole cause che fanno battere i piccoli cuori. Volete metterci un occhio anche voi, a cotesta lente? Voi che guardate la vita dall'altro lato del cannocchiale?”

(*) L’Autore intende “tornare ad Aci Trezza”. Poco prima ricorda come, alla signorina in questione, fosse scappato un: “Non capisco come si possa vivere qui tutta la vita”.

Giovanni Verga, “Fantasticheria”, da Vita dei campi, 1880
https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/v/verga/tutte_le_novelle/html/fantasti.htm

L’ideale dell’ostrica lo abbiamo studiato tutti, noi di una certa età. Qualcuno già alle elementari, insieme all’immancabile Rosso Malpelo, sicuramente alle medie, alle superiori per chi le ha fatte. L’avevo anche rimosso. Fino a oggi, quando l’ho visto per davvero, “facendomi piccino anch’io”, “chiudendo tutto l’orizzonte fra due zolle”, mentre su quel fango “dopo una pioggia d’autunno”, una capricciosa “ghiera di ombrellino” miete cento vittime civili al giorno, senza che nessuno dica nulla. Del resto è per le ostriche che “l’argomento più interessante deve esser quello che
tratta delle insidie del gambero, o del coltello del palombaro che le stacca dallo scoglio”. Non per chi “guarda la vita dall’altro lato del cannocchiale”.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Saturday, 22 November 2025 15:56
22/11 ore 15:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI, PARTENDO ANCORA DALL’OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK, STANNO RETTIFICANDO L’INTERA LINEA DI FRONTE CHE PORTA A GULJAJPOLE ALL’ALTEZZA DEL FIUME GAIČUR.

Traslano una linea di fronte verso ovest di oltre cinque chilometri a “tocchi” di un chilometro e mezzo, due chilometri di linea al giorno. Questo l’avanzamento di ieri, con la liberazione di RADOSTNOE (ancora oblast’ di Dnepropetrovsk)
https://divgen.ru/event/3297
e questo l’avanzamento di oggi, con la liberazione di NOVOE ZAPOROŽ’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3304
e creazione di un’ansa subito a sud da cui i natofascisti è meglio che sloggino. Ancora 14 chilometri così, giocando di sponda fra la riva del fiume e la strada che porta verso sud da un lato e l’avanzata dei loro compagni a chiudere e ripianare a est, ripulendo tutto quanto nel mezzo, e saranno alle prime case nella zona nord di GULJAJPOLE.

Nel frattempo, si portano anche avanti e non disdegnano di smantellare la triplice linea di difesa subito aldilà del fiume, ormai sotto attacco per tutti i sei chilometri di avanzamento verso sud effettuati (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/75733?single

Anche qui, aggirando le fortificazioni erette per difendere GULJAJPOLE da sud-ovest, da sud, da sud-est, da est, persino da nord-est… (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75740?single
ma non, per ovvi motivi, dal cordone ombelicale che ha tenuto sinora in vita la città. Cordone tramite cui stanno ora scendendo i russi.

La cartina fortificazioni appena citata, peraltro, mostra un avanzamento russo da est. Ed è il seguente (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3306
i russi si portano a ridosso di ZELENYJ GAJ anche da sud e ora ai natofascisti è rimasta solo la via di fuga verso ovest. Stessa sorte toccherà ben presto alle guarnigioni di stanza a ČERVONOE, paesino subito a sud del primo. Anche qui, i russi ripianeranno la linea di fronte completando l’arco da sud a nord-est… e vedranno come si metteranno le cose: se attendere i loro compagni che, pezzo dopo pezzo, arrivano da nord in quei quattordici chilometri che li separano, o provare a sondare già il terreno, per cominciare a mettere sotto pressione chi, come, dove tiene ancora quella cinta fortificata alle porte della città e, all’uopo, andare anche oltre il semplice sondaggio. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI ENTRANO A DIMITROV DA OVEST, ROMPENDO LE DIFESE NEMICHE A ROVNOE (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44922

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI COMPLETANO LA LIBERAZIONE DI ZVANOVKA, CHIUDONO LA SACCA A EST, AVANZANO VERSO NORD E SI PORTANO A MENO DI UN CHILOMETRO DAI LORO COMPAGNI CHE STANNO ATTACCANDO SEVERSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3305

Prioritaria, a questo punto, diventa nell’analisi di ERMAKOV la liberazione di SVJATO-POKROVSKOE (sottolineato in rosso qui):
https://t.me/beard_tim/28753
dal momento che la strada grigia che di lì parte verso ovest è ormai l’unica fonte di approvvigionamento rimasta a chi tiene ora SEVERSK (posizione qui
https://divgen.ru/48.82811/38.04085/12
e qui
48.82811/38.04085

La tenuta di Seversk è compromessa e i russi continuano a mantenere alto il ritmo ATTACCANDO ANCHE DA NORD. Se ieri completavano la liberazione di JAMPOL’ (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3299
oggi arrivano alle sponde del fiume SEVERSKIJ DONEC:
https://divgen.ru/event/3307
l’area che divgen contrassegna come “rossa” dista dalla sponda del fiume trecento metri. Infatti, tutta l’area a est è ormai colorata di bianco, perché ormai l’unico modo che avranno i natofascisti al suo interno per evacuare sarà attraversando il fiume.

Aldilà del quale, potranno dare manforte a chi attualmente sta liberando SEVERSK, oppure ricongiungersi ai loro compagni provenienti da una Seversk già liberata. Il che vorrebbe dire ripianare ulteriormente la linea di fronte e traslare anch’essa, integralmente, verso ovest in direzione di SLAVJANSK e KRAMATORSK.

Nel complesso, un’intera area a est sta cedendo, giorno dopo giorno. Ai russi il compito di interpretare questi cedimenti per ridisegnare la loro strategia offensiva colpendo, in parole povere, dove fa più male, e traendone ulteriore vantaggio, in quello che i canali ucraini paventano da mesi e che, tecnicamente, va sotto il nome di “effetto domino”. Terremo monitorata la situazione.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 21 November 2025 22:19
21/11 ore 22:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


I RUSSI LIBERANO L’AREA URBANA DI KUPJANSK e divgen aggiorna la sua cartina
https://divgen.ru/event/3300

correggendo l’area di SADOVOE dove i russi devono ancora avanzare:
https://divgen.ru/event/3302

Nel complesso, aver consolidato una linea d’attacco di oltre due chilometri protetta a est dal fiume OSKOL costituisce un’ottima base per coprire gli ultimi dodici chilometri che li separano dai loro compagni a sud e, di fatto, chiudere la sacca.

Sacca in cui, forse, già da oggi potrebbe non trovarsi più PETROPAVLOVKA, che voci davano per liberata nel pomeriggio (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/62290
e posizione qui:
https://divgen.ru/49.72448/37.70576/11
e qui
49.72448/37.70576

Una fetta enorme di quella sacca potrebbe esser stata riassorbita dai russi: teniamo monitorata la situazione.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI AVANZANO SOPRA ZVANOVKA
https://t.me/beard_tim/28743
posizione qui
https://divgen.ru/48.82461/38.08411/14
et
48.82461/38.08411

e pongono i presupposti per ripianare la linea di fronte anche qui e chiudere la sacca a est.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I russi smantellano una doppia linea fortificata al confine della città (cartina qui
https://divgen.ru/event/3301
e linea fortificata evidenziata qui:
https://t.me/divgen/75685?single

La parte finale ora si trova sotto attacco dalla posizione più svantaggiosa, ovvero dalle retrovie. Una volta smantellata del tutto i russi potranno arrivare a Konstantinovka anche da nord-est. E proseguire, al contempo, nell’accerchiamento.


BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI ORMAI GUARDANO OLTRE. AVANZANO SOPRA UDAČNOE E LIBERANO UN’INTERA AREA INDUSTRIALE SOTTO LA MINIERA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3303

avanzamento importante, perché i russi smantellano un’area che era stata adibita dai natofascisti a centro di pilotaggio droni. Grazie, infatti, agli anfratti disponibili in gran quantità in quell’area industriale, essi erano riusciti a piazzare trasmettitori e ripetitori. Infine, le catacombe di epoca sovietica li avevano sinora riparati dagli attacchi russi:
https://t.me/divgen/75692

La perdita, pertanto, di questa base costituisce un grave smacco per l’intera operatività aerea natofascista nell’area. Oltre ad aprire la strada ai russi verso nord. Nel frattempo, è stata completata la bonifica di KRASNOARMEJSK, completamente libera
https://t.me/condottieros/14325
in ogni punto interno ai propri confini amministrativi (qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/62310

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 21 November 2025 15:53
21/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO RADOSTNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3297

e raggiungono anche qui il valico per rientrare in ZAPOROZH’E dall’oblast’ di DNEPROPETROVSK… puntando dritti verso GULJAJPOLE e, naturalmente, verso ovest, dove possono attraversare il fiume GAJCHUR e attaccare l’ultima fortificazione seria (cartina qui)
https://t.me/divgen/75655?single
prima di TERNOVATOE.

Più a sud, subito sotto la strada che esce a est da GULJAJPOLE, liberano ZELENYJ GAJ (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/187800
e posizione qui
47.6779/36.39337
e qui
https://divgen.ru/47.6779/36.39337/13
Prossima fermata VYSOKOE a sud, già accerchiato da tre direzioni, e a quel punto GULJAJPOLE sarà accerchiata da tre direzioni. La linea di fronte muta velocemente, giorno dopo giorno.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Questa scena vale più di mille parole: sedici prigionieri ucraini in marcia verso le retrovie, scortati da due soldati russi seduti spaparanzati sul retro di un fuoristrada in testa al corteo. La guerra è finita, per loro. E non solo per loro, anche se qualcuno in UE, e di converso a Kiev, ancora non lo capisce. Lo capiranno, entrambi.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Anche i cinegiornali luce mostrano cartine allarmate di come i russi stiano attaccando la città da più direzioni, accerchiando truppe nemiche e puntando verso il centro:
https://t.me/condottieros/14313
Conseguenza della liberazione di Ivanopol’e di oggi, che aiuterà ulteriormente i russi nella loro avanzata.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

I RUSSI LIBERANO COMPLETAMENTE JAMPOL’ (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3299
e si portano a meno di un chilometro dal SEVERSKIJ DONEC. Sacca a destra in formazione.

A nord di Krasnyj Liman, i russi LIBERANO STAVKI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3298
E SI PORTANO A QUATTRO CHILOMETRI A NORD-EST DALLA CITTA’, dove infuriano già i combattimenti a sud-est. Krasnyj Liman che è a 14 chilometri da SLAVJANSK, prima che qualcuno tra qualche giorno cominci ad affermare che, tutto sommato, è una città priva di valore strategico. Caduta questa, caduta SEVERSK, i russi caleranno verso ovest con una forza decisamente maggiore.

Aggiornamenti a seguire.
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Slavsja Respublika
Saturday, 22 November 2025 10:33
Krasnyj Liman oltre che strategica è anche simbolica.
Esattamente come Kupjansk.

A fine settembre - inizio ottobre 2022 gli ucraini ripresero entrambe.
Mi ricordo il video di un abitante di Krasnyj Liman che nella primavera 2022 diceva (e a ragione) peste e corna di quelli che avevano fino a quel momento dettato legge in Ucraina dopo il 2014 e che da Liman se ne erano andati.
Purtroppo per un periodo limitato.

Ricordo poi anche di resoconti di vendette ucraine a Kupjansk e dintorni nei confronti di quelli del posto che si erano esposti per la Russia felici della fine della presenza dei banderisti nella loro città.
L'autunno del 2022 fu un periodo amaro per questi sviluppi.
E anche piuttosto pieno (per me) di dubbi su come sarebbe davvero evoluta la vicenda visto l'intervento a pié pari della NATO.
Fortuna che le cose si siano rimesse a posto e all'atto pratico il fallimento (al di là del tornaconto economico di pochi pescecani) di quelli che hanno scommesso sull'indebolimento della Russia abbia preso via via sempre più corpo ed oggi appare come colossale.

Pobeda budet za nami!
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Paolo Selmi
Saturday, 22 November 2025 12:51
Да конечно будет! Carissimo Slavsja Respublika, hai perfettamente ragione nella tua analisi, nei tuoi ricordi, nelle tue sensazioni di allora e di adesso.

La situazione, da allora, è cambiata radicalmente. Il mondo anche. E pure noi. Senza trasformismi o allarmismi di sorta. Semplicemente perché, da marxista, trovo naturale che a ogni mutamento strutturale corrispondano altrettanti mutamenti sovrastrutturali, ideologici, laddove l'ideologia si riflette anche nella percezione di ciascuno di tutto ciò che non riguarda il suo mal di stomaco dopo aver finito, la sera prima, i resti di un pranzo avanzato e lasciato colpevolmente fuori dal frigo. E, a ben vedere, anche lì qualcosina da dire ci sarebbe...

Шутки кончились, gli scherzi sono finiti. Frase ricorrente da ottobre 2022 mentre i russi indietreggiavano, ogni giorno, di decine di chilometri... cosa voleva dire? che fino ad allora avevan scherzato? No. Più semplicemente, avevan preteso che centocinquantamila uomini potessero bastare contro le forze armate ucraine. Ed era vero. Russia configurazione "Z"+"V" (Zapad + Vostok, dai graffiti fatti a vernice sui mezzi per meglio indirizzarli a fine esercitazioni in Bielorussia, senza dover dire, a fine inventario, "mi manca un carro armato... a no, scusa, è finito in Jakuzia, tieniti il mio e siamo pari...") contro Kiev non c'era storia.

Il problema è sorto quando Kiev + NLAW e Javelin NATO passati sottobanco è diventata l'idra natofascista mantenuta, per oltre la metà allora, e oggi 90%, e forse anche 100%, da armi, ricambi, munizioni NATO o comunque passati da loro anche se fondi di magazzino ex-Varsavia, e finanziata da "aiuti" che vanno a Kiev e, anche qui per oltre la metà, tornano indietro come commesse a Rheinmetall, Thales, Leonardo, SAAB, Volvo, BAE Systems, solo per restare fra i giganti del vecchio continente da cui tali "aiuti" partono.

"NATO-fascista", peraltro, metteva insieme le due componenti contro cui i russi lottavano: i banderisti al potere dall'insediamento della "junta", e la NATO che tramite loro lottava contro i russi. Ieri poi ho scoperto che non solo i banderisti si sentono NATO dentro, e da oltre dieci anni, pur non essendolo formalmente, ma anche l'attuale presidente a stelle e strisce non si scandalizza se lo chiamano fascista:
https://t.me/parstodayrussian/191172
Una giornalista, mentre il sindaco neoeletto della grande mela gli sta a fianco come uno scolaretto mentre gli controllano la verifica, cerca di seminare zizzania fra i due ricordando allo scolaretto che aveva dato del fascista al prof. E il prof toglie lo scolaretto dall'imbarazzo di una supercazzola sui vetri in sesto grado, impossibile anche per il miglior ragnetto con le ventose sulle zampine, e ben peggiore di quando l'allora segretario della CEI esordì con la "necessaria contestualizzazione" delle barzellette con bestemmia del Silvio nazionale, con un bel "that's ok, you just say it, it's easier".. al che lo scolaretto contento ripete il suo "yes".

"It's easier"... ottant'anni di gladio, stay behind, collusione eversiva col terrorismo nero, "false flag" come le chiamano loro... negate, contestualizzate, necessitate di contestualizzazioni, doppi, tripli, quadrupli standard, finalmente chiamati col loro nome: natofascismo. "It's easier"... e le cancellerie occidentali, coi loro incrollabili dogmi saltati uno dopo l'altro, che ormai han perso, oltre che la faccia, o la maschera, ogni credibilità, ogni TIPO di credibilità: e ora annaspano, cercando di recuperare le idee in calcio d'angolo, sulla linea di porta, aspettando non tanto il gong, che non verrà mai più, ma anche solo un fischio dell'arbitro, anche solo un fallo o una palla fuori per chiamare un cambio, i barellieri, un po' di ammuina con spray e domande senza senso a un calciatore a terra per altri motivi.

Venivamo da due anni di SARS Covid-19. Prima, seconda, terza notizia di ogni edizione di telegiornale. VDL e sodali compravano vaccini con un SMS e nessuno diceva, né dice oggi, nulla a loro. "Passaporti verdi" e prove generali di totalitarismo passate a pieni voti, qualche gilet che volava ma l'intero arco istituzionale era schierato senza se e con qualche ma, più che altro di facciata.

Siete ignoranti, fidatevi di chi ne sa. Certo, non sono un immunologo. Cosa ha studiato vent'anni a fare chi parla in televisione con anche il camice addosso... big pharma, vaccini di altre parti (russi, cinesi, cubani) vietati, nessun controllo sui prezzi, nemmeno nessuna pretesa di chiedere il brevetto per interesse pubblico, niente... ma come ti permetti? vuoi tornare ai camion pieni di salme che fan la spola dagli ospedali da campo e dalle fiere trasformati in ospedali? ma non ti vergogni? Per l'amor del cielo... E poi... fammi vedere il certificato. come non ti sei ancora vaccinato? vuoi perdere il posto di lavoro? e il mutuo? e la famiglia da mantenere? che marito degenere. che padre degenere. che essere degenere.

Parlo per me, ovviamente. carissimo Slavsja Respublika. tu eri pieno di dubbi nell'ottobre 2022, e facevi bene ad averne. Io lo ero da febbraio 2020. Mi è crollato quel poco di mondo addosso che ancora non avevo sottoposto a critica. Quei paletti che mai e poi mai avrei pensato sarebbero stati toccati, a prescindere dalla critica al modo di produzione capitalistico: capisci quindi quanti pochi paletti fossero, visto che anche questo pezzo di plastica su cui sto facendo finta di suonare il pianoforte è intriso di capitalismo fino al midollo (anche se non ce l'ha, per dire...).

Due, tre paletti in tutto. Forse le uniche certezze che mi erano rimaste. Saltate tutte, o quasi. Rimaste solo le bestemmie, o le preghiere, o entrambe che Dio mi perdoni. In silenzio, peraltro, perché meglio stare zitti. Specialmente quando le cose le puoi intuire, ma non dimostrare. E anche potendole dimostrare, perché dopo due anni qualche altarino si scopriva, starsene zitti perché mancava il quadro d'insieme, e citare qualcosa senza poter dimostrare il tutto serviva solo a ricevere palate di merda gratuita addosso.

Dall'inizio della SVO la parola covid l'ho sentita, mediamente, tre o quattro volte ogni anno. Chi comanda, tuttavia, ha cercato di trasferire, con un maldestro copiaincolla, invitando persino i nazisti di Azov al corteo del 25 aprile del 2022, gli stessi stilemi creatori di dogmi, sperimentati con successo nel corso di quelle prove generali.

Parlo sempre per me, carissimo Slavsja Respublika. che faccio già fatica ad entrare nel mio, di cervello, figurati se mi permetto di entrare in quello degli altri. A quel punto quel cambiamento epocale, l'ennesima guerra in Europa e stavolta con di mezzo i russi, e i rivolgimenti epocali che stavano succedendo come reazione immediata da parte delle cancellerie dalla parte "giusta" della Storia (ci mancherebbe!), hanno provocato in me una reazione altrettanto "epocale".

I conti non mi tornano, come in quei due anni appena passati. Vedo tanto gioco sporco, come in quei due anni appena passati. Vedo tantissimo schifo, come in quei due anni appena passati. Vedo il tentativo di replicare gli stessi stilemi di cui sopra, come in quei due anni appena passati.

E dico no. Mollo un lavoro sui sindacati sovietici, mollo il mio studio di decenni sulla possibilità di tornare a un modo socialistico di produzione fondato sulla proprietà sociale dei mezzi di produzione e conduzione pianificata degli stessi sulla base delle luci e ombre dell'esperienza sovietica, e dedico ogni minuto aldifuori dell'orario di lavoro e degli impegni familiari a questo "delo", riprendendo lo slogan disperato lanciato via radio ottant'anni fa, valido ora come allora, che era ed è "pravoe".

Cambiato tutto, ma questo "delo" era e restava "pravoe". Ne sapevo qualcosa. Grimaldi, Manisco, Chiesa i miei maestri. Russo che ormai maneggiavo come seconda lingua, al pari dell'anglofono e lasciando cinese, giapponese e azero indietro. TELEGRAM, e questa è stata LA rivoluzione. LA Rivoluzione. LA RIVOLUZIONE. non so neanche come scriverla. Arnett era stato moltiplicato. Arnett era ovunque. E non c'era più nemmeno bisogno del buon Rozhin, ecco, se devo citare maestri che mi hanno accompagnato dal 2014 al 2022 cito lui, fondsk.ru e il prof. Katasonov, Anna News, Readovka.ru, SANA (l'agenzia di stampa siriana), blog e siti, anche della LNR e DNR... ma era sempre un aspetta e leggi. e magari un giorno, due, passavano. E poi dovevi anch lì interpretare.

Ora, avendo quindici anni di retroterra in questo senso, perché quella "sitografia" nasce da molto, ma molto più lontano rispetto al 2014, leggere le fonti sui canali telegram è un gioco di sponda, essenzialmente.

I filmati sono filmati. Al massimo possono essere post-datati, come faceva il buon Petrenko mettendo bandierine a Kupjansk adducendo a prova filmati di settimane prima. Ma le bugie hanno le gambe corte, su telegram.

Le notizie bomba si confrontano uscendo da telegram e andando a cercarle sulla rete. Chi è la fonte? E già metà le scremi e per l'altra metà pensi se sia il caso di dar loro una possibilità minima di credibilità, magari col condizionale, oppure no.

Interviste, dichiarazioni, sia del povero cristo in prima linea, sia del capo di stato con scolaretto a fianco di cui sopra, sono quelle. Intelligenza artificiale? mm... non ne vale la pena. sotto i riflettori le smentite si pagano caro.

veniamo alle cartine. Due o tre fonti, rivelatesi attendibili alla prova dei fatti, concordano? riflettono verosimilmente la situazione sul campo. Radov, per esempio, le compila in base a quello che gli mandano i soldati o gli ufficiali con cui è riuscito a stabilire un contatto. Lo so perché manda proprio le schermate. My tam, siamo lì. ... nash. quel posto è nostro. oppure vybili, li abbiam scacciati via ot ... e da quel posto. Poi come diceva la Bertè il tempo è un gran dottore. meglio un condizionale che diventa indicativo il giorno dopo piuttosto che un indicativo che diventa negazione dello stesso il giorno dopo. E stiam parlando dell'aspetto più difficile da tenere sotto controllo, a migliaia di chilometri di distanza. Davvero Telegram è stata una RIVOLUZIONE, se la si sa usare.

E, sinceramente, una delle pecche della vecchia scuola, quella analogica, quella dove ti cavavi le diottrie con la abatjour sbagliata e con le copisterie che facevano affari d'oro mentre giravi la testa dall'altra parte a cento lire la copia ma intanto un'occhio lo dovevi buttare e quel fascio luminoso ti faceva la cornea, una delle pecche della vecchia scuola è che ti facevano un culo così con le fonti sin dalle prime versioni di latino. e chi ha fatto il classico, di greco. poi oltre un quarto di secolo dalle fialette di Powell alle armi chimiche e i caschi bianchi in Siria... e l'occhio un po' te lo fai, a furia di prendere stangate sui denti e sbattere contro i pali.

Lì potevo dire la mia, senza dubbio, con certezze di gran lunga maggiori rispetto a quelle mediche che non posseggo, e l'ho detta fino a oggi. Anche per questo, pur con tutte le preoccupazioni del caso, avevo accumulato tanto di quel bagaglio che, quando ho sentito "shutki konchilis'" ho dato credito a chi lo diceva e perché lo diceva. E anche ottobre 2022 è passato. Nel 2014, probabilmente, non sarei stato in grado di reggere. Sono cambiato, siamo cambiati.

Il mondo è cambiato. I BRICS nel 2022 non erano come oggi. Facendo la solita semplificazione 15% popolazione in orbita NATO / 85% resto del mondo, il resto del mondo tira dritto per la sua strada. Intralciato, ostacolato, in tutti i modi, da chi cerca di opporsi a questo e mantenere settori chiave dell'economia mondiale. Manu militari, mano morta, con le buone o le cattive, dead or alive, wanted dieci milioni di dollari e poi presidente in doppiopetto, vale tutto.

Il mondo è cambiato e cambiano anche le ideologie che dominano questo 15% di pezzo di mondo. In peggio, allo stato attuale. ottocento miliardi di euro in armamenti. tolleranza zero. doppio zero. lievitazione naturale, anzi artificiale. Sempre più fette di questo 15%, tuttavia, lo stanno scoprendo. A loro spese, naturalmente. Paradossi come il guerrafondaio usa che vuole la "pace" e il vecchio, "civile", continente, giardino del mondo che vogliono andare avanti a suicidare un popolo intero, non siamo solo noi quattro gatti, nel vecchio continente, o nel 15%, a sentirli come paradossi. La Kallas quando parla sembra sempre più il povero Evaristo nazionale nel monologo comico di Rossi quando, per la terza volta consecutiva (nel monologo!) dice, guardando tutto lo stadio fisso negli occhi... lo tiro io il rigore! E tutto lo stadio, da ecce homo, homo vero, verissimo, a facheno facheno facheno e infine... cazzo ha da guardare?

Cambiano tante cose... e tante, tantissime ancora cambieranno. In meglio, in peggio... non so. Pessimismo della ragione, ottimismo della volontà, Antonio perdonami da dove sei...

tgnim bota

Un abbraccio
Paolo
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Slavsja Respublika
Saturday, 22 November 2025 15:26
Sei un grande Paolo.
Il tuo lungo intervento viene dal cuore prima che dal cervello.
Siamo cambiati perché abbiamo visto il midollo marcio del capitalismo becero e imperialista riadattarsi sotto formule e maschere apparentemente più "amichevoli" (ma in realtà più subdole) e c'è voluto il tempo per accorgersene e interpretarle.

Ci tengo a toccare 2 punti.
1) I miei dubbi dell'ottobre 2022 erano proiettati sul fatto che non potevo essere certo di quanto la Russia restasse fermamente decisa di non arretrare da quanto dichiarato all'inizio della SVO e di fino a che punto il padronato NATOfascista fosse intenzionato ad osare. I mesi successivi e soprattutto l'inizio dell'estate del 2023 (fallimento della tanto pompata controffensiva) hanno fatto chiarezza.

2) per quanto possa valere vidi l'arrivo della pandemia nel febbraio 2020 come un segno del destino ad affrontare un periodo (un anno se va bene, due se va male...pensavo ai tempi) di "nuovo monachesimo" a base di lavoro (sul posto di lavoro) e di studio (a casa) per riprendere una serie di cose lasciate un po' lì.
Lo schifo della "caccia al non allineato" che non intendeva vaccinarsi al punto da non poter lavorare è stato, come giustamente detto, l'ennesimo paletto fatto saltare da certi fanatici della "tecnocrazia"...gente il cui senso dello humor a sforzarsi al massimo arriva alla dicotomia pace-condizionatori.

Direi che ci ha salvato il fatto di "venire da lontano" e di dover comunque "andare lontano".
Ma prima ancora di stare al mondo con la dignità di chi ci ha insegnato a non abbassare mai la testa di fronte ai soprusi dei padroni, agli approfittatori e ai venditori di fumo.
E di affrontare la vita con alla base lo sforzo dello studio e del ragionamento.

Grazie infinite per avere illuminato e continuare a illuminare questi anni così intensi e importanti.
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Paolo Selmi
Saturday, 22 November 2025 20:27
Hai proprio ragione... quel "venire da lontano" e "andare lontano" ha fatto e fa molto. E' la nostra bussola. Grazie mille... e sotto col prossimo tornante!
un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 21 November 2025 10:47
21/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

KUPJANSK LIBERA,
https://t.me/RVvoenkor/104206
infografika qui con anche i movimenti potenzialmente possibili dati dalla sua liberazione
https://t.me/Tatarinov_Rus/62243
Bonifica in corso, con ultime sacche di resistenza in liquidazione e, soprattutto, contrattacchi respinti uno dietro l’altro:
https://t.me/operationall_space/7836
Contrattacchi tesi, ormai, a creare le condizioni per liberare i 15 battaglioni intrappolati a est:
https://t.me/RVvoenkor/104207
e che se si consegnassero in massa provocherebbero l’ennesimo terremoto in via Bankovaja.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

I RUSSI LIBERANO NOVOSELOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3296
ripianando una linea di fronte che ora è di oltre cinque chilometri, tutti a ridosso del SEVERSKIJ DONEC (poco più di due chilometri) e, soprattutto, molto vicina a SVJATOGORSK. Un’intera area, dopo che i russi hanno completato l’aggiramento delle linee di difesa principali ucraine (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75652?single
rischia di saltare.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI LIBERANO IVANOPOL’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3295
Anche qui vale la pena dare un’occhiata alla cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/75648?single
Di fatto, avendo liberato completamente la strada principale che porta a Konstantinovka da sud-est, tutto l’imponente schieramento (e imponente forse è dir poco), eretto fra il lago e Konstantinovka, è ormai inattuale. I russi approvvigioneranno i loro in città anche dalla strada appena liberata, oltre che da est, e martelleranno quelle posizioni fino a renderle inoffensive per la loro azione in città e, in ultima istanza, sgomberarle, attaccando anche da sud. Sempre che nel frattempo la situazione non sia precipitata poco più a nord.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 21 November 2025 01:36
20/11 ore 23:50 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


I RUSSI LIBERANO QUASI DEL TUTTO ZVANOVKA e chiudono poco meno della metà della sacca rimasta a est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3294
Secondo Radov, la sacca è invece ormai chiusa (sua cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44896

Fra la linea attualmente in corso di sgretolamento e la linea SLAVJANSK-KRAMATORSK-DRUŽKOVKA non c’è molto. E quanto sta accadendo a KRASNOARMEJSK non lascia presagire nulla di nuovo, circa la possibilità che i russi piovano, ancora una volta, anche alle loro spalle.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avanzano verso est passando sotto ROVNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3293

che ora peraltro è sotto attacco sia da ovest che da sud:
https://t.me/beard_tim/28725

Il cerchio intorno a DIMITROV si stringe sempre di più, anche nella parte settentrionale.

FRONTE SUD – KRASNOARMEJSK

PROSEGUE LA GALOPPATA RUSSA VERSO OVEST, CON LA LIBERAZIONE OGGI DI NEČAEVKA E DELL’INTERO TERRITORIO LIMITROFO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3292


Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 20 November 2025 16:00
20/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN


I RUSSI LIBERANO JAMPOL’ (notizia e cartina qui
https://t.me/beard_tim/28723
e altra cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/62230

Difficile esagerare sul significato di questa operazione andata a buon fine. Guardiamo la cartina
https://divgen.ru/48.92013/37.93268/14
ed espandiamola. Avanzando di dall’ultima via (900 metri) si arriva al SEVERSKIJ DONEC. E si forma così, naturalmente, una notevole sacca a est che, una volta liquidata, porterà la linea di fronte direttamente sul fiume. Questo, unito a un’azione dall’altra riva del fiume verso ovest, consentirebbe di tenere a tiro e quindi liberare ZAKOTNOE.

SEVERSK non avrebbe più alcun motivo di tenere, ma a rischio accerchiamento ora vi sarebbe un’area ben più grande a est. Questa cartina è abbastanza esplicita nel merito:
https://t.me/Tatarinov_Rus/62228
Stesso discorso, a sud-ovest di KRASNYJ LIMAN. JAMPOL’ era un collo di bottiglia lungo varie direttrici. Vedremo quindi che piega andrà ad assumere ora il corso delle operazioni.

30 VS 1000: ENNESIMO SCAMBIO DI SALME

Immagini qui, delle trenta salme russe scambiate con mille ucraine:
https://t.me/rezident_ua/28132
https://t.me/legitimniy/21343
E commenti all’unisono dei canali ucraini. Ed eravamo noi, secondo i rapporti ufficiali, in questi contrattacchi a infliggere perdite…

“COMING SOON” (IN ATTESA DEL SEGNALE...)

Il cliché è classico, le modalità di attuazione anche:
https://t.me/legitimniy/21344
https://t.me/rezident_ua/28134
esposizione dello scatto regolata sulla luce proveniente dalla finestra, pellicola bianco nero ISO 400, 1/30 sec. f/4… a memoria ormai senza neppure bisogno dell’esposimetro… Il resto poi si faceva in fase di stampa. Sacrificato il primo provino, si coprivano con la mano (o con la mascherina) viso e collo mentre si esponeva sotto l’ingranditore, lasciando che il resto della stanza si abbronzasse un po’ di più… neanche più di tanto, una bella, prolungata pucciata nell’idrochinone in soluzione… uscivano ritratti in bianco e nero spettacolari. Specialmente se in fase di ritratto i vetri sovietici incaricati di leggere la luce in entrata erano disposti secondo il secolare, pluricollaudato
http://www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Zeiss_Planar_50mm_story/00_pag.htm
schema ottico Planar, passato al Paese dei Soviet in riparazione ai danni di guerra, e messo allora a disposizione del popolo e, oggi, anche di quelli senza soldi a queste latitudini come me.

Qui il nostro eroe è ritratto di spalle: io personalmente non ho mai ritratto nessuno così, forse perché di donne, amici, parenti e conoscenti mi è sempre piaciuto ritrarre il viso, o forse perché non ho mai ritratto scene di adorazione, quasi presepiale, come questa, se si eccettua uno studio sull’illuminazione e sui tempi lunghi di esposizione che feci illo tempore, proprio lavorando su un presepe con treppiede, autoscatto e posa B.

Mascellone è appena riconoscibile: se non fosse lui stesso ad autocelebrarsi sulla sua pagina potrebbe essere chiunque, poi una volta associato il personaggio ritratto alla identità supposta, il suo profilo giunge, inevitabilmente, a conferma.

Passaggio voluto. I grandi uomini, o i supposti tali, si devono riconoscere dal profilo, specialmente a quelle latitudini dove, nonostante l’anticomunismo becero, a livello iconico anche questi fasci hanno l’imprinting come l’ochetta Martina della serie di Marx che guarda l’orizzonte, Engels che guarda l’orizzonte, Lenin che guarda l’orizzonte (e poi da lì ognuno di solito aggiungeva o toglieva figure a sua discrezione).

Posa monumentale, quindi. Ma a differenza del monumento di Lenin in mezzo alla piazza, davanti al Dom Sovetov, o del San Carlone di Arona, qui Mascellone si sa bene cosa fissa. Con le mani giunte, quasi in adorazione: è la torre, anzi La Torre. Quella che ti fa riconoscere Londra d’emblée. I padroni.

Attende il segnale dalla Torre con l’occhio di Sauron, pardon, dell’orologio. Per tornare. Tutti in Ucraina l’han commentata così. Ormai è questione di poco, si scaldano i motori, cambiare gattopardescamente tutto per non cambiare nulla, con l’uomo giusto, quello che pure aveva combattuto - strenuamente - l’orco russo, al momento giusto.

Vantaggio, evidente, dell’operazione: le colpe dei padri non ricadranno sui figli, non avrà alcuna responsabilità sui disastri della passata gestione. E il nuovo inquilino potrà tranquillamente, come gli esponenti della passata gestione, fregarsene altamente delle bollette alle stelle, degli ospedali che non funzionano, delle scuole che chiudono, delle strade che si allagano alla prima pioggia, delle case popolari che cadono a pezzi da sole: “è colpa del governo precedente”… come sempre, come ovunque.

La foto iconica è senza parole. La finestra, da cui si intravede l’oggetto di contemplazione estatica di Mascellone da Città Nuova, pardon Novgorod-Volynskij, è chiusa. Il silenzio domina la scena e amplifica l’attesa: “Coming soon”…

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 20 November 2025 09:44
20/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO DA SUD-EST A KRASNYJ LIMAN, DENTRO KRASNYJ LIMAN (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3291
Liberati i primi isolati, avanzano verso nord-ovest. Seguiremo gli sviluppi.

“PIANI DI PACE” COPIATI (FUORI TEMPO MASSIMO) DAL COMPAGNO DI BANCO.

Gli USA
- copiano il cessate il fuoco di Istanbul 2022, buttato nel cesso da Johnson e sodali qualche ora dopo la firma e il rientro a Kiev, tempo giusto di scendere dall’aereo…
- lo fanno diventare un piano di pace “in 28 punti” (non uno di più, non uno di meno) e
- lo sbandierano, immancabilmente, come ennesimo successo presidenziale… (paginone di NBC news qui)
https://t.me/rezident_ua/28125

Le reazioni, nelle poche ore che intercorrono dallo “scup” a ora sono pressoché unanimi:
1. “Ma dai! Davvero?”, si chiede ironicamente Zerada, sottolineando il copiaincolla e l’ennesima giravolta schizofrenica, al termine di ciascuna delle quali la variante è sempre peggio delle precedenti...
https://t.me/ZeRada1/27870

2 e… come in un diabolico gioco dell’oca, si arriva alla casella “riparti dal via”. Tatarinov chiede: “Perché avete combattuto quattro anni contro i russi?” “E’ tutto quello che la Russia chiedeva dal 2022”
https://t.me/Tatarinov_Rus/62212

3. Rezident rincara la dose, sottolineando che “Zelenskij (non i suoi padroni, Zelenskij…) non era soddisfatto di Minsk, quindi di Istanbul 1, quindi di Istanbul 2, ora invece…” queste condizioni van benissimo.
https://t.me/rezident_ua/28125

4. Che poi altro non sono che “merely the Kremlin’s maximalist demands”, riprende la stampa u-ccidentale.
https://t.me/beard_tim/28716

No… non solo quelle. Ma siccome questa da tre anni ci è stata venduta come “guerra di territorio”, è giusto che tengan su la maschera ancora. Sperando che il combinato disposto "copiaincolla Istanbul 2022" più "via giudiziaria al cessate il fuoco, o alla defenestrazione di Zelenskij, o a entrambi" basti ai russi. Insieme agli altri 24 punti non trapelati. Staremo a vedere...

Aggiornamenti a seguire.
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Nico
Thursday, 20 November 2025 11:12
Carissimo Compagno Paolo, è un pezzo che non commento.
Ho letto, ed esplicitano che sono informazioni non confermate, che con un missile ipersonico Dicon, i russi avrebbero colpito una base sotterranea NATO in un complesso industriale nella zona di Sumy. E pare che a lasciarci Le penne sian stati diversi uffiali di alto rango NATO.
Riesci a trovare conferme?
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Paolo Selmi
Thursday, 20 November 2025 16:08
Compagno Nico!
quanto tempo!!!

Qui un po' tutto:
https://dzen.ru/a/aR8KCkw7fzR1D8SB

MISSILE CIRKON
mach 9
oltre mille km di gittata
dieci milioni di euro di costo
avrebbe, AVREBBE, e il silenzio dall'altra parte confermerebbe parzialmente quell'AVREBBE,
colpito un centro di comando NATO a SUMY.

Le prove non le avremo mai, se non quando gireranno il reportage fra qualche mese, a bocce ferme...

ciao!
paolo
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Alfred
Thursday, 20 November 2025 21:09
Copiano il cessate il fuco di Istanbul..
Ni...
Nel senso che con il cessate il fuoco di allora l'ucraina restava senza la Crimea, ma con il dinbass e leggi di tutela dei rissofoni e demilitarizzazione e non adesione alla Nato.
Nei 28 punti (ammesso che non siano fuffa) non credo sia previsto che territori che hanno votato per diventare russi ridiventino ucraini.
Fossi in putin lavorerei di plausibili cavilli per tergiversare sino a pigliare tutta la zona costiera e la sciare a queche resta dell'ucraina un'uscita portuale controllata dai russi. Poi si vedra', fidarsi e' bene, tenerli un po' per le palle meglio, almeno sino a quando un po' di nazi non passano a miglior vita.
Non mi fiderei troppo delle assicurazioni di rispetto dei punti da parte occidentale.
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Paolo Selmi
Friday, 21 November 2025 01:56
Carissimo Alfred,
ho appena finito di leggerli, i 28 punti, e relativi commenti da ambo le parti. E' vero, è un Istanbul tenuto conto dei realia, peggiorativi per Kiev, di altri tre anni e rotti di conflitto.

Più l'estromissione totale dell'Europa, se non nel piano di ricostruzione. da finanziarsi per metà coi fondi russi congelati. Tutte cose assenti a Istanbul. Più rimozione progressiva delle sanzioni, progetti congiunti USA-Russia, ZAES mezza russi mezza ucraini sotto gestione AIEA, eccetera.

la palla ora a kiev... britannici e vecchio continente che faranno? se davvero USA-UE e Russia firmeranno un patto di non aggressione e non ingerenza NATO in territorio ucraino in saecula saeculorum amen, quegli ottocento miliardi a che servono? la faccenda comincia a farsi interessante...

soprattutto, la loro linea di intransigenza, Kiev riavrà la Crimea, non un passo indietro... che fine farà?

intanto i russi, per non saper né leggere né scrivere, si portano avanti.

Per inciso: Kiev e i suoi kuratory han perso e stan perdendo gli uomini migliori in un territorio che, se il 27 novembre il patàca firmerà, dovrà essere abbandonato all'istante, mentre lo stesso non si dirà di Zaporozh'e dove i russi avanzano e dove, finché non firmano, la linea di confine non sarà fissata.

Forse è solo un'impressione, ma ho anch'io idea che quella che ho appena letto
https://t.me/RVvoenkor/104220
non sarà l'ultima versione...

Sempre più complicata...
un abbraccio
paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 19 November 2025 22:33
19/11 ore 21:30 aggiornamento

FRA KUPJANSK E SVJATOGORSK

Molto più a nord, i russi si avvicinano al fiume OSKOL da est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3290

L’oblast’ di CHARKOV, in questo momento, interessa relativamente ai russi. C’è il prikaz, l’ordine di creare la zona di controllo, vero. Ma nulla più, DIRETTAMENTE. INDIRETTAMENTE, invece, qualsiasi cosa in grado di seminare scompiglio nell’alto comando natofascista è la benvenuta. Per esempio, avanzamenti improvvisi da contrastare gettando nella mischia gli ultimi reparti validi rimasti. Anche per questo si avanza e si puntella, si avanza e si puntella. Così da trovarsi in posizioni di vantaggio di fronte a contrattacchi nemici e così proseguire, anche avanzando, in quella demilitarizacija che, non solo è un obbiettivo sin da Istanbul 2022, ma è anche il cardine su cui i russi hanno imperniato la loro strategia di vittoria nel lungo periodo.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

I RUSSI CONSOLIDANO ULTERIORMENTE L’AREA A SUD-EST LIBERANDO UN’INTERA AREA FINO A RAGGIUNGERE E LIBERARE L’INTERO QUARTIERE OVEST DI JAMPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3287

L’intera architettura difensiva approntata sulla riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC si sta sgretolando, colpo dopo colpo. E con effetti sempre più dirompenti, in termini di arretramento a cui le truppe natofasciste sono costrette.

BATTAGLIA DI SEVERSK

CONFERMATO L’ARRIVO DEGLI ASSALTATORI RUSSI FINO AL CENTRO CITTÀ (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28711
e il controllo dell’area sinora attraversata da est. La tenuta dell’area è, di fatto, compromessa quasi del tutto:
https://t.me/legitimniy/21340

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Qui i russi non solo raggiungono le porte di GRIŠINO da sud-ovest (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3290
ma avanzano ulteriormente verso nord dando una stretta alla bocca della sacca creatasi a DIMITROV:
https://divgen.ru/event/3289

DIMITROV dove giungono voci che i russi stiano ormai completando la bonifica del quartiere ZAPADNYJ (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28713
terminata la quale, l’intera area a sud sarebbe praticamente liberata.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 19 November 2025 15:32
19/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO NOVOPAVLOVKA, ovvero gli ultimi isolati rimasti (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3285
Quattro chilometri alla chiusura della sacca e guadagnata l’altra via, quella che dalla cittadina porta a nord-est, direzione Novonikolaevka.

Inoltre, LIBERANO VESELOE, RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE CHIUDENDO UNA SACCA E ARRIVANO A ZATYSHE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3286
Quattro chilometri alla Doneckaja Ulica, la prima via a est di GULJAJPOLE.

E VA BENE COSI’… SENZA RANCORE

Ieri i natofascisti – e mai tale combinazione di termini fu più azzeccata - han tentato il colpo gobbo. Quelle che seguono sono le foto dei rottami
https://t.me/infomil_live/24286
dei missili ATACMS abbattuti dai russi. Il primo è un MGM-140E Block 1A Unitary (QRU). Un missile “unitario”, che combina carica incendiaria e a grappolo, con testata WDU-18/B mutuata dall’AGM-84 «Harpoon contenente 97,5 kg di esplosivo DESTEX (scheda tecnica di tale esplosivo qui...)
https://mil-spec.tpub.com/MIL-E/MIL-E-82732/

Serie numerata, prosegue l’articolo… solo 176 unità in tutto, prodotte dal 2001 al 2003. Usati con successo nell’operazione denominata “Iraqi freedom”, fecero saltare tutti i centri di comando delle forze armate irachene. Lanciati ieri notte, volevano sortire un effetto simile, lanciati verso Voronezh:
https://t.me/mod_russia/58624
https://t.me/mod_russia/58625

Diciamo che quel “volevano” al passato si riferisce a un passato ormai compiuto anche per DUE POSTAZIONI DI LANCIO mobili da cui sono partiti, individuate e fatte fuori subito dopo da Iskander (filmato qui):
https://t.me/boris_rozhin/187514

Per inciso, si ringrazia la NATO per aver fatto progredire ENORMEMENTE, in questi tre anni, i russi nei processi decisionali e, in particolare, nei tempi di reazione e nel coordinamento e nella velocità di risposta. Oltre che nell’efficacia della contraerea di S-400 e Pancir in funzione realmente, non in esercitazioni o simulazioni, contro missili NATO.

Terminati i “ringraziamenti”, Rozhin riflette, ancora una volta, sul fatto che NULLA di quanto accaduto sarebbe stato possibile senza la PARTECIPAZIONE DIRETTA E LA DIREZIONE DEL COMANDO MILITARE USA.
https://t.me/boris_rozhin/187547

Da un lato tante parole, ci chiamiamo fuori, noi vendiamo loro comprano, dall’altra… qualcosa di più. Di MOLTO di più. “Senza rancore”, per l’amor del cielo… Rozhin elenca nel suo pezzo link dove è anni che tale atteggiamento è denunciato, dati alla mano. Anche i russi prendono atto, se fossimo stati in un western, della “lingua biforcuta dei visi pallidi”… così, come si usa oggi, senza rancore. E tirano dritto.

Aggiornamenti a seguire.
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Emanuele
Wednesday, 19 November 2025 19:54
Penso che la cosa si possa spiegare con il fatto che Trump non ha il pieno controllo di tutti i gangli del potere USA. Evidentemente tutti gli apparati che nel corso degli ultimi decenni hanno attivamente collaborato con gli ucraini, non ne vogliono sapere di staccare la spina; nello specifico tutto il carrozzone che afferisce alla corrente dem/neocon.
Tutto sommato Trump; ed il circolo di capitalisti che gli gravita intorno, potrebbe essere sincero nel ricercare una qualche forma di accomodanto con i russi che gli permetta di ottenere vantaggi economici da far valere internamente.
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Paolo Selmi
Wednesday, 19 November 2025 21:48
Mah... in realtà, Emanuele, hai pienamente ragione, nel senso che Trump ha fretta di chiamarsi fuori dal conflitto ucraino e concentrarsi su altre piazze dove si sta giocando la partita per l'egemonia globale.

Questa sua esigenza, data dalla propria, peculiare, visione della situazione economica mondiale e di come possa - e debba, sempre secondo lui - giocarsela il potentato a stelle e strisce, cozza non tanto con altri interessi interni, quanto con la reticenza che, un'inedita ripartizione e ridefinizione di ruoli, mansioni e competenze fra i suoi Stati vassalli, imposta da tale, inedita strategia, incontra fra i suoi più stretti alleati di un tempo, oggi ridotti a servi di serie A, B, C...

Quelli che Zerada chiama "globalisty" rappresentano, essenzialmente, le istanze dei capitalisti del Vecchio Continente. Quelli del nuovo, dalla silicon valley a big pharma, dal complesso militare industriale alla lobby energetica, si sono ben piazzati tutti nella nuova amministrazione. Lo diceva non molto fa lo stesso Prodi, non quindi la Pravda, ragionando sul fatto che l'atteggiamento padronale degli USA verso il Vecchio continente non è mai stato così padronale come oggi. Nemmeno una parvenza di primus inter pares. Ecco quindi i globalisty, i sorosiani, i dissidenty, trovare una sponda operativa, oltre che ideologica, dove fare il triplo gioco proprio nel vecchio continente e nelle sue cancellerie.

Anche qui, a ben vedere, non sono i "globalisty" esuli da oltreoceano a trovare una sponda, ma è il capitale europeo a trovare - al contrario - proprio in essi la possibilità di SABOTARE il disegno LIQUIDATORIO trumpiano e, in qualche modo, se non a provare a rientrare in partita, almeno a vendere cara la pelle, temporeggiare, in attesa di tempi migliori.

Questa dialettica, infine, poco ha a che vedere con gli ATACMS. Gli USA sanno che quei missili senza di loro non si spostano neppure dai depositi. Il servizio post-vendita deve essere completo. Come per i patriot, come per gli himars. E tale è. Il "senza rancore" con sorrisino sforzato mentre bombardano è, anche qui, diretta conseguenza del prodotto da essi venduto e del profitto che hanno contribuito a realizzare e piazzare nelle tasche delle lobby che mantengono l'apparato politico a stelle e strisce. "capisci bene che non posso vendere a metà..." "capisco, capisco... ponimaju..." ponimaju che tra la pace di Trump e quella di Bruxelles non c'è nessuna differenza. C'è solo tanta, ma tanta, furbizia, oltre che tanta arroganza e tanta prepotenza fra cosiddetti "alleati", che rendono più simili le maschere indossate dai due soggetti a quelle del "poliziotto buono" e del "poliziotto cattivo" che arrivano anche a litigare tra loro davanti al prigioniero. E allora meglio tirare dritto.

Ma chiediamoci anche, sempre se abbia senso chiederselo, perché proprio ora per dei cessi laccati oro e cento milioni di refurtiva sia saltato un sistema che, per tre anni e mezzo, ha consentito malversazioni per centinaia di MILIARDI, non di milioni. Perché proprio ora l'FBI si sia messa sulle tracce di Mindich, di Umerov, di Ermak, quando l'INTERPOL è dal 2022 che denuncia il buco nero degli "aiuti militari". Agli stessi grandi elettori di Trump oggi e Biden ieri. Quelli che se provi a fare un progetto di legge per proibire lo smercio di armi da fuoco di fianco alla baguette e alle lasagne precotte, ti silurano. Quelli che han venduto a prezzi più che quadruplicati senza alcun controllo. Perché proprio ora rischi di saltare qualche testa.

Giusto per dirne una... ne vedremo delle brutte, carissimo Emanuele. Teniam botta
un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 19 November 2025 09:59
19/11 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO A NOVOPAVLOVKA (cartina qui) e
https://divgen.ru/event/3283

1. portano quasi a compimento l’operazione (sei isolati in tutto)
2. creano una sacca a est che è ormai divenuta tutta terreno di scontro
3. avanzano sulla strada che porta a MEZHEVAJA, ultima posizione russa fissata sulla ULICA MOLODEZHNAJA (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28701?single
da cui distano nove chilometri.

Diamo un’occhiata alla cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/75576?single
La sacca divenuta terreno di scontro era decisamente ricca, di fortificazioni. Tutte posizionate nella direzione attesa di attacco russo, ovvero da est, e quindi ora in estrema difficoltà a gestire attacchi da sud, da ovest, da nord.

Dovessero chiuderla e portare la linea di fronte lungo il fiume SOLENAJA (posizione qui
https://divgen.ru/48.15681/36.82361/14
e qui
48.15681/36.82361
MEZHEVAJA sarebbe attaccata in breve da tutto il quadrante sud-est. E qualora dovesse saltare, a DNEPROPETROVSK la situazione, per i natofascisti, si aggraverebbe ulteriormente. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 18 November 2025 23:44
18/11 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


Qui i russi stanno, letteralmente, bruciando le tappe. Prima avanzano da sud fino alla ULICA GOGOLJA (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3280

e poi GUADAGNANO ALTRETTANTI ISOLATI ARRIVANDO FINO IN CENTRO CITTÀ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3282

Ma non solo: si tirano dietro anche l’intera area a est, avanzando e ripianando via via la linea di fronte.

Sotto il controllo natofascista resta un’area, oggi, di meno di due chilometri e mezzo da nord a sud. Sempre da nord a sud, l’area appena liberata dai russi a sud dista da quella dei loro compagni a nord tre chilometri e mezzo. Una progressione fino a poco tempo fa totalmente impensabile.

Se guardiamo la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75558?single
anche qui i russi gabbano una linea fortificata a tre scaglioni e rinforzata nelle retrovie (in questo ingrandimento si vede ancora meglio)
https://t.me/divgen/75559?single
che fino a oggi aveva contenuto gli attacchi da est, per tre anni, sbaragliandola da sud: man mano che salgono verso nord, la smantellano.

ED È NOTIZIA DI ADESSO L’INGRESSO A SEVERSK ANCHE DA EST, PROPRIO ALL’ALTEZZA DI QUELLE TRE LINEE CHE SAREBBERO STATE SBARAGLIATE (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44873
Prendiamo la notizia con le pinze, anzi, con le tenaglie da altoforno e le muffole! Perché se fosse confermata, ridurrebbe ancor più i tempi della battaglia di Seversk, e non solo di quella. A ogni modo... Молодцы! Просто молодцы!

Notiamo anche che a ovest di SEVERSK le fortificazioni scarseggiano. Si diradano. Per ampi tratti, spariscono. Tratti oltre i quali ci sono SLAVJANSK e KRAMATORSK.


BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Oggi i russi avanzano verso nord, restringendo ulteriormente quel corridoio impossibile da cui, da giorni, non entra e non esce più nessuno (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3281

Una volta contenuti e respinti i contrattacchi natofascisti, coi russi che GUADAGNANO NUOVAMENTE TERRENO A RODINSKOE E ŠACHOVO (cartina qui),
https://t.me/z_arhiv/32806
mentre i soldati intrappolati a DIMITROV

- PERDONO TERRENO ANCORA OGGI (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/44844
oltre che questa del canale “Z archiv”, che disegna una cartina ben peggiore di quella di divgen -
https://t.me/z_arhiv/32803

- DIMINUISCONO LORO STESSI, sia in termini numerici, che in quelli di potenziale bellico che sono in grado di esprimere, fino alla capitolazione totale, sempre più osservatori si chiedono quale possa essere l’effetto della prossima mossa dei russi. Quanto possa essere dirompente in termini di forza d’urto incontrando meno fortificazioni e meno truppe, oltre che meno qualificate di quelle scagliategli contro in questi ultimi mesi. Ho idea che lo scopriremo presto.

IL TITANIC AFFONDA

Sempre di più chiedono la testa di ERMAK per chiudere con una punizione esemplare lo scandalo MINDIČ
https://t.me/rezident_ua/28103
Scaricato anche da Witkoff che ha cancellato l’appuntamento di domani con lui:
https://t.me/ZeRada1/27852
TERRA BRUCIATA tutt’intorno. E pressioni su Zelenskij, che PROBABILMENTE SI ILLUDE CON QUESTA MOSSA DI FARLA FRANCA:
https://t.me/ASupersharij/48182

Peccato che il tandem al governo del regime di Kiev non si possa sciogliere così, sui due piedi. Anzi… Zerada ipotizza che se salta lui, salta anche il suo amichetto, con questo fotomontaggio satirico:
https://t.me/ZeRada1/27848
E non è solo lui a vedere sempre più “incerta” la testa sul collo del patàca:
https://t.me/ASupersharij/48181

IL TITANIC AFFONDA, i topi son riusciti a scappare, qualcuno pare abbia anche chiesto asilo ai padroni: il latitante Umerov, qui un documento che circola da qualche ora...
https://t.me/condottieros/14276
ma magari è un falso, ma magari alla fine torna e chiarisce tutto… ma magari chi se ne importa! Il Titanic affonda, mentre l’orchestra continua a suonare...

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 18 November 2025 15:21
18/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Quattro aggiornamenti nel giro di mezza giornata:
1. I russi avanzano verso la strada che porta da POKROVSKOE a EST e arrivano alle porte di TICHOE e KOLOMIJCY (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3276

Guardando la carta delle fortificazioni
https://t.me/divgen/75518?single
notiamo come la steppa, purtroppo per i natofascisti, non perdoni. C’è una linea spezzata verticale a est, costruita anche “a modino”, come si dice dalle mie parti, subito a ridosso del fiume Kamenka per amplificare le difficoltà di passaggio dei russi… ma se i russi passano come ora a ovest della stessa, è del tutto inutile.

2. A nord-est di GULJAJPOLE, ennesima sacca ripianata all’altezza di DOBROPOL’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3278

3. e lo stesso subito a sud, sopra VESELOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3279
In altre parole, ben presto si formerà intorno a GULJAJPOLE una cintura da EST a NORD-OVEST che, complice anche la PENDENZA, lascerà ben poco margine di manovra a chi resterà in città. Soprattutto, una volta liberata, renderà del tutto inutile ogni fortificazione eretta a sud- e sud-est.

4. Infine, i russi liberano NECHAEVKA (cartina qui
https://t.me/voenkorKotenok/68883
e qui)
https://t.me/RVvoenkor/104049
e posizione qui
https://divgen.ru/47.85656/36.20438/13
e qui
47.85656/36.20438
Come si vede bene nella cartina, un passo a ovest e si ritorna a ZAPOROZH’E. Soprattutto, attraversata la strada, i russi arrivano al fiume GAJCHUR che la fiancheggia da ovest. Altra linea di difesa, stavolta naturale, che rischia di saltare. Anche perché a tenerla, ansa dopo ansa, son rimasti in pochi.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Altri tentativi, sempre più disperati, di fare una breccia all’altezza di Rodinskoe ed entrare da nord a Dimitrov, respinti con gravi perdite. In due giorni di contrattacchi, perso solo in quel paesino l’equivalente di un battaglione intero sia a livello di uomini che di equipaggiamento.

Questo, mentre all’interno di DIMITROV aumentano le perdite fra i soldati natofascisti, e non solo per gli attacchi russi, ma anche per le ferite riportate e non curate, oltre che per una sempre e maggiore debolezza data da cibo sempre più razionato.
https://t.me/condottieros/14254

Il bollettino di oggi del Ministero della difesa russo parla di 275 soldati nella sola DIMITROV, su un totale di 455 perdite inflitte nell’intera area di pertinenza del contingente CENTR:
https://t.me/mod_russia/58600
Sei soldati morti o feriti su dieci si trovano lì. E, nella stessa società ucraina, oltre che nelle forze armate, stavolta aumentano le richieste di chiarimenti: chi non ha dato per tempo l’ordine di ripiegare, chi ha abbandonato quei soldati al proprio destino, chi ora sta tentando inutili contrattacchi invece di negoziare la consegna in prigionia di chi ora è, attualmente, intrappolato:
https://t.me/rezident_ua/28095

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 18 November 2025 10:55
18/11 ore 08:30 aggiornamento

DA VOLCHANSK A KUPJANSK

La battaglia di Volchansk volge al termine: resta un’area a est che i russi stanno lasciando “cuocere nel suo brodo”, dopo averne tagliato la via di approvvigionamento principale.

Nel frattempo, l’azione si sta sviluppando verso sud-ovest. IL GRUPPO SEVER LIBERA CEGEL’NOE,
https://t.me/warriorofnorth/13431
paesino subito dopo la strada che porta a Charkov. E giunge alle porte di VIL’CHA, il paese subito dopo. Una volta liberato, si libererebbe anche la strada, attualmente fortificata proprio a quell’altezza (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75515?single
che porta, dopo un’ottantina di chilometri, a KUPJANSK. E che potrebbe costituire, verosimilmente, l’obbiettivo di minima posto al gruppo SEVER, operante qui e a SUMY, da realizzare senza fretta, concentrandosi in questo momento su altro, ovvero sul TENERE A BADA I TENTATIVI DI CONTRATTACCO E SCONFINAMENTO NATOFASCISTI CHE, NONOSTANTE TUTTO INTORNO STIA ANDANDO A ROTOLI, CONTINUANO IMPERTERRITI A METTERE IN OPERA VERSO LA LINEA DI CONFINE CON L’OBLAST’ DI KURSK:
https://t.me/warriorofnorth/13424
Sembra, è, il trionfo dell’anacronia, ma su quella linea di fronte continuano, periodicamente, metodicamente, a raggrupparsi e a tentare attacchi verso nord. Ormai li individuano già nella prima fase, di raggruppamento, e li colpiscono. Quindi si riparte con un nuovo tentativo, giorno dopo giorno. Questo anche il motivo per cui, a SUMY, si limitino a controllare la situazione, quantomeno, finché c’è chi, dall’altra parte, pensa di essere ancora nel 2024.

SEVERSK – KRASNYJ LIMAN

In nottata, giungeva conferma del TAGLIO DELL’ARTERIA PRINCIPALE CHE LA RIFORNISCE DA OVEST (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44816
Non è ancora accerchiamento operativo, ma le comunicazioni non sono più regolari, per niente. Specialmente con le condizioni meteo attuali che hanno reso viottoli e stradine pura poltiglia. Questa non è una foto per palati fini, ma giusto per rendere l’idea:
https://t.me/condottieros/14246
E non è neppure un problema di parafanghi, ma proprio di movimento. I mezzi affondano, nella poltiglia. Sin dalla epoca Qin 秦, oltre duemila e duecento anni fa, quando il primo imperatore come prima riforma per unificare la Cina di allora fece proprio STANDARDIZZARE la lunghezza degli assi dei carri. Per “fare il binario” e consentire a tutti i birocci e biroccini di camminare anche nella cattiva stagione. Qui parliamo di tonnellate… e il semplice binario non funziona più. Oltre ad avere droni che ronzano per aria, assenti in epoca Qin.

ACCERCHIAMENTO DI SEVERSK A PARTE, i russi si stanno attivando anche poco più a nord in direzione di
- DIBROVA, posizione qui
https://divgen.ru/48.91971/37.85632/13
e qui
48.91971/37.85632
- e STARYJ KARAVAN, posizione qui
https://divgen.ru/48.92197/37.78215/13
e qui
48.92197/37.78215
fonte (армия России начала менять свой вектор внимания на юг между Лиманом и Ямполем в направлении Диброво и Старого Каравана):
https://t.me/rezident_ua/28093

Se riuscissero a liberare quell’area a nord dell SEVERSKIJ DONEC, oltre ad avvicinarsi notevolmente a SLAVJANSK, indebolirebbero sia la linea di difesa che attualmente tiene a KRASNYJ LIMAN, che quella ancora operativa a JAMPOL’. Oltre a tagliare in due l’area ancora occupata aldilà del fiume. Vedremo se l’azione avrà un seguito.

CI AVEVO QUASI PRESO

Oltre cento chili, diciotto carati, dieci milioni di euro. Rispetto a quanto stimato “a un tant al toc” ad Alfred stamane, ho sbagliato di uno:
https://t.me/ZeRada1/27837
Non è neppure un fejk… (asta in scadenza qui)
https://www.sothebys.com/en/buy/auction/2025/the-contemporary-evening-auction/america
Peraltro, anche il nome di questo italico cesso, “America”, ha il suo perché...
Zerada segnala un potenziale acquirente, attualmente domiciliato in Israele: per il montaggio in loco, invece, c’è già la fila di idraulici, sedicenti tali e aspiranti tali. E non importa neanche il dove.

Aggiornamenti a seguire.
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Fabrizio
Tuesday, 18 November 2025 12:35
E intanto Euroclear minaccia di fare causa alla UE, se Bruxelles deciderà di sequestrare i beni russi lasciando ai belgi l'onere di pagare i danni. Avevo anche letto che anche il FMI aveva già minacciato di non sostenere più l'Ucraina se gli europei non riuscivano a mettere le mani sugli asset russi sequestrati.
Sarà per quello che la Kapò della Commissione Europea sta proponendo di girare i fondi del MES all'Ucraina? Sarà per quello che poco da Zelensky ha dichiarato di voler riprendere i negoziati?
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Paolo Selmi
Monday, 17 November 2025 23:22
17/11 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


Qui i russi oggi sono avanzati particolarmente. Siam partiti da quanto segnalato in pausa pranzo,
https://divgen.ru/event/3273
con la liberazione di PLATONOVKA e il taglio della principale via d’approvvigionamento alla città,
https://t.me/beard_tim/28678
taglio divenuto in serata FISICO, coi russi che ATTRAVERSANO LA STRADA E PASSANO OLTRE (cartina qui),
https://t.me/Tatarinov_Rus/62087
che già sembrava un ottimo risultato... ma quanto è seguito lo batte sicuramente. Infatti, nella seconda metà del giorno RAGGIUNGEVANO FINALMENTE SEVERSK DA SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3273
e in serata liberavano INTERI ISOLATI A SUD (cartina qui
https://divgen.ru/event/3273
e cartina satellitare qui):
https://t.me/divgen/75487?single

La tenaglia che si sta stringendo da nord a sud è di CINQUE CHILOMETRI, con tendenza al restringimento. Del resto, anche la cartina di RYBAR di fine giornata lasciava poco spazio a equivoci:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2025/11/17/20251117172720-471d65ec.jpg

Nel commentarla, Legitimnyj parla ormai di accerchiamento operativo imminente. Solo una strada è rimasta pulita, e ancora per poco, visto che i droni russi possono già operare lungo la stessa.
https://t.me/legitimniy/21321

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO DI TRE CHILOMETRI A OVEST AVVICINANDOSI A VARVAROVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3273

E si avvicinano a GULJAJPOLE, da cui distano ormai quattro chilometri e mezzo. Allargo la cartina a dismisura, così da comprendere anche la porzione di DNR ancora in mano ai natofascisti, e vedo che non solo le due aree, quella di Zaporož’e e quella di DNR ancora occupate sono comparabili, ma che la prima ormai, a furia di ridursi, approfittando dell’attuale incapacità natofascista di stabilizzare la situazione
https://t.me/condottieros/14249
potrebbe anche esser minore della seconda. Son lì, comunque. Tra un mese, vedremo.


Aggiornamenti a seguire domattina.
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ENRICO
Tuesday, 18 November 2025 10:49
Sinceri complimenti all'Alto Comando Russo per la sua strategia dell'attacco da Est, si avvicina la liberazione di un altro AMMASSO DI MACERIE FUMANTI, mentre a Leopoli e dintorni , praticamente illesi salvo qualche colpo sulle Centrali elettriche o qualche deposito di munizioni (nonché negli ILLESI Palazzi Governativi a Kiev) se la ridono allegramente (dato anche che il tasso di arruolamento forzato è un terzo rispetto alle regioni centro-orientali, ovvero quelle abitate da russi, con conseguente mortalità)
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Paolo Selmi
Tuesday, 18 November 2025 12:46
Carissimo Enrico,

penso tu abbia capito che i russi stiano puntando, da tre anni a questa parte, a ridurre ai minimi termini l'esercito ucraino. A compiere quella demilitarizacija che avevano richiesto a Istanbul nel 2022, che qualcuno dall'altra parte aveva anche firmato, e che ha battuto il record mondiale di "lettera morta". Due secondi e mezzo dal rientro a Kiev, con Johnson che lo aspettava al varco.

Per farlo agiscono dove sono i soldati nemici, ovvero sulla linea di fronte. O dietro alla stessa. O di fianco alla stessa. O comunque in riferimento alla stessa, persino nelle ipotesi più ardite di guerra di manovra. E anche quando parliamo di guerra di manovra, che i russi han dimostrato ampiamente di saper fare (febbraio-marzo 2022, Ritter)

Si chiama guerra, del resto, perché c'è un fronte, ci sono due eserciti, c'è un conflitto armato. Poi se devo radere al suolo Leopoli e il popolo ucraino, quello si chiama Gaza. Ed è un'altra cosa e la lasciamo fare agli altri.

Infine, l'ovest ha un terzo dei reclutati ma il resto della gente emigrata o che pensa ad andarsene. Oggi, in Ucraina, ride solo chi ha i cessi d'oro.

Paolo Selmi
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Paolo Selmi
Tuesday, 18 November 2025 12:49
Frase rimasta a metà Enrico, scusami:
E anche quando parliamo di guerra di manovra, che i russi han dimostrato ampiamente di saper fare (febbraio-marzo 2022, Ritter),

più si amplia lo spettro d'azione, più bisogna avere uomini e mezzi a sostegno della stessa. E per un tempo che comincia ad allungarsi, visto che Istanbul 2022 è andato come è andato. Più altri tipi di valutazione. Per esempio, il fatto che oggi il popolo ucraino, per la maggior parte (sondaggi loro), considera i Te-Tse-Ka il vero nemico. E non i russi. Nel 2022 non era così. Non c'erano nemmeno, i Te-Tse-Ka. Scappo che sono in pausa pranzo.
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Alfred
Tuesday, 18 November 2025 12:17
Perche' dovrebbero colpire Leopoli?
Meglio lasciare una parte di ucraina in grado di accogliere i profughi che affluiranno numerosi. Potrebbe essere interessante vedere, se i russi si pigliano tutta la costa sino alla transinistria, come Leopoli gestira' quel che resta dell'ucraina. Leopoli sara' costretta a una neutralita' se vuole continuare a esistere. Anche parecchia europa era un campo di rovine dopo le guerre. Gli umani ricostruiscono e sanno anche apprezzare (dopo essersi scannati) relazioni reciproche e commerci. Niente e' eterno, non lo sono state le guerre dei cento e dei 30 anni, non lo sara' neanche il conflitto in Ucraina.
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Paolo Selmi
Monday, 17 November 2025 15:20
17/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO GAJ e si portano a meno di sei chilometri a sud-est di POKROVSKOE:
https://divgen.ru/event/3270

Inoltre, proseguendo verso ovest, stanno raggiungendo anche qui la fine del tratto di OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK che farà loro poi rientrare, nuov amente, nell’oblast di ZAPOROZH’E. Sottoponendo, peraltro, un’area sempre maggiore a sud a rischio chiusura.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI ATTACCANO GRISHINO DA SUD-EST. SONO GIA’ ALLE SUE PORTE:
https://t.me/beard_tim/28671
La motivazione di tale scelta è data dalla necessità di IMPEDIRE AI NATOFASCISTI DI ROMPERE L’ASSEDIO A DIMITROV. Da nord, ovvero da SHACHOVO, non c’è storia. Lo aveva ammesso il già citato colonnello delle ff.aa.uu., da noi tradotto una settimana fa. Ecco allora i natofascisti ammassare uomini e mezzi a GRISHINO per tentare da lì la missione impossibile. Da cui, la decisione dei russi di puntare su GRISHINO. Allontanare le formazioni natofasciste dalla sacca, infine, isolerà ulteriormente le già isolate truppe intrappolate a DIMITROV. Per cui non vi sarà, definitivamente, più alcuna speranza di sbloccare la situazione.

Confermato, infine il TAGLIO DI DIMITROV IN DUE, area NORD e area SUD:
https://t.me/legitimniy/21317
Quest’ultima, con bonifica in corso.

BATTAGLIA DI SEVERSK

QUI I RUSSI SCACCIANO I NATOFASCISTI DA PLATONOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3271
e raggiungono, di fatto, la strada già tagliata a nord che congiunge(va) KRASNYJ LIMAN a SEVERSK. Quest’ultima, sempre più a rischio accerchiamento, a questo punto.

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

Confermata la liberazione di DVURECHANSKOE anche su cartina di divgen
https://divgen.ru/event/3269
che sostanzialmente ci mostra una sacca a est e due chilometri alla chiusura della stessa. Un avanzamento che, anche in questo caso, va ben oltre la liberazione della città stessa, perché a sacca chiusa ripiana la linea di fronte, consentendo di liberare ulteriori energie verso sud, in assenza di linee difensive consistenti (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/75456?single

TORNA A CASA, RUSTEM!

Rustem UMEROV, ex Ministro della difesa e attuale capo del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza, all’estero dallo scoppio del caso MINDICH, ufficialmente in missione, anzi, per più missioni consecutive, INSPIEGABILMENTE non ha alcuna intenzione di rientrare in Ucraina:
https://t.me/RVvoenkor/103987
“Has refused to return”. Girerà, con spirito d’abnegazione e dedizione alla causa, per tutto il mondo. E un mondo non basterà.

PS. Dategli almeno il tempo di smontare la sua “golden toilet”,
https://t.me/RVvoenkor/103980
i lavandini e i cessi d’oro che qualcuno gli avrà montato, sicuramente, a sua insaputa… o far sparire quei blocchi di carta verde tutti con la stessa faccia da un lato e lo stesso disegno dall’altro che qualche altro buontempone gli avrà nascosto nell’intercapedine del muro… o i dobloni ficcati da qualche maligno invidioso nel controsoffitto. Poi tornerà, abbiamo fede.

PPS Ultimamente idraulici, elettricisti, falegnami, piastrellisti, muratori, impiantisti stanno facendo a cazzotti per andare a fare lavori in casa sua...

Aggiornamenti a seguire.
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Alfred
Tuesday, 18 November 2025 00:14
Non per farmi i fatti del cesso, ma per curiosita'. Si tratta davvero di sanitari in oro o sono semplici, pacchiani, sanitari dorati? la differenza non e' banale e non solo gli idraulici, ma anche gli architetti nel primo caso andrebbero volentieri a pulire e raschiare tazza e bidet.
Nel secondo caso (doratura) invece sarebbe l'ennesimo caso di casamonichismo architettonico e del cesso.
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Paolo Selmi
Tuesday, 18 November 2025 08:34
Ma assolutamente casamonichismo... almeno, voglio proprio sperarlo. Giusto per svegliarmi, stamane, mi stavo divertendo a fare due calcoli... da cesso, ovvero
mc 0.3 x 0.2 x 0.4 = 0.024 mc
che vado a moltiplicare per 19.282,00 che sono i kg per mc dell'oro (mi ricordavo che pesicchiava...)
ed escon fuori così, "un tant al toc" come dicono da queste parti, 462,77 kg.

E già così, l'idraulico deve entrarti in casa col muletto e nel cesso locale ci vuole la soletta rinforzata, che quando ti siedi sopra arrivi a mezza tonnellata scaricata su 0.06 mq e... arrivi anche direttamente dal vicino del piano di sotto... col telefonino in mano mentre fai i conti! :-)

Questo, al netto del fatto che 400 kg d'oro a 113.000 euri al chilo sono 45 milioni di euri... metà del valore dei gioielli rubati ai cuggini di franza... tutti concentrati in un cesso... ma fossero anche "sagomati", ovvero messi in due o più stampi e poi saldati, con tanta aria dentro... da fare 100 kg, sarebbero sempre 11 milioni di euro... tutti concentrati in un cesso...

Mi immagino anche il trafiletto del notiziario il giorno della consegna: si comunica tratto della --- chiuso dalle --- alle --- per "trasporto eccezionale"

Colla camionetta blindata, la scorta armata, i lampeggianti... l'idraulico dentro la camionetta!

Comunque... per non saper leggere né scrivere, i sifoni li so cambiare anch'io... se han bisogno... vale la trasferta! :-)

Un abbraccio e buona giornata!
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 17 November 2025 11:48
17/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA


Ulteriore sviluppo rispetto quanto riportato ieri notte: I RUSSI GUADAGNANO POSIZIONI anche a ovest della riva del lago di Kleban-Byk, sotto Konstantinovka (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/44754

Cedere solo a est è un conto, e allunga i tempi di progressione dei russi verso la città da sud. Ma cedere da est e da ovest è un lusso che i natofascisti non si possono permettere. Terremo monitorata la situazione.

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO DVURECHANSKOE
https://t.me/RVvoenkor/103964
(posizione qui
https://divgen.ru/50.03023/37.75892/11
e qui):
50.03023/37.75892

Prosegue l’avanzata delle truppe russe nell’area a nord-est di CHARKOV. E una volta consolidato, come sta peraltro accadendo, il blocco a nord-ovest di KUPJANSK, il ricongiungimento con le truppe di VOLCHANSK non sarebbe più soltanto un’ipotesi.

25% (KRACH ARMII)

E’ ORMAI “LA PERCENTUALE DI REALIZZAZIONE” DEI TE-TSE-KA rispetto agli obbiettivi di MOBILIZACIJA posti dai loro capi. Di quelli che dovrebbero sbattere al fronte ogni mese, ne rastrellano a malapena 23.000 (non più trentamila, come ormai dichiara solo la propaganda di regime)
https://t.me/ZE_kartel/11265

L’articolo poi prosegue nella disamina del fenomeno, osservando che la tendenza è a 15.000 unità. I disertori sono, ogni mese, 12-15.000, più ogni tanto gli impertinenti russi qualche perdita si permettono di infliggerla… 6-8.000 morti al mese e 25-30.000 feriti (ibidem).

E sono numeri già per difetto, rispetto a quanto dichiarato dal Ministero della difesa russo e con numeri superiori di almeno diecimila unità (fra morti e feriti). Già così, comunque, l’articolo parla chiaramente di KRACH ARMII (крах армии), di crac dell’esercito.

E a fare crac non è solo l’esercito, ma anche l’AGRICOLTURA:
https://t.me/RVvoenkor/103944
Regime di Kiev che si stracciava le vesti per non poter esportare il proprio grano a causa dei russi cattivi, UE che si stracciava le vesti chiamando in causa crisi umanitarie che, a ben vedere, i porti bloccati avrebbero risolto lasciando il grano agli ucraini, ma tant’era… l’obbiettivo era appropriarsi del grano, non la dieta alimentare del popolo ucraino… bene, cancelliamo tutto. Hanno scherzato. Ora i contadini li hanno sbattuti tutti al fronte, non è rimasto nessuno a raccogliere il grano, che marcisce nei campi… e nessuno dice nulla. SITUACIJA KATASTROFICHESKAJA, ma l’UE, la NATO e KIEV vogliono ridurre ulteriormente l’età di coscrizione… chissenefrega se il grano ucraino resta a marcire. Il vero “grano” è quello che fa il regime di Kiev con le mazzette che gli passa il complesso militare industriale per continuare a mandare al massacro il suo popolo.

Che è poi il motivo per cui gli USA, rispetto al Caso MINDICH, sono rimasti in silenzio…
https://t.me/ZeRada1/27814
… tacciono, per altre cose parlano, meglio, blaterano, cinguettano, sparano palle incatenate. Qui, tacciono. L’UE, invece, chiede chiarimenti… “si costerna, s'indigna, s'impegna poi getta la spugna con gran dignità”, come cantava il buon Faber. Più che gettare la spugna, stan capendo entrambi, IN QUESTA FASE, quanto un dittatore con indici di popolarità al 7%
https://t.me/rezident_ua/28089
et
https://t.me/legitimniy/21311
possa essere ancora utile o debba essere, gattopardescamente, sostituito con qualche seconda fila, qualche “homo novus”, qualche “usato sicuro (e garantito)”. Costi-benefici, spesa-impresa… siam sempre lì. E fino ad allora, per inciso, un deficit che a ottobre ha superato i 240 miliardi di grivne, e spese a bilancio statale ormai finanziate, per il 60%, da prestiti e garanzie padronali, con un debito estero ormai superiore ai 137 miliardi di dollari,
https://t.me/rezident_ua/28090
è messo pienamente in conto, dai padroni. Anche perché non sono soldi loro, del complesso militare industriale a stelle e strisce, o vetero-continentale… ma nostri.

Ma torniamo ai TE-TSE-KA. Questa notizia, e non solo questa, ha dato il la a una serie di considerazioni che ieri hanno animato alcuni canali ucraini, e che vale la pena di riprendere.

Per esempio, Legitimnyj sottolinea il fatto che i Te-Tse-Ka sono centinaia di migliaia e pesano non poco sul bilancio statale, ma più aumentano, più aumenta SOLO la corruzione, le mazzette che intascano, non i “risultati”. Infatti,

1. non esiste un vero e proprio PIANO DI MOBILITAZIONE a livello statale. Si va “a sentimento”. Nell’ovest ci sono meno Te-Tse-Ka, “DUE O TRE VOLTE MENO RASTRELLAMENTI” (на западной Украине отлавливают в 2-3 раза меньше) che nell’est. A crepare devono essere mandati i russi, contro i russi. “Since 2023”, direbbero nella lingua dei padroni.

2. Chi può, scappa da questa follia omicida. Sempre che non trovi Trump sulla sua strada a rispedirlo indietro.

3. Chi può, e non sono pochi, ottiene da quei trecentomila Te-Tse-Ka congedi con cui si illude di poter girare a piede libero senza pericolo. Abbiam visto, peraltro, che in alcuni casi – filmati – non è bastato. Non erano gli stessi Te-Tse-Ka, evidentemente… o era giunto il momento di chiedere un supplemento.

4. Chi può, e anche qui non son pochi, non esce di casa. Da anni.

5. AUMENTA LA RESISTENZA, ANCHE ARMATA, contro i Te-Tse-ka.
https://t.me/legitimniy/21310

Ieri un disertore trentasettenne intercettato dai Te-Tse-Ka a LEOPOLI, gli ha lanciato contro una bomba a mano:
https://t.me/XU_kraine/86290

E qui apriamo un’altra pagina, di cui a Strasburgo, a Bruxelles, a Londra e a Washington, interessa come il due di picche quando briscola è bastoni: L’UCRAINA SI STA RIEMPENDO NON SOLO DI DISERTORI, MA ANCHE DI REDUCI CON STRESS POST-TRAUMATICO DA GUERRA, IN POSSESSO DI ARMI DA FUOCO E ASSOLUTAMENTE IN GRADO DI USARLE. EFFICACEMENTE.
https://t.me/legitimniy/21312

Nessuno investe su di loro. Nessuno li assiste nel decorso di una malattia universalmente riconosciuta e peraltro causata da chi ora li ha abbandonati, nel caso dei reduci congedati. I disertori fuggiti dalla linea di fronte, infine, sanno sparare e sanno di essere braccati. Non vi può essere, probabilmente, combinazione peggiore. Ma per la Kallas “aiutare l’Ucraina è un buon affare rispetto a quanto ci costerebbe la vittoria della Russia” (Supporting Ukraine is a bargain compared to the cost of Russia's victory):
https://www.eeas.europa.eu/eeas/european-group-five-e5-press-remarks-high-representative-kaja-kallas-following-meeting_en
Aiutarla, aiutarla a suicidarsi, suicidarla… alla fine quel che conta è il “bargain”. PERALTRO NON COMPROVATO, SE NON DA UN ATTO DI FEDE. Credere che la "vittoria della Russia" possa rappresentare per noi un costo, mentre gli unici che pagano, sinora, sono i civili ucraini. Che però in questo caso, stranamente, non rientrano nel conto.

Aggiornamenti a seguire.
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Alfred
Tuesday, 18 November 2025 00:29
La kallas quanto e' pirla. Non capisco cosa ne pensino i suoi concittadini, spero non seguano il suo unico neurone. Vista la posizione geografica baltica se solo parte una aggressione alla russia loro saranno i primi a essere vetrificati e sublimati. Capisco che lei abbia casa altrove e sia poco pensierosa, ma i baltici hanno capito quanto costera' alla loro esistenza in vita continuare a scassare le palle ai russi?
Non sono a ridosso di Lisbona questo cretini, se non lo hanno capito in caso di una guerra totale con la Russia loro e tutti i paesi ostili confinanti potrebbero essere resi inabitabili e costituire una terra di nessuno radioattiva che allontana i missili Nato dai confini russi. Devono solo ringraziare di avere davanti i russi, se l'atteggiamento kallas fosse tenuto dai messicani ai confini Usa non esisterebbero piu citta' e cittadini messicani prossimi ai confini usa per qualche centinaio di km in profondita'. Giusto per metterli al loro posto. Poi si scorderebbero elezioni o altro, avrebbero un caudillo con la frusta per un paese di schiavi.
Non e' bello dire queste cose, ma la stolta merita uno shock... o un eletroshock?faccio sempre confusione
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Paolo Selmi
Tuesday, 18 November 2025 08:51
La Kallas, come tanti altri figuranti, non è un caso se sta lì dove sta... questa UE è nata già di suo con un deficit di democrazia, "ma si sarebbe recuperato dopo, con le riforme"... mi ricordo ancora si diceva così. Si sarebbe dovuto potenziare il Parlamento Europeo, bilanciare i poteri esecutivo legislativo, eccetera... tante belle cose. non solo non è stato fatto nulla, ma la situazione è peggiorata. Ma interessa a qualcuno, mi domando Alfred, il fatto che nessuno vada più a votare... ma non solo per il P.E., ma anche per le nostre legislative? Qualcuno dei nostri politici, intendo. Si preoccupano di più i preti per le chiese vuote. E per la crisi di vocazioni... invece, per fare come la Kallas, le vocazioni ci son sempre... scusa per lo sfogo qualunquistico.
Torno all'aggiornamento
un abbraccio
paolo
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Alfred
Tuesday, 18 November 2025 12:08
Per quanto riguarda il voto ritengo che chi ha lottato per poter votare (dire bao, almeno) si stia rivoltando nella tomba. Non ne faccio un problema di partiti, uno puo' andare a votare e scrivere qualsiasi cosa, non scdglierd tra impresentabili prescelti, capisco che la cosa viene spontanea. Andare a votare significa che si vuole partecipare e dal momento che questo e' l'unico tipo di partecipazione in attesa di meglio non praticare vuol dire atrofizzare e vuol dire fornire l'alibi a chi vuole di nuovo il voto per censo (ed e' pure illuminato visto che a molti delle elite non dispiacerebbe lanciarci le brioche) per procedere in tal senso.
Il voto non e' importante? E' talmente ininfluente che i parlamenti e i parlamentari fanno a gara nella creativita' di leggi elettorali che possano suicidarlo.
Non penso che il voto sia la soluzione dei nostri mali, penso che non ho nessuna voglia di perdere un diritto per non guadagnarne uno migliore e trovo tafazziani i coglioni che non vanno a votare referendum sulla tutela fisica sul lavoro pensando pure di fare un atto di protesta. Persino certi anarchici capiscono l'opportunismo di un voto piuttosto che di un altro o dello scrivere merda. Solo chi si e" bevuto troppa ideologia di hollivudiana pensa che votare non serva in questa societa' di emme ..
Poi se riusciamo a prendere il palazzo delle quattro stagioni e' meglio, nell'attesa e preparazione meglio non tagliarsi gli attributi, servono a poco, ma ogni tanto sono utili.
Piu ne parlo piu accorgo che molte persone non si sono mai poste il problema o l'alternativa di andare a votare per non votare. Tutti idiotamente convinti che stanno facendoo la rivoluzione del rifiuto mentre altri si fregano le mani per la felicita'. Andate a votare scrivete nomi di persone che vorreste votare e i partiti non mettono nelle loro liste di prescelti, giusto per vedere l'effetto che fa nel caso i non prescelti ricevano piu voti dei prescelti. Non richiede neanche un assalto con baionette, basta avere imparato l'abc.
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Paolo Selmi
Monday, 17 November 2025 11:42
17/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Ulteriore sviluppo rispetto quanto riportato ieri notte: I RUSSI GUADAGNANO POSIZIONI anche a ovest della riva del lago di Kleban-Byk, sotto Konstantinovka (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/44754

Cedere solo a est è un conto, e allunga i tempi di progressione dei russi verso la città da sud. Ma cedere da est e da ovest è un lusso che i natofascisti non si possono permettere. Terremo monitorata la situazione.

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO DVURECHANSKOE
https://t.me/RVvoenkor/103964
(posizione qui
https://divgen.ru/50.03023/37.75892/11
e qui):
50.03023/37.75892

Prosegue l’avanzata delle truppe russe nell’area a nord-est di CHARKOV. E una volta consolidato, come sta peraltro accadendo, il blocco a nord-ovest di KUPJANSK, il ricongiungimento con le truppe di VOLCHANSK non sarebbe più soltanto un’ipotesi.

25% (KRACH ARMII)

E’ ORMAI “LA PERCENTUALE DI REALIZZAZIONE” DEI TE-TSE-KA rispetto agli obbiettivi di MOBILIZACIJA posti dai loro capi. Di quelli che dovrebbero sbattere al fronte ogni mese, ne rastrellano a malapena 23.000 (non più trentamila, come ormai dichiara solo la propaganda di regime)
https://t.me/ZE_kartel/11265

L’articolo poi prosegue nella disamina del fenomeno, osservando che la tendenza è a 15.000 unità. I disertori sono, ogni mese, 12-15.000, più ogni tanto gli impertinenti russi qualche perdita si permettono di infliggerla… 6-8.000 morti al mese e 25-30.000 feriti (ibidem).

E sono numeri già per difetto, rispetto a quanto dichiarato dal Ministero della difesa russo e con numeri superiori di almeno diecimila unità (fra morti e feriti). Già così, comunque, l’articolo parla chiaramente di KRACH ARMII (крах армии), di crac dell’esercito.

E a fare crac non è solo l’esercito, ma anche l’AGRICOLTURA:
https://t.me/RVvoenkor/103944
Regime di Kiev che si stracciava le vesti per non poter esportare il proprio grano a causa dei russi cattivi, UE che si stracciava le vesti chiamando in causa crisi umanitarie che, a ben vedere, i porti bloccati avrebbero risolto lasciando il grano agli ucraini, ma tant’era… l’obbiettivo era appropriarsi del grano, non la dieta alimentare del popolo ucraino… bene, cancelliamo tutto. Hanno scherzato. Ora i contadini li hanno sbattuti tutti al fronte, non è rimasto nessuno a raccogliere il grano, che marcisce nei campi… e nessuno dice nulla. SITUACIJA KATASTROFICHESKAJA, ma l’UE, la NATO e KIEV vogliono ridurre ulteriormente l’età di coscrizione… chissenefrega se il grano ucraino resta a marcire. Il vero “grano” è quello che fa il regime di Kiev con le mazzette che gli passa il complesso militare industriale per continuare a mandare al massacro il suo popolo.

Che è poi il motivo per cui gli USA, rispetto al Caso MINDICH, sono rimasti in silenzio…
https://t.me/ZeRada1/27814
… tacciono, per altre cose parlano, meglio, blaterano, cinguettano, sparano palle incatenate. Qui, tacciono. L’UE, invece, chiede chiarimenti… “si costerna, s'indigna, s'impegna poi getta la spugna con gran dignità”, come cantava il buon Faber. Più che gettare la spugna, stan capendo entrambi, IN QUESTA FASE, quanto un dittatore con indici di popolarità al 7%
https://t.me/rezident_ua/28089
et
https://t.me/legitimniy/21311
possa essere ancora utile o debba essere, gattopardescamente, sostituito con qualche seconda fila, qualche “homo novus”, qualche “usato sicuro (e garantito)”. Costi-benefici, spesa-impresa… siam sempre lì. E fino ad allora, per inciso, un deficit che a ottobre ha superato i 240 miliardi di grivne, e spese a bilancio statale ormai finanziate, per il 60%, da prestiti e garanzie padronali, con un debito estero ormai superiore ai 137 miliardi di dollari,
https://t.me/rezident_ua/28090
è messo pienamente in conto, dai padroni. Anche perché non sono soldi loro, del complesso militare industriale a stelle e strisce, o vetero-continentale… ma nostri.

Ma torniamo ai TE-TSE-KA. Questa notizia, e non solo questa, ha dato il la a una serie di considerazioni che ieri hanno animato alcuni canali ucraini, e che vale la pena di riprendere.

Per esempio, Legitimnyj sottolinea il fatto che i Te-Tse-Ka sono centinaia di migliaia e pesano non poco sul bilancio statale, ma più aumentano, più aumenta SOLO la corruzione, le mazzette che intascano, non i “risultati”. Infatti,
1. non esiste un vero e proprio PIANO DI MOBILITAZIONE a livello statale. Si va “a sentimento”. Nell’ovest ci sono meno Te-Tse-Ka, “DUE O TRE VOLTE MENO RASTRELLAMENTI” (на западной Украине отлавливают в 2-3 раза меньше) che nell’est. A crepare devono essere mandati i russi, contro i russi. “Since 2023”, direbbero nella lingua dei padroni.
2. Chi può, scappa da questa follia omicida. Sempre che non trovi Trump sulla sua strada a rispedirlo indietro.
3. Chi può, e non sono pochi, ottiene da quei trecentomila Te-Tse-Ka congedi con cui si illude di poter girare a piede libero senza pericolo. Abbiam visto, peraltro, che in alcuni casi – filmati – non è bastato. Non erano gli stessi Te-Tse-Ka, evidentemente… o era giunto il momento di chiedere un supplemento.
4. Chi può, e anche qui non son pochi, non esce di casa. Da anni.
5. AUMENTA LA RESISTENZA, ANCHE ARMATA, contro i Te-Tse-ka.
https://t.me/legitimniy/21310

Ieri un disertore trentasettenne intercettato dai Te-Tse-Ka a LEOPOLI, gli ha lanciato contro una bomba a mano:
https://t.me/XU_kraine/86290

E qui apriamo un’altra pagina, di cui a Strasburgo, a Bruxelles, a Londra e a Washington, interessa come il due di picche quando briscola è bastoni: L’UCRAINA SI STA RIEMPENDO NON SOLO DI DISERTORI, MA ANCHE DI REDUCI CON STRESS POST-TRAUMATICO DA GUERRA, IN POSSESSO DI ARMI DA FUOCO E ASSOLUTAMENTE IN GRADO DI USARLE. EFFICACEMENTE.
https://t.me/legitimniy/21312

Nessuno investe su di loro. Nessuno li assiste nel decorso di una malattia universalmente riconosciuta e peraltro causata da chi ora li ha abbandonati, nel caso dei reduci congedati. I disertori fuggiti dalla linea di fronte, infine, sanno sparare e sanno di essere braccati. Non vi può essere, probabilmente, combinazione peggiore. Ma per la Kallas “aiutare l’Ucraina è un buon affare rispetto al costo della vittoria della Russia” (Supporting Ukraine is a bargain compared to the cost of Russia's victory):
https://www.eeas.europa.eu/eeas/european-group-five-e5-press-remarks-high-representative-kaja-kallas-following-meeting_en
Aiutarla, aiutarla a suicidarsi, suicidarla… alla fine quel che conta è il “bargain”. Non avevamo dubbi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 17 November 2025 11:49
Chiedo scusa, mancavano alcune evidenziazioni, rimando sopra. E' partito l'invio per sbaglio, questa si può anche cancellare.
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Paolo Selmi
Sunday, 16 November 2025 23:35
16/11 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

La giornata si chiude coi russi che avanzano sopra VESELOE e si portano a due chilometri dai loro compagni a nord, ovvero dal chiudere l’ennesima sacca (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3266

Intanto, un canale telegram che stavo consultando ultimamente faceva sommessamente notare che GULJAJPOLE è “in discesa”. Mi è venuto in mente ora di verificare con questo avanzamento l’altimetria:
https://t.me/divgen/75429?single
E quel canale aveva perfettamente ragione. Guljajpole è lungo quella valle, ovvero quella striscia verde in basso a sinistra. I russi una volta che si avvicineranno piazzeranno i pezzi sulle alture e il resto è facilmente intuibile.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

ARRIVATI A FINE CITTÀ, I RUSSI GUARDANO A OVEST. A GRIŠINO. E cominciano a muoversi aldilà del fiume GRIŠINKA, attraversandolo e puntando verso nord, dove ci sono gli ultimi isolati dell’ultimo quartiere residenziale (cartina qui):
https://t.me/divgen/75430?single

A DIMITROV, i soldati natofascisti starebbero evacuando l’area sud prima che sia troppo tardi e restino intrappolati, concentrandosi tutti in quella a nord.
https://t.me/RVvoenkor/103929
https://t.me/Tatarinov_Rus/62039

Se così fosse, l’intera area sud di DIMITROV sarebbe presto libera. Vedremo.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI ENTRANO NEL CENTRO DI IVANOPOL’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3267

Anche qui, la tendenza è a smantellare l’intera linea che ancora, a sud, difende KONSTANTINOVKA (ancora estremamente fitta, come è possibile notare dalla cartina delle fortificazioni)
https://t.me/divgen/75430?single
per consentire all’intero gruppo che avanza da sud di arrivare anch’esso a KONSTANTINOVKA e attaccare la città da più punti. Questo tipo di azione, ovviamente, salvo cedimenti improvvisi, richiederà del tempo.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Sunday, 16 November 2025 16:29
16/11 ore 16:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


La giornata si apre con la LIBERAZIONE UFFICIALE DI ROVNOPOL’E, ridente paesino sopra JABLOKOVO che alcuni canali già davano per liberato qualche giorno fa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3261
Mossa che consente ai russi di attaccare ZATYŠE da nord con spalle maggiormente coperte, ma anche di puntare direttamente a est per poi, una volta raggiunta la strada già tagliata che collega(va) a nord GULJAJPOLE a POKROVSKOE, virare a sud o attraversarla e completare l’accerchiamento della prima. ANZI, IN MATTINATA GIUNGEVA NOTIZIA CHE I RUSSI FOSSERO ARRIVATI A VARVAROVKA, paese che si estende proprio lungo questa strada:
https://t.me/beard_tim/28659

Oltre, naturalmente, ad approfondire due sacche in formazione, una a nord e una a sud:

- SACCA A SUD CHE È DOPPIA, con in mezzo la strada che porta a ZATYŠE e quindi a GULJAJPOLE da est. Strada tenuta a sud da ZELENYJ GAJ, ormai del tutto accerchiata
https://t.me/Tatarinov_Rus/61991
(cartina qui
https://t.me/Tatarinov_Rus/61994
e posizione qui
https://divgen.ru/47.67718/36.39616/13
e qui
47.67718/36.39616

- SACCA A NORD CHE IN GIORNATA SI RIDUCE ULTERIORMENTE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3264
coi russi che calano verso sud dal tratto già liberato della Guljajpole-Pokrovskoe e si portano alle porte di NEČAEVKA. Liberata la quale i russi rientreranno nuovamente nell’oblast di ZAPOROŽ’E e, proseguendo verso sud-ovest, giungeranno alle spalle di ORECHOV.

ORECHOV CHE ORMAI È QUASI RAGGIUNTA DA SUD-EST. I RUSSI, INFATTI, LIBERANO MALAJA TOKMAČKA:
https://t.me/mod_russia/58540
cartina qui
https://divgen.ru/event/3265
prossima fermata, ORECHOV subito a ovest. Dando una scorsa alle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75402?single
notiamo come i natofascisti mai e poi mai avrebbero pensato che da lì potesse venire l’attacco, confidando nella difesa a più scaglioni e a perdere data dalla collocazione longitudinale stessa di MALAJA TOKMAČKA. E invece… ormai di tempo per chiudere la difesa anche a ovest non ce n’è. Possono confidare ancora, naturalmente, sulla fortificazione a nord e le casematte retrostanti. Il problema, tuttavia, è ormai di altro genere: l’esercito, inteso come uomini chiamati a far la guerra, è stremato, altamente deficitario e sempre più ridotto ai minimi termini.

Incapace, soprattutto, di rintuzzare attacchi che provengono da più direzioni contemporaneamente. Per esempio, sempre nella stessa area a rischio è anche VELIKOMICHAJLOVKA, ORA RAGGIUNTA ANCHE DA SUD-EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3265
coi russi che ripuliscono l’intera area a sud del fiume VOL’ČA. E creano i presupposti per l’ennesima sacca, stavolta a est lungo l’intera ansa del fiume stesso.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Come prevedibile e previsto, la mossa successiva dei russi non è stata chiudere definitivamente la sacca, ma
- stringerla ulteriormente, avanzando a ROVNOE e RIDUCENDO A UN CHILOMETRO la distanza dal cordone nord a quello sud della sacca,
- approfondirla, avanzando di TRE CHILOMETRI E MEZZO VERSO OVEST direzione GRIŠINO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3263

Chiunque ora tenti di uscire, di evadere, sa che troverà lungo quel corridoio da un chilometro o poco più russi a destra e a sinistra PER CINQUE CHILOMETRI. A piedi è un’ora e mezza, ragionevolmente. In campo aperto e sotto il tiro di droni, visori notturni, cecchini appostati.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI RESPINGONO CON SUCCESSO I TENTATIVI DI CONTRATTACCO NATOFASCISTI PROVENIENTI DA FUORI(cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28658
e proseguono metodicamente a
- smantellare le formazioni nemiche accerchiate in città
INFLIGGENDO PERDITE A ENTRAMBI I GRUPPI ARMATI: cinquanta uomini, due mortai, cinque vetture e una stazione radio.
https://t.me/mod_russia/58539
Dai numeri vediamo chiaramente come siano inferiori a quelli di Krasnoarmejsk, dove i tentativi di contrattacco son stati sei, più uno proveniente dall’area assediata, e nel complesso le perdite ammontano a: 280 soldati, due vetture blindate e un mortaio. Perdite eccellenti, peraltro, come Sergej Matvievskij, CAPITANO DELLE FORZE SPECIALI OMEGA DEL GUR, coinvolto negli sbarchi “epici” falliti miseramente e il cui cadavere son riusciti alfine a evacuare il 10 novembre.
https://t.me/Tatarinov_Rus/61986

Tuttavia a Kupjansk, i contrattacchi sono in aumento, da stamane quattro: tutti respinti e con perdite inflitte:
https://t.me/condottieros/14223
Proprio per questo, sono giunti in giornata rinforzi, al fine di mantenere la superiorità numerica necessaria e non concedere nulla ai contrattaccanti:
https://t.me/condottieros/14224
La posta in gioco, infatti, è un’intera area a est che, se bloccata, provocherebbe un danno enorme, in quanto libererebbe di colpo decine di migliaia di uomini e di mezzi: liberati quei duecentoquaranta chilometri quadrati a est del fiume OSKOL, si formerebbe infatti una nuova linea di fronte di dieci chilometri e duecento metri, la distanza fra i due cordoni della sacca lungo il fiume OSKOL, contro l’attuale linea di fronte, che copre un perimetro di oltre settantacinque chilometri.

Area di 240 km, peraltro, ormai tagliata da quel fiume che impedisce comunicazioni agevoli, lungo quei 10 km, se si eccettuano passaggi, guadi improvvisati che i russi, che detengono il controllo dello spazio aereo, tengono costantemente monitorati. Abbattendo chiunque provi a passare (filmato qui):
https://t.me/divgen/75399

"LLUEVE (Y LLUEVE...)"

“Llueve, detrás de los cristales, llueve y llueve”, cantava il buon Serrat in una “Balada de otoño” resa celebre in Italia dalla grande, immensa, Mina Mazzini. Tanta “saudade”, in quella canzone. Ci sta, è la stagione. A qualsiasi latitudine di questa sfera chiamata Mondo che preveda l’esistenza di quattro stagioni, l’essere chiamato uomo che la abita, fino a meno di un secolo fa si era saggiamente adattato, aveva rimodellato, da millenni, il proprio ciclo vitale su altri cicli, indipendenti e superiori alla propria volontà di potenza. Si era rassegnato, storicamente e socialmente, in questo periodo, a guardare fuori dalla finestra la pioggia incessante e a tener impegnato il tempo, nell’unico locale riscaldato, fra un’uscita obbligata, in genere alla stalla, e l’altra. Sempre che l’unico locale costantemente riscaldato non fosse la stalla stessa. Sempre che la pioggia non lo cogliesse proprio mentre, in questo periodo “faceva san martino”, che dalle nostre parti non significa, come mille chilometri a sud del nostro Belpaese, riempirsi le budella di “sautizza e mieru” (salsiccia e vino), ma essere sfrattato dal vecchio padrone, a conclusione del periodo di bracciantato, prendere le proprie quattro masserizie e, con la famiglia, traslocare dal nuovo padrone. Sempre se si fosse riusciti, nel frattempo, a concludere un altro contratto. Altrimenti, temporaneamente, da parenti, in attesa di tempi migliori.

Oggi non ci pensiamo nemmeno. Vediamo il tutto, forse, noi che certe cose, neanche tutte, ce le ricordiamo ancora, in un vecchio film di Olmi. Oppure anche noi pensiamo ad altro. A cose ben più nobili. Ai mercatini di natale.

Chissà cosa avrebbero pensato i nostri vecchi, con la quinta elementare e le mani callose già a undici anni, nel vedere scene come quelle di Gaza: loro consimili, uomini, donne, bambini, anziani, affondare nel fango, nel freddo, nella fame. Scene come questa,
https://t.me/gazaalannetz/16922
o questa,
https://t.me/gazaalannetz/16925
o questa:
https://t.me/gazaalannetz/16911
Passate anche da noi, certo, intervallate tra un servizio di cronaca nera e un altro dedicato all’immortale abbinata zampone e lenticchie.

Chissà se alla saudade ai nostri vecchi non si sarebbe sostituita, ancora una volta, la rabbia atavica che fa intendere e unisce all’istante, oppressi di ogni dove e di ogni quando. Specialmente sapendo che, in queste condizioni, gli oppressori bombardano ancora ieri a nord-est del valico di Rafah,
https://t.me/gazaalannetz/16909
condannando centinaia di migliaia di civili, intrappolati in tende inzuppate d’acqua, privati dai loro bombardamenti di qualsiasi rifugio, a una morte lenta. O veloce, a seconda di quanto non saran curati non i loro reumatismi, non la loro artrite, non la loro otite, ma la loro febbre a quaranta, o la loro bronchite, o la loro polmonite, derivate dal vivere, meglio, cercare tenacemente di sopravvivere, in tali condizioni.

Chissà se i nostri vecchi non avrebbero trovato, in quel poco che avevano, qualcosa da metter da parte e portare là, con quel cuore enorme che hanno i poveri nei confronti di altri come loro, sfondando qualsiasi blocco, frontiera, muro che avrebbe osato frapporsi tra loro e… loro: non più “altri”, ma loro.

“Piove, là dietro la finestra, piove, piove”… per alcuni la saudade, per molti la rabbia di vedersi, per quanto gli rimane da vivere, per dove gli rimane da vivere, per come gli rimane da vivere, già morti. E non poter fare nulla per impedirlo.

Aggiornamenti a seguire.
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Mario M
Sunday, 16 November 2025 21:01
"La lluvia tiene un vago secreto de ternura,
algo de soñolencia resignada y amable,
una música humilde se despierta con ella."
....

Per quei palestinesi la pioggia non sarà amabile come lo era per Federico Garcia Lorca che aveva composto questa poesia, e che il nostro maestro di coro, Corrado Margutti, ha musicato per un'opera, Missa Lorca, che andremo a cantare fra qualche giorno. Dona Nobis Pacem è il titolo del brano che contiene il testo di Lorca.

https://youtu.be/acPexTxd_Yc?si=Tg9fhDyuc1r539q9

Corale Roberto Goitre, coro a Torino https://share.google/ri3ILHZwJcmBipo6q
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Paolo Selmi
Sunday, 16 November 2025 22:17
Grazie mille Mario per quanto hai scritto e per quello che fate come coro... ho sbirciato sul repertorio... strepitoso. E siete magari tutti, a parte il direttore... volontari vero? Due prove alla settimana e poi concerti... ci ho preso? Complimenti vivissimi, so cosa vuol dire.
Per quanto riguarda Garcia Lorca, giù il cappello. Ne parlavo oggi con un mio amico: non è la saudade brasiliana, o la taska russa, o l'amaeru giapponese, o qualsiasi altro sentimento o sentire complesso nella propria costruzione, a essere "sbagliato".

Sbagliato è questo modo di produzione che non consente, notava Lenin già nel 1902 criticando il programma di Plechanov, "il pieno benessere e lo sviluppo libero onnilaterale di tutti i membri della società". C'è chi può e chi non può. Io può, tu non può. E son più quelli che non può, ivi inclusi due milioni di palestinesi, che quelli che può.

Sbagliato è questo modo di produzione che non solo aliena, reifica, espropria, ma addirittura banalizza, riduce al minimo fruibile qui e ora, monetizzabile, anche in comode rate, il bene di consumo "offerto", ovvero IMPOSTO. Perché è l'offerta a indirizzare la domanda.

Sbagliato è questo modo di produzione dove la parola ESPERIENZA non è più riferita al SAPER FARE (tranne quando si cerca lavoro! lì invece serve sempre...) ma al FAR PROVARE al consumatore, IMMEDIATAMENTE, "la migliore esperienza", essenzialmente edonistica... di cibo, di vino, di divertimento, di relax, di "benessere" IMMEDIATO.

Ecco allora che, paradossalmente, Garcia Lorca musicato in quattro sezioni e imparato con prove dure, ripetitive, a volte diciamolo pure per nulla gradevoli alle dieci di sera, da decine di persone che vedono quelle note scritte per la prima volta, fino a ottenere i timbri giusti, l'impasto giusto, i silenzi giusti, l'interpretazione giusta oltre che, più banalmente, l'esecuzione della propria parte senza errori, a questo modo di produzione non va bene.

Ma siete, siamo in quattro gatti e non diamo fastidio a nessuno. A differenza di due milioni di palestinesi colpevoli solo di abitare da millenni la loro terra. A proposito di "sentimenti complessi"... l'arte araba sviluppò un'estetica e una simbologia raffinatissime, nei secoli, mentre noi ci prendevamo a clavate e le città si spopolavano, razzia dopo razzia. La musica, per esempio, sviluppò il MAQAM, un sistema modale, estesosi poi alla Turchia e all'Azerbaigian, dove si chiama Muğam. Per certi versi a me, profano, la prima volta che assistetti a un concerto ricordava il gregoriano per la struttura e il jazz per l'improvvisazione. Oggi, a due milioni di palestinesi, impedendo loro di sviluppare la loro cultura millenaria, i loro sentimenti e sentire complessi, è come se li avessero uccisi. Ancor prima di averli uccisi per davvero.

Un abbraccio e un grossissimo in bocca al lupo per il concerto! Non dico m. m. m. perché il genere non si addice... ma l'ho pensato! Funziona uguale :-)
Paolo Selmi
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Mario M
Monday, 17 November 2025 08:24
Sì Paolo, i coristi sono volontari e in più pagano una quota associativa, oltre alle spese per le varie trasferte. Purtroppo e per fortuna il mondo dello spettacolo e dell'arte in larga parte è alimentato dal volontariato. È un mondo molto polarizzato sotto l'aspetto economico: ci sono le grandi star che guadagnano uno sproposito, anche grazie al battage pubblicitario, mentre le orchestre e i teatri d'opera per larga parte ricevono finanziamenti governativi (la vendita dei biglietti copre solo una parte delle spese). Mi sembra poi che ci sia una mentalità diffusa fra il pubblico per cui certe manifestazioni musicali, come le nostre, debbano essere gratuite; mi dicono anche che ci sono normative SIAE per cui è anche difficoltoso chiedere offerte al pubblico.
Mi consolo pensando a Philip Glass, il compositore che preferisco (anche per i temi che tratta), oggi è fra quelli viventi più rappresentato nei teatri d'opera, ma fino a 41 anni per vivere faceva il tassista, l'idraulico, e altri lavoretti.
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Paolo Selmi
Monday, 17 November 2025 22:47
Ti dico anche un'altra cosa, carissimo Mario... prova a vedere cosa serve per iscriversi al RUNTS. Che come Terzo Settore aiuterebbe ad accedere a finanziamenti pubblici, convenzioni con comuni ed enti pubblici, eccetera... solo gestire una cosa del genere non è più volontariato. Per metà delle cose che ho fatto da ragazzo, se le organizzassero oggi, ci sarebbe la galera. Per questo bravi ancora, voi che riuscite a barcamenarvi fra costi che aumentano, divieti, obblighi, e a regalare a chi vi ascolta la sensazione che vi sia altro oltre quella scatola luminosa che lo segue ovunque, o quella che lo attende a casa novello focolare domestico. Anzi, mentre vi ascolta non pensa né all'una, né all'altra, neppure per filmarvi o registrarvi. Vive l'attimo. E se lo gode senza pensare ad altro. O pensando a cose nuove, o tornando con la mente a cose che pensava aver dimenticato per sempre. Magie della musica...
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Jure
Sunday, 16 November 2025 17:56
Ciao Paolo, e ciao compagni e osservatori. Non ricevo da un po' le e-mail, provo a resettare mandando questo commento. Nient'altro per oggi, cari saluti e buon lavoro. Jure, Slovenia.
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Paolo Selmi
Sunday, 16 November 2025 21:32
In bocca al lupo Jure per il resettaggio!
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Sunday, 16 November 2025 02:10
15/11 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


A fine giornata giungeva notizia della liberazione pressoché totale di NOVOPAVLOVKA (cartina aggiornata qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/61944

Verso GULJAJPOLE, come sempre molto utile il lavoro del canale “Opere ingegneristiche delle ff.aa.uu” (Инженерные сооружение на территории Украины, построенные военными ВСУ с 2014 года по настоящее время) che oggi ci mostra le fortificazioni erette a est di GULJAJPOLE:
https://t.me/opor_2014/20235

Ebbene, Rožin nel commentarle ci conferma che i russi quella doppia linea fortificata l’hanno già bella che passata. E ora verso GULJAJPOLE non c’è più nulla.
https://t.me/boris_rozhin/187121

Città da cui pare che lo stesso Macellaio Syrskij abbia ordinato di evacuare armamenti e ripiegare su ORECHOV:
https://t.me/rezident_ua/28080

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avanzano a ROVNOE (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61940
raggiungendo la fine del paese e, di fatto, preparando l’assalto all’area settentrionale di DIMITROV da ovest.

Da nord e da est, lo stesso (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44545
notiamo anche un’area a est che tra non molto sarà chiusa nell’ennesima sacca. Con qualcuno dentro.

A proposito di sacca, per tagliare in due DIMITROV e isolare la parte a sud ai russi mancano ancora cinquecento metri e quindici edifici:
https://t.me/voenkorKotenok/68836

La bonifica procede, giorno dopo giorno.

PIÙ DISERTORI CHE SOLDATI AL FRONTE?

I DISERTORI AUMENTANO E TRA UN PO’, A QUESTO RITMO, SUPERERANNO I SOLDATI AL FRONTE:
https://t.me/legitimniy/21303

Oltre a QUATTRO RECLUTE SU CINQUE che riescono a EVADERE DAI CAR,
https://t.me/ZeRada1/27795
abbiamo ormai anche tanta gente addestrata all’uso di armi da fuoco che potrebbe esercitare quanto appreso non più contro i russi, ma in altro modo.

Legitimnyj fissa alcuni punti su cosa potrebbe comportare tutto questo:
- aumento della criminalità
- minaccia di rivolte armate nel Paese
- indebolimento delle forze armate e crollo della linea di difesa attuale
- aumento delle spese per catturarli
- disintegrazione dell’Ucraina dall’interno.
https://t.me/legitimniy/21303

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Saturday, 15 November 2025 17:51
15/11 ore 17:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


La giornata di oggi si apre con la conferma della liberazione di JABLOKOGO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3254
e le punte più avanzate dell’armata russa a cinque chilometri a nord-est di GULJAJPOLE. Peraltro, come mostra questa cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75352?single
lungo la strada che approvvigiona linee di difesa fortificate a est… completamente INUTILI, perché scavalcate e attaccate alle spalle. QUESTO è il nocciolo della catastrofe militare in corso, come vedremo nel corso di questo paragrafo. Ai natofascisti è rimasto poco, e quel poco che c’è non basta ed è dislocato pure male, rispetto alla configurazione attuale della linea di fronte ottenuta dai russi.

A EST DI GULJAJPOLE I RUSSI AVANZANO E ARRIVANO ALLE PORTE DI ZATYŠE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3259

Se vediamo la cartina delle fortificazioni...
https://t.me/divgen/75374?single
è identica alla prima! Non è rimasto più nulla a difendere GULJAJPOLE da est, se non case a perdere in questo villaggio, e neppure molte. Cinque chilometri dalle prime case a est alle punte più avanzate degli assaltatori russi.

Più a nord, i russi CHIUDONO L’ENNESIMA SACCA, stavolta a est di ORESTOPOL’ e
- ripianano la linea di fronte,
- guadagnano chilometri preziosi di strada ricongiungendo le punte più avanzate alle retrovie nel modo più breve,
- si portano in condizione di attaccare VELIKOMICHAJLOVKA subito a nord da più punti e, conseguentemente, raggiungere la via principale attraverso cui calare su POKROVSKOE e, di fatto, proseguire nel suo accerchiamento.

Ancora più a nord, confermato l’ingresso dei russi a NOVOPAVLOVKA da sud-est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3256
e la liberazione di oltre la metà del paese. Come mostra questa cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/75361?single
ANCHE IN QUESTO CASO I RUSSI HANNO LETTERALMENTE GABBATO LA LINEA FORTIFICATA DI DIFESA NATOFASCISTA AGGIRANDOLA E COLPENDOLA ALLE SPALLE. A rischio di saltare, e rischio forse è un eufemismo, ora è un’intera area, dopo la quale a ovest e a nord ci saranno ancora meno fortificazioni di quelle approntate in fretta e furia sulla linea di confine di oblast’ fra DNR e DNEPROPETROVSK.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Mentre i media natofascisti diffondono filmati di soldati ucraini in centro a Kupjansk
https://t.me/petrenko_iHS/10476
sbugiardati poco dopo dai canali russi che recuperano la fonte
https://t.me/motopatriot78/44544
VECCHIA DI DICIASSETTE GIORNI (era ancora ottobre), i russi PROSEGUONO VERSO SUD E AVANZANO A SADOVOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3258

Se allarghiamo la cartina, vediamo già una prima sacca a est del fiume OSKOL prendere sempre più forma. A cui, ai media natofascisti, non resterà che opporre filmati di ottobre.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Luigi
Saturday, 15 November 2025 18:03
.." i Russi hanno GABBATO la linea di difesa natofascista, aggirandola...."... è una affermazione seria, o ironica ? perché , se avessero aggirato VERAMENTE le linee fortificate ucraine NON starebbero attaccando frontalmente, come il peggior Generale Cadorna, da quasi QUATTRO ANNI , per essere ancora, in linea d'aria, a 40 km (forse) da Donetsk, ma sarebbero entrati in Ucraina da Nord, prendendo le forze naziste nel Donbass fra due fuochi, privandole di rifornimenti di ogni tipo. Quando parla di incompetenza dei Comandi Ucraini forse bisognerebbe ricordare che la "Scuola" è stata in comune con i Russi, che hanno altrettanta incapacità. P.S. la seguo da tempo, e noto un perenne grido di dolore, questo sulla incapacità del Comando Ucraino insieme a quello sui "poveri ucraini" mandati a morire: dica un po', preferirebbe forse più "capacità" e, di conseguenza, più soldati russi morti ? E ci risparmi la favoletta sui "Popoli Fratelli" : anche Caino e Abele erano fratelli, mi pare. Cordialità
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Paolo Selmi
Saturday, 15 November 2025 19:42
Bene, noto con piacere che aumentano i generali da divano che con qualche decina di migliaia di uomini a disposizione, il contingente Sever, e gli altri impegnati a presidiare mille e rotti chilometri onde evitare quanto accaduto tre anni fa, fanno la vasca intera, toccano con giravolta e rifanno la vasca al contrario liberando anche Odessa e la Transnistria di passaggio.
Purtroppo lo stato maggiore russo difetta di tali strateghi e si limita a gabbare linee di difesa concepite per resistere ad attacchi da precise direzioni passando da dietro.
Non tutti possono permettersi il lusso di bersi mezza squadra avversaria e andare in gol come fece il buon Diego. Ma qualche tunnel o triangolazione ogni tanto esce anche a loro... nonostante abbiano le mani costantemente impegnate a farsi largo a colpi di pala fra le linee nemiche.
Per il resto, ci risparmi la solita retorica vecchia come il cucco che vede popoli contrapposti ad altri popoli. Il popolo ucraino oggi persino all'ovest per la maggioranza vuole la pace, dicono anche i loro sondaggi. Per quanto riguarda infine l'amore fraterno, c'era una volta un certo Boris ... storie slave che non interessano o generali ...
Saluti
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2
Luigi
Sunday, 16 November 2025 11:33
.Non ridevo così da diversi anni.. grazie mille.... dopo il famoso "bue che dà del cornuto all'asino", causa aggiornamento tecnologico , venne l'etichetta (a scopo offensivo- derisorio) di "Generale da Divano"... come chiamarla, signor Selmi, COLLEGA ? Non mi sembra che Lei sia un generale "vero", né, spero, osi autodefinirsi un "reporter di guerra"... a 3000 km di distanza dal Fronte... Poi, per ironia della sorte, il 90% delle sue informazioni di "prima mano" vengono da un sito (divgen.ru) dove divgen è abbreviazione proprio di ...Generale da Divano!!
Detto questo, Lei non fa che darmi ragione, circa l'incapacità del comando Russo: NON si attacca,( e dal lato sbagliato !) una Nazione grande il doppio dell'Italia con solo 150.000 uomini (questo era il contingente iniziale d'attacco). Le sue considerazioni moralistiche da pochi spiccioli ( ma, si sa, "peraltro" (avverbio che Le piace molto, proprio per dare distacco fra i suoi commenti e le presunte castronerie che direbbero alcuni frequentatori del forum) la superiorità morale è tipica dei ragionamenti della "sinistra") lasciano il tempo che trovano DI FRONTE ALLA REALTA' dei fatti: Se ucraini vogliono la pace, ormai, non è per amore verso i Russi ma per stanchezza verso la guerra. Quando "tutto andava bene" (2014-2022) si sprecavano le manifestazioni bellicose e gli atti conseguenti. P.S. poiché presumo che Lei abbia passato da tempo i 50 anni, si risparmi, e ci risparmi, quando un commento non Le aggrada, di accompagnare la risposta con la faccina incazzata, cosa alquanto infantile.
E' stato un vero piacere frequentare questo Forum, dove non mi affaccerò mai più. Ma , tanto, vedo che ci sono sempre almeno " 1800 visitatori, ospiti e no, on-line".. e qui la faccina che ride la metto io, dato che , poi, i commenti sono sempre delle solite 5 o 6 persone !!
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Paolo Selmi
Sunday, 16 November 2025 12:05
Mi fa piacere che la mia replica l'abbia messa di buon umore, anche se non si direbbe: ma chi sono io per giudicare la psiche altrui... Si risparmi ulteriori commenti, visto che non solo non sa nulla di me, ma dimostra ancora una volta di fregarsene del cosa e del perché di questo lavoro che faccio fuori dall'orario di lavoro, rubando tempo e risorse ad altro che una persona normale, da tempo, avrebbe considerato parte della propria sfera vitale inalienabile. Ma chi cazzo sono io per accennare a Lei qualcosa di tutto questo.
Stia bene.
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Paolo Selmi
Saturday, 15 November 2025 01:53
14/11 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi avanzano a est di GULJAJPOLE in direzione della stessa di quasi due chilometri lungo una linea di fronte di quattro chilometri (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3253

Ora sono a circa dieci chilometri da GULJAJPOLE proveniendo da est. E i due paesi a cui si sono avvicinati, sopra e sotto la strada, ovvero ZELENYJ GAJ e VESELOE, son già sotto attacco:
https://t.me/beard_tim/28637

Più a nord, i russi con un balzo entrano a NOVOPAVLOVKA e ne liberano oltre la metà:
https://t.me/motopatriot78/44523
posizione qui
https://divgen.ru/48.13642/36.79476/13
e qui
48.13642/36.79476

Infine, all’estremo ovest, i russi CIRCONDANO AI LATI STEPNOGORSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3252
e il rischio che sia chiusa in una sacca è ora estremamente concreto.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Saturday, 15 November 2025 01:50
14/11 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi avanzano a est di GULJAJPOLE in direzione della stessa di quasi due chilometri lungo una linea di fronte di quattro chilometri (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3253

Ora sono a circa dieci chilometri da GULJAJPOLE proveniendo da est. E i due paesi a cui si sono avvicinati, sopra e sotto la strada, ovvero ZELENYJ GAJ e VESELOE, son già sotto attacco:
https://t.me/beard_tim/28637
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Più a nord, i russi con un balzo entrano a NOVOPAVLOVKA e ne liberano oltre la metà:
https://t.me/motopatriot78/44523
posizione qui
https://divgen.ru/48.13642/36.79476/13
e qui
48.13642/36.79476

Infine, all’estremo ovest, i russi CIRCONDANO AI LATI STEPNOGORSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3252
e il rischio che sia chiusa in una sacca è ora estremamente concreto.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 14 November 2025 15:33
14/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermato non solo l’arrivo, ma anche l’attraversamento della strada principale che taglia da nord a sud DIMITROV (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3251
Quarantanove stabili liberati in un giorno:
https://t.me/RVvoenkor/103805

I combattimenti ora si spostano nel quartiere ZAPADNYJ (ovvero, ovest). Cinque isolati ancora da attraversare in tutto e poi la città finisce. Guardiamo ora la cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/75315?single

Attualmente due chilometri e settecento metri separano i russi del fronte ovest da questi. Una volta arrivati all’ultimo casolare, i russi dovranno affrontare due linee fortificate. Che però attaccate da entrambe le direzioni salteranno, presumibilmente, non molto dopo. E allora sarà chiusa anche fisicamente l’ennesima sacca. Terremo monitorata la situazione.

Nel frattempo salta fuor, lupo dal bosco, un parà sopravvissuto per miracolo allo sbarco delle forze speciali di una settimana fa dove subito, d'emblée, ne furono fatti fuori undici. E dice peste e corna di quello “sbarco” e dei suoi superiori, ammonendo, a beneficio dei propri connazionali che non l’avessero ancora capito, che la propaganda è una cosa e la guerra un’altra:
https://t.me/RVvoenkor/103795

“DOV’E’ FINITO IL BUON SAMARITANO…”

Si chiedeva il buon Daolio mezzo secolo fa. Eccolo qui, anzi, eccoli qui:

1. arrestate cinque guardie di frontiera perché, alla modica cifra di 10.000 talleri d’oltreoceano cadauno, hanno aiutato 120 disertori a passare la frontiera. Centoventi per diecimila diviso cinque… i passator cortesi!
https://t.me/RVvoenkor/103800

2. qui invece il problema ma nel senso opposto: “Trump officials preparing to deport some Ukrainians despite conscription fears”
https://www.washingtonpost.com/immigration/2025/11/14/ukraine-deportations-trump-zelensky/

… macché paura di arruolamento. Scrive subito dopo, il Uòscinton: “An adviser to President Volodymyr Zelensky said, “We’ll find good use for them.””… SAPREMO FARNE BUON USO…

Di quale “paura” stiamo parlando? Di un U-ccidente che ormai, senza più alcun pudore, neppure lessicale, riporta “sapremo farne buon uso” riferito a esseri umani ridotti a carne da cannone? Mentre altri, della stessa nazionalità, ingrassano come porci? E altri ancora sono colpiti da “scandali infelici” con le mazzette ancora cellofanate, i cessi d'oro e tutto il corredo (invero abbastanza scontato) di "ritrovamenti" telecomandati? No… non è neanche qui, ormai, purtroppo, una “paura”: è una certezza.

Ecco dove son finiti i "buoni samaritani": tutti qui, laddove il primo posto in classifca se lo giocano, sul filo di lana e su versanti apparentemente opposti, da un lato un governo che sbatte ottanta profughi che dovrebbero quantomeno essere soggetti a protezione internazionale secondo una Convenzione ridotta a carta straccia, in un aereo e, a spese proprie, restituendoli al loro carnefice che li aspetta a braccia aperte e, dall'altro, chi “offre” a disperati senza più nulla da perdere, per una cifra equivalente, a parità di potere d’acquisto, a non meno di trentamila euro delle nostre, il miglio verde al contrario, da morte certa alla salvezza.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 14 November 2025 10:37
14/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN


Confermato l’attacco da sud e da est a Krasnyj Liman (cartina qui):
https://t.me/condottieros/14194

A nord i russi liberano JAROVAJA
https://t.me/motopatriot78/44494
posizione qui
https://divgen.ru/49.05365/37.65285/12
e qui:
49.05365/37.65285
Tagliano la strada a nord e si avvicinano a SVJATOGORSK. E non solo: anche al SEVERSKIJ DONEC. Un’intera area, aldilà del fiume, sarebbe direttamente tagliata.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO A DIMITROV DA EST E ARRIVANO ALLA CENTRALE SOBORNAJA ULICA (cartina e informazione qui)
https://t.me/motopatriot78/44486
posizione esatta
https://divgen.ru/48.27695/37.27045/16
48.27695/37.27045
TAGLIANDOLA. Ennesima sacca in formazione nell’intera area a sud.

Stessa sorte per chi si trova in questo momento a SUD di SHACHOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3250
ormai quasi completamente liberata… con l’ennesima sacca a sud in chiusura.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO ORESTOPOL’ E L’INTERA AREA A SUD DEL FIUME VORONAJA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3249

Pokrovksoe, a ovest, può attendere. Al momento, ai russi preme sbaragliare la linea di difesa che si oppone all’avanzata da est da parte russa. E lo fanno colpendola da dove è più fragile, in questo caso, da sud e da ovest. Come a Guljajpole.

“PREMIOSÀCCAROV”...

Ieri avrei voluto anche riportare circa il penoso caso dell’intervista di Lavrov concessa al Potere della Sera, peraltro sotto richiesta di quest’ultimo e quindi censurata. Immediata la nota di protesta del Ministero degli Affari Esteri russo (qui un po’ di materiale che avevo raccolto, in ordine sparso...)
https://telegra.ph/Otvety-Ministra-inostrannyh-del-Rossii-SVLavrova-na-voprosy-italyanskoj-gazety-Korrere-della-Sera-kotorye-izdanie-otkazalos-publ-11-12
https://www.kommersant.ru/doc/8195698
https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/2058998/
https://www.rbc.ru/rbcfreenews/691511869a794754bb537b8e
https://tass.ru/politika/25610267
https://vz.ru/news/2025/11/13/1373438.html

A stretto giro seguiva la difesa d’ufficio della redazione, con uno scarno comunicato che partiva con l’assolo iniziale di Elio in “Cara ti amo” (Risvolti psicologici nei rapporti fra giovani uomini e giovani donne) quando entra in scena “Lei”, ovvero “noooooooooooo (dieci secondi o forse più tenuti magistralmente…) non è vero!”
E a me, ormai di default, viene in mente sempre il premio cosiddetto Sacharov ritratto nel pannello in quel di Strasburgo… ma meglio tornare a Elio, che è venerdì.

Ringrazio, vivamente, l’Ambasciata russa di Roma per essersi accollata la traduzione integrale in italiano. Mi ha risparmiato ieri di chiedere in ditta una mezza giornata di ferie per tradurla e pubblicarla. E’ tutto qui:

https://roma.mid.ru/it/press-centre/le_risposte_di_sergey_lavrov_ministro_degli_affari_esteri_della_federazione_russa_alle_domande_del_c/

Unica notazione, laddove scrive “da diversi anni non autorizzano lo svolgimento del “Dialogo di Verona” ” si riferisce al FORUM EURASIATICO DI VERONA, dal 2022 costretto a spostarsi all’estero e svoltosi quest’anno a Istanbul:
https://forumverona.com/forum/
Cliccando sul link “trasmissione” ci sono anche i filmati.
Ho dato una scorsa veloce sia all’originale russo (nei materiali sparsi) che alla traduzione integrale… i contenuti sono quelli che il povero Lavrov ripete da anni, con l’aggiunta di qualche dietro le quinte esquimese… e interessante, quantomeno per noi italiani, l’ennesima sintesi su cosa significhi la SVO per i russi.

E veniamo al punto: ai russi non è concesso il diritto di parola a queste latitudini; lo stesso, che dal “fèjk” di Voltaire “non-sono-d’accordo-ma-mi-amputo-il-dito-mignolo-pur-di-lasciartelo-esprimere” al “premiosàccarov”, è osannato in tutte le ALTRE sedi.

Stesso discorso per gli ancor più penosi “piani di pace” che si sono susseguiti in questi anni un po’ ovunque dopo Istanbul... SENZA I RUSSI. Mediatori fra parti escludendo nel processo di mediazione una delle due… quasi più geniale di otto anni di Minsk-2 a riarmare l’altra parte e a far chiudere entrambi gli occhi a chi doveva vigilare che ciò non avvenisse.

A questo punto, COERENTEMENTE, bene fanno i russi a non riconoscere nei nostri attuali governi, e istituzioni sovranazionali che ci governano, interlocutori affidabili per l’unica cosa che a loro interessa: chiuderla per non doverla riaprire né tra cinque anni, né tra dieci, né oltre. Ci siamo già passati. Sarà nuova guerra fredda e non “amicizia lunga” con UE e i governi “atlantici” in generale? Loro ne prendono atto: in entrambi i casi, “patti chiari”. E poi fate quanti premisàccarov volete, cantatevela e suonatevela. Da soli.

PS. Comunicazione di servizio agli addetti all’imprimatur: non siamo più ai tempi di Peter Arnett. viviamo in un’epoca dove qualsiasi velina, a meno di oscurare ANCHE il sito dell’ambasciata russa (con tutti gli annessi e connessi del caso), è del tutto inutile. Qualcuno li avvisi, prima di rimediare altre figuracce internazionali come questa.

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Paolo Selmi
Thursday, 13 November 2025 22:15
13/11 ore 22:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Battaglia che, giorno dopo giorno, volge all’epilogo. I russi conquistano l’intera area a ovest di SUCHOJ JAR dopo aver liberato ieri quella a est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3248

L’area controllata dai natofascisti a DIMITROV attualmente è, nel punto più lungo, sette chilometri e, nel punto più largo, cinque chilometri. Venticinque chilometri quadrati in tutto.

Ancor meno dopo che, a est, i russi hanno issato la loro bandiera sulla miniera “5/6” nella parte est della città (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44481
e video celebrativo qui:
https://t.me/voenkorKotenok/68802

Le cose si mettono male anche a nord-est di quest’area, dove i russi hanno liberato la maggior parte di ŠACHOVO costringendo i natofascisti alla fuga verso nord (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28618

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Dopo aver liberato DANILOVKA e tagliato la principale via d’approvvigionamento a GULJAJPOLE, i russi puntano ai due paesi a sud lungo la strada, NEČAEVKA e RADOSTNOE (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/44479
consolidando così il risultato e preparando il terreno all’attacco a GULJAJPOLE da nord.

Ma non solo: da est, i russi si preparano all’attacco conquistando un’altura di 158 metri poco prima di VESELOE:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61902
posizione qui
https://divgen.ru/47.69347/36.39582/13
e qui
47.69347/36.39582

Le ultime fortificazioni sbaragliate dai russi in questa operazione altro non sono che fossati e doppi fili spinati come in questi fotogrammi tratti dal video di un drone ricognitore:
https://t.me/opor_2014/20193
Finite quelle, fino a PAVLOGRAD c’è veramente molto poco.

LA PANACEA DI TUTTI I MALI È LA DISTANZA...

L’ex ministro della difesa e attuale capo del consiglio di sicurezza UMEROV, dopo la missione a Istanbul per parlare coi russi di scambi di prigionieri, laddove per russi si intende turisti in coda per entrare a Santa Sofia, visto che altri non ne ha visti, è subito volato in QATAR… a parlare dei “bambini deportati in Russia”.
https://t.me/ZeRada1/27774
Con un mandato di cattura che potrebbe piovergli addosso da un giorno all’altro, lui vorrebbe ritornare in patria al più presto, per chiarire la propria limpida, cristallina, posizione… ma il dovere lo chiama. Ieri Istanbul, oggi Qatar, domani… Antartide, per salvare le foche dai perfidi cacciatori russi. Del resto “la panacea di tutti i mali è la distanza”, cantava il buon Silvestri... “e poi ci si consola con la paranza”.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 13 November 2025 15:03
13/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO DANILOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3245
et
https://t.me/beard_tim/28613
e TAGLIANO LA STRADA CHE DA POKROVSKOE PORTA A GULJAJPOLE. Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75253?single
i russi stanno smantellando pezzo dopo pezzo la linea di difesa principale, attaccandola dal punto dove è più vulnerabile.

BATTAGLIA DI VOLCHANSK

Confermata la liberazione di SINEL’NIKOVO anche da divgen
https://divgen.ru/event/3246
e, oltre alla notizia del giorno, quanto risulta collegato alla stessa e di cui già riferito stamane.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AUMENTANO LA PRESSIONE DA EST GUADAGNANDO NUOVE POSIZIONI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3247
In questo modo sarebbe possibile un attacco quantomeno anche da sud-est e sud. L’obbiettivo immediato, comunque, in questa fase, potrebbe essere anche “solo” tagliare le comunicazioni da Krasnyj Liman a Seversk. Seicento metri al raggiungimento fisico di tale obbiettivo.

SCANDALI “ESTREMAMENTE INFELICI”...

E mentre
- L’ufficio di presidenza ucraino PRENDE LE DISTANZE DA MINDICH e lo sanziona
https://t.me/rezident_ua/28061
- si parla sempre più di REGISTRAZIONI di conversazioni fra MINDICH e ZELENSKIJ
https://t.me/rezident_ua/28059
- UMEROV è sempre in Turchia… a parlare con sé stesso, visto che i russi hanno confermato che al momento ogni dialogo è stato interrotto, ma potrebbe essere ben presto UFFICIALMENTE INCRIMINATO e pertanto ERMAK starebbe considerando di trombarlo prima che qualcuno faccia ufficialmente il suo nome
https://t.me/rezident_ua/28058
- qualcuno comincia a sussurrare quanto denunciamo da ANNI, ovvero che i prezzi degli “aiuti” militari sono stati GONFIATI DI CINQUE VOLTE e il Ministero della difesa a firmare, e l’Ufficio di presidenza a firmare… e tutti a firmare, da una parte e dall’altra...
https://t.me/rezident_ua/28060
- la SBU ha istituito una sua divisione speciale per passare al setaccio e dossierare i membri del NABU, secondo la migliore tradizione della guerra intestina fra corpi di polizia, servizi segreti, eccetera… laddove non si può dire neppure “deviati” perché occorrerebbe prima definire deviati “da cosa”…
https://t.me/rezident_ua/28062
- la KALLAS non trova di meglio che definire “EXTREMELY UNFORTUNATE”, estremamente infelice (nel senso di battuta infelice, sparata nel posto sbagliato nel momento sbagliato) LO SCANDALO ESPLOSO:
https://www.reuters.com/world/americas/ukraine-corruption-scandal-extremely-unfortunate-eus-kallas-says-2025-11-12/

Da cui impariamo che esistono scandali felici e scandali infelici, scandali “fortunate” e scandali “unfortunate”. Probabilmente da come a Bruxelles ci si sveglia al mattino… mica che qualcuno, sentendosi minacciato, decida di FARNE ANCHE ALTRI, DI NOMI. Magari di persone dello stesso tipo di quelle che confermano contratti miliardari con un messaggio su una chat. Proprio quando si sta cercando di CONVINCERE QUALCHE CENTINAIO DI MILIONI DI CONCITTADINI A CACCIARE IL GRANO, CENTINAIA DI MILIARDI DI EURO, PER LA NOBILE CAUSA DELLE TASCHE DEI GUERRAFONDAI CONTINENTALI E OLTREOCEANO. Quanta “infelicità” ci sarebbe, allora, nel Vecchio continente… è “importante allora che Kiev pigli la questione sul serio”... “important that Kyiv takes it seriously”. Far cadere qualche testa, meglio se di qualche “delfino”, previa ovviamente una cospicua buonuscita, e chiuderla lì. E sul cielo di Kiev, e di Bruxelles, tornerebbe ancora il sereno...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 13 November 2025 10:39
13/11 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


BATTAGLIA IN CORSO A DANILOVKA
https://t.me/beard_tim/28601
L’informazione, che contiene anche la cartina, ci mostra la posizione del paesino esattamente sulla strada che taglia da nord a sud, DA POKROVSKOE A GULJAJPOLE. Posizione qui
https://divgen.ru/47.87755/36.23051/13
e qui:
47.87755/36.23051

Ed è anche la mossa più logica, dal momento che rappresenta il punto più vicino alla linea di fronte di questa arteria. Dovesse andare a buon fine l’operazione, ci troveremmo nella classica forchetta dove i russi potrebbero, data la vicinanza, proseguire verso nord (POKROVSKOE), ma anche non accontentarsi di aver tagliato l’arteria principale di comunicazione e calare verso sud (GULJAJPOLE) attaccando anche da nord. Terremo monitorata la situazione.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermato INGRESSO A DIMITROV ANCHE DA NORD (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/44452
Combattimenti in corso.

BATTAGLIA DI VOLCHANSK

Qui i russi liberano il paese subito a ovest di VOLCHANSK di nome SINEL’NIKOVO (Синельниково)
https://t.me/RVvoenkor/103701
https://t.me/warriorofnorth/13299

Dopo una violenta battaglia, aggiunge l’ultimo contatto che è strettamente legato al gruppo SEVER responsabile di questo settore. Ettecredo, mi verrebbe da dire. Liberare Sinel’nikovo, di per sé, non è importante. Lo è se si pensa che anche Sinel’nikovo è sulla strada appena tagliata dai russi che rappresenta l’arteria principale per approvvigionare le truppe impegnate fra VOLCHANSK e KUPJANSK. Il giro si allungherà in molti casi, diverrà più discontinuo, pochi cambi, vie di fuga chiuse, con questa strada tagliata. E ORA LO E’ PER QUATTRO CHILOMETRI.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 12 November 2025 23:48
12/11 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

CONFERMATO AVANZAMENTO RUSSO A ORESTOPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3242

In questa fase VELIKOMICHAJLOVKA subito dopo e NOVOPAVLOVKA pochi chilometri a nord-est rappresentano due scogli che, una volta superati, consentiranno ai russi di riunire diverse parti di fronte e avanzare con maggior decisione a ovest e a nord nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK.

E non è neppure qui che l’azione si fa preoccupante per i natofascisti, bensì più a sud dove i russi si avvicinano a GULJAJPOLE da nord-est con una ulteriore, imponente, avanzata anche oggi (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3244
Divgen non segnala ancora libere ROVNOPOL’E e JABLOKOVO, come invece alcuni già hanno comunicato stamane e persino il buon Petrenko un’oretta e mezza fa,
https://t.me/petrenko_iHS/10449
ma si ferma molto vicino al loro confine ovest nel mostrare l’avanzamento russo. E a meno di sei chilometri, ormai, da GULJAJPOLE. Questo, senza considerare la sacca che si sta formando a est.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

TRUPPE RUSSE SPINGONO DA EST ED ENTRANO A DIMITROV, COMBATTIMENTI IN CENTRO CITTÀ (cartina qui):
https://t.me/RVvoenkor/103679
Cinque chilometri quadrati circa guadagnati in un giorno in uno dei settori più difficili. E cruciali.

VERSO KRAMATORSK

Divgen segnala un avanzamento russo in un territorio rimasto silente per anni, ovvero quello a ovest del canale SEVERSKIJ DONEC sopra ČASOV JAR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3243

Parlare di nuovo fronte verso Kramatorsk pare, in questo momento, prematuro. Tuttavia, se i russi dovessero sfruttare un’eventuale debacle, un eventuale sbandamento della linea di difesa natofascista per avvicinarsi anche da lì, questo sarebbe un buon primo passo. Staremo a vedere.

Intanto, giusto per non far capire che si tratta di un fuoco di paglia, giungono altre informazioni di un paesino poco sopra questa segnalazione, ovvero NOVOMARKOVO (posizione qui
https://divgen.ru/48.67283/37.82756/14
e qui)
48.67283/37.82756
GIÀ SEMIACCERCHIATO DAI RUSSI.
https://t.me/beard_tim/28588
Che evidentemente stanno attaccando anche lì. La faccenda comincia, quindi, a farsi interessante.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 12 November 2025 15:45
12/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI ENTRANO A NOVOPAVLOVKA DA SUD-OVEST, seguendo il fiume VOL’CHA:
https://t.me/beard_tim/28585
L’intera parte a meridione della cittadina è sotto il loro controllo (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28585?single
posizione qui
https://divgen.ru/48.13336/36.78045/12
e qui
48.13336/36.78045

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Il cerchio si restringe ulteriormente a DIMITROV, coi russi che sbaragliano l’ennesima linea difensiva (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75209?single
bonificano l’area meridionale di SUCHOJ JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3240
puntando dritti verso nord. Dove i soldati della TRENTOTTESIMA, come abbiam visto, si arrendono ai russi (filmato arrivato):
https://t.me/rezident_ua/28046
prima che una FAB gli cada in testa.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Anche qui i russi avanzano e LIBERANO L’INTERA AREA NORD DI IVANOPOL’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3241
sbaragliando anche qui una serie di linee fortificate su cui operavano da tempo (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75216?single
e portandosi anche qui a ridosso delle prime case di KONSTANTINOVKA. Combattimenti in corso per tutta l’area fino alla stazione ferroviaria.

GAP

Inteso non come Gruppi d’Azione Partigiana, ma come DIVARIO da colmare

Ieri, 11/11/25 i russi hanno presentato il loro primo drone bipede
https://t.me/cn_laowai/12574
Barcollando barcollando, crollava dopo qualche passo. 77% di componentistica nazionale, 23% di componentistica cinese.

Droni bipedi cinesi che ieri, 11/11/25, erano in grado di fare questo:
https://t.me/daokedao/41552
Soprattutto, se cadono, e malamente, spinti, presi a pedate
https://t.me/daokedao/41533
sono in grado di alzarsi da soli.

Era una dimostrazione e io, che di dimostrazioni ne feci a suo tempo per anni, con bastoni, coltelli e quant’altro, so distinguere tra un colpo telefonato, provato e riprovato a scopo dimostrativo e un altro fatto per davvero. Ciò nonostante, quanto visto è impressionante.

Noi non ho idea di dove ci possiamo collocare, fra i due estremi. Il GAP è serio, per tutti. E sarà molto difficile da colmare. Non impossibile, perché nulla lo è, parlando di esseri umani. E neppure è interessante riprodurre una specie di replicante ultracostoso e ultrafragile in grado di fare esattamente “come noi”. Se non, forse, per mandarlo a pulire cisterne piene di gas asfissianti dove noi continuiamo allegramente a crepare ogni anno. Anche se dubito che non saranno mai usati per questo. È, tuttavia, interessante tutta quella tecnologia. Che potrebbe fare, e farà, la differenza in molti impieghi. Civili e non solo.

Aggiornamenti a seguire.
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Marco da Zurigo
Wednesday, 12 November 2025 18:16
Su Russia today Germany di oggi il buon Juri Podoljaka parla di un'importante avanzata russa a Uspenowka (Durchbruch bei Uspenowka – Front auf 20 Kilometern aufgerissen) ...
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Paolo Selmi
Wednesday, 12 November 2025 23:53
Confermo Marco,
si riferisce a USPENOVKA
posizione qui
https://divgen.ru/47.7804/36.41281/11
e qui
47.7804/36.41281
che i russi si sono lasciati ormai ampiamente alle spalle, avanzando già di oltre sette chilometri a sud-ovest, verso GULJAJPOLE.

Mentre il meglio delle truppe del regime di Kiev si consuma a Krasnoarmejsk, i russi ne approfittano liberando l'oblast' di ZAPOROŽ'E a un ritmo insostenibile per chi cerca di individuare, su posizioni arretrate, una linea da fortificare e tenere per stabilizzare il fronte. Non aggiungo altro ma da qui a fine anno potrebbe accadere ancora molto su questo fronte.
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Paolo Selmi
Wednesday, 12 November 2025 15:45
12/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI ENTRANO A NOVOPAVLOVKA DA SUD-OVEST, seguendo il fiume VOL’CHA:
https://t.me/beard_tim/28585
L’intera parte a meridione della cittadina è sotto il loro controllo (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28585?single
posizione qui
https://divgen.ru/48.13336/36.78045/12
e qui
48.13336/36.78045

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Il cerchio si restringe ulteriormente a DIMITROV, coi russi che sbaragliano l’ennesima linea difensiva (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75209?single
bonificano l’area meridionale di SUCHOJ JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3240
puntando dritti verso nord. Dove i soldati della TRENTOTTESIMA, come abbiam visto, si arrendono ai russi (filmato arrivato):
https://t.me/rezident_ua/28046
prima che una FAB gli cada in testa.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Anche qui i russi avanzano e LIBERANO L’INTERA AREA NORD DI IVANOPOL’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3241
sbaragliando anche qui una serie di linee fortificate su cui operavano da tempo (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75216?single
e portandosi anche qui a ridosso delle prime case di KONSTANTINOVKA. Combattimenti in corso per tutta l’area fino alla stazione ferroviaria.

GAP

Inteso non come Gruppi d’Azione Partigiana, ma come DIVARIO da colmare

Ieri, 11/11/25 i russi hanno presentato il loro primo drone bipede
https://t.me/cn_laowai/12574
Barcollando barcollando, crollava dopo qualche passo. 77% di componentistica nazionale, 23% di componentistica cinese.

Droni bipedi cinesi che ieri, 11/11/25, erano in grado di fare questo:
https://t.me/daokedao/41552
Soprattutto, se cadono, e malamente, spinti, presi a pedate
https://t.me/daokedao/41533
sono in grado di alzarsi da soli.

Era una dimostrazione e io, che di dimostrazioni ne feci a suo tempo per anni, con bastoni, coltelli e quant’altro, so distinguere tra un colpo telefonato, provato e riprovato a scopo dimostrativo e un altro fatto per davvero. Ciò nonostante, quanto visto è impressionante.

Noi non ho idea di dove ci possiamo collocare, fra i due estremi. Il GAP è serio, per tutti. E sarà molto difficile da colmare. Non impossibile, perché nulla lo è, parlando di esseri umani. E neppure è interessante riprodurre una specie di replicante ultracostoso e ultrafragile in grado di fare esattamente “come noi”. Se non, forse, per mandarlo a pulire cisterne piene di gas asfissianti dove noi continuiamo allegramente a crepare ogni anno. Anche se dubito che non saranno mai usati per questo. È, tuttavia, interessante tutta quella tecnologia. Che potrebbe fare, e farà, la differenza in molti impieghi. Civili e non solo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 12 November 2025 11:28
12/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


La cartina aggiornata ieri notte da divgen dopo essersi confrontato anche coi riscontri dei colleghi di Lostarmour (https://t.me/lost_armour)
https://divgen.ru/event/3239
lascia ben poco margine di interpretazione: i russi attaccano e avanzano dappertutto. E da una parte all’altra dalla sacca distano 950 metri. Praticamente si vedono. E vedono entrambi chi passa in quel doppio giro di pista. Già così l’accerchiamento non è più solo operativo.

Inoltre, calando da nord distruggono l’ultima linea fortificata (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75186?single
e possono procedere verso sud.

Infine, notiamo anche un movimento verso OVEST che corre lungo la ferrovia e la M-30 passando SOTTO GRISHINO. Che sicuramente verrà aggirato per esser attaccato anche da sud, ma potrebbe essere aggirato anche, più semplicemente, per andare avanti e tirar dritto, sparigliando ulteriormente le carte a fortificazioni e casematte sopra KOTLINO.

A questo potrebbe ricondursi anche la penetrazione subito dopo la linea di confine con l’oblast’ di DNEPROPETROVSK data dall’attacco in corso a NOVOPODGORNOE (Новоподгородное),
https://t.me/motopatriot78/44428
ridente paesino al valico:
posizione qui
https://divgen.ru/48.24398/36.8995/14
e qui
48.24398/36.8995

A questo punto, il passo successivo potrebbe essere APPROFONDIRE LA SPACCATURA A OVEST E A NORD-OVEST. A ogni modo, i russi stanno già pensando al “passo successivo”.

In tutto questo, a nord i tentativi di sbloccare la situazione e aprire un varco per far evacuare i camerati intrappolati a Dimitrov, da parte delle forze migliori di cui i natofascisti ancora dispongono, stanno naufragando uno dietro l’altro. Questa la cartina di Radov:
https://t.me/motopatriot78/44431?single
dove vediamo che son sempre lì. Ad andare metodicamente all’attacco e a farsi massacrare, altrettanto metodicamente, dalle FAB russe per l’opera di grosso, quindi dai droni per quella di fino. Un’azione del genere avrebbe richiesto un minimo di copertura aerea che neanche i droni, a quanto pare, riescono più a fornire loro in misura sufficiente. Al netto di tutto, quindi, resta solo l’andare a farsi ammazzare.

Poco più a est, ma veramente molto poco più a est, i russi entrano a SHACHOVO e tagliano, con questa azione, la strada ai natofascisti, bloccati attualmente a VLADIMIROVKA subito a sud (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44432?single

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 11 November 2025 23:52
11/11 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI SI AVVICINANO A NOVOPAVLOVKA ANCHE DA SUD-EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3238

Più a sud, i russi avrebbero liberato anche ROVNOPOL’E (Ровнополье) e JABLOKOVO (Яблоково)
https://t.me/beard_tim/28577

ovvero qui
https://divgen.ru/47.74458/36.31488/14
et
47.74458/36.31488

e qui
https://divgen.ru/47.72772/36.32569/14
et
47.72772/36.32569

La via verso GULJAJPOLE da nord-est, a questo punto, sarebbe aperta.

Il flipper di una difesa, quella natofascista, incapace totalmente in questa fase di “stabilizzare” attacchi russi a tutto campo è messo in ulteriore crisi dall’apertura di nuovi fronti. E si avvia verso il “tilt”.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Compare un video, non si sa di quale data, di natofascisti che riescono a piedi a uscire ancora dalla sacca, che sembra FARE DA CONTRALTARE A QUELLO DI STAMANE (“mammalirussi”):
https://t.me/condottieros/14165

Barelle portate a mano per chilometri, soldati su sedie a rotelle e stampelle. I sopravvissuti, quelli ancora in grado di poter raccontare a qualcuno come si sono salvati, a differenza di quelli raccolti nei sacchi neri e che andranno a ingrossare le fila degli scambi di trenta contro mille salme. Oppure, a differenza di quelli che han provato ultimamente a evadere dalla sacca… e son morti tutti:
https://t.me/legitimniy/21275

UN MIG-31 E UN KINDZHAL

In azione, giusto per una rappresentazione plastica di ciò a cui puntavano i servizi segreti oltremanica insieme alla loro controllata in terra di Kiev:
https://t.me/condottieros/14152
Fa specie vedere, nella realtà, i “buoni” commettere le stesse, medesime porcate che nei romanzi di Fleming e relative riduzioni cinematografiche sono attribuite ai cattivoni di turno.

I NABU COLPISCONO IL CERCHIO MAGICO INTORNO ALLA MARIONETTA DI KIEV

Ieri i NABU, quella specie di corpo di polizia anticorruzione che Zelenskij aveva cercato di chiudere ad agosto, col risultato di far incazzare per la prima volta in tre anni e mezzo centinaia di migliaia di giovani, sono passati all’azione.


E hanno emesso un mandato di cattura per l’ex-ministro dell’energia GALUŠENKO:
https://t.me/MediaKiller2021/20184

E hanno fatto irruzione nella casa di TIMUR MINDIČ, elemento del cerchio magico di Zelenskij preposto al settore energetico. Casualmente il Mindič non era a casa, anzi, casualmente era espatriato poco prima che loro sfondassero la porta di casa sua. Avvisato già TRE GIORNI PRIMA DEL BLITZ di fare le valigie e andarsene:
https://t.me/rezident_ua/28024

Quindici mesi di indagini, 1.000 ore di intercettazioni che hanno portato alla individuazione di una “organizzazione criminale di alto livello” che “influiva sull’andamento delle aziende statali strategiche”. Intercettazioni in cui comparirebbe anche Zelenskij e che riguarderebbero LA DISTRIBUZIONE ENERGETICA, LE NOMINE AI VERTICI DELLE AZIENDE STATALI E SCHEMI DI APPROPRIAZIONE DEGLI “AIUTI OCCIDENTALI”.

A PARTIRE DA MAZZETTE DEL 10-15% SUL TOTALE DELLE COMMESSE CHE I FORNITORI DI “ENERGOATOM” ERANO COSTRETTI A VERSARE AI FUNZIONARI DI TALE ENTE, PENA IL BLOCCO DEI PAGAMENTI, PER ESEMPIO.
https://t.me/rezident_ua/28018

FINO AD ARRIVARE ALL’ACQUISTO DI VECCHI REATTORI BULGARI, laddove invece il buon senso avrebbe suggerito di DIVERSIFICARE l’approvvigionamento energetico:
https://t.me/MediaKiller2021/20184

OPPURE, FINO AD ARRIVARE A LAVORI DI FORTIFICAZIONE DI CENTRALI E TRASFORMATORI MAI ESEGUITI, MA CON INCASSI AVVENUTI: e oggi, oltre gli incassi, avvengono anche gli incontri ravvicinati coi droni russi che, con estrema facilità, mettono fuori uso luoghi strategici LASCIATI DEL TUTTO SGUARNITI:
https://t.me/MediaKiller2021/20184

Il tutto, mentre un imbecille continua a dare ordini di attaccare cisterne e depositi di idrocarburi russi, sapendo che il giorno dopo altre sue regioni resteranno senza luce, acqua (autoclave) e riscaldamento:
https://t.me/legitimniy/21265

Schemi corruttivi la cui individuazione proverrebbe proprio da una gola profonda interna al “cerchio magico”, ovvero a uno dei più stretti collaboratori di ERMAK:
https://t.me/rezident_ua/28019

Tale Rostislav Šurma. A quanto pare ci dovrebbe esser del vero, visto che oggi “ignoti” hanno distrutto i vetri della sua casa in Germania gettandovi dentro topi morti:
https://t.me/rezident_ua/28021
Poveri topi…

E QUESTO È NULLA. QUESTO “ATOM-GATE” È NULLA RISPETTO ALLE TESTE CHE POTREBBERO SALTARE SE CHI COMANDA I NABU DESSE ORDINE DI FICCARE IL NASO NEGLI “AIUTI MILITARI”…
https://t.me/rezident_ua/28016

In un Paese dove per decenni tutti sapevano e tutti tacquero, finché fece loro comodo, queste “scoperte dell’acqua calda” provocano domande del tipo: perché proprio adesso? E qualcuno comincia a sospettare che lo scranno più alto sia ora, per esempio oltreoceano, di farlo occupare a tipi più presentabili,
https://t.me/rezident_ua/28011
così da cambiare tutto per non cambiare nulla, ancora una volta.

Forse si, forse no… nel frattempo il segretario del Consiglio di Sicurezza UMEROV, altro uomo chiave del cerchio magico, per non saper né leggere, né scrivere ha preferito MIGRARE VERSO ISTANBUL, UFFICIALMENTE PER “PARLARE COI RUSSI DI SCAMBI DI PRIGIONIERI”…
https://t.me/rezident_ua/28039
… PECCATO CHE I RUSSI NON SAPESSERO NULLA DI QUESTO INCONTRO!

Intanto, SALTA LA PRIMA TESTA ANCHE A ENERGOATOM, CON TIMOFEJ MILOVANOV, ex ministro dell’economia,
https://t.me/ZeRada1/27748
CHE DÀ LE DIMISSIONI DAL CONSIGLIO DEI REVISORI DI TALE ORGANIZZAZIONE:
https://t.me/legitimniy/21267

E nel mirino, man mano che l’inchiesta prosegue, finiranno TUTTE LE PERSONE RITRATTE IN QUESTA FOTOGALEREJA:
https://t.me/ZeRada1/27752
il cerchio magico della marionetta di Kiev.

Infine, una “NUANCE”, come amano dire russi e ucraini, segnalata su questo canale:
https://t.me/condottieros/14146

Guardiamo la foto. Sono i CONTANTI RINVENUTI NEL CORSO DELLE PERQUISIZIONI (qui il set completo fornito dal NABU stesso):
https://t.me/ZeRada1/27720

La foto ripresa dai russi ci parla di “MATTONI” DI CONTANTI CHIUSI IN PELLICOLA TRASPARENTE E CON ANCORA L’ETICHETTA ORIGINALE DELLA BANCA DI EMISSIONE, “ATLANTA”, “MINNEAPOLIS”, “KANSAS CITY”, E LE INIZIALI DI SERIE CHE CI PARLANO DELL’ANNO DI EMISSIONE, PER ESEMPIO “M” = 2013, “P” = 2017, “H” = 20006. Qui tutta la legenda:
https://www.uscurrency.gov/denominations/bank-note-identifiers

Anche prima di MAIDAN, USAID, per fare un nome a caso, avrebbe passato CONTANTI a questi personaggi: ma sicuramente son solo malignerie… chi non si scorda per anni un mattone incellofanato di contanti NUOVI DI ZECCA e mai entrati in circolazione, salvo poi tirarlo fuori per andare a fare la spesa quando ha finito i buoni pasto… In tal caso, comunque si tratta per tutti quei blocchi di soldi nuovi di pacca e mai finiti in mano alcuna di date di emissione antecedenti alla SVO… anche questa, una maligneria… chi non si scorda per anni, a volte decenni, pile intere di blocchi di fantastiliardi nuovi di zecca…

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 11 November 2025 16:22
11/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Dopo aver liberato NOVOUSPENOVKE
https://divgen.ru/event/3236
i russi puntano dritti verso l’ultimo paese a ovest lungo la strada prima di GULJAJPOLE, ovvero JABLOKOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3237

Guardando la cartina delle fortificazioni (doppia in questo caso),
https://t.me/divgen/75163?single
et
https://t.me/divgen/75167?single
notiamo come i russi abbiano AGGIRATO (e stiano martellando) la doppia linea difensiva subito a sud, andando di fatto a colpirla nel punto più debole. Da dove mai e poi mai si sarebbero aspettati un attacco russo.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

CONFERMATO L’INIZIO DELLA BATTAGLIA A DIMITROV CITTA’:
https://t.me/rezident_ua/28035

25 MARO’ DELLA TRENTOTTESIMA BRIGATA, scettici su quanto il loro capo sostiene ogni giorno, ovvero che la situazione si è “stabilizzata” ed è “sotto controllo”, SI SONO APPENA CONSEGNATI AI RUSSI
https://t.me/divgen/75174
dopo aver ricevuto, lanciate dai droni, le istruzioni per l’uso. Uomini di poca fede… in buona compagnia di altri loro camerati che si sono già consegnati prigionieri:
https://t.me/RVvoenkor/103562

Poca fede o han visto la morte in faccia una volta e han deciso di non tentare ulteriormente la sorte. LE SQUADRE DI SPOGLIO RUSSE, INCARICATE DI RACCOGLIERE E IDENTIFICARE LE SALME DI PARTE AVVERSA, FANNO CINQUE KAMAZ AL GIORNO di dvuchsotnych, ovvero 200-x, termine tecnico per indicare i morti in battaglia (filmato qui):
https://t.me/imperialherald/21706

Inoltre, negli ultimi due mesi anche la mortalità fra i feriti delle forze armate ucraine è aumentata del 200%:
- niente evacuazioni,
- e anche se per miracolo l’evacuazione riesce, i primi ospedali disponibili sono a centinaia di chilometri,
- e molti di quelli sono già sovraffollati,
- e versano in condizioni pietose,
- pochi medici da campo,
- pochi farmaci sulla linea di fronte,
- 90% dei soldati che non conoscono le tecniche fondamentali di primo soccorso
https://t.me/legitimniy/21263


I duri e puri, invece, ci salutano a RODINSKOE. Ecco alcuni necrologi. Forze speciali OMEGA
https://t.me/Tatarinov_Rus/61844
Data decesso risalente al loro “contrattacco” (05-06/11).

CI PROVANO SEMPRE!!! MA SEMPRE!!!

MI-6 e sua controllata ucraina hanno provato a contattare un pilota russo per fare caccia-a-ottobre-rosso col suo MiG-31 e i missili ipersonici Kindzhal. Erano disposti a dargli 3 milioni di dollari, cambio documenti d’identità, nuova-casa-nuova-vita… doveva portare il mezzo alla base NATO di Costanza (Romania). Dove lo avrebbero abbattuto SIMULANDO UNA VIOLAZIONE DELLO SPAZIO AEREO E PURE CON MISSILI IPERSONICI.
https://t.me/divgen/75159
https://t.me/RVvoenkor/103558

Tentativo iniziato dalla fine dello scorso anno con il coinvolgimento anche dell’agenzia BELLINGCAT (https://www.bellingcat.com/)
https://t.me/ZeRada1/27743
qui anche la registrazione di una conversazione, con un certo “SERGEY LUGOVSKIY”
https://t.me/RVvoenkor/103560
Ormai si son ridotti a questo. Tentativo di PROVOKACIJA miseramente fallito, sventato dall’FSB russo. Attendo, fiducioso, un commento sui cinegiornali serali a proposito delle SCIMMIE CON BOMBA A MANO, pardon, degli irresponsabili che ci governano portandoci verso la terza guerra mondiale.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 11 November 2025 10:35
11/11 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

CON LA LIBERAZIONE DI NOVOUSPENSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3236
prosegue la marcia di avvicinamento a GULJAJPOLE da nord-est. E siamo solo al mattino.

KRASNOARMEJSK

I RUSSI ENTRANO IN MASSA A KRASNOARMEJSK (filmato qui, ma ci ritorneremo...)
https://t.me/condottieros/14145
e si spingono a est, liberando la STAZIONE “KM 394” (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3235
Prende sempre più forma quanto temuto, ancor più che ipotizzato, ieri, ovvero UNA SACCA NELLA SACCA, data dalla parte sud di DIMITROV completamente tagliata dalla parte nord. A conferma di questo, la notizia, pervenuta di primo mattino, dell’ingresso dei russi nel quartiere ZAPADNYJ (ovest) di DIMITROV:
https://t.me/voenkorKotenok/68751

MAMMALIRUSSI!

Non c’è canale ucraino che non pubblichi questo filmato (qui i miei soliti, ma penso davvero che ormai abbia più messe in onda di Sapore di mare e Sapore di mare 2 contate insieme):
https://t.me/legitimniy/21258
https://t.me/rezident_ua/28025
https://t.me/ZeRada1/27738
https://t.me/petrenko_iHS/10430

Anzi, penso che se invece di esserci andato sabato pomeriggio, in gita di istruzione al Parlamento Europeo, ci fossi andato questo, di sabato, li avrei visti anche su un nuovo pannello gigante preceduti da una breve introduzione di Madama VDL che, guardando fissa la telecamera e annuendo in modalità “vispa teresa” dal leggio, avrebbe introdotto: “Noi (pausa) vi difendiamo (pausa) da LORO (con l’accento sul “loro”)”.

Orde di mammalirussi… che oggi entrano in massa a KRASNOARMEJSK, domani… chissà! Tutti quei cicli, motocicli, “buchanka” (detto anche pulmino di Masha e Orso), giardinette, bianchine scoperchiate come scatole di tonno e stipate di soldati, garelli, leprotti, monopattini a spinta, orchi a piedi, troll, uruk-hai… un domani potrebbero bussare anche a casa tua! Ma per fortuna c’è la UE… e cacciate ’sti ottocento miliardi di euro… ingrati che non siete altro!

Suggerisco loro anche quest’altro pannello, dal titolo “PIOVONO TONNI”:
https://t.me/beard_tim/28572
dove un drone natofascista è abbattuto… da una scatola di tonno lanciata da un drone russo proprio sulla sua elica. Con sotto in sovrimpressione: oggi un drone… domani, la tua testa… e neanche “in olio d’oliva”! Pioverebbero, oltre ai tonni, anche le donazioni spontanee… mammalirussi!

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 10 November 2025 22:38
10/11 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

ANCHE LA NEBBIA AIUTA I RUSSI, CHE AVANZANO IN SUPERIORITÀ NUMERICA SENZA CHE I DRONI NEMICI POSSANO INDIVIDUARLI E COLPIRLI:
https://t.me/legitimniy/21256

O forse la nebbia c’entra, ma fino a un certo punto. Qualcuno ritiene che entro fine mese i russi possano entrare e, addirittura, liberare Guljajpole.
https://t.me/rezident_ua/28022
Tutti concentrati su Krasnoarmejsk e Kupjansk, stanno perdendo, definitivamente, la possibilità stessa di negoziare qualcosa di diverso dalla propria resa.

Queste le due direttrici (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61801
che i russi potrebbero seguire nella loro avanzata verso ovest, confermando quanto già da noi ipotizzato qualche ora fa. Verso ovest quella più a nord, verso sud l’altra.

Staremo a vedere, intanto anche divgen aggiorna la propria cartina con l’avanzamento dei russi verso ORESTOPOL’:
https://t.me/divgen/75141

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Marco C.
Monday, 10 November 2025 18:42
Buonasera, è un po' che non partecipo ai commenti, ma ogni giorno e spesso più volte al giorno corro agli aggiornamenti di Paolo,, con sempre più gratitudine e ammirazione per il suo spirito di servizio, come faccia a non perdere un colpo nemmeno quando è in vacanza non è spiegabile nemmeno con la sua passione per le scalate in bicicletta. Grazie ancora!
In merito alla vomitevole questione della censura alla conferenza del Prof. D'Orsi nella mia città (Torino), sottolineo un dettaglio positivo, anche se in parte fuori tema. Rifondazione comunista ha messo a disposizione la sua sede "informale", il circolo La Poderosa (la moto del Che) e il segretario provinciale ed ex ministro Paolo Ferrero ha espresso una posizione netta. La riporto, con due successive sottolineature,
“Che nella città di Gramsci e Gobetti, città medaglia d’oro della resistenza, un sindaco del PD possa vietare una conferenza ad un noto esponente dell’accademia torinese perché contrasta con la vulgata del regime NATO in cui viviamo, significa solo che il fascismo si riproduce in forme diverse e una è quella impersonata dal sindaco Russo. Si vergogni, ripristini la conferenza e si renda conto che i partigiani sono morti sulle montagne torinesi perché a Torino non vi potesse più essere un podestà che vieta una conferenza contro le discriminazioni e la russofobia.”
Commenti personali:
1. Ai tempi del Covid, RC come gran parte della sinistra "comunista" si è appecorata alla narrativa dominante, ho vissuto personalmente lo sconcerto di sentirmi chiedere il green pass dai suoi attivisti per iniziative pubbliche e addirittura di essere escluso da un'iniziativa ALL'APERTO perché sprovvisto del pass. Non è seguita alcuna autocritica e per quanto ne so molti suoi esponenti collocano ancora oggi l'opposizione a quelle misure come collaterali ai "fascisti". E' la ragione per cui personalmente non li ho più votati. Consola che almeno sulla Russia sappiano distinguersi dalla vulgata sinistroide, conoscere la storia di quel paese e i disastri successivi alla fine dell'URSS evidentemente è un bagaglio che ha permesso maggiore capacità critica.
2.Ferrero ben sintetizza come il "fascismo" assuma forme ed espressioni diverse dal folklore dei nostalgici delle camicie nere. Mi nausea - proprio fisicamente - sentire blaterare di antifascismo quegli stessi soggetti di "sinistra" che hanno attivamente contribuito alle politiche pandemiche, quanto di più simile al fascismo abbiamo vissuto negli ultimi 80 anni, oggi guarda caso in gran parte schierati con il regime democratico-nazista ucraino, perché "Putin cattivo dittatore".
Su Covid, Russia, UE, ecc., la sinistra è senza dubbio più "fascista" della destra e del governo Meloni, posto che entrambi sono articolazioni in diverso costume da scena del copione unico liberista.
Non mi dilungo oltre, ma condivido una nota personale, questi anni sono stati una grande occasione di verità e di conoscenza degli altri. Talvolta vedo ancora una ex fidanzata di gioventù, quegli amori tormentati che rimangono sempre nell'aura del mito e con cui si immagina che prima o poi si potrebbe tornare insieme. Ecco, sentirla dopo 30 anni ironizzare "ah, ma allora è vero che voi no vax siete anche filo putiniani" fa finalmente passare qualsiasi fantasia. Che dire, PD (e suoi cespugli) hanno fatto anche cose buone.
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Paolo Selmi
Tuesday, 11 November 2025 00:04
Grazie mille Marco per l'info! Bravo Ferrero! Anch'io non son più di RC da un bel po'. E mi dispiace, perché è il partito in cui mi sono riconosciuto di più e per più tempo, dopo la scomparsa del PCI. Mi sono allontanato con l'ultimo Bertinotti, quello che riteneva obsoleta la categoria di imperialismo, e a cui l'esperienza sovietica importava più o meno quanto a me importa oggi del festival di Sanremo. La vicenda politica del segretario Ferrero l'ho seguita quindi già su altre posizioni, più vicine ai compagni, sempre per restare a Torino, di resistenze.org con cui ho collaborato per anni. Poi dopo le dimissioni l'ho perso un po' di vista, lo leggo molto volentieri proprio su queste pagine, è capitato anche che ci scrivessimo in occasione, se non ricordo male, del mio lavoro sulla pianificazione in URSS... lavoro che prima o poi porterò a termine. Oggi, sentire che ha messo a disposizione La Poderosa e ha preso posizione netta contro questo schifo, mi ha fatto un immenso piacere. Grazie mille Marco per questa informazione. Sull'ironia fuori luogo (e scontata) della ex, non mi pronuncio, ma capisco come possa passare la poesia subito, e anche con molto meno!

In tutto questo ho letto anche Alfred e... si, in questo caso chiudere con un "volemose bene" non è affatto né scontato, né qualunquista, né riduttivo o liquidatorio. È frutto della sofferenza propria e altrui, della divisione, dello scontro alla prova dei fatti, della sorpresa, persino, e più in negativo che in positivo, derivati dal fatto che certe relazioni o rapporti o anche semplici, ma consolidati - almeno così si pensava! - sentimenti di stima e rispetto, in quel periodo sono andati, come si suol dire, a puttane, per una parola di troppo. Per un'esplosione di rabbia non controllata. Per una stronzata sentita in televisione e commentata ad alta voce davanti a chi mai e poi mai avresti pensato potesse reagire così. Siamo naufragati nell'abisso delle nostre fragilità, di fronte a una prova che ha colto tutti impreparati. Parlo a livello personale e di rapporti personali.

A livello politico, invece, altro che "volemose bene". E non solo per la caccia alle streghe interna. Ora che mi fai tornare indietro con la memoria, da come han liquidato lo Sputnik russo o i vaccini cinesi e cubani, potevamo già intuire la traiettoria di un anno dopo soltanto. Si, forse terrei ben separati i due piani: quello dei rapporti personali, su cui ho imparato col tempo a mordermi la lingua e a contare fino a dieci, almeno ci provo e ogni tanto anche ci riesco, anche cambiando bruscamente argomento e mettendomi a parlare anche di sesso fra i panda, e quello politico, dove si può e si deve dire ciò che si pensa, senza paura.

Grazie ancora a tutti.
Notte
Paolo Selmi
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Alfred
Monday, 10 November 2025 22:54
Non so se posso permettermi, ma in merito a covid e paure di contagio inviterei a una riflessione.il covid ha diviso animi sino a prima affini e affini anche adesso, nonostante le frecciatine che scappanobda tutte le parti8. Perche' dico questo? Perche' la malattia e il contagio non sono solo una dinamica di gestione sociale. Ho dovuto ricomporre in me parecchie fratture sia nel momento in cui c'eravamo dentro, sia dopo. Odio e contesto le speculazioni e il magna magna che c'e' stato, ma ho grande comprensione per tutte le posizioni dei miei amici, anche le piu intransigenti. Una pestilenza reale o finta o a meta' scatena paure ataviche e reazioni ataviche, non solo razionali. Non dico che bisogna appianare tutto, personalmente ho scelto la strada di non appianare la rabbia per le speculazioni e l'arbitrio con cui e' stato gestito il covid, ma di accettare, ironizzare e comprendere chi come me non rompendo le palle agli altri ha dovuto fare i vaccini, gli amici che non li hanno fatti ecc.
Eravamo sotto ricatto lavorativo, sotto precisi sensi di colpa indotti o autoindotti, in una situazione sconosciuta e a cui mai avevamo pensato. A livello di persone in balia degli eventi si e' reagito in modi anche inaspettati, rimuovendo i problemi, con rassegnazione al virus o con panico e non a gratis, ma subendo anche lutti. Personalmente non ho ne' rancori ne' rimpianti, ne' ironie. Preferisco, da sempre, tenermi strette le relazioni umane, con i miei limiti, con i loro limiti.
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Marco C.
Tuesday, 11 November 2025 00:31
Sul piano umano hai certamente ragione, siamo stati in misura diversa tutti vittime, al netto di quelli che al contrario di te le palle le hanno rotte eccome, bastava criticare green pass e super green pass per essere accusati di irresponsabilità, terrapiattismo, amicizia con “i fascisti” ecc..
Diversa è la questione per quelle organizzazioni politiche e sindacali che avrebbero dovuto smascherare la propaganda terroristica e ostacolare le misure autoritarie e invece sono state silenti e spesso conniventi. “Scurdammoce o passato” elude la responsabilità di fare almeno a posteriori un’analisi degli errori compiuti, così alla prossima emergenza non ci saranno nuovamente gli “anticorpi” per affrontarla.
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Frank
Tuesday, 11 November 2025 09:07
Assolutamente d'accrdo. Sul piano umano dobbiamo capire gli amici, anche se a volte significa prendere atto di cambiamenti che sono vere perdite (ma le perdite fisiche sono assai peggiori). Rinunciare ad analisi sociopolitiche vuol dire abbandonare senza rimpinto ogni giudizio critico, sputare su tutto quanto ci è stato insegnato da gente assai più consapevole e coraggiosa di noi. Una quiete serena e appagata te la danno anche gli oppioidi!
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Paolo Selmi
Monday, 10 November 2025 16:48
10/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO VERSO GULJAJPOLE e liberano contemporaneamente NOVOE e SLADKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3230
Non solo si stanno avvicinando a Guljajpole da nord-est, ma cercano di raggiungere la strada che la collega a Pokrovskoe per attaccarla anche da nord. O aggirarla ulteriormente. Come mostra la carta delle fortificazioni nell’area,
https://t.me/divgen/75109?single
esse non erano state concepite per gli attacchi da ovest. E si vede.

Più a nord, I RUSSI LIBERANO ORESTOPOL’ (Орестополь) E ATTACCANO VELIKOMICHAJLOVKA (Великомихайловка),
https://t.me/beard_tim/28564
posizione qui
https://divgen.ru/47.95609/36.45201/12
e qui
47.95609/36.45201
ancora indicata in azzurro da divgen, ma non è l’unica cosa da correggere sulla loro cartina. La liberazione di questo blocco comporterebbe il ricongiungimento con l’ala a est dello schieramento russo e la prosecuzione a questo punto verso nord a tagliare la strada che da est conduce a POKROVSKOE.

Terremo monitorata la situazione, ma possiamo nel frattempo constatare che si sta mantenendo la TENDENZA GIA’ MANIFESTA A OTTOBRE, ovvero che QUESTO E’ IL SETTORE DOVE I RUSSI AVANZANO MAGGIORMENTE (239,07 kmq soltanto verso Guljajpole, 295,04 totali (ultima fila) contro i 118,42 a Krasnoarmejsk)
https://t.me/boris_rozhin/186390
Quasi la metà dei 607,75 kmq liberati a ottobre.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Persino le fonti di matrice ucraina
https://t.me/petrenko_iHS/10425
https://t.me/the_military_analytics/25486
confermano la LIBERAZIONE DI GNATOVKA DA PARTE RUSSA. Annuncio ufficiale dato anche dal Ministero della difesa russo,
https://t.me/mod_russia/58349
che riporta oltre DUECENTO SOLDATI UCCISI a Krasnoarmejsk in un giorno, 244 edifici liberati nell’area industriale a ovest, e SETTE tentativi di contrattacco respinti, così come DUE tentativi delle forze speciali intrappolate di forzare il blocco e uscire:
https://t.me/mod_russia/58346
CINQUECENTODIECI, invece, le perdite inflitte nell’intera area, ivi compresi i tentativi di contrattacco natofascisti a nord, che divgen segna in azzurro
https://divgen.ru/event/3232
ma che non compaiono da nessun’altra parte, neppure nei canali natofascisti come i già citati Petrenko e Military Analytics. Forse perché a furia di perdere centinaia di uomini ogni giorno difficilmente tali tentativi potranno
a. consolidarsi, cosa che aveva già notato il colonnello Mašovec nella sua analisi
b. avere una qualche prospettiva andando a farsi annientare contro forze preponderanti.

Il ritmo è - unicamente come ordine di grandezza - una brigata, al completo, liquidata ogni quattro giorni.

Anche per questo Rezident stima una settimana di tempo per provare a ribaltare la situazione, poi il tracollo ci sarà anche a DIMITROV:
https://t.me/rezident_ua/28017

E un altro canale ucraino, Legitimnyj, conferma che i russi hanno TAGLIATO IN DUE, PER IL MOMENTO SOLO OPERATIVAMENTE, LA SACCA DI DIMITROV (schema qui):
https://t.me/legitimniy/21249
In altre parole, chi è intrappolato nella parte in basso non può più passare nella parte in alto.

Non da ultimo, anche i prigionieri aumentano, mentre i russi proseguono nella bonifica dell’intera area di KRASNOARMEJSK.
https://t.me/epoddubny/25467

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI HANNO ACCERCHIATO SEVERSK DA TRE DIREZIONI:
https://t.me/the_military_analytics/25472
Come analizza questa fonte, di matrice ucraina, tutto dipende ora dalla tenuta dell’area a sud, dove i russi però stanno avanzando. Persa quella, anche l’avanzata verso est sarà facilitata e la tenuta sarà, praticamente, compromessa.

VERSO IL FIUME OSKOL

Siamo all’altezza di KRASNYJ LIMAN e, anche qui, i russi pare non abbiano fretta di attaccarla, allargando lo spettro della loro azione verso EST, ovvero il fiume OSKOL (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3233
Anche qui si stanno creando i presupposti per chiudere anche a sud l’area a est del fiume OSKOL e formare, qui come a Kupjansk, l’ennesima sacca.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

L’avanzamento di stamane VERSO SUD a ovest del fiume OSKOL
https://divgen.ru/event/3228
si accompagna a un analogo avanzamento, sempre VERSO SUD, ma a EST del fiume OSKOL.
https://divgen.ru/event/3231
Un’intera area industriale è stata liberata e ora di fatto i russi, come mostra questa immagine satellitare
https://t.me/divgen/75114?single
hanno chiuso un’intera area fra il fiume e queste nuove posizioni. Sono quindi nella condizione ottimale per procedere anche qui verso sud. E chiudere la sacca che si sta formando a est.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 10 November 2025 11:40
10/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI VOLCHANSK


Subito dopo l’avanzamento segnalato ieri notte (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3226
stamane un altro avanzamento importante, subito più a sud, che mette in sicurezza il crocevia che taglia l’intera area a est dello stesso da qualsiasi approvvigionamento in linea diretta (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3227
Ancora qualche isolato e la battaglia di Volchansk potrà dirsi conclusa. Coi russi che, comprensibilmente, guardano ai loro compagni a quaranta chilometri a sud-est.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Quelli che operano a KUPJANSK e dintorni, per la precisione. I quali ora puntano decisamente verso SUD, guadagnando ulteriori isolati lungo la SEN’KOVSKAJA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3228
Meno di un chilometro al bivio che porta, girando a sinistra, a passare il fiume OSKOL verso KUPJANSK-UZLOVOJ. Che è a fianco di KURILOVKA dove i russi sono già entrati. Un’immensa sacca a nord e a est delle due falangi russe in avvicinamento fra loro è in formazione. Mentre le cineprese son tutte puntate su Krasnoarmejsk e dintorni.

FIDES

Intesa come “Quando brillava il vespero vermiglio,” eccetera eccetera. Sembra fatta apposta per un dodicenne di quartiere, quale ero io quarant’anni fa, con decisamente poca voglia di studiare: niente “Ei fu siccome immobile” di pagine e pagine da imparare a memoria, solo qualche riga, parafrasi pressoché nulla, cantilena immediata, concetto facile, intuitivo, con la mamma che dice al “piccoletto figlio” la solita “balla da grandi” (a dodici anni si è già nell’età in cui si pensa già di saper tutto...), il figlioletto ci crede e va a nanna sognando “alberi d’oro”, mentre la realtà è un cipresso devastato: realtà parallele, come già a dodici anni un ragazzo che viveva in un quartiere di tremila persone stipate in palazzi e palazzoni in periferia a quattro fermate di bus da un centro città popolato da sciuri coi vestiti firmati, cominciava a intuire. Pochissima spesa, tantissima resa all’interrogazione.

Come devastavamo noi la letteratura italiana, non lo faceva nessuno. Oggi, peraltro, il problema non si pone più perché non si imparano più le poesie, ma brani tratti da opere letterarie come la biografia di Agassi, o altra letteratura anglofona tradotta: questo è quanto leggo nei “nuovi” manuali costati un quarto stipendio qualche mese fa.

Essendo costretti a imparare a memoria, qualcosa ci restava, fra le pagine chiare e le pagine scure, anche dopo l’interrogazione. Prova ne è che il Poeta mi è venuto in mente, a quarant’anni di distanza, due giorni fa.

Non avremo “lu sule, lu mare, lu ientu”, efficace formula pubblicitaria che riduce a marketing per polentoni da spennare una terra di oltre duemila anni di storia, ma a quattro ore di macchina abbiamo Strasburgo, e non il cartello “Puglia” con una barra sopra e sotto invece “Molise” senza barra. La frase “Mè, sciamu a Strasburgu”, se uno ha voglia di sfacchinare per otto ore andata e ritorno, per esempio, per un regalo di compleanno, da noi non è campata per aria. “E sciamune”, allora, “a Strasburgu”.

Traforata, letteralmente, la Svizzera, si è subito in terra di Francia. La vista della città è impagabile, la Cathedral è sempre lì, l’orologio astronomico crucco spacca il secondo. Sull’onda dell’entusiasmo, guadagniamo Place de l'Homme-de-Fer per il tram che ci permette di accedere, in pochi minuti, alla culla dell’Europa Unita.

Arrivati al colosso circolare di vetro e acciaio, ancorché disabitato il sabato pomeriggio, non si può non provare una certa emozione. Guardo mia figlia, che ha la stessa età mia di quando studiai quella poesia a memoria, e non sa neanche chi sia il Pascoli, e mi sento, esattamente come quella madre. Esattamente lo stesso corto circuito. Ora che le racconto? “Così fatto è lassù, tutto un giardino”?

Preferisco lasciare da parte ogni vis polemica così come, d’altro canto, turiboli d’incenso fumante altrettanto fuori luogo, e partire almeno dalla teoria, sperando che quando la farà a scuola qualcosa le resti: qualcosa che, nell’immediato, le spieghi come mai il telefonino dei suoi funziona senza costi aggiuntivi, come mai ha potuto comprare una calamita ricordo nella stessa moneta che usa a casa sua, come mai, entrati nel Parlamento come visitatori, uno scanner elettronico in francese le ha stampato all’istante il badge col suo nome riconoscendo il suo documento d’identità italiano, eccetera…

La visita procede con pannelli in cartonato e quadri elettronici giganti, molti dei quali “interattivi”, ovvero che rispondono alle sollecitazioni delle falangi dei visitatori con filmati, informazioni, eccetera. Dalla CECA e Schumann 1950 (Ventotene qui non è ancora arrivato… forse perché noi restiamo, pur sempre, PIGS) al Premio Sacharov. E qui mi fermo. Si incanta il motore, peggio, si ingrippa, come tutto il discorso motivazionale a mia figlia della serie “siete voi il futuro, dovete esser migliori di noi, eccetera” va a farsi benedire. Preferisco farla giocare con un pannello luminoso a scelta e chiudere la visita per riprendere il tram verso la città, il parcheggio e sedici chilometri di San Gottardo a ottanta all’ora fissi.
Questa la pagina ufficiale:
https://www.europarl.europa.eu/sakharovprize/it/home

Di fatto, ULTIMAMENTE è stato assegnato, casualmente, a “dissidenti” russi, bielorussi, venezuelani, cinesi. Guarda caso. “Così fatto è lassù, tutto un giardino”: si, perché il giardino è qui, parola di OLAF SCHOLTZ. Di là, invece, c’è il babau. L’uomo nero. Il lupo cattivo. E noi aiutiamo “la libertà di pensiero”, che qui è indiscussa, a fiorire dove invece il babau, l’uomo nero e il lupo cattivo la calpestano, ci fanno la pipì sopra per segnare il territorio, la contaminano coi gas serra, la ranzano via con la loro falce dalla lama arrugginita al sapor di tetano.

Questa una breve nota biografica del Prof. Angelo d’Orsi:
https://dait.interno.gov.it/documenti/trasparenza/POLITICHE_20220925/CAMERA_ITALIA_20220925/candidati/CI01/CP011/415595/1347178/6858_415595_1347178_angelo_d_orsi_25092022_cv.pdf
Insieme alle 53 monografie pubblicate al 2021. Siamo nel 2025 e chiedo scusa al professore per quelle non menzionate, insieme al centinaio di saggi e al migliaio di articoli. Qualche giorno fa, la “sua” Torino non gli ha permesso di prendere la parola sul Donbass e sul conflitto in Ucraina:
https://www.lacittafutura.it/interni/la-censura-russofobica-colpisce-ancora-annullata-conferenza-al-prof-angelo-d-orsi

Il compagno Jure, che ringrazio per avermi segnalato l’episodio, mi ha girato una Nota, datata otto novembre, del direttivo del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia, che a un certo punto recita:
“Non è il primo caso di violazione del diritto costituzionale alla libertà di opinione e di espressione a Torino - per tacere dell'Italia, paese che è in fondo alla classifica internazionale della libertà di stampa - né il primo riguardante il prof. Angelo d'Orsi, membro tra l'altro anche del Comitato Scientifico Artistico di Jugocoord.
Ricordiamo il diniego della sala del Museo delle ex Carceri "Le Nuove" per la nostra conferenza del 10 febbraio 2018 su "Giorno del Ricordo, un bilancio", conseguenza delle intimidazioni di Maurizio Gasparri e della campagna lanciata sulle pagine di Avvenire dalla esponente della lobby istrodalmata Lucia Bellaspiga, che rivendicò di avere operato per impedire la conferenza.
Il convegno si tenne comunque in una sala reperita all'ultimo minuto ma senza alcun giornalista e con la cittadinanza convinta dai media che fosse stato annullato. La denuncia penale da noi presentata contro Bellaspiga per diffamazione è stata insabbiata dalla magistratura tramite l'avocazione da parte della Procura di Roma, che l'ha tenuta nel cassetto ai fini del raggiungimento dei termini della prescrizione.”

Nota dell’otto novembre, praticamente mentre ero a far vedere a mia figlia la culla della “la libertà di pensiero”. Che dà i premi agli altri, mentre se politici e pure di parte avversa (sic!) si comportano ALLA STESSA MANIERA impedendo conferenze dove, fino a prova contraria, non è violata alcuna legge o norma costituzionale, nulla ha da dire. Anzi, plaude.

Del resto, neppure Voltaire ha mai detto, o scritto: «Je ne suis pas d’accord avec ce que vous dites, mais je me battrai jusqu’à la mort pour que vous ayez le droit de le dire», nemmeno nell’originale apocrifo: «Monsieur l’abbé, je déteste ce que vous écrivez, mais je donnerai ma vie pour que vous puissiez continuer à écrire.»
https://www.projet-voltaire.fr/ressources/voltaire-citation-apocryphe-je-ne-suis-pas-d-accord-avec-vous/

Tutto torna, mentre “brillava il vespero vermiglio, e il cielo pareva oro, oro fino”… quasi meglio di una tarte flambée all'alsaziana.

Aggiornamenti a seguire.
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Mario M
Monday, 10 November 2025 13:10
Quote:
Il compagno Jure, che ringrazio per avermi segnalato l’episodio, mi ha girato una Nota, datata otto novembre, del direttivo del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia, che a un certo punto recita:
“Non è il primo caso di violazione del diritto costituzionale alla libertà di opinione e di espressione a Torino - per tacere dell'Italia, paese che è in fondo alla classifica internazionale della libertà di stampa - né il primo riguardante il prof. Angelo d'Orsi, membro tra l'altro anche del Comitato Scientifico Artistico di Jugocoord.
Sì, non è la prima volta: parecchi mesi fa anche il giurista Ugo Mattei è stato oggetto di censura a Torino:

"Cancellata la proiezione del documentario russo, il professor Ugo Mattei: "La censura non riguarda le università" [VIDEO INTERVISTA] - Torino Oggi https://share.google/5OIgEtBMhTvqtaGSW"

Quello che mi ha fatto gelare il sangue sono stati gli autori che sono intervenuti a forzare la dirigenza della facoltà universitaria torinese per censurare l'iniziativa di Mattei: erano due radicali che avevo conosciuto. Essi si appellavano a una normativa europea. A parte la pretestuositá dell'applicazione della norma, essi erano dimentichi che il loro maestro Pannella tante volte aveva effettuato manifestazioni di disubbidienza civile. Ma la russofobia sta obnubilando le menti, e non riesco a capacitarmene: quando, oltre venti anni fa, andai a San Pietroburgo per una breve visita, notai che il carattere delle persone in parte mi ricordavano i napoletani, caratteristica poi confermata da un critico musicale, napoletano doc, Paolo Isotta. Inoltre molta della cultura russa letteraria, musicale, architettonica è strettamente imparentata con quella europea.
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Paolo Selmi
Monday, 10 November 2025 14:23
Confermo... e poi i palazzi del Vanvitelli son farina del nostro sacco! :-)

Tanta amarezza, carissimo Mario, per come si son messe e si stan mettendo le cose. Niente, come si dice dalle nostre parti... tgnim bota, teniam botta, non molliamo il colpo.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Sunday, 09 November 2025 22:42
09/11 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI VOLČANSK


Aver tagliato le comunicazioni con gli ultimi reparti natofascisti rimasti a tenere si è rivelata una scelta vincente. Non riuscendo più a ricevere né cambi, né approvvigionamenti regolari, si stanno progressivamente indebolendo, nonché cedendo terreno ai russi, che GUADAGNANO ALTRI SETTORI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3226
Altri, fra gli ultimi prima della liberazione completa.

FRA VOLČANSK E KUPJANSK

I RUSSI RICONGIUNGONO DUE FRONTI SINORA SEPARATI, OVVERO QUELLO DI KUPJANSK CON QUELLO POSTO A METÀ FRA KUPJANSK E VOLČANSK: ora sono un’unica linea di fronte (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3225

Prossima fermata: DVUREČANSKOE, poi con la sua liberazione la linea di fronte sarà ripianata. I presupposti per procedere verso CHARKOV da est ci sono tutti, specialmente dopo la liberazione di VOLČANSK e la probabile liquidazione di un enorme sacca che si verrà a formare, progressivamene, a nord-est.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Qui i russi LIBERANO UN QUARTIERE SUD DELLA CITTÀ (Jubilejnyj) e PUNTANO VERSO SUD, MA ANCHE SUD-OVEST. E in questa fase, dove la linea di fronte è tutt’altro che stabilizzata, il rischio, sinora infinitesimale, che i russi possano sfondare e raggiungere IZJUM e BALAKLEJA da nord è, lo è sempre meno.

A est del fiume OSKOL, intanto, i russi sarebbero entrati a KURILOVKA
https://t.me/Tatarinov_Rus/61719
tagliando ulteriormente in due l’area a est. OLTRE CHE COMPROMETTENDO IRRIMEDIABILMENTE L’AREA CREATASI A NORD, che lo stesso canale ucraini Legitimnyj ormai contrassegna con una X:
https://t.me/legitimniy/21229

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI LE SI AVVICINANO ANCHE DA SUD-EST ED ENTRANO NELLE PRIME VIE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3218
Con un accerchiamento come quello che i russi son riusciti, progressivamente, a realizzare, la situazione è decisamente compromessa. A quanto pare, tuttavia, l’ordine di ritirata sarà dato dallo Stato Maggiore delle VSU come da loro migliore tradizione: quando saran morti tutti i loro soldati.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Questa cartina di oggi pomeriggio
https://t.me/z_arhiv/32746
ci mostra gli avanzamenti a DIMITROV, coi russi che guadagnano nuove posizioni in città. Ma non solo, conferma anche che a KRASNOARMEJSK la bonifica in corso sta giungendo al termine.

Dimitrov dove sempre più voci parlano di meno di mille soldati natofascisti rimasti intrappolati: dai trecento a i settecento, secondo Ermakov:
https://t.me/beard_tim/28555

Forze speciali e, in particolare, piloti di droni, le prede più ghiotte per i russi, che gli stanno scagliando addosso di tutto e di più:
https://t.me/legitimniy/21243
Mai così tante perdite, specialmente per i piloti di droni, dall’inizio del conflitto (ibidem).

I RUSSI HANNO COSÌ TESO UNA TRAPPOLA A KRASNOARMEJSK, ATTIRATO NELLA STESSA I MIGLIORI FRA I SOLDATI UCRAINI, E LI STANNO FACENDO FUORI. A UN RITMO CINQUANTA VOLTE MAGGIORE CHE SE GLI STESSI FOSSERO IN DIFESA, ANZICHÉ IN QUESTI CONTRATTACCHI SUICIDI (запас прочности ВСУ стачивается в таких контратаках в 50 раз быстрее, чем в обороне)!
https://t.me/legitimniy/21242

Nel frattempo, i russi sarebbero avanzati di un chilometro lungo la strada che conduce a GRIŠINO da EST:
https://t.me/voenkorKotenok/68726

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

SU QUESTO FRONTE, INDUBBIAMENTE, SI SONO REGISTRATI GLI AVANZAMENTI MAGGIORI.

La giornata si apriva con L’AVANZAMENTO RUSSO ANCHE NELL’ULTIMO SETTORE ALDILÀ DEL FIUME JANČUR E LA CONTESTUALE LIBERAZIONE DI RYBNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3219

SUCCESSIVAMENTE, GUADAGNAVANO TERRENO A SLADKOE E ALL’INTERA AREA A SUD, SUD-EST DELLO STESSO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3221
Sono ormai giunti alle porte di ROVNOPOL’E, ultimo paesino a nord-est di GULJAJPOLE. Secondo alcune fonti sarebbero già entrati in paese:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61735
Rovnopol’e che, dopo esser tagliata fisicamente dalla strada a nord, si troverà in semiaccerchiamento, all’interno di un cerchio che tenderà sempre più a chiudersi.

Un processo che sarà aiutato, sicuramente, dall’avanzamento russo di oggi poco più a sud, verso NOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3223

STESSA SORTE, PRESTO, TOCCHERÀ A ORESTOPOL’, COI RUSSI CHE DOPO ESSER GIUNTI ALLE SUE PORTE DA EST, STAN FACENDO LO STESSO DA OVEST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3222

Nel mirino di questa mossa, in prospettiva, anche POKROVSKOE anche a nord-est. E non è una Prospettiva Nevskij. Meno di sette chilometri a tagliare l’arteria principale a nord-est.

SPOSTANDOCI SUL VERSANTE OPPOSTO, ALL’ESTREMO OVEST DI QUESTA LINEA DI FRONTE, VEDIAMO I RUSSI GUADAGNARE POSIZIONI A STEPNOGORSK E AVANZARE VERSO NORD DA SUD-EST.
https://divgen.ru/event/3223

Non male per un giorno solo sulla stessa linea di fronte.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Lorenzo
Monday, 10 November 2025 11:35
Quoting Paolo Selmi:

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Senza spirito di polemica, che lascio ai capi -setta e -assemblea, faccio notare come, stando allo stesso Divgen, in questi ultimi due-tre giorni gli ucraini siano riusciti a riconquistare il territorio che va da Kucheriv Yar in direzione nord, eliminando la puntata offensiva in direzione di Andriivka che tagliava tutte le linee fortificate esistenti nel Donbass occidentale.

Evidentemente pur di serrare l'assedio di Pokrovsk/Krasnoarmejsk e di Myrnograd, i russi sono stati costretti a fare dolorose concessioni in altri punti del fronte.

Sono il primo a dispiacermene e a rallegrarmi delle lente ma continue avanzate russe. Menziono questo fatto solo per mostrare la poca verosimiglianza d'un approccio trionfalistico-totalizzante (non mi sembra che Selmi abbia riferito la notizia) ed evidenziare come gli attacchi ucraini non siano rincorse suicide ordinate dai supercattivi della Marvel, ma scelte tattico-operative che a volta funzionano e a volte no, come avviene in tutte le guerre.

Un po' di sobrietà e di spirito analitico non guasterebbero. Altrimenti si rischia di replicare la narrazione atlantista al contrario.
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Paolo Selmi
Monday, 10 November 2025 11:52
In realtà Lorenzo leggi a metà, purtroppo, e giungi a conclusioni a metà, attribuendomele peraltro, il che non è bello, ma ci ho fatto il callo. Leggi bene cosa scrive il colonnello ucraino, che non mi sembra proprio l'ultimo degli arrivati. Sostiene proprio l'esatto contrario.

Anzitutto, che SUVOROVO è caposaldo russo. A differenza di quanto riportato divgen. E questo lo noto, forse non è passato il messaggio, repetita juvant.

Stesso discorso per i tentativi di controffensiva di cui parliamo da giorni. Che sono riusciti solo a creare "terre di nessuno" dove droni di parte avversa se le danno di santa ragione, ma che non hanno intaccato la dinamica, men che meno la logistica, di quanto sta accadendo a Krasnoarmejsk. E neppure, a detta del colonnello delle VSU, fra Krasnoarmejsk e Konstantinovka.

In altre parole, il tentativo di controffensiva, orchestrato da SYRSKIJ e "consiglieri", pur gettando nella mischia le migliori unità a disposizione, non solo non ha ottenuto gli effetti sperati ma è destinato al fallimento, oltre che a disperdere, ancora una volta, e forse per quella fatale, le forze migliori. Leggere tutto, prima di sparare giudizi a nastro, non guasterebbe.
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Paolo Selmi
Sunday, 09 November 2025 18:08
09/11 ore 17:00 aggiornamento

PERCHÉ IL “PIANO” DI SYRSKIJ NON PUÒ FUNZIONARE: PARLA UN COLONNELLO UCRAINO


A parlare è, stavolta, un colonnello ucraino, KONSTANTIN MAŠOVEC, con un curriculum per cui si può permettere il lusso di prendere la parola e dire ciò che pensa: “Osservatore militare, coordinatore del gruppo “Resistenza nell’informazione”, colonnello delle VSU, esperto di pianificazione della difesa, impiego dei soldati e sviluppo delle VSU, nonché partecipante alla ATO nel Donbass in data 2014 (Военный обозреватель, координатор группы "Информационное сопротивление", полковник Вооруженных сил Украины, эксперт по оборонному планированию, применению войск и развитию ВСУ. Участвовал в АТО на Донбассе).
https://24tv.ua/ru/konstantin-mashovec_tag8885/

Quanto basta perché nessuno possa dare, al colonnello Mašovec, l’appellativo di “golos Putina” senza esser sfidato a duello dal suddetto. In questo suo editoriale di ieri, scritto in russo senza che nessuno osi dirgli nulla, analizza il piano del suo comandante per sbloccare DIMITROV
https://24tv.ua/ru/plan-syrskogo-po-pokrovsku-srabotaet-li-on-kakie-est-njuansy_n2948940

Non osa contraddirlo apertamente. Non osa neppure mettere in discussione le decine di migliaia di perdite. Ovvero, il prima. Entra in medias res nell’argomento e scrive pure che potrebbe, ipoteticamente, anche funzionare. TUTTAVIA, e questa frase l’ho letta migliaia di volte essendo tipica della forma retorica russa equivalente al nostro “c’è un però”, scrive subito dopo: “ma, come sempre, ci sono delle nuance” (Nо, как всегда, есть нюансы)... delle sfumature. E vediamole, queste sfumature, o questi “però”.

PRIMO “però”: i russi HANNO COSTRUITO E STANNO CONTINUANDO A COSTRUIRE UN IMPONENTE AREA DIFENSIVA A RAZINO:
posizione qui
https://divgen.ru/48.36629/37.3118/13
e qui
48.36629/37.3118

Guardiamo la sua posizione. Si trova a nord-est di DIMITROV ed è in grado di “distribuire palloni” sia a sud-ovest (ovvero agli attaccanti di Dimitrov) sia a ovest e a nord-ovest. A questo si ricollega il secondo “però” dell’esperto di parte avversa.

SECONDO “però”: i russi a KRASNYJ LIMAN E SUVOROVO (Уют nel testo originale) continuano a mandare rinforzi e a fortificare. Guardiamo entrambi.
KRASNYJ LIMAN è qui:
https://divgen.ru/48.34222/37.23181/13
et
48.34222/37.23181

mentre SUVOROVO è qui:
https://divgen.ru/48.38749/37.25464/13
et
48.38749/37.25464
colpevolmente lasciato in azzurro da divgen ma, a detta stessa degli esperti militari di Kiev, le cose non stanno più così.

Rinforzare, puntellare, costruire fortificazioni, bunker, depositi protetti lì e lì serve, secondo il Mashovec, a CREARE LE BASI PER SPINGERE ULTERIORMENTE VERSO OVEST (GRIŠINO)
posizione qui
https://divgen.ru/48.32864/37.07851/12
e qui
48.32864/37.07851

e verso la parte NORD di DIMITROV. Ed era proprio di stamane la notizia che i russi avrebbero liberato la STAZIONE CENTRALE DI DIMITROV E I QUARTIERI POPOLARI SULLE STRADE MUHAMADEEV E L’VOVSKIJ (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28534
e posizione qui sia della stazione
https://divgen.ru/48.3273/37.25704/15
et
48.3273/37.25704

che delle strade summenzionate
https://divgen.ru/48.32284/37.25747/15
et
48.32284/37.25747

C’è coerenza, in tutto questo, e non penso che MASHOVEC ed ERMAKOV si siano scritti ieri per concordare quanto avrebbero, a distanza di poche ore, riportato.

TERZO “però”: IL FATTO CHE I PARÀ DEL CINQUANTUNESIMO SIANO RIUSCITI, a prezzo anche qui di enormi perdite, a respingere i russi dalla parte sud di RODINSKOE (senza peraltro esserci entrati loro, visto che droni da ambo i lati impediscono qualsiasi tentativo di consolidamento delle posizioni in loco), NON HA BLOCCATO I RUSSI NELLA LORO AVANZATA VERSO GRIŠINO (come già visto nel secondo “però”).

ANZI, I RUSSI HANNO CONSOLIDATO UN QUADRILATERO CHE VEDE AI VERTICI QUESTI PAESI: KRASNYJ LIMAN, RAZINO, FEDOROVKA
posizione qui
https://divgen.ru/48.38225/37.28897/12
e qui
48.38225/37.28897
E SUVOROVO DI 7,1 X 4,7 KM CON NON MENO DI QUATTRO LORO BRIGATE AL COMPLETO. A queste, si oppongono DUE BRIGATE DELLE VSU. E neanche tanto bene in arnese.

QUARTO “però”: MAŠOVEC sostiene che KRASNOARMEJSK NON SIA ANCORA PERSA, ma i russi hanno ormai conquistato posizioni chiave per cui NON POSSONO E NON POTRANNO ESSERE ESSERE LE FORZE SPECIALI DISPIEGATE A CAMBIARE LA SITUAZIONE. Anzi, mi permetto di aggiungere io, saranno annientate senza apportare alcun cambiamento alla stessa, nella condizione più svantaggiosa possibile.

QUINTO “però”: GLI ATTACCHI RUSSI NON ACCENNANO A DIMINUIRE NEL CUNEO FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA OVVERO FRA
- RUSIN JAR
posizione qui
https://divgen.ru/48.45266/37.50166/13
e qui
48.45266/37.50166
- E NOVOPAVLOVKA
posizione qui
https://divgen.ru/48.52013/37.41583/13
e qui
48.52013/37.41583

QUESTO RENDE OGNI TENTATIVO DI RIPRISTINO DELLA SITUAZIONE AL PUNTO DI PARTENZA DEL TUTTO IMPROBABILE. Bisognava pensarci prima, mi permetto di aggiungere, invece di sacrificare settantamila uomini in quel di Kursk. Ora, con due brigate o anche quattro fare tutto è decisamente improbabile.

Il colonnello chiude l’articolo recitando il credo e sottolineando che si tratta esclusivamente e soltanto della sua personale, soggettiva, opinione da dilettante (это исключительно мое личное, крайне дилетантское и субъективное мнение). Sarà, ma in poche righe ha smontato mesi di propaganda.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Saturday, 08 November 2025 23:22
08/11 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Oltre ad avanzare, dopo la LIBERAZIONE IERI DI USPENOVKA, lungo le linee qui tratteggiate
https://t.me/rezident_ua/27985
che non prevedono solo la liberazione di GULJAJPOLE, ma lo sfondamento in un’area vulnerabile da nord- e da est, essendosi come già notato fortificata per tenere gli attacchi da sud,

poco più a nord I RUSSI LIBERANO VOL’CHE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3217
a sud-est di POKROVSKOE, e attaccano ORESTOPOL’ subito a est (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28519

Il tentativo è quello di chiudere in una sacca l’area a est fra loro e i loro compagni a nord-est già in terra di Dnepropetrovsk. Chiusa la quale, si sarebbe costruito un fronte molto ampio in grado sia di accerchiare Pokrovskoe da est, sia di proseguire verso nord-ovest approfondendo la loro penetrazione nell’oblast’ di Dnepropetrovsk. Aumentando le varianti a loro disposizione e i problemi di un esercito, quello nemico, già al collasso.

Stessa sorte, peraltro, sta accadendo a NOVOPAVLOVKA, poco più a nord
https://t.me/legitimniy/21231
posizione qui
https://divgen.ru/48.13952/36.79253/11
e qui
48.13952, 36.79253

A questo punto, a collassare potrebbe essere una linea di fronte ben maggiore. Con conseguenze ancor più devastanti. Staremo a vedere. Che l’abbiano cercata o se la siano trovata servita su un piatto d’argento, sta il fatto che ora i russi possano davvero ribaltare la situazione su questa linea di fronte. Approfittando del fatto che i natofascisti stiano consumandosi, progressivamente, nella sacca di KRASNOARMEJSK. Pardon, di DIMITROV, dove ormai pare siano rimasti anche a corto di munizioni:
https://t.me/rezident_ua/27984

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Mentre i canali del regime “non vedono” la sacca (qui la versione di Deepstate)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61682

Tatarinov si chiede ironicamente come abbiano potuto 314 soldati russi soltanto, ovvero quelli ammessi da Zelenskij in persona essere in corso di liquidazione, uno a uno, per le strade di Krasnoarmejsk, sbaragliare migliaia di soldati ucraini e rinchiuderne buona parte, 2000 secondo voci sempre maggiori,
https://t.me/condottieros/14114
in una sacca:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61687

314 che chiudono in una sacca 2000 soldati: forse il pesce davvero puzza dalla testa, ovvero da mesi di menzogne circa quanto stava e sta tutt’ora accadendo su questo fronte.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 07 November 2025 23:42
07/11 ore 23:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Ultimo aggiornamento della giornata (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3216
vede i russi affondare il colpo sul fianco est di DIMITROV e avvicinarsi a un’arteria, la SOBORNAJA ULICA, che è la via principale per approvvigionare l’area a sud. Secondo Ermakov ci sarebbero già arrivati (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28511
In ogni caso, creando ulteriori problemi a un’area che ormai cade a pezzi.

A nord, dal quartiere DINAS entrano a ROVNOE a est e lo attaccano (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44376

Ancora più a nord, secondo questa cartina,
https://t.me/z_arhiv/32734?single
alla chiusura della sacca mancherebbe ormai veramente poco. Nel frattempo, ai soldati intrappolati nella stessa mancano cibo, acqua, medicine, oltre che ovviamente munizioni:
https://t.me/condottieros/14083

Ora, pare che qualcuno abbia riferito a sua maestà il patàca che “Pokrovsk” ormai si chiama nuovamente Krasnoarmejsk e che “Mirnograd”, in attesa di tornare a chiamarsi Dimitrov, è completamente accerchiata. Insieme all’insuccesso degli ultimi quattro tentativi di contrattacco:
https://t.me/rezident_ua/27982

Il suo delirio quotidiano,
https://t.me/ZeRada1/27687
riflette nella sostanza il fatto che ormai sia rimasto ben poco da fare su quel fronte. E non solo su quello.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 07 November 2025 14:20
07/11 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Divgen conferma liberazione USPENOVKA (carta aggiornata qui)
https://divgen.ru/event/3213
e avanzamento russo verso ROVNOPOL’E e JABLOKOVO, ultimi paesini prima di GULJAJPOLE.

I RUSSI AVANZANO ANCHE VERSO POKROVSKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3214
che, probabilmente visti i singoli movimenti a nord e a ovest, puntano ad attaccare da due punti.

Se allarghiamo la cartina vediamo come sia GULJAJPOLE che POKROVSKOE non solo si trovano alla stessa altezza, ma rappresentano due capisaldi dell’attuale linea difensiva natofascista nell’area, collegati da una strada che i russi punteranno a tagliare entro breve. Liberare entrambe consentirebbe ai russi un’ulteriore avanzata verso ovest, ovvero NIKOLAEVKA a nord e ORECHOV a sud.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI ATTACCANO DIMITROV ANCHE DA NORD E COMINCIANO A MUOVERSI VERSO OVEST IN DIREZIONE DI GRISHINO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3215
più che la striscia rossa, quel che conta, in questo caso, è l’area bianca in cui si sono spostati i combattimenti. In tali condizioni qualsiasi obbiettivo nemico che si trovi in quell’area è estremamente difficile che possa passarla indenne e entrare (o uscire) a DIMITROV. Anche perché fermandoci alle aree consolidate dai russi, la distanza fra i due cordoni della sacca è ora di 1800 metri. In pratica devon stare attenti a non spararsi addosso. E per oltre un chilometro è così, senza alcuna tregua per chi dovesse passare fra tali forche caudine.

Aggiornamenti a seguire fra stanotte e domattina.
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Mario M
Friday, 07 November 2025 12:20
Anche dal mondo dell'alta cultura musicale qualche voce dissonante si fa sentire, arrivano critiche all'attuale narrazione. Enrico Stinchelli ha condotto per circa trenta anni una trasmissione su radio3, La Barcaccia, dedicata alla musica lirica, con Michele Suozzo, intervistando le maggiori glorie del campo. È un grande esperto in questo campo, oltre a essere arguto, signorile, divertente.

https://www.facebook.com/share/p/17LzR5mALn/

GUERRA : PROPAGANDA E BALLE

di Enrico Stinchelli

Comincia a diventare stucchevole, oltre che nauseante, la continua narrazione ondivaga sulla guerra in Ucraina. Ci hanno raccontato di tutto: i buoni, i cattivi, i liberatori, gli aggrediti, gli eroi, i mostri. E intanto, in mezzo, una carneficina che va avanti da anni, mentre noi qui, in Occidente, ce la beviamo a rate come un abbonamento Netflix di sangue e retorica.

La verità? Nessuno ce la dice. E chi prova a cercarla viene subito etichettato: “filorusso”, “putiniano”, “anti-occidentale” oppure, dalla parte opposta, "filonazista" , "sionista" (epiteti rivolti a Zelensky). Ma guardiamoci in faccia: ci hanno trascinato in un conflitto che non ci appartiene, ci hanno imposto una visione manichea del mondo, e nel frattempo — sotto la coperta della “solidarietà democratica” — si preparano appalti miliardari per la ricostruzione dell’Ucraina distrutta, si spartiscono le terre rare, e si piazzano i nuovi “liberatori” economici pronti a far fruttare le macerie.

Siamo sinceri: a nessuno, salve qualche buon samaritano dalle pie illusioni, interessa davvero la libertà degli ucraini. Interessa chi gestirà i flussi di denaro, i giacimenti e gli equilibri geopolitici futuri. Tutto il resto è teatro, e nemmeno scritto bene.

Sul fronte, la situazione è drammatica: Pokrovsk è ormai un nome che ricorda Bakhmut e Mariupol, un altro simbolo di macello e logoramento. Gli ucraini resistono, i russi avanzano, poi si ritirano, poi avanzano di nuovo: un tragico valzer di uomini, missili e menzogne.
E intanto, a ogni telegiornale, la narrazione resta sempre la stessa: “resistono eroicamente”: e se invece stessero solo morendo, come tutti, in una guerra che non si sa più per chi né per cosa?

E poi la russofobia, questo sport occidentale dell’ultimo decennio. Atto ipocrita e vomitevole, mescolare l'Arte e la guerra. È diventata una moda: cancellare i musicisti russi, bandire Cajkovskij guardare storto un artista solo perché è nato da quella parte del mondo. L’ultimo a farne le spese? Il grande basso Ildar Abdrazakov, defenestrato come se fosse un pericolo pubblico. Eppure è uno degli interpreti più geniali, completi del nostro tempo. Ma guai a dirlo, guai a ricordare che l’Arte non ha passaporto! Guai a dire che Mozart non divide ma unisce!

Nel frattempo i veri burattinai — quelli che siedono nei consigli d’amministrazione, nei ministeri e nelle ambasciate — giocano a Risiko con le vite altrui. E noi, sudditi dello “spettacolo permanente”, assistiamo distratti al bollettino di guerra come a un talk show, con la solita fila di opinionisti da salotto, pronti a spiegarti come si fa la pace... bombardando un po’ di più.

Siamo arrivati al punto che chi parla di negoziato viene guardato come un disertore morale. Ma la verità è che questa guerra non finirà con una vittoria, finirà con un compromesso — come tutte le guerre moderne. Solo che prima devono morire abbastanza persone da giustificare la firma.

E mentre i politici fanno i moralisti e i generali si atteggiano a strateghi, l’Europa — quella vera, quella culturale, spirituale, umana — si sbriciola nel suo conformismo.
Forse un giorno capiremo che questa “crociata democratica” è servita soltanto a rimettere in moto l’industria bellica, a far volare i titoli in Borsa e a cementare nuovi equilibri di potere.
Fino ad allora, continueremo a essere spettatori e vittime di questa gigantesca menzogna collettiva e cioè una guerra raccontata da chi non la combatte, combattuta da chi non la vuole, e vinta — come sempre — da chi la vende.
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Emanuele
Friday, 07 November 2025 20:33
Posso dire che questo approccio di critica etica/moralista a mio modestissimo parere è sbagliato? Tutto quello che questo signore nota e denuncia è come minimo vero, ma lo scopo qual'e? Far rinsavire chi è stato fuorviato dalla propaganda degli ultimi anni? No, impossibile. Impossibile perché la realtà è molto peggiore, è ora di cominciare a rendersi conto che siamo tornati indietro nel tempo di 100 anni - o forse gli ultimi 100 anni sono stati una pausa - il concerto che ci è stato messo davanti negli ultimi 3 anni e fatto ingoiare a forza; come polli imboccati con l'imbuto, è sintomo di un processo ormai irreversibile.
Non ci si può illudere di vivere un enorme equivoco.
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Paolo Selmi
Friday, 07 November 2025 23:15
Magari, carissimo Emanuele, una via d'uscita c'è. Per motivi famigliari vivo a stretto contatto con ragazzi che tra poco più di cinque anni saranno uomini. E per motivi lavorativi ogni giorno mi rapporto con ragazzi appena diventati uomini. Adulti. A volte mi verrebbe voglia di strozzarli. Perché non capiscono come la loro "normalità" sia una condizione peggiorativa, rispetto alla nostra, indotta da una classe dominante che pensa di averli in pugno. Invece di tanti rompicoglioni di cinquanta e sessant'anni. A volte, invece, mi danno tanta, tantissima speranza. Perché hanno quello spunto, quell'intuizione, che a noi non è mai venuta. Perché fuori da un muro di una scuola compare un murales con la bandiera palestinese. Nonostante anni di martellamento mediatico su dove stia la ragione e dove stia il torto. Niente di che, ma non era affatto scontato quello che è accaduto. Una generazione cresciuta a pane e tik-tok. A influencer. Nel sottovuoto spinto e nelle magre, magrissime, figure che noi adulti rimediamo davanti ai loro occhi.

Ecco, allora, che una presa di posizione con tutti i limiti della stessa è comunque un segnale. Isolato, apripista d'altro? Lo vedremo presto. In tre anni, tuttavia, quante figure con un minimo di visibilità pubblica e dall'insospettabile curriculum e cursus honorum sono uscite allo scoperto come lui? Hanno avuto il coraggio di dire: ora basta?

Siamo a questo livello, Emanuele. Me ne rendo conto perfettamente. Da ragazzo mi divertivo a "fare le squadre". A vedere quanti di "loro" erano dei "nostri". Della canzone, dello sport, del cinema... a volte li apprezzavo anche solo per questo. Per fortuna, non sono della generazione che dava del fascio a Battisti. Ma ho fatto in tempo a fare quel giochetto. I ragazzi di oggi non sono così. Soprattutto, non ci sono sportivi, artisti così. "Impegnati", come si diceva un tempo. Ogni tentativo, quindi, di "fare le squadre" naufragherebbe miseramente. Ecco allora che una figura che dovrebbe occuparsi solo d'ugole, spartiti e libretti, rompe invece le regole, per esasperazione, come si evince chiaramente dal suo intervento, prende posizione, si schiera, aldifuori peraltro della falsa alternativa concessa dal sistema, con una falsa maggioranza e una falsa opposizione, all'interno del PUA, come lo chiama Canfora, rappresenta OGGI un evento inedito. Denota anche un certo coraggio, visto che non è la RAI di Guglielmi. E proprio per questo, potrebbe riuscire a insinuare in qualche suo affezionato ascoltatore il germe di un dubbio che potrebbe anche crescere, col tempo, e approfondirsi.

Non è la Rivoluzione, che celebro oggi. Siamo tornati indietro di cento anni, hai perfettamente ragione. Ma tutto quel che può servire a ripartire, oggi, lo saluto. Con in mente altro, ma lo saluto. Non da ultimo, è scritto anche bene! Ad Maiora. Semper.

Un abbraccio
Paolo
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Emanuele
Saturday, 08 November 2025 01:29
Giusto per puntualizzare, sia ad Alfred che te Paolo. Chiaro che voci in contrasto alla propaganda di regime sono da benedire, soprattutto se arrivano dai canali mainstream.

Quello che intendo; e che se non ricordo male mi era già capitato di dire, è che se ci si limita alla presa di coscienza, senza progredire nel passo successivo, come nota Alfred nel suo massaggio, rimanendo in una sorta di limbo di timore e "paura" che tutto il potenziale rimanga inespresso per così dire, viene da chiedersi se ci si possa tranquillizzare o se forse bisognerebbe chiedersi se si sta sbagliando qualcosa.

A volte ho l'impressione di correre sull'acqua riflettendo su queste questioni. Non mi riferisco al tuo lavoro chiaramente, assolutamente encomiabile, ma a tutto l'apparato di opposizione a questa deriva allucinata che continua ad esserci somministrata giornalmente.
Apparato forse è pure eccessivo perl'appunto.
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Paolo Selmi
Saturday, 08 November 2025 08:58
Lo so Emanuele... è l'impressione che ho io stesso, che abbiamo tutti noi nel momento in cui ci si trova nello sconforto del "da dove parto?". Che lascia ben presto il campo a un ancor più disincantato: "ma val proprio la pena, ancora, di 'partire '?" A smontare e rimontare? Cambia qualcosa? Ecco che allora il bicchiere mezzo pieno aiuta... anche un quarto, anche un sedicesimo... partiam da quello. E andiamo avanti!
Un abbraccio
Paolo
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Alfred
Saturday, 08 November 2025 00:33
Vero che siamo regrediti di 100 anni..
E allora?
Come se ne viene fuori?
Inutile stare a recriminare e constatare sempre l'ovvio.
Abbiamo davanti del lavoro da fare, qualsiasi mattone che puo' contribuire e' un mattone in meno.
100 anni di regressione non si recuperano solo con la constatazione e il rimpianto o lo sminuire i piccoli barlumi di luce che compaiono qui e la.
Molto stanno a chiagne sul fatto che manifestazioni sono piccole o tardive o non cotte a puntino... non gioiscono per il fatto che almeno ci sono e bisogna fare in modo che la gente trovi di nuovo il piacere di stare insieme. No, non e' rivoluzione ne' il testo ben scritto di Stinchelli (anche se il linguaggio che articola pensieri non e' banale) ne' le manifestazioni, sono il minimo di una base di umano confronto e stare insieme, condividere e cercare di esprimere e contattare gli altri. Senza questo non si costruisce nessuna rivoluzione, ma che dico rivoluzione, neanche una contestazione o una messa cantata.
Ringrazio ogni giorno la banale sensibilita' umana, l'empatia che sopravvive, quella che si aggrega ai mamdani, quella alla ricerca di aggregazioni, quella che scrive considerazioni come queste di Stinchelli. Mi chiedo come fare per instradare verso consapevolezze maggiori, verso lotte collettive. Una bella sfida, quella che ognuno di noi ha davanti per far si che i cento anni di regressione passino in fretta, come un brutto ricordo.
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Alfred
Friday, 07 November 2025 20:26
Grazie !!!!!
Ascoltavo la Barcaccia, grande competenza, grande umorismo, ma questo intervento e' ancora meglio.
Grazie per la segnalazione.
Credo che
...una guerra raccontata da chi non la combatte, combattuta da chi non la vuole, e vinta — come sempre — da chi la vende.

Sia il sunto di ogni guerra, di alcune in modo particolare
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Paolo Selmi
Friday, 07 November 2025 14:35
Grande Stinchelli!
E grande La Barcaccia!

Grazie mille Mario del contributo. Chissà se avrà un seguito... che non sia l'ennesima ritorsione contro il singolo che si è esposto, ma stimoli al contrario altre (e sempre maggiori) prese di posizione.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 07 November 2025 10:11
07/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Mentre l’ultras teutonico Ropke è, come ormai suo costume, oggetto dello sfottò mattutino russo per il suo post angosciato sulla mancanza di “tracce della controffensiva ucraina”,
https://t.me/RVvoenkor/103325
anche le cartine più prudenti cominciano a riempire ovunque a Krasnoarmejsk gli spazi vuoti di rosso:
https://t.me/RVvoenkor/103315
e i prigionieri ucraini cominciano a parlare, anche a beneficio di Ropke, dell’ennesima vergogna natofascista (e vergogna non per la sconfitta in sé, ma per gli ordini criminali dello Stato Maggiore che hanno portato a questa ennesima disfatta)
https://t.me/RVvoenkor/103321
circolano voci di corridoio, sempre “po operativnym dannym” (da dati sul campo)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61619
che i natofascisti intrappolati a DIMITROV siano meno di 1500 (700-1300) e stiano iniziando a consegnarsi. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Confermato quanto riportato ieri notte, più il fatto che a KUPJANSK e, soprattutto, l’importante area a EST del fiume OSKOL, non entri, né esca più nessuno, se non a rischio della propria stessa vita. Rischio che è quasi una certezza. Come mostra questo mezzo natofascista distrutto dai russi
https://t.me/boris_rozhin/186031
secondo la solita modalità “drone kamikaze contro mezzo in corsa e suoi passeggeri” (un esempio qui):
https://t.me/boris_rozhin/186039
L’APPROVVIGIONAMENTO, IN QUESTO CASO, mostran le foto che riguarda PROIETTILI DA MORTAIO: peraltro, sarebbe interessante capire se ancora calibro sovietico 152 o NATO 155 per capire se / cosa gli è rimasto ancora del vecchio arsenale, immenso, ivi compresi gli svuotamenti e le dismissioni di tutti i Paesi Ex-Varsavia che, mandando le loro giacenze a smaltire in un Paese ridotto a discarica a cielo aperto, han colto l’occasione per passare così, in tre anni, agli “STANDARD NATO”.

PROIETTILI DA MORTAIO TRASFERITI SU MEZZI LEGGERI, AGILI, VELOCI, perché unico modo per cercare di entrare o uscire, a tavoletta, da KUPJANSK. In quello, e in molti altri casi, la tavoletta non è bastata. Questa enorme difficoltà di approvvigionamento non potrà che influire sulle sorti di questa linea di fronte.

ZIMNIJ VZJAT!

Preso il Palazzo d’Inverno (Зимний взят)! Mitico quadro del 1954 di Vladimir Serov:
https://lewhobotov.livejournal.com/126644.html
Auguri a tutti i compagni! 108 anni... e non sentirli!

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 06 November 2025 23:35
06/11 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Confermata l’avanzata verso SLADKOE, secondo questo canale già libera (sua cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/103296
e di tutta una linea di fronte oltre il fiume JANČUR verso Guljajpole (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3209
al punto che a essere libera è anche USPENOVKA.

C’è anche chi, addetto ai lavori per parte ucraina e ascoltato da Legitimnyj, ipotizza una LIBERAZIONE DI ZAPOROZH’E più veloce di quella della restante parte di DNR:
https://t.me/legitimniy/21222
Meno fortificazioni, soldati dirottati in buona parte su Kupjansk e Krasnoarmejsk, ai natofascisti non resta che confidare nelle piogge e nel rallentamento dell’avanzata russa da esse derivate: così conclude.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO NEL QUARTIERE DINAS (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3210
e restringono ulteriormente l’imbocco della sacca. Sulla cartina di divgen due sono i chilometri che separano il cordone nord da quello sud, e dalla chiusura non più solo operativa, ma fisica, della sacca. Accerchiamento ormai operativo da giorni, con i soldati che se provano a raggiungere la via tagliata da nord e da sud dai russi (qui visibile chiaramente, è la linea verticale)
https://t.me/motopatriot78/44321
per attraversarla devono procedere a piedi, sono subito avvistati e al momento opportuno ricevono questo trattamento
https://t.me/Tatarinov_Rus/61608
non uscendone vivi.

A EST DI KRASNOARMEJSK I RUSSI LIBERANO UN’INTERA AREA INDUSTRIALE (DUE STABILIMENTI)
https://t.me/divgen/74959
PROSEGUONO L’AVANZATA VERSO DIMITROV (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3212
e si portano a un chilometro e mezzo dalle sue prime case a ovest.

Inoltre, attaccano ROVNOE a nord e SUCHOJ JAR a sud della sacca:
https://t.me/condottieros/14066

Tutto questo, mentre a ogni giorno che passa aumentano i prigionieri (ulteriore filmato qui):
https://t.me/ZeRada1/27679

LIBERAZIONE ACCELERATA DAL FATTO ANCHE CHE, COL CATTIVO TEMPO, I DRONI NON SI ALZANO IN VOLO E PER LE STRADE DI KRASNOARMEJSK CIRCOLANO ORMAI LIBERAMENTE VEICOLI MILITARI CHE TRASFERISCONO PIÙ VELOCEMENTE SOLDATI E ARMAMENTI VERSO EST:
https://t.me/RVvoenkor/103299

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI PROSEGUONO A RIPULIRE L’AREA EST DELLA CITTA’ E AD AVVICINARSI A ZAOSKOL’E. Questa la sola sequenza di oggi, con un primo avanzamento
https://divgen.ru/event/3208
e quest’ultimo a fine giornata, con un intero stabilimento ripulito:
https://divgen.ru/event/3211

Alla liberazione della parte est della città mancano solo cinquanta stabili:
https://t.me/RVvoenkor/103291

BATTAGLIA DI VOLČANSK

BATTAGLIA CHE VOLGE AL TERMINE CON GLI ULTIMI NATOFASCISTI IN CITTÀ CHIUSI NELL’ENNESIMA SACCA (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28493
Ormai, non c’è linea di fronte dove i natofascisti non siano in sofferenza.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 06 November 2025 15:34
06/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I contrattacchi natofascisti si fan sempre più deboli e i russi riprendono ad avanzare, AVVICINANDOSI A ZAOSKOL’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3208
di fronte al quale non vi sono fortificazioni (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74943?single
e che una volta liberato consentirà ai russi di
- bloccare ulteriormente gli approvvigionamenti alle truppe di stanza a est del fiume OSKOL, asserragliate tra l’altro nelle fortificazioni che si vedono chiaramente nella cartina appena menzionata.
- avanzare ulteriormente verso sud e chiudere l’ennesima sacca. Staremo a vedrere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

La situazione è presto detta:
- bonifica delle poche aree ancora non sicure in corso a KRASNOARMEJSK
https://t.me/motopatriot78/44271
- ORMAI DATA PER PERSA ANCHE DAGLI STESSI UFFICIALI MILITARI UCRAINI (come Mikola Mel’nik) che aggiunge anche che combattere in condizioni di semiaccerchiamento è pura follia:
https://t.me/ZeRada1/27669
- DIMITROV completamente bloccata (schema qui):
https://t.me/condottieros/14054
e man mano liberata, con azioni di terra casa per casa di piccoli gruppi coordinate da droni e relativo fuoco di copertura:
https://t.me/RVvoenkor/103274
il che consente la massima efficacia e precisione con il minimo rischio di perdite;
- chi può, di nascosto dai suoi, cerca di consegnarsi prigioniero, ogni giorno. Stamane è stato il turno di questi due soldati, stremati e in età avanzata (giusto per capire chi han mandato a morire):
https://t.me/RVvoenkor/103257
- l’unico fazzoletto di terra, in campo aperto, che collega il dentro e il fuori, è costantemente tenuto sotto tiro dai droni russi (è quanto si vede in questo filmato):
https://t.me/condottieros/14062
i soldati assediati provano a scappare di notte, alcuni riescono, molti son costretti a fare marcia indietro, altri ci restano. Non è un terreno che consente sorprese.
- due i tentativi di entrare a Krasnoarmejsk da parte dei corpi speciali del regime di Kiev per fare qualche foto e scappare subito indietro. Il primo gruppo non è riuscito neppure ad accedere, il secondo uno scatto anche l’ha fatto, ma non è tornato indietro per raccontarlo. Dieci morti in tutto:
https://t.me/namarshe/13341
- questo, mentre il regime di Kiev cerca in tutti i modi di sbloccare la situazione almeno a DIMITROV dirottando su di essa tutte le riserve a disposizione:
https://t.me/rezident_ua/27965
i vagoni ferroviari con le truppe in arrivo sono oggetto di continui attacchi russi, sicché molti di loro muoiono senza aver neppure raggiunto la linea di fronte:
https://t.me/legitimniy/21208
- Aumentando così le perdite. Fra i migliori. Oltre che sul campo, o in arrivo ancora nelle retrovie, anche PER FUTILI MOTIVI. Come quelli colpiti da un ISKANDER russo… se ne è accorto anche il TELEGRAPH:
https://t.me/condottieros/14055
“Investigation launched into possible neglect”… lancia, lancia.
- in questo, i cinegiornali luce cercano un modo per recuperare un minimo di contatto con la realtà e ammettono, ORA, che “L’Ucraina a Krasnoarmejsk deve scegliere fra il conservare i propri uomini o conservare il proprio territorio” (WP)
https://t.me/RVvoenkor/103265
Ora. Che a Krasnoarmejsk c’è qualche decina di uomini nascosti negli scantinati perché bloccata mentre cercava di riparare a Dimitrov. “Bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà”… parole sagge. Soprattutto, non bisogna mentire al proprio popolo. Nemmeno, anzi, a maggior ragione, quando si tratta di altri popoli che, a malapena, il tuo popolo saprebbe collocare su una cartina geografica. Ma qui è chiedere troppo…

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

SLADKOE, posizione qui
https://divgen.ru/47.78686/36.32783/12
e qui
47.78686/36.32783
ridente paesino a nord-est di GULJAJPOLE, sarebbe stato liberato e i natofascisti di stanza in loco si sarebbero ritirati a ROVNOPOL’E (posizione qui
https://divgen.ru/47.74653/36.31705/12
e qui
47.74653/36.31705
Guardando la cartina a corredo della notizia,
https://t.me/beard_tim/28488
notiamo come siamo già ampiamente a ovest del fiume JANCHUR e come tale azione consenta di aprire sia a ovest che a sud-ovest, attaccando proprio Rovnopol’e da nord-est.

ANGELINA, VIENI ANCHE QUI A PAGARE

Due filmati di rastrellamenti qui:
https://t.me/legitimniy/21215
Altri quattro qui:
https://t.me/legitimniy/21215
A questo non gli han neanche controllato i documenti, mentre era lì in bici che frugava nel marsupio, fruc, si affiancava la camionetta e via, sbattuto dentro, con la bici ancora là:
https://t.me/RVvoenkor/103272
Tra quel momento e il trovarsi in prima linea con un fucile in mano passano 28-30 giorni. Si è toccato il minimo storico
https://t.me/legitimniy/21217
Fortunatamente, si sta toccando anche il massimo storico di diserzioni: il 35% dei rastrellati fugge. Già, perché se aspettano Angelina con la valigetta dei soldi, si fa in tempo a morire. Oggi erano in molti a notarlo, sui social ucraini. Non è passata inosservata.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 06 November 2025 12:06
06/11 ore 08:30 aggiornamento

SE QUESTO E’ UN UOMO

«Bisogna sapere che gli spagnoli, il giorno del loro arrivo, si fermarono al mattino – per far colazione – nel letto prosciugato di un torrente, disseminato ancora, qua e là, da alcune piccole pozze d’acqua e pieno di pietre da molare: ciò suggerì loro l’idea di affilare le spade. […] All’improvviso uno spagnolo (nel quale si può pensare fosse entrato il demonio) trae la spada dal fodero, e subito gli altri cento fanno altrettanto; e cominciano a sventrare, a trafiggere e a massacrare pecore e agnelli, uomini e donne, vecchi e bambini che se ne stavano seduti tranquillamente li vicino, guardando pieni di mera viglia i cavalli e gli spagnoli. In pochi istanti, non rimase vivo nessuno.»
(Bartolomeo de Las Casas, “Historia de las Indias”, in Todorov, cit. pp. 205)

Il massacro di Caonao a Cuba non si ferma qui, prosegue anche in una grande casa vicina. Todorov nota, con sconcerto, che “Las Casas non trova altra spiegazione per questo fatto, se non il desiderio degli spagnoli di verificare se le spade fossero bene affilate” (ibidem, p. 206).

Todorov prova allora lui a chiedersi le cause di tutto questo. Vale la pena riprendere la sua analisi, il motivo lo scopriremo, purtroppo, presto.

“Quali sono le motivazioni immediate di questo comportamento degli spagnoli? Una è incontestabilmente il desiderio di arricchirsi presto e molto, senza curarsi del benessere e della stessa vita altrui. Si torturano gli indiani per strappar loro il segreto sui nascondigli dei tesori; si sfruttano gli indigeni per ricavarne dei profitti. Gli autori dell’epoca già trovavano in questo movente la principale spiegazione di quanto era avvenuto. Motolinia scrive ad esempio: «Se qualcuno volesse chiedersi qual è stata la causa di tanti mali, risponderei: la cupidigia, il desiderio di mettere in cassa qualche lingotto d’oro, per il bene di non so chi» (I, 3). E Las Casas : «Non dico che [gli spagnoli] uccidano gli indiani unicamente per odio. Li uccidono perché vogliono arricchirsi e avere molto oro (che è il loro unico scopo), grazie alla fatica e al sudore dei tormentati e degli infelici» (Entre los remedios, 7)”. (ibidem, pp. 208-9)

Per inciso, abbiamo notato questo movente nel saccheggio di un supermercato e abitazioni limitrofe a SUDZHA: dove i russi, un anno dopo, han trovato i corpi di gente massacrata nel difendere i suoi quattro averi e lasciata lì, a decomporsi. A giudicare dai filmati, dai pacchi ricevuti dai famigliari dei soldati natofascisti ed esibiti sui social, non erano lingotti d’oro, non era l’Eldorado, ma detto da noi, dove in Abissinia eravamo pieno “Lumpen-Imperialismus”, o “imperialismo straccione”, tale obiezione non assume alcun valore. E, di fatto, obiezione non è. Semplice costatazione di una miseria umana antica come l’invenzione dell’equivalente universale? SI, CERTAMENTE, MA IN PARTE ANCHE NO. Prosegue infatti, Todorov, nella sua analisi (evidenziati in maiuscolo miei):

“Perché questa brama di arricchirsi? Perché, come è noto, il denaro può tutto: «Col denaro gli uomini acquistano tutte le cose temporali di cui hanno bisogno e desiderio, come l’onore, la nobiltà, la ricchezza, la famiglia, il lusso, i bei vestiti, i cibi delicati, il piacere dei vizi, la vendetta sui nemici, la grande stima per la propria persona» (ibid.).
IL DESIDERIO DI ARRICCHIRSI NON E’ CERTO UNA NOVITA’; la passione per l’oro non ha nulla di specificamente moderno. Lo è invece, ALMENO IN PARTE, questa SUBORDINAZIONE AD ESSA DI OGNI ALTRO VALORE. Il conquistador non ha cessato di aspirare ai valori aristocratici, ai titoli nobiliari, agli onori e alla stima; ma ha capito perfettamente che tutto può essere ottenuto col denaro, che questo non è soltanto l’equivalente universale di tutti i valori materiali, ma rende possibile anche l’acquisto di tutti i valori spirituali. È certo vantaggioso, nel Messico di Moctezuma come in Spagna prima della conquista, essere ricchi; ma non si può comprare uno statuto, per lo meno non direttamente.
Questa omogeneizzazione dei valori per mezzo del denaro è un FATTO NUOVO, che preannuncia la mentalità moderna, egualitaria e attenta all’economia.”
(pp. 208-9)

Una mente analitica profonda, attenta come quella di Todorov, coglie differenze, socialmente e storicamente determinate, anche nella cupidigia tipica della natura umana. E ci è molto di aiuto, questo APPROCCIO, a capire anche l’oggi. Tuttavia, è ovvio che non si possa spiegare la voglia di provare il filo delle spade su innocenti con la cupidigia (per inciso, lo stesso facevano i “nobili” samurai giapponesi quando incontravano contadini; motivo per cui essi impararono a difendersi dalle loro katana, con falci e catene (kusari-gama), bastoni (bo) e bastoni spezzati da catene usati per la trebbiatura (nunchaku)). Prosegue, infatti:

“COMUNQUE, IL DESIDERIO DI ARRICCHIRSI NON SPIEGA TUTTO. Se esso è eterno, le forme assunte dalla distruzione degli Indiani e le sue proporzioni sono inedite, e talvolta eccezionali; la spiegazione economica mostra chiaramente i suoi limiti. Non si possono spiegare con la cupidigia il massacro di Caonao, l’impiccagione delle donne agli alberi e quella dei bambini alle caviglie delle madri, o le torture con cui si strappa a brano a brano la carne delle vittime per mezzo delle tenaglie; né gli schiavi lavorano meglio se il padrone va a letto con le loro mogli sopra la loro testa.
Tutto avviene come se gli spagnoli PROVASSERO UN PIACERE PARTICOLARE NELLA POVERTA’, nell’ESERCIZIO DEL POTERE SUGLI ALTRI, nella DIMOSTRAZIONE DI POTER DARE LA MORTE.
Si potrebbero, anche qui, richiamare alcune caratteristiche immutabili della «natura umana» che la PSICANALISI definisce con i termini di «aggressività», «pulsione di morte», «istinto di padronanza» (Bemächtigungstrieb, instinct of mastery). Per quanto riguarda la crudeltà, si potrebbero ricordare alcune caratteristiche proprie di altre culture, in particolare di quella AZTECA, che ha fama di essere «crudele» e di non fare gran caso del numero delle vittime (o meglio di farlo, ma per gloriarsene!): secondo Durán, 80400 vittime furono sacrificate a Città del Messico dal re Ahuitzotl per la sola inaugurazione del nuovo tempio. Si potrebbe anche sostenere che ogni popolo, dalle origini fino ai giorni nostri, possiede le sue vittime e conosce la follia omicida; e ci si potrebbe domandare se non sia questa una caratteristica delle società a dominanza maschile (poiché sono le sole ad essere conosciute).”
(ibidem, p. 210)

Noto, per inciso, che l’Esercito di terracotta, con le sue decine di migliaia di statue, diverse una dall’altra, è il primo caso nella storia della Cina di SOSTITUZIONE di uomini e cavalli veri, sepolti insieme all’imperatore, con loro simulacri d’argilla. Aggiungo, sempre per inciso, l’ESPERIMENTO CARCERARIO DI STANFORD (the Stanford prison experiment), una sperimentazione condotta nel 1971 dal professor Philip Zimbardo e dai suoi collaboratori sui cui, “sorprendenti”, risultati (come diventano “bravi ragazzi” una volta assegnato loro il ruolo di carceriere) esiste ormai una vastissima letteratura in rete. Anche in italiano. Anche qui, si possono facilmente trovare riscontri in quanto registrato in questi tre anni e mezzo di conflitto.

Prosegue, tuttavia, Todorov, e il suo sforzo di non fare di tutte le erbe un fascio è encomiabile:

“Ma SAREBBE ERRATO CANCELLARE, in tal modo, TUTTE LE DIFFERENZE tutte le differenze e restar fermi a termini di carattere affettivo più che descrittivo, come «crudeltà». PER I DELITTI VALE UN PO’ QUEL CHE SI DICE A PROPOSITO DELLE ASCENSIONI SUI VULCANI: ogni volta si sale in cima e si ritorna indietro, ma non si riportano mai le stesse impressioni. Come abbiamo contrapposto le società che valorizzano il rituale a quelle che favoriscono l’improvvisazione, o che privilegiano il codice rispetto al contesto, così sarebbe opportuno parlare di SOCIETA’ DEL SACRIFICIO e di SOCIETA’ DEL MASSACRO, di cui gli aztechi e gli spagnoli del XVI secolo furono rispettivamente i rappresentanti.”
(ibidem, pp. 210-11)

Quello che segue non c’entra nulla con l’Ucraina, e nemmeno coi massacri degli spagnoli. È un paragrafetto dove si accenna alle “società del sacrificio”. Lo cito solo perché utile a capire le differenze con la SOCIETA’ DEL MASSACRO:

“Il sacrificio è, in quest’ottica, un delitto religioso: lo si compie in nome dell’ideologia ufficiale, sulla pubblica piazza, dinanzi agli occhi di tutti. L’identità del sacrificato è fissata da regole rigorosissime. Non dev’essere troppo estraneo alla comunità, non deve vivere troppo lontano da essa (come abbiamo visto, gli aztechi ritenevano che le carni degli appartenenti a tribù lontane non fossero commestibili per gli dèi), ma non deve neppure appartenere alla comunità medesima: non si sacrificano i propri concittadini.
I sacrificati provengono da paesi limitrofi, che parlano la stessa lingua ma hanno un governo autonomo; una volta catturati, vengono tenuti per qualche tempo in prigione allo scopo di essere parzialmente assimilati (ma mai completamente).
Né simile, né totalmente differente, il sacrificato conta anche per le sue qualità personali: il sacrificio di valorosi guerrieri è più apprezzato di quello di persone qualsiasi; quanto agli invalidi di ogni genere, essi sono considerati come assolutamente inadatti al sacrificio.
Questo è compiuto sul posto e testimonia della forza del tessuto sociale, della sua prevalenza sull’individuo.”
(ibidem)

Veniamo ora alla descrizione di Todorov della SOCIETA’ DEL MASSACRO, MOLTO AFFINE, INVECE, A QUANTO SEGUIRA’ A FINE ANALISI, e per cui prego di avere ancora un po’ di pazienza. Qui cambio non solo formato carattere, ma anche l’impaginazione, mettendo in fila i concetti chiave:

"Il MASSACRO, invece,
1. rivela la DEBOLEZZA DEL TESSUTO SOCIALE, il venir meno dei principi morali che garantivano la coesione del gruppo.
2. È compiuto di preferenza in LUOGHI LONTANI, dove LA LEGGE STENTA a farsi rispettare: per gli spagnoli, in America o anche in Italia.
3. Il massacro è dunque intimamente LEGATO ALLE GUERRE COLONIALI, condotte lontano dalle metropoli.
4. PIU’ I MASSACRATI SONO LONTANI E STRANIERI, MEGLIO E’: vengono sterminati SENZA RIMORSI, perché identificati più o meno con le BESTIE.
5. L’IDENTITA’ INDIVIDUALE del massacrato è, per definizione, NON PERTINENTE (se no, si tratterebbe di un delitto): non si ha né il tempo né la curiosità di sapere chi si sta uccidendo in un determinato momento.
6. Al contrario dei sacrifici, i I MASSACRI NON SONO MAI RIVENDICATI: la loro esistenza, di solito, è tenuta SEGRETA e viene NEGATA.
7. Il fatto è che LA LORO FUNZIONE SOCIALE NON E’ RICONOSCIUTA, e
8. si ha l’impressione che l’atto trovi LA SUA GIUSTIFICAZIONE IN SE’ STESSO: si maneggia la sciabola per il piacere di maneggiarla, si mozzano il naso, la lingua ed il sesso degli indiani senza che nulla, assolutamente nulla di rituale sia presente allo spirito di chi compie tali atti.
9. “Se il sacrificio è un delitto religioso, il massacro è un delitto ateo; e gli spagnoli sembrano aver inventato (o ritrovato, ma non nel loro più vicino passato, perché i roghi dell’Inquisizione sono apparentati piuttosto col sacrificio) proprio QUEL TIPO DI VIOLENZA CHE INVECE SI RITROVA ABBONDANTEMENTE NEL NOSTRO PIU’ RECENTE PASSATO, SIA PER QUANTO RIGUARDA LA VIOLENZA INDIVIDUALE, SIA PER QUANTO RIGUARDA LA VIOLENZA STATALE.
10. È come se i conquistadores obbedissero alla regola (se così si può chiamarla) di Ivan Karamazov: «TUTTO E’ PERMESSO». Lontani dal potere centrale, lontani dalla legislazione regia, tutti i divieti cadono; il legame sociale, già indebolito, si sfalda e
11. RIVELA NON UNA NATURA PRIMITIVA (la belva assopita in ciascuno di noi), ma UN ESSERE MODERNO, A CUI APPARTIENE L’AVVENIRE, CHE NON HA ALCUNA MORALE E CHE UCCIDE PERCHE’ E QUANDO GLI PIACE. La «barbarie» degli spagnoli non ha niente di atavico o d’animale; è interamente umana e preannuncia l’avvento dei tempi moderni.”
(ibidem, pp. 211-2)

Questo pezzo è un atto di denuncia. Ma non di denuncia perché LA BARBARIE NATOFASCISTA POSSA ESSERE ISCRITTA LUNGO LO STESSO SOLCO INAUGURATO DAI “CONQUISTADORES” SPAGNOLI, PROSEGUITO POI NEI SECOLI FINO AD ARRIVARE AI NAZIFASCISTI NEI LORO CAMPI DI STERMINIO, PIUTTOSTO CHE AI NOSTRI, EROICI, ITALICI PARA’ CHE NEGLI ANNI NOVANTA APPLICAVANO ELETTRODI AI TESTICOLI DI LORO PRIGIONIERI E SI FILMAVANO COMPIACIUTI, anch’essi “lontani dal potere centrale, lontani dalla legislazione regia”, dove “tutti i divieti cadono”, PIUTTOSTO CHE AI CARNEFICI CHE IN TRE ANNI HANNO DISTRUTTO GAZA E LE VITE DEI SUOI ABITANTI, PIUTTOSTO CHE AGLI ATTUALI EPIGONI, NELLA REGIONE DI CHARKOV, A CUI SI RIFERISCONO -INFINE - QUESTI DUE FILMATI:
https://t.me/rusvesnasu/31977
https://t.me/btr80/32752

Entrambi ritraggono civili anziani che cercano di scappare, a piedi, in campo aperto, dalla parte dei russi. In entrambi i casi un drone natofascista li intercetta. È questione di secondi.
Nel primo caso una vecchietta si getta in ginocchio e, genuflessa, comincia a segnarsi. Il pilota del drone si ferma per un attimo, forse per godersi la scena, e glielo scaglia contro facendola esplodere.

Nel secondo caso abbiamo un anziano con un fagotto sulle spalle e l’altra mano che sventola, disperatamente, una bandiera bianca. Anche qui stessa sorte. Dietro di lui un altro vecchietto che si ferma davanti al cadavere del suo compagno, più avanti di lui non verso la salvezza ma verso la morte, e recita una preghiera. Il filmato si conclude con un altro omicidio.

Delitti impuniti, piccoli massacri quotidiani che si susseguono, giorno dopo giorno, mentre l’U-ccidente è intento a trovare il miglior modo per suicidarsi: economicamente, socialmente, eticamente.

Per concludere un altro parallelo con la Storia di allora, in chiusura:

1494 Trattato di Torsedillas: il sommo pontefice di allora non poteva sopportare l’idea che due regni cristiani, Spagna e Portogallo, si azzuffassero tra l’oro per il controllo dell’India (Vespucci arriverà qualche anno più tardi). Così, cristianamente tirarono una riga su una cartina. L’India a ovest alla Spagna, l’India a est al Portogallo.

2025 Dichiarazione congiunta fra Von der Leyen e Trump sui dazi. Non possiamo sopportare “fra Paesi civili” l’idea di dazi al cento percento, quindi civilmente tiriamo una riga tra noi che strappiamo condizioni vantaggiose (“solo” dazi al quindici, col cinquanta del dumping sull’acciaio che riguarda centinaia di voci doganali) col bullo di quartiere d’oltreoceano e “gli altri”, che non siamo noi, i “barbari” che è giusto che siano sanzionati, caricati di dazi, esclusi da ogni “civil consesso” e, così, civilmente la chiudiamo. Fra “persone civili”.

Quel che accade a una donna indio massacrata dai cani, o a un vecchio fatto deliberatamente esplodere, non è un nostro problema. Anche se lo finanziamo. A distanza di cinquecento anni, non è cambiato nulla.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 06 November 2025 12:14
Omissis. A "Ma non di denuncia" segue "fine a sé stessa, tesa all'ennesima, SINGOLA, demonizzazione. Al contrario, è un atto di denuncia", segue quindi: "perché LA BARBARIE" eccetera. Chiedo scusa di questo e altri refusi.
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Paolo Selmi
Thursday, 06 November 2025 12:16
compreso il probabile lapsus freudiano "si azzuffassero tra l'oro", con un apostrofo di troppo ma che si attaglia alla perfezione alla situazione di allora. E non solo a quella.
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Paolo Selmi
Wednesday, 05 November 2025 23:24
05/11 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI ARRIVANO ALLE PORTE DI NOVOPAVLOVKA DA SUD (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32724
rompendo la linea di difesa che la proteggeva a cerchio e aprendo un varco che sarà sicuramente approfondito nei giorni a venire. La liberazione di Novopavlovka (posizione qui
https://divgen.ru/48.13906/36.78841/11
e qui
48.13906/36.78841
pone i presupposti per proseguire verso nord (MEŽEVAJA) e da qui ci sarà solo l’imbarazzo della scelta, su quale direzione intraprendere.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

I RUSSI SI ESPANDONO ANCHE A NORD-OVEST DELLA STESSA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3207
e si portano a MENO DI TRE CHILOMETRI DA SVJATOGORSK e a UN CHILOMETRO E MEZZO DAL SEVERSKIJ DONEC. Nel caso in cui fosse raggiunto, l’intera area a est posta sulla riva sinistra del fiume sarebbe a rischio taglio.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I NATOFASCISTI È DA GIORNI CHE STANNO CONSUMANDOSI IN CONTRATTACCHI, AL MOMENTO SENZA ALCUN RISULTATO:
https://t.me/RVvoenkor/103236
E man mano che il tempo passa e le energie diminuiscono, il rischio che i russi ripartano come prima, più di prima è sempre più concreto.

ANGELINA, ANGELINA…

“Please bring down your concertina”, cantava il grande Harry Belafonte, mentre chiedeva alla sua bella di suonargli qualcosa in segno di benvenuto dopo “lunghi giorni in mezzo al mare”: e qui, il grande Bertoli, avrebbe avuto qualcosa da ridire sul “benvenuto” della bella Angelina…

Entrambi però mai avrebbero pensato a quanto accaduto oggi a un’altra Angelina: questa
https://t.me/condottieros/14049

La signora Jolie, in “trasferta umanitaria” nel capoluogo CHERSON occupato dai natofascisti,
https://t.me/frontbird/27639
è stata testimone di quanto denunciamo da anni: una delle sue guarde del corpo, in sua temporanea assenza,
https://t.me/rezident_ua/27957
è stata infatti fermata a un posto di blocco, dove non hanno creduto al fatto che stesse scortando una “persona importante”, arrestata e portata in caserma… dai Te-Tse-Ka dell’oblast’ di NIKOLAEV.
https://t.me/legitimniy/21202
È dovuta intervenire, andare al comando di NIKOLAEV e chiederne la scarcerazione (qui il filmato ripreso dalle telecamere di sorveglianza in cui lo porta fuori):
https://t.me/voenkorKotenok/68642

Laddove “chiederne la scarcerazione” è un eufemismo per indicare contanti che passano dalle sue, di mani, a quelle di quei criminali. L’unico dubbio è sul quanto, questo non è il film di Pozzetto muratore e dall’altra parte non c’è la Ralli mollata dal suo “giuggiolo” e in crisi d’astinenza da sigarette. È il solito racket in corso da anni, con una vittima eccellente.

La cosa più ignobile, forse, è la spiegazione che han dato i media natofascisti: la Jolie aveva bisogno di andare in bagno. Si, e ha allungato apposta per arrivare nei rinomati cessi della caserma dei Te-Tse-Ka di Nikolaev…
https://t.me/boris_rozhin/185908
Del resto, cessi come i Te-Tse-Ka di Nikolaev, non ve n’è da nessuna parte. A parte qualche redazione di giornale. Angelina, Angelina… pensa a quelli che rastrellano ogni giorno, e che non sono così fortunati da avere a fianco la star con la valigetta coi soldi, dice Legitimnyj:
https://t.me/legitimniy/21202

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Fabrizio
Thursday, 06 November 2025 06:10
Stando ai cinegiornali le missioni suicide dei para di Budanov avevano come scopo quello di mettere una bandierina sul palazzo del consiglio comunale per dimostrare al mondo che a Pokrovsk va tutto bene:
https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/mondo/2025/11/05/putin-test-nucleari-se-li-faranno-gli-usa_869751d8-ec9c-412e-ba88-a0781cc2abf7.html
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Paolo Selmi
Thursday, 06 November 2025 08:18
Caro Fabrizio,

In TV passano le premiazioni dei prodi parà ucraini, non l'Iskander che li ha colpiti subito dopo, decimandoli. Oppure sempre i prodi parà che saltan giù dall'elicottero, non quello che gli è accaduto dopo.

Faccio un salto di oltre un quarto di secolo... e qualche lustro, ormai. Il papà di un mio carissimo amico era assiduo frequentatore di un bar. Un giorno, mentre faceva scattare in giù il pirulino sulla portiera della sua scassatissima Uno, una delle poche ancora in circolazione, un suo degno compare gli gridò dietro: "E la chiudi anche?" E lui, senza batter ciglio: "Ci ho dentro le sigarette!" Era il mio mito.

Oggi la politica internazionale, la diplomazia, la propaganda, anche più sofisticata, quella che sgranando un po' il video dà l'effetto di anticato, come certi film "storici" o "biografici" dove la scena finta sembra vera perché riprodotta nella definizione di un vecchio tubo catodico, si è ridotta a PEGGIO di questo esempio.

Leggevo oggi grazie al compagno Jure una sintesi breve, ma efficacissima, sulla catastrofe economica dell'industria automobilistica tedesca. E noi, invece di cercare un modo di riprendere la barra del timone prima di affondare del tutto, pensiamo a togliere il visto d'ingresso ai russi. Lo alziamo noi, il muro, tagliamo noi, i ponti, dopo aver fatto saltare i gasdotti. O esserci inventati, ANCHE QUI, l'ennesima frottola collettiva sul come sono saltati, con la barca da 15 metri imbottita di tritolo in crociera lungo i mari del Nord, e relativo epilogo riminese.

Mi spiace dare ragione al grande Ginettaccio Bartali. Ma aveva ragione.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 05 November 2025 15:29
05/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI VOLCHANSK


Battaglia che sta giungendo a conclusione, coi russi che avanzano lungo la PROLETARSKAJA ULICA (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28459
e posizione qui
https://divgen.ru/50.27765/36.94903/14
e qui
50.27765/36.94903

Dovessero riuscire nel loro intento – andando a recuperare la carta di divgen si vedrebbe ancor più chiaramente, i restanti soldati natofascisti a VOLCHANSK sarebbero chiusi in una sacca. Cosa che ultimamente ai russi riesce particolarmente bene.

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

A NORD, I RUSSI AVANZANO VERSO STAVKI GUADAGNANDO L’INCROCIO SOPRASTANTE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3206
Importante dal punto di vista logistico, specialmente ora che i campi sono inzuppati dell’acqua delle prime piogge e una striscia d’asfalto aiuta, e non poco, ora gli attaccanti a nord sono direttamente collegati con KREMENNAJA. Ma non solo: guardando infatti la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/74916?single
notiamo come i russi abbiano smantellato un chilometro di linea fortificata e ne stiano attaccando altri cinque e mezzo. Cinque e mezzo ne mancano anche verso Krasnyj Liman a sud. Una volta liberata Stavki anche uno di meno. E una volta che si restringerà il cerchio intorno ad essa, anche la prima linea di difesa e le fortificazioni retrostanti non potranno molto.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

QUI I NATOFASCISTI PERDONO, MEDIAMENTE, UN TERZO DEI LORO UOMINI MORTI O FERITI TOTALI (questi gli ultimi sette rilevamenti, a puro titolo informativo):
04/11 400/1300, https://t.me/divgen/74908
03/11 490/1485 https://t.me/divgen/74864
02/11 520/1355 https://t.me/divgen/74819
31/10 570/1440 https://t.me/divgen/74767
30/10 510/1485 https://t.me/divgen/74718
29/10 480/1490 https://t.me/divgen/74668
28/10 480/1420 https://t.me/divgen/74619

Niente, comunque a fronte di quello che rischiano le migliaia di soldati intrappolate a DIMITROV, come ormai ammettono anche i canali ucraini più inclini a ripetere le bufale di regime. Tra cui, quella che la situazione a KRASNOARMEJSK, neanche a DIMITROV, sarebbe in corso di STABILIZACIJA E, PEGGIO ANCORA, ZACHISTKA, BONIFICA DEI POCHI RUSSI DISPERSI FRA LE VIE DEL BORGO. Abbiamo anche il filmato, dove l’attuale presidente, in pieno Metodo Stanislavskij, dà sfoggio della sua capacità di “personificazione” (Олицетворение) della maschera del capo rassicurante, riportando, per l’appunto, quanto sopra:
https://t.me/legitimniy/21186

ALTRE SEI UNITA’ DI FORZE SPECIALI GETTATE NELLA MISCHIA, nel frattempo, con l’unico scopo di filmare video che diano l’impressione di una qualsiasi vittoria, foss’anche uno stabile diroccato su cui far finta di fare irruzione e piantare una bandiera (цель спецоперации создание видео контента перемог, а не создание к примеру коридора для выхода заблокированных солдат и вывоза раненных и тд. Нет четкой задачи, все общие и размытые. Идите в квадрат такой-то и зачистите его - вот такие установки выдает штабное командование):
https://t.me/legitimniy/21197

In tutto questo, persino il teutonico Bild riconosce un 80% di Krasnoarmejsk in mano russa
https://t.me/frontbird/27636
mentre l’altrettanto teutonico Ropcke aumenta la percentuale a 85%
https://t.me/frontbird/27611
Pian pianino ci arrivano anche loro al “Krasnoarmejsk prakticheski vse” (Красноармейск практически всё, “ormai è tutto”...),
https://t.me/condottieros/14045
ma l’importante è che ora neppure gli ultras u-ccidentali credono più ai rapporti ufficiali. Forse, dovrebbero credere ai messaggi dei soldati intrappolati, raccolti da Zerada, che paragonano la situazione attuale a quella di una nuova SUDZHA: bloccati e sotto massiccio attacco.
https://t.me/ZeRada1/27656

REVERSIBILITA’ AI FAMILIARI DEI CADUTI: OLTRE SEI MILIARDI DI EURO IN PIU’ NEL BILANCIO STATALE DEL REGIME DI KIEV

Questo emerge in questa analisi
https://t.me/MoninDaniil/2324
delle spese militari ucraine, che aumentano di TRECENTO MILIARDI DI GRIVNE per pagare le pensioni di reversibilità ai familiari dei caduti (Похоже это +300 млрд гривен выплат по смертям военных которые наша власть пытается скрыть и прописывает в расходы на безопасность без расшифровки... ). Al cambio attuale sono € 6.206.229.000,00. E questa voce di bilancio è destinata ad aumentare ulteriormente.

...E MENTRE IMPROVVIDI FILMATI GIRANO PER I CINEGIORNALI LUCE, I SOLDATI PROTAGONISTI DI TALI FILMATI MUOIONO

Stavolta sta montando uno SCANDALO FRA LE FORZE ARMATE, decisamente INCAZZATE per quanto sta accadendo. La trama è semplice
- ieri Zelenskij è andato in tournée a Gvardejskoe, rajon Novomoskovskoe, oblast’ Dnepropetrovsk, per premiare forze speciali a uso e consumo di giornali britannici e non;
- I filmati che già giravano (tutto in tempo reale… scherziamo?) sono stati notati.
- Mentre Zelenskij era già a Pavlograd sulla strada di ritorno, è partito un ISKANDER RUSSO
- E mentre quegli uomini morivano, lui rilasciava interviste alla stampa u-ccidentale:
https://t.me/condottieros/14027

Stavolta, sarebbero in corso proteste violente delle forze armate ucraine impegnate al fronte:
https://t.me/condottieros/14046
Già così è una missione suicida, se poi ci si mette anche la marionetta di Kiev a compromettere le loro vite per due scatti in più… ogni limite ha una pazienza, diceva Totò. Lo stanno capendo sempre di più anche a quelle latitudini.

Aggiornamenti a seguire.
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Lorenzo
Wednesday, 05 November 2025 12:35
Due momenti essenziali dell'odierna riflessione russa in tema di evoluzione della realtà bellica, uno da parte di Alexander Dugin e l'altro di Yuri Baluevsky, ex-capo di stato maggiore delle forze armate della federazione (dimessosi nel 2008 dopo essersi invano opposto alla riforma Serdyukov).

Sono testi da leggere con attenzione. Il secondo discute succintamente anche i metodi tattico-operativi seguiti oggi dai russi in vista della concentrazione delle forze in funzione offensiva, e dà qualche informazione (non proprio fausta) sulle perdite preventivate.

https://ria.ru/20250705/voyna-2027298489.html

https://globalaffairs.ru/articles/czifrovaya-vojna-baluevskij-puhov/
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Paolo Selmi
Wednesday, 05 November 2025 11:07
05/11 ore 08:30 aggiornamento

DER KOMMISSAR


C’è un nuovo sceriffo in città. Al posto della stella ha due SS (ha fatto scalpore, durante l’ultima premiazione al valore, lo stemma della guardia nazionale ucraina)
https://t.me/ZeRada1/27651
o $$ visto l’andazzo, anche se di ukronazismo o korrupcija in U-ccidente non si parla, casualmente, da tre anni e mezzo a questa parte.

Nuovo sceriffo e TOLLERANZA ZERO, in una città russa, i cui cittadini parlano russo non appena possono, tra l’altro insultano i Te-Tse-Ka in russo, per qualsiasi suono, qualsiasi morfema che, pur partendo uguale per tutte e due le lingue… alla fine si concluda con una desinenza russa.

Men che meno la musica, russa. Quella proprio non si può sentire. Come il jazz ai tempi del fascismo. E così il DUE NOVEMBRE, non appena nei social sono apparsi filmati di una discoteca di Odessa, il PALLADIUM, dove giovani del luogo si divertivano da matti ascoltando e ballando la loro, di musica, ovvero musica russa (filmato a sx),
https://t.me/bloknot_odessa/17469
DER KOMMISSAR è passato all’azione, facendo sgomberare seduta stante il locale (foto a dx): “Nessuna musica russa, né nei club, né in altri locali pubblici. Gli organizzatori DEVONO CHIARIRE come ciò sia stato possibile” (ibidem).

Ieri DER KOMMISSAR ha disposto la chiusura del locale:
https://t.me/bloknot_odessa/17559
“Одеса - українське місто. І тут має звучати Україна.” “Odessa è una città ucraina e l’unica parola che si deve sentire è Ucraina”, ha dichiarato DER KOMMISSAR sul suo sito ufficiale:
https://t.me/odeskaODA/12145

Sempre ieri, la DIGOS del regime di Kiev (SBU) ha fermato – sempre in un locale di Odessa – ragazzi che stavano facendo il karaoke di una canzone russa:
https://t.me/bloknot_odessa/17577
“изжить в Одессе русский язык - это равносильно запрету дышать, он часть нашей культуры”. Sradicare a Odessa la lingua russa è come vietare a un odessita di respirare, è parte della nostra cultura.

Il 15 OTTOBRE - breve riassunto delle puntate precedenti - il regime di Kiev COMMISSARIAVA LA CITTA’ MANDANDO A CASA LO STORICO SINDACO TRUCHANOV, privandolo della cittadinanza ucraina, condannandolo ai domiciliari con braccialetto elettronico,
https://t.me/bloknot_odessa/17434
CON L’ACCUSA DI AVERE UN PASPORT RUSSO, anzi, mandando a casa l’intera giunta e tutto il municipio, CONFERENDO PIENI POTERI ALLA ODES’KA ODA, ovvero la Amministrazione statale della regione di Odessa
https://oda.od.gov.ua/ua
con a capo, per l’appunto, DER KOMMISSAR, AL SECOLO OLEG KIPER.

Qualcuno, inoltre, MALIGNA ANCHE CHE TRUCHANOV SIA STATO RIMOSSO PER FAVORIRE I TRAFFICI DEI SUOI PADRONI, TRA CUI UN CERTO TRUMP E I SUOI RESORT, DI CUI IL REFERENTE E’ ZELENSKIJ:
https://t.me/bloknot_odessa/17555

A ogni modo, la musica è cambiata. Se prima TRUCHANOV, odessita doc, cercava di mediare tra natofascisti e locali lasciando a questi ultimi una valvola di sfogo, ora KIPER, NATO A TYMKOVO, PAESINO AL VALICO CON LA MOLDAVIA, NON HA PIU’ ALCUNA ESITAZIONE NEL “FAR APPLICARE LA LEGGE”. O nell’esser lui la legge. L’uomo giusto al momento giusto nel posto giusto, per un regime di Kiev in vena di PURGHE A OGNI LIVELLO NELLA MUNICIPALITA’ DI ODESSA, denuncia il canale ucraino Legitimnyj:
https://t.me/legitimniy/21195

Purghe a cui seguiranno altre purghe, per esempio FRA LA MAGISTRATURA: DOVE HA FATTO SCALPORE UNA RECENTE SENTENZA DEL TRIBUNALE DI ODESSA CHE HA CONDANNATO “SOLO” A CINQUE ANNI COMMUTATI A TRE DI LIBERTA’ VIGILATA UN CIVILE COLPEVOLE DI AVER PUGNALATO, NON A MORTE, UN TE-TSE-KA:
https://t.me/Office_troll/5027
Troppo poco. Dovevano dargli l’ergastolo. Occorrerà fare un po’ di pulizia anche lì.

Il problema, per loro, è che DER KOMMISSAR, E I NATOFASCISTI CHE LO HAN MESSO LI’, hancontro hanno un popolo, non semplici funzionari da purgare.

Purgare un intero popolo fino ad azzerarlo lo si può fare, per l’amor del cielo: si chiama GENOCIDIO e l’U-ccidente è maestro in questo, sin dai tempi di Cristoforo Colombo. Basta cambiargli nome e chiamarlo “unità del popolo ucraino”
https://t.me/ZeRada1/27648
così commenta laconicamente il canale ucraino Zerada. Gli Odessiti, a ogni modo, non mollano. Sono abituati a dover fronteggiare l’oppressione antisemita, da secoli. E sfoderando un senso dello humour tipico della cultura est-europea di matrice ebraica, anch’essa “parte della loro cultura” sin dalla fondazione della città (cfr. per esempio, Andrea Corsale, “Odessa. Un’identità mutevole e plurale”, RiMe 10/II n.s. (June 2022), pp. 131-150)
https://rime.cnr.it/index.php/rime/article/download/585/950
producono questo video dove, in risposta all’iconico busto di PUSHKIN portato via in elicottero… arriva un muletto che piazza al suo posto il busto… dell’EX-SINDACO TRUCHANOV!
https://t.me/bloknot_odessa/17456

Una risata vi seppellirà, si diceva un tempo. Forse non basterà. Ma già quella fa tanto. Specialmente con i "der Kommissar" di turno. Quelli che in un celeberrimo film di Totò, avevano e hanno "carta bianca"....

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 04 November 2025 22:59
04/11 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Ultima cartina, prudente, di divgen, mostra avanzamenti nel quartiere DINAS. Contese ancora le ultime file di case a nord (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3202

Meno di tre chilometri alla chiusura della sacca e trecento metri all’accesso alla ULICA VERBICKOGO, ovvero a due chilometri e mezzo di strada che li separano dai compagni più in su sulla stessa.

Secondo Tatarinov, quei due chilometri e mezzo son già stati quasi del tutto colmati. Ovvero la sacca è quasi chiusa (sua cartina delle dieci di sera qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/61510


A destra, una sacca, quella di DIMITROV, di 45 chilometri di circonferenza e 60 chilometri quadrati di estensione. Con dentro, si stima, circa diecimila soldati. PERDITE ENORMI, STIMATE DUE, TRE VOLTE QUELLE DI ARTEMOVSK, riporta il canale ucraino Legitimnyj:
https://t.me/legitimniy/21193
Infatti, l’accerchiamento da un lato e la perdita di posizioni chiave dall’altra, hanno messo i russi in condizione di poter colpire ovunque in quell’area i soldati nemici. Soprattutto quelli che cercano di uscire allo scoperto. Soprattutto, quelli che cercano di uscire da quella sacca e basta.

FRA VOLČANSK E KUPJANSK

Come prevedibile, dopo aver tagliato la strada che approvvigionava le guarnigioni natofasciste di stanza a nord-est e a est di VOLČANSK, i russi si espandono verso est incontrando minore resistenza mentre proseguono metodicamente a ripulire l’area di VOLČANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3203

Poco più a est, avanza verso sud per tutto un tratto di sette chilometri, arrivando alle porte di DVUREČANSKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3204
la cui liberazione creerà i presupposti per chiudere un’ennesima sacca a est e far avanzare la linea di fronte su quel tratto di almeno nove chilometri.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO A PRIMORSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3205

e si portano a 17 km dall’ingresso sud di ZAPOROŽ’E.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 04 November 2025 15:25
04/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


ENNESIMO TENTATIVO DI CONTRATTACCO DA PARTE DI PARA’ DEL REGIME DI KIEV NEUTRALIZZATO (neutralizzati anche i parà) A NORD-OVEST DI KRASNOARMEJSK. Ma non solo, rintuzza oggi rintuzza domani, i russi seguendo la Magistral 30 sono arrivati alle porte di Grishino (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28435

HA INIZIATO A PIOVERE e, in un territorio senza strade, ma solo campi, qualsiasi viottolo o traversata in campo aperto fa questa fine (filmati vari montati qui):
https://t.me/condottieros/14024

A EST DI KRASNOARMEJSK, SONO INIZIATI I COMBATTIMENTI NELLA PARTE SETTENTRIONALE DEL VILLAGGIO DI ROVNOE, fra Krasnoarmejsk e Dimitrov (posizione qui
https://divgen.ru/48.30117/37.21968/15
e qui)
48.30117/37.21968

A RODINSKOE, LE FORZE SPECIALI ANCORA SOPRAVVISSUTE DOPO L’ACCOGLIENZA CALOROSA DEL CONTRATTACCO DI IERI, ASSERRAGLIATE IN QUALCHE STABILE NON ANCORA COLPITO DALLE FAB RUSSE, STAN CERCANDO IL MODO DI TORNARE A OVEST SENZA RESTARCI:
https://t.me/beard_tim/28436

Tornare indietro, ma non a Dobropol’e, dove già sono in azione i FAB russi sulle fortificazioni, sui depositi e sulle caserme nemiche:
https://t.me/condottieros/14020

In tutto questo, alcuni stimano che dentro la sacca di DIMITROV siano asserragliati DIECIMILA SOLDATI: 10 brigate assortite (esercito, difesa territoriale, forze speciali), più mercenari, volontari e giornalisti
https://t.me/condottieros/14023

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 04 November 2025 10:33
04/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI
- SI AVVICINANO SEMPRE PIU’ A DIMITROV DA OVEST, OVVERO DA KRASNOARMEJSK, GUADAGNANDO ULTERIORE TERRENO E RESTRINGENDO LA SACCA
- OLTRE CHE AD AVVICINARSI SEMPRE PIU’ A GRISHINO DA SUD, LIBERANDO COMPLETAMENTE L’AREA DI KRASNOARMEJSK A SUD DEL FIUME GRISHINKA E INIZIANDO A OPERARE SU QUELLA A NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3201

Vanificando, ULTERIORMENTE, il tentativo delle forze speciali ucraine di
- scardinare la sacca formatasi da nord (cartina qui, stavolta le frecce rosse indicano la loro azione):
https://t.me/ZeRada1/27630
- creare un corridoio e tirar fuori i soldati intrappolati a DIMITROV.
Vanificandolo, perché
1. la sacca si “sgonfia”, restringendo il proprio perimetro
2. i russi continuano ad AVANZARE DA SUD-OVEST per far sì che, anche in caso di EVENTUALE ARRETRAMENTO A NORD-EST DELLA ATTUALE LINEA DI FUOCO, SI POSSA SEMPRE TENERE A TIRO IL “CORRIDOIO” che qualcuno vanta per i media esteri essersi formato. Mentre in realtà, al momento, da giorni e, date le attuali premesse, fino a conclusione dell’operazione, non si tratta altro che di un tratto di DUE CHILOMETRI di ampiezza spazzato da nord e da sud a ogni tentativo di passaggio. Una squadra di parà aviotrasportata A OLTRE SEI CHILOMETRI A OVEST, DI QUESTO TRATTO, nemmeno lì, ne sa qualcosa. Anzi, non sa più nulla.

AI CONFINI DELLA REALTA’

“Der Bürgerkrieg in Syrien ist beendet. Es gibt jetzt keinerlei Gründe mehr für Asyl in Deutschland und deswegen können wir auch mit Rückführungen beginnen”
“La guerra civile in Siria è finita. Non c’è più alcun fondamento per l’asilo politico in Germania e per questo possiamo iniziare coi rimpatri”

https://www.tagesschau.de/inland/abschiebungen-syrien-merz-100.html

Così, il Bundeskanzler Friedrich Merz (CDU) ieri. Facciamo un passo indietro. Non di tanto, otto anni fa. 10 maggio 2017, per la precisione. L’agenzia statunitense deputata, in pieno stile western, a piazzare taglie sulla testa di qualcuno, “Rewards for Justice”,
https://rewardsforjustice.net/

aveva appena messo una taglia da dieci milioni di dollari sulla testa di Muhammad Al-Jawlani, “capo di Al Qaeda in Siria”. Qui il manifesto affisso in tutti gli uffici dello sceriffo della contea:
https://www.longwarjournal.org/archives/2017/05/state-offers-10-million-for-leader-of-the-syria-branch-of-al-qaeda.php

E qui la dichiarazione ufficiale di Washington, datata sempre 10 maggio 2017:
https://2017-2021.state.gov/rewards-for-justice-reward-offer-for-information-on-al-nusrah-front-leader-muhammad-al-jawlani/

Il RESPONSABILE DI ECCIDI contro i curdi, contro gli stessi siriani, contro donne,vecchi e bambini, da fermare “dead or alive”, SETTE ANNI DOPO, per la precisione il 20 dicembre 2024, A MISSIONE COMPIUTA, STRINGEVA LA MANO ALLA DELEGATA DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI A STELLE E STRISCE PER IL MEDIO ORIENTE BARBARA LEAF. A DAMASCO “LIBERA” DA ASSAD.

IL 22 DICEMBRE WASHINGTON RIMUOVEVA LA TAGLIA DA DIECI MILIONI DI DOLLARI:
https://www.longwarjournal.org/archives/2024/12/us-removes-10-million-reward-for-hayat-tahrir-al-sham-leader.php

Ieri, la dichiarazione di MERZ. Probabilmente, era al mare mentre quest’estate i suoi uomini continuavano a massacrare Alawiti e i Drusi. “Continuavano”, perché già a febbraio di quest’anno la DW, non i superstiti della SANA (l’agenzia di stampa siriana) in esilio da Mosca, riportava 1.700 Alawiti e 100 drusi massacrati dal “neo-moderato” Al Jawlani.
https://www.dw.com/en/syrian-groups-again-threatened-by-sectarian-violence/a-72414618
Ma Merz, probabilmente, in quel momento era più concentrato su Sanremo.

Questo provocava un’INTERROGAZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO in data 12/03/2025:
https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-10-2025-001081_EN.html
dall’emblematico titolo “Religious persecution and sectarian violence in Syria”. Ma Merz, probabilmente, era già impegnato per celebrare degnamente la Giornata mondiale del passero (20 marzo).

A luglio, sempre non i superstiti della SANA in esilio da Mosca, ma l’USCIRF (U.S. Commission for International Religious Freedom) usciva con questa nota: “USCIRF Condemns Violence against Syria’s Druze Community”
https://www.nytimes.com/2025/10/22/world/middleeast/syria-massacre-druse.html
Ma Merz, probabilmente, era già al mare.

Il 22 ottobre, dieci giorni prima della dichiarazione di Merz, il NYT, sempre non i superstiti della SANA in esilio da Mosca, usciva con un lungo reportage sul massacro dei Drusi:
https://www.nytimes.com/2025/10/22/world/middleeast/syria-massacre-druse.html
Ma Merz, probabilmente, stava ancora smaltendo i postumi dell’Oktoberfest.

E’ sfortunato, il povero Merz. Arriva sempre in ritardo a tutti gli appuntamenti o quando accadono è, inevitabilmente, altrove.

Il 12 marzo, nella sua interrogazione, il deputato del PPE Tomáš Zdechovský chiedeva quali fossero i passi che la Commissione intraprenderà per prevenire il sostegno e la legittimazione dell’UE a un governo responsabile delle atrocità in corso (“What steps is the Commission taking to prevent EU support from legitimising a government responsible for ongoing atrocities?”)
Rimpatriare i profughi, ecco la risposta. Ai confini della realtà. Meglio, in una realtà parallela, fallace, mutevole, FUNZIONALE AGLI SCHEMI DI DOMINIO E DI POTERE DI CHI LA CREA, LA DISTRUGGE E LA RIFORMA, INCESSANTEMENTE, DA OLTRE VENT’ANNI:

“Noi siamo un impero e quando agiamo creiamo la nostra realtà; così, mentre voi studiate quella realtà - con tutto l’equilibrio di cui siete capaci - noi agiamo di nuovo, creando altre nuove realtà che voi potete anche studiare, ed è così che le cose si gestiscono: noi siamo i protagonisti della storia... e a voi, a tutti voi, sarà solamente consentito di studiare ciò che noi facciamo”.
“We're an empire now, and when we act, we create our own reality. And while you're studying that reality -- judiciously, as you will -- we'll act again, creating other new realities, which you can study too, and that's how things will sort out. We're history's actors . . . and you, all of you, will be left to just study what we do."

Ron SUSKIND, “Faith, Certainty and the Presidency of George W. Bush”, NYT Magazine, 17/10/2004:
https://www.nytimes.com/2004/10/17/magazine/faith-certainty-and-the-presidency-of-
george-w-bush.html

Aggiornamenti a seguire.
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Marco da Zurigo
Tuesday, 04 November 2025 13:37
Compagno Selmi,
sbaglio o questo terrorista è stato ricevuto con tutti gli onori da Putin ... poco tempo fa ...
Lo so , la posta in palio è alta e 'val bene una messa' ... alla luce di quel che succede, chissa quenti voltafaccia dovremo ancora (far finta di non) vedere
Cordiali saluti
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Paolo Selmi
Tuesday, 04 November 2025 14:52
Carissimo Marco da Zurigo,
ti ricordo che i russi AVEVANO due basi in Siria, nella gestione precedente. Due basi strategiche. L'unico accesso della Federazione Russa al Mediterraneo.

Premesso questo, Assad è ancora a Mosca, nonostante TUTTI lo reclamino. E nessuno di quelli che han chiesto asilo in Russia sarà rimpatriato. A DIFFERENZA DEI PROFUGHI SIRIANI A CUI NON RINNOVERANNO IL PERMESSO DI SOGGIORNO PER PROTEZIONE INTERNAZIONALE.

Nell'incontro che tu menzioni i russi hanno ricevuto l'assicurazione che le due basi possono stare, per il momento, lì dove sono. Assicurazione fornita anzitutto dalla padronanza dell'attuale gestione siriana, ovvero dalla Turchia, e per questo confermata dal signore barbuto in doppiopetto attualmente al potere. Questo è quanto e non c'è nessuna messa da far valere.

Ne abbiamo parlato ampiamente in queste pagine, quasi un anno fa. I russi hanno provato in tutti i modi ad aiutare militarmente Assad. E' stato in tale frangente, se ben ricordi, che si saldò l'alleanza strategica con l'IRAN. Un'alleanza che dura tutt'ora, e non solo militarmente, ma soprattutto economicamente, con l'istituzione del CORRIDOIO NORD-SUD, in grado di far guadagnare a ENTRAMBI settimane di tempo di transito tagliando, anche qui, Europa, Mediterraneo e Penisola Arabica. Per inciso, quando i russi parlano di Iran, e viceversa, questo si chiama "accogliere con tutti gli onori".

Il trattamento riservato al signore barbuto in questione è quello invece normalmente riservato a un capo di Stato, quale oggi è, per mettere nero su bianco il destino di due basi militari. E non vincolarle ad alcun ricatto, per esempio, la restituzione di Assad. O il rientro di asilanti sinora con permesso di soggiorno a rinnovo annuale.

Dovresti saperlo, Marco da Zurigo, visto che ne parlano anche nella tua Svizzera in riferimento agli asilanti ucraini. Ne parlano ogni due per tre nel Tg di LA1, visibile anche alle nostre latitudini nonostante il filtro della TSI. Ne parlano ogni due per tre e ogni due per tre mi rendo conto di come la presunta "neutralità" svizzera sia ormai un mito, un contenitore senza contenuto.

In conclusione, un breve riassunto di quindici anni di storia siriana. Che il "creative chaos" dei committenti di An Nusrah avrebbe trasformato l'ennesima "primavera araba" in una guerra civile, era chiaro a tutti. Non era chiaro, a russi e iraniani, quanto Assad avrebbe potuto tenere in una situazione del genere.

Dal 2015 al 2017 i russi, un po' per le suddette basi, un po' perché la Siria era stata storicamente loro alleata, HANNO DATO UN CONTRIBUTO DETERMINANTE A RIBALTARE LA SITUAZIONE. Hanno sbloccato l'assedio di DEIR EZ ZOR, che resistette a Isis e An Nusrah per 900 giorni, tanti quanti l'assedio di LENINGRADO, grazie a ponti aerei e, soprattutto, all'indomito coraggio ed eroismo del suo comandante, generale Issam Jadʿan Zahreddine. Hanno perso e riconquistato PALMIRA, combattendo fianco a fianco con le tigri siriane, con le formazioni palestinesi e con quelle iraniane. Hanno liberato ALEPPO, hanno rinchiuso i terroristi foraggiati dai turchi di An Nusra nella provincia di IDLIB e hanno liberato l'intero territorio siriano, a parte un'enclave NATO a SUD, fino alla riva dell'EUFRATE. Di là, curdi dell'YPG a stelle e strisce, a controllare POZZI DI PETROLIO NON LORO.

Situazione precaria, ma più di così non potevano fare. Tutti. Erano, peraltro, gli anni dell'udar v spinu, della pugnalata alla schiena, di Erdogan a Putin.

A quel punto la palla fu restituita ad Assad. A loro e all'Iran l'assistenza, ma a lui il compito di guidare la ricostruzione. Cosa che accadde, anche, in parte, MA NON A SUFFICIENZA. Le contraddizioni aumentarono, e quando An Nusrah passò all'offensiva e puntò dritto ad Aleppo e a Damasco, la difesa siriana crollò come un castello di carta. Crollò perché VOLLE CROLLARE. Per defezioni di intere brigate. E ai russi e agli iraniani fu in breve chiaro che UN CONTO ERA COMBATTERE A FIANCO DEI SIRIANI, UN ALTRO CONTO ERA COMBATTERE AL POSTO DEI SIRIANI. E questo non potevano farlo. Potevano accogliere chi voleva fuggire. E questo han fatto.

Erdogan, d'altra parte, ha subito messo le mani avanti dicendo che a lui interessava la Siria e non le basi, e a quel punto non è restato che prendere atto di questo. Fino allla sua formalizzazione di qualche mese fa. Nessun voltafaccia da parte russa, quindi, nessuna messa da far valere.

Premesso questo, chiedo scusa se il messaggio non era molto chiaro, quindi lo ribadisco ulteriormente, in italiano semplice: QUALCUNO IERI HA DETTO CHE IN SIRIA NON C'E' PIU' ALCUN PROBLEMA E CHE SI PUO' PARTIRE COL RIMPATRIO DEI PROFUGHI SIRIANI. E questa non è una messa, ma un intero anno liturgico. Anche se è divertente cambiare le carte in tavola e puntare l'indice contro uno scartino quando in mano si tiene l'asso di briscola.

Cordiali Saluti
Paolo Selmi
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Marco da Zurigo
Tuesday, 04 November 2025 18:05
Compagno Selmi,
oggi RT deutsch scrive "Merz kontert Wadephul und lädt Syriens Machthaber al-Scharaa ins Kanzleramt ein"

e nel testo si legge

"Bundeskanzler Merz ist mit der politischen Haltung seines Außenministers zur Rückführung syrischer Migranten unzufrieden. Zuvor hatte Wadephul in Damaskus erklärt, Syrer könnten "nicht kurzfristig zurückkehren". Merz will das Problem nun mit Syriens Machthaber al-Scharaa persönlich in Berlin klären. "

Mi sembra non ci sia nel governo tedesco chiarezza come procedere con la Siria . Merz, come Trump, preferisce i modi rudi e crudi sia nel parlare che nell'agire ... Ma Merz non è la Germania ...
Cordiali saluti
Marco
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Paolo Selmi
Tuesday, 04 November 2025 22:07
Anche la Meloni non è l'Italia, ma governa in nome e per conto suo. Purtroppo la catena decisionale senza la quale non si amministra neanche un condominio prevede che chi sta su scelga anche per chi sta giù. Specialmente oggi che la politica è ridotta a CONTRATTI, MANDATI, e quant'altro.

L'articolo da te citato, peraltro, non parla di una spaccatura nel governo, ovvero di una crisi di governo, ma di un Ministro degli Esteri che ha osato sbilanciarsi pensando di dire una cosa ovvia, ovvero che finché continueranno gli eccidi e le violenze permarrà la protezione offerta dalla Germania ai profughi siriani, SMENTITO E RIMBROTTATO dal proprio Capo di governo. Che, riprendo sempre l'articolo, ha deciso di risolvere a modo suo, ovvero convocando il capo siriano e fargli promettere solennemente "giurin giurello farò il bravo". Così che possa dire... ecco, avete visto? Lo ha promesso. Fine dell'emergenza.

Ricordo infine che la legislazione sul diritto d'asilo si modula su DUE categorie (la terza è il respingimento della domanda):

1. Diritto d'Asilo, asilo politico concesso (AI SENSI DELLA CONVENZIONE DI GINEVRA). Il permesso di soggiorno è a quel punto ILLIMITATO col profugo che, a quel punto, è esattamente equiparato a un cittadino di quel luogo eccetto che per il diritto di voto. Cosa che potrà quindi ottenere insieme alla cittadinanza, il che molto spesso accade.

2. Permesso di soggiorno per PROTEZIONE INTERNAZIONALE. Di durata a volte anche solo annuale, va rinnovato. Finché la "protezione internazionale", ed è a questo che si riferisce Merz, dura. Dopodiché o lo si converte in permesso di soggiorno per motivi di lavoro, oppure si è sottoposti a decreto di espulsione.

Ovviamente, nel primo caso, nessuno verrà a fare le pulci a una famiglia temporaneamente monoreddito, oppure costretta dalle vicissitudini a condividere un appartamento con un'altra famiglia. Sono sotto protezione di Ginevra. Nel secondo caso, invece, come ben sai l'immigrato a cui scade la protezione internazionale deve dimostrare di avere un contratto di lavoro, spesso a tempo indeterminato, un contratto d'affitto, e relative utenze intestate a suo nome, eccetera.

Io l'ho fatto per anni, accompagnando come volontario e facendo da interprete ai lavoratori cinesi, aiutandoli a mettere insieme i documenti, a fare le trafile e compilare carte per i codici fiscali e i documenti d'identità, fino alle code e agli appuntamenti in questura per il rinnovo del permesso di soggiorno. Già, perché in Italia i documenti di soggiorno per stranieri li rilascia la questura. Come se fossero un problema di ordine pubblico.

Tira una brutta, bruttissima aria in Europa. Aprire le finestre, finché siamo ancora in tempo.

Cordiali Saluti
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 03 November 2025 23:04
03/11 ore 23:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI SFONDANO A NELLA PARTE SUD DI DIMITROV (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3199
e si portano a quattro chilometri e mezzo dal ricongiungersi coi loro compagni ormai fuori da KRASNOARMEJSK.

Compagni che proseguono ad avanzare verso est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3200
portandosi a due chilometri dall’ingresso OVEST della parte più consistente di Dimitrov.

Ma non solo, c’è chi afferma che l’intero quartiere DINAS sia stato liberato:
https://t.me/beard_tim/28429
et
https://t.me/Tatarinov_Rus/61463
et
https://t.me/Tatarinov_Rus/61462
In tal caso, di KRASNOARMEJSK rimasta in mano ai natofascisti non vi sarebbe più nulla, se non sparuti gruppi di poche unità asserragliati in qualche scantinato e per cui la bonifica non tarderà ad arrivare. E i russi da lì punteranno verso ROVNOE, il villaggio a fianco.

Per quanto riguarda, invece, la sciagurata offensiva su RODINSKOE, questa cartina
https://t.me/motopatriot78/43997
mostra chiaramente come le forze speciali del regime di Kiev siano state attirate in una trappola, consistente nel lasciarli avanzare fino in centro città e poi, una volta entrati in profondità, chiuder loro la via d’uscita a ovest e far scatenare su di loro l’inferno da ogni dove.

Ogni trappola che si chiude oggi, è un tratto di linea di fronte scoperto domani.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 03 November 2025 15:31
03/11 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I soldati del regime di Kiev continuano a essere espulsi dall’ultimo quartiere in loro mano, DINAS, dove sono asserragliati:
https://t.me/motopatriot78/43982
Il canale ucraino Rezident aggiunge: i 2.700 soldati che difendevano Krasnoarmejsk sono quasi tutti riusciti a ritirarsi a DIMITROV. In città restano gruppuscoli isolati che non son riusciti a evacuare.
https://t.me/rezident_ua/27928

Dieci attacchi dei soldati intrappolati a nord e a nord-ovest, tutti respinti.
Quattro tentativi di rompere l’accerchiamento da fuori, anche a opera di mercenari stranieri (fra cui, come d’uopo, soldati NATO), tutti respinti e solo nel corso di queste azioni cinquanta le perdite riportate.
Prosegue l’azione anche a DIMITROV, con 24 stabili liberati dal limite nord a quello sud-est:
https://t.me/divgen/74844

Divgen riporta un tentativo di sfondamento a RODINSKOE, fuori dalla sacca, a nord-est:
https://divgen.ru/event/3198
Ma proprio a RODINSKOE, dove l’attacco kamikaze dei corpi speciali del regime di Kiev è stato chiamato a una missione impossibile (il peduncolo più a est nella cartina), i russi già stamane avevan teso loro l’ennesimo agguato (filmato del Ministero della difesa russo, in azione FAB-500):
https://t.me/voenkorKotenok/68600

Anche per i soldati NATO polacchi, pardon, per i mercenari polacchi, è “koniec”, fine:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61446

Mentre questo è il quadro complessivo delle azioni in corso (frecce rosse e frecce azzurre):
https://t.me/Tatarinov_Rus/61438
che parla abbastanza da solo.

CHI HA ANCHE INIZIATO A PARLARE, MEGLIO, A SMARCARSI DALLA DISFATTA (o a scappare con la prima scialuppa dalla nave che affonda), E’ LA SFERA MASSMEDIATICA UFFICIALE UCRAINA. SITUAZIONE INEDITA IN TRE ANNI E MEZZO. Il canale TSN (TCH in cirillico), per esempio, CRITICA la direzione militare per la sciagurata scelta di non aver evacuato Krasnoarmejsk e Dimitrov quanto ancora si poteva, senza alcun riguardo per le vite dei soldati che stanno morendo:
https://t.me/legitimniy/21179
Pura fantascienza, ancora qualche settimana fa. O quando ad AVDEEVKA, per esempio, lo Stato Maggiore impedì ai soldati di ritirarsi: risultato, solo allora tremila morti:
https://t.me/rezident_ua/27922
Non meravigliamoci poi, conclude tristemente Rezident (ibidem), se i russi ci consegnano salme a mille alla volta e noi a trenta. Questa, la considerazione che abbiamo dei nostri uomini. Fra gli ultimi rimasti e nella totale incapacità di tenere, ormai, una linea di fronte così ampia.

INDIETRO TUTTA

Rezident invoca infine una chiamata di Zelenskij a Putin per sedersi intorno a un tavolo e negoziare la pace peggiore, prima che avvenga l’irreparabile. Staremo a vedere, ma ho i miei più seri dubbi che i suoi padroni, gli stessi che a marzo 2022 gli stracciarono in faccia Istanbul, ora glielo lascino fare. O non gli facciano perdere altre due o tre oblast’, oltre alle quattro già perse, in cambio di una aumentata isteria collettiva fra i popoli d’Europa e nessuno di loro che protesterà per gli ospedali smantellati, le pensioni da fame, le bollette alle stelle, le ditte che chiudono… e qualche altro centinaio di miliardi di euro destinato al “riarmo”. Una pace, non un cessate il fuoco, una pace, negoziata oggi, e il bluff cade. Ripartono le forniture di gas e di petrolio russo, e a cadere non è solo il bluff ma anche qualche loro testa.

Da chi si dovrebbero “difendere”, del resto, in tali condizioni i popoli d’U-ccidente? Dagli stessi che NEL DUEMILAQUATTRO ERANO COSI’ DEFINITI, in una “semplice costatazione”, NELLA “COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO” DAL TITOLO “Il dialogo sull’energia tra l’Unione europea e la Federazione russa tra il 2000 e il 2004”:
“poiché il continente europeo costituisce, sul piano geopolitico, una vasta regione unita da legami culturali, storici ed economici, è opportuno valorizzare in via permanente la complementarietà energetica tra l’est e l’ovest del continente.”
https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2004:0777:FIN:IT:PDF

- al punto di creare, nel 2002, “il Centro comune UE-Russia per le tecnologie energetiche”, che “ha alla sua testa due co-direttori, uno russo, l’altro europeo. È una piattaforma per promuovere le tecnologie energetiche avanzate (nel settore del petrolio, del gas, del carbone, dell’elettricità, delle energie nuove e rinnovabili e del risparmio energetico) attraverso partnership tra imprese industriali ed agevolare il finanziamento degli investimenti in progetti prioritari.”
- laddove l’UE, che ancora non si era sparata nelle gambe, riteneva fondamentale un “dialogo sull’energia al servizio di un approvvigionamento stabile e prevedibile”. Al fine, “IN VIA PRIORITARIA” DI:
- “ridurre i rischi dell’approvvigionamento”
- “massimizzare l’autonomia o a minimizzare la dipendenza energetica dell’Unione”.
E SU QUEST’ULTIMO PUNTO: “nelle nostre relazioni con la Federazione russa – nei confronti della quale la dipendenza energetica è destinata ineluttabilmente ad aumentare – la cooperazione deve puntare soprattutto a stabilire RAPPORTI COSTRUTTIVI DI INTERDIPENDENZA:
- istituzione di regole commerciali prevedibili,
- intensificazione delle reti di trasporto e
- promozione degli investimenti attraverso un quadro legislativo più stabile e trasparente
- incoraggiamento delle riforme di struttura nel settore dell’energia in Russia”.

Fantascienza? No, 2004. Ancora troppo vicina, come data, perché ottocento miliardi di euro in armamenti siano da considerarsi AL SICURO. Del resto, per il complesso militare industriale, sin dai tempi del film omonimo, e ancora prima, “finché c’è guerra, c’è speranza”. Indietro così, quindi. Indietro tutta. Fino alle centomila gavette di ghiaccio, se necessario.

Aggiornamenti a seguire.
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Alfred
Monday, 03 November 2025 20:01
Chi c'era in europa nel 2004? Non la von de piffer e questi altri cialtroni. Certo sempre classi alte, ma prima del 2008 (e del crollo finanziario in cui i tedeschi lasciarono parecchie penne dei loro gioielli bancari in spazzatura finanziaria e gli usa fecero collassare il mostro di wall street che aveva piu contatti con l'europa) c'erano parecchie illusioni. Compresa l'illusione maggiore di essere il piu grosso agglomerato economico mondiale e di poterlo gestire con autonomia e a trazione tedesca. Come potessero raccontarsi queste cazzate con ramistein e tutte le servitu' militari usa con autonomia territoriale (non rispondono certo all'europa e ai suoi spaesati paesini) che ci troviamo in casa lo sa solo qualche divinita' e il loro arrogante egoismo. Se c'e' una cosa positiva di questi tempi e' che i rapporti di forza (chi e' il padrone, chi la colonia) sono diventati chiari. Anche a illusi che non avevano mai visto o preferivano non vedere. Non solo i rapporti sono chiari, ma visto che il padrone ha parecchie fragilita' le colonie saranno usate sino alla fine per cercare di tamponare. gli usa solo hanno bisogno di venderci il loro maledetto shale oil, hanno bisogno di usarci come ariete a cominciare dall'ucraina. Per dissanguare gli avversari dissanguando noi stessi. Persino l'ultima rappresentante eletta del kuomintang ha capito (e lo dice) che taiwan non deve fare la fine dell'ucraina. Chissa' che queste belle dinamiche di trattamento che subisce l'europa, l'ucraina e che il complice fedele non risparmia ai palestinesi non abbiano almeno il merito di risvegliare quella parte di mondo che rischia di essere usata in modo analogo dal grande amicone tutore della democrazia sotto i suoi stivali.
L'europa e' vissuta di illusioni dalle classi dirigenti a noi poveri pirla che pensavamo davvero di avere politiche e politici autonomi.
Al massimo abbiamo maggiordomi, ma non nostri maggiordomi, maggiordomi dei nostri padroni. Nessuno escluso. Persino orban ha avuto la sua fase servizievole con riciesta di espansione nato a tutta la via lattea. Poi, stranamente, si e' accorto che senza sbocchi sul mare la sua energia se non arrivava dai russi sarebbe stata la piu cara delle galassie perche' i vicini tanto europei e carini avrebbero fatto pagare il transito a peso d'oro. .
I russi, dal canto loro, ci sono rimasti malissimo. Pensavano che offrendo materie prime in abbondanza e a buon mercato avrebbero anche vinto una certa interessata russofobia e guadagnato, certo, mica sono scemi. Credo che stiano ancora cercando di capire come si fa a essere cosi coglioni da non aprofittare di tutto il ben di dio che potevano offrire. Non avevano fatto i conti con l'animo vigliacco dei rappresentanti politici europei. Adesso lo stanno capendo, ma non perdono le speranze e questa per noi e' una forthna se solo riuscissimo a mandare a casa quelli che ci rappresentano in casa ed in europa con un bel saluto agli Usa e ai loro amiconi inglesi che tanto dirigono i giochi in ucraina. Ci andra' di nuovo boris a dire al comico che non puo' parlare con i russi? Che li aiuteranno a riprendersi gli oblast e pure la russia? Magari poi riescono pure a resuscitare i morti tanto abbondano in promesse che non possono mantenere.
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Paolo Selmi
Monday, 03 November 2025 22:45
Non ho nulla da aggiungere, carissimo Alfred, alla tua amara constatazione circa cosa, come ci siamo ridotti in meno di vent'anni. Mi ci sono imbattuto per caso, in quel documento. Cercavo una cosa e ne ho trovata un'altra. L'ho aperta, l'ho letta... e ci son rimasto. Era proprio tutto un altro mondo, tutta un'altra impostazione. Tutta un'altra classe politica, come giustamente noti. Nel bene o nel male, con tutti i difetti che possiamo - E DOBBIAMO - attribuirle, ma con una visione ben chiara di cosa dovesse essere l'Europa, ovvero di cosa sarebbe dovuta diventare, del suo ruolo, nel Mediterraneo, in Medioriente, nei rapporti con la Russia, con la Cina, con l'Africa, con l'India, con gli USA. Oggi, di tutto questo, si è persa ogni traccia. Quel testo era di una lungimiranza formidabile, fissava le linee di una cooperazione fattiva nel campo energetico, anche in riferimento alle fonti rinnovabili e all'agenda verde. Senza fondamentalismi. Senza chiusure ridicole, contraddittorie e, in ultima analisi, controproducenti. Dialogando fra pari in un ecosistema che entrambe le parti ritenevano prezioso, riconoscendone l'estrema importanza e impegnandosi a preservarlo e a farlo crescere, se possibile, in ambiti altri dalla fornitura di idrocarburi. Soprattutto, curandone le fondamenta che erano pace, cooperazione, fiducia reciproca. Un modello pericoloso, oltremanica e oltreoceano. Ora come allora, fecero saltare il banco, giocando su contraddizioni interne alla coalizione europea e su traiettorie egemoniche di alcuni suoi componenti, sulla prevalenza sic et impliciter della visione atlantista a trazione d'oltremanica e oltreoceano rispetto, invece, a una strategia di relazioni internazionali incentrate su questo nuovo soggetto. Un soggetto che si rivelerà, alla prova dei fatti, un gigante coi piedi d'argilla, incapace di dire no quando CIA e Mi6 destabilizzeranno la fragile costruzione che comprendeva, compenetrava, integrava Est e Ovest europei, con tensioni crescenti culminate nel colpo di Stato banderista del 2014 in Ucraina e la successiva guerra civile.

Ho recuperato questa cartina
https://www.researchgate.net/figure/The-map-of-Euroregions-Source-http-wwwaebreu_fig1_267727234
rappresenta le euroregioni. Una di queste, nata nel 2010 e morta nel 2014, si chiamava DONBASS. Riuniva le oblast' di
LUGANSK (UA)
DONECK (UA)
VORONEZH (RU)
ROSTOV (RU)
Processi di integrazione transfrontalieri, cooperazione, sviluppo infrastrutturale e di attività economiche congiunte, tutto questo dava fastidio a qualcuno. Debole fu chi allora vide e, mentre quel qualcuno agiva indisturbato soffiando e gettando benzina su brace ormai quasi spenta del tutto, tacque. Peggio, girò a comando la testa dall'altra parte, salvo poi rigirarla, sempre a comando, per unirsi ai vari cori di condanna unidirezionali. E, anche qui a comando, iniziando il proprio lento declino, culminato nell'attuale crisi autodistruttiva.
Torno alla scrittura del punto notturno.
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 03 November 2025 09:44
03/11 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Dopo il tracollo di ieri, A KRASNOARMEJSK il regime di Kiev tiene 3 chilometri quadrati di edifici posti a nord-est ovvero, a puro titolo esemplificativo, un quadrato di 55 metri di lato.
Due tentativi di sbloccare la sacca in favore dei soldati intrappolati a DIMITROV sono stati, come prevedibile del resto, bloccati. I russi non hanno fretta, a questo punto, di restringere la sacca, anche se violenti combattimenti sono in corso agli estremi est e ovest della stessa: li hanno in pugno (tutte le informazioni qui sopra riprese dal bollettino mattutino del voenkor Kotenok).
https://t.me/voenkorKotenok/68597

Anche fonti di matrice ucraina, come Legitimnyj, o Rezident, confermano
- che almeno il 90% di Krasnoarmejsk è perso
https://t.me/rezident_ua/27921
- che tutti i tentativi di rompere l’assedio sono miseramente falliti. E LANCIA IL SUO GRIDO D’ACCUSA: KRASNOARMEJSK E DIMITROV ANDAVANO LASCIATE ANCORA IL 20 OTTOBRE (loro link diligentemente apposto a riprova di quanto dichiarato https://t.me/legitimniy/21145) MA GIA’ ALLORA LA CONSEGNA ERA “TENERE ALLA MORTE”:
https://t.me/legitimniy/21178
Cosa che, neanche due settimane dopo, sta puntualmente accadendo, insieme a decine di migliaia di morti inutili. Più soldati intrappolati stimati FINO A NOVEMILA UNITA’ (teoriche, poi magari qualcuno, senza troppo clamore, ha già levato le tende)
https://t.me/rezident_ua/27914

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Anche qui il regime di Kiev ha provato a contrattaccare,
https://t.me/rezident_ua/27916
con gli stessi, identici, risultati di Krasnoarmejsk. Perdere entrambe, a pochissima distanza di tempo l’una dall’altra, potrebbe produrre effetti a catena imprevedibili.

TUTTO QUESTO, MENTRE…

- ZALUZHNYJ fumo-di-londra ha già iniziato la campagna presidenziale, cominciando a ritagliarsi il proprio spazio di visibilità mediatica:
https://t.me/rezident_ua/27912

- BUTUSOV prende le distanze dal clamoroso fallimento dell’operazione mediatica “sbarco parà a Krasnoarmejsk” definendola una “decisione tattica da analfabeti” (bezgramotne taktichne rishenija):
https://t.me/rezident_ua/27913

- Altre figure ufficiali cominciano a smarcarsi richiedendo il ritiro delle truppe speciali rimaste da queste missioni suicide (il già citato ex-ministro della difesa):
https://t.me/ZeRada1/27615

- LE DISERZIONI UFFICIALMENTE RICONOSCIUTE TALI, CHE HANNO GIA’ SUPERATO LE TRECENTOMILA UNITA’, POTREBBERO A FINE ANNO ARRIVARE A CINQUECENTOMILA:
https://t.me/rezident_ua/27919

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 02 November 2025 23:21
02/11 ore 21:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO DA EST VERSO GULJAJPOLE, LASCIANDOSI ALLE SPALLE POLTAVKA E IL FIUME JANČUR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3193

Un breve sguardo alla cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/74811?single
ci mostra come ormai la linea fortificata che separa i russi da GULJAJPOLE sia decisamente intaccata, vulnerabile, già violata.

Così come intaccata, vulnerabile e violata si sta dimostrando la difesa di ALEKSANDROVKA a sud-est di POKROVSKOE (notizia e cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28411
dove i primi assaltatori russi sarebbero già entrati. Altra cartina qui:
https://t.me/condottieros/13998?single
Nello stesso pezzo,
https://t.me/condottieros/13998
si dà notizia che incursori russi sarebbero già arrivati sia alla via che collega GULJAJPOLE da nord (prima cartina), che a quella che la collega da ovest all’altezza di Guljaipolskoe (cartina qui):
https://t.me/condottieros/13999?single

Non saranno ancora del tutto tagliate, ma poco ci manca. Questa cartina mostra chiaramente che non sono solo loro a puntare a questa strada, ma un intero segmento di linea di fronte:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61404

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Dopo l’exploit di ieri (cartina qui giusto per avere il senso della progressione fra ieri e oggi)
https://divgen.ru/event/3192
i russi
- liberano sia ROG che GNATOVKA a est di KRASNOARMEJSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3194
smantellando le linee difensive (cartina qui area in bianco)
https://t.me/divgen/74814?single
che li separano dall’ingresso a DIMITROV da sud-ovest MA, SOPRATTUTTO, SBLOCCANDO LA STRADA E-50 VERSO SUD DA SELIDOVO, CHE ORA È GIÀ RUSSA A NORD-OVEST DI KRASNOARMEJSK. LA E-50 PORTA DRITTI DRITTI A OVEST… A PAVLOGRAD, QUINDI GIRA INTORNO A DNEPROPETROVSK PASSANDO DA OVEST e da lì… sempre dritto, verso ovest, praticamente a Leopoli. E le fortificazioni erette nella DNR occupata non le troviamo altrove. Per niente.
Ai russi, tuttavia la E-50 serve ora per collegare velocemente retrovie a prime linee, usando strade asfaltate e in grado di reggere carichi pesanti, in un momento in cui tale azione consente a nuove forze di aggiungersi alle esistenti e sbarazzarsi delle linee di difesa nemiche con maggiore efficacia, incisività, velocità. Provocando ulteriori effetti a catena.

- oltre a questo, liberano i quartieri a NORD-EST della città e avanzano lungo la strada verso DIMITROV (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3195
- e, infine L’INTERA AREA URBANA NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3197

Krasnoarmejsk è ormai persa, e tenere Dimitrov da sola non ha alcun senso, scrive oggi l’ex-viceministro della difesa del regime di Kiev:
https://t.me/RVvoenkor/103063
Anche perché non si riuscirebbe a farlo neanche volendo… tra l’altro. Ma per il cinegiornale luce di oggi a pranzo i russi erano “a sud di Pokrovsk” mentre “infuriava la battaglia”… sicuramente, anche l’ex-viceministro della Difesa mente.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI AVANZANO A IVANOPOL’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3196
sbarazzandosi di ben due linee fortificate in un botto solo (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74822?single
incuneandosi in un punto, come si vede bene nella cartina, dove le linee difensive sono staccate fra loro. Certo, lì ci sono le case popolari a fare da scudo a perdere… ma dal ritmo con cui i russi incalzano ora i natofascisti, di tenute a oltranza se ne vedono sempre meno. E forse anche buona parte del patrimonio abitativo si riuscirà a conservare.

SCANDALO FORTIFICAZIONI, CINQUE MILIARDI DI GRIVNE SPARITI

Da febbraio a ottobre di quest’anno… puff, nel nulla:
https://t.me/opor_2014/20001
Al cambio di oggi, sono 103 milioni, 204 mila e 400 euri. Spariti gonfiando i preventivi, emettendo fatture fittizie, giocando sul cambio delle valute, oppure semplicemente incassando e non facendo nulla. Questo però al TG non lo dicono, anche se nel bilancio statale completamente drogato dagli “aiuti” esterni, quei soldi inizialmente erano dollari, sterline e, soprattutto, euro.

Non soprende, comunque, vedendo foto come queste,
https://t.me/opor_2014/19947
o come queste,
https://t.me/opor_2014/19940
o come queste, coi civili impiegati nella posa di legna e fili spinati
https://t.me/opor_2014/19860 et
https://t.me/opor_2014/19870
o come queste, dove intelligentemente a protezione di un trasformatore elettrico han posto sei file di mattoni… perché, certo, i russi li prendono a cornate, i trasformatori...
https://t.me/opor_2014/19848
o come queste dove un deposito mezzi è stato “creato” riadattando l’area sotterranea di un acquedotto
https://t.me/opor_2014/19934 et
https://t.me/opor_2014/19898
o come queste, ottobre 2025, dove a curare la logistica militare sono gli uffici postali civili
https://t.me/opor_2014/19879
non a caso oggetto di attacchi russi, non sorprende, dicevo, venire a sapere che i soldi, ahimè, evaporano prima che si concretizzino nelle opere a cui erano destinati. Perché buttar via tondini in acciaio, calcestruzzo, casseforme, quando c’è il legno così bello, così a buon mercato disboscando un po’ e, soprattutto, così green, ecosostenibile, ecocompatibile…

NON È COLPA NOSTRA SE, MOSSI DAI PIÙ NOBILI IDEALI... CI IMBATTIAMO SEMPRE NEL PETROLIO! …O IN QUALCHE LINGOTTO D’ORO.

L’ultimo accenno nel titolo riprende il saccheggio delle riserve auree irachene celebrato in queste foto
https://t.me/parstodayrussian/190668
durante l’occupazione NATO di Baghdad.

Ma non sempre, mossi dai più nobili ideali, si inciampa in un lingotto d’oro. Il più delle volte sempre gli stessi nobili ideali, vero motore della politica USA, si scontrano con quelle schifose pozzanghere piene di un liquido puzzolente, oleoso, e difficile da rimuovere dalle uniformi, a differenza del sangue di milioni di innocenti. Trump punta ora alla Nigeria:
https://t.me/divgen/74773
dopo aver scoperto che “Boko Haram” uccide cristiani nel nord della Nigeria. Dal 2002, ma non andiamo troppo per il sottile. Oggi il capo del Pentagono Pete Hesgeth ha confermato che “IL MINISTERO DELLA GUERRA SI STA PREPARANDO PER L’AZIONE”
https://t.me/voenkorKotenok/68587

Anche qui, attenzione, perché purtroppo agli statunitensi va SEMPRE, ma SEMPRE male! Un concerto di sfighe:

In Iraq gli yankee cercavano le armi di distruzione di massa. E hanno trovato il petrolio.
В Ираке американцы искали оружие массового поражения. Нашли нефть.

In Siria gli yankee cercavano le armi chimiche. E hanno trovato il petrolio.
В Сирии американцы искали химическое оружие. Нашли нефть.

In Venezuela gli yankee cercano la droga...
В Венесуэле американцы ищут наркотики…

In Nigeria gli yankee hanno dichiarato guerra ai terroristi...
В Нигерии американцы собираются бороться с боевиками…
https://t.me/divgen/74773

Trentasette miliardi di barili di petrolio, più tutta quella puzza di gas (6.000 miliardi di mc), più metalli rari, ma sicuramente si imbatteranno anche in quelli… e, infine, oro!
https://t.me/voenkorKotenok/68587

Come in Iraq, che sfiga! Che concatenazione di sfighe! Che concerto di sfighe! Anche Cortès e Pizarro, secoli addietro, conobbero la stessa sfiga. Meglio stare a casa, in questi casi, mi verrebbe da dire a tutti loro... ma niente, è più forte di loro...

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Sunday, 02 November 2025 15:05
02/11 ore 14:30 aggiornamento

SE LA FORMA PRENDE IL SOPRAVVENTO SULLA SOSTANZA: L’EPISODIO DEI PARÀ UCRAINI COLPITI A KRASNOARMEJSK COME CARTINA AL TORNASOLE DELLA DEGENERAZIONE IN CORSO, DA ANNI, PRESSO LE FORZE ARMATE UCRAINE


Ringrazio il compagno Hocpoc per la domanda la cui risposta, man mano che la componevo, assumeva vita propria sino a costituire un qualcosa che poteva essere d’aiuto a tutti i compagni perché, a un certo grado di lettura, va ben oltre il semplice accadimento in sé.

Episodio, in sé, molto semplice:
- due elicotteri NATO del tipo UH-60A Black Hawk volano rasoterra per chilometri lungo la steppa,
https://t.me/RVvoenkor/102930
uno dei due riesce ad atterrare a un chilometro e mezzo circa dal confine nord-ovest di Krasnoarmejsk, lasciando undici soldati delle forze speciali.
https://t.me/mod_russia/58063

Questo, il filmato dell’atterraggio dell’elicottero, ripreso da un drone, e della ripartenza, già sotto gli attacchi dell’artiglieria russa:
https://t.me/beard_tim/28356

Как в кино не будет. “Non sarà come al cinema”, commenta laconicamente Ermakov. Non ne sarebbe restato in piedi nessuno, come ammettevano già ieri di prima mattina i canali ucraini che ne avrebbero dovuto celebrare le gesta (in questa mappa i luoghi dello svolgimento dell’azione, ivi compresi i tristi epiloghi di ciascuno dei gruppuscoli sparsi per la steppa annientati uno a uno):
https://t.me/RVvoenkor/102937

e come avrebbe, infine, confermato ieri pomeriggio il Ministero della difesa russo:
https://t.me/mod_russia/58063

La domanda di Hocpoc, che riguardava la questione SE “elitrasportare truppe scelte all'interno di un accerchiamento operativo” FOSSE o meno “un livello di masochismo militare raggiunto in pochi casi nella storia dell'uomo”, mi ha fatto venire in mente il titolo di un libro culto della generazione appena prima della mia: "Avere o essere" di Fromm.

La guerra HA una componente di propaganda. Non c'è bisogno di cercare nell'oggi, nello ieri, nel sempre qualche esempio di questo, ovunque si giri. C'è chi la fa meglio, c'è chi la fa peggio, c'è chi ripete tre volte lo scatto che deve immortalare la bandiera a stelle e strisce issata sul cocuzzolo dell’Isola dello Zolfo, o Iōjima 硫黄島, c'è chi invece aspetta il giorno dopo per tirar giù la bandiera rossa provvisoria (con le scritte del reggimento) sul Reichstag e immortalare ex novo l'evento con la bandiera sovietica ufficiale, una macchina di grande formato e uno studio maggiore di prospettiva, composizione, eccetera.

Notiamo subito una cosa: in entrambi i casi NESSUNA DI QUESTE DUE ATTIVITÀ INTERFERISCE MINIMAMENTE con gli eventi, già accaduti peraltro. È notizia di oggi, i soldati a stelle e strisce, per non correre rischi e vedersi qualcuno dei loro tornare dentro un sacco nero, la loro propaganda, del tutto analoga a quella sopra esposta, l’han fatta nella loro colonia di PORTORICO. Un bello sbarco nel nulla, colpi sparati nel vuoto, esibizioni di muscoli maschi senza rischi, o whisky maschio senza rischio, o fischio maschio senza raschio (un grosso ciao al Maestro...).

Il problema, quantomeno per chi è mandato a crepare al fronte per uno spot, ben peggiore di quello del whisky, si pone quando, dove, la guerra È propaganda.

Ovvero diviene, progressivamente, in quanto segmento delimitato storicamente, spazialmente dato fra due punti, propaganda. A QUESTO SI ARRIVA, meglio, il potere costituito arriva, per NECESSITÀ. Deve “produrre risultati”, da esibire ai suoi azionisti di maggioranza, o padroni. Non può più accontentarsi di filmati o fotogrammi di bandiere esibite mesi prima in luoghi chiave ancora detenuti e tenute al fresco in attesa di gettarle in pasto ai media padronali per “dimostrare” che quanto asserito dai russi non sia affatto vero, ovvero che i luoghi da loro dichiarati sotto il loro controllo non lo siano.

Già questa continua esibizione di immagini, a questo punto non importa se datate o no, ovvero fasulle o veritiere in riferimento all’enunciato diffuso attraverso i megafoni della propaganda, purché pubblicate in tempo reale, ci porta a constatare la più eclatante delle differenze fra Iōjima 硫黄島, o Reichstag e oggi:

LA CONTEMPORANEITA' della produzione e pubblicazione delle fonti, l'accelerazione tumultuosa della diffusione delle stesse, nonché la loro moltiplicazione in migliaia di rivoli la cui sommatoria non può, a quel punto, essere ZERO, ma seguire al contrario una TRAIETTORIA BEN DEFINITA: quella definita dal potere che intende continuare a mantenere il controllo della propaganda stessa.

Il primo effetto di questo SECONDO processo è che, in questo caso, E A DIFFERENZA DEL PRIMO, le leggi a cui l'operazione militare stessa risponde divengono PARADOSSALMENTE ALTRE rispetto a quelle militari!

È IL CONTENITORE CHE PRENDE IL SOPRAVVENTO SUL CONTENUTO, LA FORMA SULLA SOSTANZA, LA RENDITA PARASSITARIA SUL VALORE D'USO.

Torniamo all'operazione in sé. Le truppe aviotrasportate sono, ça va sans dire, truppe speciali. Addestrate lungamente, duramente, per agire in condizioni speciali, ovvero estreme. Membri scelti dopo un’accurata selezione fra i migliori delle loro unità di addestramento, che agiscono automaticamente, meccanicamente, in condizioni di stress estremo, ivi incluse eventuali ferite riportate, col massimo di efficacia in qualsiasi condizione: combattimento a distanza, corpo a corpo, con armi da fuoco, armi bianche, in condizioni di parità, superiorità e inferiorità numerica, su qualsiasi tipo di terreno, condizione atmosferica e a qualsiasi ora del giorno e della notte. Sanno benissimo che da tali missioni potranno anche non più tornare e sono psicologicamente pronti anche a questo.

Il loro impiego è quindi limitato a usi ben specifici, ovvero in casi estremi e molto limitati nel tempo e nello spazio. Dovendo infatti valutare, esprimere un giudizio di valore, per la precisione di valore d’uso, in guerra uno non vale uno: un ufficiale non vale quanto un soldato semplice, un membro delle forze speciali non vale quanto un civile sbattuto al fronte con un’arma semiautomatica vecchia di decenni e due settimane di CAR.

Esempi di tali impieghi possono essere missioni di recupero o di salvataggio dietro o fra le fila nemiche; oppure, impieghi potenzialmente suicidi come quelli che videro coinvolti i parà russi nel cercare di tenere il più a lungo possibile l’offensiva NATO del 2022, quando i russi furono colti di sorpresa dal suo ingresso a piè pari nel conflitto e furono costretti a sacrificare alfieri, torri e quant’altro per dare tempo ai propri compagni di approntare, molto più a est, una prima linea di difesa: la SVATOVO – KREMENNAJA, che resistette per mesi e da cui i russi ripartirono successivamente per arrivare dove sono arrivati oggi, e non solo. Allora, la riorganizzazione su tale linea fu possibile grazie al sacrificio di unità scelte aviotrasportate che vennero a dare manforte alle truppe asserragliate a BALAKLEJA, a IZJUM, a KRASNYJ LIMAN, a JAMPOL’, mentre il nemico dilagava. Molti di loro, grazie anche al sacrificio estremo di questi corpi speciali, riuscirono infine a ritagliarsi un corridoio e a ricongiungersi alle retrovie di un tempo, divenute nel frattempo prima linea.

Qui la situazione è totalmente diversa. Non saranno undici soldati, ma neanche ventidue, appartenenti alle forze speciali, quelli in grado di sbloccare la sacca formatasi a KRASNOARMEJSK (dove oggi, il cinegiornale luce sul maggior canale di ascolto nostrano, colloca i russi nella “parte sud” della città, quando invece sappiamo essere arrivati anche al limite nord… se non altro perché altrimenti nessuno avrebbe potuto nuocere a quegli undici parà).

Non sono riusciti neppure a entrare, a Krasnoarmejsk, liquidati a nord-ovest della stessa. A cosa è servita, allora questa azione? Esattamente a quel che servirono i motoscafi lanciati a tutta verso l’ISOLA DEI SERPENTI davanti a Odessa e AFFONDATI, i cui marò morirono per piantarvi una bandiera da dare in pasto a un cinegiornale luce di un Paese UE a caso nel corso dell’edizione delle venti.

OGGI KIEV LAMENTA UNA CARENZA ESTREMA DI PERSONALE QUALIFICATO all’interno delle proprie forze armate, oltre che di soldati semplici. Come già denunciato, la seconda carenza ha determinato in buona parte la prima: personale qualificato, riparatori, tecnici, forze speciali, sbattuti in trincea e sotterrati da una FAB-3000 insieme a civili freschi di CAR, in quei tre, quattro giorni di vita media in prima linea riconosciuti anche degli stessi media u-ccidentali.

È stato, altresì, denunciato, come siano state campagne militari totalmente improvvide, quanto criminali, funzionali unicamente al CONSUMO A CICLO CONTINUO DI MILIARDI DI DOLLARI DI ARMAMENTI DA PORTARE A FINE NOLEGGIO (e relativo saldo), oltre che alimentare ulteriori, future, urgenti (ovvero “costi quel che costi”, condicio sine qua non di qualsiasi rendita parassitaria al di fuori di qualsiasi controllo da parte di un organismo esterno) forniture degli stessi, a far fuori, a decine di migliaia, sempre tale personale qualificato.

In tutto questo, qualche decina di parà, o marò, sacrificati per un “selfie” in qualche luogo proibito, inaccessibile, irto di pericoli, valgon bene una messa. Sono una goccia nel mare delle decisioni criminali intraprese dal regime di Kiev. Eppure, sono una goccia pregna di significato. Rappresentano, di fatto, la cartina al tornasole di tre anni e mezzo di decisioni sciagurate, intraprese da un regime fantoccio a uso e consumo dei suoi padroni, dei suoi cinegiornali luce, delle sue commesse, dei suoi regolamenti di conti all’interno della struttura vassallare che vede al vertice della piramide gli USA e, scendendo lungo la piramide, i vari Paesi NATO, visti nell’attuale configurazione piramidale della presidenza statunitense come un’entità a sé, destinata all’acquisto delle armi prodotte dai primi.

Fossero riusciti a riprendersi mentre piantavano qualche bandierina su qualche maceria e a schiacciare “invia”, per dare in pasto il filmato al TG delle venti, e poi delle tredici e trenta, più rulli ogni mezz’ora sui canali “all news”, insieme agli immancabili talk-show e tavole rotonde schiena-dritta, oggi li avremmo già visti . Invece, nulla di tutto questo. La loro tragedia è la tragedia di qualsiasi forma passata come sostanza, di qualsiasi contenitore passato come contenuto, di qualsiasi rendita parassitaria passata come valore d’uso.

Per concludere, anche nel caso in cui i parà, o i marò la cui vita è barattata per uno spot, facciano in tempo a issare la bandierina in tempo per schiacciare “invia” prima di essere seppelliti dal fuoco di fila di droni e artiglieria pesante russa, la loro “vittoria” mediatica è, a dir poco, effimera: ci pensa, infatti, il tempo a rimettere le cose al loro posto.

Nel frattempo, tuttavia, un altro assegno è stato staccato, un altra linea di credito è stata aperta, le tasche dei padroni si sono riempite con altri soldi. Il loro, di obbiettivo, è stato pienamente raggiunto.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 02 November 2025 21:17
Breve PS serale... fotogrammi dello sbarco impiegati per poco più di un secondo nel montaggio dei titoli di un cinegiornale nostrano, a intervallare un obice che faceva partire un colpo e altre immagini di repertorio col commento: "Infuria la battaglia a Pokrovsk, Kiev invia in città truppe speciali per fermare i russi". Nessuna menzione della sacca. Né, tantomeno, del fatto che fosse tanto prevedibile quanto evitabile, ammettendo la sconfitta e arretrando.

Han trovato il modo di riciclare lo stesso i più "epici", quelli che facevano più "vietnam", fra quei fotogrammi, vecchi ormai di tre giorni, localizzati a un chilometro e mezzo a nord-ovest dalle prime case, con nessuno di quei soldati sopravvissuto e Krasnoarmejsk peraltro ormai quasi del tutto libera.
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Paolo Selmi
Saturday, 01 November 2025 22:53
01/11 ore 22:30 aggiornamento

FRA VOLČANSK E KUPJANSK

I russi chiudono una sacca e ripianano la linea di fronte fra OTRADNOE e BOLOGOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3190

Ora sono a pochissimo da DVUREČNOE a sud, raggiunta la quale un’altra sacca, a est, potrà essere chiusa.

AVANZANO ANCHE A VOLČANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3191
come è possibile vedere, la via più breve a CHARKOV per l’intero settore a nord e a est è non solo tagliata, ma superata. Giro più lungo, per una logistica già in crisi operativa prima di questo ulteriore intoppo. E i propri compagni operativi nell’area a est sopra segnalata a cinquanta chilometri di strada. Strada che ormai di fortificato ha ben poco (cartina primo tratto qui):
https://t.me/divgen/74776?single

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI AVANZANO ANCHE A EST DEL FIUME OSKOL (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43918
calando ora verso sud anche da questa linea.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO IN TUTTE LE DIREZIONI A KRASNOARMEJSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3192
e pongono le condizioni per attaccare DIMITROV da ovest lungo una linea di fronte molto ampia.

ALLE 14:50 ORA ITALIANA IL MINISTERO DELLA DIFESA RUSSA UFFICIALIZZAVA: “I soldati ucraini circondati a Krasnoarmejsk hanno iniziato a consegnarsi prigionieri” (“Украинские военные, окружённые в Красноармейске, начали сдаваться в плен”)
https://t.me/divgen/74782

Speriamo che continuino su questa strada:
https://t.me/rezident_ua/27909

Decisamente, MOLTO, più intelligenti dei loro comandanti: degli 11 uomini aviotrasportati di questo filmato
https://t.me/beard_tim/28361
non ne è rimasto integro neanche uno.
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Hocpoc
Saturday, 01 November 2025 23:35
Ma è un'impressione mia o elitrasportare truppe scelte all'interno di un accerchiamento operativo è un livello di masochismo militare raggiunto in pochi casi nella storia dell'uomo?
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Paolo Selmi
Sunday, 02 November 2025 15:17
Grazie mille Hocpoc per lo spunto fornito dalla tua riflessione. Importante a mio avviso è stato svilupparlo, ancora una volta, per indagare il motivo di tale "masochismo militare". Direi che nella configurazione attuale, ovvero quella che cerco di sviluppare nelle note appena caricate su questa pagina, sia purtroppo un fatto del tutto inedito. Grazie ancora
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 31 October 2025 22:23
31/10 ore 22:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


I RUSSI LIBERANO IL QUARTIERE SUD ED È CONFERMATO L’ARRIVO DEI PRIMI GRUPPI ALLE PORTE DI OSINOVO (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28342

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Divgen recupera di primo mattino l’aggiornamento di ieri sera, ovvero l’arrivo dei russi al capolinea nord della città (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3187
et
https://t.me/creamy_caprice/10404

Siamo a due chilometri e mezzo dal chiudere la sacca ricongiungendo questo cuneo con quello a nord-est. Già così, comunque, entrare o uscire comporta perdite enormi. Chi fugge, è sotto tiro per tutta la durata del viaggio verso GRISHINO: la maggior parte non vi arriva
https://t.me/motopatriot78/43895
In entrata, altre perdite che stanno DEMOLENDO L’ESERCITO UCRAINO, togliendo di mezzo le unità migliori, mandate al massacro. Anche aviotrasportate... sotto gli occhi vigili di un drone russo:
https://t.me/RVvoenkor/102919
Alla fine di tutto questo, al regime di Kiev resteranno prevalentemente civili sbattuti al fronte con qualche settimana di CAR e con il chiodo fisso di disertare non appena si presenterà l’occasione:
https://t.me/legitimniy/21155

A est i russi liberano del tutto ROG, il paesino fra Krasnoarmejsk e Dimitrov:
https://t.me/beard_tim/28334

A nord-est, fuori dalla sacca, i russi si avvicinano a SOVIEVKA, che si trova sopra SHACHOVO, da est (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43880
Così facendo, creano i presupposti per creare l’ennesima sacca.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO NOVOALEKSANDROVKA, sopra Vishnevoe (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3188
Otto chilometri e mezzo a POKROVSKOE. Attorno a cui hanno già tagliato tutti i ponti:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61321

Peraltro, guardando la carta delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/74736?single
rimasta ormai senza alcuna fortificazione seria a frapporsi. Se si eccettua Aleksandrovka, un villaggio di sei strade in fila posto fra i russi e l’ingresso a sud-est di Pokrovskoe, su cui i natofascisti proveranno molto probabilmente ad approntare una linea difensiva, impiegando gli edifici come fortificazioni a perdere.

Questo è quanto gli resta, obbiettivamente. Guardiamo questa cartina:
https://t.me/beard_tim/28337
Tutte quelle linee spezzate colorate sono le fortificazioni di vario tipo: vecchie, nuove, denti di drago, eccetera. A nord-est siamo tra Krasnoarmejsk e Seversk, girando intorno al blocco Slavjansk-Kramatorsk. A sud-ovest siamo a Orechov, Guljajpole, Pokrovskoe. Fa impressione vedere la quantità di fortificazioni a nord-est e la quasi assenza a sud-ovest. La linea azzurra, peraltro, sono denti di drago, panettoni aguzzi facilmente rimovibili con qualsiasi pala meccanica esattamente come sono stati posati in fretta e furia qualche tempo fa. Capiamo quindi come i russi, in questo momento, possano in maniera decisamente agevole muoversi nella seconda area, che corrisponde al segmento da noi chiamato “Fronte sud – Dnepropetrovsk”. E, volendo, raggiungere DNEPROPETROVSK
https://divgen.ru/48.45107/35.05737/8
et
48.45107, 35.05737
che corrisponde all’area cerchiata, “protetta” da una linea chiusa di denti di drago. Libertà di manovra ammessa anche da Legitimnyj (sua cartina qui):
https://t.me/legitimniy/21153

Ormai, su questo fronte, i russi hanno diverse opzioni sul banco. Tutte peggiorative per Kiev: nel senso che, quando si sederanno di nuovo al tavolo delle trattative, a DNR, LNR, Zaporozh’e e Cherson (fino ai confini di oblast’), demilitarizacija e denazifikacija, il regime di Kiev dall’altra parte avrà ben poco da mettere sull’altro piatto della bilancia.

Aggiornamenti a seguire domani notte.
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Paolo Selmi
Friday, 31 October 2025 05:49
------ Messaggio Originale ------

Da:

30/10 ore 23.50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI CHIUDONO LA SACCA A EST DEL FIUME JANCHUR, LIBERANDO KRASNOGORSKOE (cartina qui):

https://divgen.ru/event/3181



Ne parlavamo già i giorni scorsi, una volta bloccati da sud e da nord, per i natofascisti intrappolati a est del fiume non restava che farsela a nuoto, per ricongiungersi ai propri camerati a ovest dello stesso.



Più a nord, i russi raggiungono NOVOPAVLOVKA (posizione qui):

https://divgen.ru/48.13654/36.79768/12

e qui

48.13654/36.79768



e vi entrano da sud, procedendo da FILIJA (CARTINA QUI):

https://t.me/motopatriot78/43859



Dovessero liberarla in tempi brevi, si produrrebbe un’ennesima sacca a sud, la cui liquidazione porterebbe i russi a entrare a DNEPROPETROVSK anche da qui e a procedere ulteriormente verso ovest e nord anche da qui.



BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK



La giornata di ieri si concludeva con ulteriori, importanti, avanzamenti russi, che raggiungevano la SHOSSEJNAJA ULICA anche dalla ferrovia. COSÌ, SONO ALMENO TRE LE AREE CHE, TROVANDOSI A OVEST DELLA STESSA, RISULTANO COMPLETAMENTE BLOCCATE. PIÙ UNA QUARTA A SUD DELLA ULICA SHMIDTA. Attraversare la strada in quei casi, infatti, non è più sicuro.



A nord, i russi raggiungono e superano il limite urbano: notizia confermata anche dal canale di Radov (cartina sua qui):

https://t.me/motopatriot78/43855



A EST I RUSSI ENTRANO A DIMITROV ANCHE DA NORD-EST (cartina qui)

https://divgen.ru/event/3181

ricongiungendosi e approfondendo il primo cuneo d’attacco che era già entrato poco più a sud. Dimitrov SOTTO IMMINENTE ATTACCO DI TERRA ANCHE DA SUD E SUD-OVEST (cartina movimento russo qui):

https://t.me/beard_tim/28318



Dal momento che è lì, infatti, che i russi che hanno raggiunto e superato la SHOSSEJNAJA stanno puntando. E pare anche, secondo alcune fonti (Radov, sua questa cartina),

https://t.me/motopatriot78/43849

che a ovest della Shossejnaja non vi sia più nulla di natofascista.



In questo contesto, mentre tutto a sud si sgretola, il continuo contrattaccare natofascista a nord di RODINSKOE, che porta le loro truppe speciali ad avanzare (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3183

e poi a subire il fuoco russo, non cambia una virgola di quanto sta accadendo sotto. La prospettiva di continuare a sfondare e avanzare con la stessa forza iniziale, in questo momento, è nulla:

https://t.me/condottieros/13964



e, come nota Legitimnyj, le imboscate e le perdite in questi contrattacchi ormai sono notevoli,

https://t.me/legitimniy/21148

indebolendo ulteriormente un esercito ormai in evidente crisi operativa. In agonia (в агонии), nota letteralmente. Anche perché nell’operazione di Kursk, cosiddetta tale, già i migliori se ne sono andati, nota Rezident:

https://t.me/rezident_ua/27896

Se non i migliori, sicuramente fra i migliori. E adesso buona parte dei restanti.



BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA



I RUSSI AGGIRANO IVANOPOL’E PROSEGUENDO LUNGO LA FERROVIA E portando a ovest la linea di fronte:

https://divgen.ru/event/3185

Smantellate una DOPPIA LINEA di postazioni difensive (visibile qui),

https://t.me/divgen/74697?single

si passa alle prossime. E Konstantinovka è sempre più vicina anche da sud-est.



Poco più a nord, invece, i russi che a Konstantinovka sono già entrati consolidano le proprie posizioni avanzando di trecento metri nell’agglomerato urbano verso nord:

https://t.me/creamy_caprice/10399



BATTAGLIA DI SEVERSK




A SUD IL FRONTE SI AVVICINA SEMPRE PIÙ: a partire dai russi che si avvicinano a ZVANOVKA ANCHE DA EST (cartina qui):

https://divgen.ru/event/3181



NEL CORSO DELLA GIORNATA I RUSSI, SEGUENDO LA FERROVIA A EST, ARRIVANO ALLE PORTE DI SEVERSK DA SUD (cartina qui):

https://divgen.ru/event/3186



Due chilometri di avanzamento:

https://t.me/creamy_caprice/10401



Così facendo, non solo attaccano da più lati una città a questo punto sempre più a rischio di saltare, ma si portano a SEI CHILOMETRI DI DISTANZA DAI PROPRI COMPAGNI A NORD. Tiro incrociato. In particolare, di FAB che stanno smantellando una dopo l’altra le posizioni fortificate natofasciste:

https://t.me/voenkorKotenok/68538



In tutto questo, corre voce che i soldati natofascisti ivi dislocati abbiano già chiesto di poter ripiegare, ma che la consegna è stata di tenere la posizione NASMERT’ (alla morte):

https://t.me/rezident_ua/27894

Nulla di nuovo. “Fino all’ultimo ucraino”.



Inoltre, così facendo i russi chiudono il rubinetto a sud, con la stessa ZVANOVKA ormai impossibilitata a ricevere rinforzi da SEVERSK (cartina strada tagliata qui)

https://t.me/Tatarinov_Rus/61266

ammesso che di rinforzi ce ne siano ancora.



BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN



Qui anche divgen finalmente aggiorna la sua cartina coi russi che già da giorni erano entrati a KRASNYJ LIMAN da est, quartiere MASLJAKOVKA.

https://divgen.ru/event/3180



Inoltre, i russi stanno progressivamente smantellando la linea difensiva costruita a JAMPOL’:

https://t.me/Tatarinov_Rus/61240

La maggior parte della città è stata liberata, nessuno si aspettava che una città sulla cui superficie, relativamente piccola, erano state fatte opere di consolidamento e rinforzo per trenta milioni di dollari, facendo arrivare blocchi prefabbricati di cemento armato dalla Svizzera, cadesse così in fretta.



BATTAGLIA DI KUPJANSK



I RUSSI ARRIVANO FIN POCO SOPRA OSINOVO (cartina aggiornata qui):

https://t.me/motopatriot78/43853



Ma ormai quel che conta è che i natofascisti a est del fiume OSKOL siano bloccati. Questo filmato mostra come un tentativo di attraversare con barche sia stato intercettato dai russi e delle barche, ora, non vi sia più rimasto molto:

https://t.me/ukrainian_guide/11566



Senza cambi, senza approvvigionamenti, l’intera compagine intrappolata a EST ha anche qui solo due varianti: arrendersi o soccombere. La terza, guadare a nuoto, fortemente sconsigliata.



ATTACCO AI TE-TSE-KA



Oggi due fatti importanti:

1. A Odessa cittadini ormai esasperati hanno ribaltato un bus della “polizei” (sic. Policai, così ormai la chiamano)



https://t.me/rezident_ua/27888

2. A Kremenchuk, invece, la lotta contro i Te-Tse-Ka si è trasformata in un conflitto armato vero e proprio. Con feriti, per il momento.

https://t.me/legitimniy/21149



E più andrà avanti il tempo, peggio sarà. Ormai, per i cittadini ucraini i Te-Tse-Ka si stanno trasformando nei veri e propri nemici da combattere:

https://t.me/rezident_ua/27892



MA DAI... GLI AMERIKANI FANNO SOLDI VENDENDO ARMI!




Trascrizione chiacchierata odierna di Mastro ciliegia coi giornalisti:



Donald Trump 00:08:41-00:09:02 (21 sec)

It doesn't affect us. And, uh, I'd like to see it done on the basis I, I don't like to see 6,000, 7,000, 8,000 young people, mostly young people, for the most part soldiers, be killed. It's not costing us anything. In fact, we make money and I don't even want to talk about making money. I don't care about making money in that case.

Donald Trump 00:09:02-00:09:22 (20 sec)

But, you know, we send weapons to, uh, NATO. They buy full price. They buy the weapons. They give up to whoever. But I think they give them probably to Ukraine for the most part. Uh, now, we did, we discussed the whole thing. We're gonna work together to try and get the war with Russia and Ukraine solved.

(trascrizione completa qui:)

https://rollcall.com/factbase/trump/transcript/donald-trump-press-gaggle-air-force-one-october-30-2025/



I passi salienti di questo lucido delirio:

“In fact, we make money”... “you know, we send weapons to, uh, NATO. They buy full price. They buy the weapons. They give up to whoever. But I think they give them probably to Ukraine for the most part”.



Fanno soldi... (ma dai!) Vendono armi... alla NATO (loro invece sono la sanvincenzo, con tutto rispetto per la sanvincenzo). Loro le comprano a prezzo pieno. Le armi (specifica...). Poi le danno a chi cavolo vogliono loro... ma la stragrande maggioranza, probabilmente, io penso, all’Ucraina.



In questo lucido delirio a base di periodi semplici ripetuti, con qualche variazione, come se un contenuto povero acquistasse così una minima consistenza, e intervallati da versi vari, la cosa che emerge è la CANDIDA AMMISSIONE CHE QUESTA GUERRA VA AVANTI SOLTANTO PER FAR FARE SOLDI ALLE LOBBY CHE STANNO DIETRO QUESTO SIGNORE, che si esprime a mono e bisillabi, ma che ha in mano il tasto che fa fare bum al mondo. E che sempre in un suo messaggio a base di periodi di due, tre parole (ma sono così analfabeti gli statunitensi... o è lui di suo?) ha detto che la ripresa dei test atomici è stata... una scelta obbligata: “Because of the tremendous destructive power, I HATED to do it, but had no choice! ”

https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/posts/115460423936412555



I HATED... odia anche “vendere le armi”... fa soldi ma “odia farlo”... odia mettere sanzioni, odia impiccare l’Europa, odia bullizzare gli altri Stati... ormai ammette pubblicamente tutto. Ma non gli piace, e allora va bene così...



Aggiornamenti a seguire domani notte.
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Paolo Selmi
Friday, 31 October 2025 05:54
Chiedo scusa per la forma anomalia dell'aggiornamento, è da ieri che ho problemi di linea e ho chiesto a un amico, che ringrazio, di provare anche lui dopo averglielo girato... C'è l' abbiamo fatta, ma come formato è uscita una ciofeca... Ancora scusa e spero che stanotte vada. Buna giornata a tutti
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Lorenzo
Thursday, 30 October 2025 02:43
Ecco un'analisi competente e a mio avviso piuttosto obbiettiva della situazione militare in Ucraina in generale e di quella nel Donbass in particolare da parte d'un noto esperto statunitense:

https://bigserge.substack.com/p/living-dangerously?utm_source=post-email-title&publication_id=1068853&post_id=176674862&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=true&r=18md0h&triedRedirect=true&utm_medium=email

L'autore fa notare che nel 2025, per la prima volta, l'esercito ucraino ha rinunciato a lanciare offensive su ampia scala e questo, assieme alla disperata insistenza delle demoplutocrazie sulla necessità di congelare il conflitto, testimonia dei progressi compiuti dalla Russia nel logorare non solo l'esercito, ma lo sforzo bellico ucraino nel suo complesso. La drastica riduzione delle forniture militari da parte di Trump vi gioca un ruolo importante.

Secondo Serge , che qui si avvicina più a quanto dice Selmi che a quanto penso io, Pokrovsk non gioca più un ruolo cruciale (in quanto paralizzata nel suo ruolo di snodo logistico) e tutte le attenzioni russe sarebbero ormai rivolte alla tenaglia (the big banana) in formazione attorno a Kramatorsk e Slavjansk. A mio avviso lo studioso americano non vede come presupposto di questa tenaglia, ancora lontana dal realizzarsi, sia la trasformazione di Pokrovsk in uno snodo logistico russo.

Il fatto che lo stato maggiore ucraino sia stato costretto a ramazzare da altri fronti le riserve (corpo Azov, 93ma fanteria ecc.) con cui ha lanciato le sue controffensive operative a nord di Mjrnograd (Zolotj ecc.) dimostra, aggiungerei, come ormai sia costretto ad usare le sue riserve scelte in prima linea per tappare i buchi del fronte, al modo dell'esercito tedesco nel '44.
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Paolo Selmi
Thursday, 30 October 2025 06:22
Per quel minimo di onestà intellettuale, preliminare a qualsiasi confronto, ho sempre sostenuto l' importanza dello snodo logistico Krasnoarmejsk-Dimitrov. Leggere, prima di attribuire opinioni ad altri. Inoltre, la spiegazione no armi no offensiva è semplicistica e non risponde al vero.
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Paolo Selmi
Wednesday, 29 October 2025 20:33
29/10 ore 20:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI sbaragliano un’intera linea difensiva ormai divenuta insostenibile perché accerchiata (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74630?single
e LIBERANO VISHNEVNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3174
insieme a questa mossa
- avanzano su un’ampia linea di fronte e si avvicinano a POKROVSKOE
- connettono EGOROVKA già liberata tramite la strada principale, che ora può rifornire le prime linee verso ovest e verso nord grazie al doppio accesso garantito dallo snodo, per l’appunto, di VISHNEVNOE.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

SI SGRETOLA SEMPRE PIÙ LA DIFESA APPRONTATA IN CITTÀ DAI NATOFASCISTI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3175
avanzamenti un po’ in tutta la città, a ovest, a sud,a sud-est. Inoltre, attraversano tutta la via GALICKIJ nel quartiere DINAS, oltre la ferrovia (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28291
e raggiungono il limite NORD della città.

I RUSSI AVANZANO ANCHE DA NORD-EST ED ENTRANO A DIMITROV ANCHE DA LÌ:
https://divgen.ru/event/3177
Un chilometro e mezzo di avanzamento e nuove posizioni guadagnate:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61204

Altra linea di fronte in crisi destinata ad aggravarsi sempre più, NONOSTANTE la chiamata di forze speciali in aiuto. Troppo tardi. E allora, anziché pensare a come tirar fuori dalla sacca migliaia di uomini, meglio consolarsi abbattendo una bandiera russa con un drone (video qui):
https://t.me/ZeRada1/27547
e celebrando mediaticamente l’evento come una vittoria. D’altronde, nel momento in cui a rivendere all’esercito quei droni è la ditta dell’attuale presidente-fantoccio, si tratta certamente di una vittoria. Per lui.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I russi arrivano anche da sud, ENTRANDO A ZVANOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3176
Liberata la quale, pochi chilometri e sarà subito quartieri sud di SEVERSK.

Ma non solo: avanzando contemporaneamente anche da sud-est LUNGO LA FERROVIA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3178
i due contingenti puntano a riunirsi proprio sopra ZVANOVKA, liberando un’area notevole, ricompattando la linea di fronte e portandosi col doppio delle energie in una battaglia, a questo punto, destinata a durare sempre meno.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI COMPLETANO LA BONIFICA DELLA SACCA CREATA IN CITTÀ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3173

e avanzano verso sud, dove RESPINGONO UN CONTRATTACCO E PROCEDONO VERSO IL CONFINE SUD DELLA CITTÀ:
https://t.me/beard_tim/28299


Aggiornamenti a seguire domani notte.
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Paolo Selmi
Tuesday, 28 October 2025 21:52
28/10 ore 21:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I natofascisti continuano a cedere terreno, martellati continuamente nella sacca da ogni direzione. I russi avanzano a EST, entrando a MIRNOGRAD in un altro punto (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3171

Avanzano anche a ovest dove, procedendo verso est, escono dal territorio di KRASNOARMEJSK, attraversano nuovamente la SHOSSEJNAJA ULICA ed entrano nel paese di ROG (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3172

La mossa è tesa a cercare nuovi accerchiamenti a sud-ovest, liberando al contempo GNATOVKA che è il paesino subito a sud e smantellare, attaccandole da più punti, le fortificazioni approntate fra KRASNOARMEJSK e DIMITROV:
https://t.me/divgen/74616?single

Lo Stato Maggiore natofascista sta accumulando a GRIŠINO, appena fuori dalla sacca, una quantità imponente di uomini delle forze speciali e delle brigate d’assalto (cartina qui):
https://t.me/divgen/74618
Han già cercato più volte di fare irruzione nella sacca ma han solo riportato perdite. Nel complesso, l’impressione è che stiano cercando di fortificare il più possibile a GRIŠINO per approntare, a questa altezza, la prossima linea difensiva in grado di fermare i russi. Siamo qui, per la cronaca:
https://divgen.ru/48.32727/37.07508/12
et
48.32727, 37.07508

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

Oggi inizia anche questa battaglia. Partendo dall’area liberata ieri (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/185018
truppe russe attaccano da SUD e da SUD-EST (cerchiate in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28288
consolidando le posizioni conquistate e attraverso cui sono riusciti a rompere la difesa nemica.

Più a ovest, i russi assumono il controllo aereo della strada che da IZJUM porta a SLAVJANSK, (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28285
colpendo coi droni qualsiasi mezzo militare faccia la spola fra le due città. Nel complesso, l’intero contingente natofascista attualmente dispiegato nel Donbass è in piena, catastrofica, sofferenza.

Aggiornamenti a seguire domani notte.

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: DA DOMANI FINO A SABATO SEGUIRÀ UN AGGIORNAMENTO AL GIORNO, IN GENERE NOTTURNO. GRAZIE
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Paolo Selmi
Tuesday, 28 October 2025 14:47
28/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI AVANZANO NELLA ZONA INDUSTRIALE A NORD DELLA FERROVIA (contrassegnata col quadratino rosso in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28267
Manovra di aggiramento nella parte ovest, della città, tesa a superare quest’ultimo ostacolo e ad accedere ai campi da cui tenere anche fisicamente, e non solo tramite droni, sotto tiro chi entra e chi esce. Cosa che peraltro già riesce ATTUALMENTE: confermato, ancora una volta, lo stato di ACCERCHIAMENTO OPERATIVO delle truppe intrappolate fra Krasnoarmejsk e Dimitrov.
https://t.me/beard_tim/28274

VERSO KRASNYJ LIMAN

Confermato il TAGLIO DELLA STRADA DA KRASNYJ LIMAN A SEVERSK ancora NEL TRATTO FRA LA PRIMA E JAMPOL’ (cartina qui):
https://t.me/KrasnolimanskyFront/18722
I punti indicati in cartina sono questo 1.
https://divgen.ru/48.94391/37.85639/13
48.94391/37.85639
e questo 2.
https://divgen.ru/48.92981/37.883/13
48.92981/37.883
accerchiando così quegli specchi d’acqua che rimangono nel mezzo, insieme alle truppe ivi asserragliate.

Confermato anche l’attacco verso KRASNYJ LIMAN (nel rettangolo in questa cartina)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61150
da TRE DIREZIONI (le tre frecce della cartina).

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 28 October 2025 10:33
28/10 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO DI TRE CHILOMETRI LUNGO LA RIVA DEL DNEPR, all’estremo ovest dell’attuale linea di combattimento sotto ZAPOROZH’E (cartina qui):
https://t.me/creamy_caprice/10367
Così facendo, oltre a ricordare ai natofascisti che sono a meno di venti chilometri a sud dal capoluogo di oblast’, rompono il ritmo a chi sta cercando di tamponare l’azione di ricongiungimento da est e nord-est verso di loro. Azione che si trascinerà dietro GULJAJPOLE e ORECHOV, liberando così la maggior parte dell’oblast’.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Droni russi a caccia, soprattutto, di postazioni nemiche di lancio droni a DIMITROV:
https://t.me/RVvoenkor/102678
Ripulite le quali, l’azione di terra sarà ancora più efficace. A ovest della sacca, Krasnoarmejsk è sempre più compromessa, come ammesso nelle lamentazioni quotidiane sui media natofascisti:
https://t.me/RVvoenkor/102680
dove anche il continuare a colorare di bianco trasparente terre date per “contese”, come fa il buon Petrenko (ultima sua cartina qui),
https://t.me/petrenko_iHS/10224
serve solo a far perder loro di credibilità di fronte ai propri connazionali.

13 COMANDANTI PER 1 SOLDATO SEMPLICE

Sembra di essere in qualche posto di lavoro: tutti generali, e uno solo che fa andare le mani… Questa la drammatica situazione, emersa a causa delle perdite subite e denunciata invece, per davvero, dal deputato del partito al potere GORBENKO (filmato qui):
https://t.me/RVvoenkor/102657
“Su 120 soldati, solo 7 sono fanteria, i restanti o graduati o trasmettitori (связисты) e simili”, per cui solo 1 militare su 13 è un soldato semplice.
https://t.me/legitimniy/21116
Proposta: degradare un po’ di graduati e mettergli un fucile in mano. Il problema è che questa operazione PREMIERA’, COME SEMPRE FATTO SINORA, RUFFIANI, COLLUSI, CORROTTI, PASSACARTE (come, in altro campo, la direttrice dell’Istituto di Demografia dell’Accademia delle Scienze d’Ucraina ELLA LIBANOVA, fermamente convinta che Kiev riconquisterà prima la Crimea e da lì il Donbass… e questa è la demografa… colei che dovrebbe urlare più a gran voce “fermatevi!”)
https://t.me/ZeRada1/27527
E DEGRADERA’ I RESTANTI, ovvero chi ALZA LA VOCE perché ancora si illude, nelle forze armate ucraine, che la prima cosa che conti sul campo sia quanto imparato in Accademia militare: ovvero, l’esatto opposto di quanto fatto fino ad adesso. UN ESERCITO IN DECOMPOSIZIONE. E bene fa, per inciso, chi diserta, si imbosca, scappa da questa gabbia di matti, lucidamente mossa da un’unica molla: il profitto a tutti i costi, anche a prezzo della vita del proprio popolo.

ANCORA SUL CASO “FIRE POINT”

Caso, nota Legitimnyj, che sta facendo scalpore anche nei media occidentali.
https://t.me/legitimniy/21117
Troppo buono… il NYT è uscito con lo “scoop” 3 giorni fa
https://www.nytimes.com/2025/10/26/world/europe/ukraine-fire-point-drones-flamingo.html
in cui ricostruiva come un’agenzia di CASTING (televisivi, cinematografici) facente riferimento all’attore vincitore delle elezioni del 2019 e da allora, ormai illegittimamente, al potere, si fosse “casualmente” riciclata azienda fornitrice di DRONI PER LE FORZE ARMATE UCRAINE, infilandosi dentro anche al “bisinisse” dei missili FLAMINGO, tarocco copiaincolla dell’originale inglese.

E da allora non sento grida indignate di politici nostrani alzarsi, amplificate dai cinegiornali luce in una collettiva levata di scudi, contro questo ignobile lucrare sulla guerra operato, in assoluto conflitto di interessi, dal regime stesso che riciclava persone già abituate a operare secondo schemi corruttivi rodati collocando le stesse organizzazioni a delinquere in ambiti inediti, dove continuare a riprodurre tali schemi corruttivi adattandoli ai nuovi realia.

Per questo ritengo Legitimnyj troppo ottimista. Dove invece scrivo e sottoscrivo, è sul finale: “Все хотят «заработать/украсть» на войне.” In guerra tutti vogliono “guadagnare/rubare”. E chi se ne importa se gli altri, quelli che si dice di “difendere” (il proprio popolo), o di “tenere nella massima considerazione” (i propri soldati), crepano uno dietro l’altro.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo II
Tuesday, 28 October 2025 12:59
Non vedo l'ora che Ucraini si decidano a fare fuori Zelensky... e pazienza se ne daranno colpa ai Russi (accusa falsa più, accusa meno...ormai siamo abituati)
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Paolo Selmi
Monday, 27 October 2025 22:53
27/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI ATTACCANO VIŠNEVOE E NOVOALEKSANDROVKA (cartina e notizia qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/61129

Rispetto a quanto comunicato in giornata,
https://divgen.ru/event/3170
si tratta di una prosecuzione verso nord
https://divgen.ru/47.87767/36.32149/12
47.87767/36.32149

e ancora più a nord
https://divgen.ru/47.91588/36.29539/12
47.91588/36.29539

Azione che se dovesse avere successo porterebbe una linea di otto chilometri e mezzo a ridosso della strada da tagliare e a due passi da POKROVSKOE:
https://divgen.ru/47.98625/36.22536/11
47.98625/36.22536

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Questa la situazione a metà giornata:
https://t.me/anna_news/85950
a fine giornata i russi avanzavano verso nord (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/184910?single
e entravano a DIMITROV anche da nord-est (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/184912?single

Ancora all’interno, intrappolati dai duemilacinquecento uomini. Forse anche mille, duemila in più. Molti di loro sono scappati, quindi è difficile fare stime. È decisamente più semplice contare le carcasse che ogni giorno si ammassano nel tentativo di fuggire:
https://t.me/rezident_ua/27865

I nazisti di Azov si sono rifiutati di intervenire: le missioni suicide le si lascia volentieri agli altri, mentre loro van bene come truppe barriera a sparare a chi indietreggia. Per cercare di riaprire il corridoio, ecco allora accorrere a Krasnoarmejsk le forze speciali del GUR, ovvero di uno dei due servizi segreti:
https://t.me/rezident_ua/27867

Quello che potrebbe costituire un potenziale concorrente, o antagonista, in futuro, facente capo all’ormai scomodo BUDANOV: ecco allora chi mormora che tale ordine non sia stato dato a caso,
https://t.me/legitimniy/21112
ma che dietro allo stesso vi sarebbe una lotta intestina e senza esclusione di colpi, uno dei quali consisterebbe proprio nel mandare sotto lo schiacciasassi russo potenziali pericoli per la cricca Ze-Ermak, indebolendoli e rendendoli ampiamente inoffensivi. Questo lo saprebbe anche Budanov, che avrebbe eseguito l’ordine mandando però solo una minima quantità di uomini. I russi approfittano di questo caos totale, colpendo con droni e FAB, in una situazione loro congeniale, nemici fra i più temibili,
https://t.me/legitimniy/21111
mentre il regime di Kiev affonda.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 27 October 2025 14:32
27/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Tre villaggi liberati contemporaneamente, tutti sullo stesso fronte (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3170
ovvero EGOROVKA (dettaglio qui):
https://t.me/divgen/74553?single
PRIVOL’NOE (dett. qui):
https://t.me/divgen/74552?single
e NOVONIKOLAEVKA (dett. qui):
https://t.me/divgen/74551?single

L’area a EST del fiume JACHUR è ormai quasi del tutto liberata, ma non solo: i russi ormai operano A OVEST DEL FIUME JANCHUR. Liberando EGOROVKA, i russi si portano a MENO DI TRE CHILOMETRI DAL TAGLIARE LA STRADA CHE APPROVVIGIONA GULJAJPOLE. E una notevole area limitrofa.

Non solo, passando sopra e sotto la linea fortificata natofascista visibile in questa cartina (quella a nord attraversata con la liberazione di EGOROVKA),
https://t.me/divgen/74550?single
la stanno letteralmente smantellando. Salvo interventi in extremis, salvataggi sulla linea di porta, tentativi di legare sperando nel salvataggio del gong, la faccenda da critica potrebbe divenire catastrofica.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO VERSO DIBROVA E TAGLIANO LA STRADA CHE DA KRASNYJ LIMAN PORTA A SEVERSK (notizia e cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28256

Siamo a questo punto:
https://divgen.ru/48.9231/37.89312/12
48.9231/37.89312
Non solo KRASNYJ LIMAN è ora oggetto di un aggiramento da sud-est, ma anche la stessa SEVERSK vede TAGLIATA LA STRADA PRINCIPALE DA SLAVJANSK. Ce ne son sempre altre, ma il giro diventa decisamente più lungo.

Nel frattempo, sempre più incursori, a piccoli gruppi, ENTRANO A KRASNYJ LIMAN E PRENDONO POSIZIONE, O SONDANO SOLO IL TERRENO E FANNO RITORNO ALLA BASE:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61107

Si potrebbe anche modificare il titolo del paragrafo in BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN. Probabilmente lo faremo dal prossimo aggiornamento.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I russi ROMPONO LA DIFESA NATOFASCISTA A EST DEL FIUME OSKOL ED ENTRANO A KUPJANSK-UZLOVOJ:
https://t.me/beard_tim/28253
Vuol dire che sono arrivati qui:
https://divgen.ru/49.66103/37.6599/13
49.66103/37.6599

Cartina qui:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61102

Se così fosse, davvero ora questa immensa area a est sarebbe divisa in due, una a nord e una a sud di questo cuneo. Entrambe le parti sarebbero bloccate verso ovest dal fiume OSKOL. Oltre che, nel caso della sacca a nord, anche dai russi che da KUPJANSK calano verso sud. Situazione, a dir poco, drammatica.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 27 October 2025 10:04
27/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA


Come era lecito aspettarsi, i russi AVANZANO ANCHE A OVEST DI KONSTANTINOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3169

Così facendo pongono i presupposti per liberare quella linea spezzata gialla che porta dritti a SOFIEVKA, il paese sopra SHACHOVO. Il che significa possibilità di muovere pezzi pesanti lungo una strada, anzi tutto, e portarsi a ridosso di un’area destinata, a quel punto, a divenire sacca.

Diamo, inoltre, un’occhiata alla cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/74546?single
mentre a sud e a est di KONSTANTINOVKA le fortificazioni son tutte lì, ancora da demolire e passare una a una, a ovest il grosso è già stato fatto. Quel che resta è tutto colorato d’arancione. Resta qualcosa a nord-est ma i russi, quando vi arriveranno, sarà da sud-ovest, ovvero li scavalcheranno e colpiranno dalla parte dove son più vulnerabili. Di fatto, questa mossa assume connotati tattico-strategici importanti, favorendo sia i compagni impegnati a ovest, che quelli impegnati a est.

BATTAGLIA DI VOLCHANSK

Con l’ennesima bandiera issata, stavolta a VOLCHANSK,
https://t.me/beard_tim/28242
per la precisione qui
https://divgen.ru/50.27309/36.92571/14
50.27309/36.92571
i russi si sono portati sulla RUBEZHANSKOE SHOSSE, la principale via di comunicazione che porta a CHARKOV.

I natofascisti ieri notte han tentato il colpo gobbo, ovvero hanno attaccato con missili HIMARS (che ricordiamo possono essere operati solo su autorizzazione coordinate NATO, ovvero padronali zone cavoletti, oltremanica e oltreoceano) LA DIGA SUL SEVERSKIJ DONEC
https://t.me/petrenko_iHS/10208
SOTTO BELGOROD (coordinate qui e qui):
https://divgen.ru/50.41433/36.75731/14
50.41433/36.75731

Se andiamo giù giù scorrendo la mappa capiamo il perché. In caso di aumento volume d’acqua sul SEVERSKIJ DONECK russi operanti a VOLCHANSK sarebbero TEMPORANEAMENTE tagliati fuori, la logistica sarebbe rotta con le retrovie operanti a BELGOROD e un eventuale contrattacco natofascista sarebbe molto più incisivo.

Peccato che:
1. l’attacco non è andato a buon fine, ci sono danni ma la diga ancora tiene per la maggior parte, nessuna inondazione e ponti saltati;
2. a questo punto l’effetto sorpresa è saltato e chi doveva fare tre viaggi in più fare provviste per rifornire l’area a est del fiume con tutto il necessario per tenere, per l’appunto, il necessario a sopportare un’eventuale innalzamento e abbassamento acque, li sta facendo.
3. i russi si stanno portando avanti e, senza aspettare il secondo lancio di HIMARS NATO, hanno appena LIBERATO SINEL’NIKOVO, il villaggio subito a sud di VOLCHANSK:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61096
posizione qui:
https://divgen.ru/50.25871/36.89751/14
e qui
50.25871/36.89751
4. Si potrebbe anche notare così, en passant, che attaccando una diga a BELGOROD i natofascisti hanno messo i russi nella condizione di poter fare lo stesso (теперь стоит ожидать удары по нашим дамбам, что отключит в Украине полностью ГЭС на Днепре, а потом и остальные, nota laconicamente Legitimnyj).
https://t.me/legitimniy/21106
E far saltare una diga non è come far saltare un ponte. A questo punto tutto nelle mani dei russi. Se lo facessero, non sarebbe che una risposta simmetrica a quanto subito. Se non lo facessero, dimostrare che lo si sarebbe potuto fare, ma ci si è limitati, per esempio, a continuare a far saltare le centrali idroelettriche a valle della diga senza toccare la diga stessa, farebbe ulteriormente salire le loro quotazioni all’interno del popolo ucraino, che non potrebbe che constatare che mentre i “difensori” non esitano ad alzare l’asticella, senza alcun riguardo per la loro casa prima rimasta senza luce e poi allagata, i russi non fanno lo stesso. Molti già lo hanno già notato, sempre di più lo stanno notando. Staremo a vedere. In entrambi i casi brutta mossa, questa natofascista. Destinata ad aggravare ulteriormente la loro situazione.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo II
Monday, 27 October 2025 12:33
.... ma, se la "replica" russa andasse a colpire chi Russo non si "sente" ( zona Lvov- Ternopil- Ivano_Frankivsk) certo i Russi (dell'est) o i "quasi-russi" (delle zone di confine e centrali) non si lamenterebbero.... ed il messaggio sarebbe più chiaro . Meglio dare un colpo nei denti che essere superiori moralmente....e prendere sberle.
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Paolo Selmi
Monday, 27 October 2025 14:54
I russi di sberle non ne prendon più da fine 2022. E il problema è un po' più complesso di far contenti gli uni o gli altri. Ricordiamoci sempre di come è finita l'URSS: uno degli errori manifesti è stato quello di voler rincorrere gli USA nella corsa agli armamenti.

Oggi non è più così. La Cina non è ostile come allora, il mondo è cambiato. Quello che non cambia, e che i russi non possono permettersi, è un logoramento a ovest a cura di un Paese kamikaze ridotto della metà, o a un quarto, composto essenzialmente di cittadini indistinguibili da un cittadino russo. La scommessa dei russi è quella di portare anche quella popolazione a un livello "ungherese".

Per chi avesse la memoria corta, questo signore è ORBAN qualche chilo fa:
https://t.me/beard_tim/28196
Siamo nel 2008 e caldeggiava l'ingresso dell'Ucraina e della Georgia nella NATO. Tirando in ballo i carri armati del 1956.

Oggi la pensa diversamente. I russi, il "cordone sanitario" contro la NATO, lo devono creare OGGI con Stati non costretti a stare tra due fuochi, o scegliere il "male minore" o, peggio ancora sentirsi minacciati dal "male maggiore", ma con Stati che anzi si sentano VALORIZZATI nel loro inedito ruolo di MEDIATORI fra USA (L'UE... non pervenuta) e RUSSIA. Per essere mediatore non puoi essere né parte in conflitto, né tantomeno vittima.

A quel punto, visto che nel ruolo di mediatori si raccolgono vantaggi da entrambi i campi avversi, saranno loro, pur appartenendo alla UE, o alla NATO (Ungheria e Slovacchia, ma anche la stessa Turchia), o alla partnership strategica con la Russia (Bielorussia) o a partnership internazionali (OSC, Paesi dell'Asia Centrale), a fare per primi i pompieri, e non gli incendiari o i dinamitardi.

L'Ucraina del dopo SVO i russi auspichino che vada a iscriversi in questo campo, mantenendo la propria indipendenza. Proprio perché manterrà la propria indipendenza, la stessa IN-dipendenza, ovvero non dipendere da nessuno dei due campi, sarà la migliore garanzia di successo di questa strategia.

Altrimenti cessate il fuoco e Minsk-3. E ad altri dieci anni di guerra ibrida fino al riprendere quella vera, come prima, più di prima. I russi, sinora, non si sono rassegnati a questa idea. Sanno che anche i popoli dell'ovest dell'Ucraina ne hanno le tasche piene di questo conflitto, men che meno vogliono vivere perennemente in una mobilitazione totale contro il nemico alle porte. TANTE COSE STANNO CAMBIANDO. Ma tante. A prescindere di come andrà a finire.
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Paolo II
Tuesday, 28 October 2025 12:55
Paolo, rispetto sempre le tue opinioni, ma devo muoverti una critica. sei sempre troppo ottimista e col pensiero al "domani". Io guardo al passato e vedo che ucraini sono un problema da oltre un secolo.. ovviamente, spero di avere torto, bisogna sperare nel futuro. Se giapponesi si sono "americanizzati" dopo due bombe atomiche anzichè uccidere " a vista" ogni yankee che capiti a tiro, c'è speranza anche per i "quasi russi" della "Terra di Frontiera"
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Paolo Selmi
Tuesday, 28 October 2025 21:27
Un popolo non è mai un problema. Chi lo pensa è fondamentalmente razzista. Oltre che denotare quell'infarinatura generale di nozioni alla base di tale sottospecie di teoria.

Quando è troppo è troppo: gli ucraini un "problema", i giapponesi "americanizzati" da due bombe atomiche... Vergognati! Ed evita d'ora in avanti di compiere questi esercizi di nazifascismo in erba su questo sito. E con questo chiudo.
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Paolo II
Thursday, 30 October 2025 09:23
Direi che il nazifascismo è tuo, visto che ritieni le tue idee "il vangelo" , bolli i commenti scomodi con dei "pipponi" moralistici intrisi di ridicole idee di fratellanza (non ridicole di per sè, ma perché fuori dalla realtà) e neghi l'evidenza dei fatti ( alla "celebrazione" delle date delle 2 bombe atomiche, giapponesi si guardano bene dal rimproverare statunitensi, nè gli yankee hanno mai detto parole di scusa). . Circa il passato, di cui credo tu non sappia molto, datti uno sguardo a ciò che sono gli ucraini (riseptto ai "fratelli" Russi) dal 1914 https://slavyangrad.org/2014/10/11/the-tragic-anniversary-of-talerhof/

Con questo chiudo anche io: non credere di essere l'unico a dare aggiornamenti sulla guerra, nè il migliore (ad esempio, il canale Youtube o quello Telegram di Stefano Orsi).
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Paolo Selmi
Thursday, 30 October 2025 15:46
Bravo, se non riesci a capire il motivo per cui dovresti vergognarti di quello che hai scritto, e non a me, che me ne sento passare sopra ogni giorno, ma prima, allora chiudi che è meglio. Che di fascisti e razzisti ce ne sono già abbastanza.
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Paolo Selmi
Sunday, 26 October 2025 16:37
26/10 ore 16:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Finalmente segnalato anche da divgen l’avanzamento russo DENTRO ŠACHOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3165
con MENO DI UN CHILOMETRO E MEZZO ALLA CHIUSURA DELLA SACCA SOTTOSTANTE. Infatti, da stamane diverse formazioni natofasciste hanno ripiegato verso nord:
https://t.me/beard_tim/28232

Ma son ben altre le sacche a preoccupare i natofascisti ora. I RUSSI, INFATTI, LIBERANO RODINSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3167
e filmato qui:
https://t.me/beard_tim/28237
e si spingono a sud chiudendo TUTTE le strade possibili per uscire dal calderone Krasnoarmejsk-Dimitrov, diventato da oggi più propriamente, ufficialmente, SACCA. Tre chilometri e mezzo alla chiusura fisica ma ormai non si entra e non si esce.

Per questo i natofascisti stanno tentando in extremis un contrattacco a nord-est, cercando di colpire dove i russi in questo momento stanno avanzando in campo aperto, ovvero tentando una specie di “colpo d’incontro”, sinora con scarso successo:
https://t.me/divgen/74521
Vedremo in futuro che piega prenderanno gli eventi anche qui.

Nel frattempo, i natofascisti arretrano di 600 metri a est della sacca, a DIMITROV:
https://t.me/condottieros/13888

QUANTITÀ, QUALITÀ E UNA COPERTA SEMPRE PIÙ CORTA

Quantità e qualità spesso sono in opposizione: in genere, quando si devono operare delle scelte in condizioni di “scarsità”, insegnano gli economisti nelle accademie, a cui rubo il termine, e per cui ci può bastare quanto recuperato in rete sull’immancabile Dizionario di economia e finanza: “Condizione di una risorsa presente in quantità insufficiente RISPETTO AGLI IMPIEGHI per cui è richiesta”. E ancora: “Non vi è scelta effettiva se tra due alternative, A e B, un individuo può ottenere sia A sia B.” E infine: “La scarsità è dunque un requisito essenziale perché sussista un problema di SCELTA.”
https://www.treccani.it/enciclopedia/scarsita_(Dizionario-di-Economia-e-Finanza)/

Coperta corta, senza scomodare le accademie, è la vita di tutti noi, ogni giorno: arrivare semplicemente a fine mese, per una fetta sempre maggiore di popolazione: 5,6 milioni di persone che vivono in povertà assoluta, più un terzo di lavoratori sotto i dodicimila euro annui:
https://www.osservatoriodiritti.it/2024/02/15/lavoro-povero-in-italia-colpisce-almeno-12-lavoratori-su-100/

Per i restanti due terzi, nel consumismo, la scarsità così intesa è la condicio sine qua non perché essi trasferiscano volontariamente una fetta consistente, sempre maggiore, del reddito che percepiscono nuovamente nelle tasche dei padroni. Questo, naturalmente, laddove non intervengano altri tipi di SCELTE, dettati indirettamente dal bisogno altrui, in genere figli, nipoti o altri parenti stretti, a cui trasferire il proprio reddito per far fronte al loro mantenimento. Al padrone, tuttavia, poco interessa sapere se è stata la sua, incessante, martellante, convincente, propaganda o il bisogno soddisfatto al nipote la leva che ha fatto trasferire denaro dalle tasche di lavoratori dei due terzi o pensionati del vecchio ordinamento alle sue. È la somma che fa il totale, diceva il buon Totò.

La SVO è una guerra, a tutti gli effetti, combattuta tra due eserciti anch’essi in condizioni di scarsità. Scarsità di mezzi, scarsità di uomini da ambo le parti. Come quasi sempre accaduto nella storia dei conflitti che hanno insanguinato questo pianeta. Tattica e strategia nascono, essenzialmente, da questo. Parafrasando l’accademico, “non vi è tattica e, soprattutto, strategia effettiva se tra due alternative, A e B, un esercito può ottenere sia A sia B.” La coperta è corta, per entrambi, in qualsiasi conflitto, sia questo fra due pugili o fra due armate.

La scarsità impone una quantificazione: quanti uomini, quanti mezzi. Tuttavia, IN UN CONFLITTO NON SONO SOLO LE CATEGORIE DELLA SCARSITÀ BELLICA A ESSERE OGGETTO DI QUANTIFICAZIONE. Si può misurare il territorio perso o conquistato, si possono misurare le salme scambiate, si possono misurare i danni alle infrastrutture, si può misurare il consenso di una popolazione, si possono misurare cose di cui ormai non frega niente più a nessuno: indici delle nascite, di mortalità fra i civili, di scolarizzazione, di posti letto per abitante, di emigrazione. Si può misurare l’impatto di sanzioni, fondi esteri congelati, sabotaggi e ostracismo economico di una parte del globo, con cui si è in conflitto, sull’andamento economico complessivo del proprio Paese.

Si possono fare tante cose, quindi: possibilmente, ordinate e CO-ordinate in una STRATEGIA, vincente o perdente lo giudicherà il raggiungimento o meno degli obbiettivi (strategici) da essa posti, entro cui saranno collocate le DECISIONI intraprese in ciascun settore, frutto a loro volta di SCELTE, queste ultime dettate, come si è già detto, dalla SCARSITÀ.

Solo con un’impostazione di questo tipo è comprensibile ciò che alcuni definiscono la “logica” di una certa azione, piuttosto che di un’altra: “logica” che si può accettare, si può rifiutare, ma non si può nascondere o, peggio ancora, mistificare. Pena, la mancata comprensione prima di singole componenti il divenire storico e, a lungo andare, del tutto.

Un ulteriore elemento spesso trascurato è che DATI QUANTITATIVI DI DIVERSA NATURA, OVVERO DI DIVERSA QUALITÀ, QUALI QUELLI SOPRA CITATI, SONO INTERCONNESSI TRA LORO NON SEMPRE IN MANIERA LINEARE, ANZI, TALE TIPO DI RAPPORTO RAPPRESENTA L’ECCEZIONE, PIÙ CHE LA REGOLA.

Altrimenti vincere una guerra sarebbe un fatto puramente matematico, uno studio di funzioni, un esercizio meccanico di previsione deterministica di eventi.

La guerra infatti è, sostanzialmente, a livello base, la ripetizione meccanica di dinamiche operative sempre identiche… e sempre diverse. A parità di armamenti forniti e di forze in campo, e qui stiamo parlando di DUE ESERCITI DEL TUTTO SIMILI FRA LORO, UNA VOLTA CHE I RUSSI HAN RECUPERATO IL GAP INIZIALE SUI DRONI, vince chi le attua anzitutto al punto giusto e nel momento giusto, con la migliore velocità, il miglior coordinamento fra funzioni e parti coinvolte, e la migliore tecnica di esecuzione. Vince limitando le proprie perdite e massimizzando quelle inflitte al nemico.

Da un’analisi dei dati quantitativi, ci si sarebbe dovuti aspettare una situazione di EQUILIBRIO. O lieve, lievissimo, PIANO INCLINATO, ma con così tanto attrito da non portare la situazione complessiva ad alcuna accelerazione.

Così non è, tuttavia. Come mai? OLTRE LA QUANTITÀ, ALLORA, E BEN PIÙ IMPORTANTE, OCCORRE CONSIDERARE LA QUALITÀ DEI DATI NUMERICI FORNITI E LA RELAZIONE CHE INTERCORRE FRA LORO, OLTRE CHE FRA LORO E IL TUTTO.

Inseriamo tutte le componenti, pertanto, nei due CONTESTI STRATEGICI DEL TUTTO DIVERSI, quello russo e quello natofascista. Le scelte operate dai due stati maggiori sono COERENTI A TALI IMPOSTAZIONI E SI SONO RIPERCOSSE SUI DATI SUL CAMPO.

Qui, infatti, due scuole di pensiero si sono affrontate fra loro: a tre anni e mezzo di distanza, una sta vincendo e l’altra sta, clamorosamente, perdendo. La scuola russa, ex-sovietica, nonostante il mito dei soldati all’assalto con le pale in mano, ha valorizzato prima di tutto il FATTORE UMANO. Le perdite in vite umane ci sono state, ci sono, e ci saranno sempre in un conflitto: ma vanno limitate. La vita dei propri uomini prima di tutto. Lo si vede anche nei commenti di chi a tale scuola si è formato allorquando, per esempio, un caccia russo è abbattuto: il pilota si è salvato e sta bene. Samoe glavnoe. La cosa più importante. I caccia, e stiamo parlando di giocattoli che costano, quindi l’esempio calza, si rifanno.

Al contrario, la scuola NATO si è dimostrata, nella variante locale NATOFASCISTA, DEL TUTTO INCURANTE DI TALE FATTORE! Non solo a livello di mobilitazione coatta, ovvero di motivazione iniziale – NULLA, ma anche di IMPIEGO DI TALE RISORSA SUL CAMPO: TOTALMENTE A PERDERE. Un razzismo, e schiavismo, d’altri tempi, perché DELIBERATAMENTE, ARBITRARIAMENTE, VIOLENTEMENTE applicato a un esercito, a un territorio, a un popolo, a un ecosistema, TOTALMENTE A PERDERE. Questo perché, ed è quanto denunciamo ormai a ogni piè sospinto, QUALITATIVAMENTE LA SCELTA È STATA QUELLA DI PRIVILEGIARE IL CONSUMO DI ARMI PORTATE A FINE NOLEGGIO, IN QUELLA CHE È STATA LA PIÙ GRANDE OPERAZIONE DI SMALTIMENTO E DISTRUZIONE DI ARMAMENTI EX-VARSAVIA PRIMA, E SEMPRE PIÙ NATO POI, DAL SECONDO DOPOGUERRA A OGGI. In termini di “fine noleggio” (lend-lease) questo grafico è illuminante:
https://lostarmour.info/stats/ukr-soviet-vs-nato-armour-design-losses
SECONDO DIAGRAMMA dall’alto, quello A LINEE. I MOMENTI DI MASSIMO IMPIEGO (E PERDITA!) DI CINGOLATI U-CCIDENTALI COINCIDE CON LE DUE OFFENSIVE NATOFASCISTE: RABOTINO E CAMPAGNA-DI-RUSSIA-2.0. Nel primo caso poco sotto il 50%, nel secondo caso di poco sopra il 50%. Persino l’ingresso a piè pari nel conflitto da parte della NATO ha visto un +12% in un botto solo. Tutto lì, dove i russi sono stati colti di sorpresa e costretti a rivedere tutti i loro piani. Se in tal caso, tuttavia, tale INNESTO fece la differenza, IL +30% DELL’INIZIO DELLA CAMPAGNA ESTIVA 2023 (RABOTINO) E IL +21% DELLA CAMPAGNA-DI-RUSSIA-2.0 NON HANNO SORTITO ALCUN EFFETTO, CHE NON FOSSE INGROSSARE LE TASCHE DI CHI HA PRESENTATO POI IL CONTO.

Guardiamo ora il QUARTO DIAGRAMMA DALL’ALTO, QUELLO DELL’IMPIEGO DI MACCHINE BLINDATE. +50% con l’ingresso a piè pari della NATO NEL CONFLITTO (7-10/22)! tutto lì dove sfondarono. +30% nella campagna estiva 2023, DOVE RAGGIUNSERO IL 100% DEI MEZZI IMPIEGATI! +22% poco prima della campagna-di-russia-2.0, FINO A OGGI DOVE COSTITUISCONO IL 75-80% DEI MEZZI ATTUALMENTE IMPIEGATI! OLTRE TRE QUARTI SONO NATO! E tutti a perdere.

Consideriamo ora i dati delle perdite. AUMENTATE ENORMEMENTE NEL CORSO DELLE DUE CONTROFFENSIVE, COSÌ COME NELLE SACCHE E NEI CALDERONI IN CUI I NATOFASCISTI SI SONO, PROGRESSIVAMENTE, COSTANTEMENTE, FICCATI, ufficialmente nel tentativo di bloccare i russi, di ricacciarli indietro. A OGNI COSTO! E infatti i russi hanno presentato il conto, approfittando di questa contraddizione. Ce ne siamo accorti, in maniera clamorosa, nel considerare i dati degli scambi di salme e l’impennata di quelle natofasciste finite in mano russa, nel constatare ogni giorno in 1.500 le perdite inflitte ai natofascisti e in oltre dieci volte meno quelle russe. Dato anche questo riscontrabile dal fatto che ai russi quattrocentomila arruolamenti volontari all’anno hanno RAFFORZATO le loro forze armate, non riempito le voragini createsi dalle perdite.

ECCO QUINDI COME UNA STRATEGIA FUNZIONALE A LOGICHE ALTRE QUELLE EFFICACI ALLA PERFEZIONE! - DA QUELLA MILITARE, ABBIA INFLUITO QUALITATIVAMENTE IN MANIERA PESANTE SU ALTRI DATI QUANTITATIVI, OVVERO QUELLI DELLE PERDITE SUL CAMPO.

A QUESTO PUNTO, A PARITÀ DI ARMAMENTI FORNITI, E CON L’APERTURA DI UNA LINEA DI CREDITO ILLIMITATA COL “RISCHIO AZIENDALE” TRASFERITO INTERAMENTE SUI GOVERNI DEL VECCHIO CONTINENTE, NOTIAMO COME IL FATTORE UMANO, E SOLO QUESTO, SIA REALMENTE IN GRADO DI FARE QUALITATIVAMENTE LA DIFFERENZA E INFLUIRE, INCIDERE, DETERMINARE QUANTITATIVAMENTE ANCHE ALTRI TIPI DI VARIABILI.

Per esempio, le diserzioni, che l’anno prossimo raggiungeranno le 500.000 unità:
https://t.me/legitimniy/21092

Fattore umano: da una parte tenuto nella massima considerazione, dall’altro considerato fattore a perdere. Da una parte causa dell’attuale SUPERIORITA’ NUMERICA RUSSA, dall’altro fattore dell’attuale CARENZA DI UOMINI SULLA LINEA DI FRONTE. Parliamo di “4-7 soldati per chilometro di linea di fronte” (4-7 человек на километр линии):
https://ura.news/news/1053024950

A QUESTO, AGGIUNGIAMO IL FATTO CHE UNA PERSONA CON DUE SETTIMANE DI CAR ALLE SPALLE HA UNA SPERANZA DI VITA MEDIA DI QUALCHE GIORNO, DI FRONTE A SOLDATI ESPERTI E CHE ESEGUONO VELOCEMENTE, EFFICACEMENTE, E IN MANIERA SEMPRE PIÙ COORDINATA I COMPITI ASSEGNATI.

Legitimnyj ieri nomina le OTTO CITTA’ CHIAVE A RISCHIO CADUTA CORRENTE E NELL’IMMEDIATO FUTURO:
1. Krasnoarmejsk e Dimitrov (ormai perse, con in più una sacca di 1500-20000 soldati bloccati)
https://t.me/legitimniy/21104
2. Kupjansk (ormai persa anch’essa, con una sacca ormai ristretta a 100 soldati, ibidem)
3. Krasnyj Liman (combattimenti iniziati)
4. Seversk (combattimenti imminenti)
5. Volčansk (ormai compromessa)
6. Guljajpole (anche qui tra non molto si inizierà a combattere)
7. Novopavlovka (prima grossa città nell’oblast di DNEPROPETROVSK su cui i natofascisti hanno imperniato la loro prima linea difensiva, posizione qui
https://divgen.ru/48.13814/36.79527/12
e qui
48.13814/36.79527
attualmente aggirata e accerchiata dai russi)
https://t.me/legitimniy/21099

Mancano all’elenco KONSTANTINOVKA, DOBROPOL’E, ORECHOV, STEPNOGORSK. Tutte suscettibili di cadere ancor prima o contestualmente a queste. I NATOFASCISTI SONO POSTI, PER LA PRIMA VOLTA, DI FRONTE ALLA PROSPETTIVA CONCRETA DI UN RITORNO ALLA GUERRA DI MANOVRA DI FEBBRAIO 2022. In una condizione, tuttavia, diametralmente opposta. E dagli esiti imprevedibili. Perché a esser sempre più corta, anzi, a sfaldarsi, attualmente è la coperta che rappresenta la risorsa più importante di un esercito, quella dissipata in tre anni di ordini criminali, cinicamente orientati ad altro: gli uomini che lo compongono.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Marco da Zurigo
Sunday, 26 October 2025 19:00
La strategia militare russa è dettata dalla politica. Questo spiega il lento progredire del fronte verso ovest. Fintanto dura il conflitto ucraino l'occidente non può aggredire la Cina. Questo spiega la fretta che caratterizza l'azione di Trump a chiudere il conflitto senza toccare i problemi di fondo. Questo vale per le sue azioni diplomatiche, economiche e militari. Come gli USA ed i loro accoliti europei risolveranno questo dilemma non si sa, ma la storia di questi paesi purtroppo non lascia molto spazio a soluzioni pacifiche.
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Paolo Selmi
Sunday, 26 October 2025 22:00
"Del doman non v'è certezza", come ci facevano imparare a memoria a scuola... e gioivamo tutti che per una volta non dovevamo imparare due pagine o più a memoria...

... ma sicuramente l'U-ccidente intero oggi, se andasse in guerra con la Cina, uscirebbe con le ossa MOLTO, ma MOLTO (e qui occorrerebbe un carattere 72 per rendere le proporzioni del MOLTO) più rotte di come ne uscirà da questo conflitto con la Russia.

Minacciano dazi al 155% fra cinque giorni?
https://t.me/parstodayrussian/190379
I cinesi risponderanno specularmente. Intanto, bloccano l'export di CHIP verso l'Europa, dopo che l'Olanda ha pensato bene di prenderne il controllo, su imboccata dei padroni d'Oltreoceano:
https://www.bloomberg.com/news/articles/2025-10-24/nexperia-s-chinese-owner-warns-of-fallout-from-dutch-seizure
https://t.me/banksta/80732

Volvo e VW son già all'asciutto, a corto di chip... volete le macchine belle, domotiche, che ti fanno anche i toast mentre ti prendi una pennica e lasci a loro il volante? Non coi CHIP cinesi!
https://t.me/banksta/80765

Misura che, riporta sempre la stessa fonte, ha interessanto anche i MANDANTI dell'operazione, ovvero i produttori di scassoni a stelle e strisce, ambasciatori del MAGA nel mondo. Ne hanno ancora per due o tre settimane, poi anche loro gli unici CHIP che vedranno saranno quelli che si faranno fritti nell'olio dopo averli pelati e tagliati a fette... come saremo ridicoli quando, per consolarsi, ci bullizzeranno nuovamente e ci obbligheranno a comprare i loro naftoni e ssst! zitti e mosca, noi che fino al giorno prima eravamo "green" senza compromessi...

Sono al PRIMO posto in classifica mondiale per la produzione in DIECI SETTORI AVANZATI:
https://t.me/parstodayrussian/190478

E l'unica cosa che gli USA in affannosa rincorsa riescono a opporsi, oltre a minacciarli di sanzioni e scagliarci addosso a loro esattamente come abbiam fatto noi con il regime di Kiev contro i russi, rimediando figure meschine come questa
https://t.me/parstodayrussian/190428
dove Wadephul, ministro degli esteri teutonico, è costretto a cancellare la sua visita in Cina perché nessuno lo può ricevere... troppi impegni in agenda...

sono articoli di questo tenore:
https://t.me/banksta/80775
dove "spie estremorientali" si accoppiano agli ex nerd della Sylicon Valley per "carpir loro i segreti"...

Del doman non v'è certezza... ma non siamo più nel 1842, quando la dinastia Qing, dopo aver ceduto Hong Kong, firmava il primo di una lunga serie di "trattati ineguali".

Anzi, e lo dico non da sinologo, per l'amor di Dio, anche se in tempi non sospetti, ovvero prima di chiedere l'annullamento di tutti i titoli di studio conseguiti dopo la terza media per poter così infine riuscire a trovare un lavoro da terza media, ebbi la grave colpa di prendere eccellente in una Tesi di dottorato sul substrato confuciano del "marxismo" di Mao, lavorando sempre e solo su fonti cinesi... ma più i dementi di Bruxelles, d'oltremanica e d'oltreoceano fomenteranno il nazionalismo cinese, più compatteranno la sua società civile pappa e ciccia col Partito. E 没有共产党,就没有新中国,"senza il PCC non c'è Nuova Cina", non sarà più una formula trita e ritrita, non farà più la fine di 全心全意为人民服务 "servire il popolo con tutto il cuore e con tutta la mente", oggi non a caso rimasto in auge nell'Esercito Popolare di Liberazione e in pochi altri luoghi... ma si arricchirà di nuovi, inediti contenuti. Di fronte alle minacce dei diavoli occidentali che, ora come allora, stanno provando a sottometterli. A colonizzarli. Attenzione...

E non solo: "Dalla Cina con furore" (e non col furgone), classe 1972, 精武门, vede un Li Piccolo Drago 李小龙, o Bruce Lee per gli amici, fare a pezzi con una sforbiciata volante e urlo di battaglia mitico la tavoletta affissa all'entrata del parco, "vietato l'ingresso ai cani e ai cinesi"... ed era un film di Hong Kong... mentre la Cina popolare in quel momento aveva scoperto che Nixon come compagno di doppio a ping pong non era poi così male... Attenzione a non mandarli in modalità Li Piccolo Drago...

Poi non sono un sinologo, corro dietro ai container con un lavoro da terza media, sono pure comunista, torno al mio posto...
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Lorenzo
Sunday, 26 October 2025 03:34
Selmi cerca di presentare ogni avanzata di qualche chilometro quadrato come uno sfondamento gravido di conseguenze. Credo sia anche un modo per tenere la platea interessata e il blog in attività.

Colla velocità attuale di avanzata, e tenendo conto che attorno a Slovjansk e a Kramatorsk ci sono fortificazioni imponenti, i russi impiegheranno tre o più anni per conquistare l'intero Donbass.

Tuttavia, in una guerra d'attrito il successo non si misura tanto dal territorio conquistato quanto dal logoramento delle forze avversarie, e qui ci sono effettivamente buone notizie: il col. Raisner, comandante della scuola addestramento ufficiali austriaca ed elemento ben intramato nella palude eurista, ammette che col ritiro dei rifornimenti statunitensi gli ultimi mesi han fatto registrare un crollo dal 30 al 50% delle forniture militari dirette all'Ucraina (da cui le suppliche di Zelenskj nei confronti di Trump:

https://www.youtube.com/watch?v=1_MFU0VQ8qg
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Paolo II
Sunday, 26 October 2025 11:07
Credo che ci si trovi d'accordo su questo punto, ovvero che la "strategia" russa serva solo a liberare (molto, molto, troppo lentamente) dei CUMULI DI ROVINE. E a prezzo di molte perdite, benchè quelle ucraine siano dieci volte maggiori. A questo punto, poichè la condotta della SMO è fuori da ogni logica (persino l'Esercito del Wakanda - e cito uno Stato immaginario per non offendere nessuno - avrebbe tenuto impegnate le truppe naziste sulla Linea di Contatto, ma avrebbe creato anche un Gruppo di invasione per mettere a ferro e fuoco la parte occidentale dell'Ucraina (quella che meno sente i russi come "fratelli" o "cugini"),costringendoli alla resa e quindi a evacuare il Donbass SENZA CONDIZIONI e senza dover combattere casa per casa, le risposte sono solo due: o lo Stato Maggiore Russo è totalmente incompetente, oppure, al di là delle dichiarazioni ufficiali sul "popolo fratello" , è stata presa la decisione di liberarsi di questi serpenti a sonagli (che danno fastidio sin dal 1914: già allora aiutarono invasori) una volta per tutte, facendoli ESTINGUERE, con le morti sul campo di battaglia, il calo demografico e i flussi migratori. Fra l'altro, Putin avrà calcolato che, se avesse vinto nel 2022, sarebbero rimasti vivi migliaia e migliaia di fanatici, facilmente assoldabili e addestrabili da CIA, Mossad e MI6 per infiltrarsi in Russia e fare attentati per anni e anni. Il calcolo di Putin sarà stato proprio quello, anche a costo di cento o duecentomila russi morti (più altrettanti invalidi , probabilmente). Oltre alla possibilità di studiare sul campo tutte le contromisure per le "wunderwaffen" della NATO, screditarla come "tigre di carta" e mandare in crisi l'economia europea
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Paolo Selmi
Sunday, 26 October 2025 09:13
"la platea interessata e il blog in attività"...
... tra cui anche chi non resiste alla pruderie di scrivere alle tre di notte, pur non sentendosi mai parte della suddetta "platea". Prendo atto. Per inciso, odio le "platee", mentre amo i compagni, intesi nella più ampia accezione del termine, partendo dall'etimo latino. La "platea" la lascio ai luoghi che frequenta, o che snobba, l'improvvisato scrittore notturno, pensando che il suo modello di riferimento fondato essenzialmente sulla compravendita e su un'efficace esibizione più o meno consciamente a fondamento della stessa, si debba per forza estendere a tutti gli ambiti relazionali dell'essere umano. Non è il primo, non è l'ultimo: anzi, è in ottima compagnia di una fetta, sempre più consistente purtroppo, di popolazione.

Ancora una volta, questo non è un blog. Sono di un'altra generazione, chiamo vasi rotondi i vasi rotondi e vasi quadrati i vasi quadrati (正名) e odio le parole, pure anglofone, buttate ad cazzum. E' una pagina di aggiornamenti di sinistrainrete.info, una pagina di servizio che finirà quando finirà questa SVO.

Prendo atto anche che 天下大乱, grande è la confusione sotto il cielo, e le gravi lacune teorico-operative espresse neanche in condizionale, ma in futuro semplice come profezie, meritano precisazioni utili a tutti i compagni. Arriveranno entro oggi. Proprio perché non è un blog, ed è domenica. Buona domenica a tutti.
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Lorenzo
Sunday, 26 October 2025 23:34
Veramente io mi sentivo parte non della platea, bensì di questa Gemein- ovvero, per dirla con Selmi, Genossenschaft (a volte la lingua tedesca, quella di Mardochai-Marx, consente un maggiore scrupolo semantico). Solo che Selmi la intende come comunità umanista, io come comunità di chi punta alla rovina delle demoplutocrazie.

Esulatone a causa della verve moralizzante e delle continue invettive di Selmi, continuo a proporre qua e là contributi che (mi) sembrano pertinenti.

Se non sono graditi, sarà sufficiente che il nostro capoassemblea sessantottino o Tonino o chi per loro me lo faccia presente, e smetterò di postarne, pur continuando a leggere il blog o comunità o Schicksalgemeinschaft che dir vogliate.

Importante è relazionarsi in termini signorili. La forma, è l'uomo.
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Paolo Selmi
Monday, 27 October 2025 08:09
Vedi Lorenzo,
- non è questo il luogo per "rovinare le demoplutocrazie";
- per l'ennesima volta, questo non è un blog;
- "signorile" è già un termine che se compare per la seconda volta nel giro di poche ore in tre anni e mezzo, c'è un motivo... qui ci si relaziona po-tovariščeski, che è un'altra cosa;
- l'uomo non è la forma, ma la sostanza.
Anche l'italiano offre "scrupoli semantici", come tutte le altre lingue, del resto, e senza fare classifiche. L'importante è non usarlo per insultare e sminuire il lavoro degli altri, proponendo ipotesi che come per magia divengono tesi, predigerite peraltro da "esperti" il cui contributo consiste nel contare armi, chilometri e... basta, perché anche per loro l'uomo è solo una "forma", coerentemente dal loro punto di vista. Foreman doveva sconfiggere Alì a Kinshasa. Per loro era già al tappeto.
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csf0137
Sunday, 26 October 2025 13:11
caro compagno (nella accezione più ampia) Paolo come estimatore di Zhuangzi da tempo immemore ed anche Confucio sento appunto grande confucione riguardo un evento, che non entra nel merito del medio gibberish del notturno (io alle 03:00 sono già in compagna di fatine, Puffi e marmotte che incartano la cioccolata, da quando ho raddoppiato l'Alprazolam faccio dei sogni divertentissimi) o del tuo omonimo progressivo, ma riguarda il fatto che da alcuni canali vedo citare la presa di Tors'ke da parte degli ukronazi mentre su altri vedo prallelamente citare la presa di Lyman da parte dei soviet... pardon, dei russi (come baby-boomer ogni tanto mi scappano degli anacronismi dettati dalle illusioni). Ora le due cittadine distano tra loro un tiro di schioppo (premesso che mio nonno tirava con lo schioppo da sopra la Futa alla selvaggina vagante all'interno della cinta venatoria di Barberino di Mugello) .. cioè diciamo una decina di km e questo mi perplime abbastanza data la vicinanza.
Cosa succede attualmente e -realmente- nei paraggi?
[ mi scuso per la logorrea... ma a dire il vero, che te lo dico a fare? :-D ]
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Paolo Selmi
Sunday, 26 October 2025 16:59
Carissimo, tantissima konfucione sotto il cielo... ma tanta tanta. Tuman vojny, la nebbia della battaglia, la chiamano i russi. Specialmente nelle fasi più concitate. Una volta, impressionante il kolossal di Bondarciuk Guerra e Pace disponibile sul tubo anche in italiano, doveva essere qualcosa di veramente mostruoso... nel leggerlo, nel romanzo, nel vedere quelle scene, nel leggere i documenti strazianti della battaglia di Solferino, per esempio.

Qui di tuman vojny, per fortuna ce n'è molta meno. Ma basta, per esempio, che qualcuno postdati un filmato con bandierina fatto quando ancora Torskoe era occupata dai natofascisti, e lo metta in giro, per seminare confusione e, per l'appunto, tuman.

Ormai, tuttavia, la cosa fa arrabbiare anche gli stessi ucraini. Per esempio, la "presa" di Torksoe come bufala è stata denunciata ieri dalla deputata BEZUGLAJA
https://t.me/RVvoenkor/102515
che la ha negata categoricamente.

Su KRASNYJ LIMAN e l'inizio dei combattimenti, è vero. Sul fatto che sia stata liberata, ancora troppo, troppo presto. Il buon Tatarinov a mezzogiorno ora italiana comunicava che i russi avevano raggiunto e liberato la DOM KUL'TURY del quartiere est (MASLJAKOVKA): боестолкновения в Масляковке...улицы Вишневая и Партизанская...Дом Культуры под РФ
https://t.me/Tatarinov_Rus/61052

Casa della cultura che si trova esattamente qui
https://divgen.ru/48.97083/37.8537/17
48.97083/37.8537

Siamo appena agli inizi. Ma gli eventi, come scrivo nel pezzo appena chiuso, potrebbero prendere una piega inaspettata ben presto. Staremo a vedere...

Forte il tuo nonno cacciatore! Il mio andò a caccia fino a quando Togliatti ordinò ai partigiani di restituire le armi. Poi quel fucile sparì e la leggenda narra che lo avesse tenuto, smontato, nel fienile... qualcuno dei figli pare lo abbia anche intravisto... a ogni modo, quella casa oggi non esiste più e non arrivò mai ai nipoti.

Un abbraccio e W i nonni.
Paolo
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Paolo Selmi
Saturday, 25 October 2025 22:25
25/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi spostano a ovest la linea di fronte di qualche centinaio di metri fra VERBOVOE E ALEKSEEVKA.
https://divgen.ru/event/3163

Soprattutto, come si vede chiaramente dalla cartina delle fortificazioni (qui)
https://t.me/divgen/74490?single
SMANTELLANO OLTRE DUE CHILOMETRI DI LINEA FORTIFICATA E NE ATTACCANO ALTRI QUATTRO, spingendosi fin sopra la strada che porta a VIŠNEVOE, ormai sotto attacco. La stessa strada parte da POKROVSKOE, a nord-ovest, ora a dieci chilometri e mezzo.

A sud, ENTRANO A EGOROVKA da sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3160
e martellano un’intera doppia linea di difesa (visibile qui):
https://t.me/divgen/74478?single
Oltre la quale c’è VIŠNEVOE, tra un po’ attaccata anche da sud-ovest, ovvero accerchiata qualora la doppia linea di difesa e le casematte retrostanti dovessero saltare. Quattro chilometri e mezzo a raggiungere e tagliare la strada che porta a GULJAJPOLE.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI SFONDANO DA EST E LIBERANO LA MINIERA DIMITROV NELLA CITTÀ OMONIMA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3158

Tre chilometri fra loro e i loro compagni a ovest: a sud, una sacca notevole che rischia di essere chiusa prima, e ripulita poi, mentre ormai il leitmotiv di sempre più natofascisti è uno e uno solo: fuggire finché si può.
https://t.me/beard_tim/28224

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI ENTRANO DECISI DA EST, liberando una decina di isolati e portando i combattimenti fino a tagliare l’arteria che porta a IVANOPOL’E a sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3161
Dove i natofascisti che si oppongono, strenuamente, alla avanzata russa, tra un po’ saranno sotto accerchiamento. Cinque linee di difesa tra un po’ saranno attaccate alle spalle (cartina qui):
https://t.me/divgen/74481?single
Tutto si sta invertendo, la linea di difesa natofascista è completamente disorientata.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI TAGLIANO L’INTERA AREA A EST DEL FIUME OSKOL IN DUE, PENETRANDO DA PESČANOE, SBARAGLIANDO UN’INTERA LINEA DIFENSIVA (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74487?single
E RAGGIUNGENDO KURILOVKA, di cui hanno già liberato l’area a nord-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3162

Ora distano poco più di sei chilometri dai loro compagni impegnati a KUPJANSK. Ovvero, stanno formando l’ennesima, ENORME, sacca. Senza grosse città a cui aggrapparsi, senza boschi in cui nascondersi. E chi ha orecchie per intendere, smonti la tenda, senza aspettare un rompete le righe che non verrà mai, e scappi. O si consegni prigioniero.

VOLČANSK – KUPJANSK

Qui i russi RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE A EST E A DI KAMENKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3164

Con questo movimento, i russi avanzano anche verso KOLODEZNOE (posizione qui
https://divgen.ru/50.00686/37.68482/12
e qui):
50.00686/37.68482

espugnata la quale si creeranno i presupposti per la chiusura di tutta una serie di sacche limitrofe, al momento solo accennate, e uno spostamento di un intero tratto di linea di fronte verso ovest fino portare la stessa alla stessa latitudine di Kupjansk. Uniamo tutto questo al fatto che anche VOLČANSK mostra segni di cedimento, che siamo già a OVEST del fiume OSKOL, in tutto questo, e davvero parlare di guerra di manovra anche nell’oblast’ di Charkov, uno dei fronti più blindati fino a qualche mese fa, non sarebbe più così utopico. Anzi.

QUANDO A SACCHEGGIARE SONO I “DIFENSORI”…

Siamo a DOBROPOL’E. Posizione qui
https://divgen.ru/48.46905/37.08263/13
e qui
48.46905/37.08263

I russi non sono ancora arrivati. Si stanno avvicinando, ma solo ora. I civili sono stati sgomberati e in città sono rimasti solo militari che sanno benissimo cosa li attende.

Cosa di meglio, allora, del prendere case popolari disabitate e darle in pasto a soldati frustrati, demotivati e senza un soldo? Dire loro: “libera uscita, andate e fate”? Questa una casa popolare dopo il passaggio delle cavallette in grigioverde:
https://t.me/boris_rozhin/184672

In questo conflitto abbiamo visto di tutto. Abbiam visto soldati natofascisti accalcarsi al primo supermercato oltreconfine, a SUDŽA, e ridurlo all’osso: non svuotarlo, ma demolirlo, filmando compiaciuti il loro saccheggio. Lo stesso fare nelle case dei civili: e chi ha opposto resistenza è stato ritrovato qualche mese fa dai russi nella stessa posizione in cui quegli assassini lo avevan lasciato, da mesi. Ora li vediamo ripetere lo stesso, a qualche centinaio di chilometri di distanza, entrando in case popolari sempre di poveri cristi, che un’assurda spartizione territoriale ha deciso essere di un’altra nazionalità rispetto ai poveri cristi di prima. Saccheggiati, sventrati, dagli stessi di prima. Qui nessuno ha filmato, perché tecnicamente i criminali di prima, mentre allora erano “valorosi soldati” col loro, “legittimo”, “bottino di guerra” identificato in un supermercato, ora sono “difensori”. “Difensori” di quelle popolazioni che hanno saccheggiato.

I soldati natofascisti vivono il loro inferno, progressivamente identificandosi con esso, ovvero disumanizzandosi, di girone in girone. La guerra, prima o poi, finirà. Ma non per molti di loro, che resteranno vittime dei loro demoni per anni, per decenni, forse fino alla fine dei loro giorni.

L’U-ccidente permette e finanzia tutto questo: non sono, i suoi, questi giovani, questa generazione mandata al macello. Suoi, invece, i proventi di tutto ciò.

CHI DI "SCONGELAMENTO" FERISCE...

Un po’ la stessa logica che blocca, ora, gli “aiuti” a una Kiev in bancarotta che non potrà più restituirli: si, ma coi soldi “congelati” dei russi:
https://t.me/rezident_ua/27853

224,5 miliardi di dollari “congelati” nel fondo EUROCLEAR. Se l’UE osa toccarli, da oggi sa che i russi faranno lo stesso coi suoi, attualmente “congelati” in terra di Russia: 238 miliardi di dollari
https://ria.ru/20251025/es-2050528167.html

Oltre, ovviamente, a provocare un FUGGI FUGGI generale di altri fondi esteri dalle loro casse: con questi chiari di luna… meglio non rischiare.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 24 October 2025 22:18
24/10 ore 22:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I natofascisti nel corso del giorno si sono ritirati dalle ultime strade che controllavano di RODINSKOE (queste)
https://t.me/beard_tim/28211
e in serata giungeva voce che fosse stata del tutto liberata!
https://t.me/beard_tim/28220

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi anche nella seconda parte della giornata conquistano posizioni e si avvicinano a KRASNYJ LIMAN. Avanzano a nord-est di STAVKI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3153

Come si vede da questa cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/74416?single
proseguono nello smantellamento della prima linea di difesa.

Poco più a sud, ovvero all’altezza di LIMAN, i russi ormai sono arrivati alle sue porte CON UN AVANZAMENTO NOTEVOLISSIMO NEL POMERIGGIO.

Li avevamo lasciati stamane che avevano liberato ZARECHNOE, che da oggi torna a chiamarsi KIROVSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3143
… e questo è invece l’avanzamento del pomeriggio (seconda cartina qui)!
https://divgen.ru/event/3155
Se con le posizioni consolidate sono arrivati a un chilometro e mezzo dalla prima strada di Krasnyj Liman, con i primi incursori la hanno già raggiunta. Un cuneo sopra JAMPOL’ è a meno di un chilometro e mezzo dalla strada che porta a SEVERSK. A rischio “taglio comunicazioni” un’area ormai sempre più compromessa.

BATTAGLIA DI VOLČANSK

Qui i russi ormai si stanno espandendo nell’area ovest (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3154
di fatto, anche qui eludendo la guardia natofascista posta più a est e anzi, creando i presupposti per accerchiarla.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Friday, 24 October 2025 15:11
24/10 ore 13:30 aggiornamento

VERSO SUMY


Giusto per rendere la vita ancora più difficile ai natofascisti, i russi han deciso di riattivare anche questo fronte, dove sinora si eran limitati a contenere i tentativi di contrattaco nemici. Ora riprendono ad avanzare fra KONDRATOVKA e ALEKSEEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3149
E sotto, c’è sempre SUMY… quindi necessità di rinforzare la linea di difesa, distrazione di truppe da altri fronti oggi DECISAMENTE in sofferenza, altre complicazioni in vista per il comando natofascista.

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO BOLOGOVKA SUBITO DOPO IL CONFINE, SOPRA KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3147
Si creano i presupposti per la creazione di due sacche, una a est e una ovest. Cruciale per la chiusura di entrambe potrebbe essere CONVERGERE da lì, da sud e da ovest su DVURECHANSKOE (posizione qui
https://divgen.ru/50.02708/37.76041/13
e qui
50.02708/37.76041

Anche qui, man mano che i russi avanzano da più punti, i natofascisti appaiono incapaci di gestire una linea di difesa così ampia e arretrano, cedendo posizioni.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI LIBERANO DEL TUTTO ZARECHNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3143
Prendono possesso dell’incrocio a sud e, di fatto, si preparano a ripulire meno di un chilometro e mezzo di strada davanti a loro, per ricongiungersi coi loro compagni più a sud. Guardando la cartina delle fortificazioni (qui)
https://t.me/divgen/74382?single
questo comporterà lo smantellamento di un importante avamposto, la cui caduta porterà, oltre che a ripulire la sacca formatasi a est, a proiettarsi con le spalle coperte verso ovest, dove ci sono due linee fortificate: una immediata, come si vede già sotto martellamento, e una seconda più a ovest a cui si avvicineranno quanto basta per piazzare lanciarazzi multipli e sganciare FAB quanto basta per smantellare la stessa e le casematte retrostanti (anch’esse visibili nella cartina). Krasnyj Liman sempre più vicina.

VERSO SEVERSK

I RUSSI LIBERANO DRONOVKA SUBITO A NORD DI SEVERSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3148
E insieme a Dronovka, una buona fetta di riva destra del SEVERSKIJ DONEC. Martellate le postazioni difensive verso sud (cartina qui)
https://t.me/divgen/74398?single
la cui caduta consentirebbe ai russi di aprire una breccia sulla attuale linea difensiva natofascista e accerchiare SEVERSK da nord-ovest e ovest. Seguiremo l’evolversi della situazione.

Intanto, giusto per tenerli in tensione un po’ ovunque, i russi martellano anche da sud, AVANZANO A OVEST DI VYEMKA E RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3150

Nel mirino, ora ZVANOVKA che sta sotto SEVERSK lungo la strada e che loro, tra qualche chilometro, attaccheranno da ovest, oltre che da sud dove sono già appostati.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI SUPERANO KRASNOARMEJSK DA OVEST, PROSEGUONO VERSO NORD-OVEST lungo la strada E ARRIVANO A UN CHILOMETRO DA GRISHINO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3151
Ma non è tutto. L’intera cartina mostra PERDITE PESANTI DI TERRITORIO sia in città, che nell’area a sud:
https://t.me/divgen/74408?single
Una sacca che si sta inevitabilmente restringendo, prima di essere liquidata del tutto. Come nel caso di Artemovsk, un episodio di questo conflitto come tanti altri, trasformato dal regime in battaglia campale, trasformato dai russi in momento per annientare in pieno vantaggio, ovvero in ambiente favorevole e controllato il maggior numero possibile di uomini e mezzi, fra i migliori, mandatigli contro e che si sta concludendo, per il regime, nell’ennesima pesante disfatta. Con la differenza che tra Artemovsk e qui un intero esercito è stato logorato al punto che ormai, qualsiasi riduzione ulteriore di organico, potrebbe rivelarsi fatale.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI SCONFINANO NUOVAMENTE, STAVOLTA DALL’OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK A QUELLA DI ZAPOROZH’E (cartina qui)!
https://divgen.ru/event/3144

Una mossa, quella segnalata in cartina, che spazza via la debole linea fortificata sul confine di oblast’ (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74386?single
e comincia a liquidare anche da nord L’ENORME AREA A EST DEL FIUME JANCHUR, chiusa ormai da ogni direzione. Spostare la linea di fronte cinque chilometri più a ovest, posizionandola lungo il corso di un fiume, lo JANCHUR, che i russi ancora oggi passano a NORD, costruendo e irrobustendo un avamposto da cui poi partire per sfondare la doppia linea fortificata che si vede a ovest nella seconda cartina. Da tale avamposto, a questo punto, sarà ancora più semplice calare verso sud essendo già posizionati sull’altra riva del fiume.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 24 October 2025 11:28
24/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


BATTUTE FINALI, I RUSSI HAN SOTTO CONTROLLO ANCHE L’AREA SUD (cartina qui):
https://t.me/condottieros/13845
mentre l’area contornata di blu, dove sono ancora rintanate diverse unità natofasciste, si restringe sempre di più man mano che la bonifica, senza fretta, procede.
Confermato anche qui
https://t.me/Tatarinov_Rus/60935
dove scrivono: “riusciti nel fare una Mariupol’-2” (Мариуполь-2 таки удался).

Poco più a sud, ancora ieri i russi facevano saltare un ponte sul fiume OSKOL (posizione su cartina e filmato qui):
https://t.me/lost_armour/6855
L’intera area a est del fiume è sempre più tagliata. Chi vuole passare a ovest, lo potrà fare con imbarcazioni di fortuna o peggio ancora. I mezzi restano a est, come le munizioni e tutti gli armamenti pesanti. Un’enorme sacca è in formazione.

Lo stesso, più a sud, sta accadendo nell’area di KRASNYJ LIMAN, dove i russi han fatto saltare la maggior via di comunicazione tra una sponda e l’altra del SEVERSKIJ DONEC, quella che parte da SLAVJANSK e arriva, per l’appunto a Liman la Rossa (posizione su cartina e filmato qui):
https://t.me/lost_armour/6853

Le sacche a questo servono. Lo si sa, a momenti sin dalla notte dei tempi: ma ordini dall’alto, di cui l’unico dubbio che sorge è se siano più idioti o criminali, di “tenuta fino all’ultimo ucraino”, fan sì che ne parliamo ancora. Come la cosiddetta mossa del barbiere a scacchi: finché dall’altra parte ci saranno in quel caso giocatori alle prime armi, in questo semplici, cinici, comandanti di vite (a perdere) altrui, non tramonterà mai.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Così come non tramonterà a Krasnoarmejsk. Pare sia stata fatta l’ultima chiamata per le truppe natofasciste ancora asserragliate in città: tempo di andarsene, scappando dall’unico corridoio in mezzo ai campi rimasto di tre chilometri e poco più sotto Rodinskoe, fino al 27 ottobre. Poi, i russi faran quel che devono fare.
https://t.me/condottieros/13844

Questo, alla luce del fatto che i soldati natofascisti, ancora in attesa di ordini dentro la sacca, stiano CHIEDENDO A GRAN VOCE L’ORDINE DI RITIRATA:
https://t.me/legitimniy/21096
et
https://t.me/rezident_ua/27840
E come spesso accaduto in questi frangenti, molti di loro lo han già fatto, lo stan facendo e lo continueranno a fare, senza attendere ordini che non verranno mai. O verranno, a giochi già fatti, per salvarsi la faccia con gli sprovveduti. Meglio la galera che la morte certa.

Ormai, infatti, è tutto pronto per far fare a DIMITROV la stessa fine di KRASNOARMEJSK: i russi si sono appostati alle sue porte su tre lati, aspettando solo l’ordine di attacco per partire.
https://t.me/condottieros/13846
Quando partiranno, presumibilmente chiuderanno anche il corridoio a nord. E faranno il bis.

22:1 - NUMERI DI UN “ESERCITO A PERDERE”

Questo grafico
https://t.me/lost_armour/6848
in un contesto normale di forze armate, ovvero laddove prevalesse una logica puramente militare nei processi decisionali e nelle conseguenti operazioni sul campo, varrebbe la radiazione dell’intero Stato maggiore.

Da giugno 2022 a oggi i numeri delle salme scambiate fra russi e ucraini. Arancione le salme russe, azzurro le salme ucraine.

Lasciamo stare la lente di ingrandimento e recuperiamo un aggiornamento di questi grafici di cinque mesi fa (fonte, sempre lostarmour.info sui dati ufficiali degli scambi):
https://www.rsdn.org/forum/flame.politics.unfiltered/8934853.1
qui i numeri si leggono bene. Vediamo anche che, parliamo sempre di salme scambiate, per quello che questo indicatore possa valere, per tutto il 2023 e fino a maggio 2024, le salme scambiate russe IN TOTALE (cumulativo) erano anche più di quelle ucraine. Se andiamo a vedere nel dettaglio, si è trattato di un piccolo divario, di piccoli numeri (160 soldati a scambio contro 40-60, per tre mesi): salme raccolte dai natofascisti, in tre mesi di kontr-nastup del 2023. Quel poco che sono avanzati, han fatto in tempo a raccogliere qualcosa. Mentre i propri lasciati sul campo se li sono raccolti da soli, visto che avanzavano. Situazione analoga la notiamo nel 2022 con l’ingresso a piè pari nel conflitto della NATO e prima controffensiva, anche qui per sei scambi di salme in tre mesi, ma con numeri MOLTO, ma molto più ridotti: al punto che avevano grosso modo pareggiato gli scambi di salme precedenti, favorevoli, sempre di poco, ai russi.

POI, DAL 15 MARZO 2024, GLI SCAMBI PRIGIONIERI PRENDONO DECISAMENTE UN’ALTRA PIEGA. 100 ucraini contro 69 russi, quello. A seguire, 121 contro 29 (29/03/24). e di lì in avanti potete vedere anche voi. Corpi abbandonati dai natofascisti in ritirata da AVDEEVKA e poi a seguire da mezzo Donbass occupato, recuperati dai russi nella loro avanzata. E la tendenza si invertiva. Al punto che il 31/05/24 il CUMULATIVO del grafico sotto mostra chiaramente il macabro SORPASSO delle salme scambiate ucraine su quelle russe.

Da allora, la linea delle salme scambiate ucraine letteralmente si impenna. Mai accaduto prima. Sono passate da 2.500 al 31/05/2024 a 19.362 (+16.862) a ieri (23/10/25); dall’altra parte, quelle restituite ai russi, da 2.500 che erano anch’esse al 31/05/2024, alle 3.239 (+739) a ieri.

In termini assoluti, parliamo di 16.123 salme di differenza. In termini di proporzione, parliamo di una salma russa ogni 22-23 (22,82) ucraine. Che ci dice molto di più del bilancio TOTALE, cumulativo, di salme scambiate dal 2022 a oggi, ovvero 1:5,98.

Avanzando, anche i russi perdono uomini. Ma qui consideriamo altri numeri, ovvero quelli degli arruolamenti volontari annuali, nella misura di quattrocentomila all’anno, senza alcuna coscrizione obbligatoria. Numeri che vanno anche a ripianare chi non rinnova, quindi non cumulativi. E notiamo come, solo con questi numeri, i russi non solo PROSEGUANO come prima, più di prima nel DONBASS, ma aprano FRONTI SEMPRE NUOVI, mandando in crisi chi, invece perde uomini e mezzi, e sempre di più.

Tornando al grafico, questi numeri ci parlano solo di salme scambiate, di corpi ricomposti, possibilmente identificati con la placchetta, avvolti in un sacco nero e restituiti ai cari per la sepoltura. Nulla più, nulla meno. Ma mentre per due anni l’andamento è stato grosso modo comparabile, ora siamo fuori da ogni logica. Pardon, omettevo di aggiungere “militare”. Quando le salme vengono scambiate a 22 contro 1, e tutto “va bene”, è evidente che a prevalere siano altri tipi di logiche. Dove non solo un “esercito a perdere” ben si concilia, ma è anzi il PREREQUISITO, fondamentale, perché la ruota del profitto di un intero blocco imperialistico continui a girare. O vogliamo togliere il premio di produzione annuale ai dipendenti delle fabbriche del complesso militare-industriale? E i maxi-dividendi dei loro azionisti? Che cos’è tutto questo “clima d’odio” alimentato nei confronti di “gente onesta”, “perbene”, “pilastri del mondo libero”? Per giunta, in un periodo “così di crisi”?

Per l’amor del cielo… lungi da me “remare contro” le magnifiche sorti e progressive tracciate dai nostri governanti per il giardino chiamato U-ccidente. Solo una domanda. Perché la frase su cui mi hanno fracassato i coglioni da giovane, “All animals are equal, but some are more equal than others” ogni volta che parlavo di comunismo, di socialismo, per dirmi dove si andava a parare, con la stessa sicumera con cui, sempre secondo loro, l’acqua bolliva a cento gradi, oggi NESSUNO di questi signori, gli stessi peraltro, la applica a QUESTA situazione? Dove ci sono uomini COME noi condannati a fare da schiavi PER noi? Noi che siamo, evidentemente, “più uguali” di loro?

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 24 October 2025 11:31
Errata corrige: "DAL 15 MARZO 2024, GLI SCAMBI PRIGIONIERI " leggasi "DAL 15 MARZO 2024, GLI SCAMBI SALME ", grazie e chiedo scusa.
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Paolo Selmi
Thursday, 23 October 2025 23:45
23/10 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO IL CENTRO DI MALAJA TOKMAČKA E CHIUDONO LA SACCA A SUD (cartina qui):
https://t.me/boris_rozhin/184384
Risultato importantissimo, perché ORECHOV ormai è lì. E le carte sono sparigliate, e non poco. Tuttavia, la parte difficile – se andranno avanti con l’azione – deve ancora cominciare.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Anche divgen aggiorna la sua cartina:
https://divgen.ru/event/3142
Avanzamenti di quattrocento metri in centro e di un chilometro e mezzo da sud:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60926
Uno spazio, quello interno alla sacca, che si assottiglia sempre più, mentre i russi avanzano verso nord e nord-ovest portando la distanza fra le punte più avanzate del primo cordone e quelle del secondo a poco più di tre chilometri.

Anche a RODINSKOE sembra si sia arrivati alle battute finali:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60917
Attendiamo tuttavia conferme ufficiali.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Qui i russi chiudono progressivamente la sacca sotto PLEŠČEEVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3140
e si apprestano a smantellare anche da sud la fittissima rete di fortificazioni che li attende (un assaggio qui):
https://t.me/divgen/74348?single
Ma di tempo ce n’è… e loro non hanno fretta, su questa direttrice, per i motivi che ci siam detti.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi avanzano verso Krasnyj Liman anche da est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3141
La distanza fra le punte più avanzate e Partizanskaja Ulica, prima via a est, è ormai di tre chilometri e mezzo.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 23 October 2025 14:55
23/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO A RODINSKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3139
chiusa anche qui da tre direzioni, liberata per metà
https://t.me/beard_tim/28192
anche se occorre sempre considerare che un conto è avanzare, un altro bonificare territori che, tra scantinati e nascondigli più o meno improvvisati, possono contenere insidie in grado di produrre effetti devastanti in caso di contrattacco natofascista e, a quel punto, tiro incrociato fra chi sai di dover fronteggiare e chi, invece, ti colpisce all’improvviso alle spalle.
La sua liberazione porterà ad affrontare due linee difensive trasversali a ovest da dove sono più vulnerabili, ovvero di lato (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74342?single
E poi il cerchio sarà chiuso, e non solo operativamente. Prima che ciò accada, c’è ancora uno stretto corridoio, come già notavamo stamane (cartina qui, freccia azzurra la rotta di fuga)
https://t.me/Tatarinov_Rus/60898
lungo il quale di notte i natofascisti levano progressivamente le tende, chi può di corsa su fuoristrada, nel tentativo di schivare droni che altrimenti, a piedi, avrebbero gioco facile nell’intercettarli e colpirli. E comunque vada il giorno dopo i russi, incontrando meno opposizione del giorno prima, proseguiranno in maniera ancora più efficace.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

La sacca interna alla città ormai è chiusa in sempre più cartine:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60896
et
https://t.me/motopatriot78/43576
I natofascisti ancora dentro “sidjat v domax”, si sono asserragliati nei palazzi, in attesa o di consegnarsi prigionieri o di soccombere.

A proposito, oggi ennesimo scambio di salme, 1.000 ucraine contro 31 russe; ma guai a chi solleva il problema,
https://t.me/legitimniy/21090
che dovrebbe essere assai più preoccupante di una città persa, perché una volta che si resta senza uomini si possono aver scavato le trincee migliori, quindi le si possono fortificare con i migliori blocchi di cemento armato, a più e più scaglioni, eccetera… ma non serve a nulla.

Tornando a Kupjansk, i combattimenti ormai si son spostati nella parte sud della città. Dove ci sono meno palazzi da contrapporre come fortificazioni a perdere, e più sparsi, e più bassi. Con effetti a questo punto del tutto prevedibili, anche contro nuovi e nuovi rinforzi che, tardivamente, stanno continuando a venir dirottati su quel che resta in mano loro.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo II
Thursday, 23 October 2025 18:38
presa da un commento del sito Moon of Alabama : James Carden, ex consigliere del Dipartimento di Stato americano, ha dichiarato a Sky News che le sue fonti affermano che il rapporto tra vittime RUAF e AFU è di 1:36.

https://x.com/ricwe123/status/1981089623322362093

31 salme russe moltiplicato per 36 dà 1116, qui saremmo a poco più di 1:32. Significa che il numero di morti ucraini è salito spaventosamente (per lungo tempo il rapporto era stimabile in 1:5)
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Paolo Selmi
Thursday, 23 October 2025 10:28
23/10 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI SI AVVICINANO A ORECHOV DA SUD-EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3137
continuando a ripianare la “L” creatasi tra MALAJA TOKMACHKA e NOVODANILOVKA. Nel frattempo, come abbiam visto ieri, continuano ad attaccare GULJAJPOLE. Pare quindi che i russi abbiano deciso di attaccare CONTEMPORANEAMENTE le due roccaforti su cui i natofascisti hanno imperniato la propria linea di difesa sud dell’oblast’ di Zaporozh’e.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI CONVERGONO VERSO L’ULTIMA AREA OCCUPATA IN CITTA’ DAI NATOFASCISTI ACCERCHIANDOLA DA NORD, DA OVEST E DA SUD (cartina qui)
https://t.me/frontbird/27162
Dall’altra parte, a est, c’è DIMITROV che è però anch’essa sotto massiccio attacco di artiglieria pesante (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60894
Situazione decisamente compromessa e, non è affatto un caso, che giungano sempre più voci sul ritiro progressivo NOTTURNO delle truppe natofasciste da entrambe le “fortezze”, o “fortecja” come i loro capi chiamano le città elette a fortificazioni a perdere:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60892
In sostanza, da un po’ di giorni a questa parte ogni notte cercano di andarsene. E ogni giorno i russi avanzano sempre più agevolmente.

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Paolo Selmi
Wednesday, 22 October 2025 23:28
22/10 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Confermata anche da divgen la liberazione di IVANOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3135

Poco più a ovest, la strada che conduce a GULJAJPOLE da nord è stata tagliata all’altezza del fiume JANČUR, facendo saltare il ponte che lo attraversa:
https://t.me/divgen/74296
Un’intera area ora, per approvvigionarsi, deve compiere un giro molto più lungo.

All’estremo ovest di questa linea di fronte, ovvero a ridosso del DNEPR sotto Zaporož’e, i russi AVANZANO A STEPNOGORSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3136

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermate, anche nella giornata di oggi, le tendenze in atto:
https://t.me/voenkorKotenok/68336
A Krasnoarmejsk i soldati russi completano la bonifica delle aree passate sotto il loro controllo e avanzano in quelle non ancora liberate. Lo stesso sta iniziando a verificarsi a DIMITROV più a est. Entrambe le aree sono isolate nei collegamenti, non comunicano più fra loro da giorni.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 22 October 2025 14:39
22/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI CONTINUANO A SPARIGLIARE LE CARTE NELL’AREA:

- AVANZANO SOPRA RABOTINO (notizie fresche del quale non si ricevevano da DUE anni! Cartina qui):
https://divgen.ru/event/3133
a questo punto DIRIGENDOSI ANCH’ESSI VERSO ORECHOV DA SUD, ARRIVANDO ALLE PORTE DI NOVODANILOVKA, ultimo paese prima del limite urbano meridionale di questo importantissimo snodo.

A giudicare dalle fortificazioni approntate dai natofascisti (cartina qui)
https://t.me/divgen/74266?single
faranno più che altro azione di supporto. Perché è da est che potrebbe venire una seria minaccia, visto che a sud ORECHOV è protetto da linee difensive a più scaglioni. Certo però che se, una volta penetrati da est, i russi dovessero spazzare via le linee di difesa da dove sono più vulnerabili, a quel punto oltre che fare da supporto interverrebbero anche loro. Raddoppiando la pressione e, ancora una volta, facendo la differenza. Forse forse ORECHOV è l’ennesimo coniglio dal cilindro che i natofascisti non si aspettavano e di cui potevano benissimo fare a meno. Ma non è il solo avanzamento russo di questa prima parte della giornata.

- AVANZANO ANCHE SOPRA GULJAJPOLE, LIBERANDO PAVLOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3134
Sono fette notevoli di territorio, lungo quella sacca formatasi naturalmente dopo che i russi han raggiunto anche a nord il fiume JANCHUR. Ora chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori, o se la fa a nuoto per arrivare a ovest. E comunque disarmato e senza mezzi, che restan tutti a est.

Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/74273?single
ripulire la sacca e portarsi tutti lungo il fiume JANCHUR sarà probabilmente la prossima azione russa, che consentirebbe a questo punto di affacciarsi sulla strada che collega GULJAJPOLE da nord lungo una linea molto ampia. Rendendo quindi possibile il guado del fiume anche in altri punti, magari contigui a quello a nord dove hanno già attraversato, e facendo venire ulteriori sorci verdi a una difesa natofascista sempre più in evidente affanno.

C’è anche chi afferma che quest’area sia già stata COMPLETAMENTE RIPULITA:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60868
120 chilometri quadrati in un botto solo. Ma le notizie non sono ancora finite.

- LIBERATA ANCHE IVANOVKA, riferisce il Ministero della difesa russo (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43523
e posizione qui
https://divgen.ru/48.10416/36.63912/14
e qui
48.10416/36.63912
Boccino, anche qui, in mano russa. Possono decidere di andare verso nord-nordovest, e chiudere nell’ennesima sacca NOVOPAVLOVKA, posizione qui
https://divgen.ru/48.1369/36.79798/11
e qui
48.1369/36.79798

Così come possono decidere di calare verso sud-sudovest fino a ricongiungersi coi loro compagni e puntare verso POKROVSKOE (posizione qui
https://divgen.ru/47.99283/36.2308/10
e qui
47.99283/36.2308

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 22 October 2025 10:02
22/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


Ultima cartina aggiornata (qui)
https://t.me/RVvoenkor/102268
che mostra gli avanzamenti in città. Anche se non dovessero essere zone completamente bonificate, la tendenza è abbastanza netta. Soprattutto, notiamo ancora una volta la direttrice russa, che per gli ovvi motivi di cui parliamo ormai da settimane è SUD, sud e ancora più sud! Seguire il fiume OSKOL e ricongiungersi coi propri compagni. A quel punto ai natofascisti intrappolati a est, in quello che ancora è un notevole territorio, nonostante gli arretramenti degli ultimi giorni, non resterebbe che la resa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Anche il buon Radov aggiorna la sua cartina con gli avanzamenti segnalati da divgen:
https://t.me/motopatriot78/43509
il che, accompagnato dalle ammissioni ormai degli stessi canali natofascisti, restituisce riscontri ormai sempre più omogenei sullo stato delle cose: compromesso, per i natofascisti, e ogni giorno peggiore del precedente. Per esempio, pare che GNATOVKA, uno dei pochi paeselli rimasti nel fondo della sacca di Krasnoarmejsk ancora in mano natofascista, non lo sia più:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60843
Attendiamo conferme, ma anche qui in discussione non è più SE, ma QUANDO.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Anche le fonti natofasciste (la cartina è loro) ammettono che MALAJA TOKMACHKA, posizione qui
https://divgen.ru/47.54099/35.87551/13
e qui
47.54099/35.87551
sia divenuta totalmente terreno di scontro:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60844
Tradotto, sia in corso di liberazione. Una volta avvenuta, allargando la cartina vediamo come dopo esser passati sotto un laghetto sia subito ORECHOV. Più un paesello sotto, NOVODANILOVKA, in accerchiamento operativo, da cui ulteriore spazio per ulteriori accerchiamenti. Rispetto a quanto considerato ieri, questo potrebbe rappresentare quindi un ulteriore spariglio di carte coi russi che han sinora manovrato per accerchiare GULJAJPOLE a est e poi, di sorpresa, compiono questo affondo andando, di fatto, a compromettere la difesa del paese dopo. Invertendo l’ordine dei fattori. Il prodotto, a differenza della matematica, cambia. Eccome se cambia. Dovessero stare così le cose e, soprattutto, dovesse andar bene l’operazione di ORECHOV, a esser sparigliata sarebbe un’intera linea di fronte, dove davvero i natofascisti comincerebbero a non capire più niente. Ovvero cosa è prima e cosa è dopo. Con conseguenze facilmente immaginabili. Per questo terranno coi denti le posizioni. Facendo, tuttavia, al contempo, sempre il gioco dei russi. Perché distraendo con nuove operazioni l’afflusso di risorse in scarsità ormai notevole dai luoghi a cui erano originariamente destinate, continuano sugli stessi a mantenere la superiorità relativa creatasi e, pertanto, a proseguire con successo nel compimento dei loro piani. Piani che a questo punto potrebbero essere rivisti, paradossalmente, da VARIANTI MIGLIORATIVE, ovvero da tracolli improvvisi, inattesi e in buona parte imprevedibili. Come… perché no, a Orechov. Terremo monitorata la situazione.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 21 October 2025 22:56
21/10 ore 22:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Confermata la liberazione di PROMIN’ e l’ingresso dei russi a DIMITROV da est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3131

Guardando ancora questa cartina notiamo come, giorno dopo giorno, la sacca si assottigli sempre di più. Di venti chilometri quadrati è l’area non urbana ancora sotto il controllo natofascista. Poi è tutto Krasnoarmejsk o Dimitrov. Una sacca ormai sempre più coincidente con uno spazio urbano che, una volta accerchiato, smette anche di divenire luogo difensivo, persino nella dimensione a perdere a cui lo hanno confinato i natofascisti, semplicemente per il fatto che un palazzo può sì essere luogo privilegiato dove martellare dall’alto chi procede da sotto, soletta del pavimento permettendo; tuttavia, al contempo, se attaccato da più direzioni, diviene semplicemente un bersaglio. Esposto al fuoco nemico insieme a chi lo ha occupato, che lì trova la propria fine. Anche questo disincentiva i natofascisti a tenerle a oltranza, posizioni che man mano che i russi si avvicinano divengono la loro tomba. Staremo a vedere.

Fuori dalla sacca, a ŠACHOVO dove i russi sono entrati ieri da ovest, ora giungono anche da sud e sud-est (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43481
La liberazione di ŠACHOVO, lo ricordiamo, è osteggiata in tutte le maniere dai natofascisti perché comporterebbe per i russi un vantaggio logistico molto importante, essendo crocevia, snodo di più strade e per più direzioni: tutte coincidenti con l’attuale movimento offensivo russo.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI ENTRANO A STAVKI
https://t.me/KrasnolimanskyFront/18649
(cartina qui),
https://t.me/beard_tim/28145
posizione qui
https://divgen.ru/49.04777/37.83073/13
e qui
49.04777/37.83073

I russi possono procedere ora verso ovest, puntando verso DOBRYŠEVO a questo punto ben presto sotto attacco da due direzioni. Infine, una volta liberata STAVKI, si sarà a tre chilometri e mezzo da Krasnyj Liman.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 21 October 2025 14:44
21/10 ore 13:30 aggiornamento

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK


I russi entrano a SINEL’NIKOVO, sotto VOLCHANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3130
Degno di nota in questa cartina lo spazio bianco, ovvero la terra di nessuno, che arriva a tagliare la strada più corta da e per CHARKOV. Un’intera fetta di territorio fra VOLCHANSK e KUPJANSK ora, per essere rifornita, deve allungare il giro. E se i natofascisti mollano il colpo, ai russi basterebbe allungare per una ventina di chilometri fino a raggiungere il ponte sul SEVERSKIJ DONEC. E qui il taglio sarebbe ben maggiore. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avrebbero liberato (attendiamo conferme) PROMIN’:
https://t.me/motopatriot78/43474
Che nella cartina di divgen è ancora terra di nessuno qui:
https://divgen.ru/48.26854/37.31736/14
e qui
48.26854/37.31736
Una sacca nella sacca, i cui cordoni distano quattro chilometri fra loro, con dentro l’intera parte sud di DIMITROV, si starebbe così, progressivamente, restringendo. Questo, mentre il quadro complessivo peggiora di giorno in giorno e anche i capi ultras dei canali u-ccidentali, come l’immancabile Roepke, continuano a lanciare allarmi.
https://t.me/legitimniy/21073
Allarmi sempre più lasciati cadere, come ogni speranza di tenere ARTEMOVSK, pardon, AVDEEVKA, pardon, KRASNOARMEJSK e DIMITROV. Nessuna ironia, in tutto questo: è quanto sarebbe accaduto nel corso di una nervosa riunione dello Stato maggiore ucraino, dove sarebbe stato intimato di mollare quest’area, dove è stata bruciata una quantità enorme di uomini e mezzi, peraltro fra i migliori, come ad ARTEMOVSK, e concentrarsi sul non perdere ANCHE Kupjansk, Krasnyj Liman, Seversk e Guljajpole (Купянск/Лиман/Северск/Константиновку и Гуляйполе).
https://t.me/rezident_ua/27818

Kupjansk è già più di là che di qua, e ogni tentativo di contrattacco è rintuzzato e fonte di ulteriori perdite. Sulle altre tre qualcosa possono fare ancora. Ma, specialmente nelle prime due città, il rischio di finire in ulteriori “calderoni”, come li chiamano in gergo, cucinati a dovere dai russi è concreto. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 21 October 2025 11:25
21/10 ore 08:30 aggiornamento

OdG


Lungo una linea di fronte di oltre mille chilometri, possiamo procedere a seguire l’andamento delle operazioni in maniera lineare, da nord a sud o viceversa come facciamo di solito, o in ORDINE di IMPORTANZA o, meglio ancora, di COMPLETAMENTO delle operazioni stesse. Una specie di OdG dove, prima dell’immancabile “varie ed eventuali”, abbiamo una lista tanto lunga quanto complessa.

1. BATTAGLIE IN CORSO

Qui, KUPJANSK e KRASNOARMEJSK-DIMITROV sono chiaramente al punto uno. In entrambi i casi siamo alle fasi conclusive. I natofascisti devono solo capire se arretrare o restarE, con l’unica prospettiva di restarCI.
Sempre che abbiano ancora la possibilità di arretrare. Relativamente più semplice a KUPJANSK, ormai quasi impossibile KRASNOARMEJSK-DIMITROV, se non con improbabili fughe notturne a piedi lungo un corridoio di qualche chilometro tra i due cordoni della sacca, cordoni in corso peraltro di restringimento.

Prospettive:
- KUPJANSK: una volta liberata,
a. si porranno le condizioni per la chiusura di una sacca enorme a est del fiume OSKOL.
b. Non solo: i russi, ricongiungendosi coi loro compagni a sud, e chiudendo una sacca enorme, libereranno una quantità enorme di risorse da impiegare per espandersi lungo l’oblast’ di CHARKOV verso IZJUM e BALAKLEJA. Ovvero, riportarsi anche lì ai confini del 2022
c. Non solo: potrebbero anche accelerare un processo GIA’ in corso, peraltro, ovvero RICONGIUNGERSI SIA coi loro compagni che, a VOLCHANSK, stanno avanzando isolato dopo isolato, CHE con quelli A META’ STRADA che gli stanno già facilitando il compito. E saremmo già sopra CHARKOV, ovvero anche qui si tornerebbe ai confini del 2022.

- KRASNOARMEJSK-DIMITROV: una volta liberate,
a. siamo in una situazione di pura FANTASCIENZA rispetto al 2022. La liberazione di AVDEEVKA e gli spazi di manovra offerti dalla DISTRAZIONE delle truppe migliori verso KURSK, ha consentito ai russi di LIBERARE CHASOV JAR, DZERZHINSKIJ, APRIRE UN VARCO ENORME FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA E COLMARLO (SACCA DI KLEBAN-BYK) AVANZARE FINO A KRASNOARMEJSK, RAGGIUNGERE E SUPERARE IL CONFINE DI OBLAST’ CON DNEPROPETROVSK, RICOLLEGANDO L’AZIONE DEL GRUPPO OPERANTE NELLA DNR A QUELLO PIU’ A OVEST DI ZAPOROZH’E, ORMAI PARTE DI UN’UNICA AZIONE IN SVOLGIMENTO. Fantascienza pura, considerando rapporti di forza completamente diversi rispetto al 2022 (allora ottocentomila VSU contro la metà, e mi fermo al dato puramente numerico senza nemmeno considerare dotazione, logistica, stato di logoramento, ivi incluso il morale delle truppe, eccetera).
b. Esistono, ovviamente, SCENARI possibili da questa situazione fantascientifica allora e frutto concreto oggi di precise decisioni tattico-strategiche, rivelatesi in tre anni di conflitto vincenti da un lato e disastrose dall’altro (disastrose… ma non per tutti! anche qui, c’è chi ha vinto e ha dato anche il premio produzione ai propri dipendenti a fine anno! Questi ultimi orgogliosi di lavorare in fabbriche che producono morte e devastazione per millecinquecento euro in più a fine anno, pardon, per difendere i “pilastri del mondo libero”… e incazzati, anzi, se si manifesta e picchetta davanti ai cancelli, se gli si bloccano le navi ai porti, eccetera… “solidarietà di classe” in salsa leonardesca, e non solo… )
c. SCENARI che riguardano, senza andare tanto lontano, L’AVVICINAMENTO E L’ACCERCHIAMENTO PROGRESSIVI DA OVEST DEL BLOCCO SLAVJANSK-KRAMATORSK, l’ultimo ostacolo concreto rimasto alla liberazione della DNR. C’è poi la POSSIBILITA’ di AVANZARE ULTERIORMENTE VERSO OVEST, ovvero nell’oblast di DNEPROPETROVSK. Ma come già notato ieri, i russi non hanno tutta questa smania, e sconfinano nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, peraltro spaziando nella steppa ed evitando agglomerati urbani medio-grandi, come si dice nelle ricette QB, quanto basta per favorire la liberazione dell’oblast’ di ZAPOROZH’E.

2. BATTAGLIE IMMINENTI

Qui ascriviamo KONSTANTINOVKA, KRASNYJ LIMAN, SEVERSK, GULJAJPOLE e ORECHOV. Partiamo dalla prima.

- KONSTANTINTOVA: apparentemente fuori luogo declassata qui, al secondo punto delle “battaglie imminenti”, visto che la battaglia è già iniziata nelle aree periferiche a est. Ma sono, per il momento, azioni senza alcuna pretesa di affondo. Sarà una battaglia difficile, ed è per questo che i russi ci stanno arrivando, come del resto appena fatto a KRASNOARMEJSK-DIMITROV, per gradi. Quando saranno in grado di attaccare contemporaneamente e da più direzioni, attaccheranno. Ora, come ci dicevamo, si limitano a consolidare le posizioni periferiche raggiunte, nelle prime strade a est. Ma non è ANCORA una battaglia per la città. Il motivo è presto detto, e passiamo alle PROSPETTIVE.

PROSPETTIVE MOSTO SEMPLICI: una volta liberata… cambierà ben poco! Arrivare da lì a KRAMATORSK è come voler arrivare a Milano procedendo da Somma Lombardo lungo la SS33 del Sempione. Fai Somma, poi Casorate, poi Gallarate, poi Busto, poi Castellanza… e poi ti fermi e dici: “riprovo stanotte alle due quando la coda si è smaltita e i semafori lampeggiano”. Non c’è un metro quadro di verde (eufemismo, forse uno o due di verde ci sono… ma per far fare pipì ai cani). Lo stesso lì. Sono zone “dense”, ovvero ricchissime di fortificazioni a perdere, visto che i natofascisti occupanti ai moskaly “ingrati e traditori” e che “aspettano i russi” lasceranno solo macerie e aree contaminate. Ivi comprese quelle di casa loro.

D’altro canto, cosa fatta, capo ha, si dice dalle nostre parti. E non solo dalle nostre. I russi libereranno Konstantinovka. Ma lo faranno A TEMPO DEBITO, quando, per esempio, si sarà sbloccata la situazione a ovest e l’intero blocco della “SS33 del Sempione” sarà attaccabile non percorrendo la strada, ma prendendone d’assalto pezzi interi di quattro, cinque chilometri, ATTACCANDOLI DA OVEST. Non tanto da EST perché lì ci sono fortificazioni su fortificazioni che portano al blocco KRAMATORSK-SLAVJANSK. Anni di fortificazioni. Lustri, ormai, di fortificazioni. Ma da ovest non è così. E attaccare ed entrare a Gallarate contemporaneamente da Casorate Sempione, Besnate, Cassano Magnago, Fagnano Olona (e qui tagliarla da Busto negli ultimi 2 metri quadri di verde che li separano, ancora per poco, visto che il cemento è all’opera…) è già diverso che pretendere di attaccare ed entrare seguendo il Sempione e pensando di prenderla tutta casa per casa. Sessantamila abitanti. Chiedo scusa per chi non è familiare di questi posti, ma google maps aiuta. E il paragone calza. I russi libereranno Konstantinova e faranno saltare il banco da ovest, dopo aver sbloccato la situazione a KRASNOARMEJSK-DIMITROV e, soprattutto, nel VARCO APERTOSI A NORD-EST degli stessi, con quella SHACHOVO che i natofascisti stanno tenendo coi denti, perché sanno benissimo cosa li attende quando sarà liberata.

Passiamo alla seconda battaglia imminente, che possiamo anche associare alla terza. KRASNYJ LIMAN e SEVERSK. Anche qui i russi ACCERCHIANO, STRINGONO IL CERCHIO, ATTACCANO. Modello AVDEEVKA, o KUPJANSK. Maggiore efficacia, minor dispendio di energie, speranza di mantenere buona parte del patrimonio immobiliare ancora recuperabile. Su quest’ultimo punto, vige una specie di PROPORZIONALITA’ INVERSA fra TEMPI DI LIBERAZIONE e il GRADO DI DISTRUZIONE degli immobili: più veloce sarà l’azione, meno resteranno asserragliati, i natofascisti, meno saranno oggetto di distruzione le case popolari da loro elette a fortifikacija a perdere.

ATTACCARE DA PIU’ PUNTI, ACCERCHIANDO LE CITTA’, CONSENTE INOLTRE DI AGIRE CON PIU’ UNITA’ MOBILI D’ASSALTO CONTEMPORANEAMENTE, LE QUALI CON LE LORO VICENDE ALTERNE POSSONO EFFICACEMENTE INDIVIDUARE I PUNTI DEBOLI, SFONDARE IN QUEI PUNTI E SBUCARE DI SORPRESA NELLE RETROVIE DEI NATOFASCISTI, CON EFFETTI DEVASTANTI. Fiaccate le prime linee difensive, costrette alla fuga, il resto lo fanno i droni: come accade a Krasnoarmejsk, appena sbucano per arretrare, li individuano e li colpiscono. Diverso, anche qui, sarebbe lo scenario DOPPIAMENTE LOGORANTE, e per tutte le parti in conflitto, di una guerra d’attrito con un attacco da un punto soltanto. Quella dell’accerchiamento e attacco contemporaneo si sta quindi rivelando una tattica vincente ed estremamente efficace.

PROSPETTIVE: presto detto. Liberazione di KRASNYJ LIMAN significa, nell’immediato, liberazione dell’intera area sulla riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC a partire quantomeno da SVJATOGORSK. E liberare una quantità enorme di risorse.
La liberazione di SEVERSK COMPLETA QUESTA OPERA IN SVOLGIMENTO A NORD, facendo lo stesso sulla riva destra. E apre la via “diretta” a SLAVJANSK. DIRETTA… MA LA PARETE NORD DELL’EIGER HA MENO INSIDIE! Quindi i russi si muoveranno verso ovest, verso lo scoglio CRUCIALE, FONDAMENTALE della liberazione della DNR, con MOLTA CAUTELA.

MANTENENDO UN PARALLELO ALPINISTICO, IL BLOCCO SLAVJANSK-KRAMATORSK SARA’ ATTACCATO DA OVEST IN “STILE ALPINO” E DA SUD ED EST IN “STILE HIMALAYANO” (Walter perdono ovunque tu sia…): da ovest una guerra di manovra agile, e da est campi base a ogni linea fortificata che salta. Prima di attaccare quella dopo a poche centinaia di metri di distanza. A rendere necessario questo doppio approccio, una diversa “conformazione della roccia”, ovvero fuor di metafora una diversa disposizione delle linee fortificate, la maggior parte delle quali disposte a est dove avverrà, giocoforza, un attacco rigorosamente lento, metodico, e in molte più fasi che a ovest.

Passiamo ora a GULJAJPOLE e ORECHOV. I russi non solo si stanno avvicinando a est alla prima, ma cominciano a insidiare anche la seconda. È di ieri notte questo avvicinamento da est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3129
Se tanto mi dà tanto, e a meno di CLAMOROSI CEDIMENTI, la sequenza più logica è comunque GULJAJPOLE prima e ORECHOV poi. Per liberare la prima, occorre bloccare la strada a nord e mancano meno di sette chilometri al raggiungimento di questo obbiettivo. Proseguendo “a raggera” in senso orario, USPENOVKA una volta liberata aprirà un’altra strada, quella che arriva a GULJAJPOLE da nord-est, e lo stesso avverrà contestualmente da quella che porta alla stessa da EST. I russi si son già avvicinati, e di molto, seguendo quella che porta lì da SUD-EST e da SUD. Non appena si creeranno le condizioni, avverrà l’attacco da più punti e GULJAJPOLE salterà. A quel punto sarà la volta di ORECHOV. Ma a quel punto, probabilmente i russi saranno rientrati nell’oblast’ di ZAPOROZH’E dopo esser passati per quel lembo di DNEPROPETROVSK che stanno attualmente attraversando, essendo arrivati ora grosso modo a metà strada.
Inoltre, un’altra variabile da considerare saranno le manovre russe A OVEST di tutto questo. Coi natofascisti che stan tenendo coi denti STEPNOGORSK perché se si apre il varco lì le cose potrebbero CAMBIARE ULTERIORMENTE. Così come potrebbero cambiare i punti all’OdG.

3. BATTAGLIE “NON COSI’ IMMINENTI”…

Cosa resta? SUMY, anzitutto, e CHERSON.

Nella prima la consegna ufficiale, come da ordini superiori, è creare una zona cuscinetto in mezzo ai boschi e alle steppe. Per evitare che a qualche genio della lampada venga in mente una campagna-di-russia-4.0. Ma non ci sono particolari aspettative. Prospettive, nemmeno. Chilometri quadrati di territorio in prospettiva di un mercato delle vacche dove io mi ritiro da qui se tu ti ritiri da lì? Troppo tardi. I russi la DNR la libereranno.

Diverso sarebbe il discorso di CHERSON e ZAPOROZH’E. Oblast’ che potrebbero essere liberate senza sparare un colpo nel momento in cui i natofascisti accettassero di andarsene in cambio del ritiro russo di truppe da CHARKOV, SUMY e DNEPROPETROVSK. Il che richiederebbe ancora un BEL po’ di chilometri quadrati da liberare perché sia un cambio “alla pari”. Ma questa è ancora più fantascienza di “attacchiamo KRAMATORSK da ovest” pronunciato a ottobre 2022: allo stato attuale per Kiev negoziare questo equivarrebbe a una kapitulacija. E ai russi il “cessate il fuoco” per vedersi i natofascisti, una volta tirato il fiato, ripartire come prima, più di prima, POTENDOLO EVITARE non interessa. E loro, in questa fase, POSSONO EVITARLO. Da qui la fretta, “trumpiana”, di “chiudere” con un accordo MENO PEGGIORATIVO di quello che potrebbe essere solo tra sei mesi.

CHERSON è un altro discorso ancora. Storicamente l’Armata Rossa liberò prima ZAPOROZH’E, poi CHERSON. Nel 2022 una condizione irripetibile, non di guerra di manovra, ma di avanzata per decine di chilometri al giorno senza resistenza alcuna, ha consentito il movimento nel senso opposto. Ora siamo coi russi da una parte del DNEPR, e i natofascisti dall’altra. E i ponti saltati. Verosimilmente, lo schema potrebbe essere quello di ottant’anni fa. Meno costoso di un avventuroso, avventuristico, alla disperata, sbarco come quello che portò i natofascisti qualche anno fa a prendere KRYNKI sulla riva sinistra e… lì a restarci, bombardati a migliaia dai russi. Fino a tornare indietro.

Questi ultimi due punti sono più “VARIE ED EVENTUALI” che “meno imminenti”. Questa, attualmente, la situazione sul campo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo II
Tuesday, 21 October 2025 18:40
Sono zone “dense”, ovvero ricchissime di fortificazioni a perdere, visto che i natofascisti occupanti ai moskaly “ingrati e traditori” e che “aspettano i russi” lasceranno solo macerie e aree contaminate. Ivi comprese quelle di casa loro....Forse (Forse ?) sarebbe il caso di porsi qualche dubbio sulla tattica della SVO, ovvero affrontare i nazisti dove volevano (perchè si erano preparati) , anziché tenerli semplicemente impegnati sulla Linea di Contatto e PORTARE LA GUERRA A CASA LORO. Dopo oltre 3 anni e mezzo di guerra , al prezzo di oltre centomila russi morti e altrettanti feriti gravi e non recuperabili (dichiarazioni di Putin... 200/250 perdite "irrecuperabili" al giorno... quindi diciamo oltre 300.000 fra morti e invalidi, con il sistema produttivo che assorbe manodopera per lo sforzo bellico - al punto di fare un accordo con l'India per far entrare un milione di lavoratori (presumo non musulmani), innumerevoli danni subiti a raffinerie di petrolio e sofferenze di civili nelle zone di confine, ancora NON si vede la fine delle operazioni.. e andiamo avanti a liberare dei magnifici CUMULI DI ROVINE.
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Paolo Selmi
Tuesday, 21 October 2025 20:15
Vedi Paolo, così come una serie di imprecisioni e di errori messe insieme in maniera, diciamo così, "eclettica", non fanno un teorema, né tantomeno lo dimostrano, allo stesso modo non si può incolpare i russi di colpe che non hanno commesso. La guerra l'han voluta loro? Dove avevano ammassato 76.000 uomini addestrati e formati per mettere in atto la "soluzione azera" alla quistione Donbass? A SUMY? Quindi lo sforzo principale dove è stato diretto? Aver proceduto, al contempo, alla soluzione di problemi operativi enormi, tra cui il ripristino di una via di terra alla Crimea, che ha praticamente disinnescato la bomba di un isolamento della stessa in seguito al bombardamento del ponte... cosa che mi pare stiano tentando da anni, peraltro, non ti dice nulla? E tutta la prima fase, un'immensa guerra di manovra tesa a dirottare quei settantaseimila e gli altri trecentomila riservisti chiamati in fretta e furia a tappare mille rivoli, cosa ti dice? Ancora, una volta capito che la cosa non si sarebbe risolta a Istanbul, ragionare sulle forze a disposizione, e con quelle cercare di capire come gestire i contrattacchi natofascisti proprio nel Donbass, e nonostante questo conseguire successi, non ti dice nulla? Infine, dover riprendere in mano tutto, dopo aver visto l'ingresso a piè pari della NATO e dei suoi soldati, declassati a "mercenari" baltici, polacchi, romeni, produrre uno scossone enorme, tale da indietreggiare per mettere in testa quello che realisticamente si poteva mettere in sicurezza, lasciando per quasi un anno l'iniziativa ai propri, di mercenari, ovvero il gruppo Wagner, mentre una mobilitazione straordinaria richiamava 400.000 riservisti, e li formava, non li sbatteva subito nella mischia per perderli, te lo sei già dimenticato? La formazione della Linea Surovikin e la kontr-nastup di luglio-settembre 2023 ti ricorda ancora qualcosa? O è un'eco ormai lontana? La svolta a ovest, con la liberazione di Avdeevka e la messa in sicurezza di Doneck, fino allo sbocco a Dnepropetrovsk, il tutto condito da una campagna di Russia 3.0 da fronteggiare SEMPRE CON GLI STESSI MEZZI che cosa ti suggerisce? E infine, gli attuali risultati, con fronti aperti dappertutto, non ti dicono forse che appena si è potuto DIVERSIFICARE nuovamente e mandare in tilt un esercito altrimenti asserragliato su posizioni ultrafortificate, SENZA PREMERE SU DIREZIONI, QUELLE SOPRA CITATE SE HAI LETTO BENE, AD ALTO RISCHIO DI PERDITE E DISPENDIO INUTILE DI ENERGIE?

Mi sarebbe piaciuto chiudere il pezzo di stamane con: forse forse il generale Zhu De, da cui Mao Zedong imparò tutto quello che doveva imparare e scrivere come se fosse farina del suo sacco, è ancora attuale. Specialmente quando parla di campagne che accerchiano le città. I russi, senza bisogno di Zhu De, qualcosa di ampi spazi ne capiscono. Qualcosa della loro potenzialità, qualcosa della loro capacità di disegnare linee di fronte congeniali a creare situazioni di vantaggio anche a parità di pezzi. O persino in inferiorità, come ampiamente dimostrato in buona parte di questi tre anni. Ma non starò a tediarti, né a intaccare le tue immarcescibili certezze fondate su convinzioni e non su fatti, come quelli elencati, che nemmeno consideri. Oltre a invocare ricorso a una bomba nucleare "tattica", da te invocata in tutti questi anni un commento sì e uno no. Sul milione di indiani... quando anche qui comincerai a guardare ai fatti, e non a materializzare le stesse paure che qui animano fascisti e destrorsi vari, saprai anche che nel 2025 sono entrati 71.817 lavoratori indiani e nessuno, ripeto, a partire dal Ministro del Lavoro russo, ha intenzione di aggiungere a questa cifra uno zero e fare cifra tonda:
https://aif.ru/society/mintrud-oproverg-informaciyu-o-zavoze-v-rf-1-mln-trudovyh-migrantov-iz-indii
https://www.forbes.ru/biznes/541574-mintrud-oproverg-plany-po-zavozu-v-rossiu-1-mln-migrantov-iz-indii
Poi mi rendo conto che ormai basti veramente poco per accendere la miccia, e che a farlo sia una bufala messa in giro a LUGLIO sulla base di "VOCI dei suoi colleghi indiani" da parte del presidente della camera di commercio degli Urali (... esticazzi)
https://www.forbes.ru/society/541528-v-rossii-ozidaut-priezda-1-mln-migrantov-iz-indii
diffusasi al punto di dover esser smentita, qualche giorno dopo, dal Ministro del lavoro russo è, come dice il primo ad avere questo nome che indegnamente portiamo io e te, un segno dei tempi. Così come è un segno dei tempi il fatto che corra ancora in giro dopo mesi, vecchia scoreggia in una casa vuota. Ma se riecheggiano ancora i savi di Sion, la cosa non meraviglia. Se si aprono le finestre, tuttavia, l'eco scompare. Ed entra aria nuova. Effetto garantito.

Infine, sugli "innumerevoli" droni lanciati contro le raffinerie, vale quanto detto prima. Avevamo fatto anche un ragionamento sul potenziale energetico russo e ucraino, di qualche pagina, ma evidentemente in quel momento passava una signorina in minigonna. Hai fatto bene, al tuo posto avrei fatto anch'io lo stesso. Sulla sofferenza e sui cumuli di rovine, è colpa anche questa dei russi. Giusto. Come sempre.
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Lorenzo
Tuesday, 21 October 2025 02:37
Il fondo monetario internazionale si appresta ad "aiutare" l'Ucraina:

https://mega.nz/file/zUxVgDQA#F-YqUTEq1lqwEZOl2L1M4Y2klh8SKyFjc3xWw-n6x7g
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Paolo Selmi
Monday, 20 October 2025 23:03
20/10 ore 21:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO A OVEST DI POLTAVKA (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/183977?single
e posizione qui
https://divgen.ru/47.70433/36.47598/13
e qui
47.70433/36.47598
Si ripiana la linea di fronte e si avanza verso GULJAJPOLE da est.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO PROSEGUENDO DALLA STAZIONE, APPENA LIBERATA, VERSO EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3128

ed espellendo i natofascisti da tutti i quartieri sottostanti (cerchiati in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28125

qui c’è poco da aggiungere, se non il fatto che a sud della ferrovia ormai la città, laddove non è stata ancora liberata, è divenuta terreno di scontro. A nord-est, confermato l’ingresso dei russi a ŠACHOVO (cartina qui):
https://t.me/boris_rozhin/183978?single

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO A DOBRYŠEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3127

e, come è possibile vedere da questa cartina,
https://t.me/divgen/74201?single
aggirano le linee di difesa architettate dai natofascisti per contenere da nord, nord-est e est i russi. Russi che a questo punto potrebbero piombargli addosso da ovest. Oppure scegliere di allungare ulteriormente verso sud-ovest. Ormai in quest’area sono arrivati alla linea di confine del 2022, mancano veramente pochi chilometri. In un contesto radicalmente diverso.

ANCORA DIECIMILA SOTTO LE MACERIE

È la stima diramata oggi dalla protezione civile di Gaza:
https://t.me/gazaalannetz/15942

sotto le macerie sono rimaste circa diecimila persone. Man mano che si rimuovono, spesso solo a mano, travi, calcinacci, blocchi di cemento e di mattoni, si scoprono nuovi cadaveri che si cerca di associare ai nomi dei dispersi di quel luogo, dando notizia alle famiglie dei ritrovamenti.

Vedremo quale sarà la conta alla fine. Se e quando ci sarà, una fine.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 20 October 2025 15:19
20/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI PASSANO IL FIUME JANCHUR A NORD (oblast’ di Dnepropetrovsk, cartina qui):
https://divgen.ru/event/3124
L’intera linea fortificata che avrebbe dovuto proteggere l’oblast’ di Dnepropetrovsk dai russi provenienti da sud (cartina qui),
https://t.me/divgen/74167?single
ora che è attaccata da nord è in smantellamento totale. I russi potrebbero calare da nord e chiudere nell’ennesima sacca i malcapitati natofascisti che ancora provano ad arginare l’avanzata russa da est verso ovest o da sud verso nord, considerando che parliamo di un territorio con pochissime linee difensive e centri abitati da ergere a fortificazioni a perdere. Siamo nel territorio di una piena guerra di manovra, su questo versante. E il boccino in mano ce l’hanno i russi.

A nord Molodeckoe è tornato a chiamarsi LENINO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3126
La liberazione di questo centro abitato (cartina con linee fortificate qui)
https://t.me/divgen/74176?single
consente di smantellare da ovest la linea difensiva a est e consentire ai russi di proseguire verso nord. Mi sbaglierò sicuramente, ma ai russi in questo momento pare interessi maggiormente SCARDINARE la linea di difesa a sud-ovest di SLAVJANSK e KRAMATORSK, ovvero accerchiarle da ovest liberando al contempo un’area importante di DNR. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Tagliata anche l’ultima via di accesso rimasta,
https://t.me/beard_tim/28111
i russi la attraversano e si avvicinano ai loro compagni a nord-est. Col restringersi dei cordoni Krasnoarmejsk da trappola è sempre più sacca. Iniziata infine la battaglia di SHACHOVO, coi russi che entrano da ovest (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43440

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO E RAGGIUNGONO JAROVAJA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3125
NOVOSELOVKA è praticamente accerchiata. Liberata Jarovaja, inoltre, i russi saranno a quattro chilometri da SVJATOGORSK. E a DUE CHILOMETRI dal SEVERSKIJ DONEC. Chiudendo l’area natofascista interamente a nord dello stesso, tra cui KRASNYJ LIMAN, da cui ora i russi distano 3,5 chilometri:
https://t.me/motopatriot78/43432

Aggiornamenti a seguire.
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Emanuele
Monday, 20 October 2025 12:57
Salve Paolo, non ti voglio far perdere tempo, un parere, in sintesi ovviamente, dei punti principali del "famigerato" memorandum di Budapest, a tempo perso s'intende.
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Paolo Selmi
Monday, 20 October 2025 14:31
Carissimo Emanuele,
testo integrale qui, 16 pagine
https://treaties.un.org/doc/Publication/UNTS/Volume%203007/Part/volume-3007-I-52241.pdf

In buona sostanza i Paesi firmatari UCRAINA, RUSSIA, GB, USA si IMPEGNAVANO, nel salutare la denuclearizzazione militare dell'Ucraina, a rispettarne l'integrità territoriale. MA, PUNTO SEI, SE QUALCOSA AVESSE MINACCIATO L'ATTUAZIONE DI QUESTI IMPEGNI, GLI STESSI PAESI SI SAREBBERO DOVUTI INCONTRARE AL FINE DI ELIMINARE TALE MINACCIA.

Nel 2014 il golpe targato CIA, atto unilaterale di uno (e considerando il ruolo della GB, anche due) dei paesi firmatari, con la minaccia dimostratasi poi concreta di impiantare una base NATO a Sebastopoli, ha fatto decadere, di fatto, l'impianto di questo memorandum.

Dopo di che, Minsk, Minsk-2, formato Normandia (UA, FR, DE, RU) e tutto quanto ci siamo detti.

Peraltro, sempre a Budapest, NELLO STESSO ANNO, i Paesi membri della CSCE, futura OSCE, firmavano anche un altro documento:
https://www.osce.org/files/f/documents/e/e/39557.pdf

Dove si IMPEGNA i membri su questi punti:

Dimensione umana:
"2. La tutela dei diritti dell'uomo, inclusi i diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali, è un fondamento essenziale della società civile democratica. Il mancato rispetto di tali diritti ha contribuito, in casi gravi, all'estremismo, all'instabilità regionale ed ai conflitti. Gli Stati partecipanti hanno confermato che i problemi relativi all'attuazione degli impegni CSCE costituiscono una preoccupazione legittima
e comune per tutti gli Stati partecipanti e che sollevare tali problemi, nello spirito di cooperazione orientato verso risultati concreti che è proprio della CSCE, è stato pertanto un esercizio positivo. Essi si sono impegnati ad incoraggiare l'attuazione degli impegni CSCE mediante un dialogo
approfondito, riesami dell'attuazione e meccanismi appropriati."

"21. Gli Stati partecipanti confermano la loro determinazione di promuovere costantemente l'attuazione delle disposizioni dell'Atto Finale e di tutti gli altri documenti CSCE relativi alla tutela dei diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali. "

"22. Gli Stati partecipanti accolgono con favore le iniziative internazionali miranti ad una migliore tutela dei diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali. Essi prendono atto dell'adozione, nell'ambito del Consiglio d'Europa, di una Convenzione Quadro sulla Tutela delle Minoranze Nazionali, basata sulle norme CSCE al riguardo. "

Nel 2014 tutto questo era venuto a mancare, ma nessuno lo nota.

Scappo. Un abbraccio
Paolo
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Emanuele
Monday, 20 October 2025 14:42
Grazie, sempre gentilissimo e scusa per il tempo perso.
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Paolo Selmi
Monday, 20 October 2025 17:29
E di cosa Emanuele!
Anzi, grazie alla tua richiesta ora abbiam recuperato i link a entrambi i documenti. E, come si suol dire, li abbiam messi in cascina. Dovessero servire... son lì. :-)
buona serata!
paolo
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Paolo Selmi
Monday, 20 October 2025 09:53
20/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


A RODINSKOE, grazie alla logistica che negli ultimi giorni è decisamente migliorata e, soprattutto, a un controllo nuovamente assicurato dello spazio aereo, i russi han piazzato SEI NUOVE BATTERIE DI ARTIGLIERIA PESANTE, la situazione in cartina è compromessa:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60737
In queste condizioni non avrebbe alcun senso tenere posizioni che saranno a questo punto distrutte, ma non mi meraviglierebbe prendere atto dell’ennesimo ordine di tenuta a oltranza. Fino all’ultimo ucraino.

CHI SI RIVEDE... IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE!

Ve lo ricordate il Fondo Monetario? Fino al 2001 ne parlavamo un giorno si e l’altro pure. Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, spirale del debito, PVS nella morsa, basta col neoliberismo (così lo chiamavamo, all’epoca).

Poi arrivarono i black-block, le torri gemelle e venticinque anni di guerre. E il problema… rimase, solo che non ne parlò più nessuno. Ieri il canale ucraino Zerada ci informava che il problema era talmente rimasto che sarebbe stato proprio il FMI a RICHIEDERE LA SVALUTAZIONE DELLA GRIVNA DI UN ALTRO 10%, oltre che le solite “riforme strutturali”:
https://t.me/ZeRada1/27399
in cambio naturalmente di liquidità. Sempre Zerada ci informa che il “malvagio” JANUKOVICH, prima che lo intervenissero i “pilastri del pensiero libero” con un colpo di Stato, si era già mosso per INTERROMPERE LA “COOPERAZIONE” COL F.M.I.

Dettagli… e oggi, con una guerra civile durata undici anni e un Paese da allora in mano a un regime tanto criminale quanto irresponsabile nei suoi confronti – irresponsabile in quel senso, mentre in quello opposto, ovvero quello degli interessi padronali stranieri, è più che responsabile – ci mancava all’appello il FMI redivivo, con le sue condizioni. Le sue SOLITE condizioni. È arrivato anche lui, ultimo fra gli avvoltoi che aleggiano sopra il cadavere moribondo di quella che, alla fine dell’URSS, era la seconda repubblica per potenza economica.

AMORE FRATERNO

In Polonia, il nuovo “popolo fratello” di quello ucraino, ovvero quello riconosciuto ufficialmente in quanto tale dai “pilastri del mondo libero”, dopo tre anni di “fratellanza” brucia fraternamente le auto con targa sorella (filmato qui):
https://t.me/drugoeeto/30057

In Ucraina, il nuovo “popolo fratello” di quello polacco riceve fraternamente in dono le camionette con cui i Te-Tse-Ka sbattono al fronte i propri connazionali, per immolarli “fino all’ultimo ucraino” (ennesimo filmato di intruppamento, al secondo 00:38 si vede chiaramente la targa polacca 0P0 12066):
https://t.me/legitimniy/21064

Militari che viaggiano in borghese su mezzi di terza mano con targa polacca. Da una parte bruciano le macchine, dall’altra le donano. O le vendono a lotti. O le noleggiano. La logica? Vi paghiamo sì, o popolo fratello, ma per stare lì. A crepare.

Per la cronaca, i Te-Tse-Ka su minivan tedesco con targa polacca anche qui se la sono data a gambe: e per la proprietà transitiva, oggetto dei fraterni insulti dei civili non sono finiti solo i traditori connazionali, ma ormai anche chi li mantiene. Popolo “fratello”, quello polacco, ma sempre più soltanto di quella parte di parassiti sempre più in odio al proprio, di popolo: un popolo intero sempre più esasperato.

Aggiornamenti a seguire.
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Fabrizio
Monday, 20 October 2025 12:01
Beh se non altro l'ultima giravolta di Trump ci sta regalando delle belle perle dai cinegiornali. Dopo l'articolo del Corriere della Sera che definisce l'incontro a Budapest come uno schiaffo ad Ucraina e UE, oggi mi sono imbattuto in questa gemma di Christian Rocca: https://www.linkiesta.it/2025/10/no-kings-trump-putin-zelensky/

Per chi non lo sapesse è un nostro connazionale che vive a New York è uno dei principali megafoni dell'Impero a stelle e strisce in Italia, oltre che fermo sostenitore di qualunque guerra decisa alla Casa Bianca. Nel 2011 arrivò a definire l'invasione e l'uccisione di Gheddafi il capolavoro di Obama.
Nel 2022 esultò sui social per l'attentato ucraino al ponte di Kerch per poi accusare la Russia di terrorismo quando risposero bombardando pesantemente per la prima volta il sistema energetico ucraino.
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Paolo Selmi
Monday, 20 October 2025 14:04
Ormai fan fatica a stargli dietro anche i suoi... :-)
un abbraccio!
paolo
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Paolo Selmi
Monday, 20 October 2025 00:27
19/10 ore 21:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

IL CERCHIO COMINCIA A STRINGERSI INTORNO A GULJAJPOLE. I natofascisti mai, e poi mai, si sarebbero aspettati un epilogo di questo tipo: accerchiati da sud, est e nord. Come si è arrivati a questo? Il riassunto delle puntate precedenti lo facciamo ogni giorno, scelte tattico-strategiche che hanno privilegiato i portafogli delle lobby delle armi, persino a scapito di quello che le armi dovrebbero fare in un conflitto armato: portare chi le adopra ad avere la meglio sul nemico.

Oggi, una linea di difesa attrezzata per contenere i russi da sud, se li vede piombare a centottanta gradi. Un cerchio che comincia a stringersi dalla prima notizia della giornata: I RUSSI LIBERANO POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3118

Superano il fiume JANČUR, assumono il controllo della strada che conduce a USPENOVKA per OLTRE SEI CHILOMETRI, ricongiungendosi coi compagni a sud. Questo significa garantire alle truppe più avanzate RIFORNIMENTI E RINFORZI COSTANTI.

Significa anche accostarsi alla doppia linea di difesa natofascista DAL LATO DOVE È PIÙ VULNERABILE (cartina qui)
https://t.me/divgen/74114?single
e cominciare, metodicamente, a smantellarla da est. I russi approfittano di questo momento di ulteriore difficoltà e LIBERANO SUBITO DOPO OCHOTNIČ’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3119
ovvero l’ultimo tratto a est del fiume Jančur sotto USPENOVKA ancora sotto il controllo natofascista.

In serata, giungeva comunicazione della liberazione anche di NOVONIKOLAEVKA (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60711
I russi hanno raggiunto Uspenovka anche da sud.

Prossimo passo: ingresso a USPENOVKA anche da sud, questa che salta e russi a questo punto che possono attaccare la doppia linea di difesa summenzionata anche da nord, oltre che fare piazza pulita di tutto quanto di natofascista si trova ancora a est del fiume Jančur. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI GUARDANO GIÀ OLTRE LE SORTI DI UNA BATTAGLIA GIÀ SEGNATA E PUNTANO, METODICAMENTE, A DOBROPOL’E ENTRANDO A NOVYJ DONBASS (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3120
E PORTANDOSI A QUATTRO CHILOMETRI E MEZZO DALLE SUE PRIME CASE A EST.

Dobropol’e, posizione qui
https://divgen.ru/48.46928/37.0768/11
e qui,
48.46928/37.0768
è uno snodo estremamente importante. Da qui parte la via diretta verso KRAMATORSK a NORD-EST. I russi potrebbero inoltre procedere VERSO NORD, parallelamente da qui e da ZOLOTOJ KOLODEZ’, poco più a nord-est e da cui passa un’altra via verso nord. Spingendo da entrambe raggiungerebbero un’altra via che la approvvigiona, tagliandola. Resterebbero poi due vie soltanto, la M-03 e un’altra subito a sud, e IL BLOCCO KRAMATORSK-SLAVJANSK SAREBBE IN PIENO ACCERCHIAMENTO. Parliamo di poco più di sessanta chilometri in linea d’aria che, per tre anni buoni, quando la guerra era di annientamento e basta, sono stati numeri colmabili in anni. Ora che alle millecinquecento perdite inflitte ogni giorno si aggiungono anche avanzamenti, diventa materia di mesi. Staremo a vedere.

Poco più a sud, i russi avanzano e guadagnano posizioni all’interno di RODINSKOE (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/43406
confermato anche da quest’altra mappa:
https://t.me/boris_rozhin/183898?single

Anche nella stessa KRASNOARMEJSK, oggi, ci sono stati sviluppi, e clamorosi. I russi hanno LIBERATO LA STAZIONE FERROVIARIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3121
e creato i presupposti per un’ennesima sacca nel centro cittadino. Sacca assolutamente non vuota e che, nel momento in cui sarà liquidata, avrà conseguenze pesantissime sia in termini di perdite inflitte, che di soldati prigionieri, che di rapporti di forza fra natofascisti superstiti e russi attaccanti.

Un’area, quella fra KRASNOARMEJSK e DIMITROV ancora in mano ai natofascisti, che si sta assottigliando sempre più. I RUSSI OGGI ENTRANO A DIMITROV (parte sud, cartina qui):
https://divgen.ru/event/3123
e creano i presupposti per avanzare anche a sud, ripianando un’intera area e liberando risorse che andranno a incrementare ulteriormente la loro forza d’urto. L’impressione è che stia saltando un po’ tutto, i natofascisti stiano mollando le posizioni più avanzate, arretrando e, al contempo, cercando di uscire dalla trappola in cui i loro comandanti li hanno infilati, mentre i russi li incalzano da più direzioni e accelerando la loro fine.

I PILASTRI DEL MONDO LIBERO

Così si definiscono i nostri governanti, in particolare quella attualmente a guida dello stivale in riferimento al bullo di quartiere d’oltreoceano. Quello che di fronte a piazze gremite contro di lui (un immagine qui)
https://t.me/parstodayrussian/190289
e filmati città per città montati qui:
https://t.me/parstodayrussian/190300

reagisce, per ora solo virtualmente, pubblicando un filmato dove a bordo di un bombardiere sgancia merda sui manifestanti:
https://t.me/parstodayrussian/190301

Gli stessi suoi bombardieri, con una stella di Davide verniciata sopra che, invece di sganciare merda, sganciano ancora oggi BOMBE sul cielo di GAZA:
https://t.me/boris_rozhin/183893
perché questi filmati non sono virtuali:
https://t.me/gazaalannetz/15919
https://t.me/gazaalannetz/15916
e non era nemmeno virtuale la scuola che hanno bombardato, coi bambini dentro:
https://t.me/gazaalannetz/15911

Ennesima strage vera. Da parte dei pilastri del mondo libero, che probabilmente rimpiangono i tempi di quando, un po’ più in là, potevan tranquillamente “cavalcare nel tempio e nel portico di Salomone affondando nel sangue fino alle ginocchia, e fino alle briglie dei cavalli” (“in templo et in porticu Salomonis, equitabatur in sanguine usque ad genua, et usque ad frenos equorum”, Raimundus De Agiles, «Historia Francorum Qui Ceperunt Jerusalem»). E anzi, era la “giusta e sorprendente punizione divina” (“justo miroque Dei judicio”, ibidem).

Del resto, che si bombardi liquame finto o bombe vere, siamo noi che non capiamo: “ci sono forze che cercano di dividerci, di ridefinire la nostra storia e di distruggere le nostre tradizioni condivise . La chiamano cultura 'woke'”, ci spiega sempre l’altro pilastro del mondo libero.

Scriveva sei anni dopo quel 12 ottobre 1492 l’Autore di queste “tradizioni condivise”: “Di qui sarebbe possibile inviare, nel nome della Santissima Trinità, un buon numero di schiavi da mettere in vendita, insieme a un carico di brasile [una qualità di legno]. Se le informazioni di cui dispongo sono buone, mi risulta che sarebbe possibile vendere quattromila schiavi, per un valore di venti milioni e più” (Cristoforo Colombo, “Lettera ai sovrani”, settembre 1498) e aggiungeva subito dopo, riferendosi all’alta mortalità durante questi viaggi in nave stivati in condizioni disumane: “È vero che attualmente ne muoiono molti, ma non sarà sempre così. I negri e gli abitanti delle Canarie avevano cominciato anche loro nello stesso modo” (ibidem).

E questo era Colombo, nemmeno Cortes o Pizarro: tratto da un libro di Todorov di quasi mezzo secolo fa. Quando definire questo schifo la “nostra storia” e le “nostre tradizioni condivise” avrebbe comportato una pressoché unanime levata di scudi, tesa a evidenziare come tutte le parti coinvolte fossero nel frattempo “cresciute”, progredite nei secoli, avessero imparato dagli orrori dell’ultimo conflitto mondiale, e la parola d’ordine fosse “mai più”. Si sbagliavano. Ci sbagliavamo.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Saturday, 18 October 2025 19:09
18/10 ore 19:00 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


A NORD DI KRASNYJ LIMAN, I RUSSI PROCEDONO
- SIA VERSO OVEST, AVVICINANDOSI SEMPRE PIÙ AL FIUME OSKOL (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3113
- SIA VERSO SUD, ARRIVANDO A DOBRYŠEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3115

Un uno-due, in questo ennesimo “cvetok”, fiore che sboccia ampliandosi in più direzioni, che mette in crisi una difesa, quella natofascista, sempre più incapace di fronteggiare gli attacchi molteplici e ripetuti da parte russa.

Nel primo caso, poi, i russi stanno aggirando postazioni difensive (cartina qui)
https://t.me/divgen/74083?single
concepite per contenere attacchi da sud, non da est, dove oltre un anno di progressivi, continui cedimenti, frutto anzitutto del trasferimento di forze ingenti nella fallita campagna-di-russia-2.0, ha condotto i russi dove non sarebbero mai dovuti essere, ovvero, alle loro spalle.

Questo non può non ripercuotersi anche nel secondo, di caso, dove invece le linee difensive ci sono, e più di una (cartina qui),
https://t.me/divgen/74090?single
ma mancano gli uomini e i mezzi per tenerle efficacemente.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Lo stesso accade poco più a sud, dove i russi ormai si sono avvicinati a KONSTANTINOVKA anche da una direzione “tabù” come quella a sud-est (cartina qui, PLEŠČEEVKA LIBERA),
https://divgen.ru/event/3114
irta di difficoltà da superare date da una fitta rete difensiva come solo nel DONBASS i natofascisti son riusciti a fare (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74086?single

In particolare, notiamo proprio da questa cartina come dopo aver ripulito l’area a sud dell lago di KLEBAN-BYK e la stessa città a est che gli dà il nome, i russi cerchino di incunearsi nei punti più deboli, nelle falle presenti fra queste linee spezzate, e incunearsi nelle stesse, passando infine alla loro demolizione prima di avanzare ulteriormente. In genere, le strade e le ferrovie servono proprio a questo. Dove c’è una strada, una ferrovia che attraversa una linea difensiva, proprio lì è il punto più vulnerabile della stessa, proprio lì i russi insistono, sfondano, demoliscono ai lati, approfondendo ulteriormente la falla creatasi e liquidano l’intera linea difensiva.

TUTTO QUESTO, MENTRE GIÀ NELLA STESSA KONSTANTINOVKA SI COMBATTE. IN PARTICOLARE, NELLE PRIME FILE DI ISOLATI A EST (cartina qui, linee rosse che delimitano l’attuale linea di fronte):
https://t.me/beard_tim/28074

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI LIBERANO PRIMA GRAN PARTE DEL QUARTIERE SUD (Juzhnyj, cartina qui)
https://divgen.ru/event/3116
POI NE COMPLETANO LA LIBERAZIONE E AVANZANO A NORD FINO ALLA STAZIONE FERROVIARIA (seconda cartina qui):
https://divgen.ru/event/3117
In quella che è una delle maggiori progressioni in un giorno solo dall’inizio della battaglia. Sacca a ovest, area a est interamente tagliata, la situazione per i natofascisti, lo ricordiamo, in un frangente in cui i soldati semplici hanno lasciato il campo alle forze speciali, i migliori ancora in mano al regime di Kiev, si fa sempre più tragica.

A questo, aggiungiamo il fatto che KRASNOARMEJSK si trova SOTTO COMPLETO ACCERCHIAMENTO OPERATIVO. Lo riconoscono i canali ucraini stessi, commentando le immagini dei loro soldati mentre sventolano, al ritmo di 10-15 al giorno, la bandiera bianca ai droni russi che li puntano:
https://t.me/legitimniy/21058
“Obmennyj fond”, “fondo di scambio”, commentano laconicamente, per il prossimo scambio prigionieri. Dove Kiev dovrà, a questo punto, rilasciare altri prigionieri politici per pareggiare il numero di quelli da scambiare coi russi.

Nel frattempo, son sempre di più a paventare anche l’accerchiamento fisico, ovvero la sacca:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60647
E qualcuno si chiede se Avdeevka non abbia insegnato qualcosa, in questo senso. Retoricamente, visto che la risposta è no.

“CUIUS REGIO, EIUS RELIGIO”, “MORITURI TE SALUTANT”... O FORSE NO: IL REGIME FA SEMPRE MENO PAURA


Un anno fa i natofascisti entravano nella più grande cattedrale d’Ucraina, quarta al mondo per grandezza, e scacciavano i preti ortodossi per metterci i loro. Oggi quella chiesa è così:
https://t.me/ZeRada1/27387
Vuota, con una bandiera a fianco dell’altare e un tridente davanti. Ma per Vaticano (colpevolmente!), UE e tutto l’U-ccidente gli usurpatori, alla cui fede farlocca non aderisce praticamente nessuno, son divenuti e restano gli interlocutori ufficiali. Siamo tornati al “cuius regio, eius religio”. Con l’aggravante che ormai, del fatto che se per protesta nessuno va più in chiesa, non importa più niente a nessuno: anzi, ancora meno voci fuori dal coro.

È lo stesso principio della MACHADO, nota sempre Zerada, mentre commenta l’intervista del “premio nobel per la pace” datata febbraio 2025, rilasciata al figlio di Trump
https://geopoliticaleconomy.com/2025/10/16/venezuela-maria-corina-machado-privatize-oil-us-corporations/
che ha fatto il giro del mondo:
https://t.me/ZeRada1/27382

Dimenticatevi dell’Arabia Saudita, dimenticatevi dei sauditi. Noi abbiamo più petrolio, ovvero un potenziale infinito.
Forget about Saudi Arabia; forget about the Saudis. I mean, we have more oil, I mean, infinite potential.

E apriremo i mercati. Via il governo dal settore petrolifero. Privatizzeremo TUTTA la nostra industria.”
And we’re going to open markets. We’re going to kick [out] the government from the oil sector. We’re going to privatize all our industry.

Il Venezuela ha risorse importanti: petrolio, gas, minerali, terra, tecnologia. E come hai detto prima, siamo in una posizione strategica, a qualche ora d’aereo dagli Stati Uniti.
Venezuela has huge resources: oil, gas, minerals, land, technology. And, as you said before, we have a strategic location, you know, hours from the United States.

E faremo esattamente così, sappiamo che dobbiamo farlo.
So we’re going to do this right. We know what we have to do.


E capisci, le ditte statunitensi sono in una posizione super strategica per investire.
And American companies are in, you know, a super strategic position to invest.


Questo Paese, il Venezuela, diverrà la più brillante opportunità di investimento per le ditte statunitensi, brave persone che faranno un sacco di soldi.
This country, Venezuela, is going to be the brightest opportunity for investment of American companies, of good people that are going to make a lot of money”.


Premio nobel per la pace… la maggiore risorsa di un Paese che finisce nelle mani delle multinazionali a stelle e strisce. Come in Ucraina, rincara la dose Zerada.

“Ecco perché gli ucraini han già dato a Trump le proprie materie prime e la terra, ai britannici i porti, eccetera. Ma Turčinov, Porošenko e Zelenskij presidenti ladri al posto di Janukovič non era ancora abbastanza. Per accedere al “premium account” (sic!) dell’Occidente era necessario combattere ininterrottamente con gente che apparteneva per l’ottanta percento allo stesso loro popolo: i russi.”
Потому что украинцы уже отдали Трампу свои недра и землю, британцам порты и т.д., но не только ради того, чтобы Турчинов, Порошенко и Зеленский были президентами и грабили их вместо Януковича. Важным фактором продолжения этого «премиум аккаунта» Запада для Украины является необходимость непрерывно воевать с самым братским для 80% украинцев народом – русскими.

https://t.me/ZeRada1/27382

E VISTO CHE MANTENERE A SUON DI SUSSIDI, STIPENDI E PENSIONI MILIONI DI PERSONE COSTA, COSA HANNO PENSATO BENE I “VOLENTEROSI” AIUTANTI D’UCCIDENTE? FANTASIA FANTASIA PORTAMI VIA… ESIGERE DAL GOVERNO FANTOCCIO DI KIEV, MEGLIO, DALLA SUA BANCA CENTRALE, DI SVALUTARE LA MONETA NAZIONALE, ALTRIMENTI DETTA GRIVNA, ALMENO DI UN BUON ALTRO 10-15%!!!
https://t.me/legitimniy/21057

Risultato: per iniettare nel bilancio del Paese in bancarotta (fraudolenta!) le risorse necessarie a erogare una pensione MEDIA, pari a 6.436,8 grivne,
https://24tv.ua/economy/ru/pensii-ukrane-skolko-poluchajut-pozhilye-ljudi-oktjabre-2025_n2933880
oggi servono 136,95 dollari. Domani ne serviranno 119,2. Dolce l’uva, nevvero? E ma aumenterà l’inflazione, crollerà ulteriormente il potere d’acquisto, UN TERZO DEI PENSIONATI OGGI NON ARRIVA NEMMENO A 4.000 GRIVNE (85,10 dollari oggi, 74,07 dollari domani)! Esticazzi non lo mettiamo? Del resto, i pensionati di qualcosa devon pur morire… o crediamo alla storiella che a qualcuno importa ancora qualcosa di loro? E non solo in QUEL regime, ma in altri ben più vicini, anzi sopra le nostre, di teste?

E a questo punto, sinceramente che un popolo condannato dai padroni a immolarsi “fino all’ultimo ucraino” vada in chiesa, quella creata a tavolino dai padroni, o non ci vada, ai padroni stessi non importa un fico secco. Anzi, più che “cuius regio, eius religio”, “Morituri te salutant”.

O FORSE NO. Non solo i commenti alla notizia dell’autista che aveva tirato sotto due Te-Tse-Ka a un posto di blocco sono piovuti contro i Te-Tse-Ka a migliaia, e come sottolineava un avvocato forense qualche giorno fa SIAMO TUTTI TRACCIABILI, anche con vpn, account anonimi, eccetera, in particolare in regimi come quello di Kiev.
https://t.me/legitimniy/21055
Ma anche assistiamo quotidianamente a scene di attacchi come i Te-Tse-Ka come quello riportato da Legitimnyj nel link appena citato. Quartiere popolare di DNEPROPETROVSK, parcheggio davanti ai palazzoni, ennesima retata, con due macchine. La prima scappa di fronte all’accorrere di gente a difesa del malcapitato, lasciando - per paura di prendere non solo vetri spaccati e colpi sulla carrozzeria anche botte vere – il “collega” col malcapitato in balia dei condomini. I quali cominciano a prenderlo a botte finché non molla la presa e se ne va via, coperto di insulti e scappando con un altro degno compare sulla seconda macchina. Anch’essa salutata in uscita con “calorose pacche di incoraggiamento” sui vetri e sulla carrozzeria.

Sempre più civili capiscono che, a questo punto, è tutto nelle loro mani. Che il conto alla rovescia per la loro autodistruzione si può e si deve fermare. Fermando questi criminali. Ne vedremo ancora e di più. Ma non chiamiamola, nei nostri cinegiornali luce, “resistenza”, per l’amor del cielo… tutt’al più, come nel 2014, anche questi scesi dai palazzoni sono “terroristi filorussi”. Anzi, non parliamone affatto. Del resto, per i nostri cinegiornali sono già dati per morti. Immolati. Fino all’ultimo ucraino. Forse no.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Lorenzo
Saturday, 18 October 2025 01:00
Un approfondito e interessantissimo articolo - anche se apparso su Foreign Affairs - sulla rivoluzione in termini di pianificazione, formazione ufficiali e addestramento che sta avendo luogo da tre anni a questa parte all'interno delle forze armate russe:

https://archive.ph/d7DeD#selection-1683.966-1687.736
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Paolo II
Monday, 20 October 2025 10:09
Ma, forse, avrebbero bisogno di studiare qualche esempio del passato... PORTARE LA GUERRA IN CASA DEL NEMICO.... e non affrontare il nemico dove e come vuole lui.... 4 anni per liberare CUMULI DI ROVINE e contare oltre centomila morti o amputati ( e non lo dice la nostra propaganda, ma PUTIN, che ammette 200/250 perdite russe irrecuperabili - fra morti e feriti gravi - al giorno..)
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Paolo Selmi
Saturday, 18 October 2025 00:20
17/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI AVANZANO NOTEVOLMENTE IN CITTÀ. Cartina aggiornata in due tempi:
https://divgen.ru/event/3111
et
https://divgen.ru/event/3112

Soprattutto, TAGLIANO FISICAMENTE TUTTE LE VIE DI COMUNICAZIONE CHE CONDUCONO ALLA CITTÀ. Ai natofascisti resta un corridoio di tre chilometri e mezzo dove i russi ancora non ci sono, ma anche dove le strade sono più che altro viottoli.

Le perdite inflitte sono enormi, ormai qualsiasi cambio, trasferimento feriti, arrivo di ulteriori rinforzi, è praticamente impossibile. L’ordine, tuttavia, è stato quello di tenere fino all’ultimo ucraino, e così i comandanti hanno disposto. Risultato: i loro reparti sono decimati, i loro mezzi abbattuti uno a uno dai droni russi:
https://t.me/voenkorKotenok/68220

I soldati stessi, lamenta il natofascista Roepke mostrando il fotogramma di uno di loro mentre mostra al drone russo la bandiera bianca della resa, si arrendono mentre i russi sono ormai in pieno centro:
https://t.me/divgen/74059

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 17 October 2025 15:16
17/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO NOTEVOLMENTE VERSO OVEST, RAGGIUNGENDO LE SPONDE DEL FIUME JANCHUR ANCHE SU QUESTO PUNTO A NORD E LIBERANDO IL PAESINO DI TRIVOL’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3107

I russi ora sono a MENO DI SEI CHILOMETRI E MEZZO dalla strada che da POKROVSKOE a nord porta a GULJAJPOLE a sud. Tagliata quella, tagliata un’intera logistica. Inoltre sono a MENO DI DIECI CHILOMETRI dall’andare nuovamente a sbattere contro il confine di oblast’ ed entrare nuovamente a ZAPOROZH’E.

La loro è stata una mossa astuta perché si sono riusciti a infilare nella linea di difesa nemica colpendola trasversalmente, progressivamente spazzandola via dal suo punto più debole, quello laterale a est (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74038?single

Non solo. A questo punto avendo chiuso completamente A NORD e a SUD l’area a est del FIUME JANCHUR, la stessa ora si trova tagliata, essenzialmente, nelle comunicazioni e nella logistica. Accelerando così la sua fine.

VERSO SEVERSK

I RUSSI RIPULISCONO UN’INTERA SACCA A SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3108
e portano la linea di fronte a ridosso di ZVANOVKA e, in prospettiva, di SEVERSK, chiusi ormai nella stessa trappola. Non molte fortificazioni a difesa incontreranno nel loro cammino verso nord (cartina qui)
https://t.me/divgen/74041?single
e TRE CHILOMETRI E MEZZO SEPARANO LE DUE PUNTE che andranno a ripianare l’ennesima U che li attende da sud. Nel frattempo, ZVANOVKA potrebbe essere ulteriormente avvicinata da sud, così da mantenere una certa continuità di azione e accorciare le distanze fra i due cordoni dell’ennesima sacca.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI SFONDANO DA EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3110
LIBERANO PESCHANOE E CREANO UN SETTO CHE TAGLIA IN DUE L’IMMENSA SACCA A EST DEL FIUME OSKOL. Incuneandosi fra due linee fortificate (cartina qui):
https://t.me/divgen/74047?single
sono riusciti a mettere in crisi entrambe! Ora attaccate anch’esse dove sono più fragili e, metodicamente, smantellate pezzo per pezzo, posizione per posizione.

Oltre a tutto questo, a sud si vede già l’ennesima sacca, con le posizioni più avanzate natofasciste attualmente sotto attacco e non in grado, con ogni evidenza, di tenere a lungo. Oltre a questo, aver liberato CINQUE CHILOMETRI di N-26, la statale in giallo nella cartina, oltre a migliorare la logistica consente un avanzamento notevole di pezzi pesanti per un ulteriore martellamento di posizioni un tempo arretrate, ora in prima linea. Liberare l’area a est del fiume OSKOL, e proseguire in condizioni di ritirata da parte dei natofascisti, consentirebbe ai russi di tornare ai confini di agosto 2022. E superarli. IL FIUME A QUESTO PUNTO A CUI POTREBBERO PUNTARE NON SAREBBE PIU’ L’OSKOL, MA IL SEVERSKIJ DONEC. Staremo a vedere.

DA VOLCHANSK A KUPJANSK

I RUSSI GUADAGNANO TERRENO A EST DI VOLCHANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3109
A rischio di essere tagliata, un’intera strada che, subito a ridosso della nuova linea di fronte, porta a est lungo tutta una serie di paesini che dopo trentacinque chilometri circa arriva al confine. Con tutte le conseguenze del caso.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 17 October 2025 11:28
17/10 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK


I RUSSI CHIUDONO LA SACCA A EST DI FILIJA (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60551
Posizione qui
https://divgen.ru/48.07763/36.82837/11
e qui:
48.07763/36.82837
Non sono tanto quei diciotto chilometri quadrati recuperati in un botto a contare, quanto il fatto che la linea di fronte si è enormemente ristretta e ora i russi convergono da sud verso NOVOPAVLOVKA a nord. Si aprisse – E APPROFONDISSE – qui una falla, avremmo un tracollo di tutta l’area che ora cerca di contenere i russi da est all’altezza di UDACHNOE, poco più a nord e a ovest di KRASNOARMEJRSK. E il passaggio su questo fronte a una guerra di manovra. Entrambe le cose preoccupanti per il regime di Kiev.

A preoccupare dovrebbe essere anche il fatto che, in una CHERSON rimasta dormiente per anni, dopo mesi di tentativi natofascisti (riusciti) di suicidio assistito (dai russi) a KRYNKI, ALESHKI e sulla riva sinistra del DNEPR, ora i russi si sono attivati:
- prima riprendendosi tutti gli isolotti e isoloni sul fiume,
- poi spazzando via le fortificazioni erette dai natofascisti e rompendo la loro logistica facendo lo stesso coi depositi e le caserme nelle retrovie:
https://t.me/voenkorKotenok/68221
In genere, preludio a qualcosa. O simulazione di un preludio a qualcosa. In entrambi i casi, per i natofascisti urge correre ai ripari. E distrarre altre energie.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

CHE ALL’AZIONE DI IERI AVREBBE DOVUTO SEGUIRE UN’ALTRA, BEN PIU’ PROFONDA, ERA PREVEDIBILE. MA NON NEL GIRO DI POCHE ORE. I russi stamane sono giunti non con incursori o guastatori, ma con il grosso delle truppe, alle porte di Konstantinovka (cartina aggiornata qui):
https://divgen.ru/event/3106
In altre parole (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74034?single
hanno sbaragliato l’ultima linea difensiva a est approntata dai natofascisti. Altro pezzo che cede, altri problemi operativi enormi con risorse sempre più limitate a disposizione.

ATTACCO AI TE-TSE-KA

Ieri un camion “non ha visto” (autista sobrio) un posto di blocco e ne ha tirati sotto due. A ODESSA:
https://t.me/RVvoenkor/101941

Anche nell’ovest, non siamo agli investimenti, ma ormai si assiste quotidianamente a scene come questa:
https://t.me/ZeRada1/27359
per inciso, non solo non li han fatti nemmeno scendere dalla macchina e gli han messo le mani addosso ancora sul sedile, ma li hanno costretti dopo alla fuga, riporta la cronaca di Zerada.

LE PRIME VITTIME DEL FASCISMO: I BAMBINI


I Te-Tse-Ka non solo come cancro da estirpare, ma come simbolo di un fascismo che miete le sue prime vittime proprio fra i bambini. Il riferimento è a questo filmato:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60554

Abbiamo giocato tutti, o quasi, da bambini “alla guerra”. Agli indiani e cowboy, “fra la via Emilia e il west”. Nel "Marco Polo" di Montaldo c'è una scena (prima puntata) dove i bambini veneziani si prendono a legnate su barchette in laguna a veneziani contro genovesi.

Ma questa variante locale di guardie e ladri, o acchiapparella, con riprodotti su scala mignon lo sbirro, lo squadrista, o il soldato (in mimetica, passamontagna e giubbotto antiproiettile) i quali al posto di blocco fermano "come i grandi" un bambino in maglietta arancione, il "civile", il quale si divincola e scappa, mi era ancora nuova.

Due considerazioni al volo, e senza entrare neppure nel tema del “bullismo” perché, come diceva una psicologa a un incontro qualche sera fa, ne aveva anche lei le tasche piene di questa parola ormai abusata. I “bulli” ci sono sempre stati. Specialmente nel mio quartiere, fatto di supercondomini e condomini da migliaia di famiglie, intruppate tutte nel giro di pochi mesi, in forme ben peggiori di quelle attuali.

Oggi son cambiati i mezzi, quello si, e in peggio. Questo è il problema, rispetto al prendersi a botte di allora: ci sono i telefonini, ogni immagine che parte comporta una perdita di controllo sulla stessa; c’è il revenge-porn, a me ha fatto impressione sapere che con l’IA si riesce a fare foto pornografiche (che poi dicevano in quell’incontro sono PEDO-pornografiche, visto che riguardano minori) associando volti a corpi nudi tratti da foto; c’è se vogliamo molto, ma MOLTO di peggio della menarola o della rissa, al punto che durante quell'incontro, fatto per bumer come me incapaci di stare al passo coi tempi, mi chiedevo se non vi fosse da rimpiangere la stessa. Oggi, la seconda causa di morte tra i NOSTRI ragazzi, dopo gli incidenti stradali, è il suicidio. MORTI, ma nessuno dice OMG, ne parla il regionale in un trafiletto, e poi si passa allo sport. Son cambiate tante, tantissime cose, da quando ci si trovava in cortile e si regolavano conti piccoli, medi, grandi direttamente e poi si proseguiva come prima, più di prima a tirar sera tra una pallonata e un’altra.

Premesso questo, torniamo al filmato: siamo a forme elementari di violenza, sono bambini e non ragazzi. Qui abbiamo, RIPRODOTTA SU PICCOLA SCALA, LA STESSA VIOLENZA DI STATO CHE GRANDI ESERCITANO SU ALTRI GRANDI. Violenza di Stato che se vogliamo c'è sempre stata, negli esempi citati, e che personalmente mi piacerebbe non fosse più un riferimento per bambini e ragazzi, veicolando la loro naturale e sacrosanta aggressività in maniera diversa. Violenza di stato che però qui è PRESENTATA e RIPRODOTTA in maniera sostanzialmente diversa:

VIOLENZA DI STATO CHE NON E' NOI CONTRO LORO (VENEZIANI CONTRO GENOVESI)

VIOLENZA DI STATO CHE NON E' BUONI CONTRO CATTIVI (GUARDIE E LADRI)

VIOLENZA DI STATO CHE E’ SOLO PREPOTENZA, E’ SOPRUSO, E’ SOPRAFFAZIONE RAPPRESENTATA COME MODELLO POSITIVO, IN CUI I BAMBINI DILIGENTEMENTE, RIPRODUCENDO UNIFORMI, ARMAMENTI, PERSINO POSE E ATTEGGIAMENTI, SI IDENTIFICANO. Qui abbiamo la riproduzione di schemi chiaramente mutuati dai “grandi” ed eretti a MITO, EROI DA IMITARE, in una società fittizia dove il disertore, l’obbiettore, il debole è un “untermensch”. In una società FASCISTA.

Un filmato come questo parla di più di mille saggi sull’argomento.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 16 October 2025 23:22
16/10 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I russi avanzano lungo la M-18 che porta dritti a Zaporož’e (cartina qui), in linea d’aria a meno di diciotto chilometri a nord.
https://divgen.ru/event/3103

Non fanno scalpore, come avanzamenti, ma vista la distanza ridotta e l’assenza di fortificazioni approntate degne di questo nome (cartina qui),
https://t.me/divgen/74017?single
preoccupano, e non poco, un comando sempre più a corto di rinforzi da inviare per stabilizzare situazioni sempre più fuori controllo.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Si riprende ad avanzare anche qui, stavolta da est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3104
Pare comunque che i russi stiano attendendo buone notizie a ovest. Dovessero davvero liberare Šachovo, per esempio, e proseguire verso nord. Questa intera area resterebbe tagliata fuori e chiusa nell’ennesima sacca, a questo punto provocando un fuggi fuggi per evitare l’accerchiamento che condurrebbe allo stesso risultato di una liberazione casa per casa, ma con tempi e perdite decisamente inferiori. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI OGGI RIDUCONO DI OLTRE LA METÀ LA SACCA IN PIENO CENTRO CITTADINO E, DI FATTO, PONGONO UNA SERIA IPOTECA SUL SUCCESSO DI QUESTA BATTAGLIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3105

Come è possibile notare da questa mappa satellitare,
https://t.me/divgen/74026?single
le aree urbane dove ancora i natofascisti si annidano sono ormai poche. Troppo poche.

I natofascisti oppongono una resistenza accanita ma, specialmente dopo oggi, dovrebbero solo pensare a ritirarsi minimizzando le perdite, anziché immolarsi in ottemperanza alle disposizioni di criminali che a crepare mandano gli altri e i loro figli, non loro e i loro. Attenzione che l’intera area a est del fiume OSKOL ancora in mano alle forze del regime è sempre più tagliata.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 16 October 2025 16:14
16/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK

I russi si avvicinano a NOVOPAVLOVKA nell’oblast’ di Dnepropetrovsk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3102
creati i presupposti per l’ennesima sacca a est, complice il fatto che nell’area, di fortificazioni, non se ne vedono proprio (cartina qui):
https://t.me/divgen/74011?single
e la stessa NOVOPAVLOVKA, letteralmente chiusa da due parentesi “(” “)” che ne costituiscono l’unica linea di difesa, una volta attaccata da più punti non terrà molto a lungo.

VICTORY FUND FOR UKRAINE: FONDO DELLA VITTORIA O LA VITTORIA CHE HA TOCCATO IL FONDO?

La Polonia ha risposto picche: non caccerà un soldo per comprare le armi a stelle e strisce da destinare poi in Ucraina.
https://t.me/RVvoenkor/101884
Aiuterà “in altro modo”. Ecco allora il multiforme ingegno a stelle e strisce elaborare un nuovo piano: i dazi anticinesi in importazione genereranno introiti che finiranno nel “Fondo della Vittoria”. Dazi del 500% finché i cinesi compreranno petrolio russo:
https://t.me/ZeRada1/27345
Lo stesso dovrebbe fare l’UE: dazi del 500% ai cinesi finché compreranno petrolio russo
https://t.me/RVvoenkor/101895
Racket, per inciso, esteso anche ai giapponesi:
https://pluralia.com/news/usa-al-giappone-dovete-interrompere-le-importazioni-energetiche-dalla-russia/

I cinesi hanno già risposto picche
https://t.me/parstodayrussian/190238
minacciando risposte speculari:
https://t.me/RVvoenkor/101897
I giapponesi, come al solito, tergiversano.

Bastano tuttavia le risposte simmetriche cinesi a mettere in ginocchio sia USA che Europa. Europa non ne parliamo, USA, basti pensare al rifiuto, paventato dai cinesi, di IMPORTARE SOIA dagli Stati Uniti e il terremoto che ha suscitato:
https://www.rbc.ru/politics/15/10/2025/68eeb7549a794749fedff8e0
118,84 milioni di tonnellate di soia prodotte lo scorso anno:
https://www.fas.usda.gov/data/production/commodity/2222000
Metà della merce esportata andata (e va) in Cina:
https://farmdocdaily.illinois.edu/2025/09/us-soybean-harvest-starts-with-no-sign-of-chinese-buying-as-brazil-sets-export-record.html
Direi che senza toccare terre rare o altre cose particolari, basterà solo chiudere il rubinetto della Soia e gli elettori di Trump gli marceranno coi trattori DENTRO il Campidoglio. Staremo a vedere.

QUATTROCENTOMILA UCRAINI, SOTTO IL REGIME DI KIEV, CON DOPPIA CITTADINANZA… E LA SECONDA E’ RUSSA: SI SCOPRONO GLI ALTARINI

Oggi è la giornata degli altarini che si scoprono, dopo il can can mediatico di ieri per il sindaco (ex?) di Odessa Gennadij TRUCHANOV e il suo (falso?) passaporto russo. Già, perché ad avere passaporto (e cittadinanza) russi sono, dichiaratamente:
- il presidente dei Servizi di Sicurezza d’Ucraina (SBU) Vanja BAKANOV
https://t.me/Tatarinov_Rus/60532
- il ministro della difesa Rustem UMEROV
https://t.me/Tatarinov_Rus/60536
- il viceministro degli interni Aleksandr GOGILASHVILI
https://t.me/Tatarinov_Rus/60536
Insieme a loro, si stima, ALTRI QUATTROCENTOMILA UCRAINI,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60531
che vivono sotto il regime di Kiev. Mentre quelli dati ai nuovi cittadini di DNR, LNR, Zaporozh’e e Cherson dal 2022 a oggi sono quasi CINQUE MILIONI (ibidem).

Si scopre anche che il signor TRUCHANOV, in realtà, sarebbe stato contattato da ZALUZHNYJ tramite il Mi-6 per una possibile COALIZIONE ANTI-ZELENSKIJ. E che, scoperto, avrebbe fatto rompere ogni indugio al tandem Ze-Ermak che ha utilizzato la sua presunta doppia cittadinanza per epurarlo seduta stante:
https://t.me/rezident_ua/27779

Guerra per il potere che si intreccia e diviene un altro capitolo di questa guerra civile, in corso da oltre dieci anni.

Aggiornamenti a seguire.
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Fabrizio
Thursday, 16 October 2025 20:15
Sto leggendo il post di Trump dopo la telefonata di Putin, dove annuncia un nuovo incontro ai massimi livelli tra USA e Russia la prossima settimana. Dal momento che domani dovrebbe essere ufficializzata la consegna dei Tomahawk ai nazisti, comincio a temere che gli yankee vogliano ripetere lo scherzetto del 1° Giugno. Ricordo male o il giorno dell'Operazione Spiderweb era in programma un incontro tra Lavrov e Rubio?
A pensar male si commette peccato ma spesso ci si azzecca. E dal momento che abbiamo a che fare con il Grande Satana in persona...
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Paolo Selmi
Thursday, 16 October 2025 23:47
Concordo Fabrizio e penso che alla parola dell'attuale inquilino della casa bianca non ci creda più nessuno al mondo.

Credo però anche che, rispetto a giugno, i natofascisti abbiano ancora meno cartucce da sparare. Soprattutto, meno coup de théâtre ancora sconosciuti ai russi, ovvero che i russi non siano capaci di prevedere o, quantomeno, fronteggiare, all'interno di quelle linee rosse che, se superate, provocherebbero l'annientamento immediato di Kiev: escalation atomica, guerra chimico-batteriologica, eccetera. Il regime di Kiev ha perso anche la supremazia dei droni. A livello di guerra convenzionale gli è rimasto ben poco. A livello di terrorismo, no. Ma deve stare molto attento.

Colpi di coda ce ne saranno. Ma auspicabilmente sempre meno e sempre meno in grado di fare male.

Un abbraccio
Paolo Selmi
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Paolo Selmi
Thursday, 16 October 2025 11:22
16/10 ore 08:30 aggiornamento

TOMAHAWK APRIPISTA PER I TAURUS, AVANTI TUTTA!

“Tattica, strategia, abnegazione, forza”… e tutto in funzione del portafoglio dei padroni! (poveri CCCP… mal-trattati così di prima mattina).

Una volta appurato che a pagare non è Kiev ma siamo noi, UE (pardon, ora ci chiamiamo “NATO” e loro invece sono cosa… non si sa), pronta la fornitura di Tomahawk. E a seguire, perché no? Pure una fornitura di Taurus, che i padroni delle ferriere teutonico-vichinghi metteranno anch’essi sul conto del pubblico contribuente comunitario.
https://t.me/legitimniy/21037
Quante belle cose si possono fare con ottocento miliardi di euro… seicento oltreoceano duecento qui; nel frattempo, un parente che ha appena avuto un ictus ha girato QUATTRO ospedali, nella prospera Emilia, prima di trovare un posto letto. A Pavullo (per i non emiliani, vedasi sulla cartina l’unico posto letto disponibile dove si trovava). Ma va bene così.

A tale scopo, si è attivato anche il referente politico dei padroni del complesso militare-industriale, che nella culla della democrazia non si sporcano le mani direttamente con leggi, lacci e lacciuoli ma, come dicono loro, si fermano all’atrio degli alberghi (o “lobby”) dove i loro referenti alloggiano.

Referente politico… uomo immagine, uomo sandwich dell’apparato, il reale referente politico, asceso con lui al potere nel corso dell’ultima campagna elettorale e che dei suddetti padroni cura direttamente gli interessi, facendo da trait d’union fra gli spettacoli dell’uomo immagine e loro.

Uomo immagine che non conta più neppure cosa blateri, se conclude la guerra fra “Albania” e Azerbaigian,
https://www.youtube.com/watch?v=0wdzdqi2Rvw
o fra “Iran” e Pakistan,
https://t.me/parstodayrussian/190237
o fra Marte e Gallipoli, sulle note di “aria caddhipulina canta canta...”

Uomo immagine che può tranquillamente affermare che il Capo di Stato del Paese più grande del mondo, in termini di popolazione, gli ha PERSONALMENTE garantito che “non succederà più” (certo, e con Claudia Mori di sottofondo...) che comprerà petrolio o gas russo.
https://t.me/ZeRada1/27342
Con immediata SMENTITA del portavoce del Ministro degli Esteri indiano Randhir Jaiswal
https://t.me/ZeRada1/27344
il quale, pensando di rivolgersi a persone dotate di raziocinio, ha sottolineato che un conto è DIVERSIFICARE il portafoglio fornitori, TRA CUI anche gli USA, e un altro è tagliare i ponti. Ma l’uomo immagine è già avanti, la diplomazia a colpi di bulldozer, gli stessi che tiran giù le case dei palestinesi nei territori occupati, non ammette tregua.

Nuove imprese lo chiamano. Per esempio, il premio nobel per la pace che, dopo avergli dedicato il premio, che se avesse potuto si sarebbe disarcivescoviscontantinopolizzata seduta stante e lo avrebbe arcivescoviscostantinopolizzato lei stessa con le sue manine, lo invoca a far la guerra al suo Paese per “portare la pace”:
https://edition.cnn.com/2025/10/15/americas/venezuela-machado-trump-maduro-latam-intl
E lui non perde tempo, si tira su la patta, petto-in-fuori-pancia-in-dentro-mascella-in-alto e via, più veloci della luce ad “autorizzare operazioni sotto copertura in Venezuela”
https://t.me/parstodayrussian/190236
In attesa di una nuova Operación Gedeón, che speriamo vada a finire come la prima.

Soprattutto, però, occorre “portare la pace” in Ucraina. E siccome i Tomauòc e i Torelli non bastano, pronta UNA NUOVA OFFENSIVA!
https://t.me/ZeRada1/27342
“Это просто феноменально. Наступление! Мало нам одного "контрнаступа"!” Ovvero: “è semplicemente fenomenale. Offensiva! Non ci bastava la ‘controffensiva’”, commenta laconicamente il canale ucraino Zerada.

Quindi una nuova OFFENSIVA, funzionale
- lo ripetiamo alla nausea, al portafoglio padronale per questo nuovo giro di commesse pronte a entrargli nel bilancio, magari ancora già di quest’anno,
- AL MANTENIMENTO DEL REGIME ATTUALE AL POTERE, IVI COMPRESA LA REPRESSIONE IN ATTO:

1. GIRO DI VITE INTERNO ALLE STESSE FORZE ARMATE, EPURATE A OGNI LIVELLO NON IN BASE AI RISULTATI SUL CAMPO, MA ALLA FEDELTA’ A SYRSKIJ, OVVERO ZE-ERMAK. UNA NUOVA VERTICALE DI COMANDO (Сырский выстраивает внутри ВСУ жесткую вертикаль подчинения, так как ситуация на фронте нестабильна, а полевые командиры отказываются от мясных штурмов Главкома):
https://t.me/rezident_ua/27775
Anzi, sinceramente dei risultati sul campo non interessa nulla a nessuno. I comandanti che SI RIFIUTANO di entrare nel tritacarne di KRASNOARMEJSK, che ormai è frammentato a sua volta in sacche sempre più piccole dove i soldati vengono metodicamente annientati,
https://t.me/legitimniy/21036
rispondono a una logica elementare di sopravvivenza, loro e dei loro uomini. Il problema è che Syrskij risponde a ben altre logiche e ha bisogno di carnefici ai livelli di comando che facciano ESATTAMENTE ciò che ordina loro. Da cui le epurazioni e rimozioni in corso.

2. GIRO DI VITE INTERNO ALLA STESSA POPOLAZIONE, CON COSCRIZIONE OBBLIGATORIA DA ABBASSARE GRADUALMENTE, PER IL MOMENTO A 22 ANNI
https://t.me/rezident_ua/27776
FINO A SCENDERE ULTERIORMENTE.

3. E fa niente che nel Paese ormai regni il caos, con i militari che non solo fanno il bello e il cattivo tempo nell’esercizio delle loro funzioni, ma anche fuori servizio. Aumentate le estorsioni e gli omicidi a opera di militari ai danni dei civili che dicono di proteggere.
+50% degli omicidi denunciati in TRE mesi ai danni di civili a opera di militari (da 232 a 314), e
+200% per quanto riguarda le estorsioni denunciate. Non da ultimo, sequestri con riscatto (50.000 grivne nell’ultimo caso riportato, ai danni di un povero cristo, è l’equivalente di mille euro.. siamo ai lumpen-sequestri, ai sequestri straccioni)
https://t.me/rezident_ua/27774
Anzi, questo terrore è funzionale al giro di vite di cui al punto due.

Avanti così, avanti tutta: fino alla prossima commessa, pardon, fino alla prossima “offensiva” vittoriosa, ovvero fino a esaurimento scorte. Umane.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 16 October 2025 00:15
15/10 ore 23:50 aggiornamento

VERSO CHERSON


Inauguriamo questa rubrica, segnalando che un altro isolotto sul DNEPR è tornato russo.
https://t.me/russkiypatriot0/24649

Come sottolinea Rozhin,
https://t.me/boris_rozhin/183386
niente di che. Nessuna liberazione di Cherson in vista, tuttavia assistiamo a una metodica espulsione dei natofascisti da tutti gli isolotti sul Dnepr, il che avviene contestualmente a un costante martellamento della riva destra e a incursioni di guastatori che sondano il terreno. Se è vero che ancora nulla bolle in pentola, è vero anche che l’acqua a scaldare è stata messa. E il fuoco acceso. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Oggi canali ucraini confermavano gli ultimi avanzamenti russi,
https://t.me/the_military_analytics/25102
ma non solo, anche l’annientamento di una colonna di mezzi loro diretti a ŠACHOVO, segno che ormai quell’area si è trasformata in una trappola mortale dove neppure si riesce a entrare.

VERSO KRAMATORSK

Anche qui dopo anni di silenzio il fronte pare si stia riattivando. Non solo le avanzate a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi, ma anche un intenso fuoco di artiglieria sulle posizioni natofasciste (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/183420
sta preparando un’azione offensiva che pare, a questo punto, non molto lontana.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Qui i russi avanzano verso sud, scavalcando gli ultimi avamposti tenuti dal nemico in città e puntando verso SADOVOE
https://t.me/Tatarinov_Rus/60524

posizione qui
https://divgen.ru/49.66702/37.59264/14
e qui
49.66702/37.59264

L’intento appare ormai chiaro esser quello di intrappolare l’intera area a est in una sacca. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 15 October 2025 15:54
15/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Come accennavamo stamane, si sta aprendo la possibilità di una sacca nella sacca a sud-est di KRASNOARMEJSK… I RUSSI LIBERANO NOVOPAVLOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3101
e SI DIRIGONO VERSO L’AREA SU CUI, A TRE CHILOMETRI E MEZZO DI DISTANZA, GLI STANNO VENENDO INCONTRO I LORO COMPAGNI. Se la cosa andrà a buon fine, e dalla cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/73963?single
vediamo che è pure il punto più sguarnito da questo punto di vista, l’accerchiamento non sarà solo operativo come ora, dove a un chilometro e mezzo, due di distanza, da qualsiasi parte ci si giri si vedono russi sulla strada che dalla parte nord di DIMITROV porta ai quartieri a sud, ma concreto.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I russi liberano ANDREEVKA, sotto attacco da ieri (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3100

E con un ennesimo cambio di programma mettono in crisi i natofascisti che li aspettavano a sud, mentre ora si è aperto un varco a nord a tagliare la strada che da POKROVSKOE va a ISKRA a est. Varco senza fortificazioni (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73960?single

AHI SERVA ODESSA, DI DOLORE OSTELLO...

Nuova puntata nella telenovela Regime contro Truchanov. Quest’ultimo ha detto che non se ne va, che non ha passaporto russo, e… SI APPELLA AGLI STATI UNITI (SIC!) PERCHE’ SENTANO I RUSSI PERCHE’ VERIFICHINO ALLA LORO ANAGRAFE E CONFERMINO LORO CHE NON E’ PRESENTE NESSUN GENNADIJ TRUCHANOV…
https://t.me/RVvoenkor/101821
Tale “passaggio intermedio” si sarebbe reso necessario perché, dal momento che l’Ucraina non ha rapporti diplomatici con la Russia, serve un Paese – avvocati a stelle e strisce – che abbia rapporti diplomatici con la Russia e che possa fare richiesta…
Nel frattempo, il regime non ha perso tempo e ha trasferito tutti i poteri al capo della milizia locale, tale Sergej-Lysak-generale-di-brigata-tuttattaccato, banderista di provata fede sin dalla ATO del 2014 (foto qui):
https://24tv.ua/ru/kto-takoj-sergej-lysak-biografija-obrazovanie-sluzhba-v-sbu-chto-izvestno_n2933822

In tutto questo, la stampa che fa riferimento all’ex(?) sindaco di Odessa, ha dichiarato FALSO il documento relativo al presunto passaporto di Trichanov, ovvero un bel fotosciòp:
https://t.me/ZeRada1/27334
e qualcuno di loro è arrivato a incolpare di questo falso… udite udite… i russi (является результатом активных действий России против действующего мэра)

A proposito di russi: chiamati in causa per verificare se il Trichanov risulti iscritto alla loro anagrafe oppure no, si sentono ora come in quei concorsi televisivi fra ristoranti dove, dopo essersi scannati per bene, è il presentatore-giudice ad avere l’ultima parola, se “confermare o ribaltare il risultato”… e, per il momento, restano sul divano a godersi lo spettacolo d’arte varia messo in piedi, gratuitamente e senza pubblicità, da questi cialtroni. A proposito, chiedo scusa al poeta ovunque egli sia... se mi è uscita questa vergognosa sinapsi, ma sulla seconda e sulla terza strofa ci siamo proprio:

Ahi serva Odessa, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 15 October 2025 11:56
15/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


CONFERMATO L’INGRESSO A DIMITROV DA EST DEI RUSSI, DA DUE PUNTI COME INDICATO IN CARTINA:
https://t.me/frontbird/26912
Quello più a sud, tra l’altro conduce all’ennesima via di comunicazione che, se tagliata,
posizione qui
https://divgen.ru/48.28162/37.26918/13
e qui
48.28162/37.26918
porterebbe a isolare completamente la parte sud della città, dove i natofascisti hanno approntato una linea di difesa per i russi provenienti da sud e sud-est… ma non da nord. Inoltre, tagliata la strada, i russi potrebbero anche proseguire verso sud-ovest, ricongiungersi coi loro compagni e creare l’ennesima sacca. E non di piccole dimensioni. Staremo a vedere.

POTERE ASSOLUTO: MEGLIO, L’ILLUSIONE DELLO STESSO

Il tandem Ze-Ermak ha trombato ieri il sindaco di Odessa. Lo ha fatto nel modo peggiore, PRIVANDOLO DELLA CITTADINANZA UCRAINA. Motivo: Gennadij Leonidovich TRUCHANOV, classe 1965, nato e cresciuto a Odessa... è in possesso di un passaporto russo! DA SEMPRE (qui la documentazione dell’ultimo rinnovo, datato 2011, da cui si vedono rinnovi che consentono di risalire al 1997, il primo “russo” in continuazione a quello sovietico scaduto)
https://t.me/informpolitika/10070

Truchanov nega di essere in possesso di passaporto russo, ovvero essere cittadino russo: tutto falso, tutta una montatura. Truchanov che NON E’ uno stinco di santo. Truchanov uomo del regime dal 2014 sindaco. Truchanov che ha schivato, nel 2014, la Strage alla Camera del Lavoro, essendo eletto poco dopo, ma che fu coinvolto appieno in un altro incendio, nel 2017, che interessò un campo estivo con dentro 150 bambini: tre dei quali morirono.
https://www.mk.ru/politics/2025/10/14/zelenskiy-prikazhet-vyvezti-trukhanova-v-rossiyu-pochemu-odessity-ne-lyubyat-svoego-gradonachalnika.html
Truchanov intorno a cui aleggia la stessa parola che aleggia intorno a KLICHKO (sindaco di Kiev), KIM (Sindaco di Nikolaev), FILATOV (Dnepropetrovsk) e altri: KORRUPCJA.

Truchanov che, tuttavia, come Klichko e Filatov non è uomo di Ze-Ermak. E che il tandem cerca da anni di trombare, fino a oggi, PER RIPRISTINARE UNA VERTICALE DI POTERE CHE METTA AL SICURO EVENTUALI “BATTITORI LIBERI” DA COLPI DI TESTA LORO E DEI FEUDI DA LORO CONTROLLATI.

Una epurazione che viene da lontano, come da questa breve cronostoria:

07/12/2022: il regime di Kiev cominciava a far piazza pulita dei “sindaci”, partendo da ARTOSHENKO a Chernigov. Sindaco eletto con l’85% dei voti. Troppo pericoloso. In tale occasione si cominciano a fare i nomi delle prossime teste da tagliare, tra cui Truchanov.
https://t.me/ZeRada1/11321

05/01/2023: parte la polemica per la rimozione dei monumenti intitolati a “russi” a Odessa. Il regime dà la lista a Truchanov, Filatov, e tutti gli altri sindaci. Rimozione come atto di fedeltà al regime.
https://t.me/legitimniy/14485

09/05/2023: Truchanov torna nel mirino del “cerchio magico”, che cerca un pretesto per farlo fuori.
https://t.me/rezident_ua/17678

31/07/2024: Truchanov dice NO a ulteriori rimozioni di monumenti, perché gli stessi avrebbero “fatto di Odessa un brand mondiale” (делало Одессу мировым брендом... sic!)
https://t.me/ZeRada1/20779
Questo, commenta Zerada, in un momento dove i Te-Tse-Ka di Odessa sbattono al fronte cittadini odessiti, suona di macabra presa in giro. Stiamo parlando di natofascisti, non a caso. Che si scannano tra di loro usando i monumenti come pretesto.
20/09/2024 Il regime di Kiev riafferma la propria autorità sul sindaco “dissidente” e dice che van tirati giù...
https://t.me/legitimniy/18735
04/12/2024 … finché anche il consiglio comunale vota la rimozione di monumenti, alcuni dei quali patrimonio UNESCO.
https://t.me/legitimniy/19135

09/12/2024 Truchanov chiede PUBBLICAMENTE fondi al governo centrale lavandosi le mani in caso di mancato arrivo per lo stato di degrado degli IMMOBILI PUBBLICI:
https://t.me/legitimniy/19158
Neanche un anno dopo, una violenta alluvione avrebbe provocato una catastrofe con tubature saltate, immobili allagati, e purtroppo dei morti. La cui prima colpevole, denunciavano gli odessiti stessi, era sempre quella: INCURIA e ABBANDONO. Soldi chiesti, soldi arrivati, lavori zero, o di facciata. Come da migliore tradizione.

11/04/2025 Disegno di legge del regime che PROIBISCE AI SINDACI DI ANDARE OLTRE IL DOPPIO MANDATO vita natural durante, non più di due e basta, a prescindere da pause, intermezzi per rompere la continuità:
https://t.me/rezident_ua/25935
https://t.me/rezident_ua/25995
Fuori tutti in un colpo solo, e senza pretesti. Anche perché KLICHKO è intoccabile in quanto finito sotto l’ascella protettiva dei tedeschi.
https://t.me/legitimniy/21027
E in quanto uomo di Berlino, Kiev non può fargli nulla. Ma anche FILATOV e TRUCHANOV si atteggiano sempre più a “signori della guerra” locali.

13/10/2025 Kiev dà l’ultimatum a TRUCHANOV: abbiamo qui il passaporto russo che ti priva della cittadinanza ucraina. Via la cittadinanza, via non solo la tua carriera politica, ma via i tuoi conti in banca, via tutto. Sei finito. A meno che… non diventi nostro uomo e fai tutto quello che diciamo noi:
https://t.me/legitimniy/21021

14/10/2025 Kiev decide che è meglio non rischiare
https://t.me/legitimniy/21027
e pertanto colpisce il primo per educare gli altri. Prossimi Filatov e Klichko?
https://t.me/rezident_ua/27768

Infine, tutto questo “attivismo” nel purgare i potenziali concorrenti è anche leggibile in chiave PRE-ELETTORALE. Da cui è possibile capire anche come mai Mascellone Zaluzhnyj sia da anni sotto l’ascella protettiva di Londra e al sicuro a Londra. Mascellone che oggi è veramente intoccabile.

Il regime di Kiev cerca di
- rafforzare la verticale del potere (assoluto)
- fare terra bruciata di ciò che non può sottomettere perché non possa guastare il “regolare svolgimento democratico” di elezioni chiamate a gran voce dagli stessi padroni e viste come sempre più imminenti.
Ma il potere gli sguscia sempre più dalle mani. Nonostante reprimano, epurino, cerchino di ingabbiarlo e assicurarlo al proprio controllo, la loro nave sta affondando. E tutti stanno cercando di smarcarsi e individuare nuovi carri su cui salire. La purga di ieri non è una dimostrazione di potere assoluto, ma dell’illusione del regime di detenerlo. Oltre che della sua sempre maggiore fragilità.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 14 October 2025 22:07
14/10 ore 22:00 aggiornamento

FRA VOLČANSK E KUPJANSK


I RUSSI AVANZANO A VOLČANSK E DINTORNI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3099

L’idea strategica di fondo è quella di raggiungere la strada poco più a sud-est, tagliarla e, possibilmente, avanzare ulteriormente per raggiungere e tagliare anche l’altra strada che, in questa specie di “λ”, costituisce l’altra gamba e l’unica fonte di approvvigionamento rimasta per un’intera area a nord. A quel punto, sempre più difficile da tenere.

Sempre in quest’area, molto più a sud, i russi avanzano cercando di chiudere un’ennesima sacca e ricollegarsi a KUPJANSK da nord (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3098

Nel frattempo, ordinata l’evacuazione di quaranta centri abitati limitrofi a KUPJANSK:
https://t.me/RVvoenkor/101779
La paura che possa cadere da un momento all’altro, ai natofascisti, fa novanta.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

ORA NON SOLO A KRASNOARMEJSK, MA ANCHE A DIMITROV! I russi hanno raggiunto le prime case proseguendo lungo la strada da BALAGAN liberata (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28007
combattimenti in corso.


Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 14 October 2025 14:31
14/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI LIBERANO BALAGAN (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3096
e si portano anche qui alle porte di DIMITROV. L’attacco avverrà, molto probabilmente, anche da qui, una volta superata l’ultima linea difensiva (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73930?single
a ridosso della quale si sono portati coi combattimenti. Dimitrov sarà attaccata da più direzioni, come mostra questa cartina:
https://t.me/RVvoenkor/101748

Combattimenti che invece SONO INIZIATI A SHACHOVO
https://t.me/beard_tim/27999
a nord-est di Krasnoarmejsk in quella che, di fatto, è divenuta l’ennesima trappola mortale per i natofascisti in arrivo, puntualmente raggiunti da FAB e artiglieria pesante. Come sottolinea il canale ucraino Rezident: “Gli esperti notano come le forze russe su questa parte di fronte non tentino di formare “sacche”, ma PRENDANO METODICAMENTE POSIZIONE PER FORMARE ZONE DI CONTROLLO DI FUOCO”
Эксперты также отмечают, что российские силы на данном участке фронта не играют в «котлы», а методично захватывают пространство и формируют зону огневого контроля.
https://t.me/rezident_ua/27764
Da cui annientare i “rinforzi”, come è accaduto sinora. Fino a esaurimento. Allora, Shachovo probabilmente tornerà a chiamarsi Oktjabrskoe.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I soldati natofascisti mollano ALEKSEEVKA, sopra VERBOVOE
posizione qui
https://divgen.ru/47.91975/36.39216/14
e qui
47.91975/36.39216
e riparano a VOL’CHE, dove cercheranno di bloccare i russi nella loro avanzata verso nord a tagliare la strada fra POKROVSKOE e GAVRILOVKA.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 14 October 2025 12:50
14/10 ore 08:30 aggiornamento

SE LA CATASTROFE DEMOGRAFICA SMETTE DI ESSERE UN PROBLEMA


Parliamoci chiaro. Per il Capitale, che non è la spectre ma una semplice sommatoria di vettori padronali che remano tutti nella stessa direzione, ovvero quella contraria alla nostra, la questione demografica non è mai stata un problema “di per sé”. Anche quando non era ancora stata inventata la spoletta a vapore, a nessuno dei “conquistadores” è mai fregato un accidente del fatto che, stipando navi su navi come carri bestiame (e un tempo sui libri di storia mostravano anche gli “schemi di carico” per ottimizzare anche gli spazi più stretti), si sarebbe spopolata l’Africa. Idem con patate a quelli delle piantagioni di cotone un po’ più in su e qualche secolo dopo. Lo stesso, si potrebbe dire per il nostro meridione dal 1861 e per un secolo abbondante. La manodopera serve “dove serve”, cosa accade dove la si recupera per collocarla “dove serve” non è un problema del padrone.

Questo excursus sui prodotti storicamente migliori del “giardino” da difendere dalla “barbarie” del resto del mondo, ci permette di individuare, mutatis mutandis e con anche due bei guanti in lattice da corso HACCP superato con successo per maneggiarla, non la mutanda latina bensì un’analogia fra quanto accaduto nel continente americano secoli addietro e cosa sta accadendo nella martoriata terra d’Ucraina, candidata a “entrare nella UE” a questo punto vedremo come.

Nel primo caso, la storia è nota. Todorov ci ha scritto un saggio a dir poco illuminante: “La Conquista Dell' America. Il problema dell’altro”, dedicato “alla memoria di una donna maya divorata dai cani” e ancora disponibile in un archivio pubblico per pubblica consultazione:
https://archive.org/details/todorov-tzvetan.-la-conquista-dell-america-1992-2019_202408

In un’epoca, Yourcenar insegna, dove ancora si finiva sul rogo per eresia, a fare da filtro ideologico per giustificare il genocidio dei popoli atzeco, incas, maya vi fu anche la disputa teologica sulla dotazione o meno di “anima” da parte degli indios: parliamone... e mentre si discute, nel dubbio, sterminiamoli tutti.

Sterminarli tutti, o come fecero un po’ più in su (e fanno i sionisti oggi), anche solo buona parte e chiudendo la restante nella riserva. Ottenuta la “pace” (e non dubito che anche a Cortès eressero a suo tempo monumenti, il Nobel non c’era ancora...), resta il problema che il “conquistador” ha bisogno di colmare il vuoto da lui stesso creato ovvero, di manodopera da sfruttare. Ovvero, di schiavi. E li ottiene spopolando a sua volta l’Africa.

Tutto questo, notiamo, con l’opposizione debole, insufficiente, tardiva, inevitabilmente soffocata delle popolazioni vittime di tale sterminio. Todorov dedica molto spazio alla trattazione, allo studio di questo argomento. Argomento estremamente complesso, che coinvolge un’enormità di sfaccettature e debolezze su ogni piano, materiale e ideologico, da cui una parte trasse vantaggio e su cui spinse fino al compimento della propria strategia di distruzione: dedicato a chi non ha ancora ben compreso che non sempre “chi tace, acconsente”; specialmente, oggi; guarda caso, spostandoci in Ucraina.

Ucraina il cui problema demografico non nasce nel 2022. E nemmeno nel 2014. Dall’inizio del secolo, infatti, assistiamo a un fenomeno migratorio costante, essenzialmente femminile, di migranti collocate come badanti e donne di casa. È da decenni che l’Ucraina campa, in buona parte, sulle loro rimesse. Ed è stato grazie a loro se, dall’inizio della SVO a oggi, mariti, padri, cognati, cugini e via discorrendo per tutti i gradi di parentela, in fuga dalla coscrizione obbligatoria, han potuto trovare qui un alloggio e, possibilmente, una nuova collocazione in grado di superare lo scoglio, sempre più imminente, della scadenza del permesso di soggiorno per “protezione internazionale”.

Già allora, quindi, non si era di fronte a una catastrofe demografica come quella attuale, ma a un ENORME problema demografico. Quello sì. Qualche dato, semplicissimo, sulla popolazione:
USSR – 1979: 49,755 milioni
USSR – 1989: 51,707 milioni
Ucraina – 1998: 49,973 milioni
Ucraina – 2001: 48 milioni
Ucraina – 2003: 47 milioni
Ucraina – 2014: 45,245 milioni
Ucraina – 2014 (senza la Crimea): 42,759 milioni.
https://dzen.ru/a/ZVS-0X0SMmktRLOL
Ucraina – 2019 (censimento elettronico senza quindi la partecipazione di DNR et LNR): 37,3 milioni
https://ria.ru/20250919/naselenie-2043040686.html

Gli oltre sei milioni di ucraini, e non perché migranti, ma PERSI, dal 1989 a inizio 2014 (Crimea inclusa), AVREBBERO DOVUTO RAPPRESENTARE UN PROBLEMA DEMOGRAFICO ENORME. Se in altri contesti SEI MILIONI è un numero che si evoca a ottant’anni di distanza, qui non importa a nessuno.

Non era un problema, infatti, nel CAPITALISMO DI RAPINA POST-SOVIETICO che, se in Russia aveva trovato in El’cyn il suo picco massimo e nei decenni successivi una forte opposizione, in Ucraina era proseguito indisturbato anche nei decenni successivi. E per capitalismo da rapina intendiamo, nel ruolo di saccheggiatori, non solo gli oligarchi locali, ma anche quelli d’importazione. Così come nel ruolo di saccheggiati, un popolo derubato delle proprie risorse, l’ultima delle quali è stata sé stesso.

La donna di famiglia badante all’estero pensava a lavorare e a mandare i soldi, non certo a fare un secondo, o anche un primo figlio. Magari oltre che lavorare pensava anche a rifarsi una vita. In altre parole questi numeri ERANO SOLO LA PUNTA, VISIBILE, DI UN ICEBERG BEN PIU’ PROFONDO. I CUI STRASCICHI SI SAREBBERO, GIA’ COSI’ E VOLENDO RISOLVERE REALMENTE IL PROBLEMA, FATTI SENTIRE PER MOLTI ANNI A VENIRE. Un esempio: se ne stanno accorgendo i cinesi con la loro politica del figlio unico. Ora che i soldi li danno non più per NON fare figli, ma per farli, come mi confessava in uno sfogo un signore un po’ di tempo fa, tutti hanno altro di meglio a cui pensare… i problemi demografici non sono del tipo “acceso / spento”, comportano dinamiche che si trascinano per generazioni, ad andar bene.

Ma stiamo parlando del nulla. Perché ai padroni europei le badanti ucraine facevano comodo. E se si rompono famiglie, tenute insieme solo dalle loro rimesse, o divorziano proprio, non era un loro problema. Mors tua, vita mea. Men che meno lo è ora, un problema.

A oggi (SETTEMBRE 2025), la popolazione ucraina residente in Ucraina è scesa DRAMMATICAMENTE a 28,7 milioni di persone:
https://ria.ru/20250919/naselenie-2043040686.html

Gli altri, tolto un milione di soldati finiti nel tritacarne, e stando larghi altrettanti di tendenza già in corso nascite meno decessi naturali, son scappati in questi anni tutti all’estero, sia famiglie intere in tronco, sia ricongiungimenti familiari a chi era già residente all’estero. Gli ultimi, in ordine di tempo, i ragazzi dai 22 ai 25 anni a cui Zelenskij ha aperto le gabbie dopo le mini-maidan di agosto. NON E’ DETTO CHE CHI ORA E’ ALL’ESTERO, A CONFLITTO TERMINATO, RITORNI. ANZI: chi si è rifatto una vita, chi ha trovato un lavoro, chi farebbe anche la fame pur di non tornare. TUTTI, sottolineo, tutti, i canali ucraini critici del regime oggi temono, che chi si è sistemato è più facile che non torni più.

A MAGGIOR RAGIONE SE CONSIDERIAMO
- NON UNA PACE CULMINANTE CON LA KAPITULACIJA DEL REGIME DI KIEV E DI UN NUOVO GOVERNO CHE RINUNCIA ALLA NATO, A RIARMARSI, A FAR LA GUERRA – IBRIDA/SIMMETRICA/ASIMMETRICA/LISCIA/GASSATA – ALLA RUSSIA, E MAGARI TORNA A COOPERARE ECONOMICAMENTE,
- MA UNA “PACE” PIU’ SIMILE A UN “MINSK-3” DOVE SOTTOBANCO CI SI RIARMA E SI RIPARTE. In questo caso, la MOBILIZACIJA non si fermerebbe. Anzi, si preparerebbe nuova carne da cannone. Comprensibilmente, eventuali ritorni rimarrebbero ancor più ipotetici.

Consideriamo quindi chi c’è ATTUALMENTE e non chi ci potrebbe essere: 28,7 milioni di persone dai 51,7 del 1989. VENTITRÉ MILIONI DI ABITANTI IN MENO. Neanche sei, ventitré.

Una catastrofe demografica senza precedenti. L’Ucraina in 36 anni ha perso da sola tanti abitanti quanti ne ha persi l’URSS nell’intero secondo conflitto mondiale. Ma questo, evidentemente, non è un problema.

I Te-Tse-Ka ora non si limitano più a rastrellare nelle strade ma passano casa per casa (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60452
E non serve mandato, non serve nulla. Fanno irruzione, trascinano per terra il malcapitato fino al furgone e partono. Il poliziotto che li accompagna piglia, sale in macchina, si lascia anche firmare la targa, e se ne va. Nessuno li citerà in giudizio, LA LORO AZIONE ORMAI E’ AL DI SOPRA DELLA LEGGE, di qualsiasi legge che non sia la loro:
https://t.me/legitimniy/21022

Al punto che LA RISPOSTA SIMMETRICA ELABORATA DAL POPOLO UCRAINO CONTRO IL REGIME non ha mancato di farsi sentire. Quelli che seguono sono dati ufficiali (OVVERO DOVE E’ STATA FATTA DENUNCIA), che come quelli della questura nelle manifestazioni vanno moltiplicati. Ma già così FANNO RIFLETTERE:
febbraio 2022 – settembre 2024
mancato rientro in caserma: 59.606
disertori: 29.521

febbraio 2022 – settembre 2025
mancato rientro in caserma: 235.646
disertori: 53.954
https://t.me/ZeRada1/27323

Ma va tutto bene, Zelenskij anzi parla con orgoglio del figlio che va sempre in giro in uniforme e non vede l’ora di aver l’età giusta per ammazzare russi:
https://t.me/ZeRada1/27310

Anzi… va tutto benissimo. IL PRESIDENTE DELLA SCUOLA DI ECONOMIA DI KIEV TIMOFEJ MILOVANOV ha dichiarato IERI: “PREPARATEVI ALLA NUOVA UCRAINA. 10 MILIONI DI MIGRANTI” (Миллионов 10 [трудовых мигрантов]. Готовьтесь к новой Украине. Если мы сами не научимся быть умнее, будем импортировать не десятками тысяч, а миллионами. В основном на рабочие профессии. Посмотрите, сколько у нас пенсионеров, посчитайте соотношение между теми, кто работает, и теми, кто вышел на пенсию. Это критично)
https://tass.ru/ekonomika/25333605

Quando il problema demografico non è più un problema… e la manopera in eccesso la fornisce direttamente l’UE. Magari dai suoi centri di permanenza temporanea. C'è sempre un serbatoio di lavoratori/servi/schiavi a cui attingere.

Ogni giorno, a Leopoli, alle nove in punto la città si ferma per un minuto di silenzio (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60441
Andrebbe cambiato l’oggetto di quel minuto di silenzio.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 13 October 2025 22:33
13/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI RIPIANANO COMPLETAMENTE LA SACCA DOVE I NATOFASCISTI, CONTRATTACCANDO, ERANO RIUSCITI A PENETRARE con lo scopo di tagliare in due il cuneo d’attacco russo. Col risultato che, invece di accerchiare e creare una sacca, alla fine gli accerchiati erano loro (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3091

L’area riconquistata comprende una strada molto importante per collegare nord e sud di questo cuneo d’attacco. Di conseguenza, anche l’azione offensiva ne trarrà ben presto benefici consistenti.

Un altro punto che, saltando, agevolerà notevolmente la logistica delle forze armate russe, è ŠACHOVO, proprio per questo tenuto coi denti dai natofascisti. Oggi i russi si sono notevolmente avvicinati allo stesso da EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3093
sfondando l’ultima linea di difesa approntata dai natofascisti (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73902?single
Ci sono serie possibilità che ŠACHOVO presto torni a chiamarsi OKTJABRSKOE.

Guardando a nord-est, vediamo KRAMATORSK. Oggi anche proveniendo da sud-est della stessa i russi si sono avvicinati (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3090

KRASNOARMEJSK È COMPLETAMENTE SCAVALCATA E I RUSSI STANNO TORNANDO AD AVANZARE VERSO L’ULTIMO BALUARDO DI DNR ANCORA OCCUPATA DAI NATOFASCISTI.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI ENTRANO A DRONOVKA, a nord di SEVERSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3092

Attacco da due direzioni e combattimenti già nel centro cittadino:
https://t.me/beard_tim/27992

Avanzano su entrambe le sponde del SEVERSKIJ DONEC. Una volta liberata DRONOVKA, i russi potranno tagliare l’accesso a SEVERSK da ovest. E attaccarla da una direzione dove difendersi sarà estremamente difficile. Ancor più di adesso.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 13 October 2025 15:04
13/10 ore 13:30 aggiornamento

FRA KUPJANSK E KRASNYJ LIMAN

Mentre la deputata della Rada Bezuglaja ormai dà KUPJANSK per persa,
https://t.me/RVvoenkor/101687
e più a sud i droni attaccano già mezzi natofascisti a OSINOVO
https://t.me/beard_tim/27986
ancora più a sud i russi avanzano verso il fiume OSKOL, liberando BOROVSKAJA ANDREEVKA, paesino a sette chilometri dalla riva destra del fiume.
https://divgen.ru/event/3089
e cercano, in questo modo, di affiancare la liberazione di KRASNYJ LIMAN, che si trova più a sud ancora, all’intera riva destra del fiume posta a nord della stessa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO VERSO GRISHINO
https://t.me/operator_ak12/12374
(posizione qui
https://divgen.ru/48.32569/37.0789/13
e qui)
48.32569/37.0789
Ovvero, si muovono per tagliare l’unica strada non ancora fisicamente tagliata rimasta. Strada già tenuta sotto controllo così come sono sotto controllo tutte le strade che da KRASNOARMEJSK portano a DIMITROV (https://t.me/operator_ak12/12374), isolate quindi entrambe l’una dall’altra.
DIMITROV DOVE OGGI I RUSSI SONO RIUSCITI A ENTRARE: combattimenti in corso nelle prime strade a est.
https://t.me/voenkorKotenok/68124

“THE £1M MAN” (“DONA, DONA... DUE PENNY ANCHE TU”)

Così il GUARDIAN chiama BORIS JOHNSON: “l’uomo da un milione di sterline”
https://www.theguardian.com/politics/2025/oct/10/the-1m-man-why-did-boris-johnson-take-his-donor-to-ukraine

E la notizia è da giorni che circola sia sui canali russi che su quelli ucraini, che ovviamente su quelli britannici:
https://t.me/beard_tim/27977
https://t.me/ZeRada1/27304
https://sonar21.com/did-boris-johnson-take-a-bribe-to-keep-the-war-going-in-ukraine/

Qui… non è degna di nota, ovviamente:
- Un primo ministro di un Paese straniero che straccia in faccia al presidente fantoccio locale accordi di cessate il fuoco appena firmati, e molto più stabili di quelli salutati oggi,
- sempre lo stesso primo ministro che riceve da una figura quantomeno “controversa” come Christopher Harborne
(“MAGGIORE AZIONISTA DELLA QINETIQ, AZIENDA PARTE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE BRITANNICO CHE FORNISCE DRONI E ROBOTICA ALL’UCRAINA”, oltre che smanacciare in criptovalute: “He is the largest single shareholder in QinetiQ, a UK defense firm supplying drones and robotics to Ukraine, and holds stakes in cryptocurrency ventures like Digifinex (parent of Bitfinex and Tether)”)
- registrato agli eventi a cui è chiamato come CONSIGLIERE, UFFICIO DI BORIS JOHNSON (“adviser, Office of Boris Johnson”)
- una “donazione” da un milione di sterline (perché? Perché te lo meriti! Non è un appartamento vista Colosseo a tua insaputa… ma è il pensiero che conta!) datata NOVEMBRE 2022,
- sempre lo stesso primo ministro che se lo porta in viaggio premio a Kiev a settembre 2023,
(“In September 2023, Harborne accompanied Johnson on a two-day trip to Ukraine, including meetings with President Volodymyr Zelenskyy at the Yalta European Strategy forum in Kyiv and Lviv Mayor Andriy Sadovyy in Lviv. ”)
ovvero nel Paese di quello a cui ha stracciato gli accordi di pace, dicendogli: “si va avanti”
- sempre lo stesso primo ministro che, nel corso del viaggio premio, partecipa insieme allo Harborne E SOLO CON LUI (“Boris and Chris only”) a riunioni ai massimi livelli (“closed meeting at a military-tech R&D center”)
- con la sua ditta QINETIQ che a gennaio dello stesso anno aveva staccato una COMMESSA DA OTTANTA MILIONI DI STERLINE (QinetiQ secured an £80 million UK MoD contract in January 2023 for Ukraine-related tech)
- il tutto, reso pubblico nei cosiddetti “Boris files”, hackerati e raccolti qui:
https://ddosecrets.com/article/boris-files
dove, rovistando tra i 1800 documenti, si trova riferimento, oltre che a due cene a Singapore, a una riunione di trenta minuti sull’Ucraina a Gennaio 2023 e a momenti regolari di discussione sull’Ucraina: (Leaked files reveal two dinners in Singapore, a 30-minute “Ukraine briefing” meeting in January 2023, and regular “Ukraine readouts.”)

… TUTTO QUESTO NON E’ QUALCOSA CHE POSSA FAR NOTIZIA! CERTO CHE NO! Specialmente se l’amichetto dichiara di aver donato un milione di sterline “SENZA ASPETTATIVE DI RITORNO PERSONALE” (Harborne’s representative stated he had “no expectation of personal gain”).

E questa, compagni, è una lezione per tutti noi. Non è stata prolungata una guerra dove accordi di cessate il fuoco erano già stati firmati a Istanbul fra le parti PER FINI ESTRANEI AL CESSATE IL FUOCO IN SE’! No… E il complesso militare industriale si è ritrovato COSTRETTO a vendere armi, proprio quando stava riconvertendo tutta la sua industria in aratri e trattori! E capi di Stato e padroni si sono trovati con le mani legate”! E un dono in amicizia è stato male interpretato dalle solite malelingue che fanno il gioco del nemico! Anzi, al soldo del perfido nemico!

E ora per penitenza, miscredenti e malpensanti (che non sono i lavoratori di Malpensa), tutti insieme, per almeno dieci volte di seguito… “La vecchietta è sempre laggiù / Dona, dona, due penny anche tu / Va' da lei con tanto amor / Dona, dona... dona di cuor”.

E vediamo se Mary Poppins fa il miracolo...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 13 October 2025 11:30
13/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

CONFERMATO QUANTO IPOTIZZAVAMO QUALCHE GIORNO FA. Come ci mostra questa cartina,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60361
i russi hanno passato il fiume OSKOL a sud di Kupjansk puntando verso SENKOVO e verso nord. Lo scopo, evidente, e lo sarà ancor più liberata KUPJANSK a nord, è ricongiungersi a metà strada e formare una sacca. A questo punto enorme, e che vanificherebbe di colpo un’intera serie di linee difensive approntate sulla riva sinistra del fiume OSKOL lungo parecchi chilometri. Oltre che imprigionare, a questo punto, migliaia di soldati natofascisti senza alcun’altra prospettiva che non sia la resa incondizionata, o la morte. Lo spettro di una nuova DEBAL’CEVO (2015) aleggia su questa linea di fronte. Staremo a vedere.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi entrano a NOVOSELOVKA, sulla riva destra del fiume NETRIUS:
https://t.me/beard_tim/27980
Combattimenti in corso.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I NATOFASCISTI PERDONO TERRENO A RODINSKOE, sotto attacco da ieri:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60362
La loro incapacità di tenere non è un bel segnale. “Сподівайся на краще, але готуйся до гіршого”, così conclude un soldato ucraino la sua disamina della situazione sul campo:
https://t.me/RVvoenkor/101675
Ovvero, “speriamo in meglio, ma prepariamoci al peggio”. Legitimnyj commenta questo scritto
https://t.me/legitimniy/21019
rincarando la dose, ovvero aggiungendo che questo calderone dove i natofascisti son stati cucinati a fuoco lento ha prodotto, in due mesi, migliaia di morti e di mezzi distrutti, ricordando il tempo medio di sopravvivenza di un soldato appena arrivato che è di tre-quattro giorni, e sottolineando il fatto che manca poco alla formazione di una sacca enorme, che significherebbe una disfatta ben maggiore di quella di cui parlavamo poc’anzi nelle brulle terre a est del fiume Oskol. La formazione di una sacca comporterebbe tempi di ritirata ancora maggiori, il cosiddetto EFFETTO DOMINO che, specialmente in questo frangente, pare sempre meno utopico, sempre meno confinato agli incubi del comando natofascista; al contrario, prende sempre più forma nella piega che stanno assumendo le azioni sul campo.

PARLI COME BADI! ANCORA UNA VOLTA, E STAVOLTA PER DAVVERO, SEMPRE IN UN VAGONE LETTO...

C’è che gli ucraini nati parlando russo, cresciuti parlando russo, e che in treno si sentono apostrofare perché si stanno guardando un film nelle cuffie… ma in russo, ORMAI ALZANO LA TESTA! La scena è stata filmata,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60357

addirittura montata e quindi pubblicata dalla ucraina di lingua russa smanettona vittima dell’ennesima aggressione verbale perché “scoperta” dalla passeggera dirimpettaia a far quello che ha sempre fatto per una vita.

A me ha fatto venire in mente un’altra scena… quella che nel film, improvvisata da due geni della commedia dell’epoca, andava avanti per dieci minuti seguendo il testo qui sotto come canovaccio e andando poi a sentimento:
https://tototruffa2002.it/galleria-multimediale/gli-sketch-di-toto/il-vagone-letto.html

Tragedia e commedia: la linea di confine è sottile. Il regime di Kiev ha generato mostri. Mostri che nascono coi piedi d’argilla e che saranno spazzati via insieme al regime che li ha generati, come certe idiozie nostrane di fine secolo dove personaggi, gli stessi che oggi manipolano rosari nelle piazze, all’epoca provavano a manipolare i fondamenti di un dialetto che a malapena conoscevano. In entrambi i casi, il grottesco fa da contorno a questi nuovi mostri, sia pure a diverse latitudini, è molto simile. Provoca una risata che non è bella, liberatoria, come quella del vagone letto di Totò: è una risata che vira sull’ironico, mescolandovi però, al contempo, elementi rabbiosi, di delusione e persino compassionevoli, per i mentecatti che fanno crociate sulla lingua in un Paese nato plurilinguistico o per gente che fatica a ricordarsi il padrenostro ma in pubblico, se potesse, tornerebbe alla messa in latino.

Morale… in un vagone letto, farsi i fatti propri. E sarà più facili riconciliarsi coi propri simili, in attesa che i mostri dai piedi d’argilla crollino, insieme a chi li ha generati.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 12 October 2025 22:49
12/10 ore 22:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


I RUSSI CALANO DA NORD AGGIRANDO DOBRYŠEVO E SI ESPANDONO CONTEMPORANEAMENTE VERSO OVEST E VERSO SUD-OVEST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3088

A difesa di Krasnyj Liman, da nord, ancora due linee fortificate (cartina qui)
https://t.me/divgen/73872?single
poggiate però sul nulla. Nessun centro abitato da sfruttare come bastione a perdere, come cemento armato già pronto dietro cui nascondersi. Peraltro, da dove sono arrivati ora alle prime case a nord, ci sono quattro chilometri. Solo quattro chilometri.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI CIRCONDANO RODINSKOE DA SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3087
ed entrano da EST, prendendo il controllo della Ulica PUŠKINA (ingrandimento qui che conferma quanto già riportato e amplia l’area di controllo per tutta la via, quindi anche nell’area sud nella prima cartina ancora in bianco)
https://t.me/beard_tim/27969

Procedono quindi da EST e da SUD strada dopo strada:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60319

La liberazione di RODINSKOE porterebbe i russi a chiudere fisicamente la sacca. Sacca che, vista la malparata, comincia a RESTRINGERSI, con un altro pezzo di difesa caduto a sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3086

Tuttavia, se la sacca fosse chiusa, si formerebbe un’area con migliaia di soldati bloccati dentro, futuri prigionieri di guerra come neanche ad AZOVSTAL’ tre anni fa. Ed effetti potenzialmente devastanti sull’andamento delle operazioni sul campo.

E MENO MALE CHE VANNO ALL’ASSALTO CON PALE E PICCONI!

Tutto nasce da questo gustoso rapporto del Ministero della Difesa d’oltremanica, datato 5 marzo 2023:
https://x.com/DefenceHQ/status/1632270968868466689

Nel quale “i riservisti russi” denunciano come gli sia intimato di andare all’assalto delle postazioni ucraine usando, come corpo contundente, o contro un dente, “armi da fuoco e pale” (firearms and showels, virgolettato anche nell’originale). “Notizia” che aveva fatto ringalluzzire i nostri media, qui una rassegna stampa delle perle dell’epoca:
https://www.lindipendente.online/2023/03/09/i-russi-che-combattono-con-le-pale-e-le-altre-bufale-del-mainstream-sulla-guerra/

e che merita di essere ancora oggi riportata a galla, ogni volta che sentiamo gli stessi signori, che nel frattempo si sono guardati bene dal fare autocritica, con la stessa faccia seria e autorevole di allora. “Notizia” infine che mesi dopo, ancora a settembre, qualcuno peraltro riesumava:
https://www.businessinsider.com/russia-soldiers-fighting-with-only-shovels-near-bakhmut-report-2023-9

Come certi film “riempitivi di palinsesto” quando salta per qualche motivo la diretta programmata. O quando si è a corto di notizie vere, in grado di rialzare il morale della truppa dei “volenterosi”.

Qualche giorno fa il FT era costretto ad ammettere che i missili russi aggirano tranquillamente i Patriot a stelle e strisce:
https://www.ft.com/content/078b8e70-a58c-47cc-b573-598850dd5685
Se prima un Patriot aveva il 37% di percentuale di abbattimento di un Iskander, ora tale dato è sceso al 6%.

Tale risultato, possibile grazie a un processo di modernizzazione dell’apparato missilistico russo,
https://rtvi.com/news/prakticheski-neuyazvima-kak-rossijskie-rakety-nauchilis-obhodit-patriot/
è facilmente constatabile ogni mattina leggendo dei risultati degli attacchi della notte precedente.

Un apparato ibrido, composto di sia di missili che di droni lanciati in volo e delle relative combinazioni di utilizzo degli stessi. Un apparato ibrido dove la parola TECHNÈ τέχνη torna a ricoprire un ambito sempre più esteso, composto di settori altri da quello puramente scientifico-tecnologico e parimenti importanti, sempre meno intercambiabili con lo stesso ALMENO IN QUESTA FASE che potremmo definire PIONIERISTICA di questo nuovo settore. Un apparato ibrido la cui importanza sul campo è PARI a quella delle truppe di terra le cui cronache riportiamo ogni giorno.

Lascio ora la parola a Rezident che su questo ha pubblicato un editoriale molto interessante, e che descrive nel dettaglio la filosofia alla base dell’azione russa:

“Il discorso non verte su armi miracolose, ma sul lavoro che sistematicamente operano sui dati raccolti: telemetria, analisi delle traiettorie, correzioni programmate delle stesse. Un ciclo, questo appena descritto, che trasforma il campo di battaglia in un laboratorio dove VINCE CHI IMPARA PIÙ IN FRETTA.
Речь идёт не о чудо-оружии, а о системной работе с данными перехвата: телеметрия, анализ траекторий, программная коррекция — цикл, который превращает поле боя в лабораторию, где выигрывает тот, кто быстрее учится.

CIÒ CHE CONTA IN TUTTO QUESTO NON È L’EFFETTO PROVOCATO DIRETTAMENTE DA UN’INNOVAZIONE, MA L’AUMENTO DI ESPOSIZIONE ECONOMICA CHE INDIRETTAMENTE GENERA. Una salva di missili adattativi, tale da costringere le costose batterie di Patriot a entrare in azione, è già da sola in grado di AUMENTARE DI MOLTE VOLTE LE SPESE PER LA DIFESA.
Главное в этой истории не эффект новизны, а экономический дисбаланс. Один адаптивный ракетный залп, заставляющий Patriot расходовать дорогостоящие перехватчики, способен многократно увеличить стоимость обороны.

Per l’Ucraina e per i suoi alleati difendere un luogo o un oggetto diviene a questo punto una questione di bilancio e non solo di sicurezza, UN’ARITMETICA COSTI-BENEFICI. IN QUESTO È LA SOSTANZA DELLA GUERRA CONTEMPORANEA: IL VANTAGGIO NON È DEL PIÙ FORTE, MA DI CHI RENDE IL NEMICO INEFFICACE.
Для Украины и её союзников это превращается в арифметику, где каждый перехват становится вопросом бюджета, а не только безопасности. В этом и заключается суть современной войны, преимущество не у того, кто сильнее, а у того, кто делает противника неэффективным.

Fonti ucraine chiamano questo nuovo approccio “CAMBIAMENTO DELLE REGOLE DEL GIOCO” e, all’atto pratico, riconoscono che LA RUSSIA ABBIA TRASFERITO LA LOTTA DAL PIANO FISICO A QUELLO DIGITALE E LA SUA CONTRAEREA ORA FUNZIONI IN REGIME “DEVOPS”(*): RACCOLTA DATI, SIMULAZIONI, AGGIORNAMENTI, NUOVI FILTRI.
Украинские источники называют этот подход «изменением правил игры», и, по сути, признают, что Россия перенесла борьбу из физического пространства в цифровое. ПВО теперь живёт в режиме «девопс»: данные, симуляции, обновления, новые фильтры.

(*) Una spiegazione per questo approccio che riunisce le due parole anglofone DEVelopment (sviluppo – e ricerca) e IT OPerationS (operazioni IT, “servizi e soluzioni IT (Information Technology) e persone ed entità coinvolte nella loro gestione”), qui:
https://www.ibm.com/it-it/think/topics/devops

Il principio non è molto dissimile dal kaizen (改善) nipponico che cercano di inserire di riffa o di raffa nel nostro sistema di gestione della qualità produttiva, e che in questa versione tecnologica trova nuovi alleati in potenti elementi di automazione a ogni livello. Questo articolo
https://uncookednews.com/what-tools-does-every-devops-need-to-know/
ci mostra
- sia lo schema con le varie fasi proposte ciclicamente, non a caso, lungo un tracciato che ricalca il simbolo matematico di INFINITO (∞)
- che lo stesso schema con le APPLICAZIONI INFORMATICHE che, di ogni fase, attualmente costituiscono supporto. Torniamo alla traduzione.

Il problema è che in Occidente QUESTO CICLO È MOLTO PIÙ LUNGO. I SUOI SISTEMI SONO STATI PROGETTATI PER MINACCE STANDARDIZZATE, NON PER UN NEMICO CHE METODICAMENTE RIVEDE OGNI VOLTA LA LOGICA STESSA DELLE PROPRIE TRAIETTORIE.
Проблема в том, что у Запада этот цикл длиннее. Его системы проектировались для стабильных угроз, а не для врага, который програмно перестраивает саму логику полёта.

QUANDO LO SCHEMA SMETTE DI ESSERE PREVEDIBILE, QUALSIASI DIFESA CADE OSTAGGIO DELLA PROPRIA INERZIA.
Когда паттерн перестаёт быть предсказуемым, любая оборона оказывается заложником собственной инерции.

All’atto pratico, ciò richiede da Ucraina e soci NON SOLO NUOVE FORNITURE, MA ANCHE UNA NUOVA FILOSOFIA DI DIFESA ANTIAEREA.
С практической стороны, это требует от Украины и партнёров не столько новых поставок, сколько новой философии защиты.


Anziché tentare di chiudere l’intero spazio aereo, optare per una STRUTTURA RAZIONALE E A SCAGLIONI: mezzi più economici a corto raggio, sensori diffusi, software in grado di aggiornarsi rapidamente, priorità assegnata alle infrastrutture critiche.
Вместо попыток закрыть небо целиком — разумная эшелонированная структура: дешёвые средства ближнего радиуса, распределённые сенсоры, быстрое обновление софта, приоритетная защита критической инфраструктуры.

Ormai nella GUERRA DEGLI ALGORITMI non conta più la QUANTITÀ DI FERRO impiegata, MA LA VELOCITÀ DI REAZIONE E LA CAPACITÀ DI INDIVIDUARE SENSO DAL CAOS APPARENTE.
Потому что война алгоритмов не про количество железа, а про скорость реакции и способность извлекать смысл из хаоса.

La Russia ha dimostrato di essere in grado di PENSARE IN MODO ITERATIVO (**) e questo è un SEGNALE D’ALLARME PER QUEI SISTEMI sclerotizzati su determinati standard: ciò significa che l’Ucraina, se vorrà sopravvivere, dovrà cercare nuove modalità per il funzionamento della contraerea.”
Россия показывает, что умеет мыслить итерационно и это тревожный сигнал для систем, привыкших жить по стандартам стабильности, а значит Украине прийдется искать форматы для работы ПВО, чтобы выжить.

https://t.me/rezident_ua/27750

(**) Sostanzialmente, RIPETENDO, iterando, processi di progettazione, realizzazione, controllo, analisi dei risultati, individuazione di migliorie al progetto iniziale, riprogettazione, eccetera.
https://asana.com/it/resources/iterative-process

A mio avviso, ormai, i buoi sono scappati perché si possa chiudere il recinto e “cercare nuove modalità per il funzionamento della contraerea”. Tuttavia, questo articolo è stato molto utile… “DevOps”, “processi iterativi”… E MENO MALE CHE VANNO ALL’ASSALTO CON PALE E PICCONI!

NON È VERO CHE IL REGIME DI KIEV NON RAGIONI IN MODO ITERATIVO!

Per chiudere, qualche dato che dovrebbe far riflettere ANCHE SU ALTRE DINAMICHE sui cui nessuno, da queste parti, non si spreca neppure in mezzo “oh my god”, laddove invece si invocano revisori di conti ovunque (tranne che sul prezzo al metro quadro del Meazza… ma questa è un’altra storia ancora… quasi ucraina):

- LA CENTRALE TERMOELETTRICA DI TRIPOLE (KIEV) ERA DIFESA DA UNA STRUTTURA ANTIDRONE E ANTIMISSILE COSTATA MILIARDI DI GRIVNE. Messa fuori uso, al cento per cento, da due missili:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60073

- Ma a mettere fuori uso le centrali termoelettriche non son stati solo razzi, ma anche – persino! - dei droni. Cento miliardi di grivne buttati al vento.
https://t.me/rezident_ua/27743

O FORSE NON PROPRIO BUTTATI AL VENTO… MA MAI ARRIVATI! È APPENA STATO APERTO, PROPRIO DA QUELLA “NABU” CONTRO CUI AD AGOSTO SI È SCAGLIATO IL MAGLIO DI UN DECRETO PRESIDENZIALE CHE NE DECRETAVA LO SCIOGLIMENTO… RITIRATO A FUROR DI PIAZZA, UN CASO CONTRO LA DITTA “FIRE POINT”:
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/25323919

La quale, per farla breve, avrebbe dirottato i soldi destinati alla contraerea per la progettazione dei missili a lunga gittata FLAMINGO… i quali però altro non sono che un tarocco dei razzi britannici FP-5. Qui gli originali
https://bmpd.livejournal.com/4899540.html
e qui gli originali e il tarocco
https://www.yaplakal.com/forum3/topic2974550.html
Si domanda… dove son finiti i soldi per la progettazione se la “progettazione” era già stata fatta? Ha a che fare questo col fatto che la ditta FIRE POINT afferisca al comitato d’affari Ze-Ermak attualmente al potere? Ha a che fare col fatto che IL TESTIMONE CHIAVE SENTITO DAL NABU PROPRIO SU QUESTO CASO… SIA ATTUALMENTE IN STATO DI FERMO IN UNA CASERMA IN ATTESA DI ESSERE DESTINATO AL FRONTE (promoveatur ut amoveatur ut… moriatur)?
https://t.me/RVvoenkor/101607

A proposito di Ze…
- Zelenskij ora, per la difesa antiaerea, chiede un miliardo di euro:
https://t.me/legitimniy/21004

E a questo punto possiamo proclamare con forza: NON È VERO CHE IL REGIME DI KIEV NON RAGIONI IN MODO ITERATIVO! Itera… eccome se itera. Itera e reitera! E rimuove anche tutti gli ostacoli possibili, tutti i granelli di sabbia negli ingranaggi di tali meccanismi di iterazione! Una macchina perfetta… non come i russi che escono ancora dalle trincee all’assalto con pale, picconi... e anche forconi.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Saturday, 11 October 2025 18:26
11/10 ore 18:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

In piena oblast’ di DNEPROPETROVSK i russi guadagnano terreno verso nord, raggiungono ALEKSEEVKA (cartina qui
https://divgen.ru/event/3083

e conferma anche da quest’altra fonte (seconda cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32613

e a inizio giornata ne avevano già liberata oltre la metà:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60274

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST DALLA LINEA DI FRONTE POSTA A EST DI DIMITROV, GUADAGNANDO CIRCA UN CHILOMETRO (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32616
ed entrano a BALAGAN (in grigio nella cartina appena citata)
https://t.me/creamy_caprice/10229

dato appena confermato da divgen (sua cartina qui):
https://divgen.ru/event/3084

Il dato rilevante è quello che si ottiene dall’esame della cartina con le fortificazioni (qui):
https://t.me/divgen/73834?single
I russi ormai combattono contro l’ultima linea fortificata prima di entrare a DIMITROV da sud-est.

Confermati anche gli avanzamenti nella stessa area urbana di KRASNOARMEJSK (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32619
dove i russi avanzano letteralmente combattendo casa per casa, strada per strada.

Kotenok nota che, con l’inizio delle piogge, l’intera area dove sono ancora asserragliati i natofascisti si trova in ACCERCHIAMENTO OPERATIVO:
https://t.me/voenkorKotenok/68094
tutte le strade percorribili sono sotto tiro, mentre il resto è diventato poltiglia impraticabile dove i cingolati affondano e anche i fuoristrada si impantanano senza poter più uscire. La situazione peggiora di giorno in giorno.

QUALCUNO CHIEDE LA TREGUA OLIMPICA… GENIALE!

Le olimpiadi sono alle porte e qualche buontempone, dalle parti di Kiev, invoca la “tregua olimpica”…
https://t.me/voenkorKotenok/68088
Ora, a parte il solito discorso: ci riarmiamo, ci rimpinziamo di munizioni e colombiani per ripartire come prima, più di prima, fino all’ultimo ucraino… e va bene, lo sappiamo… ma proprio la scusa della tregua olimpica dovevate tirare fuori, dopo che da tre anni avete escluso i russi da qualsiasi competizione, anche dal Cantagiro e dai Mondiali di briscola chiamata? Geniale…

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 10 October 2025 19:15
10/10 ore 19:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST MARTELLANDO ESATTAMENTE DOVE GIÀ STAMANE ERANO AVANZATI, OVVERO A POLTAVKA (prima cartina qui
https://divgen.ru/event/3080

e seconda qui):
https://divgen.ru/event/3081

avanzano ulteriormente a Poltavka e si espandono a sud, dove ormai la sacca è delimitata e presto sarà liquidata, e a nord, dove raggiungono e superano OCHOTNIČ’E, chiudendo una sacca a est e, di fatto, semiaccerchiandolo. Un’intera guarnigione natofascista ora si trova nel tragico dilemma se arretrare, o soccombere:
https://t.me/beard_tim/27924

La strada verso USPENOVKA è completamente tagliata, tutta l’area sottostante, Poltavka compresa, è compromessa.

Troviamo anche qui un’ulteriore conferma del modus operandi russo: non hanno alcun interesse a “fare i fenomeni”. Non affondano il colpo per creare poi una mega-sacca
1. di difficile gestione
2. di maggior impegno di uomini e mezzi
3. di maggiori perdite sul campo.
Cosa abbiamo visto qui: la linea di fronte arrivare a nord a VERBOVOE, quindi pian piano l’intera area a sud uniformarsi a questo avanzamento, ripianarlo, fino a quest’ultimo passaggio a sud. Non mi meraviglierebbe scoprire, in un futuro neanche troppo remoto, quando questi diverranno racconti e quando queste operazioni diverranno oggetto di studio dei manuali di tattica militare, che stesse unità agissero ALTERNATIVAMENTE, ma PARALLELAMENTE, su più settori per guidare gli assalti che, infatti, non avvengono sincronicamente ma sequenzialmente, uno dopo l’altro, fino a completare il ripianamento della linea e ripartire di nuovo. Non mi meraviglierebbe.

Tale azione avrebbe inoltre una sua logica nello stringere d’assedio, di questo passo fra non molto, GULJAJPOLE chiudendola a nord non a oltre venti chilometri di distanza, ma molto più a ridosso, per massimizzare l’effetto di accerchiamento, ivi compreso l’attacco a quel punto contemporaneo da più direzioni, e ridurre i tempi della sua liberazione.

BATTAGLIA DI VOLČANSK

I RUSSI GUADAGNANO ULTERIORE TERRENO (cartina aggiornata qui):
https://t.me/z_arhiv/32604
di fronte a un nemico incapace ormai di stabilizzare la linea di fronte e, in quest’area, contrattaccare.


Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 10 October 2025 15:03
10/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


I RUSSI AVANZANO NELL’AREA BOSCHIVA DI MALYE ROVNY:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60234
che si trova subito a sud-ovest di Kupjansk (posizione qui
https://divgen.ru/49.69691/37.57189/14
e qui)
49.69691/37.57189

Mossa che consente di avanzare lungo la N-26, aggirare le ultime case a sud (e relative fortificazioni) e, in prospettiva, puntare dritto verso OSINOVO: caduta la quale, le prospettive di chiusura dell’intera area a est ancora in mano ai natofascisti diverrà decisamente più concreta.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO A JAMPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3079
E la conformazione del paese è tale per cui è vero che si estende lungo una via che i russi stan percorrendo tutta da nord-est a sud-ovest, ma è altrettanto vero che man mano che i russi avanzano, la superficie abitata si restringe, rendendo anche la stessa difesa casa per casa sempre più difficoltosa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Video come ne abbiamo visti tanti, da ARTEMOVSK e RABOTINO nel 2023 in avanti. Stavolta alle porte di DIMITROV, a est di KRASNOARMEJSK:
https://t.me/epoddubny/25085
Nel giro di poche centinaia di metri, 25 mezzi bruciati o ancora in fiamme. Questo l’effetto del “contrattacco”.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3080
raggiungono anche qui la riva del fiume JANCHUR e formano a sud l’ennesima sacca da chiudere.

Poco più a nord, i russi avanzano ad ALEKSEEVKA e ne liberano quasi la metà:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60250
posizione qui
https://divgen.ru/47.91623/36.39764/13
e qui:
47.91623/36.39764
Liberata la quale, passeranno dietro a un’intera linea di sbarramento a est chiudendola nell’ennesima sacca.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 10 October 2025 08:29
10/10 ore 08:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Anche il voenkor Kotenok in una sua attenta disamina sullo stato delle cose a nord-est di Krasnoarmejsk,
https://t.me/voenkorKotenok/68051
concorda col fatto che non solo tutti i tentativi di accerchiare e tagliare le vie di comunicazione ai russi sono falliti, ma che gli stessi ormai hanno ribaltato gli equilibri sul campo e ora gli accerchiati sono i “contrattaccanti”. Di fatto, assorbita l’onda d’urto, che ha prodotto una frammentazione della linea di fronte come quella proposta in questa cartina in rosso scuro,
https://t.me/z_arhiv/32601
i russi stanno pian piano ripianando e guadagnando le posizioni temporaneamente cedute (rosso chiaro nella cartina). Onde per cui la situazione nella stessa Krasnoarmejsk ne risente, gli approvvigionamenti tornano a essere tagliati, e a parità di perdite inflitte (meglio, un leggero aumento, 520 ieri)
https://t.me/divgen/73772
il contingente CENTR operativo su Krasnoarmejsk e dintorni ha capovolto la situazione, è tornato in superiorità e ad avanzare.

...BASTA(VA) NON PAGARE!

Compagni, non avevamo capito niente! Guardiamo gli spagnoli, sono indietro coi pagamenti al padrone e il padrone ha detto ieri che sono “fuori dal ciogno”, ovvero li ha buttati fuori dalla NATO!
https://t.me/divgen/73780
Notizia che ha fatto il giro del mondo…
“They have no excuse not to do this, but that’s all right. Maybe you should throw them out of NATO, frankly.”
https://www.aljazeera.com/news/2025/10/9/should-throw-them-out-of-nato-trump-blasts-spain-over-defence-spending

Quindi… ricapitolando, non paghiamo più e ci liberiamo in un colpo solo di 120 basi NATO! Via tutti, via Aviano, via Sigonella, via Camp Darby… ma anche via Cameri e via Solbiate Olona??? Liberi tutti???
Avevamo la soluzione sotto mano e non la vedevamo… abbiam preso freddo in decenni di manifestazioni davanti alle basi, ci siam fatti mettere bombe sui treni, bombe alle stazioni, bombe nelle piazze; ci siam fatti abbattere aerei civili, ci siam persino fatti saltare sotto gli occhi “compromessi storici”; non da ultimo… ci siam beccati quindici anni buoni di musica andina!!! (“che noia mortale / Son più di tre anni che si ripete sempre uguale” (L. Dalla, Il cucciolo Alfredo)… scherzo, anzi, “El pueblo unido” è e resta sempre “el pueblo unido”!)

E invece bastava non pagare, cazzo! Diritto di rescissione… ovunque! Anche nel Cile di Allende! Anche in Salvador! Anche in Nicaragua! Potevano, tutti potevamo smettere di pagare… e basta, amici come prima.

Ipocriti, oltre che criminali. In una parola, bastardi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo II
Friday, 10 October 2025 09:20
La Spagna, benchè infognata in Euro e UE, ha una tradizione da "impero" e una sua autonomia, cosa che noi non abbiamo né èossiamo avere, avendo firmato la resa nel 1943 . Resa con cui mi gioco la mano come Muzio Scevola, ci hanno senz'altro imposto occupazione per "99 anni" - una formula che piace molto agli yankee ... ovvero, fino al 2042 (per fortuna ormai non troppo lontano) zitti e mosca (e Trattatato di resa coperto da "segreto di Stato"). Differenza è qui, e non solo. Per capirsi, negli USA ci sono decine di stazioni radio o tv, che trasmettono in spagnolo, ma nessuna in italiano; il Venezuela avrebbe potuto benissimo essere uno Stato "bilingue", dato che italiani sono - direttamente o indirettamente - il 50% della popolazione: invece, ci siamo fatti assorbire completamente. Il nostro "orgoglio" nazionalistico viene fuori solo nei momenti più inutili, tipo quando vinciamo ogni 30 anni i Mondiali, o quando un finto italiano come Sinner vince a Wimbledon...
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Andreas
Thursday, 16 October 2025 01:26
Come dice Paolo qui sotto, mi sembra tutto un po' in libertà.
Bisogna aver studiato un pochino e aver interiorizzato la storia, capire le dinamiche sociali, capire le dinamiche tra gli stati.
Non c'è bisogno di imporre nessuna occupazione per 99 anni a nessuno, la crisi finanziaria che si trascinava dal 1929 è stata aggiustata dal bombardare l'Europa e ricostruirla, si può spendere tante altre chiacchiere da bar su chi fosse il più cattivo, ma chiacchiere restano.
Il "miracolo" economico italiano ha fatto piacere a tutti. Nessuno vive di fantomatici ideali di una Italia... boh? Democratica? Di stampo imperiale romano? Ma di cosa parlate? Tutto è un divenire, anche il rapporto effettivo attuale dei poteri non rispecchia più quelli de iure della Costituzione.
Siamo diventati una nazione malata di esterofilia - magari il rovescio della medaglia è che tutto il mondo (tranne 4 o 5 stati) ci ama. Al di là di questo, a nessuno sono dispiaciuti i prodotti migliori esportati dagli USA: le multinazionali. A loro piace fare affari e a noi fa comodo Amazon.
Del resto l'alleanza con gli USA serve anche a proteggere i loro interessi economici.
Da loro usano le due lingue per la loro più grande minoranza, non come da noi che si regalano quei 10 minuti di propaganda di regime in ucraino a mezzogiorno e alla sera per fare un piacere ai rifugiati. Se vai in USA per rimanerci devi diventare americano.
Poi tutto il resto, la chiacchiera per eccellenza da bar su come andrebbe riordinata ideologicamente la nazione, rimane, appunto, da bar.
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Paolo Selmi
Thursday, 16 October 2025 08:25
Dialogo fra due manifestanti accaduto realmente una decina di giorni fa. Il primo, guardando la piazza:
- "Stupenda la partecipazione, solo ci vorrebbero un po' più bandiere della Palestina".
Il secondo, sconsolato:
- "Le ordini su Amazon?"

Il che fa pari patta coi cappellini MAGA "made in China". Ora, capisco che al bar l'unica ombra che si vede è quella che si beve, bella fresca, in accompagnamento allo sfogatoio quotidiano (per i non veneti, "ombra" è sinonimo di bicchiere di vino, a Venezia si dice "andiamo all'ombra" per dire andiamo al bàccaro a farci un bicerin, in genere dopo la giornata di lavoro, ma i più assidui dei nostri vecchi un quartino lo infilavano anche prima della stessa, più o meno ora che sto scrivendo).

Lo capisco e ci sta. Fuori dal bar, tuttavia, la realtà è molto più complessa. Tagliarla gordianamente aiuta l'autogratificazione di chi è al potere e "finisce otto guerre in otto mesi", ma anche perde "sette chili in sette giorni", e ancora: osserva i dieci comandamenti, le tre virtù teologali, rigettando i sette vizi capitali come fossero le sette piaghe d'egitto, perdonando non sette volte, ma settanta volte sette, così da avere, alla fine del mondo, non dodici apostoli ma centoquarantaquattromila giusti. Se vogliamo metterla sul piano della numerologia, son dei cialtroni e - nonostante ghostwriter pagati a cottimo per sparare cazzate - dilettanti allo sbaraglio anche lì, rispetto a millenni di codifica del reale eseguita "dando i numeri": il che non vale solo per la tradizione giudaico-cristiana summenzionata, ma per la numerologia cinese, per esempio (vedansi, ancora oggi, i documenti ufficiali del Partito dai roboanti titoli in genere con un numero e un sostantivo, in italiano preceduti dall'articolo determinativo, es. ”LE tre rappresentatività“ 三个代表 del trombato Jiang, trombato lui ma le san ge daibiao sono restate a fondamento dell'apparato ideologico).

Parliamo di simboli. Nessuno contava settanta volte sette e poi il quattrocentonovantunesimo che gli faceva uno sgarbo lo impalava vivo fuori di casa. Oggi il bar, esteso alla rete e alla cabina elettorale, fa sì che lo slogan divenga invece materia. Effimera, quel tanto che basta per mettere una crocetta, o finire l'ombretta con un bestemmione a corredo e tornare a casa.

Ieri ero a un incontro su rete e ragazzi, giusto perché come genitore volevo farmi un aggiornamento su quello che mi potrebbe attendere. Due signore della informatica forense che snocciolavano dati, tecniche, dinamiche da far accaponare la pelle. Spersonalizzazione delle persone, nascoste dietro all'anonimato. Spersonalizzazione dei corpi, spogliabili oggi con l'intelligenza artificiale. Spersonalizzazione dei contenuti. "Io non ho offeso nessuno, persino le foto che pubblicavo non erano autentiche". Si, ma la persona che era ritratta in quei quattro pixel della faccia era riconoscibile e si è suicidata. Un ragazzo, una ragazza come te. Alienazione. Straniamento. Deresponsabilizzazione. Sta cambiando tutto. In peggio.

Scusate lo sfogo e
buona giornata a tutti
Paolo Selmi
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Andreas
Thursday, 16 October 2025 12:10
Prima di internet comunque non era un mondo più semplice di adesso.
Cioè a scuola i libri erano senza figure ed era un altro discorso, ma prima di essere tutti liberisti erano tutti keynesiani senza aver capito un cazzo come ora.
- piccolo inciso, sempre dove hanno scaricato senza pietà la storia universale dell'accademia URSS, ho trovato anche "professione 30 e lode", cioè un libro a figure per studiare su libri a figure! (dove il metodo cardine è il "teatro della memoria", che sia di Giulio Camillo Delminio con il teatro, o che sia quello a vicoli e vie dell'oratore romano, sempre quello è).
Poi come devo aver ripetuto ormai 7 volte 4, se internet parte come esperimento militare, i social sono stati incoraggiati da chi allora...?
Purtroppo io vedo una percentuale di zoomerini con problemi emozionali e relazionali di gran lunga superiore alla mia di almeno un decennio prima.
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Paolo Selmi
Friday, 10 October 2025 12:02
Paolo,

Purtroppo quanto tu hai scritto è completamente fuori luogo.

Non ci si improvvisa esperti di fenomeni migratori con discorsi da bar. E cercare di ricostruirti il tutto mi richiederebbe ore di lavoro, che non posso permettermi, purtroppo.

Mi limito a notare due cose così, in croce. Esiste un rapporto fra alfabetizzazione e acculturazione e conservazione della propria lingua d'origine nel Paese di destinazione. Più questo legame è forte, più tale legame si fa sentire nel Paese di destino.

Nei casi che citi, probabilmente confondendo tricolori stranieri col nostrano, artificialmente buttato sopra uno stivale prima di "aver fatto gli italiani",

- contadini, in molti casi analfabeti per quanto riguarda la loro, di lingua (o il maestro Manzi ce lo siamo scordato!),
- detentori unicamente del loro portato culturale, essenzialmente orale, ovvero racchiuso nei fonemi e nelle strutture grammaticali del proprio dialetto,
- che parlano IN CASA anche nel Paese di destino, che parlano NEI CENTRI CULTURALI che cercano di promuovere, dove più che altro si aggregano, giocano a bocce o a carte, festeggiano il loro santo patrono, oltre non riescono ad andare
- che non riescono neppure a tornare, visto che il viaggio della speranza è di sola andata, nella stragrande maggioranza dei casi
- che si "alfabetizzano", ovviamente nella lingua di destino, loro il minimo indispensabile, i loro figli per un ciclo di studi quantomeno... figli ormai campani, lombardi, piemontesi, friulani, veneti, emiliani solo in casa e per il resto cittadini appieno del Paese di destinazione dei loro padri, e che per loro non è più di destinazione...

- ... ma di cosa stiamo parlando??? Cosa devono fare??? Osannare quel tricolore che usava quei bastimenti come valvola di sfogo perché a botte di Bava Beccaris non si andava molto lontano? E però si ciucciava i soldi delle loro rimesse?

E' colpa loro? Oppure di chi doveva "spiegare" ai nostri emigranti che siamo un popolo di poeti, santi e navigatori, prima di dar loro un calcio nel culo e infilarli su un bastimento, così che una volta arrivati in "Venezuela" potessero evangelizzare il mondo con Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Donatello?

Mentre si spaccavano la schiena nelle pampas, o finivano sotto il crollo di un tunnel nel Belgio, o volavano da un ponteggio a New York dovevano citare Dante a memoria, invece di tirare un bestemmione in veneto?

OGGI, soprattutto, chi cita Dante? O capisce che se parlo di "interminati spazi" sto citando il Leopardi? o se dico "Che gelida manina... se la lasci riscaldar" sto citando un libretto?

Tu parli di italiani ma forse non è chiaro neppure a noi cosa voglia dire, dopo 164 anni e un ventennio di imbecilli col braccio alzato che riscrissero la storia a loro uso e consumo, per cui il loro misero tentativo di costruzione di un mito fondativo andò a naufragare sul Don. Guardiamo a quello che abbiamo fatto, al contributo dato all'umanità. Certo. E che contributo. Detto questo dopo questi 164 anni i nostri migliori cervelli scappano all'estero. Calci nel culo allora e calci nel culo oggi. Calci italiani. Tricolori. E continueranno a farlo:
https://sinistrainrete.info/societa/31429-linda-brancaleone-e-l-accademia-bellezza.html

Forse che forse alla nostra classe dirigente fa comodo, restare con gente che invece identifica l'essere italiano con l'inno prepartita?

Non commento neppure il resto, su cosa voglia dire italiano "vero" o "finto" italiano. Il fascismo si alimenta anche parlandone, e coi personaggi al potere attualmente se ne parla anche troppo. Persino in pausa pranzo è tutto un pullulare di filmati in bianco e nero passati come documentari.

Comunque, giusto per puntualizzare quanto scritto sopra e tornando al testo, non vi era alcuna intenzione di paragonare nazionalismi spagnoli (baschi? Catalani? franchisti? Di Castiglia e d'Aragona? ) e italiani... a me in realtà la cosa che ha fatto incazzare è l'uscita del padre-padrone!

Che oggi così, domani mattina gli dice pagate e basta, dopodomani gli picchia un bleccaut di tutte le centrali solari facendolo passare per l'isis... dopodopodomani gli propone un leasing in comode rate e biglietti gratis al Prado per il personale CIA, dopodopodopodomani gli picchia tre cacciatorpedinieri a Barcellona per rifornimento, e così via... si diverte, il padrone. Coi suoi sudditi-servi-dipendenti-pardon-"collaboratori".

La diplomazia dei padroni, gli stessi che vengono lì a sbanfare la mattina, quando la luna è dritta. Sbanfano sentendosi "democratici". Oppure, quando è storta, qualcuno finisce nell'acquario, o scannatoio, e tu a porte chiuse vedi il cazziatone in diretta dai vetri, o lo senti rimbombare in filodiffusione. Mandano la mai "cari collaboratori" fatta col copiaincolla a fine anno e, sempre sullo stesso pc, fanno copiaincolla di un'altra precedente mandando a chi voglion sbatter fuori tre lettere di richiamo in un mese, la prima che inizia con "Con grande sorpresa e disappunto" e le altre che si citano l'un l'altra.

Oggi il padrone era in vena di sbanfare ed è uscito con "Non pagano... fuori". Al che ho pensato... magari fosse così facile toglierseli dai piedi. Tutto qui.

Paolo Selmi
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Paolo II
Friday, 10 October 2025 13:24
Hai espresso il TUO punto di vista solo sulla seconda parte del mio post, quella meno rilevante (attaccamento o meno di emigranti alla bandiera. critica al .mio dubbio non che Sinner "sia" Italiano, ma che si "senta" italiano, essendo di madre lingua germanica.) Ripeto, punti di vista. Il punto primo e fondamentale è la diversa posizione della Spagna, rispetto all'Italia, sulla scena internazionale, dovuto alla diversa Storia delle due Nazioni
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Paolo Selmi
Friday, 10 October 2025 15:05
Son FATTI Paolo, con milioni di nostri connazionali finiti nel mezzo. E ignorati da te. FATTI. Milioni di FATTI. Vai pur avanti a confonderli con le opinioni. Saludos.
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Paolo Selmi
Friday, 10 October 2025 15:13
PS Non ho ancora capito di quale Spagna parli, ma pazienza... va bene così. hasta luego.
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Paolo Selmi
Thursday, 09 October 2025 23:04
09/10 ore 23:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI PROSEGUONO A RIPULIRE LA SACCA NEL CENTRO CITTADINO E A ESPANDERSI ANCHE AL SUO ESTERNO (cartina aggiornata qui):
https://divgen.ru/event/3077

In tale contesto, anche la rettifica di divgen che corregge la cartina a sud-est di questa immensa sacca in formazione, sulla base del fatto che un tratto di campagna era in realtà sotto il controllo natofascista da quest’estate (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3077
non incide per niente sul corso delle operazioni. Anzi, quel che conta sono i quattordici chilometri e mezzo che separano i due lembi, le due falangi di questa enorme sacca in formazione. E che con la liberazione di KUPJANSK potrebbe a quel punto sbloccarsi definitivamente.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Concentriamoci sul tratto che era stato maggiormente oggetto del contrattacco natofascista, ovvero il cuneo d’attacco che si era elevato a nord per oltre venti chilometri e che, nel corso del contrattacco, era stato ridimensionato. Ebbene, i russi ripuliscono una sacca formatasi solo ieri all’estremo nord di questo cuneo (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3075

e, soprattutto, liberano VLADIMIROVKA portandosi immediatamente sotto ŠACHOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3078
ŠACHOVO a questo punto attaccata direttamente da tre punti.

A ovest di questo cuneo i russi si avvicinano a DOBROPOL’E raggiungendo NOVYJ DONBASS all’altezza della ferrovia
https://t.me/Tatarinov_Rus/60196
posizione qui
https://divgen.ru/48.44378/37.16949/13
e qui
48.44378/37.16949

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 09 October 2025 15:51
09/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


L’intera area rinchiusa nella sacca, e corrispondente ai palazzi più alti, perde ormai pezzi su pezzi. E persa quella la città è persa:
https://t.me/condottieros/13563
I russi non perdono tempo e cominciano già a colpire le aree limitrofe (qui siamo in piena periferia a est del fiume OSKOL):
https://t.me/motopatriot78/43107
A giudicare da quanto sta accadendo, la perdita di KUPJANSK davvero potrebbe portare alla perdita, e in tempi rapidi, dell’intera area a est del fiume OSKOL, divenuta a quel punto indifendibile.

MERCURIO RETROGRADO

Mentre danesi vedono in aria più droni che ufo (ultima cartina avvistamenti qui):
https://t.me/voenkorKotenok/68040
droni russi, ovviamente, che urlano dai megafoni “iotispiezzioindue” mentre coi raggi laser colpiscono casette di marzapane danesi come nei cartoni animati dei robot di mezzo secolo fa, mentre Merz urla a gran voce “europei, i russi ci entreranno in casa, armiamoci e partite”...
https://t.me/ZeRada1/27259

… il pompiere Vladimir Vladimirovich portava a casa oggi un risultato storico.
https://t.me/ZeRada1/27262
In trasferta a Dushanbe non solo suggellava col presidente tagico nuovi accordi, ma riusciva a ritessere nuovamente i rapporti con un Azerbaigian che, per tutto l’anno, ha cercato l’escalation, lo scontro diplomatico, passando a colpi di piccone su decenni di sforzi diplomatici nel senso opposto.

Oggi prendeva da parte il buon Aliev, come si dice dalle parti di mia moglie, “se lo sedeva”… e partiva proprio affrontando l’argomento spinoso della catastrofe aerea che coinvolse il volo AZAL J2-8243 nel corso di un attacco aereo con droni ucraini diretti contro l’aeroporto di Groznyj (opps… ma QUEI droni REALI, gli stessi che qualche mese dopo sarebbero stati lanciati dai tetti di camion stelonati contro centrali, per la NATO, per l’UE, per l’U-ccidente andavano bene… nessuna isteria, anche perché erano loro stessi che finanziavano e supervisionavano l'operazione...).

Entrambi hanno quindi accertato e CONCORDATO, vis a vis, a quattrocchi, che la responsabilità dei danni che causarono l’atterraggio di emergenza al volo e conseguente perdita di vite umane, non tutte fortunatamente, è non attribuibile ai missili russi.

Missili, aggiungo, che tra l’altro se l’avessero colpito lo avrebbero fatto esplodere in volo, mentre per la prima volta entrambe le parti concordano che questi droni, lanciati per dimostrare al mondo DI ESSERE IN GRADO DI COLPIRE LA RUSSIA OVUNQUE, forse NON ERA IL CASO CHE TENTASSERO DI COLPIRE L’AEROPORTO CIVILE DI GROZNYJ.

Al che ALIEV ringraziava Putin per aver seguito PERSONALMENTE (под личным контролем) l’indagine e AUGURAVA OGNI BENE ALLO STESSO PUTIN E ALL’AMICO POPOLO RUSSO (пожелал всего самого доброго Путину и "дружественному народу России").

Ora, il canale Zerada è un pozzo di scienza per gli ignoranti come me, e intitolava questo pezzo RETROGRADNYJ MERKURIJ (Ретроградный Меркурий), OVVERO MERCURIO RETROGRADO.

Nell’epoca in cui si guardavan più le stelle che i telefonini, capitava di veder Mercurio muoversi all’indietro rispetto alla sua orbita: un’illusione ottica. Ebbene, il buon Zerada dedica questo pezzo a chi pensava che l’AZERBAIGIAN si sarebbe SUICIDATO, per ordine del Mi6 o della CIA, contro la RUSSIA dopo l’escalation di quest’estate. Così non è stato. Bravi i russi a non aver ceduto alle provocazioni mesi fa e ad aver recuperato la situazione. A far capire che gli inglesi e gli americani intendono la guerra per procura in modo "molto" particolare, che culmina con la spremitura totale del Paese prescelto. E oggi ne raccolgono i frutti.

Primo tra i quali, quello descritto qui:
https://t.me/parstodayrussian/190001
Che bandiere vediamo? RUSSIA, AZERBAIGIAN, KAZAKISTAN, IRAN. Sotto chi ci sono? I comandanti delle rispettive marine militari. E il pezzo di carta che stanno firmando tutti e quattro? Un trattato di COOPERAZIONE STRATEGICA MULTILATERALE.

Che significa che, finché al governo ci saranno parti che non si faranno influenzare da “spifferi esterni”, nel CASPIO non ci saranno battaglie navali. E neppure “giochetti” come quello subito negato dagli azeri, ovvero aerei israeliani che per colpire l’Iran passano da Baku. Mai più. Mai… per un po’ di annetti, almeno, speriamo… fino al prossimo Mercurio retrogrado.

Aggiornamenti a seguire.
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Massimo
Thursday, 09 October 2025 16:26
"...Entrambi hanno quindi accertato e CONCORDATO, vis a vis, a quattrocchi, che la responsabilità dei danni che causarono l’atterraggio di emergenza al volo e conseguente perdita di vite umane, non tutte fortunatamente, è non attribuibile ai missili russi..."
Il fatto che i due presidenti abbiano CONCORDATO, dimostra che la verità è necessariamente quella? Esiste anche una cosa chiamata ragion di stato...
Sì, fortunatamente sono morte solo 39 persone su 67.
Il missile non ha colpito l'aereo, gli è scoppiato solo vicino (un Selmi pro-ucraino, direbbe "russo..."), gli shrapnel, i cui fori erano ben visibili nelle foto dei piani di coda, hanno comunque tagliato i sistemi idraulici e l'aereo era governabile solo coi motori.
Prendo atto che la tragedia non è attribuibile a missili russi e che, alla fin fine, "Tutto va ben, madama la marchesa"
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Paolo Selmi
Thursday, 09 October 2025 18:43
Bravo Massimo,
vedi quando droni armeni tenteranno di colpire l'aeroporto di Baku e nella colluttazione resterà coinvolto un aereo di linea russo, colpito non direttamente ma dai rottami dell'esplosione avvenuta poco più in là, i russi non potranno sollevare un caso diplomatico con l'Azerbaigian, ma lo faranno con l'Armenia.

Mentre l'Azerbaigian pagherà kompensacii alle vittime della strage, come in questo caso sta facendo la Russia:
https://www.kommersant.ru/doc/8101049

Tutto fa precedente. Quando ovviamente si agisce tra pari e non tra signori e sudditi, come da altre parti dopo quarantacinque anni.

Comunque questo è il rapporto preliminare del 4 febbraio 2025 del Ministero dei trasporti del Kazakhstan
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.gov.kz/uploads/2025/2/4/84f9ee83af415a658fc3d2830d317889_original.3875924.pdf

Nella ricostruzione ufficiale il volo, partito alle 3:56 dall'Aeroporto di Baku (p.8), alle 4:26:13 perdeva entrambi i GPS. "04:26:13 Э Ready for descent and for information we lost both GPS, request REPKA one V a" (p. 9 )

A p. 10 della trascrizione delle registrazioni cominciano a parlare russo.

05:13:36 Salta il pilota automatico (AP
PITCH TRIM NOT ENGAGED, MACH TRIM NOT CAPABLE)

Tre secondi dopo (05:13:39) la cabina di pilotaggio perde di tenuta ermetica (DOOR…SERVICE DOOR AFT OPEN) e nove secondi dopo altro segnale preoccupante (HYD 2 LOW PRESS).

05:13:56 si sente un rumore di schianto ripetuto (по записям, полученным с CVR, фиксируется повторный звуковой удар).

PASSA UN MINUTO

05:14:58 Il comandante si mette in contatto col personale di bordo e chiede: "Pronto, cosa è successo?" по данным CVR командир по внутренней связи связался с кабинным экипажем
для уточнения ситуации: «Алло, что случилось?».
L'ufficiale di bordo riporta: "Sono scoppiati due posti a sedere, non posso venire perché i passeggeri si sono alzati tutti in piedi, li sto calmando".
Бортпроводник доложил: «Взорвалось 2
сидения, я … ммм я не могу подойти, потому что пассажиры встали, я их рассаживаю».
(p. 14)

Tutte scene molto realistiche in caso di attacco missilistico, vero? o di esplosioni di missili con testate a grappolo... certo. Non assolutamente, invece, compatibili con il fatto che frammenti di drone o di missile siano caduti sul velivolo... no... ma cosa stiamo dicendo.

Andiamo avanti. PASSA UN ALTRO MINUTO.


05:15:57 Volo a torre di controllo: "abbiamo avuto uno scontro con uccelli e fusoliera. Scontro con uccelli e fusoliera e due posti sono scoppiati"
удар птиц в кабине. Аа удар птиц и в кабине 2 кресла взорвались.

05:16:08 La torre di controllo di Groznyj chiede di cosa avessero bisogno
какая помощь вам нужна?

05:16:14 Abbiam bisogno dell'aeroporto più vicino con condizioni meteo normali
ам надо, нам надо значит ближайший аэродром, где погода нормальная.

Il comandante a questo punto era uno sprovveduto. Non aveva capito che lo avevano colpito bombe a grappolo russe o missili russi... forse perché aveva sentito "un colpo forte" (был удар сильный 05:16:54), ma non esplosioni. Al punto che aveva letteralmente tradotto il messaggio del personale di bordo con "uccelli contro la fusoliera". Ma era uno sprovveduto, certo, al primo volo. O era filorusso. Parlava in russo, del resto, con la torre...

05:17:07 La torre di controllo di Groznyj chiede se è tutto a posto a bordo (Азербайджан восемьдесят два сорок три борт порядок?, p.15)

Il comandante risponde subito (stesso secondo) che è tutto a posto (Борт порядок).

Un minuto dopo (05:18:58) si accende il segnale di altitudine di cabina elevata (CABIN ALT HIGH).


05:23:11 Il comandante risponde, a precisa domanda (можете выполнять
курсы?), di non esser più in grado di completare la rotta (Мы не можем выполнять) e chiede di atterrare a Mahackala

05:28:01 Torre di controllo di ROSTOV aggancia l'aereo che chiede per BAKU (Далее следуем на Баку).

Passano dieci minuti.

05:37:24 Torre di Controllo di Rostov: "AZAL 8243, se avete possibilità, riportate quanto carburante vi è rimasto e su quali motori è caduto l'uccello?
Азал восемь десять два сорок три, будет возможность, сообщите остаток топлива и в какие двигатели попала птица?

05:39:01 Comandante. "Rostov, AZAL 8343, 8243, carburante a bordo 3.830, i motori funzionano, si è rotto il sistema di funzionamento degli alettoni e di gestione dell'altitudine"
Ростов, Азербайджанский восемь десять три сорок три, восемь десять два сорок три, топлива на борту три восемьсот тридцать, двигатели работают, отказала система управления элеронами и рулем высоты"

05:42:40 Il comandante decide di atterrare ad AKTAU (тогда идем на Актау, p.16).

Dieci minuti dopo la situazione si fa più tragica.

05:52:39 manca ossigeno a bordo, passeggeri svengono (у нас ситуация такая, кислород заканчивается в кабине пассажирской, значит там взорвался кислородный, по-моему, баллон,
ааа, значит запах топлива идет, пассажирам некоторым значит теряют сознание, разрешите мы пойдем на меньшей высоте).

06:03:06 Subentra la torre di controllo di AKTAU (AHY 8243, Актау-Вышка, добрый день)
comincia a dare istruzioni per l'atterraggio di emergenza.

06:19:13 Segnalazione di rischio di collisione e richiesta immediata di alzare la cloche (по данным (FDR) сработала звуковая сигнализа TERRAIN TERRAIN PULL UP, p. 17).

В 06:22:20 FLAP in posizione 1 экипаж приступил к выпуску механизации в положении один (FLAPS 1)

06:22:24 si abbassano i carrelli экипаж приступил к выпуску шасси

06:22:40 FLAP in posizione 2
passano altri 50 secondi
06:23:30 FLAP in posizione 3
di nuovo un altro, drammatico minuto
06:24:52 di nuovo TERRAIN TERRAIN PULL UP

dopo trenta secondi
06:25:25 di nuovo TERRAIN TERRAIN PULL UP

06:27:58 l'aereo si schianta al suolo.

Da pagina 22 le foto dei danni. Pp 27-28 i frammenti, corrispondenti, per l'appunto, a frammenti di corpi esterni esplosi, che han finito col danneggiare fusoliera e sistema di stabilizzazione, non a proiettili o a raffiche degli stessi o a "shrapnel" austroungarici o a missili.

P. 46 foto momento schianto. il rapporto parla di "oggetti esterni" (внешними объектами p. 25) con cui è venuto a contatto.

Un ultima notazione: il comandante era un incompetente, certo, e i russi sono dei masochisti: gli piace colpire i loro (visto che sull'aereo sono morti anche dei russi) ma, soprattutto, in un momento dove i voli sulla Russia erano in gran parte sospesi tranne che per qualche compagnia, come quella azera, volevano farli sospendere del tutto! Come accadde subito dopo: AZAL e altre compagnie sospesero i voli per i "potenziali rischi per la loro sicurezza".
После трагического случая государственное агентство гражданской авиации Азербайджана решило приостановить полеты в ряд российских городов из Баку, «учитывая потенциальные риски для безопасности полетов». Такие же меры приняли казахстанская авиакомпания Qazaq Air и израильская авиакомпания «Эль-Аль».
https://www.e1.ru/text/incidents/2025/02/05/75068312/

Certo, c'erano i russi che si sparavano da soli con shrapnel austroungarici e non era il caso di provocarli coi propri velivoli.

Non ho nulla da aggiungere vostro onore. Putin stesso lanciava gli ordigni e Aliev alla fine si è dovuto piegare alla ragion di Stato dopo aver fieramente difeso la causa della giustizia per tutta l'estate trattenendo cittadini russi senza prove, facendoli marciare sotto il sole e riempendoli ogni tanto di botte per far capire loro dove stava la giustizia e, sostanzialmente, per farla pagare ai russi che avevano osato prendere di mira i pacifici clan mafiosi azeri. Va bene così.

Paolo Selmi
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Massimo
Friday, 10 October 2025 20:23
Non pensavo di rispondere, ma volevo chiedere cosa c'è di vero allora in quanto qui sotto:
"MOSCOW, Oct 9 (Reuters) - Russian President Vladimir Putin told Azerbaijan's leader that two Russian missiles had detonated beside an Azerbaijan Airlines plane last year after Ukrainian drones entered Russian air space, in an incident that led to the deaths of 38 people.
In what was the Kremlin leader's most candid admission to date that Moscow was to blame for the deadly incident, he offered his apologies again to President Ilham Aliyev and promised compensation to those affected."

https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/putin-tells-azerbaijans-aliyev-how-russian-air-defences-downed-passenger-plane-2025-10-09

per favore, rispondimi con un vero\falso...forse per l'età, comincio un po' a perdermi nelle tue elaborate risposte (per esempio, mi è sfuggito cosa hai dimostrato con la trascrizione delle registrazioni del velivolo...)
Ci saranno stati anche in volo dei droni ucraini (per quanto non mi sembra i russi abbiano mostrato evidenze), ma un jet dovrebbe essere facilmente distinto da un drone, per dimensioni, altitudine e profilo di volo.

P.S.: Noto un po' di ironia anche sugli "shrapnel austroungarici" :-) ... non sono un esperto, ma Henry Shrapnel era un tenente inglese, il suo cognome oltre ad indicare un tipo di granata, è passato anche ad indicare i frammenti di varia forma e materiale che si originano allo scoppio di un ordigno.
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Paolo Selmi
Saturday, 11 October 2025 00:01
Ciao Massimo,
Come da tua richiesta: falso. E se fossi l'editore manderei il traduttore dal russo a fare altro. Pardon, se fossi l'editore e avessi un minimo di deontologia professionale. Buona notte
Paolo Selmi
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Paolo Selmi
Saturday, 11 October 2025 11:02
Ciao Massimo,
sempre nel rispetto della tua richiesta "si si no no", mi sembrava giusto quantomeno tradurre quel "falso" in una motivazione.

Un primo ministro e famiglia del nostro meridiano fanno visita a un altro primo ministro di un meridiano decisamente più a est. Accolti all'aeroporto dal primo ministro stesso, che dice:"Per Allah, complimenti alla Sua Signora e alla Sua bellissima famiglia". Chiesto al traduttore cosa avesse detto, questi risponde: "Ha detto, con l'aiuto di Allah mi porterò a letto tua moglie e mi porterò via i tuoi bambini".

Siamo a questi livelli. Con l'aggravante, nonostante si narra che in passato si sia combattuto per dieci anni fra due eserciti per una donna, che in questo caso son morte decine di persone innocenti. Ma alla Reuters interessa solo cosa ne penserà chi la leggerà. Questa la sua, atlantica, professionale, civile deontologia.

Anzi, grazie mille per avermelo segnalato, davvero e senza ironia. Non avrei mai immaginato che si fosse ridotta a questo. Che ci si potesse ridurre a questo. Meglio, bugia: non smetto mai di sorprendermi, ecco. E di incazzarmi, anche a una notte di distanza.

Qui siamo ben oltre tutte le licenze descritte da Eco nel suo "Dire quasi la stessa cosa". Oltre a tutti i "compromessi", le "mediazioni", le "concessioni", le "interpolazioni", gli "inserti" a cui ogni buon traduttore deve saper, in extremis, ricorrere e, PARADOSSALMENTE, per cercare di tradurre senza tradire.

Qui siamo all'opposto. Tradire usando la traduzione come pretesto per. E stiamo parlando della Reuters. E stiamo parlando di un argomento scottante, a dir poco, che ha causato una crisi diplomatica senza precedenti tra due Paesi confinanti. In un momento in cui il Paese che l'ha indotta cercava, come CERCA ANCORA disperatamente, di aprire un SECONDO FRONTE.

E questo è il risultato. So che a questo punto son già passato dall'analisi allo sfogo, e chiedo scusa, ma sinceramente ne ho le tasche piene, e ti assicuro che questa non è la prima espressione che mi è venuta in mente ieri notte alla lettura di questo dispaccio, di questa gente. Che orienta, con le sue traduzioni fallaci, con la sua informazione fallace, con la sua coscienza sporca, le coscienze di milioni di cittadini che la leggono come se fosse fonte autorevole, che la citano come se fosse fonte autorevole, che si fanno un'idea di quanto sta accadendo come se fosse fonte autorevole.

Ci stanno portando a far la guerra, per portare a casa il risultato intermedio, che è quello che a loro interessa, ovvero ottocento miliardi nelle loro tasche. Dalle nostre, perché sono soldi pubblici. Peraltro, come accaduto sinora, senza alcun controllo sui prezzi. Rapina nella rapina.

Per farlo, han bisogno che il primo ministro del Paese a fianco al nostro dica che vuole rapire nuovamente Elena. Non l'ha mai detto, glielo facciamo dire, agli occhi della nostra pubblica opinione. Tanto basta.

Scappo. Grazie ancora della segnalazione, decisamente illuminante.

Paolo Selmi
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Paolo Selmi
Thursday, 09 October 2025 11:08
09/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


LIBERATO DAI RUSSI IL TERRITORIO DELL’AUTOSALONE (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3074
che si trova già DENTRO la sacca. In liquidazione, a questo punto.

DA “UNA O DUE” A “CINQUE O SEI”... TARDIVA ARITMETICA NATOFASCISTA


Fra gli spifferi di corridoio che ogni tanto escono dalle chiuse e stantie stanze di Bankovaja e raggiungono gli odierni megafoni mediatici, vi sarebbe anche quello di una lamentazione di Syrskij circa il fatto che, se prima i punti dove premevano i russi erano un anno fa “uno o due”, ora sarebbero “cinque o sei”, su centinaia di chilometri quadrati prima non interessati dal conflitto… e il flipper starebbe andando di spron battuto verso il tilt (Если год назад приходилось реагировать на 1-2 участка, то сейчас это 5-6 постоянно активных участков в десятки/сотни квадратных километров и как только туда перебрасываются резервы и стабилизируется ситуация, так прорыв идёт на других 5-6 участках. )
https://t.me/legitimniy/20992

Ora, noi più che riportare quanto di pubblico vi possa essere non facciamo. Non abbiamo pulci, talpe, informatori, quinte colonne. Ma questo lo diciamo da oltre un anno. Già, perché i russi non si sono svegliati ora ad aprire “cinque o sei” fronti: peraltro, “O cinque O sei”, avrebbe esclamato in coro il mitico Trio Reno negli anni Ottanta del secolo scorso… rapporti di un glavkom al prezident meno seri di spettacoli di cabaret. I russi è dall’estate scorsa, da quando QUALCUNO DECISE DI INTRAPRENDERE LA “CAMPAGNA-DI-RUSSIA-3.0”, che sono PARTITI DI SPRON BATTUTO SU ALTRI FRONTI LASCIATI SGUARNITI. E NON UNO O DUE!
L’avvicinamento a Kupjansk, oppure quello a Krasnyj Liman, oppure la battaglia di Dzerzhinsk, oppure l’avvicinamento ai confini con l’oblast’ di Dnepropetrovsk e la liberazione del sud-est della DNR, ivi incluso l’avvicinamento a Krasonarmejsk e, non da ultimo, la formazione di un cuneo d’attacco fra KRASNOARMEJSK e KONSTANTINOVKA, che ha portato poi alla chiusura ieri della sacca di KLEBAN-BYK… tutto questo Santo Cielo era “UNO O DUE” fronti aperti?

I russi, militarmente, hanno avuto un grande merito dopo settembre 2022:
- si sono riorganizzati e adattati a trasformare la SVO contro il regime di KIEV e relativi “aiutini” dei mesi passati in una guerra contro la NATO,
- hanno sfruttato tutte le contraddizioni interne alla coalizione, IN PRIMIS QUELLA FRA RES OECONOMICA E RES MILITARIS che abbiamo denunciato e stiamo denunciando da anni, ovvero fra profitto capitalistico dei detentori della prima e valore d’uso tanto dichiaratamente destinato alla seconda quanto fattualmente, puntualmente, disatteso
- hanno lasciato la prima mossa ai natofascisti ragionando come giocatori di scacchi, ovvero già ragionando sul possibile ventaglio di contromosse PRIMA che essi intraprendessero qualsiasi decisione.
- Errori ce ne sono stati, dal 2022, e non pochi, ma non nella identificazione del rischio e relativa soluzione operativa, bensì nella possibilità che ciò accadesse. Errori che riguardavano, essenzialmente, LA POSSIBILITA’ che una determinata ipotesi fosse più o meno remota, o realizzata su scala più o meno grande. Di conseguenza, errori per certi versi inevitabili e che riguardavano le risorse destinate alla sua soluzione.
- Vedasi KURSK l’anno scorso. Colse di sorpresa tutti, una opzione così idiota. Ma non impreparati.
- Di sorpresa nelle proporzioni. Settantamila fra morti e feriti come perdite significa centinaia di migliaia di uomini e decine di migliaia di mezzi coinvolti. Per mesi, ne mancavano pochi che si arrivasse all’anno. Proporzioni enormi. Idiote da qualsiasi punto di vista le si girasse.
- Ma non di sorpresa per il fatto in sé. I russi erano preparati e hanno respinto i primi assalti, dando tempo ai rinforzi di arrivare. A differenza – MACROSCOPICA – di settembre 2022, i russi in questo caso si sono adattati. Prima tamponando, poi gestendo, infine traendone vantaggio.
- sono così stati in grado di RIPRENDERE IL BOCCINO. E tornare a dirigere loro le danze. Su “cinque o sei” fronti. Già da allora. E martellando su tutti mentre le forze migliori in mano ai natofascisti si consumavano nel tritacarne di Kursk.

Lo denunciano tutti, canali ucraini compresi, e da mesi. Lo “scopre” il glavkom oggi… ora che i buoi sono scappati. Vogliamo parlare di un’altra manovra suicida? Funzionale unicamente a mantenere in funzione la spirale di morte che permette ai padroni d’U-ccidente di continuare a marginare utili per miliardi di dollari? La INFRASTRUKTURNAJA VOJNA. Suicida esattamente come la CAMPAGNA-DI-RUSSIA-3.0.

Sempre il canale ucraino Legitimnyj oggi parla di “ACCORDI NON SCRITTI” raggiunti fra Russia e Ucraina per cui, in via informale, “io non attacco te e tu non attacchi me” e passiamo l’inverno (кулуарные договоренности через посредников, о неком энергетическом/топливно-газовом перемирии между Россией и Украиной. Украина не бьет по русским объектам, а взамен РФ не отключает нас от «рубильника». )
https://t.me/legitimniy/20993
Poi qualcuno ha fatto notare al tandem Ze-Ermak che così non andava bene. Volete altre wunderwaffe? Ve le dovete “meritare”… ne abbiam già parlato ieri su come si è ragionato a Varsavia 2025, ma il ragionamento viene da lontano.
E di colpo han dichiarato anche qui guerra alle infrastrutture russe. NELLE PROPORZIONI esistenti fra i due Paesi che non sono neppure loro segrete… inaccessibili… o il pugno di un bambino e una pacca sulla spalla del povero Carlo Pedersoli li mettiamo sullo stesso piano? Ma loro han dichiarato guerra. E il buon Petrenko ogni mattina gongolava per una cisterna russa andata a fuoco. Mentre i russi dall’altra parte facevano saltare un gasdotto. Risultato: gli attacchi ucraini hanno raggiunto il 5% degli obbiettivi prefissati (ibidem), i russi hanno messo in crisi canali attraverso cui passa il 60% delle forniture di gas all’Ucraina:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60155
Ai natofascisti la scelta se andare avanti o no. Ovvero, su quale velocità modulare e rimodulare il ritmo del popolo che stanno suicidando. E senza virgolette, stavolta. In nome di un’estrazione di profitto puramente criminale, neanche solo parassitaria. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 08 October 2025 23:10
08/10 ore 23:00 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi avanzano a JAMPOL’ (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27882
e si avviano verso il centro cittadino, dopo aver consolidato la parte a nord-est.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Liquidata la sacca di KLEBAN BYK, ormai è ufficiale (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3070
Questo libera ancora più uomini verso KONSTANTINOVKA da sud. Ce ne sarà bisogno, vista la fitta rete di fortificazioni che li attende (altra cartina qui):
https://t.me/divgen/73705?single

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi TORNANO A ZOLOTOJ KOLODEZ’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3068
vanificando anche qui il contrattacco natofascista. Ora, sono a quattro chilometri dalla strada che da DOBROPOL’E porta a KRAMATORSK.

Nei sessantatré chilometri che separano questa falange e quella a nord-est che punta ad accerchiare Krasnyj Liman, ci sono Konstantinovka, Družkovka, Kramatorsk, Slavjansk. Krasnyj Liman. In questi sessantatré chilometri, l’ultimo grande ostacolo alla liberazione della DNR. Staremo a vedere.

Intanto a sud di ŠACHOVO I RUSSI AVANZANO, guadagnando posizioni preziose (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43104

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI SBARAGLIANO L’ULTIMA LINEA DIFENSIVA A OVEST (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73694?single
e RAGGIUNGONO L’ULTIMO PAESE DELLA DNR, MOLODECKOE, prima di entrare nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3069
allargandola, vediamo come ormai sia solo un problema di priorità individuare, da parte russa, su quale punto cardinale concentrare la propria azione: se verso nord, completando la liberazione della DNR, o verso est, mettendo ulteriormente in difficoltà una difesa natofascista assolutamente incapace di stabilizzare la linea di fronte e in continuo, crescente, deficit di uomini.

Peraltro, a questo proposito, i russi riprendono il controllo dell’area intorno al ponte ANTONOV sotto CHERSON (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3071
Altra mossa che non farà venir sonni tranquilli al comando natofascista.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 08 October 2025 14:34
08/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


A nord-est della sacca in formazione di Krasnoarmejsk, i russi LIBERANO IVANOVKA E COMINCIANO A RIPULIRE UNA PICCOLA SACCA FORMATASI POCO PIU’ A SUD, IN OCCASIONE DEL CONTRATTACCO NATOFASCISTA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3065
A questo punto i russi potrebbero tornare a puntare verso DOBROPOL’E (posizione qui
https://divgen.ru/48.4521/37.10684/13
e qui)
48.4521/37.10684
da cui distano meno di otto chilometri. Staremo a vedere.

Intanto, più a ovest i russi avanzano SOPRA UDACHNOE e raggiungono il territorio della miniera ZAPADNAJA-1 (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3067
Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/73680?single
parrebbe quasi che ai russi interessi più procedere verso nord che verso est, dove due linee fortificate passano parallelamente sui due lati del confine di oblast’. Al momento totalmente ignorate.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO NOVOGRIGOROVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3066
che si trova fra VERBOVOE a nord e USPENOVKA a sud, ripianando così la linea di fronte fra le due e portando una linea di fronte di oltre dodici chilometri a progredire tutta verso ovest. L’affondo nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, considerando il punto più a est, è già di oltre quindici chilometri. Ben più di quelli che mancano per tagliare la strada che porta da nord a GULJAJPOLE.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 08 October 2025 11:15
08/10 ore 08:30 aggiornamento

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ECONOMIA NATOFASCISTA

Anagraficamente appartengo a una generazione che, quando ha iniziato a parlare di economia, ovvero – allora – a ripetere le parole d’ordine del partito a cui faceva riferimento, nel mio caso si sentiva dire: “Ma taci! Che se era per voi saremmo tutti qui a fare le code per il pane!” Il tutto immancabilmente condito da Stalin, con o senza milioni di morti, con o senza gulag, con o senza arcipelago…

Fa niente, per esempio, che meno di quindici anni prima, ovvero il 7 ottobre 1977, fosse entrata in vigore una Costituzione dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche che aveva richiesto un anno intero di lavoro, con la partecipazione di 140 milioni di cittadini sovietici, fra organizzazioni di partito, del sindacato, di fabbrica (inclusi quindi anche i non iscritti) e del komsomol, che produssero 400.000 distinte proposte di articolo e paragrafo, raccolti infine in 150 emendamenti alla bozza, più 12 aggiunti all’ultimo, che produssero cambiamenti sostanziali a 118 articoli su un totale di 173, più un articolo aggiunto in seguito alla bozza di testo finale, sempre su proposta popolare, per un totale di 174 articoli, raccolti in 21 capitoli, facenti capo a 9 sezioni e un preambolo iniziale:
https://t.me/kom_mir/11604

Questo, mentre da noi non girava ancora il disco “mataci-codepane-stalin-morti-gulag-arcipelago”… ma ne girava un altro ben peggiore, che chiameremo per semplicità “riflusso-brigaterosse-marciaquarantamila-afghanistan-nonècambiatoniente-iotispiezzioindue”. Poi ci pensarono i dirigenti di allora, chiamando “ristrutturazione” (perestroika) lo smantellamento di settant’anni di Rivoluzione, e nel giro di cinque anni potemmo addirittura permetterci il lusso di cambiare disco. Il primo citato, per l’appunto.

Purtroppo, e questa fu una nostra, di mancanza, non riuscimmo a contrapporre nulla su quel piano. Io non potevo, lo ammetto, anagraficamente più che intuire che ci doveva essere un modo per abbinare quanto sostenuto dal barbone di Treviri ed evitare il taglio delle spese per la sanità, per la scuola e per l’assistenza sociale, piuttosto che ripianare i conti dell’INPS, ci doveva essere, ci DOVEVA essere, non potevo fare. E lo gridavo a gran voce. Con la risposta di cui sopra.

Per la cronaca, passata la nostra, di generazione, ai padroni non servì più neppure tirar fuori il disco “mataci-codepane-stalin-morti-gulag-arcipelago”… ora su quel pezzo di plastica luminoso su cui passiamo la maggior parte del tempo si veicolano ben altri di messaggi, mentre la televisione continua a fare buona guardia a reti unificate. Qualche cortocircuito, ogni tanto, o valvola di sfogo da aprire e chiudere, ma la formula nel complesso e purtroppo per noi funziona.

Tutto questo perché, ogni volta che leggo notizie come quelle che vengo ora a riportare, a me tornano indietro decenni di bocconi amari, di rospi da ingoiare, di mani che entravano nel portafoglio di noi lavoratori e prelevavano, prelevavano… per entrare in Europa, perché altrimenti salta tutto, perché così non si può più andare avanti, perché il sistema è “insostenibile”.

Quante volte ho sentito, abbiamo sentito, questa parola… “insostenibile”. E senza scomodare Kundera. Tuttavia, come già si ragionava ieri, il natofascismo sta cambiando tutto. Non solo nella martoriata terra d’Ucraina, ma anche qui. Ieri parlavamo del “mondo parallelo”, così lo chiamavamo, dove non esistono Euro 7 eccetera eccetera.

A ben vedere, questo mondo parallelo, assolutamente non ideale, ma concreto, semplicemente posto a fianco, e in posizione assolutamente dialogica, interconnessa, col “nostro”, di mondo, al punto che ormai forma un ibrido sempre più mostruoso e indissolubile, un mostro a più teste che rappresenta l’attuale modo di produzione, è dotato di un’economia politica e, più terra terra, di un’economia e basta, ovvero di norme che regolano meccanicamente il modo di produzione che lo sorregge, APPARENTEMENTE avulsa da qualsiasi regola divenuta DOGMA nel nostro, di mondo, di moto-modo di produzione.

Esaminiamone qualcuna. IL DEBITO PUBBLICO… NON E’ PIU’ UN PROBLEMA. Noi apparteniamo a un ente, entrati peraltro senza nessun referendum o consultazione popolare (e senza nessuno che ci metteva sul giradischi bavabeccaris-mussolini-hitler-franco-generali-gollismo-gladio-stragismo), che tra le altre cose ci ha imposto di mettere il VINCOLO DI BILANCIO in Costituzione (e non mi ripeto ma sarebbe da ripetere l’inciso di cui sopra).

Qui, in un Paese da anni DEL TUTTO DIPENDENTE DAL FINANZIAMENTO PADRONALE, e che tuttavia le massime cariche della stessa organizzazione di cui facciamo parte noi vogliono far entrare, così com’è, IL DEBITO PUBBLICO CONTINUA AD AUMENTARE, CARICANDOSI DI UNA FETTA SEMPRE MAGGIORE DI SPESA PER LE MATERIE PRIME. Spesa ormai che devono TOTALMENTE FINANZIARE GLI STESSI PADRONI, aldilà dei:
- 300 milioni di dollari della Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo;
- 500 milioni di dollari della Banca Europea per gli Investimenti;
- 6 miliardi euro di “aiuti” promessi ma non ancora arrivati dalla UE per le paghe dei soldati, le spese di mantenimento della scalcagnata macchina pubblica e l’acquisto di droni:
https://t.me/legitimniy/20985

SOLDI IN PIU’ PER “FAR FRONTE ALL’INVERNO”. Peccato che, nel frattempo, IL REGIME DI KIEV STA OPERANDO UN’ENORME RISTRUTTURAZIONE INTERNA, IN VISTA DI SEMPRE PIU’ IMMINENTI E IRREVOCABILI ELEZIONI (FARSA), da tenersi probabilmente nella primavera del 2027 per mettere tutti a tacere:
https://t.me/legitimniy/20984
A tale scopo,
- OLTRE A EPURARE SINDACI E PRESIDENTI DI PROVINCIA E DI REGIONE SCOMODI (non dei loro)
- OLTRE A EPURARE (nonostante le manifestazioni agostane… basta fare le cose in silenzio, senza metter di mezzo la Rada o esibire davanti a tutti i panni sporchi da lavare) LE STRUTTURE DI VIOLENZA DI STATO E CONTROLLO SOCIALE “AUTONOME” DALL’ATTUALE TANDEM AL GOVERNO (ZELENSKIJ-ERMAK), OVVERO NABU, SAP (che fanno riferimento alla magistratura) e GUR (i servizi segreti che fanno riferimento ufficialmente al Ministero della Difesa e in sostanza al Mi6, ovvero agli omologhi del padronato straniero oltremanica НАБУ/САП/ГУР)
- STANNO RAFFORZANDO GLI ORGANISMI DI VIOLENZA DI STATO E CONTROLLO SOCIALE FEDELI AL SUDDETTO TANDEM. Parliamo di:
+ 1,3 miliardi di grivne (27 milioni di euro) all’SBU, i “loro” SERVIZI SEGRETI
+ 8,1 miliardi di grivne (168 milioni di euro) alla GUARDIA NAZIONALE, il “loro” ESERCITO (это личные гвардии ЗеЕрмака)
a fronte di 28,8 milioni di grivne (600.000 euro) stanziati per il GUR e 8 milioni di grivne (45 mila euro) per l’SVR (i servizi segreti esteri).
(ibidem)

Queste SPROPORZIONI ci restituiscono, immediatamente, NON SOLO le dimensioni e il senso di questa RISTRUTTURAZIONE, in senso ancora più AUTORITARIO e FASCISTICO, dell’attuale militarizzazione, ma ci confermano un’ulteriore dato, assolutamente non scontato: SIA IL GUR (CONTROLLO SOCIALE INTERNO PARALLELO), SIA LE “OPERAZIONI ALL’ESTERO” (vedansi singoli attentati, attacchi con droni decollati da camion provenienti dall’Asia centrale) SONO TOTALMENTE FINANZIATE DAI SERVIZI SEGRETI PADRONALI OLTREMANICA. QUELLI OLTREOCEANO (CIA) INVECE AGISCONO ORMAI DIRETTAMENTE SUL LORO PRESTANOME IN TERRA D’UCRAINA E LA STRUTTURA A LUI “FEDELE”, OVVERO L’SBU.

In tutto questo, nessuna preoccupazione su una SITUAZIONE DEMOGRAFICA CATASTROFICA. Tornando all’esordio di questo pezzo, al “vincolo di bilancio” in Costuzione, eccetera… tutto questo SEMPLICEMENTE NON HA SENSO SE LA POPOLAZIONE SCOMPARE. E IN UCRAINA LA POPOLAZIONE SI E’ DIMEZZATA, SCAPPATA VIA TUTTA.

IN TALE CONTESTO, LO RIPETIAMO, TRA IL RIPETERSI DI SCENE DI PIAZZA COME LE MINI-MAIDAN DI AGOSTO E RESTARE SENZA GIOVANI, IL REGIME DI KIEV HA SCELTO LA SECONDA! DANDO LA POSSIBILITA’ AI GIOVANI DAI 18 AI 22 ANNI DI ANDARSENE,
1. QUESTI SE NE STANNO ANDANDO! E DI CORSA, PRIMA CHE SI RICHIUDANO LE PORTE O ABBASSINO L’ETA’ DI COSCRIZIONE OBBLIGATORIA ALLA LORO!
2. NON FARANNO RITORNO,
3. AUMENTERA’ ULTERIORMENTE LA SPROPORZIONE FRA MASCHI E FEMMINE SUL TERRITORIO! (già segnalata per via dei caduti in guerra, un milione abbondante in meno in tre anni, ma qui l’ordine di grandezza è uno zero in più a quella cifra!)
https://t.me/legitimniy/20983

Sottolineano infatti i demografi, sempre citati da Legitimnyj, che non c’è solo un problema di natalità, mortalità, ma anche di sproporzione fra i sessi: “Se i maschi scappano in massa, questa generazione letteralmente viene spremuta. Parte di loro non ritorna, e tra vent’anni vedremo un’ulteriore tracollo demografico: meno matrimoni, meno figli” («Если мужчины этого возраста массово уедут, это поколение буквально „сожмётся“. Часть из них не вернётся, и через двадцать лет мы увидим демографический разрыв: мало молодых людей, мало браков, мало детей», ibidem).

Qui siamo già oltre il “vincolo di bilancio”, qui siamo al SUICIDIO ASSISTITO. MA NEL MONDO PARALLELO VA TUTTO BENE. ANZI, L’EUROPA E I SUOI ISTITUTI CONTINUANO A “FINANZIARE”, OVVERO A GENERARE DEBITO E DIPENDENZA SULLA LORO COLONIA... BEN SAPENDO CHE SI TRATTA DI UN’OPERAZIONE A PERDERE, DEL TUTTO INSOSTENIBILE, CHE CULMINERA’ CON LO SPOPOLAMENTO, LA RIDUZIONE DRAMMATICA, DI UN INTERO POPOLO, QUELLO CHE DICONO DI “AIUTARE”! E CHE USANO COME BIOMASSA A PERDERE!

A questo proposito abbiamo un recente, ulteriore riscontro, proveniente dal “Warsaw Security Forum 2025”, PROMOSSO LO RICORDIAMO DAL civile, civilissimo, CONSIGLIO D’EUROPA:
https://www.coe.int/it/web/portal/-/warsaw-security-forum-2025-1

Il quale avrebbe dovuto salutare l’ingresso di giovani ucraini in fuga verso il territorio comunitario, quantomeno dal punto di vista UMANITARIO, ovvero di quei ragazzi che si salvano da morte certa, E A KRASNOARMEJSK PARLIAMO DI UNA VITA MEDIA DI 3, 4 GIORNI DALLA PRESA DI SERVIZIO AL DECESSO! UN NUOVO RECORD LADDOVE, INVECE, AD ARTEMOVSK, LA PERMANENZA MEDIA IN VITA DI UN SOLDATO GETTATO NEL TRITACARNE RAGGIUNGEVA LE DUE SETTIMANE (средняя продолжительность жизни украинского солдата в Покровской воронке 3-4 дня. (Это рекорд, так как в бахмутовской мясорубке средняя продолжительность жизни солдата была около 14 дней))!
https://t.me/legitimniy/20986

Non chiedo nemmeno di far loro la festa come si faceva COI DISSIDENTI, COI RICHIEDENTI ASILO in epoca sovietica, celebrati col tappeto rosso. Ma di riconoscere che si stanno salvando da morte certa e salutare questo dal punto di vista del DIRITTO UMANITARIO! Oltre che dal fatto di dare un futuro a un PAESE che si dice di volere SALVARE.

Invece NIENTE. DAL FORUM DI VARSAVIA E’ EMERSO CHE I SOLDI ARRIVERANNO SE CI SARA’ CARNE DA CANNONE SUFFICIENTE A OPERARE LE ARMI DA PORTARE A FINE NOLEGGIO! E A INGRASSARE LE TASCHE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE PADRONALE! QUESTO E’ L’UNICO SENSO DI QUESTA OPERAZIONE!

Confermando infatti un’indiscrezione di qualche giorno fa,
https://t.me/rezident_ua/27683
che vedeva il FINANZIAMENTO VINCOLATO A
- abbassamento età coscrizione obbligatoria (attualmente dai 25 anni ai 60)
- chiusura immediata frontiere!
“le singole capitali europee sono pronte a fornire alle FF.AA.UU. armamenti, munizioni e logistica A PATTO CHE il governo ucraino “dia loro il massimo riscontro all’interno del Paese”, ovvero COSCRIZIONE OBBLIGATORIA DI TUTTE LE RISORSE DISPONIBILI, INCLUSE QUELLE ATTUALMENTE GIACENTI ALL’ESTERO” (отдельные европейские столицы готовы обеспечить ВСУ техникой, боеприпасами и логистикой, однако требуют от украинского руководства «максимальной отдачи внутри страны» — а именно мобилизации всех доступных ресурсов, включая возвращение мужчин призывного возраста, находящихся за границей).
https://t.me/rezident_ua/27716

I padroni che in tutto questo NON HANNO MAI FATTO ALCUNA VALUTAZIONE, ALCUN CALCOLO COSTI/BENEFICI relativi all’intera OPERAZIONE, come si usa nel nostro, di mondo, come si usa nel nostro, di moto-modo capitalistico di produzione, NON INTERESSA CHE KIEV VINCA. PERCHE’ KIEV VINCE, PUNTO. Raggiunge i confini del 1991, arriva a Mosca, arriva anche a Pechino se necessario. Questa menzogna, suggellata “con burla del pontefice in gotico latino”, rende SUPERFLUA qualsiasi valutazione.

E se mentre “si vince” un popolo intero è portato a CONSUNZIONE… e pazienza, “è per il loro bene”. MEGLIO, PER LE TASCHE DI PORTAFOGLI CHE INGRASSANO SEMPRE DI PIU’, SENZA ALCUN CONTROLLO. E’ IL PRIMO CASO, NELLA STORIA DEL GENERE UMANO, CHE IL COMPLESSO MILITARE-INDUSTRIALE DI UN BLOCCO IMPERIALISTICO, IL NOSTRO, HA A DISPOSIZIONE UN INTERO POPOLO A PERDERE (e lo tiene ben chiuso nel recinto!) PER CONTINUARE A FARE UTILI DA FAVOLA A PREZZI GONFIATI (E ASSOLUTAMENTE NON CONTROLLATI! NON SOGGETTI AL CONTROLLO DI ALCUNA AUTORITA’ ANTITRUST O SIMILI!) CON COMMESSE DA CENTINAIA DI MILIARDI DI DOLLARI.

PER QUESTO, L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ECONOMIA NATOFASCISTA E’ NECESSARIA AL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DELLA MACCHINA, DI QUESTA ARCHITETTURA MOSTRUOSA, DISUMANA, CHE VEDE UN TRASFERIMENTO DI RICCHEZZA NEL “NOSTRO”, DI MONDO, TOTALMENTE A SPESE DI UN PAESE INTERO INGHIOTTITO DA LOGICHE DA “MONDO PARALLELO” CHE LO PORTERANNO A CONSUNZIONE.

PER QUESTO, LA DISTOPIA APPARENTE FRA IL NOSTRO, DI MONDO, E QUELLO “PARALLELO”, E LE RELATIVE REGOLE, E’ PER L’APPUNTO SOLO APPARENTE! IN REALTA’, I DUE MONDI SONO STRETTAMENTE CONNESSI E FUNZIONANO SECONDO LE STESSE REGOLE, ANZI, SECONDO L’UNICA LEGGE, QUELLA DEL PROFITTO CAPITALISTICO.

LA RIDUZIONE DEL POPOLO UCRAINO A COLONIA, DATO IL CONTESTO BELLICO IN CUI TALE FENOMENO SI SVOLGE, E’ IL PRIMO CASO NELLA STORIA DI SFRUTTAMENTO DI ESSERI UMANI TOTALMENTE A PERDERE. Lo schiavo, il servo della gleba, il suddito dei territori d’oltremare, devono “CRESCERE E MOLTIPLICARSI”, quanto basta per tirare la carretta di chi li domina, ovvero di CONSENTIRE IL CICLO PRODUZIONE E RIPRODUZIONE MERCE E RELATIVA APPROPRIAZIONE DI PROFITTO DA PARTE DELLO SCHIAVISTA, DEL FEUDATARIO, DEL CAPITALISTA, DELL’IMPERIALISTA.

La dipendenza da monocoltura, un popolo intero che nasce, cresce, sopravvive, crepa estraendo caffè dal proprio territorio, PREVEDE che tale popolo possa, DEBBA, compiere quel ciclo vitale senza dover essere costretti a IMPORTARE SCHIAVI, un esempio a caso, dall’Africa, o dalla Cina (i “coolies”).

Qui la colonia non serve a PRODURRE MERCE. IL PROFITTO IL CAPITALISTA LO OTTIENE QUANDO LA MERCE E’ DISTRUTTA! Un territorio ridotto a poligono di tiro, prima, e a discarica, poi. UN POPOLO FUNZIONALE UNICAMENTE A TALE PROCESSO DI DISTRUZIONE, OVVERO CONSUZIONE, OVVERO REALIZZAZIONE DI TALE FORMA MERCE. Con anche passaggi intermedi di trasferimento di capitale, dove il produttore SI ASSICURA IL PROFITTO lasciando ai propri vassalli, valvassori e valvassini l’onere del RECUPERO CREDITI, oltre che l’assicurare al padrone-signore IL FUNZIONAMENTO DEL MECCANISMO.

In effetti, l’unico parallelo che potrebbe, in qualche modo, reggere, è proprio dell’Africa ridotta in schiavitù, con la tratta degli schiavi, ovvero il relativo spopolamento, il genocidio di popoli interi. O in epoca più recente e tirandola per i capelli (nel primo le catene e i marchi a pelle si vedevano, in quello che segue si sentivano e basta, essendo tutti in teoria “liberi”), lo spopolamento di interi territori a sud per far girare le fabbriche del nord.

Tutti movimenti dove la riduzione in schiavitù o la proletarizzazione, ovvero la costrizione in catene di classi intere ridotte a “offrire” null’altro che loro stessi, si accompagnano a CATASTROFI DEMOGRAFICHE e a GENOCIDI. Qui assistiamo a un salto di qualità: L’ORDINE PADRONALE A UN POPOLO INTERO DI CONSUMARSI INSIEME ALLA MERCE DA CONSUMARE, MORIRE ACCOMPAGNANDO - FINO ALLA FINE - LA MERCE DI MORTE ASSEGNATAGLI. Meglio, fino a quando tale operazione garantirà al padrone gli attuali margini di profitto. Poi… non sarà più un problema di nessuno. “Ci abbiamo provato”. “Cose che capitano”. Anzi, “l’insostenibile leggerezza dell’economia natofascista” darà vita all’ennesima, penosa, sequela di scaricabarile, che cadranno a cascata, meglio, a valanga, AUMENTANDO PROGRESSIVAMENTE LE “COLPE” ACCUMULATE finché raggiungeranno chi non sarà più in grado di scaricarle su nessuno. E le pagherà tutte.

Aggiornamenti a seguire.
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Lorenzo
Wednesday, 08 October 2025 01:03
Un'analisi discretamente approfondita sulle strutture logistiche della guerra, che stanno diventando più importanti della stessa linea del fronte (pressoché inesistente data l'irrisoria densità di truppe):

https://www.youtube.com/watch?v=f4EOL_Nn3Xk
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Paolo Selmi
Tuesday, 07 October 2025 23:08
07/10 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI CONTINUANO AD AVANZARE A IVANOVKA, oblast’ di Dnepropetrovsk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3061

Soprattutto, poco più a sud, procedono verso nord da VERBOVOE e raggiungono ALEKSEEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3063
La quale, dovesse cadere, vedrebbe profilarsi a est l’ennesima sacca! E un immediato avanzamento della linea di fronte, a sacca chiusa, di sette chilometri.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

QUI OGGI SI SONO AVUTI AVANZAMENTI A DIR POCO SBALORDITIVI, SEGNO DI UN FORTE CEDIMENTO DA PARTE NATOFASCISTA.

NEL POMERIGGIO, I RUSSI AVANZAVANO A NORD-EST DI KRASNOARMEJSK in direzione sud-ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3055

ora, PIENAMENTE sotto controllo natofascista, c’è un collo di bottiglia azzurro di meno di quattro chilometri di spessore. Niente. Dall’altro lato, fra la postazione più avanzata russa a nord-est e quella a sud-ovest ci sono meno di sette chilometri di distanza. Anche qui pochissimo. A sud-est di questo collo di bottiglia, si apre una sacca a dir poco enorme.

Sacca che già oggi ha iniziato a ridursi, con
- un ULTERIORE ARRETRAMENTO natofascista a nord-est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3058
- LA CHIUSURA DI UNA NOTEVOLE AREA A EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3059

In tutto questo, i russi continuano a espandersi nell’area a nord-est verso tutte le direzioni: OVEST, NORD ed EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3062
Mentre si vedono già a est i contorni di una nuova sacca.

Nel complesso, l'impressione è quella di esser giunti a un punto di non ritorno. Per i natofascisti.

BATTAGLIA DI SEVERSK


I russi si avvicinano anche da sud-est, espugnando oggi una postazione nemica (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3056

VERSO KRASNYJ LIMAN

Anche qui i russi chiudono una sacca e ripianano la linea di fronte a nord-est di Krasnyj Liman (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3064
L’intero tratto sopra Krasnyj Liman sta cedendo, giorno dopo giorno.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 07 October 2025 15:12
07/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI PRIMA AVANZANO A OVEST VERSO NOVOVASILEVSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3052
POI LA LIBERANO E RAGGIUNGONO LA RIVA DEL FIUME JANCHUR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3053
entrando e dando inizio alla BATTAGLIA DI USPENOVKA, ultimo paese di una certa consistenza (due incroci e quattro strade almeno) lungo la strada, altrimenti libera da ostacoli (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73596?single
verso GULJAJPOLE. Oltre a questo, si approfondisce la sacca subito a sud mentre è tagliata completamente la strada che attualmente approvvigiona POLTAVKA a sud. Poltavka da cui i natofascisti farebbero bene a ritirarsi, e alla svelta, prima di soccombere.

Infine, muovendosi ora verso nord-ovest seguendo il lento, sinuoso, fluire del fiume JANCHUR, i russi possono potenzialmente creare e chiudere un’ulteriore sacca, stavolta a nord, e ricongiungersi e dare manforte ai loro compagni attualmente impegnati a VISHNEVOE.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi guadagnano nuove posizioni
- sia in città,
https://t.me/condottieros/13523
via dopo via, con l’importante defezione dei nazisti di AZOV i quali son stati, come loro costume da quando son stati annientati a Mariupol’ e quindi riformati, i primi a defilarsi.
- sia a nord-est, liberando VLADIMIROVKA (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/43004
che si trova esattamente sotto SHACHOVO. Che attaccato da un’ulteriore direzione è ancora più sotto pressione. Seguiremo l’evolversi della situazione.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

QUI I RUSSI AVANZANO DA SUD EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3054
giungendo alle porte di IVANOPOL’E che è l’ultimo paese a sud-est prima di raggiungere Konstantinovka anche da qui.

Avanzano anche da KLEBAN-BYK appena liberata verso nord (qui la cartina di questo doppio movimento):
https://t.me/motopatriot78/43010

Giusto per capire cosa vuol dire fortificare a più scaglioni un’area, questa è la cartina di quello che attende ancora i russi su questa direttrice:
https://t.me/divgen/73601?single
Non sarà facile, per niente. E per fortuna che gli ufficiali su altre direttrici, pur avendo tempo, soldi e risorse a bizzeffe per trasformare decine e decine di chilometri di aree limitrofe alla allora linea di fronte, han deciso patriotticamente di intascarseli senza fare nulla. Ora soldati intruppati a forza vanno a crepare dentro trincee scoperte, travolti dai cavalli di troia e i fili spinati che, posti in fretta e furia poco più in là, gli rovinano sopra. Del resto, anche questi sono crimini, e contro il proprio stesso popolo ma, come va di modo dire ora, “fino a un certo punto”.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

PARE, pare, che la sacca nel centro cittadino sia stata CHIUSA dai russi (cartina e notizia qui):
https://t.me/condottieros/13526
e che i natofascisti ormai non siano più in grado di opporre resistenza. Fosse confermata questa notizia, la battaglia di Kupjansk si avvierebbe verso la conclusione.

"SCIMMIE CON LA BOMBA A MANO"

Abbiamo già accennato agli attacchi terroristici alla centrale atomica di Zaporozh’e. DAL 23 SETTEMBRE (comunicato del canale telegram ufficiale della Centrale)
https://t.me/znppofficial/1585
la Centrale, dopo aver centrato e distrutto la centrale elettrica a fianco, INDISPENSABILE per la messa in funzione di impianti di raffreddamento che, qualora non potessero funzionare, provocherebbero una catastrofe atomica, FUNZIONA GRAZIE AI GRUPPI DI CONTINUITA’ DIESEL. Scorte ce ne sono quante se ne vogliono (На площадке станции имеются достаточные запасы дизельного топлива для длительной работы генераторов в автономном режиме)
https://t.me/znppofficial/1586
e i generatori sono in posti inaccessibili ai droni e ai razzi operati dai terroristi natofascisti. Ciò nonostante questo giocare col fuoco è inaccettabile, denunciano ancora oggi gli scienziati e i lavoratori della Centrale:
https://t.me/znppofficial/1593

Oggi, un altro drone è andato a schiantarsi contro un reattore di un’altra centrale, quella di VORONEZH (foto qui):
https://t.me/divgen/73604
Gli ha fatto un baffo, perché il cemento armato di questi reattori è sovietico, e ci vuole ben altro per scalfirlo. Ma il gesto resta. Scimmie con la bomba a mano, lett. “obes’jana s granatoj” (обезьяна с гранатой) è il modo con cui definiamo da anni questi pazzi furiosi. E il riferimento non va solo a Kiev, ma anche a Washington e Londra, quelli che “non sanno dove vanno” gli aiuti. Anzi tutto. A seguire, tutta la crème de la crème della nostra classe politica, che nelle settimane scorse ha montato un caso di “droni russi” finiti, ne peggiore dei casi, appoggiati su un pollaio. E non dicono NULLA su quanto sta accadendo. Forse perché, come nel caso dei rastrellamenti dei Te-Tse-Ka, chi tace, acconsente. Forse perché, tutto sommato, anche questi sono crimini “fino a un certo punto”.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo III
Wednesday, 08 October 2025 09:13
Quoting Paolo Selmi:
07/10 ore 13:30 aggiornamento

contro un reattore di un’altra centrale, quella di VORONEZH (foto qui):
https://t.me/divgen/73604


...solo un dettaglio, quella della foto è una torre di raffreddamento, dentro c'è solo acqua, vapore, e aria, nessun reattore nucleare, ...cmq un elemento della centrale
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Paolo Selmi
Wednesday, 08 October 2025 12:27
Giusto Paolo
grazie mille per la precisazione. Si, è un elemento della centrale. E se non ci sono fiumi vicini, uno dei più importanti: se la torre non raffredda, al reattore si scaldano alquanto gli animi... fino a quello che gli anglofoni chiamano "nuclear meltdown".

Su quest'ultimo punto Douglas figlio con la barba e Jane Fonda pre-aerobica ci avevan fatto anche un bel filmino...
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Paolo Selmi
Wednesday, 08 October 2025 16:19
PS Ringrazio il compagno Jure, che sulle torri ci ha lavorato e ci lavora, per la precisazione appena ricevuta:
"Non conta se ci sono fiumi vicini o meno: le torri servono comunque, che le acque di raffreddamento siano pescate da un fiume (vedi Caorso, ma anche centrali a gas o gasolio o carbone come nelle decine sparse in Italia, sempre presso bacini d'acqua qualsiano) o dal mare (Fukushima), o da un bacino artificiale. Senza torri non si raffredda, punto. Tubazioni e valvole di entrata acque, roba da 2 metri di diametro. Via dalle turbine a vapore, comunque sia prodotto, il residuo va ai vicini condensatori per un primo raffreddamento (specie nelle nucleari per separare i due circuiti ad evitare contaminazione), e poi alle torri, per poi ritornare all'impianto".
Morale: le torri sono essenziali. Colpire le torri significa mettere in crisi l'intera filiera di quella produzione termoelettrica, sia essa nucleare o a combustibile fossile. Con l'aggravante che nel primo caso "ON / OFF" è molto, ma molto più problematico. Almeno, fino a quando non saranno tutte a fusione nucleare, che a differenza della fissione non corre il rischio di incidenti legati ad una perdita di controllo della reazione. Grazie ancora Jure!
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Paolo Selmi
Tuesday, 07 October 2025 11:24
07/10 ore 08:30 aggiornamento

MISSILI COME BISTECCHE


Sarà che sono provinciale, sarà che noi proletari più che costine e salamelle non grigliamo, meglio, identifichiamo nello “sciallo” il pianeta esotico delle bombette, dei rosticini e delle coscette di pollo premarinate, spingendoci a svuotare il portafoglio osando capocolli panati che fan tanto felici i palati, tanto quanto infelici le casse a fine giornata. E infatti il tutto si riduce a un unico evento estivo, al massimo bissato e non più di un’altra volta, ancora possibile nei nostri cortili dove a turno uno griglia sul balcone e gli altri si sentono l’odore in casa senza chiamare i carabinieri, basato su una sapiente calibrazione del paniere di merci che finiranno sulla graticola, secondo l’evangelico principio: “prima la roba buona, poi man mano che li ammazzi aggiungi quelle belle costine che grondano grasso da tutti i pori e che daranno loro il colpo di grazia, invocando a gran voce un grappino (o una vodka liscia) per sgrassare” (tattica iniziale, prima del miracolo dell’acqua in vino, delle Nozze di Cana...).

Sarà tutto questo… ma ammetto di aver “scoperto”, a cinquant’anni e rotti e per puro caso, che TOMAHAWK era anche una bistecca. E quando ne ho vista una, di persona, sul piatto di altri, ho detto… e chi se la mangia tutta quella roba? Fatta tutta in quella maniera e basta? E quando ho scoperto quanto costava al chilo, ho ricevuto ulteriore conferma che la tattica iniziale delle Nozze di Cana è la migliore in assoluto. Ma quel pezzo informe, di carne bovina mi è rimasto impresso sino a oggi.

Quando l’ho associato all’ennesima esternazione di Mastro Ciliegia:
https://t.me/parstodayrussian/189935
“Kiev avrà i suoi Tomahawk, anche se devo capir bene per cosa li utilizzerà”. Non so… probabilmente li metterà prima in forno a cottura lenta a 55°C per sei-otto ore e poi darà loro la scottata finale sulla griglia!

La notizia di questa ENNESIMA V2, di questa ennesima wunderwaffe in mano al regime di Kiev, ha fatto il giro di tutti i canali telegram ucraini, tra cui i miei soliti:
https://t.me/rezident_ua/27704
https://t.me/ZeRada1/27224
Il primo riduce a zero il valore d’uso militare di tale fornitura, evidenziandone il valore SIMBOLICO (“Для Банковой это символизм”) e, tutt’al più, la ricerca di nuove provocazioni per aumentare la tensione. Il secondo cita il deputato ucraino Kamenchuk, il quale afferma chiaramente che l’Ucraina non ha bisogno di tali wunderwaffe, che saranno usate come gli HIMARS oggi: in centri abitati contro civili. Filosofia Trump: minacciare di venderli, quindi venderli, scaricando la responsabilità dell’impiego sulla manovalanza locale, responsabile anche di far saltare eventuali colloqui di pace, impraticabili dopo una strage (“он правильно понял, как использует Томагавки Трамп - как угрозу”).

Tomahawk, ma anche Barracuda, entrambi ben noti alla contraerea russa da decenni:
https://nsn.fm/policy/vopros-tselei-risknet-li-kiev-vospolzovatsya-raketami-tomahawk-ot-ssha
L’importante è vendere.

Missili venduti come bistecche. Non a trenta euro al chilo, ma a 1,3 milioni di dollari al pezzo:
https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/us-tomahawk-missile-shipments-ukraine-unlikely-sources-say-2025-10-02/
Missili come bistecche che, anche se escono bruciate perché messe subito sulla griglia, oppure mangiate crude dentro, oppure mangiate a metà perché son talmente tante che le pance non sono calibrate per finirle, e mezze van buttate… al macellaio non interessa. Al macellaio Trump, e a quello che c’era prima, le vite umane altrui interessano come i moscerini sul parabrezza.

Aggiungo, a tutto questo, una notazione. IL MACELLAIO è IPOCRITA. Non solo perché sa benissimo COSA SE NE FARANNO, ma perché li sta vendendo – sostanzialmente – a incapaci che non possiedono neppure la griglia e la carbonella. COME NEL CASO DEGLI HIMARS O DEI PATRIOT, FARA’ TUTTO LUI, VENDITA E “CATERING”. Trattasi di missili che non basta puntare come sul navigatore e schiacciare un tasto. Necessitano di PERSONALE QUALIFICATO IN GRADO E STRUMENTAZIONE, A TERRA E SATELLITARE PER FARLI FUNZIONARE: pianificare la traiettoria, preparare missile e postazione di lancio, eseguire tutte le manovre e operazioni relative al lancio stesso, seguirlo nel corso della traiettoria.

Questo è un SISTEMA HIMARS, per esempio, che ci ha appena salutato:
https://t.me/mod_russia/57274
La penuria di mezzi e la crisi energetica han costretto i natofascisti a tirar fuori i gioielli di famiglia, le wunderwaffe degli anni passati, e a portarli a ridosso della prima linea, commenta il buon Ermakov:
https://t.me/beard_tim/27837
Come nel caso di questo sistema HIMARS colpito da missili ISKANDER a SREDNIJ BURLUK (Средний Бурлук), ridente paesino 45 km a est di CHUGUEV (posizione qui
https://divgen.ru/49.89397/37.30382/14
e qui):
49.89397/37.30382

Nel corso dell’operazione, sottolinea il Ministero della difesa russo, ci han salutato:
✅ una postazione di lancio «Himars»,
✅ un camion con gru,
✅ due mezzi fuori strada,
✅ non meno di 15 soldati.

E anche se la manovalanza locale dopo anni ha imparato a usare l’intero sistema HIMARS c’è sempre, lo ricordiamo, un sistema di approvazione lancio e controllo coordinate che DEVE, necessariamente, passare per WASHINGTON con la crociera integrata al suo apparato satellitare. Questi sono missili a gittata ancora maggiore.

Il Macellaio fa anche consegna a domicilio e catering. Sa benissimo “per cosa” saranno usati. Come sono stati usati finora gli Himars e gli Storm Shadow. Così come sa benissimo che il valore d’uso militare, ovvero la sua capacità di incidere sul corso delle operazioni sul campo, sarà identica a quegli Himars e Storm Shadow. Ma al Macellaio interessa solo vendere.

FORTI COI DEBOLI, DEBOLI COI FORTI: IL TE-TSE-KA E LA TESLA

Questo filmato, ripreso da una telecamera di controllo su un’autovettura comune,
https://t.me/HersonVestnik/43659?single
ci mostra un tratto di strada a Kiev, col conducente diligentemente dietro a una Tesla per chilometri. Entrano in città, posto di blocco, la Tesla neanche guardata e lui dietro palettato. E si incazza. “Perché la Tesla non l’avete fermata?”

Per lo stesso motivo per cui a una fermata di autobus han rastrellato tutti i conducenti
https://t.me/legitimniy/20968
e aumentano gli importi richiesti per il “rilascio”. O il costo dell’“abbonamento mensile” per non essere nemmeno fermati. Ma anche questo, al Macellaio, non interessa. Biomassa trattata al pari di quel pezzo di carne informe, o di quel pezzo di ferraglia che portano lo stesso nome.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 07 October 2025 22:37
Ringrazio Paolo e Alfred e concordo con entrambi.

Da un lato, non sono wunderwaffe. Per niente. I russi le conoscono molto bene. Sinceramente, colgono molto di più di sorpresa droni lanciati da un camion che è riuscito a mimetizzarsi dove i russi meno se lo aspettano. E quando li vedi alzarsi in stormo è troppo tardi. Vogliamo farci due risate? Di fronte a questo "spettacolo" i droni NATO-fascisti lanciati dal camion qualche mese fa sono niente:
https://t.me/bes_pilot/4479
Dal fianco del camion escono a cassetto seicentoquarantotto rampe di lancio per seicentoquarantotto droni
https://overclockers.ru/blog/Nacvark/show/240330/V-Kitae-prodemonstrirovali-ustanovku-dlya-odnovremennogo-zapuska-648-dronov

Certo... non tutte le ciambelle riescono col buco... (e meno male che non si è fatto male nessuno in questo spettacolo... fuochi d'artificio no? fanno così schifo?)
https://t.me/daokedao/41116

Certo che nessuno userà mai, anzi, MAI, per scopi bellici questo potenziale... no... solo per fare coreografie in aria. Certo...

Ora, immaginiamoci che su un insospettabile cassonato di qualsiasi ditta di trasporti che gira sulle nostre autostrade, o su quelle russe, o su quelle cinesi, si riesca a fare questo allestimento. Che gestire cestelli scorrevoli che escono ed entrano a fisarmonica così con un gruppo di continuità per ciascun drone attaccato non è andare sulla Luna. Immaginiamoci anche di portarlo a pochi chilometri dall'obbiettivo da colpire. Immaginiamoci, sempre, nella nostra testa malata, perché mai potrebbe accadere una cosa del genere, no... che questi 648 droni, anche con una quantità minima di c4 ciascuno, siano programmati non per partire tutti insieme, che poi si rischia di far la fine delle coreografie di cui sopra... ma anche solo un cestello alla volta a distanza di dieci, quindici secondi l'uno, per colpire tutti lo stesso obbiettivo.

Immaginamoci infine, nella nostra perversione, la versione militare di questo cassonato con sorpresa. si porta a pochi chilometri di una linea di fronte e si dice... prego, faccia quello che deve fare.

Un Tomahawk, abbiamo visto, singolo, costa 1,3 miioni di dollari al pezzo. Dalla postazione di lancio nel corso di quelle 1500 miglia di galoppata è tracciato e seguito, quindi abbattuto. Non è ipersonico. E' un progetto vecchio di decenni. Quel sistema ne costa, di soldi, che 648 droni non li vendono in offerta al supermercato, ma non così tanti. E possono essere cammuffati fino a pochi minuti prima del lancio. E questo è solo un esempio, "civile"... le cose serie mica le fanno vedere ai quattro venti.

Dall'altro lato, inclinare ulteriormente un piano già inclinato e, se mi si passa il gioco di parole, incrinato, di rapporti fra Stati, dove noi, Paesi d'Europa, scaviamo ogni giorno una voragine fra "noi" e "loro" è anzi tutto umiliante e vergognoso, prima che da irresponsabili e molto, ma molto, pericoloso.

Sul pericoloso ho poco da aggiungere. Sull'umiliante e sul vergognoso, preferisco invece non pensarci. Almeno a quest'ora. Finisco l'aggiornamento e, sperando di non sognare stanotte nuvolette di droni che, come quelle di api dei cartoni animati, mi inseguono...
buona notte a tutti!

Paolo Selmi
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Alfred
Tuesday, 07 October 2025 22:58
A proposito di droni... e di incubi.
Una cosa che mi ha meravigliato e' che i russi dai tunnel facciano sbucare solo soldati. Tutte le fognature e tutti i tipi di tunnel sono corridoi per eventuali droni studiati per adattarsi all'ambiente (immagino, non sono ingegnero). Quindi nell'incubo un po' tipo certa spazzatura filmica anni 70 (che avercene, oggi) mi vedo lo zely che si lava i dentini mentre dal wc affiora il drone russo (un pataccone rozzo, ma affidabile), non esattamente pulito, e gli rovescia addosso un po' di pulitura fognaria. Solo quella, giusto per farlo sentire a contatto con una materia a lui affine e mandargli un saluto.
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Paolo Selmi
Tuesday, 07 October 2025 23:44
Non diamogli troppe idee Alfred... che poi col drone anfibio che risale le cloache, l'antico adagio gucciniano "ovvio il medico dice sei depresso / nemmeno dentro al cesso / possiedo un mio momento" si carica di nuovi significati! :-)

A dmàn!
paolo
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Alfred
Tuesday, 07 October 2025 20:48
E' tutta una merdaviglia, titoli sui giornali quasi spaventati, ma in realta' in pieno orgasmo, parlano di danni che i missili fine di mondo potrebbero fare ... sino in Siberia. La republichina, per esempio, entusiasticamente spaventata.
Chissa' perche' ci hanno talmente rincoglioniti che molti (nonostante le smentite di quella porca incomoda della realta') continuano a pensare o propagandare una russia distratta, che sta con il naso in aria ad aspettare che piovano bombe.
Affinche' qualsiasi arma abbia gli effetti fantastici che magnificano bisogna che dall'altra parte stiano immobili, in attesa, rassegnati. Gaza ha abituato male (anche se la gente di gaza non e' rassegnata neanche dopo due anni di sterminio e un carrarmat o due di idf ogni giorno li manda al creatore), la Russia non e' Gaza, prima lo impariamo prima cominciamo a farcela (e giustamente) sotto per l'enormita' della stupidita' che alberga nell'aggressivo occidente.
I russi forse beccheranno uno o due missili ma prima del terzo interi territori e basi di lancio ucraini saranno devastati. Con dentro i volenterosi tecnici nostrani che devono programmare i mostri fine di mondo. Perche' i tecnici che saranno allegati al pacchetto ci andranno come semplici cittadini con simpatie nazi (probabilmente piu simpatie pecuniarie che nazi) a farsi schiantare. Tutto per dare ragione a Orsini (che lo ripete sempre ad nauseam) che ribadisce che per ogni colpo che gli ucraini ...ecc ecc
Va bene che ci guadagnano e si tengono i miliardi, ma quanto dovra' pagare l'occidente di marketing per rifarsi una immagine da detentore di minima intelligenza? si rendono conto i coglions che ci governano che il mondo intero osserva e ride? E non potendone piu delle risate spera che almeno ci sepelliscano alla svelta.
Che due palle, a parte tutto il resto, nella patria di Machiavelli costretti a eleggere come testimonial, di tutta la compagine governativa e oltre, il vecchio, solido, Cacasenno.
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Paolo II
Tuesday, 07 October 2025 17:47
Se ben ricordo, primo impiego di tali missili risale a inizio anni 90 (Balcani e Iraq). Dopo 30 anni tutta questa meraviglia non penso siano più....e Ucraina penso sappia che, colpendo obiettivi "particolari" in Russia, potrebbero fare ricordare ai Russi di avere le coordinate di Ministeri, sedi di Partito, del Parlamento....
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Paolo Selmi
Monday, 06 October 2025 23:23
06/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI RAGGIUNGONO LA FERROVIA CHE DIVENTA LA NUOVA LINEA DI FRONTE, LA SUPERANO E PASSANO NUOVAMENTE LA M-30, OLTRE A CONSOLIDARE E CONQUISTARE NUOVE POSIZIONI NELLA CITTÀ STESSA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3051

Nuovamente, nonostante i rinforzi e centomila uomini in tutto abbiano provato, in questi mesi, a opporsi a questo movimento, fra le punte più avanzate delle due falangi di attacco, questa e quella a nord-est, vi sono ormai otto chilometri. Senza nemmeno troppe fortificazioni, guardando la cartina,
https://t.me/divgen/73570?single
e più campagna che città. Poi, a sacca chiusa, sarà probabilmente scritto l’ennesimo capitolo delle assurdità di questo conflitto: tenere una posizione come questa già in gran parte accerchiata senza alcuna possibilità di rompere l’accerchiamento, ma solo prolungandone l’agonia e aumentando le perdite.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Anche divgen si allinea alle carte che girano ormai da molti giorni:
https://divgen.ru/event/3050
e mostra sia gli avanzamenti russi, che la sacca che si è formata in centro città. Per qualcuno l’affondo russo sarebbe ancora maggiore (cartina che mostra i russi un po’ più a sud qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59996

Kupjansk è compromessa e, insieme a essa, l’intera area a est del fiume OSKOL. Anche qui, se non se ne andranno alla svelta verso lidi più sicuri, i natofascisti attualmente dislocati sulla riva sinistra rischiano accerchiamento e annientamento, o weijiao 围剿, come avrebbe detto il Guomindang. Cinque ne fece, di queste campagne, contro i comunisti cinesi. Alla quinta l’Armata rossa guidata da Mao sfuggì solo compiendo l’eroica Lunga Marcia (changzheng 长征). Qui non c’è Mao… al suo posto, comandanti che obbediscono a un generale idiota, che esegue pedissequamente gli ordini di un ducetto marionetta, il quale a sua volta sta dove sta perché fa quel che gli dice un padrone, ovvero tenere a oltranza, altrimenti niente soldi. Un esercito che arretra non è mai una buona pubblicità per le armi che lo sponsorizzano.

ACCADE A KRAMATORSK

Accade che un drone russo può fare indisturbato ventitré chilometri, entrare a Kramatorsk dalla via principale, passare tranquillamente sopra un prospekt, una prospettiva come quella Nevskij a Leningrado, lasciar correre sotto di sé auto civili, auto civili, auto civili… fino a imbattersi in un furgone militare… e centrarlo in pieno:
https://t.me/petrenko_iHS/9865

Kramatorsk era stata eroicamente tenuta, col sangue e coi denti, undici anni fa, da civili trasformatisi in miliziani, tanto motivati a difendere la loro giovane Repubblica, quanto male armati, ridotti a ri-militarizzare obici e persino un T-34 dai musei e dai monumenti pubblici ai caduti per andare oltre i fucili mitragliatori. La avevano dovuta lasciare dopo che i fascisti li avevano attaccati in forze e stretto un’intera popolazione d’assedio. Si erano ritirati a Doneck, decisi a difenderla fino all’ultimo. Slavjansk e Kramatorsk furono oggetto di rappresaglie e repressioni feroci. Civili imprigionati, altri uccisi perché “kolaboranty”. Oggi i natofascisti cominciano a sentire il fiato russo sul collo. Stanno arrivando. Slavjansk e Kramatorsk torneranno a essere DNR. E non per Quaranta giorni di libertà: stavolta, per sempre.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
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Paolo Selmi
Monday, 06 October 2025 14:56
06/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Dall’estremo orientale di questa linea di fronte, i russi avanzano VERSO OVEST di un chilometro,
https://t.me/creamy_caprice/10167
scavalcando una intera linea fortificata (cartina qui)
https://t.me/divgen/73546?single
e creando i presupposti per un’ulteriore sacca a nord e portandosi a meno di dieci chilometri da KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3048

KUPJANSK dove aumentano sempre più i riscontri, anche da parte natofascista, della sacca creatasi in centro città (mappa loro qui:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59932
che collima con quest’altra mappa russa qui):
https://t.me/motopatriot78/42971
“Lascia sempre al nemico una via di fuga” (圍師必闕), diceva il maestro Sun. E mentre cerca di svignarsela lungo quello strettissimo corridoio, accompagnalo all’uscita.

Più a nord, i russi liberano OTRADNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3049
e filmato qui:
https://t.me/warriorofnorth/12359
Meno di cinque chilometri al blocco della strada a sud, sud-ovest.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avanzano nella città e scacciano i natofascisti dal quartiere SHACHTERSKIJ, adiacente all’appena liberato quartiere LAZURNYJ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42972
Creando, anche qui, i presupposti per l’ennesima sacca fra le due falangi che si stan creando.

A nord-est, i russi continuano a guadagnare terreno, prendendo di mira soprattutto SHACHOVO che tornano a minacciare anche da ovest (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42977

CONGEDO PROVVISORIO AL GATTO

I Te-Tse-Ka, dopo la figura barbina rimediata ieri, e grazie solo a una telecamera di controllo che li ha impietosamente ritratti mentre “arruolavano”, pardon, arraffavano un gatto siamese, mostrando per l’ennesima volta al mondo quel che sono, son stati costretti dalle proteste sulla rete a fare marcia indietro. Il gatto è stato restituito alla nonnina, che ringrazia tutti per il sostegno (foto qui):
https://t.me/ZeRada1/27208
Anche se maligni mormorano che si tratti di un congedo provvisorio…

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 06 October 2025 12:12
06/10 ore 08:30 aggiornamento

GUERRA ENERGETICA ED ENERGIA PER LA GUERRA


Un M1 Abrams, venduto come wunderwaffe dimostratosi sul campo più fuffa che waffe, coi suoi 1500 cavalli beve dai 400 agli 800 litri di carburante ogni 100 chilometri.
Durante la Guerra fredda il 5% del consumo energetico di USA e URSS andava soltanto per la manutenzione e sviluppo del “deterrente atomico”.
Così come, negli anni Novanta, l’unica superpotenza rimasta per far girare la ruota del suo criceto militare mondiale consumava l’equivalente del fabbisogno annuo di un Paese come la Svizzera e l’Austria.
https://topwar.ru/181641-vojny-bez-jenergii-ne-budet-kakuju-rol-igrajut-jenergeticheskie-resursy-v-sovremennyh-konfliktah.html

Benvenuti nel mondo parallelo dove non esistono gli Euro 7, dove il riscaldamento climatico non è più un problema, dove carburanti messi ovunque all’indice curiosamente divengono “puliti”, dove i trasporti pericolosi avvengono accostando esplosivi a infiammabili con la stessa naturalezza con cui si carica il portabagagli prima di partire per un lungo viaggio. Niente pannelli solari, niente pale eoliche, ma generatori diesel puzzolenti che ronzano dalla mattina alla sera. Alla guerra serve energia, tanta, sporca e subito. Senza energia, oggi, nella guerra di oggi, non c’è guerra.

Sochar Kazi, professore associato alla cattedra di Econometria dell’Università federale degli Urali, scrive che I SOLI MEZZI DI TRASPORTO DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE (VIA TERRA, VIA MARE, VIA AEREA) CONSUMANO UNA QUANTITA’ ENORME DI CARBURANTE (военно-промышленный комплекс (наземные транспортные средства, самолеты и морские суда) потребляет колоссальное количество ископаемого топлива).
https://www.ng.ru/ng_energiya/2024-02-12/14_8946_realities.html

E aggiunge: CIRCA IL 75% DEL CONSUMO MONDIALE DI RISORSE NON RINNOVABILI (CARBONE, GAS, PETROLIO) VA AL SETTORE MILITARE (Около 75% мирового потребления невозобновляемых источников энергии (уголь, газ, нефть) приходится на военные действия, ibidem).

Passiamo ora all’energia elettrica. Nel 1940 l’URSS, allora terza potenza energetica al mondo, produceva 48,3 miliardi di kW/h.
https://peretok.ru/articles/strategy/5240/
Nel 2022, con 14 repubbliche in meno, la sola Federazione Russa produceva 1.121,6 miliardi di Kw/h.
https://conomy.ru/analysis/articles/1020
di cui:
66,05% - da centrali termoelettriche
20,24% - da centrali idroelettriche
11,93% - da centrali atomiche
1,78% - da centrali eoliche
e consumava, nello stesso anno, 1.106,3 miliardi di kW/h (ibidem), con un aumento del 1,45% rispetto al 2021 (1.090,44 miliardi) e del 4,8%, rispetto a cinque anni prima (1.055,6 miliardi).

Nel 2024, il consumo raggiungeva i 1.174 miliardi di kW/h.
https://www.so-ups.ru/news/press-release/press-release-view/news/26552/
L’aumento, come è facile notare, è stato del tutto lineare, non ha subito impennate improvvise.

Anche volendo immaginare che tutto questo aumento sia andato “dlja fronta”, per il fronte, in termini di aumento della produzione industriale, non sono numeri tali da descrivere un impegno INsostenibile da parte russa. Anzi, confermano ancora una volta l’estrema prudenza, da parte loro, nel non RI-fare la fine dell’URSS trascinata e arrivata esausta dopo la cosiddetta “corsa agli armamenti”. In altre parole, la SVO si conferma essere, sostanzialmente e ancora una volta, una “guerra al risparmio”, da parte russa. DOVE LE TRASFORMAZIONI DEVONO ESSERE, ANZITUTTO, QUALITATIVE, COME MOSTRANO LE VARIAZIONI PERCENTUALI (RISPETTO AL 2023) DEL PANIERE ENERGETICO RUSSO E DELLA SUA COMPOSIZIONE ORGANICA:
• da centrali termoelettriche +3,6 % (57,3 %); 
• da centrali idroelettriche +4,9 % (17,3 %); 
• da centrali atomiche -0,9 % (18,2 %); 
• da centrali integrate nei complessi industriali +0,5 % (6,1 %);  
• da centrali solari +9,6 % (0,3 %); 
• da centrali eoliche +27,3 % (0,7 %).
https://www.finam.ru/publications/item/potreblenie-elektroenergii-v-2024-godu-v-rossii-vyroslo-na-31-20250114-1648/
Che poi si faccia in fretta, quando i numeri son piccoli, a fare percentuali a due cifre, siam tutti d’accordo. Infatti, questo dato qualitativo va assolutamente abbinato a quest’altro. In un territorio enorme come quello russo, GLI AUMENTI DI PRODUZIONE ENERGETICA RIGUARDANO LE COSIDDETTE ZONE DISAGIATE, OVVERO ESTREMO ORIENTE (+5%), SIBERIA (+4,9%) E SUD (+4,9%) (Основные точки роста – Юг, Сибирь и Дальний Восток, где мы наблюдаем рост выше среднего по стране: на Юге +4,9%, в Сибири +4,9% и на Востоке +5%, ibidem).

“Zone disagiate” e, aggiungiamo, LONTANE DAL FRONTE (e dai droni). Non una ripetizione dello schema sovietico, dove tutto era traslocato a est, ma anche qui non è da sottovalutare l’impatto della SVO sullo sviluppo economico delle zone cosidette “disagiate”: alla luce, soprattutto, della SVOLTA A EST dello stesso mercato russo a fronte della chiusura europea e della sua decisione di suicidarsi economicamente.

Parliamo ora di Ucraina. Giusto per avere un ordine di grandezza, a fine 2021 il regime di Kiev prevedeva di INCREMENTARE LA PRODUZIONE DEL 2,5% per un totale di 161 miliardi di kW/h.
https://eenergy.media/news/21147
Sempre per un’idea di chi produceva cosa, nel 2020 la produzione era stata di:
- 76 miliardi di kW/h da centrali atomiche;
- 51 miliardi di kW/h da centrali termoelettriche;
- 9 miliardi di kW/h da fonti rinnovabili.
https://www.tadviser.ru/index.php/Статья:Энергетика_Украины

Parliamo, come ordine di grandezza, di uno zero in meno. Di mille miliardi in meno di kW/h. Che nel corso del 2022 si eran già ridotti di un terzo, stando al FT:
https://www.kommersant.ru/doc/6746678
e quasi tutto ormai a carico di centrali atomiche e idroelettriche, non toccate dai russi a differenza di quelle termoelettriche:
https://fakty.com.ua/ru/ukraine/20240703-vyrobnycztvo-elektroenergiyi-v-ukrayini-2024-de-ta-yak-vidbuvayetsya/
La mazzata peggiore è stato il passaggio della Centrale atomica di Zaporozh’e ai russi. Era quella che produceva maggior energia elettrica. Ed è questo il motivo per cui “i russi si sparano da soli” ancora nel 2025, ovvero continuano a piovervi proiettili e droni, nel tentativo di provocare una reazione tale da indurre la cosiddetta “comunità internazionale” a prendere (ulteriori?) provvedimenti tali da allontanare i russi dalla centrale atomica e rientrarne in possesso. Nel frattempo, se esplode… fa niente. Cose che capitano.

Nel frattempo, IMPORTA ENERGIA ELETTRICA DALL’EUROPA e, nonostante questo, a gennaio 2025 era SOTTO DEL 4% anche considerando quello che era costretta a importare:
https://neftegaz.ru/news/transport-and-storage/877932-ukraina-ne-smozhet-kompensirovat-defitsit-elektroenergii-dazhe-importom-a-gaza-v-pkhg-na-donyshke/

Tendenza, ovviamente, in aumento: gli 1,15 miliardi di kW/h importati nel periodo gennaio-maggio dello scorso anno quest’anno sono saliti, per lo stesso periodo, a 1,65 miliardi di kW/h.
https://newskiev.ru/society/2025/08/29/870805.html
Aggiungiamo a questo il consumo di idrocarburi, per esempio di gas, che nel 2022 ammontava a circa 30 miliardi di metri cubi, di cui 10 importati:
https://vz.ru/economy/2025/8/14/1352462.html

Anche per questo, i tanto osannati milione e rotti di droni “prodotti” dal regime di Kiev nel 2024, ammesso e non concesso che sia un dato attendibile, in realtà poi VANNO PORTATI AL FRONTE E MESSI IN CONDIZIONE DI VOLARE!
https://regnum.ru/news/3878324
Per quanto strano possa sembrare, un conto è produrli e un conto usarli al fronte. Questo saggio, purtroppo in russo, ma con un’ampissima bibliografia e tutta in anglofono,
https://we.hse.ru/data/2023/09/13/2057512606/Энергетика беспилотных авиационных систем.pdf
ci parla di metodi di propulsione essenzialmente elettrici, per tratte di poche decine di chilometri. Sistemi di pilotaggio che fanno la differenza al fronte, specialmente se non ci sono a opporsi ai russi che avanzano, considerando che l’energia elettrica al fronte arriva e non arriva, al punto che non è più un assurdo che conti di più tranciare un cavo elettrico che far saltare un ponte.

In questo contesto, si collocano i reciproci scambi di cortesie fra Kiev e Mosca che gli analisti chiamano INFRASTRUKTURNAJA VOJNA, “guerra delle infrastrutture”. A questo punto, capiamo che una centrale termoelettrica che salta nell’ovest dell’Ucraina non ha lo stesso impatto, sia sul conflitto che sulle infrastrutture che lo reggono, di una cisterna di petrolio che salta a Feodosia. Così come capiamo che PROVOCARE UNA NUOVA ESCALATION, quando per ogni drone natofascista che colpisce un obbiettivo russo ne partono cinquanta russi su obbiettivi ucraini, mandando ormai in pappa la contraerea e DIMINUENDO ULTERIORMENTE LA CAPACITA’ GIA’ RIDOTTA DI PRODUZIONE E TRASPORTO ENERGETICI DEL REGIME, ben al di sotto di quella che definiremmo “soglia critica”,
https://t.me/legitimniy/20966
è una mossa puramente suicida.

Capiamo che porsi obbiettivi di “guerra totale” (total’naja vojna) come fa ancora Kiev, sognando di lasciare Mosca senza corrente elettrica o senza carburante,
https://t.me/rezident_ua/27698
è un’idiozia totale. Da qualsiasi punto la si guardi. Punto di vista, ovviamente, che non sia quello di soffiare sul fuoco per tenere alta la domanda di un mercato, quello del complesso militare industriale u-ccidentale, in piena espansione. U-ccidentale in ogni senso: per prosperare, occorre che un popolo intero si immoli, “fino all’ultimo ucraino”.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo II
Monday, 06 October 2025 14:15
ai tempi della naja, mi sembrava già una assurdità che il mio Leopard 1 facesse 800 metri con un litro (unico pregio di quel motore: "forse" solo mettendoci la pipì dentro non avrebbe funzionato), pari a 640 km con 800 litri....questo dice da solo che bidone sia l'Abraham
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Paolo Selmi
Monday, 06 October 2025 17:29
Colpa di quelle trenta tonnellate e settecento cavalli che l'Abrams ha in più del Leopard1...
Un dieci cilindri da trentasettemilaquattrocento di cilindrata (37,4 litri) contro una turbina grossa 1,1 metri cubi.

E il 4 giugno il Kuwait si è impegnato a comprare per 325 milioni di dollari ancora questi scassoni.
https://www.reuters.com/world/middle-east/us-okays-potential-325-million-sale-sustainment-support-abrams-tanks-kuwait-2025-06-04/

Ma vedrai che li infileranno anche nel pacchetto da 600 miliardi... come versioni modernizzate!
https://www.congress.gov/crs-product/IF12495

E la VDL o chi per ella si spenderà in profondi salamelecchi di ringraziamento.

Ciao
Paolo
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Fabrizio
Monday, 06 October 2025 14:06
Infatti non a caso ieri Zelensky è tornato a chiedere un cessate il fuoco aereo, dopo i recenti e devastanti attacchi russi. Tra l'altro notare che vuole un cessate il fuoco unilaterale in modo che loro possano comunque continuare a colpire le infrastrutture russe.
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Paolo Selmi
Monday, 06 October 2025 18:37
Hai colto nel segno Fabrizio,

tra l'altro leggevo oggi un bravissimo Montanari
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/31405-tomaso-montanari-gaza-il-punto-in-cui-siamo.html
commentare su quel "fino a un certo punto" di Tajani, che si ricollega al tuo discorso: l'unilateralità come tratto distintivo di rapporti internazionali o della loro facciata. Quella dei cinguettii presidenziali sui social, quella di quell'odioso “Thank you for your attention to this matter!” alla fine di ogni messaggio padronale, quasi peggio del "Cari collaboratori" con cui di solito quelli della sua razza esordiscono.

Una diplomazia ridotta a diktat che mette i paletti del "fino a un certo punto" oltre il quale non vale più nessun discorso condiviso fino a oggi. Al punto che persino una marionetta come Zelenskij usa lo stesso linguaggio dei suoi padroni, lo riproduce come se fosse nella loro stessa posizione.

Parlando di linguaggio, di parole, e di senso unico delle stesse, tra ieri e oggi mi è arrivato un uno-due mica da ridere.

Essendo libero traduttore in mare aperto, senza più controlli o correzioni dall'alto da almeno venticinque anni, sia pur dopo dodici di addestramento scolastico, più va avanti il tempo e più avverto le mie lacune e sento il bisogno di studiare. Soprattutto, di affinare il COME tradurre.

E allora, cercando di non addormentarmi già alla seconda o alla terza pagina per come son conciato, sono già a buon punto del "Dire quasi la stessa cosa" di Eco.

Ieri ho trovato qualcosa che mi ha tenuto sveglio, per l'incazzatura che montava, più che altro. Nome della Rosa, edizione inglese, l'editore a stelle e strisce gli dice: o riduci di 100 pagine, o non pubblico.

Ed Eco, che era Eco... giù a sfrondare, righe rosse in ogni pagina, fino a fare 100 pagine in meno.

"Negoziazione concordata con l'Autore"... oggi il buon Paolo Nori a quante storie sul tre, pausa pranzo, raccontava che per pubblicare in Russia doveva operare delle modifiche.

Mi sono incuriosito e queste le "modifiche" richieste.
https://www.utetlibri.it/libri/non-e-colpa-dello-specchio-se-le-nostre-facce-sono-storte/
No "guerra in Ucraina" ma "operazione speciale" perché c'è una legge. Che è poi la stessa che se dici "ISIS" devi fare una nota o aggiungere subito dopo "organizzazione fuori legge in Russia", eccetera.

Più che una censura, un uniformarsi alla legge. Mutatis mutandis, quello che è richiesto a un traduttore francese per uniformarsi alla legge Toubon
https://www.traducta.it/notizie/legge-toubon

Col risultato che, dovendo rendere nella ipotetica traduzione in francese di un ipotetico romanzo un altrettanto ipotetico personaggio "milanese" che infila un anglicismo ogni due per tre per sentirsi meno provinciale dei suoi interlocutori... o imbottisco la pagina di note, anche quando in italiano non sono per niente richieste perché l'effetto autorale voluto non è quello di rendere il senso di ogni parola ma di dimostrare che ci troviamo davanti a un fanfarone, a uno sbruffone, o sono passibile di sanzione. E la traduzione non passa. Al che potrei anche valutare, "negoziazione concordata con l'Autore", di mollare il colpo e tagliare la scena. O riscriverla di sana pianta, affibbiando al "brillante" di cui sopra un lessico francofono proprio di un registro altolocato, elitario... ma qui siamo già al piano B e al piano C... e all'autocensura preventiva.

Per non parlare poi delle cento pagine tagliate. Quella non è censura. E' peggio. E' considerare la cultura, la letteratura, "un tant al toc", come si dice da queste parti. E' censura della peggiore: togline cento, non me ne frega niente da dove. Signor editore, è venuto un etto e mezzo... lascio?

E siamo negli anni Ottanta del secolo scorso. Ma l'unilateralità, anche qui, ci fa vedere cattivi sempre i soliti. Che poi li sai a memoria e riesci anche, volendo, a girarci intorno. Mentre il criterio con cui quelle cento pagine (e non ottanta, e non venti, e non due) eran troppe per me, per lo stesso Eco probabilmente, sono e restano un mistero. Il prezzo della carta, mi verrebbe da pensare, visto che i tagli a Dan Brown non li chiedono, o a Follett, o a Grisham... e son bei mattoni anche quelli... boh...

un abbraccio
Paolo
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Fabrizio
Tuesday, 07 October 2025 00:40
Infatti oggi seminano cosa hanno raccolto. Il resto del mondo comincia ad essere stufo del doppiopesismo uccidentale. Ricordo ancora quando il Kosovo si è autoproclamato indipendente, tra l'approvazione dell'Occidente che lo ha riconosciuto subito. Due giorni dopo la Republika Srpska aveva dichiarato di volersi staccare dalla Bosnia Erzegovina, citando proprio la dichiarazione di indipendenza unilaterale del Kosovo. L'Unione Europea ovviamente li accusò di voler destabilizzare l'area e di non avere nessun diritto di autodeterminazione, oltre a stracciarsi le vesti per aver anche solo paragonato le due vicende.

P.s: sono il Faber che ha commentato in precedenza. Oggi il correttore del telefono mi ha cambiato il nickname con il mio nome. Userò questo, volevo solo farvelo sapere.
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Paolo Selmi
Tuesday, 07 October 2025 08:02
L'avevo intuito, Fabrizio. Colpa delle mie passioni canore, avevo associato i due nomi, anche se da altre parti d'Italia è abbreviato diversamente. Sempre meglio di Paolo che diventa Pa. O trasforma tutte le o in u... terra di mille dialetti... e te lu santu paulu meu te le tarante... da elemento cardine del rodato, secolare, meccanismo di oppressione della donna, sia pur nel fallace momento della sua fase pseudo-liberatoria di tarantolata... a scimmietta ammaestrata per turisti in trasferta, portafogli rassegnato all'ennesima pelata e infradito che inciampano, con relativa, straniera, imprecazione, sui blocchi di travertino del pavimento urbano. Prossima vita rinasco lichene.
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Sunday, 05 October 2025 22:43
08/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI VOLČANSK


I russi guadagnano ulteriori posizioni (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32565
Tra il primo e il cinque ottobre, i russi son riusciti ad attraversare tre fiumi nell’area e a consolidare le proprie posizioni sull’altra riva.
https://t.me/condottieros/13485
L’impressione è, anche qui, di essere a una svolta, rispetto ai mesi passati.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Oggi un ponte importantissimo per l’approvvigionamento dell’intera riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC ancora in mano ai natofascisti è stato messo definitivamente fuori uso dai russi (filmato qui):
https://t.me/motopatriot78/42957
A ovest, i russi sono già a buon punto per raggiungere la riva sinistra del fiume, all’altezza di SVJATOGORSK. E lì saranno ulteriori problemi.

VERSO SEVERSK

I RUSSI LIBERANO KUZ’MINOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3044
attraversano in forze il fiume BACHMUTKA e puntano verso nord: prossima fermata SVJATO-POKROVSKOE, ultima cittadina eretta a roccaforte dalla difesa natofascista prima che i russi penetrino verso SEVERSK da sud-ovest, ovvero da quel rilievo naturale posto a ovest da cui hanno storicamente spazzato via ogni tentativo russo di liberarla. Situazione radicalmente cambiata, da allora.

FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

I russi si avvicinano a ŠACHOVO da sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3046
irrobustendo peraltro la linea di approvvigionamento ai loro compagni impegnati a nord-ovest, dove oggi è stato confermato che sono ritornati a VOLNOE avanzando di due chilometri e mezzo (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59891

ODESSA EROICA

Odessa eroica. Gorod geroj, sempre. Ieri, di fronte all’ennesima violenza contro un civile e la donna che cercava di impedirne il rastrellamento, infilandosi essa stessa nella camionetta e impedendo col piede che si chiudesse lo sportello, un autista e un volontario dell’ambulanza che, fino ad allora, si era limitato a filmare la scena, non hanno retto e ha deciso di porre fine a questa ennesima ingiustizia. Bloccata la camionetta con l’ambulanza, sono scesi e hanno cominciato ad aiutare la donna. Nel frattempo, donne e anziani si sono radunati tutt’intorno e sono intervenuti anche loro. Al che la donna ha cominciato a tirar fuori il marito, mentre il personale medico e i civili tenevano fermi i Te-Tse-Ka. Un ultimo strappo e la donna rovina a terra col marito, sano e salvo. I natofascisti chiudono rabbiosamente il portellone e se la danno a gambe, coperti di insulti. Questo filmato,
https://vk.com/video-50332460_456429078
per chi non avesse telegram, mentre l’originale è qui:
https://t.me/xydessa/57687

Ora il personale medico rischia la galera:
https://t.me/xydessa/57705
Lo sapevano benissimo, quando sono intervenuti. Ma hanno detto basta lo stesso. Hanno smesso di filmare e basta. È la prima volta che mi capita di vedere una scena di questo tipo: ovvero, che chi riprende non si limita a urlargli dietro qualcosa, ma non ce la fa più e passa all’azione. E blocca questi criminali. Attenzione, a questi segnali. Odessa città eroica, sempre. Mentre a certa gente non rimane che ridursi a quanto segue. E ancora per poco.

MESCHINI

Ora vogliono sbattere al fronte anche loro?
https://t.me/ZeRada1/27199
Filmato a dir poco imbarazzante: macchina Te-Tse-Ka avvista un gatto siamese, o per sé o per venderlo blocca la macchina, se lo infila sotto braccio e torna di corsa, come un ladro di polli, all’auto dove il suo socio parte a tutta.

Oltre a prendervela coi più deboli, riproducete anche su piccola scala quello che fanno i vostri padroni: arraffare e rubare. Ancora per poco.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
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Paolo Selmi
Sunday, 05 October 2025 01:33
04/10 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE EST

I russi entrano a BOROVSKAJA ANDREEVKA (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27808
posizione qui
https://divgen.ru/49.41198/37.72774/13
et
49.41198/37.72774
Aspri combattimenti in corso, con il fiume OSKOL ormai sempre più a un tiro di schioppo.

Anche più a sud, avanzamenti verso il fiume OSKOL (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32558


VERSO KRASNYJ LIMAN

i russi avanzano verso Krasnyj Liman DA NORD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3040

spostando la linea di fronte alla prima linea fortificata a difesa (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73484?single

Prima linea già superata a est dai loro compagni sempre nella giornata di oggi con avanzamenti importanti da nord-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3041

La cartina delle fortificazioni ora mostra questa prima linea attraversata e superata:
https://t.me/divgen/73495?single
il che significa che anche chi ora tiene a ovest la stessa linea o arretra, o sarà accerchiato. Anche qui, quindi, siamo agli sgoccioli. A seguire, poco più a sud, un’altra linea fortificata, e poi è Krasnyj Liman.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avanzano sia a nord-est, dove ormai hanno stretto d’assedio RODINSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3042

che nella stessa KRASNOARMEJSK, dove continuano a guadagnare posizioni (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3043
e dove i natofascisti abbandonano del tutto il quartiere LAZURNYJ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42940
che già avevano iniziato a cedere ieri (prima cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42915

Aggiornamenti a seguire domani.
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Lorenzo
Saturday, 04 October 2025 12:54
Pel godimento di Selmi, e per farvi capire cos'avete perso allontanandomi dal blog (veritas odium parit...) ;-P, vi passo la seguente notizia:

https://simplicius76.substack.com/p/new-mi6-chiefs-dark-history-revealed?utm_campaign=email-half-post&r=18md0h&utm_source=substack&utm_medium=email
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Paolo Selmi
Sunday, 05 October 2025 01:39
Solo perché tirato in ballo, i miei godimenti in realtà coincidono con quelli di un mio conterraneo riportati in una sua canzone di mezzo secolo fa dal titolo "l'avvelenata". Per il resto, к сожалению, но все это - сволочь.
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Paolo Selmi
Friday, 03 October 2025 19:38
03/10 ore 19:30 aggiornamento

VERSO SERVERSK


i russi liberano FEDOROVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3038
e si immettono ancora più a nord sulla seconda parallela che conduce a SEVERSK. Meglio, che conduce alla parte di Seversk rimasta sinora inaccessibile e che pur tuttavia domina la restante parte, ovvero quella a ovest posta più in alto. Questa mossa apre prospettive interessanti anche a nord-ovest, verso NIKOLAEVKA e SLAVJANSK. Staremo a vedere.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

E mentre divgen aggiorna la propria cartina con quanto già riportato da noi in pausa pranzo, ovvero con l’avanzamento dei russi a IVANOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3039

giunge notizia che i russi sono avanzati anche verso ORECHOV (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32555
Lavoro preparatorio, d’accordo, prima occorre liberare GULJAJPOLE, determinante sarà l’apporto da nord, anche per scavalcare le linee fortificate atte a proteggere dagli attaccanti provenienti da sud, tutto vero: ma intanto cominciano a scaldare i motori e ad avvicinarsi anche qui.

“CICC TU CICC”

Perché noi non pensiamo male, assolutamente. Il ministro della difesa finlandese ha annunciato che il quartier generale delle forze di terra NATO nel suo Paese sarà sul confine a 300 km da Leningrado (ognuno la chiami come vuole…),
https://t.me/beard_tim/27787
ma… sicuramente, lo han fatto per stare “vicini vicini” ai russi, come cantava il buon Louis ispirato da una buonissima Ella, “cheek to cheek”... meglio “cicc-tu-cicc”. “Dezz ammore”, compagni.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo II
Friday, 03 October 2025 23:08
A 300 km di distanza non serve neanche una atomica, basta un migliaio di droni per svuotare difese antiaeree e poi una serie di scariche di Iskander, in successione. Ottima scelta.
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Alfred
Saturday, 04 October 2025 21:43
Non riesco a capire questa epidemia di volonta' al suicidio, deve essere il cambiamento climatico.
E dire che i finlandesi se studiano la loro storia dell'ultimo secolo qualcosa potrebbero imparare. O non studiano la storia o fanno fatica a capire oppure, semplicemente, sono stanchi di vedere vivere i finlandesi. Non escluderei ultimo caso, certi governanti venderebbero come schiavi i loro concittadini e senza neanche fare troppi profitti tanto e' profondo il disprezzo che provano per le vite altrui.
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Paolo Selmi
Sunday, 05 October 2025 02:31
Nemmeno io, carissimo Alfred.
Svezia, Finlandia... Paesi neutrali. Paesi neutralmente pericolosi. Per la NATO, ovviamente. Ricordiamoci di Olof Palme e di chi l'ha ucciso. La degradazione di oggi ha radici molto lontane...

Coraggio... che ad arrivare al panettone quest'anno facciamo in tempo a vedere altre perle...

un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 03 October 2025 14:55
03/10 ore 13:30 aggiornamento

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

I RUSSI AVANZANO A VOLCHANSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3037
raggiungendo e superando la stazione ferroviaria che si trova già aldilà del fiume. Di fatto, anche qui la battaglia, lungi dall’aver raggiunto la fase conclusiva (basta vedere questa cartina satellitare
https://t.me/divgen/73453?single
per rendersi conto di quante abitazioni rese fortificazioni a perdere abbiano ancora i natofascisti per opporsi ai russi) ha comunque preso una piega decisamente peggiorativa per le forze armate ucraine, che vedono anche qui vanificati tutti i loro contrattacchi: azioni che per oltre un anno avevano tenuto a bada il gruppo SEVER, ma che da un mese a questa parte non riescono più a sortire l’effetto voluto. O forse, più semplicemente, vanno esaurendosi, insieme a tutto il resto.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

E fu così che i russi, aggira che aggira, formarono la SACCA DENTRO KUPJANSK STESSA (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32543
Nel mezzo è finita, come si vede dal grigiume di questa cartina,
https://t.me/z_arhiv/32545?single
un’intera area urbana. Kotel (котёл, catiòl), sacca, la chiamano già.
https://t.me/beard_tim/27784
E che sacca. Come non è stata sinora né ad Artemovsk, né in altre città, cedute letteralmente metro dopo metro. Qui, chi è dentro la sacca, non ha molte alternative. Come i natofascisti rintanati ad Azovstal’ a Mariupol’. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi continuano ad avanzare sia in città (cartina con gli ultimi avanzamenti qui)
https://t.me/z_arhiv/32540
sia nell’area a nord-est (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32537
che, qualora vedesse la difesa natofascista, i contrattaccanti, collassare, porterebbe all’accerchiamento dello stesso blocco KRASNOARMEJSK-DIMITROV e all’apertura della via diretta, anzi, direttissima, verso KRAMATORSK.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI SI AVVICINANO ULTERIORMENTE A POLTAVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3036
ripulendo postazioni difensive improvvisate (cartina fortificazioni mostra area completamente scevra da qualsiasi costruzione difensiva)
https://t.me/divgen/73449?single
e spostando la linea dei combattimenti alle sponde del fiume JANCHUR.

Molto più a nord, i russi passano ancora il confine e ampliano l’area di controllo a IVANOVKA (Ивановка, cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32546
e posizione qui
https://divgen.ru/48.09752/36.63915/14
et
48.09752/36.63915

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Friday, 03 October 2025 10:31
03/10 ore 08:30 aggiornamento

“C’E’ UNA SENTENZA DELL’ONU DEL 2010”…


Il diritto internazionale è carta straccia, buona al massimo per arrotolarci le uova, o per altri usi ancor meno nobili. Fa sempre specie, tuttavia, quando qualcuno lo evoca nell’etere a supporto dell’azione di pirateria in corso ad opera di militari israeliani in acque internazionali.

E’, precisamente, quanto accaduto qualche sera fa. A opera dell’opinionista di turno in collegamento da casa sua. Nel periodo peggiore per chi fa controinformazione, ovvero la sera ore pasti, quando la guardia è abbassata, quando il telecomando passa di mano in mano (o manina) non appena chi temporaneamente lo detiene gira il capo, quando i conflitti diffusi nell’etere dal tele-visore sono clamorosamente sopraffatti da altri conflitti, di pari e maggiore intensità, che avvengono quotidianamente fra le mura domestiche e proprio allora trovano la combinazione ideale per esprimersi al meglio.

E’ in tali condizioni che il “bla-bla” di contorno alle immagini sfocate delle telecamere di controllo dalle imbarcazioni veniva interrotto da un collegamento “autorevole”, ovvero di un “giornalista” che spazia a suo agio lungo le telefrequenze tra il frivolo e il serio e che il canale notizie accaventiquattro interpellava sulla vicenda “Flotilla Samud”. Il discorso non vale neppure la pena di riportarlo, eccetto quel tarlo da lui evocato a inizio “intervento”. Cito a memoria: “Esiste una sentenza ONU del 2010 che dà ragione a Israele”… detto seriamente, come se stesse recitando il credo.

Puzzava strano già l’accostamento “sentenza” e “ONU”. Le sentenze le emettono i tribunali. Il “dà ragione” poi faceva completamente saltare il banco della mia pazienza serale. Il tarlo ormai aveva fatto breccia su quel muro di spirito di autoconservazione che suggerisce, se non altro solo per questo, di mandare a culo ogni tanto quel che si dice in televisione. E il giorno dopo rodeva ancora. Onde per cui, una volta calati ancora una volta i fragori dell’etere e i clamori domestici, ovvero messi a nanna tutti e spento l’ordigno, mi sono messo a ricercare.

Fortunatamente, non mi ci è voluto molto per trovare questo articolo sul manifesto di ieri:
https://ilmanifesto.it/le-violazioni-di-israele-coperte-dagli-stati
Ieri si leggeva, oggi no se non hai l’abbonamento, ma si trova anche altrove, per fortuna:
https://www.officinadeisaperi.it/eventi/non-si-puo-fermare-il-vento-da-il-manifesto/
Il lavoro della compagna Micaela Frulli, dal titolo “Le violazioni di Israele coperte dagli Stati”, è uno scritto prezioso e rispondeva esattamente a quanto cercavo.

Dopo aver rimandato a tutti gli articoli della Convenzione ONU sul Diritto del Mare, oltre che del Manuale di San Remo sul diritto applicabile ai conflitti armati in mare, che dimostrano dove sta la legalità e l’illegalità in questa operazione, conclude:

“È chiaro dunque che in base al diritto internazionale le imbarcazioni della Gsf non stanno violando alcuna regola di diritto internazionale, ma agiscono nel pieno rispetto del diritto del mare e del diritto internazionale umanitario, facendosi carico dell’attuazione di obblighi che gli Stati, Israele in primo luogo e gli altri a seguire, non stanno rispettando.
C’è da chiedersi perché gli Stati e le organizzazioni internazionali, quasi all’unanimità, facciano appello al rispetto da parte della Gsf di un blocco navale che ha superato qualsiasi confine di legalità. C’è da chiedersi perché non si fa invece pressione su Israele per porre fine al blocco illegale e per garantire l’arrivo degli aiuti umanitari alla popolazione civile, come prevede il diritto. Gli Stati, soprattutto quelli di cui le navi della Gsf battono bandiera, hanno l’obbligo di fare tutto quanto è possibile per proteggere una missione umanitaria che agisce nel pieno rispetto delle regole per raggiungere obiettivi tutelati dal diritto internazionale.
Stupisce ancor più questo atteggiamento se si considera che Israele sta agendo anche in violazione delle ordinanze cautelari emesse dalla Cig nel 2024 nell’ambito del procedimento intentato dal Sudafrica contro Israele per violazione della Convenzione Onu per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio. Tali ordinanze impongono a Israele di adottare misure immediate ed effettive per garantire l’assistenza umanitaria a Gaza e impedire che la Gsf giunga a destinazione viola anche questi obblighi.”

Il mistero, a questo punto, si infittiva sempre di più… e questa fantomatica “sentenza ONU del 2010”? Frutto di un grappino di troppo da parte del “giornalista”? Fortunatamente, ci pensava la compagna Micaela a rimandare il tarlo in letargo. Scrive subito dopo:

“Qualcuno evoca la presunta legalità del blocco navale in base al rapporto della Commissione d’inchiesta nominata nel 2010 dal segretario generale Onu sul raid israeliano a danno della nave Mavi Marmara (Rapporto Palmer). Quel rapporto, in condizioni assai diverse da quelle odierne, stabilì che il blocco navale israeliano era lecito, pur condannando l’uso sproporzionato della forza da parte delle forze israeliane nell’abbordaggio della nave, che provocò dieci morti e molti feriti fra gli attivisti a bordo. Il Rapporto Palmer, però, già allora fu criticato da più parti e contraddetto dal Rapporto della Commissione d’inchiesta del Consiglio diritti umani dell’Onu (2010), che si espresse nel senso di una totale illiceità del blocco navale, qualificandolo come una forma di punizione collettiva in violazione dell’art. 33 della IV Convezione di Ginevra. ”

Mi ricordo perfettamente quel periodo. Un anno dopo, sarebbe morto il povero Arrigoni. Tra l’altro di queste parti, quindi sua mamma fece poi molte riunioni, anche nel mio paese, per presentare l’opera di suo figlio e denunciare quanto accaduto. Il che con la memoria mi fece tornare anche a quei morti di un anno prima. Quindici anni di impunità nel commettere sempre, metodicamente, le stesse porcherie, gli stessi atti di pirateria, gli stessi crimini. E la colpa, anche allora per qualcuno, per i soliti noti, era stata del compagno Arrigoni che “se l’era cercata”. Ma non mi ricordavo più del Rapporto Palmer. Lo avevo rimosso.

Ho provato sul sito dell’ONU e son finito su una pagina 404 che non prometteva nulla di nuovo. Fortunatamente, esistono altri siti dove è conservato, tra cui quello del NYT. Eccolo:
https://graphics8.nytimes.com/packages/pdf/world/Palmer-Committee-Final-report.pdf

Un rapporto sicuramente non tacciabile di parzialità se non verso Israele, a cui indora la pillola. Un rapporto che, essendo datato anni prima, non tiene conto della sovranità palestinese sulle acque territoriali antistanti Gaza (2015, cfr. Frulli cit.). Un rapporto che, nonostante tutto questo, afferma comunque cose un po’ diverse dalla “sentenza che dà ragione”:
1. “There is nothing in international customary law, or in the United Nations Convention on the Law of the Sea (UNCLOS), that would generally prohibit the use of force on the high seas, as long as force is only used in self-defence, in line with Articles 2(4) and 51 of the U.N. Charter and Articles 88 and 301 UNCLOS (ius ad bellum).”
Nessuna proibizione se la forza è USATA UNICAMENTE PER AUTODIFESA. È questo il caso?

2. “The blockade is illegal if imposed with the sole aim to starve a civilian population or if its effects on the civilian population are in excess of the achieved military advantage.”
“Se ha il solo scopo di far crepare di fame i civili o – peggio ancora – se gli effetti sui civili superano quelli del vantaggio MILITARE conseguito da tale azione”, è ILLEGALE. Ancora una volta… è questo il caso?

3. QUESTI, E NON ALTRI, SONO I CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA LEGITTIMITA’ DI UN BLOCCO NAVALE! Pertanto, quando nelle “raccomandazioni” il “panel” scriveva che, per evitare che ciò si ripetesse in futuro, ISRAELE DOVEVA VERIFICARE PUNTUALMENTE LA NECESSITA’ DI TALE BLOCCO, INTESO COME MISURA TEMPORANEA DA RIMUOVERE NON APPENA POSSIBILE (cit.
“Bearing in mind its consequences and the fundamental importance of the freedom of navigation on the high seas, Israel should keep the naval blockade under regular review, in order to assess whether it continues to be necessary”
et
“Israel should continue with its efforts to ease its restrictions on movement of goods and persons to and from Gaza with a view to lifting its closure and to alleviate the unsustainable humanitarian and economic situation of the civilian population. ”

4. punto, quest’ultimo, ripreso anche alla fine di tutta la disamina:
“Israel should continue with its efforts to ease its restrictions on movement of goods and persons to and from Gaza with a view to lifting its closure and to alleviate the unsustainable humanitarian and economic situation of the civilian population. These steps should be taken in accordance with Security Council resolution 1860, all aspects of which should be implemented.”

La Risoluzione 1860 (2009) del Consiglio di Sicurezza dell’ONU (qui)
https://www.un.org/unispal/wp-content/uploads/2016/06/SRES1860.pdf
nel “condannare ogni atto di violenza e ostilità contro i civili e tutti gli atti di terrorismo” (Condemns all violence and hostilities directed against civilians and all acts of terrorism),
ESIGEVA LA SOMMINISTRAZIONE E DISTRIBUZIONE A GAZA, E SENZA ALCUN IMPEDIMENTO (unimpeded) DI AIUTI UMANITARI, INCLUSO CIBO, CARBURANTE E MEDICINE (Calls for the unimpeded provision and distribution throughout Gaza of humanitarian assistance, including of food, fuel and medical treatment) et
SALUTAVA LE INIZIATIVE TESE A CREARE E APRIRE CORRIDOI UMANITARI E ALTRI MECCANISMI PER LA CONSEGNA DI AIUTI UMANITARI!
(Welcomes the initiatives aimed at creating and opening humanitarian corridors and other mechanisms for the sustained delivery of humanitarian aid)

Questa la risoluzione ripresa dal rapporto, e pure esso stesso oggetto in seguito di critiche, precisazioni e puntualizzazioni, divenuto agli occhi di qualcuno “sentenza”, che “dava ragione a Israele”... a cui qualcuno si è attaccato oggi, come scialuppa di salvataggio per questo schifo. Buffoni.

Aggiornamenti a seguire.
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Mario M
Saturday, 04 October 2025 11:41
Sia i critici della manifestazione, sia i partecipanti accettano lo schema ufficiale: Israele ha reagito per distruggere la fazione terroristica sotto il nome di Hamas, e per liberare i prigionieri israeliani in mano ad Hamas. I primi che si distanziano dalle manifestazioni ammettono che forse la reazione di Israele è stata esagerta (bontà loro), mentre gli altri denunciano un'operazione di annientamento di un territorio e di un popolo. Però da nessuno, per vie ufficiali, si mette in discussione gli avvenimenti del 7 Ottobre per come vengono raccontati; sebbene singolarmente alcuni abbiano sollevato obiezioni sulla capacità di Hamas nell'essere riuscito a condurre l'azione bellica del 7 Ottobre. C'è anche un altro aspetto che mi sembra non venga sufficientemente osservato e analizzato: Hamas terrebbe in ostaggio un centinaio di israeliani da più di due anni - ma come è possibile che il Mossad e l'esercito non abbiano condotto azioni per la liberazione degli ostaggi? Sappiamo che sono stati capaci in pochi giorni di eliminare i vertici degli Hezbollah in Libano, di aver eliminato alcuni comandanti di Hamas in territorio iraniano, a migliaia di km di distanza, di vendere i cercapersone e farli scoppiare. Ricordo anche che 50 anni fa a Entebbe in Uganda riuscirono a liberare un centinaio di ostaggi. Ma ora a Gaza, che è sotto il loro controllo, in più di due anni non sono riusciti a liberare gli ostaggi, nonostante siano in possesso di tecnologie informatiche in grado di contare i peli del culo alle persone.

In effetti mesi fa sarebbero stati liberati alcuni ostaggi, ma dai filmati questi sembravano usciti da una SPA. Al contrario, di recente, hanno fatto vedere le immagini di un ostaggio malnutrito e scheletrico in azione in un tunnel con una vanga all'atto (secondo i media) di scavarsi la fossa; ma anche qui sembrava una messa in scena: immaginavo la troupe che gli suggeriva: voltati di qua di là, prendi la vanga, fa questo quello.
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Paolo Selmi
Sunday, 05 October 2025 02:22
A inizio anno, carissimo Mario, l'ONU denunciava che il 92% degli immobili di Gaza era stato danneggiato o distrutto:
https://www.dezeen.com/2025/01/22/gaza-housing-92-per-cent-destroyed-damaged-un-report/

Oggi ancora di più. Un popolo intero senza casa e alla fame. Per tre anni buoni tutti i governi salvo due o tre Paesi li han lasciati fare. Hanno avvallato la tesi degli opposti estremismi. Anche, soprattutto, man mano che ci si allontanava dal 07/10/22, grazie al fatto che esistevano ancora ostaggi frutto di quella azione.

Una pletora di risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU dal 1948 a oggi (qui quelle fino al 2017)
https://www.welcometopalestine.com/article/united-nations-security-council-resolutions-israel/
non valgono quanto questi apparenti, "opposti estremismi" che per i governi occidentali "apparenti" non erano. Ancora in alcune dichiarazioni rilasciate oggi.

E allora certo, qualche dubbio viene.

Un abbraccio
Paolo
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Faber
Saturday, 04 October 2025 09:58
Lascia perdere caro Paolo. Ieri ero dai miei e hanno voluto vedere il TG4 dato che la RAI era in sciopero. Volevo spaccare il televisore. Hanno passato la puntata a buttare merda sui manifestanti Pro-Pal, per loro tutti disoccupati o ragazzi dei centri sociali. Oltre a trasmettere un servizio su una fantomatica agente svedese infiltrata dal Mossad che avrebbe scoperto che la Flotilla era pagata da Hamas e non trasportava aiuti umanitari.
Ciliegina sulla torta, hanno insinuato che le manifestazioni sono organizzate dal Cremlino per far cadere il governo.
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Paolo Selmi
Sunday, 05 October 2025 02:06
Carissimo Faber...
che dirti! Provo ad accennarti come faccio io in queste situazioni: arrivo da loro in pausa pranzo, comincio a chiedere come va come non va e... "ma non vi sembra un po' alto il volume... faccio fatica anche a sentirmi" e... fruc, restano solo le immagini col volume al minimo... quindi li coinvolgo in diecimila discorsi, dal lavoro alla bambina, ai problemi del condominio... più una sistemata al PC per una cosa che non funziona, una al telefonino per una mail strana che è arrivata... e faccio in tempo anche a timbrare tardi al lavoro!

Da tre anni a questa parte ho riscoperto il gusto di parlare di tutto fuorché di politica, se non andando a parlare di un passato in cui non ero ancora nato o ero troppo piccolo per ricordarmi. Li faccio parlare della loro storia, utilizzo quell'oretta scarsa che sto con loro per stare con loro. Lascio che la televisione resti come sottofondo, che dopo un po' non interessa più nessuno.

Poi loro sanno come la penso, non hanno capito bene il perché, anche se in tre anni e mezzo qualche dubbio su quello che dice l'ex-giornale di Scalfari e il TG di Mentana se lo sono fatti venire. E più va avanti il tempo più i loro dubbi aumentano.

E come scriveva il buon Esenin,
Но они меня любят, как поля
в цвету и под дождями любого времени года,
Tradotto dal buon Poggioli e musicato dal buon Branduardi,
"ma mi vogliono bene come ai campi,
alla pelle ed alla pioggia di stagione"
anche se "mai non capirete" (никогда не поймете)

questo "malandrino" (хулиган) che torna a casa in pausa pranzo e per un'oretta buona vi racconta del film che ha visto il giorno prima, del brano di antologia che ha letto insieme a loro nipote e dei suoi commenti allo stesso, dei prof che tirano dritto col programma senza chiedersi se i ragazzi gli vengon dietro, del porto bloccato e degli autisti che bestemmiano perché han finito le ore di guida, del pallet di batterie al litio che è andato in autocombustione e ha fatto scattare l'allarme antincendio di un magazzino, eccetera...

Confessioni di un malandrino, per l'appunto. Che chiamano a loro volta altre confessioni, le loro, che a cinquanta e rotti anni sento per la prima volta. Le più belle pause pranzo della mia vita. Me le tengo strette.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 02 October 2025 23:44
01/10 ore 23:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Nel pomeriggio, come già annunciato i russi arrivavano alle porte di VIŠNEVOE,
https://divgen.ru/event/3031
di fatto attraversando la doppia linea fortificata indicata in cartina (qui):
https://t.me/divgen/73408?single
Questo la dice lunga su quanti eran rimasti a tenerla, quella doppia linea.

Poco più a sud i russi avanzavano verso ovest ed entravano a NOVOGRIGOROVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3033
A fine giornata, giungevano voci che già l’80% fosse stato liberato:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59774

Avanzamenti notevoli anche subito più a sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3034
con l’ennesima sacca in chiusura. Nel complesso, prosegue l’avanzata verso ovest verso POKROVSKOE a nord (ad Aleksandrovka, il paesino subito a ridosso, i russi distano meno di tredici chilometri ormai)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59776
e GULJAJPOLE a sud.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 02 October 2025 14:41
02/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi avanzano verso ovest stavolta muovendosi a sud, in piena oblast’ di Zaporozh’e, arrivando alle porte di USPENOVKA. La quale, riprendendo la cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/73393?single
ma soprattutto quanto ci siam detti stamane, era attrezzata per un attacco da sud (e si vede chiaramente…), ma non da est!

Ai russi per giungere alle rive del fiume Janchur manca poco più di un chilometro (1800 m seguendo la curva della strada, cartina qui):
https://t.me/prolivstalina/19181
Prevedibile, a questo punto, anche un attacco a NOVOGRIGOROVKA (area più a nord della sua cartina), a questo punto sempre più “insaccata” dalle due ali di questa ennesima falange russa. Sbloccata la situazione in questi due paesi eretti a ultima estrema, fortificazione, i russi poi potrebbero proseguire verso ovest di pari passo ai loro compagni a nord e, di fatto, accerchiare GULJAJPOLE. Staremo a vedere.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST RIPIANANDO L’AREA FRA ZARECHNOE E JAMPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3030
Appena ripulita l’area a est, l’ultima area a est, del fiume ZHEREBEC, che tanto ha in questi anni significato come primo traguardo per i russi in vista del fiume OSKOL. I russi guardano a ovest. E a ovest raggiungeranno la ULICA KLEVERNAJA che, guardando l’altimetria, si trova lungo l’estremo occidentale di un’area in leggera discesa, quindi pianeggiante per i russi, senza alcun ostacolo (cartina fortificazioni (assenti) qui):
https://t.me/divgen/73396?single
Quindi KRASNYJ LIMAN, che raggiungeranno da est lungo la strada ferrata posta a sud e lungo la BULVARNAJA ULICA posta a nord. Questo, al netto di quanto accadrà contemporaneamente a a sudest (JAMPOL’), a nord-nordest (STAVKI e dintorni) e a nordovest (DOBRYSHEVO).

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 02 October 2025 10:43
02/10 ore 08:30 aggiornamento

QUESTIONE DI TEMPI

Più va avanti il tempo, in questa SVO, più mi rendo conto che i tempi giochino sempre di più un ruolo fondamentale. Come in tutte le relazioni, come in tutti i rapporti umani, del resto. Fa specie accostare la produzione di violenza, distruzione e morte a quella di sorriso, amore e vita. Ma è così. La stessa battuta pronunciata in un tempo sbagliato può produrre persino fastidio. Allo stesso modo, mai fare proposte ardite quando lei ha il “mal di testa”. Allo stesso modo, a parità di valore un pugile che sbaglia tutti i tempi si candida a un KO certo, il proprio mentre il suo avversario, che non sbaglia un colpo d’incontro e una combinazione, quando intuisce che al primo “si è spenta già la luce”… si vede subito che lo ha intuito perché i suoi colpi si triplicano e, smantellate le ultime difese, lo manda al tappeto. Lo stesso in questo conflitto.

I russi adesso, e non prima, cercano il colpo del KO. Adesso perché sentono, dalle intercettazioni radio, che davanti a loro ci sono brigate e battaglioni che sarebbero dovuti stare da un’altra parte. Adesso perché constatano che, dall’altra parte, sempre più “si spengono le luci”. Adesso perché, a differenza dei natofascisti, si sentono al massimo della condizione, della preparazione, di quell’insieme di sensazioni e sentimenti, intesi come sentire, individuale e collettivo, comunemente definito come “morale” (s.m.).

Ecco quindi i buriati del gruppo VOSTOK, operativo nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, incalzare natofascisti scacciandoli sempre più verso ovest. Stamane son già giunti alle porte di VISHNEVOE (cartina qui):
https://t.me/frontbird/26486
Significa che stanno smantellando, o hanno già smantellato, la doppia linea fortificata posta a sua difesa. Quella ancora in azzurro qui:
https://t.me/divgen/73381?single
Sempre a proposito di questione di tempi, notiamo da quest’ultima cartina come l’azione russa abbia, di fatto, ROTTO i tempi a ogni piano difensivo ucraino. Le fortificazioni sono la rappresentazione plastica di un pensiero. Di una concezione, anzi tutto, che ci parla del livello tecnologico raggiunto dai due schieramenti in conflitto (pensiamo alla polvere da sparo e alla sua influenza sulla concezione di mura difensive e bastioni), ma anche di un pensiero organizzativo, ovvero architetturale circa la composizione organica di tutti questi elementi e la loro distribuzione sul territorio nella maniera che si vorrebbe LA PIU’ EFFICACE nell’affrontare un attacco nemico.

E cosa accadde illo tempore? Che il comando natofascista mai e poi mai si sarebbe aspettato un attacco da est. Dove c’era AVDEEVKA a fare buona guardia. E tutta una linea difensiva che, chilometro dopo chilometro, ovvero scaglione dopo scaglione, attendeva i russi fino al confine di oblast’.

Quindi aveva disposto una quadrupla linea fortificata, data da prima su confine di oblast’ e doppia linea su una posizione più arretrata sfruttando anche le difese offerte da mamma natura, ovvero corsi d’acqua e laghetti, più postazioni diffuse e sparse su una quarta linea più arretrata (i cerchietti che si vedono più in alto formano un’altra linea, che definiremo la quarta).

Non male, se consideriamo che, per esempio, su tutt’altro fronte, ovvero verso KRASNYJ LIMAN, la liberazione di JAMPOL’ è ostacolata da nugoli di droni che impediscono, al momento, ai russi, di consolidare le posizioni liberate a nord. È tutto “spiegato”, legenda permettendo, in questa cartina:
https://t.me/beard_tim/27753
Superando il caos iniziale di questa mescolanza apparentemente informe di frecce, figure geometriche e colori, notiamo:
- Che i russi sono entrati a JAMPOL’ da nord (area rossa che contorna un settore urbano ben definito)
- l’area di intervento dei droni natofascisti (ellisse orizzontale gialla)
- l’area fin dove si son spinti i soldati i russi (ellisse verticale rossa)
- l’area dove son stati ricacciati indietro i natofascisti (ellisse verticale azzurra).
Problema consolidamento e ulteriore avanzamento: droni e artiglieria pesante.
Soluzione: “I nostri piloti vanno a cercare il nemico a Zakotnoe, Ozernoe, Kalenka, Raj-Aleksandrovka, Dronovka stanando uno a uno tutti i centri di fuoco con l’obbiettivo di azzerare il fuoco di sbarramento” (Наши пилоты вычисляют противника в Закотном, Озерном, Каленики, Рай-Алесандровка, Дроновка подавляя огневые точки с целью не допущения обстрела).

Ed è normale, tutto questo: si curano i droni dove rientrano, si individuano dalle traiettorie le postazioni di lancio, e si fa partire il fuoco di controbatteria. Fino ad allora, avanzare è inutile. Questioni di tempi anche qui. Certo, solo che un conto è sganciare un ordigno di qualche chilo di esplosivo da un drone sopra il tetto di un capanno improvvisato punto di lancio droni, e relativo sfracello ben visibile una volta alzatisi i fumi dell’esplosione, e un conto è fare lo stesso contro un bunker fortificato, come quelli dietro la doppia linea fortificata di cui parlavamo prima, e constatare che lo stesso una volta alzatisi i fumi è stato appena scheggiato. Ecco perché JAMPOL’, per cui non han fatto in tempo ad approntare questi bunker, è in una posizione decisamente peggiore di quella esaminata nell’OBLAST’ di DNEPROPETROVSK.

Questo, tutto predisposto se l’attacco parte da SUD. Perché l’attacco non poteva, LOGICAMENTE, che partire da sud. I russi che partono da sotto GULJAJPOLE e ORECHOV e espugnano prima quelle, a prezzo di ingenti risorse; poi, sempre a prezzo di ingenti risorse impiegate, raggiungono il confine. Quindi, a prezzo di ulteriori ingenti risorse, la doppia linea fortificata e il fuoco di sbarramento della stessa e dei punti fortificati alle spalle. Un piano perfetto.

Certo che però se ti inventi, nel frattempo, una campagna-di-russia-2.0 e dirotti centinaia di migliaia di uomini, di cui settantamila persi, e uno zero in meno di mezzi, non lì, ma in quel di KURSK, i russi il “chilometro dopo chilometro”, lo “scaglione dopo scaglione” DA AVDEEVKA, PERVOMAJSKOE, KARLOVKA, SELIDOVO, KURACHOVO, UGLEDAR, VELIKAJA NOVOSELKA e menzionando solo le tappe salienti di questa “lunga marcia”... lo fanno. Metodicamente, coi loro tempi, minimizzando le perdite. E finalmente fanno capolino a est. E anche qui. O quelle torrette sparse fra i campi le girano o trapano un buco a est, oppure la feritoia ce l’hanno a sud. Le linee fortificate davanti ce le hanno a sud. Un esercito fiaccato e logorato dall’aver attraversato consecutivamente linee difensive che gli si oppongono e gli impediscono di consolidare i punti raggiunti lo hanno verso sud. NON VERSO EST.

Questione di tempi… i tempi per rinforzare a est SERIAMENTE, ovvero senza posare nei campi file di denti di drago e spirali alte due metri di filo spinato, scavare un fossato poco più in là, e chiuderla lì, li avevano. LA LUNGA MARCIA DEI RUSSI VERSO OVEST è durata OLTRE UN ANNO E MEZZO. Ma Kursk era più importante.

Ora i russi stanno passando tutte queste posizioni letteralmente con la pala dello scavatore, sradicandole una dietro l’altra senza dar modo ai natofascisti di opporsi efficacemente a un movimento proveniente da est. Non è un caso che questa sia l’area dove hanno guadagnato più territorio nel mese scorso.

Allo stesso tempo, non è un caso che CONTINUINO a guadagnare terreno
- a KUPJANSK, dove ormai sono arrivati alla RIVA DEL FIUME OSKOL e, ORA (questione di tempi…) dalla parte giusta posta più in alto, ne controllano ENTRAMBE LE RIVE.
https://t.me/Tatarinov_Rus/59756
- a JAMPOL’, già citata, dove finito il repulisti delle retrovie proseguiranno ad avanzare
- a KONSTANTINOVKA, dove i russi hanno liberato COMPLETAMENTE KLEBAN-BYK (cartina qui)
https://t.me/zovpobedy/16070
tappando di fatto anche quell’esiguo corridoio attraverso cui le centinaia di natofascisti ancora nella sacca a ovest sarebbero potuti, TEORICAMENTE, ancora passare
- a KRASNOARMEJSK dove abbiam visto, ancora ieri notte, che i russi stan tornando sulle posizioni temporaneamente cedute in occasione dei “contrattacchi” natofascisti: come nota Legitimnyj,
a. oltre centomila uomini, fra cui i migliori attualmente a disposizione dei natofascisti
b. in un mese e mezzo di contrattacchi
c. non solo non sono riusciti a ribaltare la situazione
d. ma si stanno, letteralmente, esaurendo.
https://t.me/legitimniy/20942

E non saranno poveri cristi come questo civile anziano (pensionato, riporta l’articolo di Rezident) rastrellato per strada e sbattuto nella camionetta (una fase qui):
https://t.me/rezident_ua/27658
a ribaltare la situazione sul campo. In altre parole, ormai per i natofascisti non è più SOLO questione di tempi. Il problema si sta facendo sempre più strutturale. Una a una, si stan spegnendo tutte le luci. E gli sviluppi si faranno sempre più imprevedibili.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 01 October 2025 22:58
01/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Questa cartina
https://t.me/Tatarinov_Rus/59739
mostra bene il doppio movimento dei russi dopo aver liberato VERBOVOE: verso ovest e verso sud. Nel complesso, a rischio di saltare, buona parte della linea difensiva orchestrata dai natofascisti nella parte est dell’oblast’ di Zaporož’e ancora occupata.

FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

I russi si avvicinano ulteriormente a ŠACHOVO liberando PANKOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3028
e creando i presupposti per liberare VLADIMIROVKA, subito a est e ormai tra i due fuochi. Anche qui, dove la battaglia è stata ed è più aspra, ora sono i russi a contrattaccare. Nota infatti Rožin
https://t.me/boris_rozhin/181619
come non solo l’azione natofascista nell’area si sia spenta, ma il comando ucraino stia continuando a mandare uomini al macello per cercare di tamponare la situazione, distraendoli da altre aree dove i russi, approfittando di una rinnovata superiorità numerica, continuano ad avanzare. Di un danno, ne stanno facendo due, e anche di più.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 01 October 2025 15:42
01/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO VERBOVOE E L’INTERA AREA SOTTOSTANTE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3027
In sostanza, man mano che avanzano verso ovest ripuliscono l’intera area fino alla linea fortificata corrispondente al confine di oblast’. Che però ora andrebbero ad attaccare (e probabilmente attaccheranno) da nord, ovvero dal punto dove in teoria arrivano i rinforzi, non il nemico. Con la fessura nella torretta di cemento armato infossata che guarda a sud, non a nord… diciamo che i natofascisti, tra le altre cose che non si aspettavano e a cui devon far fronte, hanno ancora un po’ di tempo per trapanare anche la parete che guarda a nord. Per quello che potrà servire.

A sud, appena passato il confine, subito NOVOGRIGOROVKA e, soprattutto, USPENOVKA. Attaccate anch’esse da dove non era, sino a poco fa, neppure concepibile un attacco. Nel frattempo, i russi proseguono verso ovest lungo la strada che porta al prossimo paesello: VISHNEVOE. Anche qui, prevedibilmente, stesso schema.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Confermata la liberazione, da parte dei russi, di buona parte di VIA STUDENCHESKAJA
https://t.me/Tatarinov_Rus/59731
ovvero la strada che da sud porta a Kupjansk, l’ultima rimasta libera. L’accerchiamento è completo, la fuga possibile solo lungo il percorso cui accennavamo ieri: attraversare l’OSKOL per andare in bocca ai russi, virare a sud prima di finirgli in bocca, scendere a tutta passando i russi e andando più a sud della loro posizione più avanzata, cercare un attraversamento nuovamente verso ovest… e attraversare! Altrimenti, mani in alto. Altrimenti, non ne usciranno.

Ennesima débâcle delle forze armate ucraine. Il cui responsabile diretto, quello coi gradi di generale, è un passacarte del comandante in capo, un tizio che da anni va ai pranzi di gala in maglietta grigioverde ma che, a sua volta, è un passacarte del padrone delle ferriere che, “dopo attento esame dei dati sul campo”, si è convinto che l’Ucraina “is in a position to fight and WIN all of Ukraine back in its original form”, è nella posizione di combattere e VINCERE (maiuscolo originale) rientrando in possesso di tutti i territori fino alla “forma originale”. Ho troppo rispetto per il Kāma Sūtra (कामसूत्र) e, soprattutto, per vite umane mandate inutilmente al massacro, per fare battute sulla “position” in cui è attualmente l’esercito ucraino.

“IN THE LAND OF THE FREE”… SI RITORNA AL MACCARTISMO?

Appena vista questa prima pagina del WSJ
https://t.me/parstodayrussian/189731
Ho pensato subito a un fotomontaggio iraniano. Non può essere… “President Tells Military Brass (tutto mauscolo…) To Fight ‘Enemy Within’ U.S.”! COMBATTERE IL NEMICO INTERNO.
Tutto vero:
https://www.wsj.com/politics/national-security/pete-hegseth-trump-quantico-military-speech-80ffabe5
Oggi il “nemico interno” sono “some U.S. cities he considers dangerous”, “certe città statunitensi che egli considera pericolose”. Detroit come Baghdad o Kabul occupate? Si parte con la “sicurezza interna” e si finisce con la caccia alle streghe? Neo-maccartismo strisciante? E strisciante neanche troppo?

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 01 October 2025 11:49
01/10 ore 08:30 aggiornamento

FRA GATTOPARDI E GIAGUARI, COLONIALMENTE VOSTRA, UCRAINA


Siamo, molto probabilmente, alla chiave di volta di questo conflitto. I russi hanno liberato ANCORA, questo mese, altri seicento chilometri quadrati.
https://t.me/lost_armour/6601
Nonostante contrattacchi, riserve gettate nel tritacarne, biomassa a perdere scagliatagli contro senza alcun criterio che non fosse “prendere tempo”.
Ancora, perché il dato quantitativo conta fino a un certo punto. Quello che conta è cosa accadrà quando a esser liberate saranno, nell’ordine, KUPJANSK, JAMPOL’ e KRASNYJ LIMAN, piuttosto che, da tutt’altra parte, GULJAJPOLE. Quello che conta è l’effekt domino (эффект домино uguale in russo) che potrebbe venirsi a formare anche a partire da uno solo di questi punti. Effetto in grado di moltiplicare anche per dieci, di aggiungere uno zero al dato sopra descritto. “La questione – commenta il canale ucraino Legitimnyj – è solo di capire QUANDO accadrà e SU CHE SCALA sarà” (Вопрос стоит только в том, когда именно он произойдет и насколько масштабным будет).
https://t.me/legitimniy/20934

Soluzioni: siamo “in democrazia”? Certo che siamo “in democrazia”… ne abbiamo appena avuto riprova poco più in là questa domenica.

E “in democrazia” ci sono sempre due parti che si confrontano. Anche in Ucraina? Claro que si, hombre! Ed ecco a voi… l’Opposizione!

Si sta configurando infatti, senza manifesti, senza proclami, senza uso dei social, senza disturbare la pubblica opinione, che in tutto questo non c’entra – del resto, la demokracija 2.0 è “pret-a-porter”, pronta per essere cliccata – UN NUOVO ASSE… nuovo… diciamo che è uscito allo scoperto ma i cui nomi sono noti e non da oggi: Mascellone ZALUZHNYJ e il capo dei servizi segreti GUR BUDANOV.
https://t.me/rezident_ua/27642
Uscito allo scoperto, riprendendo antiche usanze, con una serie di “articoli” e “interventi”, dove sostanzialmente dicono entrambi le stesse cose, ovvero “ancora guerra e sarà catastrofe” (дальнейшее затягивание войны приведёт страну к катастрофе). Un “NUOVO” PRODOTTO politico
1. al sicuro (Zaluzhnyj è intoccabile sotto l’ascella protettiva britannica, Budanov è il capo dei servizi segreti, meglio, di quei servizi segreti facenti capo ai padroni britannici, tutto torna)
2. rappresentato da gente rodata da anni di cieca fedeltà nell’eseguire anche gli ordini più insensati e lavoro sottotraccia contro gli interessi del loro stesso popolo
3. del tutto organico all’attuale configurazione militare-politica di cui essi stessi sono, di fatto, emanazione
4. in grado di PORTARE – GATTOPARDESCAMENTE – IL “CAMBIAMENTO”, la “DISCONTINUITA’” che il popolo ucraino chiede sempre più a gran voce.
Volete il cambiamento? La discontinuità? Eccola. Cambiare tutto per non cambiare niente.

Se da una parte fanno capolino i gattopardi, dall’altra i giaguari non mollano. Il blocco ZELENSKIJ-ERMAK, infatti, alza la posta in gioco:

1. cerca l’escalation militare, con esiti alterni in verità perché più che tanto latrare non ha provocato. A partire dai droni, di cui ci siamo occupati, ai caccia russi che sconfinano-anche-se-non-sconfinano-ma-son-sempre-caccia-russi-mammalirussi, di cui si sono occupati altri compagni (per esempio)
https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/31355-redazione-la-non-notizia-degli-aerei-russi-intercettati-vicino-la-lettonia-fabbricata-dai-guerrafondai.html
ai “droni misteriosi” ma in realtà anche qui mammalirussi, è tutto un pullulare di golosastri russi che rubano le girelle ai bambini. Ma al momento la situazione in Ucraina non cambia di una virgola. Così come non si schioda di un millimetro la nuova posizione padronale, riassumibile nella formula “voi siete la NATO, noi gli Stati Uniti”.
https://sinistrainrete.info/geopolitica/31350-gianandrea-gaiani-le-contraddizioni-di-trump-azzoppano-la-nato-per-annichilire-l-europa.html
Su cui mi sento di dissentire solo sul verbo impiegato: più che “siete”, “fate”, in questo gioco delle parti dove tutti si divertono a interpretare SERVILMENTE I RUOLI FITTIZI ASSEGNATI dal padrone per cui, se il padrone dice “noi vendiamo alla NATO”, nessuno si deve permettere di alzare la manina e dire “Scusi dottore… (un “dottore” non si nega a nessuno) ma voi chi cazzo siete?” Oppure: “vi compreremo seicento miliardi di armamenti quando voi ci toglierete i dazi e comprerete altrettanti miliardi in Leopard, Mangusta, e via discorrendo… o la smetterete di farci saltare gasdotti e ci lascerete comprare il gas da chi vogliamo noi, tra cui una Francia ACQUIRENTE DIRETTA SECONDA SOLO ALL’UNGHERIA
https://t.me/condottieros/13367
oppure, peggio ancora, senza dover far finta di comprarlo dai famosi giacimenti turchi o indiani”. No, non funziona così… avanti quindi col gioco di ruolo imposto dall’alto. Zitti, e mosca (“m” minuscola).

In tutto questo tuttavia i giaguari Zelenskij-Ermak, non appena si abbassa il fumo, trovano la stessa situazione di prima. Ecco allora RIPROVARCI COL SECONDO FRONTE. Georgia picche, Azerbaigian e Armenia non se ne parla… non resta che la MOLDAVIA. Sotto pressione da loro e dalla UE per divenire la PROSSIMA VITTIMA SACRIFICALE DOPO QUELLA UCRAINA. Qui qualche possibilità di successo, in questo nichilismo kamikaze elevato a politica nazionale da governanti che rispondono ormai soltanto, pavlovianamente, a stimoli esterni, invero ci potrebbe essere. A differenza però del REGIME DI KIEV, rodato da ormai OLTRE DIECI ANNI di dittatura e giri di vite che hanno fatto prima trovare dall’altra parte della barricata, poi scappare via anche dalla propria, oltre metà della popolazione, assoggettati i restanti, presi a casa o per strada esattamente come mio nonno prendeva i conigli per fargli la festa, il regime moldavo è ANCORA AGLI ALBORI. Ci sono poi spine esterne e interne, come la Transnistria e la Gagauzia. In altre parole, il regime moldavo non è nelle condizioni di poter reprimere, soffocare, e mandare al massacro il proprio popolo come quello di Kiev. Esita. Tituba. E non va bene.

2. Se l’escalation militare qui va a rotoli, proviamo dall’altra parte, si dicono i giaguari. Ecco gli attacchi alle stazioni di benzina, ai depositi, a tutto ciò che puzzi di petrolio e di gas. Perché? Per intimorirli? Per metterli in difficoltà? No, più semplicemente, PER FARLI INCAZZARE. Tradotto, per PROVOCARE UNA RISPOSTA SIMMETRICA. Con la differenza che QUI NON RIPARA NIENTE NESSUNO E SI APPROSSIMA L’INVERNO, OVVERO LA “CHERNAJA ZIMA”. E di chi sarà la colpa dell’inverno nero? A chi dovranno dire grazie i civili ucraini che ora danno le coordinate delle caserme dei Te-Tse-Ka ai russi tramite le chat bot e domani invece saranno al freddo e al gelo? ESCALATION NELLA SOCIETA’ CIVILE, INASPRIMENTO DEL CONFLITTO CON CHI OGGI DICE “DOBRYJ DEN’” anziché DOBRIDEN’ o cerca una chiesa ancora aperta per pregare, e così via.

Risultato atteso: SCARICANDO L’INTERO BARILE SUI RUSSI (un po’ come i loro padroni oggi sulla loro “opposizione” per il “democrat shutdown”)
https://t.me/ZeRada1/27144
provocare un’escalation anche qui PRIMA DEL COLLASSO SUL CAMPO. Provocare un’ondata di sdegno globale, coi russi cattivi che mettono al freddo e al gelo un popolo intero, RIAPRIRE LE LINEE DI CREDITO DIRETTO, meglio ancora se “AIUTI” e BLOCCARE LE AZIONI MILITARI RUSSE SUL CAMPO con un nuovo giro di colloqui, mosse, ammuine varie con cui passare l’inverno. Riarmarsi e ripartire come prima, più di prima.

Reazione russa: gli attacchi si stanno concentrando su obbiettivi militari, come il centro di ricerca e sviluppo droni “RC DIRECTION” di Dnepropetrovsk colpito ieri:
https://t.me/boris_rozhin/181495
notizia confermata oggi:
https://t.me/RVvoenkor/100803
o questo deposito militare a Charkov:
https://t.me/russkiypatriot0/24350
o la procura militare, sempre a Dnepropetrovsk. quella che sbatte in galera i renitenti e i disertori. Da oggi, a Dnepropetrovsk, li andrà a sbattere in galera altrove:
https://t.me/condottieros/13370
o ferrovie, per ammissione del buon Petrenko
https://t.me/petrenko_iHS/9789

Non pare, pertanto, che la strategia del giaguaro stia sortendo l’effetto desiderato. Finché, pertanto, oltre due terzi di popolo ucraino rimasto continueranno ad affermare nei sondaggi: “chiudiamola qui”, il MALCONTENTO CRESCENTE continuerà a trovare nel regime la sua destinazione principale, più che nei russi.

In tal caso i giaguari lasceranno il posto, CON LE BUONE O CON LE CATTIVE, “one way or another”, come cantavano i Blondie, ai gattopardi. Gattopardi che PRIMA porranno i giaguari esattamente nella stessa posizione ora di Hamas, ovvero:
- scegliere tra il “Trump Gaza Hotel” nel protettorato britannico di imminente costituzione (filmato illuminante)
https://t.me/parstodayrussian/189717
- oppure soccombere e basta, assumendosi la responsabilità, di fronte alla controparte padronale, di milioni di morti;
poi, semplicemente, li detronizzeranno e prenderanno il controllo di quel che i padroni affideranno loro. Possibilmente l’area centro-occidentale, lasciando le macerie dell’Est ai russi. E ripartire, magari come protettorato polacco (prestanome a sua volta dei padroni attuali) ad armarsi sottobanco, come prima, più di prima. Non ci facciamo, infatti, illusioni. Quando l’ex-ministro della difesa britannico sostiene: “dobbiamo aiutare l’Ucraina… rendendo impraticabile (unviable) la Crimea”… “to hit Putin’s ego”, per colpire l’ego di Putin (sic!)
https://t.me/RVvoenkor/100779
la guerra continuerà. Anche dopo. Finché ci sarà uno Stato a perdere, o una sua parte, ancora attivabile per destabilizzare la Russia, andranno avanti. MA CON LA CARNE DA CANNONE E IL TERRITORIO A PERDERE DI KIEV E DINTORNI.

I padroni hanno altro da fare. Hanno fatto chiedere scusa davanti al padrone al loro discolo in Medioriente all’emiro del Qatar (qui foto commemorativa
https://t.me/boris_rozhin/181540
della serie: “chiedi scusa…” “no” “ho detto chiedi scusa!” “va bene...”)
quindi hanno iniziato il trasferimento dalla Gran Bretagna di una quantità enorme di armamenti nelle loro basi in Medioriente (tracciato radar che ha fatto il giro dei canali russi
https://t.me/boris_rozhin/181514
bielorussi
https://t.me/drugoeeto/29687
e ucraini
https://t.me/ZeRada1/27139
nonché iraniani (qui con foto di stormo in volo)
https://t.me/parstodayrussian/189710
C’è tutta una serie di conti da regolare. Di bombe da sganciare. Di missili da lanciare. Di persona. Per l’Ucraina… per il momento ci pensi la NATO. E relativi giaguari, o gattopardi all’occorrenza, locali.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 30 September 2025 23:15
30/09 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3025

La cui liberazione aprirebbe a Uspenovka da sud e contribuirebbe a rinforzare i movimento verso Guljajpole da est, aggirando una linea fortificata (cartina qui)
https://t.me/divgen/73323?single
sostanzialmente inadeguata a tenere proprio dove i russi stanno attaccando. Oltre che accerchiata, in caso di loro successo.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

AI RUSSI MANCANO 0,46 KM (cartina qui)
https://t.me/voenkorKotenok/67836
per ricongiungere le due flange principali su cui si è sviluppato l’attacco alla città. Dovessero colmare quelle poche centinaia di metri, si formerebbe una sacca notevole e sarebbe la fine per i natofascisti rimasti dentro.

ERA ORA

Reti antidroni sulle centrali e i depositi petroliferi russi (esempio qui):
https://t.me/beard_tim/27728

Ora per arrivare a Samara, servono missili a lunga gittata. Ora, il giochetto dei droni che si alzano in volo dal camion stelonato, risulta molto, ma molto meno praticabile.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 30 September 2025 15:44
30/09 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO A VERBOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3022
ormai quasi liberato del tutto. Subito dopo Verbovoe e l’ultimo laghetto abbiamo di nuovo il doppio sbarramento della linea di difesa fortificata natofascista (cartina qui)
https://t.me/divgen/73304?single
che si interseca con la strada. Superata la quale, come si vede chiaramente dalla cartina, l’intera area fortificata a nord dei laghetti sarà da abbandonare perché tagliata (con conseguente liberazione anche dell’area soprastante). A quel punto i russi, che ora si trovano a dieci chilometri dal tagliare la strada che conduce a GULJAJPOLE, raggiungeranno VISHNEVOE e si troveranno a sei chilometri e mezzo dalla stessa. E a sette chilometri dal rientrare nuovamente nell’oblast’ di ZAPOROZH’E avanzando verso ovest. Situazione sempre più interessante.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST E RAGGIUNGONO LE PORTE DI DRONOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3024
Destino di SEVERSK, sempre più accerchiata, sempre più incerto. O certo, ma al negativo. Specialmente quando i russi raggiungeranno la via che collega SEVERSK a KRASNYJ LIMAN. Lo ripetiamo: qui non stiamo assistendo a un semplice “riprendersi le posizioni perse nel 2022”, come sta accadendo a nord del SEVERSKIJ DONEC. Qui la situazione è del tutto inedita. I russi sono riusciti ad avanzare dove mai erano sinora arrivati e stanno completando una manovra di accerchiamento che non solo comprometterà l’area di Seversk e dintorni, ma fornirà un ottimo punto di appoggio per proseguire verso ovest su SLAVJANSK e KRAMATORSK.

FRA KUPJANSK E KRASNYJ LIMAN

Qui i russi, invece, giorno dopo giorno, stanno sgretolando quanto ottenuto dai natofascisti e dal loro contrattacco tre anni fa. Altre posizioni guadagnate, anche oggi, verso il fiume OSKOL (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3023

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO LA STAZIONE DI ESTAKADNYJ (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/27725
e bloccano la via di comunicazione a sud dopo aver ulteriormente accerchiato i natofascisti ancora operativi nella città. Situazione sempre più compromessa.

TE-TSE-KA: LE SQUADRACCE ORA SONO IN BORGHESE

Uomini vestiti normalmente che “collaborano” a sbattere civili in camionetta, sfruttando l’effetto sorpreso. Filmato sconvolgente qui:
https://t.me/legitimniy/20932
Ormai siamo in pieno conflitto fra POCHI, salvati o che aspirano a esser tali mandando a morire i propri concittadini, e MOLTI sommersi, divenuti preda di caccia per i primi. E la cui caccia garantisce ai primi l’incolumità: incolumità come premio per la loro “produttività”. Queste sono ferite profonde, che andranno ben oltre questo conflitto.

Aggiornamenti a seguire.
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Erivaldo Martins
Tuesday, 30 September 2025 14:10
Ciao.. Non riesco aprire le noticie sul "front" dia com batimento russe.
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Paolo Selmi
Tuesday, 30 September 2025 15:51
Ciao Erivaldo,
Te refieres a los link / enlace, correcto?
Intenta pasar el cursor sobre el enlace con el mouse,
luego pulsa el botón derecho del mouse,
en el menu encontraras "abra el enlace en la página nueva", pulsa su este comando y deberías abrir la fuente en ruso.
Avisame sobre el resultado
Hasta siempre
Paolo
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Paolo Selmi
Tuesday, 30 September 2025 11:18
30/09 ore 08:30 aggiornamento

TRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

Ultimi sviluppi dal bollettino di ieri notte. I russi son riusciti a tagliare la strada che da SOFIEVKA porta verso est a KONSTANTINOVKA,
https://t.me/beard_tim/27718
appena lambita nell’ultimo aggiornamento di ieri (riportato per comodità qui):
https://divgen.ru/event/3021
Ora le possibilità che taglino anche l’altra strada, quella poco più a ovest, l’ultima rimasta a rifornire Sofievka e Shachovo, aumentano esponenzialmente. Così come quelle che l’intera area sottostante divenga l’ennesima sacca.

СОБАКА ЛАЕТ, КАРАВАН ИДЕТ (LA RISPOSTA RUSSA E' ARRIVATA)

“E mentre il cane continua a latrare, la carovana va avanti”. Oggi è festa in Russia: si festeggia il referendum con cui, tre anni fa, DNR, LNR, Cherson e Zaporozh’e entrarono nella Federazione. Traduco il discorso ufficiale di Putin perché, aldilà delle frasi di circostanza, questo discorso rappresenta la migliore risposta a cinguettii padronali e presidenziali, dichiarazioni ufficiali e neurodeliri informali, “piani di pace” redatti pensando di essere ancora quelli che dettano le condizioni, schizofrenicamente alternati a vittimismi e frustrazioni buone per tutte le stagioni, ottusità analitica, impotenze eurocentriche senili, ansie da prestazione e relativa isteria collettiva, “tigri di carta” e caccia in volo a caccia di piccioni, oppure pregiudizi vecchi come il cucco riesumati da vecchi cassetti pieni di naftalina o, peggio ancora, polveroni sollevati a copertura ipocrita di soprusi e pestaggi nei confronti di civili ucraini
https://t.me/rezident_ua/27633
o di massacri in corso altrove a opera dei propri alleati.

Mentre il cane, anzi, i cani, continuano coi loro latrati, la carovana va avanti. Prosegue il proprio cammino. Aldilà di qualsiasi retorica, questa risposta rispedisce al mittente due settimane buone di latrati. Ignorando totalmente NATO e UE, si concentra risolutamente nella costruzione di un futuro in cui le nuove regioni siano parte integrante, senza distinzioni, senza cittadini di serie A e di serie B. Un futuro che viene da scelte intraprese tre anni fa, scelte che per DNR e LNR hanno comportato anni e anni di sacrifici, scelte che hanno segnato un nuovo passo, sul cui solco oggi si muovono insieme tutte le regioni di Russia. Coerentemente, metodicamente, appassionatamente: aldilà di latrati vicini e lontani. Un discorso dove non una volta è pronunciata la parola “vrag”, nemico. Dove compaiono al suo posto le parole “case”, “scuole”, “ospedali”, “centri sportivi”, “strade”. Dove ci si impegna a ogni livello, sia di singole regioni che di governo centrale, non solo a “ricostruire”, ma a fare anche meglio di prima, intervenendo in aree rese disagiate, anzitutto, da decenni di incuria e saccheggio oligarchico. Ci si chiedeva cosa avrebbero risposto i russi, la risposta è arrivata. La registriamo, mettiamo agli atti, e andiamo avanti anche noi.

Cari amici! Spettabili cittadini di Russia!
Дорогие друзья! Уважаемые граждане России!

Vi porto di tutto cuore i migliori auguri per la Festa dell’Unione di DNR, LNR, Zaporozh’e e Cherson al nostro Paese, grande e coeso.
Сердечно поздравляю вас с праздником – с Днём воссоединения Донецкой и Луганской народных республик, Запорожской и Херсонской областей с нашей большой, сплочённой страной.

Tre anni fa, ai referendum nel Donbass e nei territori storici della Novorossija, milioni di nostri connazionali autonomamente e liberamente hanno determinato il proprio futuro, hanno trasformato in realtà un sogno che per molti di loro era durato anni, hanno così intrapreso la decisione più importante e fatidica: stare con la propria patria, con la Russia, tornare nella loro terra natale, nella terra di cui erano sempre stati parte. Insieme, abbiamo fatto quel che andava fatto, e ne andiamo orgogliosi: abbiamo sostenuto i nostri fratelli e sorelle e la loro scelta, determinata e responsabile.
Три года назад на референдумах в Донбассе и Новороссии миллионы наших соотечественников самостоятельно и свободно определили своё будущее, сделали реальностью мечту, с которой жили долгие годы, приняли важнейшее, судьбоносное решение – быть со своим Отечеством, с Россией, вернуться в родную семью, частью которой они являлись всегда. Мы с вами сделали то, что должны были сделать, и гордимся этим, – поддержали своих братьев и сестёр в их твёрдом, ответственном выборе.

Oggi, a difesa di questa scelta, vanno all’attacco i nostri soldati e comandanti, si adopera e lotta, di una lotta giusta, l’intero Paese, l’intera Russia. Insieme, noi difendiamo l’amore per il nostro Paese e il nostro comune destino storico, lottiamo e vinciamo, propugniamo i nostri comuni interessi, la nostra comune memoria, i nostri comuni valori, la nostra lingua comune, le nostre comuni tradizioni, cultura, religione, il nostro sacrosanto diritto di onorare le gesta dei nostri antenati, generazioni intere di patrioti, soldati, lavoratori. E sempre insieme, spalla a spalla, continueremo a costruire la nostra casa comune, un Paese grande e indipendente, uno Stato sovrano, supereremo qualsiasi difficoltà e potremo diventare solo più forti.
Сегодня, защищая этот выбор, поднимаются в атаку наши бойцы и командиры, ведёт праведную битву и трудится вся страна, вся Россия. Вместе мы защищаем нашу любовь к Родине и единство исторической судьбы, сражаемся и побеждаем, отстаиваем коренные национальные интересы, общую память и ценности, русский язык, традиции, культуру и веру, наше священное право чтить подвиги своих предков, многих поколений истинных патриотов России, воинов и тружеников. И также вместе, плечом к плечу продолжим обустраивать наш общий дом – великую и независимую страну, суверенное государство, преодолеем любые испытания и станем только сильнее.

So bene quali difficoltà affrontino ora gli abitanti delle città e dei villaggi liberati. Molti problemi enormi, oltre che impellenti. Fra cui questioni primarie per la vita di ciascuno, come l’acqua corrente, piuttosto che l’accesso ai farmaci. Inoltre, non basta ripristinare ciò che è stato distrutto nel corso del conflitto, ma anche riprendere e sviluppare infrastrutture di cui, per decenni, nessuno si è preso cura.
Знаю, как трудно сейчас жителям освобождённых городов и посёлков. Много действительно острых, насущных проблем. В их числе первостепенные, жизненно важные для каждого человека вопросы надёжного водоснабжения, доступности качественной медицины и так далее. При этом нужно не только восстанавливать разрушенное в ходе боевых действий, но и приводить в порядок инфраструктуру, которой десятилетиями никто толком не занимался.

E’ per questo che stiamo già mettendo in pratica un grande programma di sviluppo socio-economico, che permetta a queste terre storicamente russe di rinascere. E in questa rinascita è impegnata tutta la Russia, tutte le regioni di Russia. Grazie alla partecipazione diretta, dal basso, di tutti, oltre che del sostegno del governo centrale, dal 2022 a oggi sono già state compiute oltre 23.500 opere di ricostruzione nei nuovi territori: abitazioni, scuole, ospedali, centri sportivi e giovanili, oltre alla rete energetica, quella delle comunicazioni, delle municipalizzate dei servizi, dei trasporti. Abbiamo già prolungato e modernizzato la rete energetica e telefonica di 460 chilometri, oltre a 6.350 chilometri di rete stradale ripristinata o creata ex-novo.
Поэтому развёрнута масштабная программа социально-экономического развития, а по сути – возрождения наших исконных, исторических русских земель. В неё включилась вся страна, все регионы России. Благодаря их непосредственному участию, а также весомой федеральной поддержке с 2022 года уже построено и отремонтировано свыше 23,5 тысячи различных объектов на Донбассе и в Новороссии. Это жилые дома и школы, современные медицинские учреждения, спортивные комплексы и передовые молодёжные центры. Обновляются энергетика, связь, ЖКХ, транспортная система. Уже проложено и модернизировано 460 километров инженерных сетей, 6350 километров автодорог.

Certo, ci attende un lavoro enorme. Ma tutti gli obbiettivi che ci siamo posti li completeremo, senza scuse. Provvederemo i nuovi territori di tutto quanto necessario per sviluppare il loro, colossale, potenziale: un potenziale industriale, agricolo, scientifico, culturale, affinché qui nascano nuove famiglie, affinché la gente possa crescere e far crescere i propri figli e nipoti, affiché sorgano sempre più possibilità di formazione ed educazione, creatività, realizzazione di sé, crescita professionale.
Да, ещё предстоит большая работа. Но все поставленные задачи мы, безусловно, решим. Обеспечим необходимые условия, чтобы раскрыть колоссальный потенциал Донбасса и Новороссии: промышленный, аграрный, научный, культурный, – чтобы здесь создавались новые семьи, люди растили и воспитывали своих детей и внуков, чтобы возникало больше возможностей для образования, творчества, самореализации, профессионального роста.

In questo giorno di festa, in questo che è l’anno intitolato a chi ci difende, il mio pensiero va in particolare ai soldati e agli ufficiali, veri eroi del nostro tempo. Vi ringrazio per la vostra dedizione, per il vostro valore e coraggio, per ogni giorno della vostra opera sul campo. Sono certo che, grazie a voi, sia garantita la sicurezza della Russia e sulla terra eroica delle nuove regioni tornerà ancora la tanto agognata, e duratura, pace.
В этот праздничный день, в Год защитника Отечества с особым чувством обращаюсь к солдатам и офицерам, настоящим героям нашего времени: благодарю вас за верность Родине, за ратную доблесть и отвагу, за каждый день вашей трудной боевой работы. Уверен, что благодаря вам безопасность России будет надёжно обеспечена, а на героическую землю Донбасса и Новороссии вновь вернётся долгожданный и прочный мир.

Noi siamo insieme. Ciò significa che tutti i nostri piani prenderanno vita.
Мы вместе. И значит, все наши планы будут воплощены в жизнь.

Auguri, e buona Festa della Riunificazione!
С праздником, с Днём воссоединения!

http://kremlin.ru/events/president/news/78112

Aggiornamenti a seguire.
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Slavsja Respublika
Tuesday, 30 September 2025 16:05
Grazie per aver riportato il discorso che ricorda la Riunificazione e il lavoro fatto e da fare.

Buon lavoro e un futuro fecondo per i fratelli di Novoróssija!
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Paolo Selmi
Tuesday, 30 September 2025 17:07
Di nulla Slavsja Respublika!

Davvero... che in DNR e LNR è da oltre dieci anni che soffrono. E ancora oggi, ogni tanto, per far capire che "non finisce qui", partono HIMARS alla volta di Doneck e non solo. Non capendo, i natofascisti, che "è finita". Staremo a vedere.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 29 September 2025 22:35
29/09 ore 21:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


Prima cartina a mostrare gli attuali avanzamenti russi:
https://t.me/z_arhiv/32534

La situazione è decisamente compromessa, con un’area, quella dove i natofascisti sono intrappolati fra i due fuochi, che si espande sempre di più nel momento in cui i russi aggirano il nemico e ne bloccano, di fatto, le vie di comunicazione. Sono praticamente arrivati al fiume OSKOL da sud, a cui mancano meno di cinquecento metri. Ai natofascisti ancora in centro città resta, in buona sostanza… la fuga a est. Dove però non ci sono i loro, ma altri russi. Onde per cui, scappando da est, dovrebbero virare sul fiume OSKOL e percorrerlo dalla riva sinistra, e a spron battuto verso sud, attraversandolo nel primo punto disponibile per poi riportarsi sulla riva destra e, quindi, a ovest dai loro. Percorso sempre più improbabile.

VERSO KRASNYJ LIMAN

DOPO AVERLA LIBERATA,
https://t.me/voenkorKotenok/67803
E NONOSTANTE I TENTATIVI DI CONTRATTACCO NATOFASCISTI PER TORNARE A QUELLE CASE, I RUSSI AVANZANO GIÀ SOTTO ZAREČNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3020
ponendo i presupposti per la liquidazione dell’ennesima sacca e approdare a Krasnyj Liman anche da EST, non solo da NORD. Raddoppiando i problemi per un nemico sempre più in affanno.

FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

I russi tornano ad avanzare anche dove il contrattacco natofascista si era fatto sentire maggiormente: guadagnano posizioni verso nord a est di ŠACHOVO,
https://divgen.ru/event/3021
a un chilometro dalla strada che, se tagliata, chiuderebbe automaticamente le truppe sottostanti (Šachovo e dintorni) nell’ennesima sacca. Come mostra anche la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/73276?single
i russi taglierebbero a ovest in un punto molto vulnerabile. Staremo a vedere. Intanto, pare che la situazione a KRASNOARMEJSK, lungi dall’essere stabilizzata, stia precipitando e il comando natofascista abbia richiesto l’afflusso di ULTERIORI UOMINI E MEZZI DA ALTRE LINEE DI FRONTE:
https://t.me/legitimniy/20930
Che è proprio quello che vogliono i russi.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 29 September 2025 14:26
29/09 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


I russi colmano l’ennesima sacca in formazione, creatasi già da questo movimento di una ventina di giorni fa,
https://t.me/divgen/72578
e ora colmata
https://divgen.ru/event/3019
coi russi che sono ormai quasi giunti alle porte di SEVERSK da sud con due chilometri e mezzo di avanzamento:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59686

Contestualmente, si è creata un’altra sacca potenziale a sud-sudovest del tutto priva di fortificazioni (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73257?single

Ripulire e ripianare quell’area consentirebbe di ridurre la linea di fronte portando i diciannove chilometri attuali a tre che corrispondono alla distanza in linea d’aria degli attuali “cordoni” della sacca. Il che significa meno uomini e meno mezzi necessari, oppure, maggiore concentrazione di uomini su quella direttrice che, da sud, è munita di linee fortificate notevoli, ma che potrebbero rivelarsi insufficienti, ineguate, a reggere tale onda d’urto... o entrambe le cose: il rapporto uomini e mezzi / linea di fronte aumenta di quasi sei volte.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Liberata completamente SHANDRIGOLOVO, ufficiale:
https://t.me/russkiypatriot0/24332
Prossima fermata: Dobryshevo
https://t.me/boris_rozhin/181372

Poco più a sud, i russi ampliano l’area intorno a JAMPOL’ avanzando di un chilometro e mezzo:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59685

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 29 September 2025 11:12
29/09 ore 08:30 aggiornamento

DEMOCRATICAMENTE VOSTRA, MOLDAVIA

La mattinata di ieri si è aperta con la lamentazione, da parte di moldavi residenti all’estero, di messaggi spam sempre più insistenti da parte del partito della Sandu di andare al voto (e votare loro):
https://t.me/Beltsy24/16621
Metodi rivelatisi controproducenti, nella maggior parte dei casi, per stessa ammissione degli estensori (ibidem). Ma questo era solo l’inizio…

Liceo Mihai Eminescu: i genitori sono tenuti a mandare le foto di quel che han votato sul gruppo dei professori.
https://t.me/kishinev24/17175
Nessuna pressione...

Chisinau: apertura dei seggi, i primi elettori entrano… e trovano le urne già semipiene… (filmato qui)
https://t.me/chsreal/16967
Talmente era l’entusiasmo di andare a votare… che c’era chi nella notte aveva già dato il proprio voto. Stessa situazione denunciata in GERMANIA, FRANCIA, ROMANIA:
https://t.me/insider_md/3914

Parliamo quindi di Europa, nella fattispecie, Italia. Dopo aver “esportato” la democrazia per decenni, ora la “importiamo”:

- Italia, 75 seggi, posto chiave per la vittoria del partito al potere.
27/09 Denuncia che al seggio 136 (Milano) è stata fissata la consegna di
- affluenza non meno del 79%
- Voti per il partito al potere non meno del 87%
https://t.me/chsreal/16963
Caduta nel vuoto, ovviamente…

Verona: denunciati casi di moldavi che votavano due volte (stesso gruppo di elettori che comparivano, votavano, uscivano… e ore dopo ricomparivano)
https://t.me/insider_md/3920
Quando si dice l’entusiasmo per la democrazia…

Irlanda, in un seggio: aventi diritto 138 elettori, votanti… 300.
Italia, altro seggio: aventi diritto 328 elettori, votanti… 721.
Gran Bretagna, altro seggio ancora: presidente di seggio si rifiuta di comunicare il numero degli aventi diritto.
https://t.me/s/insider_md/3923

A due ore dall’apertura dei seggi, altre violazioni segnalate in Europa: oltre al già detto, ingressi ai seggi vietati a rappresentanti di lista e osservatori scomodi:
https://t.me/moldova_acum/14874
Il voto è “cosa nostra”.

Nel frattempo, dalla Transnistria la polizia di frontiera moldava impedisce a elettori con la scheda in mano di passare il confine e recarsi al seggio per il voto:
https://t.me/insider_md/3925

Questo, mentre giungono comunicazioni, telefonate anonime, eccetera di bombe di seggi a rischio per il potere attuale:
https://t.me/insider_md/3931

Alle 17:40, l’Unione forense di Moldavia, con 998 osservatori ai seggi europei, registrava 143.449 votanti. Alle 17:00 il comitato elettorale moldavo annunciava che l’affluenza alle urne europee era stata di 193.000 elettori.
https://t.me/insider_md/3938
Si, e quei cinquantamila in più sono andati a votare mentre gli osservatori erano a fare pipì… e che pipì.

Alle sei di sera il signor Durov, ovvero il signor Telegram, denuncia che i servizi segreti francesi gli avevano “proposto”, in cambio di un bel repulisti sui capi di accusa nei suoi confronti, di oscurare i canali telegram dell’opposizione. Rifiuto categorico di Durov e del suo staff.
https://t.me/insider_md/3934

In serata, giungeva notizia di una PULIZIA GENERALE di tutti gli archivi di polizia dalle denunce di violenze e soprusi, false accuse e relativa incandidabilità delle persone colpite, eccetera, rivolte ai partiti di opposizione:
https://t.me/Beltsy24/16699
Un bel ctrl+alt+canc e si resetta tutto, successo niente…

Questo, mentre la Sandu canta vittoria e cominciano le purghe per le opposizioni, preludio a futuri arresti:
https://t.me/insider_md/3939

Determinante quindi, anche stavolta il “voto” all’estero, peraltro un ESTERO ben preciso. Non Russia, per esempio, dove abitano centinaia di migliaia di moldavi, a fronte di due seggi e qualche migliaio di schede:
https://t.me/yuzhny_front_ZOV/18492
Nessuna sorpresa. Copioni ben noti e già denunciati.

Per i cinegiornali luce, tutto regolare. La democrazia ha trionfato ancora una volta. Contro le minacce russe. Amen.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I natofascisti cedono terreno a JAMPOL’. Questa scena, di loro fonte
https://t.me/Tatarinov_Rus/59675
rende bene l’idea del loro abbandono precipitoso di posizioni per arretrare verso sud.

Aggiornamenti a seguire.
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Faber
Monday, 29 September 2025 11:31
Che schifo. Ma d'altronde cosa aspettarsi dalla cricca che ha annullato le elezioni in Romania e usato ogni metodo per assicurarsi che vincesse "quello giusto" nella seconda tornata? Da quelli che nel 48 da noi fecero di tutto per impedire la vittoria dei "rossi"? Salvo poi trovarsi con governi fragili come quello di Macron che cambia primo ministro come cambia le camicie.
E pare che a Bruxelles stiano valutando come far fuori Orban e Fico o in alternativa come rimuovere il voto all'unaminità per far passare quello che vogliono. A sto punto decida direttamente la Von Der Leyer chi deve governare i vari paesi, come facevano gli imperatori romani quando sceglievano i governatori delle loro province.

Piccola digressione: ieri sera quei geni di "Presa Diretta" si sono accorti dopo 3 anni che i paesi europei continuano ad importare gas russo senza problemi tramite il GNL via nave. Ah e anche che la Von Der Leyer ci ha svenduto completamente agli USA. Meno male che sono un servizio di informazione.
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Paolo Selmi
Monday, 29 September 2025 12:42
"come facevano gli imperatori romani quando sceglievano i governatori delle loro province"... tra l'altro senza neppure una diarchia di poteri come era da queste parti mille anni fa, con l'imperatore e il papa che litigavano sulle investiture, "cristianamente" si scannavano, scomunicavano e squalificavano a vicenda, nominavano doppioni... no... una bella piramide come ai tempi della società schiavistica... bom chiuso morta lì. Ci arriveremo, abbiamo fiducia... e questi "teatrini" non saranno più necessari.

Mio nonno rischiò a suo tempo la pelle, per questi "teatrini". E insieme a lui un'intera generazione che scelse la strada dei monti.

PS a proposito di guerra... ieri notte sul 7d facevano vedere "I girasoli" (Подсолнухи), che non avevo mai visto.
https://www.mymovies.it/film/1969/igirasoli/

L'ho visto per dieci minuti, neanche forse, da quando sono incappato nella scena dei campi pieni di croci dove la povera Loren cammina in un campo lunghissimo, a quella dove salta sul treno in lacrime dopo aver visto Mastroianni che si era rifatto una vita. E lì ho intuito dove andava a parare, emotivamente non ho retto (ormai reggo poco o niente) e sono andato avanti con lo zapping.

Grande De Sica. In quei pochi minuti che ho visto, certe sequenze. Soprattutto, un grande rispetto del popolo sovietico. Era una coproduzione, del resto. Quando ancora si potevano fare i film, con quelli che oggi sono visti come l'asse del male. E dieci anni fa come mafiosi. E quarant'anni fa, doppiati in modo osceno, di nuovo come asse del male della serie io-ti-spiezzio-in-due... in quei pochi minuti che ho visto, ho visto gente normale. Come noi. Oddio...

Masha l'ho riconosciuta al volo... è la Saval'eva, ovvero Natasha di Guerra e pace di Bondarciuk! Bellissima e bravissima, come la Loren del resto.

Ti saluto con una poesia citata nel film. E' "l'italiano" di Michail Svetlov (1943). Ho trovato una traduzione sulla rete:

Michaìl Svetlov
L’Italiano

Sul petto italiano una croce nera,
Semplice, senza rabeschi giaceva,
Da una famiglia povera conservata,
Dal figlio unico era portata…

Giovane che a Napoli sei cresciuto,
In un campo russo cos’hai perduto?
Ma non potevi felice restare
Nel golfo del tuo celebre mare?

Io che ti ho ucciso dall’Italia lontano,
Quante volte ho sognato il vulcano!
Come ho sognato sulle rive del Volga
Almeno una volta un giro in gondola!

Ma io non sono venuto a luglio
A rubarti l’estate – pistola in pugno,
Non ho lanciato le mie granate
Sulla santa terra dell’Urbinate!

Ho sparato dove ho le mie radici
E sono fiero di me e degli amici,
Dove le storie della nostra gente
In un’altra lingua nessuno sente.

I segreti e i meandri del caro Don
Forse uno straniero ha mai studiato?
La nostra terra – la Russia, la Rus’ –
Hai forse arato e seminato?

No! Sei giunto qui con un convoglio
Per colonizzare con cieco orgoglio,
Perché la croce della tua famiglia
Finisse in una fossa di argilla…

Non lascerò che oltre mari stranieri
Sia portata la mia patria venusta!
Io sparo – e un’altra giustizia non sarà
Mai della mia pallottola più giusta!

Tu non sei mai stato né vissuto qui!..
Ma si è disteso sui campi innevati
Il cielo azzurro della tua Italia,
Ora vitreo nei tuoi occhi sbarrati…

https://ruverses.com/mikhail-svetlov/the-italian/11492/

Qui c'è anche l'originale. Tra un bambino mangiato e l'altro, scrivevano anche poesie... provavano anche a mettersi nei panni di chi li aveva invasi... cosa diavolo li aveva portati lì... mammalirussi.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Sunday, 28 September 2025 21:37
28/09 ore 21:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


SITUAZIONE IN COSTANTE PEGGIORAMENTO. Per i natofascisti. Tutte le vie bloccate, in entrata e in uscita:
https://t.me/condottieros/13332
Inoltre, i russi avanzano. E avanzeranno sempre più man mano che le riserve dei soldati ancora attivi nell’area andranno a esaurirsi. “Andargli contro con le pale” è un’infelice espressione di Kuleba, il quale per paura di fare una brutta fine attualmente è “impegnato in un giro di conferenze all’estero”. C’è comunque del vero nella sua esortazione à la “armiamoci e partite”: di questo passo, andranno contro contro con le pale a qualcuno. E non saranno i russi. E non saranno solo pale e forconi.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE SOPRA JAMPOL’ LIBERANDONE LA PARTE NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3018

Pieno controllo di quest’area nord significa convergere verso il centro con un numero di forze, ora, notevolmente superiori rispetto solo a ieri. E la conformazione stessa di JAMPOL’, oltre al fatto (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73244?single
di una COLPEVOLE CARENZA di fortificazioni a protezione sia dell’area a sud, che della stessa KRASNYJ LIMAN, rendono la situazione ancor più tragica. Per i natofascisti.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI CONTINUANO A GUADAGNARE POSIZIONI, in una progressione che rende bene l’idea su cosa abbia sortito il contrattacco natofascista di quest’ultimo mese: poco o, tra non molto, quando sarà richiusa l’ultima sacca, niente.

A proposito proprio dell’ultima sacca, quella a sud, i russi liberano nuovamente NIKANOROVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3016
E poi, a parte la conformazione del terreno (cartina con altimetrie qui)
https://t.me/divgen/73235?single
di fortificazioni attive e sotto il controllo natofascista nella sacca stessa non ce ne sono:
https://t.me/divgen/73233?single

A nord, i russi LIBERANO COMPLETAMENTE NOVOŠACHOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3014
ripianando un altro tratto importante di linea di fronte e vanificando, anche qui, buona parte del contrattacco natofascista, incapace non solo di ricacciarli indietro, ma anche di stabilizzare la linea di fronte. Che infatti riprende a muoversi, e assolutamente non in loro favore.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A VERBOVOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3017

Movimento importantissimo. Guardiamo la cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/73241?single
i russi proseguono letteralmente a SMANTELLARE la doppia linea fortificata e avanzano verso ovest. Al momento MANCANO UNDICI CHILOMETRI A RAGGIUNGERE E TAGLIARE LA STRADA CHE DA POKROVSKOE ARRIVA A GULJAJPOLE. Provocando enormi problemi di approvvigionamento a tutta un’area a est che, allora, non potrà che collassare. Tirandosi dietro GULJAJPOLE stessa. Poi verrà il turno di ORECHOV.

Aggiornamenti a seguire domani sera.
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paolo II
Monday, 29 September 2025 08:18
Buon giorno, Paolo, riesci a pubblicare una cartina dove si capisca esattamente quanto manca , in percentuale, alla liberazione di DNR-LNR etc. ? Cosa che, fra l'altra, farà diventare questa guerra molto meno "di trincea", non essendoci più , davanti ai Russi, le fortificazioni apprestate in 8 anni (2014-2022) + quasi 4. Ciao !
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Paolo Selmi
Monday, 29 September 2025 09:29
Ciao Paolo!

Per la cartina fai riferimento a divgen.ru che a parte qualche sbavatura risulta ancora la più attendibile cartina in rete. Fatta bene, rettifica sia in + che in -, restituisce una foto decisamente attendibile circa la situazione in essere.

Per le percentuali, GERASIMOV 31/08 riporta:
DNR 79%
LNR 99,7%
https://www.mk.ru/politics/army/2025/08/31/gerasimov-dnr-osvobozhdena-na-79-lnr-na-997.html

Cartina aggiornata il 25/09 del Ministero della difesa russo
https://t.me/mod_russia/56963
Che riporta anche quanto liberato da gennaio a oggi per oblast'. Ma la rappresentazione grafica, che mostra in rosso gli avanzamenti di quest'anno, mostra chiaramente dove si sono concentrati i russi sinora.

La DNR da liberare ancora risulta l'ostacolo più duro da affrontare. Ma ormai è solo quella parte e potrà essere affrontata aggirandola e procedendo da nord verso ovest anche nell'oblast' di Charkov.

Lo stesso stanno impostando su Zaporozh'e, coinvolgendo l'oblas't di Dnepropetrovsk.

Ciao
Paolo
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Paolo Selmi
Saturday, 27 September 2025 23:33
27/09 ore 23:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO STEPOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3009

e chiudono parzialmente la sacca formatasi fra la stessa e KALINOVSKOE a sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3010

Come mostra questa cartina,
https://t.me/s/divgen
procede metodicamente lo smantellamento della linea difensiva più importante orchestrata dai natofascisti per arginare i russi provenienti da sud. Da sud, ma non da est. Prossima fermata: VERBOVOE, più a ovest lungo la doppia linea di difesa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi riguadagnano posizioni a nord-ovest di KRASNOARMEJSK,
https://divgen.ru/event/3011
ponendo così i “contrattaccanti” natofascisti nel dilemma di ritirarsi loro con le buone, dalla sacca sottostante, o essere inevitabilmente chiusi e annientati. Situazione riconosciuta anche da loro stessi nelle loro cartine:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59625

Così come sono gli stessi natofascisti a lamentarsi che tutte le vie per Krasnoarmejsk sono tagliate:
https://t.me/russkiypatriot0/24296

A ovest, guadagnano posizioni subito dopo KOTLINO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3013

Fortificazioni a ovest, verso DNEPROPETROVSK, ma non a nord (cartina qui):
https://t.me/divgen/73208?single

E gatte da pelare, e non poco, per natofascisti a corto di uomini.

Aggiornamenti a seguire domani sera.
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Paolo Selmi
Saturday, 27 September 2025 12:12
27/09 ore 11:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


I RUSSI NON SONO MAI ARRIVATI A QUESTO PUNTO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3007
neppure nel 2022. A nord del Severskij Donec (riva sx), è vero, la situazione è ancora lungi dall’esser pari all’agosto 2022. Lungi, ma non più fra le nuvole, ormai… A sud del Severskij Donec (riva dx), invece, i russi dopo aver liberato SEREBRJANKA hanno già raggiunto DRONOVKA.

Con la liberazione di DRONOVKA, e contestuale avanzamento su entrambe le rive del fiume, i russi raggiungono una posizione tattica INIMMAGINABILE nel 2022. Sebbene infatti l’intera riva sinistra fosse tornata russa, i russi sulla riva destra erano bloccati molto, ma molto, più a est. E la linea SEVERSK-SOLEDAR-ARTEMOVSK li teneva bloccati lì. Ci son voluti tre anni per scardinarla. Oggi i russi raccolgono i frutti della loro opera. Liberando DRONOVKA i russi accerchieranno SEVERSK, la bloccheranno, la renderanno indifendibile. Seversk, in quanto parte della summenzionata linea difensiva, e stando su un rilievo che guarda a est, difende naturalmente chi proviene da EST, non da chi la attacca alle sue spalle. Lì, anzi, rischia di trovarsi sotto.

Inoltre, data la conformazione del terreno SEVERSK, e l’intera zona limitrofa, rischiano di trovarsi accerchiate e tagliate da tutto soltanto perché i russi seguiranno, da entrambe le rive sostenendosi così a vicenda, il corso del fiume. Stesso discorso, a questo punto, a JAMPOL’ a nord del fiume. JAMPOL’ CHE, PER LA CRONACA, STANNO INIZIANDO A LIBERARE DA NORD (incrocio principale con la ferrovia appena finito in mano russa):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59606

Guardando le fortificazioni che li attendono (cartina qui)
https://t.me/divgen/73189?single
ci accorgiamo che sono talmente deboli e aggirabili da ogni direzione da non costituire ostacolo serio nel rapporto di forze attuale fra le parti. Guardando infine le altimetrie,
https://t.me/divgen/73191?single
notiamo come il grosso del “rosso” sia ormai passato e resti solo “verde” (lungo le valli e il corso del fiume), tanto “giallo”, residui portati dal movimento del fiume e di una sua lentissima, quanto antichissima attività erosiva, e pochissimo “rosso”. Il che gioca a ULTERIORE sfavore dei natofascisti.

In altre parole, l’area è compromessa già da ora. Ma i natofascisti andranno avanti a tenere le posizioni “fino all’ultimo ucraino”, raddoppiando le perdite e accelerando così la loro condanna finale.

BATTAGLIA DI SEVERSK GIÀ INIZIATA, PER AMMISSIONE DEL BUON PETRENKO. I russi infatti starebbero assaltando RUDNIK, che è già frazione di SEVERSK:
https://t.me/petrenko_iHS/9725
Ufficialmente, la battaglia di SEVERSK è già iniziata.

VERSO KRAMATORSK

POCO PIÙ A SUD, ulteriori pessime notizie per i natofascisti. I RUSSI LIBERANO MAJSKOE, A NORD-OVEST DI ČASOV JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3008

Esiste un collegamento fra l’azione sopra descritta e questa? Si, basta allargare la cartina per accorgersene. ČASOV JAR si trova tra KONSTANTINOVKA e KRAMATORSK, a metà altezza. Sinora i russi han puntato a consolidarne le posizioni guardando a sud-ovest (KONSTANTINOVKA). Ora, pur non smettendo di premere lungo quella direttrice e smantellando, pazientemente, metodicamente come ci hanno abituato da tre anni a questa parte, fortificazioni costruite in un decennio (un filmato qui),
https://t.me/beard_tim/27668
guardano a nord-ovest (KRAMATORSK).

Casualmente, MENTRE I RUSSI AGGIRANO SEVERSK! E decidono di RISALIRE DA ENTRAMBE LE SPONDE IL CORSO DEL SEVERSKIJ-DONEC. Interessante.

Liberando MAJSKOE (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73192?single
i russi aprono la loro azione verso un’area che, di fatto, aggira tutta una serie di fortificazioni poste a questo punto a est. E che sarebbe attaccata nel punto più debole, ovvero alle spalle. Ce ne accorgiamo anche dalla altimetria:
https://t.me/divgen/73194?single
i russi ora sono nel punto più alto e a nord dei panettoni segnati in rosso (centro esatto della cartina = Majskoe): da lì, l’artiglieria pesante comincia decisamente a dire la sua, lungo tutta la discesa a nord e le alture limitrofe, poste comunque più in basso. Oltre all’azione russa proveniente da est, ovvero dal canale SEVERSKIJ-DONEC-DONBASS che stanno contestualmente seguendo. Ennesima sacca che si profila, più una libertà di manovra, nel complesso, del tutto inedita su uno dei fronti più difficili da undici anni a questa parte.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I rinforzi mandati in fretta e furia dai natofascisti a tamponare la situazione non sono serviti a granché, aumentando solo le perdite fra le loro fila, e ora i russi riprendono ad avanzare. Questi gli avanzamenti lungo le direttrici d’attacco principali:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59604
SIAMO GIA’ OLTRE IL CENTRO E SOTTO ATTACCO VEDIAMO, DA OVEST, I PRIMI QUARTIERI MERIDIONALI DELLA CITTA’.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 26 September 2025 23:03
26/09 ore 22:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


I russi completano la liberazione di ŠANDRIGOLOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3005

Se guardiamo cosa rappresenta questo snodo allargando la cartina, notiamo come ora diventi decisamente più agevole proseguire verso nord-ovest, raggiungendo la riva sinistra del fiume OSKOL (e il confine amministrativo della DNR). A sud-ovest, questa liberazione sblocca una strada a cui possono affluire risorse maggiori rispetto alle attuali per liberare NOVOSELOVKA, dove peraltro i russi sono già entrati. Liberata la quale, meno di quattro chilometri in linea d’aria li separeranno dal SEVERSKIJ DONEC. Un’intera porzione di territorio a est, a questo punto, sulla riva sinistra del Severskij Donec, sarebbe pesantemente penalizzato. Non ancora bloccato a sud dal fiume e tutt’intorno dai russi, perché ponti se ne posson sempre fare. Ma parliamo di migliaia di uomini e mezzi intrappolati, estremamente ostacolati nei movimenti e negli approvvigionamenti: questo possiamo dirlo e con assoluta sicurezza, così come possiamo affermare che questo indebolimento accelererà ulteriormente la liberazione di questo territorio da parte russa, con possibili e alquanto probabili effetti a cascata anche sulla riva destra del fiume.

VERSO KRAMATORSK

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST PASSANDO A NORD DI ČASOV JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3006
e raggiungono l’argine del canale Severskij-Donec-Donbass, opera titanica che parte dal SEVERSKIJ DONEC e per decine di chilometri, zigzagando qua e là, serve appezzamenti e paesi col suo prezioso contenuto.

Raggiungendo l’argine del canale i russi si portano a quattordici chilometri da KRAMATORSK. Strada tutt’altro che agevole, viste anche le prime fortificazioni a ovest del canale che attendono i russi (cartina qui):
https://t.me/divgen/73168?single
Siamo nell’area storica della guerra civile ucraina. Qui i terroristi della ATO, in particolare i nazisti dei corpi speciali armati di tutto punto contro le milizie del Donbass armate solo di dotazioni leggere, nell’esaltazione che accompagnava la loro avanzata trionfale fino a Doneck, non esitarono a terrorizzare e massacrare civili colpevoli, a loro dire, di essere “moskaly”, untermenschen, oltre che traditori. Sempre qui, tuttavia, un anno dopo i miliziani del Donbass rischiavano di tornare, dopo aver chiuso migliaia di banderisti partiti per completare l’opera e finiti invece in un’enorme sacca il cui nome, DEBAL’CEVO, popola ancora oggi gli incubi peggiori della croce uncinata in salsa ucraina. Firmata in fretta e furia MINSK-2, durata sette anni, tempo di riprendersi e ripartire, come prima e più di prima, la prima cosa che i banderisti fecero fu FORTIFICARE L’INTERA AREA. Quella che pian piano i russi stanno smantellando, metodicamente, giorno dopo giorno.

A meno, pertanto, di posizioni abbandonate in fretta e furia, non sarà una passeggiata. Ma lo sarà ancor meno per chi oggi, non essendo più nelle stesse condizioni di tre anni fa, si troverà ad affrontare un esercito che, al contrario, nel frattempo è cresciuto.

Aggiornamenti a seguire domani sera.
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Paolo Selmi
Friday, 26 September 2025 14:48
26/09 ore 13:30 aggiornamento

VERSO SUMY


I russi liberano JUNAKOVKA, da dove per la cronaca partì l’invasione di Kursk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3004
Pur essendo la loro attività sempre più ridotta, non mancano di mettere i punti sulle “i”. E far sentire la loro presenza a venti chilometri a nord. PERALTRO, LUNGO UN’AREA CHE ORA SI APRE, AMPIA 13 KM E LUNGA 10 (cartina con frecce qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59573
completamente spoglia. Anche di fortificazioni. Il che costringe i natofascisti a mantenere forze ingenti nell’area, anziché altrove, dove oggi servirebbero come il pane.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Per esempio, sopra Krasnyj Liman, dove i russi liberano DERILOVO e sono già arrivati alle porte di DROBYSHEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3003
posta a meno di 4 km da Krasnyj Liman. Un’area con almeno due linee fortificate a difesa, come mostra questa cartina:
https://t.me/divgen/73157?single
Peccato che ormai stia saltando tutto.
https://t.me/legitimniy/20913
E i 360 kmq vantati da Zelenskij come frutto dei recenti contrattacchi, come i numeri sciorinati quotidianamente dal suo padrone, suonano sempre più come lettera morta.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Anche qui i russi oggi guadagnano terreno, avvicinandosi da est verso DIMITROV (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3002
Espugnata l’ultima linea fortificata (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73155?single
prima dell’ingresso in città. Poi, anche qui, sarà guerra urbana.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo II
Friday, 26 September 2025 21:34
Le provocazioni NATO per invocare il casus belli alias articolo 5 aumentano. Dopo tre anni e 8 mesi di tritacarne, non sarebbe il caso di chiudere ORA la faccenda ? A questo punto non serve neanche più bombardare ministeri aKiev o radere al suolo Lviv, la geografia dice che l'area che dovrebbe per LOGICA essere Russa è la zona est, con il Dnepr come confine naturale, mentre la logica dice che, se CI DECIDIAMO a buttare giù i ponti sul suddetto, tutto il gruppo nazista del Donbass non avrà più rifornimenti e rotazioni (impensabile un ponte aereo). Ormai non vedo più nessun motivo per lasciarli in piedi.
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Paolo Selmi
Friday, 26 September 2025 21:57
La LOGICA di logico non ha niente dal 2022. Dal punto di vista militare in una guerra. Dal punto di vista civile, sociale, storico, culturale, artistico, parole difficili mi rendo conto ma che costituiscono il fondamento di un popolo, di logico non ha niente dal 2014 e, per certi versi, dal 1992. Il problema, inoltre, va ben oltre un fiume e le sue anse. Un fiume che nessuno di noi conosce, peraltro, e che io personalmente ho imparato a conoscere, purtroppo, in questo conflitto, visto che sui libri di geografia si studia a malapena nome e conformazione. Tu parli di un fiume come se fosse una linea di confine. E' come se dicessi, di un albero, che il midollo possa costituirne linea di demarcazione. Il fiume da linfa vitale alle terre che, da una riva all'altra, partecipano equamente del suo prezioso contenuto. Tramite canali e una fittissima rete d'acqua, frutto di secoli di lavoro e di un sogno, quello di un popolo intero, senza est e senza ovest, sovietico, di aumentare la resa delle terre nere. Un popolo che si è affratellato non solo in due guerre mondiali, ma nella costruzione di una società di eguali che non ha eguali nella storia dell'Umanità. Senza padri né padroni, senza est né ovest o nord o sud. Tre centrali idroelettriche più altre altissime opere di ingegneria governano il flusso di risorse. Dall'energia elettrica all'acqua, dal pescato alla vegetazione che ossigena un'intera popolazione. Ce ne siamo accorti quando questi bastardi hanno fatto saltare la diga, sovietica, che hanno ricevuto in eredità. Se la chiudiamo così, ORA, la faccenda, come va a finire? Domanda retorica, a cui non serve rispondere se non per accennare, come abbiam fatto, che così non si chiuderebbe nulla.
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Paolo II
Saturday, 27 September 2025 14:01
ANNIENTARE il Gruppo Ucraino Donbass significa che a Ucraini resta solo la RESA. Come va a finire sarà certamente stato già pensato dai Russi, compreso destino di Dighe e annesse centrali idroelettriche, eventualmente da mettere in sicurezza con operazioni di commandos, anzi, Spetznaz
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Paolo Selmi
Saturday, 27 September 2025 17:33
In altre parole, se al potere resta il regime di Kiev nato dal colpo di Stato del 2014, la cosa non può finire sulla riva sinistra del Dnepr. Altrimenti va avanti altri cinquant'anni. E anche di più. E non cambia di molto neppure con la linea di confine fissata cento chilometri più a ovest. O a Odessa inclusa.

Proprio per questo ai russi, che territorialmente, economicamente, non hanno bisogno di nulla, occorre altro. Dall'inizio della SVO vanno in cerca di altro. Hanno risposto al conflitto NATO in modo perentorio perché potessero impostarlo, dal punto di vista strategico, di modo che dall'altra parte fosse possibile voltare pagina. Non proseguire, enfatizzando, su quella già scritta dai loro padroni. E dall'altra parte, questo altro, sta già accadendo. Se questo processo si completerà, questa sarà la più grande vittoria dei russi.

Quella che cercano perché, se questo processo si completerà, la stragrande maggioranza del popolo ucraino, quella che avrebbe voluto chiuderla qui, quest'anno, ricevendo in cambio una rinnovata promessa di genocidio, "fino all'ultimo ucraino", una volta tornata in condizione di far valere le proprie istanze, e realizzarle, lotterà perché chi oggi "chiede garanzie" per loro ordine e conto scompaia dalla loro vista. Insieme ai suoi padroni.

Поживём — увидим.
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Paolo Selmi
Friday, 26 September 2025 11:06
26/09 ore 08:30 aggiornamento

E ANCHE IL “BATTITORE LIBERO”... LO HAN MESSO IN RIGA!


Tutto ebbe inizio da questo trafiletto,
https://t.me/divgen/73133
introdotto dalla classica, odiosa ormai nel suo genere, foto iconica con due capi di Stato seduti ai lati e relativa gestualità degli stessi fra cui, immancabile, almeno una seduta e postura degli arti anteriori in pieno “stile cesso”. Quella del padrone, solitamente. Della serie, allora quando uno grida, sconsolato perché, parafrasando il poeta, “nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento”... “un attimo, sono sul trono”... c’è sempre un fondo di verità!

Ridendo per non piangere, mi accosto al trafiletto sottostante per leggere: “Trump nell’incontro con Erdogan ha detto che vorrebbe che egli smettesse di comprare petrolio dai russi”.
(Трамп на встрече с Эрдоганом заявил, что хотел бы, чтобы он перестал покупать российскую нефть).

Erano le sette di sera ora italiana, avevo ancora mezzo quintale di legna da sistemare al riparo prima che tornasse nuovamente a piovere e decisi che la causa della legna asciutta era decisamente più importante di quella, tutta da approfondire, dei morbosi desideri del padrone geloso nei confronti del suo primo sottoposto in Medio Oriente (secondo esercito NATO al mondo, ricordiamolo).

Quello che da anni si fregia del titolo, autoconferitosi, di “battitore libero” pur essendo coinvolto appieno in tutte le crisi scoppiate in quel martoriato territorio da quindici anni a questa parte. Ai russi fa comodo, visto che dal punto di vista ECONOMICO tale sua volontà di potenza ha consentito loro SINORA di ripristinare INDIRETTAMENTE i canali di approvvigionamento con l’EUROPA tramite gasdotto e non solo, oltre che sviluppare progetti congiunti come una centrale atomica e portare i più facoltosi al mare in villaggi turistici ad hoc. Tra cui, il top di gamma, è indubbiamente il KREMLIN OTEL ad ANTALYA:
https://kremlinpalace.com.tr/en
Con mini Cremlino annesso vista piscina. Frequentatissimo anche da ucraini facoltosi, peraltro, che passano con patriottica nonchalance dalla condivisione di grigliate miste e sbronze annesse in festini fra “vicini di villa” a Cipro e in isolotti sparsi dell’Egeo, a quella dei gazebo esclusivi in quest’altra “zona franca” per ricchi.

Anche agli israeliani fa comodo, l’autoproclamatosi battitore libero: come Penelope, in questi anni di giorno ha tuonato contro Israele, mentre di notte ha fatto partire navi che triangolavano in Grecia, Italia, Alessandria per poi finire come per magia, con un cambio documenti e senza neppure trasbordare da un container all’altro, ad Ashdod e Haifa. Quando poi i sionisti hanno attaccato l’Iran, non solo è stato zitto (ed è stato un silenzio che hanno notato tutti…) ma ha lasciato che i caccia israeliani passassero sopra Baku per colpire dal Caspio. Infine, il fantoccio che l’altro giorno ha stretto la mano a Zelenskij all’ONU e sulla cui testa pendeva fino a poco fa una taglia da dieci milioni di dollari, fa comodo a tutti: ai turchi che lo controllano, agli israeliani che si sono appropriati di un’altra fetta di Siria.

Battitore libero, secondo esercito NATO al mondo ma “a casa sua” novello Huckleberry Finn: libero, per l’appunto, di muoversi – più che nel Mississipi – nel “suo” stagno, saltando di sasso in sasso, tuffandosi a caccia di pesciolini senza chiedere permesso a nessuno, coalizzandosi e baruffando a suo piacimento.

Fino a ieri, fino a quella postilla delle sette di sera, uscita mentre a queste latitudini si rannuvolava nuovamente un cielo che Dio solo sa quando finirà di scaricare disastri. Bissata stamattina da un lungo bollettino del buon Petrenko che, viste le mazzate sul campo, si sta dando sempre di più alla geopolitica:
https://t.me/petrenko_iHS/9713

Gongola, il buon Petrenko. Perché anche il battitore libero è stato rimesso in riga. CON CONTENTINO, RICAVANDONE UN TORNACONTO SALVAFACCIA (ai nazionalisti turchi il vedere quella mezzaluna turca sulla cartina appesa dietro la scrivania dello studio presidenziale, che parte da Istanbul e arriva sino in Cina, pucciata dentro il caffelatte di Washington e mangiata come un croissant dal padrone delle ferriere, non fa certo piacere...), MA COMUNQUE RIMESSO IN RIGA DAL PADRONE. Vale la pena tradurlo integralmente, fonti incluse:

“La Turchia ha firmato un ACCORDO VENTENNALE con gli Stati Uniti per l’ACQUISTO DI 43 MILIARDI DI DOLLARI DI GAS LIQUIDO (GPL), che prevede l’IMPORT DI 4 MILIARDI DI METRI CUBI ALL’ANNO DAL 2026.
Турция подписала 20-летнее соглашение с США на поставку СПГ на сумму $43 млрд, предусматривающее импорт 4 млрд кубометров ежегодно с 2026 года, — Bloomberg.

https://www.bloomberg.com/news/articles/2025-09-24/turkey-boosts-lng-trade-ambitions-with-20-year-mercuria-deal

Inoltre, la TURCHIA ha firmato un contratto con gli Stati Uniti per l’ACQUISTO DI OLTRE 200 BOEING (aerei passeggeri). (*)
Также Турция и США заключили многомиллиардное соглашение на поставку более 200 пассажирских самолётов Boeing («Боинг»), — Report.

https://report.az/ru/amp/v-regione/posol-ssha-barrak-tramp-i-erdogan-zaklyuchili-sdelku-o-postavkah-samoletov-boeing

===
(*) NdT: la fonte citata è parca di dettagli, che comunque si trovano sulla REUTERS
https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/turkish-airlines-agrees-225-boeing-aircraft-orders-subject-engine-talks-2025-09-26/
225 BOEING. Un’altra cinquantina di miliardi di dollari CASH che entra “spontaneamente” nelle tasche del padrone
Infine, a gongolare deve essere anche il militare, non solo il civile. E la LOCKHEED gongola perché, se il “battitore libero” farà il bravo, ATTENZIONE – DISCORSO NON PIU’ CENTRATO SULL’ACQUISTO DEI SISTEMI MISSILISTICI RUSSI S-400 (frittata già fatta), MA SMETTERE DI COMPRARE IDROCARBURI RUSSI (ancora Reuters: “Turkey will agree to his request to stop buying Russian”)… gli toglieranno le sanzioni e potranno finalmente comprare GLI F-35 A STELLE E STRISCE! (“ he may lift U.S. sanctions on Ankara so it can buy American F-35 jets”). In effetti, il piazzista aveva al petto “casualmente”, e come da consueta pacchianeria, una spilletta con ritratto proprio un F-35, fan notare gli iraniani:
https://t.me/parstodayrussian/189599
F-35, ma anche F-16…
https://report.az/ru/drugie-strany/v-belom-dome-sostoitsya-vstrecha-prezidentov-ssha-i-turcii
si riparte, come prima, più di prima… à la recherche du temps perdu!
===

Inoltre, la Turchia ha firmato con gli Stati Uniti un memorandum di COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NELLA SFERA DELL’ENERGIA NUCLEARE, informa TURKIYE TODAY. Stati Uniti e Turchia conducono COLLOQUI PER COSTRUIRE CENTRALI ATOMICHE E SINGOLI REATTORI (**)
Кроме того, Турция подписала с США меморандум о сотрудничестве между странами в области ядерной энергетики. Turkiye today сообщает, что США и Турция ведут переговоры о строительстве крупных атомных электростанций и малых модульных реакторов.

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(**) NdT: SI VOLTA PAGINA ANCHE QUI? NELLA TURCHIA SANZIONATA DALLA GESTIONE PRECEDENTE, I RUSSI AVEVANO SUBITO COLTO LA PALLA AL BALZO E COSTRUITO INSIEME AI TURCHI LA CENTRALE ATOMICA DI AKKUYU (sito qui):
https://akkuyu.com/en
Una centrale atomica avanzata. “Quattro reattori con una potenza complessiva di 4.800 MW, pari al 10% dell’intero fabbisogno turco”, esordisce orgoglioso il sito ufficiale della centrale. Ebbene… https://www.turkiyetoday.com/business/turkiye-signs-nuclear-deal-with-us-during-trump-erdogan-meeting-3207552
Recuperando i dati dal sito turco citato dal buon Petrenko,
https://www.turkiyetoday.com/business/turkiye-signs-nuclear-deal-with-us-during-trump-erdogan-meeting-3207552
non solo abbiamo la conferma di quanto egli riporta: “both countries were holding talks on the construction of large-scale nuclear power plants and small modular reactors ”
MA ANCHE LA NOTIZIA CHE PER LE CENTRALI E PER I MODULI AMERICANI (GENERAL ELECTRIC, TANTO PER CAMBIARE… ALTRO SPONSOR) SI POTREBBERO USARE SIA NUOVI SITI, CHE CENTRALI GIA’ ESISTENTI: “We can consider the areas of existing power plants or new power plants.”
La facciamo la domandina all’AI di Gùgol? La facciamo che la facciamo? E si che la facciamo! “Turkey has no nuclear power plants currently in operation, but is constructing its first at Akkuyu, with plans for two more nuclear sites in Sinop and Igneada.”
Quindi… da oggi sulla centrale di Akkuyu e sugli altri due cantieri un bel cartello con “NUOVA GESTIONE” e relativi ampio parcheggio e pizza anche a mezzogiorno? “Finisce qua…a-a-a (Chi se ne va che male fa)”, come cantava la buona Caterina?
Staremo a vedere, ma il segnale è stato dato forte e chiaro, e dall’altra parte il “battitore libero” non ha potuto che rispondere “Roger” (o signorsissignore battendo i tacchi, fate voi).
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Turchia e Iraq hanno concluso un contratto per l’ACQUISTO DI PETROLIO DAL KURDISTAN IRACHENO IN TURCHIA ATTRAVERSO IL GASDOTTO IRAQ TURCHIA. Il primo ministro iracheno ha dichiarato: “Abbiamo raggiunto un accordo storico, attraverso cui il Ministero del petrolio iracheno convoglierà il PETROLIO ESTRATTO NEL KURDISTAN IRACHENO e lo ESPORTERA’ ATTRAVERSO IL GASDOTTO IRAQ – TURCHIA”. (***)
Турция и Ирак заключили соглашение на поставку нефти из Иракского Курдистана в Турцию по трубопроводу Ирак-Турция. Премьер-министр Ирака заявил: «Мы достигли исторического соглашения, согласно которому Министерство нефти Ирака будет принимать сырую нефть, добываемую на месторождениях в Иракском Курдистане, и экспортировать ее по трубопроводу Ирак-Турция». Также премьер-министр Ирака подтвердил соглашение с Курдским регионом о возобновлении экспорта нефти, — Reuters.
https://www.reuters.com/business/energy/iraqi-pm-confirms-agreement-with-kurdish-region-resume-oil-exports-2025-09-25/

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(***) NdT Qui il buon Petrenko CERCA DI INDORARE LA PILLOLA. La Turchia comprerà petrolio a un piffero e un paffero, a prezzi bassissimi, e ricaverà enorme profitto dalla rivendita agli EUROPEI. Ci guadagna quindi?

Lo stesso Petrenko è costretto a capriole nel paragrafo successivo quando accenna alla QUESTIONE CURDA. CURDA IRACHENA, CURDA SIRIANA, CURDA TURCA…
LE ULTIME DUE PER I TURCHI SONO FUMO NEGLI OCCHI. Ma la prima no, anzi. L’OLEODOTTO KIRKUK-CEYHAN E’ STATO CHIUSO PER DUE ANNI IN RISPOSTA A UN MANCATO PAGAMENTO DA PARTE TURCA ALL’IRAQ DI UNA MULTA MILIONARIA PER, ESSENZIALMENTE, CONTRABBANDO DI GREGGIO CURDO: (breve riassunto delle puntate precedenti in questo articolo datato 2023 circa l’oleodotto Kirkuk-Ceyhan)
https://rienergia.staffettaonline.com/articolo/35333/Turchia,+Iraq+e+l%E2%80%99oleodotto+della+discordia/Martini

Ecco che allora gli statunitensi SPINGONO IL GOVERNO IRACHENO per riaprirlo. E riapre. NOTIZIA DI IERI:
https://www.reuters.com/business/energy/iraqi-pm-confirms-agreement-with-kurdish-region-resume-oil-exports-2025-09-25/
“Eight oil companies operating in Iraqi Kurdistan, representing over 90% of production, reached agreements in principle on Wednesday with Iraq’s federal and regional governments to resume exports.”
Domanda domandina… chi sono LE OTTO COMPAGNIE PETROLIFERE OPERANTI NEL KURDISTAN IRACHENO? Ecco la risposta, il “consorzio” delle otto sorelle si chiama APIKUR:
https://www.apikur.uk/members/
Tra cui spiccano:
- la britannica Genel Energy
- la statunitense (TX) Hunt
- la canadese ShaMaran Petroleum Corp.
- la caymanese WesternZagros (coccococcodrillo...)
- la norvegese DNO
e oligarchi e potentati locali. Quando si dice “esportare la democrazia”…
ANCHE QUI, QUINDI, I TURCHI COMPRERANNO DAI SOLITI NOTI. CASH. IN TALLERI DELL’IMPERO. SOLITI NOTI CHE CONTROLLANO I POZZI PETROLIFERI SIRIANI LUNGO L’EUFRATE: KURDISTAN SIRIANO. PROSSIMO A-AM PAPPABUONA PER IL “LIBERO BATTITORE”?
===

Di fronte a tutto questo, AVESSE FATTO LA RUSSIA… CHESSO’, COL TURKMENISTAN (giusto per restare in assonanza toponomastica...), UNA COSA DEL GENERE… COSA AVREBBERO TUONATO I CINEGIORNALI LUCE NOSTRANI??? TUTTE QUESTE OFFERTE A CUI NON SI PUO’ DIRE DI NO… E A CUI NEPPURE IL “BATTITORE LIBERO” PUO’ DIRE DI NO… LE AVESSE FATTE NON AL CAPONE (bellissimo l’ultimo “If Afghanistan doesn’t give Bagram Airbase back to those that built it, the United States of America, BAD THINGS ARE GOING TO HAPPEN!!!”),
MA ALTRI… COSA AVREBBERO TUONATO I MEDIA LOCALI?

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 25 September 2025 22:15
25/09 ore 22:00 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


I RUSSI SCAVALCANO LA STAZIONE DI JAMPOL’ A OVEST E RAGGIUNGONO QUELLA DI MEDOVYJ SULLA STESSA FERROVIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3001

Bella mossa:
- Jampol’ città ora è attaccata da due direzioni
- che diventeranno di più nel momento in cui la sacca nel mezzo sarà chiusa
- La strada a nord che porta a KIROVSK è ormai sotto il loro controllo.
- Una volta liberata, ovvero rimosse le due sacche attuali, i russi potranno procedere verso LIMAN da un’area ancor meno fortificata di quella poco più a nord (cartina con le fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73134?single

Situazione che peggiora, per i natofascisti, di giorno in giorno.

VERSO SEVERSK

Per comodità separiamo oggi queste due linee di fronte, quella appena esaminata e questa, perché anche se strettamente connesse e coordinate, l’avanzamento di prima ha a che fare con KRASNYJ LIMAN e quello attuale con SEVERSK e dintorni (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3000

Con questo avanzamento i russi
- ripuliscono un altro lembo di riva destra del SEVERSKIJ DONECK,
- affondando il colpo fino alle porte di DRONOVKA
- che si trova già a ovest (N-O) di SEVERSK
- la quale, dovesse cedere (e di fortificazioni, come si vede qui, non ce ne sono molte)
https://t.me/divgen/73124?single
- aprirebbe UNA STRADA MAI RAGGIUNTA DAI RUSSI NEMMENO AD AGOSTO 2022! La strada che da KRASNYJ LIMAN porta a SEVERSK;
- il che comporterebbe il TAGLIO delle comunicazioni con tutta l’area a est rimasta in mano ai natofascisti.

A questo punto OGNI CEDIMENTO all’interno di quest’area potrebbe portare, a cascata, a conseguenze difficilmente immaginabili e – proprio per questo – sempre meno gestibili. Anche perché, come abbiam visto, non solo la coperta è sempre più corta, ma soprattutto è sempre più sfilacciata. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 25 September 2025 14:59
25/09 ore 13:30 aggiornamento

VOLČANSK – KUPJANSK


I RUSSI ENTRANO A OTRADNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2999
sempre a metà strada fra i due estremi che delimitano questa parte di linea di fronte. Allargando la cartina, è abbastanza evidente notare come ai russi importi, e parecchio, formare e liquidare quella sacca a sud che oggi è ancora appena abbozzata. Ricollegandosi direttamente a KUPJANSK e costruendo un fronte unico d’attacco verso sud.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Su questo fronte i russi oggi guadagnano posizioni a JAMPOL’ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42697

VERSO SEVERSK

Movimenti da sud, dove i russi si sono attivati per raggiungerla e attaccarla anche da questa direzione (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42706

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Prosegue la liquidazione della sacca di KLEBAN BYK. Quando gli spazi sono quelli di cui parlavamo ieri, e sono chiusi, ben delimitati, altrimenti detti sacche, liquidare la sacca diventa un compito essenzialmente affidato ai droni (filmato qui)
https://t.me/RVvoenkor/100450
minimizzando così le perdite e smantellando progressivamente nascondigli, bunker, trincee, eccetera. Oltre che aumentando le perdite fra i sopravvissuti.

“SONO PRONTO AD ANDARMENE...”

Zelenskij: “Sono pronto ad andarmene… A GUERRA FINITA”
https://t.me/RVvoenkor/100449

Non avevamo alcun dubbio in proposito. Resta da capire se, quando, qualcuno deciderà di anticipare la sua uscita. Non necessariamente l’odiato nemico, anzi. E più il cerchio di chi lo accompagnerà all’uscita si stringerà intorno al dittatore, più le possibilità che lo faccia con le proprie gambe crolleranno drasticamente.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 25 September 2025 10:47
25/09 ore 08:30 aggiornamento

WEEKEND CON IL MORTO (“DAI CHE SI VINCE!”)


Here we go again
The phone will ring again,
I'll be her fool again,
One more time
(Ray Charles)

L’Ucraina è in coma economico (Страна в экономической коме), scrive a un certo punto Legitimnyj in questo editoriale:
https://t.me/legitimniy/20905

Il bilancio 2026 dipende interamente dai crediti concessi. Gli USA, dopo il cinguettio presidenziale di due giorni fa, hanno detto chiaramente ai sudditi europei due cose:
1. “Noi facciamo quelli che vendono e guadagnano, voi quelli che comprate e pagate”.
2. “Se militarmente, strategicamente, l’Ucraina è affare congiunto, come rapportarsi ECONOMICAMENTE, come regolare i conti con la stessa, il ‘rischio d’impresa’, è totalmente a carico vostro”.

Lo abbiamo già affrontato ieri, come argomento. Oggi abbiamo ulteriori elementi a sostegno di questa tesi: APERTURA DI UNA LINEA DI CREDITO, CON SCADENZA FINE 2026, VARIABILE DAGLI 80 AI 130 MILIARDI DI EURO.

Legitimnyj ha definito la cosa come “prestare soldi a un ludopatico per una futura vittoria (risultato peraltro identico)” (Это как дать «лудоману» денег в долг под будущий выигрыш (результат одинаковый)).

Della serie, a noi vincoli di bilancio, rapporto debito / pil, troika, spread, rating, cazzimazzi, di tutto di più. Al ludopatico, apertura di credito, non illimitato. Tutto l’anno prossimo e per la quantità necessaria a “finanziare la difesa” (финансировать оборону). Saldo prestito: DA EFFETTUARSI QUANDO LA RUSSIA PAGHERA’ LE RIPARAZIONI DAI DANNI DI GUERRA! (должен быть возвращен Украиной только тогда, когда Россия выплатит репарации по мирному соглашению).

Legitimnyj la definisce, senza mezzi termini, LA TRUFFA DEL SECOLO (афера века) e individua l’unica cosa positiva nel fatto che, stanti così le cose, nel 2027 sarà finito tutto (максимум война продлится до 2027 года). Come finirà, lasciamo perdere… se ora l’Ucraina è in coma, tra un anno di questo passo sarà un morto che cammina.

MA NON E’ QUESTO IL DATO IMPORTANTE. EVIDENTEMENTE. Prestare 130 miliardi a un ludopatico che ti canta “all’alba vincerò” perché “questa è la volta buona”, e contando nella restituzione di danni di guerra che danno – a questo punto – pagati per sicuro dai russi sconfitti, da parte di un’istituzione che ha fatto inserire il VINCOLO DI BILANCIO nelle Costituizioni degli Stati membri, non è la truffa del secolo, ma un disegno lucidamente determinato e premeditato, i cui tratti COERENTEMENTE emergono man mano che la sua attuazione prende forma. Un disegno guidato da un’unica logica: quella dell’estrazione massima di profitto dalla produzione, realizzazione e circolazione di armamenti. Nuovi, usati, dismessi, a noleggio, in conto vendita, in tre anni e mezzo è valso tutto, secondo un’unica logica: POCA SPESA, TANTA RESA.

Non è la truffa del secolo, è ESTORSIONE AI DANNI DI UN POPOLO INTERO, compiuta quotidianamente sotto gli occhi di tutti.

E quotidianamente escono dati su sole come questa: a inizio conflitto, lo avevamo ampiamente registrato nelle cronache di allora, LA WUNDERWAFFE dovevano essere i lanciamissili spalleggiabili anticarro FGM-148 Javelin. Oggi a tre anni di distanza abbiamo un chiaro bilancio dell’operazione:
https://t.me/boris_rozhin/180873
- ogni singolo lancio contro un carro armato russo costa dai 165.000 ai 240.000 dollari
- tali missili non hanno sortito alcun effetto contro i sistemi di “DIFESA DINAMICA” dei carri russi, ovvero quelle placche disposte SOPRA la corazza il cui movimento (“dinamicheskaja”) trasferisce perpendicolarmente, lateralmente, l’energia cinetica il cui vettore sarebbe, altrimenti, diretto contro la corazza stessa. In questo consiste tale difesa (“zaschita”) supplementare. Neppure i T-72B3M, ovvero modelli modernizzati di vecchi carri, è riuscito a fermare (Ракета регулярно не берет даже борта модернизированных Т-72Б3М).
Valore d’uso nullo, profitto massimo, visto che si sono svuotati ARSENALI PIENI DI GIACENZE E FONDI per far posto a NUOVE COMMESSE da finanziare con le PLUSVALENZE ottenute dalle prime cessioni (США передали Украине тысячи этих комплексов не для победы, а с одной целью — выгодно распродать устаревшие запасы перед поступлением на вооружение новых моделей и получить сверхприбыли для своего ВПК). PLUSPROFITTO (сверхприбыли), scrive Rozhin: qualcuno in Russia si ricorda ancora del buon Carletto.

Lo stesso si potrebbe dire dei droni di concezione e produzione natofascista. WUNDERWAFFE non lo sono più: nemmeno quelli marittimi, che son pure più lenti di quelli aerei (qui uno centrato da un lancet ieri)
https://t.me/condottieros/13274
e comunque soggetti alle stesse magagne di radiocomando che li fanno impazzire quando dispositivi come questo (specificatamente progettato per i droni marittimi)
https://t.me/boris_rozhin/180876
sono accesi. Fanno male, dieci colpiti, due arrivano, ma non sono più bombardamenti a tappeto, e da tempo. Lo stesso si potrebbe dire anche di quelli russi, che fanno sfracelli con droni da poche decine di migliaia di dollari l’uno nelle versioni più evolute: non è così solo perché in tre anni e mezzo hanno smantellato buona parte della contraerea. O portata a esaurimento scorte.

Ma ai padroni questo non interessa. Non interessa – e sanno benissimo – che per ogni cisterna di petrolio che brucia in territorio russo, la sera stessa a bruciare saranno depositi interi in territorio ucraino, in una proporzione che non è nemmeno paragonabile. A loro interessa VENDERE e PORTARE A CASA. E si porta a casa quando il prodotto, dato in lend-lease, è portato a consunzione.

“Dai che si vince”, allora! Ancora un anno! “One more time” (povero Ray, scusami da dove sei… )
Intanto, il Paese è in piena CATASTROFE DEMOGRAFICA e non per le vittime dei russi, ma per la gente che scappa da questo regime criminale che li vorrebbe immolare “fino all’ultimo ucraino”
https://t.me/legitimniy/20907

Rastrellandoli a qualsiasi ora del giorno e della notte, piombando all’improvviso senza lasciarti neppure il tempo di alzarti e scappare in casa (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59555
ANCHE CHI E’ UNICO SOSTEGNO DI PADRE INVALIDO, come DENUNCIA ZERADA:
https://t.me/ZeRada1/27063
Il signore ha come unico sostegno il figlio, che dall’inizio della mobilizzazione OGNI TRE MESI si è presentato diligentemente al comando per
- segnalare il problema
- chiedere il rinvio
Ogni tre mesi da anni. Il padre infermo colpevole di essere vivo, lui colpevole di essergli di sostegno. Il padre infermo è ancora vivo, lui è ancora unico sostegno, peccato che il distretto militare è rimasto chiuso per LAVORI DI RIFACIMENTO proprio nel periodo del rinnovo. E lui ha presentato la domanda quando ha riaperto, il giorno dopo. Lo sono venuti a prendere a casa e ora è già al CAR.

Questa donna, invece
https://t.me/legitimniy/20906
non sa più dov’è finito suo marito e dorme davanti al distretto in attesa che qualcuno le dia una risposta.

Ma va tutto bene. La vittoria è questione di tempo, ormai. Anche se ormai tutti dicono che LA STRADA SENZA USCITA IMBOCCATA A KUPJANSK E’ DOVUTA UNICAMENTE AL TRASFERIMENTO DI UNITA’ PREZIOSE DA LI’ A KRASNOARMEJSK!
https://t.me/rezident_ua/27570
Fino ad allora i russi non erano riusciti ad avanzare, tubo o non tubo. Oggi, non solo KUPJANSK, non solo KRASNOARMEJSK, ma anche la strada che da KRASNYJ LIMAN porta a SEVERSK è ormai completamente sotto tiro russo:
https://t.me/frontbird/26255
Stesso discorso per KONSTANTINOVKA. Questo filmato, tra l’altro,
https://t.me/boris_rozhin/180877
è utile per capire quanto possano reggere le cosiddette “reti antidrone”, essenzialmente reti da pesca tirate sopra e ai lati delle strade: i russi aspettano i mezzi all’imbocco delle stesse e li fanno saltare poco più in là. Questo, al netto del fatto che a trenta chilometri di distanza un qualsiasi proiettile da mortaio può aprire un varco OVUNQUE in quel sistema difensivo, oltre che i droni stessi che si infilano in questi budelli una volta che esplodono.

Ma arriveremo ai confini del 1991, nessun dubbio in proposito. Fino ad allora, UN PRESIDENTE ILLEGITTIMAMENTE AL POTERE potrà andare all’ONU a stringere la mano a un altro presidente illegittimamente al potere. Accaduto ieri, stretta di mano fra ZELENSKIJ e MOHAMAD AL-JAWLANI
https://t.me/parstodayrussian/189572
terrorista sulla cui testa pendeva una taglia di 10 milioni di dollari (qui prima e dopo)
https://t.me/parstodayrussian/189559
da un anno presidente “legittimo” della nuova Siria, così come l’altro è “legittimamente” al potere anche se il suo mandato è scaduto. Anche se tutto ormai è scaduto, in quel Paese, a livello di poteri legislativo ed esecutivo. Perché cosa è legittimo e illegittimo è sempre il padrone delle ferriere a deciderlo.

Ecco allora che la retorica del “dai che si vince”, unita a quella del “terrore russo” (Aida, Rino Gaetano), ha creato le basi per questo remake, dopo trent’anni, del film “WEEKEND CON IL MORTO”, dove i protagonisti si portano in giro un cadavere con tanto di occhiali da sole facendogli fare ciao con la manina perché a loro serviva che gli altri lo credessero VIVO ANCHE SE NON LO ERA. Commedia surreale, grottesca, riportata oggi REALMENTE, e su scala di un popolo intero ostaggio di questi criminali, in tragedia.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 24 September 2025 22:44
24/09 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A STEPNOGORSK DA PIÙ PUNTI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2996

Guardando la cartina con le fortificazioni,
https://t.me/divgen/73093?single
notiamo come questa mossa, di fatto, aggiri le uniche fortificazioni esistenti. Di fatto, una volta liberata Stepnogorsk, depotenziandole del tutto. Situazione sempre più critica, a venti chilometri da ZAPOROŽ’E.

BATTAGLIA DI KONSTATINOVKA

Della serie, se non la capiscon con le buone… iniziata l’operazione per liquidare la sacca di KLEBAN BYK, e già mezza sacca è stata liquidata (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2993

Come si vede dalla carta con le fortificazioni,
https://t.me/divgen/73083?single
si son fermati subito sotto l’ultima linea di difesa, peraltro già ampiamente superata sia a ovest che a est.

Non aveva alcun senso tenere posizioni ormai scollegate completamente, isolate dal resto delle truppe operanti a Konstantinovka. Era, ed è, assurdo. Ma c’è voluta un’operazione militare, tutt’ora in corso, e dopo settimane che la sacca era praticamente chiusa, restando uno strettissimo corridoio di settecento metri a est, per liquidare ciò che ormai non aveva alcun motivo di essere.

Il 22 agosto, quando la sacca si è formata, al suo interno c’erano 800 uomini. Ora ce ne sono 80, riporta il Ministero della difesa russo:
https://t.me/mod_russia/56932

Ora, dall’area controllata dai russi al lembo di terra più a nord da questa parte del lago artificiale ci sono tre chilometri esatti. Da zero metri, quelli che lambiscono il lago a ovest, fino a un massimo di tre chilometri, per chiudere a est col corridoio di 700 metri, lungo un’area lunga al massimo, anche prendendo le misure in diagonale, meno di sei chilometri e mezzo. Ottanta uomini a tenere questa ultima linea, nessun ordine di consegna delle armi: ennesimo crimine di un regime che, in tutti questi tre anni, non ha MAI tenuto in alcun conto la vita dei suoi uomini. Uomini che ormai lo capiscono sempre più.

Liquidata la sacca, l’ingente quantitativo di forze liberate andrà a dare manforte ai compagni che oggi AVANZANO A EST, guadagnando posizioni fra le dacie adiacenti al centro urbano e ripianando la linea di fronte immediatamente alle loro spalle (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2995

Come è possibile notare dalla cartina delle fortificazioni, i russi sbaragliano un’intera linea a est, la scavalcano di almeno un chilometro e si apprestano coi loro compagni ad affrontare l’ultima linea di difesa posta prima dell’agglomerato urbano. Che non è il confine amministrativo del comune, già ampiamente superato, ma proprio l’agglomerato urbano al suo interno.

VERSO KRASNYJ LIMAN

ZAREČNOE È TORNATA A ESSERE KIROVSK
https://t.me/voenkorKotenok/67678
(cartina qui)
https://divgen.ru/event/2997
e un minuto di silenzio per il compagno Kirov…). Si combatte sotto Partizanskaja Ulica. Peraltro, la sacca formatasi è tutta “bianca”, ovvero terra di combattimenti. Ambiente poco salubre per forze natofasciste sempre più in affanno. Stesso discorso per la sacca in formazione a nord, ben più ampia e alla cui chiusura (semplicemente seguendo la strada verso nord-ovest, ora che i russi sono entrati che era Zarečnoe e usciti che è Kirovsk) una quantità ingente di uomini e mezzi ora impegnati tutt’intorno alla stessa, sarebbe libera di spingere su una linea lunga TRE CHILOMETRI al posto dei VENTI ATTUALI. La superiorità relativa aumenterebbe esponenzialmente. Per inciso, KIROVSK era l’ultimo paese prima di KRASNYJ LIMAN lungo la direttrice est-nordest.

Tutti ora, come mostra quest’altra cartina, puntano su KRASNYJ LIMAN (loro cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59551

FRA VOLČANSK E KUPJANSK

I RUSSI AVANZANO LUNGO IL VARCO APERTO A METÀ STRADA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2994
LUNGO UNA LINEA DI NOVE CHILOMETRI E LIBERANDO NEL COMPLESSO UNDICI CHILOMETRI QUADRATI, solo con questa azione. Azione che crea i presupposti per due sacche, una piccola a ovest e una a est ben più importante. Se i russi colmassero i sei chilometri e mezzo che separano le loro punte più avanzate a nord-est da quelle dei loro compagni operanti a KUPJANSK, la sacca che si andrebbe a chiudere sarebbe di oltre sessanta chilometri quadrati. Il che è niente, di fronte al fatto che a quel punto i russi punterebbero ad traslare questa linea sulla strada che si vede a sud-ovest e che ora peraltro è già da loro tagliata. Da qui a tornare ai confini di agosto 2022 non sarebbe più affatto utopia. Anzi. Staremo a vedere.

A KUPJANSK CONFERMATI DAGLI STESSI SOLDATI SUL CAMPO, INTERPELLATI DA QUESTO CANALE
https://t.me/condottieros/13273
GLI AVANZAMENTI DI OGGI. Piovono proiettili e droni come se non ci fosse un domani, ma non riescono a fermare l’azione russa.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 24 September 2025 15:36
24/09 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I natofascisti contrattaccano affondando il colpo a nord-est di Krasnoarmejsk (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42662
ma i russi avanzano a NOVOE SHACHOVO e DOROZHNOE (altra cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/42670
posizione di quest’ultimo qui
https://divgen.ru/48.42407/37.22023/15
e qui
48.42407/37.22023
Alla chiusura della sacca a sud in cui i cinesi stessi si sono infilati, meno di tre chilometri.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Il gruppo Zapad avanza in città e si porta a casa altri cento stabili in un giorno,
https://t.me/epoddubny/24892
115 per l’esattezza:
https://t.me/mod_russia/56921
Prosegue l’azione nell’area semiaccerchiata creata dai russi. Con tutti i signori nominati ieri (Freikorps, “volontari” russi e SBU), c’è anche chi riesce a eludere la loro guardia e a consegnarsi prigioniero ai russi:
https://t.me/boris_rozhin/180767
Insieme ad armamenti NATO. A oggi, è l’unico modo per restare vivi in quell’area.

"FREMDER"… "FASS"! ANCHE IL MIGLIOR AMICO DELL’UOMO… CONTRO I TE-TSE-KA!

Il verbale di polizia riporta che in realtà è andata coi comandi in russo… questa la sequenza originale:
CHUZHOJ чужой – Fremder – Estraneo!
E
VZJAT’ взять – Fass – Attacca!
https://t.me/legitimniy/20901

Il primo ordine avvisa il cane di una situazione di allerta, in presenza di "estranei". Il secondo lo libera contro chi è qualificato come "estraneo".

Oblast’ di ODESSA dove, meraviglia delle meraviglie per i nostri politici, anche i cani parlano russo... oltre che detestare i natofascisti: inizio anno.

Il padrone di un cane addestrato, minacciato nel corso dell'ennesima retata, non esitava a lanciarlo contro i Te-Tse-Ka che lo volevano ingabbiare…

… oggi la condanna: un anno di reclusione (l’immagine è il verbale del caso giudiziario). “Meglio un anno di galera che crepare al fronte”: opinione ormai condivisa (такое мнение уже бытует почти у каждого украинца).

Quando si dice il miglior amico dell’uomo... morale: se girate per Odessa e vi viene incontro un cane, salutatelo con "Privet"!

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Paolo Selmi
Wednesday, 24 September 2025 10:51
24/09 ore 08:30 aggiornamento

“WE WILL CONTINUE TO SUPPLY WEAPONS TO NATO (e poi ne faccian quel che vogliono...)”: OBBIETTIVO RAGGIUNTO


Non entro nemmeno nel merito dei tre quarti di supercazzola che compongono questo ennesimo annuncio presidenziale:
https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/posts/115255130298104593
pubblicato dopo un incontro di sette minuti (SIC! nota dal canale ucraino Legitimnyj)
https://t.me/legitimniy/20898
con Zelenskij, dove più che dirsi ciao e qualche altra frase di rito non han fatto, e per la cui stesura sicuramente ha richiesto più tempo dell’incontro suddetto.

Non entro neppure nel merito di chi cerca di prendere gli argomenti addotti sul serio, chiedendosi per esempio cosa è cambiato da un mese a questa parte. O dal cazziatone padronale di qualche mese fa a questa parte: anche se qui la risposta è semplice… giacca sopra la maglietta del sottoposto.

Mi concentro sull’ultima parte di intervento, dove sostanzialmente dice:
- noi continueremo a fornire armi alla NATO e la NATO ci faccia quel che vuole.
- nulla di personale, buona fortuna ai contendenti, senza rancore.

Qui è, a mio modesto parere, corroborato da tre anni e rotti di osservazione sul campo, la chiave di tutto. In questi tre anni abbiamo assistito, lo abbiamo ricordato fino a ieri, quindi in tempi non sospetti, a operazioni “a perdere” il cui unico senso, decaduto quello del “valore d’uso militare” dichiarato, era ricavato dall’unico risultato ottenuto:
- una quantità enorme di armamenti mandata – deliberatamente – in distruzione. A oggi, giusto per dare un totale parziale,
▫️ 667 aerei,
▫️ 283 elicotteri,
▫️ 86.260 droni,
▫️ 630 sistemi lanciamissili,
▫️ 25.220 carri armati e altri cingolati,
▫️ 1.592 lanciarazzi multipli montati su autoveicoli,
▫️ 29.851 obici e mortai,
▫️ 42.454 autoveicoli militari.
- oltre ovviamente a decine di migliaia di perdite PER OGNI OPERAZIONE (carne da cannone a perdere, per l’appunto, effetto collaterale indispensabile per l’ottenimento del primo e unico risultato tangibile).

La riduzione all’Ucraina a
- colonia, indebitata fino al collo,
- Stato kamikaze primo fornitore di manodopera e territorio a perdere per un sempre più fluido circolo merce-denaro-merce al complesso militare industriale padronale,
rischiava di interrompersi di fronte all’esaurirsi dell’armamentario Ex-Varsavia, ovvero venduto al massimo di profitto e a costo zero (RENDITA PARASSITARIA), e al dover proseguire unicamente con armi che – invece – di costi di produzione ne hanno. Non solo munizioni, droni, e supposte (in ogni senso) V2 come Abrams. Leopard, Gepard, Himars e Patriot. Ma ormai TUTTO.

Nell’impossibilità di appropriarsi di terre rare sempre più “rare”, nel senso di “rarefatte”, a disposizione di un regime ormai sempre più a parole, nell’impossibilità di accedere ad altre contropartite in natura – d’altronde, non si può aver la botte piena e la moglie ubriaca, uno Stato kamikaze a perdere dove collocare il proprio ciclo di realizzazione della merce-armamenti, ma anche dove sfruttare risorse ed estrarre profitto a costo zero, con infrastrutture miracolosamente salvate, continuità energetica, eccetera… -

… il padrone ha
- prima minacciato di andarsene, alzando così la contropartita
- poi imposto dazi come se non ci fosse un domani al vassallo europeo
- poi costretto lo stesso a ringraziarlo (!) per dazi variabili tra il 15% (flat) e il 50% (acciaio e prodotti finiti legati allo stesso, oltre 400 nuove voci doganali inserite nella lista soggetta a tale dazio)
- oltre che obbligarlo a spendere 600 MILIARDI, degli 800 previsti per il riarmo, IN ESCLUSIVA PRESSO IL SUO COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE.
- Kiev a questo punto, da Paese condannato alla sconfitta “in due settimane”, TORNA A ESSERE LA RUOTA PRINCIPALE DEL CICLO PRODUZIONE-RIPRODUZIONE MERCE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE PADRONALE, ED ENTRO CUI FAR GIRARE IL CRICETO UMANO – E A PERDERE – LOCALE.
- Kiev può vincere, Kiev può tornare ai confini del 1991, i russi sono in enormi difficoltà, l’economia va a rotoli, eccetera… tutto il resto è repertorio trito e ritrito, raccolto in un’unica supercazzola prematurata: prematurata in tre anni e mezzo di propaganda, sempre la stessa.

Ricapitolando: IL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE VENDE ALLA “NATO”, OVVERO ALL’UE, CHE POI CEDE (in conto vendita, in prestito, in dono, come caspita vuole, son problemi loro…) A KIEV… CHE OVVIAMENTE VINCE E RIPORTA I CONFINI A QUELLI DEL NOVANTUNO!
Se ne è accorto, sin da subito, l’editorialista del canale ucraino Rezident, passando anch’egli subito i tre quarti di supercazzola e andando dritto al finale: “США четко преследует свои цели, выходит из конфликта в Украине и перекладывает все затраты на ЕС, чтобы вызвать там социальный взрыв!”
https://t.me/rezident_ua/27560

La “RICETTA” della gestione Biden, LEND-LEASE DIRETTO, CHE AVEVA FRUTTATO LE PRIME CENTINAIA DI MILIARDI AL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE, era arrivata alla frutta. ERA DIVENUTA INSOSTENIBILE. OCCORREVA UNA NUOVA FORMULA. OGGI IL PROCESSO E’ STATO PORTATO A COMPIMENTO. OBBIETTIVO RAGGIUNTO.
A questo, del resto, serve l’alternanza nel bipartitismo a stelle e strisce: a dare CONTINUITA’ E IL MASSIMO DI QUANTITA’ POSSIBILE all’estrazione di profitto da parte dei soggetti che finanziano entrambi gli schieramenti. Ovvero le lobby delle armi.

Soluzione che fa contente anche le lobby nostrane, perché la stessa formula (Kiev vince, “aiutiamola”) sarà applicata per i duecento miliardi di euro di loro pertinenza. Che son soldi, in un momento in cui “NON SI BADA A SPESE” di fronte ai droni russi, ai jet russi, al nemico alle porte.

E quel “Good luck to all?” Non vorrà mica continuare a fare affari coi russi? MA CERTO! E NESSUNA NUOVA SANZIONE FINCHE’ GLI EUROPEI CONTINUERANNO A COMPRARE IDROCARBURI DAI RUSSI! PUNTO, SET, PARTITA, nota il canale ucraino Zerada in un commento a proposito (Красиво разбивает нарратив глобалистов, чтобы не вводить против РФ санкции).
https://t.me/ZeRada1/27054

COLLATERAL DAMAGES, “danni collaterali” di questa politica di distruzione?

- un Paese sempre più distrutto, indebitato, ridotto al grado di dipendenza coloniale in tutto e per tutto, ma è “per il suo bene” (Misery, non deve morire)

- un popolo dimezzato, e non dalle perdite nell’Est, ma dalla fuga, demoralizzato, abbattuto, schiavizzato (sempre “per il suo bene”)…

- i cartelli della droga latinoamericani che divengono veri e propri eserciti addestrati e forniti degli ultimi ritrovati (droni e tecniche di loro impiego sempre più complesso, ovvero combinato e coordinato ad altri movimenti sul terreno di blindati e artiglieria pesante)

- PROLIFERAZIONE DI TALI ARMAMENTI ANCHE FRA LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA EUROPEA: ARTICOLO DI META’ AGOSTO COMPLETAMENTE IGNORATO DAI MEDIA NOSTRANI, “Armas enviadas por la OTAN a Ucrania acaban en manos de los narcos de Almería”:
https://www.diariodealmeria.es/almeria/armas-enviadas-otan-ucrania-acaban_0_2004562213.html
“subfusiles Skorpion VZ-61 que pueden disparar 850 balas por minuto […], escopetas semiautomáticas, rifles Smith & Wesson, subfusiles checos CSA, pistolas Blow y Glock de calibre 9 y 45 milímetros, localizadores GPS, inhibidores de frecuencia y detectores de micro/balizas”.
NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE CAPITA, MA A MERAVIGLIARE STAVOLTA E’ STATA LA QUANTITA’ DI ARMAMENTI RITROVATI: No sería la primera vez que la Policía y Guardia Civil hacen frente a redes delictivas con las armas automáticas y fusiles de asalto enviados por la OTAN al frente ucraniano en nuestro país, si bien en esta ocasión ha sorprendido que, a través del mercado ilícito, haya llegado un volumen tan amplio y peligroso.
Lo denunciavamo poco fa, parlando dei narcos colombiani: ci arriveremo anche noi. Sbagliavamo. CI SIAMO GIA’ ARRIVATI. E la INTERPOL lo denunciava dal 2022. Ma anche qui, “è per il nostro bene”.

- e mentre le armi europee inviate in Ucraina ritornano in Europa in mano alla criminalità organizzata e i russi, laconicamente, commentano: “L’Europa continua a spararsi sui piedi” (Европа снова «стреляет себе в ногу»),
https://t.me/kastorka92/33740
il regime di Kiev non perde tempo e, dopo aver tirato il fiato per essere stato ancora salvato dal licenziamento padronale, DEPOSITA L’ENNESIMO DISEGNO DI LEGGE RESTRITTIVO DELLE LIBERTA’ INDIVIDUALI,
https://t.me/ZeRada1/27056
STAVOLTA CONTRO QUELLA DI STAMPA CHE NON POTRA’ PIU’ PARLARE DI SCHEMI CORRUTTIVI O COMUNQUE CRIMINOSI RIFERITI AL POTERE POLITICO. Le UNICHE notizie che potrà fornire saranno quelle FORNITE IN GIUDIZIO da un TRIBUNALE tramite apposita SENTENZA. Ovvero il copiaincolla della sentenza stessa, che avverrà magari dopo anni (предлагается автоматически признавать информацию недостоверной, если она не подтверждена обвинительным приговором суда). Ciao.

Ai russi, commenta laconicamente Rozhin, non cambia nulla. Stavolta, a differenza di MINSK, i russi sono andati avanti e le giravolte, gli inviti esquimesi, i teatrini inscenati quest’estate, “non hanno influito minimamente sui tempi di sviluppo delle operazioni in corso”, senza alcuna sospensione (Большая польза от текущего переговорного процесса, что в отличие от Минских соглашений он не влияет на темпы развития операций.)
https://t.me/boris_rozhin/180724
E tra un mese i natofascisti si troveranno con ancora meno territorio (Через месяц Украина потеряет еще часть своей территории) ma, soprattutto, con ancora meno soldati.

Non solo le perdite sul campo che sono in pieno aumento (1630 solo ieri, di cui 580 nella sola KRASNOARMEJSK)
https://t.me/divgen/73051
ma anche, come ricordavamo solo ieri, diserzioni, fuga all’estero, azioni armate per liberare gli ostaggi dei Te-Tse-Ka, attentati, malcontento crescente. Siamo solo a settembre, e dopo tre anni la lascia il tempo che trova anche la “lisciata” di Trump. Anche perché a una fetta ormai maggioritaria di popolo ucraino, e sempre maggiore, sperava fino a quest’estate di chiuderla qui, oggi in agenda c’è quello che per loro rappresenta un PROBLEMA PRIORITARIO: passare l’inverno. E la lisciata padronale assomiglia sempre più all’antico adagio: “La vostra soddisfazione è il nostro miglior premio”. Anche il titolo del film da cui tale adagio fu a suo tempo tratto, e sull’imitazione della cui scena (soprattutto dei tic...) si sono cimentate intere generazioni di italiani, purtroppo, ben si attaglia alla situazione attuale.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 23 September 2025 22:50
23/09 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI PENETRANO NELLA LINEA DI DIFESA NATOFASCISTA, LA OLTREPASSANO, PASSANO IL FIUME VOL’ČA (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73038?single
ED ENTRANO A IVANOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2990

A questo punto, con l’inizio della battaglia di Ivanovka, non tantissime strade come vediamo in realtà, i russi possono puntare a nord-est verso NOVOPAVLOVKA, ricongiungendosi ai loro compagni che hanno già sconfinato a est, o virare verso ovest, dando manforte ai compagni già impegnati in questa azione verso occidente, o aprire un’altra breccia puntando verso nord e allargando progressivamente la linea di fronte. Quest’ultima azione avrebbe un senso creando una sacca a est e tagliando gli approvvigionamenti all’attuale linea di difesa che cerca di arginare il movimento verso ovest dei russi su questo versante. Staremo a vedere.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI ENTRANO A NOVOSELOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2991
Prosegue l’aggiramento di KRASNYJ LIMAN da nord. Ma è la priorità, a questo punto, Krasnyj Liman? Guardiamo questa cartina con le fortificazioni:
https://t.me/divgen/73044?single
Muovendosi verso sud-ovest i russi raggiungerebbero SVJATOGORSK, taglierebbero la restante riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC ancora in mano ai natofascisti, tra cui anche KRASNYJ LIMAN, potendo infine procedere verso la stessa da un’ulteriore direzione aggirando peraltro le fortificazioni che invece ricoprono fittamente la via diretta verso sud-est.

Altra gatta da pelare per i natofascisti, che per contrastare questa azione dovranno dispiegare ulteriori forze, eccetera eccetera.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Il Ministero della difesa russo è uscito oggi con un rapporto dettagliato sull’andamento della battaglia:
https://t.me/mod_russia/56902

- 5667 edifici liberati su 8667 di una città trasformata in fortezza (крепость) con la consueta tattica di impiegare gli edifici come fortificazioni a perdere rinforzate da costruzioni in cemento armato e protette da campi minati (Практически каждое здание представляло из себя хорошо оборудованную в инженерном отношении и защищенную долговременную огневую точку. Фактически город был превращен в «крепость» с использованием железобетонных сооружений и минных полей);
- 700 soldati, tra cui nazisti del reparto Freikorps, terroristi del cosiddetto “corpo volontari russi” e forze speciali del GUR, sono stati intrappolati in una sacca a nord (quella per intenderci rimasta fra le due ali d’attacco russe, NdT)
- di questi, 250 sono già stati liquidati
- dall’inizio di questa battaglia il nemico ha già perso 1.800 uomini, 36 carri armati e altri blindati, 2 lanciarazzi multipli e 137 fra mortai e cannoni.

I natofascisti cercano affannosamente di chiudere il recinto quando ormai i buoi sono scappati. Di fatto, l’azione in corso non solo ha compromesso la tenuta di Kupjansk, ha provocato ricadute estremamente positive anche a est di Kupjansk, dove i russi avanzano e riducono l’area attualmente controllata dai natofascisti, avvicinandosi a Kupjansk stessa. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 23 September 2025 14:43
23/09 ore 13:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi avanzano sia a JAMPOL’ (cartina ultimi avanzamenti qui):
https://t.me/z_arhiv/32480?single
che da nord (cartina aggiornata qui):
https://t.me/z_arhiv/32483

Situazione vista con ESTREMA PREOCCUPAZIONE dai canali di parte avversa (loro cartina qui):
https://t.me/the_military_analytics/24853
dove si vedono chiaramente, grazie alle frecce, le direttrici d’attacco russe. Al contempo, constatando l’attuale impossibilità di fermarle.

VERSO SEVERSK

DOPPIO MOVIMENTO SEGNALATO,

- prima da NORD, NORD-OVEST scendendo da SEREBRJANKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2988
e – cartina fortificazioni alla mano – travolgendo una linea di difesa e scavalcandola
https://t.me/divgen/73025?single
A questo punto, la tenuta della linea fortificata nord-sud che sinora ha difeso i natofascisti di stanza a SEVERSK da est, è quantomeno compromessa;

- poi da SUD, culminato con la LIBERAZIONE DI PEREEZDNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2989
Con quest’ultimo avanzamento i russi creano i presupposti, a est per l’ennesima SACCA. La cui entità potrebbe aumentare qualora i russi proseguissero dritti verso nord liberando ZVANOVKA, un paesino a poco più di due chilometri dalla stessa SEVERSK proveniendo da sud.
Dovessero, i russi provenienti dalle due punte meridionali e coincidenti con strade e strade ferrate, CONVERGERE verso ZVANOVKA, la sacca sarebbe già chiusa e liquidata. Cartina fortificazioni a supporto:
https://t.me/divgen/73033?single
Lungo la “V” rovesciata che manca a chiudere la sacca, proprio niente. Ma anche la linea fortificata che attende i russi subito a nord è ormai messa in pericolo dall’attacco contemporaneo dei russi provenienti da nord: movimento sintetizzato in questa cartina.
https://t.me/Tatarinov_Rus/59491

In altre parole, l’inizio della battaglia di SEVERSK è sempre più imminente.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO VERSO USPENOVKA E POLTAVKA (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32489
liberate le quali si porterebbero a 15 km da GULJAJPOLE da nord-est.


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Paolo Selmi
Tuesday, 23 September 2025 10:08
23/09 ore 08:30 aggiornamento

RESE DEI CONTI IN CORSO

Rese dei conti al plurale. Lotte intestine, guerra civile in corso che aumenta di intensità, coinvolgendo anche fette di società sinora rimaste sotto il controllo ferreo del blocco natofascista.
Il comando militare dell’oblast’ di IVANO-FRANKOVSK’ ha diramato un dispaccio dove denuncia l’assalto alla caserma dei TE-TSE-KA da parte di un commando di “sconosciuti” che ha liberato tre detenuti:
https://t.me/ZeRada1/27036
https://t.me/legitimniy/20893

I Te-Tse-Ka non accennano ad allentare la presa sulla società civile, non limitandosi ai posti di blocco di giorno, e relativi pestaggi ai civili alla luce del sole, ma orchestrando anche raid notturni:
https://t.me/legitimniy/20892

I servizi segreti (SBU e GUR), a loro volta dipendenti da diversi servizi stranieri (CIA e Mi6) sono anch’essi ai ferri corti:
https://t.me/skosoi/7876

Questo, mentre Zelenskij sente il fiato sul collo dei mister e Zaluzhnyj a bordo campo si è già tolto la tuta e sta facendo riscaldamento:
https://t.me/rezident_ua/27550

Al che decide mosse come questa, DISEGNO DI LEGGE 14059 DEL 22/09/25 presentato alla Rada
https://t.me/ZeRada1/27030
… che consente l’invio delle truppe all’estero! MA COME… NE STATE SBATTENDO AL FRONTE A FROTTE, SENZA PREPARAZIONE, SENZA ADDESTRAMENTO, SOLO PER OPPORRE CARNE DA CANNONE ALL’AVANZATA RUSSA (come a Kupjansk
https://t.me/motopatriot78/42627
e a Krasnoarmejsk)
https://t.me/motopatriot78/42622

… AL PUNTO CHE PIGLIATE I SOLDATI DI STANZA ALLE OFFICINE MILITARI DI RIPARAZIONE (CHE PERALTRO MINACCIANO LA DISERZIONE IMMEDIATA), I PILOTI DI DRONI,
https://t.me/MediaKiller2021/19468
E ALTRO PERSONALE INDISPENSABILE PER PROSEGUIRE NEL CONFLITTO...

… E FATE UN DISEGNO DI LEGGE PER AUTORIZZARE L’INVIO DI TRUPPE ALL’ESTERO?

Il canale ucraino Zerada commenta: MOLDAVIA… a una settimana dalla guerra, pardon, dalle elezioni.
https://t.me/ZeRada1/27037
ELEZIONI PRESIDENZIALI DOMENICA. La Sandu dichiara che se vince l’opposizione, porterà la Moldavia in guerra. L’opposizione dichiara che se vince la Sandu, porterà la Moldavia in guerra.

Zerada commenta:
In questa situazione i poveri moldavi sono in un vicolo cieco: perde la Sandu, guerra sarà; vince la Sandu, guerra sarà. 🤷‍♂️
В такой ситуации бедные молдаване, по идее, должны чувствовать какую-то безысходность: проиграет Санду - будет война, победит Санду - будет война🤷‍♂️


In realtà, è la Sandu che è corteggiata da anni per entrare nel conflitto con la Transnistria prima e la Russia poi. ZELENSKIJ HA APPENA PARLATO CON LA SANDU. Del tempo, naturalmente, e del riscaldamento climatico... e oggi, A UNA SETTIMANA DA QUESTE ELEZIONI, Kiev autorizza i suoi soldati a trasferirsi all’estero… coincidenze.

La situazione, rispetto alle mini-maidan ormonali d’agosto, è DECISAMENTE PEGGIORATA. È passato solo un mese, sembra ieri… è ieri… ma la situazione sta degenerando. Questo, al netto della fallita diversione dei "droni russi", ormai morta e sepolta. Ma ne avremo probabilmente una alla settimana, in questa fase. Prima che la situazione sul campo collassi, prima che il malcontento popolare viri decisamente sul conflitto armato, si giocheranno il tutto per tutto su altri fronti. Cercando di aprirli, cercando di coinvolgere altre parti nel conflitto, cercando di di sparigliare le carte.

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Paolo Selmi
Monday, 22 September 2025 22:10
22/09 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA


I RUSSI ENTRANO A PLEŠČEEVKA, a sud-est di Konstantinovka (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2987

Come si può notare dalla cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/72998?single
il senso della progressione non potrà semplicemente essere da sud-est a nord-ovest, perché è proprio lungo questa direttrice che i russi troveranno di traverso una notevole mole di fortificazioni a difesa della cittadella. Ecco quindi l’importanza di distruggerle attraverso un intenso lavorio ai fianchi, a opera dei loro compagni provenienti da nord. Staremo comunque a vedere.

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Faber
Tuesday, 23 September 2025 06:22
Condivido questa intervista all'ex Capo di stato maggiore ucraino (2014-2019), il Generale Viktor Muzhenko: https://texty.org.ua/fragments/114022/we-had-a-chance-to-win-on-the-battlefield-and-still-have-it-general-muzhenko-on-how-to-stop-the-russians/

Al di là delle solite vaccate di propaganda (ad esempio è ancora convinto che la vittoria è possibilissima), fa alcune rivelazioni e considerazioni interessanti. Ad esempio rivela che quando si stava pianificando la controffensiva del 2023 non avevano neppure effettuato una ricognizione per valutare lo stato delle difese russe.
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Paolo Selmi
Tuesday, 23 September 2025 11:02
Cari compagni, Faber, csf0137 e tutti,

ho appena chiuso un pezzo che raccoglie criticità interne al fronte natofascista SEGNALATE DA PIU' FONTI IN UN MENO DI VENTIQUATTR'ORE, peraltro per motivi di timbratura elencandole soltanto senza entrando troppo nel merito di ciascuna.

Non mi è mai capitata una cosa simile.

A questa aggiungiamo il "generale furbetto", segnalato da Faber che ringrazio, dell'intervista: furbetto o veramente con problemi psicologici seri, se davvero convinto di quanto afferma.

Il riferimento non va solo a "la vittoria è vicina" giustamente segnalato da csf0137, che assomiglia alla scena di quel pugile suonato che torna all'angolo, salvato dal gong, e il secondo che gli dice "vai forte!" (omettendo ... al tappeto alla prossima).

Il riferimento va anche alle mezze verità che seguono. E' vero, infatti, che i soldati a Rabotino 2023 son stati mandati a crepare. Ma se dice (riporto perché non ho ancora avuto modo di vedere l'intervista) che non avevano effettuato neppure una ricognizione, o mente sapendo di mentire, o ha mandato e manda al macello uomini convinto di combattere i marziani.

Mi ricordo ancora le foto satellitari della NASA - della NASA! - dei lavori quasi ultimati della cosiddetta LINEA SUROVIKIN... con la NEVE INTORNO!!! MARZO 2023!!! Sapevano benissimo che i russi lì li aspettavano. DA MESI.
E ciò nonostante
O PROPRIO PER QUESTO - parigi val bene qualche decina di migliaia di uomini al macello -
decisero di portare a fine noleggio qualche migliaio di armamenti, così che il complesso militare industriale potesse finalmente presentare il conto di merce, finalmente, marxianamente, "realizzata". In loco. Accompagnati da materiale a perdere detto anche esseri umani, trattati come imballi.

Poi abbiamo Kursk 2024.

Poi basta. E non perché non avessero intenzione. Qualche carro armato o blindato ogni tanto TENTA ANCORA di sconfinare. Lo centrano, se ce la fa, torna indietro. Altrimenti, resta lì fumante. Semplicemente, non ne hanno più per fare come han fatto sinora.

E allora si giocano le ultime carte:
- temporeggiano non bevendo spuma, come Tapparella della canzone di Elio, ma pigliando tecnici specializzati alla manutenzione e alla riparazione dei mezzi rimorchiati malconci dal fronte e che fino a ieri si potevano ancora salvare... da oggi non più... e sbattendoli in prima linea con la baionetta tra i denti. Stesso discorso per i piloti di droni. Meno droni, anche loro con la baionetta tra i denti. Di quanto può differire la fine una mossa del genere, visto che dall'altra parte non hanno alcuna fretta di concludere?

Anzi, tra annientare una divisione prima, e in condizioni di vantaggio tattico, visto che finiscono in un calderone approntato proprio per cuocerli a puntino, e annientarla dopo con mille incognite, mai rimandare a domani con tanti punti di domanda quel che puoi fare oggi in relativa sicurezza.

- temporeggiano... in attesa che qualcosa accada, quindi, FUORI DAL CAMPO di battaglia, PRIMA CHE QUALCOSA DI IRREPARABILE ACCADA SUL CAMPO di battaglia. E allora un golpe in Moldavia, o elezioni vinte "democraticamente" come in Romania e poi... via di secondo fronte. Quello che i polacchi si rifiutano categoricamente di aprire. E prima ancora dei polacchi i georgiani. Ma i moldavi... non possono ancora a lungo dire di no. O FORSE SI. E allora tutte le riserve buttate nel calderone, financo i tecnici essenziali al MERO CICLO DI PRODUZIONE E RIPRODUZIONE DEL VALORE D'USO DELLA MACCHINA BELLICA, faranno sentire la loro mancanza. E non poco.

Questo unito al resto. Davvero, la sensazione è che la mini-maidan dei diciottenni, a confronto di quel che sta accadendo, è nulla.

Cosa sta accadendo è difficile leggerlo, oltre a quanto riportato. Leggerlo nel senso di interpretarlo correttamente. Ci mancano TROPPI, TROPPI pezzi. Per esempio, il patàca attuale è conscio di quanto sta accadendo? Si, e ciò nonostante va avanti a intricare e complicare e peggiorare la situazione politico-sociale interna per dire ai suoi padroni... questa la matassa, la posso sbrogliare solo io? Ci posso metter mano solo io? Io e non altri (quello che si sta scaldando a bordo campo, pardon a Londra)? E' questo il suo gioco?

Oppure sta PORTANDO LA SITUAZIONE AL TRACOLLO, quindi SE LA SVIGNA col conto in banca pieno e le macerie fumanti e un popolo distrutto a chi verrà dopo?

Oppure è proprio un imbecille con un copione davanti e il proprio, enorme, ego che prende ogni tanto il sopravvento ma che non è capace di andare oltre il proprio ombelico? Tenuto su non perché machiavellicamente ago della bilancia ma solo perché Mascellone a Londra non lo vogliono rischiare di bruciare mentre tutto va male... ma la sequenza corretta sarà:
- tracollo
- resa dei conti finale, con relativi tumulti pilotati
- mister che chiama il cambio
- cacciata del tiranno A (irrilevante se coi piedi stesi all'altare maggiore o con le sue gambe) per ingresso del tiranno B (anche il passaggio campanella a questo punto irrilevante...)?

E chi lo sa... io qui alzo le braccia. Può darsi anche che i russi arrivino, nel tracollo generale, a Leopoli, per quello che ne sappiamo noi. Fantascienza? Forse. Forse no. Chi prevedeva un anno fa il tracollo di Assad? E abbiam visto come è andata a finire.

Probabile, a questo punto, in caso di scenario "siriano", ANCHE QUESTO SCENARIO: polacchi che appena vedono i russi a Kiev sconfinano a Leopoli, per portarsi a casa un po' di ovest. Stesso i romeni, i moldavi, eccetera.

A questo punto la cosa più assurda di tutto questo è che ISTANBUL 2022, quello già firmato e stracciato da Johnson in faccia ai firmatari, sarebbe stato ANNI LUCE MEGLIO DELLA SITUAZIONE ATTUALE. E i russi ancora qualche mese fa rispetto a quello scenario chiedevano le altre due regioni uscite con referendum e basta.

Lo scenario che si prospetta l'anno prossimo potrebbe essere MOLTO diverso. Ma Bankovaja non si preoccupa, i suoi padroni nemmeno. I russi, a questo punto, prendono atto e vanno avanti. E se ad andare in TILT sarà prima la situazione INTERNA che quella ESTERNA, AL FRONTE - ricordiamo che c'è anche un INVERNO alle porte... anche se a nessuno dei summenzionati dirigenti importa - LA PERCEZIONE POPOLARE DEI RUOLI SINORA - ANCORA - DISTINTI DI AGGRESSORE E DIFENSORE POTREBBERO CAMBIARE. Sostanzialmente.

Staremo a vedere. Un abbraccio a tutti
Paolo
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csf0137
Tuesday, 23 September 2025 08:56
cioè condividi uno che dice, riporto testualmente ;
"si, sembra che la Russia stia vincendo ma i suoi successi sono solo tattici e questo da la falsa impressione di una avanzata.. non abbiamo nessun motivo di porre fine a questi successi ("che ci frega!?" - questo lo aggiungo io di mia sponte perché mi sembrava rendesse meglio il concetto)..l'Ucraina può vincere, vincere, vincere (e vinceremo in terra, in cielo... etc, etc..) ... certo abbiamo sbagliato a voler chiedere inizialmente dei negoziati ma oh.. che ci vuoi fare, tutti possono sbagliare... ma si, i russi avanzano tutti i giorni ma in realtà non avanzano affatto, siamo in uno stato di stallo infinito come nel paradosso della freccia di Zenone... poi, diciamocelo chiatamente, con tutta la gente che si presenta spontaneamente al fronte per combattere, giovani, vecchi, malati, ritardati, scacchisti, ex pugili suonati, capotereni, puerpere, carpentieri e violinisti, tutti volontari tra l'altro, la nostra vittoria è assicurata..."
Questo è uno a cui la pensione ha fatto male e avrebbe bisogno non di spazio su riviste di geopolitica ma di uno spazio protetto in un luogo quieto dove potrebbe ricevere adeguate cure psichiatriche per poter almeno calmierare le sue distorsioni di giudizio.
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Faber
Tuesday, 23 September 2025 11:39
Beh d'altronde non può mica uscire dalla propaganda di regime (anche perchè sorvola sul fatto che anche lui è responsabile della situazione attuale), anche se poi si contraddice quando sottolinea gli errori che hanno commesso.
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Paolo Selmi
Monday, 22 September 2025 14:53
22/09 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


I RUSSI CONTINUANO AD AVANZARE DA EST, PASSANDO STEPOVAJA NOVOSELOVKA
https://t.me/motopatriot78/42590
Undici chilometri dalle punte più avanzate di questo movimento e il confine est di KUPJANSK.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI BONIFICANO QUASI DEL TUTTO SHANDRIGOLOVO E PROSEGUONO VERSO SUD, DIREZIONE DOBRYSHEVO
https://divgen.ru/event/2985
Liberata la quale, mancheranno quattro chilometri a KRASNYJ LIMAN.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

LIBERATA KALINOVSKOE (cartina qui
https://divgen.ru/event/2986
e ammissione del buon Petrenko con foto a conferma qui)
https://t.me/petrenko_iHS/9654
I russi proseguono verso ovest. Siamo poco sotto ORESTOPOL’ dove abbiam visto i russi essere arrivati stamane:
(cartina qui
https://divgen.ru/47.95542/36.45112/12
e qui)
47.95542, 36.45112
E anche qui si apre una via a ovest che dopo 15 km e quattro paesini porta alla strada che da nord arriva a GULJAJPOLE, di cui parlavamo stamane. Sostanzialmente, come mostra questa cartina,
https://t.me/divgen/72982?single
la via coincide con le fortificazioni esistenti. Fortificazioni smantellate lateralmente, dal loro punto più debole, una dietro l’altra. Volendo, infine, seguendo la direttrice indicata in questa cartina,
https://t.me/Tatarinov_Rus/59466
sia apre un’altra strada per arrivare a POKROVSKOE. Da sud-est, in questo caso.

Contestualmente, i russi avanzano anche da poco più a sud verso ovest e giungono a NOVOGRIGOROVKA,
https://t.me/beard_tim/27561
dove ora infuria la battaglia. Nel complesso stabilizzare quest’area appare oggi altamente improbabile.


Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 22 September 2025 14:53
22/09 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


I RUSSI CONTINUANO AD AVANZARE DA EST, PASSANDO STEPOVAJA NOVOSELOVKA
https://t.me/motopatriot78/42590
Undici chilometri dalle punte più avanzate di questo movimento e il confine est di KUPJANSK.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI BONIFICANO QUASI DEL TUTTO SHANDRIGOLOVO E PROSEGUONO VERSO SUD, DIREZIONE DOBRYSHEVO
https://divgen.ru/event/2985
Liberata la quale, mancheranno quattro chilometri a KRASNYJ LIMAN.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

LIBERATA KALINOVSKOE (cartina qui
https://divgen.ru/event/2986
e ammissione del buon Petrenko con foto a conferma qui)
https://t.me/petrenko_iHS/9654
I russi proseguono verso ovest. Siamo poco sotto ORESTOPOL’ dove abbiam visto i russi essere arrivati stamane:
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47.95542, 36.45112
E anche qui si apre una via a ovest che dopo 15 km e quattro paesini porta alla strada che da nord arriva a GULJAJPOLE, di cui parlavamo stamane. Sostanzialmente, come mostra questa cartina,
https://t.me/divgen/72982?single
la via coincide con le fortificazioni esistenti. Fortificazioni smantellate lateralmente, dal loro punto più debole, una dietro l’altra. Volendo, infine, seguendo la direttrice indicata in questa cartina,
https://t.me/Tatarinov_Rus/59466
sia apre un’altra strada per arrivare a POKROVSKOE. Da sud-est, in questo caso.

Contestualmente, i russi avanzano anche da poco più a sud verso ovest e giungono a NOVOGRIGOROVKA,
https://t.me/beard_tim/27561
dove ora infuria la battaglia. Nel complesso stabilizzare quest’area appare oggi altamente improbabile.


Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 22 September 2025 14:54
*** DOPPIONE ***
Per motivi strani ha caricato due volte, considerare solo l'aggiornamento sotto.
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Paolo Selmi
Monday, 22 September 2025 10:24
22/09 ore 08:30 aggiornamento

VOLCHANSK - KUPJANSK

Una linea di fronte che si fa sempre più interessante. Mentre i natofascisti celebrano le loro “vittorie” a SUMY
https://divgen.ru/event/2981
dove, sostanzialmente, il gruppo SEVER dopo aver rimesso in sicurezza i confini di KURSK e BELGOROD, ora gioca all’elastico nella fascia di sicurezza che si è creato in terra di SUMY (“aktivnost’ snizilas’” l’attività si è ridotta)
https://t.me/motopatriot78/42576
sempre lo stesso gruppo SEVER è impegnato a est in un compito ben più ambizioso. Ma andiamo con ordine.

SUMY era completamente staccata dall’area di azione attuale, troppo a ovest, con troppi chilometri per poter pensare minimamente di “dialogare” con altre aree di conflitto sulla linea di confine: un po’ come prendere di petto ora CHERSON. I russi fecero questo partendo da Sebastopoli per arrivare a Mariupol’, sì, ma eravamo nel 2022, le difese erano sguarnite, si muovevano lungo superstrade e autostrade macinando decine di chilometri al giorno, ma
1. erano altri tempi, ora due trincee e qualcuno di piantone lo han messo anche alla frontiera con la Romania (i raccomandati...); un avanzamento così tranquillo per centinaia di chilometri complessivamente sarebbe impossibile.
2. il gioco valeva la candela, poiché oltre a essere un rischio calcolato occorreva in quel momento unire due fronti, di fatto, facendo tornare russo per intero il Mare d’Azov. Era un obbiettivo prioritario per mettere in sicurezza gli approvvigionamenti e le comunicazioni nel caso i natofascisti fossero riusciti a far saltare del tutto il Ponte della Crimea. Obbiettivo tentato – lo ricordiamo, facendo saltare per aria un autista ignaro di tutto alle tre di notte mentre transitava – e sostanzialmente fallito, anche se si coprirono di ridicolo con emissioni filateliche speciali delle Poste Ucraine riprodotte a manifesto in istallazioni all’aperto e sul cui sfondo gli ultras potevano ritrarsi… foto che fecero il giro della rete e che furono modificate nei tre anni successivi cambiando sfondo e mettendo al posto del ponte in fiamme l’ennesimo obbiettivo natofascista perso, e definitivamente. Già allora, comunque, mentre quell’autista insieme a una famiglia che lo stava superando in macchina saltavano per aria, il Ponte di Crimea aveva perso qualsiasi centralità militare, avvenendo ormai l’approvvigionamento delle oblast’ di ZAPOROZH’E-CHERSON per la via più breve da Mosca, ovvero via ROSTOV-DNR… grazie, per l’appunto, a questa operazione iniziale partita a OLTRE 250 KM DI DISTANZA DALL’INCONTRO SULL’ELBA CON LE TRUPPE PROVENIENTI DALLA DNR, OVVERO SOPRA MARIUPOL’.

Oggi tutto questo è fantascienza. Per il momento. Dovesse riverificarsi, assisteremmo a un vero e proprio TRACOLLO. Da una parte o dall’altra, con truppe che spingono i naftoni al massimo di giri concepibili per quei motori lungo strade sguarnite e nel giro di pochi giorni arrivano alle rispettive capitali (remember Wagner…). Guerra di manovra… per quello che le condizioni sul campo la potevano render possibile.

SUMY non aveva prospettive. Anche Putin, sin da subito dopo aver ringraziato il capo di stato maggiore a nome di tutte le forze armate per la liberazione di KURSK e BELGOROD, ha indicato come UNICO obbiettivo strategico nell’area la creazione di una “zona kontrolja”, un’area cuscinetto per impedire incursioni natofasciste in terra di Kursk. Ma da lì si vedeva già allora e si vede chiaramente anche adesso allargando la cartina che DA SUMY NON SI VA DA NESSUNA PARTE. In un contesto, come questo, non di “guerra di manovra” come fu possibile nel febbraio 2022.

Per mesi, comunque, ha consentito ai russi di alleggerire il loro compito nella DNR. Ovvero, di continuare a perseguire obbiettivi realmente strategici mentre settantamila uomini e settemila mezzi erano annientati nella campagna-di-russia-2.0 e nei mesi successivi. Ivi inclusi i “contrattacchi” attuali.

Dove sempre il gruppo SEVER, nel silenzio generale, senza proclama alcuno, si è attivato, e da un mesetto abbondante se non di più, è DA VOLCHANSK A KUPJANSK.

Se ne è accorto anche l’UFFICIALE DELLE FF.AA.UU. dal nome di battaglia ALEKS che fa un po’ il battitore libero sui canali telegram, giusto per dire “anche noi siam liberi di parlare”. E cosa dice il buon Aleks? Ci propone questa cartina:
https://t.me/officer_33/6213
DOVE RIESCE A ISCRIVERE NEL QUADRATO CHE HA ALL’ESTREMO N-O VOLCHANSK E A QUELLO S-E KUPJANSK, UN CERCHIO DI 45 KM DI DIAMETRO, DOVE I DRONI RUSSI, A SUO DIRE, GIA’ LA FANNO DA PADRONE.

E I RUSSI, IL GRUPPO SEVER NELLA FATTISPECIE, E’ PROPRIO SULLA QUADRATURA DI QUESTO CERCHIO CHE SI STANNO CONCENTRANDO!

Non è un caso che gli ultimi tre aggiornamenti di divgen riguardino proprio questa linea di fronte:
1. ESPANDENDO L’AREA DI CONTROLLO A META’ STRADA FRA VOLCHANSK E KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2982
2 e 3: mostrando IMPORTANTI AVANZAMENTI (in un’area rimasta bloccata da oltre un anno!) A OVEST DI VOLCHANSK (cartine qui
https://divgen.ru/event/2983
e qui)
https://divgen.ru/event/2984

Ecco allora che il significato complessivo di quest’azione prende sempre più piede. Anche perché, nel frattempo, i russi spingono nella stessa KUPJANSK, erodono già le difese a est della stessa e più a sud, contestualmente all’avanzamento verso KRASNYJ LIMAN, spingono verso ovest per raggiungere ovunque il fiume OSKOL. Fiume però già superato a nord, per ora sopra Kupjansk, poi…

… POI LA DEPUTATA DI SLUGA NARODA MAR’JANA BEZUGLA TRA UN SELFIE E L’ALTRO CI RENDE PARTECIPI DI UN SUO INCUBO RICORRENTE… QUELLO DOVE I RUSSI VANIFICANO I RISULTATI DELLA CONTROFFENSIVA NATO DI SETTEMBRE-OTTOBRE 2022!
https://t.me/marybezuhla/4870

Con la differenza, ricordiamo, che qualora i russi riuscissero a raggiungere IZJUM, BALAKLEJA, eccetera, LA SITUAZIONE SAREBBE DIAMETRALMENTE OPPOSTA A QUELLA DI SETTEMBRE 2022! Coi russi che proseguirebbero, PER ESEMPIO, E SENZA IMPELAGARSI A OVEST SU CHARKOV, ANCHE SOLO VERSO SUD
- mandando in tilt la restante oblast’ di CHARKOV e
- quella immediatamente sottostante di DNEPROPETROVSK
- TORNANDO, IN ULTIMA ANALISI, A UNA GUERRA DI MANOVRA CHE, IN QUESTA FASE, SAREBBE DEVASTANTE.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I russi raggiungono ORESTOPOL’ (Орестополь)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59457
posizione qui
https://divgen.ru/47.95574/36.45566/12
e qui
47.95574/36.45566

il che porterebbe i russi a meno di 15 chilometri dalla strada che approvvigiona GULJAJPOLE da nord. Non l’unica, certamente, ma la principale. Aprendo peraltro a ovest per il rientro nell’oblast’ di ZAPOROZH’E. Un rientro che sarebbe devastante per le truppe natofasciste poste più a sud in quella che andrebbe a configurarsi come un’enorme sacca.

Anche qui, qualora l’attuale attività russa, già DECISAMENTE “SPIGLIATA” per i loro parametri usuali, dovesse DIVENIRE “GUERRA DI MANOVRA”, ovvero dall’altra parte la linea di difesa collassasse, i risultati sarebbero paragonabili a quelli di febbraio 2022. Con effetti, stavolta, ben più incisivi di quelli fissati a marzo 2022 e con cui i russi volevano chiudere la faccenda.

Terremo anche qui monitorata la situazione.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo II
Monday, 22 September 2025 16:24
Non è del tutto esatto che da Sumy non si vada da nessuna parte. Certo, non conviene scendere verso Sud . ma, personalmente, avrei fatto uno sforzo per tagliare verso ovest, privando l'ucraina della zona fra Russia e Bielorussia. Una vera zona cuscinetto... almeno 200 km in più per droni e missili diretti verso Mosca o Leningrado. Russi liberati e non più soggetti ad arruolamento forzato. Spada di Damocle sulla stessa Kiev, a portata non solo di Iskander, ma anche dei terribili Graf nordcoreani
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Paolo Selmi
Monday, 22 September 2025 19:17
Purtroppo i droni vanno lo stesso, idem per i missili, su Doneck e Belgorod. Quello è operativamente un altro problema risolvibile con la fine della SVO.
Ps nessun russo dopo il 2022 è soggetto ad arruolamento. Anche grazie al fatto che i russi si sono dati delle priorità.
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Paolo Selmi
Sunday, 21 September 2025 20:25
21/09 ore 20:00 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN - SEVERSK

I RUSSI AVANZANO A OVEST DI SEREBRJANKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2980

ripuliscono entrambe le rive del SEVERSKIJ DONECK per qualche chilometro buono e raggiungono la strada che piomba da nord su SEVERSK. Tutto questo, mentre l’area dei combattimenti arriva a DRONOVKA ormai da nord e da est.

I canali natofascisti disegnano questa cartina, per certi versi peggiore:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59418
E’ innegabile, comunque la si giri, che la situazione è tutt’altro che stabilizzata e sempre più rapidamente tendente al peggioramento.

A JAMPOL’ i russi TAGLIANO DA NORD aggirandola e bloccando una delle principali vie di approvvigionamento alla stessa:
https://t.me/beard_tim/27547
Questo mette in difficoltà non solo la rete di comunicazioni, con conseguente indebolimento, ma si ripercuote a catena sull’intera area che da JAMPOL’ è servita come via di comunicazione principale.

Sopra KRASNYJ LIMAN, i russi avanzano di due chilometri e proseguono nella bonifica dell’area di ŠANDRIGOLOVO dove i natofascisti mantengono ancora la loro presenza (cartina qui):
https://t.me/RVvoenkor/100168

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermato l’avanzamento da sud riportato ieri. Anche se NOVOPAVLOVKA non è ancora stata liberata del tutto (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59450
al confine sud di KRASNOARMEJSK mancano ormai solo 800 metri.


Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Sunday, 21 September 2025 00:19
20/09 ore 23:50 aggiornamento

VOLČANSK – KUPJANSK


Come prevedibile (e previsto da noi già ai primi avanzamenti) i russi hanno sfondato fra Volčansk e Kupjansk per tagliare l’area dell’oblast’ di CHARKOV in due e poi riunirsi a uno dei due estremi, avendo anche pronosticato che quello più facile da raggiungere era quello sud. E così sta accadendo (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2977

Questa avanzata russa chiude in una morsa KOLODEZNOE e quasi unisce questo fronte appena aperto a quello più consolidato di KUPJANSK. Per togliere quel “quasi,” meno di tre chilometri.

Aggiornamenti a seguire da domani notte.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI HANNO QUASI LIBERATO ŠANDRIGOLOVO
https://divgen.ru/event/2978
Mossa che consentirà, una volta completata e senza ulteriori intoppi,di proseguire e a velocità maggiore verso Krasnyj Liman. In serata giungevano voci del ritiro dei natofascisti dalle ultime postazioni occupate:
https://t.me/beard_tim/27534

Nel frattempo, l’intera foresta sopra SEREBRJANKA è stata liberata, anche negli ultimi punti:
https://t.me/divgen/72935

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI CONQUISTANO POSIZIONI IMPORTANTI A SUD E RAGGIUNGONO ANCHE DA QUESTA DIREZIONE LE PORTE DELLA CITTÀ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2979

Mossa anche questa molto importante perché, coi russi a NOVOPAVLOVKA, si creano i presupposti per l’ennesima sacca a sud. SCAVALCANDO, come mostra la cartina con le fortificazioni
https://t.me/divgen/72931
un’intero aggregato di linee di difesa, chiuse anch’esse nella sacca.

Aggiornamenti a seguire da domani sera.
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Paolo Selmi
Saturday, 20 September 2025 12:04
20/09 ore 12:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi liberano BEREZOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2976

Osservando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/72920?single
è possibile notare come stiano proseguendo nello smantellamento delle stesse da est, che ci siam già detti essere il lato più vulnerabile delle stesse. Inoltre, seguendo le fortificazioni via via in smantellamento, troviamo la strada che incrocia un’altra via di comunicazione, ben più importante: quella che collega verticalmente GULJAJPOLE a POKROVSKOE
https://t.me/beard_tim/27520
Quando i russi la raggiungeranno, e mancano 14 chilometri perché ciò accada, GULJAJPOLE sarà tagliata da nord ovvero della via di comunicazione principale per il suo approvvigionamento. A quel punto l’operazione di liberazione della stessa potrà prendere forma.

Anche perché, parallelamente a quanto avviene a questa altezza, anche subito più a sud i russi spingono verso ovest,
https://t.me/frontbird/26092
accorciando le distanze con quello che sarà il luogo della prossima, importante, battaglia.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Saturday, 20 September 2025 01:22
19/09 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


La cartina di fine giornata di divgen riprende quanto da noi riportato in pausa pranzo e lo arricchisce di nuovi avanzamenti da parte russa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2975

In sostanza, un quinto di quella porzione di oblast’ di Dnepropetrovsk che inizia a est con la DNR e finisce a ovest con l’oblast’ di Zaporozh’e, è diventata russa per circa un quinto.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 19 September 2025 15:31
19/09 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO MURAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2973
ultimo paesino della DNR prima del valico di oblast’. Prossima fermata, a questo punto anche direttamente dalla strada da EST: NOVOPAVLOVKA. Questa la cartina delle fortificazioni che attendono i russi:
https://t.me/divgen/72893?single
Si, un piccolo cerchio intorno l’han fatto. E già con non poche “falle”, a esser generosi. Ma sicuramente non è questa cosa qui (cartina delle fortificazioni intorno a KRAMATORSK):
https://t.me/opor_2014/19090?single
In altre parole, Novopavlovka rischia di esser la prossima. Lungo tutto un arco da est a sud-ovest.

Più a sud, i russi liberano NOVOIVANOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2972
prossima fermata USPENOVKA. Senza nessuna fortificazione lungo il tragitto (cartina militare qui):
https://t.me/divgen/72888?single
Dovessero liberarla, anche qui le conseguenze sarebbero tremende per la linea di fronte sottostante. POLTAVKA sarebbe chiusa a quel punto in una sacca, con tutte le vie di comunicazione bloccate e, di libero, solo i viottoli a ovest da cui darsela a gambe. A piedi, per sette chilometri, mentre i droni russi ronzano sulle teste. E non solo i droni.

Intanto, liberata tutta un’intera area a nord A CAVALLO FRA LE 2 OBLAST’, secondo un altro canale, proprio da NOVOIVANOVKA (ZAPOROZH’E) verso NOVONIKOLAEVKA (DNEPROPETROVSK, cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32453?single
e posizione qui
https://divgen.ru/47.82571/36.48521/12
e qui
47.82571/36.48521

Prosegue, quindi, lo spostamento dell’intera linea di ovest verso ovest e lo smantellamento delle fortificazioni lungo il confine di oblast, liberando stradelle che potrebbero rivelarsi molto utili nei collegamenti immediati fra le diverse linee di fronte.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI AVANZANO DA SUD-EST IN DIREZIONE DELLA STESSA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2971
Qui, come invece è possibile vedere dalla cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/72884?single
la direttrice sud-est / nord-ovest è una corsa a ostacoli con una difesa a scaglioni dietro l’altra. Naturale che i russi cerchino, come stanno facendo, di aggirarle lungo la strada ferrata (linea tratteggiata in cartina). E scatenare poi, trasversalmente, tutta la potenza di fuoco a disposizione per smantellarle nel lato in cui sono più vulnerabili. Staremo a vedere.

KRASNYJ LIMAN – SEVERSK

Qui i russi guadagnano nuove posizioni lungo la riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2974
Di fatto, avvicinandosi a DRONOVKA
https://t.me/motopatriot78/42514
che si trova giusto sull’altra riva del fiume un po’ più a ovest. Dronovka da cui passa la ferrovia che porta a SEVERSK. Da nord-ovest. Ovvero, Dronovka che, una volta liberata, porterebbe i russi ad accerchiare l’avamposto natofascista, già attaccato da est e da nord, di fatto, accerchiandolo. Specialmente se, nel frattempo, i russi si saranno avvicinati anche da sud-est e da sud.

Nel frattempo, ENTRANO A JAMPOL’, dove i combattimenti si sarebbero spostati all’altezza della scuola del paese:
https://t.me/condottieros/13226
che per la cronaca si trova qui
https://divgen.ru/48.94107/37.96373/16
et
48.94107/37.96373
Siamo già a oltre un chilometro dalla postazione più avanzata attualmente segnalata da DIVGEN. Fossero anche solo incursori, significherebbe comunque che la libertà di movimento, di scorrazzare e seminare il panico fra le fila nemiche, è NOTEVOLMENTE AUMENTATA rispetto soltanto a qualche mese fa.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI RIESCONO AD AFFONDARE IL COLPO PASSANDO DA OVEST E RIUSCENDO A TAGLIARE ANCHE LE STRADE A SUD-OVEST (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32444
Qui si vede ancora meglio:
https://t.me/z_arhiv/32446?single

Tagliando la CHARKOVSKAJA ULICA (sottolineata sulla cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27501

NON SOLO A KUPJANSK, MA A TUTTA L’AREA A EST DEL FIUME OSKOL ALLA SUA ALTEZZA, RESTA UNA SOLA VIA D’ACCESSO, LA ULICA STUDENCHESKAJA che giunge a Kupjansk dritta da sud. I natofascisti peraltro per arrivare da lì devono allungare la strada di venti chilometri, tutti scoperti. Per questo si oppongono strenuamente all’avanzata russa:
https://t.me/motopatriot78/42522
Finora rallentandola, ma non fermandola.

Le cose non stanno meglio neppure a nord-ovest di KUPJANSK, dove i russi continuano, metodicamente, ad approfondire la falla da loro creata (primo movimento qui):
https://t.me/z_arhiv/32441
sconfinando a metà strada fra Kupjansk e Volchansk (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32460?single

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo II
Saturday, 20 September 2025 11:01
Una curiosità: sai che fine facciano le trincee dei nazisti, una volta espugnate? Ovvero: ripulite da armi, munizioni, cadaveri,radio, scatolame etc, vengono lasciate lì o ci passa una ruspa, per farle sparire ? È mai successo che le stesse trincee siano state usate dai Russi? Non ho mai sentito nulla al riguardo. Ciao
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Paolo Selmi
Saturday, 20 September 2025 12:06
Le tengono lì perché quando i natofascisti contrattaccano, e contrattaccano, son già pronte per respingerli. Già accaduto e non una volta, con sommo scorno degli stessi natofascisti che si lamentano di questo.
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Faber
Friday, 19 September 2025 22:02
La notizia del giorno (ovviamente ignorata dai media) è che Trump ha dichiarato che stanno trattando con i Talebani per poter rioccupare la base aerea di Bagram con un proprio contingente. Il motivo? Cito testualmente da un articolo che linko: "Trump ha annunciato pubblicamente che Washington “sta cercando di riprendere” la base di Bagram, che “si trova a un’ora di distanza da dove la Cina produce le sue armi nucleari”.
https://askanews.it/2025/09/19/trump-rivuole-la-base-di-bagram-afghanistan-si-a-rapporti-con-usa-ma-nessuna-presenza-militare/
https://edition.cnn.com/2025/09/18/politics/trump-bagram-base-taliban-afghanistan
Certo che hanno una bella faccia tosta a pretendere di poter rioccupare un paese che hanno invaso e massacrato per 20 lunghi anni. Ma d'altronde è pur sempre il nuovo Impero Romano.
A proposito, proprio ieri mi sono rivisto il kolossal di Kirk Douglas su Spartaco. Forse è persino più struggente della storia reale.
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Paolo Selmi
Saturday, 20 September 2025 01:30
L'impero detta le regole... l'impero non ha regole. L'impero è attualmente fuori dalla riconfigurazione asiatica in corso. Si è autoescluso presentando il suo trito e ritrito miscuglio di minacce, sanzioni e tentativi di destabilizzazione terroristica sul campo. Quanto accaduto in Qatar ha allontanato ulteriormente sia Stati neutrali, che ostili, che "amici". Vedremo come andrà a finire, Faber.
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 19 September 2025 10:41
19/09 ore 08:30 aggiornamento

“GIANFRANCO MATTEI, LA TUA CATTEDRA È RIMASTA LÀ”...


Ma proprio là là… se nel frattempo qualcuno non abbia chiesto sottovoce “è di qualcuno?” e, non ricevendo – inaspettatamente – risposta alcuna, non abbia quindi pensato bene di venderla a un robivecchi.

Questa lettera, inviata ieri al canale ucraino ZeRada, mostra tutte le contraddizioni insite in un mondo accademico prono a qualsiasi potere, economico, politico, e assolutamente non confinate all’ambito ucraino. Anzi. Due scatti di orgoglio: nella forma, l’Autore – 100% ucraino – scrive in russo (… sia pur in forma anonima!), laddove tale lingua è proibita persino dopo il suono della campanella fra due maestre che si incontrano in corridoio, e nel contenuto, laddove l’Autore – a distanza di oltre undici anni dal colpo di Stato di Maidan – denuncia il suo progressivo asservimento al potere (… sia pur negli ultimi cinque anni!).

Non mi meraviglia. I nostri occhi “accademici” sono pieni non di pagliuzze, ma di travi, e ben peggiori e da decenni, con tendenza al peggioramento. Di Gianfranco Mattei, infine, ne nascono pochissimi: il sistema è da tempo che seleziona la propria classe dirigente, ivi inclusi i formatori e i tecnici ai massimi livelli, secondo provati e consolidati parametri di fedeltà e cursus honorum che durano decenni, sin da quando i futuri selezionati occupano ancora i banchi davanti alla cattedra. Onde per cui, per far nascere un Gianfranco Mattei occorrerebbe o una caduta da cavallo, non necessariamente sulla strada di Damasco, o una cellula dormiente in grado di fare il doppiogioco per almeno vent’anni. E l’onestà intellettuale? Azzardo… il coraggio della coerenza? Peggio… la passione civile? Peggio ancora… la passione militante? Si fermano alla discussione della Tesi (alla peggio, nel caso di clamorosi errori di valutazione o cortocircuiti, di Dottorato): perché “siamo in un Paese libero”.

Poi finisce lì. E mentre cerchi un lavoro qualsiasi pur di non finire a ingrassare una multinazionale, magari mascherando i tuoi titoli di studio e millantando sporadiche esperienze lavorative “nella logistica” (come portalettere o portapacchi), ti prendi pure del coglione per aver iniziato a versare contribuiti a ventisei anni appena compiuti, mentre chi a quindici anni già ramazzava col camice i trucioli vomitati fuori da una fresa a controllo numerico ora guarda già con fiducia ai dieci anni che mancano alla sua pensione… ovviamente da fame.

Per cui non è il biasimo – almeno da parte mia – lo scopo di questa traduzione. Primo, occorrerebbe trovarsi, dentro alle situazioni. Secondo, guardiamoci noi. O guardiamo a Gianfranco Mattei… e buttiamo l’occhio sulla cattedra, per vedere se davvero è rimasta là, oppure dai tempi della canzone degli Stormy Six è già sparita.

📩 Spettabile ZeRada, buona sera! (*)
📩 Уважаемая ЗеРада, добрый вечер!

Le scrivo in qualità di collaboratore dell’Università Statale di Giurisprudenza “Jaroslav il Saggio” (**).
Пишу Вам, как сотрудник Национального Юридического Университета имени Ярослава Мудрого.

Oggi il nostro collega Jurij Barabaš è diventato giudice dell’ex-Corte costituzionale d’Ucraina. Un evento rilevante per il nostro Ateneo, meglio, una vergogna per il nostro Ateneo.
Сегодня наш коллега Юрий Барабаш стал судьей бывшего Конституционного Суда Украины. Это знаковое событие для нашего Университета, это позор нашего университета.

La nostra Università è considerata a ragione sede della più importante Facoltà di Legge d’Ucraina, con oltre un secolo di storia, in cui i nostri studenti hanno occupato le massime cariche dello Stato.
Наш ВУЗ по праву считается основным юридическим ВУЗом Украины, за более чем 100 летнюю историю наши студенты занимали самые высокие посты в Украине.

Nel 2019 il docente del nostro Ateneo Fedor Venislavskij è stato nominato rappresentante del Presidente alla Corte Costituzionale d’Ucraina. Ciò era del tutto legittimo e non costituiva alcun problema.
В 2019 году преподаватель нашего университета Федор Вениславский занял пост представителя президента в КСУ. Это было вполне закономерно и не предвещало беды.

Tuttavia, ben presto, lo stesso uomo che insegnava Diritto costituzionale, di fatto ha sputato sulla Costituzione ed è divenuto complice del suo stravolgimento. Conclusosi, con la cacciata dell’allora Presidente della Corte Costituzionale, Aleksander Tupickij (anch’egli del nostro Ateneo), e con l’annichilimento della Corte Costituzionale stessa.
Но в скором времени, человек который преподавал конституционное право, фактически наплевал на конституцию и стал одним из соучастников конституционного переворота. Который закончился изгнанием действующего Главы Конституционного Суд Александра Тупицкого (тоже нашего выпускника) и уничтожением Конституционного суда.

Abbiamo assistito con sgomento all’accaduto: il docente di ieri, accademico di Diritto costituzionale, complice del dittatore (***).
Мы с ужасом наблюдали за происходящим, вчерашний преподаватель, который позиционировал себя как ученый, стал пособником диктатора.

In seguito, fu il suo collega Vitja Kučun a diventare giudice di una Corte Costituzionale completamente priva di poteri. E oggi, pur essendo questa completa illegalità e questo disprezzo per qualsiasi norma costituzionale sotto gli occhi di tutti, Jura Barabaš è divenuto anch’egli giudice di questa Corte fantoccio.
Потом его коллега Витя Кичун занял пост судьи уже не работающего КСУ. А сегодня, видя полное беззаконие и пренебрежение нормами Конституции- Юра Барабаш тоже занял пост судьи.

Penso di esprimere l’opinione generale dei collaboratori del nostro Ateneo, dichiarando che ci dissociamo da questi pseudo-accademici che infangano la nostra Università.
Я думаю, что выражу общее мнение сотрудников нашего университета - мы хотим дистанцироваться от этих псевдо ученых, которые позорят наш университет.
E che di fatto, per il proprio tornaconto, hanno tradito il motto del nostro Ateneo: “Vivat Lex!”
Фактически, ради личной выгоды, они предали девиз нашего университета «Vivat Lex!” ( Да здравствует закон).

NdT:
(*) I russi nelle loro abbondano nella loro corrispondenza epistolare di punti esclamativi… le prime volte restavo un po’ sconcertato, poi ci ho preso gusto anch’io… restituisce un po’ quel clima egualitaristico, “po-tovariščeski” che doveva esserci ancora mezzo secolo fa un po’ a tutti i livelli… quindi, piatto ricco, mi ci ficco… e via di punti esclamativi, compagni!
(**) Principe della Rus’ di Kiev (978-1054)… ovviamente, non è sempre stato questo il nome dell’Istituto, così rinominato dal 1995.
(***) Zelenskij.

In conclusione, un accademico ha denunciato – e in forma anonima, per tema di ritorsioni – quanto oggi, a Bruxelles, ma anche a Roma, a Parigi, a Berlino, è negato a qualsiasi livello. Forse proprio perché ovunque questo schifo è negato a qualsiasi livello. A tale proposito ricordo, e lo abbiamo denunciato su queste pagine, che anche gli SCIENZIATI DELLA CENTRALE ATOMICA DI ZAPOROŽ’E (ZAES) hanno denunciato per anni – mail allegate! – all’AIEA le pratiche corruttive dei loro superiori, collusi col potere politico, colluso a sua volta con GENERAL ELECTRIC e il loro combustibile del tutto INIDONEO a girare su centrali ex-sovietiche. Valutazioni rischi, impatto, eccetera, oltre che nomi e cognomi, tutto in inglese denunciato all’AIEA. Nessuna risposta. Evidentemente, era troppo intenta a guardare a Teheran e dintorni…

Anche per questo, pur non mancando di criticare certe prese di posizione anonime, tardive, incomplete, VALE ASSOLUTAMENTE LA PENA COGLIERE LA DENUNCIA IN ESSE CONTENUTE, IL SEGNALE D’ALLARME CHE ESSE LANCIANO E, NON DA ULTIMO, IL FATTO CHE QUALCUNO STIA FINALMENTE PRENDENDO POSIZIONE. NON ANCORA USCENDO ALLO SCOPERTO, MA A QUESTO PUNTO – AL MOMENTO GIUSTO, VISTO CHE DI DITTATURA STIAMO PARLANDO – NON È DETTO CHE POSSA ACCADERE QUALCOSA CHE, PER LE CANCELLERIE U-CCIDENTALI, ALLORA GIUNGERÀ DEL TUTTO INASPETTATO. Non per noi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 18 September 2025 22:58
18/09 ore 22:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI COMPLETANO LA LIBERAZIONE DI TORSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2969
Come è possibile notare dalla cartina delle fortificazioni approntate dai natofascisti
https://t.me/divgen/72852?single
due sono le linee di difesa concentriche da superare ancora per raggiungere Krasnyj Liman, ma se i russi liquideranno la sacca a nord-ovest dell’area appena liberata, si riverseranno in massa e passeranno oltre entrambe.

Più a ovest i russi avanzano anche a ŠANDRIGOLOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2970
e chiudono anche qui, di fatto, la parte non ancora liberata nell’ennesima sacca.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO E ARRIVANO ALLA STAZIONE (cartina qui)
https://t.me/condottieros/13224
DOVE SONO IN CORSO ASPRI COMBATTIMENTI. Di fatto, i russi hanno raggiunto e tagliato la ferrovia.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Mario
Thursday, 18 September 2025 17:58
Perché lo vedo come commento e non nel modo classico?
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Paolo Selmi
Thursday, 18 September 2025 18:26
Ciao Mario,
Perché per il modo classico devi attendere che Tonino porti gli aggiornamenti "di sopra".

Quando questa cosa nacque nel lontano febbraio 2022, questa struttura più che rodata di "pagina - commento" ci è subito parsa, nella sua semplicità, come l'uovo di colombo:
- da un lato, io che facevo gli aggiornamenti, pubblicati sotto forma di commenti;
- dall'altro, Tonino che pian piano li portava su, nella pagina di testo ufficiale.

Questo consentiva
- a me di poter inserire velocemente gli aggiornamenti. L'ho fatto anche in Cina dove telegram è persona non grata e dove tramite però un cellulare con VPN mi permetteva di vedere i canali e prendere nota dei diversi link che copiavo a mano sul portatile, dove invece potevo collegarmi con sinistrainrete (non bloccata in Cina);
- a Tonino di poterli riprendere in una veste grafica più leggibile e collocare cronologicamente e direttamente uno dietro l'altro, dandoci così la possibilità di avere senza distrazioni il filo completo degli eventi.

A me questa cosa era (ed è) congeniale perché potevo (e posso) aggiornare in tempo reale non appena avevo accesso a un programma di video scrittura e, alla peggio, alla pagina stessa scrivendo nell'area commenti. Scrittura contemporanea alla stesura mentale del pensiero (uno dei pochi vantaggi di passare otto ore al giorno davanti a una tastiera senza suonare una nota) dopo aver raccolto informazioni, analisi o fissando al volo collegamenti, analisi stavolta proprie, conclusioni provvisorie, ipotesi, eccetera. Vittime principali sintassi e ortografia per mancata rilettura, ma l'informazione passa. Ed è questo ciò che conta.

Ora questa pagina è stata appena creata, ho già fatto due aggiornamenti, manca che Tonino li "porti di su", e poi hai esattamente tutti gli elementi di sempre. La brutta brutta di sotto... la brutta un po' più bella di sopra. Ultime notizie di sotto, non ultime notizie ma formato un po' più leggibile di sopra.

Un abbraccio
Paolo
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csf0137
Thursday, 18 September 2025 19:14
no perché anch'io solitamente passo direttamente alla sezione commenti più aggiornata, saltando il "di sopra" con buona pace di Tonino, salvandomi il link
https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/30655provvisorio21.html#comments
...aborrisco ogni cambiamento che non sia la dittatura del proletariato per la quale posso eventualmente fare una eccezione. :-D
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Paolo Selmi
Thursday, 18 September 2025 19:28
Concordo! Per quella un'eccezione ci sta! :)
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Paolo Selmi
Thursday, 18 September 2025 15:15
18/09 ore 13:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


Aggiornamenti anche su questo fronte, dove i russi liberano, all’altezza di JAMPOL’, tutta un’area OLTRE LA LINEA FERROVIARIA che collega Krasnyj Liman a Seversk e procedono nel frattempo alla liberazione della stessa Jampol’, divenuta terreno di scontro per tutta la sua metà orientale (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2968

La perdita di Jampol’, per i natofascisti, comporterà inevitabilmente l’accesso al CROCEVIA fra la STRADA che collega Krasnyj Liman a Seversk e la STRADA che da Jampol’ passa sotto Kramatorsk e Slavjansk… praticamente tagliando e prendendo alle spalle l’attuale linea difensiva su cui gli stessi si sono appostati per fermare i russi da est e sud-est. Non mettiamo il carro davanti ai buoi, ma cominciamo a vedere che, nella DNR ancora occupata dai natofascisti, questi ultimi “ci stanno sempre più stretti”. Seguiremo l’evolversi della situazione.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermato l’avanzamento russo riportato stamane
https://t.me/beard_tim/27485
e confermato anche che, il prossimo passo che a questo punto i russi intraprenderanno, sarà bloccare la M-30, la “Magistral 30”, da cui attualmente provano a passare gli approvvigionamenti e i rinforzi verso Krasnoarmejsk. Poi c’è chi passa lo sbarramento dei droni e chi invece si ferma prima. Una volta tagliata la strada, sarà concretamente accerchiamento operativo, e non solo quando si alzano in volo i droni russi.

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO OTRADNOE,
https://t.me/z_arhiv/32441
posizione qui
https://divgen.ru/50.06331/37.72268/12
e qui
50.06331/37.72268
Mossa che accentua la sacca in formazione a est e preoccupa, naturalmente, i natofascisti perché la sua chiusura sposterebbe la linea di fronte già oltre i dieci chilometri oltre la linea di confine di Stato, unificherebbe più linee di fronte ottimizzandone sia la progressione che la logistica delle retrovie. Situazione che andrebbe ad aggravarsi ulteriormente con la liberazione di KUPJANSK.

Aggiornamenti a seguire.
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Jure
Thursday, 18 September 2025 12:15
Eccoci qua, come nuovi ;-))
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Mat
Thursday, 18 September 2025 14:54
Presente!
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Paolo Selmi
Thursday, 18 September 2025 10:54
18/09 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD E DNEPROPETROVSK


I RUSSI ROMPONO NUOVAMENTE IL CORDONE DIFENSIVO APPRONTATO DAI NATOFASCISTI SULLA RIVA SINISTRA DEL DNEPR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2966
e proseguono verso PRIMORSKOE. Meno di venti chilometri ai quartieri sud di ZAPOROZH’E. E questo, unito a tutti gli altri problemi operativi di quest’area, accelera e moltiplica le dinamiche distruttive di una linea difensiva lunga decine di chilometri tutt’ora in corso, al punto che “i russi con tale facilità occupano aree fortificate costruite in anni e costate centinaia di milioni” (так как россияне с легкостью захватывают укрепрайоны, которые строились годами и за сотни миллионов), commenta stamane Legitimnyj.
https://t.me/legitimniy/20861

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Parte ovest della città sempre più russa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2967
Soprattutto, con questo avanzamento – un chilometro e mezzo! Altra conferma operativa qui –
https://t.me/Tatarinov_Rus/59344
i russi danno un’ulteriore stretta ai cordoni della sacca che hanno approntato. E non è l’unico punto di non ritorno per i natofascisti in questa fase.

IL PADRONE DELLA VIGNA OCCIDENTALE

Il padrone della vigna… immagine biblica che incarna l’Essere Onnipotente: pianta la vigna, la cava se non dà frutto, assume, retribuisce, licenzia, fa, disfa, salva, danna... il vero padrone, signore in tutto, di tutto e su tutto. Per onestà intellettuale va detto che il paragone con quanto segue regge fino a un certo punto, perché il padrone vetero e neotestamentario della vigna incarna anche l’opposto, come si soleva dire, “patiens et multae miserationis, ac verax”: paziente con gli operai recalcitranti, al punto da mandare emissari, parenti e figlio prediletto… questo, non per stimolare in qualcuno il desiderio di psicanalizzare Dio (auguri…), ma per tornare all’immagine del padrone.

Padrone come poteva esserlo allora. Padre padrone egemone, in quella che Marx chiamava l’epoca del modo schiavistico di produzione. Per fortuna che oggi non è così… che abbiam fatto passi da gigante, che ci siamo evoluti…

Ieri il padrone della vigna occidentale ha deciso di passarla in rassegna. Qui lo vediamo mentre, accolto con tutte le cerimonie dal fattore, che lo segue rispettosamente a debita distanza, parla col capo dei guardiani, discutendo anche animatamente – non dubitiamo – di questioni sicuramente importanti di cui lo stesso fattore non era al corrente:
https://t.me/legitimniy/20860

Qualcuno nota che sette anni fa per la mamma del fattore (nella vigna occidentale è una carica che si trasmette per via ereditaria…) aveva avuto più riguardo…
https://t.me/ZeRada1/26967
… d’altronde, il padrone della vigna occidentale è un signore… in tutti i sensi. Alla fine dispensa pacche sulle spalle all’anziano fattore:
https://t.me/ZeRada1/26965
Segno che gli vuol bene… d’altronde, è sul suo clan che grava l’onere di far rispettare gli editti del padrone a tutti gli altri vignaiuoli, più o meno fedeli, più o meno furbetti, su tutte le terre rimaste sotto il suo controllo. Quando il padrone non c’è, è lui la voce del padrone. Lui… il suo clan, meglio.

Il padrone della vigna occidentale un tempo era padrone anche di altre vigne, di quasi tutte le terre emerse. Oggi ha perso molto, praticamente gli è rimasta solo quella occidentale, più le rilevanti pertinenze, o colonie, in altre terre. Tutto il resto è tornato ai vignaiuoli locali o, nella maggior parte dei casi, ha solo cambiato padrone.

Ogni tanto si atteggia alle terre perse come se fosse lui, ancora, il padrone della vigna. Gli rispondono per le rime, mugugna qualcosa e ritorna nel suo guscio, più incazzato di prima, per la gioia dei suoi, terrorizzati, immediati sottoposti: i quali, ormai, ci han fatto il callo e leggono ogni mattina la faccia del padrone come fossero fondi del caffè e riescono a indovinare - e con estrema, satellitare, precisione - come è andata la sera prima e come andrà la giornata corrente.

Ieri, per esempio, doveva essersi alzato col piede sbagliato quando,
- ha tolto l’ultimo freno ai suoi cani da guardia nel Mediterraneo orientale, dando ordine di liberare spazio per la buca 18 del suo futuro campo da golf, dove inopportunamente stazionava una Moschea del XIII secolo (qui il video della demolizione)
https://t.me/parstodayrussian/189267
insieme a case, uomini, donne, bambini:
https://www.aljazeera.com/news/2025/9/16/thousands-of-palestinians-flee-as-israeli-bombs-rain-down-on-gaza-city
Ma non è genocidio… sono vignaiuoli infedeli.
- riprendendo un editto del 2020 (d’altronde l’antico adagio che quando si invecchia si rincoglionisce vale per tutti, anche per i padroni delle vigne),
https://www.counterextremism.com/content/far-left-extremist-groups-united-states
ha definito gli “antifa” terroristi:
https://t.me/parstodayrussian/189271
Mentre qualche, avveduto, cortigiano, ricollegava tale cortocircuito alla recente riemersione di antichi incidenti occorsi in occasione di inopportuni, scandalosi, festini...

Più il padrone della vigna occidentale perde terreno fuori dal suo dominio, più si incattivisce e torchia i suoi sottoposti. Mentre cerca di trovare una soluzione per ribaltare la situazione dove ora sta perdendo e tornare a come era prima… o quasi, almeno. Soluzione che non c’è e altro giro di torchio.

A questo punto, mi verrebbe da concludere che da psicanalizzare non è né il padrone della vigna teologico, né il criminale summenzionato che pensa di ricoprirne le funzioni in terra. Da psicanalizzare siamo noi che permettiamo tutto questo. Che compromettiamo l’avvenire nostro e dei nostri figli per gli interessi di padroni produttori e mercanti di morte che, a ogni commessa miliardaria che entra nei loro portafogli, stappano bottiglie ed elargiscono premi produzione ai propri dipendenti. Che, riattizzando conflitti dove a fatica si cerca di spegnerli, costruendo un futuro di guerra, infilandoci nella guerra come già fatto due volte in un solo secolo e su scala mondiale, ci condanniamo, li condanniamo a proseguire sulla stessa falsariga, a continuare quanto da noi, criminalmente, iniziato. E “portarlo a compimento” pur sapendo tutti perfettamente che non esiste un “compimento” per tutto questo. A meno di chiamare con questo nome lo sterminio, l’annientamento. Sapendo, altrettanto perfettamente, che stanti i rapporti di forza attuali tutto questo sarà reciproco. Autolesionismo, masochismo, tafazzismo? Ai posteri – e solo per consentire ipocritamente, comme d’habitude, ricambio generazionale e relativa amnistia - l’ardua, scontata, sentenza.

Aggiornamenti a seguire.
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Mario M
Thursday, 18 September 2025 12:50
Ti seguiamo in questo altro tornante. Ancora quanti?
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Paolo Selmi
Thursday, 18 September 2025 16:02
Ciao Mario... e ciao a tutti!

Mi fai una domanda da un milione di talleri. Non mi sottraggo e azzardo una previsione:
- se i russi non mollano e continuano a mantenere l'attuale pressione sulla linea di fronte,
- incrementando dall'altra parte la scarsità di uomini con un deficit quantificabile, nei mesi meno penalizzanti, QUANTOMENO di diecimila uomini, in realtà ancor di più considerando diserzioni e mancati arruolamenti,
- il deterioramento della difesa che prova a opporsi a tale pressione potrebbe sfociare in un collasso.

Una situazione paragonabile, assimilabile a quella del 24 febbraio 2022? o a Siria dicembre 2024? Sostanzialmente, si. E' quello a cui puntano.

Avverrà? Non avverrà? Più che sugli avanzamenti sul campo, a mio modestissimo parere occorrerà prestare attenzione ai "segnali di nervosismo" provenienti dalla parte opposta: maidan (mini come quella appena occorsa, midi o maxi), tentativi di smarcamento di frange che si staccano da Sluga naroda, l'attuale partito al potere, servizi segreti in azione, stragismo e strategia del terrore, piuttosto che tentativi ulteriori, dopo il flop polacco-rumeno, di coinvolgimento di altre parti nel conflitto: un nome a caso... MOLDAVIA e relativa Transnistria?

Anche per questo la strategia russa è stata DA UN LATO di
- non uscire loro dal seminato,
- non coinvolgere i propri servizi segreti in omicidi eccellenti,
- non compromettere la propria posizione, sinora confinata alla SVO, con avventurismi politici inutili (costituire una "propria" opposizione e aizzare così i nazionalismi in senso opposto, dando implicitamente loro ragione... "ecco vedete?"),
- mantenere aperta una finestra diplomatica ripetendo sostanzialmente le stesse cose da marzo 2022 a oggi, sia pur adattandole ai cambiamenti occorsi nel frattempo sul campo e ai referendum del 2022.

DALL'ALTRO, dissuadere
- la buona SANDU
- il buon ALIEV
- il buon TUSK
- i buoni BALTICI
da non andare oltre a tante brutte parole. Che "volant"... e dopo un po', anche se "scripta", nessuno ci fa più caso. Mentre un'invasione della Transnistria dalla Moldavia (e Romania) da un lato e dall'Ucraina dall'altro, non sarebbe più "verba" o "scripta" ma "acta". Atti di guerra.

I georgiani hanno recentemente DENUNCIATO come le cancellerie u-ccidentali è dal 2022 che cercano, con le buone e con le cattive (ricatti, più che altro), di tirarli dentro a un conflitto armato. Ossezia e non solo. Il presidente georgiano non ce l'ha fatta più e ha sbottato. Ma qui non l'ha ripresa nessuno, questa notizia...

Lasciamo perdere poi la bella polveriera dell'Asia centrale, oltre a quella del Caucaso, su cui l'U-ccidente non ha smesso di soffiare dalla fine dell'URSS. E i russi a gettare acqua sul fuoco. Azione incessante, PARALLELA a quella della SVO, tesa a costruire ALLEANZE FORTI con EMIRATI, IRAN, INDIA, CINA in grado di fare da deterrente STRATEGICO a iniziative di destabilizzazione provenienti essenzialmente dalle cancellerie di Washington e Londra e, in misura minore, Parigi e Ankara.

Due leve, quindi: una tesa a creare un cordone IMMEDIATO e STRETTO di protezione alla propria azione MILITARE, l'altra tesa a creare una cornice CIVILE più AMPIA e INDIRETTA di sviluppo di rapporti e relazioni diplomatiche a tutto campo.

Scusami Mario se mi sono dilungato ma la risposta è lunga e complessa tanto quanto la domanda che poni è secca e semplice.

Se i russi, con queste due azioni, riusciranno a creare un campo di esistenza tale da sviluppare la propria SVO secondo gli attuali canoni di attuazione, e i natofascisti non riusciranno a intaccare tale impianto, a destabilizzarlo, la scarsità progressiva di uomini deputati ad azionare le macchine di morte del business di lend lease attivo da oltre tre anni e mezzo gripperà il meccanismo e si arriverà a un dunque.

A quel punto la mossa natofascista sarà quella di farlo subito prima che la nave affondi. Prendere la cassa e scappare. Al contempo, cercando di mantenere avamposti in terra d'Ucraina così da continuare con guerre a bassa intensità nel prossimo futuro e, sostanzialmente, destabilizzare e approfittare di eventuali défaillance o debacle (Quale dopo Putin? senza andare lontani...).

Ai russi, quindi, l'intelligenza di capire il "timeo Danaos et dona ferentes" e collocarlo nell'offerta di pace che gli verrà posta se quando ciò accadrà. Sinora han dato prova di essere perfettamente in grado di farlo, rispedendo al mittente proposte unilaterali ferme, come concezione, al 2014 (alcune, al 1992). Quando però anche qui si inizierà a lavorare di scalpello e non di motosega, o bomba sui rappresentanti di una parte in conflitto, come a Doha, la faccenda comincerà a farsi interessante. Al momento è più facile, comunque, che un'oasi spunti in mezzo al deserto e non sia un miraggio come in certi cartoni animati della Warner...

Staremo a vedere, carissimo Mario. E speriamo di essere arrivati agli ultimi tornanti. Ale op,

un abbraccio e grazie a tutti!

Paolo Selmi
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Jure
Thursday, 18 September 2025 12:16
Eccoci qua, come nuovi ;-))
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Paolo Selmi
Thursday, 18 September 2025 16:14
Nuovi di pacca, Jure! Ancora in piedi, più che altro... :)
Un abbraccio
Paolo
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