Fai una donazione

Questo sito è autofinanziato. L'aumento dei costi ci costringe a chiedere un piccolo aiuto ai lettori. CHI NON HA O NON VUOLE USARE UNA CARTA DI CREDITO può comunque cliccare su "donate" e nella pagina successiva è presente (in alto) l'IBAN per un bonifico diretto________________________________

Amount
Print Friendly, PDF & Email

28/10 ore 21:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I natofascisti continuano a cedere terreno, martellati continuamente nella sacca da ogni direzione. I russi avanzano a EST, entrando a MIRNOGRAD in un altro punto (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3171

Avanzano anche a ovest dove, procedendo verso est, escono dal territorio di KRASNOARMEJSK, attraversano nuovamente la SHOSSEJNAJA ULICA ed entrano nel paese di ROG (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3172

La mossa è tesa a cercare nuovi accerchiamenti a sud-ovest, liberando al contempo GNATOVKA che è il paesino subito a sud e smantellare, attaccandole da più punti, le fortificazioni approntate fra KRASNOARMEJSK e DIMITROV:
https://t.me/divgen/74616?single

Lo Stato Maggiore natofascista sta accumulando a GRIŠINO, appena fuori dalla sacca, una quantità imponente di uomini delle forze speciali e delle brigate d’assalto (cartina qui):
https://t.me/divgen/74618
Han già cercato più volte di fare irruzione nella sacca ma han solo riportato perdite. Nel complesso, l’impressione è che stiano cercando di fortificare il più possibile a GRIŠINO per approntare, a questa altezza, la prossima linea difensiva in grado di fermare i russi. Siamo qui, per la cronaca:
https://divgen.ru/48.32727/37.07508/12
et
48.32727, 37.07508

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

Oggi inizia anche questa battaglia. Partendo dall’area liberata ieri (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/185018
truppe russe attaccano da SUD e da SUD-EST (cerchiate in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28288
consolidando le posizioni conquistate e attraverso cui sono riusciti a rompere la difesa nemica.

Più a ovest, i russi assumono il controllo aereo della strada che da IZJUM porta a SLAVJANSK, (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28285
colpendo coi droni qualsiasi mezzo militare faccia la spola fra le due città. Nel complesso, l’intero contingente natofascista attualmente dispiegato nel Donbass è in piena, catastrofica, sofferenza.

Aggiornamenti a seguire domani notte.

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: DA DOMANI FINO A SABATO SEGUIRÀ UN AGGIORNAMENTO AL GIORNO, IN GENERE NOTTURNO. GRAZIE

******************************************************************************************************

28/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI AVANZANO NELLA ZONA INDUSTRIALE A NORD DELLA FERROVIA (contrassegnata col quadratino rosso in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28267
Manovra di aggiramento nella parte ovest, della città, tesa a superare quest’ultimo ostacolo e ad accedere ai campi da cui tenere anche fisicamente, e non solo tramite droni, sotto tiro chi entra e chi esce. Cosa che peraltro già riesce ATTUALMENTE: confermato, ancora una volta, lo stato di ACCERCHIAMENTO OPERATIVO delle truppe intrappolate fra Krasnoarmejsk e Dimitrov.
https://t.me/beard_tim/28274

VERSO KRASNYJ LIMAN

Confermato il TAGLIO DELLA STRADA DA KRASNYJ LIMAN A SEVERSK ancora NEL TRATTO FRA LA PRIMA E JAMPOL’ (cartina qui):
https://t.me/KrasnolimanskyFront/18722
I punti indicati in cartina sono questo 1.
https://divgen.ru/48.94391/37.85639/13
48.94391/37.85639
e questo 2.
https://divgen.ru/48.92981/37.883/13
48.92981/37.883
accerchiando così quegli specchi d’acqua che rimangono nel mezzo, insieme alle truppe ivi asserragliate.

Confermato anche l’attacco verso KRASNYJ LIMAN (nel rettangolo in questa cartina)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61150
da TRE DIREZIONI (le tre frecce della cartina).

Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

28/10 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO DI TRE CHILOMETRI LUNGO LA RIVA DEL DNEPR, all’estremo ovest dell’attuale linea di combattimento sotto ZAPOROZH’E (cartina qui):
https://t.me/creamy_caprice/10367
Così facendo, oltre a ricordare ai natofascisti che sono a meno di venti chilometri a sud dal capoluogo di oblast’, rompono il ritmo a chi sta cercando di tamponare l’azione di ricongiungimento da est e nord-est verso di loro. Azione che si trascinerà dietro GULJAJPOLE e ORECHOV, liberando così la maggior parte dell’oblast’.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Droni russi a caccia, soprattutto, di postazioni nemiche di lancio droni a DIMITROV:
https://t.me/RVvoenkor/102678
Ripulite le quali, l’azione di terra sarà ancora più efficace. A ovest della sacca, Krasnoarmejsk è sempre più compromessa, come ammesso nelle lamentazioni quotidiane sui media natofascisti:
https://t.me/RVvoenkor/102680
dove anche il continuare a colorare di bianco trasparente terre date per “contese”, come fa il buon Petrenko (ultima sua cartina qui),
https://t.me/petrenko_iHS/10224
serve solo a far perder loro di credibilità di fronte ai propri connazionali.

13 COMANDANTI PER 1 SOLDATO SEMPLICE

Sembra di essere in qualche posto di lavoro: tutti generali, e uno solo che fa andare le mani… Questa la drammatica situazione, emersa a causa delle perdite subite e denunciata invece, per davvero, dal deputato del partito al potere GORBENKO (filmato qui):
https://t.me/RVvoenkor/102657
“Su 120 soldati, solo 7 sono fanteria, i restanti o graduati o trasmettitori (связисты) e simili”, per cui solo 1 militare su 13 è un soldato semplice.
https://t.me/legitimniy/21116
Proposta: degradare un po’ di graduati e mettergli un fucile in mano. Il problema è che questa operazione PREMIERA’, COME SEMPRE FATTO SINORA, RUFFIANI, COLLUSI, CORROTTI, PASSACARTE (come, in altro campo, la direttrice dell’Istituto di Demografia dell’Accademia delle Scienze d’Ucraina ELLA LIBANOVA, fermamente convinta che Kiev riconquisterà prima la Crimea e da lì il Donbass… e questa è la demografa… colei che dovrebbe urlare più a gran voce “fermatevi!”)
https://t.me/ZeRada1/27527
E DEGRADERA’ I RESTANTI, ovvero chi ALZA LA VOCE perché ancora si illude, nelle forze armate ucraine, che la prima cosa che conti sul campo sia quanto imparato in Accademia militare: ovvero, l’esatto opposto di quanto fatto fino ad adesso. UN ESERCITO IN DECOMPOSIZIONE. E bene fa, per inciso, chi diserta, si imbosca, scappa da questa gabbia di matti, lucidamente mossa da un’unica molla: il profitto a tutti i costi, anche a prezzo della vita del proprio popolo.

ANCORA SUL CASO “FIRE POINT”

Caso, nota Legitimnyj, che sta facendo scalpore anche nei media occidentali.
https://t.me/legitimniy/21117
Troppo buono… il NYT è uscito con lo “scoop” 3 giorni fa
https://www.nytimes.com/2025/10/26/world/europe/ukraine-fire-point-drones-flamingo.html
in cui ricostruiva come un’agenzia di CASTING (televisivi, cinematografici) facente riferimento all’attore vincitore delle elezioni del 2019 e da allora, ormai illegittimamente, al potere, si fosse “casualmente” riciclata azienda fornitrice di DRONI PER LE FORZE ARMATE UCRAINE, infilandosi dentro anche al “bisinisse” dei missili FLAMINGO, tarocco copiaincolla dell’originale inglese.

E da allora non sento grida indignate di politici nostrani alzarsi, amplificate dai cinegiornali luce in una collettiva levata di scudi, contro questo ignobile lucrare sulla guerra operato, in assoluto conflitto di interessi, dal regime stesso che riciclava persone già abituate a operare secondo schemi corruttivi rodati collocando le stesse organizzazioni a delinquere in ambiti inediti, dove continuare a riprodurre tali schemi corruttivi adattandoli ai nuovi realia.

Per questo ritengo Legitimnyj troppo ottimista. Dove invece scrivo e sottoscrivo, è sul finale: “Все хотят «заработать/украсть» на войне.” In guerra tutti vogliono “guadagnare/rubare”. E chi se ne importa se gli altri, quelli che si dice di “difendere” (il proprio popolo), o di “tenere nella massima considerazione” (i propri soldati), crepano uno dietro l’altro.

Aggiornamenti a seguire.

*************************************************************************************************

27/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI ATTACCANO VIŠNEVOE E NOVOALEKSANDROVKA (cartina e notizia qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/61129

Rispetto a quanto comunicato in giornata,
https://divgen.ru/event/3170
si tratta di una prosecuzione verso nord
https://divgen.ru/47.87767/36.32149/12
47.87767/36.32149

e ancora più a nord
https://divgen.ru/47.91588/36.29539/12
47.91588/36.29539

Azione che se dovesse avere successo porterebbe una linea di otto chilometri e mezzo a ridosso della strada da tagliare e a due passi da POKROVSKOE:
https://divgen.ru/47.98625/36.22536/11
47.98625/36.22536

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Questa la situazione a metà giornata:
https://t.me/anna_news/85950
a fine giornata i russi avanzavano verso nord (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/184910?single
e entravano a DIMITROV anche da nord-est (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/184912?single

Ancora all’interno, intrappolati dai duemilacinquecento uomini. Forse anche mille, duemila in più. Molti di loro sono scappati, quindi è difficile fare stime. È decisamente più semplice contare le carcasse che ogni giorno si ammassano nel tentativo di fuggire:
https://t.me/rezident_ua/27865

I nazisti di Azov si sono rifiutati di intervenire: le missioni suicide le si lascia volentieri agli altri, mentre loro van bene come truppe barriera a sparare a chi indietreggia. Per cercare di riaprire il corridoio, ecco allora accorrere a Krasnoarmejsk le forze speciali del GUR, ovvero di uno dei due servizi segreti:
https://t.me/rezident_ua/27867

Quello che potrebbe costituire un potenziale concorrente, o antagonista, in futuro, facente capo all’ormai scomodo BUDANOV: ecco allora chi mormora che tale ordine non sia stato dato a caso,
https://t.me/legitimniy/21112
ma che dietro allo stesso vi sarebbe una lotta intestina e senza esclusione di colpi, uno dei quali consisterebbe proprio nel mandare sotto lo schiacciasassi russo potenziali pericoli per la cricca Ze-Ermak, indebolendoli e rendendoli ampiamente inoffensivi. Questo lo saprebbe anche Budanov, che avrebbe eseguito l’ordine mandando però solo una minima quantità di uomini. I russi approfittano di questo caos totale, colpendo con droni e FAB, in una situazione loro congeniale, nemici fra i più temibili,
https://t.me/legitimniy/21111
mentre il regime di Kiev affonda.

Aggiornamenti a seguire domattina.

***********************************************************************************************

27/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Tre villaggi liberati contemporaneamente, tutti sullo stesso fronte (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3170
ovvero EGOROVKA (dettaglio qui):
https://t.me/divgen/74553?single
PRIVOL’NOE (dett. qui):
https://t.me/divgen/74552?single
e NOVONIKOLAEVKA (dett. qui):
https://t.me/divgen/74551?single

L’area a EST del fiume JACHUR è ormai quasi del tutto liberata, ma non solo: i russi ormai operano A OVEST DEL FIUME JANCHUR. Liberando EGOROVKA, i russi si portano a MENO DI TRE CHILOMETRI DAL TAGLIARE LA STRADA CHE APPROVVIGIONA GULJAJPOLE. E una notevole area limitrofa.

Non solo, passando sopra e sotto la linea fortificata natofascista visibile in questa cartina (quella a nord attraversata con la liberazione di EGOROVKA),
https://t.me/divgen/74550?single
la stanno letteralmente smantellando. Salvo interventi in extremis, salvataggi sulla linea di porta, tentativi di legare sperando nel salvataggio del gong, la faccenda da critica potrebbe divenire catastrofica.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO VERSO DIBROVA E TAGLIANO LA STRADA CHE DA KRASNYJ LIMAN PORTA A SEVERSK (notizia e cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28256

Siamo a questo punto:
https://divgen.ru/48.9231/37.89312/12
48.9231/37.89312
Non solo KRASNYJ LIMAN è ora oggetto di un aggiramento da sud-est, ma anche la stessa SEVERSK vede TAGLIATA LA STRADA PRINCIPALE DA SLAVJANSK. Ce ne son sempre altre, ma il giro diventa decisamente più lungo.

Nel frattempo, sempre più incursori, a piccoli gruppi, ENTRANO A KRASNYJ LIMAN E PRENDONO POSIZIONE, O SONDANO SOLO IL TERRENO E FANNO RITORNO ALLA BASE:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61107

Si potrebbe anche modificare il titolo del paragrafo in BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN. Probabilmente lo faremo dal prossimo aggiornamento.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I russi ROMPONO LA DIFESA NATOFASCISTA A EST DEL FIUME OSKOL ED ENTRANO A KUPJANSK-UZLOVOJ:
https://t.me/beard_tim/28253
Vuol dire che sono arrivati qui:
https://divgen.ru/49.66103/37.6599/13
49.66103/37.6599

Cartina qui:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61102

Se così fosse, davvero ora questa immensa area a est sarebbe divisa in due, una a nord e una a sud di questo cuneo. Entrambe le parti sarebbero bloccate verso ovest dal fiume OSKOL. Oltre che, nel caso della sacca a nord, anche dai russi che da KUPJANSK calano verso sud. Situazione, a dir poco, drammatica.

Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

27/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA


Come era lecito aspettarsi, i russi AVANZANO ANCHE A OVEST DI KONSTANTINOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3169

Così facendo pongono i presupposti per liberare quella linea spezzata gialla che porta dritti a SOFIEVKA, il paese sopra SHACHOVO. Il che significa possibilità di muovere pezzi pesanti lungo una strada, anzi tutto, e portarsi a ridosso di un’area destinata, a quel punto, a divenire sacca.

Diamo, inoltre, un’occhiata alla cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/74546?single
mentre a sud e a est di KONSTANTINOVKA le fortificazioni son tutte lì, ancora da demolire e passare una a una, a ovest il grosso è già stato fatto. Quel che resta è tutto colorato d’arancione. Resta qualcosa a nord-est ma i russi, quando vi arriveranno, sarà da sud-ovest, ovvero li scavalcheranno e colpiranno dalla parte dove son più vulnerabili. Di fatto, questa mossa assume connotati tattico-strategici importanti, favorendo sia i compagni impegnati a ovest, che quelli impegnati a est.

BATTAGLIA DI VOLCHANSK

Con l’ennesima bandiera issata, stavolta a VOLCHANSK,
https://t.me/beard_tim/28242
per la precisione qui
https://divgen.ru/50.27309/36.92571/14
50.27309/36.92571
i russi si sono portati sulla RUBEZHANSKOE SHOSSE, la principale via di comunicazione che porta a CHARKOV.

I natofascisti ieri notte han tentato il colpo gobbo, ovvero hanno attaccato con missili HIMARS (che ricordiamo possono essere operati solo su autorizzazione coordinate NATO, ovvero padronali zone cavoletti, oltremanica e oltreoceano) LA DIGA SUL SEVERSKIJ DONEC
https://t.me/petrenko_iHS/10208
SOTTO BELGOROD (coordinate qui e qui):
https://divgen.ru/50.41433/36.75731/14
50.41433/36.75731

Se andiamo giù giù scorrendo la mappa capiamo il perché. In caso di aumento volume d’acqua sul SEVERSKIJ DONECK russi operanti a VOLCHANSK sarebbero TEMPORANEAMENTE tagliati fuori, la logistica sarebbe rotta con le retrovie operanti a BELGOROD e un eventuale contrattacco natofascista sarebbe molto più incisivo.

Peccato che:
1. l’attacco non è andato a buon fine, ci sono danni ma la diga ancora tiene per la maggior parte, nessuna inondazione e ponti saltati;
2. a questo punto l’effetto sorpresa è saltato e chi doveva fare tre viaggi in più fare provviste per rifornire l’area a est del fiume con tutto il necessario per tenere, per l’appunto, il necessario a sopportare un’eventuale innalzamento e abbassamento acque, li sta facendo.
3. i russi si stanno portando avanti e, senza aspettare il secondo lancio di HIMARS NATO, hanno appena LIBERATO SINEL’NIKOVO, il villaggio subito a sud di VOLCHANSK:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61096
posizione qui:
https://divgen.ru/50.25871/36.89751/14
e qui
50.25871/36.89751
4. Si potrebbe anche notare così, en passant, che attaccando una diga a BELGOROD i natofascisti hanno messo i russi nella condizione di poter fare lo stesso (теперь стоит ожидать удары по нашим дамбам, что отключит в Украине полностью ГЭС на Днепре, а потом и остальные, nota laconicamente Legitimnyj).
https://t.me/legitimniy/21106
E far saltare una diga non è come far saltare un ponte. A questo punto tutto nelle mani dei russi. Se lo facessero, non sarebbe che una risposta simmetrica a quanto subito. Se non lo facessero, dimostrare che lo si sarebbe potuto fare, ma ci si è limitati, per esempio, a continuare a far saltare le centrali idroelettriche a valle della diga senza toccare la diga stessa, farebbe ulteriormente salire le loro quotazioni all’interno del popolo ucraino, che non potrebbe che constatare che mentre i “difensori” non esitano ad alzare l’asticella, senza alcun riguardo per la loro casa prima rimasta senza luce e poi allagata, i russi non fanno lo stesso. Molti già lo hanno già notato, sempre di più lo stanno notando. Staremo a vedere. In entrambi i casi brutta mossa, questa natofascista. Destinata ad aggravare ulteriormente la loro situazione.

Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

26/10 ore 16:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Finalmente segnalato anche da divgen l’avanzamento russo DENTRO ŠACHOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3165
con MENO DI UN CHILOMETRO E MEZZO ALLA CHIUSURA DELLA SACCA SOTTOSTANTE. Infatti, da stamane diverse formazioni natofasciste hanno ripiegato verso nord:
https://t.me/beard_tim/28232

Ma son ben altre le sacche a preoccupare i natofascisti ora. I RUSSI, INFATTI, LIBERANO RODINSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3167
e filmato qui:
https://t.me/beard_tim/28237
e si spingono a sud chiudendo TUTTE le strade possibili per uscire dal calderone Krasnoarmejsk-Dimitrov, diventato da oggi più propriamente, ufficialmente, SACCA. Tre chilometri e mezzo alla chiusura fisica ma ormai non si entra e non si esce.

Per questo i natofascisti stanno tentando in extremis un contrattacco a nord-est, cercando di colpire dove i russi in questo momento stanno avanzando in campo aperto, ovvero tentando una specie di “colpo d’incontro”, sinora con scarso successo:
https://t.me/divgen/74521
Vedremo in futuro che piega prenderanno gli eventi anche qui.

Nel frattempo, i natofascisti arretrano di 600 metri a est della sacca, a DIMITROV:
https://t.me/condottieros/13888

QUANTITÀ, QUALITÀ E UNA COPERTA SEMPRE PIÙ CORTA

Quantità e qualità spesso sono in opposizione: in genere, quando si devono operare delle scelte in condizioni di “scarsità”, insegnano gli economisti nelle accademie, a cui rubo il termine, e per cui ci può bastare quanto recuperato in rete sull’immancabile Dizionario di economia e finanza: “Condizione di una risorsa presente in quantità insufficiente RISPETTO AGLI IMPIEGHI per cui è richiesta”. E ancora: “Non vi è scelta effettiva se tra due alternative, A e B, un individuo può ottenere sia A sia B.” E infine: “La scarsità è dunque un requisito essenziale perché sussista un problema di SCELTA.”
https://www.treccani.it/enciclopedia/scarsita_(Dizionario-di-Economia-e-Finanza)/

Coperta corta, senza scomodare le accademie, è la vita di tutti noi, ogni giorno: arrivare semplicemente a fine mese, per una fetta sempre maggiore di popolazione: 5,6 milioni di persone che vivono in povertà assoluta, più un terzo di lavoratori sotto i dodicimila euro annui:
https://www.osservatoriodiritti.it/2024/02/15/lavoro-povero-in-italia-colpisce-almeno-12-lavoratori-su-100/

Per i restanti due terzi, nel consumismo, la scarsità così intesa è la condicio sine qua non perché essi trasferiscano volontariamente una fetta consistente, sempre maggiore, del reddito che percepiscono nuovamente nelle tasche dei padroni. Questo, naturalmente, laddove non intervengano altri tipi di SCELTE, dettati indirettamente dal bisogno altrui, in genere figli, nipoti o altri parenti stretti, a cui trasferire il proprio reddito per far fronte al loro mantenimento. Al padrone, tuttavia, poco interessa sapere se è stata la sua, incessante, martellante, convincente, propaganda o il bisogno soddisfatto al nipote la leva che ha fatto trasferire denaro dalle tasche di lavoratori dei due terzi o pensionati del vecchio ordinamento alle sue. È la somma che fa il totale, diceva il buon Totò.

La SVO è una guerra, a tutti gli effetti, combattuta tra due eserciti anch’essi in condizioni di scarsità. Scarsità di mezzi, scarsità di uomini da ambo le parti. Come quasi sempre accaduto nella storia dei conflitti che hanno insanguinato questo pianeta. Tattica e strategia nascono, essenzialmente, da questo. Parafrasando l’accademico, “non vi è tattica e, soprattutto, strategia effettiva se tra due alternative, A e B, un esercito può ottenere sia A sia B.” La coperta è corta, per entrambi, in qualsiasi conflitto, sia questo fra due pugili o fra due armate.

La scarsità impone una quantificazione: quanti uomini, quanti mezzi. Tuttavia, IN UN CONFLITTO NON SONO SOLO LE CATEGORIE DELLA SCARSITÀ BELLICA A ESSERE OGGETTO DI QUANTIFICAZIONE. Si può misurare il territorio perso o conquistato, si possono misurare le salme scambiate, si possono misurare i danni alle infrastrutture, si può misurare il consenso di una popolazione, si possono misurare cose di cui ormai non frega niente più a nessuno: indici delle nascite, di mortalità fra i civili, di scolarizzazione, di posti letto per abitante, di emigrazione. Si può misurare l’impatto di sanzioni, fondi esteri congelati, sabotaggi e ostracismo economico di una parte del globo, con cui si è in conflitto, sull’andamento economico complessivo del proprio Paese.

Si possono fare tante cose, quindi: possibilmente, ordinate e CO-ordinate in una STRATEGIA, vincente o perdente lo giudicherà il raggiungimento o meno degli obbiettivi (strategici) da essa posti, entro cui saranno collocate le DECISIONI intraprese in ciascun settore, frutto a loro volta di SCELTE, queste ultime dettate, come si è già detto, dalla SCARSITÀ.

Solo con un’impostazione di questo tipo è comprensibile ciò che alcuni definiscono la “logica” di una certa azione, piuttosto che di un’altra: “logica” che si può accettare, si può rifiutare, ma non si può nascondere o, peggio ancora, mistificare. Pena, la mancata comprensione prima di singole componenti il divenire storico e, a lungo andare, del tutto.

Un ulteriore elemento spesso trascurato è che DATI QUANTITATIVI DI DIVERSA NATURA, OVVERO DI DIVERSA QUALITÀ, QUALI QUELLI SOPRA CITATI, SONO INTERCONNESSI TRA LORO NON SEMPRE IN MANIERA LINEARE, ANZI, TALE TIPO DI RAPPORTO RAPPRESENTA L’ECCEZIONE, PIÙ CHE LA REGOLA.

Altrimenti vincere una guerra sarebbe un fatto puramente matematico, uno studio di funzioni, un esercizio meccanico di previsione deterministica di eventi.

La guerra infatti è, sostanzialmente, a livello base, la ripetizione meccanica di dinamiche operative sempre identiche… e sempre diverse. A parità di armamenti forniti e di forze in campo, e qui stiamo parlando di DUE ESERCITI DEL TUTTO SIMILI FRA LORO, UNA VOLTA CHE I RUSSI HAN RECUPERATO IL GAP INIZIALE SUI DRONI, vince chi le attua anzitutto al punto giusto e nel momento giusto, con la migliore velocità, il miglior coordinamento fra funzioni e parti coinvolte, e la migliore tecnica di esecuzione. Vince limitando le proprie perdite e massimizzando quelle inflitte al nemico.

Da un’analisi dei dati quantitativi, ci si sarebbe dovuti aspettare una situazione di EQUILIBRIO. O lieve, lievissimo, PIANO INCLINATO, ma con così tanto attrito da non portare la situazione complessiva ad alcuna accelerazione.

Così non è, tuttavia. Come mai? OLTRE LA QUANTITÀ, ALLORA, E BEN PIÙ IMPORTANTE, OCCORRE CONSIDERARE LA QUALITÀ DEI DATI NUMERICI FORNITI E LA RELAZIONE CHE INTERCORRE FRA LORO, OLTRE CHE FRA LORO E IL TUTTO.

Inseriamo tutte le componenti, pertanto, nei due CONTESTI STRATEGICI DEL TUTTO DIVERSI, quello russo e quello natofascista. Le scelte operate dai due stati maggiori sono COERENTI A TALI IMPOSTAZIONI E SI SONO RIPERCOSSE SUI DATI SUL CAMPO.

Qui, infatti, due scuole di pensiero si sono affrontate fra loro: a tre anni e mezzo di distanza, una sta vincendo e l’altra sta, clamorosamente, perdendo. La scuola russa, ex-sovietica, nonostante il mito dei soldati all’assalto con le pale in mano, ha valorizzato prima di tutto il FATTORE UMANO. Le perdite in vite umane ci sono state, ci sono, e ci saranno sempre in un conflitto: ma vanno limitate. La vita dei propri uomini prima di tutto. Lo si vede anche nei commenti di chi a tale scuola si è formato allorquando, per esempio, un caccia russo è abbattuto: il pilota si è salvato e sta bene. Samoe glavnoe. La cosa più importante. I caccia, e stiamo parlando di giocattoli che costano, quindi l’esempio calza, si rifanno.

Al contrario, la scuola NATO si è dimostrata, nella variante locale NATOFASCISTA, DEL TUTTO INCURANTE DI TALE FATTORE! Non solo a livello di mobilitazione coatta, ovvero di motivazione iniziale – NULLA, ma anche di IMPIEGO DI TALE RISORSA SUL CAMPO: TOTALMENTE A PERDERE. Un razzismo, e schiavismo, d’altri tempi, perché DELIBERATAMENTE, ARBITRARIAMENTE, VIOLENTEMENTE applicato a un esercito, a un territorio, a un popolo, a un ecosistema, TOTALMENTE A PERDERE. Questo perché, ed è quanto denunciamo ormai a ogni piè sospinto, QUALITATIVAMENTE LA SCELTA È STATA QUELLA DI PRIVILEGIARE IL CONSUMO DI ARMI PORTATE A FINE NOLEGGIO, IN QUELLA CHE È STATA LA PIÙ GRANDE OPERAZIONE DI SMALTIMENTO E DISTRUZIONE DI ARMAMENTI EX-VARSAVIA PRIMA, E SEMPRE PIÙ NATO POI, DAL SECONDO DOPOGUERRA A OGGI. In termini di “fine noleggio” (lend-lease) questo grafico è illuminante:
https://lostarmour.info/stats/ukr-soviet-vs-nato-armour-design-losses
SECONDO DIAGRAMMA dall’alto, quello A LINEE. I MOMENTI DI MASSIMO IMPIEGO (E PERDITA!) DI CINGOLATI U-CCIDENTALI COINCIDE CON LE DUE OFFENSIVE NATOFASCISTE: RABOTINO E CAMPAGNA-DI-RUSSIA-2.0. Nel primo caso poco sotto il 50%, nel secondo caso di poco sopra il 50%. Persino l’ingresso a piè pari nel conflitto da parte della NATO ha visto un +12% in un botto solo. Tutto lì, dove i russi sono stati colti di sorpresa e costretti a rivedere tutti i loro piani. Se in tal caso, tuttavia, tale INNESTO fece la differenza, IL +30% DELL’INIZIO DELLA CAMPAGNA ESTIVA 2023 (RABOTINO) E IL +21% DELLA CAMPAGNA-DI-RUSSIA-2.0 NON HANNO SORTITO ALCUN EFFETTO, CHE NON FOSSE INGROSSARE LE TASCHE DI CHI HA PRESENTATO POI IL CONTO.

Guardiamo ora il QUARTO DIAGRAMMA DALL’ALTO, QUELLO DELL’IMPIEGO DI MACCHINE BLINDATE. +50% con l’ingresso a piè pari della NATO NEL CONFLITTO (7-10/22)! tutto lì dove sfondarono. +30% nella campagna estiva 2023, DOVE RAGGIUNSERO IL 100% DEI MEZZI IMPIEGATI! +22% poco prima della campagna-di-russia-2.0, FINO A OGGI DOVE COSTITUISCONO IL 75-80% DEI MEZZI ATTUALMENTE IMPIEGATI! OLTRE TRE QUARTI SONO NATO! E tutti a perdere.

Consideriamo ora i dati delle perdite. AUMENTATE ENORMEMENTE NEL CORSO DELLE DUE CONTROFFENSIVE, COSÌ COME NELLE SACCHE E NEI CALDERONI IN CUI I NATOFASCISTI SI SONO, PROGRESSIVAMENTE, COSTANTEMENTE, FICCATI, ufficialmente nel tentativo di bloccare i russi, di ricacciarli indietro. A OGNI COSTO! E infatti i russi hanno presentato il conto, approfittando di questa contraddizione. Ce ne siamo accorti, in maniera clamorosa, nel considerare i dati degli scambi di salme e l’impennata di quelle natofasciste finite in mano russa, nel constatare ogni giorno in 1.500 le perdite inflitte ai natofascisti e in oltre dieci volte meno quelle russe. Dato anche questo riscontrabile dal fatto che ai russi quattrocentomila arruolamenti volontari all’anno hanno RAFFORZATO le loro forze armate, non riempito le voragini createsi dalle perdite.

ECCO QUINDI COME UNA STRATEGIA FUNZIONALE A LOGICHE ALTRE QUELLE EFFICACI ALLA PERFEZIONE! - DA QUELLA MILITARE, ABBIA INFLUITO QUALITATIVAMENTE IN MANIERA PESANTE SU ALTRI DATI QUANTITATIVI, OVVERO QUELLI DELLE PERDITE SUL CAMPO.

A QUESTO PUNTO, A PARITÀ DI ARMAMENTI FORNITI, E CON L’APERTURA DI UNA LINEA DI CREDITO ILLIMITATA COL “RISCHIO AZIENDALE” TRASFERITO INTERAMENTE SUI GOVERNI DEL VECCHIO CONTINENTE, NOTIAMO COME IL FATTORE UMANO, E SOLO QUESTO, SIA REALMENTE IN GRADO DI FARE QUALITATIVAMENTE LA DIFFERENZA E INFLUIRE, INCIDERE, DETERMINARE QUANTITATIVAMENTE ANCHE ALTRI TIPI DI VARIABILI.

Per esempio, le diserzioni, che l’anno prossimo raggiungeranno le 500.000 unità:
https://t.me/legitimniy/21092

Fattore umano: da una parte tenuto nella massima considerazione, dall’altro considerato fattore a perdere. Da una parte causa dell’attuale SUPERIORITA’ NUMERICA RUSSA, dall’altro fattore dell’attuale CARENZA DI UOMINI SULLA LINEA DI FRONTE. Parliamo di “4-7 soldati per chilometro di linea di fronte” (4-7 человек на километр линии):
https://ura.news/news/1053024950

A QUESTO, AGGIUNGIAMO IL FATTO CHE UNA PERSONA CON DUE SETTIMANE DI CAR ALLE SPALLE HA UNA SPERANZA DI VITA MEDIA DI QUALCHE GIORNO, DI FRONTE A SOLDATI ESPERTI E CHE ESEGUONO VELOCEMENTE, EFFICACEMENTE, E IN MANIERA SEMPRE PIÙ COORDINATA I COMPITI ASSEGNATI.

Legitimnyj ieri nomina le OTTO CITTA’ CHIAVE A RISCHIO CADUTA CORRENTE E NELL’IMMEDIATO FUTURO:
1. Krasnoarmejsk e Dimitrov (ormai perse, con in più una sacca di 1500-20000 soldati bloccati)
https://t.me/legitimniy/21104
2. Kupjansk (ormai persa anch’essa, con una sacca ormai ristretta a 100 soldati, ibidem)
3. Krasnyj Liman (combattimenti iniziati)
4. Seversk (combattimenti imminenti)
5. Volčansk (ormai compromessa)
6. Guljajpole (anche qui tra non molto si inizierà a combattere)
7. Novopavlovka (prima grossa città nell’oblast di DNEPROPETROVSK su cui i natofascisti hanno imperniato la loro prima linea difensiva, posizione qui
https://divgen.ru/48.13814/36.79527/12
e qui
48.13814/36.79527
attualmente aggirata e accerchiata dai russi)
https://t.me/legitimniy/21099

Mancano all’elenco KONSTANTINOVKA, DOBROPOL’E, ORECHOV, STEPNOGORSK. Tutte suscettibili di cadere ancor prima o contestualmente a queste. I NATOFASCISTI SONO POSTI, PER LA PRIMA VOLTA, DI FRONTE ALLA PROSPETTIVA CONCRETA DI UN RITORNO ALLA GUERRA DI MANOVRA DI FEBBRAIO 2022. In una condizione, tuttavia, diametralmente opposta. E dagli esiti imprevedibili. Perché a esser sempre più corta, anzi, a sfaldarsi, attualmente è la coperta che rappresenta la risorsa più importante di un esercito, quella dissipata in tre anni di ordini criminali, cinicamente orientati ad altro: gli uomini che lo compongono.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

************************************************************************************************

25/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi spostano a ovest la linea di fronte di qualche centinaio di metri fra VERBOVOE E ALEKSEEVKA.
https://divgen.ru/event/3163

Soprattutto, come si vede chiaramente dalla cartina delle fortificazioni (qui)
https://t.me/divgen/74490?single
SMANTELLANO OLTRE DUE CHILOMETRI DI LINEA FORTIFICATA E NE ATTACCANO ALTRI QUATTRO, spingendosi fin sopra la strada che porta a VIŠNEVOE, ormai sotto attacco. La stessa strada parte da POKROVSKOE, a nord-ovest, ora a dieci chilometri e mezzo.

A sud, ENTRANO A EGOROVKA da sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3160
e martellano un’intera doppia linea di difesa (visibile qui):
https://t.me/divgen/74478?single
Oltre la quale c’è VIŠNEVOE, tra un po’ attaccata anche da sud-ovest, ovvero accerchiata qualora la doppia linea di difesa e le casematte retrostanti dovessero saltare. Quattro chilometri e mezzo a raggiungere e tagliare la strada che porta a GULJAJPOLE.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI SFONDANO DA EST E LIBERANO LA MINIERA DIMITROV NELLA CITTÀ OMONIMA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3158

Tre chilometri fra loro e i loro compagni a ovest: a sud, una sacca notevole che rischia di essere chiusa prima, e ripulita poi, mentre ormai il leitmotiv di sempre più natofascisti è uno e uno solo: fuggire finché si può.
https://t.me/beard_tim/28224

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI ENTRANO DECISI DA EST, liberando una decina di isolati e portando i combattimenti fino a tagliare l’arteria che porta a IVANOPOL’E a sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3161
Dove i natofascisti che si oppongono, strenuamente, alla avanzata russa, tra un po’ saranno sotto accerchiamento. Cinque linee di difesa tra un po’ saranno attaccate alle spalle (cartina qui):
https://t.me/divgen/74481?single
Tutto si sta invertendo, la linea di difesa natofascista è completamente disorientata.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI TAGLIANO L’INTERA AREA A EST DEL FIUME OSKOL IN DUE, PENETRANDO DA PESČANOE, SBARAGLIANDO UN’INTERA LINEA DIFENSIVA (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74487?single
E RAGGIUNGENDO KURILOVKA, di cui hanno già liberato l’area a nord-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3162

Ora distano poco più di sei chilometri dai loro compagni impegnati a KUPJANSK. Ovvero, stanno formando l’ennesima, ENORME, sacca. Senza grosse città a cui aggrapparsi, senza boschi in cui nascondersi. E chi ha orecchie per intendere, smonti la tenda, senza aspettare un rompete le righe che non verrà mai, e scappi. O si consegni prigioniero.

VOLČANSK – KUPJANSK

Qui i russi RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE A EST E A DI KAMENKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3164

Con questo movimento, i russi avanzano anche verso KOLODEZNOE (posizione qui
https://divgen.ru/50.00686/37.68482/12
e qui):
50.00686/37.68482

espugnata la quale si creeranno i presupposti per la chiusura di tutta una serie di sacche limitrofe, al momento solo accennate, e uno spostamento di un intero tratto di linea di fronte verso ovest fino portare la stessa alla stessa latitudine di Kupjansk. Uniamo tutto questo al fatto che anche VOLČANSK mostra segni di cedimento, che siamo già a OVEST del fiume OSKOL, in tutto questo, e davvero parlare di guerra di manovra anche nell’oblast’ di Charkov, uno dei fronti più blindati fino a qualche mese fa, non sarebbe più così utopico. Anzi.

QUANDO A SACCHEGGIARE SONO I “DIFENSORI”…

Siamo a DOBROPOL’E. Posizione qui
https://divgen.ru/48.46905/37.08263/13
e qui
48.46905/37.08263

I russi non sono ancora arrivati. Si stanno avvicinando, ma solo ora. I civili sono stati sgomberati e in città sono rimasti solo militari che sanno benissimo cosa li attende.

Cosa di meglio, allora, del prendere case popolari disabitate e darle in pasto a soldati frustrati, demotivati e senza un soldo? Dire loro: “libera uscita, andate e fate”? Questa una casa popolare dopo il passaggio delle cavallette in grigioverde:
https://t.me/boris_rozhin/184672

In questo conflitto abbiamo visto di tutto. Abbiam visto soldati natofascisti accalcarsi al primo supermercato oltreconfine, a SUDŽA, e ridurlo all’osso: non svuotarlo, ma demolirlo, filmando compiaciuti il loro saccheggio. Lo stesso fare nelle case dei civili: e chi ha opposto resistenza è stato ritrovato qualche mese fa dai russi nella stessa posizione in cui quegli assassini lo avevan lasciato, da mesi. Ora li vediamo ripetere lo stesso, a qualche centinaio di chilometri di distanza, entrando in case popolari sempre di poveri cristi, che un’assurda spartizione territoriale ha deciso essere di un’altra nazionalità rispetto ai poveri cristi di prima. Saccheggiati, sventrati, dagli stessi di prima. Qui nessuno ha filmato, perché tecnicamente i criminali di prima, mentre allora erano “valorosi soldati” col loro, “legittimo”, “bottino di guerra” identificato in un supermercato, ora sono “difensori”. “Difensori” di quelle popolazioni che hanno saccheggiato.

I soldati natofascisti vivono il loro inferno, progressivamente identificandosi con esso, ovvero disumanizzandosi, di girone in girone. La guerra, prima o poi, finirà. Ma non per molti di loro, che resteranno vittime dei loro demoni per anni, per decenni, forse fino alla fine dei loro giorni.

L’U-ccidente permette e finanzia tutto questo: non sono, i suoi, questi giovani, questa generazione mandata al macello. Suoi, invece, i proventi di tutto ciò.

CHI DI "SCONGELAMENTO" FERISCE...

Un po’ la stessa logica che blocca, ora, gli “aiuti” a una Kiev in bancarotta che non potrà più restituirli: si, ma coi soldi “congelati” dei russi:
https://t.me/rezident_ua/27853

224,5 miliardi di dollari “congelati” nel fondo EUROCLEAR. Se l’UE osa toccarli, da oggi sa che i russi faranno lo stesso coi suoi, attualmente “congelati” in terra di Russia: 238 miliardi di dollari
https://ria.ru/20251025/es-2050528167.html

Oltre, ovviamente, a provocare un FUGGI FUGGI generale di altri fondi esteri dalle loro casse: con questi chiari di luna… meglio non rischiare.

Aggiornamenti a seguire domani.

***********************************************************************************************

24/10 ore 22:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I natofascisti nel corso del giorno si sono ritirati dalle ultime strade che controllavano di RODINSKOE (queste)
https://t.me/beard_tim/28211
e in serata giungeva voce che fosse stata del tutto liberata!
https://t.me/beard_tim/28220

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi anche nella seconda parte della giornata conquistano posizioni e si avvicinano a KRASNYJ LIMAN. Avanzano a nord-est di STAVKI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3153

Come si vede da questa cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/74416?single
proseguono nello smantellamento della prima linea di difesa.

Poco più a sud, ovvero all’altezza di LIMAN, i russi ormai sono arrivati alle sue porte CON UN AVANZAMENTO NOTEVOLISSIMO NEL POMERIGGIO.

Li avevamo lasciati stamane che avevano liberato ZARECHNOE, che da oggi torna a chiamarsi KIROVSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3143
… e questo è invece l’avanzamento del pomeriggio (seconda cartina qui)!
https://divgen.ru/event/3155
Se con le posizioni consolidate sono arrivati a un chilometro e mezzo dalla prima strada di Krasnyj Liman, con i primi incursori la hanno già raggiunta. Un cuneo sopra JAMPOL’ è a meno di un chilometro e mezzo dalla strada che porta a SEVERSK. A rischio “taglio comunicazioni” un’area ormai sempre più compromessa.

BATTAGLIA DI VOLČANSK

Qui i russi ormai si stanno espandendo nell’area ovest (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3154
di fatto, anche qui eludendo la guardia natofascista posta più a est e anzi, creando i presupposti per accerchiarla.

Aggiornamenti a seguire domattina.

***********************************************************************************************

24/10 ore 13:30 aggiornamento

VERSO SUMY


Giusto per rendere la vita ancora più difficile ai natofascisti, i russi han deciso di riattivare anche questo fronte, dove sinora si eran limitati a contenere i tentativi di contrattaco nemici. Ora riprendono ad avanzare fra KONDRATOVKA e ALEKSEEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3149
E sotto, c’è sempre SUMY… quindi necessità di rinforzare la linea di difesa, distrazione di truppe da altri fronti oggi DECISAMENTE in sofferenza, altre complicazioni in vista per il comando natofascista.

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO BOLOGOVKA SUBITO DOPO IL CONFINE, SOPRA KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3147
Si creano i presupposti per la creazione di due sacche, una a est e una ovest. Cruciale per la chiusura di entrambe potrebbe essere CONVERGERE da lì, da sud e da ovest su DVURECHANSKOE (posizione qui
https://divgen.ru/50.02708/37.76041/13
e qui
50.02708/37.76041

Anche qui, man mano che i russi avanzano da più punti, i natofascisti appaiono incapaci di gestire una linea di difesa così ampia e arretrano, cedendo posizioni.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI LIBERANO DEL TUTTO ZARECHNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3143
Prendono possesso dell’incrocio a sud e, di fatto, si preparano a ripulire meno di un chilometro e mezzo di strada davanti a loro, per ricongiungersi coi loro compagni più a sud. Guardando la cartina delle fortificazioni (qui)
https://t.me/divgen/74382?single
questo comporterà lo smantellamento di un importante avamposto, la cui caduta porterà, oltre che a ripulire la sacca formatasi a est, a proiettarsi con le spalle coperte verso ovest, dove ci sono due linee fortificate: una immediata, come si vede già sotto martellamento, e una seconda più a ovest a cui si avvicineranno quanto basta per piazzare lanciarazzi multipli e sganciare FAB quanto basta per smantellare la stessa e le casematte retrostanti (anch’esse visibili nella cartina). Krasnyj Liman sempre più vicina.

VERSO SEVERSK

I RUSSI LIBERANO DRONOVKA SUBITO A NORD DI SEVERSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3148
E insieme a Dronovka, una buona fetta di riva destra del SEVERSKIJ DONEC. Martellate le postazioni difensive verso sud (cartina qui)
https://t.me/divgen/74398?single
la cui caduta consentirebbe ai russi di aprire una breccia sulla attuale linea difensiva natofascista e accerchiare SEVERSK da nord-ovest e ovest. Seguiremo l’evolversi della situazione.

Intanto, giusto per tenerli in tensione un po’ ovunque, i russi martellano anche da sud, AVANZANO A OVEST DI VYEMKA E RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3150

Nel mirino, ora ZVANOVKA che sta sotto SEVERSK lungo la strada e che loro, tra qualche chilometro, attaccheranno da ovest, oltre che da sud dove sono già appostati.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI SUPERANO KRASNOARMEJSK DA OVEST, PROSEGUONO VERSO NORD-OVEST lungo la strada E ARRIVANO A UN CHILOMETRO DA GRISHINO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3151
Ma non è tutto. L’intera cartina mostra PERDITE PESANTI DI TERRITORIO sia in città, che nell’area a sud:
https://t.me/divgen/74408?single
Una sacca che si sta inevitabilmente restringendo, prima di essere liquidata del tutto. Come nel caso di Artemovsk, un episodio di questo conflitto come tanti altri, trasformato dal regime in battaglia campale, trasformato dai russi in momento per annientare in pieno vantaggio, ovvero in ambiente favorevole e controllato il maggior numero possibile di uomini e mezzi, fra i migliori, mandatigli contro e che si sta concludendo, per il regime, nell’ennesima pesante disfatta. Con la differenza che tra Artemovsk e qui un intero esercito è stato logorato al punto che ormai, qualsiasi riduzione ulteriore di organico, potrebbe rivelarsi fatale.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI SCONFINANO NUOVAMENTE, STAVOLTA DALL’OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK A QUELLA DI ZAPOROZH’E (cartina qui)!
https://divgen.ru/event/3144

Una mossa, quella segnalata in cartina, che spazza via la debole linea fortificata sul confine di oblast’ (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74386?single
e comincia a liquidare anche da nord L’ENORME AREA A EST DEL FIUME JANCHUR, chiusa ormai da ogni direzione. Spostare la linea di fronte cinque chilometri più a ovest, posizionandola lungo il corso di un fiume, lo JANCHUR, che i russi ancora oggi passano a NORD, costruendo e irrobustendo un avamposto da cui poi partire per sfondare la doppia linea fortificata che si vede a ovest nella seconda cartina. Da tale avamposto, a questo punto, sarà ancora più semplice calare verso sud essendo già posizionati sull’altra riva del fiume.

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

24/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


BATTUTE FINALI, I RUSSI HAN SOTTO CONTROLLO ANCHE L’AREA SUD (cartina qui):
https://t.me/condottieros/13845
mentre l’area contornata di blu, dove sono ancora rintanate diverse unità natofasciste, si restringe sempre di più man mano che la bonifica, senza fretta, procede.
Confermato anche qui
https://t.me/Tatarinov_Rus/60935
dove scrivono: “riusciti nel fare una Mariupol’-2” (Мариуполь-2 таки удался).

Poco più a sud, ancora ieri i russi facevano saltare un ponte sul fiume OSKOL (posizione su cartina e filmato qui):
https://t.me/lost_armour/6855
L’intera area a est del fiume è sempre più tagliata. Chi vuole passare a ovest, lo potrà fare con imbarcazioni di fortuna o peggio ancora. I mezzi restano a est, come le munizioni e tutti gli armamenti pesanti. Un’enorme sacca è in formazione.

Lo stesso, più a sud, sta accadendo nell’area di KRASNYJ LIMAN, dove i russi han fatto saltare la maggior via di comunicazione tra una sponda e l’altra del SEVERSKIJ DONEC, quella che parte da SLAVJANSK e arriva, per l’appunto a Liman la Rossa (posizione su cartina e filmato qui):
https://t.me/lost_armour/6853

Le sacche a questo servono. Lo si sa, a momenti sin dalla notte dei tempi: ma ordini dall’alto, di cui l’unico dubbio che sorge è se siano più idioti o criminali, di “tenuta fino all’ultimo ucraino”, fan sì che ne parliamo ancora. Come la cosiddetta mossa del barbiere a scacchi: finché dall’altra parte ci saranno in quel caso giocatori alle prime armi, in questo semplici, cinici, comandanti di vite (a perdere) altrui, non tramonterà mai.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Così come non tramonterà a Krasnoarmejsk. Pare sia stata fatta l’ultima chiamata per le truppe natofasciste ancora asserragliate in città: tempo di andarsene, scappando dall’unico corridoio in mezzo ai campi rimasto di tre chilometri e poco più sotto Rodinskoe, fino al 27 ottobre. Poi, i russi faran quel che devono fare.
https://t.me/condottieros/13844

Questo, alla luce del fatto che i soldati natofascisti, ancora in attesa di ordini dentro la sacca, stiano CHIEDENDO A GRAN VOCE L’ORDINE DI RITIRATA:
https://t.me/legitimniy/21096
et
https://t.me/rezident_ua/27840
E come spesso accaduto in questi frangenti, molti di loro lo han già fatto, lo stan facendo e lo continueranno a fare, senza attendere ordini che non verranno mai. O verranno, a giochi già fatti, per salvarsi la faccia con gli sprovveduti. Meglio la galera che la morte certa.

Ormai, infatti, è tutto pronto per far fare a DIMITROV la stessa fine di KRASNOARMEJSK: i russi si sono appostati alle sue porte su tre lati, aspettando solo l’ordine di attacco per partire.
https://t.me/condottieros/13846
Quando partiranno, presumibilmente chiuderanno anche il corridoio a nord. E faranno il bis.

22:1 - NUMERI DI UN “ESERCITO A PERDERE”

Questo grafico
https://t.me/lost_armour/6848
in un contesto normale di forze armate, ovvero laddove prevalesse una logica puramente militare nei processi decisionali e nelle conseguenti operazioni sul campo, varrebbe la radiazione dell’intero Stato maggiore.

Da giugno 2022 a oggi i numeri delle salme scambiate fra russi e ucraini. Arancione le salme russe, azzurro le salme ucraine.

Lasciamo stare la lente di ingrandimento e recuperiamo un aggiornamento di questi grafici di cinque mesi fa (fonte, sempre lostarmour.info sui dati ufficiali degli scambi):
https://www.rsdn.org/forum/flame.politics.unfiltered/8934853.1
qui i numeri si leggono bene. Vediamo anche che, parliamo sempre di salme scambiate, per quello che questo indicatore possa valere, per tutto il 2023 e fino a maggio 2024, le salme scambiate russe IN TOTALE (cumulativo) erano anche più di quelle ucraine. Se andiamo a vedere nel dettaglio, si è trattato di un piccolo divario, di piccoli numeri (160 soldati a scambio contro 40-60, per tre mesi): salme raccolte dai natofascisti, in tre mesi di kontr-nastup del 2023. Quel poco che sono avanzati, han fatto in tempo a raccogliere qualcosa. Mentre i propri lasciati sul campo se li sono raccolti da soli, visto che avanzavano. Situazione analoga la notiamo nel 2022 con l’ingresso a piè pari nel conflitto della NATO e prima controffensiva, anche qui per sei scambi di salme in tre mesi, ma con numeri MOLTO, ma molto più ridotti: al punto che avevano grosso modo pareggiato gli scambi di salme precedenti, favorevoli, sempre di poco, ai russi.

POI, DAL 15 MARZO 2024, GLI SCAMBI PRIGIONIERI PRENDONO DECISAMENTE UN’ALTRA PIEGA. 100 ucraini contro 69 russi, quello. A seguire, 121 contro 29 (29/03/24). e di lì in avanti potete vedere anche voi. Corpi abbandonati dai natofascisti in ritirata da AVDEEVKA e poi a seguire da mezzo Donbass occupato, recuperati dai russi nella loro avanzata. E la tendenza si invertiva. Al punto che il 31/05/24 il CUMULATIVO del grafico sotto mostra chiaramente il macabro SORPASSO delle salme scambiate ucraine su quelle russe.

Da allora, la linea delle salme scambiate ucraine letteralmente si impenna. Mai accaduto prima. Sono passate da 2.500 al 31/05/2024 a 19.362 (+16.862) a ieri (23/10/25); dall’altra parte, quelle restituite ai russi, da 2.500 che erano anch’esse al 31/05/2024, alle 3.239 (+739) a ieri.

In termini assoluti, parliamo di 16.123 salme di differenza. In termini di proporzione, parliamo di una salma russa ogni 22-23 (22,82) ucraine. Che ci dice molto di più del bilancio TOTALE, cumulativo, di salme scambiate dal 2022 a oggi, ovvero 1:5,98.

Avanzando, anche i russi perdono uomini. Ma qui consideriamo altri numeri, ovvero quelli degli arruolamenti volontari annuali, nella misura di quattrocentomila all’anno, senza alcuna coscrizione obbligatoria. Numeri che vanno anche a ripianare chi non rinnova, quindi non cumulativi. E notiamo come, solo con questi numeri, i russi non solo PROSEGUANO come prima, più di prima nel DONBASS, ma aprano FRONTI SEMPRE NUOVI, mandando in crisi chi, invece perde uomini e mezzi, e sempre di più.

Tornando al grafico, questi numeri ci parlano solo di salme scambiate, di corpi ricomposti, possibilmente identificati con la placchetta, avvolti in un sacco nero e restituiti ai cari per la sepoltura. Nulla più, nulla meno. Ma mentre per due anni l’andamento è stato grosso modo comparabile, ora siamo fuori da ogni logica. Pardon, omettevo di aggiungere “militare”. Quando le salme vengono scambiate a 22 contro 1, e tutto “va bene”, è evidente che a prevalere siano altri tipi di logiche. Dove non solo un “esercito a perdere” ben si concilia, ma è anzi il PREREQUISITO, fondamentale, perché la ruota del profitto di un intero blocco imperialistico continui a girare. O vogliamo togliere il premio di produzione annuale ai dipendenti delle fabbriche del complesso militare-industriale? E i maxi-dividendi dei loro azionisti? Che cos’è tutto questo “clima d’odio” alimentato nei confronti di “gente onesta”, “perbene”, “pilastri del mondo libero”? Per giunta, in un periodo “così di crisi”?

Per l’amor del cielo… lungi da me “remare contro” le magnifiche sorti e progressive tracciate dai nostri governanti per il giardino chiamato U-ccidente. Solo una domanda. Perché la frase su cui mi hanno fracassato i coglioni da giovane, “All animals are equal, but some are more equal than others” ogni volta che parlavo di comunismo, di socialismo, per dirmi dove si andava a parare, con la stessa sicumera con cui, sempre secondo loro, l’acqua bolliva a cento gradi, oggi NESSUNO di questi signori, gli stessi peraltro, la applica a QUESTA situazione? Dove ci sono uomini COME noi condannati a fare da schiavi PER noi? Noi che siamo, evidentemente, “più uguali” di loro?

Aggiornamenti a seguire.

*************************************************************************************************

23/10 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO IL CENTRO DI MALAJA TOKMAČKA E CHIUDONO LA SACCA A SUD (cartina qui):
https://t.me/boris_rozhin/184384
Risultato importantissimo, perché ORECHOV ormai è lì. E le carte sono sparigliate, e non poco. Tuttavia, la parte difficile – se andranno avanti con l’azione – deve ancora cominciare.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Anche divgen aggiorna la sua cartina:
https://divgen.ru/event/3142
Avanzamenti di quattrocento metri in centro e di un chilometro e mezzo da sud:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60926
Uno spazio, quello interno alla sacca, che si assottiglia sempre più, mentre i russi avanzano verso nord e nord-ovest portando la distanza fra le punte più avanzate del primo cordone e quelle del secondo a poco più di tre chilometri.

Anche a RODINSKOE sembra si sia arrivati alle battute finali:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60917
Attendiamo tuttavia conferme ufficiali.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Qui i russi chiudono progressivamente la sacca sotto PLEŠČEEVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3140
e si apprestano a smantellare anche da sud la fittissima rete di fortificazioni che li attende (un assaggio qui):
https://t.me/divgen/74348?single
Ma di tempo ce n’è… e loro non hanno fretta, su questa direttrice, per i motivi che ci siam detti.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi avanzano verso Krasnyj Liman anche da est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3141
La distanza fra le punte più avanzate e Partizanskaja Ulica, prima via a est, è ormai di tre chilometri e mezzo.

Aggiornamenti a seguire domattina.

***********************************************************************************************

23/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO A RODINSKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3139
chiusa anche qui da tre direzioni, liberata per metà
https://t.me/beard_tim/28192
anche se occorre sempre considerare che un conto è avanzare, un altro bonificare territori che, tra scantinati e nascondigli più o meno improvvisati, possono contenere insidie in grado di produrre effetti devastanti in caso di contrattacco natofascista e, a quel punto, tiro incrociato fra chi sai di dover fronteggiare e chi, invece, ti colpisce all’improvviso alle spalle.
La sua liberazione porterà ad affrontare due linee difensive trasversali a ovest da dove sono più vulnerabili, ovvero di lato (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74342?single
E poi il cerchio sarà chiuso, e non solo operativamente. Prima che ciò accada, c’è ancora uno stretto corridoio, come già notavamo stamane (cartina qui, freccia azzurra la rotta di fuga)
https://t.me/Tatarinov_Rus/60898
lungo il quale di notte i natofascisti levano progressivamente le tende, chi può di corsa su fuoristrada, nel tentativo di schivare droni che altrimenti, a piedi, avrebbero gioco facile nell’intercettarli e colpirli. E comunque vada il giorno dopo i russi, incontrando meno opposizione del giorno prima, proseguiranno in maniera ancora più efficace.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

La sacca interna alla città ormai è chiusa in sempre più cartine:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60896
et
https://t.me/motopatriot78/43576
I natofascisti ancora dentro “sidjat v domax”, si sono asserragliati nei palazzi, in attesa o di consegnarsi prigionieri o di soccombere.

A proposito, oggi ennesimo scambio di salme, 1.000 ucraine contro 31 russe; ma guai a chi solleva il problema,
https://t.me/legitimniy/21090
che dovrebbe essere assai più preoccupante di una città persa, perché una volta che si resta senza uomini si possono aver scavato le trincee migliori, quindi le si possono fortificare con i migliori blocchi di cemento armato, a più e più scaglioni, eccetera… ma non serve a nulla.

Tornando a Kupjansk, i combattimenti ormai si son spostati nella parte sud della città. Dove ci sono meno palazzi da contrapporre come fortificazioni a perdere, e più sparsi, e più bassi. Con effetti a questo punto del tutto prevedibili, anche contro nuovi e nuovi rinforzi che, tardivamente, stanno continuando a venir dirottati su quel che resta in mano loro.

Aggiornamenti a seguire.

**************************************************************************************************

23/10 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI SI AVVICINANO A ORECHOV DA SUD-EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3137
continuando a ripianare la “L” creatasi tra MALAJA TOKMACHKA e NOVODANILOVKA. Nel frattempo, come abbiam visto ieri, continuano ad attaccare GULJAJPOLE. Pare quindi che i russi abbiano deciso di attaccare CONTEMPORANEAMENTE le due roccaforti su cui i natofascisti hanno imperniato la propria linea di difesa sud dell’oblast’ di Zaporozh’e.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI CONVERGONO VERSO L’ULTIMA AREA OCCUPATA IN CITTA’ DAI NATOFASCISTI ACCERCHIANDOLA DA NORD, DA OVEST E DA SUD (cartina qui)
https://t.me/frontbird/27162
Dall’altra parte, a est, c’è DIMITROV che è però anch’essa sotto massiccio attacco di artiglieria pesante (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60894
Situazione decisamente compromessa e, non è affatto un caso, che giungano sempre più voci sul ritiro progressivo NOTTURNO delle truppe natofasciste da entrambe le “fortezze”, o “fortecja” come i loro capi chiamano le città elette a fortificazioni a perdere:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60892
In sostanza, da un po’ di giorni a questa parte ogni notte cercano di andarsene. E ogni giorno i russi avanzano sempre più agevolmente.

Aggiornamenti a seguire.

*************************************************************************************************

22/10 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Confermata anche da divgen la liberazione di IVANOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3135

Poco più a ovest, la strada che conduce a GULJAJPOLE da nord è stata tagliata all’altezza del fiume JANČUR, facendo saltare il ponte che lo attraversa:
https://t.me/divgen/74296
Un’intera area ora, per approvvigionarsi, deve compiere un giro molto più lungo.

All’estremo ovest di questa linea di fronte, ovvero a ridosso del DNEPR sotto Zaporož’e, i russi AVANZANO A STEPNOGORSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3136

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermate, anche nella giornata di oggi, le tendenze in atto:
https://t.me/voenkorKotenok/68336
A Krasnoarmejsk i soldati russi completano la bonifica delle aree passate sotto il loro controllo e avanzano in quelle non ancora liberate. Lo stesso sta iniziando a verificarsi a DIMITROV più a est. Entrambe le aree sono isolate nei collegamenti, non comunicano più fra loro da giorni.

Aggiornamenti a seguire domattina.

************************************************************************************************

22/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI CONTINUANO A SPARIGLIARE LE CARTE NELL’AREA:

- AVANZANO SOPRA RABOTINO (notizie fresche del quale non si ricevevano da DUE anni! Cartina qui):
https://divgen.ru/event/3133
a questo punto DIRIGENDOSI ANCH’ESSI VERSO ORECHOV DA SUD, ARRIVANDO ALLE PORTE DI NOVODANILOVKA, ultimo paese prima del limite urbano meridionale di questo importantissimo snodo.

A giudicare dalle fortificazioni approntate dai natofascisti (cartina qui)
https://t.me/divgen/74266?single
faranno più che altro azione di supporto. Perché è da est che potrebbe venire una seria minaccia, visto che a sud ORECHOV è protetto da linee difensive a più scaglioni. Certo però che se, una volta penetrati da est, i russi dovessero spazzare via le linee di difesa da dove sono più vulnerabili, a quel punto oltre che fare da supporto interverrebbero anche loro. Raddoppiando la pressione e, ancora una volta, facendo la differenza. Forse forse ORECHOV è l’ennesimo coniglio dal cilindro che i natofascisti non si aspettavano e di cui potevano benissimo fare a meno. Ma non è il solo avanzamento russo di questa prima parte della giornata.

- AVANZANO ANCHE SOPRA GULJAJPOLE, LIBERANDO PAVLOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3134
Sono fette notevoli di territorio, lungo quella sacca formatasi naturalmente dopo che i russi han raggiunto anche a nord il fiume JANCHUR. Ora chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori, o se la fa a nuoto per arrivare a ovest. E comunque disarmato e senza mezzi, che restan tutti a est.

Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/74273?single
ripulire la sacca e portarsi tutti lungo il fiume JANCHUR sarà probabilmente la prossima azione russa, che consentirebbe a questo punto di affacciarsi sulla strada che collega GULJAJPOLE da nord lungo una linea molto ampia. Rendendo quindi possibile il guado del fiume anche in altri punti, magari contigui a quello a nord dove hanno già attraversato, e facendo venire ulteriori sorci verdi a una difesa natofascista sempre più in evidente affanno.

C’è anche chi afferma che quest’area sia già stata COMPLETAMENTE RIPULITA:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60868
120 chilometri quadrati in un botto solo. Ma le notizie non sono ancora finite.

- LIBERATA ANCHE IVANOVKA, riferisce il Ministero della difesa russo (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43523
e posizione qui
https://divgen.ru/48.10416/36.63912/14
e qui
48.10416/36.63912
Boccino, anche qui, in mano russa. Possono decidere di andare verso nord-nordovest, e chiudere nell’ennesima sacca NOVOPAVLOVKA, posizione qui
https://divgen.ru/48.1369/36.79798/11
e qui
48.1369/36.79798

Così come possono decidere di calare verso sud-sudovest fino a ricongiungersi coi loro compagni e puntare verso POKROVSKOE (posizione qui
https://divgen.ru/47.99283/36.2308/10
e qui
47.99283/36.2308

Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

22/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


Ultima cartina aggiornata (qui)
https://t.me/RVvoenkor/102268
che mostra gli avanzamenti in città. Anche se non dovessero essere zone completamente bonificate, la tendenza è abbastanza netta. Soprattutto, notiamo ancora una volta la direttrice russa, che per gli ovvi motivi di cui parliamo ormai da settimane è SUD, sud e ancora più sud! Seguire il fiume OSKOL e ricongiungersi coi propri compagni. A quel punto ai natofascisti intrappolati a est, in quello che ancora è un notevole territorio, nonostante gli arretramenti degli ultimi giorni, non resterebbe che la resa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Anche il buon Radov aggiorna la sua cartina con gli avanzamenti segnalati da divgen:
https://t.me/motopatriot78/43509
il che, accompagnato dalle ammissioni ormai degli stessi canali natofascisti, restituisce riscontri ormai sempre più omogenei sullo stato delle cose: compromesso, per i natofascisti, e ogni giorno peggiore del precedente. Per esempio, pare che GNATOVKA, uno dei pochi paeselli rimasti nel fondo della sacca di Krasnoarmejsk ancora in mano natofascista, non lo sia più:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60843
Attendiamo conferme, ma anche qui in discussione non è più SE, ma QUANDO.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Anche le fonti natofasciste (la cartina è loro) ammettono che MALAJA TOKMACHKA, posizione qui
https://divgen.ru/47.54099/35.87551/13
e qui
47.54099/35.87551
sia divenuta totalmente terreno di scontro:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60844
Tradotto, sia in corso di liberazione. Una volta avvenuta, allargando la cartina vediamo come dopo esser passati sotto un laghetto sia subito ORECHOV. Più un paesello sotto, NOVODANILOVKA, in accerchiamento operativo, da cui ulteriore spazio per ulteriori accerchiamenti. Rispetto a quanto considerato ieri, questo potrebbe rappresentare quindi un ulteriore spariglio di carte coi russi che han sinora manovrato per accerchiare GULJAJPOLE a est e poi, di sorpresa, compiono questo affondo andando, di fatto, a compromettere la difesa del paese dopo. Invertendo l’ordine dei fattori. Il prodotto, a differenza della matematica, cambia. Eccome se cambia. Dovessero stare così le cose e, soprattutto, dovesse andar bene l’operazione di ORECHOV, a esser sparigliata sarebbe un’intera linea di fronte, dove davvero i natofascisti comincerebbero a non capire più niente. Ovvero cosa è prima e cosa è dopo. Con conseguenze facilmente immaginabili. Per questo terranno coi denti le posizioni. Facendo, tuttavia, al contempo, sempre il gioco dei russi. Perché distraendo con nuove operazioni l’afflusso di risorse in scarsità ormai notevole dai luoghi a cui erano originariamente destinate, continuano sugli stessi a mantenere la superiorità relativa creatasi e, pertanto, a proseguire con successo nel compimento dei loro piani. Piani che a questo punto potrebbero essere rivisti, paradossalmente, da VARIANTI MIGLIORATIVE, ovvero da tracolli improvvisi, inattesi e in buona parte imprevedibili. Come… perché no, a Orechov. Terremo monitorata la situazione.

Aggiornamenti a seguire.

**********************************************************************************************

21/10 ore 22:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Confermata la liberazione di PROMIN’ e l’ingresso dei russi a DIMITROV da est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3131

Guardando ancora questa cartina notiamo come, giorno dopo giorno, la sacca si assottigli sempre di più. Di venti chilometri quadrati è l’area non urbana ancora sotto il controllo natofascista. Poi è tutto Krasnoarmejsk o Dimitrov. Una sacca ormai sempre più coincidente con uno spazio urbano che, una volta accerchiato, smette anche di divenire luogo difensivo, persino nella dimensione a perdere a cui lo hanno confinato i natofascisti, semplicemente per il fatto che un palazzo può sì essere luogo privilegiato dove martellare dall’alto chi procede da sotto, soletta del pavimento permettendo; tuttavia, al contempo, se attaccato da più direzioni, diviene semplicemente un bersaglio. Esposto al fuoco nemico insieme a chi lo ha occupato, che lì trova la propria fine. Anche questo disincentiva i natofascisti a tenerle a oltranza, posizioni che man mano che i russi si avvicinano divengono la loro tomba. Staremo a vedere.

Fuori dalla sacca, a ŠACHOVO dove i russi sono entrati ieri da ovest, ora giungono anche da sud e sud-est (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43481
La liberazione di ŠACHOVO, lo ricordiamo, è osteggiata in tutte le maniere dai natofascisti perché comporterebbe per i russi un vantaggio logistico molto importante, essendo crocevia, snodo di più strade e per più direzioni: tutte coincidenti con l’attuale movimento offensivo russo.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI ENTRANO A STAVKI
https://t.me/KrasnolimanskyFront/18649
(cartina qui),
https://t.me/beard_tim/28145
posizione qui
https://divgen.ru/49.04777/37.83073/13
e qui
49.04777/37.83073

I russi possono procedere ora verso ovest, puntando verso DOBRYŠEVO a questo punto ben presto sotto attacco da due direzioni. Infine, una volta liberata STAVKI, si sarà a tre chilometri e mezzo da Krasnyj Liman.

Aggiornamenti a seguire domattina.

****************************************************************************************************

21/10 ore 13:30 aggiornamento

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK


I russi entrano a SINEL’NIKOVO, sotto VOLCHANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3130
Degno di nota in questa cartina lo spazio bianco, ovvero la terra di nessuno, che arriva a tagliare la strada più corta da e per CHARKOV. Un’intera fetta di territorio fra VOLCHANSK e KUPJANSK ora, per essere rifornita, deve allungare il giro. E se i natofascisti mollano il colpo, ai russi basterebbe allungare per una ventina di chilometri fino a raggiungere il ponte sul SEVERSKIJ DONEC. E qui il taglio sarebbe ben maggiore. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avrebbero liberato (attendiamo conferme) PROMIN’:
https://t.me/motopatriot78/43474
Che nella cartina di divgen è ancora terra di nessuno qui:
https://divgen.ru/48.26854/37.31736/14
e qui
48.26854/37.31736
Una sacca nella sacca, i cui cordoni distano quattro chilometri fra loro, con dentro l’intera parte sud di DIMITROV, si starebbe così, progressivamente, restringendo. Questo, mentre il quadro complessivo peggiora di giorno in giorno e anche i capi ultras dei canali u-ccidentali, come l’immancabile Roepke, continuano a lanciare allarmi.
https://t.me/legitimniy/21073
Allarmi sempre più lasciati cadere, come ogni speranza di tenere ARTEMOVSK, pardon, AVDEEVKA, pardon, KRASNOARMEJSK e DIMITROV. Nessuna ironia, in tutto questo: è quanto sarebbe accaduto nel corso di una nervosa riunione dello Stato maggiore ucraino, dove sarebbe stato intimato di mollare quest’area, dove è stata bruciata una quantità enorme di uomini e mezzi, peraltro fra i migliori, come ad ARTEMOVSK, e concentrarsi sul non perdere ANCHE Kupjansk, Krasnyj Liman, Seversk e Guljajpole (Купянск/Лиман/Северск/Константиновку и Гуляйполе).
https://t.me/rezident_ua/27818

Kupjansk è già più di là che di qua, e ogni tentativo di contrattacco è rintuzzato e fonte di ulteriori perdite. Sulle altre tre qualcosa possono fare ancora. Ma, specialmente nelle prime due città, il rischio di finire in ulteriori “calderoni”, come li chiamano in gergo, cucinati a dovere dai russi è concreto. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

21/10 ore 08:30 aggiornamento

OdG


Lungo una linea di fronte di oltre mille chilometri, possiamo procedere a seguire l’andamento delle operazioni in maniera lineare, da nord a sud o viceversa come facciamo di solito, o in ORDINE di IMPORTANZA o, meglio ancora, di COMPLETAMENTO delle operazioni stesse. Una specie di OdG dove, prima dell’immancabile “varie ed eventuali”, abbiamo una lista tanto lunga quanto complessa.

1. BATTAGLIE IN CORSO

Qui, KUPJANSK e KRASNOARMEJSK-DIMITROV sono chiaramente al punto uno. In entrambi i casi siamo alle fasi conclusive. I natofascisti devono solo capire se arretrare o restarE, con l’unica prospettiva di restarCI.
Sempre che abbiano ancora la possibilità di arretrare. Relativamente più semplice a KUPJANSK, ormai quasi impossibile KRASNOARMEJSK-DIMITROV, se non con improbabili fughe notturne a piedi lungo un corridoio di qualche chilometro tra i due cordoni della sacca, cordoni in corso peraltro di restringimento.

Prospettive:
- KUPJANSK: una volta liberata,
a. si porranno le condizioni per la chiusura di una sacca enorme a est del fiume OSKOL.
b. Non solo: i russi, ricongiungendosi coi loro compagni a sud, e chiudendo una sacca enorme, libereranno una quantità enorme di risorse da impiegare per espandersi lungo l’oblast’ di CHARKOV verso IZJUM e BALAKLEJA. Ovvero, riportarsi anche lì ai confini del 2022
c. Non solo: potrebbero anche accelerare un processo GIA’ in corso, peraltro, ovvero RICONGIUNGERSI SIA coi loro compagni che, a VOLCHANSK, stanno avanzando isolato dopo isolato, CHE con quelli A META’ STRADA che gli stanno già facilitando il compito. E saremmo già sopra CHARKOV, ovvero anche qui si tornerebbe ai confini del 2022.

- KRASNOARMEJSK-DIMITROV: una volta liberate,
a. siamo in una situazione di pura FANTASCIENZA rispetto al 2022. La liberazione di AVDEEVKA e gli spazi di manovra offerti dalla DISTRAZIONE delle truppe migliori verso KURSK, ha consentito ai russi di LIBERARE CHASOV JAR, DZERZHINSKIJ, APRIRE UN VARCO ENORME FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA E COLMARLO (SACCA DI KLEBAN-BYK) AVANZARE FINO A KRASNOARMEJSK, RAGGIUNGERE E SUPERARE IL CONFINE DI OBLAST’ CON DNEPROPETROVSK, RICOLLEGANDO L’AZIONE DEL GRUPPO OPERANTE NELLA DNR A QUELLO PIU’ A OVEST DI ZAPOROZH’E, ORMAI PARTE DI UN’UNICA AZIONE IN SVOLGIMENTO. Fantascienza pura, considerando rapporti di forza completamente diversi rispetto al 2022 (allora ottocentomila VSU contro la metà, e mi fermo al dato puramente numerico senza nemmeno considerare dotazione, logistica, stato di logoramento, ivi incluso il morale delle truppe, eccetera).
b. Esistono, ovviamente, SCENARI possibili da questa situazione fantascientifica allora e frutto concreto oggi di precise decisioni tattico-strategiche, rivelatesi in tre anni di conflitto vincenti da un lato e disastrose dall’altro (disastrose… ma non per tutti! anche qui, c’è chi ha vinto e ha dato anche il premio produzione ai propri dipendenti a fine anno! Questi ultimi orgogliosi di lavorare in fabbriche che producono morte e devastazione per millecinquecento euro in più a fine anno, pardon, per difendere i “pilastri del mondo libero”… e incazzati, anzi, se si manifesta e picchetta davanti ai cancelli, se gli si bloccano le navi ai porti, eccetera… “solidarietà di classe” in salsa leonardesca, e non solo… )
c. SCENARI che riguardano, senza andare tanto lontano, L’AVVICINAMENTO E L’ACCERCHIAMENTO PROGRESSIVI DA OVEST DEL BLOCCO SLAVJANSK-KRAMATORSK, l’ultimo ostacolo concreto rimasto alla liberazione della DNR. C’è poi la POSSIBILITA’ di AVANZARE ULTERIORMENTE VERSO OVEST, ovvero nell’oblast di DNEPROPETROVSK. Ma come già notato ieri, i russi non hanno tutta questa smania, e sconfinano nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, peraltro spaziando nella steppa ed evitando agglomerati urbani medio-grandi, come si dice nelle ricette QB, quanto basta per favorire la liberazione dell’oblast’ di ZAPOROZH’E.

2. BATTAGLIE IMMINENTI

Qui ascriviamo KONSTANTINOVKA, KRASNYJ LIMAN, SEVERSK, GULJAJPOLE e ORECHOV. Partiamo dalla prima.

- KONSTANTINTOVA: apparentemente fuori luogo declassata qui, al secondo punto delle “battaglie imminenti”, visto che la battaglia è già iniziata nelle aree periferiche a est. Ma sono, per il momento, azioni senza alcuna pretesa di affondo. Sarà una battaglia difficile, ed è per questo che i russi ci stanno arrivando, come del resto appena fatto a KRASNOARMEJSK-DIMITROV, per gradi. Quando saranno in grado di attaccare contemporaneamente e da più direzioni, attaccheranno. Ora, come ci dicevamo, si limitano a consolidare le posizioni periferiche raggiunte, nelle prime strade a est. Ma non è ANCORA una battaglia per la città. Il motivo è presto detto, e passiamo alle PROSPETTIVE.

PROSPETTIVE MOSTO SEMPLICI: una volta liberata… cambierà ben poco! Arrivare da lì a KRAMATORSK è come voler arrivare a Milano procedendo da Somma Lombardo lungo la SS33 del Sempione. Fai Somma, poi Casorate, poi Gallarate, poi Busto, poi Castellanza… e poi ti fermi e dici: “riprovo stanotte alle due quando la coda si è smaltita e i semafori lampeggiano”. Non c’è un metro quadro di verde (eufemismo, forse uno o due di verde ci sono… ma per far fare pipì ai cani). Lo stesso lì. Sono zone “dense”, ovvero ricchissime di fortificazioni a perdere, visto che i natofascisti occupanti ai moskaly “ingrati e traditori” e che “aspettano i russi” lasceranno solo macerie e aree contaminate. Ivi comprese quelle di casa loro.

D’altro canto, cosa fatta, capo ha, si dice dalle nostre parti. E non solo dalle nostre. I russi libereranno Konstantinovka. Ma lo faranno A TEMPO DEBITO, quando, per esempio, si sarà sbloccata la situazione a ovest e l’intero blocco della “SS33 del Sempione” sarà attaccabile non percorrendo la strada, ma prendendone d’assalto pezzi interi di quattro, cinque chilometri, ATTACCANDOLI DA OVEST. Non tanto da EST perché lì ci sono fortificazioni su fortificazioni che portano al blocco KRAMATORSK-SLAVJANSK. Anni di fortificazioni. Lustri, ormai, di fortificazioni. Ma da ovest non è così. E attaccare ed entrare a Gallarate contemporaneamente da Casorate Sempione, Besnate, Cassano Magnago, Fagnano Olona (e qui tagliarla da Busto negli ultimi 2 metri quadri di verde che li separano, ancora per poco, visto che il cemento è all’opera…) è già diverso che pretendere di attaccare ed entrare seguendo il Sempione e pensando di prenderla tutta casa per casa. Sessantamila abitanti. Chiedo scusa per chi non è familiare di questi posti, ma google maps aiuta. E il paragone calza. I russi libereranno Konstantinova e faranno saltare il banco da ovest, dopo aver sbloccato la situazione a KRASNOARMEJSK-DIMITROV e, soprattutto, nel VARCO APERTOSI A NORD-EST degli stessi, con quella SHACHOVO che i natofascisti stanno tenendo coi denti, perché sanno benissimo cosa li attende quando sarà liberata.

Passiamo alla seconda battaglia imminente, che possiamo anche associare alla terza. KRASNYJ LIMAN e SEVERSK. Anche qui i russi ACCERCHIANO, STRINGONO IL CERCHIO, ATTACCANO. Modello AVDEEVKA, o KUPJANSK. Maggiore efficacia, minor dispendio di energie, speranza di mantenere buona parte del patrimonio immobiliare ancora recuperabile. Su quest’ultimo punto, vige una specie di PROPORZIONALITA’ INVERSA fra TEMPI DI LIBERAZIONE e il GRADO DI DISTRUZIONE degli immobili: più veloce sarà l’azione, meno resteranno asserragliati, i natofascisti, meno saranno oggetto di distruzione le case popolari da loro elette a fortifikacija a perdere.

ATTACCARE DA PIU’ PUNTI, ACCERCHIANDO LE CITTA’, CONSENTE INOLTRE DI AGIRE CON PIU’ UNITA’ MOBILI D’ASSALTO CONTEMPORANEAMENTE, LE QUALI CON LE LORO VICENDE ALTERNE POSSONO EFFICACEMENTE INDIVIDUARE I PUNTI DEBOLI, SFONDARE IN QUEI PUNTI E SBUCARE DI SORPRESA NELLE RETROVIE DEI NATOFASCISTI, CON EFFETTI DEVASTANTI. Fiaccate le prime linee difensive, costrette alla fuga, il resto lo fanno i droni: come accade a Krasnoarmejsk, appena sbucano per arretrare, li individuano e li colpiscono. Diverso, anche qui, sarebbe lo scenario DOPPIAMENTE LOGORANTE, e per tutte le parti in conflitto, di una guerra d’attrito con un attacco da un punto soltanto. Quella dell’accerchiamento e attacco contemporaneo si sta quindi rivelando una tattica vincente ed estremamente efficace.

PROSPETTIVE: presto detto. Liberazione di KRASNYJ LIMAN significa, nell’immediato, liberazione dell’intera area sulla riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC a partire quantomeno da SVJATOGORSK. E liberare una quantità enorme di risorse.
La liberazione di SEVERSK COMPLETA QUESTA OPERA IN SVOLGIMENTO A NORD, facendo lo stesso sulla riva destra. E apre la via “diretta” a SLAVJANSK. DIRETTA… MA LA PARETE NORD DELL’EIGER HA MENO INSIDIE! Quindi i russi si muoveranno verso ovest, verso lo scoglio CRUCIALE, FONDAMENTALE della liberazione della DNR, con MOLTA CAUTELA.

MANTENENDO UN PARALLELO ALPINISTICO, IL BLOCCO SLAVJANSK-KRAMATORSK SARA’ ATTACCATO DA OVEST IN “STILE ALPINO” E DA SUD ED EST IN “STILE HIMALAYANO” (Walter perdono ovunque tu sia…): da ovest una guerra di manovra agile, e da est campi base a ogni linea fortificata che salta. Prima di attaccare quella dopo a poche centinaia di metri di distanza. A rendere necessario questo doppio approccio, una diversa “conformazione della roccia”, ovvero fuor di metafora una diversa disposizione delle linee fortificate, la maggior parte delle quali disposte a est dove avverrà, giocoforza, un attacco rigorosamente lento, metodico, e in molte più fasi che a ovest.

Passiamo ora a GULJAJPOLE e ORECHOV. I russi non solo si stanno avvicinando a est alla prima, ma cominciano a insidiare anche la seconda. È di ieri notte questo avvicinamento da est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3129
Se tanto mi dà tanto, e a meno di CLAMOROSI CEDIMENTI, la sequenza più logica è comunque GULJAJPOLE prima e ORECHOV poi. Per liberare la prima, occorre bloccare la strada a nord e mancano meno di sette chilometri al raggiungimento di questo obbiettivo. Proseguendo “a raggera” in senso orario, USPENOVKA una volta liberata aprirà un’altra strada, quella che arriva a GULJAJPOLE da nord-est, e lo stesso avverrà contestualmente da quella che porta alla stessa da EST. I russi si son già avvicinati, e di molto, seguendo quella che porta lì da SUD-EST e da SUD. Non appena si creeranno le condizioni, avverrà l’attacco da più punti e GULJAJPOLE salterà. A quel punto sarà la volta di ORECHOV. Ma a quel punto, probabilmente i russi saranno rientrati nell’oblast’ di ZAPOROZH’E dopo esser passati per quel lembo di DNEPROPETROVSK che stanno attualmente attraversando, essendo arrivati ora grosso modo a metà strada.
Inoltre, un’altra variabile da considerare saranno le manovre russe A OVEST di tutto questo. Coi natofascisti che stan tenendo coi denti STEPNOGORSK perché se si apre il varco lì le cose potrebbero CAMBIARE ULTERIORMENTE. Così come potrebbero cambiare i punti all’OdG.

3. BATTAGLIE “NON COSI’ IMMINENTI”…

Cosa resta? SUMY, anzitutto, e CHERSON.

Nella prima la consegna ufficiale, come da ordini superiori, è creare una zona cuscinetto in mezzo ai boschi e alle steppe. Per evitare che a qualche genio della lampada venga in mente una campagna-di-russia-4.0. Ma non ci sono particolari aspettative. Prospettive, nemmeno. Chilometri quadrati di territorio in prospettiva di un mercato delle vacche dove io mi ritiro da qui se tu ti ritiri da lì? Troppo tardi. I russi la DNR la libereranno.

Diverso sarebbe il discorso di CHERSON e ZAPOROZH’E. Oblast’ che potrebbero essere liberate senza sparare un colpo nel momento in cui i natofascisti accettassero di andarsene in cambio del ritiro russo di truppe da CHARKOV, SUMY e DNEPROPETROVSK. Il che richiederebbe ancora un BEL po’ di chilometri quadrati da liberare perché sia un cambio “alla pari”. Ma questa è ancora più fantascienza di “attacchiamo KRAMATORSK da ovest” pronunciato a ottobre 2022: allo stato attuale per Kiev negoziare questo equivarrebbe a una kapitulacija. E ai russi il “cessate il fuoco” per vedersi i natofascisti, una volta tirato il fiato, ripartire come prima, più di prima, POTENDOLO EVITARE non interessa. E loro, in questa fase, POSSONO EVITARLO. Da qui la fretta, “trumpiana”, di “chiudere” con un accordo MENO PEGGIORATIVO di quello che potrebbe essere solo tra sei mesi.

CHERSON è un altro discorso ancora. Storicamente l’Armata Rossa liberò prima ZAPOROZH’E, poi CHERSON. Nel 2022 una condizione irripetibile, non di guerra di manovra, ma di avanzata per decine di chilometri al giorno senza resistenza alcuna, ha consentito il movimento nel senso opposto. Ora siamo coi russi da una parte del DNEPR, e i natofascisti dall’altra. E i ponti saltati. Verosimilmente, lo schema potrebbe essere quello di ottant’anni fa. Meno costoso di un avventuroso, avventuristico, alla disperata, sbarco come quello che portò i natofascisti qualche anno fa a prendere KRYNKI sulla riva sinistra e… lì a restarci, bombardati a migliaia dai russi. Fino a tornare indietro.

Questi ultimi due punti sono più “VARIE ED EVENTUALI” che “meno imminenti”. Questa, attualmente, la situazione sul campo.

Aggiornamenti a seguire.

**************************************************************************************************

20/10 ore 21:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO A OVEST DI POLTAVKA (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/183977?single
e posizione qui
https://divgen.ru/47.70433/36.47598/13
e qui
47.70433/36.47598
Si ripiana la linea di fronte e si avanza verso GULJAJPOLE da est.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO PROSEGUENDO DALLA STAZIONE, APPENA LIBERATA, VERSO EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3128

ed espellendo i natofascisti da tutti i quartieri sottostanti (cerchiati in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28125

qui c’è poco da aggiungere, se non il fatto che a sud della ferrovia ormai la città, laddove non è stata ancora liberata, è divenuta terreno di scontro. A nord-est, confermato l’ingresso dei russi a ŠACHOVO (cartina qui):
https://t.me/boris_rozhin/183978?single

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO A DOBRYŠEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3127

e, come è possibile vedere da questa cartina,
https://t.me/divgen/74201?single
aggirano le linee di difesa architettate dai natofascisti per contenere da nord, nord-est e est i russi. Russi che a questo punto potrebbero piombargli addosso da ovest. Oppure scegliere di allungare ulteriormente verso sud-ovest. Ormai in quest’area sono arrivati alla linea di confine del 2022, mancano veramente pochi chilometri. In un contesto radicalmente diverso.

ANCORA DIECIMILA SOTTO LE MACERIE

È la stima diramata oggi dalla protezione civile di Gaza:
https://t.me/gazaalannetz/15942

sotto le macerie sono rimaste circa diecimila persone. Man mano che si rimuovono, spesso solo a mano, travi, calcinacci, blocchi di cemento e di mattoni, si scoprono nuovi cadaveri che si cerca di associare ai nomi dei dispersi di quel luogo, dando notizia alle famiglie dei ritrovamenti.

Vedremo quale sarà la conta alla fine. Se e quando ci sarà, una fine.

Aggiornamenti a seguire domattina.

************************************************************************************************

20/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI PASSANO IL FIUME JANCHUR A NORD (oblast’ di Dnepropetrovsk, cartina qui):
https://divgen.ru/event/3124
L’intera linea fortificata che avrebbe dovuto proteggere l’oblast’ di Dnepropetrovsk dai russi provenienti da sud (cartina qui),
https://t.me/divgen/74167?single
ora che è attaccata da nord è in smantellamento totale. I russi potrebbero calare da nord e chiudere nell’ennesima sacca i malcapitati natofascisti che ancora provano ad arginare l’avanzata russa da est verso ovest o da sud verso nord, considerando che parliamo di un territorio con pochissime linee difensive e centri abitati da ergere a fortificazioni a perdere. Siamo nel territorio di una piena guerra di manovra, su questo versante. E il boccino in mano ce l’hanno i russi.

A nord Molodeckoe è tornato a chiamarsi LENINO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3126
La liberazione di questo centro abitato (cartina con linee fortificate qui)
https://t.me/divgen/74176?single
consente di smantellare da ovest la linea difensiva a est e consentire ai russi di proseguire verso nord. Mi sbaglierò sicuramente, ma ai russi in questo momento pare interessi maggiormente SCARDINARE la linea di difesa a sud-ovest di SLAVJANSK e KRAMATORSK, ovvero accerchiarle da ovest liberando al contempo un’area importante di DNR. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Tagliata anche l’ultima via di accesso rimasta,
https://t.me/beard_tim/28111
i russi la attraversano e si avvicinano ai loro compagni a nord-est. Col restringersi dei cordoni Krasnoarmejsk da trappola è sempre più sacca. Iniziata infine la battaglia di SHACHOVO, coi russi che entrano da ovest (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43440

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO E RAGGIUNGONO JAROVAJA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3125
NOVOSELOVKA è praticamente accerchiata. Liberata Jarovaja, inoltre, i russi saranno a quattro chilometri da SVJATOGORSK. E a DUE CHILOMETRI dal SEVERSKIJ DONEC. Chiudendo l’area natofascista interamente a nord dello stesso, tra cui KRASNYJ LIMAN, da cui ora i russi distano 3,5 chilometri:
https://t.me/motopatriot78/43432

Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

20/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


A RODINSKOE, grazie alla logistica che negli ultimi giorni è decisamente migliorata e, soprattutto, a un controllo nuovamente assicurato dello spazio aereo, i russi han piazzato SEI NUOVE BATTERIE DI ARTIGLIERIA PESANTE, la situazione in cartina è compromessa:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60737
In queste condizioni non avrebbe alcun senso tenere posizioni che saranno a questo punto distrutte, ma non mi meraviglierebbe prendere atto dell’ennesimo ordine di tenuta a oltranza. Fino all’ultimo ucraino.

CHI SI RIVEDE... IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE!

Ve lo ricordate il Fondo Monetario? Fino al 2001 ne parlavamo un giorno si e l’altro pure. Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, spirale del debito, PVS nella morsa, basta col neoliberismo (così lo chiamavamo, all’epoca).

Poi arrivarono i black-block, le torri gemelle e venticinque anni di guerre. E il problema… rimase, solo che non ne parlò più nessuno. Ieri il canale ucraino Zerada ci informava che il problema era talmente rimasto che sarebbe stato proprio il FMI a RICHIEDERE LA SVALUTAZIONE DELLA GRIVNA DI UN ALTRO 10%, oltre che le solite “riforme strutturali”:
https://t.me/ZeRada1/27399
in cambio naturalmente di liquidità. Sempre Zerada ci informa che il “malvagio” JANUKOVICH, prima che lo intervenissero i “pilastri del pensiero libero” con un colpo di Stato, si era già mosso per INTERROMPERE LA “COOPERAZIONE” COL F.M.I.

Dettagli… e oggi, con una guerra civile durata undici anni e un Paese da allora in mano a un regime tanto criminale quanto irresponsabile nei suoi confronti – irresponsabile in quel senso, mentre in quello opposto, ovvero quello degli interessi padronali stranieri, è più che responsabile – ci mancava all’appello il FMI redivivo, con le sue condizioni. Le sue SOLITE condizioni. È arrivato anche lui, ultimo fra gli avvoltoi che aleggiano sopra il cadavere moribondo di quella che, alla fine dell’URSS, era la seconda repubblica per potenza economica.

AMORE FRATERNO

In Polonia, il nuovo “popolo fratello” di quello ucraino, ovvero quello riconosciuto ufficialmente in quanto tale dai “pilastri del mondo libero”, dopo tre anni di “fratellanza” brucia fraternamente le auto con targa sorella (filmato qui):
https://t.me/drugoeeto/30057

In Ucraina, il nuovo “popolo fratello” di quello polacco riceve fraternamente in dono le camionette con cui i Te-Tse-Ka sbattono al fronte i propri connazionali, per immolarli “fino all’ultimo ucraino” (ennesimo filmato di intruppamento, al secondo 00:38 si vede chiaramente la targa polacca 0P0 12066):
https://t.me/legitimniy/21064

Militari che viaggiano in borghese su mezzi di terza mano con targa polacca. Da una parte bruciano le macchine, dall’altra le donano. O le vendono a lotti. O le noleggiano. La logica? Vi paghiamo sì, o popolo fratello, ma per stare lì. A crepare.

Per la cronaca, i Te-Tse-Ka su minivan tedesco con targa polacca anche qui se la sono data a gambe: e per la proprietà transitiva, oggetto dei fraterni insulti dei civili non sono finiti solo i traditori connazionali, ma ormai anche chi li mantiene. Popolo “fratello”, quello polacco, ma sempre più soltanto di quella parte di parassiti sempre più in odio al proprio, di popolo: un popolo intero sempre più esasperato.

Aggiornamenti a seguire.

*************************************************************************************************

19/10 ore 21:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

IL CERCHIO COMINCIA A STRINGERSI INTORNO A GULJAJPOLE. I natofascisti mai, e poi mai, si sarebbero aspettati un epilogo di questo tipo: accerchiati da sud, est e nord. Come si è arrivati a questo? Il riassunto delle puntate precedenti lo facciamo ogni giorno, scelte tattico-strategiche che hanno privilegiato i portafogli delle lobby delle armi, persino a scapito di quello che le armi dovrebbero fare in un conflitto armato: portare chi le adopra ad avere la meglio sul nemico.

Oggi, una linea di difesa attrezzata per contenere i russi da sud, se li vede piombare a centottanta gradi. Un cerchio che comincia a stringersi dalla prima notizia della giornata: I RUSSI LIBERANO POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3118

Superano il fiume JANČUR, assumono il controllo della strada che conduce a USPENOVKA per OLTRE SEI CHILOMETRI, ricongiungendosi coi compagni a sud. Questo significa garantire alle truppe più avanzate RIFORNIMENTI E RINFORZI COSTANTI.

Significa anche accostarsi alla doppia linea di difesa natofascista DAL LATO DOVE È PIÙ VULNERABILE (cartina qui)
https://t.me/divgen/74114?single
e cominciare, metodicamente, a smantellarla da est. I russi approfittano di questo momento di ulteriore difficoltà e LIBERANO SUBITO DOPO OCHOTNIČ’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3119
ovvero l’ultimo tratto a est del fiume Jančur sotto USPENOVKA ancora sotto il controllo natofascista.

In serata, giungeva comunicazione della liberazione anche di NOVONIKOLAEVKA (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60711
I russi hanno raggiunto Uspenovka anche da sud.

Prossimo passo: ingresso a USPENOVKA anche da sud, questa che salta e russi a questo punto che possono attaccare la doppia linea di difesa summenzionata anche da nord, oltre che fare piazza pulita di tutto quanto di natofascista si trova ancora a est del fiume Jančur. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI GUARDANO GIÀ OLTRE LE SORTI DI UNA BATTAGLIA GIÀ SEGNATA E PUNTANO, METODICAMENTE, A DOBROPOL’E ENTRANDO A NOVYJ DONBASS (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3120
E PORTANDOSI A QUATTRO CHILOMETRI E MEZZO DALLE SUE PRIME CASE A EST.

Dobropol’e, posizione qui
https://divgen.ru/48.46928/37.0768/11
e qui,
48.46928/37.0768
è uno snodo estremamente importante. Da qui parte la via diretta verso KRAMATORSK a NORD-EST. I russi potrebbero inoltre procedere VERSO NORD, parallelamente da qui e da ZOLOTOJ KOLODEZ’, poco più a nord-est e da cui passa un’altra via verso nord. Spingendo da entrambe raggiungerebbero un’altra via che la approvvigiona, tagliandola. Resterebbero poi due vie soltanto, la M-03 e un’altra subito a sud, e IL BLOCCO KRAMATORSK-SLAVJANSK SAREBBE IN PIENO ACCERCHIAMENTO. Parliamo di poco più di sessanta chilometri in linea d’aria che, per tre anni buoni, quando la guerra era di annientamento e basta, sono stati numeri colmabili in anni. Ora che alle millecinquecento perdite inflitte ogni giorno si aggiungono anche avanzamenti, diventa materia di mesi. Staremo a vedere.

Poco più a sud, i russi avanzano e guadagnano posizioni all’interno di RODINSKOE (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/43406
confermato anche da quest’altra mappa:
https://t.me/boris_rozhin/183898?single

Anche nella stessa KRASNOARMEJSK, oggi, ci sono stati sviluppi, e clamorosi. I russi hanno LIBERATO LA STAZIONE FERROVIARIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3121
e creato i presupposti per un’ennesima sacca nel centro cittadino. Sacca assolutamente non vuota e che, nel momento in cui sarà liquidata, avrà conseguenze pesantissime sia in termini di perdite inflitte, che di soldati prigionieri, che di rapporti di forza fra natofascisti superstiti e russi attaccanti.

Un’area, quella fra KRASNOARMEJSK e DIMITROV ancora in mano ai natofascisti, che si sta assottigliando sempre più. I RUSSI OGGI ENTRANO A DIMITROV (parte sud, cartina qui):
https://divgen.ru/event/3123
e creano i presupposti per avanzare anche a sud, ripianando un’intera area e liberando risorse che andranno a incrementare ulteriormente la loro forza d’urto. L’impressione è che stia saltando un po’ tutto, i natofascisti stiano mollando le posizioni più avanzate, arretrando e, al contempo, cercando di uscire dalla trappola in cui i loro comandanti li hanno infilati, mentre i russi li incalzano da più direzioni e accelerando la loro fine.

I PILASTRI DEL MONDO LIBERO

Così si definiscono i nostri governanti, in particolare quella attualmente a guida dello stivale in riferimento al bullo di quartiere d’oltreoceano. Quello che di fronte a piazze gremite contro di lui (un immagine qui)
https://t.me/parstodayrussian/190289
e filmati città per città montati qui:
https://t.me/parstodayrussian/190300

reagisce, per ora solo virtualmente, pubblicando un filmato dove a bordo di un bombardiere sgancia merda sui manifestanti:
https://t.me/parstodayrussian/190301

Gli stessi suoi bombardieri, con una stella di Davide verniciata sopra che, invece di sganciare merda, sganciano ancora oggi BOMBE sul cielo di GAZA:
https://t.me/boris_rozhin/183893
perché questi filmati non sono virtuali:
https://t.me/gazaalannetz/15919
https://t.me/gazaalannetz/15916
e non era nemmeno virtuale la scuola che hanno bombardato, coi bambini dentro:
https://t.me/gazaalannetz/15911

Ennesima strage vera. Da parte dei pilastri del mondo libero, che probabilmente rimpiangono i tempi di quando, un po’ più in là, potevan tranquillamente “cavalcare nel tempio e nel portico di Salomone affondando nel sangue fino alle ginocchia, e fino alle briglie dei cavalli” (“in templo et in porticu Salomonis, equitabatur in sanguine usque ad genua, et usque ad frenos equorum”, Raimundus De Agiles, «Historia Francorum Qui Ceperunt Jerusalem»). E anzi, era la “giusta e sorprendente punizione divina” (“justo miroque Dei judicio”, ibidem).

Del resto, che si bombardi liquame finto o bombe vere, siamo noi che non capiamo: “ci sono forze che cercano di dividerci, di ridefinire la nostra storia e di distruggere le nostre tradizioni condivise . La chiamano cultura 'woke'”, ci spiega sempre l’altro pilastro del mondo libero.

Scriveva sei anni dopo quel 12 ottobre 1492 l’Autore di queste “tradizioni condivise”: “Di qui sarebbe possibile inviare, nel nome della Santissima Trinità, un buon numero di schiavi da mettere in vendita, insieme a un carico di brasile [una qualità di legno]. Se le informazioni di cui dispongo sono buone, mi risulta che sarebbe possibile vendere quattromila schiavi, per un valore di venti milioni e più” (Cristoforo Colombo, “Lettera ai sovrani”, settembre 1498) e aggiungeva subito dopo, riferendosi all’alta mortalità durante questi viaggi in nave stivati in condizioni disumane: “È vero che attualmente ne muoiono molti, ma non sarà sempre così. I negri e gli abitanti delle Canarie avevano cominciato anche loro nello stesso modo” (ibidem).

E questo era Colombo, nemmeno Cortes o Pizarro: tratto da un libro di Todorov di quasi mezzo secolo fa. Quando definire questo schifo la “nostra storia” e le “nostre tradizioni condivise” avrebbe comportato una pressoché unanime levata di scudi, tesa a evidenziare come tutte le parti coinvolte fossero nel frattempo “cresciute”, progredite nei secoli, avessero imparato dagli orrori dell’ultimo conflitto mondiale, e la parola d’ordine fosse “mai più”. Si sbagliavano. Ci sbagliavamo.

Aggiornamenti a seguire domattina.

***********************************************************************************************

18/10 ore 19:00 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


A NORD DI KRASNYJ LIMAN, I RUSSI PROCEDONO
- SIA VERSO OVEST, AVVICINANDOSI SEMPRE PIÙ AL FIUME OSKOL (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3113
- SIA VERSO SUD, ARRIVANDO A DOBRYŠEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3115

Un uno-due, in questo ennesimo “cvetok”, fiore che sboccia ampliandosi in più direzioni, che mette in crisi una difesa, quella natofascista, sempre più incapace di fronteggiare gli attacchi molteplici e ripetuti da parte russa.

Nel primo caso, poi, i russi stanno aggirando postazioni difensive (cartina qui)
https://t.me/divgen/74083?single
concepite per contenere attacchi da sud, non da est, dove oltre un anno di progressivi, continui cedimenti, frutto anzitutto del trasferimento di forze ingenti nella fallita campagna-di-russia-2.0, ha condotto i russi dove non sarebbero mai dovuti essere, ovvero, alle loro spalle.

Questo non può non ripercuotersi anche nel secondo, di caso, dove invece le linee difensive ci sono, e più di una (cartina qui),
https://t.me/divgen/74090?single
ma mancano gli uomini e i mezzi per tenerle efficacemente.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Lo stesso accade poco più a sud, dove i russi ormai si sono avvicinati a KONSTANTINOVKA anche da una direzione “tabù” come quella a sud-est (cartina qui, PLEŠČEEVKA LIBERA),
https://divgen.ru/event/3114
irta di difficoltà da superare date da una fitta rete difensiva come solo nel DONBASS i natofascisti son riusciti a fare (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74086?single

In particolare, notiamo proprio da questa cartina come dopo aver ripulito l’area a sud dell lago di KLEBAN-BYK e la stessa città a est che gli dà il nome, i russi cerchino di incunearsi nei punti più deboli, nelle falle presenti fra queste linee spezzate, e incunearsi nelle stesse, passando infine alla loro demolizione prima di avanzare ulteriormente. In genere, le strade e le ferrovie servono proprio a questo. Dove c’è una strada, una ferrovia che attraversa una linea difensiva, proprio lì è il punto più vulnerabile della stessa, proprio lì i russi insistono, sfondano, demoliscono ai lati, approfondendo ulteriormente la falla creatasi e liquidano l’intera linea difensiva.

TUTTO QUESTO, MENTRE GIÀ NELLA STESSA KONSTANTINOVKA SI COMBATTE. IN PARTICOLARE, NELLE PRIME FILE DI ISOLATI A EST (cartina qui, linee rosse che delimitano l’attuale linea di fronte):
https://t.me/beard_tim/28074

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI LIBERANO PRIMA GRAN PARTE DEL QUARTIERE SUD (Juzhnyj, cartina qui)
https://divgen.ru/event/3116
POI NE COMPLETANO LA LIBERAZIONE E AVANZANO A NORD FINO ALLA STAZIONE FERROVIARIA (seconda cartina qui):
https://divgen.ru/event/3117
In quella che è una delle maggiori progressioni in un giorno solo dall’inizio della battaglia. Sacca a ovest, area a est interamente tagliata, la situazione per i natofascisti, lo ricordiamo, in un frangente in cui i soldati semplici hanno lasciato il campo alle forze speciali, i migliori ancora in mano al regime di Kiev, si fa sempre più tragica.

A questo, aggiungiamo il fatto che KRASNOARMEJSK si trova SOTTO COMPLETO ACCERCHIAMENTO OPERATIVO. Lo riconoscono i canali ucraini stessi, commentando le immagini dei loro soldati mentre sventolano, al ritmo di 10-15 al giorno, la bandiera bianca ai droni russi che li puntano:
https://t.me/legitimniy/21058
“Obmennyj fond”, “fondo di scambio”, commentano laconicamente, per il prossimo scambio prigionieri. Dove Kiev dovrà, a questo punto, rilasciare altri prigionieri politici per pareggiare il numero di quelli da scambiare coi russi.

Nel frattempo, son sempre di più a paventare anche l’accerchiamento fisico, ovvero la sacca:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60647
E qualcuno si chiede se Avdeevka non abbia insegnato qualcosa, in questo senso. Retoricamente, visto che la risposta è no.

“CUIUS REGIO, EIUS RELIGIO”, “MORITURI TE SALUTANT”... O FORSE NO: IL REGIME FA SEMPRE MENO PAURA


Un anno fa i natofascisti entravano nella più grande cattedrale d’Ucraina, quarta al mondo per grandezza, e scacciavano i preti ortodossi per metterci i loro. Oggi quella chiesa è così:
https://t.me/ZeRada1/27387
Vuota, con una bandiera a fianco dell’altare e un tridente davanti. Ma per Vaticano (colpevolmente!), UE e tutto l’U-ccidente gli usurpatori, alla cui fede farlocca non aderisce praticamente nessuno, son divenuti e restano gli interlocutori ufficiali. Siamo tornati al “cuius regio, eius religio”. Con l’aggravante che ormai, del fatto che se per protesta nessuno va più in chiesa, non importa più niente a nessuno: anzi, ancora meno voci fuori dal coro.

È lo stesso principio della MACHADO, nota sempre Zerada, mentre commenta l’intervista del “premio nobel per la pace” datata febbraio 2025, rilasciata al figlio di Trump
https://geopoliticaleconomy.com/2025/10/16/venezuela-maria-corina-machado-privatize-oil-us-corporations/
che ha fatto il giro del mondo:
https://t.me/ZeRada1/27382

Dimenticatevi dell’Arabia Saudita, dimenticatevi dei sauditi. Noi abbiamo più petrolio, ovvero un potenziale infinito.
Forget about Saudi Arabia; forget about the Saudis. I mean, we have more oil, I mean, infinite potential.

E apriremo i mercati. Via il governo dal settore petrolifero. Privatizzeremo TUTTA la nostra industria.”
And we’re going to open markets. We’re going to kick [out] the government from the oil sector. We’re going to privatize all our industry.

Il Venezuela ha risorse importanti: petrolio, gas, minerali, terra, tecnologia. E come hai detto prima, siamo in una posizione strategica, a qualche ora d’aereo dagli Stati Uniti.
Venezuela has huge resources: oil, gas, minerals, land, technology. And, as you said before, we have a strategic location, you know, hours from the United States.

E faremo esattamente così, sappiamo che dobbiamo farlo.
So we’re going to do this right. We know what we have to do.


E capisci, le ditte statunitensi sono in una posizione super strategica per investire.
And American companies are in, you know, a super strategic position to invest.


Questo Paese, il Venezuela, diverrà la più brillante opportunità di investimento per le ditte statunitensi, brave persone che faranno un sacco di soldi.
This country, Venezuela, is going to be the brightest opportunity for investment of American companies, of good people that are going to make a lot of money”.


Premio nobel per la pace… la maggiore risorsa di un Paese che finisce nelle mani delle multinazionali a stelle e strisce. Come in Ucraina, rincara la dose Zerada.

“Ecco perché gli ucraini han già dato a Trump le proprie materie prime e la terra, ai britannici i porti, eccetera. Ma Turčinov, Porošenko e Zelenskij presidenti ladri al posto di Janukovič non era ancora abbastanza. Per accedere al “premium account” (sic!) dell’Occidente era necessario combattere ininterrottamente con gente che apparteneva per l’ottanta percento allo stesso loro popolo: i russi.”
Потому что украинцы уже отдали Трампу свои недра и землю, британцам порты и т.д., но не только ради того, чтобы Турчинов, Порошенко и Зеленский были президентами и грабили их вместо Януковича. Важным фактором продолжения этого «премиум аккаунта» Запада для Украины является необходимость непрерывно воевать с самым братским для 80% украинцев народом – русскими.

https://t.me/ZeRada1/27382

E VISTO CHE MANTENERE A SUON DI SUSSIDI, STIPENDI E PENSIONI MILIONI DI PERSONE COSTA, COSA HANNO PENSATO BENE I “VOLENTEROSI” AIUTANTI D’UCCIDENTE? FANTASIA FANTASIA PORTAMI VIA… ESIGERE DAL GOVERNO FANTOCCIO DI KIEV, MEGLIO, DALLA SUA BANCA CENTRALE, DI SVALUTARE LA MONETA NAZIONALE, ALTRIMENTI DETTA GRIVNA, ALMENO DI UN BUON ALTRO 10-15%!!!
https://t.me/legitimniy/21057

Risultato: per iniettare nel bilancio del Paese in bancarotta (fraudolenta!) le risorse necessarie a erogare una pensione MEDIA, pari a 6.436,8 grivne,
https://24tv.ua/economy/ru/pensii-ukrane-skolko-poluchajut-pozhilye-ljudi-oktjabre-2025_n2933880
oggi servono 136,95 dollari. Domani ne serviranno 119,2. Dolce l’uva, nevvero? E ma aumenterà l’inflazione, crollerà ulteriormente il potere d’acquisto, UN TERZO DEI PENSIONATI OGGI NON ARRIVA NEMMENO A 4.000 GRIVNE (85,10 dollari oggi, 74,07 dollari domani)! Esticazzi non lo mettiamo? Del resto, i pensionati di qualcosa devon pur morire… o crediamo alla storiella che a qualcuno importa ancora qualcosa di loro? E non solo in QUEL regime, ma in altri ben più vicini, anzi sopra le nostre, di teste?

E a questo punto, sinceramente che un popolo condannato dai padroni a immolarsi “fino all’ultimo ucraino” vada in chiesa, quella creata a tavolino dai padroni, o non ci vada, ai padroni stessi non importa un fico secco. Anzi, più che “cuius regio, eius religio”, “Morituri te salutant”.

O FORSE NO. Non solo i commenti alla notizia dell’autista che aveva tirato sotto due Te-Tse-Ka a un posto di blocco sono piovuti contro i Te-Tse-Ka a migliaia, e come sottolineava un avvocato forense qualche giorno fa SIAMO TUTTI TRACCIABILI, anche con vpn, account anonimi, eccetera, in particolare in regimi come quello di Kiev.
https://t.me/legitimniy/21055
Ma anche assistiamo quotidianamente a scene di attacchi come i Te-Tse-Ka come quello riportato da Legitimnyj nel link appena citato. Quartiere popolare di DNEPROPETROVSK, parcheggio davanti ai palazzoni, ennesima retata, con due macchine. La prima scappa di fronte all’accorrere di gente a difesa del malcapitato, lasciando - per paura di prendere non solo vetri spaccati e colpi sulla carrozzeria anche botte vere – il “collega” col malcapitato in balia dei condomini. I quali cominciano a prenderlo a botte finché non molla la presa e se ne va via, coperto di insulti e scappando con un altro degno compare sulla seconda macchina. Anch’essa salutata in uscita con “calorose pacche di incoraggiamento” sui vetri e sulla carrozzeria.

Sempre più civili capiscono che, a questo punto, è tutto nelle loro mani. Che il conto alla rovescia per la loro autodistruzione si può e si deve fermare. Fermando questi criminali. Ne vedremo ancora e di più. Ma non chiamiamola, nei nostri cinegiornali luce, “resistenza”, per l’amor del cielo… tutt’al più, come nel 2014, anche questi scesi dai palazzoni sono “terroristi filorussi”. Anzi, non parliamone affatto. Del resto, per i nostri cinegiornali sono già dati per morti. Immolati. Fino all’ultimo ucraino. Forse no.

Aggiornamenti a seguire domani.

**********************************************************************************************

17/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI AVANZANO NOTEVOLMENTE IN CITTÀ. Cartina aggiornata in due tempi:
https://divgen.ru/event/3111
et
https://divgen.ru/event/3112

Soprattutto, TAGLIANO FISICAMENTE TUTTE LE VIE DI COMUNICAZIONE CHE CONDUCONO ALLA CITTÀ. Ai natofascisti resta un corridoio di tre chilometri e mezzo dove i russi ancora non ci sono, ma anche dove le strade sono più che altro viottoli.

Le perdite inflitte sono enormi, ormai qualsiasi cambio, trasferimento feriti, arrivo di ulteriori rinforzi, è praticamente impossibile. L’ordine, tuttavia, è stato quello di tenere fino all’ultimo ucraino, e così i comandanti hanno disposto. Risultato: i loro reparti sono decimati, i loro mezzi abbattuti uno a uno dai droni russi:
https://t.me/voenkorKotenok/68220

I soldati stessi, lamenta il natofascista Roepke mostrando il fotogramma di uno di loro mentre mostra al drone russo la bandiera bianca della resa, si arrendono mentre i russi sono ormai in pieno centro:
https://t.me/divgen/74059

Aggiornamenti a seguire domani.

*************************************************************************************************

17/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO NOTEVOLMENTE VERSO OVEST, RAGGIUNGENDO LE SPONDE DEL FIUME JANCHUR ANCHE SU QUESTO PUNTO A NORD E LIBERANDO IL PAESINO DI TRIVOL’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3107

I russi ora sono a MENO DI SEI CHILOMETRI E MEZZO dalla strada che da POKROVSKOE a nord porta a GULJAJPOLE a sud. Tagliata quella, tagliata un’intera logistica. Inoltre sono a MENO DI DIECI CHILOMETRI dall’andare nuovamente a sbattere contro il confine di oblast’ ed entrare nuovamente a ZAPOROZH’E.

La loro è stata una mossa astuta perché si sono riusciti a infilare nella linea di difesa nemica colpendola trasversalmente, progressivamente spazzandola via dal suo punto più debole, quello laterale a est (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74038?single

Non solo. A questo punto avendo chiuso completamente A NORD e a SUD l’area a est del FIUME JANCHUR, la stessa ora si trova tagliata, essenzialmente, nelle comunicazioni e nella logistica. Accelerando così la sua fine.

VERSO SEVERSK

I RUSSI RIPULISCONO UN’INTERA SACCA A SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3108
e portano la linea di fronte a ridosso di ZVANOVKA e, in prospettiva, di SEVERSK, chiusi ormai nella stessa trappola. Non molte fortificazioni a difesa incontreranno nel loro cammino verso nord (cartina qui)
https://t.me/divgen/74041?single
e TRE CHILOMETRI E MEZZO SEPARANO LE DUE PUNTE che andranno a ripianare l’ennesima U che li attende da sud. Nel frattempo, ZVANOVKA potrebbe essere ulteriormente avvicinata da sud, così da mantenere una certa continuità di azione e accorciare le distanze fra i due cordoni dell’ennesima sacca.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI SFONDANO DA EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3110
LIBERANO PESCHANOE E CREANO UN SETTO CHE TAGLIA IN DUE L’IMMENSA SACCA A EST DEL FIUME OSKOL. Incuneandosi fra due linee fortificate (cartina qui):
https://t.me/divgen/74047?single
sono riusciti a mettere in crisi entrambe! Ora attaccate anch’esse dove sono più fragili e, metodicamente, smantellate pezzo per pezzo, posizione per posizione.

Oltre a tutto questo, a sud si vede già l’ennesima sacca, con le posizioni più avanzate natofasciste attualmente sotto attacco e non in grado, con ogni evidenza, di tenere a lungo. Oltre a questo, aver liberato CINQUE CHILOMETRI di N-26, la statale in giallo nella cartina, oltre a migliorare la logistica consente un avanzamento notevole di pezzi pesanti per un ulteriore martellamento di posizioni un tempo arretrate, ora in prima linea. Liberare l’area a est del fiume OSKOL, e proseguire in condizioni di ritirata da parte dei natofascisti, consentirebbe ai russi di tornare ai confini di agosto 2022. E superarli. IL FIUME A QUESTO PUNTO A CUI POTREBBERO PUNTARE NON SAREBBE PIU’ L’OSKOL, MA IL SEVERSKIJ DONEC. Staremo a vedere.

DA VOLCHANSK A KUPJANSK

I RUSSI GUADAGNANO TERRENO A EST DI VOLCHANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3109
A rischio di essere tagliata, un’intera strada che, subito a ridosso della nuova linea di fronte, porta a est lungo tutta una serie di paesini che dopo trentacinque chilometri circa arriva al confine. Con tutte le conseguenze del caso.

Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

17/10 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK


I RUSSI CHIUDONO LA SACCA A EST DI FILIJA (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60551
Posizione qui
https://divgen.ru/48.07763/36.82837/11
e qui:
48.07763/36.82837
Non sono tanto quei diciotto chilometri quadrati recuperati in un botto a contare, quanto il fatto che la linea di fronte si è enormemente ristretta e ora i russi convergono da sud verso NOVOPAVLOVKA a nord. Si aprisse – E APPROFONDISSE – qui una falla, avremmo un tracollo di tutta l’area che ora cerca di contenere i russi da est all’altezza di UDACHNOE, poco più a nord e a ovest di KRASNOARMEJRSK. E il passaggio su questo fronte a una guerra di manovra. Entrambe le cose preoccupanti per il regime di Kiev.

A preoccupare dovrebbe essere anche il fatto che, in una CHERSON rimasta dormiente per anni, dopo mesi di tentativi natofascisti (riusciti) di suicidio assistito (dai russi) a KRYNKI, ALESHKI e sulla riva sinistra del DNEPR, ora i russi si sono attivati:
- prima riprendendosi tutti gli isolotti e isoloni sul fiume,
- poi spazzando via le fortificazioni erette dai natofascisti e rompendo la loro logistica facendo lo stesso coi depositi e le caserme nelle retrovie:
https://t.me/voenkorKotenok/68221
In genere, preludio a qualcosa. O simulazione di un preludio a qualcosa. In entrambi i casi, per i natofascisti urge correre ai ripari. E distrarre altre energie.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

CHE ALL’AZIONE DI IERI AVREBBE DOVUTO SEGUIRE UN’ALTRA, BEN PIU’ PROFONDA, ERA PREVEDIBILE. MA NON NEL GIRO DI POCHE ORE. I russi stamane sono giunti non con incursori o guastatori, ma con il grosso delle truppe, alle porte di Konstantinovka (cartina aggiornata qui):
https://divgen.ru/event/3106
In altre parole (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74034?single
hanno sbaragliato l’ultima linea difensiva a est approntata dai natofascisti. Altro pezzo che cede, altri problemi operativi enormi con risorse sempre più limitate a disposizione.

ATTACCO AI TE-TSE-KA

Ieri un camion “non ha visto” (autista sobrio) un posto di blocco e ne ha tirati sotto due. A ODESSA:
https://t.me/RVvoenkor/101941

Anche nell’ovest, non siamo agli investimenti, ma ormai si assiste quotidianamente a scene come questa:
https://t.me/ZeRada1/27359
per inciso, non solo non li han fatti nemmeno scendere dalla macchina e gli han messo le mani addosso ancora sul sedile, ma li hanno costretti dopo alla fuga, riporta la cronaca di Zerada.

LE PRIME VITTIME DEL FASCISMO: I BAMBINI


I Te-Tse-Ka non solo come cancro da estirpare, ma come simbolo di un fascismo che miete le sue prime vittime proprio fra i bambini. Il riferimento è a questo filmato:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60554

Abbiamo giocato tutti, o quasi, da bambini “alla guerra”. Agli indiani e cowboy, “fra la via Emilia e il west”. Nel "Marco Polo" di Montaldo c'è una scena (prima puntata) dove i bambini veneziani si prendono a legnate su barchette in laguna a veneziani contro genovesi.

Ma questa variante locale di guardie e ladri, o acchiapparella, con riprodotti su scala mignon lo sbirro, lo squadrista, o il soldato (in mimetica, passamontagna e giubbotto antiproiettile) i quali al posto di blocco fermano "come i grandi" un bambino in maglietta arancione, il "civile", il quale si divincola e scappa, mi era ancora nuova.

Due considerazioni al volo, e senza entrare neppure nel tema del “bullismo” perché, come diceva una psicologa a un incontro qualche sera fa, ne aveva anche lei le tasche piene di questa parola ormai abusata. I “bulli” ci sono sempre stati. Specialmente nel mio quartiere, fatto di supercondomini e condomini da migliaia di famiglie, intruppate tutte nel giro di pochi mesi, in forme ben peggiori di quelle attuali.

Oggi son cambiati i mezzi, quello si, e in peggio. Questo è il problema, rispetto al prendersi a botte di allora: ci sono i telefonini, ogni immagine che parte comporta una perdita di controllo sulla stessa; c’è il revenge-porn, a me ha fatto impressione sapere che con l’IA si riesce a fare foto pornografiche (che poi dicevano in quell’incontro sono PEDO-pornografiche, visto che riguardano minori) associando volti a corpi nudi tratti da foto; c’è se vogliamo molto, ma MOLTO di peggio della menarola o della rissa, al punto che durante quell'incontro, fatto per bumer come me incapaci di stare al passo coi tempi, mi chiedevo se non vi fosse da rimpiangere la stessa. Oggi, la seconda causa di morte tra i NOSTRI ragazzi, dopo gli incidenti stradali, è il suicidio. MORTI, ma nessuno dice OMG, ne parla il regionale in un trafiletto, e poi si passa allo sport. Son cambiate tante, tantissime cose, da quando ci si trovava in cortile e si regolavano conti piccoli, medi, grandi direttamente e poi si proseguiva come prima, più di prima a tirar sera tra una pallonata e un’altra.

Premesso questo, torniamo al filmato: siamo a forme elementari di violenza, sono bambini e non ragazzi. Qui abbiamo, RIPRODOTTA SU PICCOLA SCALA, LA STESSA VIOLENZA DI STATO CHE GRANDI ESERCITANO SU ALTRI GRANDI. Violenza di Stato che se vogliamo c'è sempre stata, negli esempi citati, e che personalmente mi piacerebbe non fosse più un riferimento per bambini e ragazzi, veicolando la loro naturale e sacrosanta aggressività in maniera diversa. Violenza di stato che però qui è PRESENTATA e RIPRODOTTA in maniera sostanzialmente diversa:

VIOLENZA DI STATO CHE NON E' NOI CONTRO LORO (VENEZIANI CONTRO GENOVESI)

VIOLENZA DI STATO CHE NON E' BUONI CONTRO CATTIVI (GUARDIE E LADRI)

VIOLENZA DI STATO CHE E’ SOLO PREPOTENZA, E’ SOPRUSO, E’ SOPRAFFAZIONE RAPPRESENTATA COME MODELLO POSITIVO, IN CUI I BAMBINI DILIGENTEMENTE, RIPRODUCENDO UNIFORMI, ARMAMENTI, PERSINO POSE E ATTEGGIAMENTI, SI IDENTIFICANO. Qui abbiamo la riproduzione di schemi chiaramente mutuati dai “grandi” ed eretti a MITO, EROI DA IMITARE, in una società fittizia dove il disertore, l’obbiettore, il debole è un “untermensch”. In una società FASCISTA.

Un filmato come questo parla di più di mille saggi sull’argomento.

Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

16/10 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I russi avanzano lungo la M-18 che porta dritti a Zaporož’e (cartina qui), in linea d’aria a meno di diciotto chilometri a nord.
https://divgen.ru/event/3103

Non fanno scalpore, come avanzamenti, ma vista la distanza ridotta e l’assenza di fortificazioni approntate degne di questo nome (cartina qui),
https://t.me/divgen/74017?single
preoccupano, e non poco, un comando sempre più a corto di rinforzi da inviare per stabilizzare situazioni sempre più fuori controllo.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Si riprende ad avanzare anche qui, stavolta da est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3104
Pare comunque che i russi stiano attendendo buone notizie a ovest. Dovessero davvero liberare Šachovo, per esempio, e proseguire verso nord. Questa intera area resterebbe tagliata fuori e chiusa nell’ennesima sacca, a questo punto provocando un fuggi fuggi per evitare l’accerchiamento che condurrebbe allo stesso risultato di una liberazione casa per casa, ma con tempi e perdite decisamente inferiori. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI OGGI RIDUCONO DI OLTRE LA METÀ LA SACCA IN PIENO CENTRO CITTADINO E, DI FATTO, PONGONO UNA SERIA IPOTECA SUL SUCCESSO DI QUESTA BATTAGLIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3105

Come è possibile notare da questa mappa satellitare,
https://t.me/divgen/74026?single
le aree urbane dove ancora i natofascisti si annidano sono ormai poche. Troppo poche.

I natofascisti oppongono una resistenza accanita ma, specialmente dopo oggi, dovrebbero solo pensare a ritirarsi minimizzando le perdite, anziché immolarsi in ottemperanza alle disposizioni di criminali che a crepare mandano gli altri e i loro figli, non loro e i loro. Attenzione che l’intera area a est del fiume OSKOL ancora in mano alle forze del regime è sempre più tagliata.

Aggiornamenti a seguire domattina.

************************************************************************************************

16/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK

I russi si avvicinano a NOVOPAVLOVKA nell’oblast’ di Dnepropetrovsk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3102
creati i presupposti per l’ennesima sacca a est, complice il fatto che nell’area, di fortificazioni, non se ne vedono proprio (cartina qui):
https://t.me/divgen/74011?single
e la stessa NOVOPAVLOVKA, letteralmente chiusa da due parentesi “(” “)” che ne costituiscono l’unica linea di difesa, una volta attaccata da più punti non terrà molto a lungo.

VICTORY FUND FOR UKRAINE: FONDO DELLA VITTORIA O LA VITTORIA CHE HA TOCCATO IL FONDO?

La Polonia ha risposto picche: non caccerà un soldo per comprare le armi a stelle e strisce da destinare poi in Ucraina.
https://t.me/RVvoenkor/101884
Aiuterà “in altro modo”. Ecco allora il multiforme ingegno a stelle e strisce elaborare un nuovo piano: i dazi anticinesi in importazione genereranno introiti che finiranno nel “Fondo della Vittoria”. Dazi del 500% finché i cinesi compreranno petrolio russo:
https://t.me/ZeRada1/27345
Lo stesso dovrebbe fare l’UE: dazi del 500% ai cinesi finché compreranno petrolio russo
https://t.me/RVvoenkor/101895
Racket, per inciso, esteso anche ai giapponesi:
https://pluralia.com/news/usa-al-giappone-dovete-interrompere-le-importazioni-energetiche-dalla-russia/

I cinesi hanno già risposto picche
https://t.me/parstodayrussian/190238
minacciando risposte speculari:
https://t.me/RVvoenkor/101897
I giapponesi, come al solito, tergiversano.

Bastano tuttavia le risposte simmetriche cinesi a mettere in ginocchio sia USA che Europa. Europa non ne parliamo, USA, basti pensare al rifiuto, paventato dai cinesi, di IMPORTARE SOIA dagli Stati Uniti e il terremoto che ha suscitato:
https://www.rbc.ru/politics/15/10/2025/68eeb7549a794749fedff8e0
118,84 milioni di tonnellate di soia prodotte lo scorso anno:
https://www.fas.usda.gov/data/production/commodity/2222000
Metà della merce esportata andata (e va) in Cina:
https://farmdocdaily.illinois.edu/2025/09/us-soybean-harvest-starts-with-no-sign-of-chinese-buying-as-brazil-sets-export-record.html
Direi che senza toccare terre rare o altre cose particolari, basterà solo chiudere il rubinetto della Soia e gli elettori di Trump gli marceranno coi trattori DENTRO il Campidoglio. Staremo a vedere.

QUATTROCENTOMILA UCRAINI, SOTTO IL REGIME DI KIEV, CON DOPPIA CITTADINANZA… E LA SECONDA E’ RUSSA: SI SCOPRONO GLI ALTARINI

Oggi è la giornata degli altarini che si scoprono, dopo il can can mediatico di ieri per il sindaco (ex?) di Odessa Gennadij TRUCHANOV e il suo (falso?) passaporto russo. Già, perché ad avere passaporto (e cittadinanza) russi sono, dichiaratamente:
- il presidente dei Servizi di Sicurezza d’Ucraina (SBU) Vanja BAKANOV
https://t.me/Tatarinov_Rus/60532
- il ministro della difesa Rustem UMEROV
https://t.me/Tatarinov_Rus/60536
- il viceministro degli interni Aleksandr GOGILASHVILI
https://t.me/Tatarinov_Rus/60536
Insieme a loro, si stima, ALTRI QUATTROCENTOMILA UCRAINI,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60531
che vivono sotto il regime di Kiev. Mentre quelli dati ai nuovi cittadini di DNR, LNR, Zaporozh’e e Cherson dal 2022 a oggi sono quasi CINQUE MILIONI (ibidem).

Si scopre anche che il signor TRUCHANOV, in realtà, sarebbe stato contattato da ZALUZHNYJ tramite il Mi-6 per una possibile COALIZIONE ANTI-ZELENSKIJ. E che, scoperto, avrebbe fatto rompere ogni indugio al tandem Ze-Ermak che ha utilizzato la sua presunta doppia cittadinanza per epurarlo seduta stante:
https://t.me/rezident_ua/27779

Guerra per il potere che si intreccia e diviene un altro capitolo di questa guerra civile, in corso da oltre dieci anni.

Aggiornamenti a seguire.

*************************************************************************************************

16/10 ore 08:30 aggiornamento

TOMAHAWK APRIPISTA PER I TAURUS, AVANTI TUTTA!

“Tattica, strategia, abnegazione, forza”… e tutto in funzione del portafoglio dei padroni! (poveri CCCP… mal-trattati così di prima mattina).

Una volta appurato che a pagare non è Kiev ma siamo noi, UE (pardon, ora ci chiamiamo “NATO” e loro invece sono cosa… non si sa), pronta la fornitura di Tomahawk. E a seguire, perché no? Pure una fornitura di Taurus, che i padroni delle ferriere teutonico-vichinghi metteranno anch’essi sul conto del pubblico contribuente comunitario.
https://t.me/legitimniy/21037
Quante belle cose si possono fare con ottocento miliardi di euro… seicento oltreoceano duecento qui; nel frattempo, un parente che ha appena avuto un ictus ha girato QUATTRO ospedali, nella prospera Emilia, prima di trovare un posto letto. A Pavullo (per i non emiliani, vedasi sulla cartina l’unico posto letto disponibile dove si trovava). Ma va bene così.

A tale scopo, si è attivato anche il referente politico dei padroni del complesso militare-industriale, che nella culla della democrazia non si sporcano le mani direttamente con leggi, lacci e lacciuoli ma, come dicono loro, si fermano all’atrio degli alberghi (o “lobby”) dove i loro referenti alloggiano.

Referente politico… uomo immagine, uomo sandwich dell’apparato, il reale referente politico, asceso con lui al potere nel corso dell’ultima campagna elettorale e che dei suddetti padroni cura direttamente gli interessi, facendo da trait d’union fra gli spettacoli dell’uomo immagine e loro.

Uomo immagine che non conta più neppure cosa blateri, se conclude la guerra fra “Albania” e Azerbaigian,
https://www.youtube.com/watch?v=0wdzdqi2Rvw
o fra “Iran” e Pakistan,
https://t.me/parstodayrussian/190237
o fra Marte e Gallipoli, sulle note di “aria caddhipulina canta canta...”

Uomo immagine che può tranquillamente affermare che il Capo di Stato del Paese più grande del mondo, in termini di popolazione, gli ha PERSONALMENTE garantito che “non succederà più” (certo, e con Claudia Mori di sottofondo...) che comprerà petrolio o gas russo.
https://t.me/ZeRada1/27342
Con immediata SMENTITA del portavoce del Ministro degli Esteri indiano Randhir Jaiswal
https://t.me/ZeRada1/27344
il quale, pensando di rivolgersi a persone dotate di raziocinio, ha sottolineato che un conto è DIVERSIFICARE il portafoglio fornitori, TRA CUI anche gli USA, e un altro è tagliare i ponti. Ma l’uomo immagine è già avanti, la diplomazia a colpi di bulldozer, gli stessi che tiran giù le case dei palestinesi nei territori occupati, non ammette tregua.

Nuove imprese lo chiamano. Per esempio, il premio nobel per la pace che, dopo avergli dedicato il premio, che se avesse potuto si sarebbe disarcivescoviscontantinopolizzata seduta stante e lo avrebbe arcivescoviscostantinopolizzato lei stessa con le sue manine, lo invoca a far la guerra al suo Paese per “portare la pace”:
https://edition.cnn.com/2025/10/15/americas/venezuela-machado-trump-maduro-latam-intl
E lui non perde tempo, si tira su la patta, petto-in-fuori-pancia-in-dentro-mascella-in-alto e via, più veloci della luce ad “autorizzare operazioni sotto copertura in Venezuela”
https://t.me/parstodayrussian/190236
In attesa di una nuova Operación Gedeón, che speriamo vada a finire come la prima.

Soprattutto, però, occorre “portare la pace” in Ucraina. E siccome i Tomauòc e i Torelli non bastano, pronta UNA NUOVA OFFENSIVA!
https://t.me/ZeRada1/27342
“Это просто феноменально. Наступление! Мало нам одного "контрнаступа"!” Ovvero: “è semplicemente fenomenale. Offensiva! Non ci bastava la ‘controffensiva’”, commenta laconicamente il canale ucraino Zerada.

Quindi una nuova OFFENSIVA, funzionale
- lo ripetiamo alla nausea, al portafoglio padronale per questo nuovo giro di commesse pronte a entrargli nel bilancio, magari ancora già di quest’anno,
- AL MANTENIMENTO DEL REGIME ATTUALE AL POTERE, IVI COMPRESA LA REPRESSIONE IN ATTO:

1. GIRO DI VITE INTERNO ALLE STESSE FORZE ARMATE, EPURATE A OGNI LIVELLO NON IN BASE AI RISULTATI SUL CAMPO, MA ALLA FEDELTA’ A SYRSKIJ, OVVERO ZE-ERMAK. UNA NUOVA VERTICALE DI COMANDO (Сырский выстраивает внутри ВСУ жесткую вертикаль подчинения, так как ситуация на фронте нестабильна, а полевые командиры отказываются от мясных штурмов Главкома):
https://t.me/rezident_ua/27775
Anzi, sinceramente dei risultati sul campo non interessa nulla a nessuno. I comandanti che SI RIFIUTANO di entrare nel tritacarne di KRASNOARMEJSK, che ormai è frammentato a sua volta in sacche sempre più piccole dove i soldati vengono metodicamente annientati,
https://t.me/legitimniy/21036
rispondono a una logica elementare di sopravvivenza, loro e dei loro uomini. Il problema è che Syrskij risponde a ben altre logiche e ha bisogno di carnefici ai livelli di comando che facciano ESATTAMENTE ciò che ordina loro. Da cui le epurazioni e rimozioni in corso.

2. GIRO DI VITE INTERNO ALLA STESSA POPOLAZIONE, CON COSCRIZIONE OBBLIGATORIA DA ABBASSARE GRADUALMENTE, PER IL MOMENTO A 22 ANNI
https://t.me/rezident_ua/27776
FINO A SCENDERE ULTERIORMENTE.

3. E fa niente che nel Paese ormai regni il caos, con i militari che non solo fanno il bello e il cattivo tempo nell’esercizio delle loro funzioni, ma anche fuori servizio. Aumentate le estorsioni e gli omicidi a opera di militari ai danni dei civili che dicono di proteggere.
+50% degli omicidi denunciati in TRE mesi ai danni di civili a opera di militari (da 232 a 314), e
+200% per quanto riguarda le estorsioni denunciate. Non da ultimo, sequestri con riscatto (50.000 grivne nell’ultimo caso riportato, ai danni di un povero cristo, è l’equivalente di mille euro.. siamo ai lumpen-sequestri, ai sequestri straccioni)
https://t.me/rezident_ua/27774
Anzi, questo terrore è funzionale al giro di vite di cui al punto due.

Avanti così, avanti tutta: fino alla prossima commessa, pardon, fino alla prossima “offensiva” vittoriosa, ovvero fino a esaurimento scorte. Umane.

Aggiornamenti a seguire.

*************************************************************************************************

15/10 ore 23:50 aggiornamento

VERSO CHERSON


Inauguriamo questa rubrica, segnalando che un altro isolotto sul DNEPR è tornato russo.
https://t.me/russkiypatriot0/24649

Come sottolinea Rozhin,
https://t.me/boris_rozhin/183386
niente di che. Nessuna liberazione di Cherson in vista, tuttavia assistiamo a una metodica espulsione dei natofascisti da tutti gli isolotti sul Dnepr, il che avviene contestualmente a un costante martellamento della riva destra e a incursioni di guastatori che sondano il terreno. Se è vero che ancora nulla bolle in pentola, è vero anche che l’acqua a scaldare è stata messa. E il fuoco acceso. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Oggi canali ucraini confermavano gli ultimi avanzamenti russi,
https://t.me/the_military_analytics/25102
ma non solo, anche l’annientamento di una colonna di mezzi loro diretti a ŠACHOVO, segno che ormai quell’area si è trasformata in una trappola mortale dove neppure si riesce a entrare.

VERSO KRAMATORSK

Anche qui dopo anni di silenzio il fronte pare si stia riattivando. Non solo le avanzate a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi, ma anche un intenso fuoco di artiglieria sulle posizioni natofasciste (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/183420
sta preparando un’azione offensiva che pare, a questo punto, non molto lontana.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Qui i russi avanzano verso sud, scavalcando gli ultimi avamposti tenuti dal nemico in città e puntando verso SADOVOE
https://t.me/Tatarinov_Rus/60524

posizione qui
https://divgen.ru/49.66702/37.59264/14
e qui
49.66702/37.59264

L’intento appare ormai chiaro esser quello di intrappolare l’intera area a est in una sacca. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.

***********************************************************************************************

15/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Come accennavamo stamane, si sta aprendo la possibilità di una sacca nella sacca a sud-est di KRASNOARMEJSK… I RUSSI LIBERANO NOVOPAVLOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3101
e SI DIRIGONO VERSO L’AREA SU CUI, A TRE CHILOMETRI E MEZZO DI DISTANZA, GLI STANNO VENENDO INCONTRO I LORO COMPAGNI. Se la cosa andrà a buon fine, e dalla cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/73963?single
vediamo che è pure il punto più sguarnito da questo punto di vista, l’accerchiamento non sarà solo operativo come ora, dove a un chilometro e mezzo, due di distanza, da qualsiasi parte ci si giri si vedono russi sulla strada che dalla parte nord di DIMITROV porta ai quartieri a sud, ma concreto.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I russi liberano ANDREEVKA, sotto attacco da ieri (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3100

E con un ennesimo cambio di programma mettono in crisi i natofascisti che li aspettavano a sud, mentre ora si è aperto un varco a nord a tagliare la strada che da POKROVSKOE va a ISKRA a est. Varco senza fortificazioni (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73960?single

AHI SERVA ODESSA, DI DOLORE OSTELLO...

Nuova puntata nella telenovela Regime contro Truchanov. Quest’ultimo ha detto che non se ne va, che non ha passaporto russo, e… SI APPELLA AGLI STATI UNITI (SIC!) PERCHE’ SENTANO I RUSSI PERCHE’ VERIFICHINO ALLA LORO ANAGRAFE E CONFERMINO LORO CHE NON E’ PRESENTE NESSUN GENNADIJ TRUCHANOV…
https://t.me/RVvoenkor/101821
Tale “passaggio intermedio” si sarebbe reso necessario perché, dal momento che l’Ucraina non ha rapporti diplomatici con la Russia, serve un Paese – avvocati a stelle e strisce – che abbia rapporti diplomatici con la Russia e che possa fare richiesta…
Nel frattempo, il regime non ha perso tempo e ha trasferito tutti i poteri al capo della milizia locale, tale Sergej-Lysak-generale-di-brigata-tuttattaccato, banderista di provata fede sin dalla ATO del 2014 (foto qui):
https://24tv.ua/ru/kto-takoj-sergej-lysak-biografija-obrazovanie-sluzhba-v-sbu-chto-izvestno_n2933822

In tutto questo, la stampa che fa riferimento all’ex(?) sindaco di Odessa, ha dichiarato FALSO il documento relativo al presunto passaporto di Trichanov, ovvero un bel fotosciòp:
https://t.me/ZeRada1/27334
e qualcuno di loro è arrivato a incolpare di questo falso… udite udite… i russi (является результатом активных действий России против действующего мэра)

A proposito di russi: chiamati in causa per verificare se il Trichanov risulti iscritto alla loro anagrafe oppure no, si sentono ora come in quei concorsi televisivi fra ristoranti dove, dopo essersi scannati per bene, è il presentatore-giudice ad avere l’ultima parola, se “confermare o ribaltare il risultato”… e, per il momento, restano sul divano a godersi lo spettacolo d’arte varia messo in piedi, gratuitamente e senza pubblicità, da questi cialtroni. A proposito, chiedo scusa al poeta ovunque egli sia... se mi è uscita questa vergognosa sinapsi, ma sulla seconda e sulla terza strofa ci siamo proprio:

Ahi serva Odessa, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

15/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


CONFERMATO L’INGRESSO A DIMITROV DA EST DEI RUSSI, DA DUE PUNTI COME INDICATO IN CARTINA:
https://t.me/frontbird/26912
Quello più a sud, tra l’altro conduce all’ennesima via di comunicazione che, se tagliata,
posizione qui
https://divgen.ru/48.28162/37.26918/13
e qui
48.28162/37.26918
porterebbe a isolare completamente la parte sud della città, dove i natofascisti hanno approntato una linea di difesa per i russi provenienti da sud e sud-est… ma non da nord. Inoltre, tagliata la strada, i russi potrebbero anche proseguire verso sud-ovest, ricongiungersi coi loro compagni e creare l’ennesima sacca. E non di piccole dimensioni. Staremo a vedere.

POTERE ASSOLUTO: MEGLIO, L’ILLUSIONE DELLO STESSO

Il tandem Ze-Ermak ha trombato ieri il sindaco di Odessa. Lo ha fatto nel modo peggiore, PRIVANDOLO DELLA CITTADINANZA UCRAINA. Motivo: Gennadij Leonidovich TRUCHANOV, classe 1965, nato e cresciuto a Odessa... è in possesso di un passaporto russo! DA SEMPRE (qui la documentazione dell’ultimo rinnovo, datato 2011, da cui si vedono rinnovi che consentono di risalire al 1997, il primo “russo” in continuazione a quello sovietico scaduto)
https://t.me/informpolitika/10070

Truchanov nega di essere in possesso di passaporto russo, ovvero essere cittadino russo: tutto falso, tutta una montatura. Truchanov che NON E’ uno stinco di santo. Truchanov uomo del regime dal 2014 sindaco. Truchanov che ha schivato, nel 2014, la Strage alla Camera del Lavoro, essendo eletto poco dopo, ma che fu coinvolto appieno in un altro incendio, nel 2017, che interessò un campo estivo con dentro 150 bambini: tre dei quali morirono.
https://www.mk.ru/politics/2025/10/14/zelenskiy-prikazhet-vyvezti-trukhanova-v-rossiyu-pochemu-odessity-ne-lyubyat-svoego-gradonachalnika.html
Truchanov intorno a cui aleggia la stessa parola che aleggia intorno a KLICHKO (sindaco di Kiev), KIM (Sindaco di Nikolaev), FILATOV (Dnepropetrovsk) e altri: KORRUPCJA.

Truchanov che, tuttavia, come Klichko e Filatov non è uomo di Ze-Ermak. E che il tandem cerca da anni di trombare, fino a oggi, PER RIPRISTINARE UNA VERTICALE DI POTERE CHE METTA AL SICURO EVENTUALI “BATTITORI LIBERI” DA COLPI DI TESTA LORO E DEI FEUDI DA LORO CONTROLLATI.

Una epurazione che viene da lontano, come da questa breve cronostoria:

07/12/2022: il regime di Kiev cominciava a far piazza pulita dei “sindaci”, partendo da ARTOSHENKO a Chernigov. Sindaco eletto con l’85% dei voti. Troppo pericoloso. In tale occasione si cominciano a fare i nomi delle prossime teste da tagliare, tra cui Truchanov.
https://t.me/ZeRada1/11321

05/01/2023: parte la polemica per la rimozione dei monumenti intitolati a “russi” a Odessa. Il regime dà la lista a Truchanov, Filatov, e tutti gli altri sindaci. Rimozione come atto di fedeltà al regime.
https://t.me/legitimniy/14485

09/05/2023: Truchanov torna nel mirino del “cerchio magico”, che cerca un pretesto per farlo fuori.
https://t.me/rezident_ua/17678

31/07/2024: Truchanov dice NO a ulteriori rimozioni di monumenti, perché gli stessi avrebbero “fatto di Odessa un brand mondiale” (делало Одессу мировым брендом... sic!)
https://t.me/ZeRada1/20779
Questo, commenta Zerada, in un momento dove i Te-Tse-Ka di Odessa sbattono al fronte cittadini odessiti, suona di macabra presa in giro. Stiamo parlando di natofascisti, non a caso. Che si scannano tra di loro usando i monumenti come pretesto.
20/09/2024 Il regime di Kiev riafferma la propria autorità sul sindaco “dissidente” e dice che van tirati giù...
https://t.me/legitimniy/18735
04/12/2024 … finché anche il consiglio comunale vota la rimozione di monumenti, alcuni dei quali patrimonio UNESCO.
https://t.me/legitimniy/19135

09/12/2024 Truchanov chiede PUBBLICAMENTE fondi al governo centrale lavandosi le mani in caso di mancato arrivo per lo stato di degrado degli IMMOBILI PUBBLICI:
https://t.me/legitimniy/19158
Neanche un anno dopo, una violenta alluvione avrebbe provocato una catastrofe con tubature saltate, immobili allagati, e purtroppo dei morti. La cui prima colpevole, denunciavano gli odessiti stessi, era sempre quella: INCURIA e ABBANDONO. Soldi chiesti, soldi arrivati, lavori zero, o di facciata. Come da migliore tradizione.

11/04/2025 Disegno di legge del regime che PROIBISCE AI SINDACI DI ANDARE OLTRE IL DOPPIO MANDATO vita natural durante, non più di due e basta, a prescindere da pause, intermezzi per rompere la continuità:
https://t.me/rezident_ua/25935
https://t.me/rezident_ua/25995
Fuori tutti in un colpo solo, e senza pretesti. Anche perché KLICHKO è intoccabile in quanto finito sotto l’ascella protettiva dei tedeschi.
https://t.me/legitimniy/21027
E in quanto uomo di Berlino, Kiev non può fargli nulla. Ma anche FILATOV e TRUCHANOV si atteggiano sempre più a “signori della guerra” locali.

13/10/2025 Kiev dà l’ultimatum a TRUCHANOV: abbiamo qui il passaporto russo che ti priva della cittadinanza ucraina. Via la cittadinanza, via non solo la tua carriera politica, ma via i tuoi conti in banca, via tutto. Sei finito. A meno che… non diventi nostro uomo e fai tutto quello che diciamo noi:
https://t.me/legitimniy/21021

14/10/2025 Kiev decide che è meglio non rischiare
https://t.me/legitimniy/21027
e pertanto colpisce il primo per educare gli altri. Prossimi Filatov e Klichko?
https://t.me/rezident_ua/27768

Infine, tutto questo “attivismo” nel purgare i potenziali concorrenti è anche leggibile in chiave PRE-ELETTORALE. Da cui è possibile capire anche come mai Mascellone Zaluzhnyj sia da anni sotto l’ascella protettiva di Londra e al sicuro a Londra. Mascellone che oggi è veramente intoccabile.

Il regime di Kiev cerca di
- rafforzare la verticale del potere (assoluto)
- fare terra bruciata di ciò che non può sottomettere perché non possa guastare il “regolare svolgimento democratico” di elezioni chiamate a gran voce dagli stessi padroni e viste come sempre più imminenti.
Ma il potere gli sguscia sempre più dalle mani. Nonostante reprimano, epurino, cerchino di ingabbiarlo e assicurarlo al proprio controllo, la loro nave sta affondando. E tutti stanno cercando di smarcarsi e individuare nuovi carri su cui salire. La purga di ieri non è una dimostrazione di potere assoluto, ma dell’illusione del regime di detenerlo. Oltre che della sua sempre maggiore fragilità.

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

14/10 ore 22:00 aggiornamento

FRA VOLČANSK E KUPJANSK


I RUSSI AVANZANO A VOLČANSK E DINTORNI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3099

L’idea strategica di fondo è quella di raggiungere la strada poco più a sud-est, tagliarla e, possibilmente, avanzare ulteriormente per raggiungere e tagliare anche l’altra strada che, in questa specie di “λ”, costituisce l’altra gamba e l’unica fonte di approvvigionamento rimasta per un’intera area a nord. A quel punto, sempre più difficile da tenere.

Sempre in quest’area, molto più a sud, i russi avanzano cercando di chiudere un’ennesima sacca e ricollegarsi a KUPJANSK da nord (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3098

Nel frattempo, ordinata l’evacuazione di quaranta centri abitati limitrofi a KUPJANSK:
https://t.me/RVvoenkor/101779
La paura che possa cadere da un momento all’altro, ai natofascisti, fa novanta.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

ORA NON SOLO A KRASNOARMEJSK, MA ANCHE A DIMITROV! I russi hanno raggiunto le prime case proseguendo lungo la strada da BALAGAN liberata (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28007
combattimenti in corso.


Aggiornamenti a seguire domattina.

**********************************************************************************************

14/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI LIBERANO BALAGAN (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3096
e si portano anche qui alle porte di DIMITROV. L’attacco avverrà, molto probabilmente, anche da qui, una volta superata l’ultima linea difensiva (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73930?single
a ridosso della quale si sono portati coi combattimenti. Dimitrov sarà attaccata da più direzioni, come mostra questa cartina:
https://t.me/RVvoenkor/101748

Combattimenti che invece SONO INIZIATI A SHACHOVO
https://t.me/beard_tim/27999
a nord-est di Krasnoarmejsk in quella che, di fatto, è divenuta l’ennesima trappola mortale per i natofascisti in arrivo, puntualmente raggiunti da FAB e artiglieria pesante. Come sottolinea il canale ucraino Rezident: “Gli esperti notano come le forze russe su questa parte di fronte non tentino di formare “sacche”, ma PRENDANO METODICAMENTE POSIZIONE PER FORMARE ZONE DI CONTROLLO DI FUOCO”
Эксперты также отмечают, что российские силы на данном участке фронта не играют в «котлы», а методично захватывают пространство и формируют зону огневого контроля.
https://t.me/rezident_ua/27764
Da cui annientare i “rinforzi”, come è accaduto sinora. Fino a esaurimento. Allora, Shachovo probabilmente tornerà a chiamarsi Oktjabrskoe.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I soldati natofascisti mollano ALEKSEEVKA, sopra VERBOVOE
posizione qui
https://divgen.ru/47.91975/36.39216/14
e qui
47.91975/36.39216
e riparano a VOL’CHE, dove cercheranno di bloccare i russi nella loro avanzata verso nord a tagliare la strada fra POKROVSKOE e GAVRILOVKA.

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

14/10 ore 08:30 aggiornamento

SE LA CATASTROFE DEMOGRAFICA SMETTE DI ESSERE UN PROBLEMA


Parliamoci chiaro. Per il Capitale, che non è la spectre ma una semplice sommatoria di vettori padronali che remano tutti nella stessa direzione, ovvero quella contraria alla nostra, la questione demografica non è mai stata un problema “di per sé”. Anche quando non era ancora stata inventata la spoletta a vapore, a nessuno dei “conquistadores” è mai fregato un accidente del fatto che, stipando navi su navi come carri bestiame (e un tempo sui libri di storia mostravano anche gli “schemi di carico” per ottimizzare anche gli spazi più stretti), si sarebbe spopolata l’Africa. Idem con patate a quelli delle piantagioni di cotone un po’ più in su e qualche secolo dopo. Lo stesso, si potrebbe dire per il nostro meridione dal 1861 e per un secolo abbondante. La manodopera serve “dove serve”, cosa accade dove la si recupera per collocarla “dove serve” non è un problema del padrone.

Questo excursus sui prodotti storicamente migliori del “giardino” da difendere dalla “barbarie” del resto del mondo, ci permette di individuare, mutatis mutandis e con anche due bei guanti in lattice da corso HACCP superato con successo per maneggiarla, non la mutanda latina bensì un’analogia fra quanto accaduto nel continente americano secoli addietro e cosa sta accadendo nella martoriata terra d’Ucraina, candidata a “entrare nella UE” a questo punto vedremo come.

Nel primo caso, la storia è nota. Todorov ci ha scritto un saggio a dir poco illuminante: “La Conquista Dell' America. Il problema dell’altro”, dedicato “alla memoria di una donna maya divorata dai cani” e ancora disponibile in un archivio pubblico per pubblica consultazione:
https://archive.org/details/todorov-tzvetan.-la-conquista-dell-america-1992-2019_202408

In un’epoca, Yourcenar insegna, dove ancora si finiva sul rogo per eresia, a fare da filtro ideologico per giustificare il genocidio dei popoli atzeco, incas, maya vi fu anche la disputa teologica sulla dotazione o meno di “anima” da parte degli indios: parliamone... e mentre si discute, nel dubbio, sterminiamoli tutti.

Sterminarli tutti, o come fecero un po’ più in su (e fanno i sionisti oggi), anche solo buona parte e chiudendo la restante nella riserva. Ottenuta la “pace” (e non dubito che anche a Cortès eressero a suo tempo monumenti, il Nobel non c’era ancora...), resta il problema che il “conquistador” ha bisogno di colmare il vuoto da lui stesso creato ovvero, di manodopera da sfruttare. Ovvero, di schiavi. E li ottiene spopolando a sua volta l’Africa.

Tutto questo, notiamo, con l’opposizione debole, insufficiente, tardiva, inevitabilmente soffocata delle popolazioni vittime di tale sterminio. Todorov dedica molto spazio alla trattazione, allo studio di questo argomento. Argomento estremamente complesso, che coinvolge un’enormità di sfaccettature e debolezze su ogni piano, materiale e ideologico, da cui una parte trasse vantaggio e su cui spinse fino al compimento della propria strategia di distruzione: dedicato a chi non ha ancora ben compreso che non sempre “chi tace, acconsente”; specialmente, oggi; guarda caso, spostandoci in Ucraina.

Ucraina il cui problema demografico non nasce nel 2022. E nemmeno nel 2014. Dall’inizio del secolo, infatti, assistiamo a un fenomeno migratorio costante, essenzialmente femminile, di migranti collocate come badanti e donne di casa. È da decenni che l’Ucraina campa, in buona parte, sulle loro rimesse. Ed è stato grazie a loro se, dall’inizio della SVO a oggi, mariti, padri, cognati, cugini e via discorrendo per tutti i gradi di parentela, in fuga dalla coscrizione obbligatoria, han potuto trovare qui un alloggio e, possibilmente, una nuova collocazione in grado di superare lo scoglio, sempre più imminente, della scadenza del permesso di soggiorno per “protezione internazionale”.

Già allora, quindi, non si era di fronte a una catastrofe demografica come quella attuale, ma a un ENORME problema demografico. Quello sì. Qualche dato, semplicissimo, sulla popolazione:
USSR – 1979: 49,755 milioni
USSR – 1989: 51,707 milioni
Ucraina – 1998: 49,973 milioni
Ucraina – 2001: 48 milioni
Ucraina – 2003: 47 milioni
Ucraina – 2014: 45,245 milioni
Ucraina – 2014 (senza la Crimea): 42,759 milioni.
https://dzen.ru/a/ZVS-0X0SMmktRLOL
Ucraina – 2019 (censimento elettronico senza quindi la partecipazione di DNR et LNR): 37,3 milioni
https://ria.ru/20250919/naselenie-2043040686.html

Gli oltre sei milioni di ucraini, e non perché migranti, ma PERSI, dal 1989 a inizio 2014 (Crimea inclusa), AVREBBERO DOVUTO RAPPRESENTARE UN PROBLEMA DEMOGRAFICO ENORME. Se in altri contesti SEI MILIONI è un numero che si evoca a ottant’anni di distanza, qui non importa a nessuno.

Non era un problema, infatti, nel CAPITALISMO DI RAPINA POST-SOVIETICO che, se in Russia aveva trovato in El’cyn il suo picco massimo e nei decenni successivi una forte opposizione, in Ucraina era proseguito indisturbato anche nei decenni successivi. E per capitalismo da rapina intendiamo, nel ruolo di saccheggiatori, non solo gli oligarchi locali, ma anche quelli d’importazione. Così come nel ruolo di saccheggiati, un popolo derubato delle proprie risorse, l’ultima delle quali è stata sé stesso.

La donna di famiglia badante all’estero pensava a lavorare e a mandare i soldi, non certo a fare un secondo, o anche un primo figlio. Magari oltre che lavorare pensava anche a rifarsi una vita. In altre parole questi numeri ERANO SOLO LA PUNTA, VISIBILE, DI UN ICEBERG BEN PIU’ PROFONDO. I CUI STRASCICHI SI SAREBBERO, GIA’ COSI’ E VOLENDO RISOLVERE REALMENTE IL PROBLEMA, FATTI SENTIRE PER MOLTI ANNI A VENIRE. Un esempio: se ne stanno accorgendo i cinesi con la loro politica del figlio unico. Ora che i soldi li danno non più per NON fare figli, ma per farli, come mi confessava in uno sfogo un signore un po’ di tempo fa, tutti hanno altro di meglio a cui pensare… i problemi demografici non sono del tipo “acceso / spento”, comportano dinamiche che si trascinano per generazioni, ad andar bene.

Ma stiamo parlando del nulla. Perché ai padroni europei le badanti ucraine facevano comodo. E se si rompono famiglie, tenute insieme solo dalle loro rimesse, o divorziano proprio, non era un loro problema. Mors tua, vita mea. Men che meno lo è ora, un problema.

A oggi (SETTEMBRE 2025), la popolazione ucraina residente in Ucraina è scesa DRAMMATICAMENTE a 28,7 milioni di persone:
https://ria.ru/20250919/naselenie-2043040686.html

Gli altri, tolto un milione di soldati finiti nel tritacarne, e stando larghi altrettanti di tendenza già in corso nascite meno decessi naturali, son scappati in questi anni tutti all’estero, sia famiglie intere in tronco, sia ricongiungimenti familiari a chi era già residente all’estero. Gli ultimi, in ordine di tempo, i ragazzi dai 22 ai 25 anni a cui Zelenskij ha aperto le gabbie dopo le mini-maidan di agosto. NON E’ DETTO CHE CHI ORA E’ ALL’ESTERO, A CONFLITTO TERMINATO, RITORNI. ANZI: chi si è rifatto una vita, chi ha trovato un lavoro, chi farebbe anche la fame pur di non tornare. TUTTI, sottolineo, tutti, i canali ucraini critici del regime oggi temono, che chi si è sistemato è più facile che non torni più.

A MAGGIOR RAGIONE SE CONSIDERIAMO
- NON UNA PACE CULMINANTE CON LA KAPITULACIJA DEL REGIME DI KIEV E DI UN NUOVO GOVERNO CHE RINUNCIA ALLA NATO, A RIARMARSI, A FAR LA GUERRA – IBRIDA/SIMMETRICA/ASIMMETRICA/LISCIA/GASSATA – ALLA RUSSIA, E MAGARI TORNA A COOPERARE ECONOMICAMENTE,
- MA UNA “PACE” PIU’ SIMILE A UN “MINSK-3” DOVE SOTTOBANCO CI SI RIARMA E SI RIPARTE. In questo caso, la MOBILIZACIJA non si fermerebbe. Anzi, si preparerebbe nuova carne da cannone. Comprensibilmente, eventuali ritorni rimarrebbero ancor più ipotetici.

Consideriamo quindi chi c’è ATTUALMENTE e non chi ci potrebbe essere: 28,7 milioni di persone dai 51,7 del 1989. VENTITRÉ MILIONI DI ABITANTI IN MENO. Neanche sei, ventitré.

Una catastrofe demografica senza precedenti. L’Ucraina in 36 anni ha perso da sola tanti abitanti quanti ne ha persi l’URSS nell’intero secondo conflitto mondiale. Ma questo, evidentemente, non è un problema.

I Te-Tse-Ka ora non si limitano più a rastrellare nelle strade ma passano casa per casa (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60452
E non serve mandato, non serve nulla. Fanno irruzione, trascinano per terra il malcapitato fino al furgone e partono. Il poliziotto che li accompagna piglia, sale in macchina, si lascia anche firmare la targa, e se ne va. Nessuno li citerà in giudizio, LA LORO AZIONE ORMAI E’ AL DI SOPRA DELLA LEGGE, di qualsiasi legge che non sia la loro:
https://t.me/legitimniy/21022

Al punto che LA RISPOSTA SIMMETRICA ELABORATA DAL POPOLO UCRAINO CONTRO IL REGIME non ha mancato di farsi sentire. Quelli che seguono sono dati ufficiali (OVVERO DOVE E’ STATA FATTA DENUNCIA), che come quelli della questura nelle manifestazioni vanno moltiplicati. Ma già così FANNO RIFLETTERE:
febbraio 2022 – settembre 2024
mancato rientro in caserma: 59.606
disertori: 29.521

febbraio 2022 – settembre 2025
mancato rientro in caserma: 235.646
disertori: 53.954
https://t.me/ZeRada1/27323

Ma va tutto bene, Zelenskij anzi parla con orgoglio del figlio che va sempre in giro in uniforme e non vede l’ora di aver l’età giusta per ammazzare russi:
https://t.me/ZeRada1/27310

Anzi… va tutto benissimo. IL PRESIDENTE DELLA SCUOLA DI ECONOMIA DI KIEV TIMOFEJ MILOVANOV ha dichiarato IERI: “PREPARATEVI ALLA NUOVA UCRAINA. 10 MILIONI DI MIGRANTI” (Миллионов 10 [трудовых мигрантов]. Готовьтесь к новой Украине. Если мы сами не научимся быть умнее, будем импортировать не десятками тысяч, а миллионами. В основном на рабочие профессии. Посмотрите, сколько у нас пенсионеров, посчитайте соотношение между теми, кто работает, и теми, кто вышел на пенсию. Это критично)
https://tass.ru/ekonomika/25333605

Quando il problema demografico non è più un problema… e la manopera in eccesso la fornisce direttamente l’UE. Magari dai suoi centri di permanenza temporanea. C'è sempre un serbatoio di lavoratori/servi/schiavi a cui attingere.

Ogni giorno, a Leopoli, alle nove in punto la città si ferma per un minuto di silenzio (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60441
Andrebbe cambiato l’oggetto di quel minuto di silenzio.

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

13/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI RIPIANANO COMPLETAMENTE LA SACCA DOVE I NATOFASCISTI, CONTRATTACCANDO, ERANO RIUSCITI A PENETRARE con lo scopo di tagliare in due il cuneo d’attacco russo. Col risultato che, invece di accerchiare e creare una sacca, alla fine gli accerchiati erano loro (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3091

L’area riconquistata comprende una strada molto importante per collegare nord e sud di questo cuneo d’attacco. Di conseguenza, anche l’azione offensiva ne trarrà ben presto benefici consistenti.

Un altro punto che, saltando, agevolerà notevolmente la logistica delle forze armate russe, è ŠACHOVO, proprio per questo tenuto coi denti dai natofascisti. Oggi i russi si sono notevolmente avvicinati allo stesso da EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3093
sfondando l’ultima linea di difesa approntata dai natofascisti (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73902?single
Ci sono serie possibilità che ŠACHOVO presto torni a chiamarsi OKTJABRSKOE.

Guardando a nord-est, vediamo KRAMATORSK. Oggi anche proveniendo da sud-est della stessa i russi si sono avvicinati (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3090

KRASNOARMEJSK È COMPLETAMENTE SCAVALCATA E I RUSSI STANNO TORNANDO AD AVANZARE VERSO L’ULTIMO BALUARDO DI DNR ANCORA OCCUPATA DAI NATOFASCISTI.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI ENTRANO A DRONOVKA, a nord di SEVERSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3092

Attacco da due direzioni e combattimenti già nel centro cittadino:
https://t.me/beard_tim/27992

Avanzano su entrambe le sponde del SEVERSKIJ DONEC. Una volta liberata DRONOVKA, i russi potranno tagliare l’accesso a SEVERSK da ovest. E attaccarla da una direzione dove difendersi sarà estremamente difficile. Ancor più di adesso.

Aggiornamenti a seguire domattina.

**********************************************************************************************

13/10 ore 13:30 aggiornamento

FRA KUPJANSK E KRASNYJ LIMAN

Mentre la deputata della Rada Bezuglaja ormai dà KUPJANSK per persa,
https://t.me/RVvoenkor/101687
e più a sud i droni attaccano già mezzi natofascisti a OSINOVO
https://t.me/beard_tim/27986
ancora più a sud i russi avanzano verso il fiume OSKOL, liberando BOROVSKAJA ANDREEVKA, paesino a sette chilometri dalla riva destra del fiume.
https://divgen.ru/event/3089
e cercano, in questo modo, di affiancare la liberazione di KRASNYJ LIMAN, che si trova più a sud ancora, all’intera riva destra del fiume posta a nord della stessa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO VERSO GRISHINO
https://t.me/operator_ak12/12374
(posizione qui
https://divgen.ru/48.32569/37.0789/13
e qui)
48.32569/37.0789
Ovvero, si muovono per tagliare l’unica strada non ancora fisicamente tagliata rimasta. Strada già tenuta sotto controllo così come sono sotto controllo tutte le strade che da KRASNOARMEJSK portano a DIMITROV (https://t.me/operator_ak12/12374), isolate quindi entrambe l’una dall’altra.
DIMITROV DOVE OGGI I RUSSI SONO RIUSCITI A ENTRARE: combattimenti in corso nelle prime strade a est.
https://t.me/voenkorKotenok/68124

“THE £1M MAN” (“DONA, DONA... DUE PENNY ANCHE TU”)

Così il GUARDIAN chiama BORIS JOHNSON: “l’uomo da un milione di sterline”
https://www.theguardian.com/politics/2025/oct/10/the-1m-man-why-did-boris-johnson-take-his-donor-to-ukraine

E la notizia è da giorni che circola sia sui canali russi che su quelli ucraini, che ovviamente su quelli britannici:
https://t.me/beard_tim/27977
https://t.me/ZeRada1/27304
https://sonar21.com/did-boris-johnson-take-a-bribe-to-keep-the-war-going-in-ukraine/

Qui… non è degna di nota, ovviamente:
- Un primo ministro di un Paese straniero che straccia in faccia al presidente fantoccio locale accordi di cessate il fuoco appena firmati, e molto più stabili di quelli salutati oggi,
- sempre lo stesso primo ministro che riceve da una figura quantomeno “controversa” come Christopher Harborne
(“MAGGIORE AZIONISTA DELLA QINETIQ, AZIENDA PARTE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE BRITANNICO CHE FORNISCE DRONI E ROBOTICA ALL’UCRAINA”, oltre che smanacciare in criptovalute: “He is the largest single shareholder in QinetiQ, a UK defense firm supplying drones and robotics to Ukraine, and holds stakes in cryptocurrency ventures like Digifinex (parent of Bitfinex and Tether)”)
- registrato agli eventi a cui è chiamato come CONSIGLIERE, UFFICIO DI BORIS JOHNSON (“adviser, Office of Boris Johnson”)
- una “donazione” da un milione di sterline (perché? Perché te lo meriti! Non è un appartamento vista Colosseo a tua insaputa… ma è il pensiero che conta!) datata NOVEMBRE 2022,
- sempre lo stesso primo ministro che se lo porta in viaggio premio a Kiev a settembre 2023,
(“In September 2023, Harborne accompanied Johnson on a two-day trip to Ukraine, including meetings with President Volodymyr Zelenskyy at the Yalta European Strategy forum in Kyiv and Lviv Mayor Andriy Sadovyy in Lviv. ”)
ovvero nel Paese di quello a cui ha stracciato gli accordi di pace, dicendogli: “si va avanti”
- sempre lo stesso primo ministro che, nel corso del viaggio premio, partecipa insieme allo Harborne E SOLO CON LUI (“Boris and Chris only”) a riunioni ai massimi livelli (“closed meeting at a military-tech R&D center”)
- con la sua ditta QINETIQ che a gennaio dello stesso anno aveva staccato una COMMESSA DA OTTANTA MILIONI DI STERLINE (QinetiQ secured an £80 million UK MoD contract in January 2023 for Ukraine-related tech)
- il tutto, reso pubblico nei cosiddetti “Boris files”, hackerati e raccolti qui:
https://ddosecrets.com/article/boris-files
dove, rovistando tra i 1800 documenti, si trova riferimento, oltre che a due cene a Singapore, a una riunione di trenta minuti sull’Ucraina a Gennaio 2023 e a momenti regolari di discussione sull’Ucraina: (Leaked files reveal two dinners in Singapore, a 30-minute “Ukraine briefing” meeting in January 2023, and regular “Ukraine readouts.”)

… TUTTO QUESTO NON E’ QUALCOSA CHE POSSA FAR NOTIZIA! CERTO CHE NO! Specialmente se l’amichetto dichiara di aver donato un milione di sterline “SENZA ASPETTATIVE DI RITORNO PERSONALE” (Harborne’s representative stated he had “no expectation of personal gain”).

E questa, compagni, è una lezione per tutti noi. Non è stata prolungata una guerra dove accordi di cessate il fuoco erano già stati firmati a Istanbul fra le parti PER FINI ESTRANEI AL CESSATE IL FUOCO IN SE’! No… E il complesso militare industriale si è ritrovato COSTRETTO a vendere armi, proprio quando stava riconvertendo tutta la sua industria in aratri e trattori! E capi di Stato e padroni si sono trovati con le mani legate”! E un dono in amicizia è stato male interpretato dalle solite malelingue che fanno il gioco del nemico! Anzi, al soldo del perfido nemico!

E ora per penitenza, miscredenti e malpensanti (che non sono i lavoratori di Malpensa), tutti insieme, per almeno dieci volte di seguito… “La vecchietta è sempre laggiù / Dona, dona, due penny anche tu / Va' da lei con tanto amor / Dona, dona... dona di cuor”.

E vediamo se Mary Poppins fa il miracolo...

Aggiornamenti a seguire.

**********************************************************************************************

13/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

CONFERMATO QUANTO IPOTIZZAVAMO QUALCHE GIORNO FA. Come ci mostra questa cartina,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60361
i russi hanno passato il fiume OSKOL a sud di Kupjansk puntando verso SENKOVO e verso nord. Lo scopo, evidente, e lo sarà ancor più liberata KUPJANSK a nord, è ricongiungersi a metà strada e formare una sacca. A questo punto enorme, e che vanificherebbe di colpo un’intera serie di linee difensive approntate sulla riva sinistra del fiume OSKOL lungo parecchi chilometri. Oltre che imprigionare, a questo punto, migliaia di soldati natofascisti senza alcun’altra prospettiva che non sia la resa incondizionata, o la morte. Lo spettro di una nuova DEBAL’CEVO (2015) aleggia su questa linea di fronte. Staremo a vedere.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi entrano a NOVOSELOVKA, sulla riva destra del fiume NETRIUS:
https://t.me/beard_tim/27980
Combattimenti in corso.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I NATOFASCISTI PERDONO TERRENO A RODINSKOE, sotto attacco da ieri:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60362
La loro incapacità di tenere non è un bel segnale. “Сподівайся на краще, але готуйся до гіршого”, così conclude un soldato ucraino la sua disamina della situazione sul campo:
https://t.me/RVvoenkor/101675
Ovvero, “speriamo in meglio, ma prepariamoci al peggio”. Legitimnyj commenta questo scritto
https://t.me/legitimniy/21019
rincarando la dose, ovvero aggiungendo che questo calderone dove i natofascisti son stati cucinati a fuoco lento ha prodotto, in due mesi, migliaia di morti e di mezzi distrutti, ricordando il tempo medio di sopravvivenza di un soldato appena arrivato che è di tre-quattro giorni, e sottolineando il fatto che manca poco alla formazione di una sacca enorme, che significherebbe una disfatta ben maggiore di quella di cui parlavamo poc’anzi nelle brulle terre a est del fiume Oskol. La formazione di una sacca comporterebbe tempi di ritirata ancora maggiori, il cosiddetto EFFETTO DOMINO che, specialmente in questo frangente, pare sempre meno utopico, sempre meno confinato agli incubi del comando natofascista; al contrario, prende sempre più forma nella piega che stanno assumendo le azioni sul campo.

PARLI COME BADI! ANCORA UNA VOLTA, E STAVOLTA PER DAVVERO, SEMPRE IN UN VAGONE LETTO...

C’è che gli ucraini nati parlando russo, cresciuti parlando russo, e che in treno si sentono apostrofare perché si stanno guardando un film nelle cuffie… ma in russo, ORMAI ALZANO LA TESTA! La scena è stata filmata,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60357

addirittura montata e quindi pubblicata dalla ucraina di lingua russa smanettona vittima dell’ennesima aggressione verbale perché “scoperta” dalla passeggera dirimpettaia a far quello che ha sempre fatto per una vita.

A me ha fatto venire in mente un’altra scena… quella che nel film, improvvisata da due geni della commedia dell’epoca, andava avanti per dieci minuti seguendo il testo qui sotto come canovaccio e andando poi a sentimento:
https://tototruffa2002.it/galleria-multimediale/gli-sketch-di-toto/il-vagone-letto.html

Tragedia e commedia: la linea di confine è sottile. Il regime di Kiev ha generato mostri. Mostri che nascono coi piedi d’argilla e che saranno spazzati via insieme al regime che li ha generati, come certe idiozie nostrane di fine secolo dove personaggi, gli stessi che oggi manipolano rosari nelle piazze, all’epoca provavano a manipolare i fondamenti di un dialetto che a malapena conoscevano. In entrambi i casi, il grottesco fa da contorno a questi nuovi mostri, sia pure a diverse latitudini, è molto simile. Provoca una risata che non è bella, liberatoria, come quella del vagone letto di Totò: è una risata che vira sull’ironico, mescolandovi però, al contempo, elementi rabbiosi, di delusione e persino compassionevoli, per i mentecatti che fanno crociate sulla lingua in un Paese nato plurilinguistico o per gente che fatica a ricordarsi il padrenostro ma in pubblico, se potesse, tornerebbe alla messa in latino.

Morale… in un vagone letto, farsi i fatti propri. E sarà più facili riconciliarsi coi propri simili, in attesa che i mostri dai piedi d’argilla crollino, insieme a chi li ha generati.

Aggiornamenti a seguire.

*********************************************************************************************

12/10 ore 22:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


I RUSSI CALANO DA NORD AGGIRANDO DOBRYŠEVO E SI ESPANDONO CONTEMPORANEAMENTE VERSO OVEST E VERSO SUD-OVEST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3088

A difesa di Krasnyj Liman, da nord, ancora due linee fortificate (cartina qui)
https://t.me/divgen/73872?single
poggiate però sul nulla. Nessun centro abitato da sfruttare come bastione a perdere, come cemento armato già pronto dietro cui nascondersi. Peraltro, da dove sono arrivati ora alle prime case a nord, ci sono quattro chilometri. Solo quattro chilometri.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI CIRCONDANO RODINSKOE DA SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3087
ed entrano da EST, prendendo il controllo della Ulica PUŠKINA (ingrandimento qui che conferma quanto già riportato e amplia l’area di controllo per tutta la via, quindi anche nell’area sud nella prima cartina ancora in bianco)
https://t.me/beard_tim/27969

Procedono quindi da EST e da SUD strada dopo strada:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60319

La liberazione di RODINSKOE porterebbe i russi a chiudere fisicamente la sacca. Sacca che, vista la malparata, comincia a RESTRINGERSI, con un altro pezzo di difesa caduto a sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3086

Tuttavia, se la sacca fosse chiusa, si formerebbe un’area con migliaia di soldati bloccati dentro, futuri prigionieri di guerra come neanche ad AZOVSTAL’ tre anni fa. Ed effetti potenzialmente devastanti sull’andamento delle operazioni sul campo.

E MENO MALE CHE VANNO ALL’ASSALTO CON PALE E PICCONI!

Tutto nasce da questo gustoso rapporto del Ministero della Difesa d’oltremanica, datato 5 marzo 2023:
https://x.com/DefenceHQ/status/1632270968868466689

Nel quale “i riservisti russi” denunciano come gli sia intimato di andare all’assalto delle postazioni ucraine usando, come corpo contundente, o contro un dente, “armi da fuoco e pale” (firearms and showels, virgolettato anche nell’originale). “Notizia” che aveva fatto ringalluzzire i nostri media, qui una rassegna stampa delle perle dell’epoca:
https://www.lindipendente.online/2023/03/09/i-russi-che-combattono-con-le-pale-e-le-altre-bufale-del-mainstream-sulla-guerra/

e che merita di essere ancora oggi riportata a galla, ogni volta che sentiamo gli stessi signori, che nel frattempo si sono guardati bene dal fare autocritica, con la stessa faccia seria e autorevole di allora. “Notizia” infine che mesi dopo, ancora a settembre, qualcuno peraltro riesumava:
https://www.businessinsider.com/russia-soldiers-fighting-with-only-shovels-near-bakhmut-report-2023-9

Come certi film “riempitivi di palinsesto” quando salta per qualche motivo la diretta programmata. O quando si è a corto di notizie vere, in grado di rialzare il morale della truppa dei “volenterosi”.

Qualche giorno fa il FT era costretto ad ammettere che i missili russi aggirano tranquillamente i Patriot a stelle e strisce:
https://www.ft.com/content/078b8e70-a58c-47cc-b573-598850dd5685
Se prima un Patriot aveva il 37% di percentuale di abbattimento di un Iskander, ora tale dato è sceso al 6%.

Tale risultato, possibile grazie a un processo di modernizzazione dell’apparato missilistico russo,
https://rtvi.com/news/prakticheski-neuyazvima-kak-rossijskie-rakety-nauchilis-obhodit-patriot/
è facilmente constatabile ogni mattina leggendo dei risultati degli attacchi della notte precedente.

Un apparato ibrido, composto di sia di missili che di droni lanciati in volo e delle relative combinazioni di utilizzo degli stessi. Un apparato ibrido dove la parola TECHNÈ τέχνη torna a ricoprire un ambito sempre più esteso, composto di settori altri da quello puramente scientifico-tecnologico e parimenti importanti, sempre meno intercambiabili con lo stesso ALMENO IN QUESTA FASE che potremmo definire PIONIERISTICA di questo nuovo settore. Un apparato ibrido la cui importanza sul campo è PARI a quella delle truppe di terra le cui cronache riportiamo ogni giorno.

Lascio ora la parola a Rezident che su questo ha pubblicato un editoriale molto interessante, e che descrive nel dettaglio la filosofia alla base dell’azione russa:

“Il discorso non verte su armi miracolose, ma sul lavoro che sistematicamente operano sui dati raccolti: telemetria, analisi delle traiettorie, correzioni programmate delle stesse. Un ciclo, questo appena descritto, che trasforma il campo di battaglia in un laboratorio dove VINCE CHI IMPARA PIÙ IN FRETTA.
Речь идёт не о чудо-оружии, а о системной работе с данными перехвата: телеметрия, анализ траекторий, программная коррекция — цикл, который превращает поле боя в лабораторию, где выигрывает тот, кто быстрее учится.

CIÒ CHE CONTA IN TUTTO QUESTO NON È L’EFFETTO PROVOCATO DIRETTAMENTE DA UN’INNOVAZIONE, MA L’AUMENTO DI ESPOSIZIONE ECONOMICA CHE INDIRETTAMENTE GENERA. Una salva di missili adattativi, tale da costringere le costose batterie di Patriot a entrare in azione, è già da sola in grado di AUMENTARE DI MOLTE VOLTE LE SPESE PER LA DIFESA.
Главное в этой истории не эффект новизны, а экономический дисбаланс. Один адаптивный ракетный залп, заставляющий Patriot расходовать дорогостоящие перехватчики, способен многократно увеличить стоимость обороны.

Per l’Ucraina e per i suoi alleati difendere un luogo o un oggetto diviene a questo punto una questione di bilancio e non solo di sicurezza, UN’ARITMETICA COSTI-BENEFICI. IN QUESTO È LA SOSTANZA DELLA GUERRA CONTEMPORANEA: IL VANTAGGIO NON È DEL PIÙ FORTE, MA DI CHI RENDE IL NEMICO INEFFICACE.
Для Украины и её союзников это превращается в арифметику, где каждый перехват становится вопросом бюджета, а не только безопасности. В этом и заключается суть современной войны, преимущество не у того, кто сильнее, а у того, кто делает противника неэффективным.

Fonti ucraine chiamano questo nuovo approccio “CAMBIAMENTO DELLE REGOLE DEL GIOCO” e, all’atto pratico, riconoscono che LA RUSSIA ABBIA TRASFERITO LA LOTTA DAL PIANO FISICO A QUELLO DIGITALE E LA SUA CONTRAEREA ORA FUNZIONI IN REGIME “DEVOPS”(*): RACCOLTA DATI, SIMULAZIONI, AGGIORNAMENTI, NUOVI FILTRI.
Украинские источники называют этот подход «изменением правил игры», и, по сути, признают, что Россия перенесла борьбу из физического пространства в цифровое. ПВО теперь живёт в режиме «девопс»: данные, симуляции, обновления, новые фильтры.

(*) Una spiegazione per questo approccio che riunisce le due parole anglofone DEVelopment (sviluppo – e ricerca) e IT OPerationS (operazioni IT, “servizi e soluzioni IT (Information Technology) e persone ed entità coinvolte nella loro gestione”), qui:
https://www.ibm.com/it-it/think/topics/devops

Il principio non è molto dissimile dal kaizen (改善) nipponico che cercano di inserire di riffa o di raffa nel nostro sistema di gestione della qualità produttiva, e che in questa versione tecnologica trova nuovi alleati in potenti elementi di automazione a ogni livello. Questo articolo
https://uncookednews.com/what-tools-does-every-devops-need-to-know/
ci mostra
- sia lo schema con le varie fasi proposte ciclicamente, non a caso, lungo un tracciato che ricalca il simbolo matematico di INFINITO (∞)
- che lo stesso schema con le APPLICAZIONI INFORMATICHE che, di ogni fase, attualmente costituiscono supporto. Torniamo alla traduzione.

Il problema è che in Occidente QUESTO CICLO È MOLTO PIÙ LUNGO. I SUOI SISTEMI SONO STATI PROGETTATI PER MINACCE STANDARDIZZATE, NON PER UN NEMICO CHE METODICAMENTE RIVEDE OGNI VOLTA LA LOGICA STESSA DELLE PROPRIE TRAIETTORIE.
Проблема в том, что у Запада этот цикл длиннее. Его системы проектировались для стабильных угроз, а не для врага, который програмно перестраивает саму логику полёта.

QUANDO LO SCHEMA SMETTE DI ESSERE PREVEDIBILE, QUALSIASI DIFESA CADE OSTAGGIO DELLA PROPRIA INERZIA.
Когда паттерн перестаёт быть предсказуемым, любая оборона оказывается заложником собственной инерции.

All’atto pratico, ciò richiede da Ucraina e soci NON SOLO NUOVE FORNITURE, MA ANCHE UNA NUOVA FILOSOFIA DI DIFESA ANTIAEREA.
С практической стороны, это требует от Украины и партнёров не столько новых поставок, сколько новой философии защиты.


Anziché tentare di chiudere l’intero spazio aereo, optare per una STRUTTURA RAZIONALE E A SCAGLIONI: mezzi più economici a corto raggio, sensori diffusi, software in grado di aggiornarsi rapidamente, priorità assegnata alle infrastrutture critiche.
Вместо попыток закрыть небо целиком — разумная эшелонированная структура: дешёвые средства ближнего радиуса, распределённые сенсоры, быстрое обновление софта, приоритетная защита критической инфраструктуры.

Ormai nella GUERRA DEGLI ALGORITMI non conta più la QUANTITÀ DI FERRO impiegata, MA LA VELOCITÀ DI REAZIONE E LA CAPACITÀ DI INDIVIDUARE SENSO DAL CAOS APPARENTE.
Потому что война алгоритмов не про количество железа, а про скорость реакции и способность извлекать смысл из хаоса.

La Russia ha dimostrato di essere in grado di PENSARE IN MODO ITERATIVO (**) e questo è un SEGNALE D’ALLARME PER QUEI SISTEMI sclerotizzati su determinati standard: ciò significa che l’Ucraina, se vorrà sopravvivere, dovrà cercare nuove modalità per il funzionamento della contraerea.”
Россия показывает, что умеет мыслить итерационно и это тревожный сигнал для систем, привыкших жить по стандартам стабильности, а значит Украине прийдется искать форматы для работы ПВО, чтобы выжить.

https://t.me/rezident_ua/27750

(**) Sostanzialmente, RIPETENDO, iterando, processi di progettazione, realizzazione, controllo, analisi dei risultati, individuazione di migliorie al progetto iniziale, riprogettazione, eccetera.
https://asana.com/it/resources/iterative-process

A mio avviso, ormai, i buoi sono scappati perché si possa chiudere il recinto e “cercare nuove modalità per il funzionamento della contraerea”. Tuttavia, questo articolo è stato molto utile… “DevOps”, “processi iterativi”… E MENO MALE CHE VANNO ALL’ASSALTO CON PALE E PICCONI!

NON È VERO CHE IL REGIME DI KIEV NON RAGIONI IN MODO ITERATIVO!

Per chiudere, qualche dato che dovrebbe far riflettere ANCHE SU ALTRE DINAMICHE sui cui nessuno, da queste parti, non si spreca neppure in mezzo “oh my god”, laddove invece si invocano revisori di conti ovunque (tranne che sul prezzo al metro quadro del Meazza… ma questa è un’altra storia ancora… quasi ucraina):

- LA CENTRALE TERMOELETTRICA DI TRIPOLE (KIEV) ERA DIFESA DA UNA STRUTTURA ANTIDRONE E ANTIMISSILE COSTATA MILIARDI DI GRIVNE. Messa fuori uso, al cento per cento, da due missili:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60073

- Ma a mettere fuori uso le centrali termoelettriche non son stati solo razzi, ma anche – persino! - dei droni. Cento miliardi di grivne buttati al vento.
https://t.me/rezident_ua/27743

O FORSE NON PROPRIO BUTTATI AL VENTO… MA MAI ARRIVATI! È APPENA STATO APERTO, PROPRIO DA QUELLA “NABU” CONTRO CUI AD AGOSTO SI È SCAGLIATO IL MAGLIO DI UN DECRETO PRESIDENZIALE CHE NE DECRETAVA LO SCIOGLIMENTO… RITIRATO A FUROR DI PIAZZA, UN CASO CONTRO LA DITTA “FIRE POINT”:
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/25323919

La quale, per farla breve, avrebbe dirottato i soldi destinati alla contraerea per la progettazione dei missili a lunga gittata FLAMINGO… i quali però altro non sono che un tarocco dei razzi britannici FP-5. Qui gli originali
https://bmpd.livejournal.com/4899540.html
e qui gli originali e il tarocco
https://www.yaplakal.com/forum3/topic2974550.html
Si domanda… dove son finiti i soldi per la progettazione se la “progettazione” era già stata fatta? Ha a che fare questo col fatto che la ditta FIRE POINT afferisca al comitato d’affari Ze-Ermak attualmente al potere? Ha a che fare col fatto che IL TESTIMONE CHIAVE SENTITO DAL NABU PROPRIO SU QUESTO CASO… SIA ATTUALMENTE IN STATO DI FERMO IN UNA CASERMA IN ATTESA DI ESSERE DESTINATO AL FRONTE (promoveatur ut amoveatur ut… moriatur)?
https://t.me/RVvoenkor/101607

A proposito di Ze…
- Zelenskij ora, per la difesa antiaerea, chiede un miliardo di euro:
https://t.me/legitimniy/21004

E a questo punto possiamo proclamare con forza: NON È VERO CHE IL REGIME DI KIEV NON RAGIONI IN MODO ITERATIVO! Itera… eccome se itera. Itera e reitera! E rimuove anche tutti gli ostacoli possibili, tutti i granelli di sabbia negli ingranaggi di tali meccanismi di iterazione! Una macchina perfetta… non come i russi che escono ancora dalle trincee all’assalto con pale, picconi... e anche forconi.

Aggiornamenti a seguire domattina.

************************************************************************************************

11/10 ore 18:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

In piena oblast’ di DNEPROPETROVSK i russi guadagnano terreno verso nord, raggiungono ALEKSEEVKA (cartina qui
https://divgen.ru/event/3083

e conferma anche da quest’altra fonte (seconda cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32613

e a inizio giornata ne avevano già liberata oltre la metà:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60274

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST DALLA LINEA DI FRONTE POSTA A EST DI DIMITROV, GUADAGNANDO CIRCA UN CHILOMETRO (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32616
ed entrano a BALAGAN (in grigio nella cartina appena citata)
https://t.me/creamy_caprice/10229

dato appena confermato da divgen (sua cartina qui):
https://divgen.ru/event/3084

Il dato rilevante è quello che si ottiene dall’esame della cartina con le fortificazioni (qui):
https://t.me/divgen/73834?single
I russi ormai combattono contro l’ultima linea fortificata prima di entrare a DIMITROV da sud-est.

Confermati anche gli avanzamenti nella stessa area urbana di KRASNOARMEJSK (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32619
dove i russi avanzano letteralmente combattendo casa per casa, strada per strada.

Kotenok nota che, con l’inizio delle piogge, l’intera area dove sono ancora asserragliati i natofascisti si trova in ACCERCHIAMENTO OPERATIVO:
https://t.me/voenkorKotenok/68094
tutte le strade percorribili sono sotto tiro, mentre il resto è diventato poltiglia impraticabile dove i cingolati affondano e anche i fuoristrada si impantanano senza poter più uscire. La situazione peggiora di giorno in giorno.

QUALCUNO CHIEDE LA TREGUA OLIMPICA… GENIALE!

Le olimpiadi sono alle porte e qualche buontempone, dalle parti di Kiev, invoca la “tregua olimpica”…
https://t.me/voenkorKotenok/68088
Ora, a parte il solito discorso: ci riarmiamo, ci rimpinziamo di munizioni e colombiani per ripartire come prima, più di prima, fino all’ultimo ucraino… e va bene, lo sappiamo… ma proprio la scusa della tregua olimpica dovevate tirare fuori, dopo che da tre anni avete escluso i russi da qualsiasi competizione, anche dal Cantagiro e dai Mondiali di briscola chiamata? Geniale…

Aggiornamenti a seguire domani.

***********************************************************************************************

10/10 ore 19:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST MARTELLANDO ESATTAMENTE DOVE GIÀ STAMANE ERANO AVANZATI, OVVERO A POLTAVKA (prima cartina qui
https://divgen.ru/event/3080

e seconda qui):
https://divgen.ru/event/3081

avanzano ulteriormente a Poltavka e si espandono a sud, dove ormai la sacca è delimitata e presto sarà liquidata, e a nord, dove raggiungono e superano OCHOTNIČ’E, chiudendo una sacca a est e, di fatto, semiaccerchiandolo. Un’intera guarnigione natofascista ora si trova nel tragico dilemma se arretrare, o soccombere:
https://t.me/beard_tim/27924

La strada verso USPENOVKA è completamente tagliata, tutta l’area sottostante, Poltavka compresa, è compromessa.

Troviamo anche qui un’ulteriore conferma del modus operandi russo: non hanno alcun interesse a “fare i fenomeni”. Non affondano il colpo per creare poi una mega-sacca
1. di difficile gestione
2. di maggior impegno di uomini e mezzi
3. di maggiori perdite sul campo.
Cosa abbiamo visto qui: la linea di fronte arrivare a nord a VERBOVOE, quindi pian piano l’intera area a sud uniformarsi a questo avanzamento, ripianarlo, fino a quest’ultimo passaggio a sud. Non mi meraviglierebbe scoprire, in un futuro neanche troppo remoto, quando questi diverranno racconti e quando queste operazioni diverranno oggetto di studio dei manuali di tattica militare, che stesse unità agissero ALTERNATIVAMENTE, ma PARALLELAMENTE, su più settori per guidare gli assalti che, infatti, non avvengono sincronicamente ma sequenzialmente, uno dopo l’altro, fino a completare il ripianamento della linea e ripartire di nuovo. Non mi meraviglierebbe.

Tale azione avrebbe inoltre una sua logica nello stringere d’assedio, di questo passo fra non molto, GULJAJPOLE chiudendola a nord non a oltre venti chilometri di distanza, ma molto più a ridosso, per massimizzare l’effetto di accerchiamento, ivi compreso l’attacco a quel punto contemporaneo da più direzioni, e ridurre i tempi della sua liberazione.

BATTAGLIA DI VOLČANSK

I RUSSI GUADAGNANO ULTERIORE TERRENO (cartina aggiornata qui):
https://t.me/z_arhiv/32604
di fronte a un nemico incapace ormai di stabilizzare la linea di fronte e, in quest’area, contrattaccare.


Aggiornamenti a seguire domani.

***********************************************************************************************

10/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


I RUSSI AVANZANO NELL’AREA BOSCHIVA DI MALYE ROVNY:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60234
che si trova subito a sud-ovest di Kupjansk (posizione qui
https://divgen.ru/49.69691/37.57189/14
e qui)
49.69691/37.57189

Mossa che consente di avanzare lungo la N-26, aggirare le ultime case a sud (e relative fortificazioni) e, in prospettiva, puntare dritto verso OSINOVO: caduta la quale, le prospettive di chiusura dell’intera area a est ancora in mano ai natofascisti diverrà decisamente più concreta.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO A JAMPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3079
E la conformazione del paese è tale per cui è vero che si estende lungo una via che i russi stan percorrendo tutta da nord-est a sud-ovest, ma è altrettanto vero che man mano che i russi avanzano, la superficie abitata si restringe, rendendo anche la stessa difesa casa per casa sempre più difficoltosa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Video come ne abbiamo visti tanti, da ARTEMOVSK e RABOTINO nel 2023 in avanti. Stavolta alle porte di DIMITROV, a est di KRASNOARMEJSK:
https://t.me/epoddubny/25085
Nel giro di poche centinaia di metri, 25 mezzi bruciati o ancora in fiamme. Questo l’effetto del “contrattacco”.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3080
raggiungono anche qui la riva del fiume JANCHUR e formano a sud l’ennesima sacca da chiudere.

Poco più a nord, i russi avanzano ad ALEKSEEVKA e ne liberano quasi la metà:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60250
posizione qui
https://divgen.ru/47.91623/36.39764/13
e qui:
47.91623/36.39764
Liberata la quale, passeranno dietro a un’intera linea di sbarramento a est chiudendola nell’ennesima sacca.

Aggiornamenti a seguire.

*******************************************************************************************************

10/10 ore 08:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Anche il voenkor Kotenok in una sua attenta disamina sullo stato delle cose a nord-est di Krasnoarmejsk,
https://t.me/voenkorKotenok/68051
concorda col fatto che non solo tutti i tentativi di accerchiare e tagliare le vie di comunicazione ai russi sono falliti, ma che gli stessi ormai hanno ribaltato gli equilibri sul campo e ora gli accerchiati sono i “contrattaccanti”. Di fatto, assorbita l’onda d’urto, che ha prodotto una frammentazione della linea di fronte come quella proposta in questa cartina in rosso scuro,
https://t.me/z_arhiv/32601
i russi stanno pian piano ripianando e guadagnando le posizioni temporaneamente cedute (rosso chiaro nella cartina). Onde per cui la situazione nella stessa Krasnoarmejsk ne risente, gli approvvigionamenti tornano a essere tagliati, e a parità di perdite inflitte (meglio, un leggero aumento, 520 ieri)
https://t.me/divgen/73772
il contingente CENTR operativo su Krasnoarmejsk e dintorni ha capovolto la situazione, è tornato in superiorità e ad avanzare.

...BASTA(VA) NON PAGARE!

Compagni, non avevamo capito niente! Guardiamo gli spagnoli, sono indietro coi pagamenti al padrone e il padrone ha detto ieri che sono “fuori dal ciogno”, ovvero li ha buttati fuori dalla NATO!
https://t.me/divgen/73780
Notizia che ha fatto il giro del mondo…
“They have no excuse not to do this, but that’s all right. Maybe you should throw them out of NATO, frankly.”
https://www.aljazeera.com/news/2025/10/9/should-throw-them-out-of-nato-trump-blasts-spain-over-defence-spending

Quindi… ricapitolando, non paghiamo più e ci liberiamo in un colpo solo di 120 basi NATO! Via tutti, via Aviano, via Sigonella, via Camp Darby… ma anche via Cameri e via Solbiate Olona??? Liberi tutti???
Avevamo la soluzione sotto mano e non la vedevamo… abbiam preso freddo in decenni di manifestazioni davanti alle basi, ci siam fatti mettere bombe sui treni, bombe alle stazioni, bombe nelle piazze; ci siam fatti abbattere aerei civili, ci siam persino fatti saltare sotto gli occhi “compromessi storici”; non da ultimo… ci siam beccati quindici anni buoni di musica andina!!! (“che noia mortale / Son più di tre anni che si ripete sempre uguale” (L. Dalla, Il cucciolo Alfredo)… scherzo, anzi, “El pueblo unido” è e resta sempre “el pueblo unido”!)

E invece bastava non pagare, cazzo! Diritto di rescissione… ovunque! Anche nel Cile di Allende! Anche in Salvador! Anche in Nicaragua! Potevano, tutti potevamo smettere di pagare… e basta, amici come prima.

Ipocriti, oltre che criminali. In una parola, bastardi.

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

09/10 ore 23:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI PROSEGUONO A RIPULIRE LA SACCA NEL CENTRO CITTADINO E A ESPANDERSI ANCHE AL SUO ESTERNO (cartina aggiornata qui):
https://divgen.ru/event/3077

In tale contesto, anche la rettifica di divgen che corregge la cartina a sud-est di questa immensa sacca in formazione, sulla base del fatto che un tratto di campagna era in realtà sotto il controllo natofascista da quest’estate (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3077
non incide per niente sul corso delle operazioni. Anzi, quel che conta sono i quattordici chilometri e mezzo che separano i due lembi, le due falangi di questa enorme sacca in formazione. E che con la liberazione di KUPJANSK potrebbe a quel punto sbloccarsi definitivamente.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Concentriamoci sul tratto che era stato maggiormente oggetto del contrattacco natofascista, ovvero il cuneo d’attacco che si era elevato a nord per oltre venti chilometri e che, nel corso del contrattacco, era stato ridimensionato. Ebbene, i russi ripuliscono una sacca formatasi solo ieri all’estremo nord di questo cuneo (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3075

e, soprattutto, liberano VLADIMIROVKA portandosi immediatamente sotto ŠACHOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3078
ŠACHOVO a questo punto attaccata direttamente da tre punti.

A ovest di questo cuneo i russi si avvicinano a DOBROPOL’E raggiungendo NOVYJ DONBASS all’altezza della ferrovia
https://t.me/Tatarinov_Rus/60196
posizione qui
https://divgen.ru/48.44378/37.16949/13
e qui
48.44378/37.16949

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

************************************************************************************************

09/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


L’intera area rinchiusa nella sacca, e corrispondente ai palazzi più alti, perde ormai pezzi su pezzi. E persa quella la città è persa:
https://t.me/condottieros/13563
I russi non perdono tempo e cominciano già a colpire le aree limitrofe (qui siamo in piena periferia a est del fiume OSKOL):
https://t.me/motopatriot78/43107
A giudicare da quanto sta accadendo, la perdita di KUPJANSK davvero potrebbe portare alla perdita, e in tempi rapidi, dell’intera area a est del fiume OSKOL, divenuta a quel punto indifendibile.

MERCURIO RETROGRADO

Mentre danesi vedono in aria più droni che ufo (ultima cartina avvistamenti qui):
https://t.me/voenkorKotenok/68040
droni russi, ovviamente, che urlano dai megafoni “iotispiezzioindue” mentre coi raggi laser colpiscono casette di marzapane danesi come nei cartoni animati dei robot di mezzo secolo fa, mentre Merz urla a gran voce “europei, i russi ci entreranno in casa, armiamoci e partite”...
https://t.me/ZeRada1/27259

… il pompiere Vladimir Vladimirovich portava a casa oggi un risultato storico.
https://t.me/ZeRada1/27262
In trasferta a Dushanbe non solo suggellava col presidente tagico nuovi accordi, ma riusciva a ritessere nuovamente i rapporti con un Azerbaigian che, per tutto l’anno, ha cercato l’escalation, lo scontro diplomatico, passando a colpi di piccone su decenni di sforzi diplomatici nel senso opposto.

Oggi prendeva da parte il buon Aliev, come si dice dalle parti di mia moglie, “se lo sedeva”… e partiva proprio affrontando l’argomento spinoso della catastrofe aerea che coinvolse il volo AZAL J2-8243 nel corso di un attacco aereo con droni ucraini diretti contro l’aeroporto di Groznyj (opps… ma QUEI droni REALI, gli stessi che qualche mese dopo sarebbero stati lanciati dai tetti di camion stelonati contro centrali, per la NATO, per l’UE, per l’U-ccidente andavano bene… nessuna isteria, anche perché erano loro stessi che finanziavano e supervisionavano l'operazione...).

Entrambi hanno quindi accertato e CONCORDATO, vis a vis, a quattrocchi, che la responsabilità dei danni che causarono l’atterraggio di emergenza al volo e conseguente perdita di vite umane, non tutte fortunatamente, è non attribuibile ai missili russi.

Missili, aggiungo, che tra l’altro se l’avessero colpito lo avrebbero fatto esplodere in volo, mentre per la prima volta entrambe le parti concordano che questi droni, lanciati per dimostrare al mondo DI ESSERE IN GRADO DI COLPIRE LA RUSSIA OVUNQUE, forse NON ERA IL CASO CHE TENTASSERO DI COLPIRE L’AEROPORTO CIVILE DI GROZNYJ.

Al che ALIEV ringraziava Putin per aver seguito PERSONALMENTE (под личным контролем) l’indagine e AUGURAVA OGNI BENE ALLO STESSO PUTIN E ALL’AMICO POPOLO RUSSO (пожелал всего самого доброго Путину и "дружественному народу России").

Ora, il canale Zerada è un pozzo di scienza per gli ignoranti come me, e intitolava questo pezzo RETROGRADNYJ MERKURIJ (Ретроградный Меркурий), OVVERO MERCURIO RETROGRADO.

Nell’epoca in cui si guardavan più le stelle che i telefonini, capitava di veder Mercurio muoversi all’indietro rispetto alla sua orbita: un’illusione ottica. Ebbene, il buon Zerada dedica questo pezzo a chi pensava che l’AZERBAIGIAN si sarebbe SUICIDATO, per ordine del Mi6 o della CIA, contro la RUSSIA dopo l’escalation di quest’estate. Così non è stato. Bravi i russi a non aver ceduto alle provocazioni mesi fa e ad aver recuperato la situazione. A far capire che gli inglesi e gli americani intendono la guerra per procura in modo "molto" particolare, che culmina con la spremitura totale del Paese prescelto. E oggi ne raccolgono i frutti.

Primo tra i quali, quello descritto qui:
https://t.me/parstodayrussian/190001
Che bandiere vediamo? RUSSIA, AZERBAIGIAN, KAZAKISTAN, IRAN. Sotto chi ci sono? I comandanti delle rispettive marine militari. E il pezzo di carta che stanno firmando tutti e quattro? Un trattato di COOPERAZIONE STRATEGICA MULTILATERALE.

Che significa che, finché al governo ci saranno parti che non si faranno influenzare da “spifferi esterni”, nel CASPIO non ci saranno battaglie navali. E neppure “giochetti” come quello subito negato dagli azeri, ovvero aerei israeliani che per colpire l’Iran passano da Baku. Mai più. Mai… per un po’ di annetti, almeno, speriamo… fino al prossimo Mercurio retrogrado.

Aggiornamenti a seguire.

***************************************************************************************************

09/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


LIBERATO DAI RUSSI IL TERRITORIO DELL’AUTOSALONE (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3074
che si trova già DENTRO la sacca. In liquidazione, a questo punto.

DA “UNA O DUE” A “CINQUE O SEI”... TARDIVA ARITMETICA NATOFASCISTA


Fra gli spifferi di corridoio che ogni tanto escono dalle chiuse e stantie stanze di Bankovaja e raggiungono gli odierni megafoni mediatici, vi sarebbe anche quello di una lamentazione di Syrskij circa il fatto che, se prima i punti dove premevano i russi erano un anno fa “uno o due”, ora sarebbero “cinque o sei”, su centinaia di chilometri quadrati prima non interessati dal conflitto… e il flipper starebbe andando di spron battuto verso il tilt (Если год назад приходилось реагировать на 1-2 участка, то сейчас это 5-6 постоянно активных участков в десятки/сотни квадратных километров и как только туда перебрасываются резервы и стабилизируется ситуация, так прорыв идёт на других 5-6 участках. )
https://t.me/legitimniy/20992

Ora, noi più che riportare quanto di pubblico vi possa essere non facciamo. Non abbiamo pulci, talpe, informatori, quinte colonne. Ma questo lo diciamo da oltre un anno. Già, perché i russi non si sono svegliati ora ad aprire “cinque o sei” fronti: peraltro, “O cinque O sei”, avrebbe esclamato in coro il mitico Trio Reno negli anni Ottanta del secolo scorso… rapporti di un glavkom al prezident meno seri di spettacoli di cabaret. I russi è dall’estate scorsa, da quando QUALCUNO DECISE DI INTRAPRENDERE LA “CAMPAGNA-DI-RUSSIA-3.0”, che sono PARTITI DI SPRON BATTUTO SU ALTRI FRONTI LASCIATI SGUARNITI. E NON UNO O DUE!
L’avvicinamento a Kupjansk, oppure quello a Krasnyj Liman, oppure la battaglia di Dzerzhinsk, oppure l’avvicinamento ai confini con l’oblast’ di Dnepropetrovsk e la liberazione del sud-est della DNR, ivi incluso l’avvicinamento a Krasonarmejsk e, non da ultimo, la formazione di un cuneo d’attacco fra KRASNOARMEJSK e KONSTANTINOVKA, che ha portato poi alla chiusura ieri della sacca di KLEBAN-BYK… tutto questo Santo Cielo era “UNO O DUE” fronti aperti?

I russi, militarmente, hanno avuto un grande merito dopo settembre 2022:
- si sono riorganizzati e adattati a trasformare la SVO contro il regime di KIEV e relativi “aiutini” dei mesi passati in una guerra contro la NATO,
- hanno sfruttato tutte le contraddizioni interne alla coalizione, IN PRIMIS QUELLA FRA RES OECONOMICA E RES MILITARIS che abbiamo denunciato e stiamo denunciando da anni, ovvero fra profitto capitalistico dei detentori della prima e valore d’uso tanto dichiaratamente destinato alla seconda quanto fattualmente, puntualmente, disatteso
- hanno lasciato la prima mossa ai natofascisti ragionando come giocatori di scacchi, ovvero già ragionando sul possibile ventaglio di contromosse PRIMA che essi intraprendessero qualsiasi decisione.
- Errori ce ne sono stati, dal 2022, e non pochi, ma non nella identificazione del rischio e relativa soluzione operativa, bensì nella possibilità che ciò accadesse. Errori che riguardavano, essenzialmente, LA POSSIBILITA’ che una determinata ipotesi fosse più o meno remota, o realizzata su scala più o meno grande. Di conseguenza, errori per certi versi inevitabili e che riguardavano le risorse destinate alla sua soluzione.
- Vedasi KURSK l’anno scorso. Colse di sorpresa tutti, una opzione così idiota. Ma non impreparati.
- Di sorpresa nelle proporzioni. Settantamila fra morti e feriti come perdite significa centinaia di migliaia di uomini e decine di migliaia di mezzi coinvolti. Per mesi, ne mancavano pochi che si arrivasse all’anno. Proporzioni enormi. Idiote da qualsiasi punto di vista le si girasse.
- Ma non di sorpresa per il fatto in sé. I russi erano preparati e hanno respinto i primi assalti, dando tempo ai rinforzi di arrivare. A differenza – MACROSCOPICA – di settembre 2022, i russi in questo caso si sono adattati. Prima tamponando, poi gestendo, infine traendone vantaggio.
- sono così stati in grado di RIPRENDERE IL BOCCINO. E tornare a dirigere loro le danze. Su “cinque o sei” fronti. Già da allora. E martellando su tutti mentre le forze migliori in mano ai natofascisti si consumavano nel tritacarne di Kursk.

Lo denunciano tutti, canali ucraini compresi, e da mesi. Lo “scopre” il glavkom oggi… ora che i buoi sono scappati. Vogliamo parlare di un’altra manovra suicida? Funzionale unicamente a mantenere in funzione la spirale di morte che permette ai padroni d’U-ccidente di continuare a marginare utili per miliardi di dollari? La INFRASTRUKTURNAJA VOJNA. Suicida esattamente come la CAMPAGNA-DI-RUSSIA-3.0.

Sempre il canale ucraino Legitimnyj oggi parla di “ACCORDI NON SCRITTI” raggiunti fra Russia e Ucraina per cui, in via informale, “io non attacco te e tu non attacchi me” e passiamo l’inverno (кулуарные договоренности через посредников, о неком энергетическом/топливно-газовом перемирии между Россией и Украиной. Украина не бьет по русским объектам, а взамен РФ не отключает нас от «рубильника». )
https://t.me/legitimniy/20993
Poi qualcuno ha fatto notare al tandem Ze-Ermak che così non andava bene. Volete altre wunderwaffe? Ve le dovete “meritare”… ne abbiam già parlato ieri su come si è ragionato a Varsavia 2025, ma il ragionamento viene da lontano.
E di colpo han dichiarato anche qui guerra alle infrastrutture russe. NELLE PROPORZIONI esistenti fra i due Paesi che non sono neppure loro segrete… inaccessibili… o il pugno di un bambino e una pacca sulla spalla del povero Carlo Pedersoli li mettiamo sullo stesso piano? Ma loro han dichiarato guerra. E il buon Petrenko ogni mattina gongolava per una cisterna russa andata a fuoco. Mentre i russi dall’altra parte facevano saltare un gasdotto. Risultato: gli attacchi ucraini hanno raggiunto il 5% degli obbiettivi prefissati (ibidem), i russi hanno messo in crisi canali attraverso cui passa il 60% delle forniture di gas all’Ucraina:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60155
Ai natofascisti la scelta se andare avanti o no. Ovvero, su quale velocità modulare e rimodulare il ritmo del popolo che stanno suicidando. E senza virgolette, stavolta. In nome di un’estrazione di profitto puramente criminale, neanche solo parassitaria. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

08/10 ore 23:00 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi avanzano a JAMPOL’ (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27882
e si avviano verso il centro cittadino, dopo aver consolidato la parte a nord-est.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Liquidata la sacca di KLEBAN BYK, ormai è ufficiale (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3070
Questo libera ancora più uomini verso KONSTANTINOVKA da sud. Ce ne sarà bisogno, vista la fitta rete di fortificazioni che li attende (altra cartina qui):
https://t.me/divgen/73705?single

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi TORNANO A ZOLOTOJ KOLODEZ’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3068
vanificando anche qui il contrattacco natofascista. Ora, sono a quattro chilometri dalla strada che da DOBROPOL’E porta a KRAMATORSK.

Nei sessantatré chilometri che separano questa falange e quella a nord-est che punta ad accerchiare Krasnyj Liman, ci sono Konstantinovka, Družkovka, Kramatorsk, Slavjansk. Krasnyj Liman. In questi sessantatré chilometri, l’ultimo grande ostacolo alla liberazione della DNR. Staremo a vedere.

Intanto a sud di ŠACHOVO I RUSSI AVANZANO, guadagnando posizioni preziose (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43104

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI SBARAGLIANO L’ULTIMA LINEA DIFENSIVA A OVEST (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73694?single
e RAGGIUNGONO L’ULTIMO PAESE DELLA DNR, MOLODECKOE, prima di entrare nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3069
allargandola, vediamo come ormai sia solo un problema di priorità individuare, da parte russa, su quale punto cardinale concentrare la propria azione: se verso nord, completando la liberazione della DNR, o verso est, mettendo ulteriormente in difficoltà una difesa natofascista assolutamente incapace di stabilizzare la linea di fronte e in continuo, crescente, deficit di uomini.

Peraltro, a questo proposito, i russi riprendono il controllo dell’area intorno al ponte ANTONOV sotto CHERSON (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3071
Altra mossa che non farà venir sonni tranquilli al comando natofascista.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

**********************************************************************************************

08/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


A nord-est della sacca in formazione di Krasnoarmejsk, i russi LIBERANO IVANOVKA E COMINCIANO A RIPULIRE UNA PICCOLA SACCA FORMATASI POCO PIU’ A SUD, IN OCCASIONE DEL CONTRATTACCO NATOFASCISTA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3065
A questo punto i russi potrebbero tornare a puntare verso DOBROPOL’E (posizione qui
https://divgen.ru/48.4521/37.10684/13
e qui)
48.4521/37.10684
da cui distano meno di otto chilometri. Staremo a vedere.

Intanto, più a ovest i russi avanzano SOPRA UDACHNOE e raggiungono il territorio della miniera ZAPADNAJA-1 (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3067
Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/73680?single
parrebbe quasi che ai russi interessi più procedere verso nord che verso est, dove due linee fortificate passano parallelamente sui due lati del confine di oblast’. Al momento totalmente ignorate.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO NOVOGRIGOROVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3066
che si trova fra VERBOVOE a nord e USPENOVKA a sud, ripianando così la linea di fronte fra le due e portando una linea di fronte di oltre dodici chilometri a progredire tutta verso ovest. L’affondo nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, considerando il punto più a est, è già di oltre quindici chilometri. Ben più di quelli che mancano per tagliare la strada che porta da nord a GULJAJPOLE.

Aggiornamenti a seguire.

***************************************************************************************************************

08/10 ore 08:30 aggiornamento

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ECONOMIA NATOFASCISTA

Anagraficamente appartengo a una generazione che, quando ha iniziato a parlare di economia, ovvero – allora – a ripetere le parole d’ordine del partito a cui faceva riferimento, nel mio caso si sentiva dire: “Ma taci! Che se era per voi saremmo tutti qui a fare le code per il pane!” Il tutto immancabilmente condito da Stalin, con o senza milioni di morti, con o senza gulag, con o senza arcipelago…

Fa niente, per esempio, che meno di quindici anni prima, ovvero il 7 ottobre 1977, fosse entrata in vigore una Costituzione dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche che aveva richiesto un anno intero di lavoro, con la partecipazione di 140 milioni di cittadini sovietici, fra organizzazioni di partito, del sindacato, di fabbrica (inclusi quindi anche i non iscritti) e del komsomol, che produssero 400.000 distinte proposte di articolo e paragrafo, raccolti infine in 150 emendamenti alla bozza, più 12 aggiunti all’ultimo, che produssero cambiamenti sostanziali a 118 articoli su un totale di 173, più un articolo aggiunto in seguito alla bozza di testo finale, sempre su proposta popolare, per un totale di 174 articoli, raccolti in 21 capitoli, facenti capo a 9 sezioni e un preambolo iniziale:
https://t.me/kom_mir/11604

Questo, mentre da noi non girava ancora il disco “mataci-codepane-stalin-morti-gulag-arcipelago”… ma ne girava un altro ben peggiore, che chiameremo per semplicità “riflusso-brigaterosse-marciaquarantamila-afghanistan-nonècambiatoniente-iotispiezzioindue”. Poi ci pensarono i dirigenti di allora, chiamando “ristrutturazione” (perestroika) lo smantellamento di settant’anni di Rivoluzione, e nel giro di cinque anni potemmo addirittura permetterci il lusso di cambiare disco. Il primo citato, per l’appunto.

Purtroppo, e questa fu una nostra, di mancanza, non riuscimmo a contrapporre nulla su quel piano. Io non potevo, lo ammetto, anagraficamente più che intuire che ci doveva essere un modo per abbinare quanto sostenuto dal barbone di Treviri ed evitare il taglio delle spese per la sanità, per la scuola e per l’assistenza sociale, piuttosto che ripianare i conti dell’INPS, ci doveva essere, ci DOVEVA essere, non potevo fare. E lo gridavo a gran voce. Con la risposta di cui sopra.

Per la cronaca, passata la nostra, di generazione, ai padroni non servì più neppure tirar fuori il disco “mataci-codepane-stalin-morti-gulag-arcipelago”… ora su quel pezzo di plastica luminoso su cui passiamo la maggior parte del tempo si veicolano ben altri di messaggi, mentre la televisione continua a fare buona guardia a reti unificate. Qualche cortocircuito, ogni tanto, o valvola di sfogo da aprire e chiudere, ma la formula nel complesso e purtroppo per noi funziona.

Tutto questo perché, ogni volta che leggo notizie come quelle che vengo ora a riportare, a me tornano indietro decenni di bocconi amari, di rospi da ingoiare, di mani che entravano nel portafoglio di noi lavoratori e prelevavano, prelevavano… per entrare in Europa, perché altrimenti salta tutto, perché così non si può più andare avanti, perché il sistema è “insostenibile”.

Quante volte ho sentito, abbiamo sentito, questa parola… “insostenibile”. E senza scomodare Kundera. Tuttavia, come già si ragionava ieri, il natofascismo sta cambiando tutto. Non solo nella martoriata terra d’Ucraina, ma anche qui. Ieri parlavamo del “mondo parallelo”, così lo chiamavamo, dove non esistono Euro 7 eccetera eccetera.

A ben vedere, questo mondo parallelo, assolutamente non ideale, ma concreto, semplicemente posto a fianco, e in posizione assolutamente dialogica, interconnessa, col “nostro”, di mondo, al punto che ormai forma un ibrido sempre più mostruoso e indissolubile, un mostro a più teste che rappresenta l’attuale modo di produzione, è dotato di un’economia politica e, più terra terra, di un’economia e basta, ovvero di norme che regolano meccanicamente il modo di produzione che lo sorregge, APPARENTEMENTE avulsa da qualsiasi regola divenuta DOGMA nel nostro, di mondo, di moto-modo di produzione.

Esaminiamone qualcuna. IL DEBITO PUBBLICO… NON E’ PIU’ UN PROBLEMA. Noi apparteniamo a un ente, entrati peraltro senza nessun referendum o consultazione popolare (e senza nessuno che ci metteva sul giradischi bavabeccaris-mussolini-hitler-franco-generali-gollismo-gladio-stragismo), che tra le altre cose ci ha imposto di mettere il VINCOLO DI BILANCIO in Costituzione (e non mi ripeto ma sarebbe da ripetere l’inciso di cui sopra).

Qui, in un Paese da anni DEL TUTTO DIPENDENTE DAL FINANZIAMENTO PADRONALE, e che tuttavia le massime cariche della stessa organizzazione di cui facciamo parte noi vogliono far entrare, così com’è, IL DEBITO PUBBLICO CONTINUA AD AUMENTARE, CARICANDOSI DI UNA FETTA SEMPRE MAGGIORE DI SPESA PER LE MATERIE PRIME. Spesa ormai che devono TOTALMENTE FINANZIARE GLI STESSI PADRONI, aldilà dei:
- 300 milioni di dollari della Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo;
- 500 milioni di dollari della Banca Europea per gli Investimenti;
- 6 miliardi euro di “aiuti” promessi ma non ancora arrivati dalla UE per le paghe dei soldati, le spese di mantenimento della scalcagnata macchina pubblica e l’acquisto di droni:
https://t.me/legitimniy/20985

SOLDI IN PIU’ PER “FAR FRONTE ALL’INVERNO”. Peccato che, nel frattempo, IL REGIME DI KIEV STA OPERANDO UN’ENORME RISTRUTTURAZIONE INTERNA, IN VISTA DI SEMPRE PIU’ IMMINENTI E IRREVOCABILI ELEZIONI (FARSA), da tenersi probabilmente nella primavera del 2027 per mettere tutti a tacere:
https://t.me/legitimniy/20984
A tale scopo,
- OLTRE A EPURARE SINDACI E PRESIDENTI DI PROVINCIA E DI REGIONE SCOMODI (non dei loro)
- OLTRE A EPURARE (nonostante le manifestazioni agostane… basta fare le cose in silenzio, senza metter di mezzo la Rada o esibire davanti a tutti i panni sporchi da lavare) LE STRUTTURE DI VIOLENZA DI STATO E CONTROLLO SOCIALE “AUTONOME” DALL’ATTUALE TANDEM AL GOVERNO (ZELENSKIJ-ERMAK), OVVERO NABU, SAP (che fanno riferimento alla magistratura) e GUR (i servizi segreti che fanno riferimento ufficialmente al Ministero della Difesa e in sostanza al Mi6, ovvero agli omologhi del padronato straniero oltremanica НАБУ/САП/ГУР)
- STANNO RAFFORZANDO GLI ORGANISMI DI VIOLENZA DI STATO E CONTROLLO SOCIALE FEDELI AL SUDDETTO TANDEM. Parliamo di:
+ 1,3 miliardi di grivne (27 milioni di euro) all’SBU, i “loro” SERVIZI SEGRETI
+ 8,1 miliardi di grivne (168 milioni di euro) alla GUARDIA NAZIONALE, il “loro” ESERCITO (это личные гвардии ЗеЕрмака)
a fronte di 28,8 milioni di grivne (600.000 euro) stanziati per il GUR e 8 milioni di grivne (45 mila euro) per l’SVR (i servizi segreti esteri).
(ibidem)

Queste SPROPORZIONI ci restituiscono, immediatamente, NON SOLO le dimensioni e il senso di questa RISTRUTTURAZIONE, in senso ancora più AUTORITARIO e FASCISTICO, dell’attuale militarizzazione, ma ci confermano un’ulteriore dato, assolutamente non scontato: SIA IL GUR (CONTROLLO SOCIALE INTERNO PARALLELO), SIA LE “OPERAZIONI ALL’ESTERO” (vedansi singoli attentati, attacchi con droni decollati da camion provenienti dall’Asia centrale) SONO TOTALMENTE FINANZIATE DAI SERVIZI SEGRETI PADRONALI OLTREMANICA. QUELLI OLTREOCEANO (CIA) INVECE AGISCONO ORMAI DIRETTAMENTE SUL LORO PRESTANOME IN TERRA D’UCRAINA E LA STRUTTURA A LUI “FEDELE”, OVVERO L’SBU.

In tutto questo, nessuna preoccupazione su una SITUAZIONE DEMOGRAFICA CATASTROFICA. Tornando all’esordio di questo pezzo, al “vincolo di bilancio” in Costuzione, eccetera… tutto questo SEMPLICEMENTE NON HA SENSO SE LA POPOLAZIONE SCOMPARE. E IN UCRAINA LA POPOLAZIONE SI E’ DIMEZZATA, SCAPPATA VIA TUTTA.

IN TALE CONTESTO, LO RIPETIAMO, TRA IL RIPETERSI DI SCENE DI PIAZZA COME LE MINI-MAIDAN DI AGOSTO E RESTARE SENZA GIOVANI, IL REGIME DI KIEV HA SCELTO LA SECONDA! DANDO LA POSSIBILITA’ AI GIOVANI DAI 18 AI 22 ANNI DI ANDARSENE,
1. QUESTI SE NE STANNO ANDANDO! E DI CORSA, PRIMA CHE SI RICHIUDANO LE PORTE O ABBASSINO L’ETA’ DI COSCRIZIONE OBBLIGATORIA ALLA LORO!
2. NON FARANNO RITORNO,
3. AUMENTERA’ ULTERIORMENTE LA SPROPORZIONE FRA MASCHI E FEMMINE SUL TERRITORIO! (già segnalata per via dei caduti in guerra, un milione abbondante in meno in tre anni, ma qui l’ordine di grandezza è uno zero in più a quella cifra!)
https://t.me/legitimniy/20983

Sottolineano infatti i demografi, sempre citati da Legitimnyj, che non c’è solo un problema di natalità, mortalità, ma anche di sproporzione fra i sessi: “Se i maschi scappano in massa, questa generazione letteralmente viene spremuta. Parte di loro non ritorna, e tra vent’anni vedremo un’ulteriore tracollo demografico: meno matrimoni, meno figli” («Если мужчины этого возраста массово уедут, это поколение буквально „сожмётся“. Часть из них не вернётся, и через двадцать лет мы увидим демографический разрыв: мало молодых людей, мало браков, мало детей», ibidem).

Qui siamo già oltre il “vincolo di bilancio”, qui siamo al SUICIDIO ASSISTITO. MA NEL MONDO PARALLELO VA TUTTO BENE. ANZI, L’EUROPA E I SUOI ISTITUTI CONTINUANO A “FINANZIARE”, OVVERO A GENERARE DEBITO E DIPENDENZA SULLA LORO COLONIA... BEN SAPENDO CHE SI TRATTA DI UN’OPERAZIONE A PERDERE, DEL TUTTO INSOSTENIBILE, CHE CULMINERA’ CON LO SPOPOLAMENTO, LA RIDUZIONE DRAMMATICA, DI UN INTERO POPOLO, QUELLO CHE DICONO DI “AIUTARE”! E CHE USANO COME BIOMASSA A PERDERE!

A questo proposito abbiamo un recente, ulteriore riscontro, proveniente dal “Warsaw Security Forum 2025”, PROMOSSO LO RICORDIAMO DAL civile, civilissimo, CONSIGLIO D’EUROPA:
https://www.coe.int/it/web/portal/-/warsaw-security-forum-2025-1

Il quale avrebbe dovuto salutare l’ingresso di giovani ucraini in fuga verso il territorio comunitario, quantomeno dal punto di vista UMANITARIO, ovvero di quei ragazzi che si salvano da morte certa, E A KRASNOARMEJSK PARLIAMO DI UNA VITA MEDIA DI 3, 4 GIORNI DALLA PRESA DI SERVIZIO AL DECESSO! UN NUOVO RECORD LADDOVE, INVECE, AD ARTEMOVSK, LA PERMANENZA MEDIA IN VITA DI UN SOLDATO GETTATO NEL TRITACARNE RAGGIUNGEVA LE DUE SETTIMANE (средняя продолжительность жизни украинского солдата в Покровской воронке 3-4 дня. (Это рекорд, так как в бахмутовской мясорубке средняя продолжительность жизни солдата была около 14 дней))!
https://t.me/legitimniy/20986

Non chiedo nemmeno di far loro la festa come si faceva COI DISSIDENTI, COI RICHIEDENTI ASILO in epoca sovietica, celebrati col tappeto rosso. Ma di riconoscere che si stanno salvando da morte certa e salutare questo dal punto di vista del DIRITTO UMANITARIO! Oltre che dal fatto di dare un futuro a un PAESE che si dice di volere SALVARE.

Invece NIENTE. DAL FORUM DI VARSAVIA E’ EMERSO CHE I SOLDI ARRIVERANNO SE CI SARA’ CARNE DA CANNONE SUFFICIENTE A OPERARE LE ARMI DA PORTARE A FINE NOLEGGIO! E A INGRASSARE LE TASCHE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE PADRONALE! QUESTO E’ L’UNICO SENSO DI QUESTA OPERAZIONE!

Confermando infatti un’indiscrezione di qualche giorno fa,
https://t.me/rezident_ua/27683
che vedeva il FINANZIAMENTO VINCOLATO A
- abbassamento età coscrizione obbligatoria (attualmente dai 25 anni ai 60)
- chiusura immediata frontiere!
“le singole capitali europee sono pronte a fornire alle FF.AA.UU. armamenti, munizioni e logistica A PATTO CHE il governo ucraino “dia loro il massimo riscontro all’interno del Paese”, ovvero COSCRIZIONE OBBLIGATORIA DI TUTTE LE RISORSE DISPONIBILI, INCLUSE QUELLE ATTUALMENTE GIACENTI ALL’ESTERO” (отдельные европейские столицы готовы обеспечить ВСУ техникой, боеприпасами и логистикой, однако требуют от украинского руководства «максимальной отдачи внутри страны» — а именно мобилизации всех доступных ресурсов, включая возвращение мужчин призывного возраста, находящихся за границей).
https://t.me/rezident_ua/27716

I padroni che in tutto questo NON HANNO MAI FATTO ALCUNA VALUTAZIONE, ALCUN CALCOLO COSTI/BENEFICI relativi all’intera OPERAZIONE, come si usa nel nostro, di mondo, come si usa nel nostro, di moto-modo capitalistico di produzione, NON INTERESSA CHE KIEV VINCA. PERCHE’ KIEV VINCE, PUNTO. Raggiunge i confini del 1991, arriva a Mosca, arriva anche a Pechino se necessario. Questa menzogna, suggellata “con burla del pontefice in gotico latino”, rende SUPERFLUA qualsiasi valutazione.

E se mentre “si vince” un popolo intero è portato a CONSUNZIONE… e pazienza, “è per il loro bene”. MEGLIO, PER LE TASCHE DI PORTAFOGLI CHE INGRASSANO SEMPRE DI PIU’, SENZA ALCUN CONTROLLO. E’ IL PRIMO CASO, NELLA STORIA DEL GENERE UMANO, CHE IL COMPLESSO MILITARE-INDUSTRIALE DI UN BLOCCO IMPERIALISTICO, IL NOSTRO, HA A DISPOSIZIONE UN INTERO POPOLO A PERDERE (e lo tiene ben chiuso nel recinto!) PER CONTINUARE A FARE UTILI DA FAVOLA A PREZZI GONFIATI (E ASSOLUTAMENTE NON CONTROLLATI! NON SOGGETTI AL CONTROLLO DI ALCUNA AUTORITA’ ANTITRUST O SIMILI!) CON COMMESSE DA CENTINAIA DI MILIARDI DI DOLLARI.

PER QUESTO, L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ECONOMIA NATOFASCISTA E’ NECESSARIA AL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DELLA MACCHINA, DI QUESTA ARCHITETTURA MOSTRUOSA, DISUMANA, CHE VEDE UN TRASFERIMENTO DI RICCHEZZA NEL “NOSTRO”, DI MONDO, TOTALMENTE A SPESE DI UN PAESE INTERO INGHIOTTITO DA LOGICHE DA “MONDO PARALLELO” CHE LO PORTERANNO A CONSUNZIONE.

PER QUESTO, LA DISTOPIA APPARENTE FRA IL NOSTRO, DI MONDO, E QUELLO “PARALLELO”, E LE RELATIVE REGOLE, E’ PER L’APPUNTO SOLO APPARENTE! IN REALTA’, I DUE MONDI SONO STRETTAMENTE CONNESSI E FUNZIONANO SECONDO LE STESSE REGOLE, ANZI, SECONDO L’UNICA LEGGE, QUELLA DEL PROFITTO CAPITALISTICO.

LA RIDUZIONE DEL POPOLO UCRAINO A COLONIA, DATO IL CONTESTO BELLICO IN CUI TALE FENOMENO SI SVOLGE, E’ IL PRIMO CASO NELLA STORIA DI SFRUTTAMENTO DI ESSERI UMANI TOTALMENTE A PERDERE. Lo schiavo, il servo della gleba, il suddito dei territori d’oltremare, devono “CRESCERE E MOLTIPLICARSI”, quanto basta per tirare la carretta di chi li domina, ovvero di CONSENTIRE IL CICLO PRODUZIONE E RIPRODUZIONE MERCE E RELATIVA APPROPRIAZIONE DI PROFITTO DA PARTE DELLO SCHIAVISTA, DEL FEUDATARIO, DEL CAPITALISTA, DELL’IMPERIALISTA.

La dipendenza da monocoltura, un popolo intero che nasce, cresce, sopravvive, crepa estraendo caffè dal proprio territorio, PREVEDE che tale popolo possa, DEBBA, compiere quel ciclo vitale senza dover essere costretti a IMPORTARE SCHIAVI, un esempio a caso, dall’Africa, o dalla Cina (i “coolies”).

Qui la colonia non serve a PRODURRE MERCE. IL PROFITTO IL CAPITALISTA LO OTTIENE QUANDO LA MERCE E’ DISTRUTTA! Un territorio ridotto a poligono di tiro, prima, e a discarica, poi. UN POPOLO FUNZIONALE UNICAMENTE A TALE PROCESSO DI DISTRUZIONE, OVVERO CONSUZIONE, OVVERO REALIZZAZIONE DI TALE FORMA MERCE. Con anche passaggi intermedi di trasferimento di capitale, dove il produttore SI ASSICURA IL PROFITTO lasciando ai propri vassalli, valvassori e valvassini l’onere del RECUPERO CREDITI, oltre che l’assicurare al padrone-signore IL FUNZIONAMENTO DEL MECCANISMO.

In effetti, l’unico parallelo che potrebbe, in qualche modo, reggere, è proprio dell’Africa ridotta in schiavitù, con la tratta degli schiavi, ovvero il relativo spopolamento, il genocidio di popoli interi. O in epoca più recente e tirandola per i capelli (nel primo le catene e i marchi a pelle si vedevano, in quello che segue si sentivano e basta, essendo tutti in teoria “liberi”), lo spopolamento di interi territori a sud per far girare le fabbriche del nord.

Tutti movimenti dove la riduzione in schiavitù o la proletarizzazione, ovvero la costrizione in catene di classi intere ridotte a “offrire” null’altro che loro stessi, si accompagnano a CATASTROFI DEMOGRAFICHE e a GENOCIDI. Qui assistiamo a un salto di qualità: L’ORDINE PADRONALE A UN POPOLO INTERO DI CONSUMARSI INSIEME ALLA MERCE DA CONSUMARE, MORIRE ACCOMPAGNANDO - FINO ALLA FINE - LA MERCE DI MORTE ASSEGNATAGLI. Meglio, fino a quando tale operazione garantirà al padrone gli attuali margini di profitto. Poi… non sarà più un problema di nessuno. “Ci abbiamo provato”. “Cose che capitano”. Anzi, “l’insostenibile leggerezza dell’economia natofascista” darà vita all’ennesima, penosa, sequela di scaricabarile, che cadranno a cascata, meglio, a valanga, AUMENTANDO PROGRESSIVAMENTE LE “COLPE” ACCUMULATE finché raggiungeranno chi non sarà più in grado di scaricarle su nessuno. E le pagherà tutte.

Aggiornamenti a seguire.

******************************************************************************************************

07/10 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI CONTINUANO AD AVANZARE A IVANOVKA, oblast’ di Dnepropetrovsk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3061

Soprattutto, poco più a sud, procedono verso nord da VERBOVOE e raggiungono ALEKSEEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3063
La quale, dovesse cadere, vedrebbe profilarsi a est l’ennesima sacca! E un immediato avanzamento della linea di fronte, a sacca chiusa, di sette chilometri.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

QUI OGGI SI SONO AVUTI AVANZAMENTI A DIR POCO SBALORDITIVI, SEGNO DI UN FORTE CEDIMENTO DA PARTE NATOFASCISTA.

NEL POMERIGGIO, I RUSSI AVANZAVANO A NORD-EST DI KRASNOARMEJSK in direzione sud-ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3055

ora, PIENAMENTE sotto controllo natofascista, c’è un collo di bottiglia azzurro di meno di quattro chilometri di spessore. Niente. Dall’altro lato, fra la postazione più avanzata russa a nord-est e quella a sud-ovest ci sono meno di sette chilometri di distanza. Anche qui pochissimo. A sud-est di questo collo di bottiglia, si apre una sacca a dir poco enorme.

Sacca che già oggi ha iniziato a ridursi, con
- un ULTERIORE ARRETRAMENTO natofascista a nord-est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3058
- LA CHIUSURA DI UNA NOTEVOLE AREA A EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3059

In tutto questo, i russi continuano a espandersi nell’area a nord-est verso tutte le direzioni: OVEST, NORD ed EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3062
Mentre si vedono già a est i contorni di una nuova sacca.

Nel complesso, l'impressione è quella di esser giunti a un punto di non ritorno. Per i natofascisti.

BATTAGLIA DI SEVERSK


I russi si avvicinano anche da sud-est, espugnando oggi una postazione nemica (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3056

VERSO KRASNYJ LIMAN

Anche qui i russi chiudono una sacca e ripianano la linea di fronte a nord-est di Krasnyj Liman (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3064
L’intero tratto sopra Krasnyj Liman sta cedendo, giorno dopo giorno.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

******************************************************************************************************

07/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI PRIMA AVANZANO A OVEST VERSO NOVOVASILEVSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3052
POI LA LIBERANO E RAGGIUNGONO LA RIVA DEL FIUME JANCHUR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3053
entrando e dando inizio alla BATTAGLIA DI USPENOVKA, ultimo paese di una certa consistenza (due incroci e quattro strade almeno) lungo la strada, altrimenti libera da ostacoli (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73596?single
verso GULJAJPOLE. Oltre a questo, si approfondisce la sacca subito a sud mentre è tagliata completamente la strada che attualmente approvvigiona POLTAVKA a sud. Poltavka da cui i natofascisti farebbero bene a ritirarsi, e alla svelta, prima di soccombere.

Infine, muovendosi ora verso nord-ovest seguendo il lento, sinuoso, fluire del fiume JANCHUR, i russi possono potenzialmente creare e chiudere un’ulteriore sacca, stavolta a nord, e ricongiungersi e dare manforte ai loro compagni attualmente impegnati a VISHNEVOE.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi guadagnano nuove posizioni
- sia in città,
https://t.me/condottieros/13523
via dopo via, con l’importante defezione dei nazisti di AZOV i quali son stati, come loro costume da quando son stati annientati a Mariupol’ e quindi riformati, i primi a defilarsi.
- sia a nord-est, liberando VLADIMIROVKA (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/43004
che si trova esattamente sotto SHACHOVO. Che attaccato da un’ulteriore direzione è ancora più sotto pressione. Seguiremo l’evolversi della situazione.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

QUI I RUSSI AVANZANO DA SUD EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3054
giungendo alle porte di IVANOPOL’E che è l’ultimo paese a sud-est prima di raggiungere Konstantinovka anche da qui.

Avanzano anche da KLEBAN-BYK appena liberata verso nord (qui la cartina di questo doppio movimento):
https://t.me/motopatriot78/43010

Giusto per capire cosa vuol dire fortificare a più scaglioni un’area, questa è la cartina di quello che attende ancora i russi su questa direttrice:
https://t.me/divgen/73601?single
Non sarà facile, per niente. E per fortuna che gli ufficiali su altre direttrici, pur avendo tempo, soldi e risorse a bizzeffe per trasformare decine e decine di chilometri di aree limitrofe alla allora linea di fronte, han deciso patriotticamente di intascarseli senza fare nulla. Ora soldati intruppati a forza vanno a crepare dentro trincee scoperte, travolti dai cavalli di troia e i fili spinati che, posti in fretta e furia poco più in là, gli rovinano sopra. Del resto, anche questi sono crimini, e contro il proprio stesso popolo ma, come va di modo dire ora, “fino a un certo punto”.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

PARE, pare, che la sacca nel centro cittadino sia stata CHIUSA dai russi (cartina e notizia qui):
https://t.me/condottieros/13526
e che i natofascisti ormai non siano più in grado di opporre resistenza. Fosse confermata questa notizia, la battaglia di Kupjansk si avvierebbe verso la conclusione.

"SCIMMIE CON LA BOMBA A MANO"

Abbiamo già accennato agli attacchi terroristici alla centrale atomica di Zaporozh’e. DAL 23 SETTEMBRE (comunicato del canale telegram ufficiale della Centrale)
https://t.me/znppofficial/1585
la Centrale, dopo aver centrato e distrutto la centrale elettrica a fianco, INDISPENSABILE per la messa in funzione di impianti di raffreddamento che, qualora non potessero funzionare, provocherebbero una catastrofe atomica, FUNZIONA GRAZIE AI GRUPPI DI CONTINUITA’ DIESEL. Scorte ce ne sono quante se ne vogliono (На площадке станции имеются достаточные запасы дизельного топлива для длительной работы генераторов в автономном режиме)
https://t.me/znppofficial/1586
e i generatori sono in posti inaccessibili ai droni e ai razzi operati dai terroristi natofascisti. Ciò nonostante questo giocare col fuoco è inaccettabile, denunciano ancora oggi gli scienziati e i lavoratori della Centrale:
https://t.me/znppofficial/1593

Oggi, un altro drone è andato a schiantarsi contro un reattore di un’altra centrale, quella di VORONEZH (foto qui):
https://t.me/divgen/73604
Gli ha fatto un baffo, perché il cemento armato di questi reattori è sovietico, e ci vuole ben altro per scalfirlo. Ma il gesto resta. Scimmie con la bomba a mano, lett. “obes’jana s granatoj” (обезьяна с гранатой) è il modo con cui definiamo da anni questi pazzi furiosi. E il riferimento non va solo a Kiev, ma anche a Washington e Londra, quelli che “non sanno dove vanno” gli aiuti. Anzi tutto. A seguire, tutta la crème de la crème della nostra classe politica, che nelle settimane scorse ha montato un caso di “droni russi” finiti, ne peggiore dei casi, appoggiati su un pollaio. E non dicono NULLA su quanto sta accadendo. Forse perché, come nel caso dei rastrellamenti dei Te-Tse-Ka, chi tace, acconsente. Forse perché, tutto sommato, anche questi sono crimini “fino a un certo punto”.

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

07/10 ore 08:30 aggiornamento

MISSILI COME BISTECCHE


Sarà che sono provinciale, sarà che noi proletari più che costine e salamelle non grigliamo, meglio, identifichiamo nello “sciallo” il pianeta esotico delle bombette, dei rosticini e delle coscette di pollo premarinate, spingendoci a svuotare il portafoglio osando capocolli panati che fan tanto felici i palati, tanto quanto infelici le casse a fine giornata. E infatti il tutto si riduce a un unico evento estivo, al massimo bissato e non più di un’altra volta, ancora possibile nei nostri cortili dove a turno uno griglia sul balcone e gli altri si sentono l’odore in casa senza chiamare i carabinieri, basato su una sapiente calibrazione del paniere di merci che finiranno sulla graticola, secondo l’evangelico principio: “prima la roba buona, poi man mano che li ammazzi aggiungi quelle belle costine che grondano grasso da tutti i pori e che daranno loro il colpo di grazia, invocando a gran voce un grappino (o una vodka liscia) per sgrassare” (tattica iniziale, prima del miracolo dell’acqua in vino, delle Nozze di Cana...).

Sarà tutto questo… ma ammetto di aver “scoperto”, a cinquant’anni e rotti e per puro caso, che TOMAHAWK era anche una bistecca. E quando ne ho vista una, di persona, sul piatto di altri, ho detto… e chi se la mangia tutta quella roba? Fatta tutta in quella maniera e basta? E quando ho scoperto quanto costava al chilo, ho ricevuto ulteriore conferma che la tattica iniziale delle Nozze di Cana è la migliore in assoluto. Ma quel pezzo informe, di carne bovina mi è rimasto impresso sino a oggi.

Quando l’ho associato all’ennesima esternazione di Mastro Ciliegia:
https://t.me/parstodayrussian/189935
“Kiev avrà i suoi Tomahawk, anche se devo capir bene per cosa li utilizzerà”. Non so… probabilmente li metterà prima in forno a cottura lenta a 55°C per sei-otto ore e poi darà loro la scottata finale sulla griglia!

La notizia di questa ENNESIMA V2, di questa ennesima wunderwaffe in mano al regime di Kiev, ha fatto il giro di tutti i canali telegram ucraini, tra cui i miei soliti:
https://t.me/rezident_ua/27704
https://t.me/ZeRada1/27224
Il primo riduce a zero il valore d’uso militare di tale fornitura, evidenziandone il valore SIMBOLICO (“Для Банковой это символизм”) e, tutt’al più, la ricerca di nuove provocazioni per aumentare la tensione. Il secondo cita il deputato ucraino Kamenchuk, il quale afferma chiaramente che l’Ucraina non ha bisogno di tali wunderwaffe, che saranno usate come gli HIMARS oggi: in centri abitati contro civili. Filosofia Trump: minacciare di venderli, quindi venderli, scaricando la responsabilità dell’impiego sulla manovalanza locale, responsabile anche di far saltare eventuali colloqui di pace, impraticabili dopo una strage (“он правильно понял, как использует Томагавки Трамп - как угрозу”).

Tomahawk, ma anche Barracuda, entrambi ben noti alla contraerea russa da decenni:
https://nsn.fm/policy/vopros-tselei-risknet-li-kiev-vospolzovatsya-raketami-tomahawk-ot-ssha
L’importante è vendere.

Missili venduti come bistecche. Non a trenta euro al chilo, ma a 1,3 milioni di dollari al pezzo:
https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/us-tomahawk-missile-shipments-ukraine-unlikely-sources-say-2025-10-02/
Missili come bistecche che, anche se escono bruciate perché messe subito sulla griglia, oppure mangiate crude dentro, oppure mangiate a metà perché son talmente tante che le pance non sono calibrate per finirle, e mezze van buttate… al macellaio non interessa. Al macellaio Trump, e a quello che c’era prima, le vite umane altrui interessano come i moscerini sul parabrezza.

Aggiungo, a tutto questo, una notazione. IL MACELLAIO è IPOCRITA. Non solo perché sa benissimo COSA SE NE FARANNO, ma perché li sta vendendo – sostanzialmente – a incapaci che non possiedono neppure la griglia e la carbonella. COME NEL CASO DEGLI HIMARS O DEI PATRIOT, FARA’ TUTTO LUI, VENDITA E “CATERING”. Trattasi di missili che non basta puntare come sul navigatore e schiacciare un tasto. Necessitano di PERSONALE QUALIFICATO IN GRADO E STRUMENTAZIONE, A TERRA E SATELLITARE PER FARLI FUNZIONARE: pianificare la traiettoria, preparare missile e postazione di lancio, eseguire tutte le manovre e operazioni relative al lancio stesso, seguirlo nel corso della traiettoria.

Questo è un SISTEMA HIMARS, per esempio, che ci ha appena salutato:
https://t.me/mod_russia/57274
La penuria di mezzi e la crisi energetica han costretto i natofascisti a tirar fuori i gioielli di famiglia, le wunderwaffe degli anni passati, e a portarli a ridosso della prima linea, commenta il buon Ermakov:
https://t.me/beard_tim/27837
Come nel caso di questo sistema HIMARS colpito da missili ISKANDER a SREDNIJ BURLUK (Средний Бурлук), ridente paesino 45 km a est di CHUGUEV (posizione qui
https://divgen.ru/49.89397/37.30382/14
e qui):
49.89397/37.30382

Nel corso dell’operazione, sottolinea il Ministero della difesa russo, ci han salutato:
✅ una postazione di lancio «Himars»,
✅ un camion con gru,
✅ due mezzi fuori strada,
✅ non meno di 15 soldati.

E anche se la manovalanza locale dopo anni ha imparato a usare l’intero sistema HIMARS c’è sempre, lo ricordiamo, un sistema di approvazione lancio e controllo coordinate che DEVE, necessariamente, passare per WASHINGTON con la crociera integrata al suo apparato satellitare. Questi sono missili a gittata ancora maggiore.

Il Macellaio fa anche consegna a domicilio e catering. Sa benissimo “per cosa” saranno usati. Come sono stati usati finora gli Himars e gli Storm Shadow. Così come sa benissimo che il valore d’uso militare, ovvero la sua capacità di incidere sul corso delle operazioni sul campo, sarà identica a quegli Himars e Storm Shadow. Ma al Macellaio interessa solo vendere.

FORTI COI DEBOLI, DEBOLI COI FORTI: IL TE-TSE-KA E LA TESLA

Questo filmato, ripreso da una telecamera di controllo su un’autovettura comune,
https://t.me/HersonVestnik/43659?single
ci mostra un tratto di strada a Kiev, col conducente diligentemente dietro a una Tesla per chilometri. Entrano in città, posto di blocco, la Tesla neanche guardata e lui dietro palettato. E si incazza. “Perché la Tesla non l’avete fermata?”

Per lo stesso motivo per cui a una fermata di autobus han rastrellato tutti i conducenti
https://t.me/legitimniy/20968
e aumentano gli importi richiesti per il “rilascio”. O il costo dell’“abbonamento mensile” per non essere nemmeno fermati. Ma anche questo, al Macellaio, non interessa. Biomassa trattata al pari di quel pezzo di carne informe, o di quel pezzo di ferraglia che portano lo stesso nome.

Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

06/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI RAGGIUNGONO LA FERROVIA CHE DIVENTA LA NUOVA LINEA DI FRONTE, LA SUPERANO E PASSANO NUOVAMENTE LA M-30, OLTRE A CONSOLIDARE E CONQUISTARE NUOVE POSIZIONI NELLA CITTÀ STESSA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3051

Nuovamente, nonostante i rinforzi e centomila uomini in tutto abbiano provato, in questi mesi, a opporsi a questo movimento, fra le punte più avanzate delle due falangi di attacco, questa e quella a nord-est, vi sono ormai otto chilometri. Senza nemmeno troppe fortificazioni, guardando la cartina,
https://t.me/divgen/73570?single
e più campagna che città. Poi, a sacca chiusa, sarà probabilmente scritto l’ennesimo capitolo delle assurdità di questo conflitto: tenere una posizione come questa già in gran parte accerchiata senza alcuna possibilità di rompere l’accerchiamento, ma solo prolungandone l’agonia e aumentando le perdite.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Anche divgen si allinea alle carte che girano ormai da molti giorni:
https://divgen.ru/event/3050
e mostra sia gli avanzamenti russi, che la sacca che si è formata in centro città. Per qualcuno l’affondo russo sarebbe ancora maggiore (cartina che mostra i russi un po’ più a sud qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59996

Kupjansk è compromessa e, insieme a essa, l’intera area a est del fiume OSKOL. Anche qui, se non se ne andranno alla svelta verso lidi più sicuri, i natofascisti attualmente dislocati sulla riva sinistra rischiano accerchiamento e annientamento, o weijiao 围剿, come avrebbe detto il Guomindang. Cinque ne fece, di queste campagne, contro i comunisti cinesi. Alla quinta l’Armata rossa guidata da Mao sfuggì solo compiendo l’eroica Lunga Marcia (changzheng 长征). Qui non c’è Mao… al suo posto, comandanti che obbediscono a un generale idiota, che esegue pedissequamente gli ordini di un ducetto marionetta, il quale a sua volta sta dove sta perché fa quel che gli dice un padrone, ovvero tenere a oltranza, altrimenti niente soldi. Un esercito che arretra non è mai una buona pubblicità per le armi che lo sponsorizzano.

ACCADE A KRAMATORSK

Accade che un drone russo può fare indisturbato ventitré chilometri, entrare a Kramatorsk dalla via principale, passare tranquillamente sopra un prospekt, una prospettiva come quella Nevskij a Leningrado, lasciar correre sotto di sé auto civili, auto civili, auto civili… fino a imbattersi in un furgone militare… e centrarlo in pieno:
https://t.me/petrenko_iHS/9865

Kramatorsk era stata eroicamente tenuta, col sangue e coi denti, undici anni fa, da civili trasformatisi in miliziani, tanto motivati a difendere la loro giovane Repubblica, quanto male armati, ridotti a ri-militarizzare obici e persino un T-34 dai musei e dai monumenti pubblici ai caduti per andare oltre i fucili mitragliatori. La avevano dovuta lasciare dopo che i fascisti li avevano attaccati in forze e stretto un’intera popolazione d’assedio. Si erano ritirati a Doneck, decisi a difenderla fino all’ultimo. Slavjansk e Kramatorsk furono oggetto di rappresaglie e repressioni feroci. Civili imprigionati, altri uccisi perché “kolaboranty”. Oggi i natofascisti cominciano a sentire il fiato russo sul collo. Stanno arrivando. Slavjansk e Kramatorsk torneranno a essere DNR. E non per Quaranta giorni di libertà: stavolta, per sempre.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

***********************************************************************************************

06/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Dall’estremo orientale di questa linea di fronte, i russi avanzano VERSO OVEST di un chilometro,
https://t.me/creamy_caprice/10167
scavalcando una intera linea fortificata (cartina qui)
https://t.me/divgen/73546?single
e creando i presupposti per un’ulteriore sacca a nord e portandosi a meno di dieci chilometri da KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3048

KUPJANSK dove aumentano sempre più i riscontri, anche da parte natofascista, della sacca creatasi in centro città (mappa loro qui:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59932
che collima con quest’altra mappa russa qui):
https://t.me/motopatriot78/42971
“Lascia sempre al nemico una via di fuga” (圍師必闕), diceva il maestro Sun. E mentre cerca di svignarsela lungo quello strettissimo corridoio, accompagnalo all’uscita.

Più a nord, i russi liberano OTRADNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3049
e filmato qui:
https://t.me/warriorofnorth/12359
Meno di cinque chilometri al blocco della strada a sud, sud-ovest.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avanzano nella città e scacciano i natofascisti dal quartiere SHACHTERSKIJ, adiacente all’appena liberato quartiere LAZURNYJ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42972
Creando, anche qui, i presupposti per l’ennesima sacca fra le due falangi che si stan creando.

A nord-est, i russi continuano a guadagnare terreno, prendendo di mira soprattutto SHACHOVO che tornano a minacciare anche da ovest (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42977

CONGEDO PROVVISORIO AL GATTO

I Te-Tse-Ka, dopo la figura barbina rimediata ieri, e grazie solo a una telecamera di controllo che li ha impietosamente ritratti mentre “arruolavano”, pardon, arraffavano un gatto siamese, mostrando per l’ennesima volta al mondo quel che sono, son stati costretti dalle proteste sulla rete a fare marcia indietro. Il gatto è stato restituito alla nonnina, che ringrazia tutti per il sostegno (foto qui):
https://t.me/ZeRada1/27208
Anche se maligni mormorano che si tratti di un congedo provvisorio…

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

06/10 ore 08:30 aggiornamento

GUERRA ENERGETICA ED ENERGIA PER LA GUERRA


Un M1 Abrams, venduto come wunderwaffe dimostratosi sul campo più fuffa che waffe, coi suoi 1500 cavalli beve dai 400 agli 800 litri di carburante ogni 100 chilometri.
Durante la Guerra fredda il 5% del consumo energetico di USA e URSS andava soltanto per la manutenzione e sviluppo del “deterrente atomico”.
Così come, negli anni Novanta, l’unica superpotenza rimasta per far girare la ruota del suo criceto militare mondiale consumava l’equivalente del fabbisogno annuo di un Paese come la Svizzera e l’Austria.
https://topwar.ru/181641-vojny-bez-jenergii-ne-budet-kakuju-rol-igrajut-jenergeticheskie-resursy-v-sovremennyh-konfliktah.html

Benvenuti nel mondo parallelo dove non esistono gli Euro 7, dove il riscaldamento climatico non è più un problema, dove carburanti messi ovunque all’indice curiosamente divengono “puliti”, dove i trasporti pericolosi avvengono accostando esplosivi a infiammabili con la stessa naturalezza con cui si carica il portabagagli prima di partire per un lungo viaggio. Niente pannelli solari, niente pale eoliche, ma generatori diesel puzzolenti che ronzano dalla mattina alla sera. Alla guerra serve energia, tanta, sporca e subito. Senza energia, oggi, nella guerra di oggi, non c’è guerra.

Sochar Kazi, professore associato alla cattedra di Econometria dell’Università federale degli Urali, scrive che I SOLI MEZZI DI TRASPORTO DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE (VIA TERRA, VIA MARE, VIA AEREA) CONSUMANO UNA QUANTITA’ ENORME DI CARBURANTE (военно-промышленный комплекс (наземные транспортные средства, самолеты и морские суда) потребляет колоссальное количество ископаемого топлива).
https://www.ng.ru/ng_energiya/2024-02-12/14_8946_realities.html

E aggiunge: CIRCA IL 75% DEL CONSUMO MONDIALE DI RISORSE NON RINNOVABILI (CARBONE, GAS, PETROLIO) VA AL SETTORE MILITARE (Около 75% мирового потребления невозобновляемых источников энергии (уголь, газ, нефть) приходится на военные действия, ibidem).

Passiamo ora all’energia elettrica. Nel 1940 l’URSS, allora terza potenza energetica al mondo, produceva 48,3 miliardi di kW/h.
https://peretok.ru/articles/strategy/5240/
Nel 2022, con 14 repubbliche in meno, la sola Federazione Russa produceva 1.121,6 miliardi di Kw/h.
https://conomy.ru/analysis/articles/1020
di cui:
66,05% - da centrali termoelettriche
20,24% - da centrali idroelettriche
11,93% - da centrali atomiche
1,78% - da centrali eoliche
e consumava, nello stesso anno, 1.106,3 miliardi di kW/h (ibidem), con un aumento del 1,45% rispetto al 2021 (1.090,44 miliardi) e del 4,8%, rispetto a cinque anni prima (1.055,6 miliardi).

Nel 2024, il consumo raggiungeva i 1.174 miliardi di kW/h.
https://www.so-ups.ru/news/press-release/press-release-view/news/26552/
L’aumento, come è facile notare, è stato del tutto lineare, non ha subito impennate improvvise.

Anche volendo immaginare che tutto questo aumento sia andato “dlja fronta”, per il fronte, in termini di aumento della produzione industriale, non sono numeri tali da descrivere un impegno INsostenibile da parte russa. Anzi, confermano ancora una volta l’estrema prudenza, da parte loro, nel non RI-fare la fine dell’URSS trascinata e arrivata esausta dopo la cosiddetta “corsa agli armamenti”. In altre parole, la SVO si conferma essere, sostanzialmente e ancora una volta, una “guerra al risparmio”, da parte russa. DOVE LE TRASFORMAZIONI DEVONO ESSERE, ANZITUTTO, QUALITATIVE, COME MOSTRANO LE VARIAZIONI PERCENTUALI (RISPETTO AL 2023) DEL PANIERE ENERGETICO RUSSO E DELLA SUA COMPOSIZIONE ORGANICA:
• da centrali termoelettriche +3,6 % (57,3 %); 
• da centrali idroelettriche +4,9 % (17,3 %); 
• da centrali atomiche -0,9 % (18,2 %); 
• da centrali integrate nei complessi industriali +0,5 % (6,1 %); 
• da centrali solari +9,6 % (0,3 %); 
• da centrali eoliche +27,3 % (0,7 %).
https://www.finam.ru/publications/item/potreblenie-elektroenergii-v-2024-godu-v-rossii-vyroslo-na-31-20250114-1648/
Che poi si faccia in fretta, quando i numeri son piccoli, a fare percentuali a due cifre, siam tutti d’accordo. Infatti, questo dato qualitativo va assolutamente abbinato a quest’altro. In un territorio enorme come quello russo, GLI AUMENTI DI PRODUZIONE ENERGETICA RIGUARDANO LE COSIDDETTE ZONE DISAGIATE, OVVERO ESTREMO ORIENTE (+5%), SIBERIA (+4,9%) E SUD (+4,9%) (Основные точки роста – Юг, Сибирь и Дальний Восток, где мы наблюдаем рост выше среднего по стране: на Юге +4,9%, в Сибири +4,9% и на Востоке +5%, ibidem).

“Zone disagiate” e, aggiungiamo, LONTANE DAL FRONTE (e dai droni). Non una ripetizione dello schema sovietico, dove tutto era traslocato a est, ma anche qui non è da sottovalutare l’impatto della SVO sullo sviluppo economico delle zone cosidette “disagiate”: alla luce, soprattutto, della SVOLTA A EST dello stesso mercato russo a fronte della chiusura europea e della sua decisione di suicidarsi economicamente.

Parliamo ora di Ucraina. Giusto per avere un ordine di grandezza, a fine 2021 il regime di Kiev prevedeva di INCREMENTARE LA PRODUZIONE DEL 2,5% per un totale di 161 miliardi di kW/h.
https://eenergy.media/news/21147
Sempre per un’idea di chi produceva cosa, nel 2020 la produzione era stata di:
- 76 miliardi di kW/h da centrali atomiche;
- 51 miliardi di kW/h da centrali termoelettriche;
- 9 miliardi di kW/h da fonti rinnovabili.
https://www.tadviser.ru/index.php/Статья:Энергетика_Украины

Parliamo, come ordine di grandezza, di uno zero in meno. Di mille miliardi in meno di kW/h. Che nel corso del 2022 si eran già ridotti di un terzo, stando al FT:
https://www.kommersant.ru/doc/6746678
e quasi tutto ormai a carico di centrali atomiche e idroelettriche, non toccate dai russi a differenza di quelle termoelettriche:
https://fakty.com.ua/ru/ukraine/20240703-vyrobnycztvo-elektroenergiyi-v-ukrayini-2024-de-ta-yak-vidbuvayetsya/
La mazzata peggiore è stato il passaggio della Centrale atomica di Zaporozh’e ai russi. Era quella che produceva maggior energia elettrica. Ed è questo il motivo per cui “i russi si sparano da soli” ancora nel 2025, ovvero continuano a piovervi proiettili e droni, nel tentativo di provocare una reazione tale da indurre la cosiddetta “comunità internazionale” a prendere (ulteriori?) provvedimenti tali da allontanare i russi dalla centrale atomica e rientrarne in possesso. Nel frattempo, se esplode… fa niente. Cose che capitano.

Nel frattempo, IMPORTA ENERGIA ELETTRICA DALL’EUROPA e, nonostante questo, a gennaio 2025 era SOTTO DEL 4% anche considerando quello che era costretta a importare:
https://neftegaz.ru/news/transport-and-storage/877932-ukraina-ne-smozhet-kompensirovat-defitsit-elektroenergii-dazhe-importom-a-gaza-v-pkhg-na-donyshke/

Tendenza, ovviamente, in aumento: gli 1,15 miliardi di kW/h importati nel periodo gennaio-maggio dello scorso anno quest’anno sono saliti, per lo stesso periodo, a 1,65 miliardi di kW/h.
https://newskiev.ru/society/2025/08/29/870805.html
Aggiungiamo a questo il consumo di idrocarburi, per esempio di gas, che nel 2022 ammontava a circa 30 miliardi di metri cubi, di cui 10 importati:
https://vz.ru/economy/2025/8/14/1352462.html

Anche per questo, i tanto osannati milione e rotti di droni “prodotti” dal regime di Kiev nel 2024, ammesso e non concesso che sia un dato attendibile, in realtà poi VANNO PORTATI AL FRONTE E MESSI IN CONDIZIONE DI VOLARE!
https://regnum.ru/news/3878324
Per quanto strano possa sembrare, un conto è produrli e un conto usarli al fronte. Questo saggio, purtroppo in russo, ma con un’ampissima bibliografia e tutta in anglofono,
https://we.hse.ru/data/2023/09/13/2057512606/Энергетика беспилотных авиационных систем.pdf
ci parla di metodi di propulsione essenzialmente elettrici, per tratte di poche decine di chilometri. Sistemi di pilotaggio che fanno la differenza al fronte, specialmente se non ci sono a opporsi ai russi che avanzano, considerando che l’energia elettrica al fronte arriva e non arriva, al punto che non è più un assurdo che conti di più tranciare un cavo elettrico che far saltare un ponte.

In questo contesto, si collocano i reciproci scambi di cortesie fra Kiev e Mosca che gli analisti chiamano INFRASTRUKTURNAJA VOJNA, “guerra delle infrastrutture”. A questo punto, capiamo che una centrale termoelettrica che salta nell’ovest dell’Ucraina non ha lo stesso impatto, sia sul conflitto che sulle infrastrutture che lo reggono, di una cisterna di petrolio che salta a Feodosia. Così come capiamo che PROVOCARE UNA NUOVA ESCALATION, quando per ogni drone natofascista che colpisce un obbiettivo russo ne partono cinquanta russi su obbiettivi ucraini, mandando ormai in pappa la contraerea e DIMINUENDO ULTERIORMENTE LA CAPACITA’ GIA’ RIDOTTA DI PRODUZIONE E TRASPORTO ENERGETICI DEL REGIME, ben al di sotto di quella che definiremmo “soglia critica”,
https://t.me/legitimniy/20966
è una mossa puramente suicida.

Capiamo che porsi obbiettivi di “guerra totale” (total’naja vojna) come fa ancora Kiev, sognando di lasciare Mosca senza corrente elettrica o senza carburante,
https://t.me/rezident_ua/27698
è un’idiozia totale. Da qualsiasi punto la si guardi. Punto di vista, ovviamente, che non sia quello di soffiare sul fuoco per tenere alta la domanda di un mercato, quello del complesso militare industriale u-ccidentale, in piena espansione. U-ccidentale in ogni senso: per prosperare, occorre che un popolo intero si immoli, “fino all’ultimo ucraino”.

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

05/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI VOLČANSK


I russi guadagnano ulteriori posizioni (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32565
Tra il primo e il cinque ottobre, i russi son riusciti ad attraversare tre fiumi nell’area e a consolidare le proprie posizioni sull’altra riva.
https://t.me/condottieros/13485
L’impressione è, anche qui, di essere a una svolta, rispetto ai mesi passati.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Oggi un ponte importantissimo per l’approvvigionamento dell’intera riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC ancora in mano ai natofascisti è stato messo definitivamente fuori uso dai russi (filmato qui):
https://t.me/motopatriot78/42957
A ovest, i russi sono già a buon punto per raggiungere la riva sinistra del fiume, all’altezza di SVJATOGORSK. E lì saranno ulteriori problemi.

VERSO SEVERSK

I RUSSI LIBERANO KUZ’MINOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3044
attraversano in forze il fiume BACHMUTKA e puntano verso nord: prossima fermata SVJATO-POKROVSKOE, ultima cittadina eretta a roccaforte dalla difesa natofascista prima che i russi penetrino verso SEVERSK da sud-ovest, ovvero da quel rilievo naturale posto a ovest da cui hanno storicamente spazzato via ogni tentativo russo di liberarla. Situazione radicalmente cambiata, da allora.

FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

I russi si avvicinano a ŠACHOVO da sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3046
irrobustendo peraltro la linea di approvvigionamento ai loro compagni impegnati a nord-ovest, dove oggi è stato confermato che sono ritornati a VOLNOE avanzando di due chilometri e mezzo (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59891

ODESSA EROICA

Odessa eroica. Gorod geroj, sempre. Ieri, di fronte all’ennesima violenza contro un civile e la donna che cercava di impedirne il rastrellamento, infilandosi essa stessa nella camionetta e impedendo col piede che si chiudesse lo sportello, un autista e un volontario dell’ambulanza che, fino ad allora, si era limitato a filmare la scena, non hanno retto e ha deciso di porre fine a questa ennesima ingiustizia. Bloccata la camionetta con l’ambulanza, sono scesi e hanno cominciato ad aiutare la donna. Nel frattempo, donne e anziani si sono radunati tutt’intorno e sono intervenuti anche loro. Al che la donna ha cominciato a tirar fuori il marito, mentre il personale medico e i civili tenevano fermi i Te-Tse-Ka. Un ultimo strappo e la donna rovina a terra col marito, sano e salvo. I natofascisti chiudono rabbiosamente il portellone e se la danno a gambe, coperti di insulti. Questo filmato,
https://vk.com/video-50332460_456429078
per chi non avesse telegram, mentre l’originale è qui:
https://t.me/xydessa/57687

Ora il personale medico rischia la galera:
https://t.me/xydessa/57705
Lo sapevano benissimo, quando sono intervenuti. Ma hanno detto basta lo stesso. Hanno smesso di filmare e basta. È la prima volta che mi capita di vedere una scena di questo tipo: ovvero, che chi riprende non si limita a urlargli dietro qualcosa, ma non ce la fa più e passa all’azione. E blocca questi criminali. Attenzione, a questi segnali. Odessa città eroica, sempre. Mentre a certa gente non rimane che ridursi a quanto segue. E ancora per poco.

MESCHINI

Ora vogliono sbattere al fronte anche loro?
https://t.me/ZeRada1/27199
Filmato a dir poco imbarazzante: macchina Te-Tse-Ka avvista un gatto siamese, o per sé o per venderlo blocca la macchina, se lo infila sotto braccio e torna di corsa, come un ladro di polli, all’auto dove il suo socio parte a tutta.

Oltre a prendervela coi più deboli, riproducete anche su piccola scala quello che fanno i vostri padroni: arraffare e rubare. Ancora per poco.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

***********************************************************************************************

04/10 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE EST

I russi entrano a BOROVSKAJA ANDREEVKA (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27808
posizione qui
https://divgen.ru/49.41198/37.72774/13
et
49.41198/37.72774
Aspri combattimenti in corso, con il fiume OSKOL ormai sempre più a un tiro di schioppo.

Anche più a sud, avanzamenti verso il fiume OSKOL (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32558


VERSO KRASNYJ LIMAN

i russi avanzano verso Krasnyj Liman DA NORD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3040

spostando la linea di fronte alla prima linea fortificata a difesa (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73484?single

Prima linea già superata a est dai loro compagni sempre nella giornata di oggi con avanzamenti importanti da nord-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3041

La cartina delle fortificazioni ora mostra questa prima linea attraversata e superata:
https://t.me/divgen/73495?single
il che significa che anche chi ora tiene a ovest la stessa linea o arretra, o sarà accerchiato. Anche qui, quindi, siamo agli sgoccioli. A seguire, poco più a sud, un’altra linea fortificata, e poi è Krasnyj Liman.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avanzano sia a nord-est, dove ormai hanno stretto d’assedio RODINSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3042

che nella stessa KRASNOARMEJSK, dove continuano a guadagnare posizioni (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3043
e dove i natofascisti abbandonano del tutto il quartiere LAZURNYJ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42940
che già avevano iniziato a cedere ieri (prima cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42915

Aggiornamenti a seguire domani.

************************************************************************************************

03/10 ore 08:30 aggiornamento

“C’E’ UNA SENTENZA DELL’ONU DEL 2010”…


Il diritto internazionale è carta straccia, buona al massimo per arrotolarci le uova, o per altri usi ancor meno nobili. Fa sempre specie, tuttavia, quando qualcuno lo evoca nell’etere a supporto dell’azione di pirateria in corso ad opera di militari israeliani in acque internazionali.

E’, precisamente, quanto accaduto qualche sera fa. A opera dell’opinionista di turno in collegamento da casa sua. Nel periodo peggiore per chi fa controinformazione, ovvero la sera ore pasti, quando la guardia è abbassata, quando il telecomando passa di mano in mano (o manina) non appena chi temporaneamente lo detiene gira il capo, quando i conflitti diffusi nell’etere dal tele-visore sono clamorosamente sopraffatti da altri conflitti, di pari e maggiore intensità, che avvengono quotidianamente fra le mura domestiche e proprio allora trovano la combinazione ideale per esprimersi al meglio.

E’ in tali condizioni che il “bla-bla” di contorno alle immagini sfocate delle telecamere di controllo dalle imbarcazioni veniva interrotto da un collegamento “autorevole”, ovvero di un “giornalista” che spazia a suo agio lungo le telefrequenze tra il frivolo e il serio e che il canale notizie accaventiquattro interpellava sulla vicenda “Flotilla Samud”. Il discorso non vale neppure la pena di riportarlo, eccetto quel tarlo da lui evocato a inizio “intervento”. Cito a memoria: “Esiste una sentenza ONU del 2010 che dà ragione a Israele”… detto seriamente, come se stesse recitando il credo.

Puzzava strano già l’accostamento “sentenza” e “ONU”. Le sentenze le emettono i tribunali. Il “dà ragione” poi faceva completamente saltare il banco della mia pazienza serale. Il tarlo ormai aveva fatto breccia su quel muro di spirito di autoconservazione che suggerisce, se non altro solo per questo, di mandare a culo ogni tanto quel che si dice in televisione. E il giorno dopo rodeva ancora. Onde per cui, una volta calati ancora una volta i fragori dell’etere e i clamori domestici, ovvero messi a nanna tutti e spento l’ordigno, mi sono messo a ricercare.

Fortunatamente, non mi ci è voluto molto per trovare questo articolo sul manifesto di ieri:
https://ilmanifesto.it/le-violazioni-di-israele-coperte-dagli-stati
Ieri si leggeva, oggi no se non hai l’abbonamento, ma si trova anche altrove, per fortuna:
https://www.officinadeisaperi.it/eventi/non-si-puo-fermare-il-vento-da-il-manifesto/
Il lavoro della compagna Micaela Frulli, dal titolo “Le violazioni di Israele coperte dagli Stati”, è uno scritto prezioso e rispondeva esattamente a quanto cercavo.

Dopo aver rimandato a tutti gli articoli della Convenzione ONU sul Diritto del Mare, oltre che del Manuale di San Remo sul diritto applicabile ai conflitti armati in mare, che dimostrano dove sta la legalità e l’illegalità in questa operazione, conclude:

“È chiaro dunque che in base al diritto internazionale le imbarcazioni della Gsf non stanno violando alcuna regola di diritto internazionale, ma agiscono nel pieno rispetto del diritto del mare e del diritto internazionale umanitario, facendosi carico dell’attuazione di obblighi che gli Stati, Israele in primo luogo e gli altri a seguire, non stanno rispettando.
C’è da chiedersi perché gli Stati e le organizzazioni internazionali, quasi all’unanimità, facciano appello al rispetto da parte della Gsf di un blocco navale che ha superato qualsiasi confine di legalità. C’è da chiedersi perché non si fa invece pressione su Israele per porre fine al blocco illegale e per garantire l’arrivo degli aiuti umanitari alla popolazione civile, come prevede il diritto. Gli Stati, soprattutto quelli di cui le navi della Gsf battono bandiera, hanno l’obbligo di fare tutto quanto è possibile per proteggere una missione umanitaria che agisce nel pieno rispetto delle regole per raggiungere obiettivi tutelati dal diritto internazionale.
Stupisce ancor più questo atteggiamento se si considera che Israele sta agendo anche in violazione delle ordinanze cautelari emesse dalla Cig nel 2024 nell’ambito del procedimento intentato dal Sudafrica contro Israele per violazione della Convenzione Onu per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio. Tali ordinanze impongono a Israele di adottare misure immediate ed effettive per garantire l’assistenza umanitaria a Gaza e impedire che la Gsf giunga a destinazione viola anche questi obblighi.”

Il mistero, a questo punto, si infittiva sempre di più… e questa fantomatica “sentenza ONU del 2010”? Frutto di un grappino di troppo da parte del “giornalista”? Fortunatamente, ci pensava la compagna Micaela a rimandare il tarlo in letargo. Scrive subito dopo:

“Qualcuno evoca la presunta legalità del blocco navale in base al rapporto della Commissione d’inchiesta nominata nel 2010 dal segretario generale Onu sul raid israeliano a danno della nave Mavi Marmara (Rapporto Palmer). Quel rapporto, in condizioni assai diverse da quelle odierne, stabilì che il blocco navale israeliano era lecito, pur condannando l’uso sproporzionato della forza da parte delle forze israeliane nell’abbordaggio della nave, che provocò dieci morti e molti feriti fra gli attivisti a bordo. Il Rapporto Palmer, però, già allora fu criticato da più parti e contraddetto dal Rapporto della Commissione d’inchiesta del Consiglio diritti umani dell’Onu (2010), che si espresse nel senso di una totale illiceità del blocco navale, qualificandolo come una forma di punizione collettiva in violazione dell’art. 33 della IV Convezione di Ginevra. ”

Mi ricordo perfettamente quel periodo. Un anno dopo, sarebbe morto il povero Arrigoni. Tra l’altro di queste parti, quindi sua mamma fece poi molte riunioni, anche nel mio paese, per presentare l’opera di suo figlio e denunciare quanto accaduto. Il che con la memoria mi fece tornare anche a quei morti di un anno prima. Quindici anni di impunità nel commettere sempre, metodicamente, le stesse porcherie, gli stessi atti di pirateria, gli stessi crimini. E la colpa, anche allora per qualcuno, per i soliti noti, era stata del compagno Arrigoni che “se l’era cercata”. Ma non mi ricordavo più del Rapporto Palmer. Lo avevo rimosso.

Ho provato sul sito dell’ONU e son finito su una pagina 404 che non prometteva nulla di nuovo. Fortunatamente, esistono altri siti dove è conservato, tra cui quello del NYT. Eccolo:
https://graphics8.nytimes.com/packages/pdf/world/Palmer-Committee-Final-report.pdf

Un rapporto sicuramente non tacciabile di parzialità se non verso Israele, a cui indora la pillola. Un rapporto che, essendo datato anni prima, non tiene conto della sovranità palestinese sulle acque territoriali antistanti Gaza (2015, cfr. Frulli cit.). Un rapporto che, nonostante tutto questo, afferma comunque cose un po’ diverse dalla “sentenza che dà ragione”:
1. “There is nothing in international customary law, or in the United Nations Convention on the Law of the Sea (UNCLOS), that would generally prohibit the use of force on the high seas, as long as force is only used in self-defence, in line with Articles 2(4) and 51 of the U.N. Charter and Articles 88 and 301 UNCLOS (ius ad bellum).”
Nessuna proibizione se la forza è USATA UNICAMENTE PER AUTODIFESA. È questo il caso?

2. “The blockade is illegal if imposed with the sole aim to starve a civilian population or if its effects on the civilian population are in excess of the achieved military advantage.”
“Se ha il solo scopo di far crepare di fame i civili o – peggio ancora – se gli effetti sui civili superano quelli del vantaggio MILITARE conseguito da tale azione”, è ILLEGALE. Ancora una volta… è questo il caso?

3. QUESTI, E NON ALTRI, SONO I CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA LEGITTIMITA’ DI UN BLOCCO NAVALE! Pertanto, quando nelle “raccomandazioni” il “panel” scriveva che, per evitare che ciò si ripetesse in futuro, ISRAELE DOVEVA VERIFICARE PUNTUALMENTE LA NECESSITA’ DI TALE BLOCCO, INTESO COME MISURA TEMPORANEA DA RIMUOVERE NON APPENA POSSIBILE (cit.
“Bearing in mind its consequences and the fundamental importance of the freedom of navigation on the high seas, Israel should keep the naval blockade under regular review, in order to assess whether it continues to be necessary”
et
“Israel should continue with its efforts to ease its restrictions on movement of goods and persons to and from Gaza with a view to lifting its closure and to alleviate the unsustainable humanitarian and economic situation of the civilian population. ”

4. punto, quest’ultimo, ripreso anche alla fine di tutta la disamina:
“Israel should continue with its efforts to ease its restrictions on movement of goods and persons to and from Gaza with a view to lifting its closure and to alleviate the unsustainable humanitarian and economic situation of the civilian population. These steps should be taken in accordance with Security Council resolution 1860, all aspects of which should be implemented.”

La Risoluzione 1860 (2009) del Consiglio di Sicurezza dell’ONU (qui)
https://www.un.org/unispal/wp-content/uploads/2016/06/SRES1860.pdf
nel “condannare ogni atto di violenza e ostilità contro i civili e tutti gli atti di terrorismo” (Condemns all violence and hostilities directed against civilians and all acts of terrorism),
ESIGEVA LA SOMMINISTRAZIONE E DISTRIBUZIONE A GAZA, E SENZA ALCUN IMPEDIMENTO (unimpeded) DI AIUTI UMANITARI, INCLUSO CIBO, CARBURANTE E MEDICINE (Calls for the unimpeded provision and distribution throughout Gaza of humanitarian assistance, including of food, fuel and medical treatment) et
SALUTAVA LE INIZIATIVE TESE A CREARE E APRIRE CORRIDOI UMANITARI E ALTRI MECCANISMI PER LA CONSEGNA DI AIUTI UMANITARI!
(Welcomes the initiatives aimed at creating and opening humanitarian corridors and other mechanisms for the sustained delivery of humanitarian aid)

Questa la risoluzione ripresa dal rapporto, e pure esso stesso oggetto in seguito di critiche, precisazioni e puntualizzazioni, divenuto agli occhi di qualcuno “sentenza”, che “dava ragione a Israele”... a cui qualcuno si è attaccato oggi, come scialuppa di salvataggio per questo schifo. Buffoni.

Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

01/10 ore 23:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Nel pomeriggio, come già annunciato i russi arrivavano alle porte di VIŠNEVOE,
https://divgen.ru/event/3031
di fatto attraversando la doppia linea fortificata indicata in cartina (qui):
https://t.me/divgen/73408?single
Questo la dice lunga su quanti eran rimasti a tenerla, quella doppia linea.

Poco più a sud i russi avanzavano verso ovest ed entravano a NOVOGRIGOROVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3033
A fine giornata, giungevano voci che già l’80% fosse stato liberato:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59774

Avanzamenti notevoli anche subito più a sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3034
con l’ennesima sacca in chiusura. Nel complesso, prosegue l’avanzata verso ovest verso POKROVSKOE a nord (ad Aleksandrovka, il paesino subito a ridosso, i russi distano meno di tredici chilometri ormai)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59776
e GULJAJPOLE a sud.

Aggiornamenti a seguire domattina.

**********************************************************************************************

02/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi avanzano verso ovest stavolta muovendosi a sud, in piena oblast’ di Zaporozh’e, arrivando alle porte di USPENOVKA. La quale, riprendendo la cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/73393?single
ma soprattutto quanto ci siam detti stamane, era attrezzata per un attacco da sud (e si vede chiaramente…), ma non da est!

Ai russi per giungere alle rive del fiume Janchur manca poco più di un chilometro (1800 m seguendo la curva della strada, cartina qui):
https://t.me/prolivstalina/19181
Prevedibile, a questo punto, anche un attacco a NOVOGRIGOROVKA (area più a nord della sua cartina), a questo punto sempre più “insaccata” dalle due ali di questa ennesima falange russa. Sbloccata la situazione in questi due paesi eretti a ultima estrema, fortificazione, i russi poi potrebbero proseguire verso ovest di pari passo ai loro compagni a nord e, di fatto, accerchiare GULJAJPOLE. Staremo a vedere.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST RIPIANANDO L’AREA FRA ZARECHNOE E JAMPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3030
Appena ripulita l’area a est, l’ultima area a est, del fiume ZHEREBEC, che tanto ha in questi anni significato come primo traguardo per i russi in vista del fiume OSKOL. I russi guardano a ovest. E a ovest raggiungeranno la ULICA KLEVERNAJA che, guardando l’altimetria, si trova lungo l’estremo occidentale di un’area in leggera discesa, quindi pianeggiante per i russi, senza alcun ostacolo (cartina fortificazioni (assenti) qui):
https://t.me/divgen/73396?single
Quindi KRASNYJ LIMAN, che raggiungeranno da est lungo la strada ferrata posta a sud e lungo la BULVARNAJA ULICA posta a nord. Questo, al netto di quanto accadrà contemporaneamente a a sudest (JAMPOL’), a nord-nordest (STAVKI e dintorni) e a nordovest (DOBRYSHEVO).

Aggiornamenti a seguire.

**********************************************************************************************

02/10 ore 08:30 aggiornamento

QUESTIONE DI TEMPI

Più va avanti il tempo, in questa SVO, più mi rendo conto che i tempi giochino sempre di più un ruolo fondamentale. Come in tutte le relazioni, come in tutti i rapporti umani, del resto. Fa specie accostare la produzione di violenza, distruzione e morte a quella di sorriso, amore e vita. Ma è così. La stessa battuta pronunciata in un tempo sbagliato può produrre persino fastidio. Allo stesso modo, mai fare proposte ardite quando lei ha il “mal di testa”. Allo stesso modo, a parità di valore un pugile che sbaglia tutti i tempi si candida a un KO certo, il proprio mentre il suo avversario, che non sbaglia un colpo d’incontro e una combinazione, quando intuisce che al primo “si è spenta già la luce”… si vede subito che lo ha intuito perché i suoi colpi si triplicano e, smantellate le ultime difese, lo manda al tappeto. Lo stesso in questo conflitto.

I russi adesso, e non prima, cercano il colpo del KO. Adesso perché sentono, dalle intercettazioni radio, che davanti a loro ci sono brigate e battaglioni che sarebbero dovuti stare da un’altra parte. Adesso perché constatano che, dall’altra parte, sempre più “si spengono le luci”. Adesso perché, a differenza dei natofascisti, si sentono al massimo della condizione, della preparazione, di quell’insieme di sensazioni e sentimenti, intesi come sentire, individuale e collettivo, comunemente definito come “morale” (s.m.).

Ecco quindi i buriati del gruppo VOSTOK, operativo nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, incalzare natofascisti scacciandoli sempre più verso ovest. Stamane son già giunti alle porte di VISHNEVOE (cartina qui):
https://t.me/frontbird/26486
Significa che stanno smantellando, o hanno già smantellato, la doppia linea fortificata posta a sua difesa. Quella ancora in azzurro qui:
https://t.me/divgen/73381?single
Sempre a proposito di questione di tempi, notiamo da quest’ultima cartina come l’azione russa abbia, di fatto, ROTTO i tempi a ogni piano difensivo ucraino. Le fortificazioni sono la rappresentazione plastica di un pensiero. Di una concezione, anzi tutto, che ci parla del livello tecnologico raggiunto dai due schieramenti in conflitto (pensiamo alla polvere da sparo e alla sua influenza sulla concezione di mura difensive e bastioni), ma anche di un pensiero organizzativo, ovvero architetturale circa la composizione organica di tutti questi elementi e la loro distribuzione sul territorio nella maniera che si vorrebbe LA PIU’ EFFICACE nell’affrontare un attacco nemico.

E cosa accadde illo tempore? Che il comando natofascista mai e poi mai si sarebbe aspettato un attacco da est. Dove c’era AVDEEVKA a fare buona guardia. E tutta una linea difensiva che, chilometro dopo chilometro, ovvero scaglione dopo scaglione, attendeva i russi fino al confine di oblast’.

Quindi aveva disposto una quadrupla linea fortificata, data da prima su confine di oblast’ e doppia linea su una posizione più arretrata sfruttando anche le difese offerte da mamma natura, ovvero corsi d’acqua e laghetti, più postazioni diffuse e sparse su una quarta linea più arretrata (i cerchietti che si vedono più in alto formano un’altra linea, che definiremo la quarta).

Non male, se consideriamo che, per esempio, su tutt’altro fronte, ovvero verso KRASNYJ LIMAN, la liberazione di JAMPOL’ è ostacolata da nugoli di droni che impediscono, al momento, ai russi, di consolidare le posizioni liberate a nord. È tutto “spiegato”, legenda permettendo, in questa cartina:
https://t.me/beard_tim/27753
Superando il caos iniziale di questa mescolanza apparentemente informe di frecce, figure geometriche e colori, notiamo:
- Che i russi sono entrati a JAMPOL’ da nord (area rossa che contorna un settore urbano ben definito)
- l’area di intervento dei droni natofascisti (ellisse orizzontale gialla)
- l’area fin dove si son spinti i soldati i russi (ellisse verticale rossa)
- l’area dove son stati ricacciati indietro i natofascisti (ellisse verticale azzurra).
Problema consolidamento e ulteriore avanzamento: droni e artiglieria pesante.
Soluzione: “I nostri piloti vanno a cercare il nemico a Zakotnoe, Ozernoe, Kalenka, Raj-Aleksandrovka, Dronovka stanando uno a uno tutti i centri di fuoco con l’obbiettivo di azzerare il fuoco di sbarramento” (Наши пилоты вычисляют противника в Закотном, Озерном, Каленики, Рай-Алесандровка, Дроновка подавляя огневые точки с целью не допущения обстрела).

Ed è normale, tutto questo: si curano i droni dove rientrano, si individuano dalle traiettorie le postazioni di lancio, e si fa partire il fuoco di controbatteria. Fino ad allora, avanzare è inutile. Questioni di tempi anche qui. Certo, solo che un conto è sganciare un ordigno di qualche chilo di esplosivo da un drone sopra il tetto di un capanno improvvisato punto di lancio droni, e relativo sfracello ben visibile una volta alzatisi i fumi dell’esplosione, e un conto è fare lo stesso contro un bunker fortificato, come quelli dietro la doppia linea fortificata di cui parlavamo prima, e constatare che lo stesso una volta alzatisi i fumi è stato appena scheggiato. Ecco perché JAMPOL’, per cui non han fatto in tempo ad approntare questi bunker, è in una posizione decisamente peggiore di quella esaminata nell’OBLAST’ di DNEPROPETROVSK.

Questo, tutto predisposto se l’attacco parte da SUD. Perché l’attacco non poteva, LOGICAMENTE, che partire da sud. I russi che partono da sotto GULJAJPOLE e ORECHOV e espugnano prima quelle, a prezzo di ingenti risorse; poi, sempre a prezzo di ingenti risorse impiegate, raggiungono il confine. Quindi, a prezzo di ulteriori ingenti risorse, la doppia linea fortificata e il fuoco di sbarramento della stessa e dei punti fortificati alle spalle. Un piano perfetto.

Certo che però se ti inventi, nel frattempo, una campagna-di-russia-2.0 e dirotti centinaia di migliaia di uomini, di cui settantamila persi, e uno zero in meno di mezzi, non lì, ma in quel di KURSK, i russi il “chilometro dopo chilometro”, lo “scaglione dopo scaglione” DA AVDEEVKA, PERVOMAJSKOE, KARLOVKA, SELIDOVO, KURACHOVO, UGLEDAR, VELIKAJA NOVOSELKA e menzionando solo le tappe salienti di questa “lunga marcia”... lo fanno. Metodicamente, coi loro tempi, minimizzando le perdite. E finalmente fanno capolino a est. E anche qui. O quelle torrette sparse fra i campi le girano o trapano un buco a est, oppure la feritoia ce l’hanno a sud. Le linee fortificate davanti ce le hanno a sud. Un esercito fiaccato e logorato dall’aver attraversato consecutivamente linee difensive che gli si oppongono e gli impediscono di consolidare i punti raggiunti lo hanno verso sud. NON VERSO EST.

Questione di tempi… i tempi per rinforzare a est SERIAMENTE, ovvero senza posare nei campi file di denti di drago e spirali alte due metri di filo spinato, scavare un fossato poco più in là, e chiuderla lì, li avevano. LA LUNGA MARCIA DEI RUSSI VERSO OVEST è durata OLTRE UN ANNO E MEZZO. Ma Kursk era più importante.

Ora i russi stanno passando tutte queste posizioni letteralmente con la pala dello scavatore, sradicandole una dietro l’altra senza dar modo ai natofascisti di opporsi efficacemente a un movimento proveniente da est. Non è un caso che questa sia l’area dove hanno guadagnato più territorio nel mese scorso.

Allo stesso tempo, non è un caso che CONTINUINO a guadagnare terreno
- a KUPJANSK, dove ormai sono arrivati alla RIVA DEL FIUME OSKOL e, ORA (questione di tempi…) dalla parte giusta posta più in alto, ne controllano ENTRAMBE LE RIVE.
https://t.me/Tatarinov_Rus/59756
- a JAMPOL’, già citata, dove finito il repulisti delle retrovie proseguiranno ad avanzare
- a KONSTANTINOVKA, dove i russi hanno liberato COMPLETAMENTE KLEBAN-BYK (cartina qui)
https://t.me/zovpobedy/16070
tappando di fatto anche quell’esiguo corridoio attraverso cui le centinaia di natofascisti ancora nella sacca a ovest sarebbero potuti, TEORICAMENTE, ancora passare
- a KRASNOARMEJSK dove abbiam visto, ancora ieri notte, che i russi stan tornando sulle posizioni temporaneamente cedute in occasione dei “contrattacchi” natofascisti: come nota Legitimnyj,
a. oltre centomila uomini, fra cui i migliori attualmente a disposizione dei natofascisti
b. in un mese e mezzo di contrattacchi
c. non solo non sono riusciti a ribaltare la situazione
d. ma si stanno, letteralmente, esaurendo.
https://t.me/legitimniy/20942

E non saranno poveri cristi come questo civile anziano (pensionato, riporta l’articolo di Rezident) rastrellato per strada e sbattuto nella camionetta (una fase qui):
https://t.me/rezident_ua/27658
a ribaltare la situazione sul campo. In altre parole, ormai per i natofascisti non è più SOLO questione di tempi. Il problema si sta facendo sempre più strutturale. Una a una, si stan spegnendo tutte le luci. E gli sviluppi si faranno sempre più imprevedibili.

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

01/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Questa cartina
https://t.me/Tatarinov_Rus/59739
mostra bene il doppio movimento dei russi dopo aver liberato VERBOVOE: verso ovest e verso sud. Nel complesso, a rischio di saltare, buona parte della linea difensiva orchestrata dai natofascisti nella parte est dell’oblast’ di Zaporož’e ancora occupata.

FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

I russi si avvicinano ulteriormente a ŠACHOVO liberando PANKOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3028
e creando i presupposti per liberare VLADIMIROVKA, subito a est e ormai tra i due fuochi. Anche qui, dove la battaglia è stata ed è più aspra, ora sono i russi a contrattaccare. Nota infatti Rožin
https://t.me/boris_rozhin/181619
come non solo l’azione natofascista nell’area si sia spenta, ma il comando ucraino stia continuando a mandare uomini al macello per cercare di tamponare la situazione, distraendoli da altre aree dove i russi, approfittando di una rinnovata superiorità numerica, continuano ad avanzare. Di un danno, ne stanno facendo due, e anche di più.

Aggiornamenti a seguire domattina.

************************************************************************************************

01/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO VERBOVOE E L’INTERA AREA SOTTOSTANTE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3027
In sostanza, man mano che avanzano verso ovest ripuliscono l’intera area fino alla linea fortificata corrispondente al confine di oblast’. Che però ora andrebbero ad attaccare (e probabilmente attaccheranno) da nord, ovvero dal punto dove in teoria arrivano i rinforzi, non il nemico. Con la fessura nella torretta di cemento armato infossata che guarda a sud, non a nord… diciamo che i natofascisti, tra le altre cose che non si aspettavano e a cui devon far fronte, hanno ancora un po’ di tempo per trapanare anche la parete che guarda a nord. Per quello che potrà servire.

A sud, appena passato il confine, subito NOVOGRIGOROVKA e, soprattutto, USPENOVKA. Attaccate anch’esse da dove non era, sino a poco fa, neppure concepibile un attacco. Nel frattempo, i russi proseguono verso ovest lungo la strada che porta al prossimo paesello: VISHNEVOE. Anche qui, prevedibilmente, stesso schema.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Confermata la liberazione, da parte dei russi, di buona parte di VIA STUDENCHESKAJA
https://t.me/Tatarinov_Rus/59731
ovvero la strada che da sud porta a Kupjansk, l’ultima rimasta libera. L’accerchiamento è completo, la fuga possibile solo lungo il percorso cui accennavamo ieri: attraversare l’OSKOL per andare in bocca ai russi, virare a sud prima di finirgli in bocca, scendere a tutta passando i russi e andando più a sud della loro posizione più avanzata, cercare un attraversamento nuovamente verso ovest… e attraversare! Altrimenti, mani in alto. Altrimenti, non ne usciranno.

Ennesima débâcle delle forze armate ucraine. Il cui responsabile diretto, quello coi gradi di generale, è un passacarte del comandante in capo, un tizio che da anni va ai pranzi di gala in maglietta grigioverde ma che, a sua volta, è un passacarte del padrone delle ferriere che, “dopo attento esame dei dati sul campo”, si è convinto che l’Ucraina “is in a position to fight and WIN all of Ukraine back in its original form”, è nella posizione di combattere e VINCERE (maiuscolo originale) rientrando in possesso di tutti i territori fino alla “forma originale”. Ho troppo rispetto per il Kāma Sūtra (कामसूत्र) e, soprattutto, per vite umane mandate inutilmente al massacro, per fare battute sulla “position” in cui è attualmente l’esercito ucraino.

“IN THE LAND OF THE FREE”… SI RITORNA AL MACCARTISMO?

Appena vista questa prima pagina del WSJ
https://t.me/parstodayrussian/189731
Ho pensato subito a un fotomontaggio iraniano. Non può essere… “President Tells Military Brass (tutto mauscolo…) To Fight ‘Enemy Within’ U.S.”! COMBATTERE IL NEMICO INTERNO.
Tutto vero:
https://www.wsj.com/politics/national-security/pete-hegseth-trump-quantico-military-speech-80ffabe5
Oggi il “nemico interno” sono “some U.S. cities he considers dangerous”, “certe città statunitensi che egli considera pericolose”. Detroit come Baghdad o Kabul occupate? Si parte con la “sicurezza interna” e si finisce con la caccia alle streghe? Neo-maccartismo strisciante? E strisciante neanche troppo?

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

01/10 ore 08:30 aggiornamento

FRA GATTOPARDI E GIAGUARI, COLONIALMENTE VOSTRA, UCRAINA


Siamo, molto probabilmente, alla chiave di volta di questo conflitto. I russi hanno liberato ANCORA, questo mese, altri seicento chilometri quadrati.
https://t.me/lost_armour/6601
Nonostante contrattacchi, riserve gettate nel tritacarne, biomassa a perdere scagliatagli contro senza alcun criterio che non fosse “prendere tempo”.
Ancora, perché il dato quantitativo conta fino a un certo punto. Quello che conta è cosa accadrà quando a esser liberate saranno, nell’ordine, KUPJANSK, JAMPOL’ e KRASNYJ LIMAN, piuttosto che, da tutt’altra parte, GULJAJPOLE. Quello che conta è l’effekt domino (эффект домино uguale in russo) che potrebbe venirsi a formare anche a partire da uno solo di questi punti. Effetto in grado di moltiplicare anche per dieci, di aggiungere uno zero al dato sopra descritto. “La questione – commenta il canale ucraino Legitimnyj – è solo di capire QUANDO accadrà e SU CHE SCALA sarà” (Вопрос стоит только в том, когда именно он произойдет и насколько масштабным будет).
https://t.me/legitimniy/20934

Soluzioni: siamo “in democrazia”? Certo che siamo “in democrazia”… ne abbiamo appena avuto riprova poco più in là questa domenica.

E “in democrazia” ci sono sempre due parti che si confrontano. Anche in Ucraina? Claro que si, hombre! Ed ecco a voi… l’Opposizione!

Si sta configurando infatti, senza manifesti, senza proclami, senza uso dei social, senza disturbare la pubblica opinione, che in tutto questo non c’entra – del resto, la demokracija 2.0 è “pret-a-porter”, pronta per essere cliccata – UN NUOVO ASSE… nuovo… diciamo che è uscito allo scoperto ma i cui nomi sono noti e non da oggi: Mascellone ZALUZHNYJ e il capo dei servizi segreti GUR BUDANOV.
https://t.me/rezident_ua/27642
Uscito allo scoperto, riprendendo antiche usanze, con una serie di “articoli” e “interventi”, dove sostanzialmente dicono entrambi le stesse cose, ovvero “ancora guerra e sarà catastrofe” (дальнейшее затягивание войны приведёт страну к катастрофе). Un “NUOVO” PRODOTTO politico
1. al sicuro (Zaluzhnyj è intoccabile sotto l’ascella protettiva britannica, Budanov è il capo dei servizi segreti, meglio, di quei servizi segreti facenti capo ai padroni britannici, tutto torna)
2. rappresentato da gente rodata da anni di cieca fedeltà nell’eseguire anche gli ordini più insensati e lavoro sottotraccia contro gli interessi del loro stesso popolo
3. del tutto organico all’attuale configurazione militare-politica di cui essi stessi sono, di fatto, emanazione
4. in grado di PORTARE – GATTOPARDESCAMENTE – IL “CAMBIAMENTO”, la “DISCONTINUITA’” che il popolo ucraino chiede sempre più a gran voce.
Volete il cambiamento? La discontinuità? Eccola. Cambiare tutto per non cambiare niente.

Se da una parte fanno capolino i gattopardi, dall’altra i giaguari non mollano. Il blocco ZELENSKIJ-ERMAK, infatti, alza la posta in gioco:

1. cerca l’escalation militare, con esiti alterni in verità perché più che tanto latrare non ha provocato. A partire dai droni, di cui ci siamo occupati, ai caccia russi che sconfinano-anche-se-non-sconfinano-ma-son-sempre-caccia-russi-mammalirussi, di cui si sono occupati altri compagni (per esempio)
https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/31355-redazione-la-non-notizia-degli-aerei-russi-intercettati-vicino-la-lettonia-fabbricata-dai-guerrafondai.html
ai “droni misteriosi” ma in realtà anche qui mammalirussi, è tutto un pullulare di golosastri russi che rubano le girelle ai bambini. Ma al momento la situazione in Ucraina non cambia di una virgola. Così come non si schioda di un millimetro la nuova posizione padronale, riassumibile nella formula “voi siete la NATO, noi gli Stati Uniti”.
https://sinistrainrete.info/geopolitica/31350-gianandrea-gaiani-le-contraddizioni-di-trump-azzoppano-la-nato-per-annichilire-l-europa.html
Su cui mi sento di dissentire solo sul verbo impiegato: più che “siete”, “fate”, in questo gioco delle parti dove tutti si divertono a interpretare SERVILMENTE I RUOLI FITTIZI ASSEGNATI dal padrone per cui, se il padrone dice “noi vendiamo alla NATO”, nessuno si deve permettere di alzare la manina e dire “Scusi dottore… (un “dottore” non si nega a nessuno) ma voi chi cazzo siete?” Oppure: “vi compreremo seicento miliardi di armamenti quando voi ci toglierete i dazi e comprerete altrettanti miliardi in Leopard, Mangusta, e via discorrendo… o la smetterete di farci saltare gasdotti e ci lascerete comprare il gas da chi vogliamo noi, tra cui una Francia ACQUIRENTE DIRETTA SECONDA SOLO ALL’UNGHERIA
https://t.me/condottieros/13367
oppure, peggio ancora, senza dover far finta di comprarlo dai famosi giacimenti turchi o indiani”. No, non funziona così… avanti quindi col gioco di ruolo imposto dall’alto. Zitti, e mosca (“m” minuscola).

In tutto questo tuttavia i giaguari Zelenskij-Ermak, non appena si abbassa il fumo, trovano la stessa situazione di prima. Ecco allora RIPROVARCI COL SECONDO FRONTE. Georgia picche, Azerbaigian e Armenia non se ne parla… non resta che la MOLDAVIA. Sotto pressione da loro e dalla UE per divenire la PROSSIMA VITTIMA SACRIFICALE DOPO QUELLA UCRAINA. Qui qualche possibilità di successo, in questo nichilismo kamikaze elevato a politica nazionale da governanti che rispondono ormai soltanto, pavlovianamente, a stimoli esterni, invero ci potrebbe essere. A differenza però del REGIME DI KIEV, rodato da ormai OLTRE DIECI ANNI di dittatura e giri di vite che hanno fatto prima trovare dall’altra parte della barricata, poi scappare via anche dalla propria, oltre metà della popolazione, assoggettati i restanti, presi a casa o per strada esattamente come mio nonno prendeva i conigli per fargli la festa, il regime moldavo è ANCORA AGLI ALBORI. Ci sono poi spine esterne e interne, come la Transnistria e la Gagauzia. In altre parole, il regime moldavo non è nelle condizioni di poter reprimere, soffocare, e mandare al massacro il proprio popolo come quello di Kiev. Esita. Tituba. E non va bene.

2. Se l’escalation militare qui va a rotoli, proviamo dall’altra parte, si dicono i giaguari. Ecco gli attacchi alle stazioni di benzina, ai depositi, a tutto ciò che puzzi di petrolio e di gas. Perché? Per intimorirli? Per metterli in difficoltà? No, più semplicemente, PER FARLI INCAZZARE. Tradotto, per PROVOCARE UNA RISPOSTA SIMMETRICA. Con la differenza che QUI NON RIPARA NIENTE NESSUNO E SI APPROSSIMA L’INVERNO, OVVERO LA “CHERNAJA ZIMA”. E di chi sarà la colpa dell’inverno nero? A chi dovranno dire grazie i civili ucraini che ora danno le coordinate delle caserme dei Te-Tse-Ka ai russi tramite le chat bot e domani invece saranno al freddo e al gelo? ESCALATION NELLA SOCIETA’ CIVILE, INASPRIMENTO DEL CONFLITTO CON CHI OGGI DICE “DOBRYJ DEN’” anziché DOBRIDEN’ o cerca una chiesa ancora aperta per pregare, e così via.

Risultato atteso: SCARICANDO L’INTERO BARILE SUI RUSSI (un po’ come i loro padroni oggi sulla loro “opposizione” per il “democrat shutdown”)
https://t.me/ZeRada1/27144
provocare un’escalation anche qui PRIMA DEL COLLASSO SUL CAMPO. Provocare un’ondata di sdegno globale, coi russi cattivi che mettono al freddo e al gelo un popolo intero, RIAPRIRE LE LINEE DI CREDITO DIRETTO, meglio ancora se “AIUTI” e BLOCCARE LE AZIONI MILITARI RUSSE SUL CAMPO con un nuovo giro di colloqui, mosse, ammuine varie con cui passare l’inverno. Riarmarsi e ripartire come prima, più di prima.

Reazione russa: gli attacchi si stanno concentrando su obbiettivi militari, come il centro di ricerca e sviluppo droni “RC DIRECTION” di Dnepropetrovsk colpito ieri:
https://t.me/boris_rozhin/181495
notizia confermata oggi:
https://t.me/RVvoenkor/100803
o questo deposito militare a Charkov:
https://t.me/russkiypatriot0/24350
o la procura militare, sempre a Dnepropetrovsk. quella che sbatte in galera i renitenti e i disertori. Da oggi, a Dnepropetrovsk, li andrà a sbattere in galera altrove:
https://t.me/condottieros/13370
o ferrovie, per ammissione del buon Petrenko
https://t.me/petrenko_iHS/9789

Non pare, pertanto, che la strategia del giaguaro stia sortendo l’effetto desiderato. Finché, pertanto, oltre due terzi di popolo ucraino rimasto continueranno ad affermare nei sondaggi: “chiudiamola qui”, il MALCONTENTO CRESCENTE continuerà a trovare nel regime la sua destinazione principale, più che nei russi.

In tal caso i giaguari lasceranno il posto, CON LE BUONE O CON LE CATTIVE, “one way or another”, come cantavano i Blondie, ai gattopardi. Gattopardi che PRIMA porranno i giaguari esattamente nella stessa posizione ora di Hamas, ovvero:
- scegliere tra il “Trump Gaza Hotel” nel protettorato britannico di imminente costituzione (filmato illuminante)
https://t.me/parstodayrussian/189717
- oppure soccombere e basta, assumendosi la responsabilità, di fronte alla controparte padronale, di milioni di morti;
poi, semplicemente, li detronizzeranno e prenderanno il controllo di quel che i padroni affideranno loro. Possibilmente l’area centro-occidentale, lasciando le macerie dell’Est ai russi. E ripartire, magari come protettorato polacco (prestanome a sua volta dei padroni attuali) ad armarsi sottobanco, come prima, più di prima. Non ci facciamo, infatti, illusioni. Quando l’ex-ministro della difesa britannico sostiene: “dobbiamo aiutare l’Ucraina… rendendo impraticabile (unviable) la Crimea”… “to hit Putin’s ego”, per colpire l’ego di Putin (sic!)
https://t.me/RVvoenkor/100779
la guerra continuerà. Anche dopo. Finché ci sarà uno Stato a perdere, o una sua parte, ancora attivabile per destabilizzare la Russia, andranno avanti. MA CON LA CARNE DA CANNONE E IL TERRITORIO A PERDERE DI KIEV E DINTORNI.

I padroni hanno altro da fare. Hanno fatto chiedere scusa davanti al padrone al loro discolo in Medioriente all’emiro del Qatar (qui foto commemorativa
https://t.me/boris_rozhin/181540
della serie: “chiedi scusa…” “no” “ho detto chiedi scusa!” “va bene...”)
quindi hanno iniziato il trasferimento dalla Gran Bretagna di una quantità enorme di armamenti nelle loro basi in Medioriente (tracciato radar che ha fatto il giro dei canali russi
https://t.me/boris_rozhin/181514
bielorussi
https://t.me/drugoeeto/29687
e ucraini
https://t.me/ZeRada1/27139
nonché iraniani (qui con foto di stormo in volo)
https://t.me/parstodayrussian/189710
C’è tutta una serie di conti da regolare. Di bombe da sganciare. Di missili da lanciare. Di persona. Per l’Ucraina… per il momento ci pensi la NATO. E relativi giaguari, o gattopardi all’occorrenza, locali.

Aggiornamenti a seguire.

**********************************************************************************************

30/09 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3025

La cui liberazione aprirebbe a Uspenovka da sud e contribuirebbe a rinforzare i movimento verso Guljajpole da est, aggirando una linea fortificata (cartina qui)
https://t.me/divgen/73323?single
sostanzialmente inadeguata a tenere proprio dove i russi stanno attaccando. Oltre che accerchiata, in caso di loro successo.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

AI RUSSI MANCANO 0,46 KM (cartina qui)
https://t.me/voenkorKotenok/67836
per ricongiungere le due flange principali su cui si è sviluppato l’attacco alla città. Dovessero colmare quelle poche centinaia di metri, si formerebbe una sacca notevole e sarebbe la fine per i natofascisti rimasti dentro.

ERA ORA

Reti antidroni sulle centrali e i depositi petroliferi russi (esempio qui):
https://t.me/beard_tim/27728

Ora per arrivare a Samara, servono missili a lunga gittata. Ora, il giochetto dei droni che si alzano in volo dal camion stelonato, risulta molto, ma molto meno praticabile.

Aggiornamenti a seguire domattina.

**********************************************************************************************

30/09 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO A VERBOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3022
ormai quasi liberato del tutto. Subito dopo Verbovoe e l’ultimo laghetto abbiamo di nuovo il doppio sbarramento della linea di difesa fortificata natofascista (cartina qui)
https://t.me/divgen/73304?single
che si interseca con la strada. Superata la quale, come si vede chiaramente dalla cartina, l’intera area fortificata a nord dei laghetti sarà da abbandonare perché tagliata (con conseguente liberazione anche dell’area soprastante). A quel punto i russi, che ora si trovano a dieci chilometri dal tagliare la strada che conduce a GULJAJPOLE, raggiungeranno VISHNEVOE e si troveranno a sei chilometri e mezzo dalla stessa. E a sette chilometri dal rientrare nuovamente nell’oblast’ di ZAPOROZH’E avanzando verso ovest. Situazione sempre più interessante.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST E RAGGIUNGONO LE PORTE DI DRONOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3024
Destino di SEVERSK, sempre più accerchiata, sempre più incerto. O certo, ma al negativo. Specialmente quando i russi raggiungeranno la via che collega SEVERSK a KRASNYJ LIMAN. Lo ripetiamo: qui non stiamo assistendo a un semplice “riprendersi le posizioni perse nel 2022”, come sta accadendo a nord del SEVERSKIJ DONEC. Qui la situazione è del tutto inedita. I russi sono riusciti ad avanzare dove mai erano sinora arrivati e stanno completando una manovra di accerchiamento che non solo comprometterà l’area di Seversk e dintorni, ma fornirà un ottimo punto di appoggio per proseguire verso ovest su SLAVJANSK e KRAMATORSK.

FRA KUPJANSK E KRASNYJ LIMAN

Qui i russi, invece, giorno dopo giorno, stanno sgretolando quanto ottenuto dai natofascisti e dal loro contrattacco tre anni fa. Altre posizioni guadagnate, anche oggi, verso il fiume OSKOL (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3023

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO LA STAZIONE DI ESTAKADNYJ (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/27725
e bloccano la via di comunicazione a sud dopo aver ulteriormente accerchiato i natofascisti ancora operativi nella città. Situazione sempre più compromessa.

TE-TSE-KA: LE SQUADRACCE ORA SONO IN BORGHESE

Uomini vestiti normalmente che “collaborano” a sbattere civili in camionetta, sfruttando l’effetto sorpreso. Filmato sconvolgente qui:
https://t.me/legitimniy/20932
Ormai siamo in pieno conflitto fra POCHI, salvati o che aspirano a esser tali mandando a morire i propri concittadini, e MOLTI sommersi, divenuti preda di caccia per i primi. E la cui caccia garantisce ai primi l’incolumità: incolumità come premio per la loro “produttività”. Queste sono ferite profonde, che andranno ben oltre questo conflitto.

Aggiornamenti a seguire.

*************************************************************************************************

30/09 ore 08:30 aggiornamento

TRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

Ultimi sviluppi dal bollettino di ieri notte. I russi son riusciti a tagliare la strada che da SOFIEVKA porta verso est a KONSTANTINOVKA,
https://t.me/beard_tim/27718
appena lambita nell’ultimo aggiornamento di ieri (riportato per comodità qui):
https://divgen.ru/event/3021
Ora le possibilità che taglino anche l’altra strada, quella poco più a ovest, l’ultima rimasta a rifornire Sofievka e Shachovo, aumentano esponenzialmente. Così come quelle che l’intera area sottostante divenga l’ennesima sacca.

СОБАКА ЛАЕТ, КАРАВАН ИДЕТ (LA RISPOSTA RUSSA E' ARRIVATA)

“E mentre il cane continua a latrare, la carovana va avanti”. Oggi è festa in Russia: si festeggia il referendum con cui, tre anni fa, DNR, LNR, Cherson e Zaporozh’e entrarono nella Federazione. Traduco il discorso ufficiale di Putin perché, aldilà delle frasi di circostanza, questo discorso rappresenta la migliore risposta a cinguettii padronali e presidenziali, dichiarazioni ufficiali e neurodeliri informali, “piani di pace” redatti pensando di essere ancora quelli che dettano le condizioni, schizofrenicamente alternati a vittimismi e frustrazioni buone per tutte le stagioni, ottusità analitica, impotenze eurocentriche senili, ansie da prestazione e relativa isteria collettiva, “tigri di carta” e caccia in volo a caccia di piccioni, oppure pregiudizi vecchi come il cucco riesumati da vecchi cassetti pieni di naftalina o, peggio ancora, polveroni sollevati a copertura ipocrita di soprusi e pestaggi nei confronti di civili ucraini
https://t.me/rezident_ua/27633
o di massacri in corso altrove a opera dei propri alleati.

Mentre il cane, anzi, i cani, continuano coi loro latrati, la carovana va avanti. Prosegue il proprio cammino. Aldilà di qualsiasi retorica, questa risposta rispedisce al mittente due settimane buone di latrati. Ignorando totalmente NATO e UE, si concentra risolutamente nella costruzione di un futuro in cui le nuove regioni siano parte integrante, senza distinzioni, senza cittadini di serie A e di serie B. Un futuro che viene da scelte intraprese tre anni fa, scelte che per DNR e LNR hanno comportato anni e anni di sacrifici, scelte che hanno segnato un nuovo passo, sul cui solco oggi si muovono insieme tutte le regioni di Russia. Coerentemente, metodicamente, appassionatamente: aldilà di latrati vicini e lontani. Un discorso dove non una volta è pronunciata la parola “vrag”, nemico. Dove compaiono al suo posto le parole “case”, “scuole”, “ospedali”, “centri sportivi”, “strade”. Dove ci si impegna a ogni livello, sia di singole regioni che di governo centrale, non solo a “ricostruire”, ma a fare anche meglio di prima, intervenendo in aree rese disagiate, anzitutto, da decenni di incuria e saccheggio oligarchico. Ci si chiedeva cosa avrebbero risposto i russi, la risposta è arrivata. La registriamo, mettiamo agli atti, e andiamo avanti anche noi.

Cari amici! Spettabili cittadini di Russia!
Дорогие друзья! Уважаемые граждане России!

Vi porto di tutto cuore i migliori auguri per la Festa dell’Unione di DNR, LNR, Zaporozh’e e Cherson al nostro Paese, grande e coeso.
Сердечно поздравляю вас с праздником – с Днём воссоединения Донецкой и Луганской народных республик, Запорожской и Херсонской областей с нашей большой, сплочённой страной.

Tre anni fa, ai referendum nel Donbass e nei territori storici della Novorossija, milioni di nostri connazionali autonomamente e liberamente hanno determinato il proprio futuro, hanno trasformato in realtà un sogno che per molti di loro era durato anni, hanno così intrapreso la decisione più importante e fatidica: stare con la propria patria, con la Russia, tornare nella loro terra natale, nella terra di cui erano sempre stati parte. Insieme, abbiamo fatto quel che andava fatto, e ne andiamo orgogliosi: abbiamo sostenuto i nostri fratelli e sorelle e la loro scelta, determinata e responsabile.
Три года назад на референдумах в Донбассе и Новороссии миллионы наших соотечественников самостоятельно и свободно определили своё будущее, сделали реальностью мечту, с которой жили долгие годы, приняли важнейшее, судьбоносное решение – быть со своим Отечеством, с Россией, вернуться в родную семью, частью которой они являлись всегда. Мы с вами сделали то, что должны были сделать, и гордимся этим, – поддержали своих братьев и сестёр в их твёрдом, ответственном выборе.

Oggi, a difesa di questa scelta, vanno all’attacco i nostri soldati e comandanti, si adopera e lotta, di una lotta giusta, l’intero Paese, l’intera Russia. Insieme, noi difendiamo l’amore per il nostro Paese e il nostro comune destino storico, lottiamo e vinciamo, propugniamo i nostri comuni interessi, la nostra comune memoria, i nostri comuni valori, la nostra lingua comune, le nostre comuni tradizioni, cultura, religione, il nostro sacrosanto diritto di onorare le gesta dei nostri antenati, generazioni intere di patrioti, soldati, lavoratori. E sempre insieme, spalla a spalla, continueremo a costruire la nostra casa comune, un Paese grande e indipendente, uno Stato sovrano, supereremo qualsiasi difficoltà e potremo diventare solo più forti.
Сегодня, защищая этот выбор, поднимаются в атаку наши бойцы и командиры, ведёт праведную битву и трудится вся страна, вся Россия. Вместе мы защищаем нашу любовь к Родине и единство исторической судьбы, сражаемся и побеждаем, отстаиваем коренные национальные интересы, общую память и ценности, русский язык, традиции, культуру и веру, наше священное право чтить подвиги своих предков, многих поколений истинных патриотов России, воинов и тружеников. И также вместе, плечом к плечу продолжим обустраивать наш общий дом – великую и независимую страну, суверенное государство, преодолеем любые испытания и станем только сильнее.

So bene quali difficoltà affrontino ora gli abitanti delle città e dei villaggi liberati. Molti problemi enormi, oltre che impellenti. Fra cui questioni primarie per la vita di ciascuno, come l’acqua corrente, piuttosto che l’accesso ai farmaci. Inoltre, non basta ripristinare ciò che è stato distrutto nel corso del conflitto, ma anche riprendere e sviluppare infrastrutture di cui, per decenni, nessuno si è preso cura.
Знаю, как трудно сейчас жителям освобождённых городов и посёлков. Много действительно острых, насущных проблем. В их числе первостепенные, жизненно важные для каждого человека вопросы надёжного водоснабжения, доступности качественной медицины и так далее. При этом нужно не только восстанавливать разрушенное в ходе боевых действий, но и приводить в порядок инфраструктуру, которой десятилетиями никто толком не занимался.

E’ per questo che stiamo già mettendo in pratica un grande programma di sviluppo socio-economico, che permetta a queste terre storicamente russe di rinascere. E in questa rinascita è impegnata tutta la Russia, tutte le regioni di Russia. Grazie alla partecipazione diretta, dal basso, di tutti, oltre che del sostegno del governo centrale, dal 2022 a oggi sono già state compiute oltre 23.500 opere di ricostruzione nei nuovi territori: abitazioni, scuole, ospedali, centri sportivi e giovanili, oltre alla rete energetica, quella delle comunicazioni, delle municipalizzate dei servizi, dei trasporti. Abbiamo già prolungato e modernizzato la rete energetica e telefonica di 460 chilometri, oltre a 6.350 chilometri di rete stradale ripristinata o creata ex-novo.
Поэтому развёрнута масштабная программа социально-экономического развития, а по сути – возрождения наших исконных, исторических русских земель. В неё включилась вся страна, все регионы России. Благодаря их непосредственному участию, а также весомой федеральной поддержке с 2022 года уже построено и отремонтировано свыше 23,5 тысячи различных объектов на Донбассе и в Новороссии. Это жилые дома и школы, современные медицинские учреждения, спортивные комплексы и передовые молодёжные центры. Обновляются энергетика, связь, ЖКХ, транспортная система. Уже проложено и модернизировано 460 километров инженерных сетей, 6350 километров автодорог.

Certo, ci attende un lavoro enorme. Ma tutti gli obbiettivi che ci siamo posti li completeremo, senza scuse. Provvederemo i nuovi territori di tutto quanto necessario per sviluppare il loro, colossale, potenziale: un potenziale industriale, agricolo, scientifico, culturale, affinché qui nascano nuove famiglie, affinché la gente possa crescere e far crescere i propri figli e nipoti, affiché sorgano sempre più possibilità di formazione ed educazione, creatività, realizzazione di sé, crescita professionale.
Да, ещё предстоит большая работа. Но все поставленные задачи мы, безусловно, решим. Обеспечим необходимые условия, чтобы раскрыть колоссальный потенциал Донбасса и Новороссии: промышленный, аграрный, научный, культурный, – чтобы здесь создавались новые семьи, люди растили и воспитывали своих детей и внуков, чтобы возникало больше возможностей для образования, творчества, самореализации, профессионального роста.

In questo giorno di festa, in questo che è l’anno intitolato a chi ci difende, il mio pensiero va in particolare ai soldati e agli ufficiali, veri eroi del nostro tempo. Vi ringrazio per la vostra dedizione, per il vostro valore e coraggio, per ogni giorno della vostra opera sul campo. Sono certo che, grazie a voi, sia garantita la sicurezza della Russia e sulla terra eroica delle nuove regioni tornerà ancora la tanto agognata, e duratura, pace.
В этот праздничный день, в Год защитника Отечества с особым чувством обращаюсь к солдатам и офицерам, настоящим героям нашего времени: благодарю вас за верность Родине, за ратную доблесть и отвагу, за каждый день вашей трудной боевой работы. Уверен, что благодаря вам безопасность России будет надёжно обеспечена, а на героическую землю Донбасса и Новороссии вновь вернётся долгожданный и прочный мир.

Noi siamo insieme. Ciò significa che tutti i nostri piani prenderanno vita.
Мы вместе. И значит, все наши планы будут воплощены в жизнь.

Auguri, e buona Festa della Riunificazione!
С праздником, с Днём воссоединения!

http://kremlin.ru/events/president/news/78112

Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

29/09 ore 21:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


Prima cartina a mostrare gli attuali avanzamenti russi:
https://t.me/z_arhiv/32534

La situazione è decisamente compromessa, con un’area, quella dove i natofascisti sono intrappolati fra i due fuochi, che si espande sempre di più nel momento in cui i russi aggirano il nemico e ne bloccano, di fatto, le vie di comunicazione. Sono praticamente arrivati al fiume OSKOL da sud, a cui mancano meno di cinquecento metri. Ai natofascisti ancora in centro città resta, in buona sostanza… la fuga a est. Dove però non ci sono i loro, ma altri russi. Onde per cui, scappando da est, dovrebbero virare sul fiume OSKOL e percorrerlo dalla riva sinistra, e a spron battuto verso sud, attraversandolo nel primo punto disponibile per poi riportarsi sulla riva destra e, quindi, a ovest dai loro. Percorso sempre più improbabile.

VERSO KRASNYJ LIMAN

DOPO AVERLA LIBERATA,
https://t.me/voenkorKotenok/67803
E NONOSTANTE I TENTATIVI DI CONTRATTACCO NATOFASCISTI PER TORNARE A QUELLE CASE, I RUSSI AVANZANO GIÀ SOTTO ZAREČNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3020
ponendo i presupposti per la liquidazione dell’ennesima sacca e approdare a Krasnyj Liman anche da EST, non solo da NORD. Raddoppiando i problemi per un nemico sempre più in affanno.

FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

I russi tornano ad avanzare anche dove il contrattacco natofascista si era fatto sentire maggiormente: guadagnano posizioni verso nord a est di ŠACHOVO,
https://divgen.ru/event/3021
a un chilometro dalla strada che, se tagliata, chiuderebbe automaticamente le truppe sottostanti (Šachovo e dintorni) nell’ennesima sacca. Come mostra anche la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/73276?single
i russi taglierebbero a ovest in un punto molto vulnerabile. Staremo a vedere. Intanto, pare che la situazione a KRASNOARMEJSK, lungi dall’essere stabilizzata, stia precipitando e il comando natofascista abbia richiesto l’afflusso di ULTERIORI UOMINI E MEZZI DA ALTRE LINEE DI FRONTE:
https://t.me/legitimniy/20930
Che è proprio quello che vogliono i russi.

Aggiornamenti a seguire domattina.

**********************************************************************************************

29/09 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


I russi colmano l’ennesima sacca in formazione, creatasi già da questo movimento di una ventina di giorni fa,
https://t.me/divgen/72578
e ora colmata
https://divgen.ru/event/3019
coi russi che sono ormai quasi giunti alle porte di SEVERSK da sud con due chilometri e mezzo di avanzamento:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59686

Contestualmente, si è creata un’altra sacca potenziale a sud-sudovest del tutto priva di fortificazioni (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73257?single

Ripulire e ripianare quell’area consentirebbe di ridurre la linea di fronte portando i diciannove chilometri attuali a tre che corrispondono alla distanza in linea d’aria degli attuali “cordoni” della sacca. Il che significa meno uomini e meno mezzi necessari, oppure, maggiore concentrazione di uomini su quella direttrice che, da sud, è munita di linee fortificate notevoli, ma che potrebbero rivelarsi insufficienti, ineguate, a reggere tale onda d’urto... o entrambe le cose: il rapporto uomini e mezzi / linea di fronte aumenta di quasi sei volte.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Liberata completamente SHANDRIGOLOVO, ufficiale:
https://t.me/russkiypatriot0/24332
Prossima fermata: Dobryshevo
https://t.me/boris_rozhin/181372

Poco più a sud, i russi ampliano l’area intorno a JAMPOL’ avanzando di un chilometro e mezzo:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59685

Aggiornamenti a seguire.

**********************************************************************************************

29/09 ore 08:30 aggiornamento

DEMOCRATICAMENTE VOSTRA, MOLDAVIA

La mattinata di ieri si è aperta con la lamentazione, da parte di moldavi residenti all’estero, di messaggi spam sempre più insistenti da parte del partito della Sandu di andare al voto (e votare loro):
https://t.me/Beltsy24/16621
Metodi rivelatisi controproducenti, nella maggior parte dei casi, per stessa ammissione degli estensori (ibidem). Ma questo era solo l’inizio…

Liceo Mihai Eminescu: i genitori sono tenuti a mandare le foto di quel che han votato sul gruppo dei professori.
https://t.me/kishinev24/17175
Nessuna pressione...

Chisinau: apertura dei seggi, i primi elettori entrano… e trovano le urne già semipiene… (filmato qui)
https://t.me/chsreal/16967
Talmente era l’entusiasmo di andare a votare… che c’era chi nella notte aveva già dato il proprio voto. Stessa situazione denunciata in GERMANIA, FRANCIA, ROMANIA:
https://t.me/insider_md/3914

Parliamo quindi di Europa, nella fattispecie, Italia. Dopo aver “esportato” la democrazia per decenni, ora la “importiamo”:

- Italia, 75 seggi, posto chiave per la vittoria del partito al potere.
27/09 Denuncia che al seggio 136 (Milano) è stata fissata la consegna di
- affluenza non meno del 79%
- Voti per il partito al potere non meno del 87%
https://t.me/chsreal/16963
Caduta nel vuoto, ovviamente…

Verona: denunciati casi di moldavi che votavano due volte (stesso gruppo di elettori che comparivano, votavano, uscivano… e ore dopo ricomparivano)
https://t.me/insider_md/3920
Quando si dice l’entusiasmo per la democrazia…

Irlanda, in un seggio: aventi diritto 138 elettori, votanti… 300.
Italia, altro seggio: aventi diritto 328 elettori, votanti… 721.
Gran Bretagna, altro seggio ancora: presidente di seggio si rifiuta di comunicare il numero degli aventi diritto.
https://t.me/s/insider_md/3923

A due ore dall’apertura dei seggi, altre violazioni segnalate in Europa: oltre al già detto, ingressi ai seggi vietati a rappresentanti di lista e osservatori scomodi:
https://t.me/moldova_acum/14874
Il voto è “cosa nostra”.

Nel frattempo, dalla Transnistria la polizia di frontiera moldava impedisce a elettori con la scheda in mano di passare il confine e recarsi al seggio per il voto:
https://t.me/insider_md/3925

Questo, mentre giungono comunicazioni, telefonate anonime, eccetera di bombe di seggi a rischio per il potere attuale:
https://t.me/insider_md/3931

Alle 17:40, l’Unione forense di Moldavia, con 998 osservatori ai seggi europei, registrava 143.449 votanti. Alle 17:00 il comitato elettorale moldavo annunciava che l’affluenza alle urne europee era stata di 193.000 elettori.
https://t.me/insider_md/3938
Si, e quei cinquantamila in più sono andati a votare mentre gli osservatori erano a fare pipì… e che pipì.

Alle sei di sera il signor Durov, ovvero il signor Telegram, denuncia che i servizi segreti francesi gli avevano “proposto”, in cambio di un bel repulisti sui capi di accusa nei suoi confronti, di oscurare i canali telegram dell’opposizione. Rifiuto categorico di Durov e del suo staff.
https://t.me/insider_md/3934

In serata, giungeva notizia di una PULIZIA GENERALE di tutti gli archivi di polizia dalle denunce di violenze e soprusi, false accuse e relativa incandidabilità delle persone colpite, eccetera, rivolte ai partiti di opposizione:
https://t.me/Beltsy24/16699
Un bel ctrl+alt+canc e si resetta tutto, successo niente…

Questo, mentre la Sandu canta vittoria e cominciano le purghe per le opposizioni, preludio a futuri arresti:
https://t.me/insider_md/3939

Determinante quindi, anche stavolta il “voto” all’estero, peraltro un ESTERO ben preciso. Non Russia, per esempio, dove abitano centinaia di migliaia di moldavi, a fronte di due seggi e qualche migliaio di schede:
https://t.me/yuzhny_front_ZOV/18492
Nessuna sorpresa. Copioni ben noti e già denunciati.

Per i cinegiornali luce, tutto regolare. La democrazia ha trionfato ancora una volta. Contro le minacce russe. Amen.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I natofascisti cedono terreno a JAMPOL’. Questa scena, di loro fonte
https://t.me/Tatarinov_Rus/59675
rende bene l’idea del loro abbandono precipitoso di posizioni per arretrare verso sud.

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

28/09 ore 21:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


SITUAZIONE IN COSTANTE PEGGIORAMENTO. Per i natofascisti. Tutte le vie bloccate, in entrata e in uscita:
https://t.me/condottieros/13332
Inoltre, i russi avanzano. E avanzeranno sempre più man mano che le riserve dei soldati ancora attivi nell’area andranno a esaurirsi. “Andargli contro con le pale” è un’infelice espressione di Kuleba, il quale per paura di fare una brutta fine attualmente è “impegnato in un giro di conferenze all’estero”. C’è comunque del vero nella sua esortazione à la “armiamoci e partite”: di questo passo, andranno contro contro con le pale a qualcuno. E non saranno i russi. E non saranno solo pale e forconi.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE SOPRA JAMPOL’ LIBERANDONE LA PARTE NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3018

Pieno controllo di quest’area nord significa convergere verso il centro con un numero di forze, ora, notevolmente superiori rispetto solo a ieri. E la conformazione stessa di JAMPOL’, oltre al fatto (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73244?single
di una COLPEVOLE CARENZA di fortificazioni a protezione sia dell’area a sud, che della stessa KRASNYJ LIMAN, rendono la situazione ancor più tragica. Per i natofascisti.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI CONTINUANO A GUADAGNARE POSIZIONI, in una progressione che rende bene l’idea su cosa abbia sortito il contrattacco natofascista di quest’ultimo mese: poco o, tra non molto, quando sarà richiusa l’ultima sacca, niente.

A proposito proprio dell’ultima sacca, quella a sud, i russi liberano nuovamente NIKANOROVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3016
E poi, a parte la conformazione del terreno (cartina con altimetrie qui)
https://t.me/divgen/73235?single
di fortificazioni attive e sotto il controllo natofascista nella sacca stessa non ce ne sono:
https://t.me/divgen/73233?single

A nord, i russi LIBERANO COMPLETAMENTE NOVOŠACHOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3014
ripianando un altro tratto importante di linea di fronte e vanificando, anche qui, buona parte del contrattacco natofascista, incapace non solo di ricacciarli indietro, ma anche di stabilizzare la linea di fronte. Che infatti riprende a muoversi, e assolutamente non in loro favore.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A VERBOVOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3017

Movimento importantissimo. Guardiamo la cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/73241?single
i russi proseguono letteralmente a SMANTELLARE la doppia linea fortificata e avanzano verso ovest. Al momento MANCANO UNDICI CHILOMETRI A RAGGIUNGERE E TAGLIARE LA STRADA CHE DA POKROVSKOE ARRIVA A GULJAJPOLE. Provocando enormi problemi di approvvigionamento a tutta un’area a est che, allora, non potrà che collassare. Tirandosi dietro GULJAJPOLE stessa. Poi verrà il turno di ORECHOV.

Aggiornamenti a seguire domani sera.

***********************************************************************************************

27/09 ore 23:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO STEPOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3009

e chiudono parzialmente la sacca formatasi fra la stessa e KALINOVSKOE a sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3010

Come mostra questa cartina,
https://t.me/s/divgen
procede metodicamente lo smantellamento della linea difensiva più importante orchestrata dai natofascisti per arginare i russi provenienti da sud. Da sud, ma non da est. Prossima fermata: VERBOVOE, più a ovest lungo la doppia linea di difesa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi riguadagnano posizioni a nord-ovest di KRASNOARMEJSK,
https://divgen.ru/event/3011
ponendo così i “contrattaccanti” natofascisti nel dilemma di ritirarsi loro con le buone, dalla sacca sottostante, o essere inevitabilmente chiusi e annientati. Situazione riconosciuta anche da loro stessi nelle loro cartine:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59625

Così come sono gli stessi natofascisti a lamentarsi che tutte le vie per Krasnoarmejsk sono tagliate:
https://t.me/russkiypatriot0/24296

A ovest, guadagnano posizioni subito dopo KOTLINO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3013

Fortificazioni a ovest, verso DNEPROPETROVSK, ma non a nord (cartina qui):
https://t.me/divgen/73208?single

E gatte da pelare, e non poco, per natofascisti a corto di uomini.

Aggiornamenti a seguire domani sera.

************************************************************************************************

27/09 ore 11:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


I RUSSI NON SONO MAI ARRIVATI A QUESTO PUNTO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3007
neppure nel 2022. A nord del Severskij Donec (riva sx), è vero, la situazione è ancora lungi dall’esser pari all’agosto 2022. Lungi, ma non più fra le nuvole, ormai… A sud del Severskij Donec (riva dx), invece, i russi dopo aver liberato SEREBRJANKA hanno già raggiunto DRONOVKA.

Con la liberazione di DRONOVKA, e contestuale avanzamento su entrambe le rive del fiume, i russi raggiungono una posizione tattica INIMMAGINABILE nel 2022. Sebbene infatti l’intera riva sinistra fosse tornata russa, i russi sulla riva destra erano bloccati molto, ma molto, più a est. E la linea SEVERSK-SOLEDAR-ARTEMOVSK li teneva bloccati lì. Ci son voluti tre anni per scardinarla. Oggi i russi raccolgono i frutti della loro opera. Liberando DRONOVKA i russi accerchieranno SEVERSK, la bloccheranno, la renderanno indifendibile. Seversk, in quanto parte della summenzionata linea difensiva, e stando su un rilievo che guarda a est, difende naturalmente chi proviene da EST, non da chi la attacca alle sue spalle. Lì, anzi, rischia di trovarsi sotto.

Inoltre, data la conformazione del terreno SEVERSK, e l’intera zona limitrofa, rischiano di trovarsi accerchiate e tagliate da tutto soltanto perché i russi seguiranno, da entrambe le rive sostenendosi così a vicenda, il corso del fiume. Stesso discorso, a questo punto, a JAMPOL’ a nord del fiume. JAMPOL’ CHE, PER LA CRONACA, STANNO INIZIANDO A LIBERARE DA NORD (incrocio principale con la ferrovia appena finito in mano russa):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59606

Guardando le fortificazioni che li attendono (cartina qui)
https://t.me/divgen/73189?single
ci accorgiamo che sono talmente deboli e aggirabili da ogni direzione da non costituire ostacolo serio nel rapporto di forze attuale fra le parti. Guardando infine le altimetrie,
https://t.me/divgen/73191?single
notiamo come il grosso del “rosso” sia ormai passato e resti solo “verde” (lungo le valli e il corso del fiume), tanto “giallo”, residui portati dal movimento del fiume e di una sua lentissima, quanto antichissima attività erosiva, e pochissimo “rosso”. Il che gioca a ULTERIORE sfavore dei natofascisti.

In altre parole, l’area è compromessa già da ora. Ma i natofascisti andranno avanti a tenere le posizioni “fino all’ultimo ucraino”, raddoppiando le perdite e accelerando così la loro condanna finale.

BATTAGLIA DI SEVERSK GIÀ INIZIATA, PER AMMISSIONE DEL BUON PETRENKO. I russi infatti starebbero assaltando RUDNIK, che è già frazione di SEVERSK:
https://t.me/petrenko_iHS/9725
Ufficialmente, la battaglia di SEVERSK è già iniziata.

VERSO KRAMATORSK

POCO PIÙ A SUD, ulteriori pessime notizie per i natofascisti. I RUSSI LIBERANO MAJSKOE, A NORD-OVEST DI ČASOV JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3008

Esiste un collegamento fra l’azione sopra descritta e questa? Si, basta allargare la cartina per accorgersene. ČASOV JAR si trova tra KONSTANTINOVKA e KRAMATORSK, a metà altezza. Sinora i russi han puntato a consolidarne le posizioni guardando a sud-ovest (KONSTANTINOVKA). Ora, pur non smettendo di premere lungo quella direttrice e smantellando, pazientemente, metodicamente come ci hanno abituato da tre anni a questa parte, fortificazioni costruite in un decennio (un filmato qui),
https://t.me/beard_tim/27668
guardano a nord-ovest (KRAMATORSK).

Casualmente, MENTRE I RUSSI AGGIRANO SEVERSK! E decidono di RISALIRE DA ENTRAMBE LE SPONDE IL CORSO DEL SEVERSKIJ-DONEC. Interessante.

Liberando MAJSKOE (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73192?single
i russi aprono la loro azione verso un’area che, di fatto, aggira tutta una serie di fortificazioni poste a questo punto a est. E che sarebbe attaccata nel punto più debole, ovvero alle spalle. Ce ne accorgiamo anche dalla altimetria:
https://t.me/divgen/73194?single
i russi ora sono nel punto più alto e a nord dei panettoni segnati in rosso (centro esatto della cartina = Majskoe): da lì, l’artiglieria pesante comincia decisamente a dire la sua, lungo tutta la discesa a nord e le alture limitrofe, poste comunque più in basso. Oltre all’azione russa proveniente da est, ovvero dal canale SEVERSKIJ-DONEC-DONBASS che stanno contestualmente seguendo. Ennesima sacca che si profila, più una libertà di manovra, nel complesso, del tutto inedita su uno dei fronti più difficili da undici anni a questa parte.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I rinforzi mandati in fretta e furia dai natofascisti a tamponare la situazione non sono serviti a granché, aumentando solo le perdite fra le loro fila, e ora i russi riprendono ad avanzare. Questi gli avanzamenti lungo le direttrici d’attacco principali:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59604
SIAMO GIA’ OLTRE IL CENTRO E SOTTO ATTACCO VEDIAMO, DA OVEST, I PRIMI QUARTIERI MERIDIONALI DELLA CITTA’.

Aggiornamenti a seguire.

**********************************************************************************************

26/09 ore 22:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


I russi completano la liberazione di ŠANDRIGOLOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3005

Se guardiamo cosa rappresenta questo snodo allargando la cartina, notiamo come ora diventi decisamente più agevole proseguire verso nord-ovest, raggiungendo la riva sinistra del fiume OSKOL (e il confine amministrativo della DNR). A sud-ovest, questa liberazione sblocca una strada a cui possono affluire risorse maggiori rispetto alle attuali per liberare NOVOSELOVKA, dove peraltro i russi sono già entrati. Liberata la quale, meno di quattro chilometri in linea d’aria li separeranno dal SEVERSKIJ DONEC. Un’intera porzione di territorio a est, a questo punto, sulla riva sinistra del Severskij Donec, sarebbe pesantemente penalizzato. Non ancora bloccato a sud dal fiume e tutt’intorno dai russi, perché ponti se ne posson sempre fare. Ma parliamo di migliaia di uomini e mezzi intrappolati, estremamente ostacolati nei movimenti e negli approvvigionamenti: questo possiamo dirlo e con assoluta sicurezza, così come possiamo affermare che questo indebolimento accelererà ulteriormente la liberazione di questo territorio da parte russa, con possibili e alquanto probabili effetti a cascata anche sulla riva destra del fiume.

VERSO KRAMATORSK

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST PASSANDO A NORD DI ČASOV JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3006
e raggiungono l’argine del canale Severskij-Donec-Donbass, opera titanica che parte dal SEVERSKIJ DONEC e per decine di chilometri, zigzagando qua e là, serve appezzamenti e paesi col suo prezioso contenuto.

Raggiungendo l’argine del canale i russi si portano a quattordici chilometri da KRAMATORSK. Strada tutt’altro che agevole, viste anche le prime fortificazioni a ovest del canale che attendono i russi (cartina qui):
https://t.me/divgen/73168?single
Siamo nell’area storica della guerra civile ucraina. Qui i terroristi della ATO, in particolare i nazisti dei corpi speciali armati di tutto punto contro le milizie del Donbass armate solo di dotazioni leggere, nell’esaltazione che accompagnava la loro avanzata trionfale fino a Doneck, non esitarono a terrorizzare e massacrare civili colpevoli, a loro dire, di essere “moskaly”, untermenschen, oltre che traditori. Sempre qui, tuttavia, un anno dopo i miliziani del Donbass rischiavano di tornare, dopo aver chiuso migliaia di banderisti partiti per completare l’opera e finiti invece in un’enorme sacca il cui nome, DEBAL’CEVO, popola ancora oggi gli incubi peggiori della croce uncinata in salsa ucraina. Firmata in fretta e furia MINSK-2, durata sette anni, tempo di riprendersi e ripartire, come prima e più di prima, la prima cosa che i banderisti fecero fu FORTIFICARE L’INTERA AREA. Quella che pian piano i russi stanno smantellando, metodicamente, giorno dopo giorno.

A meno, pertanto, di posizioni abbandonate in fretta e furia, non sarà una passeggiata. Ma lo sarà ancor meno per chi oggi, non essendo più nelle stesse condizioni di tre anni fa, si troverà ad affrontare un esercito che, al contrario, nel frattempo è cresciuto.

Aggiornamenti a seguire domani sera.

*************************************************************************************************

26/09 ore 13:30 aggiornamento

VERSO SUMY


I russi liberano JUNAKOVKA, da dove per la cronaca partì l’invasione di Kursk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3004
Pur essendo la loro attività sempre più ridotta, non mancano di mettere i punti sulle “i”. E far sentire la loro presenza a venti chilometri a nord. PERALTRO, LUNGO UN’AREA CHE ORA SI APRE, AMPIA 13 KM E LUNGA 10 (cartina con frecce qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59573
completamente spoglia. Anche di fortificazioni. Il che costringe i natofascisti a mantenere forze ingenti nell’area, anziché altrove, dove oggi servirebbero come il pane.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Per esempio, sopra Krasnyj Liman, dove i russi liberano DERILOVO e sono già arrivati alle porte di DROBYSHEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3003
posta a meno di 4 km da Krasnyj Liman. Un’area con almeno due linee fortificate a difesa, come mostra questa cartina:
https://t.me/divgen/73157?single
Peccato che ormai stia saltando tutto.
https://t.me/legitimniy/20913
E i 360 kmq vantati da Zelenskij come frutto dei recenti contrattacchi, come i numeri sciorinati quotidianamente dal suo padrone, suonano sempre più come lettera morta.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Anche qui i russi oggi guadagnano terreno, avvicinandosi da est verso DIMITROV (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3002
Espugnata l’ultima linea fortificata (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73155?single
prima dell’ingresso in città. Poi, anche qui, sarà guerra urbana.

Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

26/09 ore 08:30 aggiornamento

E ANCHE IL “BATTITORE LIBERO”... LO HAN MESSO IN RIGA!


Tutto ebbe inizio da questo trafiletto,
https://t.me/divgen/73133
introdotto dalla classica, odiosa ormai nel suo genere, foto iconica con due capi di Stato seduti ai lati e relativa gestualità degli stessi fra cui, immancabile, almeno una seduta e postura degli arti anteriori in pieno “stile cesso”. Quella del padrone, solitamente. Della serie, allora quando uno grida, sconsolato perché, parafrasando il poeta, “nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento”... “un attimo, sono sul trono”... c’è sempre un fondo di verità!

Ridendo per non piangere, mi accosto al trafiletto sottostante per leggere: “Trump nell’incontro con Erdogan ha detto che vorrebbe che egli smettesse di comprare petrolio dai russi”.
(Трамп на встрече с Эрдоганом заявил, что хотел бы, чтобы он перестал покупать российскую нефть).

Erano le sette di sera ora italiana, avevo ancora mezzo quintale di legna da sistemare al riparo prima che tornasse nuovamente a piovere e decisi che la causa della legna asciutta era decisamente più importante di quella, tutta da approfondire, dei morbosi desideri del padrone geloso nei confronti del suo primo sottoposto in Medio Oriente (secondo esercito NATO al mondo, ricordiamolo).

Quello che da anni si fregia del titolo, autoconferitosi, di “battitore libero” pur essendo coinvolto appieno in tutte le crisi scoppiate in quel martoriato territorio da quindici anni a questa parte. Ai russi fa comodo, visto che dal punto di vista ECONOMICO tale sua volontà di potenza ha consentito loro SINORA di ripristinare INDIRETTAMENTE i canali di approvvigionamento con l’EUROPA tramite gasdotto e non solo, oltre che sviluppare progetti congiunti come una centrale atomica e portare i più facoltosi al mare in villaggi turistici ad hoc. Tra cui, il top di gamma, è indubbiamente il KREMLIN OTEL ad ANTALYA:
https://kremlinpalace.com.tr/en
Con mini Cremlino annesso vista piscina. Frequentatissimo anche da ucraini facoltosi, peraltro, che passano con patriottica nonchalance dalla condivisione di grigliate miste e sbronze annesse in festini fra “vicini di villa” a Cipro e in isolotti sparsi dell’Egeo, a quella dei gazebo esclusivi in quest’altra “zona franca” per ricchi.

Anche agli israeliani fa comodo, l’autoproclamatosi battitore libero: come Penelope, in questi anni di giorno ha tuonato contro Israele, mentre di notte ha fatto partire navi che triangolavano in Grecia, Italia, Alessandria per poi finire come per magia, con un cambio documenti e senza neppure trasbordare da un container all’altro, ad Ashdod e Haifa. Quando poi i sionisti hanno attaccato l’Iran, non solo è stato zitto (ed è stato un silenzio che hanno notato tutti…) ma ha lasciato che i caccia israeliani passassero sopra Baku per colpire dal Caspio. Infine, il fantoccio che l’altro giorno ha stretto la mano a Zelenskij all’ONU e sulla cui testa pendeva fino a poco fa una taglia da dieci milioni di dollari, fa comodo a tutti: ai turchi che lo controllano, agli israeliani che si sono appropriati di un’altra fetta di Siria.

Battitore libero, secondo esercito NATO al mondo ma “a casa sua” novello Huckleberry Finn: libero, per l’appunto, di muoversi – più che nel Mississipi – nel “suo” stagno, saltando di sasso in sasso, tuffandosi a caccia di pesciolini senza chiedere permesso a nessuno, coalizzandosi e baruffando a suo piacimento.

Fino a ieri, fino a quella postilla delle sette di sera, uscita mentre a queste latitudini si rannuvolava nuovamente un cielo che Dio solo sa quando finirà di scaricare disastri. Bissata stamattina da un lungo bollettino del buon Petrenko che, viste le mazzate sul campo, si sta dando sempre di più alla geopolitica:
https://t.me/petrenko_iHS/9713

Gongola, il buon Petrenko. Perché anche il battitore libero è stato rimesso in riga. CON CONTENTINO, RICAVANDONE UN TORNACONTO SALVAFACCIA (ai nazionalisti turchi il vedere quella mezzaluna turca sulla cartina appesa dietro la scrivania dello studio presidenziale, che parte da Istanbul e arriva sino in Cina, pucciata dentro il caffelatte di Washington e mangiata come un croissant dal padrone delle ferriere, non fa certo piacere...), MA COMUNQUE RIMESSO IN RIGA DAL PADRONE. Vale la pena tradurlo integralmente, fonti incluse:

“La Turchia ha firmato un ACCORDO VENTENNALE con gli Stati Uniti per l’ACQUISTO DI 43 MILIARDI DI DOLLARI DI GAS LIQUIDO (GPL), che prevede l’IMPORT DI 4 MILIARDI DI METRI CUBI ALL’ANNO DAL 2026.
Турция подписала 20-летнее соглашение с США на поставку СПГ на сумму $43 млрд, предусматривающее импорт 4 млрд кубометров ежегодно с 2026 года, — Bloomberg.

https://www.bloomberg.com/news/articles/2025-09-24/turkey-boosts-lng-trade-ambitions-with-20-year-mercuria-deal

Inoltre, la TURCHIA ha firmato un contratto con gli Stati Uniti per l’ACQUISTO DI OLTRE 200 BOEING (aerei passeggeri). (*)
Также Турция и США заключили многомиллиардное соглашение на поставку более 200 пассажирских самолётов Boeing («Боинг»), — Report.

https://report.az/ru/amp/v-regione/posol-ssha-barrak-tramp-i-erdogan-zaklyuchili-sdelku-o-postavkah-samoletov-boeing

===
(*) NdT: la fonte citata è parca di dettagli, che comunque si trovano sulla REUTERS
https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/turkish-airlines-agrees-225-boeing-aircraft-orders-subject-engine-talks-2025-09-26/
225 BOEING. Un’altra cinquantina di miliardi di dollari CASH che entra “spontaneamente” nelle tasche del padrone
Infine, a gongolare deve essere anche il militare, non solo il civile. E la LOCKHEED gongola perché, se il “battitore libero” farà il bravo, ATTENZIONE – DISCORSO NON PIU’ CENTRATO SULL’ACQUISTO DEI SISTEMI MISSILISTICI RUSSI S-400 (frittata già fatta), MA SMETTERE DI COMPRARE IDROCARBURI RUSSI (ancora Reuters: “Turkey will agree to his request to stop buying Russian”)… gli toglieranno le sanzioni e potranno finalmente comprare GLI F-35 A STELLE E STRISCE! (“ he may lift U.S. sanctions on Ankara so it can buy American F-35 jets”). In effetti, il piazzista aveva al petto “casualmente”, e come da consueta pacchianeria, una spilletta con ritratto proprio un F-35, fan notare gli iraniani:
https://t.me/parstodayrussian/189599
F-35, ma anche F-16…
https://report.az/ru/drugie-strany/v-belom-dome-sostoitsya-vstrecha-prezidentov-ssha-i-turcii
si riparte, come prima, più di prima… à la recherche du temps perdu!
===

Inoltre, la Turchia ha firmato con gli Stati Uniti un memorandum di COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NELLA SFERA DELL’ENERGIA NUCLEARE, informa TURKIYE TODAY. Stati Uniti e Turchia conducono COLLOQUI PER COSTRUIRE CENTRALI ATOMICHE E SINGOLI REATTORI (**)
Кроме того, Турция подписала с США меморандум о сотрудничестве между странами в области ядерной энергетики. Turkiye today сообщает, что США и Турция ведут переговоры о строительстве крупных атомных электростанций и малых модульных реакторов.

===
(**) NdT: SI VOLTA PAGINA ANCHE QUI? NELLA TURCHIA SANZIONATA DALLA GESTIONE PRECEDENTE, I RUSSI AVEVANO SUBITO COLTO LA PALLA AL BALZO E COSTRUITO INSIEME AI TURCHI LA CENTRALE ATOMICA DI AKKUYU (sito qui):
https://akkuyu.com/en
Una centrale atomica avanzata. “Quattro reattori con una potenza complessiva di 4.800 MW, pari al 10% dell’intero fabbisogno turco”, esordisce orgoglioso il sito ufficiale della centrale. Ebbene… https://www.turkiyetoday.com/business/turkiye-signs-nuclear-deal-with-us-during-trump-erdogan-meeting-3207552
Recuperando i dati dal sito turco citato dal buon Petrenko,
https://www.turkiyetoday.com/business/turkiye-signs-nuclear-deal-with-us-during-trump-erdogan-meeting-3207552
non solo abbiamo la conferma di quanto egli riporta: “both countries were holding talks on the construction of large-scale nuclear power plants and small modular reactors ”
MA ANCHE LA NOTIZIA CHE PER LE CENTRALI E PER I MODULI AMERICANI (GENERAL ELECTRIC, TANTO PER CAMBIARE… ALTRO SPONSOR) SI POTREBBERO USARE SIA NUOVI SITI, CHE CENTRALI GIA’ ESISTENTI: “We can consider the areas of existing power plants or new power plants.”
La facciamo la domandina all’AI di Gùgol? La facciamo che la facciamo? E si che la facciamo! “Turkey has no nuclear power plants currently in operation, but is constructing its first at Akkuyu, with plans for two more nuclear sites in Sinop and Igneada.”
Quindi… da oggi sulla centrale di Akkuyu e sugli altri due cantieri un bel cartello con “NUOVA GESTIONE” e relativi ampio parcheggio e pizza anche a mezzogiorno? “Finisce qua…a-a-a (Chi se ne va che male fa)”, come cantava la buona Caterina?
Staremo a vedere, ma il segnale è stato dato forte e chiaro, e dall’altra parte il “battitore libero” non ha potuto che rispondere “Roger” (o signorsissignore battendo i tacchi, fate voi).
===

Turchia e Iraq hanno concluso un contratto per l’ACQUISTO DI PETROLIO DAL KURDISTAN IRACHENO IN TURCHIA ATTRAVERSO IL GASDOTTO IRAQ TURCHIA. Il primo ministro iracheno ha dichiarato: “Abbiamo raggiunto un accordo storico, attraverso cui il Ministero del petrolio iracheno convoglierà il PETROLIO ESTRATTO NEL KURDISTAN IRACHENO e lo ESPORTERA’ ATTRAVERSO IL GASDOTTO IRAQ – TURCHIA”. (***)
Турция и Ирак заключили соглашение на поставку нефти из Иракского Курдистана в Турцию по трубопроводу Ирак-Турция. Премьер-министр Ирака заявил: «Мы достигли исторического соглашения, согласно которому Министерство нефти Ирака будет принимать сырую нефть, добываемую на месторождениях в Иракском Курдистане, и экспортировать ее по трубопроводу Ирак-Турция». Также премьер-министр Ирака подтвердил соглашение с Курдским регионом о возобновлении экспорта нефти, — Reuters.
https://www.reuters.com/business/energy/iraqi-pm-confirms-agreement-with-kurdish-region-resume-oil-exports-2025-09-25/

===
(***) NdT Qui il buon Petrenko CERCA DI INDORARE LA PILLOLA. La Turchia comprerà petrolio a un piffero e un paffero, a prezzi bassissimi, e ricaverà enorme profitto dalla rivendita agli EUROPEI. Ci guadagna quindi?

Lo stesso Petrenko è costretto a capriole nel paragrafo successivo quando accenna alla QUESTIONE CURDA. CURDA IRACHENA, CURDA SIRIANA, CURDA TURCA…
LE ULTIME DUE PER I TURCHI SONO FUMO NEGLI OCCHI. Ma la prima no, anzi. L’OLEODOTTO KIRKUK-CEYHAN E’ STATO CHIUSO PER DUE ANNI IN RISPOSTA A UN MANCATO PAGAMENTO DA PARTE TURCA ALL’IRAQ DI UNA MULTA MILIONARIA PER, ESSENZIALMENTE, CONTRABBANDO DI GREGGIO CURDO: (breve riassunto delle puntate precedenti in questo articolo datato 2023 circa l’oleodotto Kirkuk-Ceyhan)
https://rienergia.staffettaonline.com/articolo/35333/Turchia,+Iraq+e+l%E2%80%99oleodotto+della+discordia/Martini

Ecco che allora gli statunitensi SPINGONO IL GOVERNO IRACHENO per riaprirlo. E riapre. NOTIZIA DI IERI:
https://www.reuters.com/business/energy/iraqi-pm-confirms-agreement-with-kurdish-region-resume-oil-exports-2025-09-25/
“Eight oil companies operating in Iraqi Kurdistan, representing over 90% of production, reached agreements in principle on Wednesday with Iraq’s federal and regional governments to resume exports.”
Domanda domandina… chi sono LE OTTO COMPAGNIE PETROLIFERE OPERANTI NEL KURDISTAN IRACHENO? Ecco la risposta, il “consorzio” delle otto sorelle si chiama APIKUR:
https://www.apikur.uk/members/
Tra cui spiccano:
- la britannica Genel Energy
- la statunitense (TX) Hunt
- la canadese ShaMaran Petroleum Corp.
- la caymanese WesternZagros (coccococcodrillo...)
- la norvegese DNO
e oligarchi e potentati locali. Quando si dice “esportare la democrazia”…
ANCHE QUI, QUINDI, I TURCHI COMPRERANNO DAI SOLITI NOTI. CASH. IN TALLERI DELL’IMPERO. SOLITI NOTI CHE CONTROLLANO I POZZI PETROLIFERI SIRIANI LUNGO L’EUFRATE: KURDISTAN SIRIANO. PROSSIMO A-AM PAPPABUONA PER IL “LIBERO BATTITORE”?
===

Di fronte a tutto questo, AVESSE FATTO LA RUSSIA… CHESSO’, COL TURKMENISTAN (giusto per restare in assonanza toponomastica...), UNA COSA DEL GENERE… COSA AVREBBERO TUONATO I CINEGIORNALI LUCE NOSTRANI??? TUTTE QUESTE OFFERTE A CUI NON SI PUO’ DIRE DI NO… E A CUI NEPPURE IL “BATTITORE LIBERO” PUO’ DIRE DI NO… LE AVESSE FATTE NON AL CAPONE (bellissimo l’ultimo “If Afghanistan doesn’t give Bagram Airbase back to those that built it, the United States of America, BAD THINGS ARE GOING TO HAPPEN!!!”),
MA ALTRI… COSA AVREBBERO TUONATO I MEDIA LOCALI?

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

25/09 ore 22:00 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


I RUSSI SCAVALCANO LA STAZIONE DI JAMPOL’ A OVEST E RAGGIUNGONO QUELLA DI MEDOVYJ SULLA STESSA FERROVIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3001

Bella mossa:
- Jampol’ città ora è attaccata da due direzioni
- che diventeranno di più nel momento in cui la sacca nel mezzo sarà chiusa
- La strada a nord che porta a KIROVSK è ormai sotto il loro controllo.
- Una volta liberata, ovvero rimosse le due sacche attuali, i russi potranno procedere verso LIMAN da un’area ancor meno fortificata di quella poco più a nord (cartina con le fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73134?single

Situazione che peggiora, per i natofascisti, di giorno in giorno.

VERSO SEVERSK

Per comodità separiamo oggi queste due linee di fronte, quella appena esaminata e questa, perché anche se strettamente connesse e coordinate, l’avanzamento di prima ha a che fare con KRASNYJ LIMAN e quello attuale con SEVERSK e dintorni (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3000

Con questo avanzamento i russi
- ripuliscono un altro lembo di riva destra del SEVERSKIJ DONECK,
- affondando il colpo fino alle porte di DRONOVKA
- che si trova già a ovest (N-O) di SEVERSK
- la quale, dovesse cedere (e di fortificazioni, come si vede qui, non ce ne sono molte)
https://t.me/divgen/73124?single
- aprirebbe UNA STRADA MAI RAGGIUNTA DAI RUSSI NEMMENO AD AGOSTO 2022! La strada che da KRASNYJ LIMAN porta a SEVERSK;
- il che comporterebbe il TAGLIO delle comunicazioni con tutta l’area a est rimasta in mano ai natofascisti.

A questo punto OGNI CEDIMENTO all’interno di quest’area potrebbe portare, a cascata, a conseguenze difficilmente immaginabili e – proprio per questo – sempre meno gestibili. Anche perché, come abbiam visto, non solo la coperta è sempre più corta, ma soprattutto è sempre più sfilacciata. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.

***********************************************************************************************

25/09 ore 13:30 aggiornamento

VOLČANSK – KUPJANSK


I RUSSI ENTRANO A OTRADNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2999
sempre a metà strada fra i due estremi che delimitano questa parte di linea di fronte. Allargando la cartina, è abbastanza evidente notare come ai russi importi, e parecchio, formare e liquidare quella sacca a sud che oggi è ancora appena abbozzata. Ricollegandosi direttamente a KUPJANSK e costruendo un fronte unico d’attacco verso sud.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Su questo fronte i russi oggi guadagnano posizioni a JAMPOL’ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42697

VERSO SEVERSK

Movimenti da sud, dove i russi si sono attivati per raggiungerla e attaccarla anche da questa direzione (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42706

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Prosegue la liquidazione della sacca di KLEBAN BYK. Quando gli spazi sono quelli di cui parlavamo ieri, e sono chiusi, ben delimitati, altrimenti detti sacche, liquidare la sacca diventa un compito essenzialmente affidato ai droni (filmato qui)
https://t.me/RVvoenkor/100450
minimizzando così le perdite e smantellando progressivamente nascondigli, bunker, trincee, eccetera. Oltre che aumentando le perdite fra i sopravvissuti.

“SONO PRONTO AD ANDARMENE...”

Zelenskij: “Sono pronto ad andarmene… A GUERRA FINITA”
https://t.me/RVvoenkor/100449

Non avevamo alcun dubbio in proposito. Resta da capire se, quando, qualcuno deciderà di anticipare la sua uscita. Non necessariamente l’odiato nemico, anzi. E più il cerchio di chi lo accompagnerà all’uscita si stringerà intorno al dittatore, più le possibilità che lo faccia con le proprie gambe crolleranno drasticamente.

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

25/09 ore 08:30 aggiornamento

WEEKEND CON IL MORTO (“DAI CHE SI VINCE!”)


Here we go again
The phone will ring again,
I'll be her fool again,
One more time
(Ray Charles)

L’Ucraina è in coma economico (Страна в экономической коме), scrive a un certo punto Legitimnyj in questo editoriale:
https://t.me/legitimniy/20905

Il bilancio 2026 dipende interamente dai crediti concessi. Gli USA, dopo il cinguettio presidenziale di due giorni fa, hanno detto chiaramente ai sudditi europei due cose:
1. “Noi facciamo quelli che vendono e guadagnano, voi quelli che comprate e pagate”.
2. “Se militarmente, strategicamente, l’Ucraina è affare congiunto, come rapportarsi ECONOMICAMENTE, come regolare i conti con la stessa, il ‘rischio d’impresa’, è totalmente a carico vostro”.

Lo abbiamo già affrontato ieri, come argomento. Oggi abbiamo ulteriori elementi a sostegno di questa tesi: APERTURA DI UNA LINEA DI CREDITO, CON SCADENZA FINE 2026, VARIABILE DAGLI 80 AI 130 MILIARDI DI EURO.

Legitimnyj ha definito la cosa come “prestare soldi a un ludopatico per una futura vittoria (risultato peraltro identico)” (Это как дать «лудоману» денег в долг под будущий выигрыш (результат одинаковый)).

Della serie, a noi vincoli di bilancio, rapporto debito / pil, troika, spread, rating, cazzimazzi, di tutto di più. Al ludopatico, apertura di credito, non illimitato. Tutto l’anno prossimo e per la quantità necessaria a “finanziare la difesa” (финансировать оборону). Saldo prestito: DA EFFETTUARSI QUANDO LA RUSSIA PAGHERA’ LE RIPARAZIONI DAI DANNI DI GUERRA! (должен быть возвращен Украиной только тогда, когда Россия выплатит репарации по мирному соглашению).

Legitimnyj la definisce, senza mezzi termini, LA TRUFFA DEL SECOLO (афера века) e individua l’unica cosa positiva nel fatto che, stanti così le cose, nel 2027 sarà finito tutto (максимум война продлится до 2027 года). Come finirà, lasciamo perdere… se ora l’Ucraina è in coma, tra un anno di questo passo sarà un morto che cammina.

MA NON E’ QUESTO IL DATO IMPORTANTE. EVIDENTEMENTE. Prestare 130 miliardi a un ludopatico che ti canta “all’alba vincerò” perché “questa è la volta buona”, e contando nella restituzione di danni di guerra che danno – a questo punto – pagati per sicuro dai russi sconfitti, da parte di un’istituzione che ha fatto inserire il VINCOLO DI BILANCIO nelle Costituizioni degli Stati membri, non è la truffa del secolo, ma un disegno lucidamente determinato e premeditato, i cui tratti COERENTEMENTE emergono man mano che la sua attuazione prende forma. Un disegno guidato da un’unica logica: quella dell’estrazione massima di profitto dalla produzione, realizzazione e circolazione di armamenti. Nuovi, usati, dismessi, a noleggio, in conto vendita, in tre anni e mezzo è valso tutto, secondo un’unica logica: POCA SPESA, TANTA RESA.

Non è la truffa del secolo, è ESTORSIONE AI DANNI DI UN POPOLO INTERO, compiuta quotidianamente sotto gli occhi di tutti.

E quotidianamente escono dati su sole come questa: a inizio conflitto, lo avevamo ampiamente registrato nelle cronache di allora, LA WUNDERWAFFE dovevano essere i lanciamissili spalleggiabili anticarro FGM-148 Javelin. Oggi a tre anni di distanza abbiamo un chiaro bilancio dell’operazione:
https://t.me/boris_rozhin/180873
- ogni singolo lancio contro un carro armato russo costa dai 165.000 ai 240.000 dollari
- tali missili non hanno sortito alcun effetto contro i sistemi di “DIFESA DINAMICA” dei carri russi, ovvero quelle placche disposte SOPRA la corazza il cui movimento (“dinamicheskaja”) trasferisce perpendicolarmente, lateralmente, l’energia cinetica il cui vettore sarebbe, altrimenti, diretto contro la corazza stessa. In questo consiste tale difesa (“zaschita”) supplementare. Neppure i T-72B3M, ovvero modelli modernizzati di vecchi carri, è riuscito a fermare (Ракета регулярно не берет даже борта модернизированных Т-72Б3М).
Valore d’uso nullo, profitto massimo, visto che si sono svuotati ARSENALI PIENI DI GIACENZE E FONDI per far posto a NUOVE COMMESSE da finanziare con le PLUSVALENZE ottenute dalle prime cessioni (США передали Украине тысячи этих комплексов не для победы, а с одной целью — выгодно распродать устаревшие запасы перед поступлением на вооружение новых моделей и получить сверхприбыли для своего ВПК). PLUSPROFITTO (сверхприбыли), scrive Rozhin: qualcuno in Russia si ricorda ancora del buon Carletto.

Lo stesso si potrebbe dire dei droni di concezione e produzione natofascista. WUNDERWAFFE non lo sono più: nemmeno quelli marittimi, che son pure più lenti di quelli aerei (qui uno centrato da un lancet ieri)
https://t.me/condottieros/13274
e comunque soggetti alle stesse magagne di radiocomando che li fanno impazzire quando dispositivi come questo (specificatamente progettato per i droni marittimi)
https://t.me/boris_rozhin/180876
sono accesi. Fanno male, dieci colpiti, due arrivano, ma non sono più bombardamenti a tappeto, e da tempo. Lo stesso si potrebbe dire anche di quelli russi, che fanno sfracelli con droni da poche decine di migliaia di dollari l’uno nelle versioni più evolute: non è così solo perché in tre anni e mezzo hanno smantellato buona parte della contraerea. O portata a esaurimento scorte.

Ma ai padroni questo non interessa. Non interessa – e sanno benissimo – che per ogni cisterna di petrolio che brucia in territorio russo, la sera stessa a bruciare saranno depositi interi in territorio ucraino, in una proporzione che non è nemmeno paragonabile. A loro interessa VENDERE e PORTARE A CASA. E si porta a casa quando il prodotto, dato in lend-lease, è portato a consunzione.

“Dai che si vince”, allora! Ancora un anno! “One more time” (povero Ray, scusami da dove sei… )
Intanto, il Paese è in piena CATASTROFE DEMOGRAFICA e non per le vittime dei russi, ma per la gente che scappa da questo regime criminale che li vorrebbe immolare “fino all’ultimo ucraino”
https://t.me/legitimniy/20907

Rastrellandoli a qualsiasi ora del giorno e della notte, piombando all’improvviso senza lasciarti neppure il tempo di alzarti e scappare in casa (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59555
ANCHE CHI E’ UNICO SOSTEGNO DI PADRE INVALIDO, come DENUNCIA ZERADA:
https://t.me/ZeRada1/27063
Il signore ha come unico sostegno il figlio, che dall’inizio della mobilizzazione OGNI TRE MESI si è presentato diligentemente al comando per
- segnalare il problema
- chiedere il rinvio
Ogni tre mesi da anni. Il padre infermo colpevole di essere vivo, lui colpevole di essergli di sostegno. Il padre infermo è ancora vivo, lui è ancora unico sostegno, peccato che il distretto militare è rimasto chiuso per LAVORI DI RIFACIMENTO proprio nel periodo del rinnovo. E lui ha presentato la domanda quando ha riaperto, il giorno dopo. Lo sono venuti a prendere a casa e ora è già al CAR.

Questa donna, invece
https://t.me/legitimniy/20906
non sa più dov’è finito suo marito e dorme davanti al distretto in attesa che qualcuno le dia una risposta.

Ma va tutto bene. La vittoria è questione di tempo, ormai. Anche se ormai tutti dicono che LA STRADA SENZA USCITA IMBOCCATA A KUPJANSK E’ DOVUTA UNICAMENTE AL TRASFERIMENTO DI UNITA’ PREZIOSE DA LI’ A KRASNOARMEJSK!
https://t.me/rezident_ua/27570
Fino ad allora i russi non erano riusciti ad avanzare, tubo o non tubo. Oggi, non solo KUPJANSK, non solo KRASNOARMEJSK, ma anche la strada che da KRASNYJ LIMAN porta a SEVERSK è ormai completamente sotto tiro russo:
https://t.me/frontbird/26255
Stesso discorso per KONSTANTINOVKA. Questo filmato, tra l’altro,
https://t.me/boris_rozhin/180877
è utile per capire quanto possano reggere le cosiddette “reti antidrone”, essenzialmente reti da pesca tirate sopra e ai lati delle strade: i russi aspettano i mezzi all’imbocco delle stesse e li fanno saltare poco più in là. Questo, al netto del fatto che a trenta chilometri di distanza un qualsiasi proiettile da mortaio può aprire un varco OVUNQUE in quel sistema difensivo, oltre che i droni stessi che si infilano in questi budelli una volta che esplodono.

Ma arriveremo ai confini del 1991, nessun dubbio in proposito. Fino ad allora, UN PRESIDENTE ILLEGITTIMAMENTE AL POTERE potrà andare all’ONU a stringere la mano a un altro presidente illegittimamente al potere. Accaduto ieri, stretta di mano fra ZELENSKIJ e MOHAMAD AL-JAWLANI
https://t.me/parstodayrussian/189572
terrorista sulla cui testa pendeva una taglia di 10 milioni di dollari (qui prima e dopo)
https://t.me/parstodayrussian/189559
da un anno presidente “legittimo” della nuova Siria, così come l’altro è “legittimamente” al potere anche se il suo mandato è scaduto. Anche se tutto ormai è scaduto, in quel Paese, a livello di poteri legislativo ed esecutivo. Perché cosa è legittimo e illegittimo è sempre il padrone delle ferriere a deciderlo.

Ecco allora che la retorica del “dai che si vince”, unita a quella del “terrore russo” (Aida, Rino Gaetano), ha creato le basi per questo remake, dopo trent’anni, del film “WEEKEND CON IL MORTO”, dove i protagonisti si portano in giro un cadavere con tanto di occhiali da sole facendogli fare ciao con la manina perché a loro serviva che gli altri lo credessero VIVO ANCHE SE NON LO ERA. Commedia surreale, grottesca, riportata oggi REALMENTE, e su scala di un popolo intero ostaggio di questi criminali, in tragedia.

Aggiornamenti a seguire.

*********************************************************************************************

24/09 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A STEPNOGORSK DA PIÙ PUNTI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2996

Guardando la cartina con le fortificazioni,
https://t.me/divgen/73093?single
notiamo come questa mossa, di fatto, aggiri le uniche fortificazioni esistenti. Di fatto, una volta liberata Stepnogorsk, depotenziandole del tutto. Situazione sempre più critica, a venti chilometri da ZAPOROŽ’E.

BATTAGLIA DI KONSTATINOVKA

Della serie, se non la capiscon con le buone… iniziata l’operazione per liquidare la sacca di KLEBAN BYK, e già mezza sacca è stata liquidata (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2993

Come si vede dalla carta con le fortificazioni,
https://t.me/divgen/73083?single
si son fermati subito sotto l’ultima linea di difesa, peraltro già ampiamente superata sia a ovest che a est.

Non aveva alcun senso tenere posizioni ormai scollegate completamente, isolate dal resto delle truppe operanti a Konstantinovka. Era, ed è, assurdo. Ma c’è voluta un’operazione militare, tutt’ora in corso, e dopo settimane che la sacca era praticamente chiusa, restando uno strettissimo corridoio di settecento metri a est, per liquidare ciò che ormai non aveva alcun motivo di essere.

Il 22 agosto, quando la sacca si è formata, al suo interno c’erano 800 uomini. Ora ce ne sono 80, riporta il Ministero della difesa russo:
https://t.me/mod_russia/56932

Ora, dall’area controllata dai russi al lembo di terra più a nord da questa parte del lago artificiale ci sono tre chilometri esatti. Da zero metri, quelli che lambiscono il lago a ovest, fino a un massimo di tre chilometri, per chiudere a est col corridoio di 700 metri, lungo un’area lunga al massimo, anche prendendo le misure in diagonale, meno di sei chilometri e mezzo. Ottanta uomini a tenere questa ultima linea, nessun ordine di consegna delle armi: ennesimo crimine di un regime che, in tutti questi tre anni, non ha MAI tenuto in alcun conto la vita dei suoi uomini. Uomini che ormai lo capiscono sempre più.

Liquidata la sacca, l’ingente quantitativo di forze liberate andrà a dare manforte ai compagni che oggi AVANZANO A EST, guadagnando posizioni fra le dacie adiacenti al centro urbano e ripianando la linea di fronte immediatamente alle loro spalle (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2995

Come è possibile notare dalla cartina delle fortificazioni, i russi sbaragliano un’intera linea a est, la scavalcano di almeno un chilometro e si apprestano coi loro compagni ad affrontare l’ultima linea di difesa posta prima dell’agglomerato urbano. Che non è il confine amministrativo del comune, già ampiamente superato, ma proprio l’agglomerato urbano al suo interno.

VERSO KRASNYJ LIMAN

ZAREČNOE È TORNATA A ESSERE KIROVSK
https://t.me/voenkorKotenok/67678
(cartina qui)
https://divgen.ru/event/2997
e un minuto di silenzio per il compagno Kirov…). Si combatte sotto Partizanskaja Ulica. Peraltro, la sacca formatasi è tutta “bianca”, ovvero terra di combattimenti. Ambiente poco salubre per forze natofasciste sempre più in affanno. Stesso discorso per la sacca in formazione a nord, ben più ampia e alla cui chiusura (semplicemente seguendo la strada verso nord-ovest, ora che i russi sono entrati che era Zarečnoe e usciti che è Kirovsk) una quantità ingente di uomini e mezzi ora impegnati tutt’intorno alla stessa, sarebbe libera di spingere su una linea lunga TRE CHILOMETRI al posto dei VENTI ATTUALI. La superiorità relativa aumenterebbe esponenzialmente. Per inciso, KIROVSK era l’ultimo paese prima di KRASNYJ LIMAN lungo la direttrice est-nordest.

Tutti ora, come mostra quest’altra cartina, puntano su KRASNYJ LIMAN (loro cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59551

FRA VOLČANSK E KUPJANSK

I RUSSI AVANZANO LUNGO IL VARCO APERTO A METÀ STRADA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2994
LUNGO UNA LINEA DI NOVE CHILOMETRI E LIBERANDO NEL COMPLESSO UNDICI CHILOMETRI QUADRATI, solo con questa azione. Azione che crea i presupposti per due sacche, una piccola a ovest e una a est ben più importante. Se i russi colmassero i sei chilometri e mezzo che separano le loro punte più avanzate a nord-est da quelle dei loro compagni operanti a KUPJANSK, la sacca che si andrebbe a chiudere sarebbe di oltre sessanta chilometri quadrati. Il che è niente, di fronte al fatto che a quel punto i russi punterebbero ad traslare questa linea sulla strada che si vede a sud-ovest e che ora peraltro è già da loro tagliata. Da qui a tornare ai confini di agosto 2022 non sarebbe più affatto utopia. Anzi. Staremo a vedere.

A KUPJANSK CONFERMATI DAGLI STESSI SOLDATI SUL CAMPO, INTERPELLATI DA QUESTO CANALE
https://t.me/condottieros/13273
GLI AVANZAMENTI DI OGGI. Piovono proiettili e droni come se non ci fosse un domani, ma non riescono a fermare l’azione russa.

Aggiornamenti a seguire domattina.

***********************************************************************************************

24/09 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I natofascisti contrattaccano affondando il colpo a nord-est di Krasnoarmejsk (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42662
ma i russi avanzano a NOVOE SHACHOVO e DOROZHNOE (altra cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/42670
posizione di quest’ultimo qui
https://divgen.ru/48.42407/37.22023/15
e qui
48.42407/37.22023
Alla chiusura della sacca a sud in cui i cinesi stessi si sono infilati, meno di tre chilometri.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Il gruppo Zapad avanza in città e si porta a casa altri cento stabili in un giorno,
https://t.me/epoddubny/24892
115 per l’esattezza:
https://t.me/mod_russia/56921
Prosegue l’azione nell’area semiaccerchiata creata dai russi. Con tutti i signori nominati ieri (Freikorps, “volontari” russi e SBU), c’è anche chi riesce a eludere la loro guardia e a consegnarsi prigioniero ai russi:
https://t.me/boris_rozhin/180767
Insieme ad armamenti NATO. A oggi, è l’unico modo per restare vivi in quell’area.

"FREMDER"… "FASS"! ANCHE IL MIGLIOR AMICO DELL’UOMO… CONTRO I TE-TSE-KA!

Il verbale di polizia riporta che in realtà è andata coi comandi in russo… questa la sequenza originale:
CHUZHOJ чужой – Fremder – Estraneo!
E
VZJAT’ взять – Fass – Attacca!
https://t.me/legitimniy/20901

Il primo ordine avvisa il cane di una situazione di allerta, in presenza di "estranei". Il secondo lo libera contro chi è qualificato come "estraneo".

Oblast’ di ODESSA dove, meraviglia delle meraviglie per i nostri politici, anche i cani parlano russo... oltre che detestare i natofascisti: inizio anno.

Il padrone di un cane addestrato, minacciato nel corso dell'ennesima retata, non esitava a lanciarlo contro i Te-Tse-Ka che lo volevano ingabbiare…

… oggi la condanna: un anno di reclusione (l’immagine è il verbale del caso giudiziario). “Meglio un anno di galera che crepare al fronte”: opinione ormai condivisa (такое мнение уже бытует почти у каждого украинца).

Quando si dice il miglior amico dell’uomo... morale: se girate per Odessa e vi viene incontro un cane, salutatelo con "Privet"!

Aggiornamenti a seguire.

*************************************************************************************************

24/09 ore 08:30 aggiornamento

“WE WILL CONTINUE TO SUPPLY WEAPONS TO NATO (e poi ne faccian quel che vogliono...)”: OBBIETTIVO RAGGIUNTO


Non entro nemmeno nel merito dei tre quarti di supercazzola che compongono questo ennesimo annuncio presidenziale:
https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/posts/115255130298104593
pubblicato dopo un incontro di sette minuti (SIC! nota dal canale ucraino Legitimnyj)
https://t.me/legitimniy/20898
con Zelenskij, dove più che dirsi ciao e qualche altra frase di rito non han fatto, e per la cui stesura sicuramente ha richiesto più tempo dell’incontro suddetto.

Non entro neppure nel merito di chi cerca di prendere gli argomenti addotti sul serio, chiedendosi per esempio cosa è cambiato da un mese a questa parte. O dal cazziatone padronale di qualche mese fa a questa parte: anche se qui la risposta è semplice… giacca sopra la maglietta del sottoposto.

Mi concentro sull’ultima parte di intervento, dove sostanzialmente dice:
- noi continueremo a fornire armi alla NATO e la NATO ci faccia quel che vuole.
- nulla di personale, buona fortuna ai contendenti, senza rancore.

Qui è, a mio modesto parere, corroborato da tre anni e rotti di osservazione sul campo, la chiave di tutto. In questi tre anni abbiamo assistito, lo abbiamo ricordato fino a ieri, quindi in tempi non sospetti, a operazioni “a perdere” il cui unico senso, decaduto quello del “valore d’uso militare” dichiarato, era ricavato dall’unico risultato ottenuto:
- una quantità enorme di armamenti mandata – deliberatamente – in distruzione. A oggi, giusto per dare un totale parziale,
▫️ 667 aerei,
▫️ 283 elicotteri,
▫️ 86.260 droni,
▫️ 630 sistemi lanciamissili,
▫️ 25.220 carri armati e altri cingolati,
▫️ 1.592 lanciarazzi multipli montati su autoveicoli,
▫️ 29.851 obici e mortai,
▫️ 42.454 autoveicoli militari.
- oltre ovviamente a decine di migliaia di perdite PER OGNI OPERAZIONE (carne da cannone a perdere, per l’appunto, effetto collaterale indispensabile per l’ottenimento del primo e unico risultato tangibile).

La riduzione all’Ucraina a
- colonia, indebitata fino al collo,
- Stato kamikaze primo fornitore di manodopera e territorio a perdere per un sempre più fluido circolo merce-denaro-merce al complesso militare industriale padronale,
rischiava di interrompersi di fronte all’esaurirsi dell’armamentario Ex-Varsavia, ovvero venduto al massimo di profitto e a costo zero (RENDITA PARASSITARIA), e al dover proseguire unicamente con armi che – invece – di costi di produzione ne hanno. Non solo munizioni, droni, e supposte (in ogni senso) V2 come Abrams. Leopard, Gepard, Himars e Patriot. Ma ormai TUTTO.

Nell’impossibilità di appropriarsi di terre rare sempre più “rare”, nel senso di “rarefatte”, a disposizione di un regime ormai sempre più a parole, nell’impossibilità di accedere ad altre contropartite in natura – d’altronde, non si può aver la botte piena e la moglie ubriaca, uno Stato kamikaze a perdere dove collocare il proprio ciclo di realizzazione della merce-armamenti, ma anche dove sfruttare risorse ed estrarre profitto a costo zero, con infrastrutture miracolosamente salvate, continuità energetica, eccetera… -

… il padrone ha
- prima minacciato di andarsene, alzando così la contropartita
- poi imposto dazi come se non ci fosse un domani al vassallo europeo
- poi costretto lo stesso a ringraziarlo (!) per dazi variabili tra il 15% (flat) e il 50% (acciaio e prodotti finiti legati allo stesso, oltre 400 nuove voci doganali inserite nella lista soggetta a tale dazio)
- oltre che obbligarlo a spendere 600 MILIARDI, degli 800 previsti per il riarmo, IN ESCLUSIVA PRESSO IL SUO COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE.
- Kiev a questo punto, da Paese condannato alla sconfitta “in due settimane”, TORNA A ESSERE LA RUOTA PRINCIPALE DEL CICLO PRODUZIONE-RIPRODUZIONE MERCE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE PADRONALE, ED ENTRO CUI FAR GIRARE IL CRICETO UMANO – E A PERDERE – LOCALE.
- Kiev può vincere, Kiev può tornare ai confini del 1991, i russi sono in enormi difficoltà, l’economia va a rotoli, eccetera… tutto il resto è repertorio trito e ritrito, raccolto in un’unica supercazzola prematurata: prematurata in tre anni e mezzo di propaganda, sempre la stessa.

Ricapitolando: IL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE VENDE ALLA “NATO”, OVVERO ALL’UE, CHE POI CEDE (in conto vendita, in prestito, in dono, come caspita vuole, son problemi loro…) A KIEV… CHE OVVIAMENTE VINCE E RIPORTA I CONFINI A QUELLI DEL NOVANTUNO!
Se ne è accorto, sin da subito, l’editorialista del canale ucraino Rezident, passando anch’egli subito i tre quarti di supercazzola e andando dritto al finale: “США четко преследует свои цели, выходит из конфликта в Украине и перекладывает все затраты на ЕС, чтобы вызвать там социальный взрыв!”
https://t.me/rezident_ua/27560

La “RICETTA” della gestione Biden, LEND-LEASE DIRETTO, CHE AVEVA FRUTTATO LE PRIME CENTINAIA DI MILIARDI AL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE, era arrivata alla frutta. ERA DIVENUTA INSOSTENIBILE. OCCORREVA UNA NUOVA FORMULA. OGGI IL PROCESSO E’ STATO PORTATO A COMPIMENTO. OBBIETTIVO RAGGIUNTO.
A questo, del resto, serve l’alternanza nel bipartitismo a stelle e strisce: a dare CONTINUITA’ E IL MASSIMO DI QUANTITA’ POSSIBILE all’estrazione di profitto da parte dei soggetti che finanziano entrambi gli schieramenti. Ovvero le lobby delle armi.

Soluzione che fa contente anche le lobby nostrane, perché la stessa formula (Kiev vince, “aiutiamola”) sarà applicata per i duecento miliardi di euro di loro pertinenza. Che son soldi, in un momento in cui “NON SI BADA A SPESE” di fronte ai droni russi, ai jet russi, al nemico alle porte.

E quel “Good luck to all?” Non vorrà mica continuare a fare affari coi russi? MA CERTO! E NESSUNA NUOVA SANZIONE FINCHE’ GLI EUROPEI CONTINUERANNO A COMPRARE IDROCARBURI DAI RUSSI! PUNTO, SET, PARTITA, nota il canale ucraino Zerada in un commento a proposito (Красиво разбивает нарратив глобалистов, чтобы не вводить против РФ санкции).
https://t.me/ZeRada1/27054

COLLATERAL DAMAGES, “danni collaterali” di questa politica di distruzione?

- un Paese sempre più distrutto, indebitato, ridotto al grado di dipendenza coloniale in tutto e per tutto, ma è “per il suo bene” (Misery, non deve morire)

- un popolo dimezzato, e non dalle perdite nell’Est, ma dalla fuga, demoralizzato, abbattuto, schiavizzato (sempre “per il suo bene”)…

- i cartelli della droga latinoamericani che divengono veri e propri eserciti addestrati e forniti degli ultimi ritrovati (droni e tecniche di loro impiego sempre più complesso, ovvero combinato e coordinato ad altri movimenti sul terreno di blindati e artiglieria pesante)

- PROLIFERAZIONE DI TALI ARMAMENTI ANCHE FRA LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA EUROPEA: ARTICOLO DI META’ AGOSTO COMPLETAMENTE IGNORATO DAI MEDIA NOSTRANI, “Armas enviadas por la OTAN a Ucrania acaban en manos de los narcos de Almería”:
https://www.diariodealmeria.es/almeria/armas-enviadas-otan-ucrania-acaban_0_2004562213.html
“subfusiles Skorpion VZ-61 que pueden disparar 850 balas por minuto […], escopetas semiautomáticas, rifles Smith & Wesson, subfusiles checos CSA, pistolas Blow y Glock de calibre 9 y 45 milímetros, localizadores GPS, inhibidores de frecuencia y detectores de micro/balizas”.
NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE CAPITA, MA A MERAVIGLIARE STAVOLTA E’ STATA LA QUANTITA’ DI ARMAMENTI RITROVATI: No sería la primera vez que la Policía y Guardia Civil hacen frente a redes delictivas con las armas automáticas y fusiles de asalto enviados por la OTAN al frente ucraniano en nuestro país, si bien en esta ocasión ha sorprendido que, a través del mercado ilícito, haya llegado un volumen tan amplio y peligroso.
Lo denunciavamo poco fa, parlando dei narcos colombiani: ci arriveremo anche noi. Sbagliavamo. CI SIAMO GIA’ ARRIVATI. E la INTERPOL lo denunciava dal 2022. Ma anche qui, “è per il nostro bene”.

- e mentre le armi europee inviate in Ucraina ritornano in Europa in mano alla criminalità organizzata e i russi, laconicamente, commentano: “L’Europa continua a spararsi sui piedi” (Европа снова «стреляет себе в ногу»),
https://t.me/kastorka92/33740
il regime di Kiev non perde tempo e, dopo aver tirato il fiato per essere stato ancora salvato dal licenziamento padronale, DEPOSITA L’ENNESIMO DISEGNO DI LEGGE RESTRITTIVO DELLE LIBERTA’ INDIVIDUALI,
https://t.me/ZeRada1/27056
STAVOLTA CONTRO QUELLA DI STAMPA CHE NON POTRA’ PIU’ PARLARE DI SCHEMI CORRUTTIVI O COMUNQUE CRIMINOSI RIFERITI AL POTERE POLITICO. Le UNICHE notizie che potrà fornire saranno quelle FORNITE IN GIUDIZIO da un TRIBUNALE tramite apposita SENTENZA. Ovvero il copiaincolla della sentenza stessa, che avverrà magari dopo anni (предлагается автоматически признавать информацию недостоверной, если она не подтверждена обвинительным приговором суда). Ciao.

Ai russi, commenta laconicamente Rozhin, non cambia nulla. Stavolta, a differenza di MINSK, i russi sono andati avanti e le giravolte, gli inviti esquimesi, i teatrini inscenati quest’estate, “non hanno influito minimamente sui tempi di sviluppo delle operazioni in corso”, senza alcuna sospensione (Большая польза от текущего переговорного процесса, что в отличие от Минских соглашений он не влияет на темпы развития операций.)
https://t.me/boris_rozhin/180724
E tra un mese i natofascisti si troveranno con ancora meno territorio (Через месяц Украина потеряет еще часть своей территории) ma, soprattutto, con ancora meno soldati.

Non solo le perdite sul campo che sono in pieno aumento (1630 solo ieri, di cui 580 nella sola KRASNOARMEJSK)
https://t.me/divgen/73051
ma anche, come ricordavamo solo ieri, diserzioni, fuga all’estero, azioni armate per liberare gli ostaggi dei Te-Tse-Ka, attentati, malcontento crescente. Siamo solo a settembre, e dopo tre anni la lascia il tempo che trova anche la “lisciata” di Trump. Anche perché a una fetta ormai maggioritaria di popolo ucraino, e sempre maggiore, sperava fino a quest’estate di chiuderla qui, oggi in agenda c’è quello che per loro rappresenta un PROBLEMA PRIORITARIO: passare l’inverno. E la lisciata padronale assomiglia sempre più all’antico adagio: “La vostra soddisfazione è il nostro miglior premio”. Anche il titolo del film da cui tale adagio fu a suo tempo tratto, e sull’imitazione della cui scena (soprattutto dei tic...) si sono cimentate intere generazioni di italiani, purtroppo, ben si attaglia alla situazione attuale.

Aggiornamenti a seguire.

*************************************************************************************************

23/09 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI PENETRANO NELLA LINEA DI DIFESA NATOFASCISTA, LA OLTREPASSANO, PASSANO IL FIUME VOL’ČA (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73038?single
ED ENTRANO A IVANOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2990

A questo punto, con l’inizio della battaglia di Ivanovka, non tantissime strade come vediamo in realtà, i russi possono puntare a nord-est verso NOVOPAVLOVKA, ricongiungendosi ai loro compagni che hanno già sconfinato a est, o virare verso ovest, dando manforte ai compagni già impegnati in questa azione verso occidente, o aprire un’altra breccia puntando verso nord e allargando progressivamente la linea di fronte. Quest’ultima azione avrebbe un senso creando una sacca a est e tagliando gli approvvigionamenti all’attuale linea di difesa che cerca di arginare il movimento verso ovest dei russi su questo versante. Staremo a vedere.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI ENTRANO A NOVOSELOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2991
Prosegue l’aggiramento di KRASNYJ LIMAN da nord. Ma è la priorità, a questo punto, Krasnyj Liman? Guardiamo questa cartina con le fortificazioni:
https://t.me/divgen/73044?single
Muovendosi verso sud-ovest i russi raggiungerebbero SVJATOGORSK, taglierebbero la restante riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC ancora in mano ai natofascisti, tra cui anche KRASNYJ LIMAN, potendo infine procedere verso la stessa da un’ulteriore direzione aggirando peraltro le fortificazioni che invece ricoprono fittamente la via diretta verso sud-est.

Altra gatta da pelare per i natofascisti, che per contrastare questa azione dovranno dispiegare ulteriori forze, eccetera eccetera.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Il Ministero della difesa russo è uscito oggi con un rapporto dettagliato sull’andamento della battaglia:
https://t.me/mod_russia/56902

- 5667 edifici liberati su 8667 di una città trasformata in fortezza (крепость) con la consueta tattica di impiegare gli edifici come fortificazioni a perdere rinforzate da costruzioni in cemento armato e protette da campi minati (Практически каждое здание представляло из себя хорошо оборудованную в инженерном отношении и защищенную долговременную огневую точку. Фактически город был превращен в «крепость» с использованием железобетонных сооружений и минных полей);
- 700 soldati, tra cui nazisti del reparto Freikorps, terroristi del cosiddetto “corpo volontari russi” e forze speciali del GUR, sono stati intrappolati in una sacca a nord (quella per intenderci rimasta fra le due ali d’attacco russe, NdT)
- di questi, 250 sono già stati liquidati
- dall’inizio di questa battaglia il nemico ha già perso 1.800 uomini, 36 carri armati e altri blindati, 2 lanciarazzi multipli e 137 fra mortai e cannoni.

I natofascisti cercano affannosamente di chiudere il recinto quando ormai i buoi sono scappati. Di fatto, l’azione in corso non solo ha compromesso la tenuta di Kupjansk, ha provocato ricadute estremamente positive anche a est di Kupjansk, dove i russi avanzano e riducono l’area attualmente controllata dai natofascisti, avvicinandosi a Kupjansk stessa. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.

*************************************************************************************************

23/09 ore 13:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi avanzano sia a JAMPOL’ (cartina ultimi avanzamenti qui):
https://t.me/z_arhiv/32480?single
che da nord (cartina aggiornata qui):
https://t.me/z_arhiv/32483

Situazione vista con ESTREMA PREOCCUPAZIONE dai canali di parte avversa (loro cartina qui):
https://t.me/the_military_analytics/24853
dove si vedono chiaramente, grazie alle frecce, le direttrici d’attacco russe. Al contempo, constatando l’attuale impossibilità di fermarle.

VERSO SEVERSK

DOPPIO MOVIMENTO SEGNALATO,

- prima da NORD, NORD-OVEST scendendo da SEREBRJANKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2988
e – cartina fortificazioni alla mano – travolgendo una linea di difesa e scavalcandola
https://t.me/divgen/73025?single
A questo punto, la tenuta della linea fortificata nord-sud che sinora ha difeso i natofascisti di stanza a SEVERSK da est, è quantomeno compromessa;

- poi da SUD, culminato con la LIBERAZIONE DI PEREEZDNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2989
Con quest’ultimo avanzamento i russi creano i presupposti, a est per l’ennesima SACCA. La cui entità potrebbe aumentare qualora i russi proseguissero dritti verso nord liberando ZVANOVKA, un paesino a poco più di due chilometri dalla stessa SEVERSK proveniendo da sud.
Dovessero, i russi provenienti dalle due punte meridionali e coincidenti con strade e strade ferrate, CONVERGERE verso ZVANOVKA, la sacca sarebbe già chiusa e liquidata. Cartina fortificazioni a supporto:
https://t.me/divgen/73033?single
Lungo la “V” rovesciata che manca a chiudere la sacca, proprio niente. Ma anche la linea fortificata che attende i russi subito a nord è ormai messa in pericolo dall’attacco contemporaneo dei russi provenienti da nord: movimento sintetizzato in questa cartina.
https://t.me/Tatarinov_Rus/59491

In altre parole, l’inizio della battaglia di SEVERSK è sempre più imminente.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO VERSO USPENOVKA E POLTAVKA (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32489
liberate le quali si porterebbero a 15 km da GULJAJPOLE da nord-est.


Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

23/09 ore 08:30 aggiornamento

RESE DEI CONTI IN CORSO

Rese dei conti al plurale. Lotte intestine, guerra civile in corso che aumenta di intensità, coinvolgendo anche fette di società sinora rimaste sotto il controllo ferreo del blocco natofascista.
Il comando militare dell’oblast’ di IVANO-FRANKOVSK’ ha diramato un dispaccio dove denuncia l’assalto alla caserma dei TE-TSE-KA da parte di un commando di “sconosciuti” che ha liberato tre detenuti:
https://t.me/ZeRada1/27036
https://t.me/legitimniy/20893

I Te-Tse-Ka non accennano ad allentare la presa sulla società civile, non limitandosi ai posti di blocco di giorno, e relativi pestaggi ai civili alla luce del sole, ma orchestrando anche raid notturni:
https://t.me/legitimniy/20892

I servizi segreti (SBU e GUR), a loro volta dipendenti da diversi servizi stranieri (CIA e Mi6) sono anch’essi ai ferri corti:
https://t.me/skosoi/7876

Questo, mentre Zelenskij sente il fiato sul collo dei mister e Zaluzhnyj a bordo campo si è già tolto la tuta e sta facendo riscaldamento:
https://t.me/rezident_ua/27550

Al che decide mosse come questa, DISEGNO DI LEGGE 14059 DEL 22/09/25 presentato alla Rada
https://t.me/ZeRada1/27030
… che consente l’invio delle truppe all’estero! MA COME… NE STATE SBATTENDO AL FRONTE A FROTTE, SENZA PREPARAZIONE, SENZA ADDESTRAMENTO, SOLO PER OPPORRE CARNE DA CANNONE ALL’AVANZATA RUSSA (come a Kupjansk
https://t.me/motopatriot78/42627
e a Krasnoarmejsk)
https://t.me/motopatriot78/42622

… AL PUNTO CHE PIGLIATE I SOLDATI DI STANZA ALLE OFFICINE MILITARI DI RIPARAZIONE (CHE PERALTRO MINACCIANO LA DISERZIONE IMMEDIATA), I PILOTI DI DRONI,
https://t.me/MediaKiller2021/19468
E ALTRO PERSONALE INDISPENSABILE PER PROSEGUIRE NEL CONFLITTO...

… E FATE UN DISEGNO DI LEGGE PER AUTORIZZARE L’INVIO DI TRUPPE ALL’ESTERO?

Il canale ucraino Zerada commenta: MOLDAVIA… a una settimana dalla guerra, pardon, dalle elezioni.
https://t.me/ZeRada1/27037
ELEZIONI PRESIDENZIALI DOMENICA. La Sandu dichiara che se vince l’opposizione, porterà la Moldavia in guerra. L’opposizione dichiara che se vince la Sandu, porterà la Moldavia in guerra.

Zerada commenta:
In questa situazione i poveri moldavi sono in un vicolo cieco: perde la Sandu, guerra sarà; vince la Sandu, guerra sarà. 🤷‍♂️
В такой ситуации бедные молдаване, по идее, должны чувствовать какую-то безысходность: проиграет Санду - будет война, победит Санду - будет война🤷‍♂️


In realtà, è la Sandu che è corteggiata da anni per entrare nel conflitto con la Transnistria prima e la Russia poi. ZELENSKIJ HA APPENA PARLATO CON LA SANDU. Del tempo, naturalmente, e del riscaldamento climatico... e oggi, A UNA SETTIMANA DA QUESTE ELEZIONI, Kiev autorizza i suoi soldati a trasferirsi all’estero… coincidenze.

La situazione, rispetto alle mini-maidan ormonali d’agosto, è DECISAMENTE PEGGIORATA. È passato solo un mese, sembra ieri… è ieri… ma la situazione sta degenerando. Questo, al netto della fallita diversione dei "droni russi", ormai morta e sepolta. Ma ne avremo probabilmente una alla settimana, in questa fase. Prima che la situazione sul campo collassi, prima che il malcontento popolare viri decisamente sul conflitto armato, si giocheranno il tutto per tutto su altri fronti. Cercando di aprirli, cercando di coinvolgere altre parti nel conflitto, cercando di di sparigliare le carte.

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

22/09 ore 20:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA


I RUSSI ENTRANO A PLEŠČEEVKA, a sud-est di Konstantinovka (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2987

Come si può notare dalla cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/72998?single
il senso della progressione non potrà semplicemente essere da sud-est a nord-ovest, perché è proprio lungo questa direttrice che i russi troveranno di traverso una notevole mole di fortificazioni a difesa della cittadella. Ecco quindi l’importanza di distruggerle attraverso un intenso lavorio ai fianchi, a opera dei loro compagni provenienti da nord. Staremo comunque a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.

*************************************************************************************************

22/09 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


I RUSSI CONTINUANO AD AVANZARE DA EST, PASSANDO STEPOVAJA NOVOSELOVKA
https://t.me/motopatriot78/42590
Undici chilometri dalle punte più avanzate di questo movimento e il confine est di KUPJANSK.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI BONIFICANO QUASI DEL TUTTO SHANDRIGOLOVO E PROSEGUONO VERSO SUD, DIREZIONE DOBRYSHEVO
https://divgen.ru/event/2985
Liberata la quale, mancheranno quattro chilometri a KRASNYJ LIMAN.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

LIBERATA KALINOVSKOE (cartina qui
https://divgen.ru/event/2986
e ammissione del buon Petrenko con foto a conferma qui)
https://t.me/petrenko_iHS/9654
I russi proseguono verso ovest. Siamo poco sotto ORESTOPOL’ dove abbiam visto i russi essere arrivati stamane:
(cartina qui
https://divgen.ru/47.95542/36.45112/12
e qui)
47.95542, 36.45112
E anche qui si apre una via a ovest che dopo 15 km e quattro paesini porta alla strada che da nord arriva a GULJAJPOLE, di cui parlavamo stamane. Sostanzialmente, come mostra questa cartina,
https://t.me/divgen/72982?single
la via coincide con le fortificazioni esistenti. Fortificazioni smantellate lateralmente, dal loro punto più debole, una dietro l’altra. Volendo, infine, seguendo la direttrice indicata in questa cartina,
https://t.me/Tatarinov_Rus/59466
sia apre un’altra strada per arrivare a POKROVSKOE. Da sud-est, in questo caso.

Contestualmente, i russi avanzano anche da poco più a sud verso ovest e giungono a NOVOGRIGOROVKA,
https://t.me/beard_tim/27561
dove ora infuria la battaglia. Nel complesso stabilizzare quest’area appare oggi altamente improbabile.


Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

22/09 ore 08:30 aggiornamento

VOLCHANSK - KUPJANSK

Una linea di fronte che si fa sempre più interessante. Mentre i natofascisti celebrano le loro “vittorie” a SUMY
https://divgen.ru/event/2981
dove, sostanzialmente, il gruppo SEVER dopo aver rimesso in sicurezza i confini di KURSK e BELGOROD, ora gioca all’elastico nella fascia di sicurezza che si è creato in terra di SUMY (“aktivnost’ snizilas’” l’attività si è ridotta)
https://t.me/motopatriot78/42576
sempre lo stesso gruppo SEVER è impegnato a est in un compito ben più ambizioso. Ma andiamo con ordine.

SUMY era completamente staccata dall’area di azione attuale, troppo a ovest, con troppi chilometri per poter pensare minimamente di “dialogare” con altre aree di conflitto sulla linea di confine: un po’ come prendere di petto ora CHERSON. I russi fecero questo partendo da Sebastopoli per arrivare a Mariupol’, sì, ma eravamo nel 2022, le difese erano sguarnite, si muovevano lungo superstrade e autostrade macinando decine di chilometri al giorno, ma
1. erano altri tempi, ora due trincee e qualcuno di piantone lo han messo anche alla frontiera con la Romania (i raccomandati...); un avanzamento così tranquillo per centinaia di chilometri complessivamente sarebbe impossibile.
2. il gioco valeva la candela, poiché oltre a essere un rischio calcolato occorreva in quel momento unire due fronti, di fatto, facendo tornare russo per intero il Mare d’Azov. Era un obbiettivo prioritario per mettere in sicurezza gli approvvigionamenti e le comunicazioni nel caso i natofascisti fossero riusciti a far saltare del tutto il Ponte della Crimea. Obbiettivo tentato – lo ricordiamo, facendo saltare per aria un autista ignaro di tutto alle tre di notte mentre transitava – e sostanzialmente fallito, anche se si coprirono di ridicolo con emissioni filateliche speciali delle Poste Ucraine riprodotte a manifesto in istallazioni all’aperto e sul cui sfondo gli ultras potevano ritrarsi… foto che fecero il giro della rete e che furono modificate nei tre anni successivi cambiando sfondo e mettendo al posto del ponte in fiamme l’ennesimo obbiettivo natofascista perso, e definitivamente. Già allora, comunque, mentre quell’autista insieme a una famiglia che lo stava superando in macchina saltavano per aria, il Ponte di Crimea aveva perso qualsiasi centralità militare, avvenendo ormai l’approvvigionamento delle oblast’ di ZAPOROZH’E-CHERSON per la via più breve da Mosca, ovvero via ROSTOV-DNR… grazie, per l’appunto, a questa operazione iniziale partita a OLTRE 250 KM DI DISTANZA DALL’INCONTRO SULL’ELBA CON LE TRUPPE PROVENIENTI DALLA DNR, OVVERO SOPRA MARIUPOL’.

Oggi tutto questo è fantascienza. Per il momento. Dovesse riverificarsi, assisteremmo a un vero e proprio TRACOLLO. Da una parte o dall’altra, con truppe che spingono i naftoni al massimo di giri concepibili per quei motori lungo strade sguarnite e nel giro di pochi giorni arrivano alle rispettive capitali (remember Wagner…). Guerra di manovra… per quello che le condizioni sul campo la potevano render possibile.

SUMY non aveva prospettive. Anche Putin, sin da subito dopo aver ringraziato il capo di stato maggiore a nome di tutte le forze armate per la liberazione di KURSK e BELGOROD, ha indicato come UNICO obbiettivo strategico nell’area la creazione di una “zona kontrolja”, un’area cuscinetto per impedire incursioni natofasciste in terra di Kursk. Ma da lì si vedeva già allora e si vede chiaramente anche adesso allargando la cartina che DA SUMY NON SI VA DA NESSUNA PARTE. In un contesto, come questo, non di “guerra di manovra” come fu possibile nel febbraio 2022.

Per mesi, comunque, ha consentito ai russi di alleggerire il loro compito nella DNR. Ovvero, di continuare a perseguire obbiettivi realmente strategici mentre settantamila uomini e settemila mezzi erano annientati nella campagna-di-russia-2.0 e nei mesi successivi. Ivi inclusi i “contrattacchi” attuali.

Dove sempre il gruppo SEVER, nel silenzio generale, senza proclama alcuno, si è attivato, e da un mesetto abbondante se non di più, è DA VOLCHANSK A KUPJANSK.

Se ne è accorto anche l’UFFICIALE DELLE FF.AA.UU. dal nome di battaglia ALEKS che fa un po’ il battitore libero sui canali telegram, giusto per dire “anche noi siam liberi di parlare”. E cosa dice il buon Aleks? Ci propone questa cartina:
https://t.me/officer_33/6213
DOVE RIESCE A ISCRIVERE NEL QUADRATO CHE HA ALL’ESTREMO N-O VOLCHANSK E A QUELLO S-E KUPJANSK, UN CERCHIO DI 45 KM DI DIAMETRO, DOVE I DRONI RUSSI, A SUO DIRE, GIA’ LA FANNO DA PADRONE.

E I RUSSI, IL GRUPPO SEVER NELLA FATTISPECIE, E’ PROPRIO SULLA QUADRATURA DI QUESTO CERCHIO CHE SI STANNO CONCENTRANDO!

Non è un caso che gli ultimi tre aggiornamenti di divgen riguardino proprio questa linea di fronte:
1. ESPANDENDO L’AREA DI CONTROLLO A META’ STRADA FRA VOLCHANSK E KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2982
2 e 3: mostrando IMPORTANTI AVANZAMENTI (in un’area rimasta bloccata da oltre un anno!) A OVEST DI VOLCHANSK (cartine qui
https://divgen.ru/event/2983
e qui)
https://divgen.ru/event/2984

Ecco allora che il significato complessivo di quest’azione prende sempre più piede. Anche perché, nel frattempo, i russi spingono nella stessa KUPJANSK, erodono già le difese a est della stessa e più a sud, contestualmente all’avanzamento verso KRASNYJ LIMAN, spingono verso ovest per raggiungere ovunque il fiume OSKOL. Fiume però già superato a nord, per ora sopra Kupjansk, poi…

… POI LA DEPUTATA DI SLUGA NARODA MAR’JANA BEZUGLA TRA UN SELFIE E L’ALTRO CI RENDE PARTECIPI DI UN SUO INCUBO RICORRENTE… QUELLO DOVE I RUSSI VANIFICANO I RISULTATI DELLA CONTROFFENSIVA NATO DI SETTEMBRE-OTTOBRE 2022!
https://t.me/marybezuhla/4870

Con la differenza, ricordiamo, che qualora i russi riuscissero a raggiungere IZJUM, BALAKLEJA, eccetera, LA SITUAZIONE SAREBBE DIAMETRALMENTE OPPOSTA A QUELLA DI SETTEMBRE 2022! Coi russi che proseguirebbero, PER ESEMPIO, E SENZA IMPELAGARSI A OVEST SU CHARKOV, ANCHE SOLO VERSO SUD
- mandando in tilt la restante oblast’ di CHARKOV e
- quella immediatamente sottostante di DNEPROPETROVSK
- TORNANDO, IN ULTIMA ANALISI, A UNA GUERRA DI MANOVRA CHE, IN QUESTA FASE, SAREBBE DEVASTANTE.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I russi raggiungono ORESTOPOL’ (Орестополь)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59457
posizione qui
https://divgen.ru/47.95574/36.45566/12
e qui
47.95574/36.45566

il che porterebbe i russi a meno di 15 chilometri dalla strada che approvvigiona GULJAJPOLE da nord. Non l’unica, certamente, ma la principale. Aprendo peraltro a ovest per il rientro nell’oblast’ di ZAPOROZH’E. Un rientro che sarebbe devastante per le truppe natofasciste poste più a sud in quella che andrebbe a configurarsi come un’enorme sacca.

Anche qui, qualora l’attuale attività russa, già DECISAMENTE “SPIGLIATA” per i loro parametri usuali, dovesse DIVENIRE “GUERRA DI MANOVRA”, ovvero dall’altra parte la linea di difesa collassasse, i risultati sarebbero paragonabili a quelli di febbraio 2022. Con effetti, stavolta, ben più incisivi di quelli fissati a marzo 2022 e con cui i russi volevano chiudere la faccenda.

Terremo anche qui monitorata la situazione.

Aggiornamenti a seguire.

************************************************************************************************

21/09 ore 20:00 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN - SEVERSK

I RUSSI AVANZANO A OVEST DI SEREBRJANKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2980

ripuliscono entrambe le rive del SEVERSKIJ DONECK per qualche chilometro buono e raggiungono la strada che piomba da nord su SEVERSK. Tutto questo, mentre l’area dei combattimenti arriva a DRONOVKA ormai da nord e da est.

I canali natofascisti disegnano questa cartina, per certi versi peggiore:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59418
E’ innegabile, comunque la si giri, che la situazione è tutt’altro che stabilizzata e sempre più rapidamente tendente al peggioramento.

A JAMPOL’ i russi TAGLIANO DA NORD aggirandola e bloccando una delle principali vie di approvvigionamento alla stessa:
https://t.me/beard_tim/27547
Questo mette in difficoltà non solo la rete di comunicazioni, con conseguente indebolimento, ma si ripercuote a catena sull’intera area che da JAMPOL’ è servita come via di comunicazione principale.

Sopra KRASNYJ LIMAN, i russi avanzano di due chilometri e proseguono nella bonifica dell’area di ŠANDRIGOLOVO dove i natofascisti mantengono ancora la loro presenza (cartina qui):
https://t.me/RVvoenkor/100168

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermato l’avanzamento da sud riportato ieri. Anche se NOVOPAVLOVKA non è ancora stata liberata del tutto (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59450
al confine sud di KRASNOARMEJSK mancano ormai solo 800 metri.


Aggiornamenti a seguire domattina.

***********************************************************************************************

20/09 ore 23:50 aggiornamento

VOLČANSK – KUPJANSK


Come prevedibile (e previsto da noi già ai primi avanzamenti) i russi hanno sfondato fra Volčansk e Kupjansk per tagliare l’area dell’oblast’ di CHARKOV in due e poi riunirsi a uno dei due estremi, avendo anche pronosticato che quello più facile da raggiungere era quello sud. E così sta accadendo (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2977

Questa avanzata russa chiude in una morsa KOLODEZNOE e quasi unisce questo fronte appena aperto a quello più consolidato di KUPJANSK. Per togliere quel “quasi,” meno di tre chilometri.

Aggiornamenti a seguire da domani notte.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI HANNO QUASI LIBERATO ŠANDRIGOLOVO
https://divgen.ru/event/2978
Mossa che consentirà, una volta completata e senza ulteriori intoppi,di proseguire e a velocità maggiore verso Krasnyj Liman. In serata giungevano voci del ritiro dei natofascisti dalle ultime postazioni occupate:
https://t.me/beard_tim/27534

Nel frattempo, l’intera foresta sopra SEREBRJANKA è stata liberata, anche negli ultimi punti:
https://t.me/divgen/72935

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI CONQUISTANO POSIZIONI IMPORTANTI A SUD E RAGGIUNGONO ANCHE DA QUESTA DIREZIONE LE PORTE DELLA CITTÀ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2979

Mossa anche questa molto importante perché, coi russi a NOVOPAVLOVKA, si creano i presupposti per l’ennesima sacca a sud. SCAVALCANDO, come mostra la cartina con le fortificazioni
https://t.me/divgen/72931
un’intero aggregato di linee di difesa, chiuse anch’esse nella sacca.

Aggiornamenti a seguire da domani sera.

************************************************************************************************

20/09 ore 12:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi liberano BEREZOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2976

Osservando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/72920?single
è possibile notare come stiano proseguendo nello smantellamento delle stesse da est, che ci siam già detti essere il lato più vulnerabile delle stesse. Inoltre, seguendo le fortificazioni via via in smantellamento, troviamo la strada che incrocia un’altra via di comunicazione, ben più importante: quella che collega verticalmente GULJAJPOLE a POKROVSKOE
https://t.me/beard_tim/27520
Quando i russi la raggiungeranno, e mancano 14 chilometri perché ciò accada, GULJAJPOLE sarà tagliata da nord ovvero della via di comunicazione principale per il suo approvvigionamento. A quel punto l’operazione di liberazione della stessa potrà prendere forma.

Anche perché, parallelamente a quanto avviene a questa altezza, anche subito più a sud i russi spingono verso ovest,
https://t.me/frontbird/26092
accorciando le distanze con quello che sarà il luogo della prossima, importante, battaglia.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

************************************************************************************************

19/09 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


La cartina di fine giornata di divgen riprende quanto da noi riportato in pausa pranzo e lo arricchisce di nuovi avanzamenti da parte russa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2975

In sostanza, un quinto di quella porzione di oblast’ di Dnepropetrovsk che inizia a est con la DNR e finisce a ovest con l’oblast’ di Zaporozh’e, è diventata russa per circa un quinto.

Aggiornamenti a seguire domani.

************************************************************************************************

19/09 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO MURAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2973
ultimo paesino della DNR prima del valico di oblast’. Prossima fermata, a questo punto anche direttamente dalla strada da EST: NOVOPAVLOVKA. Questa la cartina delle fortificazioni che attendono i russi:
https://t.me/divgen/72893?single
Si, un piccolo cerchio intorno l’han fatto. E già con non poche “falle”, a esser generosi. Ma sicuramente non è questa cosa qui (cartina delle fortificazioni intorno a KRAMATORSK):
https://t.me/opor_2014/19090?single
In altre parole, Novopavlovka rischia di esser la prossima. Lungo tutto un arco da est a sud-ovest.

Più a sud, i russi liberano NOVOIVANOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2972
prossima fermata USPENOVKA. Senza nessuna fortificazione lungo il tragitto (cartina militare qui):
https://t.me/divgen/72888?single
Dovessero liberarla, anche qui le conseguenze sarebbero tremende per la linea di fronte sottostante. POLTAVKA sarebbe chiusa a quel punto in una sacca, con tutte le vie di comunicazione bloccate e, di libero, solo i viottoli a ovest da cui darsela a gambe. A piedi, per sette chilometri, mentre i droni russi ronzano sulle teste. E non solo i droni.

Intanto, liberata tutta un’intera area a nord A CAVALLO FRA LE 2 OBLAST’, secondo un altro canale, proprio da NOVOIVANOVKA (ZAPOROZH’E) verso NOVONIKOLAEVKA (DNEPROPETROVSK, cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32453?single
e posizione qui
https://divgen.ru/47.82571/36.48521/12
e qui
47.82571/36.48521

Prosegue, quindi, lo spostamento dell’intera linea di ovest verso ovest e lo smantellamento delle fortificazioni lungo il confine di oblast, liberando stradelle che potrebbero rivelarsi molto utili nei collegamenti immediati fra le diverse linee di fronte.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI AVANZANO DA SUD-EST IN DIREZIONE DELLA STESSA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2971
Qui, come invece è possibile vedere dalla cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/72884?single
la direttrice sud-est / nord-ovest è una corsa a ostacoli con una difesa a scaglioni dietro l’altra. Naturale che i russi cerchino, come stanno facendo, di aggirarle lungo la strada ferrata (linea tratteggiata in cartina). E scatenare poi, trasversalmente, tutta la potenza di fuoco a disposizione per smantellarle nel lato in cui sono più vulnerabili. Staremo a vedere.

KRASNYJ LIMAN – SEVERSK

Qui i russi guadagnano nuove posizioni lungo la riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2974
Di fatto, avvicinandosi a DRONOVKA
https://t.me/motopatriot78/42514
che si trova giusto sull’altra riva del fiume un po’ più a ovest. Dronovka da cui passa la ferrovia che porta a SEVERSK. Da nord-ovest. Ovvero, Dronovka che, una volta liberata, porterebbe i russi ad accerchiare l’avamposto natofascista, già attaccato da est e da nord, di fatto, accerchiandolo. Specialmente se, nel frattempo, i russi si saranno avvicinati anche da sud-est e da sud.

Nel frattempo, ENTRANO A JAMPOL’, dove i combattimenti si sarebbero spostati all’altezza della scuola del paese:
https://t.me/condottieros/13226
che per la cronaca si trova qui
https://divgen.ru/48.94107/37.96373/16
et
48.94107/37.96373
Siamo già a oltre un chilometro dalla postazione più avanzata attualmente segnalata da DIVGEN. Fossero anche solo incursori, significherebbe comunque che la libertà di movimento, di scorrazzare e seminare il panico fra le fila nemiche, è NOTEVOLMENTE AUMENTATA rispetto soltanto a qualche mese fa.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI RIESCONO AD AFFONDARE IL COLPO PASSANDO DA OVEST E RIUSCENDO A TAGLIARE ANCHE LE STRADE A SUD-OVEST (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32444
Qui si vede ancora meglio:
https://t.me/z_arhiv/32446?single

Tagliando la CHARKOVSKAJA ULICA (sottolineata sulla cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27501

NON SOLO A KUPJANSK, MA A TUTTA L’AREA A EST DEL FIUME OSKOL ALLA SUA ALTEZZA, RESTA UNA SOLA VIA D’ACCESSO, LA ULICA STUDENCHESKAJA che giunge a Kupjansk dritta da sud. I natofascisti peraltro per arrivare da lì devono allungare la strada di venti chilometri, tutti scoperti. Per questo si oppongono strenuamente all’avanzata russa:
https://t.me/motopatriot78/42522
Finora rallentandola, ma non fermandola.

Le cose non stanno meglio neppure a nord-ovest di KUPJANSK, dove i russi continuano, metodicamente, ad approfondire la falla da loro creata (primo movimento qui):
https://t.me/z_arhiv/32441
sconfinando a metà strada fra Kupjansk e Volchansk (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32460?single

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

19/09 ore 08:30 aggiornamento

“GIANFRANCO MATTEI, LA TUA CATTEDRA È RIMASTA LÀ”...

Ma proprio là là… se nel frattempo qualcuno non abbia chiesto sottovoce “è di qualcuno?” e, non ricevendo – inaspettatamente – risposta alcuna, non abbia quindi pensato bene di venderla a un robivecchi.

Questa lettera, inviata ieri al canale ucraino ZeRada, mostra tutte le contraddizioni insite in un mondo accademico prono a qualsiasi potere, economico, politico, e assolutamente non confinate all’ambito ucraino. Anzi. Due scatti di orgoglio: nella forma, l’Autore – 100% ucraino – scrive in russo (… sia pur in forma anonima!), laddove tale lingua è proibita persino dopo il suono della campanella fra due maestre che si incontrano in corridoio, e nel contenuto, laddove l’Autore – a distanza di oltre undici anni dal colpo di Stato di Maidan – denuncia il suo progressivo asservimento al potere (… sia pur negli ultimi cinque anni!).

Non mi meraviglia. I nostri occhi “accademici” sono pieni non di pagliuzze, ma di travi, e ben peggiori e da decenni, con tendenza al peggioramento. Di Gianfranco Mattei, infine, ne nascono pochissimi: il sistema è da tempo che seleziona la propria classe dirigente, ivi inclusi i formatori e i tecnici ai massimi livelli, secondo provati e consolidati parametri di fedeltà e cursus honorum che durano decenni, sin da quando i futuri selezionati occupano ancora i banchi davanti alla cattedra. Onde per cui, per far nascere un Gianfranco Mattei occorrerebbe o una caduta da cavallo, non necessariamente sulla strada di Damasco, o una cellula dormiente in grado di fare il doppiogioco per almeno vent’anni. E l’onestà intellettuale? Azzardo… il coraggio della coerenza? Peggio… la passione civile? Peggio ancora… la passione militante? Si fermano alla discussione della Tesi (alla peggio, nel caso di clamorosi errori di valutazione o cortocircuiti, di Dottorato): perché “siamo in un Paese libero”.

Poi finisce lì. E mentre cerchi un lavoro qualsiasi pur di non finire a ingrassare una multinazionale, magari mascherando i tuoi titoli di studio e millantando sporadiche esperienze lavorative “nella logistica” (come portalettere o portapacchi), ti prendi pure del coglione per aver iniziato a versare contribuiti a ventisei anni appena compiuti, mentre chi a quindici anni già ramazzava col camice i trucioli vomitati fuori da una fresa a controllo numerico ora guarda già con fiducia ai dieci anni che mancano alla sua pensione… ovviamente da fame.

Per cui non è il biasimo – almeno da parte mia – lo scopo di questa traduzione. Primo, occorrerebbe trovarsi, dentro alle situazioni. Secondo, guardiamoci noi. O guardiamo a Gianfranco Mattei… e buttiamo l’occhio sulla cattedra, per vedere se davvero è rimasta là, oppure dai tempi della canzone degli Stormy Six è già sparita.

📩 Spettabile ZeRada, buona sera! (*)
📩 Уважаемая ЗеРада, добрый вечер!

Le scrivo in qualità di collaboratore dell’Università Statale di Giurisprudenza “Jaroslav il Saggio” (**).
Пишу Вам, как сотрудник Национального Юридического Университета имени Ярослава Мудрого.

Oggi il nostro collega Jurij Barabaš è diventato giudice dell’ex-Corte costituzionale d’Ucraina. Un evento rilevante per il nostro Ateneo, meglio, una vergogna per il nostro Ateneo.
Сегодня наш коллега Юрий Барабаш стал судьей бывшего Конституционного Суда Украины. Это знаковое событие для нашего Университета, это позор нашего университета.

La nostra Università è considerata a ragione sede della più importante Facoltà di Legge d’Ucraina, con oltre un secolo di storia, in cui i nostri studenti hanno occupato le massime cariche dello Stato.
Наш ВУЗ по праву считается основным юридическим ВУЗом Украины, за более чем 100 летнюю историю наши студенты занимали самые высокие посты в Украине.

Nel 2019 il docente del nostro Ateneo Fedor Venislavskij è stato nominato rappresentante del Presidente alla Corte Costituzionale d’Ucraina. Ciò era del tutto legittimo e non costituiva alcun problema.
В 2019 году преподаватель нашего университета Федор Вениславский занял пост представителя президента в КСУ. Это было вполне закономерно и не предвещало беды.

Tuttavia, ben presto, lo stesso uomo che insegnava Diritto costituzionale, di fatto ha sputato sulla Costituzione ed è divenuto complice del suo stravolgimento. Conclusosi, con la cacciata dell’allora Presidente della Corte Costituzionale, Aleksander Tupickij (anch’egli del nostro Ateneo), e con l’annichilimento della Corte Costituzionale stessa.
Но в скором времени, человек который преподавал конституционное право, фактически наплевал на конституцию и стал одним из соучастников конституционного переворота. Который закончился изгнанием действующего Главы Конституционного Суд Александра Тупицкого (тоже нашего выпускника) и уничтожением Конституционного суда.

Abbiamo assistito con sgomento all’accaduto: il docente di ieri, accademico di Diritto costituzionale, complice del dittatore (***).
Мы с ужасом наблюдали за происходящим, вчерашний преподаватель, который позиционировал себя как ученый, стал пособником диктатора.

In seguito, fu il suo collega Vitja Kučun a diventare giudice di una Corte Costituzionale completamente priva di poteri. E oggi, pur essendo questa completa illegalità e questo disprezzo per qualsiasi norma costituzionale sotto gli occhi di tutti, Jura Barabaš è divenuto anch’egli giudice di questa Corte fantoccio.
Потом его коллега Витя Кичун занял пост судьи уже не работающего КСУ. А сегодня, видя полное беззаконие и пренебрежение нормами Конституции- Юра Барабаш тоже занял пост судьи.

Penso di esprimere l’opinione generale dei collaboratori del nostro Ateneo, dichiarando che ci dissociamo da questi pseudo-accademici che infangano la nostra Università.
Я думаю, что выражу общее мнение сотрудников нашего университета - мы хотим дистанцироваться от этих псевдо ученых, которые позорят наш университет.
E che di fatto, per il proprio tornaconto, hanno tradito il motto del nostro Ateneo: “Vivat Lex!”
Фактически, ради личной выгоды, они предали девиз нашего университета «Vivat Lex!” ( Да здравствует закон).

NdT:
(*) I russi nelle loro abbondano nella loro corrispondenza epistolare di punti esclamativi… le prime volte restavo un po’ sconcertato, poi ci ho preso gusto anch’io… restituisce un po’ quel clima egualitaristico, “po-tovariščeski” che doveva esserci ancora mezzo secolo fa un po’ a tutti i livelli… quindi, piatto ricco, mi ci ficco… e via di punti esclamativi, compagni!
(**) Principe della Rus’ di Kiev (978-1054)… ovviamente, non è sempre stato questo il nome dell’Istituto, così rinominato dal 1995.
(***) Zelenskij.

In conclusione, un accademico ha denunciato – e in forma anonima, per tema di ritorsioni – quanto oggi, a Bruxelles, ma anche a Roma, a Parigi, a Berlino, è negato a qualsiasi livello. Forse proprio perché ovunque questo schifo è negato a qualsiasi livello. A tale proposito ricordo, e lo abbiamo denunciato su queste pagine, che anche gli SCIENZIATI DELLA CENTRALE ATOMICA DI ZAPOROŽ’E (ZAES) hanno denunciato per anni – mail allegate! – all’AIEA le pratiche corruttive dei loro superiori, collusi col potere politico, colluso a sua volta con GENERAL ELECTRIC e il loro combustibile del tutto INIDONEO a girare su centrali ex-sovietiche. Valutazioni rischi, impatto, eccetera, oltre che nomi e cognomi, tutto in inglese denunciato all’AIEA. Nessuna risposta. Evidentemente, era troppo intenta a guardare a Teheran e dintorni…

Anche per questo, pur non mancando di criticare certe prese di posizione anonime, tardive, incomplete, VALE ASSOLUTAMENTE LA PENA COGLIERE LA DENUNCIA IN ESSE CONTENUTE, IL SEGNALE D’ALLARME CHE ESSE LANCIANO E, NON DA ULTIMO, IL FATTO CHE QUALCUNO STIA FINALMENTE PRENDENDO POSIZIONE. NON ANCORA USCENDO ALLO SCOPERTO, MA A QUESTO PUNTO – AL MOMENTO GIUSTO, VISTO CHE DI DITTATURA STIAMO PARLANDO – NON È DETTO CHE POSSA ACCADERE QUALCOSA CHE, PER LE CANCELLERIE U-CCIDENTALI, ALLORA GIUNGERÀ DEL TUTTO INASPETTATO. Non per noi.

Aggiornamenti a seguire.

***********************************************************************************************

18/09 ore 22:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI COMPLETANO LA LIBERAZIONE DI TORSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2969
Come è possibile notare dalla cartina delle fortificazioni approntate dai natofascisti
https://t.me/divgen/72852?single
due sono le linee di difesa concentriche da superare ancora per raggiungere Krasnyj Liman, ma se i russi liquideranno la sacca a nord-ovest dell’area appena liberata, si riverseranno in massa e passeranno oltre entrambe.

Più a ovest i russi avanzano anche a ŠANDRIGOLOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2970
e chiudono anche qui, di fatto, la parte non ancora liberata nell’ennesima sacca.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO E ARRIVANO ALLA STAZIONE (cartina qui)
https://t.me/condottieros/13224
DOVE SONO IN CORSO ASPRI COMBATTIMENTI. Di fatto, i russi hanno raggiunto e tagliato la ferrovia.

Aggiornamenti a seguire domattina.

************************************************************************************************

18/09 ore 13:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


Aggiornamenti anche su questo fronte, dove i russi liberano, all’altezza di JAMPOL’, tutta un’area OLTRE LA LINEA FERROVIARIA che collega Krasnyj Liman a Seversk e procedono nel frattempo alla liberazione della stessa Jampol’, divenuta terreno di scontro per tutta la sua metà orientale (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2968

La perdita di Jampol’, per i natofascisti, comporterà inevitabilmente l’accesso al CROCEVIA fra la STRADA che collega Krasnyj Liman a Seversk e la STRADA che da Jampol’ passa sotto Kramatorsk e Slavjansk… praticamente tagliando e prendendo alle spalle l’attuale linea difensiva su cui gli stessi si sono appostati per fermare i russi da est e sud-est. Non mettiamo il carro davanti ai buoi, ma cominciamo a vedere che, nella DNR ancora occupata dai natofascisti, questi ultimi “ci stanno sempre più stretti”. Seguiremo l’evolversi della situazione.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermato l’avanzamento russo riportato stamane
https://t.me/beard_tim/27485
e confermato anche che, il prossimo passo che a questo punto i russi intraprenderanno, sarà bloccare la M-30, la “Magistral 30”, da cui attualmente provano a passare gli approvvigionamenti e i rinforzi verso Krasnoarmejsk. Poi c’è chi passa lo sbarramento dei droni e chi invece si ferma prima. Una volta tagliata la strada, sarà concretamente accerchiamento operativo, e non solo quando si alzano in volo i droni russi.

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO OTRADNOE,
https://t.me/z_arhiv/32441
posizione qui
https://divgen.ru/50.06331/37.72268/12
e qui
50.06331/37.72268
Mossa che accentua la sacca in formazione a est e preoccupa, naturalmente, i natofascisti perché la sua chiusura sposterebbe la linea di fronte già oltre i dieci chilometri oltre la linea di confine di Stato, unificherebbe più linee di fronte ottimizzandone sia la progressione che la logistica delle retrovie. Situazione che andrebbe ad aggravarsi ulteriormente con la liberazione di KUPJANSK.

Aggiornamenti a seguire.

**********************************************************************************************

18/09 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD E DNEPROPETROVSK


I RUSSI ROMPONO NUOVAMENTE IL CORDONE DIFENSIVO APPRONTATO DAI NATOFASCISTI SULLA RIVA SINISTRA DEL DNEPR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2966
e proseguono verso PRIMORSKOE. Meno di venti chilometri ai quartieri sud di ZAPOROZH’E. E questo, unito a tutti gli altri problemi operativi di quest’area, accelera e moltiplica le dinamiche distruttive di una linea difensiva lunga decine di chilometri tutt’ora in corso, al punto che “i russi con tale facilità occupano aree fortificate costruite in anni e costate centinaia di milioni” (так как россияне с легкостью захватывают укрепрайоны, которые строились годами и за сотни миллионов), commenta stamane Legitimnyj.
https://t.me/legitimniy/20861

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Parte ovest della città sempre più russa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2967
Soprattutto, con questo avanzamento – un chilometro e mezzo! Altra conferma operativa qui –
https://t.me/Tatarinov_Rus/59344
i russi danno un’ulteriore stretta ai cordoni della sacca che hanno approntato. E non è l’unico punto di non ritorno per i natofascisti in questa fase.

IL PADRONE DELLA VIGNA OCCIDENTALE

Il padrone della vigna… immagine biblica che incarna l’Essere Onnipotente: pianta la vigna, la cava se non dà frutto, assume, retribuisce, licenzia, fa, disfa, salva, danna... il vero padrone, signore in tutto, di tutto e su tutto. Per onestà intellettuale va detto che il paragone con quanto segue regge fino a un certo punto, perché il padrone vetero e neotestamentario della vigna incarna anche l’opposto, come si soleva dire, “patiens et multae miserationis, ac verax”: paziente con gli operai recalcitranti, al punto da mandare emissari, parenti e figlio prediletto… questo, non per stimolare in qualcuno il desiderio di psicanalizzare Dio (auguri…), ma per tornare all’immagine del padrone.

Padrone come poteva esserlo allora. Padre padrone egemone, in quella che Marx chiamava l’epoca del modo schiavistico di produzione. Per fortuna che oggi non è così… che abbiam fatto passi da gigante, che ci siamo evoluti…

Ieri il padrone della vigna occidentale ha deciso di passarla in rassegna. Qui lo vediamo mentre, accolto con tutte le cerimonie dal fattore, che lo segue rispettosamente a debita distanza, parla col capo dei guardiani, discutendo anche animatamente – non dubitiamo – di questioni sicuramente importanti di cui lo stesso fattore non era al corrente:
https://t.me/legitimniy/20860

Qualcuno nota che sette anni fa per la mamma del fattore (nella vigna occidentale è una carica che si trasmette per via ereditaria…) aveva avuto più riguardo…
https://t.me/ZeRada1/26967
… d’altronde, il padrone della vigna occidentale è un signore… in tutti i sensi. Alla fine dispensa pacche sulle spalle all’anziano fattore:
https://t.me/ZeRada1/26965
Segno che gli vuol bene… d’altronde, è sul suo clan che grava l’onere di far rispettare gli editti del padrone a tutti gli altri vignaiuoli, più o meno fedeli, più o meno furbetti, su tutte le terre rimaste sotto il suo controllo. Quando il padrone non c’è, è lui la voce del padrone. Lui… il suo clan, meglio.

Il padrone della vigna occidentale un tempo era padrone anche di altre vigne, di quasi tutte le terre emerse. Oggi ha perso molto, praticamente gli è rimasta solo quella occidentale, più le rilevanti pertinenze, o colonie, in altre terre. Tutto il resto è tornato ai vignaiuoli locali o, nella maggior parte dei casi, ha solo cambiato padrone.

Ogni tanto si atteggia alle terre perse come se fosse lui, ancora, il padrone della vigna. Gli rispondono per le rime, mugugna qualcosa e ritorna nel suo guscio, più incazzato di prima, per la gioia dei suoi, terrorizzati, immediati sottoposti: i quali, ormai, ci han fatto il callo e leggono ogni mattina la faccia del padrone come fossero fondi del caffè e riescono a indovinare - e con estrema, satellitare, precisione - come è andata la sera prima e come andrà la giornata corrente.

Ieri, per esempio, doveva essersi alzato col piede sbagliato quando,
- ha tolto l’ultimo freno ai suoi cani da guardia nel Mediterraneo orientale, dando ordine di liberare spazio per la buca 18 del suo futuro campo da golf, dove inopportunamente stazionava una Moschea del XIII secolo (qui il video della demolizione)
https://t.me/parstodayrussian/189267
insieme a case, uomini, donne, bambini:
https://www.aljazeera.com/news/2025/9/16/thousands-of-palestinians-flee-as-israeli-bombs-rain-down-on-gaza-city
Ma non è genocidio… sono vignaiuoli infedeli.
- riprendendo un editto del 2020 (d’altronde l’antico adagio che quando si invecchia si rincoglionisce vale per tutti, anche per i padroni delle vigne),
https://www.counterextremism.com/content/far-left-extremist-groups-united-states
ha definito gli “antifa” terroristi:
https://t.me/parstodayrussian/189271
Mentre qualche, avveduto, cortigiano, ricollegava tale cortocircuito alla recente riemersione di antichi incidenti occorsi in occasione di inopportuni, scandalosi, festini...

Più il padrone della vigna occidentale perde terreno fuori dal suo dominio, più si incattivisce e torchia i suoi sottoposti. Mentre cerca di trovare una soluzione per ribaltare la situazione dove ora sta perdendo e tornare a come era prima… o quasi, almeno. Soluzione che non c’è e altro giro di torchio.

A questo punto, mi verrebbe da concludere che da psicanalizzare non è né il padrone della vigna teologico, né il criminale summenzionato che pensa di ricoprirne le funzioni in terra. Da psicanalizzare siamo noi che permettiamo tutto questo. Che compromettiamo l’avvenire nostro e dei nostri figli per gli interessi di padroni produttori e mercanti di morte che, a ogni commessa miliardaria che entra nei loro portafogli, stappano bottiglie ed elargiscono premi produzione ai propri dipendenti. Che, riattizzando conflitti dove a fatica si cerca di spegnerli, costruendo un futuro di guerra, infilandoci nella guerra come già fatto due volte in un solo secolo e su scala mondiale, ci condanniamo, li condanniamo a proseguire sulla stessa falsariga, a continuare quanto da noi, criminalmente, iniziato. E “portarlo a compimento” pur sapendo tutti perfettamente che non esiste un “compimento” per tutto questo. A meno di chiamare con questo nome lo sterminio, l’annientamento. Sapendo, altrettanto perfettamente, che stanti i rapporti di forza attuali tutto questo sarà reciproco. Autolesionismo, masochismo, tafazzismo? Ai posteri – e solo per consentire ipocritamente, comme d’habitude, ricambio generazionale e relativa amnistia - l’ardua, scontata, sentenza.

Aggiornamenti a seguire.

Pin It

Comments

Search Reset
0
Lorenzo
Thursday, 30 October 2025 02:43
Ecco un'analisi competente e a mio avviso piuttosto obbiettiva della situazione militare in Ucraina in generale e di quella nel Donbass in particolare da parte d'un noto esperto statunitense:

https://bigserge.substack.com/p/living-dangerously?utm_source=post-email-title&publication_id=1068853&post_id=176674862&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=true&r=18md0h&triedRedirect=true&utm_medium=email

L'autore fa notare che nel 2025, per la prima volta, l'esercito ucraino ha rinunciato a lanciare offensive su ampia scala e questo, assieme alla disperata insistenza delle demoplutocrazie sulla necessità di congelare il conflitto, testimonia dei progressi compiuti dalla Russia nel logorare non solo l'esercito, ma lo sforzo bellico ucraino nel suo complesso. La drastica riduzione delle forniture militari da parte di Trump vi gioca un ruolo importante.

Secondo Serge , che qui si avvicina più a quanto dice Selmi che a quanto penso io, Pokrovsk non gioca più un ruolo cruciale (in quanto paralizzata nel suo ruolo di snodo logistico) e tutte le attenzioni russe sarebbero ormai rivolte alla tenaglia (the big banana) in formazione attorno a Kramatorsk e Slavjansk. A mio avviso lo studioso americano non vede come presupposto di questa tenaglia, ancora lontana dal realizzarsi, sia la trasformazione di Pokrovsk in uno snodo logistico russo.

Il fatto che lo stato maggiore ucraino sia stato costretto a ramazzare da altri fronti le riserve (corpo Azov, 93ma fanteria ecc.) con cui ha lanciato le sue controffensive operative a nord di Mjrnograd (Zolotj ecc.) dimostra, aggiungerei, come ormai sia costretto ad usare le sue riserve scelte in prima linea per tappare i buchi del fronte, al modo dell'esercito tedesco nel '44.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
1
Paolo Selmi
Thursday, 30 October 2025 06:22
Per quel minimo di onestà intellettuale, preliminare a qualsiasi confronto, ho sempre sostenuto l' importanza dello snodo logistico Krasnoarmejsk-Dimitrov. Leggere, prima di attribuire opinioni ad altri. Inoltre, la spiegazione no armi no offensiva è semplicistica e non risponde al vero.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 29 October 2025 20:33
29/10 ore 20:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI sbaragliano un’intera linea difensiva ormai divenuta insostenibile perché accerchiata (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74630?single
e LIBERANO VISHNEVNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3174
insieme a questa mossa
- avanzano su un’ampia linea di fronte e si avvicinano a POKROVSKOE
- connettono EGOROVKA già liberata tramite la strada principale, che ora può rifornire le prime linee verso ovest e verso nord grazie al doppio accesso garantito dallo snodo, per l’appunto, di VISHNEVNOE.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

SI SGRETOLA SEMPRE PIÙ LA DIFESA APPRONTATA IN CITTÀ DAI NATOFASCISTI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3175
avanzamenti un po’ in tutta la città, a ovest, a sud,a sud-est. Inoltre, attraversano tutta la via GALICKIJ nel quartiere DINAS, oltre la ferrovia (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28291
e raggiungono il limite NORD della città.

I RUSSI AVANZANO ANCHE DA NORD-EST ED ENTRANO A DIMITROV ANCHE DA LÌ:
https://divgen.ru/event/3177
Un chilometro e mezzo di avanzamento e nuove posizioni guadagnate:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61204

Altra linea di fronte in crisi destinata ad aggravarsi sempre più, NONOSTANTE la chiamata di forze speciali in aiuto. Troppo tardi. E allora, anziché pensare a come tirar fuori dalla sacca migliaia di uomini, meglio consolarsi abbattendo una bandiera russa con un drone (video qui):
https://t.me/ZeRada1/27547
e celebrando mediaticamente l’evento come una vittoria. D’altronde, nel momento in cui a rivendere all’esercito quei droni è la ditta dell’attuale presidente-fantoccio, si tratta certamente di una vittoria. Per lui.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I russi arrivano anche da sud, ENTRANDO A ZVANOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3176
Liberata la quale, pochi chilometri e sarà subito quartieri sud di SEVERSK.

Ma non solo: avanzando contemporaneamente anche da sud-est LUNGO LA FERROVIA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3178
i due contingenti puntano a riunirsi proprio sopra ZVANOVKA, liberando un’area notevole, ricompattando la linea di fronte e portandosi col doppio delle energie in una battaglia, a questo punto, destinata a durare sempre meno.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI COMPLETANO LA BONIFICA DELLA SACCA CREATA IN CITTÀ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3173

e avanzano verso sud, dove RESPINGONO UN CONTRATTACCO E PROCEDONO VERSO IL CONFINE SUD DELLA CITTÀ:
https://t.me/beard_tim/28299


Aggiornamenti a seguire domani notte.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 28 October 2025 21:52
28/10 ore 21:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I natofascisti continuano a cedere terreno, martellati continuamente nella sacca da ogni direzione. I russi avanzano a EST, entrando a MIRNOGRAD in un altro punto (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3171

Avanzano anche a ovest dove, procedendo verso est, escono dal territorio di KRASNOARMEJSK, attraversano nuovamente la SHOSSEJNAJA ULICA ed entrano nel paese di ROG (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3172

La mossa è tesa a cercare nuovi accerchiamenti a sud-ovest, liberando al contempo GNATOVKA che è il paesino subito a sud e smantellare, attaccandole da più punti, le fortificazioni approntate fra KRASNOARMEJSK e DIMITROV:
https://t.me/divgen/74616?single

Lo Stato Maggiore natofascista sta accumulando a GRIŠINO, appena fuori dalla sacca, una quantità imponente di uomini delle forze speciali e delle brigate d’assalto (cartina qui):
https://t.me/divgen/74618
Han già cercato più volte di fare irruzione nella sacca ma han solo riportato perdite. Nel complesso, l’impressione è che stiano cercando di fortificare il più possibile a GRIŠINO per approntare, a questa altezza, la prossima linea difensiva in grado di fermare i russi. Siamo qui, per la cronaca:
https://divgen.ru/48.32727/37.07508/12
et
48.32727, 37.07508

BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN

Oggi inizia anche questa battaglia. Partendo dall’area liberata ieri (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/185018
truppe russe attaccano da SUD e da SUD-EST (cerchiate in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28288
consolidando le posizioni conquistate e attraverso cui sono riusciti a rompere la difesa nemica.

Più a ovest, i russi assumono il controllo aereo della strada che da IZJUM porta a SLAVJANSK, (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28285
colpendo coi droni qualsiasi mezzo militare faccia la spola fra le due città. Nel complesso, l’intero contingente natofascista attualmente dispiegato nel Donbass è in piena, catastrofica, sofferenza.

Aggiornamenti a seguire domani notte.

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: DA DOMANI FINO A SABATO SEGUIRÀ UN AGGIORNAMENTO AL GIORNO, IN GENERE NOTTURNO. GRAZIE
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 28 October 2025 14:47
28/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI AVANZANO NELLA ZONA INDUSTRIALE A NORD DELLA FERROVIA (contrassegnata col quadratino rosso in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28267
Manovra di aggiramento nella parte ovest, della città, tesa a superare quest’ultimo ostacolo e ad accedere ai campi da cui tenere anche fisicamente, e non solo tramite droni, sotto tiro chi entra e chi esce. Cosa che peraltro già riesce ATTUALMENTE: confermato, ancora una volta, lo stato di ACCERCHIAMENTO OPERATIVO delle truppe intrappolate fra Krasnoarmejsk e Dimitrov.
https://t.me/beard_tim/28274

VERSO KRASNYJ LIMAN

Confermato il TAGLIO DELLA STRADA DA KRASNYJ LIMAN A SEVERSK ancora NEL TRATTO FRA LA PRIMA E JAMPOL’ (cartina qui):
https://t.me/KrasnolimanskyFront/18722
I punti indicati in cartina sono questo 1.
https://divgen.ru/48.94391/37.85639/13
48.94391/37.85639
e questo 2.
https://divgen.ru/48.92981/37.883/13
48.92981/37.883
accerchiando così quegli specchi d’acqua che rimangono nel mezzo, insieme alle truppe ivi asserragliate.

Confermato anche l’attacco verso KRASNYJ LIMAN (nel rettangolo in questa cartina)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61150
da TRE DIREZIONI (le tre frecce della cartina).

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 28 October 2025 10:33
28/10 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO DI TRE CHILOMETRI LUNGO LA RIVA DEL DNEPR, all’estremo ovest dell’attuale linea di combattimento sotto ZAPOROZH’E (cartina qui):
https://t.me/creamy_caprice/10367
Così facendo, oltre a ricordare ai natofascisti che sono a meno di venti chilometri a sud dal capoluogo di oblast’, rompono il ritmo a chi sta cercando di tamponare l’azione di ricongiungimento da est e nord-est verso di loro. Azione che si trascinerà dietro GULJAJPOLE e ORECHOV, liberando così la maggior parte dell’oblast’.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Droni russi a caccia, soprattutto, di postazioni nemiche di lancio droni a DIMITROV:
https://t.me/RVvoenkor/102678
Ripulite le quali, l’azione di terra sarà ancora più efficace. A ovest della sacca, Krasnoarmejsk è sempre più compromessa, come ammesso nelle lamentazioni quotidiane sui media natofascisti:
https://t.me/RVvoenkor/102680
dove anche il continuare a colorare di bianco trasparente terre date per “contese”, come fa il buon Petrenko (ultima sua cartina qui),
https://t.me/petrenko_iHS/10224
serve solo a far perder loro di credibilità di fronte ai propri connazionali.

13 COMANDANTI PER 1 SOLDATO SEMPLICE

Sembra di essere in qualche posto di lavoro: tutti generali, e uno solo che fa andare le mani… Questa la drammatica situazione, emersa a causa delle perdite subite e denunciata invece, per davvero, dal deputato del partito al potere GORBENKO (filmato qui):
https://t.me/RVvoenkor/102657
“Su 120 soldati, solo 7 sono fanteria, i restanti o graduati o trasmettitori (связисты) e simili”, per cui solo 1 militare su 13 è un soldato semplice.
https://t.me/legitimniy/21116
Proposta: degradare un po’ di graduati e mettergli un fucile in mano. Il problema è che questa operazione PREMIERA’, COME SEMPRE FATTO SINORA, RUFFIANI, COLLUSI, CORROTTI, PASSACARTE (come, in altro campo, la direttrice dell’Istituto di Demografia dell’Accademia delle Scienze d’Ucraina ELLA LIBANOVA, fermamente convinta che Kiev riconquisterà prima la Crimea e da lì il Donbass… e questa è la demografa… colei che dovrebbe urlare più a gran voce “fermatevi!”)
https://t.me/ZeRada1/27527
E DEGRADERA’ I RESTANTI, ovvero chi ALZA LA VOCE perché ancora si illude, nelle forze armate ucraine, che la prima cosa che conti sul campo sia quanto imparato in Accademia militare: ovvero, l’esatto opposto di quanto fatto fino ad adesso. UN ESERCITO IN DECOMPOSIZIONE. E bene fa, per inciso, chi diserta, si imbosca, scappa da questa gabbia di matti, lucidamente mossa da un’unica molla: il profitto a tutti i costi, anche a prezzo della vita del proprio popolo.

ANCORA SUL CASO “FIRE POINT”

Caso, nota Legitimnyj, che sta facendo scalpore anche nei media occidentali.
https://t.me/legitimniy/21117
Troppo buono… il NYT è uscito con lo “scoop” 3 giorni fa
https://www.nytimes.com/2025/10/26/world/europe/ukraine-fire-point-drones-flamingo.html
in cui ricostruiva come un’agenzia di CASTING (televisivi, cinematografici) facente riferimento all’attore vincitore delle elezioni del 2019 e da allora, ormai illegittimamente, al potere, si fosse “casualmente” riciclata azienda fornitrice di DRONI PER LE FORZE ARMATE UCRAINE, infilandosi dentro anche al “bisinisse” dei missili FLAMINGO, tarocco copiaincolla dell’originale inglese.

E da allora non sento grida indignate di politici nostrani alzarsi, amplificate dai cinegiornali luce in una collettiva levata di scudi, contro questo ignobile lucrare sulla guerra operato, in assoluto conflitto di interessi, dal regime stesso che riciclava persone già abituate a operare secondo schemi corruttivi rodati collocando le stesse organizzazioni a delinquere in ambiti inediti, dove continuare a riprodurre tali schemi corruttivi adattandoli ai nuovi realia.

Per questo ritengo Legitimnyj troppo ottimista. Dove invece scrivo e sottoscrivo, è sul finale: “Все хотят «заработать/украсть» на войне.” In guerra tutti vogliono “guadagnare/rubare”. E chi se ne importa se gli altri, quelli che si dice di “difendere” (il proprio popolo), o di “tenere nella massima considerazione” (i propri soldati), crepano uno dietro l’altro.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Tuesday, 28 October 2025 12:59
Non vedo l'ora che Ucraini si decidano a fare fuori Zelensky... e pazienza se ne daranno colpa ai Russi (accusa falsa più, accusa meno...ormai siamo abituati)
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 27 October 2025 22:53
27/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI ATTACCANO VIŠNEVOE E NOVOALEKSANDROVKA (cartina e notizia qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/61129

Rispetto a quanto comunicato in giornata,
https://divgen.ru/event/3170
si tratta di una prosecuzione verso nord
https://divgen.ru/47.87767/36.32149/12
47.87767/36.32149

e ancora più a nord
https://divgen.ru/47.91588/36.29539/12
47.91588/36.29539

Azione che se dovesse avere successo porterebbe una linea di otto chilometri e mezzo a ridosso della strada da tagliare e a due passi da POKROVSKOE:
https://divgen.ru/47.98625/36.22536/11
47.98625/36.22536

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Questa la situazione a metà giornata:
https://t.me/anna_news/85950
a fine giornata i russi avanzavano verso nord (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/184910?single
e entravano a DIMITROV anche da nord-est (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/184912?single

Ancora all’interno, intrappolati dai duemilacinquecento uomini. Forse anche mille, duemila in più. Molti di loro sono scappati, quindi è difficile fare stime. È decisamente più semplice contare le carcasse che ogni giorno si ammassano nel tentativo di fuggire:
https://t.me/rezident_ua/27865

I nazisti di Azov si sono rifiutati di intervenire: le missioni suicide le si lascia volentieri agli altri, mentre loro van bene come truppe barriera a sparare a chi indietreggia. Per cercare di riaprire il corridoio, ecco allora accorrere a Krasnoarmejsk le forze speciali del GUR, ovvero di uno dei due servizi segreti:
https://t.me/rezident_ua/27867

Quello che potrebbe costituire un potenziale concorrente, o antagonista, in futuro, facente capo all’ormai scomodo BUDANOV: ecco allora chi mormora che tale ordine non sia stato dato a caso,
https://t.me/legitimniy/21112
ma che dietro allo stesso vi sarebbe una lotta intestina e senza esclusione di colpi, uno dei quali consisterebbe proprio nel mandare sotto lo schiacciasassi russo potenziali pericoli per la cricca Ze-Ermak, indebolendoli e rendendoli ampiamente inoffensivi. Questo lo saprebbe anche Budanov, che avrebbe eseguito l’ordine mandando però solo una minima quantità di uomini. I russi approfittano di questo caos totale, colpendo con droni e FAB, in una situazione loro congeniale, nemici fra i più temibili,
https://t.me/legitimniy/21111
mentre il regime di Kiev affonda.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 27 October 2025 14:32
27/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Tre villaggi liberati contemporaneamente, tutti sullo stesso fronte (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3170
ovvero EGOROVKA (dettaglio qui):
https://t.me/divgen/74553?single
PRIVOL’NOE (dett. qui):
https://t.me/divgen/74552?single
e NOVONIKOLAEVKA (dett. qui):
https://t.me/divgen/74551?single

L’area a EST del fiume JACHUR è ormai quasi del tutto liberata, ma non solo: i russi ormai operano A OVEST DEL FIUME JANCHUR. Liberando EGOROVKA, i russi si portano a MENO DI TRE CHILOMETRI DAL TAGLIARE LA STRADA CHE APPROVVIGIONA GULJAJPOLE. E una notevole area limitrofa.

Non solo, passando sopra e sotto la linea fortificata natofascista visibile in questa cartina (quella a nord attraversata con la liberazione di EGOROVKA),
https://t.me/divgen/74550?single
la stanno letteralmente smantellando. Salvo interventi in extremis, salvataggi sulla linea di porta, tentativi di legare sperando nel salvataggio del gong, la faccenda da critica potrebbe divenire catastrofica.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO VERSO DIBROVA E TAGLIANO LA STRADA CHE DA KRASNYJ LIMAN PORTA A SEVERSK (notizia e cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28256

Siamo a questo punto:
https://divgen.ru/48.9231/37.89312/12
48.9231/37.89312
Non solo KRASNYJ LIMAN è ora oggetto di un aggiramento da sud-est, ma anche la stessa SEVERSK vede TAGLIATA LA STRADA PRINCIPALE DA SLAVJANSK. Ce ne son sempre altre, ma il giro diventa decisamente più lungo.

Nel frattempo, sempre più incursori, a piccoli gruppi, ENTRANO A KRASNYJ LIMAN E PRENDONO POSIZIONE, O SONDANO SOLO IL TERRENO E FANNO RITORNO ALLA BASE:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61107

Si potrebbe anche modificare il titolo del paragrafo in BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN. Probabilmente lo faremo dal prossimo aggiornamento.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I russi ROMPONO LA DIFESA NATOFASCISTA A EST DEL FIUME OSKOL ED ENTRANO A KUPJANSK-UZLOVOJ:
https://t.me/beard_tim/28253
Vuol dire che sono arrivati qui:
https://divgen.ru/49.66103/37.6599/13
49.66103/37.6599

Cartina qui:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61102

Se così fosse, davvero ora questa immensa area a est sarebbe divisa in due, una a nord e una a sud di questo cuneo. Entrambe le parti sarebbero bloccate verso ovest dal fiume OSKOL. Oltre che, nel caso della sacca a nord, anche dai russi che da KUPJANSK calano verso sud. Situazione, a dir poco, drammatica.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 27 October 2025 10:04
27/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA


Come era lecito aspettarsi, i russi AVANZANO ANCHE A OVEST DI KONSTANTINOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3169

Così facendo pongono i presupposti per liberare quella linea spezzata gialla che porta dritti a SOFIEVKA, il paese sopra SHACHOVO. Il che significa possibilità di muovere pezzi pesanti lungo una strada, anzi tutto, e portarsi a ridosso di un’area destinata, a quel punto, a divenire sacca.

Diamo, inoltre, un’occhiata alla cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/74546?single
mentre a sud e a est di KONSTANTINOVKA le fortificazioni son tutte lì, ancora da demolire e passare una a una, a ovest il grosso è già stato fatto. Quel che resta è tutto colorato d’arancione. Resta qualcosa a nord-est ma i russi, quando vi arriveranno, sarà da sud-ovest, ovvero li scavalcheranno e colpiranno dalla parte dove son più vulnerabili. Di fatto, questa mossa assume connotati tattico-strategici importanti, favorendo sia i compagni impegnati a ovest, che quelli impegnati a est.

BATTAGLIA DI VOLCHANSK

Con l’ennesima bandiera issata, stavolta a VOLCHANSK,
https://t.me/beard_tim/28242
per la precisione qui
https://divgen.ru/50.27309/36.92571/14
50.27309/36.92571
i russi si sono portati sulla RUBEZHANSKOE SHOSSE, la principale via di comunicazione che porta a CHARKOV.

I natofascisti ieri notte han tentato il colpo gobbo, ovvero hanno attaccato con missili HIMARS (che ricordiamo possono essere operati solo su autorizzazione coordinate NATO, ovvero padronali zone cavoletti, oltremanica e oltreoceano) LA DIGA SUL SEVERSKIJ DONEC
https://t.me/petrenko_iHS/10208
SOTTO BELGOROD (coordinate qui e qui):
https://divgen.ru/50.41433/36.75731/14
50.41433/36.75731

Se andiamo giù giù scorrendo la mappa capiamo il perché. In caso di aumento volume d’acqua sul SEVERSKIJ DONECK russi operanti a VOLCHANSK sarebbero TEMPORANEAMENTE tagliati fuori, la logistica sarebbe rotta con le retrovie operanti a BELGOROD e un eventuale contrattacco natofascista sarebbe molto più incisivo.

Peccato che:
1. l’attacco non è andato a buon fine, ci sono danni ma la diga ancora tiene per la maggior parte, nessuna inondazione e ponti saltati;
2. a questo punto l’effetto sorpresa è saltato e chi doveva fare tre viaggi in più fare provviste per rifornire l’area a est del fiume con tutto il necessario per tenere, per l’appunto, il necessario a sopportare un’eventuale innalzamento e abbassamento acque, li sta facendo.
3. i russi si stanno portando avanti e, senza aspettare il secondo lancio di HIMARS NATO, hanno appena LIBERATO SINEL’NIKOVO, il villaggio subito a sud di VOLCHANSK:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61096
posizione qui:
https://divgen.ru/50.25871/36.89751/14
e qui
50.25871/36.89751
4. Si potrebbe anche notare così, en passant, che attaccando una diga a BELGOROD i natofascisti hanno messo i russi nella condizione di poter fare lo stesso (теперь стоит ожидать удары по нашим дамбам, что отключит в Украине полностью ГЭС на Днепре, а потом и остальные, nota laconicamente Legitimnyj).
https://t.me/legitimniy/21106
E far saltare una diga non è come far saltare un ponte. A questo punto tutto nelle mani dei russi. Se lo facessero, non sarebbe che una risposta simmetrica a quanto subito. Se non lo facessero, dimostrare che lo si sarebbe potuto fare, ma ci si è limitati, per esempio, a continuare a far saltare le centrali idroelettriche a valle della diga senza toccare la diga stessa, farebbe ulteriormente salire le loro quotazioni all’interno del popolo ucraino, che non potrebbe che constatare che mentre i “difensori” non esitano ad alzare l’asticella, senza alcun riguardo per la loro casa prima rimasta senza luce e poi allagata, i russi non fanno lo stesso. Molti già lo hanno già notato, sempre di più lo stanno notando. Staremo a vedere. In entrambi i casi brutta mossa, questa natofascista. Destinata ad aggravare ulteriormente la loro situazione.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Monday, 27 October 2025 12:33
.... ma, se la "replica" russa andasse a colpire chi Russo non si "sente" ( zona Lvov- Ternopil- Ivano_Frankivsk) certo i Russi (dell'est) o i "quasi-russi" (delle zone di confine e centrali) non si lamenterebbero.... ed il messaggio sarebbe più chiaro . Meglio dare un colpo nei denti che essere superiori moralmente....e prendere sberle.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 27 October 2025 14:54
I russi di sberle non ne prendon più da fine 2022. E il problema è un po' più complesso di far contenti gli uni o gli altri. Ricordiamoci sempre di come è finita l'URSS: uno degli errori manifesti è stato quello di voler rincorrere gli USA nella corsa agli armamenti.

Oggi non è più così. La Cina non è ostile come allora, il mondo è cambiato. Quello che non cambia, e che i russi non possono permettersi, è un logoramento a ovest a cura di un Paese kamikaze ridotto della metà, o a un quarto, composto essenzialmente di cittadini indistinguibili da un cittadino russo. La scommessa dei russi è quella di portare anche quella popolazione a un livello "ungherese".

Per chi avesse la memoria corta, questo signore è ORBAN qualche chilo fa:
https://t.me/beard_tim/28196
Siamo nel 2008 e caldeggiava l'ingresso dell'Ucraina e della Georgia nella NATO. Tirando in ballo i carri armati del 1956.

Oggi la pensa diversamente. I russi, il "cordone sanitario" contro la NATO, lo devono creare OGGI con Stati non costretti a stare tra due fuochi, o scegliere il "male minore" o, peggio ancora sentirsi minacciati dal "male maggiore", ma con Stati che anzi si sentano VALORIZZATI nel loro inedito ruolo di MEDIATORI fra USA (L'UE... non pervenuta) e RUSSIA. Per essere mediatore non puoi essere né parte in conflitto, né tantomeno vittima.

A quel punto, visto che nel ruolo di mediatori si raccolgono vantaggi da entrambi i campi avversi, saranno loro, pur appartenendo alla UE, o alla NATO (Ungheria e Slovacchia, ma anche la stessa Turchia), o alla partnership strategica con la Russia (Bielorussia) o a partnership internazionali (OSC, Paesi dell'Asia Centrale), a fare per primi i pompieri, e non gli incendiari o i dinamitardi.

L'Ucraina del dopo SVO i russi auspichino che vada a iscriversi in questo campo, mantenendo la propria indipendenza. Proprio perché manterrà la propria indipendenza, la stessa IN-dipendenza, ovvero non dipendere da nessuno dei due campi, sarà la migliore garanzia di successo di questa strategia.

Altrimenti cessate il fuoco e Minsk-3. E ad altri dieci anni di guerra ibrida fino al riprendere quella vera, come prima, più di prima. I russi, sinora, non si sono rassegnati a questa idea. Sanno che anche i popoli dell'ovest dell'Ucraina ne hanno le tasche piene di questo conflitto, men che meno vogliono vivere perennemente in una mobilitazione totale contro il nemico alle porte. TANTE COSE STANNO CAMBIANDO. Ma tante. A prescindere di come andrà a finire.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Tuesday, 28 October 2025 12:55
Paolo, rispetto sempre le tue opinioni, ma devo muoverti una critica. sei sempre troppo ottimista e col pensiero al "domani". Io guardo al passato e vedo che ucraini sono un problema da oltre un secolo.. ovviamente, spero di avere torto, bisogna sperare nel futuro. Se giapponesi si sono "americanizzati" dopo due bombe atomiche anzichè uccidere " a vista" ogni yankee che capiti a tiro, c'è speranza anche per i "quasi russi" della "Terra di Frontiera"
Like Like angry 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 28 October 2025 21:27
Un popolo non è mai un problema. Chi lo pensa è fondamentalmente razzista. Oltre che denotare quell'infarinatura generale di nozioni alla base di tale sottospecie di teoria.

Quando è troppo è troppo: gli ucraini un "problema", i giapponesi "americanizzati" da due bombe atomiche... Vergognati! Ed evita d'ora in avanti di compiere questi esercizi di nazifascismo in erba su questo sito. E con questo chiudo.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Sunday, 26 October 2025 16:37
26/10 ore 16:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Finalmente segnalato anche da divgen l’avanzamento russo DENTRO ŠACHOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3165
con MENO DI UN CHILOMETRO E MEZZO ALLA CHIUSURA DELLA SACCA SOTTOSTANTE. Infatti, da stamane diverse formazioni natofasciste hanno ripiegato verso nord:
https://t.me/beard_tim/28232

Ma son ben altre le sacche a preoccupare i natofascisti ora. I RUSSI, INFATTI, LIBERANO RODINSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3167
e filmato qui:
https://t.me/beard_tim/28237
e si spingono a sud chiudendo TUTTE le strade possibili per uscire dal calderone Krasnoarmejsk-Dimitrov, diventato da oggi più propriamente, ufficialmente, SACCA. Tre chilometri e mezzo alla chiusura fisica ma ormai non si entra e non si esce.

Per questo i natofascisti stanno tentando in extremis un contrattacco a nord-est, cercando di colpire dove i russi in questo momento stanno avanzando in campo aperto, ovvero tentando una specie di “colpo d’incontro”, sinora con scarso successo:
https://t.me/divgen/74521
Vedremo in futuro che piega prenderanno gli eventi anche qui.

Nel frattempo, i natofascisti arretrano di 600 metri a est della sacca, a DIMITROV:
https://t.me/condottieros/13888

QUANTITÀ, QUALITÀ E UNA COPERTA SEMPRE PIÙ CORTA

Quantità e qualità spesso sono in opposizione: in genere, quando si devono operare delle scelte in condizioni di “scarsità”, insegnano gli economisti nelle accademie, a cui rubo il termine, e per cui ci può bastare quanto recuperato in rete sull’immancabile Dizionario di economia e finanza: “Condizione di una risorsa presente in quantità insufficiente RISPETTO AGLI IMPIEGHI per cui è richiesta”. E ancora: “Non vi è scelta effettiva se tra due alternative, A e B, un individuo può ottenere sia A sia B.” E infine: “La scarsità è dunque un requisito essenziale perché sussista un problema di SCELTA.”
https://www.treccani.it/enciclopedia/scarsita_(Dizionario-di-Economia-e-Finanza)/

Coperta corta, senza scomodare le accademie, è la vita di tutti noi, ogni giorno: arrivare semplicemente a fine mese, per una fetta sempre maggiore di popolazione: 5,6 milioni di persone che vivono in povertà assoluta, più un terzo di lavoratori sotto i dodicimila euro annui:
https://www.osservatoriodiritti.it/2024/02/15/lavoro-povero-in-italia-colpisce-almeno-12-lavoratori-su-100/

Per i restanti due terzi, nel consumismo, la scarsità così intesa è la condicio sine qua non perché essi trasferiscano volontariamente una fetta consistente, sempre maggiore, del reddito che percepiscono nuovamente nelle tasche dei padroni. Questo, naturalmente, laddove non intervengano altri tipi di SCELTE, dettati indirettamente dal bisogno altrui, in genere figli, nipoti o altri parenti stretti, a cui trasferire il proprio reddito per far fronte al loro mantenimento. Al padrone, tuttavia, poco interessa sapere se è stata la sua, incessante, martellante, convincente, propaganda o il bisogno soddisfatto al nipote la leva che ha fatto trasferire denaro dalle tasche di lavoratori dei due terzi o pensionati del vecchio ordinamento alle sue. È la somma che fa il totale, diceva il buon Totò.

La SVO è una guerra, a tutti gli effetti, combattuta tra due eserciti anch’essi in condizioni di scarsità. Scarsità di mezzi, scarsità di uomini da ambo le parti. Come quasi sempre accaduto nella storia dei conflitti che hanno insanguinato questo pianeta. Tattica e strategia nascono, essenzialmente, da questo. Parafrasando l’accademico, “non vi è tattica e, soprattutto, strategia effettiva se tra due alternative, A e B, un esercito può ottenere sia A sia B.” La coperta è corta, per entrambi, in qualsiasi conflitto, sia questo fra due pugili o fra due armate.

La scarsità impone una quantificazione: quanti uomini, quanti mezzi. Tuttavia, IN UN CONFLITTO NON SONO SOLO LE CATEGORIE DELLA SCARSITÀ BELLICA A ESSERE OGGETTO DI QUANTIFICAZIONE. Si può misurare il territorio perso o conquistato, si possono misurare le salme scambiate, si possono misurare i danni alle infrastrutture, si può misurare il consenso di una popolazione, si possono misurare cose di cui ormai non frega niente più a nessuno: indici delle nascite, di mortalità fra i civili, di scolarizzazione, di posti letto per abitante, di emigrazione. Si può misurare l’impatto di sanzioni, fondi esteri congelati, sabotaggi e ostracismo economico di una parte del globo, con cui si è in conflitto, sull’andamento economico complessivo del proprio Paese.

Si possono fare tante cose, quindi: possibilmente, ordinate e CO-ordinate in una STRATEGIA, vincente o perdente lo giudicherà il raggiungimento o meno degli obbiettivi (strategici) da essa posti, entro cui saranno collocate le DECISIONI intraprese in ciascun settore, frutto a loro volta di SCELTE, queste ultime dettate, come si è già detto, dalla SCARSITÀ.

Solo con un’impostazione di questo tipo è comprensibile ciò che alcuni definiscono la “logica” di una certa azione, piuttosto che di un’altra: “logica” che si può accettare, si può rifiutare, ma non si può nascondere o, peggio ancora, mistificare. Pena, la mancata comprensione prima di singole componenti il divenire storico e, a lungo andare, del tutto.

Un ulteriore elemento spesso trascurato è che DATI QUANTITATIVI DI DIVERSA NATURA, OVVERO DI DIVERSA QUALITÀ, QUALI QUELLI SOPRA CITATI, SONO INTERCONNESSI TRA LORO NON SEMPRE IN MANIERA LINEARE, ANZI, TALE TIPO DI RAPPORTO RAPPRESENTA L’ECCEZIONE, PIÙ CHE LA REGOLA.

Altrimenti vincere una guerra sarebbe un fatto puramente matematico, uno studio di funzioni, un esercizio meccanico di previsione deterministica di eventi.

La guerra infatti è, sostanzialmente, a livello base, la ripetizione meccanica di dinamiche operative sempre identiche… e sempre diverse. A parità di armamenti forniti e di forze in campo, e qui stiamo parlando di DUE ESERCITI DEL TUTTO SIMILI FRA LORO, UNA VOLTA CHE I RUSSI HAN RECUPERATO IL GAP INIZIALE SUI DRONI, vince chi le attua anzitutto al punto giusto e nel momento giusto, con la migliore velocità, il miglior coordinamento fra funzioni e parti coinvolte, e la migliore tecnica di esecuzione. Vince limitando le proprie perdite e massimizzando quelle inflitte al nemico.

Da un’analisi dei dati quantitativi, ci si sarebbe dovuti aspettare una situazione di EQUILIBRIO. O lieve, lievissimo, PIANO INCLINATO, ma con così tanto attrito da non portare la situazione complessiva ad alcuna accelerazione.

Così non è, tuttavia. Come mai? OLTRE LA QUANTITÀ, ALLORA, E BEN PIÙ IMPORTANTE, OCCORRE CONSIDERARE LA QUALITÀ DEI DATI NUMERICI FORNITI E LA RELAZIONE CHE INTERCORRE FRA LORO, OLTRE CHE FRA LORO E IL TUTTO.

Inseriamo tutte le componenti, pertanto, nei due CONTESTI STRATEGICI DEL TUTTO DIVERSI, quello russo e quello natofascista. Le scelte operate dai due stati maggiori sono COERENTI A TALI IMPOSTAZIONI E SI SONO RIPERCOSSE SUI DATI SUL CAMPO.

Qui, infatti, due scuole di pensiero si sono affrontate fra loro: a tre anni e mezzo di distanza, una sta vincendo e l’altra sta, clamorosamente, perdendo. La scuola russa, ex-sovietica, nonostante il mito dei soldati all’assalto con le pale in mano, ha valorizzato prima di tutto il FATTORE UMANO. Le perdite in vite umane ci sono state, ci sono, e ci saranno sempre in un conflitto: ma vanno limitate. La vita dei propri uomini prima di tutto. Lo si vede anche nei commenti di chi a tale scuola si è formato allorquando, per esempio, un caccia russo è abbattuto: il pilota si è salvato e sta bene. Samoe glavnoe. La cosa più importante. I caccia, e stiamo parlando di giocattoli che costano, quindi l’esempio calza, si rifanno.

Al contrario, la scuola NATO si è dimostrata, nella variante locale NATOFASCISTA, DEL TUTTO INCURANTE DI TALE FATTORE! Non solo a livello di mobilitazione coatta, ovvero di motivazione iniziale – NULLA, ma anche di IMPIEGO DI TALE RISORSA SUL CAMPO: TOTALMENTE A PERDERE. Un razzismo, e schiavismo, d’altri tempi, perché DELIBERATAMENTE, ARBITRARIAMENTE, VIOLENTEMENTE applicato a un esercito, a un territorio, a un popolo, a un ecosistema, TOTALMENTE A PERDERE. Questo perché, ed è quanto denunciamo ormai a ogni piè sospinto, QUALITATIVAMENTE LA SCELTA È STATA QUELLA DI PRIVILEGIARE IL CONSUMO DI ARMI PORTATE A FINE NOLEGGIO, IN QUELLA CHE È STATA LA PIÙ GRANDE OPERAZIONE DI SMALTIMENTO E DISTRUZIONE DI ARMAMENTI EX-VARSAVIA PRIMA, E SEMPRE PIÙ NATO POI, DAL SECONDO DOPOGUERRA A OGGI. In termini di “fine noleggio” (lend-lease) questo grafico è illuminante:
https://lostarmour.info/stats/ukr-soviet-vs-nato-armour-design-losses
SECONDO DIAGRAMMA dall’alto, quello A LINEE. I MOMENTI DI MASSIMO IMPIEGO (E PERDITA!) DI CINGOLATI U-CCIDENTALI COINCIDE CON LE DUE OFFENSIVE NATOFASCISTE: RABOTINO E CAMPAGNA-DI-RUSSIA-2.0. Nel primo caso poco sotto il 50%, nel secondo caso di poco sopra il 50%. Persino l’ingresso a piè pari nel conflitto da parte della NATO ha visto un +12% in un botto solo. Tutto lì, dove i russi sono stati colti di sorpresa e costretti a rivedere tutti i loro piani. Se in tal caso, tuttavia, tale INNESTO fece la differenza, IL +30% DELL’INIZIO DELLA CAMPAGNA ESTIVA 2023 (RABOTINO) E IL +21% DELLA CAMPAGNA-DI-RUSSIA-2.0 NON HANNO SORTITO ALCUN EFFETTO, CHE NON FOSSE INGROSSARE LE TASCHE DI CHI HA PRESENTATO POI IL CONTO.

Guardiamo ora il QUARTO DIAGRAMMA DALL’ALTO, QUELLO DELL’IMPIEGO DI MACCHINE BLINDATE. +50% con l’ingresso a piè pari della NATO NEL CONFLITTO (7-10/22)! tutto lì dove sfondarono. +30% nella campagna estiva 2023, DOVE RAGGIUNSERO IL 100% DEI MEZZI IMPIEGATI! +22% poco prima della campagna-di-russia-2.0, FINO A OGGI DOVE COSTITUISCONO IL 75-80% DEI MEZZI ATTUALMENTE IMPIEGATI! OLTRE TRE QUARTI SONO NATO! E tutti a perdere.

Consideriamo ora i dati delle perdite. AUMENTATE ENORMEMENTE NEL CORSO DELLE DUE CONTROFFENSIVE, COSÌ COME NELLE SACCHE E NEI CALDERONI IN CUI I NATOFASCISTI SI SONO, PROGRESSIVAMENTE, COSTANTEMENTE, FICCATI, ufficialmente nel tentativo di bloccare i russi, di ricacciarli indietro. A OGNI COSTO! E infatti i russi hanno presentato il conto, approfittando di questa contraddizione. Ce ne siamo accorti, in maniera clamorosa, nel considerare i dati degli scambi di salme e l’impennata di quelle natofasciste finite in mano russa, nel constatare ogni giorno in 1.500 le perdite inflitte ai natofascisti e in oltre dieci volte meno quelle russe. Dato anche questo riscontrabile dal fatto che ai russi quattrocentomila arruolamenti volontari all’anno hanno RAFFORZATO le loro forze armate, non riempito le voragini createsi dalle perdite.

ECCO QUINDI COME UNA STRATEGIA FUNZIONALE A LOGICHE ALTRE QUELLE EFFICACI ALLA PERFEZIONE! - DA QUELLA MILITARE, ABBIA INFLUITO QUALITATIVAMENTE IN MANIERA PESANTE SU ALTRI DATI QUANTITATIVI, OVVERO QUELLI DELLE PERDITE SUL CAMPO.

A QUESTO PUNTO, A PARITÀ DI ARMAMENTI FORNITI, E CON L’APERTURA DI UNA LINEA DI CREDITO ILLIMITATA COL “RISCHIO AZIENDALE” TRASFERITO INTERAMENTE SUI GOVERNI DEL VECCHIO CONTINENTE, NOTIAMO COME IL FATTORE UMANO, E SOLO QUESTO, SIA REALMENTE IN GRADO DI FARE QUALITATIVAMENTE LA DIFFERENZA E INFLUIRE, INCIDERE, DETERMINARE QUANTITATIVAMENTE ANCHE ALTRI TIPI DI VARIABILI.

Per esempio, le diserzioni, che l’anno prossimo raggiungeranno le 500.000 unità:
https://t.me/legitimniy/21092

Fattore umano: da una parte tenuto nella massima considerazione, dall’altro considerato fattore a perdere. Da una parte causa dell’attuale SUPERIORITA’ NUMERICA RUSSA, dall’altro fattore dell’attuale CARENZA DI UOMINI SULLA LINEA DI FRONTE. Parliamo di “4-7 soldati per chilometro di linea di fronte” (4-7 человек на километр линии):
https://ura.news/news/1053024950

A QUESTO, AGGIUNGIAMO IL FATTO CHE UNA PERSONA CON DUE SETTIMANE DI CAR ALLE SPALLE HA UNA SPERANZA DI VITA MEDIA DI QUALCHE GIORNO, DI FRONTE A SOLDATI ESPERTI E CHE ESEGUONO VELOCEMENTE, EFFICACEMENTE, E IN MANIERA SEMPRE PIÙ COORDINATA I COMPITI ASSEGNATI.

Legitimnyj ieri nomina le OTTO CITTA’ CHIAVE A RISCHIO CADUTA CORRENTE E NELL’IMMEDIATO FUTURO:
1. Krasnoarmejsk e Dimitrov (ormai perse, con in più una sacca di 1500-20000 soldati bloccati)
https://t.me/legitimniy/21104
2. Kupjansk (ormai persa anch’essa, con una sacca ormai ristretta a 100 soldati, ibidem)
3. Krasnyj Liman (combattimenti iniziati)
4. Seversk (combattimenti imminenti)
5. Volčansk (ormai compromessa)
6. Guljajpole (anche qui tra non molto si inizierà a combattere)
7. Novopavlovka (prima grossa città nell’oblast di DNEPROPETROVSK su cui i natofascisti hanno imperniato la loro prima linea difensiva, posizione qui
https://divgen.ru/48.13814/36.79527/12
e qui
48.13814/36.79527
attualmente aggirata e accerchiata dai russi)
https://t.me/legitimniy/21099

Mancano all’elenco KONSTANTINOVKA, DOBROPOL’E, ORECHOV, STEPNOGORSK. Tutte suscettibili di cadere ancor prima o contestualmente a queste. I NATOFASCISTI SONO POSTI, PER LA PRIMA VOLTA, DI FRONTE ALLA PROSPETTIVA CONCRETA DI UN RITORNO ALLA GUERRA DI MANOVRA DI FEBBRAIO 2022. In una condizione, tuttavia, diametralmente opposta. E dagli esiti imprevedibili. Perché a esser sempre più corta, anzi, a sfaldarsi, attualmente è la coperta che rappresenta la risorsa più importante di un esercito, quella dissipata in tre anni di ordini criminali, cinicamente orientati ad altro: gli uomini che lo compongono.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
Marco da Zurigo
Sunday, 26 October 2025 19:00
La strategia militare russa è dettata dalla politica. Questo spiega il lento progredire del fronte verso ovest. Fintanto dura il conflitto ucraino l'occidente non può aggredire la Cina. Questo spiega la fretta che caratterizza l'azione di Trump a chiudere il conflitto senza toccare i problemi di fondo. Questo vale per le sue azioni diplomatiche, economiche e militari. Come gli USA ed i loro accoliti europei risolveranno questo dilemma non si sa, ma la storia di questi paesi purtroppo non lascia molto spazio a soluzioni pacifiche.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Sunday, 26 October 2025 22:00
"Del doman non v'è certezza", come ci facevano imparare a memoria a scuola... e gioivamo tutti che per una volta non dovevamo imparare due pagine o più a memoria...

... ma sicuramente l'U-ccidente intero oggi, se andasse in guerra con la Cina, uscirebbe con le ossa MOLTO, ma MOLTO (e qui occorrerebbe un carattere 72 per rendere le proporzioni del MOLTO) più rotte di come ne uscirà da questo conflitto con la Russia.

Minacciano dazi al 155% fra cinque giorni?
https://t.me/parstodayrussian/190379
I cinesi risponderanno specularmente. Intanto, bloccano l'export di CHIP verso l'Europa, dopo che l'Olanda ha pensato bene di prenderne il controllo, su imboccata dei padroni d'Oltreoceano:
https://www.bloomberg.com/news/articles/2025-10-24/nexperia-s-chinese-owner-warns-of-fallout-from-dutch-seizure
https://t.me/banksta/80732

Volvo e VW son già all'asciutto, a corto di chip... volete le macchine belle, domotiche, che ti fanno anche i toast mentre ti prendi una pennica e lasci a loro il volante? Non coi CHIP cinesi!
https://t.me/banksta/80765

Misura che, riporta sempre la stessa fonte, ha interessanto anche i MANDANTI dell'operazione, ovvero i produttori di scassoni a stelle e strisce, ambasciatori del MAGA nel mondo. Ne hanno ancora per due o tre settimane, poi anche loro gli unici CHIP che vedranno saranno quelli che si faranno fritti nell'olio dopo averli pelati e tagliati a fette... come saremo ridicoli quando, per consolarsi, ci bullizzeranno nuovamente e ci obbligheranno a comprare i loro naftoni e ssst! zitti e mosca, noi che fino al giorno prima eravamo "green" senza compromessi...

Sono al PRIMO posto in classifica mondiale per la produzione in DIECI SETTORI AVANZATI:
https://t.me/parstodayrussian/190478

E l'unica cosa che gli USA in affannosa rincorsa riescono a opporsi, oltre a minacciarli di sanzioni e scagliarci addosso a loro esattamente come abbiam fatto noi con il regime di Kiev contro i russi, rimediando figure meschine come questa
https://t.me/parstodayrussian/190428
dove Wadephul, ministro degli esteri teutonico, è costretto a cancellare la sua visita in Cina perché nessuno lo può ricevere... troppi impegni in agenda...

sono articoli di questo tenore:
https://t.me/banksta/80775
dove "spie estremorientali" si accoppiano agli ex nerd della Sylicon Valley per "carpir loro i segreti"...

Del doman non v'è certezza... ma non siamo più nel 1842, quando la dinastia Qing, dopo aver ceduto Hong Kong, firmava il primo di una lunga serie di "trattati ineguali".

Anzi, e lo dico non da sinologo, per l'amor di Dio, anche se in tempi non sospetti, ovvero prima di chiedere l'annullamento di tutti i titoli di studio conseguiti dopo la terza media per poter così infine riuscire a trovare un lavoro da terza media, ebbi la grave colpa di prendere eccellente in una Tesi di dottorato sul substrato confuciano del "marxismo" di Mao, lavorando sempre e solo su fonti cinesi... ma più i dementi di Bruxelles, d'oltremanica e d'oltreoceano fomenteranno il nazionalismo cinese, più compatteranno la sua società civile pappa e ciccia col Partito. E 没有共产党,就没有新中国,"senza il PCC non c'è Nuova Cina", non sarà più una formula trita e ritrita, non farà più la fine di 全心全意为人民服务 "servire il popolo con tutto il cuore e con tutta la mente", oggi non a caso rimasto in auge nell'Esercito Popolare di Liberazione e in pochi altri luoghi... ma si arricchirà di nuovi, inediti contenuti. Di fronte alle minacce dei diavoli occidentali che, ora come allora, stanno provando a sottometterli. A colonizzarli. Attenzione...

E non solo: "Dalla Cina con furore" (e non col furgone), classe 1972, 精武门, vede un Li Piccolo Drago 李小龙, o Bruce Lee per gli amici, fare a pezzi con una sforbiciata volante e urlo di battaglia mitico la tavoletta affissa all'entrata del parco, "vietato l'ingresso ai cani e ai cinesi"... ed era un film di Hong Kong... mentre la Cina popolare in quel momento aveva scoperto che Nixon come compagno di doppio a ping pong non era poi così male... Attenzione a non mandarli in modalità Li Piccolo Drago...

Poi non sono un sinologo, corro dietro ai container con un lavoro da terza media, sono pure comunista, torno al mio posto...
Like Like like 4 Reply | Reply with quote | Quote
0
Lorenzo
Sunday, 26 October 2025 03:34
Selmi cerca di presentare ogni avanzata di qualche chilometro quadrato come uno sfondamento gravido di conseguenze. Credo sia anche un modo per tenere la platea interessata e il blog in attività.

Colla velocità attuale di avanzata, e tenendo conto che attorno a Slovjansk e a Kramatorsk ci sono fortificazioni imponenti, i russi impiegheranno tre o più anni per conquistare l'intero Donbass.

Tuttavia, in una guerra d'attrito il successo non si misura tanto dal territorio conquistato quanto dal logoramento delle forze avversarie, e qui ci sono effettivamente buone notizie: il col. Raisner, comandante della scuola addestramento ufficiali austriaca ed elemento ben intramato nella palude eurista, ammette che col ritiro dei rifornimenti statunitensi gli ultimi mesi han fatto registrare un crollo dal 30 al 50% delle forniture militari dirette all'Ucraina (da cui le suppliche di Zelenskj nei confronti di Trump:

https://www.youtube.com/watch?v=1_MFU0VQ8qg
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Sunday, 26 October 2025 11:07
Credo che ci si trovi d'accordo su questo punto, ovvero che la "strategia" russa serva solo a liberare (molto, molto, troppo lentamente) dei CUMULI DI ROVINE. E a prezzo di molte perdite, benchè quelle ucraine siano dieci volte maggiori. A questo punto, poichè la condotta della SMO è fuori da ogni logica (persino l'Esercito del Wakanda - e cito uno Stato immaginario per non offendere nessuno - avrebbe tenuto impegnate le truppe naziste sulla Linea di Contatto, ma avrebbe creato anche un Gruppo di invasione per mettere a ferro e fuoco la parte occidentale dell'Ucraina (quella che meno sente i russi come "fratelli" o "cugini"),costringendoli alla resa e quindi a evacuare il Donbass SENZA CONDIZIONI e senza dover combattere casa per casa, le risposte sono solo due: o lo Stato Maggiore Russo è totalmente incompetente, oppure, al di là delle dichiarazioni ufficiali sul "popolo fratello" , è stata presa la decisione di liberarsi di questi serpenti a sonagli (che danno fastidio sin dal 1914: già allora aiutarono invasori) una volta per tutte, facendoli ESTINGUERE, con le morti sul campo di battaglia, il calo demografico e i flussi migratori. Fra l'altro, Putin avrà calcolato che, se avesse vinto nel 2022, sarebbero rimasti vivi migliaia e migliaia di fanatici, facilmente assoldabili e addestrabili da CIA, Mossad e MI6 per infiltrarsi in Russia e fare attentati per anni e anni. Il calcolo di Putin sarà stato proprio quello, anche a costo di cento o duecentomila russi morti (più altrettanti invalidi , probabilmente). Oltre alla possibilità di studiare sul campo tutte le contromisure per le "wunderwaffen" della NATO, screditarla come "tigre di carta" e mandare in crisi l'economia europea
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Sunday, 26 October 2025 09:13
"la platea interessata e il blog in attività"...
... tra cui anche chi non resiste alla pruderie di scrivere alle tre di notte, pur non sentendosi mai parte della suddetta "platea". Prendo atto. Per inciso, odio le "platee", mentre amo i compagni, intesi nella più ampia accezione del termine, partendo dall'etimo latino. La "platea" la lascio ai luoghi che frequenta, o che snobba, l'improvvisato scrittore notturno, pensando che il suo modello di riferimento fondato essenzialmente sulla compravendita e su un'efficace esibizione più o meno consciamente a fondamento della stessa, si debba per forza estendere a tutti gli ambiti relazionali dell'essere umano. Non è il primo, non è l'ultimo: anzi, è in ottima compagnia di una fetta, sempre più consistente purtroppo, di popolazione.

Ancora una volta, questo non è un blog. Sono di un'altra generazione, chiamo vasi rotondi i vasi rotondi e vasi quadrati i vasi quadrati (正名) e odio le parole, pure anglofone, buttate ad cazzum. E' una pagina di aggiornamenti di sinistrainrete.info, una pagina di servizio che finirà quando finirà questa SVO.

Prendo atto anche che 天下大乱, grande è la confusione sotto il cielo, e le gravi lacune teorico-operative espresse neanche in condizionale, ma in futuro semplice come profezie, meritano precisazioni utili a tutti i compagni. Arriveranno entro oggi. Proprio perché non è un blog, ed è domenica. Buona domenica a tutti.
Like Like like 9 Reply | Reply with quote | Quote
0
Lorenzo
Sunday, 26 October 2025 23:34
Veramente io mi sentivo parte non della platea, bensì di questa Gemein- ovvero, per dirla con Selmi, Genossenschaft (a volte la lingua tedesca, quella di Mardochai-Marx, consente un maggiore scrupolo semantico). Solo che Selmi la intende come comunità umanista, io come comunità di chi punta alla rovina delle demoplutocrazie.

Esulatone a causa della verve moralizzante e delle continue invettive di Selmi, continuo a proporre qua e là contributi che (mi) sembrano pertinenti.

Se non sono graditi, sarà sufficiente che il nostro capoassemblea sessantottino o Tonino o chi per loro me lo faccia presente, e smetterò di postarne, pur continuando a leggere il blog o comunità o Schicksalgemeinschaft che dir vogliate.

Importante è relazionarsi in termini signorili. La forma, è l'uomo.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 27 October 2025 08:09
Vedi Lorenzo,
- non è questo il luogo per "rovinare le demoplutocrazie";
- per l'ennesima volta, questo non è un blog;
- "signorile" è già un termine che se compare per la seconda volta nel giro di poche ore in tre anni e mezzo, c'è un motivo... qui ci si relaziona po-tovariščeski, che è un'altra cosa;
- l'uomo non è la forma, ma la sostanza.
Anche l'italiano offre "scrupoli semantici", come tutte le altre lingue, del resto, e senza fare classifiche. L'importante è non usarlo per insultare e sminuire il lavoro degli altri, proponendo ipotesi che come per magia divengono tesi, predigerite peraltro da "esperti" il cui contributo consiste nel contare armi, chilometri e... basta, perché anche per loro l'uomo è solo una "forma", coerentemente dal loro punto di vista. Foreman doveva sconfiggere Alì a Kinshasa. Per loro era già al tappeto.
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
csf0137
Sunday, 26 October 2025 13:11
caro compagno (nella accezione più ampia) Paolo come estimatore di Zhuangzi da tempo immemore ed anche Confucio sento appunto grande confucione riguardo un evento, che non entra nel merito del medio gibberish del notturno (io alle 03:00 sono già in compagna di fatine, Puffi e marmotte che incartano la cioccolata, da quando ho raddoppiato l'Alprazolam faccio dei sogni divertentissimi) o del tuo omonimo progressivo, ma riguarda il fatto che da alcuni canali vedo citare la presa di Tors'ke da parte degli ukronazi mentre su altri vedo prallelamente citare la presa di Lyman da parte dei soviet... pardon, dei russi (come baby-boomer ogni tanto mi scappano degli anacronismi dettati dalle illusioni). Ora le due cittadine distano tra loro un tiro di schioppo (premesso che mio nonno tirava con lo schioppo da sopra la Futa alla selvaggina vagante all'interno della cinta venatoria di Barberino di Mugello) .. cioè diciamo una decina di km e questo mi perplime abbastanza data la vicinanza.
Cosa succede attualmente e -realmente- nei paraggi?
[ mi scuso per la logorrea... ma a dire il vero, che te lo dico a fare? :-D ]
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Sunday, 26 October 2025 16:59
Carissimo, tantissima konfucione sotto il cielo... ma tanta tanta. Tuman vojny, la nebbia della battaglia, la chiamano i russi. Specialmente nelle fasi più concitate. Una volta, impressionante il kolossal di Bondarciuk Guerra e Pace disponibile sul tubo anche in italiano, doveva essere qualcosa di veramente mostruoso... nel leggerlo, nel romanzo, nel vedere quelle scene, nel leggere i documenti strazianti della battaglia di Solferino, per esempio.

Qui di tuman vojny, per fortuna ce n'è molta meno. Ma basta, per esempio, che qualcuno postdati un filmato con bandierina fatto quando ancora Torskoe era occupata dai natofascisti, e lo metta in giro, per seminare confusione e, per l'appunto, tuman.

Ormai, tuttavia, la cosa fa arrabbiare anche gli stessi ucraini. Per esempio, la "presa" di Torksoe come bufala è stata denunciata ieri dalla deputata BEZUGLAJA
https://t.me/RVvoenkor/102515
che la ha negata categoricamente.

Su KRASNYJ LIMAN e l'inizio dei combattimenti, è vero. Sul fatto che sia stata liberata, ancora troppo, troppo presto. Il buon Tatarinov a mezzogiorno ora italiana comunicava che i russi avevano raggiunto e liberato la DOM KUL'TURY del quartiere est (MASLJAKOVKA): боестолкновения в Масляковке...улицы Вишневая и Партизанская...Дом Культуры под РФ
https://t.me/Tatarinov_Rus/61052

Casa della cultura che si trova esattamente qui
https://divgen.ru/48.97083/37.8537/17
48.97083/37.8537

Siamo appena agli inizi. Ma gli eventi, come scrivo nel pezzo appena chiuso, potrebbero prendere una piega inaspettata ben presto. Staremo a vedere...

Forte il tuo nonno cacciatore! Il mio andò a caccia fino a quando Togliatti ordinò ai partigiani di restituire le armi. Poi quel fucile sparì e la leggenda narra che lo avesse tenuto, smontato, nel fienile... qualcuno dei figli pare lo abbia anche intravisto... a ogni modo, quella casa oggi non esiste più e non arrivò mai ai nipoti.

Un abbraccio e W i nonni.
Paolo
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Saturday, 25 October 2025 22:25
25/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi spostano a ovest la linea di fronte di qualche centinaio di metri fra VERBOVOE E ALEKSEEVKA.
https://divgen.ru/event/3163

Soprattutto, come si vede chiaramente dalla cartina delle fortificazioni (qui)
https://t.me/divgen/74490?single
SMANTELLANO OLTRE DUE CHILOMETRI DI LINEA FORTIFICATA E NE ATTACCANO ALTRI QUATTRO, spingendosi fin sopra la strada che porta a VIŠNEVOE, ormai sotto attacco. La stessa strada parte da POKROVSKOE, a nord-ovest, ora a dieci chilometri e mezzo.

A sud, ENTRANO A EGOROVKA da sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3160
e martellano un’intera doppia linea di difesa (visibile qui):
https://t.me/divgen/74478?single
Oltre la quale c’è VIŠNEVOE, tra un po’ attaccata anche da sud-ovest, ovvero accerchiata qualora la doppia linea di difesa e le casematte retrostanti dovessero saltare. Quattro chilometri e mezzo a raggiungere e tagliare la strada che porta a GULJAJPOLE.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI SFONDANO DA EST E LIBERANO LA MINIERA DIMITROV NELLA CITTÀ OMONIMA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3158

Tre chilometri fra loro e i loro compagni a ovest: a sud, una sacca notevole che rischia di essere chiusa prima, e ripulita poi, mentre ormai il leitmotiv di sempre più natofascisti è uno e uno solo: fuggire finché si può.
https://t.me/beard_tim/28224

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI ENTRANO DECISI DA EST, liberando una decina di isolati e portando i combattimenti fino a tagliare l’arteria che porta a IVANOPOL’E a sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3161
Dove i natofascisti che si oppongono, strenuamente, alla avanzata russa, tra un po’ saranno sotto accerchiamento. Cinque linee di difesa tra un po’ saranno attaccate alle spalle (cartina qui):
https://t.me/divgen/74481?single
Tutto si sta invertendo, la linea di difesa natofascista è completamente disorientata.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI TAGLIANO L’INTERA AREA A EST DEL FIUME OSKOL IN DUE, PENETRANDO DA PESČANOE, SBARAGLIANDO UN’INTERA LINEA DIFENSIVA (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74487?single
E RAGGIUNGENDO KURILOVKA, di cui hanno già liberato l’area a nord-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3162

Ora distano poco più di sei chilometri dai loro compagni impegnati a KUPJANSK. Ovvero, stanno formando l’ennesima, ENORME, sacca. Senza grosse città a cui aggrapparsi, senza boschi in cui nascondersi. E chi ha orecchie per intendere, smonti la tenda, senza aspettare un rompete le righe che non verrà mai, e scappi. O si consegni prigioniero.

VOLČANSK – KUPJANSK

Qui i russi RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE A EST E A DI KAMENKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3164

Con questo movimento, i russi avanzano anche verso KOLODEZNOE (posizione qui
https://divgen.ru/50.00686/37.68482/12
e qui):
50.00686/37.68482

espugnata la quale si creeranno i presupposti per la chiusura di tutta una serie di sacche limitrofe, al momento solo accennate, e uno spostamento di un intero tratto di linea di fronte verso ovest fino portare la stessa alla stessa latitudine di Kupjansk. Uniamo tutto questo al fatto che anche VOLČANSK mostra segni di cedimento, che siamo già a OVEST del fiume OSKOL, in tutto questo, e davvero parlare di guerra di manovra anche nell’oblast’ di Charkov, uno dei fronti più blindati fino a qualche mese fa, non sarebbe più così utopico. Anzi.

QUANDO A SACCHEGGIARE SONO I “DIFENSORI”…

Siamo a DOBROPOL’E. Posizione qui
https://divgen.ru/48.46905/37.08263/13
e qui
48.46905/37.08263

I russi non sono ancora arrivati. Si stanno avvicinando, ma solo ora. I civili sono stati sgomberati e in città sono rimasti solo militari che sanno benissimo cosa li attende.

Cosa di meglio, allora, del prendere case popolari disabitate e darle in pasto a soldati frustrati, demotivati e senza un soldo? Dire loro: “libera uscita, andate e fate”? Questa una casa popolare dopo il passaggio delle cavallette in grigioverde:
https://t.me/boris_rozhin/184672

In questo conflitto abbiamo visto di tutto. Abbiam visto soldati natofascisti accalcarsi al primo supermercato oltreconfine, a SUDŽA, e ridurlo all’osso: non svuotarlo, ma demolirlo, filmando compiaciuti il loro saccheggio. Lo stesso fare nelle case dei civili: e chi ha opposto resistenza è stato ritrovato qualche mese fa dai russi nella stessa posizione in cui quegli assassini lo avevan lasciato, da mesi. Ora li vediamo ripetere lo stesso, a qualche centinaio di chilometri di distanza, entrando in case popolari sempre di poveri cristi, che un’assurda spartizione territoriale ha deciso essere di un’altra nazionalità rispetto ai poveri cristi di prima. Saccheggiati, sventrati, dagli stessi di prima. Qui nessuno ha filmato, perché tecnicamente i criminali di prima, mentre allora erano “valorosi soldati” col loro, “legittimo”, “bottino di guerra” identificato in un supermercato, ora sono “difensori”. “Difensori” di quelle popolazioni che hanno saccheggiato.

I soldati natofascisti vivono il loro inferno, progressivamente identificandosi con esso, ovvero disumanizzandosi, di girone in girone. La guerra, prima o poi, finirà. Ma non per molti di loro, che resteranno vittime dei loro demoni per anni, per decenni, forse fino alla fine dei loro giorni.

L’U-ccidente permette e finanzia tutto questo: non sono, i suoi, questi giovani, questa generazione mandata al macello. Suoi, invece, i proventi di tutto ciò.

CHI DI "SCONGELAMENTO" FERISCE...

Un po’ la stessa logica che blocca, ora, gli “aiuti” a una Kiev in bancarotta che non potrà più restituirli: si, ma coi soldi “congelati” dei russi:
https://t.me/rezident_ua/27853

224,5 miliardi di dollari “congelati” nel fondo EUROCLEAR. Se l’UE osa toccarli, da oggi sa che i russi faranno lo stesso coi suoi, attualmente “congelati” in terra di Russia: 238 miliardi di dollari
https://ria.ru/20251025/es-2050528167.html

Oltre, ovviamente, a provocare un FUGGI FUGGI generale di altri fondi esteri dalle loro casse: con questi chiari di luna… meglio non rischiare.

Aggiornamenti a seguire domani.
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 24 October 2025 22:18
24/10 ore 22:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I natofascisti nel corso del giorno si sono ritirati dalle ultime strade che controllavano di RODINSKOE (queste)
https://t.me/beard_tim/28211
e in serata giungeva voce che fosse stata del tutto liberata!
https://t.me/beard_tim/28220

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi anche nella seconda parte della giornata conquistano posizioni e si avvicinano a KRASNYJ LIMAN. Avanzano a nord-est di STAVKI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3153

Come si vede da questa cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/74416?single
proseguono nello smantellamento della prima linea di difesa.

Poco più a sud, ovvero all’altezza di LIMAN, i russi ormai sono arrivati alle sue porte CON UN AVANZAMENTO NOTEVOLISSIMO NEL POMERIGGIO.

Li avevamo lasciati stamane che avevano liberato ZARECHNOE, che da oggi torna a chiamarsi KIROVSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3143
… e questo è invece l’avanzamento del pomeriggio (seconda cartina qui)!
https://divgen.ru/event/3155
Se con le posizioni consolidate sono arrivati a un chilometro e mezzo dalla prima strada di Krasnyj Liman, con i primi incursori la hanno già raggiunta. Un cuneo sopra JAMPOL’ è a meno di un chilometro e mezzo dalla strada che porta a SEVERSK. A rischio “taglio comunicazioni” un’area ormai sempre più compromessa.

BATTAGLIA DI VOLČANSK

Qui i russi ormai si stanno espandendo nell’area ovest (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3154
di fatto, anche qui eludendo la guardia natofascista posta più a est e anzi, creando i presupposti per accerchiarla.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 24 October 2025 15:11
24/10 ore 13:30 aggiornamento

VERSO SUMY


Giusto per rendere la vita ancora più difficile ai natofascisti, i russi han deciso di riattivare anche questo fronte, dove sinora si eran limitati a contenere i tentativi di contrattaco nemici. Ora riprendono ad avanzare fra KONDRATOVKA e ALEKSEEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3149
E sotto, c’è sempre SUMY… quindi necessità di rinforzare la linea di difesa, distrazione di truppe da altri fronti oggi DECISAMENTE in sofferenza, altre complicazioni in vista per il comando natofascista.

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO BOLOGOVKA SUBITO DOPO IL CONFINE, SOPRA KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3147
Si creano i presupposti per la creazione di due sacche, una a est e una ovest. Cruciale per la chiusura di entrambe potrebbe essere CONVERGERE da lì, da sud e da ovest su DVURECHANSKOE (posizione qui
https://divgen.ru/50.02708/37.76041/13
e qui
50.02708/37.76041

Anche qui, man mano che i russi avanzano da più punti, i natofascisti appaiono incapaci di gestire una linea di difesa così ampia e arretrano, cedendo posizioni.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI LIBERANO DEL TUTTO ZARECHNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3143
Prendono possesso dell’incrocio a sud e, di fatto, si preparano a ripulire meno di un chilometro e mezzo di strada davanti a loro, per ricongiungersi coi loro compagni più a sud. Guardando la cartina delle fortificazioni (qui)
https://t.me/divgen/74382?single
questo comporterà lo smantellamento di un importante avamposto, la cui caduta porterà, oltre che a ripulire la sacca formatasi a est, a proiettarsi con le spalle coperte verso ovest, dove ci sono due linee fortificate: una immediata, come si vede già sotto martellamento, e una seconda più a ovest a cui si avvicineranno quanto basta per piazzare lanciarazzi multipli e sganciare FAB quanto basta per smantellare la stessa e le casematte retrostanti (anch’esse visibili nella cartina). Krasnyj Liman sempre più vicina.

VERSO SEVERSK

I RUSSI LIBERANO DRONOVKA SUBITO A NORD DI SEVERSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3148
E insieme a Dronovka, una buona fetta di riva destra del SEVERSKIJ DONEC. Martellate le postazioni difensive verso sud (cartina qui)
https://t.me/divgen/74398?single
la cui caduta consentirebbe ai russi di aprire una breccia sulla attuale linea difensiva natofascista e accerchiare SEVERSK da nord-ovest e ovest. Seguiremo l’evolversi della situazione.

Intanto, giusto per tenerli in tensione un po’ ovunque, i russi martellano anche da sud, AVANZANO A OVEST DI VYEMKA E RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3150

Nel mirino, ora ZVANOVKA che sta sotto SEVERSK lungo la strada e che loro, tra qualche chilometro, attaccheranno da ovest, oltre che da sud dove sono già appostati.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI SUPERANO KRASNOARMEJSK DA OVEST, PROSEGUONO VERSO NORD-OVEST lungo la strada E ARRIVANO A UN CHILOMETRO DA GRISHINO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3151
Ma non è tutto. L’intera cartina mostra PERDITE PESANTI DI TERRITORIO sia in città, che nell’area a sud:
https://t.me/divgen/74408?single
Una sacca che si sta inevitabilmente restringendo, prima di essere liquidata del tutto. Come nel caso di Artemovsk, un episodio di questo conflitto come tanti altri, trasformato dal regime in battaglia campale, trasformato dai russi in momento per annientare in pieno vantaggio, ovvero in ambiente favorevole e controllato il maggior numero possibile di uomini e mezzi, fra i migliori, mandatigli contro e che si sta concludendo, per il regime, nell’ennesima pesante disfatta. Con la differenza che tra Artemovsk e qui un intero esercito è stato logorato al punto che ormai, qualsiasi riduzione ulteriore di organico, potrebbe rivelarsi fatale.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI SCONFINANO NUOVAMENTE, STAVOLTA DALL’OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK A QUELLA DI ZAPOROZH’E (cartina qui)!
https://divgen.ru/event/3144

Una mossa, quella segnalata in cartina, che spazza via la debole linea fortificata sul confine di oblast’ (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74386?single
e comincia a liquidare anche da nord L’ENORME AREA A EST DEL FIUME JANCHUR, chiusa ormai da ogni direzione. Spostare la linea di fronte cinque chilometri più a ovest, posizionandola lungo il corso di un fiume, lo JANCHUR, che i russi ancora oggi passano a NORD, costruendo e irrobustendo un avamposto da cui poi partire per sfondare la doppia linea fortificata che si vede a ovest nella seconda cartina. Da tale avamposto, a questo punto, sarà ancora più semplice calare verso sud essendo già posizionati sull’altra riva del fiume.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 24 October 2025 11:28
24/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


BATTUTE FINALI, I RUSSI HAN SOTTO CONTROLLO ANCHE L’AREA SUD (cartina qui):
https://t.me/condottieros/13845
mentre l’area contornata di blu, dove sono ancora rintanate diverse unità natofasciste, si restringe sempre di più man mano che la bonifica, senza fretta, procede.
Confermato anche qui
https://t.me/Tatarinov_Rus/60935
dove scrivono: “riusciti nel fare una Mariupol’-2” (Мариуполь-2 таки удался).

Poco più a sud, ancora ieri i russi facevano saltare un ponte sul fiume OSKOL (posizione su cartina e filmato qui):
https://t.me/lost_armour/6855
L’intera area a est del fiume è sempre più tagliata. Chi vuole passare a ovest, lo potrà fare con imbarcazioni di fortuna o peggio ancora. I mezzi restano a est, come le munizioni e tutti gli armamenti pesanti. Un’enorme sacca è in formazione.

Lo stesso, più a sud, sta accadendo nell’area di KRASNYJ LIMAN, dove i russi han fatto saltare la maggior via di comunicazione tra una sponda e l’altra del SEVERSKIJ DONEC, quella che parte da SLAVJANSK e arriva, per l’appunto a Liman la Rossa (posizione su cartina e filmato qui):
https://t.me/lost_armour/6853

Le sacche a questo servono. Lo si sa, a momenti sin dalla notte dei tempi: ma ordini dall’alto, di cui l’unico dubbio che sorge è se siano più idioti o criminali, di “tenuta fino all’ultimo ucraino”, fan sì che ne parliamo ancora. Come la cosiddetta mossa del barbiere a scacchi: finché dall’altra parte ci saranno in quel caso giocatori alle prime armi, in questo semplici, cinici, comandanti di vite (a perdere) altrui, non tramonterà mai.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Così come non tramonterà a Krasnoarmejsk. Pare sia stata fatta l’ultima chiamata per le truppe natofasciste ancora asserragliate in città: tempo di andarsene, scappando dall’unico corridoio in mezzo ai campi rimasto di tre chilometri e poco più sotto Rodinskoe, fino al 27 ottobre. Poi, i russi faran quel che devono fare.
https://t.me/condottieros/13844

Questo, alla luce del fatto che i soldati natofascisti, ancora in attesa di ordini dentro la sacca, stiano CHIEDENDO A GRAN VOCE L’ORDINE DI RITIRATA:
https://t.me/legitimniy/21096
et
https://t.me/rezident_ua/27840
E come spesso accaduto in questi frangenti, molti di loro lo han già fatto, lo stan facendo e lo continueranno a fare, senza attendere ordini che non verranno mai. O verranno, a giochi già fatti, per salvarsi la faccia con gli sprovveduti. Meglio la galera che la morte certa.

Ormai, infatti, è tutto pronto per far fare a DIMITROV la stessa fine di KRASNOARMEJSK: i russi si sono appostati alle sue porte su tre lati, aspettando solo l’ordine di attacco per partire.
https://t.me/condottieros/13846
Quando partiranno, presumibilmente chiuderanno anche il corridoio a nord. E faranno il bis.

22:1 - NUMERI DI UN “ESERCITO A PERDERE”

Questo grafico
https://t.me/lost_armour/6848
in un contesto normale di forze armate, ovvero laddove prevalesse una logica puramente militare nei processi decisionali e nelle conseguenti operazioni sul campo, varrebbe la radiazione dell’intero Stato maggiore.

Da giugno 2022 a oggi i numeri delle salme scambiate fra russi e ucraini. Arancione le salme russe, azzurro le salme ucraine.

Lasciamo stare la lente di ingrandimento e recuperiamo un aggiornamento di questi grafici di cinque mesi fa (fonte, sempre lostarmour.info sui dati ufficiali degli scambi):
https://www.rsdn.org/forum/flame.politics.unfiltered/8934853.1
qui i numeri si leggono bene. Vediamo anche che, parliamo sempre di salme scambiate, per quello che questo indicatore possa valere, per tutto il 2023 e fino a maggio 2024, le salme scambiate russe IN TOTALE (cumulativo) erano anche più di quelle ucraine. Se andiamo a vedere nel dettaglio, si è trattato di un piccolo divario, di piccoli numeri (160 soldati a scambio contro 40-60, per tre mesi): salme raccolte dai natofascisti, in tre mesi di kontr-nastup del 2023. Quel poco che sono avanzati, han fatto in tempo a raccogliere qualcosa. Mentre i propri lasciati sul campo se li sono raccolti da soli, visto che avanzavano. Situazione analoga la notiamo nel 2022 con l’ingresso a piè pari nel conflitto della NATO e prima controffensiva, anche qui per sei scambi di salme in tre mesi, ma con numeri MOLTO, ma molto più ridotti: al punto che avevano grosso modo pareggiato gli scambi di salme precedenti, favorevoli, sempre di poco, ai russi.

POI, DAL 15 MARZO 2024, GLI SCAMBI PRIGIONIERI PRENDONO DECISAMENTE UN’ALTRA PIEGA. 100 ucraini contro 69 russi, quello. A seguire, 121 contro 29 (29/03/24). e di lì in avanti potete vedere anche voi. Corpi abbandonati dai natofascisti in ritirata da AVDEEVKA e poi a seguire da mezzo Donbass occupato, recuperati dai russi nella loro avanzata. E la tendenza si invertiva. Al punto che il 31/05/24 il CUMULATIVO del grafico sotto mostra chiaramente il macabro SORPASSO delle salme scambiate ucraine su quelle russe.

Da allora, la linea delle salme scambiate ucraine letteralmente si impenna. Mai accaduto prima. Sono passate da 2.500 al 31/05/2024 a 19.362 (+16.862) a ieri (23/10/25); dall’altra parte, quelle restituite ai russi, da 2.500 che erano anch’esse al 31/05/2024, alle 3.239 (+739) a ieri.

In termini assoluti, parliamo di 16.123 salme di differenza. In termini di proporzione, parliamo di una salma russa ogni 22-23 (22,82) ucraine. Che ci dice molto di più del bilancio TOTALE, cumulativo, di salme scambiate dal 2022 a oggi, ovvero 1:5,98.

Avanzando, anche i russi perdono uomini. Ma qui consideriamo altri numeri, ovvero quelli degli arruolamenti volontari annuali, nella misura di quattrocentomila all’anno, senza alcuna coscrizione obbligatoria. Numeri che vanno anche a ripianare chi non rinnova, quindi non cumulativi. E notiamo come, solo con questi numeri, i russi non solo PROSEGUANO come prima, più di prima nel DONBASS, ma aprano FRONTI SEMPRE NUOVI, mandando in crisi chi, invece perde uomini e mezzi, e sempre di più.

Tornando al grafico, questi numeri ci parlano solo di salme scambiate, di corpi ricomposti, possibilmente identificati con la placchetta, avvolti in un sacco nero e restituiti ai cari per la sepoltura. Nulla più, nulla meno. Ma mentre per due anni l’andamento è stato grosso modo comparabile, ora siamo fuori da ogni logica. Pardon, omettevo di aggiungere “militare”. Quando le salme vengono scambiate a 22 contro 1, e tutto “va bene”, è evidente che a prevalere siano altri tipi di logiche. Dove non solo un “esercito a perdere” ben si concilia, ma è anzi il PREREQUISITO, fondamentale, perché la ruota del profitto di un intero blocco imperialistico continui a girare. O vogliamo togliere il premio di produzione annuale ai dipendenti delle fabbriche del complesso militare-industriale? E i maxi-dividendi dei loro azionisti? Che cos’è tutto questo “clima d’odio” alimentato nei confronti di “gente onesta”, “perbene”, “pilastri del mondo libero”? Per giunta, in un periodo “così di crisi”?

Per l’amor del cielo… lungi da me “remare contro” le magnifiche sorti e progressive tracciate dai nostri governanti per il giardino chiamato U-ccidente. Solo una domanda. Perché la frase su cui mi hanno fracassato i coglioni da giovane, “All animals are equal, but some are more equal than others” ogni volta che parlavo di comunismo, di socialismo, per dirmi dove si andava a parare, con la stessa sicumera con cui, sempre secondo loro, l’acqua bolliva a cento gradi, oggi NESSUNO di questi signori, gli stessi peraltro, la applica a QUESTA situazione? Dove ci sono uomini COME noi condannati a fare da schiavi PER noi? Noi che siamo, evidentemente, “più uguali” di loro?

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 24 October 2025 11:31
Errata corrige: "DAL 15 MARZO 2024, GLI SCAMBI PRIGIONIERI " leggasi "DAL 15 MARZO 2024, GLI SCAMBI SALME ", grazie e chiedo scusa.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 23 October 2025 23:45
23/10 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO IL CENTRO DI MALAJA TOKMAČKA E CHIUDONO LA SACCA A SUD (cartina qui):
https://t.me/boris_rozhin/184384
Risultato importantissimo, perché ORECHOV ormai è lì. E le carte sono sparigliate, e non poco. Tuttavia, la parte difficile – se andranno avanti con l’azione – deve ancora cominciare.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Anche divgen aggiorna la sua cartina:
https://divgen.ru/event/3142
Avanzamenti di quattrocento metri in centro e di un chilometro e mezzo da sud:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60926
Uno spazio, quello interno alla sacca, che si assottiglia sempre più, mentre i russi avanzano verso nord e nord-ovest portando la distanza fra le punte più avanzate del primo cordone e quelle del secondo a poco più di tre chilometri.

Anche a RODINSKOE sembra si sia arrivati alle battute finali:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60917
Attendiamo tuttavia conferme ufficiali.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Qui i russi chiudono progressivamente la sacca sotto PLEŠČEEVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3140
e si apprestano a smantellare anche da sud la fittissima rete di fortificazioni che li attende (un assaggio qui):
https://t.me/divgen/74348?single
Ma di tempo ce n’è… e loro non hanno fretta, su questa direttrice, per i motivi che ci siam detti.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi avanzano verso Krasnyj Liman anche da est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3141
La distanza fra le punte più avanzate e Partizanskaja Ulica, prima via a est, è ormai di tre chilometri e mezzo.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 23 October 2025 14:55
23/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO A RODINSKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3139
chiusa anche qui da tre direzioni, liberata per metà
https://t.me/beard_tim/28192
anche se occorre sempre considerare che un conto è avanzare, un altro bonificare territori che, tra scantinati e nascondigli più o meno improvvisati, possono contenere insidie in grado di produrre effetti devastanti in caso di contrattacco natofascista e, a quel punto, tiro incrociato fra chi sai di dover fronteggiare e chi, invece, ti colpisce all’improvviso alle spalle.
La sua liberazione porterà ad affrontare due linee difensive trasversali a ovest da dove sono più vulnerabili, ovvero di lato (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74342?single
E poi il cerchio sarà chiuso, e non solo operativamente. Prima che ciò accada, c’è ancora uno stretto corridoio, come già notavamo stamane (cartina qui, freccia azzurra la rotta di fuga)
https://t.me/Tatarinov_Rus/60898
lungo il quale di notte i natofascisti levano progressivamente le tende, chi può di corsa su fuoristrada, nel tentativo di schivare droni che altrimenti, a piedi, avrebbero gioco facile nell’intercettarli e colpirli. E comunque vada il giorno dopo i russi, incontrando meno opposizione del giorno prima, proseguiranno in maniera ancora più efficace.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

La sacca interna alla città ormai è chiusa in sempre più cartine:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60896
et
https://t.me/motopatriot78/43576
I natofascisti ancora dentro “sidjat v domax”, si sono asserragliati nei palazzi, in attesa o di consegnarsi prigionieri o di soccombere.

A proposito, oggi ennesimo scambio di salme, 1.000 ucraine contro 31 russe; ma guai a chi solleva il problema,
https://t.me/legitimniy/21090
che dovrebbe essere assai più preoccupante di una città persa, perché una volta che si resta senza uomini si possono aver scavato le trincee migliori, quindi le si possono fortificare con i migliori blocchi di cemento armato, a più e più scaglioni, eccetera… ma non serve a nulla.

Tornando a Kupjansk, i combattimenti ormai si son spostati nella parte sud della città. Dove ci sono meno palazzi da contrapporre come fortificazioni a perdere, e più sparsi, e più bassi. Con effetti a questo punto del tutto prevedibili, anche contro nuovi e nuovi rinforzi che, tardivamente, stanno continuando a venir dirottati su quel che resta in mano loro.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Thursday, 23 October 2025 18:38
presa da un commento del sito Moon of Alabama : James Carden, ex consigliere del Dipartimento di Stato americano, ha dichiarato a Sky News che le sue fonti affermano che il rapporto tra vittime RUAF e AFU è di 1:36.

https://x.com/ricwe123/status/1981089623322362093

31 salme russe moltiplicato per 36 dà 1116, qui saremmo a poco più di 1:32. Significa che il numero di morti ucraini è salito spaventosamente (per lungo tempo il rapporto era stimabile in 1:5)
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 23 October 2025 10:28
23/10 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI SI AVVICINANO A ORECHOV DA SUD-EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3137
continuando a ripianare la “L” creatasi tra MALAJA TOKMACHKA e NOVODANILOVKA. Nel frattempo, come abbiam visto ieri, continuano ad attaccare GULJAJPOLE. Pare quindi che i russi abbiano deciso di attaccare CONTEMPORANEAMENTE le due roccaforti su cui i natofascisti hanno imperniato la propria linea di difesa sud dell’oblast’ di Zaporozh’e.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI CONVERGONO VERSO L’ULTIMA AREA OCCUPATA IN CITTA’ DAI NATOFASCISTI ACCERCHIANDOLA DA NORD, DA OVEST E DA SUD (cartina qui)
https://t.me/frontbird/27162
Dall’altra parte, a est, c’è DIMITROV che è però anch’essa sotto massiccio attacco di artiglieria pesante (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60894
Situazione decisamente compromessa e, non è affatto un caso, che giungano sempre più voci sul ritiro progressivo NOTTURNO delle truppe natofasciste da entrambe le “fortezze”, o “fortecja” come i loro capi chiamano le città elette a fortificazioni a perdere:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60892
In sostanza, da un po’ di giorni a questa parte ogni notte cercano di andarsene. E ogni giorno i russi avanzano sempre più agevolmente.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 22 October 2025 23:28
22/10 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Confermata anche da divgen la liberazione di IVANOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3135

Poco più a ovest, la strada che conduce a GULJAJPOLE da nord è stata tagliata all’altezza del fiume JANČUR, facendo saltare il ponte che lo attraversa:
https://t.me/divgen/74296
Un’intera area ora, per approvvigionarsi, deve compiere un giro molto più lungo.

All’estremo ovest di questa linea di fronte, ovvero a ridosso del DNEPR sotto Zaporož’e, i russi AVANZANO A STEPNOGORSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3136

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermate, anche nella giornata di oggi, le tendenze in atto:
https://t.me/voenkorKotenok/68336
A Krasnoarmejsk i soldati russi completano la bonifica delle aree passate sotto il loro controllo e avanzano in quelle non ancora liberate. Lo stesso sta iniziando a verificarsi a DIMITROV più a est. Entrambe le aree sono isolate nei collegamenti, non comunicano più fra loro da giorni.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 22 October 2025 14:39
22/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI CONTINUANO A SPARIGLIARE LE CARTE NELL’AREA:

- AVANZANO SOPRA RABOTINO (notizie fresche del quale non si ricevevano da DUE anni! Cartina qui):
https://divgen.ru/event/3133
a questo punto DIRIGENDOSI ANCH’ESSI VERSO ORECHOV DA SUD, ARRIVANDO ALLE PORTE DI NOVODANILOVKA, ultimo paese prima del limite urbano meridionale di questo importantissimo snodo.

A giudicare dalle fortificazioni approntate dai natofascisti (cartina qui)
https://t.me/divgen/74266?single
faranno più che altro azione di supporto. Perché è da est che potrebbe venire una seria minaccia, visto che a sud ORECHOV è protetto da linee difensive a più scaglioni. Certo però che se, una volta penetrati da est, i russi dovessero spazzare via le linee di difesa da dove sono più vulnerabili, a quel punto oltre che fare da supporto interverrebbero anche loro. Raddoppiando la pressione e, ancora una volta, facendo la differenza. Forse forse ORECHOV è l’ennesimo coniglio dal cilindro che i natofascisti non si aspettavano e di cui potevano benissimo fare a meno. Ma non è il solo avanzamento russo di questa prima parte della giornata.

- AVANZANO ANCHE SOPRA GULJAJPOLE, LIBERANDO PAVLOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3134
Sono fette notevoli di territorio, lungo quella sacca formatasi naturalmente dopo che i russi han raggiunto anche a nord il fiume JANCHUR. Ora chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori, o se la fa a nuoto per arrivare a ovest. E comunque disarmato e senza mezzi, che restan tutti a est.

Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/74273?single
ripulire la sacca e portarsi tutti lungo il fiume JANCHUR sarà probabilmente la prossima azione russa, che consentirebbe a questo punto di affacciarsi sulla strada che collega GULJAJPOLE da nord lungo una linea molto ampia. Rendendo quindi possibile il guado del fiume anche in altri punti, magari contigui a quello a nord dove hanno già attraversato, e facendo venire ulteriori sorci verdi a una difesa natofascista sempre più in evidente affanno.

C’è anche chi afferma che quest’area sia già stata COMPLETAMENTE RIPULITA:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60868
120 chilometri quadrati in un botto solo. Ma le notizie non sono ancora finite.

- LIBERATA ANCHE IVANOVKA, riferisce il Ministero della difesa russo (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43523
e posizione qui
https://divgen.ru/48.10416/36.63912/14
e qui
48.10416/36.63912
Boccino, anche qui, in mano russa. Possono decidere di andare verso nord-nordovest, e chiudere nell’ennesima sacca NOVOPAVLOVKA, posizione qui
https://divgen.ru/48.1369/36.79798/11
e qui
48.1369/36.79798

Così come possono decidere di calare verso sud-sudovest fino a ricongiungersi coi loro compagni e puntare verso POKROVSKOE (posizione qui
https://divgen.ru/47.99283/36.2308/10
e qui
47.99283/36.2308

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 22 October 2025 10:02
22/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


Ultima cartina aggiornata (qui)
https://t.me/RVvoenkor/102268
che mostra gli avanzamenti in città. Anche se non dovessero essere zone completamente bonificate, la tendenza è abbastanza netta. Soprattutto, notiamo ancora una volta la direttrice russa, che per gli ovvi motivi di cui parliamo ormai da settimane è SUD, sud e ancora più sud! Seguire il fiume OSKOL e ricongiungersi coi propri compagni. A quel punto ai natofascisti intrappolati a est, in quello che ancora è un notevole territorio, nonostante gli arretramenti degli ultimi giorni, non resterebbe che la resa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Anche il buon Radov aggiorna la sua cartina con gli avanzamenti segnalati da divgen:
https://t.me/motopatriot78/43509
il che, accompagnato dalle ammissioni ormai degli stessi canali natofascisti, restituisce riscontri ormai sempre più omogenei sullo stato delle cose: compromesso, per i natofascisti, e ogni giorno peggiore del precedente. Per esempio, pare che GNATOVKA, uno dei pochi paeselli rimasti nel fondo della sacca di Krasnoarmejsk ancora in mano natofascista, non lo sia più:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60843
Attendiamo conferme, ma anche qui in discussione non è più SE, ma QUANDO.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

Anche le fonti natofasciste (la cartina è loro) ammettono che MALAJA TOKMACHKA, posizione qui
https://divgen.ru/47.54099/35.87551/13
e qui
47.54099/35.87551
sia divenuta totalmente terreno di scontro:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60844
Tradotto, sia in corso di liberazione. Una volta avvenuta, allargando la cartina vediamo come dopo esser passati sotto un laghetto sia subito ORECHOV. Più un paesello sotto, NOVODANILOVKA, in accerchiamento operativo, da cui ulteriore spazio per ulteriori accerchiamenti. Rispetto a quanto considerato ieri, questo potrebbe rappresentare quindi un ulteriore spariglio di carte coi russi che han sinora manovrato per accerchiare GULJAJPOLE a est e poi, di sorpresa, compiono questo affondo andando, di fatto, a compromettere la difesa del paese dopo. Invertendo l’ordine dei fattori. Il prodotto, a differenza della matematica, cambia. Eccome se cambia. Dovessero stare così le cose e, soprattutto, dovesse andar bene l’operazione di ORECHOV, a esser sparigliata sarebbe un’intera linea di fronte, dove davvero i natofascisti comincerebbero a non capire più niente. Ovvero cosa è prima e cosa è dopo. Con conseguenze facilmente immaginabili. Per questo terranno coi denti le posizioni. Facendo, tuttavia, al contempo, sempre il gioco dei russi. Perché distraendo con nuove operazioni l’afflusso di risorse in scarsità ormai notevole dai luoghi a cui erano originariamente destinate, continuano sugli stessi a mantenere la superiorità relativa creatasi e, pertanto, a proseguire con successo nel compimento dei loro piani. Piani che a questo punto potrebbero essere rivisti, paradossalmente, da VARIANTI MIGLIORATIVE, ovvero da tracolli improvvisi, inattesi e in buona parte imprevedibili. Come… perché no, a Orechov. Terremo monitorata la situazione.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 21 October 2025 22:56
21/10 ore 22:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Confermata la liberazione di PROMIN’ e l’ingresso dei russi a DIMITROV da est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3131

Guardando ancora questa cartina notiamo come, giorno dopo giorno, la sacca si assottigli sempre di più. Di venti chilometri quadrati è l’area non urbana ancora sotto il controllo natofascista. Poi è tutto Krasnoarmejsk o Dimitrov. Una sacca ormai sempre più coincidente con uno spazio urbano che, una volta accerchiato, smette anche di divenire luogo difensivo, persino nella dimensione a perdere a cui lo hanno confinato i natofascisti, semplicemente per il fatto che un palazzo può sì essere luogo privilegiato dove martellare dall’alto chi procede da sotto, soletta del pavimento permettendo; tuttavia, al contempo, se attaccato da più direzioni, diviene semplicemente un bersaglio. Esposto al fuoco nemico insieme a chi lo ha occupato, che lì trova la propria fine. Anche questo disincentiva i natofascisti a tenerle a oltranza, posizioni che man mano che i russi si avvicinano divengono la loro tomba. Staremo a vedere.

Fuori dalla sacca, a ŠACHOVO dove i russi sono entrati ieri da ovest, ora giungono anche da sud e sud-est (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43481
La liberazione di ŠACHOVO, lo ricordiamo, è osteggiata in tutte le maniere dai natofascisti perché comporterebbe per i russi un vantaggio logistico molto importante, essendo crocevia, snodo di più strade e per più direzioni: tutte coincidenti con l’attuale movimento offensivo russo.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI ENTRANO A STAVKI
https://t.me/KrasnolimanskyFront/18649
(cartina qui),
https://t.me/beard_tim/28145
posizione qui
https://divgen.ru/49.04777/37.83073/13
e qui
49.04777/37.83073

I russi possono procedere ora verso ovest, puntando verso DOBRYŠEVO a questo punto ben presto sotto attacco da due direzioni. Infine, una volta liberata STAVKI, si sarà a tre chilometri e mezzo da Krasnyj Liman.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 21 October 2025 14:44
21/10 ore 13:30 aggiornamento

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK


I russi entrano a SINEL’NIKOVO, sotto VOLCHANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3130
Degno di nota in questa cartina lo spazio bianco, ovvero la terra di nessuno, che arriva a tagliare la strada più corta da e per CHARKOV. Un’intera fetta di territorio fra VOLCHANSK e KUPJANSK ora, per essere rifornita, deve allungare il giro. E se i natofascisti mollano il colpo, ai russi basterebbe allungare per una ventina di chilometri fino a raggiungere il ponte sul SEVERSKIJ DONEC. E qui il taglio sarebbe ben maggiore. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avrebbero liberato (attendiamo conferme) PROMIN’:
https://t.me/motopatriot78/43474
Che nella cartina di divgen è ancora terra di nessuno qui:
https://divgen.ru/48.26854/37.31736/14
e qui
48.26854/37.31736
Una sacca nella sacca, i cui cordoni distano quattro chilometri fra loro, con dentro l’intera parte sud di DIMITROV, si starebbe così, progressivamente, restringendo. Questo, mentre il quadro complessivo peggiora di giorno in giorno e anche i capi ultras dei canali u-ccidentali, come l’immancabile Roepke, continuano a lanciare allarmi.
https://t.me/legitimniy/21073
Allarmi sempre più lasciati cadere, come ogni speranza di tenere ARTEMOVSK, pardon, AVDEEVKA, pardon, KRASNOARMEJSK e DIMITROV. Nessuna ironia, in tutto questo: è quanto sarebbe accaduto nel corso di una nervosa riunione dello Stato maggiore ucraino, dove sarebbe stato intimato di mollare quest’area, dove è stata bruciata una quantità enorme di uomini e mezzi, peraltro fra i migliori, come ad ARTEMOVSK, e concentrarsi sul non perdere ANCHE Kupjansk, Krasnyj Liman, Seversk e Guljajpole (Купянск/Лиман/Северск/Константиновку и Гуляйполе).
https://t.me/rezident_ua/27818

Kupjansk è già più di là che di qua, e ogni tentativo di contrattacco è rintuzzato e fonte di ulteriori perdite. Sulle altre tre qualcosa possono fare ancora. Ma, specialmente nelle prime due città, il rischio di finire in ulteriori “calderoni”, come li chiamano in gergo, cucinati a dovere dai russi è concreto. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 21 October 2025 11:25
21/10 ore 08:30 aggiornamento

OdG


Lungo una linea di fronte di oltre mille chilometri, possiamo procedere a seguire l’andamento delle operazioni in maniera lineare, da nord a sud o viceversa come facciamo di solito, o in ORDINE di IMPORTANZA o, meglio ancora, di COMPLETAMENTO delle operazioni stesse. Una specie di OdG dove, prima dell’immancabile “varie ed eventuali”, abbiamo una lista tanto lunga quanto complessa.

1. BATTAGLIE IN CORSO

Qui, KUPJANSK e KRASNOARMEJSK-DIMITROV sono chiaramente al punto uno. In entrambi i casi siamo alle fasi conclusive. I natofascisti devono solo capire se arretrare o restarE, con l’unica prospettiva di restarCI.
Sempre che abbiano ancora la possibilità di arretrare. Relativamente più semplice a KUPJANSK, ormai quasi impossibile KRASNOARMEJSK-DIMITROV, se non con improbabili fughe notturne a piedi lungo un corridoio di qualche chilometro tra i due cordoni della sacca, cordoni in corso peraltro di restringimento.

Prospettive:
- KUPJANSK: una volta liberata,
a. si porranno le condizioni per la chiusura di una sacca enorme a est del fiume OSKOL.
b. Non solo: i russi, ricongiungendosi coi loro compagni a sud, e chiudendo una sacca enorme, libereranno una quantità enorme di risorse da impiegare per espandersi lungo l’oblast’ di CHARKOV verso IZJUM e BALAKLEJA. Ovvero, riportarsi anche lì ai confini del 2022
c. Non solo: potrebbero anche accelerare un processo GIA’ in corso, peraltro, ovvero RICONGIUNGERSI SIA coi loro compagni che, a VOLCHANSK, stanno avanzando isolato dopo isolato, CHE con quelli A META’ STRADA che gli stanno già facilitando il compito. E saremmo già sopra CHARKOV, ovvero anche qui si tornerebbe ai confini del 2022.

- KRASNOARMEJSK-DIMITROV: una volta liberate,
a. siamo in una situazione di pura FANTASCIENZA rispetto al 2022. La liberazione di AVDEEVKA e gli spazi di manovra offerti dalla DISTRAZIONE delle truppe migliori verso KURSK, ha consentito ai russi di LIBERARE CHASOV JAR, DZERZHINSKIJ, APRIRE UN VARCO ENORME FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA E COLMARLO (SACCA DI KLEBAN-BYK) AVANZARE FINO A KRASNOARMEJSK, RAGGIUNGERE E SUPERARE IL CONFINE DI OBLAST’ CON DNEPROPETROVSK, RICOLLEGANDO L’AZIONE DEL GRUPPO OPERANTE NELLA DNR A QUELLO PIU’ A OVEST DI ZAPOROZH’E, ORMAI PARTE DI UN’UNICA AZIONE IN SVOLGIMENTO. Fantascienza pura, considerando rapporti di forza completamente diversi rispetto al 2022 (allora ottocentomila VSU contro la metà, e mi fermo al dato puramente numerico senza nemmeno considerare dotazione, logistica, stato di logoramento, ivi incluso il morale delle truppe, eccetera).
b. Esistono, ovviamente, SCENARI possibili da questa situazione fantascientifica allora e frutto concreto oggi di precise decisioni tattico-strategiche, rivelatesi in tre anni di conflitto vincenti da un lato e disastrose dall’altro (disastrose… ma non per tutti! anche qui, c’è chi ha vinto e ha dato anche il premio produzione ai propri dipendenti a fine anno! Questi ultimi orgogliosi di lavorare in fabbriche che producono morte e devastazione per millecinquecento euro in più a fine anno, pardon, per difendere i “pilastri del mondo libero”… e incazzati, anzi, se si manifesta e picchetta davanti ai cancelli, se gli si bloccano le navi ai porti, eccetera… “solidarietà di classe” in salsa leonardesca, e non solo… )
c. SCENARI che riguardano, senza andare tanto lontano, L’AVVICINAMENTO E L’ACCERCHIAMENTO PROGRESSIVI DA OVEST DEL BLOCCO SLAVJANSK-KRAMATORSK, l’ultimo ostacolo concreto rimasto alla liberazione della DNR. C’è poi la POSSIBILITA’ di AVANZARE ULTERIORMENTE VERSO OVEST, ovvero nell’oblast di DNEPROPETROVSK. Ma come già notato ieri, i russi non hanno tutta questa smania, e sconfinano nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, peraltro spaziando nella steppa ed evitando agglomerati urbani medio-grandi, come si dice nelle ricette QB, quanto basta per favorire la liberazione dell’oblast’ di ZAPOROZH’E.

2. BATTAGLIE IMMINENTI

Qui ascriviamo KONSTANTINOVKA, KRASNYJ LIMAN, SEVERSK, GULJAJPOLE e ORECHOV. Partiamo dalla prima.

- KONSTANTINTOVA: apparentemente fuori luogo declassata qui, al secondo punto delle “battaglie imminenti”, visto che la battaglia è già iniziata nelle aree periferiche a est. Ma sono, per il momento, azioni senza alcuna pretesa di affondo. Sarà una battaglia difficile, ed è per questo che i russi ci stanno arrivando, come del resto appena fatto a KRASNOARMEJSK-DIMITROV, per gradi. Quando saranno in grado di attaccare contemporaneamente e da più direzioni, attaccheranno. Ora, come ci dicevamo, si limitano a consolidare le posizioni periferiche raggiunte, nelle prime strade a est. Ma non è ANCORA una battaglia per la città. Il motivo è presto detto, e passiamo alle PROSPETTIVE.

PROSPETTIVE MOSTO SEMPLICI: una volta liberata… cambierà ben poco! Arrivare da lì a KRAMATORSK è come voler arrivare a Milano procedendo da Somma Lombardo lungo la SS33 del Sempione. Fai Somma, poi Casorate, poi Gallarate, poi Busto, poi Castellanza… e poi ti fermi e dici: “riprovo stanotte alle due quando la coda si è smaltita e i semafori lampeggiano”. Non c’è un metro quadro di verde (eufemismo, forse uno o due di verde ci sono… ma per far fare pipì ai cani). Lo stesso lì. Sono zone “dense”, ovvero ricchissime di fortificazioni a perdere, visto che i natofascisti occupanti ai moskaly “ingrati e traditori” e che “aspettano i russi” lasceranno solo macerie e aree contaminate. Ivi comprese quelle di casa loro.

D’altro canto, cosa fatta, capo ha, si dice dalle nostre parti. E non solo dalle nostre. I russi libereranno Konstantinovka. Ma lo faranno A TEMPO DEBITO, quando, per esempio, si sarà sbloccata la situazione a ovest e l’intero blocco della “SS33 del Sempione” sarà attaccabile non percorrendo la strada, ma prendendone d’assalto pezzi interi di quattro, cinque chilometri, ATTACCANDOLI DA OVEST. Non tanto da EST perché lì ci sono fortificazioni su fortificazioni che portano al blocco KRAMATORSK-SLAVJANSK. Anni di fortificazioni. Lustri, ormai, di fortificazioni. Ma da ovest non è così. E attaccare ed entrare a Gallarate contemporaneamente da Casorate Sempione, Besnate, Cassano Magnago, Fagnano Olona (e qui tagliarla da Busto negli ultimi 2 metri quadri di verde che li separano, ancora per poco, visto che il cemento è all’opera…) è già diverso che pretendere di attaccare ed entrare seguendo il Sempione e pensando di prenderla tutta casa per casa. Sessantamila abitanti. Chiedo scusa per chi non è familiare di questi posti, ma google maps aiuta. E il paragone calza. I russi libereranno Konstantinova e faranno saltare il banco da ovest, dopo aver sbloccato la situazione a KRASNOARMEJSK-DIMITROV e, soprattutto, nel VARCO APERTOSI A NORD-EST degli stessi, con quella SHACHOVO che i natofascisti stanno tenendo coi denti, perché sanno benissimo cosa li attende quando sarà liberata.

Passiamo alla seconda battaglia imminente, che possiamo anche associare alla terza. KRASNYJ LIMAN e SEVERSK. Anche qui i russi ACCERCHIANO, STRINGONO IL CERCHIO, ATTACCANO. Modello AVDEEVKA, o KUPJANSK. Maggiore efficacia, minor dispendio di energie, speranza di mantenere buona parte del patrimonio immobiliare ancora recuperabile. Su quest’ultimo punto, vige una specie di PROPORZIONALITA’ INVERSA fra TEMPI DI LIBERAZIONE e il GRADO DI DISTRUZIONE degli immobili: più veloce sarà l’azione, meno resteranno asserragliati, i natofascisti, meno saranno oggetto di distruzione le case popolari da loro elette a fortifikacija a perdere.

ATTACCARE DA PIU’ PUNTI, ACCERCHIANDO LE CITTA’, CONSENTE INOLTRE DI AGIRE CON PIU’ UNITA’ MOBILI D’ASSALTO CONTEMPORANEAMENTE, LE QUALI CON LE LORO VICENDE ALTERNE POSSONO EFFICACEMENTE INDIVIDUARE I PUNTI DEBOLI, SFONDARE IN QUEI PUNTI E SBUCARE DI SORPRESA NELLE RETROVIE DEI NATOFASCISTI, CON EFFETTI DEVASTANTI. Fiaccate le prime linee difensive, costrette alla fuga, il resto lo fanno i droni: come accade a Krasnoarmejsk, appena sbucano per arretrare, li individuano e li colpiscono. Diverso, anche qui, sarebbe lo scenario DOPPIAMENTE LOGORANTE, e per tutte le parti in conflitto, di una guerra d’attrito con un attacco da un punto soltanto. Quella dell’accerchiamento e attacco contemporaneo si sta quindi rivelando una tattica vincente ed estremamente efficace.

PROSPETTIVE: presto detto. Liberazione di KRASNYJ LIMAN significa, nell’immediato, liberazione dell’intera area sulla riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC a partire quantomeno da SVJATOGORSK. E liberare una quantità enorme di risorse.
La liberazione di SEVERSK COMPLETA QUESTA OPERA IN SVOLGIMENTO A NORD, facendo lo stesso sulla riva destra. E apre la via “diretta” a SLAVJANSK. DIRETTA… MA LA PARETE NORD DELL’EIGER HA MENO INSIDIE! Quindi i russi si muoveranno verso ovest, verso lo scoglio CRUCIALE, FONDAMENTALE della liberazione della DNR, con MOLTA CAUTELA.

MANTENENDO UN PARALLELO ALPINISTICO, IL BLOCCO SLAVJANSK-KRAMATORSK SARA’ ATTACCATO DA OVEST IN “STILE ALPINO” E DA SUD ED EST IN “STILE HIMALAYANO” (Walter perdono ovunque tu sia…): da ovest una guerra di manovra agile, e da est campi base a ogni linea fortificata che salta. Prima di attaccare quella dopo a poche centinaia di metri di distanza. A rendere necessario questo doppio approccio, una diversa “conformazione della roccia”, ovvero fuor di metafora una diversa disposizione delle linee fortificate, la maggior parte delle quali disposte a est dove avverrà, giocoforza, un attacco rigorosamente lento, metodico, e in molte più fasi che a ovest.

Passiamo ora a GULJAJPOLE e ORECHOV. I russi non solo si stanno avvicinando a est alla prima, ma cominciano a insidiare anche la seconda. È di ieri notte questo avvicinamento da est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3129
Se tanto mi dà tanto, e a meno di CLAMOROSI CEDIMENTI, la sequenza più logica è comunque GULJAJPOLE prima e ORECHOV poi. Per liberare la prima, occorre bloccare la strada a nord e mancano meno di sette chilometri al raggiungimento di questo obbiettivo. Proseguendo “a raggera” in senso orario, USPENOVKA una volta liberata aprirà un’altra strada, quella che arriva a GULJAJPOLE da nord-est, e lo stesso avverrà contestualmente da quella che porta alla stessa da EST. I russi si son già avvicinati, e di molto, seguendo quella che porta lì da SUD-EST e da SUD. Non appena si creeranno le condizioni, avverrà l’attacco da più punti e GULJAJPOLE salterà. A quel punto sarà la volta di ORECHOV. Ma a quel punto, probabilmente i russi saranno rientrati nell’oblast’ di ZAPOROZH’E dopo esser passati per quel lembo di DNEPROPETROVSK che stanno attualmente attraversando, essendo arrivati ora grosso modo a metà strada.
Inoltre, un’altra variabile da considerare saranno le manovre russe A OVEST di tutto questo. Coi natofascisti che stan tenendo coi denti STEPNOGORSK perché se si apre il varco lì le cose potrebbero CAMBIARE ULTERIORMENTE. Così come potrebbero cambiare i punti all’OdG.

3. BATTAGLIE “NON COSI’ IMMINENTI”…

Cosa resta? SUMY, anzitutto, e CHERSON.

Nella prima la consegna ufficiale, come da ordini superiori, è creare una zona cuscinetto in mezzo ai boschi e alle steppe. Per evitare che a qualche genio della lampada venga in mente una campagna-di-russia-4.0. Ma non ci sono particolari aspettative. Prospettive, nemmeno. Chilometri quadrati di territorio in prospettiva di un mercato delle vacche dove io mi ritiro da qui se tu ti ritiri da lì? Troppo tardi. I russi la DNR la libereranno.

Diverso sarebbe il discorso di CHERSON e ZAPOROZH’E. Oblast’ che potrebbero essere liberate senza sparare un colpo nel momento in cui i natofascisti accettassero di andarsene in cambio del ritiro russo di truppe da CHARKOV, SUMY e DNEPROPETROVSK. Il che richiederebbe ancora un BEL po’ di chilometri quadrati da liberare perché sia un cambio “alla pari”. Ma questa è ancora più fantascienza di “attacchiamo KRAMATORSK da ovest” pronunciato a ottobre 2022: allo stato attuale per Kiev negoziare questo equivarrebbe a una kapitulacija. E ai russi il “cessate il fuoco” per vedersi i natofascisti, una volta tirato il fiato, ripartire come prima, più di prima, POTENDOLO EVITARE non interessa. E loro, in questa fase, POSSONO EVITARLO. Da qui la fretta, “trumpiana”, di “chiudere” con un accordo MENO PEGGIORATIVO di quello che potrebbe essere solo tra sei mesi.

CHERSON è un altro discorso ancora. Storicamente l’Armata Rossa liberò prima ZAPOROZH’E, poi CHERSON. Nel 2022 una condizione irripetibile, non di guerra di manovra, ma di avanzata per decine di chilometri al giorno senza resistenza alcuna, ha consentito il movimento nel senso opposto. Ora siamo coi russi da una parte del DNEPR, e i natofascisti dall’altra. E i ponti saltati. Verosimilmente, lo schema potrebbe essere quello di ottant’anni fa. Meno costoso di un avventuroso, avventuristico, alla disperata, sbarco come quello che portò i natofascisti qualche anno fa a prendere KRYNKI sulla riva sinistra e… lì a restarci, bombardati a migliaia dai russi. Fino a tornare indietro.

Questi ultimi due punti sono più “VARIE ED EVENTUALI” che “meno imminenti”. Questa, attualmente, la situazione sul campo.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 7 Reply | Reply with quote | Quote
1
Paolo II
Tuesday, 21 October 2025 18:40
Sono zone “dense”, ovvero ricchissime di fortificazioni a perdere, visto che i natofascisti occupanti ai moskaly “ingrati e traditori” e che “aspettano i russi” lasceranno solo macerie e aree contaminate. Ivi comprese quelle di casa loro....Forse (Forse ?) sarebbe il caso di porsi qualche dubbio sulla tattica della SVO, ovvero affrontare i nazisti dove volevano (perchè si erano preparati) , anziché tenerli semplicemente impegnati sulla Linea di Contatto e PORTARE LA GUERRA A CASA LORO. Dopo oltre 3 anni e mezzo di guerra , al prezzo di oltre centomila russi morti e altrettanti feriti gravi e non recuperabili (dichiarazioni di Putin... 200/250 perdite "irrecuperabili" al giorno... quindi diciamo oltre 300.000 fra morti e invalidi, con il sistema produttivo che assorbe manodopera per lo sforzo bellico - al punto di fare un accordo con l'India per far entrare un milione di lavoratori (presumo non musulmani), innumerevoli danni subiti a raffinerie di petrolio e sofferenze di civili nelle zone di confine, ancora NON si vede la fine delle operazioni.. e andiamo avanti a liberare dei magnifici CUMULI DI ROVINE.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 21 October 2025 20:15
Vedi Paolo, così come una serie di imprecisioni e di errori messe insieme in maniera, diciamo così, "eclettica", non fanno un teorema, né tantomeno lo dimostrano, allo stesso modo non si può incolpare i russi di colpe che non hanno commesso. La guerra l'han voluta loro? Dove avevano ammassato 76.000 uomini addestrati e formati per mettere in atto la "soluzione azera" alla quistione Donbass? A SUMY? Quindi lo sforzo principale dove è stato diretto? Aver proceduto, al contempo, alla soluzione di problemi operativi enormi, tra cui il ripristino di una via di terra alla Crimea, che ha praticamente disinnescato la bomba di un isolamento della stessa in seguito al bombardamento del ponte... cosa che mi pare stiano tentando da anni, peraltro, non ti dice nulla? E tutta la prima fase, un'immensa guerra di manovra tesa a dirottare quei settantaseimila e gli altri trecentomila riservisti chiamati in fretta e furia a tappare mille rivoli, cosa ti dice? Ancora, una volta capito che la cosa non si sarebbe risolta a Istanbul, ragionare sulle forze a disposizione, e con quelle cercare di capire come gestire i contrattacchi natofascisti proprio nel Donbass, e nonostante questo conseguire successi, non ti dice nulla? Infine, dover riprendere in mano tutto, dopo aver visto l'ingresso a piè pari della NATO e dei suoi soldati, declassati a "mercenari" baltici, polacchi, romeni, produrre uno scossone enorme, tale da indietreggiare per mettere in testa quello che realisticamente si poteva mettere in sicurezza, lasciando per quasi un anno l'iniziativa ai propri, di mercenari, ovvero il gruppo Wagner, mentre una mobilitazione straordinaria richiamava 400.000 riservisti, e li formava, non li sbatteva subito nella mischia per perderli, te lo sei già dimenticato? La formazione della Linea Surovikin e la kontr-nastup di luglio-settembre 2023 ti ricorda ancora qualcosa? O è un'eco ormai lontana? La svolta a ovest, con la liberazione di Avdeevka e la messa in sicurezza di Doneck, fino allo sbocco a Dnepropetrovsk, il tutto condito da una campagna di Russia 3.0 da fronteggiare SEMPRE CON GLI STESSI MEZZI che cosa ti suggerisce? E infine, gli attuali risultati, con fronti aperti dappertutto, non ti dicono forse che appena si è potuto DIVERSIFICARE nuovamente e mandare in tilt un esercito altrimenti asserragliato su posizioni ultrafortificate, SENZA PREMERE SU DIREZIONI, QUELLE SOPRA CITATE SE HAI LETTO BENE, AD ALTO RISCHIO DI PERDITE E DISPENDIO INUTILE DI ENERGIE?

Mi sarebbe piaciuto chiudere il pezzo di stamane con: forse forse il generale Zhu De, da cui Mao Zedong imparò tutto quello che doveva imparare e scrivere come se fosse farina del suo sacco, è ancora attuale. Specialmente quando parla di campagne che accerchiano le città. I russi, senza bisogno di Zhu De, qualcosa di ampi spazi ne capiscono. Qualcosa della loro potenzialità, qualcosa della loro capacità di disegnare linee di fronte congeniali a creare situazioni di vantaggio anche a parità di pezzi. O persino in inferiorità, come ampiamente dimostrato in buona parte di questi tre anni. Ma non starò a tediarti, né a intaccare le tue immarcescibili certezze fondate su convinzioni e non su fatti, come quelli elencati, che nemmeno consideri. Oltre a invocare ricorso a una bomba nucleare "tattica", da te invocata in tutti questi anni un commento sì e uno no. Sul milione di indiani... quando anche qui comincerai a guardare ai fatti, e non a materializzare le stesse paure che qui animano fascisti e destrorsi vari, saprai anche che nel 2025 sono entrati 71.817 lavoratori indiani e nessuno, ripeto, a partire dal Ministro del Lavoro russo, ha intenzione di aggiungere a questa cifra uno zero e fare cifra tonda:
https://aif.ru/society/mintrud-oproverg-informaciyu-o-zavoze-v-rf-1-mln-trudovyh-migrantov-iz-indii
https://www.forbes.ru/biznes/541574-mintrud-oproverg-plany-po-zavozu-v-rossiu-1-mln-migrantov-iz-indii
Poi mi rendo conto che ormai basti veramente poco per accendere la miccia, e che a farlo sia una bufala messa in giro a LUGLIO sulla base di "VOCI dei suoi colleghi indiani" da parte del presidente della camera di commercio degli Urali (... esticazzi)
https://www.forbes.ru/society/541528-v-rossii-ozidaut-priezda-1-mln-migrantov-iz-indii
diffusasi al punto di dover esser smentita, qualche giorno dopo, dal Ministro del lavoro russo è, come dice il primo ad avere questo nome che indegnamente portiamo io e te, un segno dei tempi. Così come è un segno dei tempi il fatto che corra ancora in giro dopo mesi, vecchia scoreggia in una casa vuota. Ma se riecheggiano ancora i savi di Sion, la cosa non meraviglia. Se si aprono le finestre, tuttavia, l'eco scompare. Ed entra aria nuova. Effetto garantito.

Infine, sugli "innumerevoli" droni lanciati contro le raffinerie, vale quanto detto prima. Avevamo fatto anche un ragionamento sul potenziale energetico russo e ucraino, di qualche pagina, ma evidentemente in quel momento passava una signorina in minigonna. Hai fatto bene, al tuo posto avrei fatto anch'io lo stesso. Sulla sofferenza e sui cumuli di rovine, è colpa anche questa dei russi. Giusto. Come sempre.
Like Like like 4 Reply | Reply with quote | Quote
0
Lorenzo
Tuesday, 21 October 2025 02:37
Il fondo monetario internazionale si appresta ad "aiutare" l'Ucraina:

https://mega.nz/file/zUxVgDQA#F-YqUTEq1lqwEZOl2L1M4Y2klh8SKyFjc3xWw-n6x7g
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 20 October 2025 23:03
20/10 ore 21:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO A OVEST DI POLTAVKA (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/183977?single
e posizione qui
https://divgen.ru/47.70433/36.47598/13
e qui
47.70433/36.47598
Si ripiana la linea di fronte e si avanza verso GULJAJPOLE da est.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO PROSEGUENDO DALLA STAZIONE, APPENA LIBERATA, VERSO EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3128

ed espellendo i natofascisti da tutti i quartieri sottostanti (cerchiati in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28125

qui c’è poco da aggiungere, se non il fatto che a sud della ferrovia ormai la città, laddove non è stata ancora liberata, è divenuta terreno di scontro. A nord-est, confermato l’ingresso dei russi a ŠACHOVO (cartina qui):
https://t.me/boris_rozhin/183978?single

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO A DOBRYŠEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3127

e, come è possibile vedere da questa cartina,
https://t.me/divgen/74201?single
aggirano le linee di difesa architettate dai natofascisti per contenere da nord, nord-est e est i russi. Russi che a questo punto potrebbero piombargli addosso da ovest. Oppure scegliere di allungare ulteriormente verso sud-ovest. Ormai in quest’area sono arrivati alla linea di confine del 2022, mancano veramente pochi chilometri. In un contesto radicalmente diverso.

ANCORA DIECIMILA SOTTO LE MACERIE

È la stima diramata oggi dalla protezione civile di Gaza:
https://t.me/gazaalannetz/15942

sotto le macerie sono rimaste circa diecimila persone. Man mano che si rimuovono, spesso solo a mano, travi, calcinacci, blocchi di cemento e di mattoni, si scoprono nuovi cadaveri che si cerca di associare ai nomi dei dispersi di quel luogo, dando notizia alle famiglie dei ritrovamenti.

Vedremo quale sarà la conta alla fine. Se e quando ci sarà, una fine.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 20 October 2025 15:19
20/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI PASSANO IL FIUME JANCHUR A NORD (oblast’ di Dnepropetrovsk, cartina qui):
https://divgen.ru/event/3124
L’intera linea fortificata che avrebbe dovuto proteggere l’oblast’ di Dnepropetrovsk dai russi provenienti da sud (cartina qui),
https://t.me/divgen/74167?single
ora che è attaccata da nord è in smantellamento totale. I russi potrebbero calare da nord e chiudere nell’ennesima sacca i malcapitati natofascisti che ancora provano ad arginare l’avanzata russa da est verso ovest o da sud verso nord, considerando che parliamo di un territorio con pochissime linee difensive e centri abitati da ergere a fortificazioni a perdere. Siamo nel territorio di una piena guerra di manovra, su questo versante. E il boccino in mano ce l’hanno i russi.

A nord Molodeckoe è tornato a chiamarsi LENINO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3126
La liberazione di questo centro abitato (cartina con linee fortificate qui)
https://t.me/divgen/74176?single
consente di smantellare da ovest la linea difensiva a est e consentire ai russi di proseguire verso nord. Mi sbaglierò sicuramente, ma ai russi in questo momento pare interessi maggiormente SCARDINARE la linea di difesa a sud-ovest di SLAVJANSK e KRAMATORSK, ovvero accerchiarle da ovest liberando al contempo un’area importante di DNR. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Tagliata anche l’ultima via di accesso rimasta,
https://t.me/beard_tim/28111
i russi la attraversano e si avvicinano ai loro compagni a nord-est. Col restringersi dei cordoni Krasnoarmejsk da trappola è sempre più sacca. Iniziata infine la battaglia di SHACHOVO, coi russi che entrano da ovest (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43440

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO E RAGGIUNGONO JAROVAJA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3125
NOVOSELOVKA è praticamente accerchiata. Liberata Jarovaja, inoltre, i russi saranno a quattro chilometri da SVJATOGORSK. E a DUE CHILOMETRI dal SEVERSKIJ DONEC. Chiudendo l’area natofascista interamente a nord dello stesso, tra cui KRASNYJ LIMAN, da cui ora i russi distano 3,5 chilometri:
https://t.me/motopatriot78/43432

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Emanuele
Monday, 20 October 2025 12:57
Salve Paolo, non ti voglio far perdere tempo, un parere, in sintesi ovviamente, dei punti principali del "famigerato" memorandum di Budapest, a tempo perso s'intende.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 20 October 2025 14:31
Carissimo Emanuele,
testo integrale qui, 16 pagine
https://treaties.un.org/doc/Publication/UNTS/Volume%203007/Part/volume-3007-I-52241.pdf

In buona sostanza i Paesi firmatari UCRAINA, RUSSIA, GB, USA si IMPEGNAVANO, nel salutare la denuclearizzazione militare dell'Ucraina, a rispettarne l'integrità territoriale. MA, PUNTO SEI, SE QUALCOSA AVESSE MINACCIATO L'ATTUAZIONE DI QUESTI IMPEGNI, GLI STESSI PAESI SI SAREBBERO DOVUTI INCONTRARE AL FINE DI ELIMINARE TALE MINACCIA.

Nel 2014 il golpe targato CIA, atto unilaterale di uno (e considerando il ruolo della GB, anche due) dei paesi firmatari, con la minaccia dimostratasi poi concreta di impiantare una base NATO a Sebastopoli, ha fatto decadere, di fatto, l'impianto di questo memorandum.

Dopo di che, Minsk, Minsk-2, formato Normandia (UA, FR, DE, RU) e tutto quanto ci siamo detti.

Peraltro, sempre a Budapest, NELLO STESSO ANNO, i Paesi membri della CSCE, futura OSCE, firmavano anche un altro documento:
https://www.osce.org/files/f/documents/e/e/39557.pdf

Dove si IMPEGNA i membri su questi punti:

Dimensione umana:
"2. La tutela dei diritti dell'uomo, inclusi i diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali, è un fondamento essenziale della società civile democratica. Il mancato rispetto di tali diritti ha contribuito, in casi gravi, all'estremismo, all'instabilità regionale ed ai conflitti. Gli Stati partecipanti hanno confermato che i problemi relativi all'attuazione degli impegni CSCE costituiscono una preoccupazione legittima
e comune per tutti gli Stati partecipanti e che sollevare tali problemi, nello spirito di cooperazione orientato verso risultati concreti che è proprio della CSCE, è stato pertanto un esercizio positivo. Essi si sono impegnati ad incoraggiare l'attuazione degli impegni CSCE mediante un dialogo
approfondito, riesami dell'attuazione e meccanismi appropriati."

"21. Gli Stati partecipanti confermano la loro determinazione di promuovere costantemente l'attuazione delle disposizioni dell'Atto Finale e di tutti gli altri documenti CSCE relativi alla tutela dei diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali. "

"22. Gli Stati partecipanti accolgono con favore le iniziative internazionali miranti ad una migliore tutela dei diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali. Essi prendono atto dell'adozione, nell'ambito del Consiglio d'Europa, di una Convenzione Quadro sulla Tutela delle Minoranze Nazionali, basata sulle norme CSCE al riguardo. "

Nel 2014 tutto questo era venuto a mancare, ma nessuno lo nota.

Scappo. Un abbraccio
Paolo
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
Emanuele
Monday, 20 October 2025 14:42
Grazie, sempre gentilissimo e scusa per il tempo perso.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 20 October 2025 17:29
E di cosa Emanuele!
Anzi, grazie alla tua richiesta ora abbiam recuperato i link a entrambi i documenti. E, come si suol dire, li abbiam messi in cascina. Dovessero servire... son lì. :-)
buona serata!
paolo
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 20 October 2025 09:53
20/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


A RODINSKOE, grazie alla logistica che negli ultimi giorni è decisamente migliorata e, soprattutto, a un controllo nuovamente assicurato dello spazio aereo, i russi han piazzato SEI NUOVE BATTERIE DI ARTIGLIERIA PESANTE, la situazione in cartina è compromessa:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60737
In queste condizioni non avrebbe alcun senso tenere posizioni che saranno a questo punto distrutte, ma non mi meraviglierebbe prendere atto dell’ennesimo ordine di tenuta a oltranza. Fino all’ultimo ucraino.

CHI SI RIVEDE... IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE!

Ve lo ricordate il Fondo Monetario? Fino al 2001 ne parlavamo un giorno si e l’altro pure. Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, spirale del debito, PVS nella morsa, basta col neoliberismo (così lo chiamavamo, all’epoca).

Poi arrivarono i black-block, le torri gemelle e venticinque anni di guerre. E il problema… rimase, solo che non ne parlò più nessuno. Ieri il canale ucraino Zerada ci informava che il problema era talmente rimasto che sarebbe stato proprio il FMI a RICHIEDERE LA SVALUTAZIONE DELLA GRIVNA DI UN ALTRO 10%, oltre che le solite “riforme strutturali”:
https://t.me/ZeRada1/27399
in cambio naturalmente di liquidità. Sempre Zerada ci informa che il “malvagio” JANUKOVICH, prima che lo intervenissero i “pilastri del pensiero libero” con un colpo di Stato, si era già mosso per INTERROMPERE LA “COOPERAZIONE” COL F.M.I.

Dettagli… e oggi, con una guerra civile durata undici anni e un Paese da allora in mano a un regime tanto criminale quanto irresponsabile nei suoi confronti – irresponsabile in quel senso, mentre in quello opposto, ovvero quello degli interessi padronali stranieri, è più che responsabile – ci mancava all’appello il FMI redivivo, con le sue condizioni. Le sue SOLITE condizioni. È arrivato anche lui, ultimo fra gli avvoltoi che aleggiano sopra il cadavere moribondo di quella che, alla fine dell’URSS, era la seconda repubblica per potenza economica.

AMORE FRATERNO

In Polonia, il nuovo “popolo fratello” di quello ucraino, ovvero quello riconosciuto ufficialmente in quanto tale dai “pilastri del mondo libero”, dopo tre anni di “fratellanza” brucia fraternamente le auto con targa sorella (filmato qui):
https://t.me/drugoeeto/30057

In Ucraina, il nuovo “popolo fratello” di quello polacco riceve fraternamente in dono le camionette con cui i Te-Tse-Ka sbattono al fronte i propri connazionali, per immolarli “fino all’ultimo ucraino” (ennesimo filmato di intruppamento, al secondo 00:38 si vede chiaramente la targa polacca 0P0 12066):
https://t.me/legitimniy/21064

Militari che viaggiano in borghese su mezzi di terza mano con targa polacca. Da una parte bruciano le macchine, dall’altra le donano. O le vendono a lotti. O le noleggiano. La logica? Vi paghiamo sì, o popolo fratello, ma per stare lì. A crepare.

Per la cronaca, i Te-Tse-Ka su minivan tedesco con targa polacca anche qui se la sono data a gambe: e per la proprietà transitiva, oggetto dei fraterni insulti dei civili non sono finiti solo i traditori connazionali, ma ormai anche chi li mantiene. Popolo “fratello”, quello polacco, ma sempre più soltanto di quella parte di parassiti sempre più in odio al proprio, di popolo: un popolo intero sempre più esasperato.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 4 Reply | Reply with quote | Quote
0
Fabrizio
Monday, 20 October 2025 12:01
Beh se non altro l'ultima giravolta di Trump ci sta regalando delle belle perle dai cinegiornali. Dopo l'articolo del Corriere della Sera che definisce l'incontro a Budapest come uno schiaffo ad Ucraina e UE, oggi mi sono imbattuto in questa gemma di Christian Rocca: https://www.linkiesta.it/2025/10/no-kings-trump-putin-zelensky/

Per chi non lo sapesse è un nostro connazionale che vive a New York è uno dei principali megafoni dell'Impero a stelle e strisce in Italia, oltre che fermo sostenitore di qualunque guerra decisa alla Casa Bianca. Nel 2011 arrivò a definire l'invasione e l'uccisione di Gheddafi il capolavoro di Obama.
Nel 2022 esultò sui social per l'attentato ucraino al ponte di Kerch per poi accusare la Russia di terrorismo quando risposero bombardando pesantemente per la prima volta il sistema energetico ucraino.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 20 October 2025 14:04
Ormai fan fatica a stargli dietro anche i suoi... :-)
un abbraccio!
paolo
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 20 October 2025 00:27
19/10 ore 21:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

IL CERCHIO COMINCIA A STRINGERSI INTORNO A GULJAJPOLE. I natofascisti mai, e poi mai, si sarebbero aspettati un epilogo di questo tipo: accerchiati da sud, est e nord. Come si è arrivati a questo? Il riassunto delle puntate precedenti lo facciamo ogni giorno, scelte tattico-strategiche che hanno privilegiato i portafogli delle lobby delle armi, persino a scapito di quello che le armi dovrebbero fare in un conflitto armato: portare chi le adopra ad avere la meglio sul nemico.

Oggi, una linea di difesa attrezzata per contenere i russi da sud, se li vede piombare a centottanta gradi. Un cerchio che comincia a stringersi dalla prima notizia della giornata: I RUSSI LIBERANO POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3118

Superano il fiume JANČUR, assumono il controllo della strada che conduce a USPENOVKA per OLTRE SEI CHILOMETRI, ricongiungendosi coi compagni a sud. Questo significa garantire alle truppe più avanzate RIFORNIMENTI E RINFORZI COSTANTI.

Significa anche accostarsi alla doppia linea di difesa natofascista DAL LATO DOVE È PIÙ VULNERABILE (cartina qui)
https://t.me/divgen/74114?single
e cominciare, metodicamente, a smantellarla da est. I russi approfittano di questo momento di ulteriore difficoltà e LIBERANO SUBITO DOPO OCHOTNIČ’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3119
ovvero l’ultimo tratto a est del fiume Jančur sotto USPENOVKA ancora sotto il controllo natofascista.

In serata, giungeva comunicazione della liberazione anche di NOVONIKOLAEVKA (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60711
I russi hanno raggiunto Uspenovka anche da sud.

Prossimo passo: ingresso a USPENOVKA anche da sud, questa che salta e russi a questo punto che possono attaccare la doppia linea di difesa summenzionata anche da nord, oltre che fare piazza pulita di tutto quanto di natofascista si trova ancora a est del fiume Jančur. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI GUARDANO GIÀ OLTRE LE SORTI DI UNA BATTAGLIA GIÀ SEGNATA E PUNTANO, METODICAMENTE, A DOBROPOL’E ENTRANDO A NOVYJ DONBASS (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3120
E PORTANDOSI A QUATTRO CHILOMETRI E MEZZO DALLE SUE PRIME CASE A EST.

Dobropol’e, posizione qui
https://divgen.ru/48.46928/37.0768/11
e qui,
48.46928/37.0768
è uno snodo estremamente importante. Da qui parte la via diretta verso KRAMATORSK a NORD-EST. I russi potrebbero inoltre procedere VERSO NORD, parallelamente da qui e da ZOLOTOJ KOLODEZ’, poco più a nord-est e da cui passa un’altra via verso nord. Spingendo da entrambe raggiungerebbero un’altra via che la approvvigiona, tagliandola. Resterebbero poi due vie soltanto, la M-03 e un’altra subito a sud, e IL BLOCCO KRAMATORSK-SLAVJANSK SAREBBE IN PIENO ACCERCHIAMENTO. Parliamo di poco più di sessanta chilometri in linea d’aria che, per tre anni buoni, quando la guerra era di annientamento e basta, sono stati numeri colmabili in anni. Ora che alle millecinquecento perdite inflitte ogni giorno si aggiungono anche avanzamenti, diventa materia di mesi. Staremo a vedere.

Poco più a sud, i russi avanzano e guadagnano posizioni all’interno di RODINSKOE (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/43406
confermato anche da quest’altra mappa:
https://t.me/boris_rozhin/183898?single

Anche nella stessa KRASNOARMEJSK, oggi, ci sono stati sviluppi, e clamorosi. I russi hanno LIBERATO LA STAZIONE FERROVIARIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3121
e creato i presupposti per un’ennesima sacca nel centro cittadino. Sacca assolutamente non vuota e che, nel momento in cui sarà liquidata, avrà conseguenze pesantissime sia in termini di perdite inflitte, che di soldati prigionieri, che di rapporti di forza fra natofascisti superstiti e russi attaccanti.

Un’area, quella fra KRASNOARMEJSK e DIMITROV ancora in mano ai natofascisti, che si sta assottigliando sempre più. I RUSSI OGGI ENTRANO A DIMITROV (parte sud, cartina qui):
https://divgen.ru/event/3123
e creano i presupposti per avanzare anche a sud, ripianando un’intera area e liberando risorse che andranno a incrementare ulteriormente la loro forza d’urto. L’impressione è che stia saltando un po’ tutto, i natofascisti stiano mollando le posizioni più avanzate, arretrando e, al contempo, cercando di uscire dalla trappola in cui i loro comandanti li hanno infilati, mentre i russi li incalzano da più direzioni e accelerando la loro fine.

I PILASTRI DEL MONDO LIBERO

Così si definiscono i nostri governanti, in particolare quella attualmente a guida dello stivale in riferimento al bullo di quartiere d’oltreoceano. Quello che di fronte a piazze gremite contro di lui (un immagine qui)
https://t.me/parstodayrussian/190289
e filmati città per città montati qui:
https://t.me/parstodayrussian/190300

reagisce, per ora solo virtualmente, pubblicando un filmato dove a bordo di un bombardiere sgancia merda sui manifestanti:
https://t.me/parstodayrussian/190301

Gli stessi suoi bombardieri, con una stella di Davide verniciata sopra che, invece di sganciare merda, sganciano ancora oggi BOMBE sul cielo di GAZA:
https://t.me/boris_rozhin/183893
perché questi filmati non sono virtuali:
https://t.me/gazaalannetz/15919
https://t.me/gazaalannetz/15916
e non era nemmeno virtuale la scuola che hanno bombardato, coi bambini dentro:
https://t.me/gazaalannetz/15911

Ennesima strage vera. Da parte dei pilastri del mondo libero, che probabilmente rimpiangono i tempi di quando, un po’ più in là, potevan tranquillamente “cavalcare nel tempio e nel portico di Salomone affondando nel sangue fino alle ginocchia, e fino alle briglie dei cavalli” (“in templo et in porticu Salomonis, equitabatur in sanguine usque ad genua, et usque ad frenos equorum”, Raimundus De Agiles, «Historia Francorum Qui Ceperunt Jerusalem»). E anzi, era la “giusta e sorprendente punizione divina” (“justo miroque Dei judicio”, ibidem).

Del resto, che si bombardi liquame finto o bombe vere, siamo noi che non capiamo: “ci sono forze che cercano di dividerci, di ridefinire la nostra storia e di distruggere le nostre tradizioni condivise . La chiamano cultura 'woke'”, ci spiega sempre l’altro pilastro del mondo libero.

Scriveva sei anni dopo quel 12 ottobre 1492 l’Autore di queste “tradizioni condivise”: “Di qui sarebbe possibile inviare, nel nome della Santissima Trinità, un buon numero di schiavi da mettere in vendita, insieme a un carico di brasile [una qualità di legno]. Se le informazioni di cui dispongo sono buone, mi risulta che sarebbe possibile vendere quattromila schiavi, per un valore di venti milioni e più” (Cristoforo Colombo, “Lettera ai sovrani”, settembre 1498) e aggiungeva subito dopo, riferendosi all’alta mortalità durante questi viaggi in nave stivati in condizioni disumane: “È vero che attualmente ne muoiono molti, ma non sarà sempre così. I negri e gli abitanti delle Canarie avevano cominciato anche loro nello stesso modo” (ibidem).

E questo era Colombo, nemmeno Cortes o Pizarro: tratto da un libro di Todorov di quasi mezzo secolo fa. Quando definire questo schifo la “nostra storia” e le “nostre tradizioni condivise” avrebbe comportato una pressoché unanime levata di scudi, tesa a evidenziare come tutte le parti coinvolte fossero nel frattempo “cresciute”, progredite nei secoli, avessero imparato dagli orrori dell’ultimo conflitto mondiale, e la parola d’ordine fosse “mai più”. Si sbagliavano. Ci sbagliavamo.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Saturday, 18 October 2025 19:09
18/10 ore 19:00 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


A NORD DI KRASNYJ LIMAN, I RUSSI PROCEDONO
- SIA VERSO OVEST, AVVICINANDOSI SEMPRE PIÙ AL FIUME OSKOL (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3113
- SIA VERSO SUD, ARRIVANDO A DOBRYŠEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3115

Un uno-due, in questo ennesimo “cvetok”, fiore che sboccia ampliandosi in più direzioni, che mette in crisi una difesa, quella natofascista, sempre più incapace di fronteggiare gli attacchi molteplici e ripetuti da parte russa.

Nel primo caso, poi, i russi stanno aggirando postazioni difensive (cartina qui)
https://t.me/divgen/74083?single
concepite per contenere attacchi da sud, non da est, dove oltre un anno di progressivi, continui cedimenti, frutto anzitutto del trasferimento di forze ingenti nella fallita campagna-di-russia-2.0, ha condotto i russi dove non sarebbero mai dovuti essere, ovvero, alle loro spalle.

Questo non può non ripercuotersi anche nel secondo, di caso, dove invece le linee difensive ci sono, e più di una (cartina qui),
https://t.me/divgen/74090?single
ma mancano gli uomini e i mezzi per tenerle efficacemente.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Lo stesso accade poco più a sud, dove i russi ormai si sono avvicinati a KONSTANTINOVKA anche da una direzione “tabù” come quella a sud-est (cartina qui, PLEŠČEEVKA LIBERA),
https://divgen.ru/event/3114
irta di difficoltà da superare date da una fitta rete difensiva come solo nel DONBASS i natofascisti son riusciti a fare (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74086?single

In particolare, notiamo proprio da questa cartina come dopo aver ripulito l’area a sud dell lago di KLEBAN-BYK e la stessa città a est che gli dà il nome, i russi cerchino di incunearsi nei punti più deboli, nelle falle presenti fra queste linee spezzate, e incunearsi nelle stesse, passando infine alla loro demolizione prima di avanzare ulteriormente. In genere, le strade e le ferrovie servono proprio a questo. Dove c’è una strada, una ferrovia che attraversa una linea difensiva, proprio lì è il punto più vulnerabile della stessa, proprio lì i russi insistono, sfondano, demoliscono ai lati, approfondendo ulteriormente la falla creatasi e liquidano l’intera linea difensiva.

TUTTO QUESTO, MENTRE GIÀ NELLA STESSA KONSTANTINOVKA SI COMBATTE. IN PARTICOLARE, NELLE PRIME FILE DI ISOLATI A EST (cartina qui, linee rosse che delimitano l’attuale linea di fronte):
https://t.me/beard_tim/28074

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI LIBERANO PRIMA GRAN PARTE DEL QUARTIERE SUD (Juzhnyj, cartina qui)
https://divgen.ru/event/3116
POI NE COMPLETANO LA LIBERAZIONE E AVANZANO A NORD FINO ALLA STAZIONE FERROVIARIA (seconda cartina qui):
https://divgen.ru/event/3117
In quella che è una delle maggiori progressioni in un giorno solo dall’inizio della battaglia. Sacca a ovest, area a est interamente tagliata, la situazione per i natofascisti, lo ricordiamo, in un frangente in cui i soldati semplici hanno lasciato il campo alle forze speciali, i migliori ancora in mano al regime di Kiev, si fa sempre più tragica.

A questo, aggiungiamo il fatto che KRASNOARMEJSK si trova SOTTO COMPLETO ACCERCHIAMENTO OPERATIVO. Lo riconoscono i canali ucraini stessi, commentando le immagini dei loro soldati mentre sventolano, al ritmo di 10-15 al giorno, la bandiera bianca ai droni russi che li puntano:
https://t.me/legitimniy/21058
“Obmennyj fond”, “fondo di scambio”, commentano laconicamente, per il prossimo scambio prigionieri. Dove Kiev dovrà, a questo punto, rilasciare altri prigionieri politici per pareggiare il numero di quelli da scambiare coi russi.

Nel frattempo, son sempre di più a paventare anche l’accerchiamento fisico, ovvero la sacca:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60647
E qualcuno si chiede se Avdeevka non abbia insegnato qualcosa, in questo senso. Retoricamente, visto che la risposta è no.

“CUIUS REGIO, EIUS RELIGIO”, “MORITURI TE SALUTANT”... O FORSE NO: IL REGIME FA SEMPRE MENO PAURA


Un anno fa i natofascisti entravano nella più grande cattedrale d’Ucraina, quarta al mondo per grandezza, e scacciavano i preti ortodossi per metterci i loro. Oggi quella chiesa è così:
https://t.me/ZeRada1/27387
Vuota, con una bandiera a fianco dell’altare e un tridente davanti. Ma per Vaticano (colpevolmente!), UE e tutto l’U-ccidente gli usurpatori, alla cui fede farlocca non aderisce praticamente nessuno, son divenuti e restano gli interlocutori ufficiali. Siamo tornati al “cuius regio, eius religio”. Con l’aggravante che ormai, del fatto che se per protesta nessuno va più in chiesa, non importa più niente a nessuno: anzi, ancora meno voci fuori dal coro.

È lo stesso principio della MACHADO, nota sempre Zerada, mentre commenta l’intervista del “premio nobel per la pace” datata febbraio 2025, rilasciata al figlio di Trump
https://geopoliticaleconomy.com/2025/10/16/venezuela-maria-corina-machado-privatize-oil-us-corporations/
che ha fatto il giro del mondo:
https://t.me/ZeRada1/27382

Dimenticatevi dell’Arabia Saudita, dimenticatevi dei sauditi. Noi abbiamo più petrolio, ovvero un potenziale infinito.
Forget about Saudi Arabia; forget about the Saudis. I mean, we have more oil, I mean, infinite potential.

E apriremo i mercati. Via il governo dal settore petrolifero. Privatizzeremo TUTTA la nostra industria.”
And we’re going to open markets. We’re going to kick [out] the government from the oil sector. We’re going to privatize all our industry.

Il Venezuela ha risorse importanti: petrolio, gas, minerali, terra, tecnologia. E come hai detto prima, siamo in una posizione strategica, a qualche ora d’aereo dagli Stati Uniti.
Venezuela has huge resources: oil, gas, minerals, land, technology. And, as you said before, we have a strategic location, you know, hours from the United States.

E faremo esattamente così, sappiamo che dobbiamo farlo.
So we’re going to do this right. We know what we have to do.


E capisci, le ditte statunitensi sono in una posizione super strategica per investire.
And American companies are in, you know, a super strategic position to invest.


Questo Paese, il Venezuela, diverrà la più brillante opportunità di investimento per le ditte statunitensi, brave persone che faranno un sacco di soldi.
This country, Venezuela, is going to be the brightest opportunity for investment of American companies, of good people that are going to make a lot of money”.


Premio nobel per la pace… la maggiore risorsa di un Paese che finisce nelle mani delle multinazionali a stelle e strisce. Come in Ucraina, rincara la dose Zerada.

“Ecco perché gli ucraini han già dato a Trump le proprie materie prime e la terra, ai britannici i porti, eccetera. Ma Turčinov, Porošenko e Zelenskij presidenti ladri al posto di Janukovič non era ancora abbastanza. Per accedere al “premium account” (sic!) dell’Occidente era necessario combattere ininterrottamente con gente che apparteneva per l’ottanta percento allo stesso loro popolo: i russi.”
Потому что украинцы уже отдали Трампу свои недра и землю, британцам порты и т.д., но не только ради того, чтобы Турчинов, Порошенко и Зеленский были президентами и грабили их вместо Януковича. Важным фактором продолжения этого «премиум аккаунта» Запада для Украины является необходимость непрерывно воевать с самым братским для 80% украинцев народом – русскими.

https://t.me/ZeRada1/27382

E VISTO CHE MANTENERE A SUON DI SUSSIDI, STIPENDI E PENSIONI MILIONI DI PERSONE COSTA, COSA HANNO PENSATO BENE I “VOLENTEROSI” AIUTANTI D’UCCIDENTE? FANTASIA FANTASIA PORTAMI VIA… ESIGERE DAL GOVERNO FANTOCCIO DI KIEV, MEGLIO, DALLA SUA BANCA CENTRALE, DI SVALUTARE LA MONETA NAZIONALE, ALTRIMENTI DETTA GRIVNA, ALMENO DI UN BUON ALTRO 10-15%!!!
https://t.me/legitimniy/21057

Risultato: per iniettare nel bilancio del Paese in bancarotta (fraudolenta!) le risorse necessarie a erogare una pensione MEDIA, pari a 6.436,8 grivne,
https://24tv.ua/economy/ru/pensii-ukrane-skolko-poluchajut-pozhilye-ljudi-oktjabre-2025_n2933880
oggi servono 136,95 dollari. Domani ne serviranno 119,2. Dolce l’uva, nevvero? E ma aumenterà l’inflazione, crollerà ulteriormente il potere d’acquisto, UN TERZO DEI PENSIONATI OGGI NON ARRIVA NEMMENO A 4.000 GRIVNE (85,10 dollari oggi, 74,07 dollari domani)! Esticazzi non lo mettiamo? Del resto, i pensionati di qualcosa devon pur morire… o crediamo alla storiella che a qualcuno importa ancora qualcosa di loro? E non solo in QUEL regime, ma in altri ben più vicini, anzi sopra le nostre, di teste?

E a questo punto, sinceramente che un popolo condannato dai padroni a immolarsi “fino all’ultimo ucraino” vada in chiesa, quella creata a tavolino dai padroni, o non ci vada, ai padroni stessi non importa un fico secco. Anzi, più che “cuius regio, eius religio”, “Morituri te salutant”.

O FORSE NO. Non solo i commenti alla notizia dell’autista che aveva tirato sotto due Te-Tse-Ka a un posto di blocco sono piovuti contro i Te-Tse-Ka a migliaia, e come sottolineava un avvocato forense qualche giorno fa SIAMO TUTTI TRACCIABILI, anche con vpn, account anonimi, eccetera, in particolare in regimi come quello di Kiev.
https://t.me/legitimniy/21055
Ma anche assistiamo quotidianamente a scene di attacchi come i Te-Tse-Ka come quello riportato da Legitimnyj nel link appena citato. Quartiere popolare di DNEPROPETROVSK, parcheggio davanti ai palazzoni, ennesima retata, con due macchine. La prima scappa di fronte all’accorrere di gente a difesa del malcapitato, lasciando - per paura di prendere non solo vetri spaccati e colpi sulla carrozzeria anche botte vere – il “collega” col malcapitato in balia dei condomini. I quali cominciano a prenderlo a botte finché non molla la presa e se ne va via, coperto di insulti e scappando con un altro degno compare sulla seconda macchina. Anch’essa salutata in uscita con “calorose pacche di incoraggiamento” sui vetri e sulla carrozzeria.

Sempre più civili capiscono che, a questo punto, è tutto nelle loro mani. Che il conto alla rovescia per la loro autodistruzione si può e si deve fermare. Fermando questi criminali. Ne vedremo ancora e di più. Ma non chiamiamola, nei nostri cinegiornali luce, “resistenza”, per l’amor del cielo… tutt’al più, come nel 2014, anche questi scesi dai palazzoni sono “terroristi filorussi”. Anzi, non parliamone affatto. Del resto, per i nostri cinegiornali sono già dati per morti. Immolati. Fino all’ultimo ucraino. Forse no.

Aggiornamenti a seguire domani.
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
Lorenzo
Saturday, 18 October 2025 01:00
Un approfondito e interessantissimo articolo - anche se apparso su Foreign Affairs - sulla rivoluzione in termini di pianificazione, formazione ufficiali e addestramento che sta avendo luogo da tre anni a questa parte all'interno delle forze armate russe:

https://archive.ph/d7DeD#selection-1683.966-1687.736
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Monday, 20 October 2025 10:09
Ma, forse, avrebbero bisogno di studiare qualche esempio del passato... PORTARE LA GUERRA IN CASA DEL NEMICO.... e non affrontare il nemico dove e come vuole lui.... 4 anni per liberare CUMULI DI ROVINE e contare oltre centomila morti o amputati ( e non lo dice la nostra propaganda, ma PUTIN, che ammette 200/250 perdite russe irrecuperabili - fra morti e feriti gravi - al giorno..)
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Saturday, 18 October 2025 00:20
17/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI AVANZANO NOTEVOLMENTE IN CITTÀ. Cartina aggiornata in due tempi:
https://divgen.ru/event/3111
et
https://divgen.ru/event/3112

Soprattutto, TAGLIANO FISICAMENTE TUTTE LE VIE DI COMUNICAZIONE CHE CONDUCONO ALLA CITTÀ. Ai natofascisti resta un corridoio di tre chilometri e mezzo dove i russi ancora non ci sono, ma anche dove le strade sono più che altro viottoli.

Le perdite inflitte sono enormi, ormai qualsiasi cambio, trasferimento feriti, arrivo di ulteriori rinforzi, è praticamente impossibile. L’ordine, tuttavia, è stato quello di tenere fino all’ultimo ucraino, e così i comandanti hanno disposto. Risultato: i loro reparti sono decimati, i loro mezzi abbattuti uno a uno dai droni russi:
https://t.me/voenkorKotenok/68220

I soldati stessi, lamenta il natofascista Roepke mostrando il fotogramma di uno di loro mentre mostra al drone russo la bandiera bianca della resa, si arrendono mentre i russi sono ormai in pieno centro:
https://t.me/divgen/74059

Aggiornamenti a seguire domani.
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 17 October 2025 15:16
17/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO NOTEVOLMENTE VERSO OVEST, RAGGIUNGENDO LE SPONDE DEL FIUME JANCHUR ANCHE SU QUESTO PUNTO A NORD E LIBERANDO IL PAESINO DI TRIVOL’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3107

I russi ora sono a MENO DI SEI CHILOMETRI E MEZZO dalla strada che da POKROVSKOE a nord porta a GULJAJPOLE a sud. Tagliata quella, tagliata un’intera logistica. Inoltre sono a MENO DI DIECI CHILOMETRI dall’andare nuovamente a sbattere contro il confine di oblast’ ed entrare nuovamente a ZAPOROZH’E.

La loro è stata una mossa astuta perché si sono riusciti a infilare nella linea di difesa nemica colpendola trasversalmente, progressivamente spazzandola via dal suo punto più debole, quello laterale a est (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74038?single

Non solo. A questo punto avendo chiuso completamente A NORD e a SUD l’area a est del FIUME JANCHUR, la stessa ora si trova tagliata, essenzialmente, nelle comunicazioni e nella logistica. Accelerando così la sua fine.

VERSO SEVERSK

I RUSSI RIPULISCONO UN’INTERA SACCA A SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3108
e portano la linea di fronte a ridosso di ZVANOVKA e, in prospettiva, di SEVERSK, chiusi ormai nella stessa trappola. Non molte fortificazioni a difesa incontreranno nel loro cammino verso nord (cartina qui)
https://t.me/divgen/74041?single
e TRE CHILOMETRI E MEZZO SEPARANO LE DUE PUNTE che andranno a ripianare l’ennesima U che li attende da sud. Nel frattempo, ZVANOVKA potrebbe essere ulteriormente avvicinata da sud, così da mantenere una certa continuità di azione e accorciare le distanze fra i due cordoni dell’ennesima sacca.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI SFONDANO DA EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3110
LIBERANO PESCHANOE E CREANO UN SETTO CHE TAGLIA IN DUE L’IMMENSA SACCA A EST DEL FIUME OSKOL. Incuneandosi fra due linee fortificate (cartina qui):
https://t.me/divgen/74047?single
sono riusciti a mettere in crisi entrambe! Ora attaccate anch’esse dove sono più fragili e, metodicamente, smantellate pezzo per pezzo, posizione per posizione.

Oltre a tutto questo, a sud si vede già l’ennesima sacca, con le posizioni più avanzate natofasciste attualmente sotto attacco e non in grado, con ogni evidenza, di tenere a lungo. Oltre a questo, aver liberato CINQUE CHILOMETRI di N-26, la statale in giallo nella cartina, oltre a migliorare la logistica consente un avanzamento notevole di pezzi pesanti per un ulteriore martellamento di posizioni un tempo arretrate, ora in prima linea. Liberare l’area a est del fiume OSKOL, e proseguire in condizioni di ritirata da parte dei natofascisti, consentirebbe ai russi di tornare ai confini di agosto 2022. E superarli. IL FIUME A QUESTO PUNTO A CUI POTREBBERO PUNTARE NON SAREBBE PIU’ L’OSKOL, MA IL SEVERSKIJ DONEC. Staremo a vedere.

DA VOLCHANSK A KUPJANSK

I RUSSI GUADAGNANO TERRENO A EST DI VOLCHANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3109
A rischio di essere tagliata, un’intera strada che, subito a ridosso della nuova linea di fronte, porta a est lungo tutta una serie di paesini che dopo trentacinque chilometri circa arriva al confine. Con tutte le conseguenze del caso.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 17 October 2025 11:28
17/10 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK


I RUSSI CHIUDONO LA SACCA A EST DI FILIJA (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60551
Posizione qui
https://divgen.ru/48.07763/36.82837/11
e qui:
48.07763/36.82837
Non sono tanto quei diciotto chilometri quadrati recuperati in un botto a contare, quanto il fatto che la linea di fronte si è enormemente ristretta e ora i russi convergono da sud verso NOVOPAVLOVKA a nord. Si aprisse – E APPROFONDISSE – qui una falla, avremmo un tracollo di tutta l’area che ora cerca di contenere i russi da est all’altezza di UDACHNOE, poco più a nord e a ovest di KRASNOARMEJRSK. E il passaggio su questo fronte a una guerra di manovra. Entrambe le cose preoccupanti per il regime di Kiev.

A preoccupare dovrebbe essere anche il fatto che, in una CHERSON rimasta dormiente per anni, dopo mesi di tentativi natofascisti (riusciti) di suicidio assistito (dai russi) a KRYNKI, ALESHKI e sulla riva sinistra del DNEPR, ora i russi si sono attivati:
- prima riprendendosi tutti gli isolotti e isoloni sul fiume,
- poi spazzando via le fortificazioni erette dai natofascisti e rompendo la loro logistica facendo lo stesso coi depositi e le caserme nelle retrovie:
https://t.me/voenkorKotenok/68221
In genere, preludio a qualcosa. O simulazione di un preludio a qualcosa. In entrambi i casi, per i natofascisti urge correre ai ripari. E distrarre altre energie.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

CHE ALL’AZIONE DI IERI AVREBBE DOVUTO SEGUIRE UN’ALTRA, BEN PIU’ PROFONDA, ERA PREVEDIBILE. MA NON NEL GIRO DI POCHE ORE. I russi stamane sono giunti non con incursori o guastatori, ma con il grosso delle truppe, alle porte di Konstantinovka (cartina aggiornata qui):
https://divgen.ru/event/3106
In altre parole (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74034?single
hanno sbaragliato l’ultima linea difensiva a est approntata dai natofascisti. Altro pezzo che cede, altri problemi operativi enormi con risorse sempre più limitate a disposizione.

ATTACCO AI TE-TSE-KA

Ieri un camion “non ha visto” (autista sobrio) un posto di blocco e ne ha tirati sotto due. A ODESSA:
https://t.me/RVvoenkor/101941

Anche nell’ovest, non siamo agli investimenti, ma ormai si assiste quotidianamente a scene come questa:
https://t.me/ZeRada1/27359
per inciso, non solo non li han fatti nemmeno scendere dalla macchina e gli han messo le mani addosso ancora sul sedile, ma li hanno costretti dopo alla fuga, riporta la cronaca di Zerada.

LE PRIME VITTIME DEL FASCISMO: I BAMBINI


I Te-Tse-Ka non solo come cancro da estirpare, ma come simbolo di un fascismo che miete le sue prime vittime proprio fra i bambini. Il riferimento è a questo filmato:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60554

Abbiamo giocato tutti, o quasi, da bambini “alla guerra”. Agli indiani e cowboy, “fra la via Emilia e il west”. Nel "Marco Polo" di Montaldo c'è una scena (prima puntata) dove i bambini veneziani si prendono a legnate su barchette in laguna a veneziani contro genovesi.

Ma questa variante locale di guardie e ladri, o acchiapparella, con riprodotti su scala mignon lo sbirro, lo squadrista, o il soldato (in mimetica, passamontagna e giubbotto antiproiettile) i quali al posto di blocco fermano "come i grandi" un bambino in maglietta arancione, il "civile", il quale si divincola e scappa, mi era ancora nuova.

Due considerazioni al volo, e senza entrare neppure nel tema del “bullismo” perché, come diceva una psicologa a un incontro qualche sera fa, ne aveva anche lei le tasche piene di questa parola ormai abusata. I “bulli” ci sono sempre stati. Specialmente nel mio quartiere, fatto di supercondomini e condomini da migliaia di famiglie, intruppate tutte nel giro di pochi mesi, in forme ben peggiori di quelle attuali.

Oggi son cambiati i mezzi, quello si, e in peggio. Questo è il problema, rispetto al prendersi a botte di allora: ci sono i telefonini, ogni immagine che parte comporta una perdita di controllo sulla stessa; c’è il revenge-porn, a me ha fatto impressione sapere che con l’IA si riesce a fare foto pornografiche (che poi dicevano in quell’incontro sono PEDO-pornografiche, visto che riguardano minori) associando volti a corpi nudi tratti da foto; c’è se vogliamo molto, ma MOLTO di peggio della menarola o della rissa, al punto che durante quell'incontro, fatto per bumer come me incapaci di stare al passo coi tempi, mi chiedevo se non vi fosse da rimpiangere la stessa. Oggi, la seconda causa di morte tra i NOSTRI ragazzi, dopo gli incidenti stradali, è il suicidio. MORTI, ma nessuno dice OMG, ne parla il regionale in un trafiletto, e poi si passa allo sport. Son cambiate tante, tantissime cose, da quando ci si trovava in cortile e si regolavano conti piccoli, medi, grandi direttamente e poi si proseguiva come prima, più di prima a tirar sera tra una pallonata e un’altra.

Premesso questo, torniamo al filmato: siamo a forme elementari di violenza, sono bambini e non ragazzi. Qui abbiamo, RIPRODOTTA SU PICCOLA SCALA, LA STESSA VIOLENZA DI STATO CHE GRANDI ESERCITANO SU ALTRI GRANDI. Violenza di Stato che se vogliamo c'è sempre stata, negli esempi citati, e che personalmente mi piacerebbe non fosse più un riferimento per bambini e ragazzi, veicolando la loro naturale e sacrosanta aggressività in maniera diversa. Violenza di stato che però qui è PRESENTATA e RIPRODOTTA in maniera sostanzialmente diversa:

VIOLENZA DI STATO CHE NON E' NOI CONTRO LORO (VENEZIANI CONTRO GENOVESI)

VIOLENZA DI STATO CHE NON E' BUONI CONTRO CATTIVI (GUARDIE E LADRI)

VIOLENZA DI STATO CHE E’ SOLO PREPOTENZA, E’ SOPRUSO, E’ SOPRAFFAZIONE RAPPRESENTATA COME MODELLO POSITIVO, IN CUI I BAMBINI DILIGENTEMENTE, RIPRODUCENDO UNIFORMI, ARMAMENTI, PERSINO POSE E ATTEGGIAMENTI, SI IDENTIFICANO. Qui abbiamo la riproduzione di schemi chiaramente mutuati dai “grandi” ed eretti a MITO, EROI DA IMITARE, in una società fittizia dove il disertore, l’obbiettore, il debole è un “untermensch”. In una società FASCISTA.

Un filmato come questo parla di più di mille saggi sull’argomento.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 6 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 16 October 2025 23:22
16/10 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I russi avanzano lungo la M-18 che porta dritti a Zaporož’e (cartina qui), in linea d’aria a meno di diciotto chilometri a nord.
https://divgen.ru/event/3103

Non fanno scalpore, come avanzamenti, ma vista la distanza ridotta e l’assenza di fortificazioni approntate degne di questo nome (cartina qui),
https://t.me/divgen/74017?single
preoccupano, e non poco, un comando sempre più a corto di rinforzi da inviare per stabilizzare situazioni sempre più fuori controllo.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Si riprende ad avanzare anche qui, stavolta da est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3104
Pare comunque che i russi stiano attendendo buone notizie a ovest. Dovessero davvero liberare Šachovo, per esempio, e proseguire verso nord. Questa intera area resterebbe tagliata fuori e chiusa nell’ennesima sacca, a questo punto provocando un fuggi fuggi per evitare l’accerchiamento che condurrebbe allo stesso risultato di una liberazione casa per casa, ma con tempi e perdite decisamente inferiori. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI OGGI RIDUCONO DI OLTRE LA METÀ LA SACCA IN PIENO CENTRO CITTADINO E, DI FATTO, PONGONO UNA SERIA IPOTECA SUL SUCCESSO DI QUESTA BATTAGLIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3105

Come è possibile notare da questa mappa satellitare,
https://t.me/divgen/74026?single
le aree urbane dove ancora i natofascisti si annidano sono ormai poche. Troppo poche.

I natofascisti oppongono una resistenza accanita ma, specialmente dopo oggi, dovrebbero solo pensare a ritirarsi minimizzando le perdite, anziché immolarsi in ottemperanza alle disposizioni di criminali che a crepare mandano gli altri e i loro figli, non loro e i loro. Attenzione che l’intera area a est del fiume OSKOL ancora in mano alle forze del regime è sempre più tagliata.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 16 October 2025 16:14
16/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK

I russi si avvicinano a NOVOPAVLOVKA nell’oblast’ di Dnepropetrovsk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3102
creati i presupposti per l’ennesima sacca a est, complice il fatto che nell’area, di fortificazioni, non se ne vedono proprio (cartina qui):
https://t.me/divgen/74011?single
e la stessa NOVOPAVLOVKA, letteralmente chiusa da due parentesi “(” “)” che ne costituiscono l’unica linea di difesa, una volta attaccata da più punti non terrà molto a lungo.

VICTORY FUND FOR UKRAINE: FONDO DELLA VITTORIA O LA VITTORIA CHE HA TOCCATO IL FONDO?

La Polonia ha risposto picche: non caccerà un soldo per comprare le armi a stelle e strisce da destinare poi in Ucraina.
https://t.me/RVvoenkor/101884
Aiuterà “in altro modo”. Ecco allora il multiforme ingegno a stelle e strisce elaborare un nuovo piano: i dazi anticinesi in importazione genereranno introiti che finiranno nel “Fondo della Vittoria”. Dazi del 500% finché i cinesi compreranno petrolio russo:
https://t.me/ZeRada1/27345
Lo stesso dovrebbe fare l’UE: dazi del 500% ai cinesi finché compreranno petrolio russo
https://t.me/RVvoenkor/101895
Racket, per inciso, esteso anche ai giapponesi:
https://pluralia.com/news/usa-al-giappone-dovete-interrompere-le-importazioni-energetiche-dalla-russia/

I cinesi hanno già risposto picche
https://t.me/parstodayrussian/190238
minacciando risposte speculari:
https://t.me/RVvoenkor/101897
I giapponesi, come al solito, tergiversano.

Bastano tuttavia le risposte simmetriche cinesi a mettere in ginocchio sia USA che Europa. Europa non ne parliamo, USA, basti pensare al rifiuto, paventato dai cinesi, di IMPORTARE SOIA dagli Stati Uniti e il terremoto che ha suscitato:
https://www.rbc.ru/politics/15/10/2025/68eeb7549a794749fedff8e0
118,84 milioni di tonnellate di soia prodotte lo scorso anno:
https://www.fas.usda.gov/data/production/commodity/2222000
Metà della merce esportata andata (e va) in Cina:
https://farmdocdaily.illinois.edu/2025/09/us-soybean-harvest-starts-with-no-sign-of-chinese-buying-as-brazil-sets-export-record.html
Direi che senza toccare terre rare o altre cose particolari, basterà solo chiudere il rubinetto della Soia e gli elettori di Trump gli marceranno coi trattori DENTRO il Campidoglio. Staremo a vedere.

QUATTROCENTOMILA UCRAINI, SOTTO IL REGIME DI KIEV, CON DOPPIA CITTADINANZA… E LA SECONDA E’ RUSSA: SI SCOPRONO GLI ALTARINI

Oggi è la giornata degli altarini che si scoprono, dopo il can can mediatico di ieri per il sindaco (ex?) di Odessa Gennadij TRUCHANOV e il suo (falso?) passaporto russo. Già, perché ad avere passaporto (e cittadinanza) russi sono, dichiaratamente:
- il presidente dei Servizi di Sicurezza d’Ucraina (SBU) Vanja BAKANOV
https://t.me/Tatarinov_Rus/60532
- il ministro della difesa Rustem UMEROV
https://t.me/Tatarinov_Rus/60536
- il viceministro degli interni Aleksandr GOGILASHVILI
https://t.me/Tatarinov_Rus/60536
Insieme a loro, si stima, ALTRI QUATTROCENTOMILA UCRAINI,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60531
che vivono sotto il regime di Kiev. Mentre quelli dati ai nuovi cittadini di DNR, LNR, Zaporozh’e e Cherson dal 2022 a oggi sono quasi CINQUE MILIONI (ibidem).

Si scopre anche che il signor TRUCHANOV, in realtà, sarebbe stato contattato da ZALUZHNYJ tramite il Mi-6 per una possibile COALIZIONE ANTI-ZELENSKIJ. E che, scoperto, avrebbe fatto rompere ogni indugio al tandem Ze-Ermak che ha utilizzato la sua presunta doppia cittadinanza per epurarlo seduta stante:
https://t.me/rezident_ua/27779

Guerra per il potere che si intreccia e diviene un altro capitolo di questa guerra civile, in corso da oltre dieci anni.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
Fabrizio
Thursday, 16 October 2025 20:15
Sto leggendo il post di Trump dopo la telefonata di Putin, dove annuncia un nuovo incontro ai massimi livelli tra USA e Russia la prossima settimana. Dal momento che domani dovrebbe essere ufficializzata la consegna dei Tomahawk ai nazisti, comincio a temere che gli yankee vogliano ripetere lo scherzetto del 1° Giugno. Ricordo male o il giorno dell'Operazione Spiderweb era in programma un incontro tra Lavrov e Rubio?
A pensar male si commette peccato ma spesso ci si azzecca. E dal momento che abbiamo a che fare con il Grande Satana in persona...
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 16 October 2025 23:47
Concordo Fabrizio e penso che alla parola dell'attuale inquilino della casa bianca non ci creda più nessuno al mondo.

Credo però anche che, rispetto a giugno, i natofascisti abbiano ancora meno cartucce da sparare. Soprattutto, meno coup de théâtre ancora sconosciuti ai russi, ovvero che i russi non siano capaci di prevedere o, quantomeno, fronteggiare, all'interno di quelle linee rosse che, se superate, provocherebbero l'annientamento immediato di Kiev: escalation atomica, guerra chimico-batteriologica, eccetera. Il regime di Kiev ha perso anche la supremazia dei droni. A livello di guerra convenzionale gli è rimasto ben poco. A livello di terrorismo, no. Ma deve stare molto attento.

Colpi di coda ce ne saranno. Ma auspicabilmente sempre meno e sempre meno in grado di fare male.

Un abbraccio
Paolo Selmi
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 16 October 2025 11:22
16/10 ore 08:30 aggiornamento

TOMAHAWK APRIPISTA PER I TAURUS, AVANTI TUTTA!

“Tattica, strategia, abnegazione, forza”… e tutto in funzione del portafoglio dei padroni! (poveri CCCP… mal-trattati così di prima mattina).

Una volta appurato che a pagare non è Kiev ma siamo noi, UE (pardon, ora ci chiamiamo “NATO” e loro invece sono cosa… non si sa), pronta la fornitura di Tomahawk. E a seguire, perché no? Pure una fornitura di Taurus, che i padroni delle ferriere teutonico-vichinghi metteranno anch’essi sul conto del pubblico contribuente comunitario.
https://t.me/legitimniy/21037
Quante belle cose si possono fare con ottocento miliardi di euro… seicento oltreoceano duecento qui; nel frattempo, un parente che ha appena avuto un ictus ha girato QUATTRO ospedali, nella prospera Emilia, prima di trovare un posto letto. A Pavullo (per i non emiliani, vedasi sulla cartina l’unico posto letto disponibile dove si trovava). Ma va bene così.

A tale scopo, si è attivato anche il referente politico dei padroni del complesso militare-industriale, che nella culla della democrazia non si sporcano le mani direttamente con leggi, lacci e lacciuoli ma, come dicono loro, si fermano all’atrio degli alberghi (o “lobby”) dove i loro referenti alloggiano.

Referente politico… uomo immagine, uomo sandwich dell’apparato, il reale referente politico, asceso con lui al potere nel corso dell’ultima campagna elettorale e che dei suddetti padroni cura direttamente gli interessi, facendo da trait d’union fra gli spettacoli dell’uomo immagine e loro.

Uomo immagine che non conta più neppure cosa blateri, se conclude la guerra fra “Albania” e Azerbaigian,
https://www.youtube.com/watch?v=0wdzdqi2Rvw
o fra “Iran” e Pakistan,
https://t.me/parstodayrussian/190237
o fra Marte e Gallipoli, sulle note di “aria caddhipulina canta canta...”

Uomo immagine che può tranquillamente affermare che il Capo di Stato del Paese più grande del mondo, in termini di popolazione, gli ha PERSONALMENTE garantito che “non succederà più” (certo, e con Claudia Mori di sottofondo...) che comprerà petrolio o gas russo.
https://t.me/ZeRada1/27342
Con immediata SMENTITA del portavoce del Ministro degli Esteri indiano Randhir Jaiswal
https://t.me/ZeRada1/27344
il quale, pensando di rivolgersi a persone dotate di raziocinio, ha sottolineato che un conto è DIVERSIFICARE il portafoglio fornitori, TRA CUI anche gli USA, e un altro è tagliare i ponti. Ma l’uomo immagine è già avanti, la diplomazia a colpi di bulldozer, gli stessi che tiran giù le case dei palestinesi nei territori occupati, non ammette tregua.

Nuove imprese lo chiamano. Per esempio, il premio nobel per la pace che, dopo avergli dedicato il premio, che se avesse potuto si sarebbe disarcivescoviscontantinopolizzata seduta stante e lo avrebbe arcivescoviscostantinopolizzato lei stessa con le sue manine, lo invoca a far la guerra al suo Paese per “portare la pace”:
https://edition.cnn.com/2025/10/15/americas/venezuela-machado-trump-maduro-latam-intl
E lui non perde tempo, si tira su la patta, petto-in-fuori-pancia-in-dentro-mascella-in-alto e via, più veloci della luce ad “autorizzare operazioni sotto copertura in Venezuela”
https://t.me/parstodayrussian/190236
In attesa di una nuova Operación Gedeón, che speriamo vada a finire come la prima.

Soprattutto, però, occorre “portare la pace” in Ucraina. E siccome i Tomauòc e i Torelli non bastano, pronta UNA NUOVA OFFENSIVA!
https://t.me/ZeRada1/27342
“Это просто феноменально. Наступление! Мало нам одного "контрнаступа"!” Ovvero: “è semplicemente fenomenale. Offensiva! Non ci bastava la ‘controffensiva’”, commenta laconicamente il canale ucraino Zerada.

Quindi una nuova OFFENSIVA, funzionale
- lo ripetiamo alla nausea, al portafoglio padronale per questo nuovo giro di commesse pronte a entrargli nel bilancio, magari ancora già di quest’anno,
- AL MANTENIMENTO DEL REGIME ATTUALE AL POTERE, IVI COMPRESA LA REPRESSIONE IN ATTO:

1. GIRO DI VITE INTERNO ALLE STESSE FORZE ARMATE, EPURATE A OGNI LIVELLO NON IN BASE AI RISULTATI SUL CAMPO, MA ALLA FEDELTA’ A SYRSKIJ, OVVERO ZE-ERMAK. UNA NUOVA VERTICALE DI COMANDO (Сырский выстраивает внутри ВСУ жесткую вертикаль подчинения, так как ситуация на фронте нестабильна, а полевые командиры отказываются от мясных штурмов Главкома):
https://t.me/rezident_ua/27775
Anzi, sinceramente dei risultati sul campo non interessa nulla a nessuno. I comandanti che SI RIFIUTANO di entrare nel tritacarne di KRASNOARMEJSK, che ormai è frammentato a sua volta in sacche sempre più piccole dove i soldati vengono metodicamente annientati,
https://t.me/legitimniy/21036
rispondono a una logica elementare di sopravvivenza, loro e dei loro uomini. Il problema è che Syrskij risponde a ben altre logiche e ha bisogno di carnefici ai livelli di comando che facciano ESATTAMENTE ciò che ordina loro. Da cui le epurazioni e rimozioni in corso.

2. GIRO DI VITE INTERNO ALLA STESSA POPOLAZIONE, CON COSCRIZIONE OBBLIGATORIA DA ABBASSARE GRADUALMENTE, PER IL MOMENTO A 22 ANNI
https://t.me/rezident_ua/27776
FINO A SCENDERE ULTERIORMENTE.

3. E fa niente che nel Paese ormai regni il caos, con i militari che non solo fanno il bello e il cattivo tempo nell’esercizio delle loro funzioni, ma anche fuori servizio. Aumentate le estorsioni e gli omicidi a opera di militari ai danni dei civili che dicono di proteggere.
+50% degli omicidi denunciati in TRE mesi ai danni di civili a opera di militari (da 232 a 314), e
+200% per quanto riguarda le estorsioni denunciate. Non da ultimo, sequestri con riscatto (50.000 grivne nell’ultimo caso riportato, ai danni di un povero cristo, è l’equivalente di mille euro.. siamo ai lumpen-sequestri, ai sequestri straccioni)
https://t.me/rezident_ua/27774
Anzi, questo terrore è funzionale al giro di vite di cui al punto due.

Avanti così, avanti tutta: fino alla prossima commessa, pardon, fino alla prossima “offensiva” vittoriosa, ovvero fino a esaurimento scorte. Umane.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 16 October 2025 00:15
15/10 ore 23:50 aggiornamento

VERSO CHERSON


Inauguriamo questa rubrica, segnalando che un altro isolotto sul DNEPR è tornato russo.
https://t.me/russkiypatriot0/24649

Come sottolinea Rozhin,
https://t.me/boris_rozhin/183386
niente di che. Nessuna liberazione di Cherson in vista, tuttavia assistiamo a una metodica espulsione dei natofascisti da tutti gli isolotti sul Dnepr, il che avviene contestualmente a un costante martellamento della riva destra e a incursioni di guastatori che sondano il terreno. Se è vero che ancora nulla bolle in pentola, è vero anche che l’acqua a scaldare è stata messa. E il fuoco acceso. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Oggi canali ucraini confermavano gli ultimi avanzamenti russi,
https://t.me/the_military_analytics/25102
ma non solo, anche l’annientamento di una colonna di mezzi loro diretti a ŠACHOVO, segno che ormai quell’area si è trasformata in una trappola mortale dove neppure si riesce a entrare.

VERSO KRAMATORSK

Anche qui dopo anni di silenzio il fronte pare si stia riattivando. Non solo le avanzate a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi, ma anche un intenso fuoco di artiglieria sulle posizioni natofasciste (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/183420
sta preparando un’azione offensiva che pare, a questo punto, non molto lontana.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Qui i russi avanzano verso sud, scavalcando gli ultimi avamposti tenuti dal nemico in città e puntando verso SADOVOE
https://t.me/Tatarinov_Rus/60524

posizione qui
https://divgen.ru/49.66702/37.59264/14
e qui
49.66702/37.59264

L’intento appare ormai chiaro esser quello di intrappolare l’intera area a est in una sacca. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 15 October 2025 15:54
15/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Come accennavamo stamane, si sta aprendo la possibilità di una sacca nella sacca a sud-est di KRASNOARMEJSK… I RUSSI LIBERANO NOVOPAVLOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3101
e SI DIRIGONO VERSO L’AREA SU CUI, A TRE CHILOMETRI E MEZZO DI DISTANZA, GLI STANNO VENENDO INCONTRO I LORO COMPAGNI. Se la cosa andrà a buon fine, e dalla cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/73963?single
vediamo che è pure il punto più sguarnito da questo punto di vista, l’accerchiamento non sarà solo operativo come ora, dove a un chilometro e mezzo, due di distanza, da qualsiasi parte ci si giri si vedono russi sulla strada che dalla parte nord di DIMITROV porta ai quartieri a sud, ma concreto.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I russi liberano ANDREEVKA, sotto attacco da ieri (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3100

E con un ennesimo cambio di programma mettono in crisi i natofascisti che li aspettavano a sud, mentre ora si è aperto un varco a nord a tagliare la strada che da POKROVSKOE va a ISKRA a est. Varco senza fortificazioni (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73960?single

AHI SERVA ODESSA, DI DOLORE OSTELLO...

Nuova puntata nella telenovela Regime contro Truchanov. Quest’ultimo ha detto che non se ne va, che non ha passaporto russo, e… SI APPELLA AGLI STATI UNITI (SIC!) PERCHE’ SENTANO I RUSSI PERCHE’ VERIFICHINO ALLA LORO ANAGRAFE E CONFERMINO LORO CHE NON E’ PRESENTE NESSUN GENNADIJ TRUCHANOV…
https://t.me/RVvoenkor/101821
Tale “passaggio intermedio” si sarebbe reso necessario perché, dal momento che l’Ucraina non ha rapporti diplomatici con la Russia, serve un Paese – avvocati a stelle e strisce – che abbia rapporti diplomatici con la Russia e che possa fare richiesta…
Nel frattempo, il regime non ha perso tempo e ha trasferito tutti i poteri al capo della milizia locale, tale Sergej-Lysak-generale-di-brigata-tuttattaccato, banderista di provata fede sin dalla ATO del 2014 (foto qui):
https://24tv.ua/ru/kto-takoj-sergej-lysak-biografija-obrazovanie-sluzhba-v-sbu-chto-izvestno_n2933822

In tutto questo, la stampa che fa riferimento all’ex(?) sindaco di Odessa, ha dichiarato FALSO il documento relativo al presunto passaporto di Trichanov, ovvero un bel fotosciòp:
https://t.me/ZeRada1/27334
e qualcuno di loro è arrivato a incolpare di questo falso… udite udite… i russi (является результатом активных действий России против действующего мэра)

A proposito di russi: chiamati in causa per verificare se il Trichanov risulti iscritto alla loro anagrafe oppure no, si sentono ora come in quei concorsi televisivi fra ristoranti dove, dopo essersi scannati per bene, è il presentatore-giudice ad avere l’ultima parola, se “confermare o ribaltare il risultato”… e, per il momento, restano sul divano a godersi lo spettacolo d’arte varia messo in piedi, gratuitamente e senza pubblicità, da questi cialtroni. A proposito, chiedo scusa al poeta ovunque egli sia... se mi è uscita questa vergognosa sinapsi, ma sulla seconda e sulla terza strofa ci siamo proprio:

Ahi serva Odessa, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 6 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 15 October 2025 11:56
15/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


CONFERMATO L’INGRESSO A DIMITROV DA EST DEI RUSSI, DA DUE PUNTI COME INDICATO IN CARTINA:
https://t.me/frontbird/26912
Quello più a sud, tra l’altro conduce all’ennesima via di comunicazione che, se tagliata,
posizione qui
https://divgen.ru/48.28162/37.26918/13
e qui
48.28162/37.26918
porterebbe a isolare completamente la parte sud della città, dove i natofascisti hanno approntato una linea di difesa per i russi provenienti da sud e sud-est… ma non da nord. Inoltre, tagliata la strada, i russi potrebbero anche proseguire verso sud-ovest, ricongiungersi coi loro compagni e creare l’ennesima sacca. E non di piccole dimensioni. Staremo a vedere.

POTERE ASSOLUTO: MEGLIO, L’ILLUSIONE DELLO STESSO

Il tandem Ze-Ermak ha trombato ieri il sindaco di Odessa. Lo ha fatto nel modo peggiore, PRIVANDOLO DELLA CITTADINANZA UCRAINA. Motivo: Gennadij Leonidovich TRUCHANOV, classe 1965, nato e cresciuto a Odessa... è in possesso di un passaporto russo! DA SEMPRE (qui la documentazione dell’ultimo rinnovo, datato 2011, da cui si vedono rinnovi che consentono di risalire al 1997, il primo “russo” in continuazione a quello sovietico scaduto)
https://t.me/informpolitika/10070

Truchanov nega di essere in possesso di passaporto russo, ovvero essere cittadino russo: tutto falso, tutta una montatura. Truchanov che NON E’ uno stinco di santo. Truchanov uomo del regime dal 2014 sindaco. Truchanov che ha schivato, nel 2014, la Strage alla Camera del Lavoro, essendo eletto poco dopo, ma che fu coinvolto appieno in un altro incendio, nel 2017, che interessò un campo estivo con dentro 150 bambini: tre dei quali morirono.
https://www.mk.ru/politics/2025/10/14/zelenskiy-prikazhet-vyvezti-trukhanova-v-rossiyu-pochemu-odessity-ne-lyubyat-svoego-gradonachalnika.html
Truchanov intorno a cui aleggia la stessa parola che aleggia intorno a KLICHKO (sindaco di Kiev), KIM (Sindaco di Nikolaev), FILATOV (Dnepropetrovsk) e altri: KORRUPCJA.

Truchanov che, tuttavia, come Klichko e Filatov non è uomo di Ze-Ermak. E che il tandem cerca da anni di trombare, fino a oggi, PER RIPRISTINARE UNA VERTICALE DI POTERE CHE METTA AL SICURO EVENTUALI “BATTITORI LIBERI” DA COLPI DI TESTA LORO E DEI FEUDI DA LORO CONTROLLATI.

Una epurazione che viene da lontano, come da questa breve cronostoria:

07/12/2022: il regime di Kiev cominciava a far piazza pulita dei “sindaci”, partendo da ARTOSHENKO a Chernigov. Sindaco eletto con l’85% dei voti. Troppo pericoloso. In tale occasione si cominciano a fare i nomi delle prossime teste da tagliare, tra cui Truchanov.
https://t.me/ZeRada1/11321

05/01/2023: parte la polemica per la rimozione dei monumenti intitolati a “russi” a Odessa. Il regime dà la lista a Truchanov, Filatov, e tutti gli altri sindaci. Rimozione come atto di fedeltà al regime.
https://t.me/legitimniy/14485

09/05/2023: Truchanov torna nel mirino del “cerchio magico”, che cerca un pretesto per farlo fuori.
https://t.me/rezident_ua/17678

31/07/2024: Truchanov dice NO a ulteriori rimozioni di monumenti, perché gli stessi avrebbero “fatto di Odessa un brand mondiale” (делало Одессу мировым брендом... sic!)
https://t.me/ZeRada1/20779
Questo, commenta Zerada, in un momento dove i Te-Tse-Ka di Odessa sbattono al fronte cittadini odessiti, suona di macabra presa in giro. Stiamo parlando di natofascisti, non a caso. Che si scannano tra di loro usando i monumenti come pretesto.
20/09/2024 Il regime di Kiev riafferma la propria autorità sul sindaco “dissidente” e dice che van tirati giù...
https://t.me/legitimniy/18735
04/12/2024 … finché anche il consiglio comunale vota la rimozione di monumenti, alcuni dei quali patrimonio UNESCO.
https://t.me/legitimniy/19135

09/12/2024 Truchanov chiede PUBBLICAMENTE fondi al governo centrale lavandosi le mani in caso di mancato arrivo per lo stato di degrado degli IMMOBILI PUBBLICI:
https://t.me/legitimniy/19158
Neanche un anno dopo, una violenta alluvione avrebbe provocato una catastrofe con tubature saltate, immobili allagati, e purtroppo dei morti. La cui prima colpevole, denunciavano gli odessiti stessi, era sempre quella: INCURIA e ABBANDONO. Soldi chiesti, soldi arrivati, lavori zero, o di facciata. Come da migliore tradizione.

11/04/2025 Disegno di legge del regime che PROIBISCE AI SINDACI DI ANDARE OLTRE IL DOPPIO MANDATO vita natural durante, non più di due e basta, a prescindere da pause, intermezzi per rompere la continuità:
https://t.me/rezident_ua/25935
https://t.me/rezident_ua/25995
Fuori tutti in un colpo solo, e senza pretesti. Anche perché KLICHKO è intoccabile in quanto finito sotto l’ascella protettiva dei tedeschi.
https://t.me/legitimniy/21027
E in quanto uomo di Berlino, Kiev non può fargli nulla. Ma anche FILATOV e TRUCHANOV si atteggiano sempre più a “signori della guerra” locali.

13/10/2025 Kiev dà l’ultimatum a TRUCHANOV: abbiamo qui il passaporto russo che ti priva della cittadinanza ucraina. Via la cittadinanza, via non solo la tua carriera politica, ma via i tuoi conti in banca, via tutto. Sei finito. A meno che… non diventi nostro uomo e fai tutto quello che diciamo noi:
https://t.me/legitimniy/21021

14/10/2025 Kiev decide che è meglio non rischiare
https://t.me/legitimniy/21027
e pertanto colpisce il primo per educare gli altri. Prossimi Filatov e Klichko?
https://t.me/rezident_ua/27768

Infine, tutto questo “attivismo” nel purgare i potenziali concorrenti è anche leggibile in chiave PRE-ELETTORALE. Da cui è possibile capire anche come mai Mascellone Zaluzhnyj sia da anni sotto l’ascella protettiva di Londra e al sicuro a Londra. Mascellone che oggi è veramente intoccabile.

Il regime di Kiev cerca di
- rafforzare la verticale del potere (assoluto)
- fare terra bruciata di ciò che non può sottomettere perché non possa guastare il “regolare svolgimento democratico” di elezioni chiamate a gran voce dagli stessi padroni e viste come sempre più imminenti.
Ma il potere gli sguscia sempre più dalle mani. Nonostante reprimano, epurino, cerchino di ingabbiarlo e assicurarlo al proprio controllo, la loro nave sta affondando. E tutti stanno cercando di smarcarsi e individuare nuovi carri su cui salire. La purga di ieri non è una dimostrazione di potere assoluto, ma dell’illusione del regime di detenerlo. Oltre che della sua sempre maggiore fragilità.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 14 October 2025 22:07
14/10 ore 22:00 aggiornamento

FRA VOLČANSK E KUPJANSK


I RUSSI AVANZANO A VOLČANSK E DINTORNI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3099

L’idea strategica di fondo è quella di raggiungere la strada poco più a sud-est, tagliarla e, possibilmente, avanzare ulteriormente per raggiungere e tagliare anche l’altra strada che, in questa specie di “λ”, costituisce l’altra gamba e l’unica fonte di approvvigionamento rimasta per un’intera area a nord. A quel punto, sempre più difficile da tenere.

Sempre in quest’area, molto più a sud, i russi avanzano cercando di chiudere un’ennesima sacca e ricollegarsi a KUPJANSK da nord (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3098

Nel frattempo, ordinata l’evacuazione di quaranta centri abitati limitrofi a KUPJANSK:
https://t.me/RVvoenkor/101779
La paura che possa cadere da un momento all’altro, ai natofascisti, fa novanta.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

ORA NON SOLO A KRASNOARMEJSK, MA ANCHE A DIMITROV! I russi hanno raggiunto le prime case proseguendo lungo la strada da BALAGAN liberata (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28007
combattimenti in corso.


Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 14 October 2025 14:31
14/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI LIBERANO BALAGAN (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3096
e si portano anche qui alle porte di DIMITROV. L’attacco avverrà, molto probabilmente, anche da qui, una volta superata l’ultima linea difensiva (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73930?single
a ridosso della quale si sono portati coi combattimenti. Dimitrov sarà attaccata da più direzioni, come mostra questa cartina:
https://t.me/RVvoenkor/101748

Combattimenti che invece SONO INIZIATI A SHACHOVO
https://t.me/beard_tim/27999
a nord-est di Krasnoarmejsk in quella che, di fatto, è divenuta l’ennesima trappola mortale per i natofascisti in arrivo, puntualmente raggiunti da FAB e artiglieria pesante. Come sottolinea il canale ucraino Rezident: “Gli esperti notano come le forze russe su questa parte di fronte non tentino di formare “sacche”, ma PRENDANO METODICAMENTE POSIZIONE PER FORMARE ZONE DI CONTROLLO DI FUOCO”
Эксперты также отмечают, что российские силы на данном участке фронта не играют в «котлы», а методично захватывают пространство и формируют зону огневого контроля.
https://t.me/rezident_ua/27764
Da cui annientare i “rinforzi”, come è accaduto sinora. Fino a esaurimento. Allora, Shachovo probabilmente tornerà a chiamarsi Oktjabrskoe.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I soldati natofascisti mollano ALEKSEEVKA, sopra VERBOVOE
posizione qui
https://divgen.ru/47.91975/36.39216/14
e qui
47.91975/36.39216
e riparano a VOL’CHE, dove cercheranno di bloccare i russi nella loro avanzata verso nord a tagliare la strada fra POKROVSKOE e GAVRILOVKA.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 14 October 2025 12:50
14/10 ore 08:30 aggiornamento

SE LA CATASTROFE DEMOGRAFICA SMETTE DI ESSERE UN PROBLEMA


Parliamoci chiaro. Per il Capitale, che non è la spectre ma una semplice sommatoria di vettori padronali che remano tutti nella stessa direzione, ovvero quella contraria alla nostra, la questione demografica non è mai stata un problema “di per sé”. Anche quando non era ancora stata inventata la spoletta a vapore, a nessuno dei “conquistadores” è mai fregato un accidente del fatto che, stipando navi su navi come carri bestiame (e un tempo sui libri di storia mostravano anche gli “schemi di carico” per ottimizzare anche gli spazi più stretti), si sarebbe spopolata l’Africa. Idem con patate a quelli delle piantagioni di cotone un po’ più in su e qualche secolo dopo. Lo stesso, si potrebbe dire per il nostro meridione dal 1861 e per un secolo abbondante. La manodopera serve “dove serve”, cosa accade dove la si recupera per collocarla “dove serve” non è un problema del padrone.

Questo excursus sui prodotti storicamente migliori del “giardino” da difendere dalla “barbarie” del resto del mondo, ci permette di individuare, mutatis mutandis e con anche due bei guanti in lattice da corso HACCP superato con successo per maneggiarla, non la mutanda latina bensì un’analogia fra quanto accaduto nel continente americano secoli addietro e cosa sta accadendo nella martoriata terra d’Ucraina, candidata a “entrare nella UE” a questo punto vedremo come.

Nel primo caso, la storia è nota. Todorov ci ha scritto un saggio a dir poco illuminante: “La Conquista Dell' America. Il problema dell’altro”, dedicato “alla memoria di una donna maya divorata dai cani” e ancora disponibile in un archivio pubblico per pubblica consultazione:
https://archive.org/details/todorov-tzvetan.-la-conquista-dell-america-1992-2019_202408

In un’epoca, Yourcenar insegna, dove ancora si finiva sul rogo per eresia, a fare da filtro ideologico per giustificare il genocidio dei popoli atzeco, incas, maya vi fu anche la disputa teologica sulla dotazione o meno di “anima” da parte degli indios: parliamone... e mentre si discute, nel dubbio, sterminiamoli tutti.

Sterminarli tutti, o come fecero un po’ più in su (e fanno i sionisti oggi), anche solo buona parte e chiudendo la restante nella riserva. Ottenuta la “pace” (e non dubito che anche a Cortès eressero a suo tempo monumenti, il Nobel non c’era ancora...), resta il problema che il “conquistador” ha bisogno di colmare il vuoto da lui stesso creato ovvero, di manodopera da sfruttare. Ovvero, di schiavi. E li ottiene spopolando a sua volta l’Africa.

Tutto questo, notiamo, con l’opposizione debole, insufficiente, tardiva, inevitabilmente soffocata delle popolazioni vittime di tale sterminio. Todorov dedica molto spazio alla trattazione, allo studio di questo argomento. Argomento estremamente complesso, che coinvolge un’enormità di sfaccettature e debolezze su ogni piano, materiale e ideologico, da cui una parte trasse vantaggio e su cui spinse fino al compimento della propria strategia di distruzione: dedicato a chi non ha ancora ben compreso che non sempre “chi tace, acconsente”; specialmente, oggi; guarda caso, spostandoci in Ucraina.

Ucraina il cui problema demografico non nasce nel 2022. E nemmeno nel 2014. Dall’inizio del secolo, infatti, assistiamo a un fenomeno migratorio costante, essenzialmente femminile, di migranti collocate come badanti e donne di casa. È da decenni che l’Ucraina campa, in buona parte, sulle loro rimesse. Ed è stato grazie a loro se, dall’inizio della SVO a oggi, mariti, padri, cognati, cugini e via discorrendo per tutti i gradi di parentela, in fuga dalla coscrizione obbligatoria, han potuto trovare qui un alloggio e, possibilmente, una nuova collocazione in grado di superare lo scoglio, sempre più imminente, della scadenza del permesso di soggiorno per “protezione internazionale”.

Già allora, quindi, non si era di fronte a una catastrofe demografica come quella attuale, ma a un ENORME problema demografico. Quello sì. Qualche dato, semplicissimo, sulla popolazione:
USSR – 1979: 49,755 milioni
USSR – 1989: 51,707 milioni
Ucraina – 1998: 49,973 milioni
Ucraina – 2001: 48 milioni
Ucraina – 2003: 47 milioni
Ucraina – 2014: 45,245 milioni
Ucraina – 2014 (senza la Crimea): 42,759 milioni.
https://dzen.ru/a/ZVS-0X0SMmktRLOL
Ucraina – 2019 (censimento elettronico senza quindi la partecipazione di DNR et LNR): 37,3 milioni
https://ria.ru/20250919/naselenie-2043040686.html

Gli oltre sei milioni di ucraini, e non perché migranti, ma PERSI, dal 1989 a inizio 2014 (Crimea inclusa), AVREBBERO DOVUTO RAPPRESENTARE UN PROBLEMA DEMOGRAFICO ENORME. Se in altri contesti SEI MILIONI è un numero che si evoca a ottant’anni di distanza, qui non importa a nessuno.

Non era un problema, infatti, nel CAPITALISMO DI RAPINA POST-SOVIETICO che, se in Russia aveva trovato in El’cyn il suo picco massimo e nei decenni successivi una forte opposizione, in Ucraina era proseguito indisturbato anche nei decenni successivi. E per capitalismo da rapina intendiamo, nel ruolo di saccheggiatori, non solo gli oligarchi locali, ma anche quelli d’importazione. Così come nel ruolo di saccheggiati, un popolo derubato delle proprie risorse, l’ultima delle quali è stata sé stesso.

La donna di famiglia badante all’estero pensava a lavorare e a mandare i soldi, non certo a fare un secondo, o anche un primo figlio. Magari oltre che lavorare pensava anche a rifarsi una vita. In altre parole questi numeri ERANO SOLO LA PUNTA, VISIBILE, DI UN ICEBERG BEN PIU’ PROFONDO. I CUI STRASCICHI SI SAREBBERO, GIA’ COSI’ E VOLENDO RISOLVERE REALMENTE IL PROBLEMA, FATTI SENTIRE PER MOLTI ANNI A VENIRE. Un esempio: se ne stanno accorgendo i cinesi con la loro politica del figlio unico. Ora che i soldi li danno non più per NON fare figli, ma per farli, come mi confessava in uno sfogo un signore un po’ di tempo fa, tutti hanno altro di meglio a cui pensare… i problemi demografici non sono del tipo “acceso / spento”, comportano dinamiche che si trascinano per generazioni, ad andar bene.

Ma stiamo parlando del nulla. Perché ai padroni europei le badanti ucraine facevano comodo. E se si rompono famiglie, tenute insieme solo dalle loro rimesse, o divorziano proprio, non era un loro problema. Mors tua, vita mea. Men che meno lo è ora, un problema.

A oggi (SETTEMBRE 2025), la popolazione ucraina residente in Ucraina è scesa DRAMMATICAMENTE a 28,7 milioni di persone:
https://ria.ru/20250919/naselenie-2043040686.html

Gli altri, tolto un milione di soldati finiti nel tritacarne, e stando larghi altrettanti di tendenza già in corso nascite meno decessi naturali, son scappati in questi anni tutti all’estero, sia famiglie intere in tronco, sia ricongiungimenti familiari a chi era già residente all’estero. Gli ultimi, in ordine di tempo, i ragazzi dai 22 ai 25 anni a cui Zelenskij ha aperto le gabbie dopo le mini-maidan di agosto. NON E’ DETTO CHE CHI ORA E’ ALL’ESTERO, A CONFLITTO TERMINATO, RITORNI. ANZI: chi si è rifatto una vita, chi ha trovato un lavoro, chi farebbe anche la fame pur di non tornare. TUTTI, sottolineo, tutti, i canali ucraini critici del regime oggi temono, che chi si è sistemato è più facile che non torni più.

A MAGGIOR RAGIONE SE CONSIDERIAMO
- NON UNA PACE CULMINANTE CON LA KAPITULACIJA DEL REGIME DI KIEV E DI UN NUOVO GOVERNO CHE RINUNCIA ALLA NATO, A RIARMARSI, A FAR LA GUERRA – IBRIDA/SIMMETRICA/ASIMMETRICA/LISCIA/GASSATA – ALLA RUSSIA, E MAGARI TORNA A COOPERARE ECONOMICAMENTE,
- MA UNA “PACE” PIU’ SIMILE A UN “MINSK-3” DOVE SOTTOBANCO CI SI RIARMA E SI RIPARTE. In questo caso, la MOBILIZACIJA non si fermerebbe. Anzi, si preparerebbe nuova carne da cannone. Comprensibilmente, eventuali ritorni rimarrebbero ancor più ipotetici.

Consideriamo quindi chi c’è ATTUALMENTE e non chi ci potrebbe essere: 28,7 milioni di persone dai 51,7 del 1989. VENTITRÉ MILIONI DI ABITANTI IN MENO. Neanche sei, ventitré.

Una catastrofe demografica senza precedenti. L’Ucraina in 36 anni ha perso da sola tanti abitanti quanti ne ha persi l’URSS nell’intero secondo conflitto mondiale. Ma questo, evidentemente, non è un problema.

I Te-Tse-Ka ora non si limitano più a rastrellare nelle strade ma passano casa per casa (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60452
E non serve mandato, non serve nulla. Fanno irruzione, trascinano per terra il malcapitato fino al furgone e partono. Il poliziotto che li accompagna piglia, sale in macchina, si lascia anche firmare la targa, e se ne va. Nessuno li citerà in giudizio, LA LORO AZIONE ORMAI E’ AL DI SOPRA DELLA LEGGE, di qualsiasi legge che non sia la loro:
https://t.me/legitimniy/21022

Al punto che LA RISPOSTA SIMMETRICA ELABORATA DAL POPOLO UCRAINO CONTRO IL REGIME non ha mancato di farsi sentire. Quelli che seguono sono dati ufficiali (OVVERO DOVE E’ STATA FATTA DENUNCIA), che come quelli della questura nelle manifestazioni vanno moltiplicati. Ma già così FANNO RIFLETTERE:
febbraio 2022 – settembre 2024
mancato rientro in caserma: 59.606
disertori: 29.521

febbraio 2022 – settembre 2025
mancato rientro in caserma: 235.646
disertori: 53.954
https://t.me/ZeRada1/27323

Ma va tutto bene, Zelenskij anzi parla con orgoglio del figlio che va sempre in giro in uniforme e non vede l’ora di aver l’età giusta per ammazzare russi:
https://t.me/ZeRada1/27310

Anzi… va tutto benissimo. IL PRESIDENTE DELLA SCUOLA DI ECONOMIA DI KIEV TIMOFEJ MILOVANOV ha dichiarato IERI: “PREPARATEVI ALLA NUOVA UCRAINA. 10 MILIONI DI MIGRANTI” (Миллионов 10 [трудовых мигрантов]. Готовьтесь к новой Украине. Если мы сами не научимся быть умнее, будем импортировать не десятками тысяч, а миллионами. В основном на рабочие профессии. Посмотрите, сколько у нас пенсионеров, посчитайте соотношение между теми, кто работает, и теми, кто вышел на пенсию. Это критично)
https://tass.ru/ekonomika/25333605

Quando il problema demografico non è più un problema… e la manopera in eccesso la fornisce direttamente l’UE. Magari dai suoi centri di permanenza temporanea. C'è sempre un serbatoio di lavoratori/servi/schiavi a cui attingere.

Ogni giorno, a Leopoli, alle nove in punto la città si ferma per un minuto di silenzio (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60441
Andrebbe cambiato l’oggetto di quel minuto di silenzio.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 13 October 2025 22:33
13/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI RIPIANANO COMPLETAMENTE LA SACCA DOVE I NATOFASCISTI, CONTRATTACCANDO, ERANO RIUSCITI A PENETRARE con lo scopo di tagliare in due il cuneo d’attacco russo. Col risultato che, invece di accerchiare e creare una sacca, alla fine gli accerchiati erano loro (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3091

L’area riconquistata comprende una strada molto importante per collegare nord e sud di questo cuneo d’attacco. Di conseguenza, anche l’azione offensiva ne trarrà ben presto benefici consistenti.

Un altro punto che, saltando, agevolerà notevolmente la logistica delle forze armate russe, è ŠACHOVO, proprio per questo tenuto coi denti dai natofascisti. Oggi i russi si sono notevolmente avvicinati allo stesso da EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3093
sfondando l’ultima linea di difesa approntata dai natofascisti (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73902?single
Ci sono serie possibilità che ŠACHOVO presto torni a chiamarsi OKTJABRSKOE.

Guardando a nord-est, vediamo KRAMATORSK. Oggi anche proveniendo da sud-est della stessa i russi si sono avvicinati (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3090

KRASNOARMEJSK È COMPLETAMENTE SCAVALCATA E I RUSSI STANNO TORNANDO AD AVANZARE VERSO L’ULTIMO BALUARDO DI DNR ANCORA OCCUPATA DAI NATOFASCISTI.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI ENTRANO A DRONOVKA, a nord di SEVERSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3092

Attacco da due direzioni e combattimenti già nel centro cittadino:
https://t.me/beard_tim/27992

Avanzano su entrambe le sponde del SEVERSKIJ DONEC. Una volta liberata DRONOVKA, i russi potranno tagliare l’accesso a SEVERSK da ovest. E attaccarla da una direzione dove difendersi sarà estremamente difficile. Ancor più di adesso.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 13 October 2025 15:04
13/10 ore 13:30 aggiornamento

FRA KUPJANSK E KRASNYJ LIMAN

Mentre la deputata della Rada Bezuglaja ormai dà KUPJANSK per persa,
https://t.me/RVvoenkor/101687
e più a sud i droni attaccano già mezzi natofascisti a OSINOVO
https://t.me/beard_tim/27986
ancora più a sud i russi avanzano verso il fiume OSKOL, liberando BOROVSKAJA ANDREEVKA, paesino a sette chilometri dalla riva destra del fiume.
https://divgen.ru/event/3089
e cercano, in questo modo, di affiancare la liberazione di KRASNYJ LIMAN, che si trova più a sud ancora, all’intera riva destra del fiume posta a nord della stessa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO VERSO GRISHINO
https://t.me/operator_ak12/12374
(posizione qui
https://divgen.ru/48.32569/37.0789/13
e qui)
48.32569/37.0789
Ovvero, si muovono per tagliare l’unica strada non ancora fisicamente tagliata rimasta. Strada già tenuta sotto controllo così come sono sotto controllo tutte le strade che da KRASNOARMEJSK portano a DIMITROV (https://t.me/operator_ak12/12374), isolate quindi entrambe l’una dall’altra.
DIMITROV DOVE OGGI I RUSSI SONO RIUSCITI A ENTRARE: combattimenti in corso nelle prime strade a est.
https://t.me/voenkorKotenok/68124

“THE £1M MAN” (“DONA, DONA... DUE PENNY ANCHE TU”)

Così il GUARDIAN chiama BORIS JOHNSON: “l’uomo da un milione di sterline”
https://www.theguardian.com/politics/2025/oct/10/the-1m-man-why-did-boris-johnson-take-his-donor-to-ukraine

E la notizia è da giorni che circola sia sui canali russi che su quelli ucraini, che ovviamente su quelli britannici:
https://t.me/beard_tim/27977
https://t.me/ZeRada1/27304
https://sonar21.com/did-boris-johnson-take-a-bribe-to-keep-the-war-going-in-ukraine/

Qui… non è degna di nota, ovviamente:
- Un primo ministro di un Paese straniero che straccia in faccia al presidente fantoccio locale accordi di cessate il fuoco appena firmati, e molto più stabili di quelli salutati oggi,
- sempre lo stesso primo ministro che riceve da una figura quantomeno “controversa” come Christopher Harborne
(“MAGGIORE AZIONISTA DELLA QINETIQ, AZIENDA PARTE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE BRITANNICO CHE FORNISCE DRONI E ROBOTICA ALL’UCRAINA”, oltre che smanacciare in criptovalute: “He is the largest single shareholder in QinetiQ, a UK defense firm supplying drones and robotics to Ukraine, and holds stakes in cryptocurrency ventures like Digifinex (parent of Bitfinex and Tether)”)
- registrato agli eventi a cui è chiamato come CONSIGLIERE, UFFICIO DI BORIS JOHNSON (“adviser, Office of Boris Johnson”)
- una “donazione” da un milione di sterline (perché? Perché te lo meriti! Non è un appartamento vista Colosseo a tua insaputa… ma è il pensiero che conta!) datata NOVEMBRE 2022,
- sempre lo stesso primo ministro che se lo porta in viaggio premio a Kiev a settembre 2023,
(“In September 2023, Harborne accompanied Johnson on a two-day trip to Ukraine, including meetings with President Volodymyr Zelenskyy at the Yalta European Strategy forum in Kyiv and Lviv Mayor Andriy Sadovyy in Lviv. ”)
ovvero nel Paese di quello a cui ha stracciato gli accordi di pace, dicendogli: “si va avanti”
- sempre lo stesso primo ministro che, nel corso del viaggio premio, partecipa insieme allo Harborne E SOLO CON LUI (“Boris and Chris only”) a riunioni ai massimi livelli (“closed meeting at a military-tech R&D center”)
- con la sua ditta QINETIQ che a gennaio dello stesso anno aveva staccato una COMMESSA DA OTTANTA MILIONI DI STERLINE (QinetiQ secured an £80 million UK MoD contract in January 2023 for Ukraine-related tech)
- il tutto, reso pubblico nei cosiddetti “Boris files”, hackerati e raccolti qui:
https://ddosecrets.com/article/boris-files
dove, rovistando tra i 1800 documenti, si trova riferimento, oltre che a due cene a Singapore, a una riunione di trenta minuti sull’Ucraina a Gennaio 2023 e a momenti regolari di discussione sull’Ucraina: (Leaked files reveal two dinners in Singapore, a 30-minute “Ukraine briefing” meeting in January 2023, and regular “Ukraine readouts.”)

… TUTTO QUESTO NON E’ QUALCOSA CHE POSSA FAR NOTIZIA! CERTO CHE NO! Specialmente se l’amichetto dichiara di aver donato un milione di sterline “SENZA ASPETTATIVE DI RITORNO PERSONALE” (Harborne’s representative stated he had “no expectation of personal gain”).

E questa, compagni, è una lezione per tutti noi. Non è stata prolungata una guerra dove accordi di cessate il fuoco erano già stati firmati a Istanbul fra le parti PER FINI ESTRANEI AL CESSATE IL FUOCO IN SE’! No… E il complesso militare industriale si è ritrovato COSTRETTO a vendere armi, proprio quando stava riconvertendo tutta la sua industria in aratri e trattori! E capi di Stato e padroni si sono trovati con le mani legate”! E un dono in amicizia è stato male interpretato dalle solite malelingue che fanno il gioco del nemico! Anzi, al soldo del perfido nemico!

E ora per penitenza, miscredenti e malpensanti (che non sono i lavoratori di Malpensa), tutti insieme, per almeno dieci volte di seguito… “La vecchietta è sempre laggiù / Dona, dona, due penny anche tu / Va' da lei con tanto amor / Dona, dona... dona di cuor”.

E vediamo se Mary Poppins fa il miracolo...

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 6 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 13 October 2025 11:30
13/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

CONFERMATO QUANTO IPOTIZZAVAMO QUALCHE GIORNO FA. Come ci mostra questa cartina,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60361
i russi hanno passato il fiume OSKOL a sud di Kupjansk puntando verso SENKOVO e verso nord. Lo scopo, evidente, e lo sarà ancor più liberata KUPJANSK a nord, è ricongiungersi a metà strada e formare una sacca. A questo punto enorme, e che vanificherebbe di colpo un’intera serie di linee difensive approntate sulla riva sinistra del fiume OSKOL lungo parecchi chilometri. Oltre che imprigionare, a questo punto, migliaia di soldati natofascisti senza alcun’altra prospettiva che non sia la resa incondizionata, o la morte. Lo spettro di una nuova DEBAL’CEVO (2015) aleggia su questa linea di fronte. Staremo a vedere.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi entrano a NOVOSELOVKA, sulla riva destra del fiume NETRIUS:
https://t.me/beard_tim/27980
Combattimenti in corso.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I NATOFASCISTI PERDONO TERRENO A RODINSKOE, sotto attacco da ieri:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60362
La loro incapacità di tenere non è un bel segnale. “Сподівайся на краще, але готуйся до гіршого”, così conclude un soldato ucraino la sua disamina della situazione sul campo:
https://t.me/RVvoenkor/101675
Ovvero, “speriamo in meglio, ma prepariamoci al peggio”. Legitimnyj commenta questo scritto
https://t.me/legitimniy/21019
rincarando la dose, ovvero aggiungendo che questo calderone dove i natofascisti son stati cucinati a fuoco lento ha prodotto, in due mesi, migliaia di morti e di mezzi distrutti, ricordando il tempo medio di sopravvivenza di un soldato appena arrivato che è di tre-quattro giorni, e sottolineando il fatto che manca poco alla formazione di una sacca enorme, che significherebbe una disfatta ben maggiore di quella di cui parlavamo poc’anzi nelle brulle terre a est del fiume Oskol. La formazione di una sacca comporterebbe tempi di ritirata ancora maggiori, il cosiddetto EFFETTO DOMINO che, specialmente in questo frangente, pare sempre meno utopico, sempre meno confinato agli incubi del comando natofascista; al contrario, prende sempre più forma nella piega che stanno assumendo le azioni sul campo.

PARLI COME BADI! ANCORA UNA VOLTA, E STAVOLTA PER DAVVERO, SEMPRE IN UN VAGONE LETTO...

C’è che gli ucraini nati parlando russo, cresciuti parlando russo, e che in treno si sentono apostrofare perché si stanno guardando un film nelle cuffie… ma in russo, ORMAI ALZANO LA TESTA! La scena è stata filmata,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60357

addirittura montata e quindi pubblicata dalla ucraina di lingua russa smanettona vittima dell’ennesima aggressione verbale perché “scoperta” dalla passeggera dirimpettaia a far quello che ha sempre fatto per una vita.

A me ha fatto venire in mente un’altra scena… quella che nel film, improvvisata da due geni della commedia dell’epoca, andava avanti per dieci minuti seguendo il testo qui sotto come canovaccio e andando poi a sentimento:
https://tototruffa2002.it/galleria-multimediale/gli-sketch-di-toto/il-vagone-letto.html

Tragedia e commedia: la linea di confine è sottile. Il regime di Kiev ha generato mostri. Mostri che nascono coi piedi d’argilla e che saranno spazzati via insieme al regime che li ha generati, come certe idiozie nostrane di fine secolo dove personaggi, gli stessi che oggi manipolano rosari nelle piazze, all’epoca provavano a manipolare i fondamenti di un dialetto che a malapena conoscevano. In entrambi i casi, il grottesco fa da contorno a questi nuovi mostri, sia pure a diverse latitudini, è molto simile. Provoca una risata che non è bella, liberatoria, come quella del vagone letto di Totò: è una risata che vira sull’ironico, mescolandovi però, al contempo, elementi rabbiosi, di delusione e persino compassionevoli, per i mentecatti che fanno crociate sulla lingua in un Paese nato plurilinguistico o per gente che fatica a ricordarsi il padrenostro ma in pubblico, se potesse, tornerebbe alla messa in latino.

Morale… in un vagone letto, farsi i fatti propri. E sarà più facili riconciliarsi coi propri simili, in attesa che i mostri dai piedi d’argilla crollino, insieme a chi li ha generati.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 4 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Sunday, 12 October 2025 22:49
12/10 ore 22:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


I RUSSI CALANO DA NORD AGGIRANDO DOBRYŠEVO E SI ESPANDONO CONTEMPORANEAMENTE VERSO OVEST E VERSO SUD-OVEST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3088

A difesa di Krasnyj Liman, da nord, ancora due linee fortificate (cartina qui)
https://t.me/divgen/73872?single
poggiate però sul nulla. Nessun centro abitato da sfruttare come bastione a perdere, come cemento armato già pronto dietro cui nascondersi. Peraltro, da dove sono arrivati ora alle prime case a nord, ci sono quattro chilometri. Solo quattro chilometri.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI CIRCONDANO RODINSKOE DA SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3087
ed entrano da EST, prendendo il controllo della Ulica PUŠKINA (ingrandimento qui che conferma quanto già riportato e amplia l’area di controllo per tutta la via, quindi anche nell’area sud nella prima cartina ancora in bianco)
https://t.me/beard_tim/27969

Procedono quindi da EST e da SUD strada dopo strada:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60319

La liberazione di RODINSKOE porterebbe i russi a chiudere fisicamente la sacca. Sacca che, vista la malparata, comincia a RESTRINGERSI, con un altro pezzo di difesa caduto a sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3086

Tuttavia, se la sacca fosse chiusa, si formerebbe un’area con migliaia di soldati bloccati dentro, futuri prigionieri di guerra come neanche ad AZOVSTAL’ tre anni fa. Ed effetti potenzialmente devastanti sull’andamento delle operazioni sul campo.

E MENO MALE CHE VANNO ALL’ASSALTO CON PALE E PICCONI!

Tutto nasce da questo gustoso rapporto del Ministero della Difesa d’oltremanica, datato 5 marzo 2023:
https://x.com/DefenceHQ/status/1632270968868466689

Nel quale “i riservisti russi” denunciano come gli sia intimato di andare all’assalto delle postazioni ucraine usando, come corpo contundente, o contro un dente, “armi da fuoco e pale” (firearms and showels, virgolettato anche nell’originale). “Notizia” che aveva fatto ringalluzzire i nostri media, qui una rassegna stampa delle perle dell’epoca:
https://www.lindipendente.online/2023/03/09/i-russi-che-combattono-con-le-pale-e-le-altre-bufale-del-mainstream-sulla-guerra/

e che merita di essere ancora oggi riportata a galla, ogni volta che sentiamo gli stessi signori, che nel frattempo si sono guardati bene dal fare autocritica, con la stessa faccia seria e autorevole di allora. “Notizia” infine che mesi dopo, ancora a settembre, qualcuno peraltro riesumava:
https://www.businessinsider.com/russia-soldiers-fighting-with-only-shovels-near-bakhmut-report-2023-9

Come certi film “riempitivi di palinsesto” quando salta per qualche motivo la diretta programmata. O quando si è a corto di notizie vere, in grado di rialzare il morale della truppa dei “volenterosi”.

Qualche giorno fa il FT era costretto ad ammettere che i missili russi aggirano tranquillamente i Patriot a stelle e strisce:
https://www.ft.com/content/078b8e70-a58c-47cc-b573-598850dd5685
Se prima un Patriot aveva il 37% di percentuale di abbattimento di un Iskander, ora tale dato è sceso al 6%.

Tale risultato, possibile grazie a un processo di modernizzazione dell’apparato missilistico russo,
https://rtvi.com/news/prakticheski-neuyazvima-kak-rossijskie-rakety-nauchilis-obhodit-patriot/
è facilmente constatabile ogni mattina leggendo dei risultati degli attacchi della notte precedente.

Un apparato ibrido, composto di sia di missili che di droni lanciati in volo e delle relative combinazioni di utilizzo degli stessi. Un apparato ibrido dove la parola TECHNÈ τέχνη torna a ricoprire un ambito sempre più esteso, composto di settori altri da quello puramente scientifico-tecnologico e parimenti importanti, sempre meno intercambiabili con lo stesso ALMENO IN QUESTA FASE che potremmo definire PIONIERISTICA di questo nuovo settore. Un apparato ibrido la cui importanza sul campo è PARI a quella delle truppe di terra le cui cronache riportiamo ogni giorno.

Lascio ora la parola a Rezident che su questo ha pubblicato un editoriale molto interessante, e che descrive nel dettaglio la filosofia alla base dell’azione russa:

“Il discorso non verte su armi miracolose, ma sul lavoro che sistematicamente operano sui dati raccolti: telemetria, analisi delle traiettorie, correzioni programmate delle stesse. Un ciclo, questo appena descritto, che trasforma il campo di battaglia in un laboratorio dove VINCE CHI IMPARA PIÙ IN FRETTA.
Речь идёт не о чудо-оружии, а о системной работе с данными перехвата: телеметрия, анализ траекторий, программная коррекция — цикл, который превращает поле боя в лабораторию, где выигрывает тот, кто быстрее учится.

CIÒ CHE CONTA IN TUTTO QUESTO NON È L’EFFETTO PROVOCATO DIRETTAMENTE DA UN’INNOVAZIONE, MA L’AUMENTO DI ESPOSIZIONE ECONOMICA CHE INDIRETTAMENTE GENERA. Una salva di missili adattativi, tale da costringere le costose batterie di Patriot a entrare in azione, è già da sola in grado di AUMENTARE DI MOLTE VOLTE LE SPESE PER LA DIFESA.
Главное в этой истории не эффект новизны, а экономический дисбаланс. Один адаптивный ракетный залп, заставляющий Patriot расходовать дорогостоящие перехватчики, способен многократно увеличить стоимость обороны.

Per l’Ucraina e per i suoi alleati difendere un luogo o un oggetto diviene a questo punto una questione di bilancio e non solo di sicurezza, UN’ARITMETICA COSTI-BENEFICI. IN QUESTO È LA SOSTANZA DELLA GUERRA CONTEMPORANEA: IL VANTAGGIO NON È DEL PIÙ FORTE, MA DI CHI RENDE IL NEMICO INEFFICACE.
Для Украины и её союзников это превращается в арифметику, где каждый перехват становится вопросом бюджета, а не только безопасности. В этом и заключается суть современной войны, преимущество не у того, кто сильнее, а у того, кто делает противника неэффективным.

Fonti ucraine chiamano questo nuovo approccio “CAMBIAMENTO DELLE REGOLE DEL GIOCO” e, all’atto pratico, riconoscono che LA RUSSIA ABBIA TRASFERITO LA LOTTA DAL PIANO FISICO A QUELLO DIGITALE E LA SUA CONTRAEREA ORA FUNZIONI IN REGIME “DEVOPS”(*): RACCOLTA DATI, SIMULAZIONI, AGGIORNAMENTI, NUOVI FILTRI.
Украинские источники называют этот подход «изменением правил игры», и, по сути, признают, что Россия перенесла борьбу из физического пространства в цифровое. ПВО теперь живёт в режиме «девопс»: данные, симуляции, обновления, новые фильтры.

(*) Una spiegazione per questo approccio che riunisce le due parole anglofone DEVelopment (sviluppo – e ricerca) e IT OPerationS (operazioni IT, “servizi e soluzioni IT (Information Technology) e persone ed entità coinvolte nella loro gestione”), qui:
https://www.ibm.com/it-it/think/topics/devops

Il principio non è molto dissimile dal kaizen (改善) nipponico che cercano di inserire di riffa o di raffa nel nostro sistema di gestione della qualità produttiva, e che in questa versione tecnologica trova nuovi alleati in potenti elementi di automazione a ogni livello. Questo articolo
https://uncookednews.com/what-tools-does-every-devops-need-to-know/
ci mostra
- sia lo schema con le varie fasi proposte ciclicamente, non a caso, lungo un tracciato che ricalca il simbolo matematico di INFINITO (∞)
- che lo stesso schema con le APPLICAZIONI INFORMATICHE che, di ogni fase, attualmente costituiscono supporto. Torniamo alla traduzione.

Il problema è che in Occidente QUESTO CICLO È MOLTO PIÙ LUNGO. I SUOI SISTEMI SONO STATI PROGETTATI PER MINACCE STANDARDIZZATE, NON PER UN NEMICO CHE METODICAMENTE RIVEDE OGNI VOLTA LA LOGICA STESSA DELLE PROPRIE TRAIETTORIE.
Проблема в том, что у Запада этот цикл длиннее. Его системы проектировались для стабильных угроз, а не для врага, который програмно перестраивает саму логику полёта.

QUANDO LO SCHEMA SMETTE DI ESSERE PREVEDIBILE, QUALSIASI DIFESA CADE OSTAGGIO DELLA PROPRIA INERZIA.
Когда паттерн перестаёт быть предсказуемым, любая оборона оказывается заложником собственной инерции.

All’atto pratico, ciò richiede da Ucraina e soci NON SOLO NUOVE FORNITURE, MA ANCHE UNA NUOVA FILOSOFIA DI DIFESA ANTIAEREA.
С практической стороны, это требует от Украины и партнёров не столько новых поставок, сколько новой философии защиты.


Anziché tentare di chiudere l’intero spazio aereo, optare per una STRUTTURA RAZIONALE E A SCAGLIONI: mezzi più economici a corto raggio, sensori diffusi, software in grado di aggiornarsi rapidamente, priorità assegnata alle infrastrutture critiche.
Вместо попыток закрыть небо целиком — разумная эшелонированная структура: дешёвые средства ближнего радиуса, распределённые сенсоры, быстрое обновление софта, приоритетная защита критической инфраструктуры.

Ormai nella GUERRA DEGLI ALGORITMI non conta più la QUANTITÀ DI FERRO impiegata, MA LA VELOCITÀ DI REAZIONE E LA CAPACITÀ DI INDIVIDUARE SENSO DAL CAOS APPARENTE.
Потому что война алгоритмов не про количество железа, а про скорость реакции и способность извлекать смысл из хаоса.

La Russia ha dimostrato di essere in grado di PENSARE IN MODO ITERATIVO (**) e questo è un SEGNALE D’ALLARME PER QUEI SISTEMI sclerotizzati su determinati standard: ciò significa che l’Ucraina, se vorrà sopravvivere, dovrà cercare nuove modalità per il funzionamento della contraerea.”
Россия показывает, что умеет мыслить итерационно и это тревожный сигнал для систем, привыкших жить по стандартам стабильности, а значит Украине прийдется искать форматы для работы ПВО, чтобы выжить.

https://t.me/rezident_ua/27750

(**) Sostanzialmente, RIPETENDO, iterando, processi di progettazione, realizzazione, controllo, analisi dei risultati, individuazione di migliorie al progetto iniziale, riprogettazione, eccetera.
https://asana.com/it/resources/iterative-process

A mio avviso, ormai, i buoi sono scappati perché si possa chiudere il recinto e “cercare nuove modalità per il funzionamento della contraerea”. Tuttavia, questo articolo è stato molto utile… “DevOps”, “processi iterativi”… E MENO MALE CHE VANNO ALL’ASSALTO CON PALE E PICCONI!

NON È VERO CHE IL REGIME DI KIEV NON RAGIONI IN MODO ITERATIVO!

Per chiudere, qualche dato che dovrebbe far riflettere ANCHE SU ALTRE DINAMICHE sui cui nessuno, da queste parti, non si spreca neppure in mezzo “oh my god”, laddove invece si invocano revisori di conti ovunque (tranne che sul prezzo al metro quadro del Meazza… ma questa è un’altra storia ancora… quasi ucraina):

- LA CENTRALE TERMOELETTRICA DI TRIPOLE (KIEV) ERA DIFESA DA UNA STRUTTURA ANTIDRONE E ANTIMISSILE COSTATA MILIARDI DI GRIVNE. Messa fuori uso, al cento per cento, da due missili:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60073

- Ma a mettere fuori uso le centrali termoelettriche non son stati solo razzi, ma anche – persino! - dei droni. Cento miliardi di grivne buttati al vento.
https://t.me/rezident_ua/27743

O FORSE NON PROPRIO BUTTATI AL VENTO… MA MAI ARRIVATI! È APPENA STATO APERTO, PROPRIO DA QUELLA “NABU” CONTRO CUI AD AGOSTO SI È SCAGLIATO IL MAGLIO DI UN DECRETO PRESIDENZIALE CHE NE DECRETAVA LO SCIOGLIMENTO… RITIRATO A FUROR DI PIAZZA, UN CASO CONTRO LA DITTA “FIRE POINT”:
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/25323919

La quale, per farla breve, avrebbe dirottato i soldi destinati alla contraerea per la progettazione dei missili a lunga gittata FLAMINGO… i quali però altro non sono che un tarocco dei razzi britannici FP-5. Qui gli originali
https://bmpd.livejournal.com/4899540.html
e qui gli originali e il tarocco
https://www.yaplakal.com/forum3/topic2974550.html
Si domanda… dove son finiti i soldi per la progettazione se la “progettazione” era già stata fatta? Ha a che fare questo col fatto che la ditta FIRE POINT afferisca al comitato d’affari Ze-Ermak attualmente al potere? Ha a che fare col fatto che IL TESTIMONE CHIAVE SENTITO DAL NABU PROPRIO SU QUESTO CASO… SIA ATTUALMENTE IN STATO DI FERMO IN UNA CASERMA IN ATTESA DI ESSERE DESTINATO AL FRONTE (promoveatur ut amoveatur ut… moriatur)?
https://t.me/RVvoenkor/101607

A proposito di Ze…
- Zelenskij ora, per la difesa antiaerea, chiede un miliardo di euro:
https://t.me/legitimniy/21004

E a questo punto possiamo proclamare con forza: NON È VERO CHE IL REGIME DI KIEV NON RAGIONI IN MODO ITERATIVO! Itera… eccome se itera. Itera e reitera! E rimuove anche tutti gli ostacoli possibili, tutti i granelli di sabbia negli ingranaggi di tali meccanismi di iterazione! Una macchina perfetta… non come i russi che escono ancora dalle trincee all’assalto con pale, picconi... e anche forconi.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Saturday, 11 October 2025 18:26
11/10 ore 18:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

In piena oblast’ di DNEPROPETROVSK i russi guadagnano terreno verso nord, raggiungono ALEKSEEVKA (cartina qui
https://divgen.ru/event/3083

e conferma anche da quest’altra fonte (seconda cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32613

e a inizio giornata ne avevano già liberata oltre la metà:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60274

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST DALLA LINEA DI FRONTE POSTA A EST DI DIMITROV, GUADAGNANDO CIRCA UN CHILOMETRO (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32616
ed entrano a BALAGAN (in grigio nella cartina appena citata)
https://t.me/creamy_caprice/10229

dato appena confermato da divgen (sua cartina qui):
https://divgen.ru/event/3084

Il dato rilevante è quello che si ottiene dall’esame della cartina con le fortificazioni (qui):
https://t.me/divgen/73834?single
I russi ormai combattono contro l’ultima linea fortificata prima di entrare a DIMITROV da sud-est.

Confermati anche gli avanzamenti nella stessa area urbana di KRASNOARMEJSK (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32619
dove i russi avanzano letteralmente combattendo casa per casa, strada per strada.

Kotenok nota che, con l’inizio delle piogge, l’intera area dove sono ancora asserragliati i natofascisti si trova in ACCERCHIAMENTO OPERATIVO:
https://t.me/voenkorKotenok/68094
tutte le strade percorribili sono sotto tiro, mentre il resto è diventato poltiglia impraticabile dove i cingolati affondano e anche i fuoristrada si impantanano senza poter più uscire. La situazione peggiora di giorno in giorno.

QUALCUNO CHIEDE LA TREGUA OLIMPICA… GENIALE!

Le olimpiadi sono alle porte e qualche buontempone, dalle parti di Kiev, invoca la “tregua olimpica”…
https://t.me/voenkorKotenok/68088
Ora, a parte il solito discorso: ci riarmiamo, ci rimpinziamo di munizioni e colombiani per ripartire come prima, più di prima, fino all’ultimo ucraino… e va bene, lo sappiamo… ma proprio la scusa della tregua olimpica dovevate tirare fuori, dopo che da tre anni avete escluso i russi da qualsiasi competizione, anche dal Cantagiro e dai Mondiali di briscola chiamata? Geniale…

Aggiornamenti a seguire domani.
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 10 October 2025 19:15
10/10 ore 19:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST MARTELLANDO ESATTAMENTE DOVE GIÀ STAMANE ERANO AVANZATI, OVVERO A POLTAVKA (prima cartina qui
https://divgen.ru/event/3080

e seconda qui):
https://divgen.ru/event/3081

avanzano ulteriormente a Poltavka e si espandono a sud, dove ormai la sacca è delimitata e presto sarà liquidata, e a nord, dove raggiungono e superano OCHOTNIČ’E, chiudendo una sacca a est e, di fatto, semiaccerchiandolo. Un’intera guarnigione natofascista ora si trova nel tragico dilemma se arretrare, o soccombere:
https://t.me/beard_tim/27924

La strada verso USPENOVKA è completamente tagliata, tutta l’area sottostante, Poltavka compresa, è compromessa.

Troviamo anche qui un’ulteriore conferma del modus operandi russo: non hanno alcun interesse a “fare i fenomeni”. Non affondano il colpo per creare poi una mega-sacca
1. di difficile gestione
2. di maggior impegno di uomini e mezzi
3. di maggiori perdite sul campo.
Cosa abbiamo visto qui: la linea di fronte arrivare a nord a VERBOVOE, quindi pian piano l’intera area a sud uniformarsi a questo avanzamento, ripianarlo, fino a quest’ultimo passaggio a sud. Non mi meraviglierebbe scoprire, in un futuro neanche troppo remoto, quando questi diverranno racconti e quando queste operazioni diverranno oggetto di studio dei manuali di tattica militare, che stesse unità agissero ALTERNATIVAMENTE, ma PARALLELAMENTE, su più settori per guidare gli assalti che, infatti, non avvengono sincronicamente ma sequenzialmente, uno dopo l’altro, fino a completare il ripianamento della linea e ripartire di nuovo. Non mi meraviglierebbe.

Tale azione avrebbe inoltre una sua logica nello stringere d’assedio, di questo passo fra non molto, GULJAJPOLE chiudendola a nord non a oltre venti chilometri di distanza, ma molto più a ridosso, per massimizzare l’effetto di accerchiamento, ivi compreso l’attacco a quel punto contemporaneo da più direzioni, e ridurre i tempi della sua liberazione.

BATTAGLIA DI VOLČANSK

I RUSSI GUADAGNANO ULTERIORE TERRENO (cartina aggiornata qui):
https://t.me/z_arhiv/32604
di fronte a un nemico incapace ormai di stabilizzare la linea di fronte e, in quest’area, contrattaccare.


Aggiornamenti a seguire domani.
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 10 October 2025 15:03
10/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


I RUSSI AVANZANO NELL’AREA BOSCHIVA DI MALYE ROVNY:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60234
che si trova subito a sud-ovest di Kupjansk (posizione qui
https://divgen.ru/49.69691/37.57189/14
e qui)
49.69691/37.57189

Mossa che consente di avanzare lungo la N-26, aggirare le ultime case a sud (e relative fortificazioni) e, in prospettiva, puntare dritto verso OSINOVO: caduta la quale, le prospettive di chiusura dell’intera area a est ancora in mano ai natofascisti diverrà decisamente più concreta.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO A JAMPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3079
E la conformazione del paese è tale per cui è vero che si estende lungo una via che i russi stan percorrendo tutta da nord-est a sud-ovest, ma è altrettanto vero che man mano che i russi avanzano, la superficie abitata si restringe, rendendo anche la stessa difesa casa per casa sempre più difficoltosa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Video come ne abbiamo visti tanti, da ARTEMOVSK e RABOTINO nel 2023 in avanti. Stavolta alle porte di DIMITROV, a est di KRASNOARMEJSK:
https://t.me/epoddubny/25085
Nel giro di poche centinaia di metri, 25 mezzi bruciati o ancora in fiamme. Questo l’effetto del “contrattacco”.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3080
raggiungono anche qui la riva del fiume JANCHUR e formano a sud l’ennesima sacca da chiudere.

Poco più a nord, i russi avanzano ad ALEKSEEVKA e ne liberano quasi la metà:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60250
posizione qui
https://divgen.ru/47.91623/36.39764/13
e qui:
47.91623/36.39764
Liberata la quale, passeranno dietro a un’intera linea di sbarramento a est chiudendola nell’ennesima sacca.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 10 October 2025 08:29
10/10 ore 08:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


Anche il voenkor Kotenok in una sua attenta disamina sullo stato delle cose a nord-est di Krasnoarmejsk,
https://t.me/voenkorKotenok/68051
concorda col fatto che non solo tutti i tentativi di accerchiare e tagliare le vie di comunicazione ai russi sono falliti, ma che gli stessi ormai hanno ribaltato gli equilibri sul campo e ora gli accerchiati sono i “contrattaccanti”. Di fatto, assorbita l’onda d’urto, che ha prodotto una frammentazione della linea di fronte come quella proposta in questa cartina in rosso scuro,
https://t.me/z_arhiv/32601
i russi stanno pian piano ripianando e guadagnando le posizioni temporaneamente cedute (rosso chiaro nella cartina). Onde per cui la situazione nella stessa Krasnoarmejsk ne risente, gli approvvigionamenti tornano a essere tagliati, e a parità di perdite inflitte (meglio, un leggero aumento, 520 ieri)
https://t.me/divgen/73772
il contingente CENTR operativo su Krasnoarmejsk e dintorni ha capovolto la situazione, è tornato in superiorità e ad avanzare.

...BASTA(VA) NON PAGARE!

Compagni, non avevamo capito niente! Guardiamo gli spagnoli, sono indietro coi pagamenti al padrone e il padrone ha detto ieri che sono “fuori dal ciogno”, ovvero li ha buttati fuori dalla NATO!
https://t.me/divgen/73780
Notizia che ha fatto il giro del mondo…
“They have no excuse not to do this, but that’s all right. Maybe you should throw them out of NATO, frankly.”
https://www.aljazeera.com/news/2025/10/9/should-throw-them-out-of-nato-trump-blasts-spain-over-defence-spending

Quindi… ricapitolando, non paghiamo più e ci liberiamo in un colpo solo di 120 basi NATO! Via tutti, via Aviano, via Sigonella, via Camp Darby… ma anche via Cameri e via Solbiate Olona??? Liberi tutti???
Avevamo la soluzione sotto mano e non la vedevamo… abbiam preso freddo in decenni di manifestazioni davanti alle basi, ci siam fatti mettere bombe sui treni, bombe alle stazioni, bombe nelle piazze; ci siam fatti abbattere aerei civili, ci siam persino fatti saltare sotto gli occhi “compromessi storici”; non da ultimo… ci siam beccati quindici anni buoni di musica andina!!! (“che noia mortale / Son più di tre anni che si ripete sempre uguale” (L. Dalla, Il cucciolo Alfredo)… scherzo, anzi, “El pueblo unido” è e resta sempre “el pueblo unido”!)

E invece bastava non pagare, cazzo! Diritto di rescissione… ovunque! Anche nel Cile di Allende! Anche in Salvador! Anche in Nicaragua! Potevano, tutti potevamo smettere di pagare… e basta, amici come prima.

Ipocriti, oltre che criminali. In una parola, bastardi.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 6 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Friday, 10 October 2025 09:20
La Spagna, benchè infognata in Euro e UE, ha una tradizione da "impero" e una sua autonomia, cosa che noi non abbiamo né èossiamo avere, avendo firmato la resa nel 1943 . Resa con cui mi gioco la mano come Muzio Scevola, ci hanno senz'altro imposto occupazione per "99 anni" - una formula che piace molto agli yankee ... ovvero, fino al 2042 (per fortuna ormai non troppo lontano) zitti e mosca (e Trattatato di resa coperto da "segreto di Stato"). Differenza è qui, e non solo. Per capirsi, negli USA ci sono decine di stazioni radio o tv, che trasmettono in spagnolo, ma nessuna in italiano; il Venezuela avrebbe potuto benissimo essere uno Stato "bilingue", dato che italiani sono - direttamente o indirettamente - il 50% della popolazione: invece, ci siamo fatti assorbire completamente. Il nostro "orgoglio" nazionalistico viene fuori solo nei momenti più inutili, tipo quando vinciamo ogni 30 anni i Mondiali, o quando un finto italiano come Sinner vince a Wimbledon...
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Andreas
Thursday, 16 October 2025 01:26
Come dice Paolo qui sotto, mi sembra tutto un po' in libertà.
Bisogna aver studiato un pochino e aver interiorizzato la storia, capire le dinamiche sociali, capire le dinamiche tra gli stati.
Non c'è bisogno di imporre nessuna occupazione per 99 anni a nessuno, la crisi finanziaria che si trascinava dal 1929 è stata aggiustata dal bombardare l'Europa e ricostruirla, si può spendere tante altre chiacchiere da bar su chi fosse il più cattivo, ma chiacchiere restano.
Il "miracolo" economico italiano ha fatto piacere a tutti. Nessuno vive di fantomatici ideali di una Italia... boh? Democratica? Di stampo imperiale romano? Ma di cosa parlate? Tutto è un divenire, anche il rapporto effettivo attuale dei poteri non rispecchia più quelli de iure della Costituzione.
Siamo diventati una nazione malata di esterofilia - magari il rovescio della medaglia è che tutto il mondo (tranne 4 o 5 stati) ci ama. Al di là di questo, a nessuno sono dispiaciuti i prodotti migliori esportati dagli USA: le multinazionali. A loro piace fare affari e a noi fa comodo Amazon.
Del resto l'alleanza con gli USA serve anche a proteggere i loro interessi economici.
Da loro usano le due lingue per la loro più grande minoranza, non come da noi che si regalano quei 10 minuti di propaganda di regime in ucraino a mezzogiorno e alla sera per fare un piacere ai rifugiati. Se vai in USA per rimanerci devi diventare americano.
Poi tutto il resto, la chiacchiera per eccellenza da bar su come andrebbe riordinata ideologicamente la nazione, rimane, appunto, da bar.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 16 October 2025 08:25
Dialogo fra due manifestanti accaduto realmente una decina di giorni fa. Il primo, guardando la piazza:
- "Stupenda la partecipazione, solo ci vorrebbero un po' più bandiere della Palestina".
Il secondo, sconsolato:
- "Le ordini su Amazon?"

Il che fa pari patta coi cappellini MAGA "made in China". Ora, capisco che al bar l'unica ombra che si vede è quella che si beve, bella fresca, in accompagnamento allo sfogatoio quotidiano (per i non veneti, "ombra" è sinonimo di bicchiere di vino, a Venezia si dice "andiamo all'ombra" per dire andiamo al bàccaro a farci un bicerin, in genere dopo la giornata di lavoro, ma i più assidui dei nostri vecchi un quartino lo infilavano anche prima della stessa, più o meno ora che sto scrivendo).

Lo capisco e ci sta. Fuori dal bar, tuttavia, la realtà è molto più complessa. Tagliarla gordianamente aiuta l'autogratificazione di chi è al potere e "finisce otto guerre in otto mesi", ma anche perde "sette chili in sette giorni", e ancora: osserva i dieci comandamenti, le tre virtù teologali, rigettando i sette vizi capitali come fossero le sette piaghe d'egitto, perdonando non sette volte, ma settanta volte sette, così da avere, alla fine del mondo, non dodici apostoli ma centoquarantaquattromila giusti. Se vogliamo metterla sul piano della numerologia, son dei cialtroni e - nonostante ghostwriter pagati a cottimo per sparare cazzate - dilettanti allo sbaraglio anche lì, rispetto a millenni di codifica del reale eseguita "dando i numeri": il che non vale solo per la tradizione giudaico-cristiana summenzionata, ma per la numerologia cinese, per esempio (vedansi, ancora oggi, i documenti ufficiali del Partito dai roboanti titoli in genere con un numero e un sostantivo, in italiano preceduti dall'articolo determinativo, es. ”LE tre rappresentatività“ 三个代表 del trombato Jiang, trombato lui ma le san ge daibiao sono restate a fondamento dell'apparato ideologico).

Parliamo di simboli. Nessuno contava settanta volte sette e poi il quattrocentonovantunesimo che gli faceva uno sgarbo lo impalava vivo fuori di casa. Oggi il bar, esteso alla rete e alla cabina elettorale, fa sì che lo slogan divenga invece materia. Effimera, quel tanto che basta per mettere una crocetta, o finire l'ombretta con un bestemmione a corredo e tornare a casa.

Ieri ero a un incontro su rete e ragazzi, giusto perché come genitore volevo farmi un aggiornamento su quello che mi potrebbe attendere. Due signore della informatica forense che snocciolavano dati, tecniche, dinamiche da far accaponare la pelle. Spersonalizzazione delle persone, nascoste dietro all'anonimato. Spersonalizzazione dei corpi, spogliabili oggi con l'intelligenza artificiale. Spersonalizzazione dei contenuti. "Io non ho offeso nessuno, persino le foto che pubblicavo non erano autentiche". Si, ma la persona che era ritratta in quei quattro pixel della faccia era riconoscibile e si è suicidata. Un ragazzo, una ragazza come te. Alienazione. Straniamento. Deresponsabilizzazione. Sta cambiando tutto. In peggio.

Scusate lo sfogo e
buona giornata a tutti
Paolo Selmi
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Andreas
Thursday, 16 October 2025 12:10
Prima di internet comunque non era un mondo più semplice di adesso.
Cioè a scuola i libri erano senza figure ed era un altro discorso, ma prima di essere tutti liberisti erano tutti keynesiani senza aver capito un cazzo come ora.
- piccolo inciso, sempre dove hanno scaricato senza pietà la storia universale dell'accademia URSS, ho trovato anche "professione 30 e lode", cioè un libro a figure per studiare su libri a figure! (dove il metodo cardine è il "teatro della memoria", che sia di Giulio Camillo Delminio con il teatro, o che sia quello a vicoli e vie dell'oratore romano, sempre quello è).
Poi come devo aver ripetuto ormai 7 volte 4, se internet parte come esperimento militare, i social sono stati incoraggiati da chi allora...?
Purtroppo io vedo una percentuale di zoomerini con problemi emozionali e relazionali di gran lunga superiore alla mia di almeno un decennio prima.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 10 October 2025 12:02
Paolo,

Purtroppo quanto tu hai scritto è completamente fuori luogo.

Non ci si improvvisa esperti di fenomeni migratori con discorsi da bar. E cercare di ricostruirti il tutto mi richiederebbe ore di lavoro, che non posso permettermi, purtroppo.

Mi limito a notare due cose così, in croce. Esiste un rapporto fra alfabetizzazione e acculturazione e conservazione della propria lingua d'origine nel Paese di destinazione. Più questo legame è forte, più tale legame si fa sentire nel Paese di destino.

Nei casi che citi, probabilmente confondendo tricolori stranieri col nostrano, artificialmente buttato sopra uno stivale prima di "aver fatto gli italiani",

- contadini, in molti casi analfabeti per quanto riguarda la loro, di lingua (o il maestro Manzi ce lo siamo scordato!),
- detentori unicamente del loro portato culturale, essenzialmente orale, ovvero racchiuso nei fonemi e nelle strutture grammaticali del proprio dialetto,
- che parlano IN CASA anche nel Paese di destino, che parlano NEI CENTRI CULTURALI che cercano di promuovere, dove più che altro si aggregano, giocano a bocce o a carte, festeggiano il loro santo patrono, oltre non riescono ad andare
- che non riescono neppure a tornare, visto che il viaggio della speranza è di sola andata, nella stragrande maggioranza dei casi
- che si "alfabetizzano", ovviamente nella lingua di destino, loro il minimo indispensabile, i loro figli per un ciclo di studi quantomeno... figli ormai campani, lombardi, piemontesi, friulani, veneti, emiliani solo in casa e per il resto cittadini appieno del Paese di destinazione dei loro padri, e che per loro non è più di destinazione...

- ... ma di cosa stiamo parlando??? Cosa devono fare??? Osannare quel tricolore che usava quei bastimenti come valvola di sfogo perché a botte di Bava Beccaris non si andava molto lontano? E però si ciucciava i soldi delle loro rimesse?

E' colpa loro? Oppure di chi doveva "spiegare" ai nostri emigranti che siamo un popolo di poeti, santi e navigatori, prima di dar loro un calcio nel culo e infilarli su un bastimento, così che una volta arrivati in "Venezuela" potessero evangelizzare il mondo con Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Donatello?

Mentre si spaccavano la schiena nelle pampas, o finivano sotto il crollo di un tunnel nel Belgio, o volavano da un ponteggio a New York dovevano citare Dante a memoria, invece di tirare un bestemmione in veneto?

OGGI, soprattutto, chi cita Dante? O capisce che se parlo di "interminati spazi" sto citando il Leopardi? o se dico "Che gelida manina... se la lasci riscaldar" sto citando un libretto?

Tu parli di italiani ma forse non è chiaro neppure a noi cosa voglia dire, dopo 164 anni e un ventennio di imbecilli col braccio alzato che riscrissero la storia a loro uso e consumo, per cui il loro misero tentativo di costruzione di un mito fondativo andò a naufragare sul Don. Guardiamo a quello che abbiamo fatto, al contributo dato all'umanità. Certo. E che contributo. Detto questo dopo questi 164 anni i nostri migliori cervelli scappano all'estero. Calci nel culo allora e calci nel culo oggi. Calci italiani. Tricolori. E continueranno a farlo:
https://sinistrainrete.info/societa/31429-linda-brancaleone-e-l-accademia-bellezza.html

Forse che forse alla nostra classe dirigente fa comodo, restare con gente che invece identifica l'essere italiano con l'inno prepartita?

Non commento neppure il resto, su cosa voglia dire italiano "vero" o "finto" italiano. Il fascismo si alimenta anche parlandone, e coi personaggi al potere attualmente se ne parla anche troppo. Persino in pausa pranzo è tutto un pullulare di filmati in bianco e nero passati come documentari.

Comunque, giusto per puntualizzare quanto scritto sopra e tornando al testo, non vi era alcuna intenzione di paragonare nazionalismi spagnoli (baschi? Catalani? franchisti? Di Castiglia e d'Aragona? ) e italiani... a me in realtà la cosa che ha fatto incazzare è l'uscita del padre-padrone!

Che oggi così, domani mattina gli dice pagate e basta, dopodomani gli picchia un bleccaut di tutte le centrali solari facendolo passare per l'isis... dopodopodomani gli propone un leasing in comode rate e biglietti gratis al Prado per il personale CIA, dopodopodopodomani gli picchia tre cacciatorpedinieri a Barcellona per rifornimento, e così via... si diverte, il padrone. Coi suoi sudditi-servi-dipendenti-pardon-"collaboratori".

La diplomazia dei padroni, gli stessi che vengono lì a sbanfare la mattina, quando la luna è dritta. Sbanfano sentendosi "democratici". Oppure, quando è storta, qualcuno finisce nell'acquario, o scannatoio, e tu a porte chiuse vedi il cazziatone in diretta dai vetri, o lo senti rimbombare in filodiffusione. Mandano la mai "cari collaboratori" fatta col copiaincolla a fine anno e, sempre sullo stesso pc, fanno copiaincolla di un'altra precedente mandando a chi voglion sbatter fuori tre lettere di richiamo in un mese, la prima che inizia con "Con grande sorpresa e disappunto" e le altre che si citano l'un l'altra.

Oggi il padrone era in vena di sbanfare ed è uscito con "Non pagano... fuori". Al che ho pensato... magari fosse così facile toglierseli dai piedi. Tutto qui.

Paolo Selmi
Like Like like 4 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Friday, 10 October 2025 13:24
Hai espresso il TUO punto di vista solo sulla seconda parte del mio post, quella meno rilevante (attaccamento o meno di emigranti alla bandiera. critica al .mio dubbio non che Sinner "sia" Italiano, ma che si "senta" italiano, essendo di madre lingua germanica.) Ripeto, punti di vista. Il punto primo e fondamentale è la diversa posizione della Spagna, rispetto all'Italia, sulla scena internazionale, dovuto alla diversa Storia delle due Nazioni
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 10 October 2025 15:05
Son FATTI Paolo, con milioni di nostri connazionali finiti nel mezzo. E ignorati da te. FATTI. Milioni di FATTI. Vai pur avanti a confonderli con le opinioni. Saludos.
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 10 October 2025 15:13
PS Non ho ancora capito di quale Spagna parli, ma pazienza... va bene così. hasta luego.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 09 October 2025 23:04
09/10 ore 23:00 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI PROSEGUONO A RIPULIRE LA SACCA NEL CENTRO CITTADINO E A ESPANDERSI ANCHE AL SUO ESTERNO (cartina aggiornata qui):
https://divgen.ru/event/3077

In tale contesto, anche la rettifica di divgen che corregge la cartina a sud-est di questa immensa sacca in formazione, sulla base del fatto che un tratto di campagna era in realtà sotto il controllo natofascista da quest’estate (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3077
non incide per niente sul corso delle operazioni. Anzi, quel che conta sono i quattordici chilometri e mezzo che separano i due lembi, le due falangi di questa enorme sacca in formazione. E che con la liberazione di KUPJANSK potrebbe a quel punto sbloccarsi definitivamente.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Concentriamoci sul tratto che era stato maggiormente oggetto del contrattacco natofascista, ovvero il cuneo d’attacco che si era elevato a nord per oltre venti chilometri e che, nel corso del contrattacco, era stato ridimensionato. Ebbene, i russi ripuliscono una sacca formatasi solo ieri all’estremo nord di questo cuneo (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3075

e, soprattutto, liberano VLADIMIROVKA portandosi immediatamente sotto ŠACHOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3078
ŠACHOVO a questo punto attaccata direttamente da tre punti.

A ovest di questo cuneo i russi si avvicinano a DOBROPOL’E raggiungendo NOVYJ DONBASS all’altezza della ferrovia
https://t.me/Tatarinov_Rus/60196
posizione qui
https://divgen.ru/48.44378/37.16949/13
e qui
48.44378/37.16949

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
1
Paolo Selmi
Thursday, 09 October 2025 15:51
09/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


L’intera area rinchiusa nella sacca, e corrispondente ai palazzi più alti, perde ormai pezzi su pezzi. E persa quella la città è persa:
https://t.me/condottieros/13563
I russi non perdono tempo e cominciano già a colpire le aree limitrofe (qui siamo in piena periferia a est del fiume OSKOL):
https://t.me/motopatriot78/43107
A giudicare da quanto sta accadendo, la perdita di KUPJANSK davvero potrebbe portare alla perdita, e in tempi rapidi, dell’intera area a est del fiume OSKOL, divenuta a quel punto indifendibile.

MERCURIO RETROGRADO

Mentre danesi vedono in aria più droni che ufo (ultima cartina avvistamenti qui):
https://t.me/voenkorKotenok/68040
droni russi, ovviamente, che urlano dai megafoni “iotispiezzioindue” mentre coi raggi laser colpiscono casette di marzapane danesi come nei cartoni animati dei robot di mezzo secolo fa, mentre Merz urla a gran voce “europei, i russi ci entreranno in casa, armiamoci e partite”...
https://t.me/ZeRada1/27259

… il pompiere Vladimir Vladimirovich portava a casa oggi un risultato storico.
https://t.me/ZeRada1/27262
In trasferta a Dushanbe non solo suggellava col presidente tagico nuovi accordi, ma riusciva a ritessere nuovamente i rapporti con un Azerbaigian che, per tutto l’anno, ha cercato l’escalation, lo scontro diplomatico, passando a colpi di piccone su decenni di sforzi diplomatici nel senso opposto.

Oggi prendeva da parte il buon Aliev, come si dice dalle parti di mia moglie, “se lo sedeva”… e partiva proprio affrontando l’argomento spinoso della catastrofe aerea che coinvolse il volo AZAL J2-8243 nel corso di un attacco aereo con droni ucraini diretti contro l’aeroporto di Groznyj (opps… ma QUEI droni REALI, gli stessi che qualche mese dopo sarebbero stati lanciati dai tetti di camion stelonati contro centrali, per la NATO, per l’UE, per l’U-ccidente andavano bene… nessuna isteria, anche perché erano loro stessi che finanziavano e supervisionavano l'operazione...).

Entrambi hanno quindi accertato e CONCORDATO, vis a vis, a quattrocchi, che la responsabilità dei danni che causarono l’atterraggio di emergenza al volo e conseguente perdita di vite umane, non tutte fortunatamente, è non attribuibile ai missili russi.

Missili, aggiungo, che tra l’altro se l’avessero colpito lo avrebbero fatto esplodere in volo, mentre per la prima volta entrambe le parti concordano che questi droni, lanciati per dimostrare al mondo DI ESSERE IN GRADO DI COLPIRE LA RUSSIA OVUNQUE, forse NON ERA IL CASO CHE TENTASSERO DI COLPIRE L’AEROPORTO CIVILE DI GROZNYJ.

Al che ALIEV ringraziava Putin per aver seguito PERSONALMENTE (под личным контролем) l’indagine e AUGURAVA OGNI BENE ALLO STESSO PUTIN E ALL’AMICO POPOLO RUSSO (пожелал всего самого доброго Путину и "дружественному народу России").

Ora, il canale Zerada è un pozzo di scienza per gli ignoranti come me, e intitolava questo pezzo RETROGRADNYJ MERKURIJ (Ретроградный Меркурий), OVVERO MERCURIO RETROGRADO.

Nell’epoca in cui si guardavan più le stelle che i telefonini, capitava di veder Mercurio muoversi all’indietro rispetto alla sua orbita: un’illusione ottica. Ebbene, il buon Zerada dedica questo pezzo a chi pensava che l’AZERBAIGIAN si sarebbe SUICIDATO, per ordine del Mi6 o della CIA, contro la RUSSIA dopo l’escalation di quest’estate. Così non è stato. Bravi i russi a non aver ceduto alle provocazioni mesi fa e ad aver recuperato la situazione. A far capire che gli inglesi e gli americani intendono la guerra per procura in modo "molto" particolare, che culmina con la spremitura totale del Paese prescelto. E oggi ne raccolgono i frutti.

Primo tra i quali, quello descritto qui:
https://t.me/parstodayrussian/190001
Che bandiere vediamo? RUSSIA, AZERBAIGIAN, KAZAKISTAN, IRAN. Sotto chi ci sono? I comandanti delle rispettive marine militari. E il pezzo di carta che stanno firmando tutti e quattro? Un trattato di COOPERAZIONE STRATEGICA MULTILATERALE.

Che significa che, finché al governo ci saranno parti che non si faranno influenzare da “spifferi esterni”, nel CASPIO non ci saranno battaglie navali. E neppure “giochetti” come quello subito negato dagli azeri, ovvero aerei israeliani che per colpire l’Iran passano da Baku. Mai più. Mai… per un po’ di annetti, almeno, speriamo… fino al prossimo Mercurio retrogrado.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Massimo
Thursday, 09 October 2025 16:26
"...Entrambi hanno quindi accertato e CONCORDATO, vis a vis, a quattrocchi, che la responsabilità dei danni che causarono l’atterraggio di emergenza al volo e conseguente perdita di vite umane, non tutte fortunatamente, è non attribuibile ai missili russi..."
Il fatto che i due presidenti abbiano CONCORDATO, dimostra che la verità è necessariamente quella? Esiste anche una cosa chiamata ragion di stato...
Sì, fortunatamente sono morte solo 39 persone su 67.
Il missile non ha colpito l'aereo, gli è scoppiato solo vicino (un Selmi pro-ucraino, direbbe "russo..."), gli shrapnel, i cui fori erano ben visibili nelle foto dei piani di coda, hanno comunque tagliato i sistemi idraulici e l'aereo era governabile solo coi motori.
Prendo atto che la tragedia non è attribuibile a missili russi e che, alla fin fine, "Tutto va ben, madama la marchesa"
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 09 October 2025 18:43
Bravo Massimo,
vedi quando droni armeni tenteranno di colpire l'aeroporto di Baku e nella colluttazione resterà coinvolto un aereo di linea russo, colpito non direttamente ma dai rottami dell'esplosione avvenuta poco più in là, i russi non potranno sollevare un caso diplomatico con l'Azerbaigian, ma lo faranno con l'Armenia.

Mentre l'Azerbaigian pagherà kompensacii alle vittime della strage, come in questo caso sta facendo la Russia:
https://www.kommersant.ru/doc/8101049

Tutto fa precedente. Quando ovviamente si agisce tra pari e non tra signori e sudditi, come da altre parti dopo quarantacinque anni.

Comunque questo è il rapporto preliminare del 4 febbraio 2025 del Ministero dei trasporti del Kazakhstan
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.gov.kz/uploads/2025/2/4/84f9ee83af415a658fc3d2830d317889_original.3875924.pdf

Nella ricostruzione ufficiale il volo, partito alle 3:56 dall'Aeroporto di Baku (p.8), alle 4:26:13 perdeva entrambi i GPS. "04:26:13 Э Ready for descent and for information we lost both GPS, request REPKA one V a" (p. 9 )

A p. 10 della trascrizione delle registrazioni cominciano a parlare russo.

05:13:36 Salta il pilota automatico (AP
PITCH TRIM NOT ENGAGED, MACH TRIM NOT CAPABLE)

Tre secondi dopo (05:13:39) la cabina di pilotaggio perde di tenuta ermetica (DOOR…SERVICE DOOR AFT OPEN) e nove secondi dopo altro segnale preoccupante (HYD 2 LOW PRESS).

05:13:56 si sente un rumore di schianto ripetuto (по записям, полученным с CVR, фиксируется повторный звуковой удар).

PASSA UN MINUTO

05:14:58 Il comandante si mette in contatto col personale di bordo e chiede: "Pronto, cosa è successo?" по данным CVR командир по внутренней связи связался с кабинным экипажем
для уточнения ситуации: «Алло, что случилось?».
L'ufficiale di bordo riporta: "Sono scoppiati due posti a sedere, non posso venire perché i passeggeri si sono alzati tutti in piedi, li sto calmando".
Бортпроводник доложил: «Взорвалось 2
сидения, я … ммм я не могу подойти, потому что пассажиры встали, я их рассаживаю».
(p. 14)

Tutte scene molto realistiche in caso di attacco missilistico, vero? o di esplosioni di missili con testate a grappolo... certo. Non assolutamente, invece, compatibili con il fatto che frammenti di drone o di missile siano caduti sul velivolo... no... ma cosa stiamo dicendo.

Andiamo avanti. PASSA UN ALTRO MINUTO.


05:15:57 Volo a torre di controllo: "abbiamo avuto uno scontro con uccelli e fusoliera. Scontro con uccelli e fusoliera e due posti sono scoppiati"
удар птиц в кабине. Аа удар птиц и в кабине 2 кресла взорвались.

05:16:08 La torre di controllo di Groznyj chiede di cosa avessero bisogno
какая помощь вам нужна?

05:16:14 Abbiam bisogno dell'aeroporto più vicino con condizioni meteo normali
ам надо, нам надо значит ближайший аэродром, где погода нормальная.

Il comandante a questo punto era uno sprovveduto. Non aveva capito che lo avevano colpito bombe a grappolo russe o missili russi... forse perché aveva sentito "un colpo forte" (был удар сильный 05:16:54), ma non esplosioni. Al punto che aveva letteralmente tradotto il messaggio del personale di bordo con "uccelli contro la fusoliera". Ma era uno sprovveduto, certo, al primo volo. O era filorusso. Parlava in russo, del resto, con la torre...

05:17:07 La torre di controllo di Groznyj chiede se è tutto a posto a bordo (Азербайджан восемьдесят два сорок три борт порядок?, p.15)

Il comandante risponde subito (stesso secondo) che è tutto a posto (Борт порядок).

Un minuto dopo (05:18:58) si accende il segnale di altitudine di cabina elevata (CABIN ALT HIGH).


05:23:11 Il comandante risponde, a precisa domanda (можете выполнять
курсы?), di non esser più in grado di completare la rotta (Мы не можем выполнять) e chiede di atterrare a Mahackala

05:28:01 Torre di controllo di ROSTOV aggancia l'aereo che chiede per BAKU (Далее следуем на Баку).

Passano dieci minuti.

05:37:24 Torre di Controllo di Rostov: "AZAL 8243, se avete possibilità, riportate quanto carburante vi è rimasto e su quali motori è caduto l'uccello?
Азал восемь десять два сорок три, будет возможность, сообщите остаток топлива и в какие двигатели попала птица?

05:39:01 Comandante. "Rostov, AZAL 8343, 8243, carburante a bordo 3.830, i motori funzionano, si è rotto il sistema di funzionamento degli alettoni e di gestione dell'altitudine"
Ростов, Азербайджанский восемь десять три сорок три, восемь десять два сорок три, топлива на борту три восемьсот тридцать, двигатели работают, отказала система управления элеронами и рулем высоты"

05:42:40 Il comandante decide di atterrare ad AKTAU (тогда идем на Актау, p.16).

Dieci minuti dopo la situazione si fa più tragica.

05:52:39 manca ossigeno a bordo, passeggeri svengono (у нас ситуация такая, кислород заканчивается в кабине пассажирской, значит там взорвался кислородный, по-моему, баллон,
ааа, значит запах топлива идет, пассажирам некоторым значит теряют сознание, разрешите мы пойдем на меньшей высоте).

06:03:06 Subentra la torre di controllo di AKTAU (AHY 8243, Актау-Вышка, добрый день)
comincia a dare istruzioni per l'atterraggio di emergenza.

06:19:13 Segnalazione di rischio di collisione e richiesta immediata di alzare la cloche (по данным (FDR) сработала звуковая сигнализа TERRAIN TERRAIN PULL UP, p. 17).

В 06:22:20 FLAP in posizione 1 экипаж приступил к выпуску механизации в положении один (FLAPS 1)

06:22:24 si abbassano i carrelli экипаж приступил к выпуску шасси

06:22:40 FLAP in posizione 2
passano altri 50 secondi
06:23:30 FLAP in posizione 3
di nuovo un altro, drammatico minuto
06:24:52 di nuovo TERRAIN TERRAIN PULL UP

dopo trenta secondi
06:25:25 di nuovo TERRAIN TERRAIN PULL UP

06:27:58 l'aereo si schianta al suolo.

Da pagina 22 le foto dei danni. Pp 27-28 i frammenti, corrispondenti, per l'appunto, a frammenti di corpi esterni esplosi, che han finito col danneggiare fusoliera e sistema di stabilizzazione, non a proiettili o a raffiche degli stessi o a "shrapnel" austroungarici o a missili.

P. 46 foto momento schianto. il rapporto parla di "oggetti esterni" (внешними объектами p. 25) con cui è venuto a contatto.

Un ultima notazione: il comandante era un incompetente, certo, e i russi sono dei masochisti: gli piace colpire i loro (visto che sull'aereo sono morti anche dei russi) ma, soprattutto, in un momento dove i voli sulla Russia erano in gran parte sospesi tranne che per qualche compagnia, come quella azera, volevano farli sospendere del tutto! Come accadde subito dopo: AZAL e altre compagnie sospesero i voli per i "potenziali rischi per la loro sicurezza".
После трагического случая государственное агентство гражданской авиации Азербайджана решило приостановить полеты в ряд российских городов из Баку, «учитывая потенциальные риски для безопасности полетов». Такие же меры приняли казахстанская авиакомпания Qazaq Air и израильская авиакомпания «Эль-Аль».
https://www.e1.ru/text/incidents/2025/02/05/75068312/

Certo, c'erano i russi che si sparavano da soli con shrapnel austroungarici e non era il caso di provocarli coi propri velivoli.

Non ho nulla da aggiungere vostro onore. Putin stesso lanciava gli ordigni e Aliev alla fine si è dovuto piegare alla ragion di Stato dopo aver fieramente difeso la causa della giustizia per tutta l'estate trattenendo cittadini russi senza prove, facendoli marciare sotto il sole e riempendoli ogni tanto di botte per far capire loro dove stava la giustizia e, sostanzialmente, per farla pagare ai russi che avevano osato prendere di mira i pacifici clan mafiosi azeri. Va bene così.

Paolo Selmi
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
Massimo
Friday, 10 October 2025 20:23
Non pensavo di rispondere, ma volevo chiedere cosa c'è di vero allora in quanto qui sotto:
"MOSCOW, Oct 9 (Reuters) - Russian President Vladimir Putin told Azerbaijan's leader that two Russian missiles had detonated beside an Azerbaijan Airlines plane last year after Ukrainian drones entered Russian air space, in an incident that led to the deaths of 38 people.
In what was the Kremlin leader's most candid admission to date that Moscow was to blame for the deadly incident, he offered his apologies again to President Ilham Aliyev and promised compensation to those affected."

https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/putin-tells-azerbaijans-aliyev-how-russian-air-defences-downed-passenger-plane-2025-10-09

per favore, rispondimi con un vero\falso...forse per l'età, comincio un po' a perdermi nelle tue elaborate risposte (per esempio, mi è sfuggito cosa hai dimostrato con la trascrizione delle registrazioni del velivolo...)
Ci saranno stati anche in volo dei droni ucraini (per quanto non mi sembra i russi abbiano mostrato evidenze), ma un jet dovrebbe essere facilmente distinto da un drone, per dimensioni, altitudine e profilo di volo.

P.S.: Noto un po' di ironia anche sugli "shrapnel austroungarici" :-) ... non sono un esperto, ma Henry Shrapnel era un tenente inglese, il suo cognome oltre ad indicare un tipo di granata, è passato anche ad indicare i frammenti di varia forma e materiale che si originano allo scoppio di un ordigno.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Saturday, 11 October 2025 00:01
Ciao Massimo,
Come da tua richiesta: falso. E se fossi l'editore manderei il traduttore dal russo a fare altro. Pardon, se fossi l'editore e avessi un minimo di deontologia professionale. Buona notte
Paolo Selmi
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Saturday, 11 October 2025 11:02
Ciao Massimo,
sempre nel rispetto della tua richiesta "si si no no", mi sembrava giusto quantomeno tradurre quel "falso" in una motivazione.

Un primo ministro e famiglia del nostro meridiano fanno visita a un altro primo ministro di un meridiano decisamente più a est. Accolti all'aeroporto dal primo ministro stesso, che dice:"Per Allah, complimenti alla Sua Signora e alla Sua bellissima famiglia". Chiesto al traduttore cosa avesse detto, questi risponde: "Ha detto, con l'aiuto di Allah mi porterò a letto tua moglie e mi porterò via i tuoi bambini".

Siamo a questi livelli. Con l'aggravante, nonostante si narra che in passato si sia combattuto per dieci anni fra due eserciti per una donna, che in questo caso son morte decine di persone innocenti. Ma alla Reuters interessa solo cosa ne penserà chi la leggerà. Questa la sua, atlantica, professionale, civile deontologia.

Anzi, grazie mille per avermelo segnalato, davvero e senza ironia. Non avrei mai immaginato che si fosse ridotta a questo. Che ci si potesse ridurre a questo. Meglio, bugia: non smetto mai di sorprendermi, ecco. E di incazzarmi, anche a una notte di distanza.

Qui siamo ben oltre tutte le licenze descritte da Eco nel suo "Dire quasi la stessa cosa". Oltre a tutti i "compromessi", le "mediazioni", le "concessioni", le "interpolazioni", gli "inserti" a cui ogni buon traduttore deve saper, in extremis, ricorrere e, PARADOSSALMENTE, per cercare di tradurre senza tradire.

Qui siamo all'opposto. Tradire usando la traduzione come pretesto per. E stiamo parlando della Reuters. E stiamo parlando di un argomento scottante, a dir poco, che ha causato una crisi diplomatica senza precedenti tra due Paesi confinanti. In un momento in cui il Paese che l'ha indotta cercava, come CERCA ANCORA disperatamente, di aprire un SECONDO FRONTE.

E questo è il risultato. So che a questo punto son già passato dall'analisi allo sfogo, e chiedo scusa, ma sinceramente ne ho le tasche piene, e ti assicuro che questa non è la prima espressione che mi è venuta in mente ieri notte alla lettura di questo dispaccio, di questa gente. Che orienta, con le sue traduzioni fallaci, con la sua informazione fallace, con la sua coscienza sporca, le coscienze di milioni di cittadini che la leggono come se fosse fonte autorevole, che la citano come se fosse fonte autorevole, che si fanno un'idea di quanto sta accadendo come se fosse fonte autorevole.

Ci stanno portando a far la guerra, per portare a casa il risultato intermedio, che è quello che a loro interessa, ovvero ottocento miliardi nelle loro tasche. Dalle nostre, perché sono soldi pubblici. Peraltro, come accaduto sinora, senza alcun controllo sui prezzi. Rapina nella rapina.

Per farlo, han bisogno che il primo ministro del Paese a fianco al nostro dica che vuole rapire nuovamente Elena. Non l'ha mai detto, glielo facciamo dire, agli occhi della nostra pubblica opinione. Tanto basta.

Scappo. Grazie ancora della segnalazione, decisamente illuminante.

Paolo Selmi
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 09 October 2025 11:08
09/10 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


LIBERATO DAI RUSSI IL TERRITORIO DELL’AUTOSALONE (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3074
che si trova già DENTRO la sacca. In liquidazione, a questo punto.

DA “UNA O DUE” A “CINQUE O SEI”... TARDIVA ARITMETICA NATOFASCISTA


Fra gli spifferi di corridoio che ogni tanto escono dalle chiuse e stantie stanze di Bankovaja e raggiungono gli odierni megafoni mediatici, vi sarebbe anche quello di una lamentazione di Syrskij circa il fatto che, se prima i punti dove premevano i russi erano un anno fa “uno o due”, ora sarebbero “cinque o sei”, su centinaia di chilometri quadrati prima non interessati dal conflitto… e il flipper starebbe andando di spron battuto verso il tilt (Если год назад приходилось реагировать на 1-2 участка, то сейчас это 5-6 постоянно активных участков в десятки/сотни квадратных километров и как только туда перебрасываются резервы и стабилизируется ситуация, так прорыв идёт на других 5-6 участках. )
https://t.me/legitimniy/20992

Ora, noi più che riportare quanto di pubblico vi possa essere non facciamo. Non abbiamo pulci, talpe, informatori, quinte colonne. Ma questo lo diciamo da oltre un anno. Già, perché i russi non si sono svegliati ora ad aprire “cinque o sei” fronti: peraltro, “O cinque O sei”, avrebbe esclamato in coro il mitico Trio Reno negli anni Ottanta del secolo scorso… rapporti di un glavkom al prezident meno seri di spettacoli di cabaret. I russi è dall’estate scorsa, da quando QUALCUNO DECISE DI INTRAPRENDERE LA “CAMPAGNA-DI-RUSSIA-3.0”, che sono PARTITI DI SPRON BATTUTO SU ALTRI FRONTI LASCIATI SGUARNITI. E NON UNO O DUE!
L’avvicinamento a Kupjansk, oppure quello a Krasnyj Liman, oppure la battaglia di Dzerzhinsk, oppure l’avvicinamento ai confini con l’oblast’ di Dnepropetrovsk e la liberazione del sud-est della DNR, ivi incluso l’avvicinamento a Krasonarmejsk e, non da ultimo, la formazione di un cuneo d’attacco fra KRASNOARMEJSK e KONSTANTINOVKA, che ha portato poi alla chiusura ieri della sacca di KLEBAN-BYK… tutto questo Santo Cielo era “UNO O DUE” fronti aperti?

I russi, militarmente, hanno avuto un grande merito dopo settembre 2022:
- si sono riorganizzati e adattati a trasformare la SVO contro il regime di KIEV e relativi “aiutini” dei mesi passati in una guerra contro la NATO,
- hanno sfruttato tutte le contraddizioni interne alla coalizione, IN PRIMIS QUELLA FRA RES OECONOMICA E RES MILITARIS che abbiamo denunciato e stiamo denunciando da anni, ovvero fra profitto capitalistico dei detentori della prima e valore d’uso tanto dichiaratamente destinato alla seconda quanto fattualmente, puntualmente, disatteso
- hanno lasciato la prima mossa ai natofascisti ragionando come giocatori di scacchi, ovvero già ragionando sul possibile ventaglio di contromosse PRIMA che essi intraprendessero qualsiasi decisione.
- Errori ce ne sono stati, dal 2022, e non pochi, ma non nella identificazione del rischio e relativa soluzione operativa, bensì nella possibilità che ciò accadesse. Errori che riguardavano, essenzialmente, LA POSSIBILITA’ che una determinata ipotesi fosse più o meno remota, o realizzata su scala più o meno grande. Di conseguenza, errori per certi versi inevitabili e che riguardavano le risorse destinate alla sua soluzione.
- Vedasi KURSK l’anno scorso. Colse di sorpresa tutti, una opzione così idiota. Ma non impreparati.
- Di sorpresa nelle proporzioni. Settantamila fra morti e feriti come perdite significa centinaia di migliaia di uomini e decine di migliaia di mezzi coinvolti. Per mesi, ne mancavano pochi che si arrivasse all’anno. Proporzioni enormi. Idiote da qualsiasi punto di vista le si girasse.
- Ma non di sorpresa per il fatto in sé. I russi erano preparati e hanno respinto i primi assalti, dando tempo ai rinforzi di arrivare. A differenza – MACROSCOPICA – di settembre 2022, i russi in questo caso si sono adattati. Prima tamponando, poi gestendo, infine traendone vantaggio.
- sono così stati in grado di RIPRENDERE IL BOCCINO. E tornare a dirigere loro le danze. Su “cinque o sei” fronti. Già da allora. E martellando su tutti mentre le forze migliori in mano ai natofascisti si consumavano nel tritacarne di Kursk.

Lo denunciano tutti, canali ucraini compresi, e da mesi. Lo “scopre” il glavkom oggi… ora che i buoi sono scappati. Vogliamo parlare di un’altra manovra suicida? Funzionale unicamente a mantenere in funzione la spirale di morte che permette ai padroni d’U-ccidente di continuare a marginare utili per miliardi di dollari? La INFRASTRUKTURNAJA VOJNA. Suicida esattamente come la CAMPAGNA-DI-RUSSIA-3.0.

Sempre il canale ucraino Legitimnyj oggi parla di “ACCORDI NON SCRITTI” raggiunti fra Russia e Ucraina per cui, in via informale, “io non attacco te e tu non attacchi me” e passiamo l’inverno (кулуарные договоренности через посредников, о неком энергетическом/топливно-газовом перемирии между Россией и Украиной. Украина не бьет по русским объектам, а взамен РФ не отключает нас от «рубильника». )
https://t.me/legitimniy/20993
Poi qualcuno ha fatto notare al tandem Ze-Ermak che così non andava bene. Volete altre wunderwaffe? Ve le dovete “meritare”… ne abbiam già parlato ieri su come si è ragionato a Varsavia 2025, ma il ragionamento viene da lontano.
E di colpo han dichiarato anche qui guerra alle infrastrutture russe. NELLE PROPORZIONI esistenti fra i due Paesi che non sono neppure loro segrete… inaccessibili… o il pugno di un bambino e una pacca sulla spalla del povero Carlo Pedersoli li mettiamo sullo stesso piano? Ma loro han dichiarato guerra. E il buon Petrenko ogni mattina gongolava per una cisterna russa andata a fuoco. Mentre i russi dall’altra parte facevano saltare un gasdotto. Risultato: gli attacchi ucraini hanno raggiunto il 5% degli obbiettivi prefissati (ibidem), i russi hanno messo in crisi canali attraverso cui passa il 60% delle forniture di gas all’Ucraina:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60155
Ai natofascisti la scelta se andare avanti o no. Ovvero, su quale velocità modulare e rimodulare il ritmo del popolo che stanno suicidando. E senza virgolette, stavolta. In nome di un’estrazione di profitto puramente criminale, neanche solo parassitaria. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 08 October 2025 23:10
08/10 ore 23:00 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi avanzano a JAMPOL’ (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27882
e si avviano verso il centro cittadino, dopo aver consolidato la parte a nord-est.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Liquidata la sacca di KLEBAN BYK, ormai è ufficiale (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3070
Questo libera ancora più uomini verso KONSTANTINOVKA da sud. Ce ne sarà bisogno, vista la fitta rete di fortificazioni che li attende (altra cartina qui):
https://t.me/divgen/73705?single

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi TORNANO A ZOLOTOJ KOLODEZ’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3068
vanificando anche qui il contrattacco natofascista. Ora, sono a quattro chilometri dalla strada che da DOBROPOL’E porta a KRAMATORSK.

Nei sessantatré chilometri che separano questa falange e quella a nord-est che punta ad accerchiare Krasnyj Liman, ci sono Konstantinovka, Družkovka, Kramatorsk, Slavjansk. Krasnyj Liman. In questi sessantatré chilometri, l’ultimo grande ostacolo alla liberazione della DNR. Staremo a vedere.

Intanto a sud di ŠACHOVO I RUSSI AVANZANO, guadagnando posizioni preziose (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43104

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI SBARAGLIANO L’ULTIMA LINEA DIFENSIVA A OVEST (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73694?single
e RAGGIUNGONO L’ULTIMO PAESE DELLA DNR, MOLODECKOE, prima di entrare nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3069
allargandola, vediamo come ormai sia solo un problema di priorità individuare, da parte russa, su quale punto cardinale concentrare la propria azione: se verso nord, completando la liberazione della DNR, o verso est, mettendo ulteriormente in difficoltà una difesa natofascista assolutamente incapace di stabilizzare la linea di fronte e in continuo, crescente, deficit di uomini.

Peraltro, a questo proposito, i russi riprendono il controllo dell’area intorno al ponte ANTONOV sotto CHERSON (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3071
Altra mossa che non farà venir sonni tranquilli al comando natofascista.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 08 October 2025 14:34
08/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


A nord-est della sacca in formazione di Krasnoarmejsk, i russi LIBERANO IVANOVKA E COMINCIANO A RIPULIRE UNA PICCOLA SACCA FORMATASI POCO PIU’ A SUD, IN OCCASIONE DEL CONTRATTACCO NATOFASCISTA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3065
A questo punto i russi potrebbero tornare a puntare verso DOBROPOL’E (posizione qui
https://divgen.ru/48.4521/37.10684/13
e qui)
48.4521/37.10684
da cui distano meno di otto chilometri. Staremo a vedere.

Intanto, più a ovest i russi avanzano SOPRA UDACHNOE e raggiungono il territorio della miniera ZAPADNAJA-1 (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3067
Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/73680?single
parrebbe quasi che ai russi interessi più procedere verso nord che verso est, dove due linee fortificate passano parallelamente sui due lati del confine di oblast’. Al momento totalmente ignorate.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI LIBERANO NOVOGRIGOROVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3066
che si trova fra VERBOVOE a nord e USPENOVKA a sud, ripianando così la linea di fronte fra le due e portando una linea di fronte di oltre dodici chilometri a progredire tutta verso ovest. L’affondo nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, considerando il punto più a est, è già di oltre quindici chilometri. Ben più di quelli che mancano per tagliare la strada che porta da nord a GULJAJPOLE.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 08 October 2025 11:15
08/10 ore 08:30 aggiornamento

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ECONOMIA NATOFASCISTA

Anagraficamente appartengo a una generazione che, quando ha iniziato a parlare di economia, ovvero – allora – a ripetere le parole d’ordine del partito a cui faceva riferimento, nel mio caso si sentiva dire: “Ma taci! Che se era per voi saremmo tutti qui a fare le code per il pane!” Il tutto immancabilmente condito da Stalin, con o senza milioni di morti, con o senza gulag, con o senza arcipelago…

Fa niente, per esempio, che meno di quindici anni prima, ovvero il 7 ottobre 1977, fosse entrata in vigore una Costituzione dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche che aveva richiesto un anno intero di lavoro, con la partecipazione di 140 milioni di cittadini sovietici, fra organizzazioni di partito, del sindacato, di fabbrica (inclusi quindi anche i non iscritti) e del komsomol, che produssero 400.000 distinte proposte di articolo e paragrafo, raccolti infine in 150 emendamenti alla bozza, più 12 aggiunti all’ultimo, che produssero cambiamenti sostanziali a 118 articoli su un totale di 173, più un articolo aggiunto in seguito alla bozza di testo finale, sempre su proposta popolare, per un totale di 174 articoli, raccolti in 21 capitoli, facenti capo a 9 sezioni e un preambolo iniziale:
https://t.me/kom_mir/11604

Questo, mentre da noi non girava ancora il disco “mataci-codepane-stalin-morti-gulag-arcipelago”… ma ne girava un altro ben peggiore, che chiameremo per semplicità “riflusso-brigaterosse-marciaquarantamila-afghanistan-nonècambiatoniente-iotispiezzioindue”. Poi ci pensarono i dirigenti di allora, chiamando “ristrutturazione” (perestroika) lo smantellamento di settant’anni di Rivoluzione, e nel giro di cinque anni potemmo addirittura permetterci il lusso di cambiare disco. Il primo citato, per l’appunto.

Purtroppo, e questa fu una nostra, di mancanza, non riuscimmo a contrapporre nulla su quel piano. Io non potevo, lo ammetto, anagraficamente più che intuire che ci doveva essere un modo per abbinare quanto sostenuto dal barbone di Treviri ed evitare il taglio delle spese per la sanità, per la scuola e per l’assistenza sociale, piuttosto che ripianare i conti dell’INPS, ci doveva essere, ci DOVEVA essere, non potevo fare. E lo gridavo a gran voce. Con la risposta di cui sopra.

Per la cronaca, passata la nostra, di generazione, ai padroni non servì più neppure tirar fuori il disco “mataci-codepane-stalin-morti-gulag-arcipelago”… ora su quel pezzo di plastica luminoso su cui passiamo la maggior parte del tempo si veicolano ben altri di messaggi, mentre la televisione continua a fare buona guardia a reti unificate. Qualche cortocircuito, ogni tanto, o valvola di sfogo da aprire e chiudere, ma la formula nel complesso e purtroppo per noi funziona.

Tutto questo perché, ogni volta che leggo notizie come quelle che vengo ora a riportare, a me tornano indietro decenni di bocconi amari, di rospi da ingoiare, di mani che entravano nel portafoglio di noi lavoratori e prelevavano, prelevavano… per entrare in Europa, perché altrimenti salta tutto, perché così non si può più andare avanti, perché il sistema è “insostenibile”.

Quante volte ho sentito, abbiamo sentito, questa parola… “insostenibile”. E senza scomodare Kundera. Tuttavia, come già si ragionava ieri, il natofascismo sta cambiando tutto. Non solo nella martoriata terra d’Ucraina, ma anche qui. Ieri parlavamo del “mondo parallelo”, così lo chiamavamo, dove non esistono Euro 7 eccetera eccetera.

A ben vedere, questo mondo parallelo, assolutamente non ideale, ma concreto, semplicemente posto a fianco, e in posizione assolutamente dialogica, interconnessa, col “nostro”, di mondo, al punto che ormai forma un ibrido sempre più mostruoso e indissolubile, un mostro a più teste che rappresenta l’attuale modo di produzione, è dotato di un’economia politica e, più terra terra, di un’economia e basta, ovvero di norme che regolano meccanicamente il modo di produzione che lo sorregge, APPARENTEMENTE avulsa da qualsiasi regola divenuta DOGMA nel nostro, di mondo, di moto-modo di produzione.

Esaminiamone qualcuna. IL DEBITO PUBBLICO… NON E’ PIU’ UN PROBLEMA. Noi apparteniamo a un ente, entrati peraltro senza nessun referendum o consultazione popolare (e senza nessuno che ci metteva sul giradischi bavabeccaris-mussolini-hitler-franco-generali-gollismo-gladio-stragismo), che tra le altre cose ci ha imposto di mettere il VINCOLO DI BILANCIO in Costituzione (e non mi ripeto ma sarebbe da ripetere l’inciso di cui sopra).

Qui, in un Paese da anni DEL TUTTO DIPENDENTE DAL FINANZIAMENTO PADRONALE, e che tuttavia le massime cariche della stessa organizzazione di cui facciamo parte noi vogliono far entrare, così com’è, IL DEBITO PUBBLICO CONTINUA AD AUMENTARE, CARICANDOSI DI UNA FETTA SEMPRE MAGGIORE DI SPESA PER LE MATERIE PRIME. Spesa ormai che devono TOTALMENTE FINANZIARE GLI STESSI PADRONI, aldilà dei:
- 300 milioni di dollari della Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo;
- 500 milioni di dollari della Banca Europea per gli Investimenti;
- 6 miliardi euro di “aiuti” promessi ma non ancora arrivati dalla UE per le paghe dei soldati, le spese di mantenimento della scalcagnata macchina pubblica e l’acquisto di droni:
https://t.me/legitimniy/20985

SOLDI IN PIU’ PER “FAR FRONTE ALL’INVERNO”. Peccato che, nel frattempo, IL REGIME DI KIEV STA OPERANDO UN’ENORME RISTRUTTURAZIONE INTERNA, IN VISTA DI SEMPRE PIU’ IMMINENTI E IRREVOCABILI ELEZIONI (FARSA), da tenersi probabilmente nella primavera del 2027 per mettere tutti a tacere:
https://t.me/legitimniy/20984
A tale scopo,
- OLTRE A EPURARE SINDACI E PRESIDENTI DI PROVINCIA E DI REGIONE SCOMODI (non dei loro)
- OLTRE A EPURARE (nonostante le manifestazioni agostane… basta fare le cose in silenzio, senza metter di mezzo la Rada o esibire davanti a tutti i panni sporchi da lavare) LE STRUTTURE DI VIOLENZA DI STATO E CONTROLLO SOCIALE “AUTONOME” DALL’ATTUALE TANDEM AL GOVERNO (ZELENSKIJ-ERMAK), OVVERO NABU, SAP (che fanno riferimento alla magistratura) e GUR (i servizi segreti che fanno riferimento ufficialmente al Ministero della Difesa e in sostanza al Mi6, ovvero agli omologhi del padronato straniero oltremanica НАБУ/САП/ГУР)
- STANNO RAFFORZANDO GLI ORGANISMI DI VIOLENZA DI STATO E CONTROLLO SOCIALE FEDELI AL SUDDETTO TANDEM. Parliamo di:
+ 1,3 miliardi di grivne (27 milioni di euro) all’SBU, i “loro” SERVIZI SEGRETI
+ 8,1 miliardi di grivne (168 milioni di euro) alla GUARDIA NAZIONALE, il “loro” ESERCITO (это личные гвардии ЗеЕрмака)
a fronte di 28,8 milioni di grivne (600.000 euro) stanziati per il GUR e 8 milioni di grivne (45 mila euro) per l’SVR (i servizi segreti esteri).
(ibidem)

Queste SPROPORZIONI ci restituiscono, immediatamente, NON SOLO le dimensioni e il senso di questa RISTRUTTURAZIONE, in senso ancora più AUTORITARIO e FASCISTICO, dell’attuale militarizzazione, ma ci confermano un’ulteriore dato, assolutamente non scontato: SIA IL GUR (CONTROLLO SOCIALE INTERNO PARALLELO), SIA LE “OPERAZIONI ALL’ESTERO” (vedansi singoli attentati, attacchi con droni decollati da camion provenienti dall’Asia centrale) SONO TOTALMENTE FINANZIATE DAI SERVIZI SEGRETI PADRONALI OLTREMANICA. QUELLI OLTREOCEANO (CIA) INVECE AGISCONO ORMAI DIRETTAMENTE SUL LORO PRESTANOME IN TERRA D’UCRAINA E LA STRUTTURA A LUI “FEDELE”, OVVERO L’SBU.

In tutto questo, nessuna preoccupazione su una SITUAZIONE DEMOGRAFICA CATASTROFICA. Tornando all’esordio di questo pezzo, al “vincolo di bilancio” in Costuzione, eccetera… tutto questo SEMPLICEMENTE NON HA SENSO SE LA POPOLAZIONE SCOMPARE. E IN UCRAINA LA POPOLAZIONE SI E’ DIMEZZATA, SCAPPATA VIA TUTTA.

IN TALE CONTESTO, LO RIPETIAMO, TRA IL RIPETERSI DI SCENE DI PIAZZA COME LE MINI-MAIDAN DI AGOSTO E RESTARE SENZA GIOVANI, IL REGIME DI KIEV HA SCELTO LA SECONDA! DANDO LA POSSIBILITA’ AI GIOVANI DAI 18 AI 22 ANNI DI ANDARSENE,
1. QUESTI SE NE STANNO ANDANDO! E DI CORSA, PRIMA CHE SI RICHIUDANO LE PORTE O ABBASSINO L’ETA’ DI COSCRIZIONE OBBLIGATORIA ALLA LORO!
2. NON FARANNO RITORNO,
3. AUMENTERA’ ULTERIORMENTE LA SPROPORZIONE FRA MASCHI E FEMMINE SUL TERRITORIO! (già segnalata per via dei caduti in guerra, un milione abbondante in meno in tre anni, ma qui l’ordine di grandezza è uno zero in più a quella cifra!)
https://t.me/legitimniy/20983

Sottolineano infatti i demografi, sempre citati da Legitimnyj, che non c’è solo un problema di natalità, mortalità, ma anche di sproporzione fra i sessi: “Se i maschi scappano in massa, questa generazione letteralmente viene spremuta. Parte di loro non ritorna, e tra vent’anni vedremo un’ulteriore tracollo demografico: meno matrimoni, meno figli” («Если мужчины этого возраста массово уедут, это поколение буквально „сожмётся“. Часть из них не вернётся, и через двадцать лет мы увидим демографический разрыв: мало молодых людей, мало браков, мало детей», ibidem).

Qui siamo già oltre il “vincolo di bilancio”, qui siamo al SUICIDIO ASSISTITO. MA NEL MONDO PARALLELO VA TUTTO BENE. ANZI, L’EUROPA E I SUOI ISTITUTI CONTINUANO A “FINANZIARE”, OVVERO A GENERARE DEBITO E DIPENDENZA SULLA LORO COLONIA... BEN SAPENDO CHE SI TRATTA DI UN’OPERAZIONE A PERDERE, DEL TUTTO INSOSTENIBILE, CHE CULMINERA’ CON LO SPOPOLAMENTO, LA RIDUZIONE DRAMMATICA, DI UN INTERO POPOLO, QUELLO CHE DICONO DI “AIUTARE”! E CHE USANO COME BIOMASSA A PERDERE!

A questo proposito abbiamo un recente, ulteriore riscontro, proveniente dal “Warsaw Security Forum 2025”, PROMOSSO LO RICORDIAMO DAL civile, civilissimo, CONSIGLIO D’EUROPA:
https://www.coe.int/it/web/portal/-/warsaw-security-forum-2025-1

Il quale avrebbe dovuto salutare l’ingresso di giovani ucraini in fuga verso il territorio comunitario, quantomeno dal punto di vista UMANITARIO, ovvero di quei ragazzi che si salvano da morte certa, E A KRASNOARMEJSK PARLIAMO DI UNA VITA MEDIA DI 3, 4 GIORNI DALLA PRESA DI SERVIZIO AL DECESSO! UN NUOVO RECORD LADDOVE, INVECE, AD ARTEMOVSK, LA PERMANENZA MEDIA IN VITA DI UN SOLDATO GETTATO NEL TRITACARNE RAGGIUNGEVA LE DUE SETTIMANE (средняя продолжительность жизни украинского солдата в Покровской воронке 3-4 дня. (Это рекорд, так как в бахмутовской мясорубке средняя продолжительность жизни солдата была около 14 дней))!
https://t.me/legitimniy/20986

Non chiedo nemmeno di far loro la festa come si faceva COI DISSIDENTI, COI RICHIEDENTI ASILO in epoca sovietica, celebrati col tappeto rosso. Ma di riconoscere che si stanno salvando da morte certa e salutare questo dal punto di vista del DIRITTO UMANITARIO! Oltre che dal fatto di dare un futuro a un PAESE che si dice di volere SALVARE.

Invece NIENTE. DAL FORUM DI VARSAVIA E’ EMERSO CHE I SOLDI ARRIVERANNO SE CI SARA’ CARNE DA CANNONE SUFFICIENTE A OPERARE LE ARMI DA PORTARE A FINE NOLEGGIO! E A INGRASSARE LE TASCHE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE PADRONALE! QUESTO E’ L’UNICO SENSO DI QUESTA OPERAZIONE!

Confermando infatti un’indiscrezione di qualche giorno fa,
https://t.me/rezident_ua/27683
che vedeva il FINANZIAMENTO VINCOLATO A
- abbassamento età coscrizione obbligatoria (attualmente dai 25 anni ai 60)
- chiusura immediata frontiere!
“le singole capitali europee sono pronte a fornire alle FF.AA.UU. armamenti, munizioni e logistica A PATTO CHE il governo ucraino “dia loro il massimo riscontro all’interno del Paese”, ovvero COSCRIZIONE OBBLIGATORIA DI TUTTE LE RISORSE DISPONIBILI, INCLUSE QUELLE ATTUALMENTE GIACENTI ALL’ESTERO” (отдельные европейские столицы готовы обеспечить ВСУ техникой, боеприпасами и логистикой, однако требуют от украинского руководства «максимальной отдачи внутри страны» — а именно мобилизации всех доступных ресурсов, включая возвращение мужчин призывного возраста, находящихся за границей).
https://t.me/rezident_ua/27716

I padroni che in tutto questo NON HANNO MAI FATTO ALCUNA VALUTAZIONE, ALCUN CALCOLO COSTI/BENEFICI relativi all’intera OPERAZIONE, come si usa nel nostro, di mondo, come si usa nel nostro, di moto-modo capitalistico di produzione, NON INTERESSA CHE KIEV VINCA. PERCHE’ KIEV VINCE, PUNTO. Raggiunge i confini del 1991, arriva a Mosca, arriva anche a Pechino se necessario. Questa menzogna, suggellata “con burla del pontefice in gotico latino”, rende SUPERFLUA qualsiasi valutazione.

E se mentre “si vince” un popolo intero è portato a CONSUNZIONE… e pazienza, “è per il loro bene”. MEGLIO, PER LE TASCHE DI PORTAFOGLI CHE INGRASSANO SEMPRE DI PIU’, SENZA ALCUN CONTROLLO. E’ IL PRIMO CASO, NELLA STORIA DEL GENERE UMANO, CHE IL COMPLESSO MILITARE-INDUSTRIALE DI UN BLOCCO IMPERIALISTICO, IL NOSTRO, HA A DISPOSIZIONE UN INTERO POPOLO A PERDERE (e lo tiene ben chiuso nel recinto!) PER CONTINUARE A FARE UTILI DA FAVOLA A PREZZI GONFIATI (E ASSOLUTAMENTE NON CONTROLLATI! NON SOGGETTI AL CONTROLLO DI ALCUNA AUTORITA’ ANTITRUST O SIMILI!) CON COMMESSE DA CENTINAIA DI MILIARDI DI DOLLARI.

PER QUESTO, L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ECONOMIA NATOFASCISTA E’ NECESSARIA AL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DELLA MACCHINA, DI QUESTA ARCHITETTURA MOSTRUOSA, DISUMANA, CHE VEDE UN TRASFERIMENTO DI RICCHEZZA NEL “NOSTRO”, DI MONDO, TOTALMENTE A SPESE DI UN PAESE INTERO INGHIOTTITO DA LOGICHE DA “MONDO PARALLELO” CHE LO PORTERANNO A CONSUNZIONE.

PER QUESTO, LA DISTOPIA APPARENTE FRA IL NOSTRO, DI MONDO, E QUELLO “PARALLELO”, E LE RELATIVE REGOLE, E’ PER L’APPUNTO SOLO APPARENTE! IN REALTA’, I DUE MONDI SONO STRETTAMENTE CONNESSI E FUNZIONANO SECONDO LE STESSE REGOLE, ANZI, SECONDO L’UNICA LEGGE, QUELLA DEL PROFITTO CAPITALISTICO.

LA RIDUZIONE DEL POPOLO UCRAINO A COLONIA, DATO IL CONTESTO BELLICO IN CUI TALE FENOMENO SI SVOLGE, E’ IL PRIMO CASO NELLA STORIA DI SFRUTTAMENTO DI ESSERI UMANI TOTALMENTE A PERDERE. Lo schiavo, il servo della gleba, il suddito dei territori d’oltremare, devono “CRESCERE E MOLTIPLICARSI”, quanto basta per tirare la carretta di chi li domina, ovvero di CONSENTIRE IL CICLO PRODUZIONE E RIPRODUZIONE MERCE E RELATIVA APPROPRIAZIONE DI PROFITTO DA PARTE DELLO SCHIAVISTA, DEL FEUDATARIO, DEL CAPITALISTA, DELL’IMPERIALISTA.

La dipendenza da monocoltura, un popolo intero che nasce, cresce, sopravvive, crepa estraendo caffè dal proprio territorio, PREVEDE che tale popolo possa, DEBBA, compiere quel ciclo vitale senza dover essere costretti a IMPORTARE SCHIAVI, un esempio a caso, dall’Africa, o dalla Cina (i “coolies”).

Qui la colonia non serve a PRODURRE MERCE. IL PROFITTO IL CAPITALISTA LO OTTIENE QUANDO LA MERCE E’ DISTRUTTA! Un territorio ridotto a poligono di tiro, prima, e a discarica, poi. UN POPOLO FUNZIONALE UNICAMENTE A TALE PROCESSO DI DISTRUZIONE, OVVERO CONSUZIONE, OVVERO REALIZZAZIONE DI TALE FORMA MERCE. Con anche passaggi intermedi di trasferimento di capitale, dove il produttore SI ASSICURA IL PROFITTO lasciando ai propri vassalli, valvassori e valvassini l’onere del RECUPERO CREDITI, oltre che l’assicurare al padrone-signore IL FUNZIONAMENTO DEL MECCANISMO.

In effetti, l’unico parallelo che potrebbe, in qualche modo, reggere, è proprio dell’Africa ridotta in schiavitù, con la tratta degli schiavi, ovvero il relativo spopolamento, il genocidio di popoli interi. O in epoca più recente e tirandola per i capelli (nel primo le catene e i marchi a pelle si vedevano, in quello che segue si sentivano e basta, essendo tutti in teoria “liberi”), lo spopolamento di interi territori a sud per far girare le fabbriche del nord.

Tutti movimenti dove la riduzione in schiavitù o la proletarizzazione, ovvero la costrizione in catene di classi intere ridotte a “offrire” null’altro che loro stessi, si accompagnano a CATASTROFI DEMOGRAFICHE e a GENOCIDI. Qui assistiamo a un salto di qualità: L’ORDINE PADRONALE A UN POPOLO INTERO DI CONSUMARSI INSIEME ALLA MERCE DA CONSUMARE, MORIRE ACCOMPAGNANDO - FINO ALLA FINE - LA MERCE DI MORTE ASSEGNATAGLI. Meglio, fino a quando tale operazione garantirà al padrone gli attuali margini di profitto. Poi… non sarà più un problema di nessuno. “Ci abbiamo provato”. “Cose che capitano”. Anzi, “l’insostenibile leggerezza dell’economia natofascista” darà vita all’ennesima, penosa, sequela di scaricabarile, che cadranno a cascata, meglio, a valanga, AUMENTANDO PROGRESSIVAMENTE LE “COLPE” ACCUMULATE finché raggiungeranno chi non sarà più in grado di scaricarle su nessuno. E le pagherà tutte.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 8 Reply | Reply with quote | Quote
0
Lorenzo
Wednesday, 08 October 2025 01:03
Un'analisi discretamente approfondita sulle strutture logistiche della guerra, che stanno diventando più importanti della stessa linea del fronte (pressoché inesistente data l'irrisoria densità di truppe):

https://www.youtube.com/watch?v=f4EOL_Nn3Xk
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 07 October 2025 23:08
07/10 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI CONTINUANO AD AVANZARE A IVANOVKA, oblast’ di Dnepropetrovsk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3061

Soprattutto, poco più a sud, procedono verso nord da VERBOVOE e raggiungono ALEKSEEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3063
La quale, dovesse cadere, vedrebbe profilarsi a est l’ennesima sacca! E un immediato avanzamento della linea di fronte, a sacca chiusa, di sette chilometri.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

QUI OGGI SI SONO AVUTI AVANZAMENTI A DIR POCO SBALORDITIVI, SEGNO DI UN FORTE CEDIMENTO DA PARTE NATOFASCISTA.

NEL POMERIGGIO, I RUSSI AVANZAVANO A NORD-EST DI KRASNOARMEJSK in direzione sud-ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3055

ora, PIENAMENTE sotto controllo natofascista, c’è un collo di bottiglia azzurro di meno di quattro chilometri di spessore. Niente. Dall’altro lato, fra la postazione più avanzata russa a nord-est e quella a sud-ovest ci sono meno di sette chilometri di distanza. Anche qui pochissimo. A sud-est di questo collo di bottiglia, si apre una sacca a dir poco enorme.

Sacca che già oggi ha iniziato a ridursi, con
- un ULTERIORE ARRETRAMENTO natofascista a nord-est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3058
- LA CHIUSURA DI UNA NOTEVOLE AREA A EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3059

In tutto questo, i russi continuano a espandersi nell’area a nord-est verso tutte le direzioni: OVEST, NORD ed EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3062
Mentre si vedono già a est i contorni di una nuova sacca.

Nel complesso, l'impressione è quella di esser giunti a un punto di non ritorno. Per i natofascisti.

BATTAGLIA DI SEVERSK


I russi si avvicinano anche da sud-est, espugnando oggi una postazione nemica (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3056

VERSO KRASNYJ LIMAN

Anche qui i russi chiudono una sacca e ripianano la linea di fronte a nord-est di Krasnyj Liman (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3064
L’intero tratto sopra Krasnyj Liman sta cedendo, giorno dopo giorno.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 07 October 2025 15:12
07/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI PRIMA AVANZANO A OVEST VERSO NOVOVASILEVSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3052
POI LA LIBERANO E RAGGIUNGONO LA RIVA DEL FIUME JANCHUR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3053
entrando e dando inizio alla BATTAGLIA DI USPENOVKA, ultimo paese di una certa consistenza (due incroci e quattro strade almeno) lungo la strada, altrimenti libera da ostacoli (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73596?single
verso GULJAJPOLE. Oltre a questo, si approfondisce la sacca subito a sud mentre è tagliata completamente la strada che attualmente approvvigiona POLTAVKA a sud. Poltavka da cui i natofascisti farebbero bene a ritirarsi, e alla svelta, prima di soccombere.

Infine, muovendosi ora verso nord-ovest seguendo il lento, sinuoso, fluire del fiume JANCHUR, i russi possono potenzialmente creare e chiudere un’ulteriore sacca, stavolta a nord, e ricongiungersi e dare manforte ai loro compagni attualmente impegnati a VISHNEVOE.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi guadagnano nuove posizioni
- sia in città,
https://t.me/condottieros/13523
via dopo via, con l’importante defezione dei nazisti di AZOV i quali son stati, come loro costume da quando son stati annientati a Mariupol’ e quindi riformati, i primi a defilarsi.
- sia a nord-est, liberando VLADIMIROVKA (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/43004
che si trova esattamente sotto SHACHOVO. Che attaccato da un’ulteriore direzione è ancora più sotto pressione. Seguiremo l’evolversi della situazione.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

QUI I RUSSI AVANZANO DA SUD EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3054
giungendo alle porte di IVANOPOL’E che è l’ultimo paese a sud-est prima di raggiungere Konstantinovka anche da qui.

Avanzano anche da KLEBAN-BYK appena liberata verso nord (qui la cartina di questo doppio movimento):
https://t.me/motopatriot78/43010

Giusto per capire cosa vuol dire fortificare a più scaglioni un’area, questa è la cartina di quello che attende ancora i russi su questa direttrice:
https://t.me/divgen/73601?single
Non sarà facile, per niente. E per fortuna che gli ufficiali su altre direttrici, pur avendo tempo, soldi e risorse a bizzeffe per trasformare decine e decine di chilometri di aree limitrofe alla allora linea di fronte, han deciso patriotticamente di intascarseli senza fare nulla. Ora soldati intruppati a forza vanno a crepare dentro trincee scoperte, travolti dai cavalli di troia e i fili spinati che, posti in fretta e furia poco più in là, gli rovinano sopra. Del resto, anche questi sono crimini, e contro il proprio stesso popolo ma, come va di modo dire ora, “fino a un certo punto”.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

PARE, pare, che la sacca nel centro cittadino sia stata CHIUSA dai russi (cartina e notizia qui):
https://t.me/condottieros/13526
e che i natofascisti ormai non siano più in grado di opporre resistenza. Fosse confermata questa notizia, la battaglia di Kupjansk si avvierebbe verso la conclusione.

"SCIMMIE CON LA BOMBA A MANO"

Abbiamo già accennato agli attacchi terroristici alla centrale atomica di Zaporozh’e. DAL 23 SETTEMBRE (comunicato del canale telegram ufficiale della Centrale)
https://t.me/znppofficial/1585
la Centrale, dopo aver centrato e distrutto la centrale elettrica a fianco, INDISPENSABILE per la messa in funzione di impianti di raffreddamento che, qualora non potessero funzionare, provocherebbero una catastrofe atomica, FUNZIONA GRAZIE AI GRUPPI DI CONTINUITA’ DIESEL. Scorte ce ne sono quante se ne vogliono (На площадке станции имеются достаточные запасы дизельного топлива для длительной работы генераторов в автономном режиме)
https://t.me/znppofficial/1586
e i generatori sono in posti inaccessibili ai droni e ai razzi operati dai terroristi natofascisti. Ciò nonostante questo giocare col fuoco è inaccettabile, denunciano ancora oggi gli scienziati e i lavoratori della Centrale:
https://t.me/znppofficial/1593

Oggi, un altro drone è andato a schiantarsi contro un reattore di un’altra centrale, quella di VORONEZH (foto qui):
https://t.me/divgen/73604
Gli ha fatto un baffo, perché il cemento armato di questi reattori è sovietico, e ci vuole ben altro per scalfirlo. Ma il gesto resta. Scimmie con la bomba a mano, lett. “obes’jana s granatoj” (обезьяна с гранатой) è il modo con cui definiamo da anni questi pazzi furiosi. E il riferimento non va solo a Kiev, ma anche a Washington e Londra, quelli che “non sanno dove vanno” gli aiuti. Anzi tutto. A seguire, tutta la crème de la crème della nostra classe politica, che nelle settimane scorse ha montato un caso di “droni russi” finiti, ne peggiore dei casi, appoggiati su un pollaio. E non dicono NULLA su quanto sta accadendo. Forse perché, come nel caso dei rastrellamenti dei Te-Tse-Ka, chi tace, acconsente. Forse perché, tutto sommato, anche questi sono crimini “fino a un certo punto”.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo III
Wednesday, 08 October 2025 09:13
Quoting Paolo Selmi:
07/10 ore 13:30 aggiornamento

contro un reattore di un’altra centrale, quella di VORONEZH (foto qui):
https://t.me/divgen/73604


...solo un dettaglio, quella della foto è una torre di raffreddamento, dentro c'è solo acqua, vapore, e aria, nessun reattore nucleare, ...cmq un elemento della centrale
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 08 October 2025 12:27
Giusto Paolo
grazie mille per la precisazione. Si, è un elemento della centrale. E se non ci sono fiumi vicini, uno dei più importanti: se la torre non raffredda, al reattore si scaldano alquanto gli animi... fino a quello che gli anglofoni chiamano "nuclear meltdown".

Su quest'ultimo punto Douglas figlio con la barba e Jane Fonda pre-aerobica ci avevan fatto anche un bel filmino...
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 08 October 2025 16:19
PS Ringrazio il compagno Jure, che sulle torri ci ha lavorato e ci lavora, per la precisazione appena ricevuta:
"Non conta se ci sono fiumi vicini o meno: le torri servono comunque, che le acque di raffreddamento siano pescate da un fiume (vedi Caorso, ma anche centrali a gas o gasolio o carbone come nelle decine sparse in Italia, sempre presso bacini d'acqua qualsiano) o dal mare (Fukushima), o da un bacino artificiale. Senza torri non si raffredda, punto. Tubazioni e valvole di entrata acque, roba da 2 metri di diametro. Via dalle turbine a vapore, comunque sia prodotto, il residuo va ai vicini condensatori per un primo raffreddamento (specie nelle nucleari per separare i due circuiti ad evitare contaminazione), e poi alle torri, per poi ritornare all'impianto".
Morale: le torri sono essenziali. Colpire le torri significa mettere in crisi l'intera filiera di quella produzione termoelettrica, sia essa nucleare o a combustibile fossile. Con l'aggravante che nel primo caso "ON / OFF" è molto, ma molto più problematico. Almeno, fino a quando non saranno tutte a fusione nucleare, che a differenza della fissione non corre il rischio di incidenti legati ad una perdita di controllo della reazione. Grazie ancora Jure!
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 07 October 2025 11:24
07/10 ore 08:30 aggiornamento

MISSILI COME BISTECCHE


Sarà che sono provinciale, sarà che noi proletari più che costine e salamelle non grigliamo, meglio, identifichiamo nello “sciallo” il pianeta esotico delle bombette, dei rosticini e delle coscette di pollo premarinate, spingendoci a svuotare il portafoglio osando capocolli panati che fan tanto felici i palati, tanto quanto infelici le casse a fine giornata. E infatti il tutto si riduce a un unico evento estivo, al massimo bissato e non più di un’altra volta, ancora possibile nei nostri cortili dove a turno uno griglia sul balcone e gli altri si sentono l’odore in casa senza chiamare i carabinieri, basato su una sapiente calibrazione del paniere di merci che finiranno sulla graticola, secondo l’evangelico principio: “prima la roba buona, poi man mano che li ammazzi aggiungi quelle belle costine che grondano grasso da tutti i pori e che daranno loro il colpo di grazia, invocando a gran voce un grappino (o una vodka liscia) per sgrassare” (tattica iniziale, prima del miracolo dell’acqua in vino, delle Nozze di Cana...).

Sarà tutto questo… ma ammetto di aver “scoperto”, a cinquant’anni e rotti e per puro caso, che TOMAHAWK era anche una bistecca. E quando ne ho vista una, di persona, sul piatto di altri, ho detto… e chi se la mangia tutta quella roba? Fatta tutta in quella maniera e basta? E quando ho scoperto quanto costava al chilo, ho ricevuto ulteriore conferma che la tattica iniziale delle Nozze di Cana è la migliore in assoluto. Ma quel pezzo informe, di carne bovina mi è rimasto impresso sino a oggi.

Quando l’ho associato all’ennesima esternazione di Mastro Ciliegia:
https://t.me/parstodayrussian/189935
“Kiev avrà i suoi Tomahawk, anche se devo capir bene per cosa li utilizzerà”. Non so… probabilmente li metterà prima in forno a cottura lenta a 55°C per sei-otto ore e poi darà loro la scottata finale sulla griglia!

La notizia di questa ENNESIMA V2, di questa ennesima wunderwaffe in mano al regime di Kiev, ha fatto il giro di tutti i canali telegram ucraini, tra cui i miei soliti:
https://t.me/rezident_ua/27704
https://t.me/ZeRada1/27224
Il primo riduce a zero il valore d’uso militare di tale fornitura, evidenziandone il valore SIMBOLICO (“Для Банковой это символизм”) e, tutt’al più, la ricerca di nuove provocazioni per aumentare la tensione. Il secondo cita il deputato ucraino Kamenchuk, il quale afferma chiaramente che l’Ucraina non ha bisogno di tali wunderwaffe, che saranno usate come gli HIMARS oggi: in centri abitati contro civili. Filosofia Trump: minacciare di venderli, quindi venderli, scaricando la responsabilità dell’impiego sulla manovalanza locale, responsabile anche di far saltare eventuali colloqui di pace, impraticabili dopo una strage (“он правильно понял, как использует Томагавки Трамп - как угрозу”).

Tomahawk, ma anche Barracuda, entrambi ben noti alla contraerea russa da decenni:
https://nsn.fm/policy/vopros-tselei-risknet-li-kiev-vospolzovatsya-raketami-tomahawk-ot-ssha
L’importante è vendere.

Missili venduti come bistecche. Non a trenta euro al chilo, ma a 1,3 milioni di dollari al pezzo:
https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/us-tomahawk-missile-shipments-ukraine-unlikely-sources-say-2025-10-02/
Missili come bistecche che, anche se escono bruciate perché messe subito sulla griglia, oppure mangiate crude dentro, oppure mangiate a metà perché son talmente tante che le pance non sono calibrate per finirle, e mezze van buttate… al macellaio non interessa. Al macellaio Trump, e a quello che c’era prima, le vite umane altrui interessano come i moscerini sul parabrezza.

Aggiungo, a tutto questo, una notazione. IL MACELLAIO è IPOCRITA. Non solo perché sa benissimo COSA SE NE FARANNO, ma perché li sta vendendo – sostanzialmente – a incapaci che non possiedono neppure la griglia e la carbonella. COME NEL CASO DEGLI HIMARS O DEI PATRIOT, FARA’ TUTTO LUI, VENDITA E “CATERING”. Trattasi di missili che non basta puntare come sul navigatore e schiacciare un tasto. Necessitano di PERSONALE QUALIFICATO IN GRADO E STRUMENTAZIONE, A TERRA E SATELLITARE PER FARLI FUNZIONARE: pianificare la traiettoria, preparare missile e postazione di lancio, eseguire tutte le manovre e operazioni relative al lancio stesso, seguirlo nel corso della traiettoria.

Questo è un SISTEMA HIMARS, per esempio, che ci ha appena salutato:
https://t.me/mod_russia/57274
La penuria di mezzi e la crisi energetica han costretto i natofascisti a tirar fuori i gioielli di famiglia, le wunderwaffe degli anni passati, e a portarli a ridosso della prima linea, commenta il buon Ermakov:
https://t.me/beard_tim/27837
Come nel caso di questo sistema HIMARS colpito da missili ISKANDER a SREDNIJ BURLUK (Средний Бурлук), ridente paesino 45 km a est di CHUGUEV (posizione qui
https://divgen.ru/49.89397/37.30382/14
e qui):
49.89397/37.30382

Nel corso dell’operazione, sottolinea il Ministero della difesa russo, ci han salutato:
✅ una postazione di lancio «Himars»,
✅ un camion con gru,
✅ due mezzi fuori strada,
✅ non meno di 15 soldati.

E anche se la manovalanza locale dopo anni ha imparato a usare l’intero sistema HIMARS c’è sempre, lo ricordiamo, un sistema di approvazione lancio e controllo coordinate che DEVE, necessariamente, passare per WASHINGTON con la crociera integrata al suo apparato satellitare. Questi sono missili a gittata ancora maggiore.

Il Macellaio fa anche consegna a domicilio e catering. Sa benissimo “per cosa” saranno usati. Come sono stati usati finora gli Himars e gli Storm Shadow. Così come sa benissimo che il valore d’uso militare, ovvero la sua capacità di incidere sul corso delle operazioni sul campo, sarà identica a quegli Himars e Storm Shadow. Ma al Macellaio interessa solo vendere.

FORTI COI DEBOLI, DEBOLI COI FORTI: IL TE-TSE-KA E LA TESLA

Questo filmato, ripreso da una telecamera di controllo su un’autovettura comune,
https://t.me/HersonVestnik/43659?single
ci mostra un tratto di strada a Kiev, col conducente diligentemente dietro a una Tesla per chilometri. Entrano in città, posto di blocco, la Tesla neanche guardata e lui dietro palettato. E si incazza. “Perché la Tesla non l’avete fermata?”

Per lo stesso motivo per cui a una fermata di autobus han rastrellato tutti i conducenti
https://t.me/legitimniy/20968
e aumentano gli importi richiesti per il “rilascio”. O il costo dell’“abbonamento mensile” per non essere nemmeno fermati. Ma anche questo, al Macellaio, non interessa. Biomassa trattata al pari di quel pezzo di carne informe, o di quel pezzo di ferraglia che portano lo stesso nome.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 4 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 07 October 2025 22:37
Ringrazio Paolo e Alfred e concordo con entrambi.

Da un lato, non sono wunderwaffe. Per niente. I russi le conoscono molto bene. Sinceramente, colgono molto di più di sorpresa droni lanciati da un camion che è riuscito a mimetizzarsi dove i russi meno se lo aspettano. E quando li vedi alzarsi in stormo è troppo tardi. Vogliamo farci due risate? Di fronte a questo "spettacolo" i droni NATO-fascisti lanciati dal camion qualche mese fa sono niente:
https://t.me/bes_pilot/4479
Dal fianco del camion escono a cassetto seicentoquarantotto rampe di lancio per seicentoquarantotto droni
https://overclockers.ru/blog/Nacvark/show/240330/V-Kitae-prodemonstrirovali-ustanovku-dlya-odnovremennogo-zapuska-648-dronov

Certo... non tutte le ciambelle riescono col buco... (e meno male che non si è fatto male nessuno in questo spettacolo... fuochi d'artificio no? fanno così schifo?)
https://t.me/daokedao/41116

Certo che nessuno userà mai, anzi, MAI, per scopi bellici questo potenziale... no... solo per fare coreografie in aria. Certo...

Ora, immaginiamoci che su un insospettabile cassonato di qualsiasi ditta di trasporti che gira sulle nostre autostrade, o su quelle russe, o su quelle cinesi, si riesca a fare questo allestimento. Che gestire cestelli scorrevoli che escono ed entrano a fisarmonica così con un gruppo di continuità per ciascun drone attaccato non è andare sulla Luna. Immaginiamoci anche di portarlo a pochi chilometri dall'obbiettivo da colpire. Immaginiamoci, sempre, nella nostra testa malata, perché mai potrebbe accadere una cosa del genere, no... che questi 648 droni, anche con una quantità minima di c4 ciascuno, siano programmati non per partire tutti insieme, che poi si rischia di far la fine delle coreografie di cui sopra... ma anche solo un cestello alla volta a distanza di dieci, quindici secondi l'uno, per colpire tutti lo stesso obbiettivo.

Immaginamoci infine, nella nostra perversione, la versione militare di questo cassonato con sorpresa. si porta a pochi chilometri di una linea di fronte e si dice... prego, faccia quello che deve fare.

Un Tomahawk, abbiamo visto, singolo, costa 1,3 miioni di dollari al pezzo. Dalla postazione di lancio nel corso di quelle 1500 miglia di galoppata è tracciato e seguito, quindi abbattuto. Non è ipersonico. E' un progetto vecchio di decenni. Quel sistema ne costa, di soldi, che 648 droni non li vendono in offerta al supermercato, ma non così tanti. E possono essere cammuffati fino a pochi minuti prima del lancio. E questo è solo un esempio, "civile"... le cose serie mica le fanno vedere ai quattro venti.

Dall'altro lato, inclinare ulteriormente un piano già inclinato e, se mi si passa il gioco di parole, incrinato, di rapporti fra Stati, dove noi, Paesi d'Europa, scaviamo ogni giorno una voragine fra "noi" e "loro" è anzi tutto umiliante e vergognoso, prima che da irresponsabili e molto, ma molto, pericoloso.

Sul pericoloso ho poco da aggiungere. Sull'umiliante e sul vergognoso, preferisco invece non pensarci. Almeno a quest'ora. Finisco l'aggiornamento e, sperando di non sognare stanotte nuvolette di droni che, come quelle di api dei cartoni animati, mi inseguono...
buona notte a tutti!

Paolo Selmi
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Alfred
Tuesday, 07 October 2025 22:58
A proposito di droni... e di incubi.
Una cosa che mi ha meravigliato e' che i russi dai tunnel facciano sbucare solo soldati. Tutte le fognature e tutti i tipi di tunnel sono corridoi per eventuali droni studiati per adattarsi all'ambiente (immagino, non sono ingegnero). Quindi nell'incubo un po' tipo certa spazzatura filmica anni 70 (che avercene, oggi) mi vedo lo zely che si lava i dentini mentre dal wc affiora il drone russo (un pataccone rozzo, ma affidabile), non esattamente pulito, e gli rovescia addosso un po' di pulitura fognaria. Solo quella, giusto per farlo sentire a contatto con una materia a lui affine e mandargli un saluto.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 07 October 2025 23:44
Non diamogli troppe idee Alfred... che poi col drone anfibio che risale le cloache, l'antico adagio gucciniano "ovvio il medico dice sei depresso / nemmeno dentro al cesso / possiedo un mio momento" si carica di nuovi significati! :-)

A dmàn!
paolo
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Alfred
Tuesday, 07 October 2025 20:48
E' tutta una merdaviglia, titoli sui giornali quasi spaventati, ma in realta' in pieno orgasmo, parlano di danni che i missili fine di mondo potrebbero fare ... sino in Siberia. La republichina, per esempio, entusiasticamente spaventata.
Chissa' perche' ci hanno talmente rincoglioniti che molti (nonostante le smentite di quella porca incomoda della realta') continuano a pensare o propagandare una russia distratta, che sta con il naso in aria ad aspettare che piovano bombe.
Affinche' qualsiasi arma abbia gli effetti fantastici che magnificano bisogna che dall'altra parte stiano immobili, in attesa, rassegnati. Gaza ha abituato male (anche se la gente di gaza non e' rassegnata neanche dopo due anni di sterminio e un carrarmat o due di idf ogni giorno li manda al creatore), la Russia non e' Gaza, prima lo impariamo prima cominciamo a farcela (e giustamente) sotto per l'enormita' della stupidita' che alberga nell'aggressivo occidente.
I russi forse beccheranno uno o due missili ma prima del terzo interi territori e basi di lancio ucraini saranno devastati. Con dentro i volenterosi tecnici nostrani che devono programmare i mostri fine di mondo. Perche' i tecnici che saranno allegati al pacchetto ci andranno come semplici cittadini con simpatie nazi (probabilmente piu simpatie pecuniarie che nazi) a farsi schiantare. Tutto per dare ragione a Orsini (che lo ripete sempre ad nauseam) che ribadisce che per ogni colpo che gli ucraini ...ecc ecc
Va bene che ci guadagnano e si tengono i miliardi, ma quanto dovra' pagare l'occidente di marketing per rifarsi una immagine da detentore di minima intelligenza? si rendono conto i coglions che ci governano che il mondo intero osserva e ride? E non potendone piu delle risate spera che almeno ci sepelliscano alla svelta.
Che due palle, a parte tutto il resto, nella patria di Machiavelli costretti a eleggere come testimonial, di tutta la compagine governativa e oltre, il vecchio, solido, Cacasenno.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Tuesday, 07 October 2025 17:47
Se ben ricordo, primo impiego di tali missili risale a inizio anni 90 (Balcani e Iraq). Dopo 30 anni tutta questa meraviglia non penso siano più....e Ucraina penso sappia che, colpendo obiettivi "particolari" in Russia, potrebbero fare ricordare ai Russi di avere le coordinate di Ministeri, sedi di Partito, del Parlamento....
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 06 October 2025 23:23
06/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK


I RUSSI RAGGIUNGONO LA FERROVIA CHE DIVENTA LA NUOVA LINEA DI FRONTE, LA SUPERANO E PASSANO NUOVAMENTE LA M-30, OLTRE A CONSOLIDARE E CONQUISTARE NUOVE POSIZIONI NELLA CITTÀ STESSA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3051

Nuovamente, nonostante i rinforzi e centomila uomini in tutto abbiano provato, in questi mesi, a opporsi a questo movimento, fra le punte più avanzate delle due falangi di attacco, questa e quella a nord-est, vi sono ormai otto chilometri. Senza nemmeno troppe fortificazioni, guardando la cartina,
https://t.me/divgen/73570?single
e più campagna che città. Poi, a sacca chiusa, sarà probabilmente scritto l’ennesimo capitolo delle assurdità di questo conflitto: tenere una posizione come questa già in gran parte accerchiata senza alcuna possibilità di rompere l’accerchiamento, ma solo prolungandone l’agonia e aumentando le perdite.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Anche divgen si allinea alle carte che girano ormai da molti giorni:
https://divgen.ru/event/3050
e mostra sia gli avanzamenti russi, che la sacca che si è formata in centro città. Per qualcuno l’affondo russo sarebbe ancora maggiore (cartina che mostra i russi un po’ più a sud qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59996

Kupjansk è compromessa e, insieme a essa, l’intera area a est del fiume OSKOL. Anche qui, se non se ne andranno alla svelta verso lidi più sicuri, i natofascisti attualmente dislocati sulla riva sinistra rischiano accerchiamento e annientamento, o weijiao 围剿, come avrebbe detto il Guomindang. Cinque ne fece, di queste campagne, contro i comunisti cinesi. Alla quinta l’Armata rossa guidata da Mao sfuggì solo compiendo l’eroica Lunga Marcia (changzheng 长征). Qui non c’è Mao… al suo posto, comandanti che obbediscono a un generale idiota, che esegue pedissequamente gli ordini di un ducetto marionetta, il quale a sua volta sta dove sta perché fa quel che gli dice un padrone, ovvero tenere a oltranza, altrimenti niente soldi. Un esercito che arretra non è mai una buona pubblicità per le armi che lo sponsorizzano.

ACCADE A KRAMATORSK

Accade che un drone russo può fare indisturbato ventitré chilometri, entrare a Kramatorsk dalla via principale, passare tranquillamente sopra un prospekt, una prospettiva come quella Nevskij a Leningrado, lasciar correre sotto di sé auto civili, auto civili, auto civili… fino a imbattersi in un furgone militare… e centrarlo in pieno:
https://t.me/petrenko_iHS/9865

Kramatorsk era stata eroicamente tenuta, col sangue e coi denti, undici anni fa, da civili trasformatisi in miliziani, tanto motivati a difendere la loro giovane Repubblica, quanto male armati, ridotti a ri-militarizzare obici e persino un T-34 dai musei e dai monumenti pubblici ai caduti per andare oltre i fucili mitragliatori. La avevano dovuta lasciare dopo che i fascisti li avevano attaccati in forze e stretto un’intera popolazione d’assedio. Si erano ritirati a Doneck, decisi a difenderla fino all’ultimo. Slavjansk e Kramatorsk furono oggetto di rappresaglie e repressioni feroci. Civili imprigionati, altri uccisi perché “kolaboranty”. Oggi i natofascisti cominciano a sentire il fiato russo sul collo. Stanno arrivando. Slavjansk e Kramatorsk torneranno a essere DNR. E non per Quaranta giorni di libertà: stavolta, per sempre.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
Like Like like 6 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 06 October 2025 14:56
06/10 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Dall’estremo orientale di questa linea di fronte, i russi avanzano VERSO OVEST di un chilometro,
https://t.me/creamy_caprice/10167
scavalcando una intera linea fortificata (cartina qui)
https://t.me/divgen/73546?single
e creando i presupposti per un’ulteriore sacca a nord e portandosi a meno di dieci chilometri da KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3048

KUPJANSK dove aumentano sempre più i riscontri, anche da parte natofascista, della sacca creatasi in centro città (mappa loro qui:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59932
che collima con quest’altra mappa russa qui):
https://t.me/motopatriot78/42971
“Lascia sempre al nemico una via di fuga” (圍師必闕), diceva il maestro Sun. E mentre cerca di svignarsela lungo quello strettissimo corridoio, accompagnalo all’uscita.

Più a nord, i russi liberano OTRADNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3049
e filmato qui:
https://t.me/warriorofnorth/12359
Meno di cinque chilometri al blocco della strada a sud, sud-ovest.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avanzano nella città e scacciano i natofascisti dal quartiere SHACHTERSKIJ, adiacente all’appena liberato quartiere LAZURNYJ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42972
Creando, anche qui, i presupposti per l’ennesima sacca fra le due falangi che si stan creando.

A nord-est, i russi continuano a guadagnare terreno, prendendo di mira soprattutto SHACHOVO che tornano a minacciare anche da ovest (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42977

CONGEDO PROVVISORIO AL GATTO

I Te-Tse-Ka, dopo la figura barbina rimediata ieri, e grazie solo a una telecamera di controllo che li ha impietosamente ritratti mentre “arruolavano”, pardon, arraffavano un gatto siamese, mostrando per l’ennesima volta al mondo quel che sono, son stati costretti dalle proteste sulla rete a fare marcia indietro. Il gatto è stato restituito alla nonnina, che ringrazia tutti per il sostegno (foto qui):
https://t.me/ZeRada1/27208
Anche se maligni mormorano che si tratti di un congedo provvisorio…

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 06 October 2025 12:12
06/10 ore 08:30 aggiornamento

GUERRA ENERGETICA ED ENERGIA PER LA GUERRA


Un M1 Abrams, venduto come wunderwaffe dimostratosi sul campo più fuffa che waffe, coi suoi 1500 cavalli beve dai 400 agli 800 litri di carburante ogni 100 chilometri.
Durante la Guerra fredda il 5% del consumo energetico di USA e URSS andava soltanto per la manutenzione e sviluppo del “deterrente atomico”.
Così come, negli anni Novanta, l’unica superpotenza rimasta per far girare la ruota del suo criceto militare mondiale consumava l’equivalente del fabbisogno annuo di un Paese come la Svizzera e l’Austria.
https://topwar.ru/181641-vojny-bez-jenergii-ne-budet-kakuju-rol-igrajut-jenergeticheskie-resursy-v-sovremennyh-konfliktah.html

Benvenuti nel mondo parallelo dove non esistono gli Euro 7, dove il riscaldamento climatico non è più un problema, dove carburanti messi ovunque all’indice curiosamente divengono “puliti”, dove i trasporti pericolosi avvengono accostando esplosivi a infiammabili con la stessa naturalezza con cui si carica il portabagagli prima di partire per un lungo viaggio. Niente pannelli solari, niente pale eoliche, ma generatori diesel puzzolenti che ronzano dalla mattina alla sera. Alla guerra serve energia, tanta, sporca e subito. Senza energia, oggi, nella guerra di oggi, non c’è guerra.

Sochar Kazi, professore associato alla cattedra di Econometria dell’Università federale degli Urali, scrive che I SOLI MEZZI DI TRASPORTO DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE (VIA TERRA, VIA MARE, VIA AEREA) CONSUMANO UNA QUANTITA’ ENORME DI CARBURANTE (военно-промышленный комплекс (наземные транспортные средства, самолеты и морские суда) потребляет колоссальное количество ископаемого топлива).
https://www.ng.ru/ng_energiya/2024-02-12/14_8946_realities.html

E aggiunge: CIRCA IL 75% DEL CONSUMO MONDIALE DI RISORSE NON RINNOVABILI (CARBONE, GAS, PETROLIO) VA AL SETTORE MILITARE (Около 75% мирового потребления невозобновляемых источников энергии (уголь, газ, нефть) приходится на военные действия, ibidem).

Passiamo ora all’energia elettrica. Nel 1940 l’URSS, allora terza potenza energetica al mondo, produceva 48,3 miliardi di kW/h.
https://peretok.ru/articles/strategy/5240/
Nel 2022, con 14 repubbliche in meno, la sola Federazione Russa produceva 1.121,6 miliardi di Kw/h.
https://conomy.ru/analysis/articles/1020
di cui:
66,05% - da centrali termoelettriche
20,24% - da centrali idroelettriche
11,93% - da centrali atomiche
1,78% - da centrali eoliche
e consumava, nello stesso anno, 1.106,3 miliardi di kW/h (ibidem), con un aumento del 1,45% rispetto al 2021 (1.090,44 miliardi) e del 4,8%, rispetto a cinque anni prima (1.055,6 miliardi).

Nel 2024, il consumo raggiungeva i 1.174 miliardi di kW/h.
https://www.so-ups.ru/news/press-release/press-release-view/news/26552/
L’aumento, come è facile notare, è stato del tutto lineare, non ha subito impennate improvvise.

Anche volendo immaginare che tutto questo aumento sia andato “dlja fronta”, per il fronte, in termini di aumento della produzione industriale, non sono numeri tali da descrivere un impegno INsostenibile da parte russa. Anzi, confermano ancora una volta l’estrema prudenza, da parte loro, nel non RI-fare la fine dell’URSS trascinata e arrivata esausta dopo la cosiddetta “corsa agli armamenti”. In altre parole, la SVO si conferma essere, sostanzialmente e ancora una volta, una “guerra al risparmio”, da parte russa. DOVE LE TRASFORMAZIONI DEVONO ESSERE, ANZITUTTO, QUALITATIVE, COME MOSTRANO LE VARIAZIONI PERCENTUALI (RISPETTO AL 2023) DEL PANIERE ENERGETICO RUSSO E DELLA SUA COMPOSIZIONE ORGANICA:
• da centrali termoelettriche +3,6 % (57,3 %); 
• da centrali idroelettriche +4,9 % (17,3 %); 
• da centrali atomiche -0,9 % (18,2 %); 
• da centrali integrate nei complessi industriali +0,5 % (6,1 %);  
• da centrali solari +9,6 % (0,3 %); 
• da centrali eoliche +27,3 % (0,7 %).
https://www.finam.ru/publications/item/potreblenie-elektroenergii-v-2024-godu-v-rossii-vyroslo-na-31-20250114-1648/
Che poi si faccia in fretta, quando i numeri son piccoli, a fare percentuali a due cifre, siam tutti d’accordo. Infatti, questo dato qualitativo va assolutamente abbinato a quest’altro. In un territorio enorme come quello russo, GLI AUMENTI DI PRODUZIONE ENERGETICA RIGUARDANO LE COSIDDETTE ZONE DISAGIATE, OVVERO ESTREMO ORIENTE (+5%), SIBERIA (+4,9%) E SUD (+4,9%) (Основные точки роста – Юг, Сибирь и Дальний Восток, где мы наблюдаем рост выше среднего по стране: на Юге +4,9%, в Сибири +4,9% и на Востоке +5%, ibidem).

“Zone disagiate” e, aggiungiamo, LONTANE DAL FRONTE (e dai droni). Non una ripetizione dello schema sovietico, dove tutto era traslocato a est, ma anche qui non è da sottovalutare l’impatto della SVO sullo sviluppo economico delle zone cosidette “disagiate”: alla luce, soprattutto, della SVOLTA A EST dello stesso mercato russo a fronte della chiusura europea e della sua decisione di suicidarsi economicamente.

Parliamo ora di Ucraina. Giusto per avere un ordine di grandezza, a fine 2021 il regime di Kiev prevedeva di INCREMENTARE LA PRODUZIONE DEL 2,5% per un totale di 161 miliardi di kW/h.
https://eenergy.media/news/21147
Sempre per un’idea di chi produceva cosa, nel 2020 la produzione era stata di:
- 76 miliardi di kW/h da centrali atomiche;
- 51 miliardi di kW/h da centrali termoelettriche;
- 9 miliardi di kW/h da fonti rinnovabili.
https://www.tadviser.ru/index.php/Статья:Энергетика_Украины

Parliamo, come ordine di grandezza, di uno zero in meno. Di mille miliardi in meno di kW/h. Che nel corso del 2022 si eran già ridotti di un terzo, stando al FT:
https://www.kommersant.ru/doc/6746678
e quasi tutto ormai a carico di centrali atomiche e idroelettriche, non toccate dai russi a differenza di quelle termoelettriche:
https://fakty.com.ua/ru/ukraine/20240703-vyrobnycztvo-elektroenergiyi-v-ukrayini-2024-de-ta-yak-vidbuvayetsya/
La mazzata peggiore è stato il passaggio della Centrale atomica di Zaporozh’e ai russi. Era quella che produceva maggior energia elettrica. Ed è questo il motivo per cui “i russi si sparano da soli” ancora nel 2025, ovvero continuano a piovervi proiettili e droni, nel tentativo di provocare una reazione tale da indurre la cosiddetta “comunità internazionale” a prendere (ulteriori?) provvedimenti tali da allontanare i russi dalla centrale atomica e rientrarne in possesso. Nel frattempo, se esplode… fa niente. Cose che capitano.

Nel frattempo, IMPORTA ENERGIA ELETTRICA DALL’EUROPA e, nonostante questo, a gennaio 2025 era SOTTO DEL 4% anche considerando quello che era costretta a importare:
https://neftegaz.ru/news/transport-and-storage/877932-ukraina-ne-smozhet-kompensirovat-defitsit-elektroenergii-dazhe-importom-a-gaza-v-pkhg-na-donyshke/

Tendenza, ovviamente, in aumento: gli 1,15 miliardi di kW/h importati nel periodo gennaio-maggio dello scorso anno quest’anno sono saliti, per lo stesso periodo, a 1,65 miliardi di kW/h.
https://newskiev.ru/society/2025/08/29/870805.html
Aggiungiamo a questo il consumo di idrocarburi, per esempio di gas, che nel 2022 ammontava a circa 30 miliardi di metri cubi, di cui 10 importati:
https://vz.ru/economy/2025/8/14/1352462.html

Anche per questo, i tanto osannati milione e rotti di droni “prodotti” dal regime di Kiev nel 2024, ammesso e non concesso che sia un dato attendibile, in realtà poi VANNO PORTATI AL FRONTE E MESSI IN CONDIZIONE DI VOLARE!
https://regnum.ru/news/3878324
Per quanto strano possa sembrare, un conto è produrli e un conto usarli al fronte. Questo saggio, purtroppo in russo, ma con un’ampissima bibliografia e tutta in anglofono,
https://we.hse.ru/data/2023/09/13/2057512606/Энергетика беспилотных авиационных систем.pdf
ci parla di metodi di propulsione essenzialmente elettrici, per tratte di poche decine di chilometri. Sistemi di pilotaggio che fanno la differenza al fronte, specialmente se non ci sono a opporsi ai russi che avanzano, considerando che l’energia elettrica al fronte arriva e non arriva, al punto che non è più un assurdo che conti di più tranciare un cavo elettrico che far saltare un ponte.

In questo contesto, si collocano i reciproci scambi di cortesie fra Kiev e Mosca che gli analisti chiamano INFRASTRUKTURNAJA VOJNA, “guerra delle infrastrutture”. A questo punto, capiamo che una centrale termoelettrica che salta nell’ovest dell’Ucraina non ha lo stesso impatto, sia sul conflitto che sulle infrastrutture che lo reggono, di una cisterna di petrolio che salta a Feodosia. Così come capiamo che PROVOCARE UNA NUOVA ESCALATION, quando per ogni drone natofascista che colpisce un obbiettivo russo ne partono cinquanta russi su obbiettivi ucraini, mandando ormai in pappa la contraerea e DIMINUENDO ULTERIORMENTE LA CAPACITA’ GIA’ RIDOTTA DI PRODUZIONE E TRASPORTO ENERGETICI DEL REGIME, ben al di sotto di quella che definiremmo “soglia critica”,
https://t.me/legitimniy/20966
è una mossa puramente suicida.

Capiamo che porsi obbiettivi di “guerra totale” (total’naja vojna) come fa ancora Kiev, sognando di lasciare Mosca senza corrente elettrica o senza carburante,
https://t.me/rezident_ua/27698
è un’idiozia totale. Da qualsiasi punto la si guardi. Punto di vista, ovviamente, che non sia quello di soffiare sul fuoco per tenere alta la domanda di un mercato, quello del complesso militare industriale u-ccidentale, in piena espansione. U-ccidentale in ogni senso: per prosperare, occorre che un popolo intero si immoli, “fino all’ultimo ucraino”.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 6 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Monday, 06 October 2025 14:15
ai tempi della naja, mi sembrava già una assurdità che il mio Leopard 1 facesse 800 metri con un litro (unico pregio di quel motore: "forse" solo mettendoci la pipì dentro non avrebbe funzionato), pari a 640 km con 800 litri....questo dice da solo che bidone sia l'Abraham
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 06 October 2025 17:29
Colpa di quelle trenta tonnellate e settecento cavalli che l'Abrams ha in più del Leopard1...
Un dieci cilindri da trentasettemilaquattrocento di cilindrata (37,4 litri) contro una turbina grossa 1,1 metri cubi.

E il 4 giugno il Kuwait si è impegnato a comprare per 325 milioni di dollari ancora questi scassoni.
https://www.reuters.com/world/middle-east/us-okays-potential-325-million-sale-sustainment-support-abrams-tanks-kuwait-2025-06-04/

Ma vedrai che li infileranno anche nel pacchetto da 600 miliardi... come versioni modernizzate!
https://www.congress.gov/crs-product/IF12495

E la VDL o chi per ella si spenderà in profondi salamelecchi di ringraziamento.

Ciao
Paolo
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Fabrizio
Monday, 06 October 2025 14:06
Infatti non a caso ieri Zelensky è tornato a chiedere un cessate il fuoco aereo, dopo i recenti e devastanti attacchi russi. Tra l'altro notare che vuole un cessate il fuoco unilaterale in modo che loro possano comunque continuare a colpire le infrastrutture russe.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 06 October 2025 18:37
Hai colto nel segno Fabrizio,

tra l'altro leggevo oggi un bravissimo Montanari
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/31405-tomaso-montanari-gaza-il-punto-in-cui-siamo.html
commentare su quel "fino a un certo punto" di Tajani, che si ricollega al tuo discorso: l'unilateralità come tratto distintivo di rapporti internazionali o della loro facciata. Quella dei cinguettii presidenziali sui social, quella di quell'odioso “Thank you for your attention to this matter!” alla fine di ogni messaggio padronale, quasi peggio del "Cari collaboratori" con cui di solito quelli della sua razza esordiscono.

Una diplomazia ridotta a diktat che mette i paletti del "fino a un certo punto" oltre il quale non vale più nessun discorso condiviso fino a oggi. Al punto che persino una marionetta come Zelenskij usa lo stesso linguaggio dei suoi padroni, lo riproduce come se fosse nella loro stessa posizione.

Parlando di linguaggio, di parole, e di senso unico delle stesse, tra ieri e oggi mi è arrivato un uno-due mica da ridere.

Essendo libero traduttore in mare aperto, senza più controlli o correzioni dall'alto da almeno venticinque anni, sia pur dopo dodici di addestramento scolastico, più va avanti il tempo e più avverto le mie lacune e sento il bisogno di studiare. Soprattutto, di affinare il COME tradurre.

E allora, cercando di non addormentarmi già alla seconda o alla terza pagina per come son conciato, sono già a buon punto del "Dire quasi la stessa cosa" di Eco.

Ieri ho trovato qualcosa che mi ha tenuto sveglio, per l'incazzatura che montava, più che altro. Nome della Rosa, edizione inglese, l'editore a stelle e strisce gli dice: o riduci di 100 pagine, o non pubblico.

Ed Eco, che era Eco... giù a sfrondare, righe rosse in ogni pagina, fino a fare 100 pagine in meno.

"Negoziazione concordata con l'Autore"... oggi il buon Paolo Nori a quante storie sul tre, pausa pranzo, raccontava che per pubblicare in Russia doveva operare delle modifiche.

Mi sono incuriosito e queste le "modifiche" richieste.
https://www.utetlibri.it/libri/non-e-colpa-dello-specchio-se-le-nostre-facce-sono-storte/
No "guerra in Ucraina" ma "operazione speciale" perché c'è una legge. Che è poi la stessa che se dici "ISIS" devi fare una nota o aggiungere subito dopo "organizzazione fuori legge in Russia", eccetera.

Più che una censura, un uniformarsi alla legge. Mutatis mutandis, quello che è richiesto a un traduttore francese per uniformarsi alla legge Toubon
https://www.traducta.it/notizie/legge-toubon

Col risultato che, dovendo rendere nella ipotetica traduzione in francese di un ipotetico romanzo un altrettanto ipotetico personaggio "milanese" che infila un anglicismo ogni due per tre per sentirsi meno provinciale dei suoi interlocutori... o imbottisco la pagina di note, anche quando in italiano non sono per niente richieste perché l'effetto autorale voluto non è quello di rendere il senso di ogni parola ma di dimostrare che ci troviamo davanti a un fanfarone, a uno sbruffone, o sono passibile di sanzione. E la traduzione non passa. Al che potrei anche valutare, "negoziazione concordata con l'Autore", di mollare il colpo e tagliare la scena. O riscriverla di sana pianta, affibbiando al "brillante" di cui sopra un lessico francofono proprio di un registro altolocato, elitario... ma qui siamo già al piano B e al piano C... e all'autocensura preventiva.

Per non parlare poi delle cento pagine tagliate. Quella non è censura. E' peggio. E' considerare la cultura, la letteratura, "un tant al toc", come si dice da queste parti. E' censura della peggiore: togline cento, non me ne frega niente da dove. Signor editore, è venuto un etto e mezzo... lascio?

E siamo negli anni Ottanta del secolo scorso. Ma l'unilateralità, anche qui, ci fa vedere cattivi sempre i soliti. Che poi li sai a memoria e riesci anche, volendo, a girarci intorno. Mentre il criterio con cui quelle cento pagine (e non ottanta, e non venti, e non due) eran troppe per me, per lo stesso Eco probabilmente, sono e restano un mistero. Il prezzo della carta, mi verrebbe da pensare, visto che i tagli a Dan Brown non li chiedono, o a Follett, o a Grisham... e son bei mattoni anche quelli... boh...

un abbraccio
Paolo
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Fabrizio
Tuesday, 07 October 2025 00:40
Infatti oggi seminano cosa hanno raccolto. Il resto del mondo comincia ad essere stufo del doppiopesismo uccidentale. Ricordo ancora quando il Kosovo si è autoproclamato indipendente, tra l'approvazione dell'Occidente che lo ha riconosciuto subito. Due giorni dopo la Republika Srpska aveva dichiarato di volersi staccare dalla Bosnia Erzegovina, citando proprio la dichiarazione di indipendenza unilaterale del Kosovo. L'Unione Europea ovviamente li accusò di voler destabilizzare l'area e di non avere nessun diritto di autodeterminazione, oltre a stracciarsi le vesti per aver anche solo paragonato le due vicende.

P.s: sono il Faber che ha commentato in precedenza. Oggi il correttore del telefono mi ha cambiato il nickname con il mio nome. Userò questo, volevo solo farvelo sapere.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 07 October 2025 08:02
L'avevo intuito, Fabrizio. Colpa delle mie passioni canore, avevo associato i due nomi, anche se da altre parti d'Italia è abbreviato diversamente. Sempre meglio di Paolo che diventa Pa. O trasforma tutte le o in u... terra di mille dialetti... e te lu santu paulu meu te le tarante... da elemento cardine del rodato, secolare, meccanismo di oppressione della donna, sia pur nel fallace momento della sua fase pseudo-liberatoria di tarantolata... a scimmietta ammaestrata per turisti in trasferta, portafogli rassegnato all'ennesima pelata e infradito che inciampano, con relativa, straniera, imprecazione, sui blocchi di travertino del pavimento urbano. Prossima vita rinasco lichene.
Un abbraccio
Paolo
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Sunday, 05 October 2025 22:43
08/10 ore 22:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI VOLČANSK


I russi guadagnano ulteriori posizioni (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32565
Tra il primo e il cinque ottobre, i russi son riusciti ad attraversare tre fiumi nell’area e a consolidare le proprie posizioni sull’altra riva.
https://t.me/condottieros/13485
L’impressione è, anche qui, di essere a una svolta, rispetto ai mesi passati.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Oggi un ponte importantissimo per l’approvvigionamento dell’intera riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC ancora in mano ai natofascisti è stato messo definitivamente fuori uso dai russi (filmato qui):
https://t.me/motopatriot78/42957
A ovest, i russi sono già a buon punto per raggiungere la riva sinistra del fiume, all’altezza di SVJATOGORSK. E lì saranno ulteriori problemi.

VERSO SEVERSK

I RUSSI LIBERANO KUZ’MINOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3044
attraversano in forze il fiume BACHMUTKA e puntano verso nord: prossima fermata SVJATO-POKROVSKOE, ultima cittadina eretta a roccaforte dalla difesa natofascista prima che i russi penetrino verso SEVERSK da sud-ovest, ovvero da quel rilievo naturale posto a ovest da cui hanno storicamente spazzato via ogni tentativo russo di liberarla. Situazione radicalmente cambiata, da allora.

FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

I russi si avvicinano a ŠACHOVO da sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3046
irrobustendo peraltro la linea di approvvigionamento ai loro compagni impegnati a nord-ovest, dove oggi è stato confermato che sono ritornati a VOLNOE avanzando di due chilometri e mezzo (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59891

ODESSA EROICA

Odessa eroica. Gorod geroj, sempre. Ieri, di fronte all’ennesima violenza contro un civile e la donna che cercava di impedirne il rastrellamento, infilandosi essa stessa nella camionetta e impedendo col piede che si chiudesse lo sportello, un autista e un volontario dell’ambulanza che, fino ad allora, si era limitato a filmare la scena, non hanno retto e ha deciso di porre fine a questa ennesima ingiustizia. Bloccata la camionetta con l’ambulanza, sono scesi e hanno cominciato ad aiutare la donna. Nel frattempo, donne e anziani si sono radunati tutt’intorno e sono intervenuti anche loro. Al che la donna ha cominciato a tirar fuori il marito, mentre il personale medico e i civili tenevano fermi i Te-Tse-Ka. Un ultimo strappo e la donna rovina a terra col marito, sano e salvo. I natofascisti chiudono rabbiosamente il portellone e se la danno a gambe, coperti di insulti. Questo filmato,
https://vk.com/video-50332460_456429078
per chi non avesse telegram, mentre l’originale è qui:
https://t.me/xydessa/57687

Ora il personale medico rischia la galera:
https://t.me/xydessa/57705
Lo sapevano benissimo, quando sono intervenuti. Ma hanno detto basta lo stesso. Hanno smesso di filmare e basta. È la prima volta che mi capita di vedere una scena di questo tipo: ovvero, che chi riprende non si limita a urlargli dietro qualcosa, ma non ce la fa più e passa all’azione. E blocca questi criminali. Attenzione, a questi segnali. Odessa città eroica, sempre. Mentre a certa gente non rimane che ridursi a quanto segue. E ancora per poco.

MESCHINI

Ora vogliono sbattere al fronte anche loro?
https://t.me/ZeRada1/27199
Filmato a dir poco imbarazzante: macchina Te-Tse-Ka avvista un gatto siamese, o per sé o per venderlo blocca la macchina, se lo infila sotto braccio e torna di corsa, come un ladro di polli, all’auto dove il suo socio parte a tutta.

Oltre a prendervela coi più deboli, riproducete anche su piccola scala quello che fanno i vostri padroni: arraffare e rubare. Ancora per poco.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Sunday, 05 October 2025 01:33
04/10 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE EST

I russi entrano a BOROVSKAJA ANDREEVKA (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27808
posizione qui
https://divgen.ru/49.41198/37.72774/13
et
49.41198/37.72774
Aspri combattimenti in corso, con il fiume OSKOL ormai sempre più a un tiro di schioppo.

Anche più a sud, avanzamenti verso il fiume OSKOL (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32558


VERSO KRASNYJ LIMAN

i russi avanzano verso Krasnyj Liman DA NORD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3040

spostando la linea di fronte alla prima linea fortificata a difesa (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73484?single

Prima linea già superata a est dai loro compagni sempre nella giornata di oggi con avanzamenti importanti da nord-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3041

La cartina delle fortificazioni ora mostra questa prima linea attraversata e superata:
https://t.me/divgen/73495?single
il che significa che anche chi ora tiene a ovest la stessa linea o arretra, o sarà accerchiato. Anche qui, quindi, siamo agli sgoccioli. A seguire, poco più a sud, un’altra linea fortificata, e poi è Krasnyj Liman.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi avanzano sia a nord-est, dove ormai hanno stretto d’assedio RODINSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3042

che nella stessa KRASNOARMEJSK, dove continuano a guadagnare posizioni (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3043
e dove i natofascisti abbandonano del tutto il quartiere LAZURNYJ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42940
che già avevano iniziato a cedere ieri (prima cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42915

Aggiornamenti a seguire domani.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Lorenzo
Saturday, 04 October 2025 12:54
Pel godimento di Selmi, e per farvi capire cos'avete perso allontanandomi dal blog (veritas odium parit...) ;-P, vi passo la seguente notizia:

https://simplicius76.substack.com/p/new-mi6-chiefs-dark-history-revealed?utm_campaign=email-half-post&r=18md0h&utm_source=substack&utm_medium=email
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Sunday, 05 October 2025 01:39
Solo perché tirato in ballo, i miei godimenti in realtà coincidono con quelli di un mio conterraneo riportati in una sua canzone di mezzo secolo fa dal titolo "l'avvelenata". Per il resto, к сожалению, но все это - сволочь.
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
1
Paolo Selmi
Friday, 03 October 2025 19:38
03/10 ore 19:30 aggiornamento

VERSO SERVERSK


i russi liberano FEDOROVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3038
e si immettono ancora più a nord sulla seconda parallela che conduce a SEVERSK. Meglio, che conduce alla parte di Seversk rimasta sinora inaccessibile e che pur tuttavia domina la restante parte, ovvero quella a ovest posta più in alto. Questa mossa apre prospettive interessanti anche a nord-ovest, verso NIKOLAEVKA e SLAVJANSK. Staremo a vedere.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

E mentre divgen aggiorna la propria cartina con quanto già riportato da noi in pausa pranzo, ovvero con l’avanzamento dei russi a IVANOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3039

giunge notizia che i russi sono avanzati anche verso ORECHOV (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32555
Lavoro preparatorio, d’accordo, prima occorre liberare GULJAJPOLE, determinante sarà l’apporto da nord, anche per scavalcare le linee fortificate atte a proteggere dagli attaccanti provenienti da sud, tutto vero: ma intanto cominciano a scaldare i motori e ad avvicinarsi anche qui.

“CICC TU CICC”

Perché noi non pensiamo male, assolutamente. Il ministro della difesa finlandese ha annunciato che il quartier generale delle forze di terra NATO nel suo Paese sarà sul confine a 300 km da Leningrado (ognuno la chiami come vuole…),
https://t.me/beard_tim/27787
ma… sicuramente, lo han fatto per stare “vicini vicini” ai russi, come cantava il buon Louis ispirato da una buonissima Ella, “cheek to cheek”... meglio “cicc-tu-cicc”. “Dezz ammore”, compagni.

Aggiornamenti a seguire domani.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Friday, 03 October 2025 23:08
A 300 km di distanza non serve neanche una atomica, basta un migliaio di droni per svuotare difese antiaeree e poi una serie di scariche di Iskander, in successione. Ottima scelta.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Alfred
Saturday, 04 October 2025 21:43
Non riesco a capire questa epidemia di volonta' al suicidio, deve essere il cambiamento climatico.
E dire che i finlandesi se studiano la loro storia dell'ultimo secolo qualcosa potrebbero imparare. O non studiano la storia o fanno fatica a capire oppure, semplicemente, sono stanchi di vedere vivere i finlandesi. Non escluderei ultimo caso, certi governanti venderebbero come schiavi i loro concittadini e senza neanche fare troppi profitti tanto e' profondo il disprezzo che provano per le vite altrui.
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Sunday, 05 October 2025 02:31
Nemmeno io, carissimo Alfred.
Svezia, Finlandia... Paesi neutrali. Paesi neutralmente pericolosi. Per la NATO, ovviamente. Ricordiamoci di Olof Palme e di chi l'ha ucciso. La degradazione di oggi ha radici molto lontane...

Coraggio... che ad arrivare al panettone quest'anno facciamo in tempo a vedere altre perle...

un abbraccio
Paolo
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 03 October 2025 14:55
03/10 ore 13:30 aggiornamento

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

I RUSSI AVANZANO A VOLCHANSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3037
raggiungendo e superando la stazione ferroviaria che si trova già aldilà del fiume. Di fatto, anche qui la battaglia, lungi dall’aver raggiunto la fase conclusiva (basta vedere questa cartina satellitare
https://t.me/divgen/73453?single
per rendersi conto di quante abitazioni rese fortificazioni a perdere abbiano ancora i natofascisti per opporsi ai russi) ha comunque preso una piega decisamente peggiorativa per le forze armate ucraine, che vedono anche qui vanificati tutti i loro contrattacchi: azioni che per oltre un anno avevano tenuto a bada il gruppo SEVER, ma che da un mese a questa parte non riescono più a sortire l’effetto voluto. O forse, più semplicemente, vanno esaurendosi, insieme a tutto il resto.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

E fu così che i russi, aggira che aggira, formarono la SACCA DENTRO KUPJANSK STESSA (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32543
Nel mezzo è finita, come si vede dal grigiume di questa cartina,
https://t.me/z_arhiv/32545?single
un’intera area urbana. Kotel (котёл, catiòl), sacca, la chiamano già.
https://t.me/beard_tim/27784
E che sacca. Come non è stata sinora né ad Artemovsk, né in altre città, cedute letteralmente metro dopo metro. Qui, chi è dentro la sacca, non ha molte alternative. Come i natofascisti rintanati ad Azovstal’ a Mariupol’. Staremo a vedere.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi continuano ad avanzare sia in città (cartina con gli ultimi avanzamenti qui)
https://t.me/z_arhiv/32540
sia nell’area a nord-est (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32537
che, qualora vedesse la difesa natofascista, i contrattaccanti, collassare, porterebbe all’accerchiamento dello stesso blocco KRASNOARMEJSK-DIMITROV e all’apertura della via diretta, anzi, direttissima, verso KRAMATORSK.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI SI AVVICINANO ULTERIORMENTE A POLTAVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3036
ripulendo postazioni difensive improvvisate (cartina fortificazioni mostra area completamente scevra da qualsiasi costruzione difensiva)
https://t.me/divgen/73449?single
e spostando la linea dei combattimenti alle sponde del fiume JANCHUR.

Molto più a nord, i russi passano ancora il confine e ampliano l’area di controllo a IVANOVKA (Ивановка, cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32546
e posizione qui
https://divgen.ru/48.09752/36.63915/14
et
48.09752/36.63915

Aggiornamenti a seguire stanotte.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 03 October 2025 10:31
03/10 ore 08:30 aggiornamento

“C’E’ UNA SENTENZA DELL’ONU DEL 2010”…


Il diritto internazionale è carta straccia, buona al massimo per arrotolarci le uova, o per altri usi ancor meno nobili. Fa sempre specie, tuttavia, quando qualcuno lo evoca nell’etere a supporto dell’azione di pirateria in corso ad opera di militari israeliani in acque internazionali.

E’, precisamente, quanto accaduto qualche sera fa. A opera dell’opinionista di turno in collegamento da casa sua. Nel periodo peggiore per chi fa controinformazione, ovvero la sera ore pasti, quando la guardia è abbassata, quando il telecomando passa di mano in mano (o manina) non appena chi temporaneamente lo detiene gira il capo, quando i conflitti diffusi nell’etere dal tele-visore sono clamorosamente sopraffatti da altri conflitti, di pari e maggiore intensità, che avvengono quotidianamente fra le mura domestiche e proprio allora trovano la combinazione ideale per esprimersi al meglio.

E’ in tali condizioni che il “bla-bla” di contorno alle immagini sfocate delle telecamere di controllo dalle imbarcazioni veniva interrotto da un collegamento “autorevole”, ovvero di un “giornalista” che spazia a suo agio lungo le telefrequenze tra il frivolo e il serio e che il canale notizie accaventiquattro interpellava sulla vicenda “Flotilla Samud”. Il discorso non vale neppure la pena di riportarlo, eccetto quel tarlo da lui evocato a inizio “intervento”. Cito a memoria: “Esiste una sentenza ONU del 2010 che dà ragione a Israele”… detto seriamente, come se stesse recitando il credo.

Puzzava strano già l’accostamento “sentenza” e “ONU”. Le sentenze le emettono i tribunali. Il “dà ragione” poi faceva completamente saltare il banco della mia pazienza serale. Il tarlo ormai aveva fatto breccia su quel muro di spirito di autoconservazione che suggerisce, se non altro solo per questo, di mandare a culo ogni tanto quel che si dice in televisione. E il giorno dopo rodeva ancora. Onde per cui, una volta calati ancora una volta i fragori dell’etere e i clamori domestici, ovvero messi a nanna tutti e spento l’ordigno, mi sono messo a ricercare.

Fortunatamente, non mi ci è voluto molto per trovare questo articolo sul manifesto di ieri:
https://ilmanifesto.it/le-violazioni-di-israele-coperte-dagli-stati
Ieri si leggeva, oggi no se non hai l’abbonamento, ma si trova anche altrove, per fortuna:
https://www.officinadeisaperi.it/eventi/non-si-puo-fermare-il-vento-da-il-manifesto/
Il lavoro della compagna Micaela Frulli, dal titolo “Le violazioni di Israele coperte dagli Stati”, è uno scritto prezioso e rispondeva esattamente a quanto cercavo.

Dopo aver rimandato a tutti gli articoli della Convenzione ONU sul Diritto del Mare, oltre che del Manuale di San Remo sul diritto applicabile ai conflitti armati in mare, che dimostrano dove sta la legalità e l’illegalità in questa operazione, conclude:

“È chiaro dunque che in base al diritto internazionale le imbarcazioni della Gsf non stanno violando alcuna regola di diritto internazionale, ma agiscono nel pieno rispetto del diritto del mare e del diritto internazionale umanitario, facendosi carico dell’attuazione di obblighi che gli Stati, Israele in primo luogo e gli altri a seguire, non stanno rispettando.
C’è da chiedersi perché gli Stati e le organizzazioni internazionali, quasi all’unanimità, facciano appello al rispetto da parte della Gsf di un blocco navale che ha superato qualsiasi confine di legalità. C’è da chiedersi perché non si fa invece pressione su Israele per porre fine al blocco illegale e per garantire l’arrivo degli aiuti umanitari alla popolazione civile, come prevede il diritto. Gli Stati, soprattutto quelli di cui le navi della Gsf battono bandiera, hanno l’obbligo di fare tutto quanto è possibile per proteggere una missione umanitaria che agisce nel pieno rispetto delle regole per raggiungere obiettivi tutelati dal diritto internazionale.
Stupisce ancor più questo atteggiamento se si considera che Israele sta agendo anche in violazione delle ordinanze cautelari emesse dalla Cig nel 2024 nell’ambito del procedimento intentato dal Sudafrica contro Israele per violazione della Convenzione Onu per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio. Tali ordinanze impongono a Israele di adottare misure immediate ed effettive per garantire l’assistenza umanitaria a Gaza e impedire che la Gsf giunga a destinazione viola anche questi obblighi.”

Il mistero, a questo punto, si infittiva sempre di più… e questa fantomatica “sentenza ONU del 2010”? Frutto di un grappino di troppo da parte del “giornalista”? Fortunatamente, ci pensava la compagna Micaela a rimandare il tarlo in letargo. Scrive subito dopo:

“Qualcuno evoca la presunta legalità del blocco navale in base al rapporto della Commissione d’inchiesta nominata nel 2010 dal segretario generale Onu sul raid israeliano a danno della nave Mavi Marmara (Rapporto Palmer). Quel rapporto, in condizioni assai diverse da quelle odierne, stabilì che il blocco navale israeliano era lecito, pur condannando l’uso sproporzionato della forza da parte delle forze israeliane nell’abbordaggio della nave, che provocò dieci morti e molti feriti fra gli attivisti a bordo. Il Rapporto Palmer, però, già allora fu criticato da più parti e contraddetto dal Rapporto della Commissione d’inchiesta del Consiglio diritti umani dell’Onu (2010), che si espresse nel senso di una totale illiceità del blocco navale, qualificandolo come una forma di punizione collettiva in violazione dell’art. 33 della IV Convezione di Ginevra. ”

Mi ricordo perfettamente quel periodo. Un anno dopo, sarebbe morto il povero Arrigoni. Tra l’altro di queste parti, quindi sua mamma fece poi molte riunioni, anche nel mio paese, per presentare l’opera di suo figlio e denunciare quanto accaduto. Il che con la memoria mi fece tornare anche a quei morti di un anno prima. Quindici anni di impunità nel commettere sempre, metodicamente, le stesse porcherie, gli stessi atti di pirateria, gli stessi crimini. E la colpa, anche allora per qualcuno, per i soliti noti, era stata del compagno Arrigoni che “se l’era cercata”. Ma non mi ricordavo più del Rapporto Palmer. Lo avevo rimosso.

Ho provato sul sito dell’ONU e son finito su una pagina 404 che non prometteva nulla di nuovo. Fortunatamente, esistono altri siti dove è conservato, tra cui quello del NYT. Eccolo:
https://graphics8.nytimes.com/packages/pdf/world/Palmer-Committee-Final-report.pdf

Un rapporto sicuramente non tacciabile di parzialità se non verso Israele, a cui indora la pillola. Un rapporto che, essendo datato anni prima, non tiene conto della sovranità palestinese sulle acque territoriali antistanti Gaza (2015, cfr. Frulli cit.). Un rapporto che, nonostante tutto questo, afferma comunque cose un po’ diverse dalla “sentenza che dà ragione”:
1. “There is nothing in international customary law, or in the United Nations Convention on the Law of the Sea (UNCLOS), that would generally prohibit the use of force on the high seas, as long as force is only used in self-defence, in line with Articles 2(4) and 51 of the U.N. Charter and Articles 88 and 301 UNCLOS (ius ad bellum).”
Nessuna proibizione se la forza è USATA UNICAMENTE PER AUTODIFESA. È questo il caso?

2. “The blockade is illegal if imposed with the sole aim to starve a civilian population or if its effects on the civilian population are in excess of the achieved military advantage.”
“Se ha il solo scopo di far crepare di fame i civili o – peggio ancora – se gli effetti sui civili superano quelli del vantaggio MILITARE conseguito da tale azione”, è ILLEGALE. Ancora una volta… è questo il caso?

3. QUESTI, E NON ALTRI, SONO I CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA LEGITTIMITA’ DI UN BLOCCO NAVALE! Pertanto, quando nelle “raccomandazioni” il “panel” scriveva che, per evitare che ciò si ripetesse in futuro, ISRAELE DOVEVA VERIFICARE PUNTUALMENTE LA NECESSITA’ DI TALE BLOCCO, INTESO COME MISURA TEMPORANEA DA RIMUOVERE NON APPENA POSSIBILE (cit.
“Bearing in mind its consequences and the fundamental importance of the freedom of navigation on the high seas, Israel should keep the naval blockade under regular review, in order to assess whether it continues to be necessary”
et
“Israel should continue with its efforts to ease its restrictions on movement of goods and persons to and from Gaza with a view to lifting its closure and to alleviate the unsustainable humanitarian and economic situation of the civilian population. ”

4. punto, quest’ultimo, ripreso anche alla fine di tutta la disamina:
“Israel should continue with its efforts to ease its restrictions on movement of goods and persons to and from Gaza with a view to lifting its closure and to alleviate the unsustainable humanitarian and economic situation of the civilian population. These steps should be taken in accordance with Security Council resolution 1860, all aspects of which should be implemented.”

La Risoluzione 1860 (2009) del Consiglio di Sicurezza dell’ONU (qui)
https://www.un.org/unispal/wp-content/uploads/2016/06/SRES1860.pdf
nel “condannare ogni atto di violenza e ostilità contro i civili e tutti gli atti di terrorismo” (Condemns all violence and hostilities directed against civilians and all acts of terrorism),
ESIGEVA LA SOMMINISTRAZIONE E DISTRIBUZIONE A GAZA, E SENZA ALCUN IMPEDIMENTO (unimpeded) DI AIUTI UMANITARI, INCLUSO CIBO, CARBURANTE E MEDICINE (Calls for the unimpeded provision and distribution throughout Gaza of humanitarian assistance, including of food, fuel and medical treatment) et
SALUTAVA LE INIZIATIVE TESE A CREARE E APRIRE CORRIDOI UMANITARI E ALTRI MECCANISMI PER LA CONSEGNA DI AIUTI UMANITARI!
(Welcomes the initiatives aimed at creating and opening humanitarian corridors and other mechanisms for the sustained delivery of humanitarian aid)

Questa la risoluzione ripresa dal rapporto, e pure esso stesso oggetto in seguito di critiche, precisazioni e puntualizzazioni, divenuto agli occhi di qualcuno “sentenza”, che “dava ragione a Israele”... a cui qualcuno si è attaccato oggi, come scialuppa di salvataggio per questo schifo. Buffoni.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 6 Reply | Reply with quote | Quote
0
Mario M
Saturday, 04 October 2025 11:41
Sia i critici della manifestazione, sia i partecipanti accettano lo schema ufficiale: Israele ha reagito per distruggere la fazione terroristica sotto il nome di Hamas, e per liberare i prigionieri israeliani in mano ad Hamas. I primi che si distanziano dalle manifestazioni ammettono che forse la reazione di Israele è stata esagerta (bontà loro), mentre gli altri denunciano un'operazione di annientamento di un territorio e di un popolo. Però da nessuno, per vie ufficiali, si mette in discussione gli avvenimenti del 7 Ottobre per come vengono raccontati; sebbene singolarmente alcuni abbiano sollevato obiezioni sulla capacità di Hamas nell'essere riuscito a condurre l'azione bellica del 7 Ottobre. C'è anche un altro aspetto che mi sembra non venga sufficientemente osservato e analizzato: Hamas terrebbe in ostaggio un centinaio di israeliani da più di due anni - ma come è possibile che il Mossad e l'esercito non abbiano condotto azioni per la liberazione degli ostaggi? Sappiamo che sono stati capaci in pochi giorni di eliminare i vertici degli Hezbollah in Libano, di aver eliminato alcuni comandanti di Hamas in territorio iraniano, a migliaia di km di distanza, di vendere i cercapersone e farli scoppiare. Ricordo anche che 50 anni fa a Entebbe in Uganda riuscirono a liberare un centinaio di ostaggi. Ma ora a Gaza, che è sotto il loro controllo, in più di due anni non sono riusciti a liberare gli ostaggi, nonostante siano in possesso di tecnologie informatiche in grado di contare i peli del culo alle persone.

In effetti mesi fa sarebbero stati liberati alcuni ostaggi, ma dai filmati questi sembravano usciti da una SPA. Al contrario, di recente, hanno fatto vedere le immagini di un ostaggio malnutrito e scheletrico in azione in un tunnel con una vanga all'atto (secondo i media) di scavarsi la fossa; ma anche qui sembrava una messa in scena: immaginavo la troupe che gli suggeriva: voltati di qua di là, prendi la vanga, fa questo quello.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Sunday, 05 October 2025 02:22
A inizio anno, carissimo Mario, l'ONU denunciava che il 92% degli immobili di Gaza era stato danneggiato o distrutto:
https://www.dezeen.com/2025/01/22/gaza-housing-92-per-cent-destroyed-damaged-un-report/

Oggi ancora di più. Un popolo intero senza casa e alla fame. Per tre anni buoni tutti i governi salvo due o tre Paesi li han lasciati fare. Hanno avvallato la tesi degli opposti estremismi. Anche, soprattutto, man mano che ci si allontanava dal 07/10/22, grazie al fatto che esistevano ancora ostaggi frutto di quella azione.

Una pletora di risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU dal 1948 a oggi (qui quelle fino al 2017)
https://www.welcometopalestine.com/article/united-nations-security-council-resolutions-israel/
non valgono quanto questi apparenti, "opposti estremismi" che per i governi occidentali "apparenti" non erano. Ancora in alcune dichiarazioni rilasciate oggi.

E allora certo, qualche dubbio viene.

Un abbraccio
Paolo
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Faber
Saturday, 04 October 2025 09:58
Lascia perdere caro Paolo. Ieri ero dai miei e hanno voluto vedere il TG4 dato che la RAI era in sciopero. Volevo spaccare il televisore. Hanno passato la puntata a buttare merda sui manifestanti Pro-Pal, per loro tutti disoccupati o ragazzi dei centri sociali. Oltre a trasmettere un servizio su una fantomatica agente svedese infiltrata dal Mossad che avrebbe scoperto che la Flotilla era pagata da Hamas e non trasportava aiuti umanitari.
Ciliegina sulla torta, hanno insinuato che le manifestazioni sono organizzate dal Cremlino per far cadere il governo.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Sunday, 05 October 2025 02:06
Carissimo Faber...
che dirti! Provo ad accennarti come faccio io in queste situazioni: arrivo da loro in pausa pranzo, comincio a chiedere come va come non va e... "ma non vi sembra un po' alto il volume... faccio fatica anche a sentirmi" e... fruc, restano solo le immagini col volume al minimo... quindi li coinvolgo in diecimila discorsi, dal lavoro alla bambina, ai problemi del condominio... più una sistemata al PC per una cosa che non funziona, una al telefonino per una mail strana che è arrivata... e faccio in tempo anche a timbrare tardi al lavoro!

Da tre anni a questa parte ho riscoperto il gusto di parlare di tutto fuorché di politica, se non andando a parlare di un passato in cui non ero ancora nato o ero troppo piccolo per ricordarmi. Li faccio parlare della loro storia, utilizzo quell'oretta scarsa che sto con loro per stare con loro. Lascio che la televisione resti come sottofondo, che dopo un po' non interessa più nessuno.

Poi loro sanno come la penso, non hanno capito bene il perché, anche se in tre anni e mezzo qualche dubbio su quello che dice l'ex-giornale di Scalfari e il TG di Mentana se lo sono fatti venire. E più va avanti il tempo più i loro dubbi aumentano.

E come scriveva il buon Esenin,
Но они меня любят, как поля
в цвету и под дождями любого времени года,
Tradotto dal buon Poggioli e musicato dal buon Branduardi,
"ma mi vogliono bene come ai campi,
alla pelle ed alla pioggia di stagione"
anche se "mai non capirete" (никогда не поймете)

questo "malandrino" (хулиган) che torna a casa in pausa pranzo e per un'oretta buona vi racconta del film che ha visto il giorno prima, del brano di antologia che ha letto insieme a loro nipote e dei suoi commenti allo stesso, dei prof che tirano dritto col programma senza chiedersi se i ragazzi gli vengon dietro, del porto bloccato e degli autisti che bestemmiano perché han finito le ore di guida, del pallet di batterie al litio che è andato in autocombustione e ha fatto scattare l'allarme antincendio di un magazzino, eccetera...

Confessioni di un malandrino, per l'appunto. Che chiamano a loro volta altre confessioni, le loro, che a cinquanta e rotti anni sento per la prima volta. Le più belle pause pranzo della mia vita. Me le tengo strette.

Un abbraccio
Paolo
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 02 October 2025 23:44
01/10 ore 23:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Nel pomeriggio, come già annunciato i russi arrivavano alle porte di VIŠNEVOE,
https://divgen.ru/event/3031
di fatto attraversando la doppia linea fortificata indicata in cartina (qui):
https://t.me/divgen/73408?single
Questo la dice lunga su quanti eran rimasti a tenerla, quella doppia linea.

Poco più a sud i russi avanzavano verso ovest ed entravano a NOVOGRIGOROVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3033
A fine giornata, giungevano voci che già l’80% fosse stato liberato:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59774

Avanzamenti notevoli anche subito più a sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3034
con l’ennesima sacca in chiusura. Nel complesso, prosegue l’avanzata verso ovest verso POKROVSKOE a nord (ad Aleksandrovka, il paesino subito a ridosso, i russi distano meno di tredici chilometri ormai)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59776
e GULJAJPOLE a sud.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 02 October 2025 14:41
02/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi avanzano verso ovest stavolta muovendosi a sud, in piena oblast’ di Zaporozh’e, arrivando alle porte di USPENOVKA. La quale, riprendendo la cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/73393?single
ma soprattutto quanto ci siam detti stamane, era attrezzata per un attacco da sud (e si vede chiaramente…), ma non da est!

Ai russi per giungere alle rive del fiume Janchur manca poco più di un chilometro (1800 m seguendo la curva della strada, cartina qui):
https://t.me/prolivstalina/19181
Prevedibile, a questo punto, anche un attacco a NOVOGRIGOROVKA (area più a nord della sua cartina), a questo punto sempre più “insaccata” dalle due ali di questa ennesima falange russa. Sbloccata la situazione in questi due paesi eretti a ultima estrema, fortificazione, i russi poi potrebbero proseguire verso ovest di pari passo ai loro compagni a nord e, di fatto, accerchiare GULJAJPOLE. Staremo a vedere.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST RIPIANANDO L’AREA FRA ZARECHNOE E JAMPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3030
Appena ripulita l’area a est, l’ultima area a est, del fiume ZHEREBEC, che tanto ha in questi anni significato come primo traguardo per i russi in vista del fiume OSKOL. I russi guardano a ovest. E a ovest raggiungeranno la ULICA KLEVERNAJA che, guardando l’altimetria, si trova lungo l’estremo occidentale di un’area in leggera discesa, quindi pianeggiante per i russi, senza alcun ostacolo (cartina fortificazioni (assenti) qui):
https://t.me/divgen/73396?single
Quindi KRASNYJ LIMAN, che raggiungeranno da est lungo la strada ferrata posta a sud e lungo la BULVARNAJA ULICA posta a nord. Questo, al netto di quanto accadrà contemporaneamente a a sudest (JAMPOL’), a nord-nordest (STAVKI e dintorni) e a nordovest (DOBRYSHEVO).

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 02 October 2025 10:43
02/10 ore 08:30 aggiornamento

QUESTIONE DI TEMPI

Più va avanti il tempo, in questa SVO, più mi rendo conto che i tempi giochino sempre di più un ruolo fondamentale. Come in tutte le relazioni, come in tutti i rapporti umani, del resto. Fa specie accostare la produzione di violenza, distruzione e morte a quella di sorriso, amore e vita. Ma è così. La stessa battuta pronunciata in un tempo sbagliato può produrre persino fastidio. Allo stesso modo, mai fare proposte ardite quando lei ha il “mal di testa”. Allo stesso modo, a parità di valore un pugile che sbaglia tutti i tempi si candida a un KO certo, il proprio mentre il suo avversario, che non sbaglia un colpo d’incontro e una combinazione, quando intuisce che al primo “si è spenta già la luce”… si vede subito che lo ha intuito perché i suoi colpi si triplicano e, smantellate le ultime difese, lo manda al tappeto. Lo stesso in questo conflitto.

I russi adesso, e non prima, cercano il colpo del KO. Adesso perché sentono, dalle intercettazioni radio, che davanti a loro ci sono brigate e battaglioni che sarebbero dovuti stare da un’altra parte. Adesso perché constatano che, dall’altra parte, sempre più “si spengono le luci”. Adesso perché, a differenza dei natofascisti, si sentono al massimo della condizione, della preparazione, di quell’insieme di sensazioni e sentimenti, intesi come sentire, individuale e collettivo, comunemente definito come “morale” (s.m.).

Ecco quindi i buriati del gruppo VOSTOK, operativo nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, incalzare natofascisti scacciandoli sempre più verso ovest. Stamane son già giunti alle porte di VISHNEVOE (cartina qui):
https://t.me/frontbird/26486
Significa che stanno smantellando, o hanno già smantellato, la doppia linea fortificata posta a sua difesa. Quella ancora in azzurro qui:
https://t.me/divgen/73381?single
Sempre a proposito di questione di tempi, notiamo da quest’ultima cartina come l’azione russa abbia, di fatto, ROTTO i tempi a ogni piano difensivo ucraino. Le fortificazioni sono la rappresentazione plastica di un pensiero. Di una concezione, anzi tutto, che ci parla del livello tecnologico raggiunto dai due schieramenti in conflitto (pensiamo alla polvere da sparo e alla sua influenza sulla concezione di mura difensive e bastioni), ma anche di un pensiero organizzativo, ovvero architetturale circa la composizione organica di tutti questi elementi e la loro distribuzione sul territorio nella maniera che si vorrebbe LA PIU’ EFFICACE nell’affrontare un attacco nemico.

E cosa accadde illo tempore? Che il comando natofascista mai e poi mai si sarebbe aspettato un attacco da est. Dove c’era AVDEEVKA a fare buona guardia. E tutta una linea difensiva che, chilometro dopo chilometro, ovvero scaglione dopo scaglione, attendeva i russi fino al confine di oblast’.

Quindi aveva disposto una quadrupla linea fortificata, data da prima su confine di oblast’ e doppia linea su una posizione più arretrata sfruttando anche le difese offerte da mamma natura, ovvero corsi d’acqua e laghetti, più postazioni diffuse e sparse su una quarta linea più arretrata (i cerchietti che si vedono più in alto formano un’altra linea, che definiremo la quarta).

Non male, se consideriamo che, per esempio, su tutt’altro fronte, ovvero verso KRASNYJ LIMAN, la liberazione di JAMPOL’ è ostacolata da nugoli di droni che impediscono, al momento, ai russi, di consolidare le posizioni liberate a nord. È tutto “spiegato”, legenda permettendo, in questa cartina:
https://t.me/beard_tim/27753
Superando il caos iniziale di questa mescolanza apparentemente informe di frecce, figure geometriche e colori, notiamo:
- Che i russi sono entrati a JAMPOL’ da nord (area rossa che contorna un settore urbano ben definito)
- l’area di intervento dei droni natofascisti (ellisse orizzontale gialla)
- l’area fin dove si son spinti i soldati i russi (ellisse verticale rossa)
- l’area dove son stati ricacciati indietro i natofascisti (ellisse verticale azzurra).
Problema consolidamento e ulteriore avanzamento: droni e artiglieria pesante.
Soluzione: “I nostri piloti vanno a cercare il nemico a Zakotnoe, Ozernoe, Kalenka, Raj-Aleksandrovka, Dronovka stanando uno a uno tutti i centri di fuoco con l’obbiettivo di azzerare il fuoco di sbarramento” (Наши пилоты вычисляют противника в Закотном, Озерном, Каленики, Рай-Алесандровка, Дроновка подавляя огневые точки с целью не допущения обстрела).

Ed è normale, tutto questo: si curano i droni dove rientrano, si individuano dalle traiettorie le postazioni di lancio, e si fa partire il fuoco di controbatteria. Fino ad allora, avanzare è inutile. Questioni di tempi anche qui. Certo, solo che un conto è sganciare un ordigno di qualche chilo di esplosivo da un drone sopra il tetto di un capanno improvvisato punto di lancio droni, e relativo sfracello ben visibile una volta alzatisi i fumi dell’esplosione, e un conto è fare lo stesso contro un bunker fortificato, come quelli dietro la doppia linea fortificata di cui parlavamo prima, e constatare che lo stesso una volta alzatisi i fumi è stato appena scheggiato. Ecco perché JAMPOL’, per cui non han fatto in tempo ad approntare questi bunker, è in una posizione decisamente peggiore di quella esaminata nell’OBLAST’ di DNEPROPETROVSK.

Questo, tutto predisposto se l’attacco parte da SUD. Perché l’attacco non poteva, LOGICAMENTE, che partire da sud. I russi che partono da sotto GULJAJPOLE e ORECHOV e espugnano prima quelle, a prezzo di ingenti risorse; poi, sempre a prezzo di ingenti risorse impiegate, raggiungono il confine. Quindi, a prezzo di ulteriori ingenti risorse, la doppia linea fortificata e il fuoco di sbarramento della stessa e dei punti fortificati alle spalle. Un piano perfetto.

Certo che però se ti inventi, nel frattempo, una campagna-di-russia-2.0 e dirotti centinaia di migliaia di uomini, di cui settantamila persi, e uno zero in meno di mezzi, non lì, ma in quel di KURSK, i russi il “chilometro dopo chilometro”, lo “scaglione dopo scaglione” DA AVDEEVKA, PERVOMAJSKOE, KARLOVKA, SELIDOVO, KURACHOVO, UGLEDAR, VELIKAJA NOVOSELKA e menzionando solo le tappe salienti di questa “lunga marcia”... lo fanno. Metodicamente, coi loro tempi, minimizzando le perdite. E finalmente fanno capolino a est. E anche qui. O quelle torrette sparse fra i campi le girano o trapano un buco a est, oppure la feritoia ce l’hanno a sud. Le linee fortificate davanti ce le hanno a sud. Un esercito fiaccato e logorato dall’aver attraversato consecutivamente linee difensive che gli si oppongono e gli impediscono di consolidare i punti raggiunti lo hanno verso sud. NON VERSO EST.

Questione di tempi… i tempi per rinforzare a est SERIAMENTE, ovvero senza posare nei campi file di denti di drago e spirali alte due metri di filo spinato, scavare un fossato poco più in là, e chiuderla lì, li avevano. LA LUNGA MARCIA DEI RUSSI VERSO OVEST è durata OLTRE UN ANNO E MEZZO. Ma Kursk era più importante.

Ora i russi stanno passando tutte queste posizioni letteralmente con la pala dello scavatore, sradicandole una dietro l’altra senza dar modo ai natofascisti di opporsi efficacemente a un movimento proveniente da est. Non è un caso che questa sia l’area dove hanno guadagnato più territorio nel mese scorso.

Allo stesso tempo, non è un caso che CONTINUINO a guadagnare terreno
- a KUPJANSK, dove ormai sono arrivati alla RIVA DEL FIUME OSKOL e, ORA (questione di tempi…) dalla parte giusta posta più in alto, ne controllano ENTRAMBE LE RIVE.
https://t.me/Tatarinov_Rus/59756
- a JAMPOL’, già citata, dove finito il repulisti delle retrovie proseguiranno ad avanzare
- a KONSTANTINOVKA, dove i russi hanno liberato COMPLETAMENTE KLEBAN-BYK (cartina qui)
https://t.me/zovpobedy/16070
tappando di fatto anche quell’esiguo corridoio attraverso cui le centinaia di natofascisti ancora nella sacca a ovest sarebbero potuti, TEORICAMENTE, ancora passare
- a KRASNOARMEJSK dove abbiam visto, ancora ieri notte, che i russi stan tornando sulle posizioni temporaneamente cedute in occasione dei “contrattacchi” natofascisti: come nota Legitimnyj,
a. oltre centomila uomini, fra cui i migliori attualmente a disposizione dei natofascisti
b. in un mese e mezzo di contrattacchi
c. non solo non sono riusciti a ribaltare la situazione
d. ma si stanno, letteralmente, esaurendo.
https://t.me/legitimniy/20942

E non saranno poveri cristi come questo civile anziano (pensionato, riporta l’articolo di Rezident) rastrellato per strada e sbattuto nella camionetta (una fase qui):
https://t.me/rezident_ua/27658
a ribaltare la situazione sul campo. In altre parole, ormai per i natofascisti non è più SOLO questione di tempi. Il problema si sta facendo sempre più strutturale. Una a una, si stan spegnendo tutte le luci. E gli sviluppi si faranno sempre più imprevedibili.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 4 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 01 October 2025 22:58
01/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


Questa cartina
https://t.me/Tatarinov_Rus/59739
mostra bene il doppio movimento dei russi dopo aver liberato VERBOVOE: verso ovest e verso sud. Nel complesso, a rischio di saltare, buona parte della linea difensiva orchestrata dai natofascisti nella parte est dell’oblast’ di Zaporož’e ancora occupata.

FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

I russi si avvicinano ulteriormente a ŠACHOVO liberando PANKOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3028
e creando i presupposti per liberare VLADIMIROVKA, subito a est e ormai tra i due fuochi. Anche qui, dove la battaglia è stata ed è più aspra, ora sono i russi a contrattaccare. Nota infatti Rožin
https://t.me/boris_rozhin/181619
come non solo l’azione natofascista nell’area si sia spenta, ma il comando ucraino stia continuando a mandare uomini al macello per cercare di tamponare la situazione, distraendoli da altre aree dove i russi, approfittando di una rinnovata superiorità numerica, continuano ad avanzare. Di un danno, ne stanno facendo due, e anche di più.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 01 October 2025 15:42
01/10 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO VERBOVOE E L’INTERA AREA SOTTOSTANTE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3027
In sostanza, man mano che avanzano verso ovest ripuliscono l’intera area fino alla linea fortificata corrispondente al confine di oblast’. Che però ora andrebbero ad attaccare (e probabilmente attaccheranno) da nord, ovvero dal punto dove in teoria arrivano i rinforzi, non il nemico. Con la fessura nella torretta di cemento armato infossata che guarda a sud, non a nord… diciamo che i natofascisti, tra le altre cose che non si aspettavano e a cui devon far fronte, hanno ancora un po’ di tempo per trapanare anche la parete che guarda a nord. Per quello che potrà servire.

A sud, appena passato il confine, subito NOVOGRIGOROVKA e, soprattutto, USPENOVKA. Attaccate anch’esse da dove non era, sino a poco fa, neppure concepibile un attacco. Nel frattempo, i russi proseguono verso ovest lungo la strada che porta al prossimo paesello: VISHNEVOE. Anche qui, prevedibilmente, stesso schema.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Confermata la liberazione, da parte dei russi, di buona parte di VIA STUDENCHESKAJA
https://t.me/Tatarinov_Rus/59731
ovvero la strada che da sud porta a Kupjansk, l’ultima rimasta libera. L’accerchiamento è completo, la fuga possibile solo lungo il percorso cui accennavamo ieri: attraversare l’OSKOL per andare in bocca ai russi, virare a sud prima di finirgli in bocca, scendere a tutta passando i russi e andando più a sud della loro posizione più avanzata, cercare un attraversamento nuovamente verso ovest… e attraversare! Altrimenti, mani in alto. Altrimenti, non ne usciranno.

Ennesima débâcle delle forze armate ucraine. Il cui responsabile diretto, quello coi gradi di generale, è un passacarte del comandante in capo, un tizio che da anni va ai pranzi di gala in maglietta grigioverde ma che, a sua volta, è un passacarte del padrone delle ferriere che, “dopo attento esame dei dati sul campo”, si è convinto che l’Ucraina “is in a position to fight and WIN all of Ukraine back in its original form”, è nella posizione di combattere e VINCERE (maiuscolo originale) rientrando in possesso di tutti i territori fino alla “forma originale”. Ho troppo rispetto per il Kāma Sūtra (कामसूत्र) e, soprattutto, per vite umane mandate inutilmente al massacro, per fare battute sulla “position” in cui è attualmente l’esercito ucraino.

“IN THE LAND OF THE FREE”… SI RITORNA AL MACCARTISMO?

Appena vista questa prima pagina del WSJ
https://t.me/parstodayrussian/189731
Ho pensato subito a un fotomontaggio iraniano. Non può essere… “President Tells Military Brass (tutto mauscolo…) To Fight ‘Enemy Within’ U.S.”! COMBATTERE IL NEMICO INTERNO.
Tutto vero:
https://www.wsj.com/politics/national-security/pete-hegseth-trump-quantico-military-speech-80ffabe5
Oggi il “nemico interno” sono “some U.S. cities he considers dangerous”, “certe città statunitensi che egli considera pericolose”. Detroit come Baghdad o Kabul occupate? Si parte con la “sicurezza interna” e si finisce con la caccia alle streghe? Neo-maccartismo strisciante? E strisciante neanche troppo?

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 01 October 2025 11:49
01/10 ore 08:30 aggiornamento

FRA GATTOPARDI E GIAGUARI, COLONIALMENTE VOSTRA, UCRAINA


Siamo, molto probabilmente, alla chiave di volta di questo conflitto. I russi hanno liberato ANCORA, questo mese, altri seicento chilometri quadrati.
https://t.me/lost_armour/6601
Nonostante contrattacchi, riserve gettate nel tritacarne, biomassa a perdere scagliatagli contro senza alcun criterio che non fosse “prendere tempo”.
Ancora, perché il dato quantitativo conta fino a un certo punto. Quello che conta è cosa accadrà quando a esser liberate saranno, nell’ordine, KUPJANSK, JAMPOL’ e KRASNYJ LIMAN, piuttosto che, da tutt’altra parte, GULJAJPOLE. Quello che conta è l’effekt domino (эффект домино uguale in russo) che potrebbe venirsi a formare anche a partire da uno solo di questi punti. Effetto in grado di moltiplicare anche per dieci, di aggiungere uno zero al dato sopra descritto. “La questione – commenta il canale ucraino Legitimnyj – è solo di capire QUANDO accadrà e SU CHE SCALA sarà” (Вопрос стоит только в том, когда именно он произойдет и насколько масштабным будет).
https://t.me/legitimniy/20934

Soluzioni: siamo “in democrazia”? Certo che siamo “in democrazia”… ne abbiamo appena avuto riprova poco più in là questa domenica.

E “in democrazia” ci sono sempre due parti che si confrontano. Anche in Ucraina? Claro que si, hombre! Ed ecco a voi… l’Opposizione!

Si sta configurando infatti, senza manifesti, senza proclami, senza uso dei social, senza disturbare la pubblica opinione, che in tutto questo non c’entra – del resto, la demokracija 2.0 è “pret-a-porter”, pronta per essere cliccata – UN NUOVO ASSE… nuovo… diciamo che è uscito allo scoperto ma i cui nomi sono noti e non da oggi: Mascellone ZALUZHNYJ e il capo dei servizi segreti GUR BUDANOV.
https://t.me/rezident_ua/27642
Uscito allo scoperto, riprendendo antiche usanze, con una serie di “articoli” e “interventi”, dove sostanzialmente dicono entrambi le stesse cose, ovvero “ancora guerra e sarà catastrofe” (дальнейшее затягивание войны приведёт страну к катастрофе). Un “NUOVO” PRODOTTO politico
1. al sicuro (Zaluzhnyj è intoccabile sotto l’ascella protettiva britannica, Budanov è il capo dei servizi segreti, meglio, di quei servizi segreti facenti capo ai padroni britannici, tutto torna)
2. rappresentato da gente rodata da anni di cieca fedeltà nell’eseguire anche gli ordini più insensati e lavoro sottotraccia contro gli interessi del loro stesso popolo
3. del tutto organico all’attuale configurazione militare-politica di cui essi stessi sono, di fatto, emanazione
4. in grado di PORTARE – GATTOPARDESCAMENTE – IL “CAMBIAMENTO”, la “DISCONTINUITA’” che il popolo ucraino chiede sempre più a gran voce.
Volete il cambiamento? La discontinuità? Eccola. Cambiare tutto per non cambiare niente.

Se da una parte fanno capolino i gattopardi, dall’altra i giaguari non mollano. Il blocco ZELENSKIJ-ERMAK, infatti, alza la posta in gioco:

1. cerca l’escalation militare, con esiti alterni in verità perché più che tanto latrare non ha provocato. A partire dai droni, di cui ci siamo occupati, ai caccia russi che sconfinano-anche-se-non-sconfinano-ma-son-sempre-caccia-russi-mammalirussi, di cui si sono occupati altri compagni (per esempio)
https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/31355-redazione-la-non-notizia-degli-aerei-russi-intercettati-vicino-la-lettonia-fabbricata-dai-guerrafondai.html
ai “droni misteriosi” ma in realtà anche qui mammalirussi, è tutto un pullulare di golosastri russi che rubano le girelle ai bambini. Ma al momento la situazione in Ucraina non cambia di una virgola. Così come non si schioda di un millimetro la nuova posizione padronale, riassumibile nella formula “voi siete la NATO, noi gli Stati Uniti”.
https://sinistrainrete.info/geopolitica/31350-gianandrea-gaiani-le-contraddizioni-di-trump-azzoppano-la-nato-per-annichilire-l-europa.html
Su cui mi sento di dissentire solo sul verbo impiegato: più che “siete”, “fate”, in questo gioco delle parti dove tutti si divertono a interpretare SERVILMENTE I RUOLI FITTIZI ASSEGNATI dal padrone per cui, se il padrone dice “noi vendiamo alla NATO”, nessuno si deve permettere di alzare la manina e dire “Scusi dottore… (un “dottore” non si nega a nessuno) ma voi chi cazzo siete?” Oppure: “vi compreremo seicento miliardi di armamenti quando voi ci toglierete i dazi e comprerete altrettanti miliardi in Leopard, Mangusta, e via discorrendo… o la smetterete di farci saltare gasdotti e ci lascerete comprare il gas da chi vogliamo noi, tra cui una Francia ACQUIRENTE DIRETTA SECONDA SOLO ALL’UNGHERIA
https://t.me/condottieros/13367
oppure, peggio ancora, senza dover far finta di comprarlo dai famosi giacimenti turchi o indiani”. No, non funziona così… avanti quindi col gioco di ruolo imposto dall’alto. Zitti, e mosca (“m” minuscola).

In tutto questo tuttavia i giaguari Zelenskij-Ermak, non appena si abbassa il fumo, trovano la stessa situazione di prima. Ecco allora RIPROVARCI COL SECONDO FRONTE. Georgia picche, Azerbaigian e Armenia non se ne parla… non resta che la MOLDAVIA. Sotto pressione da loro e dalla UE per divenire la PROSSIMA VITTIMA SACRIFICALE DOPO QUELLA UCRAINA. Qui qualche possibilità di successo, in questo nichilismo kamikaze elevato a politica nazionale da governanti che rispondono ormai soltanto, pavlovianamente, a stimoli esterni, invero ci potrebbe essere. A differenza però del REGIME DI KIEV, rodato da ormai OLTRE DIECI ANNI di dittatura e giri di vite che hanno fatto prima trovare dall’altra parte della barricata, poi scappare via anche dalla propria, oltre metà della popolazione, assoggettati i restanti, presi a casa o per strada esattamente come mio nonno prendeva i conigli per fargli la festa, il regime moldavo è ANCORA AGLI ALBORI. Ci sono poi spine esterne e interne, come la Transnistria e la Gagauzia. In altre parole, il regime moldavo non è nelle condizioni di poter reprimere, soffocare, e mandare al massacro il proprio popolo come quello di Kiev. Esita. Tituba. E non va bene.

2. Se l’escalation militare qui va a rotoli, proviamo dall’altra parte, si dicono i giaguari. Ecco gli attacchi alle stazioni di benzina, ai depositi, a tutto ciò che puzzi di petrolio e di gas. Perché? Per intimorirli? Per metterli in difficoltà? No, più semplicemente, PER FARLI INCAZZARE. Tradotto, per PROVOCARE UNA RISPOSTA SIMMETRICA. Con la differenza che QUI NON RIPARA NIENTE NESSUNO E SI APPROSSIMA L’INVERNO, OVVERO LA “CHERNAJA ZIMA”. E di chi sarà la colpa dell’inverno nero? A chi dovranno dire grazie i civili ucraini che ora danno le coordinate delle caserme dei Te-Tse-Ka ai russi tramite le chat bot e domani invece saranno al freddo e al gelo? ESCALATION NELLA SOCIETA’ CIVILE, INASPRIMENTO DEL CONFLITTO CON CHI OGGI DICE “DOBRYJ DEN’” anziché DOBRIDEN’ o cerca una chiesa ancora aperta per pregare, e così via.

Risultato atteso: SCARICANDO L’INTERO BARILE SUI RUSSI (un po’ come i loro padroni oggi sulla loro “opposizione” per il “democrat shutdown”)
https://t.me/ZeRada1/27144
provocare un’escalation anche qui PRIMA DEL COLLASSO SUL CAMPO. Provocare un’ondata di sdegno globale, coi russi cattivi che mettono al freddo e al gelo un popolo intero, RIAPRIRE LE LINEE DI CREDITO DIRETTO, meglio ancora se “AIUTI” e BLOCCARE LE AZIONI MILITARI RUSSE SUL CAMPO con un nuovo giro di colloqui, mosse, ammuine varie con cui passare l’inverno. Riarmarsi e ripartire come prima, più di prima.

Reazione russa: gli attacchi si stanno concentrando su obbiettivi militari, come il centro di ricerca e sviluppo droni “RC DIRECTION” di Dnepropetrovsk colpito ieri:
https://t.me/boris_rozhin/181495
notizia confermata oggi:
https://t.me/RVvoenkor/100803
o questo deposito militare a Charkov:
https://t.me/russkiypatriot0/24350
o la procura militare, sempre a Dnepropetrovsk. quella che sbatte in galera i renitenti e i disertori. Da oggi, a Dnepropetrovsk, li andrà a sbattere in galera altrove:
https://t.me/condottieros/13370
o ferrovie, per ammissione del buon Petrenko
https://t.me/petrenko_iHS/9789

Non pare, pertanto, che la strategia del giaguaro stia sortendo l’effetto desiderato. Finché, pertanto, oltre due terzi di popolo ucraino rimasto continueranno ad affermare nei sondaggi: “chiudiamola qui”, il MALCONTENTO CRESCENTE continuerà a trovare nel regime la sua destinazione principale, più che nei russi.

In tal caso i giaguari lasceranno il posto, CON LE BUONE O CON LE CATTIVE, “one way or another”, come cantavano i Blondie, ai gattopardi. Gattopardi che PRIMA porranno i giaguari esattamente nella stessa posizione ora di Hamas, ovvero:
- scegliere tra il “Trump Gaza Hotel” nel protettorato britannico di imminente costituzione (filmato illuminante)
https://t.me/parstodayrussian/189717
- oppure soccombere e basta, assumendosi la responsabilità, di fronte alla controparte padronale, di milioni di morti;
poi, semplicemente, li detronizzeranno e prenderanno il controllo di quel che i padroni affideranno loro. Possibilmente l’area centro-occidentale, lasciando le macerie dell’Est ai russi. E ripartire, magari come protettorato polacco (prestanome a sua volta dei padroni attuali) ad armarsi sottobanco, come prima, più di prima. Non ci facciamo, infatti, illusioni. Quando l’ex-ministro della difesa britannico sostiene: “dobbiamo aiutare l’Ucraina… rendendo impraticabile (unviable) la Crimea”… “to hit Putin’s ego”, per colpire l’ego di Putin (sic!)
https://t.me/RVvoenkor/100779
la guerra continuerà. Anche dopo. Finché ci sarà uno Stato a perdere, o una sua parte, ancora attivabile per destabilizzare la Russia, andranno avanti. MA CON LA CARNE DA CANNONE E IL TERRITORIO A PERDERE DI KIEV E DINTORNI.

I padroni hanno altro da fare. Hanno fatto chiedere scusa davanti al padrone al loro discolo in Medioriente all’emiro del Qatar (qui foto commemorativa
https://t.me/boris_rozhin/181540
della serie: “chiedi scusa…” “no” “ho detto chiedi scusa!” “va bene...”)
quindi hanno iniziato il trasferimento dalla Gran Bretagna di una quantità enorme di armamenti nelle loro basi in Medioriente (tracciato radar che ha fatto il giro dei canali russi
https://t.me/boris_rozhin/181514
bielorussi
https://t.me/drugoeeto/29687
e ucraini
https://t.me/ZeRada1/27139
nonché iraniani (qui con foto di stormo in volo)
https://t.me/parstodayrussian/189710
C’è tutta una serie di conti da regolare. Di bombe da sganciare. Di missili da lanciare. Di persona. Per l’Ucraina… per il momento ci pensi la NATO. E relativi giaguari, o gattopardi all’occorrenza, locali.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 30 September 2025 23:15
30/09 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3025

La cui liberazione aprirebbe a Uspenovka da sud e contribuirebbe a rinforzare i movimento verso Guljajpole da est, aggirando una linea fortificata (cartina qui)
https://t.me/divgen/73323?single
sostanzialmente inadeguata a tenere proprio dove i russi stanno attaccando. Oltre che accerchiata, in caso di loro successo.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

AI RUSSI MANCANO 0,46 KM (cartina qui)
https://t.me/voenkorKotenok/67836
per ricongiungere le due flange principali su cui si è sviluppato l’attacco alla città. Dovessero colmare quelle poche centinaia di metri, si formerebbe una sacca notevole e sarebbe la fine per i natofascisti rimasti dentro.

ERA ORA

Reti antidroni sulle centrali e i depositi petroliferi russi (esempio qui):
https://t.me/beard_tim/27728

Ora per arrivare a Samara, servono missili a lunga gittata. Ora, il giochetto dei droni che si alzano in volo dal camion stelonato, risulta molto, ma molto meno praticabile.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 30 September 2025 15:44
30/09 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI AVANZANO A VERBOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3022
ormai quasi liberato del tutto. Subito dopo Verbovoe e l’ultimo laghetto abbiamo di nuovo il doppio sbarramento della linea di difesa fortificata natofascista (cartina qui)
https://t.me/divgen/73304?single
che si interseca con la strada. Superata la quale, come si vede chiaramente dalla cartina, l’intera area fortificata a nord dei laghetti sarà da abbandonare perché tagliata (con conseguente liberazione anche dell’area soprastante). A quel punto i russi, che ora si trovano a dieci chilometri dal tagliare la strada che conduce a GULJAJPOLE, raggiungeranno VISHNEVOE e si troveranno a sei chilometri e mezzo dalla stessa. E a sette chilometri dal rientrare nuovamente nell’oblast’ di ZAPOROZH’E avanzando verso ovest. Situazione sempre più interessante.

BATTAGLIA DI SEVERSK

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST E RAGGIUNGONO LE PORTE DI DRONOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3024
Destino di SEVERSK, sempre più accerchiata, sempre più incerto. O certo, ma al negativo. Specialmente quando i russi raggiungeranno la via che collega SEVERSK a KRASNYJ LIMAN. Lo ripetiamo: qui non stiamo assistendo a un semplice “riprendersi le posizioni perse nel 2022”, come sta accadendo a nord del SEVERSKIJ DONEC. Qui la situazione è del tutto inedita. I russi sono riusciti ad avanzare dove mai erano sinora arrivati e stanno completando una manovra di accerchiamento che non solo comprometterà l’area di Seversk e dintorni, ma fornirà un ottimo punto di appoggio per proseguire verso ovest su SLAVJANSK e KRAMATORSK.

FRA KUPJANSK E KRASNYJ LIMAN

Qui i russi, invece, giorno dopo giorno, stanno sgretolando quanto ottenuto dai natofascisti e dal loro contrattacco tre anni fa. Altre posizioni guadagnate, anche oggi, verso il fiume OSKOL (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3023

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO LA STAZIONE DI ESTAKADNYJ (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/27725
e bloccano la via di comunicazione a sud dopo aver ulteriormente accerchiato i natofascisti ancora operativi nella città. Situazione sempre più compromessa.

TE-TSE-KA: LE SQUADRACCE ORA SONO IN BORGHESE

Uomini vestiti normalmente che “collaborano” a sbattere civili in camionetta, sfruttando l’effetto sorpreso. Filmato sconvolgente qui:
https://t.me/legitimniy/20932
Ormai siamo in pieno conflitto fra POCHI, salvati o che aspirano a esser tali mandando a morire i propri concittadini, e MOLTI sommersi, divenuti preda di caccia per i primi. E la cui caccia garantisce ai primi l’incolumità: incolumità come premio per la loro “produttività”. Queste sono ferite profonde, che andranno ben oltre questo conflitto.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
Erivaldo Martins
Tuesday, 30 September 2025 14:10
Ciao.. Non riesco aprire le noticie sul "front" dia com batimento russe.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 30 September 2025 15:51
Ciao Erivaldo,
Te refieres a los link / enlace, correcto?
Intenta pasar el cursor sobre el enlace con el mouse,
luego pulsa el botón derecho del mouse,
en el menu encontraras "abra el enlace en la página nueva", pulsa su este comando y deberías abrir la fuente en ruso.
Avisame sobre el resultado
Hasta siempre
Paolo
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 30 September 2025 11:18
30/09 ore 08:30 aggiornamento

TRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

Ultimi sviluppi dal bollettino di ieri notte. I russi son riusciti a tagliare la strada che da SOFIEVKA porta verso est a KONSTANTINOVKA,
https://t.me/beard_tim/27718
appena lambita nell’ultimo aggiornamento di ieri (riportato per comodità qui):
https://divgen.ru/event/3021
Ora le possibilità che taglino anche l’altra strada, quella poco più a ovest, l’ultima rimasta a rifornire Sofievka e Shachovo, aumentano esponenzialmente. Così come quelle che l’intera area sottostante divenga l’ennesima sacca.

СОБАКА ЛАЕТ, КАРАВАН ИДЕТ (LA RISPOSTA RUSSA E' ARRIVATA)

“E mentre il cane continua a latrare, la carovana va avanti”. Oggi è festa in Russia: si festeggia il referendum con cui, tre anni fa, DNR, LNR, Cherson e Zaporozh’e entrarono nella Federazione. Traduco il discorso ufficiale di Putin perché, aldilà delle frasi di circostanza, questo discorso rappresenta la migliore risposta a cinguettii padronali e presidenziali, dichiarazioni ufficiali e neurodeliri informali, “piani di pace” redatti pensando di essere ancora quelli che dettano le condizioni, schizofrenicamente alternati a vittimismi e frustrazioni buone per tutte le stagioni, ottusità analitica, impotenze eurocentriche senili, ansie da prestazione e relativa isteria collettiva, “tigri di carta” e caccia in volo a caccia di piccioni, oppure pregiudizi vecchi come il cucco riesumati da vecchi cassetti pieni di naftalina o, peggio ancora, polveroni sollevati a copertura ipocrita di soprusi e pestaggi nei confronti di civili ucraini
https://t.me/rezident_ua/27633
o di massacri in corso altrove a opera dei propri alleati.

Mentre il cane, anzi, i cani, continuano coi loro latrati, la carovana va avanti. Prosegue il proprio cammino. Aldilà di qualsiasi retorica, questa risposta rispedisce al mittente due settimane buone di latrati. Ignorando totalmente NATO e UE, si concentra risolutamente nella costruzione di un futuro in cui le nuove regioni siano parte integrante, senza distinzioni, senza cittadini di serie A e di serie B. Un futuro che viene da scelte intraprese tre anni fa, scelte che per DNR e LNR hanno comportato anni e anni di sacrifici, scelte che hanno segnato un nuovo passo, sul cui solco oggi si muovono insieme tutte le regioni di Russia. Coerentemente, metodicamente, appassionatamente: aldilà di latrati vicini e lontani. Un discorso dove non una volta è pronunciata la parola “vrag”, nemico. Dove compaiono al suo posto le parole “case”, “scuole”, “ospedali”, “centri sportivi”, “strade”. Dove ci si impegna a ogni livello, sia di singole regioni che di governo centrale, non solo a “ricostruire”, ma a fare anche meglio di prima, intervenendo in aree rese disagiate, anzitutto, da decenni di incuria e saccheggio oligarchico. Ci si chiedeva cosa avrebbero risposto i russi, la risposta è arrivata. La registriamo, mettiamo agli atti, e andiamo avanti anche noi.

Cari amici! Spettabili cittadini di Russia!
Дорогие друзья! Уважаемые граждане России!

Vi porto di tutto cuore i migliori auguri per la Festa dell’Unione di DNR, LNR, Zaporozh’e e Cherson al nostro Paese, grande e coeso.
Сердечно поздравляю вас с праздником – с Днём воссоединения Донецкой и Луганской народных республик, Запорожской и Херсонской областей с нашей большой, сплочённой страной.

Tre anni fa, ai referendum nel Donbass e nei territori storici della Novorossija, milioni di nostri connazionali autonomamente e liberamente hanno determinato il proprio futuro, hanno trasformato in realtà un sogno che per molti di loro era durato anni, hanno così intrapreso la decisione più importante e fatidica: stare con la propria patria, con la Russia, tornare nella loro terra natale, nella terra di cui erano sempre stati parte. Insieme, abbiamo fatto quel che andava fatto, e ne andiamo orgogliosi: abbiamo sostenuto i nostri fratelli e sorelle e la loro scelta, determinata e responsabile.
Три года назад на референдумах в Донбассе и Новороссии миллионы наших соотечественников самостоятельно и свободно определили своё будущее, сделали реальностью мечту, с которой жили долгие годы, приняли важнейшее, судьбоносное решение – быть со своим Отечеством, с Россией, вернуться в родную семью, частью которой они являлись всегда. Мы с вами сделали то, что должны были сделать, и гордимся этим, – поддержали своих братьев и сестёр в их твёрдом, ответственном выборе.

Oggi, a difesa di questa scelta, vanno all’attacco i nostri soldati e comandanti, si adopera e lotta, di una lotta giusta, l’intero Paese, l’intera Russia. Insieme, noi difendiamo l’amore per il nostro Paese e il nostro comune destino storico, lottiamo e vinciamo, propugniamo i nostri comuni interessi, la nostra comune memoria, i nostri comuni valori, la nostra lingua comune, le nostre comuni tradizioni, cultura, religione, il nostro sacrosanto diritto di onorare le gesta dei nostri antenati, generazioni intere di patrioti, soldati, lavoratori. E sempre insieme, spalla a spalla, continueremo a costruire la nostra casa comune, un Paese grande e indipendente, uno Stato sovrano, supereremo qualsiasi difficoltà e potremo diventare solo più forti.
Сегодня, защищая этот выбор, поднимаются в атаку наши бойцы и командиры, ведёт праведную битву и трудится вся страна, вся Россия. Вместе мы защищаем нашу любовь к Родине и единство исторической судьбы, сражаемся и побеждаем, отстаиваем коренные национальные интересы, общую память и ценности, русский язык, традиции, культуру и веру, наше священное право чтить подвиги своих предков, многих поколений истинных патриотов России, воинов и тружеников. И также вместе, плечом к плечу продолжим обустраивать наш общий дом – великую и независимую страну, суверенное государство, преодолеем любые испытания и станем только сильнее.

So bene quali difficoltà affrontino ora gli abitanti delle città e dei villaggi liberati. Molti problemi enormi, oltre che impellenti. Fra cui questioni primarie per la vita di ciascuno, come l’acqua corrente, piuttosto che l’accesso ai farmaci. Inoltre, non basta ripristinare ciò che è stato distrutto nel corso del conflitto, ma anche riprendere e sviluppare infrastrutture di cui, per decenni, nessuno si è preso cura.
Знаю, как трудно сейчас жителям освобождённых городов и посёлков. Много действительно острых, насущных проблем. В их числе первостепенные, жизненно важные для каждого человека вопросы надёжного водоснабжения, доступности качественной медицины и так далее. При этом нужно не только восстанавливать разрушенное в ходе боевых действий, но и приводить в порядок инфраструктуру, которой десятилетиями никто толком не занимался.

E’ per questo che stiamo già mettendo in pratica un grande programma di sviluppo socio-economico, che permetta a queste terre storicamente russe di rinascere. E in questa rinascita è impegnata tutta la Russia, tutte le regioni di Russia. Grazie alla partecipazione diretta, dal basso, di tutti, oltre che del sostegno del governo centrale, dal 2022 a oggi sono già state compiute oltre 23.500 opere di ricostruzione nei nuovi territori: abitazioni, scuole, ospedali, centri sportivi e giovanili, oltre alla rete energetica, quella delle comunicazioni, delle municipalizzate dei servizi, dei trasporti. Abbiamo già prolungato e modernizzato la rete energetica e telefonica di 460 chilometri, oltre a 6.350 chilometri di rete stradale ripristinata o creata ex-novo.
Поэтому развёрнута масштабная программа социально-экономического развития, а по сути – возрождения наших исконных, исторических русских земель. В неё включилась вся страна, все регионы России. Благодаря их непосредственному участию, а также весомой федеральной поддержке с 2022 года уже построено и отремонтировано свыше 23,5 тысячи различных объектов на Донбассе и в Новороссии. Это жилые дома и школы, современные медицинские учреждения, спортивные комплексы и передовые молодёжные центры. Обновляются энергетика, связь, ЖКХ, транспортная система. Уже проложено и модернизировано 460 километров инженерных сетей, 6350 километров автодорог.

Certo, ci attende un lavoro enorme. Ma tutti gli obbiettivi che ci siamo posti li completeremo, senza scuse. Provvederemo i nuovi territori di tutto quanto necessario per sviluppare il loro, colossale, potenziale: un potenziale industriale, agricolo, scientifico, culturale, affinché qui nascano nuove famiglie, affinché la gente possa crescere e far crescere i propri figli e nipoti, affiché sorgano sempre più possibilità di formazione ed educazione, creatività, realizzazione di sé, crescita professionale.
Да, ещё предстоит большая работа. Но все поставленные задачи мы, безусловно, решим. Обеспечим необходимые условия, чтобы раскрыть колоссальный потенциал Донбасса и Новороссии: промышленный, аграрный, научный, культурный, – чтобы здесь создавались новые семьи, люди растили и воспитывали своих детей и внуков, чтобы возникало больше возможностей для образования, творчества, самореализации, профессионального роста.

In questo giorno di festa, in questo che è l’anno intitolato a chi ci difende, il mio pensiero va in particolare ai soldati e agli ufficiali, veri eroi del nostro tempo. Vi ringrazio per la vostra dedizione, per il vostro valore e coraggio, per ogni giorno della vostra opera sul campo. Sono certo che, grazie a voi, sia garantita la sicurezza della Russia e sulla terra eroica delle nuove regioni tornerà ancora la tanto agognata, e duratura, pace.
В этот праздничный день, в Год защитника Отечества с особым чувством обращаюсь к солдатам и офицерам, настоящим героям нашего времени: благодарю вас за верность Родине, за ратную доблесть и отвагу, за каждый день вашей трудной боевой работы. Уверен, что благодаря вам безопасность России будет надёжно обеспечена, а на героическую землю Донбасса и Новороссии вновь вернётся долгожданный и прочный мир.

Noi siamo insieme. Ciò significa che tutti i nostri piani prenderanno vita.
Мы вместе. И значит, все наши планы будут воплощены в жизнь.

Auguri, e buona Festa della Riunificazione!
С праздником, с Днём воссоединения!

http://kremlin.ru/events/president/news/78112

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
Slavsja Respublika
Tuesday, 30 September 2025 16:05
Grazie per aver riportato il discorso che ricorda la Riunificazione e il lavoro fatto e da fare.

Buon lavoro e un futuro fecondo per i fratelli di Novoróssija!
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 30 September 2025 17:07
Di nulla Slavsja Respublika!

Davvero... che in DNR e LNR è da oltre dieci anni che soffrono. E ancora oggi, ogni tanto, per far capire che "non finisce qui", partono HIMARS alla volta di Doneck e non solo. Non capendo, i natofascisti, che "è finita". Staremo a vedere.

Un abbraccio
Paolo
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 29 September 2025 22:35
29/09 ore 21:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


Prima cartina a mostrare gli attuali avanzamenti russi:
https://t.me/z_arhiv/32534

La situazione è decisamente compromessa, con un’area, quella dove i natofascisti sono intrappolati fra i due fuochi, che si espande sempre di più nel momento in cui i russi aggirano il nemico e ne bloccano, di fatto, le vie di comunicazione. Sono praticamente arrivati al fiume OSKOL da sud, a cui mancano meno di cinquecento metri. Ai natofascisti ancora in centro città resta, in buona sostanza… la fuga a est. Dove però non ci sono i loro, ma altri russi. Onde per cui, scappando da est, dovrebbero virare sul fiume OSKOL e percorrerlo dalla riva sinistra, e a spron battuto verso sud, attraversandolo nel primo punto disponibile per poi riportarsi sulla riva destra e, quindi, a ovest dai loro. Percorso sempre più improbabile.

VERSO KRASNYJ LIMAN

DOPO AVERLA LIBERATA,
https://t.me/voenkorKotenok/67803
E NONOSTANTE I TENTATIVI DI CONTRATTACCO NATOFASCISTI PER TORNARE A QUELLE CASE, I RUSSI AVANZANO GIÀ SOTTO ZAREČNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3020
ponendo i presupposti per la liquidazione dell’ennesima sacca e approdare a Krasnyj Liman anche da EST, non solo da NORD. Raddoppiando i problemi per un nemico sempre più in affanno.

FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA

I russi tornano ad avanzare anche dove il contrattacco natofascista si era fatto sentire maggiormente: guadagnano posizioni verso nord a est di ŠACHOVO,
https://divgen.ru/event/3021
a un chilometro dalla strada che, se tagliata, chiuderebbe automaticamente le truppe sottostanti (Šachovo e dintorni) nell’ennesima sacca. Come mostra anche la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/73276?single
i russi taglierebbero a ovest in un punto molto vulnerabile. Staremo a vedere. Intanto, pare che la situazione a KRASNOARMEJSK, lungi dall’essere stabilizzata, stia precipitando e il comando natofascista abbia richiesto l’afflusso di ULTERIORI UOMINI E MEZZI DA ALTRE LINEE DI FRONTE:
https://t.me/legitimniy/20930
Che è proprio quello che vogliono i russi.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 29 September 2025 14:26
29/09 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


I russi colmano l’ennesima sacca in formazione, creatasi già da questo movimento di una ventina di giorni fa,
https://t.me/divgen/72578
e ora colmata
https://divgen.ru/event/3019
coi russi che sono ormai quasi giunti alle porte di SEVERSK da sud con due chilometri e mezzo di avanzamento:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59686

Contestualmente, si è creata un’altra sacca potenziale a sud-sudovest del tutto priva di fortificazioni (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73257?single

Ripulire e ripianare quell’area consentirebbe di ridurre la linea di fronte portando i diciannove chilometri attuali a tre che corrispondono alla distanza in linea d’aria degli attuali “cordoni” della sacca. Il che significa meno uomini e meno mezzi necessari, oppure, maggiore concentrazione di uomini su quella direttrice che, da sud, è munita di linee fortificate notevoli, ma che potrebbero rivelarsi insufficienti, ineguate, a reggere tale onda d’urto... o entrambe le cose: il rapporto uomini e mezzi / linea di fronte aumenta di quasi sei volte.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Liberata completamente SHANDRIGOLOVO, ufficiale:
https://t.me/russkiypatriot0/24332
Prossima fermata: Dobryshevo
https://t.me/boris_rozhin/181372

Poco più a sud, i russi ampliano l’area intorno a JAMPOL’ avanzando di un chilometro e mezzo:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59685

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 29 September 2025 11:12
29/09 ore 08:30 aggiornamento

DEMOCRATICAMENTE VOSTRA, MOLDAVIA

La mattinata di ieri si è aperta con la lamentazione, da parte di moldavi residenti all’estero, di messaggi spam sempre più insistenti da parte del partito della Sandu di andare al voto (e votare loro):
https://t.me/Beltsy24/16621
Metodi rivelatisi controproducenti, nella maggior parte dei casi, per stessa ammissione degli estensori (ibidem). Ma questo era solo l’inizio…

Liceo Mihai Eminescu: i genitori sono tenuti a mandare le foto di quel che han votato sul gruppo dei professori.
https://t.me/kishinev24/17175
Nessuna pressione...

Chisinau: apertura dei seggi, i primi elettori entrano… e trovano le urne già semipiene… (filmato qui)
https://t.me/chsreal/16967
Talmente era l’entusiasmo di andare a votare… che c’era chi nella notte aveva già dato il proprio voto. Stessa situazione denunciata in GERMANIA, FRANCIA, ROMANIA:
https://t.me/insider_md/3914

Parliamo quindi di Europa, nella fattispecie, Italia. Dopo aver “esportato” la democrazia per decenni, ora la “importiamo”:

- Italia, 75 seggi, posto chiave per la vittoria del partito al potere.
27/09 Denuncia che al seggio 136 (Milano) è stata fissata la consegna di
- affluenza non meno del 79%
- Voti per il partito al potere non meno del 87%
https://t.me/chsreal/16963
Caduta nel vuoto, ovviamente…

Verona: denunciati casi di moldavi che votavano due volte (stesso gruppo di elettori che comparivano, votavano, uscivano… e ore dopo ricomparivano)
https://t.me/insider_md/3920
Quando si dice l’entusiasmo per la democrazia…

Irlanda, in un seggio: aventi diritto 138 elettori, votanti… 300.
Italia, altro seggio: aventi diritto 328 elettori, votanti… 721.
Gran Bretagna, altro seggio ancora: presidente di seggio si rifiuta di comunicare il numero degli aventi diritto.
https://t.me/s/insider_md/3923

A due ore dall’apertura dei seggi, altre violazioni segnalate in Europa: oltre al già detto, ingressi ai seggi vietati a rappresentanti di lista e osservatori scomodi:
https://t.me/moldova_acum/14874
Il voto è “cosa nostra”.

Nel frattempo, dalla Transnistria la polizia di frontiera moldava impedisce a elettori con la scheda in mano di passare il confine e recarsi al seggio per il voto:
https://t.me/insider_md/3925

Questo, mentre giungono comunicazioni, telefonate anonime, eccetera di bombe di seggi a rischio per il potere attuale:
https://t.me/insider_md/3931

Alle 17:40, l’Unione forense di Moldavia, con 998 osservatori ai seggi europei, registrava 143.449 votanti. Alle 17:00 il comitato elettorale moldavo annunciava che l’affluenza alle urne europee era stata di 193.000 elettori.
https://t.me/insider_md/3938
Si, e quei cinquantamila in più sono andati a votare mentre gli osservatori erano a fare pipì… e che pipì.

Alle sei di sera il signor Durov, ovvero il signor Telegram, denuncia che i servizi segreti francesi gli avevano “proposto”, in cambio di un bel repulisti sui capi di accusa nei suoi confronti, di oscurare i canali telegram dell’opposizione. Rifiuto categorico di Durov e del suo staff.
https://t.me/insider_md/3934

In serata, giungeva notizia di una PULIZIA GENERALE di tutti gli archivi di polizia dalle denunce di violenze e soprusi, false accuse e relativa incandidabilità delle persone colpite, eccetera, rivolte ai partiti di opposizione:
https://t.me/Beltsy24/16699
Un bel ctrl+alt+canc e si resetta tutto, successo niente…

Questo, mentre la Sandu canta vittoria e cominciano le purghe per le opposizioni, preludio a futuri arresti:
https://t.me/insider_md/3939

Determinante quindi, anche stavolta il “voto” all’estero, peraltro un ESTERO ben preciso. Non Russia, per esempio, dove abitano centinaia di migliaia di moldavi, a fronte di due seggi e qualche migliaio di schede:
https://t.me/yuzhny_front_ZOV/18492
Nessuna sorpresa. Copioni ben noti e già denunciati.

Per i cinegiornali luce, tutto regolare. La democrazia ha trionfato ancora una volta. Contro le minacce russe. Amen.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I natofascisti cedono terreno a JAMPOL’. Questa scena, di loro fonte
https://t.me/Tatarinov_Rus/59675
rende bene l’idea del loro abbandono precipitoso di posizioni per arretrare verso sud.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 7 Reply | Reply with quote | Quote
0
Faber
Monday, 29 September 2025 11:31
Che schifo. Ma d'altronde cosa aspettarsi dalla cricca che ha annullato le elezioni in Romania e usato ogni metodo per assicurarsi che vincesse "quello giusto" nella seconda tornata? Da quelli che nel 48 da noi fecero di tutto per impedire la vittoria dei "rossi"? Salvo poi trovarsi con governi fragili come quello di Macron che cambia primo ministro come cambia le camicie.
E pare che a Bruxelles stiano valutando come far fuori Orban e Fico o in alternativa come rimuovere il voto all'unaminità per far passare quello che vogliono. A sto punto decida direttamente la Von Der Leyer chi deve governare i vari paesi, come facevano gli imperatori romani quando sceglievano i governatori delle loro province.

Piccola digressione: ieri sera quei geni di "Presa Diretta" si sono accorti dopo 3 anni che i paesi europei continuano ad importare gas russo senza problemi tramite il GNL via nave. Ah e anche che la Von Der Leyer ci ha svenduto completamente agli USA. Meno male che sono un servizio di informazione.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 29 September 2025 12:42
"come facevano gli imperatori romani quando sceglievano i governatori delle loro province"... tra l'altro senza neppure una diarchia di poteri come era da queste parti mille anni fa, con l'imperatore e il papa che litigavano sulle investiture, "cristianamente" si scannavano, scomunicavano e squalificavano a vicenda, nominavano doppioni... no... una bella piramide come ai tempi della società schiavistica... bom chiuso morta lì. Ci arriveremo, abbiamo fiducia... e questi "teatrini" non saranno più necessari.

Mio nonno rischiò a suo tempo la pelle, per questi "teatrini". E insieme a lui un'intera generazione che scelse la strada dei monti.

PS a proposito di guerra... ieri notte sul 7d facevano vedere "I girasoli" (Подсолнухи), che non avevo mai visto.
https://www.mymovies.it/film/1969/igirasoli/

L'ho visto per dieci minuti, neanche forse, da quando sono incappato nella scena dei campi pieni di croci dove la povera Loren cammina in un campo lunghissimo, a quella dove salta sul treno in lacrime dopo aver visto Mastroianni che si era rifatto una vita. E lì ho intuito dove andava a parare, emotivamente non ho retto (ormai reggo poco o niente) e sono andato avanti con lo zapping.

Grande De Sica. In quei pochi minuti che ho visto, certe sequenze. Soprattutto, un grande rispetto del popolo sovietico. Era una coproduzione, del resto. Quando ancora si potevano fare i film, con quelli che oggi sono visti come l'asse del male. E dieci anni fa come mafiosi. E quarant'anni fa, doppiati in modo osceno, di nuovo come asse del male della serie io-ti-spiezzio-in-due... in quei pochi minuti che ho visto, ho visto gente normale. Come noi. Oddio...

Masha l'ho riconosciuta al volo... è la Saval'eva, ovvero Natasha di Guerra e pace di Bondarciuk! Bellissima e bravissima, come la Loren del resto.

Ti saluto con una poesia citata nel film. E' "l'italiano" di Michail Svetlov (1943). Ho trovato una traduzione sulla rete:

Michaìl Svetlov
L’Italiano

Sul petto italiano una croce nera,
Semplice, senza rabeschi giaceva,
Da una famiglia povera conservata,
Dal figlio unico era portata…

Giovane che a Napoli sei cresciuto,
In un campo russo cos’hai perduto?
Ma non potevi felice restare
Nel golfo del tuo celebre mare?

Io che ti ho ucciso dall’Italia lontano,
Quante volte ho sognato il vulcano!
Come ho sognato sulle rive del Volga
Almeno una volta un giro in gondola!

Ma io non sono venuto a luglio
A rubarti l’estate – pistola in pugno,
Non ho lanciato le mie granate
Sulla santa terra dell’Urbinate!

Ho sparato dove ho le mie radici
E sono fiero di me e degli amici,
Dove le storie della nostra gente
In un’altra lingua nessuno sente.

I segreti e i meandri del caro Don
Forse uno straniero ha mai studiato?
La nostra terra – la Russia, la Rus’ –
Hai forse arato e seminato?

No! Sei giunto qui con un convoglio
Per colonizzare con cieco orgoglio,
Perché la croce della tua famiglia
Finisse in una fossa di argilla…

Non lascerò che oltre mari stranieri
Sia portata la mia patria venusta!
Io sparo – e un’altra giustizia non sarà
Mai della mia pallottola più giusta!

Tu non sei mai stato né vissuto qui!..
Ma si è disteso sui campi innevati
Il cielo azzurro della tua Italia,
Ora vitreo nei tuoi occhi sbarrati…

https://ruverses.com/mikhail-svetlov/the-italian/11492/

Qui c'è anche l'originale. Tra un bambino mangiato e l'altro, scrivevano anche poesie... provavano anche a mettersi nei panni di chi li aveva invasi... cosa diavolo li aveva portati lì... mammalirussi.

Un abbraccio
Paolo
Like Like like 4 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Sunday, 28 September 2025 21:37
28/09 ore 21:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


SITUAZIONE IN COSTANTE PEGGIORAMENTO. Per i natofascisti. Tutte le vie bloccate, in entrata e in uscita:
https://t.me/condottieros/13332
Inoltre, i russi avanzano. E avanzeranno sempre più man mano che le riserve dei soldati ancora attivi nell’area andranno a esaurirsi. “Andargli contro con le pale” è un’infelice espressione di Kuleba, il quale per paura di fare una brutta fine attualmente è “impegnato in un giro di conferenze all’estero”. C’è comunque del vero nella sua esortazione à la “armiamoci e partite”: di questo passo, andranno contro contro con le pale a qualcuno. E non saranno i russi. E non saranno solo pale e forconi.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE SOPRA JAMPOL’ LIBERANDONE LA PARTE NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3018

Pieno controllo di quest’area nord significa convergere verso il centro con un numero di forze, ora, notevolmente superiori rispetto solo a ieri. E la conformazione stessa di JAMPOL’, oltre al fatto (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73244?single
di una COLPEVOLE CARENZA di fortificazioni a protezione sia dell’area a sud, che della stessa KRASNYJ LIMAN, rendono la situazione ancor più tragica. Per i natofascisti.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI CONTINUANO A GUADAGNARE POSIZIONI, in una progressione che rende bene l’idea su cosa abbia sortito il contrattacco natofascista di quest’ultimo mese: poco o, tra non molto, quando sarà richiusa l’ultima sacca, niente.

A proposito proprio dell’ultima sacca, quella a sud, i russi liberano nuovamente NIKANOROVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3016
E poi, a parte la conformazione del terreno (cartina con altimetrie qui)
https://t.me/divgen/73235?single
di fortificazioni attive e sotto il controllo natofascista nella sacca stessa non ce ne sono:
https://t.me/divgen/73233?single

A nord, i russi LIBERANO COMPLETAMENTE NOVOŠACHOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3014
ripianando un altro tratto importante di linea di fronte e vanificando, anche qui, buona parte del contrattacco natofascista, incapace non solo di ricacciarli indietro, ma anche di stabilizzare la linea di fronte. Che infatti riprende a muoversi, e assolutamente non in loro favore.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A VERBOVOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3017

Movimento importantissimo. Guardiamo la cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/73241?single
i russi proseguono letteralmente a SMANTELLARE la doppia linea fortificata e avanzano verso ovest. Al momento MANCANO UNDICI CHILOMETRI A RAGGIUNGERE E TAGLIARE LA STRADA CHE DA POKROVSKOE ARRIVA A GULJAJPOLE. Provocando enormi problemi di approvvigionamento a tutta un’area a est che, allora, non potrà che collassare. Tirandosi dietro GULJAJPOLE stessa. Poi verrà il turno di ORECHOV.

Aggiornamenti a seguire domani sera.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
paolo II
Monday, 29 September 2025 08:18
Buon giorno, Paolo, riesci a pubblicare una cartina dove si capisca esattamente quanto manca , in percentuale, alla liberazione di DNR-LNR etc. ? Cosa che, fra l'altra, farà diventare questa guerra molto meno "di trincea", non essendoci più , davanti ai Russi, le fortificazioni apprestate in 8 anni (2014-2022) + quasi 4. Ciao !
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 29 September 2025 09:29
Ciao Paolo!

Per la cartina fai riferimento a divgen.ru che a parte qualche sbavatura risulta ancora la più attendibile cartina in rete. Fatta bene, rettifica sia in + che in -, restituisce una foto decisamente attendibile circa la situazione in essere.

Per le percentuali, GERASIMOV 31/08 riporta:
DNR 79%
LNR 99,7%
https://www.mk.ru/politics/army/2025/08/31/gerasimov-dnr-osvobozhdena-na-79-lnr-na-997.html

Cartina aggiornata il 25/09 del Ministero della difesa russo
https://t.me/mod_russia/56963
Che riporta anche quanto liberato da gennaio a oggi per oblast'. Ma la rappresentazione grafica, che mostra in rosso gli avanzamenti di quest'anno, mostra chiaramente dove si sono concentrati i russi sinora.

La DNR da liberare ancora risulta l'ostacolo più duro da affrontare. Ma ormai è solo quella parte e potrà essere affrontata aggirandola e procedendo da nord verso ovest anche nell'oblast' di Charkov.

Lo stesso stanno impostando su Zaporozh'e, coinvolgendo l'oblas't di Dnepropetrovsk.

Ciao
Paolo
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Saturday, 27 September 2025 23:33
27/09 ore 23:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO STEPOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3009

e chiudono parzialmente la sacca formatasi fra la stessa e KALINOVSKOE a sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3010

Come mostra questa cartina,
https://t.me/s/divgen
procede metodicamente lo smantellamento della linea difensiva più importante orchestrata dai natofascisti per arginare i russi provenienti da sud. Da sud, ma non da est. Prossima fermata: VERBOVOE, più a ovest lungo la doppia linea di difesa.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I russi riguadagnano posizioni a nord-ovest di KRASNOARMEJSK,
https://divgen.ru/event/3011
ponendo così i “contrattaccanti” natofascisti nel dilemma di ritirarsi loro con le buone, dalla sacca sottostante, o essere inevitabilmente chiusi e annientati. Situazione riconosciuta anche da loro stessi nelle loro cartine:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59625

Così come sono gli stessi natofascisti a lamentarsi che tutte le vie per Krasnoarmejsk sono tagliate:
https://t.me/russkiypatriot0/24296

A ovest, guadagnano posizioni subito dopo KOTLINO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3013

Fortificazioni a ovest, verso DNEPROPETROVSK, ma non a nord (cartina qui):
https://t.me/divgen/73208?single

E gatte da pelare, e non poco, per natofascisti a corto di uomini.

Aggiornamenti a seguire domani sera.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Saturday, 27 September 2025 12:12
27/09 ore 11:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI SEVERSK


I RUSSI NON SONO MAI ARRIVATI A QUESTO PUNTO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3007
neppure nel 2022. A nord del Severskij Donec (riva sx), è vero, la situazione è ancora lungi dall’esser pari all’agosto 2022. Lungi, ma non più fra le nuvole, ormai… A sud del Severskij Donec (riva dx), invece, i russi dopo aver liberato SEREBRJANKA hanno già raggiunto DRONOVKA.

Con la liberazione di DRONOVKA, e contestuale avanzamento su entrambe le rive del fiume, i russi raggiungono una posizione tattica INIMMAGINABILE nel 2022. Sebbene infatti l’intera riva sinistra fosse tornata russa, i russi sulla riva destra erano bloccati molto, ma molto, più a est. E la linea SEVERSK-SOLEDAR-ARTEMOVSK li teneva bloccati lì. Ci son voluti tre anni per scardinarla. Oggi i russi raccolgono i frutti della loro opera. Liberando DRONOVKA i russi accerchieranno SEVERSK, la bloccheranno, la renderanno indifendibile. Seversk, in quanto parte della summenzionata linea difensiva, e stando su un rilievo che guarda a est, difende naturalmente chi proviene da EST, non da chi la attacca alle sue spalle. Lì, anzi, rischia di trovarsi sotto.

Inoltre, data la conformazione del terreno SEVERSK, e l’intera zona limitrofa, rischiano di trovarsi accerchiate e tagliate da tutto soltanto perché i russi seguiranno, da entrambe le rive sostenendosi così a vicenda, il corso del fiume. Stesso discorso, a questo punto, a JAMPOL’ a nord del fiume. JAMPOL’ CHE, PER LA CRONACA, STANNO INIZIANDO A LIBERARE DA NORD (incrocio principale con la ferrovia appena finito in mano russa):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59606

Guardando le fortificazioni che li attendono (cartina qui)
https://t.me/divgen/73189?single
ci accorgiamo che sono talmente deboli e aggirabili da ogni direzione da non costituire ostacolo serio nel rapporto di forze attuale fra le parti. Guardando infine le altimetrie,
https://t.me/divgen/73191?single
notiamo come il grosso del “rosso” sia ormai passato e resti solo “verde” (lungo le valli e il corso del fiume), tanto “giallo”, residui portati dal movimento del fiume e di una sua lentissima, quanto antichissima attività erosiva, e pochissimo “rosso”. Il che gioca a ULTERIORE sfavore dei natofascisti.

In altre parole, l’area è compromessa già da ora. Ma i natofascisti andranno avanti a tenere le posizioni “fino all’ultimo ucraino”, raddoppiando le perdite e accelerando così la loro condanna finale.

BATTAGLIA DI SEVERSK GIÀ INIZIATA, PER AMMISSIONE DEL BUON PETRENKO. I russi infatti starebbero assaltando RUDNIK, che è già frazione di SEVERSK:
https://t.me/petrenko_iHS/9725
Ufficialmente, la battaglia di SEVERSK è già iniziata.

VERSO KRAMATORSK

POCO PIÙ A SUD, ulteriori pessime notizie per i natofascisti. I RUSSI LIBERANO MAJSKOE, A NORD-OVEST DI ČASOV JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3008

Esiste un collegamento fra l’azione sopra descritta e questa? Si, basta allargare la cartina per accorgersene. ČASOV JAR si trova tra KONSTANTINOVKA e KRAMATORSK, a metà altezza. Sinora i russi han puntato a consolidarne le posizioni guardando a sud-ovest (KONSTANTINOVKA). Ora, pur non smettendo di premere lungo quella direttrice e smantellando, pazientemente, metodicamente come ci hanno abituato da tre anni a questa parte, fortificazioni costruite in un decennio (un filmato qui),
https://t.me/beard_tim/27668
guardano a nord-ovest (KRAMATORSK).

Casualmente, MENTRE I RUSSI AGGIRANO SEVERSK! E decidono di RISALIRE DA ENTRAMBE LE SPONDE IL CORSO DEL SEVERSKIJ-DONEC. Interessante.

Liberando MAJSKOE (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73192?single
i russi aprono la loro azione verso un’area che, di fatto, aggira tutta una serie di fortificazioni poste a questo punto a est. E che sarebbe attaccata nel punto più debole, ovvero alle spalle. Ce ne accorgiamo anche dalla altimetria:
https://t.me/divgen/73194?single
i russi ora sono nel punto più alto e a nord dei panettoni segnati in rosso (centro esatto della cartina = Majskoe): da lì, l’artiglieria pesante comincia decisamente a dire la sua, lungo tutta la discesa a nord e le alture limitrofe, poste comunque più in basso. Oltre all’azione russa proveniente da est, ovvero dal canale SEVERSKIJ-DONEC-DONBASS che stanno contestualmente seguendo. Ennesima sacca che si profila, più una libertà di manovra, nel complesso, del tutto inedita su uno dei fronti più difficili da undici anni a questa parte.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I rinforzi mandati in fretta e furia dai natofascisti a tamponare la situazione non sono serviti a granché, aumentando solo le perdite fra le loro fila, e ora i russi riprendono ad avanzare. Questi gli avanzamenti lungo le direttrici d’attacco principali:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59604
SIAMO GIA’ OLTRE IL CENTRO E SOTTO ATTACCO VEDIAMO, DA OVEST, I PRIMI QUARTIERI MERIDIONALI DELLA CITTA’.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 26 September 2025 23:03
26/09 ore 22:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


I russi completano la liberazione di ŠANDRIGOLOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3005

Se guardiamo cosa rappresenta questo snodo allargando la cartina, notiamo come ora diventi decisamente più agevole proseguire verso nord-ovest, raggiungendo la riva sinistra del fiume OSKOL (e il confine amministrativo della DNR). A sud-ovest, questa liberazione sblocca una strada a cui possono affluire risorse maggiori rispetto alle attuali per liberare NOVOSELOVKA, dove peraltro i russi sono già entrati. Liberata la quale, meno di quattro chilometri in linea d’aria li separeranno dal SEVERSKIJ DONEC. Un’intera porzione di territorio a est, a questo punto, sulla riva sinistra del Severskij Donec, sarebbe pesantemente penalizzato. Non ancora bloccato a sud dal fiume e tutt’intorno dai russi, perché ponti se ne posson sempre fare. Ma parliamo di migliaia di uomini e mezzi intrappolati, estremamente ostacolati nei movimenti e negli approvvigionamenti: questo possiamo dirlo e con assoluta sicurezza, così come possiamo affermare che questo indebolimento accelererà ulteriormente la liberazione di questo territorio da parte russa, con possibili e alquanto probabili effetti a cascata anche sulla riva destra del fiume.

VERSO KRAMATORSK

I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST PASSANDO A NORD DI ČASOV JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3006
e raggiungono l’argine del canale Severskij-Donec-Donbass, opera titanica che parte dal SEVERSKIJ DONEC e per decine di chilometri, zigzagando qua e là, serve appezzamenti e paesi col suo prezioso contenuto.

Raggiungendo l’argine del canale i russi si portano a quattordici chilometri da KRAMATORSK. Strada tutt’altro che agevole, viste anche le prime fortificazioni a ovest del canale che attendono i russi (cartina qui):
https://t.me/divgen/73168?single
Siamo nell’area storica della guerra civile ucraina. Qui i terroristi della ATO, in particolare i nazisti dei corpi speciali armati di tutto punto contro le milizie del Donbass armate solo di dotazioni leggere, nell’esaltazione che accompagnava la loro avanzata trionfale fino a Doneck, non esitarono a terrorizzare e massacrare civili colpevoli, a loro dire, di essere “moskaly”, untermenschen, oltre che traditori. Sempre qui, tuttavia, un anno dopo i miliziani del Donbass rischiavano di tornare, dopo aver chiuso migliaia di banderisti partiti per completare l’opera e finiti invece in un’enorme sacca il cui nome, DEBAL’CEVO, popola ancora oggi gli incubi peggiori della croce uncinata in salsa ucraina. Firmata in fretta e furia MINSK-2, durata sette anni, tempo di riprendersi e ripartire, come prima e più di prima, la prima cosa che i banderisti fecero fu FORTIFICARE L’INTERA AREA. Quella che pian piano i russi stanno smantellando, metodicamente, giorno dopo giorno.

A meno, pertanto, di posizioni abbandonate in fretta e furia, non sarà una passeggiata. Ma lo sarà ancor meno per chi oggi, non essendo più nelle stesse condizioni di tre anni fa, si troverà ad affrontare un esercito che, al contrario, nel frattempo è cresciuto.

Aggiornamenti a seguire domani sera.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 26 September 2025 14:48
26/09 ore 13:30 aggiornamento

VERSO SUMY


I russi liberano JUNAKOVKA, da dove per la cronaca partì l’invasione di Kursk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3004
Pur essendo la loro attività sempre più ridotta, non mancano di mettere i punti sulle “i”. E far sentire la loro presenza a venti chilometri a nord. PERALTRO, LUNGO UN’AREA CHE ORA SI APRE, AMPIA 13 KM E LUNGA 10 (cartina con frecce qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59573
completamente spoglia. Anche di fortificazioni. Il che costringe i natofascisti a mantenere forze ingenti nell’area, anziché altrove, dove oggi servirebbero come il pane.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Per esempio, sopra Krasnyj Liman, dove i russi liberano DERILOVO e sono già arrivati alle porte di DROBYSHEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3003
posta a meno di 4 km da Krasnyj Liman. Un’area con almeno due linee fortificate a difesa, come mostra questa cartina:
https://t.me/divgen/73157?single
Peccato che ormai stia saltando tutto.
https://t.me/legitimniy/20913
E i 360 kmq vantati da Zelenskij come frutto dei recenti contrattacchi, come i numeri sciorinati quotidianamente dal suo padrone, suonano sempre più come lettera morta.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Anche qui i russi oggi guadagnano terreno, avvicinandosi da est verso DIMITROV (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3002
Espugnata l’ultima linea fortificata (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73155?single
prima dell’ingresso in città. Poi, anche qui, sarà guerra urbana.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Friday, 26 September 2025 21:34
Le provocazioni NATO per invocare il casus belli alias articolo 5 aumentano. Dopo tre anni e 8 mesi di tritacarne, non sarebbe il caso di chiudere ORA la faccenda ? A questo punto non serve neanche più bombardare ministeri aKiev o radere al suolo Lviv, la geografia dice che l'area che dovrebbe per LOGICA essere Russa è la zona est, con il Dnepr come confine naturale, mentre la logica dice che, se CI DECIDIAMO a buttare giù i ponti sul suddetto, tutto il gruppo nazista del Donbass non avrà più rifornimenti e rotazioni (impensabile un ponte aereo). Ormai non vedo più nessun motivo per lasciarli in piedi.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 26 September 2025 21:57
La LOGICA di logico non ha niente dal 2022. Dal punto di vista militare in una guerra. Dal punto di vista civile, sociale, storico, culturale, artistico, parole difficili mi rendo conto ma che costituiscono il fondamento di un popolo, di logico non ha niente dal 2014 e, per certi versi, dal 1992. Il problema, inoltre, va ben oltre un fiume e le sue anse. Un fiume che nessuno di noi conosce, peraltro, e che io personalmente ho imparato a conoscere, purtroppo, in questo conflitto, visto che sui libri di geografia si studia a malapena nome e conformazione. Tu parli di un fiume come se fosse una linea di confine. E' come se dicessi, di un albero, che il midollo possa costituirne linea di demarcazione. Il fiume da linfa vitale alle terre che, da una riva all'altra, partecipano equamente del suo prezioso contenuto. Tramite canali e una fittissima rete d'acqua, frutto di secoli di lavoro e di un sogno, quello di un popolo intero, senza est e senza ovest, sovietico, di aumentare la resa delle terre nere. Un popolo che si è affratellato non solo in due guerre mondiali, ma nella costruzione di una società di eguali che non ha eguali nella storia dell'Umanità. Senza padri né padroni, senza est né ovest o nord o sud. Tre centrali idroelettriche più altre altissime opere di ingegneria governano il flusso di risorse. Dall'energia elettrica all'acqua, dal pescato alla vegetazione che ossigena un'intera popolazione. Ce ne siamo accorti quando questi bastardi hanno fatto saltare la diga, sovietica, che hanno ricevuto in eredità. Se la chiudiamo così, ORA, la faccenda, come va a finire? Domanda retorica, a cui non serve rispondere se non per accennare, come abbiam fatto, che così non si chiuderebbe nulla.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Saturday, 27 September 2025 14:01
ANNIENTARE il Gruppo Ucraino Donbass significa che a Ucraini resta solo la RESA. Come va a finire sarà certamente stato già pensato dai Russi, compreso destino di Dighe e annesse centrali idroelettriche, eventualmente da mettere in sicurezza con operazioni di commandos, anzi, Spetznaz
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Saturday, 27 September 2025 17:33
In altre parole, se al potere resta il regime di Kiev nato dal colpo di Stato del 2014, la cosa non può finire sulla riva sinistra del Dnepr. Altrimenti va avanti altri cinquant'anni. E anche di più. E non cambia di molto neppure con la linea di confine fissata cento chilometri più a ovest. O a Odessa inclusa.

Proprio per questo ai russi, che territorialmente, economicamente, non hanno bisogno di nulla, occorre altro. Dall'inizio della SVO vanno in cerca di altro. Hanno risposto al conflitto NATO in modo perentorio perché potessero impostarlo, dal punto di vista strategico, di modo che dall'altra parte fosse possibile voltare pagina. Non proseguire, enfatizzando, su quella già scritta dai loro padroni. E dall'altra parte, questo altro, sta già accadendo. Se questo processo si completerà, questa sarà la più grande vittoria dei russi.

Quella che cercano perché, se questo processo si completerà, la stragrande maggioranza del popolo ucraino, quella che avrebbe voluto chiuderla qui, quest'anno, ricevendo in cambio una rinnovata promessa di genocidio, "fino all'ultimo ucraino", una volta tornata in condizione di far valere le proprie istanze, e realizzarle, lotterà perché chi oggi "chiede garanzie" per loro ordine e conto scompaia dalla loro vista. Insieme ai suoi padroni.

Поживём — увидим.
Like Like care 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 26 September 2025 11:06
26/09 ore 08:30 aggiornamento

E ANCHE IL “BATTITORE LIBERO”... LO HAN MESSO IN RIGA!


Tutto ebbe inizio da questo trafiletto,
https://t.me/divgen/73133
introdotto dalla classica, odiosa ormai nel suo genere, foto iconica con due capi di Stato seduti ai lati e relativa gestualità degli stessi fra cui, immancabile, almeno una seduta e postura degli arti anteriori in pieno “stile cesso”. Quella del padrone, solitamente. Della serie, allora quando uno grida, sconsolato perché, parafrasando il poeta, “nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento”... “un attimo, sono sul trono”... c’è sempre un fondo di verità!

Ridendo per non piangere, mi accosto al trafiletto sottostante per leggere: “Trump nell’incontro con Erdogan ha detto che vorrebbe che egli smettesse di comprare petrolio dai russi”.
(Трамп на встрече с Эрдоганом заявил, что хотел бы, чтобы он перестал покупать российскую нефть).

Erano le sette di sera ora italiana, avevo ancora mezzo quintale di legna da sistemare al riparo prima che tornasse nuovamente a piovere e decisi che la causa della legna asciutta era decisamente più importante di quella, tutta da approfondire, dei morbosi desideri del padrone geloso nei confronti del suo primo sottoposto in Medio Oriente (secondo esercito NATO al mondo, ricordiamolo).

Quello che da anni si fregia del titolo, autoconferitosi, di “battitore libero” pur essendo coinvolto appieno in tutte le crisi scoppiate in quel martoriato territorio da quindici anni a questa parte. Ai russi fa comodo, visto che dal punto di vista ECONOMICO tale sua volontà di potenza ha consentito loro SINORA di ripristinare INDIRETTAMENTE i canali di approvvigionamento con l’EUROPA tramite gasdotto e non solo, oltre che sviluppare progetti congiunti come una centrale atomica e portare i più facoltosi al mare in villaggi turistici ad hoc. Tra cui, il top di gamma, è indubbiamente il KREMLIN OTEL ad ANTALYA:
https://kremlinpalace.com.tr/en
Con mini Cremlino annesso vista piscina. Frequentatissimo anche da ucraini facoltosi, peraltro, che passano con patriottica nonchalance dalla condivisione di grigliate miste e sbronze annesse in festini fra “vicini di villa” a Cipro e in isolotti sparsi dell’Egeo, a quella dei gazebo esclusivi in quest’altra “zona franca” per ricchi.

Anche agli israeliani fa comodo, l’autoproclamatosi battitore libero: come Penelope, in questi anni di giorno ha tuonato contro Israele, mentre di notte ha fatto partire navi che triangolavano in Grecia, Italia, Alessandria per poi finire come per magia, con un cambio documenti e senza neppure trasbordare da un container all’altro, ad Ashdod e Haifa. Quando poi i sionisti hanno attaccato l’Iran, non solo è stato zitto (ed è stato un silenzio che hanno notato tutti…) ma ha lasciato che i caccia israeliani passassero sopra Baku per colpire dal Caspio. Infine, il fantoccio che l’altro giorno ha stretto la mano a Zelenskij all’ONU e sulla cui testa pendeva fino a poco fa una taglia da dieci milioni di dollari, fa comodo a tutti: ai turchi che lo controllano, agli israeliani che si sono appropriati di un’altra fetta di Siria.

Battitore libero, secondo esercito NATO al mondo ma “a casa sua” novello Huckleberry Finn: libero, per l’appunto, di muoversi – più che nel Mississipi – nel “suo” stagno, saltando di sasso in sasso, tuffandosi a caccia di pesciolini senza chiedere permesso a nessuno, coalizzandosi e baruffando a suo piacimento.

Fino a ieri, fino a quella postilla delle sette di sera, uscita mentre a queste latitudini si rannuvolava nuovamente un cielo che Dio solo sa quando finirà di scaricare disastri. Bissata stamattina da un lungo bollettino del buon Petrenko che, viste le mazzate sul campo, si sta dando sempre di più alla geopolitica:
https://t.me/petrenko_iHS/9713

Gongola, il buon Petrenko. Perché anche il battitore libero è stato rimesso in riga. CON CONTENTINO, RICAVANDONE UN TORNACONTO SALVAFACCIA (ai nazionalisti turchi il vedere quella mezzaluna turca sulla cartina appesa dietro la scrivania dello studio presidenziale, che parte da Istanbul e arriva sino in Cina, pucciata dentro il caffelatte di Washington e mangiata come un croissant dal padrone delle ferriere, non fa certo piacere...), MA COMUNQUE RIMESSO IN RIGA DAL PADRONE. Vale la pena tradurlo integralmente, fonti incluse:

“La Turchia ha firmato un ACCORDO VENTENNALE con gli Stati Uniti per l’ACQUISTO DI 43 MILIARDI DI DOLLARI DI GAS LIQUIDO (GPL), che prevede l’IMPORT DI 4 MILIARDI DI METRI CUBI ALL’ANNO DAL 2026.
Турция подписала 20-летнее соглашение с США на поставку СПГ на сумму $43 млрд, предусматривающее импорт 4 млрд кубометров ежегодно с 2026 года, — Bloomberg.

https://www.bloomberg.com/news/articles/2025-09-24/turkey-boosts-lng-trade-ambitions-with-20-year-mercuria-deal

Inoltre, la TURCHIA ha firmato un contratto con gli Stati Uniti per l’ACQUISTO DI OLTRE 200 BOEING (aerei passeggeri). (*)
Также Турция и США заключили многомиллиардное соглашение на поставку более 200 пассажирских самолётов Boeing («Боинг»), — Report.

https://report.az/ru/amp/v-regione/posol-ssha-barrak-tramp-i-erdogan-zaklyuchili-sdelku-o-postavkah-samoletov-boeing

===
(*) NdT: la fonte citata è parca di dettagli, che comunque si trovano sulla REUTERS
https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/turkish-airlines-agrees-225-boeing-aircraft-orders-subject-engine-talks-2025-09-26/
225 BOEING. Un’altra cinquantina di miliardi di dollari CASH che entra “spontaneamente” nelle tasche del padrone
Infine, a gongolare deve essere anche il militare, non solo il civile. E la LOCKHEED gongola perché, se il “battitore libero” farà il bravo, ATTENZIONE – DISCORSO NON PIU’ CENTRATO SULL’ACQUISTO DEI SISTEMI MISSILISTICI RUSSI S-400 (frittata già fatta), MA SMETTERE DI COMPRARE IDROCARBURI RUSSI (ancora Reuters: “Turkey will agree to his request to stop buying Russian”)… gli toglieranno le sanzioni e potranno finalmente comprare GLI F-35 A STELLE E STRISCE! (“ he may lift U.S. sanctions on Ankara so it can buy American F-35 jets”). In effetti, il piazzista aveva al petto “casualmente”, e come da consueta pacchianeria, una spilletta con ritratto proprio un F-35, fan notare gli iraniani:
https://t.me/parstodayrussian/189599
F-35, ma anche F-16…
https://report.az/ru/drugie-strany/v-belom-dome-sostoitsya-vstrecha-prezidentov-ssha-i-turcii
si riparte, come prima, più di prima… à la recherche du temps perdu!
===

Inoltre, la Turchia ha firmato con gli Stati Uniti un memorandum di COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NELLA SFERA DELL’ENERGIA NUCLEARE, informa TURKIYE TODAY. Stati Uniti e Turchia conducono COLLOQUI PER COSTRUIRE CENTRALI ATOMICHE E SINGOLI REATTORI (**)
Кроме того, Турция подписала с США меморандум о сотрудничестве между странами в области ядерной энергетики. Turkiye today сообщает, что США и Турция ведут переговоры о строительстве крупных атомных электростанций и малых модульных реакторов.

===
(**) NdT: SI VOLTA PAGINA ANCHE QUI? NELLA TURCHIA SANZIONATA DALLA GESTIONE PRECEDENTE, I RUSSI AVEVANO SUBITO COLTO LA PALLA AL BALZO E COSTRUITO INSIEME AI TURCHI LA CENTRALE ATOMICA DI AKKUYU (sito qui):
https://akkuyu.com/en
Una centrale atomica avanzata. “Quattro reattori con una potenza complessiva di 4.800 MW, pari al 10% dell’intero fabbisogno turco”, esordisce orgoglioso il sito ufficiale della centrale. Ebbene… https://www.turkiyetoday.com/business/turkiye-signs-nuclear-deal-with-us-during-trump-erdogan-meeting-3207552
Recuperando i dati dal sito turco citato dal buon Petrenko,
https://www.turkiyetoday.com/business/turkiye-signs-nuclear-deal-with-us-during-trump-erdogan-meeting-3207552
non solo abbiamo la conferma di quanto egli riporta: “both countries were holding talks on the construction of large-scale nuclear power plants and small modular reactors ”
MA ANCHE LA NOTIZIA CHE PER LE CENTRALI E PER I MODULI AMERICANI (GENERAL ELECTRIC, TANTO PER CAMBIARE… ALTRO SPONSOR) SI POTREBBERO USARE SIA NUOVI SITI, CHE CENTRALI GIA’ ESISTENTI: “We can consider the areas of existing power plants or new power plants.”
La facciamo la domandina all’AI di Gùgol? La facciamo che la facciamo? E si che la facciamo! “Turkey has no nuclear power plants currently in operation, but is constructing its first at Akkuyu, with plans for two more nuclear sites in Sinop and Igneada.”
Quindi… da oggi sulla centrale di Akkuyu e sugli altri due cantieri un bel cartello con “NUOVA GESTIONE” e relativi ampio parcheggio e pizza anche a mezzogiorno? “Finisce qua…a-a-a (Chi se ne va che male fa)”, come cantava la buona Caterina?
Staremo a vedere, ma il segnale è stato dato forte e chiaro, e dall’altra parte il “battitore libero” non ha potuto che rispondere “Roger” (o signorsissignore battendo i tacchi, fate voi).
===

Turchia e Iraq hanno concluso un contratto per l’ACQUISTO DI PETROLIO DAL KURDISTAN IRACHENO IN TURCHIA ATTRAVERSO IL GASDOTTO IRAQ TURCHIA. Il primo ministro iracheno ha dichiarato: “Abbiamo raggiunto un accordo storico, attraverso cui il Ministero del petrolio iracheno convoglierà il PETROLIO ESTRATTO NEL KURDISTAN IRACHENO e lo ESPORTERA’ ATTRAVERSO IL GASDOTTO IRAQ – TURCHIA”. (***)
Турция и Ирак заключили соглашение на поставку нефти из Иракского Курдистана в Турцию по трубопроводу Ирак-Турция. Премьер-министр Ирака заявил: «Мы достигли исторического соглашения, согласно которому Министерство нефти Ирака будет принимать сырую нефть, добываемую на месторождениях в Иракском Курдистане, и экспортировать ее по трубопроводу Ирак-Турция». Также премьер-министр Ирака подтвердил соглашение с Курдским регионом о возобновлении экспорта нефти, — Reuters.
https://www.reuters.com/business/energy/iraqi-pm-confirms-agreement-with-kurdish-region-resume-oil-exports-2025-09-25/

===
(***) NdT Qui il buon Petrenko CERCA DI INDORARE LA PILLOLA. La Turchia comprerà petrolio a un piffero e un paffero, a prezzi bassissimi, e ricaverà enorme profitto dalla rivendita agli EUROPEI. Ci guadagna quindi?

Lo stesso Petrenko è costretto a capriole nel paragrafo successivo quando accenna alla QUESTIONE CURDA. CURDA IRACHENA, CURDA SIRIANA, CURDA TURCA…
LE ULTIME DUE PER I TURCHI SONO FUMO NEGLI OCCHI. Ma la prima no, anzi. L’OLEODOTTO KIRKUK-CEYHAN E’ STATO CHIUSO PER DUE ANNI IN RISPOSTA A UN MANCATO PAGAMENTO DA PARTE TURCA ALL’IRAQ DI UNA MULTA MILIONARIA PER, ESSENZIALMENTE, CONTRABBANDO DI GREGGIO CURDO: (breve riassunto delle puntate precedenti in questo articolo datato 2023 circa l’oleodotto Kirkuk-Ceyhan)
https://rienergia.staffettaonline.com/articolo/35333/Turchia,+Iraq+e+l%E2%80%99oleodotto+della+discordia/Martini

Ecco che allora gli statunitensi SPINGONO IL GOVERNO IRACHENO per riaprirlo. E riapre. NOTIZIA DI IERI:
https://www.reuters.com/business/energy/iraqi-pm-confirms-agreement-with-kurdish-region-resume-oil-exports-2025-09-25/
“Eight oil companies operating in Iraqi Kurdistan, representing over 90% of production, reached agreements in principle on Wednesday with Iraq’s federal and regional governments to resume exports.”
Domanda domandina… chi sono LE OTTO COMPAGNIE PETROLIFERE OPERANTI NEL KURDISTAN IRACHENO? Ecco la risposta, il “consorzio” delle otto sorelle si chiama APIKUR:
https://www.apikur.uk/members/
Tra cui spiccano:
- la britannica Genel Energy
- la statunitense (TX) Hunt
- la canadese ShaMaran Petroleum Corp.
- la caymanese WesternZagros (coccococcodrillo...)
- la norvegese DNO
e oligarchi e potentati locali. Quando si dice “esportare la democrazia”…
ANCHE QUI, QUINDI, I TURCHI COMPRERANNO DAI SOLITI NOTI. CASH. IN TALLERI DELL’IMPERO. SOLITI NOTI CHE CONTROLLANO I POZZI PETROLIFERI SIRIANI LUNGO L’EUFRATE: KURDISTAN SIRIANO. PROSSIMO A-AM PAPPABUONA PER IL “LIBERO BATTITORE”?
===

Di fronte a tutto questo, AVESSE FATTO LA RUSSIA… CHESSO’, COL TURKMENISTAN (giusto per restare in assonanza toponomastica...), UNA COSA DEL GENERE… COSA AVREBBERO TUONATO I CINEGIORNALI LUCE NOSTRANI??? TUTTE QUESTE OFFERTE A CUI NON SI PUO’ DIRE DI NO… E A CUI NEPPURE IL “BATTITORE LIBERO” PUO’ DIRE DI NO… LE AVESSE FATTE NON AL CAPONE (bellissimo l’ultimo “If Afghanistan doesn’t give Bagram Airbase back to those that built it, the United States of America, BAD THINGS ARE GOING TO HAPPEN!!!”),
MA ALTRI… COSA AVREBBERO TUONATO I MEDIA LOCALI?

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 6 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 25 September 2025 22:15
25/09 ore 22:00 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


I RUSSI SCAVALCANO LA STAZIONE DI JAMPOL’ A OVEST E RAGGIUNGONO QUELLA DI MEDOVYJ SULLA STESSA FERROVIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3001

Bella mossa:
- Jampol’ città ora è attaccata da due direzioni
- che diventeranno di più nel momento in cui la sacca nel mezzo sarà chiusa
- La strada a nord che porta a KIROVSK è ormai sotto il loro controllo.
- Una volta liberata, ovvero rimosse le due sacche attuali, i russi potranno procedere verso LIMAN da un’area ancor meno fortificata di quella poco più a nord (cartina con le fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73134?single

Situazione che peggiora, per i natofascisti, di giorno in giorno.

VERSO SEVERSK

Per comodità separiamo oggi queste due linee di fronte, quella appena esaminata e questa, perché anche se strettamente connesse e coordinate, l’avanzamento di prima ha a che fare con KRASNYJ LIMAN e quello attuale con SEVERSK e dintorni (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3000

Con questo avanzamento i russi
- ripuliscono un altro lembo di riva destra del SEVERSKIJ DONECK,
- affondando il colpo fino alle porte di DRONOVKA
- che si trova già a ovest (N-O) di SEVERSK
- la quale, dovesse cedere (e di fortificazioni, come si vede qui, non ce ne sono molte)
https://t.me/divgen/73124?single
- aprirebbe UNA STRADA MAI RAGGIUNTA DAI RUSSI NEMMENO AD AGOSTO 2022! La strada che da KRASNYJ LIMAN porta a SEVERSK;
- il che comporterebbe il TAGLIO delle comunicazioni con tutta l’area a est rimasta in mano ai natofascisti.

A questo punto OGNI CEDIMENTO all’interno di quest’area potrebbe portare, a cascata, a conseguenze difficilmente immaginabili e – proprio per questo – sempre meno gestibili. Anche perché, come abbiam visto, non solo la coperta è sempre più corta, ma soprattutto è sempre più sfilacciata. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 25 September 2025 14:59
25/09 ore 13:30 aggiornamento

VOLČANSK – KUPJANSK


I RUSSI ENTRANO A OTRADNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2999
sempre a metà strada fra i due estremi che delimitano questa parte di linea di fronte. Allargando la cartina, è abbastanza evidente notare come ai russi importi, e parecchio, formare e liquidare quella sacca a sud che oggi è ancora appena abbozzata. Ricollegandosi direttamente a KUPJANSK e costruendo un fronte unico d’attacco verso sud.

VERSO KRASNYJ LIMAN

Su questo fronte i russi oggi guadagnano posizioni a JAMPOL’ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42697

VERSO SEVERSK

Movimenti da sud, dove i russi si sono attivati per raggiungerla e attaccarla anche da questa direzione (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42706

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

Prosegue la liquidazione della sacca di KLEBAN BYK. Quando gli spazi sono quelli di cui parlavamo ieri, e sono chiusi, ben delimitati, altrimenti detti sacche, liquidare la sacca diventa un compito essenzialmente affidato ai droni (filmato qui)
https://t.me/RVvoenkor/100450
minimizzando così le perdite e smantellando progressivamente nascondigli, bunker, trincee, eccetera. Oltre che aumentando le perdite fra i sopravvissuti.

“SONO PRONTO AD ANDARMENE...”

Zelenskij: “Sono pronto ad andarmene… A GUERRA FINITA”
https://t.me/RVvoenkor/100449

Non avevamo alcun dubbio in proposito. Resta da capire se, quando, qualcuno deciderà di anticipare la sua uscita. Non necessariamente l’odiato nemico, anzi. E più il cerchio di chi lo accompagnerà all’uscita si stringerà intorno al dittatore, più le possibilità che lo faccia con le proprie gambe crolleranno drasticamente.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 25 September 2025 10:47
25/09 ore 08:30 aggiornamento

WEEKEND CON IL MORTO (“DAI CHE SI VINCE!”)


Here we go again
The phone will ring again,
I'll be her fool again,
One more time
(Ray Charles)

L’Ucraina è in coma economico (Страна в экономической коме), scrive a un certo punto Legitimnyj in questo editoriale:
https://t.me/legitimniy/20905

Il bilancio 2026 dipende interamente dai crediti concessi. Gli USA, dopo il cinguettio presidenziale di due giorni fa, hanno detto chiaramente ai sudditi europei due cose:
1. “Noi facciamo quelli che vendono e guadagnano, voi quelli che comprate e pagate”.
2. “Se militarmente, strategicamente, l’Ucraina è affare congiunto, come rapportarsi ECONOMICAMENTE, come regolare i conti con la stessa, il ‘rischio d’impresa’, è totalmente a carico vostro”.

Lo abbiamo già affrontato ieri, come argomento. Oggi abbiamo ulteriori elementi a sostegno di questa tesi: APERTURA DI UNA LINEA DI CREDITO, CON SCADENZA FINE 2026, VARIABILE DAGLI 80 AI 130 MILIARDI DI EURO.

Legitimnyj ha definito la cosa come “prestare soldi a un ludopatico per una futura vittoria (risultato peraltro identico)” (Это как дать «лудоману» денег в долг под будущий выигрыш (результат одинаковый)).

Della serie, a noi vincoli di bilancio, rapporto debito / pil, troika, spread, rating, cazzimazzi, di tutto di più. Al ludopatico, apertura di credito, non illimitato. Tutto l’anno prossimo e per la quantità necessaria a “finanziare la difesa” (финансировать оборону). Saldo prestito: DA EFFETTUARSI QUANDO LA RUSSIA PAGHERA’ LE RIPARAZIONI DAI DANNI DI GUERRA! (должен быть возвращен Украиной только тогда, когда Россия выплатит репарации по мирному соглашению).

Legitimnyj la definisce, senza mezzi termini, LA TRUFFA DEL SECOLO (афера века) e individua l’unica cosa positiva nel fatto che, stanti così le cose, nel 2027 sarà finito tutto (максимум война продлится до 2027 года). Come finirà, lasciamo perdere… se ora l’Ucraina è in coma, tra un anno di questo passo sarà un morto che cammina.

MA NON E’ QUESTO IL DATO IMPORTANTE. EVIDENTEMENTE. Prestare 130 miliardi a un ludopatico che ti canta “all’alba vincerò” perché “questa è la volta buona”, e contando nella restituzione di danni di guerra che danno – a questo punto – pagati per sicuro dai russi sconfitti, da parte di un’istituzione che ha fatto inserire il VINCOLO DI BILANCIO nelle Costituizioni degli Stati membri, non è la truffa del secolo, ma un disegno lucidamente determinato e premeditato, i cui tratti COERENTEMENTE emergono man mano che la sua attuazione prende forma. Un disegno guidato da un’unica logica: quella dell’estrazione massima di profitto dalla produzione, realizzazione e circolazione di armamenti. Nuovi, usati, dismessi, a noleggio, in conto vendita, in tre anni e mezzo è valso tutto, secondo un’unica logica: POCA SPESA, TANTA RESA.

Non è la truffa del secolo, è ESTORSIONE AI DANNI DI UN POPOLO INTERO, compiuta quotidianamente sotto gli occhi di tutti.

E quotidianamente escono dati su sole come questa: a inizio conflitto, lo avevamo ampiamente registrato nelle cronache di allora, LA WUNDERWAFFE dovevano essere i lanciamissili spalleggiabili anticarro FGM-148 Javelin. Oggi a tre anni di distanza abbiamo un chiaro bilancio dell’operazione:
https://t.me/boris_rozhin/180873
- ogni singolo lancio contro un carro armato russo costa dai 165.000 ai 240.000 dollari
- tali missili non hanno sortito alcun effetto contro i sistemi di “DIFESA DINAMICA” dei carri russi, ovvero quelle placche disposte SOPRA la corazza il cui movimento (“dinamicheskaja”) trasferisce perpendicolarmente, lateralmente, l’energia cinetica il cui vettore sarebbe, altrimenti, diretto contro la corazza stessa. In questo consiste tale difesa (“zaschita”) supplementare. Neppure i T-72B3M, ovvero modelli modernizzati di vecchi carri, è riuscito a fermare (Ракета регулярно не берет даже борта модернизированных Т-72Б3М).
Valore d’uso nullo, profitto massimo, visto che si sono svuotati ARSENALI PIENI DI GIACENZE E FONDI per far posto a NUOVE COMMESSE da finanziare con le PLUSVALENZE ottenute dalle prime cessioni (США передали Украине тысячи этих комплексов не для победы, а с одной целью — выгодно распродать устаревшие запасы перед поступлением на вооружение новых моделей и получить сверхприбыли для своего ВПК). PLUSPROFITTO (сверхприбыли), scrive Rozhin: qualcuno in Russia si ricorda ancora del buon Carletto.

Lo stesso si potrebbe dire dei droni di concezione e produzione natofascista. WUNDERWAFFE non lo sono più: nemmeno quelli marittimi, che son pure più lenti di quelli aerei (qui uno centrato da un lancet ieri)
https://t.me/condottieros/13274
e comunque soggetti alle stesse magagne di radiocomando che li fanno impazzire quando dispositivi come questo (specificatamente progettato per i droni marittimi)
https://t.me/boris_rozhin/180876
sono accesi. Fanno male, dieci colpiti, due arrivano, ma non sono più bombardamenti a tappeto, e da tempo. Lo stesso si potrebbe dire anche di quelli russi, che fanno sfracelli con droni da poche decine di migliaia di dollari l’uno nelle versioni più evolute: non è così solo perché in tre anni e mezzo hanno smantellato buona parte della contraerea. O portata a esaurimento scorte.

Ma ai padroni questo non interessa. Non interessa – e sanno benissimo – che per ogni cisterna di petrolio che brucia in territorio russo, la sera stessa a bruciare saranno depositi interi in territorio ucraino, in una proporzione che non è nemmeno paragonabile. A loro interessa VENDERE e PORTARE A CASA. E si porta a casa quando il prodotto, dato in lend-lease, è portato a consunzione.

“Dai che si vince”, allora! Ancora un anno! “One more time” (povero Ray, scusami da dove sei… )
Intanto, il Paese è in piena CATASTROFE DEMOGRAFICA e non per le vittime dei russi, ma per la gente che scappa da questo regime criminale che li vorrebbe immolare “fino all’ultimo ucraino”
https://t.me/legitimniy/20907

Rastrellandoli a qualsiasi ora del giorno e della notte, piombando all’improvviso senza lasciarti neppure il tempo di alzarti e scappare in casa (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59555
ANCHE CHI E’ UNICO SOSTEGNO DI PADRE INVALIDO, come DENUNCIA ZERADA:
https://t.me/ZeRada1/27063
Il signore ha come unico sostegno il figlio, che dall’inizio della mobilizzazione OGNI TRE MESI si è presentato diligentemente al comando per
- segnalare il problema
- chiedere il rinvio
Ogni tre mesi da anni. Il padre infermo colpevole di essere vivo, lui colpevole di essergli di sostegno. Il padre infermo è ancora vivo, lui è ancora unico sostegno, peccato che il distretto militare è rimasto chiuso per LAVORI DI RIFACIMENTO proprio nel periodo del rinnovo. E lui ha presentato la domanda quando ha riaperto, il giorno dopo. Lo sono venuti a prendere a casa e ora è già al CAR.

Questa donna, invece
https://t.me/legitimniy/20906
non sa più dov’è finito suo marito e dorme davanti al distretto in attesa che qualcuno le dia una risposta.

Ma va tutto bene. La vittoria è questione di tempo, ormai. Anche se ormai tutti dicono che LA STRADA SENZA USCITA IMBOCCATA A KUPJANSK E’ DOVUTA UNICAMENTE AL TRASFERIMENTO DI UNITA’ PREZIOSE DA LI’ A KRASNOARMEJSK!
https://t.me/rezident_ua/27570
Fino ad allora i russi non erano riusciti ad avanzare, tubo o non tubo. Oggi, non solo KUPJANSK, non solo KRASNOARMEJSK, ma anche la strada che da KRASNYJ LIMAN porta a SEVERSK è ormai completamente sotto tiro russo:
https://t.me/frontbird/26255
Stesso discorso per KONSTANTINOVKA. Questo filmato, tra l’altro,
https://t.me/boris_rozhin/180877
è utile per capire quanto possano reggere le cosiddette “reti antidrone”, essenzialmente reti da pesca tirate sopra e ai lati delle strade: i russi aspettano i mezzi all’imbocco delle stesse e li fanno saltare poco più in là. Questo, al netto del fatto che a trenta chilometri di distanza un qualsiasi proiettile da mortaio può aprire un varco OVUNQUE in quel sistema difensivo, oltre che i droni stessi che si infilano in questi budelli una volta che esplodono.

Ma arriveremo ai confini del 1991, nessun dubbio in proposito. Fino ad allora, UN PRESIDENTE ILLEGITTIMAMENTE AL POTERE potrà andare all’ONU a stringere la mano a un altro presidente illegittimamente al potere. Accaduto ieri, stretta di mano fra ZELENSKIJ e MOHAMAD AL-JAWLANI
https://t.me/parstodayrussian/189572
terrorista sulla cui testa pendeva una taglia di 10 milioni di dollari (qui prima e dopo)
https://t.me/parstodayrussian/189559
da un anno presidente “legittimo” della nuova Siria, così come l’altro è “legittimamente” al potere anche se il suo mandato è scaduto. Anche se tutto ormai è scaduto, in quel Paese, a livello di poteri legislativo ed esecutivo. Perché cosa è legittimo e illegittimo è sempre il padrone delle ferriere a deciderlo.

Ecco allora che la retorica del “dai che si vince”, unita a quella del “terrore russo” (Aida, Rino Gaetano), ha creato le basi per questo remake, dopo trent’anni, del film “WEEKEND CON IL MORTO”, dove i protagonisti si portano in giro un cadavere con tanto di occhiali da sole facendogli fare ciao con la manina perché a loro serviva che gli altri lo credessero VIVO ANCHE SE NON LO ERA. Commedia surreale, grottesca, riportata oggi REALMENTE, e su scala di un popolo intero ostaggio di questi criminali, in tragedia.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 6 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 24 September 2025 22:44
24/09 ore 22:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI ENTRANO A STEPNOGORSK DA PIÙ PUNTI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2996

Guardando la cartina con le fortificazioni,
https://t.me/divgen/73093?single
notiamo come questa mossa, di fatto, aggiri le uniche fortificazioni esistenti. Di fatto, una volta liberata Stepnogorsk, depotenziandole del tutto. Situazione sempre più critica, a venti chilometri da ZAPOROŽ’E.

BATTAGLIA DI KONSTATINOVKA

Della serie, se non la capiscon con le buone… iniziata l’operazione per liquidare la sacca di KLEBAN BYK, e già mezza sacca è stata liquidata (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2993

Come si vede dalla carta con le fortificazioni,
https://t.me/divgen/73083?single
si son fermati subito sotto l’ultima linea di difesa, peraltro già ampiamente superata sia a ovest che a est.

Non aveva alcun senso tenere posizioni ormai scollegate completamente, isolate dal resto delle truppe operanti a Konstantinovka. Era, ed è, assurdo. Ma c’è voluta un’operazione militare, tutt’ora in corso, e dopo settimane che la sacca era praticamente chiusa, restando uno strettissimo corridoio di settecento metri a est, per liquidare ciò che ormai non aveva alcun motivo di essere.

Il 22 agosto, quando la sacca si è formata, al suo interno c’erano 800 uomini. Ora ce ne sono 80, riporta il Ministero della difesa russo:
https://t.me/mod_russia/56932

Ora, dall’area controllata dai russi al lembo di terra più a nord da questa parte del lago artificiale ci sono tre chilometri esatti. Da zero metri, quelli che lambiscono il lago a ovest, fino a un massimo di tre chilometri, per chiudere a est col corridoio di 700 metri, lungo un’area lunga al massimo, anche prendendo le misure in diagonale, meno di sei chilometri e mezzo. Ottanta uomini a tenere questa ultima linea, nessun ordine di consegna delle armi: ennesimo crimine di un regime che, in tutti questi tre anni, non ha MAI tenuto in alcun conto la vita dei suoi uomini. Uomini che ormai lo capiscono sempre più.

Liquidata la sacca, l’ingente quantitativo di forze liberate andrà a dare manforte ai compagni che oggi AVANZANO A EST, guadagnando posizioni fra le dacie adiacenti al centro urbano e ripianando la linea di fronte immediatamente alle loro spalle (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2995

Come è possibile notare dalla cartina delle fortificazioni, i russi sbaragliano un’intera linea a est, la scavalcano di almeno un chilometro e si apprestano coi loro compagni ad affrontare l’ultima linea di difesa posta prima dell’agglomerato urbano. Che non è il confine amministrativo del comune, già ampiamente superato, ma proprio l’agglomerato urbano al suo interno.

VERSO KRASNYJ LIMAN

ZAREČNOE È TORNATA A ESSERE KIROVSK
https://t.me/voenkorKotenok/67678
(cartina qui)
https://divgen.ru/event/2997
e un minuto di silenzio per il compagno Kirov…). Si combatte sotto Partizanskaja Ulica. Peraltro, la sacca formatasi è tutta “bianca”, ovvero terra di combattimenti. Ambiente poco salubre per forze natofasciste sempre più in affanno. Stesso discorso per la sacca in formazione a nord, ben più ampia e alla cui chiusura (semplicemente seguendo la strada verso nord-ovest, ora che i russi sono entrati che era Zarečnoe e usciti che è Kirovsk) una quantità ingente di uomini e mezzi ora impegnati tutt’intorno alla stessa, sarebbe libera di spingere su una linea lunga TRE CHILOMETRI al posto dei VENTI ATTUALI. La superiorità relativa aumenterebbe esponenzialmente. Per inciso, KIROVSK era l’ultimo paese prima di KRASNYJ LIMAN lungo la direttrice est-nordest.

Tutti ora, come mostra quest’altra cartina, puntano su KRASNYJ LIMAN (loro cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59551

FRA VOLČANSK E KUPJANSK

I RUSSI AVANZANO LUNGO IL VARCO APERTO A METÀ STRADA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2994
LUNGO UNA LINEA DI NOVE CHILOMETRI E LIBERANDO NEL COMPLESSO UNDICI CHILOMETRI QUADRATI, solo con questa azione. Azione che crea i presupposti per due sacche, una piccola a ovest e una a est ben più importante. Se i russi colmassero i sei chilometri e mezzo che separano le loro punte più avanzate a nord-est da quelle dei loro compagni operanti a KUPJANSK, la sacca che si andrebbe a chiudere sarebbe di oltre sessanta chilometri quadrati. Il che è niente, di fronte al fatto che a quel punto i russi punterebbero ad traslare questa linea sulla strada che si vede a sud-ovest e che ora peraltro è già da loro tagliata. Da qui a tornare ai confini di agosto 2022 non sarebbe più affatto utopia. Anzi. Staremo a vedere.

A KUPJANSK CONFERMATI DAGLI STESSI SOLDATI SUL CAMPO, INTERPELLATI DA QUESTO CANALE
https://t.me/condottieros/13273
GLI AVANZAMENTI DI OGGI. Piovono proiettili e droni come se non ci fosse un domani, ma non riescono a fermare l’azione russa.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 24 September 2025 15:36
24/09 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I natofascisti contrattaccano affondando il colpo a nord-est di Krasnoarmejsk (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42662
ma i russi avanzano a NOVOE SHACHOVO e DOROZHNOE (altra cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/42670
posizione di quest’ultimo qui
https://divgen.ru/48.42407/37.22023/15
e qui
48.42407/37.22023
Alla chiusura della sacca a sud in cui i cinesi stessi si sono infilati, meno di tre chilometri.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Il gruppo Zapad avanza in città e si porta a casa altri cento stabili in un giorno,
https://t.me/epoddubny/24892
115 per l’esattezza:
https://t.me/mod_russia/56921
Prosegue l’azione nell’area semiaccerchiata creata dai russi. Con tutti i signori nominati ieri (Freikorps, “volontari” russi e SBU), c’è anche chi riesce a eludere la loro guardia e a consegnarsi prigioniero ai russi:
https://t.me/boris_rozhin/180767
Insieme ad armamenti NATO. A oggi, è l’unico modo per restare vivi in quell’area.

"FREMDER"… "FASS"! ANCHE IL MIGLIOR AMICO DELL’UOMO… CONTRO I TE-TSE-KA!

Il verbale di polizia riporta che in realtà è andata coi comandi in russo… questa la sequenza originale:
CHUZHOJ чужой – Fremder – Estraneo!
E
VZJAT’ взять – Fass – Attacca!
https://t.me/legitimniy/20901

Il primo ordine avvisa il cane di una situazione di allerta, in presenza di "estranei". Il secondo lo libera contro chi è qualificato come "estraneo".

Oblast’ di ODESSA dove, meraviglia delle meraviglie per i nostri politici, anche i cani parlano russo... oltre che detestare i natofascisti: inizio anno.

Il padrone di un cane addestrato, minacciato nel corso dell'ennesima retata, non esitava a lanciarlo contro i Te-Tse-Ka che lo volevano ingabbiare…

… oggi la condanna: un anno di reclusione (l’immagine è il verbale del caso giudiziario). “Meglio un anno di galera che crepare al fronte”: opinione ormai condivisa (такое мнение уже бытует почти у каждого украинца).

Quando si dice il miglior amico dell’uomo... morale: se girate per Odessa e vi viene incontro un cane, salutatelo con "Privet"!

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 4 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Wednesday, 24 September 2025 10:51
24/09 ore 08:30 aggiornamento

“WE WILL CONTINUE TO SUPPLY WEAPONS TO NATO (e poi ne faccian quel che vogliono...)”: OBBIETTIVO RAGGIUNTO


Non entro nemmeno nel merito dei tre quarti di supercazzola che compongono questo ennesimo annuncio presidenziale:
https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/posts/115255130298104593
pubblicato dopo un incontro di sette minuti (SIC! nota dal canale ucraino Legitimnyj)
https://t.me/legitimniy/20898
con Zelenskij, dove più che dirsi ciao e qualche altra frase di rito non han fatto, e per la cui stesura sicuramente ha richiesto più tempo dell’incontro suddetto.

Non entro neppure nel merito di chi cerca di prendere gli argomenti addotti sul serio, chiedendosi per esempio cosa è cambiato da un mese a questa parte. O dal cazziatone padronale di qualche mese fa a questa parte: anche se qui la risposta è semplice… giacca sopra la maglietta del sottoposto.

Mi concentro sull’ultima parte di intervento, dove sostanzialmente dice:
- noi continueremo a fornire armi alla NATO e la NATO ci faccia quel che vuole.
- nulla di personale, buona fortuna ai contendenti, senza rancore.

Qui è, a mio modesto parere, corroborato da tre anni e rotti di osservazione sul campo, la chiave di tutto. In questi tre anni abbiamo assistito, lo abbiamo ricordato fino a ieri, quindi in tempi non sospetti, a operazioni “a perdere” il cui unico senso, decaduto quello del “valore d’uso militare” dichiarato, era ricavato dall’unico risultato ottenuto:
- una quantità enorme di armamenti mandata – deliberatamente – in distruzione. A oggi, giusto per dare un totale parziale,
▫️ 667 aerei,
▫️ 283 elicotteri,
▫️ 86.260 droni,
▫️ 630 sistemi lanciamissili,
▫️ 25.220 carri armati e altri cingolati,
▫️ 1.592 lanciarazzi multipli montati su autoveicoli,
▫️ 29.851 obici e mortai,
▫️ 42.454 autoveicoli militari.
- oltre ovviamente a decine di migliaia di perdite PER OGNI OPERAZIONE (carne da cannone a perdere, per l’appunto, effetto collaterale indispensabile per l’ottenimento del primo e unico risultato tangibile).

La riduzione all’Ucraina a
- colonia, indebitata fino al collo,
- Stato kamikaze primo fornitore di manodopera e territorio a perdere per un sempre più fluido circolo merce-denaro-merce al complesso militare industriale padronale,
rischiava di interrompersi di fronte all’esaurirsi dell’armamentario Ex-Varsavia, ovvero venduto al massimo di profitto e a costo zero (RENDITA PARASSITARIA), e al dover proseguire unicamente con armi che – invece – di costi di produzione ne hanno. Non solo munizioni, droni, e supposte (in ogni senso) V2 come Abrams. Leopard, Gepard, Himars e Patriot. Ma ormai TUTTO.

Nell’impossibilità di appropriarsi di terre rare sempre più “rare”, nel senso di “rarefatte”, a disposizione di un regime ormai sempre più a parole, nell’impossibilità di accedere ad altre contropartite in natura – d’altronde, non si può aver la botte piena e la moglie ubriaca, uno Stato kamikaze a perdere dove collocare il proprio ciclo di realizzazione della merce-armamenti, ma anche dove sfruttare risorse ed estrarre profitto a costo zero, con infrastrutture miracolosamente salvate, continuità energetica, eccetera… -

… il padrone ha
- prima minacciato di andarsene, alzando così la contropartita
- poi imposto dazi come se non ci fosse un domani al vassallo europeo
- poi costretto lo stesso a ringraziarlo (!) per dazi variabili tra il 15% (flat) e il 50% (acciaio e prodotti finiti legati allo stesso, oltre 400 nuove voci doganali inserite nella lista soggetta a tale dazio)
- oltre che obbligarlo a spendere 600 MILIARDI, degli 800 previsti per il riarmo, IN ESCLUSIVA PRESSO IL SUO COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE.
- Kiev a questo punto, da Paese condannato alla sconfitta “in due settimane”, TORNA A ESSERE LA RUOTA PRINCIPALE DEL CICLO PRODUZIONE-RIPRODUZIONE MERCE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE PADRONALE, ED ENTRO CUI FAR GIRARE IL CRICETO UMANO – E A PERDERE – LOCALE.
- Kiev può vincere, Kiev può tornare ai confini del 1991, i russi sono in enormi difficoltà, l’economia va a rotoli, eccetera… tutto il resto è repertorio trito e ritrito, raccolto in un’unica supercazzola prematurata: prematurata in tre anni e mezzo di propaganda, sempre la stessa.

Ricapitolando: IL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE VENDE ALLA “NATO”, OVVERO ALL’UE, CHE POI CEDE (in conto vendita, in prestito, in dono, come caspita vuole, son problemi loro…) A KIEV… CHE OVVIAMENTE VINCE E RIPORTA I CONFINI A QUELLI DEL NOVANTUNO!
Se ne è accorto, sin da subito, l’editorialista del canale ucraino Rezident, passando anch’egli subito i tre quarti di supercazzola e andando dritto al finale: “США четко преследует свои цели, выходит из конфликта в Украине и перекладывает все затраты на ЕС, чтобы вызвать там социальный взрыв!”
https://t.me/rezident_ua/27560

La “RICETTA” della gestione Biden, LEND-LEASE DIRETTO, CHE AVEVA FRUTTATO LE PRIME CENTINAIA DI MILIARDI AL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE, era arrivata alla frutta. ERA DIVENUTA INSOSTENIBILE. OCCORREVA UNA NUOVA FORMULA. OGGI IL PROCESSO E’ STATO PORTATO A COMPIMENTO. OBBIETTIVO RAGGIUNTO.
A questo, del resto, serve l’alternanza nel bipartitismo a stelle e strisce: a dare CONTINUITA’ E IL MASSIMO DI QUANTITA’ POSSIBILE all’estrazione di profitto da parte dei soggetti che finanziano entrambi gli schieramenti. Ovvero le lobby delle armi.

Soluzione che fa contente anche le lobby nostrane, perché la stessa formula (Kiev vince, “aiutiamola”) sarà applicata per i duecento miliardi di euro di loro pertinenza. Che son soldi, in un momento in cui “NON SI BADA A SPESE” di fronte ai droni russi, ai jet russi, al nemico alle porte.

E quel “Good luck to all?” Non vorrà mica continuare a fare affari coi russi? MA CERTO! E NESSUNA NUOVA SANZIONE FINCHE’ GLI EUROPEI CONTINUERANNO A COMPRARE IDROCARBURI DAI RUSSI! PUNTO, SET, PARTITA, nota il canale ucraino Zerada in un commento a proposito (Красиво разбивает нарратив глобалистов, чтобы не вводить против РФ санкции).
https://t.me/ZeRada1/27054

COLLATERAL DAMAGES, “danni collaterali” di questa politica di distruzione?

- un Paese sempre più distrutto, indebitato, ridotto al grado di dipendenza coloniale in tutto e per tutto, ma è “per il suo bene” (Misery, non deve morire)

- un popolo dimezzato, e non dalle perdite nell’Est, ma dalla fuga, demoralizzato, abbattuto, schiavizzato (sempre “per il suo bene”)…

- i cartelli della droga latinoamericani che divengono veri e propri eserciti addestrati e forniti degli ultimi ritrovati (droni e tecniche di loro impiego sempre più complesso, ovvero combinato e coordinato ad altri movimenti sul terreno di blindati e artiglieria pesante)

- PROLIFERAZIONE DI TALI ARMAMENTI ANCHE FRA LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA EUROPEA: ARTICOLO DI META’ AGOSTO COMPLETAMENTE IGNORATO DAI MEDIA NOSTRANI, “Armas enviadas por la OTAN a Ucrania acaban en manos de los narcos de Almería”:
https://www.diariodealmeria.es/almeria/armas-enviadas-otan-ucrania-acaban_0_2004562213.html
“subfusiles Skorpion VZ-61 que pueden disparar 850 balas por minuto […], escopetas semiautomáticas, rifles Smith & Wesson, subfusiles checos CSA, pistolas Blow y Glock de calibre 9 y 45 milímetros, localizadores GPS, inhibidores de frecuencia y detectores de micro/balizas”.
NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE CAPITA, MA A MERAVIGLIARE STAVOLTA E’ STATA LA QUANTITA’ DI ARMAMENTI RITROVATI: No sería la primera vez que la Policía y Guardia Civil hacen frente a redes delictivas con las armas automáticas y fusiles de asalto enviados por la OTAN al frente ucraniano en nuestro país, si bien en esta ocasión ha sorprendido que, a través del mercado ilícito, haya llegado un volumen tan amplio y peligroso.
Lo denunciavamo poco fa, parlando dei narcos colombiani: ci arriveremo anche noi. Sbagliavamo. CI SIAMO GIA’ ARRIVATI. E la INTERPOL lo denunciava dal 2022. Ma anche qui, “è per il nostro bene”.

- e mentre le armi europee inviate in Ucraina ritornano in Europa in mano alla criminalità organizzata e i russi, laconicamente, commentano: “L’Europa continua a spararsi sui piedi” (Европа снова «стреляет себе в ногу»),
https://t.me/kastorka92/33740
il regime di Kiev non perde tempo e, dopo aver tirato il fiato per essere stato ancora salvato dal licenziamento padronale, DEPOSITA L’ENNESIMO DISEGNO DI LEGGE RESTRITTIVO DELLE LIBERTA’ INDIVIDUALI,
https://t.me/ZeRada1/27056
STAVOLTA CONTRO QUELLA DI STAMPA CHE NON POTRA’ PIU’ PARLARE DI SCHEMI CORRUTTIVI O COMUNQUE CRIMINOSI RIFERITI AL POTERE POLITICO. Le UNICHE notizie che potrà fornire saranno quelle FORNITE IN GIUDIZIO da un TRIBUNALE tramite apposita SENTENZA. Ovvero il copiaincolla della sentenza stessa, che avverrà magari dopo anni (предлагается автоматически признавать информацию недостоверной, если она не подтверждена обвинительным приговором суда). Ciao.

Ai russi, commenta laconicamente Rozhin, non cambia nulla. Stavolta, a differenza di MINSK, i russi sono andati avanti e le giravolte, gli inviti esquimesi, i teatrini inscenati quest’estate, “non hanno influito minimamente sui tempi di sviluppo delle operazioni in corso”, senza alcuna sospensione (Большая польза от текущего переговорного процесса, что в отличие от Минских соглашений он не влияет на темпы развития операций.)
https://t.me/boris_rozhin/180724
E tra un mese i natofascisti si troveranno con ancora meno territorio (Через месяц Украина потеряет еще часть своей территории) ma, soprattutto, con ancora meno soldati.

Non solo le perdite sul campo che sono in pieno aumento (1630 solo ieri, di cui 580 nella sola KRASNOARMEJSK)
https://t.me/divgen/73051
ma anche, come ricordavamo solo ieri, diserzioni, fuga all’estero, azioni armate per liberare gli ostaggi dei Te-Tse-Ka, attentati, malcontento crescente. Siamo solo a settembre, e dopo tre anni la lascia il tempo che trova anche la “lisciata” di Trump. Anche perché a una fetta ormai maggioritaria di popolo ucraino, e sempre maggiore, sperava fino a quest’estate di chiuderla qui, oggi in agenda c’è quello che per loro rappresenta un PROBLEMA PRIORITARIO: passare l’inverno. E la lisciata padronale assomiglia sempre più all’antico adagio: “La vostra soddisfazione è il nostro miglior premio”. Anche il titolo del film da cui tale adagio fu a suo tempo tratto, e sull’imitazione della cui scena (soprattutto dei tic...) si sono cimentate intere generazioni di italiani, purtroppo, ben si attaglia alla situazione attuale.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 7 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 23 September 2025 22:50
23/09 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI PENETRANO NELLA LINEA DI DIFESA NATOFASCISTA, LA OLTREPASSANO, PASSANO IL FIUME VOL’ČA (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73038?single
ED ENTRANO A IVANOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2990

A questo punto, con l’inizio della battaglia di Ivanovka, non tantissime strade come vediamo in realtà, i russi possono puntare a nord-est verso NOVOPAVLOVKA, ricongiungendosi ai loro compagni che hanno già sconfinato a est, o virare verso ovest, dando manforte ai compagni già impegnati in questa azione verso occidente, o aprire un’altra breccia puntando verso nord e allargando progressivamente la linea di fronte. Quest’ultima azione avrebbe un senso creando una sacca a est e tagliando gli approvvigionamenti all’attuale linea di difesa che cerca di arginare il movimento verso ovest dei russi su questo versante. Staremo a vedere.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI ENTRANO A NOVOSELOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2991
Prosegue l’aggiramento di KRASNYJ LIMAN da nord. Ma è la priorità, a questo punto, Krasnyj Liman? Guardiamo questa cartina con le fortificazioni:
https://t.me/divgen/73044?single
Muovendosi verso sud-ovest i russi raggiungerebbero SVJATOGORSK, taglierebbero la restante riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC ancora in mano ai natofascisti, tra cui anche KRASNYJ LIMAN, potendo infine procedere verso la stessa da un’ulteriore direzione aggirando peraltro le fortificazioni che invece ricoprono fittamente la via diretta verso sud-est.

Altra gatta da pelare per i natofascisti, che per contrastare questa azione dovranno dispiegare ulteriori forze, eccetera eccetera.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

Il Ministero della difesa russo è uscito oggi con un rapporto dettagliato sull’andamento della battaglia:
https://t.me/mod_russia/56902

- 5667 edifici liberati su 8667 di una città trasformata in fortezza (крепость) con la consueta tattica di impiegare gli edifici come fortificazioni a perdere rinforzate da costruzioni in cemento armato e protette da campi minati (Практически каждое здание представляло из себя хорошо оборудованную в инженерном отношении и защищенную долговременную огневую точку. Фактически город был превращен в «крепость» с использованием железобетонных сооружений и минных полей);
- 700 soldati, tra cui nazisti del reparto Freikorps, terroristi del cosiddetto “corpo volontari russi” e forze speciali del GUR, sono stati intrappolati in una sacca a nord (quella per intenderci rimasta fra le due ali d’attacco russe, NdT)
- di questi, 250 sono già stati liquidati
- dall’inizio di questa battaglia il nemico ha già perso 1.800 uomini, 36 carri armati e altri blindati, 2 lanciarazzi multipli e 137 fra mortai e cannoni.

I natofascisti cercano affannosamente di chiudere il recinto quando ormai i buoi sono scappati. Di fatto, l’azione in corso non solo ha compromesso la tenuta di Kupjansk, ha provocato ricadute estremamente positive anche a est di Kupjansk, dove i russi avanzano e riducono l’area attualmente controllata dai natofascisti, avvicinandosi a Kupjansk stessa. Staremo a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 23 September 2025 14:43
23/09 ore 13:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN

I russi avanzano sia a JAMPOL’ (cartina ultimi avanzamenti qui):
https://t.me/z_arhiv/32480?single
che da nord (cartina aggiornata qui):
https://t.me/z_arhiv/32483

Situazione vista con ESTREMA PREOCCUPAZIONE dai canali di parte avversa (loro cartina qui):
https://t.me/the_military_analytics/24853
dove si vedono chiaramente, grazie alle frecce, le direttrici d’attacco russe. Al contempo, constatando l’attuale impossibilità di fermarle.

VERSO SEVERSK

DOPPIO MOVIMENTO SEGNALATO,

- prima da NORD, NORD-OVEST scendendo da SEREBRJANKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2988
e – cartina fortificazioni alla mano – travolgendo una linea di difesa e scavalcandola
https://t.me/divgen/73025?single
A questo punto, la tenuta della linea fortificata nord-sud che sinora ha difeso i natofascisti di stanza a SEVERSK da est, è quantomeno compromessa;

- poi da SUD, culminato con la LIBERAZIONE DI PEREEZDNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2989
Con quest’ultimo avanzamento i russi creano i presupposti, a est per l’ennesima SACCA. La cui entità potrebbe aumentare qualora i russi proseguissero dritti verso nord liberando ZVANOVKA, un paesino a poco più di due chilometri dalla stessa SEVERSK proveniendo da sud.
Dovessero, i russi provenienti dalle due punte meridionali e coincidenti con strade e strade ferrate, CONVERGERE verso ZVANOVKA, la sacca sarebbe già chiusa e liquidata. Cartina fortificazioni a supporto:
https://t.me/divgen/73033?single
Lungo la “V” rovesciata che manca a chiudere la sacca, proprio niente. Ma anche la linea fortificata che attende i russi subito a nord è ormai messa in pericolo dall’attacco contemporaneo dei russi provenienti da nord: movimento sintetizzato in questa cartina.
https://t.me/Tatarinov_Rus/59491

In altre parole, l’inizio della battaglia di SEVERSK è sempre più imminente.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I RUSSI AVANZANO VERSO USPENOVKA E POLTAVKA (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32489
liberate le quali si porterebbero a 15 km da GULJAJPOLE da nord-est.


Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 23 September 2025 10:08
23/09 ore 08:30 aggiornamento

RESE DEI CONTI IN CORSO

Rese dei conti al plurale. Lotte intestine, guerra civile in corso che aumenta di intensità, coinvolgendo anche fette di società sinora rimaste sotto il controllo ferreo del blocco natofascista.
Il comando militare dell’oblast’ di IVANO-FRANKOVSK’ ha diramato un dispaccio dove denuncia l’assalto alla caserma dei TE-TSE-KA da parte di un commando di “sconosciuti” che ha liberato tre detenuti:
https://t.me/ZeRada1/27036
https://t.me/legitimniy/20893

I Te-Tse-Ka non accennano ad allentare la presa sulla società civile, non limitandosi ai posti di blocco di giorno, e relativi pestaggi ai civili alla luce del sole, ma orchestrando anche raid notturni:
https://t.me/legitimniy/20892

I servizi segreti (SBU e GUR), a loro volta dipendenti da diversi servizi stranieri (CIA e Mi6) sono anch’essi ai ferri corti:
https://t.me/skosoi/7876

Questo, mentre Zelenskij sente il fiato sul collo dei mister e Zaluzhnyj a bordo campo si è già tolto la tuta e sta facendo riscaldamento:
https://t.me/rezident_ua/27550

Al che decide mosse come questa, DISEGNO DI LEGGE 14059 DEL 22/09/25 presentato alla Rada
https://t.me/ZeRada1/27030
… che consente l’invio delle truppe all’estero! MA COME… NE STATE SBATTENDO AL FRONTE A FROTTE, SENZA PREPARAZIONE, SENZA ADDESTRAMENTO, SOLO PER OPPORRE CARNE DA CANNONE ALL’AVANZATA RUSSA (come a Kupjansk
https://t.me/motopatriot78/42627
e a Krasnoarmejsk)
https://t.me/motopatriot78/42622

… AL PUNTO CHE PIGLIATE I SOLDATI DI STANZA ALLE OFFICINE MILITARI DI RIPARAZIONE (CHE PERALTRO MINACCIANO LA DISERZIONE IMMEDIATA), I PILOTI DI DRONI,
https://t.me/MediaKiller2021/19468
E ALTRO PERSONALE INDISPENSABILE PER PROSEGUIRE NEL CONFLITTO...

… E FATE UN DISEGNO DI LEGGE PER AUTORIZZARE L’INVIO DI TRUPPE ALL’ESTERO?

Il canale ucraino Zerada commenta: MOLDAVIA… a una settimana dalla guerra, pardon, dalle elezioni.
https://t.me/ZeRada1/27037
ELEZIONI PRESIDENZIALI DOMENICA. La Sandu dichiara che se vince l’opposizione, porterà la Moldavia in guerra. L’opposizione dichiara che se vince la Sandu, porterà la Moldavia in guerra.

Zerada commenta:
In questa situazione i poveri moldavi sono in un vicolo cieco: perde la Sandu, guerra sarà; vince la Sandu, guerra sarà. 🤷‍♂️
В такой ситуации бедные молдаване, по идее, должны чувствовать какую-то безысходность: проиграет Санду - будет война, победит Санду - будет война🤷‍♂️


In realtà, è la Sandu che è corteggiata da anni per entrare nel conflitto con la Transnistria prima e la Russia poi. ZELENSKIJ HA APPENA PARLATO CON LA SANDU. Del tempo, naturalmente, e del riscaldamento climatico... e oggi, A UNA SETTIMANA DA QUESTE ELEZIONI, Kiev autorizza i suoi soldati a trasferirsi all’estero… coincidenze.

La situazione, rispetto alle mini-maidan ormonali d’agosto, è DECISAMENTE PEGGIORATA. È passato solo un mese, sembra ieri… è ieri… ma la situazione sta degenerando. Questo, al netto della fallita diversione dei "droni russi", ormai morta e sepolta. Ma ne avremo probabilmente una alla settimana, in questa fase. Prima che la situazione sul campo collassi, prima che il malcontento popolare viri decisamente sul conflitto armato, si giocheranno il tutto per tutto su altri fronti. Cercando di aprirli, cercando di coinvolgere altre parti nel conflitto, cercando di di sparigliare le carte.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 7 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 22 September 2025 22:10
22/09 ore 08:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA


I RUSSI ENTRANO A PLEŠČEEVKA, a sud-est di Konstantinovka (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2987

Come si può notare dalla cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/72998?single
il senso della progressione non potrà semplicemente essere da sud-est a nord-ovest, perché è proprio lungo questa direttrice che i russi troveranno di traverso una notevole mole di fortificazioni a difesa della cittadella. Ecco quindi l’importanza di distruggerle attraverso un intenso lavorio ai fianchi, a opera dei loro compagni provenienti da nord. Staremo comunque a vedere.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Faber
Tuesday, 23 September 2025 06:22
Condivido questa intervista all'ex Capo di stato maggiore ucraino (2014-2019), il Generale Viktor Muzhenko: https://texty.org.ua/fragments/114022/we-had-a-chance-to-win-on-the-battlefield-and-still-have-it-general-muzhenko-on-how-to-stop-the-russians/

Al di là delle solite vaccate di propaganda (ad esempio è ancora convinto che la vittoria è possibilissima), fa alcune rivelazioni e considerazioni interessanti. Ad esempio rivela che quando si stava pianificando la controffensiva del 2023 non avevano neppure effettuato una ricognizione per valutare lo stato delle difese russe.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Tuesday, 23 September 2025 11:02
Cari compagni, Faber, csf0137 e tutti,

ho appena chiuso un pezzo che raccoglie criticità interne al fronte natofascista SEGNALATE DA PIU' FONTI IN UN MENO DI VENTIQUATTR'ORE, peraltro per motivi di timbratura elencandole soltanto senza entrando troppo nel merito di ciascuna.

Non mi è mai capitata una cosa simile.

A questa aggiungiamo il "generale furbetto", segnalato da Faber che ringrazio, dell'intervista: furbetto o veramente con problemi psicologici seri, se davvero convinto di quanto afferma.

Il riferimento non va solo a "la vittoria è vicina" giustamente segnalato da csf0137, che assomiglia alla scena di quel pugile suonato che torna all'angolo, salvato dal gong, e il secondo che gli dice "vai forte!" (omettendo ... al tappeto alla prossima).

Il riferimento va anche alle mezze verità che seguono. E' vero, infatti, che i soldati a Rabotino 2023 son stati mandati a crepare. Ma se dice (riporto perché non ho ancora avuto modo di vedere l'intervista) che non avevano effettuato neppure una ricognizione, o mente sapendo di mentire, o ha mandato e manda al macello uomini convinto di combattere i marziani.

Mi ricordo ancora le foto satellitari della NASA - della NASA! - dei lavori quasi ultimati della cosiddetta LINEA SUROVIKIN... con la NEVE INTORNO!!! MARZO 2023!!! Sapevano benissimo che i russi lì li aspettavano. DA MESI.
E ciò nonostante
O PROPRIO PER QUESTO - parigi val bene qualche decina di migliaia di uomini al macello -
decisero di portare a fine noleggio qualche migliaio di armamenti, così che il complesso militare industriale potesse finalmente presentare il conto di merce, finalmente, marxianamente, "realizzata". In loco. Accompagnati da materiale a perdere detto anche esseri umani, trattati come imballi.

Poi abbiamo Kursk 2024.

Poi basta. E non perché non avessero intenzione. Qualche carro armato o blindato ogni tanto TENTA ANCORA di sconfinare. Lo centrano, se ce la fa, torna indietro. Altrimenti, resta lì fumante. Semplicemente, non ne hanno più per fare come han fatto sinora.

E allora si giocano le ultime carte:
- temporeggiano non bevendo spuma, come Tapparella della canzone di Elio, ma pigliando tecnici specializzati alla manutenzione e alla riparazione dei mezzi rimorchiati malconci dal fronte e che fino a ieri si potevano ancora salvare... da oggi non più... e sbattendoli in prima linea con la baionetta tra i denti. Stesso discorso per i piloti di droni. Meno droni, anche loro con la baionetta tra i denti. Di quanto può differire la fine una mossa del genere, visto che dall'altra parte non hanno alcuna fretta di concludere?

Anzi, tra annientare una divisione prima, e in condizioni di vantaggio tattico, visto che finiscono in un calderone approntato proprio per cuocerli a puntino, e annientarla dopo con mille incognite, mai rimandare a domani con tanti punti di domanda quel che puoi fare oggi in relativa sicurezza.

- temporeggiano... in attesa che qualcosa accada, quindi, FUORI DAL CAMPO di battaglia, PRIMA CHE QUALCOSA DI IRREPARABILE ACCADA SUL CAMPO di battaglia. E allora un golpe in Moldavia, o elezioni vinte "democraticamente" come in Romania e poi... via di secondo fronte. Quello che i polacchi si rifiutano categoricamente di aprire. E prima ancora dei polacchi i georgiani. Ma i moldavi... non possono ancora a lungo dire di no. O FORSE SI. E allora tutte le riserve buttate nel calderone, financo i tecnici essenziali al MERO CICLO DI PRODUZIONE E RIPRODUZIONE DEL VALORE D'USO DELLA MACCHINA BELLICA, faranno sentire la loro mancanza. E non poco.

Questo unito al resto. Davvero, la sensazione è che la mini-maidan dei diciottenni, a confronto di quel che sta accadendo, è nulla.

Cosa sta accadendo è difficile leggerlo, oltre a quanto riportato. Leggerlo nel senso di interpretarlo correttamente. Ci mancano TROPPI, TROPPI pezzi. Per esempio, il patàca attuale è conscio di quanto sta accadendo? Si, e ciò nonostante va avanti a intricare e complicare e peggiorare la situazione politico-sociale interna per dire ai suoi padroni... questa la matassa, la posso sbrogliare solo io? Ci posso metter mano solo io? Io e non altri (quello che si sta scaldando a bordo campo, pardon a Londra)? E' questo il suo gioco?

Oppure sta PORTANDO LA SITUAZIONE AL TRACOLLO, quindi SE LA SVIGNA col conto in banca pieno e le macerie fumanti e un popolo distrutto a chi verrà dopo?

Oppure è proprio un imbecille con un copione davanti e il proprio, enorme, ego che prende ogni tanto il sopravvento ma che non è capace di andare oltre il proprio ombelico? Tenuto su non perché machiavellicamente ago della bilancia ma solo perché Mascellone a Londra non lo vogliono rischiare di bruciare mentre tutto va male... ma la sequenza corretta sarà:
- tracollo
- resa dei conti finale, con relativi tumulti pilotati
- mister che chiama il cambio
- cacciata del tiranno A (irrilevante se coi piedi stesi all'altare maggiore o con le sue gambe) per ingresso del tiranno B (anche il passaggio campanella a questo punto irrilevante...)?

E chi lo sa... io qui alzo le braccia. Può darsi anche che i russi arrivino, nel tracollo generale, a Leopoli, per quello che ne sappiamo noi. Fantascienza? Forse. Forse no. Chi prevedeva un anno fa il tracollo di Assad? E abbiam visto come è andata a finire.

Probabile, a questo punto, in caso di scenario "siriano", ANCHE QUESTO SCENARIO: polacchi che appena vedono i russi a Kiev sconfinano a Leopoli, per portarsi a casa un po' di ovest. Stesso i romeni, i moldavi, eccetera.

A questo punto la cosa più assurda di tutto questo è che ISTANBUL 2022, quello già firmato e stracciato da Johnson in faccia ai firmatari, sarebbe stato ANNI LUCE MEGLIO DELLA SITUAZIONE ATTUALE. E i russi ancora qualche mese fa rispetto a quello scenario chiedevano le altre due regioni uscite con referendum e basta.

Lo scenario che si prospetta l'anno prossimo potrebbe essere MOLTO diverso. Ma Bankovaja non si preoccupa, i suoi padroni nemmeno. I russi, a questo punto, prendono atto e vanno avanti. E se ad andare in TILT sarà prima la situazione INTERNA che quella ESTERNA, AL FRONTE - ricordiamo che c'è anche un INVERNO alle porte... anche se a nessuno dei summenzionati dirigenti importa - LA PERCEZIONE POPOLARE DEI RUOLI SINORA - ANCORA - DISTINTI DI AGGRESSORE E DIFENSORE POTREBBERO CAMBIARE. Sostanzialmente.

Staremo a vedere. Un abbraccio a tutti
Paolo
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
csf0137
Tuesday, 23 September 2025 08:56
cioè condividi uno che dice, riporto testualmente ;
"si, sembra che la Russia stia vincendo ma i suoi successi sono solo tattici e questo da la falsa impressione di una avanzata.. non abbiamo nessun motivo di porre fine a questi successi ("che ci frega!?" - questo lo aggiungo io di mia sponte perché mi sembrava rendesse meglio il concetto)..l'Ucraina può vincere, vincere, vincere (e vinceremo in terra, in cielo... etc, etc..) ... certo abbiamo sbagliato a voler chiedere inizialmente dei negoziati ma oh.. che ci vuoi fare, tutti possono sbagliare... ma si, i russi avanzano tutti i giorni ma in realtà non avanzano affatto, siamo in uno stato di stallo infinito come nel paradosso della freccia di Zenone... poi, diciamocelo chiatamente, con tutta la gente che si presenta spontaneamente al fronte per combattere, giovani, vecchi, malati, ritardati, scacchisti, ex pugili suonati, capotereni, puerpere, carpentieri e violinisti, tutti volontari tra l'altro, la nostra vittoria è assicurata..."
Questo è uno a cui la pensione ha fatto male e avrebbe bisogno non di spazio su riviste di geopolitica ma di uno spazio protetto in un luogo quieto dove potrebbe ricevere adeguate cure psichiatriche per poter almeno calmierare le sue distorsioni di giudizio.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Faber
Tuesday, 23 September 2025 11:39
Beh d'altronde non può mica uscire dalla propaganda di regime (anche perchè sorvola sul fatto che anche lui è responsabile della situazione attuale), anche se poi si contraddice quando sottolinea gli errori che hanno commesso.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 22 September 2025 14:53
22/09 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


I RUSSI CONTINUANO AD AVANZARE DA EST, PASSANDO STEPOVAJA NOVOSELOVKA
https://t.me/motopatriot78/42590
Undici chilometri dalle punte più avanzate di questo movimento e il confine est di KUPJANSK.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI BONIFICANO QUASI DEL TUTTO SHANDRIGOLOVO E PROSEGUONO VERSO SUD, DIREZIONE DOBRYSHEVO
https://divgen.ru/event/2985
Liberata la quale, mancheranno quattro chilometri a KRASNYJ LIMAN.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

LIBERATA KALINOVSKOE (cartina qui
https://divgen.ru/event/2986
e ammissione del buon Petrenko con foto a conferma qui)
https://t.me/petrenko_iHS/9654
I russi proseguono verso ovest. Siamo poco sotto ORESTOPOL’ dove abbiam visto i russi essere arrivati stamane:
(cartina qui
https://divgen.ru/47.95542/36.45112/12
e qui)
47.95542, 36.45112
E anche qui si apre una via a ovest che dopo 15 km e quattro paesini porta alla strada che da nord arriva a GULJAJPOLE, di cui parlavamo stamane. Sostanzialmente, come mostra questa cartina,
https://t.me/divgen/72982?single
la via coincide con le fortificazioni esistenti. Fortificazioni smantellate lateralmente, dal loro punto più debole, una dietro l’altra. Volendo, infine, seguendo la direttrice indicata in questa cartina,
https://t.me/Tatarinov_Rus/59466
sia apre un’altra strada per arrivare a POKROVSKOE. Da sud-est, in questo caso.

Contestualmente, i russi avanzano anche da poco più a sud verso ovest e giungono a NOVOGRIGOROVKA,
https://t.me/beard_tim/27561
dove ora infuria la battaglia. Nel complesso stabilizzare quest’area appare oggi altamente improbabile.


Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 22 September 2025 14:53
22/09 ore 13:30 aggiornamento

BATTAGLIA DI KUPJANSK


I RUSSI CONTINUANO AD AVANZARE DA EST, PASSANDO STEPOVAJA NOVOSELOVKA
https://t.me/motopatriot78/42590
Undici chilometri dalle punte più avanzate di questo movimento e il confine est di KUPJANSK.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI BONIFICANO QUASI DEL TUTTO SHANDRIGOLOVO E PROSEGUONO VERSO SUD, DIREZIONE DOBRYSHEVO
https://divgen.ru/event/2985
Liberata la quale, mancheranno quattro chilometri a KRASNYJ LIMAN.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

LIBERATA KALINOVSKOE (cartina qui
https://divgen.ru/event/2986
e ammissione del buon Petrenko con foto a conferma qui)
https://t.me/petrenko_iHS/9654
I russi proseguono verso ovest. Siamo poco sotto ORESTOPOL’ dove abbiam visto i russi essere arrivati stamane:
(cartina qui
https://divgen.ru/47.95542/36.45112/12
e qui)
47.95542, 36.45112
E anche qui si apre una via a ovest che dopo 15 km e quattro paesini porta alla strada che da nord arriva a GULJAJPOLE, di cui parlavamo stamane. Sostanzialmente, come mostra questa cartina,
https://t.me/divgen/72982?single
la via coincide con le fortificazioni esistenti. Fortificazioni smantellate lateralmente, dal loro punto più debole, una dietro l’altra. Volendo, infine, seguendo la direttrice indicata in questa cartina,
https://t.me/Tatarinov_Rus/59466
sia apre un’altra strada per arrivare a POKROVSKOE. Da sud-est, in questo caso.

Contestualmente, i russi avanzano anche da poco più a sud verso ovest e giungono a NOVOGRIGOROVKA,
https://t.me/beard_tim/27561
dove ora infuria la battaglia. Nel complesso stabilizzare quest’area appare oggi altamente improbabile.


Aggiornamenti a seguire.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 22 September 2025 14:54
*** DOPPIONE ***
Per motivi strani ha caricato due volte, considerare solo l'aggiornamento sotto.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 22 September 2025 10:24
22/09 ore 08:30 aggiornamento

VOLCHANSK - KUPJANSK

Una linea di fronte che si fa sempre più interessante. Mentre i natofascisti celebrano le loro “vittorie” a SUMY
https://divgen.ru/event/2981
dove, sostanzialmente, il gruppo SEVER dopo aver rimesso in sicurezza i confini di KURSK e BELGOROD, ora gioca all’elastico nella fascia di sicurezza che si è creato in terra di SUMY (“aktivnost’ snizilas’” l’attività si è ridotta)
https://t.me/motopatriot78/42576
sempre lo stesso gruppo SEVER è impegnato a est in un compito ben più ambizioso. Ma andiamo con ordine.

SUMY era completamente staccata dall’area di azione attuale, troppo a ovest, con troppi chilometri per poter pensare minimamente di “dialogare” con altre aree di conflitto sulla linea di confine: un po’ come prendere di petto ora CHERSON. I russi fecero questo partendo da Sebastopoli per arrivare a Mariupol’, sì, ma eravamo nel 2022, le difese erano sguarnite, si muovevano lungo superstrade e autostrade macinando decine di chilometri al giorno, ma
1. erano altri tempi, ora due trincee e qualcuno di piantone lo han messo anche alla frontiera con la Romania (i raccomandati...); un avanzamento così tranquillo per centinaia di chilometri complessivamente sarebbe impossibile.
2. il gioco valeva la candela, poiché oltre a essere un rischio calcolato occorreva in quel momento unire due fronti, di fatto, facendo tornare russo per intero il Mare d’Azov. Era un obbiettivo prioritario per mettere in sicurezza gli approvvigionamenti e le comunicazioni nel caso i natofascisti fossero riusciti a far saltare del tutto il Ponte della Crimea. Obbiettivo tentato – lo ricordiamo, facendo saltare per aria un autista ignaro di tutto alle tre di notte mentre transitava – e sostanzialmente fallito, anche se si coprirono di ridicolo con emissioni filateliche speciali delle Poste Ucraine riprodotte a manifesto in istallazioni all’aperto e sul cui sfondo gli ultras potevano ritrarsi… foto che fecero il giro della rete e che furono modificate nei tre anni successivi cambiando sfondo e mettendo al posto del ponte in fiamme l’ennesimo obbiettivo natofascista perso, e definitivamente. Già allora, comunque, mentre quell’autista insieme a una famiglia che lo stava superando in macchina saltavano per aria, il Ponte di Crimea aveva perso qualsiasi centralità militare, avvenendo ormai l’approvvigionamento delle oblast’ di ZAPOROZH’E-CHERSON per la via più breve da Mosca, ovvero via ROSTOV-DNR… grazie, per l’appunto, a questa operazione iniziale partita a OLTRE 250 KM DI DISTANZA DALL’INCONTRO SULL’ELBA CON LE TRUPPE PROVENIENTI DALLA DNR, OVVERO SOPRA MARIUPOL’.

Oggi tutto questo è fantascienza. Per il momento. Dovesse riverificarsi, assisteremmo a un vero e proprio TRACOLLO. Da una parte o dall’altra, con truppe che spingono i naftoni al massimo di giri concepibili per quei motori lungo strade sguarnite e nel giro di pochi giorni arrivano alle rispettive capitali (remember Wagner…). Guerra di manovra… per quello che le condizioni sul campo la potevano render possibile.

SUMY non aveva prospettive. Anche Putin, sin da subito dopo aver ringraziato il capo di stato maggiore a nome di tutte le forze armate per la liberazione di KURSK e BELGOROD, ha indicato come UNICO obbiettivo strategico nell’area la creazione di una “zona kontrolja”, un’area cuscinetto per impedire incursioni natofasciste in terra di Kursk. Ma da lì si vedeva già allora e si vede chiaramente anche adesso allargando la cartina che DA SUMY NON SI VA DA NESSUNA PARTE. In un contesto, come questo, non di “guerra di manovra” come fu possibile nel febbraio 2022.

Per mesi, comunque, ha consentito ai russi di alleggerire il loro compito nella DNR. Ovvero, di continuare a perseguire obbiettivi realmente strategici mentre settantamila uomini e settemila mezzi erano annientati nella campagna-di-russia-2.0 e nei mesi successivi. Ivi inclusi i “contrattacchi” attuali.

Dove sempre il gruppo SEVER, nel silenzio generale, senza proclama alcuno, si è attivato, e da un mesetto abbondante se non di più, è DA VOLCHANSK A KUPJANSK.

Se ne è accorto anche l’UFFICIALE DELLE FF.AA.UU. dal nome di battaglia ALEKS che fa un po’ il battitore libero sui canali telegram, giusto per dire “anche noi siam liberi di parlare”. E cosa dice il buon Aleks? Ci propone questa cartina:
https://t.me/officer_33/6213
DOVE RIESCE A ISCRIVERE NEL QUADRATO CHE HA ALL’ESTREMO N-O VOLCHANSK E A QUELLO S-E KUPJANSK, UN CERCHIO DI 45 KM DI DIAMETRO, DOVE I DRONI RUSSI, A SUO DIRE, GIA’ LA FANNO DA PADRONE.

E I RUSSI, IL GRUPPO SEVER NELLA FATTISPECIE, E’ PROPRIO SULLA QUADRATURA DI QUESTO CERCHIO CHE SI STANNO CONCENTRANDO!

Non è un caso che gli ultimi tre aggiornamenti di divgen riguardino proprio questa linea di fronte:
1. ESPANDENDO L’AREA DI CONTROLLO A META’ STRADA FRA VOLCHANSK E KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2982
2 e 3: mostrando IMPORTANTI AVANZAMENTI (in un’area rimasta bloccata da oltre un anno!) A OVEST DI VOLCHANSK (cartine qui
https://divgen.ru/event/2983
e qui)
https://divgen.ru/event/2984

Ecco allora che il significato complessivo di quest’azione prende sempre più piede. Anche perché, nel frattempo, i russi spingono nella stessa KUPJANSK, erodono già le difese a est della stessa e più a sud, contestualmente all’avanzamento verso KRASNYJ LIMAN, spingono verso ovest per raggiungere ovunque il fiume OSKOL. Fiume però già superato a nord, per ora sopra Kupjansk, poi…

… POI LA DEPUTATA DI SLUGA NARODA MAR’JANA BEZUGLA TRA UN SELFIE E L’ALTRO CI RENDE PARTECIPI DI UN SUO INCUBO RICORRENTE… QUELLO DOVE I RUSSI VANIFICANO I RISULTATI DELLA CONTROFFENSIVA NATO DI SETTEMBRE-OTTOBRE 2022!
https://t.me/marybezuhla/4870

Con la differenza, ricordiamo, che qualora i russi riuscissero a raggiungere IZJUM, BALAKLEJA, eccetera, LA SITUAZIONE SAREBBE DIAMETRALMENTE OPPOSTA A QUELLA DI SETTEMBRE 2022! Coi russi che proseguirebbero, PER ESEMPIO, E SENZA IMPELAGARSI A OVEST SU CHARKOV, ANCHE SOLO VERSO SUD
- mandando in tilt la restante oblast’ di CHARKOV e
- quella immediatamente sottostante di DNEPROPETROVSK
- TORNANDO, IN ULTIMA ANALISI, A UNA GUERRA DI MANOVRA CHE, IN QUESTA FASE, SAREBBE DEVASTANTE.

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK

I russi raggiungono ORESTOPOL’ (Орестополь)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59457
posizione qui
https://divgen.ru/47.95574/36.45566/12
e qui
47.95574/36.45566

il che porterebbe i russi a meno di 15 chilometri dalla strada che approvvigiona GULJAJPOLE da nord. Non l’unica, certamente, ma la principale. Aprendo peraltro a ovest per il rientro nell’oblast’ di ZAPOROZH’E. Un rientro che sarebbe devastante per le truppe natofasciste poste più a sud in quella che andrebbe a configurarsi come un’enorme sacca.

Anche qui, qualora l’attuale attività russa, già DECISAMENTE “SPIGLIATA” per i loro parametri usuali, dovesse DIVENIRE “GUERRA DI MANOVRA”, ovvero dall’altra parte la linea di difesa collassasse, i risultati sarebbero paragonabili a quelli di febbraio 2022. Con effetti, stavolta, ben più incisivi di quelli fissati a marzo 2022 e con cui i russi volevano chiudere la faccenda.

Terremo anche qui monitorata la situazione.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 3 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Monday, 22 September 2025 16:24
Non è del tutto esatto che da Sumy non si vada da nessuna parte. Certo, non conviene scendere verso Sud . ma, personalmente, avrei fatto uno sforzo per tagliare verso ovest, privando l'ucraina della zona fra Russia e Bielorussia. Una vera zona cuscinetto... almeno 200 km in più per droni e missili diretti verso Mosca o Leningrado. Russi liberati e non più soggetti ad arruolamento forzato. Spada di Damocle sulla stessa Kiev, a portata non solo di Iskander, ma anche dei terribili Graf nordcoreani
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Monday, 22 September 2025 19:17
Purtroppo i droni vanno lo stesso, idem per i missili, su Doneck e Belgorod. Quello è operativamente un altro problema risolvibile con la fine della SVO.
Ps nessun russo dopo il 2022 è soggetto ad arruolamento. Anche grazie al fatto che i russi si sono dati delle priorità.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Sunday, 21 September 2025 20:25
21/09 ore 20:00 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN - SEVERSK

I RUSSI AVANZANO A OVEST DI SEREBRJANKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2980

ripuliscono entrambe le rive del SEVERSKIJ DONECK per qualche chilometro buono e raggiungono la strada che piomba da nord su SEVERSK. Tutto questo, mentre l’area dei combattimenti arriva a DRONOVKA ormai da nord e da est.

I canali natofascisti disegnano questa cartina, per certi versi peggiore:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59418
E’ innegabile, comunque la si giri, che la situazione è tutt’altro che stabilizzata e sempre più rapidamente tendente al peggioramento.

A JAMPOL’ i russi TAGLIANO DA NORD aggirandola e bloccando una delle principali vie di approvvigionamento alla stessa:
https://t.me/beard_tim/27547
Questo mette in difficoltà non solo la rete di comunicazioni, con conseguente indebolimento, ma si ripercuote a catena sull’intera area che da JAMPOL’ è servita come via di comunicazione principale.

Sopra KRASNYJ LIMAN, i russi avanzano di due chilometri e proseguono nella bonifica dell’area di ŠANDRIGOLOVO dove i natofascisti mantengono ancora la loro presenza (cartina qui):
https://t.me/RVvoenkor/100168

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermato l’avanzamento da sud riportato ieri. Anche se NOVOPAVLOVKA non è ancora stata liberata del tutto (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59450
al confine sud di KRASNOARMEJSK mancano ormai solo 800 metri.


Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Sunday, 21 September 2025 00:19
20/09 ore 23:50 aggiornamento

VOLČANSK – KUPJANSK


Come prevedibile (e previsto da noi già ai primi avanzamenti) i russi hanno sfondato fra Volčansk e Kupjansk per tagliare l’area dell’oblast’ di CHARKOV in due e poi riunirsi a uno dei due estremi, avendo anche pronosticato che quello più facile da raggiungere era quello sud. E così sta accadendo (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2977

Questa avanzata russa chiude in una morsa KOLODEZNOE e quasi unisce questo fronte appena aperto a quello più consolidato di KUPJANSK. Per togliere quel “quasi,” meno di tre chilometri.

Aggiornamenti a seguire da domani notte.

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI HANNO QUASI LIBERATO ŠANDRIGOLOVO
https://divgen.ru/event/2978
Mossa che consentirà, una volta completata e senza ulteriori intoppi,di proseguire e a velocità maggiore verso Krasnyj Liman. In serata giungevano voci del ritiro dei natofascisti dalle ultime postazioni occupate:
https://t.me/beard_tim/27534

Nel frattempo, l’intera foresta sopra SEREBRJANKA è stata liberata, anche negli ultimi punti:
https://t.me/divgen/72935

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI CONQUISTANO POSIZIONI IMPORTANTI A SUD E RAGGIUNGONO ANCHE DA QUESTA DIREZIONE LE PORTE DELLA CITTÀ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2979

Mossa anche questa molto importante perché, coi russi a NOVOPAVLOVKA, si creano i presupposti per l’ennesima sacca a sud. SCAVALCANDO, come mostra la cartina con le fortificazioni
https://t.me/divgen/72931
un’intero aggregato di linee di difesa, chiuse anch’esse nella sacca.

Aggiornamenti a seguire da domani sera.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Saturday, 20 September 2025 12:04
20/09 ore 12:00 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I russi liberano BEREZOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2976

Osservando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/72920?single
è possibile notare come stiano proseguendo nello smantellamento delle stesse da est, che ci siam già detti essere il lato più vulnerabile delle stesse. Inoltre, seguendo le fortificazioni via via in smantellamento, troviamo la strada che incrocia un’altra via di comunicazione, ben più importante: quella che collega verticalmente GULJAJPOLE a POKROVSKOE
https://t.me/beard_tim/27520
Quando i russi la raggiungeranno, e mancano 14 chilometri perché ciò accada, GULJAJPOLE sarà tagliata da nord ovvero della via di comunicazione principale per il suo approvvigionamento. A quel punto l’operazione di liberazione della stessa potrà prendere forma.

Anche perché, parallelamente a quanto avviene a questa altezza, anche subito più a sud i russi spingono verso ovest,
https://t.me/frontbird/26092
accorciando le distanze con quello che sarà il luogo della prossima, importante, battaglia.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Saturday, 20 September 2025 01:22
19/09 ore 23:50 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


La cartina di fine giornata di divgen riprende quanto da noi riportato in pausa pranzo e lo arricchisce di nuovi avanzamenti da parte russa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2975

In sostanza, un quinto di quella porzione di oblast’ di Dnepropetrovsk che inizia a est con la DNR e finisce a ovest con l’oblast’ di Zaporozh’e, è diventata russa per circa un quinto.

Aggiornamenti a seguire domani.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 19 September 2025 15:31
19/09 ore 13:30 aggiornamento

FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK


I RUSSI LIBERANO MURAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2973
ultimo paesino della DNR prima del valico di oblast’. Prossima fermata, a questo punto anche direttamente dalla strada da EST: NOVOPAVLOVKA. Questa la cartina delle fortificazioni che attendono i russi:
https://t.me/divgen/72893?single
Si, un piccolo cerchio intorno l’han fatto. E già con non poche “falle”, a esser generosi. Ma sicuramente non è questa cosa qui (cartina delle fortificazioni intorno a KRAMATORSK):
https://t.me/opor_2014/19090?single
In altre parole, Novopavlovka rischia di esser la prossima. Lungo tutto un arco da est a sud-ovest.

Più a sud, i russi liberano NOVOIVANOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2972
prossima fermata USPENOVKA. Senza nessuna fortificazione lungo il tragitto (cartina militare qui):
https://t.me/divgen/72888?single
Dovessero liberarla, anche qui le conseguenze sarebbero tremende per la linea di fronte sottostante. POLTAVKA sarebbe chiusa a quel punto in una sacca, con tutte le vie di comunicazione bloccate e, di libero, solo i viottoli a ovest da cui darsela a gambe. A piedi, per sette chilometri, mentre i droni russi ronzano sulle teste. E non solo i droni.

Intanto, liberata tutta un’intera area a nord A CAVALLO FRA LE 2 OBLAST’, secondo un altro canale, proprio da NOVOIVANOVKA (ZAPOROZH’E) verso NOVONIKOLAEVKA (DNEPROPETROVSK, cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32453?single
e posizione qui
https://divgen.ru/47.82571/36.48521/12
e qui
47.82571/36.48521

Prosegue, quindi, lo spostamento dell’intera linea di ovest verso ovest e lo smantellamento delle fortificazioni lungo il confine di oblast, liberando stradelle che potrebbero rivelarsi molto utili nei collegamenti immediati fra le diverse linee di fronte.

BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA

I RUSSI AVANZANO DA SUD-EST IN DIREZIONE DELLA STESSA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2971
Qui, come invece è possibile vedere dalla cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/72884?single
la direttrice sud-est / nord-ovest è una corsa a ostacoli con una difesa a scaglioni dietro l’altra. Naturale che i russi cerchino, come stanno facendo, di aggirarle lungo la strada ferrata (linea tratteggiata in cartina). E scatenare poi, trasversalmente, tutta la potenza di fuoco a disposizione per smantellarle nel lato in cui sono più vulnerabili. Staremo a vedere.

KRASNYJ LIMAN – SEVERSK

Qui i russi guadagnano nuove posizioni lungo la riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2974
Di fatto, avvicinandosi a DRONOVKA
https://t.me/motopatriot78/42514
che si trova giusto sull’altra riva del fiume un po’ più a ovest. Dronovka da cui passa la ferrovia che porta a SEVERSK. Da nord-ovest. Ovvero, Dronovka che, una volta liberata, porterebbe i russi ad accerchiare l’avamposto natofascista, già attaccato da est e da nord, di fatto, accerchiandolo. Specialmente se, nel frattempo, i russi si saranno avvicinati anche da sud-est e da sud.

Nel frattempo, ENTRANO A JAMPOL’, dove i combattimenti si sarebbero spostati all’altezza della scuola del paese:
https://t.me/condottieros/13226
che per la cronaca si trova qui
https://divgen.ru/48.94107/37.96373/16
et
48.94107/37.96373
Siamo già a oltre un chilometro dalla postazione più avanzata attualmente segnalata da DIVGEN. Fossero anche solo incursori, significherebbe comunque che la libertà di movimento, di scorrazzare e seminare il panico fra le fila nemiche, è NOTEVOLMENTE AUMENTATA rispetto soltanto a qualche mese fa.

BATTAGLIA DI KUPJANSK

I RUSSI RIESCONO AD AFFONDARE IL COLPO PASSANDO DA OVEST E RIUSCENDO A TAGLIARE ANCHE LE STRADE A SUD-OVEST (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32444
Qui si vede ancora meglio:
https://t.me/z_arhiv/32446?single

Tagliando la CHARKOVSKAJA ULICA (sottolineata sulla cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27501

NON SOLO A KUPJANSK, MA A TUTTA L’AREA A EST DEL FIUME OSKOL ALLA SUA ALTEZZA, RESTA UNA SOLA VIA D’ACCESSO, LA ULICA STUDENCHESKAJA che giunge a Kupjansk dritta da sud. I natofascisti peraltro per arrivare da lì devono allungare la strada di venti chilometri, tutti scoperti. Per questo si oppongono strenuamente all’avanzata russa:
https://t.me/motopatriot78/42522
Finora rallentandola, ma non fermandola.

Le cose non stanno meglio neppure a nord-ovest di KUPJANSK, dove i russi continuano, metodicamente, ad approfondire la falla da loro creata (primo movimento qui):
https://t.me/z_arhiv/32441
sconfinando a metà strada fra Kupjansk e Volchansk (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32460?single

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo II
Saturday, 20 September 2025 11:01
Una curiosità: sai che fine facciano le trincee dei nazisti, una volta espugnate? Ovvero: ripulite da armi, munizioni, cadaveri,radio, scatolame etc, vengono lasciate lì o ci passa una ruspa, per farle sparire ? È mai successo che le stesse trincee siano state usate dai Russi? Non ho mai sentito nulla al riguardo. Ciao
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Saturday, 20 September 2025 12:06
Le tengono lì perché quando i natofascisti contrattaccano, e contrattaccano, son già pronte per respingerli. Già accaduto e non una volta, con sommo scorno degli stessi natofascisti che si lamentano di questo.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Faber
Friday, 19 September 2025 22:02
La notizia del giorno (ovviamente ignorata dai media) è che Trump ha dichiarato che stanno trattando con i Talebani per poter rioccupare la base aerea di Bagram con un proprio contingente. Il motivo? Cito testualmente da un articolo che linko: "Trump ha annunciato pubblicamente che Washington “sta cercando di riprendere” la base di Bagram, che “si trova a un’ora di distanza da dove la Cina produce le sue armi nucleari”.
https://askanews.it/2025/09/19/trump-rivuole-la-base-di-bagram-afghanistan-si-a-rapporti-con-usa-ma-nessuna-presenza-militare/
https://edition.cnn.com/2025/09/18/politics/trump-bagram-base-taliban-afghanistan
Certo che hanno una bella faccia tosta a pretendere di poter rioccupare un paese che hanno invaso e massacrato per 20 lunghi anni. Ma d'altronde è pur sempre il nuovo Impero Romano.
A proposito, proprio ieri mi sono rivisto il kolossal di Kirk Douglas su Spartaco. Forse è persino più struggente della storia reale.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Saturday, 20 September 2025 01:30
L'impero detta le regole... l'impero non ha regole. L'impero è attualmente fuori dalla riconfigurazione asiatica in corso. Si è autoescluso presentando il suo trito e ritrito miscuglio di minacce, sanzioni e tentativi di destabilizzazione terroristica sul campo. Quanto accaduto in Qatar ha allontanato ulteriormente sia Stati neutrali, che ostili, che "amici". Vedremo come andrà a finire, Faber.
Un abbraccio
Paolo
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Friday, 19 September 2025 10:41
19/09 ore 08:30 aggiornamento

“GIANFRANCO MATTEI, LA TUA CATTEDRA È RIMASTA LÀ”...


Ma proprio là là… se nel frattempo qualcuno non abbia chiesto sottovoce “è di qualcuno?” e, non ricevendo – inaspettatamente – risposta alcuna, non abbia quindi pensato bene di venderla a un robivecchi.

Questa lettera, inviata ieri al canale ucraino ZeRada, mostra tutte le contraddizioni insite in un mondo accademico prono a qualsiasi potere, economico, politico, e assolutamente non confinate all’ambito ucraino. Anzi. Due scatti di orgoglio: nella forma, l’Autore – 100% ucraino – scrive in russo (… sia pur in forma anonima!), laddove tale lingua è proibita persino dopo il suono della campanella fra due maestre che si incontrano in corridoio, e nel contenuto, laddove l’Autore – a distanza di oltre undici anni dal colpo di Stato di Maidan – denuncia il suo progressivo asservimento al potere (… sia pur negli ultimi cinque anni!).

Non mi meraviglia. I nostri occhi “accademici” sono pieni non di pagliuzze, ma di travi, e ben peggiori e da decenni, con tendenza al peggioramento. Di Gianfranco Mattei, infine, ne nascono pochissimi: il sistema è da tempo che seleziona la propria classe dirigente, ivi inclusi i formatori e i tecnici ai massimi livelli, secondo provati e consolidati parametri di fedeltà e cursus honorum che durano decenni, sin da quando i futuri selezionati occupano ancora i banchi davanti alla cattedra. Onde per cui, per far nascere un Gianfranco Mattei occorrerebbe o una caduta da cavallo, non necessariamente sulla strada di Damasco, o una cellula dormiente in grado di fare il doppiogioco per almeno vent’anni. E l’onestà intellettuale? Azzardo… il coraggio della coerenza? Peggio… la passione civile? Peggio ancora… la passione militante? Si fermano alla discussione della Tesi (alla peggio, nel caso di clamorosi errori di valutazione o cortocircuiti, di Dottorato): perché “siamo in un Paese libero”.

Poi finisce lì. E mentre cerchi un lavoro qualsiasi pur di non finire a ingrassare una multinazionale, magari mascherando i tuoi titoli di studio e millantando sporadiche esperienze lavorative “nella logistica” (come portalettere o portapacchi), ti prendi pure del coglione per aver iniziato a versare contribuiti a ventisei anni appena compiuti, mentre chi a quindici anni già ramazzava col camice i trucioli vomitati fuori da una fresa a controllo numerico ora guarda già con fiducia ai dieci anni che mancano alla sua pensione… ovviamente da fame.

Per cui non è il biasimo – almeno da parte mia – lo scopo di questa traduzione. Primo, occorrerebbe trovarsi, dentro alle situazioni. Secondo, guardiamoci noi. O guardiamo a Gianfranco Mattei… e buttiamo l’occhio sulla cattedra, per vedere se davvero è rimasta là, oppure dai tempi della canzone degli Stormy Six è già sparita.

📩 Spettabile ZeRada, buona sera! (*)
📩 Уважаемая ЗеРада, добрый вечер!

Le scrivo in qualità di collaboratore dell’Università Statale di Giurisprudenza “Jaroslav il Saggio” (**).
Пишу Вам, как сотрудник Национального Юридического Университета имени Ярослава Мудрого.

Oggi il nostro collega Jurij Barabaš è diventato giudice dell’ex-Corte costituzionale d’Ucraina. Un evento rilevante per il nostro Ateneo, meglio, una vergogna per il nostro Ateneo.
Сегодня наш коллега Юрий Барабаш стал судьей бывшего Конституционного Суда Украины. Это знаковое событие для нашего Университета, это позор нашего университета.

La nostra Università è considerata a ragione sede della più importante Facoltà di Legge d’Ucraina, con oltre un secolo di storia, in cui i nostri studenti hanno occupato le massime cariche dello Stato.
Наш ВУЗ по праву считается основным юридическим ВУЗом Украины, за более чем 100 летнюю историю наши студенты занимали самые высокие посты в Украине.

Nel 2019 il docente del nostro Ateneo Fedor Venislavskij è stato nominato rappresentante del Presidente alla Corte Costituzionale d’Ucraina. Ciò era del tutto legittimo e non costituiva alcun problema.
В 2019 году преподаватель нашего университета Федор Вениславский занял пост представителя президента в КСУ. Это было вполне закономерно и не предвещало беды.

Tuttavia, ben presto, lo stesso uomo che insegnava Diritto costituzionale, di fatto ha sputato sulla Costituzione ed è divenuto complice del suo stravolgimento. Conclusosi, con la cacciata dell’allora Presidente della Corte Costituzionale, Aleksander Tupickij (anch’egli del nostro Ateneo), e con l’annichilimento della Corte Costituzionale stessa.
Но в скором времени, человек который преподавал конституционное право, фактически наплевал на конституцию и стал одним из соучастников конституционного переворота. Который закончился изгнанием действующего Главы Конституционного Суд Александра Тупицкого (тоже нашего выпускника) и уничтожением Конституционного суда.

Abbiamo assistito con sgomento all’accaduto: il docente di ieri, accademico di Diritto costituzionale, complice del dittatore (***).
Мы с ужасом наблюдали за происходящим, вчерашний преподаватель, который позиционировал себя как ученый, стал пособником диктатора.

In seguito, fu il suo collega Vitja Kučun a diventare giudice di una Corte Costituzionale completamente priva di poteri. E oggi, pur essendo questa completa illegalità e questo disprezzo per qualsiasi norma costituzionale sotto gli occhi di tutti, Jura Barabaš è divenuto anch’egli giudice di questa Corte fantoccio.
Потом его коллега Витя Кичун занял пост судьи уже не работающего КСУ. А сегодня, видя полное беззаконие и пренебрежение нормами Конституции- Юра Барабаш тоже занял пост судьи.

Penso di esprimere l’opinione generale dei collaboratori del nostro Ateneo, dichiarando che ci dissociamo da questi pseudo-accademici che infangano la nostra Università.
Я думаю, что выражу общее мнение сотрудников нашего университета - мы хотим дистанцироваться от этих псевдо ученых, которые позорят наш университет.
E che di fatto, per il proprio tornaconto, hanno tradito il motto del nostro Ateneo: “Vivat Lex!”
Фактически, ради личной выгоды, они предали девиз нашего университета «Vivat Lex!” ( Да здравствует закон).

NdT:
(*) I russi nelle loro abbondano nella loro corrispondenza epistolare di punti esclamativi… le prime volte restavo un po’ sconcertato, poi ci ho preso gusto anch’io… restituisce un po’ quel clima egualitaristico, “po-tovariščeski” che doveva esserci ancora mezzo secolo fa un po’ a tutti i livelli… quindi, piatto ricco, mi ci ficco… e via di punti esclamativi, compagni!
(**) Principe della Rus’ di Kiev (978-1054)… ovviamente, non è sempre stato questo il nome dell’Istituto, così rinominato dal 1995.
(***) Zelenskij.

In conclusione, un accademico ha denunciato – e in forma anonima, per tema di ritorsioni – quanto oggi, a Bruxelles, ma anche a Roma, a Parigi, a Berlino, è negato a qualsiasi livello. Forse proprio perché ovunque questo schifo è negato a qualsiasi livello. A tale proposito ricordo, e lo abbiamo denunciato su queste pagine, che anche gli SCIENZIATI DELLA CENTRALE ATOMICA DI ZAPOROŽ’E (ZAES) hanno denunciato per anni – mail allegate! – all’AIEA le pratiche corruttive dei loro superiori, collusi col potere politico, colluso a sua volta con GENERAL ELECTRIC e il loro combustibile del tutto INIDONEO a girare su centrali ex-sovietiche. Valutazioni rischi, impatto, eccetera, oltre che nomi e cognomi, tutto in inglese denunciato all’AIEA. Nessuna risposta. Evidentemente, era troppo intenta a guardare a Teheran e dintorni…

Anche per questo, pur non mancando di criticare certe prese di posizione anonime, tardive, incomplete, VALE ASSOLUTAMENTE LA PENA COGLIERE LA DENUNCIA IN ESSE CONTENUTE, IL SEGNALE D’ALLARME CHE ESSE LANCIANO E, NON DA ULTIMO, IL FATTO CHE QUALCUNO STIA FINALMENTE PRENDENDO POSIZIONE. NON ANCORA USCENDO ALLO SCOPERTO, MA A QUESTO PUNTO – AL MOMENTO GIUSTO, VISTO CHE DI DITTATURA STIAMO PARLANDO – NON È DETTO CHE POSSA ACCADERE QUALCOSA CHE, PER LE CANCELLERIE U-CCIDENTALI, ALLORA GIUNGERÀ DEL TUTTO INASPETTATO. Non per noi.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 18 September 2025 22:58
18/09 ore 22:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN

I RUSSI COMPLETANO LA LIBERAZIONE DI TORSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2969
Come è possibile notare dalla cartina delle fortificazioni approntate dai natofascisti
https://t.me/divgen/72852?single
due sono le linee di difesa concentriche da superare ancora per raggiungere Krasnyj Liman, ma se i russi liquideranno la sacca a nord-ovest dell’area appena liberata, si riverseranno in massa e passeranno oltre entrambe.

Più a ovest i russi avanzano anche a ŠANDRIGOLOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2970
e chiudono anche qui, di fatto, la parte non ancora liberata nell’ennesima sacca.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

I RUSSI AVANZANO E ARRIVANO ALLA STAZIONE (cartina qui)
https://t.me/condottieros/13224
DOVE SONO IN CORSO ASPRI COMBATTIMENTI. Di fatto, i russi hanno raggiunto e tagliato la ferrovia.

Aggiornamenti a seguire domattina.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Mario
Thursday, 18 September 2025 17:58
Perché lo vedo come commento e non nel modo classico?
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 18 September 2025 18:26
Ciao Mario,
Perché per il modo classico devi attendere che Tonino porti gli aggiornamenti "di sopra".

Quando questa cosa nacque nel lontano febbraio 2022, questa struttura più che rodata di "pagina - commento" ci è subito parsa, nella sua semplicità, come l'uovo di colombo:
- da un lato, io che facevo gli aggiornamenti, pubblicati sotto forma di commenti;
- dall'altro, Tonino che pian piano li portava su, nella pagina di testo ufficiale.

Questo consentiva
- a me di poter inserire velocemente gli aggiornamenti. L'ho fatto anche in Cina dove telegram è persona non grata e dove tramite però un cellulare con VPN mi permetteva di vedere i canali e prendere nota dei diversi link che copiavo a mano sul portatile, dove invece potevo collegarmi con sinistrainrete (non bloccata in Cina);
- a Tonino di poterli riprendere in una veste grafica più leggibile e collocare cronologicamente e direttamente uno dietro l'altro, dandoci così la possibilità di avere senza distrazioni il filo completo degli eventi.

A me questa cosa era (ed è) congeniale perché potevo (e posso) aggiornare in tempo reale non appena avevo accesso a un programma di video scrittura e, alla peggio, alla pagina stessa scrivendo nell'area commenti. Scrittura contemporanea alla stesura mentale del pensiero (uno dei pochi vantaggi di passare otto ore al giorno davanti a una tastiera senza suonare una nota) dopo aver raccolto informazioni, analisi o fissando al volo collegamenti, analisi stavolta proprie, conclusioni provvisorie, ipotesi, eccetera. Vittime principali sintassi e ortografia per mancata rilettura, ma l'informazione passa. Ed è questo ciò che conta.

Ora questa pagina è stata appena creata, ho già fatto due aggiornamenti, manca che Tonino li "porti di su", e poi hai esattamente tutti gli elementi di sempre. La brutta brutta di sotto... la brutta un po' più bella di sopra. Ultime notizie di sotto, non ultime notizie ma formato un po' più leggibile di sopra.

Un abbraccio
Paolo
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
csf0137
Thursday, 18 September 2025 19:14
no perché anch'io solitamente passo direttamente alla sezione commenti più aggiornata, saltando il "di sopra" con buona pace di Tonino, salvandomi il link
https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/30655provvisorio21.html#comments
...aborrisco ogni cambiamento che non sia la dittatura del proletariato per la quale posso eventualmente fare una eccezione. :-D
Like Like like 1 Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 18 September 2025 19:28
Concordo! Per quella un'eccezione ci sta! :)
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 18 September 2025 15:15
18/09 ore 13:30 aggiornamento

VERSO KRASNYJ LIMAN


Aggiornamenti anche su questo fronte, dove i russi liberano, all’altezza di JAMPOL’, tutta un’area OLTRE LA LINEA FERROVIARIA che collega Krasnyj Liman a Seversk e procedono nel frattempo alla liberazione della stessa Jampol’, divenuta terreno di scontro per tutta la sua metà orientale (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2968

La perdita di Jampol’, per i natofascisti, comporterà inevitabilmente l’accesso al CROCEVIA fra la STRADA che collega Krasnyj Liman a Seversk e la STRADA che da Jampol’ passa sotto Kramatorsk e Slavjansk… praticamente tagliando e prendendo alle spalle l’attuale linea difensiva su cui gli stessi si sono appostati per fermare i russi da est e sud-est. Non mettiamo il carro davanti ai buoi, ma cominciamo a vedere che, nella DNR ancora occupata dai natofascisti, questi ultimi “ci stanno sempre più stretti”. Seguiremo l’evolversi della situazione.

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Confermato l’avanzamento russo riportato stamane
https://t.me/beard_tim/27485
e confermato anche che, il prossimo passo che a questo punto i russi intraprenderanno, sarà bloccare la M-30, la “Magistral 30”, da cui attualmente provano a passare gli approvvigionamenti e i rinforzi verso Krasnoarmejsk. Poi c’è chi passa lo sbarramento dei droni e chi invece si ferma prima. Una volta tagliata la strada, sarà concretamente accerchiamento operativo, e non solo quando si alzano in volo i droni russi.

FRA VOLCHANSK E KUPJANSK

I RUSSI LIBERANO OTRADNOE,
https://t.me/z_arhiv/32441
posizione qui
https://divgen.ru/50.06331/37.72268/12
e qui
50.06331/37.72268
Mossa che accentua la sacca in formazione a est e preoccupa, naturalmente, i natofascisti perché la sua chiusura sposterebbe la linea di fronte già oltre i dieci chilometri oltre la linea di confine di Stato, unificherebbe più linee di fronte ottimizzandone sia la progressione che la logistica delle retrovie. Situazione che andrebbe ad aggravarsi ulteriormente con la liberazione di KUPJANSK.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Jure
Thursday, 18 September 2025 12:15
Eccoci qua, come nuovi ;-))
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Mat
Thursday, 18 September 2025 14:54
Presente!
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
2
Paolo Selmi
Thursday, 18 September 2025 10:54
18/09 ore 08:30 aggiornamento

FRONTE SUD E DNEPROPETROVSK


I RUSSI ROMPONO NUOVAMENTE IL CORDONE DIFENSIVO APPRONTATO DAI NATOFASCISTI SULLA RIVA SINISTRA DEL DNEPR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2966
e proseguono verso PRIMORSKOE. Meno di venti chilometri ai quartieri sud di ZAPOROZH’E. E questo, unito a tutti gli altri problemi operativi di quest’area, accelera e moltiplica le dinamiche distruttive di una linea difensiva lunga decine di chilometri tutt’ora in corso, al punto che “i russi con tale facilità occupano aree fortificate costruite in anni e costate centinaia di milioni” (так как россияне с легкостью захватывают укрепрайоны, которые строились годами и за сотни миллионов), commenta stamane Legitimnyj.
https://t.me/legitimniy/20861

BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK

Parte ovest della città sempre più russa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2967
Soprattutto, con questo avanzamento – un chilometro e mezzo! Altra conferma operativa qui –
https://t.me/Tatarinov_Rus/59344
i russi danno un’ulteriore stretta ai cordoni della sacca che hanno approntato. E non è l’unico punto di non ritorno per i natofascisti in questa fase.

IL PADRONE DELLA VIGNA OCCIDENTALE

Il padrone della vigna… immagine biblica che incarna l’Essere Onnipotente: pianta la vigna, la cava se non dà frutto, assume, retribuisce, licenzia, fa, disfa, salva, danna... il vero padrone, signore in tutto, di tutto e su tutto. Per onestà intellettuale va detto che il paragone con quanto segue regge fino a un certo punto, perché il padrone vetero e neotestamentario della vigna incarna anche l’opposto, come si soleva dire, “patiens et multae miserationis, ac verax”: paziente con gli operai recalcitranti, al punto da mandare emissari, parenti e figlio prediletto… questo, non per stimolare in qualcuno il desiderio di psicanalizzare Dio (auguri…), ma per tornare all’immagine del padrone.

Padrone come poteva esserlo allora. Padre padrone egemone, in quella che Marx chiamava l’epoca del modo schiavistico di produzione. Per fortuna che oggi non è così… che abbiam fatto passi da gigante, che ci siamo evoluti…

Ieri il padrone della vigna occidentale ha deciso di passarla in rassegna. Qui lo vediamo mentre, accolto con tutte le cerimonie dal fattore, che lo segue rispettosamente a debita distanza, parla col capo dei guardiani, discutendo anche animatamente – non dubitiamo – di questioni sicuramente importanti di cui lo stesso fattore non era al corrente:
https://t.me/legitimniy/20860

Qualcuno nota che sette anni fa per la mamma del fattore (nella vigna occidentale è una carica che si trasmette per via ereditaria…) aveva avuto più riguardo…
https://t.me/ZeRada1/26967
… d’altronde, il padrone della vigna occidentale è un signore… in tutti i sensi. Alla fine dispensa pacche sulle spalle all’anziano fattore:
https://t.me/ZeRada1/26965
Segno che gli vuol bene… d’altronde, è sul suo clan che grava l’onere di far rispettare gli editti del padrone a tutti gli altri vignaiuoli, più o meno fedeli, più o meno furbetti, su tutte le terre rimaste sotto il suo controllo. Quando il padrone non c’è, è lui la voce del padrone. Lui… il suo clan, meglio.

Il padrone della vigna occidentale un tempo era padrone anche di altre vigne, di quasi tutte le terre emerse. Oggi ha perso molto, praticamente gli è rimasta solo quella occidentale, più le rilevanti pertinenze, o colonie, in altre terre. Tutto il resto è tornato ai vignaiuoli locali o, nella maggior parte dei casi, ha solo cambiato padrone.

Ogni tanto si atteggia alle terre perse come se fosse lui, ancora, il padrone della vigna. Gli rispondono per le rime, mugugna qualcosa e ritorna nel suo guscio, più incazzato di prima, per la gioia dei suoi, terrorizzati, immediati sottoposti: i quali, ormai, ci han fatto il callo e leggono ogni mattina la faccia del padrone come fossero fondi del caffè e riescono a indovinare - e con estrema, satellitare, precisione - come è andata la sera prima e come andrà la giornata corrente.

Ieri, per esempio, doveva essersi alzato col piede sbagliato quando,
- ha tolto l’ultimo freno ai suoi cani da guardia nel Mediterraneo orientale, dando ordine di liberare spazio per la buca 18 del suo futuro campo da golf, dove inopportunamente stazionava una Moschea del XIII secolo (qui il video della demolizione)
https://t.me/parstodayrussian/189267
insieme a case, uomini, donne, bambini:
https://www.aljazeera.com/news/2025/9/16/thousands-of-palestinians-flee-as-israeli-bombs-rain-down-on-gaza-city
Ma non è genocidio… sono vignaiuoli infedeli.
- riprendendo un editto del 2020 (d’altronde l’antico adagio che quando si invecchia si rincoglionisce vale per tutti, anche per i padroni delle vigne),
https://www.counterextremism.com/content/far-left-extremist-groups-united-states
ha definito gli “antifa” terroristi:
https://t.me/parstodayrussian/189271
Mentre qualche, avveduto, cortigiano, ricollegava tale cortocircuito alla recente riemersione di antichi incidenti occorsi in occasione di inopportuni, scandalosi, festini...

Più il padrone della vigna occidentale perde terreno fuori dal suo dominio, più si incattivisce e torchia i suoi sottoposti. Mentre cerca di trovare una soluzione per ribaltare la situazione dove ora sta perdendo e tornare a come era prima… o quasi, almeno. Soluzione che non c’è e altro giro di torchio.

A questo punto, mi verrebbe da concludere che da psicanalizzare non è né il padrone della vigna teologico, né il criminale summenzionato che pensa di ricoprirne le funzioni in terra. Da psicanalizzare siamo noi che permettiamo tutto questo. Che compromettiamo l’avvenire nostro e dei nostri figli per gli interessi di padroni produttori e mercanti di morte che, a ogni commessa miliardaria che entra nei loro portafogli, stappano bottiglie ed elargiscono premi produzione ai propri dipendenti. Che, riattizzando conflitti dove a fatica si cerca di spegnerli, costruendo un futuro di guerra, infilandoci nella guerra come già fatto due volte in un solo secolo e su scala mondiale, ci condanniamo, li condanniamo a proseguire sulla stessa falsariga, a continuare quanto da noi, criminalmente, iniziato. E “portarlo a compimento” pur sapendo tutti perfettamente che non esiste un “compimento” per tutto questo. A meno di chiamare con questo nome lo sterminio, l’annientamento. Sapendo, altrettanto perfettamente, che stanti i rapporti di forza attuali tutto questo sarà reciproco. Autolesionismo, masochismo, tafazzismo? Ai posteri – e solo per consentire ipocritamente, comme d’habitude, ricambio generazionale e relativa amnistia - l’ardua, scontata, sentenza.

Aggiornamenti a seguire.
Like Like like 5 Reply | Reply with quote | Quote
0
Mario M
Thursday, 18 September 2025 12:50
Ti seguiamo in questo altro tornante. Ancora quanti?
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 18 September 2025 16:02
Ciao Mario... e ciao a tutti!

Mi fai una domanda da un milione di talleri. Non mi sottraggo e azzardo una previsione:
- se i russi non mollano e continuano a mantenere l'attuale pressione sulla linea di fronte,
- incrementando dall'altra parte la scarsità di uomini con un deficit quantificabile, nei mesi meno penalizzanti, QUANTOMENO di diecimila uomini, in realtà ancor di più considerando diserzioni e mancati arruolamenti,
- il deterioramento della difesa che prova a opporsi a tale pressione potrebbe sfociare in un collasso.

Una situazione paragonabile, assimilabile a quella del 24 febbraio 2022? o a Siria dicembre 2024? Sostanzialmente, si. E' quello a cui puntano.

Avverrà? Non avverrà? Più che sugli avanzamenti sul campo, a mio modestissimo parere occorrerà prestare attenzione ai "segnali di nervosismo" provenienti dalla parte opposta: maidan (mini come quella appena occorsa, midi o maxi), tentativi di smarcamento di frange che si staccano da Sluga naroda, l'attuale partito al potere, servizi segreti in azione, stragismo e strategia del terrore, piuttosto che tentativi ulteriori, dopo il flop polacco-rumeno, di coinvolgimento di altre parti nel conflitto: un nome a caso... MOLDAVIA e relativa Transnistria?

Anche per questo la strategia russa è stata DA UN LATO di
- non uscire loro dal seminato,
- non coinvolgere i propri servizi segreti in omicidi eccellenti,
- non compromettere la propria posizione, sinora confinata alla SVO, con avventurismi politici inutili (costituire una "propria" opposizione e aizzare così i nazionalismi in senso opposto, dando implicitamente loro ragione... "ecco vedete?"),
- mantenere aperta una finestra diplomatica ripetendo sostanzialmente le stesse cose da marzo 2022 a oggi, sia pur adattandole ai cambiamenti occorsi nel frattempo sul campo e ai referendum del 2022.

DALL'ALTRO, dissuadere
- la buona SANDU
- il buon ALIEV
- il buon TUSK
- i buoni BALTICI
da non andare oltre a tante brutte parole. Che "volant"... e dopo un po', anche se "scripta", nessuno ci fa più caso. Mentre un'invasione della Transnistria dalla Moldavia (e Romania) da un lato e dall'Ucraina dall'altro, non sarebbe più "verba" o "scripta" ma "acta". Atti di guerra.

I georgiani hanno recentemente DENUNCIATO come le cancellerie u-ccidentali è dal 2022 che cercano, con le buone e con le cattive (ricatti, più che altro), di tirarli dentro a un conflitto armato. Ossezia e non solo. Il presidente georgiano non ce l'ha fatta più e ha sbottato. Ma qui non l'ha ripresa nessuno, questa notizia...

Lasciamo perdere poi la bella polveriera dell'Asia centrale, oltre a quella del Caucaso, su cui l'U-ccidente non ha smesso di soffiare dalla fine dell'URSS. E i russi a gettare acqua sul fuoco. Azione incessante, PARALLELA a quella della SVO, tesa a costruire ALLEANZE FORTI con EMIRATI, IRAN, INDIA, CINA in grado di fare da deterrente STRATEGICO a iniziative di destabilizzazione provenienti essenzialmente dalle cancellerie di Washington e Londra e, in misura minore, Parigi e Ankara.

Due leve, quindi: una tesa a creare un cordone IMMEDIATO e STRETTO di protezione alla propria azione MILITARE, l'altra tesa a creare una cornice CIVILE più AMPIA e INDIRETTA di sviluppo di rapporti e relazioni diplomatiche a tutto campo.

Scusami Mario se mi sono dilungato ma la risposta è lunga e complessa tanto quanto la domanda che poni è secca e semplice.

Se i russi, con queste due azioni, riusciranno a creare un campo di esistenza tale da sviluppare la propria SVO secondo gli attuali canoni di attuazione, e i natofascisti non riusciranno a intaccare tale impianto, a destabilizzarlo, la scarsità progressiva di uomini deputati ad azionare le macchine di morte del business di lend lease attivo da oltre tre anni e mezzo gripperà il meccanismo e si arriverà a un dunque.

A quel punto la mossa natofascista sarà quella di farlo subito prima che la nave affondi. Prendere la cassa e scappare. Al contempo, cercando di mantenere avamposti in terra d'Ucraina così da continuare con guerre a bassa intensità nel prossimo futuro e, sostanzialmente, destabilizzare e approfittare di eventuali défaillance o debacle (Quale dopo Putin? senza andare lontani...).

Ai russi, quindi, l'intelligenza di capire il "timeo Danaos et dona ferentes" e collocarlo nell'offerta di pace che gli verrà posta se quando ciò accadrà. Sinora han dato prova di essere perfettamente in grado di farlo, rispedendo al mittente proposte unilaterali ferme, come concezione, al 2014 (alcune, al 1992). Quando però anche qui si inizierà a lavorare di scalpello e non di motosega, o bomba sui rappresentanti di una parte in conflitto, come a Doha, la faccenda comincerà a farsi interessante. Al momento è più facile, comunque, che un'oasi spunti in mezzo al deserto e non sia un miraggio come in certi cartoni animati della Warner...

Staremo a vedere, carissimo Mario. E speriamo di essere arrivati agli ultimi tornanti. Ale op,

un abbraccio e grazie a tutti!

Paolo Selmi
Like Like like 2 Reply | Reply with quote | Quote
0
Jure
Thursday, 18 September 2025 12:16
Eccoci qua, come nuovi ;-))
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo Selmi
Thursday, 18 September 2025 16:14
Nuovi di pacca, Jure! Ancora in piedi, più che altro... :)
Un abbraccio
Paolo
Like Like Reply | Reply with quote | Quote

Add comment

Submit