19/11 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO NOVOPAVLOVKA, ovvero gli ultimi isolati rimasti (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3285
Quattro chilometri alla chiusura della sacca e guadagnata l’altra via, quella che dalla cittadina porta a nord-est, direzione Novonikolaevka.
Inoltre, LIBERANO VESELOE, RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE CHIUDENDO UNA SACCA E ARRIVANO A ZATYSHE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3286
Quattro chilometri alla Doneckaja Ulica, la prima via a est di GULJAJPOLE.
E VA BENE COSI’… SENZA RANCORE
Ieri i natofascisti – e mai tale combinazione di termini fu più azzeccata - han tentato il colpo gobbo. Quelle che seguono sono le foto dei rottami
https://t.me/infomil_live/24286
dei missili ATACMS abbattuti dai russi. Il primo è un MGM-140E Block 1A Unitary (QRU). Un missile “unitario”, che combina carica incendiaria e a grappolo, con testata WDU-18/B mutuata dall’AGM-84 «Harpoon contenente 97,5 kg di esplosivo DESTEX (scheda tecnica di tale esplosivo qui...)
https://mil-spec.tpub.com/MIL-E/MIL-E-82732/
Serie numerata, prosegue l’articolo… solo 176 unità in tutto, prodotte dal 2001 al 2003. Usati con successo nell’operazione denominata “Iraqi freedom”, fecero saltare tutti i centri di comando delle forze armate irachene. Lanciati ieri notte, volevano sortire un effetto simile, lanciati verso Voronezh:
https://t.me/mod_russia/58624
https://t.me/mod_russia/58625
Diciamo che quel “volevano” al passato si riferisce a un passato ormai compiuto anche per DUE POSTAZIONI DI LANCIO mobili da cui sono partiti, individuate e fatte fuori subito dopo da Iskander (filmato qui):
https://t.me/boris_rozhin/187514
Per inciso, si ringrazia la NATO per aver fatto progredire ENORMEMENTE, in questi tre anni, i russi nei processi decisionali e, in particolare, nei tempi di reazione e nel coordinamento e nella velocità di risposta. Oltre che nell’efficacia della contraerea di S-400 e Pancir in funzione realmente, non in esercitazioni o simulazioni, contro missili NATO.
Terminati i “ringraziamenti”, Rozhin riflette, ancora una volta, sul fatto che NULLA di quanto accaduto sarebbe stato possibile senza la PARTECIPAZIONE DIRETTA E LA DIREZIONE DEL COMANDO MILITARE USA.
https://t.me/boris_rozhin/187547
Da un lato tante parole, ci chiamiamo fuori, noi vendiamo loro comprano, dall’altra… qualcosa di più. Di MOLTO di più. “Senza rancore”, per l’amor del cielo… Rozhin elenca nel suo pezzo link dove è anni che tale atteggiamento è denunciato, dati alla mano. Anche i russi prendono atto, se fossimo stati in un western, della “lingua biforcuta dei visi pallidi”… così, come si usa oggi, senza rancore. E tirano dritto.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
19/11 ore 08:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI AVANZANO A NOVOPAVLOVKA (cartina qui) e
https://divgen.ru/event/3283
1. portano quasi a compimento l’operazione (sei isolati in tutto)
2. creano una sacca a est che è ormai divenuta tutta terreno di scontro
3. avanzano sulla strada che porta a MEZHEVAJA, ultima posizione russa fissata sulla ULICA MOLODEZHNAJA (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28701?single
da cui distano nove chilometri.
Diamo un’occhiata alla cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/75576?single
La sacca divenuta terreno di scontro era decisamente ricca, di fortificazioni. Tutte posizionate nella direzione attesa di attacco russo, ovvero da est, e quindi ora in estrema difficoltà a gestire attacchi da sud, da ovest, da nord.
Dovessero chiuderla e portare la linea di fronte lungo il fiume SOLENAJA (posizione qui
https://divgen.ru/48.15681/36.82361/14
e qui
48.15681/36.82361
MEZHEVAJA sarebbe attaccata in breve da tutto il quadrante sud-est. E qualora dovesse saltare, a DNEPROPETROVSK la situazione, per i natofascisti, si aggraverebbe ulteriormente. Staremo a vedere.
Aggiornamenti a seguire.
**********************************************************************************************************
18/11 ore 22:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI SEVERSK
Qui i russi stanno, letteralmente, bruciando le tappe. Prima avanzano da sud fino alla ULICA GOGOLJA (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3280
e poi GUADAGNANO ALTRETTANTI ISOLATI ARRIVANDO FINO IN CENTRO CITTÀ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3282
Ma non solo: si tirano dietro anche l’intera area a est, avanzando e ripianando via via la linea di fronte.
Sotto il controllo natofascista resta un’area, oggi, di meno di due chilometri e mezzo da nord a sud. Sempre da nord a sud, l’area appena liberata dai russi a sud dista da quella dei loro compagni a nord tre chilometri e mezzo. Una progressione fino a poco tempo fa totalmente impensabile.
Se guardiamo la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75558?single
anche qui i russi gabbano una linea fortificata a tre scaglioni e rinforzata nelle retrovie (in questo ingrandimento si vede ancora meglio)
https://t.me/divgen/75559?single
che fino a oggi aveva contenuto gli attacchi da est, per tre anni, sbaragliandola da sud: man mano che salgono verso nord, la smantellano.
ED È NOTIZIA DI ADESSO L’INGRESSO A SEVERSK ANCHE DA EST, PROPRIO ALL’ALTEZZA DI QUELLE TRE LINEE CHE SAREBBERO STATE SBARAGLIATE (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44873
Prendiamo la notizia con le pinze, anzi, con le tenaglie da altoforno e le muffole! Perché se fosse confermata, ridurrebbe ancor più i tempi della battaglia di Seversk, e non solo di quella. A ogni modo... Молодцы! Просто молодцы!
Notiamo anche che a ovest di SEVERSK le fortificazioni scarseggiano. Si diradano. Per ampi tratti, spariscono. Tratti oltre i quali ci sono SLAVJANSK e KRAMATORSK.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Oggi i russi avanzano verso nord, restringendo ulteriormente quel corridoio impossibile da cui, da giorni, non entra e non esce più nessuno (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3281
Una volta contenuti e respinti i contrattacchi natofascisti, coi russi che GUADAGNANO NUOVAMENTE TERRENO A RODINSKOE E ŠACHOVO (cartina qui),
https://t.me/z_arhiv/32806
mentre i soldati intrappolati a DIMITROV
- PERDONO TERRENO ANCORA OGGI (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/44844
oltre che questa del canale “Z archiv”, che disegna una cartina ben peggiore di quella di divgen -
https://t.me/z_arhiv/32803
- DIMINUISCONO LORO STESSI, sia in termini numerici, che in quelli di potenziale bellico che sono in grado di esprimere, fino alla capitolazione totale, sempre più osservatori si chiedono quale possa essere l’effetto della prossima mossa dei russi. Quanto possa essere dirompente in termini di forza d’urto incontrando meno fortificazioni e meno truppe, oltre che meno qualificate di quelle scagliategli contro in questi ultimi mesi. Ho idea che lo scopriremo presto.
IL TITANIC AFFONDA
Sempre di più chiedono la testa di ERMAK per chiudere con una punizione esemplare lo scandalo MINDIČ
https://t.me/rezident_ua/28103
Scaricato anche da Witkoff che ha cancellato l’appuntamento di domani con lui:
https://t.me/ZeRada1/27852
TERRA BRUCIATA tutt’intorno. E pressioni su Zelenskij, che PROBABILMENTE SI ILLUDE CON QUESTA MOSSA DI FARLA FRANCA:
https://t.me/ASupersharij/48182
Peccato che il tandem al governo del regime di Kiev non si possa sciogliere così, sui due piedi. Anzi… Zerada ipotizza che se salta lui, salta anche il suo amichetto, con questo fotomontaggio satirico:
https://t.me/ZeRada1/27848
E non è solo lui a vedere sempre più “incerta” la testa sul collo del patàca:
https://t.me/ASupersharij/48181
IL TITANIC AFFONDA, i topi son riusciti a scappare, qualcuno pare abbia anche chiesto asilo ai padroni: il latitante Umerov, qui un documento che circola da qualche ora...
https://t.me/condottieros/14276
ma magari è un falso, ma magari alla fine torna e chiarisce tutto… ma magari chi se ne importa! Il Titanic affonda, mentre l’orchestra continua a suonare...
Aggiornamenti a seguire domattina.
************************************************************************************************
18/11 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
Quattro aggiornamenti nel giro di mezza giornata:
1. I russi avanzano verso la strada che porta da POKROVSKOE a EST e arrivano alle porte di TICHOE e KOLOMIJCY (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3276
Guardando la carta delle fortificazioni
https://t.me/divgen/75518?single
notiamo come la steppa, purtroppo per i natofascisti, non perdoni. C’è una linea spezzata verticale a est, costruita anche “a modino”, come si dice dalle mie parti, subito a ridosso del fiume Kamenka per amplificare le difficoltà di passaggio dei russi… ma se i russi passano come ora a ovest della stessa, è del tutto inutile.
2. A nord-est di GULJAJPOLE, ennesima sacca ripianata all’altezza di DOBROPOL’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3278
3. e lo stesso subito a sud, sopra VESELOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3279
In altre parole, ben presto si formerà intorno a GULJAJPOLE una cintura da EST a NORD-OVEST che, complice anche la PENDENZA, lascerà ben poco margine di manovra a chi resterà in città. Soprattutto, una volta liberata, renderà del tutto inutile ogni fortificazione eretta a sud- e sud-est.
4. Infine, i russi liberano NECHAEVKA (cartina qui
https://t.me/voenkorKotenok/68883
e qui)
https://t.me/RVvoenkor/104049
e posizione qui
https://divgen.ru/47.85656/36.20438/13
e qui
47.85656/36.20438
Come si vede bene nella cartina, un passo a ovest e si ritorna a ZAPOROZH’E. Soprattutto, attraversata la strada, i russi arrivano al fiume GAJCHUR che la fiancheggia da ovest. Altra linea di difesa, stavolta naturale, che rischia di saltare. Anche perché a tenerla, ansa dopo ansa, son rimasti in pochi.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Altri tentativi, sempre più disperati, di fare una breccia all’altezza di Rodinskoe ed entrare da nord a Dimitrov, respinti con gravi perdite. In due giorni di contrattacchi, perso solo in quel paesino l’equivalente di un battaglione intero sia a livello di uomini che di equipaggiamento.
Questo, mentre all’interno di DIMITROV aumentano le perdite fra i soldati natofascisti, e non solo per gli attacchi russi, ma anche per le ferite riportate e non curate, oltre che per una sempre e maggiore debolezza data da cibo sempre più razionato.
https://t.me/condottieros/14254
Il bollettino di oggi del Ministero della difesa russo parla di 275 soldati nella sola DIMITROV, su un totale di 455 perdite inflitte nell’intera area di pertinenza del contingente CENTR:
https://t.me/mod_russia/58600
Sei soldati morti o feriti su dieci si trovano lì. E, nella stessa società ucraina, oltre che nelle forze armate, stavolta aumentano le richieste di chiarimenti: chi non ha dato per tempo l’ordine di ripiegare, chi ha abbandonato quei soldati al proprio destino, chi ora sta tentando inutili contrattacchi invece di negoziare la consegna in prigionia di chi ora è, attualmente, intrappolato:
https://t.me/rezident_ua/28095
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
18/11 ore 08:30 aggiornamento
DA VOLCHANSK A KUPJANSK
La battaglia di Volchansk volge al termine: resta un’area a est che i russi stanno lasciando “cuocere nel suo brodo”, dopo averne tagliato la via di approvvigionamento principale.
Nel frattempo, l’azione si sta sviluppando verso sud-ovest. IL GRUPPO SEVER LIBERA CEGEL’NOE,
https://t.me/warriorofnorth/13431
paesino subito dopo la strada che porta a Charkov. E giunge alle porte di VIL’CHA, il paese subito dopo. Una volta liberato, si libererebbe anche la strada, attualmente fortificata proprio a quell’altezza (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75515?single
che porta, dopo un’ottantina di chilometri, a KUPJANSK. E che potrebbe costituire, verosimilmente, l’obbiettivo di minima posto al gruppo SEVER, operante qui e a SUMY, da realizzare senza fretta, concentrandosi in questo momento su altro, ovvero sul TENERE A BADA I TENTATIVI DI CONTRATTACCO E SCONFINAMENTO NATOFASCISTI CHE, NONOSTANTE TUTTO INTORNO STIA ANDANDO A ROTOLI, CONTINUANO IMPERTERRITI A METTERE IN OPERA VERSO LA LINEA DI CONFINE CON L’OBLAST’ DI KURSK:
https://t.me/warriorofnorth/13424
Sembra, è, il trionfo dell’anacronia, ma su quella linea di fronte continuano, periodicamente, metodicamente, a raggrupparsi e a tentare attacchi verso nord. Ormai li individuano già nella prima fase, di raggruppamento, e li colpiscono. Quindi si riparte con un nuovo tentativo, giorno dopo giorno. Questo anche il motivo per cui, a SUMY, si limitino a controllare la situazione, quantomeno, finché c’è chi, dall’altra parte, pensa di essere ancora nel 2024.
SEVERSK – KRASNYJ LIMAN
In nottata, giungeva conferma del TAGLIO DELL’ARTERIA PRINCIPALE CHE LA RIFORNISCE DA OVEST (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44816
Non è ancora accerchiamento operativo, ma le comunicazioni non sono più regolari, per niente. Specialmente con le condizioni meteo attuali che hanno reso viottoli e stradine pura poltiglia. Questa non è una foto per palati fini, ma giusto per rendere l’idea:
https://t.me/condottieros/14246
E non è neppure un problema di parafanghi, ma proprio di movimento. I mezzi affondano, nella poltiglia. Sin dalla epoca Qin 秦, oltre duemila e duecento anni fa, quando il primo imperatore come prima riforma per unificare la Cina di allora fece proprio STANDARDIZZARE la lunghezza degli assi dei carri. Per “fare il binario” e consentire a tutti i birocci e biroccini di camminare anche nella cattiva stagione. Qui parliamo di tonnellate… e il semplice binario non funziona più. Oltre ad avere droni che ronzano per aria, assenti in epoca Qin.
ACCERCHIAMENTO DI SEVERSK A PARTE, i russi si stanno attivando anche poco più a nord in direzione di
- DIBROVA, posizione qui
https://divgen.ru/48.91971/37.85632/13
e qui
48.91971/37.85632
- e STARYJ KARAVAN, posizione qui
https://divgen.ru/48.92197/37.78215/13
e qui
48.92197/37.78215
fonte (армия России начала менять свой вектор внимания на юг между Лиманом и Ямполем в направлении Диброво и Старого Каравана):
https://t.me/rezident_ua/28093
Se riuscissero a liberare quell’area a nord dell SEVERSKIJ DONEC, oltre ad avvicinarsi notevolmente a SLAVJANSK, indebolirebbero sia la linea di difesa che attualmente tiene a KRASNYJ LIMAN, che quella ancora operativa a JAMPOL’. Oltre a tagliare in due l’area ancora occupata aldilà del fiume. Vedremo se l’azione avrà un seguito.
CI AVEVO QUASI PRESO
Oltre cento chili, diciotto carati, dieci milioni di euro. Rispetto a quanto stimato “a un tant al toc” ad Alfred stamane, ho sbagliato di uno:
https://t.me/ZeRada1/27837
Non è neppure un fejk… (asta in scadenza qui)
https://www.sothebys.com/en/buy/auction/2025/the-contemporary-evening-auction/america
Peraltro, anche il nome di questo italico cesso, “America”, ha il suo perché...
Zerada segnala un potenziale acquirente, attualmente domiciliato in Israele: per il montaggio in loco, invece, c’è già la fila di idraulici, sedicenti tali e aspiranti tali. E non importa neanche il dove.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
17/11 ore 22:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI SEVERSK
Qui i russi oggi sono avanzati particolarmente. Siam partiti da quanto segnalato in pausa pranzo,
https://divgen.ru/event/3273
con la liberazione di PLATONOVKA e il taglio della principale via d’approvvigionamento alla città,
https://t.me/beard_tim/28678
taglio divenuto in serata FISICO, coi russi che ATTRAVERSANO LA STRADA E PASSANO OLTRE (cartina qui),
https://t.me/Tatarinov_Rus/62087
che già sembrava un ottimo risultato... ma quanto è seguito lo batte sicuramente. Infatti, nella seconda metà del giorno RAGGIUNGEVANO FINALMENTE SEVERSK DA SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3273
e in serata liberavano INTERI ISOLATI A SUD (cartina qui
https://divgen.ru/event/3273
e cartina satellitare qui):
https://t.me/divgen/75487?single
La tenaglia che si sta stringendo da nord a sud è di CINQUE CHILOMETRI, con tendenza al restringimento. Del resto, anche la cartina di RYBAR di fine giornata lasciava poco spazio a equivoci:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2025/11/17/20251117172720-471d65ec.jpg
Nel commentarla, Legitimnyj parla ormai di accerchiamento operativo imminente. Solo una strada è rimasta pulita, e ancora per poco, visto che i droni russi possono già operare lungo la stessa.
https://t.me/legitimniy/21321
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI AVANZANO DI TRE CHILOMETRI A OVEST AVVICINANDOSI A VARVAROVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3273
E si avvicinano a GULJAJPOLE, da cui distano ormai quattro chilometri e mezzo. Allargo la cartina a dismisura, così da comprendere anche la porzione di DNR ancora in mano ai natofascisti, e vedo che non solo le due aree, quella di Zaporož’e e quella di DNR ancora occupate sono comparabili, ma che la prima ormai, a furia di ridursi, approfittando dell’attuale incapacità natofascista di stabilizzare la situazione
https://t.me/condottieros/14249
potrebbe anche esser minore della seconda. Son lì, comunque. Tra un mese, vedremo.
Aggiornamenti a seguire domattina.
**********************************************************************************************
17/11 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO GAJ e si portano a meno di sei chilometri a sud-est di POKROVSKOE:
https://divgen.ru/event/3270
Inoltre, proseguendo verso ovest, stanno raggiungendo anche qui la fine del tratto di OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK che farà loro poi rientrare, nuov amente, nell’oblast di ZAPOROZH’E. Sottoponendo, peraltro, un’area sempre maggiore a sud a rischio chiusura.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI ATTACCANO GRISHINO DA SUD-EST. SONO GIA’ ALLE SUE PORTE:
https://t.me/beard_tim/28671
La motivazione di tale scelta è data dalla necessità di IMPEDIRE AI NATOFASCISTI DI ROMPERE L’ASSEDIO A DIMITROV. Da nord, ovvero da SHACHOVO, non c’è storia. Lo aveva ammesso il già citato colonnello delle ff.aa.uu., da noi tradotto una settimana fa. Ecco allora i natofascisti ammassare uomini e mezzi a GRISHINO per tentare da lì la missione impossibile. Da cui, la decisione dei russi di puntare su GRISHINO. Allontanare le formazioni natofasciste dalla sacca, infine, isolerà ulteriormente le già isolate truppe intrappolate a DIMITROV. Per cui non vi sarà, definitivamente, più alcuna speranza di sbloccare la situazione.
Confermato, infine il TAGLIO DI DIMITROV IN DUE, area NORD e area SUD:
https://t.me/legitimniy/21317
Quest’ultima, con bonifica in corso.
BATTAGLIA DI SEVERSK
QUI I RUSSI SCACCIANO I NATOFASCISTI DA PLATONOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3271
e raggiungono, di fatto, la strada già tagliata a nord che congiunge(va) KRASNYJ LIMAN a SEVERSK. Quest’ultima, sempre più a rischio accerchiamento, a questo punto.
FRA VOLCHANSK E KUPJANSK
Confermata la liberazione di DVURECHANSKOE anche su cartina di divgen
https://divgen.ru/event/3269
che sostanzialmente ci mostra una sacca a est e due chilometri alla chiusura della stessa. Un avanzamento che, anche in questo caso, va ben oltre la liberazione della città stessa, perché a sacca chiusa ripiana la linea di fronte, consentendo di liberare ulteriori energie verso sud, in assenza di linee difensive consistenti (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/75456?single
TORNA A CASA, RUSTEM!
Rustem UMEROV, ex Ministro della difesa e attuale capo del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza, all’estero dallo scoppio del caso MINDICH, ufficialmente in missione, anzi, per più missioni consecutive, INSPIEGABILMENTE non ha alcuna intenzione di rientrare in Ucraina:
https://t.me/RVvoenkor/103987
“Has refused to return”. Girerà, con spirito d’abnegazione e dedizione alla causa, per tutto il mondo. E un mondo non basterà.
PS. Dategli almeno il tempo di smontare la sua “golden toilet”,
https://t.me/RVvoenkor/103980
i lavandini e i cessi d’oro che qualcuno gli avrà montato, sicuramente, a sua insaputa… o far sparire quei blocchi di carta verde tutti con la stessa faccia da un lato e lo stesso disegno dall’altro che qualche altro buontempone gli avrà nascosto nell’intercapedine del muro… o i dobloni ficcati da qualche maligno invidioso nel controsoffitto. Poi tornerà, abbiamo fede.
PPS Ultimamente idraulici, elettricisti, falegnami, piastrellisti, muratori, impiantisti stanno facendo a cazzotti per andare a fare lavori in casa sua...
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************************************************************************************************
17/11 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
Ulteriore sviluppo rispetto quanto riportato ieri notte: I RUSSI GUADAGNANO POSIZIONI anche a ovest della riva del lago di Kleban-Byk, sotto Konstantinovka (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/44754
Cedere solo a est è un conto, e allunga i tempi di progressione dei russi verso la città da sud. Ma cedere da est e da ovest è un lusso che i natofascisti non si possono permettere. Terremo monitorata la situazione.
FRA VOLCHANSK E KUPJANSK
I RUSSI LIBERANO DVURECHANSKOE
https://t.me/RVvoenkor/103964
(posizione qui
https://divgen.ru/50.03023/37.75892/11
e qui):
50.03023/37.75892
Prosegue l’avanzata delle truppe russe nell’area a nord-est di CHARKOV. E una volta consolidato, come sta peraltro accadendo, il blocco a nord-ovest di KUPJANSK, il ricongiungimento con le truppe di VOLCHANSK non sarebbe più soltanto un’ipotesi.
25% (KRACH ARMII)
E’ ORMAI “LA PERCENTUALE DI REALIZZAZIONE” DEI TE-TSE-KA rispetto agli obbiettivi di MOBILIZACIJA posti dai loro capi. Di quelli che dovrebbero sbattere al fronte ogni mese, ne rastrellano a malapena 23.000 (non più trentamila, come ormai dichiara solo la propaganda di regime)
https://t.me/ZE_kartel/11265
L’articolo poi prosegue nella disamina del fenomeno, osservando che la tendenza è a 15.000 unità. I disertori sono, ogni mese, 12-15.000, più ogni tanto gli impertinenti russi qualche perdita si permettono di infliggerla… 6-8.000 morti al mese e 25-30.000 feriti (ibidem).
E sono numeri già per difetto, rispetto a quanto dichiarato dal Ministero della difesa russo e con numeri superiori di almeno diecimila unità (fra morti e feriti). Già così, comunque, l’articolo parla chiaramente di KRACH ARMII (крах армии), di crac dell’esercito.
E a fare crac non è solo l’esercito, ma anche l’AGRICOLTURA:
https://t.me/RVvoenkor/103944
Regime di Kiev che si stracciava le vesti per non poter esportare il proprio grano a causa dei russi cattivi, UE che si stracciava le vesti chiamando in causa crisi umanitarie che, a ben vedere, i porti bloccati avrebbero risolto lasciando il grano agli ucraini, ma tant’era… l’obbiettivo era appropriarsi del grano, non la dieta alimentare del popolo ucraino… bene, cancelliamo tutto. Hanno scherzato. Ora i contadini li hanno sbattuti tutti al fronte, non è rimasto nessuno a raccogliere il grano, che marcisce nei campi… e nessuno dice nulla. SITUACIJA KATASTROFICHESKAJA, ma l’UE, la NATO e KIEV vogliono ridurre ulteriormente l’età di coscrizione… chissenefrega se il grano ucraino resta a marcire. Il vero “grano” è quello che fa il regime di Kiev con le mazzette che gli passa il complesso militare industriale per continuare a mandare al massacro il suo popolo.
Che è poi il motivo per cui gli USA, rispetto al Caso MINDICH, sono rimasti in silenzio…
https://t.me/ZeRada1/27814
… tacciono, per altre cose parlano, meglio, blaterano, cinguettano, sparano palle incatenate. Qui, tacciono. L’UE, invece, chiede chiarimenti… “si costerna, s'indigna, s'impegna poi getta la spugna con gran dignità”, come cantava il buon Faber. Più che gettare la spugna, stan capendo entrambi, IN QUESTA FASE, quanto un dittatore con indici di popolarità al 7%
https://t.me/rezident_ua/28089
et
https://t.me/legitimniy/21311
possa essere ancora utile o debba essere, gattopardescamente, sostituito con qualche seconda fila, qualche “homo novus”, qualche “usato sicuro (e garantito)”. Costi-benefici, spesa-impresa… siam sempre lì. E fino ad allora, per inciso, un deficit che a ottobre ha superato i 240 miliardi di grivne, e spese a bilancio statale ormai finanziate, per il 60%, da prestiti e garanzie padronali, con un debito estero ormai superiore ai 137 miliardi di dollari,
https://t.me/rezident_ua/28090
è messo pienamente in conto, dai padroni. Anche perché non sono soldi loro, del complesso militare industriale a stelle e strisce, o vetero-continentale… ma nostri.
Ma torniamo ai TE-TSE-KA. Questa notizia, e non solo questa, ha dato il la a una serie di considerazioni che ieri hanno animato alcuni canali ucraini, e che vale la pena di riprendere.
Per esempio, Legitimnyj sottolinea il fatto che i Te-Tse-Ka sono centinaia di migliaia e pesano non poco sul bilancio statale, ma più aumentano, più aumenta SOLO la corruzione, le mazzette che intascano, non i “risultati”. Infatti,
1. non esiste un vero e proprio PIANO DI MOBILITAZIONE a livello statale. Si va “a sentimento”. Nell’ovest ci sono meno Te-Tse-Ka, “DUE O TRE VOLTE MENO RASTRELLAMENTI” (на западной Украине отлавливают в 2-3 раза меньше) che nell’est. A crepare devono essere mandati i russi, contro i russi. “Since 2023”, direbbero nella lingua dei padroni.
2. Chi può, scappa da questa follia omicida. Sempre che non trovi Trump sulla sua strada a rispedirlo indietro.
3. Chi può, e non sono pochi, ottiene da quei trecentomila Te-Tse-Ka congedi con cui si illude di poter girare a piede libero senza pericolo. Abbiam visto, peraltro, che in alcuni casi – filmati – non è bastato. Non erano gli stessi Te-Tse-Ka, evidentemente… o era giunto il momento di chiedere un supplemento.
4. Chi può, e anche qui non son pochi, non esce di casa. Da anni.
5. AUMENTA LA RESISTENZA, ANCHE ARMATA, contro i Te-Tse-ka.
https://t.me/legitimniy/21310
Ieri un disertore trentasettenne intercettato dai Te-Tse-Ka a LEOPOLI, gli ha lanciato contro una bomba a mano:
https://t.me/XU_kraine/86290
E qui apriamo un’altra pagina, di cui a Strasburgo, a Bruxelles, a Londra e a Washington, interessa come il due di picche quando briscola è bastoni: L’UCRAINA SI STA RIEMPENDO NON SOLO DI DISERTORI, MA ANCHE DI REDUCI CON STRESS POST-TRAUMATICO DA GUERRA, IN POSSESSO DI ARMI DA FUOCO E ASSOLUTAMENTE IN GRADO DI USARLE. EFFICACEMENTE.
https://t.me/legitimniy/21312
Nessuno investe su di loro. Nessuno li assiste nel decorso di una malattia universalmente riconosciuta e peraltro causata da chi ora li ha abbandonati, nel caso dei reduci congedati. I disertori fuggiti dalla linea di fronte, infine, sanno sparare e sanno di essere braccati. Non vi può essere, probabilmente, combinazione peggiore. Ma per la Kallas “aiutare l’Ucraina è un buon affare rispetto a quanto ci costerebbe la vittoria della Russia” (Supporting Ukraine is a bargain compared to the cost of Russia's victory):
https://www.eeas.europa.eu/eeas/european-group-five-e5-press-remarks-high-representative-kaja-kallas-following-meeting_en
Aiutarla, aiutarla a suicidarsi, suicidarla… alla fine quel che conta è il “bargain”. PERALTRO NON COMPROVATO, SE NON DA UN ATTO DI FEDE. Credere che la "vittoria della Russia" possa rappresentare per noi un costo, mentre gli unici che pagano, sinora, sono i civili ucraini. Che però in questo caso, stranamente, non rientrano nel conto.
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************************************************************
16/11 ore 22:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
La giornata si chiude coi russi che avanzano sopra VESELOE e si portano a due chilometri dai loro compagni a nord, ovvero dal chiudere l’ennesima sacca (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3266
Intanto, un canale telegram che stavo consultando ultimamente faceva sommessamente notare che GULJAJPOLE è “in discesa”. Mi è venuto in mente ora di verificare con questo avanzamento l’altimetria:
https://t.me/divgen/75429?single
E quel canale aveva perfettamente ragione. Guljajpole è lungo quella valle, ovvero quella striscia verde in basso a sinistra. I russi una volta che si avvicineranno piazzeranno i pezzi sulle alture e il resto è facilmente intuibile.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
ARRIVATI A FINE CITTÀ, I RUSSI GUARDANO A OVEST. A GRIŠINO. E cominciano a muoversi aldilà del fiume GRIŠINKA, attraversandolo e puntando verso nord, dove ci sono gli ultimi isolati dell’ultimo quartiere residenziale (cartina qui):
https://t.me/divgen/75430?single
A DIMITROV, i soldati natofascisti starebbero evacuando l’area sud prima che sia troppo tardi e restino intrappolati, concentrandosi tutti in quella a nord.
https://t.me/RVvoenkor/103929
https://t.me/Tatarinov_Rus/62039
Se così fosse, l’intera area sud di DIMITROV sarebbe presto libera. Vedremo.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
I RUSSI ENTRANO NEL CENTRO DI IVANOPOL’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3267
Anche qui, la tendenza è a smantellare l’intera linea che ancora, a sud, difende KONSTANTINOVKA (ancora estremamente fitta, come è possibile notare dalla cartina delle fortificazioni)
https://t.me/divgen/75430?single
per consentire all’intero gruppo che avanza da sud di arrivare anch’esso a KONSTANTINOVKA e attaccare la città da più punti. Questo tipo di azione, ovviamente, salvo cedimenti improvvisi, richiederà del tempo.
Aggiornamenti a seguire domattina.
**************************************************************************************************
16/11 ore 16:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
La giornata si apre con la LIBERAZIONE UFFICIALE DI ROVNOPOL’E, ridente paesino sopra JABLOKOVO che alcuni canali già davano per liberato qualche giorno fa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3261
Mossa che consente ai russi di attaccare ZATYŠE da nord con spalle maggiormente coperte, ma anche di puntare direttamente a est per poi, una volta raggiunta la strada già tagliata che collega(va) a nord GULJAJPOLE a POKROVSKOE, virare a sud o attraversarla e completare l’accerchiamento della prima. ANZI, IN MATTINATA GIUNGEVA NOTIZIA CHE I RUSSI FOSSERO ARRIVATI A VARVAROVKA, paese che si estende proprio lungo questa strada:
https://t.me/beard_tim/28659
Oltre, naturalmente, ad approfondire due sacche in formazione, una a nord e una a sud:
- SACCA A SUD CHE È DOPPIA, con in mezzo la strada che porta a ZATYŠE e quindi a GULJAJPOLE da est. Strada tenuta a sud da ZELENYJ GAJ, ormai del tutto accerchiata
https://t.me/Tatarinov_Rus/61991
(cartina qui
https://t.me/Tatarinov_Rus/61994
e posizione qui
https://divgen.ru/47.67718/36.39616/13
e qui
47.67718/36.39616
- SACCA A NORD CHE IN GIORNATA SI RIDUCE ULTERIORMENTE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3264
coi russi che calano verso sud dal tratto già liberato della Guljajpole-Pokrovskoe e si portano alle porte di NEČAEVKA. Liberata la quale i russi rientreranno nuovamente nell’oblast di ZAPOROŽ’E e, proseguendo verso sud-ovest, giungeranno alle spalle di ORECHOV.
ORECHOV CHE ORMAI È QUASI RAGGIUNTA DA SUD-EST. I RUSSI, INFATTI, LIBERANO MALAJA TOKMAČKA:
https://t.me/mod_russia/58540
cartina qui
https://divgen.ru/event/3265
prossima fermata, ORECHOV subito a ovest. Dando una scorsa alle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75402?single
notiamo come i natofascisti mai e poi mai avrebbero pensato che da lì potesse venire l’attacco, confidando nella difesa a più scaglioni e a perdere data dalla collocazione longitudinale stessa di MALAJA TOKMAČKA. E invece… ormai di tempo per chiudere la difesa anche a ovest non ce n’è. Possono confidare ancora, naturalmente, sulla fortificazione a nord e le casematte retrostanti. Il problema, tuttavia, è ormai di altro genere: l’esercito, inteso come uomini chiamati a far la guerra, è stremato, altamente deficitario e sempre più ridotto ai minimi termini.
Incapace, soprattutto, di rintuzzare attacchi che provengono da più direzioni contemporaneamente. Per esempio, sempre nella stessa area a rischio è anche VELIKOMICHAJLOVKA, ORA RAGGIUNTA ANCHE DA SUD-EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3265
coi russi che ripuliscono l’intera area a sud del fiume VOL’ČA. E creano i presupposti per l’ennesima sacca, stavolta a est lungo l’intera ansa del fiume stesso.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Come prevedibile e previsto, la mossa successiva dei russi non è stata chiudere definitivamente la sacca, ma
- stringerla ulteriormente, avanzando a ROVNOE e RIDUCENDO A UN CHILOMETRO la distanza dal cordone nord a quello sud della sacca,
- approfondirla, avanzando di TRE CHILOMETRI E MEZZO VERSO OVEST direzione GRIŠINO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3263
Chiunque ora tenti di uscire, di evadere, sa che troverà lungo quel corridoio da un chilometro o poco più russi a destra e a sinistra PER CINQUE CHILOMETRI. A piedi è un’ora e mezza, ragionevolmente. In campo aperto e sotto il tiro di droni, visori notturni, cecchini appostati.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI RESPINGONO CON SUCCESSO I TENTATIVI DI CONTRATTACCO NATOFASCISTI PROVENIENTI DA FUORI(cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28658
e proseguono metodicamente a
- smantellare le formazioni nemiche accerchiate in città
INFLIGGENDO PERDITE A ENTRAMBI I GRUPPI ARMATI: cinquanta uomini, due mortai, cinque vetture e una stazione radio.
https://t.me/mod_russia/58539
Dai numeri vediamo chiaramente come siano inferiori a quelli di Krasnoarmejsk, dove i tentativi di contrattacco son stati sei, più uno proveniente dall’area assediata, e nel complesso le perdite ammontano a: 280 soldati, due vetture blindate e un mortaio. Perdite eccellenti, peraltro, come Sergej Matvievskij, CAPITANO DELLE FORZE SPECIALI OMEGA DEL GUR, coinvolto negli sbarchi “epici” falliti miseramente e il cui cadavere son riusciti alfine a evacuare il 10 novembre.
https://t.me/Tatarinov_Rus/61986
Tuttavia a Kupjansk, i contrattacchi sono in aumento, da stamane quattro: tutti respinti e con perdite inflitte:
https://t.me/condottieros/14223
Proprio per questo, sono giunti in giornata rinforzi, al fine di mantenere la superiorità numerica necessaria e non concedere nulla ai contrattaccanti:
https://t.me/condottieros/14224
La posta in gioco, infatti, è un’intera area a est che, se bloccata, provocherebbe un danno enorme, in quanto libererebbe di colpo decine di migliaia di uomini e di mezzi: liberati quei duecentoquaranta chilometri quadrati a est del fiume OSKOL, si formerebbe infatti una nuova linea di fronte di dieci chilometri e duecento metri, la distanza fra i due cordoni della sacca lungo il fiume OSKOL, contro l’attuale linea di fronte, che copre un perimetro di oltre settantacinque chilometri.
Area di 240 km, peraltro, ormai tagliata da quel fiume che impedisce comunicazioni agevoli, lungo quei 10 km, se si eccettuano passaggi, guadi improvvisati che i russi, che detengono il controllo dello spazio aereo, tengono costantemente monitorati. Abbattendo chiunque provi a passare (filmato qui):
https://t.me/divgen/75399
"LLUEVE (Y LLUEVE...)"
“Llueve, detrás de los cristales, llueve y llueve”, cantava il buon Serrat in una “Balada de otoño” resa celebre in Italia dalla grande, immensa, Mina Mazzini. Tanta “saudade”, in quella canzone. Ci sta, è la stagione. A qualsiasi latitudine di questa sfera chiamata Mondo che preveda l’esistenza di quattro stagioni, l’essere chiamato uomo che la abita, fino a meno di un secolo fa si era saggiamente adattato, aveva rimodellato, da millenni, il proprio ciclo vitale su altri cicli, indipendenti e superiori alla propria volontà di potenza. Si era rassegnato, storicamente e socialmente, in questo periodo, a guardare fuori dalla finestra la pioggia incessante e a tener impegnato il tempo, nell’unico locale riscaldato, fra un’uscita obbligata, in genere alla stalla, e l’altra. Sempre che l’unico locale costantemente riscaldato non fosse la stalla stessa. Sempre che la pioggia non lo cogliesse proprio mentre, in questo periodo “faceva san martino”, che dalle nostre parti non significa, come mille chilometri a sud del nostro Belpaese, riempirsi le budella di “sautizza e mieru” (salsiccia e vino), ma essere sfrattato dal vecchio padrone, a conclusione del periodo di bracciantato, prendere le proprie quattro masserizie e, con la famiglia, traslocare dal nuovo padrone. Sempre se si fosse riusciti, nel frattempo, a concludere un altro contratto. Altrimenti, temporaneamente, da parenti, in attesa di tempi migliori.
Oggi non ci pensiamo nemmeno. Vediamo il tutto, forse, noi che certe cose, neanche tutte, ce le ricordiamo ancora, in un vecchio film di Olmi. Oppure anche noi pensiamo ad altro. A cose ben più nobili. Ai mercatini di natale.
Chissà cosa avrebbero pensato i nostri vecchi, con la quinta elementare e le mani callose già a undici anni, nel vedere scene come quelle di Gaza: loro consimili, uomini, donne, bambini, anziani, affondare nel fango, nel freddo, nella fame. Scene come questa,
https://t.me/gazaalannetz/16922
o questa,
https://t.me/gazaalannetz/16925
o questa:
https://t.me/gazaalannetz/16911
Passate anche da noi, certo, intervallate tra un servizio di cronaca nera e un altro dedicato all’immortale abbinata zampone e lenticchie.
Chissà se alla saudade ai nostri vecchi non si sarebbe sostituita, ancora una volta, la rabbia atavica che fa intendere e unisce all’istante, oppressi di ogni dove e di ogni quando. Specialmente sapendo che, in queste condizioni, gli oppressori bombardano ancora ieri a nord-est del valico di Rafah,
https://t.me/gazaalannetz/16909
condannando centinaia di migliaia di civili, intrappolati in tende inzuppate d’acqua, privati dai loro bombardamenti di qualsiasi rifugio, a una morte lenta. O veloce, a seconda di quanto non saran curati non i loro reumatismi, non la loro artrite, non la loro otite, ma la loro febbre a quaranta, o la loro bronchite, o la loro polmonite, derivate dal vivere, meglio, cercare tenacemente di sopravvivere, in tali condizioni.
Chissà se i nostri vecchi non avrebbero trovato, in quel poco che avevano, qualcosa da metter da parte e portare là, con quel cuore enorme che hanno i poveri nei confronti di altri come loro, sfondando qualsiasi blocco, frontiera, muro che avrebbe osato frapporsi tra loro e… loro: non più “altri”, ma loro.
“Piove, là dietro la finestra, piove, piove”… per alcuni la saudade, per molti la rabbia di vedersi, per quanto gli rimane da vivere, per dove gli rimane da vivere, per come gli rimane da vivere, già morti. E non poter fare nulla per impedirlo.
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************************************************************
15/11 ore 23:50 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
A fine giornata giungeva notizia della liberazione pressoché totale di NOVOPAVLOVKA (cartina aggiornata qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/61944
Verso GULJAJPOLE, come sempre molto utile il lavoro del canale “Opere ingegneristiche delle ff.aa.uu” (Инженерные сооружение на территории Украины, построенные военными ВСУ с 2014 года по настоящее время) che oggi ci mostra le fortificazioni erette a est di GULJAJPOLE:
https://t.me/opor_2014/20235
Ebbene, Rožin nel commentarle ci conferma che i russi quella doppia linea fortificata l’hanno già bella che passata. E ora verso GULJAJPOLE non c’è più nulla.
https://t.me/boris_rozhin/187121
Città da cui pare che lo stesso Macellaio Syrskij abbia ordinato di evacuare armamenti e ripiegare su ORECHOV:
https://t.me/rezident_ua/28080
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I russi avanzano a ROVNOE (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61940
raggiungendo la fine del paese e, di fatto, preparando l’assalto all’area settentrionale di DIMITROV da ovest.
Da nord e da est, lo stesso (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44545
notiamo anche un’area a est che tra non molto sarà chiusa nell’ennesima sacca. Con qualcuno dentro.
A proposito di sacca, per tagliare in due DIMITROV e isolare la parte a sud ai russi mancano ancora cinquecento metri e quindici edifici:
https://t.me/voenkorKotenok/68836
La bonifica procede, giorno dopo giorno.
PIÙ DISERTORI CHE SOLDATI AL FRONTE?
I DISERTORI AUMENTANO E TRA UN PO’, A QUESTO RITMO, SUPERERANNO I SOLDATI AL FRONTE:
https://t.me/legitimniy/21303
Oltre a QUATTRO RECLUTE SU CINQUE che riescono a EVADERE DAI CAR,
https://t.me/ZeRada1/27795
abbiamo ormai anche tanta gente addestrata all’uso di armi da fuoco che potrebbe esercitare quanto appreso non più contro i russi, ma in altro modo.
Legitimnyj fissa alcuni punti su cosa potrebbe comportare tutto questo:
- aumento della criminalità
- minaccia di rivolte armate nel Paese
- indebolimento delle forze armate e crollo della linea di difesa attuale
- aumento delle spese per catturarli
- disintegrazione dell’Ucraina dall’interno.
https://t.me/legitimniy/21303
Aggiornamenti a seguire domani.
***********************************************************************************************
15/11 ore 17:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
La giornata di oggi si apre con la conferma della liberazione di JABLOKOGO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3254
e le punte più avanzate dell’armata russa a cinque chilometri a nord-est di GULJAJPOLE. Peraltro, come mostra questa cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75352?single
lungo la strada che approvvigiona linee di difesa fortificate a est… completamente INUTILI, perché scavalcate e attaccate alle spalle. QUESTO è il nocciolo della catastrofe militare in corso, come vedremo nel corso di questo paragrafo. Ai natofascisti è rimasto poco, e quel poco che c’è non basta ed è dislocato pure male, rispetto alla configurazione attuale della linea di fronte ottenuta dai russi.
A EST DI GULJAJPOLE I RUSSI AVANZANO E ARRIVANO ALLE PORTE DI ZATYŠE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3259
Se vediamo la cartina delle fortificazioni...
https://t.me/divgen/75374?single
è identica alla prima! Non è rimasto più nulla a difendere GULJAJPOLE da est, se non case a perdere in questo villaggio, e neppure molte. Cinque chilometri dalle prime case a est alle punte più avanzate degli assaltatori russi.
Più a nord, i russi CHIUDONO L’ENNESIMA SACCA, stavolta a est di ORESTOPOL’ e
- ripianano la linea di fronte,
- guadagnano chilometri preziosi di strada ricongiungendo le punte più avanzate alle retrovie nel modo più breve,
- si portano in condizione di attaccare VELIKOMICHAJLOVKA subito a nord da più punti e, conseguentemente, raggiungere la via principale attraverso cui calare su POKROVSKOE e, di fatto, proseguire nel suo accerchiamento.
Ancora più a nord, confermato l’ingresso dei russi a NOVOPAVLOVKA da sud-est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3256
e la liberazione di oltre la metà del paese. Come mostra questa cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/75361?single
ANCHE IN QUESTO CASO I RUSSI HANNO LETTERALMENTE GABBATO LA LINEA FORTIFICATA DI DIFESA NATOFASCISTA AGGIRANDOLA E COLPENDOLA ALLE SPALLE. A rischio di saltare, e rischio forse è un eufemismo, ora è un’intera area, dopo la quale a ovest e a nord ci saranno ancora meno fortificazioni di quelle approntate in fretta e furia sulla linea di confine di oblast’ fra DNR e DNEPROPETROVSK.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
Mentre i media natofascisti diffondono filmati di soldati ucraini in centro a Kupjansk
https://t.me/petrenko_iHS/10476
sbugiardati poco dopo dai canali russi che recuperano la fonte
https://t.me/motopatriot78/44544
VECCHIA DI DICIASSETTE GIORNI (era ancora ottobre), i russi PROSEGUONO VERSO SUD E AVANZANO A SADOVOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3258
Se allarghiamo la cartina, vediamo già una prima sacca a est del fiume OSKOL prendere sempre più forma. A cui, ai media natofascisti, non resterà che opporre filmati di ottobre.
Aggiornamenti a seguire domani.
*************************************************************************************************
14/11 ore 23:50 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I russi avanzano a est di GULJAJPOLE in direzione della stessa di quasi due chilometri lungo una linea di fronte di quattro chilometri (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3253
Ora sono a circa dieci chilometri da GULJAJPOLE proveniendo da est. E i due paesi a cui si sono avvicinati, sopra e sotto la strada, ovvero ZELENYJ GAJ e VESELOE, son già sotto attacco:
https://t.me/beard_tim/28637
00
Più a nord, i russi con un balzo entrano a NOVOPAVLOVKA e ne liberano oltre la metà:
https://t.me/motopatriot78/44523
posizione qui
https://divgen.ru/48.13642/36.79476/13
e qui
48.13642/36.79476
Infine, all’estremo ovest, i russi CIRCONDANO AI LATI STEPNOGORSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3252
e il rischio che sia chiusa in una sacca è ora estremamente concreto.
Aggiornamenti a seguire domani.
*************************************************************************************************
14/11 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Confermato non solo l’arrivo, ma anche l’attraversamento della strada principale che taglia da nord a sud DIMITROV (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3251
Quarantanove stabili liberati in un giorno:
https://t.me/RVvoenkor/103805
I combattimenti ora si spostano nel quartiere ZAPADNYJ (ovvero, ovest). Cinque isolati ancora da attraversare in tutto e poi la città finisce. Guardiamo ora la cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/75315?single
Attualmente due chilometri e settecento metri separano i russi del fronte ovest da questi. Una volta arrivati all’ultimo casolare, i russi dovranno affrontare due linee fortificate. Che però attaccate da entrambe le direzioni salteranno, presumibilmente, non molto dopo. E allora sarà chiusa anche fisicamente l’ennesima sacca. Terremo monitorata la situazione.
Nel frattempo salta fuor, lupo dal bosco, un parà sopravvissuto per miracolo allo sbarco delle forze speciali di una settimana fa dove subito, d'emblée, ne furono fatti fuori undici. E dice peste e corna di quello “sbarco” e dei suoi superiori, ammonendo, a beneficio dei propri connazionali che non l’avessero ancora capito, che la propaganda è una cosa e la guerra un’altra:
https://t.me/RVvoenkor/103795
“DOV’E’ FINITO IL BUON SAMARITANO…”
Si chiedeva il buon Daolio mezzo secolo fa. Eccolo qui, anzi, eccoli qui:
1. arrestate cinque guardie di frontiera perché, alla modica cifra di 10.000 talleri d’oltreoceano cadauno, hanno aiutato 120 disertori a passare la frontiera. Centoventi per diecimila diviso cinque… i passator cortesi!
https://t.me/RVvoenkor/103800
2. qui invece il problema ma nel senso opposto: “Trump officials preparing to deport some Ukrainians despite conscription fears”
https://www.washingtonpost.com/immigration/2025/11/14/ukraine-deportations-trump-zelensky/
… macché paura di arruolamento. Scrive subito dopo, il Uòscinton: “An adviser to President Volodymyr Zelensky said, “We’ll find good use for them.””… SAPREMO FARNE BUON USO…
Di quale “paura” stiamo parlando? Di un U-ccidente che ormai, senza più alcun pudore, neppure lessicale, riporta “sapremo farne buon uso” riferito a esseri umani ridotti a carne da cannone? Mentre altri, della stessa nazionalità, ingrassano come porci? E altri ancora sono colpiti da “scandali infelici” con le mazzette ancora cellofanate, i cessi d'oro e tutto il corredo (invero abbastanza scontato) di "ritrovamenti" telecomandati? No… non è neanche qui, ormai, purtroppo, una “paura”: è una certezza.
Ecco dove son finiti i "buoni samaritani": tutti qui, laddove il primo posto in classifca se lo giocano, sul filo di lana e su versanti apparentemente opposti, da un lato un governo che sbatte ottanta profughi che dovrebbero quantomeno essere soggetti a protezione internazionale secondo una Convenzione ridotta a carta straccia, in un aereo e, a spese proprie, restituendoli al loro carnefice che li aspetta a braccia aperte e, dall'altro, chi “offre” a disperati senza più nulla da perdere, per una cifra equivalente, a parità di potere d’acquisto, a non meno di trentamila euro delle nostre, il miglio verde al contrario, da morte certa alla salvezza.
Aggiornamenti a seguire.
********************************************************************************************************
14/11 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN
Confermato l’attacco da sud e da est a Krasnyj Liman (cartina qui):
https://t.me/condottieros/14194
A nord i russi liberano JAROVAJA
https://t.me/motopatriot78/44494
posizione qui
https://divgen.ru/49.05365/37.65285/12
e qui:
49.05365/37.65285
Tagliano la strada a nord e si avvicinano a SVJATOGORSK. E non solo: anche al SEVERSKIJ DONEC. Un’intera area, aldilà del fiume, sarebbe direttamente tagliata.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI AVANZANO A DIMITROV DA EST E ARRIVANO ALLA CENTRALE SOBORNAJA ULICA (cartina e informazione qui)
https://t.me/motopatriot78/44486
posizione esatta
https://divgen.ru/48.27695/37.27045/16
48.27695/37.27045
TAGLIANDOLA. Ennesima sacca in formazione nell’intera area a sud.
Stessa sorte per chi si trova in questo momento a SUD di SHACHOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3250
ormai quasi completamente liberata… con l’ennesima sacca a sud in chiusura.
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO ORESTOPOL’ E L’INTERA AREA A SUD DEL FIUME VORONAJA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3249
Pokrovksoe, a ovest, può attendere. Al momento, ai russi preme sbaragliare la linea di difesa che si oppone all’avanzata da est da parte russa. E lo fanno colpendola da dove è più fragile, in questo caso, da sud e da ovest. Come a Guljajpole.
“PREMIOSÀCCAROV”...
Ieri avrei voluto anche riportare circa il penoso caso dell’intervista di Lavrov concessa al Potere della Sera, peraltro sotto richiesta di quest’ultimo e quindi censurata. Immediata la nota di protesta del Ministero degli Affari Esteri russo (qui un po’ di materiale che avevo raccolto, in ordine sparso...)
https://telegra.ph/Otvety-Ministra-inostrannyh-del-Rossii-SVLavrova-na-voprosy-italyanskoj-gazety-Korrere-della-Sera-kotorye-izdanie-otkazalos-publ-11-12
https://www.kommersant.ru/doc/8195698
https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/2058998/
https://www.rbc.ru/rbcfreenews/691511869a794754bb537b8e
https://tass.ru/politika/25610267
https://vz.ru/news/2025/11/13/1373438.html
A stretto giro seguiva la difesa d’ufficio della redazione, con uno scarno comunicato che partiva con l’assolo iniziale di Elio in “Cara ti amo” (Risvolti psicologici nei rapporti fra giovani uomini e giovani donne) quando entra in scena “Lei”, ovvero “noooooooooooo (dieci secondi o forse più tenuti magistralmente…) non è vero!”
E a me, ormai di default, viene in mente sempre il premio cosiddetto Sacharov ritratto nel pannello in quel di Strasburgo… ma meglio tornare a Elio, che è venerdì.
Ringrazio, vivamente, l’Ambasciata russa di Roma per essersi accollata la traduzione integrale in italiano. Mi ha risparmiato ieri di chiedere in ditta una mezza giornata di ferie per tradurla e pubblicarla. E’ tutto qui:
https://roma.mid.ru/it/press-centre/le_risposte_di_sergey_lavrov_ministro_degli_affari_esteri_della_federazione_russa_alle_domande_del_c/
Unica notazione, laddove scrive “da diversi anni non autorizzano lo svolgimento del “Dialogo di Verona” ” si riferisce al FORUM EURASIATICO DI VERONA, dal 2022 costretto a spostarsi all’estero e svoltosi quest’anno a Istanbul:
https://forumverona.com/forum/
Cliccando sul link “trasmissione” ci sono anche i filmati.
Ho dato una scorsa veloce sia all’originale russo (nei materiali sparsi) che alla traduzione integrale… i contenuti sono quelli che il povero Lavrov ripete da anni, con l’aggiunta di qualche dietro le quinte esquimese… e interessante, quantomeno per noi italiani, l’ennesima sintesi su cosa significhi la SVO per i russi.
E veniamo al punto: ai russi non è concesso il diritto di parola a queste latitudini; lo stesso, che dal “fèjk” di Voltaire “non-sono-d’accordo-ma-mi-amputo-il-dito-mignolo-pur-di-lasciartelo-esprimere” al “premiosàccarov”, è osannato in tutte le ALTRE sedi.
Stesso discorso per gli ancor più penosi “piani di pace” che si sono susseguiti in questi anni un po’ ovunque dopo Istanbul... SENZA I RUSSI. Mediatori fra parti escludendo nel processo di mediazione una delle due… quasi più geniale di otto anni di Minsk-2 a riarmare l’altra parte e a far chiudere entrambi gli occhi a chi doveva vigilare che ciò non avvenisse.
A questo punto, COERENTEMENTE, bene fanno i russi a non riconoscere nei nostri attuali governi, e istituzioni sovranazionali che ci governano, interlocutori affidabili per l’unica cosa che a loro interessa: chiuderla per non doverla riaprire né tra cinque anni, né tra dieci, né oltre. Ci siamo già passati. Sarà nuova guerra fredda e non “amicizia lunga” con UE e i governi “atlantici” in generale? Loro ne prendono atto: in entrambi i casi, “patti chiari”. E poi fate quanti premisàccarov volete, cantatevela e suonatevela. Da soli.
PS. Comunicazione di servizio agli addetti all’imprimatur: non siamo più ai tempi di Peter Arnett. viviamo in un’epoca dove qualsiasi velina, a meno di oscurare ANCHE il sito dell’ambasciata russa (con tutti gli annessi e connessi del caso), è del tutto inutile. Qualcuno li avvisi, prima di rimediare altre figuracce internazionali come questa.
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************************************************************
13/11 ore 22:00 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Battaglia che, giorno dopo giorno, volge all’epilogo. I russi conquistano l’intera area a ovest di SUCHOJ JAR dopo aver liberato ieri quella a est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3248
L’area controllata dai natofascisti a DIMITROV attualmente è, nel punto più lungo, sette chilometri e, nel punto più largo, cinque chilometri. Venticinque chilometri quadrati in tutto.
Ancor meno dopo che, a est, i russi hanno issato la loro bandiera sulla miniera “5/6” nella parte est della città (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44481
e video celebrativo qui:
https://t.me/voenkorKotenok/68802
Le cose si mettono male anche a nord-est di quest’area, dove i russi hanno liberato la maggior parte di ŠACHOVO costringendo i natofascisti alla fuga verso nord (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28618
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
Dopo aver liberato DANILOVKA e tagliato la principale via d’approvvigionamento a GULJAJPOLE, i russi puntano ai due paesi a sud lungo la strada, NEČAEVKA e RADOSTNOE (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/44479
consolidando così il risultato e preparando il terreno all’attacco a GULJAJPOLE da nord.
Ma non solo: da est, i russi si preparano all’attacco conquistando un’altura di 158 metri poco prima di VESELOE:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61902
posizione qui
https://divgen.ru/47.69347/36.39582/13
e qui
47.69347/36.39582
Le ultime fortificazioni sbaragliate dai russi in questa operazione altro non sono che fossati e doppi fili spinati come in questi fotogrammi tratti dal video di un drone ricognitore:
https://t.me/opor_2014/20193
Finite quelle, fino a PAVLOGRAD c’è veramente molto poco.
LA PANACEA DI TUTTI I MALI È LA DISTANZA...
L’ex ministro della difesa e attuale capo del consiglio di sicurezza UMEROV, dopo la missione a Istanbul per parlare coi russi di scambi di prigionieri, laddove per russi si intende turisti in coda per entrare a Santa Sofia, visto che altri non ne ha visti, è subito volato in QATAR… a parlare dei “bambini deportati in Russia”.
https://t.me/ZeRada1/27774
Con un mandato di cattura che potrebbe piovergli addosso da un giorno all’altro, lui vorrebbe ritornare in patria al più presto, per chiarire la propria limpida, cristallina, posizione… ma il dovere lo chiama. Ieri Istanbul, oggi Qatar, domani… Antartide, per salvare le foche dai perfidi cacciatori russi. Del resto “la panacea di tutti i mali è la distanza”, cantava il buon Silvestri... “e poi ci si consola con la paranza”.
Aggiornamenti a seguire domattina.
************************************************************************************************
13/11 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO DANILOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3245
et
https://t.me/beard_tim/28613
e TAGLIANO LA STRADA CHE DA POKROVSKOE PORTA A GULJAJPOLE. Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/75253?single
i russi stanno smantellando pezzo dopo pezzo la linea di difesa principale, attaccandola dal punto dove è più vulnerabile.
BATTAGLIA DI VOLCHANSK
Confermata la liberazione di SINEL’NIKOVO anche da divgen
https://divgen.ru/event/3246
e, oltre alla notizia del giorno, quanto risulta collegato alla stessa e di cui già riferito stamane.
BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN
I RUSSI AUMENTANO LA PRESSIONE DA EST GUADAGNANDO NUOVE POSIZIONI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3247
In questo modo sarebbe possibile un attacco quantomeno anche da sud-est e sud. L’obbiettivo immediato, comunque, in questa fase, potrebbe essere anche “solo” tagliare le comunicazioni da Krasnyj Liman a Seversk. Seicento metri al raggiungimento fisico di tale obbiettivo.
SCANDALI “ESTREMAMENTE INFELICI”...
E mentre
- L’ufficio di presidenza ucraino PRENDE LE DISTANZE DA MINDICH e lo sanziona
https://t.me/rezident_ua/28061
- si parla sempre più di REGISTRAZIONI di conversazioni fra MINDICH e ZELENSKIJ
https://t.me/rezident_ua/28059
- UMEROV è sempre in Turchia… a parlare con sé stesso, visto che i russi hanno confermato che al momento ogni dialogo è stato interrotto, ma potrebbe essere ben presto UFFICIALMENTE INCRIMINATO e pertanto ERMAK starebbe considerando di trombarlo prima che qualcuno faccia ufficialmente il suo nome
https://t.me/rezident_ua/28058
- qualcuno comincia a sussurrare quanto denunciamo da ANNI, ovvero che i prezzi degli “aiuti” militari sono stati GONFIATI DI CINQUE VOLTE e il Ministero della difesa a firmare, e l’Ufficio di presidenza a firmare… e tutti a firmare, da una parte e dall’altra...
https://t.me/rezident_ua/28060
- la SBU ha istituito una sua divisione speciale per passare al setaccio e dossierare i membri del NABU, secondo la migliore tradizione della guerra intestina fra corpi di polizia, servizi segreti, eccetera… laddove non si può dire neppure “deviati” perché occorrerebbe prima definire deviati “da cosa”…
https://t.me/rezident_ua/28062
- la KALLAS non trova di meglio che definire “EXTREMELY UNFORTUNATE”, estremamente infelice (nel senso di battuta infelice, sparata nel posto sbagliato nel momento sbagliato) LO SCANDALO ESPLOSO:
https://www.reuters.com/world/americas/ukraine-corruption-scandal-extremely-unfortunate-eus-kallas-says-2025-11-12/
Da cui impariamo che esistono scandali felici e scandali infelici, scandali “fortunate” e scandali “unfortunate”. Probabilmente da come a Bruxelles ci si sveglia al mattino… mica che qualcuno, sentendosi minacciato, decida di FARNE ANCHE ALTRI, DI NOMI. Magari di persone dello stesso tipo di quelle che confermano contratti miliardari con un messaggio su una chat. Proprio quando si sta cercando di CONVINCERE QUALCHE CENTINAIO DI MILIONI DI CONCITTADINI A CACCIARE IL GRANO, CENTINAIA DI MILIARDI DI EURO, PER LA NOBILE CAUSA DELLE TASCHE DEI GUERRAFONDAI CONTINENTALI E OLTREOCEANO. Quanta “infelicità” ci sarebbe, allora, nel Vecchio continente… è “importante allora che Kiev pigli la questione sul serio”... “important that Kyiv takes it seriously”. Far cadere qualche testa, meglio se di qualche “delfino”, previa ovviamente una cospicua buonuscita, e chiuderla lì. E sul cielo di Kiev, e di Bruxelles, tornerebbe ancora il sereno...
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************************************************************
13/11 ore 08:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
BATTAGLIA IN CORSO A DANILOVKA
https://t.me/beard_tim/28601
L’informazione, che contiene anche la cartina, ci mostra la posizione del paesino esattamente sulla strada che taglia da nord a sud, DA POKROVSKOE A GULJAJPOLE. Posizione qui
https://divgen.ru/47.87755/36.23051/13
e qui:
47.87755/36.23051
Ed è anche la mossa più logica, dal momento che rappresenta il punto più vicino alla linea di fronte di questa arteria. Dovesse andare a buon fine l’operazione, ci troveremmo nella classica forchetta dove i russi potrebbero, data la vicinanza, proseguire verso nord (POKROVSKOE), ma anche non accontentarsi di aver tagliato l’arteria principale di comunicazione e calare verso sud (GULJAJPOLE) attaccando anche da nord. Terremo monitorata la situazione.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Confermato INGRESSO A DIMITROV ANCHE DA NORD (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/44452
Combattimenti in corso.
BATTAGLIA DI VOLCHANSK
Qui i russi liberano il paese subito a ovest di VOLCHANSK di nome SINEL’NIKOVO (Синельниково)
https://t.me/RVvoenkor/103701
https://t.me/warriorofnorth/13299
Dopo una violenta battaglia, aggiunge l’ultimo contatto che è strettamente legato al gruppo SEVER responsabile di questo settore. Ettecredo, mi verrebbe da dire. Liberare Sinel’nikovo, di per sé, non è importante. Lo è se si pensa che anche Sinel’nikovo è sulla strada appena tagliata dai russi che rappresenta l’arteria principale per approvvigionare le truppe impegnate fra VOLCHANSK e KUPJANSK. Il giro si allungherà in molti casi, diverrà più discontinuo, pochi cambi, vie di fuga chiuse, con questa strada tagliata. E ORA LO E’ PER QUATTRO CHILOMETRI.
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************************************************************
12/11 ore 23:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
CONFERMATO AVANZAMENTO RUSSO A ORESTOPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3242
In questa fase VELIKOMICHAJLOVKA subito dopo e NOVOPAVLOVKA pochi chilometri a nord-est rappresentano due scogli che, una volta superati, consentiranno ai russi di riunire diverse parti di fronte e avanzare con maggior decisione a ovest e a nord nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK.
E non è neppure qui che l’azione si fa preoccupante per i natofascisti, bensì più a sud dove i russi si avvicinano a GULJAJPOLE da nord-est con una ulteriore, imponente, avanzata anche oggi (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3244
Divgen non segnala ancora libere ROVNOPOL’E e JABLOKOVO, come invece alcuni già hanno comunicato stamane e persino il buon Petrenko un’oretta e mezza fa,
https://t.me/petrenko_iHS/10449
ma si ferma molto vicino al loro confine ovest nel mostrare l’avanzamento russo. E a meno di sei chilometri, ormai, da GULJAJPOLE. Questo, senza considerare la sacca che si sta formando a est.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
TRUPPE RUSSE SPINGONO DA EST ED ENTRANO A DIMITROV, COMBATTIMENTI IN CENTRO CITTÀ (cartina qui):
https://t.me/RVvoenkor/103679
Cinque chilometri quadrati circa guadagnati in un giorno in uno dei settori più difficili. E cruciali.
VERSO KRAMATORSK
Divgen segnala un avanzamento russo in un territorio rimasto silente per anni, ovvero quello a ovest del canale SEVERSKIJ DONEC sopra ČASOV JAR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3243
Parlare di nuovo fronte verso Kramatorsk pare, in questo momento, prematuro. Tuttavia, se i russi dovessero sfruttare un’eventuale debacle, un eventuale sbandamento della linea di difesa natofascista per avvicinarsi anche da lì, questo sarebbe un buon primo passo. Staremo a vedere.
Intanto, giusto per non far capire che si tratta di un fuoco di paglia, giungono altre informazioni di un paesino poco sopra questa segnalazione, ovvero NOVOMARKOVO (posizione qui
https://divgen.ru/48.67283/37.82756/14
e qui)
48.67283/37.82756
GIÀ SEMIACCERCHIATO DAI RUSSI.
https://t.me/beard_tim/28588
Che evidentemente stanno attaccando anche lì. La faccenda comincia, quindi, a farsi interessante.
Aggiornamenti a seguire domattina.
*******************************************************************************************************
12/11 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI ENTRANO A NOVOPAVLOVKA DA SUD-OVEST, seguendo il fiume VOL’CHA:
https://t.me/beard_tim/28585
L’intera parte a meridione della cittadina è sotto il loro controllo (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28585?single
posizione qui
https://divgen.ru/48.13336/36.78045/12
e qui
48.13336/36.78045
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Il cerchio si restringe ulteriormente a DIMITROV, coi russi che sbaragliano l’ennesima linea difensiva (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75209?single
bonificano l’area meridionale di SUCHOJ JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3240
puntando dritti verso nord. Dove i soldati della TRENTOTTESIMA, come abbiam visto, si arrendono ai russi (filmato arrivato):
https://t.me/rezident_ua/28046
prima che una FAB gli cada in testa.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
Anche qui i russi avanzano e LIBERANO L’INTERA AREA NORD DI IVANOPOL’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3241
sbaragliando anche qui una serie di linee fortificate su cui operavano da tempo (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75216?single
e portandosi anche qui a ridosso delle prime case di KONSTANTINOVKA. Combattimenti in corso per tutta l’area fino alla stazione ferroviaria.
GAP
Inteso non come Gruppi d’Azione Partigiana, ma come DIVARIO da colmare
Ieri, 11/11/25 i russi hanno presentato il loro primo drone bipede
https://t.me/cn_laowai/12574
Barcollando barcollando, crollava dopo qualche passo. 77% di componentistica nazionale, 23% di componentistica cinese.
Droni bipedi cinesi che ieri, 11/11/25, erano in grado di fare questo:
https://t.me/daokedao/41552
Soprattutto, se cadono, e malamente, spinti, presi a pedate
https://t.me/daokedao/41533
sono in grado di alzarsi da soli.
Era una dimostrazione e io, che di dimostrazioni ne feci a suo tempo per anni, con bastoni, coltelli e quant’altro, so distinguere tra un colpo telefonato, provato e riprovato a scopo dimostrativo e un altro fatto per davvero. Ciò nonostante, quanto visto è impressionante.
Noi non ho idea di dove ci possiamo collocare, fra i due estremi. Il GAP è serio, per tutti. E sarà molto difficile da colmare. Non impossibile, perché nulla lo è, parlando di esseri umani. E neppure è interessante riprodurre una specie di replicante ultracostoso e ultrafragile in grado di fare esattamente “come noi”. Se non, forse, per mandarlo a pulire cisterne piene di gas asfissianti dove noi continuiamo allegramente a crepare ogni anno. Anche se dubito che non saranno mai usati per questo. È, tuttavia, interessante tutta quella tecnologia. Che potrebbe fare, e farà, la differenza in molti impieghi. Civili e non solo.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
12/11 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
La cartina aggiornata ieri notte da divgen dopo essersi confrontato anche coi riscontri dei colleghi di Lostarmour (https://t.me/lost_armour)
https://divgen.ru/event/3239
lascia ben poco margine di interpretazione: i russi attaccano e avanzano dappertutto. E da una parte all’altra dalla sacca distano 950 metri. Praticamente si vedono. E vedono entrambi chi passa in quel doppio giro di pista. Già così l’accerchiamento non è più solo operativo.
Inoltre, calando da nord distruggono l’ultima linea fortificata (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/75186?single
e possono procedere verso sud.
Infine, notiamo anche un movimento verso OVEST che corre lungo la ferrovia e la M-30 passando SOTTO GRISHINO. Che sicuramente verrà aggirato per esser attaccato anche da sud, ma potrebbe essere aggirato anche, più semplicemente, per andare avanti e tirar dritto, sparigliando ulteriormente le carte a fortificazioni e casematte sopra KOTLINO.
A questo potrebbe ricondursi anche la penetrazione subito dopo la linea di confine con l’oblast’ di DNEPROPETROVSK data dall’attacco in corso a NOVOPODGORNOE (Новоподгородное),
https://t.me/motopatriot78/44428
ridente paesino al valico:
posizione qui
https://divgen.ru/48.24398/36.8995/14
e qui
48.24398/36.8995
A questo punto, il passo successivo potrebbe essere APPROFONDIRE LA SPACCATURA A OVEST E A NORD-OVEST. A ogni modo, i russi stanno già pensando al “passo successivo”.
In tutto questo, a nord i tentativi di sbloccare la situazione e aprire un varco per far evacuare i camerati intrappolati a Dimitrov, da parte delle forze migliori di cui i natofascisti ancora dispongono, stanno naufragando uno dietro l’altro. Questa la cartina di Radov:
https://t.me/motopatriot78/44431?single
dove vediamo che son sempre lì. Ad andare metodicamente all’attacco e a farsi massacrare, altrettanto metodicamente, dalle FAB russe per l’opera di grosso, quindi dai droni per quella di fino. Un’azione del genere avrebbe richiesto un minimo di copertura aerea che neanche i droni, a quanto pare, riescono più a fornire loro in misura sufficiente. Al netto di tutto, quindi, resta solo l’andare a farsi ammazzare.
Poco più a est, ma veramente molto poco più a est, i russi entrano a SHACHOVO e tagliano, con questa azione, la strada ai natofascisti, bloccati attualmente a VLADIMIROVKA subito a sud (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44432?single
Aggiornamenti a seguire.
**********************************************************************************************
11/11 ore 22:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI SI AVVICINANO A NOVOPAVLOVKA ANCHE DA SUD-EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3238
Più a sud, i russi avrebbero liberato anche ROVNOPOL’E (Ровнополье) e JABLOKOVO (Яблоково)
https://t.me/beard_tim/28577
ovvero qui
https://divgen.ru/47.74458/36.31488/14
et
47.74458/36.31488
e qui
https://divgen.ru/47.72772/36.32569/14
et
47.72772/36.32569
La via verso GULJAJPOLE da nord-est, a questo punto, sarebbe aperta.
Il flipper di una difesa, quella natofascista, incapace totalmente in questa fase di “stabilizzare” attacchi russi a tutto campo è messo in ulteriore crisi dall’apertura di nuovi fronti. E si avvia verso il “tilt”.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Compare un video, non si sa di quale data, di natofascisti che riescono a piedi a uscire ancora dalla sacca, che sembra FARE DA CONTRALTARE A QUELLO DI STAMANE (“mammalirussi”):
https://t.me/condottieros/14165
Barelle portate a mano per chilometri, soldati su sedie a rotelle e stampelle. I sopravvissuti, quelli ancora in grado di poter raccontare a qualcuno come si sono salvati, a differenza di quelli raccolti nei sacchi neri e che andranno a ingrossare le fila degli scambi di trenta contro mille salme. Oppure, a differenza di quelli che han provato ultimamente a evadere dalla sacca… e son morti tutti:
https://t.me/legitimniy/21275
UN MIG-31 E UN KINDZHAL
In azione, giusto per una rappresentazione plastica di ciò a cui puntavano i servizi segreti oltremanica insieme alla loro controllata in terra di Kiev:
https://t.me/condottieros/14152
Fa specie vedere, nella realtà, i “buoni” commettere le stesse, medesime porcate che nei romanzi di Fleming e relative riduzioni cinematografiche sono attribuite ai cattivoni di turno.
I NABU COLPISCONO IL CERCHIO MAGICO INTORNO ALLA MARIONETTA DI KIEV
Ieri i NABU, quella specie di corpo di polizia anticorruzione che Zelenskij aveva cercato di chiudere ad agosto, col risultato di far incazzare per la prima volta in tre anni e mezzo centinaia di migliaia di giovani, sono passati all’azione.
E hanno emesso un mandato di cattura per l’ex-ministro dell’energia GALUŠENKO:
https://t.me/MediaKiller2021/20184
E hanno fatto irruzione nella casa di TIMUR MINDIČ, elemento del cerchio magico di Zelenskij preposto al settore energetico. Casualmente il Mindič non era a casa, anzi, casualmente era espatriato poco prima che loro sfondassero la porta di casa sua. Avvisato già TRE GIORNI PRIMA DEL BLITZ di fare le valigie e andarsene:
https://t.me/rezident_ua/28024
Quindici mesi di indagini, 1.000 ore di intercettazioni che hanno portato alla individuazione di una “organizzazione criminale di alto livello” che “influiva sull’andamento delle aziende statali strategiche”. Intercettazioni in cui comparirebbe anche Zelenskij e che riguarderebbero LA DISTRIBUZIONE ENERGETICA, LE NOMINE AI VERTICI DELLE AZIENDE STATALI E SCHEMI DI APPROPRIAZIONE DEGLI “AIUTI OCCIDENTALI”.
A PARTIRE DA MAZZETTE DEL 10-15% SUL TOTALE DELLE COMMESSE CHE I FORNITORI DI “ENERGOATOM” ERANO COSTRETTI A VERSARE AI FUNZIONARI DI TALE ENTE, PENA IL BLOCCO DEI PAGAMENTI, PER ESEMPIO.
https://t.me/rezident_ua/28018
FINO AD ARRIVARE ALL’ACQUISTO DI VECCHI REATTORI BULGARI, laddove invece il buon senso avrebbe suggerito di DIVERSIFICARE l’approvvigionamento energetico:
https://t.me/MediaKiller2021/20184
OPPURE, FINO AD ARRIVARE A LAVORI DI FORTIFICAZIONE DI CENTRALI E TRASFORMATORI MAI ESEGUITI, MA CON INCASSI AVVENUTI: e oggi, oltre gli incassi, avvengono anche gli incontri ravvicinati coi droni russi che, con estrema facilità, mettono fuori uso luoghi strategici LASCIATI DEL TUTTO SGUARNITI:
https://t.me/MediaKiller2021/20184
Il tutto, mentre un imbecille continua a dare ordini di attaccare cisterne e depositi di idrocarburi russi, sapendo che il giorno dopo altre sue regioni resteranno senza luce, acqua (autoclave) e riscaldamento:
https://t.me/legitimniy/21265
Schemi corruttivi la cui individuazione proverrebbe proprio da una gola profonda interna al “cerchio magico”, ovvero a uno dei più stretti collaboratori di ERMAK:
https://t.me/rezident_ua/28019
Tale Rostislav Šurma. A quanto pare ci dovrebbe esser del vero, visto che oggi “ignoti” hanno distrutto i vetri della sua casa in Germania gettandovi dentro topi morti:
https://t.me/rezident_ua/28021
Poveri topi…
E QUESTO È NULLA. QUESTO “ATOM-GATE” È NULLA RISPETTO ALLE TESTE CHE POTREBBERO SALTARE SE CHI COMANDA I NABU DESSE ORDINE DI FICCARE IL NASO NEGLI “AIUTI MILITARI”…
https://t.me/rezident_ua/28016
In un Paese dove per decenni tutti sapevano e tutti tacquero, finché fece loro comodo, queste “scoperte dell’acqua calda” provocano domande del tipo: perché proprio adesso? E qualcuno comincia a sospettare che lo scranno più alto sia ora, per esempio oltreoceano, di farlo occupare a tipi più presentabili,
https://t.me/rezident_ua/28011
così da cambiare tutto per non cambiare nulla, ancora una volta.
Forse si, forse no… nel frattempo il segretario del Consiglio di Sicurezza UMEROV, altro uomo chiave del cerchio magico, per non saper né leggere, né scrivere ha preferito MIGRARE VERSO ISTANBUL, UFFICIALMENTE PER “PARLARE COI RUSSI DI SCAMBI DI PRIGIONIERI”…
https://t.me/rezident_ua/28039
… PECCATO CHE I RUSSI NON SAPESSERO NULLA DI QUESTO INCONTRO!
Intanto, SALTA LA PRIMA TESTA ANCHE A ENERGOATOM, CON TIMOFEJ MILOVANOV, ex ministro dell’economia,
https://t.me/ZeRada1/27748
CHE DÀ LE DIMISSIONI DAL CONSIGLIO DEI REVISORI DI TALE ORGANIZZAZIONE:
https://t.me/legitimniy/21267
E nel mirino, man mano che l’inchiesta prosegue, finiranno TUTTE LE PERSONE RITRATTE IN QUESTA FOTOGALEREJA:
https://t.me/ZeRada1/27752
il cerchio magico della marionetta di Kiev.
Infine, una “NUANCE”, come amano dire russi e ucraini, segnalata su questo canale:
https://t.me/condottieros/14146
Guardiamo la foto. Sono i CONTANTI RINVENUTI NEL CORSO DELLE PERQUISIZIONI (qui il set completo fornito dal NABU stesso):
https://t.me/ZeRada1/27720
La foto ripresa dai russi ci parla di “MATTONI” DI CONTANTI CHIUSI IN PELLICOLA TRASPARENTE E CON ANCORA L’ETICHETTA ORIGINALE DELLA BANCA DI EMISSIONE, “ATLANTA”, “MINNEAPOLIS”, “KANSAS CITY”, E LE INIZIALI DI SERIE CHE CI PARLANO DELL’ANNO DI EMISSIONE, PER ESEMPIO “M” = 2013, “P” = 2017, “H” = 20006. Qui tutta la legenda:
https://www.uscurrency.gov/denominations/bank-note-identifiers
Anche prima di MAIDAN, USAID, per fare un nome a caso, avrebbe passato CONTANTI a questi personaggi: ma sicuramente son solo malignerie… chi non si scorda per anni un mattone incellofanato di contanti NUOVI DI ZECCA e mai entrati in circolazione, salvo poi tirarlo fuori per andare a fare la spesa quando ha finito i buoni pasto… In tal caso, comunque si tratta per tutti quei blocchi di soldi nuovi di pacca e mai finiti in mano alcuna di date di emissione antecedenti alla SVO… anche questa, una maligneria… chi non si scorda per anni, a volte decenni, pile intere di blocchi di fantastiliardi nuovi di zecca…
Aggiornamenti a seguire domattina.
************************************************************************************************
11/11 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
Dopo aver liberato NOVOUSPENOVKE
https://divgen.ru/event/3236
i russi puntano dritti verso l’ultimo paese a ovest lungo la strada prima di GULJAJPOLE, ovvero JABLOKOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3237
Guardando la cartina delle fortificazioni (doppia in questo caso),
https://t.me/divgen/75163?single
et
https://t.me/divgen/75167?single
notiamo come i russi abbiano AGGIRATO (e stiano martellando) la doppia linea difensiva subito a sud, andando di fatto a colpirla nel punto più debole. Da dove mai e poi mai si sarebbero aspettati un attacco russo.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
CONFERMATO L’INIZIO DELLA BATTAGLIA A DIMITROV CITTA’:
https://t.me/rezident_ua/28035
25 MARO’ DELLA TRENTOTTESIMA BRIGATA, scettici su quanto il loro capo sostiene ogni giorno, ovvero che la situazione si è “stabilizzata” ed è “sotto controllo”, SI SONO APPENA CONSEGNATI AI RUSSI
https://t.me/divgen/75174
dopo aver ricevuto, lanciate dai droni, le istruzioni per l’uso. Uomini di poca fede… in buona compagnia di altri loro camerati che si sono già consegnati prigionieri:
https://t.me/RVvoenkor/103562
Poca fede o han visto la morte in faccia una volta e han deciso di non tentare ulteriormente la sorte. LE SQUADRE DI SPOGLIO RUSSE, INCARICATE DI RACCOGLIERE E IDENTIFICARE LE SALME DI PARTE AVVERSA, FANNO CINQUE KAMAZ AL GIORNO di dvuchsotnych, ovvero 200-x, termine tecnico per indicare i morti in battaglia (filmato qui):
https://t.me/imperialherald/21706
Inoltre, negli ultimi due mesi anche la mortalità fra i feriti delle forze armate ucraine è aumentata del 200%:
- niente evacuazioni,
- e anche se per miracolo l’evacuazione riesce, i primi ospedali disponibili sono a centinaia di chilometri,
- e molti di quelli sono già sovraffollati,
- e versano in condizioni pietose,
- pochi medici da campo,
- pochi farmaci sulla linea di fronte,
- 90% dei soldati che non conoscono le tecniche fondamentali di primo soccorso
https://t.me/legitimniy/21263
I duri e puri, invece, ci salutano a RODINSKOE. Ecco alcuni necrologi. Forze speciali OMEGA
https://t.me/Tatarinov_Rus/61844
Data decesso risalente al loro “contrattacco” (05-06/11).
CI PROVANO SEMPRE!!! MA SEMPRE!!!
MI-6 e sua controllata ucraina hanno provato a contattare un pilota russo per fare caccia-a-ottobre-rosso col suo MiG-31 e i missili ipersonici Kindzhal. Erano disposti a dargli 3 milioni di dollari, cambio documenti d’identità, nuova-casa-nuova-vita… doveva portare il mezzo alla base NATO di Costanza (Romania). Dove lo avrebbero abbattuto SIMULANDO UNA VIOLAZIONE DELLO SPAZIO AEREO E PURE CON MISSILI IPERSONICI.
https://t.me/divgen/75159
https://t.me/RVvoenkor/103558
Tentativo iniziato dalla fine dello scorso anno con il coinvolgimento anche dell’agenzia BELLINGCAT (https://www.bellingcat.com/)
https://t.me/ZeRada1/27743
qui anche la registrazione di una conversazione, con un certo “SERGEY LUGOVSKIY”
https://t.me/RVvoenkor/103560
Ormai si son ridotti a questo. Tentativo di PROVOKACIJA miseramente fallito, sventato dall’FSB russo. Attendo, fiducioso, un commento sui cinegiornali serali a proposito delle SCIMMIE CON BOMBA A MANO, pardon, degli irresponsabili che ci governano portandoci verso la terza guerra mondiale.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
11/11 ore 08:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
CON LA LIBERAZIONE DI NOVOUSPENSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3236
prosegue la marcia di avvicinamento a GULJAJPOLE da nord-est. E siamo solo al mattino.
KRASNOARMEJSK
I RUSSI ENTRANO IN MASSA A KRASNOARMEJSK (filmato qui, ma ci ritorneremo...)
https://t.me/condottieros/14145
e si spingono a est, liberando la STAZIONE “KM 394” (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3235
Prende sempre più forma quanto temuto, ancor più che ipotizzato, ieri, ovvero UNA SACCA NELLA SACCA, data dalla parte sud di DIMITROV completamente tagliata dalla parte nord. A conferma di questo, la notizia, pervenuta di primo mattino, dell’ingresso dei russi nel quartiere ZAPADNYJ (ovest) di DIMITROV:
https://t.me/voenkorKotenok/68751
MAMMALIRUSSI!
Non c’è canale ucraino che non pubblichi questo filmato (qui i miei soliti, ma penso davvero che ormai abbia più messe in onda di Sapore di mare e Sapore di mare 2 contate insieme):
https://t.me/legitimniy/21258
https://t.me/rezident_ua/28025
https://t.me/ZeRada1/27738
https://t.me/petrenko_iHS/10430
Anzi, penso che se invece di esserci andato sabato pomeriggio, in gita di istruzione al Parlamento Europeo, ci fossi andato questo, di sabato, li avrei visti anche su un nuovo pannello gigante preceduti da una breve introduzione di Madama VDL che, guardando fissa la telecamera e annuendo in modalità “vispa teresa” dal leggio, avrebbe introdotto: “Noi (pausa) vi difendiamo (pausa) da LORO (con l’accento sul “loro”)”.
Orde di mammalirussi… che oggi entrano in massa a KRASNOARMEJSK, domani… chissà! Tutti quei cicli, motocicli, “buchanka” (detto anche pulmino di Masha e Orso), giardinette, bianchine scoperchiate come scatole di tonno e stipate di soldati, garelli, leprotti, monopattini a spinta, orchi a piedi, troll, uruk-hai… un domani potrebbero bussare anche a casa tua! Ma per fortuna c’è la UE… e cacciate ’sti ottocento miliardi di euro… ingrati che non siete altro!
Suggerisco loro anche quest’altro pannello, dal titolo “PIOVONO TONNI”:
https://t.me/beard_tim/28572
dove un drone natofascista è abbattuto… da una scatola di tonno lanciata da un drone russo proprio sulla sua elica. Con sotto in sovrimpressione: oggi un drone… domani, la tua testa… e neanche “in olio d’oliva”! Pioverebbero, oltre ai tonni, anche le donazioni spontanee… mammalirussi!
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
10/11 ore 22:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
ANCHE LA NEBBIA AIUTA I RUSSI, CHE AVANZANO IN SUPERIORITÀ NUMERICA SENZA CHE I DRONI NEMICI POSSANO INDIVIDUARLI E COLPIRLI:
https://t.me/legitimniy/21256
O forse la nebbia c’entra, ma fino a un certo punto. Qualcuno ritiene che entro fine mese i russi possano entrare e, addirittura, liberare Guljajpole.
https://t.me/rezident_ua/28022
Tutti concentrati su Krasnoarmejsk e Kupjansk, stanno perdendo, definitivamente, la possibilità stessa di negoziare qualcosa di diverso dalla propria resa.
Queste le due direttrici (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61801
che i russi potrebbero seguire nella loro avanzata verso ovest, confermando quanto già da noi ipotizzato qualche ora fa. Verso ovest quella più a nord, verso sud l’altra.
Staremo a vedere, intanto anche divgen aggiorna la propria cartina con l’avanzamento dei russi verso ORESTOPOL’:
https://t.me/divgen/75141
Aggiornamenti a seguire domattina.
************************************************************************************************
10/11 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI AVANZANO VERSO GULJAJPOLE e liberano contemporaneamente NOVOE e SLADKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3230
Non solo si stanno avvicinando a Guljajpole da nord-est, ma cercano di raggiungere la strada che la collega a Pokrovskoe per attaccarla anche da nord. O aggirarla ulteriormente. Come mostra la carta delle fortificazioni nell’area,
https://t.me/divgen/75109?single
esse non erano state concepite per gli attacchi da ovest. E si vede.
Più a nord, I RUSSI LIBERANO ORESTOPOL’ (Орестополь) E ATTACCANO VELIKOMICHAJLOVKA (Великомихайловка),
https://t.me/beard_tim/28564
posizione qui
https://divgen.ru/47.95609/36.45201/12
e qui
47.95609/36.45201
ancora indicata in azzurro da divgen, ma non è l’unica cosa da correggere sulla loro cartina. La liberazione di questo blocco comporterebbe il ricongiungimento con l’ala a est dello schieramento russo e la prosecuzione a questo punto verso nord a tagliare la strada che da est conduce a POKROVSKOE.
Terremo monitorata la situazione, ma possiamo nel frattempo constatare che si sta mantenendo la TENDENZA GIA’ MANIFESTA A OTTOBRE, ovvero che QUESTO E’ IL SETTORE DOVE I RUSSI AVANZANO MAGGIORMENTE (239,07 kmq soltanto verso Guljajpole, 295,04 totali (ultima fila) contro i 118,42 a Krasnoarmejsk)
https://t.me/boris_rozhin/186390
Quasi la metà dei 607,75 kmq liberati a ottobre.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Persino le fonti di matrice ucraina
https://t.me/petrenko_iHS/10425
https://t.me/the_military_analytics/25486
confermano la LIBERAZIONE DI GNATOVKA DA PARTE RUSSA. Annuncio ufficiale dato anche dal Ministero della difesa russo,
https://t.me/mod_russia/58349
che riporta oltre DUECENTO SOLDATI UCCISI a Krasnoarmejsk in un giorno, 244 edifici liberati nell’area industriale a ovest, e SETTE tentativi di contrattacco respinti, così come DUE tentativi delle forze speciali intrappolate di forzare il blocco e uscire:
https://t.me/mod_russia/58346
CINQUECENTODIECI, invece, le perdite inflitte nell’intera area, ivi compresi i tentativi di contrattacco natofascisti a nord, che divgen segna in azzurro
https://divgen.ru/event/3232
ma che non compaiono da nessun’altra parte, neppure nei canali natofascisti come i già citati Petrenko e Military Analytics. Forse perché a furia di perdere centinaia di uomini ogni giorno difficilmente tali tentativi potranno
a. consolidarsi, cosa che aveva già notato il colonnello Mašovec nella sua analisi
b. avere una qualche prospettiva andando a farsi annientare contro forze preponderanti.
Il ritmo è - unicamente come ordine di grandezza - una brigata, al completo, liquidata ogni quattro giorni.
Anche per questo Rezident stima una settimana di tempo per provare a ribaltare la situazione, poi il tracollo ci sarà anche a DIMITROV:
https://t.me/rezident_ua/28017
E un altro canale ucraino, Legitimnyj, conferma che i russi hanno TAGLIATO IN DUE, PER IL MOMENTO SOLO OPERATIVAMENTE, LA SACCA DI DIMITROV (schema qui):
https://t.me/legitimniy/21249
In altre parole, chi è intrappolato nella parte in basso non può più passare nella parte in alto.
Non da ultimo, anche i prigionieri aumentano, mentre i russi proseguono nella bonifica dell’intera area di KRASNOARMEJSK.
https://t.me/epoddubny/25467
BATTAGLIA DI SEVERSK
I RUSSI HANNO ACCERCHIATO SEVERSK DA TRE DIREZIONI:
https://t.me/the_military_analytics/25472
Come analizza questa fonte, di matrice ucraina, tutto dipende ora dalla tenuta dell’area a sud, dove i russi però stanno avanzando. Persa quella, anche l’avanzata verso est sarà facilitata e la tenuta sarà, praticamente, compromessa.
VERSO IL FIUME OSKOL
Siamo all’altezza di KRASNYJ LIMAN e, anche qui, i russi pare non abbiano fretta di attaccarla, allargando lo spettro della loro azione verso EST, ovvero il fiume OSKOL (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3233
Anche qui si stanno creando i presupposti per chiudere anche a sud l’area a est del fiume OSKOL e formare, qui come a Kupjansk, l’ennesima sacca.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
L’avanzamento di stamane VERSO SUD a ovest del fiume OSKOL
https://divgen.ru/event/3228
si accompagna a un analogo avanzamento, sempre VERSO SUD, ma a EST del fiume OSKOL.
https://divgen.ru/event/3231
Un’intera area industriale è stata liberata e ora di fatto i russi, come mostra questa immagine satellitare
https://t.me/divgen/75114?single
hanno chiuso un’intera area fra il fiume e queste nuove posizioni. Sono quindi nella condizione ottimale per procedere anche qui verso sud. E chiudere la sacca che si sta formando a est.
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************************************************************
10/11 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI VOLCHANSK
Subito dopo l’avanzamento segnalato ieri notte (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3226
stamane un altro avanzamento importante, subito più a sud, che mette in sicurezza il crocevia che taglia l’intera area a est dello stesso da qualsiasi approvvigionamento in linea diretta (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3227
Ancora qualche isolato e la battaglia di Volchansk potrà dirsi conclusa. Coi russi che, comprensibilmente, guardano ai loro compagni a quaranta chilometri a sud-est.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
Quelli che operano a KUPJANSK e dintorni, per la precisione. I quali ora puntano decisamente verso SUD, guadagnando ulteriori isolati lungo la SEN’KOVSKAJA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3228
Meno di un chilometro al bivio che porta, girando a sinistra, a passare il fiume OSKOL verso KUPJANSK-UZLOVOJ. Che è a fianco di KURILOVKA dove i russi sono già entrati. Un’immensa sacca a nord e a est delle due falangi russe in avvicinamento fra loro è in formazione. Mentre le cineprese son tutte puntate su Krasnoarmejsk e dintorni.
FIDES
Intesa come “Quando brillava il vespero vermiglio,” eccetera eccetera. Sembra fatta apposta per un dodicenne di quartiere, quale ero io quarant’anni fa, con decisamente poca voglia di studiare: niente “Ei fu siccome immobile” di pagine e pagine da imparare a memoria, solo qualche riga, parafrasi pressoché nulla, cantilena immediata, concetto facile, intuitivo, con la mamma che dice al “piccoletto figlio” la solita “balla da grandi” (a dodici anni si è già nell’età in cui si pensa già di saper tutto...), il figlioletto ci crede e va a nanna sognando “alberi d’oro”, mentre la realtà è un cipresso devastato: realtà parallele, come già a dodici anni un ragazzo che viveva in un quartiere di tremila persone stipate in palazzi e palazzoni in periferia a quattro fermate di bus da un centro città popolato da sciuri coi vestiti firmati, cominciava a intuire. Pochissima spesa, tantissima resa all’interrogazione.
Come devastavamo noi la letteratura italiana, non lo faceva nessuno. Oggi, peraltro, il problema non si pone più perché non si imparano più le poesie, ma brani tratti da opere letterarie come la biografia di Agassi, o altra letteratura anglofona tradotta: questo è quanto leggo nei “nuovi” manuali costati un quarto stipendio qualche mese fa.
Essendo costretti a imparare a memoria, qualcosa ci restava, fra le pagine chiare e le pagine scure, anche dopo l’interrogazione. Prova ne è che il Poeta mi è venuto in mente, a quarant’anni di distanza, due giorni fa.
Non avremo “lu sule, lu mare, lu ientu”, efficace formula pubblicitaria che riduce a marketing per polentoni da spennare una terra di oltre duemila anni di storia, ma a quattro ore di macchina abbiamo Strasburgo, e non il cartello “Puglia” con una barra sopra e sotto invece “Molise” senza barra. La frase “Mè, sciamu a Strasburgu”, se uno ha voglia di sfacchinare per otto ore andata e ritorno, per esempio, per un regalo di compleanno, da noi non è campata per aria. “E sciamune”, allora, “a Strasburgu”.
Traforata, letteralmente, la Svizzera, si è subito in terra di Francia. La vista della città è impagabile, la Cathedral è sempre lì, l’orologio astronomico crucco spacca il secondo. Sull’onda dell’entusiasmo, guadagniamo Place de l'Homme-de-Fer per il tram che ci permette di accedere, in pochi minuti, alla culla dell’Europa Unita.
Arrivati al colosso circolare di vetro e acciaio, ancorché disabitato il sabato pomeriggio, non si può non provare una certa emozione. Guardo mia figlia, che ha la stessa età mia di quando studiai quella poesia a memoria, e non sa neanche chi sia il Pascoli, e mi sento, esattamente come quella madre. Esattamente lo stesso corto circuito. Ora che le racconto? “Così fatto è lassù, tutto un giardino”?
Preferisco lasciare da parte ogni vis polemica così come, d’altro canto, turiboli d’incenso fumante altrettanto fuori luogo, e partire almeno dalla teoria, sperando che quando la farà a scuola qualcosa le resti: qualcosa che, nell’immediato, le spieghi come mai il telefonino dei suoi funziona senza costi aggiuntivi, come mai ha potuto comprare una calamita ricordo nella stessa moneta che usa a casa sua, come mai, entrati nel Parlamento come visitatori, uno scanner elettronico in francese le ha stampato all’istante il badge col suo nome riconoscendo il suo documento d’identità italiano, eccetera…
La visita procede con pannelli in cartonato e quadri elettronici giganti, molti dei quali “interattivi”, ovvero che rispondono alle sollecitazioni delle falangi dei visitatori con filmati, informazioni, eccetera. Dalla CECA e Schumann 1950 (Ventotene qui non è ancora arrivato… forse perché noi restiamo, pur sempre, PIGS) al Premio Sacharov. E qui mi fermo. Si incanta il motore, peggio, si ingrippa, come tutto il discorso motivazionale a mia figlia della serie “siete voi il futuro, dovete esser migliori di noi, eccetera” va a farsi benedire. Preferisco farla giocare con un pannello luminoso a scelta e chiudere la visita per riprendere il tram verso la città, il parcheggio e sedici chilometri di San Gottardo a ottanta all’ora fissi.
Questa la pagina ufficiale:
https://www.europarl.europa.eu/sakharovprize/it/home
Di fatto, ULTIMAMENTE è stato assegnato, casualmente, a “dissidenti” russi, bielorussi, venezuelani, cinesi. Guarda caso. “Così fatto è lassù, tutto un giardino”: si, perché il giardino è qui, parola di OLAF SCHOLTZ. Di là, invece, c’è il babau. L’uomo nero. Il lupo cattivo. E noi aiutiamo “la libertà di pensiero”, che qui è indiscussa, a fiorire dove invece il babau, l’uomo nero e il lupo cattivo la calpestano, ci fanno la pipì sopra per segnare il territorio, la contaminano coi gas serra, la ranzano via con la loro falce dalla lama arrugginita al sapor di tetano.
Questa una breve nota biografica del Prof. Angelo d’Orsi:
https://dait.interno.gov.it/documenti/trasparenza/POLITICHE_20220925/CAMERA_ITALIA_20220925/candidati/CI01/CP011/415595/1347178/6858_415595_1347178_angelo_d_orsi_25092022_cv.pdf
Insieme alle 53 monografie pubblicate al 2021. Siamo nel 2025 e chiedo scusa al professore per quelle non menzionate, insieme al centinaio di saggi e al migliaio di articoli. Qualche giorno fa, la “sua” Torino non gli ha permesso di prendere la parola sul Donbass e sul conflitto in Ucraina:
https://www.lacittafutura.it/interni/la-censura-russofobica-colpisce-ancora-annullata-conferenza-al-prof-angelo-d-orsi
Il compagno Jure, che ringrazio per avermi segnalato l’episodio, mi ha girato una Nota, datata otto novembre, del direttivo del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia, che a un certo punto recita:
“Non è il primo caso di violazione del diritto costituzionale alla libertà di opinione e di espressione a Torino - per tacere dell'Italia, paese che è in fondo alla classifica internazionale della libertà di stampa - né il primo riguardante il prof. Angelo d'Orsi, membro tra l'altro anche del Comitato Scientifico Artistico di Jugocoord.
Ricordiamo il diniego della sala del Museo delle ex Carceri "Le Nuove" per la nostra conferenza del 10 febbraio 2018 su "Giorno del Ricordo, un bilancio", conseguenza delle intimidazioni di Maurizio Gasparri e della campagna lanciata sulle pagine di Avvenire dalla esponente della lobby istrodalmata Lucia Bellaspiga, che rivendicò di avere operato per impedire la conferenza.
Il convegno si tenne comunque in una sala reperita all'ultimo minuto ma senza alcun giornalista e con la cittadinanza convinta dai media che fosse stato annullato. La denuncia penale da noi presentata contro Bellaspiga per diffamazione è stata insabbiata dalla magistratura tramite l'avocazione da parte della Procura di Roma, che l'ha tenuta nel cassetto ai fini del raggiungimento dei termini della prescrizione.”
Nota dell’otto novembre, praticamente mentre ero a far vedere a mia figlia la culla della “la libertà di pensiero”. Che dà i premi agli altri, mentre se politici e pure di parte avversa (sic!) si comportano ALLA STESSA MANIERA impedendo conferenze dove, fino a prova contraria, non è violata alcuna legge o norma costituzionale, nulla ha da dire. Anzi, plaude.
Del resto, neppure Voltaire ha mai detto, o scritto: «Je ne suis pas d’accord avec ce que vous dites, mais je me battrai jusqu’à la mort pour que vous ayez le droit de le dire», nemmeno nell’originale apocrifo: «Monsieur l’abbé, je déteste ce que vous écrivez, mais je donnerai ma vie pour que vous puissiez continuer à écrire.»
https://www.projet-voltaire.fr/ressources/voltaire-citation-apocryphe-je-ne-suis-pas-d-accord-avec-vous/
Tutto torna, mentre “brillava il vespero vermiglio, e il cielo pareva oro, oro fino”… quasi meglio di una tarte flambée all'alsaziana.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
09/11 ore 22:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI VOLČANSK
Aver tagliato le comunicazioni con gli ultimi reparti natofascisti rimasti a tenere si è rivelata una scelta vincente. Non riuscendo più a ricevere né cambi, né approvvigionamenti regolari, si stanno progressivamente indebolendo, nonché cedendo terreno ai russi, che GUADAGNANO ALTRI SETTORI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3226
Altri, fra gli ultimi prima della liberazione completa.
FRA VOLČANSK E KUPJANSK
I RUSSI RICONGIUNGONO DUE FRONTI SINORA SEPARATI, OVVERO QUELLO DI KUPJANSK CON QUELLO POSTO A METÀ FRA KUPJANSK E VOLČANSK: ora sono un’unica linea di fronte (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3225
Prossima fermata: DVUREČANSKOE, poi con la sua liberazione la linea di fronte sarà ripianata. I presupposti per procedere verso CHARKOV da est ci sono tutti, specialmente dopo la liberazione di VOLČANSK e la probabile liquidazione di un enorme sacca che si verrà a formare, progressivamene, a nord-est.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
Qui i russi LIBERANO UN QUARTIERE SUD DELLA CITTÀ (Jubilejnyj) e PUNTANO VERSO SUD, MA ANCHE SUD-OVEST. E in questa fase, dove la linea di fronte è tutt’altro che stabilizzata, il rischio, sinora infinitesimale, che i russi possano sfondare e raggiungere IZJUM e BALAKLEJA da nord è, lo è sempre meno.
A est del fiume OSKOL, intanto, i russi sarebbero entrati a KURILOVKA
https://t.me/Tatarinov_Rus/61719
tagliando ulteriormente in due l’area a est. OLTRE CHE COMPROMETTENDO IRRIMEDIABILMENTE L’AREA CREATASI A NORD, che lo stesso canale ucraini Legitimnyj ormai contrassegna con una X:
https://t.me/legitimniy/21229
BATTAGLIA DI SEVERSK
I RUSSI LE SI AVVICINANO ANCHE DA SUD-EST ED ENTRANO NELLE PRIME VIE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3218
Con un accerchiamento come quello che i russi son riusciti, progressivamente, a realizzare, la situazione è decisamente compromessa. A quanto pare, tuttavia, l’ordine di ritirata sarà dato dallo Stato Maggiore delle VSU come da loro migliore tradizione: quando saran morti tutti i loro soldati.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Questa cartina di oggi pomeriggio
https://t.me/z_arhiv/32746
ci mostra gli avanzamenti a DIMITROV, coi russi che guadagnano nuove posizioni in città. Ma non solo, conferma anche che a KRASNOARMEJSK la bonifica in corso sta giungendo al termine.
Dimitrov dove sempre più voci parlano di meno di mille soldati natofascisti rimasti intrappolati: dai trecento a i settecento, secondo Ermakov:
https://t.me/beard_tim/28555
Forze speciali e, in particolare, piloti di droni, le prede più ghiotte per i russi, che gli stanno scagliando addosso di tutto e di più:
https://t.me/legitimniy/21243
Mai così tante perdite, specialmente per i piloti di droni, dall’inizio del conflitto (ibidem).
I RUSSI HANNO COSÌ TESO UNA TRAPPOLA A KRASNOARMEJSK, ATTIRATO NELLA STESSA I MIGLIORI FRA I SOLDATI UCRAINI, E LI STANNO FACENDO FUORI. A UN RITMO CINQUANTA VOLTE MAGGIORE CHE SE GLI STESSI FOSSERO IN DIFESA, ANZICHÉ IN QUESTI CONTRATTACCHI SUICIDI (запас прочности ВСУ стачивается в таких контратаках в 50 раз быстрее, чем в обороне)!
https://t.me/legitimniy/21242
Nel frattempo, i russi sarebbero avanzati di un chilometro lungo la strada che conduce a GRIŠINO da EST:
https://t.me/voenkorKotenok/68726
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
SU QUESTO FRONTE, INDUBBIAMENTE, SI SONO REGISTRATI GLI AVANZAMENTI MAGGIORI.
La giornata si apriva con L’AVANZAMENTO RUSSO ANCHE NELL’ULTIMO SETTORE ALDILÀ DEL FIUME JANČUR E LA CONTESTUALE LIBERAZIONE DI RYBNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3219
SUCCESSIVAMENTE, GUADAGNAVANO TERRENO A SLADKOE E ALL’INTERA AREA A SUD, SUD-EST DELLO STESSO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3221
Sono ormai giunti alle porte di ROVNOPOL’E, ultimo paesino a nord-est di GULJAJPOLE. Secondo alcune fonti sarebbero già entrati in paese:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61735
Rovnopol’e che, dopo esser tagliata fisicamente dalla strada a nord, si troverà in semiaccerchiamento, all’interno di un cerchio che tenderà sempre più a chiudersi.
Un processo che sarà aiutato, sicuramente, dall’avanzamento russo di oggi poco più a sud, verso NOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3223
STESSA SORTE, PRESTO, TOCCHERÀ A ORESTOPOL’, COI RUSSI CHE DOPO ESSER GIUNTI ALLE SUE PORTE DA EST, STAN FACENDO LO STESSO DA OVEST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3222
Nel mirino di questa mossa, in prospettiva, anche POKROVSKOE anche a nord-est. E non è una Prospettiva Nevskij. Meno di sette chilometri a tagliare l’arteria principale a nord-est.
SPOSTANDOCI SUL VERSANTE OPPOSTO, ALL’ESTREMO OVEST DI QUESTA LINEA DI FRONTE, VEDIAMO I RUSSI GUADAGNARE POSIZIONI A STEPNOGORSK E AVANZARE VERSO NORD DA SUD-EST.
https://divgen.ru/event/3223
Non male per un giorno solo sulla stessa linea di fronte.
Aggiornamenti a seguire domattina.
*************************************************************************************************
09/11 ore 17:00 aggiornamento
PERCHÉ IL “PIANO” DI SYRSKIJ NON PUÒ FUNZIONARE: PARLA UN COLONNELLO UCRAINO
A parlare è, stavolta, un colonnello ucraino, KONSTANTIN MAŠOVEC, con un curriculum per cui si può permettere il lusso di prendere la parola e dire ciò che pensa: “Osservatore militare, coordinatore del gruppo “Resistenza nell’informazione”, colonnello delle VSU, esperto di pianificazione della difesa, impiego dei soldati e sviluppo delle VSU, nonché partecipante alla ATO nel Donbass in data 2014 (Военный обозреватель, координатор группы "Информационное сопротивление", полковник Вооруженных сил Украины, эксперт по оборонному планированию, применению войск и развитию ВСУ. Участвовал в АТО на Донбассе).
https://24tv.ua/ru/konstantin-mashovec_tag8885/
Quanto basta perché nessuno possa dare, al colonnello Mašovec, l’appellativo di “golos Putina” senza esser sfidato a duello dal suddetto. In questo suo editoriale di ieri, scritto in russo senza che nessuno osi dirgli nulla, analizza il piano del suo comandante per sbloccare DIMITROV
https://24tv.ua/ru/plan-syrskogo-po-pokrovsku-srabotaet-li-on-kakie-est-njuansy_n2948940
Non osa contraddirlo apertamente. Non osa neppure mettere in discussione le decine di migliaia di perdite. Ovvero, il prima. Entra in medias res nell’argomento e scrive pure che potrebbe, ipoteticamente, anche funzionare. TUTTAVIA, e questa frase l’ho letta migliaia di volte essendo tipica della forma retorica russa equivalente al nostro “c’è un però”, scrive subito dopo: “ma, come sempre, ci sono delle nuance” (Nо, как всегда, есть нюансы)... delle sfumature. E vediamole, queste sfumature, o questi “però”.
PRIMO “però”: i russi HANNO COSTRUITO E STANNO CONTINUANDO A COSTRUIRE UN IMPONENTE AREA DIFENSIVA A RAZINO:
posizione qui
https://divgen.ru/48.36629/37.3118/13
e qui
48.36629/37.3118
Guardiamo la sua posizione. Si trova a nord-est di DIMITROV ed è in grado di “distribuire palloni” sia a sud-ovest (ovvero agli attaccanti di Dimitrov) sia a ovest e a nord-ovest. A questo si ricollega il secondo “però” dell’esperto di parte avversa.
SECONDO “però”: i russi a KRASNYJ LIMAN E SUVOROVO (Уют nel testo originale) continuano a mandare rinforzi e a fortificare. Guardiamo entrambi.
KRASNYJ LIMAN è qui:
https://divgen.ru/48.34222/37.23181/13
et
48.34222/37.23181
mentre SUVOROVO è qui:
https://divgen.ru/48.38749/37.25464/13
et
48.38749/37.25464
colpevolmente lasciato in azzurro da divgen ma, a detta stessa degli esperti militari di Kiev, le cose non stanno più così.
Rinforzare, puntellare, costruire fortificazioni, bunker, depositi protetti lì e lì serve, secondo il Mashovec, a CREARE LE BASI PER SPINGERE ULTERIORMENTE VERSO OVEST (GRIŠINO)
posizione qui
https://divgen.ru/48.32864/37.07851/12
e qui
48.32864/37.07851
e verso la parte NORD di DIMITROV. Ed era proprio di stamane la notizia che i russi avrebbero liberato la STAZIONE CENTRALE DI DIMITROV E I QUARTIERI POPOLARI SULLE STRADE MUHAMADEEV E L’VOVSKIJ (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28534
e posizione qui sia della stazione
https://divgen.ru/48.3273/37.25704/15
et
48.3273/37.25704
che delle strade summenzionate
https://divgen.ru/48.32284/37.25747/15
et
48.32284/37.25747
C’è coerenza, in tutto questo, e non penso che MASHOVEC ed ERMAKOV si siano scritti ieri per concordare quanto avrebbero, a distanza di poche ore, riportato.
TERZO “però”: IL FATTO CHE I PARÀ DEL CINQUANTUNESIMO SIANO RIUSCITI, a prezzo anche qui di enormi perdite, a respingere i russi dalla parte sud di RODINSKOE (senza peraltro esserci entrati loro, visto che droni da ambo i lati impediscono qualsiasi tentativo di consolidamento delle posizioni in loco), NON HA BLOCCATO I RUSSI NELLA LORO AVANZATA VERSO GRIŠINO (come già visto nel secondo “però”).
ANZI, I RUSSI HANNO CONSOLIDATO UN QUADRILATERO CHE VEDE AI VERTICI QUESTI PAESI: KRASNYJ LIMAN, RAZINO, FEDOROVKA
posizione qui
https://divgen.ru/48.38225/37.28897/12
e qui
48.38225/37.28897
E SUVOROVO DI 7,1 X 4,7 KM CON NON MENO DI QUATTRO LORO BRIGATE AL COMPLETO. A queste, si oppongono DUE BRIGATE DELLE VSU. E neanche tanto bene in arnese.
QUARTO “però”: MAŠOVEC sostiene che KRASNOARMEJSK NON SIA ANCORA PERSA, ma i russi hanno ormai conquistato posizioni chiave per cui NON POSSONO E NON POTRANNO ESSERE ESSERE LE FORZE SPECIALI DISPIEGATE A CAMBIARE LA SITUAZIONE. Anzi, mi permetto di aggiungere io, saranno annientate senza apportare alcun cambiamento alla stessa, nella condizione più svantaggiosa possibile.
QUINTO “però”: GLI ATTACCHI RUSSI NON ACCENNANO A DIMINUIRE NEL CUNEO FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA OVVERO FRA
- RUSIN JAR
posizione qui
https://divgen.ru/48.45266/37.50166/13
e qui
48.45266/37.50166
- E NOVOPAVLOVKA
posizione qui
https://divgen.ru/48.52013/37.41583/13
e qui
48.52013/37.41583
QUESTO RENDE OGNI TENTATIVO DI RIPRISTINO DELLA SITUAZIONE AL PUNTO DI PARTENZA DEL TUTTO IMPROBABILE. Bisognava pensarci prima, mi permetto di aggiungere, invece di sacrificare settantamila uomini in quel di Kursk. Ora, con due brigate o anche quattro fare tutto è decisamente improbabile.
Il colonnello chiude l’articolo recitando il credo e sottolineando che si tratta esclusivamente e soltanto della sua personale, soggettiva, opinione da dilettante (это исключительно мое личное, крайне дилетантское и субъективное мнение). Sarà, ma in poche righe ha smontato mesi di propaganda.
Aggiornamenti a seguire stanotte.
************************************************************************************************
08/11 ore 22:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
Oltre ad avanzare, dopo la LIBERAZIONE IERI DI USPENOVKA, lungo le linee qui tratteggiate
https://t.me/rezident_ua/27985
che non prevedono solo la liberazione di GULJAJPOLE, ma lo sfondamento in un’area vulnerabile da nord- e da est, essendosi come già notato fortificata per tenere gli attacchi da sud,
poco più a nord I RUSSI LIBERANO VOL’CHE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3217
a sud-est di POKROVSKOE, e attaccano ORESTOPOL’ subito a est (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28519
Il tentativo è quello di chiudere in una sacca l’area a est fra loro e i loro compagni a nord-est già in terra di Dnepropetrovsk. Chiusa la quale, si sarebbe costruito un fronte molto ampio in grado sia di accerchiare Pokrovskoe da est, sia di proseguire verso nord-ovest approfondendo la loro penetrazione nell’oblast’ di Dnepropetrovsk. Aumentando le varianti a loro disposizione e i problemi di un esercito, quello nemico, già al collasso.
Stessa sorte, peraltro, sta accadendo a NOVOPAVLOVKA, poco più a nord
https://t.me/legitimniy/21231
posizione qui
https://divgen.ru/48.13952/36.79253/11
e qui
48.13952, 36.79253
A questo punto, a collassare potrebbe essere una linea di fronte ben maggiore. Con conseguenze ancor più devastanti. Staremo a vedere. Che l’abbiano cercata o se la siano trovata servita su un piatto d’argento, sta il fatto che ora i russi possano davvero ribaltare la situazione su questa linea di fronte. Approfittando del fatto che i natofascisti stiano consumandosi, progressivamente, nella sacca di KRASNOARMEJSK. Pardon, di DIMITROV, dove ormai pare siano rimasti anche a corto di munizioni:
https://t.me/rezident_ua/27984
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Mentre i canali del regime “non vedono” la sacca (qui la versione di Deepstate)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61682
Tatarinov si chiede ironicamente come abbiano potuto 314 soldati russi soltanto, ovvero quelli ammessi da Zelenskij in persona essere in corso di liquidazione, uno a uno, per le strade di Krasnoarmejsk, sbaragliare migliaia di soldati ucraini e rinchiuderne buona parte, 2000 secondo voci sempre maggiori,
https://t.me/condottieros/14114
in una sacca:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61687
314 che chiudono in una sacca 2000 soldati: forse il pesce davvero puzza dalla testa, ovvero da mesi di menzogne circa quanto stava e sta tutt’ora accadendo su questo fronte.
Aggiornamenti a seguire domani.
******************************************************************************************************
07/11 ore 23:00 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Ultimo aggiornamento della giornata (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3216
vede i russi affondare il colpo sul fianco est di DIMITROV e avvicinarsi a un’arteria, la SOBORNAJA ULICA, che è la via principale per approvvigionare l’area a sud. Secondo Ermakov ci sarebbero già arrivati (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28511
In ogni caso, creando ulteriori problemi a un’area che ormai cade a pezzi.
A nord, dal quartiere DINAS entrano a ROVNOE a est e lo attaccano (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/44376
Ancora più a nord, secondo questa cartina,
https://t.me/z_arhiv/32734?single
alla chiusura della sacca mancherebbe ormai veramente poco. Nel frattempo, ai soldati intrappolati nella stessa mancano cibo, acqua, medicine, oltre che ovviamente munizioni:
https://t.me/condottieros/14083
Ora, pare che qualcuno abbia riferito a sua maestà il patàca che “Pokrovsk” ormai si chiama nuovamente Krasnoarmejsk e che “Mirnograd”, in attesa di tornare a chiamarsi Dimitrov, è completamente accerchiata. Insieme all’insuccesso degli ultimi quattro tentativi di contrattacco:
https://t.me/rezident_ua/27982
Il suo delirio quotidiano,
https://t.me/ZeRada1/27687
riflette nella sostanza il fatto che ormai sia rimasto ben poco da fare su quel fronte. E non solo su quello.
Aggiornamenti a seguire domani.
************************************************************************************************
07/11 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
Divgen conferma liberazione USPENOVKA (carta aggiornata qui)
https://divgen.ru/event/3213
e avanzamento russo verso ROVNOPOL’E e JABLOKOVO, ultimi paesini prima di GULJAJPOLE.
I RUSSI AVANZANO ANCHE VERSO POKROVSKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3214
che, probabilmente visti i singoli movimenti a nord e a ovest, puntano ad attaccare da due punti.
Se allarghiamo la cartina vediamo come sia GULJAJPOLE che POKROVSKOE non solo si trovano alla stessa altezza, ma rappresentano due capisaldi dell’attuale linea difensiva natofascista nell’area, collegati da una strada che i russi punteranno a tagliare entro breve. Liberare entrambe consentirebbe ai russi un’ulteriore avanzata verso ovest, ovvero NIKOLAEVKA a nord e ORECHOV a sud.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI ATTACCANO DIMITROV ANCHE DA NORD E COMINCIANO A MUOVERSI VERSO OVEST IN DIREZIONE DI GRISHINO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3215
più che la striscia rossa, quel che conta, in questo caso, è l’area bianca in cui si sono spostati i combattimenti. In tali condizioni qualsiasi obbiettivo nemico che si trovi in quell’area è estremamente difficile che possa passarla indenne e entrare (o uscire) a DIMITROV. Anche perché fermandoci alle aree consolidate dai russi, la distanza fra i due cordoni della sacca è ora di 1800 metri. In pratica devon stare attenti a non spararsi addosso. E per oltre un chilometro è così, senza alcuna tregua per chi dovesse passare fra tali forche caudine.
Aggiornamenti a seguire fra stanotte e domattina.
***********************************************************************************************
07/11 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Mentre l’ultras teutonico Ropke è, come ormai suo costume, oggetto dello sfottò mattutino russo per il suo post angosciato sulla mancanza di “tracce della controffensiva ucraina”,
https://t.me/RVvoenkor/103325
anche le cartine più prudenti cominciano a riempire ovunque a Krasnoarmejsk gli spazi vuoti di rosso:
https://t.me/RVvoenkor/103315
e i prigionieri ucraini cominciano a parlare, anche a beneficio di Ropke, dell’ennesima vergogna natofascista (e vergogna non per la sconfitta in sé, ma per gli ordini criminali dello Stato Maggiore che hanno portato a questa ennesima disfatta)
https://t.me/RVvoenkor/103321
circolano voci di corridoio, sempre “po operativnym dannym” (da dati sul campo)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61619
che i natofascisti intrappolati a DIMITROV siano meno di 1500 (700-1300) e stiano iniziando a consegnarsi. Staremo a vedere.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
Confermato quanto riportato ieri notte, più il fatto che a KUPJANSK e, soprattutto, l’importante area a EST del fiume OSKOL, non entri, né esca più nessuno, se non a rischio della propria stessa vita. Rischio che è quasi una certezza. Come mostra questo mezzo natofascista distrutto dai russi
https://t.me/boris_rozhin/186031
secondo la solita modalità “drone kamikaze contro mezzo in corsa e suoi passeggeri” (un esempio qui):
https://t.me/boris_rozhin/186039
L’APPROVVIGIONAMENTO, IN QUESTO CASO, mostran le foto che riguarda PROIETTILI DA MORTAIO: peraltro, sarebbe interessante capire se ancora calibro sovietico 152 o NATO 155 per capire se / cosa gli è rimasto ancora del vecchio arsenale, immenso, ivi compresi gli svuotamenti e le dismissioni di tutti i Paesi Ex-Varsavia che, mandando le loro giacenze a smaltire in un Paese ridotto a discarica a cielo aperto, han colto l’occasione per passare così, in tre anni, agli “STANDARD NATO”.
PROIETTILI DA MORTAIO TRASFERITI SU MEZZI LEGGERI, AGILI, VELOCI, perché unico modo per cercare di entrare o uscire, a tavoletta, da KUPJANSK. In quello, e in molti altri casi, la tavoletta non è bastata. Questa enorme difficoltà di approvvigionamento non potrà che influire sulle sorti di questa linea di fronte.
ZIMNIJ VZJAT!
Preso il Palazzo d’Inverno (Зимний взят)! Mitico quadro del 1954 di Vladimir Serov:
https://lewhobotov.livejournal.com/126644.html
Auguri a tutti i compagni! 108 anni... e non sentirli!
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
06/11 ore 22:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
Confermata l’avanzata verso SLADKOE, secondo questo canale già libera (sua cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/103296
e di tutta una linea di fronte oltre il fiume JANČUR verso Guljajpole (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3209
al punto che a essere libera è anche USPENOVKA.
C’è anche chi, addetto ai lavori per parte ucraina e ascoltato da Legitimnyj, ipotizza una LIBERAZIONE DI ZAPOROZH’E più veloce di quella della restante parte di DNR:
https://t.me/legitimniy/21222
Meno fortificazioni, soldati dirottati in buona parte su Kupjansk e Krasnoarmejsk, ai natofascisti non resta che confidare nelle piogge e nel rallentamento dell’avanzata russa da esse derivate: così conclude.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI AVANZANO NEL QUARTIERE DINAS (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3210
e restringono ulteriormente l’imbocco della sacca. Sulla cartina di divgen due sono i chilometri che separano il cordone nord da quello sud, e dalla chiusura non più solo operativa, ma fisica, della sacca. Accerchiamento ormai operativo da giorni, con i soldati che se provano a raggiungere la via tagliata da nord e da sud dai russi (qui visibile chiaramente, è la linea verticale)
https://t.me/motopatriot78/44321
per attraversarla devono procedere a piedi, sono subito avvistati e al momento opportuno ricevono questo trattamento
https://t.me/Tatarinov_Rus/61608
non uscendone vivi.
A EST DI KRASNOARMEJSK I RUSSI LIBERANO UN’INTERA AREA INDUSTRIALE (DUE STABILIMENTI)
https://t.me/divgen/74959
PROSEGUONO L’AVANZATA VERSO DIMITROV (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3212
e si portano a un chilometro e mezzo dalle sue prime case a ovest.
Inoltre, attaccano ROVNOE a nord e SUCHOJ JAR a sud della sacca:
https://t.me/condottieros/14066
Tutto questo, mentre a ogni giorno che passa aumentano i prigionieri (ulteriore filmato qui):
https://t.me/ZeRada1/27679
LIBERAZIONE ACCELERATA DAL FATTO ANCHE CHE, COL CATTIVO TEMPO, I DRONI NON SI ALZANO IN VOLO E PER LE STRADE DI KRASNOARMEJSK CIRCOLANO ORMAI LIBERAMENTE VEICOLI MILITARI CHE TRASFERISCONO PIÙ VELOCEMENTE SOLDATI E ARMAMENTI VERSO EST:
https://t.me/RVvoenkor/103299
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI PROSEGUONO A RIPULIRE L’AREA EST DELLA CITTA’ E AD AVVICINARSI A ZAOSKOL’E. Questa la sola sequenza di oggi, con un primo avanzamento
https://divgen.ru/event/3208
e quest’ultimo a fine giornata, con un intero stabilimento ripulito:
https://divgen.ru/event/3211
Alla liberazione della parte est della città mancano solo cinquanta stabili:
https://t.me/RVvoenkor/103291
BATTAGLIA DI VOLČANSK
BATTAGLIA CHE VOLGE AL TERMINE CON GLI ULTIMI NATOFASCISTI IN CITTÀ CHIUSI NELL’ENNESIMA SACCA (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28493
Ormai, non c’è linea di fronte dove i natofascisti non siano in sofferenza.
Aggiornamenti a seguire domattina.
************************************************************************************************
06/11 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I contrattacchi natofascisti si fan sempre più deboli e i russi riprendono ad avanzare, AVVICINANDOSI A ZAOSKOL’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3208
di fronte al quale non vi sono fortificazioni (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74943?single
e che una volta liberato consentirà ai russi di
- bloccare ulteriormente gli approvvigionamenti alle truppe di stanza a est del fiume OSKOL, asserragliate tra l’altro nelle fortificazioni che si vedono chiaramente nella cartina appena menzionata.
- avanzare ulteriormente verso sud e chiudere l’ennesima sacca. Staremo a vedrere.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
La situazione è presto detta:
- bonifica delle poche aree ancora non sicure in corso a KRASNOARMEJSK
https://t.me/motopatriot78/44271
- ORMAI DATA PER PERSA ANCHE DAGLI STESSI UFFICIALI MILITARI UCRAINI (come Mikola Mel’nik) che aggiunge anche che combattere in condizioni di semiaccerchiamento è pura follia:
https://t.me/ZeRada1/27669
- DIMITROV completamente bloccata (schema qui):
https://t.me/condottieros/14054
e man mano liberata, con azioni di terra casa per casa di piccoli gruppi coordinate da droni e relativo fuoco di copertura:
https://t.me/RVvoenkor/103274
il che consente la massima efficacia e precisione con il minimo rischio di perdite;
- chi può, di nascosto dai suoi, cerca di consegnarsi prigioniero, ogni giorno. Stamane è stato il turno di questi due soldati, stremati e in età avanzata (giusto per capire chi han mandato a morire):
https://t.me/RVvoenkor/103257
- l’unico fazzoletto di terra, in campo aperto, che collega il dentro e il fuori, è costantemente tenuto sotto tiro dai droni russi (è quanto si vede in questo filmato):
https://t.me/condottieros/14062
i soldati assediati provano a scappare di notte, alcuni riescono, molti son costretti a fare marcia indietro, altri ci restano. Non è un terreno che consente sorprese.
- due i tentativi di entrare a Krasnoarmejsk da parte dei corpi speciali del regime di Kiev per fare qualche foto e scappare subito indietro. Il primo gruppo non è riuscito neppure ad accedere, il secondo uno scatto anche l’ha fatto, ma non è tornato indietro per raccontarlo. Dieci morti in tutto:
https://t.me/namarshe/13341
- questo, mentre il regime di Kiev cerca in tutti i modi di sbloccare la situazione almeno a DIMITROV dirottando su di essa tutte le riserve a disposizione:
https://t.me/rezident_ua/27965
i vagoni ferroviari con le truppe in arrivo sono oggetto di continui attacchi russi, sicché molti di loro muoiono senza aver neppure raggiunto la linea di fronte:
https://t.me/legitimniy/21208
- Aumentando così le perdite. Fra i migliori. Oltre che sul campo, o in arrivo ancora nelle retrovie, anche PER FUTILI MOTIVI. Come quelli colpiti da un ISKANDER russo… se ne è accorto anche il TELEGRAPH:
https://t.me/condottieros/14055
“Investigation launched into possible neglect”… lancia, lancia.
- in questo, i cinegiornali luce cercano un modo per recuperare un minimo di contatto con la realtà e ammettono, ORA, che “L’Ucraina a Krasnoarmejsk deve scegliere fra il conservare i propri uomini o conservare il proprio territorio” (WP)
https://t.me/RVvoenkor/103265
Ora. Che a Krasnoarmejsk c’è qualche decina di uomini nascosti negli scantinati perché bloccata mentre cercava di riparare a Dimitrov. “Bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà”… parole sagge. Soprattutto, non bisogna mentire al proprio popolo. Nemmeno, anzi, a maggior ragione, quando si tratta di altri popoli che, a malapena, il tuo popolo saprebbe collocare su una cartina geografica. Ma qui è chiedere troppo…
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
SLADKOE, posizione qui
https://divgen.ru/47.78686/36.32783/12
e qui
47.78686/36.32783
ridente paesino a nord-est di GULJAJPOLE, sarebbe stato liberato e i natofascisti di stanza in loco si sarebbero ritirati a ROVNOPOL’E (posizione qui
https://divgen.ru/47.74653/36.31705/12
e qui
47.74653/36.31705
Guardando la cartina a corredo della notizia,
https://t.me/beard_tim/28488
notiamo come siamo già ampiamente a ovest del fiume JANCHUR e come tale azione consenta di aprire sia a ovest che a sud-ovest, attaccando proprio Rovnopol’e da nord-est.
ANGELINA, VIENI ANCHE QUI A PAGARE
Due filmati di rastrellamenti qui:
https://t.me/legitimniy/21215
Altri quattro qui:
https://t.me/legitimniy/21215
A questo non gli han neanche controllato i documenti, mentre era lì in bici che frugava nel marsupio, fruc, si affiancava la camionetta e via, sbattuto dentro, con la bici ancora là:
https://t.me/RVvoenkor/103272
Tra quel momento e il trovarsi in prima linea con un fucile in mano passano 28-30 giorni. Si è toccato il minimo storico
https://t.me/legitimniy/21217
Fortunatamente, si sta toccando anche il massimo storico di diserzioni: il 35% dei rastrellati fugge. Già, perché se aspettano Angelina con la valigetta dei soldi, si fa in tempo a morire. Oggi erano in molti a notarlo, sui social ucraini. Non è passata inosservata.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
06/11 ore 08:30 aggiornamento
SE QUESTO E’ UN UOMO
«Bisogna sapere che gli spagnoli, il giorno del loro arrivo, si fermarono al mattino – per far colazione – nel letto prosciugato di un torrente, disseminato ancora, qua e là, da alcune piccole pozze d’acqua e pieno di pietre da molare: ciò suggerì loro l’idea di affilare le spade. […] All’improvviso uno spagnolo (nel quale si può pensare fosse entrato il demonio) trae la spada dal fodero, e subito gli altri cento fanno altrettanto; e cominciano a sventrare, a trafiggere e a massacrare pecore e agnelli, uomini e donne, vecchi e bambini che se ne stavano seduti tranquillamente li vicino, guardando pieni di mera viglia i cavalli e gli spagnoli. In pochi istanti, non rimase vivo nessuno.»
(Bartolomeo de Las Casas, “Historia de las Indias”, in Todorov, cit. pp. 205)
Il massacro di Caonao a Cuba non si ferma qui, prosegue anche in una grande casa vicina. Todorov nota, con sconcerto, che “Las Casas non trova altra spiegazione per questo fatto, se non il desiderio degli spagnoli di verificare se le spade fossero bene affilate” (ibidem, p. 206).
Todorov prova allora lui a chiedersi le cause di tutto questo. Vale la pena riprendere la sua analisi, il motivo lo scopriremo, purtroppo, presto.
“Quali sono le motivazioni immediate di questo comportamento degli spagnoli? Una è incontestabilmente il desiderio di arricchirsi presto e molto, senza curarsi del benessere e della stessa vita altrui. Si torturano gli indiani per strappar loro il segreto sui nascondigli dei tesori; si sfruttano gli indigeni per ricavarne dei profitti. Gli autori dell’epoca già trovavano in questo movente la principale spiegazione di quanto era avvenuto. Motolinia scrive ad esempio: «Se qualcuno volesse chiedersi qual è stata la causa di tanti mali, risponderei: la cupidigia, il desiderio di mettere in cassa qualche lingotto d’oro, per il bene di non so chi» (I, 3). E Las Casas : «Non dico che [gli spagnoli] uccidano gli indiani unicamente per odio. Li uccidono perché vogliono arricchirsi e avere molto oro (che è il loro unico scopo), grazie alla fatica e al sudore dei tormentati e degli infelici» (Entre los remedios, 7)”. (ibidem, pp. 208-9)
Per inciso, abbiamo notato questo movente nel saccheggio di un supermercato e abitazioni limitrofe a SUDZHA: dove i russi, un anno dopo, han trovato i corpi di gente massacrata nel difendere i suoi quattro averi e lasciata lì, a decomporsi. A giudicare dai filmati, dai pacchi ricevuti dai famigliari dei soldati natofascisti ed esibiti sui social, non erano lingotti d’oro, non era l’Eldorado, ma detto da noi, dove in Abissinia eravamo pieno “Lumpen-Imperialismus”, o “imperialismo straccione”, tale obiezione non assume alcun valore. E, di fatto, obiezione non è. Semplice costatazione di una miseria umana antica come l’invenzione dell’equivalente universale? SI, CERTAMENTE, MA IN PARTE ANCHE NO. Prosegue infatti, Todorov, nella sua analisi (evidenziati in maiuscolo miei):
“Perché questa brama di arricchirsi? Perché, come è noto, il denaro può tutto: «Col denaro gli uomini acquistano tutte le cose temporali di cui hanno bisogno e desiderio, come l’onore, la nobiltà, la ricchezza, la famiglia, il lusso, i bei vestiti, i cibi delicati, il piacere dei vizi, la vendetta sui nemici, la grande stima per la propria persona» (ibid.).
IL DESIDERIO DI ARRICCHIRSI NON E’ CERTO UNA NOVITA’; la passione per l’oro non ha nulla di specificamente moderno. Lo è invece, ALMENO IN PARTE, questa SUBORDINAZIONE AD ESSA DI OGNI ALTRO VALORE. Il conquistador non ha cessato di aspirare ai valori aristocratici, ai titoli nobiliari, agli onori e alla stima; ma ha capito perfettamente che tutto può essere ottenuto col denaro, che questo non è soltanto l’equivalente universale di tutti i valori materiali, ma rende possibile anche l’acquisto di tutti i valori spirituali. È certo vantaggioso, nel Messico di Moctezuma come in Spagna prima della conquista, essere ricchi; ma non si può comprare uno statuto, per lo meno non direttamente.
Questa omogeneizzazione dei valori per mezzo del denaro è un FATTO NUOVO, che preannuncia la mentalità moderna, egualitaria e attenta all’economia.” (pp. 208-9)
Una mente analitica profonda, attenta come quella di Todorov, coglie differenze, socialmente e storicamente determinate, anche nella cupidigia tipica della natura umana. E ci è molto di aiuto, questo APPROCCIO, a capire anche l’oggi. Tuttavia, è ovvio che non si possa spiegare la voglia di provare il filo delle spade su innocenti con la cupidigia (per inciso, lo stesso facevano i “nobili” samurai giapponesi quando incontravano contadini; motivo per cui essi impararono a difendersi dalle loro katana, con falci e catene (kusari-gama), bastoni (bo) e bastoni spezzati da catene usati per la trebbiatura (nunchaku)). Prosegue, infatti:
“COMUNQUE, IL DESIDERIO DI ARRICCHIRSI NON SPIEGA TUTTO. Se esso è eterno, le forme assunte dalla distruzione degli Indiani e le sue proporzioni sono inedite, e talvolta eccezionali; la spiegazione economica mostra chiaramente i suoi limiti. Non si possono spiegare con la cupidigia il massacro di Caonao, l’impiccagione delle donne agli alberi e quella dei bambini alle caviglie delle madri, o le torture con cui si strappa a brano a brano la carne delle vittime per mezzo delle tenaglie; né gli schiavi lavorano meglio se il padrone va a letto con le loro mogli sopra la loro testa.
Tutto avviene come se gli spagnoli PROVASSERO UN PIACERE PARTICOLARE NELLA POVERTA’, nell’ESERCIZIO DEL POTERE SUGLI ALTRI, nella DIMOSTRAZIONE DI POTER DARE LA MORTE.
Si potrebbero, anche qui, richiamare alcune caratteristiche immutabili della «natura umana» che la PSICANALISI definisce con i termini di «aggressività», «pulsione di morte», «istinto di padronanza» (Bemächtigungstrieb, instinct of mastery). Per quanto riguarda la crudeltà, si potrebbero ricordare alcune caratteristiche proprie di altre culture, in particolare di quella AZTECA, che ha fama di essere «crudele» e di non fare gran caso del numero delle vittime (o meglio di farlo, ma per gloriarsene!): secondo Durán, 80400 vittime furono sacrificate a Città del Messico dal re Ahuitzotl per la sola inaugurazione del nuovo tempio. Si potrebbe anche sostenere che ogni popolo, dalle origini fino ai giorni nostri, possiede le sue vittime e conosce la follia omicida; e ci si potrebbe domandare se non sia questa una caratteristica delle società a dominanza maschile (poiché sono le sole ad essere conosciute).” (ibidem, p. 210)
Noto, per inciso, che l’Esercito di terracotta, con le sue decine di migliaia di statue, diverse una dall’altra, è il primo caso nella storia della Cina di SOSTITUZIONE di uomini e cavalli veri, sepolti insieme all’imperatore, con loro simulacri d’argilla. Aggiungo, sempre per inciso, l’ESPERIMENTO CARCERARIO DI STANFORD (the Stanford prison experiment), una sperimentazione condotta nel 1971 dal professor Philip Zimbardo e dai suoi collaboratori sui cui, “sorprendenti”, risultati (come diventano “bravi ragazzi” una volta assegnato loro il ruolo di carceriere) esiste ormai una vastissima letteratura in rete. Anche in italiano. Anche qui, si possono facilmente trovare riscontri in quanto registrato in questi tre anni e mezzo di conflitto.
Prosegue, tuttavia, Todorov, e il suo sforzo di non fare di tutte le erbe un fascio è encomiabile:
“Ma SAREBBE ERRATO CANCELLARE, in tal modo, TUTTE LE DIFFERENZE tutte le differenze e restar fermi a termini di carattere affettivo più che descrittivo, come «crudeltà». PER I DELITTI VALE UN PO’ QUEL CHE SI DICE A PROPOSITO DELLE ASCENSIONI SUI VULCANI: ogni volta si sale in cima e si ritorna indietro, ma non si riportano mai le stesse impressioni. Come abbiamo contrapposto le società che valorizzano il rituale a quelle che favoriscono l’improvvisazione, o che privilegiano il codice rispetto al contesto, così sarebbe opportuno parlare di SOCIETA’ DEL SACRIFICIO e di SOCIETA’ DEL MASSACRO, di cui gli aztechi e gli spagnoli del XVI secolo furono rispettivamente i rappresentanti.”
(ibidem, pp. 210-11)
Quello che segue non c’entra nulla con l’Ucraina, e nemmeno coi massacri degli spagnoli. È un paragrafetto dove si accenna alle “società del sacrificio”. Lo cito solo perché utile a capire le differenze con la SOCIETA’ DEL MASSACRO:
“Il sacrificio è, in quest’ottica, un delitto religioso: lo si compie in nome dell’ideologia ufficiale, sulla pubblica piazza, dinanzi agli occhi di tutti. L’identità del sacrificato è fissata da regole rigorosissime. Non dev’essere troppo estraneo alla comunità, non deve vivere troppo lontano da essa (come abbiamo visto, gli aztechi ritenevano che le carni degli appartenenti a tribù lontane non fossero commestibili per gli dèi), ma non deve neppure appartenere alla comunità medesima: non si sacrificano i propri concittadini.
I sacrificati provengono da paesi limitrofi, che parlano la stessa lingua ma hanno un governo autonomo; una volta catturati, vengono tenuti per qualche tempo in prigione allo scopo di essere parzialmente assimilati (ma mai completamente).
Né simile, né totalmente differente, il sacrificato conta anche per le sue qualità personali: il sacrificio di valorosi guerrieri è più apprezzato di quello di persone qualsiasi; quanto agli invalidi di ogni genere, essi sono considerati come assolutamente inadatti al sacrificio.
Questo è compiuto sul posto e testimonia della forza del tessuto sociale, della sua prevalenza sull’individuo.” (ibidem)
Veniamo ora alla descrizione di Todorov della SOCIETA’ DEL MASSACRO, MOLTO AFFINE, INVECE, A QUANTO SEGUIRA’ A FINE ANALISI, e per cui prego di avere ancora un po’ di pazienza. Qui cambio non solo formato carattere, ma anche l’impaginazione, mettendo in fila i concetti chiave:
"Il MASSACRO, invece,
1. rivela la DEBOLEZZA DEL TESSUTO SOCIALE, il venir meno dei principi morali che garantivano la coesione del gruppo.
2. È compiuto di preferenza in LUOGHI LONTANI, dove LA LEGGE STENTA a farsi rispettare: per gli spagnoli, in America o anche in Italia.
3. Il massacro è dunque intimamente LEGATO ALLE GUERRE COLONIALI, condotte lontano dalle metropoli.
4. PIU’ I MASSACRATI SONO LONTANI E STRANIERI, MEGLIO E’: vengono sterminati SENZA RIMORSI, perché identificati più o meno con le BESTIE.
5. L’IDENTITA’ INDIVIDUALE del massacrato è, per definizione, NON PERTINENTE (se no, si tratterebbe di un delitto): non si ha né il tempo né la curiosità di sapere chi si sta uccidendo in un determinato momento.
6. Al contrario dei sacrifici, i I MASSACRI NON SONO MAI RIVENDICATI: la loro esistenza, di solito, è tenuta SEGRETA e viene NEGATA.
7. Il fatto è che LA LORO FUNZIONE SOCIALE NON E’ RICONOSCIUTA, e
8. si ha l’impressione che l’atto trovi LA SUA GIUSTIFICAZIONE IN SE’ STESSO: si maneggia la sciabola per il piacere di maneggiarla, si mozzano il naso, la lingua ed il sesso degli indiani senza che nulla, assolutamente nulla di rituale sia presente allo spirito di chi compie tali atti.
9. “Se il sacrificio è un delitto religioso, il massacro è un delitto ateo; e gli spagnoli sembrano aver inventato (o ritrovato, ma non nel loro più vicino passato, perché i roghi dell’Inquisizione sono apparentati piuttosto col sacrificio) proprio QUEL TIPO DI VIOLENZA CHE INVECE SI RITROVA ABBONDANTEMENTE NEL NOSTRO PIU’ RECENTE PASSATO, SIA PER QUANTO RIGUARDA LA VIOLENZA INDIVIDUALE, SIA PER QUANTO RIGUARDA LA VIOLENZA STATALE.
10. È come se i conquistadores obbedissero alla regola (se così si può chiamarla) di Ivan Karamazov: «TUTTO E’ PERMESSO». Lontani dal potere centrale, lontani dalla legislazione regia, tutti i divieti cadono; il legame sociale, già indebolito, si sfalda e
11. RIVELA NON UNA NATURA PRIMITIVA (la belva assopita in ciascuno di noi), ma UN ESSERE MODERNO, A CUI APPARTIENE L’AVVENIRE, CHE NON HA ALCUNA MORALE E CHE UCCIDE PERCHE’ E QUANDO GLI PIACE. La «barbarie» degli spagnoli non ha niente di atavico o d’animale; è interamente umana e preannuncia l’avvento dei tempi moderni.” (ibidem, pp. 211-2)
Questo pezzo è un atto di denuncia. Ma non di denuncia perché LA BARBARIE NATOFASCISTA POSSA ESSERE ISCRITTA LUNGO LO STESSO SOLCO INAUGURATO DAI “CONQUISTADORES” SPAGNOLI, PROSEGUITO POI NEI SECOLI FINO AD ARRIVARE AI NAZIFASCISTI NEI LORO CAMPI DI STERMINIO, PIUTTOSTO CHE AI NOSTRI, EROICI, ITALICI PARA’ CHE NEGLI ANNI NOVANTA APPLICAVANO ELETTRODI AI TESTICOLI DI LORO PRIGIONIERI E SI FILMAVANO COMPIACIUTI, anch’essi “lontani dal potere centrale, lontani dalla legislazione regia”, dove “tutti i divieti cadono”, PIUTTOSTO CHE AI CARNEFICI CHE IN TRE ANNI HANNO DISTRUTTO GAZA E LE VITE DEI SUOI ABITANTI, PIUTTOSTO CHE AGLI ATTUALI EPIGONI, NELLA REGIONE DI CHARKOV, A CUI SI RIFERISCONO -INFINE - QUESTI DUE FILMATI:
https://t.me/rusvesnasu/31977
https://t.me/btr80/32752
Entrambi ritraggono civili anziani che cercano di scappare, a piedi, in campo aperto, dalla parte dei russi. In entrambi i casi un drone natofascista li intercetta. È questione di secondi.
Nel primo caso una vecchietta si getta in ginocchio e, genuflessa, comincia a segnarsi. Il pilota del drone si ferma per un attimo, forse per godersi la scena, e glielo scaglia contro facendola esplodere.
Nel secondo caso abbiamo un anziano con un fagotto sulle spalle e l’altra mano che sventola, disperatamente, una bandiera bianca. Anche qui stessa sorte. Dietro di lui un altro vecchietto che si ferma davanti al cadavere del suo compagno, più avanti di lui non verso la salvezza ma verso la morte, e recita una preghiera. Il filmato si conclude con un altro omicidio.
Delitti impuniti, piccoli massacri quotidiani che si susseguono, giorno dopo giorno, mentre l’U-ccidente è intento a trovare il miglior modo per suicidarsi: economicamente, socialmente, eticamente.
Per concludere un altro parallelo con la Storia di allora, in chiusura:
1494 Trattato di Torsedillas: il sommo pontefice di allora non poteva sopportare l’idea che due regni cristiani, Spagna e Portogallo, si azzuffassero tra l’oro per il controllo dell’India (Vespucci arriverà qualche anno più tardi). Così, cristianamente tirarono una riga su una cartina. L’India a ovest alla Spagna, l’India a est al Portogallo.
2025 Dichiarazione congiunta fra Von der Leyen e Trump sui dazi. Non possiamo sopportare “fra Paesi civili” l’idea di dazi al cento percento, quindi civilmente tiriamo una riga tra noi che strappiamo condizioni vantaggiose (“solo” dazi al quindici, col cinquanta del dumping sull’acciaio che riguarda centinaia di voci doganali) col bullo di quartiere d’oltreoceano e “gli altri”, che non siamo noi, i “barbari” che è giusto che siano sanzionati, caricati di dazi, esclusi da ogni “civil consesso” e, così, civilmente la chiudiamo. Fra “persone civili”.
Quel che accade a una donna indio massacrata dai cani, o a un vecchio fatto deliberatamente esplodere, non è un nostro problema. Anche se lo finanziamo. A distanza di cinquecento anni, non è cambiato nulla.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
05/11 ore 23:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI ARRIVANO ALLE PORTE DI NOVOPAVLOVKA DA SUD (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32724
rompendo la linea di difesa che la proteggeva a cerchio e aprendo un varco che sarà sicuramente approfondito nei giorni a venire. La liberazione di Novopavlovka (posizione qui
https://divgen.ru/48.13906/36.78841/11
e qui
48.13906/36.78841
pone i presupposti per proseguire verso nord (MEŽEVAJA) e da qui ci sarà solo l’imbarazzo della scelta, su quale direzione intraprendere.
BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN
I RUSSI SI ESPANDONO ANCHE A NORD-OVEST DELLA STESSA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3207
e si portano a MENO DI TRE CHILOMETRI DA SVJATOGORSK e a UN CHILOMETRO E MEZZO DAL SEVERSKIJ DONEC. Nel caso in cui fosse raggiunto, l’intera area a est posta sulla riva sinistra del fiume sarebbe a rischio taglio.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I NATOFASCISTI È DA GIORNI CHE STANNO CONSUMANDOSI IN CONTRATTACCHI, AL MOMENTO SENZA ALCUN RISULTATO:
https://t.me/RVvoenkor/103236
E man mano che il tempo passa e le energie diminuiscono, il rischio che i russi ripartano come prima, più di prima è sempre più concreto.
ANGELINA, ANGELINA…
“Please bring down your concertina”, cantava il grande Harry Belafonte, mentre chiedeva alla sua bella di suonargli qualcosa in segno di benvenuto dopo “lunghi giorni in mezzo al mare”: e qui, il grande Bertoli, avrebbe avuto qualcosa da ridire sul “benvenuto” della bella Angelina…
Entrambi però mai avrebbero pensato a quanto accaduto oggi a un’altra Angelina: questa
https://t.me/condottieros/14049
La signora Jolie, in “trasferta umanitaria” nel capoluogo CHERSON occupato dai natofascisti,
https://t.me/frontbird/27639
è stata testimone di quanto denunciamo da anni: una delle sue guarde del corpo, in sua temporanea assenza,
https://t.me/rezident_ua/27957
è stata infatti fermata a un posto di blocco, dove non hanno creduto al fatto che stesse scortando una “persona importante”, arrestata e portata in caserma… dai Te-Tse-Ka dell’oblast’ di NIKOLAEV.
https://t.me/legitimniy/21202
È dovuta intervenire, andare al comando di NIKOLAEV e chiederne la scarcerazione (qui il filmato ripreso dalle telecamere di sorveglianza in cui lo porta fuori):
https://t.me/voenkorKotenok/68642
Laddove “chiederne la scarcerazione” è un eufemismo per indicare contanti che passano dalle sue, di mani, a quelle di quei criminali. L’unico dubbio è sul quanto, questo non è il film di Pozzetto muratore e dall’altra parte non c’è la Ralli mollata dal suo “giuggiolo” e in crisi d’astinenza da sigarette. È il solito racket in corso da anni, con una vittima eccellente.
La cosa più ignobile, forse, è la spiegazione che han dato i media natofascisti: la Jolie aveva bisogno di andare in bagno. Si, e ha allungato apposta per arrivare nei rinomati cessi della caserma dei Te-Tse-Ka di Nikolaev…
https://t.me/boris_rozhin/185908
Del resto, cessi come i Te-Tse-Ka di Nikolaev, non ve n’è da nessuna parte. A parte qualche redazione di giornale. Angelina, Angelina… pensa a quelli che rastrellano ogni giorno, e che non sono così fortunati da avere a fianco la star con la valigetta coi soldi, dice Legitimnyj:
https://t.me/legitimniy/21202
Aggiornamenti a seguire domattina.
************************************************************************************************
05/11 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI VOLCHANSK
Battaglia che sta giungendo a conclusione, coi russi che avanzano lungo la PROLETARSKAJA ULICA (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28459
e posizione qui
https://divgen.ru/50.27765/36.94903/14
e qui
50.27765/36.94903
Dovessero riuscire nel loro intento – andando a recuperare la carta di divgen si vedrebbe ancor più chiaramente, i restanti soldati natofascisti a VOLCHANSK sarebbero chiusi in una sacca. Cosa che ultimamente ai russi riesce particolarmente bene.
BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN
A NORD, I RUSSI AVANZANO VERSO STAVKI GUADAGNANDO L’INCROCIO SOPRASTANTE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3206
Importante dal punto di vista logistico, specialmente ora che i campi sono inzuppati dell’acqua delle prime piogge e una striscia d’asfalto aiuta, e non poco, ora gli attaccanti a nord sono direttamente collegati con KREMENNAJA. Ma non solo: guardando infatti la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/74916?single
notiamo come i russi abbiano smantellato un chilometro di linea fortificata e ne stiano attaccando altri cinque e mezzo. Cinque e mezzo ne mancano anche verso Krasnyj Liman a sud. Una volta liberata Stavki anche uno di meno. E una volta che si restringerà il cerchio intorno ad essa, anche la prima linea di difesa e le fortificazioni retrostanti non potranno molto.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
QUI I NATOFASCISTI PERDONO, MEDIAMENTE, UN TERZO DEI LORO UOMINI MORTI O FERITI TOTALI (questi gli ultimi sette rilevamenti, a puro titolo informativo):
04/11 400/1300, https://t.me/divgen/74908
03/11 490/1485 https://t.me/divgen/74864
02/11 520/1355 https://t.me/divgen/74819
31/10 570/1440 https://t.me/divgen/74767
30/10 510/1485 https://t.me/divgen/74718
29/10 480/1490 https://t.me/divgen/74668
28/10 480/1420 https://t.me/divgen/74619
Niente, comunque a fronte di quello che rischiano le migliaia di soldati intrappolate a DIMITROV, come ormai ammettono anche i canali ucraini più inclini a ripetere le bufale di regime. Tra cui, quella che la situazione a KRASNOARMEJSK, neanche a DIMITROV, sarebbe in corso di STABILIZACIJA E, PEGGIO ANCORA, ZACHISTKA, BONIFICA DEI POCHI RUSSI DISPERSI FRA LE VIE DEL BORGO. Abbiamo anche il filmato, dove l’attuale presidente, in pieno Metodo Stanislavskij, dà sfoggio della sua capacità di “personificazione” (Олицетворение) della maschera del capo rassicurante, riportando, per l’appunto, quanto sopra:
https://t.me/legitimniy/21186
ALTRE SEI UNITA’ DI FORZE SPECIALI GETTATE NELLA MISCHIA, nel frattempo, con l’unico scopo di filmare video che diano l’impressione di una qualsiasi vittoria, foss’anche uno stabile diroccato su cui far finta di fare irruzione e piantare una bandiera (цель спецоперации создание видео контента перемог, а не создание к примеру коридора для выхода заблокированных солдат и вывоза раненных и тд. Нет четкой задачи, все общие и размытые. Идите в квадрат такой-то и зачистите его - вот такие установки выдает штабное командование):
https://t.me/legitimniy/21197
In tutto questo, persino il teutonico Bild riconosce un 80% di Krasnoarmejsk in mano russa
https://t.me/frontbird/27636
mentre l’altrettanto teutonico Ropcke aumenta la percentuale a 85%
https://t.me/frontbird/27611
Pian pianino ci arrivano anche loro al “Krasnoarmejsk prakticheski vse” (Красноармейск практически всё, “ormai è tutto”...),
https://t.me/condottieros/14045
ma l’importante è che ora neppure gli ultras u-ccidentali credono più ai rapporti ufficiali. Forse, dovrebbero credere ai messaggi dei soldati intrappolati, raccolti da Zerada, che paragonano la situazione attuale a quella di una nuova SUDZHA: bloccati e sotto massiccio attacco.
https://t.me/ZeRada1/27656
REVERSIBILITA’ AI FAMILIARI DEI CADUTI: OLTRE SEI MILIARDI DI EURO IN PIU’ NEL BILANCIO STATALE DEL REGIME DI KIEV
Questo emerge in questa analisi
https://t.me/MoninDaniil/2324
delle spese militari ucraine, che aumentano di TRECENTO MILIARDI DI GRIVNE per pagare le pensioni di reversibilità ai familiari dei caduti (Похоже это +300 млрд гривен выплат по смертям военных которые наша власть пытается скрыть и прописывает в расходы на безопасность без расшифровки... ). Al cambio attuale sono € 6.206.229.000,00. E questa voce di bilancio è destinata ad aumentare ulteriormente.
...E MENTRE IMPROVVIDI FILMATI GIRANO PER I CINEGIORNALI LUCE, I SOLDATI PROTAGONISTI DI TALI FILMATI MUOIONO
Stavolta sta montando uno SCANDALO FRA LE FORZE ARMATE, decisamente INCAZZATE per quanto sta accadendo. La trama è semplice
- ieri Zelenskij è andato in tournée a Gvardejskoe, rajon Novomoskovskoe, oblast’ Dnepropetrovsk, per premiare forze speciali a uso e consumo di giornali britannici e non;
- I filmati che già giravano (tutto in tempo reale… scherziamo?) sono stati notati.
- Mentre Zelenskij era già a Pavlograd sulla strada di ritorno, è partito un ISKANDER RUSSO
- E mentre quegli uomini morivano, lui rilasciava interviste alla stampa u-ccidentale:
https://t.me/condottieros/14027
Stavolta, sarebbero in corso proteste violente delle forze armate ucraine impegnate al fronte:
https://t.me/condottieros/14046
Già così è una missione suicida, se poi ci si mette anche la marionetta di Kiev a compromettere le loro vite per due scatti in più… ogni limite ha una pazienza, diceva Totò. Lo stanno capendo sempre di più anche a quelle latitudini.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
05/11 ore 08:30 aggiornamento
DER KOMMISSAR
C’è un nuovo sceriffo in città. Al posto della stella ha due SS (ha fatto scalpore, durante l’ultima premiazione al valore, lo stemma della guardia nazionale ucraina)
https://t.me/ZeRada1/27651
o $$ visto l’andazzo, anche se di ukronazismo o korrupcija in U-ccidente non si parla, casualmente, da tre anni e mezzo a questa parte.
Nuovo sceriffo e TOLLERANZA ZERO, in una città russa, i cui cittadini parlano russo non appena possono, tra l’altro insultano i Te-Tse-Ka in russo, per qualsiasi suono, qualsiasi morfema che, pur partendo uguale per tutte e due le lingue… alla fine si concluda con una desinenza russa.
Men che meno la musica, russa. Quella proprio non si può sentire. Come il jazz ai tempi del fascismo. E così il DUE NOVEMBRE, non appena nei social sono apparsi filmati di una discoteca di Odessa, il PALLADIUM, dove giovani del luogo si divertivano da matti ascoltando e ballando la loro, di musica, ovvero musica russa (filmato a sx),
https://t.me/bloknot_odessa/17469
DER KOMMISSAR è passato all’azione, facendo sgomberare seduta stante il locale (foto a dx): “Nessuna musica russa, né nei club, né in altri locali pubblici. Gli organizzatori DEVONO CHIARIRE come ciò sia stato possibile” (ibidem).
Ieri DER KOMMISSAR ha disposto la chiusura del locale:
https://t.me/bloknot_odessa/17559
“Одеса - українське місто. І тут має звучати Україна.” “Odessa è una città ucraina e l’unica parola che si deve sentire è Ucraina”, ha dichiarato DER KOMMISSAR sul suo sito ufficiale:
https://t.me/odeskaODA/12145
Sempre ieri, la DIGOS del regime di Kiev (SBU) ha fermato – sempre in un locale di Odessa – ragazzi che stavano facendo il karaoke di una canzone russa:
https://t.me/bloknot_odessa/17577
“изжить в Одессе русский язык - это равносильно запрету дышать, он часть нашей культуры”. Sradicare a Odessa la lingua russa è come vietare a un odessita di respirare, è parte della nostra cultura.
Il 15 OTTOBRE - breve riassunto delle puntate precedenti - il regime di Kiev COMMISSARIAVA LA CITTA’ MANDANDO A CASA LO STORICO SINDACO TRUCHANOV, privandolo della cittadinanza ucraina, condannandolo ai domiciliari con braccialetto elettronico,
https://t.me/bloknot_odessa/17434
CON L’ACCUSA DI AVERE UN PASPORT RUSSO, anzi, mandando a casa l’intera giunta e tutto il municipio, CONFERENDO PIENI POTERI ALLA ODES’KA ODA, ovvero la Amministrazione statale della regione di Odessa
https://oda.od.gov.ua/ua
con a capo, per l’appunto, DER KOMMISSAR, AL SECOLO OLEG KIPER.
Qualcuno, inoltre, MALIGNA ANCHE CHE TRUCHANOV SIA STATO RIMOSSO PER FAVORIRE I TRAFFICI DEI SUOI PADRONI, TRA CUI UN CERTO TRUMP E I SUOI RESORT, DI CUI IL REFERENTE E’ ZELENSKIJ:
https://t.me/bloknot_odessa/17555
A ogni modo, la musica è cambiata. Se prima TRUCHANOV, odessita doc, cercava di mediare tra natofascisti e locali lasciando a questi ultimi una valvola di sfogo, ora KIPER, NATO A TYMKOVO, PAESINO AL VALICO CON LA MOLDAVIA, NON HA PIU’ ALCUNA ESITAZIONE NEL “FAR APPLICARE LA LEGGE”. O nell’esser lui la legge. L’uomo giusto al momento giusto nel posto giusto, per un regime di Kiev in vena di PURGHE A OGNI LIVELLO NELLA MUNICIPALITA’ DI ODESSA, denuncia il canale ucraino Legitimnyj:
https://t.me/legitimniy/21195
Purghe a cui seguiranno altre purghe, per esempio FRA LA MAGISTRATURA: DOVE HA FATTO SCALPORE UNA RECENTE SENTENZA DEL TRIBUNALE DI ODESSA CHE HA CONDANNATO “SOLO” A CINQUE ANNI COMMUTATI A TRE DI LIBERTA’ VIGILATA UN CIVILE COLPEVOLE DI AVER PUGNALATO, NON A MORTE, UN TE-TSE-KA:
https://t.me/Office_troll/5027
Troppo poco. Dovevano dargli l’ergastolo. Occorrerà fare un po’ di pulizia anche lì.
Il problema, per loro, è che DER KOMMISSAR, E I NATOFASCISTI CHE LO HAN MESSO LI’, hancontro hanno un popolo, non semplici funzionari da purgare.
Purgare un intero popolo fino ad azzerarlo lo si può fare, per l’amor del cielo: si chiama GENOCIDIO e l’U-ccidente è maestro in questo, sin dai tempi di Cristoforo Colombo. Basta cambiargli nome e chiamarlo “unità del popolo ucraino”
https://t.me/ZeRada1/27648
così commenta laconicamente il canale ucraino Zerada. Gli Odessiti, a ogni modo, non mollano. Sono abituati a dover fronteggiare l’oppressione antisemita, da secoli. E sfoderando un senso dello humour tipico della cultura est-europea di matrice ebraica, anch’essa “parte della loro cultura” sin dalla fondazione della città (cfr. per esempio, Andrea Corsale, “Odessa. Un’identità mutevole e plurale”, RiMe 10/II n.s. (June 2022), pp. 131-150)
https://rime.cnr.it/index.php/rime/article/download/585/950
producono questo video dove, in risposta all’iconico busto di PUSHKIN portato via in elicottero… arriva un muletto che piazza al suo posto il busto… dell’EX-SINDACO TRUCHANOV!
https://t.me/bloknot_odessa/17456
Una risata vi seppellirà, si diceva un tempo. Forse non basterà. Ma già quella fa tanto. Specialmente con i "der Kommissar" di turno. Quelli che in un celeberrimo film di Totò, avevano e hanno "carta bianca"....
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
04/11 ore 22:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Ultima cartina, prudente, di divgen, mostra avanzamenti nel quartiere DINAS. Contese ancora le ultime file di case a nord (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3202
Meno di tre chilometri alla chiusura della sacca e trecento metri all’accesso alla ULICA VERBICKOGO, ovvero a due chilometri e mezzo di strada che li separano dai compagni più in su sulla stessa.
Secondo Tatarinov, quei due chilometri e mezzo son già stati quasi del tutto colmati. Ovvero la sacca è quasi chiusa (sua cartina delle dieci di sera qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/61510
A destra, una sacca, quella di DIMITROV, di 45 chilometri di circonferenza e 60 chilometri quadrati di estensione. Con dentro, si stima, circa diecimila soldati. PERDITE ENORMI, STIMATE DUE, TRE VOLTE QUELLE DI ARTEMOVSK, riporta il canale ucraino Legitimnyj:
https://t.me/legitimniy/21193
Infatti, l’accerchiamento da un lato e la perdita di posizioni chiave dall’altra, hanno messo i russi in condizione di poter colpire ovunque in quell’area i soldati nemici. Soprattutto quelli che cercano di uscire allo scoperto. Soprattutto, quelli che cercano di uscire da quella sacca e basta.
FRA VOLČANSK E KUPJANSK
Come prevedibile, dopo aver tagliato la strada che approvvigionava le guarnigioni natofasciste di stanza a nord-est e a est di VOLČANSK, i russi si espandono verso est incontrando minore resistenza mentre proseguono metodicamente a ripulire l’area di VOLČANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3203
Poco più a est, avanza verso sud per tutto un tratto di sette chilometri, arrivando alle porte di DVUREČANSKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3204
la cui liberazione creerà i presupposti per chiudere un’ennesima sacca a est e far avanzare la linea di fronte su quel tratto di almeno nove chilometri.
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI AVANZANO A PRIMORSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3205
e si portano a 17 km dall’ingresso sud di ZAPOROŽ’E.
Aggiornamenti a seguire domattina.
************************************************************************************************
04/11 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
ENNESIMO TENTATIVO DI CONTRATTACCO DA PARTE DI PARA’ DEL REGIME DI KIEV NEUTRALIZZATO (neutralizzati anche i parà) A NORD-OVEST DI KRASNOARMEJSK. Ma non solo, rintuzza oggi rintuzza domani, i russi seguendo la Magistral 30 sono arrivati alle porte di Grishino (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28435
HA INIZIATO A PIOVERE e, in un territorio senza strade, ma solo campi, qualsiasi viottolo o traversata in campo aperto fa questa fine (filmati vari montati qui):
https://t.me/condottieros/14024
A EST DI KRASNOARMEJSK, SONO INIZIATI I COMBATTIMENTI NELLA PARTE SETTENTRIONALE DEL VILLAGGIO DI ROVNOE, fra Krasnoarmejsk e Dimitrov (posizione qui
https://divgen.ru/48.30117/37.21968/15
e qui)
48.30117/37.21968
A RODINSKOE, LE FORZE SPECIALI ANCORA SOPRAVVISSUTE DOPO L’ACCOGLIENZA CALOROSA DEL CONTRATTACCO DI IERI, ASSERRAGLIATE IN QUALCHE STABILE NON ANCORA COLPITO DALLE FAB RUSSE, STAN CERCANDO IL MODO DI TORNARE A OVEST SENZA RESTARCI:
https://t.me/beard_tim/28436
Tornare indietro, ma non a Dobropol’e, dove già sono in azione i FAB russi sulle fortificazioni, sui depositi e sulle caserme nemiche:
https://t.me/condottieros/14020
In tutto questo, alcuni stimano che dentro la sacca di DIMITROV siano asserragliati DIECIMILA SOLDATI: 10 brigate assortite (esercito, difesa territoriale, forze speciali), più mercenari, volontari e giornalisti
https://t.me/condottieros/14023
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
04/11 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI
- SI AVVICINANO SEMPRE PIU’ A DIMITROV DA OVEST, OVVERO DA KRASNOARMEJSK, GUADAGNANDO ULTERIORE TERRENO E RESTRINGENDO LA SACCA
- OLTRE CHE AD AVVICINARSI SEMPRE PIU’ A GRISHINO DA SUD, LIBERANDO COMPLETAMENTE L’AREA DI KRASNOARMEJSK A SUD DEL FIUME GRISHINKA E INIZIANDO A OPERARE SU QUELLA A NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3201
Vanificando, ULTERIORMENTE, il tentativo delle forze speciali ucraine di
- scardinare la sacca formatasi da nord (cartina qui, stavolta le frecce rosse indicano la loro azione):
https://t.me/ZeRada1/27630
- creare un corridoio e tirar fuori i soldati intrappolati a DIMITROV.
Vanificandolo, perché
1. la sacca si “sgonfia”, restringendo il proprio perimetro
2. i russi continuano ad AVANZARE DA SUD-OVEST per far sì che, anche in caso di EVENTUALE ARRETRAMENTO A NORD-EST DELLA ATTUALE LINEA DI FUOCO, SI POSSA SEMPRE TENERE A TIRO IL “CORRIDOIO” che qualcuno vanta per i media esteri essersi formato. Mentre in realtà, al momento, da giorni e, date le attuali premesse, fino a conclusione dell’operazione, non si tratta altro che di un tratto di DUE CHILOMETRI di ampiezza spazzato da nord e da sud a ogni tentativo di passaggio. Una squadra di parà aviotrasportata A OLTRE SEI CHILOMETRI A OVEST, DI QUESTO TRATTO, nemmeno lì, ne sa qualcosa. Anzi, non sa più nulla.
AI CONFINI DELLA REALTA’
“Der Bürgerkrieg in Syrien ist beendet. Es gibt jetzt keinerlei Gründe mehr für Asyl in Deutschland und deswegen können wir auch mit Rückführungen beginnen”
“La guerra civile in Siria è finita. Non c’è più alcun fondamento per l’asilo politico in Germania e per questo possiamo iniziare coi rimpatri”
https://www.tagesschau.de/inland/abschiebungen-syrien-merz-100.html
Così, il Bundeskanzler Friedrich Merz (CDU) ieri. Facciamo un passo indietro. Non di tanto, otto anni fa. 10 maggio 2017, per la precisione. L’agenzia statunitense deputata, in pieno stile western, a piazzare taglie sulla testa di qualcuno, “Rewards for Justice”,
https://rewardsforjustice.net/
aveva appena messo una taglia da dieci milioni di dollari sulla testa di Muhammad Al-Jawlani, “capo di Al Qaeda in Siria”. Qui il manifesto affisso in tutti gli uffici dello sceriffo della contea:
https://www.longwarjournal.org/archives/2017/05/state-offers-10-million-for-leader-of-the-syria-branch-of-al-qaeda.php
E qui la dichiarazione ufficiale di Washington, datata sempre 10 maggio 2017:
https://2017-2021.state.gov/rewards-for-justice-reward-offer-for-information-on-al-nusrah-front-leader-muhammad-al-jawlani/
Il RESPONSABILE DI ECCIDI contro i curdi, contro gli stessi siriani, contro donne,vecchi e bambini, da fermare “dead or alive”, SETTE ANNI DOPO, per la precisione il 20 dicembre 2024, A MISSIONE COMPIUTA, STRINGEVA LA MANO ALLA DELEGATA DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI A STELLE E STRISCE PER IL MEDIO ORIENTE BARBARA LEAF. A DAMASCO “LIBERA” DA ASSAD.
IL 22 DICEMBRE WASHINGTON RIMUOVEVA LA TAGLIA DA DIECI MILIONI DI DOLLARI:
https://www.longwarjournal.org/archives/2024/12/us-removes-10-million-reward-for-hayat-tahrir-al-sham-leader.php
Ieri, la dichiarazione di MERZ. Probabilmente, era al mare mentre quest’estate i suoi uomini continuavano a massacrare Alawiti e i Drusi. “Continuavano”, perché già a febbraio di quest’anno la DW, non i superstiti della SANA (l’agenzia di stampa siriana) in esilio da Mosca, riportava 1.700 Alawiti e 100 drusi massacrati dal “neo-moderato” Al Jawlani.
https://www.dw.com/en/syrian-groups-again-threatened-by-sectarian-violence/a-72414618
Ma Merz, probabilmente, in quel momento era più concentrato su Sanremo.
Questo provocava un’INTERROGAZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO in data 12/03/2025:
https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-10-2025-001081_EN.html
dall’emblematico titolo “Religious persecution and sectarian violence in Syria”. Ma Merz, probabilmente, era già impegnato per celebrare degnamente la Giornata mondiale del passero (20 marzo).
A luglio, sempre non i superstiti della SANA in esilio da Mosca, ma l’USCIRF (U.S. Commission for International Religious Freedom) usciva con questa nota: “USCIRF Condemns Violence against Syria’s Druze Community”
https://www.nytimes.com/2025/10/22/world/middleeast/syria-massacre-druse.html
Ma Merz, probabilmente, era già al mare.
Il 22 ottobre, dieci giorni prima della dichiarazione di Merz, il NYT, sempre non i superstiti della SANA in esilio da Mosca, usciva con un lungo reportage sul massacro dei Drusi:
https://www.nytimes.com/2025/10/22/world/middleeast/syria-massacre-druse.html
Ma Merz, probabilmente, stava ancora smaltendo i postumi dell’Oktoberfest.
E’ sfortunato, il povero Merz. Arriva sempre in ritardo a tutti gli appuntamenti o quando accadono è, inevitabilmente, altrove.
Il 12 marzo, nella sua interrogazione, il deputato del PPE Tomáš Zdechovský chiedeva quali fossero i passi che la Commissione intraprenderà per prevenire il sostegno e la legittimazione dell’UE a un governo responsabile delle atrocità in corso (“What steps is the Commission taking to prevent EU support from legitimising a government responsible for ongoing atrocities?”)
Rimpatriare i profughi, ecco la risposta. Ai confini della realtà. Meglio, in una realtà parallela, fallace, mutevole, FUNZIONALE AGLI SCHEMI DI DOMINIO E DI POTERE DI CHI LA CREA, LA DISTRUGGE E LA RIFORMA, INCESSANTEMENTE, DA OLTRE VENT’ANNI:
“Noi siamo un impero e quando agiamo creiamo la nostra realtà; così, mentre voi studiate quella realtà - con tutto l’equilibrio di cui siete capaci - noi agiamo di nuovo, creando altre nuove realtà che voi potete anche studiare, ed è così che le cose si gestiscono: noi siamo i protagonisti della storia... e a voi, a tutti voi, sarà solamente consentito di studiare ciò che noi facciamo”.
“We're an empire now, and when we act, we create our own reality. And while you're studying that reality -- judiciously, as you will -- we'll act again, creating other new realities, which you can study too, and that's how things will sort out. We're history's actors . . . and you, all of you, will be left to just study what we do."
Ron SUSKIND, “Faith, Certainty and the Presidency of George W. Bush”, NYT Magazine, 17/10/2004:
https://www.nytimes.com/2004/10/17/magazine/faith-certainty-and-the-presidency-of-
george-w-bush.html
Aggiornamenti a seguire.
03/11 ore 23:00 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI SFONDANO A NELLA PARTE SUD DI DIMITROV (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3199
e si portano a quattro chilometri e mezzo dal ricongiungersi coi loro compagni ormai fuori da KRASNOARMEJSK.
Compagni che proseguono ad avanzare verso est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3200
portandosi a due chilometri dall’ingresso OVEST della parte più consistente di Dimitrov.
Ma non solo, c’è chi afferma che l’intero quartiere DINAS sia stato liberato:
https://t.me/beard_tim/28429
et
https://t.me/Tatarinov_Rus/61463
et
https://t.me/Tatarinov_Rus/61462
In tal caso, di KRASNOARMEJSK rimasta in mano ai natofascisti non vi sarebbe più nulla, se non sparuti gruppi di poche unità asserragliati in qualche scantinato e per cui la bonifica non tarderà ad arrivare. E i russi da lì punteranno verso ROVNOE, il villaggio a fianco.
Per quanto riguarda, invece, la sciagurata offensiva su RODINSKOE, questa cartina
https://t.me/motopatriot78/43997
mostra chiaramente come le forze speciali del regime di Kiev siano state attirate in una trappola, consistente nel lasciarli avanzare fino in centro città e poi, una volta entrati in profondità, chiuder loro la via d’uscita a ovest e far scatenare su di loro l’inferno da ogni dove.
Ogni trappola che si chiude oggi, è un tratto di linea di fronte scoperto domani.
Aggiornamenti a seguire domattina.
***********************************************************************************************
03/11 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I soldati del regime di Kiev continuano a essere espulsi dall’ultimo quartiere in loro mano, DINAS, dove sono asserragliati:
https://t.me/motopatriot78/43982
Il canale ucraino Rezident aggiunge: i 2.700 soldati che difendevano Krasnoarmejsk sono quasi tutti riusciti a ritirarsi a DIMITROV. In città restano gruppuscoli isolati che non son riusciti a evacuare.
https://t.me/rezident_ua/27928
Dieci attacchi dei soldati intrappolati a nord e a nord-ovest, tutti respinti.
Quattro tentativi di rompere l’accerchiamento da fuori, anche a opera di mercenari stranieri (fra cui, come d’uopo, soldati NATO), tutti respinti e solo nel corso di queste azioni cinquanta le perdite riportate.
Prosegue l’azione anche a DIMITROV, con 24 stabili liberati dal limite nord a quello sud-est:
https://t.me/divgen/74844
Divgen riporta un tentativo di sfondamento a RODINSKOE, fuori dalla sacca, a nord-est:
https://divgen.ru/event/3198
Ma proprio a RODINSKOE, dove l’attacco kamikaze dei corpi speciali del regime di Kiev è stato chiamato a una missione impossibile (il peduncolo più a est nella cartina), i russi già stamane avevan teso loro l’ennesimo agguato (filmato del Ministero della difesa russo, in azione FAB-500):
https://t.me/voenkorKotenok/68600
Anche per i soldati NATO polacchi, pardon, per i mercenari polacchi, è “koniec”, fine:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61446
Mentre questo è il quadro complessivo delle azioni in corso (frecce rosse e frecce azzurre):
https://t.me/Tatarinov_Rus/61438
che parla abbastanza da solo.
CHI HA ANCHE INIZIATO A PARLARE, MEGLIO, A SMARCARSI DALLA DISFATTA (o a scappare con la prima scialuppa dalla nave che affonda), E’ LA SFERA MASSMEDIATICA UFFICIALE UCRAINA. SITUAZIONE INEDITA IN TRE ANNI E MEZZO. Il canale TSN (TCH in cirillico), per esempio, CRITICA la direzione militare per la sciagurata scelta di non aver evacuato Krasnoarmejsk e Dimitrov quanto ancora si poteva, senza alcun riguardo per le vite dei soldati che stanno morendo:
https://t.me/legitimniy/21179
Pura fantascienza, ancora qualche settimana fa. O quando ad AVDEEVKA, per esempio, lo Stato Maggiore impedì ai soldati di ritirarsi: risultato, solo allora tremila morti:
https://t.me/rezident_ua/27922
Non meravigliamoci poi, conclude tristemente Rezident (ibidem), se i russi ci consegnano salme a mille alla volta e noi a trenta. Questa, la considerazione che abbiamo dei nostri uomini. Fra gli ultimi rimasti e nella totale incapacità di tenere, ormai, una linea di fronte così ampia.
INDIETRO TUTTA
Rezident invoca infine una chiamata di Zelenskij a Putin per sedersi intorno a un tavolo e negoziare la pace peggiore, prima che avvenga l’irreparabile. Staremo a vedere, ma ho i miei più seri dubbi che i suoi padroni, gli stessi che a marzo 2022 gli stracciarono in faccia Istanbul, ora glielo lascino fare. O non gli facciano perdere altre due o tre oblast’, oltre alle quattro già perse, in cambio di una aumentata isteria collettiva fra i popoli d’Europa e nessuno di loro che protesterà per gli ospedali smantellati, le pensioni da fame, le bollette alle stelle, le ditte che chiudono… e qualche altro centinaio di miliardi di euro destinato al “riarmo”. Una pace, non un cessate il fuoco, una pace, negoziata oggi, e il bluff cade. Ripartono le forniture di gas e di petrolio russo, e a cadere non è solo il bluff ma anche qualche loro testa.
Da chi si dovrebbero “difendere”, del resto, in tali condizioni i popoli d’U-ccidente? Dagli stessi che NEL DUEMILAQUATTRO ERANO COSI’ DEFINITI, in una “semplice costatazione”, NELLA “COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO” DAL TITOLO “Il dialogo sull’energia tra l’Unione europea e la Federazione russa tra il 2000 e il 2004”:
“poiché il continente europeo costituisce, sul piano geopolitico, una vasta regione unita da legami culturali, storici ed economici, è opportuno valorizzare in via permanente la complementarietà energetica tra l’est e l’ovest del continente.”
https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2004:0777:FIN:IT:PDF
- al punto di creare, nel 2002, “il Centro comune UE-Russia per le tecnologie energetiche”, che “ha alla sua testa due co-direttori, uno russo, l’altro europeo. È una piattaforma per promuovere le tecnologie energetiche avanzate (nel settore del petrolio, del gas, del carbone, dell’elettricità, delle energie nuove e rinnovabili e del risparmio energetico) attraverso partnership tra imprese industriali ed agevolare il finanziamento degli investimenti in progetti prioritari.”
- laddove l’UE, che ancora non si era sparata nelle gambe, riteneva fondamentale un “dialogo sull’energia al servizio di un approvvigionamento stabile e prevedibile”. Al fine, “IN VIA PRIORITARIA” DI:
- “ridurre i rischi dell’approvvigionamento”
- “massimizzare l’autonomia o a minimizzare la dipendenza energetica dell’Unione”.
E SU QUEST’ULTIMO PUNTO: “nelle nostre relazioni con la Federazione russa – nei confronti della quale la dipendenza energetica è destinata ineluttabilmente ad aumentare – la cooperazione deve puntare soprattutto a stabilire RAPPORTI COSTRUTTIVI DI INTERDIPENDENZA:
- istituzione di regole commerciali prevedibili,
- intensificazione delle reti di trasporto e
- promozione degli investimenti attraverso un quadro legislativo più stabile e trasparente
- incoraggiamento delle riforme di struttura nel settore dell’energia in Russia”.
Fantascienza? No, 2004. Ancora troppo vicina, come data, perché ottocento miliardi di euro in armamenti siano da considerarsi AL SICURO. Del resto, per il complesso militare industriale, sin dai tempi del film omonimo, e ancora prima, “finché c’è guerra, c’è speranza”. Indietro così, quindi. Indietro tutta. Fino alle centomila gavette di ghiaccio, se necessario.
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************************************************************
03/11 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Dopo il tracollo di ieri, A KRASNOARMEJSK il regime di Kiev tiene 3 chilometri quadrati di edifici posti a nord-est ovvero, a puro titolo esemplificativo, un quadrato di 55 metri di lato.
Due tentativi di sbloccare la sacca in favore dei soldati intrappolati a DIMITROV sono stati, come prevedibile del resto, bloccati. I russi non hanno fretta, a questo punto, di restringere la sacca, anche se violenti combattimenti sono in corso agli estremi est e ovest della stessa: li hanno in pugno (tutte le informazioni qui sopra riprese dal bollettino mattutino del voenkor Kotenok).
https://t.me/voenkorKotenok/68597
Anche fonti di matrice ucraina, come Legitimnyj, o Rezident, confermano
- che almeno il 90% di Krasnoarmejsk è perso
https://t.me/rezident_ua/27921
- che tutti i tentativi di rompere l’assedio sono miseramente falliti. E LANCIA IL SUO GRIDO D’ACCUSA: KRASNOARMEJSK E DIMITROV ANDAVANO LASCIATE ANCORA IL 20 OTTOBRE (loro link diligentemente apposto a riprova di quanto dichiarato https://t.me/legitimniy/21145) MA GIA’ ALLORA LA CONSEGNA ERA “TENERE ALLA MORTE”:
https://t.me/legitimniy/21178
Cosa che, neanche due settimane dopo, sta puntualmente accadendo, insieme a decine di migliaia di morti inutili. Più soldati intrappolati stimati FINO A NOVEMILA UNITA’ (teoriche, poi magari qualcuno, senza troppo clamore, ha già levato le tende)
https://t.me/rezident_ua/27914
BATTAGLIA DI KUPJANSK
Anche qui il regime di Kiev ha provato a contrattaccare,
https://t.me/rezident_ua/27916
con gli stessi, identici, risultati di Krasnoarmejsk. Perdere entrambe, a pochissima distanza di tempo l’una dall’altra, potrebbe produrre effetti a catena imprevedibili.
TUTTO QUESTO, MENTRE…
- ZALUZHNYJ fumo-di-londra ha già iniziato la campagna presidenziale, cominciando a ritagliarsi il proprio spazio di visibilità mediatica:
https://t.me/rezident_ua/27912
- BUTUSOV prende le distanze dal clamoroso fallimento dell’operazione mediatica “sbarco parà a Krasnoarmejsk” definendola una “decisione tattica da analfabeti” (bezgramotne taktichne rishenija):
https://t.me/rezident_ua/27913
- Altre figure ufficiali cominciano a smarcarsi richiedendo il ritiro delle truppe speciali rimaste da queste missioni suicide (il già citato ex-ministro della difesa):
https://t.me/ZeRada1/27615
- LE DISERZIONI UFFICIALMENTE RICONOSCIUTE TALI, CHE HANNO GIA’ SUPERATO LE TRECENTOMILA UNITA’, POTREBBERO A FINE ANNO ARRIVARE A CINQUECENTOMILA:
https://t.me/rezident_ua/27919
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
02/11 ore 21:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI AVANZANO DA EST VERSO GULJAJPOLE, LASCIANDOSI ALLE SPALLE POLTAVKA E IL FIUME JANČUR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3193
Un breve sguardo alla cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/74811?single
ci mostra come ormai la linea fortificata che separa i russi da GULJAJPOLE sia decisamente intaccata, vulnerabile, già violata.
Così come intaccata, vulnerabile e violata si sta dimostrando la difesa di ALEKSANDROVKA a sud-est di POKROVSKOE (notizia e cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28411
dove i primi assaltatori russi sarebbero già entrati. Altra cartina qui:
https://t.me/condottieros/13998?single
Nello stesso pezzo,
https://t.me/condottieros/13998
si dà notizia che incursori russi sarebbero già arrivati sia alla via che collega GULJAJPOLE da nord (prima cartina), che a quella che la collega da ovest all’altezza di Guljaipolskoe (cartina qui):
https://t.me/condottieros/13999?single
Non saranno ancora del tutto tagliate, ma poco ci manca. Questa cartina mostra chiaramente che non sono solo loro a puntare a questa strada, ma un intero segmento di linea di fronte:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61404
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Dopo l’exploit di ieri (cartina qui giusto per avere il senso della progressione fra ieri e oggi)
https://divgen.ru/event/3192
i russi
- liberano sia ROG che GNATOVKA a est di KRASNOARMEJSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3194
smantellando le linee difensive (cartina qui area in bianco)
https://t.me/divgen/74814?single
che li separano dall’ingresso a DIMITROV da sud-ovest MA, SOPRATTUTTO, SBLOCCANDO LA STRADA E-50 VERSO SUD DA SELIDOVO, CHE ORA È GIÀ RUSSA A NORD-OVEST DI KRASNOARMEJSK. LA E-50 PORTA DRITTI DRITTI A OVEST… A PAVLOGRAD, QUINDI GIRA INTORNO A DNEPROPETROVSK PASSANDO DA OVEST e da lì… sempre dritto, verso ovest, praticamente a Leopoli. E le fortificazioni erette nella DNR occupata non le troviamo altrove. Per niente.
Ai russi, tuttavia la E-50 serve ora per collegare velocemente retrovie a prime linee, usando strade asfaltate e in grado di reggere carichi pesanti, in un momento in cui tale azione consente a nuove forze di aggiungersi alle esistenti e sbarazzarsi delle linee di difesa nemiche con maggiore efficacia, incisività, velocità. Provocando ulteriori effetti a catena.
- oltre a questo, liberano i quartieri a NORD-EST della città e avanzano lungo la strada verso DIMITROV (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3195
- e, infine L’INTERA AREA URBANA NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3197
Krasnoarmejsk è ormai persa, e tenere Dimitrov da sola non ha alcun senso, scrive oggi l’ex-viceministro della difesa del regime di Kiev:
https://t.me/RVvoenkor/103063
Anche perché non si riuscirebbe a farlo neanche volendo… tra l’altro. Ma per il cinegiornale luce di oggi a pranzo i russi erano “a sud di Pokrovsk” mentre “infuriava la battaglia”… sicuramente, anche l’ex-viceministro della Difesa mente.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
I RUSSI AVANZANO A IVANOPOL’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3196
sbarazzandosi di ben due linee fortificate in un botto solo (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74822?single
incuneandosi in un punto, come si vede bene nella cartina, dove le linee difensive sono staccate fra loro. Certo, lì ci sono le case popolari a fare da scudo a perdere… ma dal ritmo con cui i russi incalzano ora i natofascisti, di tenute a oltranza se ne vedono sempre meno. E forse anche buona parte del patrimonio abitativo si riuscirà a conservare.
SCANDALO FORTIFICAZIONI, CINQUE MILIARDI DI GRIVNE SPARITI
Da febbraio a ottobre di quest’anno… puff, nel nulla:
https://t.me/opor_2014/20001
Al cambio di oggi, sono 103 milioni, 204 mila e 400 euri. Spariti gonfiando i preventivi, emettendo fatture fittizie, giocando sul cambio delle valute, oppure semplicemente incassando e non facendo nulla. Questo però al TG non lo dicono, anche se nel bilancio statale completamente drogato dagli “aiuti” esterni, quei soldi inizialmente erano dollari, sterline e, soprattutto, euro.
Non soprende, comunque, vedendo foto come queste,
https://t.me/opor_2014/19947
o come queste,
https://t.me/opor_2014/19940
o come queste, coi civili impiegati nella posa di legna e fili spinati
https://t.me/opor_2014/19860 et
https://t.me/opor_2014/19870
o come queste, dove intelligentemente a protezione di un trasformatore elettrico han posto sei file di mattoni… perché, certo, i russi li prendono a cornate, i trasformatori...
https://t.me/opor_2014/19848
o come queste dove un deposito mezzi è stato “creato” riadattando l’area sotterranea di un acquedotto
https://t.me/opor_2014/19934 et
https://t.me/opor_2014/19898
o come queste, ottobre 2025, dove a curare la logistica militare sono gli uffici postali civili
https://t.me/opor_2014/19879
non a caso oggetto di attacchi russi, non sorprende, dicevo, venire a sapere che i soldi, ahimè, evaporano prima che si concretizzino nelle opere a cui erano destinati. Perché buttar via tondini in acciaio, calcestruzzo, casseforme, quando c’è il legno così bello, così a buon mercato disboscando un po’ e, soprattutto, così green, ecosostenibile, ecocompatibile…
NON È COLPA NOSTRA SE, MOSSI DAI PIÙ NOBILI IDEALI... CI IMBATTIAMO SEMPRE NEL PETROLIO! …O IN QUALCHE LINGOTTO D’ORO.
L’ultimo accenno nel titolo riprende il saccheggio delle riserve auree irachene celebrato in queste foto
https://t.me/parstodayrussian/190668
durante l’occupazione NATO di Baghdad.
Ma non sempre, mossi dai più nobili ideali, si inciampa in un lingotto d’oro. Il più delle volte sempre gli stessi nobili ideali, vero motore della politica USA, si scontrano con quelle schifose pozzanghere piene di un liquido puzzolente, oleoso, e difficile da rimuovere dalle uniformi, a differenza del sangue di milioni di innocenti. Trump punta ora alla Nigeria:
https://t.me/divgen/74773
dopo aver scoperto che “Boko Haram” uccide cristiani nel nord della Nigeria. Dal 2002, ma non andiamo troppo per il sottile. Oggi il capo del Pentagono Pete Hesgeth ha confermato che “IL MINISTERO DELLA GUERRA SI STA PREPARANDO PER L’AZIONE”
https://t.me/voenkorKotenok/68587
Anche qui, attenzione, perché purtroppo agli statunitensi va SEMPRE, ma SEMPRE male! Un concerto di sfighe:
In Iraq gli yankee cercavano le armi di distruzione di massa. E hanno trovato il petrolio.
В Ираке американцы искали оружие массового поражения. Нашли нефть.
In Siria gli yankee cercavano le armi chimiche. E hanno trovato il petrolio.
В Сирии американцы искали химическое оружие. Нашли нефть.
In Venezuela gli yankee cercano la droga...
В Венесуэле американцы ищут наркотики…
In Nigeria gli yankee hanno dichiarato guerra ai terroristi...
В Нигерии американцы собираются бороться с боевиками…
https://t.me/divgen/74773
Trentasette miliardi di barili di petrolio, più tutta quella puzza di gas (6.000 miliardi di mc), più metalli rari, ma sicuramente si imbatteranno anche in quelli… e, infine, oro!
https://t.me/voenkorKotenok/68587
Come in Iraq, che sfiga! Che concatenazione di sfighe! Che concerto di sfighe! Anche Cortès e Pizarro, secoli addietro, conobbero la stessa sfiga. Meglio stare a casa, in questi casi, mi verrebbe da dire a tutti loro... ma niente, è più forte di loro...
Aggiornamenti a seguire domattina.
************************************************************************************************
02/11 ore 14:30 aggiornamento
SE LA FORMA PRENDE IL SOPRAVVENTO SULLA SOSTANZA: L’EPISODIO DEI PARÀ UCRAINI COLPITI A KRASNOARMEJSK COME CARTINA AL TORNASOLE DELLA DEGENERAZIONE IN CORSO, DA ANNI, PRESSO LE FORZE ARMATE UCRAINE
Ringrazio il compagno Hocpoc per la domanda la cui risposta, man mano che la componevo, assumeva vita propria sino a costituire un qualcosa che poteva essere d’aiuto a tutti i compagni perché, a un certo grado di lettura, va ben oltre il semplice accadimento in sé.
Episodio, in sé, molto semplice:
- due elicotteri NATO del tipo UH-60A Black Hawk volano rasoterra per chilometri lungo la steppa,
https://t.me/RVvoenkor/102930
uno dei due riesce ad atterrare a un chilometro e mezzo circa dal confine nord-ovest di Krasnoarmejsk, lasciando undici soldati delle forze speciali.
https://t.me/mod_russia/58063
Questo, il filmato dell’atterraggio dell’elicottero, ripreso da un drone, e della ripartenza, già sotto gli attacchi dell’artiglieria russa:
https://t.me/beard_tim/28356
Как в кино не будет. “Non sarà come al cinema”, commenta laconicamente Ermakov. Non ne sarebbe restato in piedi nessuno, come ammettevano già ieri di prima mattina i canali ucraini che ne avrebbero dovuto celebrare le gesta (in questa mappa i luoghi dello svolgimento dell’azione, ivi compresi i tristi epiloghi di ciascuno dei gruppuscoli sparsi per la steppa annientati uno a uno):
https://t.me/RVvoenkor/102937
e come avrebbe, infine, confermato ieri pomeriggio il Ministero della difesa russo:
https://t.me/mod_russia/58063
La domanda di Hocpoc, che riguardava la questione SE “elitrasportare truppe scelte all'interno di un accerchiamento operativo” FOSSE o meno “un livello di masochismo militare raggiunto in pochi casi nella storia dell'uomo”, mi ha fatto venire in mente il titolo di un libro culto della generazione appena prima della mia: "Avere o essere" di Fromm.
La guerra HA una componente di propaganda. Non c'è bisogno di cercare nell'oggi, nello ieri, nel sempre qualche esempio di questo, ovunque si giri. C'è chi la fa meglio, c'è chi la fa peggio, c'è chi ripete tre volte lo scatto che deve immortalare la bandiera a stelle e strisce issata sul cocuzzolo dell’Isola dello Zolfo, o Iōjima 硫黄島, c'è chi invece aspetta il giorno dopo per tirar giù la bandiera rossa provvisoria (con le scritte del reggimento) sul Reichstag e immortalare ex novo l'evento con la bandiera sovietica ufficiale, una macchina di grande formato e uno studio maggiore di prospettiva, composizione, eccetera.
Notiamo subito una cosa: in entrambi i casi NESSUNA DI QUESTE DUE ATTIVITÀ INTERFERISCE MINIMAMENTE con gli eventi, già accaduti peraltro. È notizia di oggi, i soldati a stelle e strisce, per non correre rischi e vedersi qualcuno dei loro tornare dentro un sacco nero, la loro propaganda, del tutto analoga a quella sopra esposta, l’han fatta nella loro colonia di PORTORICO. Un bello sbarco nel nulla, colpi sparati nel vuoto, esibizioni di muscoli maschi senza rischi, o whisky maschio senza rischio, o fischio maschio senza raschio (un grosso ciao al Maestro...).
Il problema, quantomeno per chi è mandato a crepare al fronte per uno spot, ben peggiore di quello del whisky, si pone quando, dove, la guerra È propaganda.
Ovvero diviene, progressivamente, in quanto segmento delimitato storicamente, spazialmente dato fra due punti, propaganda. A QUESTO SI ARRIVA, meglio, il potere costituito arriva, per NECESSITÀ. Deve “produrre risultati”, da esibire ai suoi azionisti di maggioranza, o padroni. Non può più accontentarsi di filmati o fotogrammi di bandiere esibite mesi prima in luoghi chiave ancora detenuti e tenute al fresco in attesa di gettarle in pasto ai media padronali per “dimostrare” che quanto asserito dai russi non sia affatto vero, ovvero che i luoghi da loro dichiarati sotto il loro controllo non lo siano.
Già questa continua esibizione di immagini, a questo punto non importa se datate o no, ovvero fasulle o veritiere in riferimento all’enunciato diffuso attraverso i megafoni della propaganda, purché pubblicate in tempo reale, ci porta a constatare la più eclatante delle differenze fra Iōjima 硫黄島, o Reichstag e oggi:
LA CONTEMPORANEITA' della produzione e pubblicazione delle fonti, l'accelerazione tumultuosa della diffusione delle stesse, nonché la loro moltiplicazione in migliaia di rivoli la cui sommatoria non può, a quel punto, essere ZERO, ma seguire al contrario una TRAIETTORIA BEN DEFINITA: quella definita dal potere che intende continuare a mantenere il controllo della propaganda stessa.
Il primo effetto di questo SECONDO processo è che, in questo caso, E A DIFFERENZA DEL PRIMO, le leggi a cui l'operazione militare stessa risponde divengono PARADOSSALMENTE ALTRE rispetto a quelle militari!
È IL CONTENITORE CHE PRENDE IL SOPRAVVENTO SUL CONTENUTO, LA FORMA SULLA SOSTANZA, LA RENDITA PARASSITARIA SUL VALORE D'USO.
Torniamo all'operazione in sé. Le truppe aviotrasportate sono, ça va sans dire, truppe speciali. Addestrate lungamente, duramente, per agire in condizioni speciali, ovvero estreme. Membri scelti dopo un’accurata selezione fra i migliori delle loro unità di addestramento, che agiscono automaticamente, meccanicamente, in condizioni di stress estremo, ivi incluse eventuali ferite riportate, col massimo di efficacia in qualsiasi condizione: combattimento a distanza, corpo a corpo, con armi da fuoco, armi bianche, in condizioni di parità, superiorità e inferiorità numerica, su qualsiasi tipo di terreno, condizione atmosferica e a qualsiasi ora del giorno e della notte. Sanno benissimo che da tali missioni potranno anche non più tornare e sono psicologicamente pronti anche a questo.
Il loro impiego è quindi limitato a usi ben specifici, ovvero in casi estremi e molto limitati nel tempo e nello spazio. Dovendo infatti valutare, esprimere un giudizio di valore, per la precisione di valore d’uso, in guerra uno non vale uno: un ufficiale non vale quanto un soldato semplice, un membro delle forze speciali non vale quanto un civile sbattuto al fronte con un’arma semiautomatica vecchia di decenni e due settimane di CAR.
Esempi di tali impieghi possono essere missioni di recupero o di salvataggio dietro o fra le fila nemiche; oppure, impieghi potenzialmente suicidi come quelli che videro coinvolti i parà russi nel cercare di tenere il più a lungo possibile l’offensiva NATO del 2022, quando i russi furono colti di sorpresa dal suo ingresso a piè pari nel conflitto e furono costretti a sacrificare alfieri, torri e quant’altro per dare tempo ai propri compagni di approntare, molto più a est, una prima linea di difesa: la SVATOVO – KREMENNAJA, che resistette per mesi e da cui i russi ripartirono successivamente per arrivare dove sono arrivati oggi, e non solo. Allora, la riorganizzazione su tale linea fu possibile grazie al sacrificio di unità scelte aviotrasportate che vennero a dare manforte alle truppe asserragliate a BALAKLEJA, a IZJUM, a KRASNYJ LIMAN, a JAMPOL’, mentre il nemico dilagava. Molti di loro, grazie anche al sacrificio estremo di questi corpi speciali, riuscirono infine a ritagliarsi un corridoio e a ricongiungersi alle retrovie di un tempo, divenute nel frattempo prima linea.
Qui la situazione è totalmente diversa. Non saranno undici soldati, ma neanche ventidue, appartenenti alle forze speciali, quelli in grado di sbloccare la sacca formatasi a KRASNOARMEJSK (dove oggi, il cinegiornale luce sul maggior canale di ascolto nostrano, colloca i russi nella “parte sud” della città, quando invece sappiamo essere arrivati anche al limite nord… se non altro perché altrimenti nessuno avrebbe potuto nuocere a quegli undici parà).
Non sono riusciti neppure a entrare, a Krasnoarmejsk, liquidati a nord-ovest della stessa. A cosa è servita, allora questa azione? Esattamente a quel che servirono i motoscafi lanciati a tutta verso l’ISOLA DEI SERPENTI davanti a Odessa e AFFONDATI, i cui marò morirono per piantarvi una bandiera da dare in pasto a un cinegiornale luce di un Paese UE a caso nel corso dell’edizione delle venti.
OGGI KIEV LAMENTA UNA CARENZA ESTREMA DI PERSONALE QUALIFICATO all’interno delle proprie forze armate, oltre che di soldati semplici. Come già denunciato, la seconda carenza ha determinato in buona parte la prima: personale qualificato, riparatori, tecnici, forze speciali, sbattuti in trincea e sotterrati da una FAB-3000 insieme a civili freschi di CAR, in quei tre, quattro giorni di vita media in prima linea riconosciuti anche degli stessi media u-ccidentali.
È stato, altresì, denunciato, come siano state campagne militari totalmente improvvide, quanto criminali, funzionali unicamente al CONSUMO A CICLO CONTINUO DI MILIARDI DI DOLLARI DI ARMAMENTI DA PORTARE A FINE NOLEGGIO (e relativo saldo), oltre che alimentare ulteriori, future, urgenti (ovvero “costi quel che costi”, condicio sine qua non di qualsiasi rendita parassitaria al di fuori di qualsiasi controllo da parte di un organismo esterno) forniture degli stessi, a far fuori, a decine di migliaia, sempre tale personale qualificato.
In tutto questo, qualche decina di parà, o marò, sacrificati per un “selfie” in qualche luogo proibito, inaccessibile, irto di pericoli, valgon bene una messa. Sono una goccia nel mare delle decisioni criminali intraprese dal regime di Kiev. Eppure, sono una goccia pregna di significato. Rappresentano, di fatto, la cartina al tornasole di tre anni e mezzo di decisioni sciagurate, intraprese da un regime fantoccio a uso e consumo dei suoi padroni, dei suoi cinegiornali luce, delle sue commesse, dei suoi regolamenti di conti all’interno della struttura vassallare che vede al vertice della piramide gli USA e, scendendo lungo la piramide, i vari Paesi NATO, visti nell’attuale configurazione piramidale della presidenza statunitense come un’entità a sé, destinata all’acquisto delle armi prodotte dai primi.
Fossero riusciti a riprendersi mentre piantavano qualche bandierina su qualche maceria e a schiacciare “invia”, per dare in pasto il filmato al TG delle venti, e poi delle tredici e trenta, più rulli ogni mezz’ora sui canali “all news”, insieme agli immancabili talk-show e tavole rotonde schiena-dritta, oggi li avremmo già visti . Invece, nulla di tutto questo. La loro tragedia è la tragedia di qualsiasi forma passata come sostanza, di qualsiasi contenitore passato come contenuto, di qualsiasi rendita parassitaria passata come valore d’uso.
Per concludere, anche nel caso in cui i parà, o i marò la cui vita è barattata per uno spot, facciano in tempo a issare la bandierina in tempo per schiacciare “invia” prima di essere seppelliti dal fuoco di fila di droni e artiglieria pesante russa, la loro “vittoria” mediatica è, a dir poco, effimera: ci pensa, infatti, il tempo a rimettere le cose al loro posto.
Nel frattempo, tuttavia, un altro assegno è stato staccato, un altra linea di credito è stata aperta, le tasche dei padroni si sono riempite con altri soldi. Il loro, di obbiettivo, è stato pienamente raggiunto.
Aggiornamenti a seguire.
**********************************************************************************************
01/11 ore 22:30 aggiornamento
FRA VOLČANSK E KUPJANSK
I russi chiudono una sacca e ripianano la linea di fronte fra OTRADNOE e BOLOGOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3190
Ora sono a pochissimo da DVUREČNOE a sud, raggiunta la quale un’altra sacca, a est, potrà essere chiusa.
AVANZANO ANCHE A VOLČANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3191
come è possibile vedere, la via più breve a CHARKOV per l’intero settore a nord e a est è non solo tagliata, ma superata. Giro più lungo, per una logistica già in crisi operativa prima di questo ulteriore intoppo. E i propri compagni operativi nell’area a est sopra segnalata a cinquanta chilometri di strada. Strada che ormai di fortificato ha ben poco (cartina primo tratto qui):
https://t.me/divgen/74776?single
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI AVANZANO ANCHE A EST DEL FIUME OSKOL (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43918
calando ora verso sud anche da questa linea.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI AVANZANO IN TUTTE LE DIREZIONI A KRASNOARMEJSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3192
e pongono le condizioni per attaccare DIMITROV da ovest lungo una linea di fronte molto ampia.
ALLE 14:50 ORA ITALIANA IL MINISTERO DELLA DIFESA RUSSA UFFICIALIZZAVA: “I soldati ucraini circondati a Krasnoarmejsk hanno iniziato a consegnarsi prigionieri” (“Украинские военные, окружённые в Красноармейске, начали сдаваться в плен”)
https://t.me/divgen/74782
Speriamo che continuino su questa strada:
https://t.me/rezident_ua/27909
Decisamente, MOLTO, più intelligenti dei loro comandanti: degli 11 uomini aviotrasportati di questo filmato
https://t.me/beard_tim/28361
non ne è rimasto integro neanche uno.
************************************************************************************************
31/10 ore 22:00 aggiornamento
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI LIBERANO IL QUARTIERE SUD ED È CONFERMATO L’ARRIVO DEI PRIMI GRUPPI ALLE PORTE DI OSINOVO (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28342
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Divgen recupera di primo mattino l’aggiornamento di ieri sera, ovvero l’arrivo dei russi al capolinea nord della città (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3187
et
https://t.me/creamy_caprice/10404
Siamo a due chilometri e mezzo dal chiudere la sacca ricongiungendo questo cuneo con quello a nord-est. Già così, comunque, entrare o uscire comporta perdite enormi. Chi fugge, è sotto tiro per tutta la durata del viaggio verso GRISHINO: la maggior parte non vi arriva
https://t.me/motopatriot78/43895
In entrata, altre perdite che stanno DEMOLENDO L’ESERCITO UCRAINO, togliendo di mezzo le unità migliori, mandate al massacro. Anche aviotrasportate... sotto gli occhi vigili di un drone russo:
https://t.me/RVvoenkor/102919
Alla fine di tutto questo, al regime di Kiev resteranno prevalentemente civili sbattuti al fronte con qualche settimana di CAR e con il chiodo fisso di disertare non appena si presenterà l’occasione:
https://t.me/legitimniy/21155
A est i russi liberano del tutto ROG, il paesino fra Krasnoarmejsk e Dimitrov:
https://t.me/beard_tim/28334
A nord-est, fuori dalla sacca, i russi si avvicinano a SOVIEVKA, che si trova sopra SHACHOVO, da est (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43880
Così facendo, creano i presupposti per creare l’ennesima sacca.
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO NOVOALEKSANDROVKA, sopra Vishnevoe (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3188
Otto chilometri e mezzo a POKROVSKOE. Attorno a cui hanno già tagliato tutti i ponti:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61321
Peraltro, guardando la carta delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/74736?single
rimasta ormai senza alcuna fortificazione seria a frapporsi. Se si eccettua Aleksandrovka, un villaggio di sei strade in fila posto fra i russi e l’ingresso a sud-est di Pokrovskoe, su cui i natofascisti proveranno molto probabilmente ad approntare una linea difensiva, impiegando gli edifici come fortificazioni a perdere.
Questo è quanto gli resta, obbiettivamente. Guardiamo questa cartina:
https://t.me/beard_tim/28337
Tutte quelle linee spezzate colorate sono le fortificazioni di vario tipo: vecchie, nuove, denti di drago, eccetera. A nord-est siamo tra Krasnoarmejsk e Seversk, girando intorno al blocco Slavjansk-Kramatorsk. A sud-ovest siamo a Orechov, Guljajpole, Pokrovskoe. Fa impressione vedere la quantità di fortificazioni a nord-est e la quasi assenza a sud-ovest. La linea azzurra, peraltro, sono denti di drago, panettoni aguzzi facilmente rimovibili con qualsiasi pala meccanica esattamente come sono stati posati in fretta e furia qualche tempo fa. Capiamo quindi come i russi, in questo momento, possano in maniera decisamente agevole muoversi nella seconda area, che corrisponde al segmento da noi chiamato “Fronte sud – Dnepropetrovsk”. E, volendo, raggiungere DNEPROPETROVSK
https://divgen.ru/48.45107/35.05737/8
et
48.45107, 35.05737
che corrisponde all’area cerchiata, “protetta” da una linea chiusa di denti di drago. Libertà di manovra ammessa anche da Legitimnyj (sua cartina qui):
https://t.me/legitimniy/21153
Ormai, su questo fronte, i russi hanno diverse opzioni sul banco. Tutte peggiorative per Kiev: nel senso che, quando si sederanno di nuovo al tavolo delle trattative, a DNR, LNR, Zaporozh’e e Cherson (fino ai confini di oblast’), demilitarizacija e denazifikacija, il regime di Kiev dall’altra parte avrà ben poco da mettere sull’altro piatto della bilancia.
Aggiornamenti a seguire domani notte.
*************************************************************************************************
30/10 ore 23.50 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI CHIUDONO LA SACCA A EST DEL FIUME JANCHUR, LIBERANDO KRASNOGORSKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3181
Ne parlavamo già i giorni scorsi, una volta bloccati da sud e da nord, per i natofascisti intrappolati a est del fiume non restava che farsela a nuoto, per ricongiungersi ai propri camerati a ovest dello stesso.
Più a nord, i russi raggiungono NOVOPAVLOVKA (posizione qui):
https://divgen.ru/48.13654/36.79768/12
e qui
48.13654/36.79768
e vi entrano da sud, procedendo da FILIJA (CARTINA QUI):
https://t.me/motopatriot78/43859
Dovessero liberarla in tempi brevi, si produrrebbe un’ennesima sacca a sud, la cui liquidazione porterebbe i russi a entrare a DNEPROPETROVSK anche da qui e a procedere ulteriormente verso ovest e nord anche da qui.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
La giornata di ieri si concludeva con ulteriori, importanti, avanzamenti russi, che raggiungevano la SHOSSEJNAJA ULICA anche dalla ferrovia. COSÌ, SONO ALMENO TRE LE AREE CHE, TROVANDOSI A OVEST DELLA STESSA, RISULTANO COMPLETAMENTE BLOCCATE. PIÙ UNA QUARTA A SUD DELLA ULICA SHMIDTA. Attraversare la strada in quei casi, infatti, non è più sicuro.
A nord, i russi raggiungono e superano il limite urbano: notizia confermata anche dal canale di Radov (cartina sua qui):
https://t.me/motopatriot78/43855
A EST I RUSSI ENTRANO A DIMITROV ANCHE DA NORD-EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3181
ricongiungendosi e approfondendo il primo cuneo d’attacco che era già entrato poco più a sud. Dimitrov SOTTO IMMINENTE ATTACCO DI TERRA ANCHE DA SUD E SUD-OVEST (cartina movimento russo qui):
https://t.me/beard_tim/28318
Dal momento che è lì, infatti, che i russi che hanno raggiunto e superato la SHOSSEJNAJA stanno puntando. E pare anche, secondo alcune fonti (Radov, sua questa cartina),
https://t.me/motopatriot78/43849
che a ovest della Shossejnaja non vi sia più nulla di natofascista.
In questo contesto, mentre tutto a sud si sgretola, il continuo contrattaccare natofascista a nord di RODINSKOE, che porta le loro truppe speciali ad avanzare (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3183
e poi a subire il fuoco russo, non cambia una virgola di quanto sta accadendo sotto. La prospettiva di continuare a sfondare e avanzare con la stessa forza iniziale, in questo momento, è nulla:
https://t.me/condottieros/13964
e, come nota Legitimnyj, le imboscate e le perdite in questi contrattacchi ormai sono notevoli,
https://t.me/legitimniy/21148
indebolendo ulteriormente un esercito ormai in evidente crisi operativa. In agonia (в агонии), nota letteralmente. Anche perché nell’operazione di Kursk, cosiddetta tale, già i migliori se ne sono andati, nota Rezident:
https://t.me/rezident_ua/27896
Se non i migliori, sicuramente fra i migliori. E adesso buona parte dei restanti.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
I RUSSI AGGIRANO IVANOPOL’E PROSEGUENDO LUNGO LA FERROVIA E portando a ovest la linea di fronte:
https://divgen.ru/event/3185
Smantellate una DOPPIA LINEA di postazioni difensive (visibile qui),
https://t.me/divgen/74697?single
si passa alle prossime. E Konstantinovka è sempre più vicina anche da sud-est.
Poco più a nord, invece, i russi che a Konstantinovka sono già entrati consolidano le proprie posizioni avanzando di trecento metri nell’agglomerato urbano verso nord:
https://t.me/creamy_caprice/10399
BATTAGLIA DI SEVERSK
A SUD IL FRONTE SI AVVICINA SEMPRE PIÙ: a partire dai russi che si avvicinano a ZVANOVKA ANCHE DA EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3181
NEL CORSO DELLA GIORNATA I RUSSI, SEGUENDO LA FERROVIA A EST, ARRIVANO ALLE PORTE DI SEVERSK DA SUD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3186
Due chilometri di avanzamento:
https://t.me/creamy_caprice/10401
Così facendo, non solo attaccano da più lati una città a questo punto sempre più a rischio di saltare, ma si portano a SEI CHILOMETRI DI DISTANZA DAI PROPRI COMPAGNI A NORD. Tiro incrociato. In particolare, di FAB che stanno smantellando una dopo l’altra le posizioni fortificate natofasciste:
https://t.me/voenkorKotenok/68538
In tutto questo, corre voce che i soldati natofascisti ivi dislocati abbiano già chiesto di poter ripiegare, ma che la consegna è stata di tenere la posizione NASMERT’ (alla morte):
https://t.me/rezident_ua/27894
Nulla di nuovo. “Fino all’ultimo ucraino”.
Inoltre, così facendo i russi chiudono il rubinetto a sud, con la stessa ZVANOVKA ormai impossibilitata a ricevere rinforzi da SEVERSK (cartina strada tagliata qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61266
ammesso che di rinforzi ce ne siano ancora.
BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN
Qui anche divgen finalmente aggiorna la sua cartina coi russi che già da giorni erano entrati a KRASNYJ LIMAN da est, quartiere MASLJAKOVKA.
https://divgen.ru/event/3180
Inoltre, i russi stanno progressivamente smantellando la linea difensiva costruita a JAMPOL’:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61240
La maggior parte della città è stata liberata, nessuno si aspettava che una città sulla cui superficie, relativamente piccola, erano state fatte opere di consolidamento e rinforzo per trenta milioni di dollari, facendo arrivare blocchi prefabbricati di cemento armato dalla Svizzera, cadesse così in fretta.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI ARRIVANO FIN POCO SOPRA OSINOVO (cartina aggiornata qui):
https://t.me/motopatriot78/43853
Ma ormai quel che conta è che i natofascisti a est del fiume OSKOL siano bloccati. Questo filmato mostra come un tentativo di attraversare con barche sia stato intercettato dai russi e delle barche, ora, non vi sia più rimasto molto:
https://t.me/ukrainian_guide/11566
Senza cambi, senza approvvigionamenti, l’intera compagine intrappolata a EST ha anche qui solo due varianti: arrendersi o soccombere. La terza, guadare a nuoto, fortemente sconsigliata.
ATTACCO AI TE-TSE-KA
Oggi due fatti importanti:
1. A Odessa cittadini ormai esasperati hanno ribaltato un bus della “polizei” (sic. Policai, così ormai la chiamano)
https://t.me/rezident_ua/27888
2. A Kremenchuk, invece, la lotta contro i Te-Tse-Ka si è trasformata in un conflitto armato vero e proprio. Con feriti, per il momento.
https://t.me/legitimniy/21149
E più andrà avanti il tempo, peggio sarà. Ormai, per i cittadini ucraini i Te-Tse-Ka si stanno trasformando nei veri e propri nemici da combattere:
https://t.me/rezident_ua/27892
MA DAI... GLI AMERIKANI FANNO SOLDI VENDENDO ARMI!
Trascrizione chiacchierata odierna di Mastro ciliegia coi giornalisti:
Donald Trump 00:08:41-00:09:02 (21 sec)
It doesn't affect us. And, uh, I'd like to see it done on the basis I, I don't like to see 6,000, 7,000, 8,000 young people, mostly young people, for the most part soldiers, be killed. It's not costing us anything. In fact, we make money and I don't even want to talk about making money. I don't care about making money in that case.
Donald Trump 00:09:02-00:09:22 (20 sec)
But, you know, we send weapons to, uh, NATO. They buy full price. They buy the weapons. They give up to whoever. But I think they give them probably to Ukraine for the most part. Uh, now, we did, we discussed the whole thing. We're gonna work together to try and get the war with Russia and Ukraine solved.
(trascrizione completa qui:)
https://rollcall.com/factbase/trump/transcript/donald-trump-press-gaggle-air-force-one-october-30-2025/
I passi salienti di questo lucido delirio:
“In fact, we make money”... “you know, we send weapons to, uh, NATO. They buy full price. They buy the weapons. They give up to whoever. But I think they give them probably to Ukraine for the most part”.
Fanno soldi... (ma dai!) Vendono armi... alla NATO (loro invece sono la sanvincenzo, con tutto rispetto per la sanvincenzo). Loro le comprano a prezzo pieno. Le armi (specifica...). Poi le danno a chi cavolo vogliono loro... ma la stragrande maggioranza, probabilmente, io penso, all’Ucraina.
In questo lucido delirio a base di periodi semplici ripetuti, con qualche variazione, come se un contenuto povero acquistasse così una minima consistenza, e intervallati da versi vari, la cosa che emerge è la CANDIDA AMMISSIONE CHE QUESTA GUERRA VA AVANTI SOLTANTO PER FAR FARE SOLDI ALLE LOBBY CHE STANNO DIETRO QUESTO SIGNORE, che si esprime a mono e bisillabi, ma che ha in mano il tasto che fa fare bum al mondo. E che sempre in un suo messaggio a base di periodi di due, tre parole (ma sono così analfabeti gli statunitensi... o è lui di suo?) ha detto che la ripresa dei test atomici è stata... una scelta obbligata: “Because of the tremendous destructive power, I HATED to do it, but had no choice! ”
https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/posts/115460423936412555
I HATED... odia anche “vendere le armi”... fa soldi ma “odia farlo”... odia mettere sanzioni, odia impiccare l’Europa, odia bullizzare gli altri Stati... ormai ammette pubblicamente tutto. Ma non gli piace, e allora va bene così...
Aggiornamenti a seguire domani notte.
************************************************************************************************
30/10 ore 22:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI CHIUDONO LA SACCA A EST DEL FIUME JANCHUR, LIBERANDO KRASNOGORSKOE (cartina qui):
Ne parlavamo già i giorni scorsi, una volta bloccati da sud e da nord, per i natofascisti intrappolati a est del fiume non restava che farsela a nuoto, per ricongiungersi ai propri camerati a ovest dello stesso.
Più a nord, i russi raggiungono NOVOPAVLOVKA (posizione qui):
https://divgen.ru/48.13654/36.79768/12
e qui
48.13654/36.79768
e vi entrano da sud, procedendo da FILIJA (CARTINA QUI):
https://t.me/motopatriot78/43859
Dovessero liberarla in tempi brevi, si produrrebbe un’ennesima sacca a sud, la cui liquidazione porterebbe i russi a entrare a DNEPROPETROVSK anche da qui e a procedere ulteriormente verso ovest e nord anche da qui.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
La giornata di ieri si concludeva con ulteriori, importanti, avanzamenti russi, che raggiungevano la SHOSSEJNAJA ULICA anche dalla ferrovia. COSÌ, SONO ALMENO TRE LE AREE CHE, TROVANDOSI A OVEST DELLA STESSA, RISULTANO COMPLETAMENTE BLOCCATE. PIÙ UNA QUARTA A SUD DELLA ULICA SHMIDTA. Attraversare la strada in quei casi, infatti, non è più sicuro.
A nord, i russi raggiungono e superano il limite urbano: notizia confermata anche dal canale di Radov (cartina sua qui):
https://t.me/motopatriot78/43855
A EST I RUSSI ENTRANO A DIMITROV ANCHE DA NORD-EST (cartina qui)
ricongiungendosi e approfondendo il primo cuneo d’attacco che era già entrato poco più a sud. Dimitrov SOTTO IMMINENTE ATTACCO DI TERRA ANCHE DA SUD E SUD-OVEST (cartina movimento russo qui):
Dal momento che è lì, infatti, che i russi che hanno raggiunto e superato la SHOSSEJNAJA stanno puntando. E pare anche, secondo alcune fonti (Radov, sua questa cartina),
https://t.me/motopatriot78/43849
che a ovest della Shossejnaja non vi sia più nulla di natofascista.
In questo contesto, mentre tutto a sud si sgretola, il continuo contrattaccare natofascista a nord di RODINSKOE, che porta le loro truppe speciali ad avanzare (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3183
e poi a subire il fuoco russo, non cambia una virgola di quanto sta accadendo sotto. La prospettiva di continuare a sfondare e avanzare con la stessa forza iniziale, in questo momento, è nulla:
https://t.me/condottieros/13964
e, come nota Legitimnyj, le imboscate e le perdite in questi contrattacchi ormai sono notevoli,
indebolendo ulteriormente un esercito ormai in evidente crisi operativa. In agonia (в агонии), nota letteralmente. Anche perché nell’operazione di Kursk, cosiddetta tale, già i migliori se ne sono andati, nota Rezident:
https://t.me/rezident_ua/27896
Se non i migliori, sicuramente fra i migliori. E adesso buona parte dei restanti.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
I RUSSI AGGIRANO IVANOPOL’E PROSEGUENDO LUNGO LA FERROVIA E portando a ovest la linea di fronte:
Smantellate una DOPPIA LINEA di postazioni difensive (visibile qui),
https://t.me/divgen/74697?single
si passa alle prossime. E Konstantinovka è sempre più vicina anche da sud-est.
Poco più a nord, invece, i russi che a Konstantinovka sono già entrati consolidano le proprie posizioni avanzando di trecento metri nell’agglomerato urbano verso nord:
https://t.me/creamy_caprice/10399
BATTAGLIA DI SEVERSK
A SUD IL FRONTE SI AVVICINA SEMPRE PIÙ: a partire dai russi che si avvicinano a ZVANOVKA ANCHE DA EST (cartina qui):
NEL CORSO DELLA GIORNATA I RUSSI, SEGUENDO LA FERROVIA A EST, ARRIVANO ALLE PORTE DI SEVERSK DA SUD (cartina qui):
Due chilometri di avanzamento:
https://t.me/creamy_caprice/10401
Così facendo, non solo attaccano da più lati una città a questo punto sempre più a rischio di saltare, ma si portano a SEI CHILOMETRI DI DISTANZA DAI PROPRI COMPAGNI A NORD. Tiro incrociato. In particolare, di FAB che stanno smantellando una dopo l’altra le posizioni fortificate natofasciste:
https://t.me/voenkorKotenok/68538
In tutto questo, corre voce che i soldati natofascisti ivi dislocati abbiano già chiesto di poter ripiegare, ma che la consegna è stata di tenere la posizione NASMERT’ (alla morte):
https://t.me/rezident_ua/27894
Nulla di nuovo. “Fino all’ultimo ucraino”.
Inoltre, così facendo i russi chiudono il rubinetto a sud, con la stessa ZVANOVKA ormai impossibilitata a ricevere rinforzi da SEVERSK (cartina strada tagliata qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61266
ammesso che di rinforzi ce ne siano ancora.
BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN
Qui anche divgen finalmente aggiorna la sua cartina coi russi che già da giorni erano entrati a KRASNYJ LIMAN da est, quartiere MASLJAKOVKA.
Inoltre, i russi stanno progressivamente smantellando la linea difensiva costruita a JAMPOL’:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61240
La maggior parte della città è stata liberata, nessuno si aspettava che una città sulla cui superficie, relativamente piccola, erano state fatte opere di consolidamento e rinforzo per trenta milioni di dollari, facendo arrivare blocchi prefabbricati di cemento armato dalla Svizzera, cadesse così in fretta.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI ARRIVANO FIN POCO SOPRA OSINOVO (cartina aggiornata qui):
https://t.me/motopatriot78/43853
Ma ormai quel che conta è che i natofascisti a est del fiume OSKOL siano bloccati. Questo filmato mostra come un tentativo di attraversare con barche sia stato intercettato dai russi e delle barche, ora, non vi sia più rimasto molto:
https://t.me/ukrainian_guide/11566
Senza cambi, senza approvvigionamenti, l’intera compagine intrappolata a EST ha anche qui solo due varianti: arrendersi o soccombere. La terza, guadare a nuoto, fortemente sconsigliata.
ATTACCO AI TE-TSE-KA
Oggi due fatti importanti:
1. A Odessa cittadini ormai esasperati hanno ribaltato un bus della “polizei” (sic. Policai, così ormai la chiamano)
https://t.me/rezident_ua/27888
2. A Kremenchuk, invece, la lotta contro i Te-Tse-Ka si è trasformata in un conflitto armato vero e proprio. Con feriti, per il momento.
E più andrà avanti il tempo, peggio sarà. Ormai, per i cittadini ucraini i Te-Tse-Ka si stanno trasformando nei veri e propri nemici da combattere:
https://t.me/rezident_ua/27892
MA DAI... GLI AMERIKANI FANNO SOLDI VENDENDO ARMI!
Trascrizione chiacchierata odierna di Mastro ciliegia coi giornalisti:
Donald Trump 00:08:41-00:09:02 (21 sec)
It doesn't affect us. And, uh, I'd like to see it done on the basis I, I don't like to see 6,000, 7,000, 8,000 young people, mostly young people, for the most part soldiers, be killed. It's not costing us anything. In fact, we make money and I don't even want to talk about making money. I don't care about making money in that case.
Donald Trump 00:09:02-00:09:22 (20 sec)
But, you know, we send weapons to, uh, NATO. They buy full price. They buy the weapons. They give up to whoever. But I think they give them probably to Ukraine for the most part. Uh, now, we did, we discussed the whole thing. We're gonna work together to try and get the war with Russia and Ukraine solved.
(trascrizione completa qui:)
https://rollcall.com/factbase/trump/transcript/donald-trump-press-gaggle-air-force-one-october-30-2025/
I passi salienti di questo lucido delirio:
“In fact, we make money”... “you know, we send weapons to, uh, NATO. They buy full price. They buy the weapons. They give up to whoever. But I think they give them probably to Ukraine for the most part”.
Fanno soldi... (ma dai!) Vendono armi... alla NATO (loro invece sono la sanvincenzo, con tutto rispetto per la sanvincenzo). Loro le comprano a prezzo pieno. Le armi (specifica...). Poi le danno a chi cavolo vogliono loro... ma la stragrande maggioranza, probabilmente, io penso, all’Ucraina.
In questo lucido delirio a base di periodi semplici ripetuti, con qualche variazione, come se un contenuto povero acquistasse così una minima consistenza, e intervallati da versi vari, la cosa che emerge è la CANDIDA AMMISSIONE CHE QUESTA GUERRA VA AVANTI SOLTANTO PER FAR FARE SOLDI ALLE LOBBY CHE STANNO DIETRO QUESTO SIGNORE, che si esprime a mono e bisillabi, ma che ha in mano il tasto che fa fare bum al mondo. E che sempre in un suo messaggio a base di periodi di due, tre parole (ma sono così analfabeti gli statunitensi... o è lui di suo?) ha detto che la ripresa dei test atomici è stata... una scelta obbligata: “Because of the tremendous destructive power, I HATED to do it, but had no choice! ”
https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/posts/115460423936412555
I HATED... odia anche “vendere le armi”... fa soldi ma “odia farlo”... odia mettere sanzioni, odia impiccare l’Europa, odia bullizzare gli altri Stati... ormai ammette pubblicamente tutto. Ma non gli piace, e allora va bene così...
Aggiornamenti a seguire domani notte.
***********************************************************************************************
29/10 ore 20:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI sbaragliano un’intera linea difensiva ormai divenuta insostenibile perché accerchiata (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74630?single
e LIBERANO VISHNEVNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3174
insieme a questa mossa
- avanzano su un’ampia linea di fronte e si avvicinano a POKROVSKOE
- connettono EGOROVKA già liberata tramite la strada principale, che ora può rifornire le prime linee verso ovest e verso nord grazie al doppio accesso garantito dallo snodo, per l’appunto, di VISHNEVNOE.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
SI SGRETOLA SEMPRE PIÙ LA DIFESA APPRONTATA IN CITTÀ DAI NATOFASCISTI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3175
avanzamenti un po’ in tutta la città, a ovest, a sud,a sud-est. Inoltre, attraversano tutta la via GALICKIJ nel quartiere DINAS, oltre la ferrovia (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28291
e raggiungono il limite NORD della città.
I RUSSI AVANZANO ANCHE DA NORD-EST ED ENTRANO A DIMITROV ANCHE DA LÌ:
https://divgen.ru/event/3177
Un chilometro e mezzo di avanzamento e nuove posizioni guadagnate:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61204
Altra linea di fronte in crisi destinata ad aggravarsi sempre più, NONOSTANTE la chiamata di forze speciali in aiuto. Troppo tardi. E allora, anziché pensare a come tirar fuori dalla sacca migliaia di uomini, meglio consolarsi abbattendo una bandiera russa con un drone (video qui):
https://t.me/ZeRada1/27547
e celebrando mediaticamente l’evento come una vittoria. D’altronde, nel momento in cui a rivendere all’esercito quei droni è la ditta dell’attuale presidente-fantoccio, si tratta certamente di una vittoria. Per lui.
BATTAGLIA DI SEVERSK
I russi arrivano anche da sud, ENTRANDO A ZVANOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3176
Liberata la quale, pochi chilometri e sarà subito quartieri sud di SEVERSK.
Ma non solo: avanzando contemporaneamente anche da sud-est LUNGO LA FERROVIA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3178
i due contingenti puntano a riunirsi proprio sopra ZVANOVKA, liberando un’area notevole, ricompattando la linea di fronte e portandosi col doppio delle energie in una battaglia, a questo punto, destinata a durare sempre meno.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI COMPLETANO LA BONIFICA DELLA SACCA CREATA IN CITTÀ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3173
e avanzano verso sud, dove RESPINGONO UN CONTRATTACCO E PROCEDONO VERSO IL CONFINE SUD DELLA CITTÀ:
https://t.me/beard_tim/28299
Aggiornamenti a seguire domani notte.
***********************************************************************************************
28/10 ore 21:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I natofascisti continuano a cedere terreno, martellati continuamente nella sacca da ogni direzione. I russi avanzano a EST, entrando a MIRNOGRAD in un altro punto (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3171
Avanzano anche a ovest dove, procedendo verso est, escono dal territorio di KRASNOARMEJSK, attraversano nuovamente la SHOSSEJNAJA ULICA ed entrano nel paese di ROG (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3172
La mossa è tesa a cercare nuovi accerchiamenti a sud-ovest, liberando al contempo GNATOVKA che è il paesino subito a sud e smantellare, attaccandole da più punti, le fortificazioni approntate fra KRASNOARMEJSK e DIMITROV:
https://t.me/divgen/74616?single
Lo Stato Maggiore natofascista sta accumulando a GRIŠINO, appena fuori dalla sacca, una quantità imponente di uomini delle forze speciali e delle brigate d’assalto (cartina qui):
https://t.me/divgen/74618
Han già cercato più volte di fare irruzione nella sacca ma han solo riportato perdite. Nel complesso, l’impressione è che stiano cercando di fortificare il più possibile a GRIŠINO per approntare, a questa altezza, la prossima linea difensiva in grado di fermare i russi. Siamo qui, per la cronaca:
https://divgen.ru/48.32727/37.07508/12
et
48.32727, 37.07508
BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN
Oggi inizia anche questa battaglia. Partendo dall’area liberata ieri (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/185018
truppe russe attaccano da SUD e da SUD-EST (cerchiate in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28288
consolidando le posizioni conquistate e attraverso cui sono riusciti a rompere la difesa nemica.
Più a ovest, i russi assumono il controllo aereo della strada che da IZJUM porta a SLAVJANSK, (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/28285
colpendo coi droni qualsiasi mezzo militare faccia la spola fra le due città. Nel complesso, l’intero contingente natofascista attualmente dispiegato nel Donbass è in piena, catastrofica, sofferenza.
Aggiornamenti a seguire domani notte.
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: DA DOMANI FINO A SABATO SEGUIRÀ UN AGGIORNAMENTO AL GIORNO, IN GENERE NOTTURNO. GRAZIE
******************************************************************************************************
28/10 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI AVANZANO NELLA ZONA INDUSTRIALE A NORD DELLA FERROVIA (contrassegnata col quadratino rosso in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28267
Manovra di aggiramento nella parte ovest, della città, tesa a superare quest’ultimo ostacolo e ad accedere ai campi da cui tenere anche fisicamente, e non solo tramite droni, sotto tiro chi entra e chi esce. Cosa che peraltro già riesce ATTUALMENTE: confermato, ancora una volta, lo stato di ACCERCHIAMENTO OPERATIVO delle truppe intrappolate fra Krasnoarmejsk e Dimitrov.
https://t.me/beard_tim/28274
VERSO KRASNYJ LIMAN
Confermato il TAGLIO DELLA STRADA DA KRASNYJ LIMAN A SEVERSK ancora NEL TRATTO FRA LA PRIMA E JAMPOL’ (cartina qui):
https://t.me/KrasnolimanskyFront/18722
I punti indicati in cartina sono questo 1.
https://divgen.ru/48.94391/37.85639/13
48.94391/37.85639
e questo 2.
https://divgen.ru/48.92981/37.883/13
48.92981/37.883
accerchiando così quegli specchi d’acqua che rimangono nel mezzo, insieme alle truppe ivi asserragliate.
Confermato anche l’attacco verso KRASNYJ LIMAN (nel rettangolo in questa cartina)
https://t.me/Tatarinov_Rus/61150
da TRE DIREZIONI (le tre frecce della cartina).
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
28/10 ore 08:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI AVANZANO DI TRE CHILOMETRI LUNGO LA RIVA DEL DNEPR, all’estremo ovest dell’attuale linea di combattimento sotto ZAPOROZH’E (cartina qui):
https://t.me/creamy_caprice/10367
Così facendo, oltre a ricordare ai natofascisti che sono a meno di venti chilometri a sud dal capoluogo di oblast’, rompono il ritmo a chi sta cercando di tamponare l’azione di ricongiungimento da est e nord-est verso di loro. Azione che si trascinerà dietro GULJAJPOLE e ORECHOV, liberando così la maggior parte dell’oblast’.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Droni russi a caccia, soprattutto, di postazioni nemiche di lancio droni a DIMITROV:
https://t.me/RVvoenkor/102678
Ripulite le quali, l’azione di terra sarà ancora più efficace. A ovest della sacca, Krasnoarmejsk è sempre più compromessa, come ammesso nelle lamentazioni quotidiane sui media natofascisti:
https://t.me/RVvoenkor/102680
dove anche il continuare a colorare di bianco trasparente terre date per “contese”, come fa il buon Petrenko (ultima sua cartina qui),
https://t.me/petrenko_iHS/10224
serve solo a far perder loro di credibilità di fronte ai propri connazionali.
13 COMANDANTI PER 1 SOLDATO SEMPLICE
Sembra di essere in qualche posto di lavoro: tutti generali, e uno solo che fa andare le mani… Questa la drammatica situazione, emersa a causa delle perdite subite e denunciata invece, per davvero, dal deputato del partito al potere GORBENKO (filmato qui):
https://t.me/RVvoenkor/102657
“Su 120 soldati, solo 7 sono fanteria, i restanti o graduati o trasmettitori (связисты) e simili”, per cui solo 1 militare su 13 è un soldato semplice.
https://t.me/legitimniy/21116
Proposta: degradare un po’ di graduati e mettergli un fucile in mano. Il problema è che questa operazione PREMIERA’, COME SEMPRE FATTO SINORA, RUFFIANI, COLLUSI, CORROTTI, PASSACARTE (come, in altro campo, la direttrice dell’Istituto di Demografia dell’Accademia delle Scienze d’Ucraina ELLA LIBANOVA, fermamente convinta che Kiev riconquisterà prima la Crimea e da lì il Donbass… e questa è la demografa… colei che dovrebbe urlare più a gran voce “fermatevi!”)
https://t.me/ZeRada1/27527
E DEGRADERA’ I RESTANTI, ovvero chi ALZA LA VOCE perché ancora si illude, nelle forze armate ucraine, che la prima cosa che conti sul campo sia quanto imparato in Accademia militare: ovvero, l’esatto opposto di quanto fatto fino ad adesso. UN ESERCITO IN DECOMPOSIZIONE. E bene fa, per inciso, chi diserta, si imbosca, scappa da questa gabbia di matti, lucidamente mossa da un’unica molla: il profitto a tutti i costi, anche a prezzo della vita del proprio popolo.
ANCORA SUL CASO “FIRE POINT”
Caso, nota Legitimnyj, che sta facendo scalpore anche nei media occidentali.
https://t.me/legitimniy/21117
Troppo buono… il NYT è uscito con lo “scoop” 3 giorni fa
https://www.nytimes.com/2025/10/26/world/europe/ukraine-fire-point-drones-flamingo.html
in cui ricostruiva come un’agenzia di CASTING (televisivi, cinematografici) facente riferimento all’attore vincitore delle elezioni del 2019 e da allora, ormai illegittimamente, al potere, si fosse “casualmente” riciclata azienda fornitrice di DRONI PER LE FORZE ARMATE UCRAINE, infilandosi dentro anche al “bisinisse” dei missili FLAMINGO, tarocco copiaincolla dell’originale inglese.
E da allora non sento grida indignate di politici nostrani alzarsi, amplificate dai cinegiornali luce in una collettiva levata di scudi, contro questo ignobile lucrare sulla guerra operato, in assoluto conflitto di interessi, dal regime stesso che riciclava persone già abituate a operare secondo schemi corruttivi rodati collocando le stesse organizzazioni a delinquere in ambiti inediti, dove continuare a riprodurre tali schemi corruttivi adattandoli ai nuovi realia.
Per questo ritengo Legitimnyj troppo ottimista. Dove invece scrivo e sottoscrivo, è sul finale: “Все хотят «заработать/украсть» на войне.” In guerra tutti vogliono “guadagnare/rubare”. E chi se ne importa se gli altri, quelli che si dice di “difendere” (il proprio popolo), o di “tenere nella massima considerazione” (i propri soldati), crepano uno dietro l’altro.
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************************************************************
27/10 ore 22:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI ATTACCANO VIŠNEVOE E NOVOALEKSANDROVKA (cartina e notizia qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/61129
Rispetto a quanto comunicato in giornata,
https://divgen.ru/event/3170
si tratta di una prosecuzione verso nord
https://divgen.ru/47.87767/36.32149/12
47.87767/36.32149
e ancora più a nord
https://divgen.ru/47.91588/36.29539/12
47.91588/36.29539
Azione che se dovesse avere successo porterebbe una linea di otto chilometri e mezzo a ridosso della strada da tagliare e a due passi da POKROVSKOE:
https://divgen.ru/47.98625/36.22536/11
47.98625/36.22536
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Questa la situazione a metà giornata:
https://t.me/anna_news/85950
a fine giornata i russi avanzavano verso nord (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/184910?single
e entravano a DIMITROV anche da nord-est (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/184912?single
Ancora all’interno, intrappolati dai duemilacinquecento uomini. Forse anche mille, duemila in più. Molti di loro sono scappati, quindi è difficile fare stime. È decisamente più semplice contare le carcasse che ogni giorno si ammassano nel tentativo di fuggire:
https://t.me/rezident_ua/27865
I nazisti di Azov si sono rifiutati di intervenire: le missioni suicide le si lascia volentieri agli altri, mentre loro van bene come truppe barriera a sparare a chi indietreggia. Per cercare di riaprire il corridoio, ecco allora accorrere a Krasnoarmejsk le forze speciali del GUR, ovvero di uno dei due servizi segreti:
https://t.me/rezident_ua/27867
Quello che potrebbe costituire un potenziale concorrente, o antagonista, in futuro, facente capo all’ormai scomodo BUDANOV: ecco allora chi mormora che tale ordine non sia stato dato a caso,
https://t.me/legitimniy/21112
ma che dietro allo stesso vi sarebbe una lotta intestina e senza esclusione di colpi, uno dei quali consisterebbe proprio nel mandare sotto lo schiacciasassi russo potenziali pericoli per la cricca Ze-Ermak, indebolendoli e rendendoli ampiamente inoffensivi. Questo lo saprebbe anche Budanov, che avrebbe eseguito l’ordine mandando però solo una minima quantità di uomini. I russi approfittano di questo caos totale, colpendo con droni e FAB, in una situazione loro congeniale, nemici fra i più temibili,
https://t.me/legitimniy/21111
mentre il regime di Kiev affonda.
Aggiornamenti a seguire domattina.
***********************************************************************************************
27/10 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
Tre villaggi liberati contemporaneamente, tutti sullo stesso fronte (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3170
ovvero EGOROVKA (dettaglio qui):
https://t.me/divgen/74553?single
PRIVOL’NOE (dett. qui):
https://t.me/divgen/74552?single
e NOVONIKOLAEVKA (dett. qui):
https://t.me/divgen/74551?single
L’area a EST del fiume JACHUR è ormai quasi del tutto liberata, ma non solo: i russi ormai operano A OVEST DEL FIUME JANCHUR. Liberando EGOROVKA, i russi si portano a MENO DI TRE CHILOMETRI DAL TAGLIARE LA STRADA CHE APPROVVIGIONA GULJAJPOLE. E una notevole area limitrofa.
Non solo, passando sopra e sotto la linea fortificata natofascista visibile in questa cartina (quella a nord attraversata con la liberazione di EGOROVKA),
https://t.me/divgen/74550?single
la stanno letteralmente smantellando. Salvo interventi in extremis, salvataggi sulla linea di porta, tentativi di legare sperando nel salvataggio del gong, la faccenda da critica potrebbe divenire catastrofica.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI AVANZANO VERSO DIBROVA E TAGLIANO LA STRADA CHE DA KRASNYJ LIMAN PORTA A SEVERSK (notizia e cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28256
Siamo a questo punto:
https://divgen.ru/48.9231/37.89312/12
48.9231/37.89312
Non solo KRASNYJ LIMAN è ora oggetto di un aggiramento da sud-est, ma anche la stessa SEVERSK vede TAGLIATA LA STRADA PRINCIPALE DA SLAVJANSK. Ce ne son sempre altre, ma il giro diventa decisamente più lungo.
Nel frattempo, sempre più incursori, a piccoli gruppi, ENTRANO A KRASNYJ LIMAN E PRENDONO POSIZIONE, O SONDANO SOLO IL TERRENO E FANNO RITORNO ALLA BASE:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61107
Si potrebbe anche modificare il titolo del paragrafo in BATTAGLIA DI KRASNYJ LIMAN. Probabilmente lo faremo dal prossimo aggiornamento.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I russi ROMPONO LA DIFESA NATOFASCISTA A EST DEL FIUME OSKOL ED ENTRANO A KUPJANSK-UZLOVOJ:
https://t.me/beard_tim/28253
Vuol dire che sono arrivati qui:
https://divgen.ru/49.66103/37.6599/13
49.66103/37.6599
Cartina qui:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61102
Se così fosse, davvero ora questa immensa area a est sarebbe divisa in due, una a nord e una a sud di questo cuneo. Entrambe le parti sarebbero bloccate verso ovest dal fiume OSKOL. Oltre che, nel caso della sacca a nord, anche dai russi che da KUPJANSK calano verso sud. Situazione, a dir poco, drammatica.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
27/10 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
Come era lecito aspettarsi, i russi AVANZANO ANCHE A OVEST DI KONSTANTINOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3169
Così facendo pongono i presupposti per liberare quella linea spezzata gialla che porta dritti a SOFIEVKA, il paese sopra SHACHOVO. Il che significa possibilità di muovere pezzi pesanti lungo una strada, anzi tutto, e portarsi a ridosso di un’area destinata, a quel punto, a divenire sacca.
Diamo, inoltre, un’occhiata alla cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/74546?single
mentre a sud e a est di KONSTANTINOVKA le fortificazioni son tutte lì, ancora da demolire e passare una a una, a ovest il grosso è già stato fatto. Quel che resta è tutto colorato d’arancione. Resta qualcosa a nord-est ma i russi, quando vi arriveranno, sarà da sud-ovest, ovvero li scavalcheranno e colpiranno dalla parte dove son più vulnerabili. Di fatto, questa mossa assume connotati tattico-strategici importanti, favorendo sia i compagni impegnati a ovest, che quelli impegnati a est.
BATTAGLIA DI VOLCHANSK
Con l’ennesima bandiera issata, stavolta a VOLCHANSK,
https://t.me/beard_tim/28242
per la precisione qui
https://divgen.ru/50.27309/36.92571/14
50.27309/36.92571
i russi si sono portati sulla RUBEZHANSKOE SHOSSE, la principale via di comunicazione che porta a CHARKOV.
I natofascisti ieri notte han tentato il colpo gobbo, ovvero hanno attaccato con missili HIMARS (che ricordiamo possono essere operati solo su autorizzazione coordinate NATO, ovvero padronali zone cavoletti, oltremanica e oltreoceano) LA DIGA SUL SEVERSKIJ DONEC
https://t.me/petrenko_iHS/10208
SOTTO BELGOROD (coordinate qui e qui):
https://divgen.ru/50.41433/36.75731/14
50.41433/36.75731
Se andiamo giù giù scorrendo la mappa capiamo il perché. In caso di aumento volume d’acqua sul SEVERSKIJ DONECK russi operanti a VOLCHANSK sarebbero TEMPORANEAMENTE tagliati fuori, la logistica sarebbe rotta con le retrovie operanti a BELGOROD e un eventuale contrattacco natofascista sarebbe molto più incisivo.
Peccato che:
1. l’attacco non è andato a buon fine, ci sono danni ma la diga ancora tiene per la maggior parte, nessuna inondazione e ponti saltati;
2. a questo punto l’effetto sorpresa è saltato e chi doveva fare tre viaggi in più fare provviste per rifornire l’area a est del fiume con tutto il necessario per tenere, per l’appunto, il necessario a sopportare un’eventuale innalzamento e abbassamento acque, li sta facendo.
3. i russi si stanno portando avanti e, senza aspettare il secondo lancio di HIMARS NATO, hanno appena LIBERATO SINEL’NIKOVO, il villaggio subito a sud di VOLCHANSK:
https://t.me/Tatarinov_Rus/61096
posizione qui:
https://divgen.ru/50.25871/36.89751/14
e qui
50.25871/36.89751
4. Si potrebbe anche notare così, en passant, che attaccando una diga a BELGOROD i natofascisti hanno messo i russi nella condizione di poter fare lo stesso (теперь стоит ожидать удары по нашим дамбам, что отключит в Украине полностью ГЭС на Днепре, а потом и остальные, nota laconicamente Legitimnyj).
https://t.me/legitimniy/21106
E far saltare una diga non è come far saltare un ponte. A questo punto tutto nelle mani dei russi. Se lo facessero, non sarebbe che una risposta simmetrica a quanto subito. Se non lo facessero, dimostrare che lo si sarebbe potuto fare, ma ci si è limitati, per esempio, a continuare a far saltare le centrali idroelettriche a valle della diga senza toccare la diga stessa, farebbe ulteriormente salire le loro quotazioni all’interno del popolo ucraino, che non potrebbe che constatare che mentre i “difensori” non esitano ad alzare l’asticella, senza alcun riguardo per la loro casa prima rimasta senza luce e poi allagata, i russi non fanno lo stesso. Molti già lo hanno già notato, sempre di più lo stanno notando. Staremo a vedere. In entrambi i casi brutta mossa, questa natofascista. Destinata ad aggravare ulteriormente la loro situazione.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
26/10 ore 16:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Finalmente segnalato anche da divgen l’avanzamento russo DENTRO ŠACHOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3165
con MENO DI UN CHILOMETRO E MEZZO ALLA CHIUSURA DELLA SACCA SOTTOSTANTE. Infatti, da stamane diverse formazioni natofasciste hanno ripiegato verso nord:
https://t.me/beard_tim/28232
Ma son ben altre le sacche a preoccupare i natofascisti ora. I RUSSI, INFATTI, LIBERANO RODINSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3167
e filmato qui:
https://t.me/beard_tim/28237
e si spingono a sud chiudendo TUTTE le strade possibili per uscire dal calderone Krasnoarmejsk-Dimitrov, diventato da oggi più propriamente, ufficialmente, SACCA. Tre chilometri e mezzo alla chiusura fisica ma ormai non si entra e non si esce.
Per questo i natofascisti stanno tentando in extremis un contrattacco a nord-est, cercando di colpire dove i russi in questo momento stanno avanzando in campo aperto, ovvero tentando una specie di “colpo d’incontro”, sinora con scarso successo:
https://t.me/divgen/74521
Vedremo in futuro che piega prenderanno gli eventi anche qui.
Nel frattempo, i natofascisti arretrano di 600 metri a est della sacca, a DIMITROV:
https://t.me/condottieros/13888
QUANTITÀ, QUALITÀ E UNA COPERTA SEMPRE PIÙ CORTA
Quantità e qualità spesso sono in opposizione: in genere, quando si devono operare delle scelte in condizioni di “scarsità”, insegnano gli economisti nelle accademie, a cui rubo il termine, e per cui ci può bastare quanto recuperato in rete sull’immancabile Dizionario di economia e finanza: “Condizione di una risorsa presente in quantità insufficiente RISPETTO AGLI IMPIEGHI per cui è richiesta”. E ancora: “Non vi è scelta effettiva se tra due alternative, A e B, un individuo può ottenere sia A sia B.” E infine: “La scarsità è dunque un requisito essenziale perché sussista un problema di SCELTA.”
https://www.treccani.it/enciclopedia/scarsita_(Dizionario-di-Economia-e-Finanza)/
Coperta corta, senza scomodare le accademie, è la vita di tutti noi, ogni giorno: arrivare semplicemente a fine mese, per una fetta sempre maggiore di popolazione: 5,6 milioni di persone che vivono in povertà assoluta, più un terzo di lavoratori sotto i dodicimila euro annui:
https://www.osservatoriodiritti.it/2024/02/15/lavoro-povero-in-italia-colpisce-almeno-12-lavoratori-su-100/
Per i restanti due terzi, nel consumismo, la scarsità così intesa è la condicio sine qua non perché essi trasferiscano volontariamente una fetta consistente, sempre maggiore, del reddito che percepiscono nuovamente nelle tasche dei padroni. Questo, naturalmente, laddove non intervengano altri tipi di SCELTE, dettati indirettamente dal bisogno altrui, in genere figli, nipoti o altri parenti stretti, a cui trasferire il proprio reddito per far fronte al loro mantenimento. Al padrone, tuttavia, poco interessa sapere se è stata la sua, incessante, martellante, convincente, propaganda o il bisogno soddisfatto al nipote la leva che ha fatto trasferire denaro dalle tasche di lavoratori dei due terzi o pensionati del vecchio ordinamento alle sue. È la somma che fa il totale, diceva il buon Totò.
La SVO è una guerra, a tutti gli effetti, combattuta tra due eserciti anch’essi in condizioni di scarsità. Scarsità di mezzi, scarsità di uomini da ambo le parti. Come quasi sempre accaduto nella storia dei conflitti che hanno insanguinato questo pianeta. Tattica e strategia nascono, essenzialmente, da questo. Parafrasando l’accademico, “non vi è tattica e, soprattutto, strategia effettiva se tra due alternative, A e B, un esercito può ottenere sia A sia B.” La coperta è corta, per entrambi, in qualsiasi conflitto, sia questo fra due pugili o fra due armate.
La scarsità impone una quantificazione: quanti uomini, quanti mezzi. Tuttavia, IN UN CONFLITTO NON SONO SOLO LE CATEGORIE DELLA SCARSITÀ BELLICA A ESSERE OGGETTO DI QUANTIFICAZIONE. Si può misurare il territorio perso o conquistato, si possono misurare le salme scambiate, si possono misurare i danni alle infrastrutture, si può misurare il consenso di una popolazione, si possono misurare cose di cui ormai non frega niente più a nessuno: indici delle nascite, di mortalità fra i civili, di scolarizzazione, di posti letto per abitante, di emigrazione. Si può misurare l’impatto di sanzioni, fondi esteri congelati, sabotaggi e ostracismo economico di una parte del globo, con cui si è in conflitto, sull’andamento economico complessivo del proprio Paese.
Si possono fare tante cose, quindi: possibilmente, ordinate e CO-ordinate in una STRATEGIA, vincente o perdente lo giudicherà il raggiungimento o meno degli obbiettivi (strategici) da essa posti, entro cui saranno collocate le DECISIONI intraprese in ciascun settore, frutto a loro volta di SCELTE, queste ultime dettate, come si è già detto, dalla SCARSITÀ.
Solo con un’impostazione di questo tipo è comprensibile ciò che alcuni definiscono la “logica” di una certa azione, piuttosto che di un’altra: “logica” che si può accettare, si può rifiutare, ma non si può nascondere o, peggio ancora, mistificare. Pena, la mancata comprensione prima di singole componenti il divenire storico e, a lungo andare, del tutto.
Un ulteriore elemento spesso trascurato è che DATI QUANTITATIVI DI DIVERSA NATURA, OVVERO DI DIVERSA QUALITÀ, QUALI QUELLI SOPRA CITATI, SONO INTERCONNESSI TRA LORO NON SEMPRE IN MANIERA LINEARE, ANZI, TALE TIPO DI RAPPORTO RAPPRESENTA L’ECCEZIONE, PIÙ CHE LA REGOLA.
Altrimenti vincere una guerra sarebbe un fatto puramente matematico, uno studio di funzioni, un esercizio meccanico di previsione deterministica di eventi.
La guerra infatti è, sostanzialmente, a livello base, la ripetizione meccanica di dinamiche operative sempre identiche… e sempre diverse. A parità di armamenti forniti e di forze in campo, e qui stiamo parlando di DUE ESERCITI DEL TUTTO SIMILI FRA LORO, UNA VOLTA CHE I RUSSI HAN RECUPERATO IL GAP INIZIALE SUI DRONI, vince chi le attua anzitutto al punto giusto e nel momento giusto, con la migliore velocità, il miglior coordinamento fra funzioni e parti coinvolte, e la migliore tecnica di esecuzione. Vince limitando le proprie perdite e massimizzando quelle inflitte al nemico.
Da un’analisi dei dati quantitativi, ci si sarebbe dovuti aspettare una situazione di EQUILIBRIO. O lieve, lievissimo, PIANO INCLINATO, ma con così tanto attrito da non portare la situazione complessiva ad alcuna accelerazione.
Così non è, tuttavia. Come mai? OLTRE LA QUANTITÀ, ALLORA, E BEN PIÙ IMPORTANTE, OCCORRE CONSIDERARE LA QUALITÀ DEI DATI NUMERICI FORNITI E LA RELAZIONE CHE INTERCORRE FRA LORO, OLTRE CHE FRA LORO E IL TUTTO.
Inseriamo tutte le componenti, pertanto, nei due CONTESTI STRATEGICI DEL TUTTO DIVERSI, quello russo e quello natofascista. Le scelte operate dai due stati maggiori sono COERENTI A TALI IMPOSTAZIONI E SI SONO RIPERCOSSE SUI DATI SUL CAMPO.
Qui, infatti, due scuole di pensiero si sono affrontate fra loro: a tre anni e mezzo di distanza, una sta vincendo e l’altra sta, clamorosamente, perdendo. La scuola russa, ex-sovietica, nonostante il mito dei soldati all’assalto con le pale in mano, ha valorizzato prima di tutto il FATTORE UMANO. Le perdite in vite umane ci sono state, ci sono, e ci saranno sempre in un conflitto: ma vanno limitate. La vita dei propri uomini prima di tutto. Lo si vede anche nei commenti di chi a tale scuola si è formato allorquando, per esempio, un caccia russo è abbattuto: il pilota si è salvato e sta bene. Samoe glavnoe. La cosa più importante. I caccia, e stiamo parlando di giocattoli che costano, quindi l’esempio calza, si rifanno.
Al contrario, la scuola NATO si è dimostrata, nella variante locale NATOFASCISTA, DEL TUTTO INCURANTE DI TALE FATTORE! Non solo a livello di mobilitazione coatta, ovvero di motivazione iniziale – NULLA, ma anche di IMPIEGO DI TALE RISORSA SUL CAMPO: TOTALMENTE A PERDERE. Un razzismo, e schiavismo, d’altri tempi, perché DELIBERATAMENTE, ARBITRARIAMENTE, VIOLENTEMENTE applicato a un esercito, a un territorio, a un popolo, a un ecosistema, TOTALMENTE A PERDERE. Questo perché, ed è quanto denunciamo ormai a ogni piè sospinto, QUALITATIVAMENTE LA SCELTA È STATA QUELLA DI PRIVILEGIARE IL CONSUMO DI ARMI PORTATE A FINE NOLEGGIO, IN QUELLA CHE È STATA LA PIÙ GRANDE OPERAZIONE DI SMALTIMENTO E DISTRUZIONE DI ARMAMENTI EX-VARSAVIA PRIMA, E SEMPRE PIÙ NATO POI, DAL SECONDO DOPOGUERRA A OGGI. In termini di “fine noleggio” (lend-lease) questo grafico è illuminante:
https://lostarmour.info/stats/ukr-soviet-vs-nato-armour-design-losses
SECONDO DIAGRAMMA dall’alto, quello A LINEE. I MOMENTI DI MASSIMO IMPIEGO (E PERDITA!) DI CINGOLATI U-CCIDENTALI COINCIDE CON LE DUE OFFENSIVE NATOFASCISTE: RABOTINO E CAMPAGNA-DI-RUSSIA-2.0. Nel primo caso poco sotto il 50%, nel secondo caso di poco sopra il 50%. Persino l’ingresso a piè pari nel conflitto da parte della NATO ha visto un +12% in un botto solo. Tutto lì, dove i russi sono stati colti di sorpresa e costretti a rivedere tutti i loro piani. Se in tal caso, tuttavia, tale INNESTO fece la differenza, IL +30% DELL’INIZIO DELLA CAMPAGNA ESTIVA 2023 (RABOTINO) E IL +21% DELLA CAMPAGNA-DI-RUSSIA-2.0 NON HANNO SORTITO ALCUN EFFETTO, CHE NON FOSSE INGROSSARE LE TASCHE DI CHI HA PRESENTATO POI IL CONTO.
Guardiamo ora il QUARTO DIAGRAMMA DALL’ALTO, QUELLO DELL’IMPIEGO DI MACCHINE BLINDATE. +50% con l’ingresso a piè pari della NATO NEL CONFLITTO (7-10/22)! tutto lì dove sfondarono. +30% nella campagna estiva 2023, DOVE RAGGIUNSERO IL 100% DEI MEZZI IMPIEGATI! +22% poco prima della campagna-di-russia-2.0, FINO A OGGI DOVE COSTITUISCONO IL 75-80% DEI MEZZI ATTUALMENTE IMPIEGATI! OLTRE TRE QUARTI SONO NATO! E tutti a perdere.
Consideriamo ora i dati delle perdite. AUMENTATE ENORMEMENTE NEL CORSO DELLE DUE CONTROFFENSIVE, COSÌ COME NELLE SACCHE E NEI CALDERONI IN CUI I NATOFASCISTI SI SONO, PROGRESSIVAMENTE, COSTANTEMENTE, FICCATI, ufficialmente nel tentativo di bloccare i russi, di ricacciarli indietro. A OGNI COSTO! E infatti i russi hanno presentato il conto, approfittando di questa contraddizione. Ce ne siamo accorti, in maniera clamorosa, nel considerare i dati degli scambi di salme e l’impennata di quelle natofasciste finite in mano russa, nel constatare ogni giorno in 1.500 le perdite inflitte ai natofascisti e in oltre dieci volte meno quelle russe. Dato anche questo riscontrabile dal fatto che ai russi quattrocentomila arruolamenti volontari all’anno hanno RAFFORZATO le loro forze armate, non riempito le voragini createsi dalle perdite.
ECCO QUINDI COME UNA STRATEGIA FUNZIONALE A LOGICHE ALTRE QUELLE EFFICACI ALLA PERFEZIONE! - DA QUELLA MILITARE, ABBIA INFLUITO QUALITATIVAMENTE IN MANIERA PESANTE SU ALTRI DATI QUANTITATIVI, OVVERO QUELLI DELLE PERDITE SUL CAMPO.
A QUESTO PUNTO, A PARITÀ DI ARMAMENTI FORNITI, E CON L’APERTURA DI UNA LINEA DI CREDITO ILLIMITATA COL “RISCHIO AZIENDALE” TRASFERITO INTERAMENTE SUI GOVERNI DEL VECCHIO CONTINENTE, NOTIAMO COME IL FATTORE UMANO, E SOLO QUESTO, SIA REALMENTE IN GRADO DI FARE QUALITATIVAMENTE LA DIFFERENZA E INFLUIRE, INCIDERE, DETERMINARE QUANTITATIVAMENTE ANCHE ALTRI TIPI DI VARIABILI.
Per esempio, le diserzioni, che l’anno prossimo raggiungeranno le 500.000 unità:
https://t.me/legitimniy/21092
Fattore umano: da una parte tenuto nella massima considerazione, dall’altro considerato fattore a perdere. Da una parte causa dell’attuale SUPERIORITA’ NUMERICA RUSSA, dall’altro fattore dell’attuale CARENZA DI UOMINI SULLA LINEA DI FRONTE. Parliamo di “4-7 soldati per chilometro di linea di fronte” (4-7 человек на километр линии):
https://ura.news/news/1053024950
A QUESTO, AGGIUNGIAMO IL FATTO CHE UNA PERSONA CON DUE SETTIMANE DI CAR ALLE SPALLE HA UNA SPERANZA DI VITA MEDIA DI QUALCHE GIORNO, DI FRONTE A SOLDATI ESPERTI E CHE ESEGUONO VELOCEMENTE, EFFICACEMENTE, E IN MANIERA SEMPRE PIÙ COORDINATA I COMPITI ASSEGNATI.
Legitimnyj ieri nomina le OTTO CITTA’ CHIAVE A RISCHIO CADUTA CORRENTE E NELL’IMMEDIATO FUTURO:
1. Krasnoarmejsk e Dimitrov (ormai perse, con in più una sacca di 1500-20000 soldati bloccati)
https://t.me/legitimniy/21104
2. Kupjansk (ormai persa anch’essa, con una sacca ormai ristretta a 100 soldati, ibidem)
3. Krasnyj Liman (combattimenti iniziati)
4. Seversk (combattimenti imminenti)
5. Volčansk (ormai compromessa)
6. Guljajpole (anche qui tra non molto si inizierà a combattere)
7. Novopavlovka (prima grossa città nell’oblast di DNEPROPETROVSK su cui i natofascisti hanno imperniato la loro prima linea difensiva, posizione qui
https://divgen.ru/48.13814/36.79527/12
e qui
48.13814/36.79527
attualmente aggirata e accerchiata dai russi)
https://t.me/legitimniy/21099
Mancano all’elenco KONSTANTINOVKA, DOBROPOL’E, ORECHOV, STEPNOGORSK. Tutte suscettibili di cadere ancor prima o contestualmente a queste. I NATOFASCISTI SONO POSTI, PER LA PRIMA VOLTA, DI FRONTE ALLA PROSPETTIVA CONCRETA DI UN RITORNO ALLA GUERRA DI MANOVRA DI FEBBRAIO 2022. In una condizione, tuttavia, diametralmente opposta. E dagli esiti imprevedibili. Perché a esser sempre più corta, anzi, a sfaldarsi, attualmente è la coperta che rappresenta la risorsa più importante di un esercito, quella dissipata in tre anni di ordini criminali, cinicamente orientati ad altro: gli uomini che lo compongono.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
************************************************************************************************
25/10 ore 22:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I russi spostano a ovest la linea di fronte di qualche centinaio di metri fra VERBOVOE E ALEKSEEVKA.
https://divgen.ru/event/3163
Soprattutto, come si vede chiaramente dalla cartina delle fortificazioni (qui)
https://t.me/divgen/74490?single
SMANTELLANO OLTRE DUE CHILOMETRI DI LINEA FORTIFICATA E NE ATTACCANO ALTRI QUATTRO, spingendosi fin sopra la strada che porta a VIŠNEVOE, ormai sotto attacco. La stessa strada parte da POKROVSKOE, a nord-ovest, ora a dieci chilometri e mezzo.
A sud, ENTRANO A EGOROVKA da sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3160
e martellano un’intera doppia linea di difesa (visibile qui):
https://t.me/divgen/74478?single
Oltre la quale c’è VIŠNEVOE, tra un po’ attaccata anche da sud-ovest, ovvero accerchiata qualora la doppia linea di difesa e le casematte retrostanti dovessero saltare. Quattro chilometri e mezzo a raggiungere e tagliare la strada che porta a GULJAJPOLE.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI SFONDANO DA EST E LIBERANO LA MINIERA DIMITROV NELLA CITTÀ OMONIMA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3158
Tre chilometri fra loro e i loro compagni a ovest: a sud, una sacca notevole che rischia di essere chiusa prima, e ripulita poi, mentre ormai il leitmotiv di sempre più natofascisti è uno e uno solo: fuggire finché si può.
https://t.me/beard_tim/28224
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
I RUSSI ENTRANO DECISI DA EST, liberando una decina di isolati e portando i combattimenti fino a tagliare l’arteria che porta a IVANOPOL’E a sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3161
Dove i natofascisti che si oppongono, strenuamente, alla avanzata russa, tra un po’ saranno sotto accerchiamento. Cinque linee di difesa tra un po’ saranno attaccate alle spalle (cartina qui):
https://t.me/divgen/74481?single
Tutto si sta invertendo, la linea di difesa natofascista è completamente disorientata.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI TAGLIANO L’INTERA AREA A EST DEL FIUME OSKOL IN DUE, PENETRANDO DA PESČANOE, SBARAGLIANDO UN’INTERA LINEA DIFENSIVA (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74487?single
E RAGGIUNGENDO KURILOVKA, di cui hanno già liberato l’area a nord-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3162
Ora distano poco più di sei chilometri dai loro compagni impegnati a KUPJANSK. Ovvero, stanno formando l’ennesima, ENORME, sacca. Senza grosse città a cui aggrapparsi, senza boschi in cui nascondersi. E chi ha orecchie per intendere, smonti la tenda, senza aspettare un rompete le righe che non verrà mai, e scappi. O si consegni prigioniero.
VOLČANSK – KUPJANSK
Qui i russi RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE A EST E A DI KAMENKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3164
Con questo movimento, i russi avanzano anche verso KOLODEZNOE (posizione qui
https://divgen.ru/50.00686/37.68482/12
e qui):
50.00686/37.68482
espugnata la quale si creeranno i presupposti per la chiusura di tutta una serie di sacche limitrofe, al momento solo accennate, e uno spostamento di un intero tratto di linea di fronte verso ovest fino portare la stessa alla stessa latitudine di Kupjansk. Uniamo tutto questo al fatto che anche VOLČANSK mostra segni di cedimento, che siamo già a OVEST del fiume OSKOL, in tutto questo, e davvero parlare di guerra di manovra anche nell’oblast’ di Charkov, uno dei fronti più blindati fino a qualche mese fa, non sarebbe più così utopico. Anzi.
QUANDO A SACCHEGGIARE SONO I “DIFENSORI”…
Siamo a DOBROPOL’E. Posizione qui
https://divgen.ru/48.46905/37.08263/13
e qui
48.46905/37.08263
I russi non sono ancora arrivati. Si stanno avvicinando, ma solo ora. I civili sono stati sgomberati e in città sono rimasti solo militari che sanno benissimo cosa li attende.
Cosa di meglio, allora, del prendere case popolari disabitate e darle in pasto a soldati frustrati, demotivati e senza un soldo? Dire loro: “libera uscita, andate e fate”? Questa una casa popolare dopo il passaggio delle cavallette in grigioverde:
https://t.me/boris_rozhin/184672
In questo conflitto abbiamo visto di tutto. Abbiam visto soldati natofascisti accalcarsi al primo supermercato oltreconfine, a SUDŽA, e ridurlo all’osso: non svuotarlo, ma demolirlo, filmando compiaciuti il loro saccheggio. Lo stesso fare nelle case dei civili: e chi ha opposto resistenza è stato ritrovato qualche mese fa dai russi nella stessa posizione in cui quegli assassini lo avevan lasciato, da mesi. Ora li vediamo ripetere lo stesso, a qualche centinaio di chilometri di distanza, entrando in case popolari sempre di poveri cristi, che un’assurda spartizione territoriale ha deciso essere di un’altra nazionalità rispetto ai poveri cristi di prima. Saccheggiati, sventrati, dagli stessi di prima. Qui nessuno ha filmato, perché tecnicamente i criminali di prima, mentre allora erano “valorosi soldati” col loro, “legittimo”, “bottino di guerra” identificato in un supermercato, ora sono “difensori”. “Difensori” di quelle popolazioni che hanno saccheggiato.
I soldati natofascisti vivono il loro inferno, progressivamente identificandosi con esso, ovvero disumanizzandosi, di girone in girone. La guerra, prima o poi, finirà. Ma non per molti di loro, che resteranno vittime dei loro demoni per anni, per decenni, forse fino alla fine dei loro giorni.
L’U-ccidente permette e finanzia tutto questo: non sono, i suoi, questi giovani, questa generazione mandata al macello. Suoi, invece, i proventi di tutto ciò.
CHI DI "SCONGELAMENTO" FERISCE...
Un po’ la stessa logica che blocca, ora, gli “aiuti” a una Kiev in bancarotta che non potrà più restituirli: si, ma coi soldi “congelati” dei russi:
https://t.me/rezident_ua/27853
224,5 miliardi di dollari “congelati” nel fondo EUROCLEAR. Se l’UE osa toccarli, da oggi sa che i russi faranno lo stesso coi suoi, attualmente “congelati” in terra di Russia: 238 miliardi di dollari
https://ria.ru/20251025/es-2050528167.html
Oltre, ovviamente, a provocare un FUGGI FUGGI generale di altri fondi esteri dalle loro casse: con questi chiari di luna… meglio non rischiare.
Aggiornamenti a seguire domani.
***********************************************************************************************
24/10 ore 22:00 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I natofascisti nel corso del giorno si sono ritirati dalle ultime strade che controllavano di RODINSKOE (queste)
https://t.me/beard_tim/28211
e in serata giungeva voce che fosse stata del tutto liberata!
https://t.me/beard_tim/28220
VERSO KRASNYJ LIMAN
I russi anche nella seconda parte della giornata conquistano posizioni e si avvicinano a KRASNYJ LIMAN. Avanzano a nord-est di STAVKI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3153
Come si vede da questa cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/74416?single
proseguono nello smantellamento della prima linea di difesa.
Poco più a sud, ovvero all’altezza di LIMAN, i russi ormai sono arrivati alle sue porte CON UN AVANZAMENTO NOTEVOLISSIMO NEL POMERIGGIO.
Li avevamo lasciati stamane che avevano liberato ZARECHNOE, che da oggi torna a chiamarsi KIROVSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3143
… e questo è invece l’avanzamento del pomeriggio (seconda cartina qui)!
https://divgen.ru/event/3155
Se con le posizioni consolidate sono arrivati a un chilometro e mezzo dalla prima strada di Krasnyj Liman, con i primi incursori la hanno già raggiunta. Un cuneo sopra JAMPOL’ è a meno di un chilometro e mezzo dalla strada che porta a SEVERSK. A rischio “taglio comunicazioni” un’area ormai sempre più compromessa.
BATTAGLIA DI VOLČANSK
Qui i russi ormai si stanno espandendo nell’area ovest (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3154
di fatto, anche qui eludendo la guardia natofascista posta più a est e anzi, creando i presupposti per accerchiarla.
Aggiornamenti a seguire domattina.
***********************************************************************************************
24/10 ore 13:30 aggiornamento
VERSO SUMY
Giusto per rendere la vita ancora più difficile ai natofascisti, i russi han deciso di riattivare anche questo fronte, dove sinora si eran limitati a contenere i tentativi di contrattaco nemici. Ora riprendono ad avanzare fra KONDRATOVKA e ALEKSEEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3149
E sotto, c’è sempre SUMY… quindi necessità di rinforzare la linea di difesa, distrazione di truppe da altri fronti oggi DECISAMENTE in sofferenza, altre complicazioni in vista per il comando natofascista.
FRA VOLCHANSK E KUPJANSK
I RUSSI LIBERANO BOLOGOVKA SUBITO DOPO IL CONFINE, SOPRA KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3147
Si creano i presupposti per la creazione di due sacche, una a est e una ovest. Cruciale per la chiusura di entrambe potrebbe essere CONVERGERE da lì, da sud e da ovest su DVURECHANSKOE (posizione qui
https://divgen.ru/50.02708/37.76041/13
e qui
50.02708/37.76041
Anche qui, man mano che i russi avanzano da più punti, i natofascisti appaiono incapaci di gestire una linea di difesa così ampia e arretrano, cedendo posizioni.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI LIBERANO DEL TUTTO ZARECHNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3143
Prendono possesso dell’incrocio a sud e, di fatto, si preparano a ripulire meno di un chilometro e mezzo di strada davanti a loro, per ricongiungersi coi loro compagni più a sud. Guardando la cartina delle fortificazioni (qui)
https://t.me/divgen/74382?single
questo comporterà lo smantellamento di un importante avamposto, la cui caduta porterà, oltre che a ripulire la sacca formatasi a est, a proiettarsi con le spalle coperte verso ovest, dove ci sono due linee fortificate: una immediata, come si vede già sotto martellamento, e una seconda più a ovest a cui si avvicineranno quanto basta per piazzare lanciarazzi multipli e sganciare FAB quanto basta per smantellare la stessa e le casematte retrostanti (anch’esse visibili nella cartina). Krasnyj Liman sempre più vicina.
VERSO SEVERSK
I RUSSI LIBERANO DRONOVKA SUBITO A NORD DI SEVERSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3148
E insieme a Dronovka, una buona fetta di riva destra del SEVERSKIJ DONEC. Martellate le postazioni difensive verso sud (cartina qui)
https://t.me/divgen/74398?single
la cui caduta consentirebbe ai russi di aprire una breccia sulla attuale linea difensiva natofascista e accerchiare SEVERSK da nord-ovest e ovest. Seguiremo l’evolversi della situazione.
Intanto, giusto per tenerli in tensione un po’ ovunque, i russi martellano anche da sud, AVANZANO A OVEST DI VYEMKA E RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3150
Nel mirino, ora ZVANOVKA che sta sotto SEVERSK lungo la strada e che loro, tra qualche chilometro, attaccheranno da ovest, oltre che da sud dove sono già appostati.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI SUPERANO KRASNOARMEJSK DA OVEST, PROSEGUONO VERSO NORD-OVEST lungo la strada E ARRIVANO A UN CHILOMETRO DA GRISHINO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3151
Ma non è tutto. L’intera cartina mostra PERDITE PESANTI DI TERRITORIO sia in città, che nell’area a sud:
https://t.me/divgen/74408?single
Una sacca che si sta inevitabilmente restringendo, prima di essere liquidata del tutto. Come nel caso di Artemovsk, un episodio di questo conflitto come tanti altri, trasformato dal regime in battaglia campale, trasformato dai russi in momento per annientare in pieno vantaggio, ovvero in ambiente favorevole e controllato il maggior numero possibile di uomini e mezzi, fra i migliori, mandatigli contro e che si sta concludendo, per il regime, nell’ennesima pesante disfatta. Con la differenza che tra Artemovsk e qui un intero esercito è stato logorato al punto che ormai, qualsiasi riduzione ulteriore di organico, potrebbe rivelarsi fatale.
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI SCONFINANO NUOVAMENTE, STAVOLTA DALL’OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK A QUELLA DI ZAPOROZH’E (cartina qui)!
https://divgen.ru/event/3144
Una mossa, quella segnalata in cartina, che spazza via la debole linea fortificata sul confine di oblast’ (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74386?single
e comincia a liquidare anche da nord L’ENORME AREA A EST DEL FIUME JANCHUR, chiusa ormai da ogni direzione. Spostare la linea di fronte cinque chilometri più a ovest, posizionandola lungo il corso di un fiume, lo JANCHUR, che i russi ancora oggi passano a NORD, costruendo e irrobustendo un avamposto da cui poi partire per sfondare la doppia linea fortificata che si vede a ovest nella seconda cartina. Da tale avamposto, a questo punto, sarà ancora più semplice calare verso sud essendo già posizionati sull’altra riva del fiume.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
24/10 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KUPJANSK
BATTUTE FINALI, I RUSSI HAN SOTTO CONTROLLO ANCHE L’AREA SUD (cartina qui):
https://t.me/condottieros/13845
mentre l’area contornata di blu, dove sono ancora rintanate diverse unità natofasciste, si restringe sempre di più man mano che la bonifica, senza fretta, procede.
Confermato anche qui
https://t.me/Tatarinov_Rus/60935
dove scrivono: “riusciti nel fare una Mariupol’-2” (Мариуполь-2 таки удался).
Poco più a sud, ancora ieri i russi facevano saltare un ponte sul fiume OSKOL (posizione su cartina e filmato qui):
https://t.me/lost_armour/6855
L’intera area a est del fiume è sempre più tagliata. Chi vuole passare a ovest, lo potrà fare con imbarcazioni di fortuna o peggio ancora. I mezzi restano a est, come le munizioni e tutti gli armamenti pesanti. Un’enorme sacca è in formazione.
Lo stesso, più a sud, sta accadendo nell’area di KRASNYJ LIMAN, dove i russi han fatto saltare la maggior via di comunicazione tra una sponda e l’altra del SEVERSKIJ DONEC, quella che parte da SLAVJANSK e arriva, per l’appunto a Liman la Rossa (posizione su cartina e filmato qui):
https://t.me/lost_armour/6853
Le sacche a questo servono. Lo si sa, a momenti sin dalla notte dei tempi: ma ordini dall’alto, di cui l’unico dubbio che sorge è se siano più idioti o criminali, di “tenuta fino all’ultimo ucraino”, fan sì che ne parliamo ancora. Come la cosiddetta mossa del barbiere a scacchi: finché dall’altra parte ci saranno in quel caso giocatori alle prime armi, in questo semplici, cinici, comandanti di vite (a perdere) altrui, non tramonterà mai.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Così come non tramonterà a Krasnoarmejsk. Pare sia stata fatta l’ultima chiamata per le truppe natofasciste ancora asserragliate in città: tempo di andarsene, scappando dall’unico corridoio in mezzo ai campi rimasto di tre chilometri e poco più sotto Rodinskoe, fino al 27 ottobre. Poi, i russi faran quel che devono fare.
https://t.me/condottieros/13844
Questo, alla luce del fatto che i soldati natofascisti, ancora in attesa di ordini dentro la sacca, stiano CHIEDENDO A GRAN VOCE L’ORDINE DI RITIRATA:
https://t.me/legitimniy/21096
et
https://t.me/rezident_ua/27840
E come spesso accaduto in questi frangenti, molti di loro lo han già fatto, lo stan facendo e lo continueranno a fare, senza attendere ordini che non verranno mai. O verranno, a giochi già fatti, per salvarsi la faccia con gli sprovveduti. Meglio la galera che la morte certa.
Ormai, infatti, è tutto pronto per far fare a DIMITROV la stessa fine di KRASNOARMEJSK: i russi si sono appostati alle sue porte su tre lati, aspettando solo l’ordine di attacco per partire.
https://t.me/condottieros/13846
Quando partiranno, presumibilmente chiuderanno anche il corridoio a nord. E faranno il bis.
22:1 - NUMERI DI UN “ESERCITO A PERDERE”
Questo grafico
https://t.me/lost_armour/6848
in un contesto normale di forze armate, ovvero laddove prevalesse una logica puramente militare nei processi decisionali e nelle conseguenti operazioni sul campo, varrebbe la radiazione dell’intero Stato maggiore.
Da giugno 2022 a oggi i numeri delle salme scambiate fra russi e ucraini. Arancione le salme russe, azzurro le salme ucraine.
Lasciamo stare la lente di ingrandimento e recuperiamo un aggiornamento di questi grafici di cinque mesi fa (fonte, sempre lostarmour.info sui dati ufficiali degli scambi):
https://www.rsdn.org/forum/flame.politics.unfiltered/8934853.1
qui i numeri si leggono bene. Vediamo anche che, parliamo sempre di salme scambiate, per quello che questo indicatore possa valere, per tutto il 2023 e fino a maggio 2024, le salme scambiate russe IN TOTALE (cumulativo) erano anche più di quelle ucraine. Se andiamo a vedere nel dettaglio, si è trattato di un piccolo divario, di piccoli numeri (160 soldati a scambio contro 40-60, per tre mesi): salme raccolte dai natofascisti, in tre mesi di kontr-nastup del 2023. Quel poco che sono avanzati, han fatto in tempo a raccogliere qualcosa. Mentre i propri lasciati sul campo se li sono raccolti da soli, visto che avanzavano. Situazione analoga la notiamo nel 2022 con l’ingresso a piè pari nel conflitto della NATO e prima controffensiva, anche qui per sei scambi di salme in tre mesi, ma con numeri MOLTO, ma molto più ridotti: al punto che avevano grosso modo pareggiato gli scambi di salme precedenti, favorevoli, sempre di poco, ai russi.
POI, DAL 15 MARZO 2024, GLI SCAMBI PRIGIONIERI PRENDONO DECISAMENTE UN’ALTRA PIEGA. 100 ucraini contro 69 russi, quello. A seguire, 121 contro 29 (29/03/24). e di lì in avanti potete vedere anche voi. Corpi abbandonati dai natofascisti in ritirata da AVDEEVKA e poi a seguire da mezzo Donbass occupato, recuperati dai russi nella loro avanzata. E la tendenza si invertiva. Al punto che il 31/05/24 il CUMULATIVO del grafico sotto mostra chiaramente il macabro SORPASSO delle salme scambiate ucraine su quelle russe.
Da allora, la linea delle salme scambiate ucraine letteralmente si impenna. Mai accaduto prima. Sono passate da 2.500 al 31/05/2024 a 19.362 (+16.862) a ieri (23/10/25); dall’altra parte, quelle restituite ai russi, da 2.500 che erano anch’esse al 31/05/2024, alle 3.239 (+739) a ieri.
In termini assoluti, parliamo di 16.123 salme di differenza. In termini di proporzione, parliamo di una salma russa ogni 22-23 (22,82) ucraine. Che ci dice molto di più del bilancio TOTALE, cumulativo, di salme scambiate dal 2022 a oggi, ovvero 1:5,98.
Avanzando, anche i russi perdono uomini. Ma qui consideriamo altri numeri, ovvero quelli degli arruolamenti volontari annuali, nella misura di quattrocentomila all’anno, senza alcuna coscrizione obbligatoria. Numeri che vanno anche a ripianare chi non rinnova, quindi non cumulativi. E notiamo come, solo con questi numeri, i russi non solo PROSEGUANO come prima, più di prima nel DONBASS, ma aprano FRONTI SEMPRE NUOVI, mandando in crisi chi, invece perde uomini e mezzi, e sempre di più.
Tornando al grafico, questi numeri ci parlano solo di salme scambiate, di corpi ricomposti, possibilmente identificati con la placchetta, avvolti in un sacco nero e restituiti ai cari per la sepoltura. Nulla più, nulla meno. Ma mentre per due anni l’andamento è stato grosso modo comparabile, ora siamo fuori da ogni logica. Pardon, omettevo di aggiungere “militare”. Quando le salme vengono scambiate a 22 contro 1, e tutto “va bene”, è evidente che a prevalere siano altri tipi di logiche. Dove non solo un “esercito a perdere” ben si concilia, ma è anzi il PREREQUISITO, fondamentale, perché la ruota del profitto di un intero blocco imperialistico continui a girare. O vogliamo togliere il premio di produzione annuale ai dipendenti delle fabbriche del complesso militare-industriale? E i maxi-dividendi dei loro azionisti? Che cos’è tutto questo “clima d’odio” alimentato nei confronti di “gente onesta”, “perbene”, “pilastri del mondo libero”? Per giunta, in un periodo “così di crisi”?
Per l’amor del cielo… lungi da me “remare contro” le magnifiche sorti e progressive tracciate dai nostri governanti per il giardino chiamato U-ccidente. Solo una domanda. Perché la frase su cui mi hanno fracassato i coglioni da giovane, “All animals are equal, but some are more equal than others” ogni volta che parlavo di comunismo, di socialismo, per dirmi dove si andava a parare, con la stessa sicumera con cui, sempre secondo loro, l’acqua bolliva a cento gradi, oggi NESSUNO di questi signori, gli stessi peraltro, la applica a QUESTA situazione? Dove ci sono uomini COME noi condannati a fare da schiavi PER noi? Noi che siamo, evidentemente, “più uguali” di loro?
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************************************************************
23/10 ore 23:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO IL CENTRO DI MALAJA TOKMAČKA E CHIUDONO LA SACCA A SUD (cartina qui):
https://t.me/boris_rozhin/184384
Risultato importantissimo, perché ORECHOV ormai è lì. E le carte sono sparigliate, e non poco. Tuttavia, la parte difficile – se andranno avanti con l’azione – deve ancora cominciare.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Anche divgen aggiorna la sua cartina:
https://divgen.ru/event/3142
Avanzamenti di quattrocento metri in centro e di un chilometro e mezzo da sud:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60926
Uno spazio, quello interno alla sacca, che si assottiglia sempre più, mentre i russi avanzano verso nord e nord-ovest portando la distanza fra le punte più avanzate del primo cordone e quelle del secondo a poco più di tre chilometri.
Anche a RODINSKOE sembra si sia arrivati alle battute finali:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60917
Attendiamo tuttavia conferme ufficiali.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
Qui i russi chiudono progressivamente la sacca sotto PLEŠČEEVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3140
e si apprestano a smantellare anche da sud la fittissima rete di fortificazioni che li attende (un assaggio qui):
https://t.me/divgen/74348?single
Ma di tempo ce n’è… e loro non hanno fretta, su questa direttrice, per i motivi che ci siam detti.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I russi avanzano verso Krasnyj Liman anche da est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3141
La distanza fra le punte più avanzate e Partizanskaja Ulica, prima via a est, è ormai di tre chilometri e mezzo.
Aggiornamenti a seguire domattina.
***********************************************************************************************
23/10 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI AVANZANO A RODINSKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3139
chiusa anche qui da tre direzioni, liberata per metà
https://t.me/beard_tim/28192
anche se occorre sempre considerare che un conto è avanzare, un altro bonificare territori che, tra scantinati e nascondigli più o meno improvvisati, possono contenere insidie in grado di produrre effetti devastanti in caso di contrattacco natofascista e, a quel punto, tiro incrociato fra chi sai di dover fronteggiare e chi, invece, ti colpisce all’improvviso alle spalle.
La sua liberazione porterà ad affrontare due linee difensive trasversali a ovest da dove sono più vulnerabili, ovvero di lato (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74342?single
E poi il cerchio sarà chiuso, e non solo operativamente. Prima che ciò accada, c’è ancora uno stretto corridoio, come già notavamo stamane (cartina qui, freccia azzurra la rotta di fuga)
https://t.me/Tatarinov_Rus/60898
lungo il quale di notte i natofascisti levano progressivamente le tende, chi può di corsa su fuoristrada, nel tentativo di schivare droni che altrimenti, a piedi, avrebbero gioco facile nell’intercettarli e colpirli. E comunque vada il giorno dopo i russi, incontrando meno opposizione del giorno prima, proseguiranno in maniera ancora più efficace.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
La sacca interna alla città ormai è chiusa in sempre più cartine:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60896
et
https://t.me/motopatriot78/43576
I natofascisti ancora dentro “sidjat v domax”, si sono asserragliati nei palazzi, in attesa o di consegnarsi prigionieri o di soccombere.
A proposito, oggi ennesimo scambio di salme, 1.000 ucraine contro 31 russe; ma guai a chi solleva il problema,
https://t.me/legitimniy/21090
che dovrebbe essere assai più preoccupante di una città persa, perché una volta che si resta senza uomini si possono aver scavato le trincee migliori, quindi le si possono fortificare con i migliori blocchi di cemento armato, a più e più scaglioni, eccetera… ma non serve a nulla.
Tornando a Kupjansk, i combattimenti ormai si son spostati nella parte sud della città. Dove ci sono meno palazzi da contrapporre come fortificazioni a perdere, e più sparsi, e più bassi. Con effetti a questo punto del tutto prevedibili, anche contro nuovi e nuovi rinforzi che, tardivamente, stanno continuando a venir dirottati su quel che resta in mano loro.
Aggiornamenti a seguire.
**************************************************************************************************
23/10 ore 08:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI SI AVVICINANO A ORECHOV DA SUD-EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3137
continuando a ripianare la “L” creatasi tra MALAJA TOKMACHKA e NOVODANILOVKA. Nel frattempo, come abbiam visto ieri, continuano ad attaccare GULJAJPOLE. Pare quindi che i russi abbiano deciso di attaccare CONTEMPORANEAMENTE le due roccaforti su cui i natofascisti hanno imperniato la propria linea di difesa sud dell’oblast’ di Zaporozh’e.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI CONVERGONO VERSO L’ULTIMA AREA OCCUPATA IN CITTA’ DAI NATOFASCISTI ACCERCHIANDOLA DA NORD, DA OVEST E DA SUD (cartina qui)
https://t.me/frontbird/27162
Dall’altra parte, a est, c’è DIMITROV che è però anch’essa sotto massiccio attacco di artiglieria pesante (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60894
Situazione decisamente compromessa e, non è affatto un caso, che giungano sempre più voci sul ritiro progressivo NOTTURNO delle truppe natofasciste da entrambe le “fortezze”, o “fortecja” come i loro capi chiamano le città elette a fortificazioni a perdere:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60892
In sostanza, da un po’ di giorni a questa parte ogni notte cercano di andarsene. E ogni giorno i russi avanzano sempre più agevolmente.
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************************************************************
22/10 ore 23:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
Confermata anche da divgen la liberazione di IVANOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3135
Poco più a ovest, la strada che conduce a GULJAJPOLE da nord è stata tagliata all’altezza del fiume JANČUR, facendo saltare il ponte che lo attraversa:
https://t.me/divgen/74296
Un’intera area ora, per approvvigionarsi, deve compiere un giro molto più lungo.
All’estremo ovest di questa linea di fronte, ovvero a ridosso del DNEPR sotto Zaporož’e, i russi AVANZANO A STEPNOGORSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3136
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Confermate, anche nella giornata di oggi, le tendenze in atto:
https://t.me/voenkorKotenok/68336
A Krasnoarmejsk i soldati russi completano la bonifica delle aree passate sotto il loro controllo e avanzano in quelle non ancora liberate. Lo stesso sta iniziando a verificarsi a DIMITROV più a est. Entrambe le aree sono isolate nei collegamenti, non comunicano più fra loro da giorni.
Aggiornamenti a seguire domattina.
************************************************************************************************
22/10 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI CONTINUANO A SPARIGLIARE LE CARTE NELL’AREA:
- AVANZANO SOPRA RABOTINO (notizie fresche del quale non si ricevevano da DUE anni! Cartina qui):
https://divgen.ru/event/3133
a questo punto DIRIGENDOSI ANCH’ESSI VERSO ORECHOV DA SUD, ARRIVANDO ALLE PORTE DI NOVODANILOVKA, ultimo paese prima del limite urbano meridionale di questo importantissimo snodo.
A giudicare dalle fortificazioni approntate dai natofascisti (cartina qui)
https://t.me/divgen/74266?single
faranno più che altro azione di supporto. Perché è da est che potrebbe venire una seria minaccia, visto che a sud ORECHOV è protetto da linee difensive a più scaglioni. Certo però che se, una volta penetrati da est, i russi dovessero spazzare via le linee di difesa da dove sono più vulnerabili, a quel punto oltre che fare da supporto interverrebbero anche loro. Raddoppiando la pressione e, ancora una volta, facendo la differenza. Forse forse ORECHOV è l’ennesimo coniglio dal cilindro che i natofascisti non si aspettavano e di cui potevano benissimo fare a meno. Ma non è il solo avanzamento russo di questa prima parte della giornata.
- AVANZANO ANCHE SOPRA GULJAJPOLE, LIBERANDO PAVLOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3134
Sono fette notevoli di territorio, lungo quella sacca formatasi naturalmente dopo che i russi han raggiunto anche a nord il fiume JANCHUR. Ora chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori, o se la fa a nuoto per arrivare a ovest. E comunque disarmato e senza mezzi, che restan tutti a est.
Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/74273?single
ripulire la sacca e portarsi tutti lungo il fiume JANCHUR sarà probabilmente la prossima azione russa, che consentirebbe a questo punto di affacciarsi sulla strada che collega GULJAJPOLE da nord lungo una linea molto ampia. Rendendo quindi possibile il guado del fiume anche in altri punti, magari contigui a quello a nord dove hanno già attraversato, e facendo venire ulteriori sorci verdi a una difesa natofascista sempre più in evidente affanno.
C’è anche chi afferma che quest’area sia già stata COMPLETAMENTE RIPULITA:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60868
120 chilometri quadrati in un botto solo. Ma le notizie non sono ancora finite.
- LIBERATA ANCHE IVANOVKA, riferisce il Ministero della difesa russo (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43523
e posizione qui
https://divgen.ru/48.10416/36.63912/14
e qui
48.10416/36.63912
Boccino, anche qui, in mano russa. Possono decidere di andare verso nord-nordovest, e chiudere nell’ennesima sacca NOVOPAVLOVKA, posizione qui
https://divgen.ru/48.1369/36.79798/11
e qui
48.1369/36.79798
Così come possono decidere di calare verso sud-sudovest fino a ricongiungersi coi loro compagni e puntare verso POKROVSKOE (posizione qui
https://divgen.ru/47.99283/36.2308/10
e qui
47.99283/36.2308
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
22/10 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KUPJANSK
Ultima cartina aggiornata (qui)
https://t.me/RVvoenkor/102268
che mostra gli avanzamenti in città. Anche se non dovessero essere zone completamente bonificate, la tendenza è abbastanza netta. Soprattutto, notiamo ancora una volta la direttrice russa, che per gli ovvi motivi di cui parliamo ormai da settimane è SUD, sud e ancora più sud! Seguire il fiume OSKOL e ricongiungersi coi propri compagni. A quel punto ai natofascisti intrappolati a est, in quello che ancora è un notevole territorio, nonostante gli arretramenti degli ultimi giorni, non resterebbe che la resa.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Anche il buon Radov aggiorna la sua cartina con gli avanzamenti segnalati da divgen:
https://t.me/motopatriot78/43509
il che, accompagnato dalle ammissioni ormai degli stessi canali natofascisti, restituisce riscontri ormai sempre più omogenei sullo stato delle cose: compromesso, per i natofascisti, e ogni giorno peggiore del precedente. Per esempio, pare che GNATOVKA, uno dei pochi paeselli rimasti nel fondo della sacca di Krasnoarmejsk ancora in mano natofascista, non lo sia più:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60843
Attendiamo conferme, ma anche qui in discussione non è più SE, ma QUANDO.
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
Anche le fonti natofasciste (la cartina è loro) ammettono che MALAJA TOKMACHKA, posizione qui
https://divgen.ru/47.54099/35.87551/13
e qui
47.54099/35.87551
sia divenuta totalmente terreno di scontro:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60844
Tradotto, sia in corso di liberazione. Una volta avvenuta, allargando la cartina vediamo come dopo esser passati sotto un laghetto sia subito ORECHOV. Più un paesello sotto, NOVODANILOVKA, in accerchiamento operativo, da cui ulteriore spazio per ulteriori accerchiamenti. Rispetto a quanto considerato ieri, questo potrebbe rappresentare quindi un ulteriore spariglio di carte coi russi che han sinora manovrato per accerchiare GULJAJPOLE a est e poi, di sorpresa, compiono questo affondo andando, di fatto, a compromettere la difesa del paese dopo. Invertendo l’ordine dei fattori. Il prodotto, a differenza della matematica, cambia. Eccome se cambia. Dovessero stare così le cose e, soprattutto, dovesse andar bene l’operazione di ORECHOV, a esser sparigliata sarebbe un’intera linea di fronte, dove davvero i natofascisti comincerebbero a non capire più niente. Ovvero cosa è prima e cosa è dopo. Con conseguenze facilmente immaginabili. Per questo terranno coi denti le posizioni. Facendo, tuttavia, al contempo, sempre il gioco dei russi. Perché distraendo con nuove operazioni l’afflusso di risorse in scarsità ormai notevole dai luoghi a cui erano originariamente destinate, continuano sugli stessi a mantenere la superiorità relativa creatasi e, pertanto, a proseguire con successo nel compimento dei loro piani. Piani che a questo punto potrebbero essere rivisti, paradossalmente, da VARIANTI MIGLIORATIVE, ovvero da tracolli improvvisi, inattesi e in buona parte imprevedibili. Come… perché no, a Orechov. Terremo monitorata la situazione.
Aggiornamenti a seguire.
**********************************************************************************************
21/10 ore 22:00 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Confermata la liberazione di PROMIN’ e l’ingresso dei russi a DIMITROV da est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3131
Guardando ancora questa cartina notiamo come, giorno dopo giorno, la sacca si assottigli sempre di più. Di venti chilometri quadrati è l’area non urbana ancora sotto il controllo natofascista. Poi è tutto Krasnoarmejsk o Dimitrov. Una sacca ormai sempre più coincidente con uno spazio urbano che, una volta accerchiato, smette anche di divenire luogo difensivo, persino nella dimensione a perdere a cui lo hanno confinato i natofascisti, semplicemente per il fatto che un palazzo può sì essere luogo privilegiato dove martellare dall’alto chi procede da sotto, soletta del pavimento permettendo; tuttavia, al contempo, se attaccato da più direzioni, diviene semplicemente un bersaglio. Esposto al fuoco nemico insieme a chi lo ha occupato, che lì trova la propria fine. Anche questo disincentiva i natofascisti a tenerle a oltranza, posizioni che man mano che i russi si avvicinano divengono la loro tomba. Staremo a vedere.
Fuori dalla sacca, a ŠACHOVO dove i russi sono entrati ieri da ovest, ora giungono anche da sud e sud-est (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43481
La liberazione di ŠACHOVO, lo ricordiamo, è osteggiata in tutte le maniere dai natofascisti perché comporterebbe per i russi un vantaggio logistico molto importante, essendo crocevia, snodo di più strade e per più direzioni: tutte coincidenti con l’attuale movimento offensivo russo.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI ENTRANO A STAVKI
https://t.me/KrasnolimanskyFront/18649
(cartina qui),
https://t.me/beard_tim/28145
posizione qui
https://divgen.ru/49.04777/37.83073/13
e qui
49.04777/37.83073
I russi possono procedere ora verso ovest, puntando verso DOBRYŠEVO a questo punto ben presto sotto attacco da due direzioni. Infine, una volta liberata STAVKI, si sarà a tre chilometri e mezzo da Krasnyj Liman.
Aggiornamenti a seguire domattina.
****************************************************************************************************
21/10 ore 13:30 aggiornamento
FRA VOLCHANSK E KUPJANSK
I russi entrano a SINEL’NIKOVO, sotto VOLCHANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3130
Degno di nota in questa cartina lo spazio bianco, ovvero la terra di nessuno, che arriva a tagliare la strada più corta da e per CHARKOV. Un’intera fetta di territorio fra VOLCHANSK e KUPJANSK ora, per essere rifornita, deve allungare il giro. E se i natofascisti mollano il colpo, ai russi basterebbe allungare per una ventina di chilometri fino a raggiungere il ponte sul SEVERSKIJ DONEC. E qui il taglio sarebbe ben maggiore. Staremo a vedere.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I russi avrebbero liberato (attendiamo conferme) PROMIN’:
https://t.me/motopatriot78/43474
Che nella cartina di divgen è ancora terra di nessuno qui:
https://divgen.ru/48.26854/37.31736/14
e qui
48.26854/37.31736
Una sacca nella sacca, i cui cordoni distano quattro chilometri fra loro, con dentro l’intera parte sud di DIMITROV, si starebbe così, progressivamente, restringendo. Questo, mentre il quadro complessivo peggiora di giorno in giorno e anche i capi ultras dei canali u-ccidentali, come l’immancabile Roepke, continuano a lanciare allarmi.
https://t.me/legitimniy/21073
Allarmi sempre più lasciati cadere, come ogni speranza di tenere ARTEMOVSK, pardon, AVDEEVKA, pardon, KRASNOARMEJSK e DIMITROV. Nessuna ironia, in tutto questo: è quanto sarebbe accaduto nel corso di una nervosa riunione dello Stato maggiore ucraino, dove sarebbe stato intimato di mollare quest’area, dove è stata bruciata una quantità enorme di uomini e mezzi, peraltro fra i migliori, come ad ARTEMOVSK, e concentrarsi sul non perdere ANCHE Kupjansk, Krasnyj Liman, Seversk e Guljajpole (Купянск/Лиман/Северск/Константиновку и Гуляйполе).
https://t.me/rezident_ua/27818
Kupjansk è già più di là che di qua, e ogni tentativo di contrattacco è rintuzzato e fonte di ulteriori perdite. Sulle altre tre qualcosa possono fare ancora. Ma, specialmente nelle prime due città, il rischio di finire in ulteriori “calderoni”, come li chiamano in gergo, cucinati a dovere dai russi è concreto. Staremo a vedere.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
21/10 ore 08:30 aggiornamento
OdG
Lungo una linea di fronte di oltre mille chilometri, possiamo procedere a seguire l’andamento delle operazioni in maniera lineare, da nord a sud o viceversa come facciamo di solito, o in ORDINE di IMPORTANZA o, meglio ancora, di COMPLETAMENTO delle operazioni stesse. Una specie di OdG dove, prima dell’immancabile “varie ed eventuali”, abbiamo una lista tanto lunga quanto complessa.
1. BATTAGLIE IN CORSO
Qui, KUPJANSK e KRASNOARMEJSK-DIMITROV sono chiaramente al punto uno. In entrambi i casi siamo alle fasi conclusive. I natofascisti devono solo capire se arretrare o restarE, con l’unica prospettiva di restarCI.
Sempre che abbiano ancora la possibilità di arretrare. Relativamente più semplice a KUPJANSK, ormai quasi impossibile KRASNOARMEJSK-DIMITROV, se non con improbabili fughe notturne a piedi lungo un corridoio di qualche chilometro tra i due cordoni della sacca, cordoni in corso peraltro di restringimento.
Prospettive:
- KUPJANSK: una volta liberata,
a. si porranno le condizioni per la chiusura di una sacca enorme a est del fiume OSKOL.
b. Non solo: i russi, ricongiungendosi coi loro compagni a sud, e chiudendo una sacca enorme, libereranno una quantità enorme di risorse da impiegare per espandersi lungo l’oblast’ di CHARKOV verso IZJUM e BALAKLEJA. Ovvero, riportarsi anche lì ai confini del 2022
c. Non solo: potrebbero anche accelerare un processo GIA’ in corso, peraltro, ovvero RICONGIUNGERSI SIA coi loro compagni che, a VOLCHANSK, stanno avanzando isolato dopo isolato, CHE con quelli A META’ STRADA che gli stanno già facilitando il compito. E saremmo già sopra CHARKOV, ovvero anche qui si tornerebbe ai confini del 2022.
- KRASNOARMEJSK-DIMITROV: una volta liberate,
a. siamo in una situazione di pura FANTASCIENZA rispetto al 2022. La liberazione di AVDEEVKA e gli spazi di manovra offerti dalla DISTRAZIONE delle truppe migliori verso KURSK, ha consentito ai russi di LIBERARE CHASOV JAR, DZERZHINSKIJ, APRIRE UN VARCO ENORME FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA E COLMARLO (SACCA DI KLEBAN-BYK) AVANZARE FINO A KRASNOARMEJSK, RAGGIUNGERE E SUPERARE IL CONFINE DI OBLAST’ CON DNEPROPETROVSK, RICOLLEGANDO L’AZIONE DEL GRUPPO OPERANTE NELLA DNR A QUELLO PIU’ A OVEST DI ZAPOROZH’E, ORMAI PARTE DI UN’UNICA AZIONE IN SVOLGIMENTO. Fantascienza pura, considerando rapporti di forza completamente diversi rispetto al 2022 (allora ottocentomila VSU contro la metà, e mi fermo al dato puramente numerico senza nemmeno considerare dotazione, logistica, stato di logoramento, ivi incluso il morale delle truppe, eccetera).
b. Esistono, ovviamente, SCENARI possibili da questa situazione fantascientifica allora e frutto concreto oggi di precise decisioni tattico-strategiche, rivelatesi in tre anni di conflitto vincenti da un lato e disastrose dall’altro (disastrose… ma non per tutti! anche qui, c’è chi ha vinto e ha dato anche il premio produzione ai propri dipendenti a fine anno! Questi ultimi orgogliosi di lavorare in fabbriche che producono morte e devastazione per millecinquecento euro in più a fine anno, pardon, per difendere i “pilastri del mondo libero”… e incazzati, anzi, se si manifesta e picchetta davanti ai cancelli, se gli si bloccano le navi ai porti, eccetera… “solidarietà di classe” in salsa leonardesca, e non solo… )
c. SCENARI che riguardano, senza andare tanto lontano, L’AVVICINAMENTO E L’ACCERCHIAMENTO PROGRESSIVI DA OVEST DEL BLOCCO SLAVJANSK-KRAMATORSK, l’ultimo ostacolo concreto rimasto alla liberazione della DNR. C’è poi la POSSIBILITA’ di AVANZARE ULTERIORMENTE VERSO OVEST, ovvero nell’oblast di DNEPROPETROVSK. Ma come già notato ieri, i russi non hanno tutta questa smania, e sconfinano nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, peraltro spaziando nella steppa ed evitando agglomerati urbani medio-grandi, come si dice nelle ricette QB, quanto basta per favorire la liberazione dell’oblast’ di ZAPOROZH’E.
2. BATTAGLIE IMMINENTI
Qui ascriviamo KONSTANTINOVKA, KRASNYJ LIMAN, SEVERSK, GULJAJPOLE e ORECHOV. Partiamo dalla prima.
- KONSTANTINTOVA: apparentemente fuori luogo declassata qui, al secondo punto delle “battaglie imminenti”, visto che la battaglia è già iniziata nelle aree periferiche a est. Ma sono, per il momento, azioni senza alcuna pretesa di affondo. Sarà una battaglia difficile, ed è per questo che i russi ci stanno arrivando, come del resto appena fatto a KRASNOARMEJSK-DIMITROV, per gradi. Quando saranno in grado di attaccare contemporaneamente e da più direzioni, attaccheranno. Ora, come ci dicevamo, si limitano a consolidare le posizioni periferiche raggiunte, nelle prime strade a est. Ma non è ANCORA una battaglia per la città. Il motivo è presto detto, e passiamo alle PROSPETTIVE.
PROSPETTIVE MOSTO SEMPLICI: una volta liberata… cambierà ben poco! Arrivare da lì a KRAMATORSK è come voler arrivare a Milano procedendo da Somma Lombardo lungo la SS33 del Sempione. Fai Somma, poi Casorate, poi Gallarate, poi Busto, poi Castellanza… e poi ti fermi e dici: “riprovo stanotte alle due quando la coda si è smaltita e i semafori lampeggiano”. Non c’è un metro quadro di verde (eufemismo, forse uno o due di verde ci sono… ma per far fare pipì ai cani). Lo stesso lì. Sono zone “dense”, ovvero ricchissime di fortificazioni a perdere, visto che i natofascisti occupanti ai moskaly “ingrati e traditori” e che “aspettano i russi” lasceranno solo macerie e aree contaminate. Ivi comprese quelle di casa loro.
D’altro canto, cosa fatta, capo ha, si dice dalle nostre parti. E non solo dalle nostre. I russi libereranno Konstantinovka. Ma lo faranno A TEMPO DEBITO, quando, per esempio, si sarà sbloccata la situazione a ovest e l’intero blocco della “SS33 del Sempione” sarà attaccabile non percorrendo la strada, ma prendendone d’assalto pezzi interi di quattro, cinque chilometri, ATTACCANDOLI DA OVEST. Non tanto da EST perché lì ci sono fortificazioni su fortificazioni che portano al blocco KRAMATORSK-SLAVJANSK. Anni di fortificazioni. Lustri, ormai, di fortificazioni. Ma da ovest non è così. E attaccare ed entrare a Gallarate contemporaneamente da Casorate Sempione, Besnate, Cassano Magnago, Fagnano Olona (e qui tagliarla da Busto negli ultimi 2 metri quadri di verde che li separano, ancora per poco, visto che il cemento è all’opera…) è già diverso che pretendere di attaccare ed entrare seguendo il Sempione e pensando di prenderla tutta casa per casa. Sessantamila abitanti. Chiedo scusa per chi non è familiare di questi posti, ma google maps aiuta. E il paragone calza. I russi libereranno Konstantinova e faranno saltare il banco da ovest, dopo aver sbloccato la situazione a KRASNOARMEJSK-DIMITROV e, soprattutto, nel VARCO APERTOSI A NORD-EST degli stessi, con quella SHACHOVO che i natofascisti stanno tenendo coi denti, perché sanno benissimo cosa li attende quando sarà liberata.
Passiamo alla seconda battaglia imminente, che possiamo anche associare alla terza. KRASNYJ LIMAN e SEVERSK. Anche qui i russi ACCERCHIANO, STRINGONO IL CERCHIO, ATTACCANO. Modello AVDEEVKA, o KUPJANSK. Maggiore efficacia, minor dispendio di energie, speranza di mantenere buona parte del patrimonio immobiliare ancora recuperabile. Su quest’ultimo punto, vige una specie di PROPORZIONALITA’ INVERSA fra TEMPI DI LIBERAZIONE e il GRADO DI DISTRUZIONE degli immobili: più veloce sarà l’azione, meno resteranno asserragliati, i natofascisti, meno saranno oggetto di distruzione le case popolari da loro elette a fortifikacija a perdere.
ATTACCARE DA PIU’ PUNTI, ACCERCHIANDO LE CITTA’, CONSENTE INOLTRE DI AGIRE CON PIU’ UNITA’ MOBILI D’ASSALTO CONTEMPORANEAMENTE, LE QUALI CON LE LORO VICENDE ALTERNE POSSONO EFFICACEMENTE INDIVIDUARE I PUNTI DEBOLI, SFONDARE IN QUEI PUNTI E SBUCARE DI SORPRESA NELLE RETROVIE DEI NATOFASCISTI, CON EFFETTI DEVASTANTI. Fiaccate le prime linee difensive, costrette alla fuga, il resto lo fanno i droni: come accade a Krasnoarmejsk, appena sbucano per arretrare, li individuano e li colpiscono. Diverso, anche qui, sarebbe lo scenario DOPPIAMENTE LOGORANTE, e per tutte le parti in conflitto, di una guerra d’attrito con un attacco da un punto soltanto. Quella dell’accerchiamento e attacco contemporaneo si sta quindi rivelando una tattica vincente ed estremamente efficace.
PROSPETTIVE: presto detto. Liberazione di KRASNYJ LIMAN significa, nell’immediato, liberazione dell’intera area sulla riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC a partire quantomeno da SVJATOGORSK. E liberare una quantità enorme di risorse.
La liberazione di SEVERSK COMPLETA QUESTA OPERA IN SVOLGIMENTO A NORD, facendo lo stesso sulla riva destra. E apre la via “diretta” a SLAVJANSK. DIRETTA… MA LA PARETE NORD DELL’EIGER HA MENO INSIDIE! Quindi i russi si muoveranno verso ovest, verso lo scoglio CRUCIALE, FONDAMENTALE della liberazione della DNR, con MOLTA CAUTELA.
MANTENENDO UN PARALLELO ALPINISTICO, IL BLOCCO SLAVJANSK-KRAMATORSK SARA’ ATTACCATO DA OVEST IN “STILE ALPINO” E DA SUD ED EST IN “STILE HIMALAYANO” (Walter perdono ovunque tu sia…): da ovest una guerra di manovra agile, e da est campi base a ogni linea fortificata che salta. Prima di attaccare quella dopo a poche centinaia di metri di distanza. A rendere necessario questo doppio approccio, una diversa “conformazione della roccia”, ovvero fuor di metafora una diversa disposizione delle linee fortificate, la maggior parte delle quali disposte a est dove avverrà, giocoforza, un attacco rigorosamente lento, metodico, e in molte più fasi che a ovest.
Passiamo ora a GULJAJPOLE e ORECHOV. I russi non solo si stanno avvicinando a est alla prima, ma cominciano a insidiare anche la seconda. È di ieri notte questo avvicinamento da est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3129
Se tanto mi dà tanto, e a meno di CLAMOROSI CEDIMENTI, la sequenza più logica è comunque GULJAJPOLE prima e ORECHOV poi. Per liberare la prima, occorre bloccare la strada a nord e mancano meno di sette chilometri al raggiungimento di questo obbiettivo. Proseguendo “a raggera” in senso orario, USPENOVKA una volta liberata aprirà un’altra strada, quella che arriva a GULJAJPOLE da nord-est, e lo stesso avverrà contestualmente da quella che porta alla stessa da EST. I russi si son già avvicinati, e di molto, seguendo quella che porta lì da SUD-EST e da SUD. Non appena si creeranno le condizioni, avverrà l’attacco da più punti e GULJAJPOLE salterà. A quel punto sarà la volta di ORECHOV. Ma a quel punto, probabilmente i russi saranno rientrati nell’oblast’ di ZAPOROZH’E dopo esser passati per quel lembo di DNEPROPETROVSK che stanno attualmente attraversando, essendo arrivati ora grosso modo a metà strada.
Inoltre, un’altra variabile da considerare saranno le manovre russe A OVEST di tutto questo. Coi natofascisti che stan tenendo coi denti STEPNOGORSK perché se si apre il varco lì le cose potrebbero CAMBIARE ULTERIORMENTE. Così come potrebbero cambiare i punti all’OdG.
3. BATTAGLIE “NON COSI’ IMMINENTI”…
Cosa resta? SUMY, anzitutto, e CHERSON.
Nella prima la consegna ufficiale, come da ordini superiori, è creare una zona cuscinetto in mezzo ai boschi e alle steppe. Per evitare che a qualche genio della lampada venga in mente una campagna-di-russia-4.0. Ma non ci sono particolari aspettative. Prospettive, nemmeno. Chilometri quadrati di territorio in prospettiva di un mercato delle vacche dove io mi ritiro da qui se tu ti ritiri da lì? Troppo tardi. I russi la DNR la libereranno.
Diverso sarebbe il discorso di CHERSON e ZAPOROZH’E. Oblast’ che potrebbero essere liberate senza sparare un colpo nel momento in cui i natofascisti accettassero di andarsene in cambio del ritiro russo di truppe da CHARKOV, SUMY e DNEPROPETROVSK. Il che richiederebbe ancora un BEL po’ di chilometri quadrati da liberare perché sia un cambio “alla pari”. Ma questa è ancora più fantascienza di “attacchiamo KRAMATORSK da ovest” pronunciato a ottobre 2022: allo stato attuale per Kiev negoziare questo equivarrebbe a una kapitulacija. E ai russi il “cessate il fuoco” per vedersi i natofascisti, una volta tirato il fiato, ripartire come prima, più di prima, POTENDOLO EVITARE non interessa. E loro, in questa fase, POSSONO EVITARLO. Da qui la fretta, “trumpiana”, di “chiudere” con un accordo MENO PEGGIORATIVO di quello che potrebbe essere solo tra sei mesi.
CHERSON è un altro discorso ancora. Storicamente l’Armata Rossa liberò prima ZAPOROZH’E, poi CHERSON. Nel 2022 una condizione irripetibile, non di guerra di manovra, ma di avanzata per decine di chilometri al giorno senza resistenza alcuna, ha consentito il movimento nel senso opposto. Ora siamo coi russi da una parte del DNEPR, e i natofascisti dall’altra. E i ponti saltati. Verosimilmente, lo schema potrebbe essere quello di ottant’anni fa. Meno costoso di un avventuroso, avventuristico, alla disperata, sbarco come quello che portò i natofascisti qualche anno fa a prendere KRYNKI sulla riva sinistra e… lì a restarci, bombardati a migliaia dai russi. Fino a tornare indietro.
Questi ultimi due punti sono più “VARIE ED EVENTUALI” che “meno imminenti”. Questa, attualmente, la situazione sul campo.
Aggiornamenti a seguire.
**************************************************************************************************
20/10 ore 21:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI AVANZANO A OVEST DI POLTAVKA (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/183977?single
e posizione qui
https://divgen.ru/47.70433/36.47598/13
e qui
47.70433/36.47598
Si ripiana la linea di fronte e si avanza verso GULJAJPOLE da est.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI AVANZANO PROSEGUENDO DALLA STAZIONE, APPENA LIBERATA, VERSO EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3128
ed espellendo i natofascisti da tutti i quartieri sottostanti (cerchiati in questa cartina):
https://t.me/beard_tim/28125
qui c’è poco da aggiungere, se non il fatto che a sud della ferrovia ormai la città, laddove non è stata ancora liberata, è divenuta terreno di scontro. A nord-est, confermato l’ingresso dei russi a ŠACHOVO (cartina qui):
https://t.me/boris_rozhin/183978?single
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI AVANZANO A DOBRYŠEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3127
e, come è possibile vedere da questa cartina,
https://t.me/divgen/74201?single
aggirano le linee di difesa architettate dai natofascisti per contenere da nord, nord-est e est i russi. Russi che a questo punto potrebbero piombargli addosso da ovest. Oppure scegliere di allungare ulteriormente verso sud-ovest. Ormai in quest’area sono arrivati alla linea di confine del 2022, mancano veramente pochi chilometri. In un contesto radicalmente diverso.
ANCORA DIECIMILA SOTTO LE MACERIE
È la stima diramata oggi dalla protezione civile di Gaza:
https://t.me/gazaalannetz/15942
sotto le macerie sono rimaste circa diecimila persone. Man mano che si rimuovono, spesso solo a mano, travi, calcinacci, blocchi di cemento e di mattoni, si scoprono nuovi cadaveri che si cerca di associare ai nomi dei dispersi di quel luogo, dando notizia alle famiglie dei ritrovamenti.
Vedremo quale sarà la conta alla fine. Se e quando ci sarà, una fine.
Aggiornamenti a seguire domattina.
************************************************************************************************
20/10 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI PASSANO IL FIUME JANCHUR A NORD (oblast’ di Dnepropetrovsk, cartina qui):
https://divgen.ru/event/3124
L’intera linea fortificata che avrebbe dovuto proteggere l’oblast’ di Dnepropetrovsk dai russi provenienti da sud (cartina qui),
https://t.me/divgen/74167?single
ora che è attaccata da nord è in smantellamento totale. I russi potrebbero calare da nord e chiudere nell’ennesima sacca i malcapitati natofascisti che ancora provano ad arginare l’avanzata russa da est verso ovest o da sud verso nord, considerando che parliamo di un territorio con pochissime linee difensive e centri abitati da ergere a fortificazioni a perdere. Siamo nel territorio di una piena guerra di manovra, su questo versante. E il boccino in mano ce l’hanno i russi.
A nord Molodeckoe è tornato a chiamarsi LENINO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3126
La liberazione di questo centro abitato (cartina con linee fortificate qui)
https://t.me/divgen/74176?single
consente di smantellare da ovest la linea difensiva a est e consentire ai russi di proseguire verso nord. Mi sbaglierò sicuramente, ma ai russi in questo momento pare interessi maggiormente SCARDINARE la linea di difesa a sud-ovest di SLAVJANSK e KRAMATORSK, ovvero accerchiarle da ovest liberando al contempo un’area importante di DNR. Staremo a vedere.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Tagliata anche l’ultima via di accesso rimasta,
https://t.me/beard_tim/28111
i russi la attraversano e si avvicinano ai loro compagni a nord-est. Col restringersi dei cordoni Krasnoarmejsk da trappola è sempre più sacca. Iniziata infine la battaglia di SHACHOVO, coi russi che entrano da ovest (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43440
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI AVANZANO E RAGGIUNGONO JAROVAJA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3125
NOVOSELOVKA è praticamente accerchiata. Liberata Jarovaja, inoltre, i russi saranno a quattro chilometri da SVJATOGORSK. E a DUE CHILOMETRI dal SEVERSKIJ DONEC. Chiudendo l’area natofascista interamente a nord dello stesso, tra cui KRASNYJ LIMAN, da cui ora i russi distano 3,5 chilometri:
https://t.me/motopatriot78/43432
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
20/10 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
A RODINSKOE, grazie alla logistica che negli ultimi giorni è decisamente migliorata e, soprattutto, a un controllo nuovamente assicurato dello spazio aereo, i russi han piazzato SEI NUOVE BATTERIE DI ARTIGLIERIA PESANTE, la situazione in cartina è compromessa:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60737
In queste condizioni non avrebbe alcun senso tenere posizioni che saranno a questo punto distrutte, ma non mi meraviglierebbe prendere atto dell’ennesimo ordine di tenuta a oltranza. Fino all’ultimo ucraino.
CHI SI RIVEDE... IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE!
Ve lo ricordate il Fondo Monetario? Fino al 2001 ne parlavamo un giorno si e l’altro pure. Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, spirale del debito, PVS nella morsa, basta col neoliberismo (così lo chiamavamo, all’epoca).
Poi arrivarono i black-block, le torri gemelle e venticinque anni di guerre. E il problema… rimase, solo che non ne parlò più nessuno. Ieri il canale ucraino Zerada ci informava che il problema era talmente rimasto che sarebbe stato proprio il FMI a RICHIEDERE LA SVALUTAZIONE DELLA GRIVNA DI UN ALTRO 10%, oltre che le solite “riforme strutturali”:
https://t.me/ZeRada1/27399
in cambio naturalmente di liquidità. Sempre Zerada ci informa che il “malvagio” JANUKOVICH, prima che lo intervenissero i “pilastri del pensiero libero” con un colpo di Stato, si era già mosso per INTERROMPERE LA “COOPERAZIONE” COL F.M.I.
Dettagli… e oggi, con una guerra civile durata undici anni e un Paese da allora in mano a un regime tanto criminale quanto irresponsabile nei suoi confronti – irresponsabile in quel senso, mentre in quello opposto, ovvero quello degli interessi padronali stranieri, è più che responsabile – ci mancava all’appello il FMI redivivo, con le sue condizioni. Le sue SOLITE condizioni. È arrivato anche lui, ultimo fra gli avvoltoi che aleggiano sopra il cadavere moribondo di quella che, alla fine dell’URSS, era la seconda repubblica per potenza economica.
AMORE FRATERNO
In Polonia, il nuovo “popolo fratello” di quello ucraino, ovvero quello riconosciuto ufficialmente in quanto tale dai “pilastri del mondo libero”, dopo tre anni di “fratellanza” brucia fraternamente le auto con targa sorella (filmato qui):
https://t.me/drugoeeto/30057
In Ucraina, il nuovo “popolo fratello” di quello polacco riceve fraternamente in dono le camionette con cui i Te-Tse-Ka sbattono al fronte i propri connazionali, per immolarli “fino all’ultimo ucraino” (ennesimo filmato di intruppamento, al secondo 00:38 si vede chiaramente la targa polacca 0P0 12066):
https://t.me/legitimniy/21064
Militari che viaggiano in borghese su mezzi di terza mano con targa polacca. Da una parte bruciano le macchine, dall’altra le donano. O le vendono a lotti. O le noleggiano. La logica? Vi paghiamo sì, o popolo fratello, ma per stare lì. A crepare.
Per la cronaca, i Te-Tse-Ka su minivan tedesco con targa polacca anche qui se la sono data a gambe: e per la proprietà transitiva, oggetto dei fraterni insulti dei civili non sono finiti solo i traditori connazionali, ma ormai anche chi li mantiene. Popolo “fratello”, quello polacco, ma sempre più soltanto di quella parte di parassiti sempre più in odio al proprio, di popolo: un popolo intero sempre più esasperato.
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************************************************************
19/10 ore 21:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
IL CERCHIO COMINCIA A STRINGERSI INTORNO A GULJAJPOLE. I natofascisti mai, e poi mai, si sarebbero aspettati un epilogo di questo tipo: accerchiati da sud, est e nord. Come si è arrivati a questo? Il riassunto delle puntate precedenti lo facciamo ogni giorno, scelte tattico-strategiche che hanno privilegiato i portafogli delle lobby delle armi, persino a scapito di quello che le armi dovrebbero fare in un conflitto armato: portare chi le adopra ad avere la meglio sul nemico.
Oggi, una linea di difesa attrezzata per contenere i russi da sud, se li vede piombare a centottanta gradi. Un cerchio che comincia a stringersi dalla prima notizia della giornata: I RUSSI LIBERANO POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3118
Superano il fiume JANČUR, assumono il controllo della strada che conduce a USPENOVKA per OLTRE SEI CHILOMETRI, ricongiungendosi coi compagni a sud. Questo significa garantire alle truppe più avanzate RIFORNIMENTI E RINFORZI COSTANTI.
Significa anche accostarsi alla doppia linea di difesa natofascista DAL LATO DOVE È PIÙ VULNERABILE (cartina qui)
https://t.me/divgen/74114?single
e cominciare, metodicamente, a smantellarla da est. I russi approfittano di questo momento di ulteriore difficoltà e LIBERANO SUBITO DOPO OCHOTNIČ’E (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3119
ovvero l’ultimo tratto a est del fiume Jančur sotto USPENOVKA ancora sotto il controllo natofascista.
In serata, giungeva comunicazione della liberazione anche di NOVONIKOLAEVKA (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60711
I russi hanno raggiunto Uspenovka anche da sud.
Prossimo passo: ingresso a USPENOVKA anche da sud, questa che salta e russi a questo punto che possono attaccare la doppia linea di difesa summenzionata anche da nord, oltre che fare piazza pulita di tutto quanto di natofascista si trova ancora a est del fiume Jančur. Staremo a vedere.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI GUARDANO GIÀ OLTRE LE SORTI DI UNA BATTAGLIA GIÀ SEGNATA E PUNTANO, METODICAMENTE, A DOBROPOL’E ENTRANDO A NOVYJ DONBASS (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3120
E PORTANDOSI A QUATTRO CHILOMETRI E MEZZO DALLE SUE PRIME CASE A EST.
Dobropol’e, posizione qui
https://divgen.ru/48.46928/37.0768/11
e qui,
48.46928/37.0768
è uno snodo estremamente importante. Da qui parte la via diretta verso KRAMATORSK a NORD-EST. I russi potrebbero inoltre procedere VERSO NORD, parallelamente da qui e da ZOLOTOJ KOLODEZ’, poco più a nord-est e da cui passa un’altra via verso nord. Spingendo da entrambe raggiungerebbero un’altra via che la approvvigiona, tagliandola. Resterebbero poi due vie soltanto, la M-03 e un’altra subito a sud, e IL BLOCCO KRAMATORSK-SLAVJANSK SAREBBE IN PIENO ACCERCHIAMENTO. Parliamo di poco più di sessanta chilometri in linea d’aria che, per tre anni buoni, quando la guerra era di annientamento e basta, sono stati numeri colmabili in anni. Ora che alle millecinquecento perdite inflitte ogni giorno si aggiungono anche avanzamenti, diventa materia di mesi. Staremo a vedere.
Poco più a sud, i russi avanzano e guadagnano posizioni all’interno di RODINSKOE (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/43406
confermato anche da quest’altra mappa:
https://t.me/boris_rozhin/183898?single
Anche nella stessa KRASNOARMEJSK, oggi, ci sono stati sviluppi, e clamorosi. I russi hanno LIBERATO LA STAZIONE FERROVIARIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3121
e creato i presupposti per un’ennesima sacca nel centro cittadino. Sacca assolutamente non vuota e che, nel momento in cui sarà liquidata, avrà conseguenze pesantissime sia in termini di perdite inflitte, che di soldati prigionieri, che di rapporti di forza fra natofascisti superstiti e russi attaccanti.
Un’area, quella fra KRASNOARMEJSK e DIMITROV ancora in mano ai natofascisti, che si sta assottigliando sempre più. I RUSSI OGGI ENTRANO A DIMITROV (parte sud, cartina qui):
https://divgen.ru/event/3123
e creano i presupposti per avanzare anche a sud, ripianando un’intera area e liberando risorse che andranno a incrementare ulteriormente la loro forza d’urto. L’impressione è che stia saltando un po’ tutto, i natofascisti stiano mollando le posizioni più avanzate, arretrando e, al contempo, cercando di uscire dalla trappola in cui i loro comandanti li hanno infilati, mentre i russi li incalzano da più direzioni e accelerando la loro fine.
I PILASTRI DEL MONDO LIBERO
Così si definiscono i nostri governanti, in particolare quella attualmente a guida dello stivale in riferimento al bullo di quartiere d’oltreoceano. Quello che di fronte a piazze gremite contro di lui (un immagine qui)
https://t.me/parstodayrussian/190289
e filmati città per città montati qui:
https://t.me/parstodayrussian/190300
reagisce, per ora solo virtualmente, pubblicando un filmato dove a bordo di un bombardiere sgancia merda sui manifestanti:
https://t.me/parstodayrussian/190301
Gli stessi suoi bombardieri, con una stella di Davide verniciata sopra che, invece di sganciare merda, sganciano ancora oggi BOMBE sul cielo di GAZA:
https://t.me/boris_rozhin/183893
perché questi filmati non sono virtuali:
https://t.me/gazaalannetz/15919
https://t.me/gazaalannetz/15916
e non era nemmeno virtuale la scuola che hanno bombardato, coi bambini dentro:
https://t.me/gazaalannetz/15911
Ennesima strage vera. Da parte dei pilastri del mondo libero, che probabilmente rimpiangono i tempi di quando, un po’ più in là, potevan tranquillamente “cavalcare nel tempio e nel portico di Salomone affondando nel sangue fino alle ginocchia, e fino alle briglie dei cavalli” (“in templo et in porticu Salomonis, equitabatur in sanguine usque ad genua, et usque ad frenos equorum”, Raimundus De Agiles, «Historia Francorum Qui Ceperunt Jerusalem»). E anzi, era la “giusta e sorprendente punizione divina” (“justo miroque Dei judicio”, ibidem).
Del resto, che si bombardi liquame finto o bombe vere, siamo noi che non capiamo: “ci sono forze che cercano di dividerci, di ridefinire la nostra storia e di distruggere le nostre tradizioni condivise . La chiamano cultura 'woke'”, ci spiega sempre l’altro pilastro del mondo libero.
Scriveva sei anni dopo quel 12 ottobre 1492 l’Autore di queste “tradizioni condivise”: “Di qui sarebbe possibile inviare, nel nome della Santissima Trinità, un buon numero di schiavi da mettere in vendita, insieme a un carico di brasile [una qualità di legno]. Se le informazioni di cui dispongo sono buone, mi risulta che sarebbe possibile vendere quattromila schiavi, per un valore di venti milioni e più” (Cristoforo Colombo, “Lettera ai sovrani”, settembre 1498) e aggiungeva subito dopo, riferendosi all’alta mortalità durante questi viaggi in nave stivati in condizioni disumane: “È vero che attualmente ne muoiono molti, ma non sarà sempre così. I negri e gli abitanti delle Canarie avevano cominciato anche loro nello stesso modo” (ibidem).
E questo era Colombo, nemmeno Cortes o Pizarro: tratto da un libro di Todorov di quasi mezzo secolo fa. Quando definire questo schifo la “nostra storia” e le “nostre tradizioni condivise” avrebbe comportato una pressoché unanime levata di scudi, tesa a evidenziare come tutte le parti coinvolte fossero nel frattempo “cresciute”, progredite nei secoli, avessero imparato dagli orrori dell’ultimo conflitto mondiale, e la parola d’ordine fosse “mai più”. Si sbagliavano. Ci sbagliavamo.
Aggiornamenti a seguire domattina.
***********************************************************************************************
18/10 ore 19:00 aggiornamento
VERSO KRASNYJ LIMAN
A NORD DI KRASNYJ LIMAN, I RUSSI PROCEDONO
- SIA VERSO OVEST, AVVICINANDOSI SEMPRE PIÙ AL FIUME OSKOL (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3113
- SIA VERSO SUD, ARRIVANDO A DOBRYŠEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3115
Un uno-due, in questo ennesimo “cvetok”, fiore che sboccia ampliandosi in più direzioni, che mette in crisi una difesa, quella natofascista, sempre più incapace di fronteggiare gli attacchi molteplici e ripetuti da parte russa.
Nel primo caso, poi, i russi stanno aggirando postazioni difensive (cartina qui)
https://t.me/divgen/74083?single
concepite per contenere attacchi da sud, non da est, dove oltre un anno di progressivi, continui cedimenti, frutto anzitutto del trasferimento di forze ingenti nella fallita campagna-di-russia-2.0, ha condotto i russi dove non sarebbero mai dovuti essere, ovvero, alle loro spalle.
Questo non può non ripercuotersi anche nel secondo, di caso, dove invece le linee difensive ci sono, e più di una (cartina qui),
https://t.me/divgen/74090?single
ma mancano gli uomini e i mezzi per tenerle efficacemente.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
Lo stesso accade poco più a sud, dove i russi ormai si sono avvicinati a KONSTANTINOVKA anche da una direzione “tabù” come quella a sud-est (cartina qui, PLEŠČEEVKA LIBERA),
https://divgen.ru/event/3114
irta di difficoltà da superare date da una fitta rete difensiva come solo nel DONBASS i natofascisti son riusciti a fare (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74086?single
In particolare, notiamo proprio da questa cartina come dopo aver ripulito l’area a sud dell lago di KLEBAN-BYK e la stessa città a est che gli dà il nome, i russi cerchino di incunearsi nei punti più deboli, nelle falle presenti fra queste linee spezzate, e incunearsi nelle stesse, passando infine alla loro demolizione prima di avanzare ulteriormente. In genere, le strade e le ferrovie servono proprio a questo. Dove c’è una strada, una ferrovia che attraversa una linea difensiva, proprio lì è il punto più vulnerabile della stessa, proprio lì i russi insistono, sfondano, demoliscono ai lati, approfondendo ulteriormente la falla creatasi e liquidano l’intera linea difensiva.
TUTTO QUESTO, MENTRE GIÀ NELLA STESSA KONSTANTINOVKA SI COMBATTE. IN PARTICOLARE, NELLE PRIME FILE DI ISOLATI A EST (cartina qui, linee rosse che delimitano l’attuale linea di fronte):
https://t.me/beard_tim/28074
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI LIBERANO PRIMA GRAN PARTE DEL QUARTIERE SUD (Juzhnyj, cartina qui)
https://divgen.ru/event/3116
POI NE COMPLETANO LA LIBERAZIONE E AVANZANO A NORD FINO ALLA STAZIONE FERROVIARIA (seconda cartina qui):
https://divgen.ru/event/3117
In quella che è una delle maggiori progressioni in un giorno solo dall’inizio della battaglia. Sacca a ovest, area a est interamente tagliata, la situazione per i natofascisti, lo ricordiamo, in un frangente in cui i soldati semplici hanno lasciato il campo alle forze speciali, i migliori ancora in mano al regime di Kiev, si fa sempre più tragica.
A questo, aggiungiamo il fatto che KRASNOARMEJSK si trova SOTTO COMPLETO ACCERCHIAMENTO OPERATIVO. Lo riconoscono i canali ucraini stessi, commentando le immagini dei loro soldati mentre sventolano, al ritmo di 10-15 al giorno, la bandiera bianca ai droni russi che li puntano:
https://t.me/legitimniy/21058
“Obmennyj fond”, “fondo di scambio”, commentano laconicamente, per il prossimo scambio prigionieri. Dove Kiev dovrà, a questo punto, rilasciare altri prigionieri politici per pareggiare il numero di quelli da scambiare coi russi.
Nel frattempo, son sempre di più a paventare anche l’accerchiamento fisico, ovvero la sacca:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60647
E qualcuno si chiede se Avdeevka non abbia insegnato qualcosa, in questo senso. Retoricamente, visto che la risposta è no.
“CUIUS REGIO, EIUS RELIGIO”, “MORITURI TE SALUTANT”... O FORSE NO: IL REGIME FA SEMPRE MENO PAURA
Un anno fa i natofascisti entravano nella più grande cattedrale d’Ucraina, quarta al mondo per grandezza, e scacciavano i preti ortodossi per metterci i loro. Oggi quella chiesa è così:
https://t.me/ZeRada1/27387
Vuota, con una bandiera a fianco dell’altare e un tridente davanti. Ma per Vaticano (colpevolmente!), UE e tutto l’U-ccidente gli usurpatori, alla cui fede farlocca non aderisce praticamente nessuno, son divenuti e restano gli interlocutori ufficiali. Siamo tornati al “cuius regio, eius religio”. Con l’aggravante che ormai, del fatto che se per protesta nessuno va più in chiesa, non importa più niente a nessuno: anzi, ancora meno voci fuori dal coro.
È lo stesso principio della MACHADO, nota sempre Zerada, mentre commenta l’intervista del “premio nobel per la pace” datata febbraio 2025, rilasciata al figlio di Trump
https://geopoliticaleconomy.com/2025/10/16/venezuela-maria-corina-machado-privatize-oil-us-corporations/
che ha fatto il giro del mondo:
https://t.me/ZeRada1/27382
“Dimenticatevi dell’Arabia Saudita, dimenticatevi dei sauditi. Noi abbiamo più petrolio, ovvero un potenziale infinito.
Forget about Saudi Arabia; forget about the Saudis. I mean, we have more oil, I mean, infinite potential.
E apriremo i mercati. Via il governo dal settore petrolifero. Privatizzeremo TUTTA la nostra industria.”
And we’re going to open markets. We’re going to kick [out] the government from the oil sector. We’re going to privatize all our industry.
Il Venezuela ha risorse importanti: petrolio, gas, minerali, terra, tecnologia. E come hai detto prima, siamo in una posizione strategica, a qualche ora d’aereo dagli Stati Uniti.
Venezuela has huge resources: oil, gas, minerals, land, technology. And, as you said before, we have a strategic location, you know, hours from the United States.
E faremo esattamente così, sappiamo che dobbiamo farlo.
So we’re going to do this right. We know what we have to do.
…
E capisci, le ditte statunitensi sono in una posizione super strategica per investire.
And American companies are in, you know, a super strategic position to invest.
…
Questo Paese, il Venezuela, diverrà la più brillante opportunità di investimento per le ditte statunitensi, brave persone che faranno un sacco di soldi.
This country, Venezuela, is going to be the brightest opportunity for investment of American companies, of good people that are going to make a lot of money”.
Premio nobel per la pace… la maggiore risorsa di un Paese che finisce nelle mani delle multinazionali a stelle e strisce. Come in Ucraina, rincara la dose Zerada.
“Ecco perché gli ucraini han già dato a Trump le proprie materie prime e la terra, ai britannici i porti, eccetera. Ma Turčinov, Porošenko e Zelenskij presidenti ladri al posto di Janukovič non era ancora abbastanza. Per accedere al “premium account” (sic!) dell’Occidente era necessario combattere ininterrottamente con gente che apparteneva per l’ottanta percento allo stesso loro popolo: i russi.”
Потому что украинцы уже отдали Трампу свои недра и землю, британцам порты и т.д., но не только ради того, чтобы Турчинов, Порошенко и Зеленский были президентами и грабили их вместо Януковича. Важным фактором продолжения этого «премиум аккаунта» Запада для Украины является необходимость непрерывно воевать с самым братским для 80% украинцев народом – русскими.
https://t.me/ZeRada1/27382
E VISTO CHE MANTENERE A SUON DI SUSSIDI, STIPENDI E PENSIONI MILIONI DI PERSONE COSTA, COSA HANNO PENSATO BENE I “VOLENTEROSI” AIUTANTI D’UCCIDENTE? FANTASIA FANTASIA PORTAMI VIA… ESIGERE DAL GOVERNO FANTOCCIO DI KIEV, MEGLIO, DALLA SUA BANCA CENTRALE, DI SVALUTARE LA MONETA NAZIONALE, ALTRIMENTI DETTA GRIVNA, ALMENO DI UN BUON ALTRO 10-15%!!!
https://t.me/legitimniy/21057
Risultato: per iniettare nel bilancio del Paese in bancarotta (fraudolenta!) le risorse necessarie a erogare una pensione MEDIA, pari a 6.436,8 grivne,
https://24tv.ua/economy/ru/pensii-ukrane-skolko-poluchajut-pozhilye-ljudi-oktjabre-2025_n2933880
oggi servono 136,95 dollari. Domani ne serviranno 119,2. Dolce l’uva, nevvero? E ma aumenterà l’inflazione, crollerà ulteriormente il potere d’acquisto, UN TERZO DEI PENSIONATI OGGI NON ARRIVA NEMMENO A 4.000 GRIVNE (85,10 dollari oggi, 74,07 dollari domani)! Esticazzi non lo mettiamo? Del resto, i pensionati di qualcosa devon pur morire… o crediamo alla storiella che a qualcuno importa ancora qualcosa di loro? E non solo in QUEL regime, ma in altri ben più vicini, anzi sopra le nostre, di teste?
E a questo punto, sinceramente che un popolo condannato dai padroni a immolarsi “fino all’ultimo ucraino” vada in chiesa, quella creata a tavolino dai padroni, o non ci vada, ai padroni stessi non importa un fico secco. Anzi, più che “cuius regio, eius religio”, “Morituri te salutant”.
O FORSE NO. Non solo i commenti alla notizia dell’autista che aveva tirato sotto due Te-Tse-Ka a un posto di blocco sono piovuti contro i Te-Tse-Ka a migliaia, e come sottolineava un avvocato forense qualche giorno fa SIAMO TUTTI TRACCIABILI, anche con vpn, account anonimi, eccetera, in particolare in regimi come quello di Kiev.
https://t.me/legitimniy/21055
Ma anche assistiamo quotidianamente a scene di attacchi come i Te-Tse-Ka come quello riportato da Legitimnyj nel link appena citato. Quartiere popolare di DNEPROPETROVSK, parcheggio davanti ai palazzoni, ennesima retata, con due macchine. La prima scappa di fronte all’accorrere di gente a difesa del malcapitato, lasciando - per paura di prendere non solo vetri spaccati e colpi sulla carrozzeria anche botte vere – il “collega” col malcapitato in balia dei condomini. I quali cominciano a prenderlo a botte finché non molla la presa e se ne va via, coperto di insulti e scappando con un altro degno compare sulla seconda macchina. Anch’essa salutata in uscita con “calorose pacche di incoraggiamento” sui vetri e sulla carrozzeria.
Sempre più civili capiscono che, a questo punto, è tutto nelle loro mani. Che il conto alla rovescia per la loro autodistruzione si può e si deve fermare. Fermando questi criminali. Ne vedremo ancora e di più. Ma non chiamiamola, nei nostri cinegiornali luce, “resistenza”, per l’amor del cielo… tutt’al più, come nel 2014, anche questi scesi dai palazzoni sono “terroristi filorussi”. Anzi, non parliamone affatto. Del resto, per i nostri cinegiornali sono già dati per morti. Immolati. Fino all’ultimo ucraino. Forse no.
Aggiornamenti a seguire domani.
**********************************************************************************************
17/10 ore 22:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI AVANZANO NOTEVOLMENTE IN CITTÀ. Cartina aggiornata in due tempi:
https://divgen.ru/event/3111
et
https://divgen.ru/event/3112
Soprattutto, TAGLIANO FISICAMENTE TUTTE LE VIE DI COMUNICAZIONE CHE CONDUCONO ALLA CITTÀ. Ai natofascisti resta un corridoio di tre chilometri e mezzo dove i russi ancora non ci sono, ma anche dove le strade sono più che altro viottoli.
Le perdite inflitte sono enormi, ormai qualsiasi cambio, trasferimento feriti, arrivo di ulteriori rinforzi, è praticamente impossibile. L’ordine, tuttavia, è stato quello di tenere fino all’ultimo ucraino, e così i comandanti hanno disposto. Risultato: i loro reparti sono decimati, i loro mezzi abbattuti uno a uno dai droni russi:
https://t.me/voenkorKotenok/68220
I soldati stessi, lamenta il natofascista Roepke mostrando il fotogramma di uno di loro mentre mostra al drone russo la bandiera bianca della resa, si arrendono mentre i russi sono ormai in pieno centro:
https://t.me/divgen/74059
Aggiornamenti a seguire domani.
*************************************************************************************************
17/10 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK
I RUSSI AVANZANO NOTEVOLMENTE VERSO OVEST, RAGGIUNGENDO LE SPONDE DEL FIUME JANCHUR ANCHE SU QUESTO PUNTO A NORD E LIBERANDO IL PAESINO DI TRIVOL’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3107
I russi ora sono a MENO DI SEI CHILOMETRI E MEZZO dalla strada che da POKROVSKOE a nord porta a GULJAJPOLE a sud. Tagliata quella, tagliata un’intera logistica. Inoltre sono a MENO DI DIECI CHILOMETRI dall’andare nuovamente a sbattere contro il confine di oblast’ ed entrare nuovamente a ZAPOROZH’E.
La loro è stata una mossa astuta perché si sono riusciti a infilare nella linea di difesa nemica colpendola trasversalmente, progressivamente spazzandola via dal suo punto più debole, quello laterale a est (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/74038?single
Non solo. A questo punto avendo chiuso completamente A NORD e a SUD l’area a est del FIUME JANCHUR, la stessa ora si trova tagliata, essenzialmente, nelle comunicazioni e nella logistica. Accelerando così la sua fine.
VERSO SEVERSK
I RUSSI RIPULISCONO UN’INTERA SACCA A SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3108
e portano la linea di fronte a ridosso di ZVANOVKA e, in prospettiva, di SEVERSK, chiusi ormai nella stessa trappola. Non molte fortificazioni a difesa incontreranno nel loro cammino verso nord (cartina qui)
https://t.me/divgen/74041?single
e TRE CHILOMETRI E MEZZO SEPARANO LE DUE PUNTE che andranno a ripianare l’ennesima U che li attende da sud. Nel frattempo, ZVANOVKA potrebbe essere ulteriormente avvicinata da sud, così da mantenere una certa continuità di azione e accorciare le distanze fra i due cordoni dell’ennesima sacca.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI SFONDANO DA EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3110
LIBERANO PESCHANOE E CREANO UN SETTO CHE TAGLIA IN DUE L’IMMENSA SACCA A EST DEL FIUME OSKOL. Incuneandosi fra due linee fortificate (cartina qui):
https://t.me/divgen/74047?single
sono riusciti a mettere in crisi entrambe! Ora attaccate anch’esse dove sono più fragili e, metodicamente, smantellate pezzo per pezzo, posizione per posizione.
Oltre a tutto questo, a sud si vede già l’ennesima sacca, con le posizioni più avanzate natofasciste attualmente sotto attacco e non in grado, con ogni evidenza, di tenere a lungo. Oltre a questo, aver liberato CINQUE CHILOMETRI di N-26, la statale in giallo nella cartina, oltre a migliorare la logistica consente un avanzamento notevole di pezzi pesanti per un ulteriore martellamento di posizioni un tempo arretrate, ora in prima linea. Liberare l’area a est del fiume OSKOL, e proseguire in condizioni di ritirata da parte dei natofascisti, consentirebbe ai russi di tornare ai confini di agosto 2022. E superarli. IL FIUME A QUESTO PUNTO A CUI POTREBBERO PUNTARE NON SAREBBE PIU’ L’OSKOL, MA IL SEVERSKIJ DONEC. Staremo a vedere.
DA VOLCHANSK A KUPJANSK
I RUSSI GUADAGNANO TERRENO A EST DI VOLCHANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3109
A rischio di essere tagliata, un’intera strada che, subito a ridosso della nuova linea di fronte, porta a est lungo tutta una serie di paesini che dopo trentacinque chilometri circa arriva al confine. Con tutte le conseguenze del caso.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
17/10 ore 08:30 aggiornamento
FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK
I RUSSI CHIUDONO LA SACCA A EST DI FILIJA (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60551
Posizione qui
https://divgen.ru/48.07763/36.82837/11
e qui:
48.07763/36.82837
Non sono tanto quei diciotto chilometri quadrati recuperati in un botto a contare, quanto il fatto che la linea di fronte si è enormemente ristretta e ora i russi convergono da sud verso NOVOPAVLOVKA a nord. Si aprisse – E APPROFONDISSE – qui una falla, avremmo un tracollo di tutta l’area che ora cerca di contenere i russi da est all’altezza di UDACHNOE, poco più a nord e a ovest di KRASNOARMEJRSK. E il passaggio su questo fronte a una guerra di manovra. Entrambe le cose preoccupanti per il regime di Kiev.
A preoccupare dovrebbe essere anche il fatto che, in una CHERSON rimasta dormiente per anni, dopo mesi di tentativi natofascisti (riusciti) di suicidio assistito (dai russi) a KRYNKI, ALESHKI e sulla riva sinistra del DNEPR, ora i russi si sono attivati:
- prima riprendendosi tutti gli isolotti e isoloni sul fiume,
- poi spazzando via le fortificazioni erette dai natofascisti e rompendo la loro logistica facendo lo stesso coi depositi e le caserme nelle retrovie:
https://t.me/voenkorKotenok/68221
In genere, preludio a qualcosa. O simulazione di un preludio a qualcosa. In entrambi i casi, per i natofascisti urge correre ai ripari. E distrarre altre energie.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
CHE ALL’AZIONE DI IERI AVREBBE DOVUTO SEGUIRE UN’ALTRA, BEN PIU’ PROFONDA, ERA PREVEDIBILE. MA NON NEL GIRO DI POCHE ORE. I russi stamane sono giunti non con incursori o guastatori, ma con il grosso delle truppe, alle porte di Konstantinovka (cartina aggiornata qui):
https://divgen.ru/event/3106
In altre parole (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/74034?single
hanno sbaragliato l’ultima linea difensiva a est approntata dai natofascisti. Altro pezzo che cede, altri problemi operativi enormi con risorse sempre più limitate a disposizione.
ATTACCO AI TE-TSE-KA
Ieri un camion “non ha visto” (autista sobrio) un posto di blocco e ne ha tirati sotto due. A ODESSA:
https://t.me/RVvoenkor/101941
Anche nell’ovest, non siamo agli investimenti, ma ormai si assiste quotidianamente a scene come questa:
https://t.me/ZeRada1/27359
per inciso, non solo non li han fatti nemmeno scendere dalla macchina e gli han messo le mani addosso ancora sul sedile, ma li hanno costretti dopo alla fuga, riporta la cronaca di Zerada.
LE PRIME VITTIME DEL FASCISMO: I BAMBINI
I Te-Tse-Ka non solo come cancro da estirpare, ma come simbolo di un fascismo che miete le sue prime vittime proprio fra i bambini. Il riferimento è a questo filmato:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60554
Abbiamo giocato tutti, o quasi, da bambini “alla guerra”. Agli indiani e cowboy, “fra la via Emilia e il west”. Nel "Marco Polo" di Montaldo c'è una scena (prima puntata) dove i bambini veneziani si prendono a legnate su barchette in laguna a veneziani contro genovesi.
Ma questa variante locale di guardie e ladri, o acchiapparella, con riprodotti su scala mignon lo sbirro, lo squadrista, o il soldato (in mimetica, passamontagna e giubbotto antiproiettile) i quali al posto di blocco fermano "come i grandi" un bambino in maglietta arancione, il "civile", il quale si divincola e scappa, mi era ancora nuova.
Due considerazioni al volo, e senza entrare neppure nel tema del “bullismo” perché, come diceva una psicologa a un incontro qualche sera fa, ne aveva anche lei le tasche piene di questa parola ormai abusata. I “bulli” ci sono sempre stati. Specialmente nel mio quartiere, fatto di supercondomini e condomini da migliaia di famiglie, intruppate tutte nel giro di pochi mesi, in forme ben peggiori di quelle attuali.
Oggi son cambiati i mezzi, quello si, e in peggio. Questo è il problema, rispetto al prendersi a botte di allora: ci sono i telefonini, ogni immagine che parte comporta una perdita di controllo sulla stessa; c’è il revenge-porn, a me ha fatto impressione sapere che con l’IA si riesce a fare foto pornografiche (che poi dicevano in quell’incontro sono PEDO-pornografiche, visto che riguardano minori) associando volti a corpi nudi tratti da foto; c’è se vogliamo molto, ma MOLTO di peggio della menarola o della rissa, al punto che durante quell'incontro, fatto per bumer come me incapaci di stare al passo coi tempi, mi chiedevo se non vi fosse da rimpiangere la stessa. Oggi, la seconda causa di morte tra i NOSTRI ragazzi, dopo gli incidenti stradali, è il suicidio. MORTI, ma nessuno dice OMG, ne parla il regionale in un trafiletto, e poi si passa allo sport. Son cambiate tante, tantissime cose, da quando ci si trovava in cortile e si regolavano conti piccoli, medi, grandi direttamente e poi si proseguiva come prima, più di prima a tirar sera tra una pallonata e un’altra.
Premesso questo, torniamo al filmato: siamo a forme elementari di violenza, sono bambini e non ragazzi. Qui abbiamo, RIPRODOTTA SU PICCOLA SCALA, LA STESSA VIOLENZA DI STATO CHE GRANDI ESERCITANO SU ALTRI GRANDI. Violenza di Stato che se vogliamo c'è sempre stata, negli esempi citati, e che personalmente mi piacerebbe non fosse più un riferimento per bambini e ragazzi, veicolando la loro naturale e sacrosanta aggressività in maniera diversa. Violenza di stato che però qui è PRESENTATA e RIPRODOTTA in maniera sostanzialmente diversa:
VIOLENZA DI STATO CHE NON E' NOI CONTRO LORO (VENEZIANI CONTRO GENOVESI)
VIOLENZA DI STATO CHE NON E' BUONI CONTRO CATTIVI (GUARDIE E LADRI)
VIOLENZA DI STATO CHE E’ SOLO PREPOTENZA, E’ SOPRUSO, E’ SOPRAFFAZIONE RAPPRESENTATA COME MODELLO POSITIVO, IN CUI I BAMBINI DILIGENTEMENTE, RIPRODUCENDO UNIFORMI, ARMAMENTI, PERSINO POSE E ATTEGGIAMENTI, SI IDENTIFICANO. Qui abbiamo la riproduzione di schemi chiaramente mutuati dai “grandi” ed eretti a MITO, EROI DA IMITARE, in una società fittizia dove il disertore, l’obbiettore, il debole è un “untermensch”. In una società FASCISTA.
Un filmato come questo parla di più di mille saggi sull’argomento.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
16/10 ore 22:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I russi avanzano lungo la M-18 che porta dritti a Zaporož’e (cartina qui), in linea d’aria a meno di diciotto chilometri a nord.
https://divgen.ru/event/3103
Non fanno scalpore, come avanzamenti, ma vista la distanza ridotta e l’assenza di fortificazioni approntate degne di questo nome (cartina qui),
https://t.me/divgen/74017?single
preoccupano, e non poco, un comando sempre più a corto di rinforzi da inviare per stabilizzare situazioni sempre più fuori controllo.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
Si riprende ad avanzare anche qui, stavolta da est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3104
Pare comunque che i russi stiano attendendo buone notizie a ovest. Dovessero davvero liberare Šachovo, per esempio, e proseguire verso nord. Questa intera area resterebbe tagliata fuori e chiusa nell’ennesima sacca, a questo punto provocando un fuggi fuggi per evitare l’accerchiamento che condurrebbe allo stesso risultato di una liberazione casa per casa, ma con tempi e perdite decisamente inferiori. Staremo a vedere.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI OGGI RIDUCONO DI OLTRE LA METÀ LA SACCA IN PIENO CENTRO CITTADINO E, DI FATTO, PONGONO UNA SERIA IPOTECA SUL SUCCESSO DI QUESTA BATTAGLIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3105
Come è possibile notare da questa mappa satellitare,
https://t.me/divgen/74026?single
le aree urbane dove ancora i natofascisti si annidano sono ormai poche. Troppo poche.
I natofascisti oppongono una resistenza accanita ma, specialmente dopo oggi, dovrebbero solo pensare a ritirarsi minimizzando le perdite, anziché immolarsi in ottemperanza alle disposizioni di criminali che a crepare mandano gli altri e i loro figli, non loro e i loro. Attenzione che l’intera area a est del fiume OSKOL ancora in mano alle forze del regime è sempre più tagliata.
Aggiornamenti a seguire domattina.
************************************************************************************************
16/10 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD - DNEPROPETROVSK
I russi si avvicinano a NOVOPAVLOVKA nell’oblast’ di Dnepropetrovsk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3102
creati i presupposti per l’ennesima sacca a est, complice il fatto che nell’area, di fortificazioni, non se ne vedono proprio (cartina qui):
https://t.me/divgen/74011?single
e la stessa NOVOPAVLOVKA, letteralmente chiusa da due parentesi “(” “)” che ne costituiscono l’unica linea di difesa, una volta attaccata da più punti non terrà molto a lungo.
VICTORY FUND FOR UKRAINE: FONDO DELLA VITTORIA O LA VITTORIA CHE HA TOCCATO IL FONDO?
La Polonia ha risposto picche: non caccerà un soldo per comprare le armi a stelle e strisce da destinare poi in Ucraina.
https://t.me/RVvoenkor/101884
Aiuterà “in altro modo”. Ecco allora il multiforme ingegno a stelle e strisce elaborare un nuovo piano: i dazi anticinesi in importazione genereranno introiti che finiranno nel “Fondo della Vittoria”. Dazi del 500% finché i cinesi compreranno petrolio russo:
https://t.me/ZeRada1/27345
Lo stesso dovrebbe fare l’UE: dazi del 500% ai cinesi finché compreranno petrolio russo
https://t.me/RVvoenkor/101895
Racket, per inciso, esteso anche ai giapponesi:
https://pluralia.com/news/usa-al-giappone-dovete-interrompere-le-importazioni-energetiche-dalla-russia/
I cinesi hanno già risposto picche
https://t.me/parstodayrussian/190238
minacciando risposte speculari:
https://t.me/RVvoenkor/101897
I giapponesi, come al solito, tergiversano.
Bastano tuttavia le risposte simmetriche cinesi a mettere in ginocchio sia USA che Europa. Europa non ne parliamo, USA, basti pensare al rifiuto, paventato dai cinesi, di IMPORTARE SOIA dagli Stati Uniti e il terremoto che ha suscitato:
https://www.rbc.ru/politics/15/10/2025/68eeb7549a794749fedff8e0
118,84 milioni di tonnellate di soia prodotte lo scorso anno:
https://www.fas.usda.gov/data/production/commodity/2222000
Metà della merce esportata andata (e va) in Cina:
https://farmdocdaily.illinois.edu/2025/09/us-soybean-harvest-starts-with-no-sign-of-chinese-buying-as-brazil-sets-export-record.html
Direi che senza toccare terre rare o altre cose particolari, basterà solo chiudere il rubinetto della Soia e gli elettori di Trump gli marceranno coi trattori DENTRO il Campidoglio. Staremo a vedere.
QUATTROCENTOMILA UCRAINI, SOTTO IL REGIME DI KIEV, CON DOPPIA CITTADINANZA… E LA SECONDA E’ RUSSA: SI SCOPRONO GLI ALTARINI
Oggi è la giornata degli altarini che si scoprono, dopo il can can mediatico di ieri per il sindaco (ex?) di Odessa Gennadij TRUCHANOV e il suo (falso?) passaporto russo. Già, perché ad avere passaporto (e cittadinanza) russi sono, dichiaratamente:
- il presidente dei Servizi di Sicurezza d’Ucraina (SBU) Vanja BAKANOV
https://t.me/Tatarinov_Rus/60532
- il ministro della difesa Rustem UMEROV
https://t.me/Tatarinov_Rus/60536
- il viceministro degli interni Aleksandr GOGILASHVILI
https://t.me/Tatarinov_Rus/60536
Insieme a loro, si stima, ALTRI QUATTROCENTOMILA UCRAINI,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60531
che vivono sotto il regime di Kiev. Mentre quelli dati ai nuovi cittadini di DNR, LNR, Zaporozh’e e Cherson dal 2022 a oggi sono quasi CINQUE MILIONI (ibidem).
Si scopre anche che il signor TRUCHANOV, in realtà, sarebbe stato contattato da ZALUZHNYJ tramite il Mi-6 per una possibile COALIZIONE ANTI-ZELENSKIJ. E che, scoperto, avrebbe fatto rompere ogni indugio al tandem Ze-Ermak che ha utilizzato la sua presunta doppia cittadinanza per epurarlo seduta stante:
https://t.me/rezident_ua/27779
Guerra per il potere che si intreccia e diviene un altro capitolo di questa guerra civile, in corso da oltre dieci anni.
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************************************************************
16/10 ore 08:30 aggiornamento
TOMAHAWK APRIPISTA PER I TAURUS, AVANTI TUTTA!
“Tattica, strategia, abnegazione, forza”… e tutto in funzione del portafoglio dei padroni! (poveri CCCP… mal-trattati così di prima mattina).
Una volta appurato che a pagare non è Kiev ma siamo noi, UE (pardon, ora ci chiamiamo “NATO” e loro invece sono cosa… non si sa), pronta la fornitura di Tomahawk. E a seguire, perché no? Pure una fornitura di Taurus, che i padroni delle ferriere teutonico-vichinghi metteranno anch’essi sul conto del pubblico contribuente comunitario.
https://t.me/legitimniy/21037
Quante belle cose si possono fare con ottocento miliardi di euro… seicento oltreoceano duecento qui; nel frattempo, un parente che ha appena avuto un ictus ha girato QUATTRO ospedali, nella prospera Emilia, prima di trovare un posto letto. A Pavullo (per i non emiliani, vedasi sulla cartina l’unico posto letto disponibile dove si trovava). Ma va bene così.
A tale scopo, si è attivato anche il referente politico dei padroni del complesso militare-industriale, che nella culla della democrazia non si sporcano le mani direttamente con leggi, lacci e lacciuoli ma, come dicono loro, si fermano all’atrio degli alberghi (o “lobby”) dove i loro referenti alloggiano.
Referente politico… uomo immagine, uomo sandwich dell’apparato, il reale referente politico, asceso con lui al potere nel corso dell’ultima campagna elettorale e che dei suddetti padroni cura direttamente gli interessi, facendo da trait d’union fra gli spettacoli dell’uomo immagine e loro.
Uomo immagine che non conta più neppure cosa blateri, se conclude la guerra fra “Albania” e Azerbaigian,
https://www.youtube.com/watch?v=0wdzdqi2Rvw
o fra “Iran” e Pakistan,
https://t.me/parstodayrussian/190237
o fra Marte e Gallipoli, sulle note di “aria caddhipulina canta canta...”
Uomo immagine che può tranquillamente affermare che il Capo di Stato del Paese più grande del mondo, in termini di popolazione, gli ha PERSONALMENTE garantito che “non succederà più” (certo, e con Claudia Mori di sottofondo...) che comprerà petrolio o gas russo.
https://t.me/ZeRada1/27342
Con immediata SMENTITA del portavoce del Ministro degli Esteri indiano Randhir Jaiswal
https://t.me/ZeRada1/27344
il quale, pensando di rivolgersi a persone dotate di raziocinio, ha sottolineato che un conto è DIVERSIFICARE il portafoglio fornitori, TRA CUI anche gli USA, e un altro è tagliare i ponti. Ma l’uomo immagine è già avanti, la diplomazia a colpi di bulldozer, gli stessi che tiran giù le case dei palestinesi nei territori occupati, non ammette tregua.
Nuove imprese lo chiamano. Per esempio, il premio nobel per la pace che, dopo avergli dedicato il premio, che se avesse potuto si sarebbe disarcivescoviscontantinopolizzata seduta stante e lo avrebbe arcivescoviscostantinopolizzato lei stessa con le sue manine, lo invoca a far la guerra al suo Paese per “portare la pace”:
https://edition.cnn.com/2025/10/15/americas/venezuela-machado-trump-maduro-latam-intl
E lui non perde tempo, si tira su la patta, petto-in-fuori-pancia-in-dentro-mascella-in-alto e via, più veloci della luce ad “autorizzare operazioni sotto copertura in Venezuela”
https://t.me/parstodayrussian/190236
In attesa di una nuova Operación Gedeón, che speriamo vada a finire come la prima.
Soprattutto, però, occorre “portare la pace” in Ucraina. E siccome i Tomauòc e i Torelli non bastano, pronta UNA NUOVA OFFENSIVA!
https://t.me/ZeRada1/27342
“Это просто феноменально. Наступление! Мало нам одного "контрнаступа"!” Ovvero: “è semplicemente fenomenale. Offensiva! Non ci bastava la ‘controffensiva’”, commenta laconicamente il canale ucraino Zerada.
Quindi una nuova OFFENSIVA, funzionale
- lo ripetiamo alla nausea, al portafoglio padronale per questo nuovo giro di commesse pronte a entrargli nel bilancio, magari ancora già di quest’anno,
- AL MANTENIMENTO DEL REGIME ATTUALE AL POTERE, IVI COMPRESA LA REPRESSIONE IN ATTO:
1. GIRO DI VITE INTERNO ALLE STESSE FORZE ARMATE, EPURATE A OGNI LIVELLO NON IN BASE AI RISULTATI SUL CAMPO, MA ALLA FEDELTA’ A SYRSKIJ, OVVERO ZE-ERMAK. UNA NUOVA VERTICALE DI COMANDO (Сырский выстраивает внутри ВСУ жесткую вертикаль подчинения, так как ситуация на фронте нестабильна, а полевые командиры отказываются от мясных штурмов Главкома):
https://t.me/rezident_ua/27775
Anzi, sinceramente dei risultati sul campo non interessa nulla a nessuno. I comandanti che SI RIFIUTANO di entrare nel tritacarne di KRASNOARMEJSK, che ormai è frammentato a sua volta in sacche sempre più piccole dove i soldati vengono metodicamente annientati,
https://t.me/legitimniy/21036
rispondono a una logica elementare di sopravvivenza, loro e dei loro uomini. Il problema è che Syrskij risponde a ben altre logiche e ha bisogno di carnefici ai livelli di comando che facciano ESATTAMENTE ciò che ordina loro. Da cui le epurazioni e rimozioni in corso.
2. GIRO DI VITE INTERNO ALLA STESSA POPOLAZIONE, CON COSCRIZIONE OBBLIGATORIA DA ABBASSARE GRADUALMENTE, PER IL MOMENTO A 22 ANNI
https://t.me/rezident_ua/27776
FINO A SCENDERE ULTERIORMENTE.
3. E fa niente che nel Paese ormai regni il caos, con i militari che non solo fanno il bello e il cattivo tempo nell’esercizio delle loro funzioni, ma anche fuori servizio. Aumentate le estorsioni e gli omicidi a opera di militari ai danni dei civili che dicono di proteggere.
+50% degli omicidi denunciati in TRE mesi ai danni di civili a opera di militari (da 232 a 314), e
+200% per quanto riguarda le estorsioni denunciate. Non da ultimo, sequestri con riscatto (50.000 grivne nell’ultimo caso riportato, ai danni di un povero cristo, è l’equivalente di mille euro.. siamo ai lumpen-sequestri, ai sequestri straccioni)
https://t.me/rezident_ua/27774
Anzi, questo terrore è funzionale al giro di vite di cui al punto due.
Avanti così, avanti tutta: fino alla prossima commessa, pardon, fino alla prossima “offensiva” vittoriosa, ovvero fino a esaurimento scorte. Umane.
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************************************************************
15/10 ore 23:50 aggiornamento
VERSO CHERSON
Inauguriamo questa rubrica, segnalando che un altro isolotto sul DNEPR è tornato russo.
https://t.me/russkiypatriot0/24649
Come sottolinea Rozhin,
https://t.me/boris_rozhin/183386
niente di che. Nessuna liberazione di Cherson in vista, tuttavia assistiamo a una metodica espulsione dei natofascisti da tutti gli isolotti sul Dnepr, il che avviene contestualmente a un costante martellamento della riva destra e a incursioni di guastatori che sondano il terreno. Se è vero che ancora nulla bolle in pentola, è vero anche che l’acqua a scaldare è stata messa. E il fuoco acceso. Staremo a vedere.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Oggi canali ucraini confermavano gli ultimi avanzamenti russi,
https://t.me/the_military_analytics/25102
ma non solo, anche l’annientamento di una colonna di mezzi loro diretti a ŠACHOVO, segno che ormai quell’area si è trasformata in una trappola mortale dove neppure si riesce a entrare.
VERSO KRAMATORSK
Anche qui dopo anni di silenzio il fronte pare si stia riattivando. Non solo le avanzate a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi, ma anche un intenso fuoco di artiglieria sulle posizioni natofasciste (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/183420
sta preparando un’azione offensiva che pare, a questo punto, non molto lontana.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
Qui i russi avanzano verso sud, scavalcando gli ultimi avamposti tenuti dal nemico in città e puntando verso SADOVOE
https://t.me/Tatarinov_Rus/60524
posizione qui
https://divgen.ru/49.66702/37.59264/14
e qui
49.66702/37.59264
L’intento appare ormai chiaro esser quello di intrappolare l’intera area a est in una sacca. Staremo a vedere.
Aggiornamenti a seguire domattina.
***********************************************************************************************
15/10 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Come accennavamo stamane, si sta aprendo la possibilità di una sacca nella sacca a sud-est di KRASNOARMEJSK… I RUSSI LIBERANO NOVOPAVLOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3101
e SI DIRIGONO VERSO L’AREA SU CUI, A TRE CHILOMETRI E MEZZO DI DISTANZA, GLI STANNO VENENDO INCONTRO I LORO COMPAGNI. Se la cosa andrà a buon fine, e dalla cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/73963?single
vediamo che è pure il punto più sguarnito da questo punto di vista, l’accerchiamento non sarà solo operativo come ora, dove a un chilometro e mezzo, due di distanza, da qualsiasi parte ci si giri si vedono russi sulla strada che dalla parte nord di DIMITROV porta ai quartieri a sud, ma concreto.
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I russi liberano ANDREEVKA, sotto attacco da ieri (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3100
E con un ennesimo cambio di programma mettono in crisi i natofascisti che li aspettavano a sud, mentre ora si è aperto un varco a nord a tagliare la strada che da POKROVSKOE va a ISKRA a est. Varco senza fortificazioni (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73960?single
AHI SERVA ODESSA, DI DOLORE OSTELLO...
Nuova puntata nella telenovela Regime contro Truchanov. Quest’ultimo ha detto che non se ne va, che non ha passaporto russo, e… SI APPELLA AGLI STATI UNITI (SIC!) PERCHE’ SENTANO I RUSSI PERCHE’ VERIFICHINO ALLA LORO ANAGRAFE E CONFERMINO LORO CHE NON E’ PRESENTE NESSUN GENNADIJ TRUCHANOV…
https://t.me/RVvoenkor/101821
Tale “passaggio intermedio” si sarebbe reso necessario perché, dal momento che l’Ucraina non ha rapporti diplomatici con la Russia, serve un Paese – avvocati a stelle e strisce – che abbia rapporti diplomatici con la Russia e che possa fare richiesta…
Nel frattempo, il regime non ha perso tempo e ha trasferito tutti i poteri al capo della milizia locale, tale Sergej-Lysak-generale-di-brigata-tuttattaccato, banderista di provata fede sin dalla ATO del 2014 (foto qui):
https://24tv.ua/ru/kto-takoj-sergej-lysak-biografija-obrazovanie-sluzhba-v-sbu-chto-izvestno_n2933822
In tutto questo, la stampa che fa riferimento all’ex(?) sindaco di Odessa, ha dichiarato FALSO il documento relativo al presunto passaporto di Trichanov, ovvero un bel fotosciòp:
https://t.me/ZeRada1/27334
e qualcuno di loro è arrivato a incolpare di questo falso… udite udite… i russi (является результатом активных действий России против действующего мэра)
A proposito di russi: chiamati in causa per verificare se il Trichanov risulti iscritto alla loro anagrafe oppure no, si sentono ora come in quei concorsi televisivi fra ristoranti dove, dopo essersi scannati per bene, è il presentatore-giudice ad avere l’ultima parola, se “confermare o ribaltare il risultato”… e, per il momento, restano sul divano a godersi lo spettacolo d’arte varia messo in piedi, gratuitamente e senza pubblicità, da questi cialtroni. A proposito, chiedo scusa al poeta ovunque egli sia... se mi è uscita questa vergognosa sinapsi, ma sulla seconda e sulla terza strofa ci siamo proprio:
Ahi serva Odessa, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
15/10 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
CONFERMATO L’INGRESSO A DIMITROV DA EST DEI RUSSI, DA DUE PUNTI COME INDICATO IN CARTINA:
https://t.me/frontbird/26912
Quello più a sud, tra l’altro conduce all’ennesima via di comunicazione che, se tagliata,
posizione qui
https://divgen.ru/48.28162/37.26918/13
e qui
48.28162/37.26918
porterebbe a isolare completamente la parte sud della città, dove i natofascisti hanno approntato una linea di difesa per i russi provenienti da sud e sud-est… ma non da nord. Inoltre, tagliata la strada, i russi potrebbero anche proseguire verso sud-ovest, ricongiungersi coi loro compagni e creare l’ennesima sacca. E non di piccole dimensioni. Staremo a vedere.
POTERE ASSOLUTO: MEGLIO, L’ILLUSIONE DELLO STESSO
Il tandem Ze-Ermak ha trombato ieri il sindaco di Odessa. Lo ha fatto nel modo peggiore, PRIVANDOLO DELLA CITTADINANZA UCRAINA. Motivo: Gennadij Leonidovich TRUCHANOV, classe 1965, nato e cresciuto a Odessa... è in possesso di un passaporto russo! DA SEMPRE (qui la documentazione dell’ultimo rinnovo, datato 2011, da cui si vedono rinnovi che consentono di risalire al 1997, il primo “russo” in continuazione a quello sovietico scaduto)
https://t.me/informpolitika/10070
Truchanov nega di essere in possesso di passaporto russo, ovvero essere cittadino russo: tutto falso, tutta una montatura. Truchanov che NON E’ uno stinco di santo. Truchanov uomo del regime dal 2014 sindaco. Truchanov che ha schivato, nel 2014, la Strage alla Camera del Lavoro, essendo eletto poco dopo, ma che fu coinvolto appieno in un altro incendio, nel 2017, che interessò un campo estivo con dentro 150 bambini: tre dei quali morirono.
https://www.mk.ru/politics/2025/10/14/zelenskiy-prikazhet-vyvezti-trukhanova-v-rossiyu-pochemu-odessity-ne-lyubyat-svoego-gradonachalnika.html
Truchanov intorno a cui aleggia la stessa parola che aleggia intorno a KLICHKO (sindaco di Kiev), KIM (Sindaco di Nikolaev), FILATOV (Dnepropetrovsk) e altri: KORRUPCJA.
Truchanov che, tuttavia, come Klichko e Filatov non è uomo di Ze-Ermak. E che il tandem cerca da anni di trombare, fino a oggi, PER RIPRISTINARE UNA VERTICALE DI POTERE CHE METTA AL SICURO EVENTUALI “BATTITORI LIBERI” DA COLPI DI TESTA LORO E DEI FEUDI DA LORO CONTROLLATI.
Una epurazione che viene da lontano, come da questa breve cronostoria:
07/12/2022: il regime di Kiev cominciava a far piazza pulita dei “sindaci”, partendo da ARTOSHENKO a Chernigov. Sindaco eletto con l’85% dei voti. Troppo pericoloso. In tale occasione si cominciano a fare i nomi delle prossime teste da tagliare, tra cui Truchanov.
https://t.me/ZeRada1/11321
05/01/2023: parte la polemica per la rimozione dei monumenti intitolati a “russi” a Odessa. Il regime dà la lista a Truchanov, Filatov, e tutti gli altri sindaci. Rimozione come atto di fedeltà al regime.
https://t.me/legitimniy/14485
09/05/2023: Truchanov torna nel mirino del “cerchio magico”, che cerca un pretesto per farlo fuori.
https://t.me/rezident_ua/17678
31/07/2024: Truchanov dice NO a ulteriori rimozioni di monumenti, perché gli stessi avrebbero “fatto di Odessa un brand mondiale” (делало Одессу мировым брендом... sic!)
https://t.me/ZeRada1/20779
Questo, commenta Zerada, in un momento dove i Te-Tse-Ka di Odessa sbattono al fronte cittadini odessiti, suona di macabra presa in giro. Stiamo parlando di natofascisti, non a caso. Che si scannano tra di loro usando i monumenti come pretesto.
20/09/2024 Il regime di Kiev riafferma la propria autorità sul sindaco “dissidente” e dice che van tirati giù...
https://t.me/legitimniy/18735
04/12/2024 … finché anche il consiglio comunale vota la rimozione di monumenti, alcuni dei quali patrimonio UNESCO.
https://t.me/legitimniy/19135
09/12/2024 Truchanov chiede PUBBLICAMENTE fondi al governo centrale lavandosi le mani in caso di mancato arrivo per lo stato di degrado degli IMMOBILI PUBBLICI:
https://t.me/legitimniy/19158
Neanche un anno dopo, una violenta alluvione avrebbe provocato una catastrofe con tubature saltate, immobili allagati, e purtroppo dei morti. La cui prima colpevole, denunciavano gli odessiti stessi, era sempre quella: INCURIA e ABBANDONO. Soldi chiesti, soldi arrivati, lavori zero, o di facciata. Come da migliore tradizione.
11/04/2025 Disegno di legge del regime che PROIBISCE AI SINDACI DI ANDARE OLTRE IL DOPPIO MANDATO vita natural durante, non più di due e basta, a prescindere da pause, intermezzi per rompere la continuità:
https://t.me/rezident_ua/25935
https://t.me/rezident_ua/25995
Fuori tutti in un colpo solo, e senza pretesti. Anche perché KLICHKO è intoccabile in quanto finito sotto l’ascella protettiva dei tedeschi.
https://t.me/legitimniy/21027
E in quanto uomo di Berlino, Kiev non può fargli nulla. Ma anche FILATOV e TRUCHANOV si atteggiano sempre più a “signori della guerra” locali.
13/10/2025 Kiev dà l’ultimatum a TRUCHANOV: abbiamo qui il passaporto russo che ti priva della cittadinanza ucraina. Via la cittadinanza, via non solo la tua carriera politica, ma via i tuoi conti in banca, via tutto. Sei finito. A meno che… non diventi nostro uomo e fai tutto quello che diciamo noi:
https://t.me/legitimniy/21021
14/10/2025 Kiev decide che è meglio non rischiare
https://t.me/legitimniy/21027
e pertanto colpisce il primo per educare gli altri. Prossimi Filatov e Klichko?
https://t.me/rezident_ua/27768
Infine, tutto questo “attivismo” nel purgare i potenziali concorrenti è anche leggibile in chiave PRE-ELETTORALE. Da cui è possibile capire anche come mai Mascellone Zaluzhnyj sia da anni sotto l’ascella protettiva di Londra e al sicuro a Londra. Mascellone che oggi è veramente intoccabile.
Il regime di Kiev cerca di
- rafforzare la verticale del potere (assoluto)
- fare terra bruciata di ciò che non può sottomettere perché non possa guastare il “regolare svolgimento democratico” di elezioni chiamate a gran voce dagli stessi padroni e viste come sempre più imminenti.
Ma il potere gli sguscia sempre più dalle mani. Nonostante reprimano, epurino, cerchino di ingabbiarlo e assicurarlo al proprio controllo, la loro nave sta affondando. E tutti stanno cercando di smarcarsi e individuare nuovi carri su cui salire. La purga di ieri non è una dimostrazione di potere assoluto, ma dell’illusione del regime di detenerlo. Oltre che della sua sempre maggiore fragilità.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
14/10 ore 22:00 aggiornamento
FRA VOLČANSK E KUPJANSK
I RUSSI AVANZANO A VOLČANSK E DINTORNI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3099
L’idea strategica di fondo è quella di raggiungere la strada poco più a sud-est, tagliarla e, possibilmente, avanzare ulteriormente per raggiungere e tagliare anche l’altra strada che, in questa specie di “λ”, costituisce l’altra gamba e l’unica fonte di approvvigionamento rimasta per un’intera area a nord. A quel punto, sempre più difficile da tenere.
Sempre in quest’area, molto più a sud, i russi avanzano cercando di chiudere un’ennesima sacca e ricollegarsi a KUPJANSK da nord (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3098
Nel frattempo, ordinata l’evacuazione di quaranta centri abitati limitrofi a KUPJANSK:
https://t.me/RVvoenkor/101779
La paura che possa cadere da un momento all’altro, ai natofascisti, fa novanta.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
ORA NON SOLO A KRASNOARMEJSK, MA ANCHE A DIMITROV! I russi hanno raggiunto le prime case proseguendo lungo la strada da BALAGAN liberata (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/28007
combattimenti in corso.
Aggiornamenti a seguire domattina.
**********************************************************************************************
14/10 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI LIBERANO BALAGAN (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3096
e si portano anche qui alle porte di DIMITROV. L’attacco avverrà, molto probabilmente, anche da qui, una volta superata l’ultima linea difensiva (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73930?single
a ridosso della quale si sono portati coi combattimenti. Dimitrov sarà attaccata da più direzioni, come mostra questa cartina:
https://t.me/RVvoenkor/101748
Combattimenti che invece SONO INIZIATI A SHACHOVO
https://t.me/beard_tim/27999
a nord-est di Krasnoarmejsk in quella che, di fatto, è divenuta l’ennesima trappola mortale per i natofascisti in arrivo, puntualmente raggiunti da FAB e artiglieria pesante. Come sottolinea il canale ucraino Rezident: “Gli esperti notano come le forze russe su questa parte di fronte non tentino di formare “sacche”, ma PRENDANO METODICAMENTE POSIZIONE PER FORMARE ZONE DI CONTROLLO DI FUOCO”
Эксперты также отмечают, что российские силы на данном участке фронта не играют в «котлы», а методично захватывают пространство и формируют зону огневого контроля.
https://t.me/rezident_ua/27764
Da cui annientare i “rinforzi”, come è accaduto sinora. Fino a esaurimento. Allora, Shachovo probabilmente tornerà a chiamarsi Oktjabrskoe.
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I soldati natofascisti mollano ALEKSEEVKA, sopra VERBOVOE
posizione qui
https://divgen.ru/47.91975/36.39216/14
e qui
47.91975/36.39216
e riparano a VOL’CHE, dove cercheranno di bloccare i russi nella loro avanzata verso nord a tagliare la strada fra POKROVSKOE e GAVRILOVKA.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
14/10 ore 08:30 aggiornamento
SE LA CATASTROFE DEMOGRAFICA SMETTE DI ESSERE UN PROBLEMA
Parliamoci chiaro. Per il Capitale, che non è la spectre ma una semplice sommatoria di vettori padronali che remano tutti nella stessa direzione, ovvero quella contraria alla nostra, la questione demografica non è mai stata un problema “di per sé”. Anche quando non era ancora stata inventata la spoletta a vapore, a nessuno dei “conquistadores” è mai fregato un accidente del fatto che, stipando navi su navi come carri bestiame (e un tempo sui libri di storia mostravano anche gli “schemi di carico” per ottimizzare anche gli spazi più stretti), si sarebbe spopolata l’Africa. Idem con patate a quelli delle piantagioni di cotone un po’ più in su e qualche secolo dopo. Lo stesso, si potrebbe dire per il nostro meridione dal 1861 e per un secolo abbondante. La manodopera serve “dove serve”, cosa accade dove la si recupera per collocarla “dove serve” non è un problema del padrone.
Questo excursus sui prodotti storicamente migliori del “giardino” da difendere dalla “barbarie” del resto del mondo, ci permette di individuare, mutatis mutandis e con anche due bei guanti in lattice da corso HACCP superato con successo per maneggiarla, non la mutanda latina bensì un’analogia fra quanto accaduto nel continente americano secoli addietro e cosa sta accadendo nella martoriata terra d’Ucraina, candidata a “entrare nella UE” a questo punto vedremo come.
Nel primo caso, la storia è nota. Todorov ci ha scritto un saggio a dir poco illuminante: “La Conquista Dell' America. Il problema dell’altro”, dedicato “alla memoria di una donna maya divorata dai cani” e ancora disponibile in un archivio pubblico per pubblica consultazione:
https://archive.org/details/todorov-tzvetan.-la-conquista-dell-america-1992-2019_202408
In un’epoca, Yourcenar insegna, dove ancora si finiva sul rogo per eresia, a fare da filtro ideologico per giustificare il genocidio dei popoli atzeco, incas, maya vi fu anche la disputa teologica sulla dotazione o meno di “anima” da parte degli indios: parliamone... e mentre si discute, nel dubbio, sterminiamoli tutti.
Sterminarli tutti, o come fecero un po’ più in su (e fanno i sionisti oggi), anche solo buona parte e chiudendo la restante nella riserva. Ottenuta la “pace” (e non dubito che anche a Cortès eressero a suo tempo monumenti, il Nobel non c’era ancora...), resta il problema che il “conquistador” ha bisogno di colmare il vuoto da lui stesso creato ovvero, di manodopera da sfruttare. Ovvero, di schiavi. E li ottiene spopolando a sua volta l’Africa.
Tutto questo, notiamo, con l’opposizione debole, insufficiente, tardiva, inevitabilmente soffocata delle popolazioni vittime di tale sterminio. Todorov dedica molto spazio alla trattazione, allo studio di questo argomento. Argomento estremamente complesso, che coinvolge un’enormità di sfaccettature e debolezze su ogni piano, materiale e ideologico, da cui una parte trasse vantaggio e su cui spinse fino al compimento della propria strategia di distruzione: dedicato a chi non ha ancora ben compreso che non sempre “chi tace, acconsente”; specialmente, oggi; guarda caso, spostandoci in Ucraina.
Ucraina il cui problema demografico non nasce nel 2022. E nemmeno nel 2014. Dall’inizio del secolo, infatti, assistiamo a un fenomeno migratorio costante, essenzialmente femminile, di migranti collocate come badanti e donne di casa. È da decenni che l’Ucraina campa, in buona parte, sulle loro rimesse. Ed è stato grazie a loro se, dall’inizio della SVO a oggi, mariti, padri, cognati, cugini e via discorrendo per tutti i gradi di parentela, in fuga dalla coscrizione obbligatoria, han potuto trovare qui un alloggio e, possibilmente, una nuova collocazione in grado di superare lo scoglio, sempre più imminente, della scadenza del permesso di soggiorno per “protezione internazionale”.
Già allora, quindi, non si era di fronte a una catastrofe demografica come quella attuale, ma a un ENORME problema demografico. Quello sì. Qualche dato, semplicissimo, sulla popolazione:
USSR – 1979: 49,755 milioni
USSR – 1989: 51,707 milioni
Ucraina – 1998: 49,973 milioni
Ucraina – 2001: 48 milioni
Ucraina – 2003: 47 milioni
Ucraina – 2014: 45,245 milioni
Ucraina – 2014 (senza la Crimea): 42,759 milioni.
https://dzen.ru/a/ZVS-0X0SMmktRLOL
Ucraina – 2019 (censimento elettronico senza quindi la partecipazione di DNR et LNR): 37,3 milioni
https://ria.ru/20250919/naselenie-2043040686.html
Gli oltre sei milioni di ucraini, e non perché migranti, ma PERSI, dal 1989 a inizio 2014 (Crimea inclusa), AVREBBERO DOVUTO RAPPRESENTARE UN PROBLEMA DEMOGRAFICO ENORME. Se in altri contesti SEI MILIONI è un numero che si evoca a ottant’anni di distanza, qui non importa a nessuno.
Non era un problema, infatti, nel CAPITALISMO DI RAPINA POST-SOVIETICO che, se in Russia aveva trovato in El’cyn il suo picco massimo e nei decenni successivi una forte opposizione, in Ucraina era proseguito indisturbato anche nei decenni successivi. E per capitalismo da rapina intendiamo, nel ruolo di saccheggiatori, non solo gli oligarchi locali, ma anche quelli d’importazione. Così come nel ruolo di saccheggiati, un popolo derubato delle proprie risorse, l’ultima delle quali è stata sé stesso.
La donna di famiglia badante all’estero pensava a lavorare e a mandare i soldi, non certo a fare un secondo, o anche un primo figlio. Magari oltre che lavorare pensava anche a rifarsi una vita. In altre parole questi numeri ERANO SOLO LA PUNTA, VISIBILE, DI UN ICEBERG BEN PIU’ PROFONDO. I CUI STRASCICHI SI SAREBBERO, GIA’ COSI’ E VOLENDO RISOLVERE REALMENTE IL PROBLEMA, FATTI SENTIRE PER MOLTI ANNI A VENIRE. Un esempio: se ne stanno accorgendo i cinesi con la loro politica del figlio unico. Ora che i soldi li danno non più per NON fare figli, ma per farli, come mi confessava in uno sfogo un signore un po’ di tempo fa, tutti hanno altro di meglio a cui pensare… i problemi demografici non sono del tipo “acceso / spento”, comportano dinamiche che si trascinano per generazioni, ad andar bene.
Ma stiamo parlando del nulla. Perché ai padroni europei le badanti ucraine facevano comodo. E se si rompono famiglie, tenute insieme solo dalle loro rimesse, o divorziano proprio, non era un loro problema. Mors tua, vita mea. Men che meno lo è ora, un problema.
A oggi (SETTEMBRE 2025), la popolazione ucraina residente in Ucraina è scesa DRAMMATICAMENTE a 28,7 milioni di persone:
https://ria.ru/20250919/naselenie-2043040686.html
Gli altri, tolto un milione di soldati finiti nel tritacarne, e stando larghi altrettanti di tendenza già in corso nascite meno decessi naturali, son scappati in questi anni tutti all’estero, sia famiglie intere in tronco, sia ricongiungimenti familiari a chi era già residente all’estero. Gli ultimi, in ordine di tempo, i ragazzi dai 22 ai 25 anni a cui Zelenskij ha aperto le gabbie dopo le mini-maidan di agosto. NON E’ DETTO CHE CHI ORA E’ ALL’ESTERO, A CONFLITTO TERMINATO, RITORNI. ANZI: chi si è rifatto una vita, chi ha trovato un lavoro, chi farebbe anche la fame pur di non tornare. TUTTI, sottolineo, tutti, i canali ucraini critici del regime oggi temono, che chi si è sistemato è più facile che non torni più.
A MAGGIOR RAGIONE SE CONSIDERIAMO
- NON UNA PACE CULMINANTE CON LA KAPITULACIJA DEL REGIME DI KIEV E DI UN NUOVO GOVERNO CHE RINUNCIA ALLA NATO, A RIARMARSI, A FAR LA GUERRA – IBRIDA/SIMMETRICA/ASIMMETRICA/LISCIA/GASSATA – ALLA RUSSIA, E MAGARI TORNA A COOPERARE ECONOMICAMENTE,
- MA UNA “PACE” PIU’ SIMILE A UN “MINSK-3” DOVE SOTTOBANCO CI SI RIARMA E SI RIPARTE. In questo caso, la MOBILIZACIJA non si fermerebbe. Anzi, si preparerebbe nuova carne da cannone. Comprensibilmente, eventuali ritorni rimarrebbero ancor più ipotetici.
Consideriamo quindi chi c’è ATTUALMENTE e non chi ci potrebbe essere: 28,7 milioni di persone dai 51,7 del 1989. VENTITRÉ MILIONI DI ABITANTI IN MENO. Neanche sei, ventitré.
Una catastrofe demografica senza precedenti. L’Ucraina in 36 anni ha perso da sola tanti abitanti quanti ne ha persi l’URSS nell’intero secondo conflitto mondiale. Ma questo, evidentemente, non è un problema.
I Te-Tse-Ka ora non si limitano più a rastrellare nelle strade ma passano casa per casa (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60452
E non serve mandato, non serve nulla. Fanno irruzione, trascinano per terra il malcapitato fino al furgone e partono. Il poliziotto che li accompagna piglia, sale in macchina, si lascia anche firmare la targa, e se ne va. Nessuno li citerà in giudizio, LA LORO AZIONE ORMAI E’ AL DI SOPRA DELLA LEGGE, di qualsiasi legge che non sia la loro:
https://t.me/legitimniy/21022
Al punto che LA RISPOSTA SIMMETRICA ELABORATA DAL POPOLO UCRAINO CONTRO IL REGIME non ha mancato di farsi sentire. Quelli che seguono sono dati ufficiali (OVVERO DOVE E’ STATA FATTA DENUNCIA), che come quelli della questura nelle manifestazioni vanno moltiplicati. Ma già così FANNO RIFLETTERE:
febbraio 2022 – settembre 2024
mancato rientro in caserma: 59.606
disertori: 29.521
febbraio 2022 – settembre 2025
mancato rientro in caserma: 235.646
disertori: 53.954
https://t.me/ZeRada1/27323
Ma va tutto bene, Zelenskij anzi parla con orgoglio del figlio che va sempre in giro in uniforme e non vede l’ora di aver l’età giusta per ammazzare russi:
https://t.me/ZeRada1/27310
Anzi… va tutto benissimo. IL PRESIDENTE DELLA SCUOLA DI ECONOMIA DI KIEV TIMOFEJ MILOVANOV ha dichiarato IERI: “PREPARATEVI ALLA NUOVA UCRAINA. 10 MILIONI DI MIGRANTI” (Миллионов 10 [трудовых мигрантов]. Готовьтесь к новой Украине. Если мы сами не научимся быть умнее, будем импортировать не десятками тысяч, а миллионами. В основном на рабочие профессии. Посмотрите, сколько у нас пенсионеров, посчитайте соотношение между теми, кто работает, и теми, кто вышел на пенсию. Это критично)
https://tass.ru/ekonomika/25333605
Quando il problema demografico non è più un problema… e la manopera in eccesso la fornisce direttamente l’UE. Magari dai suoi centri di permanenza temporanea. C'è sempre un serbatoio di lavoratori/servi/schiavi a cui attingere.
Ogni giorno, a Leopoli, alle nove in punto la città si ferma per un minuto di silenzio (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/60441
Andrebbe cambiato l’oggetto di quel minuto di silenzio.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
13/10 ore 22:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI RIPIANANO COMPLETAMENTE LA SACCA DOVE I NATOFASCISTI, CONTRATTACCANDO, ERANO RIUSCITI A PENETRARE con lo scopo di tagliare in due il cuneo d’attacco russo. Col risultato che, invece di accerchiare e creare una sacca, alla fine gli accerchiati erano loro (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3091
L’area riconquistata comprende una strada molto importante per collegare nord e sud di questo cuneo d’attacco. Di conseguenza, anche l’azione offensiva ne trarrà ben presto benefici consistenti.
Un altro punto che, saltando, agevolerà notevolmente la logistica delle forze armate russe, è ŠACHOVO, proprio per questo tenuto coi denti dai natofascisti. Oggi i russi si sono notevolmente avvicinati allo stesso da EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3093
sfondando l’ultima linea di difesa approntata dai natofascisti (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73902?single
Ci sono serie possibilità che ŠACHOVO presto torni a chiamarsi OKTJABRSKOE.
Guardando a nord-est, vediamo KRAMATORSK. Oggi anche proveniendo da sud-est della stessa i russi si sono avvicinati (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3090
KRASNOARMEJSK È COMPLETAMENTE SCAVALCATA E I RUSSI STANNO TORNANDO AD AVANZARE VERSO L’ULTIMO BALUARDO DI DNR ANCORA OCCUPATA DAI NATOFASCISTI.
BATTAGLIA DI SEVERSK
I RUSSI ENTRANO A DRONOVKA, a nord di SEVERSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3092
Attacco da due direzioni e combattimenti già nel centro cittadino:
https://t.me/beard_tim/27992
Avanzano su entrambe le sponde del SEVERSKIJ DONEC. Una volta liberata DRONOVKA, i russi potranno tagliare l’accesso a SEVERSK da ovest. E attaccarla da una direzione dove difendersi sarà estremamente difficile. Ancor più di adesso.
Aggiornamenti a seguire domattina.
**********************************************************************************************
13/10 ore 13:30 aggiornamento
FRA KUPJANSK E KRASNYJ LIMAN
Mentre la deputata della Rada Bezuglaja ormai dà KUPJANSK per persa,
https://t.me/RVvoenkor/101687
e più a sud i droni attaccano già mezzi natofascisti a OSINOVO
https://t.me/beard_tim/27986
ancora più a sud i russi avanzano verso il fiume OSKOL, liberando BOROVSKAJA ANDREEVKA, paesino a sette chilometri dalla riva destra del fiume.
https://divgen.ru/event/3089
e cercano, in questo modo, di affiancare la liberazione di KRASNYJ LIMAN, che si trova più a sud ancora, all’intera riva destra del fiume posta a nord della stessa.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI AVANZANO VERSO GRISHINO
https://t.me/operator_ak12/12374
(posizione qui
https://divgen.ru/48.32569/37.0789/13
e qui)
48.32569/37.0789
Ovvero, si muovono per tagliare l’unica strada non ancora fisicamente tagliata rimasta. Strada già tenuta sotto controllo così come sono sotto controllo tutte le strade che da KRASNOARMEJSK portano a DIMITROV (https://t.me/operator_ak12/12374), isolate quindi entrambe l’una dall’altra.
DIMITROV DOVE OGGI I RUSSI SONO RIUSCITI A ENTRARE: combattimenti in corso nelle prime strade a est.
https://t.me/voenkorKotenok/68124
“THE £1M MAN” (“DONA, DONA... DUE PENNY ANCHE TU”)
Così il GUARDIAN chiama BORIS JOHNSON: “l’uomo da un milione di sterline”
https://www.theguardian.com/politics/2025/oct/10/the-1m-man-why-did-boris-johnson-take-his-donor-to-ukraine
E la notizia è da giorni che circola sia sui canali russi che su quelli ucraini, che ovviamente su quelli britannici:
https://t.me/beard_tim/27977
https://t.me/ZeRada1/27304
https://sonar21.com/did-boris-johnson-take-a-bribe-to-keep-the-war-going-in-ukraine/
Qui… non è degna di nota, ovviamente:
- Un primo ministro di un Paese straniero che straccia in faccia al presidente fantoccio locale accordi di cessate il fuoco appena firmati, e molto più stabili di quelli salutati oggi,
- sempre lo stesso primo ministro che riceve da una figura quantomeno “controversa” come Christopher Harborne
(“MAGGIORE AZIONISTA DELLA QINETIQ, AZIENDA PARTE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE BRITANNICO CHE FORNISCE DRONI E ROBOTICA ALL’UCRAINA”, oltre che smanacciare in criptovalute: “He is the largest single shareholder in QinetiQ, a UK defense firm supplying drones and robotics to Ukraine, and holds stakes in cryptocurrency ventures like Digifinex (parent of Bitfinex and Tether)”)
- registrato agli eventi a cui è chiamato come CONSIGLIERE, UFFICIO DI BORIS JOHNSON (“adviser, Office of Boris Johnson”)
- una “donazione” da un milione di sterline (perché? Perché te lo meriti! Non è un appartamento vista Colosseo a tua insaputa… ma è il pensiero che conta!) datata NOVEMBRE 2022,
- sempre lo stesso primo ministro che se lo porta in viaggio premio a Kiev a settembre 2023,
(“In September 2023, Harborne accompanied Johnson on a two-day trip to Ukraine, including meetings with President Volodymyr Zelenskyy at the Yalta European Strategy forum in Kyiv and Lviv Mayor Andriy Sadovyy in Lviv. ”)
ovvero nel Paese di quello a cui ha stracciato gli accordi di pace, dicendogli: “si va avanti”
- sempre lo stesso primo ministro che, nel corso del viaggio premio, partecipa insieme allo Harborne E SOLO CON LUI (“Boris and Chris only”) a riunioni ai massimi livelli (“closed meeting at a military-tech R&D center”)
- con la sua ditta QINETIQ che a gennaio dello stesso anno aveva staccato una COMMESSA DA OTTANTA MILIONI DI STERLINE (QinetiQ secured an £80 million UK MoD contract in January 2023 for Ukraine-related tech)
- il tutto, reso pubblico nei cosiddetti “Boris files”, hackerati e raccolti qui:
https://ddosecrets.com/article/boris-files
dove, rovistando tra i 1800 documenti, si trova riferimento, oltre che a due cene a Singapore, a una riunione di trenta minuti sull’Ucraina a Gennaio 2023 e a momenti regolari di discussione sull’Ucraina: (Leaked files reveal two dinners in Singapore, a 30-minute “Ukraine briefing” meeting in January 2023, and regular “Ukraine readouts.”)
… TUTTO QUESTO NON E’ QUALCOSA CHE POSSA FAR NOTIZIA! CERTO CHE NO! Specialmente se l’amichetto dichiara di aver donato un milione di sterline “SENZA ASPETTATIVE DI RITORNO PERSONALE” (Harborne’s representative stated he had “no expectation of personal gain”).
E questa, compagni, è una lezione per tutti noi. Non è stata prolungata una guerra dove accordi di cessate il fuoco erano già stati firmati a Istanbul fra le parti PER FINI ESTRANEI AL CESSATE IL FUOCO IN SE’! No… E il complesso militare industriale si è ritrovato COSTRETTO a vendere armi, proprio quando stava riconvertendo tutta la sua industria in aratri e trattori! E capi di Stato e padroni si sono trovati con le mani legate”! E un dono in amicizia è stato male interpretato dalle solite malelingue che fanno il gioco del nemico! Anzi, al soldo del perfido nemico!
E ora per penitenza, miscredenti e malpensanti (che non sono i lavoratori di Malpensa), tutti insieme, per almeno dieci volte di seguito… “La vecchietta è sempre laggiù / Dona, dona, due penny anche tu / Va' da lei con tanto amor / Dona, dona... dona di cuor”.
E vediamo se Mary Poppins fa il miracolo...
Aggiornamenti a seguire.
**********************************************************************************************
13/10 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KUPJANSK
CONFERMATO QUANTO IPOTIZZAVAMO QUALCHE GIORNO FA. Come ci mostra questa cartina,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60361
i russi hanno passato il fiume OSKOL a sud di Kupjansk puntando verso SENKOVO e verso nord. Lo scopo, evidente, e lo sarà ancor più liberata KUPJANSK a nord, è ricongiungersi a metà strada e formare una sacca. A questo punto enorme, e che vanificherebbe di colpo un’intera serie di linee difensive approntate sulla riva sinistra del fiume OSKOL lungo parecchi chilometri. Oltre che imprigionare, a questo punto, migliaia di soldati natofascisti senza alcun’altra prospettiva che non sia la resa incondizionata, o la morte. Lo spettro di una nuova DEBAL’CEVO (2015) aleggia su questa linea di fronte. Staremo a vedere.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I russi entrano a NOVOSELOVKA, sulla riva destra del fiume NETRIUS:
https://t.me/beard_tim/27980
Combattimenti in corso.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I NATOFASCISTI PERDONO TERRENO A RODINSKOE, sotto attacco da ieri:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60362
La loro incapacità di tenere non è un bel segnale. “Сподівайся на краще, але готуйся до гіршого”, così conclude un soldato ucraino la sua disamina della situazione sul campo:
https://t.me/RVvoenkor/101675
Ovvero, “speriamo in meglio, ma prepariamoci al peggio”. Legitimnyj commenta questo scritto
https://t.me/legitimniy/21019
rincarando la dose, ovvero aggiungendo che questo calderone dove i natofascisti son stati cucinati a fuoco lento ha prodotto, in due mesi, migliaia di morti e di mezzi distrutti, ricordando il tempo medio di sopravvivenza di un soldato appena arrivato che è di tre-quattro giorni, e sottolineando il fatto che manca poco alla formazione di una sacca enorme, che significherebbe una disfatta ben maggiore di quella di cui parlavamo poc’anzi nelle brulle terre a est del fiume Oskol. La formazione di una sacca comporterebbe tempi di ritirata ancora maggiori, il cosiddetto EFFETTO DOMINO che, specialmente in questo frangente, pare sempre meno utopico, sempre meno confinato agli incubi del comando natofascista; al contrario, prende sempre più forma nella piega che stanno assumendo le azioni sul campo.
PARLI COME BADI! ANCORA UNA VOLTA, E STAVOLTA PER DAVVERO, SEMPRE IN UN VAGONE LETTO...
C’è che gli ucraini nati parlando russo, cresciuti parlando russo, e che in treno si sentono apostrofare perché si stanno guardando un film nelle cuffie… ma in russo, ORMAI ALZANO LA TESTA! La scena è stata filmata,
https://t.me/Tatarinov_Rus/60357
addirittura montata e quindi pubblicata dalla ucraina di lingua russa smanettona vittima dell’ennesima aggressione verbale perché “scoperta” dalla passeggera dirimpettaia a far quello che ha sempre fatto per una vita.
A me ha fatto venire in mente un’altra scena… quella che nel film, improvvisata da due geni della commedia dell’epoca, andava avanti per dieci minuti seguendo il testo qui sotto come canovaccio e andando poi a sentimento:
https://tototruffa2002.it/galleria-multimediale/gli-sketch-di-toto/il-vagone-letto.html
Tragedia e commedia: la linea di confine è sottile. Il regime di Kiev ha generato mostri. Mostri che nascono coi piedi d’argilla e che saranno spazzati via insieme al regime che li ha generati, come certe idiozie nostrane di fine secolo dove personaggi, gli stessi che oggi manipolano rosari nelle piazze, all’epoca provavano a manipolare i fondamenti di un dialetto che a malapena conoscevano. In entrambi i casi, il grottesco fa da contorno a questi nuovi mostri, sia pure a diverse latitudini, è molto simile. Provoca una risata che non è bella, liberatoria, come quella del vagone letto di Totò: è una risata che vira sull’ironico, mescolandovi però, al contempo, elementi rabbiosi, di delusione e persino compassionevoli, per i mentecatti che fanno crociate sulla lingua in un Paese nato plurilinguistico o per gente che fatica a ricordarsi il padrenostro ma in pubblico, se potesse, tornerebbe alla messa in latino.
Morale… in un vagone letto, farsi i fatti propri. E sarà più facili riconciliarsi coi propri simili, in attesa che i mostri dai piedi d’argilla crollino, insieme a chi li ha generati.
Aggiornamenti a seguire.
*********************************************************************************************
12/10 ore 22:30 aggiornamento
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI CALANO DA NORD AGGIRANDO DOBRYŠEVO E SI ESPANDONO CONTEMPORANEAMENTE VERSO OVEST E VERSO SUD-OVEST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3088
A difesa di Krasnyj Liman, da nord, ancora due linee fortificate (cartina qui)
https://t.me/divgen/73872?single
poggiate però sul nulla. Nessun centro abitato da sfruttare come bastione a perdere, come cemento armato già pronto dietro cui nascondersi. Peraltro, da dove sono arrivati ora alle prime case a nord, ci sono quattro chilometri. Solo quattro chilometri.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI CIRCONDANO RODINSKOE DA SUD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3087
ed entrano da EST, prendendo il controllo della Ulica PUŠKINA (ingrandimento qui che conferma quanto già riportato e amplia l’area di controllo per tutta la via, quindi anche nell’area sud nella prima cartina ancora in bianco)
https://t.me/beard_tim/27969
Procedono quindi da EST e da SUD strada dopo strada:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60319
La liberazione di RODINSKOE porterebbe i russi a chiudere fisicamente la sacca. Sacca che, vista la malparata, comincia a RESTRINGERSI, con un altro pezzo di difesa caduto a sud-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3086
Tuttavia, se la sacca fosse chiusa, si formerebbe un’area con migliaia di soldati bloccati dentro, futuri prigionieri di guerra come neanche ad AZOVSTAL’ tre anni fa. Ed effetti potenzialmente devastanti sull’andamento delle operazioni sul campo.
E MENO MALE CHE VANNO ALL’ASSALTO CON PALE E PICCONI!
Tutto nasce da questo gustoso rapporto del Ministero della Difesa d’oltremanica, datato 5 marzo 2023:
https://x.com/DefenceHQ/status/1632270968868466689
Nel quale “i riservisti russi” denunciano come gli sia intimato di andare all’assalto delle postazioni ucraine usando, come corpo contundente, o contro un dente, “armi da fuoco e pale” (firearms and showels, virgolettato anche nell’originale). “Notizia” che aveva fatto ringalluzzire i nostri media, qui una rassegna stampa delle perle dell’epoca:
https://www.lindipendente.online/2023/03/09/i-russi-che-combattono-con-le-pale-e-le-altre-bufale-del-mainstream-sulla-guerra/
e che merita di essere ancora oggi riportata a galla, ogni volta che sentiamo gli stessi signori, che nel frattempo si sono guardati bene dal fare autocritica, con la stessa faccia seria e autorevole di allora. “Notizia” infine che mesi dopo, ancora a settembre, qualcuno peraltro riesumava:
https://www.businessinsider.com/russia-soldiers-fighting-with-only-shovels-near-bakhmut-report-2023-9
Come certi film “riempitivi di palinsesto” quando salta per qualche motivo la diretta programmata. O quando si è a corto di notizie vere, in grado di rialzare il morale della truppa dei “volenterosi”.
Qualche giorno fa il FT era costretto ad ammettere che i missili russi aggirano tranquillamente i Patriot a stelle e strisce:
https://www.ft.com/content/078b8e70-a58c-47cc-b573-598850dd5685
Se prima un Patriot aveva il 37% di percentuale di abbattimento di un Iskander, ora tale dato è sceso al 6%.
Tale risultato, possibile grazie a un processo di modernizzazione dell’apparato missilistico russo,
https://rtvi.com/news/prakticheski-neuyazvima-kak-rossijskie-rakety-nauchilis-obhodit-patriot/
è facilmente constatabile ogni mattina leggendo dei risultati degli attacchi della notte precedente.
Un apparato ibrido, composto di sia di missili che di droni lanciati in volo e delle relative combinazioni di utilizzo degli stessi. Un apparato ibrido dove la parola TECHNÈ τέχνη torna a ricoprire un ambito sempre più esteso, composto di settori altri da quello puramente scientifico-tecnologico e parimenti importanti, sempre meno intercambiabili con lo stesso ALMENO IN QUESTA FASE che potremmo definire PIONIERISTICA di questo nuovo settore. Un apparato ibrido la cui importanza sul campo è PARI a quella delle truppe di terra le cui cronache riportiamo ogni giorno.
Lascio ora la parola a Rezident che su questo ha pubblicato un editoriale molto interessante, e che descrive nel dettaglio la filosofia alla base dell’azione russa:
“Il discorso non verte su armi miracolose, ma sul lavoro che sistematicamente operano sui dati raccolti: telemetria, analisi delle traiettorie, correzioni programmate delle stesse. Un ciclo, questo appena descritto, che trasforma il campo di battaglia in un laboratorio dove VINCE CHI IMPARA PIÙ IN FRETTA.
Речь идёт не о чудо-оружии, а о системной работе с данными перехвата: телеметрия, анализ траекторий, программная коррекция — цикл, который превращает поле боя в лабораторию, где выигрывает тот, кто быстрее учится.
CIÒ CHE CONTA IN TUTTO QUESTO NON È L’EFFETTO PROVOCATO DIRETTAMENTE DA UN’INNOVAZIONE, MA L’AUMENTO DI ESPOSIZIONE ECONOMICA CHE INDIRETTAMENTE GENERA. Una salva di missili adattativi, tale da costringere le costose batterie di Patriot a entrare in azione, è già da sola in grado di AUMENTARE DI MOLTE VOLTE LE SPESE PER LA DIFESA.
Главное в этой истории не эффект новизны, а экономический дисбаланс. Один адаптивный ракетный залп, заставляющий Patriot расходовать дорогостоящие перехватчики, способен многократно увеличить стоимость обороны.
Per l’Ucraina e per i suoi alleati difendere un luogo o un oggetto diviene a questo punto una questione di bilancio e non solo di sicurezza, UN’ARITMETICA COSTI-BENEFICI. IN QUESTO È LA SOSTANZA DELLA GUERRA CONTEMPORANEA: IL VANTAGGIO NON È DEL PIÙ FORTE, MA DI CHI RENDE IL NEMICO INEFFICACE.
Для Украины и её союзников это превращается в арифметику, где каждый перехват становится вопросом бюджета, а не только безопасности. В этом и заключается суть современной войны, преимущество не у того, кто сильнее, а у того, кто делает противника неэффективным.
Fonti ucraine chiamano questo nuovo approccio “CAMBIAMENTO DELLE REGOLE DEL GIOCO” e, all’atto pratico, riconoscono che LA RUSSIA ABBIA TRASFERITO LA LOTTA DAL PIANO FISICO A QUELLO DIGITALE E LA SUA CONTRAEREA ORA FUNZIONI IN REGIME “DEVOPS”(*): RACCOLTA DATI, SIMULAZIONI, AGGIORNAMENTI, NUOVI FILTRI.
Украинские источники называют этот подход «изменением правил игры», и, по сути, признают, что Россия перенесла борьбу из физического пространства в цифровое. ПВО теперь живёт в режиме «девопс»: данные, симуляции, обновления, новые фильтры.
(*) Una spiegazione per questo approccio che riunisce le due parole anglofone DEVelopment (sviluppo – e ricerca) e IT OPerationS (operazioni IT, “servizi e soluzioni IT (Information Technology) e persone ed entità coinvolte nella loro gestione”), qui:
https://www.ibm.com/it-it/think/topics/devops
Il principio non è molto dissimile dal kaizen (改善) nipponico che cercano di inserire di riffa o di raffa nel nostro sistema di gestione della qualità produttiva, e che in questa versione tecnologica trova nuovi alleati in potenti elementi di automazione a ogni livello. Questo articolo
https://uncookednews.com/what-tools-does-every-devops-need-to-know/
ci mostra
- sia lo schema con le varie fasi proposte ciclicamente, non a caso, lungo un tracciato che ricalca il simbolo matematico di INFINITO (∞)
- che lo stesso schema con le APPLICAZIONI INFORMATICHE che, di ogni fase, attualmente costituiscono supporto. Torniamo alla traduzione.
Il problema è che in Occidente QUESTO CICLO È MOLTO PIÙ LUNGO. I SUOI SISTEMI SONO STATI PROGETTATI PER MINACCE STANDARDIZZATE, NON PER UN NEMICO CHE METODICAMENTE RIVEDE OGNI VOLTA LA LOGICA STESSA DELLE PROPRIE TRAIETTORIE.
Проблема в том, что у Запада этот цикл длиннее. Его системы проектировались для стабильных угроз, а не для врага, который програмно перестраивает саму логику полёта.
QUANDO LO SCHEMA SMETTE DI ESSERE PREVEDIBILE, QUALSIASI DIFESA CADE OSTAGGIO DELLA PROPRIA INERZIA.
Когда паттерн перестаёт быть предсказуемым, любая оборона оказывается заложником собственной инерции.
All’atto pratico, ciò richiede da Ucraina e soci NON SOLO NUOVE FORNITURE, MA ANCHE UNA NUOVA FILOSOFIA DI DIFESA ANTIAEREA.
С практической стороны, это требует от Украины и партнёров не столько новых поставок, сколько новой философии защиты.
Anziché tentare di chiudere l’intero spazio aereo, optare per una STRUTTURA RAZIONALE E A SCAGLIONI: mezzi più economici a corto raggio, sensori diffusi, software in grado di aggiornarsi rapidamente, priorità assegnata alle infrastrutture critiche.
Вместо попыток закрыть небо целиком — разумная эшелонированная структура: дешёвые средства ближнего радиуса, распределённые сенсоры, быстрое обновление софта, приоритетная защита критической инфраструктуры.
Ormai nella GUERRA DEGLI ALGORITMI non conta più la QUANTITÀ DI FERRO impiegata, MA LA VELOCITÀ DI REAZIONE E LA CAPACITÀ DI INDIVIDUARE SENSO DAL CAOS APPARENTE.
Потому что война алгоритмов не про количество железа, а про скорость реакции и способность извлекать смысл из хаоса.
La Russia ha dimostrato di essere in grado di PENSARE IN MODO ITERATIVO (**) e questo è un SEGNALE D’ALLARME PER QUEI SISTEMI sclerotizzati su determinati standard: ciò significa che l’Ucraina, se vorrà sopravvivere, dovrà cercare nuove modalità per il funzionamento della contraerea.”
Россия показывает, что умеет мыслить итерационно и это тревожный сигнал для систем, привыкших жить по стандартам стабильности, а значит Украине прийдется искать форматы для работы ПВО, чтобы выжить.
https://t.me/rezident_ua/27750
(**) Sostanzialmente, RIPETENDO, iterando, processi di progettazione, realizzazione, controllo, analisi dei risultati, individuazione di migliorie al progetto iniziale, riprogettazione, eccetera.
https://asana.com/it/resources/iterative-process
A mio avviso, ormai, i buoi sono scappati perché si possa chiudere il recinto e “cercare nuove modalità per il funzionamento della contraerea”. Tuttavia, questo articolo è stato molto utile… “DevOps”, “processi iterativi”… E MENO MALE CHE VANNO ALL’ASSALTO CON PALE E PICCONI!
NON È VERO CHE IL REGIME DI KIEV NON RAGIONI IN MODO ITERATIVO!
Per chiudere, qualche dato che dovrebbe far riflettere ANCHE SU ALTRE DINAMICHE sui cui nessuno, da queste parti, non si spreca neppure in mezzo “oh my god”, laddove invece si invocano revisori di conti ovunque (tranne che sul prezzo al metro quadro del Meazza… ma questa è un’altra storia ancora… quasi ucraina):
- LA CENTRALE TERMOELETTRICA DI TRIPOLE (KIEV) ERA DIFESA DA UNA STRUTTURA ANTIDRONE E ANTIMISSILE COSTATA MILIARDI DI GRIVNE. Messa fuori uso, al cento per cento, da due missili:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60073
- Ma a mettere fuori uso le centrali termoelettriche non son stati solo razzi, ma anche – persino! - dei droni. Cento miliardi di grivne buttati al vento.
https://t.me/rezident_ua/27743
O FORSE NON PROPRIO BUTTATI AL VENTO… MA MAI ARRIVATI! È APPENA STATO APERTO, PROPRIO DA QUELLA “NABU” CONTRO CUI AD AGOSTO SI È SCAGLIATO IL MAGLIO DI UN DECRETO PRESIDENZIALE CHE NE DECRETAVA LO SCIOGLIMENTO… RITIRATO A FUROR DI PIAZZA, UN CASO CONTRO LA DITTA “FIRE POINT”:
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/25323919
La quale, per farla breve, avrebbe dirottato i soldi destinati alla contraerea per la progettazione dei missili a lunga gittata FLAMINGO… i quali però altro non sono che un tarocco dei razzi britannici FP-5. Qui gli originali
https://bmpd.livejournal.com/4899540.html
e qui gli originali e il tarocco
https://www.yaplakal.com/forum3/topic2974550.html
Si domanda… dove son finiti i soldi per la progettazione se la “progettazione” era già stata fatta? Ha a che fare questo col fatto che la ditta FIRE POINT afferisca al comitato d’affari Ze-Ermak attualmente al potere? Ha a che fare col fatto che IL TESTIMONE CHIAVE SENTITO DAL NABU PROPRIO SU QUESTO CASO… SIA ATTUALMENTE IN STATO DI FERMO IN UNA CASERMA IN ATTESA DI ESSERE DESTINATO AL FRONTE (promoveatur ut amoveatur ut… moriatur)?
https://t.me/RVvoenkor/101607
A proposito di Ze…
- Zelenskij ora, per la difesa antiaerea, chiede un miliardo di euro:
https://t.me/legitimniy/21004
E a questo punto possiamo proclamare con forza: NON È VERO CHE IL REGIME DI KIEV NON RAGIONI IN MODO ITERATIVO! Itera… eccome se itera. Itera e reitera! E rimuove anche tutti gli ostacoli possibili, tutti i granelli di sabbia negli ingranaggi di tali meccanismi di iterazione! Una macchina perfetta… non come i russi che escono ancora dalle trincee all’assalto con pale, picconi... e anche forconi.
Aggiornamenti a seguire domattina.
************************************************************************************************
11/10 ore 18:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
In piena oblast’ di DNEPROPETROVSK i russi guadagnano terreno verso nord, raggiungono ALEKSEEVKA (cartina qui
https://divgen.ru/event/3083
e conferma anche da quest’altra fonte (seconda cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32613
e a inizio giornata ne avevano già liberata oltre la metà:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60274
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST DALLA LINEA DI FRONTE POSTA A EST DI DIMITROV, GUADAGNANDO CIRCA UN CHILOMETRO (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32616
ed entrano a BALAGAN (in grigio nella cartina appena citata)
https://t.me/creamy_caprice/10229
dato appena confermato da divgen (sua cartina qui):
https://divgen.ru/event/3084
Il dato rilevante è quello che si ottiene dall’esame della cartina con le fortificazioni (qui):
https://t.me/divgen/73834?single
I russi ormai combattono contro l’ultima linea fortificata prima di entrare a DIMITROV da sud-est.
Confermati anche gli avanzamenti nella stessa area urbana di KRASNOARMEJSK (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32619
dove i russi avanzano letteralmente combattendo casa per casa, strada per strada.
Kotenok nota che, con l’inizio delle piogge, l’intera area dove sono ancora asserragliati i natofascisti si trova in ACCERCHIAMENTO OPERATIVO:
https://t.me/voenkorKotenok/68094
tutte le strade percorribili sono sotto tiro, mentre il resto è diventato poltiglia impraticabile dove i cingolati affondano e anche i fuoristrada si impantanano senza poter più uscire. La situazione peggiora di giorno in giorno.
QUALCUNO CHIEDE LA TREGUA OLIMPICA… GENIALE!
Le olimpiadi sono alle porte e qualche buontempone, dalle parti di Kiev, invoca la “tregua olimpica”…
https://t.me/voenkorKotenok/68088
Ora, a parte il solito discorso: ci riarmiamo, ci rimpinziamo di munizioni e colombiani per ripartire come prima, più di prima, fino all’ultimo ucraino… e va bene, lo sappiamo… ma proprio la scusa della tregua olimpica dovevate tirare fuori, dopo che da tre anni avete escluso i russi da qualsiasi competizione, anche dal Cantagiro e dai Mondiali di briscola chiamata? Geniale…
Aggiornamenti a seguire domani.
***********************************************************************************************
10/10 ore 19:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST MARTELLANDO ESATTAMENTE DOVE GIÀ STAMANE ERANO AVANZATI, OVVERO A POLTAVKA (prima cartina qui
https://divgen.ru/event/3080
e seconda qui):
https://divgen.ru/event/3081
avanzano ulteriormente a Poltavka e si espandono a sud, dove ormai la sacca è delimitata e presto sarà liquidata, e a nord, dove raggiungono e superano OCHOTNIČ’E, chiudendo una sacca a est e, di fatto, semiaccerchiandolo. Un’intera guarnigione natofascista ora si trova nel tragico dilemma se arretrare, o soccombere:
https://t.me/beard_tim/27924
La strada verso USPENOVKA è completamente tagliata, tutta l’area sottostante, Poltavka compresa, è compromessa.
Troviamo anche qui un’ulteriore conferma del modus operandi russo: non hanno alcun interesse a “fare i fenomeni”. Non affondano il colpo per creare poi una mega-sacca
1. di difficile gestione
2. di maggior impegno di uomini e mezzi
3. di maggiori perdite sul campo.
Cosa abbiamo visto qui: la linea di fronte arrivare a nord a VERBOVOE, quindi pian piano l’intera area a sud uniformarsi a questo avanzamento, ripianarlo, fino a quest’ultimo passaggio a sud. Non mi meraviglierebbe scoprire, in un futuro neanche troppo remoto, quando questi diverranno racconti e quando queste operazioni diverranno oggetto di studio dei manuali di tattica militare, che stesse unità agissero ALTERNATIVAMENTE, ma PARALLELAMENTE, su più settori per guidare gli assalti che, infatti, non avvengono sincronicamente ma sequenzialmente, uno dopo l’altro, fino a completare il ripianamento della linea e ripartire di nuovo. Non mi meraviglierebbe.
Tale azione avrebbe inoltre una sua logica nello stringere d’assedio, di questo passo fra non molto, GULJAJPOLE chiudendola a nord non a oltre venti chilometri di distanza, ma molto più a ridosso, per massimizzare l’effetto di accerchiamento, ivi compreso l’attacco a quel punto contemporaneo da più direzioni, e ridurre i tempi della sua liberazione.
BATTAGLIA DI VOLČANSK
I RUSSI GUADAGNANO ULTERIORE TERRENO (cartina aggiornata qui):
https://t.me/z_arhiv/32604
di fronte a un nemico incapace ormai di stabilizzare la linea di fronte e, in quest’area, contrattaccare.
Aggiornamenti a seguire domani.
***********************************************************************************************
10/10 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI AVANZANO NELL’AREA BOSCHIVA DI MALYE ROVNY:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60234
che si trova subito a sud-ovest di Kupjansk (posizione qui
https://divgen.ru/49.69691/37.57189/14
e qui)
49.69691/37.57189
Mossa che consente di avanzare lungo la N-26, aggirare le ultime case a sud (e relative fortificazioni) e, in prospettiva, puntare dritto verso OSINOVO: caduta la quale, le prospettive di chiusura dell’intera area a est ancora in mano ai natofascisti diverrà decisamente più concreta.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI AVANZANO A JAMPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3079
E la conformazione del paese è tale per cui è vero che si estende lungo una via che i russi stan percorrendo tutta da nord-est a sud-ovest, ma è altrettanto vero che man mano che i russi avanzano, la superficie abitata si restringe, rendendo anche la stessa difesa casa per casa sempre più difficoltosa.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Video come ne abbiamo visti tanti, da ARTEMOVSK e RABOTINO nel 2023 in avanti. Stavolta alle porte di DIMITROV, a est di KRASNOARMEJSK:
https://t.me/epoddubny/25085
Nel giro di poche centinaia di metri, 25 mezzi bruciati o ancora in fiamme. Questo l’effetto del “contrattacco”.
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI ENTRANO A POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3080
raggiungono anche qui la riva del fiume JANCHUR e formano a sud l’ennesima sacca da chiudere.
Poco più a nord, i russi avanzano ad ALEKSEEVKA e ne liberano quasi la metà:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60250
posizione qui
https://divgen.ru/47.91623/36.39764/13
e qui:
47.91623/36.39764
Liberata la quale, passeranno dietro a un’intera linea di sbarramento a est chiudendola nell’ennesima sacca.
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************************************************************
10/10 ore 08:00 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Anche il voenkor Kotenok in una sua attenta disamina sullo stato delle cose a nord-est di Krasnoarmejsk,
https://t.me/voenkorKotenok/68051
concorda col fatto che non solo tutti i tentativi di accerchiare e tagliare le vie di comunicazione ai russi sono falliti, ma che gli stessi ormai hanno ribaltato gli equilibri sul campo e ora gli accerchiati sono i “contrattaccanti”. Di fatto, assorbita l’onda d’urto, che ha prodotto una frammentazione della linea di fronte come quella proposta in questa cartina in rosso scuro,
https://t.me/z_arhiv/32601
i russi stanno pian piano ripianando e guadagnando le posizioni temporaneamente cedute (rosso chiaro nella cartina). Onde per cui la situazione nella stessa Krasnoarmejsk ne risente, gli approvvigionamenti tornano a essere tagliati, e a parità di perdite inflitte (meglio, un leggero aumento, 520 ieri)
https://t.me/divgen/73772
il contingente CENTR operativo su Krasnoarmejsk e dintorni ha capovolto la situazione, è tornato in superiorità e ad avanzare.
...BASTA(VA) NON PAGARE!
Compagni, non avevamo capito niente! Guardiamo gli spagnoli, sono indietro coi pagamenti al padrone e il padrone ha detto ieri che sono “fuori dal ciogno”, ovvero li ha buttati fuori dalla NATO!
https://t.me/divgen/73780
Notizia che ha fatto il giro del mondo…
“They have no excuse not to do this, but that’s all right. Maybe you should throw them out of NATO, frankly.”
https://www.aljazeera.com/news/2025/10/9/should-throw-them-out-of-nato-trump-blasts-spain-over-defence-spending
Quindi… ricapitolando, non paghiamo più e ci liberiamo in un colpo solo di 120 basi NATO! Via tutti, via Aviano, via Sigonella, via Camp Darby… ma anche via Cameri e via Solbiate Olona??? Liberi tutti???
Avevamo la soluzione sotto mano e non la vedevamo… abbiam preso freddo in decenni di manifestazioni davanti alle basi, ci siam fatti mettere bombe sui treni, bombe alle stazioni, bombe nelle piazze; ci siam fatti abbattere aerei civili, ci siam persino fatti saltare sotto gli occhi “compromessi storici”; non da ultimo… ci siam beccati quindici anni buoni di musica andina!!! (“che noia mortale / Son più di tre anni che si ripete sempre uguale” (L. Dalla, Il cucciolo Alfredo)… scherzo, anzi, “El pueblo unido” è e resta sempre “el pueblo unido”!)
E invece bastava non pagare, cazzo! Diritto di rescissione… ovunque! Anche nel Cile di Allende! Anche in Salvador! Anche in Nicaragua! Potevano, tutti potevamo smettere di pagare… e basta, amici come prima.
Ipocriti, oltre che criminali. In una parola, bastardi.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
09/10 ore 23:00 aggiornamento
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI PROSEGUONO A RIPULIRE LA SACCA NEL CENTRO CITTADINO E A ESPANDERSI ANCHE AL SUO ESTERNO (cartina aggiornata qui):
https://divgen.ru/event/3077
In tale contesto, anche la rettifica di divgen che corregge la cartina a sud-est di questa immensa sacca in formazione, sulla base del fatto che un tratto di campagna era in realtà sotto il controllo natofascista da quest’estate (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3077
non incide per niente sul corso delle operazioni. Anzi, quel che conta sono i quattordici chilometri e mezzo che separano i due lembi, le due falangi di questa enorme sacca in formazione. E che con la liberazione di KUPJANSK potrebbe a quel punto sbloccarsi definitivamente.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Concentriamoci sul tratto che era stato maggiormente oggetto del contrattacco natofascista, ovvero il cuneo d’attacco che si era elevato a nord per oltre venti chilometri e che, nel corso del contrattacco, era stato ridimensionato. Ebbene, i russi ripuliscono una sacca formatasi solo ieri all’estremo nord di questo cuneo (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3075
e, soprattutto, liberano VLADIMIROVKA portandosi immediatamente sotto ŠACHOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3078
ŠACHOVO a questo punto attaccata direttamente da tre punti.
A ovest di questo cuneo i russi si avvicinano a DOBROPOL’E raggiungendo NOVYJ DONBASS all’altezza della ferrovia
https://t.me/Tatarinov_Rus/60196
posizione qui
https://divgen.ru/48.44378/37.16949/13
e qui
48.44378/37.16949
Aggiornamenti a seguire domani mattina.
************************************************************************************************
09/10 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KUPJANSK
L’intera area rinchiusa nella sacca, e corrispondente ai palazzi più alti, perde ormai pezzi su pezzi. E persa quella la città è persa:
https://t.me/condottieros/13563
I russi non perdono tempo e cominciano già a colpire le aree limitrofe (qui siamo in piena periferia a est del fiume OSKOL):
https://t.me/motopatriot78/43107
A giudicare da quanto sta accadendo, la perdita di KUPJANSK davvero potrebbe portare alla perdita, e in tempi rapidi, dell’intera area a est del fiume OSKOL, divenuta a quel punto indifendibile.
MERCURIO RETROGRADO
Mentre danesi vedono in aria più droni che ufo (ultima cartina avvistamenti qui):
https://t.me/voenkorKotenok/68040
droni russi, ovviamente, che urlano dai megafoni “iotispiezzioindue” mentre coi raggi laser colpiscono casette di marzapane danesi come nei cartoni animati dei robot di mezzo secolo fa, mentre Merz urla a gran voce “europei, i russi ci entreranno in casa, armiamoci e partite”...
https://t.me/ZeRada1/27259
… il pompiere Vladimir Vladimirovich portava a casa oggi un risultato storico.
https://t.me/ZeRada1/27262
In trasferta a Dushanbe non solo suggellava col presidente tagico nuovi accordi, ma riusciva a ritessere nuovamente i rapporti con un Azerbaigian che, per tutto l’anno, ha cercato l’escalation, lo scontro diplomatico, passando a colpi di piccone su decenni di sforzi diplomatici nel senso opposto.
Oggi prendeva da parte il buon Aliev, come si dice dalle parti di mia moglie, “se lo sedeva”… e partiva proprio affrontando l’argomento spinoso della catastrofe aerea che coinvolse il volo AZAL J2-8243 nel corso di un attacco aereo con droni ucraini diretti contro l’aeroporto di Groznyj (opps… ma QUEI droni REALI, gli stessi che qualche mese dopo sarebbero stati lanciati dai tetti di camion stelonati contro centrali, per la NATO, per l’UE, per l’U-ccidente andavano bene… nessuna isteria, anche perché erano loro stessi che finanziavano e supervisionavano l'operazione...).
Entrambi hanno quindi accertato e CONCORDATO, vis a vis, a quattrocchi, che la responsabilità dei danni che causarono l’atterraggio di emergenza al volo e conseguente perdita di vite umane, non tutte fortunatamente, è non attribuibile ai missili russi.
Missili, aggiungo, che tra l’altro se l’avessero colpito lo avrebbero fatto esplodere in volo, mentre per la prima volta entrambe le parti concordano che questi droni, lanciati per dimostrare al mondo DI ESSERE IN GRADO DI COLPIRE LA RUSSIA OVUNQUE, forse NON ERA IL CASO CHE TENTASSERO DI COLPIRE L’AEROPORTO CIVILE DI GROZNYJ.
Al che ALIEV ringraziava Putin per aver seguito PERSONALMENTE (под личным контролем) l’indagine e AUGURAVA OGNI BENE ALLO STESSO PUTIN E ALL’AMICO POPOLO RUSSO (пожелал всего самого доброго Путину и "дружественному народу России").
Ora, il canale Zerada è un pozzo di scienza per gli ignoranti come me, e intitolava questo pezzo RETROGRADNYJ MERKURIJ (Ретроградный Меркурий), OVVERO MERCURIO RETROGRADO.
Nell’epoca in cui si guardavan più le stelle che i telefonini, capitava di veder Mercurio muoversi all’indietro rispetto alla sua orbita: un’illusione ottica. Ebbene, il buon Zerada dedica questo pezzo a chi pensava che l’AZERBAIGIAN si sarebbe SUICIDATO, per ordine del Mi6 o della CIA, contro la RUSSIA dopo l’escalation di quest’estate. Così non è stato. Bravi i russi a non aver ceduto alle provocazioni mesi fa e ad aver recuperato la situazione. A far capire che gli inglesi e gli americani intendono la guerra per procura in modo "molto" particolare, che culmina con la spremitura totale del Paese prescelto. E oggi ne raccolgono i frutti.
Primo tra i quali, quello descritto qui:
https://t.me/parstodayrussian/190001
Che bandiere vediamo? RUSSIA, AZERBAIGIAN, KAZAKISTAN, IRAN. Sotto chi ci sono? I comandanti delle rispettive marine militari. E il pezzo di carta che stanno firmando tutti e quattro? Un trattato di COOPERAZIONE STRATEGICA MULTILATERALE.
Che significa che, finché al governo ci saranno parti che non si faranno influenzare da “spifferi esterni”, nel CASPIO non ci saranno battaglie navali. E neppure “giochetti” come quello subito negato dagli azeri, ovvero aerei israeliani che per colpire l’Iran passano da Baku. Mai più. Mai… per un po’ di annetti, almeno, speriamo… fino al prossimo Mercurio retrogrado.
Aggiornamenti a seguire.
***************************************************************************************************
09/10 ore 08:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KUPJANSK
LIBERATO DAI RUSSI IL TERRITORIO DELL’AUTOSALONE (cartina qui),
https://divgen.ru/event/3074
che si trova già DENTRO la sacca. In liquidazione, a questo punto.
DA “UNA O DUE” A “CINQUE O SEI”... TARDIVA ARITMETICA NATOFASCISTA
Fra gli spifferi di corridoio che ogni tanto escono dalle chiuse e stantie stanze di Bankovaja e raggiungono gli odierni megafoni mediatici, vi sarebbe anche quello di una lamentazione di Syrskij circa il fatto che, se prima i punti dove premevano i russi erano un anno fa “uno o due”, ora sarebbero “cinque o sei”, su centinaia di chilometri quadrati prima non interessati dal conflitto… e il flipper starebbe andando di spron battuto verso il tilt (Если год назад приходилось реагировать на 1-2 участка, то сейчас это 5-6 постоянно активных участков в десятки/сотни квадратных километров и как только туда перебрасываются резервы и стабилизируется ситуация, так прорыв идёт на других 5-6 участках. )
https://t.me/legitimniy/20992
Ora, noi più che riportare quanto di pubblico vi possa essere non facciamo. Non abbiamo pulci, talpe, informatori, quinte colonne. Ma questo lo diciamo da oltre un anno. Già, perché i russi non si sono svegliati ora ad aprire “cinque o sei” fronti: peraltro, “O cinque O sei”, avrebbe esclamato in coro il mitico Trio Reno negli anni Ottanta del secolo scorso… rapporti di un glavkom al prezident meno seri di spettacoli di cabaret. I russi è dall’estate scorsa, da quando QUALCUNO DECISE DI INTRAPRENDERE LA “CAMPAGNA-DI-RUSSIA-3.0”, che sono PARTITI DI SPRON BATTUTO SU ALTRI FRONTI LASCIATI SGUARNITI. E NON UNO O DUE!
L’avvicinamento a Kupjansk, oppure quello a Krasnyj Liman, oppure la battaglia di Dzerzhinsk, oppure l’avvicinamento ai confini con l’oblast’ di Dnepropetrovsk e la liberazione del sud-est della DNR, ivi incluso l’avvicinamento a Krasonarmejsk e, non da ultimo, la formazione di un cuneo d’attacco fra KRASNOARMEJSK e KONSTANTINOVKA, che ha portato poi alla chiusura ieri della sacca di KLEBAN-BYK… tutto questo Santo Cielo era “UNO O DUE” fronti aperti?
I russi, militarmente, hanno avuto un grande merito dopo settembre 2022:
- si sono riorganizzati e adattati a trasformare la SVO contro il regime di KIEV e relativi “aiutini” dei mesi passati in una guerra contro la NATO,
- hanno sfruttato tutte le contraddizioni interne alla coalizione, IN PRIMIS QUELLA FRA RES OECONOMICA E RES MILITARIS che abbiamo denunciato e stiamo denunciando da anni, ovvero fra profitto capitalistico dei detentori della prima e valore d’uso tanto dichiaratamente destinato alla seconda quanto fattualmente, puntualmente, disatteso
- hanno lasciato la prima mossa ai natofascisti ragionando come giocatori di scacchi, ovvero già ragionando sul possibile ventaglio di contromosse PRIMA che essi intraprendessero qualsiasi decisione.
- Errori ce ne sono stati, dal 2022, e non pochi, ma non nella identificazione del rischio e relativa soluzione operativa, bensì nella possibilità che ciò accadesse. Errori che riguardavano, essenzialmente, LA POSSIBILITA’ che una determinata ipotesi fosse più o meno remota, o realizzata su scala più o meno grande. Di conseguenza, errori per certi versi inevitabili e che riguardavano le risorse destinate alla sua soluzione.
- Vedasi KURSK l’anno scorso. Colse di sorpresa tutti, una opzione così idiota. Ma non impreparati.
- Di sorpresa nelle proporzioni. Settantamila fra morti e feriti come perdite significa centinaia di migliaia di uomini e decine di migliaia di mezzi coinvolti. Per mesi, ne mancavano pochi che si arrivasse all’anno. Proporzioni enormi. Idiote da qualsiasi punto di vista le si girasse.
- Ma non di sorpresa per il fatto in sé. I russi erano preparati e hanno respinto i primi assalti, dando tempo ai rinforzi di arrivare. A differenza – MACROSCOPICA – di settembre 2022, i russi in questo caso si sono adattati. Prima tamponando, poi gestendo, infine traendone vantaggio.
- sono così stati in grado di RIPRENDERE IL BOCCINO. E tornare a dirigere loro le danze. Su “cinque o sei” fronti. Già da allora. E martellando su tutti mentre le forze migliori in mano ai natofascisti si consumavano nel tritacarne di Kursk.
Lo denunciano tutti, canali ucraini compresi, e da mesi. Lo “scopre” il glavkom oggi… ora che i buoi sono scappati. Vogliamo parlare di un’altra manovra suicida? Funzionale unicamente a mantenere in funzione la spirale di morte che permette ai padroni d’U-ccidente di continuare a marginare utili per miliardi di dollari? La INFRASTRUKTURNAJA VOJNA. Suicida esattamente come la CAMPAGNA-DI-RUSSIA-3.0.
Sempre il canale ucraino Legitimnyj oggi parla di “ACCORDI NON SCRITTI” raggiunti fra Russia e Ucraina per cui, in via informale, “io non attacco te e tu non attacchi me” e passiamo l’inverno (кулуарные договоренности через посредников, о неком энергетическом/топливно-газовом перемирии между Россией и Украиной. Украина не бьет по русским объектам, а взамен РФ не отключает нас от «рубильника». )
https://t.me/legitimniy/20993
Poi qualcuno ha fatto notare al tandem Ze-Ermak che così non andava bene. Volete altre wunderwaffe? Ve le dovete “meritare”… ne abbiam già parlato ieri su come si è ragionato a Varsavia 2025, ma il ragionamento viene da lontano.
E di colpo han dichiarato anche qui guerra alle infrastrutture russe. NELLE PROPORZIONI esistenti fra i due Paesi che non sono neppure loro segrete… inaccessibili… o il pugno di un bambino e una pacca sulla spalla del povero Carlo Pedersoli li mettiamo sullo stesso piano? Ma loro han dichiarato guerra. E il buon Petrenko ogni mattina gongolava per una cisterna russa andata a fuoco. Mentre i russi dall’altra parte facevano saltare un gasdotto. Risultato: gli attacchi ucraini hanno raggiunto il 5% degli obbiettivi prefissati (ibidem), i russi hanno messo in crisi canali attraverso cui passa il 60% delle forniture di gas all’Ucraina:
https://t.me/Tatarinov_Rus/60155
Ai natofascisti la scelta se andare avanti o no. Ovvero, su quale velocità modulare e rimodulare il ritmo del popolo che stanno suicidando. E senza virgolette, stavolta. In nome di un’estrazione di profitto puramente criminale, neanche solo parassitaria. Staremo a vedere.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
08/10 ore 23:00 aggiornamento
VERSO KRASNYJ LIMAN
I russi avanzano a JAMPOL’ (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27882
e si avviano verso il centro cittadino, dopo aver consolidato la parte a nord-est.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
Liquidata la sacca di KLEBAN BYK, ormai è ufficiale (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3070
Questo libera ancora più uomini verso KONSTANTINOVKA da sud. Ce ne sarà bisogno, vista la fitta rete di fortificazioni che li attende (altra cartina qui):
https://t.me/divgen/73705?single
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I russi TORNANO A ZOLOTOJ KOLODEZ’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3068
vanificando anche qui il contrattacco natofascista. Ora, sono a quattro chilometri dalla strada che da DOBROPOL’E porta a KRAMATORSK.
Nei sessantatré chilometri che separano questa falange e quella a nord-est che punta ad accerchiare Krasnyj Liman, ci sono Konstantinovka, Družkovka, Kramatorsk, Slavjansk. Krasnyj Liman. In questi sessantatré chilometri, l’ultimo grande ostacolo alla liberazione della DNR. Staremo a vedere.
Intanto a sud di ŠACHOVO I RUSSI AVANZANO, guadagnando posizioni preziose (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/43104
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI SBARAGLIANO L’ULTIMA LINEA DIFENSIVA A OVEST (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73694?single
e RAGGIUNGONO L’ULTIMO PAESE DELLA DNR, MOLODECKOE, prima di entrare nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3069
allargandola, vediamo come ormai sia solo un problema di priorità individuare, da parte russa, su quale punto cardinale concentrare la propria azione: se verso nord, completando la liberazione della DNR, o verso est, mettendo ulteriormente in difficoltà una difesa natofascista assolutamente incapace di stabilizzare la linea di fronte e in continuo, crescente, deficit di uomini.
Peraltro, a questo proposito, i russi riprendono il controllo dell’area intorno al ponte ANTONOV sotto CHERSON (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3071
Altra mossa che non farà venir sonni tranquilli al comando natofascista.
Aggiornamenti a seguire domani mattina.
**********************************************************************************************
08/10 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
A nord-est della sacca in formazione di Krasnoarmejsk, i russi LIBERANO IVANOVKA E COMINCIANO A RIPULIRE UNA PICCOLA SACCA FORMATASI POCO PIU’ A SUD, IN OCCASIONE DEL CONTRATTACCO NATOFASCISTA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3065
A questo punto i russi potrebbero tornare a puntare verso DOBROPOL’E (posizione qui
https://divgen.ru/48.4521/37.10684/13
e qui)
48.4521/37.10684
da cui distano meno di otto chilometri. Staremo a vedere.
Intanto, più a ovest i russi avanzano SOPRA UDACHNOE e raggiungono il territorio della miniera ZAPADNAJA-1 (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3067
Guardando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/73680?single
parrebbe quasi che ai russi interessi più procedere verso nord che verso est, dove due linee fortificate passano parallelamente sui due lati del confine di oblast’. Al momento totalmente ignorate.
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO NOVOGRIGOROVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3066
che si trova fra VERBOVOE a nord e USPENOVKA a sud, ripianando così la linea di fronte fra le due e portando una linea di fronte di oltre dodici chilometri a progredire tutta verso ovest. L’affondo nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, considerando il punto più a est, è già di oltre quindici chilometri. Ben più di quelli che mancano per tagliare la strada che porta da nord a GULJAJPOLE.
Aggiornamenti a seguire.
***************************************************************************************************************
08/10 ore 08:30 aggiornamento
L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ECONOMIA NATOFASCISTA
Anagraficamente appartengo a una generazione che, quando ha iniziato a parlare di economia, ovvero – allora – a ripetere le parole d’ordine del partito a cui faceva riferimento, nel mio caso si sentiva dire: “Ma taci! Che se era per voi saremmo tutti qui a fare le code per il pane!” Il tutto immancabilmente condito da Stalin, con o senza milioni di morti, con o senza gulag, con o senza arcipelago…
Fa niente, per esempio, che meno di quindici anni prima, ovvero il 7 ottobre 1977, fosse entrata in vigore una Costituzione dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche che aveva richiesto un anno intero di lavoro, con la partecipazione di 140 milioni di cittadini sovietici, fra organizzazioni di partito, del sindacato, di fabbrica (inclusi quindi anche i non iscritti) e del komsomol, che produssero 400.000 distinte proposte di articolo e paragrafo, raccolti infine in 150 emendamenti alla bozza, più 12 aggiunti all’ultimo, che produssero cambiamenti sostanziali a 118 articoli su un totale di 173, più un articolo aggiunto in seguito alla bozza di testo finale, sempre su proposta popolare, per un totale di 174 articoli, raccolti in 21 capitoli, facenti capo a 9 sezioni e un preambolo iniziale:
https://t.me/kom_mir/11604
Questo, mentre da noi non girava ancora il disco “mataci-codepane-stalin-morti-gulag-arcipelago”… ma ne girava un altro ben peggiore, che chiameremo per semplicità “riflusso-brigaterosse-marciaquarantamila-afghanistan-nonècambiatoniente-iotispiezzioindue”. Poi ci pensarono i dirigenti di allora, chiamando “ristrutturazione” (perestroika) lo smantellamento di settant’anni di Rivoluzione, e nel giro di cinque anni potemmo addirittura permetterci il lusso di cambiare disco. Il primo citato, per l’appunto.
Purtroppo, e questa fu una nostra, di mancanza, non riuscimmo a contrapporre nulla su quel piano. Io non potevo, lo ammetto, anagraficamente più che intuire che ci doveva essere un modo per abbinare quanto sostenuto dal barbone di Treviri ed evitare il taglio delle spese per la sanità, per la scuola e per l’assistenza sociale, piuttosto che ripianare i conti dell’INPS, ci doveva essere, ci DOVEVA essere, non potevo fare. E lo gridavo a gran voce. Con la risposta di cui sopra.
Per la cronaca, passata la nostra, di generazione, ai padroni non servì più neppure tirar fuori il disco “mataci-codepane-stalin-morti-gulag-arcipelago”… ora su quel pezzo di plastica luminoso su cui passiamo la maggior parte del tempo si veicolano ben altri di messaggi, mentre la televisione continua a fare buona guardia a reti unificate. Qualche cortocircuito, ogni tanto, o valvola di sfogo da aprire e chiudere, ma la formula nel complesso e purtroppo per noi funziona.
Tutto questo perché, ogni volta che leggo notizie come quelle che vengo ora a riportare, a me tornano indietro decenni di bocconi amari, di rospi da ingoiare, di mani che entravano nel portafoglio di noi lavoratori e prelevavano, prelevavano… per entrare in Europa, perché altrimenti salta tutto, perché così non si può più andare avanti, perché il sistema è “insostenibile”.
Quante volte ho sentito, abbiamo sentito, questa parola… “insostenibile”. E senza scomodare Kundera. Tuttavia, come già si ragionava ieri, il natofascismo sta cambiando tutto. Non solo nella martoriata terra d’Ucraina, ma anche qui. Ieri parlavamo del “mondo parallelo”, così lo chiamavamo, dove non esistono Euro 7 eccetera eccetera.
A ben vedere, questo mondo parallelo, assolutamente non ideale, ma concreto, semplicemente posto a fianco, e in posizione assolutamente dialogica, interconnessa, col “nostro”, di mondo, al punto che ormai forma un ibrido sempre più mostruoso e indissolubile, un mostro a più teste che rappresenta l’attuale modo di produzione, è dotato di un’economia politica e, più terra terra, di un’economia e basta, ovvero di norme che regolano meccanicamente il modo di produzione che lo sorregge, APPARENTEMENTE avulsa da qualsiasi regola divenuta DOGMA nel nostro, di mondo, di moto-modo di produzione.
Esaminiamone qualcuna. IL DEBITO PUBBLICO… NON E’ PIU’ UN PROBLEMA. Noi apparteniamo a un ente, entrati peraltro senza nessun referendum o consultazione popolare (e senza nessuno che ci metteva sul giradischi bavabeccaris-mussolini-hitler-franco-generali-gollismo-gladio-stragismo), che tra le altre cose ci ha imposto di mettere il VINCOLO DI BILANCIO in Costituzione (e non mi ripeto ma sarebbe da ripetere l’inciso di cui sopra).
Qui, in un Paese da anni DEL TUTTO DIPENDENTE DAL FINANZIAMENTO PADRONALE, e che tuttavia le massime cariche della stessa organizzazione di cui facciamo parte noi vogliono far entrare, così com’è, IL DEBITO PUBBLICO CONTINUA AD AUMENTARE, CARICANDOSI DI UNA FETTA SEMPRE MAGGIORE DI SPESA PER LE MATERIE PRIME. Spesa ormai che devono TOTALMENTE FINANZIARE GLI STESSI PADRONI, aldilà dei:
- 300 milioni di dollari della Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo;
- 500 milioni di dollari della Banca Europea per gli Investimenti;
- 6 miliardi euro di “aiuti” promessi ma non ancora arrivati dalla UE per le paghe dei soldati, le spese di mantenimento della scalcagnata macchina pubblica e l’acquisto di droni:
https://t.me/legitimniy/20985
SOLDI IN PIU’ PER “FAR FRONTE ALL’INVERNO”. Peccato che, nel frattempo, IL REGIME DI KIEV STA OPERANDO UN’ENORME RISTRUTTURAZIONE INTERNA, IN VISTA DI SEMPRE PIU’ IMMINENTI E IRREVOCABILI ELEZIONI (FARSA), da tenersi probabilmente nella primavera del 2027 per mettere tutti a tacere:
https://t.me/legitimniy/20984
A tale scopo,
- OLTRE A EPURARE SINDACI E PRESIDENTI DI PROVINCIA E DI REGIONE SCOMODI (non dei loro)
- OLTRE A EPURARE (nonostante le manifestazioni agostane… basta fare le cose in silenzio, senza metter di mezzo la Rada o esibire davanti a tutti i panni sporchi da lavare) LE STRUTTURE DI VIOLENZA DI STATO E CONTROLLO SOCIALE “AUTONOME” DALL’ATTUALE TANDEM AL GOVERNO (ZELENSKIJ-ERMAK), OVVERO NABU, SAP (che fanno riferimento alla magistratura) e GUR (i servizi segreti che fanno riferimento ufficialmente al Ministero della Difesa e in sostanza al Mi6, ovvero agli omologhi del padronato straniero oltremanica НАБУ/САП/ГУР)
- STANNO RAFFORZANDO GLI ORGANISMI DI VIOLENZA DI STATO E CONTROLLO SOCIALE FEDELI AL SUDDETTO TANDEM. Parliamo di:
+ 1,3 miliardi di grivne (27 milioni di euro) all’SBU, i “loro” SERVIZI SEGRETI
+ 8,1 miliardi di grivne (168 milioni di euro) alla GUARDIA NAZIONALE, il “loro” ESERCITO (это личные гвардии ЗеЕрмака)
a fronte di 28,8 milioni di grivne (600.000 euro) stanziati per il GUR e 8 milioni di grivne (45 mila euro) per l’SVR (i servizi segreti esteri).
(ibidem)
Queste SPROPORZIONI ci restituiscono, immediatamente, NON SOLO le dimensioni e il senso di questa RISTRUTTURAZIONE, in senso ancora più AUTORITARIO e FASCISTICO, dell’attuale militarizzazione, ma ci confermano un’ulteriore dato, assolutamente non scontato: SIA IL GUR (CONTROLLO SOCIALE INTERNO PARALLELO), SIA LE “OPERAZIONI ALL’ESTERO” (vedansi singoli attentati, attacchi con droni decollati da camion provenienti dall’Asia centrale) SONO TOTALMENTE FINANZIATE DAI SERVIZI SEGRETI PADRONALI OLTREMANICA. QUELLI OLTREOCEANO (CIA) INVECE AGISCONO ORMAI DIRETTAMENTE SUL LORO PRESTANOME IN TERRA D’UCRAINA E LA STRUTTURA A LUI “FEDELE”, OVVERO L’SBU.
In tutto questo, nessuna preoccupazione su una SITUAZIONE DEMOGRAFICA CATASTROFICA. Tornando all’esordio di questo pezzo, al “vincolo di bilancio” in Costuzione, eccetera… tutto questo SEMPLICEMENTE NON HA SENSO SE LA POPOLAZIONE SCOMPARE. E IN UCRAINA LA POPOLAZIONE SI E’ DIMEZZATA, SCAPPATA VIA TUTTA.
IN TALE CONTESTO, LO RIPETIAMO, TRA IL RIPETERSI DI SCENE DI PIAZZA COME LE MINI-MAIDAN DI AGOSTO E RESTARE SENZA GIOVANI, IL REGIME DI KIEV HA SCELTO LA SECONDA! DANDO LA POSSIBILITA’ AI GIOVANI DAI 18 AI 22 ANNI DI ANDARSENE,
1. QUESTI SE NE STANNO ANDANDO! E DI CORSA, PRIMA CHE SI RICHIUDANO LE PORTE O ABBASSINO L’ETA’ DI COSCRIZIONE OBBLIGATORIA ALLA LORO!
2. NON FARANNO RITORNO,
3. AUMENTERA’ ULTERIORMENTE LA SPROPORZIONE FRA MASCHI E FEMMINE SUL TERRITORIO! (già segnalata per via dei caduti in guerra, un milione abbondante in meno in tre anni, ma qui l’ordine di grandezza è uno zero in più a quella cifra!)
https://t.me/legitimniy/20983
Sottolineano infatti i demografi, sempre citati da Legitimnyj, che non c’è solo un problema di natalità, mortalità, ma anche di sproporzione fra i sessi: “Se i maschi scappano in massa, questa generazione letteralmente viene spremuta. Parte di loro non ritorna, e tra vent’anni vedremo un’ulteriore tracollo demografico: meno matrimoni, meno figli” («Если мужчины этого возраста массово уедут, это поколение буквально „сожмётся“. Часть из них не вернётся, и через двадцать лет мы увидим демографический разрыв: мало молодых людей, мало браков, мало детей», ibidem).
Qui siamo già oltre il “vincolo di bilancio”, qui siamo al SUICIDIO ASSISTITO. MA NEL MONDO PARALLELO VA TUTTO BENE. ANZI, L’EUROPA E I SUOI ISTITUTI CONTINUANO A “FINANZIARE”, OVVERO A GENERARE DEBITO E DIPENDENZA SULLA LORO COLONIA... BEN SAPENDO CHE SI TRATTA DI UN’OPERAZIONE A PERDERE, DEL TUTTO INSOSTENIBILE, CHE CULMINERA’ CON LO SPOPOLAMENTO, LA RIDUZIONE DRAMMATICA, DI UN INTERO POPOLO, QUELLO CHE DICONO DI “AIUTARE”! E CHE USANO COME BIOMASSA A PERDERE!
A questo proposito abbiamo un recente, ulteriore riscontro, proveniente dal “Warsaw Security Forum 2025”, PROMOSSO LO RICORDIAMO DAL civile, civilissimo, CONSIGLIO D’EUROPA:
https://www.coe.int/it/web/portal/-/warsaw-security-forum-2025-1
Il quale avrebbe dovuto salutare l’ingresso di giovani ucraini in fuga verso il territorio comunitario, quantomeno dal punto di vista UMANITARIO, ovvero di quei ragazzi che si salvano da morte certa, E A KRASNOARMEJSK PARLIAMO DI UNA VITA MEDIA DI 3, 4 GIORNI DALLA PRESA DI SERVIZIO AL DECESSO! UN NUOVO RECORD LADDOVE, INVECE, AD ARTEMOVSK, LA PERMANENZA MEDIA IN VITA DI UN SOLDATO GETTATO NEL TRITACARNE RAGGIUNGEVA LE DUE SETTIMANE (средняя продолжительность жизни украинского солдата в Покровской воронке 3-4 дня. (Это рекорд, так как в бахмутовской мясорубке средняя продолжительность жизни солдата была около 14 дней))!
https://t.me/legitimniy/20986
Non chiedo nemmeno di far loro la festa come si faceva COI DISSIDENTI, COI RICHIEDENTI ASILO in epoca sovietica, celebrati col tappeto rosso. Ma di riconoscere che si stanno salvando da morte certa e salutare questo dal punto di vista del DIRITTO UMANITARIO! Oltre che dal fatto di dare un futuro a un PAESE che si dice di volere SALVARE.
Invece NIENTE. DAL FORUM DI VARSAVIA E’ EMERSO CHE I SOLDI ARRIVERANNO SE CI SARA’ CARNE DA CANNONE SUFFICIENTE A OPERARE LE ARMI DA PORTARE A FINE NOLEGGIO! E A INGRASSARE LE TASCHE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE PADRONALE! QUESTO E’ L’UNICO SENSO DI QUESTA OPERAZIONE!
Confermando infatti un’indiscrezione di qualche giorno fa,
https://t.me/rezident_ua/27683
che vedeva il FINANZIAMENTO VINCOLATO A
- abbassamento età coscrizione obbligatoria (attualmente dai 25 anni ai 60)
- chiusura immediata frontiere!
“le singole capitali europee sono pronte a fornire alle FF.AA.UU. armamenti, munizioni e logistica A PATTO CHE il governo ucraino “dia loro il massimo riscontro all’interno del Paese”, ovvero COSCRIZIONE OBBLIGATORIA DI TUTTE LE RISORSE DISPONIBILI, INCLUSE QUELLE ATTUALMENTE GIACENTI ALL’ESTERO” (отдельные европейские столицы готовы обеспечить ВСУ техникой, боеприпасами и логистикой, однако требуют от украинского руководства «максимальной отдачи внутри страны» — а именно мобилизации всех доступных ресурсов, включая возвращение мужчин призывного возраста, находящихся за границей).
https://t.me/rezident_ua/27716
I padroni che in tutto questo NON HANNO MAI FATTO ALCUNA VALUTAZIONE, ALCUN CALCOLO COSTI/BENEFICI relativi all’intera OPERAZIONE, come si usa nel nostro, di mondo, come si usa nel nostro, di moto-modo capitalistico di produzione, NON INTERESSA CHE KIEV VINCA. PERCHE’ KIEV VINCE, PUNTO. Raggiunge i confini del 1991, arriva a Mosca, arriva anche a Pechino se necessario. Questa menzogna, suggellata “con burla del pontefice in gotico latino”, rende SUPERFLUA qualsiasi valutazione.
E se mentre “si vince” un popolo intero è portato a CONSUNZIONE… e pazienza, “è per il loro bene”. MEGLIO, PER LE TASCHE DI PORTAFOGLI CHE INGRASSANO SEMPRE DI PIU’, SENZA ALCUN CONTROLLO. E’ IL PRIMO CASO, NELLA STORIA DEL GENERE UMANO, CHE IL COMPLESSO MILITARE-INDUSTRIALE DI UN BLOCCO IMPERIALISTICO, IL NOSTRO, HA A DISPOSIZIONE UN INTERO POPOLO A PERDERE (e lo tiene ben chiuso nel recinto!) PER CONTINUARE A FARE UTILI DA FAVOLA A PREZZI GONFIATI (E ASSOLUTAMENTE NON CONTROLLATI! NON SOGGETTI AL CONTROLLO DI ALCUNA AUTORITA’ ANTITRUST O SIMILI!) CON COMMESSE DA CENTINAIA DI MILIARDI DI DOLLARI.
PER QUESTO, L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ECONOMIA NATOFASCISTA E’ NECESSARIA AL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DELLA MACCHINA, DI QUESTA ARCHITETTURA MOSTRUOSA, DISUMANA, CHE VEDE UN TRASFERIMENTO DI RICCHEZZA NEL “NOSTRO”, DI MONDO, TOTALMENTE A SPESE DI UN PAESE INTERO INGHIOTTITO DA LOGICHE DA “MONDO PARALLELO” CHE LO PORTERANNO A CONSUNZIONE.
PER QUESTO, LA DISTOPIA APPARENTE FRA IL NOSTRO, DI MONDO, E QUELLO “PARALLELO”, E LE RELATIVE REGOLE, E’ PER L’APPUNTO SOLO APPARENTE! IN REALTA’, I DUE MONDI SONO STRETTAMENTE CONNESSI E FUNZIONANO SECONDO LE STESSE REGOLE, ANZI, SECONDO L’UNICA LEGGE, QUELLA DEL PROFITTO CAPITALISTICO.
LA RIDUZIONE DEL POPOLO UCRAINO A COLONIA, DATO IL CONTESTO BELLICO IN CUI TALE FENOMENO SI SVOLGE, E’ IL PRIMO CASO NELLA STORIA DI SFRUTTAMENTO DI ESSERI UMANI TOTALMENTE A PERDERE. Lo schiavo, il servo della gleba, il suddito dei territori d’oltremare, devono “CRESCERE E MOLTIPLICARSI”, quanto basta per tirare la carretta di chi li domina, ovvero di CONSENTIRE IL CICLO PRODUZIONE E RIPRODUZIONE MERCE E RELATIVA APPROPRIAZIONE DI PROFITTO DA PARTE DELLO SCHIAVISTA, DEL FEUDATARIO, DEL CAPITALISTA, DELL’IMPERIALISTA.
La dipendenza da monocoltura, un popolo intero che nasce, cresce, sopravvive, crepa estraendo caffè dal proprio territorio, PREVEDE che tale popolo possa, DEBBA, compiere quel ciclo vitale senza dover essere costretti a IMPORTARE SCHIAVI, un esempio a caso, dall’Africa, o dalla Cina (i “coolies”).
Qui la colonia non serve a PRODURRE MERCE. IL PROFITTO IL CAPITALISTA LO OTTIENE QUANDO LA MERCE E’ DISTRUTTA! Un territorio ridotto a poligono di tiro, prima, e a discarica, poi. UN POPOLO FUNZIONALE UNICAMENTE A TALE PROCESSO DI DISTRUZIONE, OVVERO CONSUZIONE, OVVERO REALIZZAZIONE DI TALE FORMA MERCE. Con anche passaggi intermedi di trasferimento di capitale, dove il produttore SI ASSICURA IL PROFITTO lasciando ai propri vassalli, valvassori e valvassini l’onere del RECUPERO CREDITI, oltre che l’assicurare al padrone-signore IL FUNZIONAMENTO DEL MECCANISMO.
In effetti, l’unico parallelo che potrebbe, in qualche modo, reggere, è proprio dell’Africa ridotta in schiavitù, con la tratta degli schiavi, ovvero il relativo spopolamento, il genocidio di popoli interi. O in epoca più recente e tirandola per i capelli (nel primo le catene e i marchi a pelle si vedevano, in quello che segue si sentivano e basta, essendo tutti in teoria “liberi”), lo spopolamento di interi territori a sud per far girare le fabbriche del nord.
Tutti movimenti dove la riduzione in schiavitù o la proletarizzazione, ovvero la costrizione in catene di classi intere ridotte a “offrire” null’altro che loro stessi, si accompagnano a CATASTROFI DEMOGRAFICHE e a GENOCIDI. Qui assistiamo a un salto di qualità: L’ORDINE PADRONALE A UN POPOLO INTERO DI CONSUMARSI INSIEME ALLA MERCE DA CONSUMARE, MORIRE ACCOMPAGNANDO - FINO ALLA FINE - LA MERCE DI MORTE ASSEGNATAGLI. Meglio, fino a quando tale operazione garantirà al padrone gli attuali margini di profitto. Poi… non sarà più un problema di nessuno. “Ci abbiamo provato”. “Cose che capitano”. Anzi, “l’insostenibile leggerezza dell’economia natofascista” darà vita all’ennesima, penosa, sequela di scaricabarile, che cadranno a cascata, meglio, a valanga, AUMENTANDO PROGRESSIVAMENTE LE “COLPE” ACCUMULATE finché raggiungeranno chi non sarà più in grado di scaricarle su nessuno. E le pagherà tutte.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************************************************************
07/10 ore 22:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI CONTINUANO AD AVANZARE A IVANOVKA, oblast’ di Dnepropetrovsk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3061
Soprattutto, poco più a sud, procedono verso nord da VERBOVOE e raggiungono ALEKSEEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3063
La quale, dovesse cadere, vedrebbe profilarsi a est l’ennesima sacca! E un immediato avanzamento della linea di fronte, a sacca chiusa, di sette chilometri.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
QUI OGGI SI SONO AVUTI AVANZAMENTI A DIR POCO SBALORDITIVI, SEGNO DI UN FORTE CEDIMENTO DA PARTE NATOFASCISTA.
NEL POMERIGGIO, I RUSSI AVANZAVANO A NORD-EST DI KRASNOARMEJSK in direzione sud-ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3055
ora, PIENAMENTE sotto controllo natofascista, c’è un collo di bottiglia azzurro di meno di quattro chilometri di spessore. Niente. Dall’altro lato, fra la postazione più avanzata russa a nord-est e quella a sud-ovest ci sono meno di sette chilometri di distanza. Anche qui pochissimo. A sud-est di questo collo di bottiglia, si apre una sacca a dir poco enorme.
Sacca che già oggi ha iniziato a ridursi, con
- un ULTERIORE ARRETRAMENTO natofascista a nord-est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3058
- LA CHIUSURA DI UNA NOTEVOLE AREA A EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3059
In tutto questo, i russi continuano a espandersi nell’area a nord-est verso tutte le direzioni: OVEST, NORD ed EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3062
Mentre si vedono già a est i contorni di una nuova sacca.
Nel complesso, l'impressione è quella di esser giunti a un punto di non ritorno. Per i natofascisti.
BATTAGLIA DI SEVERSK
I russi si avvicinano anche da sud-est, espugnando oggi una postazione nemica (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3056
VERSO KRASNYJ LIMAN
Anche qui i russi chiudono una sacca e ripianano la linea di fronte a nord-est di Krasnyj Liman (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3064
L’intero tratto sopra Krasnyj Liman sta cedendo, giorno dopo giorno.
Aggiornamenti a seguire domani mattina.
******************************************************************************************************
07/10 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI PRIMA AVANZANO A OVEST VERSO NOVOVASILEVSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3052
POI LA LIBERANO E RAGGIUNGONO LA RIVA DEL FIUME JANCHUR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3053
entrando e dando inizio alla BATTAGLIA DI USPENOVKA, ultimo paese di una certa consistenza (due incroci e quattro strade almeno) lungo la strada, altrimenti libera da ostacoli (cartina fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73596?single
verso GULJAJPOLE. Oltre a questo, si approfondisce la sacca subito a sud mentre è tagliata completamente la strada che attualmente approvvigiona POLTAVKA a sud. Poltavka da cui i natofascisti farebbero bene a ritirarsi, e alla svelta, prima di soccombere.
Infine, muovendosi ora verso nord-ovest seguendo il lento, sinuoso, fluire del fiume JANCHUR, i russi possono potenzialmente creare e chiudere un’ulteriore sacca, stavolta a nord, e ricongiungersi e dare manforte ai loro compagni attualmente impegnati a VISHNEVOE.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I russi guadagnano nuove posizioni
- sia in città,
https://t.me/condottieros/13523
via dopo via, con l’importante defezione dei nazisti di AZOV i quali son stati, come loro costume da quando son stati annientati a Mariupol’ e quindi riformati, i primi a defilarsi.
- sia a nord-est, liberando VLADIMIROVKA (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/43004
che si trova esattamente sotto SHACHOVO. Che attaccato da un’ulteriore direzione è ancora più sotto pressione. Seguiremo l’evolversi della situazione.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
QUI I RUSSI AVANZANO DA SUD EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3054
giungendo alle porte di IVANOPOL’E che è l’ultimo paese a sud-est prima di raggiungere Konstantinovka anche da qui.
Avanzano anche da KLEBAN-BYK appena liberata verso nord (qui la cartina di questo doppio movimento):
https://t.me/motopatriot78/43010
Giusto per capire cosa vuol dire fortificare a più scaglioni un’area, questa è la cartina di quello che attende ancora i russi su questa direttrice:
https://t.me/divgen/73601?single
Non sarà facile, per niente. E per fortuna che gli ufficiali su altre direttrici, pur avendo tempo, soldi e risorse a bizzeffe per trasformare decine e decine di chilometri di aree limitrofe alla allora linea di fronte, han deciso patriotticamente di intascarseli senza fare nulla. Ora soldati intruppati a forza vanno a crepare dentro trincee scoperte, travolti dai cavalli di troia e i fili spinati che, posti in fretta e furia poco più in là, gli rovinano sopra. Del resto, anche questi sono crimini, e contro il proprio stesso popolo ma, come va di modo dire ora, “fino a un certo punto”.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
PARE, pare, che la sacca nel centro cittadino sia stata CHIUSA dai russi (cartina e notizia qui):
https://t.me/condottieros/13526
e che i natofascisti ormai non siano più in grado di opporre resistenza. Fosse confermata questa notizia, la battaglia di Kupjansk si avvierebbe verso la conclusione.
"SCIMMIE CON LA BOMBA A MANO"
Abbiamo già accennato agli attacchi terroristici alla centrale atomica di Zaporozh’e. DAL 23 SETTEMBRE (comunicato del canale telegram ufficiale della Centrale)
https://t.me/znppofficial/1585
la Centrale, dopo aver centrato e distrutto la centrale elettrica a fianco, INDISPENSABILE per la messa in funzione di impianti di raffreddamento che, qualora non potessero funzionare, provocherebbero una catastrofe atomica, FUNZIONA GRAZIE AI GRUPPI DI CONTINUITA’ DIESEL. Scorte ce ne sono quante se ne vogliono (На площадке станции имеются достаточные запасы дизельного топлива для длительной работы генераторов в автономном режиме)
https://t.me/znppofficial/1586
e i generatori sono in posti inaccessibili ai droni e ai razzi operati dai terroristi natofascisti. Ciò nonostante questo giocare col fuoco è inaccettabile, denunciano ancora oggi gli scienziati e i lavoratori della Centrale:
https://t.me/znppofficial/1593
Oggi, un altro drone è andato a schiantarsi contro un reattore di un’altra centrale, quella di VORONEZH (foto qui):
https://t.me/divgen/73604
Gli ha fatto un baffo, perché il cemento armato di questi reattori è sovietico, e ci vuole ben altro per scalfirlo. Ma il gesto resta. Scimmie con la bomba a mano, lett. “obes’jana s granatoj” (обезьяна с гранатой) è il modo con cui definiamo da anni questi pazzi furiosi. E il riferimento non va solo a Kiev, ma anche a Washington e Londra, quelli che “non sanno dove vanno” gli aiuti. Anzi tutto. A seguire, tutta la crème de la crème della nostra classe politica, che nelle settimane scorse ha montato un caso di “droni russi” finiti, ne peggiore dei casi, appoggiati su un pollaio. E non dicono NULLA su quanto sta accadendo. Forse perché, come nel caso dei rastrellamenti dei Te-Tse-Ka, chi tace, acconsente. Forse perché, tutto sommato, anche questi sono crimini “fino a un certo punto”.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
07/10 ore 08:30 aggiornamento
MISSILI COME BISTECCHE
Sarà che sono provinciale, sarà che noi proletari più che costine e salamelle non grigliamo, meglio, identifichiamo nello “sciallo” il pianeta esotico delle bombette, dei rosticini e delle coscette di pollo premarinate, spingendoci a svuotare il portafoglio osando capocolli panati che fan tanto felici i palati, tanto quanto infelici le casse a fine giornata. E infatti il tutto si riduce a un unico evento estivo, al massimo bissato e non più di un’altra volta, ancora possibile nei nostri cortili dove a turno uno griglia sul balcone e gli altri si sentono l’odore in casa senza chiamare i carabinieri, basato su una sapiente calibrazione del paniere di merci che finiranno sulla graticola, secondo l’evangelico principio: “prima la roba buona, poi man mano che li ammazzi aggiungi quelle belle costine che grondano grasso da tutti i pori e che daranno loro il colpo di grazia, invocando a gran voce un grappino (o una vodka liscia) per sgrassare” (tattica iniziale, prima del miracolo dell’acqua in vino, delle Nozze di Cana...).
Sarà tutto questo… ma ammetto di aver “scoperto”, a cinquant’anni e rotti e per puro caso, che TOMAHAWK era anche una bistecca. E quando ne ho vista una, di persona, sul piatto di altri, ho detto… e chi se la mangia tutta quella roba? Fatta tutta in quella maniera e basta? E quando ho scoperto quanto costava al chilo, ho ricevuto ulteriore conferma che la tattica iniziale delle Nozze di Cana è la migliore in assoluto. Ma quel pezzo informe, di carne bovina mi è rimasto impresso sino a oggi.
Quando l’ho associato all’ennesima esternazione di Mastro Ciliegia:
https://t.me/parstodayrussian/189935
“Kiev avrà i suoi Tomahawk, anche se devo capir bene per cosa li utilizzerà”. Non so… probabilmente li metterà prima in forno a cottura lenta a 55°C per sei-otto ore e poi darà loro la scottata finale sulla griglia!
La notizia di questa ENNESIMA V2, di questa ennesima wunderwaffe in mano al regime di Kiev, ha fatto il giro di tutti i canali telegram ucraini, tra cui i miei soliti:
https://t.me/rezident_ua/27704
https://t.me/ZeRada1/27224
Il primo riduce a zero il valore d’uso militare di tale fornitura, evidenziandone il valore SIMBOLICO (“Для Банковой это символизм”) e, tutt’al più, la ricerca di nuove provocazioni per aumentare la tensione. Il secondo cita il deputato ucraino Kamenchuk, il quale afferma chiaramente che l’Ucraina non ha bisogno di tali wunderwaffe, che saranno usate come gli HIMARS oggi: in centri abitati contro civili. Filosofia Trump: minacciare di venderli, quindi venderli, scaricando la responsabilità dell’impiego sulla manovalanza locale, responsabile anche di far saltare eventuali colloqui di pace, impraticabili dopo una strage (“он правильно понял, как использует Томагавки Трамп - как угрозу”).
Tomahawk, ma anche Barracuda, entrambi ben noti alla contraerea russa da decenni:
https://nsn.fm/policy/vopros-tselei-risknet-li-kiev-vospolzovatsya-raketami-tomahawk-ot-ssha
L’importante è vendere.
Missili venduti come bistecche. Non a trenta euro al chilo, ma a 1,3 milioni di dollari al pezzo:
https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/us-tomahawk-missile-shipments-ukraine-unlikely-sources-say-2025-10-02/
Missili come bistecche che, anche se escono bruciate perché messe subito sulla griglia, oppure mangiate crude dentro, oppure mangiate a metà perché son talmente tante che le pance non sono calibrate per finirle, e mezze van buttate… al macellaio non interessa. Al macellaio Trump, e a quello che c’era prima, le vite umane altrui interessano come i moscerini sul parabrezza.
Aggiungo, a tutto questo, una notazione. IL MACELLAIO è IPOCRITA. Non solo perché sa benissimo COSA SE NE FARANNO, ma perché li sta vendendo – sostanzialmente – a incapaci che non possiedono neppure la griglia e la carbonella. COME NEL CASO DEGLI HIMARS O DEI PATRIOT, FARA’ TUTTO LUI, VENDITA E “CATERING”. Trattasi di missili che non basta puntare come sul navigatore e schiacciare un tasto. Necessitano di PERSONALE QUALIFICATO IN GRADO E STRUMENTAZIONE, A TERRA E SATELLITARE PER FARLI FUNZIONARE: pianificare la traiettoria, preparare missile e postazione di lancio, eseguire tutte le manovre e operazioni relative al lancio stesso, seguirlo nel corso della traiettoria.
Questo è un SISTEMA HIMARS, per esempio, che ci ha appena salutato:
https://t.me/mod_russia/57274
La penuria di mezzi e la crisi energetica han costretto i natofascisti a tirar fuori i gioielli di famiglia, le wunderwaffe degli anni passati, e a portarli a ridosso della prima linea, commenta il buon Ermakov:
https://t.me/beard_tim/27837
Come nel caso di questo sistema HIMARS colpito da missili ISKANDER a SREDNIJ BURLUK (Средний Бурлук), ridente paesino 45 km a est di CHUGUEV (posizione qui
https://divgen.ru/49.89397/37.30382/14
e qui):
49.89397/37.30382
Nel corso dell’operazione, sottolinea il Ministero della difesa russo, ci han salutato:
✅ una postazione di lancio «Himars»,
✅ un camion con gru,
✅ due mezzi fuori strada,
✅ non meno di 15 soldati.
E anche se la manovalanza locale dopo anni ha imparato a usare l’intero sistema HIMARS c’è sempre, lo ricordiamo, un sistema di approvazione lancio e controllo coordinate che DEVE, necessariamente, passare per WASHINGTON con la crociera integrata al suo apparato satellitare. Questi sono missili a gittata ancora maggiore.
Il Macellaio fa anche consegna a domicilio e catering. Sa benissimo “per cosa” saranno usati. Come sono stati usati finora gli Himars e gli Storm Shadow. Così come sa benissimo che il valore d’uso militare, ovvero la sua capacità di incidere sul corso delle operazioni sul campo, sarà identica a quegli Himars e Storm Shadow. Ma al Macellaio interessa solo vendere.
FORTI COI DEBOLI, DEBOLI COI FORTI: IL TE-TSE-KA E LA TESLA
Questo filmato, ripreso da una telecamera di controllo su un’autovettura comune,
https://t.me/HersonVestnik/43659?single
ci mostra un tratto di strada a Kiev, col conducente diligentemente dietro a una Tesla per chilometri. Entrano in città, posto di blocco, la Tesla neanche guardata e lui dietro palettato. E si incazza. “Perché la Tesla non l’avete fermata?”
Per lo stesso motivo per cui a una fermata di autobus han rastrellato tutti i conducenti
https://t.me/legitimniy/20968
e aumentano gli importi richiesti per il “rilascio”. O il costo dell’“abbonamento mensile” per non essere nemmeno fermati. Ma anche questo, al Macellaio, non interessa. Biomassa trattata al pari di quel pezzo di carne informe, o di quel pezzo di ferraglia che portano lo stesso nome.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
06/10 ore 22:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI RAGGIUNGONO LA FERROVIA CHE DIVENTA LA NUOVA LINEA DI FRONTE, LA SUPERANO E PASSANO NUOVAMENTE LA M-30, OLTRE A CONSOLIDARE E CONQUISTARE NUOVE POSIZIONI NELLA CITTÀ STESSA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3051
Nuovamente, nonostante i rinforzi e centomila uomini in tutto abbiano provato, in questi mesi, a opporsi a questo movimento, fra le punte più avanzate delle due falangi di attacco, questa e quella a nord-est, vi sono ormai otto chilometri. Senza nemmeno troppe fortificazioni, guardando la cartina,
https://t.me/divgen/73570?single
e più campagna che città. Poi, a sacca chiusa, sarà probabilmente scritto l’ennesimo capitolo delle assurdità di questo conflitto: tenere una posizione come questa già in gran parte accerchiata senza alcuna possibilità di rompere l’accerchiamento, ma solo prolungandone l’agonia e aumentando le perdite.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
Anche divgen si allinea alle carte che girano ormai da molti giorni:
https://divgen.ru/event/3050
e mostra sia gli avanzamenti russi, che la sacca che si è formata in centro città. Per qualcuno l’affondo russo sarebbe ancora maggiore (cartina che mostra i russi un po’ più a sud qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59996
Kupjansk è compromessa e, insieme a essa, l’intera area a est del fiume OSKOL. Anche qui, se non se ne andranno alla svelta verso lidi più sicuri, i natofascisti attualmente dislocati sulla riva sinistra rischiano accerchiamento e annientamento, o weijiao 围剿, come avrebbe detto il Guomindang. Cinque ne fece, di queste campagne, contro i comunisti cinesi. Alla quinta l’Armata rossa guidata da Mao sfuggì solo compiendo l’eroica Lunga Marcia (changzheng 长征). Qui non c’è Mao… al suo posto, comandanti che obbediscono a un generale idiota, che esegue pedissequamente gli ordini di un ducetto marionetta, il quale a sua volta sta dove sta perché fa quel che gli dice un padrone, ovvero tenere a oltranza, altrimenti niente soldi. Un esercito che arretra non è mai una buona pubblicità per le armi che lo sponsorizzano.
ACCADE A KRAMATORSK
Accade che un drone russo può fare indisturbato ventitré chilometri, entrare a Kramatorsk dalla via principale, passare tranquillamente sopra un prospekt, una prospettiva come quella Nevskij a Leningrado, lasciar correre sotto di sé auto civili, auto civili, auto civili… fino a imbattersi in un furgone militare… e centrarlo in pieno:
https://t.me/petrenko_iHS/9865
Kramatorsk era stata eroicamente tenuta, col sangue e coi denti, undici anni fa, da civili trasformatisi in miliziani, tanto motivati a difendere la loro giovane Repubblica, quanto male armati, ridotti a ri-militarizzare obici e persino un T-34 dai musei e dai monumenti pubblici ai caduti per andare oltre i fucili mitragliatori. La avevano dovuta lasciare dopo che i fascisti li avevano attaccati in forze e stretto un’intera popolazione d’assedio. Si erano ritirati a Doneck, decisi a difenderla fino all’ultimo. Slavjansk e Kramatorsk furono oggetto di rappresaglie e repressioni feroci. Civili imprigionati, altri uccisi perché “kolaboranty”. Oggi i natofascisti cominciano a sentire il fiato russo sul collo. Stanno arrivando. Slavjansk e Kramatorsk torneranno a essere DNR. E non per Quaranta giorni di libertà: stavolta, per sempre.
Aggiornamenti a seguire domani mattina.
***********************************************************************************************
06/10 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KUPJANSK
Dall’estremo orientale di questa linea di fronte, i russi avanzano VERSO OVEST di un chilometro,
https://t.me/creamy_caprice/10167
scavalcando una intera linea fortificata (cartina qui)
https://t.me/divgen/73546?single
e creando i presupposti per un’ulteriore sacca a nord e portandosi a meno di dieci chilometri da KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3048
KUPJANSK dove aumentano sempre più i riscontri, anche da parte natofascista, della sacca creatasi in centro città (mappa loro qui:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59932
che collima con quest’altra mappa russa qui):
https://t.me/motopatriot78/42971
“Lascia sempre al nemico una via di fuga” (圍師必闕), diceva il maestro Sun. E mentre cerca di svignarsela lungo quello strettissimo corridoio, accompagnalo all’uscita.
Più a nord, i russi liberano OTRADNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3049
e filmato qui:
https://t.me/warriorofnorth/12359
Meno di cinque chilometri al blocco della strada a sud, sud-ovest.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I russi avanzano nella città e scacciano i natofascisti dal quartiere SHACHTERSKIJ, adiacente all’appena liberato quartiere LAZURNYJ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42972
Creando, anche qui, i presupposti per l’ennesima sacca fra le due falangi che si stan creando.
A nord-est, i russi continuano a guadagnare terreno, prendendo di mira soprattutto SHACHOVO che tornano a minacciare anche da ovest (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42977
CONGEDO PROVVISORIO AL GATTO
I Te-Tse-Ka, dopo la figura barbina rimediata ieri, e grazie solo a una telecamera di controllo che li ha impietosamente ritratti mentre “arruolavano”, pardon, arraffavano un gatto siamese, mostrando per l’ennesima volta al mondo quel che sono, son stati costretti dalle proteste sulla rete a fare marcia indietro. Il gatto è stato restituito alla nonnina, che ringrazia tutti per il sostegno (foto qui):
https://t.me/ZeRada1/27208
Anche se maligni mormorano che si tratti di un congedo provvisorio…
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
06/10 ore 08:30 aggiornamento
GUERRA ENERGETICA ED ENERGIA PER LA GUERRA
Un M1 Abrams, venduto come wunderwaffe dimostratosi sul campo più fuffa che waffe, coi suoi 1500 cavalli beve dai 400 agli 800 litri di carburante ogni 100 chilometri.
Durante la Guerra fredda il 5% del consumo energetico di USA e URSS andava soltanto per la manutenzione e sviluppo del “deterrente atomico”.
Così come, negli anni Novanta, l’unica superpotenza rimasta per far girare la ruota del suo criceto militare mondiale consumava l’equivalente del fabbisogno annuo di un Paese come la Svizzera e l’Austria.
https://topwar.ru/181641-vojny-bez-jenergii-ne-budet-kakuju-rol-igrajut-jenergeticheskie-resursy-v-sovremennyh-konfliktah.html
Benvenuti nel mondo parallelo dove non esistono gli Euro 7, dove il riscaldamento climatico non è più un problema, dove carburanti messi ovunque all’indice curiosamente divengono “puliti”, dove i trasporti pericolosi avvengono accostando esplosivi a infiammabili con la stessa naturalezza con cui si carica il portabagagli prima di partire per un lungo viaggio. Niente pannelli solari, niente pale eoliche, ma generatori diesel puzzolenti che ronzano dalla mattina alla sera. Alla guerra serve energia, tanta, sporca e subito. Senza energia, oggi, nella guerra di oggi, non c’è guerra.
Sochar Kazi, professore associato alla cattedra di Econometria dell’Università federale degli Urali, scrive che I SOLI MEZZI DI TRASPORTO DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE (VIA TERRA, VIA MARE, VIA AEREA) CONSUMANO UNA QUANTITA’ ENORME DI CARBURANTE (военно-промышленный комплекс (наземные транспортные средства, самолеты и морские суда) потребляет колоссальное количество ископаемого топлива).
https://www.ng.ru/ng_energiya/2024-02-12/14_8946_realities.html
E aggiunge: CIRCA IL 75% DEL CONSUMO MONDIALE DI RISORSE NON RINNOVABILI (CARBONE, GAS, PETROLIO) VA AL SETTORE MILITARE (Около 75% мирового потребления невозобновляемых источников энергии (уголь, газ, нефть) приходится на военные действия, ibidem).
Passiamo ora all’energia elettrica. Nel 1940 l’URSS, allora terza potenza energetica al mondo, produceva 48,3 miliardi di kW/h.
https://peretok.ru/articles/strategy/5240/
Nel 2022, con 14 repubbliche in meno, la sola Federazione Russa produceva 1.121,6 miliardi di Kw/h.
https://conomy.ru/analysis/articles/1020
di cui:
66,05% - da centrali termoelettriche
20,24% - da centrali idroelettriche
11,93% - da centrali atomiche
1,78% - da centrali eoliche
e consumava, nello stesso anno, 1.106,3 miliardi di kW/h (ibidem), con un aumento del 1,45% rispetto al 2021 (1.090,44 miliardi) e del 4,8%, rispetto a cinque anni prima (1.055,6 miliardi).
Nel 2024, il consumo raggiungeva i 1.174 miliardi di kW/h.
https://www.so-ups.ru/news/press-release/press-release-view/news/26552/
L’aumento, come è facile notare, è stato del tutto lineare, non ha subito impennate improvvise.
Anche volendo immaginare che tutto questo aumento sia andato “dlja fronta”, per il fronte, in termini di aumento della produzione industriale, non sono numeri tali da descrivere un impegno INsostenibile da parte russa. Anzi, confermano ancora una volta l’estrema prudenza, da parte loro, nel non RI-fare la fine dell’URSS trascinata e arrivata esausta dopo la cosiddetta “corsa agli armamenti”. In altre parole, la SVO si conferma essere, sostanzialmente e ancora una volta, una “guerra al risparmio”, da parte russa. DOVE LE TRASFORMAZIONI DEVONO ESSERE, ANZITUTTO, QUALITATIVE, COME MOSTRANO LE VARIAZIONI PERCENTUALI (RISPETTO AL 2023) DEL PANIERE ENERGETICO RUSSO E DELLA SUA COMPOSIZIONE ORGANICA:
• da centrali termoelettriche +3,6 % (57,3 %);
• da centrali idroelettriche +4,9 % (17,3 %);
• da centrali atomiche -0,9 % (18,2 %);
• da centrali integrate nei complessi industriali +0,5 % (6,1 %);
• da centrali solari +9,6 % (0,3 %);
• da centrali eoliche +27,3 % (0,7 %).
https://www.finam.ru/publications/item/potreblenie-elektroenergii-v-2024-godu-v-rossii-vyroslo-na-31-20250114-1648/
Che poi si faccia in fretta, quando i numeri son piccoli, a fare percentuali a due cifre, siam tutti d’accordo. Infatti, questo dato qualitativo va assolutamente abbinato a quest’altro. In un territorio enorme come quello russo, GLI AUMENTI DI PRODUZIONE ENERGETICA RIGUARDANO LE COSIDDETTE ZONE DISAGIATE, OVVERO ESTREMO ORIENTE (+5%), SIBERIA (+4,9%) E SUD (+4,9%) (Основные точки роста – Юг, Сибирь и Дальний Восток, где мы наблюдаем рост выше среднего по стране: на Юге +4,9%, в Сибири +4,9% и на Востоке +5%, ibidem).
“Zone disagiate” e, aggiungiamo, LONTANE DAL FRONTE (e dai droni). Non una ripetizione dello schema sovietico, dove tutto era traslocato a est, ma anche qui non è da sottovalutare l’impatto della SVO sullo sviluppo economico delle zone cosidette “disagiate”: alla luce, soprattutto, della SVOLTA A EST dello stesso mercato russo a fronte della chiusura europea e della sua decisione di suicidarsi economicamente.
Parliamo ora di Ucraina. Giusto per avere un ordine di grandezza, a fine 2021 il regime di Kiev prevedeva di INCREMENTARE LA PRODUZIONE DEL 2,5% per un totale di 161 miliardi di kW/h.
https://eenergy.media/news/21147
Sempre per un’idea di chi produceva cosa, nel 2020 la produzione era stata di:
- 76 miliardi di kW/h da centrali atomiche;
- 51 miliardi di kW/h da centrali termoelettriche;
- 9 miliardi di kW/h da fonti rinnovabili.
https://www.tadviser.ru/index.php/Статья:Энергетика_Украины
Parliamo, come ordine di grandezza, di uno zero in meno. Di mille miliardi in meno di kW/h. Che nel corso del 2022 si eran già ridotti di un terzo, stando al FT:
https://www.kommersant.ru/doc/6746678
e quasi tutto ormai a carico di centrali atomiche e idroelettriche, non toccate dai russi a differenza di quelle termoelettriche:
https://fakty.com.ua/ru/ukraine/20240703-vyrobnycztvo-elektroenergiyi-v-ukrayini-2024-de-ta-yak-vidbuvayetsya/
La mazzata peggiore è stato il passaggio della Centrale atomica di Zaporozh’e ai russi. Era quella che produceva maggior energia elettrica. Ed è questo il motivo per cui “i russi si sparano da soli” ancora nel 2025, ovvero continuano a piovervi proiettili e droni, nel tentativo di provocare una reazione tale da indurre la cosiddetta “comunità internazionale” a prendere (ulteriori?) provvedimenti tali da allontanare i russi dalla centrale atomica e rientrarne in possesso. Nel frattempo, se esplode… fa niente. Cose che capitano.
Nel frattempo, IMPORTA ENERGIA ELETTRICA DALL’EUROPA e, nonostante questo, a gennaio 2025 era SOTTO DEL 4% anche considerando quello che era costretta a importare:
https://neftegaz.ru/news/transport-and-storage/877932-ukraina-ne-smozhet-kompensirovat-defitsit-elektroenergii-dazhe-importom-a-gaza-v-pkhg-na-donyshke/
Tendenza, ovviamente, in aumento: gli 1,15 miliardi di kW/h importati nel periodo gennaio-maggio dello scorso anno quest’anno sono saliti, per lo stesso periodo, a 1,65 miliardi di kW/h.
https://newskiev.ru/society/2025/08/29/870805.html
Aggiungiamo a questo il consumo di idrocarburi, per esempio di gas, che nel 2022 ammontava a circa 30 miliardi di metri cubi, di cui 10 importati:
https://vz.ru/economy/2025/8/14/1352462.html
Anche per questo, i tanto osannati milione e rotti di droni “prodotti” dal regime di Kiev nel 2024, ammesso e non concesso che sia un dato attendibile, in realtà poi VANNO PORTATI AL FRONTE E MESSI IN CONDIZIONE DI VOLARE!
https://regnum.ru/news/3878324
Per quanto strano possa sembrare, un conto è produrli e un conto usarli al fronte. Questo saggio, purtroppo in russo, ma con un’ampissima bibliografia e tutta in anglofono,
https://we.hse.ru/data/2023/09/13/2057512606/Энергетика беспилотных авиационных систем.pdf
ci parla di metodi di propulsione essenzialmente elettrici, per tratte di poche decine di chilometri. Sistemi di pilotaggio che fanno la differenza al fronte, specialmente se non ci sono a opporsi ai russi che avanzano, considerando che l’energia elettrica al fronte arriva e non arriva, al punto che non è più un assurdo che conti di più tranciare un cavo elettrico che far saltare un ponte.
In questo contesto, si collocano i reciproci scambi di cortesie fra Kiev e Mosca che gli analisti chiamano INFRASTRUKTURNAJA VOJNA, “guerra delle infrastrutture”. A questo punto, capiamo che una centrale termoelettrica che salta nell’ovest dell’Ucraina non ha lo stesso impatto, sia sul conflitto che sulle infrastrutture che lo reggono, di una cisterna di petrolio che salta a Feodosia. Così come capiamo che PROVOCARE UNA NUOVA ESCALATION, quando per ogni drone natofascista che colpisce un obbiettivo russo ne partono cinquanta russi su obbiettivi ucraini, mandando ormai in pappa la contraerea e DIMINUENDO ULTERIORMENTE LA CAPACITA’ GIA’ RIDOTTA DI PRODUZIONE E TRASPORTO ENERGETICI DEL REGIME, ben al di sotto di quella che definiremmo “soglia critica”,
https://t.me/legitimniy/20966
è una mossa puramente suicida.
Capiamo che porsi obbiettivi di “guerra totale” (total’naja vojna) come fa ancora Kiev, sognando di lasciare Mosca senza corrente elettrica o senza carburante,
https://t.me/rezident_ua/27698
è un’idiozia totale. Da qualsiasi punto la si guardi. Punto di vista, ovviamente, che non sia quello di soffiare sul fuoco per tenere alta la domanda di un mercato, quello del complesso militare industriale u-ccidentale, in piena espansione. U-ccidentale in ogni senso: per prosperare, occorre che un popolo intero si immoli, “fino all’ultimo ucraino”.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
05/10 ore 22:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI VOLČANSK
I russi guadagnano ulteriori posizioni (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32565
Tra il primo e il cinque ottobre, i russi son riusciti ad attraversare tre fiumi nell’area e a consolidare le proprie posizioni sull’altra riva.
https://t.me/condottieros/13485
L’impressione è, anche qui, di essere a una svolta, rispetto ai mesi passati.
VERSO KRASNYJ LIMAN
Oggi un ponte importantissimo per l’approvvigionamento dell’intera riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC ancora in mano ai natofascisti è stato messo definitivamente fuori uso dai russi (filmato qui):
https://t.me/motopatriot78/42957
A ovest, i russi sono già a buon punto per raggiungere la riva sinistra del fiume, all’altezza di SVJATOGORSK. E lì saranno ulteriori problemi.
VERSO SEVERSK
I RUSSI LIBERANO KUZ’MINOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3044
attraversano in forze il fiume BACHMUTKA e puntano verso nord: prossima fermata SVJATO-POKROVSKOE, ultima cittadina eretta a roccaforte dalla difesa natofascista prima che i russi penetrino verso SEVERSK da sud-ovest, ovvero da quel rilievo naturale posto a ovest da cui hanno storicamente spazzato via ogni tentativo russo di liberarla. Situazione radicalmente cambiata, da allora.
FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA
I russi si avvicinano a ŠACHOVO da sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3046
irrobustendo peraltro la linea di approvvigionamento ai loro compagni impegnati a nord-ovest, dove oggi è stato confermato che sono ritornati a VOLNOE avanzando di due chilometri e mezzo (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59891
ODESSA EROICA
Odessa eroica. Gorod geroj, sempre. Ieri, di fronte all’ennesima violenza contro un civile e la donna che cercava di impedirne il rastrellamento, infilandosi essa stessa nella camionetta e impedendo col piede che si chiudesse lo sportello, un autista e un volontario dell’ambulanza che, fino ad allora, si era limitato a filmare la scena, non hanno retto e ha deciso di porre fine a questa ennesima ingiustizia. Bloccata la camionetta con l’ambulanza, sono scesi e hanno cominciato ad aiutare la donna. Nel frattempo, donne e anziani si sono radunati tutt’intorno e sono intervenuti anche loro. Al che la donna ha cominciato a tirar fuori il marito, mentre il personale medico e i civili tenevano fermi i Te-Tse-Ka. Un ultimo strappo e la donna rovina a terra col marito, sano e salvo. I natofascisti chiudono rabbiosamente il portellone e se la danno a gambe, coperti di insulti. Questo filmato,
https://vk.com/video-50332460_456429078
per chi non avesse telegram, mentre l’originale è qui:
https://t.me/xydessa/57687
Ora il personale medico rischia la galera:
https://t.me/xydessa/57705
Lo sapevano benissimo, quando sono intervenuti. Ma hanno detto basta lo stesso. Hanno smesso di filmare e basta. È la prima volta che mi capita di vedere una scena di questo tipo: ovvero, che chi riprende non si limita a urlargli dietro qualcosa, ma non ce la fa più e passa all’azione. E blocca questi criminali. Attenzione, a questi segnali. Odessa città eroica, sempre. Mentre a certa gente non rimane che ridursi a quanto segue. E ancora per poco.
MESCHINI
Ora vogliono sbattere al fronte anche loro?
https://t.me/ZeRada1/27199
Filmato a dir poco imbarazzante: macchina Te-Tse-Ka avvista un gatto siamese, o per sé o per venderlo blocca la macchina, se lo infila sotto braccio e torna di corsa, come un ladro di polli, all’auto dove il suo socio parte a tutta.
Oltre a prendervela coi più deboli, riproducete anche su piccola scala quello che fanno i vostri padroni: arraffare e rubare. Ancora per poco.
Aggiornamenti a seguire domani mattina.
***********************************************************************************************
04/10 ore 23:50 aggiornamento
FRONTE EST
I russi entrano a BOROVSKAJA ANDREEVKA (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27808
posizione qui
https://divgen.ru/49.41198/37.72774/13
et
49.41198/37.72774
Aspri combattimenti in corso, con il fiume OSKOL ormai sempre più a un tiro di schioppo.
Anche più a sud, avanzamenti verso il fiume OSKOL (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32558
VERSO KRASNYJ LIMAN
i russi avanzano verso Krasnyj Liman DA NORD (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3040
spostando la linea di fronte alla prima linea fortificata a difesa (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73484?single
Prima linea già superata a est dai loro compagni sempre nella giornata di oggi con avanzamenti importanti da nord-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3041
La cartina delle fortificazioni ora mostra questa prima linea attraversata e superata:
https://t.me/divgen/73495?single
il che significa che anche chi ora tiene a ovest la stessa linea o arretra, o sarà accerchiato. Anche qui, quindi, siamo agli sgoccioli. A seguire, poco più a sud, un’altra linea fortificata, e poi è Krasnyj Liman.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I russi avanzano sia a nord-est, dove ormai hanno stretto d’assedio RODINSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3042
che nella stessa KRASNOARMEJSK, dove continuano a guadagnare posizioni (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3043
e dove i natofascisti abbandonano del tutto il quartiere LAZURNYJ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42940
che già avevano iniziato a cedere ieri (prima cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42915
Aggiornamenti a seguire domani.
************************************************************************************************
03/10 ore 08:30 aggiornamento
“C’E’ UNA SENTENZA DELL’ONU DEL 2010”…
Il diritto internazionale è carta straccia, buona al massimo per arrotolarci le uova, o per altri usi ancor meno nobili. Fa sempre specie, tuttavia, quando qualcuno lo evoca nell’etere a supporto dell’azione di pirateria in corso ad opera di militari israeliani in acque internazionali.
E’, precisamente, quanto accaduto qualche sera fa. A opera dell’opinionista di turno in collegamento da casa sua. Nel periodo peggiore per chi fa controinformazione, ovvero la sera ore pasti, quando la guardia è abbassata, quando il telecomando passa di mano in mano (o manina) non appena chi temporaneamente lo detiene gira il capo, quando i conflitti diffusi nell’etere dal tele-visore sono clamorosamente sopraffatti da altri conflitti, di pari e maggiore intensità, che avvengono quotidianamente fra le mura domestiche e proprio allora trovano la combinazione ideale per esprimersi al meglio.
E’ in tali condizioni che il “bla-bla” di contorno alle immagini sfocate delle telecamere di controllo dalle imbarcazioni veniva interrotto da un collegamento “autorevole”, ovvero di un “giornalista” che spazia a suo agio lungo le telefrequenze tra il frivolo e il serio e che il canale notizie accaventiquattro interpellava sulla vicenda “Flotilla Samud”. Il discorso non vale neppure la pena di riportarlo, eccetto quel tarlo da lui evocato a inizio “intervento”. Cito a memoria: “Esiste una sentenza ONU del 2010 che dà ragione a Israele”… detto seriamente, come se stesse recitando il credo.
Puzzava strano già l’accostamento “sentenza” e “ONU”. Le sentenze le emettono i tribunali. Il “dà ragione” poi faceva completamente saltare il banco della mia pazienza serale. Il tarlo ormai aveva fatto breccia su quel muro di spirito di autoconservazione che suggerisce, se non altro solo per questo, di mandare a culo ogni tanto quel che si dice in televisione. E il giorno dopo rodeva ancora. Onde per cui, una volta calati ancora una volta i fragori dell’etere e i clamori domestici, ovvero messi a nanna tutti e spento l’ordigno, mi sono messo a ricercare.
Fortunatamente, non mi ci è voluto molto per trovare questo articolo sul manifesto di ieri:
https://ilmanifesto.it/le-violazioni-di-israele-coperte-dagli-stati
Ieri si leggeva, oggi no se non hai l’abbonamento, ma si trova anche altrove, per fortuna:
https://www.officinadeisaperi.it/eventi/non-si-puo-fermare-il-vento-da-il-manifesto/
Il lavoro della compagna Micaela Frulli, dal titolo “Le violazioni di Israele coperte dagli Stati”, è uno scritto prezioso e rispondeva esattamente a quanto cercavo.
Dopo aver rimandato a tutti gli articoli della Convenzione ONU sul Diritto del Mare, oltre che del Manuale di San Remo sul diritto applicabile ai conflitti armati in mare, che dimostrano dove sta la legalità e l’illegalità in questa operazione, conclude:
“È chiaro dunque che in base al diritto internazionale le imbarcazioni della Gsf non stanno violando alcuna regola di diritto internazionale, ma agiscono nel pieno rispetto del diritto del mare e del diritto internazionale umanitario, facendosi carico dell’attuazione di obblighi che gli Stati, Israele in primo luogo e gli altri a seguire, non stanno rispettando.
C’è da chiedersi perché gli Stati e le organizzazioni internazionali, quasi all’unanimità, facciano appello al rispetto da parte della Gsf di un blocco navale che ha superato qualsiasi confine di legalità. C’è da chiedersi perché non si fa invece pressione su Israele per porre fine al blocco illegale e per garantire l’arrivo degli aiuti umanitari alla popolazione civile, come prevede il diritto. Gli Stati, soprattutto quelli di cui le navi della Gsf battono bandiera, hanno l’obbligo di fare tutto quanto è possibile per proteggere una missione umanitaria che agisce nel pieno rispetto delle regole per raggiungere obiettivi tutelati dal diritto internazionale.
Stupisce ancor più questo atteggiamento se si considera che Israele sta agendo anche in violazione delle ordinanze cautelari emesse dalla Cig nel 2024 nell’ambito del procedimento intentato dal Sudafrica contro Israele per violazione della Convenzione Onu per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio. Tali ordinanze impongono a Israele di adottare misure immediate ed effettive per garantire l’assistenza umanitaria a Gaza e impedire che la Gsf giunga a destinazione viola anche questi obblighi.”
Il mistero, a questo punto, si infittiva sempre di più… e questa fantomatica “sentenza ONU del 2010”? Frutto di un grappino di troppo da parte del “giornalista”? Fortunatamente, ci pensava la compagna Micaela a rimandare il tarlo in letargo. Scrive subito dopo:
“Qualcuno evoca la presunta legalità del blocco navale in base al rapporto della Commissione d’inchiesta nominata nel 2010 dal segretario generale Onu sul raid israeliano a danno della nave Mavi Marmara (Rapporto Palmer). Quel rapporto, in condizioni assai diverse da quelle odierne, stabilì che il blocco navale israeliano era lecito, pur condannando l’uso sproporzionato della forza da parte delle forze israeliane nell’abbordaggio della nave, che provocò dieci morti e molti feriti fra gli attivisti a bordo. Il Rapporto Palmer, però, già allora fu criticato da più parti e contraddetto dal Rapporto della Commissione d’inchiesta del Consiglio diritti umani dell’Onu (2010), che si espresse nel senso di una totale illiceità del blocco navale, qualificandolo come una forma di punizione collettiva in violazione dell’art. 33 della IV Convezione di Ginevra. ”
Mi ricordo perfettamente quel periodo. Un anno dopo, sarebbe morto il povero Arrigoni. Tra l’altro di queste parti, quindi sua mamma fece poi molte riunioni, anche nel mio paese, per presentare l’opera di suo figlio e denunciare quanto accaduto. Il che con la memoria mi fece tornare anche a quei morti di un anno prima. Quindici anni di impunità nel commettere sempre, metodicamente, le stesse porcherie, gli stessi atti di pirateria, gli stessi crimini. E la colpa, anche allora per qualcuno, per i soliti noti, era stata del compagno Arrigoni che “se l’era cercata”. Ma non mi ricordavo più del Rapporto Palmer. Lo avevo rimosso.
Ho provato sul sito dell’ONU e son finito su una pagina 404 che non prometteva nulla di nuovo. Fortunatamente, esistono altri siti dove è conservato, tra cui quello del NYT. Eccolo:
https://graphics8.nytimes.com/packages/pdf/world/Palmer-Committee-Final-report.pdf
Un rapporto sicuramente non tacciabile di parzialità se non verso Israele, a cui indora la pillola. Un rapporto che, essendo datato anni prima, non tiene conto della sovranità palestinese sulle acque territoriali antistanti Gaza (2015, cfr. Frulli cit.). Un rapporto che, nonostante tutto questo, afferma comunque cose un po’ diverse dalla “sentenza che dà ragione”:
1. “There is nothing in international customary law, or in the United Nations Convention on the Law of the Sea (UNCLOS), that would generally prohibit the use of force on the high seas, as long as force is only used in self-defence, in line with Articles 2(4) and 51 of the U.N. Charter and Articles 88 and 301 UNCLOS (ius ad bellum).”
Nessuna proibizione se la forza è USATA UNICAMENTE PER AUTODIFESA. È questo il caso?
2. “The blockade is illegal if imposed with the sole aim to starve a civilian population or if its effects on the civilian population are in excess of the achieved military advantage.”
“Se ha il solo scopo di far crepare di fame i civili o – peggio ancora – se gli effetti sui civili superano quelli del vantaggio MILITARE conseguito da tale azione”, è ILLEGALE. Ancora una volta… è questo il caso?
3. QUESTI, E NON ALTRI, SONO I CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA LEGITTIMITA’ DI UN BLOCCO NAVALE! Pertanto, quando nelle “raccomandazioni” il “panel” scriveva che, per evitare che ciò si ripetesse in futuro, ISRAELE DOVEVA VERIFICARE PUNTUALMENTE LA NECESSITA’ DI TALE BLOCCO, INTESO COME MISURA TEMPORANEA DA RIMUOVERE NON APPENA POSSIBILE (cit.
“Bearing in mind its consequences and the fundamental importance of the freedom of navigation on the high seas, Israel should keep the naval blockade under regular review, in order to assess whether it continues to be necessary”
et
“Israel should continue with its efforts to ease its restrictions on movement of goods and persons to and from Gaza with a view to lifting its closure and to alleviate the unsustainable humanitarian and economic situation of the civilian population. ”
4. punto, quest’ultimo, ripreso anche alla fine di tutta la disamina:
“Israel should continue with its efforts to ease its restrictions on movement of goods and persons to and from Gaza with a view to lifting its closure and to alleviate the unsustainable humanitarian and economic situation of the civilian population. These steps should be taken in accordance with Security Council resolution 1860, all aspects of which should be implemented.”
La Risoluzione 1860 (2009) del Consiglio di Sicurezza dell’ONU (qui)
https://www.un.org/unispal/wp-content/uploads/2016/06/SRES1860.pdf
nel “condannare ogni atto di violenza e ostilità contro i civili e tutti gli atti di terrorismo” (Condemns all violence and hostilities directed against civilians and all acts of terrorism),
ESIGEVA LA SOMMINISTRAZIONE E DISTRIBUZIONE A GAZA, E SENZA ALCUN IMPEDIMENTO (unimpeded) DI AIUTI UMANITARI, INCLUSO CIBO, CARBURANTE E MEDICINE (Calls for the unimpeded provision and distribution throughout Gaza of humanitarian assistance, including of food, fuel and medical treatment) et
SALUTAVA LE INIZIATIVE TESE A CREARE E APRIRE CORRIDOI UMANITARI E ALTRI MECCANISMI PER LA CONSEGNA DI AIUTI UMANITARI!
(Welcomes the initiatives aimed at creating and opening humanitarian corridors and other mechanisms for the sustained delivery of humanitarian aid)
Questa la risoluzione ripresa dal rapporto, e pure esso stesso oggetto in seguito di critiche, precisazioni e puntualizzazioni, divenuto agli occhi di qualcuno “sentenza”, che “dava ragione a Israele”... a cui qualcuno si è attaccato oggi, come scialuppa di salvataggio per questo schifo. Buffoni.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
01/10 ore 23:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
Nel pomeriggio, come già annunciato i russi arrivavano alle porte di VIŠNEVOE,
https://divgen.ru/event/3031
di fatto attraversando la doppia linea fortificata indicata in cartina (qui):
https://t.me/divgen/73408?single
Questo la dice lunga su quanti eran rimasti a tenerla, quella doppia linea.
Poco più a sud i russi avanzavano verso ovest ed entravano a NOVOGRIGOROVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3033
A fine giornata, giungevano voci che già l’80% fosse stato liberato:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59774
Avanzamenti notevoli anche subito più a sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3034
con l’ennesima sacca in chiusura. Nel complesso, prosegue l’avanzata verso ovest verso POKROVSKOE a nord (ad Aleksandrovka, il paesino subito a ridosso, i russi distano meno di tredici chilometri ormai)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59776
e GULJAJPOLE a sud.
Aggiornamenti a seguire domattina.
**********************************************************************************************
02/10 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I russi avanzano verso ovest stavolta muovendosi a sud, in piena oblast’ di Zaporozh’e, arrivando alle porte di USPENOVKA. La quale, riprendendo la cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/73393?single
ma soprattutto quanto ci siam detti stamane, era attrezzata per un attacco da sud (e si vede chiaramente…), ma non da est!
Ai russi per giungere alle rive del fiume Janchur manca poco più di un chilometro (1800 m seguendo la curva della strada, cartina qui):
https://t.me/prolivstalina/19181
Prevedibile, a questo punto, anche un attacco a NOVOGRIGOROVKA (area più a nord della sua cartina), a questo punto sempre più “insaccata” dalle due ali di questa ennesima falange russa. Sbloccata la situazione in questi due paesi eretti a ultima estrema, fortificazione, i russi poi potrebbero proseguire verso ovest di pari passo ai loro compagni a nord e, di fatto, accerchiare GULJAJPOLE. Staremo a vedere.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST RIPIANANDO L’AREA FRA ZARECHNOE E JAMPOL’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3030
Appena ripulita l’area a est, l’ultima area a est, del fiume ZHEREBEC, che tanto ha in questi anni significato come primo traguardo per i russi in vista del fiume OSKOL. I russi guardano a ovest. E a ovest raggiungeranno la ULICA KLEVERNAJA che, guardando l’altimetria, si trova lungo l’estremo occidentale di un’area in leggera discesa, quindi pianeggiante per i russi, senza alcun ostacolo (cartina fortificazioni (assenti) qui):
https://t.me/divgen/73396?single
Quindi KRASNYJ LIMAN, che raggiungeranno da est lungo la strada ferrata posta a sud e lungo la BULVARNAJA ULICA posta a nord. Questo, al netto di quanto accadrà contemporaneamente a a sudest (JAMPOL’), a nord-nordest (STAVKI e dintorni) e a nordovest (DOBRYSHEVO).
Aggiornamenti a seguire.
**********************************************************************************************
02/10 ore 08:30 aggiornamento
QUESTIONE DI TEMPI
Più va avanti il tempo, in questa SVO, più mi rendo conto che i tempi giochino sempre di più un ruolo fondamentale. Come in tutte le relazioni, come in tutti i rapporti umani, del resto. Fa specie accostare la produzione di violenza, distruzione e morte a quella di sorriso, amore e vita. Ma è così. La stessa battuta pronunciata in un tempo sbagliato può produrre persino fastidio. Allo stesso modo, mai fare proposte ardite quando lei ha il “mal di testa”. Allo stesso modo, a parità di valore un pugile che sbaglia tutti i tempi si candida a un KO certo, il proprio mentre il suo avversario, che non sbaglia un colpo d’incontro e una combinazione, quando intuisce che al primo “si è spenta già la luce”… si vede subito che lo ha intuito perché i suoi colpi si triplicano e, smantellate le ultime difese, lo manda al tappeto. Lo stesso in questo conflitto.
I russi adesso, e non prima, cercano il colpo del KO. Adesso perché sentono, dalle intercettazioni radio, che davanti a loro ci sono brigate e battaglioni che sarebbero dovuti stare da un’altra parte. Adesso perché constatano che, dall’altra parte, sempre più “si spengono le luci”. Adesso perché, a differenza dei natofascisti, si sentono al massimo della condizione, della preparazione, di quell’insieme di sensazioni e sentimenti, intesi come sentire, individuale e collettivo, comunemente definito come “morale” (s.m.).
Ecco quindi i buriati del gruppo VOSTOK, operativo nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, incalzare natofascisti scacciandoli sempre più verso ovest. Stamane son già giunti alle porte di VISHNEVOE (cartina qui):
https://t.me/frontbird/26486
Significa che stanno smantellando, o hanno già smantellato, la doppia linea fortificata posta a sua difesa. Quella ancora in azzurro qui:
https://t.me/divgen/73381?single
Sempre a proposito di questione di tempi, notiamo da quest’ultima cartina come l’azione russa abbia, di fatto, ROTTO i tempi a ogni piano difensivo ucraino. Le fortificazioni sono la rappresentazione plastica di un pensiero. Di una concezione, anzi tutto, che ci parla del livello tecnologico raggiunto dai due schieramenti in conflitto (pensiamo alla polvere da sparo e alla sua influenza sulla concezione di mura difensive e bastioni), ma anche di un pensiero organizzativo, ovvero architetturale circa la composizione organica di tutti questi elementi e la loro distribuzione sul territorio nella maniera che si vorrebbe LA PIU’ EFFICACE nell’affrontare un attacco nemico.
E cosa accadde illo tempore? Che il comando natofascista mai e poi mai si sarebbe aspettato un attacco da est. Dove c’era AVDEEVKA a fare buona guardia. E tutta una linea difensiva che, chilometro dopo chilometro, ovvero scaglione dopo scaglione, attendeva i russi fino al confine di oblast’.
Quindi aveva disposto una quadrupla linea fortificata, data da prima su confine di oblast’ e doppia linea su una posizione più arretrata sfruttando anche le difese offerte da mamma natura, ovvero corsi d’acqua e laghetti, più postazioni diffuse e sparse su una quarta linea più arretrata (i cerchietti che si vedono più in alto formano un’altra linea, che definiremo la quarta).
Non male, se consideriamo che, per esempio, su tutt’altro fronte, ovvero verso KRASNYJ LIMAN, la liberazione di JAMPOL’ è ostacolata da nugoli di droni che impediscono, al momento, ai russi, di consolidare le posizioni liberate a nord. È tutto “spiegato”, legenda permettendo, in questa cartina:
https://t.me/beard_tim/27753
Superando il caos iniziale di questa mescolanza apparentemente informe di frecce, figure geometriche e colori, notiamo:
- Che i russi sono entrati a JAMPOL’ da nord (area rossa che contorna un settore urbano ben definito)
- l’area di intervento dei droni natofascisti (ellisse orizzontale gialla)
- l’area fin dove si son spinti i soldati i russi (ellisse verticale rossa)
- l’area dove son stati ricacciati indietro i natofascisti (ellisse verticale azzurra).
Problema consolidamento e ulteriore avanzamento: droni e artiglieria pesante.
Soluzione: “I nostri piloti vanno a cercare il nemico a Zakotnoe, Ozernoe, Kalenka, Raj-Aleksandrovka, Dronovka stanando uno a uno tutti i centri di fuoco con l’obbiettivo di azzerare il fuoco di sbarramento” (Наши пилоты вычисляют противника в Закотном, Озерном, Каленики, Рай-Алесандровка, Дроновка подавляя огневые точки с целью не допущения обстрела).
Ed è normale, tutto questo: si curano i droni dove rientrano, si individuano dalle traiettorie le postazioni di lancio, e si fa partire il fuoco di controbatteria. Fino ad allora, avanzare è inutile. Questioni di tempi anche qui. Certo, solo che un conto è sganciare un ordigno di qualche chilo di esplosivo da un drone sopra il tetto di un capanno improvvisato punto di lancio droni, e relativo sfracello ben visibile una volta alzatisi i fumi dell’esplosione, e un conto è fare lo stesso contro un bunker fortificato, come quelli dietro la doppia linea fortificata di cui parlavamo prima, e constatare che lo stesso una volta alzatisi i fumi è stato appena scheggiato. Ecco perché JAMPOL’, per cui non han fatto in tempo ad approntare questi bunker, è in una posizione decisamente peggiore di quella esaminata nell’OBLAST’ di DNEPROPETROVSK.
Questo, tutto predisposto se l’attacco parte da SUD. Perché l’attacco non poteva, LOGICAMENTE, che partire da sud. I russi che partono da sotto GULJAJPOLE e ORECHOV e espugnano prima quelle, a prezzo di ingenti risorse; poi, sempre a prezzo di ingenti risorse impiegate, raggiungono il confine. Quindi, a prezzo di ulteriori ingenti risorse, la doppia linea fortificata e il fuoco di sbarramento della stessa e dei punti fortificati alle spalle. Un piano perfetto.
Certo che però se ti inventi, nel frattempo, una campagna-di-russia-2.0 e dirotti centinaia di migliaia di uomini, di cui settantamila persi, e uno zero in meno di mezzi, non lì, ma in quel di KURSK, i russi il “chilometro dopo chilometro”, lo “scaglione dopo scaglione” DA AVDEEVKA, PERVOMAJSKOE, KARLOVKA, SELIDOVO, KURACHOVO, UGLEDAR, VELIKAJA NOVOSELKA e menzionando solo le tappe salienti di questa “lunga marcia”... lo fanno. Metodicamente, coi loro tempi, minimizzando le perdite. E finalmente fanno capolino a est. E anche qui. O quelle torrette sparse fra i campi le girano o trapano un buco a est, oppure la feritoia ce l’hanno a sud. Le linee fortificate davanti ce le hanno a sud. Un esercito fiaccato e logorato dall’aver attraversato consecutivamente linee difensive che gli si oppongono e gli impediscono di consolidare i punti raggiunti lo hanno verso sud. NON VERSO EST.
Questione di tempi… i tempi per rinforzare a est SERIAMENTE, ovvero senza posare nei campi file di denti di drago e spirali alte due metri di filo spinato, scavare un fossato poco più in là, e chiuderla lì, li avevano. LA LUNGA MARCIA DEI RUSSI VERSO OVEST è durata OLTRE UN ANNO E MEZZO. Ma Kursk era più importante.
Ora i russi stanno passando tutte queste posizioni letteralmente con la pala dello scavatore, sradicandole una dietro l’altra senza dar modo ai natofascisti di opporsi efficacemente a un movimento proveniente da est. Non è un caso che questa sia l’area dove hanno guadagnato più territorio nel mese scorso.
Allo stesso tempo, non è un caso che CONTINUINO a guadagnare terreno
- a KUPJANSK, dove ormai sono arrivati alla RIVA DEL FIUME OSKOL e, ORA (questione di tempi…) dalla parte giusta posta più in alto, ne controllano ENTRAMBE LE RIVE.
https://t.me/Tatarinov_Rus/59756
- a JAMPOL’, già citata, dove finito il repulisti delle retrovie proseguiranno ad avanzare
- a KONSTANTINOVKA, dove i russi hanno liberato COMPLETAMENTE KLEBAN-BYK (cartina qui)
https://t.me/zovpobedy/16070
tappando di fatto anche quell’esiguo corridoio attraverso cui le centinaia di natofascisti ancora nella sacca a ovest sarebbero potuti, TEORICAMENTE, ancora passare
- a KRASNOARMEJSK dove abbiam visto, ancora ieri notte, che i russi stan tornando sulle posizioni temporaneamente cedute in occasione dei “contrattacchi” natofascisti: come nota Legitimnyj,
a. oltre centomila uomini, fra cui i migliori attualmente a disposizione dei natofascisti
b. in un mese e mezzo di contrattacchi
c. non solo non sono riusciti a ribaltare la situazione
d. ma si stanno, letteralmente, esaurendo.
https://t.me/legitimniy/20942
E non saranno poveri cristi come questo civile anziano (pensionato, riporta l’articolo di Rezident) rastrellato per strada e sbattuto nella camionetta (una fase qui):
https://t.me/rezident_ua/27658
a ribaltare la situazione sul campo. In altre parole, ormai per i natofascisti non è più SOLO questione di tempi. Il problema si sta facendo sempre più strutturale. Una a una, si stan spegnendo tutte le luci. E gli sviluppi si faranno sempre più imprevedibili.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
01/10 ore 22:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
Questa cartina
https://t.me/Tatarinov_Rus/59739
mostra bene il doppio movimento dei russi dopo aver liberato VERBOVOE: verso ovest e verso sud. Nel complesso, a rischio di saltare, buona parte della linea difensiva orchestrata dai natofascisti nella parte est dell’oblast’ di Zaporož’e ancora occupata.
FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA
I russi si avvicinano ulteriormente a ŠACHOVO liberando PANKOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3028
e creando i presupposti per liberare VLADIMIROVKA, subito a est e ormai tra i due fuochi. Anche qui, dove la battaglia è stata ed è più aspra, ora sono i russi a contrattaccare. Nota infatti Rožin
https://t.me/boris_rozhin/181619
come non solo l’azione natofascista nell’area si sia spenta, ma il comando ucraino stia continuando a mandare uomini al macello per cercare di tamponare la situazione, distraendoli da altre aree dove i russi, approfittando di una rinnovata superiorità numerica, continuano ad avanzare. Di un danno, ne stanno facendo due, e anche di più.
Aggiornamenti a seguire domattina.
************************************************************************************************
01/10 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO VERBOVOE E L’INTERA AREA SOTTOSTANTE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3027
In sostanza, man mano che avanzano verso ovest ripuliscono l’intera area fino alla linea fortificata corrispondente al confine di oblast’. Che però ora andrebbero ad attaccare (e probabilmente attaccheranno) da nord, ovvero dal punto dove in teoria arrivano i rinforzi, non il nemico. Con la fessura nella torretta di cemento armato infossata che guarda a sud, non a nord… diciamo che i natofascisti, tra le altre cose che non si aspettavano e a cui devon far fronte, hanno ancora un po’ di tempo per trapanare anche la parete che guarda a nord. Per quello che potrà servire.
A sud, appena passato il confine, subito NOVOGRIGOROVKA e, soprattutto, USPENOVKA. Attaccate anch’esse da dove non era, sino a poco fa, neppure concepibile un attacco. Nel frattempo, i russi proseguono verso ovest lungo la strada che porta al prossimo paesello: VISHNEVOE. Anche qui, prevedibilmente, stesso schema.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
Confermata la liberazione, da parte dei russi, di buona parte di VIA STUDENCHESKAJA
https://t.me/Tatarinov_Rus/59731
ovvero la strada che da sud porta a Kupjansk, l’ultima rimasta libera. L’accerchiamento è completo, la fuga possibile solo lungo il percorso cui accennavamo ieri: attraversare l’OSKOL per andare in bocca ai russi, virare a sud prima di finirgli in bocca, scendere a tutta passando i russi e andando più a sud della loro posizione più avanzata, cercare un attraversamento nuovamente verso ovest… e attraversare! Altrimenti, mani in alto. Altrimenti, non ne usciranno.
Ennesima débâcle delle forze armate ucraine. Il cui responsabile diretto, quello coi gradi di generale, è un passacarte del comandante in capo, un tizio che da anni va ai pranzi di gala in maglietta grigioverde ma che, a sua volta, è un passacarte del padrone delle ferriere che, “dopo attento esame dei dati sul campo”, si è convinto che l’Ucraina “is in a position to fight and WIN all of Ukraine back in its original form”, è nella posizione di combattere e VINCERE (maiuscolo originale) rientrando in possesso di tutti i territori fino alla “forma originale”. Ho troppo rispetto per il Kāma Sūtra (कामसूत्र) e, soprattutto, per vite umane mandate inutilmente al massacro, per fare battute sulla “position” in cui è attualmente l’esercito ucraino.
“IN THE LAND OF THE FREE”… SI RITORNA AL MACCARTISMO?
Appena vista questa prima pagina del WSJ
https://t.me/parstodayrussian/189731
Ho pensato subito a un fotomontaggio iraniano. Non può essere… “President Tells Military Brass (tutto mauscolo…) To Fight ‘Enemy Within’ U.S.”! COMBATTERE IL NEMICO INTERNO.
Tutto vero:
https://www.wsj.com/politics/national-security/pete-hegseth-trump-quantico-military-speech-80ffabe5
Oggi il “nemico interno” sono “some U.S. cities he considers dangerous”, “certe città statunitensi che egli considera pericolose”. Detroit come Baghdad o Kabul occupate? Si parte con la “sicurezza interna” e si finisce con la caccia alle streghe? Neo-maccartismo strisciante? E strisciante neanche troppo?
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
01/10 ore 08:30 aggiornamento
FRA GATTOPARDI E GIAGUARI, COLONIALMENTE VOSTRA, UCRAINA
Siamo, molto probabilmente, alla chiave di volta di questo conflitto. I russi hanno liberato ANCORA, questo mese, altri seicento chilometri quadrati.
https://t.me/lost_armour/6601
Nonostante contrattacchi, riserve gettate nel tritacarne, biomassa a perdere scagliatagli contro senza alcun criterio che non fosse “prendere tempo”.
Ancora, perché il dato quantitativo conta fino a un certo punto. Quello che conta è cosa accadrà quando a esser liberate saranno, nell’ordine, KUPJANSK, JAMPOL’ e KRASNYJ LIMAN, piuttosto che, da tutt’altra parte, GULJAJPOLE. Quello che conta è l’effekt domino (эффект домино uguale in russo) che potrebbe venirsi a formare anche a partire da uno solo di questi punti. Effetto in grado di moltiplicare anche per dieci, di aggiungere uno zero al dato sopra descritto. “La questione – commenta il canale ucraino Legitimnyj – è solo di capire QUANDO accadrà e SU CHE SCALA sarà” (Вопрос стоит только в том, когда именно он произойдет и насколько масштабным будет).
https://t.me/legitimniy/20934
Soluzioni: siamo “in democrazia”? Certo che siamo “in democrazia”… ne abbiamo appena avuto riprova poco più in là questa domenica.
E “in democrazia” ci sono sempre due parti che si confrontano. Anche in Ucraina? Claro que si, hombre! Ed ecco a voi… l’Opposizione!
Si sta configurando infatti, senza manifesti, senza proclami, senza uso dei social, senza disturbare la pubblica opinione, che in tutto questo non c’entra – del resto, la demokracija 2.0 è “pret-a-porter”, pronta per essere cliccata – UN NUOVO ASSE… nuovo… diciamo che è uscito allo scoperto ma i cui nomi sono noti e non da oggi: Mascellone ZALUZHNYJ e il capo dei servizi segreti GUR BUDANOV.
https://t.me/rezident_ua/27642
Uscito allo scoperto, riprendendo antiche usanze, con una serie di “articoli” e “interventi”, dove sostanzialmente dicono entrambi le stesse cose, ovvero “ancora guerra e sarà catastrofe” (дальнейшее затягивание войны приведёт страну к катастрофе). Un “NUOVO” PRODOTTO politico
1. al sicuro (Zaluzhnyj è intoccabile sotto l’ascella protettiva britannica, Budanov è il capo dei servizi segreti, meglio, di quei servizi segreti facenti capo ai padroni britannici, tutto torna)
2. rappresentato da gente rodata da anni di cieca fedeltà nell’eseguire anche gli ordini più insensati e lavoro sottotraccia contro gli interessi del loro stesso popolo
3. del tutto organico all’attuale configurazione militare-politica di cui essi stessi sono, di fatto, emanazione
4. in grado di PORTARE – GATTOPARDESCAMENTE – IL “CAMBIAMENTO”, la “DISCONTINUITA’” che il popolo ucraino chiede sempre più a gran voce.
Volete il cambiamento? La discontinuità? Eccola. Cambiare tutto per non cambiare niente.
Se da una parte fanno capolino i gattopardi, dall’altra i giaguari non mollano. Il blocco ZELENSKIJ-ERMAK, infatti, alza la posta in gioco:
1. cerca l’escalation militare, con esiti alterni in verità perché più che tanto latrare non ha provocato. A partire dai droni, di cui ci siamo occupati, ai caccia russi che sconfinano-anche-se-non-sconfinano-ma-son-sempre-caccia-russi-mammalirussi, di cui si sono occupati altri compagni (per esempio)
https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/31355-redazione-la-non-notizia-degli-aerei-russi-intercettati-vicino-la-lettonia-fabbricata-dai-guerrafondai.html
ai “droni misteriosi” ma in realtà anche qui mammalirussi, è tutto un pullulare di golosastri russi che rubano le girelle ai bambini. Ma al momento la situazione in Ucraina non cambia di una virgola. Così come non si schioda di un millimetro la nuova posizione padronale, riassumibile nella formula “voi siete la NATO, noi gli Stati Uniti”.
https://sinistrainrete.info/geopolitica/31350-gianandrea-gaiani-le-contraddizioni-di-trump-azzoppano-la-nato-per-annichilire-l-europa.html
Su cui mi sento di dissentire solo sul verbo impiegato: più che “siete”, “fate”, in questo gioco delle parti dove tutti si divertono a interpretare SERVILMENTE I RUOLI FITTIZI ASSEGNATI dal padrone per cui, se il padrone dice “noi vendiamo alla NATO”, nessuno si deve permettere di alzare la manina e dire “Scusi dottore… (un “dottore” non si nega a nessuno) ma voi chi cazzo siete?” Oppure: “vi compreremo seicento miliardi di armamenti quando voi ci toglierete i dazi e comprerete altrettanti miliardi in Leopard, Mangusta, e via discorrendo… o la smetterete di farci saltare gasdotti e ci lascerete comprare il gas da chi vogliamo noi, tra cui una Francia ACQUIRENTE DIRETTA SECONDA SOLO ALL’UNGHERIA
https://t.me/condottieros/13367
oppure, peggio ancora, senza dover far finta di comprarlo dai famosi giacimenti turchi o indiani”. No, non funziona così… avanti quindi col gioco di ruolo imposto dall’alto. Zitti, e mosca (“m” minuscola).
In tutto questo tuttavia i giaguari Zelenskij-Ermak, non appena si abbassa il fumo, trovano la stessa situazione di prima. Ecco allora RIPROVARCI COL SECONDO FRONTE. Georgia picche, Azerbaigian e Armenia non se ne parla… non resta che la MOLDAVIA. Sotto pressione da loro e dalla UE per divenire la PROSSIMA VITTIMA SACRIFICALE DOPO QUELLA UCRAINA. Qui qualche possibilità di successo, in questo nichilismo kamikaze elevato a politica nazionale da governanti che rispondono ormai soltanto, pavlovianamente, a stimoli esterni, invero ci potrebbe essere. A differenza però del REGIME DI KIEV, rodato da ormai OLTRE DIECI ANNI di dittatura e giri di vite che hanno fatto prima trovare dall’altra parte della barricata, poi scappare via anche dalla propria, oltre metà della popolazione, assoggettati i restanti, presi a casa o per strada esattamente come mio nonno prendeva i conigli per fargli la festa, il regime moldavo è ANCORA AGLI ALBORI. Ci sono poi spine esterne e interne, come la Transnistria e la Gagauzia. In altre parole, il regime moldavo non è nelle condizioni di poter reprimere, soffocare, e mandare al massacro il proprio popolo come quello di Kiev. Esita. Tituba. E non va bene.
2. Se l’escalation militare qui va a rotoli, proviamo dall’altra parte, si dicono i giaguari. Ecco gli attacchi alle stazioni di benzina, ai depositi, a tutto ciò che puzzi di petrolio e di gas. Perché? Per intimorirli? Per metterli in difficoltà? No, più semplicemente, PER FARLI INCAZZARE. Tradotto, per PROVOCARE UNA RISPOSTA SIMMETRICA. Con la differenza che QUI NON RIPARA NIENTE NESSUNO E SI APPROSSIMA L’INVERNO, OVVERO LA “CHERNAJA ZIMA”. E di chi sarà la colpa dell’inverno nero? A chi dovranno dire grazie i civili ucraini che ora danno le coordinate delle caserme dei Te-Tse-Ka ai russi tramite le chat bot e domani invece saranno al freddo e al gelo? ESCALATION NELLA SOCIETA’ CIVILE, INASPRIMENTO DEL CONFLITTO CON CHI OGGI DICE “DOBRYJ DEN’” anziché DOBRIDEN’ o cerca una chiesa ancora aperta per pregare, e così via.
Risultato atteso: SCARICANDO L’INTERO BARILE SUI RUSSI (un po’ come i loro padroni oggi sulla loro “opposizione” per il “democrat shutdown”)
https://t.me/ZeRada1/27144
provocare un’escalation anche qui PRIMA DEL COLLASSO SUL CAMPO. Provocare un’ondata di sdegno globale, coi russi cattivi che mettono al freddo e al gelo un popolo intero, RIAPRIRE LE LINEE DI CREDITO DIRETTO, meglio ancora se “AIUTI” e BLOCCARE LE AZIONI MILITARI RUSSE SUL CAMPO con un nuovo giro di colloqui, mosse, ammuine varie con cui passare l’inverno. Riarmarsi e ripartire come prima, più di prima.
Reazione russa: gli attacchi si stanno concentrando su obbiettivi militari, come il centro di ricerca e sviluppo droni “RC DIRECTION” di Dnepropetrovsk colpito ieri:
https://t.me/boris_rozhin/181495
notizia confermata oggi:
https://t.me/RVvoenkor/100803
o questo deposito militare a Charkov:
https://t.me/russkiypatriot0/24350
o la procura militare, sempre a Dnepropetrovsk. quella che sbatte in galera i renitenti e i disertori. Da oggi, a Dnepropetrovsk, li andrà a sbattere in galera altrove:
https://t.me/condottieros/13370
o ferrovie, per ammissione del buon Petrenko
https://t.me/petrenko_iHS/9789
Non pare, pertanto, che la strategia del giaguaro stia sortendo l’effetto desiderato. Finché, pertanto, oltre due terzi di popolo ucraino rimasto continueranno ad affermare nei sondaggi: “chiudiamola qui”, il MALCONTENTO CRESCENTE continuerà a trovare nel regime la sua destinazione principale, più che nei russi.
In tal caso i giaguari lasceranno il posto, CON LE BUONE O CON LE CATTIVE, “one way or another”, come cantavano i Blondie, ai gattopardi. Gattopardi che PRIMA porranno i giaguari esattamente nella stessa posizione ora di Hamas, ovvero:
- scegliere tra il “Trump Gaza Hotel” nel protettorato britannico di imminente costituzione (filmato illuminante)
https://t.me/parstodayrussian/189717
- oppure soccombere e basta, assumendosi la responsabilità, di fronte alla controparte padronale, di milioni di morti;
poi, semplicemente, li detronizzeranno e prenderanno il controllo di quel che i padroni affideranno loro. Possibilmente l’area centro-occidentale, lasciando le macerie dell’Est ai russi. E ripartire, magari come protettorato polacco (prestanome a sua volta dei padroni attuali) ad armarsi sottobanco, come prima, più di prima. Non ci facciamo, infatti, illusioni. Quando l’ex-ministro della difesa britannico sostiene: “dobbiamo aiutare l’Ucraina… rendendo impraticabile (unviable) la Crimea”… “to hit Putin’s ego”, per colpire l’ego di Putin (sic!)
https://t.me/RVvoenkor/100779
la guerra continuerà. Anche dopo. Finché ci sarà uno Stato a perdere, o una sua parte, ancora attivabile per destabilizzare la Russia, andranno avanti. MA CON LA CARNE DA CANNONE E IL TERRITORIO A PERDERE DI KIEV E DINTORNI.
I padroni hanno altro da fare. Hanno fatto chiedere scusa davanti al padrone al loro discolo in Medioriente all’emiro del Qatar (qui foto commemorativa
https://t.me/boris_rozhin/181540
della serie: “chiedi scusa…” “no” “ho detto chiedi scusa!” “va bene...”)
quindi hanno iniziato il trasferimento dalla Gran Bretagna di una quantità enorme di armamenti nelle loro basi in Medioriente (tracciato radar che ha fatto il giro dei canali russi
https://t.me/boris_rozhin/181514
bielorussi
https://t.me/drugoeeto/29687
e ucraini
https://t.me/ZeRada1/27139
nonché iraniani (qui con foto di stormo in volo)
https://t.me/parstodayrussian/189710
C’è tutta una serie di conti da regolare. Di bombe da sganciare. Di missili da lanciare. Di persona. Per l’Ucraina… per il momento ci pensi la NATO. E relativi giaguari, o gattopardi all’occorrenza, locali.
Aggiornamenti a seguire.
**********************************************************************************************
30/09 ore 23:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI ENTRANO A POLTAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3025
La cui liberazione aprirebbe a Uspenovka da sud e contribuirebbe a rinforzare i movimento verso Guljajpole da est, aggirando una linea fortificata (cartina qui)
https://t.me/divgen/73323?single
sostanzialmente inadeguata a tenere proprio dove i russi stanno attaccando. Oltre che accerchiata, in caso di loro successo.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
AI RUSSI MANCANO 0,46 KM (cartina qui)
https://t.me/voenkorKotenok/67836
per ricongiungere le due flange principali su cui si è sviluppato l’attacco alla città. Dovessero colmare quelle poche centinaia di metri, si formerebbe una sacca notevole e sarebbe la fine per i natofascisti rimasti dentro.
ERA ORA
Reti antidroni sulle centrali e i depositi petroliferi russi (esempio qui):
https://t.me/beard_tim/27728
Ora per arrivare a Samara, servono missili a lunga gittata. Ora, il giochetto dei droni che si alzano in volo dal camion stelonato, risulta molto, ma molto meno praticabile.
Aggiornamenti a seguire domattina.
**********************************************************************************************
30/09 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI AVANZANO A VERBOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3022
ormai quasi liberato del tutto. Subito dopo Verbovoe e l’ultimo laghetto abbiamo di nuovo il doppio sbarramento della linea di difesa fortificata natofascista (cartina qui)
https://t.me/divgen/73304?single
che si interseca con la strada. Superata la quale, come si vede chiaramente dalla cartina, l’intera area fortificata a nord dei laghetti sarà da abbandonare perché tagliata (con conseguente liberazione anche dell’area soprastante). A quel punto i russi, che ora si trovano a dieci chilometri dal tagliare la strada che conduce a GULJAJPOLE, raggiungeranno VISHNEVOE e si troveranno a sei chilometri e mezzo dalla stessa. E a sette chilometri dal rientrare nuovamente nell’oblast’ di ZAPOROZH’E avanzando verso ovest. Situazione sempre più interessante.
BATTAGLIA DI SEVERSK
I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST E RAGGIUNGONO LE PORTE DI DRONOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3024
Destino di SEVERSK, sempre più accerchiata, sempre più incerto. O certo, ma al negativo. Specialmente quando i russi raggiungeranno la via che collega SEVERSK a KRASNYJ LIMAN. Lo ripetiamo: qui non stiamo assistendo a un semplice “riprendersi le posizioni perse nel 2022”, come sta accadendo a nord del SEVERSKIJ DONEC. Qui la situazione è del tutto inedita. I russi sono riusciti ad avanzare dove mai erano sinora arrivati e stanno completando una manovra di accerchiamento che non solo comprometterà l’area di Seversk e dintorni, ma fornirà un ottimo punto di appoggio per proseguire verso ovest su SLAVJANSK e KRAMATORSK.
FRA KUPJANSK E KRASNYJ LIMAN
Qui i russi, invece, giorno dopo giorno, stanno sgretolando quanto ottenuto dai natofascisti e dal loro contrattacco tre anni fa. Altre posizioni guadagnate, anche oggi, verso il fiume OSKOL (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3023
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI LIBERANO LA STAZIONE DI ESTAKADNYJ (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/27725
e bloccano la via di comunicazione a sud dopo aver ulteriormente accerchiato i natofascisti ancora operativi nella città. Situazione sempre più compromessa.
TE-TSE-KA: LE SQUADRACCE ORA SONO IN BORGHESE
Uomini vestiti normalmente che “collaborano” a sbattere civili in camionetta, sfruttando l’effetto sorpreso. Filmato sconvolgente qui:
https://t.me/legitimniy/20932
Ormai siamo in pieno conflitto fra POCHI, salvati o che aspirano a esser tali mandando a morire i propri concittadini, e MOLTI sommersi, divenuti preda di caccia per i primi. E la cui caccia garantisce ai primi l’incolumità: incolumità come premio per la loro “produttività”. Queste sono ferite profonde, che andranno ben oltre questo conflitto.
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************************************************************
30/09 ore 08:30 aggiornamento
TRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA
Ultimi sviluppi dal bollettino di ieri notte. I russi son riusciti a tagliare la strada che da SOFIEVKA porta verso est a KONSTANTINOVKA,
https://t.me/beard_tim/27718
appena lambita nell’ultimo aggiornamento di ieri (riportato per comodità qui):
https://divgen.ru/event/3021
Ora le possibilità che taglino anche l’altra strada, quella poco più a ovest, l’ultima rimasta a rifornire Sofievka e Shachovo, aumentano esponenzialmente. Così come quelle che l’intera area sottostante divenga l’ennesima sacca.
СОБАКА ЛАЕТ, КАРАВАН ИДЕТ (LA RISPOSTA RUSSA E' ARRIVATA)
“E mentre il cane continua a latrare, la carovana va avanti”. Oggi è festa in Russia: si festeggia il referendum con cui, tre anni fa, DNR, LNR, Cherson e Zaporozh’e entrarono nella Federazione. Traduco il discorso ufficiale di Putin perché, aldilà delle frasi di circostanza, questo discorso rappresenta la migliore risposta a cinguettii padronali e presidenziali, dichiarazioni ufficiali e neurodeliri informali, “piani di pace” redatti pensando di essere ancora quelli che dettano le condizioni, schizofrenicamente alternati a vittimismi e frustrazioni buone per tutte le stagioni, ottusità analitica, impotenze eurocentriche senili, ansie da prestazione e relativa isteria collettiva, “tigri di carta” e caccia in volo a caccia di piccioni, oppure pregiudizi vecchi come il cucco riesumati da vecchi cassetti pieni di naftalina o, peggio ancora, polveroni sollevati a copertura ipocrita di soprusi e pestaggi nei confronti di civili ucraini
https://t.me/rezident_ua/27633
o di massacri in corso altrove a opera dei propri alleati.
Mentre il cane, anzi, i cani, continuano coi loro latrati, la carovana va avanti. Prosegue il proprio cammino. Aldilà di qualsiasi retorica, questa risposta rispedisce al mittente due settimane buone di latrati. Ignorando totalmente NATO e UE, si concentra risolutamente nella costruzione di un futuro in cui le nuove regioni siano parte integrante, senza distinzioni, senza cittadini di serie A e di serie B. Un futuro che viene da scelte intraprese tre anni fa, scelte che per DNR e LNR hanno comportato anni e anni di sacrifici, scelte che hanno segnato un nuovo passo, sul cui solco oggi si muovono insieme tutte le regioni di Russia. Coerentemente, metodicamente, appassionatamente: aldilà di latrati vicini e lontani. Un discorso dove non una volta è pronunciata la parola “vrag”, nemico. Dove compaiono al suo posto le parole “case”, “scuole”, “ospedali”, “centri sportivi”, “strade”. Dove ci si impegna a ogni livello, sia di singole regioni che di governo centrale, non solo a “ricostruire”, ma a fare anche meglio di prima, intervenendo in aree rese disagiate, anzitutto, da decenni di incuria e saccheggio oligarchico. Ci si chiedeva cosa avrebbero risposto i russi, la risposta è arrivata. La registriamo, mettiamo agli atti, e andiamo avanti anche noi.
Cari amici! Spettabili cittadini di Russia!
Дорогие друзья! Уважаемые граждане России!
Vi porto di tutto cuore i migliori auguri per la Festa dell’Unione di DNR, LNR, Zaporozh’e e Cherson al nostro Paese, grande e coeso.
Сердечно поздравляю вас с праздником – с Днём воссоединения Донецкой и Луганской народных республик, Запорожской и Херсонской областей с нашей большой, сплочённой страной.
Tre anni fa, ai referendum nel Donbass e nei territori storici della Novorossija, milioni di nostri connazionali autonomamente e liberamente hanno determinato il proprio futuro, hanno trasformato in realtà un sogno che per molti di loro era durato anni, hanno così intrapreso la decisione più importante e fatidica: stare con la propria patria, con la Russia, tornare nella loro terra natale, nella terra di cui erano sempre stati parte. Insieme, abbiamo fatto quel che andava fatto, e ne andiamo orgogliosi: abbiamo sostenuto i nostri fratelli e sorelle e la loro scelta, determinata e responsabile.
Три года назад на референдумах в Донбассе и Новороссии миллионы наших соотечественников самостоятельно и свободно определили своё будущее, сделали реальностью мечту, с которой жили долгие годы, приняли важнейшее, судьбоносное решение – быть со своим Отечеством, с Россией, вернуться в родную семью, частью которой они являлись всегда. Мы с вами сделали то, что должны были сделать, и гордимся этим, – поддержали своих братьев и сестёр в их твёрдом, ответственном выборе.
Oggi, a difesa di questa scelta, vanno all’attacco i nostri soldati e comandanti, si adopera e lotta, di una lotta giusta, l’intero Paese, l’intera Russia. Insieme, noi difendiamo l’amore per il nostro Paese e il nostro comune destino storico, lottiamo e vinciamo, propugniamo i nostri comuni interessi, la nostra comune memoria, i nostri comuni valori, la nostra lingua comune, le nostre comuni tradizioni, cultura, religione, il nostro sacrosanto diritto di onorare le gesta dei nostri antenati, generazioni intere di patrioti, soldati, lavoratori. E sempre insieme, spalla a spalla, continueremo a costruire la nostra casa comune, un Paese grande e indipendente, uno Stato sovrano, supereremo qualsiasi difficoltà e potremo diventare solo più forti.
Сегодня, защищая этот выбор, поднимаются в атаку наши бойцы и командиры, ведёт праведную битву и трудится вся страна, вся Россия. Вместе мы защищаем нашу любовь к Родине и единство исторической судьбы, сражаемся и побеждаем, отстаиваем коренные национальные интересы, общую память и ценности, русский язык, традиции, культуру и веру, наше священное право чтить подвиги своих предков, многих поколений истинных патриотов России, воинов и тружеников. И также вместе, плечом к плечу продолжим обустраивать наш общий дом – великую и независимую страну, суверенное государство, преодолеем любые испытания и станем только сильнее.
So bene quali difficoltà affrontino ora gli abitanti delle città e dei villaggi liberati. Molti problemi enormi, oltre che impellenti. Fra cui questioni primarie per la vita di ciascuno, come l’acqua corrente, piuttosto che l’accesso ai farmaci. Inoltre, non basta ripristinare ciò che è stato distrutto nel corso del conflitto, ma anche riprendere e sviluppare infrastrutture di cui, per decenni, nessuno si è preso cura.
Знаю, как трудно сейчас жителям освобождённых городов и посёлков. Много действительно острых, насущных проблем. В их числе первостепенные, жизненно важные для каждого человека вопросы надёжного водоснабжения, доступности качественной медицины и так далее. При этом нужно не только восстанавливать разрушенное в ходе боевых действий, но и приводить в порядок инфраструктуру, которой десятилетиями никто толком не занимался.
E’ per questo che stiamo già mettendo in pratica un grande programma di sviluppo socio-economico, che permetta a queste terre storicamente russe di rinascere. E in questa rinascita è impegnata tutta la Russia, tutte le regioni di Russia. Grazie alla partecipazione diretta, dal basso, di tutti, oltre che del sostegno del governo centrale, dal 2022 a oggi sono già state compiute oltre 23.500 opere di ricostruzione nei nuovi territori: abitazioni, scuole, ospedali, centri sportivi e giovanili, oltre alla rete energetica, quella delle comunicazioni, delle municipalizzate dei servizi, dei trasporti. Abbiamo già prolungato e modernizzato la rete energetica e telefonica di 460 chilometri, oltre a 6.350 chilometri di rete stradale ripristinata o creata ex-novo.
Поэтому развёрнута масштабная программа социально-экономического развития, а по сути – возрождения наших исконных, исторических русских земель. В неё включилась вся страна, все регионы России. Благодаря их непосредственному участию, а также весомой федеральной поддержке с 2022 года уже построено и отремонтировано свыше 23,5 тысячи различных объектов на Донбассе и в Новороссии. Это жилые дома и школы, современные медицинские учреждения, спортивные комплексы и передовые молодёжные центры. Обновляются энергетика, связь, ЖКХ, транспортная система. Уже проложено и модернизировано 460 километров инженерных сетей, 6350 километров автодорог.
Certo, ci attende un lavoro enorme. Ma tutti gli obbiettivi che ci siamo posti li completeremo, senza scuse. Provvederemo i nuovi territori di tutto quanto necessario per sviluppare il loro, colossale, potenziale: un potenziale industriale, agricolo, scientifico, culturale, affinché qui nascano nuove famiglie, affinché la gente possa crescere e far crescere i propri figli e nipoti, affiché sorgano sempre più possibilità di formazione ed educazione, creatività, realizzazione di sé, crescita professionale.
Да, ещё предстоит большая работа. Но все поставленные задачи мы, безусловно, решим. Обеспечим необходимые условия, чтобы раскрыть колоссальный потенциал Донбасса и Новороссии: промышленный, аграрный, научный, культурный, – чтобы здесь создавались новые семьи, люди растили и воспитывали своих детей и внуков, чтобы возникало больше возможностей для образования, творчества, самореализации, профессионального роста.
In questo giorno di festa, in questo che è l’anno intitolato a chi ci difende, il mio pensiero va in particolare ai soldati e agli ufficiali, veri eroi del nostro tempo. Vi ringrazio per la vostra dedizione, per il vostro valore e coraggio, per ogni giorno della vostra opera sul campo. Sono certo che, grazie a voi, sia garantita la sicurezza della Russia e sulla terra eroica delle nuove regioni tornerà ancora la tanto agognata, e duratura, pace.
В этот праздничный день, в Год защитника Отечества с особым чувством обращаюсь к солдатам и офицерам, настоящим героям нашего времени: благодарю вас за верность Родине, за ратную доблесть и отвагу, за каждый день вашей трудной боевой работы. Уверен, что благодаря вам безопасность России будет надёжно обеспечена, а на героическую землю Донбасса и Новороссии вновь вернётся долгожданный и прочный мир.
Noi siamo insieme. Ciò significa che tutti i nostri piani prenderanno vita.
Мы вместе. И значит, все наши планы будут воплощены в жизнь.
Auguri, e buona Festa della Riunificazione!
С праздником, с Днём воссоединения!
http://kremlin.ru/events/president/news/78112
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
29/09 ore 21:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KUPJANSK
Prima cartina a mostrare gli attuali avanzamenti russi:
https://t.me/z_arhiv/32534
La situazione è decisamente compromessa, con un’area, quella dove i natofascisti sono intrappolati fra i due fuochi, che si espande sempre di più nel momento in cui i russi aggirano il nemico e ne bloccano, di fatto, le vie di comunicazione. Sono praticamente arrivati al fiume OSKOL da sud, a cui mancano meno di cinquecento metri. Ai natofascisti ancora in centro città resta, in buona sostanza… la fuga a est. Dove però non ci sono i loro, ma altri russi. Onde per cui, scappando da est, dovrebbero virare sul fiume OSKOL e percorrerlo dalla riva sinistra, e a spron battuto verso sud, attraversandolo nel primo punto disponibile per poi riportarsi sulla riva destra e, quindi, a ovest dai loro. Percorso sempre più improbabile.
VERSO KRASNYJ LIMAN
DOPO AVERLA LIBERATA,
https://t.me/voenkorKotenok/67803
E NONOSTANTE I TENTATIVI DI CONTRATTACCO NATOFASCISTI PER TORNARE A QUELLE CASE, I RUSSI AVANZANO GIÀ SOTTO ZAREČNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3020
ponendo i presupposti per la liquidazione dell’ennesima sacca e approdare a Krasnyj Liman anche da EST, non solo da NORD. Raddoppiando i problemi per un nemico sempre più in affanno.
FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA
I russi tornano ad avanzare anche dove il contrattacco natofascista si era fatto sentire maggiormente: guadagnano posizioni verso nord a est di ŠACHOVO,
https://divgen.ru/event/3021
a un chilometro dalla strada che, se tagliata, chiuderebbe automaticamente le truppe sottostanti (Šachovo e dintorni) nell’ennesima sacca. Come mostra anche la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/73276?single
i russi taglierebbero a ovest in un punto molto vulnerabile. Staremo a vedere. Intanto, pare che la situazione a KRASNOARMEJSK, lungi dall’essere stabilizzata, stia precipitando e il comando natofascista abbia richiesto l’afflusso di ULTERIORI UOMINI E MEZZI DA ALTRE LINEE DI FRONTE:
https://t.me/legitimniy/20930
Che è proprio quello che vogliono i russi.
Aggiornamenti a seguire domattina.
**********************************************************************************************
29/09 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI SEVERSK
I russi colmano l’ennesima sacca in formazione, creatasi già da questo movimento di una ventina di giorni fa,
https://t.me/divgen/72578
e ora colmata
https://divgen.ru/event/3019
coi russi che sono ormai quasi giunti alle porte di SEVERSK da sud con due chilometri e mezzo di avanzamento:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59686
Contestualmente, si è creata un’altra sacca potenziale a sud-sudovest del tutto priva di fortificazioni (cartina con fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73257?single
Ripulire e ripianare quell’area consentirebbe di ridurre la linea di fronte portando i diciannove chilometri attuali a tre che corrispondono alla distanza in linea d’aria degli attuali “cordoni” della sacca. Il che significa meno uomini e meno mezzi necessari, oppure, maggiore concentrazione di uomini su quella direttrice che, da sud, è munita di linee fortificate notevoli, ma che potrebbero rivelarsi insufficienti, ineguate, a reggere tale onda d’urto... o entrambe le cose: il rapporto uomini e mezzi / linea di fronte aumenta di quasi sei volte.
VERSO KRASNYJ LIMAN
Liberata completamente SHANDRIGOLOVO, ufficiale:
https://t.me/russkiypatriot0/24332
Prossima fermata: Dobryshevo
https://t.me/boris_rozhin/181372
Poco più a sud, i russi ampliano l’area intorno a JAMPOL’ avanzando di un chilometro e mezzo:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59685
Aggiornamenti a seguire.
**********************************************************************************************
29/09 ore 08:30 aggiornamento
DEMOCRATICAMENTE VOSTRA, MOLDAVIA
La mattinata di ieri si è aperta con la lamentazione, da parte di moldavi residenti all’estero, di messaggi spam sempre più insistenti da parte del partito della Sandu di andare al voto (e votare loro):
https://t.me/Beltsy24/16621
Metodi rivelatisi controproducenti, nella maggior parte dei casi, per stessa ammissione degli estensori (ibidem). Ma questo era solo l’inizio…
Liceo Mihai Eminescu: i genitori sono tenuti a mandare le foto di quel che han votato sul gruppo dei professori.
https://t.me/kishinev24/17175
Nessuna pressione...
Chisinau: apertura dei seggi, i primi elettori entrano… e trovano le urne già semipiene… (filmato qui)
https://t.me/chsreal/16967
Talmente era l’entusiasmo di andare a votare… che c’era chi nella notte aveva già dato il proprio voto. Stessa situazione denunciata in GERMANIA, FRANCIA, ROMANIA:
https://t.me/insider_md/3914
Parliamo quindi di Europa, nella fattispecie, Italia. Dopo aver “esportato” la democrazia per decenni, ora la “importiamo”:
- Italia, 75 seggi, posto chiave per la vittoria del partito al potere.
27/09 Denuncia che al seggio 136 (Milano) è stata fissata la consegna di
- affluenza non meno del 79%
- Voti per il partito al potere non meno del 87%
https://t.me/chsreal/16963
Caduta nel vuoto, ovviamente…
Verona: denunciati casi di moldavi che votavano due volte (stesso gruppo di elettori che comparivano, votavano, uscivano… e ore dopo ricomparivano)
https://t.me/insider_md/3920
Quando si dice l’entusiasmo per la democrazia…
Irlanda, in un seggio: aventi diritto 138 elettori, votanti… 300.
Italia, altro seggio: aventi diritto 328 elettori, votanti… 721.
Gran Bretagna, altro seggio ancora: presidente di seggio si rifiuta di comunicare il numero degli aventi diritto.
https://t.me/s/insider_md/3923
A due ore dall’apertura dei seggi, altre violazioni segnalate in Europa: oltre al già detto, ingressi ai seggi vietati a rappresentanti di lista e osservatori scomodi:
https://t.me/moldova_acum/14874
Il voto è “cosa nostra”.
Nel frattempo, dalla Transnistria la polizia di frontiera moldava impedisce a elettori con la scheda in mano di passare il confine e recarsi al seggio per il voto:
https://t.me/insider_md/3925
Questo, mentre giungono comunicazioni, telefonate anonime, eccetera di bombe di seggi a rischio per il potere attuale:
https://t.me/insider_md/3931
Alle 17:40, l’Unione forense di Moldavia, con 998 osservatori ai seggi europei, registrava 143.449 votanti. Alle 17:00 il comitato elettorale moldavo annunciava che l’affluenza alle urne europee era stata di 193.000 elettori.
https://t.me/insider_md/3938
Si, e quei cinquantamila in più sono andati a votare mentre gli osservatori erano a fare pipì… e che pipì.
Alle sei di sera il signor Durov, ovvero il signor Telegram, denuncia che i servizi segreti francesi gli avevano “proposto”, in cambio di un bel repulisti sui capi di accusa nei suoi confronti, di oscurare i canali telegram dell’opposizione. Rifiuto categorico di Durov e del suo staff.
https://t.me/insider_md/3934
In serata, giungeva notizia di una PULIZIA GENERALE di tutti gli archivi di polizia dalle denunce di violenze e soprusi, false accuse e relativa incandidabilità delle persone colpite, eccetera, rivolte ai partiti di opposizione:
https://t.me/Beltsy24/16699
Un bel ctrl+alt+canc e si resetta tutto, successo niente…
Questo, mentre la Sandu canta vittoria e cominciano le purghe per le opposizioni, preludio a futuri arresti:
https://t.me/insider_md/3939
Determinante quindi, anche stavolta il “voto” all’estero, peraltro un ESTERO ben preciso. Non Russia, per esempio, dove abitano centinaia di migliaia di moldavi, a fronte di due seggi e qualche migliaio di schede:
https://t.me/yuzhny_front_ZOV/18492
Nessuna sorpresa. Copioni ben noti e già denunciati.
Per i cinegiornali luce, tutto regolare. La democrazia ha trionfato ancora una volta. Contro le minacce russe. Amen.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I natofascisti cedono terreno a JAMPOL’. Questa scena, di loro fonte
https://t.me/Tatarinov_Rus/59675
rende bene l’idea del loro abbandono precipitoso di posizioni per arretrare verso sud.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
28/09 ore 21:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KUPJANSK
SITUAZIONE IN COSTANTE PEGGIORAMENTO. Per i natofascisti. Tutte le vie bloccate, in entrata e in uscita:
https://t.me/condottieros/13332
Inoltre, i russi avanzano. E avanzeranno sempre più man mano che le riserve dei soldati ancora attivi nell’area andranno a esaurirsi. “Andargli contro con le pale” è un’infelice espressione di Kuleba, il quale per paura di fare una brutta fine attualmente è “impegnato in un giro di conferenze all’estero”. C’è comunque del vero nella sua esortazione à la “armiamoci e partite”: di questo passo, andranno contro contro con le pale a qualcuno. E non saranno i russi. E non saranno solo pale e forconi.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE SOPRA JAMPOL’ LIBERANDONE LA PARTE NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3018
Pieno controllo di quest’area nord significa convergere verso il centro con un numero di forze, ora, notevolmente superiori rispetto solo a ieri. E la conformazione stessa di JAMPOL’, oltre al fatto (cartina fortificazioni qui):
https://t.me/divgen/73244?single
di una COLPEVOLE CARENZA di fortificazioni a protezione sia dell’area a sud, che della stessa KRASNYJ LIMAN, rendono la situazione ancor più tragica. Per i natofascisti.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI CONTINUANO A GUADAGNARE POSIZIONI, in una progressione che rende bene l’idea su cosa abbia sortito il contrattacco natofascista di quest’ultimo mese: poco o, tra non molto, quando sarà richiusa l’ultima sacca, niente.
A proposito proprio dell’ultima sacca, quella a sud, i russi liberano nuovamente NIKANOROVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3016
E poi, a parte la conformazione del terreno (cartina con altimetrie qui)
https://t.me/divgen/73235?single
di fortificazioni attive e sotto il controllo natofascista nella sacca stessa non ce ne sono:
https://t.me/divgen/73233?single
A nord, i russi LIBERANO COMPLETAMENTE NOVOŠACHOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3014
ripianando un altro tratto importante di linea di fronte e vanificando, anche qui, buona parte del contrattacco natofascista, incapace non solo di ricacciarli indietro, ma anche di stabilizzare la linea di fronte. Che infatti riprende a muoversi, e assolutamente non in loro favore.
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI ENTRANO A VERBOVOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3017
Movimento importantissimo. Guardiamo la cartina delle fortificazioni:
https://t.me/divgen/73241?single
i russi proseguono letteralmente a SMANTELLARE la doppia linea fortificata e avanzano verso ovest. Al momento MANCANO UNDICI CHILOMETRI A RAGGIUNGERE E TAGLIARE LA STRADA CHE DA POKROVSKOE ARRIVA A GULJAJPOLE. Provocando enormi problemi di approvvigionamento a tutta un’area a est che, allora, non potrà che collassare. Tirandosi dietro GULJAJPOLE stessa. Poi verrà il turno di ORECHOV.
Aggiornamenti a seguire domani sera.
***********************************************************************************************
27/09 ore 23:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO STEPOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3009
e chiudono parzialmente la sacca formatasi fra la stessa e KALINOVSKOE a sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3010
Come mostra questa cartina,
https://t.me/s/divgen
procede metodicamente lo smantellamento della linea difensiva più importante orchestrata dai natofascisti per arginare i russi provenienti da sud. Da sud, ma non da est. Prossima fermata: VERBOVOE, più a ovest lungo la doppia linea di difesa.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I russi riguadagnano posizioni a nord-ovest di KRASNOARMEJSK,
https://divgen.ru/event/3011
ponendo così i “contrattaccanti” natofascisti nel dilemma di ritirarsi loro con le buone, dalla sacca sottostante, o essere inevitabilmente chiusi e annientati. Situazione riconosciuta anche da loro stessi nelle loro cartine:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59625
Così come sono gli stessi natofascisti a lamentarsi che tutte le vie per Krasnoarmejsk sono tagliate:
https://t.me/russkiypatriot0/24296
A ovest, guadagnano posizioni subito dopo KOTLINO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3013
Fortificazioni a ovest, verso DNEPROPETROVSK, ma non a nord (cartina qui):
https://t.me/divgen/73208?single
E gatte da pelare, e non poco, per natofascisti a corto di uomini.
Aggiornamenti a seguire domani sera.
************************************************************************************************
27/09 ore 11:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI SEVERSK
I RUSSI NON SONO MAI ARRIVATI A QUESTO PUNTO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3007
neppure nel 2022. A nord del Severskij Donec (riva sx), è vero, la situazione è ancora lungi dall’esser pari all’agosto 2022. Lungi, ma non più fra le nuvole, ormai… A sud del Severskij Donec (riva dx), invece, i russi dopo aver liberato SEREBRJANKA hanno già raggiunto DRONOVKA.
Con la liberazione di DRONOVKA, e contestuale avanzamento su entrambe le rive del fiume, i russi raggiungono una posizione tattica INIMMAGINABILE nel 2022. Sebbene infatti l’intera riva sinistra fosse tornata russa, i russi sulla riva destra erano bloccati molto, ma molto, più a est. E la linea SEVERSK-SOLEDAR-ARTEMOVSK li teneva bloccati lì. Ci son voluti tre anni per scardinarla. Oggi i russi raccolgono i frutti della loro opera. Liberando DRONOVKA i russi accerchieranno SEVERSK, la bloccheranno, la renderanno indifendibile. Seversk, in quanto parte della summenzionata linea difensiva, e stando su un rilievo che guarda a est, difende naturalmente chi proviene da EST, non da chi la attacca alle sue spalle. Lì, anzi, rischia di trovarsi sotto.
Inoltre, data la conformazione del terreno SEVERSK, e l’intera zona limitrofa, rischiano di trovarsi accerchiate e tagliate da tutto soltanto perché i russi seguiranno, da entrambe le rive sostenendosi così a vicenda, il corso del fiume. Stesso discorso, a questo punto, a JAMPOL’ a nord del fiume. JAMPOL’ CHE, PER LA CRONACA, STANNO INIZIANDO A LIBERARE DA NORD (incrocio principale con la ferrovia appena finito in mano russa):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59606
Guardando le fortificazioni che li attendono (cartina qui)
https://t.me/divgen/73189?single
ci accorgiamo che sono talmente deboli e aggirabili da ogni direzione da non costituire ostacolo serio nel rapporto di forze attuale fra le parti. Guardando infine le altimetrie,
https://t.me/divgen/73191?single
notiamo come il grosso del “rosso” sia ormai passato e resti solo “verde” (lungo le valli e il corso del fiume), tanto “giallo”, residui portati dal movimento del fiume e di una sua lentissima, quanto antichissima attività erosiva, e pochissimo “rosso”. Il che gioca a ULTERIORE sfavore dei natofascisti.
In altre parole, l’area è compromessa già da ora. Ma i natofascisti andranno avanti a tenere le posizioni “fino all’ultimo ucraino”, raddoppiando le perdite e accelerando così la loro condanna finale.
BATTAGLIA DI SEVERSK GIÀ INIZIATA, PER AMMISSIONE DEL BUON PETRENKO. I russi infatti starebbero assaltando RUDNIK, che è già frazione di SEVERSK:
https://t.me/petrenko_iHS/9725
Ufficialmente, la battaglia di SEVERSK è già iniziata.
VERSO KRAMATORSK
POCO PIÙ A SUD, ulteriori pessime notizie per i natofascisti. I RUSSI LIBERANO MAJSKOE, A NORD-OVEST DI ČASOV JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3008
Esiste un collegamento fra l’azione sopra descritta e questa? Si, basta allargare la cartina per accorgersene. ČASOV JAR si trova tra KONSTANTINOVKA e KRAMATORSK, a metà altezza. Sinora i russi han puntato a consolidarne le posizioni guardando a sud-ovest (KONSTANTINOVKA). Ora, pur non smettendo di premere lungo quella direttrice e smantellando, pazientemente, metodicamente come ci hanno abituato da tre anni a questa parte, fortificazioni costruite in un decennio (un filmato qui),
https://t.me/beard_tim/27668
guardano a nord-ovest (KRAMATORSK).
Casualmente, MENTRE I RUSSI AGGIRANO SEVERSK! E decidono di RISALIRE DA ENTRAMBE LE SPONDE IL CORSO DEL SEVERSKIJ-DONEC. Interessante.
Liberando MAJSKOE (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73192?single
i russi aprono la loro azione verso un’area che, di fatto, aggira tutta una serie di fortificazioni poste a questo punto a est. E che sarebbe attaccata nel punto più debole, ovvero alle spalle. Ce ne accorgiamo anche dalla altimetria:
https://t.me/divgen/73194?single
i russi ora sono nel punto più alto e a nord dei panettoni segnati in rosso (centro esatto della cartina = Majskoe): da lì, l’artiglieria pesante comincia decisamente a dire la sua, lungo tutta la discesa a nord e le alture limitrofe, poste comunque più in basso. Oltre all’azione russa proveniente da est, ovvero dal canale SEVERSKIJ-DONEC-DONBASS che stanno contestualmente seguendo. Ennesima sacca che si profila, più una libertà di manovra, nel complesso, del tutto inedita su uno dei fronti più difficili da undici anni a questa parte.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I rinforzi mandati in fretta e furia dai natofascisti a tamponare la situazione non sono serviti a granché, aumentando solo le perdite fra le loro fila, e ora i russi riprendono ad avanzare. Questi gli avanzamenti lungo le direttrici d’attacco principali:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59604
SIAMO GIA’ OLTRE IL CENTRO E SOTTO ATTACCO VEDIAMO, DA OVEST, I PRIMI QUARTIERI MERIDIONALI DELLA CITTA’.
Aggiornamenti a seguire.
**********************************************************************************************
26/09 ore 22:30 aggiornamento
VERSO KRASNYJ LIMAN
I russi completano la liberazione di ŠANDRIGOLOVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3005
Se guardiamo cosa rappresenta questo snodo allargando la cartina, notiamo come ora diventi decisamente più agevole proseguire verso nord-ovest, raggiungendo la riva sinistra del fiume OSKOL (e il confine amministrativo della DNR). A sud-ovest, questa liberazione sblocca una strada a cui possono affluire risorse maggiori rispetto alle attuali per liberare NOVOSELOVKA, dove peraltro i russi sono già entrati. Liberata la quale, meno di quattro chilometri in linea d’aria li separeranno dal SEVERSKIJ DONEC. Un’intera porzione di territorio a est, a questo punto, sulla riva sinistra del Severskij Donec, sarebbe pesantemente penalizzato. Non ancora bloccato a sud dal fiume e tutt’intorno dai russi, perché ponti se ne posson sempre fare. Ma parliamo di migliaia di uomini e mezzi intrappolati, estremamente ostacolati nei movimenti e negli approvvigionamenti: questo possiamo dirlo e con assoluta sicurezza, così come possiamo affermare che questo indebolimento accelererà ulteriormente la liberazione di questo territorio da parte russa, con possibili e alquanto probabili effetti a cascata anche sulla riva destra del fiume.
VERSO KRAMATORSK
I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST PASSANDO A NORD DI ČASOV JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3006
e raggiungono l’argine del canale Severskij-Donec-Donbass, opera titanica che parte dal SEVERSKIJ DONEC e per decine di chilometri, zigzagando qua e là, serve appezzamenti e paesi col suo prezioso contenuto.
Raggiungendo l’argine del canale i russi si portano a quattordici chilometri da KRAMATORSK. Strada tutt’altro che agevole, viste anche le prime fortificazioni a ovest del canale che attendono i russi (cartina qui):
https://t.me/divgen/73168?single
Siamo nell’area storica della guerra civile ucraina. Qui i terroristi della ATO, in particolare i nazisti dei corpi speciali armati di tutto punto contro le milizie del Donbass armate solo di dotazioni leggere, nell’esaltazione che accompagnava la loro avanzata trionfale fino a Doneck, non esitarono a terrorizzare e massacrare civili colpevoli, a loro dire, di essere “moskaly”, untermenschen, oltre che traditori. Sempre qui, tuttavia, un anno dopo i miliziani del Donbass rischiavano di tornare, dopo aver chiuso migliaia di banderisti partiti per completare l’opera e finiti invece in un’enorme sacca il cui nome, DEBAL’CEVO, popola ancora oggi gli incubi peggiori della croce uncinata in salsa ucraina. Firmata in fretta e furia MINSK-2, durata sette anni, tempo di riprendersi e ripartire, come prima e più di prima, la prima cosa che i banderisti fecero fu FORTIFICARE L’INTERA AREA. Quella che pian piano i russi stanno smantellando, metodicamente, giorno dopo giorno.
A meno, pertanto, di posizioni abbandonate in fretta e furia, non sarà una passeggiata. Ma lo sarà ancor meno per chi oggi, non essendo più nelle stesse condizioni di tre anni fa, si troverà ad affrontare un esercito che, al contrario, nel frattempo è cresciuto.
Aggiornamenti a seguire domani sera.
*************************************************************************************************
26/09 ore 13:30 aggiornamento
VERSO SUMY
I russi liberano JUNAKOVKA, da dove per la cronaca partì l’invasione di Kursk (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3004
Pur essendo la loro attività sempre più ridotta, non mancano di mettere i punti sulle “i”. E far sentire la loro presenza a venti chilometri a nord. PERALTRO, LUNGO UN’AREA CHE ORA SI APRE, AMPIA 13 KM E LUNGA 10 (cartina con frecce qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59573
completamente spoglia. Anche di fortificazioni. Il che costringe i natofascisti a mantenere forze ingenti nell’area, anziché altrove, dove oggi servirebbero come il pane.
VERSO KRASNYJ LIMAN
Per esempio, sopra Krasnyj Liman, dove i russi liberano DERILOVO e sono già arrivati alle porte di DROBYSHEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/3003
posta a meno di 4 km da Krasnyj Liman. Un’area con almeno due linee fortificate a difesa, come mostra questa cartina:
https://t.me/divgen/73157?single
Peccato che ormai stia saltando tutto.
https://t.me/legitimniy/20913
E i 360 kmq vantati da Zelenskij come frutto dei recenti contrattacchi, come i numeri sciorinati quotidianamente dal suo padrone, suonano sempre più come lettera morta.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Anche qui i russi oggi guadagnano terreno, avvicinandosi da est verso DIMITROV (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3002
Espugnata l’ultima linea fortificata (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73155?single
prima dell’ingresso in città. Poi, anche qui, sarà guerra urbana.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
26/09 ore 08:30 aggiornamento
E ANCHE IL “BATTITORE LIBERO”... LO HAN MESSO IN RIGA!
Tutto ebbe inizio da questo trafiletto,
https://t.me/divgen/73133
introdotto dalla classica, odiosa ormai nel suo genere, foto iconica con due capi di Stato seduti ai lati e relativa gestualità degli stessi fra cui, immancabile, almeno una seduta e postura degli arti anteriori in pieno “stile cesso”. Quella del padrone, solitamente. Della serie, allora quando uno grida, sconsolato perché, parafrasando il poeta, “nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento”... “un attimo, sono sul trono”... c’è sempre un fondo di verità!
Ridendo per non piangere, mi accosto al trafiletto sottostante per leggere: “Trump nell’incontro con Erdogan ha detto che vorrebbe che egli smettesse di comprare petrolio dai russi”.
(Трамп на встрече с Эрдоганом заявил, что хотел бы, чтобы он перестал покупать российскую нефть).
Erano le sette di sera ora italiana, avevo ancora mezzo quintale di legna da sistemare al riparo prima che tornasse nuovamente a piovere e decisi che la causa della legna asciutta era decisamente più importante di quella, tutta da approfondire, dei morbosi desideri del padrone geloso nei confronti del suo primo sottoposto in Medio Oriente (secondo esercito NATO al mondo, ricordiamolo).
Quello che da anni si fregia del titolo, autoconferitosi, di “battitore libero” pur essendo coinvolto appieno in tutte le crisi scoppiate in quel martoriato territorio da quindici anni a questa parte. Ai russi fa comodo, visto che dal punto di vista ECONOMICO tale sua volontà di potenza ha consentito loro SINORA di ripristinare INDIRETTAMENTE i canali di approvvigionamento con l’EUROPA tramite gasdotto e non solo, oltre che sviluppare progetti congiunti come una centrale atomica e portare i più facoltosi al mare in villaggi turistici ad hoc. Tra cui, il top di gamma, è indubbiamente il KREMLIN OTEL ad ANTALYA:
https://kremlinpalace.com.tr/en
Con mini Cremlino annesso vista piscina. Frequentatissimo anche da ucraini facoltosi, peraltro, che passano con patriottica nonchalance dalla condivisione di grigliate miste e sbronze annesse in festini fra “vicini di villa” a Cipro e in isolotti sparsi dell’Egeo, a quella dei gazebo esclusivi in quest’altra “zona franca” per ricchi.
Anche agli israeliani fa comodo, l’autoproclamatosi battitore libero: come Penelope, in questi anni di giorno ha tuonato contro Israele, mentre di notte ha fatto partire navi che triangolavano in Grecia, Italia, Alessandria per poi finire come per magia, con un cambio documenti e senza neppure trasbordare da un container all’altro, ad Ashdod e Haifa. Quando poi i sionisti hanno attaccato l’Iran, non solo è stato zitto (ed è stato un silenzio che hanno notato tutti…) ma ha lasciato che i caccia israeliani passassero sopra Baku per colpire dal Caspio. Infine, il fantoccio che l’altro giorno ha stretto la mano a Zelenskij all’ONU e sulla cui testa pendeva fino a poco fa una taglia da dieci milioni di dollari, fa comodo a tutti: ai turchi che lo controllano, agli israeliani che si sono appropriati di un’altra fetta di Siria.
Battitore libero, secondo esercito NATO al mondo ma “a casa sua” novello Huckleberry Finn: libero, per l’appunto, di muoversi – più che nel Mississipi – nel “suo” stagno, saltando di sasso in sasso, tuffandosi a caccia di pesciolini senza chiedere permesso a nessuno, coalizzandosi e baruffando a suo piacimento.
Fino a ieri, fino a quella postilla delle sette di sera, uscita mentre a queste latitudini si rannuvolava nuovamente un cielo che Dio solo sa quando finirà di scaricare disastri. Bissata stamattina da un lungo bollettino del buon Petrenko che, viste le mazzate sul campo, si sta dando sempre di più alla geopolitica:
https://t.me/petrenko_iHS/9713
Gongola, il buon Petrenko. Perché anche il battitore libero è stato rimesso in riga. CON CONTENTINO, RICAVANDONE UN TORNACONTO SALVAFACCIA (ai nazionalisti turchi il vedere quella mezzaluna turca sulla cartina appesa dietro la scrivania dello studio presidenziale, che parte da Istanbul e arriva sino in Cina, pucciata dentro il caffelatte di Washington e mangiata come un croissant dal padrone delle ferriere, non fa certo piacere...), MA COMUNQUE RIMESSO IN RIGA DAL PADRONE. Vale la pena tradurlo integralmente, fonti incluse:
“La Turchia ha firmato un ACCORDO VENTENNALE con gli Stati Uniti per l’ACQUISTO DI 43 MILIARDI DI DOLLARI DI GAS LIQUIDO (GPL), che prevede l’IMPORT DI 4 MILIARDI DI METRI CUBI ALL’ANNO DAL 2026.
Турция подписала 20-летнее соглашение с США на поставку СПГ на сумму $43 млрд, предусматривающее импорт 4 млрд кубометров ежегодно с 2026 года, — Bloomberg.
https://www.bloomberg.com/news/articles/2025-09-24/turkey-boosts-lng-trade-ambitions-with-20-year-mercuria-deal
Inoltre, la TURCHIA ha firmato un contratto con gli Stati Uniti per l’ACQUISTO DI OLTRE 200 BOEING (aerei passeggeri). (*)
Также Турция и США заключили многомиллиардное соглашение на поставку более 200 пассажирских самолётов Boeing («Боинг»), — Report.
https://report.az/ru/amp/v-regione/posol-ssha-barrak-tramp-i-erdogan-zaklyuchili-sdelku-o-postavkah-samoletov-boeing
===
(*) NdT: la fonte citata è parca di dettagli, che comunque si trovano sulla REUTERS
https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/turkish-airlines-agrees-225-boeing-aircraft-orders-subject-engine-talks-2025-09-26/
225 BOEING. Un’altra cinquantina di miliardi di dollari CASH che entra “spontaneamente” nelle tasche del padrone
Infine, a gongolare deve essere anche il militare, non solo il civile. E la LOCKHEED gongola perché, se il “battitore libero” farà il bravo, ATTENZIONE – DISCORSO NON PIU’ CENTRATO SULL’ACQUISTO DEI SISTEMI MISSILISTICI RUSSI S-400 (frittata già fatta), MA SMETTERE DI COMPRARE IDROCARBURI RUSSI (ancora Reuters: “Turkey will agree to his request to stop buying Russian”)… gli toglieranno le sanzioni e potranno finalmente comprare GLI F-35 A STELLE E STRISCE! (“ he may lift U.S. sanctions on Ankara so it can buy American F-35 jets”). In effetti, il piazzista aveva al petto “casualmente”, e come da consueta pacchianeria, una spilletta con ritratto proprio un F-35, fan notare gli iraniani:
https://t.me/parstodayrussian/189599
F-35, ma anche F-16…
https://report.az/ru/drugie-strany/v-belom-dome-sostoitsya-vstrecha-prezidentov-ssha-i-turcii
si riparte, come prima, più di prima… à la recherche du temps perdu!
===
Inoltre, la Turchia ha firmato con gli Stati Uniti un memorandum di COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NELLA SFERA DELL’ENERGIA NUCLEARE, informa TURKIYE TODAY. Stati Uniti e Turchia conducono COLLOQUI PER COSTRUIRE CENTRALI ATOMICHE E SINGOLI REATTORI (**)
Кроме того, Турция подписала с США меморандум о сотрудничестве между странами в области ядерной энергетики. Turkiye today сообщает, что США и Турция ведут переговоры о строительстве крупных атомных электростанций и малых модульных реакторов.
===
(**) NdT: SI VOLTA PAGINA ANCHE QUI? NELLA TURCHIA SANZIONATA DALLA GESTIONE PRECEDENTE, I RUSSI AVEVANO SUBITO COLTO LA PALLA AL BALZO E COSTRUITO INSIEME AI TURCHI LA CENTRALE ATOMICA DI AKKUYU (sito qui):
https://akkuyu.com/en
Una centrale atomica avanzata. “Quattro reattori con una potenza complessiva di 4.800 MW, pari al 10% dell’intero fabbisogno turco”, esordisce orgoglioso il sito ufficiale della centrale. Ebbene… https://www.turkiyetoday.com/business/turkiye-signs-nuclear-deal-with-us-during-trump-erdogan-meeting-3207552
Recuperando i dati dal sito turco citato dal buon Petrenko,
https://www.turkiyetoday.com/business/turkiye-signs-nuclear-deal-with-us-during-trump-erdogan-meeting-3207552
non solo abbiamo la conferma di quanto egli riporta: “both countries were holding talks on the construction of large-scale nuclear power plants and small modular reactors ”
MA ANCHE LA NOTIZIA CHE PER LE CENTRALI E PER I MODULI AMERICANI (GENERAL ELECTRIC, TANTO PER CAMBIARE… ALTRO SPONSOR) SI POTREBBERO USARE SIA NUOVI SITI, CHE CENTRALI GIA’ ESISTENTI: “We can consider the areas of existing power plants or new power plants.”
La facciamo la domandina all’AI di Gùgol? La facciamo che la facciamo? E si che la facciamo! “Turkey has no nuclear power plants currently in operation, but is constructing its first at Akkuyu, with plans for two more nuclear sites in Sinop and Igneada.”
Quindi… da oggi sulla centrale di Akkuyu e sugli altri due cantieri un bel cartello con “NUOVA GESTIONE” e relativi ampio parcheggio e pizza anche a mezzogiorno? “Finisce qua…a-a-a (Chi se ne va che male fa)”, come cantava la buona Caterina?
Staremo a vedere, ma il segnale è stato dato forte e chiaro, e dall’altra parte il “battitore libero” non ha potuto che rispondere “Roger” (o signorsissignore battendo i tacchi, fate voi).
===
Turchia e Iraq hanno concluso un contratto per l’ACQUISTO DI PETROLIO DAL KURDISTAN IRACHENO IN TURCHIA ATTRAVERSO IL GASDOTTO IRAQ TURCHIA. Il primo ministro iracheno ha dichiarato: “Abbiamo raggiunto un accordo storico, attraverso cui il Ministero del petrolio iracheno convoglierà il PETROLIO ESTRATTO NEL KURDISTAN IRACHENO e lo ESPORTERA’ ATTRAVERSO IL GASDOTTO IRAQ – TURCHIA”. (***)
Турция и Ирак заключили соглашение на поставку нефти из Иракского Курдистана в Турцию по трубопроводу Ирак-Турция. Премьер-министр Ирака заявил: «Мы достигли исторического соглашения, согласно которому Министерство нефти Ирака будет принимать сырую нефть, добываемую на месторождениях в Иракском Курдистане, и экспортировать ее по трубопроводу Ирак-Турция». Также премьер-министр Ирака подтвердил соглашение с Курдским регионом о возобновлении экспорта нефти, — Reuters.
https://www.reuters.com/business/energy/iraqi-pm-confirms-agreement-with-kurdish-region-resume-oil-exports-2025-09-25/
===
(***) NdT Qui il buon Petrenko CERCA DI INDORARE LA PILLOLA. La Turchia comprerà petrolio a un piffero e un paffero, a prezzi bassissimi, e ricaverà enorme profitto dalla rivendita agli EUROPEI. Ci guadagna quindi?
Lo stesso Petrenko è costretto a capriole nel paragrafo successivo quando accenna alla QUESTIONE CURDA. CURDA IRACHENA, CURDA SIRIANA, CURDA TURCA…
LE ULTIME DUE PER I TURCHI SONO FUMO NEGLI OCCHI. Ma la prima no, anzi. L’OLEODOTTO KIRKUK-CEYHAN E’ STATO CHIUSO PER DUE ANNI IN RISPOSTA A UN MANCATO PAGAMENTO DA PARTE TURCA ALL’IRAQ DI UNA MULTA MILIONARIA PER, ESSENZIALMENTE, CONTRABBANDO DI GREGGIO CURDO: (breve riassunto delle puntate precedenti in questo articolo datato 2023 circa l’oleodotto Kirkuk-Ceyhan)
https://rienergia.staffettaonline.com/articolo/35333/Turchia,+Iraq+e+l%E2%80%99oleodotto+della+discordia/Martini
Ecco che allora gli statunitensi SPINGONO IL GOVERNO IRACHENO per riaprirlo. E riapre. NOTIZIA DI IERI:
https://www.reuters.com/business/energy/iraqi-pm-confirms-agreement-with-kurdish-region-resume-oil-exports-2025-09-25/
“Eight oil companies operating in Iraqi Kurdistan, representing over 90% of production, reached agreements in principle on Wednesday with Iraq’s federal and regional governments to resume exports.”
Domanda domandina… chi sono LE OTTO COMPAGNIE PETROLIFERE OPERANTI NEL KURDISTAN IRACHENO? Ecco la risposta, il “consorzio” delle otto sorelle si chiama APIKUR:
https://www.apikur.uk/members/
Tra cui spiccano:
- la britannica Genel Energy
- la statunitense (TX) Hunt
- la canadese ShaMaran Petroleum Corp.
- la caymanese WesternZagros (coccococcodrillo...)
- la norvegese DNO
e oligarchi e potentati locali. Quando si dice “esportare la democrazia”…
ANCHE QUI, QUINDI, I TURCHI COMPRERANNO DAI SOLITI NOTI. CASH. IN TALLERI DELL’IMPERO. SOLITI NOTI CHE CONTROLLANO I POZZI PETROLIFERI SIRIANI LUNGO L’EUFRATE: KURDISTAN SIRIANO. PROSSIMO A-AM PAPPABUONA PER IL “LIBERO BATTITORE”?
===
Di fronte a tutto questo, AVESSE FATTO LA RUSSIA… CHESSO’, COL TURKMENISTAN (giusto per restare in assonanza toponomastica...), UNA COSA DEL GENERE… COSA AVREBBERO TUONATO I CINEGIORNALI LUCE NOSTRANI??? TUTTE QUESTE OFFERTE A CUI NON SI PUO’ DIRE DI NO… E A CUI NEPPURE IL “BATTITORE LIBERO” PUO’ DIRE DI NO… LE AVESSE FATTE NON AL CAPONE (bellissimo l’ultimo “If Afghanistan doesn’t give Bagram Airbase back to those that built it, the United States of America, BAD THINGS ARE GOING TO HAPPEN!!!”),
MA ALTRI… COSA AVREBBERO TUONATO I MEDIA LOCALI?
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
25/09 ore 22:00 aggiornamento
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI SCAVALCANO LA STAZIONE DI JAMPOL’ A OVEST E RAGGIUNGONO QUELLA DI MEDOVYJ SULLA STESSA FERROVIA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3001
Bella mossa:
- Jampol’ città ora è attaccata da due direzioni
- che diventeranno di più nel momento in cui la sacca nel mezzo sarà chiusa
- La strada a nord che porta a KIROVSK è ormai sotto il loro controllo.
- Una volta liberata, ovvero rimosse le due sacche attuali, i russi potranno procedere verso LIMAN da un’area ancor meno fortificata di quella poco più a nord (cartina con le fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73134?single
Situazione che peggiora, per i natofascisti, di giorno in giorno.
VERSO SEVERSK
Per comodità separiamo oggi queste due linee di fronte, quella appena esaminata e questa, perché anche se strettamente connesse e coordinate, l’avanzamento di prima ha a che fare con KRASNYJ LIMAN e quello attuale con SEVERSK e dintorni (cartina qui):
https://divgen.ru/event/3000
Con questo avanzamento i russi
- ripuliscono un altro lembo di riva destra del SEVERSKIJ DONECK,
- affondando il colpo fino alle porte di DRONOVKA
- che si trova già a ovest (N-O) di SEVERSK
- la quale, dovesse cedere (e di fortificazioni, come si vede qui, non ce ne sono molte)
https://t.me/divgen/73124?single
- aprirebbe UNA STRADA MAI RAGGIUNTA DAI RUSSI NEMMENO AD AGOSTO 2022! La strada che da KRASNYJ LIMAN porta a SEVERSK;
- il che comporterebbe il TAGLIO delle comunicazioni con tutta l’area a est rimasta in mano ai natofascisti.
A questo punto OGNI CEDIMENTO all’interno di quest’area potrebbe portare, a cascata, a conseguenze difficilmente immaginabili e – proprio per questo – sempre meno gestibili. Anche perché, come abbiam visto, non solo la coperta è sempre più corta, ma soprattutto è sempre più sfilacciata. Staremo a vedere.
Aggiornamenti a seguire domattina.
***********************************************************************************************
25/09 ore 13:30 aggiornamento
VOLČANSK – KUPJANSK
I RUSSI ENTRANO A OTRADNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2999
sempre a metà strada fra i due estremi che delimitano questa parte di linea di fronte. Allargando la cartina, è abbastanza evidente notare come ai russi importi, e parecchio, formare e liquidare quella sacca a sud che oggi è ancora appena abbozzata. Ricollegandosi direttamente a KUPJANSK e costruendo un fronte unico d’attacco verso sud.
VERSO KRASNYJ LIMAN
Su questo fronte i russi oggi guadagnano posizioni a JAMPOL’ (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42697
VERSO SEVERSK
Movimenti da sud, dove i russi si sono attivati per raggiungerla e attaccarla anche da questa direzione (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42706
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
Prosegue la liquidazione della sacca di KLEBAN BYK. Quando gli spazi sono quelli di cui parlavamo ieri, e sono chiusi, ben delimitati, altrimenti detti sacche, liquidare la sacca diventa un compito essenzialmente affidato ai droni (filmato qui)
https://t.me/RVvoenkor/100450
minimizzando così le perdite e smantellando progressivamente nascondigli, bunker, trincee, eccetera. Oltre che aumentando le perdite fra i sopravvissuti.
“SONO PRONTO AD ANDARMENE...”
Zelenskij: “Sono pronto ad andarmene… A GUERRA FINITA”
https://t.me/RVvoenkor/100449
Non avevamo alcun dubbio in proposito. Resta da capire se, quando, qualcuno deciderà di anticipare la sua uscita. Non necessariamente l’odiato nemico, anzi. E più il cerchio di chi lo accompagnerà all’uscita si stringerà intorno al dittatore, più le possibilità che lo faccia con le proprie gambe crolleranno drasticamente.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
25/09 ore 08:30 aggiornamento
WEEKEND CON IL MORTO (“DAI CHE SI VINCE!”)
Here we go again
The phone will ring again,
I'll be her fool again,
One more time
(Ray Charles)
L’Ucraina è in coma economico (Страна в экономической коме), scrive a un certo punto Legitimnyj in questo editoriale:
https://t.me/legitimniy/20905
Il bilancio 2026 dipende interamente dai crediti concessi. Gli USA, dopo il cinguettio presidenziale di due giorni fa, hanno detto chiaramente ai sudditi europei due cose:
1. “Noi facciamo quelli che vendono e guadagnano, voi quelli che comprate e pagate”.
2. “Se militarmente, strategicamente, l’Ucraina è affare congiunto, come rapportarsi ECONOMICAMENTE, come regolare i conti con la stessa, il ‘rischio d’impresa’, è totalmente a carico vostro”.
Lo abbiamo già affrontato ieri, come argomento. Oggi abbiamo ulteriori elementi a sostegno di questa tesi: APERTURA DI UNA LINEA DI CREDITO, CON SCADENZA FINE 2026, VARIABILE DAGLI 80 AI 130 MILIARDI DI EURO.
Legitimnyj ha definito la cosa come “prestare soldi a un ludopatico per una futura vittoria (risultato peraltro identico)” (Это как дать «лудоману» денег в долг под будущий выигрыш (результат одинаковый)).
Della serie, a noi vincoli di bilancio, rapporto debito / pil, troika, spread, rating, cazzimazzi, di tutto di più. Al ludopatico, apertura di credito, non illimitato. Tutto l’anno prossimo e per la quantità necessaria a “finanziare la difesa” (финансировать оборону). Saldo prestito: DA EFFETTUARSI QUANDO LA RUSSIA PAGHERA’ LE RIPARAZIONI DAI DANNI DI GUERRA! (должен быть возвращен Украиной только тогда, когда Россия выплатит репарации по мирному соглашению).
Legitimnyj la definisce, senza mezzi termini, LA TRUFFA DEL SECOLO (афера века) e individua l’unica cosa positiva nel fatto che, stanti così le cose, nel 2027 sarà finito tutto (максимум война продлится до 2027 года). Come finirà, lasciamo perdere… se ora l’Ucraina è in coma, tra un anno di questo passo sarà un morto che cammina.
MA NON E’ QUESTO IL DATO IMPORTANTE. EVIDENTEMENTE. Prestare 130 miliardi a un ludopatico che ti canta “all’alba vincerò” perché “questa è la volta buona”, e contando nella restituzione di danni di guerra che danno – a questo punto – pagati per sicuro dai russi sconfitti, da parte di un’istituzione che ha fatto inserire il VINCOLO DI BILANCIO nelle Costituizioni degli Stati membri, non è la truffa del secolo, ma un disegno lucidamente determinato e premeditato, i cui tratti COERENTEMENTE emergono man mano che la sua attuazione prende forma. Un disegno guidato da un’unica logica: quella dell’estrazione massima di profitto dalla produzione, realizzazione e circolazione di armamenti. Nuovi, usati, dismessi, a noleggio, in conto vendita, in tre anni e mezzo è valso tutto, secondo un’unica logica: POCA SPESA, TANTA RESA.
Non è la truffa del secolo, è ESTORSIONE AI DANNI DI UN POPOLO INTERO, compiuta quotidianamente sotto gli occhi di tutti.
E quotidianamente escono dati su sole come questa: a inizio conflitto, lo avevamo ampiamente registrato nelle cronache di allora, LA WUNDERWAFFE dovevano essere i lanciamissili spalleggiabili anticarro FGM-148 Javelin. Oggi a tre anni di distanza abbiamo un chiaro bilancio dell’operazione:
https://t.me/boris_rozhin/180873
- ogni singolo lancio contro un carro armato russo costa dai 165.000 ai 240.000 dollari
- tali missili non hanno sortito alcun effetto contro i sistemi di “DIFESA DINAMICA” dei carri russi, ovvero quelle placche disposte SOPRA la corazza il cui movimento (“dinamicheskaja”) trasferisce perpendicolarmente, lateralmente, l’energia cinetica il cui vettore sarebbe, altrimenti, diretto contro la corazza stessa. In questo consiste tale difesa (“zaschita”) supplementare. Neppure i T-72B3M, ovvero modelli modernizzati di vecchi carri, è riuscito a fermare (Ракета регулярно не берет даже борта модернизированных Т-72Б3М).
Valore d’uso nullo, profitto massimo, visto che si sono svuotati ARSENALI PIENI DI GIACENZE E FONDI per far posto a NUOVE COMMESSE da finanziare con le PLUSVALENZE ottenute dalle prime cessioni (США передали Украине тысячи этих комплексов не для победы, а с одной целью — выгодно распродать устаревшие запасы перед поступлением на вооружение новых моделей и получить сверхприбыли для своего ВПК). PLUSPROFITTO (сверхприбыли), scrive Rozhin: qualcuno in Russia si ricorda ancora del buon Carletto.
Lo stesso si potrebbe dire dei droni di concezione e produzione natofascista. WUNDERWAFFE non lo sono più: nemmeno quelli marittimi, che son pure più lenti di quelli aerei (qui uno centrato da un lancet ieri)
https://t.me/condottieros/13274
e comunque soggetti alle stesse magagne di radiocomando che li fanno impazzire quando dispositivi come questo (specificatamente progettato per i droni marittimi)
https://t.me/boris_rozhin/180876
sono accesi. Fanno male, dieci colpiti, due arrivano, ma non sono più bombardamenti a tappeto, e da tempo. Lo stesso si potrebbe dire anche di quelli russi, che fanno sfracelli con droni da poche decine di migliaia di dollari l’uno nelle versioni più evolute: non è così solo perché in tre anni e mezzo hanno smantellato buona parte della contraerea. O portata a esaurimento scorte.
Ma ai padroni questo non interessa. Non interessa – e sanno benissimo – che per ogni cisterna di petrolio che brucia in territorio russo, la sera stessa a bruciare saranno depositi interi in territorio ucraino, in una proporzione che non è nemmeno paragonabile. A loro interessa VENDERE e PORTARE A CASA. E si porta a casa quando il prodotto, dato in lend-lease, è portato a consunzione.
“Dai che si vince”, allora! Ancora un anno! “One more time” (povero Ray, scusami da dove sei… )
Intanto, il Paese è in piena CATASTROFE DEMOGRAFICA e non per le vittime dei russi, ma per la gente che scappa da questo regime criminale che li vorrebbe immolare “fino all’ultimo ucraino”
https://t.me/legitimniy/20907
Rastrellandoli a qualsiasi ora del giorno e della notte, piombando all’improvviso senza lasciarti neppure il tempo di alzarti e scappare in casa (filmato qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59555
ANCHE CHI E’ UNICO SOSTEGNO DI PADRE INVALIDO, come DENUNCIA ZERADA:
https://t.me/ZeRada1/27063
Il signore ha come unico sostegno il figlio, che dall’inizio della mobilizzazione OGNI TRE MESI si è presentato diligentemente al comando per
- segnalare il problema
- chiedere il rinvio
Ogni tre mesi da anni. Il padre infermo colpevole di essere vivo, lui colpevole di essergli di sostegno. Il padre infermo è ancora vivo, lui è ancora unico sostegno, peccato che il distretto militare è rimasto chiuso per LAVORI DI RIFACIMENTO proprio nel periodo del rinnovo. E lui ha presentato la domanda quando ha riaperto, il giorno dopo. Lo sono venuti a prendere a casa e ora è già al CAR.
Questa donna, invece
https://t.me/legitimniy/20906
non sa più dov’è finito suo marito e dorme davanti al distretto in attesa che qualcuno le dia una risposta.
Ma va tutto bene. La vittoria è questione di tempo, ormai. Anche se ormai tutti dicono che LA STRADA SENZA USCITA IMBOCCATA A KUPJANSK E’ DOVUTA UNICAMENTE AL TRASFERIMENTO DI UNITA’ PREZIOSE DA LI’ A KRASNOARMEJSK!
https://t.me/rezident_ua/27570
Fino ad allora i russi non erano riusciti ad avanzare, tubo o non tubo. Oggi, non solo KUPJANSK, non solo KRASNOARMEJSK, ma anche la strada che da KRASNYJ LIMAN porta a SEVERSK è ormai completamente sotto tiro russo:
https://t.me/frontbird/26255
Stesso discorso per KONSTANTINOVKA. Questo filmato, tra l’altro,
https://t.me/boris_rozhin/180877
è utile per capire quanto possano reggere le cosiddette “reti antidrone”, essenzialmente reti da pesca tirate sopra e ai lati delle strade: i russi aspettano i mezzi all’imbocco delle stesse e li fanno saltare poco più in là. Questo, al netto del fatto che a trenta chilometri di distanza un qualsiasi proiettile da mortaio può aprire un varco OVUNQUE in quel sistema difensivo, oltre che i droni stessi che si infilano in questi budelli una volta che esplodono.
Ma arriveremo ai confini del 1991, nessun dubbio in proposito. Fino ad allora, UN PRESIDENTE ILLEGITTIMAMENTE AL POTERE potrà andare all’ONU a stringere la mano a un altro presidente illegittimamente al potere. Accaduto ieri, stretta di mano fra ZELENSKIJ e MOHAMAD AL-JAWLANI
https://t.me/parstodayrussian/189572
terrorista sulla cui testa pendeva una taglia di 10 milioni di dollari (qui prima e dopo)
https://t.me/parstodayrussian/189559
da un anno presidente “legittimo” della nuova Siria, così come l’altro è “legittimamente” al potere anche se il suo mandato è scaduto. Anche se tutto ormai è scaduto, in quel Paese, a livello di poteri legislativo ed esecutivo. Perché cosa è legittimo e illegittimo è sempre il padrone delle ferriere a deciderlo.
Ecco allora che la retorica del “dai che si vince”, unita a quella del “terrore russo” (Aida, Rino Gaetano), ha creato le basi per questo remake, dopo trent’anni, del film “WEEKEND CON IL MORTO”, dove i protagonisti si portano in giro un cadavere con tanto di occhiali da sole facendogli fare ciao con la manina perché a loro serviva che gli altri lo credessero VIVO ANCHE SE NON LO ERA. Commedia surreale, grottesca, riportata oggi REALMENTE, e su scala di un popolo intero ostaggio di questi criminali, in tragedia.
Aggiornamenti a seguire.
*********************************************************************************************
24/09 ore 22:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI ENTRANO A STEPNOGORSK DA PIÙ PUNTI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2996
Guardando la cartina con le fortificazioni,
https://t.me/divgen/73093?single
notiamo come questa mossa, di fatto, aggiri le uniche fortificazioni esistenti. Di fatto, una volta liberata Stepnogorsk, depotenziandole del tutto. Situazione sempre più critica, a venti chilometri da ZAPOROŽ’E.
BATTAGLIA DI KONSTATINOVKA
Della serie, se non la capiscon con le buone… iniziata l’operazione per liquidare la sacca di KLEBAN BYK, e già mezza sacca è stata liquidata (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2993
Come si vede dalla carta con le fortificazioni,
https://t.me/divgen/73083?single
si son fermati subito sotto l’ultima linea di difesa, peraltro già ampiamente superata sia a ovest che a est.
Non aveva alcun senso tenere posizioni ormai scollegate completamente, isolate dal resto delle truppe operanti a Konstantinovka. Era, ed è, assurdo. Ma c’è voluta un’operazione militare, tutt’ora in corso, e dopo settimane che la sacca era praticamente chiusa, restando uno strettissimo corridoio di settecento metri a est, per liquidare ciò che ormai non aveva alcun motivo di essere.
Il 22 agosto, quando la sacca si è formata, al suo interno c’erano 800 uomini. Ora ce ne sono 80, riporta il Ministero della difesa russo:
https://t.me/mod_russia/56932
Ora, dall’area controllata dai russi al lembo di terra più a nord da questa parte del lago artificiale ci sono tre chilometri esatti. Da zero metri, quelli che lambiscono il lago a ovest, fino a un massimo di tre chilometri, per chiudere a est col corridoio di 700 metri, lungo un’area lunga al massimo, anche prendendo le misure in diagonale, meno di sei chilometri e mezzo. Ottanta uomini a tenere questa ultima linea, nessun ordine di consegna delle armi: ennesimo crimine di un regime che, in tutti questi tre anni, non ha MAI tenuto in alcun conto la vita dei suoi uomini. Uomini che ormai lo capiscono sempre più.
Liquidata la sacca, l’ingente quantitativo di forze liberate andrà a dare manforte ai compagni che oggi AVANZANO A EST, guadagnando posizioni fra le dacie adiacenti al centro urbano e ripianando la linea di fronte immediatamente alle loro spalle (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2995
Come è possibile notare dalla cartina delle fortificazioni, i russi sbaragliano un’intera linea a est, la scavalcano di almeno un chilometro e si apprestano coi loro compagni ad affrontare l’ultima linea di difesa posta prima dell’agglomerato urbano. Che non è il confine amministrativo del comune, già ampiamente superato, ma proprio l’agglomerato urbano al suo interno.
VERSO KRASNYJ LIMAN
ZAREČNOE È TORNATA A ESSERE KIROVSK
https://t.me/voenkorKotenok/67678
(cartina qui)
https://divgen.ru/event/2997
e un minuto di silenzio per il compagno Kirov…). Si combatte sotto Partizanskaja Ulica. Peraltro, la sacca formatasi è tutta “bianca”, ovvero terra di combattimenti. Ambiente poco salubre per forze natofasciste sempre più in affanno. Stesso discorso per la sacca in formazione a nord, ben più ampia e alla cui chiusura (semplicemente seguendo la strada verso nord-ovest, ora che i russi sono entrati che era Zarečnoe e usciti che è Kirovsk) una quantità ingente di uomini e mezzi ora impegnati tutt’intorno alla stessa, sarebbe libera di spingere su una linea lunga TRE CHILOMETRI al posto dei VENTI ATTUALI. La superiorità relativa aumenterebbe esponenzialmente. Per inciso, KIROVSK era l’ultimo paese prima di KRASNYJ LIMAN lungo la direttrice est-nordest.
Tutti ora, come mostra quest’altra cartina, puntano su KRASNYJ LIMAN (loro cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/59551
FRA VOLČANSK E KUPJANSK
I RUSSI AVANZANO LUNGO IL VARCO APERTO A METÀ STRADA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2994
LUNGO UNA LINEA DI NOVE CHILOMETRI E LIBERANDO NEL COMPLESSO UNDICI CHILOMETRI QUADRATI, solo con questa azione. Azione che crea i presupposti per due sacche, una piccola a ovest e una a est ben più importante. Se i russi colmassero i sei chilometri e mezzo che separano le loro punte più avanzate a nord-est da quelle dei loro compagni operanti a KUPJANSK, la sacca che si andrebbe a chiudere sarebbe di oltre sessanta chilometri quadrati. Il che è niente, di fronte al fatto che a quel punto i russi punterebbero ad traslare questa linea sulla strada che si vede a sud-ovest e che ora peraltro è già da loro tagliata. Da qui a tornare ai confini di agosto 2022 non sarebbe più affatto utopia. Anzi. Staremo a vedere.
A KUPJANSK CONFERMATI DAGLI STESSI SOLDATI SUL CAMPO, INTERPELLATI DA QUESTO CANALE
https://t.me/condottieros/13273
GLI AVANZAMENTI DI OGGI. Piovono proiettili e droni come se non ci fosse un domani, ma non riescono a fermare l’azione russa.
Aggiornamenti a seguire domattina.
***********************************************************************************************
24/09 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I natofascisti contrattaccano affondando il colpo a nord-est di Krasnoarmejsk (cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/42662
ma i russi avanzano a NOVOE SHACHOVO e DOROZHNOE (altra cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/42670
posizione di quest’ultimo qui
https://divgen.ru/48.42407/37.22023/15
e qui
48.42407/37.22023
Alla chiusura della sacca a sud in cui i cinesi stessi si sono infilati, meno di tre chilometri.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
Il gruppo Zapad avanza in città e si porta a casa altri cento stabili in un giorno,
https://t.me/epoddubny/24892
115 per l’esattezza:
https://t.me/mod_russia/56921
Prosegue l’azione nell’area semiaccerchiata creata dai russi. Con tutti i signori nominati ieri (Freikorps, “volontari” russi e SBU), c’è anche chi riesce a eludere la loro guardia e a consegnarsi prigioniero ai russi:
https://t.me/boris_rozhin/180767
Insieme ad armamenti NATO. A oggi, è l’unico modo per restare vivi in quell’area.
"FREMDER"… "FASS"! ANCHE IL MIGLIOR AMICO DELL’UOMO… CONTRO I TE-TSE-KA!
Il verbale di polizia riporta che in realtà è andata coi comandi in russo… questa la sequenza originale:
CHUZHOJ чужой – Fremder – Estraneo!
E
VZJAT’ взять – Fass – Attacca!
https://t.me/legitimniy/20901
Il primo ordine avvisa il cane di una situazione di allerta, in presenza di "estranei". Il secondo lo libera contro chi è qualificato come "estraneo".
Oblast’ di ODESSA dove, meraviglia delle meraviglie per i nostri politici, anche i cani parlano russo... oltre che detestare i natofascisti: inizio anno.
Il padrone di un cane addestrato, minacciato nel corso dell'ennesima retata, non esitava a lanciarlo contro i Te-Tse-Ka che lo volevano ingabbiare…
… oggi la condanna: un anno di reclusione (l’immagine è il verbale del caso giudiziario). “Meglio un anno di galera che crepare al fronte”: opinione ormai condivisa (такое мнение уже бытует почти у каждого украинца).
Quando si dice il miglior amico dell’uomo... morale: se girate per Odessa e vi viene incontro un cane, salutatelo con "Privet"!
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************************************************************
24/09 ore 08:30 aggiornamento
“WE WILL CONTINUE TO SUPPLY WEAPONS TO NATO (e poi ne faccian quel che vogliono...)”: OBBIETTIVO RAGGIUNTO
Non entro nemmeno nel merito dei tre quarti di supercazzola che compongono questo ennesimo annuncio presidenziale:
https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/posts/115255130298104593
pubblicato dopo un incontro di sette minuti (SIC! nota dal canale ucraino Legitimnyj)
https://t.me/legitimniy/20898
con Zelenskij, dove più che dirsi ciao e qualche altra frase di rito non han fatto, e per la cui stesura sicuramente ha richiesto più tempo dell’incontro suddetto.
Non entro neppure nel merito di chi cerca di prendere gli argomenti addotti sul serio, chiedendosi per esempio cosa è cambiato da un mese a questa parte. O dal cazziatone padronale di qualche mese fa a questa parte: anche se qui la risposta è semplice… giacca sopra la maglietta del sottoposto.
Mi concentro sull’ultima parte di intervento, dove sostanzialmente dice:
- noi continueremo a fornire armi alla NATO e la NATO ci faccia quel che vuole.
- nulla di personale, buona fortuna ai contendenti, senza rancore.
Qui è, a mio modesto parere, corroborato da tre anni e rotti di osservazione sul campo, la chiave di tutto. In questi tre anni abbiamo assistito, lo abbiamo ricordato fino a ieri, quindi in tempi non sospetti, a operazioni “a perdere” il cui unico senso, decaduto quello del “valore d’uso militare” dichiarato, era ricavato dall’unico risultato ottenuto:
- una quantità enorme di armamenti mandata – deliberatamente – in distruzione. A oggi, giusto per dare un totale parziale,
▫️ 667 aerei,
▫️ 283 elicotteri,
▫️ 86.260 droni,
▫️ 630 sistemi lanciamissili,
▫️ 25.220 carri armati e altri cingolati,
▫️ 1.592 lanciarazzi multipli montati su autoveicoli,
▫️ 29.851 obici e mortai,
▫️ 42.454 autoveicoli militari.
- oltre ovviamente a decine di migliaia di perdite PER OGNI OPERAZIONE (carne da cannone a perdere, per l’appunto, effetto collaterale indispensabile per l’ottenimento del primo e unico risultato tangibile).
La riduzione all’Ucraina a
- colonia, indebitata fino al collo,
- Stato kamikaze primo fornitore di manodopera e territorio a perdere per un sempre più fluido circolo merce-denaro-merce al complesso militare industriale padronale,
rischiava di interrompersi di fronte all’esaurirsi dell’armamentario Ex-Varsavia, ovvero venduto al massimo di profitto e a costo zero (RENDITA PARASSITARIA), e al dover proseguire unicamente con armi che – invece – di costi di produzione ne hanno. Non solo munizioni, droni, e supposte (in ogni senso) V2 come Abrams. Leopard, Gepard, Himars e Patriot. Ma ormai TUTTO.
Nell’impossibilità di appropriarsi di terre rare sempre più “rare”, nel senso di “rarefatte”, a disposizione di un regime ormai sempre più a parole, nell’impossibilità di accedere ad altre contropartite in natura – d’altronde, non si può aver la botte piena e la moglie ubriaca, uno Stato kamikaze a perdere dove collocare il proprio ciclo di realizzazione della merce-armamenti, ma anche dove sfruttare risorse ed estrarre profitto a costo zero, con infrastrutture miracolosamente salvate, continuità energetica, eccetera… -
… il padrone ha
- prima minacciato di andarsene, alzando così la contropartita
- poi imposto dazi come se non ci fosse un domani al vassallo europeo
- poi costretto lo stesso a ringraziarlo (!) per dazi variabili tra il 15% (flat) e il 50% (acciaio e prodotti finiti legati allo stesso, oltre 400 nuove voci doganali inserite nella lista soggetta a tale dazio)
- oltre che obbligarlo a spendere 600 MILIARDI, degli 800 previsti per il riarmo, IN ESCLUSIVA PRESSO IL SUO COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE.
- Kiev a questo punto, da Paese condannato alla sconfitta “in due settimane”, TORNA A ESSERE LA RUOTA PRINCIPALE DEL CICLO PRODUZIONE-RIPRODUZIONE MERCE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE PADRONALE, ED ENTRO CUI FAR GIRARE IL CRICETO UMANO – E A PERDERE – LOCALE.
- Kiev può vincere, Kiev può tornare ai confini del 1991, i russi sono in enormi difficoltà, l’economia va a rotoli, eccetera… tutto il resto è repertorio trito e ritrito, raccolto in un’unica supercazzola prematurata: prematurata in tre anni e mezzo di propaganda, sempre la stessa.
Ricapitolando: IL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE VENDE ALLA “NATO”, OVVERO ALL’UE, CHE POI CEDE (in conto vendita, in prestito, in dono, come caspita vuole, son problemi loro…) A KIEV… CHE OVVIAMENTE VINCE E RIPORTA I CONFINI A QUELLI DEL NOVANTUNO!
Se ne è accorto, sin da subito, l’editorialista del canale ucraino Rezident, passando anch’egli subito i tre quarti di supercazzola e andando dritto al finale: “США четко преследует свои цели, выходит из конфликта в Украине и перекладывает все затраты на ЕС, чтобы вызвать там социальный взрыв!”
https://t.me/rezident_ua/27560
La “RICETTA” della gestione Biden, LEND-LEASE DIRETTO, CHE AVEVA FRUTTATO LE PRIME CENTINAIA DI MILIARDI AL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE, era arrivata alla frutta. ERA DIVENUTA INSOSTENIBILE. OCCORREVA UNA NUOVA FORMULA. OGGI IL PROCESSO E’ STATO PORTATO A COMPIMENTO. OBBIETTIVO RAGGIUNTO.
A questo, del resto, serve l’alternanza nel bipartitismo a stelle e strisce: a dare CONTINUITA’ E IL MASSIMO DI QUANTITA’ POSSIBILE all’estrazione di profitto da parte dei soggetti che finanziano entrambi gli schieramenti. Ovvero le lobby delle armi.
Soluzione che fa contente anche le lobby nostrane, perché la stessa formula (Kiev vince, “aiutiamola”) sarà applicata per i duecento miliardi di euro di loro pertinenza. Che son soldi, in un momento in cui “NON SI BADA A SPESE” di fronte ai droni russi, ai jet russi, al nemico alle porte.
E quel “Good luck to all?” Non vorrà mica continuare a fare affari coi russi? MA CERTO! E NESSUNA NUOVA SANZIONE FINCHE’ GLI EUROPEI CONTINUERANNO A COMPRARE IDROCARBURI DAI RUSSI! PUNTO, SET, PARTITA, nota il canale ucraino Zerada in un commento a proposito (Красиво разбивает нарратив глобалистов, чтобы не вводить против РФ санкции).
https://t.me/ZeRada1/27054
COLLATERAL DAMAGES, “danni collaterali” di questa politica di distruzione?
- un Paese sempre più distrutto, indebitato, ridotto al grado di dipendenza coloniale in tutto e per tutto, ma è “per il suo bene” (Misery, non deve morire)
- un popolo dimezzato, e non dalle perdite nell’Est, ma dalla fuga, demoralizzato, abbattuto, schiavizzato (sempre “per il suo bene”)…
- i cartelli della droga latinoamericani che divengono veri e propri eserciti addestrati e forniti degli ultimi ritrovati (droni e tecniche di loro impiego sempre più complesso, ovvero combinato e coordinato ad altri movimenti sul terreno di blindati e artiglieria pesante)
- PROLIFERAZIONE DI TALI ARMAMENTI ANCHE FRA LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA EUROPEA: ARTICOLO DI META’ AGOSTO COMPLETAMENTE IGNORATO DAI MEDIA NOSTRANI, “Armas enviadas por la OTAN a Ucrania acaban en manos de los narcos de Almería”:
https://www.diariodealmeria.es/almeria/armas-enviadas-otan-ucrania-acaban_0_2004562213.html
“subfusiles Skorpion VZ-61 que pueden disparar 850 balas por minuto […], escopetas semiautomáticas, rifles Smith & Wesson, subfusiles checos CSA, pistolas Blow y Glock de calibre 9 y 45 milímetros, localizadores GPS, inhibidores de frecuencia y detectores de micro/balizas”.
NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE CAPITA, MA A MERAVIGLIARE STAVOLTA E’ STATA LA QUANTITA’ DI ARMAMENTI RITROVATI: No sería la primera vez que la Policía y Guardia Civil hacen frente a redes delictivas con las armas automáticas y fusiles de asalto enviados por la OTAN al frente ucraniano en nuestro país, si bien en esta ocasión ha sorprendido que, a través del mercado ilícito, haya llegado un volumen tan amplio y peligroso.
Lo denunciavamo poco fa, parlando dei narcos colombiani: ci arriveremo anche noi. Sbagliavamo. CI SIAMO GIA’ ARRIVATI. E la INTERPOL lo denunciava dal 2022. Ma anche qui, “è per il nostro bene”.
- e mentre le armi europee inviate in Ucraina ritornano in Europa in mano alla criminalità organizzata e i russi, laconicamente, commentano: “L’Europa continua a spararsi sui piedi” (Европа снова «стреляет себе в ногу»),
https://t.me/kastorka92/33740
il regime di Kiev non perde tempo e, dopo aver tirato il fiato per essere stato ancora salvato dal licenziamento padronale, DEPOSITA L’ENNESIMO DISEGNO DI LEGGE RESTRITTIVO DELLE LIBERTA’ INDIVIDUALI,
https://t.me/ZeRada1/27056
STAVOLTA CONTRO QUELLA DI STAMPA CHE NON POTRA’ PIU’ PARLARE DI SCHEMI CORRUTTIVI O COMUNQUE CRIMINOSI RIFERITI AL POTERE POLITICO. Le UNICHE notizie che potrà fornire saranno quelle FORNITE IN GIUDIZIO da un TRIBUNALE tramite apposita SENTENZA. Ovvero il copiaincolla della sentenza stessa, che avverrà magari dopo anni (предлагается автоматически признавать информацию недостоверной, если она не подтверждена обвинительным приговором суда). Ciao.
Ai russi, commenta laconicamente Rozhin, non cambia nulla. Stavolta, a differenza di MINSK, i russi sono andati avanti e le giravolte, gli inviti esquimesi, i teatrini inscenati quest’estate, “non hanno influito minimamente sui tempi di sviluppo delle operazioni in corso”, senza alcuna sospensione (Большая польза от текущего переговорного процесса, что в отличие от Минских соглашений он не влияет на темпы развития операций.)
https://t.me/boris_rozhin/180724
E tra un mese i natofascisti si troveranno con ancora meno territorio (Через месяц Украина потеряет еще часть своей территории) ma, soprattutto, con ancora meno soldati.
Non solo le perdite sul campo che sono in pieno aumento (1630 solo ieri, di cui 580 nella sola KRASNOARMEJSK)
https://t.me/divgen/73051
ma anche, come ricordavamo solo ieri, diserzioni, fuga all’estero, azioni armate per liberare gli ostaggi dei Te-Tse-Ka, attentati, malcontento crescente. Siamo solo a settembre, e dopo tre anni la lascia il tempo che trova anche la “lisciata” di Trump. Anche perché a una fetta ormai maggioritaria di popolo ucraino, e sempre maggiore, sperava fino a quest’estate di chiuderla qui, oggi in agenda c’è quello che per loro rappresenta un PROBLEMA PRIORITARIO: passare l’inverno. E la lisciata padronale assomiglia sempre più all’antico adagio: “La vostra soddisfazione è il nostro miglior premio”. Anche il titolo del film da cui tale adagio fu a suo tempo tratto, e sull’imitazione della cui scena (soprattutto dei tic...) si sono cimentate intere generazioni di italiani, purtroppo, ben si attaglia alla situazione attuale.
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************************************************************
23/09 ore 22:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI PENETRANO NELLA LINEA DI DIFESA NATOFASCISTA, LA OLTREPASSANO, PASSANO IL FIUME VOL’ČA (cartina con fortificazioni qui)
https://t.me/divgen/73038?single
ED ENTRANO A IVANOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2990
A questo punto, con l’inizio della battaglia di Ivanovka, non tantissime strade come vediamo in realtà, i russi possono puntare a nord-est verso NOVOPAVLOVKA, ricongiungendosi ai loro compagni che hanno già sconfinato a est, o virare verso ovest, dando manforte ai compagni già impegnati in questa azione verso occidente, o aprire un’altra breccia puntando verso nord e allargando progressivamente la linea di fronte. Quest’ultima azione avrebbe un senso creando una sacca a est e tagliando gli approvvigionamenti all’attuale linea di difesa che cerca di arginare il movimento verso ovest dei russi su questo versante. Staremo a vedere.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI ENTRANO A NOVOSELOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2991
Prosegue l’aggiramento di KRASNYJ LIMAN da nord. Ma è la priorità, a questo punto, Krasnyj Liman? Guardiamo questa cartina con le fortificazioni:
https://t.me/divgen/73044?single
Muovendosi verso sud-ovest i russi raggiungerebbero SVJATOGORSK, taglierebbero la restante riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC ancora in mano ai natofascisti, tra cui anche KRASNYJ LIMAN, potendo infine procedere verso la stessa da un’ulteriore direzione aggirando peraltro le fortificazioni che invece ricoprono fittamente la via diretta verso sud-est.
Altra gatta da pelare per i natofascisti, che per contrastare questa azione dovranno dispiegare ulteriori forze, eccetera eccetera.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
Il Ministero della difesa russo è uscito oggi con un rapporto dettagliato sull’andamento della battaglia:
https://t.me/mod_russia/56902
- 5667 edifici liberati su 8667 di una città trasformata in fortezza (крепость) con la consueta tattica di impiegare gli edifici come fortificazioni a perdere rinforzate da costruzioni in cemento armato e protette da campi minati (Практически каждое здание представляло из себя хорошо оборудованную в инженерном отношении и защищенную долговременную огневую точку. Фактически город был превращен в «крепость» с использованием железобетонных сооружений и минных полей);
- 700 soldati, tra cui nazisti del reparto Freikorps, terroristi del cosiddetto “corpo volontari russi” e forze speciali del GUR, sono stati intrappolati in una sacca a nord (quella per intenderci rimasta fra le due ali d’attacco russe, NdT)
- di questi, 250 sono già stati liquidati
- dall’inizio di questa battaglia il nemico ha già perso 1.800 uomini, 36 carri armati e altri blindati, 2 lanciarazzi multipli e 137 fra mortai e cannoni.
I natofascisti cercano affannosamente di chiudere il recinto quando ormai i buoi sono scappati. Di fatto, l’azione in corso non solo ha compromesso la tenuta di Kupjansk, ha provocato ricadute estremamente positive anche a est di Kupjansk, dove i russi avanzano e riducono l’area attualmente controllata dai natofascisti, avvicinandosi a Kupjansk stessa. Staremo a vedere.
Aggiornamenti a seguire domattina.
*************************************************************************************************
23/09 ore 13:30 aggiornamento
VERSO KRASNYJ LIMAN
I russi avanzano sia a JAMPOL’ (cartina ultimi avanzamenti qui):
https://t.me/z_arhiv/32480?single
che da nord (cartina aggiornata qui):
https://t.me/z_arhiv/32483
Situazione vista con ESTREMA PREOCCUPAZIONE dai canali di parte avversa (loro cartina qui):
https://t.me/the_military_analytics/24853
dove si vedono chiaramente, grazie alle frecce, le direttrici d’attacco russe. Al contempo, constatando l’attuale impossibilità di fermarle.
VERSO SEVERSK
DOPPIO MOVIMENTO SEGNALATO,
- prima da NORD, NORD-OVEST scendendo da SEREBRJANKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2988
e – cartina fortificazioni alla mano – travolgendo una linea di difesa e scavalcandola
https://t.me/divgen/73025?single
A questo punto, la tenuta della linea fortificata nord-sud che sinora ha difeso i natofascisti di stanza a SEVERSK da est, è quantomeno compromessa;
- poi da SUD, culminato con la LIBERAZIONE DI PEREEZDNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2989
Con quest’ultimo avanzamento i russi creano i presupposti, a est per l’ennesima SACCA. La cui entità potrebbe aumentare qualora i russi proseguissero dritti verso nord liberando ZVANOVKA, un paesino a poco più di due chilometri dalla stessa SEVERSK proveniendo da sud.
Dovessero, i russi provenienti dalle due punte meridionali e coincidenti con strade e strade ferrate, CONVERGERE verso ZVANOVKA, la sacca sarebbe già chiusa e liquidata. Cartina fortificazioni a supporto:
https://t.me/divgen/73033?single
Lungo la “V” rovesciata che manca a chiudere la sacca, proprio niente. Ma anche la linea fortificata che attende i russi subito a nord è ormai messa in pericolo dall’attacco contemporaneo dei russi provenienti da nord: movimento sintetizzato in questa cartina.
https://t.me/Tatarinov_Rus/59491
In altre parole, l’inizio della battaglia di SEVERSK è sempre più imminente.
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI AVANZANO VERSO USPENOVKA E POLTAVKA (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32489
liberate le quali si porterebbero a 15 km da GULJAJPOLE da nord-est.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
23/09 ore 08:30 aggiornamento
RESE DEI CONTI IN CORSO
Rese dei conti al plurale. Lotte intestine, guerra civile in corso che aumenta di intensità, coinvolgendo anche fette di società sinora rimaste sotto il controllo ferreo del blocco natofascista.
Il comando militare dell’oblast’ di IVANO-FRANKOVSK’ ha diramato un dispaccio dove denuncia l’assalto alla caserma dei TE-TSE-KA da parte di un commando di “sconosciuti” che ha liberato tre detenuti:
https://t.me/ZeRada1/27036
https://t.me/legitimniy/20893
I Te-Tse-Ka non accennano ad allentare la presa sulla società civile, non limitandosi ai posti di blocco di giorno, e relativi pestaggi ai civili alla luce del sole, ma orchestrando anche raid notturni:
https://t.me/legitimniy/20892
I servizi segreti (SBU e GUR), a loro volta dipendenti da diversi servizi stranieri (CIA e Mi6) sono anch’essi ai ferri corti:
https://t.me/skosoi/7876
Questo, mentre Zelenskij sente il fiato sul collo dei mister e Zaluzhnyj a bordo campo si è già tolto la tuta e sta facendo riscaldamento:
https://t.me/rezident_ua/27550
Al che decide mosse come questa, DISEGNO DI LEGGE 14059 DEL 22/09/25 presentato alla Rada
https://t.me/ZeRada1/27030
… che consente l’invio delle truppe all’estero! MA COME… NE STATE SBATTENDO AL FRONTE A FROTTE, SENZA PREPARAZIONE, SENZA ADDESTRAMENTO, SOLO PER OPPORRE CARNE DA CANNONE ALL’AVANZATA RUSSA (come a Kupjansk
https://t.me/motopatriot78/42627
e a Krasnoarmejsk)
https://t.me/motopatriot78/42622
… AL PUNTO CHE PIGLIATE I SOLDATI DI STANZA ALLE OFFICINE MILITARI DI RIPARAZIONE (CHE PERALTRO MINACCIANO LA DISERZIONE IMMEDIATA), I PILOTI DI DRONI,
https://t.me/MediaKiller2021/19468
E ALTRO PERSONALE INDISPENSABILE PER PROSEGUIRE NEL CONFLITTO...
… E FATE UN DISEGNO DI LEGGE PER AUTORIZZARE L’INVIO DI TRUPPE ALL’ESTERO?
Il canale ucraino Zerada commenta: MOLDAVIA… a una settimana dalla guerra, pardon, dalle elezioni.
https://t.me/ZeRada1/27037
ELEZIONI PRESIDENZIALI DOMENICA. La Sandu dichiara che se vince l’opposizione, porterà la Moldavia in guerra. L’opposizione dichiara che se vince la Sandu, porterà la Moldavia in guerra.
Zerada commenta:
In questa situazione i poveri moldavi sono in un vicolo cieco: perde la Sandu, guerra sarà; vince la Sandu, guerra sarà. 🤷♂️
В такой ситуации бедные молдаване, по идее, должны чувствовать какую-то безысходность: проиграет Санду - будет война, победит Санду - будет война🤷♂️
In realtà, è la Sandu che è corteggiata da anni per entrare nel conflitto con la Transnistria prima e la Russia poi. ZELENSKIJ HA APPENA PARLATO CON LA SANDU. Del tempo, naturalmente, e del riscaldamento climatico... e oggi, A UNA SETTIMANA DA QUESTE ELEZIONI, Kiev autorizza i suoi soldati a trasferirsi all’estero… coincidenze.
La situazione, rispetto alle mini-maidan ormonali d’agosto, è DECISAMENTE PEGGIORATA. È passato solo un mese, sembra ieri… è ieri… ma la situazione sta degenerando. Questo, al netto della fallita diversione dei "droni russi", ormai morta e sepolta. Ma ne avremo probabilmente una alla settimana, in questa fase. Prima che la situazione sul campo collassi, prima che il malcontento popolare viri decisamente sul conflitto armato, si giocheranno il tutto per tutto su altri fronti. Cercando di aprirli, cercando di coinvolgere altre parti nel conflitto, cercando di di sparigliare le carte.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
22/09 ore 20:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
I RUSSI ENTRANO A PLEŠČEEVKA, a sud-est di Konstantinovka (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2987
Come si può notare dalla cartina delle fortificazioni
https://t.me/divgen/72998?single
il senso della progressione non potrà semplicemente essere da sud-est a nord-ovest, perché è proprio lungo questa direttrice che i russi troveranno di traverso una notevole mole di fortificazioni a difesa della cittadella. Ecco quindi l’importanza di distruggerle attraverso un intenso lavorio ai fianchi, a opera dei loro compagni provenienti da nord. Staremo comunque a vedere.
Aggiornamenti a seguire domattina.
*************************************************************************************************
22/09 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI CONTINUANO AD AVANZARE DA EST, PASSANDO STEPOVAJA NOVOSELOVKA
https://t.me/motopatriot78/42590
Undici chilometri dalle punte più avanzate di questo movimento e il confine est di KUPJANSK.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI BONIFICANO QUASI DEL TUTTO SHANDRIGOLOVO E PROSEGUONO VERSO SUD, DIREZIONE DOBRYSHEVO
https://divgen.ru/event/2985
Liberata la quale, mancheranno quattro chilometri a KRASNYJ LIMAN.
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
LIBERATA KALINOVSKOE (cartina qui
https://divgen.ru/event/2986
e ammissione del buon Petrenko con foto a conferma qui)
https://t.me/petrenko_iHS/9654
I russi proseguono verso ovest. Siamo poco sotto ORESTOPOL’ dove abbiam visto i russi essere arrivati stamane:
(cartina qui
https://divgen.ru/47.95542/36.45112/12
e qui)
47.95542, 36.45112
E anche qui si apre una via a ovest che dopo 15 km e quattro paesini porta alla strada che da nord arriva a GULJAJPOLE, di cui parlavamo stamane. Sostanzialmente, come mostra questa cartina,
https://t.me/divgen/72982?single
la via coincide con le fortificazioni esistenti. Fortificazioni smantellate lateralmente, dal loro punto più debole, una dietro l’altra. Volendo, infine, seguendo la direttrice indicata in questa cartina,
https://t.me/Tatarinov_Rus/59466
sia apre un’altra strada per arrivare a POKROVSKOE. Da sud-est, in questo caso.
Contestualmente, i russi avanzano anche da poco più a sud verso ovest e giungono a NOVOGRIGOROVKA,
https://t.me/beard_tim/27561
dove ora infuria la battaglia. Nel complesso stabilizzare quest’area appare oggi altamente improbabile.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
22/09 ore 08:30 aggiornamento
VOLCHANSK - KUPJANSK
Una linea di fronte che si fa sempre più interessante. Mentre i natofascisti celebrano le loro “vittorie” a SUMY
https://divgen.ru/event/2981
dove, sostanzialmente, il gruppo SEVER dopo aver rimesso in sicurezza i confini di KURSK e BELGOROD, ora gioca all’elastico nella fascia di sicurezza che si è creato in terra di SUMY (“aktivnost’ snizilas’” l’attività si è ridotta)
https://t.me/motopatriot78/42576
sempre lo stesso gruppo SEVER è impegnato a est in un compito ben più ambizioso. Ma andiamo con ordine.
SUMY era completamente staccata dall’area di azione attuale, troppo a ovest, con troppi chilometri per poter pensare minimamente di “dialogare” con altre aree di conflitto sulla linea di confine: un po’ come prendere di petto ora CHERSON. I russi fecero questo partendo da Sebastopoli per arrivare a Mariupol’, sì, ma eravamo nel 2022, le difese erano sguarnite, si muovevano lungo superstrade e autostrade macinando decine di chilometri al giorno, ma
1. erano altri tempi, ora due trincee e qualcuno di piantone lo han messo anche alla frontiera con la Romania (i raccomandati...); un avanzamento così tranquillo per centinaia di chilometri complessivamente sarebbe impossibile.
2. il gioco valeva la candela, poiché oltre a essere un rischio calcolato occorreva in quel momento unire due fronti, di fatto, facendo tornare russo per intero il Mare d’Azov. Era un obbiettivo prioritario per mettere in sicurezza gli approvvigionamenti e le comunicazioni nel caso i natofascisti fossero riusciti a far saltare del tutto il Ponte della Crimea. Obbiettivo tentato – lo ricordiamo, facendo saltare per aria un autista ignaro di tutto alle tre di notte mentre transitava – e sostanzialmente fallito, anche se si coprirono di ridicolo con emissioni filateliche speciali delle Poste Ucraine riprodotte a manifesto in istallazioni all’aperto e sul cui sfondo gli ultras potevano ritrarsi… foto che fecero il giro della rete e che furono modificate nei tre anni successivi cambiando sfondo e mettendo al posto del ponte in fiamme l’ennesimo obbiettivo natofascista perso, e definitivamente. Già allora, comunque, mentre quell’autista insieme a una famiglia che lo stava superando in macchina saltavano per aria, il Ponte di Crimea aveva perso qualsiasi centralità militare, avvenendo ormai l’approvvigionamento delle oblast’ di ZAPOROZH’E-CHERSON per la via più breve da Mosca, ovvero via ROSTOV-DNR… grazie, per l’appunto, a questa operazione iniziale partita a OLTRE 250 KM DI DISTANZA DALL’INCONTRO SULL’ELBA CON LE TRUPPE PROVENIENTI DALLA DNR, OVVERO SOPRA MARIUPOL’.
Oggi tutto questo è fantascienza. Per il momento. Dovesse riverificarsi, assisteremmo a un vero e proprio TRACOLLO. Da una parte o dall’altra, con truppe che spingono i naftoni al massimo di giri concepibili per quei motori lungo strade sguarnite e nel giro di pochi giorni arrivano alle rispettive capitali (remember Wagner…). Guerra di manovra… per quello che le condizioni sul campo la potevano render possibile.
SUMY non aveva prospettive. Anche Putin, sin da subito dopo aver ringraziato il capo di stato maggiore a nome di tutte le forze armate per la liberazione di KURSK e BELGOROD, ha indicato come UNICO obbiettivo strategico nell’area la creazione di una “zona kontrolja”, un’area cuscinetto per impedire incursioni natofasciste in terra di Kursk. Ma da lì si vedeva già allora e si vede chiaramente anche adesso allargando la cartina che DA SUMY NON SI VA DA NESSUNA PARTE. In un contesto, come questo, non di “guerra di manovra” come fu possibile nel febbraio 2022.
Per mesi, comunque, ha consentito ai russi di alleggerire il loro compito nella DNR. Ovvero, di continuare a perseguire obbiettivi realmente strategici mentre settantamila uomini e settemila mezzi erano annientati nella campagna-di-russia-2.0 e nei mesi successivi. Ivi inclusi i “contrattacchi” attuali.
Dove sempre il gruppo SEVER, nel silenzio generale, senza proclama alcuno, si è attivato, e da un mesetto abbondante se non di più, è DA VOLCHANSK A KUPJANSK.
Se ne è accorto anche l’UFFICIALE DELLE FF.AA.UU. dal nome di battaglia ALEKS che fa un po’ il battitore libero sui canali telegram, giusto per dire “anche noi siam liberi di parlare”. E cosa dice il buon Aleks? Ci propone questa cartina:
https://t.me/officer_33/6213
DOVE RIESCE A ISCRIVERE NEL QUADRATO CHE HA ALL’ESTREMO N-O VOLCHANSK E A QUELLO S-E KUPJANSK, UN CERCHIO DI 45 KM DI DIAMETRO, DOVE I DRONI RUSSI, A SUO DIRE, GIA’ LA FANNO DA PADRONE.
E I RUSSI, IL GRUPPO SEVER NELLA FATTISPECIE, E’ PROPRIO SULLA QUADRATURA DI QUESTO CERCHIO CHE SI STANNO CONCENTRANDO!
Non è un caso che gli ultimi tre aggiornamenti di divgen riguardino proprio questa linea di fronte:
1. ESPANDENDO L’AREA DI CONTROLLO A META’ STRADA FRA VOLCHANSK E KUPJANSK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2982
2 e 3: mostrando IMPORTANTI AVANZAMENTI (in un’area rimasta bloccata da oltre un anno!) A OVEST DI VOLCHANSK (cartine qui
https://divgen.ru/event/2983
e qui)
https://divgen.ru/event/2984
Ecco allora che il significato complessivo di quest’azione prende sempre più piede. Anche perché, nel frattempo, i russi spingono nella stessa KUPJANSK, erodono già le difese a est della stessa e più a sud, contestualmente all’avanzamento verso KRASNYJ LIMAN, spingono verso ovest per raggiungere ovunque il fiume OSKOL. Fiume però già superato a nord, per ora sopra Kupjansk, poi…
… POI LA DEPUTATA DI SLUGA NARODA MAR’JANA BEZUGLA TRA UN SELFIE E L’ALTRO CI RENDE PARTECIPI DI UN SUO INCUBO RICORRENTE… QUELLO DOVE I RUSSI VANIFICANO I RISULTATI DELLA CONTROFFENSIVA NATO DI SETTEMBRE-OTTOBRE 2022!
https://t.me/marybezuhla/4870
Con la differenza, ricordiamo, che qualora i russi riuscissero a raggiungere IZJUM, BALAKLEJA, eccetera, LA SITUAZIONE SAREBBE DIAMETRALMENTE OPPOSTA A QUELLA DI SETTEMBRE 2022! Coi russi che proseguirebbero, PER ESEMPIO, E SENZA IMPELAGARSI A OVEST SU CHARKOV, ANCHE SOLO VERSO SUD
- mandando in tilt la restante oblast’ di CHARKOV e
- quella immediatamente sottostante di DNEPROPETROVSK
- TORNANDO, IN ULTIMA ANALISI, A UNA GUERRA DI MANOVRA CHE, IN QUESTA FASE, SAREBBE DEVASTANTE.
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I russi raggiungono ORESTOPOL’ (Орестополь)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59457
posizione qui
https://divgen.ru/47.95574/36.45566/12
e qui
47.95574/36.45566
il che porterebbe i russi a meno di 15 chilometri dalla strada che approvvigiona GULJAJPOLE da nord. Non l’unica, certamente, ma la principale. Aprendo peraltro a ovest per il rientro nell’oblast’ di ZAPOROZH’E. Un rientro che sarebbe devastante per le truppe natofasciste poste più a sud in quella che andrebbe a configurarsi come un’enorme sacca.
Anche qui, qualora l’attuale attività russa, già DECISAMENTE “SPIGLIATA” per i loro parametri usuali, dovesse DIVENIRE “GUERRA DI MANOVRA”, ovvero dall’altra parte la linea di difesa collassasse, i risultati sarebbero paragonabili a quelli di febbraio 2022. Con effetti, stavolta, ben più incisivi di quelli fissati a marzo 2022 e con cui i russi volevano chiudere la faccenda.
Terremo anche qui monitorata la situazione.
Aggiornamenti a seguire.
************************************************************************************************
21/09 ore 20:00 aggiornamento
KRASNYJ LIMAN - SEVERSK
I RUSSI AVANZANO A OVEST DI SEREBRJANKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2980
ripuliscono entrambe le rive del SEVERSKIJ DONECK per qualche chilometro buono e raggiungono la strada che piomba da nord su SEVERSK. Tutto questo, mentre l’area dei combattimenti arriva a DRONOVKA ormai da nord e da est.
I canali natofascisti disegnano questa cartina, per certi versi peggiore:
https://t.me/Tatarinov_Rus/59418
E’ innegabile, comunque la si giri, che la situazione è tutt’altro che stabilizzata e sempre più rapidamente tendente al peggioramento.
A JAMPOL’ i russi TAGLIANO DA NORD aggirandola e bloccando una delle principali vie di approvvigionamento alla stessa:
https://t.me/beard_tim/27547
Questo mette in difficoltà non solo la rete di comunicazioni, con conseguente indebolimento, ma si ripercuote a catena sull’intera area che da JAMPOL’ è servita come via di comunicazione principale.
Sopra KRASNYJ LIMAN, i russi avanzano di due chilometri e proseguono nella bonifica dell’area di ŠANDRIGOLOVO dove i natofascisti mantengono ancora la loro presenza (cartina qui):
https://t.me/RVvoenkor/100168
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Confermato l’avanzamento da sud riportato ieri. Anche se NOVOPAVLOVKA non è ancora stata liberata del tutto (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/59450
al confine sud di KRASNOARMEJSK mancano ormai solo 800 metri.
Aggiornamenti a seguire domattina.
***********************************************************************************************
20/09 ore 23:50 aggiornamento
VOLČANSK – KUPJANSK
Come prevedibile (e previsto da noi già ai primi avanzamenti) i russi hanno sfondato fra Volčansk e Kupjansk per tagliare l’area dell’oblast’ di CHARKOV in due e poi riunirsi a uno dei due estremi, avendo anche pronosticato che quello più facile da raggiungere era quello sud. E così sta accadendo (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2977
Questa avanzata russa chiude in una morsa KOLODEZNOE e quasi unisce questo fronte appena aperto a quello più consolidato di KUPJANSK. Per togliere quel “quasi,” meno di tre chilometri.
Aggiornamenti a seguire da domani notte.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI HANNO QUASI LIBERATO ŠANDRIGOLOVO
https://divgen.ru/event/2978
Mossa che consentirà, una volta completata e senza ulteriori intoppi,di proseguire e a velocità maggiore verso Krasnyj Liman. In serata giungevano voci del ritiro dei natofascisti dalle ultime postazioni occupate:
https://t.me/beard_tim/27534
Nel frattempo, l’intera foresta sopra SEREBRJANKA è stata liberata, anche negli ultimi punti:
https://t.me/divgen/72935
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI CONQUISTANO POSIZIONI IMPORTANTI A SUD E RAGGIUNGONO ANCHE DA QUESTA DIREZIONE LE PORTE DELLA CITTÀ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2979
Mossa anche questa molto importante perché, coi russi a NOVOPAVLOVKA, si creano i presupposti per l’ennesima sacca a sud. SCAVALCANDO, come mostra la cartina con le fortificazioni
https://t.me/divgen/72931
un’intero aggregato di linee di difesa, chiuse anch’esse nella sacca.
Aggiornamenti a seguire da domani sera.
************************************************************************************************
20/09 ore 12:00 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I russi liberano BEREZOVOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2976
Osservando la cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/72920?single
è possibile notare come stiano proseguendo nello smantellamento delle stesse da est, che ci siam già detti essere il lato più vulnerabile delle stesse. Inoltre, seguendo le fortificazioni via via in smantellamento, troviamo la strada che incrocia un’altra via di comunicazione, ben più importante: quella che collega verticalmente GULJAJPOLE a POKROVSKOE
https://t.me/beard_tim/27520
Quando i russi la raggiungeranno, e mancano 14 chilometri perché ciò accada, GULJAJPOLE sarà tagliata da nord ovvero della via di comunicazione principale per il suo approvvigionamento. A quel punto l’operazione di liberazione della stessa potrà prendere forma.
Anche perché, parallelamente a quanto avviene a questa altezza, anche subito più a sud i russi spingono verso ovest,
https://t.me/frontbird/26092
accorciando le distanze con quello che sarà il luogo della prossima, importante, battaglia.
Aggiornamenti a seguire stanotte.
************************************************************************************************
19/09 ore 23:50 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
La cartina di fine giornata di divgen riprende quanto da noi riportato in pausa pranzo e lo arricchisce di nuovi avanzamenti da parte russa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2975
In sostanza, un quinto di quella porzione di oblast’ di Dnepropetrovsk che inizia a est con la DNR e finisce a ovest con l’oblast’ di Zaporozh’e, è diventata russa per circa un quinto.
Aggiornamenti a seguire domani.
************************************************************************************************
19/09 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD – DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO MURAVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2973
ultimo paesino della DNR prima del valico di oblast’. Prossima fermata, a questo punto anche direttamente dalla strada da EST: NOVOPAVLOVKA. Questa la cartina delle fortificazioni che attendono i russi:
https://t.me/divgen/72893?single
Si, un piccolo cerchio intorno l’han fatto. E già con non poche “falle”, a esser generosi. Ma sicuramente non è questa cosa qui (cartina delle fortificazioni intorno a KRAMATORSK):
https://t.me/opor_2014/19090?single
In altre parole, Novopavlovka rischia di esser la prossima. Lungo tutto un arco da est a sud-ovest.
Più a sud, i russi liberano NOVOIVANOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2972
prossima fermata USPENOVKA. Senza nessuna fortificazione lungo il tragitto (cartina militare qui):
https://t.me/divgen/72888?single
Dovessero liberarla, anche qui le conseguenze sarebbero tremende per la linea di fronte sottostante. POLTAVKA sarebbe chiusa a quel punto in una sacca, con tutte le vie di comunicazione bloccate e, di libero, solo i viottoli a ovest da cui darsela a gambe. A piedi, per sette chilometri, mentre i droni russi ronzano sulle teste. E non solo i droni.
Intanto, liberata tutta un’intera area a nord A CAVALLO FRA LE 2 OBLAST’, secondo un altro canale, proprio da NOVOIVANOVKA (ZAPOROZH’E) verso NOVONIKOLAEVKA (DNEPROPETROVSK, cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32453?single
e posizione qui
https://divgen.ru/47.82571/36.48521/12
e qui
47.82571/36.48521
Prosegue, quindi, lo spostamento dell’intera linea di ovest verso ovest e lo smantellamento delle fortificazioni lungo il confine di oblast, liberando stradelle che potrebbero rivelarsi molto utili nei collegamenti immediati fra le diverse linee di fronte.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
I RUSSI AVANZANO DA SUD-EST IN DIREZIONE DELLA STESSA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2971
Qui, come invece è possibile vedere dalla cartina delle fortificazioni,
https://t.me/divgen/72884?single
la direttrice sud-est / nord-ovest è una corsa a ostacoli con una difesa a scaglioni dietro l’altra. Naturale che i russi cerchino, come stanno facendo, di aggirarle lungo la strada ferrata (linea tratteggiata in cartina). E scatenare poi, trasversalmente, tutta la potenza di fuoco a disposizione per smantellarle nel lato in cui sono più vulnerabili. Staremo a vedere.
KRASNYJ LIMAN – SEVERSK
Qui i russi guadagnano nuove posizioni lungo la riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2974
Di fatto, avvicinandosi a DRONOVKA
https://t.me/motopatriot78/42514
che si trova giusto sull’altra riva del fiume un po’ più a ovest. Dronovka da cui passa la ferrovia che porta a SEVERSK. Da nord-ovest. Ovvero, Dronovka che, una volta liberata, porterebbe i russi ad accerchiare l’avamposto natofascista, già attaccato da est e da nord, di fatto, accerchiandolo. Specialmente se, nel frattempo, i russi si saranno avvicinati anche da sud-est e da sud.
Nel frattempo, ENTRANO A JAMPOL’, dove i combattimenti si sarebbero spostati all’altezza della scuola del paese:
https://t.me/condottieros/13226
che per la cronaca si trova qui
https://divgen.ru/48.94107/37.96373/16
et
48.94107/37.96373
Siamo già a oltre un chilometro dalla postazione più avanzata attualmente segnalata da DIVGEN. Fossero anche solo incursori, significherebbe comunque che la libertà di movimento, di scorrazzare e seminare il panico fra le fila nemiche, è NOTEVOLMENTE AUMENTATA rispetto soltanto a qualche mese fa.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI RIESCONO AD AFFONDARE IL COLPO PASSANDO DA OVEST E RIUSCENDO A TAGLIARE ANCHE LE STRADE A SUD-OVEST (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32444
Qui si vede ancora meglio:
https://t.me/z_arhiv/32446?single
Tagliando la CHARKOVSKAJA ULICA (sottolineata sulla cartina qui)
https://t.me/beard_tim/27501
NON SOLO A KUPJANSK, MA A TUTTA L’AREA A EST DEL FIUME OSKOL ALLA SUA ALTEZZA, RESTA UNA SOLA VIA D’ACCESSO, LA ULICA STUDENCHESKAJA che giunge a Kupjansk dritta da sud. I natofascisti peraltro per arrivare da lì devono allungare la strada di venti chilometri, tutti scoperti. Per questo si oppongono strenuamente all’avanzata russa:
https://t.me/motopatriot78/42522
Finora rallentandola, ma non fermandola.
Le cose non stanno meglio neppure a nord-ovest di KUPJANSK, dove i russi continuano, metodicamente, ad approfondire la falla da loro creata (primo movimento qui):
https://t.me/z_arhiv/32441
sconfinando a metà strada fra Kupjansk e Volchansk (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32460?single
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
19/09 ore 08:30 aggiornamento
“GIANFRANCO MATTEI, LA TUA CATTEDRA È RIMASTA LÀ”...
Ma proprio là là… se nel frattempo qualcuno non abbia chiesto sottovoce “è di qualcuno?” e, non ricevendo – inaspettatamente – risposta alcuna, non abbia quindi pensato bene di venderla a un robivecchi.
Questa lettera, inviata ieri al canale ucraino ZeRada, mostra tutte le contraddizioni insite in un mondo accademico prono a qualsiasi potere, economico, politico, e assolutamente non confinate all’ambito ucraino. Anzi. Due scatti di orgoglio: nella forma, l’Autore – 100% ucraino – scrive in russo (… sia pur in forma anonima!), laddove tale lingua è proibita persino dopo il suono della campanella fra due maestre che si incontrano in corridoio, e nel contenuto, laddove l’Autore – a distanza di oltre undici anni dal colpo di Stato di Maidan – denuncia il suo progressivo asservimento al potere (… sia pur negli ultimi cinque anni!).
Non mi meraviglia. I nostri occhi “accademici” sono pieni non di pagliuzze, ma di travi, e ben peggiori e da decenni, con tendenza al peggioramento. Di Gianfranco Mattei, infine, ne nascono pochissimi: il sistema è da tempo che seleziona la propria classe dirigente, ivi inclusi i formatori e i tecnici ai massimi livelli, secondo provati e consolidati parametri di fedeltà e cursus honorum che durano decenni, sin da quando i futuri selezionati occupano ancora i banchi davanti alla cattedra. Onde per cui, per far nascere un Gianfranco Mattei occorrerebbe o una caduta da cavallo, non necessariamente sulla strada di Damasco, o una cellula dormiente in grado di fare il doppiogioco per almeno vent’anni. E l’onestà intellettuale? Azzardo… il coraggio della coerenza? Peggio… la passione civile? Peggio ancora… la passione militante? Si fermano alla discussione della Tesi (alla peggio, nel caso di clamorosi errori di valutazione o cortocircuiti, di Dottorato): perché “siamo in un Paese libero”.
Poi finisce lì. E mentre cerchi un lavoro qualsiasi pur di non finire a ingrassare una multinazionale, magari mascherando i tuoi titoli di studio e millantando sporadiche esperienze lavorative “nella logistica” (come portalettere o portapacchi), ti prendi pure del coglione per aver iniziato a versare contribuiti a ventisei anni appena compiuti, mentre chi a quindici anni già ramazzava col camice i trucioli vomitati fuori da una fresa a controllo numerico ora guarda già con fiducia ai dieci anni che mancano alla sua pensione… ovviamente da fame.
Per cui non è il biasimo – almeno da parte mia – lo scopo di questa traduzione. Primo, occorrerebbe trovarsi, dentro alle situazioni. Secondo, guardiamoci noi. O guardiamo a Gianfranco Mattei… e buttiamo l’occhio sulla cattedra, per vedere se davvero è rimasta là, oppure dai tempi della canzone degli Stormy Six è già sparita.
📩 Spettabile ZeRada, buona sera! (*)
📩 Уважаемая ЗеРада, добрый вечер!
Le scrivo in qualità di collaboratore dell’Università Statale di Giurisprudenza “Jaroslav il Saggio” (**).
Пишу Вам, как сотрудник Национального Юридического Университета имени Ярослава Мудрого.
Oggi il nostro collega Jurij Barabaš è diventato giudice dell’ex-Corte costituzionale d’Ucraina. Un evento rilevante per il nostro Ateneo, meglio, una vergogna per il nostro Ateneo.
Сегодня наш коллега Юрий Барабаш стал судьей бывшего Конституционного Суда Украины. Это знаковое событие для нашего Университета, это позор нашего университета.
La nostra Università è considerata a ragione sede della più importante Facoltà di Legge d’Ucraina, con oltre un secolo di storia, in cui i nostri studenti hanno occupato le massime cariche dello Stato.
Наш ВУЗ по праву считается основным юридическим ВУЗом Украины, за более чем 100 летнюю историю наши студенты занимали самые высокие посты в Украине.
Nel 2019 il docente del nostro Ateneo Fedor Venislavskij è stato nominato rappresentante del Presidente alla Corte Costituzionale d’Ucraina. Ciò era del tutto legittimo e non costituiva alcun problema.
В 2019 году преподаватель нашего университета Федор Вениславский занял пост представителя президента в КСУ. Это было вполне закономерно и не предвещало беды.
Tuttavia, ben presto, lo stesso uomo che insegnava Diritto costituzionale, di fatto ha sputato sulla Costituzione ed è divenuto complice del suo stravolgimento. Conclusosi, con la cacciata dell’allora Presidente della Corte Costituzionale, Aleksander Tupickij (anch’egli del nostro Ateneo), e con l’annichilimento della Corte Costituzionale stessa.
Но в скором времени, человек который преподавал конституционное право, фактически наплевал на конституцию и стал одним из соучастников конституционного переворота. Который закончился изгнанием действующего Главы Конституционного Суд Александра Тупицкого (тоже нашего выпускника) и уничтожением Конституционного суда.
Abbiamo assistito con sgomento all’accaduto: il docente di ieri, accademico di Diritto costituzionale, complice del dittatore (***).
Мы с ужасом наблюдали за происходящим, вчерашний преподаватель, который позиционировал себя как ученый, стал пособником диктатора.
In seguito, fu il suo collega Vitja Kučun a diventare giudice di una Corte Costituzionale completamente priva di poteri. E oggi, pur essendo questa completa illegalità e questo disprezzo per qualsiasi norma costituzionale sotto gli occhi di tutti, Jura Barabaš è divenuto anch’egli giudice di questa Corte fantoccio.
Потом его коллега Витя Кичун занял пост судьи уже не работающего КСУ. А сегодня, видя полное беззаконие и пренебрежение нормами Конституции- Юра Барабаш тоже занял пост судьи.
Penso di esprimere l’opinione generale dei collaboratori del nostro Ateneo, dichiarando che ci dissociamo da questi pseudo-accademici che infangano la nostra Università.
Я думаю, что выражу общее мнение сотрудников нашего университета - мы хотим дистанцироваться от этих псевдо ученых, которые позорят наш университет.
E che di fatto, per il proprio tornaconto, hanno tradito il motto del nostro Ateneo: “Vivat Lex!”
Фактически, ради личной выгоды, они предали девиз нашего университета «Vivat Lex!” ( Да здравствует закон).
NdT:
(*) I russi nelle loro abbondano nella loro corrispondenza epistolare di punti esclamativi… le prime volte restavo un po’ sconcertato, poi ci ho preso gusto anch’io… restituisce un po’ quel clima egualitaristico, “po-tovariščeski” che doveva esserci ancora mezzo secolo fa un po’ a tutti i livelli… quindi, piatto ricco, mi ci ficco… e via di punti esclamativi, compagni!
(**) Principe della Rus’ di Kiev (978-1054)… ovviamente, non è sempre stato questo il nome dell’Istituto, così rinominato dal 1995.
(***) Zelenskij.
In conclusione, un accademico ha denunciato – e in forma anonima, per tema di ritorsioni – quanto oggi, a Bruxelles, ma anche a Roma, a Parigi, a Berlino, è negato a qualsiasi livello. Forse proprio perché ovunque questo schifo è negato a qualsiasi livello. A tale proposito ricordo, e lo abbiamo denunciato su queste pagine, che anche gli SCIENZIATI DELLA CENTRALE ATOMICA DI ZAPOROŽ’E (ZAES) hanno denunciato per anni – mail allegate! – all’AIEA le pratiche corruttive dei loro superiori, collusi col potere politico, colluso a sua volta con GENERAL ELECTRIC e il loro combustibile del tutto INIDONEO a girare su centrali ex-sovietiche. Valutazioni rischi, impatto, eccetera, oltre che nomi e cognomi, tutto in inglese denunciato all’AIEA. Nessuna risposta. Evidentemente, era troppo intenta a guardare a Teheran e dintorni…
Anche per questo, pur non mancando di criticare certe prese di posizione anonime, tardive, incomplete, VALE ASSOLUTAMENTE LA PENA COGLIERE LA DENUNCIA IN ESSE CONTENUTE, IL SEGNALE D’ALLARME CHE ESSE LANCIANO E, NON DA ULTIMO, IL FATTO CHE QUALCUNO STIA FINALMENTE PRENDENDO POSIZIONE. NON ANCORA USCENDO ALLO SCOPERTO, MA A QUESTO PUNTO – AL MOMENTO GIUSTO, VISTO CHE DI DITTATURA STIAMO PARLANDO – NON È DETTO CHE POSSA ACCADERE QUALCOSA CHE, PER LE CANCELLERIE U-CCIDENTALI, ALLORA GIUNGERÀ DEL TUTTO INASPETTATO. Non per noi.
Aggiornamenti a seguire.
***********************************************************************************************
18/09 ore 22:30 aggiornamento
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI COMPLETANO LA LIBERAZIONE DI TORSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2969
Come è possibile notare dalla cartina delle fortificazioni approntate dai natofascisti
https://t.me/divgen/72852?single
due sono le linee di difesa concentriche da superare ancora per raggiungere Krasnyj Liman, ma se i russi liquideranno la sacca a nord-ovest dell’area appena liberata, si riverseranno in massa e passeranno oltre entrambe.
Più a ovest i russi avanzano anche a ŠANDRIGOLOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2970
e chiudono anche qui, di fatto, la parte non ancora liberata nell’ennesima sacca.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI AVANZANO E ARRIVANO ALLA STAZIONE (cartina qui)
https://t.me/condottieros/13224
DOVE SONO IN CORSO ASPRI COMBATTIMENTI. Di fatto, i russi hanno raggiunto e tagliato la ferrovia.
Aggiornamenti a seguire domattina.
************************************************************************************************
18/09 ore 13:30 aggiornamento
VERSO KRASNYJ LIMAN
Aggiornamenti anche su questo fronte, dove i russi liberano, all’altezza di JAMPOL’, tutta un’area OLTRE LA LINEA FERROVIARIA che collega Krasnyj Liman a Seversk e procedono nel frattempo alla liberazione della stessa Jampol’, divenuta terreno di scontro per tutta la sua metà orientale (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2968
La perdita di Jampol’, per i natofascisti, comporterà inevitabilmente l’accesso al CROCEVIA fra la STRADA che collega Krasnyj Liman a Seversk e la STRADA che da Jampol’ passa sotto Kramatorsk e Slavjansk… praticamente tagliando e prendendo alle spalle l’attuale linea difensiva su cui gli stessi si sono appostati per fermare i russi da est e sud-est. Non mettiamo il carro davanti ai buoi, ma cominciamo a vedere che, nella DNR ancora occupata dai natofascisti, questi ultimi “ci stanno sempre più stretti”. Seguiremo l’evolversi della situazione.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Confermato l’avanzamento russo riportato stamane
https://t.me/beard_tim/27485
e confermato anche che, il prossimo passo che a questo punto i russi intraprenderanno, sarà bloccare la M-30, la “Magistral 30”, da cui attualmente provano a passare gli approvvigionamenti e i rinforzi verso Krasnoarmejsk. Poi c’è chi passa lo sbarramento dei droni e chi invece si ferma prima. Una volta tagliata la strada, sarà concretamente accerchiamento operativo, e non solo quando si alzano in volo i droni russi.
FRA VOLCHANSK E KUPJANSK
I RUSSI LIBERANO OTRADNOE,
https://t.me/z_arhiv/32441
posizione qui
https://divgen.ru/50.06331/37.72268/12
e qui
50.06331/37.72268
Mossa che accentua la sacca in formazione a est e preoccupa, naturalmente, i natofascisti perché la sua chiusura sposterebbe la linea di fronte già oltre i dieci chilometri oltre la linea di confine di Stato, unificherebbe più linee di fronte ottimizzandone sia la progressione che la logistica delle retrovie. Situazione che andrebbe ad aggravarsi ulteriormente con la liberazione di KUPJANSK.
Aggiornamenti a seguire.
**********************************************************************************************
18/09 ore 08:30 aggiornamento
FRONTE SUD E DNEPROPETROVSK
I RUSSI ROMPONO NUOVAMENTE IL CORDONE DIFENSIVO APPRONTATO DAI NATOFASCISTI SULLA RIVA SINISTRA DEL DNEPR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2966
e proseguono verso PRIMORSKOE. Meno di venti chilometri ai quartieri sud di ZAPOROZH’E. E questo, unito a tutti gli altri problemi operativi di quest’area, accelera e moltiplica le dinamiche distruttive di una linea difensiva lunga decine di chilometri tutt’ora in corso, al punto che “i russi con tale facilità occupano aree fortificate costruite in anni e costate centinaia di milioni” (так как россияне с легкостью захватывают укрепрайоны, которые строились годами и за сотни миллионов), commenta stamane Legitimnyj.
https://t.me/legitimniy/20861
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Parte ovest della città sempre più russa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2967
Soprattutto, con questo avanzamento – un chilometro e mezzo! Altra conferma operativa qui –
https://t.me/Tatarinov_Rus/59344
i russi danno un’ulteriore stretta ai cordoni della sacca che hanno approntato. E non è l’unico punto di non ritorno per i natofascisti in questa fase.
IL PADRONE DELLA VIGNA OCCIDENTALE
Il padrone della vigna… immagine biblica che incarna l’Essere Onnipotente: pianta la vigna, la cava se non dà frutto, assume, retribuisce, licenzia, fa, disfa, salva, danna... il vero padrone, signore in tutto, di tutto e su tutto. Per onestà intellettuale va detto che il paragone con quanto segue regge fino a un certo punto, perché il padrone vetero e neotestamentario della vigna incarna anche l’opposto, come si soleva dire, “patiens et multae miserationis, ac verax”: paziente con gli operai recalcitranti, al punto da mandare emissari, parenti e figlio prediletto… questo, non per stimolare in qualcuno il desiderio di psicanalizzare Dio (auguri…), ma per tornare all’immagine del padrone.
Padrone come poteva esserlo allora. Padre padrone egemone, in quella che Marx chiamava l’epoca del modo schiavistico di produzione. Per fortuna che oggi non è così… che abbiam fatto passi da gigante, che ci siamo evoluti…
Ieri il padrone della vigna occidentale ha deciso di passarla in rassegna. Qui lo vediamo mentre, accolto con tutte le cerimonie dal fattore, che lo segue rispettosamente a debita distanza, parla col capo dei guardiani, discutendo anche animatamente – non dubitiamo – di questioni sicuramente importanti di cui lo stesso fattore non era al corrente:
https://t.me/legitimniy/20860
Qualcuno nota che sette anni fa per la mamma del fattore (nella vigna occidentale è una carica che si trasmette per via ereditaria…) aveva avuto più riguardo…
https://t.me/ZeRada1/26967
… d’altronde, il padrone della vigna occidentale è un signore… in tutti i sensi. Alla fine dispensa pacche sulle spalle all’anziano fattore:
https://t.me/ZeRada1/26965
Segno che gli vuol bene… d’altronde, è sul suo clan che grava l’onere di far rispettare gli editti del padrone a tutti gli altri vignaiuoli, più o meno fedeli, più o meno furbetti, su tutte le terre rimaste sotto il suo controllo. Quando il padrone non c’è, è lui la voce del padrone. Lui… il suo clan, meglio.
Il padrone della vigna occidentale un tempo era padrone anche di altre vigne, di quasi tutte le terre emerse. Oggi ha perso molto, praticamente gli è rimasta solo quella occidentale, più le rilevanti pertinenze, o colonie, in altre terre. Tutto il resto è tornato ai vignaiuoli locali o, nella maggior parte dei casi, ha solo cambiato padrone.
Ogni tanto si atteggia alle terre perse come se fosse lui, ancora, il padrone della vigna. Gli rispondono per le rime, mugugna qualcosa e ritorna nel suo guscio, più incazzato di prima, per la gioia dei suoi, terrorizzati, immediati sottoposti: i quali, ormai, ci han fatto il callo e leggono ogni mattina la faccia del padrone come fossero fondi del caffè e riescono a indovinare - e con estrema, satellitare, precisione - come è andata la sera prima e come andrà la giornata corrente.
Ieri, per esempio, doveva essersi alzato col piede sbagliato quando,
- ha tolto l’ultimo freno ai suoi cani da guardia nel Mediterraneo orientale, dando ordine di liberare spazio per la buca 18 del suo futuro campo da golf, dove inopportunamente stazionava una Moschea del XIII secolo (qui il video della demolizione)
https://t.me/parstodayrussian/189267
insieme a case, uomini, donne, bambini:
https://www.aljazeera.com/news/2025/9/16/thousands-of-palestinians-flee-as-israeli-bombs-rain-down-on-gaza-city
Ma non è genocidio… sono vignaiuoli infedeli.
- riprendendo un editto del 2020 (d’altronde l’antico adagio che quando si invecchia si rincoglionisce vale per tutti, anche per i padroni delle vigne),
https://www.counterextremism.com/content/far-left-extremist-groups-united-states
ha definito gli “antifa” terroristi:
https://t.me/parstodayrussian/189271
Mentre qualche, avveduto, cortigiano, ricollegava tale cortocircuito alla recente riemersione di antichi incidenti occorsi in occasione di inopportuni, scandalosi, festini...
Più il padrone della vigna occidentale perde terreno fuori dal suo dominio, più si incattivisce e torchia i suoi sottoposti. Mentre cerca di trovare una soluzione per ribaltare la situazione dove ora sta perdendo e tornare a come era prima… o quasi, almeno. Soluzione che non c’è e altro giro di torchio.
A questo punto, mi verrebbe da concludere che da psicanalizzare non è né il padrone della vigna teologico, né il criminale summenzionato che pensa di ricoprirne le funzioni in terra. Da psicanalizzare siamo noi che permettiamo tutto questo. Che compromettiamo l’avvenire nostro e dei nostri figli per gli interessi di padroni produttori e mercanti di morte che, a ogni commessa miliardaria che entra nei loro portafogli, stappano bottiglie ed elargiscono premi produzione ai propri dipendenti. Che, riattizzando conflitti dove a fatica si cerca di spegnerli, costruendo un futuro di guerra, infilandoci nella guerra come già fatto due volte in un solo secolo e su scala mondiale, ci condanniamo, li condanniamo a proseguire sulla stessa falsariga, a continuare quanto da noi, criminalmente, iniziato. E “portarlo a compimento” pur sapendo tutti perfettamente che non esiste un “compimento” per tutto questo. A meno di chiamare con questo nome lo sterminio, l’annientamento. Sapendo, altrettanto perfettamente, che stanti i rapporti di forza attuali tutto questo sarà reciproco. Autolesionismo, masochismo, tafazzismo? Ai posteri – e solo per consentire ipocritamente, comme d’habitude, ricambio generazionale e relativa amnistia - l’ardua, scontata, sentenza.
Aggiornamenti a seguire.






































Ho letto, ed esplicitano che sono informazioni non confermate, che con un missile ipersonico Dicon, i russi avrebbero colpito una base sotterranea NATO in un complesso industriale nella zona di Sumy. E pare che a lasciarci Le penne sian stati diversi uffiali di alto rango NATO.
Riesci a trovare conferme?
quanto tempo!!!
Qui un po' tutto:
https://dzen.ru/a/aR8KCkw7fzR1D8SB
MISSILE CIRKON
mach 9
oltre mille km di gittata
dieci milioni di euro di costo
avrebbe, AVREBBE, e il silenzio dall'altra parte confermerebbe parzialmente quell'AVREBBE,
colpito un centro di comando NATO a SUMY.
Le prove non le avremo mai, se non quando gireranno il reportage fra qualche mese, a bocce ferme...
ciao!
paolo