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nicomaccentelli

Quando saltano gli steccati

di Nico Maccentelli

Per sapere come stanno le cose occorre leggere gli opinionisti dei giornali di destra, come questo fondo su Libero. È proprio il colmo.

In pratica la UE non esiste sul piano diplomatico: è completamente supina alla politica dell'”anglosfera”, ossia di chi mena le danze nella NATO. E’ per questo che Macron deve perdere a tutti i costi nel ballottaggio francese.

E poi non è niente vero che l’UE si configuri come una potenza statuale forte: è un polo imperialista, sì, ma del tutto subordinato alle politiche statunitensi. Con gli occhi di oggi si capisce bene la scelta britannica di uscire dall’UE e tornare nell’anglosfera. Chi dirige l’imperialismo sono gli anglosassoni. I tedeschi l’hanno capito e hanno investito 100 mld nel riarmo che, si badi bene, ben poco ha a che vedere con l’esercito europeo. E una Germania in armi non vi inquieta un po’?

La guerra contro la Russia la dirigono gli USA, hanno personale militare che addestra e indirizza le operazioni belliche, che allestisce gli scenari che devono far passare la Russia come esercito occupante criminale e genocida.

Ma questa scelta spregiudicata degli USA, che bypassa le cancellerie europee, ormai prive di iniziativa diplomatica, di cos’è preludio? Del fatto che gli USA possono anche sacrificare l’Europa facendo leva su gruppi di potere servili e sul nazionalismo paranazista di paesi come i baltici e la Polonia, modulando una guerra contro la Russia più estesa sul nostro continente. Ciò sapete bene che significa.

Ecco perché ogni narrazione che non vada in direzione di un’escalation viene espunta dal dibattito e dai media, viene ridicolizzata quando non censurata.

Ed ecco perché sono saltati definitivamente steccati e distinzioni tra destra e sinistra, per lo meno in Italia. Oggi la sinistra è associata e non a torto a quelle forze partitocratiche che come il PD sostengono gli interessi delle oligarchie atlantiste, della grande finanza e dei criminali di Davos.

Oggi gli appelli accorati al “voto utile”, al “pericolo fascista” risultano come patetiche stronzate. Il vero fascismo, quello guerrafondaio è nel falso pacifismo delle armi all’Ucraina, dell’esecuzione draghiana dei diktat europei, dell’autoritarismo biopolitico e iper-tecnologico che attraverso la pandemia sta costruendo una società della sorveglianza e del controllo sociale.

Questi steccati sono saltati anche riguardo la sinistra di classe, che non ha saputo vedere questo pericolo ed è ancora oggi l’utile idiota al servizio proprio di coloro che dice di criticare, avendo accettato la narrazione pandemica, non difeso quelle parti sociali e del lavoro, milioni di persone, che sono state discriminate, lasciate a casa senza stipendio.

E a ben poco serve glorifiare Melenchon: France Insoumise fa ben altro in Francia, si è battuta contro il pass sanitario, ha pisto forte la questiine nazionale che è cosa ben diversa dal nazionalismo sciovinista della Le Pen. Se fosse in Itali sarebbe consderata una forza rossobruna, infarcita di tricolori.

Ma i francesi, a differenza nostra, sanno bene come fare le rivoluzioni, le sinistre anticapitaliste sanno bene come stare nei movimenti per quello che essi sono e non per come vorremmo che fossero. Non sono idealiste e dottinarie.

Le geometrie variabili le abbiamo in casa, anche nella casa della sinistra antagonista. Per questo ritengo che la strada intrapresa mesi fa da quei drappelli di compagne e compagni bistrattati da certa “compagneria”, la scelta di sviluppare una presenza nei movimenti anti-restrizioni pandemiche sia stata quella giusta, anzi: occorre fare anche di più, ossia trovare alleanze e nuovi terreni di lotta senza ripetere le solite logiche autoreferenziali. Occorre sul serio il soggetto bolscevico, capace di esserci nelle situazioni, affondando anche le mani nella merda per costruire alleanze soxiali allargate. La questione nazionale è anche questione continentale, coinvolge tutte le classi popolari contro il dominio para-neocolonialista dell’anglosfera. Il primo passo è liberarci dalle catene USA puntando sul popolo e combattendo un nemico alla volta: oggi l’imperialismo atlantista e poi laddove va al governo la borghesia nazionalista e sciovinista delle destre.

Comments

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romke
Saturday, 23 April 2022 01:04
Il buon Maccentelli In tutto lo sproloquio contro Nato, o pro Putin (non nominato ma di fatto presente), si scorda del ruolo internazionale, imperialistico, della borghesia italiana cosi che pare ci debba essere, che sia possibile, un'alleanza, anti Nato, di sfruttatori e sfruttati in Italia. Idea molto diffusa, in varie forme e tinte, nella sedicente sinistra (borghese) antagonistra che giustifica così il proprio posticino politico in difesa della Costituzione (borghese) e che sarà pronta a votare "il credito di guerra" al momento buono, magari per difendere la civiltà italiota (Eni) in Libia.
E ha ragione ad ammirare la forza rivoluzionaria (che si scarica tutta nelle urne) francese dei votanti del buon Melenchon: 40% adesso da il voto a Macron, il 20% a Le Pen (grandi bolscevichi che, letto del vagone piombato, danno così un colpo mortale al sistema).
Grande stratega rivoluzionario il Maccentelli: priorità tirare la catena USA e poi battere la borghesia nazionalista delle destre (il Macce non sa che forse si tratta di destre della borghesia..) e quindi in Italia si stia tranquilli le destre non sono al potere.
Bisogna riconoscere il bolscevismo del Maccentelli: affonda le sue mani nella merda (questo è quello che ha capito lui del ruolo dei bolscevichi nella rivoluzione russa...) del suo proprio opportunismo e degli alternativi che lui critica cosi veemente!
Toglietegli la tastiera!
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