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lantidiplomatico

Renzi contro Visco. La "sinistra filo Troika" con Visco. Che pena, che spettacolo ridicolo

di Giorgio Cremaschi

Matteo Renzi deve sicuramente la sua ascesa politica al sistema bancario. Ricordiamo fra tutte la sponsorizzazione della sua figura e poi della sua controriforma costituzionale fatta dalla Banca Morgan e le dichiarazioni sfacciate proriforma di Draghi alla vigilia del voto referendario.

Però Renzi deve alle banche anche una delle cause della sua discesa, con i risparmiatori traditi di Banca Etruria e delle altre banche fallite che inseguono lui ed i suoi fedelissimi ovunque li incontrino.

Ora la rabbia dell'ex presidente del consiglio si rivolge a Visco, con il PD che ne chiede la non riconferma alla guida della Banca d'Italia.

Che la posizione di Renzi e dei suoi sia ridicola e strumentale salta agli occhi di chiunque abbia ancora un minimo di discernimento. Però salta agli occhi anche la altrettanto penosa levata di scudi della intellettualità e della sinistra antirenziana, a difesa del governatore di Bankitalia. Che è sicuramente corresponsabile del disastro del sistema bancario italiano, ma che non ci sta a fare il capro espiatorio. Sopra di lui Draghi, la BCE e la UE, assieme naturalmente a tutto il sistema bancario italiano sono altrettanto responsabili. E con essi tutti i governi che si sono succeduti in questi venti anni, nessuno escluso.

Quindi chi volesse usare la rottura tra Renzi e Visco per far finalmente luce e pulizia nel disastro bancario del paese, che probabilmente è solo ad un nuovo inizio come ci dice la Borsa, dovrebbe prendere la palla al balzo per chiedere chiarezza, giustizia, e cambiamento.

Invece, dopo le parole di Mattarella sull'interesse nazionale, ipocrite visto che tutto il nostro sistema bancario è sul mercato multinazionale e la Troika decide tutto; dopo quelle parole la sinistra antirenziana è insorta a difesa di Bankitalia.

I fieri repubblicani, nel senso del quotidiano La Repubblica, si son lanciati contro Renzi, anch'essi nel nome dell'interesse nazionale. Da Bersani, a Montanari leader del Brancaccio, al redivivo Veltroni, tutti a dire viva Visco. Si attende comunicato di Pisapia che evidentemente non si è connesso in tempo.

Che pena, che ridicolo e poi ci si chiede perché in Italia la parola "sinistra" abbia oramai in Italia un significato popolare sinistro.

Comments

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flavia
Sunday, 29 October 2017 16:05
Le considerazioni che fa Cremaschi nel suo articolo mi sembrano un pò frettolose, poco approfondite sul piano delle argomentazioni politiche; mi pare uno sfogo puramente di parte, un atteggiamento ideologico, limitatamente anti-renziano ma nulla più ! In particolare manca in questo articolo la cognizione della competenza tecnica di un'alalisi del ruolo degli istituti finanziari, secondo le loro funzioni e gerarchie. Del resto : perché non coinvolgere nella discussione il governatore Visco ? Dov'era Bankitalia quando la crisi delle banche toscane è emersa ? Non ricordo di aver udito ammonimenti o provvedimenti di richiamo all'ordine. In definitiva: che ci sta a fare quell'istituto che si chiama Bankitalia, se non sovraintendere, vigilare, controllare, intervenire, e in caso ammonire o chidere risarcimenti dovuti pubblicamente, a scena aperta, a tutti gli istituti di credito italiani che deragliano dalle loro originarie funzioni ?
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