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Governo Lega-M5S e il fastidio dei neoliberisti

di Coordinamento nazionale MovES

Formazione del Governo: il neoliberismo europeista reagisce con fastidio e paura all’ipotesi di un possibile Governo non perfettamente allineato

M5S e Lega, pare con non poche difficoltà di cui non siamo in grado di conoscere tutte le ragioni, stanno tentando, dopo aver ricevuto lo scorso 4 marzo il mandato dagli elettori, di formare un Governo.

Questo Governo che nascerà, a quanto pare non sarà certo un Governo anticapitalista e antimperialista, pertanto non sarà il Governo che vorremmo, ma, se questi due partiti manterranno fede ai loro programmi elettorali – stante anche quanto dichiarato pochi giorni fa da uno degli economisti eletti in Parlamento dalla Lega – questo nuovo Esecutivo potrebbe assumere posizioni non perfettamente allineate al neoliberismo europeista e ad alcune posizioni ultratlantiste prevalenti nella classe politica che ci ha governato finora.

Come avvenne per il referendum costituzionale, non ci spaventa affermare di avere QUESTO SOLO punto di raccordo con questi partiti.

Sarebbe compito e DOVERE di tutta la sinistra antisistema, essere contro il sistema euro e contro il sistema di potere generato dai trattati europei.

Tuttavia non riteniamo che, allo stato attuale sulla scorta delle contraddittorie dichiarazioni dell’ultimo mese, il Governo che nascerà riesca a creare qualche fastidio alla UE e non sappiamo nemmeno se realmente esista all’interno di Lega e M5s, la volontà politica di crearne.

Rileviamo, però, che la paura di possibili, anche minimi cambiamenti che il nuovo Governo potrebbe portare, porti l’apparato neoliberista a reagire in modo scomposto e a spingere l’apparentemente “mite” Presidente Mattarella a fare dichiarazioni con richieste di garanzie su un Governo la cui unica tutela, in una Republica Parlamentare come la nostra, dovrebbe essere esclusivamente l’ottenimento della fiducia da parte del Parlamento.

Una sovraesposizione del ruolo del Presidente della Repubblica, rispetto alla formazione del Governo, che si configura ben oltre i limiti di costituzionalità!

Sovraesposizione ancora più grave se pensiamo a quanto lo stesso Presidente (ricordiamolo: Presidente eletto da un governo insediato mediante una legge dichiarata incostituzionale) sia stato invece accondiscendente nei confronti dei Governi Renzi e Gentiloni ai quali ha consentito far approvare decine di provvedimenti a colpi di fiducia svilendo il ruolo del Parlamento.

Esattamente come richiesto dal dettato neoliberista che esige lo svuotamento delle democrazie costituzionali mediante l’esautorazione del parlamentarismo concentrando massimi poteri nell’Esecutivo.

Niente di nuovo, per noi che eravamo consapevoli che il Presidente Mattarella non fosse solo una controfigura ma chi pensava davvero che peggio del suo predecessore il “mite” Mattarella non potesse fare, evidentemente o si è voluto illudere – credendo ancora vigente il ruolo super partes del Presidente della Repubblica come previsto nel nostro sistema politico – o non ha compreso come si muove e agisce il neoliberismo a trazione UE.

Alla luce delle ultime gravi dichiarazioni sulla sovranità popolare prevista dalla NOSTRA COSTITUZIONE e delle interferenze di Mattarella nella composizione di questo governo (non ultimo parrebbe esserci da parte sua anche l’imposizione di un Presidente del Consiglio che sia un “tecnico”) ci permettiamo di consigliare ai dirigenti del partito dei due ultimi Presidenti della Repubblica, il Partito Democratico, di modificare, solo per amore di verità, il nome del proprio partito inserendo un “NON” tra le parole che ne costituiscono l’attuale denominazione.

Così, giusto per cominciare a definire un punto di verità in questo confuso e farsesco scenario politico costituito prettamente da mistificazioni a beneficio degli elettori e della politica tutta. Ma anche dello stesso Governo.

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