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Gli stati europei non cedono la “sovranità”, che appartiene al popolo

Chiariamo il punto

di Lidia Undiemi

E’ davvero preoccupante e surreale sentir discutere di “cessione di sovranità” da parte dello stato all’UE.  (nel mio libro “il ricatto dei mercati” spiego bene perchè e quali sono i limiti dell’adesione ai trattati europei e internazionali).

Come riportato nel mio libro “Il ricatto dei mercati”, senza sovranità uno stato non può essere considerato tale, e non potrebbe nemmeno essere riconosciuto in tal senso nella comunità internazionale.

E’ vero che gli stati prendono parte ad accordi che “limitano” in ambiti circoscritti l’esercizio della sovranità – così come accade con l’adesione all’UE – ma si tratta di manifestazioni di processi reversibili, proprio perchè a “titolo originario” la sovranità può appartenere solo allo Stato che ha una sua Costituzione da (far) rispettare.

Uno Stato deve essere dotato  di un apparato di governo che eserciti le sue funzioni, di governo appunto, nel rispetto dell’assetto democratico interno costituzionalmente garantito.

Quando ci lasciano intendere che a prescindere dal risultato elettorale il programma politico deve essere sostanzialmente quello dettato da organizzazioni internazionali – qual è l’UE, la Troika, il FMI o non meglio deintificati “mercati” – ci stanno praticamente dicendo che il nostro voto non conta nulla, che la democrazia è un bluff. Questo dovrebbe preoccuparci parecchio.

Che ci piaccia o no, il possibile governo targato “Lega-M5s” deve essere messo nelle condizioni di potere attuare il proprio programma, e se ciò non accade il problema è di tutti, significa che non contiamo più nulla.

Questo ed altro ancora nel mio intervento:

https://www.facebook.com/lidia.undiemi/videos/1978374872186977/

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