Il patrone del mondo
di Manlio Dinucci
La Strategia per la Sicurezza Nazionale 2025 del Presidente Trump prevede una spesa di 1.000 miliardi di dollari. Non c’è nulla di nuovo in spese così astronomiche, ma questa volta la Casa Bianca aggiunge il costo della lotta all’immigrazione e deduce i benefici della Trump Gold Card.
Questo pacchetto mira a trasformare gli Stati Uniti (con un debito superiore a 33.000 miliardi di dollari) in una fortezza in grado di eludere i creditori, ponendo fine all’era della globalizzazione economica che ha caratterizzato gli anni di Clinton-Bush-Obama-Biden.
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La Casa Bianca ha pubblicato, a firma del Presidente Trump, la “Strategia di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti d’America”, il documento annuale che traccia le linee fondamentali della politica statunitense. Un documento di tale importanza è stato essenzialmente ignorato dal nostro mainstream politico-mediatico, lo stesso che tutti i giorni riporta le esternazioni mediatiche di Trump. Bisogna per questo conoscerne i concetti fondamentali.
Anzitutto - sottolinea il documento - per “garantire che l’America rimanga il Paese più forte, ricco, potente e di successo al mondo per i decenni avvenire, occorre una strategia coerente e mirata su come interagire con il mondo.” Tale strategia poggia su due pilastri l’uno collegato all’altro:
1) “Vogliamo reclutare, addestrare, equipaggiare e schierare l’esercito più potente, letale e tecnologicamente avanzato del mondo per proteggere i nostri interessi, scoraggiare le guerre e, se necessario, vincerle in modo rapido e decisivo, con il minor numero possibile di vittime tra le nostre forze.
2) “Vogliamo l’economia più forte, dinamica, innovativa e avanzata del mondo. L’economia degli Stati Uniti d’America è il fondamento dello stile di vita Americano. La nostra economia è anche il fondamento della nostra posizione globale e la base necessaria delle nostre Forze Armate.”
Per questo il mondo viene diviso in “aree di responsabilità”, ciascuna delle quali è affidata a uno dei Comandi Combattenti degli Stati Uniti d’America, alimentati da una colossale spesa militare. Essa viene decisa non da singole Amministrazioni ma da uno schieramento bipartisan: un vero e proprio partito trasversale della guerra, composto sia da Repubblicani che Democratici. Lo conferma il fatto che il Congresso degli Stati Uniti sta per varare una legge che stanzia per il Dipartimento della Guerra 8 miliardi in più rispetto ai 900 miliardi di dollari richiesti dalla Amministrazione Trump. Il Dipartimento della Guerra dispone, inoltre, di fondi supplementari ammontanti a più di100 miliardi di dollari, che possono essere spesi in nuove armi e attività militari spaziali portando il budget del Pentagono nell’anno fiscale 2026 a oltre 1.000 miliardi di dollari. Oltre a questi vi sono 30 miliardi di dollari per le armi nucleari, stanziati nel budget del Dipartimento dell’Energia. La “Strategia di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti d’America” sottolinea infatti: “Vogliamo la deterrenza nucleare più robusta, credibile e moderna del mondo, oltre a difese missilistiche di nuova generazione, per proteggere il Popolo Americano, i beni Americani all’estero e gli Alleati degli Americani.” Vi sono inoltre altre spese di carattere militare: anzitutto quella del Dipartimento degli Affari dei Veterani che, per l’anno fiscale 2026, ha richiesto uno stanziamento record di 441,3 miliardi di dollari, con un aumento di circa il 10% rispetto al 2025, per l’assistenza sanitaria e sociale ai militari a riposo.
Al budget del Dipartimento della Guerra si aggiunge quello del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti: secondo il bilancio proposto dal presidente Trump, riceverà nel 2026 107 miliardi di dollari (due terzi in più rispetto al 2025) e finanziamenti specifici per il rafforzamento delle frontiere che potrebbero raggiungere i 43,8 miliardi di dollari. Tale stanziamento viene accresciuto da quello per l’Ufficio Immigrazione e Dogana degli Stati Uniti (ICE), che salirà nel 2026 a circa 30 miliardi di dollari. Questo finanziamento mira ad ampliare la capacità di detenzione a oltre 100.000 posti letto, assumere migliaia di nuovi agenti e potenziare in modo significativo le operazioni di espulsione, trasformando l’ICE in una delle più grandi agenzie federali di polizia del Paese. Nel manifesto per il reclutamento si legge: “L’America è stata invasa da criminali e predatori. Abbiamo bisogno di TE per cacciarli via.”
Mentre procede all’arresto e alla deportazione di un numero crescente di immigrati, soprattutto quelli provenienti dal Venezuela e da altri paesi latino-americani, l’Amministrazione Trump offre la “Trump Gold Card” che concede la residenza negli Stati Uniti ai cittadini stranieri che, dopo aver pagato al Dipartimento della Sicurezza Nazionale una tassa di 15.000 dollari non rimborsabili, versano un “contributo” di 1 milione di dollari. Versando un “contributo” di 5 milioni di dollari (oltre la solita tassa di iscrizione), possono ottenere la “Trump Platinum Card” che gli dà diritto a trascorrere fino a 270 giorni negli Stati Uniti senza essere soggetti alle imposte sui redditi non-statunitensi.








































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