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sinistra

Prima di tutto: no al riarmo

di Carlo Lucchesi

La decisione dei governanti europei di caratterizzare la politica dell’UE con un imponente riarmo dei suoi Paesi è delinquenziale, ma non è sorprendente. Basta ripercorrere i momenti essenziali del conflitto Russia Ucraina. Lasciamo pure perdere Maidan, il colpo di stato, la guerra civile, gli impegni a risolverla di Zelenski nella sua campagna elettorale. Partiamo dagli accordi di Minsk. Vengono messi in mora, come candidamente riconosciuto dalla Merkel, perché l’Ucraina ha bisogno di armarsi e prepararsi alla guerra che con tutta evidenza (v. Nuland) fa parte del programma degli USA. E la Nato, che comprende un gran numero dei Paesi dell’UE che non solo sono a conoscenza di quanto sta accadendo, ma vi partecipano con grande zelo, provvede alla bisogna. Quindi, già a questo momento tutti sanno che ci sono molte probabilità che le cose precipitino. Ma, come spesso accade quando il prevedibile diventa reale, nel nostro caso nel momento in cui la Russia inizia l’Operazione Militare Speciale, c’è un piccolo soprassalto. Macron e Scholz invitano alla calma, dicono che si deve trattare, che la guerra può essere fermata. Dopo poche ore ritrattano precipitosamente e vergognosamente. Qualcuno dall’altra parte dell’oceano gli ha fatto capire che si fa sul serio, che la Russia può e deve essere battuta, che Putin non reggerà all’urto delle sanzioni, al costo della guerra, all’insofferenza della popolazione, e il collasso della Russia andrà a vantaggio non solo degli USA, ma di tutti i Paesi dell’Occidente a iniziare dall’Europa.

Da questo momento c’è un unico punto di comando militare, la Nato a guida USA, e un unico punto di comando politico, i neocon USA di cui oramai i democratici hanno preso la leadership. Dato che alla difesa dei valori, dei diritti e della democrazia, anche senza aspettare il massacro dei palestinesi col consenso unanime dell’Occidente, si può credere solo mentendo a se stessi, gli argomenti con i quali Biden ha messo tutti in riga debbono essere stati maledettamente materiali perché era subito chiarissimo che l’Europa, intendendo i popoli che la abitano, da quella guerra aveva tutto da perdere, come poi si è dimostrato. Se si ricorda che dietro i dem ci sono i big three (Blackrock, Vanguard e State Street) che occupano in varie forme circa l’80% dell’economia dell’intero occidente e ne controllano la quasi totalità dei media, viene da pensare che il potere della finanza sia stato uno degli argomenti usati dagli USA per mettere subito a tacere chi aveva creduto che quel nuovo fronte di guerra fosse solo un eccesso cui si poteva porre rimedio. Forse Biden ha anche minacciato l’UE di abbandonarla di fronte alla minaccia russa paventando che poteva non accontentarsi dell’Ucraina. Al di là delle interpretazioni, ciò che conta è che da quel momento la UE ha fatto tutto quello che gli USA le hanno detto di fare, compresa la mobilitazione dei media ridotti a ridicoli passacarte delle veline dei padroni.

Poi arriva Trump e le cose si complicano. Lui non è, a differenza di Biden, una marionetta cui tirano i fili e, soprattutto, non ha dietro di sé i Big Three, ma per contro ha certamente l’appoggio di altri potenti settori dell’economia e della finanza. Significa che si scontrano negli USA due diverse strategie sul futuro del Paese (come combattere un debito astronomico e difendere il dollaro, quali rapporti con le due altre grandi potenze, Cina e Russia?), oppure si tratta di due imponenti gruppi di potere che si contendono il primato? A oggi, considerando anche l’imprevedibilità di Trump, è difficile dare una risposta. Ma una cosa sembra chiara, i democratici, i neocon, il deep state, non stanno fermi e combattono Trump in tutti i modi possibili. L’Europa è parte attiva di questo scontro. E’ stata obbligata ad assecondare il progetto degli USA di Biden ed evidentemente a quel progetto si è legata mani e piedi. Che i Paesi dell’UE si armino fino ai denti va bene sia a Trump che ai neocon, visto che dovranno comprare gran parte degli armamenti negli USA. Ma alimentare la russofobia, tenere la Russia in tensione, farle credere che presto dovrà fronteggiare una guerra con l’intera Europa e obbligarla così a una lunga economia di guerra, tutto ciò appartiene alla politica dei dem. Così come appartiene alla politica dei Big Three lo smantellamento ovunque dello stato sociale e la privatizzazione dei servizi pubblici, che significa appunto centralizzazione ulteriore della ricchezza e del potere. L’Europa non dovrebbe mai fidarsi di Trump, ma intanto dovrebbe tagliare il laccio soffocante che i dem le hanno messo attorno al collo. Ma lo farà soltanto se i popoli delle sue nazioni si mobiliteranno per rigettare la scelta del riarmo smascherando l’ipocrisia dei governi e dei media che la vogliono imporre.

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Comments

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Franco Trondoli
Thursday, 20 March 2025 00:36
Anche la più ben intenzionata Sinistra è arrivata e arriva sempre in ritardo per poter pensare di influire nei processi reali della vita del Capitale. E sempre una rincorsa a perdere. La " Sinistra " in tempo reale non può esistere e non è mai esistita da sempre. Il Capitalismo può solo implodere, ed in questo senso si, progressivamente collassare . Ed è quello che sta succedendo. Prima l'Urss è collassata a partire dal suo centro, ora gli Usa hanno capito la lezione e con Trump vogliono cercare di rafforzare il loro territorio ,centro dell'Egemonia Occidentale, a scapito anche dei loro Satelliti.
Per fare questo devono costruire un Impero vero e proprio. Cosa diversa, appunto, dall'Egemonia Globalista degli ultimi 35 anni circa. Il Riarmo Europeo, di fatto voluto anche da Trump, è anche il tentativo della Sezione Globalista del Capitale Europeo per cercare di non fare implodere i territori Europei verso forme atomizzate di Nazionalismi spezzettati e più deboli in lotta tra di loro ancora più ferocemente che ora dentro l'ipocrita cornice EU a trazione Tedesca/Francese.
Ad interesse ovviamente degli Oligopoli Europei ed Usa. Ma, in maniera contraddittoria , il Mondo e l'Ideologia di Trump, dinamicamente più in linea con il collasso del Modo di Produzione Capitalistico a partire dalla periferia Europea, porteranno l'Europa stessa a sprofondare nella Regressione e nel Nazionalismo, producendo piccole parti territoriali isolate e facilmente battibili.
Buona Fortuna
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