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lafionda

Un'analisi oggettiva delle dinamiche internazionali

di Elena Basile

L’elezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti ha determinato una frattura tra la nuova oligarchia al potere e gli apparati che sono comunemente chiamati dagli analisti indipendenti ‘Stato Profondo’. Per decenni il partito democratico e quello repubblicano statunitensi si sono alternati al Governo, esprimendo una variabile valoriale, ma condividendo essenzialmente i pilastri della politica estera ed economica. Man mano, infatti, che la democrazia statunitense diveniva una plutocrazia nella quale, per poter fare politica bisognava avere l’appoggio delle lobbies della finanza e della lobby di Israele, le differenze tra i due partiti, espressione di una oligarchia omogenea, concernevano i diritti civili, il gruppo LGTBQ, le divisioni tra un pensiero più tradizionalista e quello liberal.

I nuovi oligarchi, Trump, Musk, i rappresentanti dei petroliferi e delle startup che hanno bisogno di liquidità sono degli outsider rispetto agli apparati burocratici del dipartimento di Stato e del Pentagono, delle agenzie di sicurezza, delle agenzie per la cooperazione allo sviluppo come USAID, dei think tank come la National Endowment for Democracy (NED). Sebbene siano stati eletti grazie alla lobby di Israele, ai sionisti cristiani ed evangelici, essi rappresentano i perdenti della globalizzazione, i “nowhere” da opporre agli “everywhere”, che in Europa si sono riversati nei partiti della destra radicale da Le Pen a Meloni, a Orban, a Vox, agli svedesi democratici, ai veri finlandesi, ai neonazisti olandesi, ad Alternative fur Deutchland, a Georgescu, il candidato rumeno a cui gli apparati dello Stato Profondo hanno tolto il diritto di candidarsi alle elezioni.

Il nuovo Presidente democraticamente eletto rappresenta il trash bianco rispetto a settori della finanza in lotta con i poteri piú a lungo radicati negli Stati Uniti come in Europa. Sono convinta che Romano Prodi e Paolo Gentiloni, per tanti anni a Bruxelles, Presidente della Commissione e Commissario europeo, conoscano il potere delle lobbies statunitensi e di quelle europee del business. Attraverso l’intelligence e le lobbies finanziarie, questi tradizionali potentati, che hanno trovato espressione nel Partito democratico americano e nei neo-consevatori repubblicani, hanno governato l’Europa dei popolari, liberali e socialisti, la maggioranza Ursula, sostenuta anche dalla destra che è al potere nei singoli Paesi, come ad esempio da FDI della Presidente Meloni.

Donald Trump, al fine di perseguire gli interessi nazionali statunitensi, tener conto di un debito insostenibile, della crisi industriale e della mancanza di competitività dell’economia americana, ha deciso di sconfessare le politiche neoconservatrici che sono state condotte dal partito democratico come da quello repubblicano. Victoria Nuland, che ha lavorato con i Cheney e i Bush, con i Clinton e gli Obama, artefice del colpo di Stato di piazza Maidan, divenuta in seguito capo della NED, può essere considerata un simbolo del potere trasversale neocon. Trump, non tanto per la sua brutale politica mediorientale, oppure per la sua politica antimmigrazione, o per un approccio mafioso alle dinamiche internazionali, ma soprattutto per essersi permesso una battaglia contro gli apparati neoconservatori del Deep State, è stato demonizzato nello spazio politico mediatico europeo. La maggioranza Ursula ha reagito unita per sabotare la pace in Ucraina e per continuare con una difesa tedesca, francese, assieme al Regno Unito, che non fa parte dell’UE, con l’esercito polacco, un braccio armato al servizio degli interessi non europei ma degli apparati dei DEM, espressione delle élites della finanza molto più radicate e potenti dei nuovi oligarchi come Musk.

Il riarmo dell’Europa di 800 miliardi, suggerito da Draghi ed eseguito dalla Von der Leyen, sostenuto dalla sua maggioranza e dalla destra radicale al governo, risponde al preciso obiettivo di costituire una macchina da guerra che possa essere messa al servizio degli apparati di potere, scombussolati dall’avvento dei nuovi oligarchi di Washington. Parlare di difesa europea in questi frangenti, come fanno Draghi, Tajani, Calenda, Prodi o Letta, falsifica i dati di fatto. Non vi è un interesse dei popoli europei in una UE che agisca in virtù di un organo non eletto, non democratico, che somma il potere legislativo a quello esecutivo: la Commissione Europea. Il PE non ha partiti trasversali che possano discutere in uno spazio pubblico europeo di tematiche europee. Il PE non ha poteri legislativi veri e propri. Il Consiglio dei Capi di Stato e di Governo imprime indirizzi politici a cui perviene secondo gerarchie tra Stati, al di fuori del mandato degli elettori nazionali. Il deficit democratico dell’architettura istituzionale europea, essenzialmente autocratica, è noto a tutti. Credo anche a Prodi e Gentiloni. Se in Europa prevalessero gli interessi dei popoli europei, la fine della guerra in Ucraina, un paese distrutto che ha già perso una generazione di giovani, e la mediazione con la Russia, (il grande vicino dell’Europa che resta in piedi nonostante le farneticazioni occidentali circa la possibilità della caduta di Putin e di uno smantellamento della federazione in staterelli sottomessi alle multinazionali occidentali), sarebbero obiettivi strategici di Bruxelles. L’UE, se fosse indipendente dalle lobbies delle armi e finanziarie, non avrebbe permesso il sabotaggio dei gasdotti e di una cooperazione economica ed energetica con Mosca a vantaggio delle classi lavoratrici europee.  Non si sta quindi costruendo la difesa europea, ma una macchina da guerra al servizio di potentati che poco hanno a che vedere con l’interesse dei cittadini europei. Come ripetuto, la difesa europea potrà essere costruita nell’ambito di un’unione politica, federale, democratica, sociale europea, che per ora non è all’orizzonte, non con queste classi dirigenti.

L’appello di Michele Serra, giornalista satirico e autore radiotelevisivo, a una manifestazione per l’Europa è pervenuto in questo quadro, di scontro tra potentati dei DEM che vogliono la continuazione della guerra in Ucraina e i tentativi di mediazione dei nuovi oligarchi, democraticamente eletti, a Washington.

Essa, quindi, non è un appello neutro per l’ideale europeo, per quel sogno che tanti di noi condividono. È al contrario un sostegno alle lobbies, all’intelligence, alla burocrazia asservita a interessi non trasparenti e democratici. Spero che Michele Serra non se ne sia accorto.  La discesa in piazza il 15 marzo da parte dei sindacati, di sinistra italiana e Rifondazione comunista, o di altre associazioni autenticamente impegnate per la pace e per un’Europa consona agli ideali di pace, prosperità, libertà (di stampa e di espressione, di essere ascoltati), di giustizia sociale, fungerà purtroppo da sostegno inconsapevole a questa opaca manovra politica.

Sarebbe importante che tutte le opposizioni all’establishment, che purtroppo col genocidio di Gaza e con la carneficina ucraina ha svelato il suo volto truce, scendessero in piazza. Lega, cattolici, comunisti, rossi e bruni, socialisti, Sinistra Italiana, Rifondazione e 5 stelle, i membri del PD che ragionano, i membri dei sindacati, la CGIL o quella parte che ragiona, dovrebbero manifestare uniti in piazza il 5 Aprile per la democrazia e l’Europa. Fossimo anche solo in tre, io ci sarò.

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Fabrice
Friday, 21 March 2025 12:51
@Franco Trondoli ed eventuali terzi lettori.

A proposito di Caracciolo che ha sputato il rospo che la UE è stata sempre nient'altro che una fondazione americana, vedasi quanto segue, arriva!

1. "L’UNIONE EUROPEA: UN PROGETTO DELLA CIA. DOCUMENTI DAL 1948 AL 1960", traduzione in italiano a cura di Filosofia del Debito, gennaio 2020

Traduzione italiana del saggio del Prof. Richard J. Aldrich, docente in «International Security» all’Università di Warwick, in cui si documentano le ingerenze politiche, ideologiche e materiali portate avanti dalla Casa Bianca e dai servizi segreti Americani allo scopo di favorire la diffusione del progetto dell’Europa unita, vista soprattutto come un argine alle forze comuniste e filosovietiche. Buona lettura.
OSS, CIA e Unità Europea: il Comitato Americano per l’Europa Unita, 1948-60
(OSS, CIA and European unity: The American committee on United Europe, 1948-60)
Richard J. Aldrich
University of Nottingham,
Online Publication Date: 01 March 1997, Publisher Routledge
Durante gli ultimi anni, gli storici della diplomazia hanno attribuito un crescente significato all’intelligence e al relativo tema delle operazioni segrete, in quanto sempre più importanti per capire il primo periodo della guerra fredda. Dopo il 1945, un certo numero di organizzazioni Occidentali, non solo agenzie di intelligence, stilarono programmi di operazioni segrete designati sia ad indebolire l’influenza comunista in Europa sia ad assicurare una positiva accettazione del piano Marshall. Ne sono stati documentati esempi nei campi della politica elettorale, del sindacalismo, dei temi culturali. Funzionari Statunitensi che provavano a stabilizzare e ricostruire l’Europa del dopoguerra lavoravano con l’assunto che fosse necessaria una rapida unificazione, che portasse magari agli Stati Uniti d’Europa. L’incoraggiare l’unità Europea, una delle componenti più solide della politica estera di Harry S. Truman, fu enfatizzato in modo ancora più marcato dal successore Generale Dwight D. Eisenhower. Inoltre, sotto sia Truman che Eisenhower, i politici Statunitensi concepirono l’unità Europea non solo come un importante fine in sé, ma anche come un modo per risolvere il problema Tedesco. L’uso di operazioni segrete per la specifica promozione dell’unificazione europea ha attratto poco l’attenzione degli studiosi e rimane scarsamente compresa.
Una delle più interessanti operazioni segrete Usa nell’Europa del dopoguerra fu il finanziamento del Movimento Europeo. Il Movimento Europeo fu un’organizzazione sovraordinata che portò un prestigioso, seppur disparato, gruppo di organizzazioni a spingere urgentemente per l’unificazione in Europa, concentrando i loro sforzi sul Consiglio d’Europa, e che includeva Winston Churchill, Paul-Henri Spaak, Konrad Adenauer, Leon Blum e Alcide de Gasperi come i suoi cinque Presidenti Onorari. Nel 1948, il suo maggiore handicap era la scarsità di fondi. Sarà sostenuto in questa sede che l’apporto nascosto di più di tre milioni di dollari tra il 1949 e 1960, soprattutto da fonti governative Americane, fu cruciale per gli sforzi di stimolare il supporto di massa al Piano Schuman, alla Comunità Europea di Difesa e al Parlamento Europeo con poteri sovrani. Questo contributo segreto non ha mai formato meno della metà del budget del Movimento Europeo e, dopo il 1952, probabilmente mai meno dei due terzi. Contemporaneamente, si cercò di indebolire la devota resistenza del governo Laburista Britannico alle idee federaliste.
Questo saggio si focalizza sul carattere Americano di queste attività. Il tramite per l’assistenza Americana fu il Comitato Americano per l’Europa Unita (ACUE), diretto da figure di livello elevato dell’intelligence Usa. Questo corpo fu organizzato nei primi di Settembre del 1948 da Allen Welsh Dulles, poi a capo di un comitato che visionava l’organizzazione della Central Intelligence Agency (CIA) per conto del Consiglio Nazionale di Sicurezza (NSC), e da William J. Donovan, ex direttore dell’Ufficio dei Servizi Strategici per il tempo di guerra (OSS). Essi rispondevano a richieste di assistenza separate del Conte Richard Coudenhove-Kalergi, attivista veterano Pan-Europeo nato in Austria, e di Churchill. L’ACUE lavorò a stretto contatto con funzionari governativi Statunitensi, in particolare coloro presenti nell’Amministrazione per la Cooperazione Economica (ECA) e con il Comitato Nazionale per l’Europa Libera

Proseguimento:

https://www.filosofiadeldebito.it/2020/01/31/lunione-europea-un-progetto-della-cia-documenti-dal-1948-al-1960-traduzione-italiana/

2. https://web.archive.org/web/20220317170729/https://www.italiaoggi.it/news/la-ue-fatta-nascere-dalla-cia-2053384

In particolare il seguente passaggio finale da sottolineare col pennarello rosso:

"L'archivio scoperto da Paul contiene anche un memorandum datato 11 giugno 1965 in cui la sezione «affari europei» del dipartimento di stato Usa consiglia al vice-presidente dell'allora comunità economica europea, l'economista francese Robert Marjolin, di perseguire l'obiettivo dell'unificazione monetaria europea agendo sottotraccia: gli raccomanda di sopprimere il dibattito al riguardo fino al momento in cui «l'adozione di tali proposte diventerà virtualmente inevitabile»."

3. Chicca controinformativa su Altiero Spinelli considerato da TV e giornaloni uno dei padri nobili della UE.

Altiero Spinelli scrive infatti nel suo Diario il 12 aprile 1953: “Per quanto non si possa dire pubblicamente, il fatto è che l’Europa per nascere ha bisogno di una forte tensione russo-americana, e non della distensione, così come per consolidarsi essa avrà bisogno di una guerra contro l’Unione Sovietica, da saper fare al momento buono in cui il regime poliziesco sarà marcio[...].” [2]
L'unità europea non è quindi un qualcosa di a sé stante fatta sulla Luna, ma che va inquadrata nella realtà concreta in cui viene concepita e sorge; sin dall'inizio, in particolare, non è disgiungibile dalla strategia e dagli interessi dell'imperialismo statunitense.
Negli ultimi anni di vita, è ancora Altiero Spinelli a riconoscerlo e anzi a rivendicarlo apertamente, intervenendo al congresso del Partito Radicale nel 1985: “Ci sono essenzialmente due metodi che sono contemporaneamente in opera; c'è il tentativo […] di un'Europa che sia fatta dagli europei. E c'è contemporaneamente il tentativo di un'Europa che sia fatta dagli americani. E vorrei che non ci sdegnassimo inutilmente, e in fondo non seriamente, di questa seconda alternativa. L'unità imperiale sotto l'egida americana è certo anche assai umiliante per i nostri popoli ma è superiore al nazionalismo perché contiene una risposta ai problemi delle democrazie europee, mentre il ritorno al culto delle sovranità nazionali non è una risposta. [...]
Le due forme stanno procedendo insieme e noi le vediamo sotto i nostri occhi; e guardate, non si può abolire l'una nella misura in cui si sviluppa l'altra. [...] È attraverso queste due che l'Europa va muovendosi.
[…] Ebbene, noi abbiamo una serie di eserciti apparentemente nazionali inquadrati sotto il comando americano e nel sistema imperiale americano. E la responsabilità fondamentale della difesa dell'Europa ce l'hanno oggi gli americani. Noi formiamo truppe di ausiliari.” [3]
Più chiaro di così
Non può quindi sorprendere quanto appare nero su bianco nei documenti dell'intelligence Usa venuti alla luce grazie al ricercatore della Georgetown University Joshua Paul e ripresi dal Telegraph in un articolo del 2000: nel 1948 venne creato il Comitato Americano per l'Europa Unita (ACUE), guidato dall'ex capo dell'OSS (poi CIA) William J. Donovan e da Allen Dulles, poi capo della Cia. [4]
Il Comitato, attraverso finanziamenti delle fondazioni Rockefeller e Ford, aveva il compito di sostenere e indirizzare la campagna per l'integrazione politica europea in chiave anti-comunista, in particolare finanziando il Movimento Europeo e la Campagna Giovanile Europea. [4]
Secondo questi documenti desecretati, il Comitato disponeva a metà degli anni '50 di circa 1 milione di dollari all'anno; nel 1958, per esempio, fornì il 53.5 per cento dei fondi del Movimento.
Fu ad esempio un memorandum del 26 luglio 1950 firmato dal generale Donovan a dare istruzioni per mettere in atto una campagna per promuovere la creazione del Parlamento europeo. [5]
Non si tratta quindi di complottismo, ma semplicemente della dimostrazione di una lucida e dichiarata strategia politica dell'imperialismo statunitense, accettata da gran parte delle classi dirigenti europee, che ha accompagnato sin dalle origini il mitico progetto comunitario.
Come scrive Brzezinski, “L’ Europa unita doveva fungere da strumento di colonizzazione Usa e testa di ponte verso il continente asiatico.” [6] Per caso vi suona familiare?
È del resto ancora Altiero Spinelli, con encomiabile schiettezza, a darne conferma nel suo Diario descrivendo il suo viaggio negli Usa del 1955: “Assai più interessante è stato l’incontro con Richard Bissell – Central Intelligence Agency. Ha mostrato subito un assai vivo interesse per i miei piani, ed ha promesso di intervenire presso Donovan e presso la Ford Foundation. [...] Ho visitato Donovan. Era presente anche Hovey, Executive Director dell’American Committee on United Europe [...] entrambi entusiasti del mio piano. Donovan si è impegnato formalmente a cercar fondi. Ha approvato la mia decisione di far in modo che sia io a dirigere l’operazione. […] Praticamente ho ottenuto la garanzia dell’appoggio dell’USIA, della Ford Foundation e dell’ACUE. Più di questo non potevo sperare.” [2]

Riferimento e proseguimento:

https://www.lacittafutura.it/esteri/il-mito-reazionario-dei-padri-fondatori-dell-ue



Commento finale

Solo coincidenze storiche a distanza di tanti anni? Chi lo pensa può essere solo un piddiota che si abbevera semppre con le balle di TV e giornaloni senza avere per giunta un minimo spirito critico!
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Fabrice
Wednesday, 19 March 2025 12:31
"Come ripetuto, la difesa europea potrà essere costruita nell’ambito di un’unione politica, federale, democratica, sociale europea, che per ora non è all’orizzonte, non con queste classi dirigenti.", Elena Basile



"Essa, quindi, non è un appello neutro per l’ideale europeo, per quel sogno che tanti di noi condividono.", Elena Basile

Commento

La Basile è diventata ormai un disco rotto con il suo utopistico anelito per un’unione politica, federale, democratica, sociale europea, per giunta dice che sono in tanti a desiderarlo, ma quando mai, se la cantano e se la suonano da soli!

Infatti , bisogna informarli che i comuni cittadini italiani vogliono solo uno stato italiano che funzioni per davvero: sanità che funziona, sicurezza nelle città che funziona, stop immigrazione selvaggia, giustizia che funziona, sistema fiscale equo e lineare, bollette dell'energia non care, lavoro non precario e pagato decentemente, istruzione e università che sappiano educare per davvero e non invece il disastro della Scuola 4.0 e le varie altre riforme disastrose come la scuola-lavoro del governo Renzi , ecc , e tutte queste cose sono molto meglio realizzibili e gestibili nella cornice Stato nazione piuttosto che in un'utopistica cornice di Super Stato Federale Europeo di una fantomatica e totalmente utopistica unione politica, federale, democratica, sociale europea , e non è che ci vuole un genio a capirlo, tutt'altro!!

A parte questo, la Basile per parlare ancora per l'ennesima volta di unione politica, federale, democratica, sociale europea come comunque realizzabile in futuro vuol dire che ancora crede alla classica vulgata mainstream che la UE ci ha dato più di 70 anni di pace ma che invece non ha avuto riscontro nella realtà, ecco le prove, arrivano!

1. Dopo il 1993, data in cui l’Unione Europea è nata nella sua attuale fisionomia . (prima di lei c’erano state la CECA, Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, e poi la CEE) per quanto riguarda l’Italia, dall’Italia sono partiti gli interventi Nato a comando americano ( 1995 ) in Jugoslavia con questi risultati disastrosi grondanti un mare di sangue e che gridano ancora giustizia:

http://www.libreidee.org/2015/03/guerra-e-bugie-rapinare-la-jugoslavia-tutto-comincio-li/

http://www.libreidee.org/2016/08/il-tpi-milosevic-innocente-estraneo-alle-stragi-in-bosnia/

2. Per non parlare poi della guerra in Libia del 2011 per abbattere Gheddafi e pure in quel caso vennero usate in Italia basi Nato a comando americano e l’attacco fu anche portato da Francia e UK e il tutto per cause malvage e con risultati disastrosi:

http://vocidallestero.blogspot.it/2011/04/la-guerra-di-libia-il-potere-americano.html

http://vocidallestero.it/2017/04/17/nellultimo-paese-che-lamerica-ha-liberato-da-un-malvagio-dittatore-oggi-si-commerciano-apertamente-gli-schiavi/

Per non parlare poi delle guerre in Afghanistan ed Iraq dove veramente diverse nazioni della UE hanno fatto la figura dei servi degli USA guerrafondai:

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/macch-missioni-pace-italiani-fanno-guerra-1079613.html

3. “Italia, laboratorio di guerra NATO&USA”, di Titiana Santi per Sputniknews, 9 settembre 2016


In Italia è in atto una colonizzazione militare. Sono più di100 le basi NATO e degli Stati Uniti sul territorio italiano, aree dove gli americani fanno spesso e volentieri quello che vogliono. L’Italia è di fatto un deposito di armi straniere, comprese 90 bombe atomiche, un vero laboratorio di guerra NATO & USA. La guerra fredda è lontana, ma l’attività della NATO e la sua presenza in Europa non fa che aumentare. L’Italia è un esempio emblematico, rappresenta una piattaforma di lancio ideale per gli Stati Uniti e le loro guerre, il tutto nel silenzio assoluto dei politici e dei mass media. Gli italiani non sanno che cosa accade all’interno delle basi militari americane sul suolo italiano, non si ha nemmeno la certezza del numero delle testate atomiche che si aggira fra le 60 e le 90 bombe. In effetti gli americani trovano una grande libertà d’azione in Italia, che si può ormai chiamare “la terra delle basi USA”. È ora di chiedersi finalmente a che cosa servono le basi NATO e USA in Italia? Quali sono i rischi che corre l’Italia? Sputnik Italia ne ha parlato con Antonio Mazzeo, giornalista da tempo impegnato nei temi della pace e della militarizzazione.


Proseguimento: https://web.archive.org/web/20190124213651/https://it.sputniknews.com/opinioni/201609093348096-italia-nato-usa-sigonella-guerra/

4. La vulgata mainstream che la UE ci ha dato più di 70 anni di pace, appena dimostrato che è una mistificazione totale, fa il paio con l’altra vulgata mainstream che la NATO ci ha dato più di 70 anni di pace, già dimostrato che pure questa è una mistificazione totale, vedasi i miei recenti post al seguente articolo:

https://www.byoblu.com/2025/03/05/piano-di-riarmo-leuropa-si-prepara-alla-guerra-francesca-donato/
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Franco Trondoli
Wednesday, 19 March 2025 21:32
Lo Stato Nazione è 100 volte ancor più utopico della "supposta" utopia della Signora Basile.
Pensateci..e vedrete..!!
Auguri
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Fabrice
Thursday, 20 March 2025 12:03
@Franco Trondoli

Sulla base di quale ragionamento logico e razionale lo dice?



Faccio notare che un grande economista invece dice proprio il contrario:



https://vocidallestero.blogspot.com/2017/10/dani-rodrik-perche-gli-stati-nazionali.html

Vedasi anche:

https://www.libreidee.org/2015/09/abbiamo-criminalizzato-lo-stato-nazione-ed-ecco-i-risultati/

https://www.libreidee.org/2015/08/mont-pelerin-il-vivaio-degli-oligarchi-che-ci-stanno-uccidendo/

A parte le valide considerazioni di cui sopra, vale un semplice e logico ragionamento , il confitto distributivo fra capitale e lavoro di marxiana memora, è più facilmente gestibile a favore dei lavoratori all'interno di una cornice Stato nazione o all'interno di un'utopistica cornice di Super Stato Federale Europeo di una fantomatica e totalmente utopistica unione politica, federale, democratica, sociale europea?

La risposta è scontata per chi è davvero a favore del lavoro e dei lavoratori italiani e quindi per chi è di sinistra non con le chiacchiere, ovviamente la Basile che ha fatto una vita cosmopolita da ambasciatrice non a contatto coi lavoratori italiani e a favore della UE essendo le ambasciate italiane impregnate di propaganda pro UE non ci arriva a capirlo o fa finta di non capirlo, problemi suoi e non dei tanti italiani che vogliono davvero il bene del popolo dei lavoratori italiani.
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Franco Trondoli
Thursday, 20 March 2025 23:46
@Fabrice se non vede le situazioni da solo non posso certo convincerla io.
Secondo lei l'attuale fase storica da dove proviene...!?...se non da degli Stati Nazioni che lei rivorrebbe riattivare ?. E che molto probabilmente riattiveranno per primi coloro che lei forse vorrebbe o crede di criticare. Mah..!! Si tratta la sua di Coazione a ripetere il disastro già visto..veda lei come definirla. Molto probabilmente finirà come dice lei, ma stia sicuro, non nel senso da lei auspicato. Le auguro di vivere molto, quanto basta per vedere quello che lei sostiene..!!
E poi , come al solito, sarà troppo tardi...
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Fabrice
Friday, 21 March 2025 12:33
@Franco Trondoli

1. Domanda: è vero o non è vero che la classica vulgata mainstream che la UE ci ha dato più di 70 anni di pace è una balla totale?

Si è vero al 100%, vedasi il mio primo post di cui sopra (Wednesday, 19 March 2025) in cui riporto fatti e non opinioni!

2. Domanda: è vero o non è vero che la vulgata mainstream che la NATO ci ha dato più di 70 anni di pace è una balla totale, anzi tutto il contrario?

Si è vero al 100%, vedasi i miei post al seguente articolo:

https://www.byoblu.com/2025/03/05/piano-di-riarmo-leuropa-si-prepara-alla-guerra-francesca-donato/

in cui riporto fatti e non opinioni!


3. "A questo punto per l’Ue che strada si apre: quella della disgregazione o di pensare a una sua rifondazione?", Lucio Caracciolo, direttore di Limes



Non credo a una rifondazione, l’Unione è una fondazione americana, conseguenza della decisione Usa di restare in Europa dopo la Seconda guerra mondiale e di organizzarla, militarmente tramite la Nato e poi sostenendo le alleanze politiche. Ma nel momento in cui gli Usa ci lasciano noi torneremo a quello che siamo sempre stati, paesi in conflitto, sperando che questo non comporti una guerra tra noi, come è sempre successo.", Lucio Caracciolo, direttore di Limes, rivista di geopolitica, 4 febbraio 2025

Riferimenti:

https://www.ariannaeditrice.it/articoli/senza-gli-stati-uniti-nato-e-unione-europea-sono-finite

https://www.limesonline.com/video/l-ordine-del-caos-il-video-editoriale-di-lucio-caracciolo-18349526/



https://it.wikipedia.org/wiki/Lucio_Caracciolo

Commento che feci qualche giorno fa quando uscì l'articolo su Limes

A babbo morto , Caracciolo sputa il rospo che la UE è stata sempre nient'altro che una fondazione americana, non contento di ciò, dice anche che una volta disgregata la UE ," Il Patto atlantico appartiene al passato. Sono molto più importanti i rapporti bilaterali e l’Italia deve fare molta attenzione a questo perché la nostra potenza di riferimento restano gli Usa.", insomma, vuole gli italiani servi delle oligarchie psicopatiche guerrafondaie statunitensi fino alla fine, per giunta lui non si è sentito mai un loro servo ma solo un fine intellettuale, incredibile ma vero!!

4. “Per mettere il mondo in ordine, dobbiamo mettere la nazione in ordine. Per mettere la nazione in ordine, dobbiamo mettere la famiglia in ordine, Per mettere la famiglia in ordine, dobbiamo coltivare la nostra vita personale, Per coltivare la nostra vita personale, dobbiamo prima mettere a posto i nostri cuori.” , Confucio

Che hanno fatto invece?

A. Per non coltivare la vita personale della gente, li bombardiamo di consumismo facendogli credere che più consumano e più sono felici.

B. Per mettere in disordine la famiglia, a parte il punto fondamentale di cui sopra, facciamo diventare molto di moda divorzio e aborto, promuoviamo in tutte le salse le tematiche LGBT: matrimonio fra omosessuali, adozioni a coppie omosessuali, figli con utero in affitto e inseminazione artificiale per coppie gay/lesbiche, teoria gender, ecc.., nello stesso tempo promuoviamo in tutte le salse l'immigrazione da paesi extracomunitari in modo tale da impoverire sempre di più lo stato sociale a disposizione delle famiglie.

C. Per mettere in disordine la nazione, la priviamo anche della sovranità monetaria, oltre a quella della sovranità militare che già gli abbiamo tolto da tempo, rendendola succube di una dittatura finanziaria sovranazionale.

D. Per mettere il mondo in disordine, a parte i tre step fondamentali di cui sopra, bisogna inventarsi guerre inutili di continuo controllando in modo ferreo i media mainstream in modo che la narrativa dominante non sfugga mai di mano, inoltre occorre anche inventarsi di continuo nuove crisi economiche inutili sempre controllando in modo ferreo i media mainstream in modo che la narrativa dominante non sfugga mai di mano e nel caos mondiale noi élites acquisiremo sempre più denaro e potere facendogli credere che il caos a livello mondiale non è mai colpa nostra, basta spacciare le guerre inutili come buone e giuste e spacciare le crisi economiche inutili che noi inventiamo come colpe di coloro che le subiscono, ovviamente per poterlo fare in modo molto efficace occorre il controllo in modo ferreo e costante dei media mainstream, sembra difficile ma non lo è perché ci sono tantissime prostitute mediatiche a disposizione sul mercato, insomma, vinciamo facile!!


Per ulteriore conferma, vedasi anche:

"Uno dei paladini dell’ideologia del controllo demografico fu anche Brock Chisholm, direttore della Organizzazione Sanitaria Mondiale dal 1948 al 1953, organismo sul quale è stata poi modellata l’Oms e successivamente presidente della Federazione Mondiale di Salute Mentale il quale diceva: “Per arrivare a governare il mondo bisogna rimuovere dalle menti il rispetto delle tradizioni familiari, il patriottismo nazionale e i dogmi religiosi”, qualcosa che suona molto contemporaneo."

estratto da:


https://ilsimplicissimus2.com/2021/04/09/il-salutare-massacro-secondo-i-ricchi/

5. Per unire ulteriormente i puntini.

5A. Mario Draghi al Global Solutions Summit 2021: “Il mondo non ha bisogno di un insieme di singoli stati”, Adnkronos 28 maggio 2021

"Negli ultimi anni - ha proseguito - abbiamo assistito a un’interruzione nel processo di globalizzazione. In molti Paesi, i cittadini hanno abbracciato il sovranismo e il 'nativismo' come risposta alle loro ansie politiche ed economiche. La pandemia di Covid-19 ha colpito un mondo sempre più diviso. Mentre i governi lottavano con la loro stessa mancanza di preparazione, la tentazione è stata quella di incolpare gli altri e cercare protezione dentro di sé".
Il multilateralismo sta ritornando. La crisi sanitaria ci ha insegnato che è impossibile affrontare i problemi globali con soluzioni interne. Lo stesso vale per le altre sfide determinanti dei nostri tempi: il cambiamento climatico e le disuguaglianze globali. Come quest'anno alla Presidenza del G20 - ha detto Draghi -, l'Italia è determinata a guidare il cambiamento di paradigma. Il mondo ha bisogno del mondo intero, non di un insieme di singoli Stati".
"L'Ue ha mostrato la sua sovranità nella campagna vaccinale e nella produzione di vaccini, ma penso che toccherà molti altri campi la sovranità condivisa: non solo salute ma anche le relazioni internazionali, gli affari esteri, dimostrano quanto abbiamo bisogno di sovranità condivisa".

Fonte: https://www.adnkronos.com/covid-draghi-mutazioni-possono-minare-campagna-vaccinazione_6x33Tmg1jhflA0fLG6PaBI/1


5B. " “The GREAT RESET”: John Kerry dice che è necessario “contro il populismo” ", di Guido Landriano per Scenarieconomici, 21 novembre 2020

https://scenarieconomici.it/the-great-reset-john-kerry-dice-che-e-necessario-contro-il-populismo/

6. Commenti finali a cura di Gavino Sanna, Presidente “Associazione Consumatori ACP APS", suoi tweet di qualche anno fa.

"1. Metti in competizione i lavoratori del mondo a chi si fa sfruttare di più; 2. Ricchi vincono, classe media occidentale perde, Cina diventa superpotenza commerciale; 3. Economia è globalizzata, c'è la Cina. 4. Son problemi di scala mondiale, devi dare più potere ai globalizzatori."

"La globalizzazione è il processo politico che ha lo scopo di svuotare la democrazia promettendo la soluzione planetaria dei problemi che la globalizzazione stessa crea in continuazione. Il problema che si presenta come soluzione."

“Se produci per il mercato interno pagando il giusto i lavoratori sarai meno competitivo sui mercati esteri di chi li sfrutta per promuovere export. Questa banale verità spiega perché globalizzazione e mercantilismo servono gli interessi del capitale transnazionale a spese lavoro”

"Stato nazione crea tra cittadini un vincolo che prescinde da ceto sociale, ricchezza, capacità o handicap personali: la COMUNITÀ nazionale. Società aperta, no border e liberismo economico mirano a distruggere comunità e sostituirla con individualismo ed elitarismo dei ricchi."


7. "La verità si ritrova sempre nella semplicità, e non nella complessità e confusione delle cose. ", Isaac Newton, padre della fisica moderna
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