Avete capito dove ci stanno portando?
di Carlo Lucchesi
Ho letto e ascoltato interventi di autorevoli esperti sempre più convinti che stiamo andando incontro a una guerra fra Europa, con o senza Nato, e Russia. E’ vero che una guerra di USA, Nato ed Europa contro la Russia è in corso da tre anni in Ucraina, ma adesso si parla della guerra diretta, quella con tutti gli eserciti schierati a combatterla. Questa previsione non mi convince e a mio parere rischia di farci perdere di vista i pericoli veri, uno che incombe sempre più minaccioso, l’altro che ha già preso la forma della realtà.
Quel tipo di guerra fra Russia ed Europa non può esserci. Nessuno può pensare che sia la Russia a promuoverla. Ci sono mille buone ragioni che escludono questa eventualità, la prima delle quali è che la Russia non ha il minimo interesse a farlo, anzi, ha l’interesse opposto, ovvero avere con l’Europa buoni rapporti e scambi commerciali reciprocamente utili. Possono dirlo, facendo finta di crederci e provando a convincere i rispettivi popoli, soltanto politici e giornalisti prezzolati o semplicemente proni a volontà e interessi che hanno deciso di servire, mestiere che non richiede intelligenza e neppure l’uso della ragione.
Ma è impossibile anche pensare che sia l’Europa ad avviare la guerra con la Russia. Non perché manchi una qualsiasi motivazione. L’Occidente ha fatto per secoli guerre, massacri e genocidi senza alcuna giustificazione.
Quando, in epoca più recente, i nuovi padroni dell’Occidente, gli USA, hanno avvertito che ne serviva qualcuna, se la sono letteralmente inventata con la complicità di tutti i cortigiani. L’Europa non farà guerra alla Russia solo perché è del tutto evidente che in tal caso la Russia non potrebbe accettare di combattere una guerra con armi convenzionali, nella quale avrebbe tutto da perdere, e ricorrerebbe perciò alle armi nucleari. Su questo piano, mettendo da parte ogni considerazione su cosa resterebbe in vita in questa parte del mondo, l’Europa sa di avere un handicap colossale non solo per il numero di ordigni disponibili, ma soprattutto per il fatto che la Russia ha vettori non intercettabili mentre l’Europa non li ha. E questo fa tutta la differenza. Ed è anche probabile che tra qualche anno questo gap anziché ridursi sarà cresciuto. L’unica chance per l’Europa potrebbe essere quella di sferrare per prima un attacco nucleare tanto improvviso da annientare subito ogni possibilità di risposta. Ma questa impresa è negata dal fatto che le reiterate minacce di questi idioti governanti hanno certamente indotto la Russia a prendere le contromisure necessarie, contromisure che, col passare del tempo, saranno sempre più micidiali.
E’ giusto chiedersi, allora, dove l’Europa voglia arrivare con lo spaventoso riarmo che ha deciso e col continuare ad alimentare un odio forsennato contro la Russia. La risposta, a mio parere, la troviamo nel rapporto che l’Europa ha stabilito con gli USA. L’Europa nel 2022 ha prima subito e poi fatto proprio il piano strategico dei neocon che aveva ed ha come principale obiettivo quello della dissoluzione della Russia. La UE oggi prende ordini da Trump, ma pensa che Trump non condivida la linea dei neocon, come dimostrerebbero i contrasti sempre più palesi fra i centri di potere statunitensi. Comunque, fin quando non sarà definitivamente chiaro da che parte sta Trump nel rapporto con la Russia, la UE ha deciso di obbedire alle sue pretese ma mantenendo la vera connessione con i neocon. Quindi ci si riarma pagando le industrie USA, facendo così contento Trump, e nello stesso tempo si alza la tensione con la Russia esplicitando che si dovrà arrivare allo scontro finale. La strada con cui si vuole portare la Russia alla disintegrazione, però, non è quella della guerra totale che, nonostante la propaganda in corso e quella che seguirà, ancora prima di essere avviata e di sfociare nello scontro nucleare, provocherebbe con ogni probabilità sommovimenti incontrollabili per le forze dominanti in tanti paesi del continente. Si punterà verosimilmente ad aprire un altro fronte con un pretesto qualsiasi, un’Ucraina due, o tre, con altro nome visto che non mancano nazioni pronte al sacrificio. Le armi da fornire al nuovo proxy a quel punto ci saranno. Impegnare la Russia su più fronti di guerra indebolirà le sue capacità di resistenza. E nello stesso tempo si innescheranno provocazioni all’interno della Russia per destabilizzarla. Così pensa gran parte dei governanti europei confidando che, se non attaccata frontalmente, la Russia dimentichi di essere la più grande potenza nucleare del mondo, accetti di giocare la partita con le armi scelte dal suo avversario, come fosse un duello di altri tempi, e finisca così per logorarsi e implodere. Questo è il vero pericolo che incombe da cui ci dobbiamo difendere perché, contrariamente a ciò che pensano i burattini europei, la Russia non starà al gioco.
Poi c’è da fare i conti con quello che non è più un pericolo, ma è già una tremenda realtà. Ciò che Andrea Zhok descriveva pochi giorni fa come “l’imperio della violenza e della menzogna” dissimulato dalla manipolazione sistematica condotta quasi scientificamente dai media. Una cultura del potere che partorisce i decreti sicurezza, che toglie libertà, che isola le persone perché se ne possa meglio disporre. E, insieme, il rovesciarsi delle gerarchie di valore nell’organizzazione della società: sempre più armi, sempre meno sanità, istruzione, beni collettivi.
Chi vuole contrastare ciò che già sta accadendo e ciò che si prospetta nel prossimo futuro ha ancora poco tempo e una sola strada, quella di sollevare il popolo contro il riarmo e di svelare senza mezze parole il disegno a cui è finalizzato. E sarebbe l’ora di finirla di discettare se su qual è il livello giusto per spendere cifre iperboliche in armi, se quello europeo o quello delle singole nazioni. La sicurezza nell’era nucleare può arrivare solo dalla diplomazia, perché la caratteristica dell’armamento nucleare è che anche il paese apparentemente più debole, perché ne possiede meno, è tuttavia in grado di provocare la catastrofe. Cosa aspettano i sindacati a preparare e programmare azioni di lotta contro il riarmo? Cosa aspettano i partiti che non condividono il disegno dei neocon USA e della UE a proporre una Conferenza internazionale di pace con tutti i protagonisti della scena mondiale per mettere la parola fine alle tante strategie della tensione che avvelenano il mondo o, quanto meno, per svelare gli inganni che vi si celano? E cosa aspettano a fare di questo obiettivo la bandiera della loro stessa esistenza riproponendolo ossessivamente in tutte le sedi e occasioni in cui i loro esponenti prendano parola? Avete capito dove ci stanno portando?
Comments
Lei e' ottimista, una buona cosa, ma non in questo caso.
Riarmare e' speculazione ed e' obbedianza al Padrone.
A farne le spese i piu poveri dentro gli stati, se hanno conosciuto la poverta' presto sperimenteranno la miseria. Dico questo perche' seguo il ragionamento del prof A. Orsini al premio bancarella.
La miseria generera' instabilita' e proteste, quindi le classi che obbediscono agli ordini Usa e che ci stanno portando al disastro e che non intendono fare la fine di Maria Antonietta potrebbero trovare conveniente fare una qualsiasi provocazione e mandarci in guerra. Faranno vedere che i russi sono davvero cattivi, che hanno fatto bene a riarmare facendoci fare la fame per poi risolvere le nostre inquetudini ...mandandoci a crepare in guerra. Certo, poi ci sono sempre le bombe nucleari, ma immagino che esistano confortevoli rifugi da scarrafoni per queste menti eccelse che ci stanno condannando alla guerra.
Lei sottovaluta la vigliaccheria e la rapacita' del Potere, potrebbero venderci come schiavi se non ci fossero leggine che lo impediscono, ma prima o poi ...
Ps, la cosa che mi stupisce e' il prof abbia il coraggio di proclamare che questo meccanismo i popoli non se lo sono sognato, lo hanno subito dalle manifestazioni (basta niente per passare per terroristi e finire piombati con proclami successivi, lo avevamo detto che erano sovversivi) alle guerre in Irak o in altri paesi con armi di distruzione di massa inesistenti. Le guerre contro il terrorismo hanno riempito tasche gia gonfie, mostrato personaggi improbabili con boccette di farina come antrace e legittimato i Potenti e i loro poteri con regressione di diritti che hanno spazzato via l'habeas corpus e altre quisquilie giuridiche.
Mai sottovalutare, please