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quodlibet

Dove siamo?

di Giorgio Agamben

All’inferno. Ogni discorso che non parta da questa consapevolezza è semplicemente privo di fondamento. I gironi in cui ci troviamo non sono disposti verticalmente, ma disseminati nel mondo. Ovunque gli uomini si associano, producono inferno. I gironi e le bolge sono dappertutto intorno a noi, che riconosciamo, come nei caprichos di Goya, i mostri e i diavoli che li governano.

Cosa possiamo fare in quest’inferno? Non tanto o non solo, come diceva Italo, custodire una parcella di bene, quello che nell’inferno non è inferno. Poiché è stata anch’essa, tutta o in parte, contaminata – in ogni caso no te escaparas. Piuttosto fermati, taci, osserva, e, al giusto momento, parla, spezza la cortina di menzogne su cui riposa l’inferno. Perché lo stesso inferno è una menzogna, la menzogna delle menzogne che impedisce il varco al non inferno, al lietamente, semplicemente, anarchicamente esistente. Al mai stato che l’inferno ogni volta ricopre col suo stato, come se non ci fosse altra possibilità al di fuori delle bolge e i gironi in cui ti hanno già sempre necessariamente iscritto. Sii tu il punto, la soglia in cui lo stato viene meno, in cui sorgivamente sbuca il possibile, la sola vera realtà. Il pensiero non consiste nel realizzare il possibile, come i demoni ti invitano a fare, ma nel rendere possibile il reale, nel trovare una via di uscita dall’ineluttabilità dei fatti che l’ideologia dominante cerca di imporre in ogni ambito – e innanzitutto nella politica.

Mentre nell’infernale vocio intorno a te tutti cercano di realizzare diabolicamente, tecnicamente a qualsiasi costo il possibile, per te ogni stato, ogni cosa, ogni filo d’erba, se li percepisci nella loro verità, diventano nuovamente, silenziosamente, lucidamente possibili.

 

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Comments

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Jimmie
Sunday, 28 September 2025 23:42
Beh, insomma. ."..la stessa natura umana che è quella d'una scimmia assassina" ...anciamoci piano... il sottoscritto e molte ma mmolte persone conosciute attraverso gloi anni e le frontiere non mi sembra appartengano a tale cvategoria. jm portland, oregon -yourdailyshakespeare.com
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Giancarlo
Sunday, 28 September 2025 05:46
Quando Giorgio Agamben ci dedica i suoi scritti, dovremmo soltanto sederci, leggere con attenzione, poi rileggere un'altra volta, e un'altra ancora, e infine ringraziarlo...
Il piu grande filosofo ancora in vita. Forse l'ultimo. Il fatto che sia italiano dovrebbe essere un piccolo orgoglio per tutti noi, e invece pensatee che i suoi colleghi liberisti-globalisti lo misero in croce durante il covid per posizioni che alla lunga si sono rivelate cosi lungimiranti, e oggi sono costretti ad ignorarlo... del resto forse e' proprio da questo che si vede chi e' stato veramente un grande filosofo, sempre inattuale rispetto ai suoi contemporanei.
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Hermann
Saturday, 27 September 2025 20:24
Per il resto tutto bene ....mi auguro
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Lorenzo
Saturday, 27 September 2025 15:28
"Piuttosto fermati, taci, osserva, e, al giusto momento, parla, spezza la cortina di menzogne su cui riposa l’inferno. Perché lo stesso inferno è una menzogna, la menzogna delle menzogne che impedisce il varco al non inferno, al lietamente, semplicemente, anarchicamente esistente."

La cortina di menzogne di cui parlate è quella che tiene assieme la società organizzata, innestandosi sugl'istinti gregari delle scimmie glabre.

Ciò che non vi piace non sono le menzogne, a cui ricorrete tranquillamente appena vi fa comodo, ma la stessa natura umana che è quella d'una scimmia assassina (Audrey), un animale da preda che porta iscritto nei suoi geni l'istinto alla violenza e alla sopraffazione.

Ma siccome la natura umana non si può criticare perché questo vi priverebbe d'un soggetto emancipativo, transitate marxianamente la vostra percezione infera sull'edificio civilizzatorio, nella speranza che sotto sotto ci stia un buon selvaggio portato ad affratellarsi col proprio simile.

Spezzare il sistema di menzogne senza sostituirlo con un altro speculare significherebbe aprire la strada al "semplicemente, anarchicamente esistente", cioè alla (pochissimo lieta) regressione delle scimmie sugli alberi da cui sono scese milioni di anni or sono (dov'esse continuerebbero a scannarsi e ad opprimersi reciprocamente, solo in forme più rudimentali).
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Jimmie
Sunday, 28 September 2025 23:42
Quoting Lorenzo:
"Piuttosto fermati, taci, osserva, e, al giusto momento, parla, spezza la cortina di menzogne su cui riposa l’inferno. Perché lo stesso inferno è una menzogna, la menzogna delle menzogne che impedisce il varco al non inferno, al lietamente, semplicemente, anarchicamente esistente."

La cortina di menzogne di cui parlate è quella che tiene assieme la società organizzata, innestandosi sugl'istinti gregari delle scimmie glabre.

Ciò che non vi piace non sono le menzogne, a cui ricorrete tranquillamente appena vi fa comodo, ma la stessa natura umana che è quella d'una scimmia assassina (Audrey), un animale da preda che porta iscritto nei suoi geni l'istinto alla violenza e alla sopraffazione.

Ma siccome la natura umana non si può criticare perché questo vi priverebbe d'un soggetto emancipativo, transitate marxianamente la vostra percezione infera sull'edificio civilizzatorio, nella speranza che sotto sotto ci stia un buon selvaggio portato ad affratellarsi col proprio simile.

Spezzare il sistema di menzogne senza sostituirlo con un altro speculare significherebbe aprire la strada al "semplicemente, anarchicamente esistente", cioè alla (pochissimo lieta) regressione delle scimmie sugli alberi da cui sono scese milioni di anni or sono (dov'esse continuerebbero a scannarsi e ad opprimersi reciprocamente, solo in forme più rudimentali).

Beh, insomma. ."..la stessa natura umana che è quella d'una scimmia assassina" ...anciamoci piano... il sottoscritto e molte ma mmolte persone conosciute attraverso gloi anni e le frontiere non mi sembra appartengano a tale cvategoria. jm portland, oregon -yourdailyshakespeare.com
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Hermann
Saturday, 27 September 2025 15:10
“Piuttosto fermati, taci, osserva, e, al giusto momento, parla, spezza la cortina di menzogne su cui riposa l’inferno. Perché lo stesso inferno è una menzogna, la menzogna delle menzogne che impedisce il varco al non inferno, al lietamente, semplicemente, anarchicamente esistente. “….
Bellissimo
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Adriano
Saturday, 27 September 2025 15:09
"Ovunque gli uomini si associano, producono inferno".
Arrivato quì, Agamben dovrebbe ritirarsi dal pensare per il bene suo e del genere umano.
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