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micromega

I poteri del Presidente

di Paolo Flores d’Arcais

Quirinale MattarellaL’articolo 92 della Costituzione garantisce al Presidente della Repubblica la possibilità di rifiutare la nomina di un ministro proposto dal Presidente del Consiglio incaricato. Ma il margine di discrezionalità di cui può avvalersi il Presidente della Repubblica è stabilito con precisione dagli articoli 54 e 95.

Quest’ultimo stabilisce che chiunque sia nominato ad una carica pubblica deve adempiere il suo mandato con disciplina ed onore. Il Presidente della Repubblica può perciò obiettare alla nomina di un ministro che gli sia stata proposta dal Presidente incaricato se rileva nei comportamenti passati del candidato qualcosa che confligge con l’onorabilità. Nessun rilievo del genere è stato avanzato dal Presidente della Repubblica nei confronti del professor Savona.

Quanto alla disciplina il titolare della unità dell’indirizzo politico del Governo è solo il Presidente del Consiglio come inderogabilmente stabilito dall’articolo 54. Esula perciò dai poteri del Presidente della Repubblica sindacare sulle opinioni politiche dei candidati ai singoli ministeri. Nel caso del professor Savona il presidente Mattarella ha invece fatto esplicito riferimento alle opinioni di Savona riguardanti la possibilità di fuoriuscita dall’euro.

Senza entrare nel merito di dettagli non secondari per cui la fuoriuscita dall’euro viene ventilata dal professor Savona quale piano B per le trattative da svolgere con le istituzioni europee il cui obiettivo primario resta quello di modificare, restando nell’euro, le regole valide per tutti i paesi membri, sembra evidente che una eventuale scelta di uscire dall’euro attenga alle scelte politiche di governo e non sia in conflitto con la Costituzione, che ha bensì recepito l’obbligo di pareggio di bilancio ma solo nell’ambito dell’adesione all’euro, adesione che non può configurarsi fur ewig, poiché la sovranità di cui all’articolo 1 ne risulterebbe minata.

Ogni ragionamento e discussione sul conflitto istituzionale che si è aperto deve perciò per onestà intellettuale assumere questi dati.

Comments

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Mario Galati
Tuesday, 29 May 2018 21:45
Mi sembra confermato quanto ho detto. La logica bipolare è stata introiettata al punto da eliminare ogni autonomia. O con Mattarella o con la destra grillin-leghista. Se lo schierarsi dall'una o dall'altra parte della barricata è corretta dinanzi alle grandi forze, tendenze e scelte storiche, dinanzi alle questioni di schieramento in un sistema politico formale e contingente è atteggiamento subalterno.
Sinistra imperiale liberal liberista lega e 5S sono tutti parte dello schieramento capitalistico. Sono entrambi dalla stessa parte della barricata rispetto a noi. L'automatismo ipotizzato non funziona. Noi possiamo denunciare sia l'assassinio che l'assassino.
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Francesco
Tuesday, 29 May 2018 16:38
La critica alla sua risposta nel 1° commento si basava sul fatto che il suo attacco al P.d.R. arrivava in un momento in cui le tesi erano due e la contrapposizione era fortissima. Il tempo e la contestualizzazione è tutto. Mi spiego meglio: è vero che in linea di principio non uccidere è giusto, ma oggi non è che uno critica i partigiani perchè in guerra uccidevano i nazisti. E non è che durante la guerra ci si poteva affidare al Non Uccidere perchè era giusto. Si doveva pur fare qualcosa per fermarli! Mi scuso per l'esempio forse esagerato, ma è evidentemente un paradosso e mi serve per dire che quando le contrapposizioni sono forti, andare contro una parte, schiera, seppur contro la volontà di chi professa la propria idea, con l'altra parte. E' ed era giusto non uccidere, ma non avrei mai denunciato un partigiano ai nazisti se lo avessi visto uccidere un nazista. Eppure quanto sarebbe stato bello dire "che bravo cittadino che sono, ho denunciato un assassino"
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Mario Galati
Tuesday, 29 May 2018 15:31
In una discussione non è onesto cambiare le carte in tavola. Il primo commento di Francesco ipotizzava un appoggio a lega e 5S da parte di chi, a prescindere dal giudizio politico su Lega e 5S, critica il comportamento del Quirinale, considerandolo un comportamento non di sinistra. Ergo, sarebbe di sinistra chi non critica e tace sulla dittatura dei mercati capitalistici che sta dietro al comportamento del Quirinale.
Questa è la cosa limpida come il sole. Gli altri suoi commenti sono semplici svicolamenti dalle consegue che questo suo chiaro giudizio comporta.
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Francesco
Tuesday, 29 May 2018 14:40
"Denunciare il colpo di stato della grande borghesia non significa dare l'appoggio alla piccola borghesia.
Anche perchè il colpo di stato può coinvolgere eventuali spazi democratici per i lavoratori." A parte l'abuso del termine Colpo di Stato, sono perfettamente d'accordo, sottoscrivo parola per parola, così come, parallelamente, non è che non sottolineando il grave errore del P.d.R., significhi dare l'appoggio alla grande borghesia. In certi momenti, opportunità e serietà dovrebbero prevalere sul fare certi commenti che ci lavano la coscienza, che ci fanno sentire nel giusto ma che rischiano di fomentare gli animi degli imbecilli.
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Francesco
Tuesday, 29 May 2018 14:31
"Nello scontro tra due destre qualcuno ritiene legittimo parteggiare per quella "decorosa" e "presentabile", che spesso si autodefinisce sinistra" qualcun altro invece per quella becera, populista e scomposta che invece dice di essere ne destra ne sinistra.
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Mario Galati
Monday, 28 May 2018 20:53
Stare con " i due gruppi più eversivi,pericolosi e di destra..." significa stare con la piccola borghesia. Stare dalla parte di Mattarella, del PD e sinistra imperiale complementare significa stare dalla parte della grande borghesia transnazionale.
E' bello, gratificante e profondamente autoassolutorio pensare di essere a sinistra e contemporaneamente dare l'appoggio a questa frazione della borghesia.
Denunciare il colpo di stato della grande borghesia non significa dare l'appoggio alla piccola borghesia.
Anche perchè il colpo di stato può coinvolgere eventuali spazi democratici per i lavoratori.
Quanto all'essere a destra, se si prescinde da una definizione puramente nominalistica e geometrica, le forze dietro a Mattarella non hanno molto da imparare.
Ma vedo che tutt'oggi lo spauracchio della destra funziona e riesce a comprimere qualsiasi spazio per l'autonomia di pensiero e politica di certa sinistra.
Nello scontro tra due destre qualcuno ritiene legittimo parteggiare per quella "decorosa" e "presentabile", che spesso si autodefinisce sinistra.
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Francesco
Monday, 28 May 2018 18:26
E' bello, gratificante e profondamente autoassolutorio pensare di essere a sinistra e contemporaneamente dare l'appoggio ai due gruppi più eversivi, pericolosi e di destra che l'italia del dopoguerra abbia mai visto.
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Mario Galati
Monday, 28 May 2018 08:40
Non solo il presidente della repubblica ha violato la costituzione per aver rifiutato indebitamente, con motivazioni politiche (il pretesto del valore costituzionale della tutela del risparmio è del tutto risibile, soprattutto con riguardo alla scelta dei mezzi per attuarla e al bilanciamento con gli altri valori costituzionali in gioco. Scelte, queste, tutte politiche), la nomina di un ministro; ma, cosa non sottolineata da nessuno, per avere preteso di dettare lui il nome del ministro (Giorgetti al posto di Savona), venendo meno alla regola che la nomina avviene su proposta del presidente del consiglio incaricato. Se avesse mantenuto il riserbo sul suo "suggerimento", tale sarebbe rimasto. Invece, averlo sbandierato pubblicamente in una dichiarazione ufficiale lo tramuta in una proposta, ovvero, in una indebita travalicazione delle proprie prerogative e in una indebita usurpazione di prerogative del presidente del consiglio incaricato.
Che ci troviamo dinanzi ad un attentato alla costituzione e ad un atteggiamento da colpo di stato è chiaro come il sole.
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