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piccolenote

Ucraina. Contrordine: l'invasione russa non è più imminente

di Piccole Note

L’America non dirà più che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è “imminente“. Così la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki, spiegando che la precedente comunicazione era erronea.

C’è da restare basiti, non solo per la leggerezza con la quale Washington tratta una crisi che ha il potenziale di scatenare la terza guerra mondiale, ma anche per l’insostenibile leggerezza dei media, che per giorni hanno ripetuto come un mantra tale affermazione, senza porre e porsi domande su un’affermazione evidentemente infondata (vedi Piccolenote).

Al di là, la situazione attuale vede due conflittualità, uno evidente, tra Mosca e Occidente, e uno che attraversa l’Occidente stesso, dove alcuni ambiti spingono per un confronto duro, a rischio guerra (ripresa della guerra del Donbass per esser chiari e non altro) e altri che invece stanno tentando convergenze.

Tale ultimo ambito vede in prima fila alcuni Paesi europei, che contano nulla però possono far da sponda all’amministrazione Biden, che sta tentando davvero un dialogo con la Russia.

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kelebek3

Co-spiratori!

di Miguel Martinez

A cogliere il senso profondo dell’orrore che viviamo, e l’unica via – forse – di uscita, ci potevano essere solo dei francesi. Proprio perché la Francia è molto più avanti di noi nelle tenebre…

Alcuni amici co-spiratori, cioè che respirano assieme, mi indicano uno strano sito, quello dei testardi.

Il cui comunismo non ha nulla a che vedere con i demoniaci leviatani del Novecento.

Quell’altro comunismo, che non è di “sinistra”, una storia antichissima di persone che scambiano, condividono e non obbediscono.

Gli autori sono gente anonima, che le voci dicono provengano dal Comitato Invisibile, ma forse la voce è falsa, come in tutte le cospirazioni.

Ascoltiamo, prima che il nemico si impossessi per sempre anche delle nostre menti.

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Viviamo in uno dei tempi più oppressivi, lo sappiamo tutti.

Siamo sotto il regno assoluto del capitalismo e di tutte le sue devastazioni, ovviamente, sotto il regno assoluto della democrazia e del suo totalitarismo, ovviamente , sotto il regno assoluto degli strumenti e delle tecniche di propaganda, ovviamente , sotto il regno assoluto di sempre più dispositivi di controllo, ovviamente.

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pianocontromercato

La forza dell'economia cinese

di Pasquale Cicalese

Vi sottopongo un articolo uscito oggi su People’s Daily, che riprende l’agenzia Xinhua. E’ molto chiaro, obiettivo, alcune volte celebrativo, ma dà l’idea della forza dell’economia cinese. In particolare, l’articolo accusa le banche centrali occidentali di aver provocato inflazione a livello mondiale, mentre la Cina ha fatto esattamente l’opposto. Già nel mio libro Piano contro mercato scrivevo dello scontro tra “asset inflation” occidentale e “lotta di barricata” cinese, condotta dalla Banca Centrale cinese. I risultati, a distanza di 20 anni li potete vedere voi. L’inflazione sta falcidiando in occidente stipendi, salari e risparmi, frenando l’economia. Questo perché migliaia di miliardi sono stati immessi, o meglio, regalati, al sistema, vale a dire a speculatori che hanno speculato sulle materie prime energetiche, industriali e agricole. L’Occidente si guardi allo specchio, prima di giudicare. Per il resto, buona lettura.

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Di Hu Wenjia, Fang Dong, Zhang Yizhi, Liu Yinglun (Xinhua) 09:08, 02 febbraio 2022 PECHINO, 1 febbraio (Xinhua) – Seguendo la traiettoria della ripresa economica mondiale, la gente scoprirà che la resilienza della Cina è una forza indiscutibile.

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ilpungolorosso

Due anni dopo, la criminale volontà di non perseguire piani di tutela sanitaria è evidente

di SI Cobas

Il discorso di insediamento del Mattarella-bis è stato un concentrato di ipocrisia specie nelle parti dedicate alla “dignità” e alla necessità di “assumere la lotta alle disuguaglianze e alle povertà come asse portante delle politiche pubbliche”. Questo testo del SI Cobas ne smonta la stomachevole retorica per quel che riguarda il “diritto”, il bisogno umano fondamentale di vivere in salute, violato su grande scala in questo biennio sia nei confronti dei contagiati dal Covid, che delle persone affette da altre patologie, anche molto gravi – se impossibilitati, come lo è la grande maggioranza dei lavoratori, a ricorrere alla sanità privata. Due anni fa si poteva invocare come ipotetica scusante l’impreparazione; ora, passati due anni, risalta in tutta la sua evidenza la volontà criminale di “non perseguire piani di tutela sanitaria”. Sbarazzarsi di un po’ di popolazione malata alleggerirà la spesa statale e ridurrà la quota di forza-lavoro eccedente da rivoluzione industriale (e dei servizi) 4.0. A meno che, a meno che…

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ANCORA CHIUSURE DELLE SALE OPERATORIE

(Come passare dalla prima alla quinta ondata senza spendere un soldo)

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comedonchisciotte.org

Il tavolo dalle gambe storte. Prospettive del dissenso

di Guido Cappelli*

La mancata elezione di Mario Draghi alla Presidenza della Repubblica rappresenta senza dubbio una (relativa) battuta d’arresto nel percorso che in Italia porta al dissolvimento per le vie di fatto della democrazia parlamentare e all’instaurazione di un presidenzialismo “muscolare”. L’attuale situazione di stallo non fa che differire il problema di fondo, quello di una classe politica in gran misura asservita alle logiche delle oligarchie cosmopolitiche occidentali, di cui, più a torto che a ragione, si sente parte, voltando ancora una volta le spalle al popolo italiano, semplicemente perché nel popolo italiano non crede. È già accaduto, non una ma diverse volte nel corso dei secoli: fin dalla discesa di Carlo VIII di Francia, più di cinquecento anni fa, le élite italiane sono state abituate a diffidare dei propri popoli, a guardare piuttosto ai loro “pari” al di là delle Alpi, a cercare l’alleanza dinastica, le componenda, il compromesso al ribasso, l’accordo sottobanco, alle spalle di una cittadinanza che temono e che disprezzano. È uno dei tanti vizi italici. Secoli di sottomissione e di assenza di sovranità li hanno abituati a una slealtà strutturale verso il proprio Paese, cui fanno da precario contrappeso poche, ancorché decisive, fiammate di vitalità democratica e popolare. Francia o Spagna purché se magna. È con gli eredi di queste élite cortigiane e infingarde che abbiamo a che fare ora.

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theunconditional

Ultime dal Draghistan

di Thomas Fazi

Anche quest’oggi è arrivato il momento di fare il punto su quello che succede nella galassia Covid. La notizia del giorno, per quanto mi riguarda, è l’estensione dell’obbligo vaccinale surrettizio (cioè de facto anche se non de jure) ai bambini dai 5 anni in su attraverso lo strumento più infame di tutti, e quindi quello preferito da questo governo: il ricatto e la discriminazione, per di più esercitati nei confronti di bambini piccolissimi (e dei loro genitori ovviamente).

Nel nuovo decreto Covid, infatti, si prevede che già dalla primaria, in caso di positivi in classe, andranno in DAD solo i bambini non vaccinati. È evidente che questo costringerà moltissimi genitori, che magari avrebbero legittimamente e liberamente scelto di fare diversamente, a vaccinare i propri figli, sia per evidenti ragioni logistiche ed economiche che per la tutela della salute mentale dei bambini.

Questo si accompagna a una comunicazione sempre più terroristica sul fatto che adesso il Covid colpirebbe soprattutto i bambini, che i ricoveri di bambini positivi al Covid sarebbero saliti alle stelle ecc.

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comidad

L’autonomia differenziata e l'incognita del superpresidenzialismo

di comidad

Poche idee sono più radicate, e più infondate, della rappresentanza politica degli interessi sociali. La Lega è senza dubbio il caso più manifesto di questa infondatezza, dato che nei suoi comportamenti politici si può riscontrare un totale scollamento dagli interessi della sua base elettorale, cioè il ceto medio delle piccole e medie imprese e dei piccoli proprietari fondiari. Un anno fa l’ingresso della Lega nel governo Draghi ha offerto copertura ad una serie di iniziative come l’indebitamento col Recovery Fund, l’istituzione del Green Pass e la revisione delle stime catastali, misure che nel loro complesso comportano una limitazione della libertà economica della piccola impresa ed, in prospettiva, un aumento dei carichi fiscali. Nei giorni scorsi la Lega ha partecipato, con Forza Italia, alla rielezione del presidente Mattarella, cioè proprio di colui che un anno fa aveva impedito col pretesto Covid quelle elezioni anticipate che avrebbero consentito al centro-destra di andare al governo. In effetti l’ingerenza di Mattarella si era esercitata già prima, poiché sarebbe bastato appena ventilare l’ipotesi costituzionale dello scioglimento delle Camere per far sì che la crisi del governo Conte bis rientrasse, dato che la maggioranza dei parlamentari sa che con questa legislatura la sua carriera si chiude.

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blackblog

Anselm Jappe, Sotto il sole nero del capitale

di Olivier Bélanger-Duchesneau

Anselm Jappe: Sous le soleil noir du capital. Chroniques d'une ère de ténèbres, Albi, Crise & Critique, coll. "Palim psao", 2021, 457 p.

L'ultima raccolta di articoli del teorico critico Anselm Jappe, dal titolo "Sous le soleil noir du capital", riunisce un certo numero di testi scritti dall'autore negli ultimi dieci anni che sono stati pubblicati su varie riviste. In questa antologia, Jappe assolve un importante compito critico, che egli sta portando avanti fin dall'inizio degli anni '90: quello di partecipare allo sviluppo di «una vera e propria critica del capitalismo», che sia «necessariamente una critica tanto del capitale quanto del lavoro» (p. 9). E infatti, questo libro si inscrive nell'orizzonte teorico della «critica del valore» (Wertkritik, in tedesco), una corrente anticapitalista di ispirazione marxiana (e non "marxista") di cui oggi Jappe è il principale rappresentante nel mondo di lingua francese. Il libro si articola in due parti: la prima, interamente riservata alla teoria del capitalismo, che costituisce il progetto intellettuale della Wertkritik, mentre la seconda comprende una serie di articoli che si concentrano su dei temi particolari, siano essi legati all'attualità (movimenti sociali, violenza della polizia, bioetica, ecc.) o di natura più teorica (romanticismo rivoluzionario, progressismo, critica e recensioni di autori).

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sinistra

A fianco dei camionisti canadesi contro i governi del capitale!

di Assemblea Militante

L’Assemblea Militante solidarizza pienamente con la lotta dei camionisti canadesi e della popolazione che si sta unendo attorno ad essi per realizzare gli obiettivi, che non sono “corporativi”, ma di liberazione dell’intera società dall’obbligo vaccinale e dal sistema di controllo/discriminazione instaurato dal governo. La nostra solidarietà non è in alcun modo condizionata dai palesi tentativi di strumentalizzazione politica manifestati da compagini sovraniste e reazionarie e che nulla hanno a che vedere con le dinamiche di classe e con gli obiettivi più autentici espressi dalla lotta.

L’Assemblea Militante ritiene che l’azione di forza, cioè il pronunciamento di massa e di piazza contro i dispositivi statali di gestione della “crisi pandemica”, falsamente motivati e presentati come volti alla tutela della salute pubblica e dell’interesse sociale della collettività, sia la vera medicina, intanto per tutelare la salute e l’incolumità individuale e collettiva dalle sperimentazioni vax imposte attraverso i più subdoli ricatti (dagli esiti ignoti in quanto sperimentazioni), e poi per sbarrare la strada al tipo di società che il potere del capitale intende altrettanto imporre: società-galera di uomini controllati e tracciati in ogni istante e in ogni loro movimento, sul posto di lavoro e fuori; uomini trasformati in QR code.

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piccolenote

Soros: Xi Jinping è finito.... Profezia o minaccia a vuoto?

di Piccole Note

George Soros sfida apertamente Xi Jinping, annunciando che ormai la sua fine è prossima. Lo speculatore che si diverte a giocare con la geopolitica, intervenendo all’Hoover Institution, ha esordito annunciando che il “2022 sarà un anno critico nella storia del mondo”.

Dopo aver accennato alle diverse scadenze importanti dell’anno (elezioni etc) ha spiegato che Xi ormai è finito. Diverse le criticità che porteranno alla scomparsa dell’imperatore d’Oriente.

Prima, fra queste, il malcontento degli oligarchi cinesi (ci permettiamo chiamarli così) arricchitisi con la leadership di Deng Xiao Ping, il quale, constatando che il suo Paese era uscito incenerito dalla rivoluzione culturale, aveva aperto sia alle società estere che a una certa privatizzazione interna, dando vita al miracolo economico cinese.

Ora Xi gli ha dichiarato guerra (un po’ quel che è successo in Russia con Putin), nello sforzo di riportare quelle imprese sotto il controllo privato. Da qui la resistenza contro l’attuale leader che si riverbera anche nel Partito comunista cinese.

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sinistra

La storia in vendita

di Salvatore Bravo

Il comunicato con il quale le Brigate Rosse rivendicarono nel 1978 il sequestro del presidente della Dc, Aldo Moro, è all’incanto in una asta online. Lo si trova sul sito web della Bertolani Fine Art, lotto 43, che ha messo all’incanto il volantino. La storia della Repubblica è in vendita. La memoria è cancellata, le sue testimonianze sono all’asta, per cui gradualmente il patrimonio pubblico è mercificato ed oltraggiato dal nuovo totalitarismo oligarchico e neofeudale. La storia con le sue testimonianze ha il compito di elevare verso ideali che muovono i popoli alla speranza e alla prassi. Senza storia, non vi è popolo, non vi è comunità, ma solo mercato in cui soccombono i più deboli. Ci si muove all’interno di tale logica, si vuole insegnare alle nuove generazioni che il passato è solo un mezzo per fare PIL. La storia è diventata il nuovo mercato del capitalismo assoluto, l’Italia è il luogo geografico ideale dove sperimentare la nuova frontiera. La presenza di un patrimonio storico ed artistico diffuso la rende appetibile ai nuovi investitori disponibili a comprarsi la storia patria per renderla plusvalore con la complicità delle classi dirigenti al potere.

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teleborsa

Terzo Shock Energetico per l'Europa?

Dalla Carbon Tax alla Carbon Inflation

di Guido Salerno Aletta

Mentre tanti governi pensavano di penalizzare i consumi di energie di origine fossile, finanziando con la Carbon Tax gli investimenti in energie rinnovabili, la Carbon Inflation sta aumentando i proventi dei Paesi produttori di energie fossili mettendo l'Europa in difficoltà: era già successo nel 1973 e poi nel 1980.

Paradosso nel paradosso, per ridurre le bollette dei consumatori, in questi giorni il governo italiano sta cercano di plafonare gli enormi profitti incassati dai produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili che incassano il prezzo marginale, stratosferico, che dipende dal gas contrattato sul mercato spot.

In pratica, per abbassare le tariffe elettriche e del gas, non solo si impiegano i proventi fiscali che derivano dalle aste di aggiudicazione dei diritti di emissione della CO2, ma si spostano tutte le risorse fiscali a favore dei venditori di gas: una beffa.

Non è roba di altri tempi, di un passato remoto da leggere sui libri di Storia: il prezzo e l'approvvigionamento di energia, petrolio e gas, sono un fattore di scontro economico e geopolitico.

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gocciaagoccia

EMA non raccomanda la dose booster nei bambini e adolescenti sani, l'Italia invece la richiede per rinnovare il certificato verde

di Epicoco Silvia*

Riceviamo e volentieri pubblichiamo ricordando che non solo resta a scuola la distinzione tra vaccinati e non vaccinati ma è tra vaccinati e vaccinati da più di 120 giorni. Il green pass non vale nemmeno 6 mesi. Quindi se il ragazzo non ha fatto la terza dose dopo 120 giorni va in quarantena come i non vaccinati

In virtù del Decreto-legge n. 221/2021 entrato in vigore il 25 dicembre scorso, dal primo febbraio 2022 la validità del certificato verde viene ridotta da 9 a 6 mesi. Il Ministero della Salute sta comunicando a chi ha il certificato in scadenza, la nuova durata dello stesso e la necessità della terza dose (booster) di vaccino anti-Covid per l’ulteriore proroga.

Come genitore, prima di valutare se fare somministrare la terza dose ai miei figli, ho cercato informazioni e dati relativi all’uso della dose booster nella fascia di età dei minori. Ho consultato il database che contiene informazioni dettagliate su tutti gli studi clinici (ClinicalTrials.gov) senza però trovare alcuno studio specifico condotto sui minori in merito alla dose addizionale.

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sfero

Pillole di psicologia del potere

di Andrea Zhok

Premessa: la dinamica descritta qui sotto è una dinamica “intelligente”, ma questo non significa che sia anche una dinamica “pianificata”. Come la biologia, la sociologia e l’economia in varie forme ci insegnano, esistono dinamiche di comportamento individuale e collettivo che presentano una logica interna ferrea, senza che questa logica sia stata meditata o pianificata da alcuna mente particolare. Questa premessa serve a chiarire in anticipo che non bisogna pensare a strateghi sottilissimi (per quanto non possano essere esclusi) di fronte a dinamiche di potere intelligenti ed efficaci: le circostanze e l’istinto possono generare questi effetti anche senza un piano a monte.

Ora, l’esercizio del potere consente sempre di creare forme di dipendenza psicologica nei sottoposti, dipendenza tanto più forte quanto più il potere è esercitato in forme arbitrarie. Questo processo è visibile sul piano psicologico nella cosiddetta “sindrome di Stoccolma” e nelle tecniche del cosiddetto “lavaggio del cervello”, tutte radicate in una dinamica iniziale di assoggettamento.

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nicomaccentelli

Col senno di poi…

di Nico Maccentelli

Col senno di poi mi chiedo oggi in che razza di sinistra comunista sono stato. Mi ricordo, ed erano solo sei mesi fa, come per le comunali della mia città questa sinistra è riuscita a fare due liste copia carbone. Esattamente uguali ovviamente per il cittadino comune che non può conoscere le “differenze”.

Una sinistra comunista che non ha saputo vedere il passaggio bio-fascista, il vero fascismo che sta avanzando con la tecnologia del controllo, l’intelligenza artificiale, come le società liberali si stiano trasformando un nuovo medio evo fatto di servi della gleba greenpassati, che possono o non possono fare e avere diritti in base al comportamento.

Una sinistra comunista che cerca nella Cina le misere spoglie di un socialismo novecentesco che fu. Lo cerca in un grande sistema di burocrati e nuovi padroni che ha ideato per primo il sistema di controllo sulle persone e la società ideando il credito sociale.

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lantidiplomatico

Ma quale "novità"! cara Repubblica, sulla strage di Brescia bastava leggere Pasolini

di Francesco Guadagni

Qualche giorno fa, il quotidiano 'La Repubblica', ci ha informato di una nuova inchiesta della procura di Brescia, nella quale si ipotizza il coinvolgimento del Comando NATO di Verona nella Strage di Piazza della Loggia avvenuta il 28 maggio del 1974 al termine di una manifestazione contro il terrorismo neofascista. Nell'attentato, attuato con una bomba nascosta in un cestino dei rifiuti, morirono 8 persone. Altre 102 rimasero ferite.

Il quotidiano Elkann-Agnelli, nel voler informarci della novità dell'indagine, quasi ci ammonisce per prepararci ad una grande novità, che mai avremmo potuto immaginare, al punto da poter sconvolgere le nostre esistenze: "la nuova inchiesta sulla strage neofascista di Brescia porta lì dove nessuno poteva immaginare. Il comando Nato di Verona".

Avete letto bene, secondo 'Repubblica' nessuno finora aveva immaginato che la NATO, ovvero gli Stati Uniti d'America fossero in qualche modo responsabili di quella che è passata alla storia come la 'Strategia della tensione' che coinvolgeva politici, gruppi neofascisti, Servizi segreti deviati, e quelli esteri come la CIA, la Massoneria, personaggi importanti della vita economica italiana, per impedire l'avanzata del Partito Comunista italiano.

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federicodezzani

Olimpiadi, Ucraina, inflazione

di Federico Dezzani

Si avvicinano le olimpiadi invernali di Pechino ed è probabile che l’evento coincida con un nuovo round di destabilizzazione in Ucraina, tale da indurre Mosca ad un intervento militare più o meno diretto. Guastare i giochi olimpici cinesi è un obiettivo secondario: gli anglosassoni mirano a mettere la Germania con le spalle al muro e, generando un’onda inflattiva via choc energetico, a innescare quella stretta monetaria che destabilizzerà le piazza finanziarie mondiali

Due settimane di tensione

Era l’estate 2008: mentre l’attenzione mondiale era concentrata sui giochi olimpici di Pechino, intenta a celebrare la sua rinata potenza, nella lontana Georgia si consumava il primo grande intervento militare russo fuori dai confini nazionali dopo il crollo dell’URSS. In risposta alle provocazioni del presidente georgiano Mikheil Saakashvili (ora emigrato in Ucraina) e alla sua decisione di rompere unilateralmente gli accordi russo-georgiani stipulati negli anni ‘90, Mosca ordinava la fulminea occupazione dell’Ossezia del Sud e Abcasia, due “porte chiave” per l’accesso al Caucaso e quindi al Medio Oriente.

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pressenza

Non solo Amazzonia, in Brasile si va verso la decimazione dei contadini (come è già avvenuto in Europa e Usa)

di Antonio Lupo

Nato nella Milano industriale e operaia del dopoguerra, ho avuto la fortuna di incontrare negli ultimi 20 anni il mondo contadino, in America Latina, soprattutto in Brasile, e poi in Italia.

In Brasile ci sono andato 8 volte, ospite per lunghi periodi negli accampamenti e negli insediamenti del Movimento Sem Terra (MST) e partecipo all’appassionato lavoro del Comitato italiano Amigos MST, dalla sua nascita nel 2004.

Il lavoro di Amigos Italia non è un lavoro da tifosi, appoggiamo l’MST, che è una componente importante di Via Campesina Internazionale (un movimento mondiale di 200 milioni di piccoli contadini), collaboriamo con i movimenti contadini italiani, ma analizziamo e discutiamo anche tra di noi, come abbiamo fatto nel 2020 per l’elaborazione del documento “Per un mondo senza pandemie, una nuova relazione con il pianeta. Riforma agraria ecologica mondiale subito!http://www.comitatomst.it/2020/11/30/per-un-mondo-senza-pandemie-una-nuova-relazione-con-il-pianeta-riforma-agraria-ecologica-mondiale-subito/

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altrenotizie

Ucraina, l’ultima frontiera USA

di Fabrizio Casari

La costruzione ad hoc della crisi ucraina prosegue incessante. Indifferenti al lavoro di mediazione della Francia, presidente di turno della UE, ed ai colloqui in corso tra i Paesi coinvolti sin dal 2014 nel reset dell’area, gli USA alzano la tensione oltre i livelli di guardia. Un atteggiamento provocatorio denunciato persino dal Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha invitato l’Occidente a smetterla di alzare la tensione sulla pelle dell’Ucraina.

Gli Stati Uniti temono che dai colloqui del Gruppo di contatto emerga uno stop all’escalation e anche la verità dei fatti, ovvero che la Russia non ha mai pensato di invadere l’Ucraina e che la stessa Kiev ne sia perfettamente conscia, come ha tentato di dire sin dall’inizio. L’intera narrazione di questa crisi, del resto, viaggia su un rovesciamento completo della realtà: si racconta una inesistente invasione dell’Ucraina, mentre è vero il contrario: Mosca mobilita il suo esercito in chiave difensiva di fronte all’ammassamento di militari, rampe missilistiche, navi, aerei da combattimento e droni della NATO alle porte di casa, fino a tutto il Mar Nero.

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lantidiplomatico

Come rendere attraente un'attività intrinsecamente noiosa?

di Leo Essen

Nei Corsi Avanzati delle più prestigiose Business School questa domanda impegna i migliori cervelli.

Ayelet Fishbach, ricercatrice alla Prestigiosa Booth School of Business dell’University of Chicago, esperta di Psicologia sociale, Motivazione del processo decisionale, Management e Comportamento dei consumatori, in un recente studio ha censito tre modi o strategie per rendere un'attività noiosa o faticosa più intrinsecamente motivante (chicagobooth.edu).

Innanzitutto, scrive, c’è la strategia "make-it-fun" - rendi divertente l'attività. Bisogna associare all’attività incentivi immediati – mini-obiettivi. Quando la persona raggiunge l’obiettivo, il regolatore (che di solito è una macchina) eroga un token o un cookie (un biscottino). In questo modo, scrive Fishbach, l’attenzione della persona viene deviata dall’attività vera e propria verso la gratificazione (il biscottino). Il fine diventa la gratificazione, mentre l’attività vera e propria diventa il mezzo per realizzarla.

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contropiano2

La sovranità è dei mercati, mettetevelo in testa

di Francesco Piccioni

Dedicato a quei compagni che continuano a ragionare di politica secondo gli input provenienti dai talk show o dagli editoriali di regime.

Ossia agli “intossicati” di pettegolezzi, dichiarazioni, battute, retroscena (un genere giornalistico tutto italiota), “indiscrezioni” rilasciate da portaborse o segretari di partito. E che perciò, sommersi da informazione-spazzatura priva di un qualsiasi disegno razionale si ritrovano a castellare a loro volta “intorno ai nomi” invece che intorno agli interessi sociali in campo.

Dimentichi, insomma, della prima lezione dei nostri maestri: “Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza.

Condannati a non capirci nulla o addirittura a fare il tifo per questo o quel “nome” buttato lì nel calderone. Indimenticabili alcuni “marxisti per caso” che hanno tifato per il capo dei servizi segreti (quelli italiani! Quelli di Piazza Fontana e della stazione di Bologna!) “in quanto donna”. Come se per piazzare una bomba fosse indispensabile una specificità di genere…

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paroleecose2

Romanticismo reazionario. La verità di Houellebecq

di Pierluigi Pellini

Questa recensione è uscita, con qualche taglio, su «Alias», domenica 23 gennaio. Nei prossimi giorni, per moltiplicare i punti di vista e alimentare la discussione sull’ultimo libro di Houellebecq, pubblicheremo anche la recensione di Annientare scritta per noi da Gilda Policastro

Titolo incendiario, sostanza pompier. Se voleva stupire, con il suo ultimo romanzo (Annientare, nella traduzione, scorrevole ma non sempre precisa, di Milena Zemira Ciccimarra, per La Nave di Teseo: pp. 752, euro 23), Michel Houellebecq c’è riuscito: pochissimo sesso, quasi nessuna provocazione politica; molto amore coniugale, molti buoni sentimenti. Soprattutto, pochissime idee: è un romanzo-romanzo, perfino ‘di genere’; non un romanzo a tesi, come i suoi libri più interessanti. Che manchino i consueti rigurgiti razzisti e islamofobi, o che il primo «pompino», peraltro interrotto, arrivi dopo più di quattrocento pagine, potrebbe essere una buona notizia. In realtà, svestiti i panni che più gli sono consoni, quelli dell’erotomane profeta reazionario, Houellebecq annienta il suo fascino ambivalente, rivelandosi scrittore mediocre e noioso.

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pierluigifaganfacebook

Focherello

di Pierluigi Fagan

È indetta per oggi una manifestazione nazionale degli studenti liceali. Presto per dire se sarà o meno un vero e proprio “movimento” a cui i giornali hanno dato già dato nome: la Lupa. I temi non mancano.

La scintilla è stato il ragazzo morto durante uno stage aziendale previsto dalle politiche di alternanza studio-lavoro inaugurato nel 2015 e proprio l’assetto studio-lavoro è finito sotto accusa come se destinazione strategica di fondo dell’istruzione fosse formare alla società di mercato e non alla società nel suo ben più ampio complesso. Viepiù oggi visto che la società che già di sua natura è un sistema complesso, si trova e sempre più si troverà a doversi adattare ad un inedito mondo complesso.

Ciò produce, tra l’altro, una precoce divisione classista tra licei professionali della periferia o dei piccoli centri ed i programmi più di cultura generale per i giovani dei quartieri del centro delle città medio-grandi.

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volerelaluna

Il bis di Mattarella e il commissariamento della democrazia

di Tomaso Montanari

La cosa peggiore del triste reality in cui gli italiani hanno visto consumarsi in diretta la loro democrazia parlamentare è l’inconfondibile sapore di falso.

La rielezione di Sergio Mattarella non è stata affatto un colpo di scena inaspettato, l’estremo atto di responsabilità di un anziano leader riluttante, una scelta dei parlamentari contro l’incapacità (questa, sì, autentica) dei loro capi: è stato l’esito obbligato, e largamente previsto, di un processo iniziato con l’eliminazione del secondo governo Conte, e con l’affidamento forzoso dell’Italia a Mario Draghi.

Era tutto ovvio fin dall’inizio. Io stesso (che non sono un addetto ai lavori né ho doti divinatorie) l’avevo scritto, su questo sito, il 3 marzo 2021: «Quella larghissima formula fino a ieri impensabile potrebbe essere la base per la rielezione dello stesso Mattarella al Quirinale: in un cortocircuito che avrebbe implicazioni inedite. Ancor più se questo secondo mandato, di cui si inizia a sentir parlare, avesse termine precoce: magari proprio per permettere l’ascesa di un successore (lo stesso Mario Draghi) che sarebbe così in qualche modo un erede designato, in una torsione dal sapore monarchico» (https://volerelaluna.it/controcanto/2021/03/03/e-possibile-criticare-mattarella/).

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ilsimplicissimus

Alternanza scuola-manganello

di Anna Lombroso

Proprio mentre si celebravano i riti di passaggio da quel che restava della democrazia a una monarchia, senza il peso del parlamento ormai dissolto e condannato a materializzarsi in occasioni speciali sempre più rarefatte, a Torino, Milano, Napoli la meglio gioventù, continuamente citata forse per rendere più gustoso il tradimento, veniva menata dalle forze dell’ordine nel silenzio delle autorità, della ministra competente, dei sindacati, della politica altrove impegnata.

E pure dei genitori, pare, ormai preda di mille paure, la più potente delle quali pare consista nel paventare le conseguenze di una uscita dalla legalità, con tutte le loro varianti, sanitarie, occupazionali, di carriera e dell’ostracismo da parte della maggioranza responsabile e dotata di senso civico.

Si capisce che è forte la preoccupazione che i figli siano esclusi dal consorzio civile e da una vita di relazioni, in verità sempre più relegata al contesto virtuale, tanto da aver fatto superare quella per i danni non ipotetici derivanti dalla vaccinazione nel breve e nel lungo periodo. E altrettanto pressante quanto quella di discolparsi delle accuse che pesano sul capo degli adulti, da anni incriminati di aver vissuto sopra i loro mezzi e di non aver garantito alle generazioni a venire beni e privilegi dei quali avrebbero goduto.

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kelebek3

Lessico del terrore

di Miguel Martinez

Cesare Sacchetti è un giornalista che ha scritto in passato per il Fatto Quotidiano e per Libero, ha un sito web, la Cruna dell’Ago, e un canale Telegram, dove ogni giorno scrive articoli di denuncia.

Non frequento i suoi media, perché, al di là della sua impostazione ideologica, percepisco una sensibilità lontanissima dalla mia: sembra perennemente arrabbiato, e tende a denunciare nemici individuali invece delle grandi tendenze sottostanti. E francamente ho il sospetto che non sorrida mai.

Ma son fatti suoi.

In questo periodo, nei media grandi e piccoli c’è tutto un sussurrio di pettegolezzi sui politici, provenienti da “fonti ben informate”.

Nel suo piccolo ci si è messo anche Cesare Sacchetti, con un post su Telegram, pubblicato il 24 gennaio alle 12:55, che inizia con le parole:

“Le voci che danno le condizioni di salute di Draghi in netto aggravamento sembrano confermate. Fonti vicine agli ambienti istituzionali riferiscono che la patologia di Draghi è piuttosto seria.”

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materialismostorico

La riflessione di Lucs su arte, dialettica e ideologia

di Sabato Danzilli

György Lukács, Arte e società, a cura di E. Alessandroni, Pgreco, Milano, 2020, pp. 468, Isbn 8868022923

In un’intervista autobiografica pubblicata postuma negli anni Ottanta, Lukács definisce il proprio come un Gelebtes Denken [Pensiero vissuto, Editori Riuniti, Roma 1983]. Che ogni pensiero sia in un certo senso “vissuto”, e in quanto tale mai soltanto individuale, non poteva certamente sfuggire all’autore dell’Ontologia dell’essere sociale. Il senso di quest’espressione sta nel carattere militante del pensiero lukacsiano, che ha attraversato le vicende storiche del movimento comunista nel Novecento. È pensiero militante quello di Lukács anche, e forse a maggior ragione, quando non si occupa direttamente di problemi politici, come nel caso dei testi raccolti in questa antologia, Arte e società, uscita per la prima volta nel 1967 e ora resa di nuovo disponibile grazie a Pgreco, arricchita da un lungo saggio introduttivo di Emiliano Alessandroni.

Lukács scriveva nella prefazione che la chiarificazione delle «questioni fondamentali del marxismo», compiuta nel periodo 1918-1930, lo aveva portato insieme a Michail Lifšits, al «riconoscimento dell’esistenza di un’estetica marxista autonoma e unitaria», un’idea che aveva allora bisogno di una notevole opera di precisazione perché si scontrava con il giudizio opposto espresso da due pesi massimi del marxismo primonovecentesco come Plechanov e Mehring (vol. I, p. 11).

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lantidiplomatico

Sui colpi di stato militari in Africa occidentale francofona

Comunicato del Partito Comunista del Benin

"I lavoratori e i popoli devono continuare le loro lotte di emancipazione autonoma"

Diciotto agosto 2020 e 24 maggio 2021, colpi di Stato in Mali; 5 settembre 2021, colpo di Stato in Guinea; 24 gennaio 2022, colpo di Stato in Burkina Faso. Da 18 mesi, la regione dell'Africa occidentale vive al ritmo dei colpi di Stato militari nei paesi francofoni. Questa serie inaugurata dal Mali, in seguito a movimenti popolari di protesta che chiedevano le dimissioni del presidente Ibrahim Boubacar Keïta, fa dire a molte persone: dove e contro chi sarà il prossimo round? C’è quindi una sorta di vento di putschismo, una richiesta da parte di strati di lavoratori e di popolo di un intervento militare per rovesciare poteri corrotti, autocratici e senza patria. Di fronte a questa situazione, il Partito comunista del Benin (Pcb) porta all’attenzione dei lavoratori, dei giovani e del popolo, attraverso la presente Dichiarazione, i seguenti elementi di valutazione e riflessione.

 

1- I colpi di Stato militari che hanno avuto luogo hanno rovesciato poteri corrotti, liberticidi e persino autocratici, principalmente al servizio del patto coloniale. Tutti questi presidenti, in Mali, Guinea e Burkina Faso, hanno truccato le elezioni per essere rieletti. La gestione è opaca e copre la corruzione e l’impunità del clan di dignitari che funziona come una mafia di Stato. Ovunque, reprimono le proteste e le lotte dei lavoratori, dei giovani e del popolo nel sangue. La necessità del loro rovesciamento è indispensabile per il progresso del popolo.

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contropiano2

Germania in retromarcia, l’export oriented non funziona più

di Claudio Conti

E’ una sorpresa solo per chi crede alle favole dell’ordoliberismo, ripetute da oltre venti anni su tutti i media come “verità scientifica”: la Germania, campione del bilancio in ordine, dei bassi salari e dei mini-job, tutta “orientata all’esportazione” e perciò modello di firerimento della politica monetaria della Bce nonché delle “raccomandazioni imperative” dell’Unione Europea… è rientrata in crisi.

Momentaneamente, certo, perché nel quarto trimestre del 2021 il prodotto interno lordo tedesco è diminuito dello 0,7% rispetto al terzo trimestre del 2021, in base al dato destagionalizzati dell’ufficio statistico Destatis pubblicato peggio del -0,3% atteso dagli economisti.

Ma anche la “ripresa” era stata molto momentanea: in pratica solo nel trimestre corrispondente all’estate. Di solito quello meno brillante, data la chiusura per ferie di parecchie attività, non compensata da afflussi turistici particolari.

Per l’istituto di statistica è tutta colpa della pandemia, che ha imposto nuove restrizioni (e qualche lockdown, mirato però soltanto ai non vaccinati, che in Germania sono davvero tanti, ancora).

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linterferenza

Nulla deve cambiare affinchè tutto resti come è

di Fabrizio Marchi

“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.

Questa la celebre frase pronunciata da Tancredi, il nipote prediletto del principe Fabrizio Salina, nel celebre romanzo “Il Gattopardo”, di Tomasi di Lampedusa.

Nel caso della rielezione di Mattarella a Presidente della Repubblica potremmo invece dire “che nulla deve cambiare affinché tutto resti così come è”.

Devo dire che è anche abbastanza deprimente commentare un evento così piatto e scontato, che si è consumato in un clima di generale indifferenza da parte di tutti, con l’eccezione, ovviamente, degli “addetti ai lavori” preoccupati per le conseguenze politiche e per le ricadute personali dovute alla possibile elezione di Draghi alla Presidenza della Repubblica.

La soluzione escogitata (e ampiamente prevedibile) in fondo accontenta un po’ tutti o quasi tutti, e comunque è quella che fa sicuramente meno danni per la gran parte degli attori sulla scena. Compresa e forse soprattutto Giorgia Meloni, che finge di sbraitare ma è forse quella più contenta perché così può continuare a recitare la parte dell’unica leader di una forza di opposizione, succhiare consensi alla Lega e agli ex elettori del M5S e candidarsi alle prossime elezioni politiche come leader indiscussa del centrodestra.