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La Flotilla non molla. A terra manifestazioni di massa, domani sciopero generale

di Redazione

Alcune navi della Global Sumud Flotilla, sfuggendo alla marina militare israeliana, stanno continuando la loro rotta verso Gaza. Duecento attivisti abbordati e arrestati da Israele. Ieri imponenti manifestazioni in molte città italiane a sostegno della Flotilla. Anche oggi pomeriggio convocate nuove manifestazioni. Domani confermato lo sciopero generale di Usb, Cgil e sindacati di base. Sabato la manifestazione nazionale a Roma.

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Aggiornamenti:

La missione impossibile della Mikeno. Rotto il blocco navale israeliano davanti Gaza, “Vendicata” la Mavi Marmara

Una delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, la turca Mikeno, ha compiuto ciò che fino a questa mattina era stato impossibile da anni: raggiungere le acque antistanti la Striscia di Gaza, superando il blocco navale israeliano. La Mikeno, che secondo l’ultima posizione registrata dal sistema di tracciamento alle 6.23 del mattino di giovedì 2 ottobre risulta essere entrata nelle acque davanti a Gaza, segnando un momento storico per questa missione. Mentre questa imbarcazione proseguiva la sua rotta verso la destinazione finale, il resto della flotta affrontava l’intervento della marina militare israeliana, che ha intercettato circa 19 imbarcazioni delle quasi quaranta che componevano la spedizione.

Il risultato della Mikeno appare un pò come una vendetta politica e morale per l’eccidio della nave Mavi Marmara nel 2010 durante il primo tentativo di rompere il blocco navale israeliano contro Gaza, quando le forze armate israeliane uccisero dieci attivisti a bordo della nave turca dell’allora Freedom Flotilla.

 

Chi sono gli attivisti italiani fermati dalle forze armate israeliane a bordo della navi della Global Sumud Flotilla:

Alle 8 di questa mattina erano 21 le imbarcazioni della Flotilla fermate e 23 quelle che continuano la navigazione verso Gaza. In base alle informazioni disponibili sul sito dell’organizzazione, ecco chi sono alcuni degli italiani fermati dalle forze israeliane e su quali barche si trovavano.

– ALL INN – Pietro Queirolo Palmas, Antonio La Piccirella e Simone Zambrin.

– AURORA – Federico Frasca, Gonzalo Di Pretoro, Irene Soldati, Marco Orefice e Sara Masi

– HIO – Lorenzo D’Agostino

– JANNOT III – Andrea Sebastiano Tribulato – KARMA – Annalisa Corrado (eurodeputata Pd), Arturo Scotto (deputato del Pd), Margherita Cioppi, Michele Saponara, Paolo Romano, Saverio Tommasi e Romano Notarianni.

– MORGANA – Barbara Schiavulli, Benedetta Scuderi (europarlamentare Europa Verde), Carlo Alberto Biasoli e Jose Nivoi.

– OTARIA – Adriano Veneziani, Alessandro Mantovani, Cesare Tofani, Dario Crippa, Giorgio Patti e Manuel Pietrangeli.

– SEULLE – Fabrizio De Luca, Paolo De Montis, Ruggero Zeni e Silvia Severini.

– SIRIUS – Nicolas Calabrese

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8,45. Sarebbero al momento una ventina le imbarcazioni della Sumud Flotilla che continuano a navigare verso Gaza. Una, secondo il coordinamento della missione, sarebbe riuscita a raggiungere le acque territoriali della Striscia; si tratterebbe della Mikeno.

8.30. Mandla Mandela, nipote dello storico leader della lotta contro l’apartheid in Sudafrica, ha condiviso un messaggio mentre le navi della marina israeliana si avvicinavano alla sua imbarcazione. “Chiediamo all’intera comunità mondiale di fare pressione sui vari governi affinché chiedano un passaggio sicuro per gli aiuti umanitari verso Gaza”, ha detto Mandela in un video.

Le imbarcazioni bloccate fino ad ora sono: Adara, All In, Alma, Aurora, Captain Nikos, Dir Yassine, Florida, Grande Blu, Hio, Huga, Karma, Mohammad Bhar, Morgana, Otaria, Oxigono, Suelle, Sirius, Spectre e Yulara. Al momento sono più di 200 gli attivisti arrestati, tra i quali eurodeputati, deputati nazionali e regionali provenienti da numerosi paesi, in particolare da Spagna e Italia.

Altre 23 imbarcazioni risultano tuttora in navigazione verso la Striscia di Gaza, mentre 2 sembrano aver cambiato rotta puntando verso nord, apparentemente in direzione Cipro.

La Mikeno, una delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla con cui si erano persi i contatti nelle scorse ore, è stata localizzata all’interno delle acque territoriali di Gaza. La nave si trova attualmente a meno di 9 miglia nautiche dalle coste palestinesi.

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Nelle parole del ministro degli Esteri Tajani emerge tutta la complicità del governo italiano con gli interessi israeliani: “Quello che dice il diritto è importante ma fino a un certo punto, lì c’è uno scenario di guerra. Israele non poteva permettere che qualcuno violasse il blocco navale” ha affermato Tajani.

E’ questa complicità che ha innescato il ripudio popolare ben espresso dalle manifestazioni che l’hanno ormai reso visibile a tutti.

Ieri sera in decine di città italiane si sono materializzate manifestazioni popolari e di massa a sostegno della Sudum Flotilla attaccata dalle forze armate israeliane nelle acque internazionali.

Migliaia e migliaia di persone sono scese in piazza sia con un tam tam spontaneo sia grazie alla rete di emergenza creatasi intorno ai presidi delle “Cento piazze per Gaza” sorte alle fine della scorsa settimana in tante città.

Alcune stazioni ferroviarie come Napoli, Pisa, Piacenza, Milano, Torino sono state bloccate, così come i valichi portuali di Livorno e Genova.

Mobilitazioni anche nelle università. Alla Sapienza di Roma dopo l”occupazione della facoltà di Scienze Politiche questa mattina è stata bloccata Lettere. A Milano è stata occupata la Statale. A Napoli bloccata l’università Federico II e l’Orientale.

Anche per oggi sono state convocate manifestazioni. A Roma l’appuntamento è alle 18.00 al Colosseo. A Milano alle ore 18.00 a Piazzale Loreto. A Bologna alle ore 18.00 a Piazza Maggiore. A Napoli alle ore 18.00 in piazza Del Carmine. A Torino l’appuntamento è alle ore 18.00 in Piazza Castello. A Bari alle 18.00 in Piazza Prefettura. A Pisa alle ore 16.00 in Piazza XX Settembre. A Firenze alle ore 18.00 in Piazza Indipendenza, A Palermo alle ore 18.00 in piazza Castelnuovo, a Piacenza ore 17.30 ai Giardini Margherita (in aggiornamento)

Per domani, venerdi 3 ottobre, l’Usb, la Cgil e altri sindacati di base hanno confermato la convocazione dello sciopero generale di emergenza suscitando le ire di un governo reso isterico dalla partecipazione popolare alle manifestazioni contro il genocidio palestinese e la complicità delle autorità italiane.

Cresce la spinta alla partecipazione per la manifestazione nazionale di sabato prossimo, 4 ottobre, a Roma con partenza alle 14.30 da Porta San Paolo.

Manifestazioni notturne contro l’attacco alla Sumud Flotilla si sono svolte anche a Parigi, Atene. Ankara e Berlino.

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