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Alcune riflessioni sul Green Pass

di Andrea Zhok

external contentjmp98t5eduE' di ieri la notizia dell'obbligatorietà del Green Pass per l'accesso ad un'ampia serie di attività, non solo voluttuarie, e per tutti i soggetti di età superiore ai 12 anni.

Ci potevano essere forme in cui un'operazione simile poteva avere senso, ma non sono quelle che identificano le caratteristiche attuali del Green Pass, che si presenta come francamente inaccettabile.

Quest'iniziativa ha molti padri.

E' frutto dell'indecoroso livello dell'informazione, della propaganda battente da parte di portatori d'interesse non chiaramente identificabili, ma assai ascoltati, della confusione concettuale prodotta dalle passerelle di 'esperti' in cerca di gloria, e dell'arroganza dogmatica di parte influente dei nostri gruppi dirigenti.

Proviamo a fissare le idee per punti.

 

1) Un breve passato e le sue indicazioni

Partiamo da questa domanda: I vaccini anti-covid sono "vaccini sperimentali"?

Questa domanda è stata posta l'altro giorno da Concita De Gregorio ad un virologo di corvée in televisione. Come d'uso, la forma presa dalla domanda non era neanche un po' suggestiva: "Dunque non è vero che i vaccini attuali siano - come dicono alcuni - 'vaccini sperimentali'?" Una volta alzata così graziosamente la palla, all''esperto' non restava che schiacciare, affermando che "No, assolutamente, si tratta di vaccini ampiamente e attentamente sperimentati."

Ora, a chiunque abbia ancora a cuore l'onestà intellettuale non sfuggirà che qui si sta giocando con le parole.

I vaccini elaborati per far fronte alla pandemia di Covid sono vaccini testati su coorti ampie e in modo intensivo, e dunque sono certamente 'vaccini sperimentati'.

Ma sono anche farmaci testati con la tempistica più breve della storia dei vaccini e dunque, per definizione, non possono dare conto di effetti a medio e lungo termine, dunque sono anche 'vaccini sperimentali'.

Sono vaccini che hanno avuto un accesso precoce alla fase 4, quella del monitoraggio su sicurezza ed effetti secondari del vaccino sulla popolazione generale, fase che di solito si sviluppa oltre 5 anni dopo la fase 1, e che qui invece è stata abbreviata - per note ragioni di urgenza - ad un anno.

Alcuni fatti.

E' un fatto che negli ultimi mesi e a tutt'oggi, in diversi paesi, le rispettive autorità sanitarie abbiano fornito indicazioni differenti, consigliando il vaccino a gruppi di soggetti differenti.

E' un fatto che in vari paesi, di non minore status scientifico del nostro, alcuni vaccini siano stati bloccati a macchia di leopardo, e per alcuni gruppi di soggetti.

E' un fatto che si siano commessi occasionalmente (come accade fatalmente sui grandi numeri) errori di somministrazione (partite 'difettose', somministrazione di più dosi agli stessi soggetti, ecc.).

E' un fatto che sono stati identificati alcuni problemi specifici per alcuni preparati, problemi non emersi nella fase sperimentale che aveva portato alla loro commercializzazione. Per il vaccino Astrazeneca si sono riscontrate trombosi aspecifiche in un numero significativo di soggetti, per il vaccino Janssen è stato aggiornato proprio ieri il foglio illustrativo degli effetti collaterali includendovi, come effetto collaterale raro, la sindrome di Guillian-Barrè (malattia autoimmune che può condurre a paralisi progressiva).

Questi fatti ci dicono una cosa semplice, ovvero che chiunque si sbracci, giurando a reti unificate, sul proprio onore e nel nome della Scienza, l'Assoluta Sicurezza dei Vaccini o è un mentitore o è uno sciocco.

La frase generica: "i vaccini anti-Covid sono sicuri" è una semplificazione non sostenibile.

Essa andrebbe sostituita da qualcosa come: "i vaccini anti-Covid presentano un profilo costi-benefici che, allo stato attuale delle conoscenze, è positivo per i gruppi in cui il Covid rappresenta una minaccia grave."

Si deve perciò trarre la conclusione che i vaccini sono insicuri?

No. Quello che si deve tenere fermo, evitando "menzogne per un bene superiore", è che i vaccini in generale sono farmaci e non acqua fresca, che questi vaccini nello specifico presentano aree di nescienza più elevata rispetto a vaccini testati su tempi più lunghi, e che in generale sappiamo sin d'ora che in una minoranza di casi potremo avere effetti collaterali molto seri.

Chi dovrebbe dunque vaccinarsi? Dove dovremmo tirare esattamente la riga?

Qui il discorso sul piano scientifico è più complesso e non univocamente decidibile.

Possiamo facilmente convenire che per i gruppi più anziani (over 60) dobbiamo pesare un rischio manifesto elevato (del Covid) con un rischio remoto ed eventuale (del vaccino), e che dunque qui vaccinarsi è opportuno.

Ma se la riga sia da tirare sotto i sessanta, i cinquanta, i quaranta o dove altro è contendibile.

Fortunatamente la questione può essere però definita sul piano pragmatico. Quello che dobbiamo dunque chiederci è: "Qual è il problema che stiamo cercando di affrontare?"

Vogliamo forse garantire la piena e compiuta salute a tutti i cittadini?

Ovviamente no.

Nessuno è in grado di perseguire questo obiettivo, e probabilmente non è neppure auspicabile immaginare di porsi un simile fine.

Quello che stiamo perseguendo dall'inizio è un obiettivo differente: vogliamo evitare un blocco del sistema sociale e produttivo, e nello specifico un blocco del sistema ospedaliero che avrebbe ripercussioni su tutti gli altri livelli.

Rispetto a questo obiettivo la risposta da cercare, al netto di ogni retorica, è quella che sul piano statistico riduce l'impatto del Covid a dimensioni contenute, comparabili ad altre malattie già ordinariamente trattate.

Al meglio delle nostre conoscenze, dati statistici alla mano, una messa in sicurezza attraverso il vaccino dei soggetti al di sopra dei 50 anni di età è sufficiente ad ottenere questo obiettivo. Si può auspicare che anche altri, di età inferiore, si vaccinino. Ma niente al mondo parla a favore della vaccinazione di gruppi come quello della fascia di età 0-19, dove la letalità per Covid è dell'ordine dello 0,000001% (e solo in presenza di comorbilità).

 

2) Il presente

In questo contesto il Green Pass opera come una coazione pubblica senza assunzione pubblica di responsabilità.

Che si tratti di una coazione è chiaro nel momento in cui si vede che il Green Pass è richiesto per ogni sorta di eventi, non solo bar, ristoranti o discoteche, ma per ogni attività pubblica al chiuso (si pensi alle attività extrascolastiche dei ragazzi, come lo sport, un corso di lingua, ecc.). Inoltre si parla di estendere l'obbligo anche al trasporto pubblico.

E' chiaro (e questo è manifestamente l'intento) che qui si tratta di COSTRINGERE la popolazione refrattaria - a prescindere dall'età - a vaccinarsi, pena la morte sociale, l'impossibilità di fare alcunché condannandosi ad una sorta di lockdown personale perenne.

Ma si tratta anche di una costrizione chiaramente in malafede.

Se ci fossero univoche motivazioni scientifiche e pragmatiche per poter operare serenamente, l'obbligo sarebbe già cosa fatta. Solo che un obbligo di legge è qualcosa che eliminerebbe lo scarico di responsabilità permesso dall'accettazione dei rischi (disclaimer) di chi si sottopone volontariamente alla vaccinazione. Un obbligo di fronte a possibili esiti nefasti, senza motivazioni ineccepibili, rappresenta una responsabilità grave, anche sul piano penale, che comprensibilmente nessuno si sente di assumere.

Al posto dell'obbligo si introduce perciò una coazione 'soft' che di fatto vuole obbligare gran parte di giovani e adolescenti a vaccinarsi, se non vogliono estinguersi socialmente (dopo due anni già vissuti in semi-clausura).

Così, prima, quando non c'era il vaccino, gli dicevano che non dovevano uscire di casa per 'preservare i nonni'.

Adesso, che il vaccino c'è, gli dicono che devono vaccinarsi di corsa per preservare i nonni che non vogliono fare la fatica di andarsi a vaccinare.

Ma anche basta.

 

3) Verso il futuro

L'ultima questione che dovrebbe essere chiarita è: qual è la strategia di lungo periodo delle nostre classi dirigenti? Ne hanno una qualsiasi? Ci hanno mai pensato, o improvvisano giorno per giorno sulla base del prossimo ineludibile 'allarme sociale' rilanciato dai media?

La questione della strategia qui è cruciale. Per come stiamo impostando il problema del nostro rapporto di lungo periodo col Covid, ciò sembra implicare l'idea per cui l'intera popolazione dovrà vaccinarsi con scadenza di 9 mesi per tutta la vita, generazione dopo generazione.

Peraltro, se la nostra unica difesa contro il Covid diventa il vaccino, possiamo solo pregare che non emergano varianti capaci di aggirare i vaccini disponibili, perché in tal caso ci attendono solo altri lockdown, e poi altre corse a vaccini sperimentali, ecc. ecc.

Questo modo di immaginare il futuro è suicida.

Qualcuno dice che non si devono lasciar sviluppare le varianti. Splendido, e precisamente come?

L'idea che il virus smetterà di circolare è ridicola: un virus così contagioso e diffuso a livello mondiale, salvo miracoli, è destinato a diventare endemico.

L'idea di 'bloccare lo sviluppo di varianti' è dunque scientificamente un assurdo, visto che il virus, continuando a circolare, continuerà necessariamente a produrre varianti.

L'unico modo storicamente noto per affrontare situazioni del genere consiste nel trovare un modo di convivere con il virus.

In altre epoche ciò avveniva nel modo più brutale, andando incontro alle conseguenze e vedendo alla fine del confronto col morbo quali forme del virus erano rimaste in circolazione e quanta risposta immunitaria si era sviluppata nella popolazione.

Nella nostra epoca abbiamo la possibilità di attutire il colpo, di permettere alla popolazione più fragile di difendersi meglio, affrontando il virus con l'allenamento preventivo di un vaccino.

Questa è una bellissima cosa, perché può consentire di adattarsi al virus gradatamente, riducendo drammaticamente la mortalità e magari sviluppando nel frattempo cure sintomatiche capaci di superare le crisi più gravi.

Nella maggior parte dei paesi del mondo, per il semplice fatto che non avranno abbastanza vaccini a disposizione, questo è esattamente ciò che accadrà comunque.

E noi cosa pensiamo di fare?

Pensiamo di medicalizzare l'esistenza nostra e di tutte le generazioni future per preservare idealmente (e solo idealmente) il 100% della popolazione da ogni problema sanitario?

Non è chiaro quanto questa prospettiva sia insostenibile e perdente?

Comments

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Aniello
Wednesday, 22 December 2021 21:20
Ad oggi qualunque persona dotata di obbiettivita`, analizzando i fatti
avvenuti e quelli celati puo` giungere ad un ' unica conclusione : dolo .
Il confronto e` legittimo ma alcuni interlocutori dovrebbero ampliare
le informazioni in loro possesso altrimenti non e` un dialogo costruttivo.
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Nemesis
Tuesday, 27 July 2021 23:37
No, Pino, non è verità assoluta e scientifica neanche questa, come purtroppo la propaganda la sta usando in questi giorni per additare i non vaccinati come bestie ignoranti ed egoiste e nemici pubblici alla gogna sociale.

Tutt'altro. Nella realtà dei fatti esiste il precedente storico assodato di vaccino-resistenza associata alla sindrome aviaria di Marek, in zootecnia. La vaccinazione dei polli è iniziata negli anni '70 del secolo scorso e l'agente eziologico (Oncovirus aviario) non è stato mai stato debellato, anzi grazie alla sua mutagenicità da vaccino-resistenza esso è vivo, vegeto e lotta assieme ai produttori di vaccini zootecnici che annualmente sfornano il vacicno aggiornato, come per gli anti-influenzali.

Questo è paradigmatico in termini di semplici meccanismi di selezione e dinamica evolutiva. Tuttavia i vaccinisti, cioè coloro che fanno del vaccino non uno strumento sanitario come fra gli altri, ma un totem ideologico, anzi messianico idolatrico, ne riducono la portata: riguarda solo i polli ed è l’unico caso.

L’ideologia vaccinista, che strumentalizza e snatura il senso teorico e pratico del vaccino quale strumento sanitario alla pari di altri, è stata talmente pompata negli ultimi lustri che il Dr Andrew Read, che ha studiato e appurato la vaccino-resistenza nella sindrome aviaria di Marek, ha dovuto corredare il suo lavoro della premessa di non voler fornire prove ai no vax, bensì di fornire ulteriori basi per il miglioramento dei vaccini colabrodo (leaky vaccines).

Mi scuso per non essere sintetico. Alla base essenziale della vaccino-resistenza ci sono le stesse semplici dinamiche biologiche della pressione selettiva che risulta nell’antibiotico-resistenza. Niente di eccezionale, funziona proprio così: è la biologia, bellezza!

Se gli studi si fanno solo in un senso, se i dati vengono raccolti e interpretati solo in un senso, se chi ti finanzia vuole andare in un senso o se vuoi trovare i soldi per le tue ricerche devi andare in un senso e non nell’altro, hai voglia di discettare sul “piano oggettivo” della Scienza e sulla Morale Civile e Costituzionale che da essa dovrebbe discendere!

Per cercare di farla corta: è evidente e acclarato che questo tipo di virus presenta un’alta frequenza mutagenica. Muta sia nei non vaccinati che nei vaccinati. Sempre. Nei non vaccinati, in questo caso specialmente in quelli giovani e sani, incontra tutta la serie completa dei fattori e dei livelli di contenimento e sterilizzazione che compongono il complesso sistema immunitario naturale. Per cui ci si aspetta che, come giustamente dice Zhock “in altre epoche ciò avveniva nel modo più brutale”, prima o poi si endemizzi in ceppi virali che, per sopravvivere a tutta la sarabanda di difese immunitarie migliori della popolazione immunitaria, si sono adattati a forme sintomatologiche per lo più innocue. Altresì il sistema immunitario della popolazione ospite integra in memoria informazioni genetiche nuove e valide per il futuro. Ci piaccia o meno, ereditiamo un sistema immunitario che porta memoria, in qualche modo, delle epidemie passate, anche in termini brutali, come ricorda Zhock.

Nei vaccinati, con questi preparati genetici codificanti, i ceppi correnti si trovano di fronte ad anticorpi specifici (laddove si sviluppano come previsto e non sempre accade) generati da una proteina (Spike) OGM e diversa da quella circolante, codificata con una stringa mRNA artificiale: per cui va da sé che la mutagenicità di questo virus ha, per semplici e casuali errori di replicazione, un spettro più ampio e veloce rispetto al pre-fissato codificante inoculato e quindi rimangono in circolo delle quasi specie virali che poi diventano dominanti.

E’ tecnicamente possibile indagare quali ceppi siano dovuti da vaccino-resistenza ed è possibile indagare se producano sintomi peggiori o meno nocivi. Questi sono studi i cui risultati hanno un grande valore commerciale. Chi ce ne garantisce di studi autonomi e divulgativi senza lucro? Chi ci garantisce che non vengano occultati o secretati se il pubblico (non statale e non capitalistico) non ha la possibilità e la capacità di fare studi autonomi?

Non voglio essere frainteso: non sto augurando la brutale catarsi epidemiologica naturale. Voglio solo far capire come dovrebbe essere condotto un dibattito più onesto, aperto e serio.

Poi c'è la raccomandazione di non effettuare vaccinazioni di mass in corso di epidemia, appunt o perchè più facilmente si ripete l'interazione di vacicno-resistenza. Con la propaganda pososno fare quello che vogliono, omettere, camuffare, contraddirsi e andare avanti senza problemi, tanto milioni e milioni di persone non pososno essere in grado di imparare da soli un acicdente minimo di biologia.

La canzone è lunga. C’è infatti chi tra gli epidemiologi e virologi suppone, e sicuramente lo suppongono anche quelli che lavorano nelle case farmaceutiche, che ci potrebbe essere un punto di equilibrio, empirico e conoscibile a posteriori, fra quota di vaccinati e non vaccinati, per classi di età ed altre caratteristiche, per cui da un lato questo tipo di vaccini “non sterilizzanti (leaky)” riducono i sintomi e dall’altro la quota di non vaccinati possa “endemizzare” eventuali ceppi preoccupanti risultanti da vaccino-resistenza.

Probabilmente il tiro delle industrie e dei controllori sociali è quello di avere sempre nuove varianti e fare l’aggiornamento immunologico ogni tot mesi per tutta la vita.

Comunque, al dilà delle mie speculazioni, pensare, come fanno in maniera idiota e religiosa molti saccenti a sinistra, di dare per scontato il “piano oggettivo” che ci viene propagandato come “La Scienza” o “La Comunità Scientifica”, nuove divinità in terra che sono in realtà parte indispensabile e integrante della macchina di valorizzazione capitalistica, senza porsi il minimo dubbio di come poter dire almeno un'Acca nel dibattito scientifico e di divulgazione autonoma ai subalterni, ai dominati, agli spossessati, agli sfruttati dalla macchina di valorizzazione, mi pare un delitto di classe.
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claudio DV
Sunday, 03 October 2021 11:13
ecco qua abbiamo la scoperta del fenomeno dei vaccini caso Marek che diventa la nuova teoria fasulla dei no vax; le due cose non hanno nulla a che fare perché sia il tipo di virus che le condizioni di impiego dei vaccini nei polli in allevamento con densità abitative che sono di contatto praticamente ne fanno due situazioni biologiche completamente diverse e Read lo ha anche scritto ma il biologo della domenica Nemesis non lo ha letto evidentemente, fare questo paragone è sbagliato nemesis, leggi meglio le cose che ha scritto Read a riguardo: quanto alle cose che scrive Zohk che sono sbagliate a partire dai semplici calcoli di mortalità che sono caro Zohk un po' più alti (la percentuale di rischio del covid nei giovani sotto i 19 anni è dello 0.0045, bassa ma non trascurabile ci sono stati 34 morti in 748mila casi al 12 settembre) la cosa importante è che quei giovani diventano portatori "sani" di infezione per gli anziani e dunque il vaccino è utile perché ne riduce la capacità di trasmissione della malattia di oltre tre volte, non molto ma parecchio, come la solito il diavolo sta nei dettagli; invito Nemesis a leggere la risposta di Read su The conversation: https://theconversation.com/vaccines-could-affect-how-the-coronavirus-evolves-but-thats-no-reason-to-skip-your-shot-165960 ; invito Zohk a smetterla di farsi voce dei novax del ribellismo piccolo borghese guidato dai fascisti di forza nuova e che fa presa pure sul popolo di sinistra una situazione che è stata già vista nella storia umana recente. i vaccini covid sono sicurissimi non sicuri, il numero di morti POTENZIALMENTE legati al loro uso è calcolato in Italia d uno o due ogni dieci milioni di vaccini; per confronto il numero di morti da antiinfiammatori è valutato a circa due o tre volte tanto nella storia recente europea, (dati EMA e AIFA) nell'ultimo anno in Europa i morti per i più comuni antiìnfiammatori sono stati superiori a quelli da vaccino covid. Zohk non si sa di che parla, la cosa più ridicola è quando Zohk parla del futuro senza tener in conto che sia il virus che l'uomo e la società evolvono; avremo farmaci diretti contro il vaccino e avremo vivaddio più vaccinati e meno virus covid; ci vacciniamo già ogni anno contro l'influenza perché non dovremo vaccinarci insieme anche contro il covid? cosa ci sarebbe di strano?io mi vaccino contro l'influenza da anni; piuttosto Zohk prova a dire qualcosa sull'origine della malattia su quella invasione della natura ed alterazione della natura che ci produce la malattie zoonotiche, ma come mai un grande filosofo come te non dice nulla di ciò? e invece si fa portatire delle istanze della destra piccolo borghese e ribellista? forse che anche te dopo tutto sei un piccolo borghese ribelle e E BASTA?
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ndr60
Friday, 13 August 2021 19:36
Completamente d'accordo, aggiungo solo che il motivo per cui i vaccini sono inferiori rispetto all'immunità naturale acquisita dopo una guarigione da covid19 è che gli anticorpi, nel secondo caso, sono policlonali, ossia diretti contro molti antigeni virali e non contro uno solo (la famosa proteina spike, ad esempio), quindi i soggetti sono anche più protetti contro eventuali mutazioni virali (le famose varianti).
In altre parole, vaccinare tutti (anche quelli che non ne hanno bisogno) significa non rafforzare ma indebolire le capacità immunitarie della popolazione generale.
Che sia esattamente questo, ciò che vuole BigPharma?
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Emma
Tuesday, 27 July 2021 17:39
Un applauso a Zhok che non sbaglia un colpo. Per il resto eviterei di parlare con gente con i paraocchi, incapace di usare la testa, prona e obbediente ai diktat del governo. Dispiace dire che i fan più sfegatati della strumentalizzazione del covid, sono di sinistra.
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maurizio
Tuesday, 27 July 2021 17:16
1) Le cure mediche efficaci sono disponibili: principalmente FANS (esclusa Tachipirina), cortisone, calciparina (insieme a clorochina e ivermectina, che per molti medici che li hanno usati, limitano la capacità riproduttiva del virus). Fra i tanti il prof. Remuzzi, presidente dell'istituto Mario Negri, ha pubblicato il suo studio: non ci sono morti, se presi ai primi sintomi, e minimi ricoveri; come dicono quel migliaio di bravi medici che hanno curato a casa i loro pazienti (e molti di quelli di altri): la soluzione sul piano della salute pubblica è quella di una efficiente medicina territoriale.
2) Se si punta alla prevenzione, allora va fatta bloccare la ricerca sul "guadagno di funzione" che si sta facendo in molti laboratori (la maggior parte militari) dove si costruiscono nuovi virus
3) La famiglia dei virus corona è composta da alcune centinaia di migliaia di virus già noti. Quello che sta succedendo in Israele e Inghilterra, dove i ricoverati e i morti sono in maggioranza fra i vaccinati conferma quello che si sa da tempo nelle sindromi influenzali dovute a virus Rna che per loro natura sono altamente instabili e quindi mutevoli: non ci può essere vaccino che tenga che faccia produrre anticorpi specifici per tutti i soggetti di quella famiglia (l'efficacia del più noto vaccino antinfluenza è intorno al 40%), con il rischio di una ADE cioè potenziamento di malattia.
4) Se si vuole ricorrere ai vaccini come farmaco allora esiste già il Sinovac cinese che è prodotto come i vaccini classici cioè a virus intero e quindi a bassa tossicità. La popolazione a cui si sta sottoponendo (qui in Italia anche con la forza di legge) è una tecnologia nuova (mai sperimentata prima: la fase 4 finisce nel 2022) sul tipo dei vaccini genetici (per l'epatite B o il Papiloma virus), solo che qui la proteina di superficie (proteina Spike) viene fatta produrre direttamente dal soggetto vaccinato (non in grandi laboratori). Sappiamo per una autocritica di una degli inventori di questa tecnologia che non pensavano che la proteina Spike fosse così tossica e che determinasse i danni all'endotelio dei vasi con le conseguenti trombosi. 15mila morti da vaccino in Europa e 11mila in USA più decine di migliaia di dannecciati gravi potrebbero voler far gridare basta: pare che questo sia successo, civilmente, nelle piazze italiane.
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Maurizio
Tuesday, 27 July 2021 16:49
1) Le cure mediche efficaci ci sono: FANS (esclusa Tachipirina), cortisone, calciparina (insieme a clorochina e l'invermectinafra, che per molti medici che li hanno usati, limitano la riproduzione del virus). Fra i tanti il prof. Remuzzi, presidente dell'istituto Mario Negri, ha pubblicato poco tempo fa il suo studio: non ci sono morti, se presi ai primi sintomi, e minimi ricoveri, appunto come dicono quel migliaio di bravi medici che hanno curato i loro pazienti (e quelli di altri) a casa: la soluzione per la salute è quella di una efficiente medicina territoriale.
2) Se si punta alla prevenzione, allora va impedita la ricerca sul "guadagno di funzione" che si sta facendo in molti laboratori (la maggior parte militari) dove si costruiscono nuovi virus.
3) La famiglia dei corona e composta da alcune centinaia di migliaia di virus già noti. Quello che sta succedendo in Israele e Inghilterra, dove fra i ricoverati e morti la maggioranza è fra i vaccinati (come dice il rappresentante del governo) conferma quello che si sa da tempo nelle sindromi influenzali composte da virus Rna per loro natura altamente instabili non ci può essere vaccino che tenga che faccia produrre anticorpi specifici per tutti i soggetti di quella famiglia (l'efficacia del più noto vaccino antinfluenzale è intorno al 40%), con il rischio aggiuntivo di un ADE cioè potenziamento di malattia.
4) Se si vuole ricorrere ai vaccini come farmaco allora esiste il Sinovac cinese che è fatto come i vaccini classici cioè con il virus intero e quindi ne è nato la bassa tossicità. La vaccinazione a cui si sta sottoponendo la popolazione è un tecnologia nuova (mai sperimentata prima) sul tipo dei vaccini genetici (epatite B o papilloma virus), solo che qui la proteina di superficie (Spike) viene fatta produrre direttamente alle cellule del soggetto vaccinato: hanno scoperto di recente (autocritica di uno degli ideatori della tecnologia) che è questa il veleno che determina i danni alle cellule endoteliali delle arterie. 15mila morti in Europa e 11mila in USA più decine di migliaia di danneggiati gravi potrebbero voler far gridare basta: pare che questo sia successo civilmente nelle piazze italiane.
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Mario M
Tuesday, 27 July 2021 00:03
Rispondo ad Anna in un nuovo thread per comodità di lettura.

Lei cita l'articolo 32 della Costituzione, omettendo però la coda: "La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana." Ma anche se non ci fosse questa coda, "l'interesse della collettività" va valutato in un dibattito scientifico aperto, e non lasciato decidere agli scienziati da salotto televisivo, escludendo quelli che non sono funzionali alla narrativa del main stream; oppure lasciato decidere a Draghi che dice: se non ti vaccini muori o fai morire gli altri - ma ci rendiamo conto dell'enormità che ha detto questo maledetto?

Anna come esempio del valore di prevenzione del vaccino porta il morbillo, che in condizioni normali è una malattia della prima età senza particolari problemi, che i bambini contraggono come una semplice influenza. E poi Anna cita lo spauracchio della poliomielite... ma anche qui bisognerebbe andare a studiare quel fenomeno clinico, perché fu circoscritto e sembra fosse correlato e quindi probabilmente causato dall'ampio uso del ddt nelle campagne.

I vaccini non hanno debellato nessuna malattia. La peste, il colera, la lebbra, la tubercolosi sono sparite grazie al miglioramento delle condizioni igieniche e alimentari. Purtroppo la ricerca di un agente eziologico ha ritardato la comprensione di malattie dovute per lo più ad avitaminosi, come lo scorbuto, il beri beri, la pellagra.
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Anna
Tuesday, 27 July 2021 15:14
E’ chi non si vaccina, e promuove la non vaccinazione, che viola il rispetto, la libertà e la dignità delle persone.
Gli articoli della costituzione, come noto, non sono delle entità chiuse e autosufficienti, da scegliersi a piacimento come se fossimo in un negozio, ma vanno sempre interpretati in relazione agli altri articoli. La Costituzione prevede all’articolo 16 limitazioni alla libertà di movimento che sarà la legge eventualmente a stabilire “per motivi di sanità e sicurezza”.
La libertà di essere potenzialmente positivi e contagiosi [detto meglio: la libertà di non volere ridurre il rischio di essere positivi e quindi contagiosi verso gli altri - riduzione del rischio scientificamente provata in caso di vaccinazione] non può pretendere di assomigliare a quella pretesa dal bullo del famoso aneddoto di Karl Popper ( ne “La società aperta e i suoi nemici” ) che , in quanto libero cittadino , rivendicava la libertà di poter muovere i propri pugni a piacimento: come quella del bullo, anche quella di essere potenzialmente contagiosi deve essere una libertà “limitata dalla posizione del naso del vostro prossimo” (K.Popper)
Tutti coloro che hanno scelto di non vaccinarsi, contribuiranno a far circolare il virus (questo dice la Scienza). Per tutti coloro che esercitano il loro diritto di non vaccinarsi, occorre precludere l’accesso a scuola, ai cinema, ai ristoranti, agli aerei etc. Questo vuol dire rispettare la libertà e dignità delle persone che vivono in una società. Ma poi, a rigor di logica, questo varrebbe anche per chi scegliesse di non vivere in società, ma da eremita (scelta rispettabilissima) su un cucuzzolo di una montagna: perché quel cucuzzolo non è suo; è di tutti e attraversabile da tutti.
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Mario M
Wednesday, 28 July 2021 01:01
"questo dice la Scienza"
Quale scienza? Quella di quei virologi da salotto televisivo? che non si confrontano perché protetti da giornalisti asserviti e da testate pagate dalle oligarchie delle case-bordelli farmaceutiche?
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Bianca
Tuesday, 27 July 2021 15:53
Ti ricordo che l’Italia ha firmato e il parlamento anche approvato, ma la ratificazione non è mai avvenuta per una ‘strana’ dimenticanza dell’allora presidente Ciampi che non firmò l’atto del parlamento, la Convenzione di Oviedo, Convenzione per la protezione dei Diritti dell’Uomo e della dignità dell’essere umano nei confronti dell’applicazioni della biologia e della medicina: Convenzione sui Diritti dell'Uomo e la biomedicina -, convenzione che introduce un protocollo aggiuntivo della carta dei diritti Umani E che stipula:
Articolo 2 – Primato dell’essere umano
L’interesse e il bene dell’essere umano debbono prevalere sul solo interesse della società o della scienza
Capitolo II – Consenso
Articolo 5 – Regola generale
Un intervento nel campo della salute non può essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero e informato.
Questa persona riceve innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell’intervento e sulle sue conseguenze e i suoi rischi.
La persona interessata può, in qualsiasi momento, liberamente ritirare il proprio consenso.

A meno che tu voglia dirmi che la carta dei diritti umani è carta straccia e che tu sia per uno stato totalitario, non vedo come tu possa ritenere validi i tuoi argomenti.
Per quanto riguarda il bilancio costi/benefici, se si considera che la totalità della popolazione corre un rischio irrisorio e che vi sono terapie valide contro il COVID, per nessuna categoria, compresi gli anziani, vi è un bilancio positivo. In Israele ove l’80% della popolazione adulta è vaccinato, il,40% dei nuovi casi è dato da persone interamente vaccinate. Vi sono ancora morti e se si analizzano i dati di questi ultimi, sono sempre soggetti di oltre 65 anni con comorbidità. Il che significa che questa categoria deve comunque stare attenta, anche con il vaccino e si deve invece puntare sulla terapia precoce. Solo che per poter continuare con la vaccinazione d’emergenza non possono approvare un protocollo, perché altrimenti dovrebbero interrompere subito l’uso di questi vaccini. Inoltre, le stesse case farmaceutiche stanno chiedendo l’approvazione di costosissimi farmaci monoclonali (solitamente usati contro il cancro) per trattare il COVID. Solo quando avranno raggiunto questo scopo molleranno i vaccini. Tra l’altro il ministero della sanità israeliano ha già annunciato che l’efficacia di Pfizer è scesa al 40%, ben al di sotto del livello che necessario per giudicare efficace un vaccino.
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Anna
Tuesday, 27 July 2021 16:10
Il consenso libero e informato è una conquista. Sono ovviamente d'accordo. Infatti quando prenoti la tua vaccinazione, firmi il consenso libero e informato.
Per quanto riguarda invece i "dati statistici" (se si possono definire tali dei dati senza fonte) che riporti, mi dispiace, ma non li considero seri.
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Bianca
Wednesday, 28 July 2021 07:01
Non sono seri i dati del ministero della salute israeliano che ha introdotto l’obbligo vaccinale per l’intera popolazione? Almeno loro hanno l’onestà di pubblicare i dati. Ho l’impressione che tu applichi principi e dati a tuo comodo e piacere. Le libertà fondamentali vanno applicate come credi tu e i dati che smentiscono le tue tesi non sono veritieri o addidabili.
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Angela
Tuesday, 27 July 2021 19:59
Consenso libero e informato significa senza l'obbligo della segregazione sociale. Altrimenti non è più libero... e nemmeno informato...
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Massimo
Monday, 26 July 2021 22:35
Concordo parola per parola.
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Guglielmo Rottigni
Monday, 26 July 2021 19:58
Faccio sommessamente notare, da persona alquanto inesperta e senza laurea in epistemologia, che il termine "sperimentale", cosi' come viene utilizzato dall'articolista, non ha molto senso. Ogni azione rappresenta un "esperimento", in quanto intesa a modificare uno stato di cose. Ogni singola assunzione di un cucchiaino di brodo di minestrone rappresenta, di per se, un esperimento in condizioni non controllate. Ma pare che dei rischi connessi a molte pratiche (lavorare nei cantieri edili, o vivere a Gaza) sembra che ci si debba occupare meno rispetto a pratiche che, fino ad ora, han prodotto molte meno conseguenze nocive delle due citate.

Buona vita

Guglielmo
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Anna
Monday, 26 July 2021 15:36
In realtà, al contrario di quel che fa credere questo articolo, 1) il virus è mortale anche per i più giovani; 2) l’obbligo vaccinale è costituzionalmente sancito in caso di pandemia; e 3) l’obbiettivo della campagna vaccinale non è la medicalizzazione di tutta la popolazione e/o dell’intera nostra esistenza, ma il raggiungimento dell’immunità di gregge.
Non capisco. In tempi di pandemia mortale, il Green Pass mi sembra una proposta di mero buon senso e senza dubbio il male minore (l’alternativa sarebbe il lockdown o il raggiungimento dell’immunità di gregge senza vaccinazioni, cioè con centinaia di migliaia di morti in più) e invece viene identificato come attentato alla libertà. Ma è una libertà chiaramente confusa con l’affermazione dell’assoluto diritto al proprio personale capriccio; una libertà confusa con la rottura di ogni principio di responsabilità verso gli altri.
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carlo
Monday, 26 July 2021 20:05
A tutt'oggi, dati dell'Agenzia Italiana del farmaco, in Italia i morti covid sotto i 30 anni sono meno di 100.
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Mario M
Monday, 26 July 2021 16:50
1 Il virus non è mortale, e non lo sarebbe stato neanche per i vecchi se i protocolli sanitari criminali non avessero impedito le usuali cure, come invece ha continuato a praticare la dott. Maria Grazia Dondini. Del resto il dott. Mariano Amici ha pubblicamente affermato che fra i suoi pazienti neanche uno è morto per il supposto covid. Tra l'altro il SarsCov2 non è stato neanche isolato.

2 Dove è scritto? Tra l'altro non c'è stata alcuna pandemia, e i vaccini non hanno debellato le malattie endemiche.

3 L'immunità di gregge è una locuzione senza basi scientifiche.
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Anna
Monday, 26 July 2021 19:58
Corte Costituzionale, sentenza nr 5 del 2018. (PS obblighi vaccinali sono stati disposti già nel 1963, nel 1966, nel 1991 e nel 2017).
Per il resto evito di rispondere (non per maleducazione).
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Mario M
Monday, 26 July 2021 21:37
Mancava solo che mi citassi i DPCM. E scendere nel merito è troppa fatica?

PS io voglio essere maleducato
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Anna
Monday, 26 July 2021 23:04
La Costituzione (all’art 32) stabilisce che la Repubblica tutela la salute, aggiungendo che lo fa sia per tutelare un diritto dell’individuo, sia per assicurare un interesse della collettività. La Costituzione dispone l’introduzione di trattamenti sanitari obbligatori, ponendo un solo limite: quello di farlo per legge; quindi con una decisione parlamentare (come ribadito appunto dalla sentenza nr 5/2018 della Corte Costituzionale). Non a caso, obblighi vaccinali sono stati disposti già nel 1963, nel 1966, nel 1991 e nel 2017; i bambini sono già soggetti a un obbligo vaccinale (10 vaccinazioni). Malattie una volta epidemiche, come la poliomielite e il morbillo, sono state sradicate grazie a vaccinazioni obbligatorie, fatte a tappeto perché solo la copertura vaccinale a tappeto può assicurare quell’interesse della collettività di cui parla la Costituzione.
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Politta
Tuesday, 27 July 2021 16:48
Ma legga tutto l'art 32 non solo la prima parte
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Mario M
Tuesday, 27 July 2021 00:04
Ti ho risposto sopra per comodità di lettura
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Pino
Monday, 26 July 2021 15:15
Ma si dice che più vaccinati ci sono, meno varianti sviluppa il virus!!??
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Pino
Monday, 26 July 2021 15:13
Ma si dice che più vaccinati ci sono, meno varianti sviluppa il virus!!??
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Bianca
Wednesday, 28 July 2021 10:53
Il dottor Puccetti , medico citato in diversi giornali, commentava due giorni fa dicendo che le varianti insorgono laddove vi sono i vaccinati.
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claudio DV
Sunday, 03 October 2021 10:42
e diceva una sciocchezza; le varianti ci sono quando il virus si riproduce, non sono altro che errori di replicazione fortunati, la maggior parte sono sfortunati per il virus ma alcuni sono fortunati, vantaggiosi, meno virus meno varianti, dunque il vaccino serve a ridurre le varianti perchè serve a ridurre i virus e la loro replicazione
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