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nicomaccentelli

Santoro, il buco nero

di Nico Maccentelli

Mentre è ormai piuttosto evidente, in modo trasversale, a gran parte della popolazione di varie colorazioni politiche e identità, che il problema di restrizioni e ricatti biopolitici, della guerra tra un’emergenza terroristica creata ad arte e l’altra, è il sistema dominante USA attraverso la NATO, le oligarchie anglosassoni e quelle ordoliberiste del nord Europa che sottraggono sovranità al nostro paese attraverso la UE, la sinistra euroimperialista e atlantista ha bisogno di recuperare consenso d’innanzi a un astensionismo dilagante e a sondaggi che rivelano la contrarietà della maggioranza degli italiani all’invio di armi in Ucraina. Per le oligarchie imperialiste sarebbe molto meglio la stabilità del comando capitalista e dei suoi apparati garantita dal PD e dai suoi cespugli moderati e radicali: ossia Calenda e Renzi da una parte e Fratoianni e Bersani dall’altra, con aggiunta dei 5Stelle: un buco nero che attrae insieme ai vari protagonisti di una politichetta, la solita, anche quelle soggettività che contro la guerra in chiave antimperialista avrebbero molto da spendersi e lottare, ma i cui dirigenti e autorevoli compagni che menano le danze fanno loro da tappo.

L’elezione della Schlein alla direzione del PD non ha cambiato un fico secco perché di fatto l’adesione ai dettami guerrafondai NATO è bipartisan e le polemiche sul salario e il reddito di cittadinanza non sono temi capaci di coinvolgere le classi popolari, le quali non vedono certo nel PD e in minima misura i 5 Stelle come loro rappresentanti.

Per questo entra in campo Santoro, che come premessa mette al centro la pace fine a se stessa, senza nemici, senza critiche a una sinistra alla deriva, sempre più strumento di comando degli apparati oligarchici imperialisti.

In questo modo, il partito di Santoro si candida a divenire l’ago della bilancia di uno schieramento che va dal PD e le sue patetiche bandierine arcobaleno ai cespugli di sinistra, sardine, coalizioni civiche, SI, verdi, centri sociali, municipalisti vari, rimettendo in pista anche quella sinistra di segno comunista, uscita dalle batoste elettorali, UP con Rifondazione, PaP, alla ricerca di un posto al sole alle europee.

Uno schieramento che ammette tutti per battere senza essere alternativa politiche, l’avversario bipartisan, ossia la Meloni con FdI, FI e Lega.

Siamo in presenza di un progetto politico di piccolo cabotaggio che, con la scusa della guerra, ha dietro le quinte lo scopo di scalzare un governo non gradito a determinate cordate capitaliste più affini all’anglosfera e alle euroburocrazie di Meloni, Salvini & c. e porsi nel solito pendolo dell’alternanza europeista e atlantista, dunque delle frazioni di capitalismo dominante.

Già Grassi (prossina assemblea fiorentina) e l’area MarxXXI scaldano i motori per rientrare nell’inciucione santoriano che certamente ammetterà qualche riottoso multipolarista anti-NATO, tenendolo a cuccia: il che devitalizzerà ulteriormente l’opzione di un terzo polo anti-UE, sovranista, che va giustamente oltre le divisioni canoniche di destra e sinistra, insomma un progetto dannoso e pericoloso che condurrà tra catene umane e kermesse dalla facile quanto inconcludente demagogia pacifista a un binario morto tutti gli staterelli maggiori senza masse che vi aderiranno.

Dicevo partito di Santoro perché è l’unico che è partito avendo un canale media che fa audience e oggi un partito è tale se è un mezzo di comunicazione di massa e non certo inteso come cellula, sezione o giornaletto pseudo-bolscevico, anche in forma di blog o sito.

Il cuore dell’operazione è questa, con la benedizione di una borghesia imperialista che per recuperare deve avere con sé anche la sinistra radicale che crede di battersi per la pace, di avere consensi ma lavora in realtà per il re di Prussia, un progetto ambizioso perché mette d’accordo tutti e lava le coscienze di chi ha la sua ragion d’essere e la sua agibilità politica dentro la sinistreria più inconcludente e collusa come la CGIL (sua sinistra che sia), ARCI, ANPI, ecc.

Non è un caso che la stessa PaP non sia mai uscita dalla contraddizione sindacalismo di base o CGIL…

Alla fine approderanno tutti con Santoro, con tutti i distinguo che non servono a nulla, a chi manovra del resto, importa poco o nulla che tu sia comunista, contro il sistema: puoi farlo da filocinese, mutualista… tu puoi leggere il libretto rosso, Mao, Lin Piao, puoi essere anarchico, situazionista… Elio Petri aveva visto giusto in “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”. L’importante è far rientrare tutto nel quadro delle compatibilità in un sistema post-democratico borghese (oltre la stessa configurazione costituzionale, dei diritti civili e delle libertà del citoyen della stessa democrazia borghese… Agamben docet), divenuto tale dopo il passaggio autoritario utilizzando la pandemia, di cui la maggior parte di questi piccoli gruppi dirigenti di loro stessi non si sono minimamente accorti. Ed è un’altra ragione del perché tutti approdano con chi li porterà a servire il re di Prussia. Basta qualche bella parola sulla pace e il gioco è fatto. Ma del resto cosa non si farebbe per legittimarsi dentro i propri ambiti arci-anpisti sciampisti che lavano via l’antagonismo reale. Che cosa non si farebbe per la prossima querelle di spartizione dei collegi alle europee.

Tutto questo mercato delle buone intenzioni può avvenire solo perché non vi sono movimenti di massa. È già arduo costruire qualcosa in una Francia attraversata da tumulti sociali, figuriamoci in un’Italia dalle deboli e frammentarie proteste di nicchia.

In questo momento siamo veramente al buio della politica di classe e i comunisti sono come quel fante che ricevuto il colpo non s’era accorto… di essere già morto.

Ma questa è una storia che presuppone anche altre analisi politiche e storiche…

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Comments

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Tonino
Wednesday, 13 September 2023 14:35
Premesso che reputo sbagliata l'iniziativa di Santoro di costruire un nuovo minuscolo soggetto politico, il cui programma sarà indistinguibile da quello di Unione Popolare e altre formazioni già esistenti, credo e spero che l'obiettivo non sia quello di portare acqua al mulino del PD atlantista. In ogni caso, mi par di capire che all'articolista non vada bene nessuna delle forze alternative ai partiti mainstream: non UP, non Potere al Popolo, non Rifondazione, non Marx21. Eppure non mi pare si possa dire che si tratta di formazioni pro-NATO. Se non vanno bene nemmeno loro, chi sarebbe secondo l'articolista a dover fare opposizione ai partiti dell'atlantismo?
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Nico
Thursday, 14 September 2023 07:53
Caro Tonino, Santoro non sta costruendo un minuscolo soggetto politico, ma la sua forza che è la comunicazione di massa, lo colloca nella posizione di fare da pontiere tra le istanze più o meno antagoniste e pacifiste e una sinistra euroliberista ormai decotta, che però essendo sinistra e sostenendo con la Schlein quel dirittumanitarismo falso, genderista, multicolor, e che guarda caso non tocca mai i diritti nel rapporto capitale/lavoro. Ovviamente questa tessitura è sotto traccia, ma di fatto non va nella direzione di un terzo polo: ripropone il solito bipolarismo alla cui direzione ci sono le meglio forze gradite al potere atlantista e agli euroburocrati. Se parlo di buio della politica è perché nella sinistra di classe questa manovra non viene capita e si resta ancorati nel puro ideologismo con un po' di Cina e alla fine si faranno accrocchi e inciuci col PD soprattutto a livello locale e amministrativo (Rifondazione è maestra e De Magistris utlizzerà a man bassa la sua expertise ultradecennale). Ma anche dal movimento di massa defluito, ciò che è rimasto, pur essendoci posizioni anti-NATO e anti-UE, non è sorta alcuna capacità e volontà di costruzione politica di un terzo polo, con Democrazia Sovrana e Popolare che in modo autoreferenziale crede di essere il terzo polo: vedere l'ultimo delirante video di Tabaroni su Visione TV. Io sono ancora convinto che soggetti anti-NATO e antimperialisti nella sinistra di classe possano riportarsi sulla strada giusta, magari riprendendo per esempio tutto il lavoro fatto negli anni di ROSS@ ed Eurostop, e non vedo certo in modo negativo ciò che Marx XXI ha espresso sul piano della teoria politica marxiana riguardo la specifica situazione italiana. Quello che le teste dure devono capire è che non va unita la sinistra, ma tutti i soggetti al di là dello specifico colore che si pongono sul terreno del sostegno al multipolarismo emergente, poiché è l'unico modo per rompere le catene dell'imperialismo multipolare, sostenere le lotte di liberazione dei popoli, la loro e la nostra autodeterminazione. Da questa nuova configurazione mondiale e continentale può emergere la lotta politica dei comunisti nelle contraddizioni economiche e sociali date e si apriranno spazi per l'azione rivoluzionaria al socialismo, sulle transizioni nella pianificazione e nella centralità degli interessi di classe coincidenti con quelli collettivi nazionali.
Ma occorre comprensione e coraggio, del cavallo. In questi ultimi te anni gran parte dei comunisti non hanno capito l'operazione pandemia e il passaggio autoritario di cui è stata portatrice e preludio alla fase guerrafondaia successiva di USA-UE-NATO. Quindi, Tonino, certo che i soggetti ci sono, ma vanno tutti dietro a Santoro e all'ennesimo inciucio ulivista in salsa pacifista.
Ora, stante la situazione, anche una realtà come la mia, dove siamo riusciti a costruire a Bologna dalle ceneri del movimento anti-GP dei sabati, un coordinamento di più soggetti che è anti-NATO, antifascista, dovrà fare i conti con la massa pacifista e la sua cantilena generica e antiprogettuale sulla pace che si prefigura con Santoro. Ma il lavoro politico è di critica ma anche di disponibilità al confronto con le soggettività realmente antimperialiste. Un tema fondamentale è il controllo sociale con le nuove tecnologie e il legame con la guerra e il dominio atlantista: perché a Trento lo scorso sabato c'eravamo solo noi e la CUB? Perché la sinistra di classe ignora le nuove modalità di controllo pervasivo, biopolitico, sulle cittadinanze e quindi anche sul lavoro?. Perché non ha capito un bel nulla della portata che ha avuto la repressione tecnologica sulla lotta dei camionisti in Canada, quando con un click ti spengono patente, libretto del mezzo, conto bancario, assegni al figlio, ecc.? Perché non lo ignorano invece soggetti nazional popolari e con tricolore che rappresentano trasversalmente quella parte di società che vive l'ascensore sociale bloccato? Se vuoi delle risposte su quali soggetti devono fare opposizione, chiediti perché i soggetti comunisti che più potevano comprendere non lo capiscono e restano nel loro stagno, poniti queste domande e riflettiamo sulla composizione di classe data e le alleanze possibili in funzione anticapitalista in questa nuova epoca di tecno-capitalismo. Il terzo polo va costruito, ma al momento non ci sono le premesse per limiti soggettivi che ci sono da più parti. In assenza di un movimento contro la guerra ci accontentiamo ancora dell'ennesimo guru o pifferaio che dir si voglia?
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Tonino
Thursday, 14 September 2023 18:00
Ripeto, è chiaro che se l'obiettivo dell'operazione-Santoro fosse quello di strappare un accordicchio con il PD per spuntare una o due candidature di bandiera alle europee (una cosa alla Fratoianni, insomma), la cosa squalificherebbe completamente il personaggio. Se è così, lo vedremo presto perché ormai alle elezioni mancano pochi mesi. Voglio però illudermi che non sia così, anche considerando che a uno dei suoi ultimi eventi ha apertamente detto di non aver invitato la Schlein perché prende atto che le idee sulla guerra sono opposte a quelle del PD.

Ma al di là di questo, nel tuo discorso vedo una contraddizione: da un lato dici che bisogna unire tutti coloro che si oppongono all'imperialismo euroatlantico e dall'altro escludi una serie di soggetti da un campo che già è piccolo di suo. Esperienza pluridecennale di De Magistris nel fare accrocchi con il PD? Onestamente non me ne ricordo, visto che mi pare che De Magistris abbia sempre corso contro il PD, anche riuscendo a bastonarlo a Napoli per due volte, e nelle elezioni calabresi. Rifondazione sì, ma va detto che sono cose che risalgono a un'era geologica fa, e molti di quelli che guardavano al PD sono ormai transitati nella sinistra arcobaleno di Vendola e poi di Fratoianni: non vedo nessuna vicinanza tra la Rifondazione attuale e il PD.

Piuttosto, se si vuol creare questo "terzo polo anti-imperialista", bisogna chiedersi come creare un radicamento capillare sul territorio in modo che possa raggiungere una dimensione tale da dar fastidio a chi comanda, invece di tutti questi cespuglietti raffazzonati che si creano solo in vista di qualche elezione (per prendere percentuali risibili) e poi spariscono nel nulla più assoluto. Ecco, questo secondo me è quello che succederà anche a Santoro.
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Nico
Thursday, 14 September 2023 23:48
Non voglio toglierti le tue illusioni. Già questa "bella festa" di Rifondazione che ti allego dice tutto: i protagonisti di cui sopra ci sono tutti allegramente. Cosa vuoi, che ti vengano a dire che alla fine chi si rafforzerà è il PD? Certo che no. Ma i vari Landini non si muovono a caso.
E poi guarda, io non intendo escludere nessuno, da cosa poi. Non c'è un movimento pacifista, per cui saremo in presenza delle solite manifestazioni, catene varie che rappresentano solo l'anima buonista (manco c'è un nemico politico) della sinistra e che lasciano il tempo che trovano.
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Mirco
Tuesday, 12 September 2023 18:30
"L’importante è far rientrare tutto nel quadro delle compatibilità in un sistema post-democratico borghese (oltre la stessa configurazione costituzionale, dei diritti civili e delle libertà del citoyen della stessa democrazia borghese… Agamben docet)"

... perché, Agamben e Maccentelli non rientrano nel quadro delle compatibilità post-democratico borghesi? Ma ci facciano il piacere...
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Nico
Thursday, 14 September 2023 09:08
Vedi Mirco, non basta l'ideologia per avere la patente di marxisti rivoluzionari. Quando non ci si accorge dei dispositivi del potere capitalista per assoggettare le masse popolari ai suoi progetti, come avvenuto in questi tre anni, si rientra nel quadro delle compatibilità
Esserne fuori significa criticare queste politiche. Non significherà essere rivoluzionari, ma antagonisti certamente sì. Un po' di sana autocritica gioverebbe. Buona giornata.
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Mirco
Friday, 15 September 2023 18:00
Nico, qualsiasi organizzazione che non si dia scopi rivoluzionari, cioè essenzialmente non si dia lo scopo di sovvertire con ogni mezzo necessario lo stato delle cose, rientra nelle compatibilità esistenti, e chiunque ne faccia parte vi rientra di conseguenza. Come dici tu, attivare una critica può non significare avere scopi rivoluzionari, certo, però dipende dalla critica: opporsi a determinate politiche come suggerisci, in modo soltanto antagonista o, più propriamente, riformista comporta un'adesione consapevole (e qualche volta inavvertitamente entusiasta) alle stesse dinamiche che si dichiara di voler combattere. Qui non si tratta di autocritica. Si tratta di critica radicale. E nei soggetti che citi, compreso il tuo o i tuoi, è del tutto assente.
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nico
Sunday, 17 September 2023 08:47
Mirco, la politica non è mai così netta come la poni tu. La tua formula è appunto una formula che oggi è fatta di giornalietti che tramandano il verbo rivluzionario senza concludere nulla. Di questi ce ne è una ultradecennale pletora. Forse a te bastano le definizioni o autodefinizioni, ma a me francamente no. L'esempio concreto è cosa hanno capito e come hanno reagito questi supermarxisti rivoluzionari al colpo di mano con il covid da parte di un turbo-tecnocapitalismo che ha assoggettato l'intera comunità mondiale ai suoi progetti. Cosa non hanno capito soprattutto. Quindi se c'è qualcuno che anche da altre sponde dice elementi di verità e ha spunti d'analisi che ci fanno capire cosa sta accadendo (Agamben) e che insieme a questo si sviluppi il più vasto movimento conflittuale dagli anni '70 a oggi, io da marxista rivoluzionario lo vedo come un fatto positivo. Basta con le chiese rosse: hanno rotto il c...
Se non vai in piazza dicendo che bisogna fare la rivoluzione proletaria non sei contento. Non pensi di mancare di tattica politica? A cosa servono allora i comunisti se non a fare avanzare il movimento nell'agitazione su contenuti immediati e facilmente comprensibili e formare quadri politici da questo contesto attraverso la propaganda su contenuti progettuali strategici?
Un po' di leninismo non guasterebbe.
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Mirco
Monday, 18 September 2023 23:02
Nico, innanzitutto se la "politica", ovvero quella che fai tu e che fanno i gruppetti da te citati, fosse o fosse stata un po più "netta" credo ne avrebbe tratto giovamento prima di tutto il termine, poi gli attori coinvolti, data la mancanza di credibilità che manifestano. Poi scusa, "politica" così non significa niente: proviamo ad aggettivare e storicizzare un momento. Quale "politica" concreta ha preparato il terreno per lo scenario abominevole che abbiamo di fronte? Io ho parlato di riformismo perchè è una tendenza con una storia precisa, che si incarica di fissare proprio quell'internità alle dinamiche esistenti che tu pretendi di criticare, ma che alla fine pratichi. Non ci vuole una laurea in leninismo per riscontrare che tale tendenza, quella sì concretamente attiva da 45/50 anni, ha prodotto nei vostri gruppi una carenza di pensiero e pratica della critica radicale che, a sua volta, vi ha spinti a ritenere percorribile soltanto la strada di un antagonismo nominale, ininfluente perchè incapace di determinare un rapporto tra le forze diverso da quello esistente, anche perché autoattribuito, non riscontrabile nella realtà effettiva dei comportamenti, consolatorio. Che antagonismo reale c'è in una pratica politica che non mette in discussione i fondamenti della "militanza" così come si è organizzata negli ultimi decenni, militanza che non ha impedito - forse perché non si è nemmeno posta il problema - che le società europee si fascistizzassero progressivamente, fino a consentire la conquista del potere da parte di suprematisti dichiarati? Quale "tattica politica" avete usato per ottenere un così brillante risultato? Quella di chi parte dal presupposto che una lotta seria risulti perdente ancor prima di iniziare.
Il comunista si dà l'obiettivo di creare le condizioni per un sovvertimento effettivo, per un'abolizione reale del rapporto di capitale, non passa il tempo a dichiarare che quelle condizioni non esistono per poi confinare i suoi ragionamenti a "contenuti immediati e facilmente comprensibili". Tu attribuisci a te stesso (e non sei l'unico, ovviamente) la definizione di "marxista rivoluzionario", ma pensi davvero che questo comporti "formare quadri politici"? È tutta qui la definizione di "contropotere" a cui sapete pensare? Io non ci credo.
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nico
Monday, 18 September 2023 23:46
Caro Mirco, la tua è esattamente la stessa logica dei menzionati gruppetti, perché critichi ma non proponi nulla di concreto. Non c'è teoria senza pratica, questo è il tuo limite. Buona serata.
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Mirco
Tuesday, 19 September 2023 08:46
Nico, io propongo la cosa più seria che ti sia mai stata proposta da un cinquantennio a questa parte, se non hai ancora capito: propongo che smettiate di fare quello che state facendo, e cioè i baristi, gli accademici, gli editori, feste e festicciole, "lavoro culturale", divulgazioni varie, comunicazione istituzionale a vari livelli, associazionismo agiografico-celebrativo e organizziate i vostri gruppi per fare altro. Questo "altro" poi lo si discuterà. Capisco che per voi sia infinitamente più conveniente continuare a fare quello che state facendo, ma le "pratiche militanti" che avete messo in campo fino ad ora non hanno contrastato gli esiti che si sono prodotti, al contrario: li hanno favoriti. Se compatibilità con l'esistente significa starci dentro senza sovvertire alcunchè, ma semplicemente trovarsi un posticino per fare la propria "scuola quadri", è difficile a rigor di logica non riscontrare questa tendenza nei vostri ragionamenti, che tra l'altro continuate a reiterare come se niente fosse. Ma forse avete ragione voi: "la fase non è propizia", "le masse non sono pronte", "i fascisti non sono poi così cattivi", e via acquiescendo...
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Nico
Tuesday, 19 September 2023 19:25
"... organizziate i vostri gruppi per fare altro. Questo "altro" poi lo si discuterà. ..."

Poi lo si discuterà...
Quindi, Mirco, non proponi un cazzo. Invece di guardare fantomatici gruppetti, pensa bene a cosa vuoi fare tu.
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Nico
Tuesday, 19 September 2023 19:23
Mirco, hai sbagliato indirizzo. Non so che idea ti sei fatto su di me. Difficile senza conoscere le persone, i compagni, non trovi?
Ma non hai ancora detto che cosa proponi. Ti concentri troppo sugli altri e con pregiudizi.
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Mirco
Wednesday, 20 September 2023 08:11
Nico, io non mi faccio strane idee e non parto prevenuto. Esprimo giudizi basati sui fatti e sulle loro concatenazioni, non procedo a sentimento. Ripeto il ragionamento parlando di me, così non ti offendi e può anche darsi che tu capisca: se mi pongo un obiettivo qualsiasi e mi rendo conto che quello che sto facendo per conseguirlo mi ostacola nel suo raggiungimento anzichè facilitarmi, mi allontana dal suo conseguimento anzichè avvicinarmici, smetto di fare quello che sto facendo con gli strumenti che sto utilizzando e mi oriento su altro adottando altri mezzi. Fila, no? Allora, ammesso e non concesso che IO abbia chiaro l'obiettivo o gli obiettivi, non ha senso che perseveri nel fare cose che mi impediscono di ottenere il risultato, o che addirittura favoriscono chi si batte perché io non lo ottenga. Ci siamo fin qui? A questo punto, mettiamo che io perseveri e, come se non bastasse, con pervicacia, scientemente. I casi sono due: o non ho chiari gli obiettivi, li traviso a causa di una stupidità sincera; oppure gli obiettivi mi sono arcinoti, ma non sono quelli che dichiaro, sono altri, e sono compatibili (torniamo al termine chiave) con le pratiche che ripeto fino allo sfinimento. Nella prossima puntata entriamo un po' più nello specifico, sempre piano piano, come piace al blog...
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carlo
Tuesday, 12 September 2023 17:50
Santoro ago della bilancia mi sembra un'affermazione un pò azzardata, noi 50/60 enni lo conosciamo ma non ha nessun ascendente sulle nuove generazioni che non sanno proprio chi è. Se Santoro ha un bacino di voti dell'1% è già grasso che cola. E di tutti i cespugli citati nell'articolo posso garantire che Potere al Popolo non sarà della partita santoriana.
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Nico
Thursday, 14 September 2023 07:59
Proprio perché Santoro ha una percentuale infima la sua funzione non è quella di costruire un partitino, ma di portare a qualcuno in dote per le europee quella massa di scontenti della sinistra europeista e un bel po' di astensionisti. La mia risposta ce l'hai in ciò che ho risposto a Tonino qui sopra.
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