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quodlibet

Sui rapporti falsi

di Giorgio Agamben

Una buona definizione del potere politico è quella che lo caratterizza come l’arte di mettere gli uomini in rapporti falsi. Questo e non altro fa innanzitutto il potere, per poterli poi governare come vuole. Una volta che si sono lasciati introdurre in rapporti obliqui in cui non possono riconoscersi, gli uomini sono infatti manipolabili e orientabili a proprio piacimento. Se essi credono così facilmente nelle menzogne che vengono loro proposte, è perché false sono innanzitutto le relazioni in cui, senza che se ne accorgano, si trovano già sempre.

La prima mossa di una strategia politica degna di questo nome è pertanto la ricerca di un via d’uscita dai rapporti falsi in cui il potere ha posto gli uomini per poterli governare. Ma proprio questo non è facile, perché un rapporto falso è precisamente quello dal quale non si vede una via d’uscita. Qualcosa come una via d’uscita diventa possibile solo se comprendiamo che il rapporto falso è la forma stessa del potere, che trovarsi in un rapporto falso significa essere in una relazione di potere. Che falso, cioè, il rapporto è non perché mentiamo, ma perché manca la coscienza del suo carattere essenzialmente politico.

Che le relazioni in apparenza intime e private o quelle tecnicamente o socialmente determinate siano in verità già sempre politiche, che in esse ci troviamo, cioè, fin dall’inizio in un rapporto falso, questa consapevolezza è la sola via per cambiare alla radice il nostro modo di viverle.

 

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Comments

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Domenico Testa
Sunday, 14 September 2025 12:59
Il potere ha manipolato nel corso della storia e manipola oggi a varie latitudini le soggettività dei singoli.
Specialmente nell'era del tecnocapitalismo,dell'IA,dell'omologazione di massa alle "verità "di chi governa sia nell'Occidente che nell'Oriente il cittadino fatica a smascherarle,se manca di lucidità di analisi,di coscienza critica,se privo di una visione politica alternativa allo status quo.Sono sempre più ristrette le minoranze che cercano "vie d'uscita",un varco per esercitare il dissenso contro il dominio delle false informazioni propinate dai vari centri di potere.Vale,come detto,per le cosiddette democrazie liberali e per le autocrazie,le dittature.Contestare le verità del potere nelle sue varie configurazioni diventa sempre più difficile e rischioso,come è sempre stato.Ma è proprio qui la sfida per chi crede nella "social catena":far crescere il numero dei consapevoli,dei critici del potere,prospettare un'umanità diversa,autentica....Di fronte alla miseria ed alle macerie del presente,l'unica arma è ancora una volta l'utopia concreta....Di fronte ai fallimenti della storia a che cosa ci si può affidare?
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antonino caiola
Friday, 12 September 2025 04:55
progettoalternativo - Le istituzioni devono essere garanzie per la parte debole della società e quando si rompe il patto di fiducia tutto quello che proviene dalle autorità perde valore e credibilità. I farmaci sperimentali obbligatori per il virus "covid" è stato il grande spartiacque, almeno qui in Italia, le menzogne sono state troppe, per troppo tempo e diventate sempre più insostenibili. È stata la porta che è stata varcata da sempre più persone che non solo hanno messo in dubbio la credibilità di questa fantasiosa narrazione ma sono diventate la porta di accesso al sospetto rispetto a tutte le narrazioni che di volta in volta il potere ha cercato di soggiacere e indirizzare le masse. Da qui le panzanate della guerra sull'Ucraina come se tutto fosse iniziato il 24 febbraio del '22. Come il netto rifiuto sulla narrazione sugli ebrei israeliani e la negazione del genocidio palestinese con gli atti barbari che questi compiono tutti i giorni dal 7 ottobre del 2023. Da 80 anni gli ebrei compiono massacri e rendono il popolo palestinese succube. Li chiamano apertamente "animali". È lo specchio delle loro anime che gli mette in bocca simili parole
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max
Wednesday, 10 September 2025 12:38
...bene, transeat la propedeutica per i regredienti, ma "a me, che sono mar­xi­sta, que­ste para­bole agam­be­niane fanno l’effetto di assi­stere ad uno spet­ta­colo nel quale qual­cuno ha colto il pro­blema e non vuole, meglio, non può più risol­verlo" (Toni Negri)...
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Maurizio
Wednesday, 10 September 2025 12:04
Purtroppo viviamo all'interno di una bolla di regressione culturale e filosofica, per chi non se ne fosse accorto,
e per tante persone non sarebbe affatto ovvio, anzi aiuterebbe ad uscire dal limbo dove sono chiusi .
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max
Wednesday, 10 September 2025 10:18
...articolo portatore di straordinaria ovvietà e inconcludenza!!!!
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