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 lantidiplomatico

La debacle dell'Ue in Cina e il senso del "progetto europeo" oggi

di Andrea Zhok

Ieri una delegazione UE guidata da Ursula von der Leyen, António Costa e Kaja Kallas era a Pechino a trattare con il Presidente cinese Xi Jinping.

Cosa poteva mai andare storto?

Infatti la delegazione è rientrata anzitempo in Europa, con un nulla di fatto, dopo aver irritato per l'ennesima volta i negoziatori cinesi con la pretesa di impartirgli lezioni sui diritti umani e di strappare condizioni commerciali di favore, pur partendo da una posizione di umiliante debolezza contrattuale.

Ma niente paura, nel frattempo l'UE ha anche accettato l'idea di subire dazi asimmetrici da parte degli USA (sembra con un differenziale del 15%).

Questo mentre non passa giorno che Trump trolli gli europei in diretta mondiale, spiegando come loro (USA) forniscano in Ucraina e altrove armi e servizi bellici, che però pagano gli europei (risatina dei giornalisti presenti).

Questo dopo che l'UE si è evirata dal punto di vista energetico (Libia, Russia, Iran) e acquista gas naturale liquefatto dagli USA, per un prezzo esorbitante, che mette l'industria europea fuori mercato.

Ecco, io ricordo le infinite discussioni sul senso del "progetto europeo".

Alla fine, a sostegno di tale progetto l'unico argomento che aveva qualche tenuta era che avrebbe permesso all'Europa di ottenere, attaverso l'unione economica, un maggiore potere contrattuale nei confronti dei suoi principali competitori (USA e Cina).

Per tutto il resto il modello della CEE - mero mercato comune con facilitazioni agli scambi, senza moneta comune - era molto più agile e funzionale.

Oggi l'UE è un'istituzione che esplica i suoi poteri soltanto nei confronti dei propri sudditi.

Sul piano della contrattazione internazionale è l'equivalente di un botolo, parte remissivo, parte molesto, sempre inutile.

In compenso può fare la faccia feroce verso i propri cittadini, censurandoli con iniziative come il Digital Services Act, imponendo normative "green" demenziali e autolesioniste, disseminando di oneri burocratici supplementari le legislazioni nazionali, richiedendo sforzi bellici straordinari con una tassazione dedicata, ecc.

Per dirla con Quentin Tarantino, l'UE è utile quanto uno sfintere anale sul gomito.

Però dolorante.

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Comments

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Alfred
Monday, 04 August 2025 16:42
Possiamo dire tutto il male possibile del progetto europeo. Si merita quello e pure altro, ma il problema non sta li, non in questo caso.
O, almeno, non sta solo li.
Facciamo finta di essere ancora nel mercato comune europeo e senza l'euro. Lei crede davvero che stati che non hanno mai 'scoperto' chi muoveva le file della strategia della tensione, che hanno digerito e partecipato a gladio che hanno dato parti delle loro nazioni a un cosidetto salvatore che ci ha fatto basi militari con diritto di extraterritorialita' ecc ebbene, lei crede che le classi politiche dei paesi europei (fatte salve Francia, Inghilterra e Spagna, ma non sempre) che si sono accorte di Gelli solo quando era impossibile nascondere, lei crede davvero che oggi sarebbero dei cuor di leone che osano mettersi contro un padrone che ci usa da dopo la seconda guerra mondiale. Un padrone nel cui intorno noi esportiamo ed e' vitale per parecchia economia grazie a scelte nazionali (vedi Germania e Italia) che hanno depresso mercati interni e orientato tutto all'export, export in maggioranza verso Usa.
Ma passiamo ad altro
Le risulta che quando e' morto il patto di Varsavia i geni dei nostri stati nazione abbiano chiesto di essere liberati dal giogo Nato?
Non c'era miglior momento per silurare la Nato. Invece hanno esultato con gli Usa (la cosa idiota e' che si sono sempre considerati pari e complici, ma era una cosa europea, gli Usa hanno piu volte dimostrato che credevano solo ai loro interessi) e rafforzato la Nato e oggi questi in ucraina sono i risultat. Come i risultati dei dazi sono frutto di altrettante scelte economiche scellerate.
Quindi?
Quindi nella mia pippa mentale o con unione europea o singolarmente gli stati europei i dazi se li bevono, come si sono bevuti il sabotaggio dei gasdotti, come si berranno bots on the ground europei in ucraina se il Padrone atlantico ci degnera' di questa altra occasione di suicidio.
Troppo comodo prendersela con l'europa, mettiamoci avanti e pensiamo con chi avremo a che fare e con chi dovremo prendercela quando collassera'.
Che bello, torneremo ad avere delle classi dirigenti che faranno al deretano di donald lo stesso servizio che fanno i rappresentanti europei, ma meglio non dire subito alle plebi che questo e' l'esito scontato.
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Renato
Tuesday, 05 August 2025 16:29
Chi ci farà uscire da queste sabbie mobili o galere che dir si voglia? L'alleanza verdi sinistra , PD, movimento 5 stelle?
O un vasto movimento internazionalista comunista quindi anticapitalista , che non esiste e che nessuno ha in mente di progettare e di ricostruire?
Domanda retorica , risposta : tutto resterà cosi' e sarà già un miracolo se non entreremo in guerra con la conseguente distruzione di 4/5 del territorio europeo.
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Alfred
Tuesday, 05 August 2025 19:37
Non sono in forma e con un po' di febbre non mi va di articolare, vado di luoghi comuni: pessimismo della ragione e ottimismo della volonta'? Oppure: si puo' quel che si fa?
Nessuno ci fornira' soluzioni chiavi in mano e ...anche questo e' un luogo comune, ma forse non solo
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