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Moneta e memoria

di Giorgio Agamben

Moneta, il termine latino dal quale il nostro deriva, viene da moneo, «ricordare, pensare» ed era in origine la traduzione del greco Mnemosyne, che significa «memoria». Moneta divenne così a Roma il nome del tempio in cui si celebrava la dea memoria e si coniava la moneta. È a partire da questo nesso etimologico fra la moneta e la memoria che si dovrebbe guardare al riaccendersi oggi delle discussioni sull’abolizione della moneta unica europea e del recupero di ogni paese della propria moneta tradizionale. Sotto l’urgente questione «monetaria» agisce una non meno urgente questione di memoria, cioè nulla di meno che la riscoperta della memoria propria di ciascuno dei paesi europei che, abdicando alla sovranità sulla propria moneta, hanno senza accorgersene in qualche modo abrogato anche il proprio patrimonio di ricordi. Se la moneta è innanzitutto il luogo della memoria, se nella moneta, in quanto può pagare per tutto e stare al posto di tutto, ne va per il singolo e per la collettività del ricordo del passato e dei morti, non sorprende allora che nella rottura del rapporto fra passato e presente che definisce il nostro tempo emerga con inaggirabile urgenza il problema monetario.

Quando un illustre economista dichiara che il solo modo che la Francia (come forse ogni paese europeo) ha di uscire dalla sua crisi è di riacquistare l’autorità sulla propria moneta, egli sta in realtà suggerendo a quel paese di ritrovare il rapporto con la propria memoria. La crisi della comunità europea e della sua moneta che è ormai alle porte è una crisi della memoria e la memoria – è bene non dimenticarlo – è per ogni paese un luogo eminentemente politico. Non c’è politica senza memoria, ma una memoria europea è altrettanto inconsistente della sua moneta unica.

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Comments

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Domenico Testa
Thursday, 02 October 2025 18:42
L'Ue non è un soggetto politico,ma bisogna anche crederci.Con le guerre in Ucraina e a Gaza l'Unione europea,pur fra tante contraddizioni,si sforza di non andare in ordine sparso.Interessante il parallelo tra Moneta e Memoria.Io penso,però,che ritornare alla moneta ed alla memoria nazionale,sia un'operazione regressiva.Sacrosanto conoscere ed essere orgogliosi del proprio passato,ma nel mondo globalizzato,è necessario ragionare e muoversi in una prospettiva europea:la persistenza dei nazionalismi infragilisce e rende precaria l'UE.I sovranismi oggi di moda vanno contrastati.All'Ue,nonostante tutti i limiti che conosciamo,non ci sono alternative credibili ....
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Alejandro Villamar
Thursday, 02 October 2025 15:18
Molto interessante
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