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carmilla

Se si va con un ladro…

di Nico Maccentelli

Schermata 2024 09 02 alle 18.51.27.png… non ci si può poi stupire se non trovi più il portafoglio. L’intera operazione del Nouveau Front Populaire delle sinistre francesi alle scorse elezioni è stato un potente assist a Macron, che è il nemico principale per le classi subalterne poiché diretta espressione delle oligarchie imperialiste atlantiste.

Questo argomento l’avevo già affrontato qui.

Infatti, scrivevo riguardo:“… al Front Populaire costituitosi in Francia, è ben evidente che il cuore del progetto guerrafondaio della NATO resta tutto ed è quello che per il nemico di classe conta realmente, in mezzo alla fuffa che la guerra stessa e la sua economia farà sparire come neve al sole. Questa è la tonnara di cui parlavo all’inizio. Una tonnara politica dove, spiace dirlo, gli attori finali sono degli utili idioti.”

A questo punto, sarebbe interessante sapere che ne pensa la base sociale che ha votato per il FP, i lavoratori, la gente delle banlieu, le componenti sociali scese in piazza contro Macron e le sue politiche, dagli aumenti del gasolio alle pensioni. Cosa ne pensa chi avrebbe vinto, riguardo la parte finale del copione macroniano: ossia del blocco anticostituzionale messo in atto contro il partito maggioritario della coalizione elettorale vincente? Questa base, composta da milioni di francesi, sarebbe stupita di questo?

In realtà tutto è andato secondo i piani dell’oligarchia imperialista espressa dal governo precedente, che poi è quello attuale degli”affari correnti”, e quindi nulla di cui stupirsi, come mostra di esserlo invece il Marrucci nel suo pippone su Ottolina tv. La scoperta dell’acqua calda. Pippone che tuttavia merita comunque di essere visto poiché fa una cronistoria puntale di tutta la vicenda francese del dopo elezioni europee e, per chi volesse saperne di più, rimando a questo contributo.

France Insoumise avrebbe dovuto correre da sola e non dare troppa importanza alla Le Pen, la cui vittoria, checché ne dicano gli “antifascisti” di facciata, quelli che compaiono nei salotti solo nelle tornate elettorali, non sarebbe stato il male peggiore. Anzi, la linea francese sulla guerra in Ucraina con tutta probabilità avrebbe avuto un segno diverso dai desiderata imposti dal Washington Consensus.

Una metodologia politica realmente marxista insegna che tra i nemici di classe esistono un nemico principale e uno secondario. E che ciò non ha nulla a che vedere con il sostrato ideologico, ma con i rapporti di dominio classista. Le oligarchie atlantiste ben espresse politicamente dalle sinistre dem e socialdemocratiche sono le frazioni di borghesia imperialista dominanti nell’Occidente collettivo, sono il nemico principale. Vedere l’orbace e il gagliardetto come grande pericolo per una democrazia che in Occidente non esiste, è un po’ come vedere il dito che indica la luna. È lo specchietto per allodole. In altre parole non è politica di classe e rivoluzionaria. È bene che qualcuno lo ricordi ai vari Melenchon, così come alla nostra sinistra radicale che ripete un inciucio dietro l’altro senza sganciarsi dal treno dell’euroimperialismo di sinistra.

Se il metodo fosse stato questo, invece di scimmiottare il fronte popolare degli anni ’30, avremmo avuto il rafforzamento di un vero fronte di classe e non l’illusione di andare a governare con il vero nemico principale, o di esserne trombati come utili idioti. Ma soprattutto non si sarebbe servito lo scopo principale delle oligarchie imperialiste, ossia fare la guerra. Il che definisce anche lo scopo che dovrebbe avere qualsiasi forza realmente di classe e antimperialista: scongiurare la guerra, ostacolarla con ogni mezzo. Non ostacolare anche il peggiore dei fascisti se questi manda a carte e quarantotto il processo guerrafondaio USA-NATO. E che lo facesse pure per meri interessi meschini di volontà di potenza nel riprendere il gas russo. Senza radioattività e città devastate avremmo comunque la possibilità di rivolgerci contro questo nuovo nemico principale. Questo ci dice il leninismo (1). È con questo metro che va vista una certa destra trumpiana, orbaniana, lepenista. Utili nemici, non certo alleati, ma fermare la guerra nel nostro continente anche per interessi nazionali, serve anche la rivoluzione, servendo nel contempo le umane aspirazioni a non essere distrutti, a non far pagare il conto a noi europei per soddisfare i profitti di un’eventuale ma penso poco probabile ricostruzione da parte dei famelici speculatori di Wall Street.

E invece, se ci pensate bene, gli ultimi passaggi politici di certa sinistra nostrana che dicesi comunista, sono andati esattamente nella direzione opposta, andando a pestare i calli di chi da Putin per aprire un confronto ci è andato sul serio, prendendosi gli strali degli “antifascisti”(2) che governano a Bruxelles, quelli che danno armi e sostegno ai nazisti di Kiev, imponendo insieme a USA il grande macello guerrafondaio del popolo ucraino.

Dunque, se poi ci pensate ancor meglio, i risvolti della vicenda politica nazionale francese sono un messaggio anche per la nostra sinistra radicale, anche per i comunisti nostrani più incalliti, capaci solo di ripetere le eterne verità sul piano ideologico, senza però fare alcun passo politico che li porti fuori da una deriva che ormai dura da decenni.

Occorre sganciarsi da una sinistra ormai neoliberale, filo-imperialista, che oggi serve devastazione sociale e guerra servendosi del paravento antifascista, buono per i gonzi, e dei “diritti umani” che però se al governo calpesta costantemente con misure economiche draconiane, che non favoriscono certo le classi popolari e chi arriva con i barconi. Occorre scegliere da che parte stare, multipolarsimo e non europeismo, decolonizzazione anche del nostro paese e non suprematismo per censo, anglocentrismo camuffato da mistificazione woke e cancel culture.

Fortunatamente in Germania la situazione è già un po’ diversa e con il BSW di Sahra Wagenknecht ci sono maggiori possibilità di affermazione di un’opposizione popolare antimperialista e antimilitarista. Nelle elezioni regionali in Sassonia e Turingia BSW è arrivato terzo, superando la sinistra neoliberale della ztl, socialdemocratici e verdi. La sua politica paga sul piano di un consenso crescente proprio perché fuori e contro la sinistra zerbino del neoliberismo atlantista, proprio perché recepisce tutto il disagio sociale dei settori meno abbienti, senza infingimenti, senza la falsa ideologia del politically correct, perché si pone contro la guerra non a chiacchiere, mettendo tutti i borghesi, le loro frazioni sullo stesso piano, ma facendo appunto politica (ho ampliato il ragionamento qui). Sarà interessante vedere le scelte politiche che BSW farà, se di coalizione, oppure di opposizione. Ma certamente la formula delle “sinistre unite” è poprio in Germania che si rivela inadeguata e controproducente.

C’è più leninismo (anche se elettoralistico) in una ex Die Linke come la Wagenknecht (3), che in un qualsiasi falcemartellaro dogmatico, con le iconcine di Marx, Stalin o Trotsky usate come i santini scacciamaligno. O in qualsiasi centrosocialaro dirittumanitarista che vota una Rackete che poi sposa la versione imperialista sul Venezuela bolivariano.

Quello che la sinistra “antagonista” nel suo complesso non comprende è proprio l’urgenza di andare oltre i giochi politici condotti dal mondo dem e dalle sue armi culturali di distrazione di micro-massa. Urgenza dettata da un ruolino di marcia che ci porta sempre di più dentro la guerra imperialista.

È inutile stupirsi come fa anche il pur acuto e bravo Marrucci del golpe di Macron. Il colpo di stato internazionale da parte dei signori di Davos è già in atto da anni: la fase del COVID, come annichilimento delle masse in un controllo distopico e biopolitico, ne è stato un passaggio che solo dei pesci in barile ostinati vogliono non vedere. E tutta la chiave di lettura di questa traiettoria si falsa.

La differenza sta nel fatto che Macron non deve più nemmeno fingere e costituzionalmente impedisce a una coalizione che ha vinto le elezioni di governare, pone dei veti illegali alla forza maggioritaria di questa coalizione, trombando France Insoumise nel nome di un presunto quanto inesistente antisemitismo. Una scusa vale al’altra, alla bisogna.

Ma già i parlamenti vengono bypassati in tutto l’Occidente atlantista, e i luoghi decisionali sono di fatto quelli tecnocratici del potere profondo, che hanno sede altrove, nei palazzi della finanza, e negli organismi che uniscono finanzieri e tycoon delle porte girevoli, economisti, politici, think tank, uomini d’apparato con tutti i massmediatici al seguito.

Forse l’operazione dovrebbe essere un’altra: denunciare questo passaggio francese del golpe permanente globale, dando un quadro complessivo della situazione, collegando tutti i puntini del disegno sovranazionale. Troppo per chi non ha ancora capito dove sia il nemico e cosa sia il suo piano o, per lo meno, nella migliore delle ipotesi, non ha inquadrato ancora bene la situazione.

Altro che fascismo: qui mancano solo le “leggi fascistissime” del 1925 in salsa francese. E domani è un altro giorno come se niente fosse, nella falsa realtà della comunicazione di massa drogata.

Questa traiettoria verso un bellicismo neoliberale che non ammette altri aggregati e contesti decisionali che non siano quelli voluti nelle stanze dei poteri più profondi, è proprio il passaggio odierno di questa guerra, che spiega l’accelerazione autoritaria decisa dai think tank imperialisti. La differenza con lo stillicidio del togliere spazi di democrazia e ambiti di decisionalità parlamentare un po’ per volta, sta nel fatto che proprio per il must guerrafondaio a tutti i costi, deciso dal Washington consensus e dai suoi satrapi, viene gestito in modo extra-costituzionale con le cannoniere dei media, che fabbricano nemici da criminalizzare e imbastiscono campagne basate su mezogne e sulla distorsione dei fatti. Un metaverso rovesciato, dove il genocidio del popolo palestinese è lotta al terrorismo, la guerra della NATO preparata in anni di espansionismo e aggressioni militariste contro la Russia è sostegno a una nazione invasa, i nazisti sono lettori di Kant, le vittime sono carnefici e viceversa, la guerra è pace… ricorda qualcosa?

Dov’è finito l’orbace di Orban? Se si uscisse solo per qualche istante da questa narrazione drogata che influenza persino le menti presuntuosamente più antagoniste al potere borghese, forse si inizierebbe a capire l’eurolager dell’indottrinamento di massa, la propaganda ossessiva che ci trasformerà in carne da macello.

E qui veniamo alla pars construens. Quello che i miopi non hanno compreso dalle loro torri d’avorio dell’avaguardismo politicante invisibile alla massa della popolazione italiana, è l’insegnamento che si deve trarre dal grande se pur breve movimento di popolo che si è avuto nei tre anni e passa di restrizioni biopolitiche e dall’uso delle tecnologie sioniste del controllo già sperimentate sui palestinesi (4), nei tre anni di cui sopra (5).

In presenza di un’avanguardia vera, le cose sarebbero andate diversamente, perché se la controparte ha capito che fino a che punto puoi restringere gli spazi di vita e socialità della popolazione, lo dovrebbe aver capito anche questa avanguardia. E una massa così vasta, se organizzata anche solo in parte, avrebbe dato dei bei problemi al nemico imperialista e colonizzatore del nostro territorio, delle nostre attività sociali ed economiche, della nostra cultura e della nostra mente.

Organizzazione, linea politica, programma, obbiettivi e un’egemonia da conquistare nel movimento stesso. Cosa c’è di tanto diverso da un impianto leniniano? Nulla, se si considera finalmente la situazione concreta. Con un’avvertenza che ci dà lo stesso Lenin. Non lo cito, ma il succo è questo: non esiste la rivoluzione che vorremmo nei nostri pii desideri, ma i movimenti sono quello che sono storicamente e il nostro compito è quello di organizzarli e orientarli verso obiettivi realistici. La politica è l’arte del possibile e non una lista della spesa delle migliori utopie. E se i ceti medi d’Occidente vengono devastati dalle tecnocrazie degli oligopoli finanziari e multinazionali, occorre capire che senza questi ceti in via di proletarizzazione e precarizzazione, defraudati di lavoro, risparmi, immobili e censo, non si andrà da nessuna parte. E che il problema semmai è lavorare per costruire un’egemonia che sappia affrontare una lunga fase che insieme al multipolarismo porrà nella lotta di classe questioni che oggi neppure possiamo immaginarci.

E ora passiamo alla guerra imperialista che stanno preparando nel continente, conducendoci dentro questa a passi da gigante. Una popolazione che vive uno stato di guerra da sempre ha più attitudine ad accettarlo. Ma provate a pensare a popolazioni che non l’hanno vissuta, dove da ottant’anni e passa vivono non come le generazioni che l’hanno subita, come la prenderebbero?

Come l’ha presa la situazione distopica delle limitazioni da covid gran parte della popolazione? Cominciate a capire? Comprendete a cosa è servito quel passaggio sociale, antropologico, non certo determinato da un pangolino amoroso? (6)

Per questo occorre prepararsi per la futura situazione in cui ci sarà il ripristino di una leva obbligatoria, di giovani e meno giovani a crepare nelle pianure ucraine, leggi d’emergenza, addirittura la realtà di un territorio messo a ferro e fuoco: tutto ciò che concerne una situazione di guerra. Ecco il nostro compito. Il loro problema è abituare le masse a tutto questo. Il nostro è quello di organizzare rivolte sociali nella massa critica che si formerà in opposizione a tutto questo, di fronte al dato di fatto che la democrazia liberale è morta, che un Macron qualsiasi, uomo dell’entourage di Rothschild, del simulacro della democrazia, ossia di ciò che resta, ne fa spazzatura.

Rendere ingovernabile il loro sistema e il loro ruolino di marcia, inceppare i loro dispositivi di comando in ogni ambito sociale, politico, mediatico, vertenziale e sindacale.

Non siamo di fronte a un attacco alla scala mobile o all’art. 18. In questi ultimi anni i mutamenti che stanno avvenendo sulla vita di milioni di persone, che sia l’economia di guerra, della quale abbiamo già iniziato a provarne i morsi, o uno stato di guerra vera e propria, non saranno così semplici da farli ingoiare a questo tipo di popolazione, agli abitanti dei paesi a capitalismo avanzato. La battaglia sociale va preparata in modo adeguato, poiché di questo si tratterà, quando le masse popolari si troveranno ancora di più in questa sorta di distopia antropologica. Anche se oggi ancora non se ne rende ancora bene conto, questa massa farà in fretta a divenire critica quando verranno superati certi limiti. La censura di regime, che ci parla di un popolo ucraino solidale e resistente, quando invece c’è una situazione di diserzione di massa e i civili scappano per non diventare carne da cannone per nazisti e angloamericani, è una censura che serve anche a occultare la traiettoria della guerra imperialista nell’Occidente europeo. Quello che ci aspetta.

Questa è la questione. E prima lo capiremo utilizzando ogni arma disponibile e opportuna, ogni possibile interlocutore pur di ostacolare il loro progetto criminale, di veri criminali di guerra, e meglio sarà.


NOTE:
1) Per approfondire questa questione di tattica leninista si legga:
di Mao Tse Tung: “Il ruolo del Partito Comunista Cinese nella guerra nazionale”, ottobre 1938, Opere di Mao Tse Tung, volume 7 e l’intervista a Lev Trotsky fatta da Mateo Fossa il 23 settembre 1938 farà tremare le vene ai polsi di chi definisce fascisti, intrisi di pensiero borghese e reazionari coloro dei quali non sanno dare una collocazione politica (tanto meno sociale) secondo l’analisi concreta della situazione concreta e dei movimenti di massa:
In Brasile regna oggi un regime semifascista che qualunque rivoluzionario può solo odiare. Supponiamo, però che domani l’Inghilterra entri in conflitto militare con il Brasile. Da che parte si schiererà la classe operaia in questo conflitto? In tal caso, io personalmente, starei con il Brasile “fascista” contro la “democratica” Gran Bretagna. Perché? Perché non si tratterebbe di un conflitto tra democrazia e fascismo. Se l’Inghilterra vincesse si installerebbe un altro fascista a Rio de Janeiro che incatenerebbe doppiamente il Brasile. Se al contrario trionfasse il Brasile, la coscienza nazionale e democratica di questo paese potrebbe condurre al rovesciamento della dittatura di Vargas. Allo stesso tempo, la sconfitta dell’Inghilterra assesterebbe un colpo all’imperialismo britannico e darebbe impulso al movimento rivoluzionario del proletariato inglese. Bisogna proprio aver la testa vuota per ridurre gli antagonismi e i conflitti militari mondiali alla lotta tra fascismo e democrazia. Bisogna imparare a saper distinguere sotto tutte le loro maschere gli sfruttatori, gli schiavisti e i ladroni!
I vari “ismi” dottrinari di oggi, caricature del comunismo e vere e proprie tifoserie demagogiche, hanno in comune tra loro l’inconsistenza politica, quanto i padri della Terza e Quarta Internazionale hanno avuto invece come denominatore comune i fondamentali della strategia politica leniniana. Le divisioni e i conflitti interni al movimento comunsta non erano certo su delle stronzate come oggi.
2) Esilarante, se non ci fosse da piangere lacrime di sangue, il Borrell a Ventotene, che celebra Spinelli, lui che ha definito “giardino” l’Europa e “giungla” il resto del mondo, quello delle “autocrazie”
3) Giusto per capire la “rossobruna” Sahra, rimando al suo saggio: “Contro la sinistra neoliberale” Fazi Editore, e citando un post di Vallepiano, evidenzio una breve biografia e alcune prese di posizione nel tempo che ci fanno capire che solo dei dementi o in mala fede possona tacciarla di rossobrunismo. La Wagenknecht uno dei massimi quadri politici della sinistra tedesca, definita da sempre da lavoratori, disoccupati e semischiavi del sistema Hartz “Die Rote Sahra”. Cresciuta nella DDR, fu dirigente giovanile del Partito Socialista Unificato, Il suo idolo era Walter Ulbricht, leader della Repubblica Democratica Tedesca e fiduciario di Stalin, che nel 1953 sedò una rivolta fomentata dagli USA armando le milizie operaie e con l’aiuto dei carri armati sovietici. Ecco alcune sue frasi più che eloquenti:
Per lei la caduta del Muro di Berlino fu:”Il momento più difficile che avesse mai affrontato”.
Nel suo primo discorso al Bundestag disse della DDR: “Cinque anni fa è morto un Paese in cui c’era almeno un tentativo di costruire una società non guidata dal profitto. Oggi vediamo di nuovo il dominio del capitalismo. Per me questo è un chiaro passo indietro. La DDR è stata la Germania più pacifica, più sociale, più umana in ogni fase del suo sviluppo, a dispetto delle critiche specifiche che si possono muovere nei suoi confronti
Nel 2004 ha pubblicato il saggio: “Al Presidente: Hugo Chávez e il futuro del Venezuela” dove tratta la rivoluzione bolivariana come modello rivoluzionario per il Socialismo, definendo Chavez come “Un grande Presidente che ha dedicato tutta la sua vita alla lotta per la giustizia e la dignità”
Di Fidel Castro ha detto: “Si è battuto per un mondo migliore, è un democratico in tutto e per tutto. Ha amato il suo popolo e il suo popolo ama lui”
Su posizioni filo-palestinesi, viene espulsa per “antisemitismo” dalla Die Linke, ossia la sinistra liberale delle ztl. Contro la guerra della NATO e per un Europa fatta di stati nazionali e sovrani, quando Zelensky è fu invitato a parlare al Bundestag, Sahra lasciò l’aula e organizzò una contestazione.
4) Utile è la lettura di “Laboratorio Palestina, come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto i mondo”, di Antony Loewenstein, Fazi Editore, che oggi è certamente tecnologia dello sterminio
5) Per un’analisi di classe su quelli che non sono movimenti prettamente e soltanto proletari, ma trasversali a una società, a settori sociali che si ribellano alla dittatura biopolitica, alla guerra sociale dall’altro contro il basso e come probabilemnte sarà all’epoca di guerra che ci aspetta, di ceti sociali devastati dalla distruzione creativa draghiana, dalla amazonizzazione delle filiere produttive e del terziario, rimando al mio contributo su Carmillaonline qui e qui.
6) A tal proposito riprendo l’analisi di R.M. un compagno dell’Assemblea Militante, che definisce piuttosto bene il passaggio epocale che stiamo vivendo:
Dal Covid in poi continuando con Nord Stream 2, guerre ed elezioni varie nella sfera occidentale è diventato lapalissiano che il patto sociale su cui si fondavano gli stati borghesi,comprese le istituzioni consociative tipo EU, FMI, NATO, ONU, multinazionali monetarie, nati dopo la rivoluzione francese e le due guerre mondiali è definitivamente saltato. Si è aperta una fase di conflitto civile e sociale prodromo di una imminente guerra. La società è a brandelli e c’è chi ne approfitta economicamente e politicamente per imporre un nuovo fascismo e militarizzare le nostre società.
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Comments

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lorenzo
Wednesday, 11 September 2024 11:03
Non sono d'accordo sul fatto che le politiche belliciste avrebbero cambiato segno con la Le Pen. In fondo li avrebbero piegati facilmente con i soliti ricatti finanziari che oggi putroppo sono in grado di plasmare l'economia reale.L'elemento che veramente potrebbe cambiare le cose e' il livello di malessere. Quando il livello di malessere sara' tale che le persone (molte se non la maggior parte) rischieranno le proprie vite per cambiare le cose, le cose cambieranno.
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Nico
Wednesday, 11 September 2024 17:17
Verso la fine, ho scritto:
Quote:
«Per questo occorre prepararsi per la futura situazione in cui ci sarà il ripristino di una leva obbligatoria, di giovani e meno giovani a crepare nelle pianure ucraine, leggi d’emergenza, addirittura la realtà di un territorio messo a ferro e fuoco: tutto ciò che concerne una situazione di guerra. Ecco il nostro compito. Il loro problema è abituare le masse a tutto questo. Il nostro è quello di organizzare rivolte sociali nella massa critica che si formerà in opposizione a tutto questo, di fronte al dato di fatto che la democrazia liberale è morta, che un Macron qualsiasi, uomo dell’entourage di Rothschild, del simulacro della democrazia, ossia di ciò che resta, ne fa spazzatura.

Rendere ingovernabile il loro sistema e il loro ruolino di marcia, inceppare i loro dispositivi di comando in ogni ambito sociale, politico, mediatico, vertenziale e sindacale.

Non siamo di fronte a un attacco alla scala mobile o all’art. 18. In questi ultimi anni i mutamenti che stanno avvenendo sulla vita di milioni di persone, che sia l’economia di guerra, della quale abbiamo già iniziato a provarne i morsi, o uno stato di guerra vera e propria, non saranno così semplici da farli ingoiare a questo tipo di popolazione, agli abitanti dei paesi a capitalismo avanzato. La battaglia sociale va preparata in modo adeguato, poiché di questo si tratterà, quando le masse popolari si troveranno ancora di più in questa sorta di distopia antropologica.”
Il fatto che la Le Pen avrebbe cambiato le politiche beliciste o meno non è cosa certa e alla fine neppure importante. Con Macron invece o qualche suo omologo la certezza c'è eccome. Per cui non ha proprio senso dare un'altra possibilità al nemico principale. Ma ribadisco che sono d'accordo con te sul fatto del malessere e quindi della conflittualità.
C'è chi avrebbe pensato a un appoggio alla Le Pen o in Germania all'AFD. Io ho detto un'altra cosa: correre da soli.
Non escludo nulla, ma in questa situazione concreta occorre inizare a costruire a sinistra qualcosa di diverso, che sia totalemente confliggente con l'atlantismo e l'europeismo, proprio perché la sinistra liberale e quella radicake che alla fine la segue o non la nuoce, non lo stanno facendo, anzi fanno l'opposto più o meno con il progetto deliberato di farlo o da utili idioti.
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Sergio
Wednesday, 11 September 2024 09:53
Condivido quanto scritto.
Per quanto riguarda Melenchon ho vinto anche una scommessa sul fatto che poi Macron lo avrebbe fregato. Troppi ingenui, a sinistra, e il "campo largo" è pieno di vaselina...
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iskratov
Wednesday, 11 September 2024 07:56
la guerra di classe naturalmente non è solo lotta dal basso verso l'alto, consideriamo per un attimo la potenza di fuoco della lotta di classe dall'alto. Quello che sta facendo Macron in Francia, è un mirabile esempio di lotta di classe dall'alto. L'Unione Europea è uno strumento perfetto di lotta di classe dall'alto. Ed è inutile stracciarsi le vesti indignati, in una guerra non ci sono leggi, l'importante è vincerla, e la stanno vincendo loro. C'è una foto in cui il perfido Schwab è ritratto col busto di Lenin alle spalle... Loro sono la banda di Davos e il potere sionista mondiale, più i nuovi super ricchi della Silicon Valley che controllano i media e noi prolet attraverso i media, e hanno dietro l'intelligence in assetto di guerra, e hanno al loro servizio quasi tutti i partiti di sinsitra della terra, compreso il brasiliano Lula. Si sono comprati l'ONU, l'OMS e ogni cosa che potevano comprare.
In pratica la guerra di classe l'hanno già vinta loro, queste sono le idee che impongono, Governo Mondiale, Smart Cities per il controllo biometrico di noi prolet, transumanesimo, LBGTQ*, vaccinazione periodica, Marx la chiamerebbe sovrastruttura, Foucault bio-potere. Siamo nel Necrocene, il Capitalismo occidentale, adesso è arrivato all'accumulazione finale, alla privatizzazione della natura e alla distruzione programmata della maggioranza degli esseri umani, ormai inutili. Un'apoteosi del nazismo, su cui ci aveva già messo in guardia Gunther Anders, (e non scordiamoci che dietro il nazismo c'era la macchina da guerra del capitalismo che agiva) in cui i diversi, gli Untermenschen da rinchiudere nei lager, criminalizzare e sterminare sono ormai la maggioranza degli abitanti della terra. (pensiamo all'ipotesi guerra nucleare spinta dai vertici del complesso militare industriale; pensiamo ai miliardi di vaccini mRNA che vengono prodotti da Big Phrama, per la sorveglianza sottopelle di noi prolet).
Tutti i popoli sono presi di mira, è una guerra delle elite contro i popoli della terra: siamo tutti egualmente infetti, da criminalizzare, tutti quanti potenziali terroristi, perché potenziali portatori di democrazia. Nemmeno il socialismo, la democrazia è diventata un crimine contro il potere. Le vecchi costituzioni nate dalle lotte al nazifascismo sono ormai di fatto fuorilegge, http://www.insightweb.it/web/content/jp-morgan-contro-le-costituzioni-del-sud-europa?
Ma anche prima, in effetti, le due guerre mondiali erano guerre contro i popoli, e l'epicentro era la 'bianca' e 'civile' Europa...I capitalisti, durante le due guerre mondiali, hanno mandato al massacro milioni di persone (più di 40 milioni, sembra):
Continuiamo a parlare dei crimini del nazismo, li chiamerei crimini del capitalismo; dietro c'era la macchina da guerra del capitalismo che agiva. Non a caso i nazisti usavano il primo computer IBM per schedare e per identificare gli indesiderabili, espellerli dalla società, confiscare i loro beni; mandandoli nei ghetti; deportandoli; e, infine, sterminarli.

L'UE ha affidato a Black Rock la gestione della svolta verde zero carbonio, senza interpellare e nemmeno informare gli stati membri. Qualche tempo fa Larry Fink, il CEO di Black Rock, parlava di ''forzare i cambiamenti''.
A proposito, non è una svolta green: l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, si basa sulla monetizzazione del mondo naturale (attualmente stimato dal NYSE a $ 4 quadrilioni).
“È il piano d'azione per inventariare e controllare tutta la terra, tutta l'acqua, tutti i minerali, tutte le piante, tutti gli animali, tutte le costruzioni, tutti i mezzi di produzione, tutta l'energia, tutta l'istruzione, le forze dell'ordine ei sistemi giudiziari; tutte le informazioni, tutto il cibo e tutti gli esseri umani del pianeta. Si tratta di un piano di inventario e controllo. È totalmente completo e non è un vecchio piano polveroso. È un vero piano che ti sta interessando in questo momento. .. La storia è che salveremo il pianeta con questo piano ambientale". Rosa Koire
Quella che sta avvenendo è l'accumulazione originaria che sarà la base di un nuovo potere tecnocratico: L'Agenda Verde è un'agenda transumanista di accaparramento e monetizzazione di tutti i beni della terra, compresi i nostri corpi e le nostre menti, da parte dell'1% dell'umanità.
Si vuole uscire, almeno a parole, dal capitalismo che distrugge l'ambiente, (e indirettamente anche l'uomo) e si passa ad una nuova forma di capitalismo dove la merce deperibile, il prodotto (ma notare bene, questa volta non più il produttore, e questo è un punto fondamentale), è l'essere umano stesso, che essendo destinato ad essere geneticamente modificato, un animale hackerabile, nelle parole del 'loro' storico Yuval Harari., non è più un essere umano, non ha più nemmeno i diritti degli esseri umani, non è più un soggetto storico, è un asset da spremere, (i dati saranno il nuovo petrolio), che non possiede più niente e non produce più niente. E' inutile.
Anche il proletariato dell'800, di cui parla Marx, non possedeva niente, l'unico bene che possedeva era la sua prole, i suoi figli, per questo non aveva niente da perdere da una rivoluzione. Ma quel proletariato era anche la classe produttrice, col suo lavoro era la base economica del vecchio capitalismo, era indispensabile. Per questo Gramsci parlava di aristocrazia operaia. Basta pensare anche al concetto di popolo sovrano. I parassiti erano i padroni, la classe padronale che viveva dello sfruttamento del lavoro della classe operaia. Adesso, diventeremo noi la classe parassita, nessun riscatto, nessuna possibilità di rivoluzione. La rivoluzione la stanno facendo loro...
Adesso l'elite bianca, che vuole controllare il mondo, dice: basta, il mondo è in piena sesta estinzione di massa, il lavoro umano non serve più, o comunque non ha più un ruolo centrale, e non servite più nemmeno voi, che siete l' ex- classe lavoratrice, siete diventati inutili. D'ora in poi useremo solo schiavi, cyborg, per fare prima e meglio il lavoro. Per questo stiamo costruendo le smart cities, enormi stalle modello, lager, dove rinchiudervi, e controllarvi.
In questo modo i padroni occidentali del mondo vogliono chiudere la storia, che ha l'uomo come soggetto, e il lavoro non alienato dell'uomo come motore di cambiamento, chiudere con la visione dialettica della storia, la prassi, in cui gli esseri umani sono il soggetto della storia e la cambiano attraverso la lotta di classe.

Aggiungo, le elite transumaniste, (per farla breve) il 22 settembre si riuniranno con l'ONU, ormai un giocattolo nelle loro mani, per mettere a punto il loro piano sistematico di presa del poter globale: l'Agenda 2030: Teniamoli d'occhio, almeno.
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Lorenzo
Tuesday, 10 September 2024 21:00
Tò, esiste ancora qualcuno di sinistra. Se Melénchon fosse un marxista autentico avrebbe scorto nell'ascesa al potere di Le Pen un'occasione preziosa di sabotare la coesione sociale e la tenuta delle istituzioni demoplutocratiche (o borghesi che dir si voglia).

Bravo Maccentelli!
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Pantaléone
Tuesday, 10 September 2024 23:21
Sì, l'unica cosa ragionevole era il sabotaggio, andare al vento contrario alle elezioni, all'operetta antifascista e rompere una volta per tutte questa commedia che va avanti da 30 anni, ed è quello che hanno fatto molti elettori, se ci fosse stato un capro avrebbero votato per il capro.
In Francia, l'intero arco politico ufficiale è marcio.
Questo perché da parte di Mélanchon il tradimento era evidente - è sempre stato un alleato oggettivo del sistema.
L'intera sinistra istituzionale francese, dai Democratici al Partito Comunista, è liberale, un tradimento, una vergogna.

Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)
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Aniello
Wednesday, 11 September 2024 00:23
Solo in Francia?....
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Aniello
Wednesday, 11 September 2024 23:21
Per quanto riguarda i politici nostrani e quelli dei paesi altrui dopo
la guerra covid li ritengo tutti dei figuranti ( in Francia è accertato,
in Germania vediamo..) .Ovviamente un'offensiva mondiale come
è stato il covid andava preparata per tempo e non poteva avere attori di primo piano ( es putin) che non fossero arruolati perché
non si da a nessuno un vantaggio del genere ( avere un esercito
efficiente perché non è stato vaccinato visto che non serviva....).
La questione covid la ritengo centrale, quando muovi un 'apparato
del genere lo fai per colpire senza possibilità di replica ma i fatti
dicono altro; innanzitutto hai comunicato la tua identità, quando
sembrava ( parlo dell'Italia ma in linea di massima anche il resto del mondo...) che fosse rimasta una minoranza novax ( perché non ci hanno reso la vita più complicata ad es accesso supermercato solo con tampone.. forse perché ci saremmo contati?) sono state smantellati i vari obblighi ( non per i sanitari)
e siamo rientrati al lavoro inaspettatamente ma a quel punto si ponevano almeno due questioni: la prima ha portato i vaccinati a chiedersi come mai eravamo rientrati senza vaccino ? Dopo perché non è stato dato corso alle sanzioni? ( ci saremmo contati di nuovo?)Il numero di non vaccinati sarebbe dirimente per adesso
si può solo ipotizzare... qualcosa è comunque accaduto ,la narrativa non era più in grado di sorreggere l'apparato mainstream. Io credo che quella fase in cui volevano vaccinare il
maggior numero di persone l'abbiano persa perché non potranno
riproporla in quei termini ( obbligo) per le ragioni che ho detto prima. Come siamo arrivati a questo risultato ? Non con una mobilitazione di massa , ci sono state piazze spontanee , manifestazioni genuine ( ( prov. Torino, Trieste, la prima a Roma ,mi pare anche Milano ) colpite con violenza prima e poi fatte implodere dall'interno ; principalmente è stata una lotta individuale " che ha poi portato un risultato collettivo un po` perché I'italiano forse è di indole " solitaria" e poi perché i meccanismi di regime a secondo del momento si prestavano. Certo è anche vero che molti
non hanno inteso cosa era successo ( immagino anche adesso),
sono rimasto sorpreso dall'affluenza alle urne ,ma li si torna all'indole dell'italiano ( tengo famiglia) il risultato mi pareva scontato. Oggi credo che portare al fronte qualcuno che non sia
un professionista come veniva prospettato nell'articolo sia un' impresa più ardua dei vaccini ( proprio perché la suddetta è abortita). Dei due conflitti in corso penso che se analizziamo con
obiettività cosa succede da decenni in Palestina ( attentati e ritorsioni) il prezzo lo paga sempre il popolo ( quello Palestinese è più vulnerabile) ma se non ci sarà una presa di coscienza di come
vengono ingannati sia da hamas che dal netanyau di turno la situazione perdurera`. Ucraina: il tutto si avvia allo scemare della
farsa pandemica, ( solo coincidenza?) operazioni militari senza logica a quanto sento ma soprattutto è putin che ha dato il pretesto ( I suoi subiscono da un decennio ma..) ed è hamas che
ha compiuto un'azione che poteva avere questo tipo di risposta .
Non escludo che questi fronti potrebbero avere anche altre ragioni
e che potrebbero aprirsene altri. Alla National Gallery c'è un dipinto di Thomas Lawrence intitolato " satana chiama a raccolta le sue legioni " in una foto in posa sotto al dipinto si vedono jacob rothschild e marina abramovic, magari partiamo da qui.
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