Tanto tuonò che piovve
di Martino Dettori
Gli americani bombardano i siti nucleari iraniani, ma non fanno alcun danno. Trump si libera così dell'impegno preso con Netanyahu (che ora dovrà fare la pace) e può riprendere a trattare con l'Iran
Questa notte gli americani hanno dato il loro contentino a Netanyahu, bombardando i siti nucleari iraniani. Trump dirama il proprio comunicato affermando sostanzialmente che il bombardamento ha avuto successo. Dopo di che fa filtrare che non ci saranno (per ora) altre azioni militari americane in Iran.
La montagna ha partorito il topolino
Esattamente è questo il risultato: modesto se non proprio inconsistente. Un risultato che però permette a Trump di divincolarsi dall’abbraccio mortale di Netanyauh, senza troppi costi politici e militari (a parte la brutta figura).
Un attacco, dunque, solo simbolico, la cui natura peraltro verrebbe confermata dal fatto che le autorità americane avrebbero preavvisato le autorità iraniane dell’imminente bombardamento; bombardamento che peraltro — per alcuni analisti — non sembra essere stato fatto con le bombe “Bunker Buster”, ma con semplici missili Tomhawk (ma sulle analisi prettamente militari non mi addentro).
Dunque la guerra Iran-Israele proseguirà? In realtà, non è detto. L’attacco potrebbe avere comunque sortito un effetto diplomatico efficace. Gli americani avrebbero comunicato chiaramente a Israele che il loro impegno finisce con quel bombardamento e che dunque sarebbe meglio trattare, piuttosto che combattere una guerra che gli israeliani, da soli, non potrebbero vincere.
Semmai, bisogna capire quale sarà la reazione iraniana. Per ora, Teheran può dire che il bombardamento non ha creato danno alcuno alle strutture nucleari, ma qualcosa dovrà pur farla, fosse solo un’azione simbolica. Rumors suggeriscono che le autorità iraniane sarebbero pronte a chiudere lo stretto di Hormuz. Se davvero fosse questa la rappresaglia, sarebbe il caos: dallo stretto passa il traffico petrolifero per l’Europa. Chiudere quello stretto significherebbe far schizzare il prezzo del petrolio alle stelle.
Escludendo questa possibilità (che non mi pare tanto simbolica), propendo per qualcosa che possa rilanciare gli accordi sul nucleare iraniano e una sostanziale tregua con Israele. Anche perché se l’impegno americano termina, Israele — come dicevo — non è in grado di sostenere una guerra di logoramento con l’Iran. Perciò, viste le altre cinque o sei guerre che l’unica “democrazia” in Medio Oriente sta combattendo, Tel Aviv avrebbe tutto l’interesse a cercare una tregua con Teheran.
E il regime change in Iran?
Non è mai stata un’opzione credibile. Un regime change in Iran avrebbe richiesto due condizioni che allo stato non si sono avverate: la presenza a Teheran di un’opposizione finanziata dall’Occidente abbastanza forte da destabilizzare il regime dall’interno; un’azione militare congiunta di Israele e USA, capace di indebolire le forze iraniane e creare le premesse per un’invasione via terra. Nessuna di queste condizioni, allo stato, si è avverata o lì dall’avverarsi. Dunque, per dirla con gli americani stessi, questa prospettiva è solo bullshit.
Un’ultima considerazione: il ruolo di Cina e Russia. Le due potenze in questi giorni di crisi hanno più volte manifestato vicinanza a Teheran e hanno invitato Israele a cessare i propri attacchi contro l’Iran. Inoltre, hanno stigmatizzato il minacciato intervento americano, dichiarando l’intenzione di non lasciare l’Iran solo con se stesso ad affrontare una guerra contro l’asse USA-Israele. Perciò non è da escludere che l’azione contenuta degli americani sia stata conseguenza anche della postura delle due superpotenze, intenzionate a sostenere l’Iran e il regime dei pasdaran qualora gli americani si fossero spinti oltre con le loro intenzioni bellicose.
Vedremo gli ulteriori sviluppi.
Comments
Si, si, continui a crederci, hanno fatto finta per liberarsi degli impegni con bibi, tutta colpa degli iraniani che non capiscono queste ardite manovre.
Finta per finta anche i bombardamenti di oggi alle basi Usa l'Iran li fa solo per dare un contentino alla popolazione e tornare alle trattattive. Speriamo che re donald sia di ampie vedute e coinsideri la cosa pari e patta. Cosi dimostra pure che lui e' piu pronto a capire degli iraniani testoni. Che ne dice, si fermano qui?
O gli iraniani sanno che ne' gli usa ne' israele possono reggere l'impegno marziale tra problemi interni e debiti, scarsita' di materiale e truppeo?
Azzardo per azzardo gli iraniani faranno il loro.
Dimenticavo l'asso: gli europei volenterosamente si immoleranno. Iniziano gia con bel 5%levato a ospedali, strade scuole ecc.
Un gran bel futuro, non c'e' di che, grazie
Insomma lo sceriffo del mondo puo- fare le sue cazzate, pubblicarle e tutto torna come prima. Perche' il resto del mondo non puo' non capire che si tratta di birichini che bombardano basi nucleari antipatiche.
Gli iraniani, capiranno e torneranno al tavolo. Siccome le richieste del birichino sono semore quelle di bibi (niente nucleare, pare neanche civile) gli iraniani non potranno che accettare, salvo un'altra bombardatina diplomatica e birichina.
e' vero che per sfiga stiamo a occidente, ma voi foste iraniani come vedreste la cosa? Davvero ci tornereste a dialogare con quegli stronzi?
Perche' da noi si accettano genocidi pluriennali in diretta, operazioni su telefonini che causano morti e mutilati, bombardamenti mirati a a uccidere qualcuno che si portano in cielo abitanti di interi quartieri ma ... non possiamo accettare che altri (il non occidente ) possano pensare a minare hormuz o bloccare flussi di idrocarburi, anche senza morti visto che di solito avvisano.
La perfidia l'arroganza l'assassinio in fase di accordi (hanno ucciso iraniani impegnati nelle trattative, scientemente bombardandoli nel sonno insieme a interi condomini) cosa vuoi che siano se praticati da quelli con la nostra faccia, gli iraniani invece non possono non vedere l'ora di trattare. Vuoi che chiudano hormuz e mettano a repentaglio il nostro benessere? Perche' e' a quello che stiamo pensando quando ci sembra una cosa enorme, non a bombardamenti arbitrari e a omicidi che i nostri stati commettono e sono ben peggiori della chiusura dei rubinetti di idrocarburi.
Bene, le do una brutta notizia, hormuz non sara' minata basteranno le polizze assicurative e gli armatori che non vogliono rischiare il patrimonio a fermare gli idrocarburi. Basteranno un po' di incidenti casuali in un'area coinvolta nei bombardamenti a scoraggiare chiunque dal metterci piede e infilarci portaerei. Perche' no? una bella portaerei che attraversa lo stretto di hormuz per minacciare? Ops perche' gli Usa non le fanno entrare nel mar nero? perche? Se lo faccia spiegare da Mirko Mussetti che fine farebbero se entrano in un cul de sac.
No, l'Iran non tornera' a negoziare piuttosto prevedo che il resto del mondo potrebbe coalizzarsi per sanzionarci malamente, dalle terre rare cinesi, all'uranio russo e a altri beni di cui l'occidente usufruisce e considera scontati, ma che vengono prodotti con sudore e sangue da parti del mondo che noi pretenduamo prendere a calci in culo. Dopo i calci ovviamente devono ringraziare o ... tornare alle trattative, se preferite.
Che proprio stallo non sarebbe perché l'Iran dovrebbe rinunciare alla bomba là dove gli altri ne hanno ..quante..??
Forse non lo sanno nemmeno loro.
Quindi l'Iran si dovrebbe arrendere un pochino..!! Quel pochino che farebbe la differenza..avere la bomba o no.
I problemi rimarrebbero..chi controlla il Golfo Persico controlla una gran parte di Mondo..se non tutto. Non credo che finirà così. Da lì si controlla la Cina soprattutto. Sempre nella logica della geopolitica ovviamente..che poi ( alla geopolitica) non frega niente delle popolazioni..che possono essere tutte decimate..essendo la Geo una battaglia tra Élites che non avrà vincitori. L'obbiettivo è meta nichilista ..distruggere il genere umano. Bisognerebbe che le popolazioni inventassero qualcos'altro per difendersi. Sono sole.
Saluti