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linterferenza

Putin come Netanyahu. Lo dice anche Potere al Popolo…

di Fabrizio Marchi

E’ quanto meno singolare che una forza sedicente antagonista e antimperialista che sostiene di appoggiare il processo verso un mondo multipolare, equipari il leader di uno dei due bastioni dei BRICS, la Russia, al macellaio nazista/sionista Netanyahu.

Eppure è proprio quello che è accaduto e che accade. Cito testualmente uno stralcio del comunicato di Potere al Popolo pubblicato poco dopo una delle due manifestazioni che si sono svolte ieri a Roma contro la guerra e il riarmo:”Non saranno generici “No alla guerra” a fermare i Netanyahu, Trump, Von der Leyen, Rutte, Putin e Meloni ma la capacità di individuare i nemici dei nostri popoli…” ecc.

Ora, se è ovviamente legittimo non nutrire particolare simpatia per Putin e per il sistema sociale e politico vigente in Russia, è decisamente e politicamente idiota (e grave) porre il leader russo sullo stesso piano del segretario generale della NATO e soprattutto del criminale genocida Netanyahu, per ragioni talmente ovvie che non dovrebbe neanche esserci il bisogno di spiegarle. Sorvolo sulla equiparazione fra Putin e Netanyahu che è a dir poco di pessimo gusto e resto all’analisi politica.

PaP chiede a gran voce l’uscita dell’Italia dalla NATO contro la quale la Russia sta combattendo, non a chiacchiere, e sappiamo che USA, Israele e NATO – che sono pressoché la stessa cosa – hanno appena sferrato un violento attacco all’Iran e quindi indirettamente (ma neanche tanto) alla Russia e a tutti i paesi BRICS.

E allora come si fa a mettere nello stesso calderone Putin con Trump, Netanyahu e il segretario generale della NATO? Siamo di fronte a un corto circuito magari favorito dalle alte temperature estive? A prima vista sembrerebbe di sì, ma in realtà le cose sono più gravi di quanto sembrano.

Potere al Popolo è una forza di “sinistra radicale” imbevuta di ideologia neoliberale politicamente corretta che è tuttora l’ideologia dominante nel mondo occidentale, nonostante l’affermazione del già mezzo bollito (dai neocons che controllano il deep state e che hanno ripreso il controllo della situazione) Donald Trump. Putin non risponde, ovviamente, ai canoni di tale ideologia e allora deve essere criminalizzato e, appunto, paragonato in tutto e per tutto al più grande genocida del XXI secolo, il massacratore di bambini e bambine, Benjamin Netanyahu. Chapeau! Un vero capolavoro di scienza politica (si fa ovviamente per dire…)!

Così facendo PaP dimostra di essere una forza politica del tutto innocua, compatibile e ideologicamente organica a quello che per brevità chiamiamo “sistema dominante”. L’obiettivo di PaP (di cui la Rete dei Comunisti è la parte più rilevante insieme al centro sociale ex OPG “Je so pazzo” di Napoli) non è evidentemente quello di costruire un ampio fronte politico e sociale che si opponga autenticamente alle politiche guerrafondaie e imperialiste della NATO, di Israele e dell’UE ma essere egemone su quel mondo – ultraminoritario – di “sinistra” cosiddetta “antagonista” che popola i “centri sociali” (per la gran parte del tutto avulsi rispetto alla realtà concreta dei territori in cui si trovano fisicamente) e “rubacchiare” un po’ di consensi ai margini di Rifondazione Comunista e in misura minore di AVS.

La domanda di qualcuno, a questo punto del tutto legittima, potrebbe essere la seguente:” Perché interessarsi di una realtà simile, tanto più se così minoritaria, dal momento che sono ben altri e di ben altra caratura e forza gli avversari da combattere?”.

Per una ragione molto semplice. Perché quella idea sul leader della Federazione Russa, pompata ad arte dai media, è largamente diffusa in gran parte del popolo di sinistra, in quello di destra e in quello che ormai si è totalmente distaccato dalla politica. Logica vorrebbe, dunque, che una forza politica sedicente comunista (e qui mi riferisco in particolare alla Rete dei Comunisti, il resto di PaP è una brodaglietta politicamente corretta e nulla più) dovrebbe avere gli strumenti per spiegare la complessità delle cose e non aderire pedissequamente ai mantra ideologici e mediatici dominanti e alla “teoria”, qualunquistica e depistante, dei “due imperialismi”.

Ci si guarda bene dal farlo. Per ragioni di micro opportunismo si sceglie di aderire alla narrazione ideologica dominante e di contribuire a confondere la testa, purtroppo già confusa e disorientata, di tante persone. Altro non c’è.

Siamo fuori strada, ma di brutto.

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Comments

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Aniello
Monday, 30 June 2025 16:39
Continuare a ignorare chi sono veramente i brics... non agevola un'analisi lucida.
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Sergio
Saturday, 28 June 2025 12:19
Al di là del minestrone di nomi, il problema è quello evidenziato al centro dell'articolo: l'ideologia neoliberale politicamente corretta. Quella roba che ha pervaso le menti di tutti o quasi, anche a sinistra. Non solo attraverso la propaganda dei media, ma anche per mezzo del sistema educativo (sono decenni che "formazione" e "aggiornamento" sono le parole d'ordine del mondo della scuola, senza tante discussioni sui contenuti che le due parole sottendono). Così succede che anche tra miei conoscenti militanti nella sinistra radicale l "Putin è un fascista" o "l'Iran è una teocrazia oscurantista" sono dei postulati. Difficile elaborare discorsi logici quando questi si basano su simili postulati che in realtà non sono che l'assimilazione della propaganda di regime (sì, regime, perchè il sistema propagandistico fu il perno di fascismo e nazismo, e ora ha raggiunto livelli difficilmente immaginabili).
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Alfred
Saturday, 28 June 2025 15:12
A me non piace ne' putin ne' i preti Iraniani.
Posso provare ammirazione anche rispetto per come gestiscono situazioni nazionali o di aggressione.
Ma questo non significa che devo farmeli piacere e non signfica neanche che devo passare la vita a discutere di come sono e perche' in certe circostanze vanno difesi nelle loro scelte geopolitiche. Non rappresentano dei modelli e non li avrei infilati uno dietro l'altro, resta il fatto che la cosa mi interessa poco, perche' a interessarmi e' il nemico comune per cui pap scende in strada e tutti noi scendiamo in strada. Per lottare contro la guerra, la Nato, l'armiamoci e partite andrei a manifestare con chiunque. Non perche' sono di bocca buona, ma perche' siamo gia' pochi e se dobbiamo escludere quelli a cui non piace putin siamo ancora meno. Veda lei a me interessa che siamo in tantissimi anche non puri, se a lei interessa la purezza faccia proselitismo. Per fare proselismo deve pero' andare in mezzo a quelli che ancora non credono e avere la pazienza e l'insistenza e la capacita' di convincere. Visto che c'e' tanto lavoro da fare ci faremo tutti le ossa.
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Sergio
Saturday, 28 June 2025 16:35
La cosa è un attimo più complessa.
A suo tempo trovavo il modo di leggere integralmente i discorsi politici del presidente iraniano Ahmadinejad, presentato in Occidente come lo spauracchio d'Israele, quello che riuniva i negazionisti dell'olocausto. Trovavo invece uno che capiva la situazione e proponeva soluzioni ragionevoli, quando sulla stampa nostrana veniva costruito il mostro sulla base di qualche frase estrapolata dal contesto e interpretata strumentalmente. Così avviene anche per Putin, i cui interventi si possono trovare facilmente in rete.
Penso che quello sopraddetto sia un metodo normale per i nostri media, e i risultati si vedono.
Poi si può manifestare e fare proselitismo, il problema, a proposito di potere al popolo, è che il popolo subisce questi metodi e spesso elabora i messaggi in modo confuso. Ad esempio ci sono diversi leghisti e altri destrorsi ammiratori di Putin e perciò contro l'Unione europea, la NATO, il riarmo eccetera. Che facciamo? Li rifiutiamo in nome della purezza o cerchiamo di parlarci? Io sarei per la seconda, altro che purezza, ma mi pare che quell'area ( PaP e collegati) sia di altro parere, visto anche certe polemiche sui due cortei di sabato scorso.
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Alfred
Saturday, 28 June 2025 18:10
A lei interessano le polemiche sui due cortei o interessa innescare dinamiche? Non dinamiche che cambiano le plebi, ma dinamiche che possono portare persone al suo fianco e lei al fianco di altri?
Se a lei interessa fare la seconda cosa deve lasciare scorrere i dettagli e chiedersi, ogni volta, ogni volta per ogni persona, quale e' il granello di polvere che puo' mettere nelle ruote degli ingranaggi mentali che si perdono dietro cianfrusaglie. Non sono ne' un esperto, ne' credo di avere guadagnato alle lotte eserciti di persone, ma questo e' il modo in cui ragiono. Fare proselitismo non e' essere testimoni di un geova diverso, per me e' cercare di instillare dubbi, rispondere ribaltando le visioni. Senza far pesare senza cercare di fare tessere di partito, con empatia e schivando casi che reputo pericolosi tipo psicopatici fascisti. Cercare di creare una base senza far pesare la pretesa di avere capito tutto, qualcosa si ottiene.anche a livello di semplice vicinato. Poco? Anche il poco e' meglio di niente. O si spera che una divinita' fornira' folle formattate e pronte alla rivoluzione? Bello crederci, ma la realta' e' un' altra cosa. Non pensi a quelli di pap, pensi a come lei puo' mettere un granello di polvere nelle discussioni con quelli di pap o altri e insista. Le assicuro che avere uno scopo anche minimo aiuta a relativizzare la rabbia che si prova davanti a certi ragionamenti. Si usano i neuroni non per il lamento (che a volte ci sta), ma per affinare la dialettica senza escludere che certe volte si puo' anche arrivare al liberatorio vaffan...
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CARLO
Friday, 27 June 2025 18:24
Con tutta la simpatia che posso avere per il popolo russo, ed è tanta, mi spiace ma Putin è un fascista lontano anni luce da una qualsivoglia idea di sinistra, meno male che Pap l'ha messo in elenco, se vogliamo costruire un mondo nuovo senza guerre e autoritarismo i regimi impersonati da Putin, Erdogan, Trump e Von Der Leyen, non devono essere d'esempio. E se pure Pap ha difeso il popolo iraniano dall'aggressione sionista questo non vuol dire che il regime di Teheran sia da prendere ad esempio.
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Fabrizio Marchi
Saturday, 28 June 2025 10:31
Putin è il leader di uno stato borghese nazionalista e non certo un socialista, su questo non c'è alcun dubbio. Però definirlo fascista è ridicolo (scusa la sincerità ma per capirsi è bene esprimersi in modo schietto).
Il problema è che per molta "sinistra", liberal o radical o pseudo antagonista, chiunque si discosti dai propri clichet di riferimento viene bollato automaticamente come fascista. Esattamente come, dalla parte opposta, avveniva e in parte ancora avviene per la destra vetero reazionaria, come ai tempi del maccartismo negli USA per capirci, per la quale anche un liberal veniva bollato come comunista. Per i leghisti ancor più che per quelli di FdI è tuttora la stessa cosa per cui anche un pidino o un radical di sinistra è considerato un comunista.
Prova a rifletterci se ne hai voglia e la sufficiente apertura metnale per farlo...
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Alfred
Friday, 27 June 2025 17:59
Ps, si ho anche votato pap, lo faceva anche una persona che stimavo come Valerio Evangelisti e non penso di avere sbagliato. Lo rifaro'? non lo so, ma non decidero' in base a 4 nomi messi in fila in un commento online. Se ci sono candidati decenti li votero' in base ad altre condiderazioni.
Ovviamente se si sviluppa qualcosa di meglio ben venga, non ho, parallelamente, nessun astio nei confronti di chiunque vota (o si aggrega) partiti contro le guerre, soprattutto quelle a cui ci stanno preparando i nostri padroni della Nato. E' una cosa basica, ma in questo momento molto importante.
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Alfred
Friday, 27 June 2025 17:52
Puo'essere, ma di un post su internet non farei un trattato su PaP o altri, sembra il Cherubini che cantava da che guevara a madre teresa. Qualcosa che non fa neanche rima. Prima di far discendere da quattro nomi messi insieme (neanche la von der e' putin o bibi) andrei a leggere altro, di PaP e di chiunque altro.
Se il minimo comun denominatore era disarmare direi che in definitiva i soggetti sono armati, poi bisogna anche distinguere o si decide mi mettere in fila quello che nel mondo e' armato o si decide di non farlo e stare sul generico (anche gli azov sono armati, sino ai denti e alle svastiche tatuate in fronte). Di sicuro se anche fossero quello che lei suppone i PaP mancano di elementari basi di comunicazione. Soprattutto se vogliono far proseliti (non e' una brutta cosa, va fatta) non possono essere cosi ingenui e raffazzonati. Ingenui e raffazzonati perche' se fossero quello che lei sospetta che siano alla comunicazione ci terrebbero eccome. La maggio parte di quelle ideologie e'un vestito di comunicazione, sotto non c'e' niente. Niente per i creduloni, molto per chi manovra.
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Fabrizio Marchi
Saturday, 28 June 2025 10:22
Scusa (o mi scusi, non so...) ma non riesco a capire questo tuo (suo) commento. Proprio non lo capisco, nel senso che fatico a comprenderlo per come è scritto. A naso, se devo essere onesto, mi sembra una mini "supercazzola", come si suol dire, un tentativo di arrampicarsi sugli specchi per minimizzare il tutto, per dire "Ma sì, sono ragazzi, dai non ci attacchiamo a qualche scivolone..."...Boh, ma secondo te si fa politica in questo modo? Secondo me no. Chiarisco che non penso affatto che quelli di PaP siano agenti della Cia prezzolati, ma solo degli opportunisti (in parte), degli sprovveduti (in altra parte), e degli imbevuti di ideologia neoliberal-radical politicamente corretta (in altra - gran - parte). Punto. Non c'è altro.
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Alfred
Saturday, 28 June 2025 14:52
Scricc scricc... lo sente ? Mi sto arrampiccando sugli specchi.
Primo: perche'? Non avrei il diritto di farlo?
Secondo: non avevo pensato alla supercazzola, ma ci starebbe benissimo, punto
Credo di avere gia' detto che non amo Putin, ma non lo confondo con bibi. Putin e' uno spietato che conosce i limiti dell'operare in maniera spietata. Quindi amministra i rapporti politici (dagli oligarchi all'abbaiare della Nato) con scaltrezza, non so valutare oltre. Non amministra uno stato socialista anche se, sempre per scaltrezza e forse un residuo di memoria, non disdegna un certo uso del bene pubblico anche a favore dei cittadini, dall'istruzione alla sanita' ecc. Tenendo per i gioielli di famiglia gli oligarchi che ogni tanto si suicidano, ma deve essere colpa del clima.
Posso dire che ammiro l'abilita' politica, ma non ho nessuna stima?
Bibi e' un caso clinico, non che manchi di razionalita' (una razionalita' per i suoi e sionisti scopi), ma non riesce ad amministrare limiti, neanche per convenienza politica. Un brutto sicario fascista.
Se Pap in quel post li affianca non distinguendoli forse fa un'errore nel misurarne la statura politica.
Ma perche' da quei quattro nomi affiancati devo dedurre che Pap e' opportunista? io non li avrei citati, non li avrei affiancati, se loro lo fanno potrei discuterne, non dedurre che sono opportunisti.
Lei e' un puro? Scusi se glielo chiedo, ma mi sovviene sempre dal catechismo di bambino quel: chi e' senza peccati scagli la prima pietra. E qui spero che lei non mi faccia un altro appunto sul non capire.
Adesso glielo spiego in maniera spietata: se per ottenere di riempiere le piazze e fare una protesta o la rivoluzione devo appaiare putin a bibi, sono tra quelli che non difenderebbero ne' putin ne' (mai) bibi. Non difenderei neanche me stesso se questo servisse a coalizzare le forze. Guardo sempre al nemico comune mio e di pap e di tutta quella che e' l'area degli esclusi, non mi piace passare la vita a fare le pulci a pap o ad altri che scendono in piazza e contestano, tantomeno per distinguere tra un oligarca scaltro e uno dedito al genocidio senza filtri.
Ps. Detto questo per me l'invasione dell'ucraina e' causata dalla Nato che latra a est, i russi sono stati anche troppo pazienti insistendo in sedi internazionali per concordare una nuova struttura di sicurezza. Gli Usa per molto meno avrebbero massacrato i cubani (vedi missili a Cuba). Capisco le ragioni geopolitiche, non mi fa schifo che gli azov raggiungano kant, ma non per questo mi faccio piacere putin anche se, si, non e' bibi.
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Fabrizio Marchi
Sunday, 29 June 2025 13:00
Vedo che continua ad insistere ad ogni piè sospinto che non le piace Putn. Lo abbiamo capito, non piace neanche a me se questo può servire a rassicurarla (non credo, si fa per dire...).
Ciò detto, questo giornale - L'Interferenza - è online da poco più di undici anni. In tutto questo tempo ci siamo occupati pressochè di tutto, quindi in migliaia e migliaia di articoli che abbiamo pubblicato (siamo al ritmo di 2/3 al giorno) ci possono tranquillamente stare articoli che criticano l'attuale sinistra "radicale" o pseudo (per me è pseudo) antagonista.
Ciò che ci anima è dire le cose per come le vediamo, senza nessuna pretesa di purezza che è cosa sciocca di per sè. Per capirci - visto che stiamo parlando di purezza - abbiamo aderito e partecipato con tanto di striscione alla manifestazione del 5 aprile scorso indetta da Conte e dal M5S contro la guerra e il riarmo, così come abbiamo invitato ad una unica manifestazione unitaria contro la guerra la settimana scorsa. Abbiamo fatto queste scelte pur non condividendo in toto le piattaforme delle diverse manifestazioni ma, appunto, perchè abbiamo ritenuto giusto mettere da parte opinioni e posizioni diverse rispetto alla gravità di quanto sta accadendo.
Ma questo non significa che dobbiamo tapparci la bocca. Siamo un giornale di elaborazione e riflessione critica e il nostro scopo è, appunto, quello portare avanti questa critica non a fini distruttivi ma esattamente il contrario, cioè cercare di spostare l'asticella verso equilibri sempre più avanzati. Si può fare questo lavoro in modi diversi, noi lo facciamo tramite quello che sappiamo fare, scrivere, e con gli strumenti che abbiamo (un giornale online). E a tal fine, riteniamo necessaria e anche doverosa una critica serrata e senza sconti a 360 gradi, ben sapendo che in molti se la prenderanno ma tant'è, non possiamo farci nulla. E' così che si cresce, sempre, in ogni ambito della vita, e non mettendo la testa sotto la sabbia.
Un chiarimento a questo punto doveroso sull'opportunismo di PaP. Ci riferivamo, parlando di opportunismo, ai compagni della Rete dei Comunisti che, pur di cercare di essere egemoni sul micromondo della sinistra pseudo (per lo meno per noi lo è) antagonista (centri sociali e associazionismo vario, cani sciolti vari più ciò che resta di PaP, cioè l'ex Opg ecc.) accettano di assumere posizioni in cui non credono minimamente (quella, appunto, di equiparare Putin a Netanyahu, Trump o Rutte). Conosco i compagni della Rete dei Comunisti da una vita e so perfettamente come la pensano, e so che, appunto per opportunismo, scelgono di tapparsi naso e bocca e di lasciare che emergano ufficialmente certe posizioni. Perchè? Perchè il loro obiettivo è perpetrare loro stessi e la loro organizzazione (che una volta si chiamava OPR, Organizzazione Proletaria Romana) che esiste da ormai una cinquantina d'anni e forse anche più. A me pare che questa sia una posizione decisamente "piccina" e una prospettiva abbastaza "misera" oltre che ipocrita, naturalmente. Ma in fondo in politica una certa dose di ipocrisia ci sta pure, non mi scandalizza di certo, a patto però che ne valga la pena. A me pare che l'obiettivo dei compagni della Rete possa riguardare il loro orticello e le loro ambizioncelle autoreferenziali ma non certo la possibilità della costruzione di un grande movimento di massa contro la guerra, per i diritti sociali, la difesa del lavoro, lo stato sociale ecc. ecc.
In parole ancora più povere, i compagni della Rete e PaP a seguire, si rivolgono ad un micromondo di sinistra "radicale" e pseudo antagonista che sopravvive a se stesso da quasi una sessantina d'anni (dicamo dal '68 in poi) e che si perpetua, anche incredibilmente attraverso un ricambio generazionale, anche e soprattutto dal punto di vista antropologico, "culturale" e dei "costumi". Facendo un esempio banale, se noi osservassimo dieci manifestazioni diverse organizzate da dieci diversi partiti, senza però bandiere nè simboli di alcun genere, noi riconosceremmo quella della "sinistra" radicale soltanto dal modo di vestirsi e di conciarsi di coloro che vi partecipano. Stiamo quindi parlando di un micromondo autoreferenziale, alla fin fine di un fenomeno di costume che non rappresenta nulla dal punto di vista sociale. Con una sola eccezione, l'USB, e questo è l'unico vero grande merito ascrivibile ai compagni della Rete (il che non è poco). Ma, come avviene anche per gli altri sindacati (e la USB non fa eccezione) questo radicamento sindacale non si traduce poi in una espressione, in una volontà e in una rappresentanza politica. Nel caso specifico della pur meritevole USB il riferimento politico dovrebbe essere appunto PaP con tutta la sua brodaglietta ideologica radical e politicamente corretta e, come già detto, la sua "fenomenologia" antropologica e culturale. Una fenomenologia che, ripeto, può arrivare ad aggregare non più dell'1%, forse, della società (peraltro un 1% formato in larga parte da medio e piccolo borghesi, socialmente parlando) ma non arriverà mai nè mai potrà arrivare alle grandi masse popolari che sono anni luce distanti da quella fenomenologia.
Dopo di che ciascuno ha il suo mestiere e fa quello che sa fare. Noi crediamo di avere qualche modestissima capacità di analisi di riflessione politica e politiologica, e questo è quello che mettiamo a disposizione di tutti, senza avere nessuna pretesa di ergerci al di sopra di chicchessia.
Spero di aver chiarito la nostra posizione.
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Alfred
Sunday, 29 June 2025 16:00
Scusi per la frase sulla purezza, non intendevo avere giustificazioni e non dubito delle vostre attivita' , neanche della bonta' delle vostre attivita'.
Capisco anche che se si conosce gente dubbia ( che io non conosco) si possono provare antipatie sia umane che ideologiche che di prassi e ci mancherebbe che non siano concesse critiche. Solo che, francamente, partire da quei nomi appaiati se per il suo gruppo puo' avere senso rispetto a altri che conoscete per me che vedo la cosa da un punto di vista non cosi prossimo puo' non avere senso. Bisogna anche aspettarsi che per altre persone sia una questione marginale.
Saro' stupido, ma non capisco perche' volete disciplinare (anche attenti a come si vestono... perche'? ) dei gruppi che a voi stessi sembrano marginali. Ok anche la critica, ma perche' pensare di poter cambiare gruppi di persone dicendo che sono ipocriti e opportunisti (le due cose, peraltro, in certe circostanze sono anche utili).
Criticare ok, pensare che da quelle critiche si passi alla demolizione perche' non come voi ... anche no. Mi scusi, ma la penso cosi'. Se voi siete sulla giusta strada le energie le dovete usare per costruire, per cooptare, per andare avanti. Credete che demolendo e svilendo (anche solo intellettualmente) gli altri diventerete piu numerosi e forti? Se avete gia' esperito che e' cosi la cosa non mi piace, ma ha un senso. Se non e' cosi e 100 eravate e 100 restate che senso ha demolire altri gruppi che anche se non sono come voi (non esatramente come voi) non sono certo i vostri nemici? O lavorano per la cia?
Come vede non mi fanno schifo ne' opportunismo ne' ipocrisia se hanno un fine e portano risultati. Se questo non avviene significa (per me di me medesimo) che devo cambiare postura e cercare di ottenere o almeno non disperdere nel nulla cosmico le energue intellettuali o di gruppo.
Spero di avere chiarito
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Fabrizio Marchi
Sunday, 29 June 2025 19:16
Scusai ma noi non vogliamo cambiare nètanto meno "disciplinare" propio nessuno :-) e ci mancherebbe altro...La sola pretesa che abbiamo è di poter esprimere la nostra opinione, anche e soprattutto quando è critica, e non vedo dove sia il problema. Il resto lo ha detto lei...Dopo di che il problema non è stabilire quanti eravamo e quanti siamo, non ce ne importa proprio nulla, anche perchè non abbiamo mai creduto nel detto "vox populi vox die" e non dovrebbe crederci neanche lei, a mio parere, visto che sta su questo sito e ritengo si definisca anche comunista, come peraltro ci definiamo anche noi...
La critica di costume, chiamiamola così, è per cercare di identificare un certo ambiente che fa riferimento ad un certo tipo di ideologie, comportamenti, costumi, modi di essere e di porsi che secondo noi sono perdenti e fuori tempo massimo, oltre ad essere sostanzialmente aderenti all'ideologia neoliberale e politicamente corretta dominante (ed è su questo punto, molto probabilmente se non certamente, che le nostre posizioni divergono...) anche se spacciati per trasgressivi. Non entro nel merito perchè credo che lei abbia capito perfettamente cosa voglio dire. Ora, per noi questo è un problema perchè finchè esisterà quella tipologia di "sinistra" e la gente comune continuerà ad identificare quegli ambienti lì come i "comunisti", per quelli come noi che lavorano faticosamente alla costruzione di una nuova soggettività socialista o neomarxista o neosocialista, sarà un grosso problema. Per lei non lo è ma per quelli che la vedono come noi sì.
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Alfred
Monday, 30 June 2025 00:44
Se uno commette un reato lei crede che debba essere giudicato il reato o la persona nel suo insieme?
Se io scrivo una cazzata vorrei che qualcuno mi spiegasse perche' secondo lui quella e' una cazzata, non che mi venisse a giudicare nella mia totalita', come mi vesto, cosa faccio ecc?
Perche' a me e' sembrato (ma sicuramente sbagkio) che si giudicasse qualcuno su cose che andavano oltre quattro nomi messi insieme. Sono cretino?
Non sopporto queste dinamiche, mi scusi, riguarda anche un retroterra familiare. Avevo un fratello (che purtroppo non c'e'piu) che ogni volta che succedeva qualcosa nel parlare e discutere di quella cosa non riusciva a fare a meno di partire da cosa era successo da quando andavamo all'asilo. Aveva senso per la cosa di quel momento? No, ma lui non e' mai riuscito a liberarsi neanche del rancore per le figurine che ci fregavamo da ragazzini,
.Tutto ricordava e rinfacciava, no, non ha fatto una bella vita anche se era mio fratello, una persona buona e gli volevo bene. Sorry a me queste cose ricordano tanto quando lui dal sale caduta sul tavolo risalva alle figurine del periodo delle elementari. Visto che si tratta di sensibilita' personale la chiudo qui.
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Fabrizio Marchi
Monday, 30 June 2025 09:03
Scusi ma il suo è un esempio che non c'entra nulla con quanto stiamo dicendo. Innanzitutto lei vuole minimizzare a tutti i costi quello che non è stato uno scivolone ma un comunicato che rappresenta la visione e la linea politica di quel partito (PaP) il quale, non a caso, subito dopo l'intervento russo, parlò di "invasione russa dell'Ucraina" dando una lettura di quanto stava accadendo del tutto simile a quella mediatica occidentale...
Ciò detto, ho cercato di spiegarle cosa pensiamo dell'attuale "sinistra" cosiddetta "antagonista" partendo, come spessissimo accade per qualsiasi argomento si affronti, da un fatto specifico. Questa cosa, normalissima, la scandalizza. Qual è il problema? Quante volte si parte da un argomento specifico per poi allaragare la discussione? Spesso, molto spesso, se non quasi sempre, è la normalità delle cose. Lei invece insiste con questa difesa d'ufficio, anzi, molto più che di ufficio, utilizzando argomenti a mio parere maldestri. Il punto vero è che evidentemente lei è parte o si sente parte di quella sinistra pseudo antagonista che noi sottoponiamo a critica per tanti aspetti (e certamente solo marginalmente per le questioni di costume e folkloristiche che comunque già ci fanno capire la povertà politica e culturale) e questo le provoca fastidio. Punto. Diciamocelo senza tante giravolte e si chiude la cosa. Del resto non mi pare essere la prima volta, se non mi sbaglio, che lei commenta i nostri articoli in modo, per capirci, fra il finto perplesso e il sarcastico. Liberissimo di farlo, naturalmente, però, appunto, cerchiamo di vedere le cose per come stanno realmente e non nascondiamoci dietro a degli improbabili paraventi.
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Alfred
Monday, 30 June 2025 20:56
Posso dire che piuttosto che associarmi a una visione cosi manichea e di controllo e di rompicoglionismo preferirei far parte dei pseudo antagonisti? Con tutto il rispetto, ma se l'alternativa ai pseudo e' la forma critica esposta... meglio anche democristiano.
Esagero, ma cerchi di capire che forse esiste una larga platea di persone che da questi modi di ragionare e' allontanata, non coinvolta. Il mondo e' vasto, ci stiamo tutti, si rassereni e se vuole mi inquadri pure nella casella che preferisce, il gioco e' innocuo. Buona estate.
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Fabrizio Marchi
Monday, 30 June 2025 09:03
Scusi ma il suo è un esempio che non c'entra nulla con quanto stiamo dicendo. Innanzitutto lei vuole minimizzare a tutti i costi quello che non è stato uno scivolone ma un comunicato che rappresenta la visione e la linea politica di quel partito (PaP) il quale, non a caso, subito dopo l'intervento russo, parlò di "invasione russa dell'Ucraina" dando una lettura di quanto stava accadendo del tutto simile a quella mediatica occidentale...
Ciò detto, ho cercato di spiegarle cosa pensiamo dell'attuale "sinistra" cosiddetta "antagonista" partendo, come spessissimo accade per qualsiasi argomento si affronti, da un fatto specifico. Questa cosa, normalissima, la scandalizza. Qual è il problema? Quante volte si parte da un argomento specifico per poi allaragare la discussione? Spesso, molto spesso, se non quasi sempre, è la normalità delle cose. Lei invece insiste con questa difesa d'ufficio, anzi, molto più che di ufficio, utilizzando argomenti a mio parere maldestri. Il punto vero è che evidentemente lei è parte o si sente parte di quella sinistra pseudo antagonista che noi sottoponiamo a critica per tanti aspetti (e certamente solo marginalmente per le questioni di costume e folkloristiche che comunque già ci fanno capire la povertà politica e culturale) e questo le provoca fastidio. Punto. Diciamocelo senza tante giravolte e si chiude la cosa. Del resto non mi pare essere la prima volta, se non mi sbaglio, che lei commenta i nostri articoli in modo, per capirci, fra il finto perplesso e il sarcastico. Liberissimo di farlo, naturalmente, però, appunto, cerchiamo di vedere le cose per come stanno realmente e non nascondiamoci dietro a degli improbabili paraventi.
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Fabrizio Marchi
Saturday, 28 June 2025 10:22
Scusa (o mi scusi, non so...) ma non riesco a capire questo tuo (suo) commento. Proprio non lo capisco, nel senso che fatico a comprenderlo per come è scritto. A naso, se devo essere onesto, mi sembra una mini "supercazzola", come si suol dire, un tentativo di arrampicarsi sugli specchi per minimizzare il tutto, per dire "Ma sì, sono ragazzi, dai non ci attacchiamo a qualche scivolone..."...Boh, ma secondo te si fa politica in questo modo? Secondo me no. Chiarisco che non penso affatto che quelli di PaP siano agenti della Cia prezzolati, ma solo degli opportunisti (in parte), degli sprovveduti (in altra parte), e degli imbevuti di ideologia neoliberal-radical politicamente corretta (in altra - gran - parte). Punto. Non c'è altro.
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francesco giordano
Saturday, 28 June 2025 10:40
Potere al Popolo ha regalato tanti voti ai "compagni" AVS.....per "liberare l'antifascista" dalle carceri dell'Ungheria.
Sarebbe stato coerente se Pap avesse prestato occhi ed orecchie ai prigionieri politici italiani da decenni nelle super carceri.
Tutto legittimo quel che ha fatto pap...assolutamente...ma è una scelta di campo che di comunista ha poco, molto poco.
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Aniello
Monday, 30 June 2025 16:19
Chi ha permesso che la salis prendesse i voti è stato orban...
Che l'ha fatta vedere in catene... quindi sarebbe il momento di fare
analisi più " lucide"
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